C'era una volta...favole e One piece

di cola23
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1)Namirentola (RufyxNami, sorpresa ) ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2: ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3: ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4: ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5: ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6:Il lieto fine ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7:Pinocchio ***
Capitolo 8: *** 8) Pollicino ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9: Il principe e i 7 nani (Biancaneve) ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10: I 3 Hansel e Gretel (Asl) ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11: Il principe felice (Kora san e Law amicizia) ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12: ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13:Il Principe Stoccolma (Rapulzel) ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14:Il vento e il sole (Zoro vs Sanji) ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15:La scimmia con il cappello di paglia ( Il gatto con gli stivali ) ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16: Il grande cappello di Rufy ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17:Raperonzolo(etero) ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18: Il venditore di fazzoletti(la piccola fiammiferaia) ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19: La leggenda di Medusa ***
Capitolo 20: *** Capitolo 20:Il principe volubile ***
Capitolo 21: *** Capitolo 22: Il sole e il riccio ***
Capitolo 22: *** Capitolo 23: Lo gnomo buono e l' elfo cattivo ***
Capitolo 23: *** Capitolo 24:L'incantesimo del lago ***
Capitolo 24: *** Capitolo 25:La principessa e il povero ***
Capitolo 25: *** Capitolo 26: Peter Pan ...30 anni dopo ***
Capitolo 26: *** Capitolo 27:L'ufficiale gentil' uomo ***
Capitolo 27: *** Capitolo 28:La bella addormentata e il principe ladro e demente ***
Capitolo 28: *** Capitolo 29:Il principe Masochista e la principessa Sadica ***
Capitolo 29: *** Capitolo 30:La leggenda di Tanabata ***
Capitolo 30: *** Capitolo 31:Merlino,il mago di Oz,e il gatto con gli stivali ***
Capitolo 31: *** Capitolo 32:La principessa e il fifone coraggioso ***
Capitolo 32: *** Capitolo 33:Crosover cosa a 3 (LawxxBaby 5) ***
Capitolo 33: *** Capitolo 34: La ragazza senza mani(Crosover con Cenerentola) ***
Capitolo 34: *** Capitolo 35:La ragazza senza mani(parte 2)(LawxRobin) ***
Capitolo 35: *** Capitolo 36: Il principe Grasso (Namix ) ***
Capitolo 36: *** Capitolo 37:Il principe alla ricerca di un regno (Law x ) ***
Capitolo 37: *** Capitolo 38:Usop nel paese dei mostri (UsopxKaya) ***
Capitolo 38: *** Capitolo 39 :Rufy pinocchio ***
Capitolo 39: *** Capitolo 40: Crossover One piece e Rapulzel Hankok diventa Rapulzel ***
Capitolo 40: *** Capitolo 41: Parodia Cenerentola (Baby 5xSanji) ***
Capitolo 41: *** Capitolo 43 : Jeck e il fagiolo magico ***
Capitolo 42: *** Capitolo 44 : I 3 porcellini (ASL) ***
Capitolo 43: *** Capitolo 45 : Il granchio e la scimmia ***
Capitolo 44: *** Capitolo 46 : Crossover : Biancaneve e i 3 porcellini ***
Capitolo 45: *** Capitolo 47: La vecchia signora che viveva in una scarpa ***
Capitolo 46: *** Capitolo 48 : Hansel e Gretel (crossover one piee) (RufyxHankok) ***
Capitolo 47: *** Capitolo 48: Hansel e Gretel (RufyxNami version) ***
Capitolo 48: *** Capitolo 49: La principessa maschiaccio e il principe ranocchio (AcexBonny)(AcexBonny) ***
Capitolo 49: *** Capitolo 5o :Hansel e Gretel ***



Capitolo 1
*** 1)Namirentola (RufyxNami, sorpresa ) ***



Ciao a tutti! so che  l'idea delle favole è già stata usata a volte,ma io che adoro le favole da sempre quasi quanto adoro One piece, ho sempre desiderato fare una raccolta del genere,e spero di riuscire a imprimervi un tocco di originalità.Questo progetto è iniziato da molto prima,infatti ho parecchie storie già pronte,volevo essere sicura almeno al inizio di poter aggiornare con una certa regolarità.
Al inizio gli aggiornamenti  saranno di domenica e mercoledì, in caso non potessi aggiornare in quei giorni per imprevisti metterò un avviso o aggiornerò prima.Se dovessi decidere di cambiare i giorni in cui aggiorno ve lo farò sapere,quindi leggete le note.
Ultima nota:Questa storia essendo molto lunga sarà divisa in 6 capitololi,le altre almeno per il momento saranno delle one short. I primi due capitoli sarranno i più tranuilli ma vi prego di portare pazienza fino al 3 dove si entrerà nel vivo della storia e inzierà la parte migliore.
E ora buona lettura!

 

 

NAMIRENTOLA


Capitolo 1:

C'era una volta una piccola cittadina chiamata Coconat village, dove viveva una bambina di nome Namirentola. 
Era una bellissima bambina dai capelli color mandarino e gli occhi marroni color cioccolato.La bambina viveva in una piccola ma accogliente casetta circondata da un giardino pieno di mandarini,con sua madre Belmer e suo padre Genzo.Suo padre era un poliziotto,il capo della polizia di Coconat village, mentre sua madre aveva un piccolo chiosco dove vendeva i mandarini del loro giardino.

La sua vita procedeva lenta e senza alcun tipo di problema,circondata dal costante affetto della sua famiglia.I suoi genitori l'amavano più di qualsiasi cosa al mondo e avrebbero fatto di tutto pur di renderla felice.

Un brutto giorno però una nave pirata attraccò sul loro pacifico villaggio,prendendo a saccheggiare e distruggere,alla fine i pirati vennero arrestati e messi in prigione ma, durante lo scontro, suo padre venne colpito e morì lasciando la povera Namirentola orfana di padre.

Belmer anche se addolorata non si perse d'animo,grazie al suo innato carattere forte si rimboccò le maniche e crebbe la sua bambina senza mai farle mancare nulla,amandola anche per il suo defunto marito del quale era molto innamorata.

Passarono diversi anni e Namirentola crebbe diventando ogni giorno sempre più bella e intelligente,ma con il suo chiosco di mandarini Belmer non riuscivaa guadagnare abbastanza per prendersi cura di lei, così decise di arruolarsi nell’ esercito e diventare un Marines.Un lavoro che era diventato molto richiesto e pagato parecchio con l'inizio della grande era della pirateria.Così Belmer partì e combatté numerose battaglie sconfiggendo e catturando numerosissimi pirati,garantendo alla sua Namirentola una vita serena senza che le mancasse nulla.Namirentola per un altro po’d'anni continuò a vivere un’ infanzia serena,nonostante la lontananza dalla madre che poteva vedere raramente.

Un giorno però finalmente Belmer decise di smettere di fare il marines e tornare a vivere al fianco della sua adorata figliola,ma proprio nel giorno del suo decimo compleanno,quando Belmer tornò per riabbracciarla .

Ma un gruppo di banditi aveva preso a saccheggiare e derubare il loro villaggio e il loro capo se l'era presa con Namirentola minacciandola con una pistola per averlo urtato.

Quando sparò un colpo di pistola rivolto alla piccola,Belmer la protesse con il suo corpo.Namirentola vide così sua madre morire per mano di un pirata feroce davanti ai suoi occhi.E perdere anche l'ultima persona cara che aveva al mondo la cambiò.

Da quel momento il suo cuore diventò di ghiaccio, il suo carattere si indurì e giurò di non fidarsi ne affezzionarsi mai più a qualcuno.Rimasra sola venne adottata da una ricca nobile e andò a vivere in una grande e lussuosa villa.La sua matrigna, si chiamava Boa Hankok ed era una donna bellissima, era costretta ad ammettere, ma era così scortese e acida -in poche parole una stronza- a parere di Namirentola da ricordarle una di quelle malefiche streghe delle favole. Specie quando rideva con quella sua risata stridula e fastidiosa come gesso sulla lavagna. E le sue due figlie erano anche peggio, con le loro voci nasali,la risata stridula e le loro ridicole acconciature.

I loro nomi, Caterina Devon e Alvida,nomi orribili per delle ragazze orribili .

A differenza dell’ aspetto della madre,da cui sembravano non aver preso niente, loro erano

delle racchie,brutte come la morte,ma in quanto al carattere se possibile erano ancora più

viziate,capricciose e antipatiche di lei.Namirentola le odiava con tutto il cuore,quasi quanto il pirata che aveva ucciso sua madre.Non le sopportava quando le vedeva stare tutto il giorno davanti allo specchio ad incipriarsi il naso e a sistemarsi i capelli, sghignazzando come delle stupide oche starnazzanti, non pensando ad altro che a parlare di vestiti e pettegolezzi.

Poi il loro continuo chiamarla Namirentola,sapevano benissimo che odiava il suon nome per intero, infatti i suoi amici del villaggio la chiamavano sempre semplicemente Nami.

Ma loro no, facevano di tutto pur di provocarla o infastidirla.

Infatti come se non bastasse, non facevano che ripeterle quanto dovesse essergli riconoscente per aver preso con loro una povera trovatella come lei e di continuare a tenerla quando nessun altro l'avrebbe voluta.Quando in realtà l'unico motivo per cui la signora Hankok l'aveva presa con sè era che, pur essendo una nobile, dopo aver sperperato tutti i soldi del suo primo e defunto marito Dracul Miok ,era rimasta senza un soldo e adottandola ricevevano ogni mese un cospicuo assegno dall’ orfanotrofio.Avrebbe dovuto utilizzarli per prendersi cura di lei,ma li sperperava in pochi minuti in vestiti e gioielli costosi.

In più poteva disporre di una sguattera gratis senza doverla pagare.

Tutte le faccende e i lavori di casa? Ovviamente toccavano a lei.Che lo facesse Hankok non se ne parlava proprio,lei era troppo,"bella" e"importante" per abbassarsi a fare un lavoro così umile.Era sicura che avrebbe preferito vivere nella sporcizia piuttosto che rischiare di spezzarsi un’ unghia.Le figlie non erano da meno,così Namirentola, dopo aver perso entrambi i genitori si ritrovò anche costretta a dover vivere con quelle orribili donne,tiranneggiata e bistrattata dai capricci e dalle lamentele delle due sorellastre racchie e dalla matrigna rompipalle.La trattavano come spazzatura,affidando a lei tutti i lavori antipatici e pesanti che non volevano fare loro: tipo lavare i piatti,fare il bucato,pulire i pavimenti,fare da spaventapasseri per tenere lontani gli uccelli dall’ orto e via dicendo.

La matrigna Hankok poi era la peggiore.Ogni giorno la rimproverava o la puniva per tutto, che avesse davvero fatto qualcosa o no.Qualsiasi cosa succedesse se la prendeva sempre con la povera Namirentola che,come se non bastasse, non aveva nemmeno il diritto di difendersi o replicare,altrimenti Hankok oltraggiata per essere stata contradetta ,con il volto trasfigurato dalla rabbia,diventava violenta,e le urlava contro finendo per sbatterla in cantina a mandarini e acqua.
La matrigna cercava apposta delle scuse per poterla punire. 
Questo perchè Hankok la temeva ed era invidiosa della sua bellezza: Nonostante fosse una donna molto bella,Namirentola crescendo lo diventava ogni giorno ancora di più.Spesso, quando passeggiavano per le strade, si accorgeva, con disappunto, come la gente dopo averla ammirata, spostava lo sguardo stupito su di lei commentando quanto anche sporca e vestita di stracci la sua bellezza e la sua grazia erano tali da non avere nulla da invidiare alla matrigna,vestita con abiti di seta e coperta di gioielli. Così, non potendo far nulla per renderla brutta, Hankok sfogava la sua rabbia proibendole di uscire di casa e trovando ogni scusa per maltrattarla.

Namirentola non era felice. Avrebbe preferito vivere sotto un ponte piuttosto che rimanere in quella casa, ma non aveva un soldo e aveva bisogno di un posto dove stare finché non avesse compiuto 18 anni.A quell’età avrebbe potuto accedere ai soldi che Belmer le aveva lasciato in eredità.Così attingendo coraggio dal suo carattere da sempre forte e determinato così simile a quello della sua amata madre, stringeva i denti e si mordeva la lingua per non rispondere,

sognando il giorno in cui avrebbe finalmente riacquistato la sua libertà.Dopo di che, pensava,non avrebbe mai più vissuto come una pezzente,piena di privazioni.Col suo grande senso per gli affari- sarebbe diventata ricca e avrebbe vissuto nel lusso,forse chissà,sarebbe anche potuta diventare un marines come sua madre-specie se la paga era buona- rendendola fiera di lei.Un giorno però,quando Nami era ormai una bella adolescente di 16 anni successe un evento inaspettato che cambiò il suo destino sconvolgendo tutti i suoi piani.

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2: ***


Salve! so che avevo detto che avrei postato il 2 capitolo domani ma mi sono saltati fuori degli impegni imprevisti doman che credo mi terranno super impegnata e fuori casa per tutto il giorno,quindi ho deciso di anticipare postandolo oggi visto che è probabile domani non ne abbia il tempo.
Il capitolo della altra mia storia
Una accopiata non convenzionale  se non dovessi riuscire a postarlo domani sera sul tardi lo posterò per giovedì.


CAPITOLO 2

Una mattina come le altre,Namirentola stava pulendo le finestre del piano di sopra come al solito,quando vide una carrozza reale dirigersi verso la loro casa. Nami sorpresa, si chiese come mai una carrozza reale stesse venendo proprio da loro e cosa potesse volere.
Quando la carrozza si fermò davanti al maniero,da essa ne uscì un paggio.Mentre continuava il suo lavoro,Namirentola non potè fare a meno lanciargli un occhiata. Notò che aveva i capelli biondi e,-dettaglio che lo rendeva davvero buffo e gli dava davvero un aspetto ridicolo,-un sopracciglio a spirale. Nami lo osservava incredula e divertita, trattenendo a stento una risatina,ma poi ricordandosi subito dopo, di tutte le faccende che ancora l'aspettavano e decise di concentrarsi sul lavoro e di non distrarsi più.Tuttavia, pulendo proprio la grande finestra sotto l’ingresso, non potè fare a meno di vedere il biondo paggio suonare al campanello e vedere quello che ne seguì.Il biondo dopo aver suonato, assunse una strana espressione, da ebete per la precisione, e i suoi occhi sembrarono diventare a cuore.Quando qualcuno finalmente aprì la porta, il suo sguardo diventò ancora più ardente,ma sembrò sgonfiarsi appena vide Alvida e Caterina.Quando poi le due oche iniziano a fare le smorfiose e a civettare, assunse un’ espressione identica a quella di uno che è sul punto di vomitare. "Buonasera be-belle fanciulle..."pronunciò a fatica ,per poi sembrare essere sul punto di soffocare l'ultima parola, mentre cercava di tenerle lontane. "Sono Sanji il paggio del re,sono qui per consegnarvi l'invito al gran ballo reale, che il principe darà fra una settima per il suo compleanno.Il principe in quell’ occasione, sceglierà la sua futura sposa.Pertanto tutte le donne nobili del regno sono invitate a partecipare".Parlò in fretta e dopo aver consegnato l'invito fece per andarsene,anzi per scappare,quando richiamata dagli schiamazzi delle due oche che avevano preso a saltare e urlare come delle galline arrivò anche Hankok. Alla sua vista si fermò di colpo.
Due cuori apparirono di nuovo nei suoi occhi e si mise a piangere e a ringraziare Dio di averlo benedetto con la vista di quella splendida donna al posto di quelle brutte. Prese la rincorsa e si buttò su Hancock nel tentativo di abbracciarla e baciarla,ma quella senza minimamente calcolarlo, chiusee la porta contro cui il biondo sbatté dolorosamente la faccia.
Nami sbuffò alzando gli occhi al celo.A quanto pare,il paggio era un donnaiolo. "Uno che in una donna vede solo l’aspetto esteriore, è proprio il tipo di uomo che detesto di più"pensò disgustata. Okey,le sue sorellastre erano davvero inguardabili, niente da dire e aveva provato una malefica gioia nel vederle respinte in quel modo.Era quello che si meritavano dal momento che dentro il loro animo era ancora più orrendo del loro aspetto.Ma questo il paggio non poteva saperlo,e poi per come aveva reagito alla vista di Hankok, avrebbe voluto prenderlo a pugni.Detestava gli uomini che trattavano le ragazze brutte come spazzatura e si comportavano come cagnolini scodinzolanti davanti ad un’ altra solo perchè bella.
Anche lei era bella, lo sapeva,inutile fingere una falsa modestia e le faceva piacere quando un uomo lo notava,ma avrebbe voluto essere vista prima di tutto per quello che era veramente,non per il suo aspetto.Quello era il motivo per cui, nonostante molti uomini nobili ultimamente le avessero chiesto di sposarla, lei li aveva sempre puntualmente respinti.
Amava il denaro e aspirava a fare la vita dell’ alta società ma, ricordando l'esempio del grande amore fra i suoi genitori, non avrebbe mai potuto sposare qualcuno che non amava. Anche se non si era mai innamorata di nessuno a al momento la sua vita era troppo complicata per pensare ad altro sapeva che, se mai si fosse sposata ,sarebbe stato solo per amore.
Era avida ma non fino al punto di sposare un uomo solo per i soldi.

Casomai lo avrebbe sedotto per poi derubarlo fino all’ ultimo centesimo.

Mentre rifletteva su questo, le due racchie sembravano essere sull’orlo di una crisi isterica. Sia Alvida che Caterina, entrambe infatuate del bel Principe, stavano infatti sbavando con adorazione davanti al suo poster gigante che tenevano in camera. -Quant'è alto- sospirò Alvida. -Quant'è forte-sospirò Laura. -Quant'è bono-sospirarono insieme. Namirentola non ne poteva più di sentirle chiocciàre a quel modo.
Da che il paggio era venuto, quelle due stupide non avevano smesso un solo istante di borbottare scemenze.Dal principio aveva cercato di fare finta di niente ma,dopo aver sentito per un ora intera ripetere il nome del principe tante e tante di quelle volte, era stufa marcia.Proprio quando era sul punto di ficcargli una scopa in bocca per farle tacere,Hankok con una sola occhiata glaciale le zittì.Finalmente. Dopo aver riportato il silenzio, riprese a leggere come si sarebbe svolto il ricevimento.
Nami,fingendo di continuare a pulire, tese l'orecchio cercando di sentire quello che diceva. Non capiva tutta quell’ eccitazione per un semplice ballo,tantomeno per un ragazzo. Va bene, non era un ragazzo qualsiasi,era il principe e allora? Anche se era ricco era comunque una persona come tutte le altre! Se una semplice cotta portava a comportarsi come un idiota, era ben felice di esserne immune! Però, ormai un po’ incuriosita lo era -Vedete di fare come vi ho detto- esclamò Hankok, con tono altezzoso fissandole ancora più gelidamente. -Questa è forse la nostra unica occasione per abbandonare una volta per tutte questa baracca e trasferirci nientemeno che nel Palazzo Reale.Vivremo nel lusso per il resto della nostra vita, saremo la famiglia più ricca del paese e apparteremo di nuovo alla nobiltà!.-
Namirentola sussultò sentendo quelle parole. Non ci aveva pensato,il principe ovviamente era ricco e riuscire a sposarlo significava , prima di tutto, acquisire enormi ricchezze. Per un attimo si rammaricò di non potere andare al ballo,se fosse stata scelta avrebbe potuto lasciare per sempre quella casa,diventare ricca e fare la vita che aveva sempre sognato,tutto in un colpo solo.Le due sorelle erano sempre più eccitate al idea del ballo, specie dopo che Hankok gli aveva detto che sicuramente il principe avrebbe scelto una di loro.
Namirentola soffocò una risata a questo commento. Il principe avrebbe dovuto essere cieco e fuori di testa per sposare quelle ragazze. La sua matrigna doveva aver iniziato a dare i primi segni di demenza senile -normali visto la vera età che nascondeva dietro l'apparente giovinezza-o essersi sparata più botox del solito, per credere diversamente.
Con quel pensiero Nami ritrovò il buon umore, ricordandosi che lei non era certo come quella sanguisuga della sua matrigna, o oca come le sue sorellastre. A lei diventare regina sembrava una grossa seccatura e basta,tutte quelle regole di etichetta su cosa fare, cosa dire,cosa non fare.Sembrava una prigione!Non avrebbe mai barattato la sua libertà neanche per tutto l'oro del mondo.Lei un giorno sarebbe diventata ricchissima,persino più del re, ma contando solo sulle sue forze e certamente non grazie ad un uomo. Non era una ragazza romantica, una di quelle che nella vita non pensano ad altro che di trovare il vero amore o il principe azzurro.
L'esatto contrario, era un tipo pratico e con i piedi ben piantati per terra,lo era sempre stata e con gli anni le difficoltà della vita l'avevano ulteriormente resa più realistica,quasi cinica. Non si era mai innamorata e neanche le interessava. E poi non sopportava le persone ricche,erano tute vizziate.altezzose,arroganti e noiose,come sicuramente era anche questo principe che oltre tutto non aveva nemmeno mai visto.
Magari era pure un panzone calvo e puzzolente!
Aveva già perso interesse,quando Hankok lesse qualcosa che le fece drizzare le orecchie:«In occasione del diciottesimo compleanno del principe, durante il ballo saranno esposti per la prima volta agli occhi del pubblico, i gioielli reali della corona».
Gli occhi di Nami si spalancarono sempre più, via via che prendeva coscienza di quell’ importantissima informazione, finchè le si accese una lampadina.
Ma certo!Non aveva bisogno di sposare il principe per diventare ricca, le sarebbe bastato rubare i gioielli e il denaro tenuto nella cassaforte reale! Le guardie erano talmente tante che normalmente sarebbe stata un’ impresa suicida solo pensarci,ma la sera del ballo era un occasione perfetta.
Le guardie sarebbero state concentrate nella zona della sala da ballo,quindi la sicurezza del castello sarebbe, nelle altre stanze, stata sguarnita e dato che quei ricevimenti, di solito duravano ben oltre la mezzanotte, lei avrebbe avuto tutto il tempo sia di sgraffignare i gioielli esposti, sia di ispezionare il castello da cima a fondo alla ricerca anche della cassaforte. Con tutte le ragazze presenti quella sera, nessuno avrebbe fatto caso a lei,perfettamente mimetizzata fra le tante pretendenti al trono.
All’ idea del suo piano geniale, gli occhi di Nami si illuminarono con il simbolo dei soldi. Era un occasione irripetibile.Quel denaro doveva essere suo! Doveva andare a quel ballo, a tutti i costi! Schiarendosi la voce, camminò fino a trovarsi di fronte alle brutte megere. «Posso andare anch'io al ballo ?» Tutte e tre si zittirono all’ istante, voltandosi di scatto a fissarla. Le due sorelle si guardarono, prima di scoppiare a ridere come maiali.
Namirentola dovette fare del suo meglio per trattenersi dal gettargli addosso uno straccio sporco,e aspettare pazientemente. Alvida smise per prima di ridere rivolgendole uno sguardo altezzoso. «Andare al ballo tu?? Così conciata?» Caterina esibì un ghigno sarcastico. «Forse crede di poter impressionare il principe presentandosi con una scopa sulla testa!!- e ripresero a ridere. «Ragazze! ragazze!» La signora Hankok le zittì battendo le mani e riportandole all’ ordine.Si voltò avvicinandosi a Namirentola,prendendo a girarle attorno più volte squadandola da capo a piedi con molta attenzione,ricordandole un serpente che studia la sua preda prima di avvolgerla fra le sue spire e divorarla. Alla fine parlò con una voce così fintamente dolce da sembrare appiccicosa:
«Certo che puoi andare al ballo...»
«COSA???» esclamarono sconvolte le due sorelle racchie scioccate. Anche Nami trattenne a stento la sorpresa. Possibile che fosse stato così facile? «Certo,...ovviamentesempre se riesci a finire prima tutte le faccende e ti cuci un vestito da sola.»
aggiunse sfoderando un sorriso sadico. In quel preciso momento Namirentola desiderò seriamente uccidere quella strega.
«Certo.»
rispose con un finto sorriso,a denti stretti. Ma ,come si era immaginata, le cose non furono così semplici. Aveva perso il conto di quante volte le avevano fatto pulire lo stesso punto,o l'avevano mandata al mercato a comprare articoli che già avevano. Lei, che non era stupida, aveva capito benissimo che sia la matrigna che le sorellastre lo facevano apposta.Hankok le aveva dato il permesso solo per divertirsi alle sue spalle,con una scusa in più per tormentarla.
Le sue giornate trascorsero dunque ancora più grigie e pesanti del solito,con quelle 3 rompiscatole sempre tra i piedi che, giorno dopo giorno,non facevano che inventarsi i lavori più assurdi e difficili.Non faceva in tempo a finirne uno che ne spuntava fuori un altro e, tuttavia, non poteva neppure permettersi il lusso di protestare. Per tutta la settimana le diedero così tante faccende che non ebbe neanche il tempo per riprendere fiato o un attimo per riposarsi, perciò ovviamente, non era riuscita nemmeno a trovare il tempo per iniziare a cucire un vestito per il ballo.
Passo così una settimana.
Il giorno del ballo era finalmente arrivato,ma Nami non avrebbe mai potuto andarci. Quando tutte e 3 uscendo le passarono accanto con indifferenza,Alvida e Caterina rivolsero all’ odiata sorellastra una frecciata fin troppo crudele.
«Così impari stupida orfanella - sussurrò Alvida con cinismo.
«Non temere però"-fece eco Caterina. "Vedrai che ci divertiremo anche per te mentre tu starai qui a pulire ah ah!» Namirentol questa volta era davvero infuriata.Il viso rosso dalla rabbia,gli occhi che sembravano mandare scintille ed il corpo tremante. Avrebbe voluto rispondere per le rime a quelle due e dare un pugno in faccia alla matrigna.Dubitava che sarebbe stata ancora così bella dopo il suo il suo «personale intervento.» Si morse le labbra a sangue e strinse le mani a pugno fino a perforarsi la pelle nelle unghie per trattenersi,temendo di dire qualcosa di cui, in seguito, avrebbe potuto pentirsi.
Lo fece finchè non sentì la porta chiudersi e rimase finalmente sola nella grande casa.



ATTENZIONE QUIZ A PREMIO:
Nel prossimo capitolo farà la sua comparsa la fata madrina e vi assicuro che il personaggio che lo interpreterà non ve lo aspettereste mai, di sicuro vi lascerà di stucco.
Secondo voi chi potrebbe essere? vi invito a provare a indovinare,chi ci riuscirà come premio potrà scegliere la prossima Favola che vorrebbe vedere interpreta.
Vi lascio solo un piccolo indizio: non è un membro  della ciurma di Rufy.




 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3: ***


Salve a tutti! lo so che avevo detto che avrei postato sabato ma la verità e che sono troppo entusiasta di questa raccolta che non riesco ad aspettare  quanto avevo stabilito! del resto credo di potermi permettere almeno al inizio di postare spesso,del resto ne ho già pronte un bel pò, ovviamente a un certo punto non potrò nemmeno volendo postare così spesso quindi godetevi questi aggiornamenti lampo finchè potete!

Passiamo alla domanda del quiz:Le vostre ide mi sono piaciute un sacco ed erano davvero tutte molto originali però mi spiace dirlo ma nessuna ha indovinato.
Ma non disperate ci saranno altri quzi!
Ora vi lascio alla lettura
ps:Questo capitolo è il mio preferito,e spero piaccia a voi tanto quanto e piaciuto a me scriverlo.Fatemi sapere!




CAPITOLO 3

 

Rimasta sola per sfogare la rabbia, a lungo repressa, uscì nel giardino,prendendo a calci e a pugni tutto quello che le capitava sottomano,immaginando che fossero le teste di quelle tre e urlando parolacce senza sosta.Si sedette su una panchina,pensando a un modo per piazzare delle trappole mortali in casa,mentre si scolava una bottiglia di sakè rubata dalla dispensa.

Mentre rifletteva tra sé e sé,architettando malefici piani di vendetta, non si accorse che intorno a lei, si stavano improvvisamente radunando dei grandi fenicotteri rosa.

Costoro le si avvicinarono e uno di questi, un fenicottero più grande con una specie di cappotto rosa sul dorso, le si mise davanti guardandola con uno sguardo divertito.

«Fufufufù!»rise il fenicottero, richiamando d'un tratto l'attenzione della ragazza.

Lei alzò lo sguardo, e rimase stupita quando l'enorme fenicottero cambiò forma in una nuvola di fumo.

In men che non si dica al suo posto comparve un uomo biondo,mostruosamente alto e muscoloso.

Indossava uno stranissimo e buffo cappotto di piume rosa che ricordava proprio un fenicottero, e un paio di occhiali da sole viola che gli nascondevano gli occhi.

La fissava dall’ alto rivolgendole un sorriso così enorme e largo da sembrare quello di un pazzo scappato da un manicomio.Uno sguardo decisamente inquietante.

Tuttavia la ragazza, dopo il primo momento di sorpresa, non fù spaventata da quello strambo uomo e il seguito di uccelli che si era portato appresso,ma di nuovo incavolata nera, perchè gli era venuto fra i piedi.Quello scocciatore! Proprio quando voleva starsene un pò da sola a sbollire la rabbia senza nessuno che le rompesse le scatole.

«Fufufu,salve dolce Nami chan.E' da molto tempo che volevo conoscerti figliola»

esclamò l'uomo, cingendo le spalle della ragazza con entrambe le mani.

«E tu chi cazzo sei?»

«Fufufufu....ma come?-fece l'uomo con un tono deluso palesemente teatrale

«vorresti dire che non hai mai sentito parlare di me? del grande padrino Doflamingo Smemorino?»

Namirentola ci pensò un pò sù.«Mai sentito!»

Doflamingo rimase a bocca aperta,con sgomento e orrore,si portò una mano al petto,l'altra alla testa e prese a fare brevi respiri veloci,come se fosse in iperventilazione.

«Oh! signore! come puoi non conoscermi? che dolore!»guaì il biondo con dolore esagerato.

Continuò tamponandosi gli occhiali da sole con il suo capotto,singhiozzando e deglutendo come se stesse piangendo.

Namirentola davanti a tutta quella pantomima,lo fissò con sguardo impassibile combattendo la voglia di roteare gli occhi, con fastidio.

Le laclime di coccodrillo non funzionavano con lei.

Lentamente si alzò,e si avvicinò tranquillamente,e sempre con calma lo colpì con un poderoso pugno in testa,mandandolo al tappeto.

«Smettila di piagnucolare,si vede benissimo che stai fingendo!non mi interessa un fico secco di chi sei o perchè sei venuto qui,ora te ne vai,voglio un pò di pace e tranquillità,quindi vado a dormire!» sbottò con i nervi a fior di pelle,dandogli le spalle facendo per andarsene.

"Il suo padrino,"finito a terra con un enorme bernoccolo sulla testa, continuò semplicemente a gemere più forte,anche da lì.

«Nami-chan,non potresti essere almeno un pò più gentile? sei una ragazza senza cuore! e dire che sono venuto apposta per aiutarti!-

Namirentola si fermò un attimo,voltandosi a guardare il biondo scettica

«Tu vorresti aiutarmi?» chiese incrociando le braccia al petto,guardandolo diffidente.

«Fufufu! ma certo piccola,io sono il solo che può aiutarti a realizzare tutti i tuoi desideri,e non è una cosa che faccio con tutti. Molti pagherebbero per avere la mia protezione, ma io aiuto solo le persone che mi stanno a genio,e sono degne della mia attenzione,e tu bellezza sei la fortunata prescelta che avrà questo grande onore. Sai, dovresti sentirti lusingata, sei davvero una ragazza ingrata,ma mi piace il tuo temperamento focoso,fufufu!»

disse quello rimettendosi in piedi,ridendo sguaiatamente.

«Dimmi,Nami-chan » proseguì. «ti piacerebbe partecipare alla festa che si terrà stasera a

Palazzo vero?»

Namirentola sorpresa,annuì.

«Voglio quei soldi!»

Doflamingo allargò il suo già enorme sorriso,ridendo divertito,ma non disse nulla.

- Sarebbe bello diventare ricca,potrei realizzare tutti i miei sogni ma è una festa elegante e io... »

« E io cosa sarei qui a fare, secondo te? - la interruppe Doflamingo » strizzando l'occhio con aria complice. «"Se un desiderio di cuore tu esprimerai al fenicottero, il fenicottero di buon cuore lo realizzerà tosto"... Conosci il proverbio? »

«Ehmmm...Veramente no!-

Subito i fenicotteri lì presenti cominciarono a cinguettare offesi, allorché Doflamingo alzò una mano per metterli a tacere.

«Fidati di me, bellezza » tagliò corto, rimboccandosi le maniche dell'ampio soprabito rosa che indossava. «Con i miei grandi poteri realizzerò il tuo desiderio, sta a vedere!Portami una pelliccia di animale,un pezzo di metallo,un libro e un pezzo di legno »

Namirentola alzò un sopracciglio,ancora scettica ma non disse nulla.

Tornò veloce nel maniero, cercando le prime tre cose richieste,poi prese un ceppo di legno trovato in giardino.

Quando portò tutto quello che aveva richiesto, sgranò gli occhi vedendo davanti a se, il padrino Doframingo dare vita ad una pelliccia della sua matrigna, con un semplice movimento delle dita,trasformandolo in una renna dal manto marrone,vestita con uno smoking,con tanto di farfallino al collo, e con un buffo capello rosa e blu sulla testa.

«Un procione! » esclamò meravigliata.

«NON SONO UN PROCIONE! »urlò quello offeso dimostrando di parlare anche,facendole venire un mezzo infarto.

«No,è una renna,si chiama Chopper. » precisò il biondo sghignazzando in modo strano.

Dopo fù il turno di una vecchia pentola che si trasformò in un enorme carrozza.Una davvero bellissima,arancione a forma di mandarino,ma che sembrava essere robotizzata

e super accessoriata.Il suo nome era Frankyster,le disse la carrozza stessa, offrendole della cola presa dal frigo bar interno.

Infine il pezzo di legno e il libro furono trasformati, il primo nel lachè,e il secondo in un cocchiere in uniforme.

Il primo aveva un naso lungo e capelli neri riccioluti.

Il suo nome era Usopp, il bugiardo.

Il secondo era una donna con i capelli mori,gli occhi azzurri e uno sguardo furbo, di nome Nico Robin.

Dopodichè Doflamingo, agitò la mano sopra la testa di Namirentola,e con un semplice schiocco delle dita anche lei e i suoi vestiti cominciarono magicamente a cambiare.

La giovane non riusciva a credere ai suoi occhi e sussultò di gioia quando nel riflesso del piccolo stagno del cortile vide il suo semplice e logoro vestito arancione, sostituito da un luccicante abito da sera.I suoi lunghi capelli arancioni ricadevano sulle spalle in tanti piccoli boccoli,tenuti alti, legati in una coda da un fermaglio intarsiato di veri rubini,sul collo una collana di perle e oro zecchino,degli orecchini identici,e persino un piccolo diadema d'argento incastrato di gemme varie.Il lungo abito giallo era talmente luminoso da

sembrare filato da sottili fili d'oro.La parte superiore era composta da un corpetto a righe gialle e rosse,con un voulant di puro pizzo al centro, aderente e scollato, che valorizzava e metteva in risalto le sue forme generose, continuava con due piccole e sottili maniche sbuffo che le lasciavano scoperte le spalle,terminando con dei lunghi guanti anche essi dorati.Dopo un piccolo nastro rosso legato in vita,il vestito si allargava in uno strascico,con incastonati rubini rossi,e proseguiva allargandosi arrivando fino ai piedi,ornati da sue piccole scarpette d'oro purissimo.

Namirentola non riusciva a credere ai suoi occhi.

«Fufufu,non c'è che dire ho fatto un lavoro impeccabile,allora piccola? ti piace il tuo vestito? »

Era tutto troppo bello per essere vero, mai avrebbe osato sperare di indossare un giorno un

vestito bello come quello, eppure ciò che vedeva riflesso nel lago era proprio la sua immagine... Non c'era dubbio!

«Ma questo è un sogno » esclamò Nami,con un filo di voce prossima al pianto«Io... proprio io...Sembro una vera principessa...Evviva!»

prese a saltare dalla gioia.

«Fufufu,Frena l'entusiasmo,ragazzina- la rimbeccò il padrino, afferrandola per la spalla.

«Le mie Magie sono potenti ma, anche se mi addolora dirtelo, il loro effetto non è molto duraturo...Va pure al ballo,ma ricordati di tornare prima di mezzanotte. L'Incantesimo del Fenicottero svanirà proprio a quell’ora! »

Namirentola annuì guardando l'orologio,erano le 21.

Seguendo il suo piano sarebbe riuscita ad andarsene anche molto prima della mezzanotte.

Decise comunque che non era il caso di perdere tempo,fece per salire sulla carrozza,quando improvvisamente si ricordò di un dettaglio importante in tutta quella faccenda:

«Ora che ci penso, stavo dimenticando una cosa...»cominciò voltandosi di nuovo verso Doflamingo il quale piegò la testa di lato ridendo.

«Uhm? oh vuoi dimostrarmi la tua riconoscenza?fufufu, lo so,lo so, mi sarai eternamente grata,e non sai come ringraziarmi,tranquilla mocciosa,non c'è bisogno di ringraziarmi,anche se hai ragione,non posso negare di essere stato davvero magnifico.Ma se proprio ci tieni a ringraziarmi, basta che tu dica:“O la ringrazio magnanimo, intelligentissimo e bellissimo,padrino Doflamingo, temibile e potente mago, per aver concesso a me,banale mocciosa, data la sua immensa bontà,il grande onore di ricevere la sua attenzione,nonostante non ne fossi degna, Fufufu »

Il sopracciglio della ragazza scattò in alto, mentre il biondo si auto elogiava,tutto tronfio, il petto gonfio come un gallo nel pollaio spiegando melodrammatico cosa avrebbe dovuto dire.

«No,non mi riferivo a questo,e non credo che lo farò.Dovrei dire troppe bugie tutte insieme.»

Doflamingo spalancò la bocca,abbandonando per la prima volta il suo solito sorriso.

Stupito da quella risposta pungente,la guardo di traverso,mezzo imbronciato, mentre la ragazza sorrideva soddisfatta.

«In questo caso,faccio sparire la carrozza e mi riprendo il vestito.» rispose indispettito,

stringendosi nelle spalle e riacquistando la sua consueta espressione ghignante mentre si

apprestava ad alzare un dito per annullare la magia.

«No! no! scherzavo, scherzavo!! la ringrazio bellissimo,intelligentissimo e potentissimo,

Doflamingo-sama!» si affrettò a correggersi Namirentola, agitando convulsamente le mani aperte davanti al viso in segno di diniego.Doflamingo rise divertito davanti all’ agitazione della ragazza che nel giro di pochi minuti era passata, dal fare l'impertinente strafottente, a un atteggiamento umile. Era davvero una ragazzina divertente.

«Fufufufu!! ecco così va meglio.»

«Comunque, quello che volevo chiederti è come mai mi stai aiutando? Tu che cosa ci guadagni?Guarda che se sei un venditore ambulante e stai cercando di vendermi la carrozza e il vestito caschi male,io non ho un centesimo. »

«Un venditore ambulante? Ma mi hai ascoltato prima mocciosa? Io sono il più grande e potente mago del mondo! Se voglio dei soldi mi basta schioccare le dita e ne ho quanti ne voglio!-

«Davveroooo? » esclamò Namirentola entusiasta, con gli occhi sbrilluccicanti che avevano improvvisamente preso la forma del simbolo dei soldi «Non e che mi daresti una dimostrazione? » chiese guardandolo speranzosa.

«Fufufu,piccola impertinente,vedi di non esagerare,per stavolta dovrai accontentarti di abito e carrozza. Fufufuù-

«Tsk,tirchio!» borbottò Namirentola stizzita.«Ma non mi hai ancora risposto.Cosa vuoi in cambio del tuo aiuto?-riprese la ragazza assottigliando gli occhi e guardandolo diffidente.

«Fufufuù,ma niente tesoro! Mi piace aiutare le persone perchè sono generoso tutto qui,non voglio niente in cambio!»

Namirentola lo guardò acora più sospettosa.

«E ti aspetti che io ti creda? »

«Fufufu,certo.Andiamo zuccherino,guardami bene non ti sembro una brava persona? » le chiese retorico Doflamingo allargando, se possibile, ancora di più il suo sorriso.

«No.» rispose subito Namirentola senza alcuna esitazione,lasciando Doflamingo a bocca aperta,facendolo cadere all’ indietro,a gambe all’ aria per la sua risposta immediata.

«E-Ehi! Nami-chan questa è una affermazione davvero scortese da dire!»

Nami alzò gli occhi al celo sospirando.

«No,sto solo affermando l'ovvio. Basta vedere come sei conciato per capirlo e non guardarmi così,anche a un cieco sarebbe chiaro che sei una persona sospetta »

-FUFUFUUFUUUU! Accidenti ragazzina non ti si può nascondere niente eh? Complimenti sei più sveglia di quanto pensassi!- si ritrovò costretto ad ammettere Doflamingo, tuttavia non appariva per nulla turbato per essere stato scoperto.

«Grazie lo so, ma non ci voleva certo un genio per capirlo,era evidente.Allora adesso mi dici cosa vuoi?» domandò la rossa per l'ennesima volta cominciando a spazientirsi.

«Fu fu,e va bene va bene» capitolò« Lo ammetto.C'è una cosa che vorrei,una delle pochissime cose che non posso ottenere con la mia magia,e vorrei che tu mi aiutassi,ma non è il caso di parlarne adesso,diciamo che mi devi un favore che prima o poi verrò a riscuoterlo.-

Visto che la ragazza non accennava a smettere di guardarlo diffidente aggiunse:

«Tranquilla, non si tratta di soldi.»

«Oh! in questo caso ti aiuterò volentieri per qualsiasi cosa! Puoi chiedermi tutto quello che vuoi!» esclamò la ragazza diventando improvvisamente gentile e sorridente sapendo di non dover sborsare un centesimo.

«Allora adesso vado! A proposito...»

Namirentola si avvicinò e prendendolo alla sprovvista lo abbracciò.

«Grazie padrino Smemorino, le sono davvero grata per avermi aiutato.Senza di lei non ce l'avrei mai fatta,non potrò mai ringraziarla abbastanza -mormorò, tirando fortemente su col naso e sforzandosi di parlare senza singhiozzare.Gli occhi del uomo, nascosti dietro gli occhiali si spalancarono per la sorpresa e l'incredulità.

Fino a quel momento si era comportata come una pazza isterica super diffidente ed ora invece,era diventata improvvisamente dolce e innocente e quasi non si metteva a piangere.

Sorrise esibendo di nuovo il suo tipico ghigno.

Quella ragazza era DAVVERO molto divertente.

Il mago rimase ancora più di stucco quando la giovane gli si gettò al collo e lo baciò sulla guancia, non sapeva cosa fare, eppure gli si stava presentando un’occasione d’oro!

«Le sono davvero grata, non sa quanto significhi per me, ma …» improvvisamente Namirentola si staccò dal collo, si allontanò leggermente e puntò il dito contro di lui «…sia chiaro, questo bacio è tutto ciò che avrai!»

«Eh? Come tutto qui? neanche un bacino sulla bocca mi merito?»

«Assolutamente no!»

«Una palpatina al sedere ?»

SBAM!

La ragazza gli mollò un potente ceffone.

«Questo è per la proposta indecente» disse,«Questo invece è per ricordarti di non montarti la testa!» aggiunse mollandogli un calcio dritto in mezzo alle gambe.

Dopo di che Namirentola salì sulla carrozza e mentre si allontanava sporse la testa fuori dal finestrino e lo salutò sventolando una mano.

«Comunque grazie ancora!»gridò a un Dofamingo,visibilmente deluso,che salutò con una mano mentre con l'altra si premeva un sacchetto del ghiaccio, spuntato magicamente dal nulla, sull’ inguine.

 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4: ***


Allora so che avevo detto che avrei postato solo due volte a settimana,ma sto diventando impaziente almeno quanto chi la segue di leggerla! e poi siccome è una long almeno questa vorrei finirla subito,così altri a cui non piace la coppia RufyxNami ,o comunque preferiscono un altra coppia potranno finalmente richeidere e leggere delle loro coppie preferite,in effetti,non è molto paritario che questa sia l'unica coppia con una storia così lunga.
E ora passiamo al capitolo decisivo,è di ben 6 pagine il capitolo più lungo fin ora, dove finalmente entra in scena Rufy!
E' il primo eseprimento di RufyxNami che faccio,alla fine di tutta la storia spero che i fan della coppia non rimangano delusi.

CAPITOLO 4:

 

Quando in un batter d'occhio arrivarono al castello,il ballo era già iniziato.

Namirentola scese dalla carrozza in tutta fretta sperando che i gioielli delle corona fossero stati espostinella sala da ballo,o avrebbe dovuto perdere altro tempo a cercarli.

Nessuno vide arrivare la silenziosa e misteriosa principessa dal vestito d'oro.

Si intrufolò furtiva e con l'agilità e l'eleganza di un gatto nei cortili del palazzo e, facendo rifulgere il suo vestito d'oro alla luce della luna piena, entrò nel corridoio principale con passo deciso e sicuro.

Le guardie di palazzo si accorsero dunque della sua presenza, ma videro solo di sfuggita il movimento rapido di un’ ombra e prima che potessero inquadrarla o fermarla, si liberò di loro con pochi colpi ben assestati.

Come l'ultima guardia cadde ai suoi piedi tramortito, sorrise soddisfatta facendo una linguaccia ,si spolverò il vestito e scostò la tenda che conduceva nel salone.

Là dentro riconobbe alcune persone di sua conoscenza,comprese due certe racchie di sua conoscenza che sembravano darsi da fare per corteggiare un giovane, alto ed elegante. Un nobile che aveva accompagnato una delle altre dame o un parente della famiglia reale chissà.Poco lontano c’era persino una certa matrigna mora di sua conoscenza che, incredibilmente, sembrava essere altrettanto impegnata a fare la gatta morta con quello che doveva essere un altro giovane nobile,anche se era per metà coperto da una colonna e non riusciva a vederlo bene in volto.Incredibile che alla sua età continuasse ancora a flirtare come una ragazzina,pensò trattenendo una risata.

Non appena fece il suo ingresso nella sala da ballo però, trattenne il fiato credendo di essere sul punto di svenire,quando tutti gli invitati si voltarono guardando nella sua direzione. Ovviamente era lei la bella del ballo, non potè a far a meno di pensare con una punta d'orgoglio,solo per un attimo però,perchè poi realizzando che nessuno le staccava gli occhi di dosso, comprese la sua matrigna e le sue sorellastre si ricordò che sarebbe stato meglio passare inosservata.

Per un momento temette che l’avessero riconosciuta, o che qualcuno degli invitati avesse compreso che non era una vera principessa.Mantenendo un apparente calma esterna cominciò interiormente ad agitarsi maledicendosi mentalmente per non aver pensato di indossare una maschera, visto che al ballo ci sarebbero state ben tre persone che avrebbero potuto riconoscerla.

Che stupida come aveva fatto a dimenticarsi un dettaglio così importante?

Quando però, alcuni degli ospiti iniziarono a inchinarsi,si tranquillizzò.Nessuno l'aveva scoperta.

Espirò lentamente, muovendo un passo all’interno del salone in mezzo alle due file di nobili che si erano formate al suo ingresso, sorridendo appena. Istintivamente avrebbe voluto rispondere agli inchini con una riverenza, ma si ricordò in tempo che non sarebbe stato un comportamento da principessa.

Dopo poco,la musica ricominciò a suonare e gli invitati a ballare.

Inaspettatamente,prima che potesse individuare dov'erano i gioielli della corona, Namirentola si vide tendere una mano da uno dei nobili presenti, un ballerino di mezza età elegantemente vestito che si esibì in un profondo inchino.

Schiuse le labbra, trasalendo un poco.

Non aveva previsto nulla del genere -il suo obiettivo era un altro e non lo aveva dimenticato-tuttavia replicò con un sorriso e accettò la mano.

Non ebbe il coraggio di rispondere di no per paura che il suo cavaliere insistesse facendole perdere ulteriore tempo, finendo per attirare maggiormente l'attenzione su di sé.

Secondo il suo piano avrebbe dovuto passare inosservata ma visto che, suo malgrado, le cose erano andate diversamente, forse era meglio mescolarsi un pò nella folla aspettando che l'attenzione su di lei scemasse del tutto prima di agire.

L’uomo -comprese dallo stemma cucito sulla sua casacca -che era un duca, la condusse poco più in là, quasi al centro del salone, e le posò una mano in vita, dando avvio alla danza.Si lasciò trasportare, trovando molto semplice compiere quei passi sinuosi al ritmo della musica.

Era brava a ballare, anche se non aveva preso delle vere e proprie lezioni come le sue sorellastre.Quando era piccola e la sua famiglia viveva ancora nell’agiatezza, Bellmer le aveva insegnato qualche passo personalmente.

Posò una mano sulla spalla del suo cavaliere e intrecciò le proprie dita nella destra di lui, e ben presto fu lei a condurre il ballo.Il duca fece una piccola battuta su questo punto, che lei non udì ma alla quale rispose con un sorriso di cortesia,senza smettere di ballare ma,soprattutto, di sfruttare ogni giravolta e cambio di coppie per cercare con lo sguardo l’unica cosa che le interessava veramente in mezzo a tutta quella calca: i gioielli della corona.Il primo ballo terminò e subito i musicisti attaccarono con una nuova melodia. Il duca s’inchinò e le baciò la mano in segno di commiato.Namirentola tentò di guardarsi di nuovo intorno , ma subito un altro ballerino biondo s’inchinò di fronte a lei,

domandandole il prossimo ballo.

Il secondo ballerino,-o meglio lo scocciatore- la guardava con una tale espressione da maniaco,con occhi a cuore e persino del sangue dal naso mentre le fissava con aperta insistenza la scollatura, senza nemmeno sforzarsi di nasconderlo. Namirentola, già nervosa per queste continue interruzioni dal suo obbiettivo,sentì il fortissimo impulso di sferrargli un calcio in faccia con la punta delle scarpette. Spaccargli i denti e togliergli quel disgustoso ghigno lascivo dalla faccia.

Cosa che per il suo carattere impulsivo e schietto, avrebbe fatto senza alcuna esitazione in qualsiasi altro momento.Ma in quel momento non era lei, stava recitando la parte di una principessa,e quello che aveva in mente temeva non sarebbe stato un gesto molto principesco.Così strinse i denti,mise su un falsissimo sorriso di cortesia, e controvoglia si costrinse ad accettare,dando avvio alla prossima danza,senza smettere di cercare il suo obiettivo, guardando in ogni angolo della sala,reprimendo un ringhio di frustrazione ogni volta che faceva un buco nell’ acqua.

Perse definitivamente le staffe quando il suo"cavaliere", dopo averla stretta così forte che quasi non riusciva a respirare, durante il ballo spostò le sue mani in basso palpandole il sedere e contemporaneamente si avvicinò cercando di baciarla.

Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso.

 

Sbam!

 

«TOCCA IL TUO DI CULO PERVERTITO» urlò furiosa fregandosene di attirare l'attenzione mollandogli un potentissimo ceffone in faccia.

Tutti si voltano a guardarla, chi spaventato, chi disgustato dal suo comportamento violento.

Ma lei era talmente furiosa che nemmeno ci fece caso.

Il pervertito invece, pur iniziando a perdere sangue dal naso, continuava a guardarla con un espressione ancora più ebete.

-Oh mia deliziosa crostatina, come sei bella quando ti arrabbi!!!!-esclamò con gli occhi improvvisamente a forma di cuore.

Namirentola lo fissò a bocca aperta.

Non ebbe il tempo di chiedersi se l'avesse colpito così forte da causargli danni celebrali, che il biondino cambiò di nuovo espressione facendosi serio.

La guardò fisso negli occhi per qualche secondo e poi si abbassò in ginocchio.

Le prese la mano e le chiese in tono solenne :

-Mi vuoi sposare?-

"Oh, mio Dio.Ma perchè capitano tutte a me?"

Namirentola gli tirò un calcio dritto nelle parti basse e si allontanò furibonda.

"Fosse addirittura il principe o l'uomo più ricco del mondo non mi sposerò mai con un maniaco simile . Ma scherziamo? Ho appena 16 anni! E quello mi ha visto per 5 minuti e non sa neanche il mio nome! Quello dei ricchi è un mondo di pazzi".

Mentre camminava Namirentola era talmente nervosa,da non vedere nemmeno dove metteva i piedi, finchè all’ improvviso sbatté contro qualcuno vicino al tavolo del buffet.

Si affrettò ad inchinarsi educatamente:

«Mi scusi,non l’ho vista, mi dispiace tanto!»

Sentì la persona che aveva urtato scoppiare inaspettatamente a ridere.

Alzò gli occhi e si ritrovò davanti un ragazzo dai capelli scuri, con gli occhi marroni e un

cappello di paglia in testa.

Teneva diversi cosciotti di carne in entrambe le mani,ed altri ne fuoriuscivano dalle tasche dello smoking.

Aveva un aspetto davvero strano, anche con quell’ abito elegante appariva sciatto e rozzo,e aveva un espressione spontanea e un pò sempliciotta.

Non assomigliava a nessuno degli uomini eleganti e snob presenti in sala.

Ma la cosa non le dispiaceva affatto.

«Schiiii! non fa niente!»

«Uhm, senti non è che sapresti dirmi dove sono esposti i gioielli della famiglia reale,e la cassaforte del palazzo?» chiese Namirentola, cercando di mantenere un tono casuale e un espressione tranquilla.

Il ragazzo all’ inizio la guardò confuso, prima di puntare un cosciotto di carne in un angolo della sala da ballo.

Mucchi e montagne di oro e gioielli erano esposti su un lungo tavolo circondati da una sottile teca. I suoi occhi assunsero istantaneamente la forma dei soldi e a quella dolce visione,che fissò quasi con la bava alla bocca.Voleva prendere tutto.

Si riscosse tornando alla realtà quando sentì il ragazzo ridere di nuovo.

«Shishishi.Se li vuoi li puoi prendere. Basta che non ti fai vedere.» disse, mangiando un altro pezzo di carne.

«Davvero?»chiese stupita Namirentola voltandosi di scatto a guardarlo cercando di capire se stesse dicendo sul serio.

Non sapeva se essere più stupita che il ragazzo era stato l'unico ad aver capito così facilmente cosa voleva fare, pur non avendo un’ aria molto intelligente, o che nonostante questo non volesse fermarla.

«Scusa, non credo di aver capito, stai dicendo che se provassi a rubare quei gioielli non cercheresti di fermarmi? »si accertò titubante e ora sospettosa.

Forse voleva una parte del bottino, o forse voleva ricattarla.

«Shishi,certo che no,perchè dovrei? Ce ne sono così tanti che qualcuno in meno non farà differenza». spiegò tranquillo come se stesse parlando di caramelle.

«Dici davvero? Allora posso prenderli?» esclamò Namirentola con gioia,non riuscendo a

credere alla sua fortuna.L'altro annuì ridendo di nuovo ma poi la musica cambiò ancora, stavolta con un ritmo più veloce e allegro suonato da un violinista coi capelli afro così magro e bianco da sembrare uno scheletro.

La gente riprese a ballare, rendendo impossibile i suoi propositi. Inaspettatamente il ragazzo l'afferrò per un polso e tirandola per la mano la condusse al centro del salone,o meglio se la trascinò dietro,vista la forza e la poca delicatezza che ci mise

In un primo momento si arrabbiò per essere stata praticamente costretta a ballare senza nemmeno venire interpellata, e fece per opporsi e dirgliene quattro per il suo comportamento villano e prepotente,ma quando il ragazzo si voltò verso di lei e le sorrise in modo così spensierato e sincero, non seppe nemmeno lei il perché, ma le parole le morirono in bocca e si lasciò docilmente guidare da lui.

 

Nel frattempo, a pochi metri di distanza...

 

Boa Hankok aveva guardato sconsolata il suo adorato Rufy,-l'affascinante cavaliere che aveva incontrato e che le aveva da subito rubato il cuore.-mollarla lì da sola e allontanarsi di punto in bianco.Era passata ad essere prima scioccata a essere indispettita quando aveva visto quella misteriosa ragazzina sbucata dal nulla, avvicinarglisi fingendo di non vederlo per poi urtarlo apposta per avere una scusa per attaccare bottone e mettersi a civettare sfacciatamente, con il suo Rufy!

Ma quello che la stava facendo andare davvero su tutte le furie, era il fatto che,Rufy non

sembrava affatto infastidito dalla sua corte sfacciata !

Aveva inarcato un sopracciglio, indispettita.Improvvisamente innervosita, gelosa del fatto

che quella sciocca sciacquetta- a cui ora stava rivolgendo tutte le maledizioni possibili-fosse riuscita a conquistare un ragazzo talmente bello,mentre lei, intimidita dalla sua bellezza, era riuscita a malapena a rivolgergli qualche parola balbettando imbarazzata.

Sentimenti come gelosia e invidia non erano sentimenti adatti a una donna come lei a cui bastava uno sguardo per avere qualsiasi uomo ai suoi piedi, le erano stati totalmente estranei fino a quel momento e detestava quella ragazzina che ne era la causa.

Quando poi la vide farsi invitare a ballare, non ci vide più, il fazzoletto che aveva stretto nervosamente fra le mani per tutto il tempo, finì in mille pezzi.

Se quell’ ochetta credeva che le avrebbe lasciato prendere il suo uomo, si sbagliava di grosso!

Stava per dirigersi a passo spedito verso di loro quando...

-MAMMINA!-fecero Laura e Alvida sbarrandole la strada,piagnucolando disperate.

La donna inarcò il sopracciglio severa, fulminandole entrambe con lo sguardo,tuttavia si trattenne dallo sfogare la propria collera su di loro.

-Che cosa avete da frignare, voi due? -sbraitò Hankok.

-Mamma, devi fare qualcosa! -rispose Alvida, con gli occhi lucidi di lacrime.

-Si tratta di un'emergenza -fece eco Caterina.-Non riusciamo ad avvicinarci al principe! è successo che...-

-Non ho tempo per queste sciocchezze, toglietevi dai piedi ho cose ben più importanti da fare!- le interruppe liquidandole sgarbata per poi scansarle con uno spintone.

Ormai non le importava più del principe e al motivo per cui erano venute lì, ora solo il suo amore aveva importanza!

Quella ragazza doveva essere di sicuro una strega,era evidente che se il suo adorato sembrava ricambiare i suoi volgari approcci, perchè vittima di un incantesimo!

Era sicuramente così, altrimenti perchè sarebbe stato più interessato a una ragazza insignificante come quella e non a lei, infinitamente volte più bella?

Doveva salvarlo dalle sue grinfie!

Fece per avvicinarsi ma , in quello stesso momento , un leggero colpo di tosse alle sue spalle la fece voltare di scatto.

-Posso avere l'onore,madame?-

Hankok e le figlie rimasero sbalordite alla vista del loro nuovo interlocutore:un uomo con un enorme ghigno sorridente,dai corti capelli biondi, con un paio di occhiali viola,vestito con uno smoking rosa con sopra uno sgargiante cappotto di piume rosa.

Costui rivolse un rispettoso inchino alla mora matrigna e ripeté il suo invito.

Prima che Hankok potesse mollargli un calcio e mandarlo a quel paese, l'uomo mosse elegantemente le dita e, come per magia, sia la matrigna che le figlie non riuscirono più a muoversi liberamente.

Dopodiché fece schioccare le dita e due enormi uomini brutti e grassi travestiti da fenicotteri comparvero dal nulla per invitare le due sorellastre a ballare con loro.

-Señor Pink, Machvise- esclamò l'uomo ghignante,rivolgendosi ai due uomini-uccelli

-Mentre danzo con questa affascinante creatura occupatevi delle signorine,mi raccomando!-

-Con molto piacere - risposero i fenicotteri,cingendo galantemente le due fanciulle semi paralizzate dal senso di repulsione e disgusto.

Subito il salone si riempì completamente di fenicotteri e altri uccelli di varie dimensioni, tutti vestiti elegantemente,con tanto di smoking su misura e cravattino a farfalla e si sostituirono all'orchestra per suonare un bellissimo valzer.

Tanto Hankok, quanto le sue figlie rimasero completamente spiazzate e,quasi senza accorgersene, i loro corpi si mossero da soli, ritrovandosi a ballare al ritmo di quel cinguettante concerto.

 

***

 

Mentre Doflamingo e i suoi fedeli fenicotteri tenevano occupate la matrigna e le sorellastre, Namirentola si era lasciata condurre dal ragazzo di nome Rufy, sulla pista da ballo e avevano iniziato a ballare.

Parlando con lui, era rimasta piacevolmente sorpresa nello scoprire quanto fosse simpatico e allegro il suo strano«cavaliere». A differenza di tutti i nobili che aveva conosciuto non era affatto altezzoso o snob, ma estroverso e molto semplice, come un qualsiasi ragazzo normale.Era così buffò e divertente che era riuscito perfino a farla ridere,facendola sentire subito a suo agio.Lei in genere era diffidente con gli estranei e non si fidava facilmente delle persone ma con Rufy che era così allegro e gentile per la prima volta aveva provato una immediata fiducia ,le pareva di conoscerlo da sempre.

Si irrigidì per un attimo quando le disse che il suo sogno era di prendere il mare e diventare un pirata.

Ma poi ascoltò con interesse quando le spiegò la sua idea di un pirata, che era ben diversa da quella che lei conosceva.Per Rufy essere un pirata voleva dire essere libero di lottare e rischiare la propria vita per i propri sogni,gli amici, e in quello in cui si crede.

Ballarono fino a notte fonda, ridendo continuamente e divertendosi entrambi.

Tuttavia,quando l'orologio suonò la mezzanotte,Namirentola ricordò improvvisamente le parole del suo padrino:"Torna prima della mezzanotte o tutto svanirà".

Si rese conto che la compagnia di Rufy era stata così piacevole da non farle accorgere del tempo.Quelle ore erano volate in un attimo.

Tornata in sé spinse via il ragazzo e borbottò un frettoloso saluto, prima di precipitarsi sul denaro.Arraffò tutto quello che riuscì a prendere,abbastanza per riempire un enorme sacco che aveva nascosto sotto il vestito, e corse rapidamente fuori dalla porta.

Mentre correva giù per la lunga scalinata, la porta d'ingresso si spalancò,e voltandosi vide che Rufy era lì

Credendo che volesse inseguirla, presa dal panico agì d'impulso e si sfilò una delle sue scarpette di cristallo,gettandogliela contro,colpendolo dritto in fronte. Per la botta lui cadde all’ indietro, ma riuscì a prendere la scarpa e sul suo viso comparve un sorriso, cogliendola ancora di sorpresa.Lei ricambiò con un cenno, prima di saltare in carrozza. Incitando Chopper a correre più veloce che poteva e a spronare Usopp.

Se uno non voleva finire cucinato arrosto e l'altro voleva tenersi le gambe.

 

***

 

Purtroppo anche Doflamingo si ritrovò in netta difficoltà.

Già ai primi rintocchi, i fenicotteri concertisti cominciarono a sparire uno dopo l'altro.I suoi aiutanti ancora impegnati a far ballare Laura e Alvida scomparirono proprio mentre

le stavano facendo volteggiare,facendo così che le due fanciulle andarono inevitabilmente a sbattere l'una contro l'altra.

Il rumore fu sufficiente a ri svegliare anche la matrigna che, vittima di chissà quale magia ipnotica, oltre a perdere il controllo del suo corpo,non si era resa conto quasi di niente.

-Che peccato proprio ora che cominciavamo a divertirci.- rise melodrammaticamente Doflamingo afferrando Hankok per i fianchi avvicinandola a sé.

-Tranquilla dolcezza so che ti mancherò, ma ci rivedremo presto-

Prima di scomparire anche lui assieme ai fenicotteri, afferrò il volto della donna con entrambe le mani e la baciò appassionatamente sulle labbra.

Hankok spalancò gli occhi per la sorpresa e non reagì subito ma, appena Doflamingo spostò una mano palpandole il seno, Hankok reagì violentemente, pronta a stampargli addosso uno poderoso schiaffo.

Ma Doflamingo era già svanito nel nulla.

-Razza di pervertito-imprecò la donna furibonda.-Se solo mi capita nuovamente a tiro, io lo...-

-Mamma,mammina-gemettero Caterina e Alvida, rialzandosi in piedi a fatica.-Che cosa è successo?-

-Siete due incapaci,ecco cos'è successo-rispose Hankok.-Tanta fatica per nulla, accidenti a

voi...Aspettate che torniamo a casa e vi darò la punizione che meritate!-

Così dicendo afferrò le due ragazze per le orecchie e,dopo averle sollevate energicamente da terra, lasciò il palazzo tra le loro proteste e grida di dolore.







Note Finali: Mi stavo demoralizzando perchè credevo che questa storia non stesse riscuotendo grande successo visto le poche recensioni,ma ho visto che molti l'hanno inserita  fra le ricordate,le preferite,e nelle seguite,quindi ringrazzio tutti quelli che mi seguono silenziosamente che non mi hanno fatto perdere d'animo. 

 

 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5: ***


Ciao! questo è il penultimo capitolo e la prossima settimana ci sarà l'ultimo,avverto che da adesso in poi gli aggiornamenti non saranno più così veloci,varieranno da 1 -2 volte a settimana, e le storie da adesso saranno one short.
Precisamente l'ultimo capitolo verrà pubblicato giovedì insieme a una altra oltra one short, poi deciderò cosa pubblicare in base alle richieste che farete.

CAPITOLO 5:

 

Il giorno dopo,Hankok non aveva ancora sbollito la rabbia per il fallimento delle figlie, ma era soprattutto infuriata per non essere più riuscita ad avvicinarsi al suo Rufy, per colpa di quel maledetto maniaco in rosa,e aveva deciso di sfogare su di loro la sua collera.

Così, alle prime luci dell’ alba, la sua isterica e stridula voce riecheggiò potente e fastidiosa come un martello preumatico,in tutta la casa,arrivando anche alle povere orecchie di Namirentola,svegliata di soprassalto dalle urla della matrigna ,unite dai piagnistei delle sorellastre che venivano prese abbondantemente a calci dalle vigorose gambe della donna.

La ragazza ancora semi stordita dal sonno, i capelli arruffati e lo sguardo assente,si svegliò frastornata,prima di realizzare che era tristemente tornata alla solita vita monotona di sempre.

Dopo essere fuggita dal palazzo con il bottino infatti, aveva percorso appena 500 metri,che l'incantesimo del fenicottero, si era dissolto. Si era ritrovata, senza preavviso, priva della carrozza e immersa a mollo nel bel mezzo di una pozzanghera d'acqua stagnante.

Senza più un mezzo di trasporto e senza forza,la poveretta era stata dunque costretta a rifarsi tutta la strada di casa percorrendo tutti i 159 kilometri, tutti a piedi.Bagnandosi ulteriormente sotto una pioggia improvvisa ,per una notte intera, riuscendo a tornare solo alle prime luci del mattino, bagnata fradicia,sporca,e sudata.

Aveva appena appoggiato la testa sul cuscino quando Hankok aveva cominciato a inveire contro quelle imbranate delle sue figliole.

In un giorno normale ,svegliandosi così bruscamente e sentendosi così stanca, sarebbe stata già di pessimo umore e probabilmente nervosa e acida per tutta la giornata.

Ma quello, si ricordò improvvisamente, non era un giorno come gli altri.

Scattando in piedi con un balzo, si inginocchiò di fianco al letto sollevando in fretta la

coperta, vide infatti l'enorme sacco straripante di gioielli,come a confermarle che tutto quello che era successo solo poche ore prima,per quanto fosse incredibile era vero.

Ma stranamente alla vista di tutte quelle ricchezze che normalmente l'avrebbero mandata al settimo celo, in quel momento la lasciarono indifferente.Nel guardali invece, le fecero tornare in mente il suo inaspettato cavaliere della serata:Rufy.Nel ripensare a lui,Namirentola si sentì improvvisamente triste, si sentiva in colpa per il modo frettoloso e sgarbato in cui lo aveva lasciato.Era stato così gentile con lei,e non nel modo in cui lo erano in genere gli altri uomini,perchè era una bella ragazza e volevano conquistarla, per un secondo fine.

No, Rufy non era così ne era sicura.

La sua gentilezza e le attenzioni che le aveva rivolto erano state del tutto spontane e innocenti,lo aveva avvertito chiaramente.

Non c'era nient'altro sotto, se non il puro desiderio di conoscerla e godere della sua compagnia.Rufy era stato il primo uomo che era apparso davvero interessato a sentire cosa aveva da dire,cosa pensava,chi era davvero,non si era fermato solo al suo aspetto fisico come avevano fatto sempre tutti gli altri.L’aveva trattata prima di tutto come una amica e questo le era piaciuto.

E lei invece che aveva fatto? L’ aveva allontanato bruscamente con uno spintone,era scappata senza dargli una spiegazione o uno straccio di saluto,o averlo ringrazziato,mollandolo lì da solo come un idiota.

E per finire, come ciliegina sulla torta, gli aveva pure tirato una scarpa in faccia!

Di sicuro ora la odiava,e provava solo disprezzo e disgusto dopo averla vista rubare e scappare vigliaccamente con la refurtiva come una volgare ladruncola,che alla fine era quello che era in fondo.

Namirentola avrebbe voluto rivederlo, solo un’ ultima volta,almeno per scusarsi e spiegargli...no quelle erano solo scuse,in realtà stava cercando di giustificarsi con se stessa, per non ammettere che moriva semplicemente dal desiderio di rivedere quei suoi dolci occhi color cioccolato ed il suo sorriso luminoso come il sole.

Si, Namirentola si era presa una cotta per un nobile,per quanto le sembrasse incredibile.

Ma sapeva anche che era inutile farsi illusioni.

Purtroppo Rufy era un nobile,e lei solo un’ umile sguattera.

La sua posizione non le avrebbe mai permesso di ambire alla mano di un aristocratico,certo lui l'aveva vista al ballo quindi credeva che lo fosse anche lei, ma se si fossero rivisti prima o poi l'avrebbe scoperto,anche se non le era sembrato particolarmente arguto. Non poteva nasconderglielo per sempre,e neanche avrebbe voluto,Rufy non meritava di essere preso in giro.E anche tralasciando le loro differenze sociali, nel remoto caso a cui Rufy non importassero le sue origini, di certo non le avrebbe perdonato la bugia.

Senza contare che mentre davanti alle altre persone si era sempre trattenuta nascondendo la sua vera natura,davanti a lui aveva mostrato il lato peggiore del suo carattere.

Dopo averla vista com'era veramente non l'avrebbe voluta nemmeno se fosse stata una regina.

Doveva rassegnarsi e accettare che il suo era solo un sogno impossibile; l'incantesimo del suo padrino gli aveva consentito di vivere una bellissima favola, ora l'incanto era finito e il suo sogno era destinato a rimanere tale...Questa era la realtà!

Ma non aveva intenzione di rimanere li a piangere e a disperarsi,innamorata o no, un

comportamento simile non sarebbe stato da lei.

Aveva comunque un buon motivo per essere felice.Ce l'aveva fatta,i gioielli della corona ora erano suoi,e con quelli nelle sue mani presto tutti i suoi guai sarebbero finiti.

Poteva finalmente dire addio alla sua vita umile da serva,niente più stracci per vestiti,niente più lavori massacranti,e sopratutto mai più matrigna e sorellastre schiaviste.

Quella mattina sarebbe scesa e avrebbe fatto tutte le faccende come sempre, per non farle insospettire,ma quello sarebbe stato l'ultimo giorno che trascorreva in quella casa.

Appena scesa la notte sarebbe sgattaiolata fuori dalla sua stanza,fuori da quella casa,con la sua refurtiva ovviamente.

Appena raggiunto un posto abbastanza lontano, avrebbe rivenduto i gioielli e con il ricavato avrebbe aperto un grande negozio di frutta,come aveva sempre desiderato, che grazie alle sue grandi capacita negli affari,avrebbe realizzato il suo sogno di diventare ricca vivendo nel lusso per il resto della sua vita.

Non aveva dunque motivo di sentirsi triste,i suoi sogni presto si sarebbero avverati,innamorarsi di un nobile non era previsto,ma era stato solo un incidente di percorso.

L’amore in fondo era come un raffreddore,con il tempo passa e l'unica cosa che rimane sono un bel pò di fazzolettini usati.

Si, era così, si ripetè più volte fino a risultare convincente a se stessa.

-Namirentola!- la voce stridula e isterica della matrigna la risvegliò del tutto,risistemò le coperte nascondendo la sacca e indossando il suo vecchio vestito si accinse a recitare.

In casa, apparentemente, la vita era ricominciata a scorrere come al solito:

Hankok era sempre la solita strega,e Caterina e Alvida avevano ricominciato a comportarsi come le galline che erano.Con un’ occhiata più attenta si potevano notare dei piccoli

cambiamenti dalla normale routine.

Le due sorellastre quel giorno erano meno lagnose del solito,poichè coi i loro sederini ancora doloranti grazie alla loro «amorevole mammina»,facevano molto meno chiasso del solito temendo di contrariarla ulteriormente.

La madre invece sembrava anche più cattiva e esigente del solito,urlava sbraitando ordini qua e la ma poi, d'un tratto, sembrava isolarsi e immergersi in un mondo tutto suo borbottando frasi incomprensibili a proposito di matrimonio,bambini,e abiti da sposa con lo sguardo sognante e la faccia tutta rossa,gli occhi luccicanti e un aria timida, sognante e a tratti addirittura innocente.

Un’ espressione che su di lei ben poco le si addiceva visto il suo carattere.

Era inquietante.

E Namirentola…

Beh,lei sembrava essere stata colpita dalla stessa strana malattia che aveva colpito Hankok, a dispetto di quello che si era detta non riusciva a rassegnarsi del tutto.Era praticamente "divisa" tra le dolci illusioni dei suoi sogni che le suggeriva il cuore e la triste consapevolezza della realtà dei fatti che la ragione le ricordava.Non si riconosceva più.

Anche mentre lavorava non riusciva a distrarsi o a concentrarsi su altro,era così distratta che a differenza del suo solito lavoro impeccabile, quel giorno combinò un guaio dopo l'altro.Prima, aveva messo il sale al posto dello zucchero nel caffè, aveva carbonizzato la colazione provocando quasi un incendio, poi aveva lasciato l'impronta del ferro da stiro su tutti gli abiti e così via.Le sorellastre ovviamente si erano infuriate e messe a urlare come delle pazze,ma neanche allora Namirentola reagì ,persa com'era in chissà quali dolci sogni d'amore,e non fece una piega neppure quando le sorellastre per cercare di svegliarla le diedero una sonora martellata in testa,facendole spuntare un grosso bernoccolo in mezzo alla testa.La ragazza non se ne accorse nemmeno,avendo appena la sensazione che qualcuno avesse"bussato dolcemente"alla porta.-Avanti - aveva distrattamente risposto con voce assente,mantenendo un’ espressione ebete e le labbra perennemente piegate in un sorriso trasognato.Le sorellastre erano rimaste talmente sbalordite, da dimenticare persino la loro rabbia, decidendo di lasciarla in pace.Se non reagiva non c'era nemmeno gusto a tormentarla.

Namirentola era letteralmente "partita" per il bel sorriso di Rufy.

Continuò a svolgere con indolente passività tutte le tonnellate di faccende,combinando disastri sempre più grossi.Per esempio lavò il pavimento immergendo ripetutamente lo strofinaccio nel secchio senza strizzarlo per un tempo infinito, sospirando sognante o triste.

Dopo due ore l'ingresso era diventato una specie di acquitrino.Hankok ebbe modo di accorgersene dolorosamente.Il tempo di entrare e mettere un piede sul pavimento fradicio, che scivolò per circa un paio di metri,battendo dolorosamente il fondoschiena.E anche stavolta Namirentola sembrò non essersi accorta assolutamente di nulla,neppure quando la donna si rialzò furibonda minacciando di incenerirla solo con lo sguardo.

-Razza di sciagurata- urlò.-Si può sapere che ti salta in mente in quella testaccia vuota ?!?

-Il pavimento è bagnato -rispose la rossa con noncuranza, continuando a passare tranquillamente lo straccio.

Hankok sbarrò gli occhi perplessa, cercando di stabilire se la ragazza avesse sbattuto la testa e si fosse rimbecillita, o più semplicemente la stesse prendendo in giro.

Alla fine però, data la sua scarsa pazienza, non poté trattenersi dal mollargli un sonoro calcione nel didietro mandandola a sbattere violentemente contro il muro.

- Adesso siamo pari - commentò acida la matrigna,una vena sulla fronte ancora pulsante di rabbia,la gamba sollevata davanti a sé. -E vedi di asciugare tutto questo macello, piccola buona a nulla che non sei altro!-

Così dicendo Hankok se ne andò sbattendo rumorosamente la porta, lasciando Namirentola scivolare lentamente sul pavimento ,con la testa avvolta da miriade di stelline luccicanti che le vorticavano intorno.

-Fuffufu,quella donna ha veramente una fortissima personalità!- commentò con una risata una voce, fischiando in modo sarcastico.

Namirentola alzò gli occhi e nel riconoscere il volto sorridente del suo padrino Doflamigno,non poté fare a meno di emettere un grido di stupore.

Lo Stregone dei Fenicotteri si chinò sulle ginocchia la guardò quasi affettuoso offrendole galantemente una mano per aiutarla a rialzarsi.Namirentola ,troppo sorpresa dal suo comportamento insolitamente gentile,non riuscì a ribattere e accettò meccanicamente il suo aiuto.

-Scusami tanto,piccola Nami chan-esclamò Doflamingo con aria apparentemente costernata, facendole un perfetto baciamano-Avrei dovuto aggiungere qualche altro dettaglio circa la Magia del Fenicottero ma sai, con l'età che avanza e tutto il resto,la mia memoria non è più quella di una volta...Per questo mi chiamano Smemorino! fufufu!-

-Lascia perdere ormai non importa più- sospirò Namirentola.-Volevo andare al ballo per rubare i gioielli e l’ho fatto,ho ottenuto quello che volevo non mi posso lamentare.E' stato bello conoscere l'amore,finché è durato, ma penso che mi convenga rassegnarmi...-

-Fufufu oh no piccola sciocchina,è esattamente il contrario!-

-Come?-chise la ragazza confusa .

-Vedi, Namirentola-cominciò Doflamingo,cambiando tono assumendo per la prima volta

un'espressione serissima in volto.

-Sì?-domandò l'altra subito in ansia per quell’ atteggiamento così insolito per lui. Che cosa doveva dirle di tanto grave per avere quell’ espressione così seria?

-Ecco, io...-

-Allora?-

Doflamigo si guardò intorno con circospezione, dopodichè fece cenno alla ragazza di avvicinarsi e assicurandosi che nessun altro all'infuori di lei potesse sentire, le sussurrò qualcosa all'orecchio.

-Toglimi una curiosità.-mormorò.-Per caso la tua matrigna è ancora single?-

Namirentola sbarrò gli occhi e spalancò la bocca, il suo volto diventò pallido come un fantasma.Tuttavia, seppure parecchio irritata,lo schok per quella assurda

domanda sembrò farle tornare del tutto le sue capacità mentali.

-Ma che razza di domande idiote fai !-sbraitò mollandogli un cazzotto in testa.

-Chi sarebbe tanto pazzo da sposarsi con quella megera?!?-

-Fufufu,perfetto,proprio come pensavo.-ghignò Doflamingo, fregandosi le mani con soddisfazione.-Magnifico,ne parlerò con i miei assistenti perchè organizzino subito un matrimonio, non si sà mai...-

-Mi stavi dicendo qualcosa dell'incantesimo -fece Namirentola ringhiando, cercando di trattenersi.

-Ah sì,scusa -aggiunse subito Doflamingo,dandosi una pacca sulla fronte.-Intendevo dire che, nel momento in cui Rufy ha "toccato" la scarpetta di cristallo, parte della mia magia è rimasta ancora attiva!-

-In altre parole?-chiese ancora la rossa alzando un sopracciglio, sempre più interdetta e confusa,non capendo dove lo strano uomo volesse arrivare.

In breve Doflamingo la mise al corrente degli ultimi avvenimenti.

La sera prima, la misteriosa dama dal vestito d'orato,che non era altri che lei, aveva attirato l'attenzione e destato la curiosità di tutti gli invitati.Ognuno si chiedeva chi fosse,sopratutto il principe.Anche lui l'aveva vista,e a quanto pareva era rimasto talmente colpito da lei da dichiarare di volerla sposare.Ma nessuno sapeva chi fosse ne come rintracciarla.

Così utilizzando la scarpetta che «aveva perso»,da quella mattina aveva inviato i suoi servitori di casa in casa facendola provare a tutte le giovani ragazze di buona famiglia del regno, nella speranza di ritrovarla.Ma la scarpetta non poteva essere indossata da altri che dal suo legittimo proprietario:la Magia del Fenicottero lo aveva creato espressamente per lei,perciò nessun’ altra a parte Namirentola poteva calzarla.Namirentola sbiancò di colpo assumendo un espressione sbigottita, non riuscendo a credere a quello che aveva appena sentito.

In pratica il principe, senza nemmeno sapere chi era, voleva sposarla!Troppo schokata per reagire subito ,rimase all’inizio a fissare il vuoto imbambolata.

-Namirentola? Nami-chan mi hai sentito?-

«N-non è-è p-possib-il-e....» balbettò la ragazza,con gli occhi pieni di lacrime, piangendo al solo pensiero.-Questo è un incubo...-

-Fufufù!Ma come Nami-chan? Non desideravi diventare ricca? Ora che sposi il principe diventerai regina ,il tuo sogno si realizzerà!non sei contenta?-

-NO CHE NON LO SONO! IDIOTA! NON HO MAI DETTO DI VOLERMI SPOSARE!TANTO MENO CON UNO SCONOSCIUTO! COME TI VIENE IN MENTE CHE

POSSA ESSERE FELICE? TI SEI RINCRETINITO RAZZA DI IMBECILLE!-

urlò isterica,come una pazza colpendolo con uno dei suoi pugni.

Doflamingò sobbalzò,barcollando all’indietro,per un momento intontito sia dal colpo che dalle parole praticamente urlate a un centimetro dal suo orecchio.

-E-Ehi calma, bambina, calma -si affrettò a tentare di calmarla Doflamingo alzando le mani in segno di pace.

Ma l'unica cosa che ottenne fù uno sguardo assassino in risposta.

-Calma lo dici a tua nonna!Ma non ci arrivi?Se il principe mi trova scoprirà che sono stata io a rubare i gioielli!Altro che regina,finirò a Impel Down nelle prigioni!E anche se non mi scoprissero, non voglio sposare un uomo che non ho nemmeno mai visto e non amo solo per i soldi!Un conto è rubarli,un altro sposarmi.Amo il denaro ma non a questo prezzo!- continuò a urlare senza più alcun freno.Quando la ragazza ebbe finito di sfogarsi, Doflamingo la fissò attentamente come se stesse riflettendo sulle sue parole,poi la guardò serio...scoppiando a riderle fragorosamente in faccia!

-Fufufu! ma senti come fai la difficile,vuoi essere ricca senza fatica, ma non sposare un uomo ricco che sarebbe la soluzione più facile di tutte,non provi vergogna nel rubare ma trovi inaccettabile sposarti senza amore,fufufu,Sei un tantino contraddittoria ragazzina!Non ti sembra di avere un pò troppe pretese, dolcezza? fufufu,non fare tanti capricci,ti lamenti tanto ma a quanto pare sei più viziata delle tue sorellastre! fufufufu!-

Sentendosi paragonata a quelle oche starnazzanti, Namirentola perse anche l'ultimo briciolo di autocontrollo :

-Come osi ridere di me?! Tutta questa situazione è colpa tua!-

Il padrino sembrò sul punto di continuare ma, prima che potesse dire qualcosa , Namirentola lo anticipò:-Ma vaffanculo và!- gli urlò lei dandogli una spinta,una spinta così forte da stupire anche lei. Doflamingo volò all’indietro per mezzo metrò atterrò dentro il secchio,con tanto di acqua sporca del pavimento.Lo sguardo di Namirentola lanciava saette, sembrava sul punto di volergliene di voler continuare a infierire,ma in quel momento sentì le sorellastre Caterina e Alvida urlare come galline.Infastidita andò a vedere la causa di tanto trambusto.

Doflamingo si grattò la fronte con l'indice ghignando fra sé, nonostante il colpo appena ricevuto.

"Ah che bello sguardo,che bello sguardo che aveva! Se si potesse uccidere qualcuno con un'occhiata sarei già morto, fufufufu~' "pensava continuando a sorridere.

Poi però scosse il capo sconsolato, sospirando- Dannazione - commentò Doflamingo, mordendosi l'unghia del pollice.

-Sapevo che avrebbe reagito così,ma non ho resistito alla tentazione di provocarla

un po’.E’ stato più forte di me, ho sempre avuto un debole per le donne forti, sopratutto se aggressive...sono le più focose a letto!fufufufu~' Ah, se non avessi già messo da tempo gli occhi sulla sua matrigna ci farei un pensierino...fufufufu~'-

Poi tornò di colpo serio-Comunque,era così arrabbiata che non mi ha lasciato il tempo di dirle chi è il principe. Come faccio ora a spiegarle che deve assolutamente incontrarlo?-riflettè fra sè per un secondo. Poi spostò lo sguardo sulla sua palla di vetro magica per predire il futuro... ma che fungeva principalmente come orologio:- Purtroppo il fato mi è avverso, non mi è consentito rimanere oltre - ammise con fare esageratamente drammatico.

-Ho alcuni versamenti da fare prima che la banca chiuda, beh pazienza! Quella rossa è una ragazza in gamba,lo scoprirà da sola...-

Così dicendo il padrino tracciò un gesto nell'aria e scomparve in una magica polverina rosa luccicante.

 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6:Il lieto fine ***


E finalmente siamo giunti al ultimo capitolo! confesso che questa storia è una delle migliori che ho scritto e che mi ha divertito di più, però ero anche impaziente di finirla per sperimentare coppie nuove e nuove favole.
Per il capitolo finale allego anche l'immagine che mi ha ispirato e da cui è partito tutto
Come sempre vi invito a fare le vostre richieste. 


CAPITOLO 6 :
 





 

Intanto Namirentola affacciata alla finestra, aveva scoperto con suo grande sgomento la causa di tutta quell’ agitazione:una carrozza reale era apparsa all’orizzonte.

A quanto pareva il suo padrino le aveva detto la verità.

Credeva di avere più tempo,invece erano già arrivati a casa sua e tra poco,sarebbe venuti

per sottoporre la prova della scarpetta.

Namirentola fu colta dal panico,non doveva assolutamente farsi riconoscere!

Sempre sbirciando dalla finestra vide uscire per primo il paggio del re, Sanjinel,lo stesso che aveva portato l'invito e lo stesso, si rese conto, che aveva cercato di baciarla palpandole il sedere.

Un altro ne uscì,un ragazzo con i capelli verdi e tre spade al suo fianco.

Il suo nome era Zorok o qualcosa del genere, si ricordava di averlo visto al ballo fra le guardie addette alla sorveglianza, quando le aveva stese per entrare di nascosto.

Se lo ricordava per il colore dei capelli.Era difficile dimenticare uno con i capelli color marimo.

Dormiva sul pavimento sulla sua postazione, invece di fare la guardia.

I suoi occhi si allargano ulteriormente quando vide un ragazzo con una corona, uscire per ultimo.

Era venuto persino personalmente il principe!

Le sorelle racchie presero a strillare come delle fan sfegatate davanti al loro idolo e gridarono di gioia quando i tre ragazzi entrarono.

La matrigna li accolse in modo più che cordiale, rivolgendo a tutti un sorriso talmente dolce,con una voce talmente stucchevole da farle venire voglia di vomitare.

-Prego,sei il benvenuto!Entra pure caro,vuoi mangiare qualcosa? Hai sete? Vuoi sederti?Come mai mi onori della tua presenza?Cosa ti porta qui nella mia umile casa?- prese a squittire la donna, che sembrava essersi totalmente rincretinita o aver avuto uno sdoppiamento di personalità,tanto si mostrava allegra e gentile non appena aveva visto il ragazzo con la corona,presumibilmente il principe.

Nami quasi sbuffò,infastidita da quella scena pietosa.Sapeva che avrebbe fatto meglio a cercare di defilarsi adesso senza farsi vedere,ma la sua naturale curiosità la spinse a rimanere.

-Abbiamo bisogno di trovare la ragazza dalle scarpette di cristallo- esordì Sanjel.

Spiegò come la scorsa notte durante il ballo una ragazza misteriosa avesse ballato tutta la sera con il principe, ma era scappata all'improvviso lasciandosi dietro solo una scarpetta di cristallo.

-La ragazza a cui appartiene questa scarpetta è quella che il principe Ruficius vuole sposare.-concluse.

Caterina e Alvida pretesero subito a gran voce di provarla, affermando che era la loro.

Namirentola strinse i pugni,irritata per la bugia delle due.

Avrebbe voluto rivelare la verità, ma non poteva farlo.

Sapeva che la scarpetta di cristallo a cui si riferivano era la sua,ma lei non aveva ballato tutta la notte con quel principe Ruficius,aveva ballato solo con Rufy, il ragazzo con il cappello di paglia.Anche il principe stava mentendo!Se avesse parlato, le avrebbero fatto provare la scarpetta e avrebbe dovuto sposare quello schifoso bugiardo imbroglione,che le stava già antipatico,anche se aveva stranamente un aspetto famigliare.

Non appena videro la scarpetta di cristallo luccicare, le due sorelle fecero per allungarvi sopra le mani con avidità.

Fortunatamente Zoroko non era uno sprovveduto e, avendo fatto tesoro dei giorni precedenti, era pronto a quella reazione. In un attimo le due si ritrovarono due affilatissime spade puntate alla gola e gelate da uno sguardo omicida, che le fece desistere del tutto dal fare un altro passo.

Non aveva previsto però la reazione della matrigna che si buttò letteralmente addosso alla scarpetta con ancora più foga e velocità,come un serpente che si avventa sulla sua preda.

Ci si avventò con tale slancio da buttare a terra Sanjiel che, cadendo, fece volare in aria la scarpetta.

-NO!-gridarono i presenti.

Tutti si buttarono a terra per cercare di prenderla al volo prima che cadesse frantumandosi al suolo. Sfortunatamente lo fecero tutti nello stesso momento,puntando nella stessa direzione, finendo così per sbattere tutti le teste l'una contro l'altro.

Fortunatamente la scarpetta si salvò cadendo e rimbalzando sulle loro teste.

Dopo essersi rimessi in piedi si voltarono tutti nella direzione di Hankok,fissandola interrogativi.

-La prego di perdonarmi - si scusò Hankok, rivolgendosi con rispetto al principe. - Sapete com'é: l'emozione, l'agitazione...-

-Shhishi non importa è stato divertente!-rise il principe che era stato l'unico a non essersi mosso guardano invece la scena divertito.

-Divertente,certo.-commento Zoroko gelido.

- Se non volete che ve le tagli, mani a posto comunque!-sibilò-Tutte e tre!-aggiunse fissando le altre due.

Caterina,Alvida e Hankok chinarono il capo con imbarazzo, maledicendo sottovoce quel alga impicciona mandandogli contro le peggiori maledizioni mentre si rassegnavano a seguire la prova secondo le regole.

Come previsto nessuna delle tre riuscì a indossarla,nemmeno tentando di allargarla o stringendo il piede spingendo con forza.

Namirentola, nel frattempo, era rimasta in disparte,nascosta in un angolo sbriciando di nascosto il principe.

Quando lo aveva sentito ridere, la sua strana risata gli era sembrata identica a quella di Rufy, anche i lineamenti erano molto simili.Ma non poteva essere lui,il principe si chiamava Rufficius,doveva essere una coincidenza,eppure non riusciva a smettere di pensarci.

Era così immersa nei suoi pensieri, che si accorse a malapena che i tre uomini stavano per andarsene.

-Un buco nell’ acqua anche qui,vieni Rufy andiamo-

-Rufy? Principe il vostro nome non è Rufficius?-chiese Hankok sorpresa

-Oh certo,ma non mi piace molto,i miei amici mi chiamano Rufy-

Nami congelò sul posto. Rufy? Quel Rufy?Il principe? Rufy era il principe!

-Aspettate! Fate provare anche me... me... ME !-urlò risvegliandosi di colpo.

Ignorando gli sguardi della matrigna e delle sorellastre,Namirentola corse verso il principe.

Vedendolo da vicino non ebbe più dubbi: si il principe era proprio il suo Rufy!

Al colmo della felicità ripeté la sua ferma richiesta di poter provare la scarpetta di cristallo.

Il principe Rufficius o Rufy le sorrise infantilmente porgendogliela.

-Un momento!-la bloccò a sorpresa Hankok-Rufy caro,se non sbaglio il re Dragon tuo padre ha acconsentito a questa prova permettendoti di sposare la ragazza che avrebbe calzato la scarpetta, solo a condizione che appartenesse a una famiglia nobile e questa ragazza posso assicurati che non lo è affatto!E’ solo una sporca trovatella che ho preso in casa come sguattera!-

Subito Namirentola impallidì.

Aveva dimenticato quella parte.Anche se avesse calzato la scarpetta, non avrebbe comunque potuto sposare il principe perchè non era ne una principessa ne una nobile ma solo una poveraccia.In quello stesso momento però, mentre la matrigna sorrideva sadicamente compiaciuta e le sorellastre sghignazzavano malvagiamente, il mago Doflamingo Smemorino ricomparve magicamente nella stanza sottoforma di una magica polverina rosa, assieme ai suoi due fenicotteri ballerini.

-Tutto a posto -esclamò il mago, esibendo un ghigno-Garantisco io per la mia figlioccia!-

Esordì Doflamingo mettendo un braccio intorno alle spalle di Namirentola, con fare confidenziale.

Tutti i presenti, scombussolati per l'improvvisa apparizione, rimasero impietriti finchè la voce del principe non ruppe il silenzio.

-Oh,non mi aspettavo di vederti da queste parti,che bella sorpresa!ciao zio Dofy!-

-Fufufu, come sei cresciuto Rufy chan! E’ sempre un piacere vedere il mio nipotino preferito-

Questo scambio di frasi risvegliò l'attenzione di tutti i presenti.

-ZIO?-

-COME ZIO?-

-QUESTO TIPO STRANO è TUO ZIO???-

Il principe non fece in tempo a rispondere che Doflamingo dovette abbassarsi schivando, per un soffio, un attacco sicuramente mortale.

Appena riconosciuto l'individuo che aveva davanti, Hankok provò subito a colpirlo scagliandogli contro uno dei suoi potentissimi calci,con tale violenza da buttare giù il muro di granito colpito al posto della testa dell’ uomo, frantumandolo in mille pezzi. A quel punto, ancora più furiosa, Hankok si avventò rabbiosamente contro il biondo balzandogli al collo come una besta feroce,con l’aria di volerlo sbranare

-Tu! -esclamò agguantandolo per il bavero del cappotto con una mano e sollevando l'altra a pugno,pronta a colpirlo.-Adesso facciamo i conti, lurido pervertito schifoso!-

-Fufufu,non chiedo di meglio, dolcezza –rispose Doflamingo, schioccando la lingua e leccandosi le labbra per poi afferrarla per il polso alzato, metterle una mano sul fianco e attirarla a sè baciandola per la seconda volta.Hankok dapprima si ribellò, tentando di levarselo di dosso, prendendolo a calci nelle palle e mordendogli le labbra fino a farle sanguinare ma,quando Doflamingo approfondì il bacio mettendole la lingua in bocca, avvertì un fuoco divamparsi in lei.Dalle calde labbra dell’ uomo in tutto il suo corpo, un fuoco tale da lasciarla completamente senza fiato.Dopo un attimo di smarrimento, dimenticando dunque la rabbia e la collera, la donna si abbandonò tra le braccia del biondo ricambiando con entusiasmo le sue effusioni.

I fenicotteri presero a cinguettare rumorosamente una specie di Marcia Nuziale,mentre Señor Pink e Machvise presero a darsi da fare con le sorellastre.Caterina e Alvida, per lo shock e l'orrore, persero i sensi quando i due uomini le cinsero con le loro membra viscide e umide.

Tuttavia si sarebbero abituate ben presto, una volta celebrato il matrimonio.

In tutta quella confusione, Namirentola quasi non si accorse di Rufy che la prese per mano e la fece sedere provandole poi la scarpetta di cristallo,che le calzò perfettamente.

-Vittoria! L'abbiamo trovata!-esultò saltando dalla gioia. Zorok sorrise e annuì soddisfato, mentre Sanjien prese a bestemmiare e imprecare contro Dio, per come una bella ragazza andasse a Rufy, invece che a lui . Rufy intanto le si era avvicinato abbracciandola

-Sapevo che eri tu,lo capito subito,il tuo aspetto era diverso ma ti ho riconosciuta subito,dall’odore.Il tuo profumo di mandarini, non potrei mai dimenticarlo !-le sorrise di nuovo prima di chinarsi di lei.Namirentola, felice si ritrovò a sorridere a sua volta,chiudendo gli occhi e ricambiando il bacio.Poi il principe interruppe il bacio e le afferrò improvvisamente la mano, e lasciandosi dietro il padrino Smemorino e matrigna alle loro effusioni sempre più passionali,corse verso la porta,fuori.Erano andati via,seguiti da Zoroko e Sanjiel alle loro spalle , con Namirentola che gli chiedeva ridendo dove la stava portando, anche se non le importava. Col suo principe a fianco era pronta ad andare ovunque. Lui semplicemente rise, puntando un dito verso l'oceano.-Verso le avventure e la nostra libertà!- Presero il mare come pirati e vissero per sempre felici e contenti.





Note finali:Allora che ne pensate? il finale ha soddifatto tutte?  qualcuno aveva già capito che il principe non era altro che Rufy o si aspettava che "la fata smemorina" potesse essere suo zio e finisse con la matrigna della nostra cenerentola?
Fatemi sapere, intanto ci rivediamo domenica con un nuovo aggiornamento!


 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7:Pinocchio ***


E dopo la rivisitazione di Cenerentola eccoci qui con un altra storia ! questa favola è stata richiesta da Rozy001. Questa volta però non ci saranno coppie,ma sarà una parodia comica e ironica. 
Come sempre vi invito a commentare e a fare richieste.
ps:Questa favola è stata riscritta e adatta da un libro di Federica Bosco la mia scrittrice preferita al momento,se non la conscete ve la consiglio per chi ama le storie romantiche e moderne ma anche divertenti e con un toco di ironia. 



 
Pinocchio

C'era una volta un burattino di nome Usoup.
Il suo babbo era un falegname di nome Yasop che,non potendo avere figli,ne aveva fabbricato uno con le sue mani ,intagliando un ceppo di legno.
Per Yasop Geppetto fù subito evidente che Usoup era un tipo difficile:Si era venduto l'abbecedario per un telefonino,scommetteva con i suoi compagni che poteva tagliarsi senza farsi male,si lasciava incidere cuori a pagamento,spacciava segatura e diceva bugie.
I professori erano disperati,ma qualsiasi cosa facesse Usoup rimaneva la star incontrastata della scuola,era un ottimo oratore ci sapeva fare con le parole e unita a una grandissima fantasia riusciva a conquistarsi le simpatie di tutti nonostante le sue monellerie.
Aveva un fascino magnetico e nessuno riusciva a resistergli,sopratutto le ragazze che intratteneva durante l'intervallo,facendosi allungare il naso a comando.
Ben presto capì che la scuola non faceva per lui,così rubò 4 monete a suo padre e andò per la sua strada facendosi scritturare in un circo di un tale Ace-Mangia fuoco,dal quale rilevò l'attività che subito rivendette,truccando i bilanci,a due invalidi(il gatto Kuro e Fozly la volpe) che non riuscirono mai più a riavere i loro soldi,nonostante i vari ricorsi e morirono in uno spizio.
Venne arrestato in seguito alla "morte accidentale"di Zoro,un certo grillo parlante,ma subito rilasciato per inssufficenza di prove e scrisse un libro:Le mie prigioni che scalò le classifiche ,grazie anche a una serie di foto vendute ai settimanali.
Si fidanzò con Bibi, una pop star con i capelli blù col nome d'arte di «La Fata" e investi i 4 soldi di suo padre in un'agenzia di spettacolo insieme  alla sua socia Nami detta Lucignolo
La quale però lo raggirò rubandogli i soldi e vendendolo ai gendardi che l'accusarono di sfruttamento della prostituzione,associazione a delinquere ,spaccio ed estorsione.
Scoppiò il caso "Fantinopoli".
La fidanzata minacciò di lasciarlo,ma poi ritrattò dichiarando:«Un naso così dove lo ritrovo?»Riavutosi dalla terribile avventura Usoup fondò una società chiamata
"Il paese dei balocchi SPA",grazie alla quale cominciò a scritturare giovani talenti.
In quel periodo cominciò ad essere visto spesso in compagnia di politici,maghi,e conigli neri. Un giorno che era in in vacanza ai Caraibi tuffandosi da uno yacht fù inghiottito da una balena,Lovon, che lo sputò immediatamente esclamando:«Questo legno è troppo marcio anche per me!»
Dopo una crisi di coscienza durata una mezza mattinata,chiamò suo padre e insieme a lui fondò un' azienda che chiamò Ikea,  e diventò il burattino più ricco del mondo.






Note finali:Spero che anche senza nessuna coppia la storia non vi abbia deluso e vi abbia strappato almeno un sorriso,volevo avvertirvi che ho deciso di pubblicare le storie in questo ordine:Una volta una favola con una coppia etero,una volta una coppia yaoi e una volta una storia senza coppie come questa.Quindi la prossima favola sarà un yaoi. Vi va bene quest ordine?

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Capitolo 8
*** 8) Pollicino ***


Come avevo detto alternerò una volta una coppia etero una volta una comica senza coppie e una volta una yaoi così da accontentare tutti in modo equo.Per inagurare la prima yaoi ho scelto una coppia che credo piaccia ancora a molti nonostante ultimamente siano pochi gli autori ,bravi, che continuano a scrivere su di loro: 
 

POLLICINO

 

C’erano una volta una coppia di vecchi decrepiti di nome Akainu l'uomo e la moglie Aokiji, che non avevano figli perché erano degli sfigati e per via del Karma negativo.

Da giovani avevano entrambi fatto delle brutte cose,come rubare i ghiaccioli ai bambini e dar fuoco alle persone, insomma erano stati molto cattivi così Kami* gli aveva puniti in quel modo rendendoli entrambi sterili. Poiché per le loro cattive azioni meritavano una punizione, sopratutto il marito Akainu che aveva pure ripetutamente messo le corna alla moglie per anni,quindi gli si erano anche ristretti gli organi maschili diventando delle dimensioni di un bambino di due anni, per il troppo utilizzo.

Quindi capirete, anche senza la sterilità con mezzi così “ridotti”avrebbe potuto fare ben poco.

Insomma, non potevano avere figli ed erano tristi– come due perfetti imbecilli che non immaginavano quanto avrebbero dato tanti genitori per non avere dei marmocchi fra le scatole–

e ogni giorno pregavano Kami perché li perdonasse per le loro cattive azioni e desse loro un bambino.

“Ci accontentiamo di un bambino qualunque! Va bene anche se è minuscolo, non più alto di un pollice!”arrivarono a dire un giorno in un momento di disperazione.

Ah! Come diventano ancora più stupide le persone idiote quando sono disperate.

E infatti il giorno dopo, trovarono davanti alla porta di casa, una culla piccola come uno sputo, con dentro un coso altrettanto piccolo.

“Ma che schifo! Perchè è così brutto?” esclamò la moglie.

“Mi rimangio quello che ho detto, non voglio questa cimice come figlio!” fu la stessa reazione del padre.E pregarono a lungo Kami perché venisse a riprenderselo,ma il cosino restava lì.

“Dannazione! A quanto pare dovremmo tenercelo per forza!”constatò arrendendosi finalmente davanti all’ evidenza la moglie Aokiji.

“Allora forse dovremmo dargli un nome,credo ”disse infine il marito con tono annoiato.

“E mo sto qui come lo chiamiamo?” chiese ancora il vecchio con aria scocciata.

“Non ho voglia di perderci tempo,diamogli un nome a caso”disse sbrigativa la vecchia “Kidd Pollicino”.

Kidd Pollicino era veramente minuscolo, alto esattamente quanto un pollice ma in compenso era un grandissimo rompi scatole. Irritabile e iroso quanto microscopico, non si faceva problemi a riempire di insulti e provocare cercando la rissa con chiunque incrociasse la sua strada e il fatto che questi fossero dei giganti rispetto a lui non lo intimidiva ne gli impediva di mostrarsi spavaldo e arrogante.-Atteggiamento dettato da gran coraggio o da immensa stupidità- In più aveva un carattere talmente odioso e antipatico che non era difficile trovare lo scontro. Chiunque avesse a che fare con lui finiva sempre per provare l'irrefrenabile impulso di prendere una ciabatta e schiacciarlo come un insetto, appiattendolo ben bene fino a ridurlo in una piadina facendogli uscire le budella.In parecchi ,compresi i suoi “amati genitori”,tentarono più volte di farlo fuori, ma lui era così piccolo e veloce che era impossibile beccarlo e poi era dannatamente furbo, e che cavolo!

L'unica cosa da dire a sua discolpa é che con tali esempi di grande amore genitoriale non ci si poteva aspettare tanto.

Allora, visti i tentativi falliti di ammazzarlo, per tenerlo lontano e non ritrovarselo sempre fra i piedi, i genitori lo mandarono a scuola, ma siccome era stupido lo cacciarono anche da lì.

Per quello oltre che furono costretti a chiuderla per i numerosi danni che aveva causato dappertutto durante una rissa,in un solo giorno e in meno di un ora,danni di cui il costo venne poi spedito ai genitori che alla vista della cifra astronomica si presero un mezzo infarto, ma non morirono con suo grande dispiacere.

Così i vecchi rimbambiti, avendo già appurato che era impossibile farlo fuori,non avendo altro posto oltre la scuola furono costretti a prenderlo con loro al lavoro.

Una decisione stupida perché Kidd Pollicino rubava i soldi dalla cassa.

Passava il tempo, ma lui non cresceva, nonostante mangiasse come un maiale e bevesse rum per 10 uomini reggendo l'alcol meglio di un bevitore accanito già a 10 anni.

Un giorno un uomo,una delle tante persone con cui aveva litigato gli urlò contro che quelli come lui dovevano andare tutti a Fan Culo.

Ora, siccome Kidd Pollicino come abbiamo detto non era molto intelligente, non capì l'insulto credendo che l'uomo gli avesse gentilmente consigliato di lasciare la campagna e andare nella capitale,in una città chiamata Fan culo.

Così Kidd Pollicino, stupito che per una volta qualcuno fosse stato gentile con lui, decise di seguire il consiglio e partì andando alla ricerca della fantomatica città Fan Culo.

E sapete quale fu la cosa più sorprendente ? Che c'era veramente una città chiamata così!

Kidd Pollicino trovò la città e lì incontrò Big Mom,l'imperatrice del regno, che era brutta come la morte,grassa come 10 elefanti,cattiva,egoista,prepotente e sadica, insomma una stronza.

E questa appena lo vide, ordinò subito alle guardie di catturarlo e farlo prigioniero, costringendolo così a rimanere a lavorare a palazzo al suo servizio,facendone il suo schiavetto personale,torturandolo e tormentandolo ogni giorno, perché è così che si fa con i più deboli.

.-Shh,si lo so è sbagliato ed è una cosa brutta ma i nobili facevano così e basta,e poi, vi sembra che Kidd Pollicino fosse tutto questo stinco di santo da non meritarselo? Su siate sinceri!-

Ma le disgrazie di Kidd Pollicino non finivano qui,oltre alla tirannica imperatrice,il povero disgraziato doveva infatti sorbirsi anche i capricci del suo sadico figlio,il principe Law, che nei rari momenti in cui la madre lo lasciava in pace come se avessero stabilito dai turni, subito compariva a dargli il tormento al suo posto!

E il principe era quasi peggio della madre,di sicuro era più pazzo e fuori di testa. La prima volta che lo aveva visto, trovando estremamente interessante un corpo umano in miniatura, gli era venuta la malsana e inquietante curiosità di vedere come fossero fatti i suoi organi all’ interno.

Da allora Kidd, aveva perso il conto di quante volte era scampato a morte certa schivando per un pelo all’ ultimo minuto il colpo di un bisturi brandito come un pugnale o una siringa lanciatogli contro come uno shuriken.

E quando non era in vena di giocare all’ allegro chirurgo, tentando di dissezionarlo, giocava con il suo cane reale Bepo lanciandogli la palla...usando lui come palla. Anche delle volte che aveva rischiato di finire divorato o stritolato da quel disgustoso sacco di pulci bavoso aveva perso il conto. Insomma Kidd Pollicino odiava l'imperatrice e ancora di più il figlio,e ogni giorno meditava crudeli sogni di vendetta con la morte cruenta e dolorosa di entrambi,o almeno al inizio anche sul figlio.

Conoscendolo meglio,il principe Law la maggior parte delle volte sapeva rendersi odioso,ma nonostante il suo cattivo carattere a volte egoista e arrogante, col tempo si rivelò inaspettatamente capace di essere anche gentile e altruista.

Per esempio gli aveva regalato un ago con cui poteva allenarsi a tirare di scherma usandola come fosse una spada,o quando gli evitava i lavori pesanti per la madre dandogli delle commissioni per lui,ben più leggere e meno faticose. E anche se non l'avrebbe mai ammesso, Kidd Pollicino in fondo trovava quasi divertente litigare con lui,da sempre tutti nel vedere le sue dimensioni o lo prendevano in giro o lo trattavano da debole,o peggio ancora lo guardavano come fosse un fenomeno da circo,ciòlo faceva infuriare era per questo che aveva sviluppato un carattere così permaloso e irrascibile, prendendo a provocare e a cercare la rissa con tutti,meglio essere odiato che trattato con riguardo o da diverso.

Law invece, a parte le curiosità e la sorpresa iniziale, non lo aveva mai trattato in modo diverso,gli parlava-anche se per insultarlo o prenderlo in giro- come se fosse una persona normale come lui,come se non notasse la sua diversità.In un certo senso anche se lo prendeva in giro e lo sfotteva,Law a modo suo mostrava di rispettarlo,in un certo senso anche gli insulti, e i tentativi di bibisezione,lo erano,Law non lo trattava con gentilezza come se fosse un poveretto da compatire,non gli riparmiava dispetti e torture,come se fosse un debole su cui non si poteva infierire,ma come un avversario,un nemico si,ma un nemico degno di lui.

E Kidd Pollicino che dentro di se aveva sempre desiderato proprio questo, anche se esternamente si mostrava sempre scazzato e incarognito interamente ne era molto felice e anche se non lo avrebbe mai ammesso,sicuro di venir preso in giro fino alla morte da quel principe dalla lingua più tagliente e velenosa di una spada e più velenosa di un serpente gli era grato per questo.

Law era il primo e il solo ad avergli dato quello che aveva sempre desiderato.

Era proprio per questo motivo che non aveva mai provato a scappare dal castello,anche se ovviamente si diceva che era perché le guardie erano troppe anche se era una scusa penosa che faceva acqua da tutte le parti, poiché piccolo com'era sarebbe stato facilissimo passare inosservato. La verità era che Kidd Pollicino non voleva separarsi dal principe.

Col passare del tempo infatti aveva preso, pur lamentandosi ogni 5 secondi e lanciandogli insulti per il resto del tempo, a passare quasi tutto il tempo con lui. Era sempre al suo fianco. Se il principe leggeva un libro,Kidd Pollicino gli sfogliava le pagine, se il principe studiava la scrittura degli ideogrammi, Kidd Pollicino gli preparava l’inchiostro.

Kidd Pollicino era sempre accanto al principe e l’accompagnava dappertutto.

Kidd Pollicino andò avanti così, fra l'essere costretto a sopportare le giornaliere angherie della vecchia megera e godersi la compagnia del principe,fino a che un giorno non arrivarono due banditi che volevano uccidere la sua tiranna.

Una notte, uno dei banditi entrò nel castello, l’aggredì e la uccise per poi rubare tutti i suoi soldi.

Ma Kidd Pollicino, che era piccolo ma furbo e forte come 100 uomini, si appostò vicino alla scale e appena il brigante fece per andarsene sollevò un’ enorme spada e lo colpì di spalle alle gambe tranciandogliele di netto.

Così fra atroci urla di dolore, il brigante rotolò e morì in un mare di sangue.

Dopodiché corse nella stanza del principe dove prima aveva visto entrare il secondo bandito temendo che volesse uccidere anche lui.

In una situazione normale Kidd Pollicino non si sarebbe preoccupato,e non perchè non gliene importava nulla come avrebbe sostenuto,ma perchè si fidava: Law era forte e avrebbe potuto difendersi benissimo da solo da sveglio,ma in quel momento stava dormendo ed era completamente indifeso.

Così li raggiunse, e proprio un attimo prima che il bandito gli tagliasse il collo si buttò su di lui per colpirlo,ma finì per sbaglio dentro alla sua bocca,venne inghiottito e finì nel suo stomaco. Nonostante avesse appena dato l'ennesima prova della sua stupidità, Kidd Pollicino sapeva ribaltare sempre i suoi errori a suo vantaggio.

Prese infatti a colpire con la sua spilla-spada gli organi interni del bandito,provocandogli copiose emorragie interne che lo fecero cadere a terra contorcendosi e urlando dal dolore.

Finchè Kidd Pollicino, con un colpo più forte, gli squarciò la pancia e finalmente uscì dal buco che aveva creato,mentre il bandito esalava l'ultimo respiro in un lago di sangue.

Il principe con tutti quei rumori si svegliò e appena comprese quello che era successo prese subito a prenderlo in giro per averlo salvato come un “vero principe azzurro”sfottendolo col tono più sarcastico e il ghigno più derisorio del suo repertorio ,scatenando com'era prevedibile la sua ira,che si manifestò con un ripetuto tentativo di mozzargli il piede mentre sbraitava che lo aveva fatto solo perchè il piacere di ucciderlo spettava a lui.

Alla fine nonostante i battibecchi e i ripetuti tentativi di omicidio, Kidd Pollicino gli disse che se ne andava e gli chiese se voleva andare con lui e il principe Law accettò.

Kidd Pollicino prima si prese i soldi,con quelli comprò dei pezzi di metallo con cui il principe gli assemblò un corpo robotico gigantesco, e acquistò delle armi potentissime con cui insieme uccisero tutti i loro nemici, quelli che gli erano antipatici o semplicemente quelli che osavano guardarli troppo a lungo. E infine rubando una nave e un sottomarino presero insieme il mare,andasene per il mondo col sogno di diventare i padroni dell'Universo.

 

 

 

 

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Capitolo 9
*** Capitolo 9: Il principe e i 7 nani (Biancaneve) ***


Questa la dedico alla mia amica Filbea che so adora questa coppia (sempre che non abbia cambiato idea come le capita spesso) che non sento da un pò e spero che risolva i suoi problemi presto e torni perchè mi manca tantissimo.
 
(BIANCANEVE) IL PRINCIPE E IL 7 NANI
 

Tanto tempo fa  in un regno lontanissimo, c'era una principessa molto bella, la più bella di tutto il regno ma che purtroppo era anche viziata ed egoista, di nome Boa Hankok-Biancaneve.
Questa principessa era talmente insopportabile che un giorno persino la sua matrigna,la saggia e buona regina Nihon stufa  dei suoi continui capricci decise di cacciarla buttandola fuori dal castello.
Così la principessa, arrabbiata e offesa per quell’ ingiusto trattamento e sopratutto perché nessuno si era degnato di assegnarle un facchino che portasse le sue borse, trascinandosi dietro solo lo stretto indispensabile nelle sue 20 valige, si incamminò per il bosco alla ricerca di un altro posto dove stare.
Camminò tutta la notte finché non arrivò davanti alla casetta dei 7 nanetti.

Subito entrò e senza neanche presentarsi si guardò intorno con aria schifata dichiarando che anche se quella catapecchia non era all' altezza di una principessa elegante e raffinata come lei, aveva deciso di onorarli della sua presenza finché  non avesse trovato qualcosa di meglio.
Dopodichè ordinò perentoria al nano Sanji di cucinarle un piatto raffinato degno di lei, agli unici nani femmine Nami e Robin di trovarle un abito che le stesse bene, a Usop di lavare i suoi vestiti perché erano sporchi,a Chopper di prepararle un bagno caldo, a Zoro di disfare i suoi bagagli e a Franky di farle un massaggio alle spalle e ai piedi,
I 7 nanetti nonostante spiazzati e inorriditi da una simile maleducazione, non ebbero il coraggio di opporsi e siccome erano di buon cuore decisero di farla rimanere comunque con loro.
Purtroppo la principessa mostrò ben presto la sua indole egoista e crudele.
Dopo essersi appropriata dei loro letti, ingurgitò  tutto quello che era commestibile in casa, obbligando così i nanetti a dormire per terra e a nutrirsi di pane e acqua, facendo di loro i suoi schiavi personali.
 Li costrinse a fare tutte le faccende di casa, più mille altri lavori per lei, come la manicure,massaggiarle i piedi e cucire 1000 abiti diversi al giorno, pretendendo di essere servita e riverita 24 ore su 24 mentre lei non alzava un dito e viveva  non facendo nulla dalla mattina alla sera.E guai se qualcuno tardava o non adempiva alla perfezione ai suoi ordini.La principessa che, nonostante il carattere insopportabile era di una bellezza davvero incantevole, in quel caso il suo viso solitamente splendido si trasfigurava dalla rabbia,assumendo le fattezze spaventose di un demone e proprio come un demone diventava una furia, urlando istericamente e mollando potentissimi e dolorosissimi calci come punizione a chiunque osasse non ubbidirle.
Una volta il povero Sanji le aveva portato il te dopo 5 minuti invece che dei soliti 4 e, per quell’ unico minuto di ritardo, si era beccato così tanti calci da rompersi tutte le ossa del corpo e rimanere con un gesso totale per un mese.
Sapendo bene quindi quanto la principessa, pur apparendo all’ esterno fragile e delicata, con quel suo aspetto così femminile e quei suoi grandi occhioni azzurri che riuscivano a farla apparire persino dolce e innocente, in realtà nascondesse una forza mostruosa e una cattiveria che sfiorava quasi il sadismo, i nanetti anche volendo liberarsi di lei  ne avevano troppa paura.
L'unico che sembrava felice della situazione era il nanetto Sanji, persino quando veniva picchiato da quelli che lui definiva «dolci manifestazioni d'affetto».
Un giorno però, giunti al limite della sopportazione, i nanetti decisero così di chiedere 
aiuto  a un principe del regno vicino, il principe Rufy.

-Vi prego aiutateci principe!-

-Come? Hankok-Biancaneve? E chi sarebbe? Non l’ho mai sentita nominare!-

I nanetti tirando un sospiro di sollievo per il fatto che la principessa non lo avesse sentito,gli spiegarono il loro problema.

-Ogni giorno che passa,la situazione peggiora! Siamo disperati!-finirono di raccontare piangendo-Ti prego principe, tu sei la nostra unica speranza!- 
-No!-
fu la risposta immediata e secca del principe mentre si scaccolava mettendosi un dito nel naso.
-No? Come no?-
-No-
ripeté tranquillamente Rufy mentre riprendeva a mangiare un cosciotto.
-Non mi voglio sposare e poi una donna così insopportabile io non la voglio neanche morto!-

Autrice:-Ehm,gentili lettori per problemi tecnici in studio interromperemo per 5 minuti la lettura della storia, vi preghiamo di pazientare e restate in attesa-

Dietro le quinte...

Nami: -Rufy ma che cavolo stai combinando? Non puoi improvvisare devi seguire il copione!-

-No, non mi va!-

-COME SAREBBE A DIRE CHE NON TI Và??? Eravamo d'accordo! perchè adesso dici di no??!!-

-Perchè mi annoio!questa storia e così noiosa e scontata che mi è passata la voglia.-

Zoro steso in un  angolo  apre appena un occhio:-Non ha tutti i torti,a me ha fatto quasi  venire sonno,l'autrice non ha molta fantasia.-sbadiglia riaddormentandosi.

-Tu hai sempre sonno!Senti Rufy,non mi importa se la trovi noiosa,devi seguire il copione!-

-Ma io non mi voglio sposare!-

-Ma è questo che succede nella fiaba!Biancaneve morde la mela avvelenata che le dà una strega e cade in un sonno eterno. Poi un principe la sveglia con un bacio,la sposa,se la porta via e vivono per sempre felici e contenti!-

-Me ne infischio!-

-NON MI INTERESSA! SIAMO GIA’ STATI PAGATI PER LA PARTE E NON HO NESSUNA INTENZIONE DI RESTITUIRE I SOLDI! QUINDI ORA TU RIPRENDI A RECITARE E BASTA! O NIENTE PIU’ CARNE PER UN MESE! SONO STATA CHIARAAAAA???!!!-

urla Nami finendo col perdere le staffe e riempiendolo di pugni in testa.
Rufy, massaggiandosi i bernoccoli appena spuntati:  -O-okey,...ma almeno dopo posso avere un pò di carne?”
-Va bene, qualsiasi cosa purché riprendiamo!-

Autrice:-Ehm gentili lettori,sperando che ci abbiate aspettato e ci siate ancora, ora riprendiamo il racconto.

-Non potete dire sul serio! aiutateci principe!-
-D'accordo,a quanto pare non ho scelta ma... sappiate che mi scoccia!-
Detto questo il principe si travestì vestendo i panni della strega...e si recò da quella piaga
di Hankok.
-Fanciulla non vorresti provare questa mela squisita?-
-Una mela? se mi garantisci che è squisita,e di prima qualità ci sto!.Tuttavia io non mangio frutti coltivati da contadini incapaci e...Cough!-
-Che noia,taci e mangia!-la zittì il principe Rufy ficcandole a forza la mela in bocca e tappandole il naso per impedirle di sputarla.

Voci fuori campo:

Nami:-Rufy! devi seguire il copione...lasciale almeno finire la battuta!-
-No,mi sono scocciato,voglio la carne! prima finiamo prima l'avrò!-
Nami:-E' senza speranza...-

Così...

Hankok-Biancaneve, dopo essere stata costretta a mangiare la mela,cominciò a soffrire terribilmente di mal di pancia. Si accasciò a terra, gemendo in preda ad atroci dolori,finché non si mosse più come se fosse morta.
Invece dopo pochi minuti si rialzò in piedi,in perfetta salute ma sembrava diversa.
-Ma cosa mi è successo?Mi sento strana, buona,servile direi!-
Si guardò intorno confusa finché non vide il principe Rufy e…
-Ti amo sposami! O altrimenti fammi tua schiava! Ti servirò fedelmente per il resto della mia vita!-
Così, dopo essere prima morta e poi tornata a nuova vita dopo aver mangiato la mela, grazie al incantesimo del cambio di personalità che l'era stato fatto Ankok-Biancaneve si tramutò in una fedelissima e gentilissima serva.
-Principe Rufy, dopo aver cucinato 500 cosciotti di carne per voi mi permettereste di farvi un massaggio ai piedi?-
-Certo,gham,fai pure. Ma prima cucina altri 600 cosciotti!-
Così il principe Rufy sposo Hankok Biancaneve e  servito e riverito visse per sempre felice e contento.


 


















 

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Capitolo 10
*** Capitolo 10: I 3 Hansel e Gretel (Asl) ***


Ed ecco il capitolo 10,sto aggironando  molto più in fretta di quanto pensassi,però con mio dispiacere mi sembra che la raccolta abbia molto meno successo di quanto speravo,ragazzi se non vi piace,trovate l'idea banale o c'è qualcosa che vorreste migliorare ditemelo,
perchè altrimenti non so cosa devo cambiare per migliorare. 
E vale sempre CHIEDETE ,fate richieste,anche sapere le coppie o la favola che vorreste mi aiuta a continuare a scrivere.

HANSEL E GRETEL
 

C'era una volta una famiglia di boscaioli molto povera.La causa della loro povertà era dei 3 fratelli Saboel,Acel,e Rufyel,che avevano un appetito insaziabile e spendevano tutti i soldi della famiglia per riempire i loro stomaci senza fondo.
"Mamma mamma abbiamo fame che cosa c'è da mangiare?" presero a chiedere a gran voce i 3 bambini come tutte le mattine.
SBAM!
"SILENZIO FATELA FINITA!"urlò  mamma Nami rifilando a tutti e tre un pugno in testa.
"Voi brutti mocciosi mi manderete sul lastrico!Non possiamo continaure così,solo per 
sfamarvi rischiamo di ritrovarci  senza un soldo!"
urlò ormai al limite della sopportazione 
ZZZZZZZZZ
Mentre la madre urlava si udiva in sottofonodo il forte russare del padre boscaiolo.
"E la colpa è anche tua scansafatiche!" urlò ancora stavolta riferita a papà Zoro,svegliandolo con un calcio.
"Och! ma che dia...?"
SBAM! 
mamma Nami rifilò un pugnò anche a lui.
"Buzzuro! invece di stare qui a perder tempo vai a tagliare legna nel bosco e vendila !"
"Mocciosa non darmi or- "
"MUOVITI!!! e non osare tornare finchè non l'hai venduta tutta!!!"
urlò ancora la mamma già pronta a dargli un altro pugno
"Si signora!" urlò allora quello schizzando veloce come un razzo fuori dal abitazione per sfuggire alle ire della moglie violenta.
"In quanto a voi!" tornò a rivogersi a i 3 figli.
"Sappiate che da oggi si cambia.Dobbiamo risparmiare quindi mangerete solo pane e acqua !"
I tre fratelli avrebbero voluto protestare ma temendo le ire della madre si decisero a tacere a malincuore.
"Ma anche facendo così tanto è inutile da domani non ci sarà(più) nulla da mangiare!la famiglia asl è il pericolo di vita...!"
La mamma Nami cercò in tutti i modi di far quadrare i conti ma la famiglia Asl,in grossa crisi economica,si trovava in condizioni disperate.
«Forse dovrei portarli e abbandonarli nel bosco»riflettè la donna"in questo modo avrei meno bocche da sfamare,si però non ne ricaveri nulla,sarei comunque senza un soldo.Forse mi converrebbe di più venderli,no figuriamoci!Chi mai pagherebbe per ritrovarsi con 3 stomaci senza fondo come quelli?Potrei provare a mollarli come regalo a qualcuno è probabile che mi supplichino offrendomi qualsiasi cifra per riprendermeli,si questa è un ottima idea! Però se me li riprendo una volta finiti i soldi ricominceremo da capo e mi ritroverei nella stessa situazione!»
Parlava fra se la mamma arrovellandosi il cervello per trovare una soluzione.
"Mamma!"esclamarono i tre ragazzini "noi abbiamo un ottima idea!"
i fratelli comunicarono a mamma Nami la loro grande trovata per far soldi.
Nel cuore della foresta lì vicino,viveva una strega malvagia mangia-bambini ricercata dalla polizia.Se fossero riusciti a catturarlo e consegnarla alle autorità , avrebbero potuto intascare la taglia che pendeva sulla sua testa.
La madre entusiasta approvò subito la loro idea 
"Dovete riuscire a catturare la strega, la sopravvivenza della famiglia Asl dipende da voi!conto su di voi Saboel,Acel,e Rufyel! "
"Siiì!"
Il giorno seguente, i tre si inoltrarono nel cuore della foresta. Camminarono a lungo trangugiando lungo la strada delle ali di pollo e facendo allo spiedo la carne di tutti gli animali che incontravano sul loro cammino.
Finché, esausti dal lungo camminare,si trovarono davanti a un' incredibile casa di marzapane.
I 3 nonostante avessero fatto fuori più di 20  cosciotti di animali a testa  prima di arrivare lì,erano ancora terribilmente affamati come se non  mangiassero da giorni. Così senza nemmeno pensarci su presero ad azzannare istintivamente la casa.
L'orribile scena somigliava paurosamente a quella delle casalinghe che si fanno largo tra i prodotti in offerta al supermercato. Proprio allora,da dentro la casa uscì fuori una vecchietta dall'aria gentile.
"Ehi ,bei bambini avete smarrito la strada? Vi siete persi?.Dentro ci sono cose ancora più buone e un letto caldo.Su perché non entrate?." disse la vecchietta,invitandoli ad entrare.
Ma la vecchietta altri non era che la strega cattiva mangia bambini:Curly Dadan.
Fece entrare i 3 e lì invitò a cibarsi a volontà,e dopo che ebbero mangiato  tutto ciò che c'era di commestibile li fece dormire in un letto caldo.
«Che fortuna,sono arrivati dei bambini davvero golosi,pensavo di dover aspettare parecchio per farli ingrassare, ma hanno mangiato così tanto che posso divorarli subito.Bene,bene...come li potrei mangiare?»
La strega Dadan stava per mangiarli ma,all'improvviso,una spada tagliò il muro con un gran frastuono.
"Che cosa?!"la strega uscì fuori e si trovò di fronte un boscaiolo dall'aria forzuta insieme ad una signora intenti a smantellare la casa
Mamma Nami e il papà boscaiolo Zoro,erano arrivati lì seguendo le tracce degli ossi dei cosciotti di pollo che erano cadute ai tre.
I fratelli balzarono fuori dal letto e si precipitarono di corsa dai loro genitori.
"Saboel,!Acel,! Rufyel! Non avete ancora catturato la strega?" chiese mamma Nami.
"Ops,ce n’eravamo dimenticati!" esclamarono ridendo in coro.
"Comunque visto che siete qui dateci una mano, è un lavoro piuttosto pesante".
"Si papà!"esclamarono i 3 fratelli iniziando ad aiutare i due genitori a smontare la casa della strega,pezzo per pezzo.
"Che state facendo? Smettetela! la mia povera casa!" protestò inutilmente la strega.
I 5 continuarono il loro lavoro e in un batter d'occhio la casa di marzapane venne completamente sradicata.
"Ah! che cosa avete fatto sciagurati e ora come faccio senza casa?".
"Tranquilla vecchietta,il luogo in cui vivrai, da domani sarà la prigione" la rassicurarono i tre fratelli prima di colpirla ciascuno con un bastone in testa.
La strega venne così legata e presa in custodia dalla famiglia Asl e rinchiusa in gattabuia.
Infine…
"Venite signori,venite! Costa poco,costa poco!"
La famiglia Asl con i pezzi della casa smontata della strega,diede il via ad una  svendita di dolci.
Si radunò un sacco di gente da tutto il villaggio.Gli abitanti furono felici di comprare
dolci a basso prezzo,e la famiglia Asl fu felice per la ricompensa e per la vendita.Quando anche quei soldi finirono diventarono dei cacciatori di taglie,andando in giro a cacciare streghe,zombi,vampiri e tutte le creature magiche e mostri con una taglia sulla testa, trovando così un lavoro redditizio,abbastanza da permettere ai 3 fratelli di mangiare a sazietà per il resto della loro vita.
Da quel giorno tutti vissero per sempre felici e contenti...beh,tutti tranne una.
"Non voglio stare in prigione uauuuuuu!!"










 

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Capitolo 11
*** Capitolo 11: Il principe felice (Kora san e Law amicizia) ***


Nonostante ci sia veramente una favola poco conosciuta che si intitola così la mia credo a parte il titolo non abbia propio altro in comune,il resto è completamente diverso,ma se a qualcuno interessa conoscerla questo è il link dove potete trovarla: 
http://www.tiraccontounafiaba.it/fiabe-classiche/oscar-wilde/1038-principe-felice.html

La prossima favola sarà un etero,e so già quale vorrei postare,ma come sempre vi chiedo avete qualche proposta?

 


IL PRINCIPE FELICE

 

In un paese lontano chiamato Frelance, viveva un principe triste di nome Law Luna Calante. Abitava in riva al fiume Argentato, in una valle sperduta fra le montagne. Law Luna calante era un bambino di 7 anni, ed era sempre malinconico perché aveva perso la sorellina e i genitori. Anche tutti gli abitanti erano morti e lui era l'unico sopravvissuto di quel regno dove nessuno poteva entrare, e si sentiva davvero solo.

Di giorno riusciva a non pensarci, tenendosi occupato a fingere che non gli importasse ma la notte, quando calava il buio, la solitudine,la nostalgia e la tristezza si facevano più forti. Ed ogni notte Law scendeva i cento scalini di marmo che separavano la sua casa dal fiume e lì,in ginocchio sulla sponda sfogava il suo dolore, piangendo lacrime roventi.

Le lacrime però stranamente non si mescolavano confondendosi con l'acqua del fiume,il loro calore le manteneva nella forma originaria,facendole rotolare come piccole perle leggere tra le onde fino a valle e oltre ancora.

Una mattina d'estate un uomo, Rocinante Piede Scivoloso si ritrovò a pescare sulla riva di un laghetto fuori città. Essendo molto goffo e maldestro non solo non riuscì a pescare niente perché si era dimenticato di portare le esche,ma per un pelo non si strangolava da solo con il filo da pesca.

Appurato che la pesca- come qualsiasi attività che richiedeva attenzione,concentrazione e un minimo di coordinazione occhi-gambe- non faceva per lui e, siccome era una giornata talmente afosa,per il gran caldo decise di bagnarsi i piedi.

Ma...cosa c’era nell’ acqua? Tra un dito e l'altro, facevano capolino delle piccole gocce lucenti. Rocinante Piede Scivoloso raccolse una delle sfere e la osservò attentamente, con cautela. Forse si trattava della tela di un ragno o magari la goccia conteneva un mostro, pensò tra sé.

Ma non fu così. Sorpresissimo la lasciò ricadere nell' acqua. Nella goccia, ancora tiepida,Rocinante aveva visto racchiusi la tristezza,la solitudine e il dolore e di una cosa è certo: quelle erano lacrime di una persona che stava soffrendo molto e, se qualcuno le aveva versatedoveva andarlo a cercare!

Preparò un grosso zaino per il viaggio e partì alla ricerca del triste sconosciuto. Seguendo il corso d'acqua che affluiva nel lago, Rocinante Piede Scivoloso percorse la pianura ai piedi delle Colline di Smeraldo. Oltre ad esse trovò tre torrenti che sfociavano nel suo fiume.

Non sapeva che torrente scegliere,come proseguire?

Per fortuna ad un certo punto ,come spesso gli succedeva,inciampò in un sasso e scivolò in acqua. Nascosta sotto il sasso di uno dei torrenti però scorse una nuova lacrima:ecco la strada giusta. Se non fosse inciampato nel sasso forse non l'avrebbe mai vista,per una volta la sua goffaggine si era rivelata utile.

Il sentiero si fece più stretto ed il terreno paludoso. L'uomo avanzò con fatica attraverso il fango ma proseguì risoluto. Era determinato ad andare avanti, fino a che non avesse trovato la persona che stava cercando. Non voleva tornare indietro prima di averla consolata e fatta ridere, almeno una volta. Ma il vento ed il freddo cominciarono a farsi sentire. Quando il sentiero scomparve tra le rocce,temette che il suo viaggio fosse giunto al termine. Un fischio dall'alto però catturò la sua attenzione: un grosso uovo rosa e rosso stava cadendo dalla cima della rupe!Bisognava prenderlo prima che si rompesse!

Rocinante intrecciò le mani e prese a correre da tutte le parti in preda all’ agitazione non capendo in che direzione andare visto che l'uovo nella caduta oscillava. Mentre correva, fece l'ennesimo capitombolo cadendo all’ indietro, mentre l'uovo gli cadde proprio in testa. Beh....in un modo o nell’ altro alla fine era riuscito a dargli un morbido atterraggio.

Non ebbe nemmeno il tempo di rallegrarsi che all'improvviso, seguendo l'uovo,dal cielo scese l’orso bianco volante Bepo che planò accanto a lui,lo annusò e lo invitò a salirgli in groppa.

Che esperienza fantastica!Rocinante volò fino alla piccola valle chiusa tra le montagne dove, ignaro, attendeva il principe Law Luna Calante.

Alla fine del viaggio, quando si presentò a palazzo il proprietario delle lacrime accolse il nuovo arrivato in modo strano.

-Seguimi sarai mio ospite...-disse con tono brusco e distaccato, senza alcuna cortesia e senza nemmeno guardarlo in faccia. L'uomo eraperplesso: perché tanta freddezza?

A cena in tavola c’erano poche portate e la minestra era fredda. La camera riservata a lui era piccola,i l letto scomodo e per un attimoRocinante pensò di tornare subito a casa.

Ma poi invece decise di dare al padrone di casa un’ altra possibilità perché,dopo aver riflettuto a lungo sul suo suo comportamento,aveva capito che il piccolo principe aveva perso tutte le persone che amava e anche se sentiva solo e avrebbe voluto fare amiciizia la paura di affezzionarsi a qualcuno per poi perderlo di nuovo o venire abbandonato lo spingeva a tenerlo lontano.

Il giorno dopo Rocinante coinvolse Law Luna Calane in un gioco.

Il bambino bendato doveva camminare lungo il fiume,tenuto per mano dal nuovo amico, del quale era obbligato a fidarsi “ciecamente” per non cadere. Il principe in realtà venne portato in un prato e,mentre Rocinante Piede Scivoloso lo sorreggeva simulava il fischio del vento e il gorgogliare dell'acqua.

Alla fine del percorso il bambino capì lo scopo del gioco ed il valore della fiducia e dell'amicizia.

Da quel giorno Rocinante visse per sempre insieme al piccolo principe. Ora Law Luna Calante non era più solo,da quel giorno fù conosciuto da tutti come il principe felice, e in ricordo di quella bellissima esperienza cambiò il suo nome in Luna Crescente e quello di Rocinante Piede Scivoloso in Corazon in onore del suo buon cuore.

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Capitolo 12
*** Capitolo 12: ***


Ehilà! questa favola non è un classico disney ne scritta dai fratelli Grim,ma forse alcuni di voi la conoscono.Ed è ispirata a un balletto classico,il lago dei cigni appunto,la storia originale è pittosto tragica ma la mia sarà decisamente più allegra.
Approfitto per ringraziare chi a messo questa storia tra le seguite,le preferite e le ricordate,visto che non sono in molti a recensire a volte la cosa mi frusta e mi scoraggio un pò, vedere che ci sono tante persone che la seguono mi ha decisamente risollevato il morale.
Però invito tutti anche i lettori fin ora silenziosi a darmi un loro parere generale ,almeno una volta anche per farmi richieste sulle coppie e le favole,perchè non ricevendone sto decidendo io fra quelle che ho già e magari sto mettondo coppie che nessuna di voi piace.
Ovviamente anche le critiche e i consigli  per migliorare sono sempre ben accetti!

Il lago dei cigni

Il lago dei cigni è forse il più famoso balletto classico di tutti i tempi,musicato dal grande 
Cajkovaschij.Da esso è ispirato il classico disney L'incantesimo del lago.
La storia parla del principe Sigfrido che passeggiando nel bosco vede sopra un lago
 di notte,un cigno bianco trasformarsi in una splandida fanciulla,talmente bella che se ne innamora a prima vista.La fanciulla si chiama Odette, ed è una principessa vittima di un sortilegio del malvagio 
mago Rothbart:Mutata in un cigno può riprendere le sue sembianze umane soltanto di notte.Il principe quando ella gli confessa che solo una promessa d'amore eterno fatta pubblicamente potrà spezzare 
l'incantesimo liberandola dal maleficio,la invita al gran ballo della sera seguente promettendole di chiedere la sua mano.
La sera seguente come promesso,Sigfrido chiede in sposa la fanciulla comparsa alla festa,
ma in realtà si tratta di Odile, figlia di Rothbart,che con un incantesimo le ha fatto assumere l'aspetto di Odette.Scoperto l'inganno Sigfrido si avventa su Rothbart e lo sconfigge, ma ciò non spezza la maledizione.Siegfried, scorge la vera Odette attraverso un’arcata del castello fuggire via, e disperato si precipita nella notte alla ricerca della fanciulla.Odette, disperata/affranta per essere costretta a rimanere un cigno per l'eternità, decide di suicidarsi gettandosi nel lago piangendo il destino crudele che la attende. Sigfrido la raggiunge e tenta di salvarla ma una tempesta si abbatte sul lago e i due finiscono inghiottiti dalle acque morendo insieme.Questo atto di sacrificio e di vero amore alla fine rompe l'incantesimo e all'alba le anime dei due amanti si riuniscono in un apoteosi celeste.

 
Il lago degli Okama

C'era una volta,un principe di nome Sanji-Sigfrido.Un giorno il principe era andato a caccia nel bosco.Dopo tanto camminare,‭ ‬giunse nei pressi di un lago quando stava già calando la sera.Volse lo sguardo allo specchio d’acqua per ammirare il sole che tramontava,‭ ‬quando scorse un numero incalcolabile di Okama*‭(‬gay travestiti‭) ‬che facevano il bagno completamente nudi.
-Ahh‭! ‬Mi sento rinascere‭!‬-
-Che bella la luna,‭ ‬nevvero‭?‬-
Pietrificato dalla a dir poco bizzarra scena,‭ ‬nel vedere quelle creature così orripilanti in tutta la loro bruttezza‭ ‬sentì un conato di vomito risalirgli per la gola.

Stava per distogliere lo sguardo e tornare al castello‭ (‬a bersi un triplo caffè, certo del fatto che appena si sarebbe addormentato, avrebbe finito per fare tremendi incubi)

‭Quando a un certo punto,il sole calò ‬per distogliere lo sguardo e tornare al castello‭ (‬a bersi un triplo caffè,‭ ‬certo del fatto che appena si sarebbe addormentato,‭ ‬avrebbe finito per fare tremendi incubi‭).

‭Quando a un certo punto,il sole calò lasciando posto alla luna,e...tra quegli orridi Okama,vide uno di loro-il più repellente fra tutti-trasformaesi davanti ai suoi occhi ‬in una vera e splendida fanciulla.‭ ‬Il principe,‭ ‬nel vederla,se ne innamorò a prima vista di quella che gli appariva come la fanciulla più bella del mondo.Ammaliato dalla sua bellezza,‭ ‬cadde in una specie di trans.‭ ‬Cambiò leggermente aspetto:‭ ‬gli occhi diventarono a forma di cuore e un fiotto di sangue prese a uscirgli dal naso quando passò‭  ‬dall’ammirare il viso al suo fisico sinuoso completamente esposto in tutta la sua perfetta nudità e preso da un impulso incontrollato d’amore‭ (‬e anche di qualcos’altro‭…) ‬si precipitò verso di lei chiamandola a squarciagola:‭ ‬-Mellorì‭!‬-‭*

Accorgendosi della sua presenza,‭ ‬tutti gli Okama si spaventarono e corsero via gridando‭ ‬-Ahh‭! ‬Aiuto,‭ ‬un guardone‭!‬-
Ma il principe,‭ ‬concentrato com’era sul raggiungere la dolce e indifesa fanciulla per dichiararle il suo amore,‭ ‬nemmeno se ne accorse.Ormai a pochi passi da lei,‭ ‬fece per gettarsi fra le sue braccia e stringerla in un abbraccio,‭ ‬ma non ebbe il tempo di dire una parola che la‭ “‬dolce e indifesa fanciulla‭”‬lo sbatté al suolo tirandogli un violento cazzoto,preciso e diretto alla mascella urlando:
-GUARDONE‭!‬NON OSARE AVVICINARTI,‭ ‬PERVERTITO‭!‬-
Il principe,‭ ‬ancora stordito e dolorante per la botta,‭ ‬provò a rialzarsi puntellandosi sulle ginocchia,‭ ‬ma quando alzò lo sguardo rimase imbambolato trovandosi stavolta a pochi centimetri di distanza il corpo nudo della giovane.
A quella vista ravvicinata riprese a sanguinare dal naso e gli occhi tornarono ad assumere la forma di due cuori.‭ ‬-Mia dea‭!‬...-
Non poté aggiungere altro,che un altro cazzotto della‭ «‬dea‭» ‬l’aveva già colpito di nuovo in pieno viso,‭ ‬cogliendolo di sorpresa e mandandolo a terra.‭ ‬Fu scaraventato dall‭’‬altro lato della lago,‭ ‬sbattendo contro un albero e scivolando per terra.
La ragazza,‭ ‬nel frattempo,‭ ‬con l'altro braccio‭ ‬aveva cercato di coprirsi alle bene e meglio almeno sul davanti,‭ ‬ed era ancora in piedi,‭ ‬con il‭ ‬o pugno ben teso e lo sguardo imbarazzato e furente.
-Ti è bastata la lezione‭? ‬Levati dai piedi se non vuoi averne un’altra,‭ ‬guardone‭! ‬-‭ ‬sbottò prima di girarsi e andarsene.
‭«‬N-ooo....u-n momento‭! ‬aspettate bella fanciulla‭!»‬ provò a trattenerla chiamandola ancora steso a terra‭ ‬il principe Sanji-Sigfrido.
La ragazza,‭ ‬scocciata,‭ ‬si girò appena ora coprendosi con entrambe le mani.
-Che diavolo vuoi non hai visto abbastanza‭? ‬per caso vuoi vedere più da vicino‭?‬-‭ ‬gli ringhiò contro sarcastica, lanciandogli l'ennesima occhiata furente.
A quella domanda retorica il principe avrebbe istintivamente risposto‭ ‬con un‭ ‬-Magari‭!‬-‭ ‬ma memore della reazione della fanciulla e preso atto,delle occhiate furenti che gli stava indirizzando‭ ‬decise di mordersi la lingua.‭ ‬In fondo non sarebbe stato un vero gentiluomo a irritare una lady,‭ ‬specie se bella come quella.
-Lasciatemi spiegare.‭ ‬Non sono un guardone,‭ ‬si potrebbe anche pensare,‭ ‬ma io sono il principe di questo regno,‭ ‬ovvero il principe Sanji-Sigfrido.‭ ‬E passavo di qui per puro caso.-
La fanciulla prestando attenzione‭ (‬solo in quel momento‭) ‬i pregiati e apparentemente costosi abiti che indossava decise di credergli e si rilassò un po‭’‬.
-Va bene,‭ ‬sei un principe...ma resta il fatto che mi stavi spiando‭! ‬mi devi un risarcimento‭!‬-
-...Un cosa‭?‬-
-Un risarcimento‭! ‬sbirciarmi il seno ti costerà duecentomila berry,il sedere centomila e le gambe trecentomila berry.‭ ‬Forza,‭ ‬paga‭!‬-‭ ‬ordinò decisa la ragazza tendendo la mano aperta.
-M-a‭ ‬-ma sei senza cuore‭! ‬Non ti sembra di esagerare un pochino‭?‬-
-Poche storie,‭ ‬biondino,‭ ‬se sei un principe‭ ‬vuol dire che sei ricco,‭ ‬potevo chiederti molto di più ma mi sono trattenuta,‭ ‬oggi mi sento generosa e mi accontenterò di questi miseri spiccioli.‭ ‬E ora poche storie,‭ ‬sgancia‭! ‬e ringraziami per la mia generosità‭!‬-
Alla fine il principe,‭ ‬seppur a malincuore,‭ ‬la accontenterò.
-Quanti soldi,‭ ‬sono ricca‭!‬ Bene e ora te ne puoi anche andare‭!‬-dichiarò altezzosa voltandogli le spalle.
-No,‭ ‬un momento‭!‬-‭ ‬la fermò il principe‭ ‬-Bellissima fanciulla,‭ ‬vi chiedo ancora venia per prima,‭ ‬ma ho visto che vi siete trasformata...vi prego,‭ ‬ditemi soave fanciulla qual è il vostro segreto‭?‬-
La fanciulla esitò per un secondo,‭ ‬infine si decise a parlare:
-E va bene,‭ ‬anche se sei un guardone‭ ‬mi hai rimborsata,‭ ‬perciò come ricompensa ti racconterò la mia storia:‭ ‬Io in realtà sono la principessa Nami Avarizia,‭ ‬del regno vicino.‭ ‬Poiché ho rifiutato più‭ ‬volte le insistenti proposte di matrimonio di un malvagio stregone,‭ ‬egli per punirmi mi ha maledetta trasformandomi in un‭ ‬Okama...-spiegò la principessa Nami assumendo un’espressione sempre più triste e sofferente nel ricordare quel triste momento‭ 

-Come tu stesso hai visto mi è concesso di tornare al mio vero aspetto soltanto al calare delle tenebre...-concluse con voce incrinata.

-Ma è terribile‭! ‬come ha osato quel maledetto fare del male a una fanciulla indifesa e innocente come voi‭?!‬è inammissibile‭!‬ inaccettabile‭!‬-tuonò il principe indignato 
-Non temete,‭ ‬io voglio aiutarvi‭!‬ Esisterà pure una maniera per sciogliere un tale atroce maleficio,‭ ‬dolce principessa...-
La principessa Nami,‭ ‬piacevolmente colpita dalla sua gentilezza‭ ‬iniziò a rivalutarlo,così decise di fidarsi di lui:
-Difatti un modo c'è:‭ ‬Un giovane di sangue reale MOLTO RICCO dovrebbe chiedermi in sposa davanti a una folta platea‭! ‬Solo così il sortilegio verrebbe spezzato...‭!‬-
-Ma che coincidenza‭! ‬io sono un principe ricchissimo e giusto domani sera,‭ ‬per il mio diciottesimo compleanno,‭ ‬al castello‭ ‬è stato indetto un gran ballo affinché io‭ ‬scelga la mia promessa sposa‭!‬-‭(‬che coincidenza eh‭?‬ Ndautrice‭)
-Venite anche voi dolcissima principessa e là vi chiederò in moglie‭!‬- 
-Oh,‭ ‬principe Sanji Sigfrido...davvero voi mi salvereste‭?‬-
-Oh,‭ ‬tenerissima Nami‭!‬-‭ ‬urlò entusiasta il principe con di nuovo gli occhi a forma di cuore‭ ‬piroettando‭ ‬su se stesso prima di prenderle le mani e avvicinarsi al suo viso‭ ‬sfoggiando‭ ‬il suo classico sorriso idiota,‭ ‬con un tono(improvvisamente‭) ‬smielato e da diabete:
-Farei qualsiasi cosa per voi,‭ ‬mia dolcissima principessa‭! ‬tenera fragolina di bosco,‭ ‬crostatina adorata,‭ ‬micettina mia...-ricominciò a sproloquiare un lungo monologo su una serie di rivoltanti nomignoliche per lui erano romantici‭ ‬e‭ ‬avrebbero dovuto lusingarla ‭ ‬ma che invece ottennero solo di far innervosire la principessa.‭ ‬Difatti,‭ ‬quando il principe sporse‭ ‬in avanti le labbra‭ ‬per baciarla  in una maniera disgustosa che lo faceva sembrare ancora più ridicola del solito,‭ ‬mentre per giunta‭ ‬cercava di palparle un seno...non ci vide più ed esplose‭!‬ 

-Giù le mani,‭ ‬pervertito‭!‬-

BANG‭! ‬SHIAFF‭!‬ 
Senza la minima esitazione gli mollo un ceffone in pieno viso e un calcio ancora più forte in mezzo alla gambe.‭ 
-Och‭!‬-‭ ‬piagniucolò il principe accasciandosi al suolo tenendosi il punto leso. 
-ti concederò l'onore di baciarmi solo dopo avermi sposato‭!‬...forse.‭ ‬-‭ ‬sbraitò la principessa già pentita di aver iniziato a rivalutarlo.
E in quel momento la notte finì e arrivò il mattino.
-E quasi mattina,‭ ‬ora devo andare...senti,‭ ‬ma sei davvero ricchissimo‭?‬-‭ ‬chiese assottigliando gli occhi
-Certo,‭ ‬possiedo tutto il regno-la rassicurò il principe che intanto si era ripreso.
-Bene,‭ ‬allora domani chiedimi in sposa regalandomi un baule di gioielli...e forse potrei anche darti un bacio‭! (‬già devo accontentarmi di sposare un idiota come te,‭ ‬scordati che ti baci senza niente in cambio‭!)‬-‭ ‬gli ordinò la principessa dandogli un leggero bacio sulla guancia come incoraggiamento.
-Oh,‭ ‬Nami cigno‭! ‬ma allora mi ami‭!‬-
SCHIAFF‭!
Ennesimo ceffone.
-Non montarti la testa,‭ ‬idiota‭! ‬e non dimenticarti i gioielli-
La principessa riprese le fattezze di un Okama...e insieme agli altri scomparve nel bosco danzando sulle punte.
-Ah...la mia Nami cigno‭!‬ è bellissima quando si arrabbia‭!‬ e anche in quelle sembianze,‭ ‬è così sprizzante di vitalità‭!‬-‭ ‬sospirò il principe sognante‭ ‬-Oh,‭ ‬mia adorata principessa Nami Avarizia-
Il principe tutto contento,se ne tornò al castello,‭ ‬mentre Nami Avarizia già fremeva al pensiero di diventare regina,‭ ‬senonché...

Il perfido mago Arlong aveva veduto e ascoltato ogni cosa‭!‬.
-E così vorresti sciogliere l'incantesimo,‭ ‬eh‭? ‬uh uh uh...non crediate di farmela...Ho un ottimo piano in mente...uh uh uh...-disse fra sé scoppiando in una malefica risata.
La sera seguente,‭ ‬al gran ballo del castello,‭ ‬si radunarono dinanzi al principe molte bellissime fanciulle aspiranti pretendenti alla sua mano.‭ ‬Fra di esse il giovane avrebbe dovuto sceglierne una soltanto.‭ ‬Ma il cuore del principe aveva già deciso...
-Ah‭! ‬principessa Nami Avarizia,‭ ‬siete arrivata‭!‬-la salutò andandole incontro appena la vide,‭ ‬senza dimenticare di consegnarle lo scrigno di gioielli promesso.‭ ‬Dopo di che batté le mani per attirare l'attenzione degli altri invitati
-Madame e messeri,‭ ‬prestatemi orecchio‭!‬ Ormai ho compiuto la mia scelta‭! ‬io giuro innanzi a iddio che sposerò costei,‭ ‬la principessa Nami Avarizia‭!‬-‭ ‬poi si rivolse alla principessa:--Principessa Nami...vi prego sposatemi,‭ ‬io vi amo...-‭ ‬Il principe la bacia davanti a tutti gli astanti,‭ ‬ma...
-Sanji boy,‭ ‬l‭’‬ho sempre‭ ‬saputo che in fondo avevi una cotta per me‭! ‬questo è il giorno più bello della mia vita...‭!‬-‭ ‬appena aprì gli occhi,‭ ‬davanti a lui vide il più orribile di tutti gli Okama che avesse mai visto:‭ ‬capelli viola,‭ ‬il trucco pesantissimo,‭ ‬i tacchi,‭ ‬le calze a rete e un vestito rosso che lo lasciava praticamente nudo‭!
il principe sbiancò e si pietrificò,‭ ‬e quasi ebbe un infarto trovandosi quel enorme faccione a pochi centimetri dalla sua faccia,e non riuscì a trattenere un urlo,seguito da un conato di vomito realizzando che la sua innocente boccuccia era‭ appena entrata in contatto ‬con quelle orrende labbra piene di rossetto e circondate da azzurrognole tracce di ispida barba‭!
La figura che egli pensava fosse la principessa Nami Avarizia...altri non era che Ivankof,‭ ‬la figlia‭(?)‬del perfido mago Arlong,‭ ‬per incanto mutata nelle sembianze della sua amata per tendergli un inganno!
-Sanji boy‭!‬-‭ ‬strillò con voce smielata attaccandosi al suo braccio,‭ ‬ignorando la sua precedente reazione e il suo sguardo disgustato.
-Ah‭! ‬sta lontano da me,‭ ‬orrida creatura‭!‬-‭ strillò ‬istericamente‭ ‬ il principe cercando inutilmente di scrollarselo di dosso.

Intanto,‭ ‬gli invitati intorno a loro fissavano scioccati la scena‭ ‬:
-Ecco perché fin ora non si era mai sposato‭!‬-‭ ‬commentò la principessa Alvida
-Fingeva di essere un cascamorto per nascondere i suoi veri gusti!-
esclamò sorpresa la principessa Bibi
-‭ ‬Certo che però era così convincente...eppure‭ ‬guarda come stanno appiccicati...-
aggiunse la principessa Nico Robin con un risolino.
-Il fatto disgustoso non è che vada con gli uomini,‭ ‬ma che vada con‭ ‬dei mostri‭!‬- urlò orripilata la principessa Jewelry Bonney
«V-Vi sbagliate‭! ‬è un malinteso‭!‬-‭ ‬tentò di spiegare il principe Sanji disperato.
-Principe...-piagniucolò la principessa Nami che aveva assistito a tutta la scena.
-Principessa Nami‭!‬-
-Ormai non vi è più modo di spezzare la maledizione...ma voi siate felice...-‭ ‬singhiozzò prima di scappare via in lacrime‭ ‬tornando poi un attimo indietro e prendere lo scrigno dalle mani del principe-Questi li terrò come premio di consolazione...-disse sbrigativamente‭ ‬prima di strapparglielo dalle mani e scappare via di nuovo.
-Ahhh‭! ‬principessa Avarizia‭!‬-
Il principe fece per per inseguirla,‭ ‬ma un dolore improvviso lo fece accasciare al suolo.
Il principe perse la sua adora principessa...,per tutto il reame si sparse la voce che era omosessuale...E per di più le emorroidi gli scoppiarono ed ebbe una copiosa emorragia...

Sprofondò così nella più totale disperazione...
Nami Avarizia,‭ ‬rassegnata a non poter più recuperare le sue reali sembianze,‭ ‬nonostante la sofferenza‭ ‬non riusciva a dimenticarsi del principe.Si, perchè nonostante al inizio volesse sposarlo solo per sciogliere il suo incantesimo-oltre che per diventare una ricchissima regina-e‭ ‬lo considerasse ancora un idiota pervertito si era accorta di iniziare a provare dei sentimenti più profondi.
Lei che era sempre stata circondata da uomini rozzi e prepotenti,non aveva mai conosciuto un ragazzo come lui che la trattasse con così tanta dedizione,alla fine era rimasta
conquistata dalla sua‭ costante ‬gentilezza nonostante i suoi modi violenti e i modi bruschi con cui l'aveva‭ ‬trattato.‭ 
-Oh,‭ ‬principe Sanji Sigrifo,‭ ‬quale triste sorte mi è toccata...-
Desiderosa di poter fare almeno qualcosa per ricambiare l’amore dell’amato principe,‭ ‬un giorno la principessa entrò di nascosto a palazzo,‭ ‬nel suo aspetto di Okama,‭ ‬e travestitasi da infermiera si prese cura amorevolmente del principesco deretano per una settima intera.
-Forza principino,‭ ‬è ora di cambiare le bende‭!‬-
Un giorno,‭ ‬però,‭ ‬il principe si voltò a guardarla e i suoi occhi insieme alla sua voce gli sembrò famigliare.
-Voi...‭? ‬siete per caso la principessa Nami Avarizia‭?‬-

La principessa non potendo‭ ‬sopportare che il principe la vedesse in quella forma,‭ ‬cerco di sfuggirgli...
-F-Ferma...‭!-
-Lasciatemi‭ ! ‬non guardatemi con questo aspetto‭! ‬ora che non potrò più tornare come prima...-
-Non m‭’‬importa‭!‬-la interruppe il principe-Qualunque sia il vostro aspetto...voi‭ siete ‬sempre voi.‭ ‬La vostra bellezza interiore non cambia.-
La principessa,‭ ‬stupita e commossa,‭ ‬si voltò a guardarlo,‭ ‬non riuscendo‭ ‬a credere alle sue orecchie.‭ ‬Mai si sarebbe aspettata che proprio  uno come lui che al inizio era rimasto abbagliato principalmente per la bellezza del suo vero aspetto potesse dirle una cosa del genere.
-Ho giurato di amare tutto di voi‭!‬ Quindi...sposatemi lo stesso,‭ ‬ve ne prego‭!‬-
-Oh,‭ ‬principe Sanji Sigfrido...-‭ ‬la principessa gli rispose buttandosi fra le sue braccia e baciandolo appassionatamente.
Il loro amore fu più forte del maleficio.‭ ‬Alla cerimonia nuziale svoltasi sulle rive del lago,‭ ‬tutte gli‭ ‬Okama‭ ‬danzarono leggiadri e felici senza posa... 



 



 

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Capitolo 13
*** Capitolo 13:Il Principe Stoccolma (Rapulzel) ***


Eccomi di nuovo qui,vi sono mancata? questa  lo scritta parecchio tempo fà ed è una storia a cui tengo particolarmente perchè tratta della mia coppia preferita,anche se so che al momento non è molto popolare,spero però di riuscire a farla piacere almeno un pò.
ps:Questa storia è stata richiesta da
Kieis-chan
Rd è presa e  ispirata da un libro di Federica Bosco,se non la conoscete ve la consiglio.
Ho iniziato a scrivere su alcune richieste,finchè non saranno pronte continuerò a postare quelle che ho già pronte,il prossimo capitolo sarà aggiornato mercoledì.


IL PRINCIPE STOCCOLMA
 

C'era una volta un principe di nome Trafalgar Law-Stoccolma,che quando aveva appena  8 anni venne  rapito da un potente mago di nome Doflamingo,che lo aveva preso con sè perchè desiderava avere un fratellino minore,o un figlio. Come tale lo aveva sempre trattato per molti anni,finchè il piccolo principe crescendo diventò uno splendido adolescente di 16 anni talmente bello che Doframingo  se ne innamorò perdutamente.
Per anni lo tenne intrappolato su un’ isola deserta circondata da kilometri di mare che era anche la casa del mango che lì ne era il sovrano,Dressrosa, all’interno della sua lussuosissima villa con tanto di piscina,in una stanza di una torre altissima.
Tuttavia  la stanza che gli aveva riservato per dormire  non era una minuscola e angusta cella buia,ma una stanza lussuosa e spaziosa,piena di tutti i confort degni di un albergo,con un comodo letto,un frigo bar,e un bagno provvisto di idromassaggio.Inoltre,non aveva catene ne era rinchiuso.La porta poteva essere chiusa a chiave, dal interno,altrimenti rimaneva aperta,ed  il principe era libero di uscire e muoversi liberamente per tutta la villa,scendere per tutti i numerosi piani,i corridoi ed entrare in tutte le stanze della villa,persino di uscire nell’ enorme giardino,talmente esteso da sembrare una foresta, e nella zona piscina che c'era al primo piano ma mai di andare oltre la porta d'ingresso verso l'esterno.
Gli era persino permesso di uscire oltre la villa e girare libero per la città godendo delle varie attrazioni che offriva,poichè essendo un isola circondata completamente dal acqua 
l'unico modo in cui avrebbe potuto  andarsene era con una nave,mezzo che li solo il mago Doframingo possedeva e la teneva nascosta e ben sorvegliata.Inoltre per ulteriore sicurezza ogni volta che usciva oltre i confini del giardino il mago con i suoi poteri creava una enorme bariera magica che ricopriava tutta l'isola,cone enormi e fitti fili,come una gabbia per uccelli,in modo che non potesse provare a scappare nemmeno a nuoto o costuendo una zattera.
Insomma,nonostante lo avesse rapito e fosse confinato lì come una specie di prigioniero
a parte lasciare l'isola nulla gli era vietato,il mago Doflamingo contrariamente al suo carattere egoista e menfreghista verso le altre persone,a modo suo  amava sinceramente e profondamente il principe e non gli avrebbe mai fatto del male.A contrario,in contrasto con la sua natura sadica,insensibile e crudele, per la quale era temuto da tutti si mostrava sorprendentemente premuroso e gentile nei riguardi del principe.
Il mago Doflamingo pareva tenere davvero a Law, dimostrando più volte di  provare un sincero affetto nei suoi confronti,trattandolo sempre più come una persona di famiglia che come un prigioniero.
Egli sia quando lo considerava solo come un fratellino che dopo essersene innamorato lo aveva sempre trattato molto bene,lo rispettava,ed esaudiva ogni suo desiderio.Poteva avere tutti i vestiti che voleva,scaricare i film con la bacchetta magica,tenersi in forma con il Power Plate,e aveva fatto costruire una biblioteca fornitissima nel castello perchè avesse sempre a sua disposizione libri da leggere, la sua grande passione.
Gli aveva persino messo a disposizione una sala operatoria ed una fornitura sempre 
completa di cadaveri da vivisezionare, sapendo che il principe nutriva il desiderio di apprendere l'arte medica e diventare un dottore. Gli forniva persino dei pazienti,anche se i suoi pazienti di solito per fare in modo che avessero bisogno di un dottore venivano prima ridotti male da lui personalmente.Insomma il principe Law veniva sempre accontentato qualsiasi cosa chiedesse, da quel fenicottero ripieno di soldi di Doflamingo.Ma dopo anni, non ne poteva più di stare rinchiuso.Più il tempo passava e più detestava quella che, per quanto dorata, ai suoi occhi rimaneva sempre una prigione.
Doflamingo  lo vedeva deperire,diventare sempre più scontroso e arrabbiato ogni giorno di più e non riusciva trovare nulla per farlo sorridere.
Gli aveva riempito la stanza dei dolci migliori,e del caffè della marca più pregiata,i suoi cibi preferiti, mandato giganteschi peluches di animali e regalato un gatto,un orso un pinguino e un orca veri, sapendo quando Law amasse segretamente sia i pelusch che gli animali, aveva perfino chiesto allo stilista Roberto Cavalli di disegnare una collezione per lui,ma Law Stoccolma non reagiva,guardava appena i suoi regali  con freddo distacco per poi voltarsi di nuovo senza degnarlo di un’ occhiata, rifiutandosi di rivolgergli anche solo la parola e tornando nel suo angolo a guardare fuori dalla finestra verso il mare.
Un giorno il Mago, frustrato e a corto di idee, gli chiese direttamente se ci fosse qualcosa che potesse fare per renderlo felice e lui con tono astioso gli rispose seccamente di che l'unica cosa che voleva era la sua libertà.Doflamingo su questo punto  fù irremovibile .
«Non se ne parla nemmeno»,tuonò negandogli per la prima volta qualcosa in tutti quegli anni «tu da qui non ti muovi punto e basta!».
Allora il principe gli chiese una palla magica di vetro col bluetooth di ultima generazione. Il Mago, che poco ne capiva di tecnologie moderne,non tardò a fargli recapitare l'ennesimo regalo e di lì a pochi giorni vide il ragazzo rifiorire.
Sorrideva,aveva ripreso a mangiare,dormiva di più, ed era diventato persino molto più gentile con lui del solito.
E qui il caro Mago avrebbe dovuto insospettirsi,ma si sà come diventano ingenui gli uomini di una certa età.
Mai avrebbe immaginato che lui avesse conosciuto un pirata chattando su facebook con la sua palla magica.
Il principe stava attaccato a quella palla magica giorno e notte,ideale per il Mago che stava tutto il giorno chiuso nel suo antro a provare incantesimi,tanto che si chiese perchè non gliel' avesse regalata prima quella diavoleria se lo rendeva così felice.
Nel frattempo Law aveva raccontato al pirata Eustass Kidd della sua prigionia e quello  si stava organizzando per venirlo a salvare.
La notte stabilita per la fuga,Law Stoccolma si affacciò alla finestra e come nella migliore tradizione fiabesca calò delle lenzuola legate fra loro a formare una corda,fino a terra così  il pirata  poté salire sulla torre,caricarselo in spalla e liberarlo.
Corsero via nella notte in groppa ad un cavallo di metallo,costruito apposta dal pirata per l'occasione,salirono sulla sua nave e presero il mare sparendo all’ orizzonte. Quando il giorno dopo Doflamingo si accorse della fuga del suo amato,venne investito da una rabbia ceca:urlò,schiumò di rabbia,si fece venire la bava alla bocca,distrusse mezzo palazzo riducendo quasi in fin di vita metà dei suoi servi e uccidendo l'altra metà. Dopo aver sfogato la sua furia quando capì che niente di quello che aveva fatto avrebbe riportato indietro il suo Law fù distrutto dal dolore .
Pianse e si disperò,smise di mangiare e di lavarsi.

Il principe nel frattempo si godeva la sua riconquistata libertà,si era procurato un sottomarino ed era diventato un pirata anche lui, passava le giornate a navigare per i mari assaltando navi e depredando villaggi,rilassandosi sdraiandosi nell'erba quando attraccavano sulla terra ferma e non era impegnato a combattere contro la marina o i pirati rivali, guardando il celo infinito con il suo amato…dopo estenuanti e infuocate ore di sesso bollente.Insomma si dava alla pazza gioia e se la spassava.
Eppure nonostante gli piacesse la sua nuova vita e amasse la sua ritrovata libertà c'era qualcosa che non andava,qualcosa che gli mancava profondamente.
Il pirata Eustass era carino,non poteva negare che fosse un gran fico,pettorali scolpiti,muscoli prorompenti,aveva tutto al posto giusto,ma era parecchio rozzo e poco intelligente,con lui  non poteva certo fare discussioni intelligenti parlando di libri e argomenti letterari come filosofia e politica,o giocare a scacchi o altri giochi di strategia come a volte faceva con Doflamingo,inoltre a differenza del primo che gli dava sempre del filo da torcere e sembrava sempre un passo a lui spuntarla con Eustass era invece scontato
Vinceva sempre lui,era fin troppo facile lui manipolarlo e fargli fare sempre quello che voleva senza che nemmeno se ne accorgesse,gli piaceva vincere ma ottenere la vittoria ogni volta così facilmente e senza alcun difficoltà alla lunga era cominciato a diventare noioso.
Non aveva quei modi raffinati e quelle attenzioni che gli dedicava il mago,non gli massaggiava i piedi quando era stanco,non si assicurava che avesse da mangiare quando lui si dimenticava di farlo,non gli regalava peluche e cioccolatini a San Valentino,e non si preoccupava che assumesse abbastanza magnesio o gli  venisse il diabete se mangiava troppi dolci.
Questo pensava nel paragonare i due,il principe Law mentre rifletteva in una delle tante sere  nella sua stanza mentre cercava inutilmente di riuscire a leggere il libro che aveva davanti agli occhi,dopo aver letto per un’ ora la stessa riga.
Gli mancavano persino le sue stupide raccomandazioni sul mangiare di più,e i suoi noiosi rimproveri sulle sue pessime abitudini.Sicuramente lo avrebbe sgridato anche in quel momento se lo avesse visto ancora sveglio alle 3 di notte.
In passato quando il biondo lo beccava a leggere oltre le due di notte solitamente sbraitava
qualcosa circa le borse sotto gli occhi che aveva,troppo inquietanti per la sua giovane età,e spesso,lo strappava letteralmente via  dal suo tavolo di studio caricandoselo di peso su una spalla per convincerlo ad andare a letto a dormire.
Se non funzionava,Doflamingo cercava di spaventarlo minacciandolo che la mancanza di sonno gli avrebbe arrestato la crescita e non sarebbe mai diventato alto come lui,cosa che da bambino trovava piuttosto spaventosa,lasciandosi andare poi  nella sua tipica risata sguaiata e squillante e scompigliandogli i capelli con una mano e accarezzandogli una guancia con l'altra,prima di rimboccargli le coperte, augurandogli la buona notte lascinaodgli un lieve bacio sulla fronte.
Law prese a brontolare qualche maledizione tra sé e sé, mentre continuando a riflettere si chiedeva perché diavolo in tutti quegli anni,qualsiasi cosa avesse fatto,e per quanto lo trattasse male,assumendo sempre un comportamento maleducato e freddo davanti a lui ,Doflamingo non si fosse mai arrabbiato con lui ne lo avesse punito severamente.
Insomma,lo aveva rapito e privato della sua libertà per anni ,quindi in parte era comprensibile che covasse rancore,e giustificabile il suo comportamento,ma forse quando gli lanciava con violenza il pane dritto in faccia,o gli faceva lo sgambetto sulle scale  o aveva tentato di spingerlo dentro il camino aveva esagerato.
Fin da bambino si era sempre comportato  in maniera poco carina e volutamente più provocatoria e cattiva che poteva.Non che si fosse dovuto sforzare tanto,dato il suo carattere scontroso e asociale.
E nonostante tutto quello che gli aveva fatto passare,  quello stupido fenicottero continuava comunque sempre a sorridere, a coccolarlo,a preoccuparsi per lui,esaudire ogni sua richiesta  e a fare l'imbecille patentato?!
Sbuffò con il naso e arricciò le labbra -Probabilmente se Doframingo lo avesse visto proprio in quel momento gli avrebbe tirato le guance,sfoggiando un sorriso stupido come suo solito, uscendosene con un tono smielato e da diabete dicendo qualcosa tipo:
''Fufufu,Law-chan ma che bel faccino imbronciato che hai” .
Quando faceva certe cose anche se si era sempre mostro infastidito segretamente gli piacevano quelle attenzioni,essere coccolato così lo faceva sentire esattamente al centro del mondo e non ai margini.
Con Kidd ,anche se il sesso era fantastico,per il resto del tempo litigavano sempre,lui non faceva altro che criticarlo,sbattergli in faccia che carattere di merda avesse e arrabbiarsi quando si comportava in un certo modo e assumeva atteggiamenti scostanti e scorbutici.
Doflamingo non lo aveva mai fatto.
Era l'unico che lo accettasse esattamente per quello che era con tutti i suoi difetti e il suo carattere difficile ,con cui riusciva ad essere sempre e comunque se stesso,con lui non si sentiva in difetto,sbagliato,non sentiva di dover essere  più intelligente, più spiritoso, più socievole più amichevole.Non doveva essere meno orgoglioso, meno permaloso, meno irritabile, meno scontroso.Con lui sentiva di non avere bisogno di sforzarsi per piacergli perchè era esattamente così che lui lo voleva.
Perché  sapeva che solo restando se stesso lui avrebbe continuato ad adorarlo come aveva sempre fatto.
Pensò  il principe Law prima di addormentarsi capendo che forse era proprio per quel motivo che non era mai riuscito ad odiarlo fin in fondo.
Da quella notte di riflessioni ,passarono due mesi.
Law  come sempre guardava la televisione insieme al pirata, più tardi sarebbero andati a mangiare la pizza alla salsa pariglia come tutte le domeniche.
Gli disse che andava a cambiarsi e scappò via a cavallo fino alla torre del Mago.
Lo trovò ridotto a un lumicino,magro e malato d'amore,circondato dai suoi discepoli che scommettevano su chi sarebbe stato il successore.
Quando lo vide i suoi occhi tornarono a brillare e il colore gli tornò sulle guance.
Da quel giorno Law-Stoccolma rimase per sempre al suo fianco,  senza avere più bisogno di catene. Doflamingo diventò a sua volta un mago-pirata,viaggiarono insieme come pirati assaltando città e combattendo con i marins  e vissero per sempre felici e contenti.



 

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Capitolo 14
*** Capitolo 14:Il vento e il sole (Zoro vs Sanji) ***


Ed eccomi di nuovo qui a rompervi le scatole,questa volta con una favola non dei fratelli Grimm ,ma dal forse per voi meno famoso Esopo. I protagonisti delle sue favole spesso sono quasi sempre animali o oggetti nanimati,e rispetto a quelle dei Grimm,sono molto brevi,ma in ogninua sono sempre presenti insegnamenti e precetti morali.
Visto che appunto anche questa è breve prima della mia versione riscritta posto anche la versione originale per chi potesse interessare: 

IL VENTO DEL NORD E IL SOLE

Un giorno il vento del nord e il sole litigarono su chi dei due fosse il più forte.In quel momento passò un viandante e decisero di sfidarsi su chi sarebbe riuscito a togliergli il mantello.Il vento del nord soffiò con tutte le sue forze nel tentativo di strappargli di dosso il mantello,ma il viandante tremando dal freddo,se lo strinse ancora più addosso.Quando toccò al sole,esso iniziò splendere forte e luminoso e tutto intorno  prese a fare sempre più caldo.Il viandante iniziò a sudare e per il caldo si tolse il mantello.

E fù così che vinse il sole...

 

IL VENTO DEL NORD E IL SOLE: 
ZORO VS SANJI

Un giorno Zoro e Sanji litigavano come al solito su chi dei due fosse il migliore:
"Sono il il più forte"!
"No sono io!"
In pochi minuti dal semprice urlarsi contro passarono alla mani,lo scontrò durò per diverse ore e finì con entrambi malconci e sfiniti,senza che uno avesse prevalso sull'altro.
Dato che, combattendo, non riuscivano a decidere chi fosse il più forte, decisero allora di sfidarsi in un modo diverso: Chi fosse riuscito a togliere per primo il mantello ad un viandante che stava passando di lì per caso sarebbe stato il più forte.
"Bene vado io per primo!" decise Zoro
"Aspetta un attimo,perchè dovresti essere tu ad iniziare?"
Prima che ricominciassero a litigare di nuovo su chi dovesse‭ andare per primo‬,‭ ‬decisero usare il sistema della‭ ‬morra cinese:Vinse Zoro.
Così andò per primo.
Si nascose dietro un albero‭ ‬per prendere il viandante di sorpresa...appena gli passò vicino sbucò fuori dal suo nascondiglio e‭ ‬gli saltò‭ ‬addosso cercando di‭ ‬costringerlo a spogliarsi,‭ ‬ma...
-AHHHH! UN MANIACO! CHE ORRORE, GIù LE MANI PERVERTITO!-

schiaff!

‭finì ‬malmenato senza pietà e non riuscì a spogliarlo
"Ahh!ah! sapevo che avresti fallito, ora tocca a me sta a vedere!"
Sanji si sentiva molto fiducioso...e gli si parò davanti con aria imponente.
"Salve...viandate che passi di qui."
Quando si avvicinò un poco, sbirciando da sotto il cappuccio‭ intravide ‬che il viandante era una donna grassa e‭ ‬molto brutta‭ ‬per un attimo si broccò‭ ‬orripilato,ma si riprese subito ricordando la sfida.‭ 
Così Sfoggiando un finto sguardo adorante le‭ disse‬:‭ ‬"Ma che pelle meravigliosa...‭!‬ certo‭ che ‬è proprio uno spreco...tenere una tale bellezza nascosta in un mantello...non è che mi mostreresti ciò che c'è sotto‭?" terminò con una voce suadente e un sorriso malizioso.
A quelle parole il viandant rosso in volto si tolse il mantello.
Sanji esultò, c'è l'aveva fatta,era riuscito a far togliere il mantello al viandante.
Tuttavia, ciò che si tolse non fù soltanto il mantello...entrato in calore,il viandante si spogliò completamente
-Sanji boy! zuccherino mio!-
e si mise a inseguire Sanji che appena scoprì orripilato che il viandante era il re dei travestiti,Iva chan,‭ ‬il suo incubo peggiore...‭ ‬cacciò un‭ ‬urlo isterico e fuggì a gambe levate continuando‭ ‬a urlare‭ ‬terrorizzato come se avesse visto‭ ‬un fantasma.

Chiaramente la sfida non fù considerata valida.





Note Finali: Che dite,le favole dei Grimm forse sono più spettacolari,ma dal mio punto di vista anche quelle di Esopo hanno il loro fascino.Se è piaciuta a qualcuno in futuro potrei riscriverne altre. Come sempre sono ansiosa di sapere le vostre impressioni !





 

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Capitolo 15
*** Capitolo 15:La scimmia con il cappello di paglia ( Il gatto con gli stivali ) ***


Questa volta la favola sarà su una coppia forse insolita e a cui nessuno o pochi hanno mai pensato,ma che secondo me è molto carina,e anche piuttosto credibile,confesso che uno dei motivi per cui mi piacciono insieme e che mi ricordano la coppia RufyxBibi,un altra delle poche etero che adoro.
Questa volta oltre che sulla favola,vorrei sapere cosa pensate anche sulla coppia in sè,non è detto che prima o poi scriva qualcosa su di loro anche in un altro contsto.


LA SCIMMIA COL CAPPELLO DI PAGLIA
(IL GATTO CON GLI STIVALI)

 

AvevaC'era una volta tanto tempo fà ,in una terra chiamata Dresrosa,una bellissima  ragazza di nome Rebecca.Aveva perso entrambi i genitori quando era piccola,la madre era morta per prima e anche il padre qualche anno dopo era morto in guerra in un altro paese.

Ella era una principessa, nipote del re Riku, un sovrano buono e saggio che per fortuna, a differenza di molti nobili tiranni avidi,egoisti e sfruttatori del popolo, era un sovrano saggio e buono, governava da sempre sul regno di Dresrosa con giustizia e lealtà.

Rebecca aveva 16 anni viveva assieme al nonno in un castello grande e sontuoso, in un regno da sempre felice in pace e senza guerra.

La sua vita era serena ,però la principessa aveva un sogno segreto a cui pensava continuamente ma che non aveva mai avuto il coraggio di confessare a nessuno. Nemmeno il re sapeva che sua nipote desiderava una cosa sola con tutta se stessa e più di qualsiasi altro:Diventare cavaliere.

Era un sogno che aveva fin da piccola. Rebecca non era mai stata una persona violenta o aggressiva, aveva un’ indole pacifica e tranquilla contrariamente a come si sarebbe potuto pensare dato il suo sogno. Tuttavia amava il suo popolo e come futura regina non sopportava l'idea che il suo ruolo consistesse nello starsene ferma a guardare i soldati combattere per proteggere il regno in caso di pericolo, vedendoli combattere e a volte anche morire per difendere la sua incolumità.

Pensava non fosse giusto non fare niente e rimanere con le mani in mano, per difendere il suo regno, la madre era morta in un incidente per proteggerla, e da allora non sopportava il pensiero che qualcun altro potessero morire per proteggerla a causa delle sua debolezza.

Desiderava diventare forte,così forte da riuscire a proteggersi da sola,così che nessuno sarebbe mai più dovuto morire a causa sua e combattere per difendere il suo regno ed i suoi sudditi e tutte le persone che amava da qualsiasi pericolo.

Per questo in da piccola di nascosto si era sempre allenata con un soldato,il capo delle guardie che una volta dopo averla sorpresa a maneggiare da sola una spada,temendo che si facesse male le aveva detto di smettere,ma visto che era stata irremovibile e non c'era stato verso di farla desistere si era offerto di seguirla e farle da allenatore. Un giorno Rebecca conscia che il suo sogno non si sarebbe mai realizzato finchè non avesse fatto qualcosa di concreto per realizzarlo, decise di farsi coraggio e chiedere esplicitamente al nonno se poteva diventare apprendista cavaliere.

-Cosa?!- esclamò il nonno –Sei uscita di senno?Sei una donna, inoltre sei una principessa il tuo compito è di diventare regina e governare un giorno sul regno! non puoi perdere tempo con questi passatempi non consoni al tuo ruolo,combattere è una cosa seria non un gioco per passare il tempo!Non se ne parla proprio-

La ragazza si sentì triste e delusa,più per il fatto che il nonno non l'avesse presa sul serio che dal suo rifiuto categorico.

Tentò di ribattere provando almeno a spiegargli che il suo non era un capriccio infantile ma un sogno a cui teneva davvero e che, con esso, non intendeva trascurare i suoi doveri di futura sovrana, anzi il suo sogno nasceva proprio dal desiderio di essere una buona regina.

Ma non ci fu niente da fare,il nonno fu irremovibile e la cacciò non volendo nemmeno ascoltarla

Era così triste, che scappò nella sua stanza e si mise a piangere disperata sul suo letto.

-Perchè piangi?Dai non disperarti,non so che ti è successo ma a tutto c'è rimedio-sentì a un tratto una voce riempire la stanza..

Colta di sorpresa sussultò spaventata alzando di scatto la testa si girò guardando verso il davanzale, da dove le era sembrato che arrivasse la voce.

Sul suo davanzale c’era una piccola scimmietta con un gilet rosso,dei piccoli jeans ed un buffo cappello di paglia in testa.

La guardava con un sorriso allegro e largo sul viso e due enormi occhi vivaci che la fissavano con intensità.
-Hai parlato tu ?!- chiese la ragazza, incredula .-Shshisi certo! Chi ,secondo te?-

Prima che potesse chiedere qualcos'altro, nella stanza risuonò un gorgoglio simile ad una mandria di bufali inferociti.

-Cos'è il terremoto?-sobbalzò spaventata.

-No…era il mio stomaco-rispose la strana scimmietta parlante.

-Il tuo...stomaco?!-esclamò sempre più sorpresa.

-Si uffa,non mangio da tanto tempo ho davvero TANTA TANTA TANTA FAME!!-borbottò la scimmietta sconsolata accasciandosi sul davanzale depressa.

-Beh,...-cominciò titubante la ragazza che, pur ancora scombussolata di aver trovato un animale parlante e di non stare sognando,si era già intenerita davanti a quelli occhioni tristi, perchè era davvero una scimmietta molto carina,e dal aria molto dolce-se vuoi puoi mangiare il mio pranzo, non è tanto ma...-continuò tendendoglielo davanti e prima ancora che potesse finire la frase la scimmia con il cappello di paglia l'aveva già raggiunta con un balzo e strappandole il pranzo dalle mani con un grido entusiasta aveva preso a divorarlo,con gran foga.

-Accidenti ne avevi di fame!Da quanto non mangiavi?-

-Chomp,chomp da quasi 3 ore-

-Chomp,chomp da quasi 3 ore-

-3 ORE? Ma non avevi detto che non mangiavi da un sacco di tempo?-

-Chomp,infatti 3 intere lunghissime ore,ci pensi? Non sono mai rimasto senza mangiare per un tempo così lungo,è un record per me!-

Rebecca sempre più sbalordita,per un attimo non seppe che dire finchè inaspettatamente scoppiò in una fragorosa risata ridendo a crepapelle.

-Ah ah sei proprio una scimmietta simpatica!Mi piaci-

-Chomp, anche tu mi piaci,se non fosse stato per te sarei morto di fame ti sono debitore!-

-E' stato un piacere-

E da quel momento la principessa e la scimmia col capello di paglia diventarono amici.

Un giorno Rebecca, confidò al suo nuovo amico il suo sogno, allora la scimmia con il cappello di paglia le disse: -Dov’è il problema? Se vuoi diventare cavaliere e tuo nonno è contrario la soluzione è facile!Basta che lo fai di nascosto travestendoti da uomo !-

Rebecca, stupendosi per non aver pensato prima ad una soluzione tanto semplice, seguì il suo consiglio e così fece.

Quando entrò nella sala degli allenamenti rimase senza parole dal numero degli aspiranti cavalieri e dalle molteplici armi che vi trovò. Spade, scudi,giavellotti,fruste,mazze chiodate e tantissimi altri attrezzi strani che non aveva mai visto e di cui non conosce nemmeno il nome.

Ne rimase impressionata ma anche un po' spaventata, cominciando ad avere qualche timore. Lei si era sempre solo allenata con la spada con il suo amico scudiero che, anche se severo, ci andava comunque piano. Non aveva mai combattuto un vero scontro,né con certi energumeni che sembravano capaci di uccidere solo con lo sguardo tanto incutevano timore.

Si chiese se ce l'avrebbe fatta! Per fortuna poteva contare sul suo amico che la incoraggiò, spronandola a non gettare la spugna alla prima difficoltà.

All’ iniziò andò tutto bene, nessuno sospettava del suo travestimento e Rebecca si allenò diventando ben presto il combattente più forte e imbattibile di tutto il Colosseo, poiché vinceva tutti gli scontri sia individuali che di gruppo anche nelle situazioni più disperate,anche quando si ritrovava da solo contro tutti,spesso con tizi anche molto più grossi e muscolosi di lei.

Ma Cavendish, lo scudiero del capo delle guardie che era molto egocentrico e vanesio,era invidioso del successo ottenuto dal novellino, per avergli rubato la scena e le attenzioni diventando il combattente più acclamato dal pubblico e considerato il più forte fra gli aspiranti cavalieri. Ruolo che, prima del suo arrivo,ricopriva proprio lui. Così,un giorno furente e desideroso di vendetta per il grave torto che riteneva di aver subito, prese a spiarlo costantemente di nascosto,sperando di riuscire a scoprire per poterlo ricattare o farlo cacciare.

E a furia di osservarlo iniziò a notare delle piccole stranezze, dettagli talmente piccoli da essere facilmente ignorati a un occhiata poco attenta:Prima di tutto le mani. Tutti i combattenti avevano sempre le mani piene di calli e rovinate dalle fatiche delle battaglie, le sue invece sembravano fin troppo morbide e curate per un guerriero e persino fin troppo piccole e delicate per essere le mani di un uomo. Inoltre aveva un portamento elegante e delle movenze aggraziate anche se sembrava cercare di nasconderle,senza però riuscirci completamente.

Per non parlare del suo modo di combattere,che era la cosa più bizzarra di tutte. Mentre normalmente tutti i combattenti nella lotta si mostravano aggressivi e sadici con gli avversari, quello invece non attaccava mai limitandosi a schivare e a disarmare gli avversari.

Non si era mai visto nessuno combattere in quel modo. Rebecca infatti, anche negli scontri non perdeva la sua indole gentile e pacifica, riuscendo a vincere ogni volta senza uccidere o infierire sull’ avversario.

Un comportamento certamente nobile ma insolitamente gentile e sensibile per un rude e rozzo guerriero. Cavendish giunse così' alla conclusione che in realtà il cavaliere fosse una donna.

Andò subito a riferire i suoi sospetti al suo capo.

-Il nuovo soldato non è chi dice di essere, sono sicuro che in realtà sia una donna !-

-Ma cosa dici è impossibile!-gli rispose il capo delle guardie.

Ma Cavendish era sicuro e insistette. Allora Il capo gli disse:-Visto che non c'è modo di farti cambiare idea ti propongo una prova. Falle attraversare un giardino pieno di fiori,se vi passa in

mezzo senza guardarli ne fermarsi ad annusarli allora è sicuramente un uomo,se invece si ferma a contemplarli,annusarli,raccoglierli e intrecciarli nei capelli vorrà dire che è una femmina e hai ragione tu-.

Al cavaliere invidioso piacque questa prova ed il giorno seguente, con una scusa le fecero attraversare una strada piena di fiori di tutti i tipi. Ma la principessa non cadde nel loro tranello e superò la prova .

Infatti la scimmia, che aveva origliato la conversazione, era corsa subito dalla principessa, rivelandole come avrebbe dovuto comportarsi per continuare a farsi credere un uomo.

Ma Cavendish non si diede pace,convinto che avesse usato qualche trucco divenne ancora più sospettoso e insistette col capo delle guardie perchè la mettesse di nuovo alla prova.

-Allora ti propongo un’ altra prova-disse lo scudiero -Con la scusa di volergli fare un regalo porgigli due stoffe pregiate,se sceglierà quella rosa significa che è una donna,ma se prende quella azzurra allora è un uomo -

A Cavendish piacque l’idea e così fu fatto, ma anche questa volta la principessa superò la prova grazie ai consigli della scimmia .

Lo scudiero però, non era ancora del tutto convinto anzi, era sicuro che quell’ impostore avesse imbrogliato, ed era livido di rabbia per aver permesso di avergliela fatta sotto il naso burlandosi di lui.

-Se hai ancora qualche dubbio ti propongo ancora una prova,ma che sia l'ultima.Porgigli un neonato.Se lo bacia sulla guancia e lo porta al petto per cullarlo è una donna, se invece lo bacia sulla fronte e lo solleva in alto, è un uomo-
Così fu fatto, ma anche questa volta Rebecca superò la prova grazie all’ animale magico.
Questa volta lo scudiero, nonostante fosse ancora convinto di aver ragione non potè fare altro che arrendersi all’ evidenza.

Rebecca continuò ad allenarsi ancora a lungo finché, dopo molti combattimenti e tante fatiche, arrivò il giorno dell'investitura da apprendista a cavaliere. Dopo che anche lei fu nominata cavaliere dal re,la principessa decise di rivelare la sua identità. Così si tolse l'elmo in modo che suo nonno la riconoscesse.

Re Riku ne rimase così sorpreso che mancò poco che svenisse.
-Vedi,nonno – gli disse -mi spiace di averti ingannato ma tu non hai voluto ascoltarmi,questo era l'unico modo per dimostrarti quando valgo,come vedi il mio non era un capriccio. Ho fatico parecchio e fatto tanti sacrifici ma ho seguito il mio sogno e alla fine lo realizzato !-

A quel punto al re non rimase che ammettere di aver sbagliato,accettando il sogno di Rebecca.

-Avevi ragione,Ti chiedo scusa nipote mia per averti ostacolato,avrei dovuto avere più fiducia in te-

Appena pronunciò queste parole una nuvola di fumo avvolse la scimmia e il capo dei soldati,ma quando il fumo si diradò non c'erano più:al posto del uomo, che era un tipo bassino e magro, c’era un uomo alto e robusto.

-P...papà? Papà sei proprio tu!- esclamò Rebecca correndo ad abbracciarlo,riconoscendo nell’ uomo la figura del padre scomparso anni prima .

I due rimasero stretti a lungo piangendo lacrime di felicità, l'uno nelle braccia dell’ altro,finché Rebecca non si ricordò anche della scimmia e si voltò verso la sua direzione. Anche lei era scomparsa e al suo posto ora c'era un ragazzo alto e moro dal sorriso luminoso e dei begli occhi ridenti.

Rebecca però si accorse che sulla testa portava un cappello di paglia,e capì che il ragazzo non era altro che la sua amica scimmietta. Allora Suo padre le spiegò che Rufy,il nome dell’ ex scimmia che in realtà era un valoroso soldato,proprio durante la guerra di qualche prima dove erano stati dati per morti, invece di morire erano caduti vittima di un incantesimo del perfido mago Diamante appartenente alla fazione nemica che, prima di morire, aveva voluto vendicarsi di loro che erano stati la causa della sua morte cambiandogli sembianze e impedendogli di rivelare a chiunque la loro vera identità altrimenti sarebbero morti davvero.

La loro unica possibilità di tornare al loro vero aspetto era Rebecca,nessuno,all'infuori di lei,avrebbe potuto liberarli.

L'unico modo per spezzare la maledizione era infatti di riuscire a conquistare l'amicizia di una principessa coraggiosa,senza dirle nulla della maledizione e aiutarla a realizzare il suo più grande desiderio. Non esisteva principessa più coraggiosa di Rebecca,e i due che ne avevano già conquistato fiducia e amicizia ,nel momento in cui era diventata un cavaliere riconosciuta persino da Re Riku la maledizione si era spezzata.

In futuro Rebecca diventò una brava regina,e sposò Rufy la generosa scimmietta che l'aveva tanto aiutata.

 

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Capitolo 16
*** Capitolo 16: Il grande cappello di Rufy ***


La favola di oggi è su una coppia che penso non molti se non nessuno di voi abbia mai pensato prima, nonostante io la trovi molto carina e altamente prausibile,e infatti mi meraviglia molto che nessuno fin ora ci abbia mai pensato.
E' una specie di rivisitazione di Cenerentola in forma yaoi

 

Il  grande cappello di Rufy
 

C'era una volta tanto tempo fà, in un lontano paese, un uomo di nome Shank,un potente e ricco guerriero che viveva con la sua giovane e bella sposa Makino negli agi e nel lusso più sfrenato ma con la grande infelicità di non avere figli.
Un giorno, marito e moglie, andarono al tempio e pregarono a lungo gli dei affinché donassero loro un figlio. Quella preghiera sincera fu ascoltata e qualche tempo dopo nacque un bambino bellissimo e dolcissimo,che fu chiamato Rufy.
Da quel giorno i due sposi vissero ancora più felici circondando il loro bambino delle cose più belle e dell’ affetto più grande.
Il piccolo da parte sua meritava amore e ammirazione,perché cresceva buono, ubbidiente e bello. Era anche intelligente, e a pochi anni sapeva già suonare diversi strumenti con la grazia di un angelo.
Un brutto giorno,quando Rufy aveva ormai compiuto 7 anni sua madre morì,e  suo padre ne fu così addolorato da non riuscire più ad alzarsi dal letto,allora chiamò il bambino e gli disse:-Figlio mio adorato,sento che presto raggiungerò tua madre. Ma tu non devi disperare! perchè il nostro amore non ti mancherà mai e ti proteggerà per sempre.Adesso inginocchiati,ti darò la mia benedizione e ciò che gli dei mi hanno detto di donarti.-
Rufy si inginocchiò piangendo,il padre allora gli mise in testa un cappello di paglia enorme,tanto grande che gli copriva gli occhi e la bocca arrivandogli al mento.
-Non toglierlo mai tesoro mio.-aggiunse l'uomo,teneramente -un giorno capirai il perchè-
e dopo aver detto questo il padre morì.
Rufy a dire il vero cercò subito di togliersi quel cappellone che gli dava tanto fastidio ma per quanti sforzi facesse,non ci riuscì.
Allora si rassegnò a tenerlo e andò così conciato al funerale di suo padre.
Quando la gente lo vide con quello strano copricapo cominciò a ridere e a prenderlo in giro. I bambini lo inseguivano per strada chiamandolo cappellone,mentre gli uomini e le donne si voltavano a guardarlo con aria di disprezzo e sufficienza.
Il bambino,deluso e avvilito, decise di andarsene,non c'era più nessuno che gli volesse bene in quel posto. Così, senza nemmeno pensare a prendere degli abiti o del denaro si mise in viaggio.
Dopo un pò che camminava,lungo la strada vide passare una splendida carrozza in cui sedeva un vecchio signore e un bambino biondo poco più grande di lui.
Il bambino biondo era il principe,il futuro re di quel paese.
Sporgendosi dalla carrozza il principe vide Rufy e incuriosito dallo strano aspetto del ragazzo il principe fece fermare i cavalli,scese dalla carrozza e gli si avvicinò sorridendogli gentilmente.
-Ciao,io sono il principe di questo paese,mi chiamo Sabo.-si presentò
-Tu chi sei piccolo?E perchè porti quello strano cappello?-gli domandò.
-Ciao Sabo,io sono Rufy,e porto questo cappello perchè non posso togliermelo-rispose Rufy raccontandogli la sua storia.
Il piccolo principe sentendo quanto quel bambino avesse sofferto e scorgendo da sotto il cappello i suoi lacrimoni scendere copiosi,e rigargli le guance prima di toccare il terreno si commosse.
-Povero piccolo,-disse sinceramente dispiaciuto,mettendogli una mano sulla spalla in un timido tentativo di consolarlo.
-Vieni a stare al mio palazzo, vivrai sotto la mia protezione e nessuno ti disturberà o ti farà del male!-gli propose il biondo, spinto da un fortissimo istinto protettivo verso quel bambino così piccolo che,anche con il viso nascosto dal cappello, sembrava così fragile e indifeso.
Rufy felice di non essere più solo accettò contento,così  facendosi guidare dal biondo che lo prese per mano lo seguì,anche se il padre non sembrava altrettanto contento di  portarsi un trovatello a casa e fissava il figlio con disapprovazione.
Quando arrivarono a palazzo il re affidò Rufy alla servitù,dicendogli che se voleva rimanere avrebbe dovuto guadagnarsi vitto e alloggio aiutandoli,così gli fu affiato l'incarico di preparare l'acqua per i bagni.Tutti i giorni per tantissime volte Rufy attingeva l'acqua al pozzo in giardino,la faceva scaldare e poi riempiva le vasche di tutte i bagni del palazzo.
Spesso arrivava alla sera così stanco da non riuscire quasi nemmeno a muoversi,così mangiando una misera scodella di riso e un bicchiere d'acqua, si sedeva in giardino con la testa abbandonata fra le mani e si metteva a pensare con nostalgia a quanto fosse stato felice a casa di suo padre Shank il potente guerriero, circondato dalle premure dei suoi genitori e da servi pronti a esaudire ogni suo desiderio come un principe.
Ora invece era uno sguattero e gli altri servi lo maltrattavano,ordinandogli continuamente di sbrigarsi,affibbiandogli tutti i lavori più pesanti,scaricando su di lui la colpa per ogni cosa,anche quando non c'entrava niente.
E cosa peggiore con tutto il lavoro che faceva non gli davano abbastanza da mangiare,la cosa che più rimpiangeva erano i pasti a cui era abituato,sopratutto i cosciotti di carne il suo cibo preferito.Ora invece doveva accontentarsi solo di una scodella di riso la mattina e una a pranzo, decisamente troppo poco per lui che aveva un sempre un grande appetito.
Ma guai se provava a lamentarsi o a chiedere più cibo, in quel caso riceveva solo botte e altri insulti.
Soltanto Sabo, il figlio dei sovrani, gli parlava con gentilezza e affetto.
Essendo il principe non avrebbe dovuto venire li,non gli era permesso frequentare gli ambienti della servitù e mischiarsi alla plebe ma di nascosto dai genitori sin dal primo giorno venne spesso a trovarlo.Gli medicava le ferite quando si faceva male lavorando,gli portava del cibo in più  preso di nascosto durante i numerosi banchetti al castello, sopratutto cosciotti di carne sapendo quanto gli piacessero,e giocando con lui,gli insegnò persino a leggere e a scrivere.
A poco a poco i due bambini cominciarono a frequentarsi e ogni giorno si vedevano in giardino per chiacchierare e giocare senza sosta.
Rufy era felice di avere un amico buono e gentile come Sabo,che lo aiutava a sopportare quella vita dura rendendo tutto meno brutto e più sopportabile. Sabo non aveva mai avuto amici,poichè i suoi genitori volevano che frequentasse solo bambini nobili del suo stesso rango come lui, e quelli erano tutti antipatici e snob.
Perciò era molto felice di stare con Rufy che era l'esatto opposto,così dolce e tenero, e anche se non lo aveva mai visto in viso, lo immaginava con un bellissimo sorriso luminoso ogni volta che sentiva il dolce suono della sua risata cristallina. Entrambi erano felice di avere finalmente un amico e di non essere più soli. E così passarono 7 anni in cui la loro amicizia crebbe rafforzandosi ogni giorno di più.
Finchè non si trasformò in amore
Ma un giorno i servi invidiosi riferirono tutto al re,il quale si arrabbiò molto e subito andò a chiamare il figlio:-Che ti salta in mente,un nobile,il figlio del re che passi il suo tempo con un plebeo qualsiasi,è inammissibile. Non voglio più che frequenti quel piccolo intrigante!-disse-Domattina lo caccerò via!-
-Ma io voglio bene a Rufy!-esclamò il giovane preoccupato-Non puoi farlo! se lo caccerai via cosa ne sarà di lui?.Oh, ti prego fammelo sposare!-
- Sei uscito fuori di senno? non solo vorresti sposare un uomo ma cosa anche peggiore un misero plebeo!-
-Tu vuoi sposare quel servo? quel piccolo mostro!-esclamò la regina madre inviperita
-Come avresti il coraggio di presentarti alle feste con un ignorante rozzo e volgare come quello!-
-Infatti! se proprio vuoi sposare un maschio invece di una donna che almeno sia nobile e ricco!-
-Esatto! tuo padre ha ragione,sposa pure un uomo se vuoi ma non quel piccolo straccione!-
-Ma io gli voglio bene! voglio sposare Rufy!non mi importa di quello che dite,se non posso sposare lui allora  non sposerò nessuno,e se lo caccerete me ne andrò di casa anch'io!-
A quelle parola la regina madre si calmò e decise che avrebbe aspettato fino a quando non
avesse trovato una soluzione migliore.
Blujams, il più furbo dei ministri allora le disse:-Altezza,organizzate il più lussuoso ricevimento che abbiate mai dato,e invitate tutte le ragazze e i ragazzi più belli  e intelligenti della città e invitate anche quel Rufy. Sfigurerà a tal punto che lo stesso principe ne sarà disgustato,se lo toglierà dalla testa e non vorrà più vederlo.-
-Ottima idea-dissero in coro il re e la regina madre.
Giunta la sera della festa,quando gli invitati cominciarono ad arrivare con i loro abiti e gioielli preziosi, Rufy si rifugiò in giardino rattristato per gli invitati che lo guardavano con aria superiore e lo sbeffeggiavano ridendo di lui alle sue spalle.
Poco dopo giunse anche il giovane principe Sabo che appena lo aveva visto piangere gli era corso dietro.
Per consolarlo gli accarezzò dolcemente una guancia da sotto il cappello,poi gli prese una mano, avvicinò con innocenza le labbra e lo baciò. Un bacio casto e puro. 
In quel preciso istante accadde un miracolo:il cappello di Rufy volò via, lasciando cadere una grossa manciata di monete d'oro e rivelando dopo molto tempo finalmente il viso del ragazzo in tutto il suo splendore. Gli abiti di Rufy presero a luccicare diventando regali e bellissimi,i suoi capelli neri e lisci gli incorniciavano con grazia il viso.
Il principe Sabo si inchinò,lo prese di nuovo per mano e lo condusse nella sala del ricevimento. Quando gli invitati videro quel ragazzo meraviglioso dall’ abbagliante e sfolgorante bellezza, rimasero a bocca aperta. Rufy salutò amabilmente tutti,poi prese uno strumento a corde e si mise a suonare,cantare e ballare con la dolcezza e la grazia di un angelo.
-Ma è un miracolo!- esclamarono alcuni.
-E' un angelo!-dissero altri.
-E' il figlio di Shanks, il più ricco e potente guerriero del paese-disse un vecchio che lo aveva riconosciuto.
E fu  così che il grande cappello di Rufy gli donò qualcuno che lo volesse amare e proteggere per tutto il resto della sua vita.

Morale della storia:

In amore l'apparenza non conta, spesso la vera bellezza è nascosta e non possiamo vederla se non con  gli occhi di chi ama



 

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Capitolo 17
*** Capitolo 17:Raperonzolo(etero) ***


Hello!intanto anche se in anticipo Buon Natale a tutti! volevo dirvi che fra un pò gli aggiornamenti di questa raccolta rallenteranno un pò perchè sto finendo le storie pronte.
NOTA FINALE: il 25 per Il giorno di Natale pubblicherò una favola a tema natalizia
KiddxLaw. 

                    Raperonzolo                   
   (versione etero)


C'era una volta una volta una regina di nome Rouge che per quanto lo desiderasse non riusciva ad avere figli e faceva decapitare tutti i mariti che non erano riusciti nel' intento di farla concepire.Si diceva che ne fossero stati accoppati ben settantasei.
Un giorno arrivò a corte Nico Robin,che disse alla regina:«Io ho una pozione che ti farà avere certamente un figlio maschio,ma te la darò solo se al suo diciottesimo anno di età lo darai a me.»
La regina Rouge pur di aver un figlio accettò la singolare proposta pensando che più avanti avrebbe sicuramente trovato un modo per non darglielo.
Così dopo poco tempo il suo desiderio si avverò e diede alla luce un bellissimo bambino,un bambino dal aria così dolce e talmente bello che la regina se ne innamorò al primo sguardo,a cui diede il nome di Ace.
Gli anni passarono e il principe Ace cresceva diventando sempre più bello, libero, e felice,ma arrivato al diciottesimo anno di età la regina,per timore che la strega venisse a prenderselo,lo fece rinchiudere in una torre altissima.
All' inizio al principe la situazione non pesò più di tanto,la regina grazie al aiuto di maghi e streghe al suo servizio aveva allestito la stanza in cima alla torre in modo che al principe non mancasse niente e avesse tutti i confort possibili e inimaginabili: Specchio magico al plasma,tapis rulant volante e rasoio elettrico di cristallo,videogiochi direttamente dal futuro,e la regina veniva a trovarlo tutti i giorni per rifargli il letto,preparargli da mangiare e lavargli la calzamaglia. E sopratutto per rifornirlo di una montagna di cosciotti di carne  a volontà,il suo piatto preferito.Ma col passare del tempo il principe cominciò a sentirsi stufo di stare sempre chiuso fra quelle 4 mura.Divenne sempre più depresso e solo,cominciò a fumare e a bere,non mangiava più e era diventato verdognolo e (per pigrizia) si era lasciato i capelli lunghissimi.
Più che un principe (ora) sembrava l'Abate Faria.
Un giorno,mentre se ne stava al letto a ronfare,udì una splendida voce femminile cantare una specie di rap:«I'm still,I'm still Jenny from the block»
Si affacciò giù dalla torre e vide una ragazza bellissima,piccola e formosa come piacevano a lui(anche se ridotto com'era si sarebbe accontentato anche di un nano)che raccoglieva i mandarini.
«Ehi» la chiamò,ma subito si pentì di averlo fatto ,ricordandosi del suo stato di abrutimento,Si rassettò in fretta e furia,si fece la barba,la doccia,si cambiò le mutande e mise il profumo,dopo dichè si riaffacciò alla finestra dalla parte del suo profilo migliore.
«Ehi bella fanciulla...raccogli mandarini ?»
«No,faccio una partita a scacchi! secondo te genio!?» rispose quella sarcastica con tono scocciato .
Il principe affascinato dall'audacia della ragazza,oltre che da tutto il resto,voleva a tutti i costi conoscerla meglio,ma non sapeva come fare.
«Io sono il principe Ace,tu come ti chiami?»provò a rompere il ghiaccio.
«Nami,ma che fai lassù,perchè non mi vieni ad aiutare?»
«Vorrei tanto ma non posso muovermi da qui»
«Perchè sei agli arresti domiciliari?»
«Più o meno...mia madre mi tiene prigioniero qui»
«Oh bella,e perchè?»
«Perchè ha paura che una strega mi rapisca!»
«Ma senti senti, allora forse ha paura che un altra strega di rapisca!»
«...Non l'avevo mai pensata in questi termini...»
«Bene,caro principe,io ti salverò,metti i capelli fuori dalla finestra e io mi arrampicherò sù.»E tanto disse e tanto fece che in un baleno fù nella torre insieme al principe.
Salì sù tutti i giorni per diversi mesi,finchè un anno esatto dal loro primo incontro il principe le chiese di sposarla.
La fanciulla rispose:«Ti ringrazio per la tua proposta,ma vorrei farti notare che tu sei rinchiuso in una torre,non penserai che io rimanga qui chiusa con te per l'eternità,devo andare a far soldi io»
«Allora come possiamo fare?»,(si)chiese il principe avvilito e scoraggiato.
«Parlerò io con tua madre!»
«NO!»,la pregò il principe in ginocchio.
«Si!».
«NO!NON FARLO TI PREGO!»
«CHIUDI IL BECCO!!» urlò la fanciulla che si era rotta le scatole di starlo a sentire piagniucolare, dandogli un pugno in testa.
«Non fare la femminuccia,ti ho detto che lo farò e lo farò!»
E così aspettò che la regina venisse come sempre a portargli il pranzo.
Quando questa entrò e la vide andò su tutte le furie.
«Chi sei tu e cosa fai qui dentro!»,tuonò.
«Sono la fidanzata del principe,lui mi ha appena chiesto di sposarlo e io ho risposto di si!»
«CHE COOOOOOOSAAAAAAAAA?»,gridò al regina rivola al principe.
«Ehm mammina,su...non te la prendere,stai calma,non è successo niente».
«Tu non ti puoi sposare,tu non ti devi muovere da qui,non devi uscire mai hai capitoooo?»
«Ma mamma! non ne posso più!sono qui da 7 anni,sto ingrassando,ho la pancia e il colesterolo alto per colpa delle tue uova del cazzo!»
Sberl! un ceffone lo colpì in pieno viso.
«Come ti permetti di rispondere così a tua madre! chi ti ha insegnato a parlare così? questa sciaquetta?».
«Sciaquetta a chi? eh brutta befana?»,si ribellò la ragazza inviperita e le fracassò
in testa un arcolaio.La regina si tolse la scarpetta di cristallo e glielà lanciò dritta in fronte,la ragazza le scagliò contro una raffica di mandarini,e in tutto questo il povero principe Ace che non sapeva chi delle due gli facesse più paura, cercava impacciatamente di calmarle senza successo. 
«Non (mi) porterai via il mio bambino! lui è mio!»,gridava la regina Rouge.
«No è mio!».gridava più forte Nami
«AAAlt!»si mise in mezzo a quel punto Ace mettendo le mani in avanti con il palmo aperto dividendole e tenendole lontane.«Ma che state dicendo voi due? io non sono propio di nessuno e se pensate che questo sia l'amore allora vi sbagliate di grosso,mie care».Si rivolse alla madre «Mamma tu sei la donna che mi ha dato la vita, e ti vorrò bene per sempre,ma se anche tu mi ami davvero e vuoi che sia felice devi lasciarmi libero.Qualunque cosa mi 
accada e tu...»continuò rivolto a Nami «Ti ho chiesto di sposarmi perchè ti amo,ma non 
voglio che il matrimonio diventi un altra prigione.»
La regina con le braccia incrociate guardava da una parte e la fanciulla imbronciata e immusonita dall'altra.
«Su, fatelo per me»,continuò ancora il principe prendendole per mano,«ora stringetevi la 
mano e fate la pace».
Le due donne,se pur riluttanti si strinsero la mano e la regina promise di non interferire più di tanto nella loro vita video-chiamando con la sfera non più di una volta a settimana, e la fanciulla promise di dare il suo nome alla prima figlia femmina che avrebbero avuto e di invitarla a tutti i Natali,compleanni e feste comandate.
I tre uscirono dalla torre e in un lampo il celo diventò nero come la pece e un vento terribile cominciò a soffiare.
La strega Nico Robin apparve in una coltre di fumo viola.
La regina esclamò subito:«Lo sapevo io!Ma perchè non ho fatto di testa mia?»
Il principe:«Ma neanche cinque minuti in pace?Tutte queste donne intorno mi hanno veramente rotto le palle!»Sberl!Boing! un secondo ceffone e un cazzotto lo centrarono in pienoNami si lamentò:«Uffa!propio ora che stavo per diventare una ricca principessa!»
... ... ...
«...Ehm...e ovviamente anche sposare l'uomo che amo...» aggiunse dopo pochi minuti accorgendosi che 6 paia di occhi la fissavano insistentemente.
La strega irruppe in una fragorosa e sinistra risata e poi disse:«Ho aspettato a lungo questo momento,la regina ha cercato di proteggere il principe celandolo agli occhi del mondo ma invano,poichè non si sfugge al propio destino.Tuttavia l'incantesimo si sarebbe sciolto se il principe avesse avuto il coraggio di ribellarsi e poichè lo ha fatto,io non pretenderò di portarmelo via,mi basterà essere invitata alle nozze.»
I tre tirarono un sospiro di sollievo-anche se il principe Ace si disperò per almeno un quarto d'ora dando testate contro un muro al pensiero che avrebbe potuto essere libero già da anno-e si diressero per darei inizio ai preparativi del matrimonio.
Rouge :«Ma se venissi a vivere con voi?»
Ace e Nami in coro:«NOOOOO!»
Rouge :«Ho capito,ho capito che modi...»
E vissero tutti felici e contenti.



Morale della favola:Se vostra madre è una cozza appiccicosa e vi rompe le palle con le sue paranoie mandatela subito a quel paese e fate come vi pare,e subito,non aspettate che passino anni!


 
 

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Capitolo 18
*** Capitolo 18: Il venditore di fazzoletti(la piccola fiammiferaia) ***


Ciao a tutti e Buon Natale!
Oggi propio in onore di questo giorno pubblico una favola ambietata a Natale.
Approfitto di questo spazio anche per dirvi che ho deciso di iniziare una raccolta di storie Natalizie su diverse coppie.
Ora che ne ho sperimentato un pò con questa raccolta voglio provare a scriverle anche in un contesto più "normale"
Ditemi se l'idea vi piace.

Questa storia la dedico a
Kieis_chan che so adoro questa coppia ed è una delle poche autrici che ancora scrive di loro in modo originale.
 
 

LO SGORUBUTICO DISTRIBUTORE DI FAZZOLETTI

Notte di Natale
In città c'era una povera fanciulla che, tutta sola e al freddo,vendeva dei fiammiferi ma nessuno si fermava a comprarli.Non potendo tornare a casa finchè non li avesse venduti tutti, la ragazza continuava a cercare di attirare l'attenzione dei passanti.Calò la notte e il freddo aumentò,la fanciulla intirizzita accese un fiammifero per scaldarsi.Appena lo fece davanti ai suoi occhi apparve una calda stufa,ma appena il fiammifero si spense anche la stufa scomparve.La fanciulla allora accese un altro fiammifero e stavolta davanti ai suoi occhi le apparve un succulento banchetto di Natale.Ma di nuovo quando il fiammifero si spense anche il banchetto scomparve.
La fanciulla accese un terzo fiammifero e subito le apparve dinanzi un bellissimo albero
di Natale.Ma come prima, spento il fiammifero,anche esso scomparve.
La fanciulla  accese un quarto fiammifero,e le apparve lo spirito della sua amata nonna morta.La fanciulla, terrorizzata che sparisse anche lei accese tutti i fiammiferi.
E in quella luce splendente la nonna prese la piccola tra le sue braccia e insieme salirono in alto,sempre più in alto,finchè non si ritrovarono in quel luogo dove il freddo, la fame e la sofferenza sono ignote.Erano in paradiso.
Il giorno dopo, la mattina del nuovo anno nell'angolo tra due case, circondata dai cerini fu ritrovato il corpo della povera bambina.Era morta assiderata durante l'ultima notte dell'anno.Ma aveva un dolce sorriso e un espressione serena dipinta sul volto.
Nessuno seppe mai  delle dolci visioni che aveva avuto,ne che nello splendore del paradiso lei e la nonna celebravano la festa dell'anno nuovo.


Notte di Natale
Alla fine dell' anno c'era per le strade uno scorbutico distributore di fazzolettini.
In città gli innamorati passeggiavano con aria affaccendata e felice e purtroppo nessuno gli prestava attenzione e si fermava a comprarli.
Avesse potuto il ragazzo non ci avrebbe pensato due volte a buttare a terra quei maledetti fazzoletti, e tornarsene al calduccio della sua dimora,ma non poteva tornare a casa finché non li avesse distribuiti tutti Per cui continuava imperterrito a cercare di rifilarli a qualcuno.


Eustass Kidd imprecò l'ennesima, di una lunga sfilza di bestemmie ringhiando fra i denti. Fare un lavoro di merda come quello, nel mezzo di una merdosa notte, con una cazzo di neve fredda come quella, era l'ultima cosa che desiderava per la fine del anno.Eppure era il 25 Dicembre e volendolo o no, era esattamente quello che stava facendo.
Maledisse per la centesima volta quel maledetto stronzo,giuda,traditore di Killer che quella mattina,  di punto in bianco gli si era paratao davanti,esclamando:“Buon Natale !” infilandogli un terribile e quanto mai fastidioso cappellino rosso con annesso pon pon sulla punta in testa, il tutto coordinato all’ orrendo e altrettanto imbarazzante vestito da Babbo Natale. Ancora non si capacitava che ci fosse riuscito davvero e di come cavolo ci fosse riuscito senza farsi ammazzare, dicendogli che erano a corto di fondi e bisognava procurarsi dei soldi. Poi era  sparito,veloce come un fulmine dalla sua vista,dopo avergli buttato in faccia un sacco pesantissimo e più grande e alto di lui pieno di fazzolettini,urlandogli correndo di andare a venderli per le strade e che se voleva mangiare per il ringraziamento doveva venderli tutti.
Ed ora, mentre lui era costretto a trascinarsi di strada in strada,affondando sempre più nella neve che gli quasi arrivava al ginocchio, con un vento gelido,la neve che continuava fastidiosamente a cadere e quel ridicolo costume troppo leggero che non lo riscaldava affatto,portandosi dietro quel pesante sacco, quel maledetto ne era certo,se la rideva della grossa, sdraiato su una calda spiaggia hawaiana, con un cocktail in mano.
Fanculo il Natale,a lui non era mai piaciuto,lo aveva sempre detestato quel fottutissimo periodo dell’ anno,insieme agli idioti a cui piaceva tanto.
Le mani congelate e i piedi ghiacciati: ecco cosa significava il Natale.
Kidd diede un calcio ad una lattina di malavoglia, una giornata di merda per una festa di merda.
Era in strada da quella mattina ma non era ancora riuscito a vendere nemmeno un fazzolettino e non riusciva a capire coma mai. Pensava che fosse capitato in una città di tirchi.Non lo sfiorava l'idea di esserne lui la causa:Camminando prendendo violentemente a calci la neve e tutto quello che gli capitava, borbottando fra se promesse di torture terrificanti e morte violenta al indirizzo del suo vice,fra un ringhio ed imprecazione scurrile,e le occhiate iniettate di sangue,pieni di pura furia omicida che lanciava in giro verso chiunque entrasse nel suo campo visivo, lo faceva sembrare il ritratto di un serial killer,se non il diavolo in persona. Così la gente, appena lo vedeva, si spaventava e si allontanava velocemente,quasi correndo,il più lontano possibile da lui.

Calò la notte e il freddo sempre più rigido.Il ragazzo era tutto intirizzito dal freddo pungente.«Etciù!» dopo un grosso starnuto,il naso del ragazzo prese a colare.

«Dannazione ci mancava solo un fottuto raffreddore,Killer se domani sono ancora vivo giuro che sta volta ti uccido sul serio!.»
"Aspetta, posso usarne uno..." pensò prendendo un fazzolettino dal pacchetto che avrebbe dovuto distribuire.
«PROON!  si soffiò il naso con tutte le sue forze.
Guardò istintivamente il fazzoletto in cui si era soffiato...e vide un mondo da sogno!
Davanti ai suoi occhi c'erano un Kotatsu*, una coperta ed una  giacca imbottita,e una panciera di lana,una borsa dell’ acqua calda...insomma tutte cose che sembravano molto calde!
Il ragazzo istintivamente, fece per prendere  la pancera  per applicarla sulla pancia ma quando si accorse che quello non era uno scaldino,bensì il fazzoletto nel quale si era soffiato il naso,si risvegliò dal sogno.
Incazzato per essere stato illuso ma cocciuto,il ragazzo preso un altro fazzolettino e si soffiò di nuovo il naso.«PROOON!»
Nel farlo questa volta gli apparve un banchetto! Enormi botti di birra e bottiglie di rum a fiumi. Il suo liquore preferito. 
«Ah finalmente qualcosa di veramente utile!E’ quello che ci vuole per riscaldarsi»disse preso dall'entusiasmo,fece per afferrare e  scolarsi un boccale,ma...
dal freddo sapore del moccolo che sentì sulla lingua capì che quello era il fazzolettino con cui si era soffiato il naso.
Di nuovo si risvegliò dal sonno e anche quest'apparizione scomparve.
Furioso per essersi di nuovo svegliato sul più bello,anche se il naso cominciava a prudergli e fargli male se lo soffiò di nuovo «PRONN!»
Al che comparve il set completo per giocare a Dragon Quest x ,Assasin Creed 2,e tutti i videogiochi più violenti e sanguinari!
«Wow! ci sono già i collegamenti difficili,ci si può giocare subito!» si entusiasmò subito stringendo il joypad con gioia, ma...
dalla sensazione fredda e appiccicosa sulle dita capì che quello era il fazzolettino in cui si era soffiato il naso e di nuovo tornò alla realtà.
Rimaneva solo l'ultimo fazzolettino.


Il ragazzo deciso ad averla vinta  si soffiò il naso con aria solenne,come se stesse pregando.
«PROON!» e così facendo questa volta...davanti ai suoi occhi apparve la visione più bella di tutte:Il ragazzo che desiderava,il suo sogno erotico segreto, terribilmente sexy,un concentrato di pura lussuria che trovava sempre fottutamente eccitante. Specie per come gli appariva in quel momento:
Davanti a lui, allungato su un letto, steso su un fianco con indosso solo un completino da Babbo Natale, e non il classico vestito rosso largo  ingombrante e pesante, quello ridicolo che indossava lui.
No! il bel moretto indossava una versione molto «personale»di Santa Claus.
Una versione decisamente molto sexy.Un completino striminzito  con dei pantaloncini rossi bordati di bianco, molto ini, e molto stretti,che lo fasciavano magnificamente, aderenti,sopratutto al centro, mettendo in evidenza il pacco. Il resto del costume era identico,composto solo da un gilet senza maniche anche esso bordato di bianco,aperto sul davanti,con una stoffa identica a quella dei pantaloncini, leggera e semitrasparente che aderiva perfettamente alle poche parti del corpo coperte come una seconda pelle,creava un seducente effetto vedo non vedo.


Trafalgar Law lo guardava tranquillo, con  un sorriso tra il lascivo e il solito beffardo, ma arricchito da una punta di malizia,mentre muoveva le sue morbide e invitanti labbra , assumendo una piega sensuale che lo eccitò ancora di più, gli rivolse le seguenti parole con tono strisciato e pacato.
«Babbo Natale ti ha portato un regalo, hai fatto il bravo bambino Eustass-ya~ ?» sussurrò leccandosi con lentezza studiata le labbra.
Kidd con il cavalo dei pantaloni che già premeva vergognosamente,già duro solo per averlo visto così,con la gola secca e gli occhi spalancati, un espressione che doveva essere quella di un idiota,riuscì appena a fare segno di si col capo.
«Uhmm....molto bene»sussurrò ,allargando ancora di più il suo ghigno seducente,mentre si stendeva sulla pancia.
«Allora che aspetti?vieni da Babbo Natale a prendere il tuo regalo Eustass-ya~ ,came on ».Lo invitò con voce vellutata facendogli segno di avvicinarsi con un dito,con,mettendosi di schiena in ginocchio,permettendogli di ammirare la rotondità perfetta del suo sedere, messa in evidenza da quei pantaloncini aderentissimi che lo coprivano a malapena.
Questa volta la reazione del ragazzo dell’ altro fu immediata.
«Trafalgarrrr!»urlò l'altro con un verso simile a un ruggito,gli occhi famelici di un lupo che si avventa sulla preda.
«Stanotte il tuo culo sarà mio!»

Così il ragazzo spinto da quella paradisiaca visione,sotto il cielo invernale,si spogliò di tutti i suoi vestiti e si mosse verso il mondo dei desideri carnali.
Il giorno dopo non si vide da nessuna parte la figura del ragazzo che distribuiva i fazzolettini.
Che fosse salito in paradiso col suo amante? No, non era così.
Il ragazzo era stato arrestato e ospitato per una notte in una cella dalla polizia,per il reato di atti osceni in luogo pubblico.


«Insomma,che l'è venuto in mente? Non ci si spoglia così senza far caso a dove si è!».
«Si...mi scusi...» si costrinse a borbottare controvoglia Kidd, buttando così insieme al suo oroglio anche l'ultimo briciolo di dignità rimastogli, nel cesso.
Dopo un ora e mezza di ramanzina finalmente si incamminò di nuovo verso la nave,passando in rassegna tutti i metodi di tortura più dolorosi che conosceva da applicare su Killer, e Trafalgar gli unici responsabile delle sue disgrazie,compresa quella tremenda umiliazione.

Sfuggito così alla morte per assideramento,il ragazzo incolume finì di distribuire i fazzolettini e se ne tornò a casa.






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Capitolo 19
*** Capitolo 19: La leggenda di Medusa ***


Un piccolo chiarimento:Questa volta non è  una favola vera e propia, ma la leggenda di medusa trasformata in una favola
 
LA LEGGENDA DELLA STREGA MEDUSA

C'era una volta in un regno lontano un giovane principe,il principe Rufy,un povero ragazzo che aveva avuto la sfortuna di maritarsi con una donna che era bellissima,ma era anche una bisbetica e temibile fattuchierra,Boa Ankok,una delle streghe più potenti che fossero rimaste nel regno,e viveva con lei e con la figlia Nami nel suo castello.La strega prima di lui aveva già avuto un marito che aveva trasformato in una statua di pietra:Quella era la fine che facevano tutti quelli che litigavano con lei e avevano la sfortuna di farla arrabbiare.Per questo il bel principe (si)era ormai rassegnato a trascorrere il resto della vita a vagare per il castello morendo di noia,senza stimoli e senza amore.Un giornò arrivò al castello un amica della figlia,per passarvi alcuni giorni,la fanciulla si chiamava Nico Robin ed era quanto di più bello si fosse mai visto,anche i fiori si inchinavano al suo passaggio,cosa che la strega Ankok,invidiosa non mancò immediatamente di notare con stizzita.La squadrò da capo a piedi e, non trovandole alcun difetto,le ricordò dei danni causati dai radicali liberi che le avevano procurato quelle rughette intono agli occhi.La giovane non se ne curò affatto e corse ad abbracciare l'amica Nami con cui andò subito a fare shopping conpulsivo.
Quando il principe la vide,sentì il(suo) cuore sciogliersi come burro fuso,si sentì pervadere da una cascata di gioia immensa,non si sentiva così felice dal ultimo giorno in cui aveva mangiato 100 kili di carne,-appena poche ore fà-
La bellezza unita alla gentilezza e al dolce sorriso della ragazza lo avevano riportato di nuovo alla vita,così prese a frequentarla e a passare un pò di tempo con lei,in quei pochi momenti in cui la vecchia megera non lo assilava, chiamandolo con la sua voce da gallina stridula da fara accapponare la pelle,peggio del gesso sulla lavagna, perchè portasse a spasso il suo serpente da compagnia, gli riparasse una scopa volante o uno specchio rotto.
Non ci è dato sapere come mai il principe si fosse sposato con la strega,ma succede a volte agli uomini a una certa età,che l'accoppiata della solitudine e del dispiacere ottenibrino la ragione,facendo apparire una situazione molto più rosea di quello che è.
E questo era un pò quello che era sucesso a quel principe,che era anche un ingenuo di natura tanto che al inizio aveva preso Hankok per una dolce e tenera fanciulla indifesa.
Lo so,lo so,più scemi di così direte voi ...
E offrirgli 100 Kili di carne in cambio delle nozze era stato decisivo .
Solo che non si sarebbe mai aspettato che l'amore avrebbe bussato alla sua porta in quel modo così improvviso.Caso volle,che la giovane Nico Robin non fosse affatto indifferente alle attenzioni del bel Rufy e così presero a frequentarsi di nascosto e con ogni scusa:Lui usciva per cambiare la lettiera al serpente e lei per comprare del filo per l'arcolaio,lui per comprare dei pipistrelli nuovi e lei per cantare intorno al pozzo.Mentre in realtà si rifugiavano quasi sempre in biblioteca,-poichè uno dei pochi luoghi dove nessuno sarebbe mai andato a cercarlo visto che il principe non sapeva leggere-
Ma tutto questo andarivieni finì per fare insospettire la strega che prese a spiarli con la palla magica e li vide ad amoreggiare nel suo cimitero degli animali.Ankok andò su tutte le furie e la sua ira si abbattè senza pietà sui due sventurati amanti che invano cercarono di scappare nascondendosi al loro destino.
Quando la strega li trovo, fece per trasformare subito entrambi in statue di pietra da 
aggiungere alla sua collezione,o almeno ci provò,ma Nico Robin era una grande 
osservatrice,con una spiccata intelligenza,e le c'era voluto poco per capire come neutralizzare il suo potere.Così quando Ankok lanciò il suo raggio pietrificante quella usando uno specchio come scudo lo fece rimbalzare indietro, rispedendolo in direzione della strega,che venne colpita in pieno.Così la strega cattiva dopo aver rovinato tanti poveri uomini in quel modo venne punita per la sue cattive azioni col suo stesso sistema condannandosi con le sue stesse mani.
Ironia della sorte.
Gli uomini pietrificati vennero liberati,il principe Rufy e la principessa Robin si sposarono coronando il loro sogno d'amore, dove le nozze si trasferirono in un altro castello,più bello e grande del precedente,trasferendo anche La strega Hankok,usandola come appendiabiti,o come idrante per il loro cane.
E vissero per sempre felici e contenti. 














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Capitolo 20
*** Capitolo 20:Il principe volubile ***


IL PRINCIPE VOLUBILE

C'era una volta nel vicino paese di Spanica  un principe molto bello,sportivo e intelligente che di sposarsi non ne voleva proprio sapere.
Si chiamava Trafalgar Law e aveva poco più di 20 anni.La successione al trono non era un problema perchè i suoi genitori, i sovrani Doframingo e Hankok, erano ancora giovani e in salute e avrebbero governato ancora per parecchi anni prima che toccasse a lui.
Ma la loro insistente richiesta di avere un nipotino era diventata insopportabile,erano arrivati persino a minacciarlo di togliergli tutti i libri se non si fosse sposato e per lui quella sarebbe stata una vera tortura visto che la lettura era la sua migliore compagna.La sua seconda migliore amica era una damigella di corte con la quale era cresciuto fin da bambino.Con lei poteva parlare di tutto e, anche se erano molto diversi,così come possono essere diversi un uomo e una donna andavano molto d'accordo.
La ragazza si chiamava Bibi,e anche se aveva appena qualche anno meno di lui era molto matura e assennata per la sua età.
Non era molto bella ma intelligente,sensibile e dolce, tanto da essere riuscita a guadagnarsi la simpatia di Law,cosa che visto il suo carattere introverso e solitario non era affatto facile. Infatti a parte lei, il principe non aveva altri amici, per sua scelta,fin da bambino aveva sempre preferito stare da solo.Le persone lo infastidivano, tutte ad eccezione di Bibi che con il suo carattere accomodante riusciva a sorvolare su certi aspetti del suo carattere,come l'eccessiva schiettezza e la mancanza di tatto nel dire quello che pensava.E con il tempo era l'unica che era riuscita a capire come prenderlo.
I sovrani erano a conoscenza del loro rapporto speciale e quindi chiesero alla ragazza di provare a convincerlo che sposarsi non sarebbe stata un idea così malvagia.
Un giorno che erano andati nel giardino degli aranci per chiacchierare un po’, Bibi gli chiese al principe:-Mi dici perchè non vuoi sposarti?-
-Perchè le donne sono stupide e le loro cose mi annoiano.Se dovessi vivere costantemente con un’ oca che sa solo pensare ai vestiti,ai gioielli,alla cucina e ai figli, in poco tempo morire di noia e perderei tutta la mia vitalità.-
-Con me però non ti annoi - replicò la ragazza
-Tu sei la mia migliore amica non la mia fidanzata.E' diverso, io non sposerei mai una come te.-
-Ah,sei gentile a dire una cosa del genere.!E potrei sapere perchè?-chiese Bibi un pò risentita da quelle parole.
-Perchè sei mia amica,e tra amici non ci si può innamorare- rispose il principe Law.
-Allora mettiamola così,- continuò lei-se tu trovassi una ragazza molto simile a me la sposeresti?-
-No,non credo-sentenziò subito lui sicuro.-Vuoi sapere com'è la donna dei miei sogni?L'unica che potrei accettare come moglie?dovrebbe sapere tirare con l'arco,di spada,andare a cavallo,aver letto migliaia di libri-anche più di me -dovrebbe saper praticare sport,essere molto intelligente,-quasi quanto me-e saper parlare di filosofia,politica,e non solo di abiti,gioielli e pappe per neonati.Inoltre non dovrebbe essere vanitosa,pettegola,irritante,chiassosa,ne troppo appiccicosa o sdolcinata,e niente soprannomi!detesto le classiche fidanzate affibiano nomignoli sdolcinati ai loro fidanzati!, ma calma e posata,e amare la tranquillità e il silenzio come me.
-Ho capito- commentò Bibi ora oltre che arrabbiata era anche un po ferita da quelle parole
-Per te le ragazze sono tutte delle oche, sono tutte uguali e sanno fare solo quelle cose,tu invece vorresti qualcosa di più simile a un uomo.Dovrebbe comunque essere molto bella,giusto?.-
-Certo,non voglio una racchia,la bellezza è indispensabile per una moglie.Come potrei viverci  per sempre e ad avere anche voglia di farci dei figli se no altrimenti?-
A quella domanda Bibi offesa non rispose,si alzò di scatto e senza dire più nulla e senza salutare il suo migliore amico, gli diede le spalle e se ne andò. Quindi raggiunse la regina e provò a spiegarle il punto di vista del principe Law.
La regina ci restò molto ma molto male,non riusciva a credere che un figlio, così intelligente, potesse avere un’ idea tanto maschilista e superficilale sul universo femminile,era così furiosa che sarebbe andata dritta dal figlio a insegnarli in po  di rispetto per le donne a suon di calci se Bibi non l'avesse fermata. Ma voleva tanto un nipotino e così, nel desiderio di assecondare l'esigenza del figlio, andò a raccontare tutto al re.
-Benissimo!-disse il sovrano-vuole una donna bella,colta,e che sappia tirare con l'arco e andare a cavallo? e io gliela troverò!-
E così fece pubblicare un annuncio sul giornale del regno, in cui diceva che se una donna con tutte quelle doti si fosse presentata a corte avrebbe sposato il principe Law.
Ma nessuno si presentò.Allora il re fece estendere l'annuncio anche agli altri regni vicini e aspettò.Dopo qualche mese arrivò a corte una bellissima ragazza,accompagnata da un fratello altrettanto bello, suo gemello. Erano entrambi alti,con la pelle leggermente scura,gli occhi chiari,e degli splendidi e folti capelli neri che incorniciavano un magnifico viso.
Avevano un fisico atletico e possente e, sebbene provenissero dal lontano regno di Brasilia, parlavano fluentemente la loro lingua.
-Maestà,-esordì la bellissima ragazza dai lunghi capelli neri-Il mio nome è Nico Robin e questo è mio fratello Ace.Il nostro paese è devastato dalla guerra e noi come principe e principessa del regno siamo stati esiliati.Vi chiediamo ospitalità e se concederete questo onore a me e a mio fratello io accetterò di sposare vostro figlio.-
Allora il re,che non poteva credere  a tanta fortuna,organizzò subito una festa perchè si potessero conoscere. Furono invitate centinaia di persone e si respirava un’ atmosfera molto allegra.
Law appena conobbe quella ragazza così bella e affascinante ne rimase subito conquistato.
Sapeva andare a cavallo,tirare con l'arco,e conversare di qualsiasi argomento.
Forse aveva finalmente trovato la donna dei suoi sogni.
Nel frattempo però,anche il fratello gemello sembrava essere rimasto colpito da qualcuno. Non appena vide Bibi la invitò subito a ballare con un eleganza e un fascino ineguagliabile.Così i giorni passarono,Law frequentava regolarmente la principessa straniera,che era stata accolta a corte con tutti gli onori e Bibi suo fratello.
Venne il momento in cui si doveva decidere di celebrare le nozze.
Non bisognava dimenticare che i sovrani avevano fatto tutto quello per avere un nipotino. Il principe però in cuor suo non era ancora sicuro, sentiva che gli mancava qualcosa,anche se non sapeva cosa. Lo capì quando la sua migliore amica venne ad annunciarli che sarebbe andata a vivere con il fratello della sua futura moglie e l'avrebbe sposato.
Ma non puoi farlo!-esclamò subito il principe
-Perchè mai? Anche tu stai per sposarti-replicò lei.
-Io non voglio perderti Bibi.-
-Resteremo per sempre amici,non mi perderai.-
«I-io...» balbettò il principe-...credo di voler sposare te e non lei!-
A quelle parole Bibi fu presa da una grandissima agitazione e diventò tutta rossa in viso.
-Ma io non so praticare gli sport,sono goffa e imbranata e poi amo parlare di abiti,gioielli,cucina,giardinaggio e anche di bambini. Ti annoieresti con me ,e poi...non sono
 nemmeno bella come lei.- concluse rattristata abbassando lo sguardo.
-Non  mi importa!- continuò Law afferrandola per le spalle e avvicinandola a se-io con te ho sempre parlato di tutto e non mi sono mai annoiato.Non conta quello che si ha da dire,l'importante e che lo si dica con il cuore.E poi non è vero che non sei bella, per me tu sei bellissima-
Disse prima di chinarsi su di lei e baciarla, finalmente.
Il principe Law aveva compreso che l'amore non ha regole ma si nutre del rispetto reciproco e dal saper volere bene ad ogni costo.
I due gemelli vennero tenuti a corte e i due sovrani gli accettarono come due nuovi figli,ma la felicità più grande fu quella di annunciare le nozze fra il principe Law e la sua dolce Bibi,la ragazza più profonda e intelligente di tutto quanto il regno.


 

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Capitolo 21
*** Capitolo 22: Il sole e il riccio ***


Il sole e il riccio
 

C'era una volta, un riccio che viveva da solo in mezzo a una grande foresta in completa solitudine nonostante non lì vivessero anche moltissimi altri animali, perchè a causa di tutte le spine che ricoprivano completamente il suo corpo,con quelle di un cactus, aveva un aspetto aggressiva che faceva sentire tutti gli altri animali intimiditi e di conseguenza avevano troppa paura di avvicinarsi o di rivolgergli la parola che si tenevano sempre a distanza da lui,isolandolo e ignorandolo. Il riccio però in realtà contrariamente al suo aspetto non era affatto cattivo come sembrava, anzi era una un animale generosa e gentile,e dentro di sè soffriva molto per la sua solitudine,anche se orgoglioso com'era non lo dava a vedere. Sapeva che gli altri animali erano spaventati per il suo aspetto,ma lui non poteva fare nulla perchè era nato così e le spine erano parte del suo corpo. Tuttavia non era mai completamente da solo,tutti i giorni dal alba fino al tramonto trovava sempre davanti a sé il sole.Il sole era in realtà lontano, là in alto nel cielo,eppure apparentemente così vicino a sè. Così nella sua solitudine il porcospino si innamorò del sole,l'unico essere che non lo temeva e si mostrava sempre tanto gentile con lui, dandogli un sorriso luminoso,e riscaldandolo con i suoi raggi,con un calore simile a un caldo abbraccio,ogni giorno. Una notte nella foresta giunse all'improvviso un enorme animale feroce che distruggeva tutto quello che incontrava,attaccando tutto e tutti senza pietà e senza risparmiare nessuno. Tutti gli animali presero a piangere,certi ormai che quello sarebbe stato il loro ultimo giorno di vita . Ma quando ormai si erano rassegnati al loro destino il riccio sorprese tutti. Si piazzò davanti al feroce animale,e rizzandosi su due zampe posteriori allargando quelle posteriori,come a voler fare da scudo agli animali dietro di lui, lo fissò con aria bellicosa intimandogli di andarsene, la bestia essendo gigantesca vedendo quel minuscolo e insignificante esserino parlargli come se fosse un suo pari rise credendo fosse impazzito e volesse morire e con una zampata si apprestò a esaudire il suo desiderio. Ma il riccio propio perchè era minuscolo era agile e veloce e riuscì facilmente a scansare ogni volta i suoi affondi,finchè arrotolandosi su se stesso come una palla spinosa gli si lanciò contro colpendolo in un occhio e accecandolo con uno dei suoi aculei. La bestia urlò di dolore e diede un altra poderosa zampata per toglierselo di dosso,ma nel farlo toccò il suo corpo spinoso e molti dei suoi aculei gli si conficcarono in una zampa,la bestia sentendosi come trapassato da mille sottili, piccoli coltelli urlando dal dolore scappò via finchè non sparì alla vista. Quando fù ormai lontano tutti gli animali delle foresta cautamenteuscirono fuori dal loro nascondiglio e constatando di essere davvero di nuovo al sicuro presero a saltare e a cantare dalla gioia.

Ma al improvviso si accorsero che il riccio , era stato scagliato contro un sasso dove aveva sbattuto la testa morendo in pochi minuti,e proprio lì ora giaceva ancora il suo corpo esanime. Il riccio era morto per salvarli,ma nonostante ciò se ne era andato con un sorriso sulle labbra,felice che proprio ciò che per tutta la vita lo aveva condannato alla solitudine gli avesse almeno una volta alla fine permesso di proteggere gli animali con cui aveva sempre desiderato diventare amico.

Gli animali presero di nuovo a piangere, e la pioggia iniziò a cadere dalla nuvole, anche il cielo e le nuvole piangevano la morte del piccolo riccio coraggioso.Tutti gli animali finalmente avevano capito che il riccio era un animale gentile. Ma purtroppo l'avevano capito solo quando ormai era troppo tardi e si rammaricavano di averlo capito troppo tardi. Ma in quel momento lo spirito della foresta, il sovrano che governava tutta la foresta sentendo il loro dolore volle dare un regalo per il riccio Un premio per il suo sacrificio.

Così,prima che la sua anima salisse in cielo e andasse in paradiso trattenne l'anima del riccio e gli disse:«Hai sacrificato te stesso per proteggere altri,anche se ti avevano sempre evitato,per questo gesto di puro disinteressato altruismo meriti di essere premiato. Invece di mandarti subito in paradiso addormenterò la tua anima, permettendole di rincarnarsi e tornare in vita sulla terra fra 1000 anni a partire da oggi. Ti rincarnerai in un essere umano,poichè hai dimostrato di avere la bontà e l'altruismo che spesso manca negli esseri umani,spero che mischiandoti a loro tu possa essere da esempio. Poichè in questa vita sei stato solo,non vivrai più in solitudine,ma vivrai una vita piena di amici fedeli e di festa sul mare. Infine perchè oltre agli amici tu abbia anche l'amore anche il tuo vero amore, il sole fra 1000 anni si rincarnerà in forma umana. Avrai la possibilità rincontrarlo di nuovo nella tua seconda vita. Ma dovrai essere tu a trovarlo,lo riconoscerai dai suoi capelli d'oro. Tuttavia quando e se dovessi riuscire a ritrovarlo dovrai essere paziente con lui,ricorda bisogna essere pazienti con il sole,perchè anche quando è innamorato il suo orgoglio gli impedirà di ammetterlo,e la sua personalità a volte tenderà a essere pungente ,propio come a volte è la luce...-

Dopodichè il dio mise in atto le sue parole,prese nelle sue mani l'anima del riccio e del sole addormentandoli ...

-Stupido Marimmo che diavolo ti è preso?-

Un secondo prima Sanji si trovava sul ponte della nave intento a distribuire degli stuzzichini che aveva preparato per merenda a bordo piscina e,naturalmente,a corteggiare le sue adorate dee approfittando del clima caldo del giorno per ammirarle in tutta la loro bellezza in costume da bagno. O, almeno quello era quello che pensava di fare,prima che quel marimo di merda gli fracassasse la testa con una delle sue stupide spade,colpendolo alla spalle a tradimento! Com'era prevedibile aveva subito risposto alla provocazione e avevano ingaggiato una lotta,finchè approfittando di un momento in cui nessun altro gli stava prestando attenzione per avvolgergli la vita con le sue possenti braccia e caricandoselo su una spalla, trascinarlo di peso come un sacco di patate. Incurante delle sue proteste,e dei calci che c'ercava invano di tirargli in mezzo alle gambe, ma aveva avuto perfino la sfacciataggine di mollargli una forte e decisa sberla sul sedere, intimandogli di tacere. Cosa che zittendolo davvero il primo momento in cui basito aveva sentito il viso andargli a fuoco,non aveva fatto altro che aumentare le sue urla e i suoi calci. Sopratutto quando l'idiota non aveva tolto subito la mano e lo schiaffo si era trasformato in una abbondante e accurata palpata al suo sedere.Ma nonostante tentasse di liberarsi contorcendosi come un anguilla non era riuscito a farsi mettere giù finchè dopo aver spalancato la porta della cucina l'idiota dopo averla richiusa l'aveva finalmente messo giù, facendolo sedere di malgrazzia sul tavolo della cucina quasi scaraventandocelo sopra.

-Allora ,che diavolo vuoi, alga?- continuò a sbraitargli addosso continuando a cercare di colpirlo con i suoi calci.

-Sta fermo stupido ricciolo! Cosa passa per la testa a te piuttosto! Possibile che devi fare ogni volta quelle scene? E davanti a me per giunta!-

-Quello che faccio non è affar tuo! -

-Invece mi riguarda e lo sai benissimo!-

-No non lo so perchè ti interessa sent-uh...!- Sanji non riuscì a finire la frase che Zoro gli si buttò addosso inchiodandogli con entrambe le mani i polsi contro il tavolo zittendolo coinvolgendolo in un bacio famelico. Bacio che venne subito ricambiato dopo un breve attimo di resistenza schiudendosi sotto il suo tocco inaspettatamente delicato e a tratti dolce .


 

...e dormirono per 1000 anni finchè non arrivò il giorno della loro rinascita e si ritrovaro.

Finchè non arrivo il giorno del loro incontro.


 


 


 


 

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Capitolo 22
*** Capitolo 23: Lo gnomo buono e l' elfo cattivo ***


Lo gnomo buono e l'elfo cattivo

C'era una volta,tanto tempo fà un bosco incantato popolato da tantissime creature magiche,come gnomi,elfi,e animali parlanti.Gli gnomi abitavano in piccoli villaggi fatti di fango e foglie,e nelle cavità dei funghi,tra l'erba del sottobosco,mentre gli elfi risiedevano nelle cavità degli alberi.I due popoli non andavano molto d'accordo fra loro, soprattutto perchè erano diversi in molte cose:
Gli elfi erano belli,snelli, longilinei dai capelli lunghi e setosi,con  raffinate orecchie appunte,e le vesti lunghe e leggere,e avevano movenze eleganti e modi raffinati. Si diceva che fossero molto buoni,tanto quanto belli,e tutte le creature del bosco gli amassero e gli rispettassero.
Gli gnomi invece, secondo la tradizione erano bruttini,bassi,goffi,dai capelli ricci e ispidi,di strani colori,le orecchie grandi e a sventola che fuoriuscivano dai loro buffi berretti,i vestiti vecchi e logori.
Si diceva che fossero molto crudeli e dispettosi,e per questo le creature del bosco preferivano stare alla larga da loro.
Ma erano tutte dicerie dettate dalle apparenze,nessuno aveva(mai avuto)le prove che gli gnomi fossero cattivi e gli elfi buoni,e poi non erano mica tutti uguali :
Nel popolo degli gnomi c'è n'era uno sempre imbronciato e sembrava davvero cattivo più degli altri,e stava sempre zitto e nessuno aveva voglia di stare con lui perchè non parlava mai,ed era sempre scontroso con tutti.
Lo chiamavano Bartolomeo Musone.
Nel popolo degli elfi c'era uno che era sempre sorridente e disponibile con tutti più degli altri,lo chiamavano Cavendish Splendore e tutti gli volevano bene e non facevano che adularlo e lodarlo complimentandosi per la sua bellezza e la sua rara bontà.
Un giorno Bartolomeo-Musone e Cavendish-Splendore se ne andavano in giro gironzolando per il bosco,ogni uno per fatti propi,da due parti opposte,quando si trovarono entrambi di fronte ad una volpe che era finita in una trappola di un umano e sembrava soffrire molto.
-Aiutatemi vi prego!- implorò la volpe -Sono ferita e se non mi liberate subito morirò dissanguata-
-E chi si fida di te?- disse l'elfo diffidente -Se ti liberassimo ci mangeresti in un solo boccone-
-Non lo farei mai.-replicò la volpe -a parte il fatto che ve ne sarei riconoscente e vi dovrei la vita,non avrei neanche le forze per inseguirvi.-
-Spiacente non mi convinci,la parola di uno stupido animale come te non vale niente!e poi mi sono appena fatta la manicure! vuoi che rischi di spezzarmi tutte le unghie? e non posso fare sforzi o rischierei di sudare e rovinare i miei bellissimi capelli,li ho appena lavati! hai idea di quanto tempo ho passato ad arricciarli con la piastra?-
Mentre il vanitoso elfo continuava a elencare i motivi per cui non poteva rischiare di rovinare la sua immensa bellezza,prendo a guardarsi in uno specchio e ad aggiustarsi i capelli come una diva mentre parlava con tono lamentoso lo gnomo senza dire una parola,-come al suo solito- si arrampicò sulla trappola e impiegò tutte le sue forze per aprire i denti di quel terribile strumento di morte.
Dopo pochi minuti la volpe era libera e guardava l'elfo con uno sguardo terrificante
-C-Cosa c'è?-disse quello tutto tremante -Ti abbiamo liberato,non sei contenta? non era quello che volevi?-
-Abbiamo?-esclamò allora la volpe ringhiando-se fosse stato per te mi avresti lasciato morire! e tutto per la tua vanità! questo gnomo invece avrà la mia eterna gratitudine-detto questo la volpe si allontanò zoppicando e dopo poco era scomparsa.
-Non dirai nulla a nessuno di quello che è successo vero gnomo?-domandò l'lelfo (Cavendish)Splendore,preoccupato per la sua reputazione.
-Tanto,anche se ti decidessi a parlare,non ti crederebbe nessuno.Tutti sanno che gli gnomi 
sono cattivi,mentre gli elfi sono buonissimi!-
Propio in quel istante passò di li Robin,la linfa dei boschi,regina delle stagioni,vide le due creature vicine alla trappola scardinate e disse:-Bene,vedo che abbiamo un animale libero in un più nel bosco oggi,grazie a voi due-
-Sono stato io!-esclamò subito l'elfo minacciando lo gnomo con lo sguardo per impedirgli di parlare
-Si sa che noi elfi amiamo gli animali più del nostro stesso popolo-
-Credevo che gli elfi avessero...paura delle volpi-replicò la ninfa sospettosa
-Io no di certo!-esclamò sicuro quella faccia tosta del elfo-Anzi,questo vigliacco dello gnomo non voleva aiutarmi e ho dovuto fare tutto da solo!-
Lo gnomo stava diventando viola dalla rabbia,ma non voleva guai ne inutili gratifiche o imbarazzanti ringraziamenti e elogi,e quindi continuò a stare zitto.
-Allora grazie,elfo- disse la regina delle stagioni -Mi ricorderò di te e del tuo popolo quando verrà il momento- detto questo la ninfa riprese a camminare,anche Musone e Splendore ripresero la strada verso le rispettive case,senza dirsi più nulla.
Passarono parecchi giorni e la vita del bosco sembrava procedere tranquilla,ma la volpe non aveva dimenticato il torto che le aveva fatto l'elfo e un giorno decise di raggiungerlo nel suo villaggio.
Era un giorno di festa,e tutti gli elfi erano radunati sotto una grande quercia per pranzare insieme,la volpe arrivo silenziosa e inaspettata,e sbucando al improvviso li fece saltare tutti in aria dallo spavento.
-Come fate a pensare di essere tanto belli e buoni se quello che ritenete sia il migliore di voi è un vigliacco che si è rifiutato di salvarmi la vita per la sua vanità?-
Cavendish-Splendore si sentì subito chiamato in causa,ma non ebbe il coraggio di
confessare la sua colpevolezza
-Non siete nemmeno capaci di ammettere le vostre colpe e di chiedere scusa per la vostra arroganza,pagherete per questo!-
E così dicendo con un balzo la volpe si gettò a fauci spalancate in mezzo agli elfi,e stava per mangiarseli tutti,quando....arrivò una banda di gnomi scatenati con in testa Musone
-Ferma volpe!-gridò lui al improvviso destando lo stupore di tutti:-La vita che devi a me, dalla a loro,sono creature del bosco come noi e meritano un altra possibilità!-
-Come tu desideri mio caro gnomo-disse la volpe ritraendosi-Sei libero di fare ciò che vuoi con la vita che ti devo.Anche se,questi elfi snob sono solo degli ipocriti e non meritano 
la tua compassione-
E così la volpe andò via,lasciando gli elfi senza parole.Non erano abituati a chiedere scusa o a ringraziare qualcuno che non fosse dei loro.Ci pensò la ninfa dei boschi,che aveva sempre saputo la verità a rompere l'imbarazzo:-Grazie dolce,nobile,e coraggioso Musone-disse la regina Robin allo gnomo,che diventò tutto rosso per l'imbarazzo e l'emozione.
-Hai meritato un premio per te,e tutto il tuo popolo.Invece voi elfi avete ricevuto una bella lezione di umiltà stavolta, spero che ve ne ricorderete-
Dopo di chè la ninfa agitò la sua bacchetta magica e in un istante gli abiti degli gnomi, da vecchi e logori che erano divennero nuovi, belli e colorati(berretti compresi)gli gnomi in queste nuove vesti sembravano molto più carini.
Da quel giorno il popolo degli elfi e quello degli gnomi andarono d'accordo,a partire da Cavendish che si era realmente pentito del suo comportamento egoista,diventarono più umili e impararono ad apprezzare anche chi era diverso da loro,a cominciare dagli
gli gnomi che non furono più discriminati e tutti impararono a rispettarli e a voler loro bene,a cominciare da Musone,che dopo il matrimonio con Cavenidish per suggellare l'alleanza fra gnomi e elfi,al fianco del suo sposto riprese  a sorridere e a parlare

Morale della favola:

La bellezza interiore è sempre meglio della bellezza esteriore e prima o poi se ne rendono conto tutti,inoltre le buone azioni saranno sempre ripagate,quelle cattive sempre punite.

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Capitolo 23
*** Capitolo 24:L'incantesimo del lago ***


L'incantesimo del lago
 

Tanto tempo fa, in una terra lontana lontana,viveva un re di nome Doflamingo. Il povero re era disperato perché non riusciva ad avere figli nonostante ci desse dentro,senza risparmiarsi, tutte le notti. Non che smaniasse così tanto al’ idea di avere un moccioso tra i piedi,ma se si fosse venuto a sapere che non era capace di mettere incinta una donna qualcuno avrebbe potuto spargere la voce che, con gli anni, le sue prestazioni non erano più così efficaci e peggio, suggerire che forse era arrivata anche per lui l'ora di accettare l'aiuto di una famosa pillola blu.

Non poteva permetterlo, aveva una reputazione da difendere! E sopratutto se si diffondevano queste voci rischiava che, le sue numerosissime amanti, lo abbandonassero per un uomo più giovane! Ragion per cui in gran segreto incaricò il suo consigliere di corte Vergo,che era un gigolò esperto nonché,altro suo amante maschio- perchè il re aveva tanti difetti ma tutto gli si poteva dire tranne che fosse schizzinoso e non avesse larghe vedute,uomini,donne,travestiti,gli andava bene chiunque purché fossero belli-per ingravidare sua moglie.

Il suo brillantissimo piano andò a buon fine,la moglie rimase incinta e poco tempo dopo nacque un bellissimo bambino che il re chiamò Eustass Kidd. Sfortunatamente la regina Big Mom che, anche prima di rimanere incinta, era grassa da far schifo poiché si abbuffava da mattina a sera come un maiale,dopo 9 mesi di gravidanza in cui era stata costretta a mangiare solo cose sane come verdure e carote volle rifarsi e subito dopo il parto si abbuffò ingozzandosi con tonnellate di dolci,e poiché soffriva di diabete morì per eccesso di zuccheri.
Il povero re Doflamingo era così felice di essersi tolto dalla palle quel cesso di moglie che si ritrovava-,ehm, cioè il re Doflamingo era talmente addolorato per aver perso la sua adorata moglie, che per trovare un po' di conforto assoldò una squadra di prostitute che gli tennero compagnia tutte le notti. Nonostante il re non avesse mai desiderato particolarmente avere bambini, il piccolo Kidd era talmente bello - perchè grazie al cielo non aveva ereditato l'aspetto della madre ma aveva preso la sua sfolgorante bellezza-che lo conquistò al’ istante-

Inoltre la sua nascita,gli aveva involontariamente tolto dai piedi quel cesso di moglie che si ritrovava e già solo per questo si era già guadagnato la sua simpatia-era così orgoglioso della bellezza del suo bambino che organizzò una cerimonia per mostrarlo a tutti.

Alla cerimonia di presentazione del bambino vennero moltissimi re e regine dei paesi vicini,fra questi c' è ra un ospite in particolare che attirò l'attenzione del re,la sovrana del regno confinante Amazon Lily, l'imperatrice Boa Hankok.

La donna era famosa anche nelle terre più lontane per la sua straordinaria bellezza che si diceva facesse impallidire qualsiasi altra donna. Infatti era considerata la donna più bella del mondo,e il re Doflamingo quando la vide poté constatare che le voci erano vere, gli bastò uno sguardo e se ne innamorò al’ istante e prese subito a farle una corte serrata, infischiandosene del fatto che Hankok era famosa anche per non essersi mai sposata perchè disprezzava gli uomini che considerava esseri inferiori,al punto che uccideva puntualmente tutti quelli che la corteggiavano nei modi più crudeli e infliggendogli pene infernali e atroci torture peggiori della stessa morte.

Fece lo stesso con Doflamingo,o meglio provò più volte a ucciderlo ma quello era furbo e soprattutto aveva degli ottimi riflessi e riusciva sempre a scamparla.

Per quante volte Hankok lo prendesse a calci,lanciandolo contro l'altra parte della sala,a pugni,gli spaccasse sedie in testa,e gli lanciasse coltelli e forchette,e proiettili con un mitra-tirato fuori da non si sa dove- Doflamingo grazie alla sua innata agilità, riuscì a evitare la maggior parte dei colpi.

Ma anche quando Hankok riuscì finalmente a colpirlo,coi vestiti ridotti a brandelli,il corpo pieno di graffi e reggendosi in piedi a fatica per il sangue perso- e che continuava a perdere dalle ferite aperte- anche allora non demorse,continuando imperterrito a “corteggiarla” facendole proposte sconce, lanciandole frasi ambigue farcite di doppi sensi osceni,appiccicandosi addosso e cercando continuamente di palparla dappertutto,senza curarsi che per ognuna di queste cose riceveva un colpo che lo lasciava sempre più morto che vivo. Alla fine la regina Hankok, anche se considerava che l'idea di “corteggiamento” del re Doflamingo lasciasse parecchio a desiderare,e lui era un buzzurro disgustoso dovette ammettere di essere rimasta impressionata da tale resistenza.

A chi la infastidiva bastava un solo calcio ben assestato nelle parti basse per farli scappare a gambe levate,invece quel dannato fenicottero ne aveva incassati la bellezza di 10,più tutto il resto,e non solo persisteva nel suo intento ma continuava a mostrarsi spavaldo e sicuro di sé ,sfoderando persino un ghigno a metà tra l'arrogante e il divertito come se stesse giocando.

Era coraggioso,doveva riconoscerlo e appena l'ebbe fatto comprese con grande sorpresa, di provare un sentimento che non credeva possibile per lei sentire rivolto a un uomo:rispetto e ammirazione. Questa scoperta unita una fortissima droga afrodisiaca che Doflamingo le aveva versato nel bicchiere durante un momento di distrazione,fece sì che in breve l'amore sbocciasse e la passione vinse i loro teneri cuori innamorati.E dopo un’ ultima debole resistenza di lei,prima che la droga facesse completamente effetto,i due sgattaiolarono fuori in giardino e dietro una siepe ci diedero dentro come conigli in calore per tutta la notte.

Il mattino dopo, Hankok chiese a Doflamingo:
-Tesoro, tu cosa ci trovi in me?-.

Doflamingo subito rispose pronto -Fufufu,hai due tette così,e a letto sei bravissima,sembri una professionista-
-Si, e poi?- chiese ancora Hankok
-Poi? Perchè c'è del’ altro? Fufuuffufuuuuu!!!” rispose con tono sorpreso e innocente, prima di scoppiare sguaiatamente a ridere.

Hankok ci rimase malissimo.

Offesissima e incazzatissima si rivoltò come una vipera e prese a strillare e picchiarlo con violenza dandogliele di santa ragione per una buona mezz'ora, poi dopo essersi sfogata decise di tornarsene subito a casa,ancora offesa e ferita a morte. Tuttavia Doflamingo resosi conto che la sua battuta “innocente” era stata presa sul serio riuscì a trattenerla e dopo quasi un’ ora e mezza di scusa,un massaggio ai piedi,una collana di rubini e un anello di brillanti riuscì a farsi perdonare e i due suggellarono la pace ritrovata con un’ altra lunga notte di sesso sfrenato.

Ormai Hankok era accecata dalla passione,nonostante il re fosse l'essere più stupido,volgare, capriccioso,egoista,infantile,insopportabile,e altre mille cose ancora che lei avesse mai conosciuto, a letto ci sapeva fare come nessun altro,si dava da fare con l'energia e l'entusiasmo di un ventenne,altrettanto instancabile e capace di durare per ore, senza ricorrere al viagra! Non poteva rinunciare a un simile dio del sesso!. E il re Doflamingo aveva già capito che i suoi regali sarebbero costati più di tutti quelli fatti alle amanti messe insieme,ma considerando che era più bella e brava di tutte loro,gli sarebbe convenuto mollare le altre e tenersi solo lei. Insomma entrambi volevano continuare a vedersi, tuttavia Hankok non poteva sposarsi poiché una legge nel suo paese-che lei stessa aveva creato- proibiva alle donne di avere rapporti con gli uomini e se avesse strasgredito lei che era la regina sarebbe stata costretta ad abdicare. Pure Doflamingo non poteva risposarsi subito, poiché era vedovo da neanche un giorno,e doveva portare il lutto almeno un po' per salvare le apparenze. Senza contare che le sue numerose amanti se si fossero viste mollate tutte insieme su due piedi, avrebbero potuto allearsi e fargli la pelle. Meglio mollarle una alla volta con un minimo di delicatezza, considerato quante ne aveva ci sarebbe voluto minimo qualche annetto. Fortunatamente il caso volle che anche Hankok avesse una figlia,poco più grande del principe, di nome Bonny. Fu così che Hankok e Doflamingo ebbero l'idea geniale che gli avrebbe permesso di continuare a vedersi: un matrimonio combinato tra i loro figli.

Un giorno Kidd avrebbe sposato Bonny e i loro regni si sarebbero uniti e fino ad allora con la scusa di farli frequentare tutte le estati, i due amanti avrebbero continuato i loro incontri amorosi clandestini in gran segreto senza che nessuno sospettasse nulla. Era un piano perfetto che avrebbe reso tutti felici-esclusi i figli non interpellati-ma disgraziatamente, siccome nella vita quando tutto va bene c'è sempre qualcuno che viene a rompere le uova nel paniere, arrivò nel regno un mago malvagio quanto brutto di nome Teach- Barbanera. Egli voleva uccidere il re per spodestarlo e prendere il suo posto,ma siccome era debole e vigliacco invece che affrontarlo direttamente pensò bene di avvelenarlo,e forse ci sarebbe riuscito ma fortunatamente il mago aveva la stessa passione del re per le belle ragazza,era un alcolizzato incallito,così quando una cameriera di nome Baby 5 andò a letto con lui,-poichè dopo essere stato rifiutato e preso a schiaffi da tutte le prostitute e le altre cameriere di corte scagliò un incantesimo che rendeva incapace di rifiutare qualsiasi richiesta se si pronunciavano le parole “ho bisogno di te”,parole che quindi usò per portarsela a letto.-in preda ai fumi del’ alcol spifferò tutto e così Baby 5 seppe del piano e andò subito a riferirlo al sovrano. Allora il re Doflamingo decise di mettere a morte il mago,ma nel momento di dare l'ordine il mago gli offrì dei biglietti omaggio per uno strip club,così il mago fu solo bandito. Cacciato e privato dei poteri se ne andò giurando vendetta. Da allora passarono gli anni e il principe Kidd e la principessa Bonny, costretti dai propri genitori, presero a trascorrere ogni estate insieme-mentre loro sparivano lasciandoli soli per andare, secondo loro, a “raccogliere fragole nel bosco”-odiandosi reciprocamente. Il principe Kidd odiava le ragazze perchè per lui erano tutte noiose e col cervello di gallina,e ancora di più detestava essere costretto a fare le cose,così con il suo fedele e inseparabile amico Killer (figlio illegittimo di Hankok concepito in una notte di passione con il conte Chopper ,quindi suo fratellastro segreto), per passare il tempo facevano in continuazione dispetti e scherzi a Bonny deridendola e prendendola in giro per il suo aspetto bruttino,poiché era grassa come un barile. D'altra parte Bonny compensava il suo aspetto poco attraente con una grinta e un carattere forte da far invidia a un uomo,per ogni presa in giro o scherzo restituiva puntualmente con gli interessi. Le tirava le trecce? Lei gli dava fuoco ai capelli. Le metteva addosso una rana? Lei gli riempiva la stanza di serpenti. E così da entrambi l'odio e il rancore continuavano. Superata l'adolescenza intorno ai 18 anni, Bonny subì una trasformazione radicale e da una sgraziata e obesa ragazzina dimagrì perdendo 80 kili diventando una ragazza bellissima. Con lunghi e lucenti capelli rosa chiaro come i fiori di ciliegio,la pelle che pareva porcellana,due magnetici occhi azzurri. E, cosa più importante, un sederino a mandolino e una 4 abbondante di reggiseno. Anche Kidd che al contrario era sempre stato bellissimo fin da bambino,crebbe diventando ancora più bello. Un ragazzo alto e ben piazzato, con la pelle bianca e candida come la neve, i capelli di un intenso rosso fuoco e magnetici e ardenti occhi dorati come il fuoco, che parevano capaci di sciogliere il ghiaccio. A Killer invece crebbero i capelli, così lunghi quasi quanto quelli di una donna. Gli si screpolò la pelle del viso per il troppo sole, così fu costretto a mettersi una ridicola maschera fatta di pelle di animali a coprirlo,che gli fece guadagnare il soprannome pelle d'asino a vita. Quando i due promessi si rincontrarono per l'estate come sempre,dopo essere cambiati così tanto, appena si videro rimasero stupiti e sentirono che qualcosa fra loro stava cambiando al’ improvviso. Infatti Kidd, per farsi coraggio si era fumato tre o quattro canne prima dell’incontro e Bonny, anche se era ancora offesa con il principe per tutto quello che le aveva fatto passare, vedendo che il principe sorrideva,rideva a tutte le sue battute ed era gentile e addirittura galante come non era mai stato, si convinse che era cambiato. Le 4 bottiglie di champagne dopo fecero il resto e i due finirono a letto insieme. Il mattino dopo, al suo risveglio, Bonny fra le braccia di Kidd gli chiese con tono insolitamente dolce e l'aria sognante :-Duccio,cos'è che ti piace di più di me?-
Kidd rispose sbadigliando ancora mezzo assonnato per la lunga notte
-E' incredibile ma sei la miglior scopata degli ultimi anni,a letto sei bravissima-
-O come sei gentile,grazie! E che altro?- insistette
-Poi cosa? Che altro c’è?- rispose stupito Kidd alzando un sopracciglio con aria perplessa. ( non vi ricorda qualcosa questa scena? Si esatto la stessa scena dei loro genitori,a volte la mela non cade lontano dal’ albero eh?) Com'era prevedibile, Bonny ci rimase malissimo al punto che decise, dopo aver manifestato”fisicamente” quanto fosse offesa, di andarsene subito motivo per cui uscì di corsa dalla stanza senza nemmeno rivestirsi o con un lenzuolo per coprirsi. Kidd, steso a terra nonostante fosse ridotto parecchio male e avesse la vista annebbiata con tutto il sangue che aveva perso, non poté fare a meno di ammirare le sue mirabili forme, prima che uscisse chiudendo violentemente la porta dietro di sé. Quando però Bonny e la regina Hankok erano sulla strada del ritorno, mentre la madre la rimproverava per essere stata troppo permalosa chiedendosi come avesse fatto a crescere così rozza e violenta visto l'ottimo esempio di eleganza e finezza che le aveva sempre offerto , in quel momento il malefico mago Barbanera tornato per la sua vendetta si trasformò in uno strano animale e attaccò la carrozza. Nello stesso momento alla reggia, il principe Kidd, dopo essersi medicato da solo, ancora non si spiegava il perché di quella reazione alle sue parole. Suo padre Doflamingo però lo accusava di insensibilità.Lamentandosi sulla completa incapacità del figlio di rapportarsi con le donne, chiedendosi da chi avesse preso visto che lui alla sua età e anche adesso aveva un gran successo con le donne,e gli cascavano tutte ai piedi. La loro prima volta la regina Hankok lo aveva addirittura supplicato di farla sua,possibile che non avesse preso proprio niente da lui?Kidd ,come faceva di solito, non prestò alcuna attenzione a quello che diceva il suo vecchio ma capì che doveva riconquistare il cuore di Bonny se voleva andare di nuovo a letto con lei. Per questo fu felicissimo quando un soldato delle guardie della regina Hankok irruppe nella stanza dicendo che la loro carrozza era stata attaccata da un grasso animale. pensando che se salvava Bonny sarebbe riuscito a farla innamorare e l’avrebbe convinta a scopare di nuovo. Così si affrettò a raggiungerli sperando di arrivare proprio mentre Bonny stava per essere uccisa dal grasso animale e che non fosse già morta, o il suo brillante piano sarebbe fallito. Purtroppo però quando arrivò sul luogo del’ attacco trovò la carrozza rovesciata su un fianco e la regina Hankok stesa a terra in una pozza di sangue. Kidd subito si avventò su di lei e prese a scuoterla violentemente mentre continuava a perdere sangue:-Regina Hankok!Siete ferita?-
La regina rispose tossendo uno schizzo di sangue che colpì il principe in piena faccia.
-Allora? Insomma stupida vecchiaccia sei ferita si o no?-la regina con le poche forze fece segno di si con la testa.-Dov’è la principessa Bonny?-
-Il grasso animale, il grasso animale! Non è quello che sembra, non è quello che sembra!-farneticò Hankok l'istante prima di morire.
-E no che cazzo!Regina Hankok, perché ogni volta tutte voi persone in punto di morte con informazioni vitali siete così idioti da parlare sempre per enigmi come idioti? Lo fate apposta! Regina Hankok? Maledetta vecchiaccia non osare morire prima di avermi detto tutto!- Ma la regina morì senza degnarsi di fornirgli uno straccio di spiegazione che avesse senso,quella maleducata! Kidd giurò sul suo cadavere che avrebbe ritrovato e salvato Bonny da questo grasso animale, anche a costo della vita. Ma dove era finita la principessa ? Barbanera l'aveva rapita e portata via con sé e per evitare che tentasse di scappare le aveva lanciato contro un tremendo incantesimo: la povera principessa era stata trasformata in una papera. Solo con la luce della luna poteva riprendere le sue sembianze umane e solo se si fosse trovata sul lago. Se la poveretta si fosse trovata all’alba lontana dal lago si sarebbe comunque ritrasformata in papera e non avrebbe potuto tornare umana se non fosse tornata in quel luogo Quindi Bonny era prigioniera di Barbanera e l'unico modo in cui avrebbe potuto essere libera era che, un principe le giurasse amore eterno e che lo avrebbe dimostrato al mondo intero. Insomma una cosa da niente no? La ragazza però era molto socievole e se nessuno la faceva arrabbiare -e sopratutto le rubava il cibo-era anche molto simpatica,così riuscì a farsi dei nuovi amici: Zoro,una tartaruga pigrona che dormiva sempre e si nascondeva nel suo guscio, quando voleva schiacciare un pisolino senza essere disturbato e Rufy, una scimmia ingorda quanto lei, che cercava sempre di rubarle il pranzo. Bonny nonostante la compagnia dei suoi due nuovi amici, era molto infelice sul lago perché, anche se il mago le aveva messo a disposizione un letto,una stanza,con tutti i confort, 10 pasti al giorno,e il non ci fossero sbarre, quel luogo era una prigione. Così piangeva la sera starnazzando di giorno. Tutte le sere poi Barbanera veniva al lago e puntualmente le chiedeva di diventare la sua donna,e ogni volta che lei rifiutava - con una lunga sequela di parolacce che è meglio non ripetere-tentava di stuprare la povera Bonny. Poiché il suo piano era quello di sposare Bonny e di avere un erede così da poter salire”legalmente” al trono della defunta regina Hankok. Visto che, col regno di Dressrosa aveva ricevuto una bella batosta e non voleva ripetere l'esperienza.Dico cercava badate bene, perchè la principessa che da quando era stata rapita si era trasformata in un rubinetto ambulante, in quei momenti tornava ad essere il solito maschiaccio rozzo e violento di sempre. Bastava che Barbanera avvicinasse una mano e BOOM! La ragazza apparentemente indifesa, fragile e piagnucolante subiva un cambiamento degno di Dottor Jekill e mister Hyde e respingeva decisa il mago a suon di calci,pugni,schiaffi,morsi,e lanci di pietre quando ne trovava qualcuna. Intanto il tempo passava e Kidd ogni giorno andava alla ricerca del nascondiglio dove Barbanera teneva nascosta Bonny senza darsi pace e passava il resto del tempo ad allenarsi per diventare più forte e sconfiggere la grassa bestia quando se la fosse trovata davanti. Lui e il suo amico Killer si esercitavano tutti i giorni con tiro alla freccia cercando di imitare Guglielmo Tell. In pratica Killer si metteva una mela sopra la testa e faceva da bersaglio al principe, che avrebbe dovuto colpire la mela perfettamente al centro spaccandola in due. Dico “avrebbe dovuto” perché il principe, che aveva molti talenti ed era abile in molte cose, in quest'esercizio era un completo impedito. Puntualmente piantava le frecce su un piede del povero Killer. Questo se era fortunato! In genere la freccia gli si piantava più volte dritto in mezzo alla fronte,o peggio più in basso in mezzo alle gambe. Se Killer non avesse saputo che era veramente così incapace,quando riusciva a beccarlo da quelle parti persino quando la mela veniva sostituita da un cocomero e tirava a meno di un metro di distanza, avrebbe quasi potuto credere che lo facesse apposta. Intanto un giorno al lago Bonny ebbe un gran colpo di fortuna.

Una notte, mentre stava piangendo,dal cielo cadde un uccello ferito,colpito da una freccia che gli aveva trafitto un’ ala. Visto che Bonny cacciava spesso gli animali vicino al lago quando i pasti non le bastavano e in quel momento aveva fame (che novità), prese l'uccello e lo mise sul fuoco per cucinarlo, già con l'acquolina in bocca. Ma proprio quando le sembrò cotto a puntino e fece per togliergli la freccia e spennarlo, il gabbiano si svegliò. Vedendole in mano la freccia che l'aveva colpito credette ingenuamente che fosse una ragazza dolce e gentile e che ,vedendolo ferito, si era prodigata per soccorrerlo e piangendo lacrime di commozione e felicità per essere stato salvato da una ragazza così bella quanto generosa la ringraziò prendendo a volteggiarle con gli occhi a cuore, sprigionando e spargendo altri cuoricini attorno a sé. Una volta ringraziata si presentò dicendo di chiamarsi Sanji. A quel punto Bonny, guardandosi bene dal dirgli la verità, si asciugò la bava alla bocca e si presentò a sua volta rinunciando a mangiare l’uccello, poiché non sta bene mangiare qualcuno con cui si è fatta conoscenza. La fortuna volle che Sanji, oltre ad essere un agente segreto in incognito -infatti era stato ferito in una missione segreta-fosse anche un gabbiano dongiovanni e pervertito che non si tirava mai indietro dal’ aiutare una dolce fanciulla in difficoltà.

Così a Bonny bastò spiegargli la sua situazione con tono più lamentoso e piagnucoloso possibile, fargli qualche moina e sfoderare uno sguardo innocente da cucciolo indifeso che, nonostante fosse ben lontano dal’ essere sincero e fosse palesemente finto, per spingere Sanji a offrirle il suo aiuto e così dopo una rapida ispezione nel castello del mago ideò subito un piano per farla scappare e liberala dal’ incantesimo.

Lui,Zoro e Rufy avrebbero allontanato Barbanera con una scusa,dopodiché si sarebbero introdotti di nascosto nel suo palazzo e gli avrebbero sottratto il suo telefonino tablet di ultima generazione con navigatore satellitare GPS, bluetooth con radio FM integrata, connettore per Ipod, con fotocamera digitale da cinquecento megapixel e fornelletto da campo retrattile che Sanji aveva scoperto. Così dopo aver allontano Barbanera grazie a Sanji che, travestito da addetto al volantinaggio, gli fornì un biglietto omaggio di un locale per una lap dance gratis che aveva ”casualmente” in tasca-non senza gran dispiacere,ma cosa non si fa per una ragazza!-i 3 amici entrarono furtivi nella stanza del mago. Sanji che aveva visto dov'era prese subito il telefonino ma, proprio quando sembrava fatta e stavano per andarsene sulla loro strada apparve...Caterina Devon la domestica filippina di Barbanera che, armata di spazzolone, gli si parò davanti decisa a ostacolargli il cammino. Cosa facile dal momento che la donna era grande e grossa come un colosso e con la sua stazza riempiva non solo la porta ma quasi l'intera parete.

In qualche modo i 3 riuscirono comunque, non si sa come, a oltrepassarla era fuggire disperati,ma Caterina nonostante la mole era veloce come una lepre e riusciva sempre a essere un passo avanti a loro. Allora la tartaruga Zoro ebbe un idea geniale .

Pensò che, vista la sua bruttezza, la donna probabilmente non aveva mai avuto un uomo,così le propose di lasciarli andare in cambio di 3 ore in una camera con Sanji che si era un animale,ma tanto era sicuro che visto com'era messa la donna non avrebbe fatto tanto la difficile.

Infatti la donna che non aveva nemmeno mai visto molti uomini da vicino –poiché quando la vedevano la scambiavano per un orco o per il mitico Bigfoot e se la davano a gambe- non si fece problemi e accettò subito la proposta e gli indicò persino la strada più breve per uscire, prima di caricarsi in spalla un Sanji prontamente da Zoro legato e impacchettato come un salame e sparire dietro una porta. Mentre i suoi amici(o a questo punto sarebbe meglio dire presunti tali) incuranti del’ attacco di panico che sembrava avere in atto e delle su grida di protesta, lo salutarono facendogli ciao ciao con una zampa,Rufy sorridendo e Zoro con un ghigno di sadica soddisfazione.

-Che storia è questa! Nessuno mi ha detto niente,io non sono d'accordo con questo piano! Tornate subito qui e pensate a qualcos’altro!!!-sbraitò come una donna in menopausa, elevando la sua voce a qualche decibel al di sopra di quella definita “prettamente maschile”, sparendo dietro una porta. Così Rufy e Zoro raggiunsero Bonny con il telefonino ma visto che, né la principessa né i suoi amici se ne intendevano molto di tecnologia, ci misero un po' a capire quale tasto dovessero schiacciare. Dopo numerosi tentativi, circa 2.342, riuscirono finalmente a capire come accenderlo e dopo altri numerosi tentativi (stavolta solo 1.988) riuscirono anche a capire che tasto premere per visualizzare la mappa satellitare. A quel punto le 3 ore pattuite con Caterina erano scadute, così Bonny si mise finalmente in viaggio assieme a un Sanji, leggermente traumatizzato, verso il castello di Kidd. Nel frattempo il principe , dopo numerose ore di ricerca passate su internet a cercare informazioni su un grasso animale, era arrivato alla conclusione che il mostro che aveva attaccato e ucciso la defunta regina Hankok e rapito Bonny altri non era che un elefante.

Questa creatura era infatti la più grassa che il principe aveva trovato e che meglio corrispondeva alla misera descrizione fornitagli dalla defunta regina e dal’ unica guardia scampata al massacro.

Il principe allora, sicuro di sé, parti col suo fedele amico Killer alla ricerca del’ elefante più grasso del mondo,nella foresta oscura.

Proprio nel momento in cui i due lo stavano attraversando, Bonny e Sanji lo stavano sorvolando.

Il principe quando scorse una graziosa anatra dal’ aspetto piuttosto appetitoso si dimenticò subito del’ elefante e decise di catturarsela per mangiarsela, nonostante si fosse portato per merenda dei buonissimi panini alle acciughe e aglio.

Bonny pensò di condurre il principe verso il lago così prese a scappare in quella direzione lasciandosi seguire dal’ affamato principe che continuava a bersagliarla di frecce.

Tuttavia Bonny era tranquilla e per nulla preoccupata, poiché le era bastato poco per capire che la mira di Kidd era talmente scarsa che non avrebbe colpito nemmeno un gigante a tre centimetri di distanza. Infatti Sanji e Bonny riuscirono ad arrivare senza nemmeno un graffio fino al laghetto trascinandosi dietro il principe. Proprio in quel momento la luna illuminò il lago e Bonny, davanti agli occhi del principe, riassunse il suo vero aspetto. La prima reazione di Kidd fu di delusione per il pranzo perso ,insomma va beh che voleva trovare Bonny ma poteva trovarla pure dopo aver mangiato, invece addio pranzo. Quando però finalmente si accorse che Bonny, oltre che umana era completamente nuda,  subito dimenticò la fame dello stomaco sostituito/colto al’ istante da una fame ben più grande, proveniente da molto  più in basso.

La stessa fame che colse Bonny quando si accorse che il principe era senza maglietta e la luce delle luna illuminava le gocce di sudore del suo ampio torace facendolo quasi brillare.

Senza perdere altro  tempo entrambi corsero buttandosi nelle braccia del’ altro,un semplice abbraccio che ben presto  si trasformò in un “abbraccio” molto lungo.

 Kidd con la scusa della felicità di rivederla, getto l'arco nelle profondità del lago e con finalmente le mano libere prese ad allungarle qua e la,ma Bonny non poteva dirgli niente poiché anche lei si  diede da fare. Dopotutto erano giovani e si sa che in quel periodo sono gli ormoni comandare. Dopo una serie di strusciamenti e palpamenti reciproci i due com'era prevedibile  finirono a letto insieme. Dopo due ore molto lunghe Bonny spiego a Kidd tutta la storia.

Allora il principe le propose di andare al ballo della sera dopo organizzato dal padre e lì le avrebbe dichiarato il suo amore davanti al mondo intero rompendo così l'incantesimo.

I due si lasciarono con questa promessa ma, Barbanera nascosto nel’ oscurità aveva udito ogni cosa e appena il principe si fu allontanato ,uscì allo scoperto e rinchiuse Bonny insieme a Killer che era stato catturato, in una torre del castello dentro il lago, piena d’acqua in modo che la sera dopo non potesse andare al ballo.

Barbanera avrebbe così messo in atto il suo malefico piano.

Grazie ai suoi poteri oscuri avrebbe fatto assumere a Caterina,la sua donna delle pulizie, le sembianze della principessa, andando al ballo al posto suo.

Il principe così avrebbe fatto a lei il giuramento d'amore eterno e in quel momento Bonny sarebbe morta. Alà’ inizio voleva lasciarla in vita convincendola a sposarlo per diventare il legittimo sovrano del suo regno ma la ragazza, nonostante fosse una principessa, si era rivelata  una cafona rozza e volgare e non se ne faceva niente di una donna senza un briciolo di femminilità. Che non fosse mai riuscito nemmeno a sfiorarla e che tutte le volte che ci aveva provato, gliele aveva suonate di santa ragione non c'entrava assolutamente niente.

Meglio farla morire così, il principe Kidd distrutto dal dolore, sarebbe stato debole e lui ne avrebbe approfittato per ucciderlo e prendersi il suo di regno.

Come previsto la sera della festa Bonny era imprigionata nella torre ma il perfido mago non conosceva l'importanza del’ amicizia. Zoro,Rufy e Sanji infatti  incuranti del pericoloso Crocodile, il coccodrillo del lago, scavarono un passaggio sotterraneo e aiutarono Bonnny a scappare -e anche Killer già che c'erano- che una volta libera, sotto forma di papera dato che proprio quella sera la luna non era nel cielo, volò con tutte le sue forze per arrivare in tempo al castello del suo principe. Arrivò quando Kidd aveva appena terminato il giuramento alla falsa se stessa. Bonny allora , sentendosi prossima  alla morte fu colta da una rabbia omicida verso il principe.

Era colpa di quell’ imbecille se  stava morendo!

Bonny era così furiosa all’ idea di morire per uno scemo che cascava in un tranello tanto idiota, che avrebbe tanto voluto ucciderlo ,ma sentendo di non averne le forze volò disperatamente verso il lago. Contemporaneamente mentre Kidd baciava la falsa principessa, questa riprese il suo aspetto normale, provocandogli un urlo di pure autentico terrore e facendogli venire un mezzo infarto,  quando si ritrovò di colpo il suo grottesco faccione a distanza ravvicinata.
-Zzazazazazzaza! Caro principino dovresti vedere la tua faccia è davvero buffa zazazazazaaaaa!-
In quel momento Barbanera entrò ridendo nella sala da ballo svelandogli con sadica soddisfazione il suo piano. Kidd realizzando di aver fatto l'ennesima figura coglione (ma che novità!) cadendo nella sua trappola come un emerito cretino, prese a correre disperato verso il lago dove aveva incontrato per la prima volta la principessa,ma quando arrivò trovò Bonny nella sua forma umana accasciata a terra ormai già priva di vita. Il principe cadde in ginocchio cacciando un urlo quasi animalesco che esprimeva tutto il suo dolore e la sua disperazione. Solo in quel momento che l'aveva persa per sempre si era reso conto che non era la bellezza o il sesso fantastico che gli piaceva di lei,almeno non solo quello. Ad attrarlo era stato sopratutto il suo carattere forte e fiero, prepotente, che non si faceva sottomettere da nessuno.

La maggior parte degli uomini in genere amano una donna per la sua femminilità ma lui le tipe tutto zucchero e miele le aveva sempre trovate una noia mortale, ai suoi occhi una donna come Bonny che aveva più palle di tanti uomini messi insieme era 1000 volte meglio di quelle specie di fiorellini delicati. E l'aveva capito solo ora che era morta, se glielo avesse detto subito tutto questo casino non sarebbe mai successo

-Scemo,scemo,scemo!-prese a insultarsi auto punendosi picchiandosi la testa con la spada.

Alla fine era lui l'unica causa della morte di Bonny ma non avendo il coraggio di uccidersi il principe, dopo essersi procurato parecchi bernoccoli, si mise in piedi e impugnando la spada decise di vendicare la sua amata sfidando a duello e uccidendo Barbanera.

Il mago accettò la sfida ma prima che Kidd potesse scagliarsi su di lui l'uomo si trasformò in una creatura enorme e grottesca :no non era un elefante ma un grosso ippopotamo nero alto almeno 10 metri. Il principe si era sbagliato di poco.

Il mostro con una zampata gli strappò la spada dalle mani per poi sbriciolarla in mille pezzi semplicemente sedendocisi sopra con il suo enorme peso poi , con un salto, cercò di fare lo stesso con Kidd che però riuscì a scansarlo buttandosi a terra.

Rufy,Zoro e Sanji però recuperarono l'arco caduto nel lago e glielo lanciarono.

Il principe non fece in tempo a sbraitargli contro che, se non gli davano pure una freccia era meglio se gli lanciavano un sasso perché con quello poteva fare ben poco, quando si sentì chiamare. Kidd girandosi vide alle sue spalle il suo fedele amico Killer brandire in mano un arco teso da una freccia,che con un tiro perfetto gli lanciò facendola conficcare nel terreno proprio davanti ai suoi piedi. Con arco e freccia adesso Kidd poteva ancora uccidere il mostro ma, come ben sappiamo, il principe aveva una pessima mira. Non era mai riuscito a colpire un bersaglio, neanche una volta.

Kidd pensò intensamente a Bonny,stavolta ce l'avrebbe fatta perché lo faceva per lei, aveva la forza dell’ amore dalla sua parte. In un secondo infatti...Kidd stramazzò al suolo lanciando una serie di bestemmie e urla di dolore tenendosi il piede che, non si sa come, era riuscito a colpirsi da solo con la freccia prima ancora di avere il tempo di incoccare nel’ arco e provare a colpire la bestia, perdendo così l'ultima occasione di salvarsi,oltre a fare l'ennesima figura patetica.

Ormai per il principe sembrava essere la fine ma, proprio quando stava per essere definitivamente ucciso il giovane ebbe un’ incredibile per non dire assurda botta di culo. Infatti Barbanera, nella sua rincorsa, inciampò in un sasso, cadde nel lago e non essendo un vero ippopotamo non sapendo nuotare morì affogato.Un altro quanto inaspettato colpo di fortuna fu scoprire che, con la morte del mago, gli effetti di tutti i suoi incantesimi si annullavano. Bonny tornò in vita stavolta e per sempre in forma umana. L’incantesimo era rotto!

E non solo il suo,anche la regina Hankok essendo stata uccisa dai poteri del mago, con la sua morte tornò in vita comparendo magicamente al fianco di Bonny.La principessa riabbracciò così la madre che credeva persa per sempre e quando tornarono al castello anche qualcun altro, che credeva di non rivederla mai più ne fu felice.

Il re Doflamingo non disse niente ma, dopo averla fissata per un paio di minuti a bocca aperta-probabilmente anche perchè la regina era comparsa completamente nuda-la prese di peso e la portò in una camera dove non uscirono per molto, moltissimo tempo. Ma Bonny e Kidd avendo già occupato una camera non ci fecero molto caso.

-Tali genitori tali figli no? -
Quando finalmente uscirono tutti Doflamingo dichiarò che avrebbe sposato Hankok unendo i loro regni,da quando l'imperatrice era morta molte leggi erano cambiate compresa quella che impediva i rapporti con gli uomini e parecchi anni erano passati dal primo matrimonio del re. I motivi che avevano dato inizio a tutta quella storia ormai non esistevano più,non c'era più niente che gli impedisse di stare insieme per sempre. I loro figli seguirono il loro esempio-ignorando ostentatamente e facendo finta di non sapere che con le nozze dei loro genitori erano diventati in un certo senso imparentati come fratello e sorella, perchè pensarci troppo avrebbe potuto causargli un blocco nei momenti “meno opportuni”-

Bonny e Kidd si sposarono, ebbero molti figli (per recuperare il tempo perduto si diedero molto da fare) e vissero per sempre felici e contenti.

 


 


 

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Capitolo 24
*** Capitolo 25:La principessa e il povero ***


La principessa e il povero

C'era una volta una principessa di nome Bibi che era ricchissima. Possedeva foreste, montagne, laghi, castelli, residence, e perfino una multiproprietà.
Nonostante le sue innumerevoli ricchezze, la principessa era terribilmente infelice perché tutti i suoi pretendenti erano interessati solo alla sua fortuna.
Un giorno decise di recarsi da una fattucchiera nel bosco per esporle il suo caso.
La vecchia KoreKa le preparò una pozione a base di pane, cipolle e aglio e le disse che da quel momento avrebbe attirato solo morti di fame. La giovane provò a obbiettare che non voleva necessariamente un morto di fame, che voleva solo qualcuno che non la amasse solo per i suoi soldi. La vecchia le disse che non aveva tempo da perdere, che aveva una fila di altri clienti fuori che aspettavano il loro turno e che si spiegasse meglio un'altra volta!.
La poverina decise che tanto valeva tentare e bevve l'orrendo intruglio.
Tornata a casa si accorse che tutti la guardavano in modo strano e si rallegrò pensando che la pozione funzionava. In effetti i giovani che si erano presentati al castello per essere ricevuti, dopo pochi minuti se ne andavano via, lanciando i cavalli al galoppo.
Nel giro di una settimana la principessa rimase completamente sola.
Tornò nel bosco a cercare la maga ma questa nel frattempo era andata in ferie...Così affranta, andò a sedersi sulle rive di un ruscello dove pascolavano alcune pecore.
Dopo un po’ sentì una voce alle sue spalle: «Chissei? Cosavvuoi? Chitihamandato? Cartamusicanevuoi?Pecorinonehai?»
Un pastore sardo.Con i capelli verdi
La principessa rimase un po’ frastornata da quella raffica di consonanti, ma capì che lui non aveva la più pallida idea di chi fosse. Le offrì del pecorino sardo, cipolle fritte e pomodori all'aglio. Finalmente la principessa si sentiva trattata come una persona qualunque e adorava la semplicità seppure un po’ rozza, del pastore. Questi infatti era molto silenzioso e quelle poche volte che parlava si esprimeva con una specie di grugnito e non lo capiva bene.
Il pastore in realtà era uno spadaccino ma che per colpa dei suoi numerosi debiti era stato costretto dalla pastorella Nami,quella con cui era più indebitato,a pascolare le pecore al posto suo ,finchè non avrebbe estinto i suoi debiti, così costretto andava di mala voglia tutti i giorni al ruscello e lei lo raggiungeva:Mangiavano e non parlavano.
Lei amava i suoi silenzi.
Le stagioni passavano,estate come inverno lui rimaneva lì stoico e muto a pascolare le capre e lei dovota,sospirava(d'amore) preparando panini,torte e sopratutto tanto sakè.
I fiori sbocciavano e appassivano,i soli sorgevano e tramontavano,le capre crepavano e lui masticava un filo d'erba e guardava l'orizzonte sonnecchiando.
Lei amava il suo guardare l'orizzonte sonnecchiando.
La storia andò avanti così per 3 anni.
Un giorno la principessa prese il coraggio a due mani e disse al pastore:«In tutti questi anni non ti ho mai confessato che sono una principessa incredibilmente ricca,perchè voleva che mi conoscessi per quella che sono».
Il pastore sputò il filo d'erba e disse:«Quando ci sposiamo?»

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Capitolo 25
*** Capitolo 26: Peter Pan ...30 anni dopo ***


PETER PAN...30 ANNI DOPO 

C'era una volta una giovane donna di nome Boa Hancok che si era innamorata di un 
ragazzo che si chiamava Doframingo
Doflamingo-Peter Pan.
Lei‭ ‬se ne era innamorata per il suo entusiasmo,‭ ‬il suo saper ridere sempre e‭ ‬per ogni cosa,‭ ‬il suo cuore di eterno bambino,‭ ‬la sua fiducia nei sogni e la sua fantasia,‭ ‬e poi lui era l'unico che sapeva volare.
Questo‭ ‬finchè aveva 16 anni,(al diciassettesimo già non ci riusciva più‭)‬,‭ ‬adesso di anni ne aveva‭ ‬39‭ ‬e lui si ostinava ancora a vestirsi di verde con un cappello a punta d'alpino e delle scarpe a punta.
E una pelliccia rosa di fenicottero.‭ ‬Unica differenza del vestiario aggiunta negli anni.
Che già ridicola e infantile‭ ‬di suo,‭ ‬oltretutto stonava terribilmente col resto tra l'altro.
Hancok faceva l'avvocato penalista e la mattina usciva prestissimo,‭ ‬lui la salutava con un grande sorriso e prendeva il suo zufolo per mettersi a suonare in salotto.
Sulla porta di casa lei gli chiedeva per l'ennesima volta cosa avrebbe voluto fare nella vita,‭ ‬ma lui faceva spallucce e diceva che forse avrebbe voluto fare l'attore,‭ ‬o il doppiatore,‭ ‬o il cantante,‭ ‬ma anche l'astronauta e il palombaro.
-‭ ‬Astronauta e palombaro eh‭? ‬E perchè non il domatore‭? ‬-‭ ‬ironizzava lei.
I giorni passavano e lui si trastullava nella sua beata incoscienza aspettando di ricevere l'illuminazione.
Ogni sera lei tornava a casa e lui le annunciava la sua scelta di vita:‭ ‬-‭ ‬Se vendessi alberi di Natale lavorerei solo un mese l'anno,‭ ‬poi d'estate potrei vendere cocomeri.‭ ‬-‭ 
-‭ ‬Si tesoro‭ ‬-‭ ‬rispondeva lei‭ ‬-‭ ‬e perchè non fai l'addestratore di delfini‭? ‬-
Così gli anni passavano e lui non aveva ancora deciso cosa fare.‭ ‬Il collaudatore di zufoli‭? ‬Il lucidatore di uncini‭? ‬Il separatore di ciglia‭?
Uffa,‭ ‬era troppo difficile,‭ ‬era una decisione importante da prendere,‭ ‬non poteva farlo così su due piedi‭ ‬,‭ ‬perchè Hankok non lo capiva‭?
Una sera Hancok‭  ‬tornò a casa più stanca del solito.
-‭ ‬Sono incinta‭! ‬-‭ ‬Gli sbattè in faccia senza tanti complimenti.
-‭ ‬Ah...‭ ‬e cosa vorresti fare‭? ‬-
-‭ ‬Voglio tenerlo,‭ ‬ho quasi‭ ‬40‭ ‬anni non avrò più molte possibilità‭? ‬-
-‭ ‬Perchè‭? ‬-
-‭ ‬Non guardi mai Tg2‭ ‬salute con Luciano Onder‭? ‬-
-‭ ‬No,‭ ‬a quell'ora ci sono i Power Ranger e Dragonball su Italia‭ ‬1‭ ‬-
-‭ ‬Comunque ho deciso,‭ ‬lo tengo.‭ ‬-
-‭ ‬Oh,‭ ‬senti Hancok,‭ ‬ma io non sono ancora pronto,‭ ‬devo realizzarmi,‭ ‬voglio ancora imparare la danza irlandese,‭ ‬studiare riflessologia,‭ ‬liberare nani da giardino...‭ ‬-‭   
-‭ ‬Hai quasi‭ ‬50‭ ‬anni ! -
-‭ ‬E allora‭? ‬L'eta non è che un concetto astratto,‭ ‬è come ci si sente dentro che conta,‭ ‬io nel cuore sono ancora un bambino‭! ‬-
-‭ ‬NO,‭ ‬un bambino stai per averlo‭! ‬Che tu soffra del complesso di Peter Pan o no‭!‬-
Così Hancok lavorò fino all'ultimo minuto,‭ ‬ebbe le doglie in aula e partorì sul banco degli imputati.Doframingo-Peter Pan nel frattempo era partito in tourneè con un gruppo di jodel tirolesi.
Al telefono Hancok gli disse che era una femmina e lui insistette per chiamarla Isola.
Non lo rivide mai più,‭ ‬ma sentì dire che viveva ed era diventato il re di Gardaland,‭ ‬dopo averla comprata con i soldi‭ fatti ‬lavorando come fenicottero sostituto allo zoo,‭ ‬cambiandogli nome in Dresrosa.

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Capitolo 26
*** Capitolo 27:L'ufficiale gentil' uomo ***


Questa non è propio una favola ma spero l'apprezziate lo stesso.
 

Parodia dell' Ufficiale e la Principessa

Doframingo era un militare americano,aveva partecipato a tutte le guerre come si conviene a un soldato patriota.Ormai quarantenne,appesantito dagli anni ,aveva deciso di appendere il fucile al chiodo a di convolare a giuste nozze con Baby 5  una principessa vedova cinquantenne.
E visto che le statistiche dicono che in America per una donna oltre i 50 è più facile essere centrata da un fulmine piuttosto che sposarsi,aveva preso la palla al balzo e in abito bianco lo aveva sposato.
Ma come si dice «quando il diavolo fa le pentole...»,dopo poche settimane giunse una lettera di chiamata  alle armi per una missione in Arabia Saudita,così,rassegnato e dolorante,il nostro eroe dovette partire in fretta e furia fra le lacrime della moglie che lo accompagnò all' aereoporto e gli diede qualche soldo e la sua carta di credito,dato che non aveva avuto neppure il tempo per passare in banca.
L'indomani Baby 5 rivette un mazzo di fiori con un biglietto che diceva:
«Per sempre tuo principessa».
Che pensiero magnifico,nonostante la fretta era riuscito a comprarle dei fiori(anche se li aveva pagati con la carta di credito di lei,restava pur sempre un bellissimo gesto).
Passarono i mesi e di Doframingo nemmeno l'ombra,ma ovvio c'era il segreto militare,fortuna che almeno dalle ricevute della carta lei sapeva che era vivo,e curiosamente non in Kuwait,ma a New York o Miami.
Baby 5 in preda al angoscia che l'amato bene fosse stato rapinato e il ladro stesse impunemente usando la sua carta,si rivolse alla polizia.
Il poliziotto l'ascoltò e scrisse qualcosa sul computer,poi le domandò qualcosa circa il suo aspetto fisico e lei capì che stava per ricevere una tremenda notizia.
«Per caso la chiamava Principessa?»
«Certo...come fà a saperlo?»
«Vi chiamava tutte così ,eravate in troppe perchè si ricordasse i nomi di tutte».
Ecco come andò a finire la favola dell'Ufficiale poco gentiluomo e delle Principesse.
Quante?Almeno 16 e altre 12 fidanzate, ma in 30 anni di onorata carriera l'FBI,a occhio e croce,sospettava ne avesse sposate un centinaio e a tutte aveva scroccato soldi e carte.
Lui è tuttora ricercato,probabilmente si trova su un isola sconosciuta,a godersi soldi della sua ultima vittima prendendo il sole con un coteil in mano.
Ma c'è comunque un lieto fine in questa storia:Che le 16 mogli hanno fondato il Club delle Principesse e stanno ancora aspettando...il colpo di fulmine. 

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Capitolo 27
*** Capitolo 28:La bella addormentata e il principe ladro e demente ***


La Bella Addormentata e il Principe ladro e demente


C'era una volta un signore di nome Baghy che Viveva a Ditroit con sua moglie,la principessa Alvida.
Da mesi ormai dormivano in letti separati ma lui, niente affatto rassegnato,tentava ogni notte un timido e vano approccio con la consorte.Entrava nel suo letto,si stringeva a lei e 
l'accarezzava nella speranza di risvegliare in lei il ricordo di una qualche passione non ancora sopita.
Ma niente,nonostante le sue spedizioni notturne,Alvida rimaneva totalmente indifferente ai suoi disperati tentativi,quasi non si accorgesse nemmeno che lui fosse nel suo letto e così dopo sei mesi di fallimentari spedizioni notturne,il matrimonio di Baghy e Alvida  arrivò dritto dritto nell'aula di tribunale di Ditroit.Era una storia come tante altre,fatta di 
incomprensioni, silenzi fra coniugi,faide familiari,parenti invadenti,e sopratutto soldi.
I legali di Alvida  dimostrarono con facilità come lei,essndo una principessa, fosse la coniuge ricca e Baghy il belloccio mantenuto,che lei aveva sposato contro il parere della famiglia e che lui più volte aveva infinocchiato falsificando la firma della moglie sugli assegni,su titoli di borsa,propietà di automobili,portandole via un sacco di soldi.
Invano la famiglia aveva tentato di farla rinsavire,Alvida chiusa nel suo silenzio ostinato continuava a lasciarlo fare.
La sua famiglia esasperata,lo denunciò alla magistratura,ma in mancanza di una una 
denuncia ufficiale da parte della moglie o una sua richiesta di divorzio,essendo suo il patrimonio,non c'era molto che i  familiari potessero fare,così tentarono un ultima carta e si misero a spiare la vita coniugale della coppia,nel tentativo di trovare un appiglio che potesse annullare la loro unione.
Spiarono i frustrati raid notturni di Baghy nel letto di lei e li riportarono immediatamente al giudice che,a questo punto,nonostante le proteste del marito che rivendicava un diritto sacrosanto,si era sentito rispondere dal giudice:«No davvero,lei non ha propio nessun diritto se sua moglie non è consenziente e sua moglie non lo è di certo!.»
A quel punto si scoprì una cosa/il marito confessò/rivelò una notizia  incredibile: 
Alvida era in coma da 8 mesi,da quando cioè il marito al volante della loro auto,aveva sbattuto contro un albero insieme a lei e il verdetto era stato definitivo:Coma irreversibile.
Baghy spiegò allo sbigottito giudice che i suoi squallidi tentativi di approccio erano spinti da una mai abbandonata speranza di vederla risvegliarsi.
Peccato che  nonostante il romantico pensiero,nel frattempo lui continuasse a a fregarle una valanga di soldi «Per mantenermi» come diceva piagnucolando «lei avrebbe voluto così io non ho un centesimo!».
Così il giudice concesse il divorzio alla Bella Addormentata che non si svegliò mai più,condannando il Principe ladro e demente a non avvicinarsi mai più a lei.

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Capitolo 28
*** Capitolo 29:Il principe Masochista e la principessa Sadica ***


Origine del termine sadico e masochista.
La principessa sadica e il principe masochista

C'era una volta un principe di nome Sanji-Maso,‭ ‬egli era un principe‭ ‬ricco,bello,‭ ‬elegante e colto,‭ ‬ma parecchio strano,perchè provava piacere nel sentire dolore.‭ ‬Cadeva volontariamente da cavallo,‭ ‬si toglieva le croste alle ferite,si faceva sparare frecce con la balestra.Amava sopratutto farsi picchiare,maltrattare,e umiliare dalle donne.Amava il dolore fisico inferotgli da una donna,più di qualsiasi altra cosa al mondo.
Un giorno,‭ ‬passeggiando nel bosco incontrò una principessa‭ ‬vestita con‭ ‬un attillato vestito striminzito,‭ ‬super aderente,‭ ‬super scollato di lurex rosa shoking‭ ‬che stava sistemando un collare‭ ‬di‭ ‬pelle nera con le borchie attorno al collo‭ ‬del suo schiavo,‭ ‬steso a terra,‭ ‬sanguinante e mezzo morto per le numerose frustate appena inferte.
A quella visione il principe Maso‭ si ‬sentì il cuore battere forte per l'emozione,‭ ‬desiderava ardentemente essere al posto di quello schiavo.
‭"‬O ti prego,mia soave fanciulla dall‭' ‬inquietante aspetto,‭"

le gridò prostrandosi‭ ‬ai suoi piedi.‭ 

"Io desidero‭ ‬essere il tuo umile‭ ‬servo,‭ ‬prendimi e fà di me quel che vuoi‭!"

Lei lo degnò a malapena di uno‭ ‬sguardo‭ ‬guardandolo come se fosse un‭ ‬lurido‭ ‬e insignificante insetto,‭ ‬prima di sputargli in un occhio,‭ ‬mollandogli‭ ‬un calcio in faccia,‭ ‬e infine‭ assestargli ‬un altro calcio nelle parti basse‭ ‬affondando infine uno dei suoi tacchi appuntiti.

‭"‬Biondino mmm, Mi chiamo Sado,‭ ‬detta Sady-chan,‭ ma  tu devi chiamarmi ‬Padrona o Dominatrice quando ti rivolgi a me‭!"

‭A quelle parole ‬che alle orecchie del principe equivalevano a le più dolci delle dichiarazioni d'amore,il‭ suo cuore ‬prese di nuovo a palpitare,‭ ‬si rimise in piedi solo per‭ riggettarsi‬ a terra,‭ ‬badando bene di cadere sui sassi più appuntiti,‭ ‬dopo di che,‭ ‬con gli occhi a cuoricino e un flutto di sangue dal naso si mise in ginocchio davanti alla principessa baciandole i piedi e pregandola di frustarlo.

Lei allora lo guardò meglio,‭ ‬squadrandolo‭ ‬da capo a piedi e‭ ‬lo trovò particolarmente attraente‭ ‬-oltre che un perfetto sotto messo-‭ ‬così gli mise subito‭ ‬un collare,‭ ‬una maschera,‭ ‬e un morso in bocca e mentre lo frustrava con la mano libera lo portò in giro per tutto il reame.
Da quel giorno Sado e Maso furono inseparabili...‭ ‬e vissero entrambi per sempre felici e contenti...‭ ‬a modo loro.

Ed ecco l'origine delle parole masochista e sadico




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Capitolo 29
*** Capitolo 30:La leggenda di Tanabata ***


La leggenda di Tanabata

 

*Tanabata:

è una tradizionale festa giapponese, una delle cinque festività dell'anno derivata dall'equivalente festival cinese.La festa cade il 7 luglio (tranne alcune regioni nelle quali si festeggia il 7 agosto), nel periodo in cui le due stelle maggiori del cosiddetto triangolo estivo,Vega e Atair, sono visibili in cielo.

La festa è legata a una leggenda popolare di origine cinese, di cui esistono diverse varianti. Secondo la storia i due innamorati Hikoboshi e Orihime (rappresentanti la stella Altair e la stella Vega) vengono separati dalla Via Lattea, potendosi incontrare solo il settimo giorno del settimo mese lunare del calendario lunisolare.

Leggenda:

Anticamente sulle sponde del Fiume Celeste (Via Lattea) viveva il sovrano di tutti gli dei e imperatore del cielo, Tentei, la cui figlia la principessa Orihime (Vega) passava le giornate a tessere e cucire stoffe e vestiti regali per le divinità.

Giunta all'età adulta però,poiché alla figlia non era mai stato concesso altro che lavorare il fuso,il padre le scelse un marito: era un giovane mandriano, di nome Hikoboshi (Altair), la cui attività consisteva nel far pascolare buoi attraverso le sponde del Fiume Celeste. Per i due giovani fu amore a prima vista. Essi si innamorarono follemente l’uno dell’altra ed erano talmente felici che, presi dall’amore e dalla passione, trascorrevano ogni giornata insieme, dimenticandosi di tutto il resto, anche dei loro doveri. Di conseguenza, Orihime non tesseva più la sua tela, lasciando gli dei senza abiti, e i buoi di Hikoboshi non prestava più attenzione ai suoi buoi. Questo scatenò la rabbia di Tentei, che non poteva tollerare questa situazione e, per porvi rimedio, fu costretto a punire severamente i due sposi.Orihime e Hikoboshi furono separati ai due lati del Fiume Celeste e costretti a tornare ai loro doveri. La principessa disperata, non potendo vivere senza il suo amato e continuava piangere ininterrottamente. Tentei, commosso dalle lacrime della figlia, consentì allora che i due si potessero incontrare, ma solamente una volta l’anno, il settimo giorno del settimo mese(il 7 Luglio)se il celo fosse stato limpido. Da allora, uno stormo di gazze giunge ogni anno, ed esse creano un ponte con le loro ali, cosicché Orihime possa attraversare il Fiume Celeste e riabbracciare il suo tanto amato Hikoboshi.

Tanto tempo fa nel cielo notturno,sulla sponda del fiume scintillante della via lattea,stavano gli innamorati Vaiolet e Sanji. I due sposi erano molto innamorati e vivevano d'amore e d'accordo ma,passando tutto il tempo insieme, finirono per trascurare i loro doveri. Questo fece così arrabbiare Law,il dio dei celi e padre di Vaiolet e da lui furono puniti.

-Non fate altro che amoreggiare tutto il giorno,qui si batte la fiacca! Non ne posso più! Vi punirò!- dichiarò furioso il dio scagliando un raggio contro Sanji che fu abbagliato e avvolto da un fascio di luce.

-Waah!-

-Padre,cosa...?! Ma...!CHE HAI FATTO!!-urlò Vaiolet inorridita e schifata.

Il suo amato Sanji aveva assunto l'aspetto di una ragazza!

-Ma...ma scherziamo???!!! Io sono un uomo! Perché sono conciato così? Pure la parrucca! E queste che sono? Ciglia finte? Che fastidio! Che schifo! Scordati che rimanga così vecchio pazzo!-tentò di ribellarsi anche Sanji, se possibile ancora più inorridito della sua amata,facendo per strapparsi subito via la parrucca e gli abiti femminili ma...

-No,non riesco a toglierli...non posso tornare in nessun modo com'ero!-

-Davvero?!-

Per quanto ci provasse Sanji non riusciva assolutamente smettere di travestirsi,costretto dalla potente magia di Law.

Così i due innamorati non potendo più passare il tempo insieme ad amoreggiare scambiandosi dolci effusioni, furono costretti a tornare ai loro doveri.

 

-Grrr...papà,come hai potuto, sei un maledetto sadico.-

ringhiava fra i denti la povera ragazza mentre filava. Il lavoro procedeva nonostante il malumore di Vaiolet e la depressione di Sanji,così disgustato dal suo nuovo aspetto da non poter più specchiarsi senza deprimersi e mettersi a piagnucolare proprio come una femminuccia isterica.

Forse la magia del dio era stata talmente potente che c’erano momenti in cui anche il suo animo cominciava a diventare quello di una donna.

Per Vaiolet era davvero uno shock vedere il suo forte e virile Sanji sembrare, e a volte persino comportarsi in tutto e per tutto, come una femminuccia,visto che inizialmente ad attrarla erano stati proprio la sua forza mascolina e il suo carattere da uomo virile.

“Come se non bastasse la qualità del suo travestimento è altissima,che nervi!” pensava Vaiolet stizzita fissandolo male. La cosa peggiore infatti era che Sanji, in versione femminile, era una ragazza bellissima,anche più bella di Bibi!

Suo padre ebbe almeno potuto trasformarlo in una donna brutta!Cosa poteva esserci di peggio per una ragazza che avere un fidanzato più bello e femminile di lei?

-A quanto pare sulla terra la nostra diventerà una storia d'amore molto romantica ma, nella realtà...- borbottò fra sé sconsolato Sanji.

-TACI ! E pensa a lavorare!-lo sgridò bruscamente Vaiolet, come ormai sempre più spesso gli si rivolgeva, non riuscendo oltre alla frustrazione a non provare invidia e rabbia davanti a tanta bellezza, nonostante fosse assurdo mettersi in competizione con il proprio ragazzo.

Ma domani è il 7 luglio, l'unico giorno dell'anno in cui a Sanji è consentito riacquistare il suo aspetto maschile!

-Non è possibile piove...-mormorò la principessa guardando il cielo con un’ espressione sconsolata e delusa, temendo di sapere cosa quello significasse.

Ma purtroppo il cielo quest'anno non è limpido, questo significa che...

-Vaiolet chan, mi dispiace...quest'anno l'incantesimo non si è sciolto .-le disse infatti dispiaciuto con aria mortificata Sanji, rimasto nelle sembianze di una ragazza.

-BUAAAH!- Vaiolet scoppiò a piangere per la frustrazione, correndo via in lacrime.

-PRINCIPESSA VAIOLET?!- le gridò dietro il suo consorte cercando di trattenerla,ma lei non si voltò indietro. Troppo presa a rimuginare su suoi tristi pensieri.

“Perchè? Perchè va a finire così?Ho tanto aspettato,per un anno intero e invece...non ne posso più di questa situazione che devo fare?”si ripeteva sconsolata -Basterebbe che vi lasciaste.- risuonò la voce pacata e atona di Law come se le avesse letto la mente

-Padre...-

-In fin dei conti...tu ami Sanji solo per il suo aspetto maschile giusto?-continuò col medesimo

tono noncurante

-Non è vero! Cioè, non proprio...-balbettò Vaiolet non sapendo come controbattere

“Forse è vero,do troppa importanza all’ aspetto esteriore. Sanji dentro è sempre lo stesso,forse non dovrei essere così superficiale”pensò ammettendo con sincera consapevolezza i suoi limiti.

“Ma d'altra parte non è come se Sanji fosse diventato brutto o grasso,insomma è cambiato completamente! È una donna!Non posso mica sentirmi in colpa se non sono lesbica e l'idea di baciare una donna, un travestito mi fa schifo!” pensò confusa e indecisa dai suoi stessi pensieri contrastanti.

“Allora è davvero finita,non c'è altro da fare...”

-Tu non ricambi il suo amore.-

-Eh...?-

-C'erano due tipi di incantesimi...

Fresch Back

***

Il dio Law, nonostante le apparenze facessero sembrare il contrario, non era un padre così crudele da rimanere insensibile alla sofferenza della figlia, ma non poteva nemmeno riportare le cose come prima,altrimenti i due piccioncini avrebbero ricominciato con l'eccesso di smancerie e sarebbero tornati a trascurare i loro doveri.

Tuttavia decise dopo aver scagliato l'incantesimo di offrire almeno una scelta a Sanji:

 

-Ti lascerò scegliere. Manterrai il tuo aspetto maschile ma potrai incontrare mia figlia una sola volta l'anno,se il cielo sarà limpido. Oppure potrai restarle accanto,ma con sembianze femminili e potrai tornare al tuo aspetto maschile una sola volta l'anno sempre se il cielo sarà limpido.-

-Scelgo il secondo incantesimo.-

-Cosa?- il re rimase molto sorpreso dalla sua scelta sapendo quanto Sanji fosse orgoglioso della sua virilità maschile riuscendo anche a capirlo per una sorta di solidarietà maschile, gli aveva offerto quella scappatoia sicuro che avrebbe scelto la prima.

Nessun uomo normale avrebbe mai voluto rimanere conciato come un travestito.-Non vuoi pensarci bene?Mia figlia è fissata con l'aspetto esteriore. Anche se potrai restarle accanto,non è detto che lei continui ad amarti.-

-Non importa nobile Law sama. Sono disposto ad assumere qualunque aspetto...perfino a farmi odiare,ma non potrei mai sopportare di stare lontano dalla mia amata principessa.- era stata la risposta sicura del giovane.

-Lui è talmente innamorato di te,da avermi dato subito questa risposta.-concluse il suo racconto Law.

"Sanji...proprio tu che sei tanto orgoglioso del tuo essere uomo e odi più di me il tuo aspetto potevi liberarti e hai scelto di rimanere intrappolato in quelle sembianze solo per rimanermi vicino ?” realizzò la principessa commossa, trattenendo a stento lacrime di felicità per quella incredibile dimostrazione d'amore.

-A questo punto,lo caccerò così com'è dal mio palazzo...-

-NO! No padre!- gridò la ragazza correndo indietro.

“Come avevo potuto dimenticarlo?non è solo perchè è un uomo che lo amo,lui è sempre la persona di cui mi sono innamorata, l'uomo sempre gentile che mi ama tanto...” pensò pentita appena prima di vederlo e buttarglisi addosso abbracciandolo di spalle.

-V...Vaiolet ?! Che fai addosso abiti femminili...-balbettò Sanji arrossendo,colto alla sprovvista.

-Non importa!-lo interruppe voltandolo per poterlo guardare negli occhi

-Non importa il tuo aspetto finchè posso starti accanto!- dichiarò piangendo lacrime di felicità, finalmente sicura di sé e dei suoi sentimenti.

-Mia principessa...- mormorò il principe piangendo anche lui,non riuscendo a credere che la principessa fosse riuscita ad accettarlo anche in quelle sembianze

-Ti amo...-dissero insieme prima di abbracciarsi teneramente e scambiarsi un lungo bacio appassionato.

EXTRA:

-Dannazione. Ora amoreggiano anche peggio di prima!Alla fine ogni scusa è buona per non lavorare-

-E' colpa tua Law. Hai parlato troppo.-lo rimproverò bonariamente la moglie Monet

-Tsk- risponde non sapendo che ribattere mentre sua moglie si porta una mano davanti alle labbra per nascondere un sorriso.

-Guarda Vaiolet-chan ! Quest'abito di piume non è troppo carino?!Mi sta bene? Mi sta bene?-

“Non sarà che in realtà gli piace travestirsi è basta?”



 

 

 

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Capitolo 30
*** Capitolo 31:Merlino,il mago di Oz,e il gatto con gli stivali ***


MERLINO, IL MAGO DI OZ,E IL GATTO CON GLI STIVALI 


C'era una volta un Mago di nome Doframingo he viveva in un regno sconfinato chiamato Dresrosa.
Era il più veloce del suo corso di ipnosi.
Era così veloce che da bambino in classe si divertiva ad ipnotizzare il maestro appena entrava in aula,facendogli fare il verso del cane e della pecora
Bastava guardarlo nei suoi ipnotici occhiali da sole per meno di trenta secondi e ti piegava completamente alla sua volontà.
Diventavi creta nelle sue mani e facevi qualunque cosa lui ti chiedesse.
Ben presto grazie alle sue arti magiche uniti  al suo carisma innato, si ritrovò ad avere intorno a se una fitta schiera di seguaci ai quali chiedeva di fare tutto quello che voleva :Si faceva dare la merenda, portare la cartella,fare i compiti, e passare le ragazze.
Essendo di indole avida,ben presto tutto questo non gli bastò più e iniziò a progettare quello che sarebbe diventato il più vasto e potente impero di tutti i tempi.
Cominciò con il chiedersi cosa volesse la gente del regno di Dresrosa,e con sua somma sorpresa si rese conto che tutti volevano la stessa cosa:Sentirsi a propio agio con le persone,fare carriera,migliorare i rapporti interpersonali,trovare l'anima gemella,compare casa, avere figli,guarire dalle malattie,in una parola "essere felici."
Non capiva come mai il primo desiderio non fosse "essere ricchi e potenti ",ma che importava? la prima cosa che occoreva fare era stilare una lista di regole da seguire.
"La gente adora le regole",si disse,"vogliono tutti essere guidati,seguiti,e consigliati,io diventerò il loro Guru,spiegherò loro come diventare felici,ovviamente in modo che io possa diventare ricco."
Iniziò a farsi chiamare Merlino e scrisse un librone enorme intitolato**Smile,pieno zeppo di consigli su come avere successo,come migliorare il propio rapporto con gli altri,cosa mangiare,come parlare in pubblico,cosa pensare,cosa dire,cosa leggere,che medicine prendere, e che squadra tifare.
All'inizio ebbe l'impressione di aver esagerato un pò con tutti quei consigli, invece si accorse che più ne scriveva e più la gente ne voleva,più era preciso e meno la gente aveva bisogno di pensare  e così i seguaci, tramite il passa parola,diventarono sempre più numerosi.
Uno dei primi fedelissimi seguaci dello Smile fù propio Crocodail, il Mago di Oz,ricchissimo ed eccentricoo magnate,che entrò in società con lui e sostenne i suoi progetti finchè Doframingo,ora Merlino, che non resisteva quando vedeva i soldi passargli vicino,fuggì col malloppo.
Crocodail Mago di Oz lo denunciò al Gran Consiglio dei Maghi,ma poco dopo,durante una traversata in mongolfiera,sparì misteriosamente.
Merlino nel frattempo dichiarò ai suoi discepoli che l'era di Smile** era ormai tramontata e passò a illustrare una fase successiva,quella di Mytology** :Una dottrina avanzata e perfezionata che oltre alla felcità portava alla conoscenza suprema dei paralleli e dei meridiani,e quindi ad un livello cosmico di trasmigrazione spazio temporale superiore.Una dottrina alla quale potevano accedere(a pagamento) soltanto alcuni eletti fortunati.
I seguaci fecero a pugni per poter aver un posto nella ristretta nicchia,che poi tanto 
ristretta non era,e più si avvicinavano alla vetta della conoscenza,più il cammino si faceva
complesso e caro.
Usava sava i suoi truchetti magici come "Il gioco delle 3 carte di credito" 
per impressionare i discepoli,che non riuscivano mai a essere veloci come lui a far sparire i soldi  e tanta era l'ammirazione e la speranza di poter un giorno emulare cotanta abilità che il numero degli adepti era diventato incalcolabile e per farli sentire più motivati  faceva firmare loro contratti di fedeltà per miliardi di anni.
In segito per meglio amministrare il suo potere si trasferì su un arca che navigava intorno all'isola che non c'è, da dove poteva meglio controllare che nessuno uscisse da seminato.
Nel frattempo alcuni seguaci che non avevano più un soldo bucato e si erano venduti pure i figli,decisero di abbandonare la setta, ma una volta convocati sul l'arca con la scusa di parlare delle clausole del contratto,venivano usati come esce per il Mostro del Lago di Lochness.
Quando moltissimi anni più tardi,Il Gran consiglio dei Maghi ottene i permessi necessari per circondare l'arca,ormai di lui non c'era più traccia,dileguato,sparito,puff!
Come suo successore vene/fù nominato *Minok, il Gatto con gli Stivali,che ancora oggi incassa cospicui assegni.

Morale:Non firmate mai niente di strano e non fidatevi mai di chi vi chiede soldi in cambio di felicità.
Per quelli che invece assomigliano al mago Doframingo,non credo che ci sia niente che io possa dire che vi possa dissuadere dalla vostra idea di conquistare il mondo.

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Capitolo 31
*** Capitolo 32:La principessa e il fifone coraggioso ***


LA  PRINCIPESSA E IL FIFONE CORAGGIOSO
 
C'era una volta una principessa ,a cui uno stregone cattivo e invidioso della sua ricchezza  aveva fatto un terribile maleficio:Il giorno in cui si sarebbe innamorata il suo amore non sarebbe mai stato ricambiato.
Passarono gli anni e la principessa Kaya crebbe diventando una giovane donna,bella inteligente e con molti pretendenti,fra cui un bel principe che appena la vide le chiese la mano.La bella principessa,pur essendo lusingata da tante attenzioni,sentiva in cuor suo di non amarlo.Il principe era davvero affascinante e galante,era perfetto,ma non le faceva battere il cuore,così passeggiava lungo la riva del torrente per giornate intere chiedendosi cosa fosse l'amore. 
Finchè un giorno, mentre passeggiava,vide 3 passerotti cadere in acqua dal nido,e nel salvarli si sporse troppo e scivolò lei stessa nelle gelide acque del torrente.  
la povera principessa cominciò ad annaspare nel disperato tentativo di stare a galla,ma la corrente era troppo forte e la trascinò via.Quando riaprì gli occhi,trovò sopra di sè un giovane contadino con un buffo naso lungo che le dava degli schiaffi per farla svegliare.
Una volta ripresasi,le mise una coperta intorno alla spalle e vedendola ancora scossa provò a distrarla raccontandole delle buffe storie sulle sue presunte imprese da grande guerriero impavido-come si definì lui stesso-così strampalate da capire subito che fossero bugie inventate di sana piante.
Nonostante capì subito che il giovane Usop-così si chiamava-fosse un bugiardo patentato,capì lo stava facendo per distrarla e farla ridere,e funzionò:
La principessa non ricordava di aver mai riso così tanto in tutta la sua vita.
(Alla fine) quando riuscì a smettere di ridere lo guardò meglio e trovando carino persino il suo lungo naso s' innamorò perdutamente di lui,e il suo cuore prese a battere così forte che fece alzare in volo tutti gli uccelli del bosco.
Ma ecco che l'incantesimo del perfido mago manifestò il suo potere e il giovane,una volta assicuratosi che la principessa stava bene,la salutò con un inchino e se ne andò.
La bella principessa allora tornò al castello,si chiuse in camera sua insieme al suo cuore  spezzato e non uscì più.La sentivano piangere e disperarsi notte dopo notte,senza che nessuno potesese fare niente per lei,che diventava sempre più debole,triste e infelice.
Furono convocati i più grandi saggi del reame,ma nessuno riusciva a farla smettere di piangere e di soffrire,sicchè si cominciò a temere per la sua vita.
Una mattina i 3 passerotti che aveva salvato dal fiume,Carota,Cipolla,e Peperone volarono sulla sua finestra e,vedendola così magra e spenta le dissero:
«Bella principessa,se vuoi smettere di soffrire,devi smettere di amarlo»
«Sposa il principe e dimenticalo!».
«Ma io non posso!» disse la principessa.«Io lo amo più della mia stessa vita!»
«Se continui così ti ammalerai e morirai,se invece decidi di non amarlo più e sposi il principe pian piano ti abituerai e lo dimenticherai,così fanno tutti».
La principessa Kaya ormai stremata,si alzò con fatica,andò alla finestra e decise di esprimere il suo desiderio:«Basta!» disse forte gridando al celo «Da adesso non voglio amarlo più!».Uscì dalla camera e diede disposizione perchè il suo fidanzamento avesse luogo.Fù allestito il più grande banchetto che si fosse mai visto e gli invitati giunsero dai regni più lontani.Fuochi d'artificio e balli andarono avanti per tre giorni e la principessa,guardando il principe che la ricopriva di attenzioni, pazzo d'amore per lei, si convinse di aver fatto la scelta giusta.
Ma all' alba del quarto giorno,mentre la principessa passeggiava di nuovo sulle rive del torrente,ecco apparirle davanti il giovane che tanto aveva amato.Lui le si buttò ai piedi e la supplicò si sposarlo.Le disse che sapeva di essere solo un semprice comntadino,e di non essere al altezza di una principessa come lei,ma la amava sopra ogni cosa e non poteva vivere senza di lei.
Ed ecco che di nuovo l'incantesimo del mago entrò di nuovo in azione:
La principessa guardò il giovane e non lo riconobbe,chiamò anzi le guardie perchè lo arrestassero.Dopo giorni e giorni i passerotti solarono sulla finestra della prigione dove il giovane si disperava e gli dissero:
«La principessa ti ama,ma è vittima di un incantesimo,se vuoi che lei ricambi il tuo amore devi uccidere il perfido stregone»
Il giovane, che era un semprice contadino e non (certo) il prode e coraggioso guerriero di cui si vantava nelle sue storie non era neanche particolarmente coraggioso,anzi er conosciuto per essere un gran fifone che aveva paura di tutto, ma tirando fuori un  insospettabile coraggio grazie alla forza del suo amore,cominciò a scavare a mani nude sotto le mura della prigone e riuscì a fuggire.
Guidato dai tre uccellini corse finchè non raggiunse l'antro del perfido mago Jango e nascosto dietro un cespuglio senza farsi vedere lo uccise lanciandogli un sasso con la sua fedele fionda colpendolo alla testa, trapassandolo da parte a parte.
Usop soddisfatto per l'impresa compiuta stava per tornare dalla sua amata principessa,se nonchè i tre uccellini gli si pararono davanti fermandolo, prendendo a parlargli concitati :«Usop abbiamo scoperto una cosa terribile! il perfido mago Jango ha lanciato il maleficio sulla principessa dietro ordine di Kuro,lo sposo della principessa!»
«In realtà lui non è un principe,Kuro è un pirata malvagio che voleva sposare la principessa solo per diventare re,e ucciderla dopo le nozze!»
«Forse in questo momento Kaya è già in pericolo! devi correre a salvarla! anche perchè se anche Kuro non muore l'incantesimo non si spezzerà mai!»
Il giovane innamorato corse più veloce che poteva al castello della principessa,arrivando propio un minuto prima che il falso principe la uccidesse con un coltello.
I due iniziarono a combattere con la spada, erano in pefetta parità,allora  Kuro bevve una pozione creata dal defunto mago che trasofrmò le sue mani in zampe simili a quelle  di un gatto.Ma con 10 artigli lunghissimi, (e) affilati come 10 spade.Dopo questa trasoformazione Usop cominciò a essere in forte svantaggio.Avrebbe sicuramente perso e sarebbe morto ma i tre uccellini intervennero in suo aiuto:Approfittando della sua distrazione lo beccarono sugli occhi accecandolo.
Kuro in preda al dolore si distrasse,così l'altro ne approfittò e lo uccise trapassandolo con la spada da parte a parte.
Un tuono squarciò il celo e una pioggia d'ora cadde dalle nuvole.
La principessa si sentì strana,la testa cominciò a girarle forte e perse i sensi.
Quando si risvegliò,il giovane la teneva stretta fra le braccia,dichiarandole il suo amore eterno e chiedendole di sposarlo.
Lei lo strinse forte a sè e accettò.
E vissero per sempre felici e contenti
Morale della favola:
Non rinunciate al vero amore solo perchè vi sembra difficile,non accontentatevi di qualcuno solo per paura di rimanere da sole o perchè credete di non poter aspirare a niente di meglio.Dovete sempre cercare il vostro amore da favola, realizzare la vostra favola e sopratutto essere consapevoli di meritarlo.


















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Capitolo 32
*** Capitolo 33:Crosover cosa a 3 (LawxxBaby 5) ***


CROSOVER:
CENERENTOLA,BIANCANEVE E IL PRINCIPE AZZURRO,COSA A 3

Vi siete mai chiesti cosa è successo a Cenerentola dopo il matrimonio?
Sopratutto se Cenerentola foss stata Baby 5,la sua amica Biancaneve Monè,e il principe Azzuro Trafalgar Law? ecco cosa accadrebbe:

Il principe Law era stato contrario al ballo,e alla ricerca di una moglie,non aveva alcuna voglia di sposarsi,le donne richiedono un sacco di attenzioni che lui non aveva ne voglia ne tempo di darle.E poi era ancora troppo giovane per andare a letto solo con una donna!Ma suo padre Vergo  era deciso ad avere dei nipotini,e quando gli aveva «gentilmente» chiesto di accontentarlo,con altrettante «gentili carezze» a suo di bastoni di Bambù,il principe era stato più che felice di accontentare il caro padre.
Dovendo sposarsi per forza, scelese una certa Baby 5 Cenerentola,poichè essendo  una donna ingenua,che avrebbe facilmente potuto manipolare avrebbe potuto cotninuare a condurre la sua vita da scapolo donnaiolo anche da sposato.
Giunse la prima notte di nozze...la luna splendeva alta nel cielo ammantato di stelle,il Principe baciò dolcemente Baby 5  sulla fronte e le sussurrò in un orecchio:
«Ma la Tua amica Monè Biancaneve  che fà stasera?»

«Ehm...Bianca...senti...stasera...vrrstialttocnmeazzrr?»
«Che?»
«Verresti a letto con me e Law ?»
«Ma sei scema?»
«Dai,dai,ti prego,lui lo vuole tanto, ha detto che ne ha bsogno! ha bisogno di me non potevo rifituarmi! su ti prego fallo per me,ti regalo una zucca!»
«Una zucca? ma te la sbatto in testa la zucca!»
«Oh,ma come sei difficile,però con i nani ci stai...»
«I nani sono una cosa diversa,con loro è amore.»
«Si vabbè...allora?lo fai? cosa vuoi in cambio?» 
«Voglio le tue scarpette di cristallo!»
«No,tutto ma le scarpette no!»
«Allora non se ne fà nulla.»
«Ma sei veramente una strega!Uff...Ok vada per le scarpette.»
«Bene,andiamo!»
Dopodichè la sera fatidica sono tutti e tre nella camera da letto si guardano tutti e tre imbarazzati,e a cose fatte, quando hanno finito improvvisamente Baby 5 è gelosa marcia perchè lui è stato più con l'altra che con lei,(essendo una novità),odia la sua migliore amica che sicuramente continuerò ad andare a letto con lui anche senza di lei,che rimmarrà lì come una cretina«becca e bastonata»finchè una sera lui le chiederà:
«Senti...Cè ma le tue sorellastre? Sono single?»

E fù così che Baby Cenerentola venne arrestata e finì in prigione per omicidio e quando i giornalisti le chiesero cosa l'avesse spinta a spaccare il cranio del principe con la zucca e far divorare il suo corpo dai topi,con un sorriso degno dei migliori psicopatici rispose:Ne valeva la pena





NOTE FINALI: Sono stata indecisa fino al ulitimo se mettere Law o Doframingo,il secondo mi sembrava più adatto ma alla fine ho opatato per Law visto che la coppia LawxBaby 5 non l'avevo ancora fatta,spero l'abbite trovato convincente lo stesso.

 

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Capitolo 33
*** Capitolo 34: La ragazza senza mani(Crosover con Cenerentola) ***


Visto che questa storia è un pò lunghetta lo divisa in 2 parti,in settimana il seguito.


CROSSOVER:CENERENTOLA & LA RAGAZZA SENZA MANI (LAWXROBIN)

 

C'era una volta una bella principessa che viveva in un regno di pace, pieno di fiori e farfalle che svolazzavano ovunque. La nostra eroina vestita di rosa viveva felice e spensierata in impaziente attesadel suo principe su un cavallo bianco con cui si sarebbe sposata e avrebbe avuto 30 bambini.

Voci fuori campo:"* Tosse, tosse * Uhm... autore, penso che stai scrivendo un’altra storia" "Perché? C'è qualcosa che non ti piace?" "Ci sono parecchie cose che non mi piacciono, voglio una storia più credibile, con spade, sangue, cadaveri e omicidio di massa!" "Posso lasciare almeno i fiori e le farfalle?"

"Fiori e farfalle. Sul serio?"

"Sì, mi piacciono le farfalle e fiori. Qualche problema? " "Ok, ok, puoi lasciare i fiori e farfalle." "Okey allora ricominciamo? * Tosse, tosse * C'era una volta...

C'era una volta un re che governava un piccolo paese. Anche se era di piccole dimensioni, era molto ricco e potente e per questo molti altri regni cercavano continuamente di conquistarlo sempre senza successo. Questo almeno da quando Donquijote Rocinante era salito al trono diventando il nuovo re. Se prima alcuni continuavano a tentare di conquistarlo, nonostante venissero sempre sconfitti, da quando lui era diventato re nessun invasore osava neanche più avvicinarsi al paese. Il motivo era che si diceva che il re fosse un potente mago con enormi poteri, talmente potente che avrebbe potuto distruggere il mondo se avesse voluto.

E tutti ne erano spaventati...no scherzo!

La verità era che il re era un omone alto e imponente e con quel perenne cappotto di piume nero ed un’espressione impenetrabile emanva un’aria inquietante che metteva in soggezione e spaventava tutti al primo sguardo.

Ma bastava parlarci per qualche secondo per capire che in realtà non era altro che un bambinone ingenuo e piagnucolone troppo cresciuto. In contrasto con la sua aria da duro, il re aveva il cuore fin troppo tenero, era la persona più generosa, compassionevole, buona ed emotiva del mondo e non avrebbe fatto del male a una mosca.

Odiava ricorrere alla violenza e ci soffriva a essere frainteso venendo scambiato per un poco di buono a causa del suo aspetto che incuteva timore. Errore che però teneva lontani i nemici facilmente impressionabili.Era bastato che lo vedessero mentre lanciava fuori dalla finestra un bambino per far credere a tutti che fosse un bastardo senza cuore che non aveva pietà nemmeno per un povero innocente.

Gesto che in realtà altro non era che l'ennesimo equivoco, il ragazzo in questione gli era solo scivolato dalle mani, visto che Rocinante oltre che troppo buono era pure irrimediabilmente goffo e imbranato, in una maniera che rasentava i confini della realtà. Voglio dire, avete visto questo uomo ?! Non riesce nemmeno a fare due passi senza inciampare nei suoi stessi piedi e accendere una sigaretta senza provocare un incendio! Ma era una fortuna che altri regnanti non l'avessero visto in quei momenti, o sarebbero tornati a invadere il regno. Oppure avrebbero lasciato perdere comunque sicuri che cercare di ucciderlo sarebbe stato di una facilità troppo imbarazzante o che fosse molto meno faticoso aspettare che morisse da solo, cosa altamente probabile in brevi tempo visto che con la sua sbadataggine Rocinante era il peggior nemico di se stesso. C’era da chiedersi come avesse fatto a sopravvivere fino ad allora con quella sua goffaggine.

 

Altre voci fuori campo:

 

"Questa favola è noiosa, dov'è il sangue che mi hai promesso?"

"Ma vuoi stare zitto! Perché devi essere così impaziente? C'è il sangue ma non posso arrivarci se continui ad interrompermi."

"Okey, continua pure, prego."

Sospiro “Finalmente...!”

 

Ora dove ero? Ah sì! Nessuno era a conoscenza del vero carattere del re e ne erano tutti spaventati. Tutti tranne un uomo: Donquixote Doflamingo. Era così spaventoso come il re, beh forse all'apparenzafaceva un po' meno paura, anzi a una prima occhiata poteva risultare persino buffo. Aveva l’aspetto di un fenicottero, con la sua giacca di piume rosa, gli abiti sgargianti e uno strano modo di camminare. Ma il suo ghigno perverso era molto più spaventoso e inquietante dell’espressione semplicemente seriama non crudele del re Rocinante, e la sua fama dovuta ad atti di incredibile crudeltà fatti per lo più perpetrare per puro divertimento sadico, spazzava all’ istante quella prima impressione. Le personeavevano paura persino di guardarlo negli occhi, anche se lui indossava sempre degli occhiali da sole e non potevano vedere i suoi occhi. Sì, una creatura davvero spaventosa.

Come se non bastasse, questo feroce sanguinario conosceva il punto debole del re Rocinante ed anche il suo grande segreto, ed era pronto ad usarlo contro di lui. Il re stava per cadere dal trono. Appena giunse al castello le guardie lo assalirono pronti a difendere il loro sovrano, ma non erano che formiche insignificanti per il fenicottero folle.

Nessuno rimase vivo, in pochi minuti le guardie non furono altro che cadaveri smembrati, pezzi di corpi volarono da tutte le parti e l'aria si impregnò dell’odore del sangue, che si sparse ovunquemacchiando ogni cosa. Le urla di dolore risuonarono a lungo prima di lasciare posto ad un assordante silenzio, spezzato solo dalla risata da pazzo del fenicottero che si guardava intorno soddisfatto e divertito del suo operato. Era un assassino senza cuore. Alcuni dicevano che un cuore non lo aveva mai avuto, altri che l'avesse ma fosse di 3 taglie più piccolo del normale, troppo piccolo per provare emozioni.

Altri ancora sostenevano che il segreto della sua forza era dovuto a un accordo con un potente mago che, con la sua magia, gli aveva tolto il cuore dal petto senza ucciderlo ed era stato in questo modo che aveva permesso a Doflamingo di non provare più sentimenti, diventando l'attuale e perfetta macchina peggir uccidere.

Senza più fastidiosi ostacoli a intralciare il suo cammino Doflamingo avanzò facensi strada verso la stranza del re.E 'stato facile trovarlo.Bastò seguire i corridoi dove le pareti e il pavimento erano danneggiati, rovinanti dai solchi lasciati dalle continue cadute del Re.

"Ti aspettavo, Donquixote Doflamingo."-Lo accolse il re con un volto stoico appena entrò – "E da molti anni che non ci vediamo,ma sapevo che prima o poi saresti tornato a impossessarti del trono...fratello”

Tadan! Colpo di scena,si l'assassino invasore senza cuore Doframingo era il fratello maggiore del re dal cuore tenero Rocinante ,anni fa sarebbe dovuto succedere lui al trono ma i loro genitori l'avevano bandito anni fa,non ritendolo adatto a governare-chissà poi perchè...- e da allora non si era mai più saputo nulla di lui.Ma Rocinante che conosceva bene il fratello sapeva che prima o poi sarebbe tornato a vendicarsi.

“Quando te ne sei andato anni fa tutti rimasero tutti sorpresi del fatto che acettesti l' abdicazione senza oppore reistenza,ma io ti conosco e sapevo che stavi solo progettando la tua vendetta per cui mi sono preparato.Non riuscirai a prendere il regno ”

"Fuffuffuffufffu. Io non la penso così." Cantilenò Doflamingo agitando il dito in faccia davanti a Ronzinante "So che il tuo più grande debolezza,inoltre ti ho già ingannato tempo fa."

Il biondo re guardò il fratello con incredulità a lui.Non aveva alcuna debolezza!e non si era mai fatto ingannare!

“O si che l'hai fatto,ricordi che prima di salire al trono un vecchio mendicante venne da te e ti disse: Io ti farò diventare re , se in cambio mi prometti quello che c'è dietro al castello; fra 10 anni verrò a prenderlo.Tu credevi fosse il melo del giardino,e hai accettatto l'accordo impegnantoti per iscritto con un contratto vincolante.

“E tu come fai a saperlo?” chiese il re sorpreso ricordando che in effetti era andata proprio così.

“Fufufu,sciocco fratellino,non l'ahi ancora capito? :Ero io quel mendicante!”

“NO!” esclamò Ronzinante realmente stupito,essendo veramente molto ingenuo non aveva intuito nulla fino alla rivelazione.

“Si,come ho detto prima l'ingenuità e la tua più grande debolezza. Fuffufffuffu.Sono venuto qui per reclamare ciò che secondo il nostro accordo mi spetta di diritto.Tu visto che sei stupido pensasti mi riferissi al melo ma in realtà parlavo del orfanella che adottasti anni fa.Sarà diventata una donna ormai :Ho intenzione di sposare la vostro preziosa figlia adottiva ,così oltre tuo fratello diventerò tuo cognato e prossimo erede al trono legalmente !"

"Nooooooooooooooooo ...."- in un attimo re Rocinante abbandonò la sua aria stoico per buttarsi a terra iniziare a piangere sbattendo sdraiato sul pavimento ,pestando i piedi come un neonato in preda ai capricci. ". La mia dolce e innocente bambina non può sposare uno come te! Una specie di grande uccello pervertito e senza alcun senso della moda ! No, questo non può succedere!"

Doframingo inizio a ridere di nuovo, per le buffonate del fratello, ma fu presto interrotta con una voce falsamente gentile. "Per favore strano signore colorato puoi smettere di fare il bullo e fermare i tuoi atti il bullismo sul mio povero padre ?"

Doflamingo guardò la giovane principessa.Era davvero un bel boccocino;una figura snella perfetta, lunghi capelli neri come la notte e due occhi azzurri bellissimi, ma freddamente cortesi,talmente glaciali da trafiggergli il cuore e rubargli l'anima. Tuttavia sapeva di dove stare in guardia o la bella principessa loavrebbe preso a calci il culo. Era,la figlia adottiva di Cora san dopo tutto, e come tale sapendo quanto il fratello fosse apprensivo e iper protettivo di natura doveva averle insegnato a difendersi da sola. L'uccello rosa le rivolse un sorriso.

"Allora, cosa ne pensi tesoro? Mi vuoi sposare? Ti assicuro che ti tratterò come una vera regina"

"No,mi spiace non siete il mio tipo, il mio uomo ideale dovrebbe essere capace di rubarmi il cuore al primo sguardo "

"No, assolutamente no! Non puoi sposarlo!"- Gridò istericamente con voce piagnucolante il padre sul orlo di una crisi di nervi, rimettendosi in piedi in qualche modo, ma continuando a scivolare ogni 2 minuti , lo schok e l'agitazione avevano aumentato la sua naturale goffaggine. / "Facciamo così: se non trovo un altro uomo disposto a sposarla in 3 giorni, te la lascerò sposare.Altrimenti rinuncerai e te ne andrai."

"Stai scherzando? Sei pazzo fratellino, perchè mai dovrei farlo? Che tu sapessi o no di cosa ti trattava hai firmato un contratto scritto,sei legalmente obbligato a rispettarlo,non ha altra scelta cperchè mai dovrei concederti una scappatoiaquando ho già la vittoria in pugno ?”

"Perchè questa è una favola Robinxaltro personaggio,-non si sa ancora chi,l'autrice lo rivelerà più avanti,- non è una DoflyxRobin." Ha dichiarato il re come fosse la cosa più ovvia del mondo. -E se non ci dai la scappatoia la favola non può continuare.-

-Oh,-esclamò Doframingo stupito -Non ci avevo pensato, in questo caso va bene, mi sembra giusto. Ok, hai 3 giorni di tempo per trovare un uomo altrimenti tua fiiglia sarà mia." fece per andarsene quando poi ci ripenso “Oh,quasi dimenticavo” e così dicendo con un fendente tagliò le mani della principessa. “Visto che tua figlia è così bella e inteliggente non avrà problemi a trovare un uomo anche con dei moncherini .Fufufuf tranquillo nel improvabile caso che succeda le restituirò le sue mani Ffuuffu!” E con una risata sparì in uno sbuffo di fumo rosa. Corason riprese a singhiozzare ancora di più guardando con aria colpevole la figlia che gli sorrideva in modo rassicurante, e cercava di soffiargli il mocio che gli colava dal naso senza le mani,per farlo smettere di piangere, - parlandogli come se fosse un cucciolo indifeso e non un gigante di 3 metri.Manco fosse lui quello che doveva sposare Doframingo e aveva perso pure le mani ! - Durante il suo singhiozzare patetico un idea lo colpì. Un ballo! Questa sarebbe stata l'occasione perfetta per trovare un fidanzato per la sua bambina,era così che si faceva quando si voleva prendere marito ,l'aveva letto da qualche parte,in una favola su una certa Cenerentola che andava al ballo e sposava i sette nani...o era Biancaneve? Bavè era lo stessso.L'importante era che la sua adorata bambina trovasse qualcuno. Il giorno successivo re Ronzinante annunciò la grande festa da ballo che si sarebbe tenuta quella sera stessa.Vennero invitatati i nobili del regno e anche i principi di tutti i regni vicini, Ronzinante dopo il primo momento di panico si sentiva più tranquillo,la principessa Robin era un ottimo partito,era bella,inteliggente,divertente,dolce e premurosa,la donna ideale che ogni uomo avrebbe voluto al proprio fianco, e per non far vedere a nessuno i moncherini le aveva fatto costruire delle man d'argento,coperto da dei guanti,così nessuno si sarebbe accorto della differenza.Non aveva dubbia che avrebbe avuto molti corteggiatori. Un sospirò maliconicò gli sfuggì dalle labbra.Non pensava che questo giorno sarebbe arrivato così presto,gli sembra ieri che la sua preziosa figlia gli leggeva degli enormi trattati di storia o dei mattoni sul arghologia per farlo addormentare,o che insieme andavano in giro a cercare reperti archelogi giocando ai giovani esploratori,e oggi stava per sposarsi.Le labbra presero a tremargli impercettibilmente ma non riuscì a non piangere,il pensiero di dover dare la sua bambina a un altro uomo lo rendeva un po' geloso,se le circostanze fossero state diverse avrebbe voluto aspettare ancora un po' prima di separarsi dalla sua bambina adorata.           

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Capitolo 34
*** Capitolo 35:La ragazza senza mani(parte 2)(LawxRobin) ***


Questa storia è la seconda parte della storia precedente, per capirla leggete il capitolo precedente.


PARTE 2:

 

La sera del ballo arrivò molto velocemente.Il sangue schizzato su tutte le pareti di fronte al castello, era stato ripulito e i cadaveri sepolti ed era stato spruzzato litri e litri di profumo per ambienti così ora l'aria profumava di un freschissimo odore di pino. Al interno del castello nella sala da ballo il dijei animava la festa con i gruppi del momento, la musica rock sparata a tutto volume dalle casse stereo,e le luci stroboscopiche lampeggianti illuminavano tutta la sala affollata da millioni di corpi sudati con vestiti cortissimi e attilatissimi, che ballavano stretti riempiendo il poco spazio che c'era...

 

"...Luci stroboscopiche? Musica da discoteca?in una favola? Questa è la storia sbagliata!"

"Uh, mi dispiace, mi sono confusa."

 

La luce delle candele scintillanti e il dolce suono del orchestra conferiva una atmosfera romantica e misteriosa. La serata era iniziata da qualche ora ,c'erano già moltissimi principi e come aveva previsto tutti appena vedevano la sua bambina rimanevano incantati dalla sua bellezza e le si avvicinavano per corteggiarla,ogni volta la principessa parlava e ballava con ogni uno,ma poi dopo pochi minuti i suoi interlocutori si allontanavano pallidi in volto e con un aria vagamente sconvolta,e questa scena si ripeteva ogni volta. Re Rocinante non riusciva a capire il motivo,ma la spiegazione è più semplice di quanto si possa pensare: Robin era si,una bellissima donna,intelligente,colta con cui si poteva conversare amabilmente di vari argomenti,ma c'era un piccolo aspetto del suo carattere che la rendeva eccentrica:

Aveva un u l'abitudine di ipotizzare sempre gli scenari peggiori e uscirsene con commenti o previsioni macabre e pessimiste in ogni situazione,e chi non c'era abituato,o non capiva il suo sottile umorismo nero la cosa poteva lasciare leggermente turbati. Non tanto per i commenti macabri o gli scenari che profetizzava, che sembrava presi da un film horro, la cosa più inquietante none era tanto ciò che diceva,tanto più per come:

Riusciva a dire frasi grondanti di orrore con un tono tranquillo e rilassato,come se stesse commentando il tempo,assumendo a volte una aria falsamente turbata, prima di ridacchiare con una risata cristallina e spensierata, che dava proprio l’idea che la cosa non solo non la toccasse minimamente neppure di striscio ma che addirittura la divertisse. Di conseguenza non mancando mai di mettere al corrente i suoi interlocutori dei suoi pessimi pensieri scatenava in loro puntualmente la solita reazione da trauma.
La cosa strana poi era che nel 95 per cento dei casi ci azzeccava pure, quello si che era inquietante.

Insomma,nonostante tutti i suoi pregi questo piccolo particolare di solito trascurabile spaventava gli altri,ecco il motivo per cui nonostante la sua bellezza e la sua inteliggenza non si fosse ancora sposata.

IL re Ronzinante non era un tipo impressionabile,e c'era pure abituato,trova le sue uscite fuori luogo persino divertenti, e poi si sa come sono i padri che adorano le figlie: Qualsiasi cosa facciano le vedono come angioletti innocenti,persino commenti truculenti alle loro orecchie apparivano adorabili. Perciò non aveva proprio pensato che potesse essere un problema per trovare marito. Tuttavia,quando a metà serata la situazione continuava a non cambiare .

Il re cominciava a preoccuparsi.

E c'era da capirlo, poveretto,già essere fratello di uno come Doframingo era dura, che adesso Doframingo diventasse suo fratello-figlioccio-cognato e sposo della sua bambina era decisamente troppo.

Quando provò a immaginare che vita l'attendeva, raggiunse il culmine della disperazione e del panico, stava per gettarsi in ginocchio e supplicare in lacrime Robin di sposare uno qualunque,anche una ragazza,una scimmia,un sopramobile CHIUNQUE inciampò nei lacci delle scarpe e con uno schianto sbatè la testa sul pavimento.

 

 

"E' inciampato? Seriamente? Andiamo è già caduto 20 volte prima,è così scontato Non può pensare a qualcosa di meglio?"

"Non è colpa mia se Corason è così imbranato da cadere in continuazione!."

"Sì,certo,brava,scarichiamo la colpa della tua mancanza di originalità e le tue carenze di scrittrice sulla goffaggine del povero Cora san..."

"Se non chiudi il becco alla fine della storia ti faccio secco! E poi e dal inizio che rompi si po' sapere chi diavolo sei tu?”

“... ”

“Ecco bravo rimani in silenzio quando non ti conviene...!”

 

 

Comunque andiamo avanti:La prima a reagire fù la principessa Robin “ Padre! ”gridò allarmata correndogli vicino " Presto, c'è bisogno di un medico!! "

Improvvisamente la folla radunata in cerchio intorno a loro si divise in due parti,rivelando la figura di un giovane uomo con cappotto nero e un morbido cappello bianco a macchie che avanzava. Si inginocchiò davanti alla principessa Robin.:

 

" Io sono un medico, tranquilla,lascia fare a me principessa-ya ."

 

"Diavolo, no! Tu sei il chirurgo della morte.Il medico.mago pazzo! Non c'è modo che ti faccia giocare o fare chissà cosa con la mia testa! "

Gridò il padre ferito, ma nessuno dei due face caso alle sue proteste.

 

" Chirurgo di morte? interessante.Ho sentito molto parlare di voi,e dei vostri poteri " esclamò La principessa lanciando un sorriso seducente al giovane medico.Sorriso che il moro ricambiò subito con un ghigno malizioso e strafottente,un bellissimo ghignò che le fece venire i brividi,e non di paura.

Il cuore le batteva forte, ma era sicura che non fossero i suoi poteri a farle quel effetto.Si era forse ammalata? Se era così però le piaceva quella malattia,non voleva guarire.

Il chirurgo nel frattempo la studiò attentamente, trovandola dannatamente sensuale e ancora più bella da vicino.O forse era il vestito che indossava a renderla così provocante : il vestito viola aderente in più punti,con una profonda scollatura sul petto e due lunghi spacchi laterali lasciava intravedere abbondanti porzioni di pelle scoperta, lembi di carne candida apparentemente morbida al contatto.E da vicino sembrava profumare di fiori Si chiese come sarebbe stato toccarla,assaporarla,annusarla per accertarsene.

 

" Trafalgar Law. Il piacere è mio, la principessa-ya ." disse schiccando le dita e facendo così apparire il suo cuore nelle sue mani.

 

“ Quanto hai miei poteri come vedi le voci che circolano sono vere ”

 

“ Avete rubato il mio cuore. Nessuno prima d'ora c' era mai riuscito, sei il primo uomo che ci riesce."

"Cosa posso dire, io sono un medico, dopo tutto."

 

"Ehm....ehi,scusate non vorrei disturbare ma io sono qui agonizzante in una pozza di sangue sul punto di morire,mentre voi due flirtate." gli richiamò sarcasticamente Ronzinante,la cui presenza era stata completamente dimenticata.

 

"Giusto.Principessa Robin-ya, mi potete aiutare tenendo ferma la testa di vostro padre?"

 

" Diavolo no! Non ti azzardare non c'è possibilità che ti permetta di toccare la mia testa!"

 

" Certo, signor dottore Ascolta padre ” niziò con un tono serissimo eppure un espressione tranquilla Robin “ Se non ti lasci curare, il tuo cervello potrebbe essere danneggiato e morirai in pochi minuti. "

" O peggio.Potrebbe sentirsi bene e sembrare tutto a posto, ma avere un emorragie interne e morire lentamente senza che nessuno se ne accorga." aggiunse in tono casuale Law .

 

 " Ho sentito dire che ci sono casi in cui il cervello danneggiata si rompe e inizia a uscire fuori attraverso il naso. "  proseguì con noncuranza Robin.

 

“ Verissimo, ”le diede man forte Law " Ho avuto un caso in cui a uno il cervello è venuto fuori attraverso le orecchie.Era diventato una poltiglia liquida disgustosa e scorreva lentamente anche dalle orecchie,e persino dalla bocca..."

 

"Smettila! Smettila!fai quello che vuoi, basta che la smettete!"

 

Diritto e Robin ridacchiavano; il dottore finalmente aveva trovato qualcuno che condivideva il suo senso del umorismo nero e la principessa ha trovato la persona che ha rubato il cuore.

Fù amore a prima vista. 2 giorni dopo si sposarono e venne celebrato il matrimonio più grande e più fantastico che si fosse mai visto . Come regalo di nozze Law le creò delle vere mani che sostituirono quelle d'argento,e restituì a Robin il suo cuore rubato,confessandole che gli era piaciuta dal momento in cui l'aveva vista un giorno da lontano,gli aveva rubato il cuore con uno sguardo, e la sera del ballo,aveva rubato il suo cuore perchè succedesse anche a lei e potesse sposarla.Robin sorrise alle buffonate del marito e ammise a sua volta che aveva catturato la sua attenzione anche prima che lui le rubasse il cuore.

E confessò di aver sempre dichiarato di voler un uomo che fosse in grado di farlo sperando proprio che prima o poi lui lo facesse. Insomma alla fine entrambi erano infatuati l'uno del altro da un po' al insaputa l'una del altro,non era stato proprio un colpo di fulmine ma sempre di amore si trattava.E entrambi avevano agito seguendo lo stesso ragionamento contorto,ulteriore prova di quanto fossero affini e si somigliassero,erano sulla stessa lunghezza d'onda, ed erano proprio fatti l'uno per l'altro.

 

"Ehi, cosa è successo a Doflamingo?"

 

"Non poteva fare niente,se ne dovette fare una ragione. Law aveva in pugno il suo cuore,poichè era proprio lui il mago-chirurgo che lo aveva operato. Così Doflamingo, dovette rinunciare e lasciare la giovane coppia in pace.Ma no è andata tanto male nemmeno a lui:Il medico regalò il suore cuore a Boa Hankok,la regina di un altro regno,e per essere sicura che anche lei lo contraccambiasse rubò il suo cuore e lo diede a Doframingo,così i due si innamorarono e Doframingo fù troppo impegnato a organizzare il suo matrimonio per disturbare il loro.”

Così tutti furono felici,anche il re sorrise soddisfatto,la sua adorata bambina aveva trovato un uomo capace di proteggerla e lui aveva guadagnato un altro figlio. La principessa Robin e Law il chirurgo di morte vissuto per sempre felici e contenti ed ebbero 30 bambini.

 

 

«Scusa non sono d'accordo perchè devo avere proprio 30 figli? Anzi perchè dobbiamo proprio fare dei marmocchi?"

“Law? Ma allora eri tu che mi interrompevi! Dannato se sapevo che eri tu quel rompipalle col cavolo che ti facevo sposare Robin!”

“.....Bhè,ormai è troppo tardi la favola è finita..Scusa ho un impegno devo andare ciao...!”

“Non scappare! Giuro che nella prossima storia mi vendico!”


 


 

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Capitolo 35
*** Capitolo 36: Il principe Grasso (Namix ) ***


 
Hola! allora prima del capitolo un piccolo avviso:
L'immagine che troverete qui sotto appartine a Nami 93 e avendo avuto il suo permesso,ho deciso di inserirla in ogni mia storia/capitolo,
è una sorta di campagna pro-recensioni,ma che non è rivolta solo alle mie storie ma a tutte quelle di questo fandom: 
A quanto pare non sono l'unica che ha nontato che quasi nel ultimo anno oltre una diminuzione drastica di storie varie,c'è stato anche un calo drastico di recensioni in generale, come Nami93 anch'io trovo spesso storie bellissime con solo un paio di recensioni o alcune con addirittura 0 recensioni  quando invece meriterebbero molto di più.
Io capisco che ci siano tanti lettori silenziosi e che non tutti possano avere il tempo di recensire,e nessuno penso, si aspetta che una storia con più di un capitolo venga recensita costantemente,io stessa o poco tempo e rispetto a prima faccio molte meno recensioni.
Ed è anche vero che scrivere deve essere un divertimento fatto prima di tutto per noi stessi,ma se pubblichiamo significa che ci teniamo a conoscere il parere altrui e credo che nessuno di noi (soprattutto se autore!) possa affermare che una recensione non faccia piacere! in fondo le recensioni sono la nostra unica ricompensa per il lavo che facciamo e mi sembra  una richiesta ben piccola per il tempo e lo sforzo che comporta scrivere.
Non immaginate quando siano di aiuto le recensioni anche e sopratutto critiche o negative per migliorarsi,e quelle positive per trovare la carica e la voglia di continuare .
Chiunque fosse d'accordo e voglia adeirire alla campagna pro elezione è libero a sua volta di farlo usando  l'immagine qui sotto.


 

IL PRINCIPE GRASSO

C’era una volta, un principe di nome Wafool in età da prendere moglie.
Aveva passato in rassegna decine e decine di fanciulle,ma erano tutte troppo magre per
i suoi gusti,e quando uscivano a cena non ordinavano mai più di una foglia di lattuga, per paura di non entrare più nel vestito.
A lui piacevano le donne un pò rotondette dalle forme morbide e che fossero delle buone forchette.
Il principe amava molto mangiare e si vedeva ,i suoi servi avevano dovuto allargargli la calzamaglia già 5 volte nell' ultimo anno, e il suo cavallo bianco Maciste,dopo essersi rotto la schiena l'ultima volta si rifiutava di farlo montare in groppa,cosi aveva preso l'abitudine di farsi trasportare da un ippopotamo.
La sua somiglia con Olio era ormai evidente,tanto che era diventato lo zimbello di tutto il reame,ma egli indifferente,non se ne curava affatto.
Una mattina dopo una solita ricca colazione uscì il groppa al suo fedele ipopotamo per una passeggiata nel regno.Dopo un pò che passeggiava si fermò da una famiglia di contadini,‭ ‬Genzo e Bellemer,‭ ‬che coltivava mandarini‭ ‬a comprare‭ ‬alcune centinaia‭ ‬di essi,‭ ‬per la sua consueta merenda,mentre conversava con i due,‭ ‬vide passare‭ ‬la figlia del contadino,‭ ‬una bella giovane,‭ ‬alta e formosa che raccoglieva‭  ‬mandarini da un albero.
Il principe rimase talmente folgorato dall'avvenenza della giovane che la chiese immediatamente in sposa al contadino il quale non se lo fece ripetere due volte,‭ dal momento che ‬il principe vantava possedimenti immobiliari e ingenti ricchezze‭  ‬in tutto il reame circostante.
La giovane contadina Nami,‭ ‬questo era il suo nome,‭ ‬invece‭ ‬si oppose‭ ‬ostinatamente all'inizio,‭ ‬l'idea di sposare un uomo‭ ‬così brutto e così grasso‭ ‬che pareva più un budino che un essere umano‭  ‬non l'attirava per niente,‭ ‬ma scoperta l'enorme ricchezza‭ ‬che possedeva.
Di fronte a tutte quelle magnifiche propietà accettò di buon grado di sposare il principe,dopotutto con tutta quella richezza il fatto che fosse l’essere più brutto e grasso diventava un insignificante dettaglio trascurabile no?.
Così il principe organizzò delle nozze in grande stile in un castello raggiungibile solo da chi poteva permetterselo,‭ ‬lasciando al volgo‭ (‬mi piace questa espressione,‭ ‬ma non so se tutti la capiscono...‭) ‬solo la consolazione di vedere i fuochi d'artificio da lontano.
Dopo il matrimonio tornato nel loro castello di‭ ‬3500‭ ‬metri quadri,‭ ‬il principe diede ordine alla cuoca che cominciasse a cucinare e si mise a tavola.
Alla principessa furono subito serviti piatti enormi‭ ‬ricolmi di panini alla marmellata di mandarino,‭ ‬torta al mandarino,e carne di maiale con salsa di mandarino.
All'inizio‭ la neo principessa ‬estasiata da tutti i piatti che le venivano serviti,‭ ‬e dalla loro bontà avrebbe commentato spesso‭ ‬e quasi volentieri:‭«‬E‭' ‬così generoso,‭ ‬non ha solo il sedere,‭ ‬ha anche un cuore grande come un bue‭!»‬.
Ma i giorni‭ ‬passavano‭ ‬e il principe non si alzava mai da tavola,e‭ ‬tutte le volte che la principessa tentava di alzarsi le diceva‭;«‬Che non hai fame?Magna‭! ‬Magna,‭ ‬che ti fà bene!‭» ‬e la povera principessa rimetteva le chiappe sulla sedia e ricominciava a rimpinzarsi.Però a furia di fare venti pasti al giorno con piatti a base di mandarino aveva cominciato a odiare quello che prima‭ ‬era sempre stato il suo piatto‭ preferito
Spesso li raggiungevano anche amici‭ ‬del borgo‭ ‬dove Nami viveva prima che accettasse di sporare il principe,‭ ‬come lo sceriffo Rufy,‭ ‬il pompiere Ace e lo scrittore Sabo‭ ‬per unirsi a loro‭ ‬in‭ ‬queste interminabili orge‭ ‬di cibo.La principessa li aveva soprannominati‭ "‬i furbetti‭ " ‬perchè,‭ ‬tutti e tre,‭ ‬avevano l'abitudine di scroccare‭ ‬il cibo ovunque andassero,‭ ‬e a tutti‭ e in cambi non offrivano mai nemmeno un caffè.
Un anno dopo le nozze la principessa Nami era diventata più larga‭ ‬che lunga‭ ,e ‬il principe era un tutt'uno con la sedia,‭ e ‬lo dovevano issare‭ ‬su una portantina‭ ‬i‭ 20  ‬servi più robusti per spostarlo da una stanza all‭' ‬altra.
Un giorno‭ ‬si presentò la polizia  al castello accusando ‭il principe ‬di appropiazione indebita di cibo,‭ ‬occultamento di salsicce,‭ ‬brigantaggi,‭ ‬usurpazione del titolo e tentativo si scalata del Reame Circo Stante.
Il principe guardò le guardie e rispose:«Ma che volete che scali io con‭ '‬sta panza‭?» ‬e la principessa Nami incastrata tra il tavolo e la sedia confermò:‭«‬Lo posso giurare,‭ ‬non si è mai mosso da qui,neanche per andare in bagno,‭ ‬saranno stati i‭ "‬furbetti‭!"»
«Si,‭ ‬si di sicuro sono stati loro,‭ ‬andateli ad arrestare‭!»
Le guardie in effetti si resero conto che grasso com'era non poteva andare lontano,‭ ‬ma lo portarono comunque in prigione per il reato di usurpazione del trono,‭ ‬e già che c'erano liberarono anche la principessa.
Occorsero litri e litri di burro per disincastrarli dalle sedie e uscendo di casa la principessa Nami ora grassa‭ ‬si mise a inveire contro il marito.‭ «‬Vuoi dire che non sei nemmeno un principe‭?!» ‬Quello in tutta tranquillità con un dito al naso rispose‭ «‬E no bella mia,‭ ‬sono l'uomo cannone nel circo,‭ ‬ma tu magna mi raccomando sennò ti sciupi‭!»
La non più principessa Nami‭ ‬cominciò‭ ‬a imprecare come uno scaricatore di porto,‭ ‬urlando frasi irripetibili a orecchi sensibili‭ ‬e‭ ‬ tramortì‭ ‬il finto principe‭ ‬con un osso di prosciutto‭ sulla faccia.
Dopo di che tornò a casa e scrisse un libro in cui narrava la sua triste storia e un manuale sul perchè non‭ ‬bisogna‭ ‬mai fidarsi degli uomini‭ ‬che‭ ‬ebbe un gran successo,‭ ‬con parte dei soldi guadagnati si pagò la liposuzione tornando‭ ‬ad‭  ‬essere bellissima e magra e con il resto dei soldi fondò un'azienda che vendeva mandarini in tutto il mondo‭ ‬diventando‭  ‬ancora più ricca si comprò un castello e visse da sola per sempre felice e contenta.








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Capitolo 36
*** Capitolo 37:Il principe alla ricerca di un regno (Law x ) ***


 


IL PRINCIPE ALLA RICERCA DI UN REGNO
 

C'era una volta un principe di nome law che un giorno fù costretto‭ ‬a fuggire abbandonando il suo regno a cusa della guerra civile che stava imperversando.
I contadini si erano ribellati agli orchi,‭ ‬le fate volevano migliori condizioni di lavoro,‭ ‬i nani avevano smesso di estrarre diamanti dalle miniere,‭ ‬le mele avvelenate erano marcite,‭ ‬il prezzo degli incantesimi era salito alla stelle.
In questo clima di moti,‭ ‬il principe Law ,a malincuore si era visto costretto a scappare di nascosto come clandestino,pagando‭ ‬in nero Brook uno scheletro scafista e farsi trasportare a bordo della sua balena Lovon sulla riva opposta del lago incantato.
Fù un viaggio lungo e faticoso,lungo tre giorni e tre notti e‭ ‬che terminò non appena mise‭  ‬piede a terra all‭' ‬interno della pancia‭ ‬di un lupo azzurro‭ ‬meccanico‭ ‬,insieme a una vecchia con un naso identico a quello della befana e a una bambina con dei corti capelli arancioni e una curiosa mantella rosso.Quando finalmente Robin il cacciatore aprì la pancia del lupo,‭ ‬il principe Sanji‭ ‬se la diede a gambe prima che potessero chiamare i carabinieri.
Camminò e camminò finchè esausto,sporco,‭ ‬e affamato,‭ ‬si rifugiò in una casa abitata da tre orsi.La casa era accogliente e calda e sulla tavola apparecchiate c'erano tre panini.
Il principe alzò gli occhi al cielo‭ ‬pensando:‭«‬Ma propio in una casa di tre vegetariani dovevo capitare‭?»‬.
Egli non era vizziato o esigente nonostante fosse un principe,ma se c’era una cosa che aveva sempre detestato era propio il pane!
Tuttavia visto che non mangiava niente da giorni vinto dalla fame,s'avventò sul pezzo di pane più grosso,rompendosi quasi i denti per quanto era duro,provo con quello medio,ma era troppo molle e stopposo,così infine ripeigò sul pezzo di pane più piccino, che era perfetto ma troppo poca.Dopo il misero pranzo si sdraiò su uno dei letti e si addormentò profondamente.‭ 
Quando si svegliò si accorse che i tre orsi erano lì di fronte a lui e lo stavano guardando storto,specialmente quello con un ciuffo verde,a cui aveva fregato il letto e quello con‭ il ‬cappello di paglia in testa a cui aveva finito la zuppa,‭ ‬mentre quello più piccolo con il muso da renna‭ ‬ più che arrabbiato sembrava‭ ‬-‭ ‬curiosamente‭ ‬-‭ ‬terrorizzato da lui.
Il principe si offrì di ripagare il loro pranzo,ma in effetti si rese conto di non avere nient'altro che la fodera delle sue tasche e‭ ‬dallo sguardo sempre più furente deglio orsi intuì‭ ‬che se non se ne andava di corsa‭ ‬avrebbero usato‭ ‬la sua pelle per metterla davanti al camino.
Così dopo essersela data a gambe levate il principe si ritrovò di nuovo a vagare senza meta,solo e scolnsolato,mentre la notte calava e i lupi ululavano.Si arrangiò a mangiare bacche e radici,sognando lo sfarzo della sua reggia,chiedendosi se sarebbe mai più tornato.Passarono le settimane,il principe era conciato sempre peggio,ormai viveva di espedienti vendendo roba taroccata:Borse in finta pelle di rana,scarpette di finto cristallo,e bacchette magiche a pile,oppure rubava ai ricchi per tenere per sè.
Finchè un giorno lesse,appeso a un albero,‭ ‬il bando di un concorso che avrebbe risolto tutti i suoi problemi‭ ‬:Chi fosse riuscito a superare un certo numero di prove avrebbe sposato la figlia del re ottenendo perciò un permesso di soggiorno.
Si presentò la mattina all‭' ‬alba,per essere certo di arrivare fra i primi,ma si accorse subito‭ 
che tutti avevano avuto la sua stessa idea:La fila cominciava dal castello e finiva tre colline dopo.
C'erano tutti:‭ ‬Dal gatto con gli stivali,ai tre porcellini,ai sette nani.
Dopo ore e ore,quando ancora nessuno aveva superato tutte le prove,a notte inoltrata finalmente toccò a lui,e il nostro principe varcò la porta del castello.
Si era vestito come meglio poteva,date le circostanze,si era lavato nel ruscello,‭ ‬si era fatto la barba con una pietra e il vestito lo aveva rubato da una finestra,Se lo avessero conosciuto avrebbero detto che somigliava a Charlor,i pantaloni erano troppo corti e la giacca tirava sulle spalle,si sentiva‭ ‬-a buon ragione-‭ ‬un cretino totale.
Gli diedero un modulo da compilare e gli chiesero tutta una quantità di certificati,timbri,‭ ‬marche da bollo e documento su permesso di soggiorno che ovviamente non aveva,così due delle guardie lo presero di peso e lo portarono all'uscita.
Ma con tutto quello che aveva passato fin ora,‭ ‬non sarebbero bastate certo due ridicole guardie a farlo desistere e fece quello che aveva imparato a fare meglio da quando era espatriato:Arrangiarsi.
Nel tragitto fino alla porta‭ ‬riuscì a vincere‭ ‬al gioco delle tre carte gli orologi e le cinture delle due guardie,aveva venduto loro un rimedio per la calvizia,previsto il tempo per i sei mesi a venire e la squadra che avrebbe vinto il campionato.
Il re Doframingo,incuriosito da questo tizio scombinato,lo fece portare al suo cospetto e gli chiese cosa fosse disposto a fare pur di stare con sua figlia,poichè nessuno dei pretendenti arrivati prima di lui erano riusciti a superare la prova finale.Law era talmente motivato che avrebbe sposato pure un tavolino,‭ ‬così superò brillantemente tutte le tre prove e si preparò ad affrontare quella finale,sicuro che avrebbe vinto anche quella.
Il re si congratulò con giovane e annunciò l'entrata della principessa.
Il principe emozionato,non credette ai suoi occhi quando la porta si aprì e vide la sua promessa sposa:Una bellissima ragazza con lunghi capelli neri boccolosi,due occhi azzurri 
come zaffiri e un corpo sensuale e armonioso racchiuso‭ ‬in un aderentissima e scollatissima uniforme da cameriera.
Il principe Law anche se non lo dava a vedere apertamente era un grande amante delle belle donne non poteva credere alla sua doppia fortuna:Oltre a diventare di nuovo re,e quindi un permesso di soggiorno avrebbe sposato una donna bella e sexy ‭! stava già ghignando al pensiero di quello che le avrebbe fatto la prima notte di nozze,‬quando si ricordò di un partcolare:‭ ‬Aveva una divisa da cameriera‭?
-Fufufu Baby 5 prego mostra al nostro giovane la principessa-ordinò il re Doframingo confermando i suoi timori:‭ ‬purtroppo quella era solo la cameriera.
Il principe Sanji si sentì un pò deluso ma si riprese subito pensando che se‭ da ‬quelle parti una semplice cameriere era così bella,la principessa‭ ‬doveva esserlo  ancora di più.
Così‭ ‬ancora più‭ ‬emozionato rimase scioccato quando alla spalle della cameriere vide la sua vera promessa sposa:‭ ‬in vita sua non aveva mai visto una fanciulla così brutta,pesava‭ ‬220‭ ‬chili,‭ ‬con rotoli di grasso che strabordavano dai vestiti,‭ ‬ballonzolando come molli budini a ogni passo,‭ ‬i denti neri e marci,‭ ‬un naso lungo e bitorzoluto ricoperto di pustole e brufoli come il resto del viso,‭ ‬aveva la barba,‭ ‬i baffi,‭ ‬era mezza calva con dei radi capelli unti e pieni do forfora su cui intorno ronzavano delle mosche,e non‭ ‬sembrava‭ ‬nemmeno simpatica,‭ ‬ma la cosa peggiore‭  ‬era che emanava un odore ripugnante,‭ ‬simile a cacca di cavallo e‭ ‬insieme a formaggio andato a male.
Il principe era così‭ ‬orripilato da quella visione spaventosa che rimase impietrito,‭ ‬sperando che lo credessero morto.
Poi diede un colpetto di tosse e con un filo di voce chiese:‭«‬Ehmm...sire quale sarebbe la terza prova?Di...grazia‭?»
«Fufufu,‭ ‬oh,‭ ‬ma la terza prova è questa,caro ragazzo,‭ ‬non sei scappato via urlando come tutti gli altri davanti a mia figlia Jora,‭ ‬quindi la prova è superata e la vittoria è tua!Congratulazioni,‭ ‬auguri e figli maschi‭! ‬Fufu‭!»‬rise il re‭ ‬dando ordine che si cominciassero i preparativi per il matrimonio.‭ ‬Il principe Law sorrise a denti stretti,‭ ‬mentre la principessa Jora ridendo‭ ‬sguainatamente gli andava incontro‭  ‬per abbracciarlo.
Lui rimase immobile pensando a un modo per fuggire,ma un‭ '‬orda di valletti,‭ ‬camerieri e serve arrivarono per prepararli alla cerimonia.
Adesso‭ ‬-‭ ‬sicuramente‭ ‬-‭ ‬vi aspetterete che,‭ ‬al momento del si,‭ ‬l'incantesimo si spezzi e che la principessa torni ad essere bellissima,‭ ‬com‭' ‬era prima che la strega la trasformasse in un cesso,e vi confesso che ci avevo anche ci pensato,‭ ‬poi mi sono detta che nella realtà queste cose non accadono mai,‭ ‬quindi...
Il nostro caro principe Law la sposò brutta e puzzolente com'era e rimase con lei per sempre,ci fece pure‭ ‬16‭ ‬figli e nelle fotografie di famiglia è quello a destra che non sorride mai.
Ma se vi può consolare, quando la notte si vede con la sua amante Baby 5-si propio la cameriera- almeno in quei momenti sembra felice.
















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Capitolo 37
*** Capitolo 38:Usop nel paese dei mostri (UsopxKaya) ***


Ho notato un drastico calo delle recensioni in questa e in altre storie in generale,questo mi fà chiedere se le mie storie inizino ad annoiare e non le segua più nessuno,se così fosse vorrei che me lo diceste perchè non so cosa non vada nelle miei storie che faccia perdere interesse,vorrei anche una recensione negativa per capire dove sbaglio e correggermi.
E' piuttosto difficile sentirsi motivati a continuare a scrivere se si ha il dubbio che nessunto ti legga o a nessuno piaccia quello che scrivi,quindi se è così vi prego di dirmelo,in quel caso preferisco saperlo e chiudere la storia.


Usop e il paese dei mostri

C'era una volta un paese abitato da soli mostri, che si chiamava Buu.
A Buu tutti vivevano nella più grande normalità, andavano a scuola, lavoravano, crescevano, invecchiavano, mangiavano, dormivano, sognavano, e facevano persino gli incubi.Chi ha detto che i mostri non possono fare brutti sogni? Spesso nei loro sogni peggiori i mostri più giovani sognavano di alieni che arrivavano da terre lontane e sconosciute per catturarli, ucciderli,persino mangiarseli.
Per fortuna a Buu non era mai succeso niente, nessun tipo di novità o pericolo sconosciuto era mai venuto a turbare la loro serena esistenza.
I mostri ancora non sapevano che poco lontano da lì c'era un paese abitato da soli umani che si chiamava Uub.In quel paese abitava un bambino di nome Usopp, era, come tutti i bambini, vivace e curioso, ma anche molto, molto, pauroso. Aveva paura di ogni cosa, sia di cose reali come i pipistrelli e i cani, persino della sua stessa ombra, sia di cose immaginarie come i fantasmi e i mostri. Questi ultimi erano poi quelli che temeva di più, erano forse la sua paura più grande. La sera quando andava a dormire voleva che la mamma lasciasse sempre una luce  accesa, perchè era convinto che dei mostri fossero sempre in agguato, nascosti nella stanza pronti a spuntare all'improvviso, non appena fosse calato il buio più completo.
Usop poi era anche un bambino dotato di grande fantasia e immaginazione, forse fin troppa, per questo molto spesso se ne andava in giro raccontando frottole, spergiurando di aver visto un mostro sotto il letto o che fuori dalla sua finistra ci fosse una strega, quando in realtà il mostro sotto il letto non era altro che un vecchio maglione, e la strega erano i rami di un albero che sbattevano contro la finestra.
Per questo era finito per essere considerato un buffone, lo zimbello del villaggio, nessuno lo prendeva più sul serio, i bambini lo prendevano in giro e gli adulti quando lo guardavano con disprezzo e lo indicavano come esempio da non seguire ai loro figli raccomandandogli di stare alla larga da lui.Solo Kaya, la figlia del uomo più ricco della città non lo derideva e lo trattava con gentilezza, la bambina avrebbe anche voluto diventare sua amica, ma i suoi genitori erano meno gentili di lei, e temendo che potesse avere una cattiva inflenza sulla loro adorata figlia, non volevano che lo frequentasse, trovandolo, come gli altri genitori, un elemento da evitare. Una  brutta notte accadde il peggio: Usopp si svegliò di soprassalto, ed era tutto buio, la luce doveva essere andata via, oppure la lampadina si doveva essere fulminata.In un primo momento il bimbo rimase paralizzato dal terrore, ma poi pensò che doveva reagire, da qualche parte aveva letto che l'unico modo per superare definitivamente una paura era affrontarla.
Era stufo di essere deriso da tutti, sognava una volta diventato grande di diventare un coraggioso esploratore dei mari, così sarebbe stato rispettato e ammirato da tutti , ma non avrebbe mai potuto realizzarlo se non ci provava nemmeno. E poi temeva che continuando a comportarsi così un giorno Kaya avrebbe potuto finito per pensarla come tutti gli altri, e non voler essere più suo amico, in realtà lui la considerava più di una amica, aveva da sempre una piccola cotta per lei, ma non avrebbe mai trovato il coraggio di dichiararsi se avesse continuato ad aver paura dei rami fuori dalla finestra e dei maglioni sotto al letto. Perciò anche se in quel momento avrebbe voluto gridare per chiedere aiuto alla mamma, non lo fece, a 7 anni era arrivato il momento di crescere e vedersela da solo.
Così scese dal letto ed andò in quello che avrebbe dovuto essere il corridoio, non ne era sicuro, perchè era veramente buio li intorno. Dopo qualche passo, rassegnato ormai all'idea di vedere spuntare un mostro da un momento al altro, si ritrovò davanti ad una porta, l'aprì e tanto fù il suo stupore nell'accorgersi che era sbucato in un paesino di campagna illuminato a giorno.
Quel luogo gli  sembrava vagamente famigliare, ma anche disabitato, a giudicare dal colore e dalla posizione del sole doveva essere  da poco passata l'alba, forse dormivano ancora tutti. Si fece coraggio perchè in fondo era giorno e i mostri non potevano circolare con la luce. Girò in una stradina, e poi in un altra e si ritrovò di fronte a una scuola, nel momento in cui riconobbe che era molto simile alla sua la campanella suonò, una miriade di studenti si precipitò verso l'ingresso correndo al impazzata.
Ma, un momento... non erano bambini umani!
Usop vide avvicinarsi a lui come in un immagine di un film dell'orrore mandato a rallentatore, uno spaventapasseri di paglia che si muoveva e parlava, uno strano pinguino con un sopracciglio a ricciolo e degli occhi a forma di cuore, al fianco una donna mora con 3 occhi, 7 orecchie, e 8 braccia, una specie di incrocio fra una donna e un gatto, con le sembianze di una donna ma con il corpo ricoperto completamente da un folto pelo arancione, con due orecchie e una lunga coda da gatto, un armadio completamente verde sui capelli come il resto del corpo, e con un occhio solo, un unico gigantesco occhio al centro del viso grande quanto un melone, un tizio lungo e magro come un grissino, vestito elegantemente con un ponpòn nero sopre la testa da scheletro, uno strambo uomo di latta gigantesco, che sembra un robot e decine e decine di altre altrettanto strambe creature.Erano mostri! 
Uguali a quelli dei suoi peggiori incubi! che cosa avrebbe fatto? Stavano per raggiungerlo, travorgerlo e forse stava anche per essere mangiato!voleva urlare ma la voce non gli usciva,poi però un pensiero lo sfiorò:
«Ma dove vanno questi piccoli mostri? Hanno zaini, cartelle giubboti e cappellini, sembra propio che stiano andando a scuola, in fondo non sono poi molto diversi dai miei 
compagni, anzi, alcuni sembrano persino più buoni di tanti bambini.»
Non finì di pensarlo che i primi componenti del mostruoso gruppo lo raggiunsero. Non appena lo videro in faccia urlarono e scapparono dentro la scuola, diffondendo paura e terrore fra i loro compagni, che in un'attimo si ritrovarono asserragliati nel edificio.
-N-Non temete!- Esclamò allora Usop a voce alta -sono un bambino! Propio come voi! Un bambino... d'uomo-
-E... v-vuoi mangiarci?- Chiese una timida voce che proveniva dal interno della scuola.
-Che schifo! Ma certo che no!- Replicò il bambino -Anzi, fino a ieri notte ero convinto che foste voi mostri a mangiare quelli come me...- Sporgendosi in avanti Usop vide che quella voce timidi apparteneva a uno uno strano incrocio fra un procione e una renna, su due zampe e con il naso blu.
-Non dire sciochezze- Aggiunse un altro occupante della scuola -noi non faremo male neanche a una zanzara -
-Oh, allora anche qui da voi ci sono le zanzare?- Chiese Usop divertito al idea di essere capitato in un paese così diverso ma anche molto simile al suo.
-Ehm, siamo pieni di zanzare qui a Buu, propio perchè non le ammazziamo!- Disse un altro mostrino senza braccia né gambe, composto solo da peli di colore blu, senza neanche una faccia, solo con un buffo quanto stranbo naso rosso da clow come facesse a parlare senza avere, apparentemente, una bocca era un mistero.
-Buu? che strano nome per un paese- Commentò Usop
-Perchè tu da dove vieni?- Chiese un altra creaturina che aveva affacciato le sue 4 teste dalla finistra del primo piano.
- Io vengo da Uub -
-Fufufu, interessante, entra dai.- Lo esortò un mostro che sembrava la strana alterazione genetica di un fenicottero, per e il busto e le braccia ricoperto di una folta pelliccia rosa, a eccezione delle gambe che erano arancioni fosforescenti, doveva essere un maestro, perchè oltre a distinguersi per una faccia con 4 occhi, due sulla fronte gialli più piccoli e sotto due giganteschi rossi a forma di goccia, portava un libro e un registro sotto il braccio.
Usop non se lo fece ripetere due volte, accettò l'invito e si fermò nell'aula magna della scuola a raccontare del suo mondo, rispondendo a tutte le domande che gli venivano poste dagli studenti incuriositi, e anche lui era curioso di conoscere alcuni aspetti della vita dei mostri.
Durante il giorno fece amicizia con delle creature della sua età, diventò grande amico sopratutto di Chopper, la renna-procione col naso blu che gli aveva rivolto per primo la parola, e Rufy, forse il mostro più strano e originale di tutti, perchè era quello con l'aspetto apparentemente più normale, a prima vista infatti non sembrava nemmeno un mostro, aveva l'aspetto di un ragazzo umano come lui, ma che poteva trasformarsi assumendo molti aspetti e forme bizzare: l'aveva visto prima rimpiciolirsi prendere le sembianze di un bambino, poi cambiare la forma dei suoi capelli facendoli diventare afro come quelli di Brook -lo scheletro canterino che al inizio era quello che lo aveva spaventato di più- poi da mingherlino era diventato blu, altissimo e muscoloso, infine, siccome era fatto di gomma, si era prima gonfiato, ingigantendo soltanto le mani e le braccia, poi era diventato un gigante completo, infine era diventato ciccione.
Era propio lui, e non Brook, con quel suo sembrare così normale a essere il mostro più spaventoso di tutti. Ma anche il più simpatico, Usop era morto quasi dal ridere vedendolo ballare con le bacchete nel naso, il ballo tradizionale del loro paese, aveva detto mentre glielo insegnava, e prima di tornare a casa gli promise di tenersi in contatto scrivendogli delle lunghe lettere.Quando cominciò a calare la sera si rese conto che era l'ora di tornare a casa, immaginava sua madre preoccupatissima, salutò tutti gli abitanti di Buu e ripercorse la strada da cui era venuto. Dopo pochi passi il paesaggio che lo circondava svanì nel nulla, Usop si risvegliò nel suo letto, la stanza era ancora completamente buia, ma lui non aveva più paura.Grazie ai suoi amici mostri in una sola notte sconfisse tutte le sue paure, riuscendo a trovare il coraggio che aveva sempre avuto ma che era rimasto per tutto quel tempo nascosto dentro di lui, tanto che riuscì persino a dichiararsi e confessare il suo amore a Kaya, che con sua enorme sorpresa e gioia lo ricambiò.
Da quel giorno  nessuno lo prese più in giro, e fino al momento in cui una volta grande prese il mare  continuò ad andare a dormire tenendo la luce accesa, ma non più per paura, bensì per scrivere delle lunghe lettere ai suoi nuovi amici.


 

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Capitolo 38
*** Capitolo 39 :Rufy pinocchio ***


 PINOCCHIO (RUFY)

La storia molto breve di Pinocchio, versione Rufy.Questo è come mi immagino che Oda-sensei avrebbe scritto e di come sarebbe andata la storia se Rufy fosse stato Pinocchio.

C'era una volta,‭ ‬un vecchio marine,‭ che ‬nella sua lunga cariera‭ ‬aveva partecipato a numerose guerre,‭ ‬vinto innumerevoli battaglie,e‭ ‬sbattuto al fresco‭ ‬numerosi pirati per molti anni,‭ ‬come si conveniva‭ ‬a un un ammiraglio del suo calibro.Quando ormai,‭ divenne un ‬anziano,sessantenne appesantito e calvo decise di‭ ‬ritirarsi per godersi gli ultimi anni della sua vita in tranquillità.Tuttavia cominciò a crescere in lui il desiderio di aver un nipote a cui trasmettere tutte le sue conoscenze,e i suoi ideali‭ ‬di giustizia‭ ‬ prima di morire.
A dire il vero il vecchio marine aveva una specie di apprendista,‭ ‬prima di ritirarsi l'esercito gli aveva chiesto di seguire la formazione di Coby una nuova recluta entrata poco dopo il suo ritiro,che voleva diventare un marine propio perchè‭ lo ‬ammirava.‭ ‬Ma Garp,‭ ‬pur apprezzando‭ ‬molto il suo entusiasmo e l'impegno,‭ ‬lo riteneva troppo debole e fifone per diventare‭ ‬un vero marine,lui voleva un nipote che fosse coraggioso e fortissimo come lui.
Quindi spinto da questo desiderio sempre più forte‭ un giorno ‬prese‭ ‬e intrecciò insieme‭ ‬dei fili elastici,‭ ‬e creò con le sue mani una bambola‭ ‬con la forma di un giovane ragazzo.
Il vecchio contento del suo capolavoro,‭ ‬chiamò il ragazzo di gomma,‭ ‬appunto,‭ "‬Rubber‭" ‬e si prese cura di lui ogni giorno.
Un giorno,‭ ‬una fata apprendista per superare l’esame per diventare una vera fata di nome Zoro scese dal‭ cielo apparve ‬davanti‭  marins ‬,‭ e ‬gli disse:‭ «‬Ohi vecchio,‭ ‬volete esprimere un desiderio,‭ ‬o volete morire per mano‭ ‬della‭ ‬mia spada‭?»
Il marine‭ ‬colto alla sprovvista da quella improvvisa apparizione urlò:‭ «‬Ahh‭! ‬un fantasma‭!»
La fata assottigliò gli occhi prima di colirlo in testa  con l'elza della sua spada.
‭«‬Non sono un fantasma imbecille‭! ‬Sono una fata‭!»‬ringhiò irritato Zoro.‭ ‬Non gli era mai piaciuto esserlo,ed era stato costretto a fare quello stupido esame,ma non gli andava nemmeno essere scambiato per un fantasma.
Così con tono ancora più scocciato continuò:‭«‬Ohi vecchio,allora? ti sei rimbambito?se hai un desiderio spicciati a dirlo altrimenti ti affetto‭!» ‬In risposta Garp lo colpì con un pugno in testa‭ ‬decisamente più forte del suo.
‭«Razza di impudente!c‬ome osi parlarmi in modo così arrogante‭?! ‬vedi di portarmi rispetto ragazino altrimenti dovrò insegnarti io l'educazione‭!»
Zoro che era una fata orgogliosa e impulsiva ma non stupida,‭ ‬capendo che il vecchietto fosse piuttosto forte‭ ‬nonostante la sua età,così massaggiandosi l’enorme bernoccolo che gli era spuntato sulla fronte decise di chinare la testa e assecondarlo:
‭«‬Ehm,‭ ‬scusami vec...‭ ‬ehm...‭ ‬marins san‭  ‬ha un desiderio da esprimere‭?»
«Oh,‭ ‬bene vedo che hai‭ ‬capito chi comanda,‭ ‬scuse accettate,‭ ‬E ORA FAI IN MODO CHE IL MIO RUBBER‭ ‬DIVENTI VERO‭! ‬E SPICCIATI PRIMA CHE DECIDA DI COLPIRTI DI NUOVO‭!»
Zoro‭ ‬emise un suono‭ «‬Mah‭» ‬e agitò la spada magica in aria.
In un fruscio,‭ ‬una luccicante polvere metallica‭ ‬uscì a uscire dalla spada e‭ ‬atterrò sul naso di
Rubber.Improvvisamente,‭ ‬la sua faccia si piegò‭  ‬in una smorfia e starnutì.
‭«‬ECHUU‭!»
Il vecchio‭ ‬fissò Rubber incledulo tuttavia il suo stupore si‭ ‬trasformò rapidamente in gioia‭ ‬e sollevò‭ ‬Rufy in alto le braccia e piangendo di felcità.
‭«‬Il mio ragazzo,‭ ‬il mio bel ragazzo di gomma‭!‬Questo è un miracolo‭!‬Da oggi‭ ‬sarai mio nipote,e io sarò tuo nonno,e insieme saremmo una famiglia felice vivendo in questo quartiere tranquillo finchè non diventerai un marine‭!»
Rubber ridacchiò‭ ‬dichiarando a gran voce,‭«‬No‭!»
La risposta inaspettata del ragazzo lasciò il vecchio senza parole.‭ 
Credendo di non aver sentito bene si passò il dito mignolo nelle orecchie‭ ‬chiedendo di nuovo,‭ ‬ma Rufy gli diede la stessa risposta:‭ «‬NAH‭»
«Ma perché,‭ ‬ragazzo mio‭?‬Non vuoi ‭essere ‬mio nipote‭?‬Non vuoi diventare il mio apprendista e prendere il mio posto in Marina‭?»
Il giovane ragazzo di gomma‭ ‬alzò in alto la testa e gridò:
‭«‬NO!Io‭ ‬diventerò IL RE DEI PIRATI‭ !
Il marins rimase a bocca aperta sgranò gli occhi e si pietrificò sul posto,e quasi gli venne‭ ‬un infarto nel udire quelle parole.
‭«‬COOSSAAAAAAA‭? ‬IL NIPOTE DI UN MARINE CHE DIVENTA UN PIRATA‭? ‬NON PUOI‭! ‬TE LO PROIBISCO‭!» ‬Prese a ur‭lare furioso,senza accorgersi che il ragazzo di  gomma non era più davanti a lui.
‭Rubber infatti ignorando beatamente la sua reazione si era messo a parlare con Zoro
‭«Ehi sei tu quello che mi ha dato la vita? Grazie mille! Ma fare la fata non sembra molto divertente! Vuoi far parte della mia ciurma?»
‭«Ma ne sei davvero sicuro? Guarda che se scappi di casa e diventi un pirata rimarrai per sempre di gomma e non diventerai mai un bambino vero!» Lo mise in guardia ma Rubber rise spensierato:
‭«Scherzi?Chi vuole diventare un noiossimo bambino vero? Essere di gomma è una ficata! »
‭A quel punto la fata Zoro, che odiava il suo lavoro, che era stato costretto a fare, superato il primo momento di incredulità accettò al volo, scappando con lui e lasciandosi alle spalle un nonno urlante e piangente.
‭Così Il ragazzo di gomma Rubber fuggì da casa, rubò una piccola barca da pesca, e prese il mare per diventare il re dei pirati.










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Capitolo 39
*** Capitolo 40: Crossover One piece e Rapulzel Hankok diventa Rapulzel ***


 Hancock diventa Rapulzel
(Crossover,quando il mondo di one piece incontra quello delle favole)
 
 
Hancock stava ancora una volta, camminando nella foresta.                                                   "Mi chiedo dove possa essere andato il mio Rufy.Gli ho tolto gli occhi di dosso solo  per un istante e lui è scomparso ,oh, spero solo stia bene e non gli sia successo niente di male!" era davvero preoccupato per il suo adorato"futuro marito"come lo chiamava lei,anche se fin ora non aveva mai accettato di sposarla.
Hancock vide una grotta durante il suo cammino, vi entrò dentro e una volta percorsi parecchi metri arrivò alla fine,si ritrovò così in una grandissima vallata,con un prato erboso, circondata completamente dalle montagne, con una torre altissima propio al centro di essa.Sembrava esserci una camera nel piano più alto della torre ma non sembravano esserci ne scale ne un mezzo per accedervi,solo una finestra.
"Questo posto è insolito, mi da una strana sensazione,meglio controllare al interno!" Hancock balzo in avanti e in un secondo raggiunse facilmente la finestra con un solo incredibile e agile balzo saltando dentro la finestra
-AAAH! CHI SEI? COSA VUOI DA ME? SEI VENUTA PER RAPIRMI?- 
Al interno della torre c'era una giovane ragazza bionda che dopo aver lanciato quel urlo si era appiattita in fondo alla stanza armata di padella tremando dalla testa ai piedi spaventata a morte dal improvvisa comparsa di Hancock.Sembrava molto giovane, non poteva avere non più di 16 anni e aveva dei capelli biondi dorati davvero molto molto lunghi, diciamo pure kilometrici,erano talmente lunghi e talmente tanti che sparpagliati da tutte le parti ricoprivano tutta la stanza senza lasciar quasi vedere altro 
-Wow! Accidenti che capelli-, esclamò Hancock impressionata.
-Cosa ci fai qui da sola in questo luogo sperduto lontano dal mondo? sei tenuta prigioniera? qualcuno ti ha rapito?-
chiese ancora Hancock, che nonostante fosse una ragazza superba e altezzosa visto il suo passato, era molto sensibile alle ingiustizie, su giovani ragazze indifese .
-N-no,Mi chiamo Rapulzel e questa è la mia stanza ...Voglio dire, io vivo qui...mia madre è un pò apprensiva-iper protettiva, siccome dice che io sono un po speciale, sai per via dei miei capelli dice che non devo mai uscire da qui perché il mondo la fuori è pericoloso, a dire il vero ogni tanto avrei voglia di uscire, ho sempre desiderato scoprire comè il mondo esterno fuori da queste mure, mi piacerebbe viaggiare e vedere sempre posti nuovi!-
mentre parlava a macchinetta dei suoi sogni gli occhi le si erano illuminati per l' entusiasmo, - ma mia madre non me lo permetterebbe mai , quindi non ho altra scelta, dovrò restare qui per sempre ...- terminò rabbuiandosi,scalciando nervosamente  qualche centinaio di capelli che le si erano attorcigliatisi ai piedi.La piega deprimente che aveva preso il discorso ricordandole la sua triste situazione, la fece rapidamente passare dal entusiasmo di prima a un altrettanto rapidamente  stato di profonda depressione,rintanandosi in un angolino a tracciare cerchi per terra con un dito,con un aurea/nuvola nera sulla testa, borbottando qualcosa circa le prigioni, l'ora d'aria,gli assistenti sociali,e su certe persone che in questi tempi moderni,-ormai erano nel anno 1000!-avevano ancora concetti antiquati sul educazione dei figli dei tempi delle caverne, che avrebbero dovuto aggiornarsi e stare al passo coi tempi.Finchè  alla fine non iniziò anche a singhiozzare.
- Cavolo,non le ho detto niente, é riuscita a mandarsi dal entusiasmo sfrenato alla depressione tutta da sola in meno di 5 minuti,incredibile... -
pensò perplessa Hancock rimasta ammutolita dalla strana scena svoltasi davanti hai suoi occhi, con un grosso gocciolone di sudore dietro la testa.Subito però parve riscuotersi tornando a essere la solita principessa fiera e decisa
 -Ragazzina ora smettila di frignare e ascoltami bene, mi sembri una ragazza abbastanzza grande, quanti anni hai? 18? allora sei cresciuta da un pezzo! sei una donna ormai,e le donne adulte prendono da sole le loro decisioni! non c'è bisogno di ascoltare e fare tutto quello che dice tua madre-
concluse Hancock spostandosi un po 'più vicino a lei con tono di rimprovero, sdegnata per il comportamento remissivo della ragazza ,
Rapulzel:-D-davvero?-
Hancock:-Certo, vuoi uscire, giusto?-
Rapulzel:-Sì, ma se lo faccio ...-
Hancock:-Allora niente ma, non esitare e vivi il tuo sogno-
Convinta e spronata da Hancock Rapulzel mosse dei passi incerti sul davanzale della finestra, guardando hai piedi della torre 
-Sei sicura che sia giusto che lo faccia davvero?-chiese, ancora un pò titubante.
Hancock sospirò mettendo la mani sulle  spalle dell ragazza cercando di mostrarsi paziente
-Certo sta tranquilla andrà tutto bene, sono sicuro che tua madre dopo il primo momento sarà felice per te ovunque tu sia, purchè tu sia  felice- 
la rassicurò Hancock esibendo uno dei suoi sorrisi più affascinanti, stupendosi però di vederla subito dopo afferrò rapidamente tutti i capelli e usarli come corda per lanciarsi a tutta velocità giù dalla torre,correndo poi  verso una direzione della grotta.
-MADRE PERDONAMI! MA Tornerò PRESTO! ...- fino a  scomparire nella caverna .          Un lieve sorriso apparve sul volto di Hancock...la cosa più simile a un vero sorriso che avesse mai fatto 
-Bene, e adesso ispezioniamo la stanza!Vediamo se c'è qualcosa degno di essere donato al mio Rufy!-
Hancock tornò tutta euforica in camera e cominciò a cercare.Dopo un pò non aveva ancora trovato nulla che Rufy avrebbe classificare come "interessante" , a un tratto sentì un urlo provenire fuori la torre. 
-Rapulzel! Ehi Rapulzel !DOVE SEI, io sono qui, sono tornato come mi hai chiesto, andiamo adesso non metterti a giocare a nascondino!-un giovane ragazzo urlava a squarciagola.
-Che scocciatore! adesso chi è questo idiota?-pensò Hancock irritata sporgendosi dalla finestra
Appena la vide la voce di ragazzo gli si broccò in gola e la fissò rimanendo a bocca aperta,  fissandola con gli occhi sgranati.
-Rapunzel adesso non è qui, torna più tardi- prima che potesse riprendere la sua ricerca, ragazzo ritrovò la parola 
-Rapulzel? Rapulzel chi? dimentica Rapunzel...Non ho mai visto prima una bambolina del tuo calibro- le disse ammiccante, facendole l'occhiolino
-Cosa?-ora Hankok stava cominciando a irritarsi seriamente
-Come ti chiami bellezza? Io sono Flinn,vuoi uscire con me? Conosco un bel pò di posti dove potremmo andare...-
A Hankok salì il sangue alla testa.Quel buffone non solo stava corteggiando un altra ragazza subito dopo aver mollato la sua in meno di 10 secondi ma si stava comportando anche in modo piuttosto presuntuoso e arrogante ciò non faceva che far crescere sempre di più la sua rabbia.
-Non mi interessa, sparisci,-lo rifiutò seccamente
-Andiamo, non dire così ti garantisco che ti piacerà , nessuna si è mai lamentata finora....-disse  ancora insistente, con un sorrisetto malizioso e un aria ridicolmente sicura, cercando di fare il disinvolto, credendo di essere fico.
-Sei sordo? ho detto che non mi interessa, sei solo un inutile rifiuto, tutti gli uomini sono solo degli schifosi  pervertiti ,esseri inferiori cretini, tutti...- concluse passando in modalità sognante love -mode: -Tutti tranne...luuuiiii...!-
-Lui? chi è lui? Chiunque sia questo è lui, sembra che tu sia molto presa da 'lui', tch! Dimmi chi è! ti dimostrerò che sono decisamente meglio di questo..."lui "..., - dichiarò il ragazzo di nome Flinn parecchio fiducioso in se stesso
-Yo! io sono Rufy tu chi sei?anche tu ti sei perso nel bosco? oh a proposito hai visto una ragazza in giro?- 
con un tempismo perfetto Rufy sbucco propio in quel momento in piedi accanto al ragazzo urlandogli a squarciagola in un orecchio mentre aveva un dito nel naso, facendo prendergli prima un colpo e poi lasciandolo disgustato.  
-Ah! Rufy sei tornato! sei venuto a prendermi! salvami mio principe! - esultò Hancock tutta eccitata e sprizzante di gioia
-...Questo sarebbe ... 'lui'? stai scherzando? è solo un marmocchio idiota! come fà a  piacerti un tipo così?-
urlò sdegnato  il ragazzo tutto a un tratto in preda allo shok del essere stato rifiutato per un tipo del genere,ma Hankok improvvisamente troppo impegnata a divorare con gli occhi il suo amore non lo degnò di una risposta, ne diede segno di ricordarsi della sua presenza.
-Hmm? Oh Hancock allora sei qui! che ci fai lassù?-
gridò Rufy finalmente accortosi della sua presenza salutandola con la mano libera, mentre con l'altra continuava a scaccolarsi,bastò quel gesto per far andare ancora più  in visibilio Hankok :
-Ohhhhhhh! Rufy è qui!questa è la mia occasione...Rufy sarà il mio principe azzurro venuto a salvarmi dalla mia prigionia, oh è così romantico!- prese a vaneggiare.
-ummm...Rufy...!- iniziò passandola alla modalità "principessa indifesa che aspetta di essere salvata dal principe azzurro" 
-Oh Rufy ho tanta paura!sono intrappolata qui, non riesco più a scendere, ti prego salvami! che ne dici ...se  butto giù i miei capelli e li afferra e sali qui a liberarmi ?e ...poi darmi un bacio? magari sulla...b-bocca?-
le ci volle un bel po' di coraggio per  mettere in atto il suo piano,facendo tutto quel discorso, ma in un solo momento Rufy allungò il braccio e si ritrovò  seduto sul bordo della finestra in un secondo -Oh, c'è qualcosa di bello in questa stanza?- Sentendosi come se l'avesse rifiutata ancora una volta,Hankok lasciò cadere giù la testa e le spalle per la delusione.
-N-Niente di speciale-, intanto il ragazzo rimasto di sotto si era spaventato vedendo  il ragazzo in piedi accanto a lui, allungarsi davanti a lui ,gli occhi gli si erano spalancati uscendo quasi dalle orbite,e per lo schok iniziò a  emettere dei balbetti sconnessi :
-L-le braccia si sono allungate...  è UN MOSTRO...? -
e urlando queste ultime parole svenne di botto,faccia spiccicata a terra.
-Mah ... hai ragione, non sembra esserci nulla di speciale qui, mi annoio, torniamo a casa, ho fame!- 
decise Rufy parecchi deluso,saltando di nuovo giù allungando le gambe 
-Sì! Rufy aspettami vengo anch'io,torniamo a casa insieme!-,esultò felice la ragazza tornando nuovamente entusiasta. Flinn appena rinvenuto, riunito un pò 'di coraggio si alzò 
in piedi
-Ehi aspetta un momento, che razza di cavaliere maleducato sei? Non dovresti aiutarla a scendere?  una così delicata e fragile donzella deve essere protetta!-
esclamò indignato e arrabbiato
-Di cosa stai parlando?- chiese perplesso Rufy rimettendosi nuovamente  un dito nel naso.
-Che...vuol dire 'di cosa stai parlando?' Non hai un cervello per caso?-disse con rabbia, un momento dopo Hancock balzò con un agile salto e atterrò in modo perfettamente aggraziato accanto i due ragazzi, senza alcuna difficoltà, spaventando Flinn ancora una volta. Dopodichè richiamò a se il suo amato serpente Salomè(che aveva lasciato libero nei dintorni) facendo prendere a Flinn(ancora) un altro infarto.
-Andiamo Rufy?-
Si rivolse al ragazzo sorridendo e arrossendo un pò ignorando completamente l'altro.Entrambi si diresse verso il bosco lasciandosi il ragazzo alle spalle che ancora li guardava con gli occhi spalancati e la mascela spalancata, arrivata fino a terra.
La sua povera e debole mente, ormai annebbiata dal panico:
-B-braccia e gambe che si allungano, donne che fanno salti di 10 metri, e parlano con i serpenti, q-quei 2 sono dei mostri, chi se lo immaginava che esistessero cose così spaventose? questo mondo è davvero troppo pericoloso!la madre di Rapulzel aveva ragione,il mondo è pieno di cose spaventose, devo mettermi al sicuro! PRESTO NELLA TORRE! E BUTTIAMO VIA LA CHIAVE!- 
e così dicendo (o meglio urlando) Flinn si arrampicò a mani nude su per il castello, raggiunse la finestra, ci si butto dentro e infine con paletta e cemento  magicamente tirate fuori da non si sa dove prese a murarsi vivo al suo interno, e dove rimase per il resto dei suoi giorni, godendosi una vita di tranquillità e sicurezza ....
....finchè ironia della sorte un giorno il cemento con cui aveva murato la finestra non si staccò schiacciandolo .
In quanto a Rapunzel invece non ritornò mai più alla torre, ne da Flinn, per farsi salvare , sposarlo e vivere per sempre felice e contenta,decise invece di realizzare finalmente il suo sogno di vedere il mondo, iniziò a viaggiare  formando un suo equipaggio pirata dal nome i "pirati capelloni " dove ogni membro  aveva  capelli lunghissimi e elaborati in bizzarre acconciature, ma nessuno più dei suoi ...

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Capitolo 40
*** Capitolo 41: Parodia Cenerentola (Baby 5xSanji) ***


Salve gente ,vi comunico che con questo mancano solo 9 o al massimo 20 capitoli alla fine di questa raccolta,la mia idea era di fare minimo 100 capitoli ma siccome insieme mi sembrano troppi li dividerò in 2 raccolte.
Inoltre dalla riduzione progressiva delle recensioni  mi sembra questa , non abbia riscosso il successo sperato,perciò spero anche che ripresentandola più avanti migliori.



 
CENERENTOLA PARODIA 
 

C'era una volta una bellissima fanciulla di nome Baby 5,ma che tutti chiamavano Cenerentola,poichè a furia di stare a pulire sempre vicino al camino si era sporcata così tanto  che i suoi vestiti e i suoi capelli una volta biondi erano diventati indelibeilmente neri.
Ogni giorni infatti si faceva un mazzo così per lavorare da mattina a sera per  Big Mom,Monè ,e Jora,una matrigna alcolizzata e due sorellastre racchie ,che le davano a malapena vitto e alloggio e neanche un giorno libero a settimana,ma lei era una ragazza così buona,gentile, e generosa da non riuscire mai a dire di no quando qualcuno aveva bisogno di lei.Amava così tanto fare del bene e aiutare il prossimo che era quasi contenta quando le 3 donne la sfruttavano,e non riusciva nemmeno a odiarle.
Un giorno mentre con la sua divisa da cameriera dava la ramazza triste, ma col sorriso sulle labbra, rassegnata per non poter andare al ballo con le sorellastre, quando le apparve davanti Sugar, una buffa fatina così piccola da sembrare una bambina.
Questa si rese conto di quanto fosse sfigata la povera ragazza e in men che non si dica
trasformò un spolverino di piume per la polvere rosa in un fenicottero rosa che avrebbe trainato la carrozza,fatta di piume,sempre rosa, il suo semplice vestito da cameriera in un bellissimo abito da sera e la munì di scarpette di cristallo con cui andare al ballo al castello del Principe.Ma a mezzanotte(propio quando in genere ci si comincia a divertire!) a casa!
Ora, voi e io sappiamo che, se ci apparisse una fatina,prima di chiederle un ballo al castello del Principe, con la crisi economica di oggi le chiederemmo prima un lavoro,un aiuto per pagare il mutuo della casa, ma quelli erano altri tempi,dunque la nostra Baby 5,alias Cenerentola, elettrizzata, si recò al castello.
La carozza attraversò il ponte levatoio ed entrò nell'immenso parco di alberi secolari,per fermarsi davanti all'ingresso del palazzo da cui provenivano le note di un brioso valzer,dove un maggiordomo in livrea la aiutò a scendere dal cocchio.
La fanciulla rimase a lungo col naso in su ad ammirare quel luogo incantato,sognando un giorno di poterci andare a vivere.
(Fin qui avete capito la situazione.)
Una volta entrata,si accorse di essere l'unica ospite single,così si rifugiò sulla terrazza per poter osservare indisturbata le coppie ballare nel salone delle feste, un pò triste di essere sola ma grata di aver avuto l'opportunità di essere lì.
Mentre fantasticava sulla sua irrealizzabile vita da principessa, le si avvicinò uno splendido uomo biondo,diciamo tipo un incorocio fra Leonardo di Caprio e Brat Pitt, (anche se io ho più un debole per Jacob brack di Twilight) vestito da principe,-infatti era Sanji,propio il principe del castello,-che le sorrise porgendole una coppa di champagne.
Dopo 5 minuti Baby 5 che non beveva mai -ed era pure astemia- era già brilla e innamorata come una pera cotta.
Il Principe Sanji  la corteggiò tutta la sera facendola ridere, riempiendola di attenzioni e complimenti,pronunciando frasi che nessuno le aveva mai detto prima(anche perchè aveva sempre vissuto in una soffita con i topi,senza la televisione non aveva mai visto uno straccio d'uomo.)A un certo punto il principe le si avvicinò pericolosamente,le prese il viso tra le mani e e le disse:«Sento che tu sei la donna della mia vita,la donna che ho sempre cercato e desiderato,il sogno che diventa finalmente realtà,ti prego resta con me...mia mogli è una strega ,lei non mi capisce,sto per chiedere il divorzio,è questione di poco...»
In quel momento partirono i dodici rintocchi...

Se Baby 5 Cenerentola fosse stata stupida:
Finale numero 1:


Cenerentola,lusingata per essere la prescelta,si rifiutò di ascoltare l'ultima parte della frase e si disse che,se lui l'amava,lei aveva il dovere di di aiutarlo e sostenerlo e perciò avrebbe aspettato finchè non avesse ottenuto il divorzio.Così corse via, perdendo una scarpetta,ma senza ma non se ne curò,immaginando la quantità di scarpette di jimmy Choo che un giorno avrebbe posseduto.Tornata a casa il giorno dopo aspettò un messaggio per giorni e giorni, sempre più depressa,facendo le pulizie.Finalmente dopo 2 settimane le fù recapitata una lettera in cui il principe si scusava per non essersi fatto vivo prima,ma il lavoro di principe era tanto impegnativo, e poi la moglie regina lo stressava con tutte quelle lagne che solo lei poteva capire,così la invitò ad incontrarlo di nascosto nel bosco.
Cenerentola, pazza di gioia, accettò immediatamente sognando il momento in cui avrebbero presto vissuto il loro amore alla luce del sole.
Si recò nel bosco e aspettò aspettò e aspettò,aspetto dal alba finchè non si feces sera ma lui non venne.Tre giorni dopo,un nuovo messaggio di scuse disperate da parte del principe,la informava di un impegno improvviso a cui data la sua posizione non poteva mancare.Perciò certo della sua comprensione,la invitava l'indomani in un altro bosco oltre il confine del Regno vicino.Cenerentola incurante dei 280 chilometri che la separavano dal luogo del appuntamento,se gli fece tutti a piedi ,camminando sotto la pioggia per una notte intera,ma per amore questo ed altro,si ripeteva strada facendo per farsi coraggio.
Finalmente due giorni dopo,sporca,e sudata,incontrò il suo Principe Sanji le parlò per un ora della moglie,di quanto gli facesse girare le palle,di quanti soldi spendesse e di come invece lei fosse così carina,e comprensiva e che presto sarebbero stati insieme.
Cenerentola da una tal dimostrazione d'affetto,si convinse sempre di più di aver fatto la scelta giusta,e con rinnovata fiducia nel amore sincero del principe aspettò serenamente il divorzio per molti anni.Nel frattempo le sue due sorellastre racchie Alvida,e Laura e la matrigna Dadan si erano sposate e grazie ai prodigi degli incantesimi moderni di chirurgia estetica erano diventate tre belle gnocche.
Cenerentola con il passare degli anni invece era diventata anoressica,beveva come una 
spugna,e perdeva capelli a mazzi,ma sapeva che prima o poi il suo principe l'avrebbe sposata...
E non visse felice e contenta!

Se Baby 5 Cenerentola fosse stata inteliggente:
Finale numero 2 :


Cenerentola si riprese immediatamente dall' ubriacatura,schizzò giù per le scale correndo così veloce che perse una scarpetta.Il principe che l'aveva inseguita la raccolse e le gridò:
«Cenerentola...la scarpetta!».
Cenerentola continuando a correre senza neanche voltarsi facendogli di spalle un gesto con il dito medio(gli)rispose urlando:«La scarpetta la fai fare a quella zoccola di tua sorella!».
Il giorno dopo sposò il suo vicino di casa  e amico Buffalo il contadino e lei visse felice e contenta!


Morale della favola:

Secondo voi al giorno d'oggi quale delle due opzioni dovete seguire?


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Capitolo 41
*** Capitolo 43 : Jeck e il fagiolo magico ***


Jeck e la pianta di fagiolo magico...crossover  one piece

‭"‬Perché dobbiamo‭ ‬fare tutta questa strada per scalare questa stupida collina‭?" ‬sbraitò‭ ‬ la rossa‭ ‬contro Zoro.
‭"‬Hai detto tu che dovevamo andare a cercare qualcosa da bere,sono andato a chiedere il giro dove potevo trovarlae della birra,‭ ‬ho incontrato una vecchia che,‭ ‬in cambio di tutti i soldi che avevo,‭ ‬mi ha detto che‭ ‬la‭ ‬potevo trovare‭ ‬della birra sulla montagna,‭ ‬e i miei sensi‭  ‬rileva-birra‭ ‬stanno formicolando e mi dicono che‭ ‬la birra‭ ‬si trova sulla cima della montagna‭"‬.
‭"‬CHE COSA‭???!! ‬Hai dato via tutti i nostri soldi perché credi di trovare della birra in montagna‭? ‬Questa è la ragione più stupida che abbia mai sentito‭!"‬ sbottò Nami indignata.‭"E' i‬ncredibile,nemmeno Rufy sarebbe stato così stupido da crederci! ‭"
‭"‬Nami-swan,‭ forse ci saranno ‬comunque‭ degli ‬alberi da frutta,‭ ‬sulla collina,‭ ‬potremmo‭ ‬raccogliere i frutti e‭ ‬usarli per fare dei frullati più tardi.‭"‬le disse‭ ‬Sanji.
‭"‬Ti stai davvero schierando con me ero-cuoco‭?" ‬domando‭ ‬Zoro alzando un sopracciglio per lo stupore.
‭"‬Certo che no‭! ‬figurati se condivido un idea tanto imbecille‭… ‬stupido Marimo‭! ‬Ma non vedo l'ora di vedere‭ ‬la tua faccia quando ti renderai conto di quanto è stupida la tua idea e‭ ‬ che non c'è nessuna birra lassù.‭"
"Tsk,‭ ‬tanto meglio,‭ ‬ci sarà più birra per me‭!"-rispose quello lanciandogli uno sguardo truce,prontamente ricambiato.
‭A quel punto Nami già nervosa e stanca per aver perso tutti i loro soldi,eq quel inutile scarpinata mollò un pugno a entrambi,non volendo sorbirsi anche i loro batibecchi.
‭"‬Smettetela‭ ‬di punzecchiarvi razza di babbei‭! ‬Piuttosto uno di voi due avrebbe almeno dovuto pensare di prendere un secchio‭! ‬Quanto ancora dobbiamo camminare‭? ‬Quanto diamine è alta questa stupida collina‭?!»‬ si lamentò Nami sbuffando per la stanchezza,riparandosi  gli occhi dal sole‭ ‬dando uno sguardo davanti a sè..
‭"‬Nami san se lo desideri‭ ‬sarei felice di portarti‭ ‬sulla mia schiena,o in braccio come una principessa‭!" ‬si offrì premuroso Sanji‭ ‬ sostituendo con un cuore il suo occhio.
‭"‬Aspettate‭… ‬finalmente riesco a vedere la cima!Mi sembra di vedere anche un pozzo lassù‭!" ‬esclamò improvvisamente Nami‭ precipitandosi verso il punto indicato accellerando il passo e sorpassando gli altri due.
Una volta raggiunti tutti e tre la sommità della collina scoprirono che era talmente alta da permettergli da lassù di vedere  tutto il perimetro del‭ ‬ l'isola,‭ ‬e anche la Thousand Sunny ancorata ad una spiaggia lontana.
Nami guardò verso il basso del pozzo e‭ ‬ispirò col naso‭ ‬l’aria salmastra‭…‬.‭ ‬che odorava di qualcos’altro.
‭"‬C'è odore di‭ ‬...‭ ‬birra‭!" ‬strillò Nami facendo un salto dalla sorpresa‭ ‬,e rimanendo a bocca aperta.
‭"‬Non vorrei dubitare‭ ‬del tuo meraviglioso senso dell'olfatto Nami-san,‭ ‬ma sei sicura‭?" ‬chiese Sanji perplesso.‭"‬Forse è meglio accertarcene‭"‬Calò‭ ‬il secchio che pendeva da una corda vicino‭ al‬ pozzo.Quando‭  ‬sentirono‭ ‬il secchio toccare il liquido in fondo Sanji‭ ‬tirò sù il secchio,‭ ‬Nami immerse un dito e‭ ‬assaggiò il liquido.‭"‬Questa è sicuramente birra,‭ ‬e dal sapore è anche‭ piuttosto ‬buona‭!‬ "
"Incredibile,‭ ‬il Marimo aveva ragione‭"‬balbettò Sanji sgranando gli occhi.‭ ‬Pochi minuti dopo‭ ‬Sanji e Nami seguiti a poca distanza da Zoro si stavano precipitando giù per la collina,Sanji teneva il secchio riempito‭ ‬con la di birra.‭ ‬Hanno‭ ‬deciso‭ ‬di tornare alla nave per raccontare anche agli altri la loro incredibile scoperta e procurarsi alcuni barili per rifornirsi del gustoso alcol.
Solo che...La collina era estremamente ripida.‭ ‬E per come Sanji correva veloce quello che successe fù quasi inevitabile
Sanji,‭ ‬che portava portando il secchio,‭ ‬cominciò a inciampare.‭ ‬E grazie‭ ‬al il secchio che teneva su una spalla con entrambe le mani il suo peso‭ ‬sì sbilanciò ulteriormente,‭ ‬così‭ ‬Sanji non riuscì a‭ ‬riprendere l'equilibrio e ruzzolò in avanti‭ ‬e il secchio volò sopra la sua testa.‭ ‬Sentendo‭ ‬qualcuno gridare Nami si girò,‭ ‬ma era troppo tardi.‭ ‬Sanji‭ ‬la travolse ed entrambi cominciarono a rotolare giù per la collina.
Sanji rotolando‭ ‬si scontrò‭ ‬con‭ ‬un grande masso‭ ‬prendendolo dritto in testa‭ ‬seguito da Nami,‭ ‬che‭  ‬subì la stessa sorte.
Dopo quella che sembrò un'eternità di‭ ‬rotolamenti,‭ ‬i due finalmente‭ ‬arrivarono esattamente nel punto da cui erano partiti.‭ ‬Il‭ ‬secchio,‭ ‬volato in alto per diversi metri,‭ ‬rimbalzò‭ ‬cadde davanti a loro,‭ ‬rovesciando tutta la birra.
Nami e Sanji si ritrovarono sulla riva intontiti,‭ ‬con la testa sanguinante e la vista‭ ‬offuscata davanti alla nave ancorata,‭ ‬dove il resto del equipaggio aveva seguito la loro discesa e ora li guardava perplessi e attoniti,‭ ‬senza sapere esattamente‭ ‬cosa fare.
‭“‬Chopper,‭ ‬credo che Nami e Sanji‭ ‬siano feriti,‭ ‬e quel che è peggio hanno versato la mia birra‭!" ‬lo informò Zoro‭ ‬che gli aveva raggiunti continuando  tranquillamente a camminare.








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Capitolo 42
*** Capitolo 44 : I 3 porcellini (ASL) ***


I 3 piccoli porcellini 
 

C'erano una volta, tre piccoli porcellini, 3 fratelli, che vivevano con la loro mamma in una piccola e bella casetta in campagna. 
Il primo maialino si chiamava Rufy-oink, era il fratello più piccolo, adorava mangiare,-infatti era un pozzo senza fondo-, e amava mangiare persino gli insetti, anche se nessuno riusciva a capire il perché.Il secondo porcellino si chiamava Sabo-oink, il fratello di mezzo.Era  il più riflessivo e responsabile dei tre; infatti era lui che aiutava tirava sempre fuori dai guai i suoi fratelli quando ne combinavano una delle loro!Era anche il più intelligente fra i 3, amava leggere moltissimi libri, prima di…mangiarseli, perchè essendo molto intelligente aveva una gran “fame di sapere”.Erano sia il suo hobby… sia il suo piatto preferito.Infine l’ultimo dei tre porcellini,si chiamava Ace-oink.
Nonostante fosse il fratello maggiore, era il più ribelle e irresponsabile del trio. Era inoltre il più scorbutico e si contraddistingueva dagli altri dal broncio perenne che aveva sul viso che però spariva ogni volta che si metteva a dormire… cioè la metà del tempo, quando non era intento a tentare di rubare il cibo dai piatti dei suoi fratelli(tranne gli insetti) per l'altra parte del tempo!Dormire e mangiare erano i suoi hobby preferiti,amava anche giocare con il fuoco e soprattutto incendiare le cose.I 3 fratellini vivevano una vita felice e spensierata . L'unica nota negativa in (tutta) quella felicità : Dadan.La più grassa e la più brutta maiala che si fosse mai vista,la sua bruttezza tale da provocare un istantaneo attacco di cuore a chiunque fosse il malcapitato che aveva il coraggio-o erano così stupidi o provavano un desiderio masochistico di morire- di guardarla da vicino morendo al istante,e il suo orrido aspetto era superata solo dal suo carattere isterico brontolone,e dalla sua voce da gallina strozzata ogni volta che urlava per qualcosa.Sfortuna per lo quella immonda creatura era la loro mamma.
Quella non faceva che sgridargli per ogni sciocchezza e dirgli cosa fare e non fare:Rufy non mangiare il mio cibo!,Ace non dare fuoco alla casa!Sabo massaggiami i piedi,(anche se non aveva piedi)e non fare le scorregge e bla bla bla...
Insomma c'è la metteva tutta per impedirgli di esprimere la loro personalità...
Così un giorno stufi i tre porcellini pensando di essere abbastanza grandi per viverela loro vita  da soli come volevano,decisero di andarsene di casa per girare il mondo spassarsela  e divertendosi(alla faccia della mamma rompiscatole ).Così un giorno  dopo aver ripulito completamente da cima a fondo la casa di tutto il cibo che riuscirono a trovare lasciarono  un biglietto di "saluti"alla loro madre per non farla preoccupare:
«Vecchia ci hai rotto e non ti sopportiamo più perciò c'è ne andiamo il più possibile lontano da te
ps:Hai finito il cibo»
e si inoltrarono nel bosco.
Camminarono a lungo, finchè non arrivarono a un vasto prato, dove decisero di fermarsi a vivere per un pò e  costruire le loro case.
-Va bene fratellini -,disse Sabo-oink eccitato mentre si riunivano in cerchio, -Ora cominciamo a costruire le nostre case. Ma vi avverto: la mia sarà la casa più bella! Ed è meglio che non fate e i furbi cercando di copiarmi le idee -
concluse, mettendosi le mani sui fianchi e rivolgendo agli altri due uno sguardo severo.
- Lo vedremo! Sarò io a costruire la casa più bella! -,esclamò Ace-oink con tono di sfida senza lasciarsi intimidire.I due fratelli maggiori si lanciaronosguardi infuocati di sfida occhiatacce a vicenda, sprizzando fulmini e saette dagli occhi.
mentre, il fratellino Rufy-oink, osservava, con la testa piegata da un lato, ora uno ora l’altro fratello, non capendo cosa stesse succedendo.
-Oh! fratelloni, voi sapete per caso come nascono i maialini? –, se ne uscì dal nulla, di punto in bianco il piccolo maialino con sincera curiosità.
Un momento di silenzio cadde sui tre,i  due fratelli più grandi diventarono improvvisamente rossi in viso e a guardare  da un’altra parte, mentre Rufy-oink continuava a fissarli sbattendo le palpebre con un’espressione ancora più confusa di prima, non riuscendo a capire quella strana e improvissa reazione nei suoi fratelli maggiori  spostando lo sguardo dal uno al altro, ora su Sabo-oink ora su Ace-oink  perpresso.
Alla fine quest’ultimo si riprese per primo e si affrettò a borbottare un frettoloso :
 - Te lo diremo quando sarai un maialino più grande… -, prima di incamminarsi verso un sentiero per andare a cercare del materiale per costruire la sua casa. Sabo seguì poco dopo il suo esempio, incamminandosi verso la zona della foresta.
Rufy-oink, rimasto solo, cominciò a guardarsi intorno, finchè non vide ai suoi piedi un mucchio di paglia e, poco più in là, dell’altra. Gli venne un’idea e sorrise felice.
- Yay! -, strillò, e iniziò a raccogliere tutta la paglia che trovava, gettandola poi in un mucchio a casaccio. Nel frattempo anche gli 2 fratelli avevano trovato e raccolto del materiale da costruzione,così tutti e 3 cominciarono a costruire le loro nuove case ...
altri due fratelli avevano raccolto del materiale da costruzione, così tutti e 3 cominciarono a costruire le loro nuove case….10 minuti dopo circa, magicamente avevano finito il loro lavoro. Beh… tutti tranne Rufy-oink, che aveva solo messo a casaccio dei mucchi di paglia l’uno sopra l’altro che si reggevano a stento con dei sottili bastoncini di legno mezzi rovinati, con un grosso buco nel mezzo a fare da ingresso. Guardò la sua casa, pensando a cosa c’era che non andava.
- Umm… c’è qualcosa che manca… oh, aspetta! Ho bisogno di una porta! -, annuì felice, dirigendosi verso la casa di Sabo-oink. Mentre quella del fratellino più piccolo era fatta di paglia, quella di Sabo-oink era fatta di legno,tenuta su' con ramoscelli e grossi bastoni saldati fra loro con chiodi e martello erano sistemati in modo da creae una piccola baita accogliente.Sulla parte superiore c’era una cornice con la scritta “Il regno di Sabo ” inciso sul legno, mentre sullo zerbino steso in terra c’era la scritta “Casa dolce casa”
Rufy-oink, una volta arrivato alla casa del fratello, si guardò un attimo intorno, per poi tirare via uno dei bastoni che era attaccato alla casa, con l’intenzione di usarlo per la sua porta. Sabo-oink, che stava finendo i lavori al suo interno, vedendo che la casa si stava sbilanciando da un lato, si spaventò e, guardando fuori dalla finestra, si indignò vedendo il suo bastone venir tirato via: - Ehi! Non pensare neppure di prendere il mio bastone Rufy! Trovatene un altro da solo! -
Rufy-oink squittì spaventato, saltando all’indietro con cautela.
-Ma ho bisogno di una porta Sabo! Senza prenderò freddo! -, piagnucolò con un lamento triste, guardandolo con brillanti, lucidi occhi pieni di lacrime.
Sabo-oink sospirò roteando gli occhi (avevo già accennato al fatto che era anche il fratello più arrendevole?).
-Ah, e va bene. Puoi prenderne uno, ma solo uno! -, alzò un dito, per assicurarsi che il 
fratellino avesse compreso. Il piccolo maialino sorrise gioviale, annuendo mentre prendeva il bastone.
- Ok! -, esclamò, tornando felice a casa sua e, una volta messo il bastone sotto il mucchio di paglia a mò di “porta”, sorrise osservando soddisfatto la sua opera.
Alla fine della giornata, tutti e 3 porcellini avevano le loro rispettive casette.
- Io ho una casa di paglia! -, gridò Rufy-oink, saltando sul posto e agitando freneticamente le braccia.
- Guardate la mia, io invece ho una casa di legno! -, si unì a lui Sabo-oink.
- Tsk! La mia è la migliore: Io ho una casa fatta di mattoni! -, fu il commento di Ace-oink.
- Ah, ah, la mia è la più bella di tutte! -, gioì il piccolo Rufy-oink tutto soddisfatto.
- La tua casa? Quella schifezza sarebbe la casa più bella? Ma non dire non sciocchezze! Non ha nemmeno l’aspetto di una casa, quella roba  assomiglia più a un cumulo di spazzatura accatastata alla rinfusa, altro che casa! -, lo rimbeccò Ace-oink.
- Cattivo! Non è vero! La mia casa è morbidissima e tiene al caldo! -, protestò il fratellino più piccolo offeso, gonfiando le sue guance da porcellino.
- E chi se ne frega! Quando arriverà l’inverno non basterà a proteggerti dalla neve… sempre che tu non venga sbranato e fatto a brandelli dal lupo feroce che abita nella foresta. Dipende da cosa verrà prima -, continuò Ace-oink imperturbabile, ignorando come il suo fratellino a un certo punto era sbiancato, aveva preso a tremare e a farsela quasi sotto dalla paura.
- AH!!! NELLA FORESTA C’E’ UN LUPO FEROCE???!!! DOVE??? DOVE??? E’ GIA’ DIETRO DI ME????!!! AIUTOOOOOOOOOOOOOO!!!!! -, gridò Rufy-oink in preda ad un attacco di panico, iniziando a correre intorno alla casa, scappando da una feroce bestia immaginaria che sembrava vedere solo lui, mentre i due fratelli lo fissavano allibiti con un gocciolone dietro la testa.
- UNA BESTIA FEROCE MI INSEGUE!!! MI VUOLE MANGIARE !!! SABO!!! SABO SALVAMI TU, SALVAMIIII!!!! -, gridò ancora il maialino, saltandogli in braccio e  avvinghiandoglisi al collo in lacrime e spaventato a morte.
- Su, su, Rufy. Non c’è nessun lupo nella foresta. Non piangere. Ace scherzava -, 
lo rassicurò il fratello cullandolo dolcemente nel tentativo di farlo calmare , mentre lanciava un’occhiataccia all’altro fratello.
-Ace! hai visto che cosa hai combinato? Ora non dormirà più per tutta la notte per come lo hai spaventato! -
- Ma che ne sapevo io che quest’idiota credulone ci cascava !-, tentò di difendersi Ace-oink, stupito per primo di aver involontariamente spaventato così tanto il fratello minore senza volerlo, iniziando già a sentirsi un po’ in colpa per averlo fatto piangere.
- Beh, TU lo hai spaventato a adesso TU lo calmi! Su, scendi Rufy, non c’è nessun lupo nella foresta… VERO ACE? -, gli chiese conferma Sabo-oink lanciandogli un’occhiata molto eloquente.
- E va bene, va bene! Non c’è nessun lupo, me lo sono inventato per farti uno scherzo Rufy, ok?! Ora smettila di piagnucolare fifone! –, si arrese alla fine sbuffando, dispiaciuto per il suo gesto, ma comunque seccato dal doverlo ammettere.
Sabo-oink guardò entrambi con un’espressione soddisfatta, vedendo come il più piccolo avesse finalmente smesso di piangere e si fosse tranquillizzato.Battè poi le mani per richiamarli all’attenzione:-Bene, ora che abbiamo chiarito, andiamo a dormire.Domani
andremo a cercare qualcosa da mangiare.Sarà una giornata faticosa, abbiamo bisogno di 
riposare -
Detto questo, i 3 porcellini, dopo essersi augurati la buona notte a vicenda, si ritirarono ognuno nelle rispettive case.Passarono solo pochi minuti che si addormentarono cadendo in un sonno profondo.
Ma propio in quel momento una ombra oscura emerse  dal bosco.
Si trattava del lupo cattivo che viveva nella foresta,tuttavia nonostante il lupo fosse in genere  un animale feroce  , forte e spaventoso,temuto da tutti questo era un lupo piuttosto singolare.
Aveva infatti il pelo completamente blu ,mai visto in un lupo, ma la cosa più strana era che invece di un normale muso da lupo aveva un enorme naso tondo e rosso.Questo particolare faceva apparire il lupo Bagghy  non spaventoso e temuto un normale lupo,ma lo rendeva agli occhi di tutti buffo e ridicolo.Infatti non faceva paura a nessuno ed era lo zimbello di tutto il bosco,conigli,uccelini,cerbiatti,e(perfino formiche) quando lo vedevano ridevano di lui prendendolo in giro chiamandolo :
« Lupo pagliaccio!».
Insomma nonostante c'è la mettesse tutta non spaventava nessuno !
Anche quel giorno tornava abbatutto a furioso per non essere riuscito a spaventare nessuno.Stava tornando a nascondersi dalla voerogna nella sua tana quando passando dove s i erano stabiliti i 3 porcellini notò il mucchio informe di paglia che doveva essere la casa di Rufy e si avvicinò.Siccome era molto stanco decise di fermarsi a dormire su quello che sembrava un ottimo giaciglio abbandonato.Così si sdraiò comodamente sulla paglia cercando di addormentarsi.Ma subito sentì sotto di sè degli scomodi bozzoli che gli impedivano di addormentarsi,si mosse schiacciando la paglia cercando una posizione più comoda,quando sentì la paglia muoversi da sola ed emmettere dei lamenti.Con un espressione confusa guardò verso il basso :
-Perché il mio letto parla e si muove ...?-
si chiese tastando la paglia sotto di lui, sussultò quando sentì uno squittiò.
A quel punto il lupo immerse il muso nella paglia per capire cosa ci fosse di strano.
-Aha!-esclamò sorpreso tirando fuori un ronfante maialino tendolo sollevato per una zampa a testa in giù
-Ma che porcellino appetitoso! venivo per riposarmi e invece ci ho ricavato la cena !-
esclamò il lupo felice di aver trovato dopo tanto tempo un pasto appetitoso.
prima di spalancare le sue enormi fauci e spingere il porcellino ancora addormentato nella sua enorme bocca.Lo spinse versò in basso e deglutì ingoiandolo in un sol bocconne,dato che il porcellino era molto piccolo.Si leccò via la bava che ancora colava dalle sue labbra e il mento, 
-O era davvero buono mi chiedo se ce ne siano altri qui vicino...-si chiese andando a controllare, già pronto a fare il bis.Ma prima decise di nascondere il suo naso rosso con della paglia, così se avesse trovato degli altri maialini questa volta  nessuno lo avrebbero deriso.
Qualche metro più avanti notò infatti la casa di legno di Sabo-oink e la casa di mattoni di Ace-oink
-Oh! ma che fortuna altri porcellini appetitosi....!soffierò via quelle vostre casette e vi divorerò!-urlò contento.Sabo che dormiva dentro la sua casa sentendo le grida del lupo si svegliò e sbirciando dalla sua finestra guardò fuori.
-Chiunque tu sia e qualunque cosa tu voglia vedi di non fare casino imbecille!-
urlò al lupo il mailano,sbuffando seccato per essere stato svegliato. Il lupo sorpreso per il coraggio o l'inconscenza del maialino rispose:
-Ehi ma lo sai chi sono io? io sono un lupo! il re della foresta e sto per mangiarti in un sol boccone!-
-Ignorante il re della foresta è il leone,lo sanno anche le galline! altro che lupo sei un asino!-continuò con tono superiore,per nulla turbato il maialino Sabo-oink
Dopo un ulteriore attimo di sorpresa il lupo Baggy si irritò diventando rosso non solo sul naso , rosso di rabbia.
-Comunque sia...re della foresta o no butterò comunque giù la tua casa e ti mangerò stupido maialino insolente!-lo minacciò emettendo un basso ringhio.
Sabo lo derise,roteando gli occhi.
-Non ci riuscirai lupaccio del mio cappello a tuba! ti batterò con il mio bastone!-
-Ah ah ah! non farmi ridere! lo sanno tutti che i porcellini sono animali deboli e stupidi!-rise il lupo .Sabo aggrotò la fronte con rabbia.
-Nessuno può chiamarmi stupido! non sono mica uno dei miei fratelli idioti ! ora ti uccido lupo dei miei stivali!!-
Un attimo dopo spalancata la porta, Sabo si buttò addosso al lupo con un espressione minacciosa davvero spaventosa per un maialino e un grido di battaglia degno di una bestai feroce,e prese a prendere selvaggiamente a bastonate il lupo.
In pochi minuti lo colpì così tante volte e così velocemente che il lupo non riuscì nemmeno a vederlo ne a reagire,dopo essere stato picchiato peggio di un sacco da box con un rantolo cadde a terra,gemendo e piegato in due dal dolore.Nello stesso momento,Sabo gli assestò l'ultimo colpo col suo bastone colpendolo in testa, facendolo  svenire per il dolore.Soddisfatto il maialino tutto sorridente si girò rientrando in caso fischiattendo e saltellando,agitando il suo bastone come una magioret.
Una volta rinvenuto Baghy  massaggindogli l'enorme bernoccolo che gli era sputato sulla testa decise di provare nel ultima casa, sicuro che stavolta avrebbe avuto più fortuna.
La prima cosa che  notò come è arrivato davanti al ultima casa, è che era fatta di mattoni robusti, è aveva persino un campanello . Decisamente più bella rispetto alle altre.
Si avvicinò alla porta, e premette il pulsante,Il suono improvviso del campanello catturò dal altra parte l'attenzione di Ace che stava schiacciando un pisolino.
Andò alla porta e sbirciado nel uscio chiese con voce assonata "Chi è?" facendo un gran sbadiglio.
"Sono un lupo, e sono venuto a mangiarti ~"
Ci fù un minuto di silenzio ,finchè  Ace non urlò   piuttosto adirato:"E tu mi hai svegliato per dirmi questo?non mi interessa vattene che voglio dormire!"
Il lupo Baggy rilasciò un sospiro frustrato, sbattendo ripetutamente le sue grosse zampe contro la porta di metallo,"E' meglio per te se mi apri subito,ti averto se non mi apri entrerò lo stesso passando per il cammino ...!"
Ci fù un altro momento di silenzio , prima che Ace rispondesse con un "...... ok. Se propio ci tieni a entrare usa pure  il camino "
Il lupo Baggy allora prese a salire sul muro di mattoni con facilità, sorridendo fra sè pregustando già il delizioso premio che lo aspettava alla fine di quella fatica , avvicinandosi sempre di più alla sua meta. Contemporaneamente all'interno della sicurezza della sua casa, Ace dopo aver riempito una grande pentola d'acqua la sistemò sotto il camino ,accesse un piccolo fuoco . Il lupo infine, raggiungendo il tetto,si accovacciò e fece un salto buttandosi giù nel lungo camino.Gli sembrava già di sentire il sapore di quel succuleto maialino .
Ma appena tocco il fondo del camino cadde dritto nella pentola d'acqua ustionandosi al istante , e cacciò un urlo di dolore. Agitandosi nella foga di uscire la pentola cadde trascinandola con se ,l'acqua si sparve per terra,lasciando il lupo stordito e il maialino spaventato.
"AAAAHHH!Acqua! Mi sto sciogliendo!"urlò Ace e preso dal panico iniziò a correre in cerchio,piangendo disperato ,  finchè non si fermò realizzando l'assurdità delle sue azioni .
"Ops...quello succedeva alla strega del Ovest nel Mago di Oz ,  era un altra favola,mi sono confuso...io sto bne  "Fece un sorriso imbarazzato ridacchiando nervosamente, spostando lentamente lo sguardo sul lupo, che lo fissava a bocca aperta .
Si fissarono in silenzio per un pò,uno con la faccia rossa e imbarazzata per aver fatto la figura dello stupido,e l'altro scioccato e ammutolito dalla sua stupidità.Finchè il maialino non si ricordò di essere davanti a un lupo che voleva mangiarlo .
".... Aaaaah! sono morto! " e di nuovo in preda al panico riprese a correre di nuovo in circolo.Baggy ovviamente , dopo il primo attimo di perplessità  si alzò e  prese a inseguirlo correndogli dietro Corse in circolo per molti minuti , finchè a un tratto  Ace si fermò di botto ,  senza  e Baghy che gli correva dietro senza preavviso , non riuscì a fermarsi in tempo gli finì addosso .Stordito per l'ennesima volta urlò contro di Ace,suotendolo per farsi dire perchè si fosse fermato,finchè non lo guardò bene e notò che aveva  gli occhi chiusi,e la bocca spalacata da cui usciva un rivolo di bava e un leggero rumore simile a un ronzio....quel maiale si era addormentato in piedi!.
Mentre iBagy era indeciso se ridere o piangere per la sfortuna di aver incontrato in un solo giorno ben 2 maialini così strani, quello si risvegliò sbadigliando. Mise a fuoco il lupo davanti a lui,ma stavolta invece di scappare terrorizzato...
scoppiò a  a ridere !
-Ah ah! hai il naso a pomodoro? sei una nuova specie di lupo,il lupo-pagliaccio! ah aha ah!-
Baggy arrosì per la vergogna,con tutta quella confusione il nastro di paglia che aveva intorno al  naso gli era caduto,ma poi furioso prese a sbraitare:
-Chiudi il becco! almeno io non sono così' stupido da credere di sciogliermi con l 'acqua e addomermentarmi in pedi come un demente ! con quel espressione idiota poi!! -
Ace smise lentamente di ridere, mutando altrettanto lentamente la sua espressione ridente in una minacciosa . 
-Cagnaccio spennacchiato mi hai appena dato dello stupido?- chiese con un tono che avrebbe fatto tremare di paura persino dei sassi.E Baggy che oltre che col naso rosso  in fondo era (anche) un lupo con il cuore di agnello si spaventò subito.
-Emm....n-no-balbettò tremando nel vano tentativo di riparare.Ma era troppo tardi ringhiando furioso e con uno sguardo omicida peggio di un vero lupo, i due ricominciarono a rincorrersi, stavolta con il lupo che scappava  implorando pietà.
Scappando Bagy per  mettersi in salvo fini per abbattere un muro della casa prendendolo a testate , ma le sue speranze di salvezza furono velocemente spezzate via dal fratello del maialino , Sabo che attirato dalla confusione uscì di casa chiedendo cosa fosse tutto quel casino.
Vedendo il lupo  perspicace com'era capì subito cosa era successo . A  quanto pare  non aveva imparato niente dalla «lezione»che gli aveva impartito , e così aveva pensato bene di andare ad attacare briga con suo fratello Ace sperando di avere più fortuna con lui .
Non perse tempo e dopo essersi scambaito uno sguardo d'intesa con il fratello lo aiutò a impartire un altra «lezione» a quel lupaccio cattivo.Dopo pochi minuti sul ormai povero lupo spuntavano una marea di lividi e bernoccoli,pù grossi e tondi peggio del suo naso,come se già prima non fosse abbastanza ridicolo , oltre il danno ricevette anche la beffa.
Mentre quelli che ormai considerava due demoni , belve feroci travestiti da apparenti innoqui e indifesi maialini presero a litigare su chi dovesse infliggergli il colpo di grazia , Bagy  tento di sfruttare la loro distrazione per scappare,ma di colpo  sentì un forte dolore allo stomaco,come se qualcuno al interno stesse ballando la samba,dopo pochi minuti il lupo diede di stomaco,vomitando....Rufy!
E si,Rufy era ancora vivo! il lupo lo aveva ingoiato intero,così  quello aveva continuato a dormire  fino a quel momento nella sua pancia,solo che  con tutti le botte che il lupo aveva preso si era svegliato , e una volta sveglio , confuso , non sapendo 
dove si trovava aveva preso a tirare calci e pugni a caso, finchè non aveva risalito lungo lo stomaco del lupo ed era riuscito a farsi sputare fuori.
ora si guardva intorno spaesato , ancora confuso . I suoi fratelli invece vedendolo uscire dalla pancia del lupo passarono velocmente dalla sorpresa alla paura,fino alla furia omicida.
Spostarono  lo sguardo sul lupo indirizzandogli l'occhiata più sadica che si fosse mai vista. 
- COME HAI OSATO MANGIARE IL NOSTRO FRATELLINO??!!-gli ringhiarono contro .
-Stavolta ti uccido sul serio!ti decapito e poi appendo la tua testa al muro come trofeo!-
-Ti scuoierò  vivo e mi farò  una cappotto con la tua pelle!-
Ma quando stavano per mettere in pratica i loro propositi,Rufy che si era accorto  solo in quel momento della presenza del lupo, saltò in piedi gridando -CARNE!- e con litri di bava alla bocca,gli occhi luccicanti di desierio, e armato di coltello e forchetta che aveva tirato fuori si mise a correre dietro il povero malcapitato lupo, che gridava
-NO ANCORA ! NON ANCHE LUI !-
Mentre gli altri due porcellini rimasero fermi per un attimo a fissare la scena  per poi esclmare in coro :«Dovevo averla io quest’idea!» si oltraggiarono, imbronciandosi e sbuffando prima di unirsi al inseguimento , anche loro con coltelli e forchette presi non si sa dove.
Alla fine riusciro a prenderlo in tempo per la cena .
"T-Ti prego, non farlo ...!"
"Zitto," scattò Ace. "Te lo meriti." Infilò una mano in tasca, ma Rufy lo fermò.
"Posso?" Rufy chiede supplicante. "Posso, posso, per favoreeee?"
Ace sorrise, tirando fuori un accendino consegnandolo a Rufy. "Certo,a te l'onore fratellino."
Rufy indietreggiò un pò e, a distanza di sicurezza,accesse un grande falò sulla legna preparata da Sabo.Il lupo subito cominciò a gridare, ma né Ace Rufy e Sabo diedero segno di dargli peso .Rimasero indietro, a guardare le fiamme salire verso il cielo e ascoltando il rumore dello scoppietare del fuoco.
Ace avvolse un braccio intorno alle spalle dei suoi fratelli.
" E' sempre bello vedere  un bel fuoco da campeggio",commentò entusiasta,Sabo e Rufy ridacchiarono come segno che erano d'accordo.
-E ora occupiamoci della cena....-
I maialini Ace,Sabo,e Rufy festeggiarono il loro primo giorno da mailaini indipendenti dormendo lì, sotto le stelle, mangiando lupo cucinato arrosto.
Il loro futuro  appariva luminoso come quel fuoco , infatti da quel giorno vissero sempre insieme, per sempre felici e contenti....be a parte il lupo.















 

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Capitolo 43
*** Capitolo 45 : Il granchio e la scimmia ***


Il Granchio e la Scimmia 


C'erano una volta un granchio di nome Rufy  e una scimmia di nome Ace , che abitavano in un paese molto lontano.Un giorno la scimmia  trovò il seme di un albero di fichi e lo raccolse,il granchio  invece trovò una polpetta di carne.
La scimmia penso che quella polpetta avesse un aspetto davvero delizioso,così chiese al granchio:
- Rufy  ! per favore scambia la tua polpetta con il mio seme di fichi per favore!-
-D'accordo facciamo questo scambio-accettò il granchio a malincuore , perchè era molto goloso , ma altrettanto  gentile con i suoi amici , così diede la sua polpetta alla scimmia Ace  prendendo in cambio il seme.
Quindi lo piantò nel terreno e cominiciò ad annafiarlo cantando:
-Oh semino,i tuoi frutti  voglio,se non cresci presto i tuoi rami li taglio!-
e così la pianta crebbe a vista d'occhio,il grancchio continuò a cantare:
-Oh albero di fichi i tuoi frutti voglio,se non cresci presto i tuoi rami li taglio!-
e così in men che non si dica , l'albero fù carico di frutti.
Rufy goloso , aveva già l'acquolina in bocca , - Ah quanti fichi deliziosi,quale posso mangiare per primo? oh,ma io non posso salire sul albero! come farò a prenderli? ma certo! chiederò alla scimmia di aiutarmi,lei è bravissima ad arrampicarsi!-e così  andò dalla scimmia 
- Ace Ace  ! il mio albero è pieno di fichi deliziosi,io però non posso salirci,potresti arrampicarti e prenderli tu per me?-le chiese con gentilezza
-Certo ,ne prenderò tanti, solo per te - rispose la scimmia con sicurezza.
Fù condotto così da dove si trovava l'albero di fichi.
-E vero!-esclamò-l'albero è pieno di frutti deliziosi,aspetta qui,adesso mi arrampicherò e li raccoglierò per te-
e Ace la scimmia si arrampicò con agilità sul albero , subito dopo cominciò a raccogliere i frutti più gustosi...e a divorarli avidamente.
-Uhm , sono buonissimi , dolci , uhm , dolcissimi , quanti ne mangerei!- diceva fra se mentre prendeva i fichi e li mangiava con avidità .
Intanto Rufy  attendeva ai piedi del albero,ma nonostante il tempo passase Ace non gli aveva ancora portato i frutti che gli aveva promesso.
A un certo punto,stufo di aspettare le urlò:-Ehi Ace ,non mangiarli tutti da sola,prendine un pò anche per me!-
e la scimmia:-Non seccarmi granchio Rufy ! sarebbe uno spreco dare dei frutti così deliziosi a un granchio,tiè mangia un pò questo! - così sbraitando raccolse dei frutti duri e verdi,ancora acerbi,e glieli lanciò addosso,uno dietro l'altro.
il granchio si fece molto male , tornato a casa cominciò a gemere , a piagniucolare lamentandosi dal dolore , allora vennero a fargli visita i suoi amici Sanji il calabrone , Zoro  la castagna, e Nami la padella e Rufy raccontò a tutti quello che Ace le aveva fatto.
-E una scimmia cattiva! le daremo una bella lezione!-disse Nami  
-Certo! vendicheremo il nonstro amico tutti insieme!-esclamò Zoro
Detto questo il calabrone,la castagna,e la padella cominciarono a consultarsi. Rufy che intanto si era ristabilito andò ancora una volta da Ace :
-Ehi Ace ,oggi ho preparato un gustoso pranzetto,vieni a mangiare da me?-
La scimmia che già aveva dimenticato come lo aveva maltrattato accettò volentieri l'invito e si recò a casa sua.
-Su prego Ace , accomodati,adesso ti servirò un pranzo squisito!- disse Rufy facndo sedere la scimmia molto vicina al fuocolare del camino.
A un tratto Zoro  la castagna , che era rimasta nascosta nel fuoco salto fuori con un botto e colpì la scimmia in pieno muso
-Ahio! ahi! che male!-urlò Ace correndo verso il seccho pieno d'acqua fresca per trovare un pò di sollievo,ma questa volta fù Sanji il calabrone a saltare fuori , e a punzecchiargli qua e la il sedere .
-Ahi ahi! non ne posso più! - urlò, e coprendosi la faccia e il sedere scappò fuori,ma questa volta fù Nami la padella a saltar giù dal tetto con un grande tonfo , addosso alla testa della scimmia!
-Brutta scimmiaccia cattiva! chiedi subito scusa al povero Rufy !-
-Scusami, scusami tanto granchio! giuro che non ti maltratterò mai più!-
Ace  in lacrime e davvero pentito chiese  scusa al granchio,  che lo perdonò , e da allora la scimmia, il granchio, diventarono uniti come fratelli e insieme alla castagna,il calabrone, e la padella vissero tutti insieme da buoni amici,andando d'amore e d'accordo.

Ancora oggi però si può vedere che la scimmia a la faccia scottata e il sedere punzecchiato,perchè entrambi sono di un bel colore rosso fuoco,in ricordo di quella incredibile avventura.



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Capitolo 44
*** Capitolo 46 : Crossover : Biancaneve e i 3 porcellini ***


Piccola premessa : Questa storia è stata pubblicata da Oda sensei in persona , su un volume speciale fuori dal manga principale , io mi sono limitata a trascriverla e a inventare il finale .


 CROSSOVER: BIANCANEVE E I TRE PORCELLINI

Cosa succederebbe se Rufy e i suoi compagni fossero nati nel mondo delle favole? Ecco cosa succederebbe:

C'erano una volta 3 fratelli porcellini che vivevano nel bosco ogniuno nella loro casetta,:
Rufoink il più grande dei 3 fratelli che viveva in una casetta di paglia,
Choppoink il fratellino di mezzo che viveva in una casetta di legno,e infine 
Brookink il minore dei porcellini che viveva in una casetta di mattoni.
Pruuuufffffff!*(rumore di una scorreggia)
-Oops! scusate ho ho ho!-
(il 3 maialino come avrete capito era piuttosto incontinente)
Un giorno a rompere la loro vita tranquilla e allegra arrivò Frangrrowl il lupo cattivo della foresta.
-Wah wah wah!grrwl! ma che porcellini appetitosi...!-tuonò il lupo-soffierò via quele vostre casette e vi divorerò in un boccone!-
E così facendo prese una grande boccata d'aria e....-Wold devent!-...soffiò una fiammata di fuoco,...come fù un lupo a soffiare il fuoco direte voi,be questa è una favola e può succedere di tutto,non deve esserci per forza un senso,quindi non pensateci e proseguite con la storia:
Una volta distrutte tutte e 3 le casette dei 3 porcellini il lupo soddisfatto fece per passare a divorare i 3 porcellini,si leccò le labbra, con l'acquolina e spalancò le sue enormi fauci ... prima di essere brutalmente picchiato da 3 porcellini molto arrabbiati!
-Lo sai che se adesso non rimedi rischi la vita vero? oink!-lo minacciò Rufoink
-Non te la caverai con qualche osso rotto oink!-gli diede ragioneChoppoink
Pruuuufffffff!*(rumore di una scorreggia)
-Oops! scusate ho ho ho!-
-Sc..scusate ve lo...ricostruisco subito...ma non picchiatemi più!- 
Nel frattempo poco lontano da lì  un altra persona di aggirava per la foresta , la principessa ZoroNeve,scappata dal suo castello poichè la matrigna cattiva la maltrattava poichè invidiosa della sua belezza,essendo molto più bella di lei , - almeno questo era quello che pensava lei -
-Salve uccellino della foresta.-chiacchierava con i passeroti che le volavano intorno
-Anche se sono la principessa la matrigna mi maltratta perchè è invidiosa della mia bellezza...e così ho abbandonato il castello.Ma sono sicura che un giorno un principe arriverà e mi porterà via per sempre con sè.-
-Complimenti per il tuo ottimismo,meriti un premio per la tua tenacia... Magical Miracle!- 
esclamò agitando la sua bacchetta magica Usocchi la fata madrina della principessa comparendo in quel momento.
-Ooh ma che splendido vestito! e ci sono pure le scarpette di cristallo! ma grazie mia cara fata madrina Usocchi...!
-Ah ah,prego piccola mia sei diventata così grande e...-iniziò la fata madrina avvicinandosi per guardarla più da vicino,sbarando gli occhi e sbiancando di colpo nel vedere da vicino il suo  volto, lanciando subito dopo un urlo orripilata:
-Ahhhh!  sei oltremodo repellente!e la regina sarebbe gelosa di te? non sopporterà di vedere tutti i giorni quella cosa orrenda che tu chiami faccia piuttosto!-
BANGH! 
prontalmente la principessa le mollò un pugno.
-Brutta stregaccia anche tu sei invidiosa della mia bellezza! tiè !-
e la fece volare oltre l'orizzonte con un calcio.
Dopodichè la principessa riprese a passeggiare allegramente finchè non arrivo davanti a una gigantesca villa super lussuosa.
-O ma che splendida villa c'è nella foresta!-
In quel momento si aprì una finestra da cui si affacciò il porcellino Rufoink,quella infatti era la nuova unica casa,decisamente migliorata dei 3 porcellini,che il lupo si era  «volontariamente offerto» di ricostruire.
-Ehi tu laggiù!ti piace la nostra casa? se vuoi puoi fermarti con noi per un pò , abbiamo un sacco di stanza vuote! oink!-
-E qui vicino il lupo ci sta pure costruendo una casetta di marzapane!-
-Avete della birra?-
-Certo!-
-Okey allora mi fermo per un pò.-
Intanto al castello...
-Specchio specchio delle mie brame chi è la più bella del reame?- la vanitosa regina
Namiqueen come ogni giorno interrogava il suo specchio magico.
-E sempre lei regina Namiqueen-rispose come sempre lo specchio.
-Lo sapevo,nessuna sarà mai più bella di me! tanto meno quella racchiona della mia figliastra! fortuna che se ne è andata non sopportavo più di vedere la sua brutta faccia ogni giorno, sopratutto al ora dei pasti! ma per essere sicuri che non ritorni mai più la ucciderò con delle mele avvelenate!-
Così dicendo la regina chiese allo specchio dove si trovasse e una volta saputo che era ospite nella casa dei 3 porcellini si travestì da vecchietta e andò da loro.
Purtroppo però Zoroneve dormiva ancora , -come faceva per la maggior parte del tempo-anzi russava sonoramente,a bocca spalancata e con un filo di bava al angolo della bocca,con tanto di bollicina al naso.-
Namiqueen allora lasciò le 3 mele hai 3 porcellini,non prima di aver dato a ogniuno un sonoro pugno in testa come avvertimento , minacciandoli di non toccare le mele e di darle alla principessa , spaventandoli a morte e facendoli tremare di paura. 
Tuttavia nonostante la regina facesse veramente paura quando si arrabbiava i 3 porcellini erano veramente molto golosi , sopratutto il più grande Rufoink , così non riuscirono a resistere alla tentazione e si papparono tutte le mele , appena in tempo , un secondo prima che Zoroneve si svegliasse. 
-Principessa Zoroneve,un anziana fruttivendola ha lasciato delle mele appetitose per te...oink!-sbiasciò Rufoink ancora masticando l'ultimo boccone della mela assieme come i suoi fratelli, cercando di fingersi tranquilli e non farsi scoprire dalla principessa.
-Oooh ma che forma bizzarra hanno queste mele...sono così piccole e sottili che sembra quasi che sia avanzato solo il torsolo.Ma le mangio volentieri.-
...Per loro fortuna la principessa Zoroneve oltre a essere brutta era anche poco intelligente e ci vedeva da un solo occhio.
Appena gli mangiò cadde a terra svenuta in un sonno eterno.
-Oh no che guaio! la principessa Zoroneve non si sveglia...oink!-urlò Rufoink correndo da tutte le parti agitato.
-A quanto pare i torsoli delle mele erano avvelenati oink!-dedusse Choppoink dopo un attenta analisi improvvisandosi dottore.-Ma se la baciasse qualcuno che la ama potrebbe risvegliarsi oink.-
-....Impossibile trovare una persona così coraggiosa e con uno stomaco così forte da volerla baciare non potremmo seppellirla?-
propose subito Brooink già pronto con pala e piccone in mano,ricevendo come risposta un pugno da parte di entrambi.
In quello stesso momento un altro personaggio passava per la foresta,Prinzrobin,il principe del paese vicino,a cavallo del suo fedele destiero.
-Oh,no!Mi è caduta l'ascia nel lago!-si rammaricò passando vicino a un lago.
Lago dal quale appena udite le sue parole spuntò subito fuori uno strano essere col corpo d'acqua e solo la testa umana,e dal sesso confuso,Sanpciù la dea/dio? del lago,nessuno di quelli che lo avevano visto aveva mai capito,o aveva trovato il coraggio di chiederglielo
-oppure la voglia visto che forse non gliene fregava niente-probabilmente perchè oltre al suo aspetto strano era pure un viscido maniaco senza speranza che ci provava con tutti sia che fosse stato maschio o donna sarebbe stato comunque orripiliante,quindi poco contava alla fine.-
-Anf anf...Bwaaah!Uellallà,te lo raccolta io! è questa l'ascia d'oro che t'è caduta? o questa qui d'argento?.-
cinguettò il non bene identificato essere(nel dubbio continueremo a chiamarlo così)in tono così smielato e zuccheroso da far venire un istantaneo diabete a chiunque lo avesse sentito, spargendo cuori e cuoricini intorno a se.
-O forse è me che vuoi?!-continuò con tono ancora più stucchevole mutando persino i suoi occhi a forma di cuore.
Il principe Prinzrobin non disse niente,si limitò a fermarsi e a fissarlo per un secondo squadrarlo con sguardo neutro e impassibile,lanciadogli un occhiata  talmente glaciale che l'inverno al confronto sarebbe sembrato caldo.Dopodichè celando uno sguardo innoridito,proseguì.
-Me ne farò forgiare una di diamante una volta al castello.-
riflettè ad alta voce fra se mentre di allontanava,ignorando completamente Sancipù,riprendendo a camminare senza più degnarlo di un occhiata,come se non l'avesse nemmeno mai visto.
-Noooooo! aspetta perchèèèè!!!!!!-
Il principe riprese il suo cammino e si allontanò in fretta lasciando dietro di sè un piangente Sancipù a disperarsi per l'ennessimo rifiuto.
Camminò amminò finchè non arrivò davanti alla casa dei 3 porcellini,che stavano seduti in cerchio intorno a una bara,con aria afflitta.
-Ohibò.Porcellini,cosa vi accade...?-chiese
-La principessa Zoroneve non si sveglia...oink!-spiegò Rufoink
-Ah,se solo la baciasse qualcuno che la ama...oink.-aggiunse Choppoink
-Chiedo perdono, potrebbe mostrarmi le sue mutandine?-
-Vi spiacerebbe mostrarmi colei di cui parlate?forse potrei esservi d'aiuto...-si offrì il principe ignorando l'ultimo porcellino
i 3 porcellini aprirono la bara così Prinzrobin potè vedere il viso della principessa.                          La fissò in silenzio per un lungo momento,con espressione indecifrabile,per poi esordire con voce tranquilla e espressione neutra :-Impossibile non potrei mai amarla!nessuno dotato della vista potrebbe,l'unica cosa da fare è seppellirla -
-E LO DICI CON QUELLA FACCIA???-esclamarono due dei tre porcellini increduli
-Allora la seppelliamo?-
-Tu sta zitto!-urlarono i 3 colpendolo con 3 pugni in testa...aspetta...3? chi era il 3? 
-ARGHHHHHH! Zoroneve! che ci fai in piedi!ma tu non eri morta?-strillo Rufoink
-E' uno zombi! AIUTO UNO ZOMBI!-strillò spaventato il fratello Choppoink
-Non sono morta idioti!stavo solo dormendo!mi ero solo appisolata!-
-....ah, allora va bene.-
-In effetti dalla analisi del sangue risultava del sonnifero nel tuo corpo,la regina deve aver confuso il sonnifero con il veleno!-
si ricordò Choppoink
-E NON POTEVI RICORDARTELO PRIMA IMBECILLE?!-si arrabbiò la principessa dando un pugno anche a lui
-E tu perchè non ti sei svegliato prima?!-si arrabbiò il porcellino restituendo il colpo
-Come ti permetti di colpirmi!-la principessa restituì di nuovo il colpo,il porcellino fece lo stesso,....e insomma avete capito.
-Shshshi!che bel gioco, si vede che andate propio d'accordo!-rise allegro Rufoink fraintendendo (completamente)la situazione.
-MA DOVE(  LO VEDI?-gli ringhiarono contro i due
-Sembra divertente voglio partecipare anchi'io!-urlò entusiasta scagliando un pugno a entrabi.E così anche il 2 porcellino Rufoink si unì alla zuffa prendnedo  a picchiarsi con la principessa e l'altro porcellino mentre il 3 Brookoink giaceva svenuto in angolo,ancora dolorante per i pugni di prima.
-Che confusione,mi manca la quiete del mio palazzo,me ne vado-e così dicendo il principe Prinzrobin se ne andò lasciandoli lì a picchiarsi per chissà quanto tempo ancora.
E vissero tutti felici e contenti....più o meno. 










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Capitolo 45
*** Capitolo 47: La vecchia signora che viveva in una scarpa ***


LA VECCHIA SIGNORA E I BAMBINI CHE VIVEVANO  IN UNA SCARPA

C'era una volta una vecchia signora che viveva in una scarpa ...
-Cosa divalo stai dicendo ? Ho solo diciannove anni!- ruggì Nami al autore.
Ella aveva così tanti bambini, che non sapeva cosa fare ...
-Namiiii ... ho fame ....!- strillò Rufy saltando dappertuto 
-Assolutamente no! te lo scordi che sono il bambino di quella strega-, protestò Zoro con vemenza.
-Mamma  Nami-swaaan!- e svenne*Sanji .
-Sanji, è un po ' raccapriciante essere innamorato di tua madre-,commentò  Usopp.
-Robin-Chwan!- e Sanji svennè di nuovo.
-Eww, fratello è incesto!-Franky tirò fuori la lingua in segno di disgusto.
-Mi scusi mamma Nami-san, posso vedere le sue mutandine?- chiese Brook
-Scheletro-san, credo che stai metendo a dura prova  la pazienza di nostra madre-lo avvertì Robin .
-Per favore potete fare un pò di silenzio? sto cercando di di leggere.-si lamentò Sabo dal fondo della stanza.
-Zzzzzzzzz.-Ace era l'unico silenzioso che non faceva casino, se si escludevano i suoi assordanti ronfamenti
-Perché io sono l'unico bambino renna?- si chiese piagnucolando Chopper.
-Silenzio!-tuonò al improvviso Nami contro di loro. Ogni bambino subito tacque. Per la cena diede loro del brodo senza pane ...
-Nami posso avere del pane?-chiese subito Rufy  la sua ciotola di minestra già vuota.
-No, avete perso tutti quanti il privilegio del pane!- rispose Nami con rabbia. Tutti i bambini protestarono  (tranne Robin e Sanji) chiedendo più cibo.
-HO DETTO SILENZIO FATELA FINITA!- gridò di nuovo Nami .
così li frustò ben bene e lì mandò a letto senza cena e senza pane 
-Ah,...Nami-sane le tue sono percosse d'amore -fantasticava Sanji, mentre dormiva nel suo  letto.
-Come mai Robin è l'unica che non è stata picchiata?- si  lamentò poco dopo Usopp disteso sulla pancia in modo che le ferite aperte sulla schiena non facessero troppo male.
-Chi se ne frega, non è che riceviamo menno botte da lei comunque,-brontolò Zoro,inmmerso in un pozza di sangue nel suo letto.
-Io penso che dovremmo adottare una mamma nuova-,esclamò Rufy massagiandosi il 10 bernoccoli e fecendo  il broncio.
-Strano ma per una volta sono d'accordo con Rufy- esclamò subito Zoro
-(Allora) perchè non andiamo alla villa della signorina Kaya poco lontano da qui? lei è gentile !- propose subito Usoup
-No! andiamo da Bibi! ha una casa più grande!-esclamò Sabo.
-Rufy! tu che cosa ne pensi ?-chiese Usoup
-A me basta che si mangi tanto!-
-Zzzzz...per me va bene qualsiasi posto basta che ci sia un letto per dormire zzz...- anche Ace disse la sua anche se non si capiva come facesse a seguire il discorso mentre
continuava a dormire.
-Lo stesso vale per me, tanto una peggio di quella strega è impossibile che ci capiti - esclamò Zoro
-Tranne Bonny! lei ha un sacco di cibo ma è così vorace che non c'è ne darà nemmeno una bricciola, e quando qulcuno prova a rubarglielo da sotto il naso,  per poco non si mangi anche lui! lei è quasi peggio di Nami!- precisò Chopper spaventato.
-Allora alla fine dovè che andiamo?-chiese spazientito Frenchy
-Ritengo che essendo in 10 siamo in troppi per farci ospitare da un persona sola, potremmo dividerci in gruppi è più facile che ci prendano, tanto le abitazioni non sono troppo lontane fra loro, ci incontreremo ogni tanto-
propose Robin risolutiva come al solito.
Così i bambini quella notte scapparono di casa e si divisero andando nelle loro nuove case:Rufy, Sabo, Ace, Zoro e Sanji andarono nella casa di Bibi, mentre Robin,Frenchy, Chopper,Usoup, e Brook andarono andarono a vivere nella villa di Kaya.Gli adottarono diventando le loro nuove madri e vissero crescendo nutriti, forti e contenti.
Nami invece quando si rese conto di essere rimasta sola, per la felicità di non aver più delle bocche da sfamare al pensiero di quanto ci avrebbe risparmiato in soldi e guadagnato  in salute mentale per la troppa felicità le venne un infarto e morì suo colpo.




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Capitolo 46
*** Capitolo 48 : Hansel e Gretel (crossover one piee) (RufyxHankok) ***


Dedico questa storia ad Alyessia , la nipotina di Kieis -chan che adora questa coppia . 

Hansel & Gretel. (RufyxHancock)

Rufy e Hancock stavano camminando nella foresta nel tentativo di ritrovare la strada di casa dopo che si erano persi nel bosco. Rufy naturalmente non era affatto preoccupato, e anzi, saltava di qua e di là felice e spensierato, contenendo a malapena l'eccitazione per quell'inaspettata avventura.
"Il mio Rufy sembra divertirsi! Oh, che gioia vederlo così felice!", pensò Hancock, senza distogliere il suo sguardo sognante da un eccitato e scalmanato Rufy."Ma ora che ci penso... sono con Rufy, e siamo da soli senza nessun altro tra i piedi, quindi questo potrebbe essere definito come... come... un appuntamento?"
Si portò entrambe le mani a coppa sul viso, arrossendo vistosamente. "No, no, no... Non è possibile che questo sia un appuntamento! Come può essere un appuntamento se siamo nel bel mezzo della foresta?"
Si guardò intorno per osservare più da vicino la boscaglia che li circondava. In mezzo al bosco... da sola ... con Rufy...
Hancock si fermò su suoi passi quando alcune immagini davvero 'hot' iniziarono ad apparire nelle sua mente. Le sue guance cominciarono a diventare sempre più rosse ed iniziò persino ad uscirle del fumo dal naso e dalle orecchie, e Hancock fu sul punto di svenire quando le immagini divennero troppo spinte (i lettori sono liberi di immaginare delle immagini del tipo... beh, quel tipo di sfondi scintillanti ricoperti da una nebbiolina rosa e dei fiori a fare da cornice, con voci sexy di personaggi altrettanto sexy... come immaginano un sacco di persone con una cotta unilaterale).
-Oi, Hancock, perchè ti sei fermata? Cosa stai aspettando? Sbrigati o ti lascio qui!-
Hancock venne bruscamente sottratta alla sua personale 'terra delle meraviglie' dalla voce di Rufy, che nel frattempo aveva continuato a camminare senza badare a lei, ed ora era parecchio lontano.
-Ah, Rufy! Aspettami!- Hancock si riscosse in fretta e seguì subito il suo amato.
Camminarono ancora per un po', inoltrandosi nella parte più profonda del bosco. Rufy come al solito aveva un gigantesco sorriso stampato sul viso ed era intento ad intonare una delle sue famose canzoni strampalate e senza senso, mentre Hancock cercava a fatica di contenere il suo entusiasmo e ancora più a fatica di tenere a freno le fantasie della sua mente ormai completamente rincitrullita dall'amore.
Camminarono fino a che non giunsero in un campo aperto, al cui centro si trovava una casa - non una casa normale, bensì una molto particolare.
-Woah! Hancock, guarda! Una casa fatta di torte, marzapane e pan di zenzero! Che bello!- La lingua di Rufy penzolava di fuori, arrivando fin quasi a terra, assieme ad un'enorme cascata di bava.
-Waaah~! Com'è tenero! È proprio come un bambino! È così carino~ I profondi occhi azzurri di Hancock divennero scintillanti dopo aver assistito ancora una volta alla manifestazione dell'estrema tenerezza di Rufy.
Il ragazzo non perse tempo a chiedersi cosa ci facesse una casa fatta di dolci nel bel mezzo di una foresta, né gli passò per la mente che una cosa così strana assomigliasse chiaramente ad una trappola, anche se chiunque altro ci sarebbe arrivato (chiunque altro dotato di una normale intelligenza).Rufy corse a tutta velocità verso la casa, quando la porta fatta di cioccolato si aprì e ne uscì una vecchia signora con l'aria di un'adorabile e buona nonnina, che li salutò con un dolce sorriso materno sul viso.
-Oh, oh, ciao, bel bambino! E che bella bambina che c'è! È passato molto tempo da quando ho avuto ospiti come voi.-
TRACH!. Una vena sulla fronte di Hancock iniziò a pulsare.
-A chi hai dato della bambina? Sciacquati la bocca e mettiti gli occhiali, vecchiaccia rimbambita! Io sono una donna matura e sofisticata! Chiaro, brutta strega rincitrullita?!- rispose l'imperatrice, decisamente infastidita e parecchio irritata. Quella donna non aveva di certo tutte le rotelle a posto se aveva chiamato lei - Boa Hancock, la donna più bella e desiderata di tutti i mari - una bambina!-Andiamo, non è il caso di arrabbiarsi per così poco. Perchè non venite dentro in modo che possa offrirvi del- Uh? Ma che cos'è questo rumore? Oi, ma cosa...?-
Gli occhi della vecchia signora le schizzarono fuori dalle orbite non appena si rese conto che Rufy si era già letteralmente lanciato sulla sua casa e la stava divorando tutta come un cannibale divora le sue prede.
-Tu! Che diamine stai facendo?! Fermati, aspetta, parliamone! Se vuoi del cibo è in casa. No, il tetto no! Insomma, brutto vandalo selvaggio, non si mangia la casa altrui senza permesso! Potrei denunciarti per violazione di domicilio! No, il muro no!- urlò la vecchietta, per poi continuare, -Ora basta. Volevo essere paziente e aspettare che abbassaste prima la guardia perché in fondo sono una persona gentile e sarei stata così generosa da darvi una morte rapida e indolore, ma ora ne ho abbastanza.Vi taglio a pezzi e vi faccio fuori subito, come avevo già pianificato fin dall'inizio!-
Così dicendo, gettò la maschera rivelando la sua vera natura. Prese un'enorme mannaia, tirandola fuori da chissà dove, e la puntò verso Rufy.
-Eh? Allora sei davvero una nonnina cattiva! Avevo percepito sin dall'inizio che avevi delle cattive intenzioni, ma non me ne sono preoccupato perchè tanto sei debole- commentò Rufy con noncuranza, riprendendo la sua attività.
-Che cosa hai detto?! Come osi, brutto moccioso insolente!- sputò la strega, furiosa, ringhiando fra i denti. 
-Vi ucciderò, vi taglierò in tanti minuscoli pezzettini e per finire vi mangerò! Comincerò da quella bella bambina! Scommetto che la sua carne è molto più morbida e succosa della tua!-
Non appena ebbe voltato il viso verso Hancock, però, un potente calcio volante la centrò dritta sulla mascella, rompendole tutti i denti e facendola andare a sbattere contro uno dei pochi muri ancora in piedi.
Ora più che furiosa Hancock sembrava veramente incazzata, un po' come quando aveva combattuto contro Smoker a Marineford.
-Osi puntare quella cosa orrenda contro il mio amato? Me la pagherai cara per questo affronto!-
-Oh, Hancock, allora ti occupi tu di lei?-
-Ovviamente, Rufy! Non preoccuparti per me.-
L'espressione da strega demoniaca di Hancock cambiò in un attimo, diventando dolce e angelica quando si rivolse a Rufy. -Anche se sono contenta se ti preoccupi per me- aggiunse in un sussurro tra sé e sé, arrossendo e abbassando lo sguardo, per poi riappropriarsi della faccia da strega di prima e riprendere la sua precedente attività.
Dopo pochi minuti, ciò che restava della casa era completamente sparito nello stomaco di Rufy, che non aveva lasciato neanche una briciola, e la vecchia strega giaceva a terra mezza morta e con una quantità enorme di bernoccoli sulla testa, picchiata a sangue da Hancock.
-Aaaaaah! Sono proprio pieno! Era una casa davvero buonissima! Peccato però che non fosse fatta di carne!- esclamò Rufy, dandosi dei colpetti sulla pancia con la solita espressione estasiata che aveva dopo aver mangiato.
"Ha mangiato una casa intera! Rimango ancora stupita dal suo appetito! Oh, il mio Rufy è così in gamba!", rifletté Hancock, sorridendo goffamente e con gli occhi adoranti.
-Comunque, ora torniamo a casa!-
E così Rufy e Hancock ripresero il loro cammino alla ricerca della strada di casa.

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Capitolo 47
*** Capitolo 48: Hansel e Gretel (RufyxNami version) ***


Mi scuso per l'enorme ritardo ma ultimamente avevo problemi con il computer, il prossimo capitolo comunque sarà il penultimo spero di riuscire ad aggiornare prima stavolta 

Hansel e Gretel (RufyxNami version) 

Dopo che la Thousand Sunny ebbe approdato ad un'isola apparentemente disabitata, Rufy decise di andare ad esplorare e, dopo una lunga disputa, Nami andò con lui per assicurarsi che il capitano non si perdesse o si cacciasse nei guai.
Dopo cinque minuti di cammino...
-Nami, ho fame! Hai qualcosa da mangiare?- chiese Rufy per l'ennesima volta in quei cinque minuti.
-Insomma idiota! Ti ho detto che hai già mangiato tutto il cibo che avevo portato!- ringhiò Nami, scocciata.
-Ma io ho ancora fame!- si lamentò di nuovo Rufy, mettendo su un broncio infantile e tenendosi lo stomaco, che cominciava a brontolare.
In lontananza, gli alberi iniziavano diradarsi e i due cominciarono ad intravedere una radura.
-Cosa...?- chiese Nami, perplessa, quando Rufy si fermò di botto ed iniziò ad annusare l'aria.
-Cibo!-
Senza risponderle, Rufy, con già la bava alla bocca, assunse un'espressione famelica, poi con uno sprint improvviso prese a correre velocissimo, sollevando un gran polverone dietro di sé.
-Aspetta! Dobbiamo rimanere sul sentiero se non vogliamo perderci!- Tossendo a causa della polvere, Nami aveva tentato di fermarlo, ma Rufy ormai era già lontano. Comunque, anche se l'avesse sentita non sarebbe cambiato nulla, visto che era risaputo che quando c'era di mezzo il cibo il capitano non ragionava più e non dava retta a nessuno (perchè di solito invece era tutto il contrario... Sì, certo, come no).
Visto che non era riuscita a fermarlo, Nami si affrettò ad inseguirlo, cercando di raggiungerlo prima che fosse troppo lontano.
Corsero entrambi fino a che non uscirono dalla foresta e si ritrovarono in una radura. Nami vide che lì c'era un piccolo prato, circondato dalla foresta e impossibile da scorgere dalla spiaggia, e proprio nel mezzo del prato c'era un cottage.
Rufy continuò a correre verso quella casetta. Nami si fermò ai margini della foresta, gridando il suo nome e intimandogli di fermarsi, ma il capitano sembrava non sentirla nemmeno.Quando Rufy si avvicinò alla casa, l'annusò con l'acquolina in bocca e senza aspettare un minuto di più prese a mangiarla.
Nami rimase talmente sconvolta da ciò che stava vedendo che per un momento non riuscì a muoversi. Sapeva che Rufy aveva un grande appetito e che mangiava praticamente di tutto, ma non pensava che potesse arrivare a tanto! Se era così che si riduceva quando non mangiava da tanto tempo, allora sarebbe stato meglio accontentarlo sempre e non lasciarlo mai più affamato! Sfamare il capitano costava un patrimonio, ma non aveva scelta. Metti caso che un giorno Rufy avesse deciso di mangiarsi anche la barca, quello sarebbe stato molto più costoso!
-Rufy, non mangiare una casa! Sicuramente ci abita qualcuno!- strillò Nami, isterica, riprendendosi dallo shock.Rufy spalancò la bocca a dismisura e ingoiò un altro grosso boccone, facendo crollare un muro portante. Nami corse verso di lui per fermare quella sua nuova assurdità.Stava per raggiungerlo e allontanarlo da lì a forza di pugni, ma un odore improvviso la  fece desistere. Era il profumo di qualcosa di dolce.
La navigatrice pensò che poteva provenire dall'interno della casa - magari qualcuno stava cucinando qualcosa. Che strano, però. Le sembrava che quell' odore provenisse proprio dalla casa stessa.Si avvicinò con circospezione, poi cautamente ne tocco un pò accorgendosi di quanto fosse morbido.E appicciocoso,il pezzo del muro le rimase in mano.Lo annusò e sentì quell'odore farsi più intenso, così si arrischiò a dargli un morso.
-Pan di zenzero? Una casa fatta di pan di zenzero?- esclamò, stupita.
Guardandosi intorno notò che alcune parti della casa erano fatte di cioccolato e canditi, altre di panna e frittelle e molti altri dolci.
Rufy le sorrise. -Già! Non è fantastico?- disse con la bocca ancora piena, riprendendo subito a mangiare e dando altri morsi ancora più grandi dei precedenti.
-È assurdo. Perchè mai qualcuno dovrebbe costruire una casa fatta di dolci?- chiese Nami, iniziando a preoccuparsi leggermente. Quella faccenda puzzava di trappola lontano un miglio.
-Uhm, hai ragione, Nami. Sarebbe stato molto meglio farla di carne! La carne è più buona!- esclamò Rufy, convinto, con l'aria di chi è sicuro di aver detto una cosa molto intelligente.
-Non è questo che intendevo, idiota!- Nami stava per picchiarlo di nuovo, ma il capitano aveva mangiato un pezzo di muro portante, e un'intera parete crollò, rischiando quasi di cadere loro in testa.
Una volta che entrambi si furono rialzati, videro una grande persona brutta di spalle. Questa si voltò e i suoi occhi le schizzarono fuori dalle orbite non appena si rese conto di quello che aveva fatto Rufy.
-Che diavolo...?-
-Razza d'idiota! Rufy, hai appena mangiato la casa di qualcuno!- urlò Nami, mollandogli un pugno in testa. -Non voglio dover ripagare i danni!-
-Oh. Scusami, signore, ma la tua casa aveva un sapore così buono!- si scusò Rufy.
-Accidenti a te! Hai visto cos'hai combinato? Ora vedi di risolvere il problema! Non ho intenzione di pagare per te!- lo minacciò Nami, mollandogli un altro pugno in testa. Si fermò un attimo, però, dando una lunga occhiata al volto dello sconosciuto. Le sembrava stranamente familiare.
-Rufy? Questo tizio non ti sembra familiare?-
Il capitano piegò la testa di lato e fissò l'uomo. Era enorme, aveva i capelli blu, il mento gigante e una strana pelliccia a forma di ippopotamo sulle spalle.
-No- rispose semplicemente con un dito nel naso.
-Ma almeno non ti sembra che abbia un aspetto sospetto?- gli sussurrò Nami, osservando lo sconosciuto, ma dovette distogliere lo sguardo quando anche quel coso - qualunque cosa fosse - si mise il dito nel naso. Cavoli, sotto quell'aspetto era identico al suo capitano!
-No, sembra simpatico!-
-Come ti chiami? Hai un aspetto familiare- gli chiese Nami, sospettosa, con occhi indagatori.
L'uomo esitò. -Wolly- rispose dopo un po'.
Nami sbatté le palpebre. Ora era ovvio chi fosse. -Rufy...-
-Vedi, noi non lo conosciamo, Nami. Il suo nome è Wolly- sorrise Rufy.
-Idiota, è ovvio che è Wapol!- Nami gli mollò un altro pugno con una mano mentre con l'altra indicava l'uomo.
Rufy lo guardò di nuovo, poi si voltò nuovamente verso Nami con aria confusa.
-Ma Nami, ti sbagli, il suo nome è Wolly.-
La navigatrice si batté una mano sulla fronte per l'esasperazione.
-Dal momento che avete mangiato la mia casa, ora mi dovete un favore, no?- chiese Wapol, ridacchiando con quella sua enorme bocca.
-Certo, ti faccio volentieri un favore se posso mangiare di nuovo!- sorrise Rufy, facendo comparire un gocciolone di sudore dietro la testa di Wapol e facendo finire Nami a gambe all'aria per l'esasperazione.
-C'è del pan di zenzero fresco nel forno. Vuoi aiutarmi a prenderlo?- chiese Wapol con un tono smielato falsissimo.
Senza pensarci un attimo, Rufy si diresse verso il forno e lo spalancò. Si chinò, sbracciandosi febbicamente e cercando di raggiungere la pasta.
Con orrore, Nami vide che l'uomo, ghignando, si preparava a spingere Rufy nel forno per bruciarlo vivo. Allora ci aveva visto giusto, quello era davvero Wapol! In qualche modo li aveva ritrovati e ora cercava vendetta.
Terrorizzata, scattò in avanti. Proprio quando Wapol si sporse verso Rufy, Nami afferrò il suo capitano per una gamba e lo allontanò dall'uomo.Quest'ultimo, essendo goffo e pesante, si sbilanciò e cadde con la faccia nel forno. Nami si affrettò a chiuderlo, ma Wapol era più grande del forno.
-Perché l'hai fatto, Nami?- chiese Rufy, sorpreso da quel colpo di scena.
-Perché? Wapol stava per bruciarti vivo, razza di babbeo! Invece di fare domande idiote, aiutami a chiudere il forno!-
Rufy obbedì, più spaventato dalla prospettiva di far arrabbiare Nami che dal pericolo che Wapol potesse uscire dal forno. Il capitano e la navigatrice spinsero il sedere di Wapol, cercando di spingerlo dentro, ma rinunciarono quando il forno iniziò a piegarsi.
-Probabilmente è morto.Fa lo stesso.Non voglio certo andare a chiederglielo!Ora... andiamo!- ansimò Nami.
-Aspetta- la fermò Rufy, e, allungando le braccia, in un attimo circondò tutti i mobili della casa.
-Che diavolo stai facendo?!- sbraitò Nami.
-Sono fatti di caramelle, ho ancora fame!-
Nami gemette e aspettò che Rufy si mettesse tutto il cibo in bocca, poi corse il più in fretta possibile verso il bosco, trascinandosi dietro il capitano e tornando velocemente alla nave, decisa a non scendere più fino all'isola successiva.



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Capitolo 48
*** Capitolo 49: La principessa maschiaccio e il principe ranocchio (AcexBonny)(AcexBonny) ***


LA PRINCIPESSA MASCHIACCIO E IL PRINCIPE RANOCCHIO

 

C'era una volta tanto tempo fà una principessa di nome Bonny , al apprenza sembrava una principessa come tutte le altre, ma in realtà era molto diversa, aveva un carattere particolare/singolare rispetto alle normali principesse, non era affatto vanitosa o aglazziata e non faceva nulla per curarsi come facevano le ragazze di solito. Al contrario fin da piccola era sempre stata un gran maschiccio,ribelle e indomabile quindi poco propensa ai comportamenti femminili. Di indole ribelle, amante delle libertà e poco incline per natura alle rigide regole per una principessa: Rifiutava di portare i capelli lunghi,ostinandosi/si ostinava a portarli corti-a parte due lunghe ciocche rosa che le incorniciavano il viso-, non sopportava i vestiti femminili ed eleganti, troppo fastidiosi e scomodi,specie se pieni di fronzoli fiocchi e gonfi,che diceva la facevano assomigliare a un incroccio fra una meringa e una Drag Queen,perciò girava sempre solo pantaloncini abbinati a magliette corte e scarpe sportive.

Tuttavia, nonostante non prestasse la minima cura al suo aspetto la fortuna l'aveva resa così bella di natura che anche conciata come un maschiaccio rimaneva comunque bellissima . Era così bella che perfino il sole,impallidiva al confronto per quanto erano luminosi i suoi occhi e i suoi capelli e quanto le brillava in volto quanto rideva.

Per questo nonostante il suo carattere stravagante ,aveva molti pretendenti che ogni giorno la chiedevano in moglie, almeno finchè non passavano alcune ore in sua compagnia ritiravano l'offerta. Questo perchè pur venendo costretta di malvoglia in quelle occasioni a conciarsi in modo più femminile ,migliorare il suo aspetto non bastava a compensare il carattere … poco principesco della principessa .

Bonny nonostante la regina sua madre le la pregasse in tutti i modi di controllarsi e almeno di recitare la parte di una perfetta principessa davanti ai principi,non riusciva mai a fingere a lungo.Sopratutto davanti alla tavola dava il meglio di se : La principessa nonostante fosse magra come un grissino,cosa che le dava un aria apparentemente esile e delicata aveva un appetito vorace e ogni giorno si abbuffava mangiando più di un elefante e peggio di un maiale.Così quando la vedevano mangiare con voracità e foga,con la bocca aperta,continuando a parlare,quasi strozzandosi nel processo,ruttando,facendo puzzete mettendosi le dita nel naso o nelle orecchie dopo essersi pulita le man sporche di cibo sui vestiti le numerose volte che per la fretta mangiava direttamente con le mani, seduta scompostamente o con i piedi sul tavolo i principi rimanevano skoccati e disgustati e se la filavano a gambe levate.

Ormai la cosa andava avanti da parecchio, si ripeteva di continuo la stessa scena , tanto che sua madre la regina Big Mom ormai aveva perso le speranze , si stava rassegnando al fatto che sua figlia era un caso disperato e non sarebbe mai cambiata e temeva seriamente di non riuscire mai a trovare uno straccio di principe che la prendesse così com'era.

E visto che desiderava ardentemente avere dei nipotini nonchè aveva bisogno di un erede maschio a cui affidare il suo regno alla sua morte questo pensiero lo ratristava e impensieriva parecchio.

La principessa invece dal canto suo non se ne dava affatto pensiero, l'idea di non sposarsi mai non la preoccupava.Ne il trono ne l'amore le interessavano granchè, fosse dipeso da lei non l'avrebbe proprio cercato marito.Non sopportava che il suo destino fosse già deciso per lei da qualcun altro e pur mostrando un atteggiamento di sfida con la regina,con cui non faceva che litigare ,in cuor suo soffriva perché la madre sembrava preoccuparsi solo dei suoi desideri e del regno e non riusciva ad accettarla per com'era ne prendeva inconsiderazione le sue di esigenze.

L'unica cosa che davvero le interessava oltre il cibo era giocare a calcio.

Fin da bambina al insaputa di tutti sopratutto della madre,si allenava tutti i giorni di nascosto nel bosco,sparendo per ore intere,adicendo come scusa che andava a fare shopping o a filare,nonostante lei odiasse quelle attività come tutti gli altri passatempi femminili a cui normalmente si dedicavano le altre principesse, per lei erano tutte cose che l'annoiavano a morte.

Anche l'essere principessa non le piaceva,piuttosto che diventare regina e governare su un regno attenendosi alle mille noiose regole del etichetta,o i doveri burrocratici che ci si aspettava dal suo ruolo avrebbe preferito mille volte nascere come una semprice contadina così da poter realizzare il suo sogno.

Il suo più grande sogno infatti era quello di diventare la più grande calciatrice del mondo.

Anche quel giorno appena aveva trovato un momento libero si era rifugiata nel bosco e ora si allenava come sempre giocando con la sua pallone da calcio preferito vicino a un lago.

Un giorno però mente allenava con i palleggi la palla le sfuggì finendo nell' acqua profonda del lago lì vicino sparendo alla sua vista.

Bonny che non sapeva nemmeno nuotare,furiosa per aver perso la sua palla su cui erano incisi numerosi autografi di grandi calciatori,-compreso l'autografo di Maradona il suo mito-era quindi insostituibile, prese a pestare i piedi a terra e a urlare furiosa e isterica,imprecando mille epipeti coloriti contro quello stupido lago.

Urlava così tanto che uno strano e buffo ranocchio arancione con le lentigini e un minuscolo cappello del medesimo colore in testa che dormiva placidamente si svegliò di soprassalto e uscì fuori dallo stagno per vedere chi fosse a disperarsi così tanto.

«Ehi testa di confetto si può sapere perchè urli come una gallina? c'è gente che cerca di dormire qui!» la sgridò il ranocchio appena la vide.

«Sta zitto stupido ranocchio pel di carota! la mia preziosa palla è finita in questo stupido lago! ho un buon motivo per disperarmi!

«Tutti questi piagnistei per una stupida palla? senti se è l'unico modo per farti stare zitta

te la riprendo io»

«Fammi il piacere che diavolo potresti mai fare tu? sei solo un inutile ranocchio!»

«Un inutile ranocchio che sa nuotare a differenza di te! e il mio nome è Ace,anche i ranocchi hanno un nome sai? posso aiutarti ma tu cosa sei disposta a darmi in cambio?»

Bonny a quel punto nonostante detestasse chiedere aiuto e essere in debito con un brutto e orrendo ranocchio capì che era la sua unica speranza,così gli offì i suoi vestiti,le perle,e perfino la corona.

«Se mi aiuti ti darò tutti i soldi che vuoi,anche il trono , tanto a me non interessa diventare regina,voglio essere la calciatrice migliore del mondo!»

Ma il rospo lentiginoso rispose:«Nha, i soldi e il trono non mi interessano,sono un ranocchio e non saprei che farmene...» il discorso del ranocchio venne interrotto da un potente frastuono , come di lampi e tuoni .

«Che succede,cos'è quel frastuono?sta per mettersi a piovere? o c'è un animale feroce in giro?»sussultò Bonny guardando in sù e poi a destra e a sinistra.

«Ehm...no veramente...credo che fosse il mio stomaco...» rispose la rana imbarazzata diventando dal arancione al rosso per l'imbarazzo.

«Non ci posso credere...»

La principessa lo fissò con gli occhi e la a bocca così sgranati che se fosse stata un cartone animato le sarebbero schizzati via e avrebbe toccato terra.

«Non guardarmi così! non mangio da una settimana. Le mosche e gli insetti non sono di mio gradimento sai ? stavo appunto dicendo che ho un certo languorino...tieniti pure soldi e corona,ma offrimi il pranzo. Se mi prometti questo,mi tufferò nello stagno e ti riprenderò la palla.»

Ora dovete sapere che La principessa Bonny era soprannominata «Principessa pozzo senza fondo»dai poveri domestici che avevano erano stati sfortunatamente testimoni del suo insaziabile e spropositato appetito/voracità paragonabile solo alla sua avidità nei confronti del cibo.

Era talmente golosa che a ciunque osava anche solo rubare una briciola del suo cibo da sotto il naso lo avrebbe punito seduta stante tagliandogli entrambe le mani e la lingua.

Inoltre non era nemmeno una buona samaritana.

Ecco perché, quando quel brutto rospaccio che si trovava davanti se ne uscì fuori con quella assurda richiesta di dargli il SUO cibo per una sciocchezza come recuperarle la palla il suo primo istinto fù quello di calpestarlo e spiaccicarlo con un piede e di spezzargli tutte e 4 le zampe.

Insomma, come si permetteva? per avere anche solo una mentina da lei avrebbe dovuto come minimo regalarle un palla d'oro!

Invece...pur di riavere il suo pallone la principessa promise di sì.

Il ranocchio così tutto contento al idea di mangiare un vero pasto dopo tanto tempo si tuffò

e le recuperò la palla, ma quando gliela restituì lei , che non aspettava altro , con uno scatto veloce gliela strappò di mano e felice da scoppiare gli assestò un violento calcio che lo sbalzò di diversi metri

facendolo gemere e piegare in due dal dolore.

-Scusa rospaccio credulone, resterei volentieri a prenderti a calci ma devo proprio andare...by by!- lo sfottè ridendo sguiatamente facendogli una linguaccia prima di correre via,senza alcuna intenzione di mantenere la promessa.

L'indomani Bonny già aveva dimenticato l'incontro di ieri, così rimase molto sorpresa quando udì bussare alla porta del suo castello e aprendo vide il brutto e viscido rospaccio arancione con un sorriso larghissimo sulla soglia della porta a reclamare la sua ricompensa.

-Salve confettino -chan, ieri non devi esserti accorta di avermi lasciato indietro,oh sicuramente eri molto preoccupata che non riuscissi a trovarti , ma fortunatamente sono qui,che sollievo eh ?-

l'apostrofò il ranocchio ironicamente, guardandola beffardo.

-Ehi a proposito(di ieri),sei sicura di essere una ragazza? Secondo me sei troppo violenta!- rise il ranocchio schivando agilmente un calcio che stavolta si era aspettato e successivamente un pugno della rosa che andò invece a schiantarsi nel terreno .

Per tutta risposta Bonny dopo averlo insultato prendendolo pesantemente a parolacce gli sbatte la porta in faccia e tornò casa tutta arrabbiata .

La regina le chiese cosa fosse successo e lei raccontò l'episodio,ma la sovrana ribattè dicendo:-Quel che hai promesso, devi mantenerlo va dunque e apri-.

La principessa sepur riluttante e controvoglia andò ad aprire.

-Oh vedo che sei parecchio contenta di vedermi,mi inviti addirittura a entrare, ti sono mancato così tanto?- la derise ancora/con il suo solito tono provocatorio il rospo guardandola dal basso tutto tronfio e gongolante.

-Taci! ti faccio entrare solo perchè sono costretta,ma non farti strane idee! e non sfidare troppo la sorte, potrei sempre decidere di calpestarti«accidentalmente» .-

Ace avendo già appurato il carattere irrascibile della ragazza per istinto di autoconservazione decide di trattenersi dal prenderla ancora in giro, decidendo saggiamente che quello non era il momento di mettere ulteriormente alla prova la sua già scarsa pazienza.

La seguì fino al tavolo,poi le chiese di farlo sedere sulla sua sedia e infine di essere messo davanti al suo piatto perchè potessero mangiare insieme.

E li iniziò la guerra.

Bonny non aveva alcuna intenzione di dividere il suo cibo così determinata a non dargliela vinta prese a mangiare più in fretta del solito , - che già era parecchio veloce - puntando a ogni pietanza che a Ace sembrava piacere afferrandolo e sfilandoglielo via da sotto il naso prima che li potesse anche solo toccargli ingurgitandogli senza quasi masticarli , assicurandosi di non lasciarne neanche una briciola. Mangiò persino i rari cibi che non le piacevano ,e addirittura un peperoncino piccantissimo , lei che detestava anche solo le pietanze appena piccanti , solo perchè invece al rospo piacevano,tutto pur di fargli un dispetto.

Era stata costretta a farlo sedere a tavola e a permettergli di servirsi , ma non era obbligata a rendergli le cose facili , pensava soddisfatta.

Ma quello che la principessa Bonny non sapeva e che scoprì presto a sue spese era che Ace pur essendo un ranocchio aveva uno stomaco pari a quello di 100 elefanti e la sua velocità nel mangiare era forse persino superiore alla sua , così per ogni boccone che Bonny riusciva a rubargli lui gliene rubava un altro.

Bonny rimase parecchio sorpresa: Non credeva potesse esistere qualcuno con un appetito più grande del suo!

Alla fine la sala da pranzo era un disastro e nessuno dei due vinse finendo in parità.

-Però per essere una ragazza sei davvero forte!- non potè fare a meno di congratularsi Ace

-Anche tu non te la cavi male , per essere così piccolo ne hai di appettito!- ammise Bonny meno arrabbiata e più tranquilla di prima, tutto somato non era stato così male avere quel ranocchio a pranzo:Non aveva mai trovato qualcuno capace di tenerle testa in una gara a chi mangia di più ed era stato molto divertente!.

Al momento di andare a letto però lui volle venire con lei e pretese di dormire con lei dentro il suo letto!.

 

(Ora non c'è bisogno di Froid per capire che per capire che è una cosa perversa incitare i bambini alla*la pratica di fare sesso fra un umano e un animale mica sai come si chiama? , bambini non leggete storie con messaggi subliminali così ambigui!)

 

-Scordatelo questo non era nei patti, pervertito!-

-Ma che hai capito?sono solo stanco e voglio andare a dormire,per chi mi hai preso!-

-E perchè dovresti dormire propio nel mio letto?-

-Perchè...be perchè essendo la principessa il tuo letto sarà il più comodo ecco!-

La principessa stanca decise di accontentarlo solo per non doverlo stare a sentire , era troppo stanca per litigare ancora,

-Ti avverto azzardati a fare una mossa falsa o a toccare dove non devi e sarà l'ultima cosa che farai.-ma non prima di averlo minacciato per bene.

Così gli prese una zampa con due dita e lo mise in un angolo. Dopodichè spense le luci si mise sotto le coperte e si preparò a dormire,ma pochi minuti dopo:

-Bonny,così cado voglio il mio posto nel letto!-

-E allora spostati-

-Sono stanco,spostami tu dai!-

Bonny sbuffando lo accontento prendendolo sempre con due dita e mettendolo al centro de letto.

-Ora però sta zitto!- gli disse prima di infilarsi di nuovo sotto le coperte.

Ma altri 2 minuti dopo:

-Bonny ho sete-

-Va a bere allora-borbottò a occhi chiusi

-Non so dovè il rubinetto,prendimi un bicchiere d'acqua dai!-

La principessa lanciando/lanciò un basso ringhio prima di alzarsi e farsi a piedi le 10 scale che portavano al piano di sotto per prendere l'acqua.

-Ecco adesso però dormi !-

e si rimise a dormire

Un secondo dopo:

-Bonny...-

-E ADESSO CHE C'E???!- urlò sedendosi di scatto e lanciadogli rabbiosamente un cuscino addosso.

-Io ho fame-

-MA MI PRENDI PER IL CULO?????????!!!!!!!!!-

-No,perchè?- domandò Ace innocentemente senza realmente capire perchè fosse così arrabbiata.

-Abbiamo mangiato 5 minuti fà,come cazzo puoi avere ancora fame? persino io sono sazia!-

-Non è colpa mia se ho fame!-

-E io che cosa dovrei farci?-

-Non avresti qualcosa da mangiare?-

-Grrr...okey adesso ti do da mangiare,ma poi per il resto della notte te ne stati zitto e fermo,neanche respiri e mi lasci dormire in pace! promesso?- gli ringhiò contro la principessa Bonny che per i suoi standard aveva avuto fin troppa pazienza. Di certo aveva stabilito un nuovo record al suo limite massimo di sopportazione.

Così con una vena pulsante sulla testa fece di nuovo le 10 scale fino alle cucine,dove preso tutto il cibo che trovò in frigo, -Mangiandone un pò durante la strada già che c'era- Dopodichè si rimise al letto sicura di poter finalmente dormire

«Bon-»

-ADESSO BASTA!-

Stavolta Bonny si era veramente rotta le balle di starlo a sentire, così spazientita lo afferrò in una presa ferrerea, e lo scaraventò con tutte le sue forze contro il muro,rimettendosi poi -finalmente - a dormire.

Il giorno dopo la principessa si svegliò di mattina presto,subito si guardò intorno cercando di individuare il ranocchio per dirgli di sloggiare,ora che aveva pagato il suo debito poteva liberarsene.

Ma quando lo trovò...cacciò un urlo disumano.

-Argh!-urlò anche il rospo svegliandosi di soprassalto.

Non capendo perchè Bonny avesse urlato e ora lo stesse fissando come se avesse visto un fantasma si volto verso il grande specchio alle sue spalle e...vide che si era trasformato tornando ad assumere le sembianze del bellissimo principe che era in realtà , spezzando l'incantesimo della perfida strega Laura che lo aveva trasformato così dopo che si era rifiutato si sposarla.

-Mi sa che ora ci dobbiamo sposare ... - borbottò , con aria non molto entusiasta continuando a guardarsi incredulo allo specchio.

-Non ci penso nemmeno!- parlò finalmente Bonny – Primo : Sono troppo giovane, ho solo 16 anni , e secondo: Non mi interessa minimamente sposarmi,voglio viaggiare,e diventare la calciatrice migliore del mondo , non posso mettere radici qui e sposarmi prima di aver realizzato i miei sogni!-

-Guarda che l'idea non mi piace neanche a me cosa credi ? tu mi sei simpatica ma a me piaceva la vita da ranocchio: Niente regole , niente preoccupazioni , mangiare a sazietà e dormire tutto il giorno,era la vita perfetta!.Francamente anche se sapevo come fare non ho mai provato a spezzare l'incantesimo , diventare un rospo era la cosa migliore che mi sia mai capita,e non avevo nessuna voglia di tornare umano. Ma ormai è successo e non possiamo farci niente,e visto che sono un principe dovremmo sposarci per forza.-rispose mogio mogio.

-Be ma non ci obbliga mica nessuno-

-Ma io sono un principe e tu una principessa,e tu hai rotto l'incantesimo (anche se è stato un caso) dobbiamo farlo,nelle favole il principe sposa sempre la principessa.

-Chi se ne frega di come vanno le favole! me ne infischio,che vadano a farsi fottere ! . Io dico che siamo liberi di decidere da soli e fare come vogliamo noi.-

disse risoluta la principessa.

-Senti cosa penso io invece : Anche se non ti amo e non voglio sposarmi tu in fondo mi stai simpatico rospetto,quindi ti faccio una proposta: Ora io ti farò tornare di nuovo un ranocchio e verrai a vivere qui al castello. Avrai un letto comodo e tutto il cibo che vorrai in cambio sarai il mio consigliere,mi aiuterai a governare il regno,così io che non dovrò fare tutto da sola, avrò meno lavoro e potrò fare la regina e allo stesso tempo la calciatrice!

che ne dici non è migliore il mio piano?-

-Uhm,in effetti non mi dispiacerebbe avere pasti e letto assicurati,...ma hai detto che mi farai tornare un ranocchio? come pensi di fare?-

-Be...se sei tornato umano sbattendo contro un muro... -iniziò Bonny afferrandolo per un braccio - … Forse funziona anche al contrario!- e così dicendo lo sollevò facendolo volare in aria , e con una mossa di judo lanciandolo violentemente contro un muro.

Ma l'aspetto del principe non ebbe nessun cambiamento,se non un enorme bernoccolo sulla testa.

-Bonny,non per dubitare di te ma non credo che funzioni così...- borbottò Ace mezzo intontito per la botta.

-Andiamo non possiamo arrenderci al primo tentativo,siamo solo al inizio!.-trillò quella , con aria sospettosamente allegra-Magari non ti ho colpito abbastanza forte ...-

-Bonny , ...non è che ti stai divertendo?!-

-Ma no! cosa ti viene in mente?-disse subito quella con voce traboccante di malcelata goduria -Lo faccio solo per aiutarti,ovviamente e ora bando alle ciance e riproviamo! hiaaa!- e con un urlo di battaglia lo scaravento contro lo specchio

-Uhmm...ancora niente ma tranquillo riproveremo finchè non succederà qualcosa,io non ho fretta!-

-Ma che bella notizia...-mormorò Ace cominciando a temere seriamente per la sua vita

Così Bonny incurante delle sue proteste andò avanti a sbatacchiarlo per tutte le parti fino al tramonto e finalmente alla fine ...

-C'è l'abbiamo fatta Ace! sei tornato un ranocchio,lo dicevo io che dovevamo solo perseverare ! sei contento?-

-Si , ma lo sarò di più dopo che mi sarà passato questo feroce mal di testa , ohi-

Così Ace tornò a essere un ranocchio,andò ad abitare nel castello dove ebbe sempre 10 pasti al giorno assicurati,e governò il regno insieme a Bonny -di cui ormai era diventato amico- che diventò la prima Regina-calciatrice del mondo.

Vissero così come grandi amici per molto tempo , con l'unico rimpianto di non riuscire mai a stabilire un vincitore in una gara mangia tutto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 49
*** Capitolo 5o :Hansel e Gretel ***


Ed eccoci arrivati alla fine! è il primo lavoro così lungo che abbia fatto. E possibile che in futuro ne faccia un seguito, ma non è sicuro e comunque non avverrà tanto presto. Ringrazio quelli che mi hanno recensito, quelli che mi hanno seguito silenziosamente e spero che la persona che mi ha richiesto questa coppia mi perdoni per averla fatta aspettare fino alla fine e che non rimanga delusa. 

Hansel e Gretel(SaboxKoala)
 

C'era una volta un grande regno chiamato regno di Goa che era diviso in due parti da un muro, da una parte c'erano tante grandi città piene di ricchi negozi con tutti i confort più al avanguardia e case grandi e sfarzose come castelli ,dove vivevano i nobili e le persone benestanti,mentre dal altra parte del muro si estendevano tanti piccoli villaggi di campagna,montagne e colline abitati dalla gente comune come contadini , che viveva in modeste case di legno ,in maniera semplice con molti meno agi. Lì, nella parte più povera del regno c'era una foresta dove su una casa sul albero vivevano 3 bambini di nome Ace,Rufy e Sabo, che nonostante non avessero alcun legame di sangue si consideravano fratelli,poichè non avendo genitori erano soli al mondo e quando le loro strade si erano incrociate avevano deciso di diventare fratelli per avere anche loro una famiglia e non essere più soli. I 3 bambini nonostante la povertà vivevano felici, ma purtroppo il regno era da anni vittima di attacchi da parte di streghe e maghi malefici,che oltre a saccheggiare,derubare e divertirsi a spaventare le persone con i loro malefici ogni tanto rapivano i bambini che trovavano , nessuno sapeva a cosa gli servissero o che ne fosse di loro una volte che venivano presi , ma nessuno che era finito nelle loro grinfie era mai tornato. Un giorno le streghe trovarono anche i 3 fratelli e gli attaccarono .Durante la lotta Sabo era svenuto e così le streghe credendolo morto rapirono solo Ace e Rufy andandosene senza di lui. Quando riprese i sensi e capì quello che era successo fù colto da tremendo dolore e da un profondo senso di colpa per essersi salvato mentre i suoi fratelli invece erano stati portati via senza che lui avesse fatto niente per difenderli e giurò a se stesso che anche se ci avrebbe impiegato anni li avrebbe cercati e ritrovati a qualunque costo. I suoi fratellini erano l'unica vera famiglia che avesse mai avuto/che aveva ,non poteva separarsi da loro, non prima di aver preso il mare,vivere avventure realizzando il loro sogno di diventare pirati. Così si mise in viaggio deciso a trovare il nascondiglio delle streghe e liberarli.Quando partì era un bambino,ma durante i suoi viaggi affrontò numerosi pericoli e visse numerose avventure che lo resero molto più forte,inoltre conobbe anche tante persone,alcune dotate di poteri magici e altri abili guerireri,come il potente mago Dragon che lo prese sotto la sua ala per qualche tempo addestrandolo sia a combattere , sia a usare e a padroneggiare la magia bianca. Dragon era un mago bianco , e gli insegno la magia bianca, la magia positiva , l' unica capace di contrastare la magia crudele delle streghe , che come gli disse , era impossibile affrontarle e avere qualche possibilità di vincere se non si padroneggiava a sua volta la magia.In futuro gli sarebbe stato sicuramente utile. Un giorno arrivò in una bella radura dove al centro spiccava una casetta di marzapane che sembrava fatta apposta per essere divorata. Ma lui non era stupido e subito capì che c'era qualcosa che non andava. Tutto in quella radura puzzava di trappola. Quella casa così invitante – con il tetto di cioccolato, le finestre contornate di glassa colorate ed il comignolo fatto di panna montata – erano fatte apposta per attirare degli ingenui bambini , era evidente . Ma anche se lo aveva capito non poteva andarsene. C'erano buone probabilità che fosse opera di una strega,magari era proprio quella che stava cercando. E anche se non lo fosse,doveva comunque andare avanti e quella era l'unica strada. Mentre meditava sul da farsi ebbe l'impressione di vedere un'ombra dietro un cespuglio , non molto lontano da dove si trovava lui , pensò di averla immaginata,ma il suono di un ramo spezzato confermò i suoi dubbi. In un attimo mise mano al suo bastone e in posizione di difesa intimò a chiunque fosse nascosoto di uscire allo scoperto. -T-u chi-chi sei?- mormorò in un sussurro appena udibile una delicata vocina femminile. Sabo riconoscendo che era la voce di una bambina si rilassò e intuendo che doveva averla spaventata abbassò l'arma. -Scusami se ti ho spaventata,credevo fossi un nemico, non avere paura, non voglio farti del male va tutto bene - Sabo vide una graziosa bambina,di qualche anno più piccola di lui, dai bei capelli marroni chiaro e con due grandi occhioni blù,più scuri dei suoi,quasi neri. -Io mi chiamo Sabo e tu invece da dove vieni?- -Vengo da un villaggio poco lontano,mi chiamo Koala .- mormorò facendo un passo nella sua direzione.

-Tu che ci fai qui?-le domandò.

-Cerco di capire chi abita in quella casa.-

-Ma come non lo sai? C'è una potentissima strega di nome Sono anni che si è insediata qui e rapisce bambini dei villaggi vicini. Nessuno è mai riuscito a fermarla ma io oggi avrò la sua testa o morirò nel tentativo di ucciderla.-

-Capisco che non sia Miss Simpatia ma perché ce l'hai tanto con lei?-

-Ha distrutto il mio vilaggio,sono morti tutti a lasciato in vita solo mio padre Fischer Tiger e la portato via. Forse è ancora vivo .Devo assolutamente salvarla! - spiegò lei La rabbia e la tristezza di Koala colpirono profondamente Sabo così decise di aiutarlo a liberare il padre.Si finsero due poveri bambini sperduti che chiedevano qualcosa da mangiare. La strega, che non vedeva da tempo due giovani così in salute, li fece accomodare nella sua invitante casettina. Offrì loro dei biscotti, che mangiarono per non destare sospetti. Ma al primo morso crollarono in un sonno magico. Nonostante i loro propositi erano stati catturati come tutti gli altri. Al loro risveglio Koala si ritrovò rinchiuso all'interno di una cella buia dove la strega lo aveva sistemato per farlo ingrassare in attesa di poterlo mangiare. La stessa sorte toccata al padre di Koala qualche giorno prima, come le rivelò con sadica gioia la strega stessa .Sabo si ritrovò suo malgrado costretto a fare le pulizie in quella casa. E a preparare ogni giorno delle leccornie che poi dava a Koala per falral ingrassare, ma che lei fingeva di mangiare dandoli in realtà tutto in pasto ai topi con cui divideva la cella quando la strega non guardava. LO strataggemma funzionò ,ma quando la strega vide che non ingrassava alla fine stufa decide di mangiarla lo stesso così com'era ,insieme al ragazzo. LO costrinse a preparare un forno in cui li avrebbe fatti cuocere.Ma quando stava per gettare Koala al suo interno Sabo a colpì con il suo bastone che era intriso di una potente magia e fece cadere la strega dentro il forno. Scapparono a gambe levate dopo aver dato fuoco a tutta la casa.Insieme erano stati in grado di sconfiggere una strega molto più forte di loro. Decisero di continuare a lavorare in coppia per cercare ed uccidere altre streghe.Tra i due si formò un solido legame e Koala volle aiutarlo a tutti i costi a cercare i suoi fratelli .Ma trascorsero gli anni e di loro non trovarono mai alcuna traccia. Uccisero tante di quelle streghe che ormai avevano perso il conto ma la speranza di riabbracciare Ace e Rufy diventava sempre più flebile.Continuarono a cercare attraverso i monti, le valli ed il mare ma non trovarono nulla neppure torturando le altre streghe per ottenere qualche informazioni. Sabo iniziava a temere che i suoi amati fratelli fossero morti .Si insediarono in un grazioso villaggio per prendere una decisione definitiva: continuare a cercarle o gettare la spugna una volta per tutte. Tuttavia il destino decise per loro ,furono cosretti a rimanere prolungando la loro permanenza in quel villaggio più del previsto poiché Koala aspettava un bimbo. Lui e Koala erano così felici che per qualche tempo dimenticarono tutte le loro disgrazie. I nove mesi di gravidanza furono molto intensi.Finchè,in una fredda giornata invernale Koala diede alla luce una graziosa bambina dalla pelle candida, gli occhi azzurri ed un buffo ciuffo di cappelli biondi. La chiamarono Cendy. Il giorni della nascita i due genitori erano più felici che mai.Sabo non aveva dimenticato i suoi fratelli ma la nascita di sua figlia gli diede il primo momento di serenità dopo tanti anni di sofferenza. Quegli attimi di armonia però furono spezzati dall'arrivo di tre streghe che rapirono la neonata e, con un incantesimo ferirono mortalmente Koala quando tentò di fermarle . Sabo vide la sua vita andare in pezzi per la seconda volta. Ma non era più il bambino debole di un tempo e non avrebbe permesso a loro di torcere un capello alla sua bambina, l'unica cosa che gli era rimasta . Fece appello a tutto il suo potere e si levò in volo all'inseguimento delle tre streghe. Non le perse di vista per un solo istante finchè non arrivarono all'ingresso di una grotta e, prima che potessero entrare e si accorgessero della sua presenza , Sabo usando una magia di fuoco ne carbonizzò una. Le restanti due, accortesi di essere state seguite e del pericolo che incombeva su di loro, tentarono di attaccarlo insieme, ma la magia di Sabo era più forte in quel momento ,alimentata dalla rabbia e dal desiderio di vendetta. I loro incantesimo non servirono a niente contro la sua furia di fuoco e ben presto riuscì ad uccidere una delle due streghe rimaste Quando stava per colpire l'ultima rimasta sembrò chiamare qualcuno e l'istante dopo in una nuvola di fumo apparverò due ragazzi. Sabo ebbe una strana sensazione quando gli vide, gli sembravano famigliari .Uno aveva un cappello di paglia, capelli neri , occhi marroni ed un'aria apparentemente allegra .L'altro aveva corti e ricci capelli neri, lentigini sul naso, un cappello da cowboy in testa , ed un temperamento aggressivo che traspariva chiaramente sia dai suoi gesti che dai suoi profondi occhi neri, ardenti come lava incandescente . -Rufy ? Ace ?- domandò lei incredulo e confuso. I due lo guardarono attentamente riconoscendolo come il loro fratello Sabo. Ace lo fulminò con uno sguardo che gli parve carico di puro odio e risentimento -Che sorpresa! anche se è passato del tempo ti ricordi ancora di noi. Io non ho mai smesso di pensare a te e a come ti sei finto morto per salvarti mentre noi venivamo catturati.- -Ma cosa dici? Io non ho mai smesso un solo giorno di cercarvi. Sono anni che giro tutte le terre conosciute nella speranza di rincontrarvi.- -Ma per favore. Le streghe ci hanno cresciuti e addestrati. Sono loro la nostra famiglia. Per noi tu sei morto il giorno in cui ci siamo separati Sabo .- le disse Rufy puntandole contro due occhi crudeli , troppo contrastanti con il carattere allegro e ingenuo del dolce fratellino che ricordava -Cosa vi hanno fatto per farvi odiare così tanto vostro fratello ?- -Loro non ci hanno fatto nulla. Tu ci hai abbandonate ed ora morirai per questo.- disse Ace preparandosi a colpirlo -Aspettate.-li fermò Hankok l'ultima strega rimasta. - Ucciderlo non è sufficiente Lui ha ucciso le mie sorelle Sandersonia e Marigold merita di provare lo stesso dolore! e io guarda caso ho qui sua figlia. Prima di ucciderlo vendichiamoci sgozzando questa inutile mocciosa davanti ai suoi occhi ! - -Tu non farai proprio niente a mia figlia.- ringhiò una voce alle spalle di Sabo prima di scagliarle contro un attaccò d'acqua,un colpo al cuore. Boa Hankok lanciò un grido di dolore,prima di dissolversi per sempre in una nuvola di polvere. e Cendy tornò tra le braccia del suo papà e della sua mamma.Era stata Koala ,infatti, non morta ma salvatasi con un incantesimo di guarigione, a scagliare l'incantesimo Sabo la riabbracciò sorpreso ma felice come non mai.

Si voltò verso i suoi fratelli che parevano vederlo in quel momento per la prima volta. Parevano stupiti e confusi.

-Cosa è successo?- -E' chiaro che quelle tre streghe vi avevano soggiogati offuscandovi la mente  con i loro incantesimi,ma ora che sono morte siete finalmente liberi.- -Sabo perdonaci! Non posso credere che stavamo per ucciderti! -scoppiò a piangere Rufy, il più piccolo buttandosi fra le sue braccia -Non pensavamo niente di quello che hai sentito,le streghe controllavano anche la nostra mente ,se tu non avessi continuato a cercarci saremmo rimasti i loro burattini per sempre !- Esclamò Ace abbracciandolo a sua volta -Tranquilli,non ho dubitato neanche un minuto di voi,sapevo che quello che pensavate.Ma ora lasciamo perdere, non voglio più saperne niente di questa storia. Ciò che conta è che siamo di nuovo insieme. Ora nessuno ci dividerà mai più.- Rufy e Ace commossi ,ancora abbracciati,annuirono con veemenza. - ed ora vi racconto cosa mi è successo in tutti questi anni mentre prendiamo il mare e andiamo al avventura cercando il leggendario One piece! - disse Sabo Così i 3 fratelli insieme anche a Koala e Candy che erano entrate a far parte della loro famiglia, partirono prendendo il mare alla ricerca del fantomatico tesoro e chissà se alla fine riuscirono a trovarlo o no.
Una cosa è certa. Ora che si erano ritrovati ed erano di nuovo insieme nessuno gli avrebbe fermarli, il loro era il trio
più forte del mondo.

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