Vivere

di AliceMiao
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un vampiro a corte ***
Capitolo 2: *** Ritorno? ***
Capitolo 3: *** Il risveglio ***
Capitolo 4: *** Voglio rivederla ***
Capitolo 5: *** Cosa successe quel giorno tanto lontano? ***
Capitolo 6: *** Jason?Qui? ***
Capitolo 7: *** Vattene! ***
Capitolo 8: *** In Trappola ***
Capitolo 9: *** Battaglia Finale ***
Capitolo 10: *** Lieto Fine ***



Capitolo 1
*** Un vampiro a corte ***


Erano passati secoli dalla sua morte.Erano passati secoli dall'ultima volta in cui aveva potuto toccare i suoi meravigliosi capelli. Erano passati secoli da quando aveva potuto ascoltare la sua meravigliosa voce. Erano passati secoli dall'ultima volta in cui l'aveva vista. 
Non provava più emozioni;per lui la vita senza di lei non era vita. Persino la morte gli sembrava migliore. Ci aveva provato a morire,in tutti i modi,sperando di raggiungere la sua compagna,ma non ci era mai riuscito. Suo fratello era divorato dal senso di colpa. Non lo dava a vedere,ma sapeva che era così. Avrebbe dovuto starle accanto quel giorno,invece l'aveva lasciata sola. Ricordava ancora le grida della compagna,la corsa fatta per raggiungerla e poi la scoperta:il suo corpo era a terra,senza testa e gambe,tutto bruciava. 
Perchè il destino era stato così crudele con lui? Perché non l'aveva lasciata vivere? Quando avevano trovato il suo assassino era stato ben felice di vederlo bruciare,ma non l'avrebbe riportata da lui. Niente avrebbe potuto farlo,ne ora ne mai. O meglio così pensavano tutti.
Un giorno si presentó a palazzo un vampiro. Diceva di avere un potere unico. Poteva far tornare in vita dei vampiri,bastava dargli un oggetto appartenuto al vampiro da far tornare. Una volta tornato per i primi giorni avrebbe avuto bisogno di riposare,ma poi si sarebbe comportato come un classico vampiro. La cosa più strana era che il vampiro si sarebbe ricordato perfettamente cosa aveva vissuto prima di tornare in vita,compresa la morte. C'era forse una speranza?

Il sole entrava dalla finestra e il lieve venticello muoveva le tende di seta.
Il mattino era giunto senza che se ne accorgesse. Aveva passato tutta la notte a leggere e ad accarezzare il gatto che aveva avuto quando era piccola. Non credeva che l'avrebbe rivisto una volta morta. Era finita in paradiso? Non lo sapeva. Sapeva solo che lì non c'era la sete,che non c'era la sofferenza. Ma lei soffriva:soffriva per ciò che aveva perso,ovvero un fratello,un compagno e una famiglia.

Note:i prossimi capitoli saranno scritti in prima persona.
Baci AliceMiao 

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Capitolo 2
*** Ritorno? ***


(Didyme)

Chiusi il libro che stavo leggendo. Il sole era sorto da poco. Il mio gattino Fast saltò giù dalle mie ginocchia e andò verso la finestra. Un'altro giorno era iniziato. Non sapevo con esattezza quanto tempo fosse passato da quando ero arrivata lì. Non sapevo con esattezza quanto tempo era passato da quando avevo lasciato tutto. Una lacrima solitaria scese sulla mia guancia. Appena arrivata qui avevo pianto per giorni interi,senza smettere neanche per un secondo. Qualcuno bussò alla porta.
"Didyme sono io! Posso entrare?",chiese Jason. Lui era la prima persona che avevo conosciuto quando ero arrivata. Come ci era arrivato lui? Era stato ucciso in un duello a cavallo.
"Sì certo",dissi. Mi affrettai ad asciugare la lacrima e mi accomodai sul divanetto.
"Ti ho disturbata per caso?",chiese.
"No,per niente",dissi mentre si sedeva accanto a me.
"Meglio così. Ascolta io volevo chiederti se ti andrebbe di fare due passi. Sai per passare il tempo",disse.
"Sì,perchè no",dissi. Vidi che il suo viso si stava avvicinando pericolosamente al mio. Aveva sempre cercato di baciarmi,ma non potevo. Non solo lo consideravo solo un amico,ma non potevo baciarlo. Ero morta,ma ero comunque una donna sposata.
"Non posso Jason,lo sai",dissi.
"Speravo di riuscirci oggi",disse lui. Ci alzammo e andammo in cortile. Nessuno dei due aveva più parlato.
All'improvviso si sentì un forte vento sopra di noi.
"Che succede?!",chiesi allarmata.
"Succede che qualcuno sta per tornare in vita! Se si è risucchiati si torna in vita,ma solo il prescelto viene risucchiato!",disse Jason.
"Il vento è sopra di noi! Significa che uno di noi due tornerà in vita?!",chiesi.
"Sì! Se tocca a me sappi che non ti dimenticherò!",disse lui.
"Lo stesso vale per me!",dissi.
Mi resi conto di non sentire più la terra sotto i piedi.
"Stai volando! Il vento ha scelto te! Buona fortuna!",disse Jason.
"Grazie! Ti ricorderò per sempre! Prenditi cura di Fast!",dissi.
"Lo farò! E cerca di tornare qui il più tardi possibile!",disse lui.
"Te lo prometto!",dissi. In quel momento non vidi più nulla e il buio mi avvolse.

(Marcus)

Avevo sentito bene?! Quel vampiro poteva far tornare in vita la mia cara Didyme?!
"Sei sicuro che ritorni sana e salva?",chiese Aro.
"Certamente",disse il vampiro.
"Bene. Usa questo medaglione per farla tornare",disse Aro. Gli diede il medaglione di sua sorella. Da quando era morta non lo lasciava mai.
Lui posò il medaglione davanti a sè. Disse alcune parole in latino e una luce invase la stanza. Era una luce accecante che rimase per alcuni minuti. Quando la luce si dissolse davanti a noi c'era una scena incredibile!
La mia bellissima Didyme era lì,distesa a terra,addormentata. Avevo quasi paura a toccarla;temevo che fosse un'illusione e che potesse svanire nel nulla.
Eravamo tutti sorpresi. Aro si congratulò con il vampiro e gli offrì di restare a Volterra tutto il tempo che voleva come nostro ospite. Io presi in braccio la mia compagna e la portai in camera. Una volta lì la adagiai sul letto. Stava dormendo beatamente. Era tranquilla. Chissà cosa aveva passato in tutti quei secoli!
La accarezzai con una mano. La sua pelle era fredda e liscia come sempre. I suoi lineamenti erano perfetti. I suoi capelli erano neri come la pece e allo stesso tempo lucenti.
Mi sedetti accanto a lei e attesi che si risvegliasse.

Note:è tornata in vita! Spero vi stia piacendo!
Baci AliceMiao

 

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Capitolo 3
*** Il risveglio ***


(Jason)

Credevo che qualcuno avesse deciso di farmi tornare,ma non fu così. Scelsero di salvare lei. Ero invidioso. Lei era sempre stata la migliore. Era quella più simpatica,quella più conosciuta nella zona... Era quella più bella. Mi ero innamorato di lei dal primo istante in cui l'avevo vista.
Era bellissima. Un angelo dai capelli neri. Si vedeva chiaramente che era appena arrivata. Si guardava intorno cercando di capire dove fosse.
"Chi sei mia dolce fanciulla?",le chiesi,dopo averle spiegato dove si trovasse.
"Didyme. E tu?",chiese lei.
"Jason. Ti hanno mai detto che sei stupenda?",le dissi e lei sembrò arrossire.
Fu in quell'attimo che decisi:mi avvicinai e le diedi un bacio. Lei mi rifiutò.
"Non vuoi?",le chiesi.
"Sono sposata. Anche se io sono morta resto comunque sposata",disse lei.
Non avevo mai conosciuto una donna così. Solitamente cercavano tutte di rifarsi una vita con qualcuno trovato qui,ma lei no. Lei non voleva tradire il suo compagno.
Tuttavia giurai che prima o poi l'avrei baciata.

Ora lei se ne era andata,per sempre.
Raggiunsi la sua camera e vi trovai il gatto Fast.
Mi saltò in braccio e lo accarezzai. "La tua padrona non tornerà piccolino. Ora mi prendo cura io di te",gli dissi e lo accarezzai sulla testolina.

(Marcus)

Lei era lì,davanti a me. Dormiva beatamente. Era come un angelo. Forse lo era veramente;era tornata in vita grazie ad un vampiro che non avrei mai smesso di ringraziare.
I suoi occhi si strinsero:stava per svegliarsi. Lentamente i suoi occhi rosso cremisi si aprirono. Inizialmente era spaesata,ma poi riconobbe la nostra stanza.
Lentamente girò la testa verso di me. "Marcus...?",disse a bassa voce.
"Sì... Sono io",le dissi. Una lacrima le scese lungo la guancia. Con un dito gliela asciugai e la strinsi tra le mie braccia. 
"Pensavo che non ti avrei mai più rivisto!",disse lei,continuando a piangere.
"Invece sono qui... Non spaventarmi mai più così...",le dissi accarezzandole dolcemente i capelli.
"Mi sei mancato!",disse.
"Anche tu...",le dissi.
La strinsi leggermente e annusai il suo odore. Erano secoli che non lo sentivo e mi ero dimenticato quanto fosse buono. La cullai dolcemente;non servivano parole,il silenzio andava bene.
Passai circa un'ora a cullarla dolcemente. Sembrava così fragile e indifesa,ma soprattutto impaurita.
Qualcuno bussò alla porta:era suo fratello,ovviamente.
Si avvicinò dolcemente a noi. "Si è svegliata?",chiese.
"Sì,ma credo che si sia riaddormentata",dissi io.
"Ho parlato con il vampiro che l'ha riportata qui. Ha detto che avrà molta sete quando si riprenderà",disse lui.
"Quindi ci serve del sangue. E sospetto che ce ne servirà anche tanto",dissi.
"È per questo che sono qui. Andrò a cercare il sangue migliore che la Toscana possa offrire e vorrei che non lasciasti sola mia sorella",mi disse.
"Tranquillo. Non la lascerò mai",dissi e lui uscì,silenzioso come quando era entrato.
Decisi di metterla ancora sotto le coperte,ma mentre la sistemavo si svegliò.
"Ti ho svegliata?",chiesi.
"No,ero già sveglia da quando mi hai mosso per mettermi sotto le coperte",disse lei.
"Sei stanca?",le chiesi.
"Un po'. Rimarrai qui con me?",mi chiese.
"Certo. Rimarrò tutto il tempo che vuoi",dissi.
Mi venne un'idea. Mi tolsi la mantella e mi misi accanto a lei,nel letto. Le feci appoggiare la testa sopra di me e la abbracciai.
"Mi fai sentire protetta in questo modo",disse con un mezzo sorriso.
"Lo so. Voglio che tu faccia sogni felici",dissi.
"Mi fai una promessa?",mi chiese.
"Certo",le dissi.
"Non lasciarmi mai più",mi disse.
Sorrisi e le diedi un bacio sui suoi morbidi capelli corvini. "Te lo prometto",le dissi.
Lei chiuse gli occhi e cadde in un sonno profondo.

Note:ecco il capitolo successivo!
Baci AliceMiao
   
  

 

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Capitolo 4
*** Voglio rivederla ***


(Jason)

Un paio di giorni dopo andai verso la sala degli specchi. Era una sla in cui potevi osservare una persona nel mondo reale. Tuttavia potevi farlo solo una volta ogni cinque anni. Mi posizionai davanti ad uno specchio.
Una fanciulla mi spiegò la procedura:avrei potuto vedere la persona desiderata per un paio d'ore,dopodichè me ne sarei dovuto andare.
"Voglio vedere la ragazza Didyme",dissi. Nessuna persona trovata. Un momento! Lei non era umana;forse era per questo che lo specchio non la trovava...
Riprovai. "Voglio vedere la vampira Didyme",dissi e stavolta funzionò.
Eccola. Era a letto,sembrava felice. Stava parlando con un uomo più o meno della sua età,anno più anno meno.

(Didyme)

Erano passati due giorni e iniziavo già a stare meglio. Secondo il vampiro che mi aveva fatta tornare avrei passato in quelle condizioni(ovvero aver bisogno di dormire e sentire la stanchezza) ancora per pochi giorni.
Marcus non mi lasciava mai. Mio fratello cercava di stare con me il più tempo possibile,ma aveva degli impegni come Leader e una compagna che lo aspettava,quindi non mi importava se lui ogni tanto se ne andava.
"Ecco,la colazione",disse il mio compagno,porgendomi un paio di biccieri di sangue.
"Devo ricominciare a cacciare... Anche se credo di aver dimenticato come si fa",dissi.
"Non importa,imparerai di nuovo. Ricorda ce tuo fratello è uno dei migliori vampiri",disse lui,mentre sorseggiavo un po' di sangue.
"Vero. Tu invece sei il più bello",dissi sorridendo.
"E tu la vampira perfetta",mi disse e mi baciò.
Era il nostro primo bacio da quando ero tornata. Immaginavo che non vedesse l'ora di baciarmi,ma ero piuttosto debole appena arrivata. Mi ero dimenticata di com'erano morbide e calde le sue labbra. Di come fossero perfette. Mi ero dimenticata quanto fossero belle. Le nostre labbra si completavano a vicenda,come due pezzi di un puzzle. Combaciavano perfettamente.
"Mi ero dimenticat cosa si prova quando si bacia qualcuno",dissi.
"Non hai mai baciato qualcuno una volta morta?",mi chiese.
"No. Ti sono rimasta fedele. Dopotutto anche se io ero morta ero comuque tua moglie",dissi.
Mi diede un altro bacio. Mi sentivo bene,ma una parte di me continuava a pensare a Jason.

(Jason)

Capivo tutto. Eraper quello che non mi voleva baciare. All'inizio pensavo che il suo rifito fosse perchè non si era ancora abituata a stare qui,ma ora capivo il vero motivo. Lei non aveva mai smesso di amare la persona con cui era sposata da viva. E ora capivo chi era quell'uomo a cui scriveva lettere immaginarie,a cui scriveva poesie. Quello era l'uomo per cui piangeva ogni notte.
Avevo il morale a terra. Forse non era stata una buona idea andare allo specchio. Una lacrimasolitaria scese sulla mia guancia. Presto si sarebbe dimenticata di me ed io non avrei mai più potuto vederla.
Non avrei mai più potuto toccarla per consolarla. Quando avrei voluto che quel bacio fosse per me!
Ero geloso? Credo di sì.

Note:Jason è triste e gelso. Didyme continua a pensare a lui. Come proseguirà?
Baci AliceMiao

 

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Capitolo 5
*** Cosa successe quel giorno tanto lontano? ***


(Didyme)

Alcune ore dopo mi risvegliai. Mi ero addormentata dopo aver bevuto i bicchieri di sangue. Marcus era ancora nella stessa identica posizione di prima:seduto sul letto,accanto a me.
"Ben svegliata",disse.
"Che ore sono?",chiesi,del tutto disorientata.
"Le 20.30",disse lui.
"L'ora in cui sono morta... Che coincidenza!",dissi.
"Cosa successe quel giorno?",mi chiese.
Mi aspettavo che prima o poi me lo avrebbe chiesto e io glielo avrei raccontato,aveva tutto il diritto di saperlo. Ma ricordare faceva male,molto male.
"Mio fratello non ha visto la scena nella mente del colpevole?",chiesi.
"Sì,ma voglio sapere la storia dal tuo punto di vista",disse "Sempre se te la senti".
Feci un respiro profondo e iniziai il racconto.

Era il 1486. Ero uscita da palazzo per andare a caccia. Avevo trovato un paio di ragazzi,così decisi di nutrirmi con il loro sangue. Peccato che ci fosse qualcuno che mi stava osservando. Non appena mi lanciai contro di loro un vampiro mi prese e in un attimo mi spezzò le gambe. Non potevo più fuggire.
Lo guardai in faccia:era rumeno,senza ombra di dubbio.
"La principessa è uscita dal palazzo;sai che le brave principesse dovrebbero starsene dentro al sicuro?",mi disse.
"Cosa vuoi?",chiesi,cercando di non mostrare la paura che lentamente stava crescendo dentro di me.
"L'esercito di tuo fratello contro il nostro. Se uno di loro morisse distruggerebbe mezzo mondo per trovare il colpevole",disse lui.
Fu allora che capii le sue intenzioni:voleva uccidermi.
"Vuoi uccidere me,vero?",chiesi,anche se sapevo già la risposta.
"Sai già la risposta. Buon viaggio!",disse e da quel momento vidi solo il buio,finchè non comparvi nel luogo dove ero stata fino a pochi giorni prima.


"Ti ha ucciso per arrivare a tuo fratello?",chiese.
"Sì,è così",dissi,abbassando lo sguardo.
Mi abbracciò. Tra le sue braccia mi sentivo protetta e al sicuro. "Non devi più aver paura. Tutto il Clan Rumeno è stato distrutto. Nessuno ti toccherà mai più",disse e mi diede un bacio.

(Jason)

Dopo un giorno passato in solitudine decisi di andare da Ada,un'amica che avevamo sia io sia Didyme. Lei era morta pochi giorni dopo di lei. Come? Era una schiava e il padrone l'aveva uccisa a forza di picchiarla e di farla lavorare.
"Quindi è tornata in vita? Sono molto felice per lei!",disse Ada.
"Sì,ma mi manca. Non sono riuscito nemmeno a baciarla,come mi ero ripromesso di fare. E forse sono anche geloso",dissi.
"Geloso di chi?",chiese lei.
"Di tutti. Ho visto lei baciare un uomo. Era felice di farlo,mentre quando lo feci io il primo giorno si era quasi arrabbiata e non mi aveva parlato per una settimana",dissi.
"Se lei è innamorata di lui non puoi farci niente",disse lei e aveva perfettamente ragione.
Perchè per una buona volta la fortuna non era dalla mia parte?
"Magari andrò anch'io allo specchio domani. Voglio vedere come sta",disse lei.
"Sta bene,fidati. Come minimo si sarà dimenticata di noi",dissi.
"Non credo... Eravamo molto legati e un legame come il nostro non si spezza facilmente",disse Ada.
Non so perchè,ma non ero molto fiducioso.

Note:ecco il capitolo successivo. Ringrazio Edkob_0103 per la bellissima recensione.
Baci AliceMiao
  

 

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Capitolo 6
*** Jason?Qui? ***


(Jason)

L'aereo atterrò a Firenze. Come ci ero finito lì? Semplice,dei vampiri mi avevano fatto tornare in vita per un certo periodo di tempo e se avessi condotto Didyme da loro mi promisero che sarebbe stata mia per sempre. Forse se me lo avessero chiesto anni prima avrei rifiutato,ma non volevo che stesse con l'uomo che avevo visto baciarla. Non sembrava una brava persona e forse non lo era proprio.
Arrivai a Volterra nel pomeriggio. Prima di farmi partire mi avevano trasformato. Dicevano che avrebbe avvantaggiato il lavoro. Non sapevo chi fossero loro,non me lo avevano detto perchè dicevano che mi avrebbero scoperto subito.
Il palazo dove abitava era enorme. A occhio e croce ci vivevano centinaia di vampiri. Il mio autocontrollo era stato sul punto di lasciarmi quando passai accanto alla segretaria umana,ma resistetti. Mi ero ben nutrito prima di partire.
Il loro Leader non era entusiasta di ricevermi,ma alla fine lo fece.
Quando lo vidi mi sorpresi:assomigliava tantissimo a Didyme,quasi fossero imparentati. O forse lo erano?
"Potrei sapere perchè sei qui?",mi chiese il Leader.
"Vorrei chiedervi di essere ospitato. Sono un grande amante dell'arte e so che nessuno vi batte in questo,quindi pensavo di imparare dai migliori",dissi. Mi avevano detto che se li avessi elogiati molto avrebbero ceduto in fretta,e in effetti sembrava così.
"In effetti siamo i migliori in questo campo,ma chi mi assicura che tu non sia qui per altro e che questa sia solo una scusa?",chiese lui.
Accidenti. Mi avevano detto che dalla morte della sorella avevano rafforzato le difese,ma non credevo così tanto.
"Beh ecco... Vengo da lontano,ho fatto un lungo viaggio solo per questo",dissi sperando che la storia reggesse.
"D'accordo,potrai restare,ma ad alcune condizioni:primo,non potrai entrare nelle stanze private;secondo,non potrai girare per il palazzo da solo,dovrà sempre eserci qualcuno con te;terzo,stai lontano dalla Guardia,soprattutto dalle ragazze",disse lui.
Accidenti,era molto possessivo con le sue ragazze vampire! Mi chiesi se tra di loro non ci fosse anche la sua compagna...
"Certo,rispetterò queste condizioni",dissi inchinandomi.
In quel momento il mio occhio cadde sul vampiro alla sua sinistra:era l'uomo che aveva baciato Didyme!
Avrei voluto mettergli le mani attorno al collo e straccarglielo,ma cercai di trattenermi. Una volta tornato avrei chiesto ai due vampiri che mi avevano mandato di poter ucciderlo con le mie mani.
Lo fissai e lui fissava me;probabilmente gli aveva raccontato di me.
"Vi conoscete già?",chiese il Leader.
"No,non ci conosciamo",disse il vampiro.
"Bene. Ora puoi andare,una guardia ti mostrerà la tua stanza e stasera inizierai le tue lezioni. Manderò qualcuno a chiamarti. Ricorda le condizioni!",disse il Leader.
"Certo",dissi e uscii dalla stanza.

(Marcus)

Il vampiro che aveva aiutato la mia compagna era lì,davanti a me. Non sapevo perchè mi stesse fissando,ma sembrava volermi saltare addosso da un momento all'altro.
Aro si avvicinò a me e prese una mia mano;era ovvio che avesse intuito qualcosa.
"Quindi è lui che ha tenuto compagnia a mia sorella mper tutti questi secoli. Buono a sapersi",disse lui.
"Non so se lei vorrebbe vederlo",dissi.
"Chiediglielo. Se lei non vuole lo terrò lontano il più possibile dalla zona privata",disse lui.
Annuii e la raggiunsi nella nostra stanza. Era sul balcone,stava osservando la città sotto di lei.

(Didyme)

La gente stava tornando a casa,i bambini tornavano da scuola,il sole stava tramontando. Il cielo si stava tingendo di rosso,mentre il sole lasciava spazio alla pallida luna.
Qualcuno mise una mano sulla mia spalla.
"È successo qualcosa?Hai la faccia di chi ha appena visto qualcuno che non voleva vedere",dissi.
"Jason è qui a palazzo",disse lui. Cosa? Com'era possibile?
"Non voglio vederlo",dissi.
"Sicura?Credo che lui muoia dalla voglia di vederti",disse lui.
"Sì,sono sicura... O per lo meno non subito,magari tra un po'. Se è qui vuol dire che è un vampiro",dissi.
"Sì,lo è. Stasera ho una lezione di poesia con lui. Se vuoi cerco di capire cosa prova per te",disse lui.
"Ok... Basta che lui stia lontano da me",dissi.
Mi abbracciò e rimanemmo a guardare la città sotto di noi.

Note:chi ha mandato Jason? Come reagirà quando scoprirà che è proprio l'uomo che odia a fargli da insegnante?
Baci AliceMiao

 

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Capitolo 7
*** Vattene! ***


(Jason)

Quella sera avrei avuto la mia prima lezione. In realtà non mi importava della letteratura,dell'arte e della musica. Il mio compito era portare Didyme fuori dal palazzo.
Tuttavia sapevo che non l'avrei trovata facilmente e sicuramente si trovava nella zona che il Leader mi aveva proibito di visitare. Avrei potuto intrufolarmi lì,ma c'era una guardia che mi stava sempre con il fiato sul collo.  Ad un certo punto,però,mi venne in mente un piano:sarei passato dalla finestra e mi sarei arrampicato senza farmi vedere. Ero sempre stato molto bravo ad arrampiacarmi. Misi in atto subito il mio piano. Uscii dalla finestra e mi arrampicai fino a quella che sembrava la finestra di una grande stanza. Feci un salto e atterrai sul balcone;la finestra era aperta,così entrai. Lei era lì,in piedi. Stava osservando un quadro.
Quando mi sentì arrivare si voltò di scatto e nei suoi occhi riuscivo a leggere la sorpresa.
"Cosa ci fai qui?",mi chiese "Ti hanno proibito di venire qui!".
"Calma,non pensavo che questa fosse la zona vietata!",dissi. Eccome se sapevo che era la zona vietata!
"Perchè sei qui a palazzo?",chiese lei.
"Voglio imparare dai migliori. Se vuoi sapere chi mi ha fatto tornare in vita sappi che non lo so nemmeno io",dissi.
"Vattene",disse lei.
"Giusto,non dovrei essere in questa zona",dissi.
"Vattene da palazzo",disse lei "Non voglio che tu stia qui". Perchè?
"Come mai?",chiesi.
"Non voglio che tu stia qui perchè non voglio che tu soffra. So che tu provi qualcosa per me da quando ci conosciamo,ma io qui ho una famiglia,un compagno che mi ama. Non voglio che tu soffra vedendomi con lui",disse lei.
Non sapevo cosa dire. Il mio sguardo ndò su quelle labbra rosse e belle. Quanto avrei voluto toccarle un'altra volta!
"Non me ne andrò da palazzo,non posso",dissi e tornai nella mia stanza.

(Didyme)

Si era presentato nella mia stanza. Era stato un duro colpo rivederlo. Non volevo fargli del male stando con il mio compagno. Gli avevo detto di andarsene,ma lui non mi aveva ascoltato. Avrebbe di certo sofferto.
Andai sul balcone. C'era una brezza fresca quella sera. Il vento mi accarezzava il viso e faceva svolazzare i miei capelli. Era una bellissima serata. Una bellissima serata passata senza il mio compagno. Doveva insegnare alcune cose a Jason. Aveva detto che avrebbe provato a capire cosa provava Jason per me,anche se sapevo che lui era innamorato di me. Avevo però bisogno di conferme.

(Marcus)

Quella sera raggiunsi Jason nella sua stanza. Arrivai carico di libri,che posa sul suo tavolo.
"Allora,da dove vuoi iniziare?",gli chiesi.
"Dal fatto che tu hai baciato Didyme",disse lui.
"E quindi? C'è qualche problema?",chiesi. Quella era bella,non potevo neanche baciare mia moglie.
"Sì. Mi fa male. Mi fa male vedere che la baci,che lei ti vuole. Mi fa male che lei non mi voglia",disse.
Sentivo bene l'amore che provava per lei;tuttavia la mia compagna lo considerava solo un amico.
"Ti capisco. Lei ti considera solo come amico",dissi.
"Se mi considerasse suo amico non cercherebbe di mandarmi via da palazzo",disse lui.
"Come fai a sapere che lei ti vuole mandare via?",gli chiesi.
"Ti spiegherà tutto lei,ne sono certo",disse e abbassò lo sguardo.
Era il tipico ragazzo innamorato e non ricambiato. Sentivo il suo legame verso Didyme e sentivo che lei non lo ricambiava con la stessa intensità. E questo lui lo sapeva bene.

Note:ecco un altro capitolo!
Baci AliceMiao


 

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Capitolo 8
*** In Trappola ***


(Jason)

Erano passati giorni ed ero riuscito ad avvicinarmi a lei. Lei voleva che stessi lontano dal palazzo,ma avevo un compito da svolgere e un giorno lo feci. Le chiesi di uscire dal palazzo. Giustamente lei non si fidava,così le dissi che era un ordine di suo fratello.
"Mi sembra strano che lui voglia che io esca dal palazzo",disse lei.
"Ti assicuro che è stato lui a ordinarmi di farti uscire",dissi.
Era ancora un po' perplessa. "Sei sicuro?",mi chiese.
"Sicuro",le risposi.
Mi seguì fuori da palazzo. Dovevo condurla in un vicolo e lì sarebbero arrivati coloro che mi avevano ordinato di portarla fuori.
"Come mai siamo in questo vicolo?",chiese lei.
"Perchè lo diciamo noi",disse un vampiro che mi aveva mandato.
Lei era spaventata,molto. Mi guardò. "Tu sapevi che loro erano qui! Io mi fidavo di te!",disse lei.
Si fidava di me? Credevo che mi odiasse... In quel momento mi sentii terribilmente in colpa.

(Didyme)

Mi aveva tradita. Mi fidavo ciecamente di lui. Mi aveva attirata in una trappola. Cercai di fuggire,ma uno di loro mi prese,impedendomi di muovermi.
"Lasciami!",dissi.
"E perchè dovrei?",chiese uno di loro,Stefan.
"Che ne dici,la uccidiamo subito oppure la portiamo con noi?",chiese Vladimir.
"Come ucciderla?!Avevate detto che non le sarebbe successo nulla!",disse Jason.
"Davvero? Beh abbiamo cambiato idea",disse Stefan.
Mi strinse con più forza e saltò. Passando per i tetti uscimmo dalla città.
"Mio fratello vi troverà",dissi.
"Lo sappiamo benissimo. Succederà come l'altra volta,ma con un piccolo cambiamento:saremo noi a vincere!",disse Vladimir.
Corremmo fino in Romania. Erano passati due giorni. Mi portarono in una cella. Non sarei riuscita a fuggire,era sottoterra.
"Vi prego,sbrigatevi e fate attenzione",dissi.

(Aro)

Ero tranquillo nel mio studio,quando qualcuno bussò alla porta. Erano Jason e Marcus. Strano,a quell'ora non avevano lezione.
"Didyme è scomparsa",disse Marcus.
"Cosa?Com'è possibile se è sempre nella sua stanza?,chiesi piuttosto perplesso.
Jason allungò una mano. "Posso spiegarti io",disse lui.
Presi la sua mano e vidi cos'era successo. Le aveva detto che io gli avevo ordinato di condurla fuori dal palazzo,per convincerla a uscire. Avevo visto che non aveva fatto nulla mentre i Rumeni la portavano via. L'avevano già uccisa una volta,ma non l'avrebbero rifatto.
In quel momento venni invaso da una cieca rabbia e lanciai Jason contro la parete.
"Dovrei ucciderti in questo momento!",urlai.
"Non farlo",disse Marcus,fermandomi. "Sa dove l'hanno portata,ci aiuterà a trovarla".
Ci pensai su. In effetti da vivo sarebbe stato più utile.
"Bene. Organizzerò subito un esercito. Partiremo stasera. Non voglio che lui venga perso di vista,nemmeno per un secondo",dissi e uscii.
Avevo permesso a quello stupido vampiro di avere contatti con mia sorella e luii ne aveva approfittato. In quel momento capii:loro volevano colpire me,uccidendo le persone che mi erano più care. In quel momento presi una decisione e raggiunsi la camera di mia moglie.
Lei stava leggendo un libro. "Scusa,non ti avevo sentito arrivare",disse lei.
"Non importa. Ascolta,stasera devo partire con un esercito. Non voglio che tu venga,sarà tuo fratello a prendere il tuo posto",dissi.
"Ne sei sicuro?",chiese lei.
"Sì,non posso rischiare che ti facciano qualcosa",dissi.
Non contestò la mia decisione. Quella sera lasciammo il palazzo,diretti verso mia sorella.

Note:dopo una lunga assenza sono tornata. Spero vi piaccia!
Baci AliceMiao

 

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Capitolo 9
*** Battaglia Finale ***


(Aro)

Dopo due giorni di viaggio arivammo al palazzo dei Rumeni. Era come l'ultima volta,ma era troppo tranquillo. Non c'era in giro nesuno e questo era alquanto strano.
"Forse non si aspettavano una nostra visita", disse Caius.
"No, la loro era una chiara dichiarazione di guerra", dissi. Era davvero strano,troppo strano.
"Forse so come entrare senza destare sospetti", disse Jason.
Normalmente non mi sarei fidato di lui, ma al momento non c'era altra scelta.
"Parla", gli ordinai.
"Loro non sanno che io sono venuto a raccontarvi tutto,credono che sia dalla loro parte", disse lui "Forse riuscirò a capire dove la tengono e a farla fuggire, mentre voi vi occuperete delle altre guardie".
Guardai gli altri. Dovevo ammettere che era un buon piano. "Che si faccia così allora, ma ti avverto: se è un altro dei tuoi scherzi sappi che non sarò affatto gentile", dissi.
Lui annuì e si addentrò nel palazzo. Le altre guardie uscirono e ci attaccarono. Avremmo vinto, non ci avrebbero battuto!

(Jason)

Corsi verso il salone dove ero sicuro di trovare Stefan e Vladimir. Infatti erano lì, a osservare il nulla.
"Sei tornato. Pensavo che dopo quello che era successo non ci avresti più voluto vedere", disse Stefan.
"Beh, ho capito che non valeva la pena disperarsi per una vampira come lei. A proposito, dov'è? Vorrei dirle che non ci è riuscita a ferirmi, dissi. Loro amavano la vendetta; in quel modo, fingendo di volermi vendicare, non avrebbero sospettato nulla.
"Si trova nelle prigioni sottoterra", disse Vladimir.
Mi voltai per raggiungerla. Sapevo bene dove si trovavano quelle prigioni e capivo anche perchè l'avevano messa proprio lì. Era sorvegliata 24 ore su 24 ed era impossibile fuggire da lì. Come mi sarei liberato delle guardie? Beh i loro nemici li avevano appena attaccati, quindi sarebbero dovuti intervenire. Infatti così fu. Quando aprii la porta della cella la vidi a terra. Aveva pianto, il suo volto era rosso, così come i suoi occhi. Nel suo sguardo si poteva vedere molta, moltissima ira. Credo che se avesse potuto mi avrebbe ucciso all'istante.

(Didyme)

Come osava presentarsi dopo quello che aveva combinato?!
"Cosa sei venuto a fare qui? Vuoi forse uccidermi al posto loro?", chiesi.
"No, voglio farti fuggire", disse lui. Cosa? E si aspettava che gli credessi?
"E ti aspetti che io ti creda dopo quello che mi hai fatto?", chiesi.
"Ti prego,fallo. Non senti i rumori della battaglia che infuria? Tuo fratello e il suo esercito sono qui per te. Mentre loro li distraggono dobbiamo fuggire", disse lui.
Non so perchè, ma nella sua voce si sentiva una nota di sincerità. Decisi di credergli, tanto ormai non avevo più nulla da perdere, prima o poi sarei morta lo stesso. Se proprio dovevo andarmene almeno avrei tentato di fuggire.
Corremmo per i corridoi fino a raggiungere l'atrio principale,ma lì trovammo Stefan e Vladimir.
"Dove pensavate di andare voi due?", chiese Stefan.
"Credo volessero fuggire. Che dici, li accontentiamo?", disse Vladimir.
"Certo che no, i cattivi ragazzi meritano una punizione, non un premio", disse Stefan.
Ci vennero incontro. Stefan venne verso di me, mentre Vladimir andò contro Jason.
Conoscevo l'essenziale per lottare, ma almeno quel poco che sapevo avrebbe tenuto impegnato Stefan mentre Jason si occupava di Vladimir. Purtroppo però, lui era in più difficoltà rispetto a me.
"Puoi anche salutare il tuo amico Jason!", mi disse Vladimir.
Un istante e Jason era morto. Aveva rischiato tutto per me. Nonostante non mi fidassi di lui era venuto lo stesso, rischiando la vita. Era morto per me.
Un lacrima mi scese lungo il viso. "Oh, la piccola principessina sta piangendo!", disse Vladimir.
"Come avete potutto fargli questo?! Come?!", urlai. Attaccai Stefan di sorpresa e gli staccai la testa.
Stavo per lanciarmi contro Vladimir, ma qualcuno mi precedette, staccando anche la sua testa.
Il mio caro compagno mi aveva raggiunta. Corsi ad abbracciarlo.
"Stai bene!", mi disse lui. Dal suo tono sembrava quasi che stesse cercando di convincere se stesso del fatto che io ero sopravvissuta.
"Sì, sono qui", dissi e lo baciai.
Fuori i nostri avevano vinto. Abbracciai anche mio fratello e gli mostrai i corpi dei due Rumeni. Li bruciarono. Finalmente erano stati sconfitti una volta per tutte. Il corpo di Jason, invece, lo portammo a palazzo. Dopo l'aiuto che ci aveva dato meritava meno crudeltà. L'avremmo messo insieme ai guerrieri dei Volturi più valorosi.

Note:ecco la battaglia finale! Credo che questo sia il penultimo capitolo!
Baci AliceMiao

 

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Capitolo 10
*** Lieto Fine ***


(Didyme)

Era passato un mese dallo scontro con i Rumeni e dalla nostra vittoria definitiva. Quel giorno mi trovavo nella mia camera, in compagnia di altre vampire. Perchè? Semplice, mi stavano aiutando a prepararmi per il mio matrimonio. Vero eravamo già sposati, ma tecnicamente quando io ero morta mio marito era diventato vedovo, quindi dovevo risposarlo. Indossavo un bellissimo abito senza spalline, con scollatura a cuore e che ricadeva morbido, con anche un breve strascico. In testa avevo una coroncina di fiori bianchi, mentre il velo era molto sottile e arrivava fino ai piedi. Il bouquet era fatto di rose bianche e di orchidee bianche. Mi sentivo molto felice quel giorno, ma avrei tanto voluto che ci fosse anche Jason quel giorno. Avrei voluto condividere con lui quei momenti felici.
"Ecco, sei ufficialmente pronta per sposarti!", disse Heidi.
Aveva appena finito di truccarmi. Era un trucco molto leggero: aveva messo molto mascara nero e con una matita del medesimo colore aveva seguito i contorni dei miei occhi. Il rossetto era rosso, come i miei occhi.
Il matrimonio si sarebbe svolto nel cortile interno del palazzo e avrebbero partecipato tutti, nessuno escluso. Quando raggiunsi la porta che dava sul cortile trovai mio fratello. Era in smoking, il che era strano. Non ci stava molto bene, lo preferivo con il classico vestito.
"Sei bellissima sorella", mi disse.
"Grazie",dissi. Mi prese una mano. In realtà era per potermi accompagnare, ma in quell'attimo lesse anche i miei pensieri.
"Davvero sto male vestito così?", mi chiese.
Mi trattenni dallo scoppiare a ridere. "Beh forse è perchè sono abituata a vederti vestito in un altro modo", dissi.
Sorrise e iniziammo ad avanzare verso il luogo della cerimonia. Il mio compagno era là, che mi aspettava. Indossava un vestito nero e la mantella. Era bellissimo e (incredibile ma vero) sorrideva!
Quando lo raggiunsi ci guardammo negli occhi e il bacio che concluse la cerimonia era memorabile! Nel ricevimento non successe granchè, si bevve solo molto sangue. Un evento però lo rallegrò.
"C'è una cosa che dovresti vedere", mi disse mio fratello avvicinandosi.
"Io vado a prendere un bicchiere di sangue", disse il mio compagno, lasciandoci soli.
Mi condusse nella stanza a parte e mi lasciò sola dicendo:"Consideralo il mio regalo di nozze se vuoi".
Guardai davanti a me e una figura uscì dal buio. Non potevo credere ai miei occhi! Jason si trovava davanti a me ed era vivo e vegeto! O meglio vivo non proprio dato che era un vampiro, ma questi sono dettagli.
"Tuo fratello ha chiesto al vampiro che ti ha fatto tornare di fare lo stesso con me", disse lui.
Corsi ad abbracciarlo.

(Marcus)

La vidi abbracciare Jason. Ero geloso? Sì, un pochino. Ma sapevo che erano solo amici. Era una persona importante per lei.
"Quindi sei di nuovo sposato", disse Caius apparendo di fianco a me.
"Già. Credo che tua moglie avrà una compagna con cui passare le giornate d'ora in poi", dissi.
"Sì. A proposito di lei, sai dove si trova?", mi chiese.
"Scusa non sai dov'è tua moglie?", gli chiesi.
"No... Aspetta! Ora ricordo è.... Boh non mi ricordo!", disse lui, allontanandosi.
In quel momento vidi la mia cara moglie tornare da me.
Le diedi un dolce bacio. "Mi sei mancata", le dissi,
"Sono stata via solo per alcuni minuti", mi disse.
"Troppi minuti", le dissi mentre la portavo via dalla sala.
Una volta in camera le diedi un altro bacio. "Non ci separeremo mai più, non è vero?", mi chiese.
"Mai", le risposi.

Note:eccoci alla fine! Ringrazio chi ha recensito, chi l'ha messa tra le preferite e chi tra le seguite, ma anche chi l'ha semplicemente letta.
Baci AliceMiao

 

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