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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** unos ***
Capitolo 2: *** dues ***
Capitolo 3: *** tres ***
Capitolo 4: *** quattros ***
Capitolo 5: *** cinques ***
Capitolo 6: *** seis ***
Capitolo 7: *** settes ***
Capitolo 8: *** ottos ***
Capitolo 9: *** noves ***
Capitolo 10: *** diecis ***
Capitolo 11: *** undicis ***
Capitolo 12: *** dodicis ***
Capitolo 1 *** unos ***
"Posso
fare una telefonata? Hei! Hei parlo con te!"
Niente
la guardia non lo filava di striscio e anzi se ne stava andando nella
direzione
opposta, sicuramente non era la giornata giusta per Chester, era stato
sfrattato,piantato dalla ragazza ed era finito in galera per colpa di
una
scazzottata al bar "che giornata fortunata" disse sbuffando.
Erano
ormai passate alcune ore quando finalmente una guardia si
presentò davanti a
lui
"Senti
ragazzo, visto che si avvicina il natale abbiamo deciso di darti una
seconda
possibilità, ti facciamo uscire senza pagare la cauzione, ma
solo per questa
volta chiaro?"
Una
qualsiasi persona sarebbe saltata in braccio alla guardia
ringraziandola, ma
non Chester, era il peggior periodo della sua vita, ce la aveva con
tutti e
specialmente non era in vena di sdolcinerie.
"Grazie"
fu l'unica cosa che disse, la guardia lo accompagnò in un
piccolo ufficio che
puzzava terribilmente di fumo, ecco cosa ci voleva una bella sigaretta.
Passarono
i minuti e la voglia di fumare e di potersi sgranchire le gambe era
sempre piu'
ma la guardia sembrava essersi persa, lo aveva abbandonato in
quell'ufficio ed
era sparito chissà dove.
Poi
finalmente la vide arrivare "Pensavo si fosse.." si bloccò
quando
vide un ragazzo asiatico dietro di lui e la guardia che gli porgeva una
montagna di documenti "Hei amico" disse rivolgendosi al ragazzo
"Rispetta la fila cazzo, ci stò marcendo in questa galera!!"
l'altro
alzò lo sguardo "Sei tu il galeotto, io sono qua per lavoro"
Ecco
la cosa che piu' al mondo infastidiva Chester, quando qualcuno gli
rispondo in
modo strafottente..cavolo per quello c'era gia' lui!
"Stai
calmo ragazzo, basta che firmi qua e te ne puoi andare" disse la
guardia
porgendogli un documento.
Quando
lasciò l'ufficio stava imprecando sotto voce per la sua vita
di merda e per il
destino che gli remava sempre contro.
cazzo
pensai quando mi trovavo nel cortile davanti alla questura, non ho
neanche una
cazzo di macchina, diedi un calcio ad una lattina e mi misi bene lo
zainetto in
spalla, dovevo avere qualche soldo per un motel sicuramente, ma se non
mi do
una mossa finirò sotto un ponte, e l'idea di tornare a casa
dei miei non mi
alletta.
"heii!"
Sentii
chiamare "hai bisogno di un passaggio?"
Quando
si voltò riconobbe subito il ragazzo asiatico che lo aveva
per cosi' dire
superato in questura.
"cosa
sei una specie di assistente sociale?" chiesi, ma pensai che avrei
comunque potuto approfittarne, analizzai velocemente
la situazione e a piedi non sarei arrivato
molto lontano.
"puoi
stare tranquillo non voglio cercarti una famiglia adottiva" disse
sorridendo
"lo
accetto solo perche.."
"perche?"
"dove
sei diretto?" chiesi cercando di sviare la conversazione
"a
50 km da qui, devo vedere degli amici perche facciamo un concerto"gli
spiegai mentre caricavo alcune casse di birra nel porta bagagli.
"Cazzo
sei ben fornito..sei un musicista?" chiesi prendendo una boccata dalla
sigaretta
"diciamo
di si, allora dove ti porto?"
Rimasi
un attimo basito
"non
hai una meta giusto?"
lo guardai fisso per un
attimo e poi scacciai
fuori il fumo dai polmoni, quel tipo doveva avere una spiccata dote nel
capire
le persone.
"Sai
cosa ti dico?"
"Sentiamo"
dissi abbasandomi gli occhiali da sole che avevo appena indossato.
"siamo
ospiti della citta' dove suoniamo, se ti spacci per uno del nostro
gruppo avrai
cena e letto gratis, almeno per questo week end"
"Cosi'
mi piaci" risposi tuonante e dandogli una pacca sulla spalla.
Salimmo
entrambi in auto, almeno per un paio di giorni non avrei dovuto
spendere quei
pochi dollari che avevo, poi avrei trovato un modo per tirare avanti.
Il
tipo mise in moto l'auto e poi si girò verso di me "comunque
mi chiamo
Mike"
"Chester"
risposi stringendogli la mano.
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Capitolo 2 *** dues ***
Ringrazio
Samysam che e' stata la prima a recensire "lascia fuori tutto il
resto"
Il
tipo, cioe' Mike accende la radio su una stazione dal chiaro timbro
rock.
Lo
osservo per un secondo giocare con il tasto delle frequenze e poi mi
volto per
guardare fuori dal finestrino, il paesaggio scorre limpido e veloce
davanti ai
miei occhi,
Ma
come faccio a cacciarmi sempre nei guai? E ora sono in auto con uno
sconosciuto
che mi ha chiesto di spacciarmi per un musicista, proprio io che non
sapevo
suonare neanche il flauto a scuola.
"Hei,
se hai fame possiamo fermarci a prendere qualcosa, tra poco c'e' una
stazione
di servizio"
Gli
rispondo anche se tengo lo sguardo fisso sul paesaggio "Ma siamo appena
partiti"
"lo
so, ma non mi sembri molto in forma, scusa se te lo dico ma sembri un
cadavere"
Lascio
la tranquillità che mi aveva dato per qualche minuto quel
paesaggio per girarmi
verso di lui "Sei forse mia madre?"
"cosa?"
mi domanda con un tono di voce strozzato.
"Non
mi risulta e allora
non vedo perche
dovrebbe interessarti"
Vedo
mike sbuffare e concentrarsi sulla strada "Pensavo solo che avessi
fame" poi inchioda di colpa e scende dall'auto .
"Dove
cazzo vai?"
"A
mangiare.."
Mi
guardo intorno e vedo che siamo già arrivati alla stazione
di servizio, sbuffo
e scendo anch'io seguendolo.
Quando
entro rimango abbastanza inorridito il locale e' vecchio e malandato
oltre che
avere quelle che giurerei sembrano i segni di pallottole sul muro, un
vecchio
dalla cassa che avrà circa duecento anni mi guarda storto,
si ha proprio la
faccia di uno che tiene il fucile pronto sotto il bancone , lo so ormai
da anni
che di prima impatto sembro un teppista ma non avrei mai creduto di
diventarlo,
cazzo finire in galera per una notte e' stato davvero squallido.
cerco
tra gli scaffali qualcosa di commestibile, che schifo ci sono solo
dolci,
riviste, dolci, parole crociate, dolci, patatine..beh dai almeno e'
qualcosa di
salato, ne prendo due pacchetti e poi una lattina di soda.
Sbircio
in giro cercando mike, sembrava talmente scocciato che potrebbe
scaricarmi qua,
insieme all'amico di duecento anni che probabilmente mi metterebbe a
pulire il
cesso pagandomi con lattine di birra.
Per
fortuna Mike mi raggiunge alle spalle prendendo quello che ho in mano
per
riporlo nel cestino in plastica che tiene appoggiato di fianco a se
"pensavo fossi ancora in auto"
"mi
e' venuta fame.."
"hai
tutto o ti serve altro, sei sicuro che vivrai a lungo con due sacchetti
di
patatine?"
Lo
guardo torvo e lui alzando le mani in segno di resa si dirige alla
cassa dal
vecchio centenario.
"aspetta,
ti do la mia parte"
"non
preoccuparti ci penso io"
"no
ma davvero..guarda che.."niente non mi ascolta e dopo aver pagato
usciamo
e ci rimettiamo in auto.
Apro
il mio sacchetto di patatine e prendo un sorso della soda, dopo aver
bevuto
cerco un posto per riporla ma niente, per evitare di rovesciarla la
tengo tra
le ginocchia.
"senti,
se qualcuno te lo chiede di che canti con me, e che sei nel gruppo da
poco,
ok?"
Io
faccio cenno di si con la testa mentre mangio "posso chiederti una
cosa?
Perche' fai questo ? Neanche mi conosci.."
Lui
alza le spalle "sei un ragazzo,sei americano e sei nei guai, volevo
solo
darti una mano"
Penso
che non sia una gran risposta, ma in effetti quanti motivi potrebbero
esserci?
Passiamo
il resto del viaggio parlando del piu' e del meno e improvvisamente
arriviamo a
destinazione.
Mi
giro verso i posti del passeggero per prendere il mio
zaino ma idiota come sono mi dimentico della
soda che tenevo tra le ginocchia, si rovescia quasi interamente sui
pantaloni
di Mike che si guarda tirando un lungo sbuffo, mi giro di scatto "ahh cazzo! Scusami
non volevo
davvero" prendo un paio di fazzoletti dallo zainetto e tento di
asciugarli
i pantaloni.
"Guarda
Chester forse e' meglio se stai fermo, davvero fa lo stesso!"
Solo
in quel momento mi rendo conto di essere piegato sul cavallo dei suoi
pantaloni
mentre quelli che credo siano i suoi amici ci guardano ridendo, rimango
talmente basito che e' Mike a prendermi per le spalle riportandomi sul
mio
sedile.
"Rilassati
ho la valigia piena di pantaloni" mi dice sorridendo per poi scendere
dall'auto e salutare i suoi amici, io giurerei di essere arrossito e
rimango un
attimo in auto per riprendermi.
"Hei
chezz vieni giu' ti presento il resto della band!" mi dice sbirciando
dentro il finestrino
"Si
si certo arrivo" quando scendo Mike mi presenta tutti i suoi amici
spiegandomi quale ruolo hanno nella band.
Poi
un anziano signore con un cappello ci conduce in
un appartamento.
"Ragazzi
prima di tutto vi ringrazio per aver accettato il nostro invito" ci
dice
l'anziano facendo un sorriso a trentadue denti "Vi abbiamo messo a
disposizione questo appartamento non e' molto grande ma ci sono tre
stanze per
dormire vedete voi come disporvi"
Mi
metto a perlustrare l'appartamento mentre Mike e gli altri parlano con
l'anziano signore.
Passiamo
il resto della serata a sistemare i bagagli, dato che siamo in cinque
Mike ha
pensato di lasciare a me la stanza singola, dicendomi che e' giusto
cosi'
perche' io non conosco nessuno.
Beh
dicevo che stavamo sistemando i bagagli, piu' che altro loro, io avevo
solo uno
zaino con dei dischi e delle magliette, gli unici pantaloni che avevo
erano
quelli che indossavo.
Mi
ero appena sdraiato sul letto un po’ depresso come sempre
ultimamente, quando
sento bussare e vedo Mike far capolino senza entrare nella stanza.
"Ciao
Chester, senti io e i ragazzi usciamo a mangiare qualcosa, vieni con
noi?"
"Puoi
entrare da quella porta non sono mica nudo"
Mike
entra "Comunque vieni?"
"Non
ho fame a dire il vero, però voi andate"
"Sei
sicuro?"
Faccio
cenno di si e Mike chiudendo la porta si allontana.
Quando
credo di avere un po’ di pace ecco che sento bussare di
nuovo, sbuffo e questa
volta mi alzo io ad aprire la porta tanto ormai ..
Apro
e mi ritrovo davanti Mike con dei sacchetti di cibo cinese, lo guardo e
poi
guardo i pacchetti che tiene in mano "Non eravate usciti?"
"Non
proprio, gli altri si, ma io no"
Lo
faccio entrare nella mia camera e ci sediamo sul letto a mangiare e
guardare la
tv
"Perche
tu hai un letto cosi' grande?!"
"Perche
io sono Chester, che domande..anzi ma perche sei ancora qua?"
"Non
avevo neanche io molta voglia di uscire.."
Continuo
a mangiare "I tuoi pantaloni..e' rimasta la macchia?"
"uuhm?
A no..sono come nuovi"
"Merda!
Mi sono sporcato! a proposito di macchie!! "
Mike guarda l'enorme macchia di sugo sui miei
pantaloni mente io impreco
"E
dai che vuoi che sia verrà via sicuramente.."
Sbuffo
"Porca..sono gli unici cazzo!"
"Cosa?
Aaah capisco, te li posso prestare io se vuoi" detto ciò si
alza e
sparisce fuori dalla mia camera per poi tornare dopo pochi secondi con
dei
jeans in mano "Provali e poi dimmi quali ti vanno, e fa per uscire.
"Ma
dove cazzo vai!? Devi dirmi come mi stanno!" gli urlo dietro
"Beh
ma rientro quando sei pronto no?"
"Non
fare il fesso porto i boxer sai!"
Mike
rientra in camera poco convinto mentre mi siedo sul letto per togliermi
i
pantaloni, poi mi alzo ma prima che possa provare gli altri piomba
nella mia
stanza un cappellone di cui non ricordo il nome
"ooooooooh
ooooopss non volevo disturbare"
"Riprendi
quell'idiota del tuo amico, prima che si faccia strane idee!!" dico
infuriato
mentre
mi infilo un paio di jeans blu scuro per poi uscire dalla stanza.
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Capitolo 3 *** tres ***
CAP3
Qua
gli amici mi sembrano uno piu' amorfo dell'altro, decido di infilare il
portafoglio nella tasca dei pantaloni (prestati da Mike) ed esco a fare
due
passi.
E'
ormai scesa la sera e comincia a fare fresco, avrei dovuto portarmi una
felpa
invece che uscire in maniche corte cazzo.
Dopo
aver fatto pochi passi mi sento un po’ in colpa per non aver
chiesto a Mike di
venire con me, infondo era stato gentile.
Mi
volto speranzoso di vederlo nel cortile fuori casa.. e botta di fortuna
e' nel
cortile che telefona, gli urlo per poi fargli cenno di avvicinarsi, mi
vede
subito e lentamente mi viene incontro
"Chezz,
che c'e'? Che hai da urlare come un pazzo!?!?"
"Dopo
aver mangiato mi sono ripreso" sorrido "Ho voglia di fare due passi,
magari ti offro qualcosa da bere"
Lui
acconsente e ci incamminiamo lungo un viale deserto.
"Scusa
se te lo chiedo, ma visto che dormiamo nella stessa casa vorrei sapere
se devo
dormire con un occhio aperto.."
"Cosa?" chiedo
mentre Mike ride "intendo..se magari sei un serial killer"
"Ah,
perche ero in gattabuia?!?" rispondo con un finto sorriso "Ma niente
per una scazzottata ma non ho ucciso nessuno"
"Beh"
dice pensieroso "Se hai fatto a botte con qualcuno e te non hai un
graffio
deve essere stato quell'altro ad avere la peggio.."
Mi
gratto la nuca ed estraggo una sigaretta dal taschino della maglietta
"A
dire il vero loro erano in due" accendo la sigaretta riparandola dal
vento
"E mi hanno fatto questo"
Dico
sollevando la maglietta "lo so non e' un bello spettacolo, ma io ero
forte
con i pugni e loro con i calci.." mentre Mike mi osserva scandalizzato
do
un'occhiata ai lividi sul mio petto che ormai conosco a memoria, e
chissa' come
sono quelli sulla schiena.
"Ma-ma
non hai pensato di farti vedere da un medico??"
"Naaaa,
sono solo lividi andranno via ..ahia!" dico quasi con un urlo "ma sei
pazzo?! Non toccare!"
"Scusa!
Ma se ti fanno cosi' male dovresti farti vedere magari hai qualche
trauma
interno!"
"Non
credi che a quest'ora sarei già morto?!"
"Dai"
mi dice sicuro "Se hai paura dei dottori ti accompagno io domani"
"O
ecco che di nuovo ti metti a fare l'assistente sociale..e' veramente
una tua
mania!"
Mike
non mi risponde ma si sfila la giacca "Tieni, non si sa mai con questo
freddo"
Lo
guardo torvo "Non sono mica malato"
"Non
rompere! Non ti voglio sulla coscienza!"
"Ok
non agitarti!" dico prendendo la giacca e indossandola.
Tra
una discussione e un'altra arriviamo lungo un viale alberato
"Ma
perche e' cosi' difficile trovare un cavolo di bar?!" chiedo ormai
stufo
di camminare a vuoto
"Guarda
qualcuno deve aver ascoltato le tue preghiere" mi risponde Mike
indicando
un bar poco lontano da noi.
Quando
entriamo ci sistemiamo su un tavolo e ordiniamo subito due birre.
"Senti"
inizia Mike "comunque non scherzo domani ti accompagno da un medico"
Sbuffo
e poi faccio un lunghissimo respiro "Non c'e' ne' bisogno rilassati"
"Magari
hai qualcosa di rotto!"
"Ancora
con questa storia?! Stò benissimo!"
Mike
mi osserva per un secondo e poi fa roteare gli occhi "Allora mettiamo
che
tu stia bene, però penso che comunque ti facciano male, per
cui ipotizzo che il
dottore potrebbe darci una pomata"
"Potrebbe
darci e sottolineo darci?? Cos'e' che ora sei mia moglie?"
Mi
guarda senza rispondere, forse ho esagerato e ammetto che mi scoccio
facilmente.
Beviamo
le birre in silenzio e poco dopo ci alziamo diretti al bancone per
pagare, ci
troviamo davanti una donna sulla cinquantina bionda platino e col
rossetto
color rosso fuoco
"Oh
buona sera ragazzi, andavano bene le birre?"
"Certo"
risponde Mike mentre io faccio cenno di si' con la testa.
"Voi
siete nuovi in citta'?! anzi se state cercando un appartamento posso
aiutarvi,
sapete mio marito e' nel settore immobiliare, può trovarvi
una casa senza
problemi anche se siete beh..certa gente e' maligna ma io non ce l ho
con
quelli come voi..se avete bisogno di una mano.."
Io
e Mike ci guardiamo, lui sembra abbastanza allibito ma io credo di aver
capito
appieno, la signora qua crede che siamo una coppia, mi scappa un
sorriso e
decido di stare al gioco.
"La
ringraziamo molto ma non crediamo di fermarci a lungo"
La
signora sorride
"Andiamo
tesoro?" chiedo a Mike girandomi per uscire, lui strabuzza gli occhi e
poi
saluta velocemente la signora.
Quando
siamo fuori dal locale scoppio a ridere come un pazzo.
"Hei!
Ma che ti e' preso?!?"
"Ma-ma
" rido "non ..non l'hai " rido "non l'hai capito che quella
vecchia pensava che fossimo una coppia?!?" rido
"Ah
wow" dice grattandosi la testa "Avevo il dubbio ma …"
"Dai"
dico riprendendomi dal ridere "Torniamo a casa"
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Capitolo 4 *** quattros ***
La
mattina dopo mi sveglio con la luce che entra dalla finestra, ma chi
cazzo ha
alzato le tapparelle?
Mi
tiro sui gomiti e mi passo una mano davanti agli occhi ed e' in quel
momento
che vedo Mike a braccia conserte davanti al mio letto.
"Allora?"
mi chiede
"Allora
cosa?" rispondo
"Per
caso hai intenzione di alzarti?"
"E
quale sarebbe il motivo di tanta fretta mamma?"
"Il
dottore ti aspetta caro"
"Ma
io non voglio andare dal dottore mamma"
"E
invece ci andrai tesoro"
Per
quanto possa apparire ironico lo scambio di battute Mike era
particolarmente
serio,
Gli
tiro un cuscino che schiva senza fatica, visto che la mia mira fa pena.
"Che
hai ? Ti vedo scazzato..ce l hai ancora con me per ieri?"
"No,
per una certa scoperta che ho fatto questa mattina.."
"Qualsiasi
cosa sia non sono stato io"
"Oh
si che e' colpa tua!"
Mi
metto seduto sul letto, un brivido mi passa la schiena, cazzo dormire
in
mutande non e' il massimo in questa stagione ma ovviamente sono senza
pigiama.
"Allora
o parli chiaro o te ne vai fuori dalle palle" dico stropicciandomi gli
occhi
Come
risposto mi tira addosso una felpa e un paio di jeans "Vestiti e datti
una
mossa"
Ok
accordato che e' incazzato decido di alzarmi e dopo essermi lavato e
vestito
esco.
La
casa e' vuota, Mike e' già in auto cosi' lo raggiungo.
"Senti
che hai da essere tanto incazzato?"
Lui
sbuffa "Il nostro concerto e' stato annullato.."
"Ah,
mi dispiace.."
"Ma
non e' questa la notizia peggiore, visto che per farsi, per cosi' dire
perdonare gli organizzatori hanno affittato il bar dove siamo stati
ieri sera,
e fare una specie di festa consolatoria"
"Eh
il problema sarebbe?"
Mike
mi guarda torvo "Io non ci metto piede la dentro.. CAZZO CHESTER
CREDONO
CHE SIAMO GAY!" mi dice quasi urlando.
"E
ma smettila che ti importa!! Tanto domani ce ne andiamo no?"
"Se
la cosa non ti fosse chiara ci saranno tutti i miei amici "
"Ah
ooops..beh dirò a quella vecchia che scherzavo dai"
Lui
non risponde capisco che ha chiuso il discorso.
"Comunque
dove stiamo andando?"
"Dal
dottore"
Se
fosse un film comico io dovrei spiaccicarmi contro il finestrino
urlando noooo,
ma visto che oggi Mike ha le sue cose decido di evitare e acconsento
con un
cenno della testa.
I
minuti passano lenti ma ad un certo punto Mike inchioda segno che siamo
arrivati.
Quando
entriamo nell'ambulatorio un vecchietto ci accoglie facendoci subito
entrare
nella sala visite, non saprei dire se si tratta di fortuna o sfiga che
non ci
fosse nessuno ad aspettare una visita a parte noi.
"Buon
giorno ragazzi" dice il medico infilandosi i guanti "Ditemi quel'e'
il problema?"
"Il
mio amico ha fatto a botte"
Mi
levo la maglietta mostrando i lividi imbarazzato
"Oh
ragazzi, chi ti ha ridotto cosi' deve averci dato dentro" dice il
dottore
avvicinandosi
"Posso
darti una pomata e un anti infiammatorio per farti guarire in
fretta..per
queste per cosi' dire nuove..ma le altre te le devi tenere"
"Altre?"
chiede Mike
Il
medico smette di guardarmi "Si il tuo amico ha dei segni di bruciature
cicatrizzate, cose vecchie non fatte da poco come queste altre" spiega
indicandomi come se fossi una lavagna.
Finita
la visita mi faccio dare la ricetta ed usciamo.
Prima
di entrare in auto Mike mi ferma
"Beh?"
chiedo
"allora,
perche non me l hai detto? Chi ti ha fatto quelle cose?"
"Non
mi va di parlarne, sono cose passate"
Mike
capisce e lascia perdere, prima di tornare a casa passiamo in farmacia
a
prendere quello che ci ha prescritto il medico.
Il
resto del pomeriggio lo passo sdraiato sul mio letto, una posizione del
cazzo
visto che mi fa male tutta la schiena, però parlare di
quelle cicatrici mi ha
riportato in mente delle cose a cui non pensavo da tempo, mi ha
svuotato di
ogni energia.
Sento
bussare e Mike entra con la pomata in mano "non per romperti le palle
ma..
Sai dovresti metterla"
Mi
metto seduto "Se non ti scoccia per la schiena avrei bisogno di una
mano"
"Certo"
Tolgo
la maglietta e volto la schiena verso la sedia dove siede Mike, quando
comincia
a passare la crema sento un gran dolore, come se la pelle mi andasse a
fuoco.
"lo
so che fa male..però vedrai che cosi' guarirai in fretta"
"Senti
non volevo essere scortese con te, mi stai aiutando molto ma..vedi odio
parlare
del mio passato.."
"Figurati,
non avrei dovuto nemmeno chiedertelo, sono affari tuoi..ok ho finito" dice finendo di spalmare
la crema.
Sto
per alzarmi quando mi accorgo che Mike si e' mosso per avvicinarsi
meglio a me
e appoggiarmi una mano sulla spalla per poi
posarmi un bacio sulla guancia.
"Scusami
ancora" dice prima di uscire dalla stanza.
"Solo
in quel momento capisco che si sente profondamente in colpa per avermi
riportato in mente qui vecchi pensieri"
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Capitolo 5 *** cinques ***
RINGRAZIO
PAOLABLUES PER LA BELLE RECENSIONE : )
Mike
pov
Ci
troviamo tutti al bar, la festa e' praticamente cominciata, scorrono
fiumi di
birra e pizza.
Fermo
Richard, il mio chitarrista appena entra nel locale "hei, hai visto
Chester?"
"No,
credo sia ancora a casa"
Che
stupido si può sapere che cavolo di fine ha fatto?
Non
posso abbandonare la festa perche sono il leader della band e devo
parlare
assolutamente con un produttore, non sarebbe un bel gesto insomma.
Vabbe'
e' adulto e vaccinato non credo si sia perso in questo buco di paese.
Ad
un certo punto fa la sue entrata quel beota di Chester.
"hei
cazzo era ora! Credevo ti fossi perso!"
"ahah
sigh ti sei sigh preoccupato?"
Lo
guardo impietosito "Chester sei ubriaco?"
"ahahah
cosa sigh te lo fa sigh credere?"
"Cazzo
Chester c'e' qua un produttore importante, non puoi farti vedere cosi'!"
"Ma
io sigh..che cazzo centro? Sigh sono solo un imbucato sigh"
"Dai
non dire cosi', se lo vuoi puoi entrare davvero nella band.."
Chester
ride "Dai amico smettila"
Come
tutti sanno i mali non vengono mai soli, proprio mentre discuto con
Chester
visibilmente ubriaco si avvicina la signora bionda platino.
"Ragazzi!
Sono felice di rivedervi!"
Chester
si accende una sigaretta sorridendo come un ebete "signora! La vedo in
forma stasera!"
"Ah
mai come voi ragazzi! Beata la gioventu'!"
Io
vorrei andare a sbattere la testa contro il muro ma mi trattengo
"Ha
visto sigh com'e' bello il mio ragazzo stasera signora?" dice
mettendomi
un braccio attorno alle spalle.
Ecco
lo sapevo dovevo andare a sbattere la testa, sarebbe stato meglio.
La
donna ride "Si caro ho visto"
Prendo
delicatamente il braccio di Chester per toglierlo dalle mie spalle
"Chez
datti una calmata ok?"
"Altrimenti?
Sigh mi picchi?"
"Potrei
anche se non la smetti!"
"Avanti
ragazzi non litigate!" si intromette la vecchia che poi si avvicina al
mio
orecchio bisbigliandomi "Il tuo ragazzo e' ubriaco mi sa figliolo"
"Lui
non e' il mio.." ma prima che possa finire la frase la vecchia ha preso
Chester per un braccio trascinandolo nel retro del bar, li seguo e vedo
che gli
prepara una tazza di caffe'.
"Avanti
figliolo non puoi farti vedere cosi' dal tuo ragazzo!"
"Ma
lui non vuole stare con me"
Ma
di cosa cazzo parla? Deve essersi calato troppo nella parte
"Ma
come puoi dire una cosa del genere?"
"Ma
sigh.."
Decido
di lasciarlo momentaneamente nella mani della signora color platino e
sedermi
al tavolo con degli amici e i miei compagni di band.
"Hei
finalmente! Hai finito di fare da balia a quello scavezzacollo? "
"Dai
ragazzi .. Chez non e' un pazzo"
"A
noi sembra un po'..strano quel ragazzo.."
il
resto della serata passa tranquillamente, mi assento per mezz'ora a
parlare col
produttore e quando torno trovo Chezz al tavolo con i miei amici che
beve come
un indemoniato.
"Hei
Mike! " mi urla "Vieni a sederti con noi!"
Decido
di sedermi almeno per tenerlo d'occhio.
Come
ogni ubriaco che si rispetti comincia subito con lo sparare cazzate
"Mike
ti voglio bene!" dice abbracciandomi "Si Chezz te ne voglio anche io
" dico poco convinto
"Ma
io te ne voglio di piu'! Mike..."
non
finisce la frase che crolla addormentato sul tavolo.
Quando
la festa finisce lo aiuto a salire in auto, anche se l'appartamento non e' lontano sono sicuro
che a piedi non ci
arriverebbe.
Lo
porto nella sua camera e dopo averlo fatto sdraiare sul letto faccio
per uscire
ma mi ferma prendendomi per un braccio "scusami"
"E
di cosa?"
"Per
stasera" mi dice ad occhi chiusi
"Tranquillo
e' tutto apposto capita di bere troppo e comunque non hai fatto grossi
danni, a
parte che la vecchia e' convinta che la inviteremo alle nostre nozze "
dico ridendo.
********************************************************************************************************************************************
Mi
sveglio la mattina dopo con un gran mal di testa, e mi sento vuoto,
come tutte
le volte che mi ubriaco poi mi sento in colpa, ogni santa volta che
ripenso al
mio passato poi sto male per delle giornate intere.
Faccio
una lunga doccia sperando che in qualche modo mi rigeneri, esco dalla
vasca
facendo cadere qualche goccia a terra e mi lego un asciugamano in vita
e ne
prendo un altro per
asciugarmi i
capelli.
Poi
per caso mi
affaccio alla finestra e
vedo Mike sotto la pioggia portare delle
valige in macchina di tutta fretta.
Cavoli
ma gia' si parte?
Decido
di scendere anche io in cortile per chiedere spiegazioni, cosi' mi
vesto
frettolosamente e faccio di corsa le scale per poi avvicinarmi alla
macchina.
"Hei
Mike cazzo ma perche non mi avete svegliato se si parte?"
"Chezz,
e' venuto fuori un gran casino"
dice senza guardarmi ma continuando a caricare le sue cose "Mia madre
non
sta' bene .. stò andando a trovarla.."
"Ma
poi torni?" che frase stupida, perche dovrebbe tornare? E comunque in
questi casi si dicono cose del tipo vedrai che va tutto bene, lui
intanto si e'
fermato un attimo a guardarmi " Aspetta un secondo " va in macchina e
sembra cercare qualcosa,
quando
ritorna mi da un biglietto "Questo e' il mio numero, per qualsiasi cosa
chiamami ok?"
Prendo
il biglietto e lo metto in tasca "Mike io.."
Lui
fa un gran sorriso "Andrà tutto bene, sei una persona in
gamba Chezz"
Come
potevo dirgli che una parte di me non voleva che se andasse? Che
sembrava cosi'
tanto un addio.
"Chezz,
ora sono di fretta ma chiamami questa sera ok? Se hai problemi vengo a
prenderti e dormi da me"
Per
la prima volta mi faceva piacere la sua mania di assistente sociale
sorrido
"Non voglio darti fastidio" dico piano e sotto il rumore dell'acqua
non sono nemmeno sicuro che mi abbia sentito
"Da
quando ti preoccupi di questo?" chiede ridendo "siamo amici no? E gli
amici si aiutano".. Mi da una pacca sulla spalla e poi sale in auto
"Rientra in casa prima di ammalarti"
Solo
in quel momento realizzo la notizia piu' bella e inquietante della mia
vita MI
SONO INNAMORATO.
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Capitolo 6 *** seis ***
Era
solo mattina quando Mike se ne era andato e devo ammettere che con i
suoi amici
non ho mai avuto un gran dialogo.
Mi
sento perso, in un paese che non e' il mio, senza un quattrino e senza
nessuno
che mi possa consigliare cosa fare, in questo momento sono il contrario
di
quello che posso apparire..sembro sicuro di me? Beh non lo sono.
Cavolo
mi ero ripromesso che durante il week end avrei trovato un modo per
tirarmi
fuori da questi guai..ma invece che ho fatto? Ho pensato ad ubriacarmi
e
innamorarmi di..beh si di lui insomma..
E
lui ora dov'e'? Da sua madre chissa' dove e ho fatto pure la figura
dell'idiota
facendogli chiaramente capire che senza il suo aiuto non ho nemmeno un
posto
dove andare.
Ormai
e' sera, I ragazzi si stanno preparando per lasciare l'appartamento, il
tempo
e' scaduto e' ora di andare.
Nessuno
degli amici di Mike sa
niente di me,
probabilmente hanno i loro problemi a cui pensare; per cui una volta
raccolte
le nostre cose ed usciti di casa ci dividiamo.
Io
prendo un vicolo stretto e buio per poi ritrovarmi seduto su uno
scalino.
Eccomi
qua penso guardando il cielo ormai buio illuminato da qualche stella,
ma quando
mai mi ero sentito cosi' solo?
Beh
quando ero in galera, però poi era arrivato Mike.
Cazzo
ma ogni pensiero poi finisce sempre per portami a lui.
mi
stringo nelle spalle perche inizio ad aver freddo e mi accendo l'ultima
sigaretta del pacchetto, poi metto le mani in tasca.
Sento
qualcosa in tasca e ne estraggo il biglietto col numero di Mike, mi
aveva detto
di chiamarlo se avessi avuto dei problemi, ma lui ora deve pensare a
sua madre,
chi sono io per rompergli le palle in un momento come questo?
Sbuffo
e mi lascio andare alla noia piu' totale mentre osservo ancora una
volta quel
maledetto biglietto.
"Cosa
aspetti a chiamarmi? Vuoi congelarti il culo?"
Quella
voce mi riporta in questo dannato mondo, quando sollevo lo sguardo lo
vedo
davanti a me
"Ma-ma.."
sono le uniche cose che riesco a dire
"Non
potevo mica lasciarti qua no?"
"Tua-tua
mamma?"
"Sta'
bene..beh piu' o meno..ma almeno lei e' al caldo..se rimani ancora su
questo
cazzo di scalino ti beccherai una polmonite"
Guardo
in basso e arrossisco, da quando mi sono reso conto di quella cosa lo
penso di
continuo ma quando lo ho davanti non riesco quasi a guardarlo.
"Allora
che fai li' impalato? Andiamo?"
"Dove?"
chiedo ingenuamente
"A
casa mia dove sennò"
Durante
il viaggio in auto mi addormento, al mio risveglio siamo davanti ad una
casetta
e Mike e' ad un centimetro dal mio volto che mi sprona a svegliarmi,
solo in
questo momento noto i suoi occhi di un color profondamente scuro, uno
sguardo
di quello in cui puoi perderti.. Ho una strana voglia di addormentarmi
al suo
fianco, hei ma calma quant'e' che lo stò fissando? E perche
penso queste cose?!
"Ehm
chester? Stai bene?"
"Eh
si perche?"
"No
niente e' un po’ che sei impalato, magari ho qualcosa che non
va?"
"No
sei perfetto..cioe' ehm voglio dire.."
Mike
sorride "Vedo che sei stanco e' meglio se entri in casa e ti fai una
dormita"
Quando
entriamo mi guardo in giro "Abiti da solo ?"
"Ah?
E si, lo so l'appartamento fa schifo" dice grattandosi la testa.
"No,
no e' perfetto, cioe'..almeno tu lo hai un appartamento" dico ironico
Mi
fa fare un giro veloce della casa mostrandomi il bagno, la cucina, e la
mia
camera " So che e' piccola ma la
mia non e' per niente meglio "
"Beh
tranquillo" dico con finta aria distaccata "tanto non
rimarrò per
molto"
"Beh
puoi fare con comodo, nessuno ambisce al tuo posto!"
"Eh?"
"Intendo
dire che nessuno vorrebbe vivere con me, per cui puoi stare tranquillo
e
rimanere qua tutto il tempo che vuoi"
"Beh
chi non vuole vivere con te deve essere pazzo" dico per poi pentirmene
me
stesso di non saper tenere il becco chiuso
"Ah
beh grazie Chezz"
E
no cazzo, quando mi chiama cosi' mi manda a puttane gli ormoni, mi
avvicino a
Mike abbracciandolo "io non so davvero come ringraziarti" sento che
qualcosa che non dovrebbe muoversi invece prende vita, cazzo spero non
se ne
sia accorto e mi stacco sciolgo subito dall'abbraccio
"Figurati,
sono contento di avere compagnia"
Poco
dopo andiamo a dormire, quando chiudo la porta della mia stanza mi
sento per un
attimo inquieto, ma so che questa solitudine e' solo una cosa
momentanea,
domani mattina ci sara' di nuovo Mike.
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Capitolo 7 *** settes ***
Durante
la notte mi sveglio con una impellente voglia di bere,
So
che non mi riaddormenterò se non bevo almeno un bicchier
d'acqua.
Decido
di alzarmi e mi dirigo a tentoni verso la cucina.
Cerco
rumorosamente un bicchiere sbattendo contro una mensola e quando
finalmente lo
trovo apro il rubinetto del lavandino.
Mentre
bevo mi dirigo alla finestra per dare un'occhiata fuori e solo in quel
momento
mi rendo conto che stà nevicando.
Una
neve leggere e soffice ricopre tutte le case, però e' una
nevicata intensa.
Appoggio
il bicchiere sulla tavola e do un occhiata veloce all'orologio, sono le
due e
mezza di notte.
Non
credo di aver mai visto
una neve cosi'
bella, automaticamente collego la parola bella a bello e mi viene in
mente
Mike, cazzo ma cosa mi sta' succedendo?
Quello
che mi spaventa e' che questa cosa non mi preoccupa quanto
dovrebbe..lui e' un
uomo, e sicuramente non prova niente per me, col carattere che mi
ritrovo non
gli interesserei neanche se fossi una donna.
Mi
guardo e mi rendo conto che mi ero addormentato vestito, ho solo una
felpa poco
pesante, non mi riscalderà particolarmente ma decido lo
stesso di uscire.
Non
posso perdermi una nevicata bella come questa.
Dopo
aver indossato le scarpe apro la porta facendo meno rumore possibile
non voglio
svegliare Mike, quando esco mi avvolge una strana sensazione di
silenzio, a
quest'ora tutto tace.
Lascio
il tepore che ancora sentivo sulla soglia della porta per portarmi al
centro
del cortile intorno alla casa, per un attimo rimango estasiato, lo so
e' solo
della stupidissima neve, solo che ha il potere di rilassare le persone
e di non
farti pensare a niente.
Infilo
le mani in tasca e solo in quel momento mi rendo conto di aver iniziato
a
tremare,
Poi
sento un improvviso calore, giro appena la testa per guardare e vedo
Mike
abbracciarmi da dietro le spalle "hei Chazz che fai qua con questo
freddo?"
Mi
rigiro svelto per non fargli vedere quanto sono arrossito a quel
contatto
"ehm..volevo guardare la neve"
"quando
lo capirai che devi metterti la giacca per uscire? Stai tremando.."
"ah..avevo
intenzione di rientrare subito"
Rimango
un attimo spiazzato vedendo che Mike non accenna a mollare la presa
"forse
dovremmo rientrare Chazz, non riesco piu' a scaldarti.. comincio ad
avere
freddo anche io"
Per
un secondo rimango spiazzato, mi ha abbracciato per scaldarmi, perche
tremavo..non per chissà quale altro motivo..sono sempre il
solito scemo che si
costruisce castelli di sabbia "si hai ragione"
Rientriamo
in casa e Mike va subito in cucina a preparare una cioccolata calda,
mentre io
vado in camera.
Quando
fa capolino nella mia stanza tiene in mano due tazze fumanti "vieni di
la'
che ci guardiamo un po’ di tv?"
"tu
hai una tv??" chiedo sorpreso
"si
in camera.."
Attento
Chester se ti trovi su un letto con lui potresti fare una grandissima
cazzata
"ok arrivo" maledetto cervello che risponde come cazzo vuole lui!
Ci
sediamo entrambi sul suo letto mentre in tv passano le immagini di un
vecchio
film natalizio..già e' quasi Natale e non ho nessuno con cui
passarlo.
Sorseggio
la cioccolata "comunque ho intenzione di sentire la mia ex..dovrebbe
vendere la nostra auto, mi aspettano meta' dei soldi, non voglio vivere
a tue
spese..poi troverò un lavoro"
"Non
preoccuparti di questo" mi dice bevendo la cioccolata
"Comunque
come mai ti sei svegliato?"
"Ho
sentito rumore in cucina, credevo ci fossero i ladri.."
"Ah"
dico imbarazzato "Stavo cercando un bicchiere.."
Mike
fa una gran risata e poi appoggia la tazza ormai vuota sul comodino al
suo
fianco "Ora devo dormire perche domani mi aspetta una giornata
intensa"
"Ok"
rispondo alzandomi
"Puoi
stare qua, il letto e' grande, almeno che non ti faccia schifo ovvio"
"Ma
stai scherzando..perche dovresti farmi schifo?!"
"Beh
sono un uomo.."
"Beh
" mica potevo dirgli che era questa la qualità che piu' mi
piaceva in
lui..
Decido
di stare zitto e semplicemente mi addormento al suo fianco.
Questa
sera mi addormento sereno.
La
mattina seguente quando mi sveglio mike non e' piu' al mio fianco, beh
aveva
detto che sarebbe stata una giornata impegnativa..
Decido
di darmi una mossa e fare una cosa mooolto impegnativa anche io: andare
dalla
mia ex e farmi dare i soldi che mi spettano.
Dopo
essermi fatto la doccia mi rendo conto di essere come al solito a secco
di
jeans,
Spero
che Mike non mi odii, e mi metto a cercare un paio di pantaloni nel suo
armadio,
Sono
tutti abbastanza osceni, troppo laghi per i miei gusti. Poi ne trovo un
paio
neri, per poi accorgermi che c'e' anche una bella giacchetta nera, beh
dai
allora non ha poi un gusto cosi' pessimo.
Metto
i pantaloni poi una maglietta nera e sopra la giacca, mi manca
qualcosa, il
berretto..lo cerco nello zaino e alla fine lo trovo.
Sono
abbastanza soddisfatto del mio aspetto, devo far vedere a quella
gallina chi si
e' permessa di piantare in asso.
Gia'
che ci sono metto pure gli occhiali da sole e mi dirigo a gran
passo..dove?
Cazzo
dovrò prendere almeno due pullman.
Sento
che i miei piani stanno andando a puttane quando vedo arrivare Mike
"Hei
rock star dove stai andando?"
"Dalla
mia ex..a scusa ..ma non avevo praticamente niente"
"Tranquillo..sali
in auto ti accompagno"
Sono
solo io a pensarlo o sembriamo sempre piu' una coppia di novelli sposi?
Decido
di non rispondere alla mia stessa domanda e salgo in auto.
Dopo
una quarantina di minuti arriviamo alla mia ex casa, dalla mia ex
fidanzata
cioe' la mia ex vita.
Suono
il campanello mentre Mike mi aspetta in auto, ad aprire la porta e'
proprio
Linda
"Chester..sapevo
che saresti tornato appena fiutato l'odore dei soldi.."
"Tornato?
Sei tu che mi hai sbattuto fuori.."
"Senti,
lo so perche sei qua..devo farti firmare alcune carte, puoi far entrare
il tuo
amico se vuoi"
Faccio
cenno a Mike di entrare, mi segue nella mia ex dimora, che dopo pochi
giorni mi
appare gia' cosi' diversa.
"Allora
Chester, ora che non stiamo piu' assieme puoi anche svelarmi dove cazzo
passavi
le notti no? Cos'e' ti divertivi con lui forse?"
"Linda
non fare la stronza con lui, neanche lo conoscevo quando stavamo
insieme"
Lei
si porta la sigaretta alle labbra "beh amico scarica Chester finche'
puoi..te lo consiglio"
Io
ruoto gli occhi, che le avrò mai fatto di male? Mike mi
guarda abbastanza
contraddetto.
Firmo
i documenti e dopo aver intascato i soldi ce ne andiamo.
Nel
tragitto verso casa rimaniamo in silenzio, fino a quando e' Mike ad
iniziare a
parlare
"Comunque
te puoi trovare senza problemi una meglio di quella.."
Lo
osservo e non posso fare a meno di pensare che vorrei fosse lui quella
persona.
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Capitolo 8 *** ottos ***
Sono
passati nove giorni, cinque ore, sette minuti e tre secondi da quando
sono a
casa di Mike.
Mi
stò ancora godendo i soldi ricavati dalla vendita dell'auto
mia e della mia ex.
Ho
preso una decisione, oggi voglio cercare un regalo per lui.
Il
problema e' che non ho la piu' pallida idea di che cosa prendergli.
E
forse e' ancora piu' inquietante che io gli voglia fargli un regalo?!
Beh
siamo amici e mi lascia abitare con lui..mi sembra dovuto un pensierino.
Pero'
andare in un negozio e farmi fare un pacchetto regalo con un enorme
fiocco mi
sembra davvero troppo da checca come cosa.
Cosi'
decido di chiedergli se vuole accompagnarmi a comprare un paio di
pantaloni
(risaputo che non ne ho) e quando vedrà qualcosa di
grazioso..o dio ma come
cazzo parlo? Qualcosa di fottutamente bello mi offrirò per
pagarlo io .
Si
cosi' penso possa andare come cosa.
Sento
Mike svegliarsi e dirigersi in cucina cosi' esco dal cesso dove mi ero
appena
vestito.
"Ciao"
dico con fare distaccato mentre sorseggio dell'aranciata.
"Ah
ben svegliato, che progetti hai per oggi?" mi chiede mentre legge il
giornale.
"Ehm..ecco"
cazzo perche borbotto? Mi schiarisco la voce "Mi servono un
po’ di cose da
vestire..mi chiedevo se vuoi accompagnarmi" mi rendo conto di
gesticolare
un po’ troppo. "Cosi' prendiamo qualcosa da mangiare.."
Che
scusa stronza stò usando? Prendere da mangiare?!
Comunque
sia il pomeriggio andiamo nella parte piu' commerciale della citta'
piena di
qualsiasi cosa che si possa comprare, e forse anche qualcosa che
legalmente non
si potrebbe.
Per
tutto il pomeriggio non riesco a staccargli gli occhi di dosso, cosi'
mi
ritrovo ad essere troppo impegnato per parlare.
"Sei
silenzioso Chazy va
tutto bene?"
Come
mi ha chiamato? Merda sto' iniziando a pensare come una checca "No, mi
concentro sul paesaggio" paesaggio? Cazzo sono tre ore che guardo solo
lui, allora basta chiudo per due secondi gli occhi.
"Hai
mal di testa?" mi chiede avvicinando il suo viso al mio
Gli
osservo le labbra, il suo profilo e mi sento.. Pazzo, pazzo di lui e'
non so
come descriverlo, sento il mio cuore battere all'impazzata mentre
ancora mi
guarda.
"Si,
no..cioe' si ho mal di testa ma non e' niente di cui preoccuparsi"
"Sei
sicuro?" mi chiede col viso imbronciato
Faccio
cenno di si e lo supero con la scusa di guardare una vetrina, poi sento
picchiettare sulla mia spalla e mi fa segno di seguirlo dentro un
negozio di
camicie .
Qui
ne prova almeno tre o quattro per poi decidere di prenderne una a righe
azzurre.
Quando
si dirige alla cassa cerco di essere piu' veloce "Tranquillo ci penso
io,
facciamo che e' un mio regalo"
"Eh?
Perche dovresti farmi un regalo?"
"Io
..perche tu sei.." cazzo non posso dirgli quello che penso davanti al
cassiere cazzo "Perche tu sei mio amico" dico, anche se ovviamente
non era ciò che avevo in mente.
Mike
fa un sorriso a trentadue denti e ripone il portafoglio in tasca "Beh
se
la metti cosi' grazie"
Mentre
torniamo a casa cala un silenzio sinistro, e' strano come si abbia
paura di
dire stronzate quando si prova qualcosa di particolare per qualcuno.
"Ti
ricordi i miei amici? Quelli della band?"
"Certo
che ricordo"
"Uno
di loro ha una baita, ci hanno invitato, se ti va di venire.."
Mi
gratto la testa "Sei sicuro che non sia un problema?"
Mi
guarda un po’ stranito "Ma e' ovvio che sei invitato Chazz,
sara' una
festicciola non ha niente a che fare con il gruppo, magari ci sara'
qualche
bella ragazza" mi dice scherzoso.
Peccato
che a me non interessino vorrei rispondergli.
********************************************************************************************************************************************
Comunque
sia quel sabato siamo tutti in baita, siamo parecchie persone, forse
non e' il
momento giusto, anzi sicuramente non lo e' ma non riesco piu' a tacere,
devo
parlargli assolutamente.
Mi
siedo su uno scalino fuori dalla baita per fumare, aspettando che prima
o un
poi esca.
Cazzo
mi stò gelando il culo per quel pezzo di merda, non ha molto
senso offenderlo,
lui neanche sa che lo stò aspettando.
Finiti
la sigaretta ne accendo un'altra e un'altra ancora.
Vi
e' mai capitato di aspettare qualcosa a lungo, magari di soffrire come
un cane
e poi quando ne avete l'opportunità vi si gela il sangue
nelle vene e non
riuscite a parlare senza ficcarci dentro almeno otto parolacce ogni due
parole?
Vi e' mai accaduto? per poi concludere pensando ma che cazzo ho detto?
Ecco
e' quello che stà per accadere, Mike e' appena arrivato alle
mie spalle.
"Chezzy
che cazzo fai qua fuori? Hai le labbra viola lo sai? Vuoi morire
assiderato?"
Mmm
quante domande difficili, che scusa posso raccontargli per essere
rimasto qua
fuori almeno due ore? "ehmm..soffro di..ehmm cazzo mike "
"Eh?
Stai bene?" mi chiede accarezzandomi la guancia ma io mi sposto subito
dal
suo contatto.
"Hei
stai tranquillo non mordo mica, lo sai che sei strano in questi giorni?"
E
mavalà non solo mi sento uno scemo ma lo sembro pure?
"Cazzo
porca miseria io volevo solo aaah fottiti Mike" nooooo gli ho detto
veramente di farsi fottere? Ecco lo sapevo che sparlavo.
"Chester
..che.. ma che cazzo hai?" mi chiede visibilmente esterrefatto.
"devo
parlarti Mike"
"Beh
qualsiasi cosa sia posso aiutarti a risolverla, però
entriamo e' davvero troppo
che sei qua fuori al gelo"
"No
no voglio parlarti qui e adesso"
"Sono
tutto orecchi" mi dice sorridendo
"Io
non stò bene.." dico non so perche ma e' la prima cosa che
mi viene da
dire
"Sei
malato? e' qualcosa di serio?" mi chiede con aria preoccupata
"No,
nulla del genere, e' solo che c'e' una persona che mi ..mi piace"
"Aaaaah
chezzy sei innamorato? Intendevi che sei malato d'amore? Eh lo so a
volte
l'amore fa male però vedrai ch.."
"Mike
puoi stare zitto un secondo?" cazzo stò diventando
scorbutico.
"Lui.."
"Lui??"
"No
!! Volevo dire questa persona..non lo sa e io non gli piaccio"
"Ma
dai chazzy tu sei un bel ragazzo.."
uuh
ha detto che sono bello.."Faccio un respiro profondo e Mike si avvicina
per guardarmi meglio, in quel momento non posso fare a meno di
avvicinarmi io
stesso e appoggiare le mie labbra sulle sue, il contatto dura poco ma
quando mi
fermo per guardarlo e' davanti a me e non dice niente.
"M-mike.."
dico con voce tremante
"Chester,
io-io non so perche tu lo abbia fatto mah.."
Di
impulso lo abbraccio e lui contraccambia "Non lo so chester ma.."
"Puoi
ripetere?" chiedo.
"Ho
solo detto che non mi e' dispiaciuto.."
"Mike"
dico continuando ad abbracciarlo "Io vorrei solo che..noi"
"Noi?"
mi chiede alzandosi dalla
mia spalla dove si
era appoggiato "Chester, io non sono sicuro che.."
"sshh..io
non voglio darti fretta voglio solo dirti che provo qualcosa per te,
che
neanche io capisco..ma io .."
"Beh
forse potremmo vedere come si evolve la cosa..intendo da sola senza
forzarla.."
Beh
non e' una proposta di matrimonio ma non mi sembra male come inizio.
"Ok"
dico a voce bassa nel suo orecchio, respiro il suo profumo ma il freddo
e
l'adrenalina mi hanno stancato, nel suo abbraccio quasi mi addormento
fino a
quando si muove appena "Chester, dobbiamo tornare alla festa"
Faccio
segno di si con la testa e ritorniamo dentro, mille brividi mi passano
per la
schiena a causa dello sbalzo di temperatura tra freddo e caldo.
Mike
mi da un buffetto sulla spalla e mi segna che va a parlare con un
gruppo di
ragazze.
Giuro
che se solo ci prova gli taglio il pisello,
bene non stiamo neanche insieme..o forse si' ..boh..ma
già la gelosia mi
consuma.
Mi
siedo su un divanetto e sorseggio un bicchiere di birra mentre seguo i
movimenti di Mike in lontananza, praticamente la sua risposta non e'
stata no o
si..e' stato un proviamo a vedere che succede…mi guardo e
per un attimo mi
sorprendo di me stesso sono vestito di nero e porto degli anfibi, la
mia
maglia, i miei pantaloni..le mie scarpe..tutto di me fa capire che sono
un
uomo, e allora perche sono innamorato di lui?
Sbuffo
e faccio un respiro
profondo, poi
casualmente vedo Mike avvicinarsi a me, cerco di riprendermi di non
mostrargli
tutte le mie insicurezze.
"Chazz"
mi dice baciandomi sulla guancia "Le ragazze" dice indicando un
gruppo di galline "Ci hanno invitati ad andare in un pub.."
Lo
guardo storto e lui se ne accorge "Senti, e' solo per cambiar aria.."
Scuoto
la testa "Se vuoi andare te..ma a me davvero non interessa"
"Beh
non posso andare se non vieni con me.."
"Uuhm
e quale sarebbe il motivo?"
"Beh"
dice grattandosi il collo "Che piu' o meno stiamo insieme…"
Credo
che i miei occhi abbiano luccicato.
ringrazio
per le belle recensioni : ) se avete qualche idea su come far evolvere
la storia accetto consigli ; )
|
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Capitolo 9 *** noves ***
Decido
di darla vinta a Mike, visto che mi ha confidato che senza di me non
sarebbe
andato.
Alla
fine scopro che meta' delle persone della festa in baita si sono
trasferite al
pub.
La
musica e' assordante e se lo dico io che non mi infastidisco facilmente
con le
sette note, deve essere davvero ad un volume inumano.
C'e'
chi ha lo sguardo fisso davanti a se' come un pesce lesso, chi ha
l'espressione
da cane bastonato del tipo ma io che cazzo faccio qua? E chi si alza
dandosi al
ballo probabilmente quelli si sono spaccati di qualche droga strana.
Ordiniamo
delle birre, dopo quasi un'ora mi immagino anche io con l'espressione
fissa nel
vuoto come uno zombie, e' impossibile parlare, la musica che ti rompe i
timpani
..l'unica cosa su cui ci si può concentrare e' la birra,
cosi' molto facilmente
l'alcool inizia a scorrere nelle mie vene, boccale dopo boccale inizio
ad avere
delle vampate, ok a questo punto vuol dire che sono quasi ubriaco.
Male
potrei far incazzare Mike, tento di attirare la sua attenzione.
Lui
si gira sorridendomi, poi mi da un rapido buffetto sul bicchiere
fingendo di
volermelo far cadere per dispetto, mi lascio andare a questi stupidi
giochi da
ragazzini e faccio lo stesso con lui, solo che non misuro bene la forza
(sono
ubriaco) e gli faccio cadere il bicchiere per terra, scoppio a ridere e
poi gli
passo un braccio dietro le spalle mentre lui osserva i cocci sul
pavimento.
"Sai
che potrebbero farcelo pagare?"
"Te
lo pago io tesoro tranquillo" dico a fior di pelle sul suo collo ad
occhi
chiusi
"Hai
bevuto troppo di nuovo lo sai?"
"Mmm…e
allora?"
"Non
mi piaci quando sei ubriaco..dici un sacco di cazzate"
Tento
di baciarlo ma si scansa " E poi quando sei ubriacato rischiamo il
culo..non possiamo farci vedere qua Chezz"
"Ma
io sigh sono chazz e non me ne frega un cazzo di cosa dicono gli
altri.."
"Ma
non pensi che forse importi a me?"
Rimango
imbambolato, l ho fatto incazzare me lo sento, ma stranamente e' lui a
tirarsi
indietro malgrado sia io nel torto "Mi dispiace Chezz io non volevo
fare
lo stronzo con te" si gratta la testa "Volevo solo dire che..non me
la sento di viverla cosi'..all'acqua di rose..lo sai che non e' una
cosa
facile.."
"si..i-io
.. Scusami hai ragione tu" dico a sguardo basso e poi lo abbraccio
rapidamente, un contatto veloce per fingere agli occhi degli altri che
la
nostra sia una semplice amicizia.
**********************************************************************
**********************************************************************
Sono
quasi le cinque del mattino quando
ci
avviamo verso la macchina per tornare a casa, Mike e' stravolto, fatica
a
tenere gli occhi aperti, cosi' decido di sfilare le chiavi dalla tasca
dei suoi
pantaloni per guidare io.
"Dai
cazzo Chazz devi pure toccarmi il culo adesso?!"
Lo
guardo di traverso "Per quanto mi piaccia il tuo culo e vorrei anche
farmelo" dico con finta aria pensierosa, non ti ho palpato ho solo
preso
queste " Dico mostrandogli le chiavi a due centimetri dalla sua faccia.
Lui
sbadiglia e ci mette un attimo a capire, e' un pochino brillo il mio
Mike
"Di chi cazzo sono quelle chiavi? E cosa centrano col mio culo?! E
smettila di palparmi!"
Gli
mostro le mani "Guarda che io non ti stò neanche sfiorando
puttanella, e
queste chiavi sono le tue!"
"E
perche tu hai le mie chiavi eh??"
Sbuffo
"Perche sono piu' sano di te per guidare cazzo.."
"Ma
sei hai bevuto il triplo di me.."
"Si
ma ormai il mio corpo se ne e' fatto una ragione e non mi fa piu' un
gran
effetto.."
"Ahh"
e' la sua unica risposta, dubito abbia capito "Senti stronzetto vuoi
salire in auto che mi stò gelando il culo?"
"Tu
non ti farai il mio culo !"
"Mah..io
non voglio farmelo..cioe'..cazzo si ma..non ora..ma porca..vuoi salire
in
auto?!"
"Io
non salgo nella tua macchina non mi fido!"
"Guarda
che e' la tua di macchina!! E poi perche non ti fidi?!"
"Perche'
tu bastardo vuoi violentarmi!"
Lo
guardo storto come non mai "Sei un coglione Mike..se vuoi rimani qua a
surgelarti le palle ok? ma
io me ne
vado!"
"No
no tu non vai da nessuna parte senza di me!"
"Allora
Sali in macchina sono due fottute ore che te lo dico!"
Finalmente
riusciamo ad entrare in macchina, Mike si addormenta all'istante sul
sedile
affianco al mio, ogni tanto lo guardo, e' buffo mentre dorme, sembra
cosi'
beato.
Nel
percorso verso casa mi fermo ad un distributore per prendere un
pacchetto di
cicche.
Appena
comprate decido di fumarne subito una, chiudo la portiera per non far
entrare
il freddo e mi appoggio al cofano dell'auto, mi godo la mia sigaretta
nella
tranquillita' piu' totale, poi sento la portiera scricchiolare e vedo
Mike far
capolino dall'auto.
"Ehi
cocco ti sei svegliato?" chiedo buttando fuori il fumo
"Cazzo
non sai che mal di testa ho" dice avvicinandosi a me mentre si
stropiccia
gli occhi.
Gli
prendo la fronte con una mano e gli esamino gli occhi come solo un medico da
strapazzo sa fare
"Beh, sembrerebbe che la sbornia ti sia passata"
"Sbornia?"
"E
si cara la mia signora.."
"Senti
non avremmo mica.."
"Mm?"
chiedo aspirando la nicotina della mia sigaretta
"Dico..noi non abbiamo fatto qualcosa vero?"
"A
dir la verità non mi hai cagato di striscio per mezza serata
.. Ma per il resto
non e' successo niente.."
"Ah
scusami..non so come comportarmi quando c'e' altra
gente…davvero, magari lo
capiscono"
"Non
preoccuparti" gli rispondo appoggiando la testa sulla sua spalla mentre
butto la sigaretta per terra "Non pretendo niente da te Mike.."
"Beh
ma siccome stiamo assieme magari.."
"Sssh..nemmeno
io so come.."
"Comportarti?"
"Esatto.."
lo guardo "vedi io.. Te l ho detto cosa provo per te ma e' come quando
si
ha la prima cotta, e' come iniziare tutto da zero..non posso
comportarmi come
una donna perche non lo sono Mike, non puoi immaginarmi come la tua
compagna
che ti canticchia il suo amore, io non sarò mai cosi'..e non
posso nemmeno
comportarmi come se fossi tu la donna o ti trasformerei in una checca
isterica..e questa e' l'ultima cosa che voglio…"
Mike
mi accarezza la testa "Tu non devi pensare cosa fare, devi solo agire
come
te la senti..come ti viene spontaneo.."
Gli
bacio la fronte "Vuoi un caffe'? Vado a prendertelo se lo vuoi"
"Mi
farebbe piacere.."
"Ok,
aspettami in macchina"
Mentre
Mike sale di nuovo in macchina io entro alla stazione di servizio per
prendere
il suo caffe', solo in quel momento mi rendo conto che e' la stessa di
quella
volta, quando lui mi aveva offerto il passaggio, il vecchio al bancone
della
cassa e' sempre lo stesso e come quella volta mi guarda male.
Preso
il caffe' torno da Mike e appena entrato riaccendo l'auto "Lo sai dove
siamo?" gli chiedo, lui si guarda in giro " A fare benzina?"
"No"
mi scappa una risata "Quando mi avevi offerto un passaggio ci eravamo
fermati qua, dentro c'e' il solito vecchio che mi guarda male.
Mike
ride "Allora e' una specie di anniversario?!"
"Beh
si, di solito gli anniversari vanno festeggiati no?" chiedo
avvicinandomi
al suo viso, ma lui sembra un po’ spaventato, Mike dico con
un profondo respiro
"Non
farlo chezz.."
"Che
cosa?!" chiedo di nuovo respirando profondamente
"Quello!"
"Ma
quello cosa cazzo?!"
"Respirare!"
"Senti
vuoi ammazzarmi!? Non posso non respirare ! A volte capiti fuori con i
tuoi
discorsi assurdi!"
"Non
ti ho detto di non respirare!"
"Si
cha l'hai detto!"
"Beh
intendevo di non respirare in quel
modo!"
"Ma
quale modo?"
"Quando
fai quel rumore con la gola.."
"Quello
e' un sospiro perche mi stai sfondando le palle con i tuoi discorsi
senza
senso!"
"Ma..
Tu non farlo!"
"E
potrei sapere il motivo?"
"Mi.."
si ferma
"Ti?"
"Mmm"
"Mike?!"
"Mi
eccita.."
"cooosa?!"
"cioe'"
si imbarazza e diventa rosso
"Ok
tranquillo" mi riavvicino a lui per baciarlo ma si scansa "Cazzo Mike
rilassati non voglio darci dentro ..voglio solo baciarti!"
Lui
si passa una mano nei capelli "Mmm ok"
"Sempre
se tu sia d'accordo ovvio.."
"Beh
certo …. Stiamo assieme no?"
"Si
però … magari.."
lascio perdere
quello che volevo a dire e semplicemente lo bacio
accarezzandogli
la testa "beh era il nostro anniversario.."
"Anniversario
del cazzo " dice ridendo "cos'e' un mese che siamo passati in da
questo benzinaio??"
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Capitolo 10 *** diecis ***
La
mattina appena mi
sveglio mi dirigo in
bagno per fare una rapida doccia e dopo in cucina dove preparo la
colazione per
me e Mike; Lui sicuramente starà ancora dormendo ma non ne
ho la certezza, non
dormiamo ancora insieme, o almeno non sempre.
Cosi'
decido di andare a dare un'occhiata, apparecchio la tavola e quando la
pancetta
e le uova sono pronte le servo nei piatti, cazzo mi sono scottato un
paio di
volte e ho detto circa quindici parolacce, ma alla fine riesco a fare
un buon
lavoro.
Apro
senza far rumore la porta ed entro lentamente.
"Chazz.."
miagola piano Mike
"Ma
sei sveglio?" gli chiedo sbigottito ma non risponde, allora mi avvicino
e
per osservarlo meglio e vedo che sta ancora dormendo mentre ripete il
mio nome
nel sonno.
Mi
scappa una risata che lo sveglia di colpo "Cazzo! Sei scemo?! Mi hai
spaventato!"
"Mi
stavi chiamando nel sonno!"
"Ma
non dire stronzate!"
"Ehi
mike hai le tue cose oggi?!"
"Eh?"
"si
mi sa che le hai, vorrà dire che non potremmo scopare!" dico
ironicamente
"ah
ah " finge di ridere "Perche giri con quell'asciugamano?"
Mi
guardo un attimo, mi ero dimenticato di avere addosso solo quello "Ah
se
vuoi lo tolgo!"
"NO
NO NO!" esclama convulsamente
"Dai
mike sei proprio affamato cazzo, ok faccio come vuoi tu dai che lo
tolgo.." dico sogghignando
"Chester
se lo fai sei uno stronzo!"
Gli
salto addosso sul letto e cerco di soffocarlo col cuscino mentre si
lamenta di
quanto casinista io sia, quando riesce a liberarsi sono a cavalcioni su
di lui
che evita il mio sguardo dalla vergogna, e' troppo timido a volte.
"Senti
ma che hai?" gli chiedo
"Lo
sai che hai addosso solo quell'asciugamano?!"
"Si
e allora? A già lo tolgo.."
"NO
NO NO!! Smettila di fare la testa di cazzo e scendi! "
"D'accordo
non agitarti!" dico mentre mi alzo dal letto per rimettermi in piedi
davanti alla porta "Ti ho preparato la colazione se vuoi"
"Si
arrivo subito" dice mentre si alza dal letto "Chazz, pomeriggio
verranno qua i ragazzi, abbiamo un nuovo chitarrista, per cui cerca di
essere
gentile"
"A
perche di solito sono uno stronzo??"
"Non
ho detto questo, solo che con i miei amici non sei mai stato
particolarmente
simpatico"
"Beh,
loro sono troppo loquaci.."
"Beh
quello nuovo non l'ho mai visto, speriamo non sia un completo imbecille"
Consumiamo
la colazione completamente zitti, credo che il mio scherzetto mattutino
lo
abbia infastidito, si sente in sottofondo solo la radio, decido di
finirla con
questo silenzio assordante "Comunque non me lo sarei tolto non sono un
pervertito, rispetto i tuoi tempi .."
"I
miei tempi?"
"Beh
si, quando sarai pronto possiamo farlo.."
Mike
mi fulmina "Cosa credi che sia una vecchia donna acida? Che sia io il
problema cazzo?"
"Ma
cosa stai dicendo ? Sei diventato stronzo?"
"Tu
pensi che sia io il problema!"
"Ma
quale problema?"
"Che
io non voglio venire a letto con te!"
"Io
non ho detto questo!"
"E
invece si cazzo!"
"No
Mike, non capisci niente! Porca…io ti rispetto, certo anche
per me sarebbe la
prima volta con un uomo, ma siccome mi fido di te non stò a
farmi tutte questi
problemi psicologici per la nostra relazione!"
"Allora
piantala di rompermi le palle Chester!"
Mi
alzo dalla sedia su cui ero seduto e butto la forchetta sul tavolo "Ok
allora mi levo dalle palle!" esco dalla cucina e mi chiudo in camera,
possibile che debba finire sempre tutto con un litigio? Devo chiedergli
il
permesso anche solo per baciarlo, cosa pretende che stia solo a
guardarlo tutto
il giorno?
Devo
ragionare ora sono solo arrabbiato, ma io lo amo anche se non gliel'ho
ancora
detto chiaramente.
Mentre
sono in camera seduto sul letto a pensare sento suonare alla porta.
Devono
essere quegli amici sfigati di Mike, devo uscire a salutarli, anche se
non
sanno niente di noi e tantomeno di me..
Mi
vesto con qualcosa che mi renda almeno un po’ presentabile di
un semplice
asciugamano, mi infilo una felpa e un paio di pantaloni da ginnastica
ed esco
dalla camera.
Mike
smette di sorridere non appena mi vede, ormai lo conosco, per un
po’ mi terrà
il broncio, io sbuffo e poi entro nel salone per salutare gli altri.
Solite
frasi banali che ci si scambia con chi non si conosce bene, del tipo
"ciao
come state? Tutto bene? .. Si dai io me la cavo..bla bla bla"
La
mia attenzione viene attirata da una mano che mi ritrovo davanti,
istintivamente la stringo e poi alzo lo sguardo per vedere chi ne e' il
proprietario "Ciao" mi dice una voce profonda "Sono Cris, il
chitarrista..quello nuovo" e' un ragazzo che ad occhio e croce sembra
di
poco piu' giovane di me, e' piu' basso di Mike ma comunque slanciato e
magro,
ha un bel viso, senza un minimo difetto, ed i capelli sono biondi
scalati
lunghi fino a poco piu' in basso delle orecchie, ma la cosa che mi
lascia per
un attimo senza fiato sono i suoi occhi, grandi ed azzurri, sorrido
"Piacere Chester" mi soffermo a guardarlo ancora, noto i suoi
vestiti, i pantaloni di jeans strappati e la felpa nera.
"Tu
saresti..?" mi chiede un po’ imbarazzato
"Ah..un
amico di Mike" dico grattandomi nervosamente la testa
Lui
si gira verso Mike "Hei Mike dove cazzo lo avevi nascosto?" chiede
scherzosamente, anche se non capisco bene cosa voglia dire con quella
frase.
Ole'
vi dico subito che questo Cris e' un tipo un po’ furbetto!!
Eheheh
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Capitolo 11 *** undicis ***
Decido
di lasciare soli i ragazzi a parlare di spartiti, note e strumenti e mi
infilo
nella camera di Mike a guardare la tv, birra in mano mi stravacco sul
letto,
spero solo che non venga a cacciarmi a calci in culo, non si sa mai
cosa possa
fare quando si arrabbia.
Guardo
una stupida soap opera,con duecento personaggi e di cui non si capisce
assolutamente la trama, gente morta che risorge e donne che si sposano
a Las
Vegas con il marito della migliore amica!?!?!? Ma ha senso un telefilm
del
genere?
La
mia domanda filosofica viene interrotta dal ragazzo biondo che arriva
in camera
"Heila'"
mi dice con un mezzo sorriso
"Hei"
rispondo
"Posso?"
mi chiede facendomi segno se può sedersi
"Certo,
fai pure, Mike e gli altri?"
"Sono
usciti a comprare qualcosa per la cena, ovviamente dopo faranno
cucinare a
me.."
"A
si..sei cosi' bravo?"
"Certo,
sono un cuoco io" dice con un sorriso raggiante
"Strano
trovare un ragazzo che sappia cucinare.." dico girandomi per guardarlo,
lui alza le spalle "Mi rilassa cucinare, posso preparare il tuo piatto
preferito se vuoi.."
Rimango
spiazzato, se non fosse un uomo comincerei ad avere qualche dubbio che
ci stia
provando "Beh, non serve che ti disturbi.."
"Cosi'
mi offendi, mica ti avveleno" dice con una smorfia
"No
ma, era solo per non romperti le palle a cucinare.."
"Beh
allora io faccio un favore a te e ti cucino il tuo piatto preferito, e
dopo
farai tu qualcosa per me,cosi' va bene? e' una scambio equa no?"
"Beh,
se la metti cosi' si può fare, ok"
Sento
del rumore provenire dal corridoio, gli altri sono tornati, mi alzo e
vado in
cucina dove sono già intenti a svuotare le buste della spesa.
Mike
va in bagno e decido di seguirlo, lo abbraccio da dietro e gli bacio la
guancia
"Sei ancora arrabbiato?"
"Non
sono arrabbiato.."
"Si
che lo sei, non raccontarmi palle su"
"Ok,
sono solo un po’ nervoso.."
"Scusami
se ho fatto qualcosa di sbagliato" e lo bacio di nuovo per poi uscire
dal
bagno.
Quando
torno in cucina trovo Cris che si stà già dando
da fare per
preparare la cena.
"Allora
Cherster, quale sarebbe il tuo piatto preferito?" mi chiede
già sporco di
farina, mi avvivino e gli pulisco il naso con un dito "Lasagne"
"E
che lasagne sia"
Questo
ragazzo non e' tutto a posto, mi siedo e rimango a conversare del piu'
e del
meno con gli altri, ogni tanto lo sguardo mi cade sul sedere del nostro
nuovo
cuoco, cazzo non sbagliavo a dire che e' un bel ragazzo, nooo amico
rimani
fermo, penso inconsciamente a quel certo amichetto sotto i pantaloni,
se Mike
torna e si accorge che ti muovi per quel biondo e' capace di spaccarmi
il culo.
Decido
di uscire sul
pianerottolo a schiarirmi
le idee e fumare una cicca.
Poco
dopo Mike fa la sua entrata trionfale sul pianerottolo mentre accendo
la
sigaretta riparandola dal vento, dei brividi mi passano lungo tutta la
schiena,
dannato freddo.
"Dovresti
perdere questo vizio"
"Ormai
sono troppi anni che fumo Mike"
"lo
dico per il tuo bene tesoro"
Mi
ha davvero chiamato tesoro? "lo posso fare per te se vuoi"
"Ho
solo paura che posso farti male fumare cosi' tanto"
"Naaa,
stai tranquillo Mike" dico sbuffando una nuvola di fumo.
"Cosa
ne pensi di quello nuovo?" mi chiede
"Sembra
uno a posto, poi se tu l'esperto, tu l'hai sentito suonare, ma potrebbe
farci
comodo, sa cucinare.." dico sogghignando.
Mike
sorride "Si almeno per stasera si cena bene, Chester.." richiama il
mio nome per attirare la mia attenzione
"Si?"
"Tu
credi davvero in noi?"
"In
te e me..insieme?"
"Si.."
"Io
ci credo Mike, e non voglio che facciamo le cose in modo affrettato, ma
non
perche non ti desidero, ma perche voglio qualcosa di serio con te,
costruirci
qualcosa e starcene tranquilli
qua nella
nostra tana" tana ?
Ma come cazzo
mi spuntano fuori queste parole?
"Ti
racconterei una palla dicendoti che il sesso per me non e' importante,
ma ti
voglio bene e questo, stare con te, per me vale molto di piu' di una
scopata,
io potrei andare di là e sbattermi tutti i tuoi amici, ma lo
farei solo perche
ho voglia di divertirmi non per altro, con te invece e'
diverso..capisci?"
"Certo
Chezz, ti capisco, sei un uomo e ragioni parecchio con le palle ed e'
giusto
che sia cosi'" dice guardando lontano, verso l'orizzonte "Apprezzo
molto quello che hai detto comunque"
Lo
abbraccio "Tranquillo Mike"
"E'
meglio rientrare Chezz, hai solo una felpa, prima o un poi ti becchi
qualcosa"
"Si
mammina hai ragione" lo vedo sorridere, e' davvero carino, ho fatto una
buona scelta.
Acconsento
ma prima che possiamo rientrare Cris ci viene incontro "Scusate ma sono
nei casini, potete prestarmi la macchina?"
"Si,non
c'e' problema" risponde subito Mike "Ma che succede?"
"Un
cliente deve ritirare l'auto, me ne ero dimenticato cazzo" sembra
particolarmente nervoso.
"Sei
un meccanico?" chiedo stupido, non lo sembra affatto.
"Si,
se il mio capo lo scopre mi ammazza, Mike ho un altro problemuccio, non
ci vedo
a guidare sono senza occhiali..potresti accomp.."
"Ti
accompagno io.." dico interrompendolo "Visto che hai fatto le lasagne
te lo devo…"
Mentre
Cris si avvia verso la porta do un bacio sulla guancia velocemente a
Mike
"Torno subito.."
Usciamo
da casa.
Mi
metto alla guida e accendo subito il riscaldamento "fa un freddo
fottuto"
"Grazie
per l'aiuto" mi dice mentre cerca qualcosa in tasca
"Figurati,
stà iniziando a piovere merda..ma sai che non sembri un
meccanico? e' vero
quando si dice di non giudicare la gente dall'aspetto.."
Cris
ride "A si? Cosa ti sembro??"
"Boh"
alzo le spalle "ti vedo meglio a lavorare in un negozio alla moda o
roba
del genere"
"Beh
come dicevi te l'apparenza inganna…ah devi girare a destra
dopo l'incrocio… te
non sei di qua giusto?"
"Beh
non proprio, sono qua da quando abito con Mike.."
"Siete
molto amici?"
"Mi
ha aiutato tantissimo.. Mi ha messo un tetto sopra la testa, mi ha pure
prestato i suoi jeans" dico mentre mi scappa una
risata ripensando a quei momenti.
"Ah,
si e' un'ottima persona, mi ha preso nel gruppo appena mi ha sentito
suonare
... devo avergli fatto pena"
Rido
"Ha certe manie strane da assistente sociale/madre e sorella
maggiore"
Anche
lui ride e rimango un secondo a guardare i tratti semplici e perfetti
del suo
viso, i suoi denti perfettamente bianchi e dritti, i suoi capelli
lisci…no
cazzo tu rimani giu', dai merda ho pure i pantaloni stretti non tirarmi
brutti
scherzi.
Mi
concentro sulla guida, e dopo qualche minuto mi segnala che siamo
arrivati.
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Capitolo 12 *** dodicis ***
Cris
scende dalla macchina e si dirige a gran passo verso l'entrata dell'
officina
in cui lavora, si ferma a parlare con un uomo sulla cinquantina, e
sento
distintamente Cris chiedergli scusa per il ritardo, prima di entrare mi
fa
cenno di seguirlo cosi' smonto anche io e lo seguo.
Mentre
parla con il cliente, do una rapida occhiata in giro, fa freddo e ci
sono
vistose macchie di olio sul pavimento, proprio mi appare difficile
immaginarlo
chino sotto un'auto intento a riparala, magari sporco di grasso e olio,
non mi
pare proprio il tipo,a guardarlo ora ha un'aria quasi celestiale, la
sua voce
e' profonda ma calma e il sorriso non lascia mai il suo volto.
Finalmente
il tipo se ne va un po' scazzato sulla sua macchina e lascia
definitivamente
l'officina, Cris mi si avvicina "Era un coglione
quel tipo, grazie al cielo non ha scassato
troppo le palle"
"Si
vedeva, aveva voglia di rovinarci la serata.."
"Beh
a quest'ora avranno praticamente apparecchiato, tra poco
sarà tutto pronto per
essere mangiato" noto che il sorriso si e' per un attimo spento e
appare
preoccupato
"Che
succede?" gli chiedo sfiorandogli la spalla
"Cazzo"
dice grattandosi dietro l'orecchio "spero solo che il capo non si
incazzi
per questa storia"
"Non
preoccuparti, andrà tutto bene" mi soffermo un attimo a
pensare a ciò che
ho appena detto, una frase molto simile a quella che una volta avevo
sentito
dire da Mike.
Poi
penso a quanto mi piacerebbe andare a casa e poter passare il resto
della
serata abbracciato a lui, ma non possiamo per due motivi,uno ci sono
altre
persone e due non sono sicuro di riuscire a trattenermi, finirei
coll'iniziare
a toccarlo e lo farei incazzare, ho dato la mia parola che lo avrei
aspettato,
non lo voglio dargli fretta, non deve fare una cosa che non si sente.
Quando
usciamo ci accorgiamo che ha iniziato a piovere, corriamo fino alla
macchina,
inserisco le chiavi nel quadro, ma Cris mi blocca la mano prima che
possa
ruotarla, mi giro velocemente e lo guardo non capendo cosa voglia.
"Hai
voglia di divertirti prima di tornare a casa?"
"Coosa?"
"Conosco
un pub qua vicino, sarebbe il posto giusto"
"Ma,
Mike..cioe' ci stanno aspettando tutti"
"Dai,
non hai voglia di spassartela un po’?"
Ditemi
come cazzo e' possibile dire di no ad un paio di occhi simili?
"Va
bene ma, per poco ok?"
Sorride
"gli diciamo che abbiamo avuto qualche problema con quello stronzo di
prima" dice raggiante, perfetto la prima palla che
racconterò a Mike.
Mi
indica la strada fino ad un pub dal nome "Lollipop" appena entro mi
chiedo automaticamente dove cazzo mi abbia trascinato, le persone
appaiono
tutte piu' tosto spensierate e ben vestite paragonate a me, altre
invece sono
conciati come dei veri pazzi, chi col cappello da cow boy, altri con
stivali da
cavallerizzo e una tipa col boa di piume;
Smetto
di guardarmi intorno per paura di vedere qualcosa che potrebbe
bloccarmi la
crescita per l'eternità.
"Senti"
gli bisbiglio nell'orecchio "Ma dove cazzo mi hai portato?"
"E'
un pub, qua possono entrare tutti"
"Tutti?!
In che senso?"
Mi
trascina fino ad un divanetto dove mi fa sedere e poi si accomoda a
cavalcioni
sulle mie gambe "Cris, non credo sia il.."
"Rilassati,
qua possono entrare tutti te l ho detto.."
"Si
ma io…non sono.."
"Smettila,
non devi mentirmi ho visto come mi guardavi e so anche l'effetto che ti
faccio,
rilassati"
Cerco
di scansarlo "Io stò con una persona .."
"Lo
so che stai con Mike non sono scemo.."
"Ma
come cazzo..?"
"Diciamo
che per chi ha l'occhio allenato si nota subito.."
"Allora
se lo sai lasciami andare.."
"Avanti,
da quant'e' che non lo fai? Vuoi rimanere a secco fino a quando Mike
non si
decide?"
"E'
il mio compagno.."
Cris
mi bacia e non posso fare a meno di rispondere.
"Chester"
dice nel mio orecchio "non ti ho chiesto di stare insieme a me, ma
almeno
dammi questa soddisfazione"
"Quale?"
chiedo
"di
stare con me stasera"
Mi
passa una mano lungo il petto sotto la maglietta, controvoglia mi
lascio andare
ai suoi baci ed inizio a fare lo stesso con lui, mi lascio andare ad un
gemito
quando la sua mano scorre fino ai miei pantaloni e si infila
là dentro.
"Oh
cazzo, Cris io non credevo che tu fossi.."
"Gay?
Beh non sai un sacco di cose su di me"
"Torniamo
in auto" dico d'impulso, lasciamo il pub e lo trascino fino all'interno
della macchina dove mi sfila la felpa e mi bacia la spalla e poi le
labbra."
"Chester" ansima "toglili" mi dice facendo cenno ai miei
pantaloni, faccio come mi dice e poi riprendo a baciarlo mentre
accarezzo le
ciocche dei suoi capelli.
All'improvviso
squilla il suo cellulare, risponde ed e' Mike "Hei, dove siete
finiti?"
Cris
tenta di mascherare il fiatone "ho avuto problemi con in officina ma
ora
siamo in macchina, torniamo tra poco, si va bene, cominciate a mangiare
intanto, ok? ciao"
Chiude
la telefonata.
"E'
meglio andare "
"Si"
rispondo
Lungo
la strada rimaniamo in silenzio e
decido
di accostare un attimo, subito Cris comincia a parlare "Chester, io,
non
lo avrei comunque fatto con te, non mi sarei spinto tanto avanti, stai
con Mike
dopotutto"
"Non
avremmo dovuto baciarci e toccarci cosi'.."
"Io
non gli dirò niente, puoi stare tranquillo.."
"Mi
sento una merda per averlo tradito" Cris mi guarda "lui non si rende
conto della fortuna che ha, se io fossi al tuo fianco non aspetterei a
venire a
letto con te"
Ridacchio
"lo prendo per un complimento"
"Non
sentirti in colpa, alla fine non abbiamo fatto niente di che" mi dice
guardandomi di traverso
"Mike..lui
penserà che sono uno stronzo" dico prendendomi la testa tra
le mani
"Sshh..io
non gli dirò niente tu-tu non devi preoccuparti di
niente"dice
accarezzandomi la testa, io di impulso lo abbraccio, come posso essere
cosi'
stupido, perche abbracciarlo se e' per colpa sua che ora mi sento cosi'
male?
"Cazzo"
urlo a denti stretti, poi mi stacco da lui e mi asciugo il viso con la
manica
della felpa "e' ora di tornare a casa…" prendo il volante
tra le mani
e metto in moto.
Poco
prima di arrivare faccio un respiro profondo e mi specchio nello
specchietto
retrovisore per assicurarmi che i miei occhi non siano gonfi.
Entriamo
in casa, Cris sembra normale, forse troppo, secondo me non e' la prima
volta
che si trova in una situazione del genere, un play boy, ecco cosa deve
essere
un dannato play boy dagli occhi azzurri dalla fisionomia perfetta,
perfino il
suo profumo e' buono..piu' buono di quello di Mike? Questo non lo
so…e' cosi'
difficile dividere il cervello dal cuore.
Sono
troppo preso dalla situazione per rendermi subito conto che siamo tutti
in
cucina eccetto Mike, ma dove cazzo si e' cacciato?.
Vengo
a sapere che era uscito poco prima che noi tornassimo, decido di uscire
sul
pianerottolo ed aspettarlo.
Cerco
una sigaretta ma quello che trovo e' solo un misero pacchetto vuoto,
sbuffo e
accartocciandolo lo rimetto in tasca.
Quando
rialzo lo sguardo vedo Mike venire verso di me, sorrido ma perdo un
battito
quando ripenso a tutto quello che e' successo nelle ultime ore..e se
sentisse
il suo odore? Se io avessi addosso l'odore di Cris?
Cazzo,
ormai e' vicino, sorrido sembrando naturale.
"Chazz"
dice baciandomi la guancia
"Ciao
Mike" rispondo evitando il suo sguardo "scusami per il ritardo, quel
fottuto meccanico del tuo chitarrista…"
"Che
ha fatto?"
"Come
che ha fatto?"
"Perche
fottuto meccanico? e' successo qualcosa?"
Ma
perche non mi tappo mai la mia cazzo di bocca? "Intendo perche ci ha
messo
un'ora a concludere col cliente.."
spiego mentre le budella mi si contorcono.
Mi
appoggio al parapetto con la schiena e guardo per terra, cazzo perche
quando si
cerca di essere naturali accade tutto il contrario?
"Stai
bene Chazz?"
"Certo…"
"Mi sembri piu' silenzioso del solito tesoro"
E
lui mi sembra piu' sdolcinato del solito o forse mi da fastidio che lo
sia solo
perche io mi sento profondamente in colpa?! Cazzo mi sono fumato troppo
roba
negli ultimi anni per tentare di ragionare lucidamente, rido tra me e
me .
Mike
si mette davanti a me e prendendomi le braccia le porta attorno al suo
collo,
fa aderire i nostri corpi come non era mai successo prima, cerco di
baciarlo ma
lui si ferma e mi guarda dritto negli occhi "Chester sei un
fottutissimo
bastardo"
Credo
di essere mezzo svenuto sentendo quella frase ma recupero le poche
forze che ho
in corpo per chiedere il motivo di tanta gentilezza "Eeh perche?"
"Perche
mi hai fatto innamorare di te" dice ridacchiando
"Mi
stai dicendo che..mi ami?"
"Si
Chazzy"
"Ridimmelo"
chiedo supplichevole
"Ti
amo Chester" mi bacia stringendomi e mi sento sempre peggio, non posso
fare come se non fosse successo niente, lo stacco da me "Mike, io..io
devo
dirti una cosa"
"Dimmi"
dice ad un centimetro dal mio viso mentre sorride, se gli dico la
verità
rovinerò questo momento cosi' perfetto, il piu' perfetto e
romantico da quando
stiamo … uhm assieme.. "Mike io..ti amo" ecco non era quello
che
volevo dire inizialmente però e' comunque la
verità.
Ride
"credevo dovessi confessarmi qualcosa da come mi guardavi".
Faccio
una risata un po’ troppo acuta e mi gratto il collo
nervosamente "e dai,
ti ho confessato il mio amore"
"Guarda"
dice porgendomi due pacchetti delle mie sigarette preferite, rimango
stranito
"Non avevi detto che dovevo smettere?"
"Tu
mi hai risposto che non volevi.. sono
uscito a fare un giro..e ho trovato il distributore
automatico.."
"Bella
storia, ci scommetto che sei uscito apposta!"
Mike
si stringe nelle spalle e poi indossa il berretto con visiera che
teneva in
mano "Credici caro, l'importante e' crederci" sorride e poi si volta
per rientrare in casa ma io lo afferro per il passante dei pantaloni
"dove
credi di andare stronzetto?"
"Sono
quasi le nove, dovremmo mangiare.." tenta di giustificarsi
"E
se facciamo quattro salti in camera mia dopo cena? Giusto per smaltire
le
cose mangiate" gli
chiedo mentre
gli bacio l'orecchio, ma lui si divincola dal mio abbraccio
"Fan
culo Chaz" ed entra in casa, ma prima di passare per la porta si gira
sorridendomi, giusto per farmi capire che non si e' incazzato,
possibile che
sia cosi'…adorabile?..cazzo
mi sento un
verme.
Scarto
il pacchetto di cicche e ne fumo due prima di trovare il coraggio di
entrare in
casa e vedere Mike e Cris uno affianco all'altro, il mio compagno
e…boh il mio
amante?
Naaa
non e' il termine giusto io non voglio piu' passare un secondo con quel
dannato
biondo.
ERA
UN PO' CHE NON AGGIORNAVO, SPERO CHE QUALCUNO LEGGA QUESTA SCHIFEZZUOLA!
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