la storia della mia vita

di volpino23
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** vasi rotti ***
Capitolo 2: *** Charlie ***
Capitolo 3: *** stupore e meraviglia ***
Capitolo 4: *** I bambini crescono così in fretta? ***
Capitolo 5: *** Paura ***
Capitolo 6: *** la grande casa ***
Capitolo 7: *** Presentazioni! ***
Capitolo 8: *** nonno e nonna ***
Capitolo 9: *** posso presentare? ***
Capitolo 10: *** la torta speciale ***
Capitolo 11: *** non lo devi fare! ***
Capitolo 12: *** simpatia portami via! ***
Capitolo 13: *** cannonata ***
Capitolo 14: *** 10 mesi ***
Capitolo 15: *** non lui! ***
Capitolo 16: *** mercato ***
Capitolo 17: *** non sono così ***
Capitolo 18: *** cambiamenti (1 parte) ***
Capitolo 19: *** cambiamenti (2 parte) ***
Capitolo 20: *** buon compleanno Bella? ***
Capitolo 21: *** ultimo giorno ***
Capitolo 22: *** Sorpresa Phil! ***
Capitolo 23: *** ma sei realmente d'accordo? ***
Capitolo 24: *** Grazie mamma! ***



Capitolo 1
*** vasi rotti ***


Oggi compio tre anni!! Che bello!! Spero che il mio papà ritorni dall’avventura e che possa festeggiare con me!! Voglio conoscere anche io mio papà…come tutte le altre mie amiche che oggi sono tutte qua per festeggiare con me!!!

Oddio correndo ho rotto un vaso!! E adesso cosà farà la mamma? Ho paura!! Mi sculaccerà? Spero proprio di no! Non mi piace quando lo fa
Mamma: Isabella cosa hai combinato?
Bella: niente mamma!
Mamma: isabella ho chiesto di dirmi cosa hai combinato!!
B: io, niente!!
M: allora il vaso si è rotto da solo
B: sì è andata così
M: non mentirmi: sai che ODIO le persone false
B: forse mentre giocavo con Alice lo urtato!
M: …
B: mi perdoni?
M: no non lo faccio abbassati i jeans e conta
Ecco… il momento peggiore della giornata!  Odio quando mi sculaccia… scometto che se ci fosse mio papà qui adesso lei non ci riuscirebbe!
Sta alzando la mano, porta indietro il polso e torce li polso per caricare il colpo…
Arriva
Bella: uno
Adesso mi accarezza la parte lesa… come se avesse paura di avermi fatto troppo male…
Tra poco ripeterà il movimento…
Sta alzando la mano, porta indietro il polso e torce li polso per caricare il colpo…
Arriva
Bella: due
E adesso un'altra carezza…
Per quanto andrà avanti la punizione? Vorrei non aver mai fatto cadere quel maledetto vaso!
Inizio a piangere
Arriva un’altra sberla questa è più forte… ho perso il conto quante erano tre? Quattro? Sei?
Bella: quattro
Mamma: hai sbagliato!! Erano cinque!!! Ricominciano!!
B: per piacere mamma smettila!!
M: no!! Riinizia a contare!


Ho le lacrime al volto, mi sento offesa, oltraggiata… non riesco più a sentire il sedere ormai: siamo arrivati a quindici non riuscivo più a contare! Non riuscivo più a vedere niente!
Mi ha appena lasciato dalle sue grinfie assassine… avendomi ovviamente messo in castigo! Sono in un angolo a pensare a quello che ho fatto… cosa ho fatto? Io non lo so! Io mi stavo solo divertendo! Forse non mi devo divertire...


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Capitolo 2
*** Charlie ***


~~*salto temporale di 3 anni, qui Bella ha 6 anni! *~~

Oggi è un grand’ giorno… mamma mi ha messo il più bel vestito che posseggo ed è semplicemente meraviglioso!!
Mamma: bella oggi non vuoi fare tardi vero??
Bella: no mamma
Mamma: lo spero per te… se no la punizione arriva…
Oddio!! Non farò tardi per nessuna ragione mi è bastata la settimana scorsa… siamo arrivati a cinquanta, non riuscivo più a sedermi. Dopo aver “pensato” ho chiesto se potevo ritornare a giocare con le barbie, me lo ha proibito ed ha riiniziato a picchiarmi, siamo arrivati a quindici faceva troppa male continuare a contare non ho più parlato poi: non devo chiederle mai il perché! Una volta l’ho fatto ed è stato il mio più grande errore. Ho ricevuto dieci sberle in faccia per fortuna era venerdì! Lunedì a scuola la maestra mi ha chiesto cosa avevo combinato, ho dovuto mentire: se lo dico cosa mi farà?

Bella: certo mamma!! Arrivo!!
Scendo le scale cercando di non rovinare l’abito se si rovina poi come farò? Cosa avrò in cambio? Sculacciate come sempre!
M: Bella muoviti!! Devi ancora metterti le scarpe
B: certo arrivo!

Sono in macchina, ci stiamo avvicinando nei pressi del parco di Seattle… è gigantesco!! Ho voglia di correre, le mie gambe scalpitano per muoversi vogliono battere tutti i record… ma non posso, devo restare seria o se no la punizione mi si affliggerà contro!!

Chi è quell’uomo che saluta? E perché la mamma ha cambiato umore?? E perché andiamo verso di lui?
Mamma è tesa, mi chiede di essere uno splendore di bimba, ma sento che qualcosa non va, e che ‘sta sera arriveranno altre botte.

Guardo l’uomo che ho davanti, l’osservo: porta gli occhiali con le stanghette, ha un po’ di pancia coperta da una polo grigia, ha due gambe toniche e muscolose coperte da jeans.
Alzo lo sguardo sui suoi occhi sono marroni come i miei, sono commossi? Si lo sono.

Ci avviciniamo, l’umo è molto alto, supera di molto me e mia mamma… sarà alto 190 cm? Molto probabile.

Continuo ad osservarlo i suoi occhi si sono induriti, non sono più commossi: come se niente possa scalfirli che maschera indosserà quest’uomo?

Manca poco,

5 metri…

4 metri… 

3 metri…

2 metri…
 
1 metro…

Gli siamo dinnanzi… ho paura, la sua stazza mi incute timore… sta per parlare… inizio a tremare di paura

 

Persona sconosciuta: Ciao mi chiamo Charlie
Mamma: ciao Charlie, come va?
Charlie: bene, adesso sto meglio. Tu Renèe?
Mamma: adesso ho trovato chi fa per me. Quindi sto meglio.

Gli occhi di Charlie si indurisco… sarà forse geloso di mamma? Non credo… anche se ricordo che lei si è sposata con diversi mariti forse quattro?

Charlie: chi è quella bambina con te Reène?
Mamma: che fai Isabella, non ti presenti?
Bella: certo… ciao! sono Isabella e tu chi sei?
Ch: sono Charlie!! Guarda cosa ti ho portato!
B: grazie!! Un nuovo CD!! Che canzoni ci sono?
Ch: molte! Anche la canzone delle tagliatelle di nonna Pina!!
B: che bello!! Grazie!
Perché non parla più il signore?? E dov’è andata mamma?
Ch: vedi Bella… non so bene come dirti questa cosa…
B: cosa devi dirmi? E perché la mamma non è qui?
Ch: ecco… non è facile… ma c’è la farò!

Sta per completare la frase… penso che questa frase mi cambierà la vita

Ch: ecco, Bella, io sono tuo padre.

 

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Capitolo 3
*** stupore e meraviglia ***


Stupore e meraviglia mi colpiscono in pieno: lui mio padre?

Stupore
Lo stupore di non aver chiesto subito a quell’uomo perché mi assomigliasse tanto
Lo stupore nel saperlo tornato dalla sua avventura
Lo stupore di averlo qui: di fronte a me!

Meraviglia
La meraviglia di scoprire che il mio papà non era sperduto, era sempre stato qui!
La meraviglia di trovare quell’uomo che spero mi proteggerà dalle punizioni della mia mamma
La meraviglia nel averlo accanto a me, nel mio splendido vestito, cosa che non avrei mai sperato

Bella: pa...pa... papà? sei veramente tu mio padre?
Charlie: si sono io, sono tuo papà
Bella: posso abbracciarti?
Ch: certo bambina mia!
 Gli corro incontro e lo abbraccio, annuso il suo profumo per tenerlo impresso nella mente… che brutto odore! È un odore di sudore pazzesco… da quanto non si lava?
 B: ma...ehm… papà puoi raccontarmi cosa fai?
Ch: dove lavoro?
B: si!
Ch: lavoro al ristorante di mia mamma!
B: wow!! E come si chiama la nonna?
Ch: si chiama come te, Marie!
B: veramente si chiama come me? Me la farai conoscere?
Ch: certo!! Però prima devo dirti un’altra cosa…
B: beh… papà dilla!
Ch: non so se l’accetterai ma io, non posso vivere con voi perché...

CRAK
Non può vivere con noi, come mai? Non sono brava? Non ascolto la mamma? Sarà sicuramente colpa mia!!
Lente le lacrime scendono sul mio viso, il vuoto si fa strada nel mio animo… perché mi ha detto di no?

Ch: Bells!! Cosa hai capito!! Bells!!

Lo guardo con occhi di chi non riesce più a sopportare la vista del suo padre, mi scuote, mi abbraccia… ma io non sento niente, niente ha più valore per me

Ch: non posso vivere con voi perché ho una mia famiglia!

Gli occhi di mio padre adesso luccicano, sembra che stia parlando della cosa più bella del mondo, e forse lo è: una mamma che ti ama un papà sempre presente... chi non loi vorrebbe?

Bella: quindi non verrai più da me?
Ch: certo che no! Verro da te durante il weekend, ok Bells?
B: ok, papà che cosa mi racconti della tua nuova famiglia?
Ch: beh… c’è mia moglie, Sue

E i suoi occhi riiniziano a brillare… cos’avrà Sue che mi madre non ha? Forse l’amore!

Ch: e le mie tre figlie Irina, Tanya e Kate
B: ma… quindi loro sono le mie sorelle?

 

 

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Capitolo 4
*** I bambini crescono così in fretta? ***




Charlie: sì…

Wow da figlia unica a sorella in meno di un’ora!! Ma i bambini crescono così in fretta?

Bella: papà, me le fai conoscere?
Charlie: certo Bells!
Bella: anche la nonna?
Ch: tutto quello che vuoi piccolina!

I suoi occhi adesso stanno tremando, sono lucidi starà per piangere?

B: perché piangi?
Ch: perché pensavo di non trovarti più!

Anche a me adesso si stanno inumidendo gli occhi, anche io pensavo di non trovarlo più, se solo ci penso… mi vengono i brividi: meglio che dimentichi questa possibilità

B: anche io papà!

E le lacrime scendono copiosamente dai miei occhi. Mi abbraccia, le mie mani si aggrappano alle sue spalle…  Gli inzuppo tutta la camicia mi sgriderà dopo? Spero di no!

*due giorni dopo*
Fra poco conoscerò le mie sorelle, non vedo l’ora!

Mamma: sei pronta bella?
Bella: certo mamma
M: sai che se non ti comporti bene con tuo padre ti punirò?

Punire… che brutta parola! Ieri ho preso un brutto voto in lettura: sono arrivate 15 sculacciate la prossima volta saranno 30. Ogni volta che inizia a dire punire io inizio a tremare e sudare freddo. Anche a scuola non riesco più ad andarci tranquillamente… una volta a ginnastica mi sono rotta i pantaloni scivolando e la maestra me li ha cambiati, ma quando me li stava cambiando… orrore! Ha visto i segni lasciati dalle mani della mamma la mattina perché avevo rovesciato il bicchiere contenente il succo. Mi ha provato a chiedere cosa avessi fatto ma io sono dovuta stare zitta: la mamma ha detto che se lo dico in giro passerà al bambù e me lo ha fatto provare (dicendomi che era per “sicurezza”) ma ormai ho capito da sola che non posso dirlo a nessuno. Quando la maestra ci ha chiesto ai miei compagni cosa facevano i loro genitori quando non si comportavano bene loro hanno risposto che al massimo gli davano solo una sberla, il massimo sono stati cinque e tutti erano sconvolti… cosa dovevo dire io? Che i cinque sculaccioni me li sogno? Il mio minimo sono 10!

Bella: lo so…
Mamma: volevo solo avvisarti
B: ok, grazie

Triiiiiiiiiiinnnnnn

Il campanello!! Corro davanti al citofono per vedere ha suonato…. Non lo vedo bene, non riesco a raggiungere il citofono!

Bella: mamma qualcuno ha suonato!
Mamma: arrivo Bella!

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Capitolo 5
*** Paura ***


Sarà papà!! Sono sicura che è lui… mi aveva promesso che molto presto saremo andati a trovare le mie sorelle! Che bello!!

Mamma: è Charlie, Bella muoviti!
Bella: arrivo! Finisco e arrivo!!

Gli ho fatto un disegno… anche se non sono molto brava in arte… spero che gli piaccia!

Bella: sono qui!

*in macchina*

Bella: Ciao papà, come va?
Charlie: bene! Sei pronta per conoscere la mia famiglia?
B: si certo!! Posso farti una domanda?
Ch: certo!!
B: perché non sei venuto prima? La mamma non voleva?
Ch: ehm

È in imbarazzo… si è portato la mano tra i capelli, sta diventando tutto rosso!

Bella: troppo imbarazzante? Non vuoi dirlo?
Ch: ehm… non mi farà apparire grande ai tuoi occhi, ma…
Bella: ma?
Ch: avevopauradellatuareazione!
B: scusa papa, non ho capito, puoi ripetere?
Ch: avevo… paura… della… tua… reazione, Bells!
B: perché papà?
Ch: e se non mi accettavi? Se non accettavi mie figlie, tue sorelle? Se non accettavi Sue? La mia moglie? E poi avevo anche un po’ paura della reazione di Renèe!
B: paura di mamma? Perché?
Ch: ehm… non posso dirtelo, cose da grandi!
B: … Ok…

Ma quanto ci vuole per arrivare a casa di papà? La strada è infinita!

B: papà, quanto manca? Mi sto stancando!
Ch: poco Bells!
B: ma, le mie sorelle mi accoglieranno bene?
Ch: certo! Perché dici così? Sei una bellissima bambina!!
B: papà così m’imbarzzi!
Ch: io dico solo la verità!
B: certo! Hai ragione!
Ch: credimi piccolina

*dopo due interminabili, per Bella, minuti*

Charlie: ecco la mia casa! 

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Capitolo 6
*** la grande casa ***


La sua casa era diversa da quella che immaginavo…. Io pensavo che fosse come la casa di nonna, una casa grande con una casa uguale affianco, come due gemelle!

Bella: ma papà… adesso dovremmo entrare?
Charlie: certo Bells… perché?
B: ho paura papà
Ch: di cosa Bells?
B: ho paura che… che…

Oh che imbarazzo!! Devo proprio dirlo?

Ch: che…?
B: che facciano come tutti i miei compagni e non mi accettino!
Ch: tranquilla, Bells loro ti accetteranno!
B: sei sicuro sicuro?
Ch: certo Bells!
B: e… allora va bene, entriamo!

Adesso che mio papà mi ha rassicurato sono pronta ad andare a conoscere le mie sorelline! So solo che non dovrò dire a nessuno le mie punizioni!

Ch: pronta Bells?
B: adesso sì!
Ch: perfetto!

Ci avviciniamo sempre di più al malefico condominio, diventa sempre più grande, ogni passo che facciamo! Ma ad ogni passo compiuto sento anche il coraggio venire meno, cosa diranno le mie sorelle? Cosa penseranno di me?

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Capitolo 7
*** Presentazioni! ***


Siamo davanti alla porta… la moglie di papà ha appena aperto la porta… sono davanti a lei, la guardo ha occhi e capelli neri pece che non lasciano trasparire alcuna emozione mi scrutano dentro, con fare altezzoso di chi ha il mondo ai suoi piedi. Ecco però che i suoi occhi incontrano i miei… non devo aver un bell’aspetto, come minimo ho due occhi rossi dal pianto di due minuti fa e incredibilmente la sua maschera si scioglie, le brillano gli occhi e con i medesimi mi chiede il permesso di parlare: glielo concedo

Sue: ciao io sono Sue, la moglie di Charlie… tu chi sei?
Bella: piacere! Io sono Isabella Marie Swan, ma tu chiamami pure Bella!
S: perfetto!

Adesso ha alzato lo sguardo verso suo marito, mio padre, gli occhi adesso si scuriscono di amore, come se avesse trovato il suo centro perfetto, cosa che non è successa per la mamma! Ma adesso sta riguardando verso il basso, i suoi occhi adesso si inumidiscono, mi viene incontro, mi abbraccia…. Giuro, non ho mai sentito così tanto calore in una volta, per la prima volta mi sento amata, come se adesso fosse così semplice che non serve neanche fare un calcolo matematico che ecco la soluzione si presenta immediatamente! Ma forse nella vita il traguardo non è avere tutto facile…. E io ne so qualcosa!

Sue: ciao piccola! Come va?
 
Cosa devo dirle? Che va tutto male? Che mia mamma mi minaccia? No! Non deve saperlo!

Bella: tutto apposto, grazie. E tu?
S: adesso che Charlie ti ha incontrato e anche io sto molto meglio, grazie! Vuoi conoscere figlie Irina, Tanya e Kate?
B: sì!

?: Irina ti ho preso!
?: no, non è vero!! Diglielo anche tu Katrina!
?: E vero, Tanya ti ha preso, smettila di lamentarti Irina, non può andare sempre come vuoi tu!
?: uffa!!
Sue: bambine!! Smettetela di litigare! Abbiamo un’ospite!
Bimbe: certo Mamy!
Sue: e, visto che ci siete… venite qui!
Bimbe: corriamo!

Eccole, stanno arrivando… sono tutte e tre bellissime: occhi marroni come papà e capelli biondi come Sue, e la pelle così bianca? Da chi l’avranno presa? Forse da nonna?

Bella: ciao io sono isabella, ma voi potete chiamarmi Bella!
Tanya: io sono Tanya
Irina: io invece Irina!
Kate: io Katrina, ma tutti mi chiamano Kate, quindi fallo anche tu!
B: quanti anni avete?
K: io ho 5 anni!
Irina e Tanya: noi abbiamo 4 anni! Tu?
Bella: io ne ho 6!

Uffa! Sono più piccole di me! Io pensavo che tutti nascessero con tanti più anni di me! Uffa!

Bimbe: andiamo a giocare?
Bella: certo! A cosa?
Bimbe: non lo sappiamo!

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Capitolo 8
*** nonno e nonna ***


Oddio!! Le ho appena conosciute e sono… simpaticissime!! Ma adesso devo andare via, è passato tutto un pomeriggio! E quando mi hanno detto che per loro sono come una sorella e non come nella favola di Cenerentola, mi sono sentita finalmente accettata da qualcuno!

Charlie: Bells pronta per andare da nonna?

Mi porta dai nonni? Evviva!! Come sono felice! Non speravo di meglio, i miei nonni sono i migliori del mondo… non so cosa farei senza di loro!!
 
Bella: certo papà! Ciao Irina, ciao Tanya ciao Kate! Ci vediamo sabato prossimo vero papà?

Ecco adesso ho gli occhi in modalità cucciolo, nessuno può resistermi!!

Ch: Bells quante volte te lo devo ripetere? Non guardarmi con quegli occhi! Sai che ti potrei dirti di sì ad ogni cazzata!
B: papà, non si dice!!
Ch: si certo, certo…. Comunque, riguardo a prima bisogna chiedere a Renèe!
B: ah… quindi non so se potrò venire… mi dispiace così tanto! Allora non credo proprio che non ci vedremo per molto, mi mancherete!
Sorelle: ma che dici!!
B: mi dispiace ma so quello che dico! Ciao Tanya, ciao Irina, ciao Kate!
Sorelle: ciao Bells, ci mancherai!

Siamo arrivati davanti a casa dei nonni! Sono il mio posto felice quando mamma mi sgrida o quando qualcuno mi prende in giro, senza di loro non so che farei!

Charlie: Bells, che fai li impalata? Alzati, non vedi che siamo arrivati, cazzo?
Bella: sì papà arrivo ma perché continui a dire le parolacce?
Ch: e muoviti!

Ecco stiamo suonando il campanello, voglio presentare mio papà ai nonni!! Charlotte e Peter! Tra le loro braccia mi sento amata e a casa, solo loro sanno delle punizioni che ricevo da mia madre e sono in completo disaccordo, più volte ho sentito urla per questo. Mi fanno sempre paura gli adulti quando urlano, è come se ricevessi più male così che con le botte.
Ecco: si stanno affacciando dalla tendina per controllare chi ha suonato alla porta, si è affacciato nonno, appena vede il papà la sua faccia si scurisce, ma poi vedendo me i suoi occhi si riempiono di gioia, brillano come se avesse visto la persona più importante della sua vita

Nonna: guarda Peter! C’è la nostra Bella!!
Nonno: bella!!

Mi prese in braccio facendomi volare… era migliore il mondo visto da lassù!

 

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Capitolo 9
*** posso presentare? ***


Bisogna assolutamente inserire la storia in codice html, altrimenti il testo verrà fuori tutto attaccato. Per istruzioni guardate il riquadro azzurro affianco e se non sapete cos'è l'html, utilizzate la prima

Bella: ciao nonna, nonno!!
Nonni: ciao Bella!!
B: come state?
Nonni: bene!
B: posso presentarvi una persona?

Sono in ansia, sento il mio cuoricino tamburellare come non mai! Mi diranno di sì? O di no?

Nonno: certo Bella! Spero solo che non sia il tuo fidanzatino! In quel caso niente mi potrà fermare da rompergli i gioiellini che gli hanno regalato i genitori!
Nonna: cosa dici Peter? Perché la spaventi così? Non vorresti vederla sposata con un bel ragazzo moro con i capelli neri e gli occhi azzurri?
B: nonna!! Cosa dici?! E se così fosse il mio principe azzurro avrà i capelli ramati, indomabili e occhi verdi! Altri principi non sono tollerati!
Nonna: beh, cara Bella, ammetto che i tuoi gusti sono molto raffinati! Non trovi Peter?
Nonno: ah, Charlotte Charlotte! Quante volte ti ho detto di non incoraggiarla sui suoi gusti in fatto di individui del genere “homo imbranatus”? Ormai un centinaio di volte!!
Nonna: ti sei reso conto che ti sei appena definito così?
Nonno: ehm… alla mia età era tutto diverso!
Nonna: certo Peter! Hai ragione tu!!
Bella: nonni ne avete ancora per molto?!
Nonni: ehm… dicci pure tesoro!
Bella: ecco…vorrei presentarvi una persona molto importante, Charlie…
Nonno: è il tuo fidanzatino?
Nonna: questo nome non mi è nuovo…
Bella: lo so nonna, il suo nome lo avrai già sentito perché è mio papà!
 
Ecco alla fine c’è l’ho fatta! Adesso tocca a lui! Spero che non tema mio nonno, ha uno sguardo che sputa sangue!

Charlie: signori Higginbotham, come state? È tanto che non ci vediamo
Nonno: il tempo passato non sarà mai abbastanza
Nonna: caro…
Nonno: lo sai bene perché dico questo, Charlotte [detto a bassa voce rivolto a charlotte]

Forse non è stata la mia più grande idea, era meglio che non si rincontrassero di nuovo! Ho qualche presentimento…. Ma forse mi sto sbagliando, vero? Spero proprio di sì!

Bella: posso restare qui a dormire? Posso??
Nonni: certo bella!
B: non dobbiamo chiedere a mamma, vero?
Nonni: no, certo che no!!
Charlie: come?! Non la informate? Non pensate che deve essere informata?!
Nonna: no, non dobbiamo. Siamo o no i suoi genitori? E non dovevi andare via perché eri in ritardo?
Charlie: ma io non ero in ritardo… oh! Adesso ricordo! Sì, sono in ritardassimo!! Ciao Bells. Ci sentiamo in settimana vero? O sei impegnata con i tuoi amici?
Bella: non so papà, forse ci sentiamo! Il prossimo week-end andiamo da nonna?
Charlie: non so Bells, devo sentire mia e tua mamma! Ma credo proprio di sì!
Bella: possiamo portare anche le mie sorelline?
Charlie: certo! Ciao Bells, a presto!
B: certo, ciao!

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Capitolo 10
*** la torta speciale ***


Papà se ne è andato… però non mi ha neanche salutato, neanche un abbraccio… non riesco a dire adesso quanto triste mi sento!

B: sigh…sigh
Nonno: piccolina, che succede?
B: sigh… papà non mi ha salutato bene… sigh
Nonno: era tanto di fretta, non l’hai visto?
B: sì ma… sigh… poteva almeno darmi un bacino volante…sigh…io l’avrei afferrato
Nonno: oh! ma Bella cosa vedo!
B: cosa vedi?
Nonno: come?! Non lo senti anche te questo profumino?
B: cos… nonna!!!!
Nonna: si Bella?
Bella: hai preparato la torta speciale?
Nonna: si!! Il nonno ha un fiuto incredibile! Pensa che la prima volta che lo incontrai mi disse che sarei state sua moglie perché quello che rimestavo in pentola era delizioso
Nonno: ehm… charlotte! Non farmi imbarazzare così davanti alla mia nipotina preferita!!
Nonna: ma Peter, come mi permetterei di fare un simile oltraggio a mio marito?! Solo perché hai sette anni meno di me non significa niente!

Se non intervengo adesso mi sa che il litigio diventerà molto comico! Nonno non riesce a sopportare quando lo si prende in giro per l’età di sua moglie, non riesce a sopportare che sua moglie sia più vecchia di lui di sette anni e non riesce neanche a sopportare quando nonna gli ricorda il loro primo incontro! Me l’avranno raccontato mille volte: erano invitati ad una cena tra amici e lui, mio nonno aveva una cotta “segreta” per mia nonna e lei lo sapeva perché avevano una amica comune che un giorno a loro insaputa li fece incontrare e BUM! Nonna si è ritrovata dipendente da nonno! E nonno non ci poteva credere! E la prima frase che le disse fu: “io ti sposerò! Fosse l’ultima cosa che faccio!” e non appena nonna gli fece assaggiare il dolce che aveva preparato per la serata nonno cambiò la frase dicendo: “rettifico: io ti sposerò solo per i dolci che fai e quello che rimescoli là in pentola!” sì, perché scoperto una volta che lei aveva cucinato tutta la cena le chiese di uscire: ma invece di dire andiamo in un ristorante le disse: “preparati, perché preparerai te la cena!”. Lei non ci voleva credere ma…. Ha ceduto dopo un po’ troppi complimenti ha ceduto e ecco che sono finiti a cena! Però il resto della serata lo evitano sempre, non volgiano farmi conoscere cosa successe poi! Lo trovo molto ingiusto!

B: nonni! C’è ne avete ancora per molto? Io vorrei mangiare la torta, non so tu nonno! Ma io sono sicura di quello che voglio mangiare… nonna sei disponibile a tagliare una fetta molto, molto grande?
Nonna: la mia golosona! Certo e tu Peter? Stai a digiuno?
Nonno: ovvio che no! Se non fosse stato per quella torta io non ti avrei sposato!! Per piacere, Charlotte, puoi darmi quella che avanzerà Bella?
Bella: nonna però falla tagliare a me!
Nonna: certo!
Nonno: sei sicura di quello che dici charlotte?
Nonna: cosa fai Peter? Metti in dubbio la mia facoltà di poter decidere?
Nonno: no…. No! Certo che no! Come potrei?! Tu non sbagli mai!!
Nonna: che adulatore! Sei sicuro di essere ancora in te?
Nonno: certo!
Nonna: perfetto! Allora… Bella, la tagli la torta o no?
Bella: non aspettavo altro!

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Capitolo 11
*** non lo devi fare! ***


~~Bella: la torta e come sempre perfetta nonna!! Vero nonno?
Nonno: certo! Solo che me ne hai lasciata poca!
B: non è vero! Ti ho lasciato metà torta! E anche le briciole! Cambiando argomento…. Posso dormire con voi questa notte?
Nonni: certo Bella!! Come abbiamo fatto sempre!
Bella: e se mamma ci trova?
Nonni: eri venuta a darci la buonanotte, se di sera buongiorno, se di mattina!
Bella: perfetto! Ma come mai mamma non vuole che dormiamo insieme?
Nonna: perché dice che dopo non ascolti niente, ma non è vero!

Ma domani è lunedì!! Accidenti!! Come farò ad andare a scuola?

B: nonni… chi mi porta domani?
Nonno: ma domani non è domenica?
B: no! Oggi è domenica!

Oddio! Perché nonna è così infuriata? Non avrà, come al solito, dimenticato un’avversaria? Spero proprio di no! Io e nonno siamo proprio negati nelle date e ricordare i nomi!

Nonna: amore caro… non dovevi dirmi qualcosa?
Nonno: oddio!! Ehm… sì! Buon compleanno amore!!!
B: nonna!!!!!!!!!!!! Lo sai che sono una frana a ricordarmi le date!!!!!!!!!!! Tanti auguri!!!!!!!!!
Nonna: piccola mia!!! Si lo so!! Certe volte sei peggio di nonno!! Almeno ti ricordi quanti anni compio?
Bella: ehm… fammi pensare… no, scusa!!
Nonna: beh! Mi sono rassegnata da molto, ormai! Ne compio 66!
Bella: solo?! Io te ne davo molti di più!!

Oddio!! Mi ero dimenticata quanto fosse vecchia la nonna!!! Che imbarazzo!! Pure nonno sta ridendo sotto i baffi! Non ci posso credere!! Io e l’età delle persone siamo come cane e gatto!!
 
*notte*

Renèe pov

Vado a controllare la mia bimba, e come sempre la trovo con i miei! Non ci posso credere!! Con tutto quello che continuo a dire a miei!!! Quanto scommetti che avevano una scusa? Mah!! Per fortuna sabato era l’ultimo giorno di scuola!!









scusate per il ritardo... maggio si fa sentire ;)

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Capitolo 12
*** simpatia portami via! ***


ATTENZIONE: qui bella ha 10 anni! La madre, Renèe non la picchia più, gli incontri con Charlie, il papà sono regolari: ogni sabato o domenica.

Bella: nonna lasciami dormire ancora un po’!

 Mia nonna è appena venuta su a svegliare una povera bambina indifesa…. Cioè me! Io non sopporto le sveglie! Ma le persone normali come fanno a svegliarsi sempre belle allegre e riposate? Io non lo so proprio!

Charlotte: ma bella! Cosa dici? Oggi è lunedì, IL LUNEDI’... sei stata tu a dirmi di svegliarti prima ricordi?
B: nonna…

Ho paura a porle questa domanda… spero che mi dica di no!

B: …. Oggi non è il primo giorno di scuola vero?
Ch: certo che no! Oggi è il primo giorno di quinta!

Oddio no! Non può essere!!! Oggi devo essere il più perfetto possibile, a scuola ci sarà il mio principe azzurro e la mia migliore amica, Alice ed Edward Cullen. Il problema era che se una era la mia migliore amica, l’altro non sapeva neanche della mia esistenza o meglio: lo sapeva ma non come volevo io… mi ricordo ancora la prima volta che Edward entrò in classe nostra…

*Flashback*

Oggi è il primo giorno di seconda elementare! Finalmente vedrò tutti i miei amici di nuovo!

B: Aro come va?
Aro: stammi lontana io non perdo tempo a parlare con te, sfigata

Ma cos’è successo? Anche i miei amici di prima hanno annuito alle parole pronunciate da Aro! Io non so cos’ho fatto! Forse per mamma?! No, impossibile! Nessuno lo sa a parte la mia famiglia.
Beh, spero che la situazione migliori entrando in classe!

Maestra Dydieme: buongiorno bambini, come avete passato le vacanze? Da oggi avremo dei nuovi compagni per i prossimi anni! Alice ed Edward Cullen, volete dargli il benvenuto?
Classe: ciao Edward, ciao alice. Benvenuti! Come state?
Alice: io benone! Spero di essere amica di tutti voi! E voglio avvisarvi che fra due settimane daremo una fasta per farci conoscere a casa e siete tutti invitati!
Edward: ciao! Come va?

Oddio! Non posso crederci! Il bimbo che è entrato in classe è il mio principe azzurro! Ha i capelli ramati, scompigliati e occhi verdi! Non posso crederci!

*fine flashback*

Ed eccomi qua, di nuovo, un altro anno alla “Forks Elementary School”.
Le mie amiche arrivano ad accogliermi, Rose ed Alice
Rose: ehi! Bella, come hai passato le vacanze? Io con mio fratello Jasper siamo andati a Trevi, in Umbria, Italia! Era bellissima! Non ti dico poi la camera d’albergo visto che non era pronta la camera ci hanno mandato in una suite! Era bellissima! E poi dovevi vedere la piscina e…
Alice: è partita! Sai come fermarla? Io ho provato di tutto!
B: beh… dille che c’è Emmet è nei paraggi!
Rose: chi ha detto che c’è Emmet? Il mio Emmet… anzi no! Uffa la solita troietta di Maria…

Maria pov
Maria: aro, guarda chi è tornata? Bella-virus-infettante-Swan! Oh… ma guarda chi c’è anche! Le troiette delle sue amiche Rosalie Lilian Hale e Alice Mary Cullen, giusto? Non le sopporto!
Aro: si guarda! Oggi la Swan mi ha toccato, mi ha infettato tutto!

Perché Aro mi sta toccando? Non mi starà mica infettando, vero? Non ci posso credere! Mi sta infettando! Quanto lo odio!

Mary: aro! Che cazzo stai facendo?! Lo sai che io ODIO essere infettata da i germi della Sw... scusa! La stavo riconoscendo come persona!
Aro: Mary sei un genio del male! Come facciamo passare quest’anno all’escremento fan club?
Mary: mah… la escludiamo da TUTTO la IGNORAMO e…
Aro: e…
Mary: zitto! Hai sentito come mi ha chiamato la “rosalie-che-di-rose-non-profuma”?
Rose: …la solita troietta di Maria
Mary: ehi! Tu! Si tu, escremento umano! Come cazzo mi hai chiamato?

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Capitolo 13
*** cannonata ***


Bella pov

Mi sa che qui si mette male… Rose non è come me! Lei risponde sempre a tutti gli insulti che le dicono! Spero che non arrivino alle mani come la volta scorsa... lei è ritornata vincitrice con una ciocca di capelli di Maria in mano!  Tutta la scuola ha applaudito Rose, nessuno sopporta Maria!

Rose: io… escremento umano!? Ma ti sei vista allo specchio, senza romperlo?
Mary: certo escremento… non so cosa ci trovi in quelle sciacquette… 
Rose: come ti sei permessa di criticare le mie amiche?
Mary: ah, veramente? Non le vedo! Oh sì! Sono quei microbi là, vicino a te!

E mentre Rose risponde a tono a Maria penso a mio nonno… ultimamente muove poco la parte destra del corpo, non mi prende più in braccio e non mi fa più volare… non so cosa gli sia capitato, non ricordo di avergli tirato pestoni o mangiato altre torte! Comunque, oggi vanno a fare… come si chiama? Ah, sì!!! Check-in per vedere e è tutto ok! Spero proprio che sia proprio tutto ok!! Non vorrei mai che nonno si ammalasse di qualcosa che non si risolve!

Alice: Bella… ci sei? A cosa stai pensando? La campanella sta suonando e un anno magnifico sta cominciando! E io non vedo l’ora!!
Bella: eh… alice?! Parla più piano… non ti sto dietro! È che comunque mio non sta molto bene! Oggi va a fare un giro in ospedale da mia zia e vanno ad accertarsi che tutto sia ok!
Alice: ah, oh… mi dispiace! Spero non sia niente di grave!

*dopo scuola*

La mamma mi è venuta a prendere come ogni giorno ed ovviamente mi ha chiesto come sto, io le rispondo bene e che sono preoccupata per nonno. Ma non sa che dentro di me ho paura, paura che mi colpisca di nuovo come quattro anni fa! Ma appena ho detto nonno si è irrigidita e ha cambiato subito argomento… secondo me c’è qualcosa sotto…

Nonna pov

Fra poco arriva il mio tesorino, il mio unico amore! Spero che non si ricordi più delle urla che sua madre le rivolgeva! Quando era piccola vivevamo tutti e quattro insieme e non c’era giorno in cui Renèe non alzava la voce con lei! Anche per le minime cose! Dopo la sfuriata Bella veniva sempre da noi a farsi consolare, non capiva il perché di quelle urla! Io e mio marito abbiamo provato molte, troppe volte a parlare con nostra figlia! Ma lei imperterrita continuava con il suo metodo tempo di “insegnamento” e Bella ogni volta ne usciva a pezzi, sembrava pure che la picchiasse… ma non lo faceva, quando le urlava contro io c’ero, e mai una volta ha alzato le mani su di lei. Forse una, due volte, ma quelle volte era tutto normale: come una mamma che sgrida sua figlia.

Oggi sono arrivati i risultati dall’ospedale, sono una cannonata nel cuore di ogni persona che ci conosce.

 

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Capitolo 14
*** 10 mesi ***


Nonna Pov

Apro la busta con mio marito… guardo il risultato… cancro all’emisfero sinistro, gli restano 10 mesi con noi.
Il mondo mi crolla addosso, com’è possibile che uno come lui possa offrire così tanto in poco, troppo poco tempo?
Inizio a singhiozzare, niente adesso mi potrà salvare dalla sua morte, una parte del mio cuore se ne andrà con lui.

Charlotte: Peter… hai letto? Com’è possibile?

Le lacrime mi rigano il volto, non voglio pensare che fra meno di un anno mio marito finirà in cielo, non lo posso sopportare

Peter: si, ho letto… mi mancano solo 10 mesi: perché non fare un viaggio solo noi due? Una o due settimane, non di più. Così stiamo insieme noi due? E non più di due! Non riuscirei a lasciare Bella da sola così tanto tempo!
Ch: sì, si potrebbe fare! Ma solo una! Come faccio a lasciare da sola la mia nipotina per tanto tempo? Per non parlare delle sue cugine! Ma una vacanza ci vorrebbe… che ne dici dell’Isola d’Elba? Così potremmo andare a trovare i nostri amici italiani!
Pe: perché no?! Si potrebbe fare!
Ch: ma, parlando di cose più importanti come facciamo a dirl…
Bella: cosa dovete dirci? Come sono andati gli esami?

Bella Pov

Mia nonna ha le lacrime agli occhi, nonno invece gli occhi rossi, mamma prima piangeva… è così brutto l’esito degli esami? Mi sa proprio di sì!

Bella: allora, com’è andata l’esame - chiedo con più allegria possibile – e sapete che ho preso dieci in religione?
Nonna: brava bella! Gli esami… quali esami? Io non ricordo!
B: nona, per favore… non prendermi per scema e dimmi come sono andati realmente gli esami!
Nonna: gli esami… gli esami… io non c’è la faccio, diteglielo voi!
B: nonno? Mamma? Allora?
Nonno: ho un cancro all’emisfero sinistro del cervello in stadio avanzato, è troppo avanzato per curalo con la chemio… mi restano 10 mesi, se tutto va bene

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Capitolo 15
*** non lui! ***


Nonna Pov

Apro la busta con mio marito… guardo il risultato… cancro all’emisfero sinistro, gli restano 10 mesi con noi.
Il mondo mi crolla addosso, com’è possibile che uno come lui possa offrire così tanto in poco, troppo poco tempo?
Inizio a singhiozzare, niente adesso mi potrà salvare dalla sua morte, una parte del mio cuore se ne andrà con lui.

Charlotte: Peter… hai letto? Com’è possibile?

Le lacrime mi rigano il volto, non voglio pensare che fra meno di un anno mio marito finirà in cielo, non lo posso sopportare

Peter: si, ho letto… mi mancano solo 10 mesi: perché non fare un viaggio solo noi due? Una o due settimane, non di più. Così stiamo insieme noi due? E non più di due! Non riuscirei a lasciare Bella da sola così tanto tempo!
Ch: sì, si potrebbe fare! Ma solo una! Come faccio a lasciare da sola la mia nipotina per tanto tempo? Per non parlare delle sue cugine! Ma una vacanza ci vorrebbe… che ne dici dell’Isola d’Elba? Così potremmo andare a trovare i nostri amici italiani!
Pe: perché no?! Si potrebbe fare!
Ch: ma, parlando di cose più importanti come facciamo a dirl…
Bella: cosa dovete dirci? Come sono andati gli esami?

Bella Pov

Mia nonna ha le lacrime agli occhi, nonno invece gli occhi rossi, mamma prima piangeva… è così brutto l’esito degli esami? Mi sa proprio di sì!

Bella: allora, com’è andata l’esame - chiedo con più allegria possibile – e sapete che ho preso dieci in religione?
Nonna: brava bella! Gli esami… quali esami? Io non ricordo!
B: nona, per favore… non prendermi per scema e dimmi come sono andati realmente gli esami!
Nonna: gli esami… gli esami… io non c’è la faccio, diteglielo voi!
B: nonno? Mamma? Allora?
Nonno: ho un cancro all’emisfero sinistro del cervello in stadio avanzato, è troppo avanzato per curalo con la chemio… mi restano 10 mesi, se tutto va bene

No.. Non può essere! Tutti ma non lui! Le lacrime che prima avevano colpito nonna adesso colpiscono me: mi chiedo quanto sia ingiusto questo mondo: prima la mamma, dopo il nonno… la sfiga ci vede benissimo! Ma la fortuna? Dov’è quando serve? Non lo so, proprio non lo so…

B: scusate

Vado in camera a singhiozzare, non c’è la faccio a dimostrare il mio dolore agli altri, e non voglio recare altro dolore a nonno e nonna.

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Capitolo 16
*** mercato ***


UN MESE DOPO

Bella pov

Nove, mancano solo nove mesi… i farmaci che sta prendendo nonno stanno rallentando la sua partenza ma lui e noi sappiamo già che per quanto possa essere bello averlo qua anche per uno o due giorni in più niente cambierà il giorno della sua partenza, per questo ha voluto restare a casa e non in una squallida camera d’ospedale. Dice di voler fare il grande salto con tranquillità e circondato dalle persone che più ama.
Anche papà è venuto a conoscenza del fatto e anche se non sembra ci sta male anche lui: anche perché nel ultimi tempi avevano ritrovato il loro “equilibrio” uno non mandava saette e l’altro non era, sempre, in ritardo quando era l’ora di partire.
Ma adesso basta deprimersi! Oggi io e mamma andiamo al mercato! Che bello!! Tanta vitalità concentrata solo in una mattinata! A volte stento a credere che Forks possa animarsi così tutte le bancarelle di abiti, vestiti, borse e caramelle creano un “armonia” di colori in questa cittadina perennemente coperta da nuvole, certe volte penso che questo ambiente sia l’ideale per le figure che popolano il mondo soprannaturale! Oggi, come ogni mercato, la libreria è aperta. È un importante libreria perché prima era una casa di qualche nobile e nelle mura di quella casa ha soggiornato il primo presidente d’America: il famoso George Washington… chi non lo conosce? 
Ho voglia di comprarmi un libro chiedo a mamma se posso andare a fare un giro in biblioteca… lei sa che se mi dice di no divento una bestia, l’unica cosa che non possono togliermi sono i libri e le biblioteche!

B: mamma posso andare in biblioteca da sola? Tanto è qui vicina!
M: certo! Come potrei dirti di no?
B: grazie mille mamma!!

La bacio e l’abbraccio in sottofondo sento un approfittatrice venir pronunciato… ma che sarà mai? È solo lei che non riesce a resistere al mio sguardo!

Mi incammino per la strada che mi condurrà al mio mondo, i libri!
La strada che mi condurrà in biblioteca è stretta per via delle bancarelle e i bar che mettono le sedie per i clienti e se tutto questo non bastasse è tutta in salita! Uffa!! Però l’assortimento di libri che hanno là dentro non c’è da nessuna biblioteca o libreria in zona!

Ad un tratto sento qualcuno che mi pizzica il sedere, lo guardo: non so perché ma lo guardo: è un immigrato o un afroamericano? Non lo so! Ma continuo ad osservarlo: ha la faccia quadrata e gommosa… sembra che abbia messo del gel sulla faccia invece che sui capelli, anzi! Mi correggo! Il gel lo ha sparso ovunque! I capelli hanno tutte le puntine possibili ed immaginabili! Dopo aver osservato i capelli passo agli occhi: sono neri, eri come il carbone. Porta un borsello nero a tracolla con una maglietta azzurra i pantaloni non riesco a vederli, ma mi sembrano azzurri. Dopo averlo osservato continuo e vado avanti, lo ignoro…

Dopo circa venti metri mi ritocca il sedere, ma questa volta non si accontenta: mi prende un braccio e mi avvicina a sé… non so cosa sia ma sento qualcosa di duro premere contro il mio corpo e mi sussurra delle parole che non capisco molto bene, provo a liberarmi ma non ci riesco, quindi provo ad avvicinare la sua mano per morderla con tutta la forza che ho, e finalmente, riesco a liberarmi… adesso corro, corro… mi infilo dentro la biblioteca, è enorme, un ottimo posto per nascondersi! Vado sul corridoio che guarda il piano terra, un ottima visuale per vedere il se viene ancora dentro e mi segue. Infatti mi segue, la paura che rifaccia quello che ha fatto è tanta. Infatti eccolo lì, vicino alla cassiera e adesso vicino agli espositori dei libri più venduti nella settimana e i “must” del periodo. Spero non mi trovi…

Qualcuno mi tocca la spalla e salto…

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Capitolo 17
*** non sono così ***


Salto. Salto perché penso sia l’uomo che mi segue. Ma in realtà è peggio: è il fratello della mia migliore amica, Edward

Edward pov

Oggi devo andare in libreria a comprarmi un libro, al contrario di come tutti mi descrivono amo leggere e ascoltare musica classica! Ma nessuno sa di queste passioni segrete a parte la mia famiglia e Alice mi continua a esortare a parlare con la Swan… come se da solo non fossi abbastanza imbarazzato! Il lavoro che la maestra ci ha dato è da fare a coppie… e non so per quale, arcano, motivo mi abbia messo con Bella. Penso che alice ci abbia messo lo zampino, come sempre, del resto! Lei dice che saremmo perfetti insieme…
Mentre sto salendo al secondo piano per vedere la sezione dei libri di storia di Forks vedo Bella accucciata tremante e ha le pupille dilatate ed è pallida come un fantasma! E no, non posso crederci! Sta piangendo, silenziosamente ma sta piangendo.
La tocco per vedere se va tutto e no, non va tutto bene, va bene che ai suoi occhi sono un incubo… però, saltare?! È esagerato!
Ma parla o no?! Di solito in classe non fa altro che insultarmi insieme a mia sorella Alice! Alice le racconta che cosa faccio ogni santa mattina da quando mi sveglio a quando vado a scuola e poi le racconta cos’ho fatto nel pomeriggio, mi pare di vivere controllato a vista peggio dei peggiori criminali dell’ex carcere di Alcatraz! Ma a parte questo mi piace sentirle parlare: è l’unica volta che sento Bella non insultarmi, miracolo! Non che mi dispiaccia, la mia fama dovrò tenerla, giusto?

Ed: Bella, tutto bene?
Bella: sigh… sigh…
Ed: ehi, che è successo?
B: sigh...sigh…aiutami
Ed: perché? Cosa posso fare?
B: vedi…sigh…il tipo…sigh…là sotto?
Ed: si certo! Cosa ti ha fatto?
B: sigh…mi si è…sigh
Ed: ti si è…?
B: avvicinato…sigh…e ha provato…sigh
Ed: non dirmi che è quello che penso!

Non dice niente, ma abbassa la testa… come ha potuto quel bastardo fare questo alla MIA Bella? Eh?! Mia e Bella sulla stessa frase?! Sto finendo proprio male!
Ma a parte questo pensa Ed! cosa vorrebbe fare adesso Bella?

Ed: vuoi chiamare tua mamma?
B: sigh…no…sigh
Ed: come?! Non vuoi avvisare tua mamma? Lo so che non avete un bel rapporto, ma è la più vicina!
B: sigh… nonna…sigh
Ed: certo, dopo chiamiamo pure nonna! Puoi darmi il numero di tua mamma?
B: sigh…3356534235…sigh
Ed: grazie! Pronto…certo…sono Edward…un compagno di classe di Bella… la sto chiamando perché ho trovato sua figlia che piangeva…siamo in libreria…mi ha “racconato” cos’è sucesso…ha subito un tentativo…un tentativo di stupro…arriviamo subito!

Sua madre è sconvolta, al telefono mi ha ordina to di tornare immediatamente alla prima bancarella della piazza “della fontana” cosicché dopo lei e Bella possono andare a denunciare il fatto accaduto… spero non si ricordi di niente

 

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Capitolo 18
*** cambiamenti (1 parte) ***


Bella pov

Mia mamma mi ha portato in centrale dal papà di Chiara per denunciare lo stupro come lo hanno definito i carabinieri e mia mamma. La persona descritta corrisponde a Jacob Black, già noto allo sceriffo per altri precedenti… come si chiamavano? Ah sì! Penali!
Non so come ne sarei uscita senza Edward, mi è sembrato diverso da quando è a scuola, per fortuna che fra poco è finita…

*tempo passato 2 mesi*

L’ultima volta che sono andata a mercato ho avuto paura di stare da sola… strano! Di solito non mi dimentico nulla! Ah sì! La maestra ha detto che il cervello si difende in un modo molto strano… meglio cercarlo su Wiki! E poi Edward… so che c'entra qualcosa! Lui sa! Ma come mia madre non vuole dirmi niente…. Continua a dirmi che è per il mio bene… chissà perché tutto questo mutismo! Non riesco a sopportarlo!

*tempo passato: 5 mesi*

Cinque giorni fa è morto il nonno… non riesco ad ammetterlo a voce alta. Oggi il funerale è stato molto partecipato: oltre ad avere ricevuto moltissimi telegrammi al funerale la gente non ci stava neanche in chiesa… questo fa capire quanto fosse amato dalla gente che aveva conosciuto… infatti come si fa a non amarlo? Lui che aveva rifiutato molte, troppe richieste “a cena” da signore, e quando più giovane, ragazze! E nonna, data tutta la fiducia che riponeva in lui, non si ingelosiva ad ogni bigliettino che contenevano numeri di telefono e messaggini… ma come ci riusciva? Io, sarei gelosissima! E farei strage di ragazze e, dato il tempo che corre, ragazzi!

Alice e suo fratello con la loro famiglia si sono presentati sia al funerale che al rinfresco, non so cosa avrei fatto senza di lei e suo fratello… strano! Edward che per partito preso mi prendeva in giro ora… puff! Sparito tutto! Non riesco a capacitarmene, come se fosse cambiato tutto da un po’ di tempo!



 

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Capitolo 19
*** cambiamenti (2 parte) ***


Bella pov

Non mi piace come si comporta papà in questi ultimi tempi: mi porta a casa sempre in ritardo, insulta la gente e non paga lo psicologo che mi sta aiutando: le mie maestre della materna avevano detto a mia mamma che avevano intuito una probabile iperattività, quando poi mi ha portato dallo psicologo ha scartato quest’idea però non ha escluso un disturbo visuo-spaziale…. E ha chiesto, come normalmente si fa, un aiuto a mio padre ma lui non vuole pagare! Quindi ho deciso di tagliare i legami, non che mi dispiaccia, dopo quello che ha fatto si meriterebbe di meglio! Penso solo che Tanya, Kate ed Irina meriterebbero di meglio!

Bella: mamma… posso smettere di vedere papà?
Mamma: sicura Bella?
B: sì!
M: o-o-ok, se lo vuoi…
B: grazie!

To: Bella
From: Charlie

Ciao, sono papà…
Ci vediamo per una pizza?
Bacio, papà

Continuano ad arrivarmi messaggi così! Eppure ero stata molto chiara al riguardo: non doveva contattarmi!  Eppure continuava a mandarmi messaggi e mail! La cosa si stava protendendo troppo: bisognava smetterla con questa farsa: io non importavo a lui e lui a me!

To: bella.swan.isa@gmail.com
From: charlie.police.man@gmail.com

Ciao, tutto bene?
Forse non usi molto il cellulare - ti avevo mandato un paio di sms - allora ho pensato di mandarti due righe qui.
Volevo solo sentire come va...
Poi, sempre se ti va, potremmo trovarci per una pizza...
Spero che tu riceva questa e di avere tue notizie.
Ciao

Ma io dico… come mai ti scervelli tanto se sai che non ti voglio parlare?! Non l’hai ancora capito? Sarà duro di comprendonio…. Beh, una risposta si può dare, giusto?

To: charlie.police.man@gmail.com
From: bella.swan.isa @gmail.com

Non avevo credito non mandare più messaggi!!!!
Capito?!

Meglio esagerare un po’! e poi, che cazzo di mail aveva? Police man? La fantasia proprio non mancava! Spero non si rifaccia più vivo!

To: bella.swan.isa@gmail.com
From: charlie.police.man@gmail.com

Se sei incazzata con me perché non me lo dici di persona?

E… ammetiamolo: la sfiga ci vede bene, molto bene! Forse anche troppo! Ma cosa capisce dalle parole non ti voglio vedere? Non lo so! E, poi perché deve sempre provocare le persone?

To: charlie.police.man@gmail.com
From: bella.swan.isa @gmail.com

Va a ‘fanculo

La vuoi la provocazione? bene! La avrai! E non ha ancora visto niente… meglio non finire troppo negli insulti, d’altronde sono ancora una bambina brava, buona e gentile… ma anche no!

To: bella.swan.isa@gmail.com
From: charlie.police.man@gmail.com

Tutto qua? Allora non sei tanto incazzata...

Ma la vuole smettere di provocare? Non c’è la faccio più a sopportare le sue stupide provocazioni!

To: charlie.police.man@gmail.com
From: bella.swan.isa @gmail.com

No...

Speriamo che capisca l’ironia!

To: bella.swan.isa@gmail.com
From: charlie.police.man@gmail.com

Cavoli, sei proprio ermetica tu...
Insomma, ci troviamo per una pizza?

Sono allergica al mio piatto preferito solo per te! Pero adesso mi hai fatto incazzare! Non mi censuro più, ha sbagliato prima a censurarmi!

To: charlie.police.man@gmail.com
From: bella.swan.isa @gmail.com

Ti ho già detto che non ti voglio vedere, perché continui? E comunque va a ‘fanculo porco di merda ti basta?
 
E smettila! Hai rotto!!

To: bella.swan.isa@gmail.com
From: charlie.police.man@gmail.com

Ok, va bene. Però lasciami ripercorrere i fatti perché tu e io non abbiamo mai parlato di come sia avvenuta l'interruzione dei nostri incontri.
Ti do la mia versione, che puoi confrontare con tua mamma, e poi valuta tu.
 Torniamo con la memoria alle ultime volte che ci siamo visti.
Quegli incontri non funzionavano. C'era tensione. C'era malessere da parte di entrambi. Era il 2011. Io avevo grossi problemi dovuti alla separazione e alla mancanza di lavoro. Facevo fatica a fare tutto, ero sfinito, avevo grossi impegni economici. Non riuscivo a dare quello che mi si chiedeva. Anche a te. Probabilmente tu te ne accorgevi, cioè vedevi che non ricevevi da me quello che ti aspettavi, quello che volevi. Il dialogo non c'era più, anche da parte tua. I tuoi discorsi erano monosillabi o richieste che io non riuscivo a soddisfare. Sentivo la tua rabbia. E sentivo anche la mia. Era diventata una cosa assurda, pesante. Non credo di esagerare dicendo questo, e penso che anche il tuo ricordo non sia tanto diverso.
 Ne avevo accennato tempo prima a tua mamma durante un incontro con lo psicologo. A un certo punto decido di parlarne direttamente con lei per trovare una soluzione. Le dico che secondo me bisognava cambiare qualcosa. Forse la cadenza fissa degli incontri rendeva tutto molto meccanico, forzato. Così le chiedo se posso parlare della cosa con te, con l'idea di proporti un altro modo di vederci, più spontaneo. Cioè non ogni 15 giorni ma quando ne avevamo voglia. La sua reazione fu molto negativa. Si arrabbiò e mi disse che l'unico che aveva problemi ero io e che la verità era che io me ne fregavo di te. Non era così. Cerco di farle capire perché, secondo me, questa spiegazione non era sufficiente, le porto degli esempi, le dico come sono i nostri incontri (cose che vede anche lei) e restiamo d'accordo che mi chiama lei per dirmi se posso incontrarti per farti la mia proposta, di vederci, cioè, non più ogni 15 giorni ma quando ne avevamo voglia, magari anche durante la settimana, per una pizza, un gelato, ecc. Risultato: non mi ha più chiamato. Che dovevo fare? Scavalcare lei e parlare direttamente con te? Ma stando le cose a quel modo, ne avevo il diritto? Secondo me no! Doveva essere una cosa che doveva avvenire col permesso di tua mamma. E questo è il quanto.
 Ora ok, mi sta bene che tu sia incazzata. E' comprensibile, normale. Anche giusto, direi! In fondo, dirai tu: "io che c'entro?".
Forse, però, penso io, se avessimo potuto parlarci allora, adesso non staremmo così. Ma in questo la responsabilità non è tua.
 Ora termino. Dal quadro che vedo io comprendo che la situazione è complicata. Così come per me è normale che tu sia incazzata, è anche chiaro, sempre per me, che tu non sei minimamente responsabile di questa situazione.
 Però, credo anche che tu abbia oggi la capacità di comprendere quello che ti ho scritto e di rifletterci. Forse comprenderai che nel continuare a stare incazzati non ci guadagna nessuno: né tua mamma, né io, né tu.
Più di questo non posso dire. Già l'averti scritto sapendo che sei incazzata mi mette in imbarazzo, ma non credo di aver scritto cose offensive. Il mio è stato solo un, credo legittimo, tentativo di dialogo e chiarificazione.
 Ciao e, se vuoi, sai dove trovarmi.

No, ma quanto tempo ha sprecato per trovare le parole? Quasi quasi mi commuovo! Mi serve un discorso! Come le star a Hollywood quando consegnano l’oscar o i vari premi “Grazie a tutti i miei fan che mi hanno seguito fino a qui e alle persone che mi hanno deriso, buttato giù…” la si capisce l’ironia? Mi sa che hanno creato un mostro!

To: charlie.police.man@gmail.com
From: bella.swan.isa @gmail.com

Bravo con le parole… ma con me non attacca
12.00

Comunque l’avevi già scavalcata quando mi portavi in ritardo e non avvisavi e quando lei ti ha chiesto 1 mano con i soldi per lo psicologo 155€ a h e te hai pagato solo una volta
Ti senti meglio così, o ho ferito i tuoi sentimenti poverino :’(
12.30

Hanno creato un mostro! Punto! Non riesco a controllarmi quando si parla con lui! E poi ad estorcere le informazione e vendicarmi, bel viso a cattivo gioco! E dopo bisogna colpire dritto al cuore!

 

To: bella.swan.isa@gmail.com
From: charlie.police.man@gmail.com

Riportarti a casa in ritardo e scavalcare il ruolo di tua mamma sono due cose diverse.
Un "ritardo", anche con l'aggravante del mancato avviso, significa semplicemente non rispettare un accordo tra due o più persone; non c'entra nulla con il ruolo che hanno le persone coinvolte nell'accordo.
 Riguardo ai miei sentimenti, non mi sento ferito: non ho fatto leva su quelli nella ricostruzione dei fatti.
Riguardo alle parole, mi pare che anche tu sia abbastanza brava e, comunque sia, il fatto di saperle usare non è un difetto.

Oddio! Chi mi dà il premio? Sono troppo brava!

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Capitolo 20
*** buon compleanno Bella? ***


Bella pov

Oggi è lunedì, devo andare a scuola, non mi piace, tutti mi prendono in giro perché non sono bella come le altre o agile… adesso siamo nella lotta “maschi vs femmine” i maschi ci caricano e ci torcono le braccia ma le femmine hanno capito una cosa fondamentale: se li tocco si ritirano! Come mai tutte a me? Solo e sempre a me? Oggi posso fare ancora meno ricreazione perché abbiamo tema e la maestra dice che se non finiamo in tempo a copiarlo non ci lascia uscire fuori a giocare con gli altri. Da un lato è positivo: loro non vedranno la merenda che ho portato perché mia mamma mi obbliga: frutta! Mi vergogno della merenda, anche se so che fa bene… lo so che patatine, merendine, ed altri snack non fanno bene. Però so anche che questo sarà un’ulteriore fattore nel dimostrare quanto sia strana. Non vedo l’ora di iniziare le medie, spero vada TUTTO meglio. Abbiamo dovuto anche consegnare le iscrizioni alle varie scuole: tutti eccetto sei siamo al “Bellavitis”. Ci siamo andati anche in “gita” ed questa è stata la cosa che mi ha convinto di più, l’aria che si respirava là dentro dava senso di egualità. Cosa che nella nostra scuola elementare è totalmente un miraggio, un lontanissimo miraggio
Il comportamento dei Cullen mi sta facendo impazzire: una volta amiconi una volta scostanti: come se avessero paura di chiedermi anche solo come sto. E se devo dirla tutta questa cosa non mi piace: o sei nero sei bianco… insomma, deciditi! Ma non solo per quello… le giornate, e sottolineo, GIORNATE con Alice Cullen ai centri commerciali della città non lo raccomando a nessuno: girare fra vestiti, vestiti, gonne, ballerine, velluto, pois, righe, bianco, arancione, colori fluo… e molte, troppe altre cose che ad elencarle servirebbero giorni, ma che dico?! Anni! Spero solo che la paghetta che mi danno gli basti per le prossime follie di Alice, al massimo scapperò con il taxi che pagherò con le mie povere tasche vuote!

*12 dicembre, compleanno di Bella*
Fra poco inizierà l’ultima festa di compleanno delle elementari, come tutti ho distribuito l’invito a tutti i compagni di classe, mia mamma si è fatta in quattro per sistemare la stanca che ci hanno concesso per il party. L’inizio della festa è previsto per le 5.00 cosicché tutti i miei compagni siano liberi di tornare a casa e prepararsi con calma

5.05
Siamo in tre: io, Edward ed alice tre su ventiquattro quante persone hanno finto con me in questi cinque anni? Troppe, non lo so neanche io quante. Spero solo che il tempo passi in fretta
 

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Capitolo 21
*** ultimo giorno ***


Pov bella

La festa era finita, il disastro compiuto, la mia fiducia… la mia fiducia era volata via, anche grazie a i compagni che avevo in classe. Eravamo rimasti in tre per tutta la durata della festa, non so come siamo riusciti a sopportare mia mamma ed Edward per tutta la durata della festa. Edward era lunatico: si lamentava delle persone che non erano venute alla festa di compleanno e due minuti dopo si mostrava felice per essere solo noi tre, non lo capivo proprio!

*il giorno seguente*

Oggi devo portare una giustificazione per ginnastica: ho preso il raffreddore e mamma non vuole che mi ammali di più e io sono felicissima!
Mentre entro in corridoio prima delle lezioni sento la gente che mormora alle mie spalle, che mi indica… spero che quest’anno finisca in fretta: non c’è la faccio più a sopportare queste persone, a soprassedere agli insulti gratuiti che mi dicono nelle loro menti. Non c’è la faccio più!

*ultimo giorno di scuola*
Amo l’ultimo mese di scuola: tutti si fingono amici di tutti e finalmente tutti giocano insieme. Senza più distinzione. Funzionava sempre così: inizio del anno e fine, tutti amici di tutti. E per me quel periodo era il più felice. Per tutti ero NORMALE e SIMPATICA…amavo quei periodi! Oggi poi è anche l’ultimo giorno che trascorrerò alle elementari di Forks e quindi noi “grandi” festeggiamo con una piccola festa d’addio, mettiamo un po’ di musica, balliamo, cantiamo, e mangiamo le patatine che precedentemente le maestre hanno portato! Adesso è suonata la ricreazione, le maestre ci portano un gelato ciascuno! Si può scegliere: o fragola e vaniglia o cioccolato. Io lo scelgo al cioccolato… adesso che ci penso questa scuola mi mancherà. Mi mancherà giocare con i compagni, mi mancherà essere allo stesso piano di tutti, mi mancherà Paul… Paul è il burlone di classe! Da aria alla bocca solo per il gusto di farlo. Non che questo mi dispiaccia, sia chiaro, ma alle maestre rompe! Come minimo si ritrova con due note al giorno! Lui il prossimo anno ritornerà da dove è venuto… dal Canada! Suo padre si dovuto trasferire qui per lavoro e quindi tutta la famiglia l’ha dovuto seguire! Adesso che ci penso… no! Non ci devo pensare, non in questo ultimo giorno!

A: hei! Bella? Che succede?
B: cosa?
A: avevi lo sguardo perso nel vuoto… tutto ok?
B: certo! Tutto bene! Stavo pensando a mio nonno…
A: certo, immagino…

E lascia cadere il discorso, ma lei non sa a quello a cui stavo pensando veramente: stavo pensando a mie sorelle… anche per loro è l’ultimo giorno di scuola

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Capitolo 22
*** Sorpresa Phil! ***


Mi guardo intorno: sono in una stanza d’albergo, il mio letto è incastrato: sopra di me c’è l’armadio o un qualcosa che non riesco a distinguere bene, d’altronde è notte, come faccio? So solo che voglio la mamma, ma sono troppo stanca per parlare e quindi piango, strillo. Mamma non risponde. Piango più forte, lascio andare i polmoni al massimo. Una mano mi tappa la bocca. Però questo non è il profumo di mamma, è il profumo di… lo conosco, lo conosco… sì! È il profumo di Stefan, il fidanzato di mamma. Lo guardo: ha gli occhi spalancati, le sopracciglia arrabbiate e la bocca… la bocca si muove. Io non lo sento. Io non lo sento, ma so che poi mamma viene a “liberarmi” dal mostro.

***

Mi sveglio, un altro incubo, un’altra notte insonne. La faccia di Stefan faceva molta paura, più paura del solito. Sarà forse perché oggi agli scout abbiamo giocato e per sbaglio qualcuno mi ha messo una mano sulla bocca. Avevo paura, troppa paura.

*Passa un mese*
Mi sto annoiando come non mai! Non ho niente da fare. I miei amici sono andati tutti in vacanza. Io no, non quest’anno.
Questa sera un “amico” di mamma è venuto a trovarla, le ha suonato il campanello dicendole che era qui e se le voleva aprire. Si chiama Phil. Io non ci vado molto d’accordo, pretende di insegnarmi cose che conosco benissimo, senza di lui non dovrei condividere mamma! Adesso però mi pare i capire di sì!
E allora preparati Phil: non vorresti ma avermi conosciuto
Parola di Bella Swan

Oggi ho scoperto che lavoro fa: il mercante, ovvero colui che ha la bancarella al mercato. La sua è piena zeppa di borse, qualcosa mi dice che lavora con donne o che hanno un pessimo stile o con donne ultra centenarie. Ma che bello! Mi ha portato una borsa come regalo! (La mia ironia è palpabile) io odio gli accessori di qualsiasi tipo, ma nonostante tutto i miei parenti continuano a regalarmi braccialetti, collane, anelli, cerchietti, fascia e… borse! Se vuole comprarmi così è fuori strada. Meglio che avvisi Alice! Lei e il gossip vanno d’amore e d’accordo!

A: ciao tesoro! Perché mi hai chiamato? Novità in casa Higginbotham?
B: come fai a sapere sempre tutto?
A: e mi chiameranno… Alice Cullen, la veggente!
B: certo! E poi tutti i prosterano ai tuoi piedi?
A: ci puoi scommettere tesoro!
B: e quando bisogna iniziare?
A: anche subito! Ma tornando all’argomento principale
B: ah sì! Mia madre sta con uno
A: e, dimmi, com’è?
B: forse lo conosci: si chiama Phil, fa il mercante di borse, lo chiamano boss
A: oddio! Che pessimi gusti che ha tua madre! E lui di borse! Come si dice? Ah sì: Dio li fa e li accoppia!
B: pensa che ha voluto comprarmi con una borsa!
A: ma che bello! Una borsa in più che mi regalerai a natale! Mi raccomando, non farmela vedere!

Eh sì! Io ed alice avevamo fatto una specie di patto: a lei borse e borsette a me tutti gli oggetti informatici e o libri che non voleva! Lei era una contro il possedere troppo anche se non le dispiaceva possedere un Iphone o un Ipad! Il bello che a le non duravano più di due mesi: li usava e dopo li dimenticava. Quindi io ogni due mesi cambiavo cellulare Mac e Ipad. I nostri genitori non sapevano niente di questo patto ma a noi non importava far sapere loro che i regali non ci piacevano, quindi era solo un accordo fra noi due.

B: penso che te la darò con lui davanti
A: da quando sei così, Bella?
B: da quella testa di minchia è insieme a mia madre
A: la sadica Isabella Swan: il ritorno
B: no, l’inizio! Quando torni a casa mia?
A: tesoro! Lo sai che certe cose non me le devi neanche chiedere!
B: quindi?
A: quindi… oggi alle 3.30?
B: beh, puoi arrivare con mezzora di riardo?
A: perché?
B: voglio fare una sorpresa ad Phil

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Capitolo 23
*** ma sei realmente d'accordo? ***


Dov’è che ho messo la borsa che mi ha regalato Phil? Oh sì! Nell’armadio! Fra poco arriva anche Alice, non vedo l’ora di farle il mio “regalo”

Triiiiiiiiiiinnnnnn
Ecco che è arrivata!

Bella: mamma? Alice è appena salita, vado a prenderle la borsa!
Mamma: ok, fa presto che sta salendo
B: tranquilla c’è l’ho già qui, vuoi vederla?
M: sì dai!
B: te la faccio vedere quando arriva lei… oh eccola!
Alice: permesso
B: avanti, come stai? Tutto bene?
A: si! Mi ci volevano proprio queste vacanze! E te, come te la passi?
B: non te l’ho già detto? Comunque vieni di là, ti devo prendere il regalo!
A: come? Un regalo? Che festeggiamo? La tua dipartita?
B: ti piacerebbe, vero?
A: non sai quanto ci godrei!
B: alice, te lo dico in modo chiaro e tondo: FOTTITI
A: grazie!
B: non c’è di che! Lo sai che sono naturale!

Aspetto che lei si sia accomodata sul divano per andarmene in camera a prendere la bellissima borsa di Phil, non so cosa mi stia capitando in questo periodo, posso solo dire che la mia parte stronza sta venendo a galla e non è una buona cosa per quelli che mi si aggirano nei paraggi… ma è meglio che non lo sappiano, non si sa mai che Maria o Aro o un altro della loro compagnia venga a farmi i complimenti, non avrei abbastanza parole per quello che mi hanno fatto!

B: alice eccola qui! Ti piace?
A: ehm… si, bella…
B: lo sai, vero, che odio le persone bugiarde?
A: oh! Allora te lo dico: la detesto!
Mamma: cos’è che detesti Alice?

Dai mamma, dai! Abbocca al amo! Lo so che c’è la puoi fare! Sta arrivando qui! Sì, il mio piano ha funzionato!

A: ah… ehm… niente, solo la borsa che Bella mi ha regalato…
M: bella? Che hai fatto?
B: nulla mamma, ho regalato ad Alice la borsa di Phil. A me non piace. E non volevo offenderlo per non accettare subito la sua borsa….
M: oh… allora… boh sì, hai ragione!
A: neanche a lei piace, signora?
M: no, non mi piace

Ah! Ecco perché ha accettato lo scambio, non me lo aspettavo! Però penso che ci rivedremo a cena.

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Capitolo 24
*** Grazie mamma! ***


E adesso? che succederà? Alice è appena andata via e mi ha invitato alla sua festa di compleanno il 20 aprile, fra una settimana io non voglio dirlo a mamma, ho paura di sbagliare qualcosa, di dire qualcosa di errato e ho paura che per questo mi punisca… mi ricordo di quando mi puniva da piccola, mi ricordo il dolore, l’umiliazione, le lacrime e la promessa di non ricadere più nello stesso errore ma tempo di due settimane e io ci ricadevo.
 
Mamma: perché?
Bella: perché cosa?
M: sai che non devi parlarmi con quel tono
B: quale?
M: questo che stai usando, signorina
 
E certo! Il tono! Che sbadata! E adesso?
 
B: mamma… Alice…
M: alice cosa, Isabella?
B: ehm… mi ha invitato alla festa di compleanno sua e di suo fratello…
M: e?
B e mi chiedevo e potevo andare, quindi posso?
M: va bene
 
Ok, oggi non sta bene, non sono sicura che me lo permetterà, sarà sicuramente uno scherzo
 
B: però mi servirebbero dei soldi per comprare loro dei regali
M: venti euro sono sufficienti?
B: È il massimo che otterrò, vero?
M: ovviamente comprende i regali di tutti e due
B: certo, lo avevo intuito
 
Evviva! Che gioia! No, veramente?! Ed ovviamente ecco la fregatura, grazie mamma cara
 
 
 

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