When you go away

di killerklaus
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Capitolo 1

Era una giornata come tante altre lungo la Rotta Maggiore: continui cambiamenti climatici, mostri marini...la Thousand Sunny procedeva fluidamente sulla vasta distesa d'acqua, il suo equipaggio ormai abituato alle stranezze di quella parte di oceano..

In cucina c'era grande movimento, poiché era ora di pranzo; Sanji stava preparando una serie di gustosi piatti a base di carne, sollecitato dai continui strilli del suo affamato capitano.

“Sanjii!!!Ho famee!!!”

“A cuccia! Non è ancora pronto!!”

Il cuoco doveva continuamente tenere a bada lo scandaloso appetito di Rufy, altrimenti quello sconsiderato avrebbe mangiato anche cibi crudi, con il rischio di stare male seriamente...

La dispensa ormai era quasi vuota, fortuna che entro poche ore sarebbero arrivati alla successiva tappa del loro viaggio..altrimenti sarebbe stato costretto a vedere ancora una volta l'orrendo spettacolo offerto dalle battute di pesca di Usopp....

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Una volta sbarcati, Sanji si diresse deciso verso il mercato locale per fare la spesa, ma anche per non dover sentire oltre gli schiamazzi del capitano...voleva bene a quel ragazzo, era un carissimo amico e per lui avrebbe anche rischiato la vita se necessario, ma a volte era decisamente troppo infantile...

Completate le varie faccende e depositate le provviste nel frigo (ben chiuso con doppio lucchetto per tenere lontani Rufy e Usopp), il cuoco decise di esplorare un po' la cittadina, estremamente vivace e piena di gente.

Mentre passeggiava tra le vie del villaggio, notò per caso una testa rossa molto familiare dirigersi in una locanda lì vicino: era Nami!

Il ragazzo decise di seguirla, magari riusciva ad offrirle da bere...e a dirle finalmente la verità riguardo ai suoi sentimenti...

Ma una volta entrato nel locale, assistette a una scena che lo sconvolse: Nami era intenta a flirtare con un tipo, il quale le sussurrava parole nell'orecchio, facendola ridacchiare...alla fine, del tutto ignari della presenza del cuoco, si diressero al piano superiore...il trambusto copriva ogni rumore, ma Sanji sapeva bene cosa stava accadendo...

Uscì dal locale con il cuore a pezzi...Nami si stava dando da fare con un tizio appena incontrato...e a giudicare dalla sua disinvoltura, era probabile che non fosse nemmeno la prima volta...

Gli venne da piangere: per tutto quel tempo aveva amato segretamente la ragazza, e ora si rendeva conto che probabilmente a lei non importava assolutamente nulla di lui...

Certo, lui era solito corteggiare qualsiasi donna che gli capitasse a tiro, ma il suo cuore apparteneva solo ed esclusivamente alla navigatrice...

Ma per lei evidentemente lui non era diverso dagli altri...un compagno di avventure, sicuramente, un amico, forse...e uno zerbino sempre pronto ad accogliere ogni sua richiesta. Che sciocco era stato...

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Il giorno successivo la navigazione riprese normalmente; Nami non sapeva che qualcuno l'aveva vista in quella locanda...e soprattutto non sospettava minimamente di aver devastato l'animo di uno dei suoi fidati nakama.

Sanji aveva mantenuto il suo normale comportamento con tutti i suoi compagni maschi, incluso litigare in continuazione con Zoro e picchiare selvaggiamente Rufy per ogni tentativo di furto dalla dispensa, ma in realtà qualcosa era cambiato: con Robin e Nami era sempre gentile, tuttavia gli occhi non diventavano più cuoriformi, e il suo atteggiamento restava sempre composto e serio.

Questo mutamento incuriosì molto Robin: cosa era accaduto perchè il loro cuoco cambiasse così radicalmente?

La risposta era sicuramente da ricercarsi in qualcosa successo sull'isola che avevano appena lasciato...qualcosa che aveva sconvolto il giovane...ma cosa?

L'archeologa scelse di osservare discretamente i comportamenti del cuoco, sperando che lasciassero trasparire qualcosa.

Il radicale cambiamento di Sanji passò invece del tutto inosservato a Nami: in quel periodo la ragazza era concentrata sulla navigazione in quel tratto di mare, giudicato molto pericoloso e pieno di insidie; era spesso distante, poco presente, e soprattutto molto irascibile. Non avere le continue attenzioni del cuoco era l'ultimo dei suoi problemi...almeno per il momento...

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La batosta ricevuta aveva aperto gli occhi a Sanji: era ora di finirla di fare il cretino con Nami o con qualsiasi altra donna che gli capitava a tiro, tanto alla fine era sempre e solo lui a starci male...

Detto fatto: niente più moine, niente più cuori....la gentilezza sarebbe sempre rimasta, in fondo era stato cresciuto così, ma non sarebbe più stato lo zerbino di nessuno.

Robin sembrava essersi accorta del cambiamento, ma non aveva detto nulla...quella ragazza aveva davvero una sensibilità incredibile, peccato che le fosse così difficile esternare le sue emozioni...

Nami invece non aveva fatto una piega; del resto, dopo la scena a cui aveva assistito, lui non si aspettava diversamente...in fondo quando mai la navigatrice aveva dato segni di interessarsi veramente ai suoi stati d'animo?


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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2

Erano passate ormai alcune settimane dall'episodio della locanda, e il cambiamento di Sanji alla fine era stato notato da tutti.

Nessuno si era però azzardato a chiedere spiegazioni, poiché era difficile prevedere che reazione avrebbe avuto il cuoco se gli fossero state poste quel genere di domande..

Nami era finalmente tornata ad essere se stessa. Superato il pericoloso tratto di mare relativamente senza problemi (escludendo la gigantesca piovra che li aveva attaccati, affettata senza nessun problema da Zoro), era infatti uscita dall'autoisolamento e aveva ricominciato a interagire normalmente con il resto della ciurma, notando subito una differenza che fino a quel momento le era sfuggita..

Sanji la ignorava completamente. Era sempre gentile, mai grezzo o maleducato come Zoro, ma aveva smesso di fare distinzioni tra donne e compagni maschi, e manteneva sempre un atteggiamento serio e composto.

Niente più moine, niente più obbedienza servile...

Si chiese cosa potesse esser successo, non riusciva a spiegarsi un cambiamento così drastico..che si fosse semplicemente stancato? Chissà...

La navigazione procedeva tranquilla: a breve sarebbero giunti all'isola successiva, dove avrebbero dovuto nuovamente fare rifornimento... del resto lo stomaco di Rufy non perdonava...

In quelle settimane, il giovane cuoco aveva fatto fatica a prendere sonno: continuava a rivivere quella scena..sognava Nami che rideva di lui, scomparendo nell'oscurità insieme a quel tizio sconosciuto...ormai non ne poteva più!

Doveva riuscire a dimenticarla, per il bene di tutti, ma soprattutto per ritrovare la sua serenità..decise di limitare ulteriormente i contatti con la navigatrice, portandoli al minimo indispensabile: forse in questo modo sarebbe riuscito nel suo intento..

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Nami cominciava a risentire del nuovo comportamento di Sanji: le mancavano le sue gentilezze e in fondo anche quegli strampalati tentativi di corteggiamento..

Certo, aveva sempre preferito il cuoco quando era serio e concentrato, come quando era ai fornelli..ma ora era troppo!!

Come se non bastasse, aveva anche cominciato ad evitarla, passando tutto il tempo possibile in cucina oppure in camera sua...che ce l'avesse con lei?

Decise di affrontarlo: se aveva qualche problema, che almeno glielo dicesse in faccia!

“Ehi Sanji! Ci sei? Ho bisogno di parlarti subito!” La ragazza si era recata direttamente in cucina; era quasi ora di cena, per cui il cuoco doveva trovarsi lì...

“La cena non è ancora pronta, ci vorranno ancora una trentina di minuti...”

“Non voglio parlare della cena, ma di te!”

“Di me?” Sanji era sinceramente incuriosito, Nami sembrava arrabbiata..

“Si! Sono giorni che fai di tutto per evitarmi! Mi spieghi perchè? Ti ho forse fatto qualcosa?”

Il cuoco fissò la navigatrice con aria di sfida: non si aspettava certo un confronto così diretto...che cosa doveva fare? Sbatterle in faccia tutta la sua sofferenza oppure no?

“No, niente di particolare. Semplicemente mi sono rotto di correrti dietro come un cagnolino, di farti da schiavetto o peggio da zerbino...e per cosa poi? Per ricevere botte in testa o frasi del tipo 'non rompere' quando non hai bisogno di me?”

Nami era rimasta senza parole: le parole di Sanji l'avevano ferita, e molto anche. Senza aggiungere altro, girò sui tacchi e uscì dalla cucina sbattendo la porta.

Corse a rifugiarsi tra i suoi mandarini, lasciando le lacrime libere di cadere; sapeva che il ragazzo aveva perfettamente ragione, in fondo lei l'aveva sempre sfruttato senza nessuna remora, approfittando del suo debole per le donne...ma in fondo si sentiva molto legata a lui, molto più che agli altri, ma le sue insicurezze e la sua paura di soffrire nuovamente la bloccavano dall'esternare qualsiasi emozione di quel genere...

Sanji rimase per un attimo a contemplare il vuoto lasciato dalla forma della navigatrice, poi riprese le sue precedenti attività. Sapeva di essere stato duro con lei, ma in fondo se l'era decisamente meritato..

Quella sera regnava una strana atmosfera a cena: Nami infatti si era chiusa in camera con la scusa di dover disegnare nuove mappe, e quindi non si era fatta vedere.

Il cuoco non potè fare a meno di preoccuparsi...forse aveva esagerato, così decise di controllare a fine pasto che la ragazza stesse bene.

Portando con se un vassoio con la cena residua, Sanji si diresse verso la camera della navigatrice e bussò. Nami aprì la porta e, quando vide il cuoco con il vassoio in mano, glielo strappò dalle mani e lo gettò a terra con un gesto di stizza.

“Non mi sembra di averti chiesto nulla! Se non sono venuta a cena, significa che non ho fame!”

“Volevo essere gentile, ma soprattutto volevo assicurarmi che tu stessi bene...evidentemente le mie preoccupazioni erano del tutto infondate. E comunque, mi spieghi che bisogno c'era di sprecare così del cibo?”

La risposta calma di Sanji fece imbufalire ancora di più Nami, che gli chiuse la porta in faccia con un sonoro sbam.

Le reazioni della ragazza fecero sparire ogni senso di colpa dal cuore del cuoco; fino a quel momento aveva mantenuto ancora delle speranze, ma ora era certo che l'unica cosa che davvero importava a Nami era di aver perso il suo zerbino personale.

Non immaginava che la faccenda in realtà fosse molto più complessa..

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3

In pochi giorni il fatto che Nami e Sanji fossero ai ferri corti non era più un segreto per nessuno: i due si parlavano a malapena, e stavano il più lontano possibile l'uno dall'altro.

Quell'evoluzione in negativo lasciò tutti molto sorpresi, specialmente per quanto riguardava Sanji, che non si era mai comportato così nemmeno con Zoro. Freddo, distaccato, sembrava quasi che la sola presenza della navigatrice nella stessa stanza fosse per lui fastidiosa. La tensione era così alta che si poteva tagliare con un coltello...

Per la gioia di tutti gli altri membri della ciurma arrivarono alla tappa successiva del loro viaggio, una minuscola isola con una strana montagna, ricca di rovine, che sovrastava il villaggio in riva all'oceano.

Tutti scesero dalla nave in gran fretta...del resto, l'atmosfera che si era creata a bordo in quegli ultimi giorni era diventata davvero insopportabile.

Senza neanche guardare indietro, Sanji si diresse subito verso il cuore del centro abitato, in cerca di negozianti da cui fare rifornimento; una volta completate le faccende, decise di esplorare un po' il territorio vicino al villaggio, in particolare le rovine...

Non che amasse particolarmente la storia e l'archeologia, in fondo quello era il campo di Robin, però voleva limitare al minimo le possibilità di incontrare Nami...e soprattutto voleva essere sicuro di non dover più assistere a scene come quella di qualche tempo prima...quella che aveva dato inizio a tutto...

Al contrario dei suoi compagni, che non vedevano l'ora di scendere a terra, Nami aveva preferito restare sulla Thousand ancora per un po' di tempo..voleva finire di riordinare le sue carte, in modo da poter poi andare ad esplorare l'isola per creare una nuova mappa.

Tenersi così occupata la aiutava a non pensare a Sanji...dal giorno del loro litigio si erano evitati come la peste, e la cosa la faceva soffrire molto...le mancava, e molto anche...

Con questi pensieri, si avviò lungo un minuscolo sentiero che portava verso la parte alta dell'isola, in modo da trovare il posto migliore per le sue misurazioni..

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Il destino volle che il cuoco e la navigatrice si ritrovassero entrambi allo stesso punto della foresta che circondava il villaggio, snodo centrale per proseguire verso le rovine.

“...”

“...”

Nami si stava già voltando per tornare indietro, quando le parole di Sanji la fermarono:

“Aspetta Nami...stavi cercando un posto per disegnare la tua mappa vero? Io stavo andando in esplorazione fino alle rovine...Se vuoi ti posso accompagnare...in fondo siamo su un territorio che non conosciamo, in due saremmo più al sicuro...”

La navigatrice scrutò con attenzione la faccia del cuoco, per capire se fosse serio o la stesse prendendo in giro. Vedendo l'espressione del ragazzo, alla fine accettò e lo seguì lungo il sentiero.

Camminavano in silenzio tra gli alberi, il disagio di entrambi abbastanza evidente, finchè non arrivarono sull'altopiano che ospitava le rovine.

Furono entrambi sorpresi di non trovare lì la loro amica Robin, tuttavia nessuno dei due commentò. Sanji si mise a sedere su un blocco di pietra mentre Nami preparava l'attrezzatura per i suoi rilevamenti.

Ad un certo punto però, appoggiando il cavalletto su uno dei pietroni li accanto, accadde l'inaspettato: sotto la navigatrice si aprì una voragine, facendola sprofondare.

Sanji, che aveva assistito alla scena, si precipitò a soccorrerla, ma fu trascinato nel cratere insieme alla ragazza.

“Ahia! Accidenti che botta!!”

“Ma dove siamo finiti? E soprattutto, come diavolo è successo?” imprecò il cuoco dolorante.

“Il cavalletto..devo avere azionato una sorta di meccanismo quando l'ho appoggiato...”

“Grandioso...e ora che si fa? Aspettiamo che vengano a prenderci?”

La domanda di Sanji trovò subito risposta: sopra di loro la botola del cratere si richiuse, lasciandoli nella completa oscurità.

Utilizzando uno dei fiammiferi con cui accedeva le sue sigarette, il cuoco trovò una torcia non distante dal punto in cui erano atterrati e riuscì così a fare un po' di luce.

Si trovavano in una specie di camera circolare piena di disegni, alla cui estremità si trovava una porta..

Sanji stava già per dirigersi verso l'uscita, ma Nami lo fermò:

“Aspetta! Prima lasciami osservare questi disegni! Ho come l'impressione che ci aiuteranno ad uscire da qui...”

Il ragazzo dovette darle ragione: era meglio non essere precipitosi, in fondo non sapevano che genere di insidie si nascondevano lì dentro..

Fu allora che se rese conto: era intrappolato in chissà quale luogo con la ragazza di cui era innamorato, e con cui era ai ferri corti da settimane...sarebbe riuscito a sopportarlo?




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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 4

Nami analizzava con attenzione i disegni della stanza: erano una sequenza di scene raffiguranti una serie di persone intente ad eseguire una serie di strani rituali, simili a prove di coraggio...fu allora che capì:

“Credo di aver compreso il significato di questi disegni...”

“Davvero? E che cosa vorrebbero dire?”

“Il posto dove ci troviamo ora nei tempi antichi doveva essere una sorta di tempio dove i giovani venivano iniziati alla vita adulta attraverso una serie di prove di abilità e coraggio...”

“Mi stai dicendo che per uscire da qui dovremmo affrontare queste sfide?”

“Purtroppo si...siamo di parecchi metri sotto il livello delle rovine, e a giudicare dalla pietra che circonda questa stanza, nessuno ci sentirebbe urlare neanche se si trovasse esattamente qui sopra...”

“Grandioso...” disse Sanji voltandosi verso la navigatrice; fu solo in quel momento che si accorse che il viso della ragazza era bagnato...stava piangendo.

“Perchè piangi?”

“Perchè è colpa mia se ci troviamo in questa situazione assurda...se fossi stata più attenta...”

“Non potevi farci nulla, non c'erano indizi riguardo alla presenza di una stanza sotterranea...e poi ci cacciamo sempre in un mare di guai, un avventura in più o una in meno che differenza vuoi che faccia?”

La calma di Sanji sembrò tranquillizzare Nami, che però non riusciva a smettere di piangere: da quando avevano avuto quel brutto litigio qualche tempo prima, ormai erano molti i momenti in cui le veniva il magone...quelle lacrime erano lo sfogo di tutte le emozioni accumulate in quel periodo...

Il cuoco notò che il pianto della ragazza non accennava a calmarsi; cominciava seriamente a preoccuparsi.

“Ti prego Nami calmati, mi stai facendo preoccupare...non temere, usciremo da qui sani e salvi..”

“Scusami...”

“E per cosa?”

“Per come mi sono comportata con te...”

“A cosa ti stai riferendo?”

“A tutto...avevi ragione: ti ho sempre sfruttato, approfittando della tua natura gentile, e non mi sono mai preoccupata dei tuoi sentimenti...quando hai smesso di fare la corte sia a me che a Robin, ero quasi contenta, anche se in parte mi mancavano i tuoi strampalati tentativi di corteggiamento...quando però hai cominciato ad evitarmi, discriminando me con Robin, sono diventata gelosa, e non ci ho visto più....non dovevo maltrattarti così quella sera...nonostante tutto ti eri preoccupato per me, al punto di tenermi da parte un po' di cibo e portarmelo per assicurarti che stessi bene, e io invece ti ho sbattuto la porta in faccia...”

Le parole di Nami lasciarono Sanji completamente ammutolito...non si aspettava una confessione del genere...

Non sapendo cosa dire, fece la prima cosa che gli venne in mente: avvicinò a sé la ragazza e la abbracciò dolcemente.

Rimasero così per un periodo di tempo indefinito, fin quando Nami non riuscì a calmarsi, smettendo di piangere. Fu allora che decise di porgli una domanda che la assillava ormai da tempo..

“Perchè?”

“Scusa?”

“Perchè hai assunto questo nuovo atteggiamento con le donne? E' stato un cambiamento drastico...”

Sentendo la domanda di Nami, la faccia di Sanji si contrasse in una smorfia di dolore...

“Non so se è il caso che tu lo sappia...dovrei spiegarti molte cose, e alla fine il nostro rapporto ne subirebbe inevitabilmente le conseguenze..”

“Sono pronta a correre il rischio...in fondo abbiamo già sperimentato cosa vuol dire essere ai ferri corti, non penso che potremmo peggiorare ancora...”

Sanji sospirò; era giunto il momento della verità...tanto valeva togliersi tutto il fardello, così almeno non ci pensava più...

“Ti ricordi l'isola su cui abbiamo fatto tappa circa due mesi fa? Durante la sosta, una volta completato il rifornimento della Thousand, avevo deciso di fare un giro per la cittadina nel tempo che restava....mentre passeggiavo per le strade, ti ho vista per caso entrare in una locanda, e ti ho seguita...quando sono entrato, ti ho visto flirtare con un tipo, con cui poi ti sei appartata poco dopo...”

Il cuoco fermò il suo racconto appena vide lo sguardo sconvolto della ragazza di fronte a lui...

Era convinto che si sarebbe beccato uno schiaffo in piena faccia, e invece la navigatrice scoppiò nuovamente a piangere...

“Dunque è per colpa mia che tu...”

“Già. Vederti con quel tipo mi ha aperto gli occhi: faccio sempre il cretino con tutte, come posso sperare di trovare il vero amore se non sono nemmeno capace di dire alla ragazza che amo ciò che provo per lei? Ho preferito allontanarmi, per cercare di dimenticare e ritrovare la mia serenità...ma finora ho miseramente fallito..”

“Sanji, io...”

“Ora sai la verità: non te ne crucciare, so perfettamente che per te sono solo un compagno di avventure...non temere, col tempo ritroverò il mio equilibrio...”

“Non è così Sanji...tu per me non sei solo un compagno di avventure...non lo sei mai stato...ma continuare a vederti mentre correvi dietro a ogni bella ragazza mi faceva male, e ho sempre pensato che fossi il tipo che non vuole storie serie...per questo avevo cominciato, di tanto in tanto, a cercare 'avventure' nei posti dove ci fermavamo...per non pensare a te....”

La confessione di Nami lasciò il cuoco completamente interdetto: dunque si amavano, e come due rimbambiti erano sempre stati troppo orgogliosi per ammetterlo?

“Nami io ho sempre amato solo te...è vero, ho sempre fatto la corte ad ogni donna che mi capita a tiro, ma non ho mai combinato nulla con nessuna...ho sempre aspettato il grande amore...”

Si fissarono intensamente per un periodo di tempo che sembrò durare un eternità; fu la navigatrice, che nel frattempo si era calmata, a rompere per prima il silenzio:

“Direi che di cose da chiarire ne abbiamo parecchie...che ne dici di uscire da qui e riprendere con tranquillità il discorso in una sede più illuminata e soprattutto meno umida? Comincio ad avere i brividi...”

Il cuoco dovette dare ragione alla ragazza, così insieme si avviarono verso l'unica porta presente nella stanza..

Le prove che dovettero affrontare erano più semplici del previsto, almeno per persone abituate come loro a mille pericoli...del resto, saltare un burrone largo diversi metri, schivare lame rotanti e risolvere un enigma per loro erano cose da nulla....

Una volta superate le tre prove, si incamminarono lungo un tunnel che portava diretto verso la luce, quella del mondo esterno a quello strano tempio....



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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Capitolo 5

Sbucarono nella foresta, vicino allo stesso sentiero su cui si erano incamminati qualche ora prima; si avviarono verso il posto in cui era ormeggiata la loro nave, ognuno immerso nei propri pensieri, ognuno intento a scegliere con cura le parole per il loro 'discorso in sospeso'...

Quando arrivarono alla Thousand, non c'era ancora nessuno; del resto era ancora presto, all'appuntamento prestabilito mancavano ancora più di due ore.

Era arrivato il momento, il momento di chiarire ogni cosa...le verità dei fatti, i loro sentimenti...entrambi ringraziarono segretamente di essere soli a bordo, almeno avrebbero potuto parlare senza essere disturbati...

Fu Nami a rompere per prima il silenzio che avevano mantenuto da quando erano usciti da quella pseudo-grotta:

“Mi dispiace di averti fatto soffrire così...ammetto che all'inizio del nostro viaggio i tuoi continui corteggiamenti per me erano solo utili servilismi, ma con il tempo è cambiato tutto...mi piacevi molto quando eri serio e composto, ma apprezzavo anche le tue gentilezze, per quanto a volte fossero piuttosto strampalate...senza rendermene conto mi sono innamorata di te...ma quando a noi si sono aggiunte prima Bibi, poi Robin, ho visto che lo stesso trattamento che riservavi a me lo davi anche a loro...e la cosa mi faceva soffrire molto. Come se non bastasse, vederti corteggiare altre donne, praticamente sconosciute, mi faceva ancora più male...è così che ho cominciato, di tanto in tanto, a cercare avventure sulle isole su cui facevamo tappa...mi aiutavano a non pensare a te, almeno per un po' di tempo...”

Sanji ascoltava in silenzio le parole pronunciate dalla ragazza, non poteva credere alle sue orecchie: Nami l'aveva amato da sempre, più o meno come lui aveva sempre amato lei...ma come avevano potuto non accorgersi dei sentimenti reciproci? Che scemi...

“Mi dispiace di averti fatto soffrire così Nami...per me corteggiare le donne era un modo per cercare il vero amore...senza rendermi conto che ciò che cercavo si sarebbe presentato quando meno me l'aspettavo...ho sempre amato solo te, ma ho continuato con il mio atteggiamento per non pensarci in continuazione, del resto non riuscivo a capire se ti interessavo oppure no...

Quando ti ho visto con quel tizio, mi si è spezzato il cuore...ho pensato che per te non fossi altro che uno zerbino pronto a eseguire ogni tuo ordine...

Che sciocchi siamo stati...a quest'ora staremmo insieme da una vita, se avessimo avuto il coraggio di dirci la verità....”

Non c'era bisogno di dire nient'altro; in un periodo di tempo che sembrò durare un eternità, i loro corpi si avvicinarono, e le loro labbra si sfiorarono, dapprima timidamente, poi, trasportate del momento, in un lungo e passionale bacio.

“ODDIO SI STANNO BACIANDOO!!! MA SE FINO A POCO FA ERANO PRONTI AD ACCOPPARSI A VICENDA!!”

Quel grido improvvisò li riscosse; girandosi verso la fonte di quell'indesiderato rumore, si ritrovarono di fronte la ciurma al gran completo: Rufy, Usopp e Brook talmente sconvolti da ritrovarsi la mascella toccante terra, Chopper e Franky che piangevano come due bambini, Zoro e Robin con un mezzo sorriso compiaciuto...

I due ragazzi, rossi come pomodori, si guardavano non sapendo bene cosa dire..

“Alla fine ce l'hai fatta cuoco da strapazzo a trovarti una ragazza abbastanza pazza da volerti!!” dichiarò Zoro, divertito dall'evidente imbarazzo dei compagni.

“Taci marimo!! Cosa vuole capirne un cavernicolo come te!!”

“Dai ragazzi, non litigate in un momento come questo...piuttosto voi due, mi spiegate come avete fatto a passare dalla cortina di ferro a baciarvi appassionatamente nel giro di poche ore?” chiese Robin, curiosa..aveva già capito che il cambiamento di Sanji era determinato da problemi sentimentali, e quando aveva visto il muro contro muro con Nami aveva sospettato che tra loro ci fossero conti in sospeso...ora voleva sapere come li avevano appianati.

Comprendendo le curiosità dell'amica, e ripromettendosi di spiegarle ogni singolo dettaglio in separata sede, Nami decise di fornire una spiegazione che potesse riassumere il tutto in poche parole:

“In pratica ci siamo sempre amati, ma nessuno ha mai sospettato dei sentimenti dell'altro...di recente abbiamo avuto un brutto litigio, che ha portato alle conseguenze che voi ben sapete...oggi però siamo rimasti intrappolati in uno strano tempio, così, forzati dalle circostanze, abbiamo avuto modo di chiarirci, e di confessare cosa provavamo l'una per l'altra.

Spero che per voi non sia un problema...”

“Stasera si fa festa!!!! Dobbiamo festeggiare la fine della cortina di ferro e la nuova coppia di bordo!!! Alee!!!” urlò uno scalmanato Rufy.

“Direi di no mia dolce Nami...” le rispose Sanji divertito.


Fecero baldoria tutta notte, bevendo e mangiando così tanto da scoppiare..

“Accidenti che mangiata...rischio seriamente di scoppiare...” esclamò Nami, seduta tra i suoi mandarini a contemplare il cielo.

“Non ci pensare nemmeno...ho altri programmi in mente per il futuro” Sanji l'aveva raggiunta, abbracciandola teneramente.

La ragazza si limitò a sorridere...rimasero lì a guardare le stelle...mille avventure li attendevano sulla rotta dello One Piece, e le avrebbero affrontate insieme.

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