A Strange Adventure

di 20reader02
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 - Incontro ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 - Annabeth ***
Capitolo 3: *** Vestiti ? ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 - Incontro ***


Irene P.O.V
Sentì suonare il campanello dell'entrata.
Andai ad aprire e mi ritrovai davanti una ragazzina dai capelli marroni chiaro e gli occhi verdi: era Milena, una mia amica.
La feci entrare in casa, felice di vederla, e la guidai verso la cucina.
Dopo che fu entrata nella stanza, mi chiese se ero pronta per andare nel bosco.
"Si!" dissi mostrandole i panini che avevo preparato poco fa.
Misi il cappotto frettolosamente e, presi i cestini, ci avviammo verso il bosco.
Arrivate al posto che frequentavamo di solito, e assistemmo a una cosa alquanto insolita.
"Un nanetto!" sussurrò Milena.
Un essere di piccola statura apparentemente molto arrabbiato buttò in una grotta un piccolo oggetto luminoso, per poi scappare, vedendoci attraverso i cespugli che ci avevano celato fino ad ora.
Ci avvicinammo alla grotta e fummo avvolte da una luce rossa che mi accecò.
Quando aprì gli occhi vidi Milena osservare attentamente qualcosa davanti a noi.
Mi girai per vedere cosa aveva interessato la mia amica e vidi un arco dal cui interno uscivano folate di aria gelida e fiocchi di neve.
Chiunque avrebbe capito che si trattava di "un portale" dissi io, con voce flebile.
Milena annuì e, divenendo di colpo entusiasta, mi trascinò dentro ad esso.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 - Annabeth ***


Milena P.O.V
Uscita dal portale affondai con i piedi nella neve e violente folate di aria gelida mi investirono.
Quando arrivò anche Irene cercammo di capire dov'eravamo.
Lei tirò fuori la sua inseparabile bussola e decidemmo di dirigerci verso Nord.
Stavamo camminando da un pò quando ci imbattemmo in una piccola capanna.
Provammo a bussare alla porta di legno, ma nessuno ci rispose.
Riprovammo un'altra volta. Ci aprì una ragazza più o meno della mia età, dagli occhi neri e i capelli blu scuro.
Con tono serio ci chiese:
"Chi siete?"
"Io sono Milena, e lei invece è Irene" risposi
"E che ci fate qui?"
"Volevamo chiedere se potevate ospitarci per la notte, poichè non sappiamo dove stare"
"Perfavore!" aggiunse Irene
La giovane ci squadrò attentamente e ci fece entrare.
La stanza in cui ci trovammo era calda e accogliente.
La ragazzina andò nella stanza accanto e dopo poco tornò con dei vestiti asciutti e delle tazze fumanti. Poi ci mostrò uno stanzino in cui potevamo cambiarci.
Dopo che mi fui vestita, tornai nella stanza principale ed aspettai Irene.
Quando arrivò anche lei, cominciammo a bere la cioccolata, e intanto arrivò la ragazzina.
Si sedette con noi e cominciò a parlare della sua vita.
Scoprimmo che si chiamava Annabeth e aveva 14 anni.
Aveva origini irlandesi, e si era trovata in questo mondo per puro caso, e l' aveva soprannominato 'Wintry'.
Quando notò che io e Irene riuscivamo a tenere a stento gli occhi aperti, portò le tazze in un'altra stanza, e ci accompagnò nelle rispettive camere da letto.

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Capitolo 3
*** Vestiti ? ***


Irene's P.O.V.
Dopo una nottata insonne mi alzai dal letto, e guardai l'orologio per la milionesima volta: finalmente era ora di andare a fare colazione. Mi chiesi ancora una volta come questa casa potesse essere cosi grande, visto che da fuori mi era sembrata minuscola.
Mi destò dai miei pensieri Milena che aveva spalancato la porta di colpo. Indossava un vestito bianco e nero lungo fino alle ginocchia.
[ Annabeth ha una strana fissazione per i vestiti eleganti ]
"Buongiorno!" gridò.
"Buonsalve!"
"Hai trovato qualcosa da metterti?"
"Ehm...no."
"Ok, prova a guardare in quell'armadio!" disse indicando un grande armadio di mogano che non avevo notato la scorsa sera. Lo aprì e trovai un sacco di vestiti molto eleganti.
Scelsi il più sobrio: un vestito a maniche corte di colore verde lungo fino alle ginocchia. Trovai anche due paia di ballerine e, dopo averne indossato uno, diedi l'altro a Milena. Quando fummo pronte scendemmo al piano di sotto dove trovammo Annabeth. Indossava un vestito blu tendente al nero che le calzava a pennello.
Ci salutammo e andammo a fare colazione.
Mentre mangiavamo, Annabeth ci raccontò un po del posto. Scoprimmo che c'era una citta poco distante da quì e la pregammo di farcela visitare.
Dopo ossessionanti suppliche accettò di portarci con sè in città.

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