I love my best friend's brother di sana4ever (/viewuser.php?uid=46803)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Parte I ***
Capitolo 2: *** Parte II ***
Capitolo 3: *** Parte III ***
Capitolo 4: *** Parte IV ***
Capitolo 5: *** Parte V ***
Capitolo 1 *** Parte I ***
16 - Father of my best friend
I love my best friend's brother
- Presentazione:
Naruto è maggiorenne ed è una specie di playboy della scuola, ma quando va a casa del suo migliore amico
e vede il fratello maggiore se ne innamora perdutamente. Tanto che poi sarà
come se vivesse a casa sua... (povero ragazzo >.> ndme) (ahah
*risata sarcastica* -_-" ndNaru)
- Personaggi
principali: Naruto Uzumaki / sorpresa / Altri
- Raiting:
arancione
- Pairing: Naru?? / ??Naru / NejiKiba (accenni) / NaruSaku (accenni)
- Genere:
romantico / comico
- Avvertenze:
Yaoi / OOC / AU / One-shot / Lemon
- Note
autrice:
premetto che l'idea malsana per questa shot, mi è venuta
ascoltando "Stacy's mum" dei Bowling for soup. (sei messa ben male
amica mia ndnaru) (e grazie a loro tu... *si guarda intorno* Muahahah
ndme) (O.O è pazza... ndnaru ).
Con questa shot, volevo ringraziare e quattro persone che hanno
commentato la mia shot precedente e mi hanno fatto notare giustamente i
miei errori. Vi ringrazio tanto:
- ladynena: Lo so, spero che con questa non ti deluda ^^ e soprattutto è dedicata a voi quattro infatti ^^
- nana89: neechan! zompa! grazie dei complimenti! Anche se davvero questa non meritava tanto ^^
- ryanforever: grazie di leggere praticamente ogni mia shot o fic... ^^ mi piacerebbe conoscerti sisi
- By_Vale: ormai mia seguitrice accanita... (xD) grazie mille!
(Mi sa che però dovrò dividere pure questa in due...
Uff... Accidenti a me e alle mie idee malsane =_=" ndme) (tutta colpa
tua >.> ndNaru) (zitto! >.< ndme)
- Ohi Naru? -
- Nh? -
- Che dici oggi usciamo? -
- Sì... Perché no -
rispose pacato un ragazzo sui diciotto anni, capelli biondi e
sbarazzini, alto, fisico snello, con lo zaino su una spalla e le mani
in tasca con fare annoiato al suo migliore amico.
Una ragazzo dai capelli neri come
la notte, occhi azzurro chiarissimo, fisico asciutto quanto l'amico e
sempre al suo fianco pronto ad aiutarlo.
Il
ragazzo si chiamava Itsuya, ed era il migliore della classe, mentre il
suo amico, Naruto Uzumaki, era l'ultimo perché non studiava mai,
anche se nei compiti andava abbastanza bene arrivando solo per avere la
sufficienza.
I due ragazzi stavano andando a scuola ma vennero raggiunti da alcune ragazze della loro classe, ammiratrici del biondo.
Naruto
ogni volta che le vedeva roteava gli occhi e in aggiunta si prendeva
l'amico vicino, circondandogli le spalle con un braccio.
Il moro, che aveva un debole per
lui arrossiva e Naruto non se ne spiegava assolutamente il motivo,
finché non arrivavano a scuola e il ragazzo lo lasciava andare
così Itsuya si calmava e faceva tornare il battito regolare.
Il moretto aveva anche lui una cerchia di ragazze, ma di solito non lo
assalivano quanto l'amico e quindi era libero di girare tranquillamente
senza dover scappare via, come succedeva a Naruto il pomeriggio durante
la pausa pranzo.
- Un momento. Ma oggi abbiamo la pausa pranzo. Naruuu... -
piagnucolò il ragazzo in direzione del biondo, che prima lo
guardò stranito ma poi si aprì in un enorme sorriso
- Non devi preoccuparti... E' divertente fuggire no? Ma comunque non ne
ho la minima intenzione, quindi, ci metteremo sotto l'ombra di
un albero e ci infileremo l'i-Pod nelle orecchie amico mio - e gli
diede una pacca sulla spalla.
Itsuya, guardò l'orologio e si ricordò che doveva
incontrarsi prima con dei compagni di classe per l'assemblea di una
settimana dopo e Naruto dopo aver sorriso si allontanò, e
così il ragazzo andò in classe.
Il biondo andò da delle ragazze e ne abbracciò una da dietro, salutando le altre che arrossirono leggermente.
La ragazza aveva i capelli rosa confetto a caschetto, occhi semplicemente verde smeraldo, pelle chiara e fisico ben formato.
- Giorno Sakura... - fece languido il ragazzo portando una mano sulla coscia leggermente dalla gonna
- Ciao Naru... - e scostò la mano delicatamente, senza stizza
allora il ragazzo, la portò al fianco, infiltrandola sotto la
camicetta bianca e rossa
- Ieri sera eri più disponibile, nh? -
- Naru? Smettila siamo a scuola - e si rigirò nell'abbraccio portando le braccia dietro il collo
- Mmm... Sempre con la stessa solfa? Quand'è che ti abbandonerai
tra le mie braccia? - disse teatralmente il ragazzo facendo ridere le
altre
- Non so... Dipende... - e si avvicinò, baciandolo castamente
- Che peccato. Spero molto presto però... - e la lasciò
dopo aver passato le mani velocemente sul fondoschiena della ragazza.
Sakura si rivoltò verso le amiche che la guardarono maliziose,
ma nel profondo, erano leggermente invidiose perché anche loro
erano invaghite del ragazzo, che si poteva definire idol della scuola
assieme a Gaara no Sabaku, ragazzo tetro, dai capelli rosso del fuoco
più vivo, occhi azzurro chiarissimo più di Itsuya, fisico
modellato da anni di king-boxing e il primo ragazzo della scuola, sia
tra le ragazzi e tra i ragazzi.
Il secondo era ovviamente Naruto seguito da Itsuya e da Kiba Inuzuka,
un ragazzo dai capelli castani e sbarazzini, occhi adorabilmente dorati
e fisico agile e snello.
Questi erano i ragazzi più quotati della scuola e molti altri li
invidiavano oppure li ammiravano oppure addirittura se ne innamoravano.
Suonò la campanella e i ragazzi dovettero entrare per l'inizio
delle lezioni e Kiba e Gaara, raggiunsero Naruto davanti alla loro
classe, per poi aggiungersi anche Itsuya e insieme andarono a prendere
i loro posti infondo alla classe, Kiba affianco a Gaara e Itsuya
accanto a Naruto.
Cominciò la lezione di italiano ed entrò una
professoressa sulla trentina, capelli lunghi e neri, mentre gli occhi
erano sul castano, ma color mattone, quindi rossicci, contornati da
una matita violacea.
Indossava un vestito corto bianco e sopra un bolerino rosso; appena
vide Naruto sorrise e il ragazzo di rimando sorrise chiudendo gli occhi
mentre Itsuya non se ne spiegava il motivo e lo guardava con un
sopracciglio alzato.
Naruto se ne accorse e gli si avvicinò, dicendogli solo tre parole, che lo fecero capire: è stata mia.
Il moro guardò sconcertato l'amico che di rimando ampliò
il sorriso, facendolo diventare un ghigno che fece rabbrividire l'altro.
*** $$$$$$ ***
Finirono le due ore di italiano e l'ora seguente sarebbe stata buca,
perché il professore di inglese, Kakashi Hatake, mancava
dall'inizio dell'anno dato che era malato e quindi sarebbero dovuti
andare nell'aula di informatica.
Itsuya, Kiba, Gaara e Naruto, rimasero in classe per ultimi,
perché il biondo vi mise molto a fare lo zaino, ma quando
arrivarono davanti alla professoressa, Naruto disse loro che li avrebbe
raggiunti dopo, e Kiba gli chiese il perché e il ragazzo rispose
risoluto che doveva discutere con la professoressa Kurenai del prossimo
compito di italiano.
Kiba gli ghignò e lui ne fece uno di rimando, mentre Itsuya e
Gaara si erano già avviati; appena uscito Kiba, chiuse la porta e
Naruto si voltò verso Kurenai.
- Ma bene professoressa è da un pezzo che non ci si vede... Il
maestro Kakashi sta bene? - domandò il ragazzo mentre lei
metteva via le sue cose nella valigetta
- Sì. Sta sempre meglio... Fra qualche giorno tornerà a
scuola - mentre si sfilava gli occhiali e muoveva i capelli per
ravvivarli leggermente
- Bene - e si avvicinò, poggiando le mani alla cattedra mentre
lei le portò lungo le braccia sottili ma muscolose del ragazzo
- Hai un buon profumo... Cos'è? Pesca? -
- Te ne intendi vero? -
- Sì - e prese a baciarle il collo, ma quando prese a mordere, lei lo fermò
- Non lasciarmi segni... Se qualcuno li vedesse comincierebbe a fare
domande - e appena finì prese a sbottonargli la giacca della
divisa mentre lui le aveva sfilato il bolerino e stava aprendo i
bottoni del vestito bianco che lo chiudevano sul seno.
Lei aveva già aperto la giacca e i bottoni della camicia, e con
le mani stava esplorando il suo petto largo, mentre lui l'aveva fatta
sedere sulla cattedra e si stavano baciando con foga presi dal momento
e dalla preoccupazione di essere scoperti.
Kurenai stava per sfilare la giacca e la camicia, quando la porta si aprì e i due si voltarono verso l'intruso
- Itsuya? Che ci fai qui? - domandò Naruto a occhi sgranati, mentre l'altro li ridusse a due fessure
- Sono venuto a cercarti perché il professore, vuole metterti
assente, e dopo abbiamo Ibiki e lui è molto vigile, quindi
muoviti - e riuscì dalla classe sbattendo la porta scorrevole.
Naruto si voltò e sorrise dispiaciuto, ma si avvicinò al suo orecchio
- Sarà per la prossima volta... - e le leccò il
padiglione auricolare per poi rivestirsi e andare nella classe di
informatica assieme all'amico.
Una volta in classe, il biondo si scusò per il ritardo, con una
delle sue solite scuse inventate sul momento e andò a sedersi
tra Kiba e Itsuya come di consuetudine.
Seduto, accese il pc, entrò nel profilo della loro classe e
aprì una pagina di internet potendo poi così accedere a
msn con il suo contatto e si mise a parlare con Sakura mentre Kiba
guardava e rideva, invece Itsuya teneva gli occhi a due fessure.
Naruto si voltò verso di lui sghignazzando, ma appena vide lo
sguardo severo dell'amico lo spense e divenne serio bofonchiando un "lo
facciamo per scherzare" ma l'amico gli voltò il viso dall'altra
parte come offeso, allora il biondo gli si avvicinò e gli
circondò le spalle con un braccio avvicinandoselo dicendogli di
provare a divertirsi anche lui ma il professore li richiamò
portandoli all'ordine, ma Kiba e Naruto continuarono a sghignazzare
mentre il moro prese a fare un compito per informatica mettendosi
avanti per il pomeriggio.
Finì anche la lezione buca e così dovettero tornare in
classe a fare matematica con il professore Ibiki Morino, il più
severo tra quelli che avevano i ragazzi.
Pretendeva ordine nelle sue ore, ma quelle rare volte che Naruto era
presente, riusciva a far scalmanare tutta la classe, facendola ridere e
schiamazzare, ma anche molte volte, finiva in presidenza e dopo una
ramanzina, tornava in classe perché era il nipote di uno dei
fondatori della scuola, Jiraya.
Infatti la scuola che frequentava il ragazzo era una delle più
moderne nel suo paese e quindi, non si faceva molti problemi: classico
figlio di papà: poteva desiderare ciò che voleva,
otteneva ciò che voleva, e quando aveva finito di usarlo per i
suoi scopi lo gettava come spazzatura seguito, da un repentino
cambiamento di direzione a un altro oggetto, preso dai suoi desideri.
Peccato che avesse fatto così anche con gli amici e quindi,
gliene restavano pochi di leali e sinceri, mentre gli altri, lo
vedevano più come un capo e a volte lo temevano,
perché avevano scoperto che era finito in risse e i suoi
"aggressori" erano finiti in ospedale, con anche molti arti rotti in
più punti.
Naruto decise di saltare la lezione, ma chiamò con sè Sakura e insieme andarono in terrazza.
Il biondo si appoggiò al muro con la schiena, mentre lei,
andò al parapetto e guardò il panorama che si scorgeva
dalla scuola
- Si vede casa mia - affermò lei girandosi verso di lui, ma la
brezza che tirava le spostò i capelli davanti al viso chiaro e
così dovette metterli dietro le orecchie in modo che stessero
fermi, per poi avvicinarsi al suo interlocutore.
Naruto la guardò mettendolesi davanti e lei si appoggiò contro il sostegno.
Le si avvicinò con il viso al collo dandole una leggera
lappata sotto la mandibola e lei chiuse gli occhi al contatto.
Portò le sue mani ai fianchi della ragazza, infilando le mani
sotto la camicetta, mentre Sakura gli slacciò i bottoni della
giacca e della camicia per poi tirare i due indumenti fino alle spalle,
per poi baciarle.
Le sfilò la camicetta, ma lei sgranò gli occhi e Naruto
sentì la porta sbattere e qualcuno che ansimava pesantemente.
Si voltò e trovò Itsuya piegato in avanti e con le mani
poggiate sulle ginocchia mentre lo guardava severamente; il moro si
avvicinò e lo prese per un orecchio allontanandosi dalla ragazza
senza mezza divisa e sbatté il ragazzo al muro, puntandogli un
dito contro
- Se non la smetti di cercare di scoparti ogni ragazza che ci sta, con
me hai chiuso. Comprendi? - lo minacciò Itsuya come sfidarlo.
Naruto ghignò e si ricompose, rimettendosi a posto la camicia e
la giacca, ma lasciando i soliti primi bottoni aperti, e lasciando
intravedere la collana con una pietra azzurra come ciondolo, che
portava sempre al collo, per poi, girare le posizioni e mettere l'amico
al muro, tenendolo per le spalle
- Se tu non la pianti di interrompermi ogni volta, finirai tu sotto al
posto loro - e gli baciò una guancia - Comprendi? -
sogghignò per poi staccarsi dal ragazzo che teneva gli occhi
sgranati, ma annuì impercettibilmente - Bravo Itsuya - e gli
circondò le spalle avvicinandosi a Sakura
- Tesoro? Dobbiamo tornare da quel rompi del prof. Andiamo? -
- Se... - e guardò di lato come scocciata, mentre Naruto sorrise e tornò in classe tenendosi Itsuya vicino.
*** $$$$$$ ***
Le lezioni della mattina passarono, ma durante la pausa pranzo, Gaara,
Kiba, Naruto e Itsuya, stettero insieme, ma per fortuna le ragazze non
gli stettero addosso tutto il tempo e così poterono mangiare in
pace e tranquillità.
Kiba stava mangiando le patatine in un sacchetto, ma Naruto gli fece
notare delle ragazze uscire dall'università, che era affianco
alla loro scuola e appena il castano si voltò, fece cadere il
sacchetto a terra facendo spargere il cibo dappertutto, mentre aveva
gli occhi spalancati dalla sorpresa. Naruto guardò nella sua
direzione e vide che stava fissando un ragazzo alto dagli occhi
chiarissimi e capelli lunghi, legati in una bassa coda, che stava
parlottando con una ragazza castana dai capelli castani anch'essa e
legati in due crocchie sopra la testa, mentre gli occhi castano
nocciola e pieni di vita.
Naruto sorrise domandando chi fosse il ragazzo e Kiba, come fosse un
automa rispose che era il suo ragazzo spiazzando tutti e facendoli
restare col fiato sospeso, finché l'interessato della
conversazione, non si voltò verso di loro e non sgranò
solo gli occhi chiari, ma anche la bocca, andandogli incontro a passo
svelto; Kiba si alzò in piedi e divenne rosso portandosi un dito
alle labbra imbarazzato al massimo.
- Cucciolo! Che ci fai qui? - e l'abbracciò mentre il ragazzo andava a fuoco e fiamme
- B-bé... E'... E' questa la mia scuola Neji -
- Davvero? Allora ci vede più spesso di prima, ora faccio i
corsi qui - e Kiba spalancò maggiormente gli occhi dorati e
Neji, poggiò le labbra sulle sue - Ora devo andare cucciolo, ma
non preoccuparti. A stasera che ci divertiamo - e si allontanò
con un gesto della mano
- E bravo il nostro amico - schernì Naruto dandogli una pacca
sulla spalla, che se non fosse stato attento, il castano, avrebbe fatto
qualche passo avanti - Te la fai con gli universitari ora? -
- Idiota! Io e lui stiamo insieme da due anni oramai -
Il biondo fischiò in ammirazione aggiungendo poi che finalmente si era sistemato, ma una buona volta Gaara intervenne
- Anche tu dovresti farlo. Non fai altro che correre dietro a qualsiasi
ragazza che vedi... Non puoi continuare a fare il playboy per tutta la
vita -
- Geloso Gaara? Se vuoi... -
- ... appunto - e tornò alla coca-cola che aveva nella lattina,
facendo sospirare Itsuya e facendo roteare gli occhi al ragazzo che
tornò a sedersi con la schiena poggiata all'albero mentre Kiba
continuava a guardare la schiena del suo ragazzo che si allontanava.
Finite anche le ore del pomeriggio, Naruto andò a casa di Itsuya.
Arrivarono al cancello dell'enorme villa del moro e dopo aver suonato
entrarono mentre il cancello si richiudeva alle loro spalle
- Non mi abituerò mai a casa tua sai? - notò Naruto e si guardò intorno.
Arrivati davanti alla struttura, che era una villa a due piani con
mattoni a vista, compreso il portico, Itsuya si bloccò e Naruto
gli andò a sbattere contro, mandando il busto in avanti, dato
che era più alto.
- C'è mio padre. Non fare rumore... E non solo lui, anche i miei
fratelli... - e Naruto si meravigliò a quella specie di
"rispetto" che il ragazzo dava alla sua famiglia.
Entrarono in casa.
Naruto fischiettava, mentre Itsuya, faceva di tutto per fare poco
casino finché non passarono davanti a un salotto con la porta
chiusa e i due tesero l'orecchio per sentire
- Tu, devi dirigere l'azienda... Devi essere rispettato e alle volte temuto. Hai capito Itachi? -
- Padre? Io sono già a buon livello, mentre Sasuke ha bisogno di
tornare all'università, per poter socializzare con quello Hyuga
e così un giorno le nostre famiglie potranno unire le aziende e
così diverremo la più potente di tutto il Giappone -
- Vedo con piacere Itachi che hai già un piano in mente -
- Sì padre - ma si sentì un'altra voce profonda come le altre due
- Allora perché non mi ricacci all'università e non mi lasci fare i cazzi miei padre? -
- Non parlare così Sasuke... Te ne prego... - si aggiunse una voce femminile alla conversazione
- Mamma? Non intervenire... Ho solo chiesto na cosa giusta - disse scocciata la voce intervenuta per ultima
- Non fumare qui! - tuonò la prima che si era sentita
- Ma non rompermi le palle! Lasciami in pace! - e si sentirono dei
passi e i due ragazzi si allontanarono appena in tempo che la porta si
aprì e mostrò una ragazzo sulla ventina, capelli neri
come la notte con i ciuffi davanti più lunghi mentre gli altri
avevano una strana piega all'insù, ma morbidi e setosi al
contatto; occhi scuri e stretti, ma che gli davano un'aria seria e
misteriosa; labbra sottili ma estremamente allettanti; pelle diafana
come anche le braccia muscolose, scoperte, da fare invidia alla luna
piena; e fisico perfettamente modellato, perché, da sotto la
canotta nera a collo alto si intravedevano i pettorali e la tartaruga
degli addominali, mentre le mani finivano nelle due tasche dei jeans
blu scuro che fasciavano le gambe snelle ma robuste, mentre ovviamente
i piedi ne grandi ne piccoli erano coperti da delle ciabatte nere.
Il moro alzò lo sguardo verso il fratello e Naruto incontrando
due occhi azzurri sorpresi e impacciati davanti a cotanta perfezione,
ma Naruto venne riscosso da Itsuya
- Naruto, lui è mio fratello Sasuke. Sasuke lui è Naruto
Uzumaki, il mio migliore amico - e il moro più grande tese la
mano con un sorriso malizioso mentre aveva una sigaretta in bocca
- Piacere Naruto. Molto piacere - e il biondo strinse la mano mentre il
cuore cominciò a palpitare nel petto molto velocemente.
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Capitolo 2 *** Parte II ***
02 - Parte II
Parte II
1. Premetto che in questa parte della storia, ci sarà
soprattutto Sasuke che conoscerà meglio gli amici, e quindi
Naruto.
2. Preciso, che nelle note, avevo messo shot, perché inizialmente
era così, ma ora, dato che la vicenda, raccontata in un solo
capitolo, sarebbe venuta male, l'ho voluta dividere, se non volete
continuare a leggerla, siete liberi di farlo.
3. Premetto inoltre che ci sarà davvero molto più dialogo che descrizioni (x spiegazioni guardare punto 1 xD)
p.s. Autrice:
questa fic - ormai posso definirla tale - è stata fatta per
ringraziare sinceramente e non per farmi risultare una cosidetta
"leccaculo" per ottenere elogi e quant'altro. Io ringrazio sinceramente le ragazze che hanno commentato la mia ultima vera shot, con tutto il cuore.
Grazie.
[...]
- Anche tu dovresti farlo. Non fai altro che correre dietro a qualsiasi ragazza
che vedi... Non puoi continuare a fare il playboy per tutta la vita -
[...]
- Naruto, lui è mio fratello Sasuke. Sasuke lui è Naruto Uzumaki, il mio
migliore amico - e il moro più grande tese la mano con un sorriso malizioso
mentre aveva una sigaretta in bocca
- Piacere Naruto. Molto piacere - e il
biondo strinse la mano mentre il cuore cominciò a palpitare nel petto molto
velocemente.
Naruto era incantato dalla figura di Sasuke.
Non riusciva a staccare gli occhi da quei pozzi neri che si era ritrovato davanti.
Sasuke dal canto suo, si era perso nel cielo pieno di stupore del
ragazzo, mentre suo fratello gli lanciava degli sguardi omicidi, ma non
se ne era mai curato e non avrebbe cominciato di certo ora.
Sciolsero la stretta appena in tempo, che uscì un altro ragazzo
sui venticinque anni, dai lunghi capelli neri, legati in una bassa
coda, occhi stretti quanto quelli di Sasuke, ma infinitamente superiori
in malizia e anche in bastardaggine pensò Naruto lanciandogli
un'occhiata quasi infastidita dalla sua presenza aggiuntiva alla
situazione già di per sè imbarazzante per il biondo.
- Naruto? Lui è mio fratello maggiore Itachi. Itachi, lui è Naruto Uzumaki... -
- Il suo migliore amico - finì Sasuke, poggiandosi al muro con
la schiena e accendendosi la sigaretta, dandole la prima boccata
- So parlare anche io fratellino -
- Avanti otouto... Non prendertela - aggiunse Itachi
"Ma sti qui si divertono a prendere di mezzo Itsuya, per poi sfotterlo?
Oh povero amico mio!" pensò Naruto guardando prima il moro
piccolo, passandolo a Itachi e poi soffermarlo a Sasuke che ghignava.
Dal primo istante, Naruto era rimasto affascinato dal moro di mezzo e
quando aveva visto Itachi, a momenti non lo aveva degnato nemmeno di
uno sguardo continuando a guardarlo; non riusciva a distogliere i suoi
occhi chiari dal viso pallido ma perfettamente angoloso del ragazzo
più grande, ma venne riscosso dall'amico che lo richiamò,
dicendogli di seguirlo e lo condusse in camera, ma sentiva lo sguardo
indagatore di Sasuke su di sè, che lo scrutava come volesse
penetrare la pelle, seguita dai muscoli, fino ad arrivare nelle viscere.
- Sasu? Smettila di fissarlo... -
- Cazzo vuoi tu? - chiese il moretto alzando svogliatamente il viso verso quello del fratello che era più alto
- Smetti di fissare Naruto. Quello è di Itsuya. Non rubargli pure quello, nh? -
- Ma vaffanculo... - e tornò alla sua sigaretta, ma suonò il cellulare - Oh no! Karin... Cazzo c'è? -
"Come sempre fine vero Sasuke-kun? Comunque c'è una che vuole conoscerti..."
- Mh? Altra tua amichetta sfigata? Se è come quell'altra giuro che te la faccia pagare -
"Puoi star sicuro che non è come l'altra... E' sempre cercata da un playboy della scuola"
- Com'è sto qui? -
"Biondo, occhi azzurri, pelle color biscotto. Ne ho visto la foto ed è un figo pazzesco!"
Sul viso del ragazzo comparve un ghigno poco raccomandabile.
Diede una boccata alla sigaretta, ma dato che si era messo a fissare
Naruto, si era del tutto consumata, quando la finì, si
chinò a terra e la spense nella moquette blu dell'ingresso,
sotto lo sguardo di Itachi che non mosse un dito per fermarlo
- Allora fammela vedere sta tizia. Ci incontriamo al caffè in
centro. Il solito. Ciao - e non aspettò che la ragazza salutasse
che mise giù chiudendo la chiamata, mettendosi poi il cellulare
in tasca e cercò di allontanarsi ma Itachi lo placcò
contro il muro
- Fratellino? Ti consiglio di lasciarlo a Itsuya, perché se non
lo fai, non te la perdonerà mai e il tuo testimone te lo
scordi... E poi hai altre persone per la testa, nh? - disse
avvicinandosi al viso chiaro di Sasuke
- Fottiti Itachi - e con un spintone lo spostò per poi
sorpassarlo e andare giù per le scale, per potersi mettere le
scarpe e uscire.
Sasuke andò al
caffè, e incontrò una ragazza dai capelli rossi e gli
occhi scuri, coperti da degli occhiali da segretaria, che gli
affermò che la sua amica, sarebbe arrivata a momenti.
Entrarono e si sedettero a un tavolo nella zona fumatori perché
Karin, sapeva che dopo il caffè Sasuke si fumava sempre una
sigaretta e quindi, il locale aveva apposta due sale: fumatori e non
fumatori.
Ordinarono un caffè nero per lui e un cappuccino per lei, mentre
arrivava una ragazza dai capelli rosa, tagliati a caschetto e occhi
verde smeraldo. Indossava una camicetta rosa a maniche corte e una
gonna bianca e Sasuke appena la vide sgranò gli occhi, quasi
affogandosi nel caffè e tossicchiando.
Karin lo prese come un buon segno, ma il ragazzo nella sua mente stava
elaborando un aggettivo adatto a quella... Cosa... Che aveva davanti:
assolutamente orrenda e inumana.
Bé, erano due, ma a lui non importava.
Si sedette e Karin li presentò
- Piacere... Sakura. Ehm... Che scuola fai? -
- Liceo. Ultimo... Ultimo anno -
- Mh... Capisco... Sei più piccola di me di due anni. Va bene.
Cosa positiva - ma invece pensava tutto il contrario - E ha detto Karin
che sei ricercata. Come si chiama questo, famigerato playboy? - chiese
bevendo un sorso di caffè, mentre Karin intingeva svogliatamente
la punta di un croissant nella panna del cappuccino.
- Ehm... Naruto Uzumaki - e Sasuke, da dietro la tazza nascose perfettamente il ghigno che aveva preso forma
- Mh... E come ti tratta? -
- Coi guanti... E' dolcissimo, simpatico, atletico e anche bello -
- Questo lo sapevo già... - bisbigliò il ragazzo, poggiando la tazzina - E con gli altri? -
- Ah non so, non sto con il suo gruppetto di idol, insomma, lui e altri formano appunto il gruppo e... -
- E come si chiamano? - la interruppe lui
- Ehm... Itsuya Uchiha, Gaara no Sabaku e... Kiba Inuzuka -
- KIBA INUZUKA?! NE SEI SICURA? - batté un colpo sul tavolo, facendo barcollare la sua tazzina e la panna di Karin
- Si Sasuke... Sicurissima -
- Grazie ciao - e dopo aver poggiato sul tavolo i soldi del suo caffè, si alzò di fretta e uscì
*** $$$$$$ ***
Naruto era seduto sul letto con Itsuya che parlava a ruota libera, mentre il primo pesava ancora a Sasuke.
Pensava a quegli occhi penetranti, ma al contempo distanti e
distaccati; pensava a quelle braccia forti, che avrebbe voluto tanto
che lo prendessero, per poi stringerlo a quel petto largo mentre la
voce profonda gli diceva di non avere paura o timore, che ci sarebbe
sempre stato e che lo proteggesse dai cattivi, come fosse una
damigella in pericolo.
Pensava, pensava e pensava a lui.
Ma in fin fine, si abbattevano tutte le sue fantasie perché sapeva che non sarebbe mai successo.
E' meglio che smetta di pensare a lui almeno per oggi, si decise, e
annuì chiudendo gli occhi di conseguenza, ma sentì
qualcosa di morbido sulle sue labbra, e spalancò gli occhi,
ritrovando l'amico moro davanti che lo stava baciando castamente.
Li tenne sgranati, finché non lo spinse indietro mettendoglisi
sopra a cavalcioni bloccandogli i polsi all'altezza della testa sul
materasso
- Che cazzo ti è saltato in mente? -
- Ti ho chiesto se potevo baciarti e tu hai annuito chiudendo gli occhi... Che dovevo pensare secondo te? -
- Oh... Comunque non ti ho annuito di sì per baciarmi... Stavo pensando -
- Scusami allora... Ora puoi anche scavarti - ma Naruto ghignò
- Volevi baciarmi? Ti accontento - e scese su Itsuya, poggiando le
labbra sulle sue, per poi lasciare i polsi che il ragazzo portò
al collo
- Itsuya ehi? Non... Woh! -
Naruto si staccò talmente in fretta, che nel spostarsi cadde a terra, battendo il fondoschiena e imprecando ad alta voce
- Accidenti! Maledizione che pacca cazzo! -
- Vuoi una mano Naruto? - domandò una voce, porgendogli una
mano, ma il ragazzo la riconobbe subito e alzò lo sguardo ad
occhi sgranati.
Porse la mano e la persona lo aiutò ad alzarsi
- Grazie Sa-sasuke... - poi si ricordò di Itsuya che era ancora
sul letto steso che fissava il soffitto e sospirava pesantemente.
Si rivoltò verso Sasuke e alzò le mani davanti al petto e cominciò ad agitarle
- N-n-non è come sembra... N-n-non pensare male è che... Che... -
- "Che" cosa Naruto? - indagò Sasuke, facendo il finto ingenuo, allora Naruto abbassò il capo demoralizzato
- Lasciamo perdere... Era quello che hai visto... - ammise colpevole.
Sasuke guardò il fratello e poi Naruto demoralizzato davanti a
lui, e cominciò a trattenersi, ma scoppiò una una risata
assolutamente sguaiata, ma non riusciva a trattenersi davvero, ed era da
molto tempo che non rideva di gusto tanto, che si dovettero appoggiare
al biondo per sostenersi, dato che le ginocchia stavano cedendo e
finì per ridere vicino all'orecchio di Naruto, quindi sentì
il fiato caldo dell'altro e si irrigidì di botto mentre Sasuke
continuava a ridere, sempre più piano fino a calmarsi, ma
appena guardò Naruto in faccia tornò a ridere.
- Senti Naru? Voglio farti conoscere ai miei. Rimani a cena? - e Sasuke
smise di botto di ridere tornando serio e guardando il fratello
- Papà non te ne darà mai il permesso -
- Oh sì invece... - e Naruto vide per la prima volta Itsuya che ghignava, ma era ancora più spaventoso di Sasuke
I tre ragazzi scesero le scale, mentre la madre, Mikoto, usciva dal salotto.
Sasuke e Itsuya la fissarono leggermente, mentre Naruto si perse nella sua bellezza.
Indossava un vestito lungo e nero, senza spalle, fasciandole il seno e
i fianchi stretti, che sorpresero Naruto, pensando che molte donne,
dopo il parto cominciavano ad ingrassare, mentre lei e sua madre, che
Mikoto che ne aveva avuti ben tre, mentre la sua due, era in forma
smagliante; gli occhi neri, erano contornati da una linea di eyeliner,
che sulla pelle bianca, ritoccata con pochissimo fard, glieli faceva
risaltare di più; i capelli lunghi, neri e moribidi, erano
legati in una crocchia centrale dietro la testa, ma ciuffi più
corti le ricadevano ai lati del viso, assieme ad alcuni che ricadevano
dietro, toccandole il collo, circondato da un collier di zaffiri
azzurri, ma un azzurro non tanto quanto quello degli occhi di
Naruto che si erano allargati dallo stupore.
Naruto era talmente assorto, che non si accorse che Mikoto si era
voltata verso di lui incuriosita, finché Sasuke non gli
poggiò una mano sulla spalla riscuotendolo dalla contemplazione
e quando si accorse della mano pallida sulla spalla arrossì
leggermente, ma divenne color aragosta appena Mikoto si avvicinò
di qualche passo.
- E tu sei? - chiese la madre dolcemente facendo irrigidire Naruto
- Oh mamma. Lui è Naruto Uzumaki, il mio migliore amico. Naruto? Lei è mia madre Mikoto Uchiha -
Naruto fece u inchino per nascondere il rossore e lei ridacchiò
leggermente, ma non gracchiando, era una risata cristallina
- P-piacere di conoscerla signora Uchiha... - ma sentì qualcosa
siorargli il fondoschiena velocemente, allora si tirò dritto in
piedi
- Piacere mio Naruto... Oh Itsuya, ormai è tardi, vuoi farlo
restare qui stanotte? - e gli azzurro chiaro del ragazzo brillarono
mentre Sasuke li sgranò leggermente e per una frazione di
secondo che non pasò inosservato alla madre, e quindi sorrise
facendo imbambolare il biondo che a momenti si mise a pendere da un
lato per prendere una prospettiva migliore di quell'angelo nero
- Tesoro andiamo? -
- Sì caro arrivo - e dalla stessa stanza dove era sbucata la
donna, ne uscì un uomo robusto, non grasso, dai capelli neri e
leggrmente lunghi quanto i ciuffi più lunghi del figlio di
mezzo, occhi neri stretti, vigili severi e crudi, che scrutavano la
gente dall'alto in basso e con superiorità, vestito in smocking
nero, composto da cravatta nera, con alcune righe oblique oro scuro,
camicia bianca, e giacca nera, con tanto di fazzoletto nel taschino.
La moglie lo raggiunse e lui le porse il braccetto che lei
accettò volentieri e sorridendo mentre lui sciolse lo sguardo
duro per poi uscire dalla porta principale, richiusa da un maggiordomo.
Naruto si accigliò, ma vide Itsuya, andare verso una stanza e lo
seguì, per poi rivelarsi la cucina ma dietro di lui comparve
Sasuke che si sedette al bancone, dove vi erano due sgabelli vicini, e
Naruto prese posto in quello affianco.
Itsuya, si mise una grembiule bianco e si mise a cucinare.
Naruto guardò l'orologio e notò che erano già le
otto e mezza poi guardò Sasuke che si stava accendendo una
sigaretta e ne rimase nuovamente incantato.
Itsuya, richiamò la sua attenzione, chiedendogli se il ramen gli
andava bene come cena e Naruto annuì convinto con un sorriso a
trentadue denti
- C'è solo un piccolo problema -
- E cioè? -
- C'è solo un piatto e non ho voglia di lavarne un altro, quindi
dato che io mangerò diversamente da voi, mangerete dalla stessa
ciotola - annunciò Itsuya.
Sasuke e Naruto si guardarono per poi alzare le spalle.
Itsuya, finì di preparare il ramen e gli posò la ciotola
lì davanti, porgendo ai due, un paio di bacchette a testa
- Io ora vado al bagno - disse mentre i due presero a mangiare tranquillamente.
Appena tornò, li trovò vicini ma non se ne curò
molto perché comunque dovevano mangiare nella stessa ciotola
quindi per forza dovevano stare così.
Prese a cucinare la sua cena e intanto si mise a parlare.
Sasuke mise le bacchette nei tagliolini, seguito da Naruto; le alzarono
e le portarono alla bocca; Naruto prese a masticare felice, mentre
l'altro svogiatamente senza pensare; stavano finendo e Naruto
voltò la testa verso destra; Sasuke svogliatamente la
girò verso sinistra e dopo qualche centimetro si ritrovò
con le labbra sopra quelle di Naruto, che era sorpreso quanto lui.
RImasero così, mandando giù il boccone, ma anche dopo.
Naruto istintivamente chiuse gli occhi, mentre Sasuke, portò una
mano dietro al sua nuca e lo tirò più vicino infilando
prepotentemente la lingua nella bocca dell'altro, ma Naruto si mise a
ricambiare volentieri, portando anche lui, un braccio al suo collo e
una sulla spalla.
Sasuke, si staccò violentemente, facendo andare in avanti il
biondo, ma si spostò al collo ambrato, cominciando a baciarne un
buon pezzo per poi mordere in un punto, fino a lasciargli il segno dei
denti e facendolo gemere.
I due si staccarono appena in tempo, che Itsuya si voltò e notò la ciotola vuota.
- Oh vedo che avete già finito... Ne volete ancora? - chiese addentando un raviolo.
Sasuke spostò solo lo sgaurdo su Naruto e Naruto su di lui.
Rimasero un attimo in silenzio e poi annuirono convinti.
Continua...
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Capitolo 3 *** Parte III ***
03 - Parte III
Parte III
Naruto era incantato dalla figura di Sasuke.
[...]
Sasuke mise le bacchette nei tagliolini, seguito da Naruto; le alzarono e le
portarono alla bocca; Naruto prese a masticare felice, mentre l'altro
svogliatamente senza pensare; stavano finendo e Naruto voltò la testa verso
destra; Sasuke svogliatamente la girò verso sinistra e dopo qualche centimetro
si ritrovò con le labbra sopra quelle di Naruto, che era sorpreso quanto
lui.
Sasuke e Naruto si sedettero sul divano, uno all'estremità e l'altro nella stessa posizione.
Itsuya, si sedette felicemente in mezzo ai due, ignoro dall'azione
compiuta dai due ragazzi alle sue spalle e per di più davanti a
lui.
Sasuke era imbarazzato e si teneva il volto su una mano annoiatamanete,
cercandolo di nasconderlo, mentre Naruto, aveva le mani strette tra
loro e in mezzo alle gambe e non faceva altro che mordersi il labbro
inferiore e sorridere come un ebete.
Itsuya, accese la tv e mise su un film, ma comparve l'immagine di due
che si baciavano e si scambiavano effusioni d'amore ma Naruto e Sasuke
non erano d'accordo sull'argomento e si avventarono in contemporanea
sul ragazzo cercando di rubargli il telecomando, ma lui fu più
veloce e lo alzò facendo frenare sul pavimento i ragazzi: Naruto
a terra e Sasuke sopra.
Naruto sgranò gli occhi e si irrigidì, e Sasuke lo
guardò stranito, ma voltando lo sguardo di poco alla sua
sinistra, vide che c'era il fratello che osservava il collo di Naruto;
rivoltò gli occhi verso Naruto e notando la traiettoria dello
sguardo cominciò a sudare freddo.
- Cos'è quel rossore che hai sul collo Naru? E' stranissimo... -
- Ehm... Ecco io... Insomma... Itsuya? E' una piccola irritazione,s e
tengo troppo la divisa poi mi fa questo effetto - balbettò
Naruto cercando lo sguardo di Sasuke, ma lo trovò con un
sopracciglio alzato
- Davvero? Non pensavo... Dato che stai qui a dormire, ti do un cambio,
non voglio che mi diventi tutto rosso... Hai anche le guance irritate?
Sei paonazzo -
- N-no stavolta è la situazione - infatti era sotto Sasuke che
praticamente gli era seduto sopra a cavalcioni e Itsuya che lo guardava
senza muovere un dito.
Per uno spettatore esterno, poteva risultare ambigua. Molto ambigua.
- Sasuke? Puoi alzarti da sopra di me? Per favore - esortò
Naruto con quasi una risata mezza isterica alla fine della frase
- Certo. Come desideri... - gli disse all'orecchio per poi alzarsi e aiutarlo
- Ehm... Itsuya? Aiutami a trovare un cambio che mi vada bene, dato che
sei più basso - e spinse fuori dalla stanza l'amico moro, per
sfuggire allo sguardo di Sasuke che appena Naruto uscì, divenne
pensieroso.
Naruto e Itsuya, salirono al piano di sopra entrando nella camera del
ragazzo, ma appena tirarono fuori una maglia e un paio di pantaloni,
videro che erano tutti davvero piccoli per il ragazzo.
Il moro, andò allora nella camera di Sasuke e prese il primo paio di pantaloni e maglietta che gli era capitata a tiro.
Naruto si cambiò davanti all'amico che gli diede prontamente le
spalle per non far vedere che era arrossito e appena il biondo fu
pronto, si rese conto che i vestiti erano troppo grandi stavolta.
I pantaloni, gli ricadevano a metà boxer, con anche il laccetto
stretto e legato saldamente, mentre la maglia, aveva le maniche
larghissime e lasciavano la pelle color biscotto scoperta fino a mezze
spalle e la "scollatura" creata, arrivava proprio sopra i pettorali.
Itsuya teneva gli occhi sgranati e Naruto si guardava allo specchio mezzo compiaciuto e mezzo disgustato dai vestiti.
- E io dovrei stare in giro così? - e si voltò verso
Itsuya con il viso per poi tornare a guardare la figura nello specchio.
- Itsuya? Sei andato nella mia camera per ca... *gulp* - disse Sasuke
entrando senza bussare e rimanendo di sasso nel vedere Naruto in quello
stato assolutamente...
Assolutamente perfetto.
I vestiti gli erano grandi? Tanto meglio, sarebbero scivolati via più facilmente
Aveva un aspetto trasandato? Woh! Gli calzava benissimo rendendolo infinitamente sexy.
E tutto il resto non contava.
Aveva davanti a sé l'essere più divino che sulla quale
avesse mai posato i suoi occhi d'ossidiana e si stava facendo scappare
l'occasione di... Provarlo, per colpa di chi? Itsuya? Suo fratello
minore? Ma per favore! Lui era Sasuke Uchiha... Dopotutto, lui aveva
una reputazione di quasi playboy da rispettare.
E sapeva che lo avrebbe avuto presto, molto presto.
- Naruto? Chi te li ha dati? - e il biondo indicò Itsuya che si
rifugio sul letto aspettandosi una sfuriata dal fratello e sapeva che
se voleva poteva essere spietato se gli si toccavano i vestiti, ma la
cosiddetta vendetta non arrivò - Ti stanno bene. Anche se sono
abnormi -
- L'ho notato pure io... Sembrano per Big-Foot - e Sasuke, la mezza battuta la ricevette come un colpo basso
- Come scusa? -
- Sembrano per Big-Foot. Prensete? Uomo delle nevi. Bianco -
A Sasuke cominciarono a saltare i ervi: quello che fino ad ora aveva
considerato un essere divino, si era rivelato niente po' po' di meno
che un bastardo e fottuto stronzo.
Ok, le offese erano da scuole elementari, ma il ragazzo odiava che gli si dicesse qualcosa del genere.
Si avventò come una furia a Naruto, spingendolo contro lo
specchio e si avvicinò al suo orecchio, mentre il ragazzo era
mezzo spaventato.
- Se osi ancora aprlarmi così, ti giuro che non la passi liscia.
Mi hai capito bene moccioso? - e Naruto vide il ragazzo leccarsi le
labbra per poi leccare il suo padiglione auricolare mandandogli mille
scaricare alla spine dorsale.
Naruto rimase impietrito alla reazione, ma sentì che un leggero
calore stava aumentando all'altezza del suo cavallo e chiuse gli occhi
per cercare di scacciarlo, ma sentì la voce imperiosa e
autoritaria di Sasuke che mandava fuori Itsuya dalla sua camera.
La sua camera.
- Perché dovrei scusa? E' la mia camera... -
- Non è tua, è di papà, ma usofrutto tuo... Quando
ho lavorato in quel posto te lo ricordi? Sai perché ci sono
andato? Per guadagnarmi i soldi per comprarmi la camera... Lo so
è assurdo, ma è così -
Itsuya sgranò gli occhi e guardò il fratello come fosse
matto, ma Sasuke annuì e ri rigirò verso Naruto.
Si avvicinò nuovamente al suo orecchio e prese a torturare il
lobo davanti al fratello che aveva lasciato l'espressione sorpresa, per
mandare fulmini e saette al fratello.
Naruto cercò di non curarsene, ma la sensazione che Sasuke gli
stava dando era troppo forte e non resistette al chiudere gli occhi.
Istuya era come terrorizzato e on poté più vedere quelle
cose, allora decise di fare come gli aveva ordinato il fratello: di
andarsene.
Si alzò e uscì dalla camera dando un ultimo sguardo
triste a Naruto che in quel frangente li aveva riaperti e aveva
visto lo sguardo.
Sasuke: era sceso nuovamente al collo, fino ad arrivare a baciare la
spalla scoperta dalla maglia enorme, ma l'altro ragazzo cercò di
staccarlo anche se di malavoglia
- Sa... Sasuke aspetta... - e lo staccò spingendolo indietro per le spalle - Che stavi facendo? -
- Non ti sembra ovvio? -
- Sì, ma davanti a tuo fratello? -
- Allora? Anche se è innamorato perso di te non mi interessa...
- e vide Naruto sgranare gli occhi - Non dirmi che non te ne eri
accorto -
Naruto abbassò lo sgaurdo arrossendo come un bambino e Sasuke
prima lo guardò stranito, ma successivamente addolcì lo
sguardo, posandogli una mano pallida sulla guancia.
- Itsuya... Bé lui... Direi che sei la prima persona di cui si
sia innamorato veramente. Bé, vorrei vedere, sei un bellissimo
ragazzo e fai molta gola devo ammetterlo... Ma mi dispiace. Non ti
dividerò con mio fratello - e indurì lo sguardo facendo
sorprendere Naruto alla rivelazione, ma il moro si staccò da lui
e uscì dalla camera, che rientrò Itsuya a sguardo basso e
deluso.
- Mi dispiace Itsuya io... - gli si avvicinò poggiando una mano
sulla spalla e Itsuya non si scansò allora il biondo lo
abbracciò di slancio - Scusami se puoi... Perdonami io... Non...
Lo sapevo... - consluse con un sussurro sentendo il l'amico irrigidirsi
- Naru... Chi te lo ha... -
- Sasuke... - disse aumentando la stretta e spingendolo leggermente ma
così finirono contro la porta: Itsuya in mezzo e Naruto davanti
- Capito Naru... Non preoccuparti... Tanto... - e abbassò lo sguardo poggiando il mento sulla spalla del biondo
- Mi dispiace... - e i due ragazzi rimasero in quella posizione per un
po' finché Naruto non si staccò e andarono a letto.
*** $$$$$$ ***
La mattina seguente, Naruto si svegliò stroppicciandosi gli
occhi azzurri ancora assonnati ma il suo naso cominciò a sentire
un odore di dolce e cioccolato quasi fuso.
Voltò svogliatamente il capo verso la sua destra e notò un vassoio sul comodino.
Appena lo notò rimase a bocca aperta: sopra vi era un croissant
al cioccolato, che colava da un lato su un tovagliolo di carta; un
panino con la marmellata, e dall'odore sembrava fragola; unao di quei
bicchieri alti da bar, con del latte e un bicchiere più piccolo
con del succo d'arancia.
Naruto aveva l'acquolina in bocca e stava per avventarsi sul cibo
quando sentì una voce, e vide la porta che si apriva mostrando
Itsuya
- Oh. Giorno Naru... -
- Giorno Itsu -
Il moro storse leggermente il naso all'insù tipico degli Uchiha - Odio quando mi chiami così -
- Perdonami. Ma... Questo ben di dio da dove viene? -
- Mh? Ah quello. L'ha fatto mia amdre e io ho preparato il vassoio...
insomma... Lei adora cucinare e iri sera prima di andare via a fatto i
croissant al cioccolato e crema pasticciera e io invece ho spalmato la
marmellata e portato su tutto -
Naruto era rimasto a bocca aperta: il marito aveva fatto benissimo a
sposare quella donna: era una brava e bellissima donna e sapeva anche
cucinare da dio.
Naruto, spostò le coperte e si sedette, prendendo il vassoio
sulle gambe e prese il panino in mano cominciando a mangiarlo.
Lo offrì a Itsuya, ma lui lo rifiutò dicendo che aveva
già mangiato allora Naruto gli fece segno di sedersi accanto a
lui e il ragazzo si avvicinò.
Naruto gli sorrise e il moro si sedette sospirando e poggiò le
mani sul materasso più indietro rispetto al corpo, per poi
mettersi a guardare il soffitto mentre Naruto faceva colazione
- Sai Naru? Sei cambiato tantissimo da ieri mattina - e Naruto si voltò con il panino in bocca a penzoloni
- In che senso? - biascicò per non farlo cadere
- Nel senso che appena hai visto mio fratello sei... Sei... Cambiato... Non fai più lo stronzo ecco... -
- Woh! Davvero? - chiese come incredulo togliendo il panino dalla bocca
Itsuya si stese mettendo le braccia sotto la testa e annuì e
Naruto poggiò il panino sul vassoio abbassando lo sguardo e il
capo.
- Scusami... Io... Insomma... Vedo in Sasuke una persona che mi sappia
trattare davvero bene e che boh... Non so... non so nemmeno io
perché mi sono lasciato baciare e tutto il resto - esitò
ma gli disse anche un'ultima cosa - Hai presente ieri sera? Quando ti
ho detto che avevo un'irritazione a causa della divisa? -
- Sì! - annuì il ragazzo sorridendo - So che non era
un'irritazione so tutto su dite, anche la cosa più imabrazzante
e infima, ma comunque, stamani Sasuke mi ha detto che vi siete lasciati
prendere dalla cosa e ti ha fatto un succhiotto - e si tirò
seduto avvicinandosi al suo viso.
Naruto rimase sorpreso dall'azione, ma si accorse che l'amico non
guardava il suo viso, ma il suo collo, sul puto del succhiotto e
arrossì
- Devo dire che non ha fatto un buon lavoro... Dopodomani è
già sparito, poteva lavorare meglio - e rise sommessamente - ma
c'ero io di mezzo giusto? - e per un secondo Naruto sgranò gli
occhi per poi abbassarli al pavimento.
Itsuya smise di shignazzare e lo guardò dolcemente, ma il suo
cuore, lo sentiva spezzato e distrutto in mille e più finissimi
pezzetti e sospirò chiudendo gli occhi, ma portò una mano
ai capelli biondi che amava tanto accarezzandoli
- Non preoccuparti. Tu bé... Ora sai quello che provo, ma
cercherò di scordarti - e Naruto si vergognò di essere
nato a quella frase, perché sapeva che il suo migliore amico
stava soffrendo immensamente - Ma dopotutto, se mio fratello si
innamora di qualcuno, non è colpa sua, e tu... Bé tu, lo
hai coinvolto in un gioco a cui vuole partecipare con tutto se
stesso... O lo assecondi o lo elimini -
Naruto si fece passare una mano tra i capelli biondi sospirando
amaramente e Itsuya poggiò la sua amno sulla spalla, ma il
biondo alzò il viso tristemente verso di lui e il moro
notò che aveva gli occhi lucidi ma si sorprese davvero quando il
ragazzo lo abbracciò di slancio facendo cadere il vassoio e li
fece finire lunghi distesi sul materasso.
Itsuya rimase immobile, fermo, non riusciva a muovere un muscolo dallo shock, ma Naruto aveva preso a singhiozzare
- Mi dispiace tanto. Non so che mi sia successo Itsuya. Perdonami per
favore... Ti scongiuro non allontanarti da me. Sei il mio unico vero
amico, se ti perdessi non so cosa succederebbe non allontanarti anche
se credo di amare tuo fratellote ne prego Itsuya. Ti pergo! - e il moro
trattenne il suo pianto liberatorio e fece passare le mani sulla
schinea dell'amico
- Certo naru. Non ti lascerò mai solo... Puoi giurarci -
Continua...
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Capitolo 4 *** Parte IV ***
Parte IV
Ok, lo ammetto nel capitolo precedente c'erano troppi errori, perché infatti non ho riguardato e mi scuso.
Perdonate, ma andavo di fretta.
Questa volta credo proprio ce ne saranno meno, ma comunque, se notate
ditemelo. (No, fai prima a non scrivere più ndSasu) (Lo so, ma
non riesco a smettere, le idee mi si accavallano tutte e non posso
lasciarle così all'arinfusa ç_ç ndMe) (Smetti!
Smetti! Smetti! ndTutti)
Premetto, che dopo questa, ne farò un'altra di long-fic,
dedicata a una mia amica, e nel giorno del suo compleanno
pubblicherò due capitoli e che, almeno un altro capitolo di "La
famiglia Uchiha + 1" farò una nuova fic, che andrà a
rilento come quella accennata, ma almeno, voglio farvi leggere il primo
capitolo per avere l'idea se piace oppure o no.
Ok, ora ho finito le mie note, vi lascio alla lettura.
Piccolo appunto:
volevo chiedere una cosa e cioè, se invece del solito Uchihacest (itaXSasu) ci fosse l'Uchihacest ItaXItsuXIta.
Ditemi se può piacervi ^^
Parte IV
Naruto e Itsuya erano ancora stesi, quando il cellulare del biondo squillò.
Si tirò a sedere, seguito da Itsuya e rispose e si rivelò essere Kiba.
"Senti Naru, che dici se oggi
usciamo? Neji me lo ha chiesto e porta pure un suo amico... Usciamo io,
te, loro e Itsuya. Che dici?" e il biondo chiese all'amico se voleva
uscire e lui rispose con un'alzata di spalle.
Dopo aver dato l'"ok" per l'uscita, Naruto si alzò, si
cambiò e raccolse tutto quello che era caduto sul pavimento
guardando il moro con un sorriso ebete, ma di scuse e l'altro, dopo uno
scuotimento del capo, ma rassegnato, si alzò e prese il vassoio,
per poi uscire dalla camera, seguito da Naruto.
Arrivati in cucina, Naruto sobbalzò leggermente, nel vedere
Sasuke al bancone della sera prima che beveva il caffè con le
cuffie dell'i-pod nelle orecchie e la madre, si girò e sorrise
nella sua direzione e così si voltò pure il ragazzo che
lo guardò con un'espressione di poco interesse, ma che si
tramutò in una beffarda dandogli un "giorno" malizioso, mentre
con gli occhi scuri percorreva il corpo del biondo nuovamente coperto
dalla divisa scolastica mentre Naruto guardò di lato arrossendo
e grugnendo.
Itsuya, salutò la madre con un bacio sulla guancia.
- Ciao mamma... Io e Naru usciamo... Mangiamo fuori, non torno a casa per pranzo -
- Ok... A stasera Itsuya. Buon divertimento . e si rivoltò verso
i fornelli tornando a tagliare qualcosa, perché Naruto
sentì il rumore "sbatacchiante" del coltello sul tagliere
- Anche io esco... Vi accompagno... - e il moro finì il suo
caffè e andò nel corridoio precedendoli e mettendosi le
scarpe.
Naruto e Itsuya lo seguirono imitandolo e poi uscirono di casa.
- Dobbiamo andare al parco ha detto Kiba - annunciò Naruto
più rivolto all'amico che a Sasuke, ma che si irrigidì,
sia al nome che al posto
- Chi dovete incontrare là? - domandò Sasuke accendendosi la sigaretta
- Un nostro amico e il suo ragazzo. Kiba Inuzuka e Neji Hyuga. Dovresti conoscerli - rispose il fratello
- Certo! Infatti mi vedo con loro - disse ghignando e Naruto e Itsuya
sgranarono gli occhi guardandosi e così capirono che l'amico a
cui alludeva il castano era Sasuke.
Arrivati i due più piccoli andarono incontro a Kiba che anche
lui si avviò verso di loro, uscendo dalla presa del suo ragazzo
che gli aveva circondato le spalle con un braccio, ma questi venne
raggiunto da Sasuke che lo salutò con un gesto del capo
ricambiato.
I cinque si diressero verso un tavolo e Sasuke e Neji, si sedettero
sullo schienale della panca, mentre Kiba fu costretto a mettersi tra le
gambe di Neji e Naruto e Itsuya, si sedettero sul tavolo e così
il biondo diede le spalle a Sasuke.
Neji e il moro si scambiarono occhiate di intesa che gli non capirono
ma il moro tirò indietro Naruto, tirandolo a sè e Naruto
non poté non sorprendersi al gesto ma sgranò gli occhi,
quando si ritrovò il viso del ragazzo sopra il suo mentre lo
guardava e poi, tolse la sigaretta dalla bocca, soffiandogli il fumo in
faccia e il biondo chiuse occhi e non respirò finché la
nuvola non scomparì ma li riaprì quando Sasuke
poggiò le labbra sulle sue e quello sotto le schiuse leggermente
alla sorpresa e l'altro ne approfittò per infiltrare la lingua
tra i denti e prendendo a giocare con la sua, che si era mossa
involontariamente ricambiando così il bacio.
Quando si staccarono, Naruto dovette aggrapparsi alle braccia di Sasuke
per non cadere all'indietro, ma guardò immediatamente il suo
migliore amico che aveva abbassato lo sguardo tristemente e il ragazzo
si maledì all'istante alla sua poca resistenza.
Il biondo si sollevò, ma venne tirato maggiormente verso il
corpo dell'altro e un braccio gli si bloccò all'altezza del
collo e sentì il respiro caldo di Sasuke vicino al suo orecchio,
ma si voltò leggermente verso di lui, guardandolo in cagnesco ma
il ragazzo non fece una piega, mentre Neji e Kiba si misero a ridere
leggermente, seguiti da Itsuya, che teneva lo sguardo basso ma rideva.
Naruto non capiva perché stavano ridendo, ma lasciò
correre mentre veniva stretto nella specie di morsa di Sasuke, che non
aveva la minima intenzione di lasciarlo andare o di lasciarlo in santa
pace con i suoi amici.
Rimasero lì per un po', finché non suonò il
cellulare del biondo e quando rispose lo allontanò
dall'orecchio, dato che suo fratello stava sbraitando nell'apparecchio
"DOVE DIAMINE TI SEI CACCIATO NARU?! MAMMA E' PREOCCUPATISSIMA! TORNA SUBITO A CASA! ORAAA!"
- Okok... Stai calmo Koji, torno ora - e chiuse la chiamata roteando gli occhi e sgusciando dalla presa del moro
- Scusatemi, ma devo andare, se no mio fratello strippa il doppio e poi
chi lo sente a quello - e balzò giù dal tavolo - Itsuya?
Vieni? - ma il moro guardò il fratello e sorrise a Naruto
- No amico mio. Ci viene Sasu... - e a quella sparata il fratello per poco non cadde all'indietro dalla panca - Vero Sasu? -
Sasuke piegò il capo all'indietro e fece un segno positivo,
molto poco motivato ma si alzò anche lui e insieme si avviarono
a casa del biondo.
*** $$$$$$ ***
Arrivati, Naruto estrasse le chiavi dalla giacca e aprì.
Entrarono e in casa non c'era nessuno e le luci erano spente.
Uno a zero per me, pensò Sasuke guardandosi intorno e chiudendo la porta con un calcio.
Naruto andò nella cucina, perché il suo stomaco reclamava
cibo e così, andò al frigo sporgendosi in avanti e quando
Sasuke arrivò nella stanza, sgranò gli occhi e si resse
allo stipite della porta per non cadere.
Due a zero, culo perfetto, pensò nuovamente il moretto, leccandosi le labbra inconsciamente
Naruto si tirò su in piedi e si voltò verso di lui, con
un pacchetto di cioccolata fondente e gli sorrise apertamente, mentre
Sasuke alzò un sopracciglio e il biondo gli spiegò, che
aveva intuito che non gli piacessero molto i dolci, allora per mangiare
insieme, avrebbe mangiato anche lui quel tipo di cioccolata amarognola,
al posto della sua preferita, quella al latte.
Naruto si sedette al tavolo, facendo segno a Sasuke di sedersi e lui gli si sedette di fronte.
Il ragazzo tolse l'involucro argenteo dalla barretta e la spezzò
a metà, passandone un pezzo identico al suo, all'ospite, che lo
prese e cominciò a mangiarlo svogliatamente.
Svogliatamente, perché lo mangiava solo per fare un favore a
Naruto e aveva poggiato mollamene la testa su una mano che usava come
sostegno altrimenti sarebbe caduta e avrebbe sbatacchiato sonoramente
sul tavolo.
Il moro si mise a guardare le foto sul frigo e si perse nel guardare il
biondino davanti a lui, ma molto più piccolo e tutto sporco
di fango; Naruto intanto aveva finito il suo pezzo e si stava
succhiando la punta del pollice e fissava Sasuke assorto in
chissà quali pensieri.
Rimase così, finché non vide il moro sorridere e quindi
spalancò sia gli occhi cerulei che la bocca guardandolo come uno
stoccafisso.
Il ragazzo davanti a lui, si sentiva osservato e appena si voltò verso il biondo si accigliò
- Come sei bello quando sorridi Sasuke - disse come un automa Naruto
senza cambiare espressione, solo accentuandola piegando la testa di
lato ma almeno richiuse la bocca
- Non dire fesserie Naruto - disse serio il moro, ma poi guardò
le mani vuote del ragazzo e poi la sua destra che era ancora piena di
cioccolata e notò che solo una punta era rotonda mentre le altre
erano ancora appuntite.
Ma chi voglio prendere in giro, pensò Sasuke e poggiò la
cioccolata sul tavolo facendo così ridestare il biondino che
scosse la testa e sbatté più volte le palpebre.
Sasuke spospirò e prese la carta stagnola, staccando il pezzo
rotondo per poi mettere il resto nella carta; si alzò e
aprì il frigo mettendo dentro il cibo.
L'Uchiha si voltò verso Naruto che lo guardava basito, ma poi si allontanò, andando verso la porta principale.
- Ci si vede Naruto. A presto - disse e varcò la soglia con un
piede ma qualcosa lo tirò nuovamente dentro e venne spinto
contro la porta con forza tanto che chiuse gli occhi alla botta.
Appena riaprì gli occhi scuri, si ritrovò Naruto davanti
a lui che lo teneva contro la superficie per le spalle, mentre il viso
era piegato in avanti, e i ciuffi della frangia gli coprivano gli occhi
cerulei, nascondendoli alla sua vista
- Avanti Naruto lasciami andare - intinò il moretto, ma ebbe
solo l'effetto delle mani abbronzate che si strinsero sulle sue spalle
larghe.
- Non te ne andare ora - sussurrò il ragazzo, ma alle orecchie
di Sasuke arrivarono benissimo quelle parole, dette come una
supplica
- Che stai dicendo? Fammi andare a casa - ma stavolta Naruto gli si
avvicinò e poggiò le mani e la guancia destra sul petto
- Per favore. Non lasciarmi solo Sasuke. Rimani con me. Stanotte - e
Sasuke sgranò gli occhi, ma poi fece cadere il capo leggermente
in avanti, finché il naso non finì tra i fili biondi e
così respirò il profumo deolce di Naruto, ma poi lo
strinse a sè con dolcezza
- Come vuoi Naruto. Starò qui con te - e i due rimasero in
quella posizione per un tmepo interminabile, ma almeno, li rendeva
tutti e due felici.
Continua...
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Capitolo 5 *** Parte V ***
05 - Parte V
Scusate il ritardo, ma credo che questo sarà l'ultimo capitolo
di questa storia SasuNaru, anzi una delle mie tanti SasuNaru.
Ho avuto problemi a scuola, nel senso che stavo sotto con 4 materie
(tra le più difficili) e se non le recuperavo mio padre mi
avrebbe staccato la linea e quindi addio amiche mie e addio fanfiction,
ma del resto, forse sarebbe stato meglio non leggere per un pezzo le
mie cosiddette fanfiction xD
Perdonatemi se vi aspettavate la lemon, ma in questa non ci sarà, anche se ci saranno accenni brevi...
Comunque chiedo ancora scusa.
Buon lettura.
PARTE V
[...]
- Chi dovete incontrare là? - domandò Sasuke accendendosi la sigaretta
- Un
nostro amico e il suo ragazzo. Kiba Inuzuka e Neji Hyuga. Dovresti conoscerli -
rispose il fratello
- Certo! Infatti mi vedo con loro - disse ghignando e
Naruto e Itsuya sgranarono gli occhi guardandosi e così capirono che l'amico a
cui alludeva il castano era Sasuke.
[...]
- Per favore. Non lasciarmi solo Sasuke. Rimani con me. Stanotte - e Sasuke
sgranò gli occhi, ma poi fece cadere il capo leggermente in avanti, finché il
naso non finì tra i fili biondi e così respirò il profumo dolce di Naruto, ma
poi lo strinse a sè con dolcezza
- Come vuoi Naruto. Starò qui con te - e i
due rimasero in quella posizione per un tempo interminabile, ma almeno, li
rendeva tutti e due felici.
I due ragazzi si staccarono dalla porta e andarono nel salotto, ma Naruto stette
addosso all'altro lo stesso e per un bel pezzo.
Ogni tanto lo osservava e
quando Sasuke lo notava il biondo diventava paonazzo
"Non può piacermi così... Insomma l'ho conosciuto ieri...
Uffa! Mi piace un sacco..." pensò Naruto, ma vide la mano del
moro, finire sulla sua coscia e i suoi pensieri si indirizzarono tutti
lì, facendogli chiudere gli occhi e per non far notare il
rossore si strinse a Sasuke che a momenti soffocò nella presa e
tolse la mano improvvisamente per poter staccare Naruto da se e lo
guardò stranito
- La... la tua mano... sulla... sulla mia coscia -
- Naruto? Ti vergogni? -
- Accidenti se mi vergogno, quando ci siamo conosciuti? Ieri? -
- Sì ieri... -
- Sasuke non possiamo insomma... è... presto - disse Naruto con
una nota di malavoglia nella voce che non sfuggì a Sasuke
- Dobe? Dovevo rimanere qui stanotte vero? Ma se non vuoi occuparla a
fare una cosa molto... molto... molto... - disse il moro avvicinando
sempre di più al viso di Naruto mentre ad ogni "molto" i suoi
occhi si allargavano - Molto sconcia è meglio che andiamo a
letto - e Naruto sgranò del tutto gli occhi arrossendo come non
mai
- Sasuke! Non dire così! - frignò il ragazzo facendo
ridere l'altro che si rimise con la schiena in modo che combaciasse
perfettamente al divano e prese Naruto a cavalcioni su di lui
- Dobe? Lo sai che mi piaci mh? - e Naruto guardò il pavimento
alla sua destra e poi alla sua sinistra senza trovarci imperfezioni
anche se poi come scusa per cambiare discorso non sarebbe stata poi una
gran cosa, ma avrebbe fatto di tutto per uscire da quel discorso e da
quella posizione: era a cavalcioni sul ragazzo, con le gambe pieghe
indietro come fosse in ginocchio e le mani chiare di Sasuke erano sulla
parte esterna della cosce procurandogli un calore inverosimile sia alle
gote già rosse di loro e al basso, dove aveva paura potesse
succedere qualcosa di davvero imbarazzante sia per lui che per il moro,
ma soprattutto per lui dato che si sarebbe vergognato da morire.
Naruto annuì appena e l'altro gli posò un bacio sul naso
guardandolo dritto negli occhi azzurri che lo guardavano supplicanti
come di smetterla, perché si sentiva a disagio. Non che gli
desse veramente fastidio, ma era la prima volta dopo tanto tempo che
era lui a vergognarsi e non le ragazze o i ragazzi che solitamente
faceva imbarazzare lui. Sasuke era diverso, era lui a metterlo in
soggezione con quei pozzi profondi e non lui a mettere in soggezione
gli altri con gli oceani sconfinati nel quale potevi immergerti.
Il biondo chiuse gli occhi e respirò a fondo, ma il suo
respirò si smorzò, quando Sasuke mise una mano dietro la
sua nuca portandoselo vicino in modo che potesse baciarlo e senza
attendere molto chiese accesso, e senza che gli venisse accordato,
riuscì a infiltrare la lingua calda tra le labbra e i denti di
Naruto che si aprirono con poca difficoltà per la sorpresa.
Naruto chiuse gli occhi e poggiò le mani sulle spalle del moro e
cercò di staccarlo ma la pressione della mano sul suo collo
glielo impediva di gran lunga allora decise di non opporre resistenza e
passò le braccia dietro il collo del ragazzo e se lo
avvicinò maggiormente, intrecciando le sue dita nel capelli neri
accarezzandoli e così fece abbandonare Sasuke a mille e mille
vorticanti sensazioni e pensieri tutti riguardanti il ragazzo che aveva
in braccio.
Sasuke si alzò mentre baciava ancora Naruto e aprì gli
occhi vagando con lo sguardo nella stanza fino a trovare la porta che
conduceva all'ingresso e quindi alle scale; vi arrivò e prese a
percorrerle lentamente finché non arrivò al piano di sopra
Il più grande si staccò dal ragazzo poggiandolo al muro e prese ad ansimare leggermente per la mancanza d'aria
- Naruto? Dov'è la tua stanza? - formulò in un
sussurrò il moro e il biondo dopo aver deglutito gli
indicò una porta chiuse in color legno, e il moro lo
staccò dal muro e lo portò nella camera poggiandolo sul
letto.
Itsuya era andato a casa, accompagnato da Neji e Kiba e ad accoglierlo,
c'era solo il fratello più grande che lo guardò con fare
dolce, cosa che lo fece arrossire all'invero simile, dato che fin da
quando aveva compiuto i tredici anni aveva notato che il grande gli
faceva uno stranissimo effetto: simile a quando guardava Naruto, ma non
aveva mai voluto accettarlo di buon grado.
Itsuya lo superò da dietro il divano dove il moro stava
guardando la televisione, ma si sentì tirare per un braccio e
venne sollevato come un piuma e scaraventato sul mobilio in pochi
secondi senza nemmeno rendersene davvero conto.
Il ragazzino aveva chiuso gli occhi immaginandosi per terra con il
sedere o il capo dolorante, ma fu tutto il contrario: era sotto il
fratello che lo guardava mentre il telecomando lo teneva nella mano
destra e la sinistra stringeva il suo polso destro, senza forza.
L'Uchiha minore guardò gli occhi scuri del fratello, che
solitamente erano spenti e cupi, ma in questo momento dolci e
comprensivi come non aveva mai visto in tutta la sua piccola vita in
confronto a quella dell'altro.
Itachi spense la tv senza nemmeno guardarne la direzione e
lanciò il telecomando sul tavolino infondo alla stanza e non
sentì che il tonfo che fece per atterrare perfettamente
sull'oggetto e non uno che cadeva sul pavimento rivestito di moquet
soffice soffice di color acqua marina
- Itachi spostati - ma l'altro non accennava a volersi spostare - Non ho voglia di giocare -
- Non sto giocando Itsuya -
- Ah no? Puoi anche spostartiii - e cercò di spostarlo con
scarso successo finché il ragazzo più grande non prese
entrambi i polsi e li portò insieme oltre il cuscino del divano
facendo sorprendere il ragazzo sotto, ma la maglietta che portava si
sollevò e gli arrivò leggermente sopra l'ombelico - Itachi
che stai facendo? Lasciami - arrossì Itsuya sbattendo le palpebre
- Fratellino? Ti piace ancora Naruto? - e il moretto abbassò lo sguardo e girò il viso di lato
- No. Ormai mi sono rassegnato... Insomma non avevo speranze contro Sasuke no? - sorrise tiratamente il ragazzo
- Mi spiace fratellino - e il più grande voltò con la
mano libera il volto del ragazzo dandogli poi un bacio casto sulle
labbra, cosa che fece a dir poco sorprendere Itsuya che sgranò
gli all'invero simile, ma quando Itachi si staccò, nel
più piccolo pervase una sensazione di dispiacere e quindi
seguì leggermente quelle labbra sottili simili alle sue.
Itachi sorrise e tornò giù sul fratello che stavolta
chiuse gli occhi e il contatto durò maggiormente e Itsuya
lasciò l'accesso al fratello che infilò prontamente la
lingua nella sua bocca cominciando a giocare con la sua in un gioco
veloce e irrefrenabile come il desiderio del più grande di poter
possedere il più piccolo che cominciava ad ansimare sotto di lui
e quando si staccarono in cerca di aria Itsuya chiuse gli occhi mentre
Itachi scese verso il collo del ragazzo lasciando la presa sui polsi
portando le manis otto la maglietta cominciando ad accarezzarne il
petto e l'addome, ma scivolarono verso i pantaloni e individuato il
bottone le fecero uscire dall'asola con estrema precisione e esperienza
perpoi infilarvi la mano dentro accarezzando l'erezione ormai evidente
del piccolo che inarcò la schiena leggermente allora Itachi
l'afferrò saldamente entando con la mano anche dentro i boxer
cominciando ad accarezzarla lentamente, ma sentirono uno scatto alals
erratura della porta e il piccolo sgranò gli occhi mente il
più grande si tirò leggermente su, puntando la mano
libera sullo schienale del divano mentre con l'altra rimase stretta al
membro del fratello che annaspava inutilmente per dirglielo, ma alal
fine cercò di rilassarsi appena riprese ad accarezzarla
- Itachi ciao -
- Ciao mamma - salutò apatico lui - Tornati prima noto -
continuò con una nota di dispiacere nella voce e lanciò
un'occhiata veloce a Itsuya che lo guardava con gli occhi lucidi, ma
con le mani sulla bocca per non far sentire i gemiti alla madre e
così lo fece leggermente ghignare, ma ampliò il ghigno
appena il fratello si liberò nella sua mano
- Bé sì... Ma come mai ti reggi al divano? -
- No niente stavo steso per quello -
- Mh capisco. Itsuya e Sasuke? -
- Sasuke da Naruto mentre Itsuya? Itsuya è qui con me mamma - e
il ragazzino sgranò gli occhi cercando di far tornare il respiro
regolare
- Meno male - e la madre sorrise passando oltre
- Itachi ma sei pazzo? Se fosse venuta a vedere mh? - lo aggredì
il moretto, ma le sue lamentele vennero coperte dalle labbra del
fratello
- Nessuno saprà quello che è successo, succede... e
succederà fratellino - e si sedette leccando via il seme del
ragazzo che aveva tenuto gli occhi sbarrati
- Cosa scusa? -
- Hai capito no? -
- T-t-t-tu mi stai dicendo che io e te... -
- Sì - fece risoluto
- E che d-d-d-dovremo fare... -
- Sì - rispose ancora e il piccolo avvampò
- Itachi giuro che ti uccido! - e gli si avventò contro cominciando a falo ridere.
La mattina seguente Sasuke si svegliò nel letto si Naruto tutto
dolorante, dato che il ragazzo gli aveva dormito addosso ma del resto
non gli importava più di tanto, perché era riuscito a
tirare fuori il meglio del ragazzo e anche il biondo lo aveva fatto con
lui e non ne sapeva il perché ma era felice.
Prese a fissarlo dormire e si accorse che nella sua mente si rivedeva
ogni fine settimana con lui sul suo eptto che dormiva beatamente come
in quel momento e gli piaceva molto tanto che sorrise come non lo
avesse mai fatto.
Accarezzò i capelli biondi per tutta la nuca, ma sentì
Naruto muioversi leggermente e smise allora il biondino tornò
rilassato e strofinò il naso sul petto.
Riprese e stavolta il ragazzo mugulò sedendosi in ginocchio e così alzò le coperte.
Naruto aprì gli occhi e se li stropicciò guardandosi
intorno, ma appena intravide il moro con un sopracciglio alzato, con un
braccio dietro la nuca mentre l'altra leggermente alzata e... nudo nel
suo letto, si ricordò della sera prima e gli si piombò
addosso mettendoglisi sopra strofinando il naso con quello di Sasuke
per poi pggoare la guancia e la mani sul petto sorprendendo il ragazzo
che allargò le braccia non sapendo cosa fare
- Giorno - disse Naruto quasi facendo le fusa
- Giorno a te - e poggiò le mani sulla schiena come per abbracciarlo e lo strinse a se.
Naruto alzò la testa e lo guardò piegando leggermente la
testa di lato e così catturò la sua attenzione
- Che titolo daresti alla nostra storia? mh? -
- Che titolo le darei? - e si portò le braccia dietro la nuca
cominciando a guardare il soffitto pensieroso - "I love my best
friend's brother" - ma guardò naruto che lo guardava con un
sopracciglio alzato
- Scusa ma... Cosa vuol dire? - e Sasuke sgranò gli occhi e leggermente la bocca
- Non sai cosa vuol dire? -
- ....no. Non vado bene in inglese - e Sasuke scoppiò a ridere
facendo rimanere imbamboalto Naruto per qualche secondo - Ehi! Dimmi
che vuol dire! - ma il moro continuava a ridere - DIMMI COSA VUOL DIRE!
- sbraitò il biondo alterandosi, ma il moretto continuava a
ridere come non aveva mai fatto.
*Note autrice:
ecco la fine di questa fic, che doveva essere inizialmente una shot.
Premetto che il finale è molto scontato e che non sapevo davvero
come completarla, quindi ho optato per far dire a Sasuke il titolo per
poi non farlo capire a Naruto, solo per finirlo con il moro che
rideva.
Grazie a tutte le persone che hanno commentato ho solo letto questa mia fic di pochi capitoli, ma spero vi siano piaciuti tutti.
sana4ever
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