Cenere alla Cenere

di Ljn
(/viewuser.php?uid=228412)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** La gatta felice. ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


Avete presente quando ho detto che mi ero data ai regali di compleanno?
Avete presente quando ho detto che sono una ritardataria compul ... forse questo non lo avevo ancora detto, ma immagino che oramai lo abbiate potuto realizzare da voi.
Comunque... Avete presente tutto questo?
Ecco.
Il 17 è stato il compleanno di Yuko, e io ovviamente mi sono ritrovata in ritardo per una serie di inconvenienti e pure perchè sono una indecisa cronica, e non avevo deciso fino a due giorni prima cosa esattamente consegnarle, quindi avevo preparato tre cose diverse che erano andate avanti pari passo per mesi ed erano arrivate a metà. Poi mercoledì sera, l'illuminazione. "Le scrivo una cosa drammatica da far piangere i sassi che mi farà odiare quindi il prossimo anno non avrò problemi di sorta"
Così è nata la quarta idea.
...
Poi sono rinsavita e la mia mente ha partorito questa.
Il prologo, Yuko lo ha già letto, perchè oltre ad essere quella che sono io pure sono andata da lei a piagnucolare che non l'avevo finita e che mi sentivo in colpa, e lei ha dovuto pure consolarmi.
Non sarà nulla di tragico. E dato che sono stata rassicurata, non sarà neppure una unica pubblicazione. Perchè no, non l'ho finita, ma dato come l'ho impostata può essere letta pure a pezzetti collegati. Non ha una trama, perchè altrimenti sarebbe morto qualcuno, mi conosco, ma ha un obiettivo in mente, e con un po' di pazienza ci arriverò. E voi con me.
Perciò ora non mi resta che permettere a Yuko di invecchiare di un anno, darle una pacca sulla spalla di solidarietà (so che è difficile da credere, ma è capitato anche a me...) e condannarla ad uno dei miei regali infiniti, che partono un anno e finiscono ... a data da destinarsi. Gioisci, Splendore. E Buon Compleanno!!
Bacioni ^^
Ljn

 


Cenere alla cenere

- Prologo -


- Ripeti.

- Ho detto che starà con noi fino al ritorno di Sakura-chan.

- Un’altra volta.

- Teme …

- Un’altra volta, Dobe, perché sono sicuro di non aver capito bene. Perché sono sicuro che tu non avresti mai osato dire che quella cosa starà con noi per quattro giorni.

- Non è una “cosa”, stronzo. E starà con noi per un paio di settimane, non quattro giorni.

Sasuke a quella lieta notizia socchiuse gli occhi e, attentamente, per non rischiare di ringhiare attraverso le sillabe, sibilò una verità apparentemente troppo complicata per il cervello da idiota che risiedeva nel cranio del biondo, scemo fino all’ultima cellula, all’altro capo del tavolo - Il pervertito torna tra quattro giorni.

- Lui, sì. Sakura no. E lei mi ha detto che non si fida a lasciarla a Kakashi-sensei senza una supervisione. E dato che io sono d’accordo con lei, la terremo noi.

- È Kakashi che ci va a letto. Non noi.

Naruto poggiò sul tavolo con un po’ troppa forza il coltello con cui stava tagliando la carne per la loro cena  - NON … ricordarmelo, vuoi? L’idea mi urta ancora.

- Resta il fatto che è … non starai mica sognando ancora di portare quella piattola rosa a letto, spero.

- TEME! Sakura-chan non è … Io NON SOGNO di portarmela … Oh Kamisama! Sakura-chan io la volevo sposare, Teme! Non farci s …

- E ti pare che significhi cosa, sposarsi? È un modo pratico per avere qualcosa nel letto da scopare, senza dover andare a scegliersela in un bar. Comunque il fatto resta. Tu “sogni” al presente di non portartela a letto. NA-RU-TO c’è qualcosa che devi dirmi? Perché non vorrei rovinarmi il divertimento uccidendoti solo una volta, in questo caso.

- SA-SU-bo-KÈ*, hai dimenticato che ho detto che non lo facc … perché stiamo parlando di questo? Il punto è che lei viene a casa con noi. Punto. Ah, e poi devi solo provarci, Teme! Vedrai come il tuo culo ti sarà grato, per i calci che riceverai!

Decise regalmente di ignorarlo. Come se sarebbe stato l’unico a prendere dei calci, se avessero ripreso col loro vecchio giochetto di “ammazzarello”. Tz. - E chi lo avrebbe deciso? Perché a me non pare proprio che il proprietario della casa in cui abiti a sbafo ne abbia sentito parlare, prima di oggi.

Il suo opponente arancio-zucca-vuota lo incenerì. – Il proprietario della casa in cui abito mi ha chiesto di abitarci con lui, se il ricordo ti sfugge, Teme. E quindi ho diritto di invitare in detta casa chi cavolo voglio. Hai* rimarrà con noi per le prossime due settimane, e tu ti comporterai in maniera civile sia con lei che con Sakura-chan, quando verrà a portarcela domani.

Un elegante sopracciglio si arcuò, disdegnoso. – Chiesto? Non ricordo nessuna domanda. Ricordo solo un tizio scemo e biondo che si è presentato un giorno alla mia porta con una scatola tra le braccia e un sorriso stupido in faccia. E quella cosa non entrerà in casa.

- Il tizio INTELLIGENTE e biondo si è presentato qui con la scatola perché un cretino arrogante e moro la settimana prima aveva detto che era inutile che detto tizio AFFASCINANTE pagasse l’affitto di un posto in cui praticamente non stava mai, dato che il tizio TALENTUOSO in questione il suo tempo lo passava QUI con lo stronzo con un bastone nel culo perché questi si sentiva solo senza di lui.

- Solo perché mentre ero ubriaco ho detto qualcosa di vagamente somigliante ad una accettazione del fatto che la tua stupidità impestasse casa mia, non significa che intendessi invitarti a farlo ancora più spesso.

- Quel che vuoi, Teme. Ma Hai rimarrà con noi per le prossime due settimane. Che tu lo voglia oppure no.

- Quella strega mi odia.

- Quella stre … Quella gattina ti adora. E lo sai. Ogni volta che riesco a trascinarti da Sakura-chan, lei ti si appallottola in grembo e fa le fusa manco fossi un tappeto di erba gatta.

- Appunto. Non la voglio in casa mia. Lascia il pelo dappertutto e puzza. Non ho intenzione di dover cambiare i tatami di casa solo perché tu sei così scemo da promettere asilo ad una palla di pelo e bava. Tu sei già abbastanza. Dì a Sakura di portarla dal veterinario e lasciarcela per il tempo che le serve. O di sopprimerla. O di portarsela dietro. O di affidarla a qualcun altro che trova carini quegli artigli e quei germi felini.

- … Teme. Sopprimerla? Non credi sia un po’ troppo anche per te, suggerirlo?

- No.

Naruto sospirò. – Beh, pazienza. Comunque Sakura-chan porterà la piccola qui, e qui resterà per tutto il tempo che serve.

- Allora io potrei non resistere alla tentazione di cucinarti uno sformato di gatto. Lo avete pensato, questo, voi due teste di rapa?

- Non lo farai.

- Ooh? E come puoi esserne così sicuro?

- Perché ti ho accompagnato al mercato, Uru-Sas’ke*.

- Che è, questa? La giornata del neologismo senza senso?

- Sai perfettamente che non metteresti mai un animale che detesti dentro una delle tue amate pentole.

- … Questa sarebbe la motivazione per cui non potrei farlo, secondo te? Ne parli come se avessi una qualche ossessione per le pentole. Posso sempre comprarne una di nuova, se proprio non sopporto l’idea di averci cucinato dentro quella cosa bavosa e sporca. Oppure potrei sempre affumicarla fuori e fartela mangiare alla prossima missione. Anche se non vedo sinceramente dove sia il problema: la palla di pelo non è molto diversa da un coniglio di allevamento.

- Tu hai una ossessione per tutto, Teme. È un fatto che ho accettato da anni. Sei ossessionato dal modo in cui tagliano la carne i macellai, da come hanno trattato la frutta i fruttivendoli, da quanto tempo è morta la verdura che mi costringi ad ingerire. Per non parlare di pulizie della casa e lavanderia e chi più ne ha più ne metta. E stiamo considerando solo le tue ossessioni casalinghe, né, le altre neppure mi metto a contarle.

- Il fatto che io sia un essere umano adulto e igienicamente responsabile, a differenza tua, non significa che io abbia ossessioni di sorta, Dobe. Significa solamente che sono capace di uno stile di vita intelligente e sano.

 

 
*Hai. Se Google traduttore ha ragione, significa “Cenere”. Da qui il titolo ^^

*Sa-su-bokè. Cito: The word "boke", pronounced "bok-ay", and usually written ぼけ or ボケ, has a number of different meanings. It can mean stupid, unaware, or clueless. [ http://www.sljfaq.org/afaq/boke.html ] ... Avrei pure un link a wiki, ma eviterò. Sappiate comunque che l’insulto viene non dalle mie ricerche (che sono venute dopo) ma dalla visione di D.gray-man, che è una vera enciclopedia di appellativi gentili. Qui mi sono limitata a controllare che i miei ricordi offuscati fossero abbastanza chiari da non essere … bokè? E sì, ho aggiunto l’accento per dare più enfasi (U.U)

*Uru-Sas’ke: Urusai Sasuke. Sasuke (…) lo “Schizzinoso”. O almeno così parla sempre il mio dizionario elettronico preferito. Anche se ho ricordi di personaggi in anime (sempre DGM, per la cronaca e la maggior parte) che dicono “Urusai”e “Damarè” come fossero la stessa cosa (sta’ zitto, sempre per la cronaca) ma sicuramente sbaglio io.

NOTA. Chi ha un gatto riconoscerà nei comportamenti di Hai quello per cui noi, che siamo stati scelti da quelle bestioline demoniache per essere i loro servi, li amiamo così tanto. Sappiate che Hai nella realtà ha avuto molti nomi (io ho avuto molti gatti da chè una gatta selvatica ha deciso di mollare la sua prole sotto la finestra di camera mia, eoni fa quando ancora Ljn era pura e innocente e non [così] sarcastica) e che quando ho pensato a questa piccola serie di quadretti li ho avuti in mente tutti.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** La gatta felice. ***


Bene.
Ora che la festeggiata è in pari, è ora di cominciare davvero il regalo. Questo non l'ha letto in anticipo, neppure in parte.
Sempre un augurio di invecchiare lentamente.
Baciotti ^^
 

Cenere alla cenere.

- La gatta felice. -

 

- Meeeeeaouuhh! Meeeeiaaouuuh! Meuuuooooouuuhhhhhh!

- Uccidila.

- Teme …

- Uccidila, o lo faccio io. E sarà una morte molto meno misericordiosa.

- Ha nostalgia di casa. Comprendila.

- Non sono affari miei.

- Vedrai che in un paio di ore si calmerà.

- Lo hai detto anche questa mattina, quando la bestia infernale è stata scaricata qui. Non mi pare sia cambiato qualcosa. … Anche se devo ammettere che è stato piuttosto divertente vederti mentre combattevi per tirarla fuori dalla gabbia.

- Stronzo. Potevi pure aiutarmi, sai? I suoi graffi bruciano come l’inferno, sai?

- Ma va’? Correggimi se sbaglio, ma chi è che l’ha chiamata “batuffolino amorevole”? Hai già cambiato idea?

- Non ho detto così! Ho detto … Mmmfh! – sbatté un piede a terra, frustrato, quindi procedette a rovistare nella scatola che Sakura aveva lasciato loro assieme ad Hai, mentre ribatteva alle accuse immotivate del compagno - Comunque non ho cambiato idea. È solo che le sue unghie sono un sacco più taglienti di quelle di Akamaru. Di solito mi odia troppo per venirmi abbastanza vicino da graffiare: non me lo aspettavo, ecco. Aha! – fissò con soddisfazione quello che aveva trovato, e procedette col piano per distrarre la gatta disperata, girandosi verso la fonte dei versi disumani che stavano rischiando di far uscire di senno anche lui – Guarda che ho trovato, Hai-chan? Ti piace questo? Ti piace vero? … Se per una volta ti fossi comportato da essere umano e l’avessi tirata fuori tu da quella maledetta gabbietta, invece di costringere me a farlo, io non assomiglierei ad un test di medicina sul campo!

- Hai voluto la gatta? Adesso arrangiati. E smettila di cercare di distrarla con quella stupida corda!

Naruto, non curandosi neppure di voltarsi a guardarlo, continuò nel vano tentativo di cercare di interessare il felino, agitando la cordicella attaccata al bastoncino che la sua stupida padrona rosa aveva fornito loro, assieme a tutta una scatola di altri giochini scemi per animali scemi quanto il biondo scemo che ci stava attualmente giocando. - Sakura-chan mi ha detto che è uno dei suoi giochi preferiti. Solo il petto di pollo riesce a distoglierla dal corrergli dietro. Eeeehhh Hai-chaaaan … guarda cos’ho quiiiii … micia micia miciaaaaa … guardaaa … che beeello, eh? Non ti viene voglia di giocarci? E dai, micetta … miiicia micia miciaaa …

Fissando infastidito il biondo decerebrato accosciato sul pavimento con un bastoncino in mano che faceva stupidi suoni nel tentativo di comunicare con un … un animale (dannazione Dobe!), Sasuke decise che poteva essere saggio far presente la realtà delle cose all’idiota – SE, e sottolineo se, pure ti capisse, ora è troppo irritata per prestare attenzione ai tuoi stupidi giochi, Dobe. Non lo vedi? È davanti a quello shoji da secoli ormai. Ma non le si scaricano le batterie?

Naruto abbassò la mano che teneva il gioco, e la usò per far leva sul pavimento e voltarsi a mezzo verso di lui, che se ne stava rigido e con le braccia incrociate a mezza stanza di distanza dalla assordante maledizione che quell’idiota si era trascinato in casa. Sua.

- Sasuke piantala, vuoi? – gli disse il biondo con fare infastidito - Hai-chan sente la mancanza di Sakura-chan. Poverina … penserà di essere stata abbandonata!

- MUOAUUUOOO.

Sasuke strinse gli occhi a fessura, al limite dell’omicidio di massa - Allora toglila da questa situazione e sopprimila. In questo modo non soffrirà più. E neppure io.

- TEM -/- MMUUUOOOAAAAA!!

Naruto fissò aggrondato la gatta, che aveva preso a miagolare più forte. Non capiva che in quel modo non aiutava la sua causa? Se continuava così, davvero domani avrebbero mangiato stufato!

- Anzi, sai una cosa? – riportò l’attenzione sul bastardo irrigidito e pronto ad uccidere all’altro capo della stanza - Potresti fare il Dobe altruista, prendere quella maledizione e trasferirti nell’appartamento di Sakura. Così non ti sentirai in colpa per aver terminato il suo cucciolo e io potrò riavere la casa silenziosa che avevo una volta.

Lo incenerì. Quindi gli ringhiò contro il suo contributo per il perfezionamento del piano. - Io ho un’idea migliore. Perché non la smetti di fare lo stronzo egocentrico e la prendi in braccio? Magari con la sua cuccia di erba gatta preferita la smetterà di piangere.

- Non se ne parla. Non ho nessuna intenzione di prendere le pul … Naruto.

- Che c’è, ora?

- … Che sta facendo?

- Cioè?

- … Quella posiz … NON TI AZZARDARE PROGENIE DI DANZO!

Naruto, all’urlo scandalizzato del moro, finalmente si voltò. - … Oh. Ecco perché Sakura-chan aveva detto di farle vedere subito dove era la sua cassettina …

- Naruto!

Sbuffò. Teme con la puzza sotto il naso del cazzo. - Rilassati, Sas’ke. È solo un po’ di pipì.

- UN …! Ha urinato sul pavimento del salotto della mia casa di famiglia!

Naruto si alzò, il bastoncino in mano che agitò la piuma legata alla fine della cordicella come una allegra coda, quando lui agitò il braccio liquidando le preoccupazioni di Sasuke - Maah, maaah … un po’ di carta e si sistema tutto. Mica ha fatto la cacca. E poi non è che abbiamo il tatami in salotto. Fosse stato nello stu … Teme, dove vai?

- A prepararti la valigia. Tu e quell’essere ve ne andate da casa mia in questo istante.

- Teme! Non ho intenzione di vivere nell’appartamento di Sakura-chan! E poi lo sai che Hai e Kurama non vanno d’accordo! Al massimo funzionerebbe se ci andassi tu, no? Teme? … Non posso lasciare la gatta da sola … Teme?

- MMOOUUUUAAAOOOOOU!

- Così non aiuti, Hai-chan! – sibilò contro la gatta - Tem -/-MUOAAAAAAAAAAOO.

- Avanti … non fare cos … CAZZO! – agitò violentemente la mano offesa.

-FFFFFFFFSSSS!!!!!

- Sas’keeeee!!! Torna qui e aiutami! Ha cercato di tagliarmi un braccio! Saaaas’keeee!! A te piacciono le mie braccia! Non vuoi davvero che io ne perda … -/- MMIiiiiiieeeeeeuuuuuuuuuuuu

- Ah, non mi freghi mica più, piccola cann … Oh, andiamo … -/- Miiiiiieeeeeeeeeeeuuuu!!! MuuuuaaAAAAAOOOOOO. FFFFFFFTSSSS

- AHIO! Cazzo, gatta! Mi hai fatto male!! Nooo … non avvicinarti, sai? Guarda che ti rimetto nella tua gabbietta …

- Muooooooooooooouuu!

- Ok, magari non lo faccio, ma ti lascio nelle mani del bastardo …

- MMUOOOAAAAAAUUUUUU!!!

- OK, non farò neppure questo, ma tu smettila, va bene? Sakura-chan torna fra poco! Due settimane non sono nulla, vedrai! Ci divertiremo tan … -/- MUUUUAAAAAOUUUU!!!

- UCHIHA MUOVI IL CULO E TORNA QUI!

- Muuuoooohhh MOUUUUUUUOOhhhhhaaa MMMMUUUUOOOOAOOO

- Miiiicia micia micia … non farmi desiderare di essere sordo … ti prego! Poi dovrei ammettere che il Teme ha il punto … - si spostò cautamente verso il fusuma e lo aprì, tenendo d’occhio la potenziale catastrofe che aveva seguito ogni suo movimento come un dannato segugio e ora miagolava fissando la via di fuga improvvisamente a sua disposizione - TEMMMEEEE! Piantala di fare la prima donna e torna qui! … Sasuke?! Sasuke non puoi ignorarmi! … Non ignorarmi, dai … Sasuke? Daaaai … lo sai che tanto non funziona, Teme … Andiamo … Va bene, era uno scherzo, ok? Lo so che non ti muoveresti mai da qui. Neppure temporaneamente. È un’altra delle tue ossessioni, questa casa. Lo so. Ora però torna qui! SUBITO prima che la streg … Hai-chan cerchi di uscire e scopra la sala da tè di tua madre! Io non posso fermarla, lo sai no? Buona, buona Hai-chan … adesso la tua erba gatta torna e tu potrai dormirci sopra quanto vuoi, sai? Basta che la smetti di miagolar … -/- MUUUOOOOUUU -/-  Guarda che la lascio andare, Sasuke, eh? Vuoi che la lasci vagare per la casa? Ha ancora la cacca da fare, ricordi? – minacciò disperato. Se la gatta si fosse avvicinata ancora, non sapeva cosa avrebbe potuto fare. Davvero.

- … Stronzo? Ci sei? … Sei vivo? Non sei morto, vero? Dimmi che non sei morto … mi dispiacerebbe doverti inseguire adesso nell’altro mondo, sai? Ho ancora un sacco di cose da fare qui. Poi sarei di cattivo umore per tipo … sempre, e a te non piace quando sono di cattivo -/- Vuoi stare zitto, almeno tu?

Tirando un mentale sospiro di sollievo, Naruto sorrise al compagno che stava avanzando con fare seccato lungo il corridoio. - Ah, ma allora eri vivo!

Sasuke lo ignorò, superandolo e inginocchiandosi a terra a distanza di sicurezza dalla gatta incavolata che era costretto a sopportare.

Hai smise quasi istantaneamente di miagolare, e lo fissò con sospetto. Lui la ricambiò glaciale, e fece scivolare il piatto che aveva in mano verso di lei. – Se la smetti, - contrattò serio - questo è tuo.

- EHI, Teme! Quello è il pollo che ti serve per farmi il ramen!

Degnò l’idiota di appena mezza occhiataccia, indirizzandogliela da sopra una spalla rigida dallo stress. - Non vuoi eliminare il problema? Allora soffri. E fallo in silenzio, perché lei la posso sempre buttare fuori, ma a te ti uso come concime per il prato qui dietro.

- TEME!

Hai li ignorò entrambi, occupata a divorare la sua pappa preferita.


Avete mai provato a tenere dentro il vostro gatto perchè dovete dargli l'antibiotico? U.U Anche io.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3098211