Nubilato, Celibato e Matrimonio

di Celty23
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Era ormai fine febbraio ed erano passati quasi due mesi dalla festa di capodanno in montagna. Lucy non era più riuscita a vedersi con Juvia, Erza e Levy fino a quel giorno in cui dovevano preparare le cose per il matrimonio: vestito, fiori, pranzo, ecc...
Al momento la bionda le stava aspettando in un bar, che era a pochi minuti di distanza dal catering matrimoniale che le aveva suggerito Erza.
"Ha detto che una sua vecchia amica ha iniziato a lavorarci ed è molto brava... Speriamo che non siano strani come Erza..."
«Lu-chan! Scusami per il ritardo!»
«Levy-chan! Non preoccuparti, sei la prima arrivata. Ma cosa è successo? Stavo iniziando a preoccuparmi.»
«Tutta colpa di Gajeel... Da qualche tempo ho iniziato ad aiutarlo con la sua officina, solo che si é messo in testa di insegna...»
«Aspetta! Aspetta!... Sua? Non lavorava per qualcuno?... »
«Non te l'avevo ancora detto? Gajeel ha aperto la sua officina circa un mese fa, si era stufato di lavorare per il suo vecchio datore di lavoro così si è convinto ad aprire un'attività tutta sua. Solo che essendo ancora agli inizi ha bisogno di una mano... Senza comprendere che queste mani saranno quelle di un chirurgo! Se si feriscono mentre lo aiuto giuro che non la passerà liscia!»

Mentre ascoltava Levy, Lucy sorrise a pensare che la sua amica avesse trovato una persona così speciale ma così differente da lei, e tutto questo, compreso il suo matrimonio, era dovuto a una fantastica vacanza dell'estate scorsa.A interrompere la turchina fu l'arrivo di Erza e Juvia, che rincorreva col fiatone la rossa.
«Lucy-san! Scusa il ritardo, ma Juvia era persa nei suoi pensieri di Gray-sama e non ha sentito Erza-san che bussava...»
«Appunto, sono stata fuori come una scema per una decina di minuti... E pensare che ero già in ritardo di mio...»
«Ragazze non preoccupatevi, il matrimonio mica è domani. C'è ancora tempo, sarà fra poco più di un mese!»
«LUCY!»
Erza si era fiondata sull'amica, permettendo a Juvia di riprendere fiato, per scuoterla a più non posso parlando senza una pausa.
«E' il tuo matrimonio! Dovresti essere la più felice entusiasta emozionata preoccupata che arrivi quel giorno! Io non sto più nella pelle per te! Ho già tutto in mente: i fiori il vestito i posti a tavola la TORTA...»
Dopo che le tre ragazze fecero calmare Erza dal suo delirio del matrimonio si misero a chiacchierare tranquillamente del più e del meno, fino ad arrivare alle 10, l'ora in cui avevano l'appuntamento con l'organizzatrice, così si incamminarono verso l'agenzia chiamata Fairy Tail.

Quando entrarono ad accoglierle trovarono una ragazza alta dai capelli lunghi bianchi. Indossava un vestito rosso attillato, che metteva in mostra le sue curve, con dei merletti bianchi sulla gonna, mentre una giacchettina di pelle rossa le copriva le spalle e nascondeva le spalline del vestito.
«Erza! Come stai? Non ti fai sentire per un anno e ora mi chiami per organizzare un matrimonio?! Mi devi spiegare un po' di cose cara!»
«Mira! Mi conosci, non puoi pretendere troppo da me! E comunque il matrimonio non è per me, ma per questa mia amica. Lucy! Levy! Juvia! Vi presento Mirajane Strauss, una mia vecchia amica d'infanzia.»
Le ragazze si salutarono e presentarono, scoprendo che Levy e Lucy erano state in classe con Lissana Strauss, la sorella di Mirajane e una vecchia amica di Natsu.
«Non ci credo! Ti sposi con Natsu? Ma come? NONO! Adesso mi spieghi come ha fatto quell'idiota a trovarsi una ragazza così bella e intelligente come te!»
Lucy arrossì per i complimenti appena ricevuti.
«Beh... Ecco, la storia è un po' lunga... Ma principalmente è merito di Levy-chan e della vacanza a casa di Erza...»
Le ragazze decisero di andare a vedere i negozi per il vestito della sposa e delle damigelle, mentre Lucy raccontava l'intera storia, fino ad arrivare alla proposta di matrimonio dove Levy, Juvia ed Erza la interruppero.
«Lu-chan, ora che ci penso non ci hai mai raccontato come Natsu ti ha fatto la fatidica proposta!»
«E' vero Lucy-san! Racconta racconta!»
«Lucy... Se non te l'ha chiesto nel modo che ti meriti... Vado a farlo a fette!»
«Non preoccupatevi... Non era proprio un modo normale per chiederlo... Ma si sa... E' Natsu!»
Così Lucy si mise a raccontare, facendo dimenticare a tutte il motivo per cui erano lì, e con il vestito da sposa addosso si sedette.

INIZIO FLASHBACK

«Lu! Muoviti a svegliarti o arriverai tardi in università!»
Erano le sei del mattino e Natsu stava cercando di svegliare la sua ragazza, Lucy,  inutilmente. Per arrivare in università ci impiegava circa tre quarti d'ora in treno, il problema era che ci impiegava un'ora buona a prepararsi, quindi anche se la lezione iniziava alle 8 doveva svegliarsi a orari indecenti.
«LU! SVEGLIA!... Non prendertela con me se poi arrivi in ritardo! Vero Happy?»
Un piccolo gattino blu e con la pancia bianca, uscì da sotto il letto sbadigliando, per poi miagolare verso il suo padrone come se gli stesse dando ragione.
La ragazza a sentire il miagolare del gatto iniziò a rigirarsi nel letto, ma non diede segni di svegliarsi.
«Se non ti svegli nelle buone maniere... Dovrò usare quelle cattive!»
Natsu si buttò addosso a Lucy e si mise a farle il solletico, inizialmente non successe niente, ma dopo pochi istanti la ragazza iniziò a ridere svegliandosi. Nonostante Natsu riuscì nel suo intento non smise di farle il solletico, finendo per essere preso a pugni e a calci, conosciuti anche come Lucy-Kick-
«NATSU! Perchè mi fai il solletico? E perchè mi hai svegliato?!»
«Ma Luuuu... Mi hai sempre detto tu di svegliarti quando dovevi andare in università... E ormai sono le sei e mezza...»
«Perchè non mi hai svegliato prima!? Sono in ritardissimo!»
Lucy gettò le coperte sul povero ragazzo, ancora per terra agonizzante, e si diresse correndo in bagno per prepararsi tra vestiti, trucco e capelli.
«Uffi... Happy... Lucy è cattiva!... Beh almeno non si è accorta di nulla!»
Natsu uscì con un sorriso a trentadue denti dalla stanza per andare a preparare la colazione, che aveva imparato a fare da quando viveva con la bionda.
Mangiarono in fretta, soprattutto Lucy, che appena finì fece per fiondarsi fuori dalla porta, ma venne fermata da Natsu che le diede un bacio per salutarla, facendola arrossire.

Lucy prese il treno appena in tempo e, come faceva ogni giorno, tirò fuori dalla borsa il suo MP3, ma per sbaglio tirò fuori anche un bigliettino rosso ripiegato su se stesso.
"E questo da dove arriva?"
Aprì il foglietto e lesse quello che c'era scritto:

Cara Lucy,
Come immaginavo ti sei dimenticata che oggi è sabato e non hai lezione
Non arrabbiarti con me, segui solo le istruzioni che trovi nei biglietti.
Il treno che hai preso non fa fermate.
Appena arrivi vai all'indirizzo qui sotto e mostra questo biglietto.
A dopo!

"Quell'idiota... Quando torno a casa mi sente!"
Però, nonostante le varie torture che stava pensando per Natsu, quando il treno si fermò andò all'indirizzo indicatole e si ritrovò in un negozio di vestiti, all'entrata esitò per un momento, ma poi si decise ad entrò.
Nonostante visto dall'esterno il negozio sembrasse piccolo, all'interno era molto spazioso, i vestiti erano appesi ovunque e in fondo alla stanza c'erano tre camerini.
«Scusi?»
«Salve! Deve ritirare un vestito?»
«In realtà non lo so... Mi hanno detto di venire qui e mostrare questo biglietto... Ma non so cosa devo fare davvero...»
«Oh cara! Allora sei arrivata! Ti stavamo aspettando, vieni! Vieni!»
«Ma veramente...»
Lucy non riuscì a ribattere che la commessa la trascinò in fondo al negozio e la chiuse in un camerino, pochi secondi dopo le passò un vestito dicendo di provarselo.
"Uffa... Vorrei capire cosa sta succedendo... Stupido Natsu!..."
«Si è cambiata?»
«Ancora un momento!»
"Uffa quanta fretta! Almeno mi spiegassero qualcosa..."
Finalmente Lucy uscì, mostrando come stava col vestito alla commessa, che appena la vide iniziò a farle un milione di complimenti.
«Sei un amore! Sembri quasi una principessa! Quanto mi piacerebbe avere ancora la tua età e il tuo corpo... Ahhh come è brutto invecchiare.»
Lucy era stata presa talmente tanto dai suoi pensieri da non aver prestato attenzione nè alla commessa nè al vestito.
Era una donna sui quarant'anni, i capelli erano per la maggior parte marroni tranne per qualche ciocca argentata. Non era molto più alta di lei e, nonostante i quasi vent'anni di differenza, aveva ancora un bel fisico, gambe slanciate, una vita stretta ma non troppo e il seno non era piccolo, ma nemmeno grande come quello  di Lucy.
«Ehm... Grazie mille...»
Solo a quel punto si girò per vedersi allo specchio, e vedere per la prima volta il vestito.
Era rosso, ma non un rosso sangue, nemmeno un rosso shock, era il rosso di una fiamma di un fuoco caldo. C'era solo una spallina, quella sinistra, che era di una sfumatura un filo più chiara rispetto al vestito, ma non stonava anzi, sembrava quasi fosse fatto apposta per abbinarsi al colore dei suoi capelli. Sul petto e sulla vita era aderente mentre la gonna scendeva più larga fino al ginocchio, quest'ultima era ricoperta di più balze, in modo tale che quando si muovevano facevano sembrare il vestito davvero una fiamma viva.
«Ma... E' bellissimo! Sembra quasi fatto apposta per me! E anche le misure... Sono perfette! Non ho mai trovato un vestito che non mi schiacciasse il petto!»
«Eheh! Ma è fatto apposta per te! Il tuo ragazzo ci ha portato le misure e un disegno del vestito che voleva, anche l'idea che sembrasse una fiamma è sua! Però le balze sono state una mia idea, belle vero?»
«Sono bellissime! Quello stupido Natsu! Poteva dirmelo invece di creare tutta questa storia col bigliettino! Uff...»
«Brava! Stavo per dimenticarmene... Allora dove l'avrò messo?...»
La commessa si mise a cercare qualcosa dietro il bancone, dopo poco scomparve dietro del tutto, ma si sentiva ancora il suo borbottio, finché dopo poco non risbucò con in mano un fogliettino rosso.
«Eccolo! Mi ha detto di darti questo quando saresti passata»
«Un altro?...»

Ciao Lucy!
Vedo che alla fine non sei tornata a casa per uccidermi!
Il vestito ti piace? Ti sta bene? Spero proprio di sì!
Purtroppo non potrò vedertelo addosso fino a stasera...
Segui l'indirizzo scritto qua sotto e fai la stessa cosa che hai fatto prima!
Ci vediamo dopo!

"Quell'idiota... Per quanto vuole farmi girare?! Ma giuro che lo ammazzo quando lo vedo..."

Lucy seguì i biglietti per quasi tutta la giornata, passando da un negozio di scarpe a un parrucchiere, era anche arrivata sul punto di tornare a casa e mandare a fanculo Natsu e i suoi stupidi bigliettini, ma non lo fece e verso le tre del pomeriggio trovò l'ultimo bigliettino.

Sei arrivata alla fine Lu! Contenta?
Adesso puoi tornare a casa, ma appena arrivi mettiti il vestito e il resto,
lì troverai l'ultimo bigliettino e potrai finalmente uccidermi...
A tra poco!

"Era ora! Non ne potevo più di girare come una scema per tutto il tempo!"
Lucy prese il primo treno diretto a casa sua senza nemmeno aspettare cinque minuti. Era incazzata nera, avrebbe voluto passare la giornata in tutt'altro modo, e invece era stata costretta a correre dietro quegli stupidi bigliettini.
Dopo un'ora era finalmente a casa, ma quando entrò non ci trovò dentro nessuno se non Happy, che la salutò miagolando come suo solito.
«Ciao anche a te Happy... Si può sapere dove è quell'idiota del tuo padrone?»
Il gattino blu la guardò come se la stesse capendo, ma poi se ne andò senza degnarla di una risposta.
"Pure il gatto mi snobba..."
Ormai distrutta andò in camera, dove trovò il bigliettino malefico ad aspettarla, ma decise di non guardarlo subito, prima voleva farsi un bel bagno caldo per togliersi di dosso lo stress.
Finalmente dopo mezz'ora uscì da bagno, portandosi con se una nuvola di vapore profumata di rosa, si mise tutto quello che aveva dovuto recuperare quella giornata e infine andò a vedere il biglietto, ma trovò Happy che ci dormiva sopra.
«Stupido gatto! Alzati! Devo vedere cosa vuole che faccia quello stupido del mio ragazzo»
Tolse bruscamente il povero gatto blu, che se ne andò indignato, e si mise a leggere il biglietto.

Cara Lu,
Immagino tu non abbia capito come mai ti ho fatto fare tutti quei giri,
Non preoccuparti, tra poco lo scoprirai!
Devi solo catturare Happy e prendere l'oggetto che ha sulla coda!
Buona fortuna.

«Devo catturare Happy... Certo... Cosa vuoi che ci sia di difficile... Solo che quel gatto mi odia! E che è fuggito giusto un momento fa!»
Dopo mezz'ora di lotta e inseguimento con Happy riuscì finalmente ad acchiapparlo, erano le cinque del pomeriggio ed era completamente distrutta, vide che infilato nella coda del gatto c'era un piccolo anello con un brillante sopra.
«Ma che?...»
«Lu vuoi sposarmi?»
Natsu comparve dal nulla e fece sobbalzare Lucy dallo spavento.
«Natsu... Non dirmi che tutto il casino che mi hai fatto fare oggi... Era per chiedermi di sposarti...»
«Beh... Sì... Non vuoi?»
«Scemo! Sei solo uno stupido scemo! Certo che voglio!»

FINE FLASHBACK

«Ed ecco come è successo... Ragazze?»
Lucy aveva appena finito di raccontare e vide che le altre ragazze stavano tenendo i vestiti, che avrebbero dovuto provare, come se fossero dei fazzoletti, e avevano gli occhi pieni di lacrime.
«Ragazze?... State bene?...»
«LU-CHAN! E' una storia bellissima! Io... Non so come descriverla...»
«Juvia la pensa come Levy-san! Natsu-san è stato così dolce! Così... Così Gray-sama!»
«Devo ammettere... Che quell'idiota mi ha proprio sorpreso... Ha commosso addirittura me... Se Gerard mi facesse una cosa del genere non potrei resistere...»
«Ragazze dobbiamo riprenderci! In fondo è il matrimonio di Lucy! Dobbiamo smettere di piangere e andare avanti con il programma! Se no rischio di non fare il mio lavoro di consulente matrimoniale!... Ma come ha fatto quell'idiota ad avere una così bella idea?!»
Lucy le guardò e sorrise, aveva delle amiche davvero speciali, a preoccuparsi così tanto per lei e poi scoppiare a piangere per il modo in cui Natsu le aveva fatto la proposta. Sentiva che anche Mirajane, anche se la conosceva da poco più di un'ora, era una persona fantastica.

Nel frattempo anche i ragazzi si erano incontrati in un pub, ma senza la presenza di Natsu, in quanto dovevano organizzare il suo addio al celibato.
Nonostante facesse ancora freddo Gray indossava solo dei jeans e una camicia con le maniche corte bianca, e stava bevendo un wisky con ghiaccio, molto ghiaccio.
Gerard si stava dondolando sulla sedia, aveva addosso dei vestiti comodi, un paio di pantaloni blu scuro che gli stavano larghi, probabilmente di una taglia in più, e una maglietta nera dalle maniche lunghe. Di fianco aveva uno zainetto dello stesso colore, davanti a se invece c'era un boccale di birra ormai vuoto. Sembrava molto irritato.
«Dove diavolo è andato a finire Gajil?... E' in ritardo di mezz'ora ormai...»
«Non prendertela Gerard... Probabilmente sarà stato trattenuto da Levy... Da quello che so anche le ragazze avevano un'appuntamento...»
Gray bevve un sorso del suo drink, per poi mettersi a giocare col bicchiere ancora semipieno.
«Non so come fai ad essere calmo... Se non lo conoscessi sarei preoccupato che gli sia successo qualcosa... Ma essendo lui mi fa incazzare che ci faccia aspettare!»
Proprio in quel momento la porta del locale si spalancò e un ragazzo alto dai lunghi capelli neri entrò con prepotenza.
Indossava del pantaloni militari e una maglietta aderente senza maniche nera, sotto un braccio aveva un casco da moto dello stesso colore e un teschio bianco disegnato sopra, sotto l'altro aveva la giacca di pelle che probabilmente aveva indossato fino a pochi momenti prima.
Si lasciò cadere sullo sgabello di fianco a Gray e davanti a Gerard per poi sbuffare rumorosamente.
«Finalmente sei arrivato! Quanto volevi farci aspettare?... E' da mezz'ora che siamo qui seduti ad aspettare TE!»
«E nel frattempo si è anche bevuto tre boccali di birra, per fortuna che dovevi essere il ragazzo responsabile tra i tre, eh Gerard?»
«Sta zitto Gray! Insomma vuoi spiegarci come mai sei arrivato così tardi Gajil?»
Gajil sbuffò ancora.
«Sono in ritardo perché dovevo finire di sistemare un motore di una Jaguar di un amico... Quando stavo per partire Levy mi ha ricordato che dovevo portarla al suo incontro... Che era dall'altra parte di dove dovevo andare io!... Ho fatto tre corse... Prima a lavoro... Poi a portare Levy... E infine a venire qui! Quindi non voglio nessuna lamentela o predica!»
Gray lo guardò un po' scioccato, come se fosse stupito che Gajil gli stesse dando un'ordine, ma non gli interessava più di tanto il motivo per cui era in ritardo, ad essere sincero non sapeva nemmeno perché era lì con loro. Gerard invece non sembrava così accondisciendente, infatti stava per ribattere dicendogli qualcosa, ma venne fermato da Gajil che si mise a urlare.
«Hey! Laxus! Portami il solito!»
Il ragazzo che aveva servito in precedenza gli altri due alzò lo sguardo mostrando la cicatrice a forma di fulmine sull'occhio destro. Guardò Gajil minacciosamente, quasi volesse prenderlo a pugni, ma dopo pochi istanti gli fece cenno con la testa e smise di pulire il boccale che aveva in mano per preparare ciò che gli era stato chiesto.
«Allora... Sorvolando sul fatto che sono in ritardo... Come mai siamo qui?»
«Me lo stavo chiendendo anche io... Mi era sembrata sospetta la tua chiamata Gerard... Ma ho preferito non chiedere per paura che dessi di matto...»
«Siete davvero degli imbecilli... Tra non molto ci sarà il matrimonio di Natsu e Lucy... Ed essendo suoi amici dovremmo organizzargli l'addio al celibato... No?...»
I due ragazzi guardarono l'azzurro inespressivi, non ci avevano minimamente pensato, sapevano che non mancava molto al matrimonio, ma non avevano collegato.
«Hai ragione... Non ci avevo pensato...»
«Non mi stupisce ghiacciolo da strapazzo, è già tanto che tu sappia pensare ghihi.»
«Cosa vorresti insinuare ferraglia?! E ci scommetterei la mano che anche tu te ne eri scordato!»
«E questo cosa vuol dire? Io almeno non vado in giro seminudo! E allacciati quella camicia!»
«Porca!...»
A interrompere i due litiganti, per fortuna, arrivò Laxus con l'ordine di Gajil, un panino al salame grosso quanto il suo pugno, quindi davvero grande, e un boccale di birra con la schiuma che quasi traboccava fuori.
«Ragazzi... Non voglio rogne nel mio bar... Quindi se avete così tante energie basta dirlo che ci vediamo sul retro per farvi calmare un po'...»
«Ghihi non preoccuparti Laxus! Mi conosci, lo sai che non lo farei mai!»
«Appunto perché ti conosco che mi preoccupo di più...»
Il ragazzo se ne andò silenzioso come era arrivato, solo all'ora i due ragazzi si accorsero che non aveva i capelli scuri come sembravano da lontano ma erano un biondo acceso, e che l'oggetto strano che gli avevano visto intorno a collo erano un paio di cuffie dorate con un fulmine su ognuna di esse.
«Allora? Hai qualche idea?... Mgmghg... Pevvè io mmn ho neffruna ideamm...»
«Gajil non mangiare e parlare insieme... Non si capisce niente se no... Comunque vi ho chiamati perché pensavo voi aveste qualche idea, in fondo lo conoscete meglio di me, soprattutto tu Gray.»
«E' vero, lo conosco dalle medie... Ma più che sapere cosa fare so cosa non fare...»
«Cosa intrendi dire ghiacciolo?»
Gajil aveva già finito il panino e ora si stava bevendo, quasi trangugiando, la birra, ma stavolta decise di seguire il consiglio di Gerard e parlare dopo aver ingoiato il cibo.
«Beh... Natsu non mi sembra molto il tipo da strip club o da ubriacarsi e far baldoria per tutta la notte...»
«In effetti no... Non penso gli interessino... Forse berrebbe se ci fosse una gara...»
«Ecco!»
Gajil e Gray guardarono Gerard con un'espressione mista fra il perplesso e lo scioccato, non capivano cosa gli fosse preso per alzarsi di scatto urlando e facendo cadadere la sedia con un tonfo.
«Si può sapere che ti è preso?»
«Il ghiacciolo ha ragione! Non spaventarci così!»
«Ragazzi scusatemi, ma pensate a quello che avete appena detto! Cosa adora Natsu?»
«Lucy?...»
«Ah-ah... Divertente Gray...Sinceramente! Natsu adora le battaglie, ma adora ancora di più quando ci sono delle gare!»
«Il tatuato ha ragione! Potremmo organizzare una serie di sfide che deve fare contro di noi!»
«E alla fine mettere un premio! Oppure delle scommesse. Ottima idea Gerard.»
«Grazie Gray... E Gajil non chiamarmi tatuato... Però non credo che si possa organizzare in un posto qualsiasi...»
«Mmmh... Forse ho trovato! Hey Laxus! Vieni un attimo!»
Il biondo si avvicinò sempre con la sua aria cupa e minacciosa, portandosi dietro il boccale che stava pulendo.
«Cosa vuoi?»
«Tuo nonno ha ancora qull'isola che è vostra da generazioni? Come si chiamava?...»
«Intendi l'isola Tenrou? Sì è ancora nostra... Perché?»
«Dobbiamo organizzare un addio al celibato per un nostro amico, ma ci servirebbe un posto in cui possiamo organizzare in tranquillità e in caso senza preoccuparci di eventuali danni.»
«Ho sentito sì... Per Natsu Dragneel se ho sentito bene vero?»
«Lo conosci?»
Gajil si stupì, non pensava che il suo vecchio amico conoscesse quell'idiota di Natsu, non se lo immaginava a fare a botte con Laxus, anche perché sarebbe finito al tappeto dopo pochi istanti. Laxus nel frattempo aveva preso una sedia mettendo lo schienale davanti a se, sedendosi poi di fianco a Gajil.
«Sì, eravamo vicini di casa quando eravamo piccoli... Non avrei mai detto che quell'idiota potesse trovare una ragazza, fuguriamoci sposarsi!»
«In effetti ha sorpreso un po' tutti penso... Comunque potresti prestarcela per la festa?»
«Certo, se volete conosco qualche persona che sarebbe felice di rivederlo. Tanto l'isola è grande, e anche loro sono delle teste calde...»
«Perfetto allora! Visto ragazzi?! Sarò anche arrivato in ritardo ma ho già sistemato tutto!»
«Sìsì, sei stato fantastico Gajil... Ora dobbiamo solo decidere che sfide e gare fare...»
«E se ci dividiamo i compiti? Gajil e Laxus sentono gli altri amici di Natsu e preparano il posto, tu Gerard, essendo il più intelligente, organizzerai le gare con anche i rispettivi premi.»
«Vorrai dire l'unico che ha lo sbatti di farlo...»
«L'ho detto che sei intelligente! Io invece organizzo il buffet e soprattutto gli alcolici!»
«Ghiacciolo se hai bisogno di una mano mia sorella Cana e il suo ragazzo sono dei gran ubriaconi...»
Si misero tutti e tre a discutere su come convincere Natsu a raggiungere l'isola senza farlo insospettire, mentre Laxus se ne andò dopo poco per continuare a gestire il bar e servire i clienti.

Il tempo passò e sia le ragazze che i ragazzi continuarono ad organizzare i vari eventi, quando la data del matrimonio fu scelta, per il 23 marzo, anche le ragazze iniziarono a preparare l'addio al nubilato per Lucy. Una settimana prima del fatidico giorno le ragazze si ritrovarono per rifinire gli ultimi dettagli, in quanto quella sera ci sarebbe stata la festa per la bionda.
«Allora, abbiamo tutto ragazze?»
«Sì Levy!»
Juvia, Erza e Mira risposero in coro, era la quinta volta che Levy chiedeva se avevano tutto per la serata e non ne potevano più, ma sopportavano sapendo che voleva davvero che a Lucy piacesse quello che avevano organizzato.
«Erza?»
«Prenotato il locale e ho fatto vedere una foto di Lucy a tutti così che sappiano chi è la festeggiata.»
«Perfetto! Mira?»
«Vestito consegnato alla festeggiata e non lo aprirà fino a stasera, preso anche medicine contro la sbornia e in caso anche qualche contraccettivo!»
«Ma non te li avevo chiesti... Anche perché siamo tutte fidanzate...»
«Beh non si sa mai! Magari incontrate proprio il vostro ragazzo!»
«Sorvoliamo... Juvia?»
«Juvia ha prenotato gli alcolici e il gelato preferito di Lucy-san... Ma non fa troppo freddo per il gelato?...»
«Vedrai che poi avrà caldo! Perfetto allora, c'è altro da dire?»
«Io una cosa!»
«Parla pure Erza!»
Alla rossa sembrava di essere a scuola, doveva alzare la mano e chiedere il permesso per parlare.
«Per i ragazzi il locale mi ha detto che ci pensano loro, ne conoscono alcuni bravi e che costano poco.»
«Nessun problema allora!»
Era pomeriggio, più o meno le sei, e le ragazze sarebbero dovute andare a prendere Lucy verso le nove, l'avevano avvisata di mangiare qualcosa ma nulla di troppo pesante. Stettero ancora per più di un'ora al bar a sistemare le ultime cose, poi andarono a casa dell'albina per prepararsi.
Juvia era la meno incline a mettersi dei vestiti troppo poco coprenti, così dovettero trovare un compromesso. Non potevano certo andare in discoteca, in una con lo spogliarello per di più, vestite da suore. Alla fine la convinsero ad indossare una minigonna con balze blu scuro, per coprire le gambe e le cosce le misero delle calze semi-trasparenti nere, in modo tale da creare un effetto vedo non vedo. Ebbero difficoltà a trovare qualcosa per la parte superiore che le andasse bene, ma alla fine dopo aver tirato fuori tutti i vestiti di Mirajane trovarono un corpetto nero con le spalline e una giacchettina di pelle nera come copri spalle.
Erza non ci impiegò molto a cambiarsi, probabilmente sapeva già cosa indossare e senza troppa pudicità. Una camicia rossa scura con le spalline poco più larghe del reggiseno e con una scollatura da mozzare il fiato, sotto una minigonna nera simile a quelle delle Maid, non indossava calze, ma gli stivali con tacchi a spillo le arrivavano sotto il ginocchio.
«Ti vanno ancora quei vestiti Erza?»
«Sono perfetti! Grazie per avermeli tenuti per tutto questo tempo Mira.»
«Non preoccuparti, immaginavo che a un tuo futuro ragazzo non sarebbero piaciuti!»
«In realtà non ne ho idea... Glieli ho nascosti... Ma... Mi stringe un po' al petto ora che ci penso... Così dovrebbe andare meglio.»
La rossa sbottonò di uno la camicia, mostrando il reggiseno di pizzo rosso scuro.
«Erza-san... Juvia non immaginava che fossi così...»
«Hai sorpreso anche me Erza... Anche se ti ho conosciuto solo questa estate...»
«C'è stato un periodo in cui andavo spesso in discoteca e locali del genere insieme a Mirajane, poi siamo cresciute e abbiamo smesso, anche perché iniziava a diventare noioso... Ma una volta ogni tanto si può fare. Vero Mira?»
Mentre Erza parlava l'albina si era cambiata, indossava dei pantaloni attillati di pelle e una giacca sempre di pelle nera slacciata fino all'ombelico, era fatta in modo tale che si vedesse che non indossava il reggiseno ma senza far vedere altro.
«In realtà io ci vado ancora, il mio ragazzo lavora come barman in un bar normale di giorno, ma alcune sere fa il barman in discoteche e posti del genere...»
«Mirajane-san ha un ragazzo? Juvia è curiosa, come è il ragazzo-san di Mira-san?»
«Anche io lo voglio sapere! E devi dirci come vi siete conosciuti!»
«Prima di raccontarvelo Levy prova questi! E dimmi se ti vanno bene.»
Levy prese al volo i vestiti che l'amica le aveva lanciato e li guardò perplessa, poteva capire che non avesse magliette con la sua taglia di seno, ma perché le aveva passato solo una maglietta da uomo?
«Mira?... Cosa dovrei farci?...»
«Non avendo trovato nulla ho pensato di inventarcelo, metterai una maglietta nera di Laxus, poi ci mettiamo degli accessori!»
«Ehm... ok?...»
Levy andò a cambiarsi mentre Mira iniziava a raccontare come aveva conosciuto Laxus, il suo ragazzo. Era da tempo che non andava più in discoteca, dopo che Erza era partita non se la sentiva di andarci da sola, ma una sera si fece coraggio e andò. Era completamente diverso da come se lo ricordava, la musica, le luci, persino i balli le sembravano diversi, ma non ci diede molto peso, infatti iniziò a bere qualche drink e a ballare come aveva sempre fatto, solo che senza accorgersene aveva bevuto troppo oppure non reggeva più l'alcol come prima, sta di fatto che era ubriaca dopo poco. Dei ragazzi le si avvicinarono e cercarono di offrirle un drink dopo che ci avevano messo dentro qualcosa, anche se era brilla se ne era accorta, così rifiutò, ma loro continuarono a insistere, finché il barman, Laxus appunto, non li aveva buttati fuori dal locale salvandola.
«In sintesi è così che l'ho conosciuto... Non è proprio l'incontro più romantico ma quando lo guardavo prendere a pugni quei ragazzi mi sembrava il principe azzurro!»
«Beh Mira sono contenta per te! E cerca di stare attenta! Mi hai sempre fatto preoccupare...»
«Beh Erza anche tu mi facevi preoccupare... Ti bastava un bicchiere per diventare sbronza!»
Le due ragazze risero nel ricordare i momenti trascorsi insieme, ma si fermarono quando videro Levy arrivare con la maglietta enorme addosso.
Le arrivava a metà coscia come se fosse un vestito, aveva una scollatura a V e le maniche coprivano solo le spalle.
«Perfetto! Ora una cintura qui!... Poi una collana... Mmmm... Erza mi passeresti quel braccialetto?»
Mira ed Erza si misero a vestire e truccare Levy come se fosse la loro bambolina, mentre Juvia cercava inutilmente di coprirsi di più il seno. Per le otto e mezza erano già tutte pronte e in macchina per andare a recuperare Lucy, che secondo i piani le stava aspettando già vestita per la serata.
«Ok dopo quella casa gira a destra...»
Levy stava dando le indicazioni a Mirajane per raggiungere la casa dell'amica, in quanto non si fidavano a far guidare Erza, avrebbe potuto investire qualcuno.
«Perfetto siamo arrivate!»
Mira accostò e suonò il clacson due volte per far sapere alla festeggiata del loro arrivo, dopo qualche secondo videro la porta aprirsi di qualche millimetro, e poi una figura nera e bionda schizzare fuori e infilarsi in macchina sbattendo la portiera.
«Ma siete impazzite a farmi andare in giro così!?!»
Le quattro ragazze la guardarono, aveva una maglietta molto attillata dorata, dei pantaloncini di pelle neri con delle bretelle che le ricadevano sul ginocchio dello stesso colore. La bionda poi guardò loro e diventò ancora più rossa.
«Ma dove volete portarmi?! Pensavo avreste fatto pizza e film!»
«Ma Lu-chan! E' il tuo nubilato è giusto che facciamo qualcosa di un po' più...»
«Levy ha ragione! Abbiamo convinto anche Juvia a vestirsi così non puoi rifiutarti tu Lu! E non preoccuparti che dopo un paio di bicchierini ti sentirai meglio!»
«Mira mi fai quasi paura... Sembri un demone... Però va bene! Bisogna farlo almeno una volta nella vita! E quando se non al nubilato?»
«E' così che si parla ragazza!»
Le ragazze partirono tutte pronte a divertirsi e a passare una notte a ballare e a bere, ma non sapevano che Natsu le stava seguendo.


Angolo Autrice
Ce l'ho fatta finalmente! Ho sistemato il capitolo, quindi ora lo dovreste aver letto con un formato molto piu' decente... Mi scuso ancora per le (addirittura) 150 circa persone che l'avevano letto tutto appiccicato e schifoso :( Gommene!
Allora per chi non mi conosce sono Celty23! E' un piacere conoscervi, questa e' la mia terza ''long'' anche se e' di due capitoli :D
Il prossimo capitolo lo pubblichero' appena torno dall'Inghilterra (domenica o lunedi') quindi non aspetterete molto!
Ora vi saluto :3 baci!

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Arrivarono senza problemi ed entrarono nel locale, Natsu le aveva pedinate fino all'entrata ma non le seguì anche all'interno, decise invece di chiamare Gajil per chiedergli un consiglio.
«Pronto?... Fiammella?»
«Gajil ho bisogno di aiuto! Levy e le altre sono venute a prendere Lucy prima e aveva un vestito strano che mi ha fatto uno strano effetto! E adesso sono davanti a un locale strano e non so cosa fare! Cosa ci fanno qui e perché sono vestite così!?»
«Ohi! Per prima cosa calmati e dimmi dove sei, poi in che senso era vestita strana? Era vestita da vecchia?...»
«NO! Aveva un vestito attillato dorato, le premeva su tutto il corpo mettendo in mostra... Niente... Comunque appena l'ho vista ho sentito un gran caldo! E anche le altre...»
«MI STAI DICENDO CHE IL GAMBERETTO E' IN DISCOTECA?!»
Natsu dovette allontanare il cellulare dall'orecchio, non capiva perché Gajil si fosse messo ad urlare e, anche se l'aveva già sentita come parola 'discoteca', non sapeva cosa succedesse al suo interno, ma da quello che vedeva non gli piaceva.
«Non lo so! Il posto si chiama Blue Pegasus... E c'è un sacco di gente fuori che si regge a malapena in piedi...»
«Blue... Pegasus... Il mio Gamberetto... E' al... Blue Pegasus...»
«Mi vuoi spiegare che posto è questo?!»
Il silenzio dall'altra parte della cornetta fu quasi estenuante per il ragazzo, ma dopo un minuto sentì la voce dell'amico come non l'aveva mai sentita, era terrorizzata.
«Il Blue Pegasus non è solo una discoteca... Certo, si balla e si beve come in ogni altra discoteca, ma quel posto... E' anche conosciuto per i lavori extra che fa...»
«Lavori... Extra? Cosa stai dicendo?!»
«Praticamente fanno anche servizi di spogliarello per feste come gli addii al nubilato... In poche parole si spogliano davanti alle ragazze per divertimento... E spesso essendo tutti ubriachi succedono altre cose...»
«Lu... Lucy... La mia Lucy... è... è in un... IO LI AMMAZZO!»
«Non fare nulla di avventato! Hai fatto bene a chiamarmi, chi c'è lì con Lucy? Così contatto anche gli altri ragazzi mentre vengo lì!»
«MA IO LI VOGLIO SVE...»
«SE ENTRI ERZA TI PICCHIERA' A SANGUE!»
«... Cosa devo fare allora?...»
Gajil sospirò, la minaccia di Erza aveva fermato Natsu dal fare un vero casino, se le loro ragazze avessero saputo che la fiammella era lì e che presto sarebbe arrivato anche lui non l'avrebbero passata liscia. Sapeva solo che insieme a Levy c'erano la barbiegirl ed Erza, su Juvia non era sicuro in quanto non la credeva capace di lasciare Gray.
«Allora... Prima dimmi chi c'era con Lucy...»
«C'erano Levy... Erza e Juvia... Poi se ho visto bene c'era anche Mirajane... Ma non la conosci...»
«Strauss? Mirajane Strauss?...»
«Sì... La conosci?...»
Gajil imprecò mentalmente, era la ragazza di Laxus e se lui fosse arrivato ci sarebbe stata una rissa sicuro al cento per cento, ma non poteva non dirglielo, era un suo vecchio amico in fondo.
«Non di persona... E' la ragazza di un mio amico... Senti mando un messaggio a tutti e arrivo... Tu seguile senza farti notare, cerca di capire dove vanno e tienile d'occhio, appena arrivo ti mando un messaggio.»
«Va bene! A dopo allora!»
Entrambi riattaccarono e Natsu si diresse all'interno di quel posto sconosciuto per lui, appena entrò si dovette coprire le orecchie con i palmi delle mani per la musica troppo alta, dopo un po' però si abituò e riuscì a mettersi a cercare le ragazze.
Gajil nel frattempo aveva inviato un messaggio vocale a Gray, Gerard e Laxus, per poi fiondarsi sulla moto e partire come un folle. Ogni tanto sentiva il cellulare vibrargli contro la gamba destra, ma non si fermò per controllarli, solo quando arrivò, dopo circa un quarto d'ora, si decise a guardare cosa gli avevano scritto.
Sì ritrovò undici nuovi messaggi in tre conversazioni diverse, la prima era quella di Gray.
 
"COOOOOSAAAAA?"
"Dimmi che scherzi...."
"Juvia... Al Blue Pegasus..."
"Arrivo subito! 20 minuti e sono lì!"

Sospirò, l'aveva presa meglio di quello che pensasse, ora toccavano gli altri sette messaggi, di cui sei di Gerard.
 
"NOOOOOOO!"
"ERZA NON LO FAREBBE MAI!"
"O forse sì?..."
"NON FARLA BERE!"
"PER NESSUN MOTIVO!"
"ARRIVO!"

"Ooook... Gerard è un po' troppo preoccupato... Pensavo che fosse il più calmo di tutti... Però ora che ci penso quando Erza aveva bevuto un solo bicchiere di vino si era ubriacata subito... Potrebbe davvero essere un pericolo..."
Guardò l'ultimo messaggio, quello di Laxus, e gli vennero i brividi.
 
"Sto arrivando."

Laxus non andava mai da nessuna parte, si muoveva solo se era obbligato o c'era qualcosa di veramente grave. Gajil con il groppo in gola scrisse a Natsu dicendogli che era arrivato e chiedendogli dove era, la risposta non tardò ad arrivare ed era molto coincisa, diceva solo:
 
"In fondo alla sala dietro al bancone"

Il moro entrò e, dopo aver spintonato via un po' di gente, raggiunse il rosato e lo vide più che preoccupato. Gli stava dando le spalle, probabilmente stava guardando nella direzione delle ragazze, nella mano sinistra aveva un bicchiere di birra ormai vuoto, ma lo stava stringendo talmente forte da avere le nocche bianche, e la gamba destra stava picchiettando il pavimento a una velocità sempre maggiore, solo allora si guardò in giro per vedere come era il locale.
Il posto visto da fuori non era molto grande, ma ora che era d'entro si accorse che invece era molto spazioso. La pista da ballo permetteva di ballare, ma solo se si stava appiccicati gli uni agli altri, al contrario la zona bar era molto più grande, c'erano molti tavoli e sedie che permettevano alle persone di fermarsi e bere qualcosa. Ma la zona principale era quella dedicata agli spogliarello, dietro al bancone del bar c'erano una serie di stanze, solo che al posto dei muri c'erano delle tende semitrasparenti di colori diversi, erano fatte in modo tale da isolare il suono all'interno e che tranne qualche ombra ogni tanto non si riuscisse a vedere chi ci fosse dentro.
«Oi!»
Natsu si girò e gli fece cenno con la testa per poi rigirarsi subito dopo, Gajil si sedette di fianco a lui e ordinò da bere per non destare sospetti.
«Ho avvisato gli altri... Tra poco dovrebbero arrivare... Qui come va?»
«Le ragazze sono state per un po' un pista, poi è arrivato un ragazzo a chiamarle dicendogli che era tutto pronto e si sono diretti dietro quelle tende.»
Natsu indicò il punto a Gajil, che notò dietro a dei teli semitrasparenti rossi delle ombre ogni tanto muoversi, e che suppose essere le loro ragazze.
«E' entrato qualcun'altro?»
«No... Solo il cameriere con delle bottiglie di vino rosso e champagne, ma poi è uscito con altre bottiglie vuote...»
Passarono circa cinque minuti e entrambi i ragazzi sentirono due voci famigliari che li chiamava.
«Allora? Cosa è successo?! Juvia non sarebbe mai venuta in un posto del genere! Chi l'ha costretta? Scommetto Erza...»
«Non osare! Erza non ha mai messo piede in un posto del genere! Sarà stata Levy!»
«Smettetela ora! Non mi interessa sapere se è stato il Gamberetto o qualcun'altro ad avere l'idea! Ora dobbiamo solo controllare che non succeda nulla!»
«Gajil ha ragione...»
La voce di Laxus era bassa, ma tutti riuscirono a sentirlo benissimo, anche perché era comparso dal nulla facendo spaventare tutti.
«Questo locale è famoso per i suoi ballerini più richiesti Hibiki, Eve e Ren... Ma oggi erano ammalati e ho sentito che hanno dovuto rimediare chiamando degli esterni...»
Gajil grugnì, conosceva la fama di quei tre, ragazzi bellissimi che facevano sentire una ragazza una dea scesa in terra, ma sapeva anche che la loro professionalità era straordinaria, non facevano mai nulla alle ragazze e anche se molte li volevano vedere fuori dal locale loro rifiutavano sempre. Il fatto che non ci fossero era un problema.
Laxus sentendolo grugnire annuì, concordando con i pensieri dell'amico, poi ricominciò a raccontare quello che aveva scoperto.
«Non avendo mai avuto di questi problemi il locale si è dovuto arrangiare in qualche modo... Chiamando i ragazzi del locale Oracions Sèis...»
Gray, Natsu e Gerard lo guardarono perplessi, non erano molto esperti di locali e ballerini, mentre Gajil lo guardò con gli occhi spalancati. Al contrario degli altri 3 ragazzi lui li aveva già sentiti parlare e non positivamente.
«Quegli Oracions Sèis?... Con Cobra?...»
Laxus annuì, lavorando come Barman conosceva le persone che lavoravano in quel settore, c'erano i ragazzi di Blue Pegasus che erano i più richiesti, ma c'erano anche loro, Cobra, Racer e Midnight.
Erano ballerini al livello di Hibiki e gli altri, ma avevano una fama molta più brutta, facevano ubriacare le ragazze per poi portarsele a letto, a volte le drogavano senza dirglielo facendole diventare tossico-dipendenti.
Laxus guardò in giro senza vedere davvero nulla, era troppo preoccupato per Mira, anche se non lo dava a vedere, Gajil invece era molto più agitato e stava stritolando il boccale di birra che iniziava a cigolare.
«Volete spiegarci qualcosa? Non sapere ci mette solo più ansia! Non ho mai visto Gajil così! E non credo sia un buon segno... Vero Gerard? Fiammella?»
«Il ghiacciolo ha ragione... Non mi fido a lasciare Lucy là dentro... E poi ho una brutta sensazione...»
Laxus e Gajil si guardarono e annuirono, era meglio che sapessero, così gli raccontarono quello che sapevano, quando ebbero finito anche gli altri 3 ragazzi erano diventati tesi e cercavano di non andare a fare a botte con il primo che capitava.

Le ragazze nel frattempo erano all'interno della stanza all'oscuro di tutto, avevano ordinato da bere per tutte, tranne per Juvia, in quanto incinta e per Erza che le avevano dato del succo di frutta a sua insaputa.
«Allora Lucy! Ti stai divertendo o no?»
Levy aveva già bevuto due bicchieri di champagne, non era ubriaca ma era diventata abbastanza allegra.
«Molto! Non pensavo davvero che mi avreste portato qui! Mi è preso un colpo quando ho visto il vestito!»
Lucy stava finendo il terzo bicchiere ed era brilla, infatti era abbracciata a Mira, che era al quinto, e canticchiavano canzoni di cartoni animati.
«E non è nemmeno finita qui la sorpresa! Ma prima i regali! Forza prendi un cerchio e mettiti in una bottiglia vuota... Cioè il contrario!»
La bionda un po' barcollando si spostò alla ricerca di una bottiglia, per poi risedersi quando la trovò, le altre ragazze si erano messe intorno a lei a cerchio e la incitavano a far girare la bottiglia.
«Forza Lucy-san, punti su Juvia! Juvia vuole darti il suo regalo!»
«Uuuuh come gira quella bottiglia! Erza guarda!»
«Mira tu stai bevendo troppo... Dovresti imparare a reggere meglio l'alcol, come me!»
La bottiglia girava e girava facendo girare la testa alle ragazze soprattutto quelle brille, finché non iniziò a rallentare per poi fermarsi puntata verso Erza.
«Bene Lucy direi che è il mio il primo regalo!»
La rossa tirò fuori da dietro la sua schiena un pacchetto ricoperto di carta rossa e una nastro dorato, Lucy non riuscì a trattenersi e glielo strappò dalle mani per aprirlo, e mentre lo faceva la rossa le parlava.
«Da quello che ho saputo stavi convivendo con Natsu già da qualche tempo... Per cui ho deciso di prenderti qualcosa che poteva esserti utile!»
Lucy aprì finalmente il pacco e ci trovò dentro un kunai da ninja, il suo entusiasmo scemò, ma non voleva far vedere che il regalo, per un matrimonio per di più, non le era proprio piaciuto.
«Erza è... Davvero molto utile... Penso che per difendermi mi servirà...»
«Lo so! L'ho preso apposta! A volte sei troppo sbadata e ho paura per la tua sicurezza, soprattutto con Natsu in giro per casa.»
Le ragazze la guardarono un po' perplesse, non capivano come potesse essere Natsu, NASTU, pericoloso per la sicurezza e l'incolumità di Lucy, ma ci passarono sopra in quanto sapevano che Erza era fatta così.
«Dai Lu-chan fai un'altro giro! Non vedo l'ora di darti il mio! Ah, Gajil ha insistito per dire che era anche da parte sua...»
Lucy fece ripartire la bottiglia, sperando finisse su Levy in quanto era diventata molto curiosa, ma dopo giri e giri si fermò su Mirajane che era ormai al settimo bicchiere.
«Uuuuh tocca a me! Tocca a me! Ecco tieni e fanne buon uso!»
L'albina tirò alla bionda un sacchetto nero con un fiocco bianco, che venne aperto in fretta e furia, era davvero curiosa di scoprire cosa le aveva preso Mirajane, e quando si ritrovò un completo intimo di pizzo nero non poté non arrossire, ma per fortuna era già rossa per lo champagne.
«Ma... Mira... Quando dovrei usarlo questo?...»
«Ma insomma! La tua prima notte da sposini! Non conosco i gusti di Natsu ma quel completo farebbe impazzire qualsiasi ragazzo!»
Ora anche le orecchie e se fosse stato possibile probabilmente anche i capelli le si sarebbero tinti di rosso per l'imbarazzo, così decise di passare al prossimo regalo facendo girare la bottiglia, ma Juvia la fermò mettendole sotto il naso un pacchettino blu  con un fiocco azzurro.
«E' il turno di Juvia! Spero che a Lucy-san piaccia! Juvia ci ha pensato per giorni cosa sarebbe stato utile a una novella sposina... Ma Juvia non riusciva a trovare nulla! Così ha cercato qualcosa altro che potesse piacere a Lucy-san, ma non trovavo nulla di adatto e...»
«Juvia non preoccuparti! Mi piacerà moltissimo! Come tutti i regali e la sorpresa!»
Lucy la fermò appena in tempo prima che avesse una crisi di nervi, aveva saputo da Natsu, che aveva saputo da Gray, che Juvia aveva iniziato a mostrare gli sbalzi di umore tipici della gravidanza, e che quando iniziava a piangere non la smetteva per ore. Così per far vedere all'amica che andava tutto a posto aprì il pacchettino e tirò fuori un braccialetto d'oro e d'argento con vari ciondoli.
«Juvia aveva chiesto a Natsu-san cosa ti piaceva... Ma Natsu-san non era riuscito a dirmi nulla di utile a parte che i tuoi occhi quando sorridi brillano come stelle... E che ti piace tutto ciò che riguarda i segni zodiacali... Così Juvia ha fatto fare un braccialetto d'oro e d'oro bianco con i vari simboli delle costellazioni e altre... I 12 segni zodiacali sono d'oro, mentre il cane minore, la croce del sud, eccetera sono in oro bianco... A Lucy-san piace?...»
Lucy le si buttò letteralmente addosso, era contentissima e le piaceva fin troppo, le erano sempre piaciute le costellazioni e le stelle in generale, ma non le aveva mai prese così sul serio, finché non si era ritrovata quel braccialetto tra le mani.
«Juvia è bellissimo! Oddio ce l'ho tra le mani e ho paura di perderlo da qualche parte! Lo metterò sicuramente al matrimonio e poi in un posto sicuro dove Natsu e quello stupido gatto non me lo possano toccare!»
Si misero tutte a ridere a immaginarsi Natsu che perde il braccialetto e Lucy che lo concia per le feste, poi si ricomposero bevendo altro champagne e succo di frutta.
«Dai adesso Lu-chan apri il mio!»
«Sono pronta! Ormai non c'è più nulla che possa sorprendermi!»
«Ghihi... Non credo proprio, e sappi che vorrò essere la prima!»
Lucy la guardò stranita, un po' per l'alcol e per quello che aveva detto, ma prima che potesse fare domande si ritrovò tra le mani un laptop rosa nuovo di zecca.
«Voglio essere la prima a leggere le tue storie! L'idea del computer l'ha avuta Gajil... Io stavo per prenderti una montagna di libri!»
«Puoi contarci! Domani mattina mi metterò già a scrivere! Beh... Forse dopo il post-sbornia! Ahaha chi poteva immaginare che Gajil avesse buone idee ogni tanto?»
«Mi sono stupita anche io! Ma adesso metti via i regali e siediti sulla poltrona della festeggiata! Erza vai a chiamare tu la sorpresa?»
Lucy le guardò male ma ubbidì e dopo aver riposto i doni con cura andò a sedersi e aspettò che la rossa rientrò, seguita da tre ragazzi, di cui due bellissimi.
Il primo, che si presentò come Midnight, aveva i capelli corti e scuri, mentre le punte erano bianche e quelle di sinistra erano tenute insieme da delle perline viola, nonostante fosse truccato, gli occhi erano ricoperti di ombretto e matita e aveva un rossetto viola scuro, appariva come il bell'uomo che era.
Il secondo si chiamava Racer, ed era quello più brutto, aveva i capelli lunghi centrali e biondi, mentre ai lati erano quasi rasati e neri, il fisico non era niente male, se non fosse stato per il naso troppo lungo e appuntito, e per gli occhialini scuri che gli coprivano gli occhi, che sembrava non avesse intenzione di togliersi.
Cobra fu l'ultimo, e sembrava anche essere il capo dei tre, era un bel ragazzo con i capelli marroni tenuti più lunghi del normale, Lucy ne rimase affascinata, ma non le piaceva l'aura di strafottenza che gli girava intorno.
«Piacere ragazze! Noi siamo i ragazzi dell'Oracions Sèis! I ballerini che avevate riservato non si sono sentiti bene e hanno chiamato noi, ma non preoccupatevi, non vi deluderemo. Vero Mid? Racer?»
Entrambi annuirono, ma mentre Midnight rimase in silenzio Racer si mise a parlare, soprattutto con Juvia e Mira.
«Assolutamente! Vi lasceremo senza fiato! E voi bellezze come vi chiamate? Ma forse bellezze è troppo poco per descrivere la vostra bellezza»
Entrambe arrossirono, ma Cobra richiamò il compagno al lavoro e chiesero di aspettare ancora qualche minuto in modo tale da avere tutto pronto, così le ragazze si misero a chiacchierare e dopo circa 5 minuti le luci si spensero e si alzò una nebbiolina dal nulla, le uniche luci erano puntate verso la porta dove erano spariti i ragazzi, che ora era coperta da un velo.
Dietro si incominciò a vedere la figura di uno di loro, che riconobbero come Racer per il naso, che a ritmo di musica e lentamente iniziò a togliersi la maglietta, quando se la tolse del tutto uscì mostrando il corpo scolpito come una statua alle ragazze, il cui pensiero comune fu che anche se non era bello non lo era affatto nel fisico.
Continuò a ballare sempre andando a ritmo di musica e avvicinandosi prima alla festeggiata e poi alle altre ragazze, in particolar modo Juvia e Mira, per poi tornare al suo posto in centro alla sala.
Comparve un'altra figura dietro la tenda che si toglieva prima il gilet e poi si sbottonò la camicia, infine uscì e si scoprì essere Midnight. La musica era aumentata di ritmo e il ragazzo la seguiva come se fosse la sua preferita e, nonostante fosse meno pompato di Racer, con la camicia creava un effetto vedo non vedo degli addominali e dei bicipiti che fece perdere la concezione del tempo un po' a tutte. Anche lui si avvicinò alla festeggiata e le ballò accanto, per poi spostarsi su Levy e rimanerci più del dovuto, infine finì il giro e si mise al suo posto di fianco a Racer.
La terza figura comparve e Cobra uscì direttamente già senza maglietta, si mise a ballare con sotto la canzone I'm to sexy for my shirt, per poi fare segno ai suoi compagni di dare iniziò alla festa.
Ballarono per loro per circa dieci minuti, Racer sembrava essersi fissato su Juvia, che iniziava a trovarlo troppo insistente, e Mira, che invece era ormai ubriaca fradicia. Midnight passava da Erza e Levy, ma rimaneva sempre più spesso con la turchina e cercava di avvicinarsi sempre di più, infine Cobra si era dedicato completamente a Lucy e aveva ballato solo per lei.
Dopo qualche momento si fermarono per bere con le ragazze e chiacchierare, ma a un segnale di Cobra, che nessuna delle ragazze aveva visto, Racer se ne andò nell'altra stanza, furono in quei minuti che successe il finimondo.

I ragazzi erano stati buoni e calmi, se così si può dire, seduti sul bar a guardare come stalker la tenda delle ragazze, avevano deciso di rimanere a guardare se succedeva qualcosa e se sarebbero arrivati i ballerini, e in quel caso sarebbero entrati a picchiarli. A un certo punto sentirono qualcuno parlare col barman, inizialmente non ci fecero caso, ma poi sentirono il nome di Erza.
«Ichiya-san... Non si arrabbi...»
«Certo che mi arrabbio! Appena sono entrato ho sentito il perfume di Erza! Avreste dovuto avvisarmi! Mi sarei preparato a dovere per poter ballare per lei!»
Ichiya fece per andare verso la direzione del profumo di Erza ma venne fermato dal barista, ormai esasperato.
«Ci ha detto lei di non dirti niente!... E poi ora ci sono già dentro i ballerini quindi non puoi entrare!»
«Cosa? Non ci credo che Erza non mi voglia! E Hibiki, Ren e Eve non mi hanno detto niente! Comunque capiranno se li interrompo! Insomma, non posso resistere al suo perfume»
«Non ci sono loro, stanno male. Master Bob ha dovuto chiamare altri ragazzi, ed essendo dentro a ballare non credo apprezzeranno di essere interrotti...»
I due uomini continuarono a discutere, ma i ragazzi non li stavano più ascoltando in quanto approfittando della distrazione del barman entrarono nella stanza di Lucy e delle altre, pronti a spaccare qualche culo.

Le ragazze videro tutto a rallentatore, probabilmente anche perché alcune erano ubriache, Racer venne lanciato per terra, facendo cadere un sacchetto contenente delle pilloline bianche, poi uscirono Gray e Laxus, che andarono subito verso le loro ragazze, in quanto mentre arrivavano lo avevano sentito parlare da solo dicendo che si sarebbe fatto loro due.
Gerard uscì dopo poco e si fiondò su Erza per controllare se avesse bevuto qualcosa e come stesse, ma quando la vide perfettamente normale, per quanto possa essere normale Erza, si tranquillizzò e la abbracciò forte.
Gajil e Natsu invece si avvicinarono con calma verso Midnight e Cobra, per poi tirargli un pugno in piena faccia, ma i due ragazzi erano ancora in piedi e iniziarono a fare una vera e propria rissa.
Levy e Lucy guardavano tutto come se fosse a rallentatore senza capire cosa stesse succedendo, e quando stavano per andare a fermare i propri ragazzi Laxus si mise in mezzo.
«Hey! Lasciaci andare! Non intendo stare qui a vedere Gajil che si fa picchiare e picchia senza motivo!»
«Levy ha ragione! Dobbiamo fermali prima che sia troppo tardi! Non hanno capito cosa stava succedendo e...»
«Sanno meglio di voi due cosa stava succedendo... Quei ragazzi sono famosi per far drogare le ragazze con cui ballano per poi farsele!...»
Le due ragazze all'improvviso si ricordarono del sacchetto che era caduto con Racer, e decisero di non andare a fermarli, in quanto avrebbero voluto anche loro picchiarli se non fossero state così ubriache.
Gajil tirò un pugno in faccia a Midnight facendolo cadere addosso a Cobra, che stava prendendo a calci in pancia Natsu, i due Oracions sèis si rialzarono e in coppia si avventarono sul rosato in quanto era ancora a terra, ma il corvino prese da dietro Midnight con una mossa di Wrestling e lo buttò a terra, dando il tempo a Natsu di rialzarsi e di dare un pugno in faccia a Cobra facendogli sanguinare il naso. Continuarono per circa cinque minuti, finché non arrivò il barman e Ichiya che fermarono il tutto.
Apparentemente Gajil era quello messo meglio, in quanto non stava sanguinando, ma aveva ricevuto molti brutti colpi e si reggeva a malapena in piedi, Natsu sanguinava dal labbro inferiore e da un taglio superficiale sul braccio destro che si era fatto con una bottiglia rotta, ma riusciva a camminare e si diresse verso Lucy per vedere come stesse. Quando la raggiunse rimase fermo per un po' ad osservarla, aveva gli occhi lucidi ed era rossa in volto, probabilmente a causa dell'alcol, e lo fissava con paura e orgoglio, dopo pochi istanti gli si buttò fra le braccia nascondendo il volto nella maglietta ormai sporca di sangue.
«Baka!... Sei stato tu vero?... A seguirci dico...»
Natsu la strinse a se sentendo le sue lacrime bagnargli la maglietta e le mani stringergliela.
«Potevi entrare e dircelo se lo sapevi! Invece di fiondarti a picchiarli... Anche se... Hai fatto bene, li avrei picchiati anche io...»
«Beh non potevo rischiare, anche perché Erza ci avrebbe ucciso se fossimo entrati interrompendo la tua festa... Che ne dici se andiamo a casa ora?»
Lucy alzò lo sguardo e vide il sorriso di Natsu scaldargli il cuore, annuì e insieme agli altri si diresse fuori dal locale, erano tutti molto stanchi e un po' preoccupati, le ragazze soprattutto.
«Lu-chan... Mi spiace che sia andata così... Doveva essere una festa per divertirsi... Non mi immaginavo questo...»
Levy stava cercando di reggere Gajil, anche se il corvino non voleva pesare sul suo Gamberetto per paura di farla cadere.
«Non preoccuparti Levy-chan! Mi sono divertita molto comunque, e i regali sono stati fantastici! E sono anche contenta che siano arrivati Natsu e gli altri, se no chissà cosa sarebbe successo...»
Levy annuì e si diresse verso la moto del suo ragazzo, Lucy si mise a guardarsi intorno e vide Gray che abbracciava da dietro Juvia tenendo le mani sulla pancia dove stava crescendo il loro bambino, Erza stava discutendo con Gerard per poi abbracciarsi e baciarsi, Mirajane e Laxus invece non stavano facendo nulla di particolare, lei continuava a ridere per l'alcol mentre lui le parlava e la aiutava a salire in macchina.
A quel punto si salutarono tutti e partirono per tornare a casa, Lucy era stremata e mentre guardava fuori dal finestrino le auto che passavano regolari si addormentò. Non si accorse che quando lei e Natsu arrivarono lui la portò in braccio fino al letto, dove le mise il pigiama e si mise a dormire abbracciandola stretta, anche il rosato aveva passato una serata molto stressante, immaginarsi Lucy con altri uomini l'aveva mandato in bestia, e unito alle botte si addormentò quasi subito.

Passò una settimana ed era arrivato il giorno prima del matrimonio, i ragazzi dovettero chiedere aiuto a Lucy per poter portare Natsu al luogo del suo celibato così, anche se non era normale, c'erano anche le rispettive ragazze alla festa, anche perché dopo il nubilato non si fidavano a lasciarle sole.
Appena dopo pranzo si erano trovati tutti, tranne i due festeggiati, sull'isola Tenrou per organizzare la serata e accogliere tutti gli invitati, per ora erano arrivati solo Elfman, fratello di Mirajane, con la sua ragazza Evergreen. Levy e Juvia rimasero un po' scioccate a vedere quante persone avevano invitato e di che genere fossero, ma essendo state incaricate di occuparsi dei nuovi arrivati si abituarono in fretta.
«E' da uomini organizzare un celibato!»
«Smettila di urlare frasi senza senso! Comunque per essere una festa degna di nota dovrebbero esserci più statue»
Le due ragazze si scusarono per la mancanza di statue e le dissero di riferirlo a Laxus, ma quando la donna sentì il suo nome se ne andò senza dire niente.
I ragazzi, più Erza e Mirajane, nel frattempo stavano sistemando le sfide e il buffet, Gajil e Gray stavano sistemando un centro per le freccette quando sentirono le voci della rossa e dell'albina urlare.
«Quante volte ti ho detto Mira che non piacciono a nessuno i pancake! Li dobbiamo sostituire con le torte alla fragola!»
«Ancora con questa storia? Non ci posso credere! Sono passati anni e ancora sei ossessionata da quella torta! Vuoi capire che piace solo a te! Invece i pancake li mangiano tutti, soprattutto con lo sciroppo d'acero!»
«Ma sei tu quella che non è cresciuta neanche un po'! Ti rimpinzavi di pancake per colazione, seconda colazione, pranzo, merenda, cena e spuntino di mezzanotte!»
«Secondo te perché mi svegliavo ogni notte?! Era perché ti sentivo dalla mia camera mangiare quella maledetta torta alla fragola! E la mattina mi ritrovavo panna per tutta la cucina!»
I due corvini le guardarono terrorizzati, non pensavano potesse esserci qualcuno che tenesse testa a Erza, poi guardarono Gerard e Laxus e li videro chiacchierare tranquillamente e darsi una mano come veri amici, riguardarono le due ragazze ed erano più arrabbiate di prima. Spostarono lo sguardo da uno all'altro per un paio di volte, per poi sospirare e riprendere il lavoro.
Erano ormai le sette e tutto era finito, avevano improvvisato una zona bowling con tanto di palle vere, una zona aveva tre centri e le freccette erano attaccate ad un albero, quattro tavoli erano disposti per le gare a braccio di ferro, un altro invece era pieno di alcolici di ogni tipo per la sfida a chi beveva di più, oltre naturalmente a tutte quelle sparse in giro per l'isola, come la caccia al tesoro e la corsa iniziale. Mirajane si stava preparando a gestire tutti gli incontri, con tanto di tabellone, mentre Erza si stava posizionando dietro al bancone per fare la barista e la buttafuori insieme, in quanto le ragazze erano le uniche a non partecipare alle gare avrebbe avuto un gran da fare. Dopo pochi minuti arrivarono Levy e Juvia ad avvisare che erano arrivati tutti, Elfman, Evergreen, Loki, Tauros, Bickslow, Wakaba, Jet, Droy, Freed, Lisanna, Romeo, Arzach, Bisca e molti altri di cui non si ricordavano il nome, ormai mancavano solo Natsu e Lucy, che sarebbero dovuti arrivare per le otto.

«Natsu! Ti avevo già detto che volevo uscire stasera! Perché non sei ancora pronto?»
«Ma Lucy... Io voglio rimanere a casa... Con te a letto...»
Lucy si girò a guardarlo e lo vide sorridere come suo solito, ma sapeva benissimo cosa voleva dire con quelle parole.
«No! Ho voglia di uscire, quindi accompagnami»
Natsu la prese da dietro e la buttò sul letto per poi mettersi sopra di lei, non aveva nessuna intenzione di lasciarla andare e lei lo sapeva, in fondo a Lucy non sarebbe dispiaciuto rimanere con lui a casa e passare il tempo a coccolarsi, ma non poteva permettersi di fare tardi, i ragazzi l'avrebbero uccisa.
«Se non vuoi portarmi ci andrò da sola! Chissà, magari qualche ragazzo è disposto a darmi un passaggio...»
Lasciò la frase in sospeso apposta, per far collegare a Natsu che sarebbe potuto accadere qualcosa come al Blue Pegasus, e quindi non era per niente sicuro. Quando il rosato capì sbuffò e scese dal letto per andare a cambiarsi.
«Va bene ti accompagno... Ma poi voglio un premio!»
«Contaci!»
Ormai era fatta.



Angolo Autrice
Ed ecco il secondo capitolo della storia che doveva essere una oneshot e che piano piano è diventata di tre capitoli! Mi scuso ma ogni volta che mi metto a scrivere piano piano vedo che le pagine aumentano sempre di più... E alla fine l'ho dovuto dividere di nuovo >.< lo so che vi avevo promesso due capitoli ma non uccidetemi! (Ci ho impiegato un sacco anche a finire di scriverlo D: mi vengono troppe idee...)
Comunque come vi sembra? ^^ Decente almeno? Oggi il mio correttore personale (mio fratello) non c'era e quindi mi sono dovuta arrangiare, perciò se vedete degli errori avvisatemi che correggo subito u.u (sono seria anche se non sembra)
Per il pezzo in discoteca mi scuso ma non ci sono mai stata... e l'unica esperienza di spogliarello è stato il film "Magic Mike" al cinema quando è uscito... quindi scusatemi se non era proprio il massimo ^^' se ne metterò altre cercherò qualche video per informarmi.
Vi saluto che mi sembra di aver detto fin troppo! Alla prossima e a domani per chi segue l'altra mia long! <3

PS il terzo capitolo uscirà tra due settimane ;)

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


A Natsu già sembrava strano che Lucy preferisse uscire che stare con lui, in più si era rifiutata di dirgli dove volesse andare dicendogli che gli avrebbe fatto lei da navigatore. Quando alla fine si ritrovò persino su una barca, riteneva il tutto troppo assurdo.
«Lu... Lucy... Perché mi fai questo?... Lo sai... Che sto male sui... Mezzi... di... trasporto...»
«Cerca di resistere Natsu! Sono solo dieci minuti, guarda dobbiamo andare lì!»
Il ragazzo alzò la testa lentamente per guardare dove gli stava indicando la ragazza, e vide un'isola non troppo grande con un albero enorme esattamente al centro, al rosato quella vista gli ricordava qualcosa, ma stava troppo male per poterci riflettere.
Come aveva detto Lucy dopo pochi minuti arrivarono, per la gioia di Natsu, e iniziarono ad incamminarsi verso il centro.
«Luuuucyyyy! Vuoi spiegarmi che succede?»
«Ancora poco!»
«Uffi...»
Natsu non ne poteva più di camminare, anche se lo preferiva alla barca, e quando stava per ricominciare a lamentarsi e brontolare Lucy si fermò e sentì molte voci, che gli sembravano familiari, urlare in coro:
«AUGURI!»
«Eh?...»
Prima che potesse capire cosa stesse succedendo vide arrivare Gajil, Gray e Gerard, che lo presero di forza portandolo in mezzo a tutti quanti e poi lo depositarono su un tavolo, anche i tre ci salirono e Gray prese un microfono iniziando a parlare.
«Probabilmente nessuno di voi, me compreso si immaginava che questo qui! – Disse indicando Natsu – Si sarebbe sposato! Per questo siamo tutti qui riuniti per festeggiare il suo addio al celibato!»
Solo a quel punto il festeggiato capì cosa stesse succedendo, ma prima che potesse dire qualcosa Gajeel prese il microfono da Gray.
«Alcuni di voi sanno già in cosa consiste questa festa! Ma dato che la maggior parte, tra cui il festeggiato, non ne ha la più pallide idea adesso vi spiegherò co…»
Ma prima che potesse finire di parlare, Gray gli tirò un pugno in faccia, per avergli rubato il microfono, facendolo infuriare e iniziando a picchiarsi a vicenda.
«Brutto idiota nudista! Che cazzo ti prende?»
«Ferraglia che non sei altro! Eravamo d’accordo che avrei usato io il microfono!»
«E tu mi tiri un pugno solo per quello? Sei un idiota ghiacciolo!»
Natsu era ancora seduto sul tavolo e si teneva le gambe mentre lo sguardo passava da Gray a Gajil, in sottofondo sentiva le voci dei suoi vecchi amici che commentavano incitando, come Elfman e Bickslow, o con tono sconsolato, come Lucy e Levy.
«Ragazzi…»
«Nudista!»
«Uomo piercing!»
«Ma questa non dovrebbe…»
«E questi li definisci pugni? Anche mia nonna li tira più forti!»
«Se le hai insegnato tu ne dubito fortemente!»
«RAGAZZI!»
«ZITTO FIAMMELLA!»
Come risposta ai suoi richiami Natsu ricevette un pugno in faccia da entrambi, che lo fece cadere giù per terra e incazzare parecchio, finendo con l’unirsi anche lui alla lotta.
«L’avete voluto voi! Sono tutto un fuoco!»
Erza stava per andare a fermarli, naturalmente facendoli svenire senza nemmeno averli raggiunti, ma Mirajane la fermò prima che li uccidesse e, prendendo il microfono, sistemò la situazione.
«Come stavano cercando di dire prima… Questo celibato è speciale in quanto per tutta la notte ci saranno sfide di ogni tipo! E… Natsu… Gray… Gajil… Che ne dite di finire la vostra lite con la prima sfida?... Vi ricordate cosa è vero?...»
Gray e Gajil si guardarono un attimo per poi fare entrambi un ghigno soddisfatto, mentre Natsu aveva ancora la sua solita espressione confusa, a quel punto Mira riprese a parlare.
«Perfetto! Allora signori e signore! La prima sfida consiste in un torneo di lotta! Avete presente DragonBall? Proprio come quelli! Possono partecipare tutti quanti, uomini, donne, bambini, vecchi, donne in cinta, animali e chi più ne ha più ne metta! Il vincitore, oltre alla gloria di aver battuto tutti gli altri, avrà da bere gratis per tutta la sfida dopo, in quanto non potrà partecipare!»
Mira si fermò apposta per lasciare il tempo alle persone che la stavano ascoltando di assimilare le informazioni e vide che molti stavano discutendo se partecipare o meno, mentre la maggior parte stavano già assaporando la vittoria prima ancora di iniziare.
«Lasceremo 10 minuti per iscriversi! Chiunque voglia partecipare vada dalle nostre vallette Lucy e Levy e si iscriva!»
Prima che le due povere ragazze potessero anche solo dire “Ma…” vennero assalite da una folla di persone che volevano partecipare e si ritrovarono a segnare nomi su nomi su dei block notes comparsi dal nulla.

Dieci minuti dopo le due ragazze consegnarono i fogli a Erza e a Mira che si misero a lavorare per fare gli accoppiamenti mentre loro andarono a riposarsi con Juvia che gli portava da bere.
«Mira-san… Perché solo io e Levy-chan?... Perché Juvia no?...»
«Ma è semplice Lucy! Juvia è incinta non può mica fare qualcosa che la stressi, no?»
Lucy annuì ancora stravolta per quel lavoro improvviso mentre Levy, sotto il comando di Mirajane, attirava l’attenzione di tutti in quanto potevano cominciare la sfida.
«Allora… Dato che ci sono stati più iscritti del previsto abbiamo deciso di fare delle eliminatorie, che consistono nel riuscire a toccare Erza entro 5 minuti. Se non doveste riuscire sarete squalificati a priori! Per favore mettetevi in fila davanti a Erza, chi non partecipa o chi aspetta in fila può iscriversi alle altre sfide nel frattempo!»
Mirajane incaricò Lucy di passare tra la gente e chiedere per le altre sfide, mentre Levy era diventata la presentatrice ufficiale, tanto che Mira le stava cercando un costume, e doveva occuparsi di segnare chi passava nelle competizioni.
Natsu si stava guardando intorno, stava cercando due persone in particolare e quando le vide in fila gli saltò letteralmente addosso abbracciandoli.
«Maledetta fiammella cosa stai facendo?»
«Salamander! Sei diventato una femminuccia!?»
«Grazie mille ragazzi! E’ il miglior celibato che poteste farmi!»
Gajil e Gray rimasero di sasso, non si aspettavano che li ringraziasse così calorosamente.
«Non aspettarti di ricevere favoritismi nella gara ghihi!»
«Non vedo l’ora di batterti fiammella!»
Natsu li lasciò andare e si mise in fila anche lui, non vedeva l’ora, si sentiva tutto un fuoco.
Le eliminatorie furono molto diverse, alcuni avevano proprio combattuto per poter toccare, o forse è meglio dire colpire, Erza come avevano fatto Natsu, Gray, Gajil, Elfman e Evergreen riuscendoci proprio allo scoccare dei cinque minuti, altri invece non ebbero nessuna fatica.
Laxus riuscì a toccarla in un suo momento di distrazione in quanto le fece una finta e destra, ma poi attaccò a sinistra. Freed, un amico o meglio seguace, di quest’ultimo la toccò in quanto lei era ancora scossa per la sconfitta con il biondo, ma la vittoria che colpì di più fu quella di Cana, la sorella di Gajil.
«Ma che cazzo ci fai qui?»
«Gajil! Non si parla così con la propria sorellona!... Quando ho sentito che c’era una festa mi sono imbucata! Ma chi si aspettava di trovarti qui?... Ma siete diventati due?...»
«Sei già ubriaca! Come pensi di vincere contro Erza? Beh meglio per me se perdi ghihi»
«Ah-ah!»
Cana guardò il fratello e mettendogli l’indice praticamente in faccia iniziò a fare di no con esso, mentre aveva un sorrisetto furbo in volto che ricordava molto quello del fratello.
«Non mi conosci ancora?... Ihih! Sai bene che per bere gratis farei di tutto!»
Gajil rimase a guardarla mentre saliva sul ring, Erza era pronta già da un po’ e dopo le due sconfitte precedenti era concentrata al massimo, di sicuro non avrebbe perso contro un ubriacona.
Entrambe si guardarono per un paio di minuti, finché la mora non si guardò intorno come se stesse cercando qualcuno e quando vide dei capelli blu con un tatuaggio rosso sull’occhio destro iniziò a ghignare.
Levy guardava la scena incuriosita, non aveva mai incontrato le sorelle di Gajil e voleva capire che tipo era Cana, anche se già sapeva che era una gran fan, se così si più dire, dell’alcol e quando la vide ghignare le sembrò Gajil. I capelli castano scuri sembravano quasi neri, li teneva legati in una coda alta lasciando però liberi quelli ai lati del volto, indossava dei pantaloni rosso mattone abbinati alla giacca che le copriva tutto il busto, infine aveva una borsa blu da cui uscivano delle bottiglie, probabilmente qualche alcolico.
«Hey bellezza! Ma dobbiamo proprio affrontarci come due nemiche? Che ne dici di farci un goccio prima?»
Cana mimò con la mano il gesto del bere mentre Erza la guardava stranita.
«Hai ancora 3 minuti, vuoi già rinunciare?»
«Oooh… E io che volevo essere gentile! Ma se proprio dobbiamo farlo… Allora iniziamo a ballare! Quello lì…»
Con una mano indicò un punto dietro di sé senza girarsi, ma Erza capì subito a chi si stava riferendo, Gerard.
«E’ il tuo ragazzo giusto?... L’ho capito subito, sai? Ho come un sesto senso per queste cose ihih…»
Gajil le guardava e quasi provava pena per Erza, aveva capito cosa aveva intenzione di fare sua sorella e non era sarebbe stato piacevole per la rossa.
«Bacia davvero bene! Non pensavo ci fosse gente così capace! Dico davvero, te lo sei scelto bene, complimenti!»
Detto questo le fece l’occhiolino, Erza guardò prima lei e poi Gerard poi partì all’attacco verso Cana.
«Tu! Maledetta!»
Ma poco prima che potesse toccarla Cana alzò le mani come se fosse stata beccata e disse: «Scherzavo! Non lo conosco nemmeno! Ho una dignità io!»
Erza si bloccò a pochi millimetri dal suo naso incominciando a far fumare il cervello per capire cosa fosse appena successo, Cana ne approfittò per accarezzarle la testa, e quindi toccarla, come se fosse una bambina che aveva appena preso in giro. Dopo questo scontro poterono iniziare i veri e propri combattimenti.
Le coppie erano state estratte e scritte su un tabellone che Levy stava sistemando davanti a tutti quanti, mentre Lucy consegnava la lista dei partecipanti per le sfide successive, Mirajane era più che soddisfatta di come stava uscendo la festa e aveva anche trovato dei vestiti per Lucy e Levy che gli avrebbe fatto indossare appena finita la prima competizione.

«Che gli sfidanti si preparino a combattere! Ecco… I primi sono Natsu e Gray! Per vincere ci sono tre modi, buttare fuori dal ring l’avversario, fargli dire che si arrende o la sua impossibilità a muoversi! Beh… Potete iniziare al suono del gong!»
Natsu e Gray salirono sul ring e si prepararono psicologicamente a partire non appena fosse iniziata, entrambi non staccavano gli occhi dall’avversario ed erano entrambi, se si può dire, tutto un fuoco.
«Con questa sfida vedremo finalmente chi è il più forte fra i due eh? Natsu?...»
«Puoi dirlo forte Gray… Ma non andare a piangere da mammina quando ti costringerò ad arrenderti!»
Il gong risuonò nell’aria e i due ragazzi partirono a combattere, per molti poteva sembrare la loro solita rissa ma sapevano che non era così.
Lucy guardava la scena preoccupata, non le piaceva vedere il suo ragazzo, ormai quasi sposo, lottare anche se era con Gray, la bionda era talmente concentrata che non si accorse di Levy che le si era accostata, così quando parlò saltò dallo spavento.
«Senti Lu… Me lo stavo chiedendo da un po’…»
«Che cosa Levy-chan?»
«Ma tu e Natsu… L’avete già fatto?»
Lucy si girò di scatto verso l’amica e incominciò a diventare sempre più rossa, facendo sghignazzare l’amica.
«Allora è così! Ma è stato Natsu a prendere l’iniziativa? Non posso crederci! E quando è stato?!»
«Beh… Ecco.. Non è proprio… Insomma… Levy-chan! Non si fanno queste domande!»
«Ihih! Forza Lu-chan! Ora voglio saperlo!»
«Uffi… Ti ricordi il regalo che Mirajane mi ha dato al nubilato?...»
L’amica annuì con la testa e le fece segno con la mano di andare avanti, Lucy sbuffò e cercando di ritornare ad un colore normale proseguì.
«Beh… Quando siamo tornati a casa quella sera Natsu mi ha fatto il terzo grado, voleva essere sicuro che stessi bene e non fosse successo niente… Ma a un certo punto ha visto il vestito ed è… Come dire… Impazzito… Ha iniziato a baciarmi ad accarezzarmi e… Beh puoi immaginare il resto!»
Levy stava ancora sghignazzando per la reazione dell’amica, ma non poté commentare nulla in quanto sentirono il gong segnare la fine dello scontro, Natsu e Gray erano entrambi a terra e non riuscivano più a muoversi, l’unica cosa che riuscivano a fare era insultarsi a vicenda tra un respiro e l’altro.
«Ho vinto io nudista!»
«Non dire cazzate fiammifero! Sei caduto prima tu di me!»
«Susu ragazzi! Siete caduti in sincronia! Quindi direi che è patta!»
«Eh?!»
Sia Gray sia Natsu si girarono verso la voce che aveva appena parlato con sguardo minaccioso, ma quando si ritrovarono davanti Mirajane con il suo solito sorriso angelico incominciarono a sudare freddo, era meglio non contraddirla. Nel frattempo Levy era tornata alla sua postazione e stava annunciando i risultati e la coppia seguente.
«Il primo scontro finisce in parità tra Natsu e Gray! Ma dato che non sono ammesse patte entrambi saranno squalificati! Il prossimo scontro sarà fra Laxus e Gajil! Salite sul ring prego!»
Entrambi salirono pronti a combattere, Gajil non vedeva l’ora di scontrarsi finalmente con il biondo, si ricordava ancora di quando lo aveva incontrato la prima volta e le aveva prese, ma stavolta sarebbe andata diversamente.
«Fatti sotto Laxus… Stavolta ti batterò!»
Il gong suonò e i due combattenti iniziarono a tirarsi pugni su pugni, più che uno scontro amichevole sembrava una vera e propria lotta all’ultimo sangue, si scontrarono per un tempo che pareva interminabile, finché Laxus con un calcio fece volare fuori dal ring Gajil, segnando la sua sconfitta.
«Sei migliorato Gajil… Ma non sei ancora al mio livello, sarà per la prossima volta.»
Laxus gli porse la mano come segno di amicizia e per aiutarlo a rialzarsi, Gajil la fissò in cagnesco, come se fosse colpa sua se aveva perso, ma alla fine la strinse e si alzò con il suo miglior ghigno.
«Puoi scommetterci amico!»
Tutti applaudirono contenti, era stato uno scontro emozionante e molti, avendo scommesso sulla vittoria di Laxus, avevano guadagnato un bel gruzzolo.
«Laxus passa alle semifinali!... Anche se mi chiedo contro chi… Comunque prepariamoci ai prossimi due partecipanti! Elfman e Evergreen si presentino sul palco!»
Un uomo enorme dai capelli albini salì sul palco con sguardo fiero, Lucy ebbe quasi pena per il suo avversario, mentre una donna dai lunghi capelli castani, un vestito verde aderente e con un ventaglio viola in mano lo guardava con sufficienza.
«E io, la regina delle fate, dovrei combattere contro di te? Speravo almeno che fossi contro un uomo bello come una statua!»
«Un vero uomo combatte anche contro una donna! Preparati!»
Il silenzio calò tra il pubblico per quello scambio di battute, in particolare tra Lucy, Levy e Juvia che quella era la prima volta che incontravano i due combattenti.
«Forza Elf-nii-chan! Non farti battere da quella lì!»
Una voce spezzò il silenzio e fece riprendere il solito chiacchiericcio, con tanto di scommesse, mentre le tre ragazze si girarono di scatto verso la voce che aveva parlato e si trovarono davanti Mirajane.
«E’ tuo fratello?...»
Lucy fu l’unica a riprendersi dallo shock per poter parlare.
«Ma come! Non si vedeva? Abbiamo gli stessi occhi!»
Le ragazze annuirono sospirando, tutte avevano pensato la stessa cosa, più che gli occhi si assomigliano per il colore dei capelli, ma a interrompere i loro pensieri fu il suono che segnava l’inizio della lotta e la voce di Mira subito dopo.
«Ora che ci penso! Potrei farvi mettere i vestiti adesso invece che dopo! In fondo può pensarci Erza per questa sfida!»
«Mira-san… Cosa intendi per vestiti?...»
«Oh Lucy! Non preoccuparti! E’ solo per farvi ehm… immergere completamente nel vostro ruolo!»
«Ma Mira… Per presentare non basta un vestito qualunque?»
«Assolutamente no Levy! Devi avere un completo adatto che ti distingua dagli altri! Stessa cosa per Lucy!»
Mirajane stava già trascinando le due povere sfortunate dietro al bar in modo tale che potessero cambiarsi, ma Juvia la richiamò fermandola.
«Ehm… Mirajane-san… Ecco… Juvia vorrebbe fare qualcosa…»
L’albina la osservò e vide che teneva lo sguardo basso per l’imbarazzo e si stava torturando l’orlo del golfino blu che indossava con le mani.
«E va bene Juvia! Vieni anche tu, un aiuto al bar mi farebbe comodo! Ma devi promettermi che non berrai nulla, se no chi lo sente Gray…»
Juvia annuì sorridendo e si incamminò con le altre, dimenticandosi che si sarebbe dovuta cambiare anche lei.


Anche il terzo scontro finì, ma al contrario delle aspettative il vincitore fu Evergreen, Elfman al contrario di quello che aveva detto non era riuscito a combattere contro una donna e si era fatto massacrare a forza di ventagliate in testa.
Levy era tornata e si era messa vicino al microfono. Nessuno si era accorto di lei e le andava bene così, ma doveva commentare se non voleva finire nelle ire di Mirajane, così facendosi coraggio e portandosi il microfono vicino alla bocca si coprì il petto con le braccia.
«E anche il terzo scontro è finito!...»
A sentire la sua voce alcuni si girarono, come i suoi amici d’infanzia Jet e Droy, e notarono che non aveva più i vestiti di prima ma che indossava solo un costume da bagno arancione con righe nere, abbinato alla fascia con la stessa fantasia. A quel punto iniziarono a commentare e a richiamare l’attenzione degli altri presenti che si girarono per vedere la turchina ormai rossa come i capelli di Erza.
“Insomma Mira! Perché proprio un costume?... Poi siamo a febbraio! Fa freddo!”
«Evergreen vince… Ecco… Il prossimo…»
Era talmente imbarazzata da non riuscire a parlare ma dopo poco sentì una giacca appoggiarsi sulle sue spalle e vide dietro di se Gajil che, ancora rosso in volto per essersi trovato la sua ragazza in costume da bagno dal nulla, guardava in cagnesco tutti quelli che osavano guardarla troppo a lungo. Levy gli sorrise mimandogli con le labbra un grazie riprese poi a parlare.
«Il prossimo scontro è tra Cana e Freed! Mi raccomando siate corretti!»
Il ragazzo salì e Levy si chiese come facesse ad avere sui capelli, di un verde acceso, quelle specie di antenne e come facesse a vedere ma poi il suo pensiero si spostò a Cana in quanto non aveva più il giaccone ed era rimasta solo col reggiseno blu, provocando una serie di fischi di apprezzamento tra il pubblico.
Quando Freed la vide incominciò ad arrossire anche se impercettibilmente, Cana sembrò non accorgersene e cercò di farsi passare dal pubblico altro da bere prima che iniziasse il combattimento.
«Ma ti sembra il caso di combattere vestita in quel modo!?»
Solo a quel punto la ragazza prestò attenzione al suo avversario e lo vide per la prima volta.
«Beh mica posso combattere nuda! E poi tu con quei capelli? Come fai a tenerli così!?»
«Mi escono da soli! Ma non è questo il punto… Non hai freddo? E poi…»
«Come posso avere freddo? Ubriaca come sono! E poi cosa?...»
Il ragazzo scosse la testa leggermente come per scacciare un pensiero per tornare subito dopo serio.
«Niente, solo sappi che non mi tratterò.»
A quel punto il gong diede il via allo scontro ma al contrario delle aspettative fu Cana la prima a partire e a fiondarsi sul ragazzo, prendendolo in contropiede, gli si buttò letteralmente addosso mettendogli la testa sul proprio petto.
«Ihih pensavi che non me ne fossi accorta? Cosa hai? Paura delle donne per caso?»
Freed era nel pallone più totale, non riusciva a muoversi ed era diventato più rosso dei capelli di Erza, nel frattempo la ragazza gli teneva un braccio intorno al collo mentre con l’altra mano gli scompigliava i capelli, gli faceva i pizzicotti sulle guance, gli faceva il solletico e altre torture su questo genere.
Passarono cinque minuti così e alla fine il ragazzo si arrese e se ne andò sconsolato.
«Ehm… La vittoria va a Cana! Adesso ci saranno cinque minuti di pausa in cui i concorrenti potranno riprendersi dai loro scontri! E… Per chi volesse c’è il bar a disposizione… Con una nuova cameriera…»

Intorno alla zona bar si era creata una folla di ragazzi che, più che ordinare, osservavano e cercavano di attirare l’attenzione della bella turchina con un vestito gotico nero e bianco.
«Juvia-chan! Mi porteresti un altro bicchiere?»
«Ecco… Juvia pensa che Makao-san abbia bevuto troppo…»
«Ahhh che carina a preoccuparsi per me!»
«Juvia! Juvia! Servi anche me!»
«Ma Wakaba-san… Non si può fumare qui…»
«Che tenera!»
Gray osservava la situazione da lontano e stava meditando sul da farsi, sapeva che Juvia aveva chiesto a Mirajane qualcosa da fare perché le spiaceva stare con le mani in mano e per questo non aveva ancora agito, ma gli dava fastidio che ci fossero tutti quei maschi a sbavarle dietro, senza contare che lei si comportava anche gentilmente con loro facendo aumentare i suoi fan.
Ci stava ancora rimuginando quando sentì una voce familiare provenire dal bar e quando si girò vide un ragazzo dai capelli bianchi e occhi a mandorla che parlava con Juvia mentre le teneva la mano.
«Non sapevo ci fosse una tale bellezza a questa festa! E io che ero indeciso se venire o meno! Per fortuna che sono qui… Piacere io sono Lyon Vastia!»
La ragazza arrossiva sempre di più per il contatto delle loro mani e per i complimenti che riceveva.
«Juvia è onorata… Ma…»
«Lyon da quanto tempo! Vedo che hai già conosciuto la MIA ragazza!»
Gray era comparso dietro Juvia e le stava cingendo la vita, mentre guardava in cagnesco il suo amico, che rideva mentalmente per quello che stava succedendo.
«Gray amico mio! Non preoccuparti lo sapevo già che era la tua ragazza… Ma ciò non toglie che sia bellissima.»
Juvia passava lo sguardo da Lyon a Gray, da Gray a Lyon, incapace di fare qualcosa per fermare gli sguardi minacciosi che si davano, ma dopo pochi minuti l’albino si alzò senza dire niente e salutò con un cenno della mano lasciando entrambi i ragazzi perplessi.
Nel frattempo Natsu aveva passato il tempo, da quando era stato sconfitto, a cercare Lucy e per sua fortuna fu il primo a trovarla, aveva i capelli sciolti con un cerchietto con delle orecchie da coniglio bianco, una tutina senza maniche rossa, con tanto di codino bianco dietro, che le contornava perfettamente il corpo mettendo in risalto le curve e delle calze marrone scuro a semi-coprirle le gambe.
«Lu… Lucy… Perché sei vestita così?...»
La ragazza si girò e si ritrovò davanti il proprio ragazzo che la fissava incredulo completamente rosso in volto. Lucy aveva passato il tempo a nascondersi da Mirajane in quanto voleva buttarla in mezzo alla folla come un topo in mezzo a dei gatti.
«Natsu! Ah… Beh ecco… Mira-san ha deciso di far vestire Levy, Juvia e me in modo tale da distinguerci per la festa… E adesso sto cercando di nascondermi da lei perché vuole che vada a cercare iscrizioni!»
«NON CI ANDRAI! NON INTENDO FARTI ANDARE IN GIRO COSÌ! E se poi qualcuno ti vedesse… E decidesse che gli piaci e… poi ti rapisse… E ti obbligherebbe a sposarlo al posto mio?! E tu te ne innamorassi?! Non potrei vivere! NO TU NON LO FARAI!»
Lucy a sentire il discorso di Natsu sorrise, se qualcuno l’avesse rapita non l’avrebbe sposata ma le avrebbe fatto altro, ma soprattutto lei non si sarebbe mai innamorata del suo rapitore.
«E allora cosa hai intenzione di fare?... Mira-san mi uccide se non mi vede vestita così…»
Il ragazzo sembrò pensarci un po’ finché non le mostrò il suo sorriso a trentadue denti che la rassicurava sempre.
«Hai a portata di mano i tuoi vestiti?»
«Eh?... Sì perché?...»

«Ed eccoci alla finale! Laxus contro… Nessuno! Natsu e Gray erano finiti in parità finendo squalificati entrambi, quindi… Tecnicamente… Finisce in finale?...»
Levy guardò Erza e Mirajane per chiedere conferma, ma prima che una delle due potesse rispondere si sentì una risata provenire dal ring.
«Oh oh oh! E così E’ questo che stavi organizzando eh? Laxus…»
Il biondo fissava incredulo il vecchietto che con una mano stava giocherellando con i baffi, mentre con l’altra teneva una bottiglia di qualche liquore.
«Tu!... Cosa ci fai qui?... Makarov?...»
Tra il pubblico calò il silenzio, se addirittura Laxus era intimorito da quella figura si chiedevano cosa avrebbero dovuto fare loro.
«Oh oh! Insomma! E’ pur sempre la mia isola questa! E poi che modo è di salutare tuo nonno?»
«EEEEHHH? TUO NONNO?»
Nessuno riuscì a trattenersi nell’urlare, non si potevano mica aspettare di trovarsi all’improvviso il proprietario dell’isola in più era talmente piccolo che nessuno l’avrebbe preso per un parente di Laxus.
«Ho sentito cosa stavate dicendo! E non mi sembra il caso di lasciarlo andare alle finali senza un combattimento! Per questo mi offro io!»
Mirajane a quel punto si avvicinò seguita da Erza e intervenne.
«Makarov-san per poter partecipare bisogna toccare Erza! – disse indicando la rossa dietro di lei – Se ci riesce potrà affrontare Laxus!»
Il vecchietto sembrò pensarci su per poi guardare la rossa.
«Tutto qui? Beh allora non ci sono problemi!»
E prima che chiunque potesse accorgersene si era messo sulle spalle di Erza e agitava la bottiglia a destra e a sinistra.
«Woooo! Ma da quassù si vede quasi tutto!»
Dopo dieci minuti buoni riuscirono a far scendere Makarov da lì e a consolare Erza con una fetta di torta alle fragole, in quanto si era depressa per non essersi accorta del vecchietto. Lo scontro poté così iniziare.
«E la prima semifinale è Laxus contro Makarov! Nipote contro nonno! Che la lotta inizi!»
Laxus partì subito all’attacco come se la persona che aveva davanti non fosse suo nonno, ma con una velocità disumana il vecchietto schivò il colpo e contemporaneamente diede un calcio sul ginocchio del biondo per fargli perdere l’equilibrio. La lotta continuò più o meno così per quasi una decina di minuti ma le risposte di Makarov diventavano sempre più forti e a Laxus iniziava a mancare il fiato, alla fine per un altro colpo al ginocchio il biondo cadde a terra fuori dal ring.
Il pubblico esultò, era stato uno scontro eccezionale e molti andarono da Laxus per fargli i complimenti e per conoscerlo meglio, anche se il ragazzo era contrario, mentre Makarov saltellava allegro sul ring.
«Makarov passa alle finali! Ora uno scontro fra donne! Cana contro Evergreen!»
Quando il gong suonò le due donne incominciarono a lottare, ma quasi nessuno prestò attenzione allo scontro in quanto la loro attenzione fu totalmente concentrata su Natsu. Aveva una specie di block notes in mano con tanto di penna rosa pelosa, in testa aveva un cerchietto bianco con delle orecchie da coniglio e il vestito che aveva doveva farlo sembrare una coniglietta.
«Natsu! Te l’ho detto che non era una buona idea! Ti stanno guardando tutti!...»
Lucy seguiva il ragazzo preoccupata, non che non trovasse divertente vedere il rosato con un vestito da coniglietta anzi, ma si sentiva in colpa e aveva paura che Gray e Gajil lo avrebbero preso in giro facendo iniziare la solita rissa. Alla fine arrivarono alla zona bar dove incontrarono Gray e Juvia intenti a servire da bere, lui non voleva più lasciarla da sola.
«Na… Natsu?... Come ti sei conciato?...»
«Che c’è Gray, sei geloso di come mi sta bene? Lo so che ho un fisico da urlo ma lasciare a bocca aperta addirittura te!»
Il moro infatti era rimasto completamente a bocca aperta e non sapeva più cosa dire rimanendo pietrificato, fu Juvia a farlo tornare in se.
«Natsu-san, ma quello non è il vestito che Lucy-san avrebbe dovuto mettere?... Mirajane-san non ne sarà contenta…»
A sentire il nome dell’albina a Lucy vennero i brividi, stava cercando di non pensare alla punizione che la attendeva, ma si ricompose poco dopo, nel frattempo Natsu e Gray si erano messi a chiacchierare sottovoce in modo tale che le due ragazze non potessero sentirli.
Lo scontro continuava ma la gente era alla ricerca del ragazzo coniglio e non prestava attenzione, anche Levy e Gajil alla fine si erano messi a cercare il rosato e quando lo trovarono il moro scoppiò a ridere annunciando la loro presenza.
«Fiammifero come diavolo ti sei conciato? Ahaha, è stata la Barbiegirl qui presente a obbligarti?! Ahahah»
«Hey ferraglia! Vieni un attimo...»
Gray richiamò Gajil facendogli segno con la mano di avvicinarsi e il ragazzo, anche se dubbioso, si affiancò ai due ragazzi.
«Lu-chan! Cosa stanno facendo Gray e Natsu? Credo sia la prima volta che li vedo così affiatati...»
«Non ne ho idea Levy-chan, tu Juvia?»
«Juvia non lo sa... L'unica certezza é che stanno combinando qualcosa...»
«Mmmmmh...»
Le tre ragazze si misero a fissare i rispettivi ragazzi, che sentendosi osservati si girarono in contemporanea e videro gli sguardi indagatori delle ragazze mettendogli i brividi, ma in loro soccorso arrivò il suono del gong che segnava la fine dello scontro.
Cana aveva vinto e quindi aveva guadagnato il diritto ad andare in finale contro Makarov, ma prima ci sarebbe stata una breve pausa di circa dieci minuti e in quel lasso di tempo i ragazzi misero in atto il loro piano.


Angolo Autrice
Mi scuso per l'immenso ritardo >.< ma tra l'altra long (che ho finito) e la scuola non sono riuscita a scrivere molto :'(
Ma nonostante tutto spero che il capitolo vi sia piaciuto ^^ purtroppo a scrivere questi capitoli ci impiego molto, ma sono anche molto soddisfatta di come mi escono u.u
Come avete capito non è ancora finita! Da oneshot che era è diventata una storia da 4 capitoli ^^' spero non vi disturbi!
Ringrazio Sayaka chan 94 e Onii-chan per aver recensito lo scorso capitolo e onii-chan anche per avermi aggiunto alle autrici preferite ^^
Al prossimo capitolo! <3

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Tutti si erano riuniti intorno al ring per poter osservare la finale, le scommesse erano numerose ma nessuno aveva la certezza di chi avrebbe vinto, se Cana o Makarov.
Una voce maschile risuonò nell'aria al termine dei dieci minuti di pausa, attirando l'attenzione su di sè e mostrando a tutti i presenti un uomo dai lunghi capelli neri e ricoperto di piercing con indosso solo un costume da donna a righe arancione e nero.
«Ed ecco a voi la finale! Cana e Makarov sono pregati di salire sul ring se non vogliono essere presi a calci dal sottoscritto!»
Nel frattempo Levy, saltellando e agitando le braccia a destra e a manca, stava cercando di coprire Gajil in quanto quel costume non era proprio della sua taglia e, anche se era coperto, si poteva immaginare tutto perfettamente e alla turchina non andava.
«GAJIL! Vuoi rimetterti i tuoi vestiti!? E mi vuoi spiegare perché mi hai rubato il costume?!»
Il ragazzo le appoggiò una mano sulla testa per fermarla, poi la guardò dritta negli occhi e si mise a ghignare come suo solito.
«Ghihi grazie gamberetto stavo per dimenticarmene!»
A quel punto il moro riprese il microfono e urlò a pieni polmoni.
«MIRAJANE! Io, il fiammifero e il nudista ti avvertiamo! Se provi a far indossare ancora alle nostre ragazze qualcosa del genere davanti a così tante persone la vista sarà più raccapricciante di ora! Ghihi»
L'albina che stava servendo da bere si girò a guardarlo, come se si fosse accorta solo ora della sua presenza, e gli sorrise tranquillamente per poi passare il suo sguardo su Gray, che aveva preso il posto di Juvia, con tanto di costume da maid tutto frufru e balze.
«Oh non preoccuparti Gajil! Vedervi così è molto più divertente! Fate pure!»
Finalmente la sfida cominciò, ma al contrario di quello che tutti si aspettavano nessuno dei due sfidanti si mosse, entrambi restavano fermi a fissarsi e a osservare i movimenti dell'altro.
«Non prendermi per sciocco... Non funzionerà farmi credere di essere ubriaca per farmi abbassare la guardia...»
Cana ghignò a quella affermazione colpita in flagrante, ma non sembrò scoraggiata.
«Beh non potevo mica pensare di fregare tutti così... Ma non preoccuparti ihih per te ho in mente un'altra strategia...»
Quando finì di parlare la lotta cominciò, ma dato che erano entrambi molto veloci non riuscivano a colpirsi alzando così un polverone che, piano piano, nascondeva sempre di più i movimenti.
Non passò molto tempo che all'improvviso, tra la polvere, si intravide un reggiseno blu che fece alzare fischi e grida di apprezzamento tra il pubblico, nonostante non si vedesse nulla.
Makarov seguì con lo sguardo il pezzo di stoffa che volava in giro con tanto di sangue al nas e non si accorse del colpo che stava arrivando, ricevendolo in pieno e finendo fuori dal ring. Piano piano la polvere si diradò mostrando Cana con il braccio destro alzato che teneva nella mano il reggiseno blu, nonostante il suo fosse ancora al suo posto.
«Eheh! Direi che sei stato il più facile da sconfiggere... Durante la pausa ti ho osservato attentamente! E ho visto come guardavi le ragazze... eheh»
Makarov la fissava ancora seduto per terra mentre con una mano cercava di fermare il sangue che gli usciva dal naso, tutti gli spettatori avevano gli occhi puntati su di lei e non sapevano cosa dire.
Gajil si riprese per primo, anche perché conosceva sua sorella e i suoi sporchi trucchi, così annunciò che Cana era la vincitrice, facendo così iniziare la sfida successiva, che consisteva in una gara di freccette.
Anche quella fu allo stesso livello della precedente. Nonostante fosse una sfida tutto sommato innocua, Natsu, Gray e Gajil avevano cominciato una rissa delle loro fermandosi solo con l'intervento di Luxas.
La serata continuò fra risse, bevute e freccette volanti, nessuno si accorse del tempo che passava in quanto troppo occupati a fermare una lite o incominciarne una, la mezzanotte passò e così anche l'una, le due e le tre. Il matrimonio era previsto il giorno dopo per le 10 del mattino.

Era da un po' che una luce accecante aveva svegliato Lucy, ma lei imperterrita non voleva aprire gli occhi e alzarsi, anche perché aveva un gran mal di testa, così decise che avrebbe spento la luce Natsu. Dopo una buona mezz'ora alla fine aprì gli occhi maledicendo mentalmente il rosato, ma quando lo fece si accorse di non essere in camera sua ma di essere in una specie di foresta e, sentendo i rumori del mare in lontananza, si ricordò della sera precedente e cercò di ricordare l'ultima cosa che aveva fatto.
"Natsu e Gray che si picchiano... Natsu e Gray che vengono picchiati da Erza... Levy ubriaca che si fionda su Gajil... Gajil altrettanto ubriaco che la copre con ogni vestito che trova perché nessuno deve vedere quanto è bella... Due Natsu e due Gray... Due Juvia che si fiondano sui due Gray..."
Ma dovette interrompere il suo ciclo di pensieri in quanto la terra iniziò improvvisamente a muoversi, Lucy si girò di scatto verso il terreno accorgendosi solo allora di essere sdraiata su Natsu.
«Lucy... Sei pesante...»
A quel punto la ragazza si spostò e si accorse che non erano gli unici ad essersi addormentati al suolo, poco distante da loro c'era Gray, che abbracciava Juvia da dietro con un fare quasi possessivo, con ancora il vestito addosso, poco più lontano vedeva i tavoli e le sedie dove si era svolta quasi tutta la serata, c'era addirittura ancora il ring della prima sfida.
La bionda si alzò in piedi e iniziò ad incamminarsi, non senza barcollare, verso quello che era il centro dell'isola e solo quando lo raggiunse si ricordò finalmente cosa era successo prima che si addormentasse.

FLASHBACK

Erano ormai le tre e mezza e tutti i partecipanti avevano salutato ed erano andati via, erano rimasti solo i due festeggiati e gli organizzatori della festa, non si sa bene per quale motivo ma Gray e Natsu stavano litigando ormai da un po' di tempo, solo che essendo ubriachi entrambi non riuscivano a iniziare la solita rissa.
«Graeyuuuu! Stavolta mi sconfiggerò! Sono tutto fuoco!»
«Stupida fiammella! Sei talmente ubriaco che non riesci nemmeno più a parlare!... E smettila di ondeggiare che mi fai venire la nausea...»
I due ragazzi erano poco distanti dal centro dell'isola e cercavano di rimanere fermi su un terreno che, secondo loro, si stava muovendo. Nel frattempo Erza stava parlando con Juvia, in quanto l'unica sobria a parte lei.
«Ma sarà un bene lasciarli andare così?... Juvia ha paura che Gray-sama si faccia male...»
«Non preoccuparti Juvia! Fra non molto crolleranno a terra dal sonno... Piuttosto... Tu hai visto Mira e Laxus?»
«Juvia li ha visti addormentati dietro al bancone del bar! Mirajane-san stava tenendo il braccio di Laxus-san come se non volesse farlo scappare»
«Va beh... Meglio così, anche se mi spiace per Laxus... Io e Gerard andiamo adesso, salutaci tutti quanti! Ci vediamo tra qualche ora.»
Le due ragazze si salutarono e la rossa si diresse verso il turchino che la aspettava poco più lontano, Juvia a quel punto si girò per vedere cosa stesse facendo il suo Gray-sama e vide che stava lottando con Natsu, nonostante nessuno dei due riuscisse a colpire l'avversario.
«Ju-chan!»
Lucy comparve da dietro la ragazza e le mise un braccio intorno al collo, con tanto di bottiglia vuota in mano, aveva le guance rosse e gli occhi lucidi ma quello che colpì di più la ragazza era il cerchietto che stava indossando, imitando un paio di orecchie da gatto.
«Ju-chan non dovremmo andare a fermarli?... Nya!»
«Anche Juvia lo stava pensando... Ho paura che Gray-sama si possa far male con qualcosa... Magari inciampa su una radice e cade ferendosi a una gamba!... Oppure potrebbe ricevere un colpo da Natsu-san che lo fa svenire e sbatte la testa su una roccia che lo fa andare in coma!... Oppure!..»
«JUVIA!»
Lucy stava scuotendo la turchina per farla tornare in se e abbandonare il mondo dei sogni, quando vide che aveva smesso di fantasticare si fermò.
«Insomma Juvia! ti preoccupi troppo per Gray!»
La turchina guardò Lucy tutt'altro che tranquillizzata e si diresse nella direzione che avevano preso i due ragazzi lasciandola da sola.
«Quella ragazza! Nya!»
La seguì barcollando ma dopo poco inciampò su qualcosa e cadde a terra, che era stranamente morbida e finì con l'addormentarsi.

FINE FLASHBACK

"Ecco su cosa ero caduta... Ahhh mi pulsa la testa... E' come se mi fossi dimenticata qualcosa..."
Lucy si guardò intorno per cercare degli indizzi su cosa dovesse ricordare, in quanto le sembrava un qualcosa di importante, ma all'improvviso sentì un suono provenire da dietro un tavolo, distraendola dalla sua ricerca.
Levy era sdraiata su Gajil e cercava di coprirlo il più possibile con il suo corpo e con il giaccone del ragazzzo, in quanto lui indossava ancora solo il cotume di lei, Lucy a vedere quella scena non resistette e tirò fuori dalla tasca il cellulare per fagli una foto, ma quando sbloccò lo schermo notò che aveva 10 chiamate perse di Erza.
"E-Erza mi ha chiamato... Quel paio di volte... Forse è meglio che..."
Il cellulare incominciò a vibrarle in mano facendole perdere il filo dei pensieri e facendola sussultare, ma ciò che la spaventò di più fu vedere il nome della persona che la stava chiamando.
«IH! E-E-Erza!»
Il dispositivo infernale continuava a vibrare incessante, Lucy deglutì come per darsi coraggio prima di rispondere.
«P-Pronto?...»
«LUCY!»
«Aye!»
Al solo sentire la voce e il tono della rossa la bionda si mise sull'attenti come un soldato davanti al generale, che aveva appena fatto arrabbiare.
«Si può sapere che stai facendo!? E' da un'ora e mezza ormai che ti aspetto! DOVE SEI?!»
«Ecco... Veramente... Io...»
«Non ci provare Lucy! Dimmi dove sei!»
«Sono sull'isola... Mi sono svegliata poco fa...»
Lucy sentì sospirare dall'altra parte della cornetta, ma la voce di Erza tornò dopo poco imperturbabile come suo solito.
«Immaginavo... Io e Gerard stiamo arrivando proprio in questo momento, dovremmo arrivare lì fra 10 minuti. Sveglia tutti gli altri e presentatevi per allora al porto. Non osare fare tardi!»
«Aye!»
«Ah Lucy... Spero tu non ti sia dimenticata che ti devi sposare fra ormai un'ora e mezza... A tra poco.»
La rossa riattaccò lasciando la novella sposa pietrificata, la bocca leggermente dischiusa, gli occhi spalancati e un leggero tremore iniziò a percorrerle il corpo.
"Mi sto per sposare... E me ne sono dimenticata completamente... No non suona abbastanza tragico..."
Lucy si avvicinò a Levy e, cercando di non svegliare anche il ragazzo sotto di lei, iniziò a scuoterla leggermente finché la turchina non aprì gli occhi, seguiti da un enorme sbadiglio.
«Mh?... Lu-chan?... Perché hai delle orecchie da gatto in testa?...»
«Eh?»
La ragazza si tastò la testa e notò di avere davvero delle orecchie da gatto, anche se non si ricordava di essersele messe, stava quasi per scordarsi nuovamente dell'imminente matrimonio e del motivo per cui l'aveva svegliata.
«Non c'è tempo ora per questo! Levy devi aiutarmi! Mi ero scordata che sto per sposarmi! E Erza sta arrivando qui!»
Mentre parlava Lucy non si era accorta di aver iniziato a scuotere Levy, facendo così svegliare anche Gajil, che non era molto trattabile appena sveglio.
«Si può sapere che succede?! Cosa è tutto questo casino!?... Ahhh... Mi scoppia la testa...»
«Gajil non c'è tempo sta arrivando Erza! Ed è incazzata nera! Dobbiamo andare al porto subito!»
Solo al sentire quelle parole il ragazzo si pietrificò e tutta la rabbia per esserre stato svegliato era scivolata via come con un secchio d'acqua gelata in faccia.
«E-Erza?... E perché?»
Lucy si mise in piedi cercando di orientarsi e capire quale fosse la direzione più veloce per il porto, nel mentre rispondeva a Gajil e gli dava istruzioni.
«Mi ero dimenticata che fra ormai poco più di un'ora c'è il mio matrimonio e NOI siamo ancora qui! Vai a svegliare Natsu e Gray, sono di là»
Disse indicando il punto da cui era arrivata per poi proseguire.
«Dobbiamo andare al porto e Erza mi ha "raccomandato" di non fare tardi! Levy tu potresti andare da Juvia? E' insieme a Gray.»
La turchina annuì e si mise a seguire il suo ragazzo, che a sentire le minacce della rossa era già schizzato a prendere a schiaffi, il suo modo dolce per svegliare la gente, Natsu.

«Mh... Vedo che siete tutti qui... Anche se non nelle condizioni migliori...»
I ragazzi erano riusciti ad arrivare in tempo al ritrovo, ma avevano dovuto correre, sudando, sommando poi i vestiti da donna sugli uomini, i post sbornia e le orecchie da gatto sulla sposa, non erano comunque in grado di evitare una ramanzina da parte della rossa, che arrivò mentre erano sulla barca per tornare a casa.
«Siete impossibili!»
«Dai Erza... In fondo era il suo addio al celibato... E' comp...»
«Tu non difenderli Gerard! Iniziamo da te, Natsu!»
Il poveretto stava soffrendo il mal di qualsiasi mezzo di trasporto, come Gajil del resto anche se in maniera più contenuta, e non poteva in nessun modo controbattere.
«Lo sposo non può assolutamente presentarsi al suo matrimonio vestito da coniglietta! Quando arriveremo a casa mia ti vestirai e sistemerai quei capelli... Ma soprattutto non voglio vederre quella sciarpa! E non provate a ridere voi due!»
Erza indicò Gray e Gajil che stavano cercando di trattenere le risate per il trattamento che la rossa stava riservando al rosato, ma quando si sentirono chiamare in causa si misero all'istante sull'attenti.
«Farete le stesse identiche cose! E Gerard vi aiuterà! Tzè... Andare ad un matrimonio vestiti così... Non so come facciano le vostre ragazze a sopportarvi...»
"E noi ci chiediamo come faccia Gerard a sopportarti..."
«Comunque! Levy! Juvia!»
«Aye!?»
«Quando arriveremo vi metterete i vostri vestiti da damigella, poi vi truccherete e vi farete fare i capelli, ho già chiamato Cancer-san, dovrebbe arrivare poco prima di noi... Ora...»
Lucy iniziò a tremare, mancava solo lei.
«Per te ho già chiamato Virgo che sta portando il vestito da sposa da me, ti truccherà e ti farà i capelli dato che Cancer sarà occupato con quelle lì... -disse indicando le due turchine, ormai terrorizzate- Ma prima ancora dovrete farvi passare i post sbornia...»
Tutti annuirono energicamente su quest'ultimo punto, non volevano certo subire un'altra ramanzina dalla rossa perché non sarebbero riusciti a reggersi in piedi.

Quando arrivarono erano ormai le nove passate e dopo aver preso un intruglio violaceo per farli star meglio vennero separati, i ragazzi furono mandati in bagno con Gerard per prepararsi e, principalmente, per farsi fare la cravatta, le ragazze invece andarono nella camera matrimoniale con Erza che le teneva sotto controllo.
Juvia e Levy si davano una mano a vicenda con il trucco, mentre Cancer-san finiva di pettinarle, Lucy nel frattempo stava cercando di mettersi il vestito da sposa.
«Vuole una mano Hime*?»
La bionda si girò verso la voce che l'aveva appena chiamta, trovandosi davanti una ragazza con i capelli rosa e vestita da cameriera.
«H-Hime?... Non sono una principessa Virgo... Ma sì, mi faresti davvero un favore, non riesco a chiudere la lampo...»
«Tutte le ragazze quando si sposano sono delle principesse... Ecco fatto Hime!»
«Grazie mille!»
«Sei proprio splendida Lucy»
La bionda si girò verso Erza, che la fissava, trovandola con addosso il suo vestito da damigella, un completo semplice che le scendeva sul corpo perfettamente, era senza maniche e grazie a un elastico, lavorato a nido d'ape, il vestito non cadeva, la parte superiore era di un rosso fuoco intenso, ma piano piano sfumava fino a diventare bianco gli ultimi centimetri del vestito, che consistevano in una gonna a che raggiungeva circa metà coscia.
«Erza anche tu sei magnifica!»
La rossa si sedette accanto a lei raggiunta poco dopo da Levy e Juvia, erano tutte pronte ed erano solo le nove e mezza, si erano preparate in tempo record e per loro fortuna la chiesa era a due passi dalla casa di Erza.
«Lu-chan sei davvero uno schianto!»
Levy indossava un vestito giallo, ma non era quel giallo shock che dà fastidio alla vista, né quel giallo spento quasi sporco, era come guardare un campo di girasoli, ti scaldava il cuore. Le spalline erano larghe due dita ed erano messe in modo tale da lasciare scoperte le spalle, le maniche lunghe invece erano in contrasto con la gonna corta che mostrava le gambe snelle e sode della turchina. Sulla testa c'era l'immancabile fascia arancione con fiore rosa.
«Juvia è così gelosa... Anche lei vorrebbe essere così bella al suo matrimonio, Lucy-san è così forunata!»
Juvia invece aveva una gonna lunga che le copriva tutte le gambe arrivando fino alle caviglie mostrando un paio di sandaletti con tacco blu, la parte superiore aveva le maniche corte, una scollatura a V che mostrava una collana con una conchiglia argentata. Il vestito era grigio perla.
«Uffa ragazze! Se continuate così mi fate arrossire!»
«Ma smettila Lu-chan! Sei la sposa devi sentirti uno splendore!»
«Levy ha ragione, devi risplendere come una stella»
«Poi Juvia è sicura che Lucy-san se lo meriti dopo tutta la fatica che ha fatto con Natsu-san!»
Tutte le ragazze scoppiarono a ridere, nonostante Lucy si stesse per sposare e avrebbe avuto la sua vita da vivere, come ognuna di loro del resto, sapevano che sarebbero rimaste amiche per sempre, oltre a sentirsi con ogni probabilità tutti i giorni.

«E tu Lucy Heartfilia, Vuoi prendere come tuo legittimo sposo il qui presente Natsu Dragneel, per amarlo, onorarlo e rispettarlo, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà finché morte non vi separi?“»
Lei, con indosso il suo vestito da sposa, bianco con alcune sfumature rosate, senza maniche e con una gonna lunga perfettamente aperta, nonostante sotto non avesse nessuna rete, sulla schiena aveva un grande fiocco a rendere quel semplice vestito speciale. A coprirle le mani aveva dei guanti lunghi fino a metà avambraccio sempre dello stesso colore del vestito, i capelli erano legati in due codine laterali tranne che per due ciocche davanti che le ricadevano intorno al volto, in testa aveva una fascia simile a quelle di Levy con un fiore rosa, ma continuava con il velo nuziale, infine al collo al posto di una delle sue solite collane aveva un collarino rosa.
«Lo voglio!»
«Vuoi tu Natsu Dragneel, prendere come tua legittima sposa Lucy Heartfilia, per amarla, onorarla e rispettarla, in salute e malattia, in ricchezza e povertà finché morte non vi separi?»
Lui, con un completo grigio chiaro e un panciotto un filo più scuro, era semplice e quasi anonimo se non fosse stato per la sua immancabile sciarpa scaccata bianca.
«Certo che lo voglio! Sono tutto un fuoco!»
«... Adesso può baciare la sposa»

Natsu la prese alzandola e fiondandosi sulle sue labbra, divorandole, mentre alle loro spalle il pubblico si alzava in piedi applaudendo e lanciando fischi di approvazione.

Angolo autrice
Molto probabilmente in questo momento mi state odiando u.u ci ho impiegato secoli ha finire questa "one-shot" ma alla fine ce l'ho fatta :3 è questo l'importante no? >.< (evita pomodori in testa)
So anche che è corta e mi spiace per questo ma ho detto tutto quello che c'era da dire e posso dire che è finalmente finita u.u!
Ringrazio tutti quelli che mi hanno seguito e Sayaka chan 94 che mi ha recensito tutti i capitolo :3 grazie mille!
Alla mia prossima storia!
Ps per chi fosse interessato ho creato una pagina FB di questa autrice >.< vi lascio il link!
https://www.facebook.com/pages/Celty23/503951533087064

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