Sono solo io, sei solo tu

di Eugenie_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** THIS IS ME ***
Capitolo 2: *** 2. MY LIFE ***
Capitolo 3: *** NEW MEETINGS ***



Capitolo 1
*** THIS IS ME ***




1. THIS IS ME
 

 

Avete presente quella sensazione di fastidio che si prova al suono della sveglia di primo mattino quando avete voglia di dormire?
 Beh eccolo li!

“ Hope when you take that jump, you don’t fear the fall
Hope when the water rises, you built a wall
Hope when the crowd screams out, they’re screaming your name
Hope if everybody runs… you choose to stay…. “

Spengo la sveglia e decido di restare i classici 5 minuti a letto.. che poi a pensarci bene non ha nemmeno senso, resti con gli occhi spalancati a fissare il muro o il soffitto combattendo contro la voglia di girarti dal lato opposto e riaddormentarti nella speranza che l’universo decida di lasciarti in pace quel giorno..

“Alzati!!” qualcuno mi grida dalla porta..
Mamma, eccola li, sempre lei.. pronta a darti il buongiorno dolce che desideri sempre ogni fottuta mattina da quando hanno deciso che la scuola è importante.
Per carità non fraintendetemi, la scuola è importante, ma anche la pace e la sanità mentale lo sono!
Sfido chiunque a dirmi che si alza volentieri la mattina con l’innata voglia di iniziare la solita giornata scolastica. Soliti libri, soliti professori, soliti amici, solita vita… insomma il solito.
Con la mia “innata voglia di andare a scuola” mi alzo e mi dirigo in bagno per la SOLITA routine mattutina: metti le lenti, lavati i denti, lavati il viso e togli il pigiama.
Aggiungerei anche metti i soliti vestiti ma fortunatamente in Italia nelle scuole non esiste ancora l’obbligo per quelle ridicolissime, scomodissime , o “cool” (come le chiamano chi obbliga a metterle) divise.
Insomma un paio di jeans e una maglia con una felpa sono più che adatte per una giornata scolastica.

Vestita e con il mio grande entusiasmo mi avvio verso la scuola.
Ora: invidio tutti quelli che “esco di casa cammino 10 min e sono a scuola” (tra l’altro riescono sempre a fare tardi non si sa come..), io abito ad almeno 30 km da scuola il che è tutto tranne che comodo e vicino, soprattutto se parliamo con un essere munito solo di gambe.
Mi avvio per la salita verso la strada principale dove mi aspettano la mia amica e sua madre.
“Buongiorno raggio di sole” saluto così Rosanna detta anche Rosy
Mugola qualcosa in risposta che ormai interpreto come un “buongiorno anche a te”.
Prendo le cuffie, sblocco il telefono e faccio partire la solita playlist per andare a scuola e trovare la voglia di affrontare un altro giorno.

Guardo fuori dal finestrino come cambia in paesaggio, da distese di campi di ulivi ci ritroviamo a distese di palazzi e negozi, persone che camminano di fretta in ritardo per il lavoro o la scuola, con la solita espressione monotona che non sta a significare niente.
 E io sorrido avendo ricevuto il mugolio come buon giorno dalla mia amica.
Prendetemi per pazza ma sono le piccole cose, i piccoli gesti che contano davvero.

Mi chiamo Elena ho 18 anni, vivo in un paesino disperso nella campagna che conta si e no 300 abitanti di cui il 75% solo over 85 il restante 25% bambini dai 3 ai 14 anni.
Nella mia famiglia siamo in 5: i miei genitori, mio fratello, io e il mio gatto.
Siamo 4 persone messe a caso sotto lo stesso tetto, in comune non abbiamo davvero niente se non la casa.
Amo la musica, la vita, la libertà, ma soprattutto, amo ogni piccola cosa che il mondo ha da offrire.
Beh, QUESTA SONO IO.

 

Ciao a tutti,
questo più  che un capitolo è un prologo.
Giusto per testare se l’idea piace..
E’ scritto molto di getto per cui mi scuso per eventuali errori e per questa introduzione vaga, ma ripeto: è per testare l’idea.
Beh, se vi piace fatemelo sapere e continuo. 
- Eugenie

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Capitolo 2
*** 2. MY LIFE ***




2. MY LIFE
 
Driiiiiiiin
Il suono della campanella interrompe la mia ammirazione del bidello che corre da un lato all’ altro nel tentativo di  togliere le foglie dal cortile, non pensando che magari il vento le porta via raddoppiandogli il lavoro…
A volte mi chiedo se li sottopongano ad un test per calcolare il quoziente imbecillitivo (?) alcuni fanno davvero spavento..

Urla, strusciare di sedie e zaini che volano.
Sembra quasi che siano appena stati liberati dei criminali obbligati a scontare l’ergastolo.
No davvero, l’idea è quella.
Prendo il mio zaino e mi avvio alla porta dove trovo Rosy che mi sta aspettando con Sofia, una nostra compagna di classe.
Usciamo tutte e tre dalla scuola e ci avviamo alla fermata dell’ autobus.
Non potete immaginare quanto odio prendere il bus, anche sono per il fatto che-
< ecco le tre grazie: Grazia, Graziella e Grazie al cazzo! > ad interrompere i miei adorati pensieri con me stessa è Stefania, ci sarebbero tante parole che potrei usare per descriverla, ma verrei arrestata per violenza verbale!!
Beh, odio il bus perche non basta sopportarla 6 ore tutti i giorni per 5 giorni alla settimana, NOO, mi tocca sopportarmela anche sull’autobus.
Non vedo l’ora di avere la patente cosi posso investirla!!!!
( Pace, amore e gioia infinita!  )
Tutti avrete sicuramente avuto almeno una volta nella vita in classe la lecchina di turno, quella che non si sa come ha i voti alti senza fare un cazzo, che conosce tutto il mondo ( e non solo perche se l’è fatto), quella a cui tutti sbavano dietro anche se fa cagare!
Ora: io non mi reputo certo miss universo.. diciamoci la verità sono alta un metro e un francobollo sdraiato, ho gli occhi che variano a seconda del tempo e dell’ abbigliamento da marron-cacca a verde, sono bionda scura e di certo non porto la 38… forse forse la 42 ma sono dell’idea che ognuno è bello a modo suo! ( tranne lei!)
Beh insomma avrete capito che stravedo per miss simpatia qui..
Mia nonna diceva: “ tieni vicini gli amici e ancor più vicini i nemici”.
< Ciaooo Stef! Oggi hai proprio fatto colazione con pane e simpatia.. mai con l’acido muriatico eh?!?! > ok, forse non ho ben capito il consiglio di ma nonna.. forse eh!
Potete ovviamente immaginare come Rosy, Sofia e il resto dei presenti alla fermata sono scoppiati a ridere.
 Forse alla fine non è poi cosi tanto “simpatica”.
Non saprei nemmeno descrivervi la sua faccia dopo che ha realizzato quello che gli ho detto perché ha girato il suo “bel culo” come lo definiscono tutti e stizzita è andata dalle sue troiet.. cioè amichette!
Salite in autobus ci separiamo da Sofia che ha la fortuna di vivere a “ 10 passi” e iniziamo a fare i cambi di autobus per arrivare a casa.
Quando va bene e i mezzi pubblici svolgono le corse regolari riusciamo ad arrivare a casa in un ora e a pranzare alle 15:30, mentre invece, quando i nostri amatissimi “piloti di bus” fanno tardi invece del pranzo facciamo merenda.


Arrivata a casa la prima cosa che faccio è dichiarare il mio immenso e profondo amore al divano.
Immagino che tutti conoscerete la “comodità” delle sedie a scuola, dopo 6 ore ci vuole proprio il divano per fargli capire che non lo tradite.
Passati 10 minuti, con lo stomaco brontolante, decido di alzarmi e cucinare qualcosa da mangiare prima di mettermi a fare i compiti.
Ci tengo a precisare che non sono una che si ammazza di studio, anzi, potendo eviterei ma siccome ci tengo a levare le tende quest’estate con gli amici devo impegnarmi almeno per il 7…
Finito di pranzare decido di darci dentro con storia.
Lo sapete tutti come va a finire no?
- apro il libro con la voglia di studiare;
- leggo le prime 5 parole;
- non le capisco, allora le rileggo;
- dopo 20 minuti a rileggere lo stesso pezzo decidi che ti meriti una pausa;
- fai merenda e un piccolo sonnellino…..
insomma lo studio è andato a puttane!

Mi sveglio di soprassalto rendendomi conto che mi sono addormentata sul libro e ci ho sbavato sopra.. muy sexy!....
Beh in mia difesa dico che la storia di come gli imperatori se lo sono fatto buttare nel culo dal popolo non è poi cosi interessante.. tanto sono tutti morti!!

Guardo l’orologio e vedo che sono già le 20.30, decido di scendere a vedere se i miei sono tornati dalla palestra e se mio fratello è tornato dall’università e i suoi studi lunghissimi.
Con mio grande piacere noto che sono sola in casa e che i miei hanno lasciato un biglietto sul tavolo.

Tesoro siamo a cena dai Rossi torneremo tardi, tuo fratello ha fatto tardi con i corsi ed è rimasto a Bologna tornerà solo domani pomeriggio.
Fatti una pizza e va a dormire presto!
Baci mamma e papà
P.S: dormivi così tranquilla che non ti abbiamo svegliata.. ma porta un brutto voto a storia e la foto di te che sbavi sul libro finisce su instagram! 

Ora io mi chiedo: ma sono solo i miei che arrivati ai 50 anni tornano a fare i giovani o è una cosa normale??? No perche davvero siamo passati dai nokia che battevi nel muro ed usavi solo per “chiamare e mandare messaggi” ad IPhone 6 e Samsung Galazy 4 con tanto di Istagram, applicazioni di collage, per fare le diete, per correre, per leggere e tra un po’ pure per cacare di sto passo!
No davvero io a confronto sono rimasta indietro… e pensare che fino a due anni fa mia madre era quella che diceva non voglio i touch perche mi serve solo per chiamare. Adesso passe le giornate su Istagram a sputtanarmi!
Che genitori amorevoli….

Insomma vada per la pizza..
Per fare una cosa molto easy, easy chiamo Rosy.
< ehi bionda! > stranamente risponde al terzo squillo
< ehi raggio di  sole, i miei sono fuori a cena e torneranno tardi… pizza da me? >
< Ele verrei volentieri ma i miei mi hanno incastrata in una cena con i nonni.. quindi beh… ci vediamo domani? >
< oh.. ok.. a domani Ro! >
Chiudo la chiamata e urlo frustrata. Cena coi nonni? Se come no… ormai la conosco e so per certo che non viene o perché non ha voglia o perché c’è il suo ragazzo  a casa sua…
Giaaa lei ha il ragazzo.
Non sono gelosa, anzi stanno benissimo insieme e sono contenta per lei, però lo sappiamo tutti che quando arriva un ragazzo stiamo con le amiche e questo mi rattrista un po’..
Beh se vi chiedete se ho un ragazzo è semplice: no, perché per le esperienze che ho avuto la mia stima nei confronti del genere maschile è bassa..
Tornando alla mia interessantissima serata, decido di guardarmi un film a letto fino a che non mi addormenterò.
Opto per: Tutte contro lui.
Tanto per restare in tema femminismo a vita!
Sto per addormentarmi quando sento dei rumori provenire dalla cucina.
Presa dal panico penso al da farsi, sono sola in casa e sicuramente non può essere stato il gatto dato che sta dormendo sul mio letto, i miei sono tutti fuori quindi ovviamente non sarà uno sconosciuto che vuole prendersi un te ma bensì i soldi.
Cazzo! Ho i ladri in casa!!!
 Facendo attenzione a non fare troppo rumore mi alzo dal letto e cerco qualcosa da poter usare come arma per difendermi. Vi sembrerà scontato e banale ma in una camera di una ragazza la prima arma che ti viene in mente è proprio la lampada.
Mi avvicino alla porta con la lampada in mano e piano piano la apro facendo attenzione a non fare rumore, sempre in silenzio scendo le scale fino a ritrovarmi in soggiorno dove vedo una figura scura che sta “razzolando come le galline”, come dice mia madre, nel mobile in salotto.
Mi trattengo dall’urlare quando questa figura si volta di scatto verso di me e mi guarda, inizia ad avvicinarsi a me e nella mia testa iniziano a formarsi vari filmini su come potrei morire…


 

Ciao a tutti,
questo è il continuo della storia, è un capitolo che introduce più che altro alcuni dei personaggi più importanti e frequenti ed inizia a dare una bozza della storia…
Continuate a farmi sapere se vi piace e se è il caso che la continui o se è meglio accantonare l’idea e andare a zappare a’ vigna!
- Eugenie

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Capitolo 3
*** NEW MEETINGS ***




3. NEW MEETINGS
 

Mi trattengo dall’urlare quando questa figura si volta di scatto verso di me e mi guarda, inizia ad avvicinarsi a me e nella mia testa iniziano a formarsi vari filmini su come potrei morire…

Presa dalla paura alzo la lampada in aria e urlando incerta dico:
< questa è…. Sparta (?) >
Il tizio mi guarda attentamente per almeno 5 minuti, poi scoppia a ridere per girarsi e sparire nello stesso modo in cui è entrato.
Mi rendo conto in quel momento che stavo trattenendo il fiato e mi ricordo di respirare, dopo due minuti scoppio a ridere pure io realizzando ciò che è successo.
Non sono pazza giuro, penso solo a come posso essergli sembrata, con il pigiama rosa con gli orsetti e una lampada in mano come arma e con quella frase senza senso…
Esilarante!
 Decido sul da farsi, per prima cosa poso la lampada e controllo cos’è sparito, poi controllo di aver chiuso le finestre notando quella del bagno spalancata.. ecco da dov’è entrato…
La chiudo controllando che non sia nei paraggi e poi decido che è il caso di avvisare i miei genitori.
Chiamo i miei e appena gli racconto che cos’è successo corrono preoccupati a casa. Insieme ai genitori arrivano due pattuglie di infermieri, un ambulanza, un camion dei pompieri e tutto il vicinato…
Si forse sono un po’ esagerati i miei genitori…
In casa mia è tutto un coro di “stai bene?” “ti ha fatto del male?” “sei ferita?” “dettagli sull’uomo?”
Decido di abbandonare tutti e andarmene a letto fregandomene delle loro continue domande. Infondo se voleva farmi del male lo faceva invece che ridermi nel viso no?
Con le mie mille domande mi addormento.

“ Hope when you take that jump, you don’t fear the fall
Hope when the water rises, you built a wall
Hope when the crowd screams out, they’re screaming your name
Hope if everybody runs… you choose to stay…. “

Spengo la sveglia e mi alzo dal letto, mentre mi avvio al bagno vengo fermata da mia mamma.
< Tesoro dobbiamo parlare di ieri sera.. cos’è successo? > chiede mamma con il solito tono “mamma-apprensiva-preoccupata”
< ma nulla mi stavo addormentando e ho sentito de rumori, sono andata a vedere e c’era un uomo che stava cercando qualcosa nel mobile in salotto… >
< ti ha minacciata? Era armato? Ti ha aggredita?? > leggo la sua preoccupazione nel volto ma quando a ripensare alla scena scoppio a ridere vedo che si rilassa un po’
< mamma se per minacciare intendi ridermi nel viso…. > fermo il discorso in sospeso non volendo parlargli della lampada… imbarazzanteee!!
Mia mamma sembra soddisfatta delle mie risposte vaghe, o almeno per adesso. La vedo voltarsi ed incamminarsi per le scale quando si gira
< ah cosa ci facevi con la lampada in mano?>
< ehm… io.. la stavo pulendo! >
Si, si ma è credibile come scusa eh!
Mia mamma mi guarda per un attimo cercando di convincersi, poi come tutte le mamme, fa finta di crederci davvero e va via.

Scampata pure questa volta!!
Mi preparo per andare a scuola e quando arrivo alla macchina dove mi sta aspettando Rosy noto un ragazzo giovane che sta mettendo qualcosa di scuro in un sacco nero per poi buttarlo..
< Buongiornooooo!! >

….chissa cosa starà buttando.. non l’ho mai visto da queste parti..
Ad interrompere i miei ragionamenti è Rosy che mi tira una manata in fronte.
< ahi! Ma che modi Ro!! > lei mi guarda come se avessi tre occhi.
< ma che ti sei incantata?!?! >
La guardo storta e lei riapre la bocca e io riparto con i miei pensieri su chi sia quel tizio, in questo paese ci conosciamo tutti e lui non l’ho mai visto…
Vedo Rosy entrare in macchina e borbottare qualcosa e mi accorgo che non la stavo ascoltando.. che amica ragazzi!
< scusa Ro, dicevi? >
< le nuove case davanti a casa mia sono state vendute quasi tutte, oggi è arrivata una famiglia penso.. >
Annuisco rispondendo un mhhmh
Una famiglia? Sarà mica quel tizio?
Beh era belloccio, o almeno da quella distanza sembrava. Beh sono miope quindi non c’è da fidarsi molto..
IL tizio sembrava alto e un po’ piazzato, era castano chiaro e ci avrei scommesso qualcosa che aveva gli occhi chiari. Sennò bellezza sprecata! Ahah
Mi arriva un'altra manata in fronte e decido di ascoltare Rosy per tenere in salvo la mia incolumità.
< insomma ieri che è successo? Ho sentito ti sono entrati i ladri in casa.. >
Ohhh pure a lei dovrò raccontarlo. Ovviamente eviterò la parte della lampada ma che sicuramente saprà già grazie alla mia stupenda mamma che mi sputtana sempre!
Tempo di raccontargli la storia, con la parte della lampada per colpa di mia mamma, che arriviamo a scuola.

Promemoria: uccidere la madre!


La giornata passa in fretta e quando scendo dalla sita assorta tra i miei pensieri vado a sbattere contro qualcosa, o meglio qualcuno.
Alzo gli occhi e mi trovo due occhioni verdi acqua.

Il mio cervello per prima cosa elabora un: oohh che bella vista!
E data la risata di “ bella vista” deduco che non l’abbia solo elaborata ma che l’abbia pure detto a voce alta!
< ehm… scusa.. >
Penso di diventare più rossa di un peperone quando lui inizia a ridere ancora piu forte.
Che strano, mi sembra di averla già sentita questa risata..
< scusa ma ci conosciamo?? > chiedo curiosa
< non penso, mi sono trasferito qua ieri sera con l mia famiglia.. > risponde “ bella vista”
Ahhh ecco perché non l’avevo mai visto!!!
Passano minuti che sembrano ore mentre ci fissiamo lui sorridendo, io devo avere una faccia abbastanza stupida.
< beh, piacere io sono Alex, tu? > chiede “bella vista” sorridendo
Beh forse adesso ho una faccia davvero stupida..
< ehm.. io… elena io.. cioè io sono Elena… >
Vorrei sprofondareeee mi impappino solo a parlare passando per cretina..
Alex bella vista mi sorride.
Oh potrei morire! Ma che.. ?!?!? ok meglio che me ne vado prima di fare danni!
< devo andare!!! > 
Mi volto e mi inizio a incamminare quando vedo una macchina che sfreccia verso di me, chiudo gli occhi per la paura e urlo…

Ciao a tutti,
mi dispiace per questo capitolo corto, mi rifarò col prossimo dove ci saranno un po’ di sorpresine… ;)
non odiatemi se vi lascio sempre in sospeso così! Ahaha
beh vi lascio questo nuovo capitolo e con “ l’ amaro in bocca ”
ditemi cosa ne pensate!!
- Eugenie   

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