CA Fucking Christmas CarolC
How The Tale Ends.
Il mio telefono inizia a squillare insistentemente e apro
gli occhi, accorgendomi di essere crollato sul ripiano gelido della mia
scrivania.
Afferro automaticamente quell’oggetto astruso e rispondo
svogliato.
-Chi cazzo è che rompe i coglioni?!-
Dall’altra parte sento il risolino di Ray, proprio come mi
è successo prima di quel casino coi fantasmi.
Oh merda… Mi hanno rispedito indietro nel tempo?
Che due palle…
-Senti Gerard, noi domani abbiamo deciso di passare tutti
da Frank! Ci scambiamo i regali a casa sua… Tu vieni?-
Alla sua domanda sobbalzo e mi guardo attorno allarmato,
accorgendomi di non avere ancora preso una decisione sul mio futuro.
Se vado ad aprire i regali potrei cambiare ciò che
dovrebbe succedere e magari Frank non verrebbe a cercarmi.
Ma se seguo ciò che mi ha detto il fantasma del futuro,
dovrò fare i conti con la rottura totale con il resto del mondo.
-Io… Non so se… Lindsey mi ha chiesto se resto con lei.-
Mi sento il sudore colare sulla fronte, messo alle strette
da una scelta che potrebbe sconvolgere interamente il mio destino.
-Sei sicuro? Non riesci a passare lì nemmeno mezz’ora?-
Alla domanda di Ray una strana sensazione mi pervade il
petto e sono costretto a portarmici sopra una mano per controllare che sia
tutto al proprio posto.
Rovinerei tutto con la mia presenza?
O riuscirei ad avere comunque Frank, senza obbligarlo a
lasciare ogni cosa pur di stare con me?
E se quello che mi ha detto il fantasma fosse stato
estremamente egoista…?
Se Frank non fosse stato felice come lo ero io, lontano da
tutto questo?
E se io stesso avessi voluto mentirmi, pur di espiare i
miei errori commettendoli altre mille volte?
Io non permetterei mai a qualsiasi altro Gerard Way
nell’universo di essere felice più di me…
Sono uno schifoso egoista.
-Ray… Forse mezz’ora posso passare.-
Lui lancia un urlo di giubilo e mi sento il cuore
schizzare per il torace come se stesse saltellando per l’emozione…
Sono io questa volta a riattaccare e mi alzo per prendere il
regalo di Frank e stringermelo al petto.
Non me ne frega nulla di un futuro già stabilito, voglio
costruirne uno mio.
Uno in cui Frank è al mio fianco e la band continua a
suonare.
La porta di casa Iero si apre e Jamia spalanca gli occhi
vedendomi entrare, forse perché anche lei era convinta che non ci fossi.
Insieme agli altri mi faccio spazio nell’atrio e Frank
arriva con un sorriso triste che si trasforma in una smorfia di stupore…
-Ci… Ci siete tutti, allora.-
Lo sussurra con la voce spezzata, mentre dei sussulti di
eccitazione gli fanno tremare il corpo.
Jamia mi lancia uno sguardo accusativo, come se mi stesse
dicendo “Torna indietro, non distruggere la mia vita”, ma non ci faccio caso e
tutti andiamo in salotto.
Proprio come mi era stato mostrato dal fantasma, il tavolo
è imbrandito con calici e dolcetti ma questa volta ci sono pure io seduto
accanto a mio fratello.
-Non ci crederete, ma ho speso dei soldi preziosi per
farvi dei regali…-
Alla mia affermazione Ray e Bob si mettono a ridere,
intanto che Frank borbotta da solo, rigirandosi il pacchetto blu fra le mani.
Mi alzo e lo raggiungo porgendoli il mio regalo e lui
sgrana quegli occhioni color miele incrociando i miei.
Senza sembrare troppo teatrale mi ci inginocchio davanti e
un piccolo sorriso gli si disegna sulle labbra, mentre il famoso discorso sui
Go-Kart tiene occupati gli altri.
-Credevo non saresti venuto… Però l’ho comprato lo stesso.
In verità non so nemmeno perché… E ora vorrei solo bruciarlo perché è senza
senso.-
Ascolto la sua voce fievole riempirmi le orecchie,
gustandomela come se non la sentissi da tanto tempo…
Faccio spallucce e ci scambiamo i regali senza aprirli,
senza che i nostri sguardi si perdano un solo secondo.
-Non fa nulla, l’importante è vederti di nuovo, Frank. Poi
puoi anche regalarmi una graffetta…-
Scoppia in una risatina e scuote il mio pacchetto cercando
di capire cos’è, anche se sarà quasi impossibile sentirlo tintinnare.
Lì dentro c’è solo un biglietto bianco con disegnato un
cuore con la scritta “Per Frank, per sempre…”.
Io provo a tastare il suo, ma è altrettanto difficile
sapere che cos’è…
-Hey, stappiamo o no lo spumante?-
Mikey ci chiama e tutti e cinque, più Jamia, raggiungiamo
il tavolo e brindiamo al Natale e al nostro essere ancora insieme.
Frank mi sorride, non notando che sua moglie stia cercando
di trattenere le lacrime, ma anche io faccio finta di non vederla.
Sono venuto qui sapendo che lei non avebbe gradito, ma
comunque fosse andata avrei rovinato la sua famiglia…
Quindi tanto valeva vedere Frank in un giorno così
speciale.
Ora bisgona solo aspettare di vedere se anche il futuro
che mi sto disegnando da solo mi permetterà di abbracciare Frank per il resto
dei miei giorni…
Mi dondolo sulla sedia della mia scrivania, di nuovo solo
in casa perché Lindsey è uscita con qualche amica.
Come unica compagnia ho il minuscolo pupazzo nero e peloso
che Frank mi ha regalato.
Sembra un criceto malriuscito.
Osservo fuori dalla finestra per vedere se qualche
fantasma folle ha il coraggio di presentarsi e darmi ancora del coglione, ma
non accade nulla.
Quando tiro un sospiro ormai annoiato dalla solitudine,
ecco che il campanello suona e mi prendo un infarto.
Cazzo, non pensavo che Frank arrivasse qui tanto
velocemente!!!
Volo direttamente all’entrata con il cuore che sembra
riprodurre un assolo di Joey Jordison e spalanco la porta.
Davanti a me, in preda al pianto, c’è Frank.
M’immobilizzo senza saper cosa dire o fare e lui mi si
appende al collo lasciandomi di stucco.
Sento le sue lacrime bagnarmi la maglia mentre i suoi
signhiozzi rimbombano nella casa come unico sottofondo alla scena.
-Non ce la faccio… Non ce la faccio più.-
Si affonda nel mio petto e quando mi stringe il braccio
noto che nella mano tiene il biglietto che gli ho regalato.
Gli passo le mani sulla schiena e lui alza il viso per
guardarmi…
Dio Frank, non farmi
questo…
Catturo le sue labbra in un bacio forse troppo impetuoso e
chiudo la porta alle sue spalle per appoggiarcelo contro.
Lui mi allontana un poco e mi osserva spaesato.
-Gee… Non voglio il tuo cuore se non posso stringerti ogni
fottutissimo giorno! E non desidero baci di addio… Non me li merito.-
Il tono quasi isterico della sua voce mi ricorda quello di
un bambino che non vede altra soluzione oltre quella che desidera.
Appoggio le labbra alla sua fronte e con la mano gli
accarezzo la guancia, senza riuscire a trattenermi.
Non dovremmo, Frank…
-Rischiamo di sconvolgerci di nuovo la vita, lo sai?-
Lui si libera dalla mia presa e mi lancia un’occhiata
afflitta e offesa.
-La mia vita va a puttane se non ti vedo, porca vacca!!
Oggi mi hai fatto il più bel regalo del mondo presentandoti da me per il
Natale… E ora me lo vuoi togliere dicendomi che ci rovineremo tutto?! Cazzo,
Gerard…-
Le sue parole mi colpiscono in pieno, ma scoppio in una
risata che lo lascia titubante e quasi irritato.
Poi me lo prendo ancora fra le braccia e lo tengo stretto
stretto per evitare che si agiti.
-Non ho mica detto che non voglio sconvolgermi la vita e
migliorarla, Frank!! Sempre dietro a fraintendere quello che dico…-
Lui mi abbraccia forte e soffoca un urlo nella stoffa
della mia maglia, quasi come se avesse sentito la notizia più bella della sua
vita.
Ma forse lo è davvero…
Forse non si aspettava altro che sentirmi dire che lo
avrei accettato di nuovo.
-E Jamia sa che sei qui…?-
Alza le spalle e lo sento ridacchiare in modo
rassicurante.
-Sono scappato dalla porta sul retro, penserà che ho
portato a spasso i cani. Infatti ne ho uno in macchina…-
Sbuffo e alzo gli occhi al cielo, ripensando invece alla
litigata a cui ho assistito con il fantasma.
Forse la mia visita ha fatto credere a Frank che il suo
matrimonio non fosse un problema per me…
Il che in effetti non lo è, se non lo è nemmeno per lui.
-E quindi, cosa vuoi fare? Scappiamo insieme in un isola
caraibica o continuiamo a vederci di nascosto?-
Lui indugia qualche istante, ma poi sghignazza allegro
avvicinando le labbra al mio collo.
Lo sento soffiarmi addosso divertito e sorrido pure io.
So che cosa vuole dirmi…
Nonostante abbiamo fatto di tutto per smettere con i
nostri incontri segreti tanto da coprirli con un matrimonio, ci risulta
impossibile stare troppo lontani.
Forse questo mio lottare disperatamente contro la mia
felicità per vedere Frank contento al fianco di Jamia è stato il più grosso
errore che ho fatto.
Lui non ha mai voluto esser felice lontano da me.
Non lo è mai stato…
-Mi piacerebbe andare ai Caraibi con te… Ma che ne dici se
invece continuassimo a fare tutto di nascosto? Mi manca tanto il brivido delle
scappatelle con te.-
Scoppiamo a ridere entrambi e ci lasciamo trasportare da
un lungo bacio…
Mi basta solo averti nella mia vita, Frank.
Non chiedo altro.
Non voglio privarci degli amici e della band solo per uno
stupido capriccio.
Forse il fantasma del Natale Futuro ha davvero sbagliato a
non ascoltare gli altri due spiriti.
Forse il fantasma del futuro non era poi così felice
lontano da tutto ciò per cui aveva vissuto…
E io non rinuncerò alla band e alla mia famiglia, perché
se lo facessi porterei Frank al baratro con me.
Non voglio avere un piccolo idiota infelice al mio fianco.
-Allora vada per le scappatelle, Frankie… Mancano
tantissimo anche a me.-
Lo dico accompagnandolo verso il divanetto nel mio studio
e per un attimo, fuori dalla finestra mi sembra di intravedere una figura
pallida.
Lo sguardo triste del fantasma del Natale Futuro mi
distrae qualche secondo, ma poi sbatto le ciglia e non lo vedo più.
-Checcè, Gee?-
Ritorno a dedicare l’attenzione a Frank e gli sorrido,
cancellando dalla mente il me stesso futuro bruciato dall’invidia di vedermi
catapultato in un avvenire migliore.
-Nulla, pensavo di aver visto lo spirito del Natale…-
Scoppiamo a ridere insieme e Frank mi cinge le spalle per
potermi baciare ancora…
La storia dei fantasmi forse non è stata altro che uno
stupido sogno.
Eppure mi piace pensare che il futuro si possa rigirare
come ci pare…
Perlopiù mi diverto a credere di aver fregato il me stesso
del futuro, che ha cercato di convincermi di aver fatto l’unica scelta giusta.
Anche se qualche notte mi capita ancora di intravedere il
suo viso afflitto brillare per un secondo fuori dalla mia finestra…
Come se fosse condannato ad osservare la felicità che
avrebbe potuto avere se avesse dato retta ai due spiriti Brian.
Come se il suo fottutissimo Canto di Natale non fosse mai finito e continuasse a riviverlo ogni
dannata notte della sua eternità.
Ma queste sono solo mie stupide seghe mentali per credere ad
una storiella che probabilmente non è nemmeno veritiera…
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Da quanto è passato il Natale…?
Okay, uccidetemi ma avevo perso un attimo l’ispirazione e
The Sims2 mi ha portato via troppo tempo… U_U
Comunque la storia alla fine si è conclusa!!!
Gee ha fatto i cazzi suoi senza ascoltare i consigli del
fantasma del Natale Futuro, ma si è ritrovato lo stesso con Frankie.
La fine non è delle migliori secondo me, la vedevo
diversamente ma non mi dispiace nemmeno così.
Spero che chi ha letto tutto possa gradirla!
Per quanto riguarda le ultime frasi, è un ottimo
ribaltamento della situazione…
E credo che sia triste sapere che il Gee del futuro sia
costretto ad osservare quello attuale come condanna per i suoi errori.
Vabbè, grazie a chi
mi ha lasciato una recensione, dato che non credevo che questa storia potesse
aver dei lettori!! XD
E grazie a chi l’ha messa nei preferiti!! Vi ringrazio davvero di cuore…
XOXO
Miky