Non puoi andare via

di gio p
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** E' davvero finita? ***
Capitolo 2: *** Un colpo al cuore ***
Capitolo 3: *** Lacrime di speranza ***
Capitolo 4: *** Ricordi e confessioni ***
Capitolo 5: *** Voglio che tu sia felice ***
Capitolo 6: *** E ora sorrido ***
Capitolo 7: *** Sorprese ***



Capitolo 1
*** E' davvero finita? ***







Nota: Salve a tutti non voglio rubarvi del tempo.
Ho scritto questa storia per necessità perchè l'abbandono di Nina è qualcosa di spaventoso. Io non oso immaginare ciò che accadrà ma senza Elena e Damon insieme la cosa non mi piace troppo. Ma ho creato questa storia immaginando le reazioni, immaginando un futuro.
Spero vi piaccia, aspetto vostre recensioni.
.
P.S. Sono l'autrice di un'altra FF "Quegli occhi blu mare" sempre Nian.
Buona lettura 



POV Ian

Sono nel camerino, mi piace stare qua per qualche minuto dopo aver finito di girare, mi aiuta ad uscire dai panni di Damon e ritornare alla vita vera.
Mi aiuta a dimenticare i tempi in cui “Elena” era la mia donna, quando quei occhi erano la mia ragione di vita.
Si perché nella mia vita ora ci sono altri occhi, un altro sorriso, un’altra gioia, ora c’è Nikki.
Non pensavo potesse accadermi ancora, non pensavo di poter accogliere un’altra donna in casa mia dopo di Nina.
Però poco a poco mi ha convinto, condividiamo le stesse passioni, lo stesso desiderio di cambiare il mondo, lo stesso amore per gli animali.. anche Nina li ama, ha perfino assistito al parto della mia Nietzsche.
Ma nonostante ciò continuo a fare paragoni..
Nina è qualcosa che non mi uscirà mai dalla pelle, è come se da quando ho iniziato a conoscerla abbia avuto il potere di cancellare la vita che prima facevo. Non ho più sentito la necessità di flirt, di grandi serate.. Nina, nonostante la sua età, mi riempiva il tempo, lo spazio, il cuore.
-Ian!!!- Kat corre nel mio camerino senza bussare, insolito da parte sua.
-Ian devo assolutamente parlarti, prometti che non farai niente, prometti che lo terrai per te. – dice tutto d’un fiato.
-Kat devo preoccuparmi?- di solito questa ragazza non si comporta così, sarà davvero una cosa che l’ha fatta agitare parecchio.
Faccio un cenno come per accettare quella promessa e lei quasi lo urla –Nina lascia, Nina se ne va!-
-Cosa lascia Kat? Dove va? Ma cosa dici?- non capisco a cosa si riferisce, forse va via per il week end, è anche giusto. Tutti hanno bisogno di una pausa..
-Ian, Nina lascia lo show. Non farà la settima stagione. Me l’ha detto da un po’ e tra poco lo scriverà su instagram comunicando la cosa ai fans.- lo dice con le lacrime agli occhi e io non posso crederci.
La mia piccola Neens che ci lascia, che mi lascia.
Io non ci parlo più da chissà quanto tempo, non vorrei che Nikki sapesse di un legame ancora vivo, non vorrei abituarmi di nuovo ad averla troppo vicino perché la sua vicinanza potrebbe farmi correre il cuore di nuovo e non posso permetterlo. Io sono grande ormai, voglio una famiglia, dei bambini che saltellano sul divano, avrei voluto avessero il suo sorriso, i suoi occhi da cerbiatto, ma non era pronta..
Ora rimpiango quel distacco, ora che manca una settimana alla fine delle riprese, ho avuto i suoi abbracci e baci sul set ma quelli sono freddi, senza carica, senza calore e affetto..
-Ian parla! Di’ qualcosa..- dice preoccupata, in effetti sono ancora fermo con gli occhi sbarrati, è come se mi si proiettassero nella mente i migliori momenti insieme: Barcellona, Parigi, a casa da me, dalla mia famiglia, sua mamma, le convention, le interviste, i servizi fotografici..le notti insieme.
Ogni cosa mi sembra troppo lontana, come in un sogno. Ma ora ho un dubbio, un dubbio enorme…
-Kat dimmi perché? Perché lo fa?- sussurro guardandola dritta negli occhi.
-Dice che è una decisione che ha preso da tempo-
-Cazzate Kat, cazzate! Io sapevo tutto di lei, sapevo dei sogni, degli obbiettivi, so che non sarebbe rimasta per sempre ma mi disse che non avrebbe mai permesso che lo show perdesse di credibilità, e che la storia tra Damon e Elena non poteva finire perché..- e mi interrompo, maledetti ricordi.
-Perché?- mi sprona lei –Perché non mi avrebbe mai lasciato- dico in segno di resa.
-Ian, ora le cose sono cambiate, ora tu ti sposi!- dice con un tono troppo alto, come se non fossero parole sue ma copiate e incollate dalla bocca di un’altra persona..
Dannazione, ho capito, ho capito tutto!
Nina va via per colpa mia, per il matrimonio, per le chiacchiere, per il gelo delle nostre occhiate, per l’indifferenza dei nostri occhi.
-Ho capito tutto Kat, vado da lei. – affermo senza neanche realizzarlo, lo dico perché è la cosa giusta. Non può farlo.
-No!- alza ancora i toni, non lo fa mai, la sta proteggendo –Ian voi neanche vi parlate, ora ci pensi? Magari se le cose tra voi non fossero andate così, se non le avessi tolto il saluto allora forse….- indugia.
-Mi stai dando la colpa Kat? Non era semplicemente una sua decisione non rinnovare per la settima stagione?- dico scettico, so che non è solo questo il problema.
-Ian sai benissimo qual è il problema. Io vado. Buona giornata.- e va via con la faccia più delusa che io le abbia mai visto.
Senza neanche rendermene conto esco dal mio camerino, percorro il lungo corridoio fino a che mi trovo di fronte a quella porta con su scritto “Nina Dobrev”, non si sentono rumori ma c’è la luce accesa.
Busso? Non busso? Non so assolutamente cosa fare o cosa dire. Mi troverà invadente e fuori luogo ma devo farlo.
(bussa alla porta)
-Avanti.. – dice una voce tremolante, la riconosco bene, lei sta piangendo.
Entro immediatamente per scoprire cosa abbia fatto, ma immagino che sia perché tutta la sua vita sta per cambiare, lei odia cambiare, soprattutto quando ha legami forti, questa ormai è la nostra famiglia, la sua famiglia.
-Ian? – domanda preoccupata, o forse sorpresa, asciugandosi le lacrime.
-Nina ho saputo- e lo dico quasi non muovendo le labbra, quelle che cose che non vorresti ripetere per non realizzarle, per non renderle totalmente vere.
La vedo stranirsi, posso quasi sentire il suo stomaco contorcersi.
-Perché sei qui?- ora nei suoi occhi posso vedere un pizzico di rabbia - cosa ti aspettavi? Neanche parliamo.. Avresti voluto saperlo da me? Sai non parlando per TUA scelta è abbastanza difficile- dice tutto d’un fiato.
-Non avrei voluto mai sentirlo. Non devi andare. – dico calmo e profondamente sincero. Aggiungo poi una cosa che non avrei mai dovuto dire - Me l’avevi promesso Nina – la guardo negli occhi e tutto inizia.
Vedo lei trasformarsi, occhi irosi e terribili, le mano tremano.
-Ian parliamo di promesse, davvero? Ian tu mi avevi promessa che non mi avresti mai lasciata sola. Che qualsiasi cosa non ci avrebbe mai divisi, che saresti stato sempre al mio fianco, anche contro la mia volontà se fosse stato necessario! – respira – e adesso tu ti sposi dannazione! Tu ti sposi! – e lo urla quasi per liberarsi da quel peso.
Io mi sposo e solo adesso capisco quanto lei possa starci male, purtroppo devo farlo, io con Nikki sto bene, non è Nina certo, non mi arrivano brividi ogni volta che sfioro la sua pelle ma mi fa stare sereno e nella mia vita ora necessito di serenità, per la ISF, per la mia carriera.
-E’ per questo che lasci lo show? Per il mio matrimonio?- dico in toni pacati nonostante la sua rabbia.
-Sei venuto per i sensi di colpa Somerhalder?- chiede in cagnesco.
-Sono venuto perché tengo a te, non voglio che tu faccia stronzate- rispondo immediatamente.
-Ah, ci tieni? E come dovrei spiegarmi i mesi di assoluto silenzio? Le tue occhiate vuote? Dimmi! –
-Nina non ero pronto, se mi fossi comportato come sempre non avrei potuto dimenticarti. Ho messo un muro.- almeno ora saprà la verità.
-Ian esci. Non voglio sentire altro. Vado via dallo show perché l’avevo deciso tempo fa.- mi dice con un tono piatto, lo avrà usato con tutti quando le avranno chiesto spiegazioni.
-Ti conosco, non sono come gli altri.-
-Ora come ora meriti meno spiegazioni degli altri. Ti prego esci- mentre una lacrima le riga il viso.
Mi avvicino a lei. Io odio vederla piangere, lo sa, o forse lo sapeva.
-Tu mi hai evitato per interi mesi Ian, non puoi pretendere che io ti tratti diversamente, mi hai umiliata, mi hai trattato malissimo e ci sono stata male, ci sto male. Non posso sopportare un altro anno così capisci? Non posso vedere l’amore della mia vita, perché inevitabilmente per me lo sei, tutti i giorni sul set che mi cammina lontano, che va via ogni volta che io apro una conversazione, che non esce più con il cast se io sono presente. Che quando leggiamo il copione storce il naso nel momento in cui Elena e Damon sono affettuosi. E’ troppo. – dice rassegnata.
Non pensavo fossero così rilevanti le mie azioni per lei.
Non credevo che per lei il dolore fosse così grande.
-Ti prego, ora sai tutto, ora lasciami in pace – ed è triste.
Io senza neanche accorgermene, come se il mio corpo agisse da solo, la abbraccio.
Non so perché, non so come sia davvero accaduto, ma siamo qui stretti senza dire nulla.
Finalmente sento una sensazione che mi manca da tempo: mi sento a casa.
Sento il suo profumo.
Sento la sua stretta forte.
Vedo i suoi occhi grandi e luminosi e vedo un tenero sorriso.
-Nina ti prego, non andare- le soffio in un orecchio.
-Dammi un motivo valido per non farlo. - dice guardandomi fissa negli occhi, è sincera, lo vedo bene.
Ma cosa posso dirle?
Vorrei dirle quanto mi sia mancata, vorrei dirle che quell’abbraccio non vorrei scioglierlo mai, vorrei dirle che il suo profumo è l’unico odore che vorrei sentire per il resto della vita. Ma non posso, io ho una donna, io devo permetterle di trovare la persona che la renda felice.
Anche se io felice proprio non lo sono, ma lei deve esserlo.
Io lo desidero.
-Perché.. Noi senza di te non ce la faremo, sei tu quella che da’ carica a tutti, sei tu che metti allegria al cast e sei una delle protagoniste.. Damon morirebbe di dolore senza la sua Elena.- è tutto ciò che posso fare, nascondermi dietro il mio personaggio.
Per un attimo chiude gli occhi, riflette sulle parole che le ho detto, riapre gli occhi sciogliendo quell’abbraccio che è durato un’eternità ma che per me è stato comunque troppo breve.
-Ci penserò. – afferma, ma con un tono per niente convinto.
-Io ci spero invece – le dico convinto.
-Ian è tardi.. Dovresti andare- ed ha ragione, c’è a casa qualcuna che mi aspetta, ma io non vorrei proprio abbandonarla qui, so che appena uscirò ricomincerà a piangere, lei i problemi non li lascia mai, se li porta sempre legati al cuore.
-Vado, ma prometti che non piangerai appena chiuderò la porta, per qualsiasi problema, per qualsiasi dubbio chiamami, io voglio esserci, non l’ho fatto per troppo tempo.-
Mi guarda meravigliata, ho visto un sorriso, uno di quelli che mi dedicava tempo fa.
-Vuoi dire che da domani non mi ignorerai sul set? Che potremo parlare?- dice felice come una bimba, come lo era la mia Neens.
-Esattamente, ma preferirei che non mi facessi scherzi, non sono più giovane come una volta. – affermo ridendo.
-Già la vecchiaia è giunta- dice ridendo anche lei.
Mi avvicino alla porta – a domani Nina, pensaci ti prego –
-A domani Smolderhalder- dice sorridendo.
Ha usato il soprannome che mi dedicava quando voleva prendermi in giro e a me per un attimo è mancato il respiro, questa ragazza riesce sempre a sorprendermi. La guardo per l’ultima volta ed esco da quella stanza anche se non avrei proprio voluto.
Mi dispiace lasciarla ancora, mi dispiace lasciarla così.
E soprattutto se mi dispiace ora non oso immaginare quel che accadrà se deciderà effettivamente di andare via.
Mi metto in macchina e accendo la radio, alzo il volume cosicchè riesca a coprire la voce dei miei pensieri. Non ho alcuna voglia di tornare a casa, tutto ciò che voglio ora è che arrivi domani il prima possibile.
Devo convincerla a non fuggire.
Voglio che rimanga.

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Capitolo 2
*** Un colpo al cuore ***


Nota autrice: Salve a tutti!
Prima di tutto devo dirvi grazie per le bellissime parole che mi avete regalato nelle recensioni, siete gentilissime!
Sono felice perchè avete apprezzato molto quello che ho scritto.
Spero che continui a piacervi anche il resto..
Buona lettura!



POV Ian

Sono stato in macchina per circa due ore, incredibile, il tempo è passato in un lampo.
I miei pensieri mi hanno tenuto occupato per un po’, non mi sentivo di affrontare le domande di routine di Nikki, non oggi dato che ho recuperato i rapporti con lei e io so cosa ne pensa di Nina, so quanto ogni giorno di senta minacciata dalla sua presenza e non posso fargliene una colpa, è stata il mio amore vero, il mio centro dell’universo, la ragazza che “mi ha redento” dal mio fare da playboy o semplicemente da stronzo con mille ragazze, è stata la prima a farmi sentire il bisogno di lei, di una certezza, di un futuro e queste cose Nikki le sa.
Sa quanto sono stato male senza di lei, sa di quanto in mio amore fosse forte e dentro il suo cuore sa benissimo che un sentimento così può essere risvegliato in un secondo.
Infilo la chiave nella fessura della porta e la apro silenziosamente, non vorrei proprio svegliarla.. Ma di fronte a me la vedo, sveglia, sulla poltrona mentre guarda la tv.

-Dove sei stato?- mi rivolge questa domanda con tremenda freddezza.
-In giro. – spero non inizi a chiedere altro, oggi non me la sento.
-Con chi Ian, con chi sei andato a fare un giro?- cerca di indagare.
-Solo Nikki. In macchina da solo, dovevo pensare. – dico con estrema sincerità.
-Questo pensare a cosa è dovuto? – alza i toni.
-Nikki non oggi ti prego, buonanotte.. Sono stanco -  non attendo neanche una sua risposta e mi metto a dormire, non posso dirle nulla, non riesco ad affrontare un discorso del genere ora.
Mi abbandono al sonno sperando solo che domani sarà una giornata migliore, almeno sul set lo sarà di certo, potrò parlare con Nina, scherzare con Nina ma per convincerla dovrò sudare sette camicie, è testarda, lo so bene.
 
POV Nina

Sono le due di notte e non riesco a fare altro che girarmi nel letto, nessuna posizione sembra comoda, continuo ad abbracciare il mio cuscino che sa di lui, ormai è passato più di un anno da quando mette piede in casa mia e forse quell’odore è solo un ricordo, ma io lo abbraccio comunque, sembra che così sia più vicino, vicino a me.
Non posso far altro che pensare a ciò che mi ha detto oggi, al fatto che ci sarà e io voglio crederci anche se le promesse non sono mai state il nostro forte. Anche se la situazione è quel che è, anche se lui si sposa.
Già Nikki, la prima volta che l’ho incontrata ho pensato fosse una ragazza semplice, amichevole, forse un po’ troppo introversa per i miei gusti ma insomma ognuno è fatto a modo suo, comunque. Troppo chiusa in se stessa come se volesse nascondere qualcosa e poi ho capito.. Nascondeva una forte ammirazione per Ian. Ma so che lei e Ian hanno molto in comune, aiutano molte enti in difficoltà, adorano gli animali e la natura.
Sono felice per lui nonostante tutto, forse ha trovato la sua anima gemella, purtroppo io sto ancora cercando, pensavo davvero fosse lui.
Sento la stanchezza prendere il sopravvento e gli occhi chiudersi.
 
POV Ian

Per la prima volta in sei stagioni di TVD credo di essere in anticipo di mezz’ora, volevo proprio uscire di casa prestissimo per non incombere su un interrogatorio eterno ma soprattutto sono già qui per fare uno scherzo a Nina.
Ieri l’ho pregata di non farne più, ma non ho detto nulla a riguardo sui miei di scherzi che francamente sono i migliori..
Entro e saluto Julie e Kevin, unici arrivati a parte Candice che deve truccarsi sei volte prima di trovare il risultato desiderato, è una strana abitudine che ha, vuole risultare sempre perfetta anche se poi quel lavoro viene cancellato dalle truccatrici che devono metterla nei panni di Caroline, strane le ragazze oggi giorno.. Entro nel suo camerino sperando che non mi lanci il mascara addosso come segno di protesta.

-Candice ho bisogno di un favore.. – dico con un tono estremamente dolce.
-Ian non mi incanti, non fare il ruffiano con me! Comunque dipende… - dice con un tono che mi lascia qualche speranza.
-Scherzo a Nina, mi servi proprio – affermo non abbandonando quel tono supplichevole che ho da quando sono entrata. Con Candice bisogna fare attenzione a tutti i termini che si usano, è abbastanza lunatica, ma quando si parla di Nina diventa molto disponibile, lei adora quella ragazza, è diventata la sua fedele compagnia di avventure sul set, hanno legato dai primi giorni, hanno un legame unico e ci sono sempre l’uno per l’altra.
-A Nina? Voi due non vi parlate da un millennio a causa tua e ora le fai uno scherzo? Che problemi hai Ian?-
-Veramente non parliamo da ieri.. Non da un millennio.. –  effettivamente questo non poteva immaginarlo, anche se pensavo che Nina le avesse scritto, di solito non le nasconde niente, o almeno quando io facevo parte della sua vita.
- Non ne sapevo niente, comunque qual è il tuo piano?-
Ha accettato. Fantastico!
Le spiego tutto in maniera sbrigativa, non ho assolutamente tempo da perdere.
Si comincia.
 
POV Nina

Sempre in ritardo, è inutile non ci sarà mai nulla capace di farmi cambiare. Credo che sia una di quelle missioni impossibili.
Varco la soglia degli studios e tutto mi sembra troppo silenzioso, entro nella sezione riservata a The Vampire Diaries e le luci sono spente.
C’è qualcosa che non va. Insomma oggi è Martedì e si gira, dovrebbe esserci Julie che urla e Kevin che la segue dappertutto e invece niente, non sento le urla di Candice e non vedo saltellare Kat da nessuna parte.
Mi faccio strada utilizzando la memoria che ho di quel luogo ed entro nel mio camerino, sono leggermente confusa in verità, dove sono finiti tutti?
Apro la porta e

-AAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!! –
Vedo sangue ovunque, e un corpo lontano da me vicino la parete.. Lo vedo perché c’è una piccola torcia per terra. Mi avvicino al corpo. E’ Candice.
-Candice rispondimi! Cosa è successo??- urlo allarmata.
Si muove con difficoltà.. – Io..io..lui  aiuto Nina – soffia demolmente.
-Chiamo un’ambulanza, perdi sangue, la tua maglietta è piena di sangue oh mio Dio!- non posso crederci, la mia amica qui, per terra.
-Tu non chiami nessuno dolcezza- dice una persona che è dietro di me. Attaccato a me. E se fosse armato? In questo momento non riconoscerei nessuno, sono in preda al panico, potrei svenire da un momento all’altro. Mi giro senza neanche pensarci, senza pensare a quello che quel pazzo potrebbe farmi..
E le luci si accendono.
-Buongiorno Nina – sorride sghembo.
-TU SEI UN CRETINO, STAVO MORENDO A CAUSA TUA!- e inizio a rincorrere Ian, usciamo dal camerino, usciamo dagli studios e andiamo a finire nel parcheggio dove lui rallenta per farsi prendere.
-Non ti perdonerò mai sappilo. – e lo colpisco con un pugno, non troppo forte, sul petto.
-Scusami, dovevo farlo.. e poi Candice è un ferito esemplare, dovrebbe fare l’attrice- dice ancora ridendo.
E’ stato uno spavento incredibile, ma adoro il fatto che sia tornato tutto come una volta, ok forse non proprio tutto.. ma è una bella sensazione il ridere insieme, andare d’accordo, viversi quella serenità che fino a ieri era impensabile.
Ian mi mette un braccio sulle spalle e – andiamo! Aspettano solo noi, con questo scherzetto gli ho fatto perdere del tempo prezioso, Kevin me la farà pagare. –
Appena rientriamo tutto il cast ci guarda meravigliato, certo Ian aveva detto loro di sparire fino ad una certa ora, ma non sapevano il reale motivo e vederci entrare così ha scioccato davvero tutti. Ieri non ci parlavamo, oggi migliori amici invece.
L’espressione più stupita credo l’abbia Trevino, mi guarda come fossi un alieno, anzi no, forse è Paul che probabilmente si è commosso.. Ha una lacrima fugace che gli percorre il viso. Esagerato come sempre, starà pensando sicuramente al nostro matrimonio con lui come testimone.

-Avete visto un fantasma?- dico ridendo.
Li capisco, hanno passato più di un anno a vederci piangere, essere freddi, litigare, chiuderci in camerini e far finta che nulla sia mai successo. E’ come vivere un salto temporale e tornare alle origini, come se oggi fosse di nuovo il 2009, l’anno della conoscenza, del divertimento e della spensieratezza.
A me questa cosa non dispiace per niente.
Io vorrei tanto tornare in quel favoloso anno dove tutto è cominciato, dove lui irrimediabilmente si è stanziato nel mio fragile cuore.
-Siamo in tregua- dice Ian sorridendo dando una piccola spiegazione ai nostri amici.
-Perché Candice è vestita da cadavere?- chiede Kat curiosa.
-Lunga storia- risponde la bionda sorridendo.
Vedo tutti sorridere, sono felici di vedere una nuova armonia spuntare tra noi, felici di vedere che nessuno si isola più e che finalmente potremmo ricominciare a vivere come una vera famiglia.
Ci prepariamo per girare e ora come ora mi sento in difficoltà. Sento il bisogno di vivermi tutto ciò che mi resta perché so che mancano soli altri quattro episodi da girare prima del finale di stagione.
So che ho detto ad Ian che ci avrei pensato, ma non posso.
Ho detto che avrei fatto sei stagioni tempo fa, ho detto a lui che lo avrei seguito sempre perché era la cosa più importante della mia vita, ma prima eravamo noi: Nina e Ian, l’amore eterno, l’amore unico. Ora non lo siamo più, ora si sposa e io non posso sopportare di vederlo legato per sempre ad un’altra.
Sono felice perché sarà felice, ma non potrò vederlo costantemente, giorno dopo giorno con la consapevolezza che quella eterna felicità non sono io a donarla a lui.
Forse sono immatura, o solo fragile.
 

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Capitolo 3
*** Lacrime di speranza ***


NOTA AUTRICE: Salve a tutti!
Prima di iniziare a leggere il capitolo vi ringrazio per le fantastiche recensioni, siete speciali!
Un bacio, spero che sia di vostro gradimento questo capitolo.
Aspetto vostre recensioni..
Buona lettura!



POV Nina

La giornata è stata davvero pesante, abbiamo girato tutto il giorno con due piccole pause solo per i pasti. Julie è stata terribile oggi, dice che siamo indietro e che i ritmi devono cambiare.. Niente più ritardi, niente più errori, non possiamo più permetterceli. Quindi sono le 22 e io sono già a letto. Sono stanchissima ma non ho sonno, devo provare a dormire comunque altrimenti domani continuerò a fare ritardo e la cara Plec non sarà ancora cara…
Oggi abbiamo girato delle scene che mi hanno spiazzato, io e Ian abbiamo sempre fatto scene d’amore, scene con parole tenere e dolci ma oggi, oggi, i suoi occhi erano espressivi, celavano emozioni, non erano quegli occhi freddi che mi indirizzava tempo fa.. Sembrava un avvertimento, una supplica..

“Sono un idiota e un egoista e sono pazzamente innamorato di te e non voglio perderti.”

Quelle parole di Damon così forti da sbigottire non solo la sua Elena ma anche me. A volte penso a come sarà la mia vita dopo The Vampire Diaries, penso a cosa potrò mai fare senza la mia seconda famiglia, una famiglia costruita in sei anni.
Sinceramente non so darmi una risposta, credo che i legami veri possano continuare ad esistere anche se non si è a contatto tutti i giorni, ormai la tecnologia è talmente efficace da poter raggiungere ogni angolo della terra per cui non ho paura.
Di una cosa invece ho una paura enorme: cosa accadrà a me è Ian?
Io lo voglio nella mia vita più di chiunque altro, lui non è un componente della TVD family, lui è il componente. Lui è e resterà il centro del mio universo, la colonna portante, lui è la persona che con una parola riesce a farmi sorridere, l’unico che riesce ad abbattere le mie mura, la mia armatura, lui è entrato nel mio cuore come nessuno mai e ora non voglio e non posso farlo uscire da lì. Nonostante il matrimonio, nonostante la sua nuova vita.

(vibra il telefono)

“Non stai dormendo vero? Tanto riusciresti ad arrivare tardi comunque domani mattina. Scendi dal letto e preparati. Tra 10 minuti sarò davanti casa tua, nessuna domanda, vestita casual. Kat”

Incredibile come questa ragazza non mi dia neanche l’occasione di ribattere, non perdo tempo prendo un jeans e una maglia rossa e li indosso il prima possibile, preparo la borsa e nel frattempo penso a cosa possa avere in programma quella ragazza.
Esco di casa e la trovo già lì. Non sembra sola, mi avvicino alla macchina e trovo anche Candice e Steven..  Salgo in macchina e Kat sfreccia via verso una destinazione ignota.

-Ciao ragazzi, che sorpresa! Dove andiamo?-  chiedo euforica, adoro le sorprese!
-A casa di Ian-  è Candice a dirlo, in un tono sereno e tranquillo come se fosse una cosa del tutto normale-
-COSAA? No ragazzi, no! – non riesco neanche a gestire la mia lingua, le mie parole escono prima che io riesca a chiudere la bocca. Non posso farlo, non posso andare là e sorridere a Nikki, e poi la mia presenza non è gradita a quest’ultima, ne sono certa, chi gradisce la ex storica del futuro marito? Nessuno. E comunque non mi sentirei a mio agio, non riuscirei a sopportare le loro dolcezze da innamorati, no no..
Kat nota il mio totale shock – Nina, lei non c’è. – dice facendomi un sorriso – E’ a Los Angeles per qualche progetto che non conosco.
Meglio così anche se non mi sento di andarci lo stesso, è la loro casa, la loro vita, anche se quella casa l’ho vissuta anche io. Credo che i miei ragionamenti siano stati davvero lunghi perché aprendo gli occhi e mettendo a fuoco la strada noto che siamo a pochi metri dalla villa di Ian, non vengo qui da un anno, più o meno. Incredibile come i ricordi riaffiorino tutti insieme, posso sentire il cuore accelerare e le lacrime riempirmi gli occhi, è uno di quei dolori silenziosi che non puoi placare.

-Nina tutto bene?- chiede Steven che mi fissava già da un po’, -sembri di ghiaccio, non ti muovi da dieci minuti.-
-Tutto bene-  rispondo dedicandogli un leggero sorriso.

Il cancello si apre e con l’auto percorriamo il grande viale. Da lontano si vede un uomo vicino l’ingresso, è lui. Ci sta aspettando come d’abitudine vuole che gli ospiti in casa sua siano accolti bene, vuole aspettarli lo so bene. Parcheggiamo vicino a lui e ci saluta uno ad uno con un abbraccio, adoro le sue braccia, adoro il suo profumo ma so di essere totalmente fredda, la location non mi aiuta, immagino solo lui e lei e la loro quotidianità. Ian mi guarda leggermente deluso, ma suppongo che avrò tempo per spiegare.

-Benvenuti! Siete pronti?-
-Pronti per cosa?- chiedo del tutto ignara di ciò che sta accadendo.
Ian mi guarda sorridendo e non dice nulla. Candice e Kat si guardano con aria di intesa e poi mi fanno un sorrisetto beffardo, Steven si guarda intorno e fa il vago.
Ian ci conduce all’interno quando sento vicino una caviglia uno strana presenza, guardo verso il basso e vedo Moke, il gattone coccolone di Ian. Lui era sempre con me, mi guardava, mi coccolava, si stendeva affianco a me nel nostro letto.
-Moke tesoro!- dico felicissima, mi piace il fatto che mi abbia riconosciuto, è una grande soddisfazione non essere dimenticata.
-Moke, hai sentito un profumo familiare, non è così?- dice accarezzandolo.
-Vieni qui piccolo.. Mi sei mancato tanto- e lo prendo tra le mie braccia. –Sei ingrassato caro, cosa ti fa mangiare il tuo papà?-  chiedo sorridendo e portando il mio sguardo su Ian che ricambia con un sorriso divertito, sembra proprio che la tensione stia svanendo.
Arriviamo in pochi secondi nel salone dove, con mia grande sorpresa, troviamo Paul e Phoebe che ci guardano con molta soddisfazione. Non riesco proprio a capire cosa vogliono tutti a quest’ora sinceramente. Corro ad abbracciare Phoebe che non vedo da molto tempo, prima usciva con noi spesso ma da quando la relazione con Paul è andata in porto, resa pubblica e addirittura accettata di buon grado dai fans allora hanno preso un po’ le distanze, stanno vivendo la loro storia in modo meraviglioso: una casa, tante attenzioni, tante dolcezze.. ma se sono qui ora credo davvero che la cosa sia importante. Mi fissano tutti, è incredibile quanto io in questo momento mi senta in imbarazzo, ma cosa diavolo hanno in mente, mi stanno facendo alterare il sistema nervoso.
-Si può sapere cosa avete tutti?- sto per esplodere lo sento, io odio non avere il controllo della situazione. Improvvisamente le luci si spengono e una mano mi spinge verso il divano dove tutti prendono posto, quella mano è proprio quella di Ian. Io mi siedo, ma quella mano non mi lascia.
-Guarda lì- dice indicando la televisione.
Parte un video, vedo le mie immagini e quelle dell’intero cast di The Vampire Diaries, le scene uscite male, il back stages, le mille risate, le interviste e le conventions dove io e Ian ci tenevamo per mano, mi cade una lacrima sul viso, per fortuna che la stanza è avvolta dal buio per permettere una visione ottimale.
-Non piangere – mi soffia ad un orecchio Ian, sa come sono fatta, non posso nascondergli nulla. E mi cinge tra le sue braccia.
Il video continua con dei messaggi da parte di tutto lo staff.
Candice: “Sei un’amica d’oro, una compagnia di avventure e pazzie, Nina non andare via”
Kat: “Sei la sorella che non ho mai avuto, sei capace di farci riprendere dopo una giornata storta, Nina non andare via.”
Paul: “Sei entrata nella mia vita in punta di piedi, sei stata la mia ragazza nello show e ora come ora non riesco a pensare che non sarai più nella mia vita, che non mi ruberai più il dolce al cioccolato durante la pausa, che non mi organizzerai più attentati ai capelli o che non mi scriverai sul viso appena prenderò sonno.. Nina non andare via.”
Tutti i ragazzi ora sono inquadrati, ho gli occhi troppo lucidi per riconoscere tutti ma intravedo Matt, Zach e Micheal e tutti urlano: “Non andare via!”.
Credo di essere come un fiume in piena quando appare una scena, una di quelle che non dimenticherò mai nella vita, la scena mia e di Ian alla premiazione dei People’s Choice Awards.

Abbiamo cominciato a frequentarci nella vita vera.
E poi ci siamo lasciati nella vita vera.
Ma i nostri personaggi stanno ancora insieme nello show...
Meno male che c'è chimica tra noi!”

E mi stampa un bacio sulla guancia, quella sera è stata speciale perché poi lui ha organizzato una festicciola per il mio compleanno, si è vero non eravamo più fidanzati ufficialmente, ma l’amore c’era ancora tutto il mondo lo sapeva.
Ian mi guarda, sa quanto in questo momento rivedendo la scena sia emozionata e mi stampa un bacio, proprio come quello del video.
Ma ora appare lui sul video e inizia a parlare: “Nina, abbiamo condiviso tutto insieme, una vita di amore, una vita risate. Non voglio dover rinunciare ai tuoi sorrisi, ai tuoi scherzi. Vorrei che tu rimanessi, per lo show, per la nostra incredibile famiglia, ma soprattutto vorrei che tu rimanessi per me. Io senza di te non resisto. Te la ricordi quella promessa? Mantienila ti prego. Nina non andare via.”

Lo schermo ora è nero e le luci si riaccendono.
Sono una fontana e non riesco a parlare.
Tutti erano lì per me, lui è stato l’artefice di tutto.
Cosa posso fare ora?
Sono in crisi. Perché è capace di far tutto ciò? Come fa a stordirmi, a farmi cambiare idea in così poco tempo? Non può avere tutto questo potere.. Non dopo un anno.
Lo sto odiando, oppure no..
Quelle parole mi hanno davvero scaldato il cuore. Mi sono sentita importante. E quelle parole… Quelle parole sono state davvero dolci, quelle di tutti, ma quelle di Ian mi hanno meravigliato, non pensavo potesse aprirsi così tanto.
Ora, tutte le mie certezze, tutta la mia voglia di evadere sembra essersi affievolita, credo che in questo momento non c’è alcun posto dove vorrei essere, adoro essere nelle sue braccia con queste persone meravigliose. Domani chissà..
 
POV Ian

La guardo, ha dei lacrimoni che le percorrono le guance, la scena della nostra premiazione ha destabilizzato anche me, ma dovevo farlo. Io non permetterò a Nina di andare via. La stringo tra le mie braccia e mi auguro che da questa sera inizierà a pensare davvero a un finale diverso. La voglio con me.
Sa quanto mi è costato parlare con il cuore in mano, senza filtri, davanti i nostri amici, ma sa anche che quelle parole sono le più vere.
Mi guarda negli occhi e ci leggo speranza, magari ora sta pensando che questo è l’unico posto in cui vorrebbe essere.
Io incrocio le dita, nulla è perduto.

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Capitolo 4
*** Ricordi e confessioni ***


NOTA AUTRICE: Salve a tutti!
Con mio grandissimo dispiacere ho visto che le recensioni sono diminuite. Se la storia non vi piace o per voi il capitolo è brutto scrivetelo! Io apprezzo igni commento, anche le critiche. Spero con tutto il cuore che questo sia di vostro gradimento e che le recensioni tornino ad essere maggiori. 
Buona lettura!



POV Nina


Credo di averli ringraziati almeno dieci volte a testa, è una dimostrazione d’affetto enorme, non me lo sarei aspettato da nessuno di loro, mai. Sono una famiglia e nelle famiglie si fanno tanti gesti ma si scambiano poche parole dolci. Loro sono stati unici, mi hanno organizzato questa serata per farmi sentire importante, e ci sono riusciti. Dato che abbiamo fatto davvero tardi molti sono andati via, in realtà tutti sono andati via ma Ian ha detto a Kat che mi avrebbe riportato lui a casa.
Kat di solito mi dice tutto, si accorge quando non sono a mio agio, avrebbe ostacolato una cosa del genere, sai io e Ian a casa sua, anzi loro, non è proprio la cosa più sicura che c’è. Eppure non ha detto nulla, non ha fatto occhiatacce a me o Ian, come se già sapesse, come se il piano di Ian non si fermasse al video.
Quindi ora sono sul divano, da sola, ad aspettare chissà cosa. Ian è scomparso dieci minuti fa e sinceramente non so cosa pensare. No forse sto già pensando troppo. Mi vuole bene lo so, ma organizzare tutto questo è da matti, insomma lui ha una vita e non avere più me tra i piedi sarebbe sicuramente una liberazione, una grazia, per lui e per Nikki. I primi periodi Nikki veniva sul set, e puntualmente veniva quando dovevamo girare delle scene più spinte, come se dovesse controllare qualcosa. Dei giorni avrei voluto darle un pugno sul naso. Non decidevo io quando limonare con Ian, lo scrive la Plec il copione, non io! Eppure mi fissava con quegli occhi grandi e pieni di rabbia. Una volta sono scappata dal camerino per il nervoso che mi ha provocato, mi sono chiusa lì fin quando non ricordo chi mi è venuto a reclamare, da allora ho chiesto ai registi di chiudere l’ingresso per la mia serenità e di tutti gli altri. Il lavoro è lavoro.

-Metti il cappotto, non dormire Nina, la notte è giovane!- mi dice sorridendo.
-La notte sarà anche giovane ma tu non più caro..- affermo accennando un sorriso.
-Ma che simpatica che sei! Sono le due di notte e tu non dormirai..-
-Vuoi dirmi che non mi stai portando a casa? Ma io ho sonno..-  sussurro con una vocina da bimba.
-Dormirai domani, tanto non dobbiamo girare. – dice fiero di sé.

Afferro il mio cappotto e mi reco con lui verso l’uscita. Con naturalezza mette il suo braccio sulla mia spalla e usciamo così. Prima di entrare in macchina però mi blocca e vedo che dalla sua tasca sfila una fascia nera di raso. Mi guarda dritta negli occhi.

-Ti fidi di me?-
-Solitamente si, ma ora stai facendo un po’ troppo il misterioso Smolderholder!-
-Ti fidi di me?-
-Lo sai, mi fido-

E immediatamente mi benda. Mi afferra una mano e mi trascina in macchina, non una parola, solo il silenzio. Non so cosa aspettarmi, non so dove abbia in mente di portarmi, so che è troppo strano. Troppo intimo per noi due.

-Dì qualcosa Ian! – sono davvero spaventata, io odio non sapere le cose. Troppe sorprese in un giorno potrebbero davvero danneggiare la mia psiche.
Porta la sua mano sopra la mia e con il suo tocco dolce mi tranquillizza e nello stesso tempo crea in me un po’ di imbarazzo. Tutto quel contatto dopo tanto tempo mi rende felice ma nello stesso tempo mi destabilizza. E’ un piacere immenso ma nello stesso tempo dolore lacerante, perché so che nulla potrà tornare. So che c’è del bene, lui ci tiene a me, ma non come prima. Prima c’ero solo io, ora c’è anche lei, anzi.. C’è soprattutto lei.

-Siamo quasi arrivati, non temere. – mi dice a bassa voce stampandomi un bacino sulla guancia.
-Ian, sei estremamente gentile, non è che hai intenzione di colpirmi in testa e gettare il cadavere nel primo pozzo che incontri?- chiedo con un tono più che credibile.
La sua sonora risata riempie lo spazio che ci circonda – è un ipotesi in effetti. – afferma continuando a ridere.
La macchina si ferma e una portiera si apre, poco dopo sento anche la mia portiera aprirsi e una mano mi spinge lentamente fuori da lì.
-Puoi togliere la benda ora. –

Finalmente tolgo quel pezzo di stoffa che oscura la mia vista e riesco a capire dove mi trovo: l’ingresso del Centennial Olympic Park.
E’ un giardino, un parco enorme con ruota panoramica e fontane. Ci venivamo spesso insieme e alcune volte parlavamo del futuro, del lavoro e Ian guardava le famiglie con ammirazione, e quella felicità, quei bambini li scrutava con un po’ di invidia. La famiglia per lui è sacra, è cresciuto così e tra poco ne costruirà una tutta sua. Spero che i suoi bambini abbiano i suoi occhi, la sua bocca, la sua incredibile forza di volontà, il suo carattere estroverso e fiero, il suo sorriso contagioso, insomma, tutto di lui..
-Nina, ricordi?- mi chiede camminando dentro quel parco – ricordi cosa mi hai detto lì su?- e indica la ruota.
Purtroppo capisco immediatamente a cosa si riferisce.
 
-Saliamo sulla ruota Ian! Dai su non farti pregare!-
-Ma ci saliamo ogni volta, non mi piace lo sai..- mette un musino carino, crede davvero di potermi riuscire a convincere, ma non ci riuscirà.
-Tu non sai quante cose si possono fare dentro una di quelle cabine Smoldy!- ammicco.
-Andiamo allora, siamo già su- e fa quel sorriso sghembo che mi fa impazzire.
Allora lui come sempre fa aprire la ruota che a quest’ora è volutamente chiusa, ormai i guardiani sono diventati nostri amici e fortunatamente fans della serie per cui convincerli non era mai stata una gran fatica e una volta sopra ci stupiamo della bellezza di Atlanta di notte, con le sue luci, con i suoi colori.
-Ma cosa si può fare in questa cabina tesoro?-
-Si può parlare, cosa pensavi?-
Mi guarda un po’ deluso e poi si perde a guardare delle luci lontane. Il suo sguardo è lontano e io inevitabilmente lo abbraccio da dietro.
-Cosa pensi?-
-Guardo quelle luci, sai sono dell’aeroporto, penso a quell’aereo che sei anni fa mi ha portato qua, al provino, a te. Questa città mi ha dato te Nina, lo show mi ha dato te.-
Si gira e mi guarda negli occhi – Io non voglio che finisca mai, la nostra storia, la nostra vita Nina, io adoro ogni cosa. Io non la cambierei mai. –
Sorrido, sorrido penso come mai abbia fatto prima. Mi sento in Paradiso, mi sento la persona più importante dell’universo perché quegli occhi sono solo per me, perché tutto quell’amore è dedicato solo a me.
-Ian niente mai cambierà, finiremo lo show insieme e finiremo la nostra vita insieme, è tutto ciò che voglio, è tutto ciò che ho sempre voluto. Sei la mia vita e nulla potrebbe essere migliore di quello che sto vivendo ora. Sarà per la vita, te lo prometto. –
-Baciami – e non me lo faccio ripete una seconda volta, lo bacio con tutta la forza che ho, con tutto l’amore che ho, è la mia ricchezza, la mia ragione per alzarmi al mattino, la mia salvezza, la mia ancora.

Riapro gli occhi come destata da un sogno e con mio rammarico scopro di essere tornata alla realtà.

-Nina?-
-Ricordo tutto Ian.. Ricordo tutto. –

Mi afferra non contento dell’aumentare dei ricordi, delle emozioni.. E lo fa di nuovo, fa aprire quella ruota che mi piaceva tanto per fare un ultimo giro.

-Sali su, ti piace stare quassù. –

E lo faccio, alla fine credo proprio che non potrei mai più farlo senza di lui, sarà il mio personale addio a noi, il mio personale addio ad Atlanta.
Salgo e mi metto dove era lui in quel ricordo e fisso il vuoto perché i ricordi fanno male. Lui è alle mie spalle ma non parla, fissa anche lui il vetro che ci mostra la città.

-Perché mi hai portata qui?-
-Perché ci siamo promessi la vita.-
Non può dirmi questo, lui si sposerà tra qualche mese, non può confondermi così.
-Ian le cose sono cambiate, lo sai bene.-

Non riesco a trattenere le lacrime. Non riesco a rimanere indifferente ancora. Lui era mio, lui voleva essere mio e io non ho fatto altro che allontanarlo. Mai dare una persona per scontata, mai pensare che il tuo lui rimarrà con te tutta la vita. Devo ricordarlo.

-Dimmi di non farlo Nina, dimmi che non mi lascerai, dimmi che vedi ancora una vita. Nina dimmelo e io ti giuro che torneremo ad essere noi. Io non voglio che tu rinunci a tutto. Io voglio te ora, voglio te in ogni atomo.-

Sono senza parole, io non posso credere a queste parole. Mi siedo, la confusione si sta appropriando di me. Non può averlo detto davvero.

-Tu stai per sposarti. –
-Dimmi di non farlo. –

Ian prende la mia mano e mi tira su, avvicina il suo corpo al mio e con una mano mi sfiora i capelli.

-Io ci ho provato a crearmi una vita ben lontana da te, con una ragazza meravigliosa, gentile, apprensiva e carina ma guardo la sera vado a letto, prima di dormire non riesco a pensare a cosa lei stia facendo, o cosa lei sogna. Io quando vado a dormire penso a te, mi chiedo se sei felice, se ricordi ancora il sapore delle mie labbra, il profumo dei miei abbracci, se ti mancano le nostre notti stretti l’uno all’altro, se ti manca essere ancora mia.. Io la voglio davvero quella famiglia di cui parlavo, ma non voglio una famiglia a caso, non voglio due genitori che smetteranno di amarsi o ancor peggio due che non si amano abbastanza per i miei figli.. Io voglio te. –

Parla e sono stupita, non smette di parlare un attimo, sono esterrefatta. Forse è un sogno, forse sono le parole che avrei voluto ascoltare da sempre.

-E se questa famiglia la devo aspettare altre cinque anni io lo farò, perché per te farei ogni cosa. Allora Nina dimmelo! Dimmi di non farlo. -

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E con questo colpo di scena vi lascio.
Ditemi cosa ne pensate!

A presto.


 
 
 

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Capitolo 5
*** Voglio che tu sia felice ***


Salve a tutti! 
Grazie mille per le recensioni che avete lasciato, mi avete davvero scaldato il cuore. Scrivere per voi è molto piacevole.
Eccomi qui con i continuo.
Buona lettura..



POV Nina

Scendiamo da quella ruota che per un attimo mi ha fatto tornare indietro con il tempo dove i grandi problemi non esistevano. Per una manciata di minuti mi sono sentita nuovamente la ragazzina appena arrivata ad Atlanta con un sorriso incollato in volto e tantissima gioia di vivere. E’ incredibile come tutto sia cambiato, come io sia cambiata. E’ proprio vero, le esperienze ti cambiano e non sempre in meglio…
Ma ora il mio pensiero e la mia preoccupazione la leggo in quegli occhi, in quelle parole di speranza che riecheggiano ancora nell’aria perché quel discorso non l’ho immaginato, è reale.
Le ha dette quelle parole, è qui di fronte a me. E  con occhi lucidi non fa altro che attendere una mia risposta. Ma io esattamente cosa devo fare? Quanto ho sperato in questo intero anno che lui mi dicesse parole dolci, parole gentili. Quanto ho desiderato la mattina al risveglio di trovarlo accanto e che la nostra lontananza non fosse altro che un incubo. Avrei voluto indietro la nostra vita ogni giorno di questo maledetto anno. La mia più grande preoccupazione in questo tempo che è passato, che a me è sembrata l’eternità, era solo una: è felice?  Una risposta certa non l’ho mai avuta ma vedevo le foto su instagram, su twitter, dove le belle parole da parte di entrambi non mancavano mai. Sembravano proprio la famiglia del mulino bianco e io proprio non ce l’ho fatta a farmi sentire di nuovo, a mostrare il mio amore a qualcuno che sembrava avesse trovato l’amore della vita, l’anima gemella.
Io non posso mettere me al primo posto, io non posso ostacolarlo. Io ho ventisei anni, lui trentasette. Io non sono pronta ora a vivere quello che Nikki invece vuole affrontare. Per me il matrimonio è un passo estremamente importante e purtroppo non credo che lo accetterò mai. E’ un legame duraturo, è qualcosa che temo profondamente. Forse un giorno cambierò idea, ma non posso lasciare Ian in stand bye fino a data da destinarsi.
Sarebbe ingiusto per lui e per i suoi bellissimi e leciti sogni.
Lo amo con tutta me stessa e proprio per questo motivo che devo lasciarlo vivere.

-Ascoltami Ian, ascoltami bene. Io ti amo, ti amo così tanto che dirti queste cose mi fa male, mi distrugge ma è giusto così. Io non posso dirti di non farlo. In amore non puoi dare dei limiti, non puoi dire all’altro fai questo o fai altro. Io posso solo dirti di inseguire i tuoi sogni perché è tutto ciò che desidero per te. Voglio che tu sia felice qualsiasi conseguenza questo porterà. Non posso essere egoista con te, è per questo che ti dico vivi la vita che hai sempre voluto. –
La mia voce si strozza e le lacrime prendono il sopravvento su di me. Sono troppo fragile in questo momento per badare a queste cose. Lui invece è impietrito, non si muove, non rivolge neanche i suoi occhi verso il mio volto troppo impegnato a celare la sua espressione.
-Nina- dice tenendo il suo sguardo verso il prato – il ricordo di te è troppo forte, l’amore verso di te è troppo forte.-

E non so più come replicare perché forse essere egoista è tutto ciò che voglio in questo momento, perché mi infilerei in quella maledetta macchina con lui e inizierei a fuggire per chissà quale città lontano da tutto e da tutti pur di passare ancora del tempo con lui. Vorrei ricominciare a vivere una quotidianità insieme fatta di colazioni, di risate, di allenamento mattutino, di visite in Louisiana dalla sua famiglia, andare con lui a Toronto dove lo aspetterebbe mamma a braccia aperte (adora Ian quasi più di me), appuntamenti galanti, pomeriggi con i suoi fantastici animaletti e la mia Miss Lynx e le nostre notti indimenticabili. Vorrei solo che tutto sia semplice, senza le sue rinunce, senza i miei obblighi. E invece la vita ci punisce sempre per i nostri errori, la vita quando vuole è una grande bastarda e io non riesco mai ad affrontarla. Non ho mai il coraggio o le forze.

-Ian, tu vuoi qualcosa che non posso darti, lo sai. Ma lei può, lei non aspetta altro.-

Quanto fa male dirgli questo.
Quanto fa male pensare che lei sia più giusta di me.
 
POV Ian
Mi ama e vuole che io faccia una decisione libera a prescindere da ciò che pensa.  So che ci tiene a me, so che mi ama, me l’ha detto, me l’ha dimostrato e io per questo non posso far altro che essere grato. Io in quest’anno ho fatto ciò che volevo dopo il PaleyFest di Marzo 2014. Lì ci provai spudoratamente con Nina tanto che Paul in camerino mi disse: “Ian temevo che ad un certo punto infilassi una mano nella sua scollatura, è stato molto strano..Contieniti fratello!”
Non mi resi conto di quanto effettivamente sono stato vicino a lei, ma il ricordo  più importante di quel giorno fu l’ultima foto insieme. L’ultimo selfie che Nina volle scattarci, era una fissa per lei e io non riuscivo mai a dirle di no.

-Ian, tu vuoi qualcosa che non posso darti, lo sai. Ma lei può, lei non aspetta altro.-
-Lei, ma lei non sei tu.-

E non c’è niente di più vero di questo. Non voglio dire che Nikki non sia brava o apprensiva con me. Nikki e io condividiamo le stesse passioni, abbiamo un carattere simile, lei si preoccupa per ogni minima cosa, mi fa sentire amato e importante è davvero una donna fantastica. Capisce il mio lavoro e se faccio tardi non si fa strane idee, è un attrice anche lei, sa cosa significa tutto questo.. Ma quando mi abbraccia, quando mi bacia, quando facciamo l’amore mi fa sentire bene. Bene. Nient’altro, non quei brividi che ti percorrono la schiena, non quella brama di volere di più, non quella forza interiore che ti fa dire nella notte “ti voglio mia per sempre”, mi fa sentire bene. Più che giovani amanti sembriamo una coppia di cinquantenni stregati e vincolati dall’abitudine e se prima mi sembrava una cosa meravigliosa del tipo “sembra una vita che ci conosciamo”, oggi mi terrorizza più che mai. Non voglio essere un abitudinario, voglio vivermi la vita.

-Portami a casa Ian, ti prego.-

E senza pronunciare altro usciamo da quel luogo fatto di promesse e ricordi, di confessioni che ancora oggi a distanza di tempo ci rendono terribilmente deboli.
Entriamo in macchina e il silenzio ci avvolge.
Credo sia uno dei viaggi più pesanti che abbia mai fatto, perché questo è un viaggio di addio. Perché la speranza che avevo prima in cuor mio di far tornare tutto come prima si sta spezzando, sta svanendo. E chi voglio prendere in giro? Io e Nina non saremo mai amici.. Non lo siamo mai stati. Abbiamo sempre avuto quella complicità, quella confidenza che ci distingueva da un semplice rapporto di amicizia, quell’essere sulla stessa lunghezza d’onda tanto da estraniarci sempre dal resto del mondo. Capita quando un legame è troppo intenso, e non puoi farci niente in questi casi, non puoi frenarlo, è l’universo che decide per noi.. E noi siamo riusciti a rovinare ogni cosa.  Le mie pretese, le sue paure hanno reso tutto troppo complicato eppure ci amiamo, ci amiamo da impazzire e non sono pronto a rinunciare a questo.
Eppure eccola casa di Nina, eccola qua. Sono arrivato a destinazione prima di quanto pensassi, ma non  può finire così, non deve finire così.

-Nina- sussurro quasi senza forza.
Lei alza lo sguardo e mi osserva.
-Nina, c’è una cosa che devo dirti, domani mattina sarò da te. Proometti di ascoltarmi.-

Annuisce senza obbiettare, senza parlare, come rassegnata. Sa che sarà la fine, parlare non serve più.
Scende dall’auto ed entra nella sua casa, quella casa che prima profumava di noi.
Sono deluso, oggi mi sento appesantito e mentre sfreccio verso casa non riesco a pensare ad altro che ai mille ricordi, a tutto ciò che abbiamo fatto insieme, alle tante avventure, alle divertenti interviste e la sua incessante voglia di spaventarmi. Ai giorni di riposo passati a vedere film accoccolati sul divano o ai week end dalle nostre famiglie.
Io non voglio rinunciarci.
Arrivato finalmente a casa vedo qualcosa di inaspettato.
Sono le tre di notte, abbiamo proprio fatto tardi, e una luce è accesa. Sono certo di aver spento tutto prima di uscire.
Infilo la chiave nella serratura e la porta si apre.
Di fronte a me trovo lei, Nikki, con uno sguardo da assassina pluriomicida.

-DOVE SEI STATO? DOVE?!?-
Mi aveva detto che sarebbe tornata tra due giorni e invece eccola nervosa più che mai.
-Fuori!-
-CON CHI? E’ NOTTE IAN!-
-Nikki per favore..-

Non ho bisogno di un momento del genere ora, non ho voglia di arrabbiarmi perché dentro di me sono deluso, ho detto addio alla donna della mia vita, o almeno è quello che dovrei fare peer realizzare la vita che ho sempre voluto: una famiglia e una vita serena.
Ma è davvero questa la vita che voglio? Non è forse l’amore che dovrebbe muovere le azioni di ogni essere umano?
E se per una volta nella mia vita rinunciassi ai piani stabiliti?
A volte l’istinto è l’unica strada, voglio ascoltarlo..

-Nikki ascoltami, ci ho pensato per troppo tempo e sono giunto a una conclusione. Mi dispiace ma non posso sposarti, non posso.-

L’ho detto. L’ho detto e non mi sembra vero. Mi sento incredibilmente leggero. Profondamente nuovo, mi sento un’altra persona. Mi sento non più vincolato ad obblighi ma finalmente libero di amare la mia vita, la mia donna che purtroppo non è quella che è di fronte a me che mi guarda con disprezzo.

-Ero tornata per farti una sorpresa, per dirti che potevamo sposarci tra un mese, che quella chiesa che abbiamo visto in Lousiana era libera. Ma tu a casa non c’eri. Sei stato con lei vero? E’ per lei che non ti sposi, non è così?-
E io cosa posso dirle? Nina è Nina. E’ l’unica che mi abbia mai smosso qualcosa in più, mi ha stregato con la sua gentilezza, non la sua allegria contagiosa e con la sua dolcezza. Mi ha stupito con la sua femminilità e bellezza e mi ha legato a lei con una forza indissolubile.

-C’è sempre stata. Nel mio cuore c’è sempre stata. Scusa. –

Non aspetta altre spiegazioni. Prende quel borsone con cui è venuta e va via. Non una parola, non un urlo in più. Credo si chiami rassegnazione, credo che l’abbia sempre saputo nel suo profondo quanto quella ragazzina sia importante per me. Era un’ombra nella nostra relazione. Quando l’argomento Nina piombava in casa il silenzio regnava sovrano. Capitò con Micheal durante una cena parlando dello show, e lui si sentì in profondo imbarazzo, capitava nelle serate gala quando i nostri sguardi si incontravano provocandoci imbarazzo. Insomma.. Non è mai stato semplice per me e non è mai stato semplice per lei.
Mi dispiace perché non merita sofferenze, ha fatto sempre in modo che io stessi bene ma sposarla sarebbe stata un’ulteriore presa in giro e io non posso sposare qualcuno che non amo dal profondo del cuore. Non si affronta una vita felice con qualcuno che è al tuo fianco solo perché direbbe si, si affronta una vita felice insieme se e solo se è LEI quella che hai sempre desiderato, quella che ti fa sorridere appena la vedi, quella che solo con uno sguardo ti fa sentire in Paradiso.
Allora prendo il telefono e scrivo un messaggio.

“Non posso aspettare domattina, sto arrivando. Aspettami sveglia. E’ importantissimo.”

Mi infilo nella macchina alla velocità della luce e scappo da lei. Ora sono un uomo libero, senza un legame da mantenere solo per dovere, solo di facciata. Sono un uomo libero di amare, libero di volere ciò che voglio e non c’è niente di così bello al mondo. Non c’è cosa che desidero di più che sfiorare le sue labbra, non c’è altro che desidero altre che dirle che non c’è nulla che può dividere i nostri destini ora.

Sarò sulla porta ad aspettarti. Fai presto..”

Lei che mi aspetta, io che corro ancora di più.
Non ha perso le speranze neanche lei e ne sono tanto felice. Sapevo che la mia Neens non avrebbe detto addio a noi tanto in fretta. Dio quanto la amo.
Finalmente riesco a vedere la strada di casa sua e un’ombra mi fa sorridere. Eccola è lì con il suo pigiama a righe, che buffa che è, non le importa dei paparazzi, non le importa che qualcuno potrebbe vederla con quell’abbigliamento un po’ insolito.
Scendo dalla macchina e corro ad abbracciarla. La prendo di peso e la porto dentro chiudendo la porta.

-L’ho fatto Nina, l’ho fatto.. – continuo a parlarle senza darle occasione di rispondere – sono tornata a casa e ho trovato Nikki. Era arrabbiata perché ero tornato nel cuore della notte e chiedeva spiegazioni. Alla fine non ce l’ho fatta a mentire, non ce l’ho fatta a continuare a far finta di niente. Le ho detto la verità.. Le ho detto che non posso sposarla, perché nel mio cuore non c’è lei. Perché io mio cuore è occupato da te Nina.-

Tutto d’un fiato le ho illustrato la mia vita in questo momento. La sua bocca è aperta dallo stupore, i suoi occhi brillano come stelle, vedo delle lacrime scenderle sulle guance, credo siano lacrime di gioia.

-Non posso crederci, io.. Io non posso crederci Ian- 

Trema, sorride, piange, emozioni contrastanti che tiene dentro da troppo tempo.
Mi guarda dritta negli occhi –Baciami Ian, baciami!- e non me lo faccio ripetere. Aspetto questo momento da troppo tempo.
Ora tutto è semplice.
Ora tutto è perfetto.
La stringo a me e mi perdo nei suoi capelli.
Penso a quanto sono stato scemo, penso che avrei potuto farlo molto prima. Il mio cuore sta battendo alla velocità della luce e sento piccoli brividi percorrermi la schiena. Bentornate emozioni, bentornata felicità.
Bentornato amore.
 
 
Angolo autrice: ed eccoli i nostri Nian..
Aspetto le vostre opinioni!!!
Alla prossima :)


 

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Capitolo 6
*** E ora sorrido ***


POV Nina

Sono stanchissima, avrò dormito forse tre ore e non riesco neanche ad aprire gli occhi, sono distrutta e ricordo soltanto Ian a casa mia, Ian che si confida, Ian che mi fa felice. L’ho immaginata troppe volte quella scena, credo sia solo l’ennesimo sogno che ho fatto questa notte.. Muovo le braccia per sgranchirmi le ossa quando il mio corpo intercetta qualcosa.. Un corpo suppongo.

-Buongiorno Elena- dice una voce poco lontano da me.
Apro gli occhi immediatamente, mi volto nella sua direzione e capisco ogni cosa è il mio Damon. Non esistono più solo sogni, ma ci sono certezze. Finalmente nella mia vita ora ci sono certezze.
Lo guardo in quegli occhi azzurri che mi hanno sempre catturato, mi hanno sempre fatta sciogliere e sorrido. Sorrido come non mai, perché oggi dopo tanto capisco che la vita è bella, la vita è una e io voglio viverla bene, voglio che ogni momento sia ben speso, voglio ogni momento con lui perché è con lui che mi sento realizzata, è con lui la mia missione, è lui il mio arrivo.

-Buongiorno Damon-  e avvicino il mio corpo al suo, poggio la mia testa sul suo cuscino e i nostri nasi quasi si sfiorano.
-Me lo dai o no il bacio del buongiorno?- domanda Ian impaziente.

E io ancora non riesco a credere che da oggi la mia realtà sarà questa, che saremo di nuovo Ian e Nina ad affrontare il mondo, quei due discreti ma che si amano un casino, sempre insieme e sempre a ridere e scherzare, non mi sembra vero.

-Ho capito, me lo prendo io- dice lui.

Mi prende e pone il mio corpo sul suo. Porta la sua mano destra tra i miei capelli e lievemente spinge il mio viso sul suo.. Le sue lebbra sfiorano le mie e assaggiare di nuovo il suo sapore è magnifico, ricambio il bacio e sempre più intensamente desidero che questo non abbia mai fine, la passione si accende e con le mani non posso che sfiorare il suo viso, i suoi capelli, le sue braccia.. La sua lingua entra a contatto con la mia e non posso far altro che sorridere, perché mi è mancata ogni cosa, ogni particolare, anche questo. Mi stacco appena per dire qualcosa che non vorrei dire, ma devo, devo.

-Ian.. – sussurro – è tardi, dobbiamo andare sul set. –

La sveglia segna le 8.05 e noi dovremmo essere da Julie alle 8.30.
So che Julie oggi mi perdonerà qualsiasi ritardo, oggi è un giorno speciale, ma per una volta sono io che vorrei essere puntuale.
Oggi è tutto diverso, oggi è un giorno migliore.
Oggi è uno di quei giorni che nessuno può rovinarmi, oggi ho intenzione di ridere e basta.
Stranamente Ian si blocca, forse sta imparando ad ascoltarmi.
-Cos'è quella faccia?- mi chiede curioso.
 -Quale faccia?- faccio finta di non capire, so cosa vuole fare, si è svegliato facendo parallelismi tra noi e la nostra coppia storica. Ma mantengo il gioco..
-Quella faccia..- continua lui, abbiamo una buona memoria infondo.. Era solo la quarta serie, ma certi momenti non si dimenticano mai. Sono belli.. e quei ricordi mi hanno tormentato parecchio quando lui non era con me.. Ma ora no.. Ora lui è con me.
-SONO FELICE- rivelo.
 
E infatti sono felice come non mai. Adoro lui che mi stringe, lui che mi parla con gli occhi negli occhi. Che illumina la mia stanza con il suo favoloso sorriso. Lui è lui.. Non c’è nulla da fare.

-Ricordi tutto Nina?- mi chiede curioso.
-Ogni cosa Ian.. Ricordo ogni singola cosa, ma ora via… Scappiamo sul set ho una sorpresa per te. –

Adora le sorprese, è sceso dal letto in un millisecondo.
 
POV Julie Plec

8.35

Immaginavo dovessimo attendere. Siamo tutti qui, tranne loro. I soliti..
Ormai non mi arrabbio nemmeno più, Nina è un inguaribile ritardataria.. Poi però mi fa due scherzetti e la sua risata allegra mi ricorda che senza di lei tutto sarebbe più noioso. Allora metto un po’ il broncio ma in cuor mio l’ho già perdonata.
Ian invece ritarda anche più di Nina ma viene ogni giorno ad abbracciarmi, mi guarda come Damon guarda la sua Elena e io senza neanche accorgermene crollo come crollerebbe una teenager.. E’ sicuramente il potere di Nina Dobrev e Ian Somerhalder. Quei due sono nati per stare insieme, erano una coppia vincente sulla carta, nello show e nella vita reale, così diversi e così simili allo stesso tempo..Peccato per il matrimonio, peccato per il loro non matrimonio.. Ma comunque ormai è troppo tardi.
Sento rumori in lontananza, due persone che corrono e ridono..

-Scusate scusate davvero..- le loro voci si accavallano.
-Ragazzi, non fa niente, non fa niente.. Ormai credo che sia una specie di rituale aspettarvi. Ed è stata un ‘attesa molto breve rispetto al solito.. Sono quasi felice.-

Ma ancora una cosa non capisco, questi due che non si parlano da una vita e che ora sono così felici di vederti, così allegri di stare insieme e ancor peggio mi fa paura quella luce che vedo nei loro occhi.. Sembrano sereni, ma sono certa che una settimana fa quella luce non esisteva, sono pronta a scommettere che qualcosa nelle loro vite sia cambiato.. ma cosa?
E soprattutto.. Perché Nina ha voluto questa riunione? Non sono forse io la regista dello show? Io dovrei sapere ogni cosa..Non loro !

-Scusate ancora il ritardo, ma devo confessarvi una cosa, questa volta non è stata Julie a decidere di incontrarci, ma l’ho chiesto io..-

Vedo tutti quanti abbastanza confusi, è legittimo.. Di solito sono io che decido a proposito di incontri a meno che qualcosa di incredibile e importante avvenga. Vedo Candice profondamente preoccupata e Kat con le mani ai capelli penso proprio che abbiano capito male quando a Paul scende una lacrima fugace.
Pensano sia qui per ufficializzare l’addio alla serie.
Solo Ian è rimasto immobile, neanche lui sapeva cosa stava accadendo.

-Sono sei anni che siamo insieme, io ricordo ogni cosa- dice guardando Ian che è seduto al suo fianco – che viaggiamo con uno stesso obiettivo e sono stata felice ogni momento qui con voi.. Anzi, quasi sempre – afferma sempre guardando Ian che sorride.
-Insomma sono qui per ringraziarvi uno ad uno, perché tutti per me siete unici e straordinari. Siete parti integranti della mia vita, siete la mia felicità, la mia casa sicura, siete la mia seconda famiglia. Mi avete cresciuta, mi avete reso quella che sono. Vi avevo detto che volevo volare via perché mi sentivo pronta per abbandonare il nido.. Ma ora come ora, riflettendo e meditando, credo che il nido sia la cosa più bella che c’è nel mondo. Voglio dire.. Mi accettate con voi ancora per un po’.. Ancora fino alla fine del mondo?-  sorride guardandoci.

Non ci sono reazioni.. Tutti sono in preda allo shock.
Ci sono solo io che sorrido. Sapevo che non sarebbe andata via, sapevo che dovevo rimanere della mia idea. Per questo il copione originale è rimasto sempre lo stesso. Per questo non ho mai creduto ad una serie dove Nina non fosse la protagonista. Non potevo neanche immaginare una storia senza il delena.. Senza quei due fantastici vampiri che adorano viversi, litigare, amarsi.
Ma vedo Ian alzarsi in un secondo, credo abbia appena assimilato la notizia e non credo ai miei occhi. Si è alzato, fa due passi verso di Nina, le prende il viso tra le mani e la bacia.
Ian ha appena baciato Nina! Ma… Sono in confusione.. Come è possibile?

-Ragazzi?- dice Kat –C’è qualcosa che dovremmo sapere? Oltre al non addio di Elena si intende…-

Questa ragazza non è troppo discreta, arriva dritta al punto, però è quello che vorremmo sapere tutti, insomma ho ricevuto una partecipazione qualche settimana fa e sono certa che ci fosse scritto Nikki Reed e Ian Somerhalder, non Nina Dobrev, per quanto avrei apprezzato.

-Ian…- dice Nina – non avresti dovuto.- dice intimidita.
-Certo che si! Rimarrai qui ad Atlanta, non fuggirai da nessuna altra parte e non ti perderò, perché mai non dovrei dimostrare quanto sono felice di averti con me dato che neanche mi avevi avvisato della tua decisione..?- dice a voce abbastanza alta da farci ascoltare tutti..
-Felice di averti con me?- ripete Candice più confusa di tutti
-Ok, vi spiego, non vorrei pensaste che siamo in una puntata di Beautiful. Ho lasciato Nikki, so che la conoscevate, che le volevate bene, e le volevo bene anche io. E’ una persona buona e non potevo permettere che sposasse un uomo che non la ama davvero. Purtroppo o per fortuna c’è sempre stata una donna nel mio cuore e abbiamo capito che non potevamo evitarci. Abbiamo capito che siamo fatti per stare insieme..-

Non ci credo, l’hanno fatto davvero.
Sono felicissima, credo che questo fine di stagione sarà memorabile. Adoro il fatto che non abbiano letto i copioni che continuavo a scrivere nell’eventualità che Nina rimanesse. Sarà fantastico iniziare le riprese con lei, girare gli ultimi episodi. Quanto adoro questa ragazza!

-Ma è magnifico! Cioè… Insomma mi dispiace per Nikki..Ma..ma insomma siete troppo belli!!- dico correndo e catturandoli in un abbraccio.
-Ehi ehi era la mia festa, sono io che rimango, lui che c’entra? Smolderhalder mi stai rubando la scena! Non è giusto..- dice mettendo il broncio.

Lui tenero lo abbraccia da dietro e le lascia un bacio tra i capelli mentre gli altri del cast si avvicinano festeggiando la decisione di Nina.
Non avrei potuto chiedere di meglio.
E’ una famiglia affiatata la nostra, nessuno combatte con l’altro per avere più attenzione, nessuno invidia chi ha più fans o chi è più spigliato. L’unica cosa che ci interessa davvero è il bene della serie e il bene delle singole persone, perché come in ogni famiglia tutti sono uguali e tutti indispensabili. Seduto però vedo Chris, lui è il nuovo arrivato ma amato dal pubblico in un modo che nessuno immaginava, lo vedo non triste ma un po’ sorpreso. Non so bene cosa sia successo tra lui e Nina qualche mese fa, in realtà credo che nessuno lo sappia con certezza se non loro.
Lo vedo perso, non sa se complimentarsi per il fatto che sia rimasta, non sa se complimentarsi per il ritorno della splendida favola che già hanno vissuto, ma sembra che non trovi neanche il coraggio di alzarsi dalla sedia.
Non credo sia innamorato di lei, sono sempre stati legati, dalle prime giornate perché entrambi sono solari, adorano spaventare le persone e adorano essere al centro dell’attenzione. Credo che più che amanti potevano essere migliori amici ma poi, non so cosa all’improvviso si è rotto.
Lo vedo alzarsi, mi avvicino a lui e gli do una pacca sulla spalla. Si gira verso di me e mi guarda un po’ intimidito, ma va verso di lei e la abbraccia. Non riesco a capire cosa dice ma sono certa che siano state parole di cortesia. E’ un ragazzo d’oro.
 
POV Nina

Ho fatto il mio annuncio, ho detto a tutti che rimarrò, che finirò questo progetto grandioso che mi ha regalato tutto ciò di cui avevo bisogno e Ian, incosciente si è fatto scoprire in un attimo. Mi ha baciato davanti a tutti, ha detto ai nostri amici che non si sposa, che ci sono sempre stata solo io. E non posso che essere ora fiera di lui, di quelle parole.
Tutti si complimentano e sorridono per la nostra storia, per la mia permanenza qui.
Vedo avvicinarsi Chris, quanto è stato gentile con me, è un amico prezioso, è affettuoso e gli auguro il bene e l’amore vero. Sembra proprio che ora stia conoscendo una ragazza dello staff di The Originals, Phoebe ha insistito tanto per farlo uscire con loro una sera e sembra proprio che abbia fatto colpo.

Eccolo che mi abbraccia – Sono felice di condividere con te qualche altra giornata, e finalmente quella ora è fuori dai piedi! Mi sussurra nell’orecchio.
-Chris! Ma insomma..- che matto che è!
-Nina, su non è neanche bella. Per amor del cielo!-

Continuo a ridere in modo troppo vistoso catturando l’attenzione di tutta la stanza. Ops.. Ci stacchiamo da quell’abbraccio con la promessa di non perderci di vista. Mi ha aiutato tanto nel periodo in cui è entrato nella “famiglia”. Mi ha portato spensieratezza, allegria, sorrisi.. L’adorato. Un periodo ho pensato a lui come qualcosa in più, ma poi ho solo capito che cercavo un sostituto di Ian e non un nuovo ragazzo. Ma lui lo sapeva, l’ha capito prima di me…
-Amore, cosa voleva da te Chris?- dice Ian infastidito
-Mi ha chiesto se volevo fidanzarmi con lui, dice che è più giovane di te.. -  dico senza pensarci.
-Cosa????- urla.
E io mi metto a ridere, rido per la sua ingenuità, per quella faccia assurda che mi ha appena fatto. Adoro Ian geloso. E’ meraviglioso pensare che tanta perfezione abbia timore di qualcosa, che abbia timore che un’altra persona possa ammaliarmi come ha fatto lui con me.
-Gelosone! Sono tua, tua e di nessun altro. Ora e sempre.-
E lui sorride.
Tutti ci guardano con un enorme sorriso con le labbra e io non posso far altro che pensare che ho trovato il mio spazio sul mondo. Che non posso partire e non oso immaginare cosa poteva succede se mai avessi preso la decisione di fuggire da Atlanta.
Queste persone ora sono la mia vita.

-Neens fatti abbracciare! Allora quando vi sposate?-
-Paul, insomma, Ian ha appena annullato un matrimonio..-
-Neanche un bambino?-
-PAUL!!! Frena..-

Megalomane. Questo ragazzo ci vuole insieme da una vita e ora di notte progetterà la cosa per noi. I bambini, le famiglie, le feste di Natale.. Ogni cosa.

-Paul fratello, ti devo rubare Nina. – dice il mio fantastico ragazzo.

Mi prende per mano e mi porta via da quella stanza.
E ora dove andiamo?


Nota autrice: E la storia mia va così, è quello che avrei voluto, è quello che doveva essere il nostro finale.
Spero che sia stato piacevole leggere questo capitolo.
Fatemi sapere attraverso le recensioni!
MA soprattutto...Dove starà andando Ian?

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Capitolo 7
*** Sorprese ***


Buon pomeriggio a tutte.
Scusate per il ritardo immenso ho avuto miliardi di problemi e proprio non ce l'ho fatta a continuare con i capitoli.
Prometto di essere più presente.
Prometto di non deludervi.


POV Nina

Mi trascina via per qualche ragione che non conosco, ma Ian è così bello e imprevedibile. Non pensa a troppe cose prima di farle, si fa prendere dall’istinto, dall’emozione e nel frattempo che penso a quanto meraviglioso sia si insinua all’interno di una stanza poco distante da quella in cui sono tutti. Sento ancora i brusii nonostante abbia appena chiuso la porta.

-Nina dovevi dirmelo! Ho rischiato un infarto a causa della tua notizia improvvisa, insomma..-
-Posso sempre dire a Julie che ho cambiato di nuovo idea.. Sai, se è questo che vuoi…- e non mi lascia tregua, incolla le sue labbra alle mie in modo meraviglioso, come se volesse fare questo per il resto della sua vita.
-Non dirlo neanche per scherzo.-  usa quel tono supplichevole, quel tono a cui mai potresti dire di no.
E mi prende tra le sue braccia, mi stringe a sé e porta le sue labbra sul mio collo, mi copre di baci delicati che inevitabilmente mi causano brividi caldi, piacevoli, unici.
-Ian..potrebbe entrare qualcuno..- sussurro.

Ma non si ferma, anzi, inizia ad accarezzarmi la schiena, mi solleva e incrocio le mie gambe all’altezza del suo bacino. Lo sento il suo desiderio, il mio stesso desiderio, quello di essere finalmente sua, fisicamente. Ma tutti loro sono a pochi centimetri da me, e io non posso farlo, sarebbe troppo audace e troppo imbarazzante. Ma mentre mi perdo in questi pensieri Ian riesce a togliermi la maglia, e in un millisecondo toglie anche la sua, sembra proprio che non riesce a frenare questa pulsione, sembra che nulla ora abbia importanza, nulla tranne noi due. Mi posa sul tavolo poco distante da noi e toglie anche i suoi pantaloni, lo guardo, è estremamente bello e a mia volta li tolgo anche io. Siamo così, con quei pochi indumenti che restano uno di fronte all’altro, pronti a tornare finalmente uniti.
Non riusciamo a stare distanti, l’abbiamo sempre saputo e ora finalmente lo sento, lo sento sopra di me, lo sento dentro di me, è come tornare finalmente a casa dopo anni di lontananza, come essere finalmente se stessi dopo anni di oscura ricerca di se stessi. Amo come riesce a farmi stare bene, amo come riesce a proteggermi dal resto del mondo. Amo lui.

-Ian, lo aspettavo da tanto.-
-Nina, non immagini neanche quanto ti ho desiderato. Ti amo, ti amerò sempre.-

E così che mi è entrato nel cuore, con la sua dolcezza, con la sua voglia di starmi sempre al fianco, con il desiderio di vedermi sempre felice, perché si eravamo amici e basta all’inizio, ma era quell’amico che c’era sempre, anche quando c’erano problemi, anche quando vedeva una smorfia di dolore sul mio viso. Nulla passava in osservato quando c’era Ian nelle vicinanze, mi leggeva la mente, e lo fa ancora.

-Sei la mia vita.- Gli dico con gli occhi più fieri che posso mostrargli. – Ma ora rivestiamoci, ti prego, non posso credere che l’abbiamo fatto davvero nella stanza vicina a quella della festa.-

Ridiamo di gusto per la situazione al quanto anomala, ma ridiamo soprattutto di felicità.
Tornando alla sala della festa però notiamo tutti sconvolti, sicuramente Julie ha fatto un annuncio dei suoi, sicuramente un’idea geniale che ha scosso gli animi della crew.

-Eccovi finalmente! Julie ha detto una cosa M E R A V I G L I O S A- dice la pazza Candice che corre per la stanza.

E’ ilare! Chissà cosa ci sarà di così fantastico questa volta?
Vedo avvicinarsi la dolcissima regista – Abbiamo deciso che i fratelli Salvatore si concederanno una vacanza in Italia con gli amici nella prossima stagione, così da allontanarsi dai guai per qualche settimana, sai… Per godersi un po’ di riposo..- 
Ma questa si che è un’idea geniale!
-Ti adoro Julie! Ti amo! Ti amo!-  Sono felicissima
Ian mi guarda torvo. – Chi ami scusa?-
-Scemo, è un’amore platonico!- dico dandogli una pacca sulla spalla..
-Su Smolderhalder non fare il geloso, lo sanno tutti che Nina ti tradisce con me..- dice Paul sbellicandosi dalle risate. –Insomma, guardami, fisicamente sono più bello di te, mi mancano solo quegli occhioni celesti, ma le lenti oggi fanno miracoli…
Adoro quest’uomo.
-Lo sanno tutti.- dico guardando Ian reggendo il suo gioco. E’ bello quando fa il geloso, anche se non lo capisco, dove potrei mai trovare un essere che possa solo reggere il suo confronto?
-Paul, ti spezzo le dita. Sappilo.-  dice facendo una smorfia.
-Ian, Nina mi ha anche confessato che bacio meglio di te, sappilo. –

Non riesco a trattenermi e rido a più non posso, mi escono addirittura le lacrime. Sono senza parole, adoro tutti loro e pensare che avrei voluto lasciarli mi sconvolge, sono parte integrante della mia vita, sono la cosa più bella che potesse capitarmi. Mi piacciono, mi completano, mi riempiono l’anima.
Mi torna in mente il primo bacio mio e di Paul.

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Casa Salvatore
Qualcuno suona alla porta e colpo di scena, è Elena. Quel pomeriggio Stefan ed Elena non si sono lasciati bene, e entrambi ne sono dispiaciuti. Elena fa uscire Stefan per parlare, per spiegargli perché si è recata presso casa sua. Gli rivela che ogni sera scrive un diario ma che quella sera non è riuscita a scrivere nulla perché aveva bisogno di dirle quelle cose, non scriverle.
Gli dice finalmente la verità: ha paura, paura di essere felice e che il mondo poi crolli di nuovo.
E dopo aver ammesso il loro amore, finalmente si baciano.
Ci baciamo io e Paul e scoppiamo a ridere.
La sensazione più strana del mondo, come se stessi baciando mio fratello.
Non riuscivo più a guardarlo in faccia.
Terribile.
 
-Paul, con tutto il bene del mondo, ma no. Diciamo che per i baci non sei proprio il massimo…- sentenzio.
-Phoebe non si è mai lamentata.-
E continuiamo a deriderlo per lungo tempo.
 
POV Ian

Siamo finalmente a casa. Sono le 17 e finalmente possiamo riposarci, adoro stare a casa senza far niente, accade così di rado che non mi sembra vero.
-Nina, vieni qui con me..- dico con una faccina talmente dolce che so che non potrà resistermi.
-No Ian, non lo faremo di nuovo dopo che abbiamo fatto l’amore negli studios.-
Terribile! Pensava volessi fare il bis!
Corro e la sollevo di peso. – Cosa sono questi pensieri sconci signorina Dobrev? Volevo solo coccole e carezze…-
-Come se non ti conoscessi..-

La faccio scendere fingendomi offeso.
Sposto lo sguardo verso la porta di ingresso.
C’è una lettera, sono certo di non averla vista prima. Strano.
Non so perché ma ho una strana sensazione.
Adoro la mia quotidianità, adoro la vita che mi sta passando tra le mani in questo ultimo periodo. Non voglio che niente cambi, non posso permetterlo.
Eppure questa sensazione non mi piace, mi brucia già la gola..


NOTA AUTRICE: Chiedo ancora perdono per il ritardo ma soprattutto vi chiedo: cosa sta per accadere?
Brutte notizie nell'aria..

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