A Tutto reality: ricordi di un infanzia felice.

di cody020701
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il primo giorno di scuola ***
Capitolo 2: *** Gare a scuola e feste in maschere ***
Capitolo 3: *** Un bellissimo week-end ***
Capitolo 4: *** Rapimento (parte 1) ***
Capitolo 5: *** Rapimento (parte 2) ***
Capitolo 6: *** Voglio sapere ***
Capitolo 7: *** Primo giorno di liceo ***
Capitolo 8: *** Incidenti e traslochi ***



Capitolo 1
*** Il primo giorno di scuola ***


Un uomo con i capelli marroni e gli occhi azzurri teneva per mano un bambino di circa cinque anni con i medesimi capelli marroni e occhi azzurri. Il bambino aveva un grembiule da scuola, aveva una cartella sulla schiena e sorrideva.  

-Pronto, Andy?- chiese l'uomo. 
-Certo, papà. Me lo hai chiesto ventimila volte.- rispose Andy. Il padre gli diede un bacio e poi lo lasciò andare al primo giorno di scuola. Andy corse verso l'entrata della scuola. Una donna, appena il bambino si fermò, disse:-Ciao. Come ti chiami?
-Andy Anderson.- rispose Andy sorridente. 
-Bene, Andy. Io sono Marika Ortiz, la tua maestra. Vieni. Ti porto nella tua classe. 
La maestra prese la mano di Andy e lo portò nella I°B.

Andy si sedette nel primo banco e mise il quaderno di italiano sul banco. -Bene, bambini. Mi chiamo Marika Ortiz e sono la vostra maestra. Adesso, faccio l'appello e poi vediamo cosa fare.- disse Marika. Aprì il registro e lesse:-Anderson Andy. 
-Eccomi.- disse Andy alzando la mano.

Finito l'appello, Marika scrisse una frase alla lavagna e disse:-Chi vuole provare a leggerla?
Andy alzò la mano e la maestra sorrise. -Il cane abbaia agli estranei.- lesse Andy. 
-Bravissimo.- disse Marika. Per il resto della giornata, i bambini giocarono e impararono. All'ora di pranzo, i bambini uscirono. Andy vide il padre e corse verso di lui. -Ti è piaciuto il primo giorno di scuola?- chiese il padre. 
-Si.- disse Andy. Una bambina della stessa età di Andy passò vicino ai due insieme alla madre e disse:-Ciao, Andy. A domani. 
-Ciao, Meredith. A domani.- rispose Andy. 

A casa, il padre chiese al figlio:-Hai trovato qualche bella bambina?
-Si. Una bambina di nome Grace. Lei mi vede come un amico, ma io le farò cambiare idea. Forse diventerà la mia fidanzata.- rispose Andy. 
-Sei come tua madre sotto alcuni aspetti. Vuoi un biscotto?
-SI! 
Il padre prese un biscotto e lo diede al figlio. -Sul mangiare sei come me.- disse il padre vedendo Andy mangiare il biscotto. 
-Davvero?- chiese il bambino.
-Si, tesoro mio. Siamo entrambi dei mangioni. 
Il padre accarezzò i capelli di Andy. 

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ANGOLO AUTRICE. 

Ciao a tutti. Non ve l'aspettavate questa ff? Mi è venuta l'idea ieri notte e oggi l'ho pubblicato. Questo è il primo giorno di scuola del nostro Andy. Lui e Cody hanno passato insieme cinque anni e diciamo che il nostro Cody ha avuto paura di mandare il figlio a scuola. 
Ringrazio i lettori e i recensori. 

CIAO A TUTTI E ALLA PROSSIMA!

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Capitolo 2
*** Gare a scuola e feste in maschere ***


I campionati studenteschi.
Una volta l'anno devono pur accadere. C'è chi vince e chi perde, chi diviene popolare e chi si ritrova ad aspettare un anno per potersi riscattare. 

Andy si annodò i capelli e si mise la fascetta. Aveva otto anni, ma era più alto dei ragazzi della sua età e dimostrava dieci anni. In più, aveva i capelli lunghi fino alle spalle che lo rendevano adorabile. Era il vincitore degli ultimi due campionati di velocità, battendo il suo migliore amico, Jessie, e i ragazzi più grandi, anche quelli delle medie.

"Vincerò la gara e darò il premio a papà." pensava il ragazzino. -Sei pronto, Andy?- chiese Jessie mentre si alzava da allacciarsi le scarpe. 
-Si, sono pronto. Che vinca il migliore.- rispose Andy. I due erano migliori amici, ma erano rivali nella corsa.

I ragazzi si misero in fila per iniziare la gara e, appena sentirono il colpo di pistola, partirono. Ci fu un testa a testa tra Andy e Jessie, ma Andy corse più veloce e vinse la gara. -SI!- gridò il ragazzo appena tagliò il traguardo. Jessie arrivò tre secondi dopo. -Sei stato velocissimo, ma la prossima volta vinco io.- disse il moro. 
-Speraci.- disse Andy.

A casa, il bruno disse:-Papà, papà, ho vinto di nuovo. Ho vinto una coccarda blu. 
Il padre lo prese tra le braccia e disse:-La velocità l'hai presa da tua madre. 
Andy strinse forte il padre. A cena, il padre chiese:-Come è arrivato Jessie?
-Secondo. Ogni promette di battermi, ma vinco sempre io.- rispose Andy.

Pochi giorni dopo, si sarebbe tenuta una festa in maschera a scuola. -Da che mi travesto?- chiese Andy il giorno dopo alla gara, mentre cercava nel suo armadio. 
-Che ne dici di travestirti da Arlecchino.- rispose il padre. 
-Mmmmmh... 
-O da principe. 
-SI!
-Sarai per sempre il principino. Lo sai?
-Si. Mi dai un abbraccio?
Il padre prese tra le braccia il figlio e gli accarezzò i capelli. Quello era l'unico modo per tranquillizzare Andy.

Il giorno della festa, il padre portò Andy alla festa. Poi, si sentì che il vincitore della gara era Andy con il suo costume da principe. Il bambino era felicissimo. 

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ANGOLO AUTRICE.

Ecco il secondo capitolo di "A Tutto reality: ricordi di un infanzia felice". Andy ha vinto i campionati studenteschi e il premio per il miglior costume. Ditemi che ne pensate. 
Alla prossima.

 
cody020701
 
 

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Capitolo 3
*** Un bellissimo week-end ***


Andy sbuffò annoiato.
Era venerdì e lui e il padre erano andati a pesca. Però, Andy si stava annoiando. Jessie era andato con i suoi genitori a vedere un museo o qualcosa del genere e aveva abbandonato il suo migliore amico. Andy e Jessie erano migliori amici, ma erano sempre stati rivali a scuola e nello sport.

-Che noia.- disse Andy incrociando le braccia al petto. 
-La pesca non è divertante e bisogna avere pazienza. Tu non ne hai molta.- disse il padre. 
-Se ci fosse almeno Jessie.

Il padre gli accarezzò i lunghi capelli marroni. Intanto, Andy pensava a come sarebbe la sua vita con un fratello o una sorella con cui giocare. Almeno sarebbe stato con qualcono invece di annoiarsi. Peccato che sua madre fosse scappata appena Andy era nato.

Poi, il ragazzino disse:-Mi racconti di A Tutto reality, papà?
-Un altra volta, Andy. Sei troppo piccolo.- rispose il padre. Andy non rispose: sapeva che il padre non voleva parlare di A Tutto reality perché solo parlarne gli faceva tornare alla mente brutti ricordi. Ormai era abituato alle frasi "Un altra volta, Andy" e "Sei troppo piccolo".

All'improvviso, la canna da pesca di Andy si incurvò. -Qualcosa ha abboccato!- disse il padre. Andy afferrò la canna da pesca e tirò con tutta la forza che un bambino di nove anni poteva avere nelle braccia. Dall'acqua, uscì un pesce enorme. -Sei stato fortissimo, Andy.- disse il padre.
-Grazie, papà.- disse Andy riprendendosi dallo sforzo. Il padre gli accarezzò i capelli, mentre Andy prendeva in mano il pesce. -Puzza più di me dopo una gara.- disse il ragazzo. Il padre sorrise e i due tornarono a casa. A casa, Andy chiamò Jessie per raccortargli quello che era successo. -Uff, fortunato tu. Io sono stato bloccato a vedere uno stupido museo tutto il giorno.- disse Jessie. 
-La prossima volta, vieni anche tu, Jess. O da solo mi annoio.- disse Andy. 
-Okay.

Il mattino dopo, il padre disse, entrando nella camera del figlio con la colazione:-Buon decimo compleanno, Andy.
-Il mio compleanno.- disse Andy mettendosi a sedere. Il ragazzino mangiò la colazione. La giornata passò velocemente. Però, nessuno dei due sospettava che qualcuno gli stava spiando. Un uomo stava premeditando il rapimento di Andy. 

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ANGOLO AUTRICE. 

Salve a tutti! Sembra che quacuno stia tramando contro la serenità di Cody ed Andy.
Vedrete che succederà. Ci vediamo.
Ringrazio i lettori e i recensori. 
ALLA PROSSIMA! 


cody020701 

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Capitolo 4
*** Rapimento (parte 1) ***


Quel giorno, Andy e il padre erano al parco giochi. Andy era sull'altalena, poi si alzò e andò a fare pipì alle latrina, che erano un po' nascoste.
All'improvviso, una macchina nera si fermò vicino al ragazzino, un uomo scese e prese Andy. Il ragazzino combatte per non soccombere e, quando capì che non poteva andare avanti, si levò il braccialetto che il padre gli aveva regalato per il suo nono compleanno, lasciandolo cadere. Aveva lasciato una prova del suo passaggio. 

Il rapitore fece entrare Andy e disse alla donna che era alla guida:-Al vecchio set del Doposhow, Blaineley. 
-Ok, Josh.- disse la donna. Andy rimase in silenzio, sperando che qualcuno avesse notato che era stato rapito. Intanto, un bambino, che aveva visto tutto, andò a dire ai poliziotti di ronda cosa era successo. 

Al vecchio set del Doposhow, Josh e Blaineley decidevano che cosa fare di Andy, che era stato messo sulla vecchia sedia elettrica. -Che facciamo di lui?- chiese Blaineley. 
-Dobbiamo portarlo oltre il confine, ma è meglio aspettare che le acque si calmino. Lo noterebbero subito anche quando le acque saranno calme.- rispose Josh. 
-Forse è meglio tagliargli i capelli. 
-Mmmmm. Si. Con i capelli corti sarebbe più difficile da riconoscere. 
-Io prendo le forbici e tu il sedativo. 
Josh annuì e andò a prendere il sedativo. Dopo una ventina di minuti, Andy, ancora sedato, aveva i capelli corti. 

Appena si svegliò, il ragazzino chiese:-CHE MI AVETE FATTO?!?
-Ti abbiamo tagliato i capelli.- rispose Blaineley porgendo il suo specchio ad Andy. 
-COSA?!? 
Un uomo grosso e di colore sedò Andy. -Grazie, Chef. Lo sai che finiresti anche tu in prigione se ci scoprono, vero?- disse Josh preoccupato.
-Lo so. Il ragazzino è figlio di Cody, giusto?- rispose secco Chef. 
-Si. Andy è l'unica cosa che rimane a Cody.- disse Blaineley. Chef si sedette sul vecchio e usurato divano degli eliminati: aspettava che il ragazzino riapresse gli occhi. Appena Andy si risvegliò, Chef disse:-Ciao, Andy. Io sono Chef. Quelli che ti hanno preso si chiamano Josh e Blaineley. 
-Voglio andare da mio padre.- disse Andy.
-Questo è un rapimento, Andy. Non puoi andare da tuo padre. 
Andy si arrese, ma pensava a suo padre, ai suoi capelli e sul modo di scappare. 

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Capitolo 5
*** Rapimento (parte 2) ***


Erano passati alcuni giorni ed Andy voleva sempre più scappare da li. Stava pensando a come si sentiva il padre quando era seduto su quel vecchio divano logoro.
Quel giorno, Chef faceva avanti e indietro, mentre Josh e Blaineley imboccavano Andy. Chef guardò l'ora e disse:-Devo andare. Ho una cosa importante da fare. 
-Okay.- disse Blaineley dando l'ultima pasta ad Andy. Chef uscì e chiamò l'agente speciale G Callen. -Il vecchio set del Doposhow.- disse. 
-Arriviamo.- disse Callen.

Dopo un po', Callen e squadra erano sul luogo. Intanto, Josh aveva narcotizzato Andy. Lui e Blaineley si arresero subito. Così, la squadra di Los Angeles portò Andy all'ospedale. Il ragazzino era narcotizzato, ma riusciva a sentire. -Quanti anni ha Andy?- chiese una voce maschile. 
-Dieci, Sam.- rispose una voce femminile.
-Pesa come se ne avesse dodici. 

All'ospedale, Andy si svegliò dopo un'ora e mezza. Vicino a lui c'era il padre. -Andy, ho creduto di perderti. Vieni qui, tesoro.- disse il padre abbracciandolo. 
-Papà, mi sei mancato. I miei capelli...- disse Andy. 
-Stai tranquillo, tesoro. Niente è per sempre. I tuoi capelli ricresceranno e diventeranno più belli. 
-Davvero?
-Si, tesoro mio. 

All'improvviso, una donna cicciona e una donna piuttosto magra entrarono. -Sadie, Eva. Non mi ricordavo che voi lavoravate qui.- disse il padre. 
-Si. Ciao, Andy. Io sono la dottoressa Monroe e lei è l'infermiera Jonson.- disse la cicciona. 
-Salve, signore.- disse Andy. Il padre di Andy e la dottoressa Monroe uscirono. -Come va?- chiese il padre. 
-Tutto bene. Ho incontrato un ragazzo di nome Cameron, è di colore e ha partecipato alla quarta e alla quinta stagione di A Tutto reality.- rispose la dottoressa Monroe. 
-Come sta Katie?
-Se la passa più o meno bene. Fa la modella, ha sposato Noah dieci anni fa, hanno un figlio dell'età di Andy e hanno divorziato l'anno scorso.
-Me lo ricordo. Come si chiama il bambino?
-Samuel o qualcosa del genere. 

I due rientrarono e il padre disse ad Andy:-Tesoro mio, sei cresciuto di altezza. 
-Davvero?- chiese Andy. 
-Si. Non so bene di quanto, ma sei di sicuro cresciuto di altezza. A casa vediamo di quanto. 
Andy gli mandò un bacio e il padre ricambiò. Pochi giorni dopo, Andy fu dimesso. A casa, il padre lo misurò. -Wow. Ti sei alzato di due centimetri e mezzo, Andy.- disse alla fine. 
-Davvero?- chiese Andy incredulo. 
-Si. Sei altissimo. Questa è una cosa presa da tua madre. 
Andy sorrise e abbracciò il padre.

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ANGOLO AUTRICE. 

Andy è tornato dal padre. Finalmento, lui e Cody sono riuniti. Vedrete cosa succederà nel prossimo capitolo. 
Alla prossima. Ringrazio i lettori e i recensori.

ALLA PROSSIMA!

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Capitolo 6
*** Voglio sapere ***


Quando uscì da scuola, Andy vide il padre. Il ragazzo si avvicinò e disse:-Ciao, papà. 
-Ciao, Andy.- disse il padre.

Appena la macchina fu in moto, Andy disse:-Papà, ti prego, raccontami di A tutto reality. Non usare la scusa che sono piccolo. Ho tredici anni. Voglio sapere che cosa è successo. I miei rapitori, il mio salvatore, la dottoressa Monroe, l'infermiera Jones sono tutti legati al tuo passato di cui io non so nulla. 
Il padre guardò Andy: il ragazzino aveva i capelli lunghi ed era pochi centimetri più basso di lui. -Sei testardo come tua madre.- disse. 
-Davvero?- chiese Andy mettendosi i capelli dietro le orecchie. 
-Si. Era testarda e tu hai ereditato la sua testardagine. 
Andy sorrise e disse:-Posso sapere un cosa sola?
-Cosa?- chiese il padre. 
-Facevate cose strane o illegali?
-Strane si, illegali... il presentatore, Chris, le faceva. Ci torturava.
-Forse è davvero meglio aspettare ancora un po'. Ho solo tredici anni e non credo che il mio stomaco possa resistere. Magari quando ho sedici anni e davanti a un MacChicken e a una bibita gigante. 
-Certo. 
Il padre accarezzò i capelli di Andy e si acostò al vialetto. Scesero e andarono in casa. 

-Papà?- fece Andy scendendo dalle scale. Era stato in camera a fare i compiti. 
-Che c'è, tesoro?- chiese il padre. 
-Quando posso dare l'esame per il patentino?
-Presto, Andy, presto. 
Andy sapeva che il padre aveva paura che lui si facesse male sul motorino. -Papà, cercherò di non farmi male.- ripeteva sempre il ragazzo sorridendo. 
-Lo so, tesoro.- diceva il padre. 

Quella sera, a cena, Andy disse:-Se mi succedesse qualcosa, del tipo un incidente d'auto, tu mi staresti vicino?
-Certo, cucciolo mio. Qualunque cosa ti succederà, io ti resterò sempre vicino.- rispose il padre.
-Promesso?
-Promesso.
Andy abbracciò forte il padre.  

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ANGOLO AUTRICE. 

Ecco qui, dopo un eternità, il nuovo di "A Tutto reality: ricordi di un infanzia felice". Mi scuso per il ritardo, ma ho dovuto finire un altra ff e anche la scuola e la mancanza di idee hanno contribuito. Ci vediamo. Alla prossima 
Ringrazio i lettori e i recensori. 

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Capitolo 7
*** Primo giorno di liceo ***


Il primo giorno di liceo, Andy si sedette e mangiò velocemente. -Va piano, piccolo mio.- disse il padre. 
-Voglio arrivare in orario al liceo. E voglio andarci da solo e col motorino.- rispose Andy prendendo una cucchiaiata di cereali.
-Va bene, tesoro. 
Il padre sorrise, ma Andy sapeva che il padre aveva paura che andasse sul motorino. -Ciao, papà.- disse il ragazzo prima di partire. 
-Ciao, Andy.- disse il padre. Andy gli mandò un bacio e il padre ricambiò. Sul motorino, Andy pensava al suo primo giorno da liceale. 

A scuola, Andy mise i suoi libri nell'armadietto e andò nell'aula di storia. Appena entrò, il prof di storia disse:-Salve, ragazzi. Io sono il prof Jonathan Green. 
Andy mise il suo libro di storia sul banco, proprio mentre un ragazzo di sedici anni entrò. -Finalmente è arrivato, signor Firth. Questa è la seconda volta che ripete la prima liceo e non sa arrivare in orario.- disse il prof Green. 
-Lo so.- disse Firth. Mentre andava in fondo all'aula, Firth vide Andy seduto nel primo banco. Nell'intervallo, Firth si avvicinò ad Andy e gli disse:-Anderson. Dammi i soldi che hai in tasca e subito. 
-No.- rispose Andy. Jessie arrivò e disse:-Tu vattene via da Andy. E non chiedergli più i suoi soldi. 
-Va bene, Smith. 
Firth se ne andò. -Grazie, Jess.- disse Andy.
-Di niente, Andy.- rispose Jessie. 

A casa, Andy abbracciò forte il padre e gli disse:-Papà, sei mitico. 
-Tu sei mitico, Andy.- rispose il padre. 
-C'è una cosa che ti volevo chiedere da tempo. 
-Cosa?
Andy sapeva che il padre gli avrebbe fatto quella domanda. -Posso avere un fratellino?- chiese il ragazzino. 
-Un fratellino, Andy? Vuoi fare il fratello maggiore?- rispose il padre. 
-Si, papà. Lo adotti si o no un fratellino?
-Adesso no, amore mio. Hai quattordici anni e per adesso devi avere tu tutte le mie attenzioni. Magari quando sei più grande e indipendente.
-Va bene. 
Andy si staccò e andò a fare i compiti. Quella sera, Andy si fece coccolare di più dal padre. -Oggi sei particolarmente coccolone.- disse il padre quando vide che il figlio non si staccava da lui all'ora di andare a dormire. 
-Voglio solo averti per me. Per il fratellino posso aspettare.- disse Andy staccandosi. Il padre gli diede un bacio e gli disse:-Meglio se vai a letto.
-Va bene, papà.- rispose Andy dandogli un bacio. 

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ANGOLO AUTRICE. 

Ciao a tutti. Scusate se non mi sono fatta sentire in questi tre giorni, ma sono stata in gita. 
Spero che questo capitolo vi piaccia. Ringrazio i lettori e i recensosori. 
ALLA PROSSIMA! 

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Capitolo 8
*** Incidenti e traslochi ***


Quel giorno, Andy abbracciò il padre, gli diede un bacio e gli disse:-Ti voglio un mondo di bene, papà. 
-Anche io. Cosa vuoi?- rispose il padre. 
-Il permesso per un tatuaggio o una macchina tutta mia. 
-Il tatuaggio no. La macchina... aspettiamo ancora un po'.
-Okay. 
Andy si staccò, fece colazione e andò a scuola con il motorino. Il ragazzo aveva quindici anni ed era alto un metro e settantacinque centimetri. 

All'improvviso, una macchina investì Andy, che finì per terra con sopra il motorino. L'uomo alla guida scese e disse:-Oh mio Dio... Che ho fatto... Stupida birra.... Stupido me.... Un ragazzo... AIUTO! 
Una donna lì vicino prese il telefono e chiamò il 911. All'ospedale, la dottoressa Monroe vide Andy andare in sala operatoria (svenuto) e chiamò il padre del ragazzo. -Cody, c'è un problema.- disse la donna appena l'amico rispose al telefono. 
-Cosa?- chiese Cody, con la voce mozza. 
-Andy ha avuto un incidente. Credo che si sia lesionato la spina dorsale e ai nervi. Vieni subito.
-Okay. 
Il padre di Andy mise giù la cornetta, andò a prendere alcune cose sue e del figlio e raggiunse Andy all'ospedale. 

Appena arrivò, la dottoressa Monroe gli disse:-Ciao, Cody. La colonna vertebrale di Andy è stata messa a posto, ma i nervi sono ancora lesionati. Io e il dottor Garcia crediamo che dovrò stare su una sedia a rotelle per un po'. 
-Ci sono possibilità che torni a camminare?- chiese il padre di Cody. 
-Si, ma poche. Dipende anche dalla forza di volontà di Andy. 
-Posso vederlo?
-L'operazione è finita adesso e credo che Andy possa farcela, anche se è ancora dormendo. 
Il padre di Andy sorrise e andò dal figlio. 

Nella stanza, Andy dormiva e il padre fece silenzio, entrando. -Ciao, tesoro. Ti piacerebbe andare a Beverly Hills? Stringimi la mano per il si, non stringermela se non vuoi.- disse sedendosi vicino al figlio e prendendogli la mano. Andy strinse la mano del padre. -Lo prendo per un si. Lo dico io a Jessie.- disse il padre. Pochi minuti dopo, Andy aprì gli occhi e disse:-Andiamo a Beverly Hills. 
-Si. Beverly Hills. Nuova scuola, nuovi amici. Partiamo a fine estate.- disse il padre. 
-Okay. 

Dopo un po' di resistenze a crederci, Jessie si convinse. -Ci sentiremo, tranquillo.- disse Andy. Il ragazzo era obbligato a stare su una sedia a rotelle, ma scalpitava quando andava a fiseoterapia per tornare a camminare. Quando era all'ospedale, Andy aveva promesso al padre che sarebbe tornato a camminare entro i diciotto anni o il padre avrebbe potuto tagliarli i capelli. 

Verso la fine di agosto, Andy e il padre erano a Beverly Hills. -Questa casa è bellissima.- disse Andy vedendo la casa. 
-Ho fatto bene a comprarla, allora.- disse il padre spingendolo dentro. 

Il primo giorno di scuola, Andy era emozionato. Nel cortile della prestigiosa scuola Beverly Hills Star High School, un ragazzo si avvicinò ad Andy. Aveva i capelli rossi e la pelle chiare, con una spruzzata di lentiggini. -Sei Andy Anderson?- chiese. 
-Si, sono io.- rispose Andy. 
-Io sono Seth McGrady. Un mio amico mi ha detto che sei nella terza D, la mia stessa classe. Meglio andare: il preside sta per iniziare a parlare. 
Seth prese la sedia a rotelle di Andy e la spinse dentro la scuola. Andy vide con la coda nell'occhio il padre andarsene. Il ragazzo sentiva che a Beverly Hills avrebbe avuto una bellissima vita e che sarebbe tornato a camminare. 

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ANGOLO AUTRICE.

*Stappa lo spumante e lo versa nei bicchieri, poi mette la panna montata sui dolci.* Ecco l'ultimo capitolo di "A Tutto reality: ricordi di un infanzia felice". Vi è piaciuto? 
Dedico questa ff a:
-AzzurraTriton, 
-Zoey Charlotte Baston,
-Alter_Gioia,
-KikkaDiRiso. 
Ringrazio anche i lettori e i recensori.

ALLA PROSSIMA FF! E servitevi pure. *Tende i biscotti, lo spumante e i dolci*

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