lascia fuori tutto il resto

di penelope90
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** unos ***
Capitolo 2: *** dues ***
Capitolo 3: *** tres ***
Capitolo 4: *** quattros ***
Capitolo 5: *** cinques ***
Capitolo 6: *** seis ***
Capitolo 7: *** settes ***
Capitolo 8: *** ottos ***
Capitolo 9: *** noves ***
Capitolo 10: *** diecis ***
Capitolo 11: *** undicis ***
Capitolo 12: *** dodicis ***



Capitolo 1
*** unos ***


"Posso fare una telefonata? Hei! Hei parlo con te!"

Niente la guardia non lo filava di striscio e anzi se ne stava andando nella direzione opposta, sicuramente non era la giornata giusta per Chester, era stato sfrattato,piantato dalla ragazza ed era finito in galera per colpa di una scazzottata al bar "che giornata fortunata" disse sbuffando.

Erano ormai passate alcune ore quando finalmente una guardia si presentò davanti a lui

"Senti ragazzo, visto che si avvicina il natale abbiamo deciso di darti una seconda possibilità, ti facciamo uscire senza pagare la cauzione, ma solo per questa volta chiaro?"

Una qualsiasi persona sarebbe saltata in braccio alla guardia ringraziandola, ma non Chester, era il peggior periodo della sua vita, ce la aveva con tutti e specialmente non era in vena di sdolcinerie.

"Grazie" fu l'unica cosa che disse, la guardia lo accompagnò in un piccolo ufficio che puzzava terribilmente di fumo, ecco cosa ci voleva una bella sigaretta.

Passarono i minuti e la voglia di fumare e di potersi sgranchire le gambe era sempre piu' ma la guardia sembrava essersi persa, lo aveva abbandonato in quell'ufficio ed era sparito chissà dove.

Poi finalmente la vide arrivare "Pensavo si fosse.." si bloccò quando vide un ragazzo asiatico dietro di lui e la guardia che gli porgeva una montagna di documenti "Hei amico" disse rivolgendosi al ragazzo "Rispetta la fila cazzo, ci stò marcendo in questa galera!!"

l'altro alzò lo sguardo "Sei tu il galeotto, io sono qua per lavoro"

Ecco la cosa che piu' al mondo infastidiva Chester, quando qualcuno gli rispondo in modo strafottente..cavolo per quello c'era gia' lui!

"Stai calmo ragazzo, basta che firmi qua e te ne puoi andare" disse la guardia porgendogli un documento.

Quando lasciò l'ufficio stava imprecando sotto voce per la sua vita di merda e per il destino che gli remava sempre contro.

cazzo pensai quando mi trovavo nel cortile davanti alla questura, non ho neanche una cazzo di macchina, diedi un calcio ad una lattina e mi misi bene lo zainetto in spalla, dovevo avere qualche soldo per un motel sicuramente, ma se non mi do una mossa finirò sotto un ponte, e l'idea di tornare a casa dei miei non mi alletta.

"heii!"

Sentii chiamare "hai bisogno di un passaggio?"

Quando si voltò riconobbe subito il ragazzo asiatico che lo aveva per cosi' dire superato in questura.

"cosa sei una specie di assistente sociale?" chiesi, ma pensai che avrei comunque potuto approfittarne, analizzai velocemente  la situazione e a piedi non sarei arrivato molto lontano.

"puoi stare tranquillo non voglio cercarti una famiglia adottiva" disse sorridendo

"lo accetto solo perche.."

"perche?"

"dove sei diretto?" chiesi cercando di sviare la conversazione

"a 50 km da qui, devo vedere degli amici perche facciamo un concerto"gli spiegai mentre caricavo alcune casse di birra nel porta bagagli.

"Cazzo sei ben fornito..sei un musicista?" chiesi prendendo una boccata dalla sigaretta

"diciamo di si, allora dove ti porto?"

Rimasi un attimo basito

"non hai una meta giusto?"

 lo guardai fisso per un attimo e poi scacciai fuori il fumo dai polmoni, quel tipo doveva avere una spiccata dote nel capire le persone.

"Sai cosa ti dico?"

"Sentiamo" dissi abbasandomi gli occhiali da sole che avevo appena indossato.

"siamo ospiti della citta' dove suoniamo, se ti spacci per uno del nostro gruppo avrai cena e letto gratis, almeno per questo week end"

"Cosi' mi piaci" risposi tuonante e dandogli una pacca sulla spalla.

Salimmo entrambi in auto, almeno per un paio di giorni non avrei dovuto spendere quei pochi dollari che avevo, poi avrei trovato un modo per tirare avanti.

Il tipo mise in moto l'auto e poi si girò verso di me "comunque mi chiamo Mike"

"Chester" risposi stringendogli la mano.

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Capitolo 2
*** dues ***


Ringrazio Samysam che e' stata la prima a recensire "lascia fuori tutto il resto"

 

Il tipo, cioe' Mike accende la radio su una stazione dal chiaro timbro rock.

Lo osservo per un secondo giocare con il tasto delle frequenze e poi mi volto per guardare fuori dal finestrino, il paesaggio scorre limpido e veloce davanti ai miei occhi,

Ma come faccio a cacciarmi sempre nei guai? E ora sono in auto con uno sconosciuto che mi ha chiesto di spacciarmi per un musicista, proprio io che non sapevo suonare neanche il flauto a scuola.

"Hei, se hai fame possiamo fermarci a prendere qualcosa, tra poco c'e' una stazione di servizio"

Gli rispondo anche se tengo lo sguardo fisso sul paesaggio "Ma siamo appena partiti"

"lo so, ma non mi sembri molto in forma, scusa se te lo dico ma sembri un cadavere"

Lascio la tranquillità che mi aveva dato per qualche minuto quel paesaggio per girarmi verso di lui "Sei forse mia madre?"

"cosa?" mi domanda con un tono di voce strozzato.

"Non mi risulta e  allora non vedo perche dovrebbe interessarti"

Vedo mike sbuffare e concentrarsi sulla strada "Pensavo solo che avessi fame" poi inchioda di colpa e scende dall'auto .

"Dove cazzo vai?"

"A mangiare.."

Mi guardo intorno e vedo che siamo già arrivati alla stazione di servizio, sbuffo e scendo anch'io seguendolo.

Quando entro rimango abbastanza inorridito il locale e' vecchio e malandato oltre che avere quelle che giurerei sembrano i segni di pallottole sul muro, un vecchio dalla cassa che avrà circa duecento anni mi guarda storto, si ha proprio la faccia di uno che tiene il fucile pronto sotto il bancone , lo so ormai da anni che di prima impatto sembro un teppista ma non avrei mai creduto di diventarlo, cazzo finire in galera per una notte e' stato davvero squallido.

cerco tra gli scaffali qualcosa di commestibile, che schifo ci sono solo dolci, riviste, dolci, parole crociate, dolci, patatine..beh dai almeno e' qualcosa di salato, ne prendo due pacchetti e poi una lattina di soda.

Sbircio in giro cercando mike, sembrava talmente scocciato che potrebbe scaricarmi qua, insieme all'amico di duecento anni che probabilmente mi metterebbe a pulire il cesso pagandomi con lattine di birra.

Per fortuna Mike mi raggiunge alle spalle prendendo quello che ho in mano per riporlo nel cestino in plastica che tiene appoggiato di fianco a se "pensavo fossi ancora in auto"

"mi e' venuta fame.."

"hai tutto o ti serve altro, sei sicuro che vivrai a lungo con due sacchetti di patatine?"

Lo guardo torvo e lui alzando le mani in segno di resa si dirige alla cassa dal vecchio centenario.

"aspetta, ti do la mia parte"

"non preoccuparti ci penso io"

"no ma davvero..guarda che.."niente non mi ascolta e dopo aver pagato usciamo e ci rimettiamo in auto.

Apro il mio sacchetto di patatine e prendo un sorso della soda, dopo aver bevuto cerco un posto per riporla ma niente, per evitare di rovesciarla la tengo tra le ginocchia.

"senti, se qualcuno te lo chiede di che canti con me, e che sei nel gruppo da poco, ok?"

Io faccio cenno di si con la testa mentre mangio "posso chiederti una cosa? Perche' fai questo ? Neanche mi conosci.."

Lui alza le spalle "sei un ragazzo,sei americano e sei nei guai, volevo solo darti una mano"

Penso che non sia una gran risposta, ma in effetti quanti motivi potrebbero esserci?

Passiamo il resto del viaggio parlando del piu' e del meno e improvvisamente arriviamo a destinazione.

Mi giro verso i posti del passeggero per prendere il mio  zaino ma idiota come sono mi dimentico della soda che tenevo tra le ginocchia, si rovescia quasi interamente sui pantaloni di Mike che si guarda tirando un lungo sbuffo, mi giro di  scatto "ahh cazzo! Scusami non volevo davvero" prendo un paio di fazzoletti dallo zainetto e tento di asciugarli i pantaloni.

"Guarda Chester forse e' meglio se stai fermo, davvero fa lo stesso!"

Solo in quel momento mi rendo conto di essere piegato sul cavallo dei suoi pantaloni mentre quelli che credo siano i suoi amici ci guardano ridendo, rimango talmente basito che e' Mike a prendermi per le spalle riportandomi sul mio sedile.

"Rilassati ho la valigia piena di pantaloni" mi dice sorridendo per poi scendere dall'auto e salutare i suoi amici, io giurerei di essere arrossito e rimango un attimo in auto per riprendermi.

"Hei chezz vieni giu' ti presento il resto della band!" mi dice sbirciando dentro il finestrino

"Si si certo arrivo" quando scendo Mike mi presenta tutti i suoi amici spiegandomi quale ruolo hanno nella band.

Poi un anziano signore con un cappello ci conduce in  un appartamento.

"Ragazzi prima di tutto vi ringrazio per aver accettato il nostro invito" ci dice l'anziano facendo un sorriso a trentadue denti "Vi abbiamo messo a disposizione questo appartamento non e' molto grande ma ci sono tre stanze per dormire vedete voi come disporvi"

Mi metto a perlustrare l'appartamento mentre Mike e gli altri parlano con l'anziano signore.

Passiamo il resto della serata a sistemare i bagagli, dato che siamo in cinque Mike ha pensato di lasciare a me la stanza singola, dicendomi che e' giusto cosi' perche' io non conosco nessuno.

Beh dicevo che stavamo sistemando i bagagli, piu' che altro loro, io avevo solo uno zaino con dei dischi e delle magliette, gli unici pantaloni che avevo erano quelli che indossavo.

Mi ero appena sdraiato sul letto un po’ depresso come sempre ultimamente, quando sento bussare e vedo Mike far capolino senza entrare nella stanza.

"Ciao Chester, senti io e i ragazzi usciamo a mangiare qualcosa, vieni con noi?"

"Puoi entrare da quella porta non sono mica nudo"

Mike entra "Comunque vieni?" 

"Non ho fame a dire il vero, però voi andate"

"Sei sicuro?"

Faccio cenno di si e Mike chiudendo la porta si allontana.

Quando credo di avere un po’ di pace ecco che sento bussare di nuovo, sbuffo e questa volta mi alzo io ad aprire la porta tanto ormai ..

Apro e mi ritrovo davanti Mike con dei sacchetti di cibo cinese, lo guardo e poi guardo i pacchetti che tiene in mano "Non eravate usciti?"

"Non proprio, gli altri si, ma io no"

Lo faccio entrare nella mia camera e ci sediamo sul letto a mangiare e guardare la tv

"Perche tu hai un letto cosi' grande?!"

"Perche io sono Chester, che domande..anzi ma perche sei ancora qua?"

"Non avevo neanche io molta voglia di uscire.."

Continuo a mangiare "I tuoi pantaloni..e' rimasta la macchia?"

"uuhm? A no..sono come nuovi"

"Merda! Mi sono sporcato! a proposito di macchie!! "  Mike guarda l'enorme macchia di sugo sui miei pantaloni mente io impreco

"E dai che vuoi che sia verrà via sicuramente.."

Sbuffo "Porca..sono gli unici cazzo!"

"Cosa? Aaah capisco, te li posso prestare io se vuoi" detto ciò si alza e sparisce fuori dalla mia camera per poi tornare dopo pochi secondi con dei jeans in mano "Provali e poi dimmi quali ti vanno, e fa per uscire.

"Ma dove cazzo vai!? Devi dirmi come mi stanno!" gli urlo dietro

"Beh ma rientro quando sei pronto no?"

"Non fare il fesso porto i boxer sai!"

Mike rientra in camera poco convinto mentre mi siedo sul letto per togliermi i pantaloni, poi mi alzo ma prima che possa provare gli altri piomba nella mia stanza un cappellone di cui non ricordo il nome

"ooooooooh ooooopss non volevo disturbare"

"Riprendi quell'idiota del tuo amico, prima che si faccia strane idee!!" dico infuriato

mentre mi infilo un paio di jeans blu scuro per poi uscire dalla stanza.

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Capitolo 3
*** tres ***


CAP3

 

Qua gli amici mi sembrano uno piu' amorfo dell'altro, decido di infilare il portafoglio nella tasca dei pantaloni (prestati da Mike) ed esco a fare due passi.

E' ormai scesa la sera e comincia a fare fresco, avrei dovuto portarmi una felpa invece che uscire in maniche corte cazzo.

Dopo aver fatto pochi passi mi sento un po’ in colpa per non aver chiesto a Mike di venire con me, infondo era stato gentile.

Mi volto speranzoso di vederlo nel cortile fuori casa.. e botta di fortuna e' nel cortile che telefona, gli urlo per poi fargli cenno di avvicinarsi, mi vede subito e lentamente mi viene incontro

"Chezz, che c'e'? Che hai da urlare come un pazzo!?!?"

"Dopo aver mangiato mi sono ripreso" sorrido "Ho voglia di fare due passi, magari ti offro qualcosa da bere"

Lui acconsente e ci incamminiamo lungo un viale deserto.

"Scusa se te lo chiedo, ma visto che dormiamo nella stessa casa vorrei sapere se devo dormire con un occhio aperto.."

"Cosa?"  chiedo  mentre Mike ride "intendo..se magari sei un serial killer"

"Ah, perche ero in gattabuia?!?" rispondo con un finto sorriso "Ma niente per una scazzottata ma non ho ucciso nessuno"

"Beh" dice pensieroso "Se hai fatto a botte con qualcuno e te non hai un graffio deve essere stato quell'altro ad avere la peggio.."

Mi gratto la nuca ed estraggo una sigaretta dal taschino della maglietta "A dire il vero loro erano in due" accendo la sigaretta riparandola dal vento "E mi hanno fatto questo"

Dico sollevando la maglietta "lo so non e' un bello spettacolo, ma io ero forte con i pugni e loro con i calci.." mentre Mike mi osserva scandalizzato do un'occhiata ai lividi sul mio petto che ormai conosco a memoria, e chissa' come sono quelli sulla schiena.

"Ma-ma non hai pensato di farti vedere da un medico??"

"Naaaa, sono solo lividi andranno via ..ahia!" dico quasi con un urlo "ma sei pazzo?! Non toccare!"

"Scusa! Ma se ti fanno cosi' male dovresti farti vedere magari hai qualche trauma interno!"

"Non credi che a quest'ora sarei già morto?!"

"Dai" mi dice sicuro "Se hai paura dei dottori ti accompagno io domani"

"O ecco che di nuovo ti metti a fare l'assistente sociale..e' veramente una tua mania!"

Mike non mi risponde ma si sfila la giacca "Tieni, non si sa mai con questo freddo"

Lo guardo torvo "Non sono mica malato"

"Non rompere! Non ti voglio sulla coscienza!"

"Ok non agitarti!" dico prendendo la giacca e indossandola.

Tra una discussione e un'altra arriviamo lungo un viale alberato

"Ma perche e' cosi' difficile trovare un cavolo di bar?!" chiedo ormai stufo di camminare a vuoto

"Guarda qualcuno deve aver ascoltato le tue preghiere" mi risponde Mike indicando un bar poco lontano da noi.

Quando entriamo ci sistemiamo su un tavolo e ordiniamo subito due birre.

"Senti" inizia Mike "comunque non scherzo domani ti accompagno da un medico"

Sbuffo e poi faccio un lunghissimo respiro "Non c'e' ne' bisogno rilassati"

"Magari hai qualcosa di rotto!"

"Ancora con questa storia?! Stò benissimo!"

Mike mi osserva per un secondo e poi fa roteare gli occhi "Allora mettiamo che tu stia bene, però penso che comunque ti facciano male, per cui ipotizzo che il dottore potrebbe darci una pomata"

"Potrebbe darci e sottolineo darci?? Cos'e' che ora sei mia moglie?"

Mi guarda senza rispondere, forse ho esagerato e ammetto che mi scoccio facilmente.

Beviamo le birre in silenzio e poco dopo ci alziamo diretti al bancone per pagare, ci troviamo davanti una donna sulla cinquantina bionda platino e col rossetto color rosso fuoco

"Oh buona sera ragazzi, andavano bene le birre?"

"Certo" risponde Mike mentre io faccio cenno di si' con la testa.

"Voi siete nuovi in citta'?! anzi se state cercando un appartamento posso aiutarvi, sapete mio marito e' nel settore immobiliare, può trovarvi una casa senza problemi anche se siete beh..certa gente e' maligna ma io non ce l ho con quelli come voi..se avete bisogno di una mano.."

Io e Mike ci guardiamo, lui sembra abbastanza allibito ma io credo di aver capito appieno, la signora qua crede che siamo una coppia, mi scappa un sorriso e decido di stare al gioco.

"La ringraziamo molto ma non crediamo di fermarci a lungo"

La signora sorride

"Andiamo tesoro?" chiedo a Mike girandomi per uscire, lui strabuzza gli occhi e poi saluta velocemente la signora.

Quando siamo fuori dal locale scoppio a ridere come un pazzo.

"Hei! Ma che ti e' preso?!?"

"Ma-ma " rido "non ..non l'hai " rido "non l'hai capito che quella vecchia pensava che fossimo una coppia?!?" rido

"Ah wow" dice grattandosi la testa "Avevo il dubbio ma …"

"Dai" dico riprendendomi dal ridere "Torniamo a casa"

 

 

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Capitolo 4
*** quattros ***


La mattina dopo mi sveglio con la luce che entra dalla finestra, ma chi cazzo ha alzato le tapparelle?

Mi tiro sui gomiti e mi passo una mano davanti agli occhi ed e' in quel momento che vedo Mike a braccia conserte davanti al mio letto.

"Allora?" mi chiede

"Allora cosa?" rispondo

"Per caso hai intenzione di alzarti?"

"E quale sarebbe il motivo di tanta fretta mamma?"

"Il dottore ti aspetta caro"

"Ma io non voglio andare dal dottore mamma"

"E invece ci andrai tesoro"

Per quanto possa apparire ironico lo scambio di battute Mike era particolarmente serio,

Gli tiro un cuscino che schiva senza fatica, visto che la mia mira fa pena.

"Che hai ? Ti vedo scazzato..ce l hai ancora con me per ieri?"

"No, per una certa scoperta che ho fatto questa mattina.."

"Qualsiasi cosa sia non sono stato io"

"Oh si che e' colpa tua!"

Mi metto seduto sul letto, un brivido mi passa la schiena, cazzo dormire in mutande non e' il massimo in questa stagione ma ovviamente sono senza pigiama.

"Allora o parli chiaro o te ne vai fuori dalle palle" dico stropicciandomi gli occhi

Come risposto mi tira addosso una felpa e un paio di jeans "Vestiti e datti una mossa"

Ok accordato che e' incazzato decido di alzarmi e dopo essermi lavato e vestito esco.

La casa e' vuota, Mike e' già in auto cosi' lo raggiungo.

"Senti che hai da essere tanto incazzato?"

Lui sbuffa "Il nostro concerto e' stato annullato.."

"Ah, mi dispiace.."

"Ma non e' questa la notizia peggiore, visto che per farsi, per cosi' dire perdonare gli organizzatori hanno affittato il bar dove siamo stati ieri sera, e fare una specie di festa consolatoria"

"Eh il problema sarebbe?"

Mike mi guarda torvo "Io non ci metto piede la dentro.. CAZZO CHESTER CREDONO CHE SIAMO GAY!" mi dice quasi urlando.

"E ma smettila che ti importa!! Tanto domani ce ne andiamo no?"

"Se la cosa non ti fosse chiara ci saranno tutti i miei amici "

"Ah ooops..beh dirò a quella vecchia che scherzavo dai"

Lui non risponde capisco che ha chiuso il discorso.

"Comunque dove stiamo andando?"

"Dal dottore"

Se fosse un film comico io dovrei spiaccicarmi contro il finestrino urlando noooo, ma visto che oggi Mike ha le sue cose decido di evitare e acconsento con un cenno della testa.

I minuti passano lenti ma ad un certo punto Mike inchioda segno che siamo arrivati.

Quando entriamo nell'ambulatorio un vecchietto ci accoglie facendoci subito entrare nella sala visite, non saprei dire se si tratta di fortuna o sfiga che non ci fosse nessuno ad aspettare una visita a parte noi.

"Buon giorno ragazzi" dice il medico infilandosi i guanti "Ditemi quel'e' il problema?"

"Il mio amico ha fatto a botte"

Mi levo la maglietta mostrando i lividi imbarazzato

"Oh ragazzi, chi ti ha ridotto cosi' deve averci dato dentro" dice il dottore avvicinandosi

"Posso darti una pomata e un anti infiammatorio per farti guarire in fretta..per queste per cosi' dire nuove..ma le altre te le devi tenere"

"Altre?" chiede Mike

Il medico smette di guardarmi "Si il tuo amico ha dei segni di bruciature cicatrizzate, cose vecchie non fatte da poco come queste altre" spiega indicandomi come se fossi una lavagna.

Finita la visita mi faccio dare la ricetta ed usciamo.

Prima di entrare in auto Mike mi ferma

"Beh?" chiedo

"allora, perche non me l hai detto? Chi ti ha fatto quelle cose?"

"Non mi va di parlarne, sono cose passate"

Mike capisce e lascia perdere, prima di tornare a casa passiamo in farmacia a prendere quello che ci ha prescritto il medico.

Il resto del pomeriggio lo passo sdraiato sul mio letto, una posizione del cazzo visto che mi fa male tutta la schiena, però parlare di quelle cicatrici mi ha riportato in mente delle cose a cui non pensavo da tempo, mi ha svuotato di ogni energia.

Sento bussare e Mike entra con la pomata in mano "non per romperti le palle ma.. Sai dovresti metterla"

Mi metto seduto "Se non ti scoccia per la schiena avrei bisogno di una mano"

"Certo"

Tolgo la maglietta e volto la schiena verso la sedia dove siede Mike, quando comincia a passare la crema sento un gran dolore, come se la pelle mi andasse a fuoco.

"lo so che fa male..però vedrai che cosi' guarirai in fretta"

"Senti non volevo essere scortese con te, mi stai aiutando molto ma..vedi odio parlare del mio passato.."

"Figurati, non avrei dovuto nemmeno chiedertelo, sono affari tuoi..ok ho finito"  dice finendo di spalmare la crema.

Sto per alzarmi quando mi accorgo che Mike si e' mosso per avvicinarsi meglio a me e appoggiarmi una mano sulla spalla per poi  posarmi un bacio sulla guancia.

"Scusami ancora" dice prima di uscire dalla stanza.

"Solo in quel momento capisco che si sente profondamente in colpa per avermi riportato in mente qui vecchi pensieri"

 

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Capitolo 5
*** cinques ***


RINGRAZIO PAOLABLUES PER LA BELLE RECENSIONE : )

Mike pov

Ci troviamo tutti al bar, la festa e' praticamente cominciata, scorrono fiumi di birra e pizza.

Fermo Richard, il mio chitarrista appena entra nel locale "hei, hai visto Chester?"

"No, credo sia ancora a casa"

Che stupido si può sapere che cavolo di fine ha fatto?

Non posso abbandonare la festa perche sono il leader della band e devo parlare assolutamente con un produttore, non sarebbe un bel gesto insomma.

Vabbe' e' adulto e vaccinato non credo si sia perso in questo buco di paese.

Ad un certo punto fa la sue entrata quel beota di Chester.

"hei cazzo era ora! Credevo ti fossi perso!"

"ahah sigh ti sei sigh preoccupato?"

Lo guardo impietosito "Chester sei ubriaco?"

"ahahah cosa sigh te lo fa sigh credere?"

"Cazzo Chester c'e' qua un produttore importante, non puoi farti vedere cosi'!"

"Ma io sigh..che cazzo centro? Sigh sono solo un imbucato sigh"

"Dai non dire cosi', se lo vuoi puoi entrare davvero nella band.."

Chester ride "Dai amico smettila"

Come tutti sanno i mali non vengono mai soli, proprio mentre discuto con Chester visibilmente ubriaco si avvicina la signora bionda platino.

"Ragazzi! Sono felice di rivedervi!"

Chester si accende una sigaretta sorridendo come un ebete "signora! La vedo in forma stasera!"

"Ah mai come voi ragazzi! Beata la gioventu'!"

Io vorrei andare a sbattere la testa contro il muro ma mi trattengo

"Ha visto sigh com'e' bello il mio ragazzo stasera signora?" dice mettendomi un braccio attorno alle spalle.

Ecco lo sapevo dovevo andare a sbattere la testa, sarebbe stato meglio.

La donna ride "Si caro ho visto"

Prendo delicatamente il braccio di Chester per toglierlo dalle mie spalle "Chez datti una calmata ok?"

"Altrimenti? Sigh mi picchi?"

"Potrei anche se non la smetti!"

"Avanti ragazzi non litigate!" si intromette la vecchia che poi si avvicina al mio orecchio bisbigliandomi "Il tuo ragazzo e' ubriaco mi sa figliolo"

"Lui non e' il mio.." ma prima che possa finire la frase la vecchia ha preso Chester per un braccio trascinandolo nel retro del bar, li seguo e vedo che gli prepara una tazza di caffe'.

"Avanti figliolo non puoi farti vedere cosi' dal tuo ragazzo!"

"Ma lui non vuole stare con me"

Ma di cosa cazzo parla? Deve essersi calato troppo nella parte

"Ma come puoi dire una cosa del genere?"

"Ma sigh.."

Decido di lasciarlo momentaneamente nella mani della signora color platino e sedermi al tavolo con degli amici e i miei compagni di band.

"Hei finalmente! Hai finito di fare da balia a quello scavezzacollo? "

"Dai ragazzi .. Chez non e' un pazzo"

"A noi sembra un po'..strano quel ragazzo.."

il resto della serata passa tranquillamente, mi assento per mezz'ora a parlare col produttore e quando torno trovo Chezz al tavolo con i miei amici che beve come un indemoniato.

"Hei Mike! " mi urla "Vieni a sederti con noi!"

Decido di sedermi almeno per tenerlo d'occhio.

Come ogni ubriaco che si rispetti comincia subito con lo sparare cazzate "Mike ti voglio bene!" dice abbracciandomi "Si Chezz te ne voglio anche io " dico poco convinto

"Ma io te ne voglio di piu'! Mike..."

non finisce la frase che crolla addormentato sul tavolo.

Quando la festa finisce lo aiuto a salire in auto, anche se l'appartamento  non e' lontano sono sicuro che a piedi non ci arriverebbe.

Lo porto nella sua camera e dopo averlo fatto sdraiare sul letto faccio per uscire ma mi ferma prendendomi per un braccio "scusami"

"E di cosa?"

"Per stasera" mi dice ad occhi chiusi

"Tranquillo e' tutto apposto capita di bere troppo e comunque non hai fatto grossi danni, a parte che la vecchia e' convinta che la inviteremo alle nostre nozze " dico ridendo.

 

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Mi sveglio la mattina dopo con un gran mal di testa, e mi sento vuoto, come tutte le volte che mi ubriaco poi mi sento in colpa, ogni santa volta che ripenso al mio passato poi sto male per delle giornate intere.

Faccio una lunga doccia sperando che in qualche modo mi rigeneri, esco dalla vasca facendo cadere qualche goccia a terra e mi lego un asciugamano in vita e ne prendo  un altro per asciugarmi i capelli.

Poi per caso  mi affaccio alla finestra  e vedo Mike sotto la pioggia portare delle valige in macchina di tutta fretta.

Cavoli ma gia' si parte?

Decido di scendere anche io in cortile per chiedere spiegazioni, cosi' mi vesto frettolosamente e faccio di corsa le scale per poi avvicinarmi alla macchina.

"Hei Mike cazzo ma perche non mi avete svegliato se si parte?"

"Chezz, e' venuto fuori un gran  casino" dice senza guardarmi ma continuando a caricare le sue cose "Mia madre non sta' bene .. stò andando a trovarla.."

"Ma poi torni?" che frase stupida, perche dovrebbe tornare? E comunque in questi casi si dicono cose del tipo vedrai che va tutto bene, lui intanto si e' fermato un attimo a guardarmi " Aspetta un secondo " va in macchina e sembra cercare qualcosa,

quando ritorna mi da un biglietto "Questo e' il mio numero, per qualsiasi cosa chiamami ok?"

Prendo il biglietto e lo metto in tasca "Mike io.."

Lui fa un gran sorriso "Andrà tutto bene, sei una persona in gamba Chezz"

Come potevo dirgli che una parte di me non voleva che se andasse? Che sembrava cosi' tanto un addio.

"Chezz, ora sono di fretta ma chiamami questa sera ok? Se hai problemi vengo a prenderti e dormi da me"

Per la prima volta mi faceva piacere la sua mania di assistente sociale sorrido "Non voglio darti fastidio" dico piano e sotto il rumore dell'acqua non sono nemmeno sicuro che mi abbia sentito

"Da quando ti preoccupi di questo?" chiede ridendo "siamo amici no? E gli amici si aiutano".. Mi da una pacca sulla spalla e poi sale in auto "Rientra in casa prima di ammalarti"

Solo in quel momento realizzo la notizia piu' bella e inquietante della mia vita MI SONO INNAMORATO.

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 6
*** seis ***


Era solo mattina quando Mike se ne era andato e devo ammettere che con i suoi amici non ho mai avuto un gran dialogo.

Mi sento perso, in un paese che non e' il mio, senza un quattrino e senza nessuno che mi possa consigliare cosa fare, in questo momento sono il contrario di quello che posso apparire..sembro sicuro di me? Beh non lo sono.

Cavolo mi ero ripromesso che durante il week end avrei trovato un modo per tirarmi fuori da questi guai..ma invece che ho fatto? Ho pensato ad ubriacarmi e innamorarmi di..beh si di lui insomma..

E lui ora dov'e'? Da sua madre chissa' dove e ho fatto pure la figura dell'idiota facendogli chiaramente capire che senza il suo aiuto non ho nemmeno un posto dove andare.

Ormai e' sera, I ragazzi si stanno preparando per lasciare l'appartamento, il tempo e' scaduto e' ora di andare.

Nessuno degli amici di Mike  sa niente di me, probabilmente hanno i loro problemi a cui pensare; per cui una volta raccolte le nostre cose ed usciti di casa ci dividiamo.

Io prendo un vicolo stretto e buio per poi ritrovarmi seduto su uno scalino.

Eccomi qua penso guardando il cielo ormai buio illuminato da qualche stella, ma quando mai mi ero sentito cosi' solo?

Beh quando ero in galera, però poi era arrivato Mike.

Cazzo ma ogni pensiero poi finisce sempre per portami a lui.

mi stringo nelle spalle perche inizio ad aver freddo e mi accendo l'ultima sigaretta del pacchetto, poi metto le mani in tasca.

Sento qualcosa in tasca e ne estraggo il biglietto col numero di Mike, mi aveva detto di chiamarlo se avessi avuto dei problemi, ma lui ora deve pensare a sua madre, chi sono io per rompergli le palle in un momento come questo?

Sbuffo e mi lascio andare alla noia piu' totale mentre osservo ancora una volta quel maledetto biglietto.

"Cosa aspetti a chiamarmi? Vuoi congelarti il culo?"

Quella voce mi riporta in questo dannato mondo, quando sollevo lo sguardo lo vedo davanti a me

"Ma-ma.." sono le uniche cose che riesco a dire

"Non potevo mica lasciarti qua no?"

"Tua-tua mamma?"

"Sta' bene..beh piu' o meno..ma almeno lei e' al caldo..se rimani ancora su questo cazzo di scalino ti beccherai una polmonite"

Guardo in basso e arrossisco, da quando mi sono reso conto di quella cosa lo penso di continuo ma quando lo ho davanti non riesco quasi a guardarlo.

"Allora che fai li' impalato? Andiamo?"

"Dove?" chiedo ingenuamente

"A casa mia dove sennò"

Durante il viaggio in auto mi addormento, al mio risveglio siamo davanti ad una casetta e Mike e' ad un centimetro dal mio volto che mi sprona a svegliarmi, solo in questo momento noto i suoi occhi di un color profondamente scuro, uno sguardo di quello in cui puoi perderti.. Ho una strana voglia di addormentarmi al suo fianco, hei ma calma quant'e' che lo stò fissando? E perche penso queste cose?!

"Ehm chester? Stai bene?"

"Eh si perche?"

"No niente e' un po’ che sei impalato, magari ho qualcosa che non va?"

"No sei perfetto..cioe' ehm voglio dire.."

Mike sorride "Vedo che sei stanco e' meglio se entri in casa e ti fai una dormita"

Quando entriamo mi guardo in giro "Abiti da solo ?"

"Ah? E si, lo so l'appartamento fa schifo" dice grattandosi la testa.

"No, no e' perfetto, cioe'..almeno tu lo hai un appartamento" dico ironico

Mi fa fare un giro veloce della casa mostrandomi il bagno, la cucina, e la mia camera " So che e' piccola ma la  mia non e' per niente meglio "

"Beh tranquillo" dico con finta aria distaccata "tanto non rimarrò per molto"

"Beh puoi fare con comodo, nessuno ambisce al tuo posto!"

"Eh?"

"Intendo dire che nessuno vorrebbe vivere con me, per cui puoi stare tranquillo e rimanere qua tutto il tempo che vuoi"

"Beh chi non vuole vivere con te deve essere pazzo" dico per poi pentirmene me stesso di non saper tenere il becco chiuso

"Ah beh grazie Chezz"

E no cazzo, quando mi chiama cosi' mi manda a puttane gli ormoni, mi avvicino a Mike abbracciandolo "io non so davvero come ringraziarti" sento che qualcosa che non dovrebbe muoversi invece prende vita, cazzo spero non se ne sia accorto e mi stacco sciolgo subito dall'abbraccio

"Figurati, sono contento di avere compagnia"

Poco dopo andiamo a dormire, quando chiudo la porta della mia stanza mi sento per un attimo inquieto, ma so che questa solitudine e' solo una cosa momentanea, domani mattina ci sara' di nuovo Mike.

 

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Capitolo 7
*** settes ***


Durante la notte mi sveglio con una impellente voglia di bere,

So che non mi riaddormenterò se non bevo almeno un bicchier d'acqua.

Decido di alzarmi e mi dirigo a tentoni verso la cucina.

Cerco rumorosamente un bicchiere sbattendo contro una mensola e quando finalmente lo trovo apro il rubinetto del lavandino.

Mentre bevo mi dirigo alla finestra per dare un'occhiata fuori e solo in quel momento mi rendo conto che stà nevicando.

Una neve leggere e soffice ricopre tutte le case, però e' una nevicata intensa.

Appoggio il bicchiere sulla tavola e do un occhiata veloce all'orologio, sono le due e mezza di notte.

Non credo di aver mai  visto una neve cosi' bella, automaticamente collego la parola bella a bello e mi viene in mente Mike, cazzo ma cosa mi sta' succedendo?

Quello che mi spaventa e' che questa cosa non mi preoccupa quanto dovrebbe..lui e' un uomo, e sicuramente non prova niente per me, col carattere che mi ritrovo non gli interesserei neanche se fossi una donna.

Mi guardo e mi rendo conto che mi ero addormentato vestito, ho solo una felpa poco pesante, non mi riscalderà particolarmente ma decido lo stesso di uscire.

Non posso perdermi una nevicata bella come questa.

Dopo aver indossato le scarpe apro la porta facendo meno rumore possibile non voglio svegliare Mike, quando esco mi avvolge una strana sensazione di silenzio, a quest'ora tutto tace.

Lascio il tepore che ancora sentivo sulla soglia della porta per portarmi al centro del cortile intorno alla casa, per un attimo rimango estasiato, lo so e' solo della stupidissima neve, solo che ha il potere di rilassare le persone e di non farti pensare a niente.

Infilo le mani in tasca e solo in quel momento mi rendo conto di aver iniziato a tremare,

Poi sento un improvviso calore, giro appena la testa per guardare e vedo Mike abbracciarmi da dietro le spalle "hei Chazz che fai qua con questo freddo?"

Mi rigiro svelto per non fargli vedere quanto sono arrossito a quel contatto "ehm..volevo guardare la neve"

"quando lo capirai che devi metterti la giacca per uscire? Stai tremando.."

"ah..avevo intenzione di rientrare subito"

Rimango un attimo spiazzato vedendo che Mike non accenna a mollare la presa

"forse dovremmo rientrare Chazz, non riesco piu' a scaldarti.. comincio ad avere freddo anche io"

Per un secondo rimango spiazzato, mi ha abbracciato per scaldarmi, perche tremavo..non per chissà quale altro motivo..sono sempre il solito scemo che si costruisce castelli di sabbia "si hai ragione"

Rientriamo in casa e Mike va subito in cucina a preparare una cioccolata calda, mentre io vado in camera.

Quando fa capolino nella mia stanza tiene in mano due tazze fumanti "vieni di la' che ci guardiamo un po’ di tv?"

"tu hai una tv??" chiedo sorpreso

"si in camera.."

Attento Chester se ti trovi su un letto con lui potresti fare una grandissima cazzata "ok arrivo" maledetto cervello che risponde come cazzo vuole lui!

Ci sediamo entrambi sul suo letto mentre in tv passano le immagini di un vecchio film natalizio..già e' quasi Natale e non ho nessuno con cui passarlo.

Sorseggio la cioccolata "comunque ho intenzione di sentire la mia ex..dovrebbe vendere la nostra auto, mi aspettano meta' dei soldi, non voglio vivere a tue spese..poi troverò un lavoro"

"Non preoccuparti di questo" mi dice bevendo la cioccolata

"Comunque come mai ti sei svegliato?"

"Ho sentito rumore in cucina, credevo ci fossero i ladri.."

"Ah" dico imbarazzato "Stavo cercando un bicchiere.."

Mike fa una gran risata e poi appoggia la tazza ormai vuota sul comodino al suo fianco "Ora devo dormire perche domani mi aspetta una giornata intensa"

"Ok" rispondo alzandomi

"Puoi stare qua, il letto e' grande, almeno che non ti faccia schifo ovvio"

"Ma stai scherzando..perche dovresti farmi schifo?!"

"Beh sono un uomo.."

"Beh " mica potevo dirgli che era questa la qualità che piu' mi piaceva in lui..

Decido di stare zitto e semplicemente mi addormento al suo fianco.

Questa sera mi addormento sereno.

 

La mattina seguente quando mi sveglio mike non e' piu' al mio fianco, beh aveva detto che sarebbe stata una giornata impegnativa..

Decido di darmi una mossa e fare una cosa mooolto impegnativa anche io: andare dalla mia ex e farmi dare i soldi che mi spettano.

Dopo essermi fatto la doccia mi rendo conto di essere come al solito a secco di jeans,

Spero che Mike non mi odii, e mi metto a cercare un paio di pantaloni nel suo armadio,

Sono tutti abbastanza osceni, troppo laghi per i miei gusti. Poi ne trovo un paio neri, per poi accorgermi che c'e' anche una bella giacchetta nera, beh dai allora non ha poi un gusto cosi' pessimo.

Metto i pantaloni poi una maglietta nera e sopra la giacca, mi manca qualcosa, il berretto..lo cerco nello zaino e alla fine lo trovo.

Sono abbastanza soddisfatto del mio aspetto, devo far vedere a quella gallina chi si e' permessa di piantare in asso.

Gia' che ci sono metto pure gli occhiali da sole e mi dirigo a gran passo..dove?

Cazzo dovrò prendere almeno due pullman.

Sento che i miei piani stanno andando a puttane quando vedo arrivare Mike "Hei rock star dove stai andando?"

"Dalla mia ex..a scusa ..ma non avevo praticamente niente"

"Tranquillo..sali in auto ti accompagno"

Sono solo io a pensarlo o sembriamo sempre piu' una coppia di novelli sposi? Decido di non rispondere alla mia stessa domanda e salgo in auto.

Dopo una quarantina di minuti arriviamo alla mia ex casa, dalla mia ex fidanzata cioe' la mia ex vita.

Suono il campanello mentre Mike mi aspetta in auto, ad aprire la porta e' proprio Linda

"Chester..sapevo che saresti tornato appena fiutato l'odore dei soldi.."

"Tornato? Sei tu che mi hai sbattuto fuori.."

"Senti, lo so perche sei qua..devo farti firmare alcune carte, puoi far entrare il tuo amico se vuoi"

Faccio cenno a Mike di entrare, mi segue nella mia ex dimora, che dopo pochi giorni mi appare gia' cosi' diversa.

"Allora Chester, ora che non stiamo piu' assieme puoi anche svelarmi dove cazzo passavi le notti no? Cos'e' ti divertivi con lui forse?"

"Linda non fare la stronza con lui, neanche lo conoscevo quando stavamo insieme"

Lei si porta la sigaretta alle labbra "beh amico scarica Chester finche' puoi..te lo consiglio"

Io ruoto gli occhi, che le avrò mai fatto di male? Mike mi guarda abbastanza contraddetto.

Firmo i documenti e dopo aver intascato i soldi ce ne andiamo.

Nel tragitto verso casa rimaniamo in silenzio, fino a quando e' Mike ad iniziare a parlare

"Comunque te puoi trovare senza problemi una meglio di quella.."

Lo osservo e non posso fare a meno di pensare che vorrei fosse lui quella persona.

 

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Capitolo 8
*** ottos ***


Sono passati nove giorni, cinque ore, sette minuti e tre secondi da quando sono a casa di Mike.

Mi stò ancora godendo i soldi ricavati dalla vendita dell'auto mia e della mia ex.

Ho preso una decisione, oggi voglio cercare un regalo per lui.

Il problema e' che non ho la piu' pallida idea di che cosa prendergli.

E forse e' ancora piu' inquietante che io gli voglia fargli un regalo?!

Beh siamo amici e mi lascia abitare con lui..mi sembra dovuto un pensierino.

Pero' andare in un negozio e farmi fare un pacchetto regalo con un enorme fiocco mi sembra davvero troppo da checca come cosa.

Cosi' decido di chiedergli se vuole accompagnarmi a comprare un paio di pantaloni (risaputo che non ne ho) e quando vedrà qualcosa di grazioso..o dio ma come cazzo parlo? Qualcosa di fottutamente bello mi offrirò per pagarlo io .

Si cosi' penso possa andare come cosa.

Sento Mike svegliarsi e dirigersi in cucina cosi' esco dal cesso dove mi ero appena vestito.

"Ciao" dico con fare distaccato mentre sorseggio dell'aranciata.

"Ah ben svegliato, che progetti hai per oggi?" mi chiede mentre legge il giornale.

"Ehm..ecco" cazzo perche borbotto? Mi schiarisco la voce "Mi servono un po’ di cose da vestire..mi chiedevo se vuoi accompagnarmi" mi rendo conto di gesticolare un po’ troppo. "Cosi' prendiamo qualcosa da mangiare.."

Che scusa stronza stò usando? Prendere da mangiare?!

Comunque sia il pomeriggio andiamo nella parte piu' commerciale della citta' piena di qualsiasi cosa che si possa comprare, e forse anche qualcosa che legalmente non si potrebbe.

Per tutto il pomeriggio non riesco a staccargli gli occhi di dosso, cosi' mi ritrovo ad essere troppo impegnato per parlare.

"Sei silenzioso Chazy  va tutto bene?"

Come mi ha chiamato? Merda sto' iniziando a pensare come una checca "No, mi concentro sul paesaggio" paesaggio? Cazzo sono tre ore che guardo solo lui, allora basta chiudo per due secondi gli occhi.

"Hai mal di testa?" mi chiede avvicinando il suo viso al mio

Gli osservo le labbra, il suo profilo e mi sento.. Pazzo, pazzo di lui e' non so come descriverlo, sento il mio cuore battere all'impazzata mentre ancora mi guarda.

"Si, no..cioe' si ho mal di testa ma non e' niente di cui preoccuparsi"

"Sei sicuro?" mi chiede col viso imbronciato

Faccio cenno di si e lo supero con la scusa di guardare una vetrina, poi sento picchiettare sulla mia spalla e mi fa segno di seguirlo dentro un negozio di camicie .

Qui ne prova almeno tre o quattro per poi decidere di prenderne una a righe azzurre.

Quando si dirige alla cassa cerco di essere piu' veloce "Tranquillo ci penso io, facciamo che e' un mio regalo"

"Eh? Perche dovresti farmi un regalo?"

"Io ..perche tu sei.." cazzo non posso dirgli quello che penso davanti al cassiere cazzo "Perche tu sei mio amico" dico, anche se ovviamente non era ciò che avevo in mente.

Mike fa un sorriso a trentadue denti e ripone il portafoglio in tasca "Beh se la metti cosi' grazie"

Mentre torniamo a casa cala un silenzio sinistro, e' strano come si abbia paura di dire stronzate quando si prova qualcosa di particolare per qualcuno.

"Ti ricordi i miei amici? Quelli della band?"

"Certo che ricordo"

"Uno di loro ha una baita, ci hanno invitato, se ti va di venire.."

Mi gratto la testa "Sei sicuro che non sia un problema?"

Mi guarda un po’ stranito "Ma e' ovvio che sei invitato Chazz, sara' una festicciola non ha niente a che fare con il gruppo, magari ci sara' qualche bella ragazza" mi dice scherzoso.

Peccato che a me non interessino vorrei rispondergli.

 

********************************************************************************************************************************************

 

Comunque sia quel sabato siamo tutti in baita, siamo parecchie persone, forse non e' il momento giusto, anzi sicuramente non lo e' ma non riesco piu' a tacere, devo parlargli assolutamente.

Mi siedo su uno scalino fuori dalla baita per fumare, aspettando che prima o un poi esca.

Cazzo mi stò gelando il culo per quel pezzo di merda, non ha molto senso offenderlo, lui neanche sa che lo stò aspettando.

Finiti la sigaretta ne accendo un'altra e un'altra ancora.

Vi e' mai capitato di aspettare qualcosa a lungo, magari di soffrire come un cane e poi quando ne avete l'opportunità vi si gela il sangue nelle vene e non riuscite a parlare senza ficcarci dentro almeno otto parolacce ogni due parole? Vi e' mai accaduto? per poi concludere pensando ma che cazzo ho detto?

Ecco e' quello che stà per accadere, Mike e' appena arrivato alle mie spalle.

"Chezzy che cazzo fai qua fuori? Hai le labbra viola lo sai? Vuoi morire assiderato?"

Mmm quante domande difficili, che scusa posso raccontargli per essere rimasto qua fuori almeno due ore? "ehmm..soffro di..ehmm cazzo mike "

"Eh? Stai bene?" mi chiede accarezzandomi la guancia ma io mi sposto subito dal suo contatto.

"Hei stai tranquillo non mordo mica, lo sai che sei strano in questi giorni?"

E mavalà non solo mi sento uno scemo ma lo sembro pure?

"Cazzo porca miseria io volevo solo aaah fottiti Mike" nooooo gli ho detto veramente di farsi fottere? Ecco lo sapevo che sparlavo.

"Chester ..che.. ma che cazzo hai?" mi chiede visibilmente esterrefatto.

"devo parlarti Mike"

"Beh qualsiasi cosa sia posso aiutarti a risolverla, però entriamo e' davvero troppo che sei qua fuori al gelo"

"No no voglio parlarti qui e adesso"

"Sono tutto orecchi" mi dice sorridendo

"Io non stò bene.." dico non so perche ma e' la prima cosa che mi viene da dire

"Sei malato? e' qualcosa di serio?" mi chiede con aria preoccupata

"No, nulla del genere, e' solo che c'e' una persona che mi ..mi piace"

"Aaaaah chezzy sei innamorato? Intendevi che sei malato d'amore? Eh lo so a volte l'amore fa male però vedrai ch.."

"Mike puoi stare zitto un secondo?" cazzo stò diventando scorbutico.

"Lui.."

"Lui??"

"No !! Volevo dire questa persona..non lo sa e io non gli piaccio"

"Ma dai chazzy tu sei un bel ragazzo.."

uuh ha detto che sono bello.."Faccio un respiro profondo e Mike si avvicina per guardarmi meglio, in quel momento non posso fare a meno di avvicinarmi io stesso e appoggiare le mie labbra sulle sue, il contatto dura poco ma quando mi fermo per guardarlo e' davanti a me e non dice niente.

"M-mike.." dico con voce tremante

"Chester, io-io non so perche tu lo abbia fatto mah.."

Di impulso lo abbraccio e lui contraccambia "Non lo so chester ma.."

"Puoi ripetere?" chiedo.

"Ho solo detto che non mi e' dispiaciuto.."

"Mike" dico continuando ad abbracciarlo "Io vorrei solo che..noi"

"Noi?"

 mi chiede alzandosi dalla mia spalla dove si era appoggiato "Chester, io non sono sicuro che.."

"sshh..io non voglio darti fretta voglio solo dirti che provo qualcosa per te, che neanche io capisco..ma io .."

"Beh forse potremmo vedere come si evolve la cosa..intendo da sola senza forzarla.."

Beh non e' una proposta di matrimonio ma non mi sembra male come inizio.

"Ok" dico a voce bassa nel suo orecchio, respiro il suo profumo ma il freddo e l'adrenalina mi hanno stancato, nel suo abbraccio quasi mi addormento fino a quando si muove appena "Chester, dobbiamo tornare alla festa"

Faccio segno di si con la testa e ritorniamo dentro, mille brividi mi passano per la schiena a causa dello sbalzo di temperatura tra freddo e caldo.

Mike mi da un buffetto sulla spalla e mi segna che va a parlare con un gruppo di ragazze.

Giuro che se solo ci prova gli taglio il pisello,  bene non stiamo neanche insieme..o forse si' ..boh..ma già la gelosia mi consuma.

Mi siedo su un divanetto e sorseggio un bicchiere di birra mentre seguo i movimenti di Mike in lontananza, praticamente la sua risposta non e' stata no o si..e' stato un proviamo a vedere che succede…mi guardo e per un attimo mi sorprendo di me stesso sono vestito di nero e porto degli anfibi, la mia maglia, i miei pantaloni..le mie scarpe..tutto di me fa capire che sono un uomo, e allora perche sono innamorato di lui?

Sbuffo e  faccio un respiro profondo, poi casualmente vedo Mike avvicinarsi a me, cerco di riprendermi di non mostrargli tutte le mie insicurezze.

"Chazz" mi dice baciandomi sulla guancia "Le ragazze" dice indicando un gruppo di galline "Ci hanno invitati ad andare in un pub.."

Lo guardo storto e lui se ne accorge "Senti, e' solo per cambiar aria.."

Scuoto la testa "Se vuoi andare te..ma a me davvero non interessa"

"Beh non posso andare se non vieni con me.."

"Uuhm e quale sarebbe il motivo?"

"Beh" dice grattandosi il collo "Che piu' o meno stiamo insieme…"

Credo che i miei occhi abbiano luccicato.

 

 

 ringrazio per le belle recensioni : ) se avete qualche idea su come far evolvere la storia accetto consigli ; )

 

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Capitolo 9
*** noves ***


Decido di darla vinta a Mike, visto che mi ha confidato che senza di me non sarebbe andato.

Alla fine scopro che meta' delle persone della festa in baita si sono trasferite al pub.

La musica e' assordante e se lo dico io che non mi infastidisco facilmente con le sette note, deve essere davvero ad un volume inumano.

C'e' chi ha lo sguardo fisso davanti a se' come un pesce lesso, chi ha l'espressione da cane bastonato del tipo ma io che cazzo faccio qua? E chi si alza dandosi al ballo probabilmente quelli si sono spaccati di qualche droga strana.

Ordiniamo delle birre, dopo quasi un'ora mi immagino anche io con l'espressione fissa nel vuoto come uno zombie, e' impossibile parlare, la musica che ti rompe i timpani ..l'unica cosa su cui ci si può concentrare e' la birra, cosi' molto facilmente l'alcool inizia a scorrere nelle mie vene, boccale dopo boccale inizio ad avere delle vampate, ok a questo punto vuol dire che sono quasi ubriaco.

Male potrei far incazzare Mike, tento di attirare la sua attenzione.

Lui si gira sorridendomi, poi mi da un rapido buffetto sul bicchiere fingendo di volermelo far cadere per dispetto, mi lascio andare a questi stupidi giochi da ragazzini e faccio lo stesso con lui, solo che non misuro bene la forza (sono ubriaco) e gli faccio cadere il bicchiere per terra, scoppio a ridere e poi gli passo un braccio dietro le spalle mentre lui osserva i cocci sul pavimento.

"Sai che potrebbero farcelo pagare?"

"Te lo pago io tesoro tranquillo" dico a fior di pelle sul suo collo ad occhi chiusi

"Hai bevuto troppo di nuovo lo sai?"

"Mmm…e allora?"

"Non mi piaci quando sei ubriaco..dici un sacco di cazzate"

Tento di baciarlo ma si scansa " E poi quando sei ubriacato rischiamo il culo..non possiamo farci vedere qua Chezz"

"Ma io sigh sono chazz e non me ne frega un cazzo di cosa dicono gli altri.."

"Ma non pensi che forse importi a me?"

Rimango imbambolato, l ho fatto incazzare me lo sento, ma stranamente e' lui a tirarsi indietro malgrado sia io nel torto "Mi dispiace Chezz io non volevo fare lo stronzo con te" si gratta la testa "Volevo solo dire che..non me la sento di viverla cosi'..all'acqua di rose..lo sai che non e' una cosa facile.."

"si..i-io .. Scusami hai ragione tu" dico a sguardo basso e poi lo abbraccio rapidamente, un contatto veloce per fingere agli occhi degli altri che la nostra sia una semplice amicizia.

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Sono quasi le cinque del mattino quando  ci avviamo verso la macchina per tornare a casa, Mike e' stravolto, fatica a tenere gli occhi aperti, cosi' decido di sfilare le chiavi dalla tasca dei suoi pantaloni per guidare io.

"Dai cazzo Chazz devi pure toccarmi il culo adesso?!"

Lo guardo di traverso "Per quanto mi piaccia il tuo culo e vorrei anche farmelo" dico con finta aria pensierosa, non ti ho palpato ho solo preso queste " Dico mostrandogli le chiavi a due centimetri dalla sua faccia.

Lui sbadiglia e ci mette un attimo a capire, e' un pochino brillo il mio Mike "Di chi cazzo sono quelle chiavi? E cosa centrano col mio culo?! E smettila di palparmi!"

Gli mostro le mani "Guarda che io non ti stò neanche sfiorando puttanella, e queste chiavi sono le tue!"

"E perche tu hai le mie chiavi eh??"

Sbuffo "Perche sono piu' sano di te per guidare cazzo.."

"Ma sei hai bevuto il triplo di me.."

"Si ma ormai il mio corpo se ne e' fatto una ragione e non mi fa piu' un gran effetto.."

"Ahh" e' la sua unica risposta, dubito abbia capito "Senti stronzetto vuoi salire in auto che mi stò gelando il culo?"

"Tu non ti farai il mio culo !"

"Mah..io non voglio farmelo..cioe'..cazzo si ma..non ora..ma porca..vuoi salire in auto?!"

"Io non salgo nella tua macchina non mi fido!"

"Guarda che e' la tua di macchina!! E poi perche non ti fidi?!"

"Perche' tu bastardo vuoi violentarmi!"

Lo guardo storto come non mai "Sei un coglione Mike..se vuoi rimani qua a surgelarti le palle ok?  ma io me ne vado!"

"No no tu non vai da nessuna parte senza di me!"

"Allora Sali in macchina sono due fottute ore che te lo dico!"

Finalmente riusciamo ad entrare in macchina, Mike si addormenta all'istante sul sedile affianco al mio, ogni tanto lo guardo, e' buffo mentre dorme, sembra cosi' beato.

Nel percorso verso casa mi fermo ad un distributore per prendere un pacchetto di cicche.

Appena comprate decido di fumarne subito una, chiudo la portiera per non far entrare il freddo e mi appoggio al cofano dell'auto, mi godo la mia sigaretta nella tranquillita' piu' totale, poi sento la portiera scricchiolare e vedo Mike far capolino dall'auto.

"Ehi cocco ti sei svegliato?" chiedo buttando fuori il fumo

"Cazzo non sai che mal di testa ho" dice avvicinandosi a me mentre si stropiccia gli occhi.

Gli prendo la fronte con una mano e gli esamino gli occhi come  solo un medico da strapazzo sa fare "Beh, sembrerebbe che la sbornia ti sia passata"

"Sbornia?"

"E si cara la mia signora.."

"Senti non avremmo mica.."

"Mm?" chiedo aspirando la nicotina della mia sigaretta
"Dico..noi non abbiamo fatto qualcosa vero?"

"A dir la verità non mi hai cagato di striscio per mezza serata .. Ma per il resto non e' successo niente.."

"Ah scusami..non so come comportarmi quando c'e' altra gente…davvero, magari lo capiscono"

"Non preoccuparti" gli rispondo appoggiando la testa sulla sua spalla mentre butto la sigaretta per terra "Non pretendo niente da te Mike.."

"Beh ma siccome stiamo assieme magari.."

"Sssh..nemmeno io  so come.."

"Comportarti?"

"Esatto.." lo guardo "vedi io.. Te l ho detto cosa provo per te ma e' come quando si ha la prima cotta, e' come iniziare tutto da zero..non posso comportarmi come una donna perche non lo sono Mike, non puoi immaginarmi come la tua compagna che ti canticchia il suo amore, io non sarò mai cosi'..e non posso nemmeno comportarmi come se fossi tu la donna o ti trasformerei in una checca isterica..e questa e' l'ultima cosa che voglio…"

Mike mi accarezza la testa "Tu non devi pensare cosa fare, devi solo agire come te la senti..come ti viene spontaneo.."

Gli bacio la fronte "Vuoi un caffe'? Vado a prendertelo se lo vuoi"

"Mi farebbe piacere.."

"Ok, aspettami in macchina"

Mentre Mike sale di nuovo in macchina io entro alla stazione di servizio per prendere il suo caffe', solo in quel momento mi rendo conto che e' la stessa di quella volta, quando lui mi aveva offerto il passaggio, il vecchio al bancone della cassa e' sempre lo stesso e come quella volta mi guarda male.

Preso il caffe' torno da Mike e appena entrato riaccendo l'auto "Lo sai dove siamo?" gli chiedo, lui si guarda in giro " A fare benzina?"

"No" mi scappa una risata "Quando mi avevi offerto un passaggio ci eravamo fermati qua, dentro c'e' il solito vecchio che mi guarda male.

Mike ride "Allora e' una specie di anniversario?!"

"Beh si, di solito gli anniversari vanno festeggiati no?" chiedo avvicinandomi al suo viso, ma lui sembra un po’ spaventato, Mike dico con un profondo respiro

"Non farlo chezz.."

"Che cosa?!" chiedo di nuovo respirando profondamente

"Quello!"

"Ma quello cosa cazzo?!"

"Respirare!"

"Senti vuoi ammazzarmi!? Non posso non respirare ! A volte capiti fuori con i tuoi discorsi assurdi!"

"Non ti ho detto di non respirare!"

"Si cha l'hai detto!"

"Beh intendevo di non respirare in quel  modo!"

"Ma quale modo?"

"Quando fai quel rumore con la gola.."

"Quello e' un sospiro perche mi stai sfondando le palle con i tuoi discorsi senza senso!"

"Ma.. Tu non farlo!"

"E potrei sapere il motivo?"

"Mi.." si ferma

"Ti?"

"Mmm"

"Mike?!"

"Mi eccita.."

"cooosa?!"

"cioe'" si imbarazza e diventa rosso

"Ok tranquillo" mi riavvicino a lui per baciarlo ma si scansa "Cazzo Mike rilassati non voglio darci dentro ..voglio solo baciarti!"

Lui si passa una mano nei capelli "Mmm ok"

"Sempre se tu sia d'accordo ovvio.."

"Beh certo …. Stiamo assieme no?"

"Si però …  magari.." lascio perdere quello che volevo a dire e semplicemente lo bacio

accarezzandogli la testa "beh era il nostro anniversario.."

"Anniversario del cazzo " dice ridendo "cos'e' un mese che siamo passati in da questo benzinaio??"

 

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Capitolo 10
*** diecis ***


La mattina  appena mi sveglio mi dirigo in bagno per fare una rapida doccia e dopo in cucina dove preparo la colazione per me e Mike; Lui sicuramente starà ancora dormendo ma non ne ho la certezza, non dormiamo ancora insieme, o almeno non sempre.

Cosi' decido di andare a dare un'occhiata, apparecchio la tavola e quando la pancetta e le uova sono pronte le servo nei piatti, cazzo mi sono scottato un paio di volte e ho detto circa quindici parolacce, ma alla fine riesco a fare un buon lavoro.

Apro senza far rumore la porta ed entro lentamente.

"Chazz.." miagola piano Mike

"Ma sei sveglio?" gli chiedo sbigottito ma non risponde, allora mi avvicino e per osservarlo meglio e vedo che sta ancora dormendo mentre ripete il mio nome nel sonno.

Mi scappa una risata che lo sveglia di colpo "Cazzo! Sei scemo?! Mi hai spaventato!"

"Mi stavi chiamando nel sonno!"

"Ma non dire stronzate!"

"Ehi mike hai le tue cose oggi?!"

"Eh?"

"si mi sa che le hai, vorrà dire che non potremmo scopare!" dico ironicamente

"ah ah " finge di ridere "Perche giri con quell'asciugamano?"

Mi guardo un attimo, mi ero dimenticato di avere addosso solo quello "Ah se vuoi lo tolgo!"

"NO NO NO!" esclama convulsamente

"Dai mike sei proprio affamato cazzo, ok faccio come vuoi tu dai che lo tolgo.." dico sogghignando

"Chester se lo fai sei uno stronzo!"

Gli salto addosso sul letto e cerco di soffocarlo col cuscino mentre si lamenta di quanto casinista io sia, quando riesce a liberarsi sono a cavalcioni su di lui che evita il mio sguardo dalla vergogna, e' troppo timido a volte.

"Senti ma che hai?" gli chiedo

"Lo sai che hai addosso solo quell'asciugamano?!"

"Si e allora? A già lo tolgo.."

"NO NO NO!! Smettila di fare la testa di cazzo e scendi! "

"D'accordo non agitarti!" dico mentre mi alzo dal letto per rimettermi in piedi davanti alla porta "Ti ho preparato la colazione se vuoi"

"Si arrivo subito" dice mentre si alza dal letto "Chazz, pomeriggio verranno qua i ragazzi, abbiamo un nuovo chitarrista, per cui cerca di essere gentile"

"A perche di solito sono uno stronzo??"

"Non ho detto questo, solo che con i miei amici non sei mai stato particolarmente simpatico"

"Beh, loro sono troppo loquaci.."

"Beh quello nuovo non l'ho mai visto, speriamo non sia un completo imbecille"

Consumiamo la colazione completamente zitti, credo che il mio scherzetto mattutino lo abbia infastidito, si sente in sottofondo solo la radio, decido di finirla con questo silenzio assordante "Comunque non me lo sarei tolto non sono un pervertito, rispetto i tuoi tempi .."

"I miei tempi?"

"Beh si, quando sarai pronto possiamo farlo.."

Mike mi fulmina "Cosa credi che sia una vecchia donna acida? Che sia io il problema cazzo?"

"Ma cosa stai dicendo ? Sei diventato stronzo?"

"Tu pensi che sia io il problema!"

"Ma quale problema?"

"Che io non voglio venire a letto con te!"

"Io non ho detto questo!"

"E invece si cazzo!"

"No Mike, non capisci niente! Porca…io ti rispetto, certo anche per me sarebbe la prima volta con un uomo, ma siccome mi fido di te non stò a farmi tutte questi problemi psicologici per la nostra relazione!"

"Allora piantala di rompermi le palle Chester!"

Mi alzo dalla sedia su cui ero seduto e butto la forchetta sul tavolo "Ok allora mi levo dalle palle!" esco dalla cucina e mi chiudo in camera, possibile che debba finire sempre tutto con un litigio? Devo chiedergli il permesso anche solo per baciarlo, cosa pretende che stia solo a guardarlo tutto il giorno?

Devo ragionare ora sono solo arrabbiato, ma io lo amo anche se non gliel'ho ancora detto chiaramente.

Mentre sono in camera seduto sul letto a pensare sento suonare alla porta.

Devono essere quegli amici sfigati di Mike, devo uscire a salutarli, anche se non sanno niente di noi e tantomeno di me..

Mi vesto con qualcosa che mi renda almeno un po’ presentabile di un semplice asciugamano, mi infilo una felpa e un paio di pantaloni da ginnastica ed esco dalla camera.

Mike smette di sorridere non appena mi vede, ormai lo conosco, per un po’ mi terrà il broncio, io sbuffo e poi entro nel salone per salutare gli altri.

Solite frasi banali che ci si scambia con chi non si conosce bene, del tipo "ciao come state? Tutto bene? .. Si dai io me la cavo..bla bla bla"

La mia attenzione viene attirata da una mano che mi ritrovo davanti, istintivamente la stringo e poi alzo lo sguardo per vedere chi ne e' il proprietario "Ciao" mi dice una voce profonda "Sono Cris, il chitarrista..quello nuovo" e' un ragazzo che ad occhio e croce sembra di poco piu' giovane di me, e' piu' basso di Mike ma comunque slanciato e magro, ha un bel viso, senza un minimo difetto, ed i capelli sono biondi scalati lunghi fino a poco piu' in basso delle orecchie, ma la cosa che mi lascia per un attimo senza fiato sono i suoi occhi, grandi ed azzurri, sorrido "Piacere Chester" mi soffermo a guardarlo ancora, noto i suoi vestiti, i pantaloni di jeans strappati e la felpa nera.

"Tu saresti..?" mi chiede un po’ imbarazzato

"Ah..un amico di Mike" dico grattandomi nervosamente la testa

Lui si gira verso Mike "Hei Mike dove cazzo lo avevi nascosto?" chiede scherzosamente, anche se non capisco bene cosa voglia dire con quella frase.

 

Ole' vi dico subito che questo Cris e' un tipo un po’ furbetto!! Eheheh

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Capitolo 11
*** undicis ***


Decido di lasciare soli i ragazzi a parlare di spartiti, note e strumenti e mi infilo nella camera di Mike a guardare la tv, birra in mano mi stravacco sul letto, spero solo che non venga a cacciarmi a calci in culo, non si sa mai cosa possa fare quando si arrabbia.

Guardo una stupida soap opera,con duecento personaggi e di cui non si capisce assolutamente la trama, gente morta che risorge e donne che si sposano a Las Vegas con il marito della migliore amica!?!?!? Ma ha senso un telefilm del genere?

La mia domanda filosofica viene interrotta dal ragazzo biondo che arriva in camera

"Heila'" mi dice con un mezzo sorriso

"Hei" rispondo

"Posso?" mi chiede facendomi segno se può sedersi

"Certo, fai pure, Mike e gli altri?"

"Sono usciti a comprare qualcosa per la cena, ovviamente dopo faranno cucinare a me.."

"A si..sei cosi' bravo?"

"Certo, sono un cuoco io" dice con un sorriso raggiante

"Strano trovare un ragazzo che sappia cucinare.." dico girandomi per guardarlo, lui alza le spalle "Mi rilassa cucinare, posso preparare il tuo piatto preferito se vuoi.."

Rimango spiazzato, se non fosse un uomo comincerei ad avere qualche dubbio che ci stia provando "Beh, non serve che ti disturbi.."

"Cosi' mi offendi, mica ti avveleno" dice con una smorfia

"No ma, era solo per non romperti le palle a cucinare.."

"Beh allora io faccio un favore a te e ti cucino il tuo piatto preferito, e dopo farai tu qualcosa per me,cosi' va bene? e' una scambio equa no?"

"Beh, se la metti cosi' si può fare, ok"

Sento del rumore provenire dal corridoio, gli altri sono tornati, mi alzo e vado in cucina dove sono già intenti a svuotare le buste della spesa.

Mike va in bagno e decido di seguirlo, lo abbraccio da dietro e gli bacio la guancia "Sei ancora arrabbiato?"

"Non sono arrabbiato.."

"Si che lo sei, non raccontarmi palle su"

"Ok, sono solo un po’ nervoso.."

"Scusami se ho fatto qualcosa di sbagliato" e lo bacio di nuovo per poi uscire dal bagno.

Quando torno in cucina trovo Cris che si stà già dando da fare  per preparare la cena.

"Allora Cherster, quale sarebbe il tuo piatto preferito?" mi chiede già sporco di farina, mi avvivino e gli pulisco il naso con un dito "Lasagne"

"E che lasagne sia"

Questo ragazzo non e' tutto a posto, mi siedo e rimango a conversare del piu' e del meno con gli altri, ogni tanto lo sguardo mi cade sul sedere del nostro nuovo cuoco, cazzo non sbagliavo a dire che e' un bel ragazzo, nooo amico rimani fermo, penso inconsciamente a quel certo amichetto sotto i pantaloni, se Mike torna e si accorge che ti muovi per quel biondo e' capace di spaccarmi il culo.

Decido di uscire  sul pianerottolo a schiarirmi le idee e fumare una cicca.

Poco dopo Mike fa la sua entrata trionfale sul pianerottolo mentre accendo la sigaretta riparandola dal vento, dei brividi mi passano lungo tutta la schiena, dannato freddo.

"Dovresti perdere questo vizio"

"Ormai sono troppi anni che fumo Mike"

"lo dico per il tuo bene tesoro"

Mi ha davvero chiamato tesoro? "lo posso fare per te se vuoi"

"Ho solo paura che posso farti male fumare cosi' tanto"

"Naaa, stai tranquillo Mike" dico sbuffando una nuvola di fumo.

"Cosa ne pensi di quello nuovo?" mi chiede

"Sembra uno a posto, poi se tu l'esperto, tu l'hai sentito suonare, ma potrebbe farci comodo, sa cucinare.." dico sogghignando.

Mike sorride "Si almeno per stasera si cena bene, Chester.." richiama il mio nome per attirare la mia attenzione

"Si?"

"Tu credi davvero in noi?"

"In te e me..insieme?"

"Si.."

"Io ci credo Mike, e non voglio che facciamo le cose in modo affrettato, ma non perche non ti desidero, ma perche voglio qualcosa di serio con te, costruirci qualcosa e starcene  tranquilli qua nella nostra tana"  tana ? Ma come cazzo mi spuntano fuori queste parole?

"Ti racconterei una palla dicendoti che il sesso per me non e' importante, ma ti voglio bene e questo, stare con te, per me vale molto di piu' di una scopata, io potrei andare di là e sbattermi tutti i tuoi amici, ma lo farei solo perche ho voglia di divertirmi non per altro, con te invece e' diverso..capisci?"

"Certo Chezz, ti capisco, sei un uomo e ragioni parecchio con le palle ed e' giusto che sia cosi'" dice guardando lontano, verso l'orizzonte "Apprezzo molto quello che hai detto comunque"

Lo abbraccio "Tranquillo Mike"

"E' meglio rientrare Chezz, hai solo una felpa, prima o un poi ti becchi qualcosa"

"Si mammina hai ragione" lo vedo sorridere, e' davvero carino, ho fatto una buona scelta.

Acconsento ma prima che possiamo rientrare Cris ci viene incontro "Scusate ma sono nei casini, potete prestarmi la macchina?"

"Si,non c'e' problema" risponde subito Mike "Ma che succede?"

"Un cliente deve ritirare l'auto, me ne ero dimenticato cazzo" sembra particolarmente nervoso.

"Sei un meccanico?" chiedo stupido, non lo sembra affatto.

"Si, se il mio capo lo scopre mi ammazza, Mike ho un altro problemuccio, non ci vedo a guidare sono senza occhiali..potresti accomp.."

"Ti accompagno io.." dico interrompendolo "Visto che hai fatto le lasagne te lo devo…"

Mentre Cris si avvia verso la porta do un bacio sulla guancia velocemente a Mike "Torno subito.."

Usciamo da casa.

Mi metto alla guida e accendo subito il riscaldamento "fa un freddo fottuto"

"Grazie per l'aiuto" mi dice mentre cerca qualcosa in tasca

"Figurati, stà iniziando a piovere merda..ma sai che non sembri un meccanico? e' vero quando si dice di non giudicare la gente dall'aspetto.."

Cris ride "A si? Cosa ti sembro??"

"Boh" alzo le spalle "ti vedo meglio a lavorare in un negozio alla moda o roba del genere"

"Beh come dicevi te l'apparenza inganna…ah devi girare a destra dopo l'incrocio… te non sei di qua giusto?"

"Beh non proprio, sono qua da quando abito con Mike.."

"Siete molto amici?"

"Mi ha aiutato tantissimo.. Mi ha messo un tetto sopra la testa, mi ha pure prestato i suoi jeans" dico mentre mi scappa una  risata ripensando a quei momenti.

"Ah, si e' un'ottima persona, mi ha preso nel gruppo appena mi ha sentito suonare ... devo avergli fatto pena"

Rido "Ha certe manie strane da assistente sociale/madre e sorella maggiore"

Anche lui ride e rimango un secondo a guardare i tratti semplici e perfetti del suo viso, i suoi denti perfettamente bianchi e dritti, i suoi capelli lisci…no cazzo tu rimani giu', dai merda ho pure i pantaloni stretti non tirarmi brutti scherzi.

Mi concentro sulla guida, e dopo qualche minuto mi segnala che siamo arrivati.

 

 

 

 

 

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Capitolo 12
*** dodicis ***


Cris scende dalla macchina e si dirige a gran passo verso l'entrata dell' officina in cui lavora, si ferma a parlare con un uomo sulla cinquantina, e sento distintamente Cris chiedergli scusa per il ritardo, prima di entrare mi fa cenno di seguirlo cosi' smonto anche io e lo seguo.

Mentre parla con il cliente, do una rapida occhiata in giro, fa freddo e ci sono vistose macchie di olio sul pavimento, proprio mi appare difficile immaginarlo chino sotto un'auto intento a riparala, magari sporco di grasso e olio, non mi pare proprio il tipo,a guardarlo ora ha un'aria quasi celestiale, la sua voce e' profonda ma calma e il sorriso non lascia mai il suo volto.

Finalmente il tipo se ne va un po' scazzato sulla sua macchina e lascia definitivamente l'officina, Cris mi si avvicina "Era un coglione  quel tipo, grazie al cielo non ha scassato troppo le palle"

"Si vedeva, aveva voglia di rovinarci la serata.."

"Beh a quest'ora avranno praticamente apparecchiato, tra poco sarà tutto pronto per essere mangiato" noto che il sorriso si e' per un attimo spento e appare preoccupato

"Che succede?" gli chiedo sfiorandogli la spalla

"Cazzo" dice grattandosi dietro l'orecchio "spero solo che il capo non si incazzi per questa storia"

"Non preoccuparti, andrà tutto bene" mi soffermo un attimo a pensare a ciò che ho appena detto, una frase molto simile a quella che una volta avevo sentito dire da Mike.

Poi penso a quanto mi piacerebbe andare a casa e poter passare il resto della serata abbracciato a lui, ma non possiamo per due motivi,uno ci sono altre persone e due non sono sicuro di riuscire a trattenermi, finirei coll'iniziare a toccarlo e lo farei incazzare, ho dato la mia parola che lo avrei aspettato, non lo voglio dargli fretta, non deve fare una cosa che non si sente.

Quando usciamo ci accorgiamo che ha iniziato a piovere, corriamo fino alla macchina, inserisco le chiavi nel quadro, ma Cris mi blocca la mano prima che possa ruotarla, mi giro velocemente e lo guardo non capendo cosa voglia.

"Hai voglia di divertirti prima di tornare a casa?"

"Coosa?"

"Conosco un pub qua vicino, sarebbe il posto giusto"

"Ma, Mike..cioe' ci stanno aspettando tutti"

"Dai, non hai voglia di spassartela un po’?"

Ditemi come cazzo e' possibile dire di no ad un paio di occhi simili?

"Va bene ma, per poco ok?"

Sorride "gli diciamo che abbiamo avuto qualche problema con quello stronzo di prima" dice raggiante, perfetto la prima palla che racconterò a Mike.

Mi indica la strada fino ad un pub dal nome "Lollipop" appena entro mi chiedo automaticamente dove cazzo mi abbia trascinato, le persone appaiono tutte piu' tosto spensierate e ben vestite paragonate a me, altre invece sono conciati come dei veri pazzi, chi col cappello da cow boy, altri con stivali da cavallerizzo e una tipa col boa di piume;

Smetto di guardarmi intorno per paura di vedere qualcosa che potrebbe bloccarmi la crescita per l'eternità.

"Senti" gli bisbiglio nell'orecchio "Ma dove cazzo mi hai portato?"

"E' un pub, qua possono entrare tutti"

"Tutti?! In che senso?"

Mi trascina fino ad un divanetto dove mi fa sedere e poi si accomoda a cavalcioni sulle mie gambe "Cris, non credo sia il.."

"Rilassati, qua possono entrare tutti te l ho detto.."

"Si ma io…non sono.."

"Smettila, non devi mentirmi ho visto come mi guardavi e so anche l'effetto che ti faccio, rilassati"

Cerco di scansarlo "Io stò con una persona .."

"Lo so che stai con Mike non sono scemo.."

"Ma come cazzo..?"

"Diciamo che per chi ha l'occhio allenato si nota subito.."

"Allora se lo sai lasciami andare.."

"Avanti, da quant'e' che non lo fai? Vuoi rimanere a secco fino a quando Mike non si decide?"

"E' il mio compagno.."

Cris mi bacia e non posso fare a meno di rispondere.

"Chester" dice nel mio orecchio "non ti ho chiesto di stare insieme a me, ma almeno dammi questa soddisfazione"

"Quale?" chiedo

"di stare con me stasera"

Mi passa una mano lungo il petto sotto la maglietta, controvoglia mi lascio andare ai suoi baci ed inizio a fare lo stesso con lui, mi lascio andare ad un gemito quando la sua mano scorre fino ai miei pantaloni e si infila là dentro.

"Oh cazzo, Cris io non credevo che tu fossi.."

"Gay? Beh non sai un sacco di cose su di me"

"Torniamo in auto" dico d'impulso, lasciamo il pub e lo trascino fino all'interno della macchina dove mi sfila la felpa e mi bacia la spalla e poi le labbra."
"Chester" ansima "toglili" mi dice facendo cenno ai miei pantaloni, faccio come mi dice e poi riprendo a baciarlo mentre accarezzo le ciocche dei suoi capelli.

All'improvviso squilla il suo cellulare, risponde ed e' Mike "Hei, dove siete finiti?"

Cris tenta di mascherare il fiatone "ho avuto problemi con in officina ma ora siamo in macchina, torniamo tra poco, si va bene, cominciate a mangiare intanto, ok? ciao"

Chiude la telefonata.

"E' meglio andare "

"Si" rispondo

Lungo la strada rimaniamo in silenzio e  decido di accostare un attimo, subito Cris comincia a parlare "Chester, io, non lo avrei comunque fatto con te, non mi sarei spinto tanto avanti, stai con Mike dopotutto"

"Non avremmo dovuto baciarci e toccarci cosi'.."

"Io non gli dirò niente, puoi stare tranquillo.."

"Mi sento una merda per averlo tradito" Cris mi guarda "lui non si rende conto della fortuna che ha, se io fossi al tuo fianco non aspetterei a venire a letto con te"

Ridacchio "lo prendo per un complimento"

"Non sentirti in colpa, alla fine non abbiamo fatto niente di che" mi dice guardandomi di traverso

"Mike..lui penserà che sono uno stronzo" dico prendendomi la testa tra le mani

"Sshh..io non gli dirò niente tu-tu non devi preoccuparti di niente"dice accarezzandomi la testa, io di impulso lo abbraccio, come posso essere cosi' stupido, perche abbracciarlo se e' per colpa sua che ora mi sento cosi' male?

"Cazzo" urlo a denti stretti, poi mi stacco da lui e mi asciugo il viso con la manica della felpa "e' ora di tornare a casa…" prendo il volante tra le mani e metto in moto.

Poco prima di arrivare faccio un respiro profondo e mi specchio nello specchietto retrovisore per assicurarmi che i miei occhi non siano gonfi.

Entriamo in casa, Cris sembra normale, forse troppo, secondo me non e' la prima volta che si trova in una situazione del genere, un play boy, ecco cosa deve essere un dannato play boy dagli occhi azzurri dalla fisionomia perfetta, perfino il suo profumo e' buono..piu' buono di quello di Mike? Questo non lo so…e' cosi' difficile dividere il cervello dal cuore.

Sono troppo preso dalla situazione per rendermi subito conto che siamo tutti in cucina eccetto Mike, ma dove cazzo si e' cacciato?.

Vengo a sapere che era uscito poco prima che noi tornassimo, decido di uscire sul pianerottolo ed aspettarlo.

Cerco una sigaretta ma quello che trovo e' solo un misero pacchetto vuoto, sbuffo e accartocciandolo lo rimetto in tasca.

Quando rialzo lo sguardo vedo Mike venire verso di me, sorrido ma perdo un battito quando ripenso a tutto quello che e' successo nelle ultime ore..e se sentisse il suo odore? Se io avessi addosso l'odore di Cris?

Cazzo, ormai e' vicino, sorrido sembrando naturale.

"Chazz" dice baciandomi la guancia

"Ciao Mike" rispondo evitando il suo sguardo "scusami per il ritardo, quel fottuto meccanico del tuo chitarrista…"

"Che ha fatto?"

"Come che ha fatto?"

"Perche fottuto meccanico? e' successo qualcosa?"

Ma perche non mi tappo mai la mia cazzo di bocca? "Intendo perche ci ha messo un'ora a concludere col  cliente.." spiego mentre le budella mi si contorcono.

Mi appoggio al parapetto con la schiena e guardo per terra, cazzo perche quando si cerca di essere naturali accade tutto il contrario?

"Stai bene Chazz?"

"Certo…"
"Mi sembri piu' silenzioso del solito tesoro"

E lui mi sembra piu' sdolcinato del solito o forse mi da fastidio che lo sia solo perche io mi sento profondamente in colpa?! Cazzo mi sono fumato troppo roba negli ultimi anni per tentare di ragionare lucidamente, rido tra me e me .

Mike si mette davanti a me e prendendomi le braccia le porta attorno al suo collo, fa aderire i nostri corpi come non era mai successo prima, cerco di baciarlo ma lui si ferma e mi guarda dritto negli occhi "Chester sei un fottutissimo bastardo"

Credo di essere mezzo svenuto sentendo quella frase ma recupero le poche forze che ho in corpo per chiedere il motivo di tanta gentilezza "Eeh perche?"

"Perche mi hai fatto innamorare di te" dice ridacchiando

"Mi stai dicendo che..mi ami?"

"Si Chazzy"

"Ridimmelo" chiedo supplichevole

"Ti amo Chester" mi bacia stringendomi e mi sento sempre peggio, non posso fare come se non fosse successo niente, lo stacco da me "Mike, io..io devo dirti una cosa"

"Dimmi" dice ad un centimetro dal mio viso mentre sorride, se gli dico la verità rovinerò questo momento cosi' perfetto, il piu' perfetto e romantico da quando stiamo … uhm assieme.. "Mike io..ti amo" ecco non era quello che volevo dire inizialmente però e' comunque la verità.

Ride "credevo dovessi confessarmi qualcosa da come mi guardavi".

Faccio una risata un po’ troppo acuta e mi gratto il collo nervosamente "e dai, ti ho confessato il mio amore"

"Guarda" dice porgendomi due pacchetti delle mie sigarette preferite, rimango stranito "Non avevi detto che dovevo smettere?"

"Tu mi hai risposto che non volevi.. sono  uscito a fare un giro..e ho trovato il distributore automatico.."

"Bella storia, ci scommetto che sei uscito apposta!"

Mike si stringe nelle spalle e poi indossa il berretto con visiera che teneva in mano "Credici caro, l'importante e' crederci" sorride e poi si volta per rientrare in casa ma io lo afferro per il passante dei pantaloni "dove credi di andare stronzetto?"

"Sono quasi le nove, dovremmo mangiare.." tenta di giustificarsi

"E se facciamo quattro salti in camera mia dopo cena? Giusto per smaltire le cose  mangiate" gli chiedo mentre gli bacio l'orecchio, ma lui si divincola dal mio abbraccio

"Fan culo Chaz" ed entra in casa, ma prima di passare per la porta si gira sorridendomi, giusto per farmi capire che non si e' incazzato, possibile che sia  cosi'…adorabile?..cazzo mi sento un verme.

Scarto il pacchetto di cicche e ne fumo due prima di trovare il coraggio di entrare in casa e vedere Mike e Cris uno affianco all'altro, il mio compagno e…boh il mio amante?

Naaa non e' il termine giusto io non voglio piu' passare un secondo con quel dannato biondo.

ERA UN PO' CHE NON AGGIORNAVO, SPERO CHE QUALCUNO LEGGA QUESTA SCHIFEZZUOLA!

 

 

 

 

 

 

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