La miniera

di Niky_94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un gioco pericoloso ***
Capitolo 2: *** Iniziano le ricerche ***
Capitolo 3: *** Dolce libertà ***
Capitolo 4: *** Le cose cambieranno ***
Capitolo 5: *** Una decisione difficile ***



Capitolo 1
*** Un gioco pericoloso ***


Storia basata sul cartone animato "Le nuove avventure di Lucky Luke" (2001).
Buona lettura! ^_^ Eventuali recensioni/commenti sono assolutamente bene accetti! :)





<< Non dirmi che hai paura... >> sogghignò Billy.

<< Paura? Io? Ma figurati...! >> rispose Niky, titubante << E tu? >>

Il ragazzo scosse la testa << Billy the Kid non ha paura di niente e di nessuno! >>

<< D'accordo, allora entra tu, per primo >> rispose lei, con un ghigno.

<< Non ci provare, >> disse Billy, categorico << ti ho sfidata ad entrare da sola nella miniera, e tu hai accettato. Tocca a te, entrare >>

La ragazza rivolse lo sguardo all'entrata della miniera: la grotta si estendeva per una lunghezza tale da non rendere visibile la fine del tunnel, e la luce del sole non riusciva a fendere l'oscurità all'interno. << D'accordo... >>

Lui sogghignò << Ricorda: hai un'ora di tempo per raggiungere il centro della miniera e tornare. E non dimenticare di portarmi un minerale: voglio una prova che tu sia andata fino in fondo >>

Niky sbuffò << Ci vorrà un sacco di tempo per trovare qualcosa, là sotto! >> obbiettò << I minatori avranno già portato via tutto! >>

<< E' questo il bello! >> sentenziò il ragazzo << Dovrai esplorare a fondo la miniera, se vorrai trovare qualcosa! >>

Le scosse la testa << Ancora non so come hai fatto a convincermi a fare una cosa come questa... >> borbottò.

<< Nello stesso modo in cui ti ho convinto a stare con me, caramellina, >> disse Niky in tono saccente << sono irresistibile >>

<< Certo, >> borbottò la ragazza << irresistibile come un mal di denti... >>

<< Eppure, sei la mia ragazza... >> sogghignò lui, cingendole la vita con un braccio.

<< Falla finita... >> sibilò Niky; afferrò la lampada ad olio, e si voltò nuovamente verso di lui << D'accordo, io vado. Se non dovessi tornare, stai alla larga dalla mia collezione di manifesti >>

Billy si posò la mano destra sul cuore ed alzò la sinistra, come per prestare giuramento; sapeva quanto lei tenesse ala sua collezione di manifesti dei ricercati d'America: ogni volta che lo sceriffo affiggeva l'immagine di un nuovo bandito, Niky si premurava di rubarne una, per aggiungerla alla sua già ricca collezione.

Lei si avviò verso l'ingresso delle miniera, e sbirciò all'interno, cercando di vedere nonostante l'oscurità.

<< In bocca al lupo, >> disse il ragazzo << e ricordati che se perderai la sfida o ti arrenderai, dovrai pagare la penitenza... >>

<< Penitenza? >>

Billy annuì << Certo, la penitenza: chi perde, farà il bagno nel “brodo di puzzola” >> le rammentò << Non fare finta di non ricordarlo... >>

<< Non ce n'è bisogno, >> disse la ragazza, in tono convinto << perché vincerò io la sfida, e a quel punto sarai tu, a dover nuotare nel “brodo di puzzola”! >>

<< Non ci tengo, grazie >> rispose lui, scuotendo la testa << Buon divertimento >>

Niky sorrise << Un bacino portafortuna? >> disse, ammiccando.

Il ragazzo sorrise a sua volta, e la strinse a sé. I due si scambiarono un tenero bacio sulle labbra, e si abbracciarono.

<< Ehi, hai deciso di restare così tutto il giorno? >> domandò Billy ad un tratto, notando che lei non lo lasciava andare.

La ragazza sospirò << Cerco di fissare questo momento nella mia mente, >> spiegò, in tono nostalgico << dopo che avrai fatto il bagno nel “brodo di puzzola”, non ti si potrà più stare vicino... >>

Lui sogghignò << Ti piacerebbe... >>

<< Stare a guardare mentre ti spruzzi addosso dell'essenza di puzzola? >> domandò Niky, e sogghignò anche lei << Si, mi piacerebbe molto. E' il mio sogno nel cassetto >> scherzò.

Il ragazzo scosse la testa << Bhe, continua a sognare, perché non succederà! >>

<< Mai dire mai, budino >> rispose lei, ammiccando.

I due risero, e Billy accese la lampada << Bhe, ci vediamo più tardi, se mai uscirai viva dalla miniera... >> disse, in tono di scherno.

<< Ci vediamo più tardi, >> fece lei, rispondendo alla provocazione << ammesso che, nel frattempo, tu non venga sbranato da un orso... >>

<< Gne, gne, gne... >> borbottò lui, facendole il verso.

Si prendevano sempre in giro, punzecchiandosi e facendosi scherzi l'un l'altra, ma volevano un gran bene, e avrebbero fatto qualsiasi cosa l'uno per l'altra.

<< Bene, io vado, >> annunciò Niky, avvicinandosi all'ingresso della miniera. Lanciò un'occhiata preoccupata al largo cunicolo che si snodava nell'oscurità, e deglutì << Se tra un'ora non sarò tornata, verrai a cercarmi, vero? >>

<< Scherzi? >> fece lui, scandalizzato << Stasera tuo fratello Averell cucinerà la pizza! >>

La ragazza lo guardò, allibita << Mi lasceresti in una miniera sola, al buio e al freddo per andare a mangiare una pizza?! >>

Billy scosse la testa << Non potrei mai abbandonarti dentro una miniera, piccola. Solo, verrei a cercarti dopo cena! >> affermò, in tono beffardo.

<< Grazie tante... >> borbottò Niky.

Lui sogghignò, e le cinse le spalle con un braccio << Non fare così, ti porterei una fetta di pizza! >>

<< Oh, ma quanto sei carino... >> disse lei, in tono piatto << tu si che sai parlare ad una ragazza... >>

<< Ragazza? >> replicò Billy, guardandosi attorno fingendo di cercar qualcosa << Quale ragazza? >>

Niky fece finta di mollargli una gomitata << Ah-ah, molto divertente >>

<< Se pensi che io sia divertente, dovresti vedere la tua faccia! >> rise lui.

La ragazza sogghignò << Ridi pure, finché puoi... Perché tra un'ora, quando avrò vinto la sfida, tu e il tuo umorismo farete un bel bagno nel “brodo di puzzola”! >>

Billy sbuffò << Meno chiacchiere, e più azione! >> E, presala per i fianchi, iniziò a spingerla verso l'ingresso della miniera.

<< Ehi, cerca di non approfittare della situazione... >> lo provocò lei.

Il ragazzo sorrise, malizioso << Sarebbe un'idea tanto brutta? >>

<< Bhe, si... >> rispose lei in tono civettuolo. Posò a terra la lanterna, e gli mise le braccia attorno al collo << ...a meno che tu non voglia venire con me per tenermi compagnia... >> aggiunse, con uno sguardo sornione.

Billy le cinse la vita con le braccia e l'attirò a sé per baciarla. Quando le sue labbra furono a pochi millimetri da quelle di lei, però, si fermò << Bel tentativo, “pulce”, >> sussurrò, con un ghigno << ma non attacca... >>

Niky si strinse nelle spalle, ancora tra le braccia di lui << Valeva la pena tentare... >> Si raddrizzò, riprese in mano la lampada, ed entrò nella miniera << Ci vediamo dopo >> E sparì nelle tenebre.

 

*** *** *** ***

 

Joe era seduto al tavolo della cucina, intento a sfogliare il giornale. Non aveva ancora imparato a leggere ma, grazie agli insegnamenti della sorella, riusciva già a distinguere le lettere. Si era era soffermato da dieci minuti su un articolo in prima pagina, cercando di capire di cosa trattasse.

<< P – e – r – i – c – o – l – o... >> lesse, a fatica, facendo scorrere il dito sotto ogni lettera, per non perdere il segno << M – i – n – i – e – r – a... d – i... O – l – d... D – i – g... >> Sbuffò, spazientito << William, Jack, venite qui! >>

I gemelli lo raggiunsero, seguiti da Averell.

<< E tu che ci fai, qui? Non ti ho chiamato >> disse Joe, guardando il più alto.

<< Lo so, Joe, ma avevo fame, e ho pensato di venire in cucina a mangiare qualcosa >> rispose lui, con un sorriso.

<< Che cosa c'è, Joe? >> domandò Jack, avvicinandosi.

<< Leggete cosa c'è scritto qui... >> disse Joe, indicando l'articolo di giornale.

<< Perché, tu non ci riesci, Joe? >> domandò William, prendendo il giornale.

<< Certo che ci riesco! >> sbottò lui, offeso << Ma ho mal di testa, per cui me lo leggerete voi! >>

<< D'accordo... >> borbottò Jack.

<< P-e-r-i-c-o-l-o … M-i-n-i-e-r-a … d-i … O-l-d … D-i-g-g-e-r … m-e-s-s-a … i-n … s-i-c-u-r-e-z-z-a … >> lesse William, concentrandosi al massimo.

<< … p-e-r-i-c-o-l-o … f-r-a-n-e … s-i … r-a-c-c-o-m-a-n-d-a … d-i … n-o-n … a-v-v-i-c-i-n-a-r-s-i … >> concluse Jack, intervenendo in suo aiuto.

<< E hanno sprecato carta e inchiostro per scrivere un articolo del genere? Ma è ridicolo! >> borbottò Joe << Chi si avvicinerebbe mai ad una vecchia miniera abbandonata e pericolante? >>

In quel momento, la porta d'ingresso venne aperta con foga.

<< Ehi, ma che succede? >> domandò Jack ad alta voce.

Billy entrò in cucina come una furia, i capelli arancioni spettinati e il respiro affannoso. Si precipitò da Joe, e lo affettò per il risvolto della camicia << Nano! >> esclamò, in tono concitato << Devi venire con me, subito, mi serve il tuo aiuto! >>

Joe diventò paonazzo << Io NON sono un nano!! >> Stava già per saltargli addosso, quando questi lo fermò.

<< Non c'è tempo per queste cose, Niky è nei guai! >>

I quattro fratelli sobbalzarono << Che cosa?! >>

Il ragazzo fece un passo indietro << I-io e Niky eravamo andati a fare un giro, e a me è venuta l'idea di giocare a lanciarci qualche piccola sfida... >> spiegò << Così l'ho portata ad una delle vecchie miniere qui vicino, e l'ho sfidata ad entrare... >>

<< Tu hai fatto cosa?! >> esclamarono i quattro uomini, rossi in viso.

Normalmente, Billy sarebbe scoppiato a ridere loro in faccia; non aveva paura di loro, e lo aveva dimostrato in diverse occasioni, ma quella volta, le cose erano diverse: sapeva quanto i quattro banditi tenevano alla loro sorellina, e che era meglio non provare a farle del male. Così, si fece piccolo piccolo << Era solo una sfida innocente, davvero! >> piagnucolò << M-ma poi la terra vicino alla miniera ha iniziato a tremare, e... e... >> Deglutì a fatica, pallido come un cencio << ...E poi è crollato tutto! >>

<< CHE COSA?! >> gridarono i quattro, sconvolti.

Joe balzò addosso al ragazzo, e lo strattonò per i risvolti della giacca << Ora tu ci porterai immediatamente alla miniera, e ci aiuterai a cercare nostra sorella... >> Si voltò verso i suoi fratelli << William, Jack, Averell, prendete delle pale, un piccone, una corda e delle lampade! >> ordinò loro << Presto, non c'è un minuto da perdere! >>

I tre annuirono, e corsero a recuperare gli oggetti necessari.

<< Quanto a te... >> ringhiò Joe, rivolgendosi di nuovo a Billy, e avvicinando il viso a quello di lui << Ti conviene sperare che non le sia successo nulla, se ci tieni alla pelle... >>

 

*** *** *** ***

 

Niky tossì forte; il crollo della miniera aveva sollevato una gran quantità di polvere, che le era finita nella bocca e nel naso. Mosse le mani attorno al lei nell'oscurità: al momento del crollo la ragazza aveva lasciato cadere la lampada, che si era frantumata ai suo piedi, spegnendosi, e lasciandola nella più totale oscurità. Improvvisamente, si ricordò di avere portato con sé una scatola di fiammiferi per poter riaccendere la lampada, nel caso si fosse spenta. Frugò affannosamente nelle tasche del vestito, fin quando non riuscì a trovarla. Al buio, la aprì e, dopo averne estratto un fiammifero e averla richiusa, cercò con il dito il lato ruvido della scatola. Rigirò il fiammifero fra le mani, lo appoggiò alla scatola e lo accese. Quello che vide al chiarore della debole fiammella la lasciò senza fiato: le pareti della miniera attorno a lei erano completamente crollate, sigillando ogni via di uscita. Per fortuna, la ragazza aveva avuto l'accortezza di ripararsi sotto una delle travi portanti che, nonostante si fosse piegata sotto il peso del crollo, aveva creato una piccola conca sotto di sé, dove Niky aveva trovato riparo, riuscendo a non essere schiacciata dalle macerie. Il sollievo di essere scampata alla morte non riuscì tuttavia a risollevarle il morale; si trovava in uno spazio piccolo e stretto, quanto poteva esserlo l'interno di un armadio, e tutte le vie d'uscita erano bloccate dalle macerie: era in trappola, a chissà quanti metri sotto terra.

<< Sono spacciata! >> esclamò, terrorizzata << Nessuno riuscirà mai a trovarmi qui sotto, nessuno, nessuno! >> si sentiva come un topo in trappola. Sentì che il respiro si faceva più difficoltoso, e si impose di calmarsi << D'accordo, va bene, respira, >> si disse, ad alta voce << devo risparmiare l'ossigeno... Calma... calma... >> In quel momento, il fiammifero si spense, e la ragazza gridò, in preda al panico. On riusciva a sopportare l'idea di essere intrappolata là sotto. Con mano tremante, estrasse un altro fiammifero dalla scatola, e lo accese. << Allora, calma, riflettiamo... Che farebbe Joe in un momento del genere? >> Chiuse gli occhi, cercando di pensare, nonostante la paura le ottenebrasse la mente << Cercherebbe una via d'uscita! >> Si guardò attorno, e vide che le macerie che si erano raccolte alle sue spalle, sotto il pesante asse di legno che l'aveva protetta, non sembravano poi così pesanti. Con cautela, ne spostò alcune con la mano, e sbirciò nel piccolo buco che aveva creato. << Si! >> esultò, vedendo che la galleria principale non era completamente crollata, e proseguiva proprio al di là delle macerie. Posò una mano su uno dei sassi più grossi e si preparò a spingere, quando un rumore di pietre che traballano le gelò il sangue: la trave che le aveva fornito riparo si trovava proprio sopra di esso, e sembrava che quel sasso fosse l'unico sostegno che impediva alla trave di crollare. Lottando per non farsi prendere nuovamente dal panico, Niky iniziò a spostare le pietre più piccole, cercando di creare un varco abbastanza grande da poterci scivolare attraverso, senza dover spostare le pietre che sostenevano la grossa trave di legno. Con cautela, fece scivolare una gamba nel buco; piano piano aggiunse l'altra e, girandosi su un fianco e spingendosi con le mani, portò le gambe e il bacino al di là dell'asse. Riuscì a far scivolare attraverso la fessura anche il busto, arrivando fin quasi all'attaccatura del collo. Nel cercare di far passare le spalle e la testa, però, la ragazza posò per errore la mano su una delle pietre che sostenevano la trave e, senza farci caso, la usò per darsi la spinte necessaria ad uscire dalla sua prigione. Quando si rese conto di quello che aveva fatto, era ormai troppo tardi: si udì un boato simile a quello di un tuono, e le pareti di roccia attorno a lei iniziarono a tremare. Con un grido, Niky diede un'ultima, disperata spinta, e riuscì a mettersi in salvo, appena prima che la terra si richiudesse. L'asse di legno franò a sua volta, rischiando di travolgerla. La ragazza non fece in tempo a rialzarsi e cercò di mettersi in salvo rotolando via, pregando di non essere colpita dalle macerie. Il fiammifero si esaurì e si spense, e la miniera sprofondò nuovamente nella più totale oscurità.

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Capitolo 2
*** Iniziano le ricerche ***


<< Presto, fate presto! >> sbraitò Joe << Non c'è un minuto da perdere! >>

Lui e i suoi fratelli cavalcavano a tutta velocità verso la miniera abbandonata, guidati da Billy che, agitato come non mai, li guidò verso il luogo dell'incidente.

<< Ecco, è da qui che è entrata, >> disse il ragazzo, smontando da cavallo e correndo verso l'imboccatura della miniera << ma non so a che punto della galleria si trovasse Niky quando c'è stata la frana... >>

<< Che cosa? >> sbottò Joe << Vuoi dire che non sei andata con lei? L'hai lasciata da sola?! >>

Billy si ritrasse, intimorito << L-la sfida era che avrebbe dovuto esplorare da sola la miniera... >> spiegò, impallidendo.

<< L'hai lasciata sola! >> gridò Joe << Ti rendi conto di quello che hai fatto?! >>

<< Sono corso a cercare aiuto! >> si difese lui.

L'uomo stava per saltargli nuovamente addosso, quando Jack e William lo trattennero per le spalle.

<< Calmati, Joe, >> implorò William << così perdiamo solo tempo! >>

<< William ha ragione, Joe, >> approvò Jack << forse c'è ancora una speranza, ma Niky potrebbe non avere molta aria, là sotto! Dobbiamo tirarla fuori, e in fretta! >>

Averell afferrò una delle pale e si guardò attorno, con aria atterrita << Presto, dobbiamo trovarla, dobbiamo trovarla! >>

I cinque iniziarono a scavare come dei forsennati, decisi a liberare l'ingresso della miniera dalle macerie.

Joe strinse i denti, e pregò con tutto sé stesso che la sua sorellina fosse sana e salva.

<< Ti troverò, bambina mia! >> promise ad alta voce, sollevando grosse palate di terra e gettandosela alle spalle << Ti troverò, a qualunque costo, ti ritroverò! >>

 

*** *** *** ***

 

Niky tossì e, ancora sdraiata a terra, tastò cautamente il terreno che la circondava: sobbalzò lievemente, quando si accorse di avere ancora in tasca la scatola dei fiammiferi. Ne strasse uno e lo accese. Sbatté diverse volte le palpebre, abbagliata da quella luce improvvisa, e si guardò attorno: il suo precedente riparo era crollato, ma ora la ragazza si trovava di nuovo nella galleria principale. Si disse che doveva per forza esserci una seconda uscita, e questo risollevò un poco il suo umore. All'improvviso, lanciò un urletto di dolore: il fiammifero s era completamente consumato, bruciandole la punta delle dita.

<< Accidenti... >> borbottò, quando tornò il buio. Accese un nuovo fiammifero e si guardò attorno, alla ricerca di qualcosa con cui alimentare e trasportare il fuoco. Trovò un pezzo di legno lungo e dalla forma vagamente ricurva, che sembrava abbastanza robusto. Strappò un lembo del vestito che indossava -che, aveva scoperto, si era impregnato d'olio quando la lampada era finita in frantumi-, lo legò attorno ad una delle estremità del bastone e gli diede fuoco. Una fiamma di colore giallo-arancio iniziò a brillare sulla sommità della torcia, muovendosi in una danza silenziosa e protendendosi verso l'alto, quasi a voler toccare il basso soffitto della miniera. All'improvviso, Niky sobbalzò: quello era davvero...?

<< Uno spiffero! >> esclamò, al settimo cielo << Uno spiffero d'aria! L'uscita deve essere da questa parte! >> E, senza perdere tempo, si precipitò in quella direzione.

 

La ragazza procedette lungo il corridoio buio per un tempo che le sembrò interminabile. Non era in grado di stabilire da quanto tempo si trovasse intrappolata là sotto; sperava solamente che quell'incubo sarebbe presto terminato, e non desiderava altro che poter vedere nuovamente la luce del sole, e sentire sul viso la brezza primaverile. Tenendo la torcia alta di fronte a te, faceva attenzione a come l'aria, passando attraverso i cunicoli bui deformava la fiamma, cercando di capire la direzione da cui proveniva lo spiffero e, quindi, l'uscita della miniera.

<< Coraggio, >> si disse, a bassa voce << presto riuscirò ad uscire da qui... Billy sarà di certo andato a cercare aiuto a quest'ora, scommetto che lui, Joe e gli altri mi troveranno presto... >> Strinse la presa sulla torcia, nervosa come non mai << C-ci scommetto... >>

Ad un tratto, sobbalzò: lo spiffero si era fatto più forte. Aguzzando la vista, la ragazza intravide uno spiraglio di luce.

<< Eccola, la via d'uscita! >> esclamò, felice. Lasciò cadere la torcia e corse in direzione della luce; un tunnel che doveva essere stato scavato di recente si snodava tra la roccia, salendo verso l'altro. Sembrava abbastanza angusto, ma Niky era certa di riuscire a strisciarvi attraverso, e raggiungere così l'esterno. Si inginocchiò a terra e, mettendo le braccia avanti in modo da potersi muovere, iniziò a strisciare lungo il cunicolo. Dopo pochi minuti, iniziò a respirare affannosamente per lo sforzo, e si fermò, per riprendere fiato.

<< Coraggio, >> mormorò << ormai manca poco... >>

Posò le mani su due sporgenze di fronte a lei, contrasse i muscoli, fece per slittare in avanti... ma non successe nulla. La ragazza provò e riprovò, ma non ci fu verso: non riuscì a muoversi di un solo millimetro. Si era incastrata.

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Capitolo 3
*** Dolce libertà ***


<< Niky? Niky! >>

Joe, William, Jack, Averell e Billy stavano cercando la ragazza da più di un'ora, ormai. Erano riusciti ad aprirsi un varco tra le macerie che avevano bloccato l'ingresso della miniera, ed ora stavano tentando di individuare una via per raggiungerne il centro dove, stando a quanto aveva detto Billy, la ragazza era diretta prima del crollo della miniera. Speravano che forse, ripercorrendo i suoi passi, sarebbero riuscii a trovarla.

<< Joe, vieni a vedere! >> esclamò William ad un tratto.

Il fratello si precipitò da lui << Che succede? >>

<< Le macerie hanno bloccato l'accesso alla galleria principale, Joe! >> spiegò William << non c'è modo di entrare! >>

<< Forse anche la galleria principale è crollata... >> disse Jack. Guardò i suoi fratelli, e la sua voce si incrinò: << Ma allora... Niky... >>

Averell si coprì gli occhi con le mani << L-la nostra sorellina...! >> singhiozzò.

William e Jack si strinsero a lui, gli occhi gonfi di lacrime.

Joe batté piedi a terra, ed afferrò un piccone << SMETTETELA DI FRIGNARE! >> gridò << Niky è ancora là sotto, ve lo siete scordato? >>

<< Ma, Joe, >> obbiettò debolmente William, ancora avvinghiato ai fratelli << l'intera miniera è crollata, non... >> riprese a singhiozzare, e nascose il viso contro il fianco di Averell << Non c'è più niente da fare! >>

<< Ci crederò solo quando l'avrò visto! >> ribatté Joe in tono fermo << Ora noi ricominceremo a scavare, e la troveremo. Non voglio sentire scuse! >>

<< Il nano ha ragione, >> intervenne Billy, mettendosi di fianco a lui << non ci fermeremo fino a quando non l'avremo tirata fuori! >>

Jack, William e Averell si scambiarono un'occhiata.

<< Hai ragione, Joe, >> approvò Jack, sciogliendosi dall'abbraccio << la ritroveremo! >>

<< Non ci arrenderemo fino a quando non l'avremo tirata fuori! >> fu d'accordo William.

Joe annuì e, afferrate pale e picconi, i cinque ripresero le ricerche.

“Resisti, piccola” pensò Joe, ed un'ombra gli passò nello sguardo << Ti salverò...”

 

*** *** *** ***
 

<< Aiuto, qualcuno mi aiuti! >>

Niky gridava con quanto fiato aveva in gola, sperando che qualcuno riuscisse a sentirla. Cercò nuovamente di scivolare fuori dal tunnel, ma i sui sforzi si rivelarono vani; stremata, appoggiò la testa alla parete rocciosa del tunnel, e tentò di riprendere fiato. Grosse lacrime iniziarono scorrerle lungo le guance pallide.

<< E' tutto inutile, >> pianse, disperata << nessuno riuscirà a trovarmi, qui sotto! >>

Sollevò lo sguardo verso l'uscita del tunnel, pochi metri sopra di lei: era stata così felice di aver trovato un modo per scappare da quella prigione sotterranea, che non aveva considerato la possibilità di rimanere incastrata nel cunicolo.

<< I ragazzi hanno ragione, agisco sempre senza pensare! >> si rimproverò, tra le lacrime.

Rivolse un pensiero a Joe, desiderando di averlo vicino; lui avrebbe di certo saputo che cosa fare. Chiuse gli occhi, e prese a singhiozzare più forte.

<< Aiuto! >> gridò ancora << Qualcuno mi aiuti, sono qui! >>

 

*** *** *** ***

 

<< E' inutile, Joe, queste pietre sono troppo dure, per i nostri picconi! >> disse Jack, sbuffando per lo sforzo.

<< Ci vorrebbe della dinamite, ma un'esplosione farebbe crollare ancora più la miniera! >> affermò William << Senza contare che Ma' non ci lascia tenere in casa nemmeno un candelotto, dopo quello che è successo a Pa'... >>

Joe assunse un'aria riflessiva << Dobbiamo trovare un altro modo per entrare! >> sentenziò << Dividiamoci, e cerchiamo un'altra entrata! >>

Jack, William e Averell si avviarono, prendendo direzioni diverse. Billy stava per fare lo stesso, quando Joe lo afferrò per un braccio.

<< Tu vieni con me >> disse, in tono fermo << Se dovesse essere successo qualcosa a mia sorella, voglio avere la certezza d poterti strozzare con le mie mani... >>

Il ragazzo deglutì, ed annuì. Si sentiva terribilmente in colpa per aver messo Niky in pericolo, e sperava con tutto il cuore che fosse sana e salva, ma era anche molto spaventato dalle parole di Joe: Niky gli aveva raccontato molte volte di come lui perdesse la testa, quando uno dei suoi fratelli era in pericolo, e sapendo quanto le fosse affezionato, era certo che quelle promesse di vendetta si sarebbero presto avverate.

<< I-io sono certo che Niky stia bene... >> mormorò, seguendo Joe, mentre questo si faceva strada tra le alte erbacce che circondavano la miniera.

<< Lo spero per te... >> ringhiò l'uomo.

Billy fece per ribattere, quando Joe lo zittì.

<< Shh, silenzio! Hai sentito? >>

Il ragazzo scrollò le spalle << No, non ho sentito nient- >>

<< AIUTO! TIRATEMI FUORI DI QUI! >>

I due si guardarono, increduli. << NIKY! >> esclamarono in coro.

<< Niky, dove sei, piccola? >> urlò Joe, le mani a coppa attorno alla bocca per amplificare la propria voce.

<< Joe? >> rispose la voce della ragazza << Joe, sei proprio tu? Sono qui dentro! >>

Seguendo la voce di Niky, l'uomo riuscì ad individuare il cunicolo: a prima vista, sembrava essere stato scavato nella roccia per far passare all'esterno le carrucole per trasportare i minerali estratti dalla miniera. Joe si affacciò all'imboccatura del tunnel e, facendosi luce con la lampada, sbirciò all'interno << Niky! >> esclamò, quando vide la ragazza << Stai bene, piccola mia? >>

<< Joe, s-sono incas-strata! >> piagnucolò lei, la voce rotta dai singhiozzi << Ti prego, tirami f-fuori! >>

Billy scostò Joe con uno spintone, e si affacciò a sua volta all'imboccatura del cunicolo << Caramellina, stai bene? >> domandò, preoccupato.

<< Si, >> rispose lei, soffocando i singulti << ma tiratemi fuori, vi pre-ego! >>

<< Resta calma, >> le disse Joe che, dopo aver scansato Billy con forza, era riapparso all'ingresso del tunnel << ora ci pensi io! >> Afferrò Billy per le spalle, e gli ordinò: << Va' a chiamare i miei fratelli, e dì loro di portare una corda molto lunga! >>

Il ragazzo annuì, e corse via.

Joe abbassò lo sguardo sulla ragazza che, incastrata nello stretto passaggio tra le rocce, piangeva disperata. << Non preoccuparti, ti tireremo fuori in men che non si dica! >> le assicurò, facendo del suo meglio per nascondere il tremore nella sua voce.

<< J-Joe, ho p-paura! >>

<< Lo so, bambina mia, ma ci siamo qui noi, >> disse lui, nel tono più rassicurante che riuscì ad assumere << andrà tutto bene... >>

<< Siamo qui, Joe! >> esclamò Jack, correndogli incontro seguito dai fratelli e Billy.

<< Dov'è Niky, sta bene? >> domandò William, preoccupato.

<< Si, ma è rimasta intrappolata in quel tunnel! >> spiegò loro Joe, indicando la galleria angusta con una mano << Prendere la corda, dobbiamo farla uscire da lì! >>

I fratelli obbedirono, e srotolarono la lunga corda che avevano portato con loro.

Joe ne afferrò un'estremità, e la fece scivolare nel tunnel. << Niky, afferra la corda! >> urlò, affacciandosi per calare la fune << Avvolgila attorno ai polsi e tieniti forte, ti tiriamo fuori! >>

<< Va bene! >> rispose lei, e protese le braccia più che poté, ansiosa di afferrare la corda. Quando ci riuscì, la assicurò con più giri attorno ai polsi, come le aveva raccomandato il fratello, e la afferrò forte << Sono pronta, Joe! >>

L'uomo si affrettò a raggiungere i sui fratelli e Billy che, disposti in fila indiana, con la corda stretta nelle mani, aspettavano il segnale per iniziare a tirare.

<< Tirate, ragazzi! >> ordinò, e tutti e cinque mossero un passo all'indietro, poi un altro, mentre la fune si tendeva.

<< Piano! >> strillò Niky; ad ogni centimetro, le rocce appuntite graffiavano e tagliavano la sua pelle pallida.

I cinque rallentarono un poco il ritmo, e dopo quella che a tutti sembrò un'eternità, Niky riemerse dal tunnel.

Billy lasciò andare di colpo la fune, e corse da lei. Si buttò in ginocchio, e la aiutò ad uscire dal cunicolo di pietra. << Come sta, tesoro, sei tutta intera? >> le domandò, spaventato, e la strinse tra le braccia.

<< Certo... >> sussurrò la ragazza, stringendosi forte a lui, felice di essere finalmente uscita da quell'incubo.

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Capitolo 4
*** Le cose cambieranno ***


Jack, William e Averell si inginocchiarono a terra accanto ai due ragazzi.

<< Oh, tesoro, >> mormorò William, prendendola tra le braccia << che spavento ci hai fatto prendere! >>

<< Per fortuna stai bene... >> disse Jack, carezzandole i capelli.

Averell la strinse in un abbraccio stritolante << Oh, sorellina... >>

<< Ma... sei ferita! >> esclamò William, guardando la ragazza.

In effetti, le braccia e le gambe della ragazza erano coperte di graffi, in mezzo ai quali spiccava qualche taglio più profondo, dal quale uscivano dei rivoletti di sangue scuro. Il suo vestito era strappato in più punti, ed era ricoperta di terra e polvere.

Niky fece per replicare, quando si accorse di Joe, in piedi accanto a lei. << J-Joe... >> mormorò con voce tremante, e si gettò tra le sue braccia.

Lui la strinse a sé con una forza quasi disperata; aveva avuto così paura di non rivederla più da non riuscire quasi a credere di poterla stringere tra e braccia.

La ragazza scoppiò in un pianto dirotto << Joe, ho avuto tanta paura! L-la terra ha iniziato a tremare, e-e poi il soffitto è crollato, e io sono rimasta intrappolata, ed era tutto buio, e-e ho pensato che sarei rimasta là sotto per sempre, e... >> prese fiato, scossa da violenti singhiozzi << E tutte le volte che mi muovevo crollava tutto, e-e poi sono rimasta incastrata in quel tunnel...! >> pianse, avvinghiata al fratello. Nascose il viso contro il petto di lui, e mormorò: << Mi dispiace... >>

Joe sobbalzò; era così felice di riabbracciare la sorella da essersi dimenticato il motivo per cui era rimasta intrappolata nella miniera. Il motivo per cui aveva rischiato di morire. L'allontanò bruscamente, e si voltò verso Billy << Tu ed io abbiamo un conto in sospeso, delinquente dei miei stivali! >>

Il ragazzo fece un balzo per la sorpresa << M-ma io... >>

Niky si parò davanti a lui, protettiva << L-lascialo stare, Joe, non è colpa sua! >>

<< Stanne fuori, pulce! >> la ammonì il fratello, fissando Billy come se potesse incenerirlo con lo sguardo.

<< N-no, invece! >> protestò lei << Quello che è successo è stata colpa mia, Billy non mi ha costretto ad entrare nelle miniera, è stata una mia scelta! >>

<< ADESSO BASTA! >> esclamò Joe, paonazzo dalla rabbia, e si avventò su Billy.

<< No, Joe! >> esclamò Niky, e lo afferrò per le spalle, trattenendolo << Corri, Billy, scappa! >>

Il ragazzo non se lo fece ripetere due volte e, con la rapidità di un fulmine, sparì tra i cespugli.

Joe si liberò dalla stretta della sorella, e la immobilizzò sotto un braccio. << Che cosa ti saltato in mente, si può sapere? >> sbottò, e la colpì con forza sul sedere << Andare ad esplorare una miniera pericolante! Ma che ti dice, il cervello? >>

<< Joe, lasciami! >> esclamò la ragazza, cercando disperatamente di liberarsi.

Ma lui non mollò la presa << Ti rendi * PUM * conto * PUM * di quello * PUM * che hai fatto? >> ruggì, colpendola con più forza << Hai * PUM * rischiato * PUM * di morire! >>

Niky chiuse gli occhi, e prese a dimenarsi come una forsennata << Joe, mi dispiace! >> gemette, mentre gli occhi le si riempivano nuovamente di lacrime << Lasciami, ti prego! >>

William, Jack e Averell si precipitarono a dividerli.

<< Calmati, Joe! >> esclamò William, afferrandolo per le spalle.

<< Così le fai male! >> disse Jack.

Niky cadde per terra, e indietreggiò, spaventata: non aveva mai visto il fratello così arrabbiato. Scossa dai singhiozzi, si nascose tra le braccia di Averell, e si strinse forte a lui.

Joe si liberò dalla stretta dei fratelli, e fece un passo verso la ragazza, alzando un indice con aria minacciosa << Fila... subito... a casa! >> ordinò a denti stretti. << E scordati di rivedere quell'idiota! >>

<< M-ma Joe... >> disse lei, tra i singhiozzi, avvinghiata alla camicia di Averell << T-tu non puoi... >>

<< SILENZIO! >> tuonò l'uomo << Non voglio sentire una sola parola! Da oggi, le cose cambieranno, signorina... >>

Jack lanciò un'occhiata preoccupata alla sorella << Forse sarebbe meglio andare, Niky... >>

La ragazza alzò lo sguardo su Averell, che annuì, e la aiutò a rialzarsi.

Joe si voltò e si avviò verso casa, seguito da William e Jack. Averell si avviò dietro di loro, la sorella ancora saldamente stretta a lui.

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Capitolo 5
*** Una decisione difficile ***


Una volta arrivati, i cinque si fermarono i fronte all'ingresso. Joe aprì la porta, e la tenne aperta per i suoi fratelli. William, Jack, Averell e Niky entrarono in casa, in silenzio,

<< Me ne vado in camera, >> annunciò Joe, serio, e si voltò verso la ragazz << e tu farai meglio a darti una ripulita, signorina >>

<< S-si, Joe... >> mormorò lei, che sembrava non voler lasciare il suo rifugio sicuro tra le braccia di Averell.

Joe si voltò e salì le scale con passo pesante.

William si voltò verso la sorella << Coraggio, vai a fare un bagno... >> disse in tono serio.

La ragazza annuì, e si avviò lentamente al piano di sopra. Una volta in bagno, riempì la grossa tinozza d'acqua e vi si immerse, cercando di ignorare la sensazione di bruciore che il contatto con l'acqua provocava alle sue ferite. Si lavò velocemente, si asciugò, indossò una camicia da notte bianca e corse in camera sua. Chiuse la porta, e si lasciò cadere sul letto. Sprofondò la faccia nel cuscino, cercando di calmarsi. All'improvviso, un rumore la fece sobbalzare: qualcuno stava bussando al vetro della sua finestra.

<< Billy? >> si domandò ad alta voce, quando scoprì l'identità del suo visitatore. Il ragazzo era seduto sul davanzale della finestra, e le sorrideva. Niky si alzò in piedi e corse ad aprire la finestra. << Billy, che cosa ci fai qui? >> domandò, stupita.

<< Dovevo vederti... >> rispose lui di rimando, abbozzando un sorriso << Volevo solo... accertarmi che tu stessi bene... >>

La ragazza arrossì, e gli rivolse un timido sorriso. << Come hai fatto ad arrampicarti fin quassù? >> volle sapere << Siamo al primo piano! >>

Le labbra di Billy si curvarono in un sorriso compiaciuto << L'altezza non è mai stata un problema, per me... Ma mi sentirei molto più a mio agio se potessi posare i piedi a terra... >>

<< Oh, certo, scusa >> disse lei facendosi da parte, in modo che il ragazzo potesse entrare. << Fai piano, >> lo ammonì << Joe e gli altri sono furiosi, se ti vedessero qui... >>

<< Rilassati, piccola, >> sogghignò Billy, sedendosi sul letto << non sapranno mai che sono stato qui... >>

Niky si avvicinò, e si sedette accanto a lui.

Il ragazzo si avvicinò, e le carezzò piano una guancia.

Lei chiuse gli occhi, godendosi la sensazione delle dita di lui che le sfioravano delicatamente la pelle. Poi, un pensiero le attraversò la mente, e si ritrasse di scatto. << Devi andare via, Billy... >>

Billy la guardò, confuso << Ma... Perché? Non sarai arrabbiata con me, vero? >>

La ragazza scosse la testa << Non è questo, è che... >> chiuse gli occhi, e trasse un respiro profondo << I miei fratelli mi hanno proibito di rivederti >>

<< Cosa?! >> esclamò lui, incredulo << Perché? >>

<< Ti credono responsabile per quanto è successo... Ho fatto di tutto per convincerli che non è vero, ma mi hanno ordinato di starti lontano... >> spiegò Niky.

<< E da quando in qua fai quello che ti dicono i tuoi fratelli? >> domandò Billy, lanciandole un'occhiataccia.

<< Io... So che non li ascolto mai, ma... E proprio per questo che mi caccio sempre nei guai... >>

Lui la guardò, sgranando gli occhi << Che cosa vuoi dire? >>

La ragazza abbassò lo sguardo << I-io... non voglio che i miei fratelli si preoccupino... Non li avevo mai visti così, non... non deve più succedere... >> Si morse il labbro inferiore, sforzandosi di trattenere le lacrime << Non possiamo più vederci, Billy... Mai più... >>

Billy impallidì << Non se ne parla! >> balbettò << Non saranno certo i tuoi fratelli, ad impedirmi di stare con te! >> dichiarò, con fermezza.

<< Billy, ti prego... >> implorò lei, prendendo le mani del giovane bandito nelle sue << Fallo per me... >>

Il ragazzo la guardò per un istante, come aspettandosi di vederla scoppiare a ridere da un momento all'altro; perché quello che stava accadendo poteva solo essere uno scherzo... Doveva essere uno scherzo. Si ritrasse, e scosse la testa << Se... Se questo è quello che vuoi... >>

Niky abbassò lo sguardo << Si, quello che voglio... >>

<< D'accordo... >> mormorò Billy. Scavalcò il davanzale, e si voltò verso la ragazza << Bhe, allora... ciao... >>

<< Ciao... >> sussurrò lei, con aria mesta. Lo guardò calarsi lungo la parete della casa, e lo seguì con lo sguardo fino a quando non fu sparito nella boscaglia. Poi tornò verso il letto, e... scoppiò in un pianto dirotto. Il restare intrappolata all'interno della miniera, la reazione di suo fratello, l'essere costretta a non rivedere più Billy... Tutte quelle emozioni la travolsero come un fiume in piena. Si lasciò cadere sul tappeto, incrociò le braccia sul letto e si abbandonò ai singhiozzi, disperata.

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