Oltre lo specchio d'acqua.. di Art_must_be_Beautiful (/viewuser.php?uid=150814)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Bivio ***
Capitolo 2: *** Da lui a lei ***
Capitolo 3: *** Forme floride e nomi nuovi ***
Capitolo 4: *** Vivere in un condominio? In appartamento?! Non si confa al nostro status ***
Capitolo 5: *** Lord Michelangelo viso di giovincello cuore e mente d'adulto ***
Capitolo 1 *** Bivio ***
Si trovarono di fronte ad una scelta:
concludere la propria vita, saltare, o aspettare che li riconducessero
a palazzo, dove avrebbero subito una pena ben peggiore di morire...
Venire separati..
La decisione fu repentina e tragica si diedero la mano e come erano
nati, assieme, si buttarono
Ventunesimo anno del 700 il futuro di una ricca famiglia di Duchi
svanì tra i flutti delle gelide acque di un fiume...
L'acqua li avvolse come un bozzolo di crisalide mentre le lunghe vesti
si dibattevano furiose in un turbinio di ricchi tessuti..
L'impatto con l'acqua non era stato fatale ma quanto indossavano
sì, li avrebbe trascinati sul fondo annegandoli ma mai morte
fu più lieta e voluta.
Meglio morire piuttosto che vivere una vita a metà..
Si sorrisero mentre ancora bolle contenenti ossigeno si distaccavano
dalle loro labbra, oramai cianotiche, uno di fronte all'altro
finalmente in pace finalmente uniti
Tuttavia il fiume volle ingordamente prendersi un tributo scelse di
dividerli e con una violenta massa d'acqua si abbatté sopra
e contro di loro..
Le mani fecero di tutto per rimanere agganciate alle proprie gemelle ma
la forza contro cui lottavano era troppo potente così veloce
come sassolini di sabbia tra le dita la presa si perse ed uno dei due
venne risucchiato via: Vesti violacee e purpuree si fecero
più lontane fino a sparire dagli occhi dell'altro, la mano
ancora tesa a reclamare il nulla, l'ultima bolla nacque dalle labbra e
si soffocò prima di arrivare alla superficie...
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Capitolo 2 *** Da lui a lei ***
Sulle rive del fiume giaceva un corpo..
Le morbide forme lenite dalle acque, quelle stesse acque crudeli che lo
avevano strappato da suo fratello..
Le ciglia tremarono sfiorando le tenere guance verde germoglio
abbellite da striature giallo limone..
Gli occhi finalmente vennero svelati dalle palpebre: occhi blu scuro,
come un mare in burrasca e verdi come un sottobosco appena bagnato
dalla pioggia primaverile..
Era vivo ?!
"Ehm tipa? tipa come si sente?! Sta bene?" una voce allarmata lo
richiamò e la perplessità doveva essere ben
leggibile sul suo volto perché il proprietario di quella
voce gli tese la mano e lo tirò in piedi
"Ove..ove mi trovo Sir?" riuscì a formulare guardando un
volto simile al proprio, di tartaruga, verde smeraldo..
Lo sconosciuto lo fissò ancor più dubbioso di lui
"Eh?"
"Ove mi trovo sir.." ripetette la propria domanda ma lo sconosciuto
sembrava non capire "Dove mi trovo messere?" finalmente
quello strano individuo capì quanto gli era stato chiesto..
"Oh si trova a New York... E' sicura di stare bene signorina? Ha
ricevuto colpi in testa o traumi nelle ultime 24 ore?"
"No affatto! non riesco a capire.. Dove si trova il mio amato fratello"
lo sterno venne scosso dai primi singhiozzi "Mi lasci
provvederò a ritrovarlo personalmente!" fece per
allontanarsi dall'altra tartaruga ma questi intensificò la
presa sul suo polso
"Signorina lei non va da nessuna parte! E' troppo fusa per farlo venga
la porto in ospedale e se vuole la accompagno in stazione di polizia
per la denuncia di scomparsa di suo fratello.."
Iniziò ad innervosirsi e si mise a gridare "MI LASCI SUBITO!
NON LA CONOSCO E LE SUE INTENZIONI NON MI RISULTANO CHIARE.. MI LASCI O
IO MI METTO AD URLARE!!"
"PER LA MISERIA SI CALMI CAZZO STO SOLO CERCANDO DI DARLE UNA MANO OCA!"
"COME OSA! LEI COMUNE VILLICO AD INSULTARE UN MEMBRO DELL'ALTA SOCIETA'
COME ME? ESIGO RISPETTO ED OBBEDIENZA E ORA MI LASCI!"
"COL CAZZO BEL FIORELLINO" lo sconosciuto se lo caricò in
spalla come un, ahimè, indecoroso sacco di patate "Ora tu
vieni con me in ospedale a farti visitare questa bella testolina
rotta..poi magari dopo mi ringrazierai a dovere"
"LEI.. LEI E' UN IGNORANTE!! COME OSA COME OSAAAA MI METTA
IMMEDIATAMENTE GIU' NON E'AUTORIZZATO A TOCCARMI O ANCHE SOLO
SFIORARMI!! FECCIA LEI E SOLO FECCIA MI LASCI MI LASCIII" urlava come
un matto, al diavolo il decoro, qui stava subendo un rapimento in piena
regola!!! Prese pure a pugni la schiena di tale bruto barbaro..
Leolance si stava chiedendo come mai nessuno accorresse in
suo aiuto!
E finalmente qualcuno sembrò notare la buffa scenetta ma non
nel modo in cui sperava..
"Ehy amico che bella la tua ragazza ahaha deve essere una gattina
cattiva a letto ahahah!" poi si prodigò in un imitazione
indecente di sibili e miagolii "Miaaaaah shhh shh prrr miaaa"
Leolance era sconvolto gonfiò le guance e sbottò
"MA COME TI PERMETTI BRUTTO MARRANO IGNORANTE! INSINUARE CHE TRA ME E
QUESTO BUZZURRO VI SIA UN RAPPORTO DI LETTO! QUESTO BRUTO NON SUSCITA
IN ME ALCUN DESIDERIO!! NON CI VORREI MAI E POI MAI GIACERE NELLO
STESSO LETTO MAIIIII LE E' CHIARO STUPIDO ESSERE INUTILE?! VOI E QUESTO
BRUTO NON SIETE NEANCHE DEGNI DI LEVARMI VIA LO STERCO DALLA PUNTA
DEGLI STIVALI!! FECCIA SIETE SOLO FECCIA!!"
"Uh uh amico è bella incazzatina la signorina qui ehehh
insegnale un po' di disciplina.." fece l'occhiolino al suo rapitore "Se
capisci cosa intendo" poi ridacchiando se ne andò per la
propria strada..
"Hai sentito ochetta? dovrei insegnarti un po' di disciplina.. Ahah che
gente strana che gira oggi giorno ahah.. Comunque il mio nome non
é ne marrano ne bruto ne buzzurro.. Mi chiamo Raphael e tu
bella signorina?"
"Leolance De le Nui.. Figlio del conte De le Nui.. Ne avrete
sicuramente sentito parlare .. Villico.. E non sono una donna!!"
"Ma come parli ragazza.. Vieni dal 700 per caso?!"
"Lei signor villico mi sembra molto confuso.. Noi SIAMO ne 700!"
"Accidenti la botta deve essere stata proprio tremenda.. Nel 700
ahahaha che ridere inoltre non sono una donna ahhahah e le tette ce le
hai solo per bellezza?!"
"Prego? Può ripetermi l'intera frase? Non ho capito il
significato di tette.."
"Crepo ahah sto crepando ahahah altro che botta qui.. A te ti hanno
aperto in due la zucca pfaahahah"
"Sta qui.. Chiamo quel Einstein mancato di mio fratello.."
Raphael depositò Leolance su una panchina..
Lancy guardò con profonda meraviglia un insolito piccolo
oggetto che il suo rapitore aveva tirato fuori dalle tasche..
Di piccole dimensioni nero e rosso e quel buzzurro ci parlava come se
fosse una persona reale.
*Oddio questo é fuori di senno se parla con
qualcosa di inanimato.. Aiuto spero non mi voglia fare alcun male.."
pensò repentino Leolance e dovette ricredersi quando
dall'insolito oggetto arrivò una voce forte e chiara!
*Santi numi.. C'è veramente una persona imprigionata in quel
bizzarro oggetto!! Che tristo destino..*
"Anche a me é capitata la stessa cosa.. Stavo facendo la mia
solita corsa mattutina passo sotto al ponte e vedo una povera ragazza
giacere scomposta sulle rive del fiumiciattolo.. Raph mi credi che
appena si é ripresa la signorina mi ha fatto un occhio
nero?!"
"Ahahah ah le donne ti amano Donnie ahah"
"Ah ah che ridere.. Molto divertente.. Comunque credo che abbia
ricevuto davvero un brutto trauma alla testa.. Crede di essere un
maschio e non appena ha visto la macchina si é messa a
gridare terrorizzata.. Ci ho messo un'ora e mezza per convincerla che
la macchina non le avrebbe fatto nulla.."
"Sei in macchina ora?!"
"Sì mi hai chiamato giusto in tempo.. Sai stavo per prendere
la tangenziale ora prendo un sottopassaggio e vengo a caricarti.."
"Per caso farfugliava di aver perso un fratello o una sorella?"
""Uhm sì ha fatto cenno di aver smarrito un fratello..
Poverina era sconvolta ora si é addormentata sui sedili
posteriori.."
"Quanto credi di metterci fratellino?!"
"Non meno di 10 minuti e sono da voi.. Intanto spostatevi verso
l'uscita del parco vi caricherò più alla svelta.."
"Okay.. Ciao geniaccio"
"Ciao Raph"
Raphael chiuse la chiamata e mise via il cellulare..
"LASCIALO ANDARE BRUTO!" Leolance aveva ritrovato il proprio pugnale e
voleva a tutti i costi liberare la persona imprigionata nel piccolo
oggetto del suo rapitore "LIBERALO SUBITO É UN ORDINE!"
atterrò Raphael con una spazzata a rasoterra e gli
piombò sopra, puntandogli il pugnale alla gola
Raph rise e gli afferrò, senza troppa forza, i polsi
costringendolo ad abbandonare la presa dell'impugnatura di quella
piccola arma da taglio..
"Le signorine come te non devono giocare con questo genere di cose..
Rischiano di farsi tanto tanto male" gli sussurrò nel
canaletto uditivo sinistro..
Lancy ebbe un brivido la voce del suo rapitore era roca e
calda..
*Oddio come mai queste palpitazioni?! Sto forse male?*
La verità era che il piccolo Leolance era nato e cresciuto
protetto e custodito in una teca di vetro, cristallo di rocca nel suo
caso, e quindi contatti simili con un'altro essere umano o mutante non
si erano mai verificati..
Arrossì e balbettò delle scuse alquanto patetiche
ed insicure, gattonando lontano dal corpo dell'altro, causando uno
scoppio di risa ancor più forti da parte di Raphael..
"Ahah ma lo sai che nonostante il caratteraccio da bisbetica sei
carina?"
"Oh cielo se proprio desideri farmi la corte evita di usare questi modi
così volgari e trattami come si deve.." brontolò
Leolance color papavero
"Beeene signorina direi che é arrivata l'ora di schiodare le
chiappe da qua.." Raph si alzò e gli porse la mano "Permette
che io la tiri su signorina?!" lo canzonò per bene..
Leolance che non era affatto stupido gli schiaffeggiò via la
mano "Non permetto alla comune plebaglia di farsi beffe di me sta al
tuo posto MARRANO.. Me la cavo da solo"
Il due mal assortito si diresse verso l'uscita del parco, ogni tanto
Lancy sobbalzava vedendo strani oggetti ed accessori..
"Come fai ad ever paura di un ragazzino coi roller?! mica è
un mostro famelico sai?! ahahah" Raphael gli cinse le spalle con un
braccio, tirandoselo vicino "C'è qui il tuo cavaliere senza
macchia e senza paura a proteggerti madamigella"
*Quante volte dovrò ribadire a questo villano che non sono
una donna?! mi sembra un po' duro di comprendonio poverino..*
E dopo una camminata di 5 minuti arrivarono all'uscita del parco e
Leolance de le Nui vide per la prima volta nella sua giovane vita
un'automobile "moderna" e come era ovvio che fosse ne fu
totalmente terrorizzato!
*Quale.. quale strana creatura metallica è mai questa?!
re...respira*
Il respiro a cui si riferiva Leolance altro non era che il motore della
macchina in funzione..
I finestrini si abbassarono ed il viso solidiale di Donatello si sporse
fuori
*L'essere si è ingurgitato una persona! ma come fa il mio
rapitore ad essere così sereno?!*
"Ciao Raph sali su veloce che non posso rimanere su questo tratto di
strada a lungo.. è zona di divieto di sosta!"
"Ho capito perfettino rompino salgo subito!"
"Muoviti!" Donnie si mise a suonare il clacson come un dannato
infondendo nel cuore del piccolo duca un angoscia quasi insostenibile:
si paralizzò sul posto e si mise a tremare come una foglia,
sembrava un pulcino bagnato, così piccolo e fragile in quei
sontuosi vestiti di broccato e seta..
Raph fu lesto ad acciuffarlo quando tentò la fuga, lo prese
di peso aprì la portiera posteriore e ce lo gettò
di malagrazia dentro..
Leo si svegliò in quel momento, anche lui ridotto ad un
fagotto di stracci..
E si rividero occhi di caldo ghiaccio e blu zaffiro incontrarono altri
blu mare e verde foresta e..
E dalla loro gola non sorse quel tanto atteso e sospirato. ' Fratello
mio sei vivo!' no dalle labbra si distaccò un incredulo
'Sorella?...'
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Capitolo 3 *** Forme floride e nomi nuovi ***
I gemelli si sono ritrovati ma i loro
corpi sono più floridi di prima.. Inoltre sono stati
catapultati nel mondo moderno quali assurdi marchingegni
dovranno affrontare oltre alla temibile automobile?! Scopriamolo
assieme...
Le mani corsero subito a sfiorarsi il viso conosciuto eppure sconosciuto
"Lio.."
"Lancy.."
Gli occhi grandi contornati da lunghe ciglia scure pieni di
consapevolezza..
"Sorella mia ce l'abbiamo fatta! Siamo libere finalmente" si sorrisero
i loro nuovi corpi gli avrebbero garantito protezione e rispetto..
Le loro menti unite iniziarono a macchinare
'La nostra nuova forma potrebbe esserci utile.. Questi due villici ci
aiuteranno' pensò Leo
'Non lo so Lio.. Non so se ci possiamo fidare'
'Ti ha forse fatto del male quel bruto?!'
'No no no.. Non mi ha fatto niente.. Mi ha solo..solo preso in spalla'
si imporporò Leolance al solo ricordo
'Ha fatto cosa?!!'
'Mi ha preso in spalla e..e portato in giro come un sacco di patate..'
'Come si permette?! Dico sa con chi ha a che fare?! Che ignorante!'
'Dai Lio non.. Non parlarne male.. Poverino..'
Leonardo dilatò gli occhi stupito 'Oh perdinci Giove..
Lancy.. Ti sei preso una cotta per questo villano?!'
Leolance alzò il mento altero 'E se anche fosse? A te che
importa?!'
Leo abbracciò di slancio suo fratello, ora sua sorella
'Finalmente! Credevo di avere un fratello completamente apatico e
incapace di amare qualcuno..' lo, la, coccolò a lungo
ignorando le proteste via via sempre più insofferenti di
Lancy..
"Ma che cacchio stanno facendo lì dietro?! Si sono fissate
fino adesso negli occhi e ora la tua sta cercando di strozzare la mia?!"
"Cosa devo dirti Raph.. Robe da donne di cui noi uomini siamo del tutto
all'oscuro"
"Bah.. Sarà"
'Dobbiamo pensare a dei nomi femminili credibili'
'Già.. Menomale che le nostre vesti sono quelle ufficiali
altrimenti saremmo capitati in una situazione ben peggiore ed
imbarazzante..'
'Ugh hai ragione.. Che ne dici di Leonia per me?'
'Orribile..'
'Uhm allora Leonida?!'
'Non si può sentire..'
'Lea?'
'Troppo simile.. Che ne dici di Cleo?!'
'Uhm.. Non mi dispiace.. É perfetto anzi grazie'
'Di nulla'
'Ora manca il tuo..'
Leolance abbassò lo sguardo 'Ho fatto l'errore di dirgli
come realmente mi chiamavo..'
'Non preoccuparti.. Questa gente nutre la convinzione che noi due siamo
vittima di un amnesia..'
'Quindi ora dobbiamo trovare un nome femminile anche per me..'
'Esatto!... Idee?!'
'Nessuna purtroppo..'
'Uhm.. Lavinia?'
'No..'
'Linda'
'...'
'Ci sono ci sono! Ti chiamerai Ermenegilda come la zia di campagna!'
'Ti stai forse facendo beffe di me?!'
'Può darsi.. Solange ti piace?"
'Solange? Sì mi piace!'
'Bene Lange visto ci sono anche delle assonanze con i nostri veri
nomi..'
'Lio hai idea di come.. Come questo mutamento sia stato possibile?!'
'No.. Anche se..'
'Anche se?'
'Anche se.. L'acqua Lange.. É stata l'acqua!!'
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Capitolo 4 *** Vivere in un condominio? In appartamento?! Non si confa al nostro status ***
oltre lo specchio d'acqua
"È Dunque... Questa la vostra
dimora?!"
L'espressione delle due ragazze era di puro orrore indicavano la
facciata della palazzina bisbigliando commenti per niente lusinghieri
non risparmiandosi risolini ogni tanto "Suvvia Cleo non essere troppo
esigente in fondo questi villici si sono offerti di ospitarci nella
loro dimora... Inoltre non sembrerebbe poi tanto minuta anzi le
dimensioni sono piuttosto similari a quelle della tenuta in campagna"
"Uhm... Sì sorella non hai affatto torto... Ehy voi!" Cleo
richiamò l'attenzione dei due 'villici' Raphael si
voltò nella sua direzione con un ghigno per niente
amichevole o accomodante "Sì mia signorina perfettina
rompina?" ella sentendosi apostrofare in tal modo tuonò:
"Come osi farti beffe di me villico?!" "Oh mi spiace tanto signorina
come desiderate che io e mio fratello ci rivolgessimo alla vostra
persona?!" fu svelto Donatello ad intervenire prevedendo la reazione
violenta di Raph, di fatti il suo focoso fratello era molto
più che pronto per rispondere a tono alla ragazza "E sia voi
villici dovrete sempre rivolgervi alla mia persona con il nominativo di
mia Signora" affermò lei, il mento ben alto e lo sguardo
duro "Vi è chiaro villici?" "Mia Signora non poteva essere
più chiara" Cleo asserì col capo "Chiarito questo
disguido vorrei chiedervi... Quale architetto è stato scelto
per innalzare tale" diede l'ennesima occhiata schifata alla palazzina
di fronte a loro "Tale struttura architettonica..." "Credo l'architetto
comunale mia signora" "Architetto comunale?! Quale architetto
è mai questo?" "Mia Signora un architetto comunale si occupa
di progettare strutture architettoniche atte ad ospitare più
nuclei familiari... Noi le chiamiamo palazzine o condomìni"
"Dunque questo condominio non vi appartiene che in minima parte...
Giusto villico?" "Esatto mia Signora giusta osservazione""Oh cielo!
Solange la situazione si complica ulteriormente per noi sorella cara"
Solange rimasta muta fino a quel momento ne approfittò per
prendere parola "Evidentemente sorella mia questi villici sembrerebbero
in difficoltà economiche... Non oso immaginare quale tortura
di nervi sia quella di condividere dimora con dei terzi! È
una barbarie inaccettabile questa!""Ben detto cara ben detto! Villici
avete forse una figura genitoriale? Desidereremmo discutere di queste
vostre terribili condizioni magari è possibile trovare una
collocazione più adeguata""Beh... Ci sarebbe nostro padre
Splinter mie Signore desiderate vederlo di persona?""Se
possibile...""D'accordo seguitemi allora vi farò strada
mentre mio fratello parcheggerà l'auto nel garage"la
curiosità di una delle due, Solange, prese il sopravvento:
"L'auto... Non è forse quella strana creatura fatta di
metallo che respira e si è asservita a noi tutti per
trasportarci fin qui?""Sì mia Signora... Tuttavia l'auto non
è una creatura vivente... È uno...uno...uno
strumento! Ecco l'auto è uno strumento costruito dagli
uomini moderni e continuamente ripreso e rimodellato dagli uomini
contemporanei""Capisco... E dunque il ga...ga...raghe? Cosa
sarebbe?""Mia Signora perdoni la supponenza ma la pronuncia corretta
sarebbe garage più morbida e meno dura l'inflessione della
voce sulla g in quanto la parola non presenta alcuna h all'interno""Ho
capito! Un accento francese cette ci?""Oui Madame" la ragazza si
coprì il viso con una mano ridacchiando "Siete plus
intelligent di quello che date a vedere villico""Donatello""Oh Donnie"
la vocina sottile di lei abbellita dall'accento francese
mandò in brodo di giuggiole Donatello "Donatello
Hamato""Donnie...Ama...to?""Aspiri l'h mia Signora" "Ha...ma...to...
Venite da lontano? Questo cognome ha sapore d'Oriente""Corretto mia
Signora il cognome Hamato viene dal sol levante il
Giappone""Affascinante! Ho tanto sentito parlare del Giappone la nostra
Wunder Kamera si era arricchita da poco di meravigliosi esemplari di
aquiloni ed armi!""Da dove viene mia Signora?""Purtroppo...la mia mente
è confusa in modo tale da crearmi una nebbia fitta fitta...
Della mia persona rimembro solo il nome il mio status sociale alto e
poco più...""Interessante... E vostra sorella? Vostra
sorella rimembra altro?""No... Il colpo da noi ricevuto era il
medesimo...Un... un tentativo di rapimento! Oddio! ODDIO SORELLA CARA!"
Solange abbracciò Cleo "Sorella mia! Han tentato di
rapirci!""Oh disdetta! Ed ora?""Ora mie Signore prima di recarsi in
ospedale per le giuste cure vorrei voi faceste la conoscenza del nostro
amato padre Splinter"
Le due asserirono con il capo concordi ed ovviamente curiose d'altronde
il detto la curiosità è donna non si fonda su una
mera leggenda "Perfetto! Abbiate pazienza prima chiamo mio padre poi
possiamo salire"
'chiamarlo? come può chiamarlo se è all'interno
dell'edificio?!' pensò Cleo in quanto Solange aveva
già una mezza idea del metodo che avrebbe usato Donnie per
comunicare al padre 'si servirà di certo di uno di quegli
affari con le voci dentro... ne sono certo' ancora non aveva perso il
vizio di usare il maschile quando pensava tra sé e
sé mentre Cloe cioè Leo non usava più
il sostantivo maschile nemmeno nel pensiero, aveva deciso: Essere
femmina gli conveniva in maggior modo piuttosto che essere maschio,
come in effetti era nata( nato )...
Donatello evitò saggiamente di far usare l'ascensore alle
proprie ospiti e nonostante le otto rampe di scale da sorbirsi le due,
munite di scarpette strette, fino all'inverosimile scomode affrontarono
i gradini con passo sicuro e quasi regale, come se tutto di quel
palazzo gli fosse dovuto, se ci fosse stato suo fratello al suo posto
Donnie ne era convinto avrebbe fatto lo sgambetto ad entrambe, prima
alla Signorina Cleo poi a Solange e per la piccina cinta dal lilla e
fior di glicine era scorretto dirlo o anche solo pensarlo ma, gli
sarebbe spiaciuto maggiormente rispetto alla gemella di bluette ed
azzurro vestita, Cleo era meravigliosa tuttavia sua sorella Solange...
Ah Solange era un paradiso per gli occhi Donatello Hamato si perdeva
nel vederla tutta, osservarla con attenzione e più la
visionava più ne scopriva di lei: Il visino da bimba a cuore
le striature che ne solcavano come un velo le guance morbide cascando
dolcemente verso delle deliziose fossette che si formavano agli angoli
della bocca ogni qual volta accennasse un sorriso, semplicemente
adorabile e deliziosa tinta nel suo verde germoglio la pelle senza
alcun dubbio soffice al tatto... Poi...poi come scordarsi di parlare di
quei globi di pura perfezione che erano gli occhi?! Il sinistro
selvaggio colmo di insidiosi verdi e foreste oscure, selvatico
quell'occhio! Il destro blu e cristallino puro come un atollo di mare
una raccolta minuta baia in cui immergersi... Se ci si concentrava un
attimo, giusto un attimo, era possibile cogliere sulla superficie
dell'acqua il riflesso del sole, quieto quell'occhio ben controllato e
quieto...
Il corpo minuto purtroppo nascosto dalle ingombranti vesti bagnate era
ancora illeggibile per Donnie ma lui sospettava, e sperava, ancora per
poco.
"Eccoci qua siamo arrivati mie Signore dopo di voi" Donatello
aprì la porta di casa si inchinò leggermente
cedendo il passo alle due ragazze, queste entrarono tutte impettite a
piccoli passettini studiando con fulminee occhiate l'ambiente che le
ospitava "È... Carino qui molto discreto e sobrio questo
ingresso" peccato che si stessero riferendo al soggiorno come tenne a
precisare Donnie al che le due nobili sembrarono aver appena
inghiottito un aspro limone.
"Prego sedete pure mie Signore desiderate forse qualcosa da bere? Acqua
birra vino del succo?""Portaci del tea villico""Subito... Altro?""Acqua
e latte""Il tea di che tipologia?""Verde per me frutti di bosco e
fragoline per mia sorella Solange""Arrivano subito nel frattempo fate
come se foste a casa vostra mie Signore""Ci onori villico tratteremo la
tua dimora col massimo rispetto possibile"
'speriamo' pensò Donnie mentre metteva sul fornello il
bollitore per preparare il tea.
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Capitolo 5 *** Lord Michelangelo viso di giovincello cuore e mente d'adulto ***
'Leo e Leolance mancavano dalla villa da
circa due mesi! E quanto faceva saltare i miei nervi maggiormente era
la totale assenza di interesse degli zii... Come potevano ignorare la
mancanza dei propri figli con tale semplicità e leggerezza?!
Solo i miei genitori ed il sottoscritto si impegnavano per ritrovarli i
miei poveri cugini dispersi chissà dove! Chissà
con chi!'
Michelangelo passeggiava nervoso avanti indietro lungo il ponte, lo
stesso dal quale i due fratelli si erano buttati, si trovava negli
immensi giardini della villa suddivisi ognuno per stagione tipologia di
flora e terreno, il ponte inoltre era aggettante sul corso di un fiume
secondo le guardie i due ragazzi si erano gettati nelle acque
sottostanti senza più emergere...
'Non ci credo! Non riesco a crederci quei...quei bastardi! Li hanno
rapiti e venduti a qualcuno, in fondo le persone a servizio degli zii
vengono da un passato di violenza e morte... Forse hanno contattato
delle
vecchie conoscenze e... Non oso immaginare che ne abbiano fatto dei
miei poveri cugini'
Una lacrima disgraziata scivolò dalle sue ciglia alle guance
puntellate da fanciullesche efelidi e lentiggini Lord Michelangelo
rimembrava un giovincello nonostante si fosse già fatto
adulto da ben più di tre anni, ne erano prova l'anello con
il blasone della sua famiglia, la fede d'oro infilata in una catenella
portata al collo, un pegno d'amore per la sua amata, ed il piccolo
terremoto di due anni che gli devastava casa e giardini con una certa
perizia e regolarità, quante volte era stato costretto a far
ripiantare il povero melo all'entrata... Suo figlio si arrampicava
lì sopra procedendo con l'abbattimento del giovane albero
messo come sostituto al melo più vecchio gelato
quell'inverno.
'Il melo più anziano del circondario... Leolance si era
tanto battuto affinché non perisse a causa del gelo e delle
basse temperature... Cosa dirà vedendolo abbandonato in un
cantuccio con le radici nude di terra e morto? Oh no... Ne
soffrirà terribilmente!'
Sulle pietre di cui era composto il ponte, rese scivolose dal ghiaccio,
si sentì lo scalpiccio di piccoli piedi
"Papu!!"
Un cucciolo dalla livrea simile a quella dell'adulto si
fiondò tra le sue braccia lo slancio fu tale che i due
persero l'equilibrio slittarono velocemente ai bordi del parapetto e fu
un attimo per loro precipitare nel vuoto verso le gelide acque del
fiume!
Il piccolo Malcolm aprì gli occhietti su un mondo nuovo,
strane luci brillavano nel cielo buio e tuoni invisibili lo obbligarono
a tapparsi le orecchie ipersensibili, troppo giovani per udire a piena
potenza quei botti e quei frastuoni...
"Papu?"
Chiamò il genitore tuttavia quando non ottenne alcuna
risposta si impaurì ulteriormente e presa ad urlare
singhiozzare senza freno "Papu papu Papuuuu!" gridava finché
qualcuno non rispose ai suoi richiami...
"Malcolm?"
"Papu"
Una figura malconcia si alzò in piedi e barcollando gli si
fece vicino
"MALCOLM!" due forti braccia se lo strinsero in petto una voce gentile
sussurrò parole di conforto "Oh Malcolm cucciolo mio stai
bene?""Msì..""Bene...Adesso... E adesso dove mai siamo
andati a finire?!"
Michelangelo si mise in spalla il proprio piccino e si
incamminò
direzione? Ignota...
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