I will love you unconditionally

di Fiamma Erin Gaunt
(/viewuser.php?uid=96354)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prompt da 1 a 5 ***
Capitolo 2: *** Prompt da 6 a 10 ***



Capitolo 1
*** Prompt da 1 a 5 ***


Prompt #1: “Lo sai cosa dicono di me?” “Non m’importa chi é tuo padre.”

 

 

 

 

Ad Approdo del Re tutti lo guardavano con un’ombra di sospetto e malevolenza negli occhi. A lungo si era chiesto il motivo, ma con l’età aveva compreso ciò che era sotto gli occhi di tutti: occhi e capelli castani. Né i Targaryen né i Velaryon avevano i suoi colori. Gli Strong, invece … beh, avevano persino il suo stesso naso.

I figli “puri” dei Targaryen non giocavano con lui, i suoi stessi zii lo chiamavano il bastardo di Strong.

Eppure c’era un’eccezione come aveva appena scoperto.

Una bambina dai lunghi capelli neri e gli occhi viola gli sorrideva con aria amichevole.

- Perché te ne stai qui da solo? –

- Mi piace stare da solo – mentì.

- Non é vero, a nessuno piace stare da solo. –

Dal modo in cui gli sorrise la riconobbe: era la figlia della Stark e di Ferys Targaryen, il cugino di sua madre.

- Io sono Nymeria. –

- Jacaerys. Lo sai cosa dicono di me? –

Sicuramente aveva sentito delle voci in proposito, nessuno si dava la pena di passarle sotto silenzio.

Nymeria scrollò le spalle. – Non m’importa chi é tuo padre. Allora, vieni a giocare con me e mio fratello o no? –

 

 

 

 

[197 parole]

 

 

Prompt #2: “Facciamo a chi arriva prima alle stalle?”

 

 

 

 

 

Erano mesi che lui e Nymeria passavano ogni momento libero insieme. Era più grande di lui di un anno, ma il suo temperamento euforico e irriverente faceva sembrare che i ruoli fossero invertiti.

Adesso, mentre si mordicchiava il labbro inferiore con sguardo perso nel vuoto, Jacaerys sapeva esattamente che qualcosa ribolliva in quella testolina coperta di morbide onde scure.

- Allora, terremoto, che cosa hai in mente? –

Gli rivolse un sorriso malandrino. – Una sfida. Facciamo a chi arriva prima alle stalle? –

Annuì.

- Al mio tre. Uno … due … -

Nymeria scattò in avanti nel momento stesso in cui pronunciava la parola “tre”. La rincorse, ma oltre che minuta era anche molto veloce. Arrivò alle stalle con il fiato corto, scoccandole un’occhiata contrariata.

- Avevi detto al tre, hai imbrogliato. –

- Io non ho imbrogliato, sono partita al tre, é solo che l’ho detto rapidamente. –

- Quindi é come se avessi imbrogliato – insistè, accigliato.

Nym sbuffò, roteando gli occhi. – Sei proprio un Targaryen, orgoglioso all’inverosimile. –

- E tu sei testarda come una vera Stark. –

 

 

 

 

 

[175 parole]

Prompt #3: “Allora é vero? Il tuo uovo si é schiuso?”

 

 

 

 

La notizia si era sparsa in tutto Approdo del Re con la rapidità che solo i pettegolezzi sussurrati a mezza bocca possedevano. La pressione a cui era soggetto in quel momento era immane: sarebbe sopravvissuto? L’avrebbe riconosciuto come cavaliere?

Quella era la prova definitiva della sua eredità genetica.

Da quel momento sarebbe stato un vero Targaryen oppure il semplice frutto di una relazione extra coniugale di sua madre.

Un Targaryen o uno Strong, come amavano tanto deriderlo i suoi zii e i suoi cugini?

Nymeria si fece largo tra un piccolo drappello di cortigiane che lo osservavano con morbosa curiosità. Probabilmente speravano in un suo fallimento per poter tornare a confabulare malignamente alle spalle della “Delizia del Reame”.

- Allora é vero? Il tuo uovo si é schiuso? – chiese, gli occhi viola che scintillavano euforici.

- Già. –

- E che aspetti? Portami a vederlo! –

L’aveva afferrato per una mano con il suo solito vigore. Eppure questa  volta non l’assecondò.

- Aspetta, Nym. –

- Che c’è? – chiese, corrugando la fronte. Poi, di slancio, l’abbracciò con vigore. – Ti riconoscerà, Jace, me lo sento. –

 

 

 

 

 

 

 

[181 parole]

Prompt #4: “Dove vai tu, vado io.”

 

 

 

 

Era tutto il giorno che non vedeva Nymeria. Di solito passavano ore intere l’uno in compagnia dell’altra. Architettavano scherzi ai danni dei cortigiani, degli attendenti, o della Guardia Reale. Eppure quella mattina non si era fatta vedere neppure a colazione.

Girovagò nell’ala della Fortezza in cui aveva preso alloggio insieme alla sua famiglia e finì con l’incontrare Rhaegal. Era incredibilmente simile a Nym, forse i suoi occhi erano solo di un tono di viola leggermente più tendente al blu. Lo intimidiva, così come tutti i suoi cugini vicini al diventare uomini e già provvisti di un drago grande e grosso.

- Stai cercando mia sorella? –

Annuì, titubante.

- Sta preparando le sue cose per la partenza. Domani lei e mia madre partono per Grande Inverno, vanno a far visita al Lord nostro zio. –

Partiva.

Per giungere a Grande Inverno da Approdo del Re occorreva un mese di viaggio e altrettanto per tornare indietro. Non l’avrebbe vista per chissà quanto tempo.

- Rhaegal, credi che potrei andare con loro se lo chiedessi a mia madre? –

- Se Rhaenyra acconsente non vedo quale sia il problema – assentì.

Quelle parole gli misero le ali ai piedi. Raggiunse le stanze di sua madre in un baleno e la pregò tanto incessantemente che riuscì a ottenere il permesso.

Quando rivide Nymeria, al banchetto serale, le sussurrò all’orecchio: - Dove vai tu, vado io. –

 

 

 

 

 

[228 parole]

Prompt #5: “Un Lannister? Vuoi sul serio sposare un Lannister?”

 

 

 

 

 

Erano tornati da poco ad Approdo del Re quando gli giunse alle orecchie quel particolare pettegolezzo. La ragazza drago del Nord avrebbe sposato il Giovane Leone di casa Lannister. Non riusciva a crederci. Avevano preso in giro per anni quegli idioti pieni d’oro e le loro facce arroganti e soddisfatte e adesso lei acconsentiva a sposare uno di loro?

La trovò nel suo solarium, intenta a consumare un pranzo leggero in compagnia della sua septa, e dimenticò l’etichetta di palazzo che gli era stata inculcata durante quei dieci anni di vita.

- Dimmi che é uno scherzo. Uno scherzo pessimo, che non fa ridere nessuno! –

- Jace, sei sicuro di sentirti bene? –

- Dimmelo! –

La septa sembrò sul punto di protestare contro quelle maniere così inappropriate per un giovane Lord, ma ci pensò Nymeria a prendere in mano la situazione.

- Siediti, calmati e spiegati! – ordinò, spingendo una sedia dall’alto schienale in legno verso di lui.

Obbedì, controvoglia, continuando a fissarla in cagnesco.

- Ho sentito dire che sposerai un Lannister. –

- Ed é per questo che stavi facendo il diavolo a quattro? Sì, mi hanno promessa a un Lannister – confermò.

- Un Lannister? Vuoi sul serio sposare un Lannister? –

Era incredulo.

- Non voglio, ma stanno valutando tutte le proposte che giungono a mio padre. –

- Non permetterò che diventi la moglie di un tronfio idiota. Lo giuro sugli Dei, quelli Antichi e quelli Nuovi – replicò solennemente.

 

[238 parole]

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Prompt da 6 a 10 ***


Prompt #6: “Rhaena non mi piace.”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La vide camminare lungo il corridoio del Fortino, pestando i  piedi con furia, gli occhi che sembravano mandare lampi d’odio.

- Complimenti, é proprio l’andatura di una Lady – ironizzò, guadagnandosi un’occhiataccia.

Tuttavia non gli rispose, segno che doveva essere davvero infuriata.

L’affiancò, tenendo il passo e guardandola con preoccupazione. Di solito, anche quando si arrabbiava, si confidava sempre con lui. Perché quel giorno non ne voleva sapere?

- Nym. Nym, per favore, fermati. –

Le bloccò il polso, con gentilezza, costringendola a voltarsi verso di lui.

- Lasciami, Jace. –

Scosse la testa. – Non finché non mi dici cosa c’é che non va. –

- La odio. Odio quell’essere insopportabile di Rhaena. Sempre perfetta, con modi da vera nobildonna, abituata a guardarmi dall’alto in basso perché lei sposerà qualcuno in cui scorre il sangue del drago mentre io avrò solo uno stupido leone dorato. –

- Rhaena non mi piace –, decretò seriamente, - Non mi é mai piaciuta e mai mi piacerà. –

- Eppure la sposerai – osservò aspramente.

- Così come tu sposerai un Lannister. Non l’ho deciso io e la mia futura moglie non deve piacermi per forza. Siamo Targaryen, ci si aspetta fuoco e sangue da noi, non amore. –

 

 

 

 

 

 

 

 

 

[198 parole]

 

 

 

 

 

 

 

Prompt #7: “Scommetto quello che ti pare che Vermax non starà mai al passo con Demor.” “E se vinco io?”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Avevano appena finito di sistemare le cinghie che assicuravano le loro gambe alla sella dei rispettivi draghi quando Nymeria gli rivolse uno di quei suoi sguardi. Erano sguardi diversi dai soliti, un tipo che aveva soprannominato l’occhiata. E l’occhiata era tremenda perché gli faceva tremare le gambe e ribollire il sangue nelle vene, risvegliando qualcosa che avrebbe dovuto essere celato e starsene tranquillo nei pantaloni di pelle. Deglutì dolorosamente, sforzandosi di pensare a qualcosa di diverso dall’immagine del corpo dell’amica premuto contro il suo.

Era la pubertà, gli aveva spiegato ridendo Corlys Velaryon, quando aveva osato confidargli ciò che da un po’ di tempo lo tormentava.

- Perché mi guardi così? – gli chiese, inarcando un sopracciglio con aria perplessa.

- Perché conosco quell’occhiata. Cosa hai in mente? –

Non era del tutto una bugia ed era sicuramente meno imbarazzante dell’altra verità.

- Mi chiedevo se ti andasse di fare una scommessa. –

- Di che genere? –

- Di questo genere. Scommetto quello che ti pare che Vermax non starà mai al passo con Demor. –

Annuì, meditabondo. I loro draghi avevano solo un anno di differenza, erano quasi alla pari.

- E se vinco io? –

Nymeria scrollò le spalle, ridendo: - Sì, certo, continua a sognare. –

Poi spronò Demor ad alzarsi in volo con una lieve pressione dei talloni. Vermax li imitò all’istante.

Aveva un’idea piuttosto precisa di cosa avrebbe chiesto in premio in caso di vittoria.

 

 

 

 

 

 

 

[234 parole]

 

 

 

 

 

 

 

Prompt #8: “Quello é la Piovra Rossa? Wow.”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Era la prima volta che Dalton Greyjoy metteva piede ad Approdo del Re da quando Jace aveva memoria. C’erano innumerevoli storie che circolavano sul Lord delle Isole di Ferro. Si diceva che avesse guidato una nave lunga a cinque anni e che a dieci anni avesse preso parte alla sua prima razzia, che a soli quattordici anni avesse collezionato ben quattro mogli di sale e che amasse tre cose: il mare, la spada e le donne.

Nessuno, però, aveva mai accennato al fatto che fosse bello.

Lui stesso non ci aveva fatto minimamente caso, trovandosi davanti quei tratti virili e gli occhi grigi come l’acciaio di Valyria, ma lo sguardo di Nymeria diceva chiaramente che a lei questo dettaglio non era sfuggito.

- Quello é la Piovra Rossa? Wow – sussurrò piano, gli occhi viola che scrutavano il giovane lord dalla testa ai piedi con evidente ammirazione.

Dalton sembrò accorgersi di lei, perché si voltò a regalarle un sorriso e un piccolo ammiccamento. Poi la scrutò dalla testa ai piedi con lentezza, soffermandosi in corrispondenza della scollatura dell’abito in broccato blu che indossava quel giorno.

Nymeria avvampò, presa in contropiede, ma un sorriso compiaciuto le increspò le labbra voluttuose.

- Smettila di fare la civetta con quel pirata – sibilò Jacaerys, sbuffando contrariato.

- Non é un pirata, é il Lord delle Isole di Ferro – lo corresse, imperturbabile.

- Un titolo nobiliare non cambia ciò che é: un pirata arrogante che ti guarda in modo indecente. –

Nymeria rise, scoprendo i denti candidi e perfetti.

- Sei geloso, Jace? –

- Naturale, non mi piace che guardi così la mia migliore amica – replicò svelto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

[270 parole]

 

 

 

 

 

 

 

Prompt #9: “Devi proprio smetterla di farmi prendere questi colpi.”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Erano usciti per un volo serale. Un’idea di Nymeria, che aveva bisogno di stare lontana dal palazzo se voleva sperare di riuscire a non strangolare Rhaena con le sue mani. Così adesso sfrecciavano nel cielo sereno, il cui colorito aranciato annunciava l’arrivo imminente del tramonto.

Jace aveva accettato l’idea con piacere perché, ora che Gideon Lannister aveva messo piede ad Approdo del Re per conoscere meglio la sua promessa sposa, il tempo che poteva passare in sua compagnia si era ridotto drasticamente.

Spronò Vermax per affiancarsi a Demor. Era bello volare in sua compagnia, lo faceva sentire inebriato dall’adrenalina e da qualcos’altro che non sapeva descrivere con precisione. Si chiese se anche Aegon il Conquistatore si fosse sentito in quel modo mentre volava al fianco delle sorelle.

Fu un attimo e poi Demor precipitò verso la distesa dell’oceano sotto di loro. Cadde in picchiata, gelandogli il sangue nelle vene.

Spinse Vermax verso il basso, cercando di arrestare la caduta del drago di Nymeria, ma la forza d’attrito con l’aria giocava a suo sfavore.

Poi, rapido come era accaduto, Demor si arrestò a un paio di metri dalla superficie marina e si alzò nuovamente in volto, battendo rapidamente le possenti ali rosse.

Nymeria rise, indicandolo. – Dovresti vedere la tua faccia, é impagabile. Pensavi davvero che mi sarei schiantata in mare? –

Jace non rise, serrando le mani sulle scaglie di Vermax per impedirle di vedere quanto gli tremassero.

- Dai, Jace, era solo uno scherzo. Guardami, sto bene – insistè, allargando le braccia.

- Mi hai spaventato – replicò, secco.

- Scusa, giuro che non pensavo che avresti rischiato un attacco di cuore. Allora mi perdoni? – chiese, sbattendo gli occhioni viola con aria supplichevole.

Era impossibile resisterle quando lo guardava in quel modo.

- D’accordo -, cedette, - Ma devi proprio smetterla di farmi prendere questi colpi. –

 

 

 

 

 

 

 

[303 parole]

 

 

 

 

 

 

Prompt #10: “Mia madre dice che i Draghi non tremano mai, ma con te é diverso.”

 

 

 

 

 

 

 

Nymeria amava l’astronomia. Era capace di stare ore intere in silenzio, a osservare la volta celeste, in contemplazione.

Lui non c’aveva mai visto nulla di particolare. L’unica cosa che lo colpiva era il modo in cui lo sguardo di Nym s’illuminava mentre osservava quelle piccole palle di luce. Devozione pura, la stessa espressione che riservava a Demor. Jace aveva pregato incessantemente gli Dei affinché lo rivolgesse anche a lui.

- C’è l’eclissi, l’avevo completamente scordato – saltò su d’un tratto, uscendo dalla finestra della sua stanza e arrampicandosi con l’agilità di una gatta sul tetto poco più sopra.

E a lui non restò altro da fare che seguirla in quella folle arrampicata.

Sedettero vicini, le braccia che si sfioravano quasi per caso. Nymeria teneva la testa verso l’alto, ammaliata dalla vista, mentre lui non poteva fare a meno di osservare quegli arti, celati dal tessuto sottile, che si sfioravano con sempre più frequenza.

Erano lì da un tempo infinito, probabilmente ore, quando la sentì tremare contro di lui. Spavaldo, decise di imitare ciò che Rhaegal aveva fatto con Raya Stark. Le passò un braccio intorno alle spalle, stringendola a sé.

- Stai congelando – le sussurrò, a mo’ di spiegazione, quando si voltò a guardarlo con aria interrogativa.

Senza obiettare, Nymeria si accucciò contro di lui, posandogli la testa sulla spalla.

Il profumo delicato della sua pelle gli raggiunse le narici, deliziandolo. Non era neanche lontanamente vicina quanto avrebbe voluto lui, oppressi com’erano da quegli stupidi vestiti, ma sapeva accontentarsi.

- Jace, sei sicuro di non sentire freddo? Mi é sembrato di sentirti fremere – chiese d’un tratto.

Scosse la testa. – Mia madre dice che i Draghi non tremano mai, ma con te é diverso. –

Perplessa, inarcò un sopracciglio in una muta richiesta di spiegazioni.

- Sei tu che mi fai tremare, non il freddo – spiegò.

Nymeria sgranò gli occhi, sorpresa, e non disse nulla ma continuò a farsi stringere da lui.

 

 

 

 

 

[319 parole]

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio autrice:

Eccoci qui con l’aggiornamento. Spero che anche questo nuovo capitolo della raccolta vi sia piaciuto e vi faccio una domanda:vorreste altri capitoli di flash su questi due oppure faccio terminare la raccolta con il prossimo come avevo detto inizialmente? Fatemi sapere. Alla prossima.

Baci baci,

        Fiamma Erin Gaunt

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3085989