When you go away di killerklaus (/viewuser.php?uid=55049)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 1 *** Capitolo 1 ***
Capitolo 1
Era una giornata come tante altre lungo
la Rotta Maggiore: continui cambiamenti climatici, mostri marini...la
Thousand Sunny procedeva fluidamente sulla vasta distesa d'acqua, il
suo equipaggio ormai abituato alle stranezze di quella parte di
oceano..
In cucina c'era grande movimento,
poiché era ora di pranzo; Sanji stava preparando una serie di
gustosi piatti a base di carne, sollecitato dai continui strilli del
suo affamato capitano.
“Sanjii!!!Ho famee!!!”
“A cuccia! Non è ancora pronto!!”
Il cuoco doveva continuamente tenere a
bada lo scandaloso appetito di Rufy, altrimenti quello sconsiderato
avrebbe mangiato anche cibi crudi, con il rischio di stare male
seriamente...
La dispensa ormai era quasi vuota,
fortuna che entro poche ore sarebbero arrivati alla successiva tappa
del loro viaggio..altrimenti sarebbe stato costretto a vedere ancora
una volta l'orrendo spettacolo offerto dalle battute di pesca di
Usopp....
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Una volta sbarcati, Sanji si diresse
deciso verso il mercato locale per fare la spesa, ma anche per non
dover sentire oltre gli schiamazzi del capitano...voleva bene a quel
ragazzo, era un carissimo amico e per lui avrebbe anche rischiato la
vita se necessario, ma a volte era decisamente troppo infantile...
Completate le varie faccende e
depositate le provviste nel frigo (ben chiuso con doppio lucchetto
per tenere lontani Rufy e Usopp), il cuoco decise di esplorare un po'
la cittadina, estremamente vivace e piena di gente.
Mentre passeggiava tra le vie del
villaggio, notò per caso una testa rossa molto familiare dirigersi
in una locanda lì vicino: era Nami!
Il ragazzo decise di seguirla, magari
riusciva ad offrirle da bere...e a dirle finalmente la verità
riguardo ai suoi sentimenti...
Ma una volta entrato nel locale,
assistette a una scena che lo sconvolse: Nami era intenta a flirtare
con un tipo, il quale le sussurrava parole nell'orecchio, facendola
ridacchiare...alla fine, del tutto ignari della presenza del cuoco,
si diressero al piano superiore...il trambusto copriva ogni rumore,
ma Sanji sapeva bene cosa stava accadendo...
Uscì dal locale con il cuore a
pezzi...Nami si stava dando da fare con un tizio appena
incontrato...e a giudicare dalla sua disinvoltura, era probabile che
non fosse nemmeno la prima volta...
Gli venne da piangere: per tutto quel
tempo aveva amato segretamente la ragazza, e ora si rendeva conto che
probabilmente a lei non importava assolutamente nulla di lui...
Certo, lui era solito corteggiare
qualsiasi donna che gli capitasse a tiro, ma il suo cuore apparteneva
solo ed esclusivamente alla navigatrice...
Ma per lei evidentemente lui non era
diverso dagli altri...un compagno di avventure, sicuramente, un
amico, forse...e uno zerbino sempre pronto ad accogliere ogni sua
richiesta. Che sciocco era stato...
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Il giorno successivo la navigazione
riprese normalmente; Nami non sapeva che qualcuno l'aveva vista in
quella locanda...e soprattutto non sospettava minimamente di aver
devastato l'animo di uno dei suoi fidati nakama.
Sanji aveva mantenuto il suo normale
comportamento con tutti i suoi compagni maschi, incluso litigare in
continuazione con Zoro e picchiare selvaggiamente Rufy per ogni
tentativo di furto dalla dispensa, ma in realtà qualcosa era
cambiato: con Robin e Nami era sempre gentile, tuttavia gli occhi non
diventavano più cuoriformi, e il suo atteggiamento restava sempre
composto e serio.
Questo mutamento incuriosì molto
Robin: cosa era accaduto perchè il loro cuoco cambiasse così
radicalmente?
La risposta era sicuramente da
ricercarsi in qualcosa successo sull'isola che avevano appena
lasciato...qualcosa che aveva sconvolto il giovane...ma cosa?
L'archeologa scelse di osservare
discretamente i comportamenti del cuoco, sperando che lasciassero
trasparire qualcosa.
Il radicale cambiamento di Sanji passò
invece del tutto inosservato a Nami: in quel periodo la ragazza era
concentrata sulla navigazione in quel tratto di mare, giudicato molto
pericoloso e pieno di insidie; era spesso distante, poco presente, e
soprattutto molto irascibile. Non avere le continue attenzioni del
cuoco era l'ultimo dei suoi problemi...almeno per il momento...
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La batosta ricevuta aveva aperto gli
occhi a Sanji: era ora di finirla di fare il cretino con Nami o con
qualsiasi altra donna che gli capitava a tiro, tanto alla fine era
sempre e solo lui a starci male...
Detto fatto: niente più moine, niente
più cuori....la gentilezza sarebbe sempre rimasta, in fondo era
stato cresciuto così, ma non sarebbe più stato lo zerbino di
nessuno.
Robin sembrava essersi accorta del
cambiamento, ma non aveva detto nulla...quella ragazza aveva davvero
una sensibilità incredibile, peccato che le fosse così difficile
esternare le sue emozioni...
Nami invece non aveva fatto una piega;
del resto, dopo la scena a cui aveva assistito, lui non si aspettava
diversamente...in fondo quando mai la navigatrice aveva dato segni di
interessarsi veramente ai suoi stati d'animo?
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Capitolo 2 *** Capitolo 2 ***
Capitolo 2
Erano passate ormai alcune settimane
dall'episodio della locanda, e il cambiamento di Sanji alla fine era
stato notato da tutti.
Nessuno si era però azzardato a
chiedere spiegazioni, poiché era difficile prevedere che reazione
avrebbe avuto il cuoco se gli fossero state poste quel genere di
domande..
Nami era finalmente tornata ad essere
se stessa. Superato il pericoloso tratto di mare relativamente senza
problemi (escludendo la gigantesca piovra che li aveva attaccati,
affettata senza nessun problema da Zoro), era infatti uscita
dall'autoisolamento e aveva ricominciato a interagire normalmente con
il resto della ciurma, notando subito una differenza che fino a quel
momento le era sfuggita..
Sanji la ignorava completamente. Era
sempre gentile, mai grezzo o maleducato come Zoro, ma aveva smesso di
fare distinzioni tra donne e compagni maschi, e manteneva sempre un
atteggiamento serio e composto.
Niente più moine, niente più
obbedienza servile...
Si chiese cosa potesse esser successo,
non riusciva a spiegarsi un cambiamento così drastico..che si fosse
semplicemente stancato? Chissà...
La navigazione procedeva tranquilla: a
breve sarebbero giunti all'isola successiva, dove avrebbero dovuto
nuovamente fare rifornimento... del resto lo stomaco di Rufy non
perdonava...
In quelle settimane, il giovane cuoco
aveva fatto fatica a prendere sonno: continuava a rivivere quella
scena..sognava Nami che rideva di lui, scomparendo nell'oscurità
insieme a quel tizio sconosciuto...ormai non ne poteva più!
Doveva riuscire a dimenticarla, per il
bene di tutti, ma soprattutto per ritrovare la sua serenità..decise
di limitare ulteriormente i contatti con la navigatrice, portandoli
al minimo indispensabile: forse in questo modo sarebbe riuscito nel
suo intento..
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Nami cominciava a risentire del nuovo
comportamento di Sanji: le mancavano le sue gentilezze e in fondo
anche quegli strampalati tentativi di corteggiamento..
Certo, aveva sempre preferito il cuoco
quando era serio e concentrato, come quando era ai fornelli..ma ora
era troppo!!
Come se non bastasse, aveva anche
cominciato ad evitarla, passando tutto il tempo possibile in cucina
oppure in camera sua...che ce l'avesse con lei?
Decise di affrontarlo: se aveva qualche
problema, che almeno glielo dicesse in faccia!
“Ehi Sanji! Ci sei? Ho bisogno di
parlarti subito!” La ragazza si era recata direttamente in cucina;
era quasi ora di cena, per cui il cuoco doveva trovarsi lì...
“La cena non è ancora pronta, ci
vorranno ancora una trentina di minuti...”
“Non voglio parlare della cena, ma di
te!”
“Di me?” Sanji era sinceramente
incuriosito, Nami sembrava arrabbiata..
“Si! Sono giorni che fai di tutto per
evitarmi! Mi spieghi perchè? Ti ho forse fatto qualcosa?”
Il cuoco fissò la navigatrice con aria
di sfida: non si aspettava certo un confronto così diretto...che
cosa doveva fare? Sbatterle in faccia tutta la sua sofferenza oppure
no?
“No, niente di particolare.
Semplicemente mi sono rotto di correrti dietro come un cagnolino, di
farti da schiavetto o peggio da zerbino...e per cosa poi? Per
ricevere botte in testa o frasi del tipo 'non rompere' quando non hai
bisogno di me?”
Nami era rimasta senza parole: le
parole di Sanji l'avevano ferita, e molto anche. Senza aggiungere
altro, girò sui tacchi e uscì dalla cucina sbattendo la porta.
Corse a rifugiarsi tra i suoi
mandarini, lasciando le lacrime libere di cadere; sapeva che il
ragazzo aveva perfettamente ragione, in fondo lei l'aveva sempre
sfruttato senza nessuna remora, approfittando del suo debole per le
donne...ma in fondo si sentiva molto legata a lui, molto più che
agli altri, ma le sue insicurezze e la sua paura di soffrire
nuovamente la bloccavano dall'esternare qualsiasi emozione di quel
genere...
Sanji rimase per un attimo a
contemplare il vuoto lasciato dalla forma della navigatrice, poi
riprese le sue precedenti attività. Sapeva di essere stato duro con
lei, ma in fondo se l'era decisamente meritato..
Quella sera regnava una strana
atmosfera a cena: Nami infatti si era chiusa in camera con la scusa
di dover disegnare nuove mappe, e quindi non si era fatta vedere.
Il cuoco non potè fare a meno di
preoccuparsi...forse aveva esagerato, così decise di controllare a
fine pasto che la ragazza stesse bene.
Portando con se un vassoio con la cena
residua, Sanji si diresse verso la camera della navigatrice e bussò.
Nami aprì la porta e, quando vide il cuoco con il vassoio in mano,
glielo strappò dalle mani e lo gettò a terra con un gesto di
stizza.
“Non mi sembra di averti chiesto
nulla! Se non sono venuta a cena, significa che non ho fame!”
“Volevo essere gentile, ma
soprattutto volevo assicurarmi che tu stessi bene...evidentemente le
mie preoccupazioni erano del tutto infondate. E comunque, mi spieghi
che bisogno c'era di sprecare così del cibo?”
La risposta calma di Sanji fece
imbufalire ancora di più Nami, che gli chiuse la porta in faccia con
un sonoro sbam.
Le reazioni della ragazza fecero
sparire ogni senso di colpa dal cuore del cuoco; fino a quel momento
aveva mantenuto ancora delle speranze, ma ora era certo che l'unica
cosa che davvero importava a Nami era di aver perso il suo zerbino
personale.
Non immaginava che la faccenda in
realtà fosse molto più complessa..
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Capitolo 3 *** Capitolo 3 ***
Capitolo 3
In pochi giorni il fatto che Nami e
Sanji fossero ai ferri corti non era più un segreto per nessuno: i
due si parlavano a malapena, e stavano il più lontano possibile
l'uno dall'altro.
Quell'evoluzione in negativo lasciò
tutti molto sorpresi, specialmente per quanto riguardava Sanji, che
non si era mai comportato così nemmeno con Zoro. Freddo, distaccato,
sembrava quasi che la sola presenza della navigatrice nella stessa
stanza fosse per lui fastidiosa. La tensione era così alta che si
poteva tagliare con un coltello...
Per la gioia di tutti gli altri membri
della ciurma arrivarono alla tappa successiva del loro viaggio, una
minuscola isola con una strana montagna, ricca di rovine, che
sovrastava il villaggio in riva all'oceano.
Tutti scesero dalla nave in gran
fretta...del resto, l'atmosfera che si era creata a bordo in quegli
ultimi giorni era diventata davvero insopportabile.
Senza neanche guardare indietro, Sanji
si diresse subito verso il cuore del centro abitato, in cerca di
negozianti da cui fare rifornimento; una volta completate le
faccende, decise di esplorare un po' il territorio vicino al
villaggio, in particolare le rovine...
Non che amasse particolarmente la
storia e l'archeologia, in fondo quello era il campo di Robin, però
voleva limitare al minimo le possibilità di incontrare Nami...e
soprattutto voleva essere sicuro di non dover più assistere a scene
come quella di qualche tempo prima...quella che aveva dato inizio a
tutto...
Al contrario dei suoi compagni, che non
vedevano l'ora di scendere a terra, Nami aveva preferito restare
sulla Thousand ancora per un po' di tempo..voleva finire di
riordinare le sue carte, in modo da poter poi andare ad esplorare
l'isola per creare una nuova mappa.
Tenersi così occupata la aiutava a non
pensare a Sanji...dal giorno del loro litigio si erano evitati come
la peste, e la cosa la faceva soffrire molto...le mancava, e molto
anche...
Con questi pensieri, si avviò lungo un
minuscolo sentiero che portava verso la parte alta dell'isola, in
modo da trovare il posto migliore per le sue misurazioni..
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Il destino volle che il cuoco e la
navigatrice si ritrovassero entrambi allo stesso punto della foresta
che circondava il villaggio, snodo centrale per proseguire verso le
rovine.
“...”
“...”
Nami si stava già voltando per tornare
indietro, quando le parole di Sanji la fermarono:
“Aspetta Nami...stavi cercando un
posto per disegnare la tua mappa vero? Io stavo andando in
esplorazione fino alle rovine...Se vuoi ti posso accompagnare...in
fondo siamo su un territorio che non conosciamo, in due saremmo più
al sicuro...”
La navigatrice scrutò con attenzione
la faccia del cuoco, per capire se fosse serio o la stesse prendendo
in giro. Vedendo l'espressione del ragazzo, alla fine accettò e lo
seguì lungo il sentiero.
Camminavano in silenzio tra gli alberi,
il disagio di entrambi abbastanza evidente, finchè non arrivarono
sull'altopiano che ospitava le rovine.
Furono entrambi sorpresi di non trovare
lì la loro amica Robin, tuttavia nessuno dei due commentò. Sanji si
mise a sedere su un blocco di pietra mentre Nami preparava
l'attrezzatura per i suoi rilevamenti.
Ad un certo punto però, appoggiando il
cavalletto su uno dei pietroni li accanto, accadde l'inaspettato:
sotto la navigatrice si aprì una voragine, facendola sprofondare.
Sanji, che aveva assistito alla scena,
si precipitò a soccorrerla, ma fu trascinato nel cratere insieme
alla ragazza.
“Ahia! Accidenti che botta!!”
“Ma dove siamo finiti? E soprattutto,
come diavolo è successo?” imprecò il cuoco dolorante.
“Il cavalletto..devo avere azionato
una sorta di meccanismo quando l'ho appoggiato...”
“Grandioso...e ora che si fa?
Aspettiamo che vengano a prenderci?”
La domanda di Sanji trovò subito
risposta: sopra di loro la botola del cratere si richiuse,
lasciandoli nella completa oscurità.
Utilizzando uno dei fiammiferi con cui
accedeva le sue sigarette, il cuoco trovò una torcia non distante
dal punto in cui erano atterrati e riuscì così a fare un po' di
luce.
Si trovavano in una specie di camera
circolare piena di disegni, alla cui estremità si trovava una
porta..
Sanji stava già per dirigersi verso
l'uscita, ma Nami lo fermò:
“Aspetta! Prima lasciami osservare
questi disegni! Ho come l'impressione che ci aiuteranno ad uscire da
qui...”
Il ragazzo dovette darle ragione: era
meglio non essere precipitosi, in fondo non sapevano che genere di
insidie si nascondevano lì dentro..
Fu allora che se rese conto: era
intrappolato in chissà quale luogo con la ragazza di cui era
innamorato, e con cui era ai ferri corti da settimane...sarebbe
riuscito a sopportarlo?
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Capitolo 4 *** Capitolo 4 ***
Capitolo 4
Nami analizzava con attenzione i
disegni della stanza: erano una sequenza di scene raffiguranti una
serie di persone intente ad eseguire una serie di strani rituali,
simili a prove di coraggio...fu allora che capì:
“Credo di aver compreso il
significato di questi disegni...”
“Davvero? E che cosa vorrebbero
dire?”
“Il posto dove ci troviamo ora nei
tempi antichi doveva essere una sorta di tempio dove i giovani
venivano iniziati alla vita adulta attraverso una serie di prove di
abilità e coraggio...”
“Mi stai dicendo che per uscire da
qui dovremmo affrontare queste sfide?”
“Purtroppo si...siamo di parecchi
metri sotto il livello delle rovine, e a giudicare dalla pietra che
circonda questa stanza, nessuno ci sentirebbe urlare neanche se si
trovasse esattamente qui sopra...”
“Grandioso...” disse Sanji
voltandosi verso la navigatrice; fu solo in quel momento che si
accorse che il viso della ragazza era bagnato...stava piangendo.
“Perchè piangi?”
“Perchè è colpa mia se ci troviamo
in questa situazione assurda...se fossi stata più attenta...”
“Non potevi farci nulla, non c'erano
indizi riguardo alla presenza di una stanza sotterranea...e poi ci
cacciamo sempre in un mare di guai, un avventura in più o una in
meno che differenza vuoi che faccia?”
La calma di Sanji sembrò
tranquillizzare Nami, che però non riusciva a smettere di piangere:
da quando avevano avuto quel brutto litigio qualche tempo prima,
ormai erano molti i momenti in cui le veniva il magone...quelle
lacrime erano lo sfogo di tutte le emozioni accumulate in quel
periodo...
Il cuoco notò che il pianto della
ragazza non accennava a calmarsi; cominciava seriamente a
preoccuparsi.
“Ti prego Nami calmati, mi stai
facendo preoccupare...non temere, usciremo da qui sani e salvi..”
“Scusami...”
“E per cosa?”
“Per come mi sono comportata con
te...”
“A cosa ti stai riferendo?”
“A tutto...avevi ragione: ti ho
sempre sfruttato, approfittando della tua natura gentile, e non mi
sono mai preoccupata dei tuoi sentimenti...quando hai smesso di fare
la corte sia a me che a Robin, ero quasi contenta, anche se in parte
mi mancavano i tuoi strampalati tentativi di corteggiamento...quando
però hai cominciato ad evitarmi, discriminando me con Robin, sono
diventata gelosa, e non ci ho visto più....non dovevo maltrattarti
così quella sera...nonostante tutto ti eri preoccupato per me, al
punto di tenermi da parte un po' di cibo e portarmelo per assicurarti
che stessi bene, e io invece ti ho sbattuto la porta in faccia...”
Le parole di Nami lasciarono Sanji
completamente ammutolito...non si aspettava una confessione del
genere...
Non sapendo cosa dire, fece la prima
cosa che gli venne in mente: avvicinò a sé la ragazza e la
abbracciò dolcemente.
Rimasero così per un periodo di tempo
indefinito, fin quando Nami non riuscì a calmarsi, smettendo di
piangere. Fu allora che decise di porgli una domanda che la assillava
ormai da tempo..
“Perchè?”
“Scusa?”
“Perchè hai assunto questo nuovo
atteggiamento con le donne? E' stato un cambiamento drastico...”
Sentendo la domanda di Nami, la faccia
di Sanji si contrasse in una smorfia di dolore...
“Non so se è il caso che tu lo
sappia...dovrei spiegarti molte cose, e alla fine il nostro rapporto
ne subirebbe inevitabilmente le conseguenze..”
“Sono pronta a correre il
rischio...in fondo abbiamo già sperimentato cosa vuol dire essere ai
ferri corti, non penso che potremmo peggiorare ancora...”
Sanji sospirò; era giunto il momento
della verità...tanto valeva togliersi tutto il fardello, così
almeno non ci pensava più...
“Ti ricordi l'isola su cui abbiamo
fatto tappa circa due mesi fa? Durante la sosta, una volta completato
il rifornimento della Thousand, avevo deciso di fare un giro per la
cittadina nel tempo che restava....mentre passeggiavo per le strade,
ti ho vista per caso entrare in una locanda, e ti ho seguita...quando
sono entrato, ti ho visto flirtare con un tipo, con cui poi ti sei
appartata poco dopo...”
Il cuoco fermò il suo racconto appena
vide lo sguardo sconvolto della ragazza di fronte a lui...
Era convinto che si sarebbe beccato uno
schiaffo in piena faccia, e invece la navigatrice scoppiò nuovamente
a piangere...
“Dunque è per colpa mia che tu...”
“Già. Vederti con quel tipo mi ha
aperto gli occhi: faccio sempre il cretino con tutte, come posso
sperare di trovare il vero amore se non sono nemmeno capace di dire
alla ragazza che amo ciò che provo per lei? Ho preferito
allontanarmi, per cercare di dimenticare e ritrovare la mia
serenità...ma finora ho miseramente fallito..”
“Sanji, io...”
“Ora sai la verità: non te ne
crucciare, so perfettamente che per te sono solo un compagno di
avventure...non temere, col tempo ritroverò il mio equilibrio...”
“Non è così Sanji...tu per me non
sei solo un compagno di avventure...non lo sei mai stato...ma
continuare a vederti mentre correvi dietro a ogni bella ragazza mi
faceva male, e ho sempre pensato che fossi il tipo che non vuole
storie serie...per questo avevo cominciato, di tanto in tanto, a
cercare 'avventure' nei posti dove ci fermavamo...per non pensare a
te....”
La confessione di Nami lasciò il cuoco
completamente interdetto: dunque si amavano, e come due rimbambiti
erano sempre stati troppo orgogliosi per ammetterlo?
“Nami io ho sempre amato solo te...è
vero, ho sempre fatto la corte ad ogni donna che mi capita a tiro, ma
non ho mai combinato nulla con nessuna...ho sempre aspettato il
grande amore...”
Si fissarono intensamente per un
periodo di tempo che sembrò durare un eternità; fu la navigatrice,
che nel frattempo si era calmata, a rompere per prima il silenzio:
“Direi che di cose da chiarire ne
abbiamo parecchie...che ne dici di uscire da qui e riprendere con
tranquillità il discorso in una sede più illuminata e soprattutto
meno umida? Comincio ad avere i brividi...”
Il cuoco dovette dare ragione alla
ragazza, così insieme si avviarono verso l'unica porta presente
nella stanza..
Le prove che dovettero affrontare erano
più semplici del previsto, almeno per persone abituate come loro a
mille pericoli...del resto, saltare un burrone largo diversi metri,
schivare lame rotanti e risolvere un enigma per loro erano cose da
nulla....
Una volta superate le tre prove, si
incamminarono lungo un tunnel che portava diretto verso la luce,
quella del mondo esterno a quello strano tempio....
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Capitolo 5 *** Capitolo 5 ***
Capitolo 5
Sbucarono nella foresta, vicino allo
stesso sentiero su cui si erano incamminati qualche ora prima; si
avviarono verso il posto in cui era ormeggiata la loro nave, ognuno
immerso nei propri pensieri, ognuno intento a scegliere con cura le
parole per il loro 'discorso in sospeso'...
Quando arrivarono alla Thousand, non
c'era ancora nessuno; del resto era ancora presto, all'appuntamento
prestabilito mancavano ancora più di due ore.
Era arrivato il momento, il momento di
chiarire ogni cosa...le verità dei fatti, i loro
sentimenti...entrambi ringraziarono segretamente di essere soli a
bordo, almeno avrebbero potuto parlare senza essere disturbati...
Fu Nami a rompere per prima il silenzio
che avevano mantenuto da quando erano usciti da quella pseudo-grotta:
“Mi dispiace di averti fatto soffrire
così...ammetto che all'inizio del nostro viaggio i tuoi continui
corteggiamenti per me erano solo utili servilismi, ma con il tempo è
cambiato tutto...mi piacevi molto quando eri serio e composto, ma
apprezzavo anche le tue gentilezze, per quanto a volte fossero
piuttosto strampalate...senza rendermene conto mi sono innamorata di
te...ma quando a noi si sono aggiunte prima Bibi, poi Robin, ho visto
che lo stesso trattamento che riservavi a me lo davi anche a loro...e
la cosa mi faceva soffrire molto. Come se non bastasse, vederti
corteggiare altre donne, praticamente sconosciute, mi faceva ancora
più male...è così che ho cominciato, di tanto in tanto, a cercare
avventure sulle isole su cui facevamo tappa...mi aiutavano a non
pensare a te, almeno per un po' di tempo...”
Sanji ascoltava in silenzio le parole
pronunciate dalla ragazza, non poteva credere alle sue orecchie: Nami
l'aveva amato da sempre, più o meno come lui aveva sempre amato
lei...ma come avevano potuto non accorgersi dei sentimenti reciproci?
Che scemi...
“Mi dispiace di averti fatto soffrire
così Nami...per me corteggiare le donne era un modo per cercare il
vero amore...senza rendermi conto che ciò che cercavo si sarebbe
presentato quando meno me l'aspettavo...ho sempre amato solo te, ma
ho continuato con il mio atteggiamento per non pensarci in
continuazione, del resto non riuscivo a capire se ti interessavo
oppure no...
Quando ti ho visto con quel tizio, mi
si è spezzato il cuore...ho pensato che per te non fossi altro che
uno zerbino pronto a eseguire ogni tuo ordine...
Che sciocchi siamo stati...a quest'ora
staremmo insieme da una vita, se avessimo avuto il coraggio di dirci
la verità....”
Non c'era bisogno di dire nient'altro;
in un periodo di tempo che sembrò durare un eternità, i loro corpi
si avvicinarono, e le loro labbra si sfiorarono, dapprima
timidamente, poi, trasportate del momento, in un lungo e passionale
bacio.
“ODDIO SI STANNO BACIANDOO!!! MA SE
FINO A POCO FA ERANO PRONTI AD ACCOPPARSI A VICENDA!!”
Quel grido improvvisò li riscosse;
girandosi verso la fonte di quell'indesiderato rumore, si ritrovarono
di fronte la ciurma al gran completo: Rufy, Usopp e Brook talmente
sconvolti da ritrovarsi la mascella toccante terra, Chopper e Franky
che piangevano come due bambini, Zoro e Robin con un mezzo sorriso
compiaciuto...
I due ragazzi, rossi come pomodori, si
guardavano non sapendo bene cosa dire..
“Alla fine ce l'hai fatta cuoco da
strapazzo a trovarti una ragazza abbastanza pazza da volerti!!”
dichiarò Zoro, divertito dall'evidente imbarazzo dei compagni.
“Taci marimo!! Cosa vuole capirne un
cavernicolo come te!!”
“Dai ragazzi, non litigate in un
momento come questo...piuttosto voi due, mi spiegate come avete fatto
a passare dalla cortina di ferro a baciarvi appassionatamente nel
giro di poche ore?” chiese Robin, curiosa..aveva già capito che il
cambiamento di Sanji era determinato da problemi sentimentali, e
quando aveva visto il muro contro muro con Nami aveva sospettato che
tra loro ci fossero conti in sospeso...ora voleva sapere come li
avevano appianati.
Comprendendo le curiosità dell'amica,
e ripromettendosi di spiegarle ogni singolo dettaglio in separata
sede, Nami decise di fornire una spiegazione che potesse riassumere
il tutto in poche parole:
“In pratica ci siamo sempre amati, ma
nessuno ha mai sospettato dei sentimenti dell'altro...di recente
abbiamo avuto un brutto litigio, che ha portato alle conseguenze che
voi ben sapete...oggi però siamo rimasti intrappolati in uno strano
tempio, così, forzati dalle circostanze, abbiamo avuto modo di
chiarirci, e di confessare cosa provavamo l'una per l'altra.
Spero che per voi non sia un
problema...”
“Stasera si fa festa!!!! Dobbiamo
festeggiare la fine della cortina di ferro e la nuova coppia di
bordo!!! Alee!!!” urlò uno scalmanato Rufy.
“Direi di no mia dolce Nami...” le
rispose Sanji divertito.
Fecero baldoria tutta notte, bevendo e
mangiando così tanto da scoppiare..
“Accidenti che mangiata...rischio
seriamente di scoppiare...” esclamò Nami, seduta tra i suoi
mandarini a contemplare il cielo.
“Non ci pensare nemmeno...ho altri
programmi in mente per il futuro” Sanji l'aveva raggiunta,
abbracciandola teneramente.
La ragazza si limitò a
sorridere...rimasero lì a guardare le stelle...mille avventure li
attendevano sulla rotta dello One Piece, e le avrebbero affrontate
insieme.
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