Looks and Memories

di giuldancekpoper
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1:il nuovo arrivato. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2: Piccole scoperte su di lui. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3: Una bimba alla festa. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4: Il dopo-festa ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5: Julia è scomparsa ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6: Un bacio malizioso ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7: Un appuntamento inaspettato ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8: Saranghae ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9: Un nuovo inizio ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10: Un altro segreto? ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11: Un ottimo attore ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1:il nuovo arrivato. ***


Capitolo 1
Erano le 8.30 del mattino nel piccolo paesino. Le strade erano deserte e non vi  era nessun rumore a disturbare quella quiete mattutina, o quasi. Julia era di nuovo in ritardo e correva  lungo la strada in salita che portava alla sua scuola. La notte scorsa aveva piovuto perciò  le strade erano bagnate e piene di pozzanghere ma Julia non ci faceva caso, era troppo in ritardo, e solo quando si ritrovò davanti alla scuola si accorse di avere tutte le scarpe e i calzoncini della divisa scolastica bagnati.  Si era fermata un attimo a riprendere fiato ma il suono della campanella la costrinse a riprendere la sua corsa verso il secondo piano della scuola dove si trovava la sua classe. Salì velocemente le scale cercando però di non inciampare come spesso le accadeva e appena fu davanti alla porta scorrevole della sua classe si sistemò un attimo la divisa ed entrò a testa bassa, fermandosi appena oltre l’uscio della porta .
-Buongiorno Prof, scusi il ritardo-  sussurrò Julia
- Julia oggi hai fatto prima del solito, complimenti, facciamo progressi! Chissà se un giorno riuscirò a vederti in orario!- rispose la professoressa di lettere , Julia riuscì a cogliere la sua nota di sarcasmo a cui ormai era abituata da tempo e sempre a testa bassa si recò al suo posto in prima fila.
-Allora ragazzi riprendiamo il discorso di prima, vi stavo presentando Mike, lui si è trasferito nella nostra città da poco e frequenterà la vostra classe.-
Julia alzò lo sguardo e notò la figura di quel ragazzo accanto alla prof, ma come aveva fatto a non notarlo mentre entrava!? Julia era completamente incantata da quella  figura: un bel ragazzo, alto e slanciato, capelli neri e viso sottile.

“...1…2…3…solo tre secondi e già mi sono innamorata di lui , ma come è possibile?…”

I sui capelli neri, i sui occhi scuri e allungati, i suoi lineamenti sottili, la sua espressione le ricordavano tanto uno dei suoi tanti  idoli asiatici.                                                                    
 Julia se ne stava lì con la bocca semiaperta ad ammirare quello che aveva tutte le caratteristiche del suo principe azzurro, in quel momento in quella stanza era come se ci fossero solo loro due, Julia vedeva solo lui ,il resto sembrava non esserci più.                                                                                                                                                
 –Allora Mike va pure a sederti lì avanti accanto alla ritardataria!- fece la Prof.                            

“…si sta sedendo proprio qui…”

Mike passo dietro la sedia dove era seduta Julia si sedette al banco accanto. Mentre la prof sistemava i suoi documenti la classe aveva un po’ di tempo per chiacchierare. I due nuovi compagni di banco si guardarono negli occhi e si scrutarono a vicenda: lui capelli neri con un lungo ciuffo che copriva parte del suo occhio sinistro, lei con dei folti capelli castano nocciola cinti da un enorme fiocco  rosso.

“…Jimin sei tu?...”

 
-Ehi va tutto bene?- chiese lui vedendola assente, assolta nei suoi pensieri.                                                                                     Julia uscì allora dal mondo dei suoi sogni, scosse la testa e tornò alla realtà.
-EH? Si scusa avevo la testa fra le nuvole!- rispose lei imbarazzata. Lui sorrise e poi le porse delicatamente la mano .                                                                                                          
–Piacere, Mike! Posso sapere il tuo nome?- chiese lui con un leggero sorriso                                                  
 -Io sono Julia!- Disse lei con un’enorme sorriso, finalmente la Julia timida e imbarazzata aveva dato spazio alla vera Julia, vivace e sempre allegra.                                                           
La lezione cominciò e i due, troppo attenti alle parole della professoressa, non si scambiarono nessuna parola, se ne stavano entrambi con una mano sotto il mento e l’altra intenta a prendere appunti.                                                                                                       –Ma guardali un po’ quei due, si sono appena conosciuti e già sembrano come due fidanzatini, che cuccioli stanno tutti e due nella stessa posizione!- disse una voce da un banco in ultima fila, era Dorin , la regina del pettegolezzo. La sua compagna di banco Lucy però non sembrava essere eccitata come lei e si limitò a rispondere con un sospiro.                                       
-Che c’è Lucy? Invidiosa del loro feeling ?- disse Dorin dandole delle piccole gomitate sulla spalla ,ma Lucy non rispose.
 
La lezione giunse al termine e la campanella della seconda ora diede inizio all’intervallo. Julia si stiracchiò, dopo due lunghissime ore di matematica si sentiva a pezzi.  Mike invece si alzò subito dal suo posto e andò verso la finestra. Julia lo raggiunse subito dopo.
-Mike che ci fai qui tutto solo?- chiese lei
-Prendo un po’ d’aria fresca- rispose lui
Julia lo prese per un braccio –Tu adesso vieni con me!- disse lei tirandolo dietro di sé.
-Do-Dove mi stai portando?- chiese lui preoccupato
-Tranquillo non ti sto rapendo! Ti sto portando a conoscere la classe!- disse lei.
Julia lo portò fino all’ultimo banco all’angolo dove era solito per i suoi amici andare durante la ricreazione.
-Ragazzi su presentatevi al nuovo arrivato!- disse lei spingendo Mike verso quelli che sarebbero stati i suoi nuovi compagni di classe.
-Piacere ,Dorin-
-Piacere, Tomas, per gli amici Tom-
-Ciao io sono Luke-
-Piacere, Nicole-
-Ciao Mike io sono Matthew-
- E io sono…- disse una vocina sottile
-Lucy…- concluse Mike
I due si guardarono negli occhi con uno sguardo malinconico, Lucy aveva addirittura  le lacrime agli occhi che cercava di trattenere ma senza buoni risultati poiché una lacrima poi attraversò la sua guancia destra.

“…Cosa sono quegli sguardi, possibile che si conoscano? Ma perché Lucy sta piangendo?... “      

 
-Lucy non ti senti bene? Perché piangi?- chiese Nicole preoccupata ponendole una mano sulla spalla.
-I-Io …va-vado un attimo in bagno- disse balbettando Lucy che subito corse fuori dalla classe.
Tutti i compagni lì presenti non capirono cosa stesse succedendo e fissavano tutti Mike, che stringeva i pugni e guardava il pavimento.
-Dicci un po’ Mike ma voi due vi conoscete?- chiese curioso Matthew rompendo il silenzio che poco prima si era formato. Mike alzò lo sguardo solo per un attimo, poi i suoi occhi tornarono dritti a fissare il pavimento.
-Bhe… sinceramente non mi va di parlarne- rispose infine lui che continuò ancora a fissare il pavimento

“… Mike, che cosa ci nascondi?...”         

Julia era molto preoccupata per questa strana situazione ma non le sembrava il caso di far continuare quel silenzio insopportabile.                
-Bhe allora  ragazzi io credo che dovremmo festeggiare l’arrivo di Mike, voi che ne dite?- chiese allora Julia cambiando discorso.
-Si, perché no? Potremmo organizzare una piccola festicciola al mio locale!- Propose allora Tom
-No ragazzi, non mi sembra il caso di fare una festa, siete molto gentili ma non c’è ne bisogno tranquilli!- replicò Mike lusingato che aveva finalmente alzato lo sguardo dalle piastrelle grigie del pavimento.
Tom cinse le spalle del nuovo arrivato e disse:
-Mike! Non fare il timido, sarà solo una piccola festicciola, ci saremo solo noi otto!-            
 -Già perché gli altri della classe non sono di questo paese- aggiunse Nicole                                                             
-Quindi Mike? Sei d’accordo?- chiese infine Julia a Mike con un sorriso enorme
Mike era davvero lusingato di tanto affetto e non se la sentì di rifiutare, allora rispose a quella domanda annuendo con la testa.
-Evviva!!!!!- gridò allora Julia che per l’emozione abbracciò il nuovo arrivato.

“…Lo sto davvero abbracciando,oh Dio! Che sensazione...”

Julia si era fatta riprendere da quello strano sentimento di prima . Mike era un po’ imbarazzato da quella situazione  ma non gli sembrava il caso di dire a quella piccola creaturina che si era appiccicata al suo corpo di staccarsi.
-Ehi Piperita! Ma che fai? Non è questo il modo di conquistarlo!- disse ironicamente Dorin                       
-Uh Uh! Che bella coppia!- disse poi Nicole
Julia allora si stacco immediatamente dal corpo di Mike e disse imbronciata:                                                                               -Ma che cosa state pensando! Ero solo contenta che avesse accettato, non pensate troppo!-
Il carattere di Julia era paragonabile a quello di una bambina di 5 anni che non sta mai ferma, per questo i suoi amici le avevano dato il soprannome di Piperita, come la protagonista di un cartone animato per bambini ,ma in fondo era anche per questo che tutti i suoi amici le volevano bene.                                                                                       Prima che finisse l’intervallo Lucy tornò in classe e si sedette al suo banco. Julia, Nicole e Dorin erano preoccupate per quello che era successo poco prima e quindi si avvicinarono al suo banco.                                                                                                                                                                               
–Lucy, ti senti bene?- chiese Nicole                                                                                                                                  
-Già, sei scappata via così senza dire nulla e ci siamo preoccupate- aggiunse Julia
-Quel Mike centra qualcosa vero?- chiese poi Dorin e in quell’istante la campanella della fine della ricreazione suonò.                                                                                                                  
- … ragazze, parliamone all’uscita va bene?- si limitò a dire Lucy con gli occhi ancora rossi, evidentemente aveva pianto molto appena uscita dalla classe.
Le tre amiche allora si voltarono e se ne andarono ai loro posti.                                                                                                             
La lezione riprese. Julia per tutto il resto della giornata scolastica non fece altro che pensare a cosa ci fosse tra quei due e ogni tanto spostava lo sguardo sul suo compagno di banco che per tutta la lezione aveva pastrocchiato sul suo squadernino degli appunti , si vedeva che era parecchio sovrappensiero.
 
Finalmente la giornata volse al termine e tutti uscirono dalla scuola. Le quattro amiche, Julia, Dorin , Nicole e Lucy si fermarono al bar appena fuori dalla scuola.   
-Allora Lucy ci vuoi dire che cosa ti sta succedendo?- chiese Dorin alzando il tono di voce, era stanca di quell’aria di mistero.
-Calmati Dorin! Non vedi che sta già male? Dalle il tempo di parlare- tentò di calmarla Nicole.
-Ecco…lui è…Miky- confessò Lucy
-Chi il tuo ex? Quello che era partito per l’America?- chiese poi Julia
-Si..lui- rispose Lucy
-Non ci hai mai detto esattamente quale è stata la vostra storia però- fece Nicole
-Ora vi racconto…Ci siamo conosciuti alle medie, frequentavamo entrambi una scuola privata, ecco perché non lo avevate mai visto. Abitavamo nello stesso quartiere e quindi andavamo tutti i giorni a scuola insieme. Eravamo grandi amici, io però provavo qualcosa di più e decisi di dichiararmi. Lui disse che ci avrebbe pensato e poi…due settimane dopo, il giorno di San Valentino lui mi confessò che gli piacevo e così ci siamo messi insieme, è successo tutto in seconda media. Stiamo stati insieme per un anno ed eravamo davvero felici poi però un giorno, per caso, sono venuta a sapere che i suoi genitori avevano trovato lavoro in America e che sarebbero partiti presto assieme a Miky. Lui non mi aveva detto nulla e per questo mi arrabbiai molto e qualche giorno prima della sua partenza lo lasciai. Tutto qui…- raccontò Lucy che alla fine scoppiò a piangere, tutti quei ricordi la facevano star male.
-Lucy dai non piangere…- disse Nicole che la abbracciò, e subito dopo le altre due amiche fecero lo stesso.
Dorin all’improvviso si staccò dalle altre e chiese:
-Lucy, tu una volta ci dicesti che la storia con questo tuo ex era finita e che volevi lasciarti tutto alle spalle cominciando una nuova vita…non vorrai rimangiarti le tue stesse parole?-
A questa domanda anche le atre due compagne di staccarono dall’abbraccio e guardarono Lucy, aspettando una sua risposta.
-Si, hai ragione…basta con questi ricordi! Devo andare avanti- dopo questa sua risposta Lucy sorrise e le tre amiche sorrisero dopo di lei, erano contente che finalmente la loro amica avesse ripreso a sorridere.
Julia si gettò sul letto della sua camera e si mise a guardare in alto,come se stesse contemplando il soffitto, erano successe così tante cose quel giorno.

“…Mike… “

Da quando era tornata a casa non riusciva a pensare ad altro.

“...Che mi sia davvero innamorata di lui a prima vista? Ne ho visti tanti di film e drama romantici ma non pensavo che fosse davvero possibile … Io innamorata? Non credo di esserlo mai stata davvero … Alle scuole medie mi piaceva quel Ned ma questa volta è qualcosa di diverso, sarà perchè sembra Jimin in versione occidentale?…”

A pensare a tutto questo Julia era diventata rossa come un peperone poi però qualcosa fece cambiare improvvisamente la sua espressione.

“...Però,oggi Lucy ha detto che Mike è il suo ex … quasi stentavo a crederci … Lucy ha detto che non le importava più nulla di lui ma io non so se crederci perché poco prima che dicesse ciò stava piangendo a dirotto. Che si sia fatta prendere troppo dai suoi ricordi come ha detto lei? Boh! Forse dovrei lasciar perdere questi miei strani sentimenti verso Mike e aspettare che la situazione si stabilisca  almeno un po’…”

- Lucy! E’ pronta la cena scendi!- fece sua madre dal piano di sotto.                                                                  
 –Arrivo mamma!- rispose Julia.
Julia si alzò di scatto dal suo letto, scosse la testa e corse per le scale.

“… Basta con tutti questi pensieri per il momento …”

Nel frattempo anche Mike era tornato a casa. Entrò in casa senza dire nulla, si precipitò  subito di sopra in camera sua e anche lui si gettò sul suo letto con lo sguardo dritto al soffitto.

“… Ahh …e siamo solo al primo giorno e già succedono tutte ste cose!?...Lucy … è da più di un anno che non ti vedevo … Chi si aspettava che sarei finito proprio nella tua classe! Credo che dovrei chiarire al più presto la situazione con lei … nel primo periodo che ci siamo divisi non ho fatto altro che pensare a te … poi nei mesi successivi ti ho completamente dimenticato. Ora che ti ho rivista però non sono sicuro di quello che provo per te …”



Note dell'Autrice:
Ci tengo a precisare che le frasi scritte in blu e tre le virgolette e i puntini ("...XXX...") sono i pensieri dei vari personaggi, per lo più della protagonista, ma portà capiatare, come in questo capitolo, che ci siano anche i pensieri degli altri personaggi, naturalmente lo capirete dal contesti ;)
Spero vi sia piaciuto il primo capitolo e che la storia vi abbia affascinato (se è così mi farebbe tanto piacere che la aggiungeste alle "storie seguite" ;) ) [E'la mia prima storia uvu] Ho già scritto altri 3 capitoli e credo che pubblicherò un capitolo ogni tre  giorni. ALLA PROSSIMA!

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Capitolo 2
*** Capitolo 2: Piccole scoperte su di lui. ***


Capitolo 2
Il buongiorno si vede dal mattino … Julia si era svegliata con un fortissimo mal di testa, non aveva dormito bene , non riusciva a levarsi dalla testa la strana situazione che si era verificata la mattina precedente a scuola e aveva passato la notte in bianco.
Julia  guardò l’orario sulla sua sveglia di Hello Kitty. Gliela avevano regalata le sue amiche per il suo compleanno come scherzo, data la sua aria molto infantile.                                     
 Le 8.15.
-Oh porca miseria anche oggi in ritardo!- Julia si alzò di scatto dal letto e si precipitò giù per le scale.
Come sempre non aveva sentito la sveglia e si era svegliata tardi. Di mattina non c’era nessuno in casa: suo padre a lavoro in ufficio, sua madre in pasticceria e suo fratello mancava invece da 1 mese circa poiché studiava medicina in un’università fuori paese e veniva a trovali solo durante le feste.
Perciò Julia come tutte le mattine si preparò la sua bella tazza di latte e caffè e una volta consumata la colazione corse di nuovo di sopra per mettersi la divisa e per sistemarsi i capelli. Si mise di fronte allo specchio e si annodò il suo fiocco rosso vermiglio ai capelli. Dopo di che scese di nuovo le scale, afferrò il sacchetto con la merenda che sua madre le aveva lasciato sul tavolo e corse fuori di casa.
8.28
Julia nonostante quel terribile mal di testa la facesse sentire stordita correva  come un razzo per le stradine del suo quartiere. Fino a quando non si scontrò con qualcuno ed entrambi caddero per terra sulle ginocchia.
-Oddio scusami scusami , non volevo! E’ che sono in ritardo a scuola e-e-ecco e mi sono messa a correre … - disse Julia a testa bassa prendendo i libri che le erano caduti dalle mani (non aveva avuto il tempo di sistemarli in cartella) senza neanche vedere il volto della persona con cui si era imbattuta.
- Julia - disse una voce maschile, non troppo profonda,con aria tranquilla, prendendo l’ultimo libro rimasto sull’asfalto, ancora in ginocchio.
A quel punto Julia alzò la testa e notò degli occhi neri come la pece che la fissavano a neanche 10 cm di distanza e arrossì all’istante.

“… Ma quello sguardo mi sembra di conoscerlo … Oddio! …”

 
- O-Oh Mike sei tu!-  balbettò e si alzò di scatto sfiorando con i suoi capelli la fronte di Mike.
-Già, buongiorno!- fece  Mike alzandosi anche lui, però con molta calma.
-Anche tu in ritardo?- chiese lei, stavolta con disinvoltura mentre toglieva un po’ di polvere dalla sua gonna a scacchi.
-No, oggi entriamo alla seconda ora non ricordi? Non c’era bisogno di correre in quel modo, te ne eri dimenticata?- disse lui in una leggera risata, quanto bastava per mostrare la sua dentatura a dir poco perfetta.

“… Quel sorriso … oddio! E’ solo una bocca perché? Perché mi sto imbambolando di fronte ad una bocca?... “

 
-Oddio, come ho fatto a dimenticarmene? Che sbadata, una volta tanto che avrei potuto alzarmi più tardi … - rispose portandosi le mani ai capelli,ormai tutti scompigliati.
-Aveva ragione il prof allora a dire che hai sempre la testa fra le nuvole!- disse lui scherzoso.

-Non sempre! Solo quando si tratta di ricordare qualcosa – rispose fingendo il broncio
Mike rispose con una leggera risata.
I due erano ancora fermi dove si erano “accidentalmente incontrati”.
-Oh Mike, ma se tu sapevi che saremmo entrati alla seconda ora perché sei uscito di casa così presto?- chiese curiosa.
-Beh ecco, mi piace camminare ascoltando musica, quindi quando posso preferisco uscire di casa prima e fare una camminata- rispose lui
-Oh capisco, non è male come abitudine! Cominciamo ad incamminarci?- disse lei sorridendo
- Oh Certo, abbiamo più di mezzora prima delle lezioni, facciamo un giro qui intorno magari.- propose lui.

“… Mi sta invitando a fare un giro con lui?... Perché mi batte così forte il cuore? Che mi succede?...”

 
-Si … perché no?- rispose alla fine lei timidamente e i due cominciarono a camminare fino a quando, dopo neanche aver percorso un metro, Mike si fermò di scatto e si chinò per prendere qualcosa da terra.
-Hai perso il fiocco dei capelli- disse lui tenendolo in mano. Julia non fece neanche in tempo a rispondere quando sentì le mani del ragazzo sfiorargli la fronte per spostarle i capelli.

“… Cosa sta facendo? E’ così vicino … e le sue dita, c-come sono delicate …”

Mike dopo averle scostato i capelli dalla fronte le mise delicatamente il fermaglio con il fiocco sul lato sinistro della testa.
- G-grazie- disse lei timida, era rossissima in volto.
Lui si limitò a rispondere con un sorriso e ripresero a camminare.
Ci fu un silenzio che durò per circa 3 o 4 minuti mentre passavano vicini al parco, poi Julia si decise a fare la prima mossa.
- Mike. Hai detto che ti piace ascoltare musica, ma che tipo di musica ascolti?- Julia disse la prima cosa che le venne in mente pur di rompere quel silenzio insopportabile.
-Lascia perdere- disse lui roteando gli occhi con un angolo della bocca alzato, come in segno di rassegnazione.
-Perché ? Non posso saperlo?- chiese lei confusa.
-No, non è questo. E’ che tanto non sapresti di cosa sto parlando e anche se provassi a spiegartelo finiresti per prendermi in giro .-  rispose lui sempre con l’angolino sinistro della bocca all’insù.

“… Non mi dire che … No va beh dai non può essere … figuriamoci …”

-Perché dovrei? Musica è musica. Perché criticarla? Non lo farei mai.- si limitò a rispondere lei scacciando via tutte le speranze che le frullavano nella testa.
-D’accordo … il genere si chiama kpop e … - Non fece neanche in tempo a finire la frase quando la ragazza lo blocco con un braccio.
-Oh cazzo … Non ci credo. Sto sognando.- disse fissando l’asfalto incredula, con il braccio destro a cingere la vita di lui d’avanti.
-Non mi dire che … - fece lui che si girò verso di lei con la bocca semiaperta, per via di ciò che stava pensando.
-SEI UN KPOPER!- dissero insieme nello stesso momento  guardandosi negli occhi con un mix di stupore, incredulità e confusione, entrambi con la bocca semiaperta.
-Oh mio dio … non ci credo - disse lui stavolta sorridendo ma ancora incredulo.
-Ho appena trovato un kpoper!- disse lei, sorridendo a sua volta.
-Ho appena trovato una kpoper!- fece lui.
All’improvviso Julia gli saltò addosso e  cominciò a saltellare per la felicità, lui non si ritrasse e  la abbracciò  a sua volta avvolgendole le spalle con le braccia, era anche lui molto felice di ciò che aveva appena scoperto.
-Il mio sogno sta diventando realtà, Oh Mio Dio! Oh Mio Dio! Un fidanzato kpoper!- si ritrovò a pensare Julia, purtroppo non nella sua testa ma voce, anche piuttosto alta.
Mike naturalmente sentì tutto. Fece una smorfia mixata ad una risata per quello che aveva appena sentito e finto tonto chiese.
-Cosa hai detto?-
Julia spalancò gli occhi, si stacco di scatto dal ragazzo e rispose in fretta.
-Nulla! Nulla! S-stavo pensando ad alta voce. Ecco è che trovare un kpoper non è una cosa da tutti giorni!- cercando di eliminare la parola “fidanzato” dalla conversazione.
-Già! Non sai come sono felice-  fece lui con un sorriso a 32 denti.

“… Ancora quel sorriso, credo che non mi stancherei mai di guardalo … “

 
-Ci sediamo qui che ne dici?- fece lui indicando la panchina in legno appena dietro di loro. –Potremmo parlare di ciò che abbiamo appena scoperto che ci accomuna- continuò.
-Certo ottima idea!- rispose lei ancora eccitata e subito si sedette accanto a Mike che nel frattempo si era accomodato.
I due cominciarono a parlare e sembravano non finirla più. Parlarono per circa 20 minuti dei gruppi che seguivano, di come avevano scoperto il kpop e alla fine si ritrovarono a scoprire di avere anche lo stesso gruppo preferito: i BTS. Durante la conversazione Julia non si sentì per nulla a disagio, anzi i due si parlarono come se si conoscessero da una vita.
-Credo che dovremmo andare ora, tra un quarto d’ora suona la campanella- fece lei alzandosi e stiracchiandosi un po’.
-Si dai andiamo- rispose lui che si alzò a sua volta.
I due camminarono l’uno accanto all’altro per quel breve tratto che separava il parco dalla scuola senza però dire una parola.
Sì, avevano scoperto di avere una passione in comune ma non si conoscevano ancora molto bene, si erano conosciuti la mattina prima in fondo! 
Arrivarono a scuola puntuali, con addirittura 10 minuti d’anticipo e una volta saliti i due piani di scale entrarono in classe. Era vuota. O almeno così pensavano, fino a quando non notarono entrambi la figura di una ragazza di spalle, che guardava fuori dalla finestra: Era Lucy.
- Lucy!!!!- gridò Julia che gettò lo zaino sul suo banco e si diresse verso la ragazza che non si era accorta della sua entrata nell’aula e che si girò di scatto sentendo la voce dell’amica.
-Buondì cara!- rispose lei  con un sorriso che però subito si spense non appena notò la figura di Mike.
Gli sguardi dei due si incontrarono per circa 3 secondi. Gli occhi di lei si fecero subito lucidi, lui invece aveva un’aria mista tra tristezza e frustrazione. Julia se ne accorse.

“… E rieccoli di nuovo quegli sguardi … dovrebbero parlarsi sti due … mica possono andare avanti così! E poi io ora mi sento come una terza incomodo …”

 
-Ragazzi credo che voi due abbiate bisogno di parlare.- fece alla fine Julia rivolgendo occhiate di compassione sia all’una che all’altro.
Lucy fece per sospirare per controbattere ma Julia la precedette.
-Vado in caffetteria, vi lascio soli.- disse stingendo una mano di Lucy con le sue come per infonderle coraggio, le fece un occhiolino e uscì.
I due rimasero soli. Per circa 10 secondi nessuno parlò, erano tutti e due con lo sguardo fisso verso il pavimento.
- Ecco io…- fecero poi entrambi contemporaneamente.
-Prima tu- dissero di nuovo contemporaneamente guardandosi sempre fissi negli occhi.
- Lucy non mi sarei mai aspettato di rincontrarti di nuovo sai?- fece alla fine lui.
-Neanche io. - rispose lei sospirando, con la testa bassa.
Mike si avvicinò alla ragazza per poi abbracciarla e sussurrarle all’orecchio –Mi dispiace Lucy. -
Lei non rispose e si stacco bruscamente dal ragazzo facendogli notare che era in lacrime e con un espressione abbastanza arrabbiata.
-Mi hai fatto sentire una merda per tutto questo tempo! E hai la minima idea di come sia sentita quando sono venuta a sapere della tua partenza da una persona che non eri tu?!- gridò Lucy
- Lucy i-io non sapevo come dirtelo … - rispose lui, e anche i suoi occhi si fecero lucidi.
-Ah si? E quindi cosa avevi intenzione di fare? Tenermelo nascosto fino a quando un giorno non saresti scomparso?- rispose lei con un tono ancora più caldo di prima.
-Stavo pensando a un modo per fartelo sapere senza farti soffrire troppo, prima o poi te lo avrei detto.- rispose lui con un’espressione da innocente.
- Lucy sono stato un’idiota. Sai avevo pensato anche di lasciarti prima di partire, così da non farti soffrire. Avevo intenzione di riuscire a farmi odiare da te in modo che tu potessi considerarmi uno stronzo così mi avresti lasciato senza pensarci, ma non ce l’ho fatta … ti amavo troppo.- confessò lui.
Lei sospirò e poi fece.
-Ciò che è fatto è fatto ormai … saresti partito comunque … però non so se sarò capace di lasciarmi tutto questo alle spalle.- rispose lei asciugandosi le lacrime in singhiozzi.
-Capisco-  rispose lui rassegnato.
-Ma in questo periodo in cui siamo stati lontani … hai pensato a me?- chiese lei guardandolo negli occhi con i suoi ancora lucidi.
In quel momento si sentirono delle risate provenire dal corridoio, qualcuno stava arrivando. Matthew, Luke e Tom entrarono in classe e subito notarono i due che stavano uno di fronte all’altro vicini alla finestra.
-Emm … Abbiamo interrotto qualcosa?- fece Tom imbarazzato.
I due si allontanarono l’uno dall’altro, Lucy si asciugò le lacrime e fece:
-No tranquillo Tom, stavamo solo parlando-  rispose Lucy tentando un sorriso.
-D’accordo.- rispose Tom, facendo finta di crederle , mentre gli altri due si davano gomitate d’intesa.
In quel momento anche Julia rientrò in classe assieme a Nicole e Dorin che aveva incontrato per le scale.
La campanella suonò e tutti si sistemarono ai loro posti, Mike accanto a Julia come la mattina precedente.
Prima lezione: Inglese.
I due presero i libri e cominciarono a seguire. Lei però era troppo curiosa di sapere se Mike e Lucy fossero riusciti a risolvere e si girò verso il compagno di banco cercando di capire dalla sua espressione come fosse andata. Sguardo spento e sovrappensiero. Si girò poi verso l’angolo dietro a sinistra dove era seduta Lucy. Sovrappensiero anche lei.

 

“… Non è andata molto bene per quanto i sembra di capire … Cosa si saranno detti? Va beh non sono fatti miei in fondo …  Quanto sono curiosa però …”

 
Alla fine la curiosità prese il sopravvento, Julia staccò un pezzettino di carta da un angolino della pagina del quaderno e ci scrisse sopra a stampatello “TUTTO BENE?”. Accartocciò il bigliettino a pallina e lo mise sul banco del compagno. Lui lo prese, lo aprì e lo lesse. Quel messaggio però non ricevette mai una risposta.


Note dell'autrice:
Si ho pubblicato il secondo capitolo in anticipo^^ Questo giusto per farvi capire ancora meglio su cosa si incentrerà la storia poichè il primo capitolo è stata solo una "introduzione". Recensite e seguite se vi sta piacendo grazie ^_^

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Capitolo 3
*** Capitolo 3: Una bimba alla festa. ***


Capitolo 3
[Giuldance is back, Giuldance is back! *imita SHINee* Scusate l'attesa omo, ma ho avuto molto da studiare *si inginocchia* Va beh ecco a voi il capitolo 3, buona lettura! E se vi piace seguite e recensite, non sapete come mi faccia piacere *faccina dolce*]
 
Il fine settimana non si fece attendere e prima che Julia se ne potesse rendere conto era già arrivato Sabato, ma quello non sarebbe stato un sabato come tutti gli altri...
18.49
-Merda Merda! Sono di nuovo in ritardo!- Julia era appena uscita dalla sua scuola di danza e stava correndo come forse non aveva mai fatto in vita sua verso casa sua. La lezione era andata per le lunghe e ora si ritrovava a dover combattere contro il tempo per essere pronta in mezz'ora.
Appena fu davanti al portone di casa sua lo spalancò, getto il suo borsone enorme sul pavimento e si precipitò su per le scale.
La sua cameretta, come al solito, era in perfetto disordine: libri sparsi per tutta la scrivania, vari manga accatastati sul comodino, vestiti sparsi ovunque sul letto. Solo due erano le cose sempre in ordine: la sua collezione di album dei BTS e degli EXO e i suoi poster rigorosamente attaccati alle pareti in perfetto incastro ed equidistanti tra loro.
18.58
 -Omo e adesso cosa mi metto?!?-
Julia era veramente nel panico più totale. Spalancò le ante dell'armadio e cominciò a contemplare il suo guardaroba in cerca di qualcosa adatto all'occasione per poi realizzare di non avere nulla di idoneo da mettere,in realtà. Il suo guardaroba era principalmente composto da Jeans, t shirt con stampe abbastanza infantili e varie felpe dotate di cappuccio praticamente di tutti i colori.
 Julia, abbattuta,chiuse l'armadio e si gettò sul letto sospirando.

"...oggi volevo sembrare almeno un po’ carina, le altre di sicuro verranno con gonne e scarpe superwow, e poi ci sono io con jeans e maglietta..."

 Julia fermò un attimo i suoi pensieri e scosse la testa, non si era mai fatta così tanti problemi riguardo al vestirsi.

"...calma Julia, te ne stai davvero andando in depressione perché non so cosa metterti ad una festa? Non ci ho mai fatto tanto caso, ma oggi devo farmi notare da lui...un attimo,che cosa ho appena pensato!?..."

 Julia balzó giù dal letto e si guardò allo specchio.

"...Davvero quella ragazza che vedo allo specchio si è innamorata? Forse la dovrei smettere di mentire a me stessa e ammettere una volta per tutte che quel ragazzo mi piace,e anche tanto..."

 20.07
 -Beh dai Julia, oramai è tardi per farsi tutti questi complessi- pensò ad alta voce Julia che aprì di nuovo le ante dell'armadio e prese gli indumenti che le sembravano i più carini da mettere: una felpa blu elettrico con le orecchie da lupo, t shirt bianca e poi un paio di shorts di Jeans non troppo corti con un paio di calzettoni azzurri lunghi fino al ginocchio.
 Non sapendo che scarpe mettere poiché aveva solo scarpe da ginnastica, optò per le sue preferite: converse a scacchi rosa e bianchi ormai consumatissime. Poi si avvicinò al comodino e prese il suo solito fiocco rosso per poi legarselo ai capelli. Si guardò allo specchio un'altra volta.

"...questa sono io in fondo, una ragazza di 15 anni ancora bambina dentro e fuori..."

 
Fece una smorfia un po rassegnata ma poi scosse la testa e fece un enorme sorriso alla sua immagine allo specchio.
-Beh io così mi sono sempre piaciuta, e infondo questa sono io quindi perché farsi problemi!- Provò a dire a se stessa e lo pensava davvero.
 8.20
 DING DONG, suonarono al campanello.
 
 -Puntuali come la morte wow!- fece Julia mentre scendeva le scale per andare ad aprire la porta.  Erano Lucy, Dorin e Nicole che erano passate a prenderla per andare alla festa di benvenuto di Mike al locale di Tom, come avevano già deciso all’inizio della settimana.
-Buonasera Piperita!- fece Dorin nella sua gonna a piege nera abbinata ad una camicetta bianca in raso. Indossava un paio di ballerine argento che stavano benissimo con il resto dell’outfit.
-Bene, andiamo? Sono già le 8.20 passate e dobbiamo essere lì per le 8.30.- fece Nicole,anche lei molto carina, indossava un paio di pantaloni neri attillati a far risaltare le sue gambe mozzafiato e una canotta turchese con una catenina argento al collo.
-I ragazzi saranno senz’altro già lì, hanno detto che avrebbero sistemato un po prima della festa- fece infine Lucy
- Lucy ma sei … bellissima- non riuscì a trattenere i suoi pensiei Julia che era davvero incantata dalla sua amica. Indossava un tubino blu molto aderente che metteva in risalto tutte le sue curve “…Almeno lei se lo può permettere...”  e stava su un paio di decolté tacco dodici.
-Oh dici? Grazie- rispose Lucy arrossendo un po’.

“… Lo ha fatto sicuramente per Mike … e sicuramente non passerà inosservata …”

Le quattro adolescenti si allontanarono dal cancelletto e cominciarono a camminare verso il locale.
-Oh Julia e tu cosa ti sei messa?- chiese retoricamente Nicole guardando i vestiti dell’amica.
-Julia, Julia, Julia ma crescere un po’ no eh? Ok che ti rispecchiano alla perfezione i tuoi abiti, ma non potrai continuare a vestirti così in eterno, dai Piperita!- fece Lucy scherzando.
-Ehi lascia stare il mio orsacchiotto. Può vestirsi come vuole.- fece Dorin avvicinandola e sé e abbracciandola come per proteggerla.
-In realtà non avevo nient’altro di più carino da mettere, lo sapete, io non mi sentirei a mio agio se mi vestissi elegante come voi- fece Julia ridendo.
“… forse hanno ragione … ma dai su Julia non le hai mai ascoltate, perché dovresti  cominciare a farlo ora!...”
Le quattro ragazze dieci minuti dopo furono di fronte al locale, in perfetto orario.  Nicole aprì la porta ed entrò, le altre tre dopo di lei.
-Buonasera gente!- fece Julia tutta allegra con la sua solita aria infantile, incorniciata dal suo abbigliamento e dalla sua statura, non era molto alta infatti.
-Buonasera ragazze- fecero Tom e Matthew in coro da sul divano. Luke era troppo impegnato a guardare la partita di calcio alla TV e salutò alzando un braccio con un cenno della mano.
-Mike non c’è ancora?- chiese Dorin.
-L’ho appena chiamato, ha detto che sta arrivando.- rispose Matthew dietro i suoi occhiali che si erano appannati per via della cioccolata calda che stava bevendo.
-Che fate lì in piedi, sedetevi qui sul divano su!- fece Tom alle ragazze indicando lo spazio accanto al lui sul grande divano rosso.
Le ragazze andarono a sedersi, Lucy però preferì sedersi sull’altro divano, più piccolo, il suo preferito,  dove si sedeva sempre quando andavano lì.
-Ragazzi è qui la festa?- fece una voce dall’ingresso.
- Mike, sei arrivato!- Fece Tom accogliendolo e invitandolo ad entrare.
-Ciao Mike!- fece Matthew
-MA NO E CHE CAVOLO!- gridò Luke.
Mike rimase colpito da quella sua frase.
-Tranquillo è troppo concentrato nella sua partita, è in un mondo tutto suo, evidentemente qualche giocatore a preso il palo al posto della porta- intervenne Matthew per tranquillizzare il nuovo amico.
-Luke! Mike è arrivato!- urlò Matthew per farsi sentire. Luke sobbalzò e poi distogliendo finalmente lo sguardo dallo schermo salutò:
-Weela Mike, vieni a sederti, tra un po’ arrivano le pizze!-
-Certo che tu capisci solo di calcio e pizza eh?- fece Dorin roteando gli occhi in tono ironico.
Mike si avvicinò ai divani e notò le ragazze.
-Oh Ciao ragazze! Scusate se vi ho fatto aspettare- fece Mike, conservando comunque un lieve sorriso.
-Ciao Mike- fecero tutte, quasi contemporaneamente. Julia era ipnotizzata dalla sua figura, non lo aveva mia visto senza la divisa scolastica.

“… Da quando vedo gli idol incarnarsi davanti a me? Ha un fisico da fotomodello … è-è perfetto...Jimin o mio Dio... e i suoi occhi, oddio, e pensare che erano vicinissimi ai miei quella volta …”

Julia era così immersa nel ricordo di quella mattina da non accorgersi che Mike si era seduto proprio accanto a lei, dato che sull’altro divano non c’era spazio. Appena girò la testa infatti, ritrovò gli stessi occhi che stava immaginando, non molto distanti dai suoi che però stavolta non stavano fissando i suoi ma altrove, davanti a sé.
Poi però Mike girò la testa e incontrò lo sguardo di Julia che lo stava fissando da ormai troppo tempo. I loro sguardi si incrociarono per circa 2 secondi, poi Julia arrossì e girò in fretta la testa.

“… devo smetterla di rimanere imbambolata, mannaggia a me! Julia riprenditi!...”

Uscita dal mondo dei suoi sogni rivolse lo sguardo alle ragazze per poi soffermarsi su Lucy. Aveva lo sguardo fisso verso qualcuno e si stava mordendo le labbra nervosamente. Seguì il suo sguardo: Mike.
“… immaginavo …”
Ma la cosa che più la sorprese è che anche Mike la stava guardando. Tutti e due si fissavano e non parlavano, indifferenti al caos che li stava attorno.

“… perché mi sento così strana quando li guardo …”

 Nicole notò la strana espressione della sua migliore amica e le lanciò uno sguardo interrogativo mimando con le labbra “tutto bene?”. Julia rispose facendo si con la testa per due volte e facendo poi un’ occhiolino con la linguaccia, fingendo un sorriso.

“… non posso dirlo neanche a lei per il momento, e poi non sono sicura di nulla, magari è solo una cotta passeggera, si dai sarà così …"

-Ragazzi sono arrivate le pizze!- fece Tom tornando dall’ingresso con 4 enormi cartoni di pizze giganti e poggiandoli sul tavolo.
-Evviva!!- fece Julia saltando giù dal divano.
-Piperita calmati!- fece Nicole abbracciandola da dietro, dopo essersi alzata anche lei.
-Così ti voglio,non so cosa ti sia preso prima ma non fare più quel broncio ok?- le sussurrò poi all’orecchio mentre si avvicinavano al tavolo. Julia le fece di nuovo l’occhiolino con la linguaccia.

“… Basta Julia su! Pensa a divertirti …”

 
Una volta che furono tutti attorno al tavolo, le ragazze da un lato e i ragazzi dall’altro, Matthew si alzò in piedi e sollevando il suo bicchiere di coca cola fece:
-Ragazzi io proporrei di fare un brindisi al nuovo arrivato!- 
-Si! A Mike!- aggiunse Tom alzandosi a sua volta.
-A Mike!- fecero tutti gli altri alzandosi in piedi e scontrando i loro bicchieri.
-Ragazzi, davvero grazie per il vostro benvenuto-  fece Mike, lusingato da tutto ciò arrossendo un po’ e sorridendo imbarazzato.

“… Quello è il sorriso di Jimin … CAZZO JULIA LA SMETTI DI VEDERE TUTTI GLI IDOL DAVANTI A TE?! … “

 
-I bei ragazzi sono sempre i benvenuti- fece Luke ironicamente con la bocca piena.
-Se non fossi stato bello non l’avremmo fatto Mike, solo i ragazzi belli sono ammessi– aggiunse Tom con aria di supremazia, sempre scherzando.
-Ovvio, voi siete l’invidia di tutti, guarda!- fece Dorin con sarcasmo, in una risata.
Tutti risero, tranne Lucy che si limitò a sorridere. Julia lo notò.

“ … chissà a cosa starà pensando, sicuramente qualcosa su Mike, si vede a chilometri che ne è ancora innamorata … “

 
Julia però decise che non erano cose che la riguardavano e distogliendo lo sguardo da Lucy allungò il braccio per prendere dell’altra pizza, qualcun altro però aveva puntato sullo stesso trancio. Era Mike. Le loro dita si sfiorarono. I due alzarono lo sguardo guardandosi negli occhi. Julia arrossì un po’ “…Dio…”, poi Mike levò la sua mano dal trancio di pizza e le disse sussurrando. –Preso, prendila tu-
-Grazie- rispose Julia timidamente avvicinando a sé il trancio di pizza. Cominciò a mangiarlo nervosamente senza alzare lo sguardo per poi sporcarsi i pantaloncini con la salsa.
-Maledizione!- gridò Julia piagnucolando.
- Nah Julia ti sei sporcata mannaggia- fece Nicole alzandosi a controllare.
-  Uh dolcina. La bambina si è sporcata!- fece Tom ridacchiando.
Julia fece una linguaccia antipatica, Nicole lo fulminò con lo sguardo.
 -Dai Nicole, non fa niente- fece poi Julia e Nicole si risedette.

“ … come al solito faccio sempre la figura della bambinetta maldestra …”

 
Una volta finito di consumare la pizza Luke accese lo stereo e così tutti si alzarono. Nicole, Dorin, Julia, Matthew e Tom si misero a ballare, Luke si rimise a guardare la sua partita. Mike e Lucy invece si sedettero ognuno sul divano.
-Mike ti ricordo che la festa è la tua! Che ci fai lì seduto? Lucy anche tu, dai! Venite a ballare!- gridò Dorin.
I due si guardarono in faccia per un momento, poi Mike si alzò e si unì agli altri.
Lucy lo segui poco dopo.
I ragazzi cominciarono a ballare e a cantare tutti assieme, anche Luke, che alla fine si staccò dal televisore.
Julia era quella che si stava scatenando di più, adorava ballare, infatti già dall’età di 4 anni frequentava la sua scuola di danza. Mentre si lasciava trasportare dalla musica si soffermò su Mike. Stava ballando senza vergogna accanto a Tom.

“… Ma chi è questo ragazzo? Perché è così … così  perfetto … e poi balla così bene, oddio …”

 
Julia però scosse la testa e ricominciò a lasciarsi trasportare dalla musica, voleva togliersi quei pensieri dalla testa a tutti i costi.
 Julia e Nicole cantavano e ballavano come due pazze e senza che se ne accorgessero passò ben un’ora. Julia si guardò intorno e notò che Mike e Lucy non c’erano più.

“… ma dov- …”

-Julia puoi andare a gettare questi sacchi della spazzatura? Il bidone è fuori all’angolo della strada- interruppe i suoi pensieri Tom
-Oh, si ci vado subito!- ripose Julia che prese i due sacchetti di plastica e andò verso l’uscita.
Appena uscita dalla porta sentì una voce.
-No Mike, tu non capisci niente!-

“… Ma questa è..Lucy …”

Julia si guardò intorno e notò che Mike e Lucy erano in fondo alla strada, uno di fronte all’altro a discutere. Lucy piangeva.
- Lucy quante volte devo ripeterti che mi dispiace?- gridò Mike.
Julia non voleva ma lì immobile, a spiarli da lontano, con ancora le buste in mano.
-Mike almeno rispondi alla mia domanda! Mi ami ancora si o no? Perché è da una settimana che st…-
Mike la zittì con le sue labbra, baciandola con passione.
Julia era lì immobile, sconvolta. Lasciò cadere le buste per terra. Poi corse via.
Non sapeva neanche lei dove era diretta. Le lacrime cominciarono a scendere. Si fermò a riprendere fiato singhiozzando.

“… Perché?! Perché sono scappata? Perché sto piangendo?… Perché?!...”

 
Si accovacciò sul marciapiede e rimase lì a piangere per quasi un quarto d’ora poi si sentì una voce.
-Julia!!- erano Nicole e Dorin che stavano correndo verso di lei.
-Julia ma dove eri finita? Eravamo preoccupate!- fece Nicole.
Julia a quel punto alzò la testa dalle sue ginocchia e guardò le sue amiche. Aveva gli occhi rossissimi e stava ancora piangendo.
-Julia santo cielo che hai? Ti sei fatta male?- chiede Dorin che assieme a Nicole si accovacciò di fronte a Julia per vederla meglio.
-NO!NO!NO! NON MI SONO FATTA MALE, SONO SOLO GELOSA, TANTO GELOSA!- ripose Julia gridando in singhiozzi.
-Ma cosa stai dicendo Julia?- chiese Nicole preoccupata.
-SONO GELOSA DI MIKE CAVOLO! LUI MI PIACE,ANZI LO AMO! E POCO FA HO VISTO QUEI DUE CHE SI BACIAVANO- rispose ancora e scoppiò di nuovo a piangere come prima.
-Julia…- fece Nicole abbracciandola
-Perché non ce lo hai detto?- aggiunse Dorin abbracciandola a sua volta.
 

“… Non dovevano scoprirmi maledizione … che stupida che sono …”

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Capitolo 4
*** Capitolo 4: Il dopo-festa ***


Capitolo 4
 -Julia dai entriamo- fece Nicole tentando di alzarla dal marciapiede.
Julia non si mosse e non fiatò, se ne stava immobile a singhiozzare accovacciata sulle sue gambe.
-Julia prenderai freddo se stai ancora qui fuori!- tentò di convincerla Dorin.
-Non posso farmi vedere così!- gridò Julia in singhiozzi. Finalmente aveva sollevato la testa.
-Julia dai troveremo una scusa, ma entriamo dai, altrimenti ci ammaliamo tutte e tre- aggiunse Dorin cercando ancora una volta di collegarla da terra. Sta volta Julia non si oppose e finalmente si alzò.
-Julia il tuo ginocchio!- fece preoccupata Nicole. Julia abbassò lo sguardo e si guardò le gambe: il suo ginocchio stava sanguinando.
"...ma guarda un po...ci mancava anche questa ora..."
-Oddio Julia ma ti fa male?- chiese Dorin.
-Un po'...- rispose.
 "...mai come quello che sento in questo momento nel mio cuore..."
Le ragazze si diressero verso il locale abbracciando Julia da entrambi i lati.
-Oggi vieni a dormire a casa mia e mi racconti tutto- disse Nicole mentre camminavano.
-Dorin vieni anche tu- aggiunse. Dorin annuì.
Julia non rispose subito, solo quando furono appena davanti all' entrata fece in un sospirò: -D'accordo-
Le altre due amiche si guardarono preoccupate per via dello stato in cui si trovava Julia in quel momento.
Appena entrate Luke,Tom e Matthew accorsero attorno alle ragazze preoccupati.
-Julia che ti e successo?- chiese preoccupato Tom, vedendola in lacrime.
Prima che una delle tre potesse rispondere Luke aggiunse: -Si è fatta male al ginocchio ecco perché-
-Come hai fatto Julia?E dove sei stata?- chiese Matthew.
-I.Io...- balbettò Julia.
 "...e cosa posso inventarmi ora?Non posso neanche dire che sono inciampata mentre gettavo la spazzatura, dato che ho lasciato cadere le buste all'ingresso..."
A questo punto intervenne in soccorso Nicole. -Ha visto un cane e ha cominciato a correre per la paura, lo sai poi come è lei, è inciampata sul marciapiede ed è caduta-
Dorin fece un occhiolino a Nicole come per dirle "ottimo lavoro".
-Ah ecco hahaha, mannaggia a te Julia!- fece Luke in una risata che però voleva essere più per confrontarla che per prenderla in giro. Julia provò a fingere un sorriso.
In quel momento Mike e Lucy rientrarono. Tutti si girarono verso di loro. Lucy arrossì perché sapeva per certo cosa i suoi amici stessero pensando, era bastata una settimana affinché tutta la classe potesse venire a conoscenza di ciò che c'era tra lei e Mike. Mike invece non sapendo cosa fare volse lo sguardo a contemplare il pavimento.
 “… Quanto sono stupida, come posso… come posso io mettermi tra di loro
...Non ne ho nessun diritto..."
Questo suo pensiero fece scendere una prima lacrima lungo la guancia destra, mentre osservava Mike contemplare il pavimento.
Poi ne scese una seconda non appena girò lo sguardo verso Lucy.
"...povera illusa, come posso mettermi a confronto con lei, lei è così bella, ha un così bel fisico e oggi è così carina...io invece..." Julia spostò lo sguardo verso il proprio abbigliamento. Strinse i pugni. Le lacrime ricominciarono a cadere una dopo l'altra.
"...come posso competere..."
-Julia cosa è successo? Perché piangi?- chiese Lucy preoccupata, allontanandosi da Mike per avvicinarsi a Julia.
-N.Non ho ni.niente, sono solo caduta e mi fa male il ginocchio- mentì Julia.
Anche Mike poi si avvicinò. -Ehi Julia tutto bene? Ti fa tanto male?-
Julia lo guardò negli occhi con i suoi occhi rossissimi e lucidi ma non riuscì a rispondere.
"...Mike..."
-È ancora sconvolta, ha preso una brutta caduta- giustificò Dorin.
-Beh ragazzi si è fatto tardi, sono già le 11, credo che dovremmo tornare a casa- fece Matthew.
-Giusto- annuì Luke. Tom tornò da uno stanzino con un pacco di cerotti e una boccetta di disinfettante.
-Julia, ecco tieni, appena torni a casa curati la ferita- fece lui.
Julia era praticamente assente.
-Dai a me, me ne occuperò io- fece Nicole prendendo la boccettina e la scatoletta di cerotti.
-Dai su andiamo Julia- aggiunse Nicole prendendo per mano Julia.Dorin le prese l'altra mano.
-Ciao a tutti ragazzi- salutò Dorin.
-Ci vediamo!-salutò anche Dorin.
-C-Ciao.-fece Julia,con la voce strozzata.
E così le tre ragazze si difesa ero verso l'uscita.
-Ragazze vengo anche io con voi- fece Lucy avvicinandosi.
-Lucy ecco, Dorin e Julia dormono da me sta notte...e io non ho altri posti letto, e credo che tu abbia giá qualcuno con cui stare- fece Nicole rivolgendo uno sguardo un po malizioso verso Mike.
-Oh, daccordo...- rispose Lucy un po amareggiata.

Le ragazze arrivarono a casa di Nicole e arrivate in camera Julia si sedette sul letto con lo sguardo basso. Le due amiche allora si sedettero accanto a lei.
-Allora Julia ci racconti cosa ci siamo perse in questi giorni?- chiese Nicole abbracciandola da dietro con un braccio.
-Non lo so neanche io cosa mi è successo ragazze...-rispose Julia amareggiata.
-Dai su racconta Julia!- insistette Dorin.
-Beh ecco ragazze, per quanto riguarda Mike- arrossì.
-...ecco,da quando l'ho visto in classe per la prima volta non ci ho capito più niente. Mi piace tutto di lui, i suoi occhi allungati e neri come la pece, le sue labbra che incorniciano il duo sorriso perfetto, il suo essere divertente e gentile al punto giusto...quando sono vicino a lui divento timida e nervosa- raccontò Julia imbarazzata.
 -La nostra Piperita si è innamorata persa- concluse Nicole dandole un pizzicotto sulla guancia.
-Non è per niente un bene però...Avete visto lui e Lucy? Come potrei io anche solo pensare minimamente di mettermi tra loro? E poi anche se fosse non sarei all'altezza.- aggiunse Julia che sembrava volesse ricominciare a piangere.
-No dai Julia non fare così! Ma cosa vuoi dire con "non sarei all'altezza"?- fece Dorin dandole delle pacche sulla spalla.
- Nessuno si innamorerebbe di una come me. Una stupida bambina che si sporca ancora con la pizza. Lucy è molto più bella di me: fisico, viso, abbigliamento. Tutto.- rispose Julia di nuovo in lacrime.
-Ma Julia cosa dici? Non dire così!-fece Nicole abbracciandola. Dorin si unì a loro.
-Ragazze devo farmela passare subito...- a queste parole di Julia le ragazze la strinsero ancora di più.
-Julia, non è detto che quei i due stiano assieme nonostante quel bacio,ma se così fosse qui ci siamo noi che ti vogliamo bene a sostenerti sempre sappilo- la tranquillizzò Dorin.

Nel frattempo Lucy era tornata a casa stava scrivendo sul suo diario:
"Caro Diario,
Oggi Mike mi ha baciata...non ci credo, non sai da quanto tempo volevo di nuovo sentire le sue labbra sulle mie.
Però..."


Anche Mike era tornato a casa e si era subito infilato nel letto ad ascoltare musica: Let Me Know dei BTS.
 "...spero di aver fatto la cosa giusta...".

Julia Dorin e Nicole nel frattempo si erano addormentate abbracciare l'una all'altra. Tutte tranne Julia che era ancora sveglia, non riusciva a dormire.
"...Perché dovevo innamorarmi proprio di te? Perché proprio tu Mike?... Ma guarda un po,sembra la traduzione di I NEED U dei BTS...ora si che le capisco certe canzoni..."

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Capitolo 5
*** Capitolo 5: Julia è scomparsa ***


I'm back~~ Eccovi un altro capitolo! Siamo già al 5 omo! Buona lettura^^
Ah dimenticavo in questo capitolo i pensieri di Mike saranno scritti in blu ("...XXX...")

Quelli di Julia invece in viola ("...XXX...")

8.45
Tom,Matthew e Luke furono svegliati dalla suoneria di un cellulare: quello di Matthew.
-Ma chi è che rompe alle...-Tom guardò l'orogio e poi concluse la frase -neanche le nove di domenica mattina?!-
Matthew allungò il braccio verso il tavolino è prese il cellulare leggendo il nome sullo schermo: Nicole.
-Nicole spero sia qualcosa di imp...- Matthew non fece neanche in tempo a concludere la frase.
-JULIA È SCOMPARSA- gridò Nicole.
Matthew sobbalzò e sollevò la schiena in preda al panico.
-È scomparsa?!-
Gli altri due ragazzi a queste parole si alzarono a loro volta e chiesero contemporaneamente: -CHI?-
Matthew sembrò non sentirli e continuò ad ascoltare Nicole al telefono.
-Ok Nicole stiamo arrivando- Dicendo ciò Matthew chiuse la chiamata e fece:
-Ragazzi Julia è scomparsa, Nicole ha detto di raggiungere a casa sua per cercarla-
A queste parole tutti e tre si misero immediatamente le scarpe e uscirono dal locale, avevano passato la notte assieme a guardare film horror.
Arrivarono a casa di Nicole in neanche 5 minuti. Nicole e Dorin erano fuori davanti al portone ad aspettarli.
-Ragazze eccoci- fece Tom mentre si fermarono a prendere fiato dopo la corsa.
-Da quando è scomparsa?- chiese Matthew col fiatone.
-Non lo sappiamo con esattezza, sappiamo solo che sta mattina quando ci siamo svegliate non c'era e ha lasciato questo- fece Dorin porgendo a Matthew un post it rosa con la scritta in stampatello:


"HO BISOGNO DI STARMENE DA SOLA SCUSATE"

-Ragazze ma che le è preso da ieri?- chiese Luke confuso.
Le due ragazze si guardarono in preda al panico, non sapendo cosa rispondere.
-Dai ragazze vi aspettavate che credessimo alla scusa del cane?- fece Tom in una lieve risata.
Le ragazze abbassarono lo sguardo imbarazzate.
-Ragazze tranquille lo sappiamo che le piace Mike e che c'entra qualcosa- assicurò Matthew.
-C.Come?-fecero le ragazze incredule.
-Lasciate perdere ragazze, intuito maschile- fece Tom.
-Ragazze io direi che al posto di stare qui a spiegarvi come lo sappiamo dovremmo cominciare a cercarla che dite?- fece Luke.
-Infatti ragazze, dove potrebbe essere andata?- chiese Matthew.
-Ecco non saprei...-fece Dorin.
-Ragazzi dividiamoci, allora io e Dorin andiamo tra le parti di casa sua, voi ragazzi andate nei pressi del parco- propose Nicole e tutti andarono verso la zona assegnata.

Nel frattempo Mike se ne andava in giro ascoltando musica come faceva di solito, quando vide i tre ragazzi passargli davanti correndo e guardarsi intorno.
"...ma che hanno da correre?..."
Curioso Mike corse verso di loro.
-Ragazzi!- gridò attirando la loro attenzione.
-Ehi Mike- salutò Tom smettendo di correre.
-Ma che avete da correre così tanto alle 9 del mattino?- chiese Mike.
-Beh ecco Julia è scomparsa e la stiamo cercando- spiegò Matthew
-Scappata?!- chiese Mike incredulo.
-Si, pare che volesse passare un po di tempo da sola non si sa dove- spiegò Luke.
-Vi aiuto a cercarla allora.- propose Mike.
-D'accordo Mike, grazie, magari da qui dividiamoci così scopriamo un'area più grande- fece Matthew.
I tre ragazzi annuirono e presero tutti e quattro strade diverse.

Mike passò davanti al parco dove erano stati e poi davanti alla scuola ma niente.
Si fermò un'attimo a prendere fiato, poi riprese a correre. Sembrava aver perso le speranze quando camminando per una strada non troppo stretta sentì una canzone familiare.
Si guardò intorno cercando di capire da dove provenisse e arrivò a capire che proveniva da una struttura non molto piccola sopra la cui entrata era posta l'insegna: "Dance and moving"
Una scuola di danza.Pensò.
Si avvicinò di più cercando di capire che canzone fosse.

"...ma questa è...è I Need U..."
Mike girò attorno al palazzo fino a quando non arrivò ad una parete nascosta da alcuni alberi. Si inontrò tra di essi e scoprì che le pareti erano trasparenti e si poteva vedere l'interno, nonostante alcune delle vetrate fossero coperte dall'interno con delle tende rosa. Scrutò da dietro una vetrata non del tutto coperta e guardando all'interno notò la figura di una ragazza bassina che stava ballando sulle punte sulla musica di I Need U.
"...Julia...lo sapevo, chi altro può conoscere quella canzone qui nei dintorni?..."
Mike se ne stava lì a guardarla ballare incantato.
"...però per essere una tipa così maldestra se la cava anche piuttosto bene eh...aspetta ma...quelle sono lacrime?..."
Julia in effetti stava piangendo, cosa altro poteva fare. Era andata lì per sfogarsi, ballare per lei era l'unico modo per far fuoriuscire tutte le sue emozioni.
Mentre ballava però all'improvviso cadde. Mike sobbalzò vedendola. Julia tentò di rialzarsi ma sembrava non riuscirsi. Mike allora pensò che era il caso di andare a soccorrerla e corse verso l'entrata sperando di trovarla aperta. Per fortuna era così.
Entro e cercò la strada verso la sala dove si trovava Julia seguendo la musica.
Appena la trovò ci entrò e corse verso Julia.
-Ehi Julia tutto bene?- fece lui.

Julia sobbalzò per lo spavento, non si aspettava che qualcuno potesse trovarla e si girò a vedere chi fosse.
"...Mike?!...che ci fa qui?!..."
-Eh? S.Si sono solo caduta, n.nulla di che- mentì Julia.
Mike notò che si stava toccando il ginocchio
-Ti fa male il ginocchio? È quello dove ti sei fatta male ieri giusto?- chiese preoccupato.
"...forse stava piangendo per il dolore..."
-S.Si, ma tranquillo sto bene- fece balbettando Julia.
-Dai ti aiuto ad alzarti- fece Mike porgendole una mano. Julia la prese e si alzò.
Mike vedendo che non riusciva a reggersi bene in piedi fece: -Aggrappati a me, ti faccio sedere lì-
Julia lo guardò inbarazzata e poi accettò l'invito e si aggrappó a lui anche se con un po di difficoltà poiché lui era molto più alto di lei.
Mike la portò fino alla panca di fronte agli specchi e la fece sedere.
-G.Grazie- disse timidamente Julia. Mike si limitò a sorridere, poi cambiò improvvisamente espressione, come se si fosse ricordato di qualcosa e prese il suo cellulare dalla tasca.
-Devo chiamare gli altri, dico che ti ho trivata- fece lui.
-Perché? Mi stavate cercando?-chiede Julia.
-Già, i tuoi amici sembravano preoccupati, e lo ero anche io- la informò Mike mentre cercava di contattare Matthew al telefono.
"...Tu...preoccupato per me?..."
-Matthew sono Mike, l'ho trovata- arrivò subito al punto.
-Oh davvero? Che sollievo, dove siete?- chiese Matthew dall'altro capo del telefono.
-Beh ecco siamo in una scuola di danza- rispose lui.
-Ah siete nella scuola di danza di Julia, avviso gli altri e arriviamo- detto ciò Matthew chiuse la chiamata.
Mike sistemó il cellalare nella tasca dei jeans e si mise in ginocchio di fronte a Julia per vederle meglio il ginocchio.
-Dovremmo cambiare la benda-fece.
-Avete un kit del pronto soccorso qui?-chiese.
-O.Oh si, è lì nell'armadietto- rispose lei indicando un armadietto dall'altra parte della sala.
Mike allora si alzò subito e andò verso di esso. Nel frattempo la musica I Need U continuava ad andare, era già ricominciata due volte, evidentemente Julia l'aveva messa in ripetizione.
"...chissà quante volte l'avrà ballata sta canzone allora..."
Mike aprì l'armadietto e prese delle bende, una boccetta di disinfettante e dell'ovatta e ritornò verso Julia.
Poi si rimise di nuovo in ginocchio davanti a lei.
-Dimmi se ti faccio male- fece lui. Lei annuì e così Mike cominciò a srotolare la benda dal suo ginocchio.
Cominciò anche a canticchiare la canzone, neanche troppo silenziosamente.
"...m.ma sta cantando?...Che voce...canta così bene..."
-Oddio scusami, sto cantando a voce troppo alta hahahah, maledetta sta canzone hahaha- fece lui un po imbarazzato mentre le disinfettava con cura la ferita.
-È così triste questa canzone, strano che una ragazza allegra come te balli canzoni così depresse hahah- scherzò Mike.
"...Mike...possibile che mi devi piacere anche quando mi prendi in giro..."
-B.Beh ecco rimane comunque una canzone a dir poco stupenda, e piena di significato- fece lei.
Lui annuì.
-Miane, Saranghae~(scusa,ti amo)- cantò Mike sulla musica mentre finiva di sistemare la benda.
Julia non sapeva perché ma il cuore cominciò a batterle più in fretta a quelle parole. Non sapeva se era per la sua voce, o per le parole che aveva detto. Fatto stava che era diventata rossissima.
"...Come vorrei che mi dedicassi quelle parole Mike..."
In quel momento gli altri amici arrivarono nella sala e si fermarono appena prima dell'entrata a vedere la scena.
-Ma che carucci che sono- fece Luke.
-E poi ci chiedete come facciamo a saperlo, basta guardare Julia ora.- spiegò Tom sottovoce alle ragazze.
Poi entrarono tutti dentro.
-Julia!- fecero le due amiche che corsero subito verso di lei. Mike si alzò subito in piedi. Dorin e Nicole la abbracciarono.
-Ci Hai fatto preoccupare Julia!- fece Dorin nell'abbraccio.
-Non lo fare mai più eh!- fece Nicole.
-D'accordo,d'accordo! Ma adesso lasciatemi che sto sofficando!- rispose Julia e le due amiche la "liberarono".
-Julia non ho mai corso così tanto in vota mia sappilo- scherzó Luke. I ragazzi erano tutti felici di averla ritrovata.
All'improvviso si sentì un telefono squillare. La canzone era Danger dei BTS, il telefono naturalmente di Mike.
Julia riuscì a leggere il nome dalla parte superiore dello schermo del cellulare, che fuoriusciva dalla tasca dei suoi Jeans: Lucy.
Il volto di Julia si spense improvvisamente.
"...È lei, la conferma che stanno insieme...ecco..."
-Oddio Mike,pure tu la musica Asiatica?!- fece incredulo Matthew sentendo la suoneria.
Mike fece una piccola risata mentre prendeva il cellulare. Lesse il nome e si morse le labbra.

"...Vai Mike su corri da lei..."
-Ragazzi ecco io devo andare, mi spiace.- fece Mike che cominciò ad andare verso l'uscita.
Julia però si alzò e lo prese da dietro per un braccio bloccandolo. Mike girò appena la testa e i due si guardarono negli occhi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6: Un bacio malizioso ***


{Rieccomi con il capitolo 6 ragazzi ^^ ,
Eh si lo so vi lascio sempre col fiato sospeso xD, ma vi dico già che sarà così per quasi tutti i capitoli ^^' 
Quante ne combina la nostra Julia eh? E siamo solo all'inizio hihihi. Buona lettura! Un bacione.}
                                                                                                                                       


Capitolo 6
Julia lo aveva fermato con un braccio, non ci aveva neanche pensato, aveva semplicemente reagito d'impulso.

"...M.Ma che cosa ho fatto?..."
Julia faticava ad ammetterlo a se stessa, ma semplicemente non voleva che Mike andasse da Lucy. Solo che il suo pensiero si era tramutato in un'azione non desiderata. Mike la stava ancora fissando con sguardo interrogativo. Lei era arrossita.
-Cosa c'è Julia?- chiese allora Mike vendendo che lei non reagiva.

"...E adesso che cosa dico?!..."
-D.Dove stai andando?- Julia disse la prima cosa che le venne in mente.
"...Ops forse non era proprio la domanda giusta da fare...Ma vediamo cosa risponde adesso..."
-Beh ecco io sto andando da Lucy- rispose Mike un po' imbarazzato.
Julia nonostante sapesse già dove Mike stesse andando, a sentire uscire quella risposta dalla sua bocca le si formarono le lacrime agli occhi. Gli amici erano lì fermi ad assistere a tutta la scena, troppo sorpresi per cosa stava accadendo per reagire.
-O.Oh ecco, si va da lei- fece Julia cercando di sorridere per mascherare il fatto che stesse morendo dalla voglia di piangere e scappare via in quel momento.
Lasciò la presa sul suo braccio e lo lasciò andare. Mike allora la guardò un'ultima volta un po smarrito, poi salutò tutti con la mano e uscì fuori.
Silenzio.Poi si sentì un tonfo sul parquet.
Julia si era lasciata cadere sulle ginocchia.
-hahhaha si certo, che stupida che sono, continuo ad andargli dietro come una cogliona hahah- Julia rise di se stessa, voleva mascherare il fatto che stesse piangendo ai suoi amici, ma non ci riuscì poiché le lacrime continuavano ad attraversare le guance. Nicole la fece alzare e la fece risiedere sulla panca.
Tutti gli amici le si misero attorno: le due amiche sedute accanto a lei sulla panca, i tre ragazzi invece per terra a gambe incrociate avanti a loro.
-Julia, ti prego non fare così, detesto vederti piangere- fece Nicole.
-Julia, devi solo lasciarlo perdere, non puoi andargli dietro in eterno.- fece Dorin prendedo le sue mani. Julia fece cenno a Dorin di stare zitta, non voleva che i ragazzi lo venissero a sapere.
- Tranquilla Julia,sappiamo tutto, diciamo che non sei stata molto brava a nasconderlo- assicurò Matthew.
"...Ci mancava solo questa..."
-Noi rivogliamo la Julia rompipalle di sempre- scherzò Luke per risollevare il morale. Julia accennò un sorriso.
-Ecco brava, ti voglioamo sorridente.- fece Tom.

"...Forse hanno ragione..."
-Abbraccio di gruppo?- propose Luke. Nessuno si tirò indietro e avvolsero Julia tra le loro braccia.
-Grazie ragazzi, siete i migliori- fece Julia.
-Lo sappiamo- fece Tom nell'abbraccio.

"...come farei senza di loro..."
Julia poi si staccò dall'abbraccio. -Ragazzi vi prometto che non piangeró più per lui- fece mentre si asciugava le lacrime con il braccio, poi mostrò loro un bellissimo sorriso.
"...O almeno ci proverò..."
Gli amici erano contenti di rivederla sorridere.
Pomeriggio.
Julia se ne stava in camera sua a studiare l'ultima pagina di scienze quando sentì delle voci familiari provenire dalla strada. Si sporse un po oltre il davanzale della finestra per vedere chi fosse senza farsi notare e vide che c'erano Lucy e Mike sul ciglio della strada.

"...proprio ora che non ci stavo pensando...ma che ci fanno qui?..."
-Lucy smettila- fece Mike seccato.
-Mike, io proprio non ti capisco eh!- rispose altrettanto seccata Lucy.
-Lo sapevo. Ma Perché mi sono azzardato a fare una cosa del genere- fece con le mani alla testa Mike.
-Mike, mi stai prendendo per una stupida?!- rispose Lucy con la voce strozzata.

"...di che staranno parlando?..."
Julia continuava a spirali da dietro le sue tende rosa.
-Lucy, dimenticalo. Non significava niente capisci? È stata una prova e ti ho detto già quale è il risultato- alzò ancora di più la voce Mike
-Che schifo! Mi hai illusa capisci?!- fece Lucy, ormai in lacrime.
-Lucy, avevo bisogno di capire i miei sentimenti-
-Baciando qualcuno che ti ama per poi dirle "scusami, ma non credo di provare nulla", bello Mike!- Detto ciò Lucy girò i tacchi per andarsene ma Mike la bloccò.
Julia aveva gli occhi spalancati.
-Lucy, ho bisogno di riflettere, non riesco ancora a capire cosa provo davvero per te- Lucy lo fulminò con lo sguardo.
-E quando avresti intenzione di farmelo sapere?- fece Lucy con una nota di arroganza.
-Non lo so- rispose Mike con la testa bassa.
-Mike, io posso aspettarti, ma non potrai approfittare dei miei sentimenti in eterno, sappilo- detto ciò andò via.
Mike lanciò un urlo di frustrazione e calciò con forza una lattina. Poi sospirò e andò verso il lato opposto della strada rispetto a dove se ne era andata Lucy.
Julia aveva assistito a tutto e con la bocca semiaperta e gli occhi spalancati si lasciò cadere sulla sedia della scrivania.

"...Quindi quello che ho visto ieri sera è stato una specie di ? Oddio...quindi quei due non stanno assieme...ma da quello che mi è sembrato di capire Lucy è ancora molto innamorata e Mike è confuso...chissà a cosa sarà dovuta questa sua incertezza...Certo Mike che sei più complicato di quanto pensassi...resta il fatto però che ogni volta che ti vedo il mio cuore batte a mille..."
Si gettò sul letto e prese il suo cellulare, aveva bisogno di raccontare tutto ciò che le stava succedendo alla sua amica kpoper Meryem.
Doveva parlarne con qualcuno e aveva promesso ai suoi amici che non avrebbe più parlato di Mike, anche se si ripromise che nonostante ciò avrebbe raccontato tutto quello a cui aveva assistito a Nicole e Dorin. Comunque Meryem aveva il diritto di sapere che si era invaghita di un kpoper sosia di Jimin.
Le due stettero al telefono per circa 1 ora e mezza. Quando a Julia arrivó un messaggio.
-Mery aspetta un secondo, mi è arrivato un messaggio- fece Julia
-Tranquilla Julia, vedi chi è, sono curiosa,magari è Mike hahhaha- rispose l'amica dall'altro capo del telefono.
-Sì,certo!- rispose Julia con sarcasmo, poi allontanò il cellulare dal suo orecchio per vedere sullo schermo del suo cellulare il messaggio.
-Oh santo cielo- urlò Julia appena lo lesse.
-Cosa Julia? Chi è?- chiese curiosa Meryem.
-È.È davvero Mike- balbettò Julia incredula.
-Cosa ti ha scritto?! oddio!!- gridò Meryem al telefono.

"...n.non ci credo, sto sognando..."

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Capitolo 7
*** Capitolo 7: Un appuntamento inaspettato ***


 Rieccomi Genteh! Sono tornataaaa! Premetto che questo è solo un capitolo di passaggio MA è FONDAMENTALE per capire il resto della storia. Buona lettura^^ -Giuldance
Capitolo 7 
Julia rilesse più volte quel messaggio, non credeva ai suoi occhi.
-Juliaaa!Mi dici cosa ti ha scritto o no?!- fece Meryem impaziente al telefono.
-H.ha scritto "Julia sei libera sta sera? Vorrei parlarti"- fece Julia con la voce che che le tremava.
-Oh Mio santissimo Jimin, che aspetti a dire si!- la incoraggiò l'amica al telefono.
Julia non fece in tempo a rispondere quando vide che Mike la stava chiamando al cellulare.
-M.Mery m.mi sta chiamando!- Esclamò Julia incredula.
-Muoviti rispondi! Chiudi la chiamata su Facebook con me e rispondigli!- la incoraggiò ancora Meryem.
-D'accordo Meryem,ci sentiamo- salutò Julia.
-Fighting!- la incoraggiò Meryem poi la chiamata si chiuse.
"...Julia su dai, respira e rispondi..." 
Julia fece un respiro profondo, poi con il pollice cliccó sul telefono verde e rispose alla chiamata.
-Pronto?- cercò di essere il più naturale possibile, nonostante stesse tremando come una foglia.
-Hei Julia, hai letto il messaggio che ti ho mandato?- chiese Mike.
-S.Si, stavo appunto per risponderti- balbettò in risposta.
-Quindi ci sei?-
"...Amo la sua voce...è...è così calda e...Julia devi rispondere stupida!..." 
-S.si, sono libera- fece Julia
-Perfetto!- fece Mike contento.
"...mio dio, se non la smette di fare così svengo..."
-Facciamo per le 7? Ci possiamo incontrare alla panchina dove ci siamo seduti quella volta magari- propose Mike.
-O.oh si va bene- annuì timida Julia.
-Ci vediamo allora, ciao Julia!- fece Mike prima di chiudere la chiamata.
Julia rimase per qualche secondo con il cellulare in mano a fissare lo schermo del cellulare spento.
"...che cosa diavolo è appena successo?!..." 
Julia guardò l'orologio sul muro. Le 6 e mezza.
-Cavolo ho solo 20 minuti per prepararmi!- Si agitò Julia. Apri in fretta e furia l'armadio e si mise un paio di Jeans e una t shirt bianca su cui c'era stampato il muso di un panda, la sua preferita. Si mise le sue solite converse alte rosa e uscì si casa senza neanche guardare che ore fossero.
Solo quando fu fuori dal cancello guardò il suo orologio da polso. 18.41
"...sono stata così veloce che sono addirittura in anticipo, quando mai!..." 
Julia allora tirò fuori dalla tasca dei Jeans un paio di cuffiette e le collegò al suo cellulare per poi infilarsele alle orecchie.
Andò nella lista dei brani e scelse Up and Down delle Exid, poi attivò la riproduzione casuale e cominciò a camminare verso il parco vicino alla scuola.
Più che camminare stava saltellando per la strada. Colpa della canzone molto ritmata, Julia si era lasciata trasportare dalla musica, come sempre.
Mike era anche lui uscito di casa in anticipo, e come sua abitudine stava anche lui con le cuffie alle orecchie.
Stava camminando tranquillamente ascoltando Call me Baby degli Exo, quando notò Julia passare saltellando per la strada parallela.
-Ma quella è Julia?- fece Mike tra sé e sè per poi scoppiare a ridere vedendola praticamente ballare per strada.
"...Ma guarda tu che tipetta! Si, il soprannome Piperita le sta benissimo in effetti hahahha..."
Julia invece non si accorse della sua presenza, era troppo presa dalla canzone, poi scomparve dietro un palazzo. Mike poteva vederla ogni volta che passavano davanti ad una traversa tra le loro due strade, e Mike non poteva fare a meno di sorridere guardandola.
"...quella ragazza trasmette allegria solo a guardarla hahaha..."
Mike poi alzò il passo e arrivò per primo alla panchina e si sedette. Neanche un minuto dopo arrivò anche Julia. Mike aveva ancora le cuffie alle orecchie e appena la vide arrivare se le tolse.
-Ehi Julia- fece Mike con un sorriso stampato in faccia
-Ciao Mike!- fece Julia tutta allegra mentre si toglieva anche lei le cuffie.
Si stupì di sé stessa per la sua disinvoltura.
"...Mah, sarà che il kpop mi mette buonumore. Da dove mi è uscita tanta naturalezza?!..."
 -Vieni accomodati!- fece Mike indicando il posto accanto a lui. Julia accettò l'invito e si sedette accanto a lui. Il cuore cominciò a batterle più velocemente del solito.
"...Eccolo qua, questo bastardo del mio cuoricino ora comincia a fare i capricci..."
-Cosa stavi ascoltando?- chiese Mike curioso di sapere quale canzone la stesse facendo ballare in quel modo per strada.
-O.oh stavo ascoltando Up and Down delle Exid, poi ho messo la riproduzione casuale ed è partita Just One Day dei BTS- rispose Julia all'inizio un po timida, poi però con abbastanza naturalezza.
- Anche io adesso stavo ascoltando Just One Day!- esclamò Mike mostrando il suo bellissimo sorriso.
"...smettila di sorridere in quel modo...mi farai diventare pazza!..."
-A.ah davvero? È una delle mie preferite- rispose Julia, con la voce un po tremante.
-Anche per me.- fece Mike accennando un altro sorriso guardando il alto, verso il cielo.
Ci fu un attimo di silenzio. Poi Mike fece: -Vuoi sapere perché ti ho chiesto di venire qui?-
-Emh s.si, come mai?- chiese Julia curiosa.
Mike sospirò. -Ecco in realtà avevo bisogno di distrarmi un po, e non volevo starmene da solo- ammise, con lo sguardo sempre al cielo.
-A.ah ecco- fece Julia.
"...Sarà per ciò che è successo oggi pomeriggio con Lucy...ma perché ha chiamato proprio me?..."
 -Perché ho chiamato proprio te?- chiese Mike che sembrava averle letto nel pensiero.
Julia gli fece uno sguardo interrogativo, Mike allora continuò: -Ad essere sincero sei la prima persona che mi è venuta in mente-
"...Oh Mio Dio..."
 -Forse perché sei la prima che ho conosciuto, non lo so- continuò Mike confuso, con una mano ai capelli.
-O.oh- Julia non sapeva proprio che dire.
-E poi con te posso ascoltare kpop- dicendo ciò Mike le mise una cuffia all'orecchio. Julia sussultó e arrossì un po.
-Boy in Luv- affermò Julia appena ascoltò la canzone.
-Sisi, una canzone che mi ha accompagnato per tutto il periodo che sono stato in America- Cominciò a raccontare Mike. Julia voleva saperne di più su di lui.
-Oh e come mai proprio questa canzone?- chiese allora Julia. Mike sembrava che stesse aspettando che Julia glielo chiedesse allora cominciò a raccontare:
-Penso che Lucy ti abbia raccontato la nostra storia no?- Julia annuì con lo sguardo basso.
"...allora è di lei che volevi parlarmi..."
-Il primo mese passato in America è stato tremendo, mi mancava davvero tanto, pensavo sempre a lei. Scrivevo praticamente ovunque"I'm a Boy in love" per quanto ne ero innamorato e mi mancava. Una volta l'ho scritto sul motore di ricerca di youtube senza pensarci e ho trovato questa canzone ed eccomi ad essere kpoper. L'ho ascoltata per tipo 5 cimesi pensando a lei. Poi ho provato con tutto me stesso a togliermela dalla testa e in un certo senso ci sono anche riuscito. Poi sono tornato qui e me la sono ritrovato in classe. Io Julia, sul serio sono molto confuso.-
"...Mike, nonostante tu stia parlando di un'altra... mi fai così tenerezza, poverino..."
-Confuso?- fece la finta tonta Julia che in realtà sapeva bene cosa volesse dire dato che aveva sentito la conversazione con Lucy
-Si, Julia. Non so cosa provo davvero per lei. A dirla tutta appena l'ho vista avevo una voglia grandissima di abbracciarla, poi però ecco...- Mike smise di raccontare e arrossì, come se quello che stava per dire lo imbarazasse.
"...Mike, non hai idea di come sia difficile per me sentirti parlare così di lei...però sento il dovere di ascoltarti..."
 -Cosa Mike?- chiese Julia.
-Julia ecco, tu ci hai visti baciarci vero? Ti ho intravista un po-
"...MERDA!..."
Julia arrossì di colpo poi rispose: -S.si, scusatemi non volevo- e abbassò lo sguardo.
-Tranquilla Julia, e comunque riguardo a quel bacio, ecco io non ho provato quasi niente, e ciò mi ha un po spaventato. Ecco si è stato bello ma...non era lo stesso che provavo una volta. Però non è che lei non mi piaccia.- raccontò ancora Mike.
-C.capisco, non è una situazione facile- fece Julia.
-Ecco Julia, tu cosa ne pensi? Ceh io voglio sapere...come fai a capire se sei innamorato di qualcuno?- chiese Mike guardandola.
"...Entra in me e lo scopri subito, Mike..."
Julia si strinse nelle spalle e rispose: -Il cuore comincia a battere più del solito quando sei con questa persona, la sogni la notte, ci pensi spesso, tremi anche solo a sentirne la voce- raccontò tutto ciò che stava provando in quel preciso istante, forse anche troppo nel dettaglio. Questo pensiero la fece arrossire di colpo.
-Sembra che tu lo sappia molto bene eh, hai una cotta per qualcuno giusto?- fece Mike dandole una gomitata, con un sorrisetto malizioso stampato in faccia.
Julia diventò bordò.
"...Merda..."
-N.no n.non è come pensi- fece nervosamente Julia.
-Ooh si invece, dovresti guardarti ora, sei rossa come un peperone!- fece in una risata Mike.
"...Questo perché ho davanti la cosa più bella del mondo, Mike...maledetto..."
-Basta a parlare di me! Non mi piace nessuno!- urlò Julia  con un'espressione che però sembrava più di una bambina che non vuole fare la pappa che di una ragazza arrabbiata come voleva in realtà apparire. Mike alzò le mani.
-Okok ti credo!- fece ancora ridendo Mike. Poi guardò l'orologio: le 8 e mezza.
-Julia si è fatto tardi, forse dovremmo tornare- fece lui.
-Oh si è vero, dovremmo.- rispose Julia.
-Andiamo insieme? Tanto io faccio più o meno la stessa strada da dove ti ho vista arrivare- propose Mike.
-Oh d'accordo- annuì Julia e i due si alzarono dalla panchina e cominciarono a camminare.
-Quindi se provo tutte quelle cose che hai detto prima sono innamorato?- chiese Mike riaprendendo il discorso di prima.
-Ecco, in realtà variano da persona a persona, però vedrai che riuscirai a capirlo da solo- spiegò Julia.
-Lo spero- sospirò Mike. I due arrivarono di fronte a casa di Julia.
-Ecco sono arrivata- fece Julia fermandosi di fronte a casa sua. Mike accorciò la distanza fra loro due.
"...cosa sta facendo?! Oddio..."
Poi la abbracciò.
-Grazie Julia, avevo bisogno di sfogarmi con qualcuno, grazie mille davvero- fece Mike nell'abbraccio.
"...Mike oddio oddio oddio, mi sento morire..."
-È.è stato un piacere Mike- fece Julia molto nervosamente, poi si staccò dall'abbraccio.
Mike le sorrise e fece: -Buona notte Julia-
-Notte Mike- rispose Julia che poi entrò in casa.
Salì in camera sua ,chiuse la porta dietro di sè e si lascio scivolare fino a terra.
"...Parli solo di lei...però scusa Mike m.ma io..."
Si portò le mani alla faccia e cominciò a piagnucolare.
"...io ti amo..."

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Capitolo 8
*** Capitolo 8: Saranghae ***


Genteee
Giuldance è tornata, con un capitolo MOLTO importante
Quello che tutte stavate aspettando ;)
BUONA LETTURA :*

Ps. lasciate una recensione se vi va...mi fa tanto piacere senitre come la pensate, così ho anche modo di migliorare ;)
Capitolo 8 
E un'altra settimana passò.
Venerdì mattina, seconda ora: matematica.
In classe erano tutti attenti alla spiegazione della prof, Mike e Julia sempre a prendere appunti in prima fila.
Nei quattro giorni prima non successe nulla di ché: la mattina a scuola, il pomeriggio compiti e lezioni di danza, la sua solita routine settimanale. E a quanto pare Mike non aveva dato ancora una risposta a Lucy dato che i due continuavano ad evitarsi. Quel giorno però qualcosa sarebbe cambiato.
La campanella suonò e diede inizio alla ricreazione. Il solito gruppo di amici si riunì nel solito angolo dell'aula a parlare dei soliti prof. La giornata poteva ancora essere descritta con l'aggettivo "solita".
Julia si allontanò un attimo dal gruppo e andò verso il suo banco per prendere dell'acqua dalla sua cartella.
Passando davanti al banco di Mike il suo sguardo finì per caso sul suo quaderno degli appunti ancora aperto. Si girò verso i suoi amici per assicurarsi che non stessero guardando dalla sua parte e dato che erano tutti intenti a parlare tra di loro si mise a sfogliare quel quaderno.
Gli occhi di Julia si spalancarono appena notò una scritta sull'angolo in alto a sinistra di una pagina.
 "...si Julia hai letto bene..." 
C'era scritto proprio "사랑해요". Si c'era scritto ti amo in coreano.
Julia notò anche che era stato scritto sulla pagina della lezione di oggi.
"...Che abbia capito finalmente i suoi sentimenti?..." 
Julia notò anche che i suoi appunti erano più disordinati del solito, c'erano più pastrocchi e disegnini che appunti in realtà.
 "...Eri sovrappensiero Mike?...Sei ancora innamorato di lei vero?..." 
Julia ritornò dai suoi amici con lo sguardo basso.
"...Si Julia è così,rassegnati..."
Nicole notò che era un po di cattivo umore. La guardò con area interrogativa ma Julia le fece un occhiolino per farle capire che non era nulla. Julia in realtà non aveva raccontato né a Nicole, nè a nessuno dei suoi amici di quello che era successo con Mike, non voleva che i suoi amici sapessero di ciò che aveva scoperto sul rapporto tra Lucy e Mike, perché prima di tutto non erano affari suoi e poi anche perché aveva promesso ai suoi amici che non sarebbe mai più stata male per lui.
 "...Che grande cazzata, anche se mento agli altri non riesco a mentire a me stessa..."
Julia sentì una mano sulla sua spalla poi qualcuno le sussurrò all'orecchio: -Oggi le parlo e le dico come stanno le cose-
Julia si girò e vide Mike che le faceva un occhiolino per poi allontanarsi verso Matthew.
 "...C.cosa Mike?!..."
Sospirò rassegnata.
"...Ecco io lo sapevo..." 

Julia guardò prima Mike che rideva con Matthew, poi Lucy che era diventata più silenziosa in quel periodo.
"...Lucy, da oggi potrai tornare ad essere felice...almeno tu..."
La ricreazione finì e tutti se ne ritornarono ai loro banchi.
Le altre tre ore di lezione passarono in fretta, nonostante Julia non avesse fatto altro che pensare a ciò che Mike avrebbe detto a Lucy, ma forse era proprio perché non stava seguendo per nulla le lezioni che la campanella della 5a ora non si fece attendere.
Julia e i suoi amici uscirono dal cancello principale.
-Julia vuoi venire con me e Dorin e gli altri al bar?- chiese Nicole
-No, scusate non mi sento tanto bene- mentì Julia che in realtà voleva solo starsene da sola.
-Oddio Julia, cosa hai?- chiese Dorin preoccupata.
-Tranquille è solo un po di mal di testa- le tranquillizzò Julia.
-D'accordo, allora vai a casa e riposati, ciao!- salutò Nicole prima di prendere Dorin a braccetto e cominciare a camminare.
Julia le salutò con una mano, poi cominciò a camminare dalla parte opposta, verso casa sua.
Passò davanti al parco e si bloccò. Osservò da lontano la panchina dove lei è Mike si erano seduti qualche volta.
Le vennero in mente tutte quelle volte in cui era rimasta imbambolata davanti al sorriso, e quando avevano ascoltato musica insieme.
Voleva piangere, solo piangere.
"...Julia non devi piangere, devi semplicemente smetterla di pensare a lui..."
Per quanto non volesse le lacrime cominciarono a solcarle il viso una dopo l'altra.
"...Brava la stupida che sono...In neanche un mese...neanche un mese ci è voluto a ridurmi così..."
Julia si incamminò verso la panchina con passo pesante con ai piedi sempre le sue converse rosa, poi appena gli fu davanti si sedette.
Si lasciò cadere sullo schienale e si guardò intorno.
"...Perché mi sento così sola a starmene seduta qui senza di lui?..."
Se girava la testa verso destra poteva ancora vedere benissimo il profilo di Mike che guarda il cielo.
 "...Devo abituarmi a tutto questo, d'ora in poi se verrà qui sarà con...Lucy..."
Non riusciva a smettere di piangere a quei pensieri. Poi si tolse la cartella dalle spalle e prese il portapenne.
Prese un pennarello nero e con la mano che le tremava scrisse qualcosa sul legno della panchina.
Rilesse ciò che ah avava scritto e oltre alle lacrime si aggiunsero i singhiozzi.
"...Perché ho scritto una cosa del genere?Perché l'ho fatto?..."
Si rannicchió sulle sue gambe e rimase lì sulla panchina con la testa nascosta fra le ginocchia per circa 5 minuti.
"...Julia Mike non ti piace,Mike non ti piace.."
Si diceva quelle parole a ripetizione sperando di riuscire a convincere sè stessa.Poi si alzò e si rimise la cartella sulle spalle.
Osservò per l'ultima volta la scritta che aveva fatto, tentò di asciugarsi grosso modo le lacrime e cominciò a camminare verso casa.
Nel frattempo Mike aveva appena lasciato Lucy a casa.
I due infatti si erano fermati a parlare sul retro della scuola.
Mike camminava senza meta con le solite cuffie alle orecchie. Passò per il parco e si lasciò cadere sulla solita panchina dove neanche 2 minuti prima era seduta Julia. Si tolse le cuffie e sospirò pesantemente.
 "...Mike finalmente ce l'hai fatta, era ora che le dicessi tutto...mi sento sollevato..." 
Poggiò la cartella sul lato destro della panchina,poi i suoi occhi si spalancarono appena notò una scritta:
"미하내,사랑해(M)"
"...Mi dispiace, ti amo.M?...cos-.."
Si lasciò di nuovo cadere sullo schienale e cominciò a fissare il cielo perplesso.
 "...Solo lei può averlo scritto. Ma...Julia innamorata?Allora quella volta non mi sbagliavo...M...chi sarà M?...Matthew?...si potrebbe, Julia è sempre molto vicina a lui...oppure...M di...odd-..."
I suoi pensieri furono interrotti appena sentì qualcuno piagnucolare non molto lontano da lui.
"...M di...Mike?!...No va beh è impossibile..." 
Si alzò dalla panchina e seguì i singhiozzi. Si ritrovò davanti ad una ragazzina con un fiocco rosso in testa rannicchiata dietro un albero.
-Julia- la chiamo Mike.
Julia riconobbe la sua voce e si asciugò in fretta le lacrime,poi si alzò in piedi.
-Ehi Mike- salutò Julia, tentando un sorriso.
-Perché stai piangendo?- chiese Mike.
-O.Oh ecco m.mi fa male di nuovo il ginocchio- mentì Julia appoggiandosi al tronco.
-Julia, smettila di mentire- fece un po turbato Mike mettendo una mano sul tronco, in modo da "bloccare" Julia.
-N.Non sto mentendo- fece Julia, sorpresa dallo strano comportamento di Mike.
-Ho parlato con Lucy- cambiò discorso Mike con un tono un po duro.
-O.Oh quindi le hai parlato subito.- fece Julia, ancora un po terrorizzata.
-Si, oggi finalmente ho capito cosa provo per lei- fece Mike, con un tono più tranquillo.
-Oh. Quindi hai capito che sei innamorato- fece Julia con lo sguardo basso, trattenendo le lacrime.
-Si sono innamorato.- confermò Mike.
"...Come pensavo Mike..."
-Oh,sono felic.- Julia fu interrotta.
-Ma di te- fece Mike guardando Julia con un piccolo sorriso.
"...CHE COSA HA DETTO?..."
-C.come?- fece incredula Julia.
-Zitta Julia- fece Mike prima di serrarle la bocca con le sue labbra.
"...Oh...Mio...Dio..."
Julia stava con gli occhi spalancati per lo stupore.
Mike si stacco improvvisamente dalle sue labbra, dopo averle dato un non troppo breve bacio a stampo.
-È il tuo primo bacio?- chiese allora Mike.
Julia annuì imbarazzata e ancora sconvolta.
-Allora, non può finire così- fece Mike prima di attaccarle di nuovo le labbra.
Questo però fu un bacio più appassionato, Mike avvolse la vita di Julia con le sue braccia.
Julia all'inizio era ancora tesa, poi chiuse gli occhi e si lasciò coinvolgere da quel bacio. Le lacrime che aveva trattenuto per tutto il tempo di fronte a Mike cominciarono a scendere.
"...Non ci credo...sto sognando..."

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Capitolo 9
*** Capitolo 9: Un nuovo inizio ***


Salve gente!
Eheheh lo so che volete sapere cosa succede dopo quel bacio u.u 
Finalmente il momento che tutte le Juke(Julia e Mike hahah) shipper aspettavano.
Godetevi questo capitolo MOLTO SDOLCINATO allora u.u
A presto :*
E RECENSITE! Perchè così mi viene più voglia di pubblicare e scrivo di più xD
 
Capitolo 9
I due se ne stavano lì a baciarsi sotto l'ombra di quell'albero, ignari di tutto ciò che li stava attorno, immersi in un paradiso di sentimeti che erano rimasti nascosti fino ad allora.
Proprio in quel momento i loro amici,di ritorno dal bar, passarono proprio davanti al parco.
Tom fu il primo a notarli. Smise improvvisamente di camminare e rimase a bocca aperta.
-Oh Mio Dio santissimo, non ci credo- esclamò.
Gli amici sentendolo si girarono tutti a guardare dove fosse rivolto il suo sguardo. Tutti erano più che sorpresi.
-Mike e Julia?!- esclamò Dorin a bassa voce.
-Uh Uh ragazzi mi sa che ci siamo persi qualcosa- fece ironico Luke.
-Ce l'ha fatta la nostra Piperita- esclamò Matthew poggiando un braccio sulla spalla si Dorin.
-Oh Mio Diiiooo. Mike e Julia?!- urlò Nicole tutta eccitata e sconvolta allo stesso tempo.
-Shhh Nicole! Se gridi così ci sentiranno!- fece Dorin a bassa voce.
Il gruppetto di amici era lì fermo a guardarli a bocca aperta. Dorin però poi scosse la testa e fece: -Beh ragazzi non credo sia il caso che ce ne rimaniamo qui a goderci lo spettacolo, dai andiamo-
-Si dai ragazzi lasciamoli soli- concordó Matthew e così tutti i 6 ragazzi diedero un ultimo sguardo alla scena e se ne andarono.

Mike si staccò dal bacio e abbraccio Julia.
-Julia ecco,tu mi piaci e non poco.- le sussurrò all'orecchio.
Julia spalancò ancora gli occhi, stentava ancora a credere a tutto ciò che stava succedendo.
-Anche tu, più di quanto tu possa immaginare- rispose timidamente Julia nell'abbraccio.
Mike si staccò leggermente dall'abbraccio, quanto bastava per vederla in faccia.
-Quindi sono proprio io M?- fece guardandola con un sorrisetto e un sopracciglio alzato.
-M?- Julia non riusciva a capire a cosa si riferisse.
-Vieni con me- fece lui prendendola per mano.

"...la sua mano,nella mia...Mike..."
Mike la portò fino alla solita panchina e indicò con un dito la scritta.
-O.Oh quella?...S.si sei tu- fece Julia arrossendo.
Mike la guardo e sorrise. -Sei così bella quando arrossisci- fece.
Julia sorrise con lo sguardo basso imbarazzata.
-Dai su sediamoci- fece Mike e i due si sedettero l'uno accanto all'altra, Mike poggiò la testa sulla spalla di Julia.
-Scusami, sono stato uno stupido- fece poi Mike.
-Ma Mike, cosa stai dicendo?- chiese Julia, non riuscendo a capire per cosa si stesse scusando.
-Avrai sofferto molto tutte le volte che ti ho parlato di Lucy, scusami.- fece Mike mortificato prendendole le mani.
-Ma...aspetta. Julia quindi quella volta che sei scappata- Mike non fece in tempo a concludere la frase che Julia lo interruppe:
-Si, sono scappata perché quella sera avevo visto te e Lucy fuori che vi baciavate, e in realtà ecco... al locale non piangevo perché mi faceva male il ginocchio- raccontò Julia. Mike a quel punto le lasciò le mani per avvolgerla con le sue braccia.
-Scusami se ti ho fatto soffrire così, ma ero davvero molto confuso- fece ancora
-Tranquillo Mike, ora sono felice- fece Julia sorridendo.
-Anche io. Aspetta Julia, ma da quanto tempo ti piaccio?- chiese Mike curioso togliendo le braccia dal suo corpo per guardarla in faccia.
-In realtà già da quando ti ho visto in classe la prima volta non ci ho capito più niente- ammise Julia guardando verso l'alto.
Mike sorrise e fece:-davvero?-
-Si Mike, a dire la verità appena ti ho visto ho pensato "oddio ma questo è Jimin?"- raccontò Julia in una risata.
Mike le diede una gomitata.
-Io Jimin?!Quindi ti piaccio solo perché ti ricordo Jimin?- fece Mike fingendo il broncio.
-No Mike- fece, poi appoggiò la testa sulla sua spalle e continuò -mi piace ogni tua piccola cosa, penso a te giorno e notte- ammise.
-Davvero?...Sai Julia anche io credo di essermi innamorato subito di te- ammise Mike.
-Ma Lucy allora?- chiese Julia confusa.
-Ecco io credo che la confusione dei miei sentimenti fosse dovuta proprio a te, anche se me ne sono accorto troppo tardi.- fece.
-Non pensavo ti potesse piacere una bambinetta come me- ammise Julia imbarazzata.
-Sei la cosa più adorabile che conosca invece- fece Mike prima di darle bacio sulla guancia. Julia si irrigidì un po a quel gesto, poi però sorrise.

"...Julia è tutto reale..."
-Io adorabile?Su dai non prendermi in giro!- rise Julia.
-Non ti sto prendendo in giro stupida- fece avvicinandola a sé.
-Sei adorabile quando ti impicci, quando balli e canti per strada...-
Julia spalancò gli occhi -E tu come fai a saperlo?!- chiese.
-Ti ho vista l'altra volta mentre venivi all'appuntamento qui, ma non è stata l'unica volta che ti ho vista ballare sai?-
Julia lo guardò interrogativamente.
-Ti ho vista ballare sulle punte quella domenica mattina, ti confesso che in realtà ti stavo spiando da fuori, ero davvero incantato. Infatti credo di essermi accorto in quel momento di ciò che provavo per te- raccontò Mike.
-Davvero?...e pensare che quella volta stavo ballando pensando a te- raccontò Julia imbarazzata.
Dopo quella affermazione i due se ne stettero seduti alla panchina l'uno accanto all'altro senza dire nulla per un po.

"...Mike...sono la persona più felice del mondo 
in questo momento..."
Mike però all'improvviso si allontanò un attimo da Julia per prendere qualcosa dal suo zaino. Tirò fuori un pennarello nero è cominciò a scrivere qualcosa sulla panchina, accanto alla scritta di Julia. Appena Mike ebbe finito di scrivere si allontanò, in modo da poter far leggere Julia.
-Mihanae, Saranghae (J)- lesse ad alta voce.
Mike poi si avvicinò nuovamente allo schienale della panchina per scrivere qualcos'altro.
Quando ebbe finito si potevano vedere le loro due scritte uguali circondate da un unico cuore con sotto la data "29-10-14"
-Così non ci dimenticheremo mai questo giorno- fece Mike prima di baciarla di nuovo.
-CHE COSA STA SUCCEDENDO?- Si sentì urlare.
I due sorpresi si girarono di scatto e videro una ragazza alta,magra, con i capelli folti e castani che li stava guardando stringendo i pugni con un espressione mista di rabbia e stupore.
-L.Lucy- fecero entrambi insieme agitati.
Lucy si avviò verso la panchina e quando fu proprio di fronte ci fu un attimo di silenzio dove i tre si osservavano senza sapere coda dire.
Poi si sentì un piccolo tonfo a rompere quel silenzio. Lucy aveva dato uno schiaffo abbastanza potente sulla guancia destro di Julia.
-COME HAI POTUTO FARMI QUESTO JULIA?- urlò Lucy con le lacrime agli occhi.
Mike a questo punto si alzò di scatto e andò contro Lucy. -Non osare mai più metterle le mani addosso- le fece Mike turbato spingendola un po' mettendole le mani sulle spalle. Julia osservava la scena standosene seduta con ancora una mano poggiata sulla guancia dove era stata colpita.
Non sapeva cosa pensare. Non sapeva perché ma le si formarono le lacrime agli occhi che però si sforzava di non far scendere.
Lucy scagliò via le braccia di Mike dal suo corpo e si rivolse a Julia.
-Julia, come hai potuto proprio tu? Come hai potuto prenderti gioco di me e non dirmi che voi due avevate una relazione?- fece in lacrime, sempre con un po di rabbia.
-L.Lucy i.io...- cominciò Julia balbettando.
-Lei non c'entra nulla, non si è presa gioco di te- intervenne Mike.
-C'entrate tutti e due. Avete tradito la mia fiducia entrambi. Ora capisco perché non mi hai dato subito una risposta Mike, non sapevi che scusa dirmi per giustificare la vostra relazione e ti sei inventato la storia del"non capisco i miei sentimenti" ecc. E tu Julia, da te giuro non me l'aspettavo.- li sgridò Lucy.
-Lucy nessuno dei due ti ha tradito- fece Mike.
-Lucy, è successo tutto all'improvviso, è successo proprio ora,ecco io- Julia si stava agitando parecchio, non voleva litigare con la sua amica ma non riusciva ad esprimersi.
-No Julia, non mi servono spiegazioni, avete chiuso entrambi con me- detto così Lucy girò i tacchi e andò via.
Julia si lasciò cadere di nuovo sulla panchina e tirò un sispiro.
Mike le si mise accanto e fece: -Si risolverà tutto, tranquilla Julia- detto così l'abbracciò per confrontarla.
-Non stiamo insieme neanche da un quarto d'ora però- fece abbattuta Julia.
-Quindi stiamo insieme?- chiese Mike con un sorrisetto eun sopracciglio alzato.
Julia arrossì -E.ecco io pensavo-
-Hahahah Julia stavo scherzando! Certo che stiamo insieme- rispose Mike in una risata.
Julia sorrise.

"...Possibile che riesca a risollevarmi il morale ogni volta? Che cosa ha quel sorriso di così magico?...non so cosa farei se ora me lo portasser via..."
 

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Capitolo 10
*** Capitolo 10: Un altro segreto? ***


Rieccomi peoplee, scusate ho avuto un bel po da fare in questi giorni ;;
Godetevi quest capitolo e recensite^^
-Giuldance
 
Capitolo 10
Il mattino dopo. 7.28 a.m.
Julia dormiva ancora come un ghiro, abbracciata come sempre al suo panda peluche, quando la musica"Can you fell it" cominció a risuonare in tutta la stanza.
Julia con un lamento si rigirò tra le coperte del letto.
-Chi è che chiama così presto?- Si chiese mentre allungava un braccio verso il comodino per prendere il cellulare.
Lesse il nome sullo schermo:Mike.
Julia aprì la chiamata.
-Pronto?- fece con la voce ancora impastata dal sonno.
-BuongiornoYeobo! Stavi ancora dormendo eh?- chiese Mike dall'altro capo, già sveglio e pimpante al contrario.

"...mi ha chiamata Yeobo?..."
-Si stavo dormendo hahahah come mai mi hai chiamato?- fece Julia.
-Perché voglio essere la prima persona a darti il buongiorno la mattina e l'ultima persona che ti dà la Buona notte- fece Mike.

"...Tra un po mi sciolgo mio dio, la sua voce che dice queste cose..."
-Aww Mike, sei così dolce- fece Julia.
-Solo per te yeobo- le rispose Mike. Julia non sapendo cosa dire si limitò a fare una risatina.
-Va beh ci vediamo a scuola Julia, ora sto uscendo di casa- fece Mike.
-Di già?! Sono solo le 7 e mezza!- fece sorpresa Julia.
-Hahah sisi, lo sai che mi piace ascoltare musica camminando- spiegò Mike.
-Si, ma non pensavo uscissi così presto! Va beh, ci vediamo a scuola...oppa- fece Julia, pronunciando con fatica l'ultima parola.

"...L'ho chiamato oppa,oddio non mi sembra vero...da quanto tempo che sogno di chiamare qualcuno così..."
Mike sorrise dall'altro capo del telefono, anche lui era felice di essere chiamato così.
-Si, ciao yeobo- detto così chiuse la chiamata. Julia sprofondó la faccia nel cuscino.

"...Tutto ciò mi sembra così surreale,è un sogno..."
Julia rimase stesa sul letto a fantasticare tutto ciò che le stava accadendo scrivendolo anche sul suo diario,per troppo tempo però. Senza che se ne accorgesse infatti erano già le 8 e un quarto. Si accorse di essere in ritardo solo quando sentì dalla finestra le voci del solito gruppetto rumoroso di ragazzi che passava da lì per andare a scuola.
Julia balzó da letto è come al solito cominciò la sua maratona su e giù per le scale per prepararsi.
8.27
-Cavolo Juliaaa è tardissimooo- gridò tra sé e sé nella casa vuota. Poi spalancò la porta è uscì fuori. Era già pronta per la sua corsa mattutina quando di fronte a lei si ritrovò un ragazzo alto dai folti capelli bruni appoggiato al suo cancelletto.
-Mike che ci fai ancora qui?! Non mi dire che mi stavi aspettando!- Si agitò Julia andando verso il cancelletto.
-Si Julia, ti stavo aspettando- fece Mike tranquillo e sorridente e anche un po divertito dalla reazione della ragazza.
-M.ma...- Julia fu interrotta da Mike.
-Se dobbiamo fare ritardo, dobbiamo farlo insieme- fece tutto sorridente prendendo una mano di Julia. I due allora cominciarono a correre mano nella mano lungo la strada che portava a scuola.
-Tu sei pazzo- fece Julia mentre correvano.
-Di te- precisç Mike facendo l'occhiolino. Julia arrossì, poi si avvicinò a Mike e nella corsa gli diede un bacio sulla guancia.
Mike sorrise, poi i due cominciarono a correre più velocemente.
8.37
I due entrarono nella scuola e salirono correndo le scale. Appena furono davanti alla porta della II C Julia lasciò la mano di Mike, perché non voleva che la classe sapesse della loro relazione, almeno non così all'improvviso.
Mike però afferrò di nuovo la sua mano, le sorrise e aprì la porta.
-Buongiorno Prof!- fece tutto allegro Mike entrando in classe, portandosi dietro Julia.
Il professore sorpreso fece: -Mike anche tu in ritardo?!-
I due nel frattempo erano andati a sedersi ai loro posti.
-Si prof, perché cosa c'è di così sconvolgente? - rispose tranquillamente Mike.
-Da te non me lo sarei mai aspettato Mike-
-Beh prof sta volta si sbagliava- rispose Mike ironico con ancora la mano di Julia fra le sue sotto il banco.
- Beh allora spero che non accada più e che non ti faccia condizionare dalla Reginetta delle 9 meno venti!- fece un po ironico il prof riprendendo poi a scrivere alla lavagna.
-Va bene prof ma non le assicuro che riuscirò a far cambiare le abitudini di questa principessa- rispose infine Mike ma il prof sembrò non sentirlo.
Julia aveva tenuto la testa bassa tutto il tempo per l'imbarazzo. In classe si cominciò a sentire un vociare di pettegolezzi da parte dell'altra metà della classe che non sapeva ancora di loro.
Mike lo notò e si sentì un po' in colpa.

"...Forse ho esagerato..."
 -Mike ma cosa hai combinato?- fece Julia ad bassa voce imbarazzata.
-Scusami...non riesco a non dare a vedere i sentimenti che sono rimasti nascosti fino ad adesso persino a me, Julia non mi importa cosa pensano gli altri, i-io sono innamorato di te e basta- ribatté Mike sempre a bassa voce.
Julia all'inizio era un po turbata ma poi guardò le loro mani sotto il banco e sorrise. I due si misero a seguire la lezione.

"...È vero Mike...non mi importa degli altri, basta che ci sei tu..."
Non ci volle molto al suono della campanella della seconda ora. Ricreazione.
Julia e Mike erano un po titubanti nell'alzarsi dai loro banchi poiché sapevano che avrebbero dovuto affrontare i loro amici, ma non ce ne fu bisogno dato che in neanche 3 secondi si ritrovarono davanti 5 paia di occhi che li fissavano con un sorriso malizioso.
-Bene bene bene- esclamò Luke. Julia arrossì.
-Mi sa tanto che voi due avete qualcosa da dirci- aggiunse Matthew lanciando occhiate ad entrambi.
-Beh ecco- cominciò a parlare Mike portandosi una mano ai capelli.
-Devi averle fatto un bella dichiarazione ieri al parco eh Mike- fece Tom mettendosi faccia a faccia con lui.
Julia spalancò gli occhi, Mike con lei.
-Ma c.come- balbettò Julia, Nicole le portò un dito alle labbra per zittirla.
-Zitta Piperita, lo sappiamo e basta- fece Nicole con aria di mistero.
-Emm..ci avete visto?- chiese Mike un po in imbarazzo.
-Beh diciamo che non sia stato poi così difficile notarvi- rise Dorin I ragazzi erano lì a parlare della nuova coppia.
Lucy se ne stava da sola seduta sul suo banco a frantumare i suoi biscotti, per invidia in realtà.

"...Non vi lascerò essere così felici...ve la farò pagare..."
Lucy allora si alzò dal suo banco e sorridendo si diresse verso gli altri.
-Ragazziii ma quindi voi due state assieme, auguri!- fece da finta tonta Lucy.
Julia e Mike si guardarono negli occhi non capendo cosa avesse intenzione dì fare la loro amica.
-Cosa c'è ragazzi? Cosa sono quelle facce? Dai su, nonostante ciò che è successo in passato non significa che non posso essere felice per voi!- fece falsa Lucy.

"...mi vendicherò Julia e Mike, vedrete..."
-O.ok- fece Mike sorpreso. Nessuno dei due ci stava capendo più niente.
-Mike Caggelli in presidenza- fece all'improvviso la voce di una delle collaboratrici della scuola.
Tutti si misero a fissare Mike, che però non sembrava sorpreso ma bensì annoiato, data la sua espressione.
-Arrivo- fece mentre si allontanò dal gruppetto per uscire dalla classe.
Prima di uscire dalla porta si girò verso di Julia che sembrava preoccupata e le fece un occhiolino per tranquilluzzarla, poi sparì oltre la porta.

"...Che cosa sarà successo?..."
Anche gli amici sembravano preoccupati ma la campanella della fine della ricreazione non diede loro il tempo di confrontarsi.
Le lezioni ripresero, Mike dopo un quarto d'ora non era ancora tornato in classe.
Julia era preoccupata allora chiese al prof di uscire. Passò davanti alla presidenza silenziosamente e si fermò davanti alla porta per cercare di ascoltare. Non riusciva a sentire nulla, solo voci incomprensibili.
Fino a quando non si senti qualcuno urlare: -BASTA NON MI INTERESSA COSA VOGLIONO I MIEI GENITORI!-

"...Mike...ma cosa?..."
Poi il preside disse qualcosa che però Julia non riuscì ad ascolare. Poi sentì dei passi andare verso la porta, Julia si allontanò subito e si nascose dietro il muro del corridoio a fianco.
Mike uscì dalla porta e la sbatté violentemente .
Si sedette sulla panca fuori dalla presidenza. Julia lo sentì singhiozzare.

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Capitolo 11
*** Capitolo 11: Un ottimo attore ***


Rieccomiiii (finalmente direi)
Scusatemi, scusatemi, SCUSATEMI *si inginocchia*
Non aggiorno da un bel po' e vi ho lasciate col fato sospeso :(
Avevo il computer in assisteza aish!
comunquee GRAZIE A TUTTI, a chi sta recensendo, a chi sta seguendo e a chi ha aggiunto questa storia tra i preferiti e anche a chi sta leggendo in silenzio! <3
Ecco a voi il tanto atteso e richiesto capitolo. Baci :*
-Giuldance

 
Capitolo 11
Mike rimase seduto lì per circa 5 minuti.
Julia stava lottando con sé stessa. Non sapeva cosa fare.

"...Vado da lui?...no non vado, Vado dai, anzi no...oddio che faccio?!..."
Julia stava facendo avanti e indietro sul posto nel panico. Poi si prose un po da dietro il muro per vederlo.
Era seduto sulla panca con la testa fra le mani.

"...Mike, sembri disperato oddio...non posso vederti così...devo andare da lui..."
Julia fece un passo in avanti oltre il muro,poi di bloccò di nuovo.
"...ma poi scoprirbbe che lo stavo spiando...e se si arrabbiasse?..."
Julia fece un passo indietro. Scosse la testa.
"...Che si arrabbi pure, non restò qui a guardare..."
Julia decisa uscì da dietro il muro.
-Mike ma ch.- Julia si bloccò non appena notò che lui non era più sulla panca.
-Ma dove...- Julia si guardò intorno ma di Mike neanche l'ombra.

"...Sarà tornato in classe..."
Julia allora si incamminò verso la sua aula. Entrò, il prof stava ancora spiegando la stessa equazione alla lavagna.
Mike era al suo posto. Julia si sedette accanto. Lo guardò: seguiva la lezione come se non fosse nulla.
-Mike, cosa ci sei andato a fare in presidenza?- chiese a bassa voce Julia, una volta preso coraggio.
Mike si girò verso di lei e con un sorriso rassicurante rispose: -Nulla di che tranquilla yeobo, dovevano ancora sistemare qualche documento per il trasferimento e mi hanno chiamato per alcune informazioni che mancavano nel modulo di iscrizione- mentì.
-Oh capisco- fece Julia.

"...Mike...che cosa mi nascondi?..."
I due si misero a seguire la lezione, Julia però non riusciva togliersi dalla testa il momento in cui aveva visto Mike piangere.
"...Spero che me ne parli presto...in effetti ora che ci penso non mi ha mai parlato dei suoi genitori..."
Si disse che quei dubbi dovevano essere chiariti, e al più presto.
Le lezioni si coclusero e gli amici uscirono tutti assieme dal cancelletto poi ognuno prese la sua strada.
-Yeobo noi due andiamo assieme vero?- chiese Mike con un mega sorriso.
-Oh certo- fece Julia. Mike allora le prese la mano e insieme cominciarono a camminare. Mike le diede un bacio sulla guancia. Julia sorrise ancora un po sovrappensiero.

"...come fa a recitare così bene...è come se non gli fosse successo nulla..."
-Julia c'è qualcosa che non va?- chiese Mike preoccupato vedendola un po assente.
-No nulla tranquillo, è che sono preoccupata per il compito di domani- mentì Julia.
-Mmmh potremmo studiare insieme se vuoi- propose Mike fermandosi e posizionandosi si fronte alla sua ragazza. Unì entrambe le loro mani e sorrise.
"...Mike, perché ogni volta che sorridi mi fai dimenticare tutto?...solo tu ci riesci...più di quanto facesse già il vero Jimin..."
-Si,magari dopo le 5, appena finisco le lezioni di danza.- aggiunse allora Julia.
-Perfetto, passo a prenderti se vuoi- fece sempre sorridente.
-Mi piacerebbe molto- rispose Julia sorridendo a sua volta.
-Ah yeobo ma poi dove studiamo?- chiese Mike.
-Mmm..mi piacerebbe molto vedere come è casa tua, sempre se per te non è un problema- fece Julia un po imbarazzata, non voleva essere troppo sfacciata.
-A.a casa mia?- Mike sembrava perplesso e agitato poi però aggiunse -o.ok va bene-
Julia notò che era un po di ansia nel suo tono.

"...cosa lo fa agitare così?..."
Alla fine Julia però decise di non farci troppo caso.
Mike fece scontrare le loro fronti e unì i loro nasi. Julia arrossì un po e sorrise. Mike a sua volta. Rimasero così per un po, con le dita intrecciate.
-Sei stupenda quando sorridi- sussurrò Mike.
-Ma smettila di dire stupidaggini- rispose Julia mordendosi il labbro inferiore lusingata.
-Non sono mai stato più sincero di così- fece e unì dolcemente le loro labbra. Quando si staccò dal bacio unì di nuovo le loro fronti e fece: -Ho la principessa più adorabile del mondo- sorridendo dolcemente.
Julia arrossì e lo abbracciò. -E io il re dei bugiardi più dolce che esista-rispose nell'abbraccio.
Rimasero così per un po, poi il telefono di Mike cominciò a squillare. Mike si staccò da Julia facendole un sorriso di scuse prese il telefono dalla tasca. Il sorriso si spense Non appena guardò il nome sullo schermo, era sua madre.
Julia notò questo suo cambiamento. 
-Chi è Mike?- chiese preoccupata. Mike guardò un'ultima volta lo schermo prima di rifiutare la chiamata e rimettere il cellulare in tasca.
-Nulla di importante, tranquilla- rispose Mike fingendo un sorriso. Julia fece finta di credergli e guardò l'orologio.
-Si è fatto tardi, devo rientrare- fece.
-Oh, si è vero, passo a prenderti allora.- rispose lui prima di darle un Ultimo bacio casto e andare via.
Julia oltrepassato il cancelletto stava per entrare in casa quando sentì il cellulare di Mike squillare di nuovo in fondo alla strada. La suoneria cessò quasi subito. Julia andò di nuovo verso il cancelletto per vedere se Mike aveva di nuovo chiuso la chiamata. No, sta volta aveva risposto.
Julia non riuscì a sentire cosa stesse dicendo, notò però che sembrava abbastanza arrabbiato quando parlava, poi chiuse la chiamata e diede un calcio nel vuoto per la rabbia prima di cambiare strada.

"...Che sta succedendo Mike?..."
Julia era molto preoccupata, ma rassegnata entrò in casa.
Mangio in fretta e corse a prepararsi in camera e poi andò a lezione di danza.
L'insegnante notò che era parecchio sovrappensiero.
-Tutto bene Julia?- chiese Mrs. Cheryl.
Julia annuì e riprese a ballare. Si era fermata a riposare un attimo quando guardando fuori dalle vetrate notò che c'era qualcuno arrampicato sull'albero, era Mike e la stava osservando.

"...Ma cosa ci fa qui?!..."
Mike appena si accorse di essere stato notato sorrise e fece l'occhiolino. Julia non poté fare a meno di ricambiare e guardarlo poi con sguardo interrogativo. Mike in risposta la indicò e mimò con le labbra "per te".
Julia roteò gli occhi e tornò ai suoi esercizi.
All'uscita poi Mike si fece trovare appena oltre l'entrata con il solito sorriso.
-Tu sei pazzo Mike- fece lei con un sorriso esasperato.
-Cosa c'è?non posso ammirare la mia ragazza che balla?- rispose lui prendendole il borsone pesante e incrociando le loro dita.

"...La sua ragazza...non mi sono ancora abituata a sentirglielo dire..."
Julia fece una linguaccia in risposta e i due camminarno mano nella mano fino a quando non furono davanti ad un'abitazione con giardino.
-Eccoci qui- fece Mike sospirando.
-Già da fuori sembra stupenda!- fece entusiasta Julia. Mike nel frattempo aveva aperto in cancelletto e le avevo fatto cenno di entrare.
Attraversarono il giardino e appena furono davanti alla porta Mike la aprì e i due entrarono.
-Nonna sono tornato!- esclamò Mike.

"...Ha detto nonna?..."
Dalla porta che probabilmente era della cucina uscì fuori una donna anziana dai capelli bianchi raccolti in un tuppo.
-Oh eccoti Mike! Questa deve essere la ragazza di cui mi hai parlato. Tu devi essere Julia- fece sorridente.
Julia notò che aveva lo stesso sorriso di Mike. -Oh si sono io, piacere di conoscerla- rispose ricambiando il sorriso.
-Noi andiamo di sopra a studiare- fece Mike.
-Daccordo, se avete bisogno di qualcosa chiamate- rispose e si recò di nuovo in cucina.
Mike allora la guidò fino alla sua camera. Julia si guardò attorno. Non c'era un granché, solo un letto, un armadio e una libreria con una scrivania e due sedie.

"...Non sembra la camera di un adolescente..."
-Vieni siediti qui Julia- fece Mike indicando una sedia.-io intanto vado a prendere i libri che ho lasciato in soggiorno- aggiunse lasciando il cellulare sulla scrivania e uscendo poi dalla porta.
Julia stava prendendo i libri dalla sua sacca quando sentì vibrare il cellulare di Mike. Controllò che Mike non stesse entrando e lesse il nome sullo schermo: "Mamma"
Il telefono poi smise di squillare e Julia notò che c'erano già altre 9 chiamate perse.

"...Perché non le risponde? Sarà per quello che gli hanno detto in presidenza?..."
In quel momento Mike rientrò e la scovò con le mani nel sacco. Julia lasciò subito il cellulare dove lo aveva trovato imbarazzata. Mike si sedette è poggiò i libri davanti a sè senza dire nulla.
"...Dovrei dirglielo..si dovrei..."
-Mike, tua madre ti aveva telefonato - fece sia per giustificare il fatto che avesse preso il suo cellulare senza permesso, sia per sapere perché non rispondesse.
-Ah, non importa- fece lui, indifferente continuando a sfogliare il libro di matematica.
-E se fosse importante?Magari ti sta chiamando dal lavoro per dirti che arriverà più tardi, oppure potr- fece Julia che però fu interrotta da Mike.
-Mia madre non vive qui- fece smettendo di girare le pagine guardando nel vuoto.
-C.come?- chiese Julia non capendo.

"...che i suoi abbiano divorziato?..."
-I miei genitori sono ancora in America- aggiunse sosporando. Julia lo fissò con gli occhi spalancati.
"...In America?!..."

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