Kakaroth - Storia di un combattente

di DragonFrank
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo: una chiamata inaspettata ***
Capitolo 2: *** In attesa dell'incontro ***
Capitolo 3: *** L'ultima battaglia ***



Capitolo 1
*** Prologo: una chiamata inaspettata ***


Era una tranquilla mattinata di primavera, quando Kakaroth, chiamato "Goku", tornava a casa da scuola.
Ad attenderlo c'era come al solito il fratello Radish, ormai venticinquenne, ma ancora giovane e irresponsabile.

- Sono tornato! -
Goku salutò il fratello che non perdeva tempo per allenarsi al prossimo incontro di boxe che avrebbe dovuto sostenere alla fine della settimana.

- Era ora, fratello come al solito hai perso un'altra mattinata... - disse ironicamente il fratello maggiore.

- Se ti riferisci al liceo, sappi che un giorno sarà molto più utile dei tuoi allenamenti! - rispose Goku.

- Pensi davvero che la scuola ti sarà utile?! Ahahah, certo che ce ne sono di cose che ti devo ancora insegnare, fratellino! -

- Lasciamo perdere... Piuttosto, è pronto il pranzo? -

Per qualche strano motivo, Goku era costantemente affamato, persino più del fratello fisicamente più grosso che, peraltro, svolgeva molta più attività fisica di lui.

All'approvvigionamento ci pensava Radish, che, da quando erano morti i loro genitori, aveva abbandonato la scuola a 16 anni. Goku era ancora un bambino e a lungo tempo aveva creduto che fossero solo andati in vacanza. Poi, quando la loro mancanza si fece sentire ancor più notevolmente, Radish gli disse come stavano le cose, ma in cuor suo sapeva che Goku non avrebbe mai creduto alla morte dei genitori e che avrebbe pensato che fossero solamente scomparsi.

L'unico mestiere che poteva fare uno come Radish era solamente il pugile: non solo gli si addiceva per la sua statura e la sua mole, ma anche per il suo carattere brutale e violento, che tratteneva soltanto con il fratello minore. Tuttavia, seppur forte, Radish non era mai diventato un grande pugile, e i pugni che aveva preso gli avevano solo peggiorato la sua mente folle e irresponsabile.
Inoltre, Radish guadagnava il minimo indispensabile per tirare avanti mese per mese rischiando più volte di finire sul lastrico. Come se non bastasse, la paga guadagnata con tanta sofferenza veniva spesso sperperata nelle sue folli serate in cui, insieme ad amici a tratti persino più pazzi di lui, si ubriacava per dimenticare le continue difficoltà che doveva affrontare.
Goku gliel'aveva sempre rimproverato, ma in fondo non poteva biasimarlo: era grazie a lui se poteva continuare gli studi e conseguire un diploma. Goku stimava Radish, che, al contrario, disprezzava Goku per aver preferito lo studio alle arti marziali, anche se in fin dei conti rispettava la sua scelta, dato che gli concedeva di pagare le tasse e il materiale scolastico.

Dopo pranzo, Goku tornò subito a studiare, mentre il fratello aspettò giusto il tempo di digerire per poi rimettersi ad allenarsi con pesi, estenuanti corse e persino battute di caccia per catturare animali selvatici. La stessa sera, Radish fece un'inaspettata proposta a suo fratello:

- Che ne diresti di farmi da sparring partner? - domandò il fratello maggiore.

- Sparring che?!? - rispose Goku.

- Ahahahah, la tua ignoranza mi scandalizza, fratellino. Uno sparring partner è l'avversario di un incontro di boxe di allenamento. Allora, accetti? -

- Beh, ma si... perché no. -

- Benissimo. Mettiti i guanti di Vegeta, è alto poco meno di te perciò dovrebbero andarti bene -

Lo scontro si preannunciò interessante, anche perché Goku, al contrario di come sembrava, nascondeva una forza straordinaria, quasi al pari del fratello.

- Allora possiamo cominciare? - chiese impazientemente il secondogenito

- Ahahah se hai fretta di farti mettere KO, possiamo iniziare! - rispose sfacciatamente Radish

Il fratello maggiore partì subito con una serie di destri indirizzati al volto, che si infransero nella solida guardia di Goku.

Sorpreso dalla reattività dal fratello minore, Radish subì una serie di jab sinistri al volto, alternati con montanti al corpo, che dovettero farlo retrocedere nel ring che era praticamente rappresentato dal prato fuori di casa loro.

- Ahahah, non pensavo che fossi così forte, fratellino! -

- Sei sorpeso? -

- Abbastanza, ma sappi che non stavo affatto usando tutta la mia forza, ora ti darò una piccola dimostrazione! -

Il primogenito sferrò una serie di ganci al volto e al corpo del suo avversario che, nonostante la potenza dei colpi, non accusò minimamente, rivelando un'ottima capacità d'incasso.

Mentre il fratello maggiore era distratto e sfinito per la serie appena inflitta all'avversario, Goku reagì subito con un potentissimo destro al volto, che prese in pieno Radish e lo fece addirittura sanguinare.

Per nulla scosso, questo continuò a combattere e infliggere una serie di colpi potentissimi al fratello minore, che pareva essersi arreso.

- Perché ti sei fermato?!? - ringhiò Radish

- Temevo ti fossi fatto male e non volevo infierire - rispose con sincerità il fratello minore

- Kakaroth sei un idiota! Quando imparerai che devi essere spietato in questo mondo?! Come farai senza di me un giorno?! Non sarai mai un vero uomo finché non ti dimostrerai tale, Kakaroth! -

Radish continuava a chiamarlo Kakaroth. Era il nome di battesimo che gli avevano dato i genitori, ma il secondogenito aveva sempre preferito il soprannome che gli dava una bambina, Chichi, che era sua compagna di classe alle elementari e per cui aveva una cotta. Infatti il suo nome era piuttosto insolito, così come pure quello del fratello, a cui però non gliene importava più di tanto e poteva farsi chiamare dagli altri come sembrava meglio a loro. In effetti, i loro genitori erano due tipi piuttosto strani, alcuni addirittura pensavano che non fossero umani, ma appartenessero a chissà quale razza di altri pianeti, storie a cui Goku e Radish non avrebbero mai creduto.

I due ormai avevano smesso di combattere. Radish da un lato era contento per la forza e il coraggio dimostrato dal fratello, dall'altro era amareggiato per il suo carattere debole e per niente spietato come lui. 
Dopo aver cenato i due si diressero subito a letto. Il primogenito si ricordò che nel giorno seguente sarebbero passati esattamente 6 anni dalla morte dei genitori. Mentre rifletteva ancora su quelle circostanze, il telefono squillò improvvisamente:

"Chi diamine sarà a quest'ora" sbottò Radish

- Si? - 

- Ehi Radish, sono Nappa. - 

- Nappa sei il solito bastardo. Perché mi hai chiamato a quest'ora?! -

- Sta' calmo... volevo solo dirti che Vegeta si è infortunato al polso e non potrà più affrontare Freezer per il titolo mondiale. Freezer vuole un sostituto a tutti i costi per non sprecare i giorni di allenamento già fatti -

- Stai scherzando?!? Sabato avrei dovuto affrontare Dodoria, ricordi? -

- Già, peccato che Dodoria si è rifiutato di tenere l'incontro, e ciò di rende terzo in classifica. E ora che Vegeta, il secondo posto, si è infortunato, nulla di impedisce di affrontare Freezer per il titolo. -

- Sei pazzo?!? Freezer è il combattente più forte del mondo, non ho alcuna speranza! -

- Ma non capisci? E' l'occasione di una vita! Potresti diventare campione del mondo, te ne rendi conto?! -

- Non sono convinto -

- Devi decidere -

- Dammi un giorno per pensarci, domani mattina ti farò sapere... -

- Va bene, a domani. -

- A domani, Nappa. -

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Capitolo 2
*** In attesa dell'incontro ***


*DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIINNN*
La campanella sancì l'inizio delle lezioni.
I più studiosi si erano già presentati in classe in attesa delle lezioni, i meno si affrettavano a copiare i compiti fuori dalla scuola, i bulletti si incontravano sul retro per fumare una sigaretta e poi c'erano i ritardatari, che non si trovavano né in classe, né sul retro, né in cortile, ma decisamente lontani dall'edificio scolastico, e tra questi vi era Goku.

- Buongiorno professor Muten, mi perdoni per il ritardo! - disse il giovane appena entrato in classe.
- È l'ennesimo ritardo, Goku... che ore sono? -
- Le 8:50! - risposero in coro alcuni alunni.
- Va bene, te lo concedo, ma sappi che hai fatto perdere tempo prezioso alla nostra lezione di educazione fisica. Andiamo in palestra, venite, ragazzi! -

Il professor Muten era un anziano e canuto professore di educazione fisica. Aveva un passato da karateka, ma era esperto anche in altre arti marziali, tra cui Kung Fu e Taekwondo. Era prossimo alla pensione, intuibile dalla lunga barba bianca, ma nessuno conosceva la sua reale età.

- Faremo una partita di pallavolo contro la 5°A. Crilin, Goku, Tenshinhan, Yamcha, Laura e Bulma in campo! - tuonò Muten

Goku intanto era preso da tutt’altro: quella notte non aveva dormito bene e la scuola non fece altro che aumentare il senso di stanchezza. Mentre era prossimo ad addormentarsi in piedi gli arrivò una pallonata dritta in testa che lo destò dal suo sonno profondo. Nonostante la stanchezza, ci mise una frazione di secondo per riconoscere il colpevole: una ragazza dai capelli corvini lunghi di poco oltre le spalle, un paio di occhioni neri da cerbiatta e un fisico perfetto, insomma era lei, era Chichi. I ragazzi di entrambe le classi scoppiarono in una fragorosa risata, interrotta dal suono della campanella.
Goku e Chichi si conoscevano da un sacco di tempo: i due andavano alla stessa scuola elementare e, anche se cominciarono a vedersi più di rado con la loro iscrizione al liceo, continuavano a frequentarsi ogni tanto. Col tempo Goku si era innamorato di Chichi, ma, cominciando a vederla raramente, il suo amore, oltre a non essere mai stato dichiarato, cominciò a scemare o, per così dire, a essere assorbito dal suo inconscio: dentro di Goku non c’era il bisogno di stare con lei o di cercarla, ma quando la vedeva, niente poteva trattenergli quel battito cardiaco così veloce e quell’imbarazzo, come se il suo amore per lei si risvegliasse solo quando la vedeva.

- Ehi Goku! Che fai, non mi saluti? - disse ironicamente Chichi.
- Ehm, ciao Chichi! C-come va? - balbettò Goku.
- Male, ci aspettano due ore di matematica e due di storia, ahahah. Voi cosa avete dopo? -
- N-noi abbiamo… ehm… urca mi sono scordato! -
- Ahahah, a dopo, Goku! -

La ragazza diede un bacio sulla guancia di Goku, che arrossì ancora di più, stavolta però senza farsi vedere da Chichi.

Intanto, Radish, che aveva deciso di affrontare Freezer per il titolo, continuava ad allenarsi in vista dell’incontro del giorno seguente. 
“Freezer è veloce ed è potente, non devo concedergli nemmeno un millimetro” pensò il pugile, mentre trangugiava una sbobba proteica per incrementare la massa muscolare come se non fosse già abbastanza rilevata. 
Si era fatta ora di pranzo, e il secondogenito tardava ad arrivare a casa, perché come al solito aveva incontrato Chichi.

- Domani non c’è scuola, che ne dici se andiamo a fare una passeggiata per la città? -
- Certo, Chichi! A domani allora! -

Il giovane aveva smesso di balbettare, anche se era ancora paonazzo, e ormai si dirigeva verso la casa. Dopo aver pranzato con il fratello, ricevette una visita inaspettata da Nappa, il manager di Radish.

Nappa era un bestione di un metro e novanta, e doveva pesare almeno 100 chili. Aveva ormai 31 anni ed era totalmente calvo, ma portava un paio di baffi alla Fu Manchu. Ritiratosi da scuola a 16 anni come Radish, a 17 aveva già la fedina penale sporca: rissa aggravata, guida in stato di ebbrezza e lesioni gravi inflitte a uno della gang di Freezer, Dodoria. A 22 anni conobbe un Radish ancora adolescente e gli insegnò come difendersi. All’epoca Nappa era un pugile promettente, che riuscì ad arrivare addirittura al settimo posto tra i migliori pugili del mondo. Quando poi l’allievo superò il maestro, fu costretto a ritirarsi: da pugile violento divenne uno scaltro manager.

- Ehi Radish, ti stai preparando per l’incontro di domani? -
- Tsk, che domande mi fai, Nappa? -

Il più grosso dei due scoppiò in una fragorosa risata prima di stringere la mano dell’allievo. La stretta di mano si tramutò presto in sfida: Radish ebbe la meglio e riuscì a stritolare letteralmente la mano fuori allenamento di Nappa.

- Bene, vedo che un po’ di forza ce l’hai allora! Preparati, ti accompagno in palestra. -
- Da quando ti hanno restituito la patente, Nappa? -
- Ahahah, da… diciamo, dal mese prossimo! Muovi il culo e sali in macchina! -
- Sei il solito stronzo, ahahah. Aspetta un secondo che prendo la borsa. -
- Muoviti o ti raso a zero quei dannatissimi capelli! -

I due si avviarono verso la palestra per allenarsi, mentre Goku ripensava alla fortuna di uscire con Chichi il giorno dopo. “Urca, sono già le 10!” pensò il giovane “Perché Radish non è ancora tornato, non avrà mica intenzione di ubriacarsi anche stasera?!”
Al ritorno dalla palestra, Nappa era stato sorpreso da un controllo della polizia stradale, ed stavolta era finito in carcere. Ovviamente anche Radish fu coinvolto, e, non potendo far nulla per l'amico nonché manager, tornò a casa a piedi. Il bestione però aveva già avvertito Radish sulle mosse che doveva fare: avrebbe dovuto in qualche modo ottenere almeno 200.000 zeni e pagare la cauzione in tempo per l'incontro di sabato. Come ottenere quel denaro era il principale problema, dato che nessuna banca avrebbe dato credito a degli straccioni come loro due. 

- Perché ci hai messo tanto, Radish? - chiese Goku al ritorno del fratello.
- Abbiamo avuto degli... umpf... impicci -
- Così domani affronterai Freezer? -
- Già... a proposito, fratellino. Devi venire assolutamente a vedermi... chiama anche qualche tuo amico -
- Certo! -
- A domani, fratello... -
 

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Capitolo 3
*** L'ultima battaglia ***


Radish si era svegliato presto per compiere la sua missione di tirare fuori dalla galera Nappa e per farlo aveva pensato di rivolgersi a uno “strozzino di fiducia”.
 
*DRIIIIIIN*
- Uhm, buongiorno Radish. Come posso aiutarti? -
- Salve, signor King. Avrei bisogno urgentemente di un prestito… -
- Quanto ti serve? -
- 200.000 zeni. -
- Va bene, ti faccio un assegno. -
- La ringrazio, signore. -
- Entro la settimana prossima ne voglio indietro 300.000, chiaro?! -
- N-non si preoccupi, stasera risolverò tutto. Con l’incontro di stasera è previsto un guadagno di almeno un milione! -
- Molto bene, entra pure. -
 
Vegeta King Sr non era molto alto, ma era particolarmente grosso e muscoloso. Portava fieramente una barba circolare e i capelli slanciati verso l’alto. Era sulla cinquantina ma aveva ancora i capelli di un castano acceso. Dopo esser stato inizialmente manager di boxe di suo figlio, Vegeta Jr, ormai si dedicava all’attività di promotore sportivo: aveva organizzato grandi incontri di boxe e ne aveva ricevuti i vantaggi dal punto di vista economico, diventando ricchissimo tanto da poter svolgere senza scrupoli anche altre attività, alcune delle quali peraltro illecite.
 
- Immagino che quei soldi ti servano per un affare da concludere prima di stasera, giusto? -
- Sì, signore. -
- Ecco a te, portalo in banca e ora sparisci! -
- Subito, signore. A presto. -
 
Radish si presentò subito in banca e immediatamente dopo a pagare la cauzione. Nappa era di nuovo fuori dal carcere, pronto a fare altri danni, anche se non era il momento dato che quella sera il suo allievo avrebbe dovuto affrontare il campione del mondo.
 
- Eheheh, ci vuole ben altro per mettermi dentro! - ghignò il gigante.
- Sta’ zitto Nappa, è solo grazie a me se sei fuori!
- Già, ahahah… ma come hai fatto a procurarti tutti quei soldi? -
- Umpf, ho i miei mezzi… -
 
Il pugile decise di trascorrere la giornata a casa di Nappa, per poi dirigersi all’Orange Stadium alle 10 di sera per il match con Freezer.
Ormai si erano fatte le 7 di sera e Goku si preparava a uscire con Chichi come stabilito il giorno prima. Il giovane aspettava con ansia il suo arrivo al parco della città, quando la vide in lontananza correre verso di lui.
Goku riuscì a restare calmo e impassibile, senza sembrare imbarazzato. Doveva essersi allenato per non riuscirci, tale era la sua predisposizione a farlo. “Perché non andiamo al Luna park stasera? Ci divertiremo un mondo!” aveva chiesto la moretta, ricevendo l’approvazione del giovane.
Radish intanto cominciava a prepararsi per raggiungere lo stadio con Nappa. Aveva chiesto al fratello di fare da vice a Nappa per l’incontro di quella sera.
 
 
- Dovevi per forza farti sorprendere senza patente, eh Nappa? - brontolò l’allievo al maestro
- Se non mi fossi fermato a quella pattuglia, a quest’ora non sarei di certo fuori dal carcere! -
- Umpf, ti sbagli! Se non ti avessi aiutato io, non saresti fuori! -
- Ahahah, me lo devi. In fondo, sono io il tuo allenatore, senza di me non saresti di certo arrivato alla finale dei pesi massimi! Questa è una società, ragazzo, e in una società ci si aiuta a vicenda, non sei d’accordo? -
 
Su questo Radish non poteva controbattere: Nappa aveva preso un bulletto di periferia e l’aveva trasformato in un combattente.
Erano già le 21:30 quando Goku si ricordò del compito chiesto dal fratello.

- Mi sono divertita tantissimo stasera! Mi ha fatto molto piacere uscire con te Goku… è un peccato che tra poco me ne debba andare… -
- Ti prego, non andartene ora… - chiese il ragazzo - Chichi… tu mi piaci… mi sei sempre piaciuta ma non ho mai avuto il coraggio di dirtelo… -

La ragazza cominciò ad arrossire vistosamente.

- Io ti ho sempre trovata carina… e ora vorrei baciarti. Non sei obbligata a ricambiare, ma ti voglio baciare lo stesso… -
- G-goku… io… - Chichi rimase immobile: tentò di farfugliare qualcosa ma fu interrotta da una lieve pressione sulle sue labbra.

Dopo essere rimasta attonita per qualche secondo, fu presa da quell’irrefrenabile voglia di baciarlo e ricambiò il bacio appassionato di Goku.
 
Chichi non disse nulla, si limitò a salutare il giovane, che ora era euforico, ora preoccupato. Chichi aveva ricambiato ma non era certo che il suo sentimento fosse corrisposto. “E se l’avesse fatto solo per spezzare quel momento imbarazzante e liquidarmi il prima possibile?” pensò Goku. Il dubbio lo consumava dentro, ma in fondo era felice perché dopo tanto tempo era riuscito a dichiarare ciò che provava per lei, quando improvvisamente notò l’ora sull’orologio. “Urca! Sono già le 10 meno un quarto! L’incontro comincia alle 10!!!”
 
- Dove diavolo si è cacciato Kakaroth?! - ringhiò furioso Radish
- Lascia perdere quella femminuccia di tuo fratello, non ho bisogno di un vice! – rispose Nappa
 
Radish cominciò a svestirsi e a mettere i calzoncini, scarpe da boxe, guantoni e, infine l’accappatoio. Nappa aprì la porta degli spogliatoi quando Goku si precipitò verso questi.
Il pugile fu sollevato quando vide il fratello, con il quale ora si dirigeva verso il ring attraverso la folla. Poco dopo arrivava il campione in carica: Freezer non era un gigante, a stento infatti raggiungeva il metro e 65, e fisicamente sembrava più un peso welter piuttosto che un peso massimo. La sua pelle era diafana e spaventosamente biancastra e inoltre era privo di capelli.
“Signore e signori, benvenuti nell’Orange Stadium di Orange Star City all’incontro valevole per il titolo mondiale di pesi massimi tra Radish Bardakson e Freezer Chilled”
L’incontro stava per cominciare e il cronista cominciò a presentare i contendenti al titolo.
“Nell’angolo rosso, lo sfidante… al peso di 92 chilogrammi, con un record di 67 vittorie, 3 pari e 15 sconfitte, Radish Bardakson!”
Radish si tolse l’accappatoio e cominciò a scaldare i muscoli.
“Nell’angolo blu, il campione… al peso di 85 chilogrammi, con un record di 102 vittorie di cui 96 per KO, il distruttore dei distruttori, l’imbattuto campione del mondo, Freezer Chilled!”
Nessuno sapeva come riuscisse a raggiungere 85 chili quando dimostrava di averne almeno 20 in meno.
Anche Freezer si tolse l’accappatoio con aria trionfante e cominciò a sciogliersi le articolazioni.
Dopo aver parlato con i due, l’arbitro diede inizio allo scontro.
Radish partì subito in quarta: si avvicinò il più possibile a Freezer grazie al maggior allungo per evitare di subire la sua reazione e cominciò a martellargli la testa a suon di ganci destri e sinistri.
Freezer non sembrava accusare minimamente, si divertiva a girare intorno al ring scappando dalla furia di Radish che lo investiva con diretti via via più forti.
 
- È tutto qui quello che sai fare? - mormorò Freezer con sbruffoneria
- Bastardo, come osi?! -
 
Radish cominciò a martellarlo al corpo con i suoi potentissimi montanti, Freezer si limitava a parare e sfuggirgli dietro, mentre l’altro sprecava inutilmente energie per inseguirlo.
 
- Ora tocca a me attaccarti, ma non userò tutta la mia forza! -
 
Radish non lo ascoltava più: pensava solo a malmenarlo il più possibile per metterlo giù subito, ma mentre era impegnato a inseguirlo, Freezer di scatto scagliò un potentissimo gancio destro al volto dell’avversario, che barcollò prima di finire a terra.
 
- Radish è al tappeto! Uno!... Due!... Tre!... Quattro!... -
 
Il pugile era ancora frastornato ma riuscì ad alzarsi in piedi in tempo. “Non dirmi che già non ce la fai più…” pensò Freezer, che ora continuava a girare intorno al ring inseguito da un Radish molto più attento ma anche più lento e meno reattivo.
Radish sferrò un devastante diretto destro al volto di Freezer, che rispose con una fragorosa risata e un montante nello stomaco dell’avversario: Radish barcollò e si mise le mani al petto mentre cominciava a sputare sangue. Freezer ne approfittò per investirlo con una serie di pugni alternati al volto e al corpo, interrotti solo dal suono della campana: il primo round andava a Freezer.
 
- Radish, che ti prende? Ti sta distruggendo! - chiese attonito Nappa.
- È fortissimo… è molto più forte di me… non dovevamo accettare… -
- SMETTILA DI DIRE STRONZATE! Ora caccia le palle e fai vedere a quel figlio di puttana chi sei! – tuonò Nappa.
 
Stavolta Freezer partì all’attacco: una serie continua di diretti sinistri al volto al fine di stordire quel che rimaneva di Radish, sotto lo sguardo di un pubblico di migliaia di spettatori e di Goku che lo guardava impotente.
 
- Tsk, sei già finito? - domandò ironicamente Freezer all’avversario - Se le cose stanno così non mi resta che darti il colpo di grazia per divertirmi un po’! -
 
Freezer tempestò di pugni l’avversario e una devastante serie al corpo terminò con un diretto al volto: Radish era cieco all’occhio destro. Con le ultime forze rimaste provò a scansare i colpi in arrivo e sorprenderlo con un gancio al viso. Freezer si fece colpire volutamente per evidenziare la sua superiorità nei confronti dell’avversario, che stava per consegnarsi al suo nemico quando Freezer scelse come colpo del KO un potentissimo gancio destro alla testa.
Radish si appoggiò totalmente alle corde, poi cadde in avanti in modo del tutto innaturale: non aveva perso l’equilibrio come un qualsiasi pugile allo stremo colpito da un pugno troppo forte, ma aveva perso conoscenza.
 
- Non respira! - constatò l’arbitro
- CHIAMATE UN DOTTORE! - urlò Goku in quel momento
 
L’arbitro aveva dichiarato il TKO e Freezer invece di soccorrere l’avversario prossimo alla morte, preferiva aggirarsi trionfante per il ring mentre un clima surreale avvolgeva lo stadio.
Goku scavalcò le corde del ring per soccorrere il fratello.
Subito intervennero medici e paramedici per rianimarlo; le condizioni erano critiche, defibrillatore e massaggio cardiaco furono inutili.
 
Radish fu trasportato d’urgenza all’ospedale più vicino mentre combatteva tra la vita e la morte, combatteva quella che molto probabilmente sarebbe stata l’ultima battaglia della sua vita.

 

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