LULLABY REPRISE

di Lucy Farinelli
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Part 1: Bella, Innocence ***
Capitolo 2: *** Part 2: Edward, Better than drugs ***
Capitolo 3: *** Part 3: Edward & Bella ***



Capitolo 1
*** Part 1: Bella, Innocence ***


LULLABY - REPRISE

Part 1: Bella
Innocence


Waking up I see that everything is ok
The first time in my life and now it’s so great
Slowing down I look around and I am so amazed
I think about the little things that make life great
I wouldn’t change a thing about it
This is the best feeling

Svegliandomi vedo che va tutto bene
È la prima volta nella mia vita e ora è fantastico
Rallentando, mi guardo intorno e sono così meravigliata
Penso a tutte le piccole cose che rendono grande la vita
Non cambierei nulla
Questa è la migliore sensazione

Quando scorsi i primi raggi di sole brillare sulla mia pelle e su quella di Edward, mi decisi ad aprire finalmente gli occhi. Non perché stessi dormendo, bensì per un eccesso di pigrizia.
Mi stiracchiai con un mugolio di soddisfazione e sentii Renesmee agitarsi nel proprio letto, nella stanza accanto. Di lì a poco si sarebbe svegliata e avrebbe insistito per essere portata da zia Alice e zia Rosalie.
Mossi la mano avanti e indietro sul petto di Edward, girandola in ogni direzione, lasciando che ogni sfaccettatura catturasse la luce. Riflessi multicolori danzarono sul soffitto e sulle pareti. Mi chiesi quando e se avrei smesso di stupirmi di questo.
Edward ridacchiò sopra la mia testa.
“Ti diverti?” mi chiese, avvolgendomi tra le sue braccia. Calde.
“Abbastanza,” replicai con un sorriso.
Alzai solo la testa e lo baciai. I miei capelli scuri si sparsero sul candore marmoreo del suo petto. Sapevo che avevamo l’eternità davanti a noi, ma cercai ugualmente di trattenere quel momento il più a lungo possibile.

This innocence is brilliant, I hope that it will stay
This moment is perfect, please don’t go away, I need you now
And I’ll hold on to it, don’t you let it pass you by

Questa innocenza è splendida, spero che resti
Questo momento è perfetto, ti prego non andare, ho bisogno di te adesso
E io la terrò stretta, tu non lasciare che ti sfugga

Edward si scostò per guardarmi e io lo reclamai ancora. Lui rise piano, passandosi una mano tra i capelli bronzei, scompigliandoli in modo…beh, perfetto.
Stavolta fu il mio turno di scoppiare a ridere. Lui inarcò un sopracciglio. Talmente bello e impeccabile da far male, non sopportava di non potermi leggere nella mente.
“Che c’è?”
“Niente,” risposi, cominciando ad alzarmi e a cercare qualcosa da mettermi addosso. “Stavo solo pensando a quanto fossi cieca prima di incontrarti.”
Già da umana, Edward mi aveva mostrato cosa fosse la bellezza, ma quando mi aveva trasformata in vampira, mi aveva donato la vista.
Interruppi il contatto visivo solo per infilarmi il maglione e, quando riemersi, lo vidi sollevarsi a sedere, studiandomi con quell’espressione soddisfatta e felice che dedicava solo a me, forse inconsapevolmente.

I found a place so safe, not a single tear
The first time in my life and now it’s so clear
Feel calm I belong, I’m so happy here
It’s so strong and now I let myself be sincere
I wouldn’t change a thing about it
This is the best feeling

Ho trovato un posto così sicuro, senza una singola lacrima
È la prima volta nella mia vita e ora è così chiaro
Calma, appartengo a questo posto e sono così felice qui
È così intenso e ora posso permettermi di essere sincera
Non cambierei nulla
Questa è la migliore sensazione

“Potresti essere un pochino più chiara?”
Per tutta risposta, mi avvicinai alla finestra e la spalancai, lasciando che il sole inondasse la stanza. Splendemmo come gemme nella limpida luce mattutina. Avevo intenzione di godermela: di lì a qualche ora sarebbe scomparsa dietro pesanti nubi plumbee. Almeno così aveva detto Alice.
“Bella?”
“Ora cammino su prati di paradiso,” lo presi in giro.
Gli lanciai un’occhiata maliziosa, poi sparii nella camera di Renesmee, lasciandolo a letto sbigottito e senza parole. Ok, la seconda frase era totalmente senza senso, l’avevo tirata fuori da chissà dove, perciò Edward avrebbe continuato a rimuginarci finchè non gli avessi spiegato cosa intendessi dire. Potevamo andare avanti per giorni, ma era proprio questo il divertimento: a volte, Edward se ne usciva con ipotesi così sbilenche e strampalate che mi domandavo se fosse davvero la mia testa ad avere qualche difetto.
“Bella?” lo udii chiamare mentre si vestiva di corsa.
Renesmee stava ancora dormendo, così mi appoggiai allo stipite della porta e mi incantai a guardarla.
“Bella.”
Edward comparve come un’ombra alle mie spalle e sussurrò il mio nome. Gli sfiorai la guancia con una mano senza staccare gli occhi da mia figlia.
“Bella, amore, che ti prende stamattina?”
Stavo per rispondergli, quando si allontanò da me e si accucciò accanto al lettino di Renesmee.
“Edward, non svegliarla,” mormorai subito.
“Si sta svegliando, amore.”
Renesmee aprì lentamente gli occhioni color cioccolato e si stiracchiò. Edward le scostò dal viso alcune ciocche di capelli arruffati, aspettando che fosse un po’ più lucida prima di prenderla in braccio.
Ecco un’altra cosa che mi avrebbe sempre affascinata: la straordinaria somiglianza tra mio marito e mia figlia. Gli stessi lineamenti delicati, modellati nella porcellana; il colore dei capelli, unico per entrambi. Ogni volta che Edward posava gli occhi su Renesmee, lo faceva con una meraviglia e una tenerezza che mi infiammava il cuore. Non sapevo se fosse consapevole della sua espressione, ma era così unica e irripetibile che ringraziavo continuamente il mio straordinario autocontrollo di avermi permesso di rimanere una creatura lucida e razionale fin dal primo momento. Ed essere consapevole di aver contribuito a dar vita a quegli attimi era la mia gioia più grande.

This innocence is brilliant, I hope that it will stay
This moment is perfect, please don’t go away, I need you now
And I’ll hold on to it, don’t you let it pass you by

Questa innocenza è splendida, spero che resti
Questo momento è perfetto, ti prego non andare, ho bisogno di te adesso
E io la terrò stretta, tu non lasciare che ti sfugga

Chissà se Edward si era accorto di aver allargato il proprio sorriso ad ogni movimento di Renesmee.

It’s the state of bliss you think you’re dreaming
It’s the happiness inside that you’re feeling
It’s so beautiful it makes you wanna cry

È lo stato di beatitudine che pensavi di sognare
È la felicità che provi dentro di te
È così bello che ti fa venir voglia di piangere

Edward aveva preso Renesmee tra le braccia e ascoltava quello che la bambina aveva da dire senza bisogno di toccarla. Avevano entrambi la stessa espressione concentratissima.
“Alice le ha promesso che oggi sarebbero andate a fare spese con Rosalie,” mi informò.
Sorrisi. Come se io e Edward non lo sapessimo.
Poi, però, venne il mio turno di inarcare le sopracciglia. Quelle due l’avrebbero fatta diventare un mostro se non avessi tenuto la situazione sotto controllo.
“Ma dice anche di non preoccuparti, mamma,” continuò Edward porgendomi Renesmee, “perché sa benissimo come la pensi al riguardo.”
I due si scambiarono un’occhiata complice e mia figlia mi mostrò come si divertisse ad andarsene in giro con le zie solo per le occhiate stupefatte delle altre persone. Scoppiai a ridere, ricordando la mia espressione la prima volta che avevo visto i Cullen.
La prima volta che avevo visto Edward.
Non doveva essere stata molto diversa da quelle che erano soliti ricevere, soprattutto quelle rivolte a Rosalie. La mia autostima, già quasi inesistente di per sé, era sprofondata sotto i tacchi e forse ancora più giù.
“D’accordo, piccolo mostriciattolo. Mi hai convinta,” cedetti di buon grado. “Adesso, però, è ora di prepararsi.”
Vestii Renesmee mentre Edward riordinava, poi tutti e tre ci avviammo verso la casa principale, mia figlia tra le braccia di mio marito.
Le piaceva tantissimo vederci brillare: ogni volta si incantava estasiata a guardarci, quasi delusa che la propria pelle fosse solo vagamente luminescente. Ora stava passando le mani sul collo di Edward e lui la lasciava fare, mentre continuava a chiedermi cosa intendessi dire prima con quelle strane affermazioni.
“Sei più ostinato di un mulo quando ti ci metti, eh?” ridacchiai, giocherellando con un rametto.
“Odio non sapere cosa ti passa per la testa.”
“È proprio questo il bello.” Mi avvicinai e gli accarezzai la schiena. “Devi sapere cosa provano i comuni mortali.”
“Tu mi vuoi morto, Bella,” sbuffò Edward, alzando gli occhi al cielo.

This innocence is brilliant, it makes you want to cry
This innocence is brilliance, please don’t go away
Cause I need you now
And I’ll hold on to it, don’t you let it pass you by

Questa innocenza è splendida, ti fa venir voglia di piangere
Questa innocenza è splendente, ti prego non andare
Perché ho bisogno di te ora
E io la terrò stretta, tu non lasciare che ti sfugga

La foresta era sempre particolarmente tranquilla al mattino, c’erano solo il canto delicato degli uccelli e lo scorrere del fiume Calawah che aumentava progressivamente man mano che ci avvicinavamo.
“Stamattina da dove vuoi che prendiamo la rincorsa?” domandò Edward a Renesmee. Mia figlia adorava correre con suo padre; questa caratteristica dovevo avergliela trasmessa io, senza dubbio. Renesmee glielo mostrò e Edward annuì.
“Uhm…” borbottò poi, rallentando fino a fermarsi.
“Che c’è?” gli chiesi.
“Alice è parecchio su di giri,” rispose con una smorfia. “Vede un altro matrimonio in arrivo.”
“Oh, no,” gemetti. “Em e Rose? Di nuovo?”
“No no,” mi interruppe subito. “Kate e Garrett.”
Prese la rincorsa e saltò.  


NOTE DELL’AUTRICE
Fic risultata vincitrice (pari merito con quella di Balenotta) al contest indetto da Kikyo90 “Libero Twilight”.

Questo è stato il mio primo contest e sono davvero soddisfatta del risultato. Ringrazio di nuovo tutte le altre concorrenti, la giudice Kikyo90 e la mia “collega” del primo posto.
Complimenti a tutte, mi sono davvero divertita a partecipare a questo concorso! ^_^

Detto questo, la fic è divisa in tre parti, quindi restate sintonizzati: a storia completa, inserirò anche il giudizio di Kikyo90 (comunque già apparso sul forum). La canzone qui utilizzata è Innocence di Avril Lavigne.

Un bacione!!!

Alla prossima,
Lucy Farinelli





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Capitolo 2
*** Part 2: Edward, Better than drugs ***


LULLABY - REPRISE

Part 2: Edward
Better than drugs

Feel your every heartbeat
Feel you on these empty nights
Calm the ache, stop the shakes
You clear my mind
You’re my escape
From this messed up place
Cause you let me forget
You numb my pain

Sento ogni tuo battito
Ti sento in queste notti vuote
Calma il dolore, ferma i tremiti
Mi schiarisci la mente
Sei la mia vita di fuga
Da questo posto incasinato
Perché mi hai lasciato dimenticare
Sedi il mio dolore

Non stavamo dormendo – noi non dormiamo.
Però sentivo quando Bella era più o meno rilassata. E quella mattina, lì, sul mio petto, era nello stato più vicino al sonno che quelli come noi possono raggiungere. La vidi aprire gli occhi quando il sole filtrò dalle persiane, poi stiracchiarsi e muovere la mano avanti e indietro per catturare i riflessi e colorare le pareti della nostra camera. Ridacchiai del suo stupore.
“Ti diverti?” le domandai, avvolgendola tra le mie braccia. Era così gradevole stringerla a me, ora che aveva raggiunto la mia stessa temperatura.
“Abbastanza,” mi rispose con un sorriso.
Mi baciò con lo stesso impeto della prima volta, solo che ora ero io a potermi lasciare andare senza il timore di farle del male. Mi godetti la sensazione dei suoi lunghi capelli che si spargevano morbidi su di me. Il loro profumo mi ottenebrò la mente, rendendo molto più difficile pensare a qualcos’altro che non fossero state le sue gambe intrecciate alle mie.
Ora che Bella era come me – come noi – era molto meno difficile starle accanto. Mi sarebbero mancate per sempre certe sue caratteristiche, ma ora… Ora finalmente il bruciore alla gola si era placato, la mia mente non era più invasa dalla costante ossessione di come sarebbe stato assaggiare il suo sangue. Non avrei mai dimenticato – un effetto collaterale della nostra memoria perfetta – ma il dolore era finalmente scomparso.

How can I tell you just all that you are
What you do to me

Come posso spiegarti tutto quello che sei
Cosa mi fai

Mi reclamò ancora quando mi scostai per guardarla e questo mi fece ridere, ma appena mi passai una mano tra i capelli i nostri ruoli si invertirono.
“Che c’è?” le chiesi.
“Niente,” mi rispose.
Si alzò e cominciò a vestirsi. Era così aggraziata quando si muoveva, mi ricordava Alice, ma odiavo che mi torturasse in quel modo.
E lei ne era perfettamente consapevole.
“Potresti essere un pochino più chiara?”
Per tutta risposta, Bella spalancò gli scuri, lasciando che la luce ci avvolgesse. Rimasi abbagliato per un attimo.
Era una dea. Avevo una dea per moglie.
“Bella?”
“Ora cammino su prati di paradiso.”
Cosa?
Mi lanciò un’occhiata maliziosa e divertita, poi scappò nella stanza di Nessie. Continuai a chiamarla, ma fu come parlare al vento.
Che diavolo le prendeva? Mi stava solo tormentando o c’era dell’altro? Capivo che l’eternità poteva essere lunga senza qualche diversivo, ma potevo anche averle fatto qualcosa e non essermene accorto. Mi vestii di corsa e la trovai appoggiata allo stipite della porta di Nessie, intenta a contemplare la bambina.
“Bella?”
Lei mi sfiorò il viso con una mano, ma non distolse lo sguardo. Aveva bisogno di Nessie come io avevo bisogno di Bella. Non che non amassi la mia splendida bambina, intendiamoci. Solo che Bella… beh, Bella continuava tuttora ad essere la mia qualità preferita di eroina.

You’re better than drugs
Your love is like wine
Feel you comin’ on so fast
Feel you comin’ to get me high
You’re better than drugs
Addicted for life
Feel you comin’ on so fast
Feel you comin’ on to get me high

Sei meglio di una droga
Il tuo amore è come vino
Ti sento arrivare così veloce
Ti sento arrivare per farmi sballare
Sei meglio di una droga
Dipendente dalla vita
Ti sento arrivare così veloce
Ti senti arrivare per farmi sballare

“Bella, amore, che ti prende stamattina?” le domandai. Ma prima che potesse rispondermi, i pensieri di Nessie cambiarono: non era più addormentata, così andai da lei.
“Edward, non svegliarla,” mormorò subito apprensiva Bella.
Chissà se si rendeva conto di quanto fosse deliziosamente iperprotettiva nei suoi confronti.
“Si sta svegliando, amore,” la rassicurai.
Nessie aprì gli occhi, lentamente, e si stiracchiò. Le spinsi via alcune ciocche di capelli dal viso, poi la presi in braccio. La amavo in un modo che non credevo sarebbe stato possibile, io che non volevo neppure farla nascere. Era sorprendente la sua somiglianza con Bella: i suoi occhi, i suoi zigomi, il battito del suo cuore. E i riccioli di Charlie.
Non l’avevo mai detto a nessuno, ma secondo era tutto merito di Bella se Nessie non era velenosa: fin da subito avevo capito che mia moglie era buona, così buona che non poteva aver trasmesso niente di tossico a nostra figlia. In un certo senso, i suoi geni erano risultati dominanti rispetto ai miei.

Feel you when I’m restless
Feel you when I cannot cope
You’re my addiction, my prescription, my antidote
You kill the poison
Ease the suffering
Calm the rage when I’m afraid
To feel again
How can I tell you just all that you are
What you do to me

Ti sento quando sono irrequieto
Ti sento quando non ce la posso fare
Sei la mia dipendenza, la mia prescrizione, il mio antidoto
Uccidi il veleno
Plachi la sofferenza
Calmi la rabbia quando sono spaventato
Per sentirti di nuovo
Come posso dirti tutto quello che sei
Cosa mi fai

Nessie mi mostrò il programma della giornata senza toccarmi: sapeva bene che con papà non ce n’era bisogno. Scossi il capo, divertito.
“Alice ha promesso che oggi sarebbero andate a fare spese con Rosalie,” dissi a Bella.
Lei sorrise. Come se entrambi non ne fossimo già stati informati.
Poi Bella inarcò le sopracciglia e Nessie continuò a parlarmi.
“Ma dice anche di non preoccuparti, mamma,” le dissi, porgendole la bambina, “perché sa benissimo come la pensi al riguardo.”
Bella ascoltò intenta Nessie per qualche momento, poi scoppiò a ridere.
“D’accordo, piccolo mostriciattolo. Mi hai convinta,” cedette di buon grado. “Adesso, però, è ora di prepararsi.”
Lasciai Nessie a Bella giusto il tempo di riordinare la stanza mentre lei la vestiva, poi la ripresi in braccio appena uscimmo. Le piaceva giocare con le luminescenze emanate quando veniva colpita dalla luce intermittente che filtrava dal fitto fogliame degli alberi.
“Bella, mi spieghi cosa intendevi dire prima?” insistetti mentre Nessie mi passava le manine diafane sul collo.
“Sei più ostinato di un mulo quando ti ci metti, eh?” replicò Bella, giocherellando con un rametto che aveva staccato da un ramo.
“Odio non sapere cosa ti passa per la testa.”
“È proprio questo il bello.” Si avvicinò e mi accarezzò la schiena. “Devi sapere cosa provano i comuni mortali.”
Sì, certo. Come se dopo un secolo di vedetta per la mia famiglia potessi abituarmici tanto facilmente.
“Tu mi vuoi morto, Bella,” replicai sbuffando e alzando gli occhi al cielo.

Feel your every heartbeat
Feel you on these empty nights
You’re the strenght of my life

Sento ogni tuo battito
Ti sento in queste notti vuote
Sei la forza della mia vita

Ci stavamo avvicinando al fiume, il punto preferito di Nessie.
“Stamattina da dove vuoi che prendiamo la rincorsa?” le chiesi.
Mia figlia me lo indicò e io annuii, ma mi fermai quando percepii i pensieri di Alice nella casa principale.
“Uhm.”
“Che c’è?” mi chiese Bella.
“Alice è parecchio su di giri,” dissi con una smorfia. “Vede un altro matrimonio in arrivo.”
“Oh, no,” gemette Bella. “Em e Rose? Di nuovo?”
“No no.” Bel vestito, però. “Kate e Garrett.”
Presi la rincorsa e saltai. Esme era impaziente di vederci.

NOTE DELL'AUTRICE

Come già preannunciato, ecco qui la seconda parte: la stessa situazione dal punto di vista di Edward. Spero di essermi immedesimata abbastanza nella parte (in questo, Midnight Sun mi ha dato una buona mano).
La canzone è Better than drugs degli Skillet.

Grazie a tutumany, Nemo from Mars, RockAngelz e Balenotta per aver lasciato una recensione e grazie a tutti coloro che hanno inserito questa fic tra i preferiti!

E ora... *occhiate bramose e vendicative mode on*:
Commenti commenti commenti?

Alla prossima,
Lucy Farinelli



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Capitolo 3
*** Part 3: Edward & Bella ***


LULLABY - REPRISE

Part 3:
Edward & Bella


Alice, Rosalie e Renesmee erano partite appena il sole era scomparso dietro la famigerata coltre di nubi. Tutto ovviamente calcolato nei minimi dettagli da quel folletto chiacchierone di mia cognata.
Io e Edward avevamo la giornata tutta per noi. Sapevo che Renesmee era la cosa più preziosa che avesse, ma aveva anche bisogno di me come ai vecchi tempi.
Lo capivo.
Così, trascorremmo la giornata a Seattle, godendoci la libertà offertaci dal maltempo, mentre Esme, Jasper e Emmett avevano organizzato una battuta di caccia e Carlisle era in ospedale.
Quando tornammo, li trovammo tutti in salotto ad ammirare gli acquisti delle zie. Rabbrividii appena contai in modo approssimativo il numero di pacchetti, non avendo il coraggio di addentrarmi in un calcolo più preciso.
Tuttavia, non mi serviva il potere di Edward per leggere la gioia che Esme aveva stampata sul viso mentre guardava Emmett e Jacob lanciarsi Renesmee da una parte all’altra della stanza, neanche fosse stata una bambola di pezza.
“Mamma!” mi gridò entusiasta appena entrai. Sembrava godersela un mondo.
Si arrampicò sulle spalle di Jasper e scese con un balzo aggraziato, correndomi incontro. Ma io ero troppo occupata ad inorridire per prenderla al volo, così fu Edward a sostituirmi.
Quante cose le avevano comperato Alice e Rosalie?
“Uh oh,” sghignazzò Emmett seguendo la direzione del mio sguardo.
“No, Jazz,” mormorò Edward al mio fianco. “La faresti infuriare ancora di più.”
“Dieci bigliettoni che lancia tutto fuori dalla finestra,” borbottò Emmett a Jasper. “Zie comprese.”
“Emmett,” lo riprese Esme. “Bella, cara…”
“No che non lo farà,” assicurò Alice con convinzione. “E tu, Bella, non ti agitare: molte cose sono nostre.”
Rosalie separò i pacchetti per dimostrarmelo: quelli di Renesmee coprivano ancora l’intero divano. Dovevo avere un’espressione molto buffa perché ridacchiarono tutti.
“No, Nessie,” disse Edward. “La mamma non ce l’ha con te.”
Alice e Rosalie si scambiarono un’occhiata divertita, poi Rose scelse un sacchetto di stoffa beige e lo aprì.
“E questo,” esclamò platealmente, “è per te.”
Estrasse un minuscolo pezzetto di stoffa rosa ricoperto di pizzi e tulle.
“Cos’è?” ringhiai sospettosa. Doveva esserci uno scherzo da qualche parte, perché Edward stava ridendo più forte degli altri.
Alice sbuffò e alzò gli occhi al cielo. “Una camicia da notte, che altro?”
Quando Emmett si esibì nel suo fischio migliore, voltai le spalle alla compagnia e me ne andai in veranda. Non mi andava di staccare la testa a Emmett – e forse anche a Rosalie e ad Alice. Sapevo che, prima o poi, me ne sarei pentita.

Ok, forse avevamo un pochino esagerato, ma Bella avrebbe anche potuto capire che Rosalie non avrebbe mai comprato una cosa così striminzita per regalarla a qualcuno.
Sarebbe stata la mia piccola rivincita per l’episodio di stamattina.
Cercando di ignorare i pensieri di Emmett, mi concentrai sulla preoccupazione di Nessie.
“No, tesoro, stai tranquilla,” cercai di calmarla. “Ora la facciamo rientrare.”
Affidai mia figlia alle cure di Esme (se fosse stata umana, non avrebbe mai imparato a camminare: qualcuno la teneva sempre tra le braccia) e sedetti al piano.
Avevo un motivetto in testa da qualche giorno ed ero curioso di sapere come si sarebbe sviluppato. Alice drizzò subito le antenne.
Cominciai con la preferita di Esme, per scaldarmi. Mia madre mi dedicò pensieri soddisfatti e canticchiò la melodia a Nessie, poi lasciai che fosse la musica a guidarmi.
Oh, Edward, chiocciò Esme. Nessie mi seguiva interessata.
Mi concentrai solo sulla musica, chiudendo fuori la mente degli altri, come mi accadeva sempre, e lasciai parlare le note.
Su e giù lungo la scala…forse lì era un po’ troppo dolce…ecco, molto meglio così.
È bellissima, Edward, pensò Alice, prendendo posto accanto a me. Le sorrisi, chinando il capo in un cenno di ringraziamento.
“Mi aiuti a finirla?” le chiesi.
Alice iniziò a canticchiare il motivetto per coglierne il ritmo e lo ripetei con lei finchè ne ebbe bisogno, poi io continuai con il mio e lei andò avanti con la propria variante.
La ascoltai per qualche secondo fissando intensamente i tasti del piano, quindi imitai l’andamento della sua voce.
Oh, sì, Alice aveva gusto. Molto meglio così. Decisamente molto meglio.
Intrecciai qualche abbellimento ai suoi toni melodiosi – abbellimento che sarebbe risultato efficace solo se ci fosse stato qualcuno a reggermi la base come in quel momento – e Alice cantò senza esitazioni.
Niente parole, solo limpidi arpeggi vocali.
Era la mia cantante preferita. Nessuno di noi due metteva mai in ombra l’altro. Entrambi i nostri talenti venivano valorizzati.
Appreso con sicurezza l’andamento della musica, azzardai un’occhiata in giro.
Emmett stava giocando con Nessie, dopo averla fatta scendere dalla braccia della nonna, anche se entrambi si distraevano facilmente per guardarmi; Rosalie camminava su e giù per la scala finendo di mettere in ordine gli acquisti; Esme e Jasper si erano incantati ad ascoltarci. Mia madre aveva una mano sulle labbra dischiuse e Jasper non staccava gli occhi da quelli di Alice, che sembrava stesse cantando solo per lui. Infine, senza girarmi, sentii i pensieri che più agognavo.
È perfetta, Edward, sussurrò Bella. Il fatto che mi senta sempre estremamente insignificante davanti alla tua maestria non cambierà mai.
Si era avvicinata a noi, ma ero stato così preso da non essermene accorto.
Riprendendo gli ultimi movimenti in modo diverso, suggerii ad Alice di terminare la…canzone? Non ero certo che potesse avere una qualche classificazione. Comunque, io e Alice terminammo in perfetta armonia e sincronia, ognuno leggendo le intenzioni dell’altro.
La musica si spense nel silenzio più assoluto, finchè Rose non scese al piano terra applaudendo piano. Esme strinse brevemente il braccio di Jasper, poi venne a baciarci tutti e tre – io, Alice e Bella – e mi scompigliò i capelli. Non pensava nulla di preciso, solo un intenso e sordo amore. Alice si alzò per andare da Jasper e stringergli le mani, e Bella prese il suo posto.
“Anche tu saresti una fuoriclasse se imparassi a suonare,” le dissi, sfiorandole il viso con un dito. “Ed è solo musica. Sarà bella quanto vuoi, ma non potrà mai essere perfetta quanto te.”
Sorrise. “Ad ogni modo, questa per chi è?”
Bella domanda. Guardai prima Bella, poi Esme.
“Non lo so,” risposi alla fine. “Non è scaturita da niente in particolare. Credo sia stato lo stato di beatitudine in cui mi trovo abitualmente.”
Le feci sorridere. Esme mi passò un braccio attorno alle spalle e il mio sguardo cadde su Nessie, che si era messa a guardare la TV sulle ginocchia di Emmett.
“Per noi,” scandii lentamente. “Per Nessie.”
Bella mi aprì ancora una volta la propria mente.
Le scoccai un’occhiata semiseccata quando mi spiegò gli avvenimenti di quella mattina. Crudele. Avevo sposato una dea crudele che si divertiva a tormentarmi.
Le presi la mano e Bella mi mostrò ancora e ancora il suo incommensurabile amore per me e per Nessie.



NOTE DELL’AUTRICE
Bene, eccoci finalmente arrivati al termine. Spero che la storia vi sia piaciuta e che vi siate divertiti almeno la metà di quanto mi sia divertita io nello scriverla!
Detto questo, andiamo avanti con ordine.

Il giudizio di Kikyo90

ORIGINALITÁ: 20/20
La tua storia mi é piaciuta molto, davvero. É stata molto originale, e ho trovato l'idea di mettere i punti di vista di entrambi molto buona. Inoltre, ho notato che le canzoni sono state ben fuse col testo della fic e questo non può essere che un bene!

GRAMMATICA E SINTASSI: 20/20
Ho notato con piacere che non hai fatto né errori di grammatica e punteggiatura, né di sintassi. Congratulazioni!

STILE: 20/20
Il tuo stile é molto fluido e scorrevole e non rende mai la lettura noiosa o pesante. Che dire altro, se non ancora congratulazioni?

Sono rimasta letteralmente senza parole quando l’ho letto. Non speravo affatto di ricevere il massimo dei voti per questa fic, che non è tra le mie preferite. A me piace MISSING, che, rispetto alla altre, è quella che ha ricevuto meno attenzione...
È proprio vero che siamo i peggiori giudici di noi stessi. Almeno nel mio caso. ^_^

I ringraziamenti
Tanto per cominciare, rinnovo i miei ringraziamenti alla giudice e alle concorrenti.

Poi, grazie a:
ledyang ----> Sono contenta che ti sia piaciuta!
RockAngelz ----> Di nuovo grazie per avermi lasciato un commento e per avermi inserita tra i preferiti! Perfetta...credo che tu sia troppo magnanima XD. Comunque, spero tu sia rimasta soddisfatta dal finale.
Balenotta ----> Collega, grazie di nuovo per le tue recensioni! Aspetto di leggere il finale della tua fic e spero di rivederti presto su EFP.

Infine, una menzione speciale per tutti coloro che hanno inserito questa mia fic tra i preferiti...
bell
CreazyFreakOfNature
debblovers
deisy87
ginny89potter
lally88
My_Dark_Soul
Padfoot_07
Rakiy
Riza28
RockAngelz
SlytherinPrincess
step up
underworld_max

E con questo, concludo il mio papiro di ringraziamenti!
Alla prossima,
Lucy Farinelli




   

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