Jerza Week 2015 di MaryMatrix (/viewuser.php?uid=34293)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Compleanno ***
Capitolo 2: *** Nel mio villaggio ***
Capitolo 3: *** Erza e Jellal ***
Capitolo 4: *** La missione pericolosa ***
Capitolo 5: *** Serenata ***
Capitolo 6: *** Sì ***
Capitolo 7: *** Unison Raid ***
Capitolo 1 *** Compleanno ***
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L'angolo dell'autrice
Ciao a tutti!! :)
Sì, lo so, ho pubblicato
proprio ieri. Ma, sarà che mi sento particolarmente ispirata, ho deciso di
scrivere per la Jerza Week. Sono due anni che dico che devo scrivere qualcosa su
di loro e non ho mai combinato nulla. Basta rimandare.
Allora, i prompt sono sette.
Diciamo che l'intenzione è quella di concentrare i primi tre sulla loro
infanzia, il quarto "nel mezzo" e gli ultimi tre quando sono già
adulti. Il proposito è quello di farla "circolare", nel senso che
vorrei collegare ciascun capitolo della seconda parte ad uno della prima.
Vediamo un po' che cosa ne verrà fuori.
Buona lettura e se avete
voglia/tempo lasciate una recensione ^.^
Un saluto a tutti!!
Giulia
Giorno 1: Roses
Compleanno.
Erza
era triste.
Era
il giorno del suo compleanno eppure a malapena riusciva a trattenere le lacrime.
Era
il primo compleanno che passava lontana dalla sua famiglia.
Per
tutto il giorno i suoi amici non avevano fatto altro che cercare di tirarla su
di morale, senza successo.
Deciso
a fare qualcosa di concreto per la sua nuova amica, Jellal si allontanò dal
resto del gruppo. Non lo avevano più visto per tutto il giorno.
Quando,
nel tardo pomeriggio, le era stato riferito che Jellal era stato punito per aver
raccolto dei fiori, Erza aveva perso ogni controllo e aveva iniziato a piangere
senza più alcun contegno.
Smise
solo quando lo vide arrivare salvo. Era ferito e pieno di lividi e in mano aveva
un fiore.
Una
rosa rossa.
Jellal
sembrò rendersi conto che aveva attirato l'attenzione della bambina e abbassò
lo sguardo, mortificato.
-
Mi dispiace, Erza, sono riuscito a tenere solo questo. - si giustificò.
Poi
però il bambino alzò di nuovo lo sguardo e le regalò uno dei suoi migliori
sorrisi.
-
Ma per fortuna è quello del colore dei
tuoi capelli, Scarlett. Buon compleanno. -.
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Capitolo 2 *** Nel mio villaggio ***
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L'angolo della scrittrice
Ciao a tutti!!
Eccomi qui con il secondo giorno della Jerza Week, il cui prompt è sunset.
Spero davvero che vi piaccia e
approfitto di questo spazio per ringraziare Katniss92 che ha aggiunto la
raccolta tra le seguite :)
Buona lettura!!
Giulia
Nel
mio villaggio.
Anche
quel giorno di duro lavoro stava giungendo al termine.
I bambini sarebbero stati anche felici se non avessero saputo che la mattina
successiva tutto sarebbe ricominciato.
Mentre
rientrava nella propria cella, Erza osservava, rapita, il tramonto: quella sera
le tonalità arancioni che striavano il cielo erano davvero spettacolari.
-
Ti piace? – la voce di Jellal la
distolse dai suoi pensieri.
Erza
sussultò, colta di sorpresa, per poi abbassare la testa.
-
Sì… - mormorò, in evidente imbarazzo.
– Nel mio villaggio non ho mai visto tramonti così. -.
- Nel
mio invece ci sono tramonti molto belli. -.
Jellal
la affiancò e iniziò a descrivere con fervore i tramonti del proprio
villaggio.
-
Sono rossi fiammanti! E c’è anche il
mare! Scommetto che ti piacerebbero i riflessi. Il sole si staglia sul blu delle
onde e anche il mare diventa tutto colorato! Il cielo! Il cielo sembra esplodere,
Erza! E’ rosso e arancione e poi diventa rosa e poi viola! Ti piacerebbe
moltissimo! -.
Gli
occhi della bambina brillavano e lei era entusiasta.
- Sì,
ne sono sicura. – concordò con il suo amico, felice di poter permettersi il
lusso di fantasticare un po’.
Jellal
le prese improvvisamente la mano. Erza avvampò come il sole al tramonto ma lui
non sembrò farci caso e, anzi, allargò il suo sorriso ancor di più.
- Un
giorno te lo mostrerò, Erza. Un giorno ti porterò nel mio villaggio. È una
promessa. -.
Dopo
un secondo di stupore, Erza sorrise per quelle parole piene di speranza e annuì
convinta. Si fidava di Jellal. Avrebbe sicuramente mantenuto la promessa.
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Capitolo 3 *** Erza e Jellal ***
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L'angolo dell'autrice
Ciao a tutti!!
Questa sera ho deciso di
inserire un nuovo personaggio, Rob, per un omaggio al primo shippatore Jerza :)
Buona lettura!!
Giulia
Giorno 3: Diamanti
Erza e
Jellal
Il vecchio Rob era, appunto,
vecchio. Aveva passato tanto, tantissimo tempo dentro quella prigione. Eppure,
ancora, non gli era mai capitato di conoscere due persone come Erza e Jellal.
Non bambini, no. Persone.
Erza e Jellal non erano solo
bambini.
Il vecchio Rob li guardava e li
vedeva svegli, forti e coraggiosi. Li vedeva buoni. Erano quel tipo di persona
che si faceva in quattro per aiutare il prossimo, quel tipo di persona che aveva
sempre qualcosa di buono da dire anche in un luogo maledetto come quello.
Li guardava, li vedeva nel
futuro e sapeva che prima o poi sarebbero usciti da quella prigione. Aveva avuto
poche certezze durante la sua vita ma questa era una di quelle: due persone come
Erza e Jellal non sarebbero rimaste a lungo in schiavitù. Semplicemente,
trovava che sarebbero stati sprecati lì dentro e, quando anche loro avessero
preso coscienza delle proprie potenzialità, allora avrebbero trovato il modo di
andarsene. E di liberare tutti.
Avrebbero imparato ad usare la
magia, Rob se lo augurava: sarebbero stati davvero dei maghi straordinari!
Jellal, che era un leader nato e non si lasciava scalfire né scoraggiare da
nulla, ed Erza, ancora timida, che col tempo
sarebbe diventata una donna forte e determinata.
Erza e Jellal, insieme.
Era così che Rob se li
immaginava, nel futuro, liberi e felici. Si lasciò sfuggire il sorriso di chi
la sa lunga mentre assisteva all’ennesimo comizio di Jellal sul come e perché
nessuno doveva perdersi d’animo. Erza era ovviamente in prima fila che annuiva
convinta e che cercava di rassicurare chiunque avesse avuto dei dubbi sul fatto
che, prima o poi, tutti sarebbero stati liberi.
Erza e Jellal emanavano
speranza, brillavano e nulla avrebbe mai potuto scalfirli. Rob ampliò il suo
sorriso. Erza e Jellal erano due diamanti.
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Capitolo 4 *** La missione pericolosa ***
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L'angolo dell'autrice
Ciao a tutti!!
Giorno 4, il prompt è
Cardinal. Avevo dei dubbi su come svolgere la storia, poi ho scoperto che il
Cardinal è un bellissimo passerotto rosso fiammante proveniente dall'America e,
beh, quello che segue è ciò che è derivato dalla scoperta.
Spero che la fic vi piaccia e
vi auguro buona lettura.
Alla prossima!
Giulia
La missione
pericolosa
Erza era triste, malinconica.
Si trascinò fino al bancone della gilda ed ordinò solamente qualcosa da bere.
Teneva le spalle abbassate e sembrava assorta in chissà quali pensieri.
Mirajane, la bella barista dai lunghi capelli d’argento, si preoccupò nel
vederla in quel modo.
-
- Erza, tutto bene? – domandò.
Titania alzò lo sguardo su di
lei dopo un po', come se si fosse resa conto soltanto in un momento successivo
che Mira si stava rivolgendo a lei.
- Sì, Mira. – rispose con un
tono che non avrebbe convinto nemmeno il più credulone degli esseri umani.
Mirajane però non indagò
oltre: Erza non era una che si apriva facilmente, soprattutto quando si trattava
di un certo mago che ogni tanto partiva per pericolose missioni in luoghi
lontanissimi e non dava sue notizie per settimane.
-
-
Non ho sue notizie da molto tempo. – aggiunse alla fine, pacatamente,
sentendo il bisogno di sfogarsi. –
Sono preoccupata, Mira. Lui è forte, ma a volte… sbaglia. -.
Mira comprendeva. Erza aveva
paura, paura che a Jellal accadesse qualcosa, non solo di fatale, ma anche
qualcosa che avrebbe potuto portarlo di nuovo su una cattiva strada.
-
- Tutti sbagliano, Erza. – la rassicurò Mirajane. – Ma si
impara dai propri errori e Jellal non è stupido. -.
Erza arrossì nel sentirlo
nominare, ma quel momento fu interrotto dalla voce di Natsu, che si trovava
fuori dalla Gilda e che stava evidentemente urlando.
-
-
Ma insomma!!! Cerchi rogne??? -.
Mirajane alzò gli occhi al
cielo, trattenendo un sorriso, mentre Erza strinse con più forza il suo
bicchiere.
-
-
Perché quei due non possono stare senza creare problemi? – mormorò
tra i denti, perdendo la pazienza.
-
- Io non credo che si stia riferendo a Gray. – intervenne Mira,
indicando il mago del ghiaccio che parlava con Cana.
Erza fissò Gray confusa.
Gajeel era in missione con Juvia, Natsu non poteva avercela con lui. Allora
chi…?
-
-
Brutto uccellaccio, ti faccio arrosto se non la smetti di seguirmi!!
KARYU NO…. -.
Uccellaccio?
Erza aveva sentito bene?
Prima che accadesse
l’irreparabile, la rossa si slanciò fuori dalla Gilda con una bruttissima
aura intorno e afferrò Natsu appena in tempo, facendolo cadere.
-
-
Erza ma che cosa…? – Natsu era sorpreso.
-
- TACI, NATSU! –.
Erza si alzò in piedi e tese
una mano verso il passerotto. Era rosso fiammante, paffuto, con le ali
marroncine e una grossa cresta appuntita. Il becco era aguzzo, il muso nero.
E, soprattutto, aveva un messaggio. Non c’era alcun dubbio, era uno
degli uccellini che Jellal usava per inviarle messaggi. Un cardinal.
Erza si sentì il cuore
esplodere dalla gioia così tanto che si dimenticò completamente di Natsu e
prese il fogliettino di carta che l’uccellino portava. Lo aprì con le mani
tremanti.
Sono
vivo e sono
in viaggio.
Sto tornando da te.
Erza quasi si commosse.
Ti
amo.
Jellal.
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Capitolo 5 *** Serenata ***
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L'angolo dell'autrice
Ciao a tutti!!
Oggi pubblico in estremo
anticipo, ma altrimenti domani non sarei riuscita a postar nulla :S Alloooora,
ecco qui la fic per il prompt "Bells" ovvero "campane": con
un prompt così potevo non inserire Gajeel? xD Ok, non vi anticipo nulla :)
Ringrazio davvero tantissimo
Roby_chan_ per la sua recensione e Ginny_Anastasia per aver inserito la fan fic
tra le preferite ^.^ Grazie mille!!
Bene, allora direi che vi
auguro una buona lettura e, vista l'ora, una buona notte.
Giulia
Serenata
Erza
era felice.
Era
il giorno del suo compleanno e a malapena riusciva a trattenere le lacrime.
Di
gioia.
Era
insieme a quella che considerava la sua famiglia, che da poco aveva acquisito un
nuovo membro: Jellal.
Per
tutto il giorno i suoi amici si erano fatti in quattro per festeggiare la grande
Titania e quella sera Jellal aveva organizzato una grande festa in suo onore,
che avrebbe coinvolto non solo Fairy Tail ma anche le altre Gilde. Sting, Rogue,
Minerva, Kagura, Milliana, Bacchus, Ichiya e gli altri e anche Lyon e Chelia e
sua cugina. Insomma, ci sarebbero stati proprio tutti.
Erza
si ammirò nel suo vestito blu, abbondantemente scollato e tuttavia estremamente
fine: si stringeva in vita, le evidenziava i fianchi e le belle gambe allenate.
I capelli erano raccolti in un elegante chignon fissato con una rosa rossa, una
come quella che Jellal le aveva regalato molti anni prima. Sorrise al ricordo:
all’epoca non avrebbe nemmeno osato sperare in un compleanno così.
Era
quasi pronta per uscire quando ad un certo punto sentì qualcosa
provenire da fuori la finestra di Fairy Hills.
Qualcosa
che assomigliava troppo alla
chitarra di Gajeel e qualcosa che
assomigliava davvero troppo alla voce
di Gajeel.
Erza
si domandò che cavolo stesse facendo quel Dragon Slayer e per un momento fu
tentata di usare la sua magia per rimetterlo a posto. Poi, però, pensò al
tempo che aveva impiegato per prepararsi e cambiò idea: un requip avrebbe
rovinato tutto. In mancanza di una soluzione migliore, Titania si diresse a
passo di marcia verso la finestra, pronta a urlarne quattro alla ferraglia, ma
si rese conto che c’era anche un’altra voce che stava cantando. Una voce che
le sembrava nota.
Jellal?
Erza
spalancò la finestra e ciò che vide la lasciò senza parole per poi farla
arrossire fino alla punta dei suoi capelli rossi, il che è tutto dire: Jellal
le stava dedicando una canzone d’amore sotto la sua finestra.
Gajeel,
invece, si stava prestando a fare da accompagnatore e da corista con
un'espressione che lanciava lampi più furenti di quelli di Laxus.
Erza
non sapeva che cosa dire e boccheggiò a vuoto due o tre volte, mentre il suo
volto assumeva gradualmente tutte le sfumature esistenti tra il rosso peperone e
il viola.
La
scenetta in sé sarebbe stata anche comica, se non fosse stato che l’amato le
stava davvero cantando una meravigliosa canzone sotto la finestra di camera sua,
incurante delle risate delle altre abitanti del dormitorio che, nel frattempo,
si erano affacciate.
Alla
fine Erza decise di godersi fino in fondo quel gesto un po’ folle ma
estremamente romantico e sorrise, riconoscente.
Non
importava che quei due fossero stonati come campane. Erano lì per lei. Jellal
era lì per lei, per il suo compleanno. Di nuovo. E in ciò Erza non trovava
assolutamente nulla di stonato.
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Capitolo 6 *** Sì ***
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L'angolo dell'autrice
Ciao a tutti!!
Mi scuso con tutti se ho
postato questo capitolo con un giorno di ritardo, ma ieri proprio non ce l'ho
fatta :(
Allora, inizio dai
ringraziamenti: grazie a Roby_Chan_ per la sua recensione e a najlafullbuster
per aver aggiunto la raccolta alle preferite. Spero di mantenermi
all'altezza delle aspettaive.
Con ciò, eccoci al sesto
giorno, col prompt "Constellation".
Ammetto che avevo pensato di
scrivere la storia del matrimonio di Erza, di come Natsu perse le fedi e di come
i poveri spiriti di Lucy si diedero da fare per sfuggire all'ira funesta dei
Jerza. Poi ho cambiato idea, ma chissà, quest'altra magari la tengo buona per
una Nalu. O per una Loki/Lucy (Luki? Locy? Ma ha un nome questa povera ship che
nessuno considera?
Poi avevo pensato di inserire un dialogo tra Cobra e Jellal, ma le 500 parole
sono state un limite. Mi è dispiaciuto molto: non so perché ma credo che Cobra
e Jellal potrebbero effettivamente diventare buoni amici. Almeno, è così che
mi piace immaginarli.
Il
risultato finale, comunque, è quello che trovate proprio qui sotto. Forse è un
po' banale, ma sono un po' classica/romantica/sognatrice su queste cose xD
Buona
lettura!!
Giulia
Sì.
Anche quel giorno di duro
lavoro stava giungendo al termine.
Jellal era felice: non aveva
mai cucinato tanto, ma lo aveva fatto volentieri, anche grazie all’aiuto di
Cobra. Quella sera avrebbe avuto una missione speciale da portare a termine con
Erza e voleva che tutto fosse perfetto.
Infine, lei arrivò: era la
prima volta che entrava a casa sua. O meglio, in quella che era stata la sua
casa prima della Torre del Paradiso. Nel suo villaggio natio.
- Erza! – esclamò Jellal.
– S..sì, ecco… vieni. -.
La prese per mano, senza
nemmeno osare guardarla negli occhi e la condusse fuori. Raggiunsero la spiaggia
e Jellal stese un grande telo colorato sulla morbida sabbia.
- Ecco… ora puoi accomodarti.
Lo so che è solo un telo e… ti ho chiesto di venire fin qui senza nessuna
spiegazione e… - Jellal non sapeva bene cosa dire.
Era adulto ma Erza lo metteva
completamente a disagio. Insomma, si trattava di parlare del futuro, di mettere
in fila due parole. Nulla di difficile. Ma aveva le farfalle nello stomaco come
un ragazzino.
Fu il sole a venire in suo
aiuto: il sole al tramonto, che tingeva l’acqua e rendeva il cielo cangiante.
-
Ecco, il tramonto. Il tramonto del mio villaggio. -.
Erza non riusciva a distogliere
gli occhi da quei colori meravigliosi.
- Tu… tu ti sei ricordato…
- arrossì.
Jellal abbassò lo sguardo.
-
Sapevo che ti sarebbe piaciuto. -.
Sorrisero entrambi e Jellal si
sedette accanto a lei, aprendo il cestino. Erza osservò tutto quei manicaretti
e sentì uno strano calore al cuore al pensiero che lui li avesse preparati per
lei.
Silenzio.
Mano nella mano ad osservare
quello spettacolo magnifico. Le onde frastagliate di riflessi, il cielo rosso,
arancione, rosa, viola. Durò poco, ma fu abbastanza per entrambi. Da mozzare il
fiato.
Iniziarono a mangiare e in
cielo comparvero le prime stelle.
Finirono di mangiare e il cielo
ormai era pieno di stelle.
Si sdraiarono a guardarle e
Jellal non aveva ancora avuto il coraggio di parlare.
-
Erza. – si decise. – Io… - sospirò. – Quando ti parlai la prima
volta del tramonto eravamo bambini. Ora siamo adulti. – abbassò lo sguardo.
– Ho commesso azioni orribili e se mi dirai di no, io capirò. -.
Titania iniziò ad intuire
qualcosa e il suo respiro accelerò. Si alzò un poco, appoggiandosi su un
braccio.
-
Io ti amo, Erza. Mi sono unito a Fairy Tail per stare con te, ma non mi
basta più. Sei bellissima. Sei forte. Sei eccezionale. Sei la donna con cui
vorrei passare il resto della mia vita, la donna che vorrei amare, se me lo
permetterai. Ci sei sempre stata per me e adesso vorrei essere io a prendermi
cura di te. Erza… - si alzò in ginocchio e tirò fuori un prezioso anello. -
… vuoi sposarmi? -.
Il cuore di Titania perse un
battito. Iniziò a piangere come una fontana e lo abbracciò di slancio. E solo
le stelle assistettero al sì.
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Capitolo 7 *** Unison Raid ***
Nuova pagina 1
L'angolo dell'autrice
Ciao a tutti!!
Eccoci arrivati alla fine della
fan fiction, un giorno dopo la fine della Jerza Week.
Prompt: Future.
Ammetto che questa fan fiction
è centrata molto sulla nostra rossa preferita. Niente fluff o romanticherie,
stavolta, ma solo un momento difficile durante una missione: in fondo i Jerza
sono due dei maghi più potenti di Fiore, anche se ho come l'impressione che
Jellal non sfoderi mai tutta la sua potenza e a volte mi stanca il fatto che
Erza in ogni scontro debba sempre pensare agli amici e improvvisamente trovare
la forza di proteggerli. Qui Erza difende solo se stessa e il suo futuro e lo fa
perché riceve la forza o il coraggio in maniera improvvisa ma perché è la
cazzutissima Titania ed è invincibile per contro proprio!! xD
Ah, un'altra cosa. Gray, che
troverete nominato in questa flash: ecco, io credo molto all'amicizia che lega
Gray ed Erza. Chi c'era con lei quando arrivò a Fairy Tail? Gray. Chi parte in
missione da solo con lei, anche se la conversazione non è il loro forte? Gray.
Di chi Erza si è fidata negli ultimi capitoli del manga? Gray. Chi si è
impedito la fuga costringendosi ad uno scontro con Racer pur di salvare Erza?
Gray.
Insomma, Gray è la risposta a molte domande. Anche se alcuni credono che Gray
sia intimorito da lei - che in parte potrebbe essere vero - io credo molto nel
sentimento che li lega e credo anche che il rispetto che provano l'uno per
l'altra sia dovuto ad una fortissima amicizia. Giusto per darvi un'idea, se
avessi scritto del matrimonio Jerza, Gray sarebbe stato il testimone della
sposa.
Ovviamente è una mia visione personale :)
Detto questo (sì, lo so, vi
ammorbo sempre con quello che penso io, come se importasse qualcosa a qualcuno),
ringrazio davvero najla fullbuster e Roby_chan_ per le loro
recensioni (adesso vi rispondo singolarmente :) )
Buona lettura!!
Giulia
Unison Raid.
Erza
giaceva per terra, sfinita. Sentiva la morte addosso e non aveva più forze.
Sanguinava copiosamente e le energie la stavano abbandonando. Le dolevano i
muscoli e le girava la testa: l’aveva sbattuta più volte. Troppi lividi
segnavano il suo corpo ormai in fin di vita.
Chiuse
gli occhi, capendo che quella volta non ce l’avrebbe fatta. Rivide la propria
vita, o almeno i momenti salienti.
La
Regina Hisui, che incaricava lei e Jellal di uccidere un temibile mostro da
missione di dieci anni che si stava pericolosamente avvicinando a Crocus.
Lei
e Jellal che accettavano l’incarico, anteponendo il futuro del regno al
proprio.
E
poi Natsu, che credeva in lei.
Non
sono così forte, Natsu.
Mirajane,
che l’aveva sempre spinta a migliorarsi.
Sei
tu la migliore, Mira.
Gray…
Gray che era come un fratello.
Gray…
Una
lacrima solitaria solcò il suo volto.
E
infine, pensò a nonno Rob. Lui l’aveva sempre spronata. Chissà che cosa
avrebbe detto se l’avesse vista in quel momento: incapace di rialzarsi, aveva
abbandonato suo marito a vedersela da solo contro un demonio che, sperava, alla
fine avrebbe sconfitto.
Nonno
Rob aveva sempre creduto in loro. C’era qualcosa di maledettamente stonato in
quel pensiero, in quel momento.
Erza si sentiva come se non stesse rendendo giustizia alla memoria dell’uomo.
Come se lo stesse deludendo. Titania Erza
Scarlett era stata sconfitta. Era troppo debole per rimettersi in piedi. Nonno
Rob l’avrebbe guardata con preoccupazione, sì, ma anche con una sfumatura di
disappunto. Proprio ora che si trattava di difendere il regno intero e il suo
futuro a fianco di suo marito, dopo mille peripezie, lei mollava?
Per
la prima volta nella sua vita Erza Scarlet non trovò nei suoi amici il motore
per ripartire. Lo trovò in se stessa. Doveva proteggere il suo futuro e
l’avrebbe difeso anche con i denti.
Era
una delle maghe più potenti di Fiore e lo sapeva. Era Titania e nulla poteva
sconfiggerla.
Suo marito era uno dei Dieci Maghi Sacri ed entrambi lo sapevano. Era Jellal
e nulla poteva sconfiggerlo.
E
se quel mostro era più forte di loro due separati non poteva tuttavia opporsi a
loro due insieme. La soluzione le apparve chiara come il sole. Non avrebbero
perso, ora ne era certa. Erano troppo forti per essere sconfitti.
Titania
strinse i denti e, a fatica, si erse di nuovo, circondata da una terribile aura.
Sprigionava fierezza, ardore, forza. Arrancò inesorabile fino a Jellal, che la
guardava preoccupato e incredulo: la dava quasi per spacciata, era disperato. E
invece lei era lì, simile ad una Dea della Guerra.
-
Smettila di piangere. – lo rimproverò. – Ce la faremo. -.
Lo
abbracciò, abbandonandosi a lui, che la sostenne.
-
Unison Raid: Jerza. – spiegò.
Jellal
comprese e sorrise.
I
coniugi Fernandez sferrarono il loro attacco combinato, sfoderando tutta
l’energia che possedevano.
E
del mostro non rimase nulla.
Jellal
ed Erza sorrisero, incommensurabilmente felici.
Poi
lei cadde a terra, sentendosi orgogliosa: Titania aveva vinto di nuovo. Il
futuro era salvo.
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