Celos

di vivescomosuenas
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** odio, o amore ? ***
Capitolo 2: *** "me lo hai chiesto tu" ***
Capitolo 3: *** Voglia di lei ***



Capitolo 1
*** odio, o amore ? ***


-"Non voglio mangiare, basta Soledad" disse Francisca già sotto le coperte all'ora di cena. -" Ma madre, non toccate cibo da giorni, state dimagrendo a vista d'occhio" -"Io sto benissimo, non ti preoccupare, e ora vai, è tardi e voglio dormire" -" No, non me ne andrò fino a quando non mi direte il motivo per cui non mangiate e a stento vi alzate dal letto la mattina" -"Semplicemente non ho fame, non c'è bisogno di fare tutte queste storie" -" Ma almeno prima di andare a dormire.." ma Francisca la interruppe subito e non poté terminare la frase -" Voglio solo dormire Soledad, basta" -" Solo una persona può farvi passare così l'appetito." -"Ah si? E chi sarebbe?" Disse Francisca facendo finta di non aver capito. -" Lo sapete." Un minuto di silenzio da parte di entrambe, Francisca aspettava soltanto che la figlia pronunciasse quel nome che gli faceva scoppiare ogni volta il cuore. E così fu. -"Raimundo Ulloa, madre." -"Non dire sciocchezze Soledad" rispose lei, ma nel frattempo ricordò il motivo per cui da giorni non riusciva né a mangiare né a dormire. Raimundo pochi giorni prima si era presentato alla villa, e le aveva detto che poiché Leon era innamorato di lei e inoltre era malato lo doveva sposare, o l'avrebbe ammazzata. Lui, l'uomo della sua vita, la esortava, anzi, la costringeva a sposare un altro uomo. Soledad allora se ne andò, avendo perso ogni speranza. E circa mezz'ora dopo Francisca sentì bussare. "-Chi è?" disse lei. -"Io" Era la sua voce, Raimundo era lì. Allora lei si coprì con la coperta fino a sopra il seno, e gli disse di entrare. -"Che ci fai qui, Ulloa?" -" Perché non mangi?" Lei rimase a bocca aperta per quello domanda così diretta, capì che Soledad era andata da lui a chiedere aiuto. -" Cosa? Chi ti dice queste sciocchezze?" Raimundo si avvicinò al letto e si sedette sul bordo -" Non c'è bisogno che ti copri, ti avrò vista nuda decine di volte" e sorrise, facendola arrossire. Poi prese il vassoio della cena che era rimasto lì sul comodino , e prese del pane, lo divise con le mani e lo portò alla bocca di lei, -" Mangia" le disse. -" Raimundo smettila." -"Mangia" continuò a dirle, cercando di aprirle delicatamente la bocca con le mani. -" Raimundo no, vai via." Lui si avvicinava sempre di più alla sua bocca, non solo con le mani, ma anche con le labbra. -"Raimundo, no" ripeté Francisca, stavolta non per il cibo, ma perché aveva capito che stava per baciarla. Ma lui non la sentì neppure e inizio a sfiorarle le labbra, con un bacio che divenne presto disperato, appassionato.

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Capitolo 2
*** "me lo hai chiesto tu" ***


Francisca stava tremando. Dio, come tremava. Raimundo si fermò, e lei lentamente si staccò da quelle labbra, anche se in realtà non avrebbe mai voluto farlo. Il bacio aveva tolto il respiro a entrambi, era stato così lungo e così passionale. Si guardarono senza dire nulla per pochi secondi, col respiro accellerato. Poi Raimundo si alzò e iniziò a camminare nervosamente per la stanza, nessuno dei due sapeva cosa dire, fino a quando Francisca gli chiese :-"Lo sai che domani mi sposo con Leon?" :-" Lo so." Si fissarono, guardandosi dritto negli occhi, che entrambi avevano lucidi. Ancora silenzi. Francisca si alzò dal letto, e si avvicinò a lui :-" Grazie, per essere venuto qui, per avermi fatto mangiare qualcosa" :-" Prego. Ma hai mangiato solo un pezzetto di pane.. non mi sembra molto" rispose lui sorridendo. Poi si guardarono e scoppiarono a ridere.. :-" direi che quello che è venuto dopo mi ha saziato abbastanza" rispose lei con un sorrisetto malizioso. :-" Io invece non mi sazierei mai, dei tuoi baci". "Oh dio" disse Francisca, con la voce quasi soffocata, per quella frase che aveva sentito uscire dalla bocca di Raimundo, portando la mano sul sopracciglio come faceva sempre e con lo sguardo rivolto verso il basso; Lui sorrise di nuovo, lo divertiva vederla così vera, così senza parole, come non la vedeva ormai da tanto tempo. "Dai, ora vai, non vorrei che arrivasse Leon e ti trovasse qui." Disse lei, lasciandolo a bocca aperta. Non si aspettava che le importasse davvero di Leon o di quello che lui pensava. :-" Hai ancora intenzione di sposarlo?" :-" Si, certo, cosa dovrebbe farmi cambiare idea?" :-" Come cosa Francisca? " :-" Non sarà di certo un semplice bacio a cambiare i miei piani" rispose, ritornando la Francisca altezzosa di sempre. Lui la guardò quasi sbigottito :-" Oh dio, non ci posso credere" e se ne andò sbattendo la porta, lasciandola lì, in piedi al centro della camera. Allora lei con la tutta la forza che aveva in corpo rispose urlando :-" Me lo hai chiesto tu!", con la voce quasi rotta dal pianto. Raimundo, che non si era ancora allontanato molto dalla porta della camera, la sentì. Voleva tornare indietro, per dirgli che si era sbagliato, che non ce la faceva a vederla insieme a un altro uomo, che moriva dalla gelosia, che non doveva sposarlo, e che la amava... e chissà quante altre cose ancora aveva da dirle. Ma non trovò il coraggio di mettere tutto, di nuovo, in discussione. Allora se ne andò, rassegnandosi a sentir chiamare presto la sua Francisca signora Castro, un'altra volta.

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Capitolo 3
*** Voglia di lei ***


"Vi dichiaro marito e moglie, Leon puoi baciare la sposa." Il bacio più triste, spento, senza alcuna passione che si potesse vedere, a cui seguí il più finto sorriso di Francisca, tuttavia Leon la amava profondamente. Dopo la cerimonia religiosa si passò al salone della Villa, per festeggiare, brindando, i novelli sposi. Erano passati ormai diversi giorni dal matrimonio, Raimundo aveva deciso di rompere ogni rapporto con i "signori Castro", gli faceva troppo male assistere da spettatore alla nuova vita di Francisca da donna di nuovo sposata; tuttavia quel giorno era seduto al tavolino davanti la locanda a bere del the, quando arrivò Francisca accompagnata dalla sua domestica. "Ulloa, da quant'è che non ti vedo, non vieni più a trovare il tuo, amico, Leon?" Disse Francisca avvicinandosi e guardandolo dall'alto. "Siete una coppia di sposini, non vorrei disturbare la vostra intimità. " rispose Raimundo per non farsi trovare impreparato. "Bene, meglio così. " e si incamminó per andarsene, ma Raimundo la fermò subito. "Aspetta, ti devo parlare." Francisca allora fece allontanare la domestica che era con lei, come faceva di solito. "Non abbiamo niente da dirci, penso" "Pensi male cara Francisca. Domani vieni dietro la villa, per favore." "Perché dovrei venire in un posto così appartato, direi nascosto, per vederti?" "Perché è meglio così, a Leon potrebbe dare fastidio." "Mm, Forse hai ragione. A domani Ulloa." Raimundo sorrise, mentre lei si allontanava dandogli le spalle. Era la mattina del giorno dopo, Francisca stava facendo colazione in salone insieme a Leon. "Tra poco uscirò. " "E dove vai se si può sapere?" Rispose Leon, più contento che mai della sua nuova vita. "Ho molte commissioni da fare, impegni noiosi da proprietari terrieri, sai com'è. " Il discorso tra Leon e Francisca si chiuse lì. Francisca poco dopo uscì, finse di prendere l'automobile , invece si fece portare solo dietro la villa, dove ci sarebbe stato Raimundo ad aspettarla. Arrivò, lui era lì, lo vide da lontano, lo avrebbe riconosciuto anche in mezzo a milioni di alberi, in una foresta, al buio. Scese dall' auto e si diresse verso di lui, il cuore le batteva così forte, le sembrava di esser tornata ragazza, a quando doveva nascondersi dal padre per vedere Raimundo. Ora erano uno di fronte all'altra,si guardarono. "Che cosa vuoi Raimundo? " "Finalmente..." rispose lui, ma Francisca non capì. "Come dici?" Gli chiese. "Finalmente... ti vedo da sola, senza Leon che ti ronza attorno." "Guarda che lui è mio marito, sei tu l'intruso." "Non me lo ricordare grazie." Scese il silenzio. Francisca lo guardava corrucciando la fronte :-"Lo hai voluto tu." "Quindi l'hai sposato per me? Non farmi ridere..." rispose lui quasi con aria di sdegno. " Tutto quello che faccio è per te." Quella frase lasciò entrambi senza fiato. Francisca chiuse gli occhi, come se non volesse vedere le conseguenze di quelle parole, o forse perché pronunciarla le fece quasi male. "Bene, l'ho detto, sei soddisfatto ora?" "Non dire sciocchezze Francisca per favore..." Poi si guardarono intensamente negli occhi, con dolcezza, fecero entrambi un mezzo sorriso; il respiro di lei ancora una volta si fece accelerato, deglutí, poi Raimundo chiese "Ci vediamo anche domani?" "Ma... cosa dovevi...?" Ma Raimundo la interruppe "Avevo solo voglia di vederti..."

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