I hate you;don't leave me (Jortini)

di Jortini001
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The first day. ***
Capitolo 2: *** The party. ***
Capitolo 3: *** Confusion. ***
Capitolo 4: *** Don't leave me. ***
Capitolo 5: *** Il bacio. ***
Capitolo 6: *** Indecisioni. ***
Capitolo 7: *** The past. ***
Capitolo 8: *** La scommessa. ***
Capitolo 9: *** Please love me. ***
Capitolo 10: *** I love you. ***
Capitolo 11: *** And turn back time to correct the past. ***
Capitolo 12: *** Uno splendido disastro. ***
Capitolo 13: *** Love Will Remember. ***
Capitolo 14: *** I'm still the one you love. ***
Capitolo 15: *** Mas que una amistad. ***
Capitolo 16: *** Last night. ***
Capitolo 17: *** Verte de lejos. ***
Capitolo 18: *** Only friends. ***
Capitolo 19: *** Juntos. ***
Capitolo 20: *** The diary. ***
Capitolo 21: *** Più forti di prima. ***
Capitolo 22: *** Il matrimonio. ***
Capitolo 23: *** Una decisione importante. ***
Capitolo 24: *** Faremo pace? ***
Capitolo 25: *** Mi nasconde qualcosa? ***



Capitolo 1
*** The first day. ***


Image and video hosting by TinyPic "Tini,forza Tini scendi!" -Urlò mia madre,mi alzo dal mio comodo letto,ero felicissima ed emozionata allo stesso tempo,da oggi inizia per me come una nuova vita,andrò al college. Eh si,mentre i miei amici hanno passavano l'estate divertendosi,ubbriacandosi o andando a ballare io ero in camera mia a studiare. Ho faticato molto per arrivare a questo punto ma adesso eccomi qui pronta ad affrontare una nuova vita.
"Tini!" -Mi richiama mia mamma adesso più forte. Ero così agitata che neanche feci caso alla sua voce che urlava
"Un momento un momento arrivo!" -Scendo di fretta le scale in pigiama,saluto i miei e mi siedo a tavola sorseggiando un cappucino e dando qualche morso al cornetto,l'emozione quasi quasi supera la fame,il che é una cosa stranissima. Non smetto di fissare il volto dei miei genitori commossi e gli rivolgo uno sguardo dolce come per tranquillizzarli
"E'che sei cresciuta così in fretta" -singhiozza mia madre,ricambio con un sorriso,è più tesa di me
"Forse è meglio che ti vai a fare una doccia per rilassarti tesoro" -Sorride mio padre,ha ragione,anche se fra un'ora dovrei essere al college ne vale stare dieci minuti a liberarsi dai propri fra l'acqua calda
Mi tolgo il pigiama,ed entro in doccia,papà aveva ragione : l'acqua calda rilassa i miei muscoli tesi e i 10 minuti sotto la doccia si trasformano in mezz'ora. Di fretta esco dalla doccia,mi asciugo i capelli raccogliendoli in un tuppo morbido e indosso una camicia bianca con una gonna nera non troppo lunga. I miei amici mi hanno sempre presa in giro sul mio modo di vestire,ma almeno io al contrario loro non indosso magliette scollate,calze a rete o gonne cortissime,sono sempre stata 'diversa' dal tipo di ragazza oggi. Ho sempre passato il sabato sera sui libri,io adoro leggere,oppure semplicemente guardando un film sul divano. La mia vita è sempre stata semplice,quello che i miei amici ritengono da "sfigata" a me piace e non ho mai cercato di cambiare per gli altri.
"MARTINA SCENDI!" -Strepitano i miei genitori in coro
Sono i ritardo? Di solito sono sempre stata una ragazza ordinata,organizzata e puntale ma oggi é diverso,sono troppo tesa e ho troppi pensieri per la testa.
Scendo velocemente le scale,per poco non cado.
"Guarda chi ti è venuto a trovare!" -Esclama mia madre
"Ciao colleggiale!" -Sorride Peter stringendomi dolcemente la vita da dietro
Lui è il mio ragazzo,è perfetto. E non parlo dell'aspetto ma anche nel carattere. Di solito i ragazzi belli sono sempre dei delinguenti che pensano solo al sesso e così via. Lui no. E'intelligente,studia,é dall'anno prossimo sarà al college con me. Mi rattrista un po'il fatto che per quest'anno sarò da sola,ma lui è un anno più piccolo di me.
"Mi accompagni anche tu?" -Gli domandò col mio miglior sorriso
"Come non potrei per il tuo primo giorno al college?" -Sorride,con i suoi denti bianchi e perfetti,ricambio sorrindendo ed entriamo tutti e quattro in macchina. Peter ha un ottimo rapporto con i miei genitori,loro si fidano tantissimo di lui,lo conosco da anni e oltre ad essere il mio ragazzo e come un fratello maggiore per me perchè mi protegge e mi da sempre ottimi consigli,non potrei chiedere di meglio!
Il tragitto in macchina sembra durare una vita,sono davvero così ansiosa? Io e Peter siamo seduti di dietro e io senza volerlo gli stringo fortissimo la mano sono davvero emozionata.
Ed eccoci qui,finalmente il momento è arrivato,siamo arrivati al college. Un grandissimo edificio bianco,pieno di finestre. E'il posto perfetto. Fuori ci sono tantissimi ragazzi con lo zaino in spalla,sembrano tutti carini e ordinati,spero di fare al più presto amicizia.
Subito ci accoglie una signora,sarà la direttrice. Saluta me e i miei genitori e mi da in mano un paio di chiavi.
"La tua camera è la 220" -Mi sorride ed io inizio a tremare
I miei mi accompagnano alla camera,e Peter mi aiuta a prendere le valige.
Camminiamo verso un lunghissimo corridoio che sembra non finire.
"217,218,2119..." -Peter conta le stanze mentre cerca la mia
"Eccola 220" -Esclamo
Apro la porta con le chiavi gentilmente date dalla direttrice e trovo una ragazza seduta nel letto : era una ragazza alta dai capelli biondi coperta di piercing e tatuaggi che muoveva interrotamente la bocca masticando un chewingum. Era insieme a un paio di ragazzi punk.
"E questi sarebbero i tuoi conquilini?" -Mia madre diventò pallida in un istante
"Piacere Mercedes" -Esclamò la ragazza continuando a masticare la gomma
"E questi due ragazzi entrano nelle camere altrui quando gli pare e piace?" -Domanda mio padre più teso di mia mamma
Esco fuori dalla camera con i miei per parlare in privato
"Non voglio che frequenti quel tipo di gente Martina" -Mi rimprovera mia madre
"Sono solo vestiti come dei punk non si giudicano le persone dall'aspetto fisico" -Cerco di difendere la mia futura coinquilina
"E quei ragazzi lì dentro? Faranno entra ed esci dalla tua camera quando gli pare e piace?!" -Si lamenta mio padre
"Mariana,Alejandro sono sicuro che Tini non si farà condizionare da quei ragazzi,è una brava ragazza,fidatevi di lei" -Li rassicura Peter,quanto lo amo, i miei genitori sembrano convincersi
"Okay,ma se qualcosa non va chiamaci d'accordo?" -Domanda mia madre convincendosi grazie a Peter
"Lo farò,fidatevi di me" -Abbraccio i miei genitori
"Ciao piccola" -Mi saluta il mio ragazzo dandomi un bacio nella fronte ed entro in camera.
Ci fu un minuto di silenzio,mi sentivo osservata da quei tre ragazzi.
"Ehm..quei due restano qui?" -Domandò non sapendo che dire,non era la domanda migliore per rompere il ghiaccio ma almeno avevo detto qualcosa
"No no erano venuti a trovarmi sono i miei migliori amici" -Risponde dolcemente Mercedes
"Piacere Tini" -la mia voce tremava
"Ma com'è vestita?" -Ride uno dei ragazzi punk
Era alto,vestito con una giacca di pelle nera,jeans strappati e indossava bracciali con le borchie,le maniche del giubotto erano leggermente alzate e mostravano i tatuaggi che aveva nelle braccia;mi potrò pure vestire 'male' come pensa lui ma a me piace indossare camice e gonne! Cerco di rispondere essendo più dura possibile ma non mi escono le parole.
"Tranquilla,lui scherza così,è il suo modo per fare amicizia" -Disse Mercedes difendendo il suo migliore amico
"Oh" -Mi limito a rispondere
Beh,di certo non mi piace questo modo di 'scherzare' e poi non sarò mai amica di un ragazzo così.
"Vabbe noi andiamo" -Esclama l'altro ragazzo uscendo dalla stanza,era leggermente più basso,anche lui tatuato ma non troppo. Finalmente se ne sono andati
"Scusa,non pensavo di infastidisse molto la loro presenza" -Si scusa Mercedes
"E'che non sono abituata" -Cerco di fare la meno offesa possibile
"Lascialo stare a Jorge,è un coglione" -Ride la ragazza
E'così che parla del suo migliore amico? Beh,magari loro scherzano così. Sono davvero diversa da loro,ma io non mi reputo così,sono loro i 'diversi' secondo me. Spero che non siano tutti così in questo college.
 

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Capitolo 2
*** The party. ***


La mattina seguente Mercedes non è nel suo letto,deve essere una di quelle ragazze che sta fuori tutta la notte. Un po'mi rattrista,mi piacerebbe essere sua amica passare più tempo con lei ma a quanto pare c'è poco e niente in camera. Non per giudicarla,perché ancora non la conosco,ma secondo me é una che pensa solo alla feste e ai ragazzi,magari mi sbaglio. Ma non potevo avere una compagna di stanza simile a me a cui piace leggere e studiare? Forse chiedo troppo? Vabbe,forse meglio così,avrò spesso la camera libera e potrò concentarmi di più a studiare. Mi passano centinaia di pensieri fra la testa soprattutto quel ragazzo scortese di ieri,se non fosse per il suo caratteraccio e per i tatuaggi magari sarebbe una persona carina.
Comunque non mi soffermo molto a pensare a lui,mi ha appena arrivato un sms da Peter vuole che lo richiami sicuramente vorrà vedermi,le lezioni iniziano da domani,quindi oggi ho la giornata libera,quale occasione migliore per vederlo? Uhm..forse è meglio prima fare colazione e una doccia.
E così mi fermo ad un bar che non dista molto dal college,ancora non ho un auto,quindi per adesso mi viene complicato spostarmi da un posto all'altro,ma l'anno prossimo compiuti diciottanni le cose si faciliteranno. Arrivò al bar ordinando un caffé latte,lo sorseggio lentamente e cerco di rilassarmi : è solo il primo giorno,sono ancora molto tesa.
Nella mia camera non c'è la doccia,nessuna camera ne ha una,ci sono le doccie pubbliche. Certo,un po'imbarazzante,ma almeno sono coperte e pulite. Entro dentro la doccia,quanto mi rilassa l'acqua calda. Forse continuo ad essere agitata perché continuo a pensare a quel maleducato di Jorge,meglio non pensare a lui anzi spero di non rivederlo proprio e di evitarlo il più possibile.
Entro in camera mia,con solo un asciugamano addosso,per andare a cambiarmi e...
Vedo Jorge seduto nel letto di Mercedes.
Ma che ci fa sempre in camera mia. Capisco che Mercedes è la sua migliore amica ma non può entrare e uscire da qui quando gli pare,inizio a pensare che non sono solo amici,e poi da oggi è anche la mia camera dovrebbe avvisarmi quando invita qualcuno.
"Aspettavo Mechi" -Esclama Jorge accennando un sorriso
"Immaginavo" -Rispondo,abbasso lo sguardo controllando se sono scoperta da qualche parte é allungo un po'di più l'asciugamano per non sembrare completamente nuda.
Jorge rise notando il mio imbarazzo
"Non è che te ne potresti andare il tempo che mi cambio?" -Domando infastidita
"Mica mi metto a guardare" -Sbeffa e si gira coprendosi gli occhi con le mani e un po'buffo,se non fossi così imbarazzata ci riderei su.
Inizio a mettermi il reggiseno e la canotta.
"Hai finito?" -Si lamenta con le mani negli occhi
"Non solo sei nella mia camera e non vuoi uscire,ma anche il coraggio di dirmi di sbrigarmi a cambiare?" -alzo leggeremente il tono di voce mentre finisco di vestirmi. Sento aprire la porta era Mercedes
"Puoi levare quelle mani dagli occhi,eh" -Ride Mercedes mentre Jorge leva le mani dal viso
"Il tuo ragazzo non è educato" -Dico,ma cosa mi è saltato in mente? Non so perché mi è uscita la parola 'ragazzo' dalla bocca
Jorge inizia a ridere seguito da Mercedes
"Non è la mia ragazza" -Ride Jorge
"Tini,scusa se non ti ho avvisato della presenza di Jorge,la prossima volta ti avvertirò" -Fa le spallucce  in senso di scuse
Quanto mi infastidisce il fatto di avere in continuazione Jorge in camera. Ad un tratto entra anche un altro ragazzo in camera.
Ma dico,entrate tutti come se nulla falle,allora a questo punto è colpa di Mercedes che li lascia entrare.
"Ciao Tini" -Mi saluta il ragazzo,è il ragazzo di eri,l'altro migliore amico di Mercedes
"Tu saresti?" -Domandò curiosa di sapere il suo nome
"Ruggero. Mechi c'è una festa sta sera" -Sorride
"Ovviamente lo so! Tini dovresti venire" -Risponde Mechi
Io? Ad una festa? Jorge cominciò a ridere vedendo la mia espressione confusa. Quant è insultante questo ragazzo?!
"No grazie" -Accennai un sorriso
"Ma dai! Ti diverti,sarà un occasione per fare amicizia e conoscere nuova gente,e poi conoscerai anche a me alla festa!" -Mi prega
"E dai! E poi non facciamo tardi,vi accompagno io" -Sorride Ruggero
"E va bene!" -Rispondo rassegnata e Mercedes mi abbraccia.
Avviso mia madre? Nah,mi farebbe troppe raccomandazioni,tanto non faccio cose strambe,mi ritiro prima di mezza notte e non bevo : meglio di così!
I ragazzi escono dalla camera ed io non smetto di pensare a quello che è successo stamattina. Jorge mi ha visto con solamente un asciugamano addosso! Che vergonga! E non solo,si è anche permesso di dirmi di sbrigarmi! Non deve comportarsi come se è in camera sua. E poi la festa,la mia prima festa! Certo,andavo ai compleanni dei miei familiari,a volte dei miei amici,ma mai una vera e propria festa. Spero solo di non incontrare Jorge ma ne dubito dato che deve essere uno di quei ragazzi che va alle feste in continuazione.
Tutti questi pensieri fra la testa mi hanno fatto dimenticare del messaggio di Peter. Mi ha chiesto di chiamarlo due ore fa. Sarà preoccupato per me,e quando é così avvisa sempre mia madre,dice che lo fa per me. E'questa l'unica cosa che mi infastidisce con Peter,qualsiasi cosa io 'combini' deve sempre farlo sapere a mia madre. Mi fa piacere che abbia buoni rapporti con i miei genitori ma con me è troppo protettivo.
Ed ecco che trovo tre chiamate perse da Peter. Sicuramente mia madre da com'è fatta avrà già chiamato la polizia! Lo richiamo
"Peter" -Rispondo
"Piccola tutto bene?" -Peter non mi aveva mai detto questi nomignoli da fidanzata deve essere sicuramente preoccupato
"Sisi sto bene" -Rispondo
"Non rispondevi al telefono,mi hai fatta preoccupare" -Esclama
"No è solo che sono stata impegnata" -Mento
"Mi manchi" -Che dolce,anche a me manca,un casino
"Non vedo l'ora che venga l'anno prossimo,così saremo al college insieme!" -Esclama
"Buonanotte" -Risponde Peter chiudendo al telefono
Quello che non sa é non vado a dormire ora e che andrò a una festa. Non che non voglia avere segreti con lui,ma si preoccupano troppo e voglio farli stare sereni. E poi non farò nulla di sbagliato,anzi,sono la prima che vuole andarsene presto e che non combinerà nulla.
"Sei pronta?" -Domanda Mercedes
Aveva un tubino rosso che le arrivava fino alle ginocchia,era truccatissima e quelle scarpe col tacco la facevano davvero alta. Però quel vestito le donava e stava benissimo.
"Ne vuoi un po'?" -Domandò Mercedes porgendomi un tubetto di mascare a eyeliner
"No grazie,non mi trucco" -Risposi
"Staresti benissimo" -Sorride Mechi
"Tu dici?" -Risposi
"Facciamo così,ti trucco io,se non ti piace ti strucchi" -Propone e accetto
"Di che colore lo vuoi?" -Domanda Mercedes avvicinandomi tre tipi di eyeliner
"Quello marrone" -Sorrido,non mi sono mai truccata,vediamo come viene quest'esperimento
Mi siedo sul letto e chiudo gli occhi per farmi truccare,mi mette una sottilissima linea di eyeliner e poi il mascara. Ne approfitto del momento per una chiaccherata
"Jorge e Ruggero vivono qui?" -Domandai
"Ruggero si" -Sorride Mechi
"E Jorge?" -Non so perchè questa domanda,ma è solo curiosità,tutto qui
"Jorge non vive qui,viene solo per stare con Ruggero" -Risponde
"Oh,devono essere grandi amici" -Esclamo
"Si" -Ride Mercedes
Stavo per chiedere dove viveva Jorge ma non volevo destare troppi sospetti.
Sto per aprire gli occhi per guardarmi allo specchio ma mechi mi interrompe.
"Non aprire! Non ho ancora finito!" -E mi mette sulle labbra un rossetto color ciliegia
Apro gli occhi e mi guardo allo specchio : sto benissimo. Per la prima volta della mia vita mi piaccio. Abbraccio Mercedes dalla felicità.
"Che di dicevo? Stai benissimo!" -Entrambe sorridiamo come due cretine ma sono emozionata  all'idea che mi sono fatta un'amica fin dal primo giorno
Ed ecco che bussano alla porta. Dio,fa che non é Jorge,non voglio che mi rovina la giornata.
"Entra!" -Esclama Mercedes sistemandosi i capelli
E'Ruggero.
"Ragazze state benissimo!" -Esclama il ragazzo
Io non indossavo nulla di che,un vestitino marroncino e della ballerine,non mi piace agghindarmi troppo per uscire.
"Andiamo?" -Domanda
"Sisi siamo pronte" -Rispondo,usciamo dalla camera ed entriamo nella macchina di Ruggero.
Mercedes si mette davanti,accanto a Ruggero mentre io mi accomodo dietro.
"E allora? Andiamo" -Dico impaziente ma Ruggero non parte.
"Aspetta dobbiamo aspettare a..." -Ruggero non fece in tempo a completare la frase che un ragazzo sale in macchina e si siede nel sedile posteriore al mio fianco.
"Eccolo!" -Esclama Mercedes
No,no,no. Era Jorge. Eravamo vicinissimi.
"Andiamo!" -Esclama Jorge mettendo il suo braccio attorno al mio collo,Ruggero inizia a guidare
Non capisco,fa il scortese e subito dopo si comporta così.
"Martina,stiamo andando ad una festa non in chiesa!" -Sbeffa Jorge criticando il mio modo di scherzare
"Tini. Non chiamarmi Martina." -Odio quando usano il mio nome completo,non mi piace. Mi sono sempre fatta chiamare Tini e tutti quelli che conosco sanno benissimo che mi infastidisce quando mi chiamano "Martina"
"Okay Martina" -Ride Jorge,ormai ci prova gusto ad infastidirmi
Comincio a sudare,non so perchè ma Jorge al mio fianco mi fa questo effetto. Lo odio,eppure mi sentivo così al sicuro col suo braccio che mi stringeva.
"Dai Martina,rilassati non essere così tesa" -Ride Jorge
"TINI. T-I-N-I" -Urlo
Scendiamo dalla macchina e arriviamo nella confraternita del college. Dio quanta gente!
C'era gente che rideva,ballava si ubbriacava!
"Suvvia divertiti!" -Urlò Mercedes a causa del volume della musica troppo alta e inizia a ballare sperdendosi nella folla.
Non vedo più ne Mercedes,ne Ruggero,ne Jorge.
Solo un pugno di sconosciuti che fanno come i pazzi.
Lo sapevo non dovevo andare a questa festa.

 

 

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Capitolo 3
*** Confusion. ***


Disperata cercai i miei amici fra folla ma niente. Qui è così grande e pieno di gente!
"Ruggero!" -Fortunatamente lo vidi,era accanto a un tavolo,stava bevendo.
Possibile che sono tutti ubbriachi qui?
"Tini,ti presento Damien!" -era un ragazzo alto,in confronto agli altri ragazzi aveva pochissimi tatuaggi e solamente un piercing nel labbro
"Piacere!" -Sorrise il ragazzo,é carino,ma mai quanto Jor..ehm Peter.
"Sei francese?" -Sorrido,si sentiva il suo forte accento
"Si" -Ride il ragazzo
"Come mai mi hai chiamato?" -Chiede Ruggero
"Non trovavo nessuno e così..." -Cerco di spiegarmi
"Non c'è bisogno di stare appicata solo alle persone che conosci,è anche un occasione per fare nuove amicizie!" -Esclama Ruggero
"E'che sono timida.." -Arrossisco,odio ammetterlo ma è così
"Divertiti!" -Ride Ruggero lasciandomi da sola con Damien
"Uhm..Vuoi ballare?" -Mi domanda il francese
"In verità stavo cercando Mercedes" -Mento
"Oh,eccola" -Risponde Damien
"Uh ragazzi! Vi state divertendo?" -Urla Mercedes ballando da sola,si nota che è ubriaca
"Mercedes stai bene?" -Domando
"No" -Oscilla Mercedes
Era come se stesse per svenire.
"Devo vomitare" -Esclamò la ragazza ubbriaca
"E'meglio che la accompagni ad un bagno" -Si preoccupa Damien
"Si,ma qui è enorme,ci sono così tante stanze non ho idea di dove sia questo bagno!" -Mi lamento,ma ecco che Mechi sviene
"Oddio" -Urlo preoccupata
"Tranquilla,non è nulla di grave,credimi succede molto di peggio in queste feste" -Ride il ragazzo
Mentre io corro nei corridoi della confraternita con Mechi in braccio per cercare un bagno. Apro la porta ma mi sono sbagliata,non è il bagno.
"Che ci fai qui? Non voglio che entri nella mia camera." -Quella voce. Era Jorge
"Ecco Mercedes era svenuta ed io..." -Cerco di spiegarmi.
Allora ecco dove vive Jorge,almeno mi sono tolta una curiosità su di lui.
"Cercavi il bagno ma ti sei sbagliata vero?" -Chiede Jorge con un sorrisetto
"C..Come fai a s-saperlo?" -Domando a bassa voce
"Sei troppo prevededibile Martina" -Dice sottolineando il mio nome
Sono talmente preoccupata per Mechi che non faccio nemmeno a Jorge che mi prende in giro usando il mio nome completo.
"Falla sdraiare qui" -Dice Jorge e mi aiuta a far stendere Mechi sul suo letto
Sembra gentile,ovvio lei è la sua migliore amica.
"Grazie" -Rispondo,è l'unica cosa che mi viene in mente
"Perché grazie? Ho fatto un favore a lei non a te" -Sbeffa ma nota immediaimente il mio dispiacere e i miei occhi lucidi,non so perché reaggisco così,insomma,si comporta così con tutti,è un arrogante e basta. Ma le sue parole mi feriscono. Cerco di trattenere le lacrime ma non riesco. Jorge mi fa davvero questo effetto?
"Non piangere Tini" -Sussurra Jorge,siamo così vicini,e solo ora riesco a notare quanto sono belli quegli occhi verdi,suscitano in me qualcosa di strano. Inizio a tremare e a sudare,sono così agitata che non faccio nemmeno caso che stavolta mi ha chiamato 'Tini' anzicché Martina.
Jorge mi fa solo confondere. Un miunto prima fa lo scontroso e arrogante,e subito dopo fa il ragazzo 'dolce' e mi consola?

"E'che ti odio!" -Continuo a piangere,ma Jorge si fa sempre più vicino e dolcemente mi asciuga la lacrima col pollice
"Non mi odi" -Sorride
"Si invece,fai l'arrogante ma subito dopo diventi 'dolce' mi spieghi che ti prende?" -Urlo
"Ti dico che non mi odi,sei troppo dolce per odiare qualcuno" -Avvicina il mio mento al suo ma subito lo respingo
"Mechi sta male" -Cambio discoroso e la sventolo cercando di rianimarla
"Secondo me sta solo dormendo,vedrai domani sarà come nuova" -Ride Jorge tornando lo stesso di sempre
Mercedes apre lentamente gli occhi,si è svegliata ma sembra non capire niente.
"Tranquilla,capita spesso un po'a tutti" -Sorride Jorge
"Andiamo a casa" -Esclamo aiutando Mechi ad alzarsi dal letto
"La festa..." -Dice Mercedes ancora non del tutto sveglia
"Si,siamo ancora alla festa,ma ora ci ritiriamo a casa" -Rispondo
"E come fate a tornare? Ruggero sarà troppo ubbriaco per guidare,e tu...immagino che non hai un'auto" -Dice Jorge sistemandosi il ciuffo
"No.." -Rispondo
"L'unica cosa é rimanere a dormire qui. In una di queste camere a meno che non vuoi fartela a piedi" -Ride Jorge. E'impazzito,preferisco farmela a piedi che restare a dormire qui.
"Prenderò un autobus" -Esclamo
"A quest'ora? Ne dubito" -Non ha tutti i torti è quasi l'una del mattino
"Uhm..ma non puoi tipo accompagnarci tu o qualcosa del genere?" -Domando. Sono pazza? Chiedere un favore ad uno come lui? Sempre meglio di restare a dormire qui.
"Okay,ma non andare a raccontarlo in giro. Io non faccio favori a nessuno" -Sussura,e involontariamente scoppio a rindere,penso stia scherzando comunque mi viene da ridere lo stesso.
Usciamo e saliamo nella macchina di Jorge.
"Ti presento il mio gioiellino" -Ride indicando la macchina
"Bella" -Mi limito a dare,non vorre fargli troppi complimenti
Jorge si mette alla guida,ed io sedetetti davanti dando la possibilità a Mercedes di sdraiarsi per bene dietro. Avrei così tante domande da fare a Jorge.
Lo osservo alla guida trattendo una risata
"Concentrato il signorino" -Rido,forse è esagerato scherzare con Jorge,insomma è un ragazzo abbastanza scontroso,forse dovrei prima conoscerlo meglio
Il ragazzo allunga una mano e accende la radio,con la musica a palla
"Ma sei pazzo? Dico,sono quasi le due di notte,Mechi sta male e tu hai il coraggio di mettere la musica a palla" -Urlo mentre Mechi balla di dietro a ritmo della musica,la vodka continua a farle effetto,chissà quante ne ha bevuta. Spengo la macchina
"Giù le mani. E'la mia auto è comando io. Già dovresti ringraziarmi perché vi sto accompagnando." -Ed ecco che torna il solito Jorge,il ragazzo scontroso.
"Scusa" -Rispondo,ma continua a tenere la radio spenta,infondo non è così cattivo
Stetti in silenzio per tutto il tragitto. Ma finalmente arrivammo. La strada non era molta,eppure sembravano ore.  Scendiamo dall'auto. E Jorge da una mano a Mechi per scendere.
"Vi accompagno in camera" -Sussurra,adoro "Jorge/gentile",é vero è lunatico,cambia carattere di continuo,ma mi piace.
<< Ehi,svegliati Martina,ti ricordo che un fidanzato! >> Dice la mia coscienza
E comunque non intendevo "mi piace" in quel senso. Mi fa piacere quando è gentile,tutto qui.
Camminiamo lungo il corridoio,Jorge tiene Mechi in braccio,e insieme cerchiamo la camera. Quei pochi minuti passati nel corridoio a cercare la stanza sembrano una vita,non so perché ma è così quando sto con Jorge.
"Eccoci arrivati" -Jorge fa scendere Mechi mentre io esco le chiavi dalla borsa aprendo la camera,Mechi si distende subito sul suo letto.
"Se avete bisogno rimango" -Sbaglio ho ha detto 'avete'?  Quindi se io stessi male Jorge avrebbe fatto come con Mechi
"Sei gentile" -Sussurro al suo orecchio,so che a Jorge da fastidio quando qualcuno la pensa così, lui vuole fare il duro ma non sempre ci riesce.
"No,non lo sono. E ora vado,ciao" -Risponde facendo il più arrogante possibile
"Per me lo sei" -Sussurro e lui non può fare a meno di sorridere.
"Buonanotte Tini" -Si avvicina a me come per abbracciarmi,è più forte di me,ricambio l'abbraccio,stringendolo non troppo forte.
E così Jorge se ne va. Ammetto che senza di lui mi sento vuota.Sono le 03:00 del mattino e lezioni iniziano alle 07:00. Faccio una velocissima doccia e metto il pigiama straiandomi nel mio nuovo comodo letto. Non riesco a dormire e non smetto di pensare a Jorge. Mi starò innamorando?

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Capitolo 4
*** Don't leave me. ***


Ma che mi salta in mente? Sono pazza. Io ho un fidanzato,Peter. Io amo lui e lui ama me. Jorge mi vuole solamente confondere facendo il ragazzo scortese e un minuto dopo il ragazzo gentile. Non so a che gioco stia giocando,ma non ho assolutamente intenzione di reggere ai suoi giochetti e sta volta non cadrò nella sua trappola,sarà meglio evitarlo il più possibile.
La sveglia suona alle 07:00 in punto,le lezioni cominciano alle 08:00 ed é meglio che mi prepari. Sono stanchissima,non ho la forza di alzarmi. E' che non sono abituata a queste feste,sono andata a letto tardissimo e non ho alcuna intenzione di riandare ad uno di quei party nella confraternita. Mi sveglio con ben 5 chiamate perse da Peter,a me non da fastidio,non lo trovo insistente,anzi mi fa piacere che si preoccupi per me. Decido di richiamarlo
"Martina" -La sua voce preoccupata chiama il mio nome
"Va tutto bene,tranquillo" -Lo riassicuro
"Ieri eri online alle tre del mattino,mi stai nascondendo qualcosa?" -Domanda con tono serio
"No,il fatto è che non avevo puntato la sveglia e mi sono alzata di botto alle 03.00 pensando che fossero le 07.00. Poi mi sono accorta dell'orario e mi sono riaddormentata puntandomi la sveglia" -Mento.
Non voglio avere segreti con lui,ma non voglio dirgli di essere stata ad una festa il primo giorno del collage,lo racconterebbe subito a mia madre e ne farebbe un dramma. Non posso mica dirgli che ho passato la serata con Mercedes ubriaca,che Jorge ci aveva offerto di dormire da lui,che ci ha accompagnate a casa alle 03.00 mattino!
"Okay,mi raccomando riposati! Buona lezione tesoro!" -Chiude al telefono facendomi ricordare che ho lezione.
Mi alzo immediamente dal letto cercando di fare meno rumore possibile dato che Mechi ancora dorme,non abbiamo lezione insieme,se non sbaglio a lei iniziano dopo. 
Vado alle docce facendomi una rilassantissima doccia calda che scioglie i miei muscoli tesi,non so perché tutta questa tensione ma devo ancora abituarmi! E poi ancora non ho trovato nessuno in questo college che sia come me : studiosa,organizzata,ordinata. Potrò sembrare la tipica "ragazza perfettina" ma non lo sono,semplicemente mi piace organizzare per filo e per segno la mia vita,in modo che tutto vada bene. Dopo 10 minuti esatti esco dalla doccia e torno in camera a cambiarmi. Indosso una delle mie solite camicette che secondo Jorge sono "antiquate" e una gonna grigia non troppo lunga. Mi pettino i capelli,e prendo in prestito un po'di trucchi da Mercedes,mi inizio a piacere truccata. Traccio sui miei occhi una sottilissima linea di eyeliner marrone,metto un po'di mascara e mi avvio al bar che non dista molto dal college.  
Mancano ancora 20 minuti prima della lezione. Ne approfitto per fare colazione nel bar accanto al college ordinando un cappuccino e un croissant alla marmellata. Arrivo in tempo in classe verso le 07.50 e decido di accomodarmi nel primo banco per seguire meglio le lezioni.
Vedo seduto già un ragazzo al primo banco,deve essere uno che studia molto,decido di sedermi accanto a lui.
"Ciao" -Gli sorrido sedendomi accanto a lui
"Piacere" -Ricambia con un sorriso
"Mi chiamo Tini e tu?" -Domando
"Diego,piacere di conoscerti" -Iniziamo a parkare e inizio un po'a conoscerlo meglio,abbiamo tantissime cose in comune,anche lui ha una ragazza che l'anno prossimo intraprenderà gli studi qui noto i suoi occhi lucidi quando parla di lei ci deve tenere molto,e in oltre amiamo entrambi leggere romanzi di tutti i tipi,penso che diventeremo buoni amici. 
Man mano la classe inizia a riempirsi ma rimane un posto vuoto
"Salve studenti" -Esclama la professoressa di letteratura mentre tutti ci alziamo
Ed ecco che arriva un ragazzo che occupa il posto vuoto,quello dietro al mio. No no no. E'JORGE.
La prof inizia a spiegare e io e Diego prendiamo appunti.
"Martina" -Inizia a infastidirmi Jorge dal banco di dietro,non mi volto facendo finta di non sentirlo e continuo a scrivere i miei appunti
"Martina!" -Mi chiama di nuovo alzando di nuovo il tono di voce,a che gioco sta giocando? Davvero non capisco cosa ci prova ad infastidirmi. 
Finisce l'interessante lezione di letteratura ed io poso i libri e gli appunti nel mio zaino. 
"Martina perché mi ignori?" -Domanda Jorge avvicinandosi a me
"Non chiamarmi Martina,e poi non fai altro che infastidirmi" -Dico cercando di fare un tono di voce leggermente duro, ci fu un momento di silenzio e Jorge se ne andò buttando un'occhiataccia a Diego e noto subito il suo volto serio
"Che hai? E'successo qualcosa?" -Domandò perplessa
"No,no niente" -E'evidente che mente
"Uhm..Okay,io torno in camera è stato un piacere conoscerti" -Sorrido
"Anche per me" -Ricambia dandomi un bacio nella guancia
 
Tornai in camera ma non vidi Mercedes,sarà a lezione. Come al solito c'è Jorge
"Mercedes non c'è,puoi andartene" -Dico notando il suo volto leggermente malinconico alle mie parole
"Ma io volevo vedere te MARTINA" -Ride Jorge sottolineando il mio nome completo
Fingo che non ci sia in camera,e poso i miei libri e appunti nella libreria
"Non ci credo,tieni tutti glli appunti e libri in ordine alfabetico sulla libreria" -Prende in giro il mio esagerato ordine
"Si" -Mi limito a rispondere timidamente,mi piace essere organizzata ed ordinata,tutto qui
"E se mi metto a fare questo?" -Inizia a buttare tutti i fogli a terra
"Jorge smettila" -Urlo raccogliendoli da terra ma ad ogni foglio che raccolgo ne cade sempre qualcuno a terra,continua buttando i miei appunti a terra ridendo. E'inutile che gli chiedo di raccoglierli al posto mio,non lo farà mai e né tanto meno mi chiederà scusa. E'un prepotente che non fa altro che voler attirare l'attenzione
"E dai Martina,io scherzo,rilassati" -Ride sedendosi sul letto di Mechi
"Ti odio" -Strepito e questo lo fa sorridere ancora di più,che bello quel sorriso. Non ci credo,sono incazzata ma allo stesso tempo mi sciolgo vedendolo sorridere,distolgo lo sguardo da lui e mi abbasso per raccogliere i fogli da terra
"Che erano quelle urla? Com'é che litigate sempre?" -Ride Mercedes entrando in stanza
Nel frattempo poso gli appunti nella libreria in ordine casuale
"Verrete alla festa?" -Domanda Jorge con il suo solito sorrisetto,ma come é possibile che ogni santo giorno c'è una festa.
"Se vieni tu no" -Rispondo
"Certo che verremo" -Esclama Mercedes e gli butto un'occhiataccia
"Vabbe vi lascio" -Dice Jorge uscendo dalla camera
Mi ritorna in mente l'immagine di Jorge che butta tutte le mie cose per terra,é insopportabile questo ragazzo.
"Mercedes,io non verrò alla festa,non voglio rischiare come ieri" -Le ricordo che per poco non potevamo ritirarci a casa poiché sia lei che Ruggero erano ubriachi
"Dai,sta volta sarà diverso,non berrò te lo giuro,e ci ritireremo presto" -Non le credo,in un modo o in un altro in queste sempre va sempre a finire male
"Se vuoi vai da sola,io chiamo Peter,lo invito qui a vedere un film insieme" -Mi piace passare questo tipo di serate semplici
"E va bene" -Risponde Mechi rassegnata
Decido di telefonare Peter,per invitarlo 
"Tini" -Risponde dolcemente
"Peter! Mi manchi sta sera mi vai a trovare al college? Vediamo un film insieme" -Lo prego
"Ma tesoro,ho la partita sta sera" -Mi ricorda,é vero,ogni lunedì va a giocare a pallone con gli amici
"D'accordo,vinci per me mi raccomando" -Rido chiudendo al telefono,é lui l'unico con cui voglio stare
 
"A quanto pare il tuo boyfriend non ci sarà" -Ride Mercedes
"Vorrà dire starò da sola sta sera a vedere un film" -Insisto uscendo il computer dalla valigia e mettendolo nel letto cercando un film streaming. Al momento di vederlo lo schermo divenne nero. Diedi due colpetti al computer per farlo riaccendere ma niente.
"Questo è un segno del destino che vuole che vai alla festa" -Ride Mechi,non é divertente. Fottuta connessione
"Ah,e va bene! Ma a mezza notte ci ritiriamo" -Dico rassegnata e Mercedes mi abbraccia
Mi vergogno un po'di me stessa,il college é fatto per tutt'altro ed io non faccio che andare alle feste. Stavolta mi trucco da sola e indosso un vestitino diverso.
"E'per via di Jorge che non vuoi andare alla festa? Dai infondo non è così male" -Esclama
"Dici che dovrei trovare il suo lato gentile?" -Rispondo riflettendoci su
"Jorge non è gentile" -Ride Mercedes
Non capisco,con noi si era comportato bene ieri sera e poi mi aveva abbracciata..ma non accenno l'argomento. Forse dovrei dare retta a Mechi che lo conosce più di me
"Allora perché é il tuo migliore amico?" -Domando confusa,dice che non é gentile ma intanto passa del tempo con lui,non la capisco
"E'simpatico,ti fa ridere,sarà tutto quello che vuoi ma Jorge non è gentile e non lo è mai stato" -Risponde con tono serio
"Dici che dovrei stare lontana da lui?" -Chiedo perplessa e leggermente malinconica,perché il pensiero di stare lontana da Jorge mi rattrista tanto?
"Non dico questo. Ma ti conosco,sei la tipica persona che si affeziona troppo facilmente alla gente,ti farebbe soffrire" -Risponde
"Parli per esperienza?" -Domando curiosa
"Diciamo che una volta io e Jorge..." -Si ferma e fa una risatina
Impallidisco. Stavano insieme?
"STAVATE INSIEME?" -Alzo il tono di voce
Non capisco perché mi preoccupo tanto
"No,Jorge non ha relazioni" -Ride-"Diciamo che abbiamo pomiciato" -Continua e fa uno sguardo strano come se stesse pensando alla scena,ed io rabbrividisco al solo pensiero di Jorge e Mechi che..UHG.
"In che senso non ha relazioni?" -Sono sorpresa delle domande che le sto facendo,infondo non mi importa poi così tanto di Jorge...
"Gli piace avere delle amiche con dei benefici" -cerca di spiegarmi
Benefici? Quindi Jorge é il tipico ragazzo che ci prova con tutte e che pensa solo a scopare?Rimango basita,anche se da Jorge c'era da aspettarsene. Però non capisco perché ci rimango così male.
"Non ti sto dicendo che é brutta persona,anzi per me é simpaticissimo e ci divertiamo molto insieme" -Esclama Mercedes notando la mia espressione confusa e leggermente malinconica
E come al solito Ruggero ci viene a prendere per accompagnarci alla festa. Inizia a riempire di complimenti Mercedes,secondo me a lui piace e forse lei ricambia dato i suoi sorrisi e occhi dolci. Entriamo in macchina ma sta volta partiamo senza di Jorge,sarà già alla confraternita...
Arriviamo lì e con tutto il casino io già me ne pento di esserci riandata. Diego non c'è mai in questo tipo di feste,abbiamo un carattere davvero simile,ma almeno lui al contrario mio non si fa condizionare dagli altri e non viene mai in questi tipi di posti. Decido di rilassarmi,non pensare a troppe cose di essere meno tesa,così mi aggrego al gruppo di Mercedes ballando un po'
"Questa é la tua coinquilina? Oddio come si veste!" -Sussurra un'amica di Mechi,io fingo di non sentirla anche se un po'mi offendo ma non voglio mettermi in discussioni. Non capisco perché criticano tutti il mio modo di vestire dicendo che é antiquato. Io odio le borchie,i pierncing e i tatuaggi semmai quelli strani solo loro.
"Lei è Anne,é un po'presuntuosa lasciala stare" -Sussurra Mercedes al mio orecchio,sono contenta che almeno lei mi difenda
"Ei ei giochiamo al gioco della bottiglia?" -Chiede Ruggero e tutti accettano vedo anche Jorge che si aggrega al gruppo e non voglio sembrare l'unica codarda che non gioca. E'così inizia il gioco. Iniziano a far girare la bottiglia e capita di tutto e di più : Mercedes si bacia con Xabiani e Ruggero,Anne si toglie la maglietta mostrando il reggiseno davanti a tutti e poi arriva il mio turno.
"Obbligo o verità?" -Domanda Anne con uno sguardo malizioso
"Verità..." -Rispondo,non voglio rischiare.
"Uhm..Okay...Sei vergine?" -Chiede Anne e subito impallidisco. 
Si,lo sono. Sto con Peter da anni ma non l'abbiamo mai fatto,voglio rimanere vergine fino al matrimonio.
"Si" -Rispondo timidamente e abbassando lo sguardo,noto i sorrisetti di tutti e Jorge che ride sotto i baffi
Continua il giro,ragazzi si baciano,bevono,mostrano indumenti e così via,che schifo. Ma ecco che arriva di nuovo il mio turno. 
"Obbligo o..." -Anne stava per continuare la frase ma Jorge la interruppe
"Non c'é bisogno che glielo chiedi,sceglierà di sicuro verità" -La interrompe Jorge prendendomi in giro come al solito
"Obbligo." -Esclamo con lo stupore di tutti
"Bacia Jorge" -Ride Anne
Mi giro verso di lui per vedere come reagisce ma come al solito
"Non se ne parla,ho un fidanzato" -Rispondo duramente
"E allora che ci fa?" -Anne continua a ridere
"No,cambia obbligo" -Rispondo
"Okay,allora bevi un bicchiere di vodka" -Esclama
Non ho mai bevuto prima d'ora,ma accetto. Sempre meglio di baciare Jorge,penso.
Mi avvicino al tavolo per prendere il bicchiere,verso la vodka. Avvicino inizialmente solo il naso per sentire l'odore ed é pessimo e pesante. Notano la mia faccia schifata e ridono alle mie spalle
"Che c'é? Non avrai mica paura" -Ride una ragazza del gruppo
Ed ecco che bevo il bicchiere tutto ad un sorso,sento la lingua e la gola bruciare,un effetto strano su di me. Sembrerò esagerata ma mi inizia a girare subito la testa. 
Poi finalmente smettono di giocare,perdo il controllo del tempo é quasi mezza notte.
Mettono nuovamente la musica e i ragazzi continuano a ballare,mi gira la testa e non me la sento di aggregarmi a loro. Così mi avvicino al tavolo e mi siedo su uno dei tanti sgabelli. Ad un tratto Damien si avvicina a me. Aveva un bicchiere in mano.
"Vuoi un po'?" -Mi offre della vodka,annuisco. Sono pazza? Forse ho perso il controllo ma intanto continuo a bere e aumentano i giramenti di testa. Controllo l'orologio ed é mezza notte,dovremo andare. Cerco Mechi tra la folla e stranamente la trovo
"Mercedes,é mezza notte,andiamo" -Dico con tono serio
"Perché? Altrimenti la carozza si trasforma di nuovo in zucca? Cenerentola divertiti!" -Scherza Mercedes,ma io non sto bene e ho bisogno di ritirarmi a casa
"Mechi io non sto bene,ho bisogno di tornare a casa" -Urlo a causa del volume alto della musica,stavo davvero male e sentivo il bisogno di vomitare.
"Ti accompagno in un bagno" -Dice la ragazza e vomito su un lavandino -"Ti senti meglio?" -Domanda 
"Diciamo.." -Rispondo appoggiando una mano sulla testa
"Ruggero é di nuovo ubbriaco e non può guidare,come facciamo a tornare a casa?" -Domando avvilita
"Fatti prestare le chiavi della macchina da Rugge,guiderò io" -Risponde e l'abbraccio
Lo cerchiamo tra la folla e Mercedes riconosce subito il suo ciuffo
"Rugg prestami le chiavi" -Chiede Mechi dandogli molta confidenza,lui infila una mano in tasca uscendo il mazzo e dandolo a Mercedes. Sia lodato il cielo. Una cosa é certa,non andrò mai più ad una festa,e sta volta lo dico veramente. Usciamo dalla confraternita con le chiavi e ci avviamo verso la sua macchina. Mechi si siede alla guida e infila le chiavi. 
"Il motore non parte" -Esclama
"COME?!" -Rispondo preoccupata
Riprovò a farla partire ma niente.
"Mechi io sto male,devo dormire" -Sento nuovamente il bruciore della vodka. Non dovevo venire qui.
"Anche se sono sono le 01.00 del mattino la stanchezza inizia a sentirsi anche per me" -Esclama Mercedes
"Dobbiamo cercare un posto in cui dormire,non possiamo stare sveglie tutta la notte" -Mi lamento.
Rientriamo nella confraternita restituendo le chiavi a Rugg avvisandolo che la sua auto non parte. Che casino che é successo oggi.
"Tini,io resto un altro po'a ballare con le ragazze. Tu nelfrattempo cerca una camera libera dove dormire. Ti raggiungo fra un po' " -Risponde ed io mi avvio per il corridoio
Finalmente ne trovo una libera,spengo la luce e mi butto nel letto con tutti i vestiti,sono esausta e sento ancora il sapore della vodka. Stavo per addormentarmi quando ad un tratto sento una voce
"Ei bellezza" -Esclama una voce rauca
"Chi sei?" -Sobbalzo,un ragazzo sconosciuto si avvicina a me,le luci rimangono spente e non riesco ancora a vedere niente. 
"Su avvicinati" -Sento delle mani sfiorare il mio corpo e stringere la mia coscia
"Vattene lurido verme" -Urlo,mi alzo immediatamente tremando dal letto e spaventata esco dalla camera scappando.
Non dovevo entrare in una camera a caso,che cogliona. Il ragazzo mi segue per il corridoio ed io non ho via di scampo. Decido di avvicinarmi all'unica camera della confraternita che conosco : quella di Jorge. E mentre il verme si avvicina lo spingo e lo faccio cadere a terra. Tremando entro immediatamente nella stanza.
"Ti ho detto mille volte che non devi entrare qui" -Mi rimprovera Jorge 
"Jorge,ero entrata in una camera un ragazzo ha iniziato a molestarmi. Avevo paura e..." -Stavo per continuare a parlare ma lui mi interruppe
"Hai sei venuta qui perché con me ti senti al sicuro" -Sussurra Jorge,mi sciolgo di fronte ai suoi occhi verdi ma subito distolgo lo sguardo. - " Ti ho lasciata senza parole?" -Domanda Jorge ma continua a regnare il silenzio. Sto per uscire dalla sua camera ma lui mi afferra i polsi e mi tira verso di lui. Continuo a fissare le sue labbra,lui le mie. Prende il mio mento e lo avvicina a lui,inizio a sentire il calore nel mio corpo e il battito accelerato . Una sensazione che Peter mai é riuscito a farmi provare. Ci facciamo sempre più vicini e le sue labbra sfiorano le mie.

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Capitolo 5
*** Il bacio. ***


Apre la bocca e mi bacia.Vorrei fermarmi ma non ci riesco,non ho idea di quello che sto facendo.  La sua bocca ha un leggero sapore di menta e mi piace da morire. La sua lingua corre insieme alla mia,é così calda,anche se riesco a sentire il freddo metallo del piercing nel suo labbro. Sento tutto il corpo bruciare e sta volta non é l'effetto della vodka,é Jorge che mi fa questo effetto. Si allontana un momento,accarezzandomi il viso dopo mi pianta un piccolo bacio sulle labbra. "Tini" -Sussurra riportando la sua bocca alla mia e facendo nuovamente entrare la lingua. Giuro,non mi sono mai sentita così,la mia mente non è più al comando. Non ho mai baciato nessuno così,neanche Peter. Cazzo,Peter!
"Jorge basta" -Dico con voce rauca e allontanandolo - "Non possiamo.." -Cazzo quanto vorrei continuare. Jorge allontana la mano dal mio viso,e noto la dolcezza ma allo stesso tempo il dispiacere nei suoi occhi. La dolcezza nei suoi occhi subito alle mie parole si trasforma in rabbia
"Mi dispiace" -E' l'unica cosa che riesco a dirgli. -"Non so perché l'ho fatto" -Continuo,sono solo ubriaca. E'stato l'acool a farmi commettere quest errore,nient'altro.
"Non mi interessa" -Sbeffa. Non gli interessa? Cosa non gli interessa? - "Non capisco perché ne fai un dramma,é stato solo un bacio,le persone si baciano tutto il tempo,e poi non ho provato nulla" -Scatta. Le sue parole riescono comunque in qualche modo a ferirmi,non so il perché. Cerco di trattenere le lacrime
"Sei ritornato in te stesso vedo" -Rispondo abbassando lo sguardo
"No,non sono mai stato "qualcun'altro",io non cambio per te. E ora lasciami stare" -Risponde agressivo.
"Quindi possiamo non farne un dramma?" -Gli chiedo. Non voglio che se parli in futuro e che lo sappia qualcuno
"Credimi,neanche io voglio farlo a sapere a nessuno. E ora smetti di parlarne" -Anche se controvolontà esco dalla sua stanza ma lui mi ferma stringendomi i polsi
"Un'ultima domanda e poi giuro che ti lascerò stare" -Soffia e rinizio a sentire il calore sul mio corpo,il respiro affannato,annuisco facendo un cenno con la testa,sto tremando,ed odio l'effetto che ha lui su di me - "Se vuoi che ti lasci stare,come mai ogni volta torni da me? Come mai sei venuta nella mia camera e come mai ti sei lasciata baciare"? -Il battito diventa sempre più forte
"E l'alcool che mi fa quest'effetto." -Ho perso il controllo e basta. Però qualcosa mi ha spinto a farlo. E poi Peter,cazzo,lo stavo tradendo. Lui non si merita del male,e comunque non devo dare importanza a questo fatto,ma dimenticarlo come ha già fatto Jorge,il solito ragazzo arrogante e presuntuoso.
"Almeno puoi riaccompagnarci a casa?" -Domando sconfitta,sono stanca morta,Mercedes mi starà cercando per tutta la confraternita. Ad un tratto si apre la porta
"Tini. Finalmente ti ho trovata. Tutto mi aspettavo ma non che fossi qui" -Esclama
"Se ne stava andando" -Sbeffa Jorge lanciandomi un'occhiataccia
"Yoyi almeno puoi accompagnarci a casa?" -Fa il labbruccio
"Lo faccio solo per te" -Risponde a Mercedes. Non importa a chi si riferisce,l'importante e che ci riaccompagni a casa,sono le 03.00 di notte e anche questa volta ci siamo cacciate nei guai,non dovevo bere. Usciamo dalla confraternita ed entriamo nella sua macchina,mi siedo di dietro in modo di essere più lontana possibile da lui. Come ieri alza la musica a palla della radio,ma sta volta non gli dico niente,non voglio reggere ai suoi giochetti. Non ci calcoliamo per tutto il tragitto,io rimango in silenzio..Che momento imbarazzante. Jorge e Mercedes non fanno altro che parlare per tutto il tragitto,lui gli racconta di tutte le ragazze che si porta a letto e lei finge una risata. So che affronta questo argomento per infastirmi. Ma io non solo gelosa,eh? No. Neanche un po'. Ad un tratto la sua macchina si ferma di botto. Noto il viso di Jorge sconvolto.
"Che succede?" -Domando preoccupata
"Cazzo,la macchina" -Urla Jorge incazzato
"Jorge perché ci siamo fermati?" -Strepito
"La ruota. Sei è bucata,e ora siamo a piedi. E'COLPA VOSTRA,TUTTO QUESTO NON SAREBBE SUCESSO SE NON MI AVRESTE CHIESTO DI ACCOMPAGNARCI" -Sembra davvero furioso,cazzo ma quant'é attraente
"E ora come facciamo a tornare al campus?" -Sussurro a Mercedes
"Jorge,il campus dista molto da qui? Credi che ce la facciamo a tornare a piedi?" -Domanda Mechi attorcigliando una ciocca di capelli al suo dito
"No. E'lontanissimo,voi non riuscirete a tornare al campus e io non riuscirò a tornare alla confraternita" -Sbeffa- "Cazzo,è tutta colpa vostra,anzi il coglione sono io : non dovevo accompagnarvi,a quest'ora ero già a casa a dormire" -Esclama con tono duro
"Ma se tipo scendiamo camminando un po'a piedi? Magari troviamo un hotel o qualcosa del genere" -Propongo e iniziamo a camminare,noto una leggera pioggerellina che man mano si trasforma in una vera e propria pioggia con tanto di lampi e tuoni e cazzo quanto mi fanno paura,posso sembrare una bambina lo so,ma il solo suono dei tuoni mi rabbrividisce.
"Non avrai paura dei tuoni" -Ride Jorge prendendomi in giro come al solito
"No" -Rispondo timidamentente e abbassando lo sguardo ma ecco arrivare un altro tuono ancora più forte che mi fa saltare in aria
"Allora perché quella faccia terrorizzata?" -Chiede col suo solito sorrisetto che mi fa sciogliere,mi sta insultando come sempre ma non posso negare che il suo sorriso è qualcosa di fantastico.
"E'che ho freddo tutto,qui.." -Mento e continuo a camminare mantenendo la distanza da lui
"Allora tieni" -Sorride togliendosi il giubotto e mettendomelo sopra le spalle,non capisco. Mi ha preso per il culo un minuto fa e ora è così dolce con me? Ma più fa così e più ho voglia di stargli accanto. Jorge è come una droga : basta che ne prendo un pochino e non riesco più a liberarmi di lui e togliermelo dalla testa.
"Grazie" -Rispondo accennando un sorriso e lui allunga il braccio mettendolo intorno al mio collo,vorrei levarglielo ma cazzo,mi sento così protetta e al sicuro fra le sue braccia.
"UN HOTEL" -Urla Mercedes indicando il grosso edificio che ritrovavamo davanti
"Grazie al cielo" -Sospiro,e fortunatamente troviamo ancora una donna alla reception.
"Come posso esservi utile?" -Domanda la signora della reception un po'perplessa
"So che le può sembrare strano a quest'orario,ma siamo senza auto e cercavamo un posto per dormire per almeno una notte" -Le spiego. I soldi non ci bastavano per prendere due camere così ne prendiamo solo una con fortunatamente un letto singolo e un'altro a due posti
"Dunque penso che il letto singolo spetta ad Jorge,mentre quello a due posti a me e a Mercedes,no?" -Dico entrando in camera
"Dai,ma io volevo stare nel letto con te Martina!" -Scherza Jorge con tono sarcastico,anche se non mi piace molto il suo modo di scherzare
"Jorge smettila,sai che a lei da fastidio quando scherzi così" -Lo rimprovera Mercedes dandogli una spinta scherzosa,mi fa piacere che mi difenda anche se dovrei farlo da sola..
"Comunque secondo me non aveva senzo sprecare soldi per un hotel,tanto sono già le 04.30 del mattino non ha più senso dormire" -Cambia discorso Jorge
"E dove passavamo tutta la notte,per starda?" -Alzo leggermente il tono di voce,prendendolo un po'in giro
"Calmati Stoessel" -Ride Jorge e anche se mi sta di nuovo "insultando" adoro come pronuncia il mio cognome,ha un accento così..Messicano! Sarà sicuramente di lì! Avrei così tante domande da fare Jorge ma non ho nè il coraggio di fargliele e ne il coraggio di sentire alcune risposte..
Jorge inizia a levarsi la maglietta,e non posso distogliere lo sguardo da i suoi pettorali,dal suo petto pieno ti tatuaggi,mi scioglo solo a guardarlo,ma subito dopo distolgo lo sguardo per non destare troppi sospetti
"Cosa guardi Stoessel?" -Ride togliendosi i pantanoli rimanendo solo con i boxer
"Ehm..niente è che non mi piacciono i tuoi tatuaggi.." -Abbasso lo sguardo timidamente
"E dai ragazzi smettetela di litigare" -Ride Mercedes
Mi butto nel letto con tutti i vestiti,sono stanchissima e non voglio restare in reggiseno e mutande davanti a lui. L'idea sta sera era quella di ritirarsi a casa non prima di mezza notte ma eccomi qua in un hotel alle 5.00 del mattino. Tutto questo non sarebbe successo se non fossi andata alla festa e se non avrei bevuto. La colpa è solo mia. Mi addormento di botto,ma neanche il tempo di riposarmi suona la sveglia poche ore dopo. Era quella che avevo puntato per il college,la sveglia per le 07.00 e le lezioni sarebbero iniziate alle 08.00 ma non penso faremo in tempo. Il fastidioso suono della sveglia riesce a svegliarmi,apro gli occhi,mi giro e trovo JORGE SDRAIATO ACCANTO A ME.
 

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Capitolo 6
*** Indecisioni. ***


Salto in aria e immediatamente scendo dal letto. Cosa ci fa Jorge nel mio letto? Ricordo che quand'ero andata a dormire accanto a me c'era Mechi,ma lei non c'è più e mi ritrovo lui davanti. La mia mente si riempie di strani pensieri,ma non penso che Jorge mi abbia fatto qualcosa mentre dormivo anche perché me ne sarei accorta.

"Jorge" -Cerco di svegliarlo
"Tini" -Sussurra,ma ha ancora gli occhi chiusi e temo stia dormendo. Non posso credere che stia pronunciando il mio nome nel sonno è così tenero.
"JORGE,SVEGLIATI" -Urlo dandogli un colpo di cuscino facendolo cadere dal letto. Non smetto di ridere
"Come di permetti Stoessel!" -Mi rimprovera per avergli dato un colpo di cuscino,così lo prende anche lui e mi da una cuscinata
"Mi stai sfidando Blanco?" -E fu così che diedimo inizio a una vera e propria battaglia di cuscini in cui non smettevamo mai di ridere. Se solo io e Jorge fossimo ogni istante così : che ridiamo,scherziamo. Invece no,ogni volta finiamo sempre per litigare. E poi tutto mi sarei aspettata da Jorge ma mai una battaglia di cuscini.
"Tregua!" -Sospira Jorge buttandosi nel mio letto,e così mi ricordo del motivo per cui l'ho svegliato
"Ehm..Jorge" -Non ho il coraggio di fargli quella domanda
"Dimmi" -Risponde alzandosi dal letto
"Cosa ci facevi sta notte nel mio letto?" -Domando imbarazzata,non dovevo chiederlo,ho troppa paura della risposta
"Niente,è solo che Mercedes si è alzata presto stamattina ed è andata a fare colazione,ti ho visto da sola nel letto ed eri tenerissima mentre dormi. Mi vergogno anche a dirtelo ma avevo una voglia pazzesca di abbracciarti,e dato che quando sei sveglia non me lo lasci mai fare ho deciso di farlo mentre dormivi. Ma poi mi sono addormentato anche io.." -Per la prima volta riesco a vedere "Jorge timido",quello che secondo me è il vero Jorge ma ha paura di mostrarlo agli altri,in questo momento avrei una fottuta voglia di baciarlo,ma non posso. Però non posso negare di provare dei sentimenti per lui. - "Sai,hai pronunciato il mio nome nel sonno" -Sorride timidamente e rabbrividisco. Non posso credere di aver detto il suo nome mentre dormivo,non me ne sono minimente accorta,quindi l'ho sognato..La cosa che mi stupisce di più è che anche lui senza volerlo mi ha chiamata mentre dormiva.
"Jorge io.." -Stavo per continuare la frase ma entra Mercedes in camera
"Jorge,ho visto una ragazza qui nell'hotel dice di essere una meccanica e che può darti una mano ad aggiustare la macchina" -Esclama,ma subito dopo nota i nostri volti imbarazzati - "Ho interrotto qualcosa?" -Chiede perplessa
"No,non hai interrotto nulla,stavo giusto scendendo al piano di sotto per fare colazione" -Mento ma in fondo è meglio così,mi ha tolta da una situazione imbarazzante,ad un tratto bussano alla porta. Vado ad aprire e vedo PETER E MIA MADRE. Non ci credo,vorrei sprofondare dall'imbarazzo e dalla vergogna
"Martina mi devi delle spiegazioni" -Sta volta Peter sembra veramente incazzato
Non posso dirglielo. Non posso dirgli del bacio con Jorge,che ho bevuto la scorsa notte e che mi sono svegliata con Jorge nello stesso letto. So che non dovrei mentire ma allo stesso tempo ho paura di ferirlo,Peter non si merita che lo tratti così e dicendogli la verità lo farei solo stare male
"Peter che ci fai qui?" -Domando preoccupata
"Che ci fai TU qui,dovresti essere al college ma sei in un hotel,con UN RAGAZZO" -Sottolinea mia madre
"Ti ho chiamata al telefono,volevo farti una sopresa venendo a trovarti al college,ma non mi hai risposto. Ha risposto Mercedes al cellulare sta mattina,dicendomi che vi trovavate qui,in questo hotel" -Esclama Peter e noto il suo volto dispiaciuto
"Si ma io non ho dormito qui" -Mente Jorge cercando di difendermi
"Mamma ieri sono stata ad una festa,so che non dovrei farlo e ne sono anche pentita,ma voi volevo ritirarmi a casa,solo che siamo rimaste a piedi con la macchina e abbiamo dovuto dormire qui,Jorge è un meccanico l'abbiamo chiamato solo per aggiustare la macchina" -Mento,ma dicendogli che Jorge è stato in camera con noi peggiorerei solo le cose,potrebbero farsi strani pensieri
"Ma ti avevo raccomandato di non andare a le feste e tu cosa fai? Non mi ascolti come al solito. Dovresti essere al college per studiare,invece no,vai alle feste e dormi negli alberghi. Dovresti essere a lezione in questo momento" -Noto quando mia madre sia delusa da me,e avrei voglia di piangere,il mio obbiettivo nel college era quello di aumentare la mia cultura,trovarmi un lavoro non di andare alle feste,è impressionante quanto Jorge,Mechi e i loro amici in qualche modo mi hanno cambiata,e senza volerlo sto disubbidendo ai miei. Loro avevano ragione,dovrei allontanarmi a loro. Stare più distante da Mechi,e soprattutto da Jorge. Dovevo farmi amici come Diego. Perché tanto si sa come sarebbe andata a finire : mi sarei affezionata troppo facilmente ad Jorge e magari lui avrebbe continuato a comportarsi in modo sgarbato,scortese con me. Forse Mechi aveva ragione,il suo obbiettivo è solo farsi le ragazzi,e basta..Eppure riesco a vedere in Jorge 'qualcosa' che gli altri non vedono
"Mi hai delusa" -Esclama mia madre,e mi viene da piangere
"Mamma,dammi un ultima possibilità,ho imparato da miei errori,credimi" -Singhiozzo
"Sappi che ti ritrovo ancora una volta in queste condizioni,ti finisce male cara" -Esclama con tono severo.
Peter si limita a stare zitto,ma so che anche lui è deluso da me,dovrei rimproverarlo per aver avvisato mia madre ma non lo faccio,perché io mi sono comportata peggio di lui,e quindi me lo merito. Non avrei dovuto tradire ieri sera,e pure l'ho fatto. Per quanto mi possa far star male devo allontanarmi da Jorge e da Mechi
"Peter,ti prego perdomi,mi costa allontanarmi da te" -Esclamo,infondo è vero,infondo per Jorge provo attrazione e niente più,e Peter il ragazzo che amo e mi costerebbe allontanarmi da lui
"E'ovvio che ti perdono,però stai attenta,io lo dico per te" -Sussura e mi pianta un bacio nelle labbra. Mi aspettavo qualcosa di più passionale,ma okay,forse non lo ha fatto perchè c'era davanti mia madre. Anche se è da tanto che io e lui non siamo 'passionali',certo,non siamo mai andati a letto insieme,ma comunque i baci che davamo in passato erano più intensi,mentre adesso niente. Nulla in confronto a quello che riesce a farmi provare Jorge.
"Ti accompagno?" -Propone Peter di accompagnarmi al college ed io annuisco abbassando la testa e lasciando Mercedes e Jorge da soli,stesi zitta per tutto il tragitto in macchina,continuando a pensare a Mechi e Jorge e sentednomi in colpa per quello che ho fatto,mi sento molto ma molto confusa ma la cosa migliore è allontanarmi da Jorge e dedicarmi di più a Peter,per il bene di entrambi. Arriviamo finalmente al campus
"Mi raccomando" -Dice Peter dandomi un bacio nella fronte e insieme a mia madre se ne vanno a casa. Mi fa piacere che Peter abbia un buon rapporto con i miei genitori ma non voglio che gli sperferi tutto come un fratello minore.
Entro in camera e improvvisamente scoppio a piangere. Piango per tutto : per aver lasciato Jorge e Mechi da soli,per aver tradito Peter,per aver bevuto,per aver saltato le lezioni stamattina. Dopo un po'sentì aprire la porta : era Mercedes.
"Mechi scusami,davvero. E'che mia madre ha reagito ed io.." -non riesco a trattenere le lacrime
"Tranquilla,è normale che te ne sia andata. Comunque quello che non ha reagito bene è Jorge.." -Risponde abbassando lo sguardo
"Jorge? Che ha fatto Jorge?" -Domando preoccupata
"Nulla in particolare,solo che sembrava più nervoso del solito. Mentre con te..non so,sei l'unica che riesce a 'calmarlo' " -Sorride e siede sul letto
"Dove posso trovarlo? E'ancora al campus?" -Domando,non so perché ma ho bisogno di vederlo e di parlargli
"Si,è ancora qui,è andato in camera da Rugge come al solito,se vuoi parlargli sbrigati prima che ritorni nella confraternita" -Esclama e subito mi dirigo per la camera di Rugge,so che come dicono i miei genitori e Peter dovrei stargli lontano,ma voglio chiarire le ultime cose con lui. Busso nella camera e apre Ruggero.
"Ciao Rugg" -Lo saluto dandogli un bacio nella guancia - "C'è Jorge?" -Domando timidamente e mi sorprendo di andargli ancora dietro è che lo stia cercando
"Non farla entrare" -Sbeffa Jorge e sembra incazzato
"Jorge perché fai così? Oggi sei stato dolcissimo con me,mi hai difesa,sei stato gentile mentre ora mi tratti malissimo. Cos'hai una doppia personalità?" -Urlo entrando in camera
"Stai parlando di te o di  me?" -Domanda con tono serio - "Prima cerchi di evitarmi,mi dici non baciarti ma poi mi segui fino in camera. Quella che ha la dopppia personalità mi sembri tu e poi io non sono mai stato gentile e mai lo sarò" -Esclama dando un calcio all'armadio
"Jorge ero ubriaca." -Urlo e non riesco a trattenermi le lacrime - "E poi non vedo quale sia il problema dato che mi hai detto che non ti è importato nulla del bacio" -Continuo
"Infatti non è importato niente. E'non mi importa niente di te,non cercarmi più cercando di 'calmarmi' sei patetica. E ora vattene" -Urla cacciandomi dalla camera di Ruggero. Dovevo dare retta a Peter e allontanarmi da Jorge,mi sa solo prendere in giro con i suoi giochetti. Il vero Jorge non é quello 'gentile',lui fa la persona buona per finta,per prendermi in giro. Il vero Jorge è quello scortese,e so che mai cambierà,nè tanto meno per me. Esco dalla camera piangendo,Jorge mi sa fare solo del male e basta. Non capisco neanche perchè le sue parole riescono a ferirmi dato che non mi importa nulla di lui.
Domani è un altro giorno è decido di passarlo per il meglio da vera colleggiale,di non farmi condizionare da nessuno e di vivere per il meglio la giornata. La sveglia suona alle 06.00 del mattino,in modo che possa arrivare puntuale alle lezioni. Vado immediatamente alle doccie in modo che non possa trovare molta fila e impiego esattamente dieci minuti per lavarmi e per rilassarmi. Torno in camera mia per cambiarmi,cercando di fare meno rumore possibile per non svegliare Mercedes. Indosso la mia solita roba semplice,quelli che possono sembrare "vestiti antiquati" per Jorge ma che a me fanno stare comoda. Indosso una camicia blu col colletto bianco e una gonna bianca lunga fino alle ginocchia. Raccolgo i miei capelli castani un tuppo morbido,indosso le mie scarpe e sono pronta per uscire e per fare colazione. Sono ancora le 07.00 e le lezioni iniziano fra un'ora quindi posso prendermi tutta calma. Come al solito incontro Diego al bar e ci fermiamo per fare una chiaccherata. Mi racconta come ha passato il fine settimana e che Clara la sua ragazza era venuto a trovarlo era così felice. Mi trovo molto bene con lui,è molto simile a me.
"Come mai ieri non sei venuta?" -Domanda prendendo lo zaino e incamminandosi verso l'aula di letteratura
"E'una lunga storia" -Sorrido imbarazzata
"Se vuoi puoi raccontarmela mentre ci rechiamo in classe" -Ride il ragazzo e così gli racconto del fatto che Mechi mi ha trascinato in una delle sue solite feste e che poi siamo rimaste bloccate con la macchina e che abbiamo dovuto trascorrere la notte nell'hotel. Non gli dico nè del bacio e nè che Jorge ha dormito con noi,non voglio che mi consideri una poco di buono o qualcosa del genere.
"E comunque non ho intenzione di ritornare in queste tipo di feste" -Rido seguita da lui
"Comunque,se mi posso permettere,ti consiglio di stare alla larga da Jorge,tu sei una ragazza per bene e lui ti potrebbe portare a mala strada" -Mi consiglia mentre entriamo in classe
"Lo conosci così bene?" -Domando sedendomi nel banco accanto a lui. Jorge e Diego sono molto diversi fra di loro come Diego a conoscerlo così bene per dirmi questo?
"Diciamo..che siamo come fratelli..mia madre sta con suo padre e ad Jorge non va a genio la cosa. Diciamo che mi odia" -Esclama Diego uscendo i libri dallo zaino poggiandoli sopra il banco-"Ma non uscire mai quest'argomento con lui,a Jorge non piace parlare della sua famiglia" -Continua sta volta con tono serio
"Oh" -Mi limito a rispondere. Come mai Jorge non vuole mai parlare della sua famiglia? Cosa si nasconde ne  suo passato? C'è una storia alle spalle? Vorrei fare tante di quelle domande ma non voglio toccare un argomento così delicato. Finalmente si fanno le 08.00 ed inzia la lezione. Jorge come al solito arriva in ritardo e si siede nel banco dietro al mio,gli piace infastidirmi,eh?Come al solito prendo appunti che poi disporrò nella libreria in ordine alfabetico. Spero proprio che quel coglione di Jorge non li butti a terra come l'altra volta. La lezione si interrompe alle 09.00 con il suono della campana,così prendo tutti i libri e li riposo dentro lo zaino.
"Ciao Diego,a domani" -Sorrido dandogli un bacione nella guancia
"Ciao Tini,se vuoi uno di questi giorni facciamo un'uscita a quattro io e Clara con te e Peter" -Mi propone
"Si,mi piacerebbe! Poi ne riparliamo" -Lo saluto e mi incammino verso la mia camera
Clara sarà una ragazza per bene proprio come Diego e Peter,sono questi gli amici con cui dovrei stare. Stavo camminando per il corridoio quando Jorge mi ferma
"Che c'è? Hai fatto amicizia con Diego il perfettino?" -Mi prende in giro
"Si,almeno lui è un ragazzo per bene al contrio tuo" -Rispondo sfacciatamente
"E'un tipo noioso come il tuo ragazzo" -Ride
"Non offendere Peter. E'un ragazzo studioso,gentile ed educato. Non lo conosci e non puoi giudicarlo,e di certo è migliore di te" -Difendo il mio ragazzo. Non so da dove mi escano queste parole offensive nei confronti di Jorge ma infondo se lo merita per come mi tratta e gioca con i miei senitmenti. Noto il suo volto arrabbiato mentre se ne va ma non credo si sia offeso sicuramente fra qualche minuto ritornerà ad infastidirmi e ricominceremo semrpe da capo.
Torno in camera e noto che Mercedes non c'è,le sue lezioni finiscono sempre dopo le mie,quindi tornerà più tardi. Ne approfitto per studiare in tranquillità. Così mi siedo nella scrivania ed esco i libri e gli appunti dallo zaino. Di nuovo mi balena in mente l'immagine di Jorge che butta i miei appunti a terra ed io disperata che cerco di raccoglierli e rististemarli. Com'è che ogni cosa mi ricorda Jorge? Non riesco a concentrarmi neanche quando studio,il che è strano. Questo ragazzo è entrato nella mia vita improvvisamente e l'ha cambiata. Da un lato in meglio,perchè a volte sento di trovarmi bene con lui e riesce a strapparmi un sorriso,ma da un lato in peggio perchè riesce a tirare fuori il peggio di me.
"Non ce la faccio più" -Sospiro buttandomi nel letto
"A fare cosa? A non pensare a me?" -Ride Jorge entrando in camera mia,ha ragione. Non smetto di pensare a lui. Ma non voglio altre complicazioni voglio che se ne vada.
"Jorge,come tu vuoi che non entri nella tua camera tu non entrare nella mia,vattene" -Urlo cacciandolo via
"Si ma ogni volta anche se ti dico di andare via torni sempre da me. Com'è che sei così attratta da me Martina?" -Sorride avvicinandosi a me e sento nuovamente il corpo bruciare,cazzo odio l'effetto che ha lui su di me sono dipendente da lui. Si siede sul letto facendo finta di niente.
"Jorge.." -Sospiro ma lui mi ferma e mi bacia. Quanto vorrei smettere dio,ma non riesco. Mi metto a cavalcioni sopra di lui e continuiamo a baciarci. "Jorge" -Gemo mentre mi accarezza i capelli e pian piano scende con la mano accarezzandomi i fianchi. "Amo farti gemere il mio nome" -Soffia iniziando a baciarmi dolcemente il collo,lasciando anche dei piccoli morsi. Continua ad accarezzarmi il petto e sbottonandomi pian piano la camicia lasciandomi in reggiseno. "Non avere vergogna di me" -Sussurra e mtto una mano fra i suoi capelli scombinandogli il ciuffo e pian piano lascio scorrere le mie unghia fra la sua schiena facendo gemere. Mi pianta un piccolo bacio sulle labbra mentre gli butto le braccia collo,riesco a specchiarmi nei suoi occhi,di un verde così intenso. Vorrei cercare di smetterla,alzarmi e urlare << Ma che sto facendo? >> ma è più forte di me. Appoggia la mano nella mia coscia e man mano va a salire sfiorando la mia parte sensibile "Vuoi che continui?" -Sorride guardandomi negli occhi "No" -Rispondo con voce rauca anche se vorrei tanto che continuasse - "Stoessel,lo sai meglio di me che hai tanta voglia di continuare - Risiponde - "Si ma non possiamo.." -Singhiozzo e mi alzo dal letto rimettendomi la camicia.
"Jorge per favore vattene,se non vuoi causarmi altri problemi" -Non riesco a trattenermi le lacrime ma lui si avvicina a me e scorre il suo dito nella mia guancia per asciugarmi le lacrime - "Riesci a tirare fuori il peggio di me,ed io non sono così,non sono me stessa quando faccio quelle cose capisci?" -Continuo a piangere
"No. Quella che non capisci sei tu. Martina quando stai con me riesci a essere te stessa" -Ha ragione.
"Ti prego,questa vattene" -Esclamo con le lacrime agli occhi
"Va tutto bene?" -Domanda preoccupato Ruggero entrando in camera
"Si,me ne stavo andando.." -Mente Jorge uscendo dalla stanza
Non posso credere di aver tradito Peter di nuovo,ma cazzo,quanto mi è piaciuto pomiciare con Jorge anche se non me lo sarei mai aspettato. E'stava per farmi un ditalino,cazzo,ma per fortuna mi sono fermata. Mi piace da morire stare con Jorge,mi sento me stessa e non la ragazza rinchiusa in una sfera di cristallo. Ma essendo me stessa peggiorerei solo le cose,farrei soffrire Peter,mia madre e non sarei la figlia che i miei genitori si meritano. Quindi preferisco essere la ragazza rinchiusa nella sfera. Devo solo riuscire a controllarmi,riuscire a stare alla larga da Jorge anche se non sarà facile devo provarci,sulserio.


Angolo Autrice :
Okay,è la prima volta che scrivo una scena leggermente più pesante quindi non so come sia venuta la scena secondo me un po'penosa ma okay AHAHAH datemi un vostro parere sincero! Scusate se è il capitolo è un po'corto ma sono in cerca di idee e spero di non deludervi con gli altri capitoli! Baci -Jortini001

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Capitolo 7
*** The past. ***


Riprendo i libri e continuo a studiare come se nulla fosse successo. Non riesco nuovamente a concentrarmi,continuo a pensare a cosa sarebbe successo se non avessi fermato Jorge.. ma da un lato non me ne pento di averlo fermato,mi sarei cacciata in un'altro casino e qui già i casini bastano e avanzano. Ad un tratto sento aprire la porta.
"Jorge per favore vattene" -Urlo mettendomi una mano in fronte
"Jorge? Sveglia,sono Mechi!" -Ride Mercedes entrando in camera
"Scusa,è che non riesco a concentrarmi.." -Sospiro risedendomi sulla scrivania
"Problemi con Jorge?" -Domanda Mechi posando il suo zaino a terra
"Storia lunga,lascia stare" -Cerco di cambiare discorso e di tornare sui i libri
"Che ne dici di fare qualcosa sta sera?" -Domanda Merecedes attorcigliandosi una ciocca di capelli al dito
"Niente feste" -La interrompo,non commetterò l'errore di prima questo è certo
"No no,intendevo qualcosa...non so tipo,cinema?" -Propone
"Uhm..non saprei" -Rispondo,ho paura di trovare Jorge lì e non voglio più vederlo,ma non posso di certo chiederle << C'è Jorge? Altrimenti non vengo! >>  desterei troppi sospetti e poi dopo quello che abbiamo questo pomeriggio mi imbarazzo ancora di più.
"Dai vieni! C'è anche Ruggero" -Insiste la bionda. Bene,Ruggero è la conferma che ci sarà anche Jorge,preferisco starmene a casa,userò una scusa
"No,tranquilla. Tu e Ruggero fate una bella coppia è meglio che vi lasci soli" -Rido e mi sdraio nel letto accendendo il cellulare
"Si,in effetti Ruggero mi piace molto ma comunque puoi tranquillemente venire non disturbi" -Sorride Mechi - "Vabbé se mi cerchi io e Rugge siamo lì" -Esclama e cominciò a preparsi per andare al cinema
"Chiamerò Peter,magari vediamo un film insieme" -Esclamo,amo la nostra piccola semplicità
"Okay,fa come vuoi" -Risponde Mercedes mettendosi il rossetto
Presi il cellulare e lo chiamai
"Pronto Tini! Come va?" -Domanda dolcemente
"Bene ma mi manchi" -Sospiro
"Vuoi che venga da te?" -Mi chiede
"Si ti prego" -Rispondo
"Okay,un bacio amore" -E chiude il telefono

"E'impressionante come usi Peter per dimenticare Jorge" -Sorride Mercedes
"Cos'hai detto?" -Fingo di non aver capito,come può pensare che usi in questo modo la gente? Ma se da un lato fosse vero? Forse sono realmente innamorata di Jorge,solo che non lo voglio ammettere nè a me stessa e nè agli altri..
"No no,niente" -Ride Mechi-"Io vado,buon divertimento con Peter" -Esclama con tono sarcastico e se ne va.
Non la capisco,io a Peter ci tengo davvero. Può darsi che nel passato sia stata confusa,ma ora non ho nessun dubbio. So che è con lui che devo stare. Sono 'me stessa' quando sto con lui e non con Jorge che riesce a tirare fuori il peggio di me. Devo rimanere con questa convinzione e basta. Ad un tratto sento bussare alla porta,è Peter
"Che bello! Sei arrivato" -Corro ad abbracciarlo
"Tutto per te" -Sorride Peter e ci sediamo sul letto- "Cosa vuoi fare sta sera?" -Domanda sorridnete
"Passare un po'di tempo con te" -Sussurro sedendomi a cavalcioni su di lui e iniziando a baciargli il collo
"Ehm..Martina che ti prende?" -Domanda imbarazzato e un po'freddo Peter
"Niente..è che mi mancavi.." -Rispondo staccandomi da lui. Già,dimentico che lui è Peter è che non è Jorge e che le forti emozioni posso sentirle solo con lui
"Hai fatto amicizia con qualcuno qui al college?" -Cambia discorso. Non riesco a trovare il senso della sua domanda,forse sospetta che abbia ancora rapporti di amicizia con 'punk' (come li chiama lui)
"Qualche settimana fa ho conusciuto un ragazzo davvero simpatico. Si chiama Diego,è un ragazzo per bene,sai gli parlo sempre di te e lui della sua ragazza. Qualche volta potremo fare un'uscita a quattro" -Sorrido sedendomi nel letto
"E Jorge? Quel ragazzo non mi sta molto simpatico"  -Agrotta le sopracciglia
"Vabbè ma non lo conosci" -Cosa? Lo sto difendendo? Che mi è saltato in mente?
"Te l'ho già spiegato. Secondo me dovresti stare lontano da questi ragazzi punk,pieni di piercing e tatuaggi che ti portano solo a mala strada" -Si lamenta
"Ma non devi giudicarli solo per l'aspetto esteriore,sono bravi ragazzi" -Mi sorprendo per quello che sto dicendo. Insomma,sto difendendo Jorge che non è neanche presente
"Comunque basta parlare di loro..parliamo di noi" -Sussurra Peter
"Che ti andrebbe di fare?" -Sospiro
"Vedere un film" -Accetto,e vado a prendere il computer nella scrivania ma ad un tratto squilla il telefono
"Pronto,Tini. Devi  venire per favore" -Esclama Diego preoccupato dall'altro campo del telefno
"Diego? Cosa succede?" -Sento un rumore fortissimo,come del vetro che cade a terra per rompersi
"Jorge.." -Risponde con lo stesso sottofondo di quel forte rumore
"JORGE?!" -Prendo un pausa-"TI HA FATTO QUALCOSA?"  -Esclamo preoccupata
"No, a me no,ma devi venire. Ho bisogno di aiuto" -Sembra davvero preoccupato,ma comunque non capisco che succede. So solo che qualcuno è in pericolo perchè con Jorge c'è da aspettrsene. Però non ho ancora capito cosa c'entro io. Comunque un mio amico mi ha chiesto aiuto e il minimo che posso fare è aiutarlo. Mi da un indirizzo,dice che è la casa del padre di Jorge. Chiedo a Peter se mi presta l'auto,gli dico che devo andare urgentemente e che un amico ha bisogno d'aiuto. Lo vedo confuso,ma più tardi gli spiegherò tutto.
"Aspettami qui,torno subito,te lo giuro" -Farfuglio preoccupata e infilo il giubotto per uscire.
Corro fuori dal college e mi avvio verso il parcheggio dove Peter teneva l'auto. Comincio a guidare attivando il navigatore per arrivare in fretta a casa del padre di Jorge. Non ho ancora capito cosa c'entro con tutta questa situazione,come mai devo andare a casa del padre di Jorge,e quasi quasi me ne pento e ho la sensazione qualcosa potrebbe andare storto. Sono ancora in tempo,potrei ritornare indientro e tornare al college ma non voglio deluere Diego.
Finalmente eccomi arrivata. E'una grandissima casa,ma molto bella,con una grande terrazza. Già inizia a farsi buio,sono le 23.00 di sera e c'è anche un po'di freddo. Spero di risolvere al più presto la questione così posso tornare presto da Peter,l'ho lasciato lì solo ed era molto confuso.
'"Diego.." -Sospiro
"Tini,finalmente sei arrivata" -Mi abbraccia
"Che succede?" -Chiedo allarmataa
"Ecco..Jorge ha appena ricevuto la notizia che suo padre si sposa con mia madre" -Fa una pausa - "Io  già lo sapevo,i due me lo avevano detto prima sapendo che non avrei reaggito male mentre Jorge...Jorge non l'ha presa molto bene" -Sospira
"E' che ha fatto?" -Domando preoccupata
"Ha iniziato a rompere piatti di vetro,una vetrina,è fuori controllo" -Risponde abbassando lo sguardo
"E'ora dov'è?" -Chiedo tremando
"Si trova nel giardino sul retro,è fuori controllo,quando ha saputo della notizia ha iniziato a prendere la bottiglia di scotch di suo padre e ha iniziato a bere,ha bevuto metà bottiglia" -Oddio..Non riesco neanche ad immaginare Jorge ubriaco
"E'perchè mi hai fatta venire qui?" -Chiedo ed ho paura della risposta
"Ecco. Lui ti chiamava..ha fatto il tuo nome più di una volta" -Risponpde e rabbrividisco.
E'ubriaco,è frustrato e ha fatto il mio nome...
Mi avvio nel giardino sul retro e vedo Jorge. E'seduto su un tavolo ed ha ancora la bottiglia di scotch in mano,ha gli occhi rossi,il capelli all'aria.
"Cosa cazzo ci fai qui? Chi ti ha chiamata?" -Urla e impallidisco,dovrei essere rimasta al campus con Peter
"Ecco..E' che Diego.." -Mormoro e lui si alza dalla sedia incazzato
"L'hai chiamata tu,cazzo?" -Urla correndo verso di lui ma io lo fermo
"Jorge,calma. Era preoccupato per te" -Gli spiego e si risiede
"Smetti di difenderlo" - Risponde con gli occhi lucidi - "Certo,è più conveniente difendere 'Diego il perfettino',no? Lui è il buono ed io il cattivo,eh?"
"D..Diego,potresti lasciarci soli?" -Domando silenziosamente e lui annuisce facendo cenno con la testa e pian piano se ne va
Jorge mi fa segno di avvicinarsi ed io mi avvicino al tavolo anche se il mio subconscio mi dice di non farlo. Prende una sedia e mi fa cenno di sedermi di fronte a lui e così faccio
"Di cosa mai dovremmo parlare,Jorge" -Tremo e voglio andarmene.
Prende un respiro profonodo per poi avvicinarsi a me e sussurrare "Mi dispiace"
E'così ubriaco da credere che dopo tutto quello che mi ha fatto con un 'mi dispiace' potrebbe rimediare? Perchè si diverte a giocare con i miei sentimenti? Ad essere duro con me per poi un secondo dopo fare la pesona gentile?
"Mi hai sentito? Ti ho detto che mi dispiace" -Scatta ed io trattengo le lacrime
"Sei davvero una persona difficile da affrontare,sai?" -Sussurro
"No,quella difficile da affrontare sei tu,Tini. Dici che sono io quello strano che cambio sempre atteggiamento ma quella sei tu." -Ha ragione,io spesso mi comporto nello stesso
"Non so ancora perchè sto perdendo tempo con te" -Mi alzo ma lui mi ferma stringendomi i polsi
"Allora perchè torni sempre?" -Domanda e impallidisco,una lacrima riga il mio viso
"Mi sono sbagliata,sempre. Infatti ogni volta che ritorno sempre qualcosa va storto. Ti giuro che questa è l'ultima volta. Cercherò di farmi spostare la lezione di letteratura ma non voglio più vederti" -Non so neanche perchè sono così dura con lui,ma non voglio più problemi
"Ti prego,non te ne andare" -Per la prima volta anche lui ha lacrime agli occhi,ma fa così solo perchè è ubriaco. Sicuramente domani tornerà lo stesso di sempre : mi prenderà in giro,giocherà nuovamente con i miei sentimenti. Riprende la bottiglia e ne beve un'altro sorso
"Bevi così tanto?" -Non ho idea della domanda che gli sto facendo
"Prima d'ora no..O almeno avevo smesso. E'da sei mesi che non bevo" -Risponde abbassando lo sguardo
"Non ti fa bene" -Sussurro togliendogli la bottiglia
"Quindi tu vuoi del bene per me?" -Domanda sbalordito
"Sei un mio 'amico'  e fra amici si aiuta l'un altro" -Mormoro
"E'che mi sembra così strano" -Prende una pausa-"Nessuno prima d'ora si è mai preoccupato per me" - Inizio a capire un'aspetto del suo carattere. Magari a volte è così duro per questo motivo
"Come mai non vuoi che tuo padre e la madre di Diego si sposino?" -Cambio discorso
"Non è proprio questo il problema,sono incazzato per una serie di motivi. Innanzitutto hanno avvisato prima lui che me. Certo,è meglio avvisare prima 'Diego il perfettino' che me,no? Ed io chi sono? Nessuno. A mio padre non è mai importato nulla di me. Da quando è morta mia madre ha iniziato a bere a drograsi trascurandomi del tutto. Sono sempre andato avanti da solo. Vado al campus da molti anni,in tutti quegli anni mio padre non si è fatto sentire,non ha chiesto nulla e questo mi fa pensare ancora di più che non gli importi nulla di me. Non si è mai preoccupato per me così come nessun altro..così ho iniziato a bere anche io e a tagliarmi.." -Prende una pausa- "Lo so,lo so,non avrei dovuto farlo. Ma poi ho incontrato te Tini. L'unica persona che riesce a vedermi come sono realmente. Che comunque riesce a trovare il mio lato gentile e questo non è da tutti"
Scoppio a piagere. Sono così emotiva. Ci abbracciamo,e finalmente mi sento viva. Cosa provo quando mi abbraccia? Avete presente quando ti svegli alle 2 di notte, pensi che siano le 7 e di essere in ritardo per la scuola, e invece hai ancora tempo per dormire? O quando pensi che non ci sia nulla da mangiare, e nello scaffale c'è un ultimo pacchetto di patatine? O quando il professore interroga e tu non hai studiato e non esce il tuo numero? Ecco, sono pochi e semplici esempi. Ma sono piccoli, leggerissimi attimi, che ti sollevano. Ti fanno sentire un attimo meglio, ti danno l'illusione che lì, in quell'istante, tutto sia perfetto, tutto vada bene. Solo che poi le 7 del mattino arrivano. Il cibo finisce. E prima o poi ti interrogano. Ed è così che mi sento ogni volta che le sue braccia si allontanano dal mio corpo.
Ora capisco perchè si comporta così,quel suo lato scortese del suo carattere è colpa del suo orribile passato. Comunque da quello che mi ha raccontato Mechi,Jorge non è una brava persona.
"Tini,posso farti una domanda?" -Chiede silenziosamente
"Dimmi" -Rispondo timidamente
"Tu mi consideri una cattiva persona?" -Domanda
"Si." -Rispondo con voce rauca e noto il suo volto malinconico
"Allora ti prego. Aiutami ad essere una persona migliore." -Esclama
"E come?" -Domando confusa
"Mettendoti con me,Martina"

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Capitolo 8
*** La scommessa. ***


"No.." -Singhiozzo-"Jorge, non possiamo"
"Perché? Martina provi qualcsa per me,non puoi negarlo" -Risponde con tono serio
"Lo dici perchè sei ubriaco." -Mormoro
"Lo dico perchè ti amo,Martina" -Esclama e porta il mio mento a lui piantandomi un piccolo bacio nelle labbra. Non posso crederci,lo sto baciando di nuovo,nonostante mi sia ripetuta tantissime volte di non farlo. Ma è più forte di me,io ci provo ad evitarlo ma proprio non ci riesco,e poi si sa benissimo che all'amore non si comanda. Apre la bocca e da inizio ad un bacio più passionale che mi fa sentire viva.
"Anche io ti amo,ma.." -Non mi fa finire la frase che riprende a baciarmi - "Ma?" -Soffia e fa scorrere la sua mano nei miei capelli castani
"Te l'ho detto,non possiamo.." -deglutisco-"Peggioreremo solo le cose,e poi lo sai io sto con Peter" -Una lacrima pizzica il mio viso
"Ma non è lui che vuoi,Martina. Lo sai meglio di me che non è questo che vuoi. Che voi due non siete fatti per stare insieme. Tini io ti amo,cazzo. E non riesco a stare distante da te" -Risponde e mi accarezza dolcemente il viso
"Devo andare.." -Rispondo fingendo di non aver sentito ma lui come al solito mi ferma stringendomi fortissimo i polsi
"Ti prego resta" -Esclama e non riesco a trattenere le lacrime-"Almeno per questa notte" -Ripete asciugandomi le lacrime
"Per questa notte?" -Domando con voce tremolante
"Seguimi" -Sussurra ed io annuisco con la testa. Non ho idea di dove voglia portarmi ma ancora una volta Jorge è riuscito a prendere il controllo su di me,non so più quello che sto facendo

Arriviamo in una grande stanza,con un grande letto rivestito di lenzuola bianche.
"Non vorrai mica..." -Impallidisco. Spero voglia fare quello che sto pensando io.
"No no" -Ride il ragazzo
"E allora?" -Domando confusa
"Solo coccole" -Risponde silenziosamente e automaticamente sorrido ma pur sempre confusa-"Non voglio scopare con te Stoessel,solo coccole"
Penso che questa sia l'ultima notte in cui noi siamo così vicini. Prometto a me stessa che da dopo questa notte non accadrà più niente. Mi butta sul letto e si sdraia sopra di me,il suo naso sfiora il mio e ci diamo un piccolo bacio all'eschimese. Inizia a baciarmi dolcemente il collo lasciando anche qualche piccolo morso. "Ti amo" -Soffia e ricambio un sorriso. "Avrei una terribile voglia di scoparti Stoessel" -Sorride ma io gli tappo la bocca con piccolo bacio sulle labbra. "Solo coccole" -Rispondo sorridendo. E ci addormentiamo abbriacciati.
Ad un tratto sento aprire la porta.
"MARTINA COME HAI POTUTO" -E' PETER
"PETER,LASCIA CHE TI SPIEGHI.." -INIZIO A PIANGERE
"NO,NON C'E NULLA DA SPIEGARE,STAI SOGNANDO MARTINA." -RIDE IL RAGAZZO
"COSA?" -DOMANDO CONFUSA
"E'UN SOGNO,SVEGLIA!" -Esclama Peter e salto in aria.

Era tutto un incubo,Peter non è mai entrato qui . Mi volto e vedo Jorge che ancora sta dormendo.
//Inizio FlashBack//
<< Tini,dove stai andadndo? >> -Domanda Peter Confuso
<< Un'amico ha chiesto aiuto, non preoccuparti,torno subito >> -Rispondo ed esco correndo dal dormitorio
//Fine Flashback//
Cazzo. Gli avevo detto 'torno subito' invece eccomi qua a dormire con Jorge. Peter mi sta ancora aspettando al campus nel dormitorio ed io come sempre l'ho deluso. Mi sento un mostro. Sono le 03.30 di notte. Così prendo il mio giubbotto dall'appendi abiti e cerco di uscire dalla camera il più silenziosamente possibile per non svegliare Jorge. Ma ad un tratto proprio quando sto per uscire dalla porta sento una voce mormorare 'Martina ti amo', è la voce di Jorge,cazzo si è svegliato. Mi giro di scatto ma noto che sta ancora dormendo è che nuovamente ha pronunciato il mio nome nel sonno. So che sta volta ci stava anche un 'ti amo' e vorrei restare tutta la notte stretta a lui. La sua voce che ripete 'solo coccole' mi balena in mente,ma devo andare. Così piano piano scendo le scale per andare via ma ad un tratto vedo un ragazzo nel soggiorno.
"T..Tini" -Farfuglia mezzo addormentato
"Diego.." -Scatto,cazzo,chissà quale brutta impressione si sarà fatto su di me
"Che ci fai qui a quest'ora della notte?" -Domanda silenziosamente e vorrei sprofondare dalla vergogna
"Devo andare,ti spiego un'altro giorno,ciao" -Gli pianto un bacio nella guancia e corro via.
Arrivo nel parcheggio ed entro nella macchina di Peter,quella che mi aveva prestato per arrivare fin qui. E alle 04.00 finalmente riesco a raggiungere il college. Spalanco la porta della mia camera e trovo Peter sdraiato sul letto a fissare il soffito
"MARTINA,MA COSA TI PASSA IN MENTE? MI HAI DETTO 'TORNO SUBITO' MA SEI MANCATA TUTTA LA NOTTE,MI SPIEGHI CHE SUCCEDE?" -Sta volta sembra seriamente incazzato con me, e lo capisco. Mi ha aspettata per tutto il tempo,si sarà preoccupato ed inoltre mi ha chiamata 'Martina' e quando mi chiama così c'è sempre qualcosa che non va
"Peter..è che" -Faccio una pausa come per inventare una scusa-"Ti ricordi di Diego? Il ragazzo per bene di cui ti parlavo? Ecco. Lui mi ha chiamata perchè aveva bisogno di aiuto. Lui e Jorge sono come fratelli,diciamo sono fratellastri e Jorge appena ricevuta la notizia del matrimonio del padre è andato su tutte le furie ed ubriaco ha iniziato a rompere vetrine e piatti di vetro. Sono venuta solo per Diego,volevo aiutarlo. Ed il tempo che l'ho aiutato a pulire il vetro da terra non so ho perso il controllo del tempo e si è fatto tardi" -Dico una mezza bugia,ovviamente trascurando la parte in cui io e Jorge ci baciamo e dormiamo nello stesso tempo
"Si non devi farmi stare più in pensiero,okay?" -Chiede con tono serio e annuisco facendo un cenno col capo e iniziamo a baciarci. I suoi baci sono dolci,lenti,ma per niente paragonabili a quelli di Jorge che riesce a farmi sentire viva e far accendere nel mio corpo uno strano calore che comunque in qualche modo riesce a farmi sentire bene
"Resta a dormire qui" -Lo prego facendo il labbruccio. Almeno sarà una mezza scusa per dimenticare Jorge. Lo so,sono un mostro,ma questa è l'unica via per far togliere Jorge dalla mia testa.
Nel frattempo arriva un messaggio di Mercedes "Per stanotte non ci sono,dormo con Ruggero!". Guardo l'sms e ridacchio, sono carini insieme ma ho paura che combinino qualcosa, da Mechi c'è da aspettarsene.
"No,amore. Preferisco tornarmene a casa.." -Risponde silenziosamente e mi pianta un piccolo bacio nelle labbra
"Okay,fa come vuoi" -Rispondo facendo le spallucce, sarà ancora un po' scosso per quello che è successo poco fa, e mi dispiace per averlo trattato così. E ancora non posso credere di averlo tradito di nuovo.
[...]
Sento il fastidiosissimo rumore della sveglia. Cazzo è già mattina? Non voglio alzarmi ma devo. Non posso perdere un'altro giorno di lezione. Non immagino come avrà reagito Jorge quando si sarà svegliato e non mi avrà visto al suo fianco,ma non voglio pensarci. Così decido di farmi una doccia veloce per rilassarmi e liberarmi dai miei pensieri. Indosso una camicia bianca col colletto blu,una gonna blu e delle ballerine nere. Raccolgo i miei capelli in una crocchia fatta a casaccio,mi lavo velocemente i denti e mi reco al bar per fare colazione. Di solito qui incontro Diego ma stavolta non c'è perciò mi siedo nel bancone da sola e ordino il solito cappucino. Inizio a prenderne un sorso ma ecco arrivare Diego. Spero non riprenda il discorso di ieri,mi metterebbe troppo in imbarazzo.
"Tini" -Sorride e si siede nel bancone accanto a me ordinando anchel lui un cappuccino
"Ciao" -Gli pianto un bacio nella guancia-"Ti aspetto" -Rispondo aspettando finisca di fare colazione
"Grazie" -Sorride prendendo l'ultimo sorso di cappuccino
"Andiamo?" -Domanda e annuisco. E insieme ci rechiamo a scuola,chiaccheriamo un po'di tutto fortunatamente non esce l'argomento di Jorge e di ieri. Arriviamo in classe e come al solito ci sediamo al primo banco per seguire meglio la lezione. Picchietto in continuazione il banco con la penna e spesso mi giro per vedere se arriva Jorge ma niente,il posto dietro di me rimane vuoto.
"Se cerchi lui non c'è. Dice che vuole rimanere da solo" -Sussurra Diego al mio orecchio e deglutisco
"Stoessel e Dominguez." -Ci rimprovera il professore- "Un altro commento e vi cambio di posto. Non siete più alle scuole medie,siete al college" -Esclama con tono severo
"Mi scusi è colpa mia" -Mi difende Diego,é un ragazzo adorabile,credo sia diventato il mio migliore amico.
Finalmente finisce la lezione. Ma sento il necessario bisogno di parlare con Jorge,in qualche modo penso si sia offeso per averlo lasciato da solo la scorsa notte.
"Dove credi possa trovarlo?" -Domando a Diego
"Forse è qui al campus. Sai,viene spesso a trovare Ruggero" -Esclama e subito corro verso la camera di Rugg.
Riesco a sentire le loro voci al di fuori della porta ed ho come la sensazione di sentire il mio nome. Staranno parlando di me? Sicuramente vedendomi interromperanno la discussione,così decido di aprire silenziosamente la porta e rimanere lì dietro ad ascoltare.
"Allora? Sei riuscito a scoparti la Stoessel?" -Ridacchia Ruggero
"No ma.." -Risponde imbrazzato Jorge portandosi la mano dietro la nuca
"Io invece ci sono riuscito con Mercedes quindi la scommessa l'ho vinta io" -Ride Ruggero
"SCOMMESSA?! QUINDI TUTTO QUESTO ERA PER UNA SCOMMESSA?" -URLO IN LACRIME

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Capitolo 9
*** Please love me. ***


"Tini aspetta,posso spiegare" -U rla Jorge piangendo.
Non posso crederci. Quindi era tutta una scommessa con Ruggero. Non ha mai provato qualcosa per me,mi ha da sempre presa per il culo ed io come una cogliona ci sono cascata. Ha cercato fin dal primo momento di attirare la mia attenzione solo per farmi avvicinare a luui,ed io reggevo sempre ai suoi giochetti non rendendomi conto che mi stesse prendendo per il culo. Era solo una scommessa con Ruggero,e il suo unico obbiettivo era portarmi al letto,non è mai stato innamorato di me,mentre io pian piano mi sono innamorata più,ed ora ci sono rimasta fottuta. Vorrei fare la ragazza forte,fingere che non mi importi niente e semplicemente mandarlo a fanculo,ma non riesco,provo a trattenere le lacrime ma non ci riesco,rigano il mio visio una dopo l'altra senza mai fermarsi.
"NON C'E' NIENTE DA SPIEGARE" -Urlo dandogli una spinta prendendolo alla sprovvista e lui sembra perdere l'equilibrio ma comunque non cade.
"TINI TI PREGO" -implora piangendo e stringendomi i polsi,ma me ne vado dandogli uno schiaffo.
In questo momento non voglio più vivere,ho deciso,abbandonerò il college,non voglio più sentir parlare di Jorge.  L'unico problema qui è mia madre,non posso dirgli da un giorno all'altro di voler abbandonare il college senza un buon motivo,o almeno,il motivo c'è ma mia madre non sa nulla,non sa che ho tradito varie volte il mio ragazzo per lui,che ci siamo baciati,che abbiamo pomiciato,dormire insieme. Magari potrò semplicemente dirgli che non mi trovo bene è che preferirei cambiare colleggio anche se non so fino a che punto ci crederà. Intanto decido di farmi spostare le lezioni di letteratura in modo di non vederlo più.
Torno in camera e mi butto nel letto piangendo sul cuscino,sono distrutta e ancora non ci credo. Ad un tratto seto aprire la porta : spero che non sia Jorge, perché non voglio più vederlo altrimenti gli metto le mani addosso. Lo odio,lo odio profrondamente ma cazzo,non so come allo stesso tempo possa anche amarlo,nonostante tutto quello che mi ha fatto.
Fortunatamente non è Jorge alla porta,è Mercedes.
"Tini,che ti prende?" -Domanda preoccupata Mercedes vedendomi piangere e si siede nel mio letto
"Jorge" -Singhiozzo tirando su col naso.
"Che ti ha fatto?" -Chiede confusa Mercedes mettendomi una mano nella spalla e inizio a raccontargli per filo e per segno tutto quello che è successo fra di noi,i baci,il letto,tutto.

"Tini ma perché non mi hai mai detto nulla?" -Domanda Mechi con gli occhi lucidi
"Non lo so,avevo paura Mercedes.." -Singhiozzo sentendomi al sicuro fra le sue esili ma confortevoli braccia
"Si,ma sono fantastiche tutte le cose che vi sono capitate! Perché stai piangendo allora?" -Chiede perplessa ascigandomi le lacrime
"E'che era per una scommessa,Mercedes." -Rispondo con tono duro,e riprendendo a piangere
"Una scommessa? E con chi?" -Esclama sconvolta portandosi una mano al viso
"Con Ruggero.." -Rispondo. Non so se faccio il suo bene dicendoglielo. A lei Ruggero piaceva,ma reggerà meglio la notizia,sembra una ragazza più forte di me. E poi io al posto suo avrei preferito la verità
"R..Ruggero?" -Trema Mercedes diventando pallida
"Perdonami,non avrei dovuto dirtelo in questo modo.." -Mi sento dannatamente in colpa
"Tranquilla,hai fatto bene a dirmelo.." -Risponde con gli occhi lucidi
"Tutto bene?" -Domando preoccupata
"Si..Si,tranquilla.." -Finge un sorriso
"Vuoi che andiamo a prendere un gelato,magari non ci pensiamo su?" -Domando per tranquillizzarla
"No,tranquilla va tutto bene..Ma preferisco stare a casa..sono un po'stanca.." -Non sa mentire. Tira su col naso,e va a dormire. E'la prima volta che la vedo così abbattuta,adirittura che va a dormire così presto,la cosa peggiore è che finge di stare bene anche quando bene non sta..
E'incredibile. Ancora non posso credere che sia tutta una scommessa. Jorge ha scommesso su di me e Ruggero su Mercedes. Ma va sempre a finire così,le ragazze ci rimangono sempre fottute..
[...]
Dopo aver insistito tanto riesco finalmelnte a farmi spostare le lezioni di letteratura in modo che non possa più vedere Jorge. Mi dispiace solo un po'per Diego,mi piaceva assistere alle lezioni con lui, ma potremo vederci comunque ogni mattina al bancone del bar per scambiare la nostra solita chiaccherata. Farò le lezioni pomeridiane almeno però un po' e poi parlerò con mia madre per farmi trasferire. Dato che ho la mattinata libera la dedicherò allo studio,ora senza Jorge,sono ritornata ad essere ME STESSA,la vera Tini con la sua solita routine : studiare la mattina,fare colazione al bar,andare a lezione,mangiare,dormire.
E'una mattinata come le altre e come sempre vado a fare colazione nel solito bar. Mi siedo nel bancone e inizio a sorseggiare il mio cappuccino quando ad un tratto arriva Diego,sento di non voler parlare con lui,mi parlerà sicuramente di Jorge e so che questo mi farà male.
"Ciao Tini" -Mi saluta dandomi un bacio nella guancia
"Ciao" -Rispondo un po'malinconica-"Come stai?" -Domando facendo roteare il cuccchiaino nel cappuccino
"Questo dovrei chiederlo io a te" -Sorride il ragazzo
"Come l'hai saputo?" -Domando spalancando la bocca
"Me lo ha detto Jorge.." -Risponde imbarazzato
"Jorge?! Ma se voi due vi 'odiate' e non parlate mai?" -Esclamo confusa,non riesco a immaginare Jorge che si confida con Diego
"Diciamo che abbiamo parlato per la prima volta senza discutere. Mi ha fatto un po' pena,non aveva il solito volto incazzato ma sembrava dispiaciuto. Così gli ho chiesto se era successo qualcosa,e lui stranamente invece di rispondere 'fatti i cazzi tuoi' mi ha raccontato tutto.." -Risponde Diego portandosi la mano dietro la nuca
"Cosa ti ha detto?" -Non capisco il senso della mia domanda,tanto non perdonerò comunque Jorge
"Che dal primo giorno in cui sei arrivata lui e Ruggero hanno fatto una scommessa,Ruggero doveva portarsi a letto Mercedes e lui te,chi riusciva prima vinceva. Jorge ovviamente orgoglioso di se ha fatto di tutto fin dal primo momento cercando di attirare la tua attenzione e tu reggevi ai suoi giochetti. Dice che all'inizio ci prendeva gusto a prenderti in giro ma improvvisamente tutto è cambiato,dice di essersi realmente innamorato di te e che voleva abbandonare la scomessa. Infatti il giorno in cui avete dormito nel letto insieme ha deciso semplicemente di coccolarti,potreggerti e farti sentire al sicuro fra le sue braccia. Il giorno seguente Jorge stava andando da Ruggero per dirgli che voleva rinunciare alla scommessa ma ormai era troppo tardi tu ne eri già accorta" -Prende una pausa e lo guardo piangendo,lui mi asciuga le lacrime e replica - "So che un tempo ti consigliavo di stare lontano da lui,ma il vostro amore è talmente forte,cazzo,non fartelo scappare"
"Diego.." -continuo a piangere-"Lo amo troppo" -Singhiozzo e lui mia abbraccia per consolarmi
"Ma non posso perdonarlo capisci? E' sbagliato,non riuscirei più a fidarmi di lui" -Le lacrime continuano a scorrere sul mio viso
"Prendetevi del tempo o almeno parlaci,avrà sicuramente qualsosa da dirti" -Esclama ma poi comincia ridere
"Perché ridi?" -Domando accennando un sorriso
"Non posso crederci,perché lo sto difendendo?" -Si chiede Diego sorpreso di difendere il fratellastro
"Perché siete fratellastri e lo vuoi bene" -Rido seguita da lui
"Beh fra noi non c'è un rapporto facile,non siamo mai andati daccordo abbiamo caratteri così diversi e lui è così lunatico,io cerco di andarci daccordo ma è davvero impossibile" -Ridacchia
"Ma Jorge vive ancora nella confraternita o vivete insieme nella casa di suo padre?" -Domando incuriosita
"Jorge vive ancora nella confraternita,ma suo padre vuole formare una 'famiglia' con mia madre. Lui ovviamente è contrario alla cosa,ma suo padre lo costringe e minaccia di picchiarlo. Per questo Jorge ormai si é rassegnato alla cosa. Dopo il matrimonio vivremo tutti insieme a casa del padre di Jorge ma continueremo entrambi a frequentare il college" -Mi spiega e quasi quasi mi intenerisco,Jorge ha un passato molto difficile e non riesco a immaginare il padre di Jorge che minaccia di picchiarlo
"Dici che dovrei parlarci?" -Chiedo cambiando discorso. Sono confusa,tengo una forte rabbia dentro di me, ma infondo lo voglio perdonare,almeno come amico,anche se non riuscirei più a fidarmi di lui. Forse però dovremo parlarci..
"Ascolta il tuo cuore" -Sorride Diego-"Oggi sono così poetico!" -Scherza cercando di strapparmi un sorriso
"Grazie per esserci sempre" -Lo riabbraccio
"Tutto per un'amica come te" -Sorride e ricambio
"Mi accompagneresti alla confraternita?" -Lo prego. Mi dispiace chiedere favori alla gente per farmi accompagnare nei vari luoghi. E'che non ho un'auto,devo al più presto andare in una concessionaria a comprare un'auto.
"Certo" -Risponde ed entriamo insieme nella sua auto.
"Sei così lento" -Sorrido sottoforma di scherzo,spero di non essere troppo offensiva. Ma guida troppo lentamente e vogilo arrivare al più presto da Jorge
"E'per la sicurezza,non voglio rischiare incidenti o qualcosa del genere" -Si giustifica ma infondo lo capisco,anche io avrei guidato così al posto suo
"Siamo così simili" -Rido e finalmente arriviamo alla confraternita
"Tu aspettami qui" -Rispondo dicendo a Diego di aspettarmi in macchina
E cerco Jorge all'interno della confraternita,non dico di perdonarlo ma almeno voglio sentire cos'ha da dirmi. Entro all'interno del lunghissimo corridoio cercando disperatamente la sua camera e finalmente riesco a trovarla. Apro la porta e lo vedo,è seduto sul suo letto e sta piangendo.
"Jorge" -Sussurro tremando e lui si gira. Cerca di fingere di non piangere,ma si vede benissimo che sta piangendo
"Vattene,non voglio che mi veda così" -Cerca di fare il duro,ma come sempre non ci riesce. Mi avvicino al suo letto ed appoggio la mia mano sulla sua spalla come per confortarlo. Non ci credo,lo sto consolando? Dovrebbe essere lui a consolare me e a chiedermi perdono.
"Perdonami" -E'quello che riesce a dire,sento la sua voce tremare e mi perdo nei suoi  occhi verdi lacrimanti- "Lo so,sono un coglione ed ho rovinato tutto. Sono la persona peggiore che hai conosciuto nella tua vita e so che non conoscerai mai nessuno peggiore di me" -Prende una pausa-"E' vero,all'inizio era tutta una scommessa ma quando ho capito che persona eccezionale sei l'ho annullata,mi sono realmente innamorato di te Tini" -Le parole scivolano dolcemente dalla sua bocca e mi fanno cadere il cuore in gola. E'la prima volta che lo vedo realmente piangere
"Allora perché non mi hai detto nulla? Perchè non mi hai detto la verità?" -Urlo piangendo
"Avevo paura,paura di perderti per sempre,ma so che già ti ho perso. Cazzo,ho perso la persona migliore che ho conosciuto nella mia vita e non posso accettare di averti persa" -Si mette una mano al viso coprendo gli occhi piangenti,non vuole che lo veda piangere.
"Non so se riuscirò più a fidarmi di te" -Tiro su col naso e asciugo le lacrime
"Tini,di prego di perdonarmi. Sono una persona migliore,sono cambiato. TU MI HAI CAMBIATO MARTINA" -Si avvicina a me stringendomi i polsi e mi soffermo a guardare la sua espressione seria e pentita e quei suoi occhi smeraldo che fin dal primo momento mi hanno catturata
"Ti amo" -Soffia e porta il mio mento al suo,le nostre labbra si sfiorano e diamo via ad un bacio inizialmente leggero ma che pian piano diventa più passionale.
"Anche io,ma non possiamo stare insieme" -Lo respingo piangendo-"Ho bisogno di tempo" -Singhiozzo
"Tempo per lasciare Peter" -Risponde. Cazzo Peter è l'ultimo dei pensieri. Forse dovrei realmente lasciarlo ma non per stare con Jorge
"E anche se fosse? Non staremo lo stesso insieme" -Tremo e sento il respiro affannato. Noto il suo volto ferito e dispiaciuto alle mie parole. Sta per riprendere a baciarmi ma lo interrompo tappandogli la bocca col dito- "Solo amici" -Sussurro
"Riuscirai almeno a perdonarmi?" -Domanda con le lacrime agli occhi

 

 

 

 

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Capitolo 10
*** I love you. ***


SO(LO) (AMI)CI

"Si" -deglustico-"Ma solo come amici" -Una lacrima riga il mio viso e Jorge comincia a ridere-"E ora perchè ridi?" -domando confusa
"Perchè non sai mentire" -Sospira-"Piangi al solo pensiero di starmi lontana" -Sussurra asciugandomi le lacrime
"E'vero" -Tiro su col naso-"Non riesco ad essere solo tua amica,ma ci proverò" -Abbasso lo sguardo
"E se non riuscirai?" -Domanda stringendomi dai polsi ed io rimango in silenzio fissando i suoi occhi verdi lacrimanti
"Solo amici" -Deglutisco staccandomi da lui e cercando sta volta di trattenere le lacrime. E' brutto quando trattieni le lacrime e ingoi tutto il dolore ,che si ferma nel petto e ti toglie il respiro.
[...]
E'passata una settimana è tutto sembra filare per il meglio,o almeno quasi. Sono ritornata alla mia solita routine : studiare,mangiare,andare a lezione,studiare e dormire. Io e Jorge ci siamo evitati per tutto questo tempo ma forse è meglio così. In realtà non mi sto sentendo neanche con Peter,cioè lui si fa sentire mi chiama tante volte e mi manda sms ai quali a volte non rispondo. Sta volta ho intenzione davvero di lasciarlo. Quello che abbiamo vissuto è stato davvero bello ma adesso non provo gli stessi sentimenti per lui e non posso continuare a prenderlo in giro e dirgli di amarlo quando forse non è vero o a tradirlo con Jorge come è successo in passato. Solo che Peter non si merita tutto questo e non ho nemmeno il coraggio di dirglierlo,non so come dirglierlo. Decido di non pensarci e dedicarmi più allo studio,così mi siedo nella scrivania e come ogni mattina studio letteratura.
"Ancora a studiare sei? Tini hai già studiato ieri sera,ieri pomeriggio,ieri mattina e sempre le stesse cose. Non ti sembra un po'troppo?" -Sorride Mercedes alzandosi dal letto
"Buongiorno,eh?" -Rido facendole notare che non mi ha neanche salutata
"Buongiorno secchiona,se vuoi smettere di pensare a Jorge invece di studiare prova a fare qualcosa di divertente" -Sbadiglia la ragazza
"Del tipo?" -Sbuffo chiudendo i libri
"Non so,invece di fare sempre colazione nello stesso bar andiamo a prendere un gelato c'è un posto qui vicino che lo fanno buonissimo" -Esclama Mercedes
"Okay golosona,mi vado a vestire allora" -Rispondo e faccio una doccia veloce prima di andare a  cambiarmi,mi viene comodo avere le lezioni pomeridiane in questo modo ho la mattina libera. Insieme usciamo e ci rechiamo in gelateria "Un cornetto alla fragola e una coppetta fiordilatte,grazie" -Sorride Mercedes e paga entrambi i gelati
"Non dovevi" -Sorrido e ci sediamo entrambe in un tavolino. Inizio a prendere qualche cucchiaino del gelato al cioccolato ma nelfrattempo penso alla scomessa,si,Jorge si è scusato,ma soffro comunque al solo pensiero e mi fa chiudere lo stomaco.
"Non lo mangi?" -Domanda Mechi ormai avendo finito il suo gelato e nego facendo un segno col capo. "Allora ti aiuto io a finirlo" -Ride la ragazza prendendo il mio gelato
"Si ma non esagerare col cibo che già ti vedo un po'gonfia in questo periodo" -La prendo in giro scherzosamente e lei mi da una gomitata. Ritorniamo a casa e riprendo gli studi,ma mi sconcentro facilmente con Mechi che si lamente
"Cosa c'è adesso?" -Sbuffo
"Niente niente,è che ho un po'di nausea" -Si lamenta la ragazza camminando avanti e indietro per tutta la camera
"E' tutto il gelato che hai preso stammatina,tranquilla passerà" -Sospiro e riapro i libri cercando di studiare.
"Devo vomitare..." -Corre la bionda in bagno e inizio ad essere preoccupata per lei.
"Mechi..sicura di stare bene?" -Domando preoccupata
"No.." -Risponde la ragazza camminando avanti e indietro per la stanza-"E'che ho un ritardo di due settimane.." -Deglutisce ed impallidisco
"Vuoi dire che.." -Non mi lascia parlare
"Non lo so." -Mette una mano in fronte-"E'che io e Ruggero l'abbiamo fatto,ed ho paura" -Si siede nel letto e inizia a piangere
"Tranquilla" -La abbraccio-"Hai già fatto il test di gravidanza?" -Domando e lei scuote la testa -"Cosa aspetti allora?" -Esclamo e insisto a farle fare il test
"Volevo prima aspettare te" -Sorride timidamente-"Andiamo insieme?" -Domanda e accetto.
Così saliamo in mancchina e ci rechiamo nella farmacia più vicina che fra l'altro è anche vicina alla confraternita. Ma perché ogni cosa che faccio mi fa ricordare Jorge?
"Mi darebbe un test di gravidanza?" -Domanda silenziosamente Mercedes
La farmacista ci guarda perplessa ed alza un sopracciglio. "Mah..la generazione di oggi" -Sussurra fra se e se e si volta per prendere un test dallo scaffale
"Tu e il tuo ragazzo sapete cosa sono le precauzioni?" -Domanda con tono sarcastico e con voce acida dando a Mercedes il test
"Non sono cazzi suoi" -Sbeffa la bionda posando la banconota sul bancone ed usciamo.
"Devo nuovamente vomitare" -Si lamenta Mercedes-"Tu aspettami qui" -Corre verso un bagno pubblico lasciandomi il test fra le mani. Sono fottutamente in imbarazzo. Cammino avanti e indietro sul marciapiede aspettando che Mechi esca dal bagno.
"Martina" -Esclama una voce familiare. Jorge. Si avvicina per salutarmi ma si sofferma guardando sbalordito la scatola con all'interno il test che tengo fra le mani. "Martina sei incinta?" -Domanda con tono serio e decido di stuzzicarlo
"Eh già,che ci puoi fare" -Sospiro ridendo sotto i baffi ma lui sembra non ridere anzi mi guarda con occhi lucidi.
"E' di Peter?" -Domanda stringendomi dai polsi -"Cosa ti salta in mente? No!" -Rispondo
"Di un altro ragazzo?" -Chiede allarmato e non capisco tutta questa preoccupazione nei miei confronti.
"Jorge,non è per me,non sono incinta" -Ridacchio e lui sospira. Sembra quasi sollevato
"Come mai queste preoccupazioni?" - Gli chiedo ridendo e lui sembra non rispondere
"Allora per chi è il test?" -Cambia discoso portandosi una mano dietro la nuca
"Non sono affari tuoi. E ora lasciami in pace" -Rispondo con tono duro ripensando alla scommessa. So che già mi ha chiesto scusa ma quando ripenso a tutto quello che mi ha fatto ci sto male.
"Spero almeno tu un giorno riesca veramente a perdonarmi" - E se ne va abbassando lo sguardo. Una lacrima pizzica il mio viso. Com'è che ogni giorno riesca a farmi piangere?
Ma ecco che Mercedes esce dal bagno.
"Alla buon ora" -Esclamo con tono acido
"Che ti prende?" -Chiede riprendendosi la scatola con il test
"Niente,sono un po'nervosa" -Sospiro-"Andiamo?" -Domadno e rientriamo in macchina.
[...]
Siamo tornate al campus e Mercedes fissa impaziante il tavolo con su il test.  "Mancano pochi secondi" -Esclama la ragazza camminando nervosa avanti e indietro per la stanza. Mi sporgo per vedere il test  e le due liniette appaino sullo schermo. Mechi afferra il test lo fissa incredula le mani tremano e inizia a piangere. "E' positivo" -singhiozza disperata- "Cazzo è positivo" -Ripete appoggiandosi sul mio petto,la stringo e cerco di confortarla. Come la capisco,il figilo è di Ruggero che l'ha solo usata per una scommessa e non si è nemmeno degnato di chiedere scusa,Mechi ci starà malissimo
"Non sei sola Mercedes" -Le sussurro e continua ad abbracciarmi.
Si butta sul letto a pancia in su e continua singhiozzare appoggiando entrambe mani sulla pancia.
Ad un tratto si sente bussare alla porta. "Vado io" -Sospiro
"E' permesso?" -Domanda Ruggero aprendo la porta e rabbrividisco
"VATTENE BASTARDO" -Urla piangendo Mercedes e lanciando qualsiasi oggetto gli capitasse fra le mani
"Puoi lasciarci da soli un momento?" -Domanda Ruggero con tono serio ed io esco dalla stanza. Mi appoggio alla porta e metto un'orecchio per sentire la conversazione.
"Cosa origli Stoessel?" -Ride Jorge con quel suo fottutissimo sorriso perfetto
"Che ci fai qui?" -Domando sorpresa
"Sono venuto ad accompagnare Ruggero" -Fa un mezzo sorriso-"Comunque volevo vedere anche te" -Sussurra mentre accenno un sorriso arrossendo
"Oddio ti faccio arrossire Martina?" -Domanda con un sorrisetto dolce -"Si.." -Rispondo timidamente,non so perché gli sto dicendo la verità sicuramente dopo questa risposta mi prenderà in giro o cose del genere. -"Comunque so che non ti piacciono le ragazze timide o che si vestono male come me,a te piace la ragazza facile,truccatissima e con vesititi scollati,vero?" -Domando sfacciatamente e mi sorprendo di me stessa e della mia acidità
"Può essere" -Sghignazza e gli butto un'occhiataccia. Ha pure il coraggio di ammetterlo?- "Però ti amo lo stesso" -Ride e guardo i suoi occhi incoprensibili. Non riesco a capire sta prendendo per il culo o se è serio,intanto amo il modo in cui la frase "ti amo" scivola dalle sue labbra. Improvvisamente sentiamo forti urla e oggetti che sembrano cadere a terra. Per qualche assurdo motivo ci scappa improvvisamente una risata.
"Stiamo ridendo dei nostri migliori amici,siamo persone orribili Stoessel" -Scherza il ragazzo dandomi una gomitata scherzosa - "No no,tu sei quello orribile,io sono quella buona"  -Ridacchio
"Siamo così diversi" -Soffia avvicinandosi a me-"Eppure gli opposti si attragono" -Avvicina il mio mento al suo
"Sei un coglione" -Sorrido mentre ancora i nostri menti sono così vicini
"E tu una perfettina" -Avvicina le sue labbra alle mie
"Tu uno stronzo" -Soffio e le nostre labbra si fanno sempre più vicine
"Ma ti amo Martina" -Sospira-"Cazzo,anche  io" -Le nostre labbra si sfiorano. Quando apre la bocca e mi bacia inizio a sentire la  sua calda lingua correre insieme alla mia,sento ogni colpetto e leccata che fa la sua lingua,la sensazione è incredibile,sento come se tutto il corpo fosse andato a fuoco,Jorge mi fa questo effetto.
"Non possiamo continuare a nasconderci Martina" -Sussurra e mi pianta un piccolo bacio nelle labbra - "Lo so,non faccio altro che confonderti" -Si stacca tutto d'un tratto,cazzo mi stava piacendo.
"No,sta volta non sono confusa" -Rispondo determinata-"Cosa vuoi dire?" -Domanda Jorge confuso. "Tutto questo è stupendo cazzo,sei la cosa migliore che mi sia capitata" -Sono stanca di tenermi tutto dentro,questa volta gli dirò tutto ciò che provo. "Lo so,mi hai fatta soffrire,abbiamo avuto dei momenti brutti,ma cazzo non riesco a stare distante da te e non voglio che tutto questo finisca" -Esclamo e continua a sorridere come un coglione e mi pianta tanti piccoli baci sulle labbra -"Resterei così per tutta la vita"-Surra accarezzandomi il viso
"Tu ed io" -Sorrido-"Senza mai dirci addio"-Avvicina il suo naso al mio dandomi un piccolo bacio all'eschimese.
Le urla sembrano calmarsi e apriamo la porta della camera. Ed ecco che vediamo Ruggero e Mercedes baciarsi appassionatamente.
"Quei due non hanno perso tempo a quanto pare" -Rido e Jorge mi da una gomitata scherzosa
"E voi due? Perchè questi sorrisoni?" -Domanda Ruggero notando che stiamo sorridendo come due coglioni. Mi giro verso lui e ridiacchio imbarazzata,adoro le sue guancie rosse.
"Tini tu e Jorge?" -Domanda Mercedes ridendo vedendoci così vicini
"Ecco veramente..." -Farfuglio come per inventare qualche scusa
"Si,stiamo insieme." -Risponde Jorge determinato prendendomi per mano.
"COSA? E QUESTO QUANDO L'ABBIAMO DECISO?" -Domando spalancando la bocca
"Ora." -Ride il ragazzo-"Martina Stoessel è la mia ragazza" -Sorride accarezzandomi il viso e piantandomi un piccolo bacio nelle labbra mentre Ruggero e Mercedes ci guardano con occhi dolci..
"Solo che c'è un problema.." -Esclama Mercedes con tono serio.
"Che succede?" -Domando perplessa
"Ecco,io e Rugg abbiamo fatto pace e domani vado a dire a miei genitori del bambino" -Esclama Mercedes accarezzandosi la pancia- "Io e lui abbiamo deciso di vivere insieme e di prendere una casetta e ovviamente non potrò più frequentare il college" -Dice abbassando lo sguardo
"Stai dicendo che mi abbandonerai?" -Domando facendo il labbruccio e mi abbraccia.
Per una volta ero riuscita a farmi una vera amica,una persona diversa da me ma con la quale mi divertivo,mi potevo confidare e mi mancherà un casino.
"Ma sta tranquilla,verrò a trovarvi spesso e anche tu farai lo stesso,no?" -Domanda accarezzandomi il braccio
"E' che mi mancherai" -Una lacrima di commozione riga il mio viso e ci abbracciamo nuovamente
"Okay,ora basta smancerie,piùttosto andiamo a fare una piccola festa d'addio,no?" -Ride Jorge
"FESTA?ALLA CONFRATERNITA?" -Non ho proprio intenzione di andarci
"No,magari ad un ristorante o qualcosa del genere" -Propone Jorge e accettiamo. Saliamo in macchina di Ruggero. Mercedes si siede nel sedile davanti con Rugg,mentre io e Jorge nel sedile di dietro. Jorge allunga un braccio mettendomelo dietro la schiena,mi appoggio dolcemente sulla spalla mentre ci teniamo per mano.
"Ancora non ho capito sto fatto di stare insieme" -Ridacchio al suo orecchio
"Avevi detto che non dovevamo più nasconderci,no?" -Sussurra mantenendo il tono basso di voce. "Ecco ma ora posso essere fiero di dire IO E MARTINA STIAMO INSIEME" -Alza il tono di voce facendo voltare Rugg e Mechi che scoppiano a ridere. Jorge riesce sempre a strapparmi un sorriso.
"Si ma io sto ancora con Peter" -Deglutisco
"Bene,lo chiami e lo lasci" -Risponde Jorge con tono menefreghista
"Sai che non ne sarei capice" -Sospiro-"Troverò un modo per dirgierlo di presenza" -Esclamo determinata. Non avrò più dubbi,d'ora in poi sarò decisa e derminata.

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Capitolo 11
*** And turn back time to correct the past. ***


La macchina si ferma ed arriviamo finalmente a destinazione.
"Un fastfood?" -Domando basita-"Volete fare questa 'festa d'addio' in un fastfood?"
"Avevi idee migliori Stoessel?" -Ride e Jorge e mi sicolgo davanti al suo sorriso
"Non so,avevo pensato ad un ristorante o qualcosa del genere" -Non mi sembra il miglior luogo un fastfood,non è elegante è stra pieno di gente e si mangiano solo porcherie.
"Sei sempre così noiosa Martina" -Ridacchia Jorge- "E tu sei sempre così coglione" -Gli do una gomitata scherzosa-"Si,ma mi ami lo stesso"-Sorride e mi da un bacio sul collo.
Mechi e Rugg iniziano ad entrare nella panineria e noi li seguiamo ed iniziamo ad occupare un tavolo. "Cosa volete?" -Domanda Ruggero-"Un hamburger,senza ketchup" -Rispondo
"Non ci credo,non ti piace il ketchup?" -Ride Jorge e nuovamente mi prende in giro,lo so che  è il suo modo di scherzare ma riesce a farmi innervosire lo stesso,ma si,mi stuzzica perché mi ama. "No,lo odio. E'disgustoso" -Rispondo accennando un sorriso - "Mentre tu amore?" -Domanda Ruggero a Mer-"Un cheesburger"-Sorride e gli pianta un piccolo bacio nelle labbra
"Tu Jorge il solito,no?" -Ridacchia Ruggero e lui annuisce-"Perfetto,anche io" -Ride e va a prendere gli ordini seguito da Mercedes
"Vi capite solo voi" -Rido e lui mi sorride
"Il mio 'solito' ai fastfood è il doppio cheesburger,per Rugg lo stesso" -Ride per la mia espressione schifata-"Siete dei porci" -Ridacchio e mi stupisco della mia 'finezza'. Mi pianta un piccolo bacio nella guancia ed io mi appoggio alla sua spalla. "Sono troppo contenta" -Ammetto e lui mi sorride stringendomi la vita. -"Stanotte ti voglio tutta per me" -Fa un sorrisetto maligno e gli do una gomitata. "Solo coccole,che avevi capito" -Si difende alzando le braccia facendomi scappare una risata. Lo amo,da morire ma ho paura,ripenso alla scommessa ed ho il timore che mi vada dietro solo per portarmi a letto per poi lasciarmi ed andare con un'altra.
"Jorge posso farti una domanda?" -Domando appoggiata sulla sua spalla mentre lui attorciglia una ciocca di capelli al mio dito
"Me l'hai appena fatta. La prossima?" -Ride un po'sarcastico-"Mi vuoi solo per portarmi al letto?" -Domando con tono serio levando la testa dalla sua spalla e noto il suo volto malinconico.
"Hai ancora dubbi su di me?" -Domanda e sembra ferito-"No,no è solo che penso alla scommessa e capiscimi,mi fa ancora male" -Singhiozzo-"Pensavo avessi capito che sono cambiato,che non farei mai più niente per farti soffrire,ma a quanto pare non l'hai capito" -Risponde con tono acido ed ho paura che si sia incazzato con me.
"Perdonami."-Deglutisco-"Non avrei dovuto farti questa domanda"-Abbasso lo sguardo pentita della domanda
"Il problema è che lo pensi ancora,pensi ancora che ti stia prendendo per il culo,non capisci i veri sentimenti che provo per te e questo mi fa stare male" -Risponde con tono freddo. Ad un tratto torano Mer e Ruggero con dei vassoi nella mani.
"Già litigate?" -Domanda Mercedes alzando un sopracciglio notando i nostri volti
"No" -Risponde Jorge allungando il braccio e portandolo dietro al mio collo. Quanto cazzo è lunatico? Eppure lo amo da impazzire.
"Bene" -Ridacchia Ruggero sfregandosi le mani prima di mangiare. E inizio ad uscire il mio panino dalla scatola aiutandomi con un tovagliolo. "Ruggero! Avevo detto senza ketchup!" -Lo rimprovero ed inizio a pulire il ketchup con un tovagliolo mentre Jorge si sbellica dalle risate. "Non sei spiritoso" -Sbeffo dando un morso al mio panino e lui continua a ridere. Così prendo un po'di ketchup col dito e gielo spalmo nel naso. Ruggero attacca a ridere come non mai.
"Non è divertente!" -Ride Jorge asciugandosi il naso e lanciando un'occhiataccia a me e a Rugg.
"Però mi mancherai coglione" -Ridacchia Jorge dando una gomitata scherzosa a Rugge
"Ve ne andrete stasera?" -Domando a Mercedes- "No,domani mattina" -Risponde la bionda facendo il labbruccio,devo ammettere che mi mancherà.
"Un brindisi alla futura mamma allore" -Sorride Jorge alzando un bicchiere di cocacola
"Eiei anche al futuro papà" -Sbuffa Ruggero incrociando le braccia e inzieme inziamo a ridere. Sento il cellulare che vibra nella borsa,uscendolo trovo 6 chiamate perse da Peter.
"Potresti dire alla scimmia di non rompere?" -Sbeffa Jorge ed abbasso lo sguardo-"Quando hai intenzione di lasciarlo?" -Domanda il messicano alzando il tono della voce
"Stasera" -Deglutisco,e sta volta ho davvero intenzione di lasciarlo.
[...]
Finita la cena,saliamo in macchina e ci avviamo per il campus. Il tragitto è molto e sbadiglio in continuazione,sono le 22.30 ed io ho già sonno.
"Hai sonno Stoessel?" -Sorride e annuisco appoggiandomi al suo petto che mi fa da cuscino,sento il suo cuore battere ed è il suono più bello che abbia sentito in vita mia. E si,litighiamo,mi fa disperare ma basta un bacio e ritorniamo come prima,più forti di prima e più innamorati che mai. Il tragitto dura pochi minuti ma sembra una vita,mi affaccio dal finestrino e pian piano riesco a riconoscere gli edifici vicino al college.
"Uff,stiamo per arrivare" -Mi lamento giocherellando con i capelli di Blanco
"Perché ti lamenti? Tanto sta notte dormo con te" -Mi sorride il messicano portanto nuovamente il braccio dietro al mio collo
"JORGE" -Tossisco e lui ridacchia
"Sei noiosa" -Sbuffa-"Almeno posso acompagnarti in camera?" -Fa il labruccio strappandomi un sorriso
"Certo" -Soffio piantandogli un piccolo bacio nelle labbra. E Ruggero apre lo sportello in modo da farci scendere. Arriviamo  finalmente al dormitorio,e percorriamo il lungo corridoio per  raggiungere la mia camera. Per tutto il tragitto Jorge mette il braccio dietro al mio collo facendomi sentire protetta,al sicuro.
"Martina" -Urla con voce rauca una voce familaliare,mi volto di scatto,è Peter. "E' un giorno che ti chiamo. Come mai non rispondi alle mie chiamate?" -Strepita e subito nota il braccio di Jorge attorno al mio collo. "Ah capisco,sei con lui" -Esclama incazzato,ed io sposto il braccio di Jorge.
"Forse è meglio che vi lasciamo soli" -Dicono Mercedes e Ruggero all'unisono,e Rugge fa cenno ad Jorge di andarsene ma lui resta lì.  "Jorge,lasciaci soli" -Deglutisco.
"No,continueresti a mentirgli. Devi dirgli la verità" -Iniste Jorge e comincia ed inizio ad innervosirmi. -"Quale verità?" -Urla Peter lanciandomi fiamme dagli occhi,ma più che incazzato sembra davvero deluso-"Cazzo,Jorge vattene" -Gli ordino con le lacrime agli occhi-"Martina,di quale verità stai parlando?" -Trema Peter,e quasi piange. Non ho mai fatto piangere qualcuno prima d'ora e mi sento un mostro. "Ecco.." -Cerco di spiegare ma la mia voce trema e non mi escono le parole. "Io e Martina stiamo insieme,contento?" -Dice Jorge con indifferenza e mi cade il mondo addosso. Cazzo,proprio in questo modo doveva dirglierlo? Peter non si merita di essere trattato così,volevo parlargli con calma senza di Jorge,dirgli semplicemente 'è finita' cercando di non ferirlo,ma Jorge è così coglione che gli ha detto tutto di botto e scommetto che Peter si sentirà malissimo. -"Sei uno stronzo" -Urlo piangendo e spingendo Jorge-"Peter,ti prego,posso spiegare" -Singhiozzo guardando i suoi occhi piangenti ma lui non continua respingermi. "No,non c'è nulla da spiegare. Sei la ragazza più ripugnante che abbia conosciuto in vita mia." -Scatta e se ne va piangendo. Le sue parole comunque non mi feriscono,so che le merito e anzi Peter è stato più calmo di quanto pensassi,è una persona buona e non si meritava del male. Qualsiasi altro tipo di ragazzo mi avrebbe picchiata per avergli fatto una cosa del genere,ma Peter si è limitato a piangere e a dire questa frase,non se lo aspettava da me,e sicuramente dirà tutto ai miei genitori che mi escluderanno dal college...
"Ti rendi conto quanto sei coglione?" -Gli do un'altra spinta continuando a piangere-"Non ti rendi conto della gravità della situazione,eh?" -Singhiozzo e le lacrime non fanno altro che scivolare una dopo l'altra nel mio viso-"Per te è tutto un gioco. Volevo che te andassi,mi lasciassi sola con Peter,ma no,dovevi fare per forza il coglione e rovinare tutto" -Urlo e lui mi  ferma stringendomi i polsi-"Martina smettila di difendere qualcuno che non ami realmente" -Dice e io tolgo bruscamente le sue mani dai miei polsi-"Non mi toccare." -Esclamo-"A te importa solo di stesso,avere una ragazza per gioco o per passatempo" -Urlo dalla rabbia,non penso realmente queste parole ma cazzo,Jorge me le fa uscire-"Tini.." -Soffia abbassando lo sguardo,capisco che le mie parole lo feriscono-"Non chiamarmi 'Tini'. Questo soprannome è riservato alla famiglia e ai miei amici e tu non sei nessuno di questi" -Lo respingo urlandogli contro. Posso sembrare contraddittoria dato che mi innervosivo ogni volta che mi chiama 'Martina'. "Non ti sembra di esagerare ora?" -Sbeffa Jorge divento il solito ragazzo scortese di sempre. "Ancora non ti rendi conto della gravità della situazione? Innanzitutto ho ferito Peter,e tu lo sai che odio ferire la gente ma tu non pensi prima di parlare" -Prendo una pausa-"E non solo,ora per colpa tua mia madre mi costringerà ad abbandonare il college e dovrò rinunciare al mio più grande sogno di diventare una scrittrice" -Scoppio in lacrime e Jorge abbassa lo sguardo. -"Come minimo ti chiedo di andartene" -Indico la porta per farlo uscire da camera mia e una lacrima sembra rigare il suo viso ma lui la asciuga velocemente come se si vergognasse di piangere. Jorge esce dalla mia camera sbattendo da la porta e temo sia tornato in se stesso,l'Jorge di una volta sgorbutico e antipatico come sempre. "Jorge cos'hai fatto? Perchè hai fatto piangere Tini?" -Sento la voce di Mercedes fuori dal corridoio-"Esagera come sempre,domani si calma" -Ridacchia e il suo commento mi fa davvero incazzare. Come può essere che non capisce niente?- "Jorge,Martina è buona,ha dei sentimenti. Stai attento e non giocare con lei" -Lo avverte e lui sbruffa-"Se ti dice di stargli alla lagra,stagli lontano" -Lo rimprovera Mer-"Okay,gli starò lontano ma non ti azzardare più a portarla a casa mia per una di quella feste altrimenti la distruggo" -Urla nervoso,da un calcio alla porta e se ne va. Rabbrividisco,non avrei dovuto stare con Jorge,la nostra non si definiva neanche 'relazione',stavamo solo in atteggiamenti romantici perchè lui voleva portarmi al letto,ne sono più che convinta. Quella con Peter era una vera relazione e per colpa di Jorge l'ho perso. Non dovevo fidarmi,ma cazzo,ci sono cascata di nuovo. Non ho capito ancora che cosa volesse dire con quel 'la distruggo' ma mi ferisce,davvero. Qui sta andando tutto male : mi sono lasciata con Peter,Mechi mi lascerà da sola,Jorge vuole 'distruggermi' e forse mia madre mi ordinerà di lasciare il campus. Lei voleva una figlia perfetta come mio fratello Francisco : lui è diventanto un famoso scrittore proprio frequantando questo college. Mia madre mi voleva ordinata,studiosa,una figlia modello e lo ero prima di conoscere Jorge. Ma quel fottuto ragazzo mi ha cambiato la vita. Per tutto questo tempo ho seguito poche lezioni e non ho fatto altro che andare alle feste,dormire con ragazzi,tradire il mio ragazzo e ubriacarmi. E di certo queste cose Peter le dirà a mia madre facendola incazzare ma soprattutto deludere.
"Tutto bene?" -Domanda Mercedes entrata in camera mia accarezzandomi il braccio
"No,tutto male" -Tiro su col naso,ma non gli racconto della discussione con Peter e con Jorge perché non mi va di parlarne. Così spengo la luce,punto la sveglia per la lezione di domani,finché non trovo le chiamate di mia madre le cose qui vanno bene.
[...]
La sveglia rompe le pall..ehm..scatole,verso le 07.30. Jorge proprio contaggiato quella sua 'finezza',eh? Le lezioni sono di pomeriggio ma decido comunque di svegliarmi presto e di fare tutto con calma ma soprattutto per studiare di mattina. Faccio tutto con calma,una lunga doccia,mi vesto e vado al solito per bar per fare colazione. Oggi sono un po'malinconica,tra qualche ora Mechi se ne va,nella sua nuova casa. Sono felice,sarà con le persone che ama : Ruggero e il suo bambino. Ma mi lacerà sola,e so che mi mancherà tanto. Ancora sta dormendo,e mi sembra male svegliarla,così decido di andare al solito bar per fare colazione cercando di fare meno rumore possibile per svegliare Mer. Fortunatamente non trovo choiamate di mia madre,Peter non avrà detto nulla a mia madre,credo. Chiamo un paio di volte Peter e ovviamente non risponde. Arrivata al bar,trovo Diego seduto al solito bancone,ogni volta prima di fare colazione aspetta sempre che arrivo io,è un ragazzo dolcissimo.
"Ciao Diego" -Gli offro il mio miglior sorriso
"Ciao Tini" -Mi pianta un bacio nella guancia
"Diego cos'hai?" -Domando preoccupata notando il suo occhio nero
"Niente,io e Jorge ci siamo picchiati ma poi suo padre ci ha divisi" -Risponde con indifferenza e impallidisco.
"Ti ha fatto così male?" -Chiedo allarmata
"No,anche io gli ho dato un pugno,dovresti vedere il suo occhio nero" -Ride e non sembra preoccupato per niente. Oddio povero Jorge,si sarà fatto male?
MA CHE DICO?! Non sono preoccupata,anzi spero che quell'occhio gli faccia davvero male.
"Come mai avete litigato?" -Domando
"Mia madre e suo padre hanno deciso la data del matrimonio e lui ovviamente non vuole andare. Così il padre di Jorge mi ha chiesto gentilmente se potevo provare a convincerlo. Ho fatto di tutto per convincere Jorge ma più insistevo e più si incazzava. Certo,è sempre nervoso ma ieri sera lo era più del solito" -Ridacchia Diego. Ho paura sia nervoso per colpa mia.
"Jorge è un coglione. Non può metterti le mani addosso solo perchè cerchi di convicerlo ad andare al matrimonio,deve imparare le buone maniere,non può continuare a comportarsi così." -Rispondo nervosa.
"Comunque non parliamo di lui,sai che Clara è venuta a trovarmi ieri sera?" -Sorride e mi torna in mente Peter,mi manca.
"Siete così dolci insieme,non fartela scappare" -Faccio un sorriso malinconico e Diego appoggia una mano nella mia spalla
"E' successo qualcosa?" -Domanda preoccupata ed io annuisco con la testa
"Mi sono lasciata con Peter" -Deglutisco e lui abbassa lo sguardo
"Scusa se te lo chiedo ma non era quello che volevi?" -Domanda perplesso ed io abbasso lo sguardo
"Si..cioè no..Ascolta. So di essere contraddittoria ma sono per lo più confusa. Pensavo che Jorge potesse rimpiazzare Peter,che era lui quello che volevo ma invece no. Per Jorge provo solo attrazione,la nostra è 'passione' non amore e questo è sbagliato. Con Jorge non potrò mai e poi mai avere la relazione serena che avevo con Peter. E lo so,sono una stronza,l'ho tradito e l'ho fatto soffrire,ma ne sono pentita e so di aver sbagliato,ma ormai non posso tornare indietro" -Piango e Diego mi abbraccia. -"Sono una stupida" -Singhiozzo e lui mi asciuga le lacrime
"Non sei stupida,sei solo confusa" -Mi rassicura e lo ringrazio.
Decido di non pensare più a Jorge,ricordo che ieri aveva detto a  Mechi di volermi 'distruggere' e sinceramente anche dopo quello che ha fatto a Peter non ho più intenzione di avere a che fare con lui. Io non lo amo,non l'ho mai amato,la nostra era passione e basta,devo farmene una ragione. Torno allora al campus,tra un po' Mer se ne va e voglio salutarla.  Entro in camera mia,lei è con Ruggero e c'è anche Jorge. Faccio finta di non vederlo,anzi lo ignoro del tutto. Abbraccio Ruggero e lui fa un sorriso strano ma pur sempre falso,sarà geloso ma non mi interessa. "E' arrivato il momento" -Sorride Mechi e mi commuovo,non posso credere che abbandonerà il college. "Ci vediamo" -La abbraccio fortissimo e mi esce una lacrimuccia. E inisieme li accompagno all'uscita. Jorge non mi degna di uno sguardo,non mi dice nulla,mi ignora tutto il tempo e temo sia tornato lo stesso di sempre ma meglio così. Si saluto per l'ultima volta e mi ritiro in camera malinconica. Sono un po'triste per tutte le cose capitate in questa settimana e non me la sento di stuidare,così decido di chiamare Peter,sarà sicuramente arrabbiato con me quindi dubito che risponderà.
Gli faccio uno squillo e stranamente mi risponde.
"P-Peter.." -Prendo una pausa-"Non mi aspettavo che rispondessi" -Mormoro anche un po'stupita
"Perché io ci tengo a te Tini" -Sospira dall'altro campo del telefono-"Ma non posso accettare quello che mi hai fatto" -Noto il tono di voce malinconico e riesco ad immaginare anche il suo volto triste.
"Lo so Peter,e me ne sono pentinta" -Tiro su col naso-"Ma spero un giorno tu riuscirai a perdonarmi anche solo come amici." -Deglutisco-"Con Jorge non c'è assolutamente nulla,credimi lo sto evitando e non siamo mai stati insieme,c'è stato solo un bacio,ma credimi ero ubriaca e avevo perso il controllo di me stessa. Io ti amo Peter,mentre Jorge riesce a tirare fuori il peggio di me." -Gli dico una mezza bugia. E'vero che amo Peter e che  Jorge riesce a tirare fuori il peggio di me,ma con lui non c'è stato solo un bacio e forse siamo "stati anche insieme".
"Ci penserò,davvero" -Sospira e sorrido,so che non mi vede in questo momento ma sorrido comunque.
"Grazie" -Rispondo-"E grazie anche di non aver raccontato nulla mia madre,il college è davvero importante per me"
"Di niente. Io ti amo ancora Tini e se prometti di non lasciarti più condizionare da Jorge potremo anche tornare a stare insieme"
 

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Capitolo 12
*** Uno splendido disastro. ***


"Te lo prometto,non avrò più niente a che fare con Jorge" -Queste parole scivolano dalla mia bocca senza nemmeno pensarci. -"Io ti amo" -Dico con voce rauca
"Anche io." -Sospira dall'altro campo del telefono e ci fu un minuto di silenzio. - "Tini,sei ancora in linea?" -Domanda
"Sisi" -Prendo una pausa-"Significa che mi hai perdonata?" -Domando-
"Si,ti amo Tini e non voglio perderti" -Risponde,chiaccheriamo un po' e infine chiudiamo al telefono. Da un lato mi sento sollevata e dall'altro sento di aver commesso il più grande errore della mia vita. Ad un tratto bussanno alla porta e spero che non sia il messicano dato che ho promesso a Peter che mi sarei allontanata da Jorge. Apro la porta e vedo una ragazza. Abbastanza alta,magra,con dei lunghi capelli neri,non era molto truccata un paio di occhi verdi che fulminavano con un solo sguardo.
"Oh devi essere la nuova coinquilina" -Prendo una pausa-"Piacere,Tini" -La accolgo sorridendo e allungo la mano in segno di saluto ma la ragazza continua a non sorridermi e mi guarda alzando un sopracciglio.
"Piacere" -Risponde freddamente e inizia ad uscire la roba dalla sua valigia. Ha l'impressione di una ragazza molto ordinata e precisa,ma allo stesso tempo ha un'aria maliziosa.
"Uhm..il tuo nome?" -Domando per rompere il ghiaccio lei si gira e risponde "Lodovica" e noto un po' di acidità nel suo tono di voce.
"Ludovica?" -Domando non avendo ben capito il suo nome.
"No,Lodovica,con la 'o'. Devo forse farti lo spelling per caso?" -Risponde alzando il tono della voce. Che simpatica,eh?
"Okay,ma calmina" -Rispondo facendo una smorfia e straiandomi sul letto. Questa 'Lodovica' non mi convice molto,mi sa di 'cattiva dei telefilm' e questo non promette nulla di buono. Non voglio avere cattivi rapporti con la mia compagna di stanza e forse abbiamo iniziato col piede sbagliato.
"Okay,forse abbiamo iniziato col piede sbagliato" -Cerco di essere più carina possibile-"Amiche?" -Domando mentre lei esce un foglio dalla sua valigia
"Per andare d'accordo con me bisogna rispettare le mie regole" -Esclama mettendomi un foglio fra le mani.
Ma è seria? Una lista?! Trattengo una risata mentre leggo le sue 'regole'.
"Stai scherzando,vero?" -Le rido in faccia,è ridicola.
"Bene,non sai contro chi ti stai mettendo" -Fa un sorriso malizioso e la guardo confusa. Ridatemi Mercedes. Ad un tratto squilla il cellulare,guardo,è Peter.
"Amore" -Esclamo-"Tesoro,come va?" -Risponde Peter dall'altro campo del telefono.-"Bene,bene" -fingo un sorriso
"Oggi che fai?" -Domanda-"Nulla di particolare,se vuoi puoi venire sta sera e guaridamo un film" -Propongo ma Lodovica mi interrompe.
"Regola numero 4,non voglio ragazzi in camera" -Si lamenta la ragazza indicandomi il quarto punto della sua 'lista'
"Ti richiamo dopo" -Sbuffo chiudendo al telefono con Peter.
"Ma sei seria?" -Strepito-"E' il mio fidanzato e posso invitarlo quando voglio qui" -Esclamo
"Da adesso non più dato che ci sono anche io in camera" -Urla e squilla nuovamente il telefono.
"Pronto?" -Rispondo al cellulare
"Tini,ciao" -Risponde Mechi dall'altro campo del telefono-"Com'è la nuova coinquilina?" -Domanda curiosa e sospiro
"Simpaticissima" -Rispondo con tono sarcastico-"Poi ne parliamo" -Ridacchio
"Io e Ruggero già stiamo arredando la nuova casetta" -Risponde con vocina da bimba facendomi ridere- "Stasera avevo intenzione di fartela vedere,anche perché volevo organizzare una cena con tutti i miei amici del campus che non sono riuscita a salutare ieri" -Mi propone
"Ah,vorrei tanto venire il fatto è non ho ancora un'auto e non saprei come venire" -Sbuffo
"Non proccuparti,sapevo avresti avuto questo problema perciò ho chiesto a Jorge se poteva accompagnarti e lui ha accettato,sta venendo a prenderti" -Esclama e divento di gesso
"J-Jorge?" -Domando sbalordita-"Ti avevo detto che non volevo avere niente a che fare con lui e tu gli hai chiesto di accompagnarmi?" -Divento su tutte le furie
"Ma Tini! E' l'unico della mia comitiva che conosci! E poi mi ha promesso che non ti avrebbe disturbata" -Risponde-"E dai,vieni solo per me" -Mi prega e accetto
"Okay,vado a prepararmi a dopo" -Sospiro e chiudo il telefono.
"Finalmente di levi di mezzo" -Ridacchia Lodovica-"Già,me ne vado solo per non stare con te" -Rispondo facendo una smorfia. Che bel rapporto fra coinquilne,eh?
"Il tuo fidanzato lo sa che un altro ragazzo sta venendo a prenderti?" -Fa una risata maliziosa-"Non sono affari tuoi" -Ripsondo con tono serio-"E poi Jorge è solo un amico" -Cerco di fare sembrare la frase più vera possibile. Ad un tratto sento bussare alla porta e sistemo un'ultima volta i capelli prima di aprire. Apro la porta e vedo Jorge,stranamente è vesito un po'elegante anche se quei piercing e quei tatuaggi gli danno sempre quell'aria da duro. Mi metto a guardarlo in ogni minimo particolare,quel ciuffo,il suoi vestiti,tutto. Ma distolgo immediatamente lo sguardo da lui.
"Andiamo?" -Mormora con aria di indifferenza
"Si.." -Rispondo timidamente
"E questo ragazzo,non me lo presenti?" -Ride Lodovica e mi sale il nervoso.
"Lui è Jorge" -Rispondo con indifferenza-"Jorge,lei é Lodovica" -Li presento cercando di nascondere il fastidio che mi sta portando questa situazione
"Che bona" -Ridacchia il messicano sistemandosi il ciuffo mentre mi sale un'improvvisa ma forte gelosia.
"Allora? Andiamo?" -Domando acida incrociando le braccia. E così usciamo entrambi dalla porta e ci direggiamo verso la macchina di Jorge. Strano che ancora non abbia fatto commenti sul mio vestito ma meglio così,stare con lui mi fa davvero salire il nervoso. Saliamo in macchia e lui apre lo sportello per farmi salilre. "Grazie" -Farfuglio salendo in auto e sedendomi nel sedile davanti. Non capisco perchè lo sto ringraziando,insomma,è il minimo che potesse fare. Sale anche lui e si siede alla guida. Appoggio la testa al finestrino,sarà un lungo fastidioso tragitto.
"Comunque orrendo quel vestito Martina" -Sputa Jorge continuando a guidare ma io lo ignoro-"Martina,mi hai sentito?" -Domanda infastidido,si innervosisce quando io lo ignoro ed ho intenzione di fare così per tutto il tragitto.
"Si,ti ho sentito" -Sosipro riappoggiando la testa nel finestrino.
"Allora perchè non rispondi?" -Mi stuzzica
"Perchè sono stanca,stanca di te. Non fai altro che infastidirmi e rovinare tutto. Se sono qui lo faccio per Mercedes,non per te" -Urlo ma pur sempre mantenendo lo sguardo fuori dal finestrino,non voglio guardarlo negli occhi,non voglio che i nostri occhi si incrocino.
"Scusa." -Mormora e nuovamente riesce a farmi impazzire.
"Scusa?!" -Strepito-"Pensi che dopo tutto quello che fai basta dire un 'scusa' per rimediare?" -Esclamo agitata.
"Cazzo Martina perché ti innervosisci così tanto?" -Domanda alzando il tono della voce.
"Niente,lascia stare" -Sbuffo e aspetto che arriviamo a casa di Mercedes. Stiamo zitti per tutto il traggitto e finalmente arriviamo. Mercedes ci apre la porta : noto che ha un lieve ringonfiamento alla pancia,ma sta benissimo.
"Mechi" -La abbraccio con tutta me stessa
"Attenta,mi fai male" -Ridacchia Mercedes staccandosi dall'abbraccio mentre Jorge entra in casa con indifferenza e si aggiunge al gruppo
"Devo raccontarti un sacco di cose" -Sorrido e ci mettiamo a chiaccerare,le racconto di quanto sia antipatica la nuova coinquilina facendole scappare una risata e cerchiamo di parlare il meno possibile di Jorge dato che sono sentire il suo nome mi fa salire il nervoso. Gli racconto anche che mi sono rimessa con Peter e che credo di aver fatto la cosa giusta.
"E tu invece? Come va con la gravidanza" -Sorrido sorseggiando un bicchiere di coca-cola.
"Insomma,anche se sono solo al primo mese ho una nausa terribile" -Si lamenta appoggiando una mano nel pancino. Nel frattempo mi giro e noto Jorge che parla con una ragazza,ha un viso davvero familiare ricordo di averla vista solo una volta alla festa della confraternita. Si chiama Anne se non mi sbaglio,e una di quelle troiette che ci prova con tutti,ricordo che ad obbligo o verità aveva baciato un casino di ragazzi e si era tolta la maglia davanti a tutti. Non penso sia la ragazza di Jorge,sarà una delle tante con qui ci prova. Jorge allunga un braccio mettendolo intorno al suo collo e nuovamente divendo più gelosa che mai.
"Tini,smettila di fissarli" -Risponde Mechi dandomi una gomitata e subito distolgo lo sguardo da loro.
"Ma non li stavo guardando" -Rispondo imbarazzata grattandomi la testa. In questa 'cena' noto altri volti conosciuti oltre a Ruggero il ragazzo di Mer,c'è Xabiani un ragazzo che veniva spesso alle feste e Damien ricordo di aver parlato qualche volta con lui,il resto della gente non li conosco,hanno volti familiari li avrò visti qualche volta alle feste ma non ho mai parlato con loro,non conosco neanche i nomi. Ovviamente Diego non c'è,non fa parte di questa comitiva anche perchè lui è un ragazzo molto più semplice e più intelligente di loro a parer mio. Ancora non è iniziata la cena,sono tutti a ballare o seduti nei divani così decido di alzarmi anche io.
"Ehi Tini" -Mi saluta Damien
"Ciao Damien" -Gli pianto un bacio nella guancia
"Da quanto tempo,eh?" -Domanda il francesca appoggiando la mano sulla mia spalla ed io mi volto verso Jorge per vedere se ci sta guardando. Ha  gli occhi fissi su di noi così decido di stuzzicarlo un po'.
"Vuoi ballare?" -Domando un po'imbarazzata al ragazzo che ovviamente accetta. E così balliamo insieme per un po',mi volto un paio di volte e vedo che Jorge spesso ci guarda ma subito distoglie lo sguardo. Noto che Mercedes ha appena apparecchiato e che il resto del gruppo si siede a tavola,faccio lo stesso anche io sedendomi accanto a Damien e noto gli occhi di Jorge che mi lanciano fiamme. Continuo ad essere voltata verso di lui e noto che sta baciado Anne,divento furiosa ma cerco di nascondere la rabbia e la gelosia racchiusa dentro di me
"Non ci credo" -Deglutisco-"PANINI ANCHE OGGI?!" -Cerco di cambiare argomento facendo ridere Mercedes
"Ruggero ne va matto" -Ridacchia la bionda
"Spero almeno per la vostra salute che non mangiate ogni volta hamburger" -Rido aspettando che arrivi il mio
"Ovviamente no!" -Esclama Mercedes lanciando un'occhiataccia a Ruggero. Finalmente arriva il mio hamburger,lo prendo intenta a dare un morso ma noto che c'è il mio odiato ketchup. Non voglio che tutti ridano della mia espressione disgustata così decido di pulirlo con un tovagliolo.
"Se vuoi fai scambio col mio panino" -Sorride Jorge e arrossisco.
"Grazie" -Rispondo timidamente facendo scambio col suo panino senza ketchup
"Perchè l'hai fatto?" -Sussurra Anne all'orecchio di Jorge,la troietta dovrebbe migliorare il fatto di 'parlare piano' perchè la sento benissimo.
"Niente,non le piace il ketchup" -Risponde il messicano con aria di indifferenza.
Inizio a dare qualche morso al mio panino,ma Jorge che ci prova con Anne mi danno un fastidio tremendo che mi fa chiudere lo stomaco.
"Qualcuno che mi da un passaggio?" -Sbuffo,voglio ritornare a casa.
"Già te ne vai?" -Si lamente Mer,ma non posso più vedere Jorge con quella.
"Se vuoi ti accompagno io" -Si offre Jorge ma fingo non sentirlo.
"Allora Damien? Puoi accompagnarmi al campus?" -Domando al francesce ignorando il messicano.
"Tini,mi hai sentito?" -Jorge alza il tono della voce-"Ti ho detto che ti accompagno io" -Esclama deciso il ragazzo.
"Prenderò un autobus" -Ridacchio per stuzzicarlo e ride anche lui.
"Stoessel non mi scappi" -Ride prendendomi in braccio mentre muovo i piedi per cercare di scendere e mi trascina in braccio fino alla sua macchina ed io non smetto di ridere.
"Okay adesso mi fai scendere?" -Rido con mai fra le sue braccia e lui mi butta sul sedile della sua macchina.
"Ti accompagno io e nessun'altro,chiaro?" -Sorride facendo chiaramente capire che è geloso
"Sei geloso Blanco?" -Alzo un sopracciglio e lui si porta la mano alla nuca
"No,quella sei tu Stoessel" -Esclama iniziando a guidare
"Non provarci con me" -Sbeffo girandomi dal lato del finestrino-"Tanto ti ho visto mentre baciavi Anne" -Esclamo con tono acido
"Ma tu lo sai che io ci provo con tutte" -Ridacchia sfacciatamente facendomi salire il nervoso-"Ma quella che amo veramente sei tu" -Sorride sistemandosi il ciuffo e ci fu un momento di silenzio. "Tanto lo so che anche tu mi ami" -Ripete con tono serio e mi cade il cuore il gola.
"No,non ti amo." -Deglutisco continuando a guardarlo
"Si invece,ti ricordo che me lo hai detto tu" -Esclama continuando a guidare
"Tutte le volte che te l'ho detto ero o ubriaca o terribilmente confusa" -Sospiro-"E poi mi sono rimessa con Peter" -Esclamo sottolineando il suo nome e Jorge frena improvvisamente con la macchina facendomi saltare in aria.
"Jorge ma sei impazzito? Devi stare attento alla guida" -Lo rimprovero e lui abbassa lo sguardo
"E' che non posso sopportare che sei ritornata con Peter" -Esclama incazzato
"Ah,tu non lo puoi sopportare eh? Mentre io invece dovrei sopportare te che mentre mi fai il filo ci provi anche centinaia di ragazze?" -Urlo facendogli una piccola scenata di gelosia-"Tu hai il diritto di provarci con tutte ed io non ho il diritto di stare col mio ragazzo? Odi vedermi felice,eh?" -Urlo e quasi una lacrima pizzica il mio viso
"E' che tu non sei felice con lui Martina,lo sai benissimo" -Strepita-"Tu sei felice con me e basta." -Alza ancora di più il tono della voce  e una lacrima riga il mio viso
"Martina" -Soffia-"Stai piangendo?" -Abbassa improvvisamente il tono della voce. Come se non si nota eh?
"Si." -Rispondo fredda e appoggio la testa al finestrino.
"Tini,io ti faccio piangere?" -Domanda serio e sembra incredulo. Come fa a non capirlo lui mi ha vista piangere più di qualunque altro. Crea in me degli improvvissi sbalzi d'umore. Quasi ogni vota che sto con lui mi metto a piangere.
"Si,e ora lasciami in pace" -Deglutisco ma stavolta lo guardo dritto negli occhi notando anche quel livido nero di cui mi ha parlato Diego.
"Jorge è vero che tu e Diego vi siete picchiati?" -Chiedo per cambiare discorso
"Si,ma non tu non c'entri un cazzo." -Sbeffa,improvvisamente diventa nervoso quando tratto questi argomenti,l'idea del matrimonio di suo padre lo manda su tutte le furie.
"Scommetto che hai iniziato tu a picchiarlo" -Gli dico sfacciatamente,Jorge mi rende decisamente una ragazza più acida.
"Si e allora? Voleva convincermi ad andare al matrimonio dei nostri genitori ma non ha capito che nessuno al mondo deve dirmi cosa devo o non devo fare" -Alza il tono della voce ed io impallidisco. Jorge quando fa il duro fa davvero paura..
"Ma non puoi trattarlo così. Ti ricordo che se ti ho perdonato per la scommessa è grazie a lui,è grazie a lui se siamo quello che siamo ora" -Ribatto alzando il tono della voce.
"Cosa siamo?" -Domanda Jorge con tono serio.
"Non lo so" -Deglutisco e noto che siamo già arrivati al dormitorio. Sto per scendere dalla macchina ma lui mi ferma stringendomi i polsi.
"Cosa sono per te Martina?" -Domanda guardandomi fisso negli occhi-"Perchè so che non sono un semplice amico per te"
"Sei soltanto una persona che mi fa confondere" -Prendo una pausa-"Ecco cosa sei."
"Mi dai almeno l'onore di portarti in braccio fino in camera tua?" -Fa il labbruccio. E' incredibile come faccia a trasformare il suo viso da duro a una faccia da cucciolo.
"Okay" -Ridacchio mentre mi prende in braccio e ancora una volta mi sento protetta e al sicuro fra le sue braccia. Camminiamo lungo il corridoio che vorrei non finisse mai mi sento troppo bene fra le sue braccia ed ammetto che userei qualsiasi scusa per stare almeno un altro po' con lui. Entriamo in camera senza renderci conto che c'è Lodovica  : quando stiamo insieme non ci rendiamo conto di nulla. Mi giro e noto la ragazza con un cellulare in mano,scendo immediatamente dalle sue braccia un po'imbarazzata,non posso credere che ci abbia visti e consideranndo la persona che è sarebbe capace di fare qualsiasi cosa.
"Ops,non vi dispiace se vi ho fatto una foto,vero?" -Fa un sorrisetto malizioso che mi da sui nervi
"Che cosa hai fatto?" -Domanda confuso Jorge
"Ci puoi lasciare da sole un momento per favore?" -Domando al messicano pregandolo di andare via per un minuto
"Solo perchè me lo chiedi tu però" -Sorride Jorge uscendo dalla camera
"A Peter non dispiace se gli faccio vedere questa?" -Fa le spallucce,come fa a sapere che il mio ragazzo si chiama Peter
"Lo conosci?" -Domando sbalordita. Come può un angelo come Peter conoscere una ragazza come lei
"Beh diciamo che un'ora fa è venuto a trovarti in camera ma non c'eri" -Ridacchia-"Ovviamente sono una persona buona e gli ho detto che eri a lezione,ma che se voleva gli lasciavo il mio numero così se non ti trova può sempre chiamare me"-Continua a ridere facendomi infuriare.
"Sei una vipera" -Esclamo alzando il tono della voce mentre Lodovica continua a ridacchiare.
"Aspetta,aspetta non sono così cattiva" -Ride la ragazza-"Se vuoi che non mandi le foto a Peter devi stare al mio comando"
"Mi stai riccattando per caso?" -Domando sbalordita
"Te l'avevo detto che non ti conveniva metterti contro di me" -alza le spalle-"Buona notte"
"Notte" -Mormoro andando a letto molto dubbiosa. Cosa significa per lei 'stare al mio comando'? Però non voglio fare soffrire nuovamente Peter,mi aveva detto che ritornava con me a patto a che non mi sarei più avvicinata ad Jorge. Ed io che ho fatto? Mi sono di nuovo buttata fra le sue braccia,sono una stupida,perdo il controllo di me stessa quando sto con Jorge,divento un'altra persona. E' come se quella della foto non sono io!
Mi sveglio verso le 07.00 col suono assordante della sveglia. Infilo la testa sotto il cuscino mentre cerco con l'altra mano di spegnerla dal comodino.
"Cosa ti salta in mente? Quest'assordante sveglia a quest'ora del mattino?" -Si lamenta Lodovica per averla svegliata
"Buongiorno,eh?" -Sbeffo ricordandole che di primo mattino potrebbe evitare di lamentarsi-"Hai le lezioni mattutine?" -Le domando per cambiare discorso alzandomi dal letto.
"No,pomeridiane." -Risponde anche lei alzandosi dal letto. Wow,me la dovrò sopportare anche in classe. Mi preparo velocemente e nelfrattempo penso a ieri,a Lodovica che voleva ricattarmi e non ho ancora capito cosà vorrà in cambio.
"Vado a fare colazione,ciao" -Le dico uscendo dalla camera
"Dove?" -Domanda curiosa la mora pettinandosi i capelli
"Al bar" -Sputo senza chiederle se vuole venire con me,è che non mi fido.
"Portami con te." -Mi ordina. Non capisco ancora il motivo ma non credo mi stia chiedendo troppo.
"Uhm..okay" -Rispondo un po'confusa mentre ci incamminiamo a piedi al bar,non cerco neanche di fare amicizia durante il tragitto,so che non potremo mai essere amiche quindi non ci provo neanche. Arriviamo finalmente al bar,mangiamo qualcosa e come al solito dopo arriva Diego. "Tini" -Sorride e lo abbraccio,noto che Lodovica lo guarda e sorride come una cretina. -"Lei è Lodovica" -La presento. -"Piacere sono Diego" -Allunga la mano e lei gliela stringe continuando a sorridere mentre faccio una smorfia disgustata.
"Bene,ora andiamo" -Tiro Lodovica da un braccio che continua ad essere impallata davanti a Diego
"Si" -Annuisce stranamente incantata mentre Diego ci guarda male. Che figura mi ha fatto fare?!
E ci incamminiamo per tornare al campus. -"Lodovica ci sei?" -Domando battendole le mani davanti a gli occhi e lei scuote improvvisamente la testa. "Si,ci sono." -Domanda con aria di indifferenza. -"Ma sei nel pianeta terra o nel pianeta Diego?" -Ridacchio e lei sbuffa-"Si nota tanto?" -Domanda rassegnata-"Si,ma ti ricordo che lui è fidanzato" -Faccio le spallucce e lei mi guarda basita-"Davvero è fidanzato?"-Domanda davvero sorpresa e annuisco-"E poi lascialo stare,non è il tuo tipo" -La avverto e lei mi lancia un'occhiataccia. -"Perchè mai non dovrebbe essere il mio tipo?" -Domanda sorpresa-"E me lo chiedi anche? Diego non fa per te,è troppo buono ed è un ragazzo serio" -Esclamo alzando l'indice e lei sembra infuriata-"Mi stai dando della troia?" -Domanda alzando il tono della voce-"No,assolutamente no. Io non giudico le persone,ti sto semplicemente dicendo che siete completamente diversi quindi non ti conviene andargli dietro" -Esclamo e lei alza un sopracciglio-"Come mai vuoi che mi allontani da Diego? Ti piace percaso?" -Domanda alzando le braccia-"NO,ASSOLUTAMENTE NO. E POI A ME PIACE JORGE" -Queste parole escono velocemente dalla mia bocca e neanche me ne accorgo-"PETER. VOLEVO DIRE PETER" -Alzo le braccia in mia difesa-"Si,ma hai detto Jorge" -Ridacchia Lodovica ed io metto una mano in fronte-"Vabbé,ormai è risentito che ti piace Jorge,perfino lui lo sa,l'unico a non saperlo qui è Peter" -Fa una risata maliziosa dandomi sui nervi-"Peter si arrabbierà molto se glielo dico,no?" -Fa un finto faccino triste-"Lo dicevo io che sei una vipera" -La fulmino con gli occhi-"No,la vipera qui sei tu che sei fidanzata ma continui a sentirti con Jorge,chissà quante volte vi sarete già baciati" -Ridacchia ma un po' ha ragione,sono un mostro,ho tradito diverse volte il mio fidanzato stando con Jorge..
"A me no che.." -Sospira-"Se mi aiuti a stare con Diego il tuo Peter non saprà niente" -Alza le spalle . Non ci credo,mi sta nuovamente ricattando. Diego non le piace veramente,si è davvero un bel ragazzo,infatti le piace solo per l'aspetto fisico,lei non lo conosce minimamente,e un angelo come Diego non si metterebbe mai con un diavolo come Lodovica.
"Non ti aiuterò a fare un bel niente,Diego sta con Clara." -Le ricordo e lei prende il cellulare
"Peter sarà molto triste quando vedrà la foto" -Fa un finto labbruccio-"Sicuramente racconterà a tua madre di tutte le volte che l'hai tradito e lei ti farà abbandonare il college" -Esclama facendo una fastidiosa risatina. Sei lei chiama Peter io sono una donna morta,lui racconterà sicuramente tutto a mia madre,gli racconterà perfino di quando mi sono ubriacata. Dovevo andare al college solo per finire gli studi invece non ho fatto altro che frequentare feste,ragazzi punk,baciarmi,andare a letto con Jorge,ubriacarmi.
"Allora,mi aiuterai a far lasciare Diego e Clara o no?" -Domanda facendo un sorriso malizioso. Tini pensa bene.
<> -Mi ripetevo in mente.
"Okay" -Sospiro rassegnata ed ancora una volta mi sento un mostro-"Ma non ti senti una persona orribile a voler fare questo?" -Domando con tono serio
"No" -Risponde con aria di indifferenza-"In fondo ci sono abituata,almeno ottengo ciò che voglio" -Fa le spallucce-"Ma non parlare per me,anche tu da quanto ho capito ne hai combinati di guai dal primo giorno del collegio. Come ti senti invece?" -Domanda facendo una risatina
"Beh,al contrario tuo non bene." -Rispondo acida e ritorniamo al campus.
Dopo qualche ora,è giunto il momento di andare a lezione. Mi preparo velocemente,metto i libri e gli appunti nella borsa e sono pronta ad uscire. -"Vieni anche tu?" -Domando a Lodovica,non so perchè sono così gentile con lei dato il modo in cui mi tratta,il fatto è che sono troppo buona e gentile con tutti,anche con chi non se lo merita. -"Si andiamo" -Risponde la mora con aria di indifferenza ed entrambe usciamo dalla porta.
"Sai se Diego frequenta le lezioni pomeridiane?" -Domanda e sbuffo. E' così fissata con lui e nemmeno lo conosce. Diego merita una ragazza come Clara che lo rispetta,e non una come Lodovica.
"No,frequenta le lezioni mattutine" -Sospiro ed entriamo in classe. Mi siedo come sempre al primo banco e Lodovica mi guarda disgustata
"Non ci credo,veramente sei al primo banco?" -Ride come non mai seguita da un ragazzo appena entrato in classe. Conosco questa risata,è Jorge
"Eh si,Martina la perfettina ama stare al primo banco" -Ride il messicano ma non riesco ad incazzarmi con lui,è troppo dolce quando ride,cazzo.
"Voi due siete i numeri uno per prendermi in giro,eh?" -Sbuffo uscendo i libri dalla borsa e mettendoli nel banco.
"Non ci credo. La prendi sempre in giro pure tu? Diventerai la mia nuova migliore amica ne sono certo" -Ride Jorge sarcastico battendo il cinque a Lodovica e non posso fare a meno di guardarlo e sorridere
"Non frequentavi le lezioni mattutine?" -Domando a Jorge cambiando  discorso
"Si,ma ora mi sono fatto spostare le lezioni" -Sorride sistemandosi il ciuffo
"Lo vedo,ma perché?" -Domando
"Per stare con te Martina" -Risponde tranquillamente sedendosi accanto a me ed io spalanco la bocca stupita.
"Per prendermi in giro semmai" -Rispondo acida ma lui continua a sorridere-"E poi non era da sfigati il primo banco? Allora perchè non ti sposti?" -Alzo leggermente il tono di voce
"No non mi sposto" -Risponde tranquillamente-"Te l'ho detto voglio stare con te"  -Appoggia i gomiti al banco
"Vuoi stare con me? Si vede da come hai baciato quella ragazza ieri" -Esclamo nervosa
"Eiei non fraintendere,non ho detto che voglio essere il tuo ragazzo" -Ridacchia dandomi sui i nervi-"Voglio solo passare un po'più di tempo con la mia amica Martina" -Esclama stringendomi le guancie e facendomi scappare una risata. Ho sempre amato questo gesto e  fatto da Jorge è dolcissimo-"Sarò il tuo dolce compagno di banco rompipalle" -Fa un sorriso a trentadue denti
"Sarà un lungo anno" -Sbuffo e lui sorride-"Ti voglio bene Martina" -Mi pianta un bacio  sulla guancia. Iniziana la lezione di letteratura ed io sembro al quanto distratta da Jorge,non distolgo un secondo lo sguardo da lui. "Stoessel mi presti la penna?" -Sorride il ragazzo facendomi sciogliere ed io annuisco distogliendo immediatamente lo sguardo da lui,non voglio destare troppi sospetti. Prende la penna,ed inizia a segnare qualche appunto sul foglio di carta d'avanti a lui,mentre scriveva faceva scorrere la lingua verso il labbro superiore rendendolo ancora più sexy. <> Riipeteva la mia coscienza. Il fastidioso suono della campana mi riporta al mondo ideale così riposo gli appunti nella borsa e distratta faccio cadere un libro a terra. Jorge si china per prenderlo e si sofferma qualche secondo sulla copertina. "Uno splendido disastro?" -Domanda sorridendo e dandomi il libro. "Si,lo conosci?" -Sorrido sorpresa,strano che io e Jorge abbiamo gli stessi gusti in campo di lettura,non me lo sarei mai aspettato. -"Si,l'ho letto tutto in una settimana" -Risponde Jorge portandosi una mano dietro la nuca,noto che non è la prima che fa questo gesto,lo fa quando è timido o imbarazzato e mi fa impazzire. -"E' uno dei miei libri preferiti" -Continuo a sorridere e ancora sono sorpresa che a lui piaccia,pensavo lo considerasse smielato o qualcosa del genere.
"Sai una cosa?" -Domanda il messicano-"Mi ricordi tanto Abby Abernathy" -Sorride con le guancie rosse e a quelle parole rimango di gesso. Abby Abernathy è la protagonista femminile del libro,la classica ragazza perbene,timida e studiosa.Ma in realtà Abby è una ragazza in fuga. In fuga dal suo passato. Arriva alla Eastern University per il suo primo anno di università dove incontrerà Travis Maddox.
"Tu mi ricordi Travis" -Sorrido e lui mi guarda con gli occhi luccicanti.
"Perchè ti ricordo Travis? Perché ha una ragazza diversa per ogni festa e attacca briga con molta facilità,per caso?" -Ridacchia e lo seguo.
E' vero,Travis è quel tipo di ragazzo ma mi ricorda Jorge per un altro motivo. Mi ricorda Travis perchè solo lui è in grado di leggere fino in fondo all'anima tormentata di Abby e capire cosa si nasconde dietro i suoi silenzi e le sue improvvise malinconie. Solo lui è in grado di dare una casa al cuore sempre in fuga della ragazza. Ma Abby ha troppa paura di affidargli la chiave per il suo ultimo e più profondo segreto..
"Mi ricordi Travis perchè l'unico a capire Abby" -Deglutisco guardandolo fisso negli occhi e noto che sono lucidi come non mai,riesco a leggerli perfettamente e so che quegli occhi vogliono me. Blanco si avvicina lentamente a me facendo accellerare il battito del mio cuore,più si avvicina e più mi manca il respiro,siamo vicinissimi e le nostre labbra si sfiorano

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Capitolo 13
*** Love Will Remember. ***


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"Non possiamo.." -Deglutisco respingendolo ancora una volta e lui sbatte i piedi per terra. Ogni volta che lo respingo sembra reagire davvero male. Forse lui vuole davvero che tra di noi nasca qualcosa ma io sono ancora la ragazza di Peter e non voglio tradirlo un'altra volta. E' tutto così complicato ed io e Jorge compiamo sempre lo stesso ciclo : litighiamo,stiamo distanti un casino di tempo,in qualche modo riusciamo sempre a far pace e torniamo sempre sul punto di baciarsi ma le poche volte che lo respingo lui si innervosisce e finiamo sempre per litigare. Voglio dare fine a tutto questo e le opzioni sono due : o lasciare Peter,o stare distante da Jorge per sempre. Ma entrambe cose sono così complicate per me che ogni volta va a finire che evito sia l'una,sia l'altra. Ma non prendiamoci in giro,so benissimo chi voglio e quello è Jorge e lui lo sa meglio di me. Dovrei cercare di lasciare Peter con tranquillità e magari dirgli che tra noi due non c'è più nulla e così via,ma lui sospetterà sicuramente di Jorge e sicuramente racconterà dello scorso tradimento a mia madre alla quale darà fastidio che invece di studiare penso solo a "baciarmi con i ragazzi",non posso lasciare Peter,e se poi mia madre mi caccia dal college? Perderei la mia opportunità di diventare una scrittrice e questo è il mio più grande sogno. Esco dall'aula piangendo,il fatto di respingere Jorge mi fa male ma putroppo è l'unica cosa che posso fare,stavolta però non sento il suo tocco nei miei polsi,di solito ogni volta cerca di fermarmi stringendomi dai polsi e dicendomi di non andare,ma sta volta non lo fa,mi lascia andare come se nulla fosse. E non ho nemmeno il coraggio di voltarmi,perchè ho paura di vedere il suo volto malinconico o arrabbiato che sia. Ad un tratto sento una mano toccare la mia spalla,spero che non sia Jorge anche perchè il parlare o litigare con lui mi fa stare ancora peggio. Mi volto e non è Jorge. -"Tini perché piangi?" -Domanda Lodovica con voce rauca e sembra stranamente interessata. -"E a te che importa il motivo per cui piango" -Le rispondo acida. Non mi piace trattare male la gente,ma so che lei non è veramente interessata a me,non si preoccupa come faceva Mercedes. Sicuramente vorrà solo più informazioni per uno dei suoi 'piani' ma sta volta non ho alcuna intenzione di reggere ai suoi giochetti. -"Scusa,stavo solo chiedendo,tutto qui" -Alza le braccia in segno di difesa.  -"Non riesco a stare lontana da Jorge." -Ametto subito dopo mentre le lacrime continuano a scivolare sul mio viso e ancora non capisco perchè mi sto confidando con lei dato la persona che è.  Mi da un piccolo abbraccio da cui poi si stacca subito un po'imbarazzata. "Questo non è mai successo ok? Noi non siamo amiche." -Mi respinge la mora tornando ad essere se stessa. -"Okay" -Rispondo facendomi scappare una risata,é che mi ricorda tanto Jorge facendo la ragazza dura e subito dopo essendo gentile.
"Oggi inviti Diego a casa?" -Mi prega la ragazza mentre facciamo la strada di ritorno verso il campus.
"Perchè dovrei?" -Domando confusa,mi fanno paura le sue strambe idee.
"Non so,inventati una scusa del tipo studiare insieme e lo inviti" -Quasi me lo ordina e sospiro.
"E dopo che lo invito? Cosa hai intenzione di fare?" -Domando preoccupata non voglio che faccia del male a Diego anche se non penso che Lodovica sarebbe capace di ferirlo realmente. Ma la ragazza non risponde alla mia domanda,fa solo un sorrisetto malizioso.
"Non ti rischiare a far soffire Diego" -La rimprovero alzando il tono delle voce e le fai le spallucce
"Tu però continui a far soffrire Peter,non è bello tradire il proprio ragazzo,sai?" -Fa un finto faccino triste- "E poi io non farei mai del male al ragazzo che mi piace" -Passa una mano fra i capelli e continua a camminare. Finalmente arriviamo al dormitorio ed esausta mi butto a peso morto sul letto facendo riposare un po'gli occhi. La giornata di oggi è alquanto straziante fino dal primo mattino. Sono ancora le 18:00 del pomeriggio ma ho un sonno terribile.
"Stai pensando di andare a dormire per caso?" -Esclama nervosa la mora-"Abbiamo un piano,ricordi? Quindi ti conviene telefonare a Diego" -Mi ordina e sbuffo,non mi piacciono per niente i suoi ricatti. Mi avvicino alla scrivania con su il cellulare e digito il nome di 'Diego' per telefonarlo. Lodovica sorride soddisfatta mentre io le lancio un'occhiataccia.
"Ehi Tini" -Risponde Diego dall'altro campo del telefono-"Che succede?" -Domanda pensando che sia successo qualcosa.
"Tranquillo,non succede niente" -Lo rassicuro-"Ti volevo chiedere..non é questo pomeriggio verresti a studiare con me?" -Domando un po'imbarazzata-"Sai,sto avendo delle difficoltà in letteratura e penso che tu sia la persona adatta per aiutarmi" -Fingo una scusa
"Uhm..okay" -Risponde il ragazzo-"Facciamo fra un ora?"-Propone e accetto.
"D'accordo" -Faccio una pausa-"E grazie" -Concludo chiudendo al telefono. Diego é sempre così carino e disponibile con tutti e non merita una ragazza come Lodovica.
"Sei contenta adesso?" -Domando sarcastica e lei batte le mani soddisfatta. Capisco che quel ragazzo "le piace" e all'amore non si comanda, ma le sue minacce sono esagerate.
Mentre Lodovica impiega del tempo a "farsi bella" mi arriva una telefonata da Peter,quel ragazzo è l'ultimo dei miei pensieri.
"Tini" -Esclama Peter dall'altro campo del telefono
"Peter" -Rispondo nascondendo quanto mi secca parlare con lui-"Come stai?"
"Bene grazie! Che fai?" -Domanda il ragazzo. Secondo me mi ha chiamata solo per sapere se mi sto ancora sentendo con Jorge o no.
"Ho appena invitato un amico a studiare" -Gli spiego e spero almeno sia contento che non sto andando alle feste o cose del genere
"Chi Jorge?" -Domanda insistente e sbuffo.
"No,Diego." -Rispondo un po'acida e lo sento ridacchiare.
"Okay,mi fa piacere,ci sentiamo dopo,un bacio" -Conclude e chiude il telefono. Sono stanca delle solite conversazioni,prima mi chiamava per chiaccherare mi ricordava quanto mi amava,ora invece non fa altro che domandarmi di Jorge,se sto uscendo con lui oppure mi fa una delle sue solite prediche. Con Peter ho perso quel bel rapporto di un tempo,quello che mi sembrava perfetto. O meglio,forse Jorge mi ha fatto capire il vero modo di amare..
"Non vedo l'ora che arrivi Diego" -Sorride maliziosa Lodovica e io le lancio un'occhiataccia.
"Non è bello quello che stai facendo" -La rimprovero e le fa spallucce
"Neanche quello che stai facendo TU a Peter non è tanto bello,sai?" -Esclama marcando la parola 'tu' e facendomi terribilmente innervosire. Ogni volta deve sempre ricordarmi di Peter,almeno io sono pentita di quello che sto facendo e faccio di tutto per cercare di commettere meno errori possibili,lei no.
"Se solo Diego sapesse del ricatto,non starebbe mai con una persona come te,capiscilo" -Urlo impreda a una lite.
"Ma Diego non saprà del ricatto,nessuno saprà mai del ricatto e sai perché? Perché se solo lo fai sapere a qualcuno per te sarà la fine" -Fa una stupida risatina-"Sai benissimo che sarei capace di fare di tutto,quindi attenta ragazzina" -Il suo volto diventa serio ed incredibilmente e cattivo-"Quindi cosa ti tocca fare?" -Domanda con tono di ordine
"L'HO CAPITO,MI TOCCA AIUTARTI A FAR SEPARARE DIEGO E CLARA MA ORA LASCIAMI IN PACE" -Urlo rassegnata.
"Cosa hai detto?" -Sento una voce familiare provenire dalla porta,mi giro ed è Diego. Avrà sentito la conversazione,o peggio,solo l'lultima frasa detta da me.
"Diego posso spiegare..." -Prendo un profondo respiro cercando di trattenere le urla e i pianti dal nervosismo che potrebbero uscirmi questo momento.
"No,non c'è niente da spiegare. Ti rendi conto dell'orribile persona che sei? Da Lodovica forse c'era da aspettarsene ma da te..." -Sospira deluso ma soprattutto molto incazzato-"Con me hai chiuso Martina." -Se ne va sbattendo la porta.
Ecco,lo sapevo,ha ascoltato solo l'ultima frase del litigio fra me e Lodovica. E ora per colpa di quella stronza di Lodovica ho perso l'unico amico che mi era restato qui al college.
"Sei contenta adesso?" -Domando acida piangendo-"Per colpa tua adesso ho perso anche l'unico amico che mi era rimasto al college,fai schifo" -Continuo ad urlare e lei si limita a stare zitta ed abbassare lo sguardo. -"Dal quando hai messo piede in questo college non hai fatto altro che crearmi problemi,ricattarmi,trattarmi male. E ora? Ci sei rimasta fregata anche tu,finalmente ha capito che persona sei" -Le lacrime continuano a scorrere nelle mie guance. Il problema è che Diego crede che io sia complice di Lodovica,quando invece non sa che é per colpa delle sue minacce che mi tocca 'appoggiarla'. E vorrei andare da Diego a spiegargli che è Lodovica mi ricatta e che io non faccio nulla,ma non posso. Ricordo la frase che mi disse prima che arrivasse Diego  << nessuno saprà mai del ricatto e sai perché? Perché se solo lo fai sapere a qualcuno per te sarà la fine >> . 
Pensavo che la vita al college fossa perfetta invece mi sbagliavo di grosso,fin dal primo giorno non ho fatto altro che mettermi nei guai. Mi sta andando tutto male. Non ho più Mercedes che se ne andata dal college e lei era la mia unica amica,non ho più Jorge e per quanto lo possa amare devo stare per forza distante da lui e ho perso Diego l'unico amico che mi restava qui al college. Sono sola.                                                                                                                                                                           "Sei la persona più orribile che conosca" -Continuo ad urlare e stranamente la mora non risponde. Di solito aveva sempre qualcosa da ribattere e trovava sempre una scusa per litigare ma stavolta si limita a stare zitta ed abbassare lo sguardo ed improvvisamente se ne va correndo dalla porta. Non ho idea di quello che stia facendo e sinceramente mi mette anche un po' paura dato che quella ragazza è capace di tutto. Decido perciò di seguirla senza farmi vedere. Vedo che sta correndo verso la camera di Diego e non oso immaginare quello che farà,questa ragazza è terribile.
Entra nella camera ed io rimango nascosta dietro la porta per sentire almeno cosa ha da dirgli. Sicuramente avrà intenzione di mettermi Diego contro e peggiorare ancora le cose ma tanto sono già abituata,mi sta andando tutto male.
"DIEGO.." -Lo chiama disperata Lodovica e ancora non capisco a che gioco stia giocando.
"Vattene,non voglio parlare con gente come te." -La caccia Diego indicando con l'indice la porta. Sembra davvero arrabbiato non l'ho mai visto così prima d'ora ma infondo lo capisco,lui deve tenerci davvero a Clara e quando avrà sentito che Lodovica aveva intenzione di farli separare è andato tutte le furie.
"Almeno mi lasci spiegare?!" -Urla Lodovica con gli occhi lucidi,é un brava attrice,eh?
"Non c'è bisogno che mi spieghi nulla,ho capito benissimo cosa avevate intenzione di fare tu e la tua complice" -Sbeffa ancora credendo che io sia la complice di Lodovca,ma io non lo sono,lei mi minacciava e non mi rimaneva altra scelta. Anche se non posso negare che un po' la colpa è anche mia..
"MA MARTINA NON E' LA MIA COMPLICE" -Urla facendo un enorme respiro. Aspetta...COSA?! Lodovica mi sta difendendo?!
"Non capisco. Se fino a pochi secondi fa vi sentivo parlare in camera e.." -Mormora il ragazzo confuso e non fa in tempo a finire la frase che Lodovica lo interrompe
"E'tutta colpa mia,la minacciavo" -sospira-"Il fatto è che sono sempre stata abituata a ricattare la gente e.." -si ferma tutto d'un tratto per trattenere le lacrime e mette una mano in fronte. Non la capisco,si è veramente pentita di quello che ha fatto e si sta prendendo la colpa di tutto?
"Ma perché? Perché lo hai fatto Lodovica?" -Domanda Diego confuso e la ragazza abbassa lo sguardo.
"E'che..tu mi piaci Diego" -Risponde timidamente e tenendo lo sguardo basso mentre Diego si limita a guardarla imbarazzato e a grattarsi la nuca. Non avevo mai visto una 'Lodovica timida' prima d'ora-"E so che questo non può giustificare quello che ho fatto ma ti chiedo comunque di perdonare Martina. Lei non c'entra nulla con tutto ciò e ci tiene moltissimo alla vostra amicizia,non potevo continuare a vederla piangere in quel modo,non pensavo le avrebbe portato a tanta sofferenza" -Prende una pausa-"So che non mi perdonerai mai,ma perdona almeno lei,con permesso" -Sospira per poi andarsene ma Diego la ferma prendendola da un braccio.
"Perdono entrambe" -Sorride accarezzando i capelli di Lodovica-"Io e Clara ci siamo già lasciati da un bel pezzo ma mi sono comunque arrabbiato perchè il vostro gesto era sbagliato,ma so che hai riconosciuto i tuoi errori e la cosa che mi colpisce di più é che hai fatto di tutto perchè io perdonassi Martina e questo non è da tutti" -Continua Diego continuando a sorridere. Colpisce anche a me il fatto che Lodovica ha rischiato di perdere il ragazzo che le piace per me,sono contenta che abbia rinosciuto i suoi errori,non so se è davvero cambiata e se dovrei darle un'oppurtunità,però mi sembra davvero sincera e riconosco il suo gesto.
"Grazie Diego" -Sorride Lodovica con gli occhi lucidi e i due si abbracciano staccandosi però poco dopo un po'imbarazzati-"Diego,posso chiederti un favore?" -Domanda timidamente Lodovica staccandosi da Diego
"Dimmi.." -Risponde il ragazo un po'confuso.
"Non dire nulla a Martina,mi imbarazza il fatto di essere gentile e tutte ste cose belle" -Esclama Lodovica alzando le braccia e facendo scappare a Diego una risata-"Eiei perché ridi?" -Domanda Lodovica alzando un sopracciglio.
"Non capisco perché ti nascondi dietro a una ragazza dura,sei dolce e si vede" -Risponde silenziosamente il ragazzo facendo arrossire Lodovica.
"Non esagerare, 'dolce' è una parola grossa ed io non sono così" -Esclama facendo spallucce e facendo nuovamente ridere Diego.
"Solo amici?" -Domanda lo spagnolo sorridendo e la mora annuisce.
"Solo amici." -Risponde freddamende per poi andarsene e trovarmi dietro la porta.

"ASPETTA,ASPETTA,ASPETTA. Tu hai sentito tutto?" -Domanda la ragazza spalancando la bocca e facendomi scappare una risata.
"Sai che mi ricordi molto un ragazzo?" -Domando sorridendo-"Si chiama Jorge Blanco" -Sorrido ancora di più pronunciando quel nome e i miei occhi brillano.
"Come mai ti dovrei ricordare lui?" -Domanda timidamente la mora abbassando lo sguardo.
"E' un ragazzo scortese,maleducato,testardo..." -Non feci in tempo a continuare la frase che Lodovica mi interrompe.
"E ti ricorderei lui per questo?" -Esclama innarcando le sopracciglia.
"No" -Rispondo semplicemente-"Mi ricordi lui perché in verità nascondi un animo dolce,una personalità straordinaria che non è da tutti,il fatto è che hai paura di aprirti agli altri" -Sospiro e lei arrossisce.
"Pensi veramente questo di me?" -Domanda con occhi lucidi
"Sì." -Rispondo e lei mi abbraccia,sento che è un abbraccio sincero e che Lodovica non è la vipera che mi immaginavo. Ritorniamo in camera e ne approfittiamo per chiaccherare.
"Posso farti una domanda?" -.Le chiedo per sapere di più su di lei.
"Dimmi" -Risponde la ragazza strammando la sua valigia.
"Ricordo che prima hai detto a Diego che sei sempre stata abituata a ricattare la gente o cose del genere e non ho capito bene il senso della frase" -Gli chiedo confusa.
"Sì,è vero.." -Mormora Lodo abbassando lo sguardo-"E'sempre stato il mio modo di ottenere le cose dato che con gentilezza mi hanno sempre trattata male"
"Trattata male?" -Domando confusa e lei abbassa lo sguardo.
"Si,sono stata vittima di bullismo fino a pochi anni fa,tutti se ne approfittavano della mia bontà e ho deciso di cambiare" -Deglutisce e la guardo facendo un sorriso malinconico.
"Sappi che con me non hai bisogno di comportarti in quel modo per essere trattata bene o per ottenere la mia amicizia io ti accetto per come sei" -Sorrido abbracciandola nuovamente,penso che Lodovica è semprae stata una ragazza sola e in questo momento penso che abbia bisogno di tutto il mio appoggio possibile.
"Ora posso farti io una domanda?" -Chiede la mora straiandosi nel letto
"Uhm..si dimmi" -Rispondo curiosa della domanda
"Cosa provi realmente per Jorge?" -Domanda Lodovica con tono serio.
"Non lo so.." -Farfuglio-"E' tutto complicato,per quanto possa cercare di stargli distante non ci riesco,non posso evitarlo ma sento di provare più di 'qualcosa' per lui. Ti potrà sembrare esagerato ma il nostro é ccome un'amore impossibile"
"Si ma non vi capisco" -Esclama Lodovica-"Voi due amate,perché non state insieme? Che ti costa lasciare Peter? Infondo non è giusto stare con una persona che non si ama"
"Non è facile come pensi..." -Sospiro-"E poi io e Jorge ci siamo come allontanati,da quando l'ho respinto non si è fatto più sentire. Di solito mi ferma stringendomi i polsi e impedendomi di andare via ma sta volta non lo ha fatto,ed io amo il suo tocco nelle mie braccia" -Tiro su col naso fermando i singhiozzi. Mi sfogo con lei per un altro po' e poi andiamo a dormire. Domani dovrò svegliarmi presto e la giornata di oggi è stata piùttosto faticosa.
Il giorno dopo Lodovica mi sveglia dandomi un colpo di cuscino. "Calma calma,sono sveglia" -ridacchio. E'così strano,fino a ieri litigavamo come due matte e adesso a ridere e a scherzare. Sarò troppo buona io ad averla perdonata?
"Allora,oggi andiamo al bar come al solito giusto?" -Domanda Lodovica con aria di indifferenza
"Si,perché me lo chiedi?" -Domando insospettita
"Uhm..niente tanto per chiedere.." -Risponde la ragazza facendo spallucce ma non sa mentire.
"E' per Diego vero?" -Ridacchio e lei abbassa lo sguardo.
"Si.." -Risponde intimidita-"Lo conosco appena,ma inizio a capire che per lui non è solo una cotta.." -Abbassa lo sguardo.
"Ma ha detto di essersi lasciato da poco con Clara,magari un giorno tra di voi potrà nascere qualcosa" -Esclamo facendo sorridere la mora.
Così vado a fare una veloce doccia per poi indossare i miei soliti vestiti,la camicia blu scuro col colletto bianco e la mia gonna nera. Insieme usciamo e ci rechiamo al bar dove di solito incontriamo Diego.
"Ciao ragazze" -Saluta lo spagnolo piantandoci un bacio nella guancia e soffermandosi guardando Lodovica,forse un giorno potrebbero veramente mettersi insieme. Io e Lodo occupiamo un tavolo mentre Diego prende le ordinazioni per entrambe,è un ragazzo così gentile. Sono veramente fortunata ad avere le lezioni pomeridiane, almeno ho la mattinata libera e posso fare colazione con calma.
"Tenete ragazze" -Sorride Diego poco dopo posando nel tavolo i nostri cappucini e i croassant.
"Diego..posso farti una domanda?" -Chiedo trangugiando il mio cornetto.
"Dimmi" -Risponde il ragazzo prendendo un sorso del tuo cappuccino
"Scusa se te lo chiedo ma.." -Finisco di masticare il cornetto-"E' vero che ti sei lasciato con Clara?"
"Si.." -Risponde Diego grattandosi la nuca-"Lo so,non te l'ho detto prima,è solo che ci sono stato male e non mi piaceva parlarne,ma ormai è passata,credo" -Diego doveva tenerci a Clara,ricordo che ne era veramente innamorato ma ora ne parla con più tranquillità quindi magari può dare un'opportunità a Lodovica.
"Devo andare!" -Esclama lo spagnolo guardando l'orologio-"Faccio tardi a lezione" -Ci saluta velocemente e se ne va.
Mi soffermo a guardare Lodovica incantata :  ancora sorride come una cretina,ma è un sorriso da innamorata!
"Sveglia!" -Esclamo passandole una mano davanti agli occhi-"Pianeta chiama Lodovica!" -Ridacchio e sbatte le palpebre
"Si nota tanto?" -Ride e annuisco facendo 'si' con la testa.
"Ora torniamo al campus che devo finire di ripassare letteratura" -Esclamo e ci dirigiamo verso il dormitorio. Al solo pensiero di andare a lezione mi vede in mente Jorge. Ho paura della sua reazione quando mi vedrà.
Tornata in camera,esco i libri dalla cartella e finisco di ripassare la lezione di letteratura anche se devo ammettere che non riesco a concentrarmi.
Sento la melodia di "Skyscraper" di Demi Lovato,è il mio cellulare che squilla facendomi distrarre ancora di più. La canzone è di cerca tre anni fa ma mi piace tantissimo. Controllo chi è,Peter. Devo ammettere che mi sento un po' in colpa per non chiamarlo quasi mai e a volte di ignorare i suoi messaggi,non se lo merita al contrario di Jorge.
"Amore" -Risponde Peter dall'altro campo del telefono facendomi sentire un po' di nostalgia.
"Amore ciao" -Sospiro-"Come stai?"
"Bene e tu?" -Domanda il ragazzo-"In questo periodo ci stiamo sentendo davvero poco,mi manchi."
"Anche tu." -Rispondo accennando un sorriso per rendere la mia risposta più convincente e parliamo un po' a telefono. Mi racconta come ha vinto la partita di calcio ieri e gli faccio complimenti,so che giocare a pallone è la sua passione e lo rende felice. Mentre io gli racconto un po' della nuova compagna di stanza e di come sta andando a lezione ovviamente senza parlare di Jorge.
"Te l'ho già detto che mi manchi tanto?" -Chiede il ragazzo e quasi mi commuovo. Lui è la dolcezza con me ed io non lo tratto per come si merita. Sto sempre a pensare a Jorge ma lui non è un ragazzo serio e non merita le mie attenzioni al contrario di Peter.
"Si tantissime volte" -Rispondo facendo una dolce risata-"Se vuoi oggi dopo lezione passiamo la serata insieme e guardiamo un film! Non ci vedimo da tanto e mi mancano le serate con te" -Propongo
"Mi dispiace Tinita,ma proprio stasera non posso,ho un altra partita importante" -Sospira il ragazzo-"Facciamo un altro giorno,okay?" -Domanda
"Okay." -Sbuffo-"Ti amo"
"Anche io" -Risponde per poi chiudere al telefono.
Ho fatto male a trattare Peter in quel modo e a tradirlo più di una volta,lui è il ragazzo che mi merita veramente e con cui devo stare e non Jorge. Ricordo a me stessa che pochi giorni fa lui ha baciato Anne davanti ai miei occhi per poi poco dopo dimmi che m'ama. Questo non è il comportamento di un ragazzo serio,mentre quello di Peter si. Perdendo tempo si fa già quasi ora di pranzo e mi reco alla mensa per mangiare qualcosa dopo per poi andare in aula. Preferisco arrivare in anticipo ogni volta,posso sempre occupare i primi banchi e ripassare qualcosa prima della lezione. Ancora non c'è nessuno in classe,di solito sono una delle prime arrivare anche se poco dopo l'aula inizia pian piano a riempirsi. Controllo l'orologio,la lezione inizia fra pochi minuti. Mi volto verso la porta e vedo Jorge che sta per arrivare,sento le farfalle nello stomaco e distolgo immediatamente lo sguardo da lui e guardo in basso fingendo di leggere uno dei libri. Si siede con tranquillità accanto a me ma non mi degna nè di uno sguardo e nè di una parola. Tranquillamente esce i libri dallo zaino e li mette sopra al banco. Sento il respiro affannato,e nervosa inizio a mordere il tappo della penna.
Suona la campana che da inizio alla lezione, e il prof inzia a spiegare : come al solito prendo appunti,ma quando Jorge è accanto a me inizio a non capire più nulla,mi distraggo troppo facilmente ed ho il cuore che va a mille. Ma cerco di stare più concentrata sulla lezione e di guardarlo il meno possibile. L'ora sembra durare più previsto,sarò troppo io anziosa?
Finalmente l'ora finisce e poso tutti i libri e gli appunti dentro lo zaino,mi volto un istante verso di Jorge,magari mi parla o mi sta guardando anche lui,però niente. Ma forse è meglio così..
Cerco Lodovica fra la classe per tornare al dormitorio insieme. Vedo che è seduta tra gli ultimi banchi e parla con una ragazza.
"Perfetto,allora a stasera!" -La saluta una ragazza dai capelli rossi.
"Di che parlate?" -Domando curiosa mettendo lo zaino sulle spalle
"Cande mi ha invitato a una festa" -Batte le mani entusiasta Lodovica-"Non sapevo che ogni sera ne facessero una" -Non sapevo che Lodovica,fosse una 'tipa da feste' proprio come Mercedes.
"Comunque piacere,Candelaria" -Si presenta la ragazza accanto a Lodo.
"Piacere" -Faccio un sorriso amichevole e le stringo la mano.
"Tu verrai Tini?" -Domanda la mora facendo il labbruccio.
"No no,io rimarrò a casa" -Esclamo. Dopo le mie ultime 'esperienze di feste' preferisco starmene a casa. Anche perché non ho nessuna intensione di tornare alla confraternita.
"Peccato,non sai che ti perdi! Queste feste sono pazzesche!" -Ride Candelaria per uscire dall'aula.
"Perché non andrai alla festa?" -Mi domanda Lodovica facendo un faccino triste.
"Non mi va" -Rispondo con aria indifferente ed usciamo dalla classe. Per tutto il tragitto e per tutto il corridoio del dormitorio Lodovica prova a convincermi di accompagnarla alla festa ma continuo a rifiutare. Se c'è una cosa che non è cambiata di Lodovica,quella è la sua insistenza.
"No,Lodovica. Ti ho detto che non andrò alla festa!" -Continuo a ripeterle buttando gli occhi al cielo e senza guardare dove metto i piedi urto un ragazzo. Sembre la solita sbadata io,eh? Mi giro e mi trovo quegli occhi davanti,i suoi occhi davanti. Jorge. "Attenta Stoessel" -Soffia a pochi centimetri da me e comincio a sentire veramente caldo,quel calore strano che solo lui mi fa sentire,semplicemente sfiorandomi o guardandomi è come se il corpo andasse a fuoco. Mi limito a guardarlo e a respirare affannosamente,é come se ho perso le parole. "C-Come mai sei qui?" -Domando tremando e lui fa il suo solito sorrisetto da far venire i brividi. "Sono venuto per Ruggero,mica per te" -Sbeffa col suo solito modo scortese e subito mi allontano da lui e lo sento ridacchiare mentre entro in camera sbattendo la porta.
"Come può piacerti uno come lui?" -Domanda Lodovica appena entrata in camera-"Voglio dire,si è bello ma lo hai visto come si comporta?"
"Ma infatti a me non piace" -Mi giustifico alzando le braccia-"Se prima potevo provare qualcosa era solo confusione,e basta." -Mormoro nervosa.
Mentre Lodovica inizia a preparsi per la festa io prendo il computer dalla scrivania e lo metto sul letto. Cerco uno dei film che potrebbe interessarmi,"colpa delle stelle" è perfetto ed è il mio preferito. Oltre ad aver letto milioni di volte il libro adoro anche il film. Anche se l'ho visto centinaia di volte non smetto mai di vederlo : la storia parla di Hazel, una sedicenne affetta da cancro, obbligata dai genitori a frequentare un gruppo di supporto. Qui incontra e si innamora del diciassettenne Augustus, un ex giocatore di basket con una gamba amputata. I due passeranno del tempo insieme e man mano si innamorerannno.
"Davvero hai intenzione di passare la sera a vedere questi film strappalacrime?" -Domanda Lodovica facendo una smorfia
"Per me sempre meglio di andare alla festa" -Esclamo e lei fa spallucce.
"Come vuoi,ci vediamo più tardi" -Mi saluta la mora uscendo dalla camera.
"Sempre se torni a casa!" -Ridacchio,ricordandomi di tutte le volte in cui sono andata alla festa e in un modo o in un altro non sono riuscita a tornare a casa. Prima di cliccare 'play' al film mi accorgo che sopra il letto c'è ancora il cellulare di Lodovica. Corro verso il corridoio per vedere se sono in tempo a consegnare il telefono a Lodo ma già se ne andata. "Dove vai così di fretta?" -Sento quell'accento messicano,quella voce che ascolterei per ore ed ore. "E a te che importa?" -Rispondo acida. "Dai" -Insiste come se gli importasse davvero qualcosa di me e noto che il ragazzo ha una bottiglia in mano. "Dovevo restituire il cellulare a Lodo,ma a quanto pare se ne è andata" -Sbuffo e lui sorride. -"Che fai stasera?" -Chiede e non capisco il motivo della sua domanda. "Vedo un film" -Rispondo semplicemente. -"Col nonnetto?" -Domanda riferendosi a Peter. -"No,non poteva venire..e comunque non parlare di lui così" -Lo rimprovero-
"E dove è andato alla casa di riposo?" -Ridacchia facendo uscire una mezza risata anche a me,non dovrei ridere,sta prendendo in giro il mio ragazzo.
"E tu? Non vai a una festa con Anne? O é in un convegno per prostitute?" -Domando senza neanche pensarci e Jorge scoppia a ridere.
"Questa era pensante Stoessel" -Continua a ridere il ragazzo. Non so perché mi faccio tutti questi brutti pensieri su Anne,non sono gelosa,ma alla festa ricordo che si è tolta la maglietta davanti a tutti e baciava tantissimi ragazzi.
"Che film vedi?" -Domanda Jorge cercando di entrare in camera mia ma lo blocco. Sta volta non cadrò nei suoi giochetti.
"Chi ti ha detto che puoi entrare in camera mia?" -Lo rimprovero con tono serio.
"Che c'è? Hai promesso al nonnetto di stare distante da me?" -Ridacchia. Ma è vero,ricordo di avergli promesso questo qualche giorno fa.
"Non sono affari tuoi" -Sbeffo mentre lui continua a cercare di entrare in camera.
"E dai Martina!" -Insiste-"E poi ho bevuto,non posso guidare e tornarmene a casa  rischierei un incidente" -Esclama il ragazzo indicando la bottiglia che tiene in mano. Ma secondo me è solamente una scusa,si avrà bevuto,ma non tanto da ubriacarsi,si vede che non è ubriaco,e poi lui regge l'alcool molto meglio di me.
"E va bene" -Sbuffo-"Ma solo un film e te ne vai" -Esclamo alzando il dito indice e il ragazzo si precipita in camera mia,sarà una scusa per passare del tempo con me?
"E allora che guardi?" -Chiede nuovamente-"No,aspetta. Fammi indovinare,uno di quei soliti film smielati,in cui due si innamorano e poi uno dei protagonisti muore,non è così?" -Domanda ridendo e spalanco la bocca sorpresa.
"E'colpa delle stelle" -Difendo il mio film e libro preferito-"E poi se non ti piace puoi anche andartene!"
"Lo verdrò solo perché non ha nulla da fare" -Esclama alzando le braccia intento a sedersi sul mio letto.
"Non pensarci neanche!" -Lo rimprovero-"Tu ti siedi nel letto di Lodovica!"
"E se volessi sedermi nel letto con te?" -Mi stuzzica e scuoto la testa,sta volta non ci casco.
"Non se ne parla" -Esclamo e lui sospira sedendosi a terra con la schiena poggiata sul bordo del letto.
Clicco 'play' al film,inclinando leggermente il portatile verso di lui per fargli vedere meglio il film,ma lui guarda più me che il computer. E quando il film dice frasi del tipo << Mi sono innamorata così come ci si addormenta: piano piano, e poi tutto in una vota >> lui si volta verso di me. 
Ma ecco che il film è giunto quasi alla sua fine,c'è il funerale di Augustus ed io sono in lacrime,tiro su dal naso e asciugo gli occhi con le dita. Mi soffermo qualche secondo a guardare Jorge e noto che anche lui ha gli occhi lucidi  e comincio a ridacchiare. "Signori e signore Blanco si è commosso" -Rido battendo le mani e lui scuote la testa. "Non sto piangendo" -Alza le mani in sua difesa-"Sto solo sudando dagli occhi,piuttosto continua a guardare il film" -Sbeffa anche se un po'imbrazzato ma non posso smettere di ridere. Finalmente il film finisce,Jorge può andarsene ed io ho un peso in meno. "Cosa ne pensi del film?" -Domando appena staccato il computer. -"Faceva cagare" -Ride sistemandosi il ciuffo.
-"Ma magari un giorno 'okay' potrà diventare il nostro 'per sempre'-Scherza il messicano ripetendo una battuta del film -''Okay?''
"No." -Rispondo fredda-"E ora puoi andartene" -Avevo fatto una promessa a Peter e voglio mantenerla.
"Non posso" -Si lamenta-"Sono ancora ubriaco" -E'una scusa,una semplice scusa per stare con me,si capisce.-"E se poi guido e mi succede qualcosa?"
"Allora che vuoi fare?" -Sbuffo riaccendendo un computer.
"Ho un film eccezionale da vedere" -Sorride come un bimbino e ho paura delle sue strambe idee.
"Sentiamo" -Faccio una smorfia mentre prende il pc e seleziona uno dei film.
"Batman!" -Esclama e scoppio a ridere.
"Sei serio Blanco?" -Continuo a ridacchiare e lui incrocia le braccia fingendosi offeso.
"Beh,sempre meglio di 'colpa delle lune' " -Sbeffa e innarco le sopraccigla.
"Si chiama colpa delle stelle" -Lo correggo e lui fa spallucce.
"Lo stesso" -Risponde e clicca 'play' al film.
"Ho il culo congelado stando seduto sul pavimento" -Si lamenta Jorge-"Che ti costa farmi sedere nel letto con te?"
"E va bene" -Sospiro-"Ma non mi toccare"
"Non ti mangio" -Ride e si siede tutto contento nel letto con me.
Seguo il film per vedere se è 'divertente' come dice lui ma a quanto pare sembro più interessata io che lui dato che alla fine del film si è già addormentato sul mio letto. Mi soffermo qualche secondo a guardarlo dormire,è così tenero e poi dorme col sorriso sulle labbra! Gli stampo un piccolo bacio nella guancia e spengo la lampadina stendendomi sul letto di Lodovica e senza accorgemene addormentandomi.

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Capitolo 14
*** I'm still the one you love. ***


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Un rumore assordante rompe i miei sogni tranquilli,è quella cazzo di sveglia che non fa altro che rompere le scatole. Muovo interrottamente la mano nel comodino tenendo comunque gli occhi chiusi e  cercando di spegnere la sveglia. Controllo l'orario,sono le 05:30. Avrò sbagliato a puntarla mettendola con un'ora di anticipo,ma meglio così,avrò un'altra ora scarsa per dormire e sinceramente sto morendo dal sonno. Mi volto dall'altro lato del letto per cercare di rimperdere sonno e noto Jorge che dorme beatamente nell'altro letto. Me l'ero tolto compredamente dalla testa : io e Jorge avevamo dormito nella stessa camera,di nuovo. Ovviamente gli avevo impedito di dormire nello stesso letto anche se lui lo voleva da morire. Ma l'unica cosa che pensa e a farsi più ragazze possibile e non che sia gelosa,ma io voglio un ragazzo serio e già ce l'ho : quello  è Peter. Anche se non so perché gli ho concesso di restare qui un'altra volta. Scommetto che se Lodovica non fosse andata alla festa tutto questo non sarebbe successo,sarei stata con lei e in camera e Jorge non sarebbe venuto. A proposito che fine ha fatto Lodovica? Ieri è andata alla festa e poi  non è più ritornata,ma lo dicevo io in queste feste nessuno riesce a dormire nel proprio dormitorio e sicuramente Lodovica si sarà cacciata nei guai,devo ammettere che sono un po' preoccupata per lei anche perché non posso chiamarla al cellulare perchè lo ha lasciato qui in camera.
Mi giro e rigiro nel letto cercando di riaddormentarmi ma niente,con tutti questi pensieri fra la testa non riesco a prendere sonno. Così decido di alzarmi senza fare troppo rumore per non svegliare Jorge. Mi stiracchio e scendo dal letto infilando le pantofole,poi prendo l'elastico che tenevo al polso per legare i miei capelli in una crocchia fatta a casaccio. Ad un tratto sento la porta aprirsi.  "Tini devo raccontarti un casino di cose" -Esclama entusiasta la ragazza appena entrata in camera. "Si,ma fa piano" -Scatto sentendo la voce di Lodovica e facendole segno di parlare più piano per non svegliare il messicano. "E il signorino che ci fa qui?" -Domanda Lodovica facendo un sorrisetto malizioso ed io mi gratto la nuca imbarazzata. -"Diceva di aver bevuto e che non poteva guidare per tornare a casa e mi ha chiesto se poteva restare qui" -Mormoro e lei ridacchia. "L'avete fatto?" -Bisbiglia  Lodovica ed io spalanco la bocca scioccata. "Ma cosa ti salta in mente?! No" -Cerco di mantenere il tono di voce basso anche se in questo momento vorrei urlare dall'imbarazzo per i suoi pensieri maliziosi.
"Tu piuttosto,dove hai dormito?" -Domando silenziosamente indicandola e marcando la parola 'tu'
"Da Candelaria" -Risponde  tranquillamente la ragazza-"Ero tornata in camera ma vedendoti col signorino e non sapendo dove dormire ho chiesto a Cande se potevi ospitarmi" -Ridacchia
"Non c'è nulla fra di noi" -Mi difendo alzando le braccia. Non voglio che pensi che io e Jorge stiamo insieme,che ci amiamo o assurdità del genere.
"Comunque" -Risponde Lodovica cambiando discorso-"C'era Diego alla festa"
"Diego?" -Domando sbalordita-"Lui non è un tipo da feste!"
"Lo so,diceva che era venuto per non pensare a Clara e roba del genre" -Sussurra sorpresa-"Ci siamo dati un bacio" -Ammette battendo le mani tutta contenta
"Cosa?" -Sorrido come una cretina-"E state insieme?"
"Beh non lo so" -Risponde l'Italiana confusa-"Oggi lo vedo e cerco di chiarire tutto"
"Beh sono felice per te" -Rido stritolandola.
"Grazie,ora vado al bar e..poi ti racconto tutto" -Sorride Lodovica sciogliendo l'abbraccio-"Tu divertiti col messicano" -Ridacchia per poi uscire dalla camera mentre la fulmino con lo sguardo.
Noto che nella sedia della scrivania ci sono tutti i vestiti di Jorge accumulati,che si sarà  spogliatao durante la notte sentendo troppo caldo? Mi giro allora verso di lui,sta ancora dormendo beata e soprattutto con quel sorrisetto sul le labbra,devo ammettere che senza maglietta e con quei boxer è davvero sexy. Scuoto immediatamente la testa sorprendendomi dei miei stessi pensieri. Io non sono innamorata di quel ragazzo,ma come mai mi emoziono con un suo solo sguardo e il suo sorriso mi fa sciogliere? Ma soprattutto,come mai l'ho lasciato restare qui ieri sera?
 Faccio qualche passo avanti avvicandomi ancora verso di più. Come può essere che da vicino sia ancora più bello? 
"Quant'è bello!" -Sussurro fra me e me sorpendendomi delle mie stesse parole.
"Lo so,sono uno schianto" -Sbadiglia  il ragazzo  stiracchiandosi sul letto e avendomi sentito parlare. Oddio che vergogna. Questo significa che era già sveglio e mi ha sentita parlare,la cosa che mi mette ancora più in imbarazzo e di aver dormito con le gambe completamente coperte e indosso solo una maglietta che arriva prima delle ginocchia,con sotto il reggiseno e le mutande ovviamente ma sento vergogna comunque nel farmi vedere così da lui..
"J-Jorge" -Balbetto-"Mi hai sentita?" -Domando in imbarazzo e lui annuisce ridacchiando
"Non c'è bisogno che qualcuno me lo dica Martina" -Sorride-"So di essere bello" -Si vanta scherzosamente sistemandosi il ciuffo.
"No guarda,hai sentito male tu..cioè non volevo dirlo,cioè io..."
"Anche tu sei bella Martina" -Mi interrompe il ragazzo accennando un sorriso e facendomi arrossire. Lo so,sono così sciocca e timida che sorrido ad ogni complimento,ma mi basta una sua semplice frase o un suo semplice sguardo per farmi impazazzire.
"Grazie.." -Sorrido timidamente e lui si alza dal letto.
"Però sai una cosa Stoessel?" -Ride mettendo un braccio attorno al mio collo-"Ieri volevo tanto stare nel letto con te" -Fa un sorrisetto malefico e io lo respingo.
"Non sarà mai Blanco" -Rispondo alzando le braccia e lui continua a ridacchiare.
"Ne sei sicura?" -Ridacchia prendendomi in braccio ed io muovo i piedi in continuazione pregandolo di farmi scendere.
"Dai Yoyi lasciami" -Non so come mi sia uscito questo soprannome ma continuo a ridere come una  pazza stringendolo più forte per non cadere e lui mi butta sopra il letto straiandosi accanto a me.
"Ecco,ora non hai scampo" -Sorrde il ragazzo stringendomi la vita-"Non puoi sfuggire,sei tutta mia"
"Questa frase mi sa tanto da maniaco" -Ridacchio continuando a tenergli le braccia al collo.
"Mi sei mancata" -Sussurra con tono serio mentre io continuo a sorridere facendo sfiorare i nostri nasi.
"Anche tu" -Soffio appoggiando la testa sul suo petto.  Sorride e mi tira su di lui,le mie ginocchia vanno ai suoi fianchi e gli sto a cavalcioni. Nel momento i cui i nostri corpi si toccano il mio stomaco comincia ad agitarsi. Lui continua a fissarmi negli occhi  ed io inizio a sentirmi nervosa,cosa dovrei fare? Non ho idea di dove voglia arrivare Jorge ed ho paura di fare qualcosa per prima.
"Che succede?" -Domanda accarezzandomi il viso e facendomi arrossire,è sorprendentemente gentile.
"Niente,è che non so cosa fare.." -Ammetto abbassando lo sguardo.
"Fai quello che vuoi Tini,non pensarci troppo su" -Sorride e annuisco. Porto la mia mano sul suo petto nudo tracciando la scrittura sulle sue costole il petto va su e giù molto velocemente anche se la sua espressione è molto calma. Non riesco a controllarmi e porto una mano più giù facendo scorrere il dito sull'elastico dei suoi boxer. Spalanca gli occhi e sembra nervoso. Lui nervoso?
"Ehm..posso toccarti?" -Gli chiedo un po'vergognata.  Non mi riconosco,chi è questa ragazza seduta sopra a un ragazzo punk chiedendogli di toccarlo lì giù? Ma ricordo le parole che mi disse tempo fa,che ero se stessa solo con lui e forse ha ragione,lui mi fa uno strano effetto ma amo l'effetto che ha su di me e adoro l'elettricità che corre nel mio corpo quando sto con lui.
 "Sì." -Risponde e abbasso la mano continuo a tenerla su i boxer e muovo la mano su di lui.
"Ti mostro cosa fare?" -Domanda con tono tremante e annuisco. Porta la sua mano alla mia portandola nuovamente giù per toccarlo ancora. Mi apre la mano facendomela chiudere attorno alla sua lunghezza e poi toglie la sua mano dalla mia come se mi volesse dare il pieno controllo. Non ho mai fatto cose del genere con un ragazzo e mi sento completamente in imbarazzo non sapendo cosa fare mentre lui avrà molta più esperienza di me.  Muovo nuovemente la mano "Tini" -Geme e stringo la presa su di lui,voglio risentire gemere il mio nome.
"La tua mano avvolta attorno a me mi fa stare così bene" -Soffia e gli do una stretta un po' più forte facendolo sussultare. "Tesoro non così forte" -Sussurra con tono dolce.
"Scusa" -Rispondo abbassandomi e premendo le labbra contro il suo collo facendolo gemere ancora. Le miei mani vanno sul suo petto e lui chiude le mani sul mio seno.
"Posso slacciarti il reggiseno?" -Domanda con voce incerta e rauca e mi meraviglio per l'effetto che sto avendo su di lui. Annuisco e i suoi occhi si illuminano,forse dall'eccitazione. Fa scorrere dolcemente le sue mani sulla mia schiena e mi sbottona il reggiseno,quel movimento mi fa subito pensare con quante ragazze l'avrà già fatto sapendomelo slacciare così facilmente ma cerco di non pensarci e trattenere la gelosia buttando via i pensieri,voglio godermi questo momento. Togliendomi il reggiseno poggia le mani sulla mia maglietta prendendomi nuovamente i seni si abbassa per baciarmi mentre pizzica leggermente i capezzoli gemo nella sua bocca riprendendo la sua lunghezza.
"Cazzo Tini sto per venire" -Soffia e sento che potrei venire anche io solo ai suoi gemiti e al suo tocco sul mio seno,il suo tocco è paradiso. Sento del bagnato spargersi su i suoi boxer e tolgo la mano. Ovviamente non avevo mai fatto venire nessun altro prima d'ora. Prende qualche respiro mentre continuo a stare seduta sulle sue gambe non sapendo cosa fare.
"Non sono mai venuto così prima d'ora" -Sospira facendomi sentire in imbarazzo.
"E'stato così male?" -Domando cercando di levarmi dalle sue coscie ma lui mi tiene ferma come se volesse che non scappassi,come se mi volesse tutta sua.
"Ma scherzi? Sei stata così brava" -Sorride-"Non mi sono sentito mai così con nessun altra prima d'ora" -Mi sale un morso di gelosia sentendo la frase "nessun'altra" ma cerco di non pensare a tutte le ragazze che si sarà fatto in passato. Mi disturbo però a sentirmi in questo modo noi non avremo mai una relazione e non saremo mai qualcosa al di fuori di questo,ma ora come ora voglio vivere il momento.
"Devo cambiarmi i boxer" -Dice con l'intenzione di uscire dalla camera e non capisco cosa voglia fare,dove terrà i suoi boxer dato che non siamo nella confraternita-"Ne tengo sempre un paio in macchina,torno tra un minuto" -Sorride vestendosi e uscendo dalla camera. Ah,certo e preparato a questo tipo di situazione e sicuramente io sarò una delle tante,non capisco questo forte senso di gelosia nei suoi confronti. Decido di approfittarne per andare alle docce  e così faccio. Faccio una veloce doccia,mi cambio,lego i miei capelli e rientro in camera trovandolo già cambiato. Mi guarda sorridendo e non so cosa dire. Ora che siamo entrambi vestiti che dovremo fare?
"Uhm..te ne stai andando?" -Butto lì per trovare un discorso.
"No,Tini" -Risponde semplicemente-"Ieri mi hai fatto restare qui e voglio ricambiarti il favore?"
"Del tipo?" -Domando confusa non capendo che tipo di 'favore' vuole farmi.
"Vuoi essere accompagnata da qualche parte?" -Propone-"Che piani avevi per oggi?" -
"Veramente avevo intenzione di andare alla concessionaria per vedere per un'auto" -Rispondo e lui ridacchia-"Che c'è da ridere?"
"Niente Marti,è che pianifichi sempre tutto e sei così orginazzata" -Ride ed alzo un sopracciglio per la sua strana frase e per il modo in cui mi ha chiamata. Il nomignolo 'Marti' non l'ho mai sopportato,voglio che tutti mi chiamino 'Tini'.
"Allora mi accompagni o no?" -Sbuffo
"Uhm si" -Accetta ed usciamo entrambi dal campus. E così strano parlare con lui dopo l'esperienza di oggi,pochi minuti fa ero seduta sopra di lui a fargli la cosa più vicina ad una sega che conosco e ora siamo tranquilli sopra sua auto a fare come se nulla fosse,un conto era se stessimo insieme ma ora non siamo più nulla e diciamocelo,non potrei mai e poi mai avere una relazione con lui dato che non è 'un tipo da relazione' e come mi diceva Mechi a lui piace solo avere 'amiche con benefici'. Abbasso lo sguardo sentendo la suoneria dei messaggi e Peter e l'ulitma cosa che voglio è rispondere ai suoi sms,probabilmente sarà nel panico dato che non gli sto rispondendo ma onestamente finchè non dice nulla a mia madre non mi importa più di tanto. Se devo essere sincera non mi sento sentita mai allo stesso modo con Peter quando ho baciato Jorge per la prima volta. So che amo Peter,ho sempre amato Peter,ma forse non lo amo davvero come fidanzato e come qualcuno con cui dovrei costruire un futuro,forse lo amo semplicemente perché è sempre stato una presenza stabile nella mia vita e non ci siamo mai separati. Si,siamo perfetti l'una per l'altro ma non posso ignorare il modo in cui mi sento stando accanto a Jorge e non solo sessualmente,il modo in cui con un solo sguardo mi fa sentire le farfalle nello stomaco,il modo in cui mi ritrovo a volerlo disperatamente anche quando sono incazzata con lui,il modo in cui lui invade i miei pensieri anche quando provo a convincermi che lo odio.
"A cosa pensi?" -Domanda Jorge tenendo lo sguardo fisso sulla strada.
"A nulla.." -Rispondo tenendo lo sguardo fuori dal finestrino e cercando di non incrociare il suo.
"E dai dimmelo Tini" -Sbuffa-"Non essere timida adesso,insomma mi hai da poco fatto venire sui boxer!"
"A niente davvero." -Rispondo fingendo un sorriso e lui continua a guidare
"Comunque ho intenzione di ricambiarti il favore al più presto" -Ridacchia maliziosamente-"Ed intendo in quel senso" -Dice e sgrano gli occhi. Infondo è vero,avevo fatto tutto io e scommetto che freme dalla voglia di toccarmi più intensamente. Ma non capisco cosa intende con 'al più presto' ed ho paura che quel momento non arriverà mato che sicuramente in un modo e in un altro ricominceremo a litigare e a stare distanti. Ricambio con uno sguardo incerto e mi volto nuovmante verso il finestrino notando che siamo già arrivati. Scendiamo e diamo un'occhiata alle auto della prima concessionaria,riguardo la macchina che avevo intenzione di prendere e ci ripenso,ho la sensazione nel momento in cui esco dal lotto che si sarebbe rotta e qui c'è una rigorosa politica di niente restituzioni. Visitiamo qualche altro lotto e sono ugualmente scadenti. Dopo ore di innumerevoli macchine scadenti decido di interrompere la ricerca di un'auto per prendere una macchina decente dovrei andare più lontana dal campus e proprio oggi non me la sento. Decidiamo di prendere qualcosa per fare colazione,la giornata sta andando meglio di quanto pensassi e per una volta entrambi possiamo superare il semestre senza ucciderci a vicenda. Sulla strada del ritorno superiamo un vecchio e carino bar che fa degli ottimi frappè e supplico Jorge di fermarsi,si lamenta e finge di non volere ma vedo una traccia di sorriso nascosta dietro l'espressione acida. Il messicano dice di sedermi e prende i frappè per entrambi ma ad un tratto vediamo un uomo avvicinarsi a noi.
 

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Capitolo 15
*** Mas que una amistad. ***


"Jorge?" -dice la voce di un uomo,la testa di Jorge scatta verso l'altro e stringe gli occhi. E' un accento che ho già sentito?
"Ehi" -Dice l'uomo sulla cinquantina e sorride,è alto e magro con i capelli neri che hanno qualche ciocca grigia sparsa sui lati. "Salve,sono Martina" -dico educatamente allungando la mano. Jorge mi lancia un'occhiataccia ma lo ignoro,tanto non mi avrebbe presentata.
"Ciao Martina,io sono Fenerdo,il padre di Jorge" -Dice e mi stringe la mano. Se non sbaglio Jorge ha avuto una storia difficile con suo padre,ricordo che una volta mi raccontò che dopo la morte di sua madre, suo padre iniziò ad alcolizzarsi e trascurare suo figlio tanto che quando Jorge ha iniziato a frequentare il campus l'uomo si è fatto sentire poco e niente. Questo portò un gran dispiacere nei confronti di Jorge tanto da non voler più rivolgere la parola al padre. Ma quest'ultimo,a parer mio,trovando una nuova compagna ovvero la madre di Diego è migliorato. Dato dal suo aspetto mi fa capire che ha lasciato l'alcool e il fumo già da un bel pezzo,secondo me deve essere cambiato da qiando ha iniziato frequentare la compagna,perchè l'amore può cambiare. E poi a quanto sembra sta cercando di recuperare il rapporto con i figlio ma Jorge non vuole sentire parlarne.

"Jorge,non mi avevi detto che hai una fidanzata,dovreste venire a cena stasera. Maria preparà un bel piatto per tutti quanti,è una cuoca eccellente." -Voglio dirgli che non sono la fidanzata ma Jorge parla.
"Non possiamo stasera,devo andare a una festa e lei non vuole venire" -Scatta e sussulto per il modo in cui si rivolge a suo padre. Chiaramente sta usando una scusa per non andarci e non capisco perchè non da un'opportunità a suo padre dato che sembra fare di tutto per recuperare il rapporto con Jorge.
"In realtà mi piacerebbe molto,sono anche amica di Diego" -Dico all'uomo che mi rivolge un sorriso.
"Davvero?  Beh,è grandioso,Diego è un bravo ragazzo. Sarei felice di ospitarti stasera" -Dice Fernando ed io sorrido.
"A che ora dovremmo essere lì?" -Chiedo e sento gli occhi di Jorge lanciarmi fiamme
"Dovremmo?" -Chiede il padre ed io annuisco-"Okay facciamo per le otto risponde l'uomo e Jorge guarda incazzato fuori dalla finestra.
"Mi sembra magnifico,ci vediamo stasera!" -Gli dico,saluta Jorge che lo ignora scortesemente e dopo che suo padre è uscito dall'edificio sbatte la sedia al tavolo e spalanca la porta lasciandomi da sola sotto lo sguardo di tutti. Mi alzo per seguirlo urlando più di una volta il suo nome ma lui mi ingnora. "Jorge cazzo!" -Urlo ancora più forte
"Ha che razza di gioco stai cercando di giocare Martina?" -E' arrabbiato,più che arrabbiato.
"Non sto giocando a nessun gioco,non hai visto quando voleva che andassi? Stava cercando di entrare in contatto con te e tu sei stato così irrispettoso!" -Non so neanche perchè lo sto rimproverando ma non gli permetto di urlarmi contro.
"Entrare in contatto con me? Mi stai prendendo fottutamente in giro?  Sarebbe dovuto entrare in contatto con me quando mi stava abbandonando" -Mi impreca contro e deglutisco.
"Forse sta cercando di recuperare il tempo perduto! Jorge,le persone commettono errori e lui ti vuole bene" -Rispondo e lui rabbrividisce dalla rabbia.
"Tu non sai un cazzo di lui e non ti devi intromettere nella mia vita,fatti i tuoi dannati affari per una buona volta" -Scatta ed entra in macchina e le sue parole mi feriscono,io volevo solo cercare di aiutarlo.  -"Tini,non voglio andare,davvero. Li evito per una ragione. E poi mio padre ha iniziato a cercarmi solo perchè vuole che io faccia parte della sua famiglia perfetta,mi cerca solo perchè vuole che vada alle sue stupide cene e al loro stupido matrimonio ma non perché ci tiene davvero a me" -Sospira.
"Non voglio costringerti a mandarti se ti ferisce ma mi piacerebbe davvero che venissi con me,comunque sia io vado" -Alleggerisco anche io il tono. Siamo passati dal mangiare frappè ad urlare e poi ci siamo calmati di nuovo,mi gira la testa.
"Ferirmi?" -Sgrana gli occhi e non capisco perchè si stia soprendendo
"Si,se ti ferisce non ti costringerò a venire con me ma io andrò comunque alla cena"
"Davvero ti dispiace ferirmi?" -Domanda incredulo ed annuisco
"Certo" -Mormoro-"Sei un mio amico,e non voglio che i miei amici stiano male" -Concludo la frase
"Ah" -Si limita a dire-"Solo amici?"
"Non riprendiamo nuovamente quel discorso Jorge,ne abbiamo già parlato" -Dico voltandomi dal lato del finestrino e cercando di evitare che i nostri guardi si incrociano,e ad un tratto sento squillare il telefono,è Peter.
"Non rispondi?" -Domanda sorpreso Jorge.
"No" -Rispondo semplicemente-"Sto parlando con te" -
 E  poi "Preferisco stare con te" aggiunge il mio subconscio.
"Oh" -E' quello che si limita a rispondere.
"Quindi non vieni stasera?" -Domando cercando di non essere insistente
"No" -Borbotta-"E poi ho altri piani"
"Del tipo?" -Domando curiosa
"Abbiamo di nuovo una festa,in pratica e quello che faccio quasi ogni giorno,capiscimi vivo in una confraternita"
"Uhm..Okay ma sei arrabbiato con me se vado alla cena?"
"Io sono sempre arrabbiato con te Tini" -Ride strappandomi un sorriso
"Anche io sono sempre arrabbiata con te" -Ridacchio ed ecco che ci calmiamo un'altra volta.
Per il resto del traggitto siamo entrambi in silenzio,ma non è quel tipo di silenzio imbarazzante,solo silenzio. Per tutto il traggitto sto girata dal lato del finestrino,non voglio che i nostri occhi si incrocino. Man mano riesco a riconoscere gli edifici vicino al college significa che stiamo per arrivare,ma forse è meglio così.
"Ehm..siamo arrivati" -Sospira Jorge aprendomi lo sportello e non capisco questo suo lato gentile.
"Ok" -Rispondo fredda e scendendo dall'auto
"Comunque,per dirtelo,quella gonna è orrenda Stoessel" -Ride indicando la mia gonna e gli faccio una pernacchia,in fondo me lo aspettavo che prima o poi avrebbe detto questa frase-"Dai ti voglio bene" -Sorride e sospiro,è così lunatico ma mi piace da morire. Scuoto la testa sorprendendomi dei miei stessi pensieri.
"Grazie per avermi accompagnata,anche se non sono riuscita a trovare un'auto grazie lo stesso" -Mi congendo scendendo dall'auto e chiudendo la portiera. Questa giornata è stata abbastanza strana,siamo passati dal toccarci,a litigare,a fare pace e a litigare nuovamente per poi calmarci. Nessuno mi confonde come fa lui.
"Son tornata" -Esclamo esausta buttando la borsa nel letto
"A quest'ora signorina?" -Ridacchia Lodovica dandomi una scherzosa  gomitata
"Allora,che mi racconti?" -Butto lì per togliere l'attenzione su di me,non voglio che mi faccia domande su Jorge.
"Beh non molto bene in effetti" -Sbuffa la ragazza-"Sono stata da lui,mi ha detto che forse anche lui prova dei sentimenti per me ma per ora è un po'confuso anche perché si è lasciato da poco con Clara"
"Quindi non avete concluso niente.." -Sospiro mentre Lodovica si morde il labbro inferiore. Ad un tratto sento bussare alla porta.
"Vado io" -Sbuffa Lodovica aprendo la porta-"Oh,vedo che è per te" -Esclama indicando il ragazzo che è appena entrato nella stanza,è Jorge.
"Uhm..Tini" -Farfuglia grattandosi la nuca-"Ascolta,dato che stamattina non hai trovato un'auto posso accompagnarti io alla cena"
"Okay,grazie. Apprezzo molto il tuo gesto" -Lo ringrazio.
"Uhm..tra un paio d'ore  vengo a prenderti okay?" -Domanda gentilmente e non capisco come mai mette sempre quel 'uhm' in ogni frase
"Okay." -Rispondo semplicemente anche se sorpresa del tuo atteggiamento gentile.
"Ah,ti sto solo accompagnando,non significa che io venga lì" -Sbeffa-"A dopo" -Conclude uscendo dalla porta.
"Non credo ai miei occhi" -Ridacchia Lodovica e alzo gli occhi al cielo
"Di che parli?!" -Fingo di non aver capito
"Sono cieca io o cosa?" -Ride l'Italiana-"Non ho mai visto quel ragazzo fare il gentile si comporta così solo con te Tini!"
"E con questo cosa vorresti dire?"
"Vuole accompagnarti solo per passare più tempo con te Tini,ci sta provando!" -Esclama e scuoto la testa.
"E' solamente una tua impressione" -Sbeffo abbassando lo sguardo-"E poi anche se fosse? Lui ci prova con tutte. E poi io ho un fidanzato"
"Che non ami" -Puntalizza la ragazza e sbatto i piedi
"Ma che avete tutti?!" -Strepito-"Sempre con la stessa storia? A me non piace Jorge e anche se fosse non sono affari vostri" -Rispondo alzando il tono della voce
"Okay,ma calmati" -Risponde alzando le braccia in segno di difesa-"Non capisco perché ti innervosisci tanto"
"No,scusami" -Sospiro-"E' che sono solo un po'stanca tutto,qui" -Butto lì giustificando il mio nervosismo.
"Okay" -Risponde Lodovica comunque sospettosa. Si capisce così tanto che sono attratta da Jorge? E poi è impossibile mentire a Lodovica,sarà più buona ma non è mica scema ed è comunque una ragazza molto insistente,ti insiste finchè non dici la verità.
[...]
Squilla il telefono,è Peter e sarà preoccupato per me.
"Ehi Tini" -Risponde Peter dall'altro campo del telefono.
"Peter.." -Mormoro-"Come stai?
"Bene amore e tu?" -Domanda con tono dolce
"Bene grazie" -Sorrido per far sembrare la risposta più realistica.
"Oggi sono libero,quindi se vuoi vediamo quel film che ti avevo promesso l'altro giorno!"  -Propone il ragazzo
"Amore proprio oggi non posso,ho una cena.." -Sospiro-"Uff,tu sei libero quando io quando sono occupata,ed io sono impegnata quando tu sei libero"
"Una cena?" -Domanda con tono abbastanza geloso-"Si può sapere con chi?"
"Vado da i genitori di Diego.." -Mormoro-"Ci tenevano tanto che venissi e.."
"Tranquilla,mi fido di Diego,è un bravo ragazzo" -Mi interrompe Peter rassicurandomi-"Ma se non mi sbaglio lui e Jorge sono fratellastri,ci sarà anche lui alla cena?" -Domanda alzando leggermente il tono della voce
"No,Jorge non verrà" -Rispondo con tono abbastanza acido-"E poi non capisco perché tutte queste domande,sono la tua ragazza non la tua sorellina minore da proteggere. Non sono una bambina e non capisco ancora perchè non ti fidi di me"
"E me lo chiedi anche?" -Quasi urla il ragazzo-"Ti ricordo che mi hai tradito meno di un mese fa e ti ho comunque perdonata perchè a te ci tengo moltissimo e sai che nessun altro ragazzo avrebbe mai perdonato un affronto simile. E tu cosa fai? Ti permetti di criticarmi solo perché continuo ad avere qualche dubbio?"
"S-Scusa Peter,è che.."
"No,niente.." -Mi interrompe il ragazzo-"Non voglio continuare a discutere"-Ha ragione. Non si merita che lo tratti così e sono veramente pentita di averlo tradito con Jorge. A Peter ho detto che tra noi c'è stato un solo bacio quando ero ubriaca,anche se non è tutta la verità perchè io e Jorge abbiamo fatto ben altro..ma ora è finita,non voglio farmi più confondere e condizionare da Jorge e soprattutto d'ora in poi non mentirò mai più a Peter.

"Peter..ce l'hai con me?" -Domando preoccupata "No no,tranquilla"-Mormora il ragazzo
"Lo so,non avrei dovuto tradirti con Jorge e ne sono veramente pentita. Ma ti giuro io non ho più niente a che fare con lui" -Appena finito di dire questa frase sento una voce chiamarmi "Martina sono qui"-Esclama,scatto è Jorge. Sarà venuto a prendermi,ed io che ho appena detto a Peter che non avrei avuto niente a che fare con lui,sono una cogliona..
"Si,Diego arrivo!" -Esclamo fingendo sia Diego almeno Peter si fida più. Jorge continua a fissarmi male. -"Amore è arrivato Diego,devo scappare,ciao. Ti amo" -Dico molto velocemente per poi chiudere il telefono. Questa situazione si sta facendo molto stressante e imbarazzante,ma Peter non vuole che mi avvicini con Jorge nemmeno come amico e vuole che abbia amici come Diego o come altri ragazzi studiosi ed educati del college.
"Mi spieghi perchè mi hai chiamato Diego?" -Ridacchia Jorge entrando in camera mia-"Che succede? Il nonnetto non si fida di me e vuole che frequenti amici perfettini proprio come lui?"
"Smettila di insultare Peter e Diego,almeno sono persone migliori di te" -Sbeffo cercando di non incontrare il suo sguardo.
"Non hai ancora risposto alla mia domanda" -Puntualizza e abbasso nuovamente lo sguardo.
"Si.." -Balbetto e lui sembra innervosirsi.
"Così è questo che quel coglione pensa di me? Non solo butta merda su di me ma ha anche il coraggio di dirti di starmi lontano? Ah,ma se lo prendo!" -Sbraita e sgrano gli occhi. Cosa sarebbe a dire? Non starà mica pensando di picchiarlo! Di certo Peter non starebbe con le mani in mano dato che è un tipo molto forte e anche lui colpirà Jorge. Ma scometto che Jorge avrà la meglio su di lui perché anche se Peter è grande e grosso Jorge ha forza da vendere e lo stenderebbe immediatamente a terra. Scuoto la testa per levare l'immagine di Peter e Jorge che si picchiano per me
"Jorge che ti prende?" -Non capisco perché reagisce così,se è perché non riesce a star lontano da me o perchè non vuole che Peter parli male di lui.
"Niente" -Scuote la testa-"E' che mi da fastidio quando la gente giudica senza conoscere,tutto qui" -Borbotta anche se la sua riposta non sembra molto convincente.
"Allora? Mi accompagni" -Chiedo gentilmente e annuisce,così saliamo sulla sua auto. Dove stiamo per tutto il tragitto in silenzio,sto sempre girata dalla parte del finestrino ma a volte mi volto verso di lui,per vedere la sua espressione o se anche lui mi guarda ma niente.
"Quando abbiamo intenzione di arrivare?" -Insisto e lui alza gli occhi al cielo
"Puoi evitare essere così paranoica? Grazie." -Sbeffa e in qualche modo le sue parole riescono a ferirmi.
"Scusa se voglio arrivare puntuale ad un appuntamento,eh" -Rispondo acida e lui continua ad avere lo sguardo fisso sulla strada.
"Ma potresti cercare di..uhm..rilassarti e di non fare troppe polemiche? Inizio a non sopportarti più,sai?" -Sospira
"Sai che sei tanto difficile Jorge? Stai solo cercando di iniziare un litigio ed io non ci sto cascando. Non hai  ragione di essere arrabbiato con me ma eccoti qui a dirmi che sono paranoica e che non mi sopporti più" -Respiro
"Tini,io non lo so ma..sono arrabbiato che stai andando." -Ammette
"Allora perchè ti sei offerto di accompagnarmi? Sei venuto fino in camera mia e ti sei offerto,perché?"
"Non lo so Tini,forse perchè così avrei potuto vederti." -Cosa?
"Non fare questi giochetti con me Jorge" -Lo avverto
"Non li sto facendo. Possiamo parlare? Cioè parlarne davvero?"
"Beh,ora non posso. Ho dei piani per una cena a cui ti rifiuti di partecipare con me" -Mi accorgo che già siamo arrivati quando Jorge ferma la macchina.
Esco dall'auto salendo sul marciapiede. Sento la portiera chiudersi e i suoi passi avvicinarsi,mi giro per vederlo a pochi passi da me.
"Che stai facendo?" -Domando confusa
"Sto venendo con te,ovviamente."
"Davvero?"
"Si ora andiamo a passare la serata peggiore della nostra vita" -Fa un sorriso falso e sospiro.
Suono al campanello e ci apre una donna con un bellissimo sorriso.
"Oh,tu devi essere Martina." -Sorride gentilmente-"Fernando e Diego mi hanno parlato molto di te" -Deve essere la madre di Diego,i due hanno lo stesso sorriso.
"Si,è un vero piacere conoscerla" -Ricambio un sorriso stringendole la mano.
"Jorge,sono molto felice che tu sia venuto,non mi aspettavo la tua visita" -Esclama sorpresa la donna e Jorge sbuffa
"Invece sono venuto,ok?" -Risponde acido entrando in casa e gli do una gomitata. Non deve trattarla così,insomma è la compagna di suo padre. La donna infatti lo guarda dispiaciuta.
Entriamo in soggiorno e noto che Diego è seduto con un libro nel divano. -"Tini!" -Sorride verso di me chiudendo il libro-"Ciao Diego!" -Lo saluto schioccandogli un bacio nella guancia. -"Ciao Jorge" -Cerca di salutarlo Diego ma quel coglione ma al solito lo ignora. Perché deve fare l'arrogante con tutti? -"Che studiavi?" -Domando cambiando argomento -"Shakespeare" -Sorride il ragazzo. -"Ah,interessante! E dove sei arrivato?" -Domando sedendomi nel divano accanto lui. -"Ei voi due nerd,invece di confrontare gli appunti di letteratura non potete andare a tavola? E' pronto." -Ci prende in giro Jorge per poi andarsene in sala da pranzo mentre io sospiro come per lasciarlo perdere.  "Tini mai stai ancora con Peter?" -Domanda Diego-"No perché mamma e Fernando pensano che tu e Jorge state insieme" -Ride e scuoto la testa- "Assolutamente no,io sto ancora con Peter" -Ridacchio-"Comunque andiamo,altrimenti la cena si raffredda" -Cerco di cambiare discorso e Diego mi indica dov'è la sala da pranzo.
"Perfetto,ci siamo tutti!" -Sorride Maria con un vassoio in mano-"Oh cari,sedevi qui" -Avvicina un paio di sedie e ci indica dove sederci. Ferando è seduto accanto a Maria,Jorge accanto a me e difronte a Diego. -"La cena è servita,buon appettito!" -Esclama la donna finendo di apparecchiare,c'è un profumino! Noto i dolci sguardi fra Fernando e Maria,si fede che sono felici insieme.
"Allora Martina" -Esclama la signora Maria finendo di masticare un boccone-"Quali sono i tuoi piani dopo il college?"-Domanda gentilmente
"Spero di lavorare nel campo dell'editoria mentre lavoro al mio primo libro" -Dico con sicurezza e la donna ricambia con un sorriso,nel frattempo continuiamo a manigare,è delizioso. La madre di Diego è veramente un'ottima cuoca. Finiamo in poco tempo di mangiare e la signora inizia a sparecchiare la tavola mentre noi restiamo seduti.
"Bene,ora che siamo tutti qui vorrei dire una cosa" -Esclama il padre di Jorge-"Voi tutti sapete che ben presto io e Maria ci sposeremo e.."
"E niente." -Lo interrompe Jorge alzando il tono della voce-"Potete fare quello che volete ma non vi aspettate che venga al vostro matrimonio"
"Jorge.." -Cerca di tranquillizzarlo la sua matrigna ma lui sbatte il pugno sul tavolo.
"No." -Sbraita-"Sono stufo di andare dietro a questa 'famiglia' perfettina che volete creare." -
  Avrà forse ragione? Certo,non ha motivo di urlare in questo modo ma da quanto mi ha raccontato lui suo padre non lo cerca mai,e ogni volta che lo cerca è per parlare del matrimonio o cose del genre. -"E poi nessuno occuperà mai il posto di mia madre" -Continua ad urlare ma si sente una scia di malinconia nella sua voce. Da un calcio alla gamba del tavolo per poi uscire dalla cucina e suo padre lo segue correndo,il silezio totale e gli sguardi sconvolti di tutti.
"Forse è meglio che me ne vada via" -Sussurro. E' una situazione abbastanza imbarazzante e poi mi sento di troppo anche perché non faccio parte della loro famiglia. Ma continuiamo a sentire le loro urla,stanno discutendo ancora  più forte e provengono dal piano di sopra. Preoccupati io e Diego saliamo velocemente le scale per poi raggiungerli al piano di sopra,riusciamo ad intravederli dalla porta e Frenando sta per mettere le mani addosso a Jorge. -"Tu non sei cambiato,sei lo stesso di sempre" -Urla Jorge guardandolo con disprezzo. -"Verrai al matrimonio che ti piaccia o no" -Sbraita suo padre. -"Altrimenti che mi fai?" -Alza  il tono Jorge e suo padre gli carica un forte pugno. Gli occhi di Jorge iniziano ad inumidirsi mentre continua ad appoggiare la mano nella sua rossa guancia. Correndo esce dalla stanza,chiudendosi da solo nella mansarda. Quanto avrei voglia di consolarlo e abbracciarlo in questo momento. Corro verso la mensarda per andare da Jorge,consolarlo ma Diego mi ferma tenendomi da un braccio.
"Ferma" -Sospira lo spagnolo-"E' meglio che ci vada io." -Conclude e lo guardo confusa. Diego è un ragazzo responsabile e sa sempre quello che fa,quindi se ci sta andando lui ci sarà sicuramente un motivo,magari sa come calmarlo,anche se il che mi sembra strano dato che con Jorge non è mai andato d'accordo e i due sono sempre stati come cane e gatto. Comunque decido di fidarmi di lui e annuisco. Decide di entrare in mansarda mentre io rimango dietro la porta ad ascoltare.
"Si può?" -Domanda silenziosamente Diego entrando dalla porta. Jorge è seduto sul pavimento con la schiena poggiata al muro e la testa fra le gambe.
"Vattene." -Lo caccia il ragazzo alzando il tono della voce. Ecco lo sapevo,i suoi tentativi non sono serviti a nulla. Diego annuisce abbassando lo sguardo,ma quando è sul punto di uscire dalla stanza Jorge lo interrompe. -"Anzi no,ti prego resta. Ho bisogno di qualcuno con cui parlare.." -Cambia improvisamente idea il messicano. Cosa? Ho sentito bene? 
A quella frase a Diego scappa quasi una risata.  -"Lo so,sono così lunatico.." -Ammette Jorge-"E so anche che tu mi odi per come ti ho trattato fino ad ora ma.."
"Io non ti odio" -Lo interrompe sorridendo Diego-"Sei il mio fratellastro e non ne avrei il motivo,e poi semmai sei tu che odi me.."
"Lo so,io ti ho sempre trattato male e a volte preso in giro ma mai ti ho odiato e mai lo farò. E poi tu mi hai aiutato a fare pace con Tini,se non fosse stato per te lei non mi avrebbe mai perdonato" -Sorride Jorge e i suoi occhi si illuminano. Veramente per lui sono così importante? E davvero così felice che abbia risolto con me?
Diego sospira per poi sedersi sul pavimento accanto a Jorge. -"Come stai?" -Buttò lì appoggiando una mano sulla sua spalla.
"Come vuoi che stia?" -Risponde Jorge facendo un sorriso malinconico-"Hai appena visto come mi ha tratto mio padre,no?" -Domanda trattenendo le lacrime.
"Si.." -Risponde malinconico Diego-"Ma non sei solo,Jorge. Ci sono io,c'è Tini,non sei solo."
"Grazie" -Sorride Jorge abbracciando il fratellastro. E'la prima volta che li vedo abbracciati e sto sorridendo come una cretina. Si vede come Jorge si stia tranquillizzando e amo vederlo felice,l'unica cosa di cui ha bisogno infondo è di essere circondato da persone che gli voglino bene. Decido dunque di entrare in mansarda,anche io comunque ho bisogno di parlare con Jorge.
"Si può?" -Domando entrando nella stanza e i due sciolgono l'abbraccio.
"Vi lascio soli" -Risponde Diego uscendo dalla stanza.
"Jorge,devo parlarti." -Esclamo decisa.

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Capitolo 16
*** Last night. ***


Mi avvicino per sedermi accanto a lui sul pavimento, per qualche secondo stiamo entrambi in silenzio,sento il suo respiro sulla mia pelle e riesco a specchiarmi nei suoi lucidi occhi verdi. "Jorge.." -Soffio-"Ti ho visto con tuo padre e.." -Non feci in tempo a completare la frase che Jorge mi strinse in un forte abbraccio come se non volesse mai e poi mai lasciarmi andare,uno di quegli abbracci in cui ti senti viva. Eppure mi sarei aspettata una risposta del tipo << non ho bisogno della vostra compassione Stoessel >> e invece eccolo qui a cercare conforto in me più che mai. "Tini,non immagini in questo momento quanto abbia bisogno di te" -Sussurra sciogliendo l'abbraccio e sento il respiro affannato e il battito accellerare. "Jorge per te ci sarò sempre,te lo prometto." -Sussurro al suo orecchio per poi appoggiare la testa nella sua spalla. Stiamo nuovamente qualche secondo in silenzio,quel silenzio paradiso. Chiudo per qualche secondo gli occhi perché sono del parere che le cose più belle accadano ad occhi chiusi,come i baci,i sogni;e rimango appoggiata sulla sua spalla sentendomi rilassata,viva. Apro gli occhi improvvasitamente incrociandoli con i suoi verde smeraldo,sento il suo respiro nella pelle e le sue mani accarezzarmi il viso,porta il mio mento al suo e le nostre labbra si sfiorano dando via a un bacio inizialmente lento ma man mano sempre più appassionato. -"Perché tutto questo deve essere così difficile?" -Sussurra Jorge sciogliendo il bacio. -"Forse perché siamo noi a rendere difficile tutto questo.." -Farfuglio,mi sale una senzazione strana ma affascinante allo stesso tempo,comunque mi fa sentire bene.
"E allora?Martina,che ci succede?" -Domanda malinconico Jorge-"Questa distanza non ha nulla a che vedere con quello sentiamo,e se ci separa è qualcosa di sbagliato.." -A quelle parole sento i miei occhi inumidirsi,cerco con tutta me stessa di convicermi che lo odio,ma cazzo,quando siamo così vicini tutti i miei dubbi scompaiono,perdo il controllo di me stessa,e come se ci fossimo solo lui ed io,l'universo tranne noi. Mi alzo di scatto come se volessi andarmene,non voglio continuare con tutto questo,per quanto mi possa far stare bene devo mettere fine a tutto questo,in modo o nell'altro finiremo sempre entrambi per stare male.
"Ti prego Tini,resta." -Mi implora Jorge dicendomi di fermarmi,il suo tocco sui miei polsi,sento un brivido scorrere nel braccio.
"Jorge,in un modo o in un altro finiremo sempre per stare male entrambi e non voglio.." -Le lacrime pizzicano il mio viso una dopo l'altra e non posso fare nulla per fermarle.
"Tini ti sbagli,ci facciamo del male evitandoci." -Risponde il ragazzo continuando a stringermi i polsi.
"Jorge.."
"Tini,dobbiamo fare quello che sentiamo senza pensarci troppo su. Cogliere l'attimo,vivere il momento fare ciò che ci fa stare bene,stando insieme." -Mi interrompe Jorge e deglutisco.
"Ci abbiamo già provato,sai?" -Ricordo al messicano-"Ma tutto è andato in fumo per colpa tua." -Concludo con aria fredda ricordandogli di quando abbiamo provato a 'metterci insieme'  ma lui ha rovinato a tutto dicendolo a Peter.
"Martina le persone possono sbagliare e commettere errori ma comunque meritano di essere perdonate me lo hai insegnato tu.." -Mormora il messicano stringendomi le mani-"E ti giuro,io sto provando ad essere una persona migliore solo ed esclusivamente per te." -Questa frase mi rimbomba in mente ed è uno dei suoni migliori che abbia mai sentito. Lui sta soffrendo molto in questo periodo ma si nasconde dietro un'aria da duro e in oltre vuole diventare una persona migliore persona solo per me ed è la cosa più bella che mi potesse mai fare un ragazzo.
"Jorge,io ti amo,davvero." -Mormoro-"Ma non so se riuscirei a mantenere una relazione con te.." -Concludo e non riesco a fermare le lacrime. Quanto vorrei essere come lui,decisa,sicura,dovrei liberarmi delle mie paure,lasciarmi andare e vivere il momento,ma non riesco,è più forte di me.
"Concedimi almeno,un'ultima notte insieme,ti prego.." -Sospira rassegnato il ragazzo grattandosi la nuca-"Ti prometto che dopo ti lascerò stare.."
"Un'ultima notte?" -Domando confusa e abbasso lo sguardo. Cosa intendde con "ultima notte"
"Godiamoci questi ultimi momenti insieme,se dev'essere l'ultimo giorno insieme almeno viviamolo in meglio. Liberiamoci delle nostre paure,insicurezze come se non ci fosse un domani." -Soffia e lo guardo fottutamente confusa,e la mia mente si riempe subito di mille domande e strani pensieri,ma il problema è proprio questo. Dovrei essere più impulsiva e non pensare troppo prima di agire.-"Allora è un 'si' per sta notte?" -Domanda speranzoso.
"Dimmi dove nascondi la tua bambola voodoo,perché non riesco a controllarmi" -Annuisco poggiando le mie labbra sulle sue e non esito ad unire le nostre lingue quando Jorge infila la sua lingua nella mia bocca. Perdo immediatamente il controllo,voglio davvero godermi questa notte e non esitare,fare ciò che mi passa per la testa. Tanto diciamocelo,domani lui tornerà ad essere il solito puttaniere ed io la ragazza di Peter.
"Vuoi che ti accompagni?" -Domanda il messicano sciogliendo il bacio e annuisco. Siamo ancora a casa del padre. Ci alziamo e avvolge il suo braccio al mio collo. Silenziosamente usciamo dalla mansarda scendendo al piano di sotto. Regna il silenzio qui sotto,che saranno andati tuto a dormire? Sinceramente non mi va di andarmene senza dire nulla,senza salutare Diego o sua madre che si sono comportarti molto gentilmente nei nostri confronti ma la cosa migliore da fare in questo momento é andarcene. Magari domani 'la vera Tini' si sentirà con Diego e gli spiegherà tutto.
Usciamo finalmente della casa mentre attraversiamo il marciapiede lui mi stringe la vita,facendomi sentire al sicuro. Saliamo sulla sua auto rossa,ma prima di guidare il ragazzo si volta verso di me notando il mio sguardo ancora confuso. "Martina non essere così tesa" -Mi tranquillizza il ragazzo accarezzandomi la guancia. Da un lato non voglio che tutto questo finisca ma dall'altro ho paura che entrambi finiremo per soffrire di nuovo e voglio evitarlo. Ma cazzo,come si fa ad evitare tutto questo? "Jorge,baciami." -Esclamo decida e noto il sorriso disegnato sul suo volto a quelle parole. Senza farselo ripetere due volte porta le sue labbra alle mie dando vita ad un bacio appassionato. "Non immagini quanto mi mancherai dopo tutto questo" -Sussurra il messicano e riporta la sua bocca alla mia. -"Questa notte,dobbiamo godercela come non mai" -Sorrido maliziosamente. -"Questa è la Martina che mi piace" -Ridacchia Jorge facendo sfiorare i nostri nasi. "Sta notte ti voglio mia,tutta mia" -Conclude e inizia a guidare. Con sua sorpresa accendo la radio mettendola a tutto volume,insieme cantiamo a squarciagola e col sorriso a trentadue denti,lasciamo il finestrino aperto e il vento ci scompiglia i capelli,sembriamo due pazzi adolescenti che appena scoperto il segreto del divertimento e della felicità. -"Vuoi sapere un segreto?" -Ride il ragazzo sistemandosi il ciuffo.
"Quale?" -Ridacchio curiosa,perdendomi qualche secondo nel suo sorriso,quel sorriso perfetto,quello di cui mi sono innamorata.
"Premi quel pulsante" -Istruisce Jorge indicando un bottone dell'auto. Esito un po'nel farlo ma alla fine decida premo il bottone. Improvvisamente si alza il tetto della macchina e sorrido sbalordita. "Non ci credo! Non me lo avevi mai detto" -Non smetto di ridere e mi alzo all'impiedi guardando il panorama da quel punto di vista,il cielo è scuro ma ricoperto di stelle. "Dai,Tini siediti" -Ridacchia Jorge rimanendo concentrato alla guida. "No" -Lo stuzzico-"Voglio urlare al mondo che ti amo" -Continuo ridacchiando. "Allora urlalo ai quattro venti!" -Ride il messicano e lo prendo alla lettera. "Ti amo Jorge Blanco" -Urlo a squarciagola e lui nelfrattempo sorride ma i suoi occhi sono terribilmente lucidi. Si vede che ci tiene davvero e non vuole che questo finisca. Mi risiedo facendo chiudere il tettuccio della macchina. Affacciandomi al finestrino mi accorgo che siamo quasi arrivati. Ma no,al campus,siamo alla confraternita. "Jorge,vuoi portarmi ad una di quelle feste schifose?" -Domando innarcando le sopracciglia e lui scuote la testa. -"No,cara,noi ce ne stiamo soli soletti in camera mia" -Il sorriso s'illumina sul mio volto. Il ragazzo scende dalla macchina e mi prende in braccio. Le mie braccia avvolgono il suo collo e gli sto attaccata come una scimmietta. "Forse è questo il soprannome che dovevo da sempre darti,scimmietta mia" -Rido a quel nomignolo e gli stampo un bacio sul collo. Entrati si sente subito un casino incredibile,musica sparata a palla,gente che urla,si bacia,balla,ubriachi. Corriamo verso il lungo corridoi,rimango sempre aggrappata a lui che non mi stacca gli occhi di dosso. -"Mia,mia,mia." -Sussurra con quella sua voce da brivido,ed entriamo nella sua stanca. Mi fa cadere gentilmente sul letto e non smetto di ridere. Anche se ancora non è successo nulla,scommetto che questa sarà la notte della mia vita. Si stende nel letto con me. "Voglio fare l'amore con te Martina." -Sussurra rocamente-"Non sai da quanto ho aspettato questo momento." -Mi sorprendo della frase che mi è appena uscita e inizio a baciarlo con foga. Le sue mani scendono sui miei fianchi mentre le mie scivolano su suoi capelli tirandoli un po',le sue braccia si avvolgono attorno alla mia vita.Man mano salgono sulla sua mia schiena e velcemente mi toglie la maglietta. Faccio scivolare la mano destra fino al colletto della sua camicia fino ai suoi bottoni. Li sbottono leggermente per poi aprire la camicia del tutto sbottonata,stringo le mie braccia dietro la sua testa per attirarlo più a me. Continuiamo a baciarci,i nostri petti si toccano e le nostre lingue si intrecciano. Mi morde delicatamente il labbro inferiore con un salto avvolgo le gambe intorno alla sua vita,mentre le nostre labbra si separano gli tolgo del tutto la camicia Le mie mani accarezzano il suo capo mentre le sue labbra  scendono sul mio petto.Sgrano gli occhi e prima che possa rendermene conto mi sta abbassando i pantaloni. Il suo corpo mi schiaccia sul materasso e la sua lingua esplora  la mia bocca. Le mie mani scivolano sulle sue spalle, le mie unghia si afferrano su di esse. "Jorge" -Gemo e solo ora mi rendo conto che ha ancora i jeans. Le mie mani percorrono i suoi fianchi fino ad arrivare al bordo dei jeans. Li sbottono e il più velocemente possibile e lui mi aiuta a farlo. I suoi polpastrelli accarezzano le me spalle fino ad arrivare alle bretelline del reggiseno che abbassa senza problemi.  Mi bacia il petto mentre tira via le bratelline scoprendomi il seno,riempiendolo di piccoli baci e con un semplice gesto riesce a togliermi l'intimo. Sento i brividi scorrere su tutto il mio corpo,non ho mai desiderato nulla di più bella. Gemo forte e le sue labbra mi fanno avvampare. Si avvicina al mio orecchio -"Sei bellissima piccola,il tuo corpo,il tuo sorriso era da tanto che aspettavo questo momento" -Sussurra. -"Vuoi andare avanti?" -Domanda gentilmente e non me lo faccio ripetere due volte. Annuisco con un cenno del capo. Prende la mia mano sinistra e la poggia sulla molla dei suoi boxer -"Sei sicura?"-Chiede baciandomi il collo,e annuisco nuovamente togliendogli i boxer con un po' più di difficoltà. Poggio delicatamente la mano destra sul suo volto quando lo sento entrare dentro di me. Non posso evitare un grido di dolore,lui mi fa sentire così piena,completa. Il mio corpo si irriggidisce leggermente ma si rilassa un'attimo dopo trovando il suo sguardo. Mi bacia dolcemente mentre si muove piano piano sempre più velocemente e gemo sulle sue labbra. Tra un po' sorgerà l'alba e di tutto questo rimarrà solo un lontano ricordo,non voglio dare fine a tutto questo,Jorge mi fa stare bene,Jorge mi completa.
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Angolo autrice : Eii! Okay, mi scuso se il capitolo è corto, ma davvero, non ho avuto molto tempo, spero che vi piaccia lo stesso anche perché è arrivata la parte che voi tutti, penso ,stavate aspettando! E ora? Che succederà? Martina sarà veramente disposta ad allontanarsi da Jorge? Quella sarà davvero l'ultima notte insieme? Eheh purtroppo vi lascio nel dubbio! Capitolo a parte,mi è venuta l'idea di fare un'altra storia, uguale ad 'I hate you;don't leave" ma scritta dal punto di vista di Jorge e di certo scoprirete mooolte cose! Che ne pensate? Lo seguirete? Aspetto il vostro parere! Un bacino -Jortini001

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Capitolo 17
*** Verte de lejos. ***


Lentamente esce da dentro di me e non posso trattenere un gemito. Tutto questo è tremendamente sbagliato ma fottutamente perfetto. Mi accarezza le guancie non il dorso delle dita e dolcemente mi infila la sua camicia e gli ricambio un sorriso. Allunga un braccio verso di me e mi accoccolo su di lui,tiriamo la coperta  che ci copre fino al petto e  chiudo gli occhi con il sorriso stampato sulle labbra anche se mi addormento con un forte rancore,fra qualche ora finirà tutto questo.
[...]
La fioca luce dell'alba in qualche modo riesce a svegliarmi. Sento ancora il suo braccio avvolgere il mio collo facendomi sentire protetta,e mi soffermo a guardarlo per qualche secondo e una lacrima riga il mio viso,non voglio separarmi da lui ma è la cosa migliore da fare,tutto quello che abbiamo commesso è stato solo un fottutissimo errore che da oggi cercheremo di rimediare stando lontani e cercando di dimenticarci,anche se non credo che riuscirò facilmente dato che Blanco fa parte di me. Mi alzo dal letto senza cercare di svegliarlo,cerco di vestirmi pur sempre lentamente voglio restare ancora qualche secondo qui,questo calore,questo profumo,mi mancheranno tanto. Prendo fra le mani la camicia che ieri mi ha fatto indossare per andare a dormire e la infilo dentro la borsa decidendo di tenerla,almeno avrò un suo ricordo materiale. Mi avvicino poi a lui  "Addio Jorge" -Sussurro al tuo orecchio. -"Abbiamo passato così tanti momenti insieme..alcuni brutti,altri fantastici ma che rimaranno per sempre nel nostro cuore." -Deglutisco-"Siamo così diversi e tutto questo è così sbagliato ed ora è arrivato il momento di dirci addio.." -Concludo cercando di trattenere le lacrime e me ne vado piantandogli un bacio sulla guancia mentre lui continua a dormire. Scendo le scale e raggiungo il piano di sotto,sento ancora la musica e gente che continua a bere e a ballare e sono quasi le sei del mattino! Ad un tratto sento toccarmi il braccio-"Tini,che ci fai qui?" -Scatto,è Damien. -"Niente ero solo passavo solo di qui ma ora me ne sto andando.." -Mento malinconica. -"Vuoi un passaggio?" -Domanda gentilmente il francese e annuisco,è molto gentile da parte sua. Usciamo insieme dalla confraternita e il ragazzo mi apre la portiera dell'auto per farmi salire,ringrazio con un cenno del capo sedendomi al bordo,lui sorride e si mette alla guida. "Come stai? Ti vedo strana" -Domanda Damien notando la mia malinconia. "Niente,tranquillo.." -Mento voltandomi dal lato del finestrino. "Non sai mentire Tini,ti si vede dagli occhi che sei triste" -Sospira il francese e decido di dirgli la verità. "E' che in questo periodo ho commesso troppi errori Damien..e più mentivo più continuavo a sbagliare,mentivo al mio ragazzo,alla mia famiglia e sarà anche troppo tardi ma da oggi ho deciso di mettere fine a tutto questo." -Rispondo decisa ma allo stesso tempo un po'triste. -"Beh,meglio tardi che mai,no?" -Sorride il ragazzo-"Ma lo sbaglio di cui parli è Jorge?" -Domanda e mi gratto la nuca imbarazzata. -"Si,stando con lui tradivo il mio ragazzo e peggioravo solo le cose ma ora è finita,comunque non mi va di parlarne" -Metto fine al discorso rivoltandomi dal lato del finestrino. -"E'questa la strada per il campus,giusto?" -Cambia discorso il francese indicando la strada. -"Si,gira a destra e siamo arrivati." -Istruisco e continua a guidare. Dopo qualche minuto siamo arrivati e Damien posteggia facendomi scendere. -"Ragazze per il passaggio" -Sorrido schioccandogli un bacio nella guancia. -"Di niente Tini,ci vediamo in giro" -Conclude il ragazzo tornando a casa ed io torno al dormitorio. Lodovica sta ancora dormendo e faccio piano  cercando di non svegliarla. Apro la borsa cercando il cellulare,è scarico e chissà quanti messaggi mi avrà inviato Peter,devo caricarlo a più presto e cercare di vederlo,passare più tempo con lui,non tanto per cercare di dimenticare Jorge ma per recuperare il tempo perduto. Nel frattempo noto nella borsa la giaccia di Jorge e la porto al naso,sento il suo odore,il suo profumo che già mi manca e pensare che non potrò più toccarlo,baciarlo,stare insieme a lui. << Tranquilla Tini,hai fatto la cosa giusta >> -Ripeto fra me e cercando di autoconvincermi e piego la giacca posandola in un cassetto. "Tini,sei tornata" -Sbadiglia Lodovica mentre si stiracchia sul letto. "Scusa,non volevo svegliarti" -Rispondo silenziosamente. -"Dove sei stata? Ieri non sei tornata più" -Domanda la ragazza e impallidisco. Non posso dirgli che l'ho fatto con Jorge ma ora è tutto chiuso fra noi,inizierebbero i fraintendimenti,le domande e così via e non voglio più affrontare questo tipo di discorso. "Ah no,non dirmelo,sei stata con Jorge,vero?" -Ridacchia l'Italia e il silenzio continua a regnare in camera. Arrossisco e continuo a non dire una parola. "Dai Tini,a me puoi dire tutto,siamo amiche. Cos'hai fatto ieri dopo la cena dal padre di Jorge,perché non sei tornata al dormitorio?" -Domanda quasi preoccupata. -"Ho dormito da Mercedes." -Invento una scusa.
"Mercedes?" -Domanda confusa l'Italiana-"La tua ex coinquilina?"
"Si,beh..anche lei è venuta alla cena e visto con ci vedevamo da tanto ho deciso di dormire da lei,tutto qui.." -Mento,e non so se sono realmente credibile,è che sono così tesa. Lodovica mi guarda comunque un po'perplessa. -"Te invece come va con Diego?" -Cambio completamente discorso per distogliere l'attenzione su di me. -"Solo amici.." -Risponde malinconica.
"Ma come? Insomma,hai detto che lui piaci e piace anche te. Siete innamorati entrambi l'uno dell'altra e non state insieme?" -Esclamo.
"Beh,è complicato e poi lui ha bisogno di tempo e.."
"Lodo,se vuoi un consiglio da amica non perdete tempo,davvero. Vi amate entrambi ma non state insieme e cosa c'è di più sbagliato? Non esitate nel mettervi insieme altrimenti si farà troppo tardi e rovinerete tutto.." -La interrompo e quasi una lacrima riga il mio viso. Perchè sto per piangere?
"Tini ma parli di me e Diego o di te e Jorge?" -Domanda Lodovica e non riesco a trattenere le lacrime,è vero,non posso negare che il consiglio che le ho dato ha a che fare con Jorge..
"Me e Jorge niente. E' Peter il ragazzo che mi fa stare bene" -Quasi urlo e non capisco il mio tono di voce così alto. -"Anzi ora lo chiamo,ho perso talmente tempo con Jorge da non dare importanza alla persona che amo davvero." -Sbraito prendendo il cellulare.
"Peter" -Esclamo cercando di nascondere la mia voce piangente.
"Piccola,stai bene?" -Domanda Peter a causa del mio tono.
"No,mi manchi." -Sospiro-"Stare al college è diventato quasi stressante senza di te."
"Amore hai davvero così bisogno che venga?" -Domanda dolcemente il ragazzo e annuisco.
"Si,per favore." -Concludo la chiamata pronta a passare la giornata con il ragazzo che mi merita davvero. E fortunamente oggi non c'è nemmeno lezione,è giornata libera per tutti gli studenti quindi posso passare tutta la giornata con lui. Vado in bagno a farmi più "decente",stamattina non mi sono sistemata per niente e almeno una doccia dovrei farmela.
Mi preparo velocemente,mi lavo,cambio i vestiti,do una sistematina ai miei capelli e neanche il tempo  di finire che già sento bussare alla porta. "Tesoro" -Sorride Peter entrando in camera mia. "Amore mio mi sei mancato così tanto" -Sorrido stringendolo in un forte abbraccio,sono stata ingiusta con lui e ora voglio trattarlo per come si merita,recuperare il tempo perduto con lui e dimenticare Jorge. "Anche tu piccola" -Sorride accarezzandomi i capelli,e poggio le mie labbra alle sue e ci baciamo. Ma non sento il battito accellerato,il respiro affannato e quel calore che scoppiettava in tutto il corpo. Cerco di baciarlo con foga,appassionatamente come se volessi cercare in lui le emozioni che provavo con Jorge,ma niente. Scuoto immediatamente la testa devo smettere di paragonre tutto con Jorge,quel nome non deve più esistere per me.
"Amore che ti prende?" -Domanda Peter-"Ti vedo troppo agitata."  << è vero Martina,rilassati. >> -Continuavo a ripetere  fra me e me.
"Niente,davvero.." -Cerco di essere più credibile possibile-"Uhm..allora? Dove mi porti?"
"Che ne dici di una cenetta romantica?" -Sorride Peter-"O meglio,un pranzo" -Si corregge guardando l'orologio.Arrossisco alle sue parole,mi manca quella relazione perfetta,dei fidanzati che si coccolano e passano pomeriggi romantici e mi mancava tutto questo,con Jorge non sarei mai riuscita a mantenere una relazione,lui non ne è il tipo,anche perchè gli piace solo avere 'amiche con benefici',probabilmente il nostro non era amore ma passione.
"Si! Da quanto tempo non andavamo al ristorante insieme!" -Batto le mani tutta contenta-"Mi sei mancato" -Replico riabbracciandolo. Ed usciamo del dormitorio per recarci al ristorante.
"Vedrai ti porterò in uno dei ristoranti più belli della città" -Sorride Peter aprendomi la portiera dell'auto e facendomi salire. Per tutto il tragitto chiacchieriamo mi racconta di come vanno le partite di pallone con gli amici,di come vanno gli studi ed io gli racconto di come vanno le mie lezioni di letteratura e che mi sto trovando meglio con la nuova coinquilina. Non parliamo nè di Jorge e nè di cose simili,ma è meglio così,quel ragazzo non deve esistere più per me. Finalmente ci fermiamo,Peter posteggia e arriviamo al ristorante,devo dire che già dall'aspetto dell'edificio non è niente male,si vede che è un posto raffinato. Anche quando entriamo e ordiamo il cibo sembra squisito,ma non mi divertirò mai come quando andammo in quel fast food con Jorge e ci lanciammo il cibo addosso sporcandoci di ketchup : il posto non era uno dei migliori ma ero me stessa e mi sentivo libera e mi divertì un casino. Sento gli occhi di Peter fissarmi mentre giro e rigiro la forchetta del piatto mangiando poco e niente.
"Tini,tu non stai bene,sei triste e si vede." -Dice Peter con tono serio,si nota così tanto che mi manca Jorge? Ma non posso continuare così,con questa angoscia e vivendo di ricordi.
"Peter,sto bene davvero." -Rispondo fingendo un sorriso il ragazzo stette per interrompermi ma improvvisamente squilla il suo telefono.
"Stephie" -Risponde-"Si...con chi?...okay,ma dove?...ehm,d'accordo...okay sto arrivando." -Lo guardo come per chiedergli della telefonata.
"Era Stephie" -Risponde ed è un po'testo,Stephie è la sorella di Peter e la conosco fin da piccola,siamo sempre state buone amiche lei è una ragazza dolce e per bene come Peter.
"Ah,è successo qualcosa?" -Domando un po'allarmata.
"No,vuole solo che le dia un passaggio" -Mi spiega-"E' a casa del suo ragazzo e vuole che la venga a prendere per riaccompagnarla a casa"
"Non sapevo avesse un ragazzo" -Rispondo un po'stupita.
"Beh,in realtà neanche io.." -Ammette Peter-"Cioè,sapevo che un tempo si sentiva con un ragazzo ma non pensavo che arrivasse al punto di avere una vera e propria relazione" -Peter è un ragazzo disponibile e gentile con tutti,specialmente con la sua famiglia,però è molto geloso e protettivo con sua sorella.
"E tu lo conosci?" -Chiedo curiosa.
"Veramente no,ma se solo si azzarda a far soffrire mia sorella!" -Esclama facendomi scappare una risata.
"Sei sempre il solito gelosone" -Ridaccio alzandomi in punte e piantandogli un piccolo bacio sulle labbra.
Finalmente arriva il conto,Peter paga per entrambi  e insieme andiamo in macchina per andare a prendere Stephie. Arriva un messaggio sul telefono di Peter che mostra un indirizzo e lui si dirige verso quella via,devo dire che questa strada mi sta davvero familiare,riconosco gli edifici qui vicino e più ci avviciniamo più penso di essere già stata nei paragi.
"Ecco,siamo arrivati" -Esclama Peter posteggiando e mi viene un nodo alla gola,mi guardo intorno e solo allora realizzo : è casa del padre di Jorge. Impallidisco di botto facendomi i peggio pensieri.
"M-Ma qui:.." -Balbetto e non faccio in tempo a completare la frase che Peter mi interrompe.
"Qui cosa? Amore conosci questo posto per caso?" -Domanda Peter insospettito e scuoto la testa fingendo di non saperne niente. Peter suona il campanello e sto tremando,avrei una voglia tremanda di tornarmene in macchina ma darei troppi sospetti. Apre la porta e lo vedo,Jorge. Alla sua vista i brividi scoppiettano sul mio corpo sgrano gli occhi e muovo la bocca come se volessi parlare ma non mi escono le parole.  "Che ci fate voi due qui?!" -Domanda aggressivo Jorge fulminando con gli occhi me e Peter. Neanche il tempo di rispondere che una ragazza si avvicna a Jorge,Stephie. "Che succede? Vi conoscete?" -Domanda perplessa Stephie notando la tensione e l'imabrazzo che regna in questo momento. "Stephie,li hai portati tu questi due qui?" -Domanda Jorge con aria di disprezzo,tutto questo odio nei miei confronti.
"Conosci mio fratello per caso?!" -Domanda quasi allarmata Stephie e per qualche secondo regna il silenzio e vorrei sprofondare.
"Mi stai dicendo che questo è tuo fratello?" -Domanda sbalordito Jorge lanciando un'occhiataccia a Peter.
"Stephie,mi stai dicendo che quel delinquente è il tuo ragazzo?!" -Sbraita Peter,Stephie annuisce abbassando la testa ed io impallidisco. Come si conoscono quei due? E poi stanno insieme?! Jorge diceva di non essere un tipo da 'relazione' ..
Un morso di gelosia sale dentro di me,sono incazzata ma allo stesso tempo amareggiata,vorrei andarmene,urlare e piangere. Non pensavo mi dimenticasse facilmente e dopo un giorno dallo stare insieme trovare un'altra come niente fosse e poi la sorella del mio ragazzo? Ma lo dicevo io,è il solito puttaniere,domani troverà un'altra """fidanzata""" e così dicendo,ma Stephie è una ragazza così per bene,prima o poi dovrà capirlo e a quel punto la lascerà. Tanto non vedo il motivo di essere gelosa,insomma dovevamo fare come nulla fosse e come se non ci fossimo mai conosciuti e poi sto con Peter.
"Delinquente a chi,eh?!" -Urla Jorge sul punto di dare un pugno a Peter ma io e Stephie fortunatamente riusciamo a dividerli.
"Amore calmati" -Esclama Stephie cercando di tranquillizzare Jorge e inizio ad irritarmi,solo sentire la parola 'amore' nei suoi confronti.
"Tu te ne vai con me" -Ordina Peter alla sorella portandosela in macchina e io li seguo lasciando Jorge solo e sono sicura che potrebbe distruggere casa e spaccare vetrine da un momento all'altro. Di fretta saliamo in auto e anche Peter sembra davvero incazzato.
"Peter,non capisco che ti prende! Che cos'hai contro di lui?" -Domanda piangente Stephie dal sedile di dietro.
"Fattelo spiegare da Martina." -Risponde freddo Peter,ed è forse la prima che mi chiama 'Martina',non capisco perché ce l'ha con me.
"Lui va al college con me.." -E' l'unica cosa che riesco a dire e trattengo le lacrime,per quanto possa fingere di fregarmene,mi tormenta il fatto che lui mi abbia dimenticata così facilmente.
"Lo odio,lo odio e lo odio. Non devi frequentare un ragazzo come lui." -Esclama nervoso Peter,ma è normale che non abbia simpatia nei suoi confronti dato che scoprì del tradimento di qualche mese fa.
"Me lo spieghi come vi conoscete?!" -Domando di botto,e non capisco il motivo di questa domanda,non me ne frega nulla di lei e Jorge,che facciano la loro vita.
"Andavamo al liceo insieme.." -Risponde la ragazza abbassando lo sguardo.
"E da quanto state insieme?" -Domando con tono serio,voglio capire se già frequentava Stephie nello stesso tempo che stava con me. Ad ogni domanda che faccio a Stephie Peter mi riempie di occhiataccie.
"Beh,diciamo che la nostra non è mai stata una vera e propria relazione. Mesi fa ci scambiavamo messaggi si sentivamo per telefono e così via,oggi ci siamo rincontrati e..niente qualche bacio e.." -Io e Peter rabbrividiamo e non voglio sentire il continuo di quella frase. Peter è incazzato nero mentre io cerco di tenere dentro la forte gelosia. Per il resto del traggitto nessuno dice una parola,fino a quando non arriviamo al dormitorio.
"Tu resta in macchina" -Dice Peter a sua sorella che annuisce mentre io scendo dalla macchina. Mi accompagna in camera ma sembra arrabbiato con me,è freddo e non mi dice una parola.
Sul punto di arrivare in camera sospira. "Martina,dobbiamo parlare.." -Inizio a preoccuparmi e non so a che punto vuole arrivare. -"Peter perché ce l'hai con me?" -Domando cercando di arrivare al punto. -"Ti ho vista,si nota che sei gelosa di lui,sai? E parecchio. Non sei ancora riuscita a dimenticare Jorge o come cavolo si chiama,anzi sono del parere con l'hai mai dimenticato e tutto il tempo che non ci siamo visti era con lui. Sta mattina eri strana,fredda con me quanto ti chiedevo come stai mentivi,dicevi che non succedeva nulla ma si vedeva che mentivi. Purtroppo sento che non mi ami e se è così la nostra storia non può continuare."
"Mi  stai dicendo che è finita Peter?"

 

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Capitolo 18
*** Only friends. ***


"Mi dispiace.." -Sospira-"Ma credo sia la cosa migliore per entrambi" -Conlcude abbassando lo sguardo
"Peter.." -Riesco a mala pena a sussurrare. Ci tengo ancora a lui nonostante io abbia commesso troppi sbagli.
"Tini io ti voglio bene,davvero" -Sussurra stringendomi le mani-"Però non voglio starci male una volta. Penso che le nostre strade si debbano dividire da qui.." -Lascia la mia mano e se ne va.
"Sono una cogliona" -Strepito entrando nella stanza e attirando l'attenzione di Lodovica che si gira di scatto.
"Che succede?" -Domanda preoccupata e scoppio a piangere appoggiandomi sulla sua spalla.
"E' per Peter,vero? Ti ha lasciata?" -Domanda avendo probabilmente sentito la conversazione e annuisco continuando a piangere-"Non capisco perché piangi così,insomma,in fondo non era quello che volevi tu?"
"E' che mi sento così in colpa,non avrei mai dovuto  avvicinarmi ad Jorge trascurando la persona che mi ama davvero,e ora lui ci sta male ed è tutta colpa mia" -Tiro su dal naso e Lodo mi  da una pacca  nella spalla.
"Mi stai dicendo che anche con Jorge è finita?" -Mi chiede e non so sinceramente cosa rispondere.
"Sono stanca di essere confusa,ed ho preso la decisione migliore da fare,d'ora in poi nè Peter e nè Jorge saranno parte della mia vita,devo continuare per la mia strada,finire gli studi e poi chissà un giorno troverò il ragazzo giusto per me che non sarà nessuno dei due" -Rispondo più o meno decisa
"Sai invece cosa ci vuole?" -Domanda entusiasta l'Italiana e la guardo confusa-"Serata fra ragazze! Film di tutti i tipi e gelato a non finire! Così potremo evitare di pensare ai ragazzi che ci danno solo delusioni"
"Sei la migliore" -Rido abbracciandola,ha ragione lei non deve pensare Diego ed io a tutto il mio passato,tornerà le vecchia Tini la ragazza che non si fa condizionare da niente e da nessuno. Mentre io accendo il pc Lodo controlla se rimane un po'di gelato sulla dispenza e praticamente passiamo la serata così. Devo dire che inizio a sentirmi meglio,di umore decisamente migliore avevo bisogno di rilassarmi e passare del tempo con l'amica giusta è decisamente la cosa migliore. Quando finisce il film oltre ad aver allagato la casa con le nostre lacrime Lodo prende il cellulare sfogliando le vecchie foto. "Ehi Tini,guarda cos'ho trovato" -Esclama all'imrpovviso trovando una vecchia foto,gira il cellulare verso di me per mostramermela. Era  la 'foto a sgamo' che aveva scattato Lodo a me e Jorge,io ero in braccio a lui,ricordo che lei mi riccatava per farla vedere a Peter e cazzate simili. "Non ci credo! L'hai conservata?" -Guardo la foto incredula e mi scappa un sorriso,eravamo così uniti e,si,mi manca da morire ma sono stanca di quel continuo tira e molla. "Ti manca,eh?" -Sospira comprensiva Lodovica e sbuffo. "Un po' " -Rispondo,beh un po'tanto direi. "Ecco,lo sapevo,non hai mai smesso di pensare a lui,non sei mai realmente stata interessata a Peter ti sei semplicemente sentita in colpa perché è stato da sempre una presenza stabile nella tua vita,ma la persona che ami realmente è Jorge,Tini ti si legge negli occhi." -Esclama e abbasso lo sguardo.  "Forse hai ragione.." -Ammetto,ma semplicemente non voglio che insista -"E anche se fosse non mi va di parlare di lui,scusa." -Concludo e Lodovica sbuffa. "Ok ok,vorrà dire che cancellerò la foto..." -Si lamenta ed è sul punto di cancellare la foto. "NO TI PREGO" -Esclamo interrompendola immediatamente,non voglio che elimini quella foto,è così spontanea,è così tenera e mi fa tornare in mente tanti ricordi! Si che voglio provare a scodarmi di lui,ma e l'unica foto che abbiamo insieme e voglio tenerla per ricordo. "Eheh che ti dicevo io!" -Ridacchia saputella Lodovica e le do una cuscinata. "Argomento chiuso" -Rido alzando l'indice
"TINI PORCA PALETTA SONO LE TRE" -Esclama Lodovica portando le mani al viso,controllo l'orario ed ha ragione,tra il ridere e scherzare si sono fatte le tre del mattino.
"ODDIO E' TARDISSIMO,E DOMANI CHI RIESCE A SVEGLIARSI?" -Sussulto e immediatamente ci sestiamo per andare a letto.
"Notte Twin!!" -Ride Lodovica andando a letto e sorrido per il suo soprannome.
"Twin?" -Ridacchio e le annuisce.
"Si,sei la mia twin e da oggi in poi ti chiamerò così!"
"Ahaha okay allora notte twin!" -Sorrido andando a letto anche io.
[...]
La mattina seguente mi sveglio con la suoneria del cellulare,ma devono rompere con questi messaggi anche a quest'ora del mattino?! Allungo il braccio per afferrare il telefono sul comodino e nel dubbio controllo di chi sia questo sms,per essere inviato alle 07.00 del mattino dovrebbe essere qualcosa di grave,no? Invece è Lodo che mi scrive di stare tranquilla se non la trovo perché è andata al bar. Solo in quel momento mi accorgo che effetivamente Lodovica non c'è, è proprio più forte di lei sarà andata lì sicuramente per vedere se c'è Diego o no e menomale che aveva promesso che aveva promesso di dimenticarsi di lui,eh? Dato che mi aspettavo un messaggio più importante decido di cercare di riaddormentarmi,ma per quano mi sforzi di girarmi e rigirarmi sul letto non riesco a prendere sonno,dannata quella ragazza che mi ha svegliata! Decido comunque di andare da lei,tanto le lezioni sono di pomeriggio e non ho nulla che fare.  Faccio così una velocissima doccia e mi vesto con un semplice e morbido maglione color panna e dei fusò neri,lego i miei capelli in un tuppo morbido e vado a piedi al bar impiegando appena cinque minuti di strada. "Tini!" -Mi fa cenno l'Italiana e mi avvicino a lei. "Sei venuta qui con l'intento di cercare lui,dimmi la verità" -Le dico ma lei mi interrompe. "Cazzo Tini è lì!" -Esclama Lodovica indicandomi col dito Diego che viene da lontano su di un auto,scatto e vedo che con lui c'è anche Jorge ma non si sono ancora accorti della nostra presenza. "Andiamocene" -Sussurro ma lei scuote la testa.   "Perchè dobbiamo dare loro tanta importanza? Fai finta di niente,no?" -Esclama e ci sediamo tranquillamente ad un tavolo anche se sono piùttosto nervosa,forse Lodo ha ragione non devo dare ad Jorge troppa importanza,devo continuare a vivere la mia vita senza dipendere da lui. Ma ecco che mi sento i suoi occhi buttati addosso,io continuo a tenere lo sguardo sul menù facendo finta di niente ma sono stra convinta che in questo momento mi stia fissando,ho la sensazione di essere osservata,ecco. Lodovica invece non è tanto brava a mentire e continua a tenere lo sguardo fisso su Diego che seduto con Jorge nel tavolo dietro al nostro,anche Diego la guarda ma non dice nulla.                 
"Vuoi continuare a fissarla per tutta la vita? E dai alzati e dille qualcosa!" -Esclama Jorge al fratellastro,deve migliorare il suo concetto di 'parlare piano' perché lo sento benissimo.
"Ma di chi stai parlando?" -Domanda Diego fingendosi sorpreso e facendo finta di niente.
"Di Lodovica ecco di chi parlo! Per essere un nerd hai fatto una scelta niente male!" -Ridacchia Jorge dando una scherzosa gomitata a Diego,e cerco di trattenere nuovamente la gelosia.
"Si nota così tanto che mi piace?" -Domanda lo spagnolo un po' in imbarazzo e Jorge annuisce.
"E allora che aspetti,va da lei è parlale,no?" -Insiste il messicano e Diego scuote la testa.
"Non è così facile..e poi non voglio causare altri problemi.." -Sospira.
"Senti,se vuoi un consiglio da amico,se proprio vi amate non esistate e fate subito quello che sentite,mettetevi insieme! Non commettete lo stesso sbaglio mio e di Martina,abbiamo esitato fin troppo ed ora siamo distanti" -Risponde Jorge sta volta cercando di mantere il tono di voce basso,non vuole farsi sentire da me..
Fingo di non sentire,tengo lo sguardo basso e cerco di trattenere le lacrime,è evidente che ci tiene ancora a me,ma ieri l'ho visto con la sorella di Peter e sta cercando solo di farmi confondere,io ci sto male e non voglio riavvicinarmi a lui commettendo di nuovo lo stesso sbaglio.
"Hai ragione.." -Ammette Diego sul punto di alzarsi dal tavolo.
"Io ho sempre ragione!" -Ride Jorge dando una pacca sulla spalla al fratellastro,che si prende di coraggio e si avvicina al nostro tavolo. Ovviamente io e Lodovica continuamo a mantere un'aria di indifferenza.
"Ciao ragazze" -Sorride gentilmente Diego sedendosi accanto a noi.
"Ciao Diego!" -Ricambio il saluto mentre Lodovica resta in silenzio.
"Tini ci potresti lasciare soli un minuto per favore?" -Mormora Diego e si nota che è teso.
"Certo,fate con calma!" -Esclamo facendo l'occhiolino a Lodo come per augurarle buona fortuna e lei mi lancia un'occhiattaccia. Abbandono il tavolo lasciandoli soli e mi fermo davanti alla porta del bar. Mi giro un secondo verso il loro tavolo vedendoli parlare dolcemente e spero solo che si mettano insieme,ci tengono l'un l'altra e si vede.
"Sono un buon cupido o no?" -Sento delle braccia stringermi la vita,mi volto e incrocio lo sguardo con quel paio di occhi verdi e quel fottuto sorriso che da sempre mi hanno fatto innamorare.
"Non capisco di che parli.." -Rispondo con aria di indifferenza e cercando di stare lontana da lui.
"Se non fosse stato per me Diego non avrebbe mai avuto il coraggio di parlare con Lodovica. Non c'è niente da fare sono il migliore!" -Si vanta sistemandosi il ciuffo e mi scappa una risata-"Riesco sempre a strapparti un sorriso,eh?"
"Non abbiamo nulla da parlare io e te." -Rispondo quasi ignorando la sua presenza,mi dispiace ma non ci casco di nuovo.
"Ma se i due giorni senza di me sono stati i peggiori della tua vita" -Ride il messicano facendomi innervosire.
"Mentre per te è stato facilissimo dimenticarti di me,dato che ieri ti ho visto con la tua 'fidanzatina' e menomale che non avevi relazioni!" -Rispondo acida. Cazzo,gli sto facendo una scenta di gelosia!
"Martina lo sai benissimo che l'ho usata solo per dimenticarmi di te." -Mi dice e rabbrividisco.
"Perfetto allora,non ho nulla a che parlare con uno che usa le persone" -Gli dico alzando il tono della voce e sono sul punto di andarmene ma lui mi blocca stringendomi dai polsi.
"Piccola aspetta!" -Mi implora stringendomi i polsi.
"Non mi toccare." -Urlo-"E non mi chiamare così"
"Anche se litighiamo e non stiamo insieme,continuerai ad essere la mia topolina,il mio scricciolo,la mia piccola." -Sussurra con tono quasi dolce e una lacrima pizzica il mio viso,non devo piangere,non adesso davanti a lui.
"Ti prego non piangere,odio vederti così" -Mi dice silenziosamente asciugandomi le lacrime con il pollice-"Sai,ricordo il primo momento in cui ti ho vista,quello sguardo dolce ma disperso,quel timido sorriso,mi è da subito venuta la voglia di proteggerti,tenerti stretta tra le mie braccia,volevo fossi mia ecco."
"Come faccio a capire se le tue parole sono sincere o no? Come faccio a capire se mi stai usando come le altre ragazze,se è un'altra scommessa? Io non riesco a fidarmi ancora di te,non sarei capace di affrontare un'altra caduta"
"Tini ma non voglio perderti,tenerti distante un'altra volta,un giorno senza vederti sembra una vita e lo sai,ti prego non te ne andare" -Mi prega con le lacrime agli occhi.
"Forse è meglio restare solo amici" -Mormoro e quasi rido di me stessa,amici io e lui?
"Amici io e te?" -Scoppia a ridere il messicano-"Lo sai meglio di me che non riusciremo mai"
"Allora sarà meglio continuare ad ignorarci e tenerci distanti" -Rispondo e sta volta me ne vado davvero,mi avvicino al tavolo di Diego e Lodovica,ero così distratta da Jorge che non mi sono neanche accorta che quei due non sono più al bar e se ne sono andati chissà dove.  "Ma dove sono finiti?" -Mi chiedo e Jorge ride del mio parlare da sola. Ancora mi sta seguendo?
"Beh,al contrario nostro quei due hanno scelto la loro felicità e se ne sono andati a piedi chissà dove" -Ridacchia Blanco e sbuffo.
"Okay,vorrà dire che anche io tornerò a piedi a casa" -Rispondo tranquillamente iniziando a camminare.
"Il tuo amico Jorge ha una macchina se vuoi ti accompagna lui a casa!" -Esclama Jorge facendomi ridere nel suo parlare in terza persona.
"Amico?" -Domando alzando un sopracciglio. Non odiava l'idea di essere amici?
"L'hai detto tu,no? O restavamo amici oppure dovevamo mantenere le distanze. Quindi meglio amici,no?" -Domanda lasciandomi a bocca aperta e non rispondo. -"Senti io me ne sto andando. Lo vuoi un passaggio o no?" -Domanda e annuisco,sempre meglio di farmela a piedi. Così saliamo sulla sua auto dirigendoci al campus.                        
"Andrai a lezione questo pomeriggio?" -Domanda durante il tragitto e lo guardo confusa non capendo il perchè di queste domande-"Sono queste le domande che si fanno fra amici,no? Allora,andrai a lezione?"
"Si" -Mi limito a rispondere.
"E continuerò ad essere il tuo caro compagnetto di  banco?" -Prova a stuzzicarmi
"Si,siamo amici,perché non dovresti!" -Rispondo tranquillamente.
"Mi sei mancata" -Ammette continuando a guidare ed io accenno un sorriso-"Come amica intendo.."
"Anche tu mi sei mancato" -Sospiro e sta volta sono più tranquilla,spero riusciremo a mantere questa tranquillità.
"Bene,siamo arrivati" -Esclama Jorge e scendiamo dalla macchina,in effetti il tragitto non era molto.
"Grazie" -Gli sorrido.
"E di che? E' a questo che sevono gli amici!" -Ricambia un sorriso,mettere la parola 'amici' in ogni frase che diciamo mi sta facendo innervosire.
"Okay,allora vado! A dopo amico" -Esclamo entrando al campus.
"A dopo amica" -Mi saluta facendo l'occhiolino. Per quanto tempo continueremo a prenderci in giro in questo modo?
Finge di andarsene ma vedo che rallenta il passo per stare ancora qualche secondo qui,come se non mi volesse mai lasciare andare. E poi improvvisamente ritorna indietro.
"Tini,ci siamo mai scambiati i numeri?" -Domanda con aria d'indifferenza,è vero non ci avevo mai fatto caso ma non ho ancora il suo numero.
"No,ma se vuoi ti do il mio numero così magari possiamo sentirci come fanno di solito gli amici" -Gli dico e dovrei smetterla anche io di usare la parola 'amici' in ogni fottuta frase.
"Perfetto" -Sorride e segno il mio numero sulla sua rubrica-"Allora dopo ti lascio un messaggio" -Continua a sorridere e mi stampa un bacio sulla guancia per poi andarsene sul serio. Questo fatto di essere 'amici' è talmente strano,ma magari un giorno ci abitueremo ad essere realmente amici magari un giorno ci innamoreremo entrambi di persone diverse ma continueremo ad essere comunque buoni amici,anche se non riesco ad immaginare degli occhi e delle labbra che non siano sue.  Arrivo a casa,è ancora presto e le lezioni iniziano dopo pranzo,Lodovica ancora non si è fatta sentire ma penso sarà con Diego e questo mi tranquillizza. Squilla il cellulare,è un messaggio.

 


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Neanche il tempo di rispondergli che squilla il cellulare.
"Jorge,dicevi sul serio? Guarda che non devi scomodarti per me" -Cerco di riassicurarlo anche se la sua compagnia non mi dispiacerebbe affatto.
"Hai detto che eri sola,no? Io non ti lascio mai sola quindi ora sto venendo a farti compagnia e non accetto un no come risposta" -Risponde tranquillamente e sorrido come una cretina,Jorge ha quel potere di farmi sorridere sempre.
"Sei sicuro che non ti creo problemi?" -Domando con tono dolce
"Sicurissimo,la confraternita è vicina al campus quindi tra qualche minuto arrivo e dopo se vuoi mangiamo qualcosa e andiamo a lezione insieme." -Esclama-"Infondo a che servono gli amici?" -Conclude la frase con tono un po'sarcastico ma facendomi comunque sorride e poi chiude al telefono.

Nel giro di qualche minuto,sento bussare alla porta,do una sistemata ai capelli e tutta contenta apro la porta. "Jorge!" -Esclamo. Ma aspetta,non è Jorge,è Peter.
"Jorge?Martina stavi aspettando quel ragazzo?" -Domanda disgustato ed abbasso lo sguardo
"Non sei il mio ragazzo e non devo darti spiegazioni" -Rispondo abbastanza acida,devo diire che non mi sono mai rivolta così a Peter. -"Che ci fai qui?"
"Beh volevo provare a chiarire,ma credo che non sono il benvenuto" -Sbeffa uscendo dalla porta ma urtando un ragazzo,sta volta Jorge è veramente arrivato.
"Allora avevo ragione,continui a vederti con quel delinquente" -Urla Peter e per poco Jorge con gli tira un pugno.
"Non è delinquente,chiaro?" -Urlo tenendomi stretto Jorge-"Non lo conosci e non sei nessuno per giudicarlo"
"Ora lo difendi anche,eh?" -Strepita Peter-"Pensavo fossi dalla mia parte invece neanche il tempo che ci lasciamo subito ti metti con un altro" -E' su tutte le furie e per poco non esplode di rabbia,è la prima volta che vedo Peter così incazzato.
"Io e Jorge non stiamo insieme e anche se fosse non devo darti spiegazioni,ora sei pregato di andartene" -Esclamo alzando il tono della voce.
"Non finisce qui,me la farete pagare entrambi" -Urla uscendo dalla camera.
"Sennò che mi fai,eh?" -Gli urla Jorge contro e cerco di tranquillizzarlo.
"Tranquillo Jorge,se ne è già andato." -Sospiro appoggiando la mano sulla sua spalla
"E' che non posso permettere a nessuno di parlarti in quel modo,ti giuro che si azzarda a farti del male è un uomo morto" -Esclama.
"Grazie,davvero" -Sorrido buttandomi fra le sue braccia,mi sento così al sicuro con lui,questo non può essere un abbraccio fra amici.
"Piccola promettimi che qualsiasi cosa accada resteremo sempre insieme non voglio perderti di nuovo"
"Te lo prometto" -Lo riabbraccio forte e sento aprire la porta. Mi giro e fortunatamente è Lodovica,c'è anche Diego con lei.
"Che bello! Allora alla fine vi siete rimessi insieme! Dobbiamo assolutamente fare un'uscita a quattro uno di questi giorni" -Batte le mani l'Italiana entusiasta di vederci abbracciati
"No ma io e Jorge non stiamo insieme" -Cerco di chiarirle le idee
"Siamo solo amici" -Si giustifica Jorge.
"Amici?Voi?" -Esclamano Diego e Lodo all'unisono scoppiando in una forte risata.
"Si,cosa c'è di strano?" -Domando leggermente in imbarazzo
"No no,niente niente!" -Ride Lodovica
"Comunque noi stavamo andando seriamente a mangiare qualcosa,voi volete venire?" -Domanda Diego e annuiamo.
"Si ma ci conviene rimanere sempre nei paragi o mangiare alla mensa dato che tra un po'c'è lezione" -Li avverto
"Ma brava la mia secchiona" -Ridacchia Jorge e per qualche secondo rimango incantata dal suo sorriso.
"Zitto tu" -Rido scompigliandogli i capelli.
"Allora,andiamo?" -Insiste Lodovica ed usciamo dalla stanza. Per tutto il tragitto nel corridoio Jorge non fa altro che mettere il braccio attorno al mio collo mentro con l'altro mi stringe la vita,come se si volesse prendere cura di me,come se fossi solo sua,come se avesse paura di perdermi e non volesse lasciarmi mai. Arriviamo alla mensa,sento gli occhi di tutti buttati addosso mentre Jorge occupa un tavolo. Io Diego e Lodo ci sediamo mentre Jorge va ordinare il cibo. "Non capisco perché mi fissano tutti.." -Sussurro imbarazzata. "Ma è ovvio,ti seduta al tavolo con Jorge Blanco e prima eri stretta a lui.." -Risponde Diego come se fosse una cosa ovvia ma non lo capisco. "E allora,cosa c'è di strano?" -Domando Confusa. "Beh,Jorge è il ragazzo più temuto della scuola,in pratica tutti hanno sempre avuto paura di lui e guai chi si siede al suo tavolo,nessuno si è mai rischiato a mettersi qui!" -Esclama lo spagnolo e rimango sbalordita. E immagino quante troiette si saranno sedute con lui in questo tavolo dato che è da sempre stato considerato il 'tavolo della popolarità'. Comunque io non vedo Jorge come un bullo a qualcosa simile,o almeno se non lo era ora è cambiato.
"Ma guarda quella seduta lì" -Sussurra una biondina indicandomi
"E c'è addirittura quello sfigato di Dominguez in quel tavolo" -Risponde ridacchiando un'altra ragazza dai capelli rosa cotonati e tra poco non mi metto ad imprecare davanti a tutti.
"Ora mi sentiranno." -Strepita Diego e lo fermo.
"Lasciale stare,sono solo invidiose.." -Cerco di tranquillizzarlo quando ad'un tratto arriva Jorge con un vassoio e si siede nel tavolo con noi.
"Eccolo qui il messicano!" -Esclama Lodovica-"Ho una fame!"
"Stavate parlando di me per caso?" -Chiede Jorge perplesso
"No no" -Ride Lodovica intenta a prendere un boccone.
"Bene possiamo iniziare a mangiare allora" -Si sfrega le mani Dominguez prendendo il suo piatto.
"Buon appetito piccola" -Sorride Jorge e per poco non mi viene da ridere,è così strano vederlo così premuroso,così dolce nei miei confronti.
"Jorge smettila di essere così dolce con Martina altrimenti le verrà il diabete!" -Ridacchia Diego.
"Eh già,dovrò abituarmi a questa dolcezza di Jorge. Pensate,finora non mi ha nemmeno insultata per come sono vestita!" -Rispondo ridendo.
"Per forza,fortunatamente stamattina invece di indossare una di quelle gonne ha messo questo paio di leggins neri che le fanno un culo perfetto" -Ride il messicano.
"Sei sempre il solito!" -Esclamo dandogli una scherzosa gomitata.E' inutile non cambia mai! Ma è proprio di lui che mi sono innamorata.
"Eh si,non cambio mai,ma infondo vi voglio bene ragazzi" -Sorride Jorge e lo guardiamo sconvolti
"Ho sentito male o ha detto che ci vuole bene? Jorge,sei tu?" -Ride Diego mettendogli una mano in fronte come se volesse controllargli la febbre.
"Sbrigatevi o feremo tardi a lezione" -Cambia discorso il messicano. A lui non è mai piaciuto sentirsi dire che è gentile o cose del genere,ricordo tempo fa quando gli dicevo che lo consideravo una brava persona lui si innervosiva. Il tempo di finire il pranzo subito ci incamminiamo verso l'aula.
"A parte gli scherzi,mi fa piacere che stai cercando di diventare una persona migliore,davvero." -Gli sussurro prendendolo per mano.
"Lo sai Tini,sto cercando di cambiare solo per te,lo sai. E se un giorno riuscirò a diventare una persona migliore sarà tutto merito tuo." -Sorride e mi commuovo,è un ragazzo incredibile,io credo in lui e sono sicura che al più presto ci riuscirà. Ci tiene a non ferirmi si vede. All'inzio stentavo a crederci che fosse diventato così dolce e premuroso tutto in una volta ma ora sento che posso fidarmi realmente di lui.
"Sei il migliore amico che ogni ragazza possa desiderare." -Rispondo stringendolo in un forte abbraccio. Mi viene difficile chiamarlo 'amico' e considerarlo tale,anche lui sa meglio di me che la nostra non può essere solo amicizia.
"Quanto pensi che durerà questa storia dell' "amicizia" ?" -Sussurra Diego nell'orecchio di Lodovica.
"Un giorno o due. Tanto si sa che prima o poi finiranno insieme" -Risponde silenziosamente Lodovica.


Entriamo in aula e iniziamo a prendere i posti,sono sul punto di sedermi al primo banco ma Jorge mi ferma.
"Senti,se davvero ci tieni alla nostra amicizia,tutto tranne il primo banco" -Esclama facendomi ridere,ho già detto che ha il potere di farmi sorridere sempre?
"Come vuoi Blanco" -Faccio spallucce e ci sediamo fra gli ultimi banchi.
Suona la campana che da inzio alla lezione,e non sono mai stata in vita mia così distratta da Jorge tanto da non ascoltare una parola del professore.
"Io sono solo tuo vero?" -Sussurra Jorge mentre gioca con i miei capelli.
"Mio e di nessun'altro" -Soffio sulla sua pelle mentre il mio naso sfiora la sua guancia.
"E tu di chi sei?" -Sorride attorcigliando i miei capelli al suo dito.
"Tua sii" -Bisbiglio con un sorriso a trentadue denti.
"Ragazzi se non siete interessanti alla lezione potete benissimo andarvene" -Ci sgrida un professore notando i nostri atteggiamenti all'ultimo banco.
"Andiamo" -Rispondo tranquillamente tirando Jorge dal braccio che mi guarda sorpeso.
"Con permesso" -Ride il messicano seguendomi e uscendo dalla porta.
"Sto sognando o Martina secchiona Stoessel ha appena risposto a un professore?" -Domanda stupito Blanco ed ha ragione,non è da me comportarmi così,ma voglio stare con lui e basta e non ci fa nulla se per una volta si salta la lezione.
"Vieni qui" -Sorride maliziosamente e lo seguo,subito dopo mi ritrovo in uno dei bagni della scuola. Mi porta a lui e respiro affannosamente sulla sua pelle ma continuo comunque a sorridere,che strano effetto che ha lui su di me. Lentamente mi spinge verso il muro,si avvicina sempre più a me tanto che le nostre labbra si sfiorano,ma va a finire lì,un semplice bacio a fior di labbra,ma forse è meglio così,non voglio andare avanti.
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"Solo amici,ricordi?" -Domando con voce tremolante,inizio a sentire così caldo,come se un fuoco stesse scoppiettando dentro di me.
"Amici a cui piace fare questo" -Riporta le sue labbra alle mie,ma lo fermo poco dopo tappando con l'indice la sua bocca.
"Hai ragione,forse ho esagerato.." -Mormora Jorge e mi allontano leggermente-"E'che così bella,vedi io non resisto." -Già,neanche io resisto. Non capisco perché complichiamo così tanto le cose,ci amiamo entrambi e si nota,forse dovremo smettere di esitare così tanto e metterci davvero insieme,niente smancerie o 'amici con benefici'.
"Jorge.." -Devo riuscire a dirgli quello che provo,che voglio dargli un'altra opportunità e che voglio stare con lui ma lui non mi da il tempo di finire la frase.
"So già cosa vuoi dire,vuoi che restiamo amici? Perfetto proverò a dimenticarmi di te allora."

Angolo autrice :
Ed eccoci di nuovo qui! Innanzittutto mi scuso per la lunga attesa,ma sono partita e non ho avuto tempo di aggiornare ma ora eccomi qua e spero di farmi perdonare con questo capitolo! Cosa ne pensate dei fotomontaggi e della storia in generale? Ammetto di essere ancora scarsa con i fotomontaggi ma ci sto lavorando e spero che vi piaccia il mio scarso intento di foto in cui Jorge sbatte Tini al muro e la bacia (?). Comunqueee secondo voi Jorge e Tini riusciranno ad essere amici e comportarsi come tali? Uhm..ne dubito anche perché sia gli altri e sia loro stessi stentano a credere alla situazione! Comunque speriamo finisca tutto bene,infondo sarò io a deciderlo,no? Ehehe. Mentre che ci sono vi consiglio di leggere una fanfiction di "diego_mechi" si chiama "The heart wants what it wants".
Vabbò per oggi è tutto,restate aggiornati perché presto pubblicherò sia il continuo,e sia un'altro capitolo della storia dal punto di vista di Jorge,bacioni
-Jortini001

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Capitolo 19
*** Juntos. ***


~"Jorge no,ti prego." -Urlo seguendolo per il corridoio ma mi ignora-"Jorge"-Piango urlando ancora più forte e si volta verso di me,i miei occhi color nocciola si incrociano con i suoi verde smeraldo,noto il dispiacere nei suoi occhi e questo è come una pugnalata nel cuore per me. "Jorge ce l'hai con me?" -Domando con voce tremolante,non può avercela con me.
"No Tini,non sono arrabbiato con te.." -Risponde abbassando lo sguardo-"Sono solo dispiaciuto tutto qui."
"Non volevo offenderti,lo sai." -Sussurro stringendogli le mani.
"Tini tu mi piaci e penso l'avrai già capito benissimo,pensavo la cosa fosse reciproca e ci sono rimasto male,ecco."
"Ma Jorge io.."
"Non hai bisogno di giustificarti" -Mi interrompe il ragazzo-"Va benissimo così ,inizierò anche io a vederti solamente come un'amica ma sta volta davvero" -E' proprio un testone,eh? Non gli potrò mai dire ciò che provo realmente per lui se non mi lascia mai parlare,le sue parole mi fanno dannatamente male ma sta volta non piangerò,non davanti a lui. -"Tini stai bene?" -Domanda il messicano stringendomi la mano.
"Come fa ad andare bene se hai detto di voler dimenticarmi per sempre?" -Mormoro sforzandomi di trattenere le lacrime.
"Tini come potrò mai dimenticarmi di te? Come persona con cui cominciare una nuova storia forse si,ma mai come persona o come amica"  -Mi rassicura stringendomi fra le sue braccia.
"Ragazzi siete pazzi,per poco non prendavate una sopensione!" -Esclama Lodovica uscendo dalla classe mentre sciolgo l'abbraccio con Jorge.
"Ragazzi tutto bene?" -Domanda Diego probabilmente vedendomi in quello stato.
"Si,non preoccupatevi" -Rispondo fingendo un sorriso.
"Venite alla festa di stasera,no?" -Domanda Diego e Jorge sgrana gli occhi.
"Mio fratello che va alle feste? Lodo gli hai fatto un'incantesimo per caso?" -Ridacchia il Messicano mentre Diego incrocia le braccia al petto fingendosi offeso.
"E lo chiedi anche? Ovvio che Tini non verrà,sai benissimo che odia le feste" -Sospira Lodovica,ha parlato lei per me.
"Le odia perché ha paura di cacciarsi nei guai come le altre volte ma sa benissimo che se verrò io non le accadrà nulla,amo prendermi cura di lei" -Sorride Jorge stringendomi dalla vita e quasi mi convince.
"E dai Tini come si fa a dire no ad un 'amico' così?" -Esclama Lodo sottolineando sarcasticamente la parola 'amico' e le lancio un'occhiataccia.
"Quindi vi siete fidanzati?" -Domanda confuso Diego.
"Per me si,per lei no" -Ridacchia Jorge.
"Allora Tini? Ci vieni alla festa o no?" -Cambia discorso Lodovica salvandomi come sempre dall'imbarazzo.
"E va bene ma solo perché ci siete voi!" -Sospiro arressa e vengo schiacciata da un enorme abbraccio di gruppo.
"Vabbé allora noi andiamo a farci belle,a dopo" -Esclama tutta contenta Lodovica tirandomi da un braccio.
"Sei bella anche senza trucco,ricordatelo." -Sussurra Jorge piantandomi un bacio sulla punta del naso mentre Lodovica ci guarda con gli occhi a cuoricino,immediatamente torniamo ognuno nella propria camera e so già che Lodo mi riempirà di domande.
"Solo amici,eh?" -Domanda l'Italiana sorridendo maliziosamente.
"Putroppo si." -Sospiro.
"Lo sapevo,c'è sempre un putroppo. A te piace non è così? Ma che dico,non ti piace,LO AMI" -Esclama sottolineando l'ultima frase.
"Si nota così tanto?" -Domando mordendomi il labbro inferiore.
"Tantissimo. Ma è ovvio che anche a lui piaci,non capisco perché ancora non state insieme!" -Si lamenta,ma non è così facile.
"Ho provato tantissime volte a dirgli ciò che provo,ma o non ne trovo il coraggio oppure lui non mi lascia parlare." -Sbuffo. Sarà forse il destino a non volerci insieme? Come mai ogni volta che proviamo a ravvicinarci c'è sempre qualcosa che ce lo impedisce?
"Tini lui è pazzo di te e te lo ha dimostrato centinaia di volte,alla festa starete tutto il tempo insieme,quale occasione migliore di dirgli ciò che provi?" -Lodovica è di certo la mia psicologa,c'è sempre quando ne ho bisogno e anche se a volte fa la stalker con le sue centinaia di domande riesce sempre ad aiutarmi.
"Hai ragione,sta sera mi prenderò di coraggio e gli dirò tutto ciò che provo altrimenti me ne pentirò per tutta vita." -Esclamo decisa e Lodo mi abbraccia per rassicurarmi.
"Bene! Hai idea di cosa possa mettermi?" -Domando indecisa
"Di certo non una di quelle gonne o di quei sacchi di patate che indossavi in passato" -Ride la Comello ricordandomi Jorge.
"Non sei spiritosa!" -Le faccio la linguaccia mentre cerco disperatamente nell'armadio qualcosa da mettermi.
"Per fortuna c'è la fata madrina Lodovica che ti aiuterà a trovare il vestito per il ballo" -Esclama Lodovica facendomi scappare una risata. E mi porta al suo armadio dove ci sono davvero bei vestiti ed ho l'imbarazzo della scelta.
"Vuoi davvero che mi metta uno dei tuo vestiti?" -Domando sorpresa,la conosco e so quanto ci tiene alle sue cose.
"Si,ma è solo un'eccezione,non ti rischiare a chiedermelo un'altra volta!" -Ridacchia Lodo
"Uhm..che ne dici di questo?" -Domando prendendo dal guardaroba un vestito non troppo corto ed elegante adatto ad occasioni più o meno come questa.
"Ci può stare! Provatelo per sicurezza!" -Esclama e annuisco.
Lo provo e come misura è perfetta,e penso che mi doni.
"Oddio Martina sei divina! Ti sta benissimo!" -Esclama l'Italiana entusiasta del suo lavoro.
"Aw,dici sul serio? E i tacchi pensi che dovrei metterli?" -Domando dubbiosa.
"Si,ma non troppo alti,e portati nel dubbio un paio di scarpe da ginnastica dentro la borsa,ti saranno sempre utili!" -Nel frattempo anche Lodo si prepara. Decido di truccarmi non troppo pesante,applico la matita nera nel contorno degli occhi e metto un velo di mascara,cerco di non esagerare con il fondotinta e con il rossetto.
"Come eravamo rimaste con i ragazzi? Ci vengono a prendere loro?" -Domando dando un ultima sistematina ai capelli,non vorrei agghindarmi troppo dato che sono del parere che uno non si innamora solamente dell'aspetto,dall'altro lato però vorrei sembrare decente per stasera.
"Veramente non avevamo organizzato nulla,credo dovremo andare con la mia macchina" -Risponde tranquillamente e nel giro di pochi minuti usciamo di casa recandoci alla confraternita. Da quanto tempo che non vado a una festa,ricordo che questo posto mi terrorizzava! Beh,in realtà era Jorge che mi terrorizzava invece ora quante cose sono cambiate,mi sento molto più rilassata rispetto alla prima volta e sento che sta volta tutto andarà bene. Ricordo anche che proprio lì diedi il mio primo bacio ad Jorge.
Saliamo in auto e prima Lodo viene a prendere altre due sue amiche per andare alla festa,due ragazze davvero carine una non molto alta dai capelli ricci e le tonalità scure,l'altra dai capelli mossi e rossi e le tonalità chiare. Ci mettiamo un po' ma finalmente arriviamo alla confraternita,la tensione inizia a farsi sentire,sento le farfalle nello stomaco ma devo prendermi di coraggio per andare a parlare con Jorge.
"Uh! Eccoci arrivati!" -Esclama entusiasta la rossa,Candelaria se non mi sbaglio. Scendiamo tutte dall'auto e già dall'esterno della confraternita si sente la musica sparata a palla. Entriamo e già siamo schiacciate tra la folla che balla,sarà un'impresa trovare Jorge?  Sbuffo già non trovando più le mie amiche. "Tini" -Esclama una voce familiare scatto,è Diego.Ho già trovato una persona che conosco e questo mi tranquillizza.  "Diego!" -Lo saluto-"Hai visto Jorge?" -Domando,sarò troppo insistente?
"Era con me fino a qualche minuto fa" -Risponde lo spagnolo-"Ora non lo trovo più,credo stia ballando con qualche ragazza comunque"
"Con qualche ragazza?" -Domando sommersa tra la gelosia.
"Tranquilla,qui ballano tutti ma Jorge aspetta solo te!" -Esclama facendomi l'occhiolino e fortunatamente riesco a ritrovare anche Lodo e le ragazze.
"Amore" -Sorride Lodovica baciando appassionatamente Diego.
"Tini,giusto?" -Domanda la ragazza riccia-"Credo che quel ragazzo non abbia smesso di fissarti un secondo!" -Scatto e lo vedo come mi sorride da lontano,ricambio il sorriso salutandolo con la mano,tremo come una foglia e sento il corpo scoppiettare. Mi fa cenno di avvicinarmi a lui e così faccio.
"Tini"
"Jorge" -Lo abbraccio fortissimo,come se non volessi lasciarlo più,le sue braccia sono il mio posto preferito,quello nella quale starei a vita.
"Sei stupenda,davvero" -Sorride accarezzandomi il viso e facendomi arrossire.
"Jorge,dobbiamo parlare." -Esclamo decisa e mi guarda perplesso.
"Cosa c'è Tini?Mi stai facendo preoccupare" -Ma ecco che ci interrompono due troiette,mi sembra di averle già viste alla mensa.
"George ogni giorno che passa ti fai sempre più fico" -Ride con una vocina assordante una ragazza dai capelli rosa cotonati
"Ti va di ballare con noi?" -Domanda poi una biondina masticando un chewingum.
"Ragazze con calma" -Ridacchia il messicano potrandomi dall'altra parte della sala-"Scusale,fanno così ad ogni festa ma io ho occhi solo per te" -Quasi si vanta e ho paura sia lo stesso puttaniere di sempre,è vero che ha ammesso di essere cambiato solo per me ma come faccio ad asserne sicura? -"Allora? Che cos'è che dovevi dirmi?" -Quasi non trovo più il coraggio.
"Nulla di importante,tranquillo" -Rispondo un'po imbarazzata,che codarda che sono. Perché mi faccio sempre trasportare dai ricordi del passato e penso troppo prima di palrare? -"Vado a prendere da bere" -Deglutisco cambiando discorso e mi allontano da lui avvicinandomi al tavolo dei drink.
"Tini,allora? Avete parlato?" -Domanda Lodovica seduta in una sedia in braccio a Diego.
"Sono una stupida" -Quasi piango,perché crollo così facilmente?
"Se è per quelle ragazze che ballavano con lui puoi stare tranquilla,Cande dice che fanno così ad ogni festa,ma lo sai che Jorge ha occhi solo per te" -Esclama Lodovica,anche io lo amo ma come mai c'è qualcosa che mi frena? "Ehi Tini" -Esclama un'accento conosciuto.
"Damien da quanto tempo!" -Gli vengo in contro
"Strano vederti ad una festa" -Ride prendendo un paio di bicchieri dal tavolo.
"Già,sono sorpresa anche io" -Esclamo prendendo uno dei bicchieri che mi ha offerto,so che non dovrei bere ma un bicchierino non farà nulla e poi dato che il mio umore oggi non è uno dei migliori bere mi farà stare un po'meglio.
"Sei bellissima oggi" -Sorride e arrosico.
"Grazie" -Rispondo accennando un sorriso.
"Sei qui tutta sola?" -Domanda con fare un po'misterioso.
"Veramente no,sono con amici anzi dovrei tornare da loro" -Solo ora mi ricordo che Jorge mi sta ancora aspettando.
"E non mi conedi neanche un balletto?" -Fa il labbruccio e gli do una scherzosa gomitata.
"E va bene dai" -Ridacchio e mi prende per la vita,inziamo a scatenarci un po' e quasi perdo la condizione del tempo.
"Non sapevo fossi così brava" -Urla Damien a causa del volume alto della musica
"Si ma ora ho sete" -Rispondo alzando nuovamente il tono della voce e prendendo un'altro bicchiere. Mi avvicino al tavolo concedendomi un altro bicchierino.
"Tini" -Ridacchia il Francese
"Cosa c'è?" -Non capisco il motivo per cui ride
"Hai il mento tutto bagnato" -Continua a ridere e poggio una mano sul mento cercando di asciugarlo.
"Ora va bene?" -Gli chiedo e si avvicina per controllare.
"Aspetta che te lo asciugo meglio io" -Si avvicina verso il mio mento asciugandolo con le sue labbra e poi mi bacia,non so per quale assurdo motivo ricambio il bacio,ma non per molto perché dopo qualche secondo mi rendo conto di cosa sto facendo e lo respingo.
"Ti è piaciuto?" -Sorride maliziosamente.
"Non volevo dartelo" -Cerco in qualche modo di giustificarmi.
"Ma me lo hai dato,e ti è piaciuto" -Continua a ridere.
"Non ti devo alcuna spiegazione. E comunque non cambierà nulla tra noi" -Strepito andandomene e cercando disperatamente Lodovica.
"Torniamo a casa" -Prego l'Italiana di riaccompagnarmi.
"Ma come? E'una bella festa e ci stiamo divrtendo!" -Si lamenta e mi sembra male farla scomodare per me.
"Dov'eri finita?Ti stavo cercando da per tutto" -Sbeffa Jorge appena arrivato.
"Vuole tornare a casa" -Ci interrompe Lodovica.
"Piccola se non stai bene ti accompagno io" -Esclama il messicano mettendo il braccio attorno al mio collo e mi sento così fottutamente in colpa. Annuisco con un breve cenno del capo ed usciamo dalla confraternita. Che cosa ho fatto? Dovrei dirlo ad Jorge? Se non glielo dico e lo va a sapere da qualcun altro peggiorerei solo le cose! Non è il mio ragazzo e non dovrei dargli alcuna spiegazione ma oggi eravamo sul punto di metterci insieme! So che la scusa di aver bevuto non potrà mai giustificare la mia azione,ma io ho sempre dato ad Jorge una seconda opportunità,sia dopo la scommessa e sia dopo tutti i suoi sbagli. E poi quel bacio non ha contato nulla per me,non significa che ora stia con Damien o che piaccia,non lo prenderò mai in considerazione!
"Cucciola che ti prende?" -Domanda mentre saliamo in macchina.
"Nulla,mi gira solo un po'la testa" -Dico una mezza bugia,è vero che mi gira la testa ma non è solo per questo che voglio essere accompagnata a casa.
"Non me la bevo,te ne sei voluta andare nel bel mezzo della festa,mi dici che ti prende?" -Mi insiste. Dovrei dirgli la verità?
"Jorge io..io ho bevuto" -Abbasso lo sguardo,lui continua a stare in silenzio. -"Lo so,sono una cogliona ma.."
"Ed è per questo che te ne sei pentita e vuoi essere riaccompaganta a casa?" -Domanda con voce rauca.
"Si.." -Rispondo insicura.
"E poi? Tini quel 'si' non era molto convincente,ti conosco benissimo e so che dell'altro." -Come ha fatto a capirlo così facilmente? E'impressionante quando mi capisca meglio di tutti,ho solo paura di allontanarmi a lui dicendomi la verità.
"Jorge,non so se dirtelo.." -Tentenno e cerco di trovare le parole giuste.
"Tini siamo amici,puoi fidarti di me." -E basta con sto 'amici'!
"Jorge,Damien mi ha baciata." -Dico di botto e quasi me ne pento di averglielo detto,spero solo che apprezzi il fatto che gli stia dicendo subito la verità-"Ti giuro che non è contato nulla per me"
"Anche il nostro primo bacio è stato per sbaglio,ad una festa. Allora significa che non conto neanche io nulla per te" -Sbraita
"Jorge sono due cose diverse,lo sai" -Non provo nulla per Damien e non lo considero neanche un bacio-"Perdonami"
"Tanto che me ne frega?Non sono mica il tuo ragazzo non devi darmi spiegazioni" -Risponde freddo,cercando di fare il tono da menefreghista ma sembra furioso infatti non mi rivolge la parola per tutto il tragitto. Dopo qualche minuto di silenzio imbarazzante finalmente arriviamo al dormitorio,posteggia e mi fa scendere.
"Grazie per il passaggio" -Mi avvicino a lui come per abbracciarlo.
"Ciao" -Risponde freddamente e mi abbraccia a mala pena,ma provo nulla,non mi sento viva in questo abbraccio. Rientro in camera e non posso fare altro che piangere,versare le lacrime trattenute per tutto questo tempo. E lo so,mi sentivo così agitata alla festa con il fatto di dichiararmi ad Jorge che per cercare di scaricare la tensione e a non pensarci ho iniziato a bere,ho commesso un fottutisissimo errore.
[...]
Ho dormito pochissimo sta notte,Jorge non ha fatto altro che invadere fra i miei pensieri. Sono le otto del mattino,e mi sono svegliata di botto senza sveglie o cose del genere e dubito riesca a prendere sonno. Non so nemmeno se Lodo ha dormito qui dato non  è qui sul suo letto,ma il letto è tutto scombinato e c'è la sua biancheria sopra quindi penso si,sicuramente si sarà svegliata presto e starà passeggiando da qualche parte con Diego. Sono sola qui al dormitorio e in queste situazioni 'scrivere' mi ha sempre aiutata,ho sempre scritto su un diario portato da casa prima del college,non solo per scrivere come vanno le mie giornate al campus o cose del genere ma semplicemente per scrivere cosa provo dentro,sfogarmi con la scrittura mi ha sempre aiutata.
<< Non riesco a stargli lontana,io voglio stare con lui. E se sta volta lo avessi perso per sempre? Non potrò mai perdonarmelo,mi mancherà tutto di lui : il suo profumo,il suo tocco sui miei polsi,le sue braccia stringere la mia vita,i baci proibiti nei bagni,la nostra prima volta >> -Inzio a scrivere,ma vengo interrotta dal rumore della porta che bussa. Mi avvicino alla porta per poi aprlira e me lo ritrovo davanti. "Jorge" -Balbetto il suo nome e mi rivolge un mezzo sorriso. "Tini,penso che dobbiamo parlare" -Mormora e annuisco,gli faccio cenno di entrare in camera ed entra chiudendo la porta.
"Sono stato uno stronzo con te ieri sera" -Ammette sedendosi sul mio letto-"Mi sono arrabbiato e non ne avevo motivo"
"Va tutto bene" -Rispondo timidamente e mi sorride.
"Apprezzo comunque che mi hai detto la verità,insomma in un rapporto d'amicizia la sincerità è la cosa più importante" -Sospira e ridacchio-"Cosa ridi?"
"E' che sei così filosofico" -Esclamo continuando a ridere
"Che stronza,non solo ti chiedo scusa e tu ci fai battute?" -Mi prende in giro scherzosamente mentre mi siedo nel letto a fianco a lui per poi abbracciarlo.
"Mi sei mancato stronzo" -Sorrido continuando ad abbracciarlo.
"Anche tu stronza,ma devi essere soltanto mia" -E' geloso da morire.
"Soltanto tua" -Rispondo piantandogli un bacio sul mento.
"Credi ancora che la parola 'amici' sia la definizione giusta?" -Domanda e arrossisco.
"Jorge è di questo che volevo parlarti" -Sospiro ed apre la bocca come per interrompermi ma lo zittisco-"E per favore sta volta non interrompermi." -Mi guarda preoccupato come dovessi dirgli qualcosa di grave. -"Jorge io non sopporto l'idea di essere tua amica,ci abbiamo provato ma sembra impossibile per entrambi"
"Mi stai dicendo che.." -Non fa in tempo a finire la frase che lo interrompo.
"Si Jorge,ti amo." -Rispondo portando le miee labbra alla sue,e inizio a baciarlo con foga,ci baciamo davvero,il bacio che aspettavo da tempo e diverso dagli altri,un bacio senza paure e preoccupazioni,la sua lingua calda corre insieme alla mia e mi mancava sentire il freddo metallo del suo piercing al labbro sul bordo della mia bocca,porta la sua mano al mio viso chiudendola sulla guance per poi portarle entrambe sui miei fianchi,mi tira più vicino a lui dai fianchi mentre si stende senza comunque interrompere il bacio. Metto le mani sul suo petto arrampicandomi a lui,la sua pelle è così calda. Allontana le sue labbra dalle mie,per poi premerle sul mio collo,afferra i miei capelli per tenermi la testa proprio sopra la sua mentre continua a baciarmi il collo i suoi denti mi graffiano la clavicola e la senzazione mi colpisce in tutto il corpo mentre lui mi succhia delicatamente la pelle. -"Non mi sono mai sentito così bene" -Ha un sorriso a trentadue denti. "Quindi adesso stiamo insieme?" -Domando da poter sembrare un po'ingenua ma ho bisogno di dare una definizione a tutto questo.
"Credi continui ad essere il solito puttaniere? Da oggi in poi solo relazioni serie,te lo prometto." -Quel tono dolce e quello sguardo serio. Porta nuovamente le sue labbra alle mie dandomi un piccolo,dolce e selinzioso bacio. D'un tratto però punta lo sguardo sulla mia scrivania. Si alza avvicinandosi ad essa e curiosa di sapere cosa sta facendo lo seguo anche io. Sgrana gli occhi alla vista di un taccuino con la copertina viola.
"Ti odio;non lasciarmi" -Legge ad alta voce il titolo della mia copertina.
"Si,è il titolo del mio diario,ma suona meglio in inglese 'i hate you;dont leave me' " -Sorrido ancora presa dal bacio.
"Un diario?Sembra più in libro" -Ride per lo spessore e la forma della mia agenda.
"Beh si,lo scrivo come fosse un libro,ho iniziato a scriverlo dal primo giorno del college fino ad ora,lo scrivo come se fosse una storia" -Gli spiego e ride.
"Cosa c'è?" -Gli chiedo perché non smette di sorridere.
"Immagino quante cose su di me ci sarranno scritte!" -Esclama e arrossisco.
"Tanto non lo leggerai mai" -Gli faccio la linguaccia e mi da una scherzosa gomitata.
"Scusa un secondo" -Mi interrompe accorgendosi  che gli sta squillando il cellulare.
"Si rispondi pure" -Gli dico dolcemente ma sembra abbastanza teso-"Che ti prende?" -Domando un po'allarmata.
"E' mio padre" -Risponde piuttosto nervoso ma risponde comunque alla telefonata. Mi allontano leggeremente,non voglio pressarlo troppo e sembrare curiosa di cosa possa dirgli.
Quando sembra di aver finito la conversazione mi riavvicino a lui per vedere come va,so che non è in buoni rapporti con suo padre ed è teso ogni volta che parla con lui.
"Tutto bene?" -Domando accarezzandogli la spalla.
"Mio padre,ci vuole lì" -Risponde abbassando lo sguardo.
"Ci vuole? Con quel 'ci' ti riferisci a me?" -Domando allarmata.
"No no! Intendo me e Diego ma voglio comunque che tu venga comunque" -Sospira e lo guardo confusa.
"Amore magari vorrà parlarvi di cose di famiglia sarà meglio non intromettermi" -Sussurro e scuote la testa.
"Ti prego Tini io ho bisogno di te sai che non mi trovo bene in queste situazioni,per favore" -Quel 'ho bisogno di te' mi fece subito cambiare idea. Annuisco e mi abbraccia con tutta la sua forza. "Grazie,sei tutta la mia vita" -Sorride continuando a tenermi stretta fra le sue braccia. -"E tu la mia" -Rispondo sciogliendo l'abbraccio e piantandogli un piccolo bacio sulle labbra. Velocemente usciamo dal campus mettendoci in macchina e ne approfitto per togliermi qualche dubbio sulla sua famiglia.
"Jorge,posso chiederti una cosa?" -Domando timidamente
"Certo" -Risponde rimeanendo comunque concentrato alla guida.
"Tuo padre continua trattarti in quel modo?" -Mormoro e per  qualche secondo resta in silenzio.
"Preferisco non parlarne.." -Risponde e noto una scia di malinconia nel suo tono.
"Amore se continua comportarsi così è grave,devi avvertire qualcuno,la mamma di Diego o.." -Non faccio in tempo a finire la frase che Jorge mi interrompe.
"Non rendiamo le cose peggiori di quanto non lo siano ancora,per favore." -Risponde con tono duro-"Anche Diego voleva parlare con sua madre ma gli ho detto di non fare nulla,conosco mio padre e sarebbe capace di tutto.."
"Scusa se ho toccato l'aggormento.." -Mi scuso e sospira.
"Tranquilla amore" -Accenna un sorriso-"Se non fossimo qui  in macchina già ti avrei.."
"JORGE!" -Lo interrompo e ride.
"Scherzavo,scherzavo!" -Ridacchia ma in poco tempo arriviamo a casa del padre e diventa nuovamente teso. Scendiamo dall'auto e lo tengo per mano. Suoniamo al campanello e ci accoglie la madre di Diego con un gran sorriso.
"Jorge!" -Esclama come al solito felice della visita del figliastro,è una donna davvero dolce e gentile. -"Tini! Che piacere rivederti!" -Sorride accerezzandomi il viso.
"Anche per me è un piacere signora" -Ricambio un sorriso.
"Ti prego,chiamami Maria,ormai sei di famiglia!" -Esclama e sorrido timidamente mentre Jorge mi tira dentro casa. Camminiamo verso il corridoio e urtiamo suo padre.
"Ragazzi" -Sorride e Jorge gli lancia un'occhiataccia.
"Signor Blanco" -Mi limito a rispondere accennando un sorriso.
"Postresti lasciarmi sola con mio figlio per favore?" -Chiede quasi con tono d'ordine e annuisco abbassando lo sguardo dirigendomi in una stanza a caso che pare essere la cucina. Mi avvicino al davansale prendendo un bicchier d'acqua quanto ad un tratto sento chiamare il mio nome. "Tini" -Esclama una voce familiare. Mi giro,è Diego.
"Cognato!" -Rido avvicinandomi a lui per poi abbrarcciarlo,è che sono così conteta.
"Cognato? Mi stai dicendo che tu e Jorge.." -Esclama sbalordito.
"Si!" -Lo interrompo scoppiando di gioia e riabbracciandolo.
"Congratulazioni,sono contento che finalmente vi siate messi insieme,ve lo meritavate,davvero." -Sorride il ragazzo.
"Non dovresti parlare con il signor Blanco in questo momento? Quando ha chiamato Jorge ha detto che voleva dire una cosa importante a tutta la famiglia.." -Chiedo cambiando discorso.
"Beh,in realtà abbiamo già parlato,vivo qui da un po'tempo" -Si limita a rispondere.
"E sai cosa deve dire ad Jorge?" -Domando curiosa.
"Credo che voglia che anche lui viva qui,dato che dovremmo essere una famiglia,hanno già deciso la data del matrimonio" -Risponde mettendo una mano dietro la nuca.
"Jorge non sarà molto daccordo.." -Mormoro
"Già,Jorge e suo padre non vanno molto daccordo ma non credo neanche che suo padre sia una cattiva persona. Si,spesso è scontroso ma è perché non accetta il fatto che suo figlio ce l'abbia ancora con lui ed è questo che lo rende nervoso. Lui e mia madre si amano davvero,si vede,e come Jorge è riuscito a cambiare atteggiamento grazie a te credo che Fernando ci riuscirà grazie ad Jorge e mia madre. Lei è felice con lui e Jorge secondo me deve dargli solo un'altra opportunità" -Esclama e gli do ragione. Tutti possono commettere errori,sbagliare come fin'ora ha fatto il padre di Jorge. E se Fernando è cambiato come dice lui deve solo cercare di dimostarlo. Ma come fa a dimostrarlo se Jorge non vuole dargli un'altra opportunità?
Ad un tratto sentiamo aprire la porta,Jorge e appepna entrato in stanza e non sembra di buon umore.
"Ehi,Tini mi ha detto che ci sono buone notizie!" -Esclama Diego felice che ci siamo messi insieme ma Jorge sembra ignorarlo.
"Amore,tutto ok?" -Domando preoccupata.
"Ok un cazzo. Quante volte gli ho detto che non andrò mai a quel cazzo di matrimonio?" -Sbraita il messicano.
"Jorge capisco che sei arrabbiato ma.." -Non feci in tempo a completare la frase che mi interruppe.
"Niente 'ma'. So già cosa vuoi dirmi,vuoi convincermi a vivere qui ed andare al loro matrimonio,eh? Pensavo fossi dalla mia parte" -Quasi urla,come è possibile che già litighiamo di nuovo?
"Jorge io sarò sempre con te,ma riflettici. Quante persone possono commettere degli errori,sbagliare,trattare male una persona per poi pentirsene? Anche tu molte volte ti sei sbagliato,comportato male con me,ma mi hai dimostrato che saresti riuscito a cambiare,diventare una buona persona ed io ti ho sempre perdonato perché ho sempre creduto in te. Con tuo padre è lo stesso e anche se ha sbagliato tante volte dovresti dargli un'altra opportunità" -Gli ricordo e abbassa lo sguardo.
"Ragazzi,so che state dicendo tutto questo per aiutarmi e perché mi volete bene,ma non so,dopo tutto quello che ho passato ho difficoltà a fidarmi di lui,a vivere in una nuova casa,andare al loro matrimonio.." -Risponde con aria malinconica e lo abbraccio per strammettergli sicurezza. Lo capisco,d'altronde è cresciuto senza madre e con un padre assente,e si è vero è sempre stato solo ma forse sarà proprio con  questa famiglia che le cose cambieranno,deve solo dargli un'opportunità.
"Se per te è proprio complicato andare a quel matrimonio,verrò io con te" -Esclamo e mi sorride.
"Faresti questo per me?" -Domanda e gli occhi gli brillano.
"Sai quanto ti amo" -Soffio e non esita nel baciarmi.
"Ti prego resta anche questa notte con me" -Sussurra ma non credo sia una buona idea.
"No amore meglio che vada,non voglio disturbare" -Lo saluto schioccandogli un piccolo bacio sulle labbra.
"Ti accompagno alla porta allora" -Esclama improvvisamente Diego e così fa.
"E'incredibile come sei riuscita a convincere Jorge ad andare al matrimonio e a restare a dormire qui! Quando l'ho conosciuto era un ragazzo completamente diverso,sempre scontroso,arrogante ed ora che sei arrivata tu hai cambiato tutto. Sei stata l'unica che è riuscita a far uscire il ragazzo buono che c'è in lui,ci hai insegnato che bisogna combattere e far di tutto quando un amore è vero così come abbiamo fatto io e Lodovica e finalmente anche noi stiamo insieme,in tutto questo dobbiamo ringraziarti,davvero Tini." -Sospira Diego facendomi commuovere.
"Ti voglio troppo bene" -Sorrido abbracciandolo fortissimo-"Però mentre che ci sei dammi anche un passaggio per tornare a casa" -Ridacchio
"Certo certo,vuoi bene al tuo caro cognato solo quando ti fa favori!" -Ride e velocemente saliamo in macchina. Il tragitto non durò molto,o almeno forse mi pesò di più all'andata perché ero molto più tesa. Arrivo al campus e saluto Diego che ritorna a casa sua. Sono sul punto di rientrare in camera mia ma ecco che urto un ragazzo è Peter.
 

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Capitolo 20
*** The diary. ***


"P-Peter" -Sussurro tremando-"Che ci fai qui?"
"Che c'è? Ora solo perché ci siamo lasciati non posso né vederti e né parlarti?" -Domanda alzando il tono della voce.
"Se sei venuto qui per tornare insieme mi dispiace ma io.." -Non faccio in tempo a completare la frase che subito  mi interrompe.
"Non dirmi che hai un altro!" -Sbraita
"Non sono affari tuoi ed ora sei pregato di andartene" -Quasi urlo
"Non finisce qui,ti giuro che se scopro che hai un altro per te è la fine" -Urla andandosene.
Improvvisamente scoppiai a piangere ed entrai in camera mia.
"Tesoro mio che succede?" -Chiede preoccupata Lodo abbracciandomi.
"Ho paura Lodo" -Singhiozzo sulla sua spalla.
"Diego mi ha detto che finalmente tu e Jorge vi siete messi insieme! Non dirmi che avete di nuovo litigato!" -Esclama perplessa la ragazza.
"No,lui è perfetto. Il problema è Peter" -Rispondo tirando su col naso.
"Non dirmi che sei di nuovo indecisa fra i due!" -Sbuffa l'Italiana.
"No! Solamente che Peter è venuto a cercarmi e mi ha minacciata,non accetta il fatto che possa stare con un altro capisci?" -Le dico continuando a piangere.
"Si ma siete stati insieme  per tanto tempo,ti vuole bene non credo sia capace di farti del male,magari lo ha deto solo in un momento di nervosismo!" -Esclama Lodovica ma ho paura lo stesso,ho paura che possa vedermi con Jorge e andare sul pazzo,ho paura mi faccia del male.
"Tutto ciò di cui ho bisogno in questo momento è di stare a scrivere in santa pace" -Sospiro avvicinandomi alla scrivania ma non lo trovo-"A proposito,hai visto il mio diario?" -Domando a Lodo.
"No,perché?" -Domanda confusa la ragazza.
"Fino a stamattina era lì sulla scrivania ed ora non c'è!" -Sbuffo mettendo la camera sotto sopra,non lo trovo nè dentro l'armadio,nè nella mia valigia.
"Ti aiuto a cercarlo" -Esclama l'Italiana,ma non si trova nè sotto il letto,e nè tanto meno nei cassetti.
"Lodo è terribile!" -Mi lamento continuando a cercare il diario.
"Tini è tre ore che mettiamo a soqquadro la stanza,l'avrà preso per sbaglio la donna della pulizie! Prova a cercare nell'ufficio degli oggetti smarriti" -Propone la ragazza.
"E se non lo trovo? Lodo per me è la fine" -Piagnucolo sbattendo i piedi a terra.
"Dai Tini non fare la bambina,è solo un diario a limite ne compri un'altro,non sai quante cartolerie ci sono nei paragi" -Ride Lodovica.
"Il punto non è questo. Scrivo su quel diario dal giorno in cui ho messo piede in questo college,lì dentro sta scritto tutto. E come se fosse la mia storia,lo scrivo come se fosse un libro ed ho paura di chi possa avercelo in questo momento fra le mani!" -Esclamo e sono davvero preoccupata-"E se l'avesse preso Peter? E se avesse letto la storia fra me e Jorge?"
"Tini non farti troppi film mentali. Ci sono stata io in camera e ti posso assicurare che non è entrato nessuno qui. Continuiamo a cercarlo dopo dato che fra mezz'ora abbiamo lezione!" -Mi ricorda ed ha ragione. Non può averlo 'rubato' nessuno,è solamente un agenda viola senza valore,no? Beh,per me il valora lo aveva...Ma non devo preoccuparmi,sarà sicuramente a casa e sta sera lo cercherò meglio,prima devo dedicarmi agli studi.
"Hai ragione,meglio partirci ora anche perché prima vorrei fare un salto alla mensa dato che non ho ancora pranzato" -Sospiro e annuisce.
"Okay,allora andiamo" -Esclama Lodo mentre ci dirigiamo verso la mensa. Il corridoio è affollato ma è normale a quest'ora della giornata. Velocemente occupiamo un tavolo e ordiniamo da mangiare.
"Stranco che Jorge e Diego non siano ancora venuti" -Esclamo tenendo il vassoio.
"E dai non preoccuparti per tutto,sicuramente staranno pranzando a casa" -Ridacchia Lodo bevendo un sorso d'acqua.
"Sai,non vedo Jorge da stamattina e mi manca così tanto,mi ha chiesto anche se volevo rimanere lì ma ovviamente ho preferito di no" -Le dico mangiando un boccone.
"Stamattina mi sono sentita con Diego e mi ha detto anche che verrai al matrimonio del padre" -Esclama l'Italiana.
"Se lo fa sentire meglio si,l'unica cosa che mi importa è la sua felicità" -Sorrido e non vedo più nulla,sento delle mani coprirmi gli occhi.
"Anche a me importa solo la tua felicità amore mio" -Esclama una voce,la sua voce,la voce calda di cui mi sono innamorata. Mi scopre gli occhi e mi specchio subito nei suoi verde smeraldo,cosa vedo in quegli occhi? Me stessa felice. Sorrido ancora di più quando noto che mi sta abbracciando da dietro subito dopo piantandomi un bacio sul collo,ho sempre amato gli abbracci da dietro anche se non li ho mai ricevuti e riceverli da lui è una sensazione incredibile,ti fa sentire amata,al sicuro,come se il mondo sparisse,solo io e lui.
"Com'è  che non ti vedo da stamattina e mi sei mancata da morire?" -Sussurra Jorge facendomi arrossire
"Uhh ma che romanticone,quasi non ti riconosco più Jorgito caro" -Esclamo scompigliandogli il ciuffo.
"E se ti dico che quella camicetta è orrenda?" -Ridacchia facendo scappare una risata anche agli altri.
"Eccolo il mio Messicano!" -Rido accocolandomi fra le sue braccia. Mi prende per mano mentre con gli altri ci dirigiamo in aula,nel frattempo giocherella con le mie dita,ed adoro ogni suo singolo piccolo gesto.
 "Sai Jorge,oggi ho avuto paura..." -Mormoro appoggiandomi alla sua spalla.
"Che succede piccola?" -Domanda allarmato.
"E'venuto Peter sta mattina,non sopporta il fatto che stia con un altro e mi ha minacciata,dice che se scopre che sto con te è la fine..." -Farfuglio e sbatte un piede per terra. Avrò sbagliato a dirglielo? Dall'esperienza che ho avuto ormai ho imparato che in una relazione la cosa più importante è dire sempre la verità.
"Amore devi stare tranquilla,ricorda che finché sarò al tuo fianco quel coglione non può e non potrà mai farti del male." -Mi rassicura stringendomi ancora più forte la mano.
"Quanto ti posso amare?" -Gli pianto un bacio sulle labbra prima di entare di classe.
Ci sediamo sui banchi e l'ora di letteratura sembra non finire mai. Ho perso il conto di tutte le volte in cui ho guardato l'orologio aspettando che quest'ora finisse. Dopo 60 lunghissimi minuti finalmente suona la campana.
"Finalmente,non ne potevo più" -Sospira Lodovica riposando i libri nello zaino.
"Ora torniamo al dormitorio,ho ancora intenzione di cercare il mio diario" -Ripeto e Lodo fa una smorfia.
"Ancora con  sta storia del diario?" -Sbuffa l'Italiana.
"Ti riferisci forse a questo?" -Domanda d'un tratto Jorge porgendomi la mia agenda viola.
"Eccolo finalmente!" -Esulto presa dalla felicità e mi lancio fra le sue braccia-"Ma come fai ad avercelo tu?" -Domando con tono serio e questo pensiero mi fa subito sciogliere l'abbraccio.
"Beh,ricordi quando me lo hai fatto vedere in camera tua? Ecco,l'ho preso di nascosto e l'ho portato a casa mia,volevo solo leggerlo,tutto qui,ero curioso di leggere ciò che avevi scritto su di me,sai l'ho letto tutto in poco tempo e  subito mi ha fatto ripercorrere la nostra storia,fin dal nostro primo incontro. Non sembra un diario come tutti gli altri,ma sembra un vero e proprio libro,scritto come se fosse un verio e proprio romanzo,così mi è venuto in mente di.."
"Di?" -Domando interrompendolo immediatemente.
"Ricordi quando ti ho detto di avere conoscenze con quella casa editrice no.." -Farfuglia e impallidisco.
"Non ti sarà saltato in mente di pubblicare il mio diario.." -Chiedo tremando.
"Si.." -Risponde grattandosi la nuca e vado su tutte le furie.
"Ma cosa ti è saltato in mente? Sei matto per caso? C'erano cose personali lì dentro e adesso tutto il mondo saprà che ho tradito Peter,che mi sono comportata di merda. Hai pubblicato il mio diario personale non so te ne rendi conto. Potevi almeno chiedere il mio permesso,no? Credevo fossi cambiato ma sei lo stesso stronzo di sempre" -Sbraito e le lacrime inizano a pizzicare il mio viso.
"Tini non l'ho fatto con cattive intenzioni,lo sai. Mi hai detto sempre che il tuo sogno era diventare una scrittrice e volevo solo aiutarti. Il mondo non saprà di quando hai tradito Peter ma leggerà la nostra fantastica storia d'amore. Non ho chiesto il tuo permesso solamente perché volevo farti una sorpresa e pensavo ti facesse piacere. La casa editrice lo ha adorato e pensa di fare copie del libro sotto il titolo di 'I Hate You Don't Leave me',pensavo fossi contenta non che mi urlassi contro.." -Risponde il Messicano alzando il tono della voce,noto il suo tono dispiaciuto ma non provo nessuna pena per lui. Mi sento così umiliata dopo quello che ha appena fatto.
"Jorge non è un libro,ma era il mio diario e se appunto lo chiamavo 'segreto' c'era un motivo. Non volevo che leggessero gli altri e tu che hai fatto? Lo hai mandato ad una casa editrice,no? A quanto pare ti diverti ad umiliarmi,eh? Scordati di me e che ti accompagni a quel cazzo di matrimonio" -Gli urlo contro e le lacrime continuano a rigare il mio viso. Forse ho esagerato ma in questo momento sono così arrabbiata. Come gli è saltato in mente di fare una cosa simile? Non mi immagino se mia madre un giorno venga a sapere del libro,lo stesso per Peter e gli altri,tutta la scuola mi darà della poco di buono.
"Non ti sembra di esagerare? Lo hai trattato malissimo e lui non voleva farti del male" -Esclama Lodo appena tornate al dormitorio.
"Bell'amica che sei,continua a difendere lui anzicché me" -Quasi le urlo contro,non capisco che mi prende.
"Martina calmati. Non è che solo perché sei offesa con Jorge devi prendertela con tutto il mondo" -Mi dice e ha ragione.
"Scusami Lodo, è solo che sta volta ha superato il limite. Mettiti nei miei panni,penso ti arrabbieresti se publicassero il tuo diario. Ti rendi conto che stanno già facendo le copie e spedendo nelle librerie? Per me sarà la fine.." -Singhiozzo.
"Avrai tutte le motivazioni del mondo per arrabbiarti,ma non per trattare Jorge in quel modo pur sapendo che non aveva cattive intenzioni" -Mi ricorda ma vieniamo interrotte dalla suoneria del mio cellulare.
"Pronto?" -Rispondo,è un numero sconosciuto.
"Si,salve parlo con Martina Stoessel?" -Chiede una voce dall'altro campo del telefono.
"Si sono io,chi parla?" -Domando.
"Siamo della casa editrice,è lei la scrittrice di 'Hate You Don't Leave Me',giusto?" -Ci mancava solo questa,Jorge ha dato perfino il mio numero alla casa editrice. Conosce per caso il significato della parola 'privacy'?
"Si guardi,sono io ma in questo momento non sono vena di parlare al telefono." -Rispondo con tono acido.
"Non le ruberemo molto tempo. Volevamo solo informarla che da adesso il suo libro è disponibile nelle migliori librerie e istituti del paese. Inoltre volevamo farle i nostri complimenti, ci è piaciuto molto il suo libro e ci piacerebbe se in futuro continuasse a scrivere per la nostra casa editrice,davvero,è un'eccelente scrittrice. Che ne dice? Ci penserà?"
"C-Certo,ci penserò" -Rispondo sorpresa e attacco il telefono.
"Ho sentito bene o era quella casa editrice?" -Domanda confusa Lodovica.
"Si,hai sentito benissimo. E c'è dell'altro,il mio libro è in vendita. Il lato positivo? Mi hanno fatto i complimenti e vorrebbero che continuassi a scrivere per la loro casa editrice" -Le dico.
"Ma Tini è una splendida notizia. Come fai a dire di no a tutto questo? Stai per realizzare il tuo sogno." -Esclama entusiasta l'Italiana-"Anzi sai che ti dico? Io andrei nella libreria della scuola per vedere se già lì è uscito il tuo 'libro',sono curiosa di sapere cos'hai scritto d me!"
"Da come hai detto mi ricordi proprio un certo Jorge sai?" -Ridacchio e mi guarda seria.
"Ed è proprio a questo 'certo Jorge' che devi delle scuse,non credi?" -Domanda Lodo  e abbasso lo sguardo.
"Andiamo in libreria va..." -Cambio discorso,non voglio che per ora tocchi quell'argomento.
Così decidiamo di dirigerci nella libreria della scuola. Devo dire che qui è abbastanza affollato,noto la gente ragruppata davanti agli scaffali. E mi avvicino curiosa per vedere se già il mio 'libro' è su uno di essi.
"Martina Stoessel" -Mi indica sorpresa una ragazza.
"Si?" -Chiedo confusa.
"Non ci credo,sei tu la scrittrice del libro! Oddio,Martina Stoessel va nella nostra scuola!" -Mi dice tutta contenta ed ecco che vengo circondata da un gruppo di ragazzi e ragazze.
"Ti giuro,amo il tuo modo di scrivere. Il tuo libro è qualcosa di stupendo,sono troppo curiosa di sapere come andrà a finire!" -Sorride una di loro.
"E vogliamo parlare della tua storia con Jorge? Siete perfetti insieme!" -Aggiunge una ragazza del gruppo.
"Povero Peter,chissà come si sarà sentito quando lo hai lasciato!"
"Devi assolutamente firmarmi una copia del tuo libro!"
"Scriverai un continuo,vero?"
Non ci potevo credere,la gente mi riconosceva,piaceva come scrivevo,mi faceva i complimenti. Mi sento così vicina al mio sogno e a quello che potrei realizzare. Finalmente potevo definirmi una scrittrice e tutto questo grazie a Jorge. Ed io che l'ho trattato così male,sono stata davvero ingiusta con lui e adesso starà soffrendo per colpa mia. Devo immediatamente rimediare,correre da lui prima che sia troppo tardi.
"Ragazzi,vi ringrazio per i complimenti,davvero. Ma adesso  devo scappare,vado di fretta. Ne riparleremo davvero,grazie ancora" -Esclamo tirando Lodo da un braccio e facendola uscire dalla libreria.
"Wow la mia Tinita è famosa" -Ridacchia Lodovica tenendo in mano il mio libro.
"Dai non esagerare!" -Rido dandole una scherzosa spinta.
"Sai,ne ho preso uno anche io e non vedo l'ora di leggerlo!" -Esclama l'Italiana.
"Prima però devo chiederti un enorme favore" -La prego.
"Di che si tratta?" -Sbuffa la ragazza.
"Devi prestarmi la tua auto" -Le dico facendo il labbruccio.
"Per?" -Domanda perplessa.
"Devo andare da Jorge. Sono stata una sciocca e devo scusarmi con lui prima che sia troppo tardi" -Le dico con tono malinconico.
"E va bene,ma fai in fretta" -Annuisce la ragazza porgendomi le chiavi.
"Grazie,sei la migliore" -Esclamo abbracciandola. E mi dirigo verso il posteggio delle auto per andare a casa del padre di Jorge,o meglio la sua nuova casa. Il traggitto non è poi così tanto ma sono così ansiosa che sembra durare una vita. Mi sento così in colpa,dopo tutto quello che ha fatto per me è questo il modo di ringraziarlo? Spero solo accetti le mie scuse e che non abbia sofferto,altrimenti non potrei perdonarmelo mai. Riesco a riconoscere gli edifici accanto a casa questo mi fa capire che siamo già arrivati. Scendo nervosa dall'auto ed ho quasi paura di suonare il campanello. E' sera e se a quest'ora disturbassi i suoi o roba del genere? Penso quasi di andarmene ma poi mi prendo di coraggio e decido di chiamarlo da qui sotto,magari si affaccia dalla finestra.
"Jorge!" -Esclamo nella speranza che mi possa sentire ma nulla,non si affaccia-"Jorge!"-Alzo ancora il tono della voce,ma niente.
"Martina." -Sento chiamare il mio nome,mi giro. E' PETER.
"COSA CI FAI QUI?" -Tremo a vederlo-"NON DIRMI CHE MI HAI SEGUITA."
"Esattamente ed ora ho anche capito che hai un altro. Ma brava,continua a chiamarlo,magari ti sente." -Sbraita il ragazzo-"Che bello il vostro libro,sai? Ti diverti a scrivere del tuo nuovo ragazzo e a raccontare a tutti di come ti diverti a tradirmi. Neanche il tempo di lasciarci e già sbavi dietro a un altro,non dovevo fidarmi di una come te,troia."
"COME TI PERMETTI? PETER VATTENE SUBITO DA QUI O CHIAMO LA POLIZIA" -Urlo.
"TE LO FACCIO VEDERE IO COME CHIAMI LA POLIZIA" -Urla prendendomi a botte. Inizio a urlare,a piangere chiamando aiuto ma tira colpi sempre più forti facendomi cadere a terra.

ANGOLO AUTRICE :
Ma che capitolone! Ed eccoci arrivati ad un pezzo molto importante della nostra storia. Sembra stabilirsi finalmente la tranquillità fra Tini e Jorge ma quel Peter non si leva proprio di mezzo ed ora chissà come andrà a finire. Vi dico solamente che ho intenzione di far finire la storia fra una decina di capitoli ma non preoccupatevi perché presto vi sarà un sequel ovvero 'I Hate You Don't Leave Me 2' nel frattempo continuate a seguire la storia,pensate i capitoli verrano anche 'riprdotti' su youtube,c'è già il trailer. Vi lascio il link e continuo ad almeno due recensioni. Un bacione
-Jortini001
Trailer : https://www.youtube.com/watch?v=xHITKFchwFk

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Capitolo 21
*** Più forti di prima. ***


Non vedo nulla,il nero assoluto. Sento tantissime voci accumulate,parlano l'una sopra l'altra e non riesco a capire ciò che dicono. Inizio a vedere sfocato e man mano le voci si fanno più chiare. Mi guardo in torno e man mano riesco a vedere meglio,ci sono medici dapertutto e solo ora realizzo di essere sdraiata nel lettino di un ospedale. 
"La mia bimba" -Sorride mia madre con le lacrime agli occhi-"Finalmente ha aperto gli occhi" -Singhiozza dandomi un bacio nella fronte.
"M-mamma" -Rispondo con voce tremolante-"Che ci faccio qui?"
"Quel ragazzo,Peter. Come abbiamo potuto fidarci di lui per tutto questo tempo" -Sbraita mio padre e mi ricordo tutto. Peter mi ha vista a casa di Jorge,mi ha sentito urlare il suo nome e preso dalla rabbia mi ha messo le mani addosso.
"Hai sbattuto forte la testa e questo ti ha fatto svenire ma non ti sei rotta nulla fortunatamente,solo qualche  livido.Devi rimanare  solo un giorno qui per un controllo,ma nulla di grave" -Mi rassicura uno dei medici.
"Dobbiamo ringraziare quel ragazzo che ti ha salvato la vita,altrimenti chissà cosa sarebbe successo!" -Esclama mia madre mettendosi una mano in fronte.
"Non capisco.." -Gli chiedo confusa.
"Il ragazzo che va al college con te,è stato lui a fermare Peter per poi portarti qui,dice anche di essre il tuo ragazzo..." -Risponde mia madre.
"Tinita non ci hai detto nulla?" -Domanda nervoso mio padre.
"Alejandro ti sembra di uscire questi discorsi in un momento come questo?" -Lo rimprovera mia madre - "E poi non è così cattivo come sembra,dato che ha salvato nostra figlia. Piùttosto il ragazzo di cui abbiamo fatto male a fidarci è Peter. Tesoro tu stai bene,vero?" -Replica mia madre accarezzandomi la guancia.
"Si,mamma sto bene. Ma Jorge,dov'è?" -Domando allarmata.
"E' qui fuori ma ovviamente hanno fatto entrare solo me e tuo padre" -Risponde.
"Vi prego,fatelo entare,voglio vederlo" -Rispondo con le lacrime agli occhi.
Così i miei genitori escono dalla camera d'ospedale. Riesco a sentire la voce di Jorge fuori dalla porta ed ecco che entra correndo. 
"Jorge" -Dico con un filo di voce.
"Cucciola mia,ho avuto tanta paura..." -Sussurra mentre mi stringe forte le mani,piange come una fontana-"Ma devi stare tranquilla,è già partita la denuncia per quel coglione,non potrà farti più nulla"
"Jorge perché quell'occhio nero?" -Chiedo preoccupata.
"Amore mio all'improvviso ti ho sentito urlare talmente forte da casa mia,urlavi e piangevi. Sono sceso di corsa accorgendomi che quello stronzo ti stava picchiando. Non potevo permettergli di farti del male,sono riuscito fortunatamente a fermarlo ma questo ne ha pagato le mie ferite.." -Mi dice  e noto quanto i suoi verdi occhi siano lucidi,si vede che ci tiene davvero,che ha avuto paura per me.
"Jorge..tu..tu mi hai salvata." -Esclamo con le lacrime agli occhi,è incredibile quello che ha fatto per me.
"Si..E lo so,non sono il ragazzo perfetto che sognavi,non sono il principe azzurro,ti ho delusa molte volte ma.."
"Ma ti amo lo stesso." -Lo interrompo. Mi sorride e si avvicina a me per baciarmi,ma veniamo interrotti dai miei genitori.
"Scusate il disturbo" -Dice mia madre entrando in camera.
"Jorge volevamo davvero ringraziarti,se non fosse stato per te non immagino cosa fosse successo a nostra figlia,sei un bravo ragazzo." -Sorride mia madre e sono contenta del fatto che finalmente accetti Jorge per com'è.
"La ringrazio e sappiate che finchè  è al mio fianco vostra figlia sarà sempre al sicuro." -Risponde Jorge ricambiando un sorriso. Dopodiché dopo aver parlato un po' con i miei,mi salutano ed escono.
"Dove eravamo rimasti?" -Ridacchia il messicano avvicinandosi a me-"Ah si!" -Sorride  e ci baciamo,mi mancavano così tanto le sue labbra,mi mancava tutto di lui e  sono convinta che dopo quello che è successo il nostro rapporto si rafforzerà,io so di essere felice con lui.
"Quindi stiamo ancora insieme?" -Domando ancora con una scia di confusione. Io lo amo ma ho paura ci sia ancora confusione fra noi dopo il litigio del diario...
"Pensi che abbia smesso un secondo di amarti?" -Sorride e riporta le sue labbra alle mie.
"Scusate,il tempo della visita è scaudto,ora Martina deve riposare" -Esclama uno dei medici entrando in camera.
"Eh va bene" -Risponde Jorge-"Ciao amore,riposati" -Sorride ed esce.
Così passo la notte in ospedale ma fortunatamente la mattina dopo mi dimettono. Neanche il tempo d'uscire dall'ospedale c'è già Lodo che mi aspetta,è davvero una cara amica.
"Lodovica!" -Le vengo incontro abbracciandola.
"Mi hai fatto prendere un infarto"  -Ride la ragazza-"No seriamente,quando ieri Jorge mi ha chiamato non immagini quanto fosse ansioso e sinceramente hai fatto prendere un bello spavento anche a me,ma per fortuna è andato tutto bene!"
"Già,anche io ho avuto tanta paura quanto mi ha messo le mani addosso,non me lo sarei mai  aspettato da lui,fortunatamente i miei lo hanno denunciato e non potrà fare più nulla." -Rispondo un po' malinconica,mi ha scossa davvero questa situazione.
"Vabbè ma ora non ci pensiamoci più,la maniera migliore per svagarsi è lo shopping. Hai già comprato il vestito per il matrimonio dei genitori di Jorge? E' domani" -Mi ricorda e metto una mano in fronte,che sbadata con questa situazione non ci stavo pensando più.
"No! Che sbadata,me l'ero proprio dimenticato" -Sbuffo.
"Perfetto allora andiamo a comprarli,sai Diego mi ha invitata!" -Dice tutta contenta.
"Oh che bello,allora andiamo!" -Sorrido mentre saliamo sulla sua auto per comprare i vestiti per il matrimonio. Dopo quello che mi è successo un po' di shopping mi ci voleva! Arriviamo ad un centro commerciale nei paragi del campus e mi provo di tutto e di più ma nulla mi convince. Vorrei proprio essere come Lodo si è provata un vestito che subito le è  piaciuto ed ha acquistato mentre io ho gusti troppo complicati.
"Tini,abbiamo girato 50 negozi,possibile che non ti piaccia nessun vestito?" -Sbuffa l'Italiana.
"Non lo so,vorrei essere perfetta in tutto e per tutto. E se poi il vestito che compro non mi dona? E se sembrerò di indossare un sacco di patate? E se a Jorge non dovessi piacere?" -Mi lamento e Lodovica sbuffa.
"Sai che ti ama per come sei!" -Ride la ragazza-"Qui c'è bisogno di uno dei consigli della tua cara amica Lodo" -Ride parlando di lei in terza persona ed entriamo nell'ennesimo negozio.
"Questo ti piace?" -Propone prendendo uno dei vestiti dello scaffale,è bello ma non è il mio stile,è troppo scollato e corto per me.
"Così corto? Non lo metterei per una delle feste della confraternita figuriamoci ad un matrimonio!" -Esclamo.
"Uhm..okay..che ne dici di questo?" -Prende un altro vestito.
"Ma lo vedi che colore orrendo? Va bene che non sono mai stata una campionessa nel vestirmi ma quel colore è osceno!" -Piagnucolo guardando il vestito con disprezzo. L'ansia fa uscire la parte peggiore del mio carattere.
"Certo che sei impossibile,eh!" -Sbuffa la ragazza cercando l'ennesimo vestito-"Ecco. A questo non puoi dire di no,è bianco,è perfetto e ti starà benissimo"
"Uhm..okay lo vado a provare ma non ti assicuro niente,però!" -Esclamo ed entro in uno dei camerini per provarmi il vestito.

Il mio vestito : [IMG]http://i60.tinypic.com/345g377.jpg[/IMG] 
"Ti sta d'incanto,scommetto che ad Jorge piacerà!" -Esclama Lodo battendo le mani-"Il mio invece che te ne pare?"
Quello di Lodo : [IMG]http://i62.tinypic.com/2mqs08g.png[/IMG]

"E' stupendo!" -Sorrido-"Allora? Andiamo a pagare" -E così dopo una lunga mattinata di shopping  e di indecisioni sul vestito decidiamo di ritirarci e tornare al dormitorio.
"Sai,mi sento ancora un po' in colpa con Jorge" -Ammetto durante il tragitto.
"Non capisco,avete fatto pace,non vedo quale sia il problema" -Risponde confusa Lodovica.
"Si,va tutto bene fra noi tuttavia mi sento così ingiusta con lui,insomma,lui mi ha aiutato a realizzare il mio sogno e nonostante l'abbia trattato malissimo mi ha anche salvata e difesa da Peter. Ieri sera siamo stati pochissimo perché i dottori lo hanno cacciato." -Le dico malinconica.
"Vai da lui,no?" -Mi dice come se fosse una cosa ovvia. 
"Tu dici?" -Domando comunque perplessa,non vorrei essere troppo appiccosa,ma so che a lui farebbe tanto piacere se in questo momento venissi a casa sua.
"Eccome! Anzi,ti dirò,vengo anche io con te,ho una voglia pazzesca di stare con Diego" -Ridacchia e ci avviamo verso la casa del padre di Jorge,dato che ormai vivono lì. Nel giro 10 minuti già siamo arrivati. Lì come al solito ci accoglie la madre di Diego dolcissima come sempre.
"Diego! Guarda un po' chi c'è!" -Sorride chiamando il figlio che scende dalle scale.
"La mia principessa!" -Esclama Diego abbracciando Lodovica.
"Ma Jorge?" -Domando allarmata.
"E' sopra in camera sua,non scende quasi mai.." -Risponde lo spagnolo. 
Perché deve essere così chiuso e sentirsi così solo? Salgo le scale per raggiungere la sua camera e sento una voce angelica,qualcosa di meraviglioso. Sorrido automaticamente per ciò che sentono le mie orecchie,vengo trasportata da questa musica e dalla voce che sta cantando.
"Por tu amor yo renacì
Eres todo para mi
Hace frio, no te tengo
y el cielo se ha vuelto gris
Puedo pasar mil años
soñando que vienes a mi
Porque esta vida
no es vida sin ti"


Viene dalla sua camera. Apro la porta e lo vedo,sta seduto sul letto con la chitarra in mano ma la sposta subito vedendomi entare,come se si vergognasse.
"Jorge" -Sussurro e mi brillano gli occhi-"Non sapevo che cantassi"
"So solo qualche accordo niente di che.." -Risponde grattandosi la nuca,lo fa sempre quando si sente in imbarazzo.
"Ma Jorge,non mi hai mai detto che cantavi! La tua voce è qualcosa di stupendo,dovresti sfruttarla,dedicarti al canto" -Gli dico e sorride timidamente. 
"Ma no,cantare è da falliti,non serve a nulla ed io non sono niente di che,è solo un passatempo,quando non ho nulla da fare o quando mi sento solo.." -Mi dice con aria di indifferenza ma noto una scia di malinconia nel suo tono.
"Jorge tu lo sai che non sei solo e che ci sono io,vero?" -Domando avvicinandomi per poi sedermi nel letto vicino a lui.
"Lo so piccola,lo so." -Sussurra mentre mi stringe fra le sue braccia.
"E allora? Jorge che ti prende,ti sto vedendo così triste,mi fa male vederti così lo sai.."  -Rispondo malinconica.
"Non lo so amore,sarà per la nuova casa,per il fatto del matrimonio,sarà che mi manca mia madre.." -Sospira e lo abbraccio,una lacrima riga il mio viso,sarà perché non riesco a vederlo così..
"Ragazzi" -Ci interrompe Diego aprendo la porta.
"Tini,io resto a pranzo qui,la signora Dominguez ha invitato anche te ovviamente,che dici?" -Esclama Lodovica.
"E'successo qualcosa?" -Domanda Diego vedendoci tristi.
"No,va tutto bene,andiamo a tavola" -Cambia discorso Jorge e scendiamo giù per le scale dirigendoci in cucina.
"Bene,ci siamo tutti" -Sorride Maria finendo di apparecchiare la tavola.
"Ragazze,come state?" -Domanda sedendosi Fernando,il padre di Jorge.
"Bene grazie" -Sorrido prendendo un boccone,la madre di Diego è un'ottima cuoca,queste involtini sono deliziosi.
"Verrete domani al matrimonio,no?" -Domanda l'uomo.
"Certamente" -Esclama Lodovica e Diego le sorride.
"Manca così poco eppure abbiamo da sistemare tantissime cose e mancano ancora tantissimi preparativi" -Risponde la madre di Diego sedendosi anche lei a tavola.
"Verrò anche io al matrimonio" -D'un tratto dice Jorge a bassa voce.
"Davvero?" -Domanda sorpreso suo padre e gli brillano gli occhi,si vede che è contento per la notizia del figlio.
"Si,alla fine mi sono convinto,anzi,una persona speciale per me mi ha convinto" -Sorride verso di me e mi da la mano da sotto il tavolo,ha il potere di farmi venire i brividi semplicemente sfiorandomi o giocherellando con le mie dita.
"Qui è tutto squisito ma ora noi dobbiamo scappare altrimenti facciamo tardi a lezione" -Esclama Diego controllando l'orologio.
"Il secchione ha ragione,noi andiamo" -Ride Jorge alzandosi dal tavolo.
"A domani allora!" -Esclamo mostrando il mio miglior sorriso. E così ci avviamo verso il campus,io in macchina con Jorge,Diego in macchina con Lodo. Passano 10 minuti e ancora non siamo arrivati,guardo gli edifici fuori dal finestrino e noto che non siamo per niente vicini al college.
"Jorge sei sicuro di fare la strada giusta?" -Domando tesa.
"Si Tini,rilassati" -Risponde con aria di indifferenza,eppure passano altri 5 minuti e ancora non siamo arrivati,dove mi vorrà portare?
"Jorge.." -Non faccio in tempo a finire la frase che mi interrompe.
"Puoi scendere,siamo arrivati" -Ride e apre lo sportello.
"Jorge ma qui non siamo al campus." -Mi lamento alzando il tono della voce.
"Lo so" -Risponde tranquillamente.
"Dove mi hai portata?" -Chiedo nervosa.
"Vedrai,ti piacerà" -Ridacchia e sbuffo. Cammiamo un po' per poi arrivare nel 'posto'.
"Una spiaggia?" -Domando alzando un sopracciglio e annuisce-"Carina,ma non potevi portarmi un'altra volta? Ti ricordo che abbiamo lezione" 
"E dai!Ti sei fatta contaggiare il 'secchionismo' da Diego? Divertiti per una volta" -Esclama e corre per la sabbia come un bambino.
"Dai Jorge andiamocene" -Mi lamento guardando di continuo l'orologio.
"Non ci fa niente se per una volta saltiamo la lezione,lo sai?" -Mi dice e si toglie la maglietta. 
"Che stai facendo?" -Domando confusa.
"Un bagno" -Risponde come se fosse una cosa ovvia e si butta in acqua mentre io rimango a guardarlo sconvolta seduta nella sabbia.
Quanto cazzo può essere perfetto con quei pettorali e con quei capelli bagnati?
"Dai Tini buttati è stupenda quest'acqua!" -Ride scuotendo la testa facendo sgocciolare i capelli.
"Non ci penso nemmeno!" -Sbeffo rimenendo seduta sulla sabbia-"Io non ho ancora capito che ci facciamo qui.."
"Volevo stare un po' con te Tini,portandoti qui invece di stare in classe pensavo fosse una sorpresa carina" -Risponde facendo spallucce.
"Una sorpresa carina? Jorge allora non mi conosci per niente! Secondo te preferirei starmene qui in spiaggia che andare a lezione?" -Esclamo alzando il tono della voce,ormai l'ho capito Jorge non è il campione delle sorprese,ogni volta che prova a farmene una finisce sempre male.
"Che palle che sei Martina,non sei mai contenta!" -Sbuffa incrociando le braccia al petto,dio fa che non si offenda.
"Jorge non ti sei offeso,vero?" -Domando preoccupata,non roviniamo tutto un'altra volta.
"Si invece" -Borbotta uscendo dall'acqua come se volesse andarsene.
"Jorge no ti prego.." -Non può offendersi per questo.
"E dai Tini,scherzavo!" -Ridacchia prendendomi in braccio e buttandomi in acqua con tutti vestiti.
"Che stronzo che sei" -Rido raccogliendomi i capelli bagnati in una crocchia,Jorge ha ragione quest'acqua è perfetta.
"Lo so che mi ami" -Sorride stringendomi dai fianchi.
"Jorge io.." -Balbetto.
"Tu?" 
"Io non so nuotare.." -Gli dico timidamente,non sono una che ama stare all'aperto,ho sempre passato le estati a studiare o al massimo stavo nella mia piscina,dove si tocca.
"Aggrappati a me,su" -Sussurra e gli butto le braccia al collo mentre lui continua a stringermi dalla vita. Siamo così vicini,i nostri petti si sfiorano e anche i nostri nasi.
"E allora? Vuoi ancora andare a lezione?" -Domanda e scuota la testa.
"No" -Soffio e premo le mie labbra sulle sue,altro che lezione,starei tutta la vita,qui,in acqua con lui.
"Allora le mie sorprese non sono tanto male" -Ridacchia e mi accoccolo a lui.
"Sei tutto ciò di cui ho bisogno" -Sussurro e sorride.
"Ti amo,ricordalo sempre" -Risponde accarezzandomi il viso e premendo le sue labbra sul mio collo. Inizia a farsi buio,il cielo è diventato più scuro ma è ricoperto di stelle. Usciamo dall'acqua e Jorge prende una tovaglia dall'auto per avvolgerla su di me,inizio a riscaldarmi e a non sentire più freddo. 
"Jorge,tu non senti freddo?" -Chiedo vedendolo bagnato come un pulcino ma scuote,la testa.-"Ti conosco,stai tremando" -Rido avvolgendo la tovaglia su di lui e la condividiamo insieme,ho già detto che mi sento così al sicuro con lui? 
Ad un tratto ritorna in macchina per prendere un cestino da lì. Ne approfitto per togliermi la tovaglia e stenderla sulla sabbia per sedermi su di essa.
"La nostra cena" -Esclama poggiando il cestino sulla tovaglia.
"Aw avevi programmato tutto?" -Gli chiedo e mi brillano gli occhi,lui è così dolce! E pensare al ragazzo scortese che ho conosciuto,quello che non sapeva chiedere scusa nè ringraziare era così straffotente! Invece ora è completamente cambiato,è l'unico di cui mi fido davvero,con cui mi sento al sicuro,è così romantico!
"Si" -Sussurra abbassando lo sguardo ed uscendo un paio di sandwich dal cestino.
"Sai,amo stare con te davvero. Amo la nostra semplicità,una cenetta in spiaggia sotto le stelle o semplicemente in un fast food a lanciarci ketchup come l'altra volta. Ti potrà sembrare strano ma preferisco tutto questo invece di uno di quei soliti locali lussuosi,o di quei pallosissimi luoghi eleganti." -Ammetto e mi sorride.
"E credi che la sopresa sia finita qui?" -Domanda ed esce la chitarra
"Non dirmi che vuoi cantarmi una canzone" -Esclamo ed ho le lacrime agli occhi,così mi commuovo.
"Quiero mirarte
Quiero soñarte
Vivir contigo cada instante
Quiero abrazarte
Quiero besarte
Quiero tenerte junto a mi
Pues amor es lo que siento Eres todo para mi" 

Continuo a sorridere e ad asciugarmi gli occhi,è riuscito a farmi emozionare. 
"Ti sei commosa Tinita?" -Bisbiglia sorpreso a mi stringe a se.
"Ti amo,ti amo,ti amo" -Sossurro al suo orecchio ma batto i denti dal freddo,ho vestiti pieni zeppi d'acqua.
"Amore lo sai che se non ti levi quei vestiti non si asciugherai mai,vero?" -Mi dice.
"Vuoi che mi spogli Jorge?" -Lo rimprovero dandogli uno schiaffetto e ride.
"Fai tu! Se muori dal freddo poi non è colpa mia" -Ridacchia alzando le mani in segno di difesa. Gli lancio un'occhiataccia ma poi mi tolgo la maglietta restando solo in reggiseno.
"Stoessel hai un fisico!" -Ride indicandomi e arrossico-"Magari se ti togli anche la gonnellina..."
"Tu devi toglierti i pantaloni però!" -Rispondo di botto senza neanche pensarci. Martina che ti salta in mente? Sto andando fuori di testa.
"Perché? Vuoi fare l'amore Stoessel?" -Bisbiglia con tono serio.
"Qui in spiaggia?" -Sussurro con tono serio e annuisce-"Si Blanco."

ANGOLO AUTRICE :
Ma ciaoooo! *si para dai pomodori che le lanciano* scusate per la lunga attesa e per il capitolo  noioso e privo di avvinimenti (a parte la fine,lol) ma sto cercando di 'allungare' la storia per non farla finire troppo in fretta (anche se ormai il finale è alle porte),ripeto di non preoccuparvi perché ho già tantissime idee per il sequel 'i hate you don't leave me 2' che scriverò più avanti. Voi restate sempre aggiornate con i capitoli e le recensioni e continuate a leggere gli 'Jorge s'pov' (spero di caricarne uno entro oggi) e niente,prometto di aggiornare più spesso e non preoccupatevi i prossimi capitoli sarano di lungha moooolto più coinvolgenti! Vi mando un bacione -Jortini001

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Capitolo 22
*** Il matrimonio. ***


"OK" -Rispose tranquillamente. E prima che potessi dire qualcosa fece combaciare le nostre labbra che iniziarono a danzare tra loro. Schiusi la bocca mentre Jorge iniziò a far giocare le lingue.Successivamente Jorge incominciò a baciare il mio collo dato che non avevamo più fiato. Stavo impazzendo ma era la sensazione più bella che avessi avuto in tutta la mia vita. E si è vero,ci siamo baciati tante volte e l'abbiamo già fatto,ma sta volta è diverso. Per la prima volta siamo entrambi rilassati ma soprattutto senza preoccupazioni. 
Con uno slancio allacciai le mie gambe intorno al suo busto e ripresi a baciarlo con più passione. Mi fece appoggiare sulla sabbia  facendo schiacciare i nostri petti mentre cercavo di riprendere fiato. Mi guardò e mi sorrise e riprese a baciarmi ancora e ancora. Poi spostò di nuovo le sue labbra sul mio collo mentre io accarezzavo dolcemente la sua gamba per poi togliergli i pantaloncini. Continuavamo a baciarci mentre ci liberavamo degli ultimi indumenti,rimanemmo completamente nudi e ci fissammo per qualche secondo. Poi Jorge si avvicinò alla tasca del pantalone per prendere le precauzioni.
"Pronta?" -Domandò dolcemente.
"Pronta." -Risposi decisa.
 E con una piccola spinta entrò in me. mi sentivo finalmente completa. Ripenso ancora alla nostra prima volta,la chiamavamo 'ultima notte' per la paura di perderci per sempre,quante cose sono cambiate. Ora invece eravamo arrivati al culmine del piacere insieme,urlavamo insieme. Uscì da dentro di me e si accasciò vicino a me abbracciandomi e mi addormentai appoggiata sul suo petto. Era così perfetto,solo io e lui in questa spiaggia. E'stata una notte magica per me e la ricorderò per tutta la vita.


"Buongiorno" -Sbadigliò Jorge la mattina seguente con la voce ancora impastata dal sonno.
"Giorno" -Sorrisi dolcemente rimanendo appoggiata al suo petto ma non per molto dato che si alzò velocemente rimettendosi gli indumenti e l'intimo,un attimo dopo mi rivestì anche io.
"Sai amore,sono davvero felice con te e sei l'unica capace di rendermi in questo modo. Non l'avrei mai detto ma sarei davvero felice se un giorno ci sposassimo o chissà in futuro formare una famiglia.." -Mi sorrise.
"JORGE IL MATRIMONIO" -Mi fece immediatamente ricordare con la sua frase.
"Vuoi sposarti ora? Non ti sembra un po'troppo presto?" -Esclamò confuso.
"No il nostro matrimonio,cretino. Quello dei tuoi genitori" -Ridacchiai mentre si mise una mano in fronte.
"Cazzo il matrimonio,era oggi. Siamo ancora in tempo,vero?" -Domandò preoccupato.
"Oddio è tra mezz'ora." -Strepitai guardando l'orologio. Fortunatamente avevo la busta con i vestiti in macchina e mi cambiai velocemente anche se non ebbi il tempo di pettinarmi e di truccarmi. Mi girai e rimasi senza parole vedendo Jorge in smoking.
"Sei così..." -Sussurai balbettante e non feci in tempo a completare la frase che mi interruppe.
"Figo?" -Ridacchiò sistemandosi la cravatta.
"Si" -Risi alle sue parole-"Io invece sono inguardabile,non ho neanche il tempo di truccarmi"-Sbuffai malinconica.
"Scherzi? Sei perfetta così come sei." -Sussurra accarezzandomi il viso e arrossisco. Lo so non dovrei essere così timida ma lui è così,mi fa arrossire sempre. 
Dopo saliamo in auto per dirigerci in chiesa,quella in cui si sarebbe svolto il matrimonio. Arrivammo un po'ritardo dato che la cerimonia era quasi finita ma fortunatamente riuscimmo ad assistere ai 'si,lo voglio' e al 'vi dichiaro marito e moglie'. Girandomi dall'altro lato noto un Diego commosso e una Lodovica sistemata di tutto punto,sta benissimo.
"Un giorno ci saremo noi sul quell'altare" -Sussurra Jorge al mio orecchio facendomi commuovere.
"Ti amo" -Rispondo piantandogli un piccolo bacio sulle labbra.
 Finite le nozze Lodo e Diego si avvicirono noi,sembrano abbastanza preoccupati e confusi. 
"Siete pazzi?Ieri avete saltato lezione e non vi siete neanche ritirati a casa e per di più senza avvisare. Mi spiegate dov'eravate finiti? Ho rischiato un infarto" -Esclama Lodovica facendomi ridere.
"Che avete combinato dite la verità" -Ridacchia Diego maliziosamente mentre io e Jorge incrociamo gli sguardi e scoppiamo a ridere.
"Parlando del matrimonio..." -Cambia discorso il messicano.
"E così siamo ufficialmente fratelli..." -Lo interrompe sospirando lo spagnolo.
"Fratellastri." -Precisa Jorge.
"Si come vuoi,fatto sta che già non ti sopporto più" -Lo prende in giro scherzosamente Diego e i due si abbracciano.
"Noi due avremo molto da parlare" -Mi avvisa Lodovica,lei capisce tutto e già avrà intuito che io e Jorge l'abbiamo fatto la scorsa notte.
Dopo aver lanciato il riso agli sposi Jorge trova il coraggio di parlare col padre. Timidamente gli dice che è felice che lui si sia risposato trovando nuovamente la felicità e il padre lo ringrazia abbracciandolo anche se un po'freddamente,non sarà il massimo ma già fanno progressi.
Qualche minuto dopo ci rechiamo al ristorante dove c'è un po' più di tranquillità anche perché non ci sono molti invitati solo i parenti più stretti e mi sento onorata che io e Lodo siamo considerate parte della famiglia. Ne approfitto per parlare con lei e raccontarle la notte in spiaggia non affermandomi troppo sui dettagli ovviamente.
"Lo sapevo,LO SAPEVO." -Batte le mani entusiasta.
"Puoi abbassare la voce? Ci sentiranno tutti!" -Le tappo la bocca mentre ridacchia.
"Comunque sono felice,dopo tutto quello che è successo tra voi ve lo meritate"
Finito il pranzo,non se ne fece una grande festa,dopo un'ora circa infatti ci ritirammo tutti a casa,o per lo meno io e Lodovica tornammo al campus dove ci cambiammo mettendoci abiti più comodi anche perché questo pomeriggio avevamo intenzione di fare una passeggiata con i nostri fidanzati. Sono davvero felice che finalmente si sia stabilita la tranquillità,ero felice con il mio ragazzo,Lodo con il suo ed era anche piacevole uscire per fare un giro tutti insieme. Era una giornata calda e potevamo godercela stando all'aria aperta,così decidemmo di andare  al parco. A mia sorpesa Jorge portò con se la chitarra,sembrava non essere più un 'segreto' la musica per lui. 
"Ragazzi io sono stufa  di camminare,fa caldo qui e ho una sete!" -Si lamenta Lodovica.
"E dai,è una bella giornata non lamentarti! E poi hai già consumato una bottiglia d'acqua! Mi sa che da oggi in poi ti dovrò chiamare cammello mia cara Comello!" -Ridacchia Jorge e gli do una gomitata.
"Che spiritoso,io vado a cercare un chiosco per prendere qualcosa da bere,Diego fammi compagnia" -Esclama Lodo trascinandosi Diego.
"Fa come vuoi cammella" -La prende in giro scherzosamente Jorge ricordandomi un po'i vecchi tempi.
"Che scemo" -Rido scompigliandogli i capelli-"Piuttosto,dato che hai portato la chitarra perché non canti qualcosa per me?" 
"Qui? Al parco?" -Sbuffa il messicano
"Ti prego" -Lo supplico facendo il labbruccio,amo come canta e volevo risentire la sua voce.
"Eh va bene" -Sospira il ragazzo e ci sediamo insieme su una panchina.

"Hay amor en el aire acércate a mi, 
apuesta por lo que siento 
Hay amor en el aire tu confía en mi, 
ya ves que no existe el tiempo 
Solo el destino que 
a nosotros nos unió, 
para siempre, para siempre... "
-Iniziò a cantare,quando ad un tratto vidi un uomo avvicinarsi a noi.

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Capitolo 23
*** Una decisione importante. ***


"Questa!Questa è la voce stavo cercando!" -Esclamò l'uomo entusiasta mentre io e Jorge ci guardavamo confusi.
"Francisco Garcìa?" -Domandai sorpresa. Era uno dei produttori musicali più conosciuti almeno nella città in cui sono nata.
"E'questa la voce che cercavamo da tempo,quella adatta per la nostra casa discografica. Tu hai un talento ragazzo!" -Esclamò indicando Jorge che ancora sembrava non realizzare.
"La ringrazio ma..con questo? Cosa sta cercando di dire?" -Chiese Jorge confuso.
"Che con me hai un futuro da cantante ragazzo. Ecco,questa è la mia email,ti invierò un contratto riguardante tutto. Se il tuo songo è avere una carriera da cante non puoi lasciarti scappare questa occasione. Pensaci,pensaci bene." -Disse il produttore per poi andarsene. 
"Ma..ma..sono io che vedo male o è appena passato Franciscco Garcìa e ha parlato con voi?" -Chiese sbalordita Lodovica appena ritirata dal chiosco.
"Si,era proprio lui e indovinate? Ha fatto una proposta ad Jorge,vuole che diventi un cantaste solista per la sua casa discografica" -Esclamai tutta contenta.
"Jorge ma è fantastico! E tu hai accettato,no?" -Domandò Lodo come se fosse una cosa ovvia.
"Non lo so ragazze,sinceramente mi ha colto di sorpresa,e comunque prima di firmare il contratto vorrei leggerlo per bene" -Rispose Jorge un po'dubbioso.
"E quindi abbiamo un cantante qui,eh? E non ci dici nulla?" -Ride Diego.
"Io non ti ho mai sentito cantare Yoyi,ora pretendo una canzone" -Esclama Lodovica.
"Magari un altro giorno cammella,ora preferisco tornare a casa,voglio leggere il contratto" -Risponde il messicano.
"NON CHIAMARMI IN QUEL MODO." -Si lamenta Lodo incrociando le braccia al petto.
"Comunque Jorge ha ragione,è meglio prima leggere per bene il contratto. Se vuoi ti faccio compagnia a casa" -Propongo e ovviamente accetta.
Nel giro di pochi minuti infatti arriviamo a casa di Jorge,i genitori gliel'avevano lasciata libera dato che avevano programmato di andare in luna di miele,quindi c'eravamo solo noi quattro. E mentre Diego se stava in terrazza con Lodovica io e Jorge ci chiudemmo in camera sua per andare a leggere questo contratto. Leggiamo un po',sembra tutto normale fin     quando arriviamo a metà contratto. Cosa? Non posso crederci.
Il contratto comprede l'incisione di un disco in una città lontissima da qui : L'Avana (La Habana),capitale cubana. Fra incisione di dischi e spettacoli doveva stare almeno sei mesi lì,lontano da Buenos Aires,lontano da me. Incrociamo immediatamente i nostri sguardi per poi rimanere in silenzio. Finché trovo il coraggio ad essere la prima a parlare.
"Non avrai intenzione di firmare quel contratto,vero?" -Domando con voce tremolante e abbassa lo sguardo.
"Non lo so Tini..." -Balbetta-"Ci devo pensare..." 
"Ci devi pensare?! Mi stai dicendo che saresti disposto a stare 6 mesi e anche di più lontano da me?" -Sbraito cercando di trattenere le lacrime. Non posso crederci,sta valutando la possibilità di partire al costo di stare lontano da me.
"Martina mettiti nei miei panni. Non l'ho mai detto a nessuno,ma questo è il mio sogno. E un'occasione come questa non capita a tutti.." -Insiste e le mie lacrime scendono senza volere.
"Lo sapevo,non ti è mai importato nulla di me. Alla prima occasione che ti conviene te ne vai,mi lasci sola. Me lo spieghi come cazzo farò senza di te?" -Gli dico piangendo.
"Tini ti prego non fare così. Non ho detto questo,non ho detto che ho scelto di partire,ti prego solo di capirmi,voglio solo pensarci tutto qui.."  -Mi dice con le lacrime agli occhi e si avvicina a me come per abbracciarmi ma lo respingo.
"JORGE LASCIAMI" -Strepito,non capisco perché mi sto innervosendo così tanto,infondo non ha ancora scelto e dovrei cercare di capirlo ma l'idea di stare anche sei mesi lontana da lui mi tormenta.
"Martina non ti sembra di esagerare ora? Smettila di fare la bambina. Non ti ho mica detto che voglio lasciarti,nè che ho intenzione di partire. E anche se fosse? Sono solo sei mesi." -Cerca a modo suo di convincermi.
"E ti sembra poco? Sei mesi senza vederci,senza toccarci,senza i nostri abbracci,senza i nostri baci. Tu sei tutta la mia fottuta vita,non riuscirei a starti lontana" -Scoppio letteralmente in lacrime e sta volta sono io a buttarmi fra le sue braccia mentre lui si limita ad abbassare lo sguardo e a stringermi forte a se.
"Tini,semmai prendessi questa decisione non significherebbe che non tengo a te,io ti amo da morire e lo sai.." -Sussurra mentre sciogliamo l'abbraccio.
"Se mi amassi davvero non avresti considerato minimamente la scelta di partire solamente per una stupida carriera da cante. Per me nulla è più importante della nostra relazione,per te invece non mi sembra" -Gli dico alzando il tono della voce,non vorrei trattarlo in questo modo ma il pensiero di stargli lontana mi fa perdere il controllo. Lo guardo e noto il suo volto irriggidirsi.
"CAZZO SEI SOLAMENTE UN'EGOISTA" -Urla e rimango di gesso,non lo sentivo urlare così da tempi in cui stavo con Peter,dai tempi della scommessa,dai tempi in cui litigavamo sempre. 
Ad un tratto entrano correndo Diego e Lodovica in camera.
"Siete pazzi? Cosa sono queste urla?" -Domanda preoccupato Diego.
"Egoista io,eh? Non tu che preferisci la tua carriera alla tua ragazza" -Urlo mentre le lacrime scorrono una dopo l'altra.
"Mi spiegate cosa sta succendo?" -Chiede preoccupata Lodovica.
"MARTINA,QUESTA PER ME NON E' UNA CARRIERA MA UN SOGNO. SEI LA MIA RAGAZZA DOVRESTI CAPIRMI" -Urla Jorge ignorando le domande dei ragazzi.
"CHE SUCCEDE?" -Chiedono all'unisono Diego e Lodovica consumando tutta la loro voce a forza di urlare.
"Il contratto comprende l'incisione di un disco in una casa discografica Cubana. Se Jorge firma il contratto,partirà lì per sei mesi" -Sospiro riprendendo fiato,dato che non ho più voce.
"Non vorrai mica accettare spero" -Lo rimprovera Lodovica. Visto? Anche lei la pensa come me.
"NON TI CI METTERE ANCHE TU PORCA TROIA" -Sbraita Jorge,non lo vedevo così decisamente da troppo tempo.
"Scusa,perché mai dovrebbe rifiutare a una proposta del genere? E' il suo sogno,e se vuole firmare il contratto è libero di farlo,non significa che non tenga alla sua ragazza,anche perché non va via per sempre,ma solamente sei mesi" -Lo difende Diego.
"Ah bravo. Quindi se capitasse una cosa del genere anche tu avresti preferito la tua carriera alla tua ragazza" -Urla Lodo. Non ci credo,ora per colpa nostra stanno litigando anche loro-"E poi sei il mio ragazzo,dovresti difendere me non lui" -Continua l'Italiana.
"Complimenti Martina,ora Diego e Lodo discutono per colpa tua" -Sbeffa il messicano.
"Colpa mia? Colpa tua semmai." -Lo interrompo immediatamente. E'pazzesco come mi incolpi sempre.
"No Martina,quella che si sbaglia sei tu,sei la mia ragazza e dovresti appoggiarmi io per il tuo sogno di scrittrice l'avrei fatto. Ti prego di capirmi. E'il mio sogno non voglio rinunciarci" -Mi prega abbassando il tono della voce,è come se mi stesse implorando di non urlare e di rispettare la sua decisione. 
"Jorge devi prendere una decisione" -Sospiro-"O la tua carrira,o me."
Angolo autrice :
Ma ciaooo! Mi scuso se ho fatto errori grammaticali ma mi è scaduta la versione a pagamento di word e quindi ho scritto la storia dal blocco appunti del pc che non mi segna gli errori quindi vi faccio immaginare D: Sta sera rileggo il capitolo per correggere da sola gli errori (ora devo scappare perché vado davvero di fretta) provvederò al più presto comunque.
Ritornando a noi,questi due pensano solo a litigare,eh? Neanche un attimo di pace dio santo! E voi da che parte state? Appoggiate Jorge o Martina? Fatemelo sapere con una recensione qui sotto! 
Come mi hanno consigliato alcune di voi sto cercando di aggiornare più spesso e spero che questo capitolo vi abbia reso contente! 
Noi ci sentiamo alla prossima (il primo possibile) un bacione
Jortini001

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Capitolo 24
*** Faremo pace? ***


Detto questo,esco dalla stanza sbattendo la porta e senza neanche dargli il tempo di rispondere. Neanche io capivo perché reagivo così,ero esageratamente incazzata,forse era la paura di perderlo che mi rendeva in quel modo.
"Ma l'hai sentito? E'uno stronzo!" -Mi lamentavo con Lodovica appena uscite da casa.
"Tini,sai che ti appoggio in tutto ma ti ricordo che sta volta siamo senza macchina" -Mi avvisa la ragazza.
"Non mi interessa,ce la faremo a piedi,non ho nessuna intenzione di chiedere un passaggio a quei due" -Dico con tono acido e continuiamo a caminare. 
Dopo 10 minuti circa,arriviamo finalmente a casa. 
"Ma l'hai visto? Sarà la cinquantesima telefonata che mi fa nel giro di 10 minuti!" -Sbuffo controllando il cellulare e rifiutando l'ennesima chiamata.
"Adesso non ti sembra un po'di esagerare? Ti avrà chiamato perchè è preoccupato per te,te ne sei scappata all'improvviso di casa..." -Mi dice l'Italiana.
"Adesso anche tu lo difendi? Pensavo fossi mia amica!" -Sbeffo incrociando le braccia al petto.
"Non lo sto difendendo Martina,sto dicendo solo che forse stai un tantino esagerando,chi lo sa,magari voleva anche dirti che ha scelto di rimanere con te,secondo me dovete chiarire..." -Risponde Lodo.
"Chiarire? Con lui? Piuttosto prova tu a fare con Diego!" -Cambio immediatamente discorso.
"Non sia mai! Mi ha dimostrato che nei panni di Jorge mi avrebbe lasciata sola e l'ha adirittura difeso,sono io la sua ragazza,dovrebbe appoggiare me!" -Risponde arrabbiata anche se tono una scia di malinconia nel suo tono,che cogliona che sono,ha litigato col suo ragazzo ed è tutta colpa mia...
"Scusami Lodo,tu e Diego non c'entravate nulla con questa storia,avete litigato ed è tutta colpa mia..." -Le dico con le lacrime agli occhi e si avvicina a me per abbracciarmi.
"Ma no,Tini...Non devi sentirti in colpa,lo sai come siamo io e Diego,litighiamo spesso,ma dopo un paio di giorni ritorniamo gli stessi di sempre,non devi preoccuparti" -Continua stringendomi a se,probabilmente avrà capito che sto piangendo,e sinceramente non so neanche io perchè,troppi sbalzi d'umore in questo periodo. 
Ad un tratto però sentiamo bussare la porta.
"Oddio,non ci credo!" -Esclamo vedendo la ragazza appena entrata-"Da quanto tempo!Mechiii"-Urlo dalla gioia lanciandomi pradicamente addosso a lei.
"Attenta così mi fai male" -Sorride la bionda sciogliendo l'abbraccio. 
"Oddio come va?" -Le guardo il pancione tondo tondo e sorride.
"Tutto sommato bene,diciamo che è questa gravidanza è abbastanza faticosa,anche se non vedo l'ora di stringere fra le mie braccia il mio ometto" -Mi dice abbassando lo sguardo e accarezzando la pancia.
"Un ometto? Quindi alla fine si è saputo! Avete già scelto il nome?" -Domando appoggiando una mano sul suo pancione.
"No,ancora no,siamo molto indecisi." -Sorride la ragazza
"A proposito,dov'è Rugg? Non lo vedo da un casino di tempo!" -Esclamo
"Oh,lui è andato a trovare Jorge,ovviamente" -Risponde e mi rattristo alla sola pronuncia di quel nome-"Qualcosa che non va?"
"Va tutto male Mechi. Litighiamo come al solito,ma sta volta è diverso,sta volta lo perdo per sempre,l'ho trattato male e..." -Non faccio in tempo a finire la frase che scoppio a piangere e Mer mi stringe a se.
"Perché? Cos'è successo?" -Domanda preoccupata la ragazza.
"Dal nulla abbiamo scoperto che il canto è la sua passione,un produttore l'ha 'scoperto' è gli ha proposto di cantare per la sua casa discocrafica a Cuba,se accetta dovrà stare per più di sei mesi lì e lontano da Martina..." -Risponde Lodo perché non ho nemmeno la forza di parlare.
"Oddio Jorge che canta?! Ricordo che aveva una bella voce,a volte cantava ed era bravo anche da ubriaco,ricordo tutte le sere dopo essere andati in discoteca lui in auto sparava al massimo il rumore della radio e iniziava a cantare i suoi pezzi rock preferiti,ma mai mi sarei immaginata che fosse una sua passione! Comunque,io lo conosco da tempo e posso assicurarti che anche se fa il duro,infondo è così debole...E non per farti sentire in colpa,ma sei la sua ragazza e dovresti accettare la sua decisione,anche perché non sta mica dicendo ch ti molla o che parte per sempre,se l'hai trattato male come dici tu lui con te starà facendo finta di niente,ma conoscendolo si sarà rinchiuso in camera sua a piangere,non sottovalutarlo Tini,ti ama molto e dovresti rispettare la sua scelta.." -Mi dice Mercedes e infondo ha ragione,ma sono talmente orgogliosa che non ho mai avuto il coraggio di ammetterlo.
"Che dici,dovrei parlargli?" -Le domando un po'insicura.
"Si,domani vi vedete a lezione no? Vai da lui,ti scusi e cercate di chiarire,se è amore vero non finirà solo per questo litigio o per sei mesi di partenza." -Annuisce la ragazza.
"Grazie Mechi,sai sempre consigliarmi e mi sei mancata tantissimo!" -Le dico e mi abbraccia.
"Ciao,ora io vado un po'a riposarmi anche perchè il piccoletto non vuol far stare fermi i suoi pedini" -Mi dice e appoggia una mano alla pancia sentendo i calcetti.
"Okay,ciao Mer,grazie di tutto" -Le dico e mi abbraccia,per poi piantare un bacio nella guancia a Lodo.
"Ciao belle" -Conclude andandosene.
"Spero solo che domani riusciremo a chiarire" -Dico a Lodo.
______________________________________________________________
La mattina seguente non faccio altro che stare in ansia,aspetto che arrivi il pomeriggio per vederlo e parargli. 
"E tu? Quando avrai intenzione di chiarire con Diego?" -Le chiedo.
"Oggi stesso,mi sono comportata di merda con lui,non se lo merita,quindi sto andando a casa sua." -Risponde l'Italiana.
"Okay,buona fortuna!" -Le dico mentre esce di casa.
Nel frattempo controlllo l'orologio impaziente,per la prima volta non vedo l'ora che inizi la lezione.
Quando ad un tratto bussano alla porta e rimango sbalordita dal ragazzo che è appena entrato in stanza.
"E'permesso,c'è Lodo?" -Esclamo il ragazzo.
"Oddio,Diego! E'incredibile quanto siete compatibili,è andato giusto giusto ora a casa sua per andare a parlare con te" -Gli dico e rimango ancora sorpresa.
"Okay,allora la vado a cercare" -Risponde lo spagnolo sul punto di uscire dalla stanza.
"No aspetta" -Lo fermo-"Ecco,vorrei chiederti scusa per ieri,ho trattato male entrambi e in più ti ho fatto litigare con la tua ragazza,sono una sciocca,perdonami" 
"Ma dai non sentirti in colpa Tini,infondo io e Lodo è come ci fossimo già chiariti,dato che entrambia avevamo intenzione di fare pace" -Sorride Diego.
"E Jorge? Come sta? Non vorrei ci sia restato male per il nostro litgio,vorrei chiarire al più presto con lui anche se ancora non sono psicologicamente pronta per non rivederlo per sei mesi" -Rispondo un po'malinconica.
"Ad essere sincero,male. Non ha voluto parlare con me e non è sceso per pranzo,è stato tutto il giorno rinchiuso in camera sua" -Mi dice lo spagnolo e il cuore mi si spezza letteralmente in mille pezzi.
"Sono una cogliona" -Scoppio in lacrime e mi abbraccia.
"Ti prego Tini,non fare così,sono sicuro che oggi a lezione chiarirete" -Sussurra per farmi stare meglio,è il migliore amico che potessi mai desiderare-"Ora vado seriamente a cercare Lodo,un bacio,ci vediamo questo pomeriggio" -Conclude andandosene.
Cinque minuti dopo Lodo sbuca nella mia camera.
"Lodo! Sei riuscita a vedere Diego?" -Domando curiosa.
"Veramente no,sono stata a casa sua e guarda che coincidenza? Diego era andato via per cerare me!" -Risponde l'Italiana.
"E'incredibile come per poco non vi siate beccati nè all'andata e nè al ritorno" -Ridacchio e Lodo rimane seria.
"Tini,quando sono andata a casa di Diego ho incontrato Jorge e abbiamo parlato..." -Mi dice abbassando lo sguardo.
"E? Non dirmi che ti ha detto la sua decisione?!" -Rispondo tremando.
"Si..." -Mormora la ragazza.
"E sarebbe?" -Domando con i nervi a tremila.
"Ecco...lui...ha scelto..."

Angolo autrice :
Vi prego,non ammazzatemi. Mi hanno aggiustato giusto oggi il wifi e la prima cosa che ho fatto è aggiornare come vedete,scusate per la lunga attesa. Ovviamente mentre ero senza connessione ho scritto un bel po'di capitoli,in pratica sono arrivata quasi alla fine della prima storia di 'I hate you don't leave me' (come ho già detto è confermato un seguito). Continuo ad almeno 2 recensioni e ci sentiamo alla prossima!!! :) 
Jortini001

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Capitolo 25
*** Mi nasconde qualcosa? ***


Avevo l'ansia a tremila e quasi paura della sua riposta. -"Lodo,parla." -Le dissi quasi con tono di ordine,ero troppo tesa. "Tini,siediti." -Sospirò la ragazza,ecco ci siamo,immagino già cosa mi dirà. Mi siedo sul letto e appoggio entrambe mani sugli occhi e scoppio immediatamente a piangere. "E'quello che penso io,vero?" -Singhiozzo e Lodo abbassa la testa come per annuire. -"Mi dispiace Tini,io provato a convincerlo ma ha preso ormai la sua decisione ed ha detto che devi accettarla." -Mormora Lodovica. -"MA ACCETTARE COSA? CAZZO,CHE PREFERISCE LA SUA CARRIERA A ME? DI TENERLO SEI MESI LONTANO DA ME?" -Strepito e le lacrime scendono una dopo l'altra. "Martina,ora stai esagerando,per quanto potrai amarlo sai che ha sofferto molto per questa decisione e stai mostrano solo di essere un'egoista,e poi ha detto di non preoccuparti che potrete avere una relazione a distanza,che ci saranno mille modi per sentirvi e che comunque non smetterà mai di amarti." -Risponde l'Italiana.
"Una relazione a distanza? Ma si sente quando parla? Lo sai come vanno a finire tutte le relazioni a distanza,vero? All'inizio sembra tutto andar bene poi però si smette di sentirsi. Lui troverà sicuramente un'altra,io un altro ragazzo e chissà magari la nostra storia finirà per sempre." -Le dico continuando a piangere.
"Ma non parte mica per sempre,dicendo così non dai né fiducia a lui,né al vostro amore. E poi ha detto che oggi vuole vederti a lezione per chiarire con te." -Mi avverte,ed anche se è carino da parte sua non posso fare a me di essere incazzata.
"Jorge come sta?" -Le domando facendo un respiro profonodo e cercando di calmarmi. Come dice Lodo questa decisione per lui non sarà stata facile e non è giusto che lo tratti così. Mi giro verso Lodo e non risponde.-"Lodo,ti ho chiesto come sta Jorge." -Le dico con una scia di acidità nel mio tono.
"Promettimi che non ti arrabbi" -Mi dice e annuisco. Perché dovrei arrabbiarmi?-"Ecco,quando mi ha detto la decisioine che aveva preso sembrava abbastanza tranquillo" -Mi dice e nota che divento nuovamente verde dalla rabbia-"Aspetta aspetta questo non significa che non ti ami e che non abbia sofferto per prendere questa decisione" -Mi interrompe Lodovica prima che possa dire qualcosa,quasi se si fosse pentita di quello che mi ha detto.
"Visto? Non gliene frega nulla di me,col cazzo che questo pomeriggio cerco di risolvere con lui,neanche ci vado a lezione." -Sbeffo incrociando le braccia al petto,potrò sembrare anche una bambina,ma se ha preferito la sua carrirera a me con tanta tranquillità come si fa a non essere incazzati?
"Fai come vuoi,ora io vado a lezione,sappi che non è giusto quello che stai facendo nei confronti di Jorge però..." -Mi dice la ragazza per poi prendere i libri e lasciandomi da sola in camera. Beh,devo ammettere che infondo me lo merito...
Annoiata decido di girare per i corridoi del dormitorio cercando disperatamente qualcosa da fare.
"Tini!" -Esclama una voce familiare vicino alla camera 320.
"Cande?" -Domando. E'così che si chiamava? E'la ragazza dai capelli rossi che Lodo mi ha presentato tempo fa,l'ho vista un paio di volte alle feste ma non abbiamo mai avuto l'opportunità di conoscerci,anche se mi sembra abbastanza simpatica.
"Anche tu a marinare la scuola?" -Ridacchia la ragazza.
"Si,periodo di merda." -Sbuffo.
"Problemi di cuore,eh?" -E'incredibile come riusciva a capirmi immediatamente la rossa.
"Sai,ci sono passata,girare per i corridoi non servirà a nulla purtroppo." -Ride la ragazza.
"Cosa mi consigli di fare allora?" -Sospiro anche se so che nulla mi aiuterà a farmi sentire meglio.
"Vieni con me alla festa sta sera? Balli,bevi,stai con le amiche,ti rilassi e man mano cominci a non pensarci,poi il tempo farà la sua strada." -Mi consiglia la ragazza,anche se non ho alcuna intenzione di dimenticare Jorge,decido come al solito di farmi trascinare,magari è davvero l'unico modo di smettere di pensare alla storia del contratto e rilassarmi.
"Uhm..d'accordo" -Le dico pentendomi subito dopo della risposta,ripensando alle mie 'esperienze festive' non ce n'è stata mai una buona,sempre qualcosa è andato storto.
"Perfetto,allora a sta sera!" -Mi saluta tutta contenta Candelaria con un  bacio sulla guancia.
E dopo mezz'ora a girare per i corridoi senza fare un cazzo credo sia l'ora di tornare in camera e farsi decenti per la festa. Apro la porta della mia camera e non posso credere a quello che sentono le mie orecchie. 
"Sisi Jorge,non preoccuparti,Martina non ha scoperto nulla." -Sorprendo Lodovica parlare a telefono con Jorge.

 

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