Volturi e Rumeni

di AliceMiao
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Farei di tutto per te ***
Capitolo 2: *** Prigionia Condivisa ***
Capitolo 3: *** Fuga ***
Capitolo 4: *** Alleati e fuga ***
Capitolo 5: *** Nord America ***
Capitolo 6: *** Le Mogli ***
Capitolo 7: *** Il Trio Al Completo ***
Capitolo 8: *** Legami Di Parentela ***
Capitolo 9: *** Corsa Contro Il Tempo ***
Capitolo 10: *** Il Potere Di Jane ***
Capitolo 11: *** L'Inizio Di Una Nuova Era (Epilogo) ***



Capitolo 1
*** Farei di tutto per te ***


(Jane)

1699. Non avrei facilmente dimenticato quella data.
Ero diventata vampira da pochi decenni,quando i nostri acerrimi nemici entrarono a palazzo. Distrussero tutto e uccisero tutti. Tutti eccetto me. Non sapevo perchè mi avessero risparmiata. Forse volevano qualcuno con cui divertirsi;ma perchè proprio io? La cosa che mi faceva stare più male,però,era che non avrei mai più rivisto mio fratello. Era morto,così come tutti gli altri. Stavo piangendo. Un vampiro non piangeva facilmente,succedeva solo quando provava un'enorme tristezza. Ed era quello che provavo io:un'enorme tristezza. Sentivo un vuoto dentro di me,come se mancasse qualcosa. Mi mancava da morire la sua voce,il suo sorriso,la sua presenza. Non ero mai stata senza di lui ed ora dovevo affrontare l'eternità e l'ignoto senza di lui. Come avrei fatto? Sarei impazzita?Probabilmente sì.
Una cosa che mi dava fastidio era la sete. Mi davano da bere una volta ogni tre mesi e andarono avanti così per due anni,mentre dal terzo anno iniziarono ad abbeverarmi una volta ogni sei mesi. La sete diventava ogni giorno più forte e il mio corpo diventava sempre più debole. Stavo quasi sempre seduta in un angolo della cella,incapace di muovermi. Non avevo mai provato a ribellarmi o a fuggire,tanto erano tutti morti. Con chi sarei andata? Con chi sarei stata? Avevo paura,lo ammetto. Avevo paura dell'ignoto.
Dopo tempo che mi sembrò un'eternità successe un fatto che cambiò la mia vita.
Mentre ero nel mio solito angolino sentii la porta della cella aprirsi. Sentii le guardie portare dentro qualcuno e poi uscire. A quanto pareva avrei avuto un compagno. Ma di certo non mi sarei mai aspettata che fosse proprio lui. Non mi sarei aspettata che uno dei tre Signori fosse vivo.

(Aro)

Mi avevano cambiato cella perchè mi ero comportato bene e quindi meritavo un premio. Un premio? Ma state scherzando?! Dopo avermi tenuto rinchiuso per anni mi volete pure premiare per il mio comportamento?!
La cosa buona era che mi avevano nutrito abbastanza quel mese. Una volta a settimana c'era qualcuno da bere.
Quando mi voltai verso il fondo della cella la vidi. Era rannicchiata in un angolo e aveva un aspetto orribile. Non solo perchè aveva i vestiti strappati e sporchi,i capelli spettinati;si vedeva da lontano un miglio che era assetata,molto assetata. Non si muoveva persino. Mi chiesi da quanto tempo fosse a digiuno. A giudicare dall'aspetto non aveva benvuto di recente. Mi avvicinai lentamente a lei,quasi temessi di svegliarla. Ovviamente lei aveva capito che ero lì,ormai conosceva il mio odore.
"Pensavo di essere l'unico sopravvissuto",le dissi sedendomi accanto a lei.
Lei fece un breve sorriso;si vedeva che era debole,molto debole. Appoggiai la schiena contro il muro e la misi sopra di me,con la sua testa posata sulla mia spalla. La strinsi tra le mie braccia,come se volessi proteggerla. Già,ma proteggerla da cosa? Quando lei aveva avuto bisogno di aiuto io non c'ero,ero impegnato a difendermi.
"Da quanto non bevi?",le chiesi.
"Sei... Mesi...",disse lei. Poverina,non riusciva nemmeno a parlare. Però,aspetta un momento! Aveva detto sei mesi?!
"Hai detto sei mesi?",chiesi leggermente allarmato.
Lei annuì debolmente. Come potevano tenerla senza darle da bere per così tanto tempo?! Come osavano farle una cosa del genere?!
"Non preoccuparti,tra poco berrai qualcosa",le dissi e le diedi un leggero bacio sulla nuca,come per tranquillizzarla.
Chiamai qualcuno. Una guardia arrivò. "Che c'è?",mi chiese.
"Portaci qualcosa da bere",gli dissi.
Sembrò esitare all'inizio,ma poi accettò. Dopo alcuni istanti tornò con due bottiglie di sangue. "Il capo ha detto che devi bere solo tu,che non deve toccarlo lei",mi disse.
Certo,come se lo ascoltassi! La guardia se ne andò ,chiudendo la porta.
Presi una delle bottiglie e la aprii.
"È... Sangue...?",chiese lei debolmente. Due bottiglie non l'avrebbero aiutata molto,ma almeno avrebbe bevuto qualcosa.
Le portai una bottiglia alla bocca. In un lampo aveva afferrato la bottiglia e aveva iniziato a bere. In meno di un minuto aveva già finito entrambe le bottiglie.
"Scusa... Non ne ho lasciato neanche un pochino per te...",disse.
"Non preoccuparti. Farei di tutto per te",dissi.
Iniziai a cullarla e continuai fino alla mattina successiva.

Note:un po' triste questo capitolo... Spero vi piaccia!
Baci AliceMiao

 

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Capitolo 2
*** Prigionia Condivisa ***


(Aro)

L'avevo cullata per tutta la notte. Era molto silenziosa,a volte non mi sembrava nemmeno di averla tra le mie braccia. Non si era mai mossa e la debolezza era ancora molta. A volte sembrava stesse persino dormendo,ma era impossibile. A volte piangeva. Le mancava suo fratello,evidentemente.
Anch'io avevo pianto quando credevo che lei fosse morta come gli altri. Avrei tanto voluto mostrarle il mondo prima che tutto ciò accadesse. Volevo mostrarle l'Italia,l'Europa e,perchè no,anche parte del Nuovo Mondo.
Verso la mattina un timido raggio di sole entrò dalla minuscola finestra che dava sul cortile interno(praticamente eravamo sotto terra e la finestra era in basso al muro che dava sul giardino) la illuminò in parte.
Era bellissima quando era illuminata dal sole! La sua pelle scintillava come diamanti e la pelle sembrava ancora più pallida. Guardai il suo viso:gli occhi erano chiusi. Avrei voluto vedere di nuovo il rosso cremisi dei suoi occhi,ma capivo che per lei era uno sforzo enorme avere gli occhi aperti. Il mio suardo si spostò sulle sue labbra rosee. Avrei tanto voluto baciarle,ma forse non era il momento più appropiato.
Lei aprì gli occhi. "Quanto tempo... È passato?",chiese lei.
"Una notte",le risposi. Sembrava volesse muoversi,ma la tenni stretta a me. "No,è meglio se conservi le forze rimaste",le dissi.
"Ma ti sono stata addosso per tutta la notte",disse lei.
"Non importa. Te l'ho già detto,per te farei di tutto",le dissi.
"Siamo gli unici sopravvissuti?",chiese lei.
"Credo di sì. Non preoccuparti però,usciremo da qui prima che uccidano anche noi",dissi. Era una promessa. Non l'avrei fatta morire uccisa da quelli che l'avevano trattata in quel modo;piuttosto l'avrei uccisa con le mie stesse mani,ma non l'avrei mai lasciata nelle loro mani. Mai.
"Hai sete?",le chiesi.
"Sì...",disse lei. Ovvio che avesse sete,così chiamai la guardia e com la sera precedente mi diede il sangue e mi disse di non farlo bere a lei. Come sempre non l'ascoltai.

(Jane)

Aveva chiamato qualcuno per farsi dare del sangue. Non era per lui,ma per me. Aveva disubbidito ai loro ordini sapendo di rischiare di morire. Per me. L'aveva fatto per me.
Per te farei di tutto. Quella fase mi continuava a tornare in mente.
Tornai al presente quando sentii un odore molto familiare:sangue. C'erano due bottiglie,come la sera precedente. Mi passò la prima bottiglia. In poco tempo il contenuto era già sceso nel mio corpo,riscaldandolo. Era una bellissima sensazione e forse alcune forse stavano iniziando a tornare in me.
Della seconda bottiglia avanzai qualcosa. "Tieni... Bevilo tu...",gli dissi.
"Sei sicura?",mi chiese. Sì,ero sicura.
"Sì...",gli dissi.
Avevamo bevuto a vicenda. Stavo bene con lui. Tra le sue braccia mi sentivo protetta;mi sentivo a casa con lui. Forse provavo qualcosa per il vampiro più temuto del mondo.

(Alec)

Erano tutti morti. O meglio quasi. Ero in una cella con Demetri e Felix ed eravamo gli unici sopravvissuti. Mia sorella non era con noi. Perchè non c'era? Semplice,era morta. Non ero riuscito a salvarla. Non l'avevo protetta. Credevo che fosse nella nostra camera e l'avevo raggiunta lì,ma era stato un errore. Un errore che lei aveva pagato con la vita. Era morta per colpa mia. Se fossi stato più attento probabilmente sarebbe stata ancora viva.
"Ehi che succede?",mi chiese Felix.
"Niente..",dissi.
"Pensi ancora a tua sorella? Lo sai che non è colpa tua se è morta. L'avrebbero presa e uccisa comunque",disse Felix.
"Se fossi stato attento sarebbe viva adesso!",dissi.
"Non urlare!",disse Demetri.
"Scusa,non mi ricordo mai che tu hai un udito più sensibile",dissi.
"Non fa niente. Comunque Felix ha ragione,non puoi vivere per sempre con questo senso di colpa. Devi superarlo,altrimenti ti consumerà",disse Demetri.
"Che poeta!",disse Felix.
"È la verità. Che lui lo voglia o no deve cambiare. Da due anni si incolpa della morte di sua sorella quando non è colpa sua. L'avrebbero trovata lo stesso,non si sarebbero fermati davanti a lui",disse Demetri.
Mi avvicinai alla finestrella che dava sulla strada e alzai lo sguardo:mia sorella era lassù e forse ci avrebbe dato una mano a fuggire o comunque a migliorare la nostra situazione.

Note:altro capitolo triste... Spero vi piaccia!
Baci AliceMiao

 

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Capitolo 3
*** Fuga ***


(Aro)

Dopo una settimana di prigionia condivisa trovammo l'occasione adatta per fuggire. Una guardia aveva lasciato senza accorgersene la porta aperta(cosa alquanto strana,infatti temevo fosse una trappola). Non ce la facevo più a vederla in quello stato,dovevo fare qualcosa. Una sera la presi in braccio(mai l'avrei fatta correre con il rischio che si perdesse) e mi incamminai per i corridoi bui dei sotterranei. Non c'era in giro nessuno:strano,molto strano.
I miei timori si dimostrarono fondati quando arrivammo al portone d'ingresso:davanti a noi c'erano circa dieci guardie. Le avrei battute facilmente se non fosse per il fatto che avevo una vampira assetata tra le braccia che dovevo assolutamente proteggere. Emisi un ringhio e strinsi la presa sulla vampira.
"Immaginavamo che avreste approfittato della distrazione della guardia per fuggire,così ho deciso di accogliervi a destinazione. Prendeteli e uccideteli stavolta!",disse un vampiro avversario.
"Cosa facciamo...?",chiese Jane.
"Corriamo. Tu fidati e non usare il tuo potere. Mai",dissi io.
"Ok. Mi fido",disse lei.
Corsi il più velocemente possibile. Erano molto veloci anche gli altri,ma io conoscevo la città meglio di chiunque altro. Sapevo come raggiungere il limitare della città e una volta raggiunto sapevo anche come seminarli.
Dopo minuti di corsa arrivammo sul mare. Per fortuna i vampiri potevano respirare sott'acqua!
"Hai un piano,vero...?",chiese Jane.
"Sì. Nuoterò fino al nuovo mondo. Lì troveremo una sistemazione",dissi io.
"Non puoi trasportarmi fino a là",disse lei.
"Sì invece. Sei troppo debole,non saresti abbastanza veloce. Fidati",dissi io.
Abbassò lo sguardo. "Ok. Andiamo!",disse.
Mi tuffai in acqua e iniziai a nuotare. Dopo alcune ore di nuoto l'odore dei vampiri rumeni era svanito. Eravamo riusciti a fuggire.

(Jane)

Non ero mai stata sott'acqua. Era davvero un bello spettacolo. Peccato che la gola dolorante rovinasse tutto. In un certo senso i pesci non erano male come nutrimento,anzi erano quasi buoni. Girai la testa verso il vampiro che mi aveva salvato;stava nuotando piuttosto in fretta e nel frattempo stava tasportando me. Mi sorrise ed io feci lo stesso. Non sapevo di preciso quanto tempo ci mettemmo,nè dove stessimo andando,ma lui sembrava avere le idee chiare.
Quando arrivammo a riva era calata la notte un'altra volta. Eravamo su una spiaggia deserta.
"Questa è un'isola disabitata. Non appare nemmeno sulle cartine. Qui possiamo vivere tranquillamente,finchè le acque non si saranno calmate. Ovviamente se non lasciamo l'isola (o il Nuovo Mondo) sarebbe meglio e più sicuro",disse mentre mi posava sulla sabbia.
"Come conoscevi quest'isola?",chiesi.
"Quando l'hanno scoperta ne sono diventato il proprietario",disse lui. Iincredibile,aveva un'isola tutta sua!
Mi prese per mano e mi condusse in una villa sulla spiaggia. Era un po' abbandonata,ma era sempre meglio che stare in una cella.
"Al suo interno dovrebbero esserci degli abiti puliti. Sono di vent'anni fa,ma penso che per ora vadano bene",disse lui.
"Sì,vanno benissimo",dissi.
Mi condusse in una stanza. Al suo interno era come una stanza qualsiasi,come se ci vivessero degli umani e non dei vampiri.
Mi feci subito un bagno caldo e mi infilai un abito semplice. Non era il massimo,ma almeno non avevo addosso degli abiti strappati. Era incredibile quanto un bagno fosse utile! E avevo anche scoperto che i pesci erano molto nutrienti.
Quando tornai nella camera di prima trovai Aro davanti alla finestra,che osservava il paesaggio davanti a noi.
Solo in quel momento mi resi conto di essere sola con lui in un posto sconosciuto.
Mi avvicinai lentamente. "Ti ringrazio per avermi portato con te",dissi.
Si voltò a guardarmi. "C'è un motivo se l'ho fatto",disse lui.
"Sarebbe?",chiesi. Mi aspettavo di tutto,davvero.
Si avvicinò a me e prese la mia testa tra le sue mani. Il suo viso si avvicinò sempre di più alla mia faccia,finchè le nostre labbra non si toccarono. All'inizio ero un po' spaesata,ma poi ricambiai il bacio. Quindi anche lui era innamorato di me;non potevo essere più felice!
Continuammo per tutta la notte.

(Vladimir)

Io e Stefan aspettavamo di veder tornare le guardie con in mano le teste dei fuggitivi. Le avremmo esposte nel salone principale come avvertimento. Le guardie tornarono,ma senza nulla.
"Scusate,ma sono fuggiti",disse una di loro.
"Come sarebbe che sono fuggiti?!",disse Stefan.
"Abbiamo perso le loro tracce una volta arrivati al sud della Penisola Iberica",disse la guardia.
"Quindi sono fuggiti chissà dove! Fantastico!",disse Stefan.
"Calmati,torneranno. Abbiamo il fratello della vampira. Se casualmente dovessero sapere di lui...",dissi io.
"Mi piace quest'idea",disse Stefan.
"Facciamo passare del tempo però,anche secoli. Facciamogli abbassare la guardia",dissi io.
"Buona idea!",disse Stefan.
Scoppiammo in una risata che rimbombò per tutto il palazzo.

Note:ecco un altro capitolo!
Baci AliceMiao

 

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Capitolo 4
*** Alleati e fuga ***


(Jane)

La mattina seguente il sole splendeva. Un raggio di sole entrava dalla finestra,illuminando la stanza. Inizialmente non ricordai dove fossi;poi,però,sentii una prese su di me e allora mi ricordai cos'era successo. Mi aveva detto che mi amava e ci eravamo baciati,per olto tempo. Mi resi conto di essere sdraiata,con la testa sul petto del mio amato. Le sue braccia mi tenevano stretta,quasi avesse paura che sparissi. Sorrisi. Finalmente eravamo liberi. Dopo alcuni secondi anche lui aprì gli occhi.
"Buongiorno",disse lui.
"Buongiorno",dissi.
"Sei di buon umore oggi",mi disse.
"Già... Sono felice di non essere più là dentro",dissi.
Mi diede un bacio sulla testa. "Non tornerai mai più là dentro,te lo prometto",disse lui. Sorrisi.
Passarono i giorni,passarono le settimane,passarono i mesi,passarono gli anni,passarono i secoli. Nessuno ci aveva mai trovato. Solitamente io non lasciavo l'isola,mi occupavo della casa. Con il passare del tempo la casa era diventata una villa moderna sul mare,molto bella.
Un giorno stavo leggendo sul balcone della villa. Era una bella giornata ventilata e soleggiata. Da lontano vidi arrivare la barca che avevamo comprato per spostarci. Quando la vedevo era segno che il mio compagno stava tornando. Tuttavia quel giorno non era solo. Con lui c'erano 8 vampiri e una bambina.
Li raggiunsi sulla spiaggia. Non appena mi vide sorrise,mentre gli altri mi guardavano sorpresi.
"Chi sono loro?",chiesi.
"Sono i Cullen. Loro hanno appoggiato il nostro regno e sarebbero lieti di aiutarci",disse lui.
"Beh... Pensavo che ormai non ci fosse più nessuno dalla nostra parte",dissi.
Me li presentò. Una di loro era neonata,mentre la bambina era un'ibrida. Inutile dire che Aro era incuriosito dai loro poteri. Uno di loro sapeva leggere nel pensiero,uno sapeva controllare le emozioni,una prevedeva il futuro,una aveva uno scudo e la bambina poteva comunicare con un semplice tocco della mano.
Quel pomeriggio lo passai a parlare con Aro di loro.
"Sei sicuro che non stiano mentendo?",chiesi.
"Sì,ho letto ogni loro pensiero di ciascuno",disse lui,abbracciandomi.
"Scusa,è solo che...",dissi.
"Tranquilla,neanch'io voglio che succeda qualcosa",disse lui.
Chiusi gli occhi e mi lasciai trasportare dal suo profumo meraviglioso. Era sempre piacevole sentirlo.
Tuttavia non sapevo che dall'altra parte del mondo stava succedendo qualcosa.

(Demetri)

La porta era aperta e ne avevo approfittato per fuggire,così come Felix. Alec non era riuscito a fuggire,ma gli avevamo promesso che saremmo tornati a prenderlo.
"Dove andiamo?",chiese Felix.
"Direi verso nord. Almeno lì non c'è il sole",dissi io.
"Buona idea",disse lui
Corremmo verso il nord. Ci accorgemmo che il mondo era decisamente cambiato da allora. Alla fine scegliemmo il Nord del Nuovo Mondo,che avevamo scoperto chiamarsi America.
Il viaggio era stato a nuoto,non ci fidavamo a prendere uno di quegli uccelli di metallo enormi.
Chi si aspettava che avremmo incontrato qualcuno di particolare laggiù?

Note:ecco il capitolo successivo. Il piano dei Rumeni è entrato in azione!
Baci AliceMiao

 

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Capitolo 5
*** Nord America ***


(Jane)

Inizialmente non eravamo d'accordo sul fatto di lasciare l'isola dove avevamo sempre vissuto,ma alla fine ce ne andammo. Rimanere tanto tempo nello stesso posto poteva essere rischioso e poi anche il posto dove stavamo andando era isolato dal mondo. Il piccolo paese si chiamava Forks e ci andammo con i Cullen. Ci avrebbero gentilmente ospitato a casa loro.
La nostra camera era all'ultimo piano,con tanto di bagno personale. L'unico problema erano i licantropi. Non pensavamo ce ne fossero ancora,ma era così. Il branco non era felice di averci intorno,ma avevano altri problemi a cui pensare;uno di quelli erano dei vampiri che erano entrati nel loro territorio.
"Solitamente nessuno si avventura nella Riserva,ma a quanto pare loro hanno avuto il coraggio di farlo",disse uno di loro,Jacob.
"Possiamo darvi una mano a trovarli",disse Bella.
"A ucciderli vorrai dire",disse un altro lupo,Sam.
"Perchè ucciderli? Possiamo semplicemente trovarli e spiegargli come stanno le cose",disse Edward.
Io e Aro eravamo d'accordo. Non aveva senso punirli solo perchè avevano attraversato il territorio della Riserva.
Quel pomeriggio io,Aro,Bella,Jacob e Sam andammo a cercare quei vampiri. Inizialmente Aro non voleva che andassi con lui,ma alla fine ci rendemmo conto che il mio potere sarebbe stato utile nel caso i due vampiri ci avrebbero attaccato.
Li trovammo al confine con la Riserva e non potevo credere ai miei occhi. Quei due vampiri erano Demetri e Felix. Credevo che fossero tutti morti,invece c'era qualche altro superstite.
"Voi? Siete vivi anche voi?",chiese Demetri.
"Già. A quanto pare noi due non eravamo gli unici sopravvissuti",disse Aro.
"Scusate se interrompo questa piacevole chiacchierata,ma loro sono ancora nel nostro territorio",disse Sam.
"Ce ne andiamo subito,ma vorremmo prima parlare con loro",disse Felix,indicandoci.
"Venite a casa con noi allora",disse Bella.
Annuirono e ci dirigemmo verso casa Cullen.
Una volta arrivati ci lasciarono soli nella nostra camera. Una volta sistemati gli raccontammo la nostra versione della storia.
"Dunque voi siete fuggiti e vi siete rifugiati su un'isola per tutti questi anni?",chiese Demetri.
"Già... Sapete se c'è qualche altro sopravvissuto?",chiese Aro.
"Sì,sappiamo che Alec ancora vivo",disse Felix.
Mio fratello vivo? Davvero?! "Lui è vivo?",chiesi.
"Sì e crede che tu sia morta. Si sente in colpa,crede che tu sia morta per causa sua",disse Demetri.
Non potevo crederci. Lui non centrava niente,mi avrebbero presa lo stesso.
"E non è con voi,vero?",chiesi.
Felix scosse la testa. "No,non è riuscito a fuggire,ma torneremo a prenderlo".
Aro mi abbracciò. Credevo di aver ritrovato mio fratello,invece non era così.
"Lo troveremo,vedrai",disse Aro e gli altri due vampiri annuirono. "Sapete chi altro può essere sopravvissuto?",chiese Aro.
"Quando eravamo stati catturati da poco abbiamo sentito Caius urlare dalla rabbia,ma non sappiamo se è ancora vivo",disse Felix.
Più tardi raccontammo tutto ai Cullen. Decidemmo che saremmo partiti per l'Italia e avremmo sconfitto i Rumeni una volta per tutte,ma prima bisognava trovare qualcuno che ci aiutasse,altrimenti non avremmo mai potuto vincere.
Quella sera guardai le stelle. Chissà se mio fratello le stava guardando in quel momento. Probabilmente no,dato che era giorno là.
"Ti salveremo",dissi e chiusi gli occhi,lasciandomi cullare dal vento.

Note:hanno scoperto che altri membri dei Volturi sono sopravvissuti!
Baci AliceMiao

 

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Capitolo 6
*** Le Mogli ***


(Jane)

Molti vampiri erano venuti ad aiutarci,più di quanti ci aspettavamo. Evidentemente il regno dei Rumeni non piaceva a nessuno! Anche se le regole che avevamo prima erano rigide sembrava che le preferissero.
"Anche se erano severe almeno erano sensate,non come quelle che hanno fatto loro",disse Zafrina.
"Già,hai ragione. Sono senza senso queste leggi! Come può un vampiro cacciare solo una volta ogni due settimane? Quando ha sete beve,punto",disse Senna.
Annuimmo. In effetti era insensata come legge.
Eravamo partiti da alcuni giorni. Non avevamo fretta,avremmo fatto con calma in modo da non destare sospetti,soprattutto tra gli umani. Saremmo andati un po' alla volta per osservare il palazzo,dopodichè avremmo agito.
Io e Aro e anche Demetri e Felix ovviamente non avremmo osservato il palazzo,altrimenti ci avrebbero catturato. Gli altri non erano mai stati lì e quindi non li conoscevano.

(Emmett)

Ero contento che mi avessero mandato con i primi,non vedevo l'ora di entrare in azione! Io avevo il compito di osservare i piani alti del palazzo. Credevo fossero disabitati,invece vi trovai dei vampiri. Guardie? No,vampiri prigionieri,anzi mi correggo,vampire prigioniere.
Mi avvicinai alla porta della cella e loro si spaventarono. Poverine,credevano che fossi una guardia!
"Tranquille,non voglio farvi nulla,in teoria non dovrei neanche essere qui",dissi.
"Che vuoi dire?",chiese la bionda.
"Voi due eravate membri dei Volturi?",chiesi a bassa voce.
"Sì,siamo due delle mogli",disse quella con i capelli neri.
Centro!Altre due vampire trovate!
"Bene. Anche altri membri sono vivi. Stiamo progettando un modo di liberarvi,dovete solo stare pronte,al momento opportuno verremo",dissi.
"Ma come facciamo a sapere che siete voi?",chiese la bionda.
"Lo saprete,vedrete",dissi e mi allontanai prima di attirare l'attenzione.

(Aro)

In serata tornarono tutti. Nessuno aveva trovato niente,tranne il grosso vampiro.
"Ho trovato le due mogli,sono nelle prigioni sulle torri",disse Emmett.
Quindi anche mia sorella era viva! Che bella notizia dopo tanti anni!
"Bene,è un buon inizio",disse Bella.
"Sì,ma ci sono molti altri vampiri che non sappiamo nemmeno se sono sopravvissuti",dissi io.
Annuirono. Li avremmo trovati e io mi sarei ripreso il mio posto e stavolta nessuno me lo avrebbe tolto!

Note:inizia il piano per riottenere il potere! Le due mogli sono Didyme e Athenodora,se non si capisse.
Baci AliceMiao


 

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Capitolo 7
*** Il Trio Al Completo ***


(Edward)

Il giorno dopo toccava a me andare a palazzo per controllare se c'era qualche altro superstite e per cercare delle vie di fuga. Andai nelle prigioni al piano terra. C'erano poi le prigioni al primo piano sottoterra e quelle al secondo piano sottoterra, ma di quelle si sarebbero occupati gli altri.
In quel momento capii perchè quelle prigioni erano così spaventose per tutti. Era impossibile starci! Vidi una porta più rinforzata rispetto alle altre. Era come quella che portava alla cella in cui erano rinchiuse le mogli, quindi dedussi che lì si trovava qualcuno.
Guardai oltre la fessura della porta e vidi due uomini. Uno era biondo, mentre l'altro era moro. Mi ricordai un quadro che avevamno a casa: erano due dei tre Signori. Perfetto! Almeno loro c'erano!
"Chi sei? Forse una nuova guardia?", mi chiese quello biondo.
"No, sono qui per aiutarvi a fuggire", dissi.
"E come facciamo a fidarci?", chiese quello il biondo.
"Fidati. Vedo che ha un forte legame con Aro e Jane, per non parlare di Felix e Demetri. Se ha un buon legame con loro vuol dire che loro si sono fidati", disse il moro.
Il solito sapientone! Solo perchè vede i legame tra le persone crede di essere chissà chi! Il pensiero del biondo mi fece sorridere, ma dovevo stare attento a non farmi vedere.
"In effetti hai ragione!", disse il biondo.
Certo che ho ragione! Ovviamente sono il migliore! Anche il pensiero del moro mi fece sorridere. Mi chiesi se quei due andassero d'accordo.
"Quindi qual è il piano?", chiese il biondo.
"Quando ci vedrete arrivare sarà il momento, dovete solo aspettare", dissi.
"Come faremo a sapere che siete voi?", chiese il moro.
"Lo capirete", dissi e mi dileguai. Avevo corso già molti rischi stando lì.

(Caius)

Perfetto. Ci eravamo fidati di uno sconosciuto solo perchè il signorino 'vedo che ha dei legami con i nostri' ha visto i legami che ha con alcuni membri.
"Quindi qualcun'altro è sopravvissuto. Credevo che fossimo gli ultimi", disse Marcus.
"Anch'io lo credevo, ma a quanto pare c'è qualche speranza", dissi.
"La speranza è l'ultima a morire, ricordalo!", disse lui.
"Non iniziare a fare il poeta per favore!", dissi.
Odiavo quando faceva così, sembrava ancora più sapientone.
"Bisogna solo aspettare che arrivino", disse Marcus.
"Potrebbero arrivare anche tra secoli", dissi.
"Almeno abbiamo qualcosa su cui sperare", disse lui.

(Aro)

Quella sera arrivarono altre belle notizie. Anche Caius e Marcus erano vivi.
"Anche loro sono vivi quindi. Il trio è al completo!", disse Jane, mentre ci trovavamo nella nostra stanza.
"Già. Chissà se c'è qualcun'altro là dentro",dissi.
"Spero di sì. Soprattutto spero che mio fratello sia ancora vivo...",disse lei.
La abbracciai. Lei appoggiò la testa sul mio petto ed io iniziai ad accarezzarle i capelli.
"Lo rivedrai. Te lo prometto", dissi prima di darle un bacio.

Note:altri due vampiri sono stati trovati!
Baci AliceMiao

 

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Capitolo 8
*** Legami Di Parentela ***


(Carlisle)

Nel primo piano sottoterra trovammo altre guardie. A quanto pareva i membri più importanti erano stati risparmiati. Chissà perchè! Forse volevano dimostrare la loro forza dimostrando che riuscivano a tenerli a bada.
Nel secondo piano sottoterra non sapevo cosa aspettarmi. Aro mi aveva detto che lì solitamente tenevano i più pericolosi, ma non sapeva se anche i Rumeni avevano deciso così.
Fatto sta che lì trovai l'ultimo vampiro che mancava all'appello:Alec.
"Chi sei? Una nuova guardia forse?", mi chiese.
"No. Sono qui per aiutarti a fuggire", dissi.
"È impossibile fuggire da qua. C'è sempre qualcuno a sorvegliare tutto. E poi senza mia sorella non ho ragione di provare a fuggire. La mia vita non ha avuto più senso da quando è morta", disse lui.
Ok, era il momento della verità. "Tua sorella è viva. Se ti concentri riesci anche a sentire una piccola traccia del suo odore su di me", dissi.
Sembrò concentrarsi, finchè sulla sua faccia comparve un enorme sorriso.
"Hai ragione, lo sento! È qui con te?", mi chiese.
"No, ma è al sicuro, sta tranquillo", dissi.
"In questo caso fuggirò! Accetto il tuo aiuto", disse lui.
"Bene, ma non posso dirti quale sarà il piano e quando fuggirai. Devi stare sempre pronto", gli dissi.
"Ok. Non vedo l'ora di rivederla. Lei sa che io sono vivo?", mi chiese.
"Sì e anche lei non vede l'ora di rivederti", dissi. "Ora però devo andare altrimenti rischio di essere scoperto".
Detto questo uscii e andai a riferire tutto agli altri.

(Jane)

Era vivo, potevo sentire il suo odore addosso a Carlisle. Ero felicissima! Non vedevo l'ora di rivederlo, di poterlo abbracciare, di potergli parlare.
"Dunque, abbiamo controllato tutto il palazzo. Qual è il piano?", chiese Edward.
"Alcuni andranno a liberare i prigionieri, mentre io, Felix e Demetri ci occupiamo dei loro due capi, Vladimir e Stefan. Gli altri si occuperanno delle guardie", disse Aro.
"Mi sembra una buona idea", disse Emmett.
Eravamo tutti d'accordo. Tuttavia dubitavo che Aro mi avrebbe coinvolto nel piano. Era diventato molto protettivo nei miei confronti.
"Tu rimarrai qui. Non voglio rischiare che ti succeda qualcosa. Rimarrai con Renesmee e la proteggerai in caso di pericolo", mi disse Aro.
"Ok. Solo fate attenzione", dissi.
"Certamente", disse Emmett. "Riesci ad immaginarti qualcuno che mi batte? Sono enorme!".
"Veramente Felix è più grosso e più forte di te", dissi.
Ci mettemmo tutti a ridere, ma il tempo delle risate durò poco. Bisognava mettere in atto il piano.
Quella sera partirono tutti. Rimanemmo solo io e Renesmee a casa.
"Ma tu hai paura?", mi chiese Renesmee.
"Sì, ho paura", dissi.
"Io sono sicura che mamma e papà torneranno. Tu ce l'hai una mamma e un papà?", mi chiese.
"Un tempo sì, ma adesso non più, sono morti", le dissi.
"Ti mancano?", mi chiese.
Quella domanda mi spiazzò. Mi mancavano? A dire il vero non ci avevo mai pensato molto.
"Credo di sì", dissi.
Dal piano di sotto si sentì un rumore:qualcuno era entrato in casa!
"Stai attaccata a me e non muoverti, hai capito?", dissi a Renesmee.
"Sì", mi disse lei, spaventata.
Scendemmo al piano di sotto. Il rumore proveniva dall'ingresso. Lì, infatti, trovammo un vampiro che purtroppo conoscevo molto bene.
"Ciao Jane", disse il vampiro.
"Stefan", dissi ringhiando.

Note:la battaglia è iniziata! Come finirà?
Baci AliceMiao


 

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Capitolo 9
*** Corsa Contro Il Tempo ***


~~(Jane)
Stefan era lì, davanti a me. Come aveva fatto a trovarmi?
"Come hai fatto a trovarmi?", gli chiesi.
"Semplice, ho visto i tuoi amici a palazzo e così abbiamo pensato che tu fossi nei dintorni. Sono venuto a cercarti e in effetti eccoti qui davanti a me", mi disse.
"Vuoi uccidermi?", gli chiesi.
"Dopo sicuramente sì, ma adesso mi servi viva!", mi disse saltandomi addosso.
Renesmee si allontanò appena in tempo. "Vai di sopra e chiuditi in una stanza! Non uscire finchè non sentirai odori familiari!", le dissi.
La piccola corse al piano di sopra, mentre io mi ritrovai Stefan addosso.
"Ora vieni con me", mi disse guardando il mio collo.
"Perchè non mi parli guardandomi in faccia?", gli chiesi.
"Perchè altrimenti useresti il tuo potere e non ci tengo a finire a terra dolorante", mi disse.
Mi sollevò e mi caricò sulla spalla.
"Mollami! Ho detto di lasciarmi!", gli urlai.
"Fa silenzio!", mi disse.
Corse fino al palazzo e entrammo da una porta secondaria.
Arrivammo in una stanza dove trovammo anche Vladimir.
"Mettila là in fondo", gli disse.
Mi posò ( mi buttò in realtà ) a terra contro ad una parete e mi incatenò ad essa. Vidi poi che Vladimir aveva strappato un pezzo della mia maglietta.
"Il suo caro vecchio compagno di cella mi sta cercando. Se sentirà il suo odore misto al mio verrà subito qui", disse Vladimir mentre usciva.
Se Aro fosse arrivato e mi avesse visto in quello stato sarebbe andato fuori di testa.
Cercai di liberarmi, ma più mi muovevo più mi facevo male.
"È inutile che cerchi di liberarti. Presto sarà tutto finito, non preoccuparti", mi disse avvicinandosi a me.
Mi accarezzò una guancia. Il mio sguardo era furioso.
"È un vero peccato uccidere una vampira così particolare e così carina", disse lui.
Posò le sue labbra sulle mie. Non potevo fare nulla per ribellarmi.
Quando si staccò ero ancora più furiosa di prima.
In quel momento la porta si spalancò e arrivò Vladimir.
"Sta arrivando, preparati", gli disse.
Sparirono entrambi e mi lasciarono sola. Dopo pochi secondi arrivò Aro.
"Sei qui! Aspetta ti libero", disse. Quando fu poco distante da me venne bloccato da una fila di guardie.
"Pensavi che fosse stato così facile? A quanto pare la vostra sconfitta è destinata ad avvenire", disse Stefan.
"Sarete voi a perdere oggi, non noi", disse Aro.
"Forse, ma se voi dovesse ucciderci loro hanno l'ordine di uccidere lei. Se ucciderai loro io e Stefan uccideremo la tua compagna", disse Vladimir.
"Questo è un ricatto!", dissi.
"Esatto. Non è divertente?", disse Stefan.
Le cose si mettevano molto male. Cosa avrebbe scelto?
"Se io muoio lei sarà libera?", chiese loro.
"Certamente", disse Vladimir.
"Allora fallo, ma prima voglio salutarla un'ultima volta", disse Aro.
"Va bene, ma non metterci tanto", disse Stefan facendolo avvicinare a me.
Si chinò davanti a me e mi guardò negli occhi. "Non avrei mai voluto che finisse così", mi disse.
"Ci deve essere un'altra soluzione. Tu non puoi... Non puoi...", dissi iniziando a piangere.
"Non c'è un'altra soluzione. Ti amo", mi disse.
"Anch'io...", dissi. Mi baciò. Si capiva che era un bacio d'addio. Cercai di memorizzare il suo odore, il sapore delle sue labbra e più elementi possibili.
Non volevo perderlo. Non volevo rimanere sola.
"Forza, andiamo ora", disse Stefan.
Delle guardie lo allontanarono da me e lui non oppose resistenza.
"Andiamo sulla torre. Lì verrai ucciso", disse Vladimir.
Quando chiusero la porta iniziai a piangere silenziosamente.
Sentii dei passi farsi sempre più vicini.
"Cos'è successo qui?", disse un vampiro, liberandomi.
Era davvero la voce di mio fratello.
Alzai lo sguardo e lui era davvero davanti a me! Lo abbracciai, felice.
"Mi sei mancata", mi disse.
"Anche tu", dissi.
Solo allora notai tutti gli altri. Tra di loro c'erano anche le altre guardie, le mogli e gli altri due Signori.
"Dov'è mio fratello?", chiese Didyme.
"Lo stanno per uccidere. Se lui fosse morto avrebbero liberato me", dissi.
"Dobbiamo impedirlo. Sai per caso dove sono andati?", chiese Caius.
"Sulla torre", dissi.
Iniziammo a correre verso il mio compagno. Era una corsa contro il tempo.

(Aro)

Mi condussero sulla torre principale del palazzo. Vedere Jane piangere mi aveva spezzato il cuore. Sapevo di avere fatto la stessa cosa con il suo, ma almeno lei sarebbe stata libera e chissà, magari avrebbe trovato qualcuno che avrebbe amato più di me.
"Eccoci, sei pronto?", mi chiese Stefan.
Annuii.

Note:cosa succederà?
Baci AliceMiao

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Capitolo 10
*** Il Potere Di Jane ***


~~(Aro)
Stava per sferrare il colpo definitivo. In quel momento mi vennero in mente tutti i bei momenti passati con la mia adorata Jane. Accidenti, avrei dovuto sposarla quando ne avevo avuto l'occasione! Invece non era mai il momento. Non mi sentivo pronto, ma quella era solo una scusa. In realtà avevo il terrore di un suo rifiuto. Temevo che avesse rifiutato, che non mi amasse abbastanza.
Certo che è buffo; io volevo che fosse al sicuro, l'avevo fatta rimanere apposta sempre sull'isola, invece adesso non lo era più. E tutto per colpa mia. Forse sarei dovuto stare più attento secoli prima, quando ci attaccarono e ci sconfissero.
"Hai un ultimo desiderio?", mi chiese Stefan, riportandomi alla realtà. In quel momento piccole gocce d'acqua iniziarono a scendere.
"Che voi non diate più la caccia alla mia compagna, voglio che stia in pace", dissi. In realtà sapevo benissimo che non avrebbero obbedito.
"Certo, come no! Lei è una nemica, non possiamo lasciarla libera e soprattutto viva. Potrebbe vendicarsi", disse Vladimir.
In quell'istante capii. Loro non l'avrebbero mai liberata, era solo una scusa per uccidermi. Era una trappola. E io ci ero cascato come un pollo. Jane aveva ragione: ci doveva essere un'altra soluzione. Certo che c'era, eccome. Dovevo temporeggiare, nel frattempo gli altri sarebbero arrivati.
"Voi non la libererete, la ucciderete!", urlai.
"Beh diciamo che sarà libera. Non libera fisicamente, ma la sua anima sarà libera. È uguale no?", disse Stefan.
La rabbia si fece strada dentro di me e mi lanciai contro Stefan.
Lo buttai a terra e gli misi le mani sul collo. Volevo staccarglielo, ma Vladimir mi prese le spalle e mi sollevò da lui.
"Tenetelo!", ordinò a delle guardie. Non potevo muovermi. Incredibile quanto fossero forti.
"Sai visto che si è ribellato pensavo di punirlo prima di ucciderlo", disse Stefan.
"E come? Cosa hai in mente?", chiese Vladimir.
"Beh c'è la sua compagna di sotto e all'interno anche sua sorella. Sarebbe un vero peccato se loro morissero davanti ai suoi occhi senza che possa fare niente", disse Stefan.
No, la mia famiglia non dovevano toccarla! Piuttosto avrei sofferto io, ma la mia famiglia non dovevano neanche pensare di toccarla!
"Ottima idea, valle a prendere", disse Vladimir.
"Non ce n'è bisogno, siamo qui da sole", disse una voce che conoscevo benissimo.
Mi volta e vidi mia sorella. Accanto a lei c'era Jane e così via tutti gli altri. La felicità che mi invase fu immensa!
Purtroppo dalla parte dei Rumeni c'erano altre numerose guardie.
"Ci buttiamo?", chiese Emmett.
Gli altri annuirono e la battaglia ricominciò.

(Jane)

Seguendo il piano andai verso Aro. Dovevo occuparmi delle sue guardie prima di liberarlo. Mi lanciai contro la prima e non fu difficile batterla, così come la seconda. L'avevo liberato, ma c'erano ancora Stefan e Vladimir da battere e non sarebbe stato facile.

(Aro)

"Bene, i due amanti si sono ricongiunti. Che bella scenetta! Devo forse piangere?", disse Vladimir.
"Non so, se vuoi vado a prenderti un fazzoletto", disse Stefan stando al gioco.
Guardai Jane. Inevitabilmente lo sguardo cadde sui suoi occhi. Neri. Aveva sete e probabilmente sarebbe stata in difficoltà a lottare. No, non le avrei mai permesso di lottare contro di loro. Mai.
"Stai dietro di me", dissi a Jane.
"Non riuscirai a lottare contro entrambi da solo", disse lei. Purtroppo sapevo benissimo che aveva ragione!
"Nemmeno tu riusciresti contro uno di loro. Se assetata e ciò ti rende più debole", dissi.
"Non devo per forze scontrarmi. Ti dimentichi il mio potere", disse lei.
"Pensi di riuscire a tenerne impegnato uno con il tuo potere finchè non sistemo l'altro?", chiesi.
Lei annuì. Non ero molto d'accordo, ma era l'unica soluzione.
Mi lanciai contro Stefan. Dopo pochi istanti sentii delle urla. Era Vladimir.
(Jane)

Urlava come un matto. Se lo meritava dopotutto. Ci aveva fatto soffrire per anni e adesso toccava a lui farlo. Nel frattempo aveva iniziato a piovere. Sulla torre eravamo rimasti solo noi quattro.
Il round finale stava iniziando.

Note:sono arrivati in tempo! Cosa succederà? Chi vincerà?
Baci AliceMiao.

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Capitolo 11
*** L'Inizio Di Una Nuova Era (Epilogo) ***


~~(Aro)

Stefan non era di certo un avversario semplice da battere. Tuttavia le urla di Vladimir lo distraevano. Jane se la stava cavando. Dovevo smettere di pensare a lei e concentrarmi. Certo che Stefan era bravo a lottare, mi aveva messo all'angolo più volte, ma alla fine vinsi. Toccava a Vladimir. Ad un mio cenno Jane lo liberò dal suo potere. La guardai: appena finita la battaglia l'avrei portata a caccia, ne aveva assolutamente bisogno.
Combattere contro Vladimir fu un po' più semplice, dato che il potere di Jane lo aveva stordito un po'. Quando del fumo si alzò nel cielo capimmo di aver finalmente vinto.
Abbracciai Jane. "Ce l'abbiamo fatta", dissi baciandola.
"Sì. Stavolta è finita per davvero", disse lei.
Scendemmo dalla torre e raggiungemmo gli altri. Non appena la vide Alec corse da sua sorella, mentre io andai dalla mia.
"Sei vivo! Sono così felice!", mi disse abbracciandomi.
"Anch'io sono felice di sapere che sei vivo", dissi.
"E ora?", chiese Caius.
"E ora ci riprendiamo il potere che ci hanno tolto", dissi.
Qualche mese dopo tutto tornò alla normalità. I Cullen tornarono in America, i loro amici nei loro rispettivi paesi, mentre noi rimanemmo a Volterra. All'inizio restaurammo il palazzo, facendolo sembrare nuovo.
Il giorno migliore, però, era stato quello in cui avevo sposato Jane. Le avevo proposto il matrimonio subito dopo la battaglia, quando la portai a caccia.
"Avrei una cosa da chiederti. Forse non è il momento più adatto, ma voglio farlo prima che succeda qualcos'altro", le dissi.
"Va bene, chiedi pure", disse lei.
"Anche se non ho qui un anello da darti, mi vorresti sposare?", le chiesi.
"Certo! Certo!", mi disse.
Ero felicissimo quel giorno. La persona che amavo aveva accettato di sposarmi. Non potevo chiedere di meglio.
Non potevo chiedere un finale migliore.

(Jane)

La mia vita non era iniziata bene, ma sicuramente finiva nel migliore dei modi. Avevo trovato mio fratello e un uomo che mi amava. Mi ero persino sposata! Non potevo non essere felice!

Note: ecco l'epilogo. Ringrazio chi ha recensito, chi l'ha messa tra le preferite e le seguite. Ma ringrazio anche chi l'ha semplicemente letta.
Baci AliceMiao

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