A cena dai tuoi

di Sayaka chan 94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Preparativi ***
Capitolo 2: *** Benvenuto a casa Heartphilia ***



Capitolo 1
*** Preparativi ***


<< Ehi Natsu... >>
<< Mmh? >>

I due ragazzi si trovavano come sempre nell'appartamento di Lucy: il disordine regnava sovrano ; ma poco importava al ragazzo dagli scompigliati capelli color dei petali dei fiori di ciliegio, che seduto per terra era troppo preso a giocare con un nastro di raso azzurro avvolgendolo intorno alla mano, assorto in quell'insolito quanto inutile passatempo sentì la voce della sua nakama giungergli all'orecchio quasi come un eco lontana.

Ma la ragazza non aveva assoluta intenzione di demordere e prese a fissarlo intensamente con i suoi profondi occhi color nocciola e le labbra serrate che le donavano una buffa espressione imbronciata.

<< Natsu ti ricordi cosa avevamo in programma di fare oggi? >>

Il ragazzo parve non capire, poi fattosi pensieroso per un attimo, cambiò improvvisamente espressione E assumendo un atteggiamento deciso si avvicinò alla bionda che sedeva nel proprio letto a gambe incrociate proprio di fronte a lui, sovrastandolo.

Repentinamente il rosato appoggiò le mani sul bordo del letto, facendo forza sulle braccia toniche e muscolose per sostenersi e circondata la bionda le lambì con la bocca il fianco destro cominciando a darle teneri morsi, la giovane maga rabbrividì di piacere a quel contatto, ma pensò bene di mordersi il labbro per non lasciarsi sfuggire un gemito di assenso e, preso il coraggio a quattro mani, gridò :

<< N-natsu ma c-che accidenti fai?! >>

a parlare non era la bella e formosa Lucy Heartphilia ma un bollitore elettrico vivente.
Il dragon slayer si allontanò a malincuore da quella tenera e deliziosa porzione di pelle della nakama per esordire con espressione confusa :

<< Pensavo che oggi, dovessimo giocare... >>

Nonostante il tono ingenuo e quasi fanciullesco con cui il ragazzo aveva parlato, la sua voce roca e calda tradiva quella sensualità inconsapevole del ragazzo che mandava puntualmente Lucy in corto circuito e rendendola un fiume in piena nella sua intimità, ma in questo caso fu l'indignazione a prevalere e una Lucy furente scattò in piedi per esclamare prorompente

<< Ma se è quello che abbiamo fatto fino a mezz'ora fa! >>

Gridò furiosa indicando i loro vestiti sparsi lungo tutto il pavimento. Natsu abbassò il capo affranto e sfoggiò la sua miglior espressione da cucciolo bastonato e aggiunse :

<< Ma io voglio giocare ancora... >>

Lucy sospirò intenerita e sconfitta da quelle parole, erano passati mesi da quando "quello " si era aggiunto ai passatempi preferiti del dragon slayer del fuoco.Il tutto non era cominciato per un particolare motivo, o per qualche significativo evento che ne avesse sancito l'inizio, ma era avvenuto nel modo più semplice e naturale possibile, stupendo oltremodo Lucy, quell'aspetto non era altro che un aggiunta e un arricchimento al loro già profondo legame.
Nessuna dichiarazione o giuramento di amore eterno e vicinanza permanente, semplicemente la già nota possessività del giovane drago si era notevolmente accentuata, al punto che Lucy ormai, più che il suo compagno di team , lo considerava il suo bodyguard personale o peggio il suo segugio, pensando a come passasse le sue giornate a seguirla ovunque e ad annusare il profumo della ragazza che considerava la cosa più inebriante del mondo insieme alle sue adorate fiamme.
Non che questi cambiamenti e attenzioni infastidissero la maga degli spiriti stellari, anzi :le colmavano il cuore di quella gioia cristallina che custodiva gelosamente nei meandri più segreti della sua anima. Al punto tale che non riusciva ad ammetterlo nemmeno a se stessa.
E poi lo sapeva da quando aveva incontrato Natsu che l'avrebbe sempre protetta e amata nel senso più ampio e sincero del termine. Però Lucy ormai aveva compiuto i suoi bei 19 anni.
E per quanto divertente e maliziosa fosse la sua situazione restava pur sempre un Heartphilia e in quanto tale era cresciuta nel rispetto della famiglia e nei concetti di ordine ed etica.
E poi perché nasconderlo? Amava incondizionatamente quella testa calda con a volte la perspicacia di un bradipo stralunato. E quindi ci teneva tantissimo a presentare ai suoi genitori il ragazzo che non solo l'avevano aiutata a realizzare il suo sogno,ma che aveva reso la sua esistenza completa.
Mentre era persa in questi pensieri vedeva accrescere la curiosità e la preoccupazione in Natsu che continuava a fissarla, fu così che avvicinatosi gli accarezzò la testa scompigliandogli ancora di più la chioma ribelle.
Per tutta risposta il rosato le mostrò uno dei suoi sorrisi più belli e le leccò una guancia, riusciva sempre a stupire la ragazza che, basita, prese a farfugliare parole a caso per poi cercare di riconquistare il controllo necessario per parlargli

<< Natsu... quello che sto cercando di dirti è che stasera siamo a cena dai miei...>>

Il ragazzo allora la fissò in un silenzio che pareva interminabile, poi deglutì piano ed esordì

<< Lu... Dici che ci sarà tanta roba buona da mangiare? >>

La ragazza cadde nel mutismo,il tempo necessario per non esplodere per la rabbia, dovevano essere altri i suoi timori! Possibile che in una circostanza del genere la sua prima ed unica preoccupazione fosse il cibo?!
La bionda allora dal viso fino a poco tempo prima contratto si distese dischiudendo le labbra in un dolce sorriso...

<< Beh sì... Penso di sì... >>

A sentire quella conferma,il ragazzo scattò deciso all'in piedi per poi esclamare raggiante:

<< Ma allora Lucy dobbiamo proprio sbrigarci! Non possiamo farci sfuggire un occasione del genere! Sono tutto un fuoco! >>

Adesso anche Lucy si sentiva carica, magari si sarebbe aspettata una reazione diversa magari più appropriata dal ragazzo con il quale condivideva il suo appartamento già da un po' di tempo ormai... Però non potè comunque trattenere un sorriso al pensiero di cosa ne sarebbe venuto fuori da quell'improbabile incontro, a cominciare dall'idea della preparazione per quell'insolito quanto solenne evento.


<< Natsu... >>

lo richiamò immediatamente la ragazza. Non ebbe Neanche il tempo di finire la frase che il giovane mago si fiondò su di lei cingendole di slancio la vita da dietro, certi momenti sembrava veramente un cucciolo da compagnia, difatti la ragazza avrebbe giurato di avergli quasi sentito fare le fusa. La ragazza continuò o almeno cercò comunque di mantenere la padronanza di sè.

<< Penso sia il caso di farti indossare qualcosa di appropriato per questa sera... >>

E così dicendo estrasse dall'armadio un impeccabile smoking nero fresco di tintoria. La giovane maga degli spiriti stellari percepì chiaramente l'espressione sofferente e infastidita del ragazzo che teneva il mento appoggiato sulla sua spalla e con il tono più cuccioloso e infantile del mondo lo rimbeccò.

<< Uff...devo proprio metterlo? >>

La ragazza si lasciò sfuggire una risata.

<< Lo sai che devi essere elegante per stasera >>

e così dicendo si girò verso di lui dopo avergli stretto il braccio che teneva ancora saldamente attorno alla sua vita sottile.

<< Ci tengo tanto... >>

A quel punto il dragon slayer del fuoco si morse il labbro inferiore intrattenendo un imprecazione, quando lo guardava in quel modo, non sapeva per quale strana, remota e inspiegabile ragione non riusciva proprio a dirle di no.
Così si limitò a fare un cenno sconfitto con il capo in segno di resa.
Allora Lucy, dopo aver tirato fuori il capo dalla gruccia, fece per porgerlo a Natsu che continuava a fissare riluttante tale vestiario manco si fosse trattato di qualche strana creatura magica proveniente dalle remote montagne di Magnolia.
Stava giusto per dirigersi in bagno per cambiarsi quando notò l'espressione perplessa con cui la bionda guardava dentro il proprio armadio alla ricerca di qualche vestito adatto e fu così che gli venne il lampo di genio, si avvicinò nuovamente di soppiatto alla ragazza per poi dire :

<< Beh Lu...se io devo conciarmi come un pinguino allora toccherà anche a te soffrire... Del resto... >>

E la sua voce a quel punto si ridusse ad un sussurro caldo e piacevole che giunse carezzevole e quasi impercettibile all'orecchio della bionda

<< siamo compagni di team... E abbiamo sempre condiviso TUTTO >>

quel "tutto" fu pronunciato con il tono più malizioso possibile cosa che lasciò allibita e imbarazzata la ragazza il cui cuore prese a martellarle furiosamente senza quasi lasciarle fiato.

<< Q-quindi c-che cosa proponi Natsu? >>

A quel punto l'espressione del giovane drago cambiò nuovamente in modo repentino e sorridendo mefistofelicamente disse.

<< Ovviamente sceglierò io il tuo vestito, e sarà qualcosa di quanto più scomodo si possa immaginare. >>

A quelle parole ma soprattutto al tono con cui erano state pronunciate Lucy rabbrividì nuovamente, era incredibile come quell'idiota impulsivo riuscisse a stupirla continuamente.
Deglutì rumorosamente e riprese la parola

<< Affare fatto >>

rispose, accogliendo la sfida

<< allora mentre mi faccio un bagno ci penserai tu al vestito e agli accessori >>

concluse la bionda ridendo di gusto all'idea del rosato che impazziva dietro ogni sorta di ninnolo, custodito gelosamente dentro il portagioie regalo della madre.
A quelle ultime parole fu stavolta il volto del ragazzo ad impallidire.
Allora Lucy decise di sferrare un ultimo colpo basso al giovane mago, togliendosi davanti a lui con esasperante calma la biancheria intima, unico residuo e testimone su come avessero trascorso le ultime ore insieme.
Natsu dovette fare appello a tutte le sue forze per evitare di accogliere le provocazioni dell'amica che a stento cercava di trattenere le risate, giurando di essere certa di aver visto il corpo del giovane prendere letteralmente fuoco.
Era incredibile come quella ragazza, nonostante non fosse affatto la prima volta che la vedesse in quelle condizioni, riuscisse sempre a mozzargli il fiato come e più di prima.
Non riusciva a spiegarselo, anzi proprio non voleva. L'unica cosa che riteneva giusta fosse assaporare fino in fondo il momento senza farsi troppe domande, anzi senza porsene affatto.
La maga rendendosi conto dell'evidente difficoltà dell'amico, dopo aver buttato un ultima occhiata, si affrettò a recarsi in bagno.
Il mago adesso, sicuro di non essere visto, si avvicinò all'ampio armadio per spalancarne le ante, l'effetto fu immediato :la fragranza dolce e ammaliante di Lucy impregnò le narici del dragon slayer che aspirò voluttuosamente fino all'ultima goccia, il profumo della ragazza che gli faceva perdere letteralmente il controllo, anche se poi l'impazienza prese presto il sopravvento, e cominciò a strattonare i vari vestiti, che gli provocarono non poche perplessità, come poteva uscire con certa roba discinta? Dopo aver deglutito un paio di volte preso dall'immaginazione, notò un vestito azzurro che a primo acchito sembrava più che altro una trappola, era un susseguirsi nella parte superiore di lacci che si intrecciavano l'uno con l'altro intersecandosi raffinato e sensuale effetto di "vedo e non vedo " la parte inferiore invece era un sovrapporsi di balze che creavano un interessante e suggestivo effetto di onde in movimento, a Natsu sembrava più che altro una strana rete per pescare a foggia di vestito, e in quel momento era felice più che mai del suo sesso maschile per non dover indossare certe "robe ".
Un ghigno sadico si dipinse sul suo volto, facendogli assumere un espressione che non lasciava presagire nulla di buono. Poi ricordò che lucy gli aveva parlato di certi "accessori " Natsu non sapeva a che cosa si riferisse esattamente così si limitò ad interpretarlo come un "tutto il resto... " così pensò alle scarpe e optò per i tacchi più vertiginosi e intricati che la bionda avesse mai comprato :un 14 cm contornato da un serie di stringhe che avrebbero sicuramente sottolineato la caviglia snella della bella bionda donandole slancio.L'unica cosa che invece pensava il dragon slayer del fuoco era l'idea di vederla barcollare più di Cana in piena sbronza.
Nel frattempo Lucy si trovava immersa nella vasca mentre finiva di cospargersi di unguenti profumati per idratare la pelle ignara di ciò che l'attendeva, uscì delicatamente dal bagno con il suo solito "microasciugamano" che le avvolgeva il corpo mentre con l'altro era intenta ad asciugarsi i capelli.
Ad attenderla c'era un Natsu dall'espressione semplicemente spaventosa che però al sentore della pelle di Lucy, si smarrì :la nuova fragranza di fiori intensa e pungente si mescolava perfettamente con il dolce e penetrante odore naturale di Lucy creando un mix che gli stava letteralmente mandando in pappa il cervello, facendo scemare tutti i suoi vendicativi propositi, dato che il suo unico scopo in quel momento era divorare il suo cibo preferito, e niente e nessuno glielo avrebbe impedito.
Così si avvicinò pericolosamente alla bionda, intrappolandola contro il muro, mentre la sua gamba destra finì in mezzo a quelle di lei e lambendone la bocca carnosa, morbida e succosa fece scivolare la sua lingua in quell'incavo caldo e accogliente con tutta la passione e irruenza di cui solo lui era capace. Le gambe di Lucy stavano decisamente cedendo.
Anche a quel semplice contatto ogni volta sentiva le sue membra sciogliersi, ricambiò altrettanto vorace per poi staccarsi dopo un po', i respiri di entrambi affannati. Ma il dragon slayer stavolta non aveva nessuna intenzione di cedere, un roco sussurro.

<< Ma io ho ancora fame... >>

la ragazza iniziò a ispirare piano, sapeva benissimo cosa implicasse quell'affermazione solo che quello non era proprio il momento dato che si trovavano già in notevole ritardo...

<< Natsu è tardi... E poi... Non dovevi farmi vedere la mia punizione? >>

(se in questo punto fosse apparsa Virgo sarebbe stato il massimo X'D n.d.a)

la ragazza si staccò a malincuore restituendo però il buonumore al giovane mago che eccitato come un bambino le afferrò impetuosamemte la mano trascinandola in camera da letto dove si trovava adagiata sulle lenzuola sfatte la "sorpresa ".

Lucy sgranò gli occhi del tutto stupita, come aveva fatto a scovare quel vestito?! Era stato il classico acquisto folle che la giovane aveva effettuato giusto due anni prima per colpa della commessa che insisteva, incalzandola sul fatto che sembrava confezionato apposta per il suo corpo.
Considerazione che non sapeva se interpretare come un complimento o come un insulto, dato che il "vestito" in questione era piuttosto succinto persino per i suoi standard.
Sbirciò l'espressione di Natsu perché non riusciva a capacitarsi :era impetuoso e passionale e quando si trattava di lei e del loro "passatempo " di scrupoli di certo non se ne faceva, però non aveva mai tradito la sua natura innocente e fanciullesca, che l'infantile dragon slayer del fuoco celasse un lato pervertito? Ma fu solo un lampo perché dovette subito ricredersi :

<< Ne Lucy... E adesso come farai ad entrare dentro quella trappola? Ma soprattutto a starci?! Così impari a costringermi a vestire come un insaccato! >>

Solo allora Lucy si accorse che il suo nakama era vestito di tutto punto o quasi, visto il colletto della camicia azzurra spiegazzato e l'assenza della cravatta a farfalla, la ragazza sorrise, e arrossì involontariamente.

<< Stai molto bene così >>

e avvicinandosi gli aggiustò il colletto e la cravatta a farfalla... Per tutta risposta anche Natsu arrossì leggermente per poi borbottare :

<< Ce l'avrei fatta anche da solo... Non sono un moccioso >>

mettendo su un espressione imbronciata confacente ad un bambino.
> Nel frattempo a Lucy si prospettava un'altra dura battaglia: cercare di infilarsi quel complicatissimo vestito,le veniva da piangere, l'ultima volta che l'aveva fatto si era dovuta far aiutare dalla commessa. Natsu notò la sua espressione sconfitta e non si lasciò sfuggire l'occasione per prenderla in giro :

<< Ti vedo in difficoltà Lu... Sicura di non volere una mano? >>

La ragazza arrossì di botto ma non ebbe modo e tempo di replicare dato che si ritrovò il ragazzo accucciato davanti a lei che aveva afferrato il vestito.

<< Su che aspetti? >>

disse Natsu impaziente.

<< N-natsu prima devo mettere la biancheria aspe-. >>

il cervello le era andato letteralmente in fumo. Si avvicinò al suo cassetto del comodino dove afferrò il primo completino che trovò per poi fiondarsi verso il bagno dove richiuse nuovamente la porta con un tonfo. Il problema, una volta indossati il reggiseno e le mutandine in pizzo lilla, era uscire.
Perché ad aspettarla c'era un dragon slayer affamato e cocciuto che aveva tutte le intenzioni di infilarle quel capo. uscì timidamente temendo l'ennesimo assalto che in altre circostanze avrebbe accolto più che volentieri.
Ma a trovarla c'era un ragazzo impaziente di portare a termine il compito prefissatosi e quasi senza degnarla di uno sguardo le si avvicinò reggendo ancora in mano il vestito.

<< Ce ne hai messo di tempo >>

la rimproverò severo.

Adesso era Lucy che si sentiva una bambina mentre Natsu la aiutava a infilare le gambe alla base del vestito mentre si reggeva sulle sue forti spalle per non cadere. La parte inferiore adesso era sistemata, il vero cruccio restava quel complicatissimo giro di lacci :in quel momento maledisse la commessa per averla consigliata o perlomeno obbligata a comprare quel vestito, maledisse se stessa per avere acconsentito,e infine maledisse Natsu per averlo scovato nei meandri del suo armadio.
Nel frattempo sentiva le dita calde e ruvide del suo nakama farsi spazio prima lungo i suo fianchi per risalire attraverso il ventre piatto fino a giungere ai seni abbondanti mentre cercava con una concentrazione spaventosa di districare quella matassa di laccetti e farli passare lungo tutta la parte superiore del corpo di Lucy chiuse gli occhi, lasciandosi avvolgere dalle sensazioni che provava in quel momento :si sentiva amata e coccolata da quel ragazzo impetuoso e irruento ma dal cuore dolce e dall'animo sensibile,che ogni giorno si prendeva cura di lei.
Il flusso di quei teneri pensieri fu però interrotto dalla voce di Natsu che schiaritosi la gola le fece cenno di aver finito, dopo averla aiutata a calzare i "trampoli " o meglio le scarpe con il tacco, la prese per mano per condurla allo specchio "a figura intera " dove le diede modo di rimirarsi

<< Stai bene così. >>

esordì il giovane drago con uno dei suoi migliori sorrisi sfoggiando i bei canini.
Lucy avvampò compiaciuta per poi rispondere con un timido cenno di ringraziamento, cosa che fece divertere immensamente Natsu. < br / > Dopo gli ultimi ritocchi ( un arricciamento della aurea chioma sciolta, un filo di trucco e una parure di orecchini e collana a foggia di stelle per Lucy, e una pettinata nel tentativo di domare un minimo la chioma ribelle per natsu) i due giovani erano pronti per uscire, il punto era cercare di non farsi beccare dagli altri membri della gilda, in testa Happy (avevano fatto i salti mortali per celarsi agli occhi del piccolo ma furbissimo exceed blu che fortunatamente passava molto più tempo con Wendy e Charla nel vano tentativo di conquistare quest'ultima) dato che non sapevano nulla della cena o meglio dei recenti e strani sviluppi del loro già strano rapporto.
Anche se in fin dei conti, non era cambiato proprio niente. Lucy tentava come meglio poteva di procedere ad andatura spedita e fu, come era prevedibile, che lungo la strada acciottolata che costeggiava il canale uno dei tacchi della ragazza finì per incastrarsi in una delle fessure tra il pietrisco. Lucy allora guardò in cagnesco Natsu.

<< Ecco vedi se solo t-. >>
Ma non ebbe modo di finire la frase che Natsu le aveva disincastrato il tacco e senza pensarci due volte l'aveva presa in braccio con un braccio circondadole la vita mentre l'altro le avvolgeva le cosce e senza farselo dire prese a correre all'impazzata ridendo a più non posso, Lucy era paonazza, anche perché tutti i passanti li guardavano, chi allibito, chi rideva, chi lanciava qualche fischio di incoraggiamento.

<< Cretino mettimi giù, ci stanno guardando tutti! >>

lucy si agitava tutta ma la presa del giovane su di lei era ferrea. E soprattutto continuava a ridere come se niente fosse.

<< Ma che dici Luce! Così arriveremo in un battibaleno alla stazione! Non ho avuto un idea grandiosa?! >>

per tutta risposta Lucy gonfiò le guance arrabbiata e mise il broncio stando in silenzio per tutto il tragitto, poi però si lasciò cullare da quelle calde e forti braccia e si accoccolò meglio poggiando la testa su quel petto caldo e scolpito nascosto dal completo, che le faceva da cuscino da numerose notti ormai, stava per appisolarsi, quando si accorse che erano arrivati appena in tempo, la locomotiva sbuffava. Il capostazione fece segno ai ritardatari di salire.
L'entusiasmo di Natsu si spense non appena il treno si mise in moto. La nausea lo assalì senza farsi attendere, il suo volto divenne violaceo. Lucy allora lo avvicinò a sé e il dragon slayer poggiato il viso nell'incavo del collo di Lucy sentì la sua fragranza più forte del solito e aspirandola appieno, parve sentirsi meglio e si accoccolò meglio tra le braccia della ragazza

<< Ne Lucy... Sai proprio di buono. >>

e datole un leggero morso al collo accompagnato da un bacio, si addormentò profondamente facendo sorridere la bionda che cominciò ad accarezzargli dolcemente la ribelle chioma rosa mentre con l'altro braccio lo cullava leggermente come un bambino.

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Capitolo 2
*** Benvenuto a casa Heartphilia ***


Giunti alla stazione di arrivo, lucy pensò bene di svegliare Natsu nonostante stesse dormendo beatamente e non accennasse minimamente ad allentare la presa sulla sua vita nè tantomeno a sollevare la testa dal petto di lei.

<< Natsu... >> soffiò la giovane vicino all'orecchio di lui, ma per tutta risposta il ragazzo aumentò la stretta, affondando meglio la guancia fra l'incavo dei seni, allora spazientita cominciò a scuoterlo violentemente, provocando comunque un lento risveglio di Natsu.

<< Mmmh, buongiorno lucy, siamo già arrivati? >>
<< Primo: si dice buonasera, dato che sono già le otto passate, secondo: certo che siamo arrivati! Sennò per cosa ti svegliavo a fare?! >>
<< va bene... >> incominciò a rispondere il dragon slayer, alzandosi dal sedile e tentando di darsi una riassettata come poteva, poi porse la mano a lucy, che afferratola, si alzò. Bastò semplicemente guardarsi perché sul volto di entrambi si delineasse un sereno sorriso.
E in tacito accordo scesero dal treno e arrivati alla stazione proseguirono a piedi verso l'immensa tenuta degli Heartphilia. Natsu si guardava attorno smarrito e meravigliato allo stesso tempo, come un bambino la prima volta che veniva portato in una fiera così appena vedeva qualcosa di particolare e diverso che attirasse la sua attenzione, il ragazzo non poteva fare a meno di afferrare la mano di Lucy e trascinarla entusiasta, chiedendole di cosa si trattasse, Lucy ogni tanto appariva spazientita, ma sotto sotto era felice e non si stancava di ammirare il suo bambinone troppo cresciuto.

<< Nè Lucy è ancora tanta la strada da fare? >>

<< No Natsu, siamo quasi arrivati >>

<< Certo che non mi aspettavo che la città in cui abitassi fosse tanto grande... >>

Lucy a quelle parole smise di camminare e si voltò a guardarlo con espressione interrogativa:

<< Città? Quale città? Da qui fino alle montagne è tutta proprietà degli Heartphilia... >>

A quelle parole Natsu si pietrificò sul posto. Ma Lucy non pareva affatto turbata dalla reazione del giovane mago. Vari erano i pensieri che in quel momento affollavano la mente di Natsu. Ebbene sì: Natsu Dragneel figlio di Igneel stava proprio pensando. Un evento tanto raro quanto incredibile. Il primo che affiorò fu l'idea di come Lucy avesse potuto scegliere di vivere in un appartamento tanto piccolo e di faticare ogni mese per racimolare la giusta quantità di jewels per pagare l'affitto e sostentarsi.
Adesso vedeva in Lucy più che mai, la piccola donna coraggiosa che preferiva la libertà e l'indipendenza agli agi e al lusso e l'ammirava tanto per questo.
L'altro pensiero era invece piuttosto contrastante, in quanto restava sempre e comunque il fatto che lei proveniva da una delle famiglie più ricche e influenti di Fiore e lui si sentiva piuttosto inadatto e non all'altezza della amica.
Improvvisamente e per la prima volta, provò la strana sensazione di voler piacere, sentiva l'impulso di guadagnarsi l'affetto degli Heartphilia perché Ormai da tempo riteneva che lui, Happy e Lucy fermassero una piccola famiglia di cui il giovane drago amava essere orgoglioso.
Lucy intanto continuava a passeggiare spensierata aspirando il profumo degli alberi e dei fiori che costeggiavano la strada sterrata,che conduceva alla residenza.

Profumo di fresco Prufumo di infanzia Prufumo di nostalgia

Il cuore di Lucy prese a battere furiosamente in una strana via di mezzo tra l'ansia e l'esaltazione. Poi diminuendo l'andatura si voltò e si accorse in quel momento di aver lasciato il suo nakama indietro e solo allora si accorse che stava immobile e con un'espressione indecifrabile sul viso, si avvicinò e bastò guardalo dritto negli occhi per capire tutto, così con entrambe le mani gli circondò il viso portandolo a sollevare lo sguardo.

<< Ehi... Andrà tutto bene >> gli Disse con voce dolce, sorridendogli.

Natsu allora ricambiò con il solito sorriso fanciullesco e presala per mano la trascinò alla velocità della luce lungo il viale alberato.
Natsu preso dall'immediato entusiasmo bussò forte contro l'immenso portone di faggio sfruttando i battenti riccamente istoriati a foggia di leone.
Gli aprì immediatamente una signora bassina e paffuta di mezza età, vestita da domestica con tanto di cuffietta e grembiule in pizzo San Gallo.
La vecchietta alla vista del ragazzo dai buffi capelli rosa scarmigliati si stupì non poco, ma la sua curiosità scemò immediatamente quando notò che al suo fianco c'era niente meno che la sua adorata padroncina e i suoi occhi si riempirono istantaneamente di lacrime:

<< Signorina Lucy.... >>

La ragazza aveva avuto nel medesimo istante la stessa reazione e cominciarono ad abbracciarsi per poi scoppiare in un pianto a dirotto per l'incontenibile gioia. Natsu era divertito dalla situazione e preso dalla commozione penso bene di unirsi all'abbraccio collettivo. Ma come al solito il suo entusiasmo istintivo provocò un certo disastro e soffocando nello stesso abbraccio Lucy e Spetto-san, sollevandole da terra e facendole volteggiare, la domestica era completamente avvampata.
La scenetta fu interrotta dall'entrata in scena silenziosa nientemeno che di Jude Heartphilia in persona: costui schiaritosi la voce esordì:

<< Direi che sia proprio il caso di ricomporsi >>

A quelle parole Natsu si raggelò mollando la presa anche sulla vita di Lucy che cadde rovinosamente sul sedere trascinandosi Spetto-san che fortunatamente fu circondata e protetta dalla ragazza.
La faccia di Natsu appariva stravolta e arrossito, iniziò a balbettare parole di scuse, anche se quelli che più che altro uscirono dalla sua bocca furono versi totalmente disarticolati. Mentre il cervello per lo sforzo andava in tilt e ciò si evinceva chiaramente dal fumo che sembrava uscirgli dalle orecchie.

<< P-p-p-pia...c... Natsu... Io... Lucy... Disastro... >>

Lucy era sconvolta, in tutti gli anni in cui aveva avuto modo di conoscerlo, nom aveva mai visto una reazione del genere in lui.
Non sapeva davvero cosa fare visto che suo padre non accennava a muoversi in attesa di una risposta. Però non si accorse che in suo aiuto accorse niente meno che l'angelo del focolare domestico.

<< suvvia Jude, non ti sembra di esagerare? Così Lo spaventi. >>
Ed è in quel momento che fece la sua entrata in scena la bellissima Layla Heartphilia, la quale era nient'altro che la versione cresciuta di sua figlia: i lunghi capelli biondi erano raccolti in un morbido chignon che lasciava libere alcune ciocche ondulate che le ricadevano ai lati, era un po' più alta della figlia e indossava un principesco abito giallo antico che risultava il fisico tonico e allo stesso tempo formoso, nonostante l'avanzare dell'età il generoso decoltè che faceva mostra di sé indicava chiaramente da chi avesse preso la giovane Heartphilia.
Natsu alla vista di quella donna parve rilassarsi leggermente: era identica alla sua Lucy, solo conqualche anno in più. Lucy Cercava di trattenersi dal correre verso di lei per abbracciarla, era da tanto che non si vedevano ma non poteva comunque disobbedire alle fondamentali regole del rigido protocollo del padre.

<< E tu Lucy faresti meglio a venire ad abbracciare la tua povera madre che sente da mesi la tua mancanza >>

La rimproverò con dolcezza Layla. La ragazza non se lo fece ripetere due volte e volò tra le braccia della madre. Natsu sorrise intenerito dinanzi a quella scena, mai come in quel momento, lucy gli era sembrata così piccola e spensierata.

<< E tu invece dovresti essere Natsu, giusto? >>

Gli sorrise complice Layla.
Natsu arrossì nuovamente
<< S-s i... Sono io... >>

<< Mia figlia nelle sue lettere mi ha parlato molto di te >>

Lucy avvampò decisamente, nascondendo meglio il viso affondandolo nel petto della madre. Ma Natsu si limitò a risponderle con un sorriso raggiante, poi, improvvisamente resosi conto della situazione imbarazzante creatosi, mimò un inchino impacciato.

<< È un vero piacere fare la Vostra conoscenza >>

Jude sollevò leggermente un sopracciglio ironico, ma rispose con un semplice cenno del capo.

<< Direi di accomodarci a tavola, prima che la cena si raffreddi >>

A quelle parole gli occhi di natsu brillarono più che mai e senza farselo ripetere due volte pensò bene di fiondarsi verso la sala,peccato che non sapesse in quale direzione fosse... E stava giusto finendo nell'ala domestici dove si trovavano le cucine e ciò costrinse lucy a rincorrerlo sperando di rimediare a qualche altro disastro imminente

<< Natsu dove accidenti stai andando?! >>

<< Che domande! A tavola! Senti che buon profumo lucy... >> replicò entusiasta il dragon slayer.

<< Veramente quelle sono le cucine, razza di imbecille! >>

E afferratolo per il braccio, provò a trascinarlo via ma Natsu non accennava ad allontanarsi.

<< Eddai Lucy! Già che siamo qui non sei curiosa anche tu di dare una sbirciatina? >>

Lucy stava giusto per replicare che in quella casa ci aveva vissuto per anni ma non ne ebbe il tempo dato che lui la stava già trascinando.
I due finirono appunto nelle cucine dove si trovava affaccendato il vario personale, che si prodigava per gli ultimi preparativi. Lucy fece per palesare la loro presenza quando Natsu le tappò la bocca e la intimò ad accucciarsi insieme a lui.

<< Ma sei scemo?! Che... Hai...intenzione... >>

<< Sshht! Non dobbiamo farci scoprire! Non trovi che sia più divertente così? >>

Rispose con un ghigno soddisfatto, anche se Lucy non sembrava particolarmente d'accordo Limitandosi a borbottare fra sé e sé.

<< Comunque direi che questi sia il caso di toglierli >>

E Senza dare tempo a Lucy di replicare le slacciò i sandali tacco 14.Lucy adesso si sentiva decisamente più leggera adesso e i piedi le facevano decisamente meno male. Natsu appoggiò in un angolo le scarpe e fece per sfilarsi la cravatta a farfalla, tirandola come un dannato prima che lucy lo fermasse intimandogli di piantarla.allora Natsu si ricordò di cosa doveva fare:

<< Ti propongo una sfida: chi riesce a rubare per primo il dolce, vince! >>

<< Natsu non possiamo! Mio padre ci uccide se facciamo una cosa del genere! >>

<< Luuuuu ma sarà divertente!! >>

<< Sì però... Ci devono essere delle penitenze per chi perde questa volta! >> E i suoi dolci lineamenti assunsero così carattere quasi malefico.

<< vediamo... Se perdi tu dormirai nel divano per una settimana! >>

<< No Lu! Non puoi farmi questo! Sei crudele! >>

Le motivazioni della biondina erano piuttosto valide dato che si trovavano in pieno Luglio e avere incollato tutta la notte il dragon slayer del fuoco con la sua elevata temperatura corporea non era decisamente il massimo.
E poi ogni tanto com'era giusto, anche lei reclamava i suoi spazi. Anche se si pentì subito dopo di quanto aveva detto, dato che il dragon slayer adesso appariva decisamente infervorato.

<< Bene! Se è così allora direi che la tua punizione sarà terribile... >>

<< tremo di paura >> rise di gusto la biondina ironica.

A quelle parole dette con quella voce calda , morbida e cristallina, il sangue refluì decisamente nella testa del dragon slayer che le afferrò i polsi bloccandoli lungo i fianchi e sghignazzando, fingendosi arrabbiato, cominciò a strofinarle il naso prima sulle guance per poi scendere lentamente lungo il collo, la ragazza rideva sempre più affannata supplicandolo di porre fine a quella dolce tortura.
Allora il suo sguardo felino tornò a farsi serio e riportando il viso di fronte a quello di lei, esordì scandendo lentamente le parole, in modo da far accrescere la tensione.

<< Bè... La tua punizione... Sarà piuttosto semplice... Non devi fare altro che leggere una parte del tuo romanzo... >> il giovane drago sentiva il battito del cuore della biondina aumentare esponenzialmente man mano che parlava e la cosa lo eccitava parecchio
<< ... Davanti a tutta la gilda >> concluse, sorridendo sornione, e guardando la reazione della ragazza che ormai era diventata bollente... E per poco non si liquefaceva sotto di lui...

<< C-cosa?! >> boccheggiò.

<< hai capito benissimo... >> Le rispose, avvicinandosi pericolosamente alla bocca di lei, la rimbeccò...

<< Che c'è Signorina Heartphilia? Non mi dire che adesso hai paura... >>

Il cervello di lucy si spense e la ragazza si limitò a deglutire piano...

<< non ho affatto paura! >> farfugliò, gonfiando le guance, indispettita.

Dinanzi a quell' espressione Natsu rise di gusto, allontanandosi dal viso di lei e liberando la presa dai polsi.

<< È così che ti voglio! >> E le scompigliò i lunghi e setosi capelli biondi, provocando nella ragazza un maggior moto di stizza.

<< ho impiegato più di mezz'ora per arricciarli! >>

Ma chiuse immediatamente la bocca quando si accorse che Natsu aveva iniziato a correre, facendole la linguaccia...

<< Ehi... Aspetta... Non è valido... Brutto imbroglione! >>

E Senza farselo ripetere due volte, accellerò il passo, seguendo natsu che grazie al suo olfatto sviluppato, aveva notato che il cameriere aveva appena tirato fuori qualcosa di piuttosto voluminoso dal frigo e leccandosi le labbra, si nascose dietro il piano cucina per non farsi vedere. Lucy lo raggiunse in fretta sperando di riuscire a battere sul tempo e con la sua astuzia.
E così iniziò a bisbigliare, come se parlasse tra sé e sé, cosicché il giovane dragon slayer fosse l'unico a sentirla grazie all'udito iper sviluppato.

<< con questo correre continuo, sono tutta sudata, sarà meglio che vada a farmi un bel bagno... >>

E detto ciò lucy si incamminò verso il lungo e ampio corridoio dalle pareti impreziosite e istoriate dallo stemma della casata della madre.

nel frattempo natsu che fissava famelico l'enorme torta alla panna e sciroppo alle pesche, si accorse comunque che il profumo di lucy giungeva più sfumato alle sue narici. Qualcosa scattò in lui e corse giusto in tempo per notare che lucy si allontanava ancheggiando pericolosamente, abbastanza da indurlo a mordersi il labbro inferiore con veemenza, di nuovo voglioso di lei.
Fu così che senza pensarci, decise astutamente di seguirla in punta di piedi. Nel frattempo lucy sicura che la stesse seguendo, avanzava volontariamente ad una lentezza esasperante, ridendo sotto i baffi, presto si ritrovò al piano di sopra, dove si trovava l'enorme bagno antico dalle pareti color crema arricchite da piccoli fregi di sirena e gorgoni seguivano un motivo pseudofidiano. Ma quello che veramente risaltava era l'enorme vasca vittoriana con piedini a foggia leonina. Al di là dell'astuto piano, lucy aveva davvero bisogno di un bagno ristoratore in quella splendida vasca che era stato il suo rifugio ai suoi timori, ai suoi attimi di tristezza, di gioia o di semplice e malinconico impensierimento.
Non senza qualche difficoltà riuscì a sbarazzarsi di quella specie di rete da pesca a foggia di vestito.
Ma fortunatamente riuscì a cavarsela senza perdere sensualità agli occhi di natsu che la divorava con gli occhi, il cui labbro ormai sanguinava leggermente a furia di morderselo nel tentativo di trattenersi dal prenderla all'improvviso lungo il tragitto fino alla tanta agognata stanza e così dietro la porta socchiusa, egli attendeva giusto il momento propizio in cui la ragazza si fosse definitivamente rilassata, abbassando la guardia.
Lucy da parte sua, per quanto fosse divertita, stava maledicendo l'attesa snervante, perché in fondo la voglia non si era spenta neanche in lei da quel primo pomeriggio che ormai sembrava quasi lontano.
A quel punto lucy chiuse gli occhi immaginandolo avanzare verso di lei, bramoso e accecato dalla passione, solo che non si accorse che era esattamente quello che stava succedendo, natsu si toglieva man mano i vestiti, ammucchiandoli tutti in un angolo, poi avanzando ancora silenzioso, si accucciò alle spalle di lucy e con lentezza esasperante, iniziò a leccarle il collo, lucy dinanzi a quella sensazione, sussultò leggermente anche se avrebbe riconosciuto l'inconfondibile lingua rovente del ragazzo, impegnata ad assaggiare ogni singolo centimetro di quella pelle nivea e soffice, stavolta era lei a mordersi a sangue il labbro inferiore.

<< lo stai che stai giocando sporco, Lu? >>

La sua voce roca e provocante le giunse all'orecchio più soave che mai.

<< senti chi parl... >>

Ma non ebbe il tempo di completare la frase che sussultò per il morso giocoso che natsu le aveva inflitto alla spalla: l'atmosfera iniziava a farsi decisamente rovente.
Natsu a quel punto con lentezza studiata, con entrambe le mani iniziò un lento e lascivo massaggio che partiva Dalla base della schiena per risalire frizionare le spalle e scivolare ai seni che afferrò voluttuosamente con entrambe le mani, lucy iniziò a gemere, sopraffatta dal gesto per poi mormorare sconfitta.

<< entra >>

Natsu non se lo fece ripetere due volte e liberatosi dei boxer scivolò dentro la vasca posizionandosi dietro la ragazza e mettendosela in braccio cosicché riuscisse ad avvertire l'erezione del compagno, ottenebrandole i sensi, preso un po' di bagnoschiuma alla cannella iniziarono ad insaponarsi i corpi a vicenda.
Era la prima volta che si lavavano insieme ed entrambi erano preda di forti emozioni che altalenavano dall' euforia alla profonda eccitazione per il proibito, dettata dalla consapevolezza del poter essere scoperti dalla famiglia di lei da un momento all'altro.
Una volta finite le dolci ma lussuriose carezze nelle parti più apparentemente innocue del corpo, lucy prese un poco di shampoo alla vaniglia ( la mandava in estasi l'idea di lui con la sua essenza impressa nel suo corpo e nei suoi morbidi ma ribelli capelli dalle tonalità dei fiori di ciliegio) e iniziò un lento massaggio alla testa di natsu che mugolò soddisfatto, socchiudendo gli occhi, a tale vista, lucy non resistette e gli depositò un delicato bacio sul naso, per tutta risposta natsu se la portò al petto, stringendosela contro, anche se sapevano perfettamente che non era così, presero tutto il tempo del mondo per arrivare a darsi da fare sul serio.
Erano entrambi emozionati e allo stesso tempo intimidito da quella pazza e del tutto nuova idea di introdurre della dolcezza e della calma nei loro momenti più intimi.
Lucy per tutta risposta, divertita, solleticò il collo di natsu con le punte dei suoi lunghi capelli umidi di vapore, Natsu stuzzicato dalla simpatica iniziativa la divincolò dall' abbraccio afferrandola per i polsi e prendendo una certa distanza tra i busti imperlati di gocce di acqua e sudore causato dall'aria decisamente surtiscaldata dalla riaccesa eccitazione.
Bastò quell'attimo di distrazione che si rivelò fatale per lucy in quanto natsu si avvicinò e prese a mordicchiarle la tenera porzione di pelle appena sotto il mento.
Natsu continuava a mordicchiarla scendendo verso la gola sempre con calma mentre i gemiti di lucy si facevano sempre più forti e non resistendo oltre si divincolò dalla sua presa e gli si sedette sopra facendo strusciare i bacini e rubando un gemito basso e profondo dalla bocca di entrambi. Il limite era vicino. Subito si strinsero forte l'uno all'altro, mentre lucy iniziò a ondeggiare lentamente sul bacino di lui, prese a leccare e succhiare avidamente la cicatrice nel collo del ragazzo e accarezzargli i morbidi capelli ancora insaponati.
Natsu trovando tanto piccante quanto buffa la situazione afferrò il flacone di shampoo alla vaniglia e versatone con qualche difficoltà il contenuto sulla testa della ragazza, iniziò un delicato e dolce massaggio che contribuì a rilassare la bionda che comunque non demordeva, decisa a completare la faccenda.
E stava giusto facendo scivolare dentro l'acqua la biricchina mano destra ( quella con il marchio) in direzione di natsu. Quando furono interrotti da uno strepitare e un bussare forte e deciso alla porta.
Lucy sbiancò. Avrebbe riconosciuto quella voce profonda e autorevole tra mille.

<< lucy, la cena è pronta da un pezzo. Possibile che sei ancora lì dentro?! >>

<< oh cazzo! >> fu l'unica parola che uscì dalla bocca di natsu.

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