Fiori di ciliegio di i1976 (/viewuser.php?uid=53158)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 1 *** Prologo ***
storia
PROLOGO
Daisy guardò Enos che le era seduto accanto, sotto un ciliegio.
A volte i due pranzavano insieme.
Inoltre, Daisy amava la primavera; amava il suo calore (specialmente dopo un
inverno freddo come l’ultimo) e i suoi fiori.
"Hei dolcezza, non mangiare così velocemente", disse la ragazza ridendo.
Enos arrossì, "Hai ragione Daisy. Ma i due sandwiches mi piacciono un sacco,
e la mia pausa pranzo è quasi finita". Poi si alzò, mettendosi il cappello,
"Ciao Daisy. Grazie ancora per i sandwiches".
Daisy lo guardò allontanarsi e salutarla con la mano dalla sua auto di
pattuglia.
Sorrise guardando i petali di ciliegio cadere come fiocchi di neve, e prese a
ricordare quella tormente di neve che quasi li aveva uccisi.
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Capitolo 2 *** Capitolo 1 ***
storia
CAPITOLO 1
Quella sera i Duke stavano cenando, parlando delle loro rispettive giornate
come al solito.
Daisy si rivolse a Luke, "Cooter ha aggiustato il Generale?"
Luke annuì soddisfatto, "Cooter è il miglior meccanico là fuori. Siamo
fortunati. Io e Bo siamo praticamente innamorati del Generale, e non possiamo
fare a meno delle nostre corse"
Bo fece l’occhiolino a Luke, "Forse sei tu ad essere innamorato del Generale,
cugino, mentre io preferisco le donne. La ragazza con cui sono uscito ieri sera
era veramente calda, e…"
Zio Jesse tossicchiò, fermando in tempo le parole di Bo, e poi disse,
nascondendo un sorriso, "Lo racconterai dopo, Bo. E tu Daisy, cosa hai fatto
oggi?"
La ragazza si strinse nelle spalle, "Tutto come al solito. Ho pranzato con
Enos e poi sono andata al Boar’s Nest".
Bo sorrise, "Mi stavo giusto domandando perchè stessi preparando tutti quei
sandwiches stamattina, visto che non vedo sandwiches su questa tavola. Dì ad
Enos di non mangiare troppo, perché è pericoloso fare il bagno dopo
mangiato".
Daisy fissò il cugino, "Ancora nello stagno? Povero Enos", ma cercò di
trattenere un sorriso.
Luke cambiò discorso e si rivolse allo zio, "E tu, zio Jesse? Sei andato in
posta?"
Zio Jesse annuì, "Miss Tizdale mi ha detto che è arrivata ad Hazzard una
fotografa per fare una sorta di libro fotografico della contea".
I tre cugini si guardarono, chiedendo quasi simultaneamente, "Un libro
fotografico?"
Zio Jesse continuò a parlare, annuendo, "Sì, Miss Tizdale mi ha detto che
Boss Hogg ha assunto questa donna perché vuole vendere questo libro qui nella
contea e spera anche nelle contee vicine. Inoltre, questa donna è una fotografa
famosa, e ama fotografare il Sud e le sue piccole pacifiche cittadine. Ha
fotografato già diverse cittadine, e potrebbe essere un’ottima pubblicità per
Hazzard".
Luke annuì, "Così Hazzard diventerà un set fotografico, e questa fotografa
scoprirà che Hazzard è molto diversa dalle contee che ha visto in precedenza. Di
sicuro non è una contea pacifica".
I Duke annuirono, poi scoppiarono a ridere.
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Miss Laura O’Brian si trovava alla pensione ove risiedeva, ripensando al suo
primo giorno ad Hazzard.
Dopo essere arrivata ad Hazzard, aveva guidato la sua auto per trovare un
posto pacifico e dedicarsi alle sue fotografie.
Quel giorno aveva trovato uno splendido fiume con le montagne all’orizzonte,
e stava per fotografare quello splendido paesaggio quando aveva sentito un
rombo.
Risultato della fotografia: una macchina arancione che volava in cielo, sopra
il fiume, alzando una nuvola di polvere.
Sconvolta da quel suo primo impatto con Hazzard aveva deciso di cambiare
soggetto.
Aveva così trovato una strada polverosa con un tabellone pubblicitario sul
bordo; sul tabellone c’era l’immagine dello sceriffo Rosco P. Coltrane che
diceva ai suoi cittadini "Guidate con prudenza".
"Immagine perfetta", disse a se stessa la donna, "una pacifica strada di una
pacifica cittadina di campagna con il suo pacifico sceriffo che dice ai suoi
cittadini di guidare con prudenza".
Stava per scattare la fotografia quando aveva sentito un altro rombo.
Risultato della fotografia: la macchina dello sceriffo che vola attraverso il
tabellone, frantumandolo.
Laura aveva guardato il tabellone distrutto a bocca aperta, poi aveva scosso
la testa.
"Solo un incubo. E’ solo un incubo"
Finalmente aveva trovato un altro luogo di pace, ottimo per una
fotografia.
Alla fine del suo primo giorno ad Hazzard eccola presso uno stagno circondato
da alberi.
Dopo un respiro profondo, era pronta allo scatto.
Ancora un rombo.
Risultato della fotografia: l’auto di pattuglia del vicesceriffo atterra
nello stagno, sollevando un muro d’acqua.
Quando Laura, quella sera, era finalmente arrivata alla pensione, era
inzuppata e depressa.
Dopo un bagno caldo prese a guardare le fotografie sparse sul tavolo: la
macchina arancione che volava in cielo, l’auto dello sceriffo che volava
attraverso il tabellone (quello con su scritto "Guidate con prudenza"), l’auto
del vicesceriffo che atterrava nello stagno.
Sospirò, prendendo in mano una fotografia, la migliore della giornata:
sotto un ciliegio in fiore, una splendida donna e un uomo in divisa stavano
parlando, e sembravano innamorati.
Laura sorrise.
Dopotutto Hazzard non era poi così male.
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Capitolo 3 *** Capitolo 2 ***
storia
CAPITOLO 2
Trascorsa una settimana, Laura iniziava ad apprezzare la sua permanenza ad
Hazzard.
Quando era arrivata in quella contea aveva pensato di essere circondata da
pazzi a causa di quelle auto volanti, delle risse al Boar’s Nest, di persone
anziane che guidavano la moto e così via.
Ma adesso, nella sua stanza, stava sorridendo mentre guardava le foto di
Hazzard e dei suoi cittadini.
C’era la famiglia Duke con il suo calore: zio Jesse ne era il patriarca, un
uomo molto saggio e dolce; i due nipoti, Bo e Luke, i guidatori della macchina
che aveva visto volare quel primo giorno (la macchina arancione con la bandiera
confederata sul tettuccio e lo 01 sulle portiere… o meglio… quelle che avrebbero
dovuto essere le portiere); la nipote Daisy Duke, una splendida donna, dolce e
forte al tempo stesso.
Laura continuò a fissare le foto: Cooter, una specie di mago quando si
trattava di riparare le macchine; Boss Hogg, l’uomo più goloso che avesse mai
incontrato, con sua moglie Lulu; il divertente sceriffo Rosco P. Coltrane, il
fratello di Lulu, lo sceriffo più strambo che avesse mai conosciuto, e il suo
cane Flash.
Alla fine Laura guardò le foto di Enos Strate, l’uomo più dolce di Hazzard.
Era veramente difficile fotografare Enos a causa della sua timidezza; ogni volta
che provava a fotografarlo, lui arrossiva e distoglieva lo sguardo.
Ma Laura preferiva fotografare le persone quando non si accorgevano di lei,
catturandone l’animo.
Inoltre non aveva dimenticato il suo amore per la Natura, e continuava a
fotografare ruscelli, montagne, alberi (specialmente i suoi adorati ciliegi in
fiore).
Prese in mano una delle sue prime fotografie di Hazzard, quella che amava di
più: un uomo e una donna sotto un ciliegio in fiore; quel giorno Daisy e Enos
non avevano notato la sua presenza, così sembravano molto naturali.
Guardando quella foto Laura non aveva alcun dubbio: quei due erano
innamorati.
In qualche modo, la donna era molto interessata alla questione Enos-Daisy,
specialmente dopo essere venuta a conoscenza che i due avevano rischiato di
morire in una tempesta di neve l’inverno precedente; la famiglia di Daisy li
aveva trovati dormire abbracciati in un fienile.
Ma la gente ad Hazzard non sembrava comprendere appieno il loro amore: era
ovvio che Enos avesse una cotta per Daisy visto che diventava goffo e impacciato
ogni qualvolta lei gli era vicino, ma la loro relazione non era così ovvia.
Tutti pensavano che fossero solo buoni amici, ma Laura aveva intuito che Enos e
Daisy stavano nascondendo i loro sentimenti a tutti (e forse anche a loro
stessi), e lei voleva smascherarli.
Perché voleva smascherarli? La donna sorrise, "Sono così romantica?"
Pensò alla sua giovinezza; ormai aveva raggiunto i 50 anni, e ricordava
ancora il suo primo amore; lo aveva perso proprio per la sua incapacità ad
esprimere i propri sentimenti, e quando ne era stata capace ormai era troppo
tardi.
Era assorta nei suoi pensieri quando qualcuno bussò alla porta.
Era Enos. Il vicesceriffo viveva nella stessa pensione di Laura (l’unica
pensione di Hazzard, del resto), ed erano diventati amici fin dal loro primo
incontro.
Laura ricordò quel loro primo incontro. Era il suo primo giorno ad Hazzard e
stava tornando alla pensione dopo una serie terrificante di oggetti volanti
identificati (macchine, evidentemente guidate da alieni), polvere e tabelloni
distrutti; e alla fine della giornata si era inzuppata a causa di un’auto di
pattuglia atterrata in uno stagno (lei era vicino allo stagno, e non aveva
potuto evitare il muro d’acqua che le era andato incontro). Quella sera, mentre
apriva la porta del suo appartamento, aveva visto un uomo in divisa entrare alla
pensione; era un poliziotto ed era bagnato fradicio, così aveva capito che era
lui alla guida dell’auto di pattuglia finita nello stagno. Avrebbe voluto
ucciderlo, ma quando lui le aveva sorriso, aveva capito che era impossibile
odiarlo. Poco dopo, mentre stava sviluppando le sue fotografie, l’aveva
riconosciuto nella migliore fotografia della giornata, così lo aveva
perdonato.
Enos guardò Laura, sorridendo, "Come vanno le fotografie Miss O’Brian?"
Ad Enos Laura era piaciuta fin dal loro primo incontro, quando aveva bussato
alla sua porta e gli aveva dato la copia di una fotografia: lui e Daisy sotto un
ciliegio. Gli piaceva molto quella foto, e l’aveva attaccata allo specchio del
comò, vicino a tante altre foto di Daisy.
Laura e Enos si sedettero al tavolo e Laura gli mostrò le nuove fotografie di
Hazzard.
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Alla fattoria Daisy stava osservando una fotografia che Laura le aveva
dato.
Sorrise, poi la nascose in un piccolo portagioie che conteneva molte altre
fotografie di Enos.
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Capitolo 4 *** Capitolo 3 ***
storia
CAPITOLO 3
"Miss O’Brian mi ha mostrato le sue nuove foto ieri. E’ capace di catturare
l’animo di Hazzard e dei suoi cittadini. Ha molto talento".
Daisy annuì alle parole di Enos; era perfettamente d’accordo con lui.
I due si trovavano ancora nel loro luogo preferito.
Daisy era seduta sotto il ciliegio, appoggiando la schiena al tronco, mentre
Enos le era sdraiato vicino, rannicchiato sul fianco e con la testa appoggiata
sulle gambe di Daisy.
Daisy lo guardò, "Come va lo stomaco, dolcezza?"
"Adesso mi sento un po’ meglio. Penso di aver mangiato troppo
velocemente".
La ragazza rise, "Come al solito. Quante volte di devo ripetere di mangiare
più lentamente? Nessuno vuole rubarti il pranzo"
Lui ridacchiò, "Hai ragione Daisy. Ma, ti prego, non rimproverarmi come se
fossi un bambino".
Daisy rise ancora, "Scusa Enos, ma a volte tu ti comporti veramente come un
bambino", poi gli accarezzò i capelli.
Lui arrossì, ma non si mosse; gli piaceva stare in quella posizione.
"Enos, sai….", si fermò; Enos si girò sulla schiena e guardò in alto verso di
lei, "Cosa c’è Daisy?".
Daisy scosse la testa, sorridendo, "Niente….. Niente"
Enos si rannicchiò di nuovo sul fianco, chiuse gli occhi e lasciò che lei
continuasse ad accarezzargli i capelli; poi la mano di lei scivolò sul suo collo
e sul suo petto.
"Cosa diavolo sto facendo?", pensò Daisy, ma non era in grado di fermare
la sua mano che stava scivolando verso lo stomaco di lui.
Enos trattenne il respiro, poi si alzò di scatto, "Scusa Daisy. Devo proprio
andare. La mia pausa pranzo è finita".
Delusa, Daisy lo guardò scappare via come un topo inseguito da un gatto.
Arrossì, parlando a se stessa, "Daisy Mae Duke, cosa volevi fare? Smettila di
pensare a lui in quel modo. Smettila di pensare a lui sdraiato sopra di te in
quel fienile durante la tormenta", poi sospirò, "Cosa starà pensando adesso di
me?".
Nel frattempo, Enos, nella sua auto, stava riflettendo su quanto
avvenuto.
"Mi ha veramente accarezzato in quel modo?", scosse la testa, "No. So che non
era sua intenzione toccarmi a quel modo, ed è tutta colpa mia perché io non
capisco più niente quando sto con lei, specialmente se lei mi abbraccia o mi
sfiora".
Fermò la macchina e appoggiò la testa sul volante. "Cosa starà pensando
adesso di me, dopo che sono scappato via a quel modo. Ma se fossi rimasto lì….",
arrossì al pensiero di quale avrebbe potuto essere la sua reazione.
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Laura O’Brian stava facendo una passeggiata quando incontrò Bo e Luke; I due
stavano parlando con Cooter.
"Buongiorno Miss O’Brian", disse Luke, "Come va il lavoro?"
Laura sorrise, "Hazzard mi piace. Ho fatto un sacco di fotografie; e tante
sono del Generale Lee".
"Ottima scelta, Miss", intervenne Bo con un ampio sorriso.
In quel momento si avvicinò Daisy, carica di pesanti borse della spesa,
"Grazie per il vostro aiuto, cugini. Fare la spesa non significa che io deve
portare tutte le borse mentre voi chiacchierate con i vostri amici".
Laura rise, "Daisy ha ragione".
La donna realizzò improvvisamente che Daisy stava fissando altrove, e in
particolare Enos Strate dall’altra parte della strada, di fronte alla banca.
Nello sguardo della ragazza riconobbe eccitazione, amore e desiderio, tutto
mischiato insieme.
Quando Enos la guardò per un istante allo stesso modo in cui lei guardava
lui, Daisy distolse lo sguardo.
Daisy arrossì nell’accorgersi che Laura la stava fissando. Negli occhi della
donna e nel sorriso con cui la guardava Daisy notò complicità e comprensione;
Daisy si domandò se Laura avesse capito tutto.
"Miss O’Brian è capace di catturare l’animo delle persone". Daisy ripensò
alle parole di Enos.
Laura aveva veramente capito i suoi pensieri?
Daisy non sapeva se essere felice di ciò o piuttosto preoccupata; non amava
che le persone le leggessero così facilmente nel profondo.
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Capitolo 5 *** Capitolo 4 ***
storia
CAPITOLO 4
Laura O’Brian era pronta a mostrare le sue fotografie a Boss Hogg.
"Domani tutti vedranno finalmente il mio lavoro", pensò soddisfatta.
La sua permanenza ad Hazzard era ormai agli sgoccioli; stava pensando già al
suo prossimo lavoro e alla città successiva da visitare quando qualcuno bussò
alla porta.
Laura si alzò pensando che fosse Enos passato come al solito a salutarla, ma
con sua grande sorpresa, quando aprì la porta, si trovò di fronte Daisy.
"Daisy Duke. Mi fa piacere vederti"; Laura sorrise e fece entrare la giovane
donna, notandone subito la preoccupazione.
"Posso offrirti una tazza di caffè? O un the caldo?"
Daisy scosse la testa, "Mi dispiace disturbarla Miss O’Brian, ma… sono qui
per chiederle…… per chiederle di non utilizzare la foto di me e Enos sotto il
ciliegio nel suo libro fotografico", la sua voce poi si fece un sussurro, "per
favore".
Laura la fissò silenziosamente, poi le disse di sedersi, "Dobbiamo parlare
Daisy".
Sedute al tavolo, Laura provò a guardare Daisy negli occhi, ma la ragazza li
teneva abbassati, continuando a fissare le mani incrociate davanti a lei.
"Perché?"
Daisy non rispose.
Laura sospirò, "OK Daisy. Ho solo una domanda da farti. Sei innamorata di
Enos?"
Daisy arrossì, "Sono molto affezionata a lui".
La fotografa sorrise, "Affezionata? E’ quello che vuoi che gli altri credano.
Affetto. Ma non penso sia solo affetto, o mi sbaglio?"
Daisy arrossì nuovamente, "E’ solo un profondo affetto".
Laura scosse la testa, "Non è quello che si vede in quella foto. Lì sembri
una donna innamorata".
Daisy alzò la testa di scatto, arrabbiata, "E’ proprio per questo motivo che
non voglio che quella foto venga mostrata in pubblico"
Laura sorrise di nuovo, questa volta soddisfatta, "Quindi anche tu ti rendi
conto che quella foto mostra i tuoi veri sentimenti per Enos. Solo affetto,
eh?", poi Laura tornò a farsi seria, "Ok Daisy. Se tu non vuoi che io usi quella
foto, bene, non lo farò. E’ tuo diritto chiedere che io non usi tue foto senza
permesso, e io rispetto la tua privacy".
Daisy annuì, "Grazie Miss O’Brian", poi fece per alzarsi, ma Laura la
fermò.
"Prima di andartene, Daisy, spiegami però perché nascondi i tuoi veri
sentimenti davanti agli altri"
La ragazza si sedette nuovamente; da una parte era arrabbiata perché Laura
era la prima persona (eccetto forse zio Jesse) che avesse capito i suoi
sentimenti per Enos, ma, anche se era arrabbiata, voleva parlarne con qualcuno e
comunque Laura stava per lasciare Hazzard a portare il segreto con lei.
"Tutti sanno che io e Enos siamo buoni amici fin dall’infanzia, e tutti sanno
che lui ha una cotta per me. Ma…… Io sono Daisy Duke, e tutti mi vedono come una
donna forte, una donna che fa anche a botte con gli uomini ed è capace di
vincere, una donna la cui bellezza manda in confusione gli uomini….. Capisce ciò
che sto dicendo?"
Laura annuì, "Quindi tu pensi che se le persone ti vedessero come una donna
innamorata tu perderesti il tuo potere?"
Laura era arrivata direttamente al punto, e Daisy arrossì rendendosi conto di
quanto fosse egoista e vanitosa "E’ così strano? La gente prende in giro Enos
per la sua cotta, e….."
Laura concluse la frase di Daisy, "e tu pensi che la gente possa prendere in
giro anche te. Ma, Daisy, io penso che molte persone qui ad Hazzard sarebbero
contente di vedere te e Enos insieme, e non per farsene beffe. Tu sei una donna
forte, indipendentemente dai tuoi sentimenti per Enos o per qualunque altro
uomo"
Daisy annuì, sorridendo tristemente, "Ha ragione. Effettivamente io sono più
dolce con Enos quando siamo soli che quando siamo osservati".
Laura scoppiò a ridere, "Lo so bene. Mi è bastato guardare quella fotografia.
E cosa ne pensa la tua famiglia?"
Daisy alzò le spalle, "Penso che mio zio sappia dei miei sentimenti. Ma Bo e
Luke… loro sono molto protettivi nei miei confronti".
Laura annuì, "Ho notato che sono molto protettivi. Pensi che loro non
accetterebbero la tua relazione con Enos?"
Daisy annuì, "Per Bo e Luke Enos è un caro amico. Gli vogliono bene, ma non
so se pensino veramente a lui come a un mio possibile fidanzato. Loro stessi lo
prendono in giro per la sua cotta per me, e io gli ho sempre fatto credere che
noi due siamo solo amici. Siamo cresciuti insieme, ed è così strano
pensare…."
Laura sorrise, fissando intensamente Daisy negli occhi, "Ti piace Enos fin da
quando eri una bambina, vero?"
Daisy arrossì, poi cominciò a ricordare l’infanzia con Enos, confidando tutto
a Laura; parlò dei suoi pensieri durante la tormenta e di come lei e Enos
fossero sopravvissuti. Le parlò di cose di cui non aveva mai parlato, nemmeno
con zio Jesse, Bo o Luke.
Quando Daisy smise di parlare, Laura stava ancora sorridendo
amorevolmente.
Daisy si sentì imbarazzata dal suo sfogo, così si alzò e si congedò, "Mi ha
fatto molto piacere parlare con lei, ma adesso è meglio che vada a casa", poi
corse via.
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Il giorno dopo Boss Hogg aprì la busta che Miss O’Brian gli aveva consegnato;
guardando le fotografie all’interno, sobbalzò molte volte sulla poltrona.
"ROSCO P. COLTRANE!!!!!!"
Rosco accorse all’urlo di Boss, che gli indicò le fotografie con fare
piagnucoloso, "Rosco… Guarda qui. Macchine volanti ovunque. E guarda questa, è
la tua macchina che vola attraverso un tabellone. E quest’altra, la macchina di
Enos nello stagno. Io volevo un libro fotografico per far pubblicità ad Hazzard,
ma in queste foto Hazzard sembra una città di matti".
Rosco prese in mano alcune foto, emettendo la sua solita risatina, "Guarda,
guarda qui Boss. Ci siamo anche io e Flash. Che bella fotografia. E guarda qui,
ci sei tu a pranzo….. un grande pranzo. E, non per contraddirti, Boss, ma
Hazzard E’ una città di matti"
Boss guardò lo sceriffo aggrottando le sopracciglia e puntandogli contro il
sigaro, "ROSCO, ARRESTA QUELLA DONNA. Mi ha ingannato. Vuole rovinare la buona
reputazione di Hazzard!!!!"
"Buona reputazione di Hazzard?", gli fece eco Rosco, un po’ perplesso.
Boss urlò di nuovo, "ROSCO, ARRESTA QUELLA DONNA".
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Capitolo 6 *** Capitolo 5 ***
storia
CAPITOLO 5
Era tarda mattinata quando e Bo e Luke entrarono in cucina; Daisy e zio Jesse
stavano preparando il pranzo.
Bo scosse la testa, con un sospiro, "Boss Hogg ha arrestato Laura
O’Brian".
"COSA?", urlò quasi Daisy, "PERCHE’?"
Luke si sedette al tavolo, "Eravamo in città per fare compere quando abbiamo
incontrato Rosco che stava arrestando Laura. Ha farfugliato qualcosa a proposito
della buona reputazione di Hazzard. Abbiamo cercato di capirne qualcosa di più
ma non siamo riusciti a parlare né con Laura né con Boss. Dopo pranzo cercheremo
di saperne di più da Enos; lui sicuramente ne saprà qualcosa".
Daisy si piazzò di fronte a Luke, le mani sui fianchi e sguardo deciso, "DOPO
PRANZO? Niente pranzo oggi Lukas Duke e Beauregard Duke. Andiamo a scoprire cosa
è successo e cerchiamo di aiutare Laura", quindi la ragazza uscì dalla cucina
come una furia.
Bo guardò prima Luke e quindi zio Jesse, "Quella ragazza è troppo
impulsiva".
Zio Jesse annuì, sorridendo, mentre guardava Bo e Luke uscire.
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Poco dopo Bo e Luke fermarono il Generale Lee di fronte la Court House,
mentre Daisy fermò la sua jeep. I tre cugini si diressero quindi verso l’ufficio
di Boss Hogg.
Boss Hogg era come al solito seduto alla sua scrivania mentre Rosco gli era
di fianco. Entrambi stavano osservando le fotografie che erano sparse sulla
scrivania di Boss.
Quando i Duke entrarono nell’ufficio, Boss e Rosco li guardarono.
Boss smise di fumare il sigaro, "Cosa volete?"
Daisy si piazzò di fronte alla scrivania di Boss con lo stesso atteggiamento
con cui poco prima si era piazzata di fronte a Luke, "Dov’è Laura O’Brian? E
perché l’avete arrestata?"
Boss Hogg le puntò contro il suo sigaro, con fare arrabbiato, "Daisy Duke,
come al solito tu e la tua famiglia siete coinvolti in un crimine. Dovevo
immaginarlo"
Luke toccò dolcemente il braccio di Daisy per calmarla, e parlò con calma al
posto della cugina (quella calma che evidentemente mancava a Daisy), "Crimine?
Quale crimine Boss? Laura è semplicemente una fotografia che ha scattato delle
foto ad Hazzard. Non vedo nessun atto criminoso in ciò"
Boss puntò il dito alle fotografie di Laura sulla sua scrivania, "Avete visto
queste fotografie? Laura sta dando una cattiva immagine di Hazzard, e io non
voglio che Hazzard venga rappresentata in questo modo. Mi ha imbrogliato. Ha
preso i miei soldi per fotografie di questo genere. Io rivoglio indietro il mio
denaro".
Bo prese in mano una delle fotografie, "Io invece penso che Laura abbia
ritratto Hazzard perfettamente. Ad esempio questa fotografia è molto bella", il
giovane Duke ridacchiò nel vedere la foto di Rosco che dipingeva falsi segnali
stradali per multare i cittadini di Hazzard.
Anche Luke prese in mano alcune fotografie, mostrandole al cugino, "Guarda
questa, è molto divertente".
Bo scoppiò a ridere di fronte alle foto della macchina di Rosco che volava
attraverso un tabellone e della macchina di Enos nello stagno.
Poi Bo indicò un’altra fotografia, diede una gomitata d’intendimento a Luke e
si rimise a ridere, "E questa fotografia è la migliore".
Daisy sussultò pensando che i suoi cugini avessero in mano la fotografia di
lei e Enos, ma poi realizzò che stavano guardando la foto del Generale Lee che
saltava un fiume.
La ragazza fece un respiro di sollievo, quando, dando una rapida occhiata
alla scrivania di Boss, non vide nessuna traccia della fotografia dell’albero di
ciliegio. Laura aveva mantenuto la sua parola.
Boss Hogg strappò praticamente la foto del Generale Lee dalle mani di Bo, "E
quella donna vuole persino usare questa fotografia per la copertina del libro.
Non posso permetterlo".
Luke fissò Boss con un sorriso ironico, "Io penso invece che sarebbe una
splendida fotografia per la copertina del libro"
Boss si alzò di scatto, "Non prenderti gioco di me, Luke Duke. Quella donna
mi deve ridare i miei soldi. Non ci sarà nessun libro fotografico di
Hazzard".
Questa volta Luke si fece serio, "Penso che siano i cittadini di Hazzard a
dover prendere una decisione in merito. Lascia che sia la gente a decidere se ci
debba essere un libro fotografico su Hazzard o meno. Se anche gli altri pensano
che queste fotografie rovinino la reputazione di Hazzard, bene, allora Laura ti
restituirà il denaro, altrimenti la lascerai pubblicare il libro. Adesso,
lasciala libera. Non ha commesso nessun crimine".
"Luke ha ragione, Boss Hogg". Tutti si girarono nel sentire la voce di Enos.
"A me piacciono molto queste foto di Hazzard; Laura ha solo rappresentato
Hazzard come è veramente".
Bo e Luke sorrisero all’amico, "Grazie Enos. Dunque, Boss, vuoi che la gente
sappia che hai arrestato una famosa fotografa senza ragione?"
Boss si rivolse a Rosco, "ROSCO; libera Miss O’Brian", poi si rivolse ai
Duke, "Domai tutti vedranno le foto. Se non piaceranno, Laura mi ridarà i soldi,
e se dovesse sparire nel frattempo, sarete voi Duke a ripagarmi. ENOS, smettila
di fissare Daisy con quello sguardo da cucciolo smarrito, prendi queste foto e
disponile su un tabellone in modo che tutti le possano vedere. Adesso, VIA,
tutti, soprattutto voi Duke".
Enos arrossì alle parole di Boss, poi raccolse le fotografie dalla scrivania
di Boss.
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Mentre Daisy si dirigeva alla sua jeep, Enos la chiamò.
La ragazza si voltò e guardò Enos che usciva dalla Court House e le si
avvicinava; quando le fu vicino, Daisy notò che aveva le foto di Laura in
mano.
Gli sorrise, fingendo che fosse tutto OK e sperando che lui non avesse notato
l’assenza della fotografia dell’albero di ciliegio (ormai così lei chiamava
quella foto).
Enos la guardò, con uno sguardo un po’ triste, "Non c’è la nostra foto qui.
Ho chiesto il motivo a Miss O’Brian, ma lei mi ha semplicemente detto che non
avrebbe usato quella foto nel suo libro. Tu sai perché?"
Daisy sobbalzò, poi sorrise fingendo di non sapere nulla della decisione di
Laura, "Non lo so, dolcezza, forse pensa che sia una foto un pò troppo intima e
non vuole esporla al pubblico".
Enos la fissò. Dopo una lunga pausa si sforzò di parlare, "E’ lei o sei tu
che non vuole esporla al pubblico, Daisy? Ieri sera, tornando dal lavoro, ti ho
vista entrare nell’appartamento di Laura. Era la prima volta che le facevi
visita, e oggi Laura mi ha detto che non userà quella foto. Perché?"
Daisy trattenne il respiro; guardò altrove, sussurrando solo "Scusa Enos";
non voleva guardarlo per non vedere il dolore nei suoi occhi.
Avvertì che lui faceva un passo indietro, allontanandosi da lei, "Ti vergogni
di farti vedere con me?"
Daisy balzò sulla jeep e si allontanò a grande velocità, piangendo.
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Capitolo 7 *** Capitolo 6 ***
storia
CAPITOLO 6
Daisy scappò via da Hazzard e da Enos.
Era sconvolta dal suo comportamento e dalla reazione di Enos; cosa stava
pensando Enos nel frattempo? Era arrabbiato? O triste? Era abbastanza sicura che
fosse triste perché lui non si arrabbiava mai con lei, e il pensiero della
dolcezza di Enos la faceva stare ancora peggio. Non poteva fare a meno di
pensare di essere una donna egoista; le piaceva stare in compagnia di Enos ma
allo stesso tempo non voleva ammettere di fronte agli altri questa sua
debolezza. Perché?
Daisy stava riflettendo sulla ragione del perché fosse così preoccupata della
reazione della gente e della sua famiglia, quando dovette fermare la jeep a
causa delle lacrime.
Si guardò intorno asciugandosi gli occhi e realizzò di essere vicino al
fienile dove un ramo aveva bloccato la macchina di Enos durante la tormenta.
Guardò verso il fienile e sorrise tristemente.
Un tuono e grosse gocce di pioggia la risvegliarono dai suoi pensieri.
Dove doveva andare? Non poteva starsene sotto la pioggia, ma non voleva
neppure tornare alla fattoria o andare al Boar’s Nest: era evidente che aveva
pianto e non voleva che la gente, e specialmente la sua famiglia, le chiedessero
il motivo.
Guardò di nuovo verso il fienile e decise di ripararsi là finché smetteva di
piovere.
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Alla Court House Enos stava cercando di disporre le fotografie di Laura in
bell’ordine su un tabellone come Boss gli aveva ordinate, ma non poteva fare a
meno di pensare al comportamento di Daisy.
Si sedette, pensando al da farsi.
Daisy si vergognava veramente di lui? Scosse la testa cercando di allontanare
quel pensiero doloroso, ma più cercava di non pensarci e più la cosa si
affacciava con prepotenza alla sua mente. Si alzò di scatto. Doveva parlare con
Daisy.
Quando uscì all’aperto stava piovendo. Guardò il cielo, "Quando ha cominciato
a piovere?", mormorò a se stesso, "Stamattina sembrava una così bella
giornata…"; in qualche modo il tempo stava riflettendo i suoi sentimenti.
Guidò la sua auto di pattuglia dirigendosi verso la fattoria dei Duke;
sperava che Daisy fosse là, ma non voleva avvisarla del suo arrivo mediante la
radio; non voleva che scappasse nuovamente via.
Improvvisamente perse il controllo della macchina a causa del fango, così si
dovette fermare.
Si guardò intorno, sospirando, "Perché oggi è tutto così difficile?", poi
sorrise mestamente, "Il fienile dove sono stato con Daisy durante la
tormenta".
Immediatamente, la jeep di Daisy catturò la sia attenzione.
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All’interno del fienile Daisy stava ascoltando il ticchettio della pioggia
sul tetto, e quel rumore regolare la stava calmando.
Stava cercando di allontanare il pensiero di Enos dalla sua testa, quando
improvvisamente la porta si aprì.
Daisy sussultò. Era Enos, e la stava fissando con sguardo triste, ma
nonostante tutto cercò di sorriderle, "Ciao Daisy".
Daisy scoppiò a piangere; sapeva cosa Enos volesse chiederle, e non
voleva.
Quando Enos la vide piangere, tutte le domande gli morirono sulle labbra. Le
si avvicinò e le mise una mano sulla spalla, "Va tutto bene Daisy. Se non vuoi
che quella foto venga mostrata, va bene così. Per me non c’è problema".
Daisy allontanò con rabbia la sua mano, "Perché sei così gentile con me,
Enos? Non merito la tua gentilezza. Sono solo un’egoista. Mi meriterei piuttosto
uno schiaffo. TI ODIO", fece una pausa, tirando su con il naso, poi continuò, "
Ti odio perché quando sto con te divento debole. Ti odio perché a causa tua
tutti vedranno che non sono una donna forte e indipendente come ho sempre
cercato di far credere. Ti odio perché mi hai lasciata sola una volta quando sei
andato all’Accademia di Polizia, e poi una seconda volta quando sei andato a Los
Angeles. Ti odio perché con te torno a essere quel maschiaccio che ero in
passato. Ti odio perché sei sempre gentile con me anche quando io non lo sono
con te", tirò su di nuovo con il naso.
Enos scoppiò improvvisamente a ridere, e Daisy lo guardò sorpresa, "E ADESSO
PERCHE’ STAI RIDENDO?".
Enos smise di ridere, ma la guardò con uno sguardo divertito, "Prima di
tutto, ti cola il naso", immediatamente Daisy si portò le mani a coprire il
naso, arrossendo, "ed è divertente vederti così. Già, mi ricordi proprio quel
maschiaccio", ridacchiò, poi continuò a parlare, "Secondo, io ero preoccupato
che tu ti vergognassi di me, invece adesso capisco che tu ti vergogni di te, e
non ce n’è assolutamente motivo,…… e……", arrossì, "…. inoltre…. mi hai appena
detto, in qualche modo, che io ti piaccio. Certo, è un modo strano per dire a un
uomo che ti piace, ma….. bhe……l’hai detto, vero?"
Daisy annuì, sorpresa della profonda conoscenza che Enos aveva di lei. Ogni
volta che lei piangeva o era arrabbiata lui riusciva a calmarla con la sua
risata, mentre un abbraccio o una frase gentile con lei non avrebbero
funzionato.
Tirò ancora su con il naso tenendo le mani davanti al viso e cercando di non
ridere, poi prese il fazzoletto che Enos le porgeva.
Enos si alzò e le offrì la mano per aiutarla ad alzarsi, "Sai Daisy, lo sanno
tutti che sei una donna forte, indipendente, e ….. bellissima. Non devi
preoccuparti, anche se ogni tanto qualcuno ti vede comportarti come un
maschiaccio o una bambina. Anche io sono impacciato quando ci sei tu, e la gente
lo sa, ma rispetta il mio lavoro. Sono un vicesceriffo un po’ imbranato, ma
sempre un vicesceriffo. Capisci cosa sto cercando di dirti?"
Daisy annuì, sorridendo, "Oh Enos, a volte ti comporti come un bambino, ma
puoi essere molto saggio", lo abbracciò e lo baciò dolcemente sulle labbra.
Enos arrossì, "Ah, Daisy. E’ meglio andare adesso. Le fotografie di Laura
sono pronte per la mostra".
Daisy lo tenne abbracciato stretto, "Sta ancora piovendo. Aspettiamo che
smetta", poi lo spinse per terra.
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Capitolo 8 *** Capitolo 7 ***
storia
CAPITOLO 7
Daisy baciò Enos appassionatamente, e lui baciò lei.
Si abbracciarono continuando a baciarsi.
Lui era sdraiato sulla schiena, e Daisy gli era sopra; gli accarezzò il viso,
poi le sue mani scivolarono sulle spalle di lui, poi sul torace e giù fino alle
anche.
Enos ebbe un tremito; era la realtà? O forse un magnifico sogno (qualcosa che
aveva sempre sognato)?
La avvolse con le sue braccia e la tenne stretta.
Daisy sussultò nel sentire le braccia di lui su di sé; era la prima volta che
si baciavano così appassionatamente e si abbracciavano così stretti.
Smisero di baciarsi e si guardarono negli occhi, ansimando.
Daisy provò a sbottonargli la camicia e a slegargli la cravatta, ma le sue
mani tremavano.
Lui le prese le mani tra le sue, facendole smettere di tremare.
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Ad Hazzard, nel frattempo, Boss aveva deciso di esporre le fotografie di
Laura in anticipo, e tutti stavano osservando il tabellone.
I cittadini di Hazzard sembravano apprezzare il lavoro di Laura, e tutti si
stavano divertendo; qua e là qualcuno scoppiava a ridere.
Bo e Luke si trovavano vicino a zio Jesse.
"Cosa ne pensi zio Jesse?", disse Luke, "Queste foto sono bellissime,
specialmente quelle raffiguranti il Generale Lee".
Zio Jesse annuì, "Già, devo ammettere che quella donna ha del talento. E’
stata capace di catturare l’anima di Hazzard. Guarda le mie fotografie; nessuno
è mai riuscito a rappresentarmi a questo modo. Sono…. io, veramente io. Ha
scattato queste fotografie senza farsi scorgere, perciò appaio così
naturale".
Bo annuì, "Hai ragione zio Jesse. E’ una grande fotografa", poi il ragazzo si
guardò intorno, "ma dov’è Daisy? Le piacciono molto le fotografie di Laura. Nei
giorni passati non faceva altro che parlarne, e adesso non è nemmeno qui".
Anche Luke si guardò intorno cercando di scorgere Daisy, "L’ultima volta che
l’ho vista era con Enos. Dov’è Enos? Tu l’hai per caso visto, Bo?"
Bo scosse la testa, "No. Non è qui".
I due cugini scrollarono le spalle, "Verranno. Lo sai, Bo, ogni tanto a quei
due piace starsene un po’ da soli. Forse stanno pranzando, e, a pensarci bene,
anche io ho fame".
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Daisy baciò il torace di Enos, lentamente, poi il collo; voleva baciare ogni
centimetro della sua pelle.
Enos gemette sotto i baci di Daisy; era anche meglio che nei suoi sogni.
Fece scivolare le sue mani sotto la camicia di Daisy, e la sentì tremare.
Lei l’abbracciò e rotolarono uno sull’altro; adesso lui era sopra mentre lei
era sdraiata sulla schiena.
Lentamente lui le sbottonò la camicia, continuando a baciarla.
Daisy sentì le sue labbra in fiamme, e poi il collo e il petto.
Improvvisamente lui si fermò, sospirando "Daisy, vuoi….?
Lei annuì e lo strinse stretto; voleva sentire tutto il suo peso su di
lei.
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I cittadini di Hazzard parvero apprezzare le fotografie di Laura, così Boss
dovette cedere e pagare per il suo lavoro.
"Ok, Miss O’Brian, non deve ridarmi indietro i miei soldi. Ma non voglio
assolutamente la foto del Generale Lee come copertina del libro. Non posso
accettare che Hazzard sia rappresentata da quella macchina".
Laura annuì, "Va bene. Ho un’idea. Sarà la gente a decidere quale vuole che
sia la fotografia che farà da copertina al libro, eccetto quella del Generale
Lee, come vuole lei, Signor Hogg. Ma lei dovrà accettare questa scelta,
qualunque essa sia".
Boss la osservò, un po’ sospettoso, poi accettò la proposta della
fotografa.
Quando finalmente Daisy e Enos arrivarono nella piazza di Hazzard, videro che
la mostra era già in atto.
"Ma, Enos, non doveva essere domani la mostra?"
Enos alzò le spalle, "Non ti preoccupare, Daisy. Non fa nessuna differenza.
L’importante è che tutti possano ammirare il lavoro di Laura. Sono contento per
lei".
Daisy sorrise, prendendogli la mano e avvicinandosi alla sua famiglia.
Luke li osservò avvicinarsi, "Finalmente siete arrivati. Dove siete stati?
Spero che abbiate avuto un buon pranzo, perché, a causa tua, Daisy, io e Bo
siamo a digiuno da stamattina".
Zio Jesse si voltò e diede a Enos e a Daisy un pezzo di carta e una penna,
"Tutti devono votare una foto perché sia la copertina del libro, eccetto le foto
del Generale Lee".
Bo scosse tristemente il capo, "Boss Hogg non vuole il Generale Lee sulla
copertina del libro".
Daisy era sorpresa, "Votare? Una foto?", poi corse verso Laura.
I Duke guardarono Enos, "Enos, che diavolo sta facendo Daisy?", ma il ragazzo
sembrava come in trance, "Enos?".
"Ah, sì", Enos sobbalzò, facendo cadere per terra pezzo di carta e penna,
"dobbiamo votare, già", ridacchiò.
Bo guardò Luke, "Oh mio Dio, oggi è ancora più imbranato del solito".
Quando Daisy tornò indietro dopo aver parlato a Laura, disse con un ampio
sorriso, "C’è una nuova foto da votare sul tabellone".
Sorrise a Enos, prendendogli la mano, così il pezzo di carta e la penna gli
caddero nuovamente di mano.
Bo e Luke sospirarono, scuotendo il capo, poi andarono verso il tabellone e
guardarono la nuova foto. Poi si guardarono l’un l’altro, voltandosi
contemporaneamente per vedere con uno sguardo nuovo Enos e Daisy che si tenevano
mano nella mano nella folla, sorridendo.
Bene, provate a indovinare quale foto divenne la copertina dell’album
fotografico di Hazzard.
Io ne ho un’idea.
Ma ognuno di vuoi può scegliere la fotografia che più gli piace per il suo
album personale di Hazzard.
Grazie a tutti quelli che hanno recensito e a tutti quelli che hanno anche
solo letto.
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