life in storybrooke

di EvilV
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** birthday ***
Capitolo 2: *** comic hair ***
Capitolo 3: *** serenade ***
Capitolo 4: *** Telephone ***



Capitolo 1
*** birthday ***


Silenzio.  Silenzio e buio. Aprendo il portone di casa, Regina si ritrovò nell'oscurità più totale, eppure Robin le aveva detto che sarebbe arrivato prima di lei dal lavoro. Procedendo  a tentoni  riuscì a trovare il tasto per accendere la luce ma, dopo aver provato inutilmente per un paio di volte, si accorse che mancava la corrente. Regina pensò  "Bene, ci mancava solo questo oggi!"  e,  procedendo al  buio iniziò a chiamare: "Robin?? Henry?? siete in casa??". Proprio in quel preciso momento scoppiò un fragoroso "sorpresaaaa" . Subito  si accesero  le luci e  Regina notò che tutta la casa era addobbata a festa con palloncini e festoni ma, quello che la colpì, fu la presenza di tutte quelle persone presenti per festeggiarla, era ancora convinta che non sarebbero riusciti a perdonare il suo passato da regina cattiva, invece erano tutti lì, per lei.  Una lacrima carica di gioia scivolò sul suo volto e rivolgendosi a Robin, arrivato alle sue spalle, riuscì solo a dire:" Grazie!"

 

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Capitolo 2
*** comic hair ***


Din Donnnnn . Regina diede un'occhiata al videocitofono e vide che era arrivata, schiacciò il pulsante e, dall'altra parte, Emma sentì una voce metallica che la invitava ad entrare: "lascio la porta aperta, sono in bagno" . Avendo le mani cariche di roba, Emma spinse il portone con il piede ed entrò; nel girarsi per richiudere la porta inciampò nel tappeto e cadde sparpagliando spazzole, mollettine e il barattolo della tinta per tutto il salone. Dal bagno, Regina sentì un tonfo tremendo e, avvolgendosi l'asciugamano in testa, corse subito nell'altra stanza: "ma che diamine sta succeden....." subito si blocco alla vista di Emma, carponi, intenta a raccogliere e sistemare quel disastro! Regina, con il viso di chi sta facendo di tutto per non ridere le chiese: "che cosa hai combinato i tuoi capelli?" Emma, ancora li per terra si alzò di scatto e andò a guadare la sua immagine allo specchio." Non è possibile" pensò e, ad alta voce, disse: "Specchio, specchio delle mie brame, perchè ho mezzi capelli color del rame???" Riflessa nello specchio, Emma vide Regina con le lacrime agli occhi a furia di trattenersi, si voltò, ed entrambe le amiche scoppiarono in una fragorosa risata.

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Capitolo 3
*** serenade ***


Mancava poco. Mancavano davvero poche ore al grande giorno, al lieto fine che tanto aveva atteso, per cui tanto aveva combattuto. Era li, a girarsi e rigirasi nel suo letto, senza riuscire a prendere sonno a causa dell'emozione e dell'impazienza. Le aveva provate tutte, dalla lettura di un libro all'ascolto della musica, per finire con la classica conta delle pecore. Regina pensò: "Devo dormire!!! Devo assolutamente dormire!!! Domani non posso presentarmi con le occhiaie! Che diamine! Sono pur sempre la Regina!".Mentre era li, in attesa dell'arrivo di Morfeo, sentì degli strani rumori provenire dalla strada e poi silenzio. Di nuovo, strani rumori e, questa volta, la melodia stonata di una chitarra, che imperterrita continuava a suonare sotto la sua finestra. Regina non ci vide più, accese la luce e si spostò verso la finestra, avrebbe scagliato una delle sue palla infuocate a chiunque ci fosse stato li sotto. Aprì la finestra, si affacciò e vide il misterioso musicante, era Robin, in compagnia dei suoi merry man, anche loro armati di chitarre. La sorpresa la bloccò e le tolse le parole, tanto che Robin le disse: "Ti prego amore, non mi incenerire". Regina si accorse solo in quel momento che davvero nella sua mano c'era una palla di fuoco, subito vi soffiò sopra per spegnerla. La musica partì e Robin iniziò ad intonare la loro canzone, quella che avevano ballato alla festa dopo la sconfitta di Zelena. Regina, alla fine della canzone corse giù, aprì la porta e si gettò letteralmente fra le braccia del suo amore. "Prenderai freddo"le disse Robin, togliendosi la giacca e appoggiandola sulle spalle di lei. "Adesso è proprio ora di andare, non varrai far tardi e farmi aspettare troppo domani". Le regalò una splendida rosa rossa e l'accompagnò alla porta salutandola con un bacio. Regina, infreddolita, si rannicchio sotto le coperte e subito dopo,con ancora in mente le immagini di quella serata, sprofondò in un sonno tranquillo. L'indomani avrebbe finalmente sposato il suo Robin.

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Capitolo 4
*** Telephone ***


ALLERTA SPOILER 4X20, se non avete visto la puntata vi consiglio di non leggere.



Era la terza chiamata. Sempre lo stesso numero. Regina, sdraiata  sul divano nel suo studio, guardò di nuovo il  display del cellulare e alla fine decise di rispondere:
"Che diavolo vuoi Swan?"
Dall'altro capo del telefono, Emma rimase sorpresa dal tono che Regina  aveva usato con lei, da quanto non la chiamava più così? Decise di non badare a quel "Swan" e, dopo un attimo di silenzio, le chiese:
"Con tutto quello che è successo ero in pensiero per te, come stai?"
L'unica risposta che sentì fu solo un sospiro, un sospiro amaro che proveniva direttamente dal suo cuore, ferito per l'ennesima volta. Scoprire che  Zelena aveva preso il posto di Marion, uccidendola, e che ora portava in grembo il figlio di Robin, era stato un colpo troppo duro  per lei.
"Ok " disse Emma "dammi cinque minuti e sono li".
Regina non ebbe nemmeno il tempo di controbattere, sentì solo lo scatto di fine chiamata. Non passarono nemmeno quei cinque minuti, Emma  arrivò nel suo studio spalancando la porta; trovò la stanza in penombra, tanto che Regina sobbalzò per lo spavento:
"Ma ti pare questo il modo di fare irruzione? Anche una regina cattiva può morire d'infarto!".
Emma sorrise alla battuta di Regina; non perse tempo ed andò subito ad aprire la finestra, i raggi di un caldo sole riempirono la stanza di luce:
"Vedo che non hai perso il tuo senso dell'umorismo, è già qualcosa e , per onor di cronaca, non sei più la regina cattiva".
Una smorfia di disapprovazione comparve sul volto di Regina -eh già - pensò - neanche da buona riesco ad ottenere il mio lieto fine-.
Emma notò subito quel  cambiamento sul suo viso e sedendosi al suo fianco le disse :
"Lo so a cosa stai pensando"
"Ah si" rispose Regina " ora sai leggere anche nella mente di chi hai di fronte?" ma subito si pentì del tono sarcastico che aveva usato nei confronti di Emma, in fondo sapeva perchè lei era li.
"Ti prego di scusarmi" le disse " è solo che io......."
Emma non le diede di nuovo il tempo di finire la  frase :
"Sei sconvolta e amareggiata da tutto quello che è successo e forse anche un pò delusa dal comportamento di Robin"
"Si" le rispose Regina e continuò  "sai Emma, da un lato potrei anche capirlo; forse, pensando al fatto che non ci saremmo più rivisti ha provato ad andare avanti con  la sua vita, cercando di ricostruire una famiglia soprattutto per suo figlio però, dall'altro lato, mi chiedo come abbia potuto scordare e chiudere in un cassetto tutto l'amore che dichiarava nei mie confronti, é possibile che non si sia accorto proprio di nulla?"
"L'unico consiglio che ora sento di darti" ,le rispose Emma,  " è quello di avere un chiarimento con lui, avete bisogno entrambi di parlare dell'accaduto e, se può consolarti, come ben sai ero presente anch'io quando Robin ha aperto la porta, ho visto nei suoi occhi  la sorpresa mista alla gioia nel rivederti, non credo che ti abbia chiusa in un cassetto del suo cuore".
Un mezzo sorriso si fece strada sulle labbra di Regina. "Sei una rompiscatole Swan  ma grazie! Sei la sola che ha veramente capito come io mi senta in questa situazione!" e con uno slancio improvviso, che sorprese anche Emma, Regina l'abbracciò.                                                                                                                            

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