Battle of Thrones

Goten sbadigliò, poi affondò la testa nuovamente sotto il cuscino. “Ho sonno,” pensò tra sé e sé. “Non mi va di allenarmi!”
Così, schiacciò il cuscino per non far filtrare la luce. Anche da bagnato aveva sonno, naturalmente. Sua madre Chichi era venuta mezz’ora prima sbraitando qualcosa come << Pigrone! >> e << Muoviti, per l’amor di Dio! >> oppure. << Se non ti alzi non mangi, Goten! >> e gettandogli addosso una secchiata d’acqua ghiacciata.
Naturalmente il non mangiare lo aveva spaventato e sarebbe corso subito ad allenarsi se non fosse stato per suo padre che ronfava nella stanza affianco che l’aveva tenuto sveglio quasi tutta la notte.
<< Cinque minuti. >> ripromise a sé stesso con la voce impastata dal sonno, gettò un’occhiata pigra all’orologio: le sette e mezza.
Sbuffò e chiuse gli occhi....

TUMP. TUMP. TUMPTUMPTUMP.

Goten si svegliò di soprassalto, balzando sul letto, guardò l’orologio terrorizzato: erano le otto e mezza.
“Menomale che avevi detto solo cinque minuti...”
<< Zitta, coscienza! >> protestò infilandosi una t-shirt verde e un paio di pantaloni arancioni, le scarpe da trekking e si spazzolò i lunghi capelli neri con una mano.
Uscì dalla stanza in fretta, il suo stomaco brontolava ma non diede ascolto.
Era sua madre, era stata lei a provocare quello scossone, con chissà quanta rabbia in corpo...
<< Oh. >> esclamò quando uscì in giardino. Quella che sembrava un’enorme palla da baseball era atterrata nel suo giardino, provocando un buco di cinque metri di profondità. << Cos... cosa diavolo è quello ? >> urlò.
Sua madre, si voltò con un’espressione furente. << Alle sette, Goten, dovevi essere qui alle sette! Gohan e Trunks si stavano già allenando... >>
<< Oh, ma io non stavo dormendo! >> mentì Goten con le gote rosse. << Ripassavo Geografia. >> l’espressione della madre s’addolcì.
<< E’ una navicella. >> constatò Gohan, accanto a Goku e Trunks. Suo fratello indossava l’uniforme solita. Tuta viola con scarpe uguali a quelle di Piccolo. Trunks indossava una tuta attillata blu e Goku, beh la sua solita divisa della tartaruga.
Goku si avvicinò alla navicella e bussò, poi attese. << Ehi, c’è qualcuno?? >>
La navicella emise uno sbuffo, si sollevò di poco una parte. Goku indietreggiò.
<< Buongiorno, umani. >> dalla navicella provenne una voce di donna. Dopo due secondi, uscì una ragazza non molto alta, con l’uniforme da saiyan senza spalline e con un paio di pantaloncini corti. Aveva qualcosa di peloso che svolazzava intorno.
Oh, una coda.
Si sistemò una specie di occhiale mono occhio che fece biip. Guardò Goku. << Son Goku? Anzi... Kakaroth ? >>
Goku digrignò I denti e si posizionò in stile combattimento. La ragazza scoppiò a ridere.
<< Wow, Bills-sama l’aveva detto che eri forte... ma non così tanto. >> fece un sorrisetto schernito. << Okay. Vengo in pace, saiyan della Terra. Il mio nome è Mame. >>

<< Terragrigia era un pianeta in cui i saiyan ribelli si rifugiarono tanti anni fa. Io non ero ancora nata quando i miei genitori migrarono verso esso. Scapparono da re Vegeta e così anche dalla distruzione del nostro pianeta natale. Scapparono perché erano saiyan puri e buoni, che non volevano usare la loro forza per nulla. Sembrava un’idea sciocca ai saiyan e così fummo costretti a questo. Ma sono venuta qua perché... un dio, Fukushu, ha deciso di sterminare e sottomettere chiunque, è il Dio della vendetta per cui penso si voglia vendicare di qualcosa. Un mio amico... beh, è andato con loro. Ha distrutto Terragrigia e ha ucciso molta popolazione... non solo saiyan ma anche Tsufuru e alieni vari... Bills-sama mi ha mandato da voi... >>
Goku si alzò. << Okay. Ho capito. Anche da noi è venuto Bills. Dobbiamo proteggere l’universo a ogni costo. >> porse la mano a Mame. << Siamo alleati. >>
Mame sorrise e gliel’afferrò. << Thank you. Ma dobbiamo trovare dei discepoli che... >>
<< Una è qui. > esclamò Tenshinhan entrando nella casa con a seguito una giovane ragazza di diciannove anni, era Blue, sua figlia avuta con Lunch.
Indossavano tutti e due cappotti nonostante fuori fosse piena estate.
Blu era alta e magra, con spalle larghe e braccia longeve. Aveva ereditato i capelli blu della madre lunghi fino alle spalle, che teneva chiusi in una coda momentaneamente.
<< Ehy, Blue, senti freddo ? >> la prese in giro Goten. Lei, Goten e Trunks erano amici e i due maschietti erano un po’ i suoi fratelli maggiori.
Blue gli rivolse uno sguardo tagliente. << Prova ad andare in altura con cinquanta gradi sotto zero con quella , Son-chan >> e indicò la sua magliettina leggera. Blue guardò poi Goku. << Goku- san, vorrei aiutare. Sono addestrata e... vi prego. >>
<< D’accordo. >> rispose Goku senza convenevoli.
<< E non è tutto, >> esclamò Mame. << Bills-sama mi ha dato indicazioni precise su dove trovare alleati. Dobbiamo trovare una certa Nami.... a quanto pare è una mezza saiyan... >>
<< Nami-chan ? >> domandò Gohan. Conosceva quella ragazza, l’aveva conosciuta qualche anno prima e aveva scoperto che era una mezza saiyan. Aveva una storia triste anche se lei era un peperino. Ma sarebbe stata pronta a lottare contro un nemico potente?
<< La conosci? >> domandò Mame.
Gohan annuì. << Distretto 423. >> Mame annuì.
<< Poi... ecco ci sono dei cyborg. C21, c27 e c28 che potrebbero aiutarci. >>
<< Cyborg? >> ripetè Goku.
Trunks saltò in aria. << Ma certo! Quelli che ha trovato mamma... sono umani... più o meno... >>
<< Basta che non siano come c17 >> sospirò Goten.
<< Okay. Allora... dobbiamo andare a cercarli. Chi viene? >>
Chichi diede uno spintone a Goten. << Lui. >>
<< Vengo anche io. >> fece Goku. << Gohan, rimani qui in attesa di altre informazioni da Bills. >>
<< Io vado. >> borbottò Blue senza neanche chiederlo al padre.

AngolinoAutrice(?)
Finalmente ce l'ho fatta, non vi preoccupate solitamente sono abbastanza veloce ma il tempo scorso ho avuto qualche problema tecnico ^_^
Nel prossimo capitolo verrando presentati tutti gli altri OC, più i cattivi...
Rammendo che se qualcuno vuole creare i cattivi protagonisti siete ancora in tempo, altrimenti faccio da sola.
Un grazie a tutti quelli che hanno partecipato, che recensiranno, che parteciperanno o che leggeranno... ZHANK YOU!
Un saluto,
Shanna.