I love my best friend's brother

di sana4ever
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Parte I ***
Capitolo 2: *** Parte II ***
Capitolo 3: *** Parte III ***
Capitolo 4: *** Parte IV ***
Capitolo 5: *** Parte V ***



Capitolo 1
*** Parte I ***


16 - Father of my best friend
I love my best friend's brother

- Presentazione: Naruto è maggiorenne ed è una specie di playboy della scuola, ma quando va a casa del suo migliore amico e vede il fratello maggiore se ne innamora perdutamente. Tanto che poi sarà come se vivesse a casa sua... (povero ragazzo >.> ndme) (ahah *risata sarcastica* -_-" ndNaru)
- Personaggi principali: Naruto Uzumaki / sorpresa / Altri
- Raiting: arancione
- Pairing: Naru?? / ??Naru / NejiKiba (accenni) / NaruSaku (accenni)
- Genere: romantico / comico
- Avvertenze: Yaoi / OOC / AU / One-shot / Lemon
- Note autrice: premetto che l'idea malsana per questa shot, mi è venuta ascoltando "Stacy's mum" dei Bowling for soup. (sei messa ben male amica mia ndnaru) (e grazie a loro tu... *si guarda intorno* Muahahah ndme) (O.O è pazza... ndnaru ).
Con questa shot, volevo ringraziare e quattro persone che hanno commentato la mia shot precedente e mi hanno fatto notare giustamente i miei errori. Vi ringrazio tanto:
- ladynena: Lo so, spero che con questa non ti deluda ^^ e soprattutto è dedicata a voi quattro infatti ^^
- nana89: neechan! zompa! grazie dei complimenti! Anche se davvero questa non meritava tanto ^^
- ryanforever: grazie di leggere praticamente ogni mia shot o fic... ^^ mi piacerebbe conoscerti sisi
- By_Vale: ormai mia seguitrice accanita... (xD) grazie mille!
(Mi sa che però dovrò dividere pure questa in due... Uff... Accidenti a me e alle mie idee malsane =_=" ndme) (tutta colpa tua >.> ndNaru) (zitto! >.< ndme)



- Ohi Naru? -
- Nh? -
- Che dici oggi usciamo? -
- Sì... Perché no - rispose pacato un ragazzo sui diciotto anni, capelli biondi e sbarazzini, alto, fisico snello, con lo zaino su una spalla e le mani in tasca con fare annoiato al suo migliore amico.
Una ragazzo dai capelli neri come la notte, occhi azzurro chiarissimo, fisico asciutto quanto l'amico e sempre al suo fianco pronto ad aiutarlo.
Il ragazzo si chiamava Itsuya, ed era il migliore della classe, mentre il suo amico, Naruto Uzumaki, era l'ultimo perché non studiava mai, anche se nei compiti andava abbastanza bene arrivando solo per avere la sufficienza.
I due ragazzi stavano andando a scuola ma vennero raggiunti da alcune ragazze della loro classe, ammiratrici del biondo.
Naruto ogni volta che le vedeva roteava gli occhi e in aggiunta si prendeva l'amico vicino, circondandogli le spalle con un braccio.
Il moro, che aveva un debole per lui arrossiva e Naruto non se ne spiegava assolutamente il motivo, finché non arrivavano a scuola e il ragazzo lo lasciava andare così Itsuya si calmava e faceva tornare il battito regolare.
Il moretto aveva anche lui una cerchia di ragazze, ma di solito non lo assalivano quanto l'amico e quindi era libero di girare tranquillamente senza dover scappare via, come succedeva a Naruto il pomeriggio durante la pausa pranzo.
- Un momento. Ma oggi abbiamo la pausa pranzo. Naruuu... - piagnucolò il ragazzo in direzione del biondo, che prima lo guardò stranito ma poi si aprì in un enorme sorriso
- Non devi preoccuparti... E' divertente fuggire no? Ma comunque non ne ho la minima intenzione, quindi, ci metteremo sotto l'ombra di un albero e ci infileremo l'i-Pod nelle orecchie amico mio - e gli diede una pacca sulla spalla.
Itsuya, guardò l'orologio e si ricordò che doveva incontrarsi prima con dei compagni di classe per l'assemblea di una settimana dopo e Naruto dopo aver sorriso si allontanò, e così il ragazzo andò in classe.
Il biondo andò da delle ragazze e ne abbracciò una da dietro, salutando le altre che arrossirono leggermente.
La ragazza aveva i capelli rosa confetto a caschetto, occhi semplicemente verde smeraldo, pelle chiara e fisico ben formato.
- Giorno Sakura... - fece languido il ragazzo portando una mano sulla coscia leggermente dalla gonna
- Ciao Naru... - e scostò la mano delicatamente, senza stizza allora il ragazzo, la portò al fianco, infiltrandola sotto la camicetta bianca e rossa
- Ieri sera eri più disponibile, nh? -
- Naru? Smettila siamo a scuola - e si rigirò nell'abbraccio portando le braccia dietro il collo
- Mmm... Sempre con la stessa solfa? Quand'è che ti abbandonerai tra le mie braccia? - disse teatralmente il ragazzo facendo ridere le altre
- Non so... Dipende... - e si avvicinò, baciandolo castamente
- Che peccato. Spero molto presto però... - e la lasciò dopo aver passato le mani velocemente sul fondoschiena della ragazza.
Sakura si rivoltò verso le amiche che la guardarono maliziose, ma nel profondo, erano leggermente invidiose perché anche loro erano invaghite del ragazzo, che si poteva definire idol della scuola assieme a Gaara no Sabaku, ragazzo tetro, dai capelli rosso del fuoco più vivo, occhi azzurro chiarissimo più di Itsuya, fisico modellato da anni di king-boxing e il primo ragazzo della scuola, sia tra le ragazzi e tra i ragazzi.
Il secondo era ovviamente Naruto seguito da Itsuya e da Kiba Inuzuka, un ragazzo dai capelli castani e sbarazzini, occhi adorabilmente dorati e fisico agile e snello.
Questi erano i ragazzi più quotati della scuola e molti altri li invidiavano oppure li ammiravano oppure addirittura se ne innamoravano.
Suonò la campanella e i ragazzi dovettero entrare per l'inizio delle lezioni e Kiba e Gaara, raggiunsero Naruto davanti alla loro classe, per poi aggiungersi anche Itsuya e insieme andarono a prendere i loro posti infondo alla classe, Kiba affianco a Gaara e Itsuya accanto a Naruto.
Cominciò la lezione di italiano  ed entrò una professoressa sulla trentina, capelli lunghi e neri, mentre gli occhi erano sul castano, ma color mattone, quindi rossicci, contornati da una matita violacea.
Indossava un vestito corto bianco e sopra un bolerino rosso; appena vide Naruto sorrise e il ragazzo di rimando sorrise chiudendo gli occhi mentre Itsuya non se ne spiegava il motivo e lo guardava con un sopracciglio alzato.
Naruto se ne accorse e gli si avvicinò, dicendogli solo tre parole, che lo fecero capire: è stata mia.
Il moro guardò sconcertato l'amico che di rimando ampliò il sorriso, facendolo diventare un ghigno che fece rabbrividire l'altro.

*** $$$$$$ ***

Finirono le due ore di italiano e l'ora seguente sarebbe stata buca, perché il professore di inglese, Kakashi Hatake, mancava dall'inizio dell'anno dato che era malato e quindi sarebbero dovuti andare nell'aula di informatica.
Itsuya, Kiba, Gaara e Naruto, rimasero in classe per ultimi, perché il biondo vi mise molto a fare lo zaino, ma quando arrivarono davanti alla professoressa, Naruto disse loro che li avrebbe raggiunti dopo, e Kiba gli chiese il perché e il ragazzo rispose risoluto che doveva discutere con la professoressa Kurenai del prossimo compito di italiano.
Kiba gli ghignò e lui ne fece uno di rimando, mentre Itsuya e Gaara si erano già avviati; appena uscito Kiba, chiuse la porta e Naruto si voltò verso Kurenai.
- Ma bene professoressa è da un pezzo che non ci si vede... Il maestro Kakashi sta bene? - domandò il ragazzo mentre lei metteva via le sue cose nella valigetta
- Sì. Sta sempre meglio... Fra qualche giorno tornerà a scuola - mentre si sfilava gli occhiali e muoveva i capelli per ravvivarli leggermente
- Bene - e si avvicinò, poggiando le mani alla cattedra mentre lei le portò lungo le braccia sottili ma muscolose del ragazzo - Hai un buon profumo... Cos'è? Pesca? -
- Te ne intendi vero? -
- Sì - e prese a baciarle il collo, ma quando prese a mordere, lei lo fermò
- Non lasciarmi segni... Se qualcuno li vedesse comincierebbe a fare domande - e appena finì prese a sbottonargli la giacca della divisa mentre lui le aveva sfilato il bolerino e stava aprendo i bottoni del vestito bianco che lo chiudevano sul seno.
Lei aveva già aperto la giacca e i bottoni della camicia, e con le mani stava esplorando il suo petto largo, mentre lui l'aveva fatta sedere sulla cattedra e si stavano baciando con foga presi dal momento e dalla preoccupazione di essere scoperti.
Kurenai stava per sfilare la giacca e la camicia, quando la porta si aprì e i due si voltarono verso l'intruso
- Itsuya? Che ci fai qui? - domandò Naruto a occhi sgranati, mentre l'altro li ridusse a due fessure
- Sono venuto a cercarti perché il professore, vuole metterti assente, e dopo abbiamo Ibiki e lui è molto vigile, quindi muoviti - e riuscì dalla classe sbattendo la porta scorrevole.
Naruto si voltò e sorrise dispiaciuto, ma si avvicinò al suo orecchio
- Sarà per la prossima volta... - e le leccò il padiglione auricolare per poi rivestirsi e andare nella classe di informatica assieme all'amico.
Una volta in classe, il biondo si scusò per il ritardo, con una delle sue solite scuse inventate sul momento e andò a sedersi tra Kiba e Itsuya come di consuetudine.
Seduto, accese il pc, entrò nel profilo della loro classe e aprì una pagina di internet potendo poi così accedere a msn con il suo contatto e si mise a parlare con Sakura mentre Kiba guardava e rideva, invece Itsuya teneva gli occhi a due fessure.
Naruto si voltò verso di lui sghignazzando, ma appena vide lo sguardo severo dell'amico lo spense e divenne serio bofonchiando un "lo facciamo per scherzare" ma l'amico gli voltò il viso dall'altra parte come offeso, allora il biondo gli si avvicinò e gli circondò le spalle con un braccio avvicinandoselo dicendogli di provare a divertirsi anche lui ma il professore li richiamò portandoli all'ordine, ma Kiba e Naruto continuarono a sghignazzare mentre il moro prese a fare un compito per informatica mettendosi avanti per il pomeriggio.

Finì anche la lezione buca e così dovettero tornare in classe a fare matematica con il professore Ibiki Morino, il più severo tra quelli che avevano i ragazzi.
Pretendeva ordine nelle sue ore, ma quelle rare volte che Naruto era presente, riusciva a far scalmanare tutta la classe, facendola ridere e schiamazzare, ma anche molte volte, finiva in presidenza e dopo una ramanzina, tornava in classe perché era il nipote di uno dei fondatori della scuola, Jiraya.
Infatti la scuola che frequentava il ragazzo era una delle più moderne nel suo paese e quindi, non si faceva molti problemi: classico figlio di papà: poteva desiderare ciò che voleva, otteneva ciò che voleva, e quando aveva finito di usarlo per i suoi scopi lo gettava come spazzatura seguito, da un repentino cambiamento di direzione a un altro oggetto, preso dai suoi desideri.
Peccato che avesse fatto così anche con gli amici e quindi, gliene restavano pochi di leali e sinceri, mentre gli altri, lo vedevano  più come un capo e a volte lo temevano, perché avevano scoperto che era finito in risse e i suoi "aggressori" erano finiti in ospedale, con anche molti arti rotti in più punti.
Naruto decise di saltare la lezione, ma chiamò con sè Sakura e insieme andarono in terrazza.
Il biondo si appoggiò al muro con la schiena, mentre lei, andò al parapetto e guardò il panorama che si scorgeva dalla scuola
- Si vede casa mia - affermò lei girandosi verso di lui, ma la brezza che tirava le spostò i capelli davanti al viso chiaro e così dovette metterli dietro le orecchie in modo che stessero fermi, per poi avvicinarsi al suo interlocutore.
Naruto la guardò mettendolesi davanti e lei si appoggiò contro il sostegno.
Le si avvicinò con il viso al collo dandole una leggera lappata sotto la mandibola e lei chiuse gli occhi al contatto.
Portò le sue mani ai fianchi della ragazza, infilando le mani sotto la camicetta, mentre Sakura gli slacciò i bottoni della giacca e della camicia per poi tirare i due indumenti fino alle spalle, per poi baciarle.
Le sfilò la camicetta, ma lei sgranò gli occhi e Naruto sentì la porta sbattere e qualcuno che ansimava pesantemente.
Si voltò e trovò Itsuya piegato in avanti e con le mani poggiate sulle ginocchia mentre lo guardava severamente; il moro si avvicinò e lo prese per un orecchio allontanandosi dalla ragazza senza mezza divisa e sbatté il ragazzo al muro, puntandogli un dito contro
- Se non la smetti di cercare di scoparti ogni ragazza che ci sta, con me hai chiuso. Comprendi? - lo minacciò Itsuya come sfidarlo.
Naruto ghignò e si ricompose, rimettendosi a posto la camicia e la giacca, ma lasciando i soliti primi bottoni aperti, e lasciando intravedere la collana con una pietra azzurra come ciondolo, che portava sempre al collo, per poi, girare le posizioni e mettere l'amico al muro, tenendolo per le spalle
- Se tu non la pianti di interrompermi ogni volta, finirai tu sotto al posto loro - e gli baciò una guancia - Comprendi? - sogghignò per poi staccarsi dal ragazzo che teneva gli occhi sgranati, ma annuì impercettibilmente - Bravo Itsuya - e gli circondò le spalle avvicinandosi a Sakura
- Tesoro? Dobbiamo tornare da quel rompi del prof. Andiamo? -
- Se... - e guardò di lato come scocciata, mentre Naruto sorrise e tornò in classe tenendosi Itsuya vicino.

*** $$$$$$ ***

Le lezioni della mattina passarono, ma durante la pausa pranzo, Gaara, Kiba, Naruto e Itsuya, stettero insieme, ma per fortuna le ragazze non gli stettero addosso tutto il tempo e così poterono mangiare in pace e tranquillità.
Kiba stava mangiando le patatine in un sacchetto, ma Naruto gli fece notare delle ragazze uscire dall'università, che era affianco alla loro scuola e appena il castano si voltò, fece cadere il sacchetto a terra facendo spargere il cibo dappertutto, mentre aveva gli occhi spalancati dalla sorpresa. Naruto guardò nella sua direzione e vide che stava fissando un ragazzo alto dagli occhi chiarissimi e capelli lunghi, legati in una bassa coda, che stava parlottando con una ragazza castana dai capelli castani anch'essa e legati in due crocchie sopra la testa, mentre gli occhi castano nocciola e pieni di vita.
Naruto sorrise domandando chi fosse il ragazzo e Kiba, come fosse un automa rispose che era il suo ragazzo spiazzando tutti e facendoli restare col fiato sospeso, finché l'interessato della conversazione, non si voltò verso di loro e non sgranò solo gli occhi chiari, ma anche la bocca, andandogli incontro a passo svelto; Kiba si alzò in piedi e divenne rosso portandosi un dito alle labbra imbarazzato al massimo.
- Cucciolo! Che ci fai qui? - e l'abbracciò mentre il ragazzo andava a fuoco e fiamme
- B-bé... E'... E' questa la mia scuola Neji -
- Davvero? Allora ci vede più spesso di prima, ora faccio i corsi qui - e Kiba spalancò maggiormente gli occhi dorati e Neji, poggiò le labbra sulle sue - Ora devo andare cucciolo, ma non preoccuparti. A stasera che ci divertiamo - e si allontanò con un gesto della mano
- E bravo il nostro amico - schernì Naruto dandogli una pacca sulla spalla, che se non fosse stato attento, il castano, avrebbe fatto qualche passo avanti - Te la fai con gli universitari ora? -
- Idiota! Io e lui stiamo insieme da due anni oramai -
Il biondo fischiò in ammirazione aggiungendo poi che finalmente si era sistemato, ma una buona volta Gaara intervenne
- Anche tu dovresti farlo. Non fai altro che correre dietro a qualsiasi ragazza che vedi... Non puoi continuare a fare il playboy per tutta la vita -
- Geloso Gaara? Se vuoi... -
- ... appunto - e tornò alla coca-cola che aveva nella lattina, facendo sospirare Itsuya e facendo roteare gli occhi al ragazzo che tornò a sedersi con la schiena poggiata all'albero mentre Kiba continuava a guardare la schiena del suo ragazzo che si allontanava.

Finite anche le ore del pomeriggio, Naruto andò a casa di Itsuya.
Arrivarono al cancello dell'enorme villa del moro e dopo aver suonato entrarono mentre il cancello si richiudeva alle loro spalle
- Non mi abituerò mai a casa tua sai? - notò Naruto e si guardò intorno.
Arrivati davanti alla struttura, che era una villa a due piani con mattoni a vista, compreso il portico, Itsuya si bloccò e Naruto gli andò a sbattere contro, mandando il busto in avanti, dato che era più alto.
- C'è mio padre. Non fare rumore... E non solo lui, anche i miei fratelli... - e Naruto si meravigliò a quella specie di "rispetto" che il ragazzo dava alla sua famiglia.
Entrarono in casa.
Naruto fischiettava, mentre Itsuya, faceva di tutto per fare poco casino finché non passarono davanti a un salotto con la porta chiusa e i due tesero l'orecchio per sentire
- Tu, devi dirigere l'azienda... Devi essere rispettato e alle volte temuto. Hai capito Itachi? -
- Padre? Io sono già a buon livello, mentre Sasuke ha bisogno di tornare all'università, per poter socializzare con quello Hyuga e così un giorno le nostre famiglie potranno unire le aziende e così diverremo la più potente di tutto il Giappone -
- Vedo con piacere Itachi che hai già un piano in mente -
- Sì padre - ma si sentì un'altra voce profonda come le altre due
- Allora perché non mi ricacci all'università e non mi lasci fare i cazzi miei padre? -
- Non parlare così Sasuke... Te ne prego... - si aggiunse una voce femminile alla conversazione
- Mamma? Non intervenire... Ho solo chiesto na cosa giusta - disse scocciata la voce intervenuta per ultima
- Non fumare qui! - tuonò la prima che si era sentita
- Ma non rompermi le palle! Lasciami in pace! - e si sentirono dei passi e i due ragazzi si allontanarono appena in tempo che la porta si aprì e mostrò una ragazzo sulla ventina, capelli neri come la notte con i ciuffi davanti più lunghi mentre gli altri avevano una strana piega all'insù, ma morbidi e setosi al contatto; occhi scuri e stretti, ma che gli davano un'aria seria e misteriosa; labbra sottili ma estremamente allettanti; pelle diafana come anche le braccia muscolose, scoperte, da fare invidia alla luna piena; e fisico perfettamente modellato, perché, da sotto la canotta nera a collo alto si intravedevano i pettorali e la tartaruga degli addominali, mentre le mani finivano nelle due tasche dei jeans blu scuro che fasciavano le gambe snelle ma robuste, mentre ovviamente i piedi ne grandi ne piccoli erano coperti da delle ciabatte nere.
Il moro alzò lo sguardo verso il fratello e Naruto incontrando due occhi azzurri sorpresi e impacciati davanti a cotanta perfezione, ma Naruto venne riscosso da Itsuya
- Naruto, lui è mio fratello Sasuke. Sasuke lui è Naruto Uzumaki, il mio migliore amico - e il moro più grande tese la mano con un sorriso malizioso mentre aveva una sigaretta in bocca
- Piacere Naruto. Molto piacere - e il biondo strinse la mano mentre il cuore cominciò a palpitare nel petto molto velocemente.

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Capitolo 2
*** Parte II ***


02 - Parte II Parte II
1. Premetto che in questa parte della storia, ci sarà soprattutto Sasuke che conoscerà meglio gli amici, e quindi Naruto.
2. Preciso, che nelle note, avevo messo shot, perché inizialmente era così, ma ora, dato che la vicenda, raccontata in un solo capitolo, sarebbe venuta male, l'ho voluta dividere, se non volete continuare a leggerla, siete liberi di farlo.
3. Premetto inoltre che ci sarà davvero molto più dialogo che descrizioni (x spiegazioni guardare punto 1 xD)
p.s. Autrice:
questa fic - ormai posso definirla tale - è stata fatta per ringraziare sinceramente e non per farmi risultare una cosidetta "leccaculo" per ottenere elogi e quant'altro. Io ringrazio sinceramente le ragazze che hanno commentato la mia ultima vera shot, con tutto il cuore.
Grazie.



[...]
- Anche tu dovresti farlo. Non fai altro che correre dietro a qualsiasi ragazza che vedi... Non puoi continuare a fare il playboy per tutta la vita -
[...]
- Naruto, lui è mio fratello Sasuke. Sasuke lui è Naruto Uzumaki, il mio migliore amico - e il moro più grande tese la mano con un sorriso malizioso mentre aveva una sigaretta in bocca
- Piacere Naruto. Molto piacere - e il biondo strinse la mano mentre il cuore cominciò a palpitare nel petto molto velocemente.



Naruto era incantato dalla figura di Sasuke.
Non riusciva a staccare gli occhi da quei pozzi neri che si era ritrovato davanti.
Sasuke dal canto suo, si era perso nel cielo pieno di stupore del ragazzo, mentre suo fratello gli lanciava degli sguardi omicidi, ma non se ne era mai curato e non avrebbe cominciato di certo ora.
Sciolsero la stretta appena in tempo, che uscì un altro ragazzo sui venticinque anni, dai lunghi capelli neri, legati in una bassa coda, occhi stretti quanto quelli di Sasuke, ma infinitamente superiori in malizia e anche in bastardaggine pensò Naruto lanciandogli un'occhiata quasi infastidita dalla sua presenza aggiuntiva alla situazione già di per sè imbarazzante per il biondo.
- Naruto? Lui è mio fratello maggiore Itachi. Itachi, lui è Naruto Uzumaki... -
- Il suo migliore amico - finì Sasuke, poggiandosi al muro con la schiena e accendendosi la sigaretta, dandole la prima boccata
- So parlare anche io fratellino -
- Avanti otouto... Non prendertela - aggiunse Itachi
"Ma sti qui si divertono a prendere di mezzo Itsuya, per poi sfotterlo? Oh povero amico mio!" pensò Naruto guardando prima il moro piccolo, passandolo a Itachi e poi soffermarlo a Sasuke che ghignava.
Dal primo istante, Naruto era rimasto affascinato dal moro di mezzo e quando aveva visto Itachi, a momenti non lo aveva degnato nemmeno di uno sguardo continuando a guardarlo; non riusciva a distogliere i suoi occhi chiari dal viso pallido ma perfettamente angoloso del ragazzo più grande, ma venne riscosso dall'amico che lo richiamò, dicendogli di seguirlo e lo condusse in camera, ma sentiva lo sguardo indagatore di Sasuke su di sè, che lo scrutava come volesse penetrare la pelle, seguita dai muscoli, fino ad arrivare nelle viscere.
- Sasu? Smettila di fissarlo... -
- Cazzo vuoi tu? - chiese il moretto alzando svogliatamente il viso verso quello del fratello che era più alto
- Smetti di fissare Naruto. Quello è di Itsuya. Non rubargli pure quello, nh? -
- Ma vaffanculo... - e tornò alla sua sigaretta, ma suonò il cellulare - Oh no! Karin... Cazzo c'è? -
"Come sempre fine vero Sasuke-kun? Comunque c'è una che vuole conoscerti..."
- Mh? Altra tua amichetta sfigata? Se è come quell'altra giuro che te la faccia pagare -
"Puoi star sicuro che non è come l'altra... E' sempre cercata da un playboy della scuola"
- Com'è sto qui? -
"Biondo, occhi azzurri, pelle color biscotto. Ne ho visto la foto ed è un figo pazzesco!"
Sul viso del ragazzo comparve un ghigno poco raccomandabile.
Diede una boccata alla sigaretta, ma dato che si era messo a fissare Naruto, si era del tutto consumata, quando la finì, si chinò a terra e la spense nella moquette blu dell'ingresso, sotto lo sguardo di Itachi che non mosse un dito per fermarlo
- Allora fammela vedere sta tizia. Ci incontriamo al caffè in centro. Il solito. Ciao - e non aspettò che la ragazza salutasse che mise giù chiudendo la chiamata, mettendosi poi il cellulare in tasca e cercò di allontanarsi ma Itachi lo placcò contro il muro
- Fratellino? Ti consiglio di lasciarlo a Itsuya, perché se non lo fai, non te la perdonerà mai e il tuo testimone te lo scordi... E poi hai altre persone per la testa, nh? - disse avvicinandosi al viso chiaro di Sasuke
- Fottiti Itachi - e con un spintone lo spostò per poi sorpassarlo e andare giù per le scale, per potersi mettere le scarpe e uscire.

Sasuke andò al caffè, e incontrò una ragazza dai capelli rossi e gli occhi scuri, coperti da degli occhiali da segretaria, che gli affermò che la sua amica, sarebbe arrivata a momenti.
Entrarono e si sedettero a un tavolo nella zona fumatori perché Karin, sapeva che dopo il caffè Sasuke si fumava sempre una sigaretta e quindi, il locale aveva apposta due sale: fumatori e non fumatori.
Ordinarono un caffè nero per lui e un cappuccino per lei, mentre arrivava una ragazza dai capelli rosa, tagliati a caschetto e occhi verde smeraldo. Indossava una camicetta rosa a maniche corte e una gonna bianca e Sasuke appena la vide sgranò gli occhi, quasi affogandosi nel caffè e tossicchiando.
Karin lo prese come un buon segno, ma il ragazzo nella sua mente stava elaborando un aggettivo adatto a quella... Cosa... Che aveva davanti: assolutamente orrenda e inumana.
Bé, erano due, ma a lui non importava.
Si sedette e Karin li presentò
- Piacere... Sakura. Ehm... Che scuola fai? -
- Liceo. Ultimo... Ultimo anno -
- Mh... Capisco... Sei più piccola di me di due anni. Va bene. Cosa positiva - ma invece pensava tutto il contrario - E ha detto Karin che sei ricercata. Come si chiama questo, famigerato playboy? - chiese bevendo un sorso di caffè, mentre Karin intingeva svogliatamente la punta di un croissant nella panna del cappuccino.
- Ehm... Naruto Uzumaki - e Sasuke, da dietro la tazza nascose perfettamente il ghigno che aveva preso forma
- Mh... E come ti tratta? -
- Coi guanti... E' dolcissimo, simpatico, atletico e anche bello -
- Questo lo sapevo già... - bisbigliò il ragazzo, poggiando la tazzina - E con gli altri? -
- Ah non so, non sto con il suo gruppetto di idol, insomma, lui e altri formano appunto il gruppo e... -
- E come si chiamano? - la interruppe lui
- Ehm... Itsuya Uchiha, Gaara no Sabaku e... Kiba Inuzuka -
- KIBA INUZUKA?! NE SEI SICURA? - batté un colpo sul tavolo, facendo barcollare la sua tazzina e la panna di Karin
- Si Sasuke... Sicurissima -
- Grazie ciao - e dopo aver poggiato sul tavolo i soldi del suo caffè, si alzò di fretta e uscì

*** $$$$$$ ***

Naruto era seduto sul letto con Itsuya che parlava a ruota libera, mentre il primo pesava ancora a Sasuke.
Pensava a quegli occhi penetranti, ma al contempo distanti e distaccati; pensava a quelle braccia forti, che avrebbe voluto tanto che lo prendessero, per poi stringerlo a quel petto largo mentre la voce profonda gli diceva di non avere paura o timore, che ci sarebbe sempre stato e che lo proteggesse dai cattivi, come fosse una damigella in pericolo.
Pensava, pensava e pensava a lui.
Ma in fin fine, si abbattevano tutte le sue fantasie perché sapeva che non sarebbe mai successo.
E' meglio che smetta di pensare a lui almeno per oggi, si decise, e annuì chiudendo gli occhi di conseguenza, ma sentì qualcosa di morbido sulle sue labbra, e spalancò gli occhi, ritrovando l'amico moro davanti che lo stava baciando castamente.
Li tenne sgranati, finché non lo spinse indietro mettendoglisi sopra a cavalcioni bloccandogli i polsi all'altezza della testa sul materasso
- Che cazzo ti è saltato in mente? -
- Ti ho chiesto se potevo baciarti e tu hai annuito chiudendo gli occhi... Che dovevo pensare secondo te? -
- Oh... Comunque non ti ho annuito di sì per baciarmi... Stavo pensando -
- Scusami allora... Ora puoi anche scavarti - ma Naruto ghignò
- Volevi baciarmi? Ti accontento - e scese su Itsuya, poggiando le labbra sulle sue, per poi lasciare i polsi che il ragazzo portò al collo
- Itsuya ehi? Non... Woh! -
Naruto si staccò talmente in fretta, che nel spostarsi cadde a terra, battendo il fondoschiena e imprecando ad alta voce
- Accidenti! Maledizione che pacca cazzo! -
- Vuoi una mano Naruto? - domandò una voce, porgendogli una mano, ma il ragazzo la riconobbe subito e alzò lo sguardo ad occhi sgranati.
Porse la mano e la persona lo aiutò ad alzarsi
- Grazie Sa-sasuke... - poi si ricordò di Itsuya che era ancora sul letto steso che fissava il soffitto e sospirava pesantemente.
Si rivoltò verso Sasuke e alzò le mani davanti al petto e cominciò ad agitarle
- N-n-non è come sembra... N-n-non pensare male è che... Che... -
- "Che" cosa Naruto? - indagò Sasuke, facendo il finto ingenuo, allora Naruto abbassò il capo demoralizzato
- Lasciamo perdere... Era quello che hai visto... - ammise colpevole.
Sasuke guardò il fratello e poi Naruto demoralizzato davanti a lui, e cominciò a trattenersi, ma scoppiò una una risata assolutamente sguaiata, ma non riusciva a trattenersi davvero, ed era da molto tempo che non rideva di gusto tanto, che si dovettero appoggiare al biondo per sostenersi, dato che le ginocchia stavano cedendo e finì per ridere vicino all'orecchio di Naruto, quindi sentì il fiato caldo dell'altro e si irrigidì di botto mentre Sasuke continuava a ridere, sempre più piano fino a calmarsi, ma appena guardò Naruto in faccia tornò a  ridere.
- Senti Naru? Voglio farti conoscere ai miei. Rimani a cena? - e Sasuke smise di botto di ridere tornando serio e guardando il fratello
- Papà non te ne darà mai il permesso -
- Oh sì invece... - e Naruto vide per la prima volta Itsuya che ghignava, ma era ancora più spaventoso di Sasuke

I tre ragazzi scesero le scale, mentre la madre, Mikoto, usciva dal salotto.
Sasuke e Itsuya la fissarono leggermente, mentre Naruto si perse nella sua bellezza.
Indossava un vestito lungo e nero, senza spalle, fasciandole il seno e i fianchi stretti, che sorpresero Naruto, pensando che molte donne, dopo il parto cominciavano ad ingrassare, mentre lei e sua madre, che Mikoto che ne aveva avuti ben tre, mentre la sua due, era in forma smagliante; gli occhi neri, erano contornati da una linea di eyeliner, che sulla pelle bianca, ritoccata con pochissimo fard, glieli faceva risaltare di più; i capelli lunghi, neri e moribidi, erano legati in una crocchia centrale dietro la testa, ma ciuffi più corti le ricadevano ai lati del viso, assieme ad alcuni che ricadevano dietro, toccandole il collo, circondato da un collier di zaffiri azzurri, ma un azzurro non tanto quanto quello degli occhi di Naruto che si erano allargati dallo stupore.
Naruto era talmente assorto, che non si accorse che Mikoto si era voltata verso di lui incuriosita, finché Sasuke non gli poggiò una mano sulla spalla riscuotendolo dalla contemplazione e quando si accorse della mano pallida sulla spalla arrossì leggermente, ma divenne color aragosta appena Mikoto si avvicinò di qualche passo.
- E tu sei? - chiese la madre dolcemente facendo irrigidire Naruto
- Oh mamma. Lui è Naruto Uzumaki, il mio migliore amico. Naruto? Lei è mia madre Mikoto Uchiha -
Naruto fece u inchino per nascondere il rossore e lei ridacchiò leggermente, ma non gracchiando, era una risata cristallina
- P-piacere di conoscerla signora Uchiha... - ma sentì qualcosa siorargli il fondoschiena velocemente, allora si tirò dritto in piedi
- Piacere mio Naruto... Oh Itsuya, ormai è tardi, vuoi farlo restare qui stanotte? - e gli azzurro chiaro del ragazzo brillarono mentre Sasuke li sgranò leggermente e per una frazione di secondo che non pasò inosservato alla madre, e quindi sorrise facendo imbambolare il biondo che a momenti si mise a pendere da un lato per prendere una prospettiva migliore di quell'angelo nero
- Tesoro andiamo? -
- Sì caro arrivo - e dalla stessa stanza dove era sbucata la donna, ne uscì un uomo robusto, non grasso, dai capelli neri e leggrmente lunghi quanto i ciuffi più lunghi del figlio di mezzo, occhi neri stretti, vigili severi e crudi, che scrutavano la gente dall'alto in basso e con superiorità, vestito in smocking nero, composto da cravatta nera, con alcune righe oblique oro scuro, camicia bianca, e giacca nera, con tanto di fazzoletto nel taschino.
La moglie lo raggiunse e lui le porse il braccetto che lei accettò volentieri e sorridendo mentre lui sciolse lo sguardo duro per poi uscire dalla porta principale, richiusa da un maggiordomo.
Naruto si accigliò, ma vide Itsuya, andare verso una stanza e lo seguì, per poi rivelarsi la cucina ma dietro di lui comparve Sasuke che si sedette al bancone, dove vi erano due sgabelli vicini, e Naruto prese posto in quello affianco.
Itsuya, si mise una grembiule bianco e si mise a cucinare.
Naruto guardò l'orologio e notò che erano già le otto e mezza poi guardò Sasuke che si stava accendendo una sigaretta e ne rimase nuovamente incantato.
Itsuya, richiamò la sua attenzione, chiedendogli se il ramen gli andava bene come cena e Naruto annuì convinto con un sorriso a trentadue denti
- C'è solo un piccolo problema -
- E cioè? -
- C'è solo un piatto e non ho voglia di lavarne un altro, quindi dato che io mangerò diversamente da voi, mangerete dalla stessa ciotola - annunciò Itsuya.
Sasuke e Naruto si guardarono per poi alzare le spalle.
Itsuya, finì di preparare il ramen e gli posò la ciotola lì davanti, porgendo ai due, un paio di bacchette a testa
- Io ora vado al bagno - disse mentre i due presero a mangiare tranquillamente.
Appena tornò, li trovò vicini ma non se ne curò molto perché comunque dovevano mangiare nella stessa ciotola quindi per forza dovevano stare così.
Prese a cucinare la sua cena e intanto si mise a parlare.
Sasuke mise le bacchette nei tagliolini, seguito da Naruto; le alzarono e le portarono alla bocca; Naruto prese a masticare felice, mentre l'altro svogiatamente senza pensare; stavano finendo e Naruto voltò la testa verso destra; Sasuke svogliatamente la girò verso sinistra e dopo qualche centimetro si ritrovò con le labbra sopra quelle di Naruto, che era sorpreso quanto lui.
RImasero così, mandando giù il boccone, ma anche dopo.
Naruto istintivamente chiuse gli occhi, mentre Sasuke, portò una mano dietro al sua nuca e lo tirò più vicino infilando prepotentemente la lingua nella bocca dell'altro, ma Naruto si mise a ricambiare volentieri, portando anche lui, un braccio al suo collo e una sulla spalla.
Sasuke, si staccò violentemente, facendo andare in avanti il biondo, ma si spostò al collo ambrato, cominciando a baciarne un buon pezzo per poi mordere in un punto, fino a lasciargli il segno dei denti e facendolo gemere.
I due si staccarono appena in tempo, che Itsuya si voltò e notò la ciotola vuota.
- Oh vedo che avete già finito... Ne volete ancora? - chiese addentando un raviolo.
Sasuke spostò solo lo sgaurdo su Naruto e Naruto su di lui.
Rimasero un attimo in silenzio e poi annuirono convinti.


Continua...

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Capitolo 3
*** Parte III ***


03 - Parte III Parte III



Naruto era incantato dalla figura di Sasuke.
[...]
Sasuke mise le bacchette nei tagliolini, seguito da Naruto; le alzarono e le portarono alla bocca; Naruto prese a masticare felice, mentre l'altro svogliatamente senza pensare; stavano finendo e Naruto voltò la testa verso destra; Sasuke svogliatamente la girò verso sinistra e dopo qualche centimetro si ritrovò con le labbra sopra quelle di Naruto, che era sorpreso quanto lui.




Sasuke e Naruto si sedettero sul divano, uno all'estremità e l'altro nella stessa posizione.
Itsuya, si sedette felicemente in mezzo ai due, ignoro dall'azione compiuta dai due ragazzi alle sue spalle e per di più davanti a lui.
Sasuke era imbarazzato e si teneva il volto su una mano annoiatamanete, cercandolo di nasconderlo, mentre Naruto, aveva le mani strette tra loro e in mezzo alle gambe e non faceva altro che mordersi il labbro inferiore e sorridere come un ebete.
Itsuya, accese la tv e mise su un film, ma comparve l'immagine di due che si baciavano e si scambiavano effusioni d'amore ma Naruto e Sasuke non erano d'accordo sull'argomento e si avventarono in contemporanea sul ragazzo cercando di rubargli il telecomando, ma lui fu più veloce e lo alzò facendo frenare sul pavimento i ragazzi: Naruto a terra e Sasuke sopra.
Naruto sgranò gli occhi e si irrigidì, e Sasuke lo guardò stranito, ma voltando lo sguardo di poco alla sua sinistra, vide che c'era il fratello che osservava il collo di Naruto; rivoltò gli occhi verso Naruto e notando la traiettoria dello sguardo cominciò a sudare freddo.
- Cos'è quel rossore che hai sul collo Naru? E' stranissimo... -
- Ehm... Ecco io... Insomma... Itsuya? E' una piccola irritazione,s e tengo troppo la divisa poi mi fa questo effetto - balbettò Naruto cercando lo sguardo di Sasuke, ma lo trovò con un sopracciglio alzato
- Davvero? Non pensavo... Dato che stai qui a dormire, ti do un cambio, non voglio che mi diventi tutto rosso... Hai anche le guance irritate? Sei paonazzo -
- N-no stavolta è la situazione - infatti era sotto Sasuke che praticamente gli era seduto sopra a cavalcioni e Itsuya che lo guardava senza muovere un dito.
Per uno spettatore esterno, poteva risultare ambigua. Molto ambigua.
- Sasuke? Puoi alzarti da sopra di me? Per favore - esortò Naruto con quasi una risata mezza isterica alla fine della frase
- Certo. Come desideri... - gli disse all'orecchio per poi alzarsi e aiutarlo
- Ehm... Itsuya? Aiutami a trovare un cambio che mi vada bene, dato che sei più basso - e spinse fuori dalla stanza l'amico moro, per sfuggire allo sguardo di Sasuke che appena Naruto uscì, divenne pensieroso.

Naruto e Itsuya, salirono al piano di sopra entrando nella camera del ragazzo, ma appena tirarono fuori una maglia e un paio di pantaloni, videro che erano tutti davvero piccoli per il ragazzo.
Il moro, andò allora nella camera di Sasuke e prese il primo paio di pantaloni e maglietta che gli era capitata a tiro.
Naruto si cambiò davanti all'amico che gli diede prontamente le spalle per non far vedere che era arrossito e appena il biondo fu pronto, si rese conto che i vestiti erano troppo grandi stavolta.
I pantaloni, gli ricadevano a metà boxer, con anche il laccetto stretto e legato saldamente, mentre la maglia, aveva le maniche larghissime e lasciavano la pelle color biscotto scoperta fino a mezze spalle e la "scollatura" creata, arrivava proprio sopra i pettorali.
Itsuya teneva gli occhi sgranati e Naruto si guardava allo specchio mezzo compiaciuto e mezzo disgustato dai vestiti.
- E io dovrei stare in giro così? - e si voltò verso Itsuya con il viso per poi tornare a guardare la figura nello specchio.
- Itsuya? Sei andato nella mia camera per ca... *gulp* - disse Sasuke entrando senza bussare e rimanendo di sasso nel vedere Naruto in quello stato assolutamente...
Assolutamente perfetto.
I vestiti gli erano grandi? Tanto meglio, sarebbero scivolati via più facilmente
Aveva un aspetto trasandato? Woh! Gli calzava benissimo rendendolo infinitamente sexy.
E tutto il resto non contava.
Aveva davanti a sé l'essere più divino che sulla quale avesse mai posato i suoi occhi d'ossidiana e si stava facendo scappare l'occasione di... Provarlo, per colpa di chi? Itsuya? Suo fratello minore? Ma per favore! Lui era Sasuke Uchiha... Dopotutto, lui aveva una reputazione di quasi playboy da rispettare.
E sapeva che lo avrebbe avuto presto, molto presto.
- Naruto? Chi te li ha dati? - e il biondo indicò Itsuya che si rifugio sul letto aspettandosi una sfuriata dal fratello e sapeva che se voleva poteva essere spietato se gli si toccavano i vestiti, ma la cosiddetta vendetta non arrivò - Ti stanno bene. Anche se sono abnormi -
- L'ho notato pure io... Sembrano per Big-Foot - e Sasuke, la mezza battuta la ricevette come un colpo basso
- Come scusa? -
- Sembrano per Big-Foot. Prensete? Uomo delle nevi. Bianco -
A Sasuke cominciarono a saltare i ervi: quello che fino ad ora aveva considerato un essere divino, si era rivelato niente po' po' di meno che un bastardo e fottuto stronzo.
Ok, le offese erano da scuole elementari, ma il ragazzo odiava che gli si dicesse qualcosa del genere.
Si avventò come una furia a Naruto, spingendolo contro lo specchio e si avvicinò al suo orecchio, mentre il ragazzo era mezzo spaventato.
- Se osi ancora aprlarmi così, ti giuro che non la passi liscia. Mi hai capito bene moccioso? - e Naruto vide il ragazzo leccarsi le labbra per poi leccare il suo padiglione auricolare mandandogli mille scaricare alla spine dorsale.
Naruto rimase impietrito alla reazione, ma sentì che un leggero calore stava aumentando all'altezza del suo cavallo e chiuse gli occhi per cercare di scacciarlo, ma sentì la voce imperiosa e autoritaria di Sasuke che mandava fuori Itsuya dalla sua camera.
La sua camera.
- Perché dovrei scusa? E' la mia camera... -
- Non è tua, è di papà, ma usofrutto tuo... Quando ho lavorato in quel posto te lo ricordi? Sai perché ci sono andato? Per guadagnarmi i soldi per comprarmi la camera... Lo so è assurdo, ma è così -
Itsuya sgranò gli occhi e guardò il fratello come fosse matto, ma Sasuke annuì e ri rigirò verso Naruto.
Si avvicinò nuovamente al suo orecchio e prese a torturare il lobo davanti al fratello che aveva lasciato l'espressione sorpresa, per mandare fulmini e saette al fratello.
Naruto cercò di non curarsene, ma la sensazione che Sasuke gli stava dando era troppo forte e non resistette al chiudere gli occhi.
Istuya era come terrorizzato e on poté più vedere quelle cose, allora decise di fare come gli aveva ordinato il fratello: di andarsene.
Si alzò e uscì dalla camera dando un ultimo sguardo triste a Naruto che in quel frangente li aveva riaperti e aveva visto lo sguardo.
Sasuke: era sceso nuovamente al collo, fino ad arrivare a baciare la spalla scoperta dalla maglia enorme, ma l'altro ragazzo cercò di staccarlo anche se di malavoglia
- Sa... Sasuke aspetta... - e lo staccò spingendolo indietro per le spalle - Che stavi facendo? -
- Non ti sembra ovvio? -
- Sì, ma davanti a tuo fratello? -
- Allora? Anche se è innamorato perso di te non mi interessa... - e vide Naruto sgranare gli occhi - Non dirmi che non te ne eri accorto -
Naruto abbassò lo sgaurdo arrossendo come un bambino e Sasuke prima lo guardò stranito, ma successivamente addolcì lo sguardo, posandogli una mano pallida sulla guancia.
- Itsuya... Bé lui... Direi che sei la prima persona di cui si sia innamorato veramente. Bé, vorrei vedere, sei un bellissimo ragazzo e fai molta gola devo ammetterlo... Ma mi dispiace. Non ti dividerò con mio fratello - e indurì lo sguardo facendo sorprendere Naruto alla rivelazione, ma il moro si staccò da lui e uscì dalla camera, che rientrò Itsuya a sguardo basso e deluso.
- Mi dispiace Itsuya io... - gli si avvicinò poggiando una mano sulla spalla e Itsuya non si scansò allora il biondo lo abbracciò di slancio - Scusami se puoi... Perdonami io... Non... Lo sapevo... - consluse con un sussurro sentendo il l'amico irrigidirsi
- Naru... Chi te lo ha... -
- Sasuke... - disse aumentando la stretta e spingendolo leggermente ma così finirono contro la porta: Itsuya in mezzo e Naruto davanti
- Capito Naru... Non preoccuparti... Tanto... - e abbassò lo sguardo poggiando il mento sulla spalla del biondo
- Mi dispiace... - e i due ragazzi rimasero in quella posizione per un po' finché Naruto non si staccò e andarono a letto.

*** $$$$$$ ***

La mattina seguente, Naruto si svegliò stroppicciandosi gli occhi azzurri ancora assonnati ma il suo naso cominciò a sentire un odore di dolce e cioccolato quasi fuso.
Voltò svogliatamente il capo verso la sua destra e notò un vassoio sul comodino.
Appena lo notò rimase a bocca aperta: sopra vi era un croissant al cioccolato, che colava da un lato su un tovagliolo di carta; un panino con la marmellata, e dall'odore sembrava fragola; unao di quei bicchieri alti da bar, con del latte e un bicchiere più piccolo con del succo d'arancia.
Naruto aveva l'acquolina in bocca e stava per avventarsi sul cibo quando sentì una voce, e vide la porta che si apriva mostrando Itsuya
- Oh. Giorno Naru... -
- Giorno Itsu -
Il moro storse leggermente il naso all'insù tipico degli Uchiha - Odio quando mi chiami così -
- Perdonami. Ma... Questo ben di dio da dove viene? -
- Mh? Ah quello. L'ha fatto mia amdre e io ho preparato il vassoio... insomma... Lei adora cucinare e iri sera prima di andare via a fatto i croissant al cioccolato e crema pasticciera e io invece ho spalmato la marmellata e portato su tutto -
Naruto era rimasto a bocca aperta: il marito aveva fatto benissimo a sposare quella donna: era una brava e bellissima donna e sapeva anche cucinare da dio.
Naruto, spostò le coperte e si sedette, prendendo il vassoio sulle gambe e prese il panino in mano cominciando a mangiarlo.
Lo offrì a Itsuya, ma lui lo rifiutò dicendo che aveva già mangiato allora Naruto gli fece segno di sedersi accanto a lui e il ragazzo si avvicinò.
Naruto gli sorrise e il moro si sedette sospirando e poggiò le mani sul materasso più indietro rispetto al corpo, per poi mettersi a guardare il soffitto mentre Naruto faceva colazione
- Sai Naru? Sei cambiato tantissimo da ieri mattina - e Naruto si voltò con il panino in bocca a penzoloni
- In che senso? - biascicò per non farlo cadere
- Nel senso che appena hai visto mio fratello sei... Sei... Cambiato... Non fai più lo stronzo ecco... -
- Woh! Davvero? - chiese come incredulo togliendo il panino dalla bocca
Itsuya si stese mettendo le braccia sotto la testa e annuì e Naruto poggiò il panino sul vassoio abbassando lo sguardo e il capo.
- Scusami... Io... Insomma... Vedo in Sasuke una persona che mi sappia trattare davvero bene e che boh... Non so... non so nemmeno io perché mi sono lasciato baciare e tutto il resto - esitò ma gli disse anche un'ultima cosa - Hai presente ieri sera? Quando ti ho detto che avevo un'irritazione a causa della divisa? -
- Sì! - annuì il ragazzo sorridendo - So che non era un'irritazione so tutto su dite, anche la cosa più imabrazzante e infima, ma comunque, stamani Sasuke mi ha detto che vi siete lasciati prendere dalla cosa e ti ha fatto un succhiotto - e si tirò seduto avvicinandosi al suo viso.
Naruto rimase sorpreso dall'azione, ma si accorse che l'amico non guardava il suo viso, ma il suo collo, sul puto del succhiotto e arrossì
- Devo dire che non ha fatto un buon lavoro... Dopodomani è già sparito, poteva lavorare meglio - e rise sommessamente - ma c'ero io di mezzo giusto? - e per un secondo Naruto sgranò gli occhi per poi abbassarli al pavimento.
Itsuya smise di shignazzare e lo guardò dolcemente, ma il suo cuore, lo sentiva spezzato e distrutto in mille e più finissimi pezzetti e sospirò chiudendo gli occhi, ma portò una mano ai capelli biondi che amava tanto accarezzandoli
- Non preoccuparti. Tu bé... Ora sai quello che provo, ma cercherò di scordarti - e Naruto si vergognò di essere nato a quella frase, perché sapeva che il suo migliore amico stava soffrendo immensamente - Ma dopotutto, se mio fratello si innamora di qualcuno, non è colpa sua, e tu... Bé tu, lo hai coinvolto in un gioco a cui vuole partecipare con tutto se stesso... O lo assecondi o lo elimini -
Naruto si fece passare una mano tra i capelli biondi sospirando amaramente e Itsuya poggiò la sua amno sulla spalla, ma il biondo alzò il viso tristemente verso di lui e il moro notò che aveva gli occhi lucidi ma si sorprese davvero quando il ragazzo lo abbracciò di slancio facendo cadere il vassoio e li fece finire lunghi distesi sul materasso.
Itsuya rimase immobile, fermo, non riusciva a muovere un muscolo dallo shock, ma Naruto aveva preso a singhiozzare
- Mi dispiace tanto. Non so che mi sia successo Itsuya. Perdonami per favore... Ti scongiuro non allontanarti da me. Sei il mio unico vero amico, se ti perdessi non so cosa succederebbe non allontanarti anche se credo di amare tuo fratellote ne prego Itsuya. Ti pergo! - e il moro trattenne il suo pianto liberatorio e fece passare le mani sulla schinea dell'amico
- Certo naru. Non ti lascerò mai solo... Puoi giurarci -


Continua...

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Capitolo 4
*** Parte IV ***


Parte IV Ok, lo ammetto nel capitolo precedente c'erano troppi errori, perché infatti non ho riguardato e mi scuso.
Perdonate, ma andavo di fretta.
Questa volta credo proprio ce ne saranno meno, ma comunque, se notate ditemelo. (No, fai prima a non scrivere più ndSasu) (Lo so, ma non riesco a smettere, le idee mi si accavallano tutte e non posso lasciarle così all'arinfusa ç_ç ndMe) (Smetti! Smetti! Smetti! ndTutti)
Premetto, che dopo questa, ne farò un'altra di long-fic, dedicata a una mia amica, e nel giorno del suo compleanno pubblicherò due capitoli e che, almeno un altro capitolo di "La famiglia Uchiha + 1" farò una nuova fic, che andrà a rilento come quella accennata, ma almeno, voglio farvi leggere il primo capitolo per avere l'idea se piace oppure o no.
Ok, ora ho finito le mie note, vi lascio alla lettura.

Piccolo appunto:
volevo chiedere una cosa e cioè, se invece del solito Uchihacest (itaXSasu) ci fosse l'Uchihacest ItaXItsuXIta.
Ditemi se può piacervi ^^


Parte IV


Naruto e Itsuya erano ancora stesi, quando il cellulare del biondo squillò.
Si tirò a sedere, seguito da Itsuya e rispose e si rivelò essere Kiba.
"Senti Naru, che dici se oggi usciamo? Neji me lo ha chiesto e porta pure un suo amico... Usciamo io, te, loro e Itsuya. Che dici?" e il biondo chiese all'amico se voleva uscire e lui rispose con un'alzata di spalle.
Dopo aver dato l'"ok" per l'uscita, Naruto si alzò, si cambiò e raccolse tutto quello che era caduto sul pavimento guardando il moro con un sorriso ebete, ma di scuse e l'altro, dopo uno scuotimento del capo, ma rassegnato, si alzò e prese il vassoio, per poi uscire dalla camera, seguito da Naruto.
Arrivati in cucina, Naruto sobbalzò leggermente, nel vedere Sasuke al bancone della sera prima che beveva il caffè con le cuffie dell'i-pod nelle orecchie e la madre, si girò e sorrise nella sua direzione e così si voltò pure il ragazzo che lo guardò con un'espressione di poco interesse, ma che si tramutò in una beffarda dandogli un "giorno" malizioso, mentre con gli occhi scuri percorreva il corpo del biondo nuovamente coperto dalla divisa scolastica mentre Naruto guardò di lato arrossendo e grugnendo.
Itsuya, salutò la madre con un bacio sulla guancia.
- Ciao mamma... Io e Naru usciamo... Mangiamo fuori, non torno a casa per pranzo -
- Ok... A stasera Itsuya. Buon divertimento . e si rivoltò verso i fornelli tornando a tagliare qualcosa, perché Naruto sentì il rumore "sbatacchiante" del coltello sul tagliere
- Anche io esco... Vi accompagno... - e il moro finì il suo caffè e andò nel corridoio precedendoli e mettendosi le scarpe.
Naruto e Itsuya lo seguirono imitandolo e poi uscirono di casa.
- Dobbiamo andare al parco ha detto Kiba - annunciò Naruto più rivolto all'amico che a Sasuke, ma che si irrigidì, sia al nome che al posto
- Chi dovete incontrare là? - domandò Sasuke accendendosi la sigaretta
- Un nostro amico e il suo ragazzo. Kiba Inuzuka e Neji Hyuga. Dovresti conoscerli - rispose il fratello
- Certo! Infatti mi vedo con loro - disse ghignando e Naruto e Itsuya sgranarono gli occhi guardandosi e così capirono che l'amico a cui alludeva il castano era Sasuke.

Arrivati i due più piccoli andarono incontro a Kiba che anche lui si avviò verso di loro, uscendo dalla presa del suo ragazzo che gli aveva circondato le spalle con un braccio, ma questi venne raggiunto da Sasuke che lo salutò con un gesto del capo ricambiato.
I cinque si diressero verso un tavolo e Sasuke e Neji, si sedettero sullo schienale della panca, mentre Kiba fu costretto a mettersi tra le gambe di Neji e Naruto e Itsuya, si sedettero sul tavolo e così il biondo diede le spalle a Sasuke.
Neji e il moro si scambiarono occhiate di intesa che gli non capirono ma il moro tirò indietro Naruto, tirandolo a sè e Naruto non poté non sorprendersi al gesto ma sgranò gli occhi, quando si ritrovò il viso del ragazzo sopra il suo mentre lo guardava e poi, tolse la sigaretta dalla bocca, soffiandogli il fumo in faccia e il biondo chiuse occhi e non respirò finché la nuvola non scomparì ma li riaprì quando Sasuke poggiò le labbra sulle sue e quello sotto le schiuse leggermente alla sorpresa e l'altro ne approfittò per infiltrare la lingua tra i denti  e prendendo a giocare con la sua, che si era mossa involontariamente ricambiando così il bacio.
Quando si staccarono, Naruto dovette aggrapparsi alle braccia di Sasuke per non cadere all'indietro, ma guardò immediatamente il suo migliore amico che aveva abbassato lo sguardo tristemente e il ragazzo si maledì all'istante alla sua poca resistenza.
Il biondo si sollevò, ma venne tirato maggiormente verso il corpo dell'altro e un braccio gli si bloccò all'altezza del collo e sentì il respiro caldo di Sasuke vicino al suo orecchio, ma si voltò leggermente verso di lui, guardandolo in cagnesco ma il ragazzo non fece una piega, mentre Neji e Kiba si misero a ridere leggermente, seguiti da Itsuya, che teneva lo sguardo basso ma rideva.
Naruto non capiva perché stavano ridendo, ma lasciò correre mentre veniva stretto nella specie di morsa di Sasuke, che non aveva la minima intenzione di lasciarlo andare o di lasciarlo in santa pace con i suoi amici.
Rimasero lì per un po', finché non suonò il cellulare del biondo e quando rispose lo allontanò dall'orecchio, dato che suo fratello stava sbraitando nell'apparecchio
"DOVE DIAMINE TI SEI CACCIATO NARU?! MAMMA E' PREOCCUPATISSIMA! TORNA SUBITO A CASA! ORAAA!"
- Okok... Stai calmo Koji, torno ora - e chiuse la chiamata roteando gli occhi e sgusciando dalla presa del moro
- Scusatemi, ma devo andare, se no mio fratello strippa il doppio e poi chi lo sente a quello - e balzò giù dal tavolo - Itsuya? Vieni? - ma il moro guardò il fratello e sorrise a Naruto
- No amico mio. Ci viene Sasu... - e a quella sparata il fratello per poco non cadde all'indietro dalla panca - Vero Sasu? -
Sasuke piegò il capo all'indietro e fece un segno positivo, molto poco motivato ma si alzò anche lui e insieme si avviarono a casa del biondo.

*** $$$$$$ ***

Arrivati, Naruto estrasse le chiavi dalla giacca e aprì.
Entrarono e in casa non c'era nessuno e le luci erano spente.
Uno a zero per me, pensò Sasuke guardandosi intorno e chiudendo la porta con un calcio.
Naruto andò nella cucina, perché il suo stomaco reclamava cibo e così, andò al frigo sporgendosi in avanti e quando Sasuke arrivò nella stanza, sgranò gli occhi e si resse allo stipite della porta per non cadere.
Due a zero, culo perfetto, pensò nuovamente il moretto, leccandosi le labbra inconsciamente
Naruto si tirò su in piedi e si voltò verso di lui, con un pacchetto di cioccolata fondente e gli sorrise apertamente, mentre Sasuke alzò un sopracciglio e il biondo gli spiegò, che aveva intuito che non gli piacessero molto i dolci, allora per mangiare insieme, avrebbe mangiato anche lui quel tipo di cioccolata amarognola, al posto della sua preferita, quella al latte.
Naruto si sedette al tavolo, facendo segno a Sasuke di sedersi e lui gli si sedette di fronte.
Il ragazzo tolse l'involucro argenteo dalla barretta e la spezzò a metà, passandone un pezzo identico al suo, all'ospite, che lo prese e cominciò a mangiarlo svogliatamente.
Svogliatamente, perché lo mangiava solo per fare un favore a Naruto e aveva poggiato mollamene la testa su una mano che usava come sostegno altrimenti sarebbe caduta e avrebbe sbatacchiato sonoramente sul tavolo.
Il moro si mise a guardare le foto sul frigo e si perse nel guardare il biondino davanti a lui, ma molto più piccolo e tutto sporco di fango; Naruto intanto aveva finito il suo pezzo e si stava succhiando la punta del pollice e fissava Sasuke assorto in chissà quali pensieri.
Rimase così, finché non vide il moro sorridere e quindi spalancò sia gli occhi cerulei che la bocca guardandolo come uno stoccafisso.
Il ragazzo davanti a lui, si sentiva osservato e appena si voltò verso il biondo si accigliò
- Come sei bello quando sorridi Sasuke - disse come un automa Naruto senza cambiare espressione, solo accentuandola piegando la testa di lato ma almeno richiuse la bocca
- Non dire fesserie Naruto - disse serio il moro, ma poi guardò le mani vuote del ragazzo e poi la sua destra che era ancora piena di cioccolata e notò che solo una punta era rotonda mentre le altre erano ancora appuntite.
Ma chi voglio prendere in giro, pensò Sasuke e poggiò la cioccolata sul tavolo facendo così ridestare il biondino che scosse la testa e sbatté più volte le palpebre.
Sasuke spospirò e prese la carta stagnola, staccando il pezzo rotondo per poi mettere il resto nella carta; si alzò e aprì il frigo mettendo dentro il cibo.
L'Uchiha si voltò verso Naruto che lo guardava basito, ma poi si allontanò, andando verso la porta principale.
- Ci si vede Naruto. A presto - disse e varcò la soglia con un piede ma qualcosa lo tirò nuovamente dentro e venne spinto contro la porta con forza tanto che chiuse gli occhi alla botta.
Appena riaprì gli occhi scuri, si ritrovò Naruto davanti a lui che lo teneva contro la superficie per le spalle, mentre il viso era piegato in avanti, e i ciuffi della frangia gli coprivano gli occhi cerulei, nascondendoli alla sua vista
- Avanti Naruto lasciami andare - intinò il moretto, ma ebbe solo l'effetto delle mani abbronzate che si strinsero sulle sue spalle larghe.
- Non te ne andare ora - sussurrò il ragazzo, ma alle orecchie di Sasuke arrivarono benissimo quelle parole, dette come una supplica
- Che stai dicendo? Fammi andare a casa - ma stavolta Naruto gli si avvicinò e poggiò le mani e la guancia destra sul petto
- Per favore. Non lasciarmi solo Sasuke. Rimani con me. Stanotte - e Sasuke sgranò gli occhi, ma poi fece cadere il capo leggermente in avanti, finché il naso non finì tra i fili biondi e così respirò il profumo deolce di Naruto, ma poi lo strinse a sè con dolcezza
- Come vuoi Naruto. Starò qui con te - e i due rimasero in quella posizione per un tmepo interminabile, ma almeno, li rendeva tutti e due felici.


Continua...

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Capitolo 5
*** Parte V ***


05 - Parte V Scusate il ritardo, ma credo che questo sarà l'ultimo capitolo di questa storia SasuNaru, anzi una delle mie tanti SasuNaru.
Ho avuto problemi a scuola, nel senso che stavo sotto con 4 materie (tra le più difficili) e se non le recuperavo mio padre mi avrebbe staccato la linea e quindi addio amiche mie e addio fanfiction, ma del resto, forse sarebbe stato meglio non leggere per un pezzo le mie cosiddette fanfiction xD
Perdonatemi se vi aspettavate la lemon, ma in questa non ci sarà, anche se ci saranno accenni brevi...
Comunque chiedo ancora scusa.

Buon lettura.



PARTE V



[...]
- Chi dovete incontrare là? - domandò Sasuke accendendosi la sigaretta
- Un nostro amico e il suo ragazzo. Kiba Inuzuka e Neji Hyuga. Dovresti conoscerli - rispose il fratello
- Certo! Infatti mi vedo con loro - disse ghignando e Naruto e Itsuya sgranarono gli occhi guardandosi e così capirono che l'amico a cui alludeva il castano era Sasuke.
[...]
- Per favore. Non lasciarmi solo Sasuke. Rimani con me. Stanotte - e Sasuke sgranò gli occhi, ma poi fece cadere il capo leggermente in avanti, finché il naso non finì tra i fili biondi e così respirò il profumo dolce di Naruto, ma poi lo strinse a sè con dolcezza
- Come vuoi Naruto. Starò qui con te - e i due rimasero in quella posizione per un tempo interminabile, ma almeno, li rendeva tutti e due felici.



I due ragazzi si staccarono dalla porta e andarono nel salotto, ma Naruto stette addosso all'altro lo stesso e per un bel pezzo.
Ogni tanto lo osservava e quando Sasuke lo notava il biondo diventava paonazzo
"Non può piacermi così... Insomma l'ho conosciuto ieri... Uffa! Mi piace un sacco..." pensò Naruto, ma vide la mano del moro, finire sulla sua coscia e i suoi pensieri si indirizzarono tutti lì, facendogli chiudere gli occhi e per non far notare il rossore si strinse a Sasuke che a momenti soffocò nella presa e tolse la mano improvvisamente per poter staccare Naruto da se e lo guardò stranito
- La... la tua mano... sulla... sulla mia coscia -
- Naruto? Ti vergogni? -
- Accidenti se mi vergogno, quando ci siamo conosciuti? Ieri? -
- Sì ieri... -
- Sasuke non possiamo insomma... è... presto - disse Naruto con una nota di malavoglia nella voce che non sfuggì a Sasuke
- Dobe? Dovevo rimanere qui stanotte vero? Ma se non vuoi occuparla a fare una cosa molto... molto... molto... - disse il moro avvicinando sempre di più al viso di Naruto mentre ad ogni "molto" i suoi occhi si allargavano - Molto sconcia è meglio che andiamo a letto - e Naruto sgranò del tutto gli occhi arrossendo come non mai
- Sasuke! Non dire così! - frignò il ragazzo facendo ridere l'altro che si rimise con la schiena in modo che combaciasse perfettamente al divano e prese Naruto a cavalcioni su di lui
- Dobe? Lo sai che mi piaci mh? - e Naruto guardò il pavimento alla sua destra e poi alla sua sinistra senza trovarci imperfezioni anche se poi come scusa per cambiare discorso non sarebbe stata poi una gran cosa, ma avrebbe fatto di tutto per uscire da quel discorso e da quella posizione: era a cavalcioni sul ragazzo, con le gambe pieghe indietro come fosse in ginocchio e le mani chiare di Sasuke erano sulla parte esterna della cosce procurandogli un calore inverosimile sia alle gote già rosse di loro e al basso, dove aveva paura potesse succedere qualcosa di davvero imbarazzante sia per lui che per il moro, ma soprattutto per lui dato che si sarebbe vergognato da morire.
Naruto annuì appena e l'altro gli posò un bacio sul naso guardandolo dritto negli occhi azzurri che lo guardavano supplicanti come di smetterla, perché si sentiva a disagio. Non che gli desse veramente fastidio, ma era la prima volta dopo tanto tempo che era lui a vergognarsi e non le ragazze o i ragazzi che solitamente faceva imbarazzare lui. Sasuke era diverso, era lui a metterlo in soggezione con quei pozzi profondi e non lui a mettere in soggezione gli altri con gli oceani sconfinati nel quale potevi immergerti.
Il biondo chiuse gli occhi e respirò a fondo, ma il suo respirò si smorzò, quando Sasuke mise una mano dietro la sua nuca portandoselo vicino in modo che potesse baciarlo e senza attendere molto chiese accesso, e senza che gli venisse accordato, riuscì a infiltrare la lingua calda tra le labbra e i denti di Naruto che si aprirono con poca difficoltà per la sorpresa.
Naruto chiuse gli occhi e poggiò le mani sulle spalle del moro e cercò di staccarlo ma la pressione della mano sul suo collo glielo impediva di gran lunga allora decise di non opporre resistenza e passò le braccia dietro il collo del ragazzo e se lo avvicinò maggiormente, intrecciando le sue dita nel capelli neri accarezzandoli e così fece abbandonare Sasuke a mille e mille vorticanti sensazioni e pensieri tutti riguardanti il ragazzo che aveva in braccio.
Sasuke si alzò mentre baciava ancora Naruto e aprì gli occhi vagando con lo sguardo nella stanza fino a trovare la porta che conduceva all'ingresso e quindi alle scale; vi arrivò e prese a percorrerle lentamente finché non arrivò al piano di sopra
Il più grande si staccò dal ragazzo poggiandolo al muro e prese ad ansimare leggermente per la mancanza d'aria
- Naruto? Dov'è la tua stanza? - formulò in un sussurrò il moro e il biondo dopo aver deglutito gli indicò una porta chiuse in color legno, e il moro lo staccò dal muro e lo portò nella camera poggiandolo sul letto.

Itsuya era andato a casa, accompagnato da Neji e Kiba e ad accoglierlo, c'era solo il fratello più grande che lo guardò con fare dolce, cosa che lo fece arrossire all'invero simile, dato che fin da quando aveva compiuto i tredici anni aveva notato che il grande gli faceva uno stranissimo effetto: simile a quando guardava Naruto, ma non aveva mai voluto accettarlo di buon grado.
Itsuya lo superò da dietro il divano dove il moro stava guardando la televisione, ma si sentì tirare per un braccio e venne sollevato come un piuma e scaraventato sul mobilio in pochi secondi senza nemmeno rendersene davvero conto.
Il ragazzino aveva chiuso gli occhi immaginandosi per terra con il sedere o il capo dolorante, ma fu tutto il contrario: era sotto il fratello che lo guardava mentre il telecomando lo teneva nella mano destra e la sinistra stringeva il suo polso destro, senza forza.
L'Uchiha minore guardò gli occhi scuri del fratello, che solitamente erano spenti e cupi, ma in questo momento dolci e comprensivi come non aveva mai visto in tutta la sua piccola vita in confronto a quella dell'altro.
Itachi spense la tv senza nemmeno guardarne la direzione e lanciò il telecomando sul tavolino infondo alla stanza e non sentì che il tonfo che fece per atterrare perfettamente sull'oggetto e non uno che cadeva sul pavimento rivestito di moquet soffice soffice di color acqua marina
- Itachi spostati - ma l'altro non accennava a volersi spostare - Non ho voglia di giocare -
- Non sto giocando Itsuya -
- Ah no? Puoi anche spostartiii - e cercò di spostarlo con scarso successo finché il ragazzo più grande non prese entrambi i polsi e li portò insieme oltre il cuscino del divano facendo sorprendere il ragazzo sotto, ma la maglietta che portava si sollevò e gli arrivò leggermente sopra l'ombelico - Itachi che stai facendo? Lasciami - arrossì Itsuya sbattendo le palpebre
- Fratellino? Ti piace ancora Naruto? - e il moretto abbassò lo sguardo e girò il viso di lato
- No. Ormai mi sono rassegnato... Insomma non avevo speranze contro Sasuke no? - sorrise tiratamente il ragazzo
- Mi spiace fratellino - e il più grande voltò con la mano libera il volto del ragazzo dandogli poi un bacio casto sulle labbra, cosa che fece a dir poco sorprendere Itsuya che sgranò gli all'invero simile, ma quando Itachi si staccò, nel più piccolo pervase una sensazione di dispiacere e quindi seguì leggermente quelle labbra sottili simili alle sue.
Itachi sorrise e tornò giù sul fratello che stavolta chiuse gli occhi e il contatto durò maggiormente e Itsuya lasciò l'accesso al fratello che infilò prontamente la lingua nella sua bocca cominciando a giocare con la sua in un gioco veloce e irrefrenabile come il desiderio del più grande di poter possedere il più piccolo che cominciava ad ansimare sotto di lui e quando si staccarono in cerca di aria Itsuya chiuse gli occhi mentre Itachi scese verso il collo del ragazzo lasciando la presa sui polsi portando le manis otto la maglietta cominciando ad accarezzarne il petto e l'addome, ma scivolarono verso i pantaloni e individuato il bottone le fecero uscire dall'asola con estrema precisione e esperienza perpoi infilarvi la mano dentro accarezzando l'erezione ormai evidente del piccolo che inarcò la schiena leggermente allora Itachi l'afferrò saldamente entando con la mano anche dentro i boxer cominciando ad accarezzarla lentamente, ma sentirono uno scatto alals erratura della porta e il piccolo sgranò gli occhi mente il più grande si tirò leggermente su, puntando la mano libera sullo schienale del divano mentre con l'altra rimase stretta al membro del fratello che annaspava inutilmente per dirglielo, ma alal fine cercò di rilassarsi appena riprese ad accarezzarla
- Itachi ciao -
- Ciao mamma - salutò apatico lui - Tornati prima noto - continuò con una nota di dispiacere nella voce e lanciò un'occhiata veloce a Itsuya che lo guardava con gli occhi lucidi, ma con le mani sulla bocca per non far sentire i gemiti alla madre e così lo fece leggermente ghignare, ma ampliò il ghigno appena il fratello si liberò nella sua mano
- Bé sì... Ma come mai ti reggi al divano? -
- No niente stavo steso per quello -
- Mh capisco. Itsuya e Sasuke? -
- Sasuke da Naruto mentre Itsuya? Itsuya è qui con me mamma - e il ragazzino sgranò gli occhi cercando di far tornare il respiro regolare
- Meno male - e la madre sorrise passando oltre
- Itachi ma sei pazzo? Se fosse venuta a vedere mh? - lo aggredì il moretto, ma le sue lamentele vennero coperte dalle labbra del fratello
- Nessuno saprà quello che è successo, succede... e succederà fratellino - e si sedette leccando via il seme del ragazzo che aveva tenuto gli occhi sbarrati
- Cosa scusa? -
- Hai capito no? -
- T-t-t-tu mi stai dicendo che io e te... -
- Sì - fece risoluto
- E che d-d-d-dovremo fare... -
- Sì - rispose ancora e il piccolo avvampò
- Itachi giuro che ti uccido! - e gli si avventò contro cominciando a falo ridere.


La mattina seguente Sasuke si svegliò nel letto si Naruto tutto dolorante, dato che il ragazzo gli aveva dormito addosso ma del resto non gli importava più di tanto, perché era riuscito a tirare fuori il meglio del ragazzo e anche il biondo lo aveva fatto con lui e non ne sapeva il perché ma era felice.
Prese a fissarlo dormire e si accorse che nella sua mente si rivedeva ogni fine settimana con lui sul suo eptto che dormiva beatamente come in quel momento e gli piaceva molto tanto che sorrise come non lo avesse mai fatto.
Accarezzò i capelli biondi per tutta la nuca, ma sentì Naruto muioversi leggermente e smise allora il biondino tornò rilassato e strofinò il naso sul petto.
Riprese e stavolta il ragazzo mugulò sedendosi in ginocchio e così alzò le coperte.
Naruto aprì gli occhi e se li stropicciò guardandosi intorno, ma appena intravide il moro con un sopracciglio alzato, con un braccio dietro la nuca mentre l'altra leggermente alzata e... nudo nel suo letto, si ricordò della sera prima e gli si piombò addosso mettendoglisi sopra strofinando il naso con quello di Sasuke per poi pggoare la guancia e la mani sul petto sorprendendo il ragazzo che allargò le braccia non sapendo cosa fare
- Giorno - disse Naruto quasi facendo le fusa
- Giorno a te - e poggiò le mani sulla schiena come per abbracciarlo e lo strinse a se.
Naruto alzò la testa e lo guardò piegando leggermente la testa di lato e così catturò la sua attenzione
- Che titolo daresti alla nostra storia? mh? -
- Che titolo le darei? - e si portò le braccia dietro la nuca cominciando a guardare il soffitto pensieroso - "I love my best friend's brother" - ma guardò naruto che lo guardava con un sopracciglio alzato
- Scusa ma... Cosa vuol dire? - e Sasuke sgranò gli occhi e leggermente la bocca
- Non sai cosa vuol dire? -
- ....no. Non vado bene in inglese - e Sasuke scoppiò a ridere facendo rimanere imbamboalto Naruto per qualche secondo - Ehi! Dimmi che vuol dire! - ma il moro continuava a ridere - DIMMI COSA VUOL DIRE! - sbraitò il biondo alterandosi, ma il moretto continuava a ridere come non aveva mai fatto.





















*Note autrice:
ecco la fine di questa fic, che doveva essere inizialmente una shot.
Premetto che il finale è molto scontato e che non sapevo davvero come completarla, quindi ho optato per far dire a Sasuke il titolo per poi non farlo capire a Naruto, solo per finirlo con il moro che rideva.
Grazie a tutte le persone che hanno commentato ho solo letto questa mia fic di pochi capitoli, ma spero vi siano piaciuti tutti.

sana4ever

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