Sai anche tu che ci amiamo

di annagiulia_2001
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo ***
Capitolo 2: *** nuova vita ***
Capitolo 3: *** adesso è diverso ***
Capitolo 4: *** Cambiamenti ***
Capitolo 5: *** Gelosie , uscite e incontri inaspettati ***
Capitolo 6: *** Dichiarazioni ***
Capitolo 7: *** Attrazioni ***
Capitolo 8: *** il mio eroe ***



Capitolo 1
*** prologo ***


Prologo Caro diario , Qui va tutto male . La morte della mamma non l'ha superata nessuno ancora e forse io non la superero mai . Non faccio antro che piangere a dirotto dalla mattina alla sera . E per questo papà ha deciso di trasferirci di nuovo a Buenos Aires nella nostra vecchia casa , quando vivevamo tutti insieme come una famiglia prima di trasferirci a Madrid . Tutto andava bene fino a quando 2 anni fa la mamma morì in un incidente stradale mentre stava andando con il suo camioncino ad esibirsi al suo ultimo spettacolo della sua carriera. Eh sì, aveva deciso di dedicarsi alla famiglia e a me . Allora avevo solamente 12 anni . Ora ne ho 14 tra qualche 5 mesi ne faro 15. È così dura senza la mamma . Senza qualcuno che ti stia accanto e ti consigli e che anche ti rimproveri quando sbagli . A me manca tanto questa presenza ,anche se so per certo che lei è ancora qui e là custodiscoNel mio cuore . Papa sta male , si vede , ma non vuole che io lo veda piangere anche se so che lo fa. Ma noi non siamo soli , c'è Roberto e Olga che ci aiutano sempre , in ogni istante , e quando sono triste Olga mi prepara una enorme torta al cioccolato. Li voglio tanto bene , a tutti e tre . Caro diario, questo è tutto per oggi Buonanotte. Eccomi qui a scrivere sul mio adorato diario .doamni ci sarà la partenza è ritorneremo a Buenos Aires . Lì frequentero una scuola , lo studio on beat . Dicono sia fantastico e per questo voglio andarci . Io amo la musica , senza non potrei vivere . Come dire : la musica fa parte di me . . Io non ho detto niente a papà di questa scuola lui pensa sia una tra la tante perché oramai da quellincidente ha proibito ogni forma di musica in casa . Io inizialmente mi sono arrabbiata con lui perché non potevaPrivarMi di una cosa così grande per me , come la musica . Dopo , però , ho dovuto accettarlo davanti a lui , ma di nascosto , quando potevo ascoltavo sempre e solo la mia playlist preferita con artisti vari , come ariana grande , taylor swift , ed sheeran a altri. Forse la musica mi ha salvato in questo periodo è devo ringraziarla per tutto .

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Capitolo 2
*** nuova vita ***


Stamattina mi sono svegliata verso le 5 perché non riuscivo più a prendere sonno, così decisi di rifinire le valigie e tutti gli oggettini vari che magari potevo aver dimenticato in giro per la casa . -Violetta scendi dobbiamo andare altrimenti perdiamo l'aereo !- sentivo mio padre urlare dal piano inferiore e così presi la valigia , ma quando stavo per scendere le scAle mi accorsi che la porta della camera dei miei genitori era aperta. Andai a chiuderla quando vidi sul comodino in lontananza una sua foto con me in braccio quando ero piccola . Mi scese una lacrima , poi un'altra e un'altra ancora . ME la misi al petto e facendo un grosso respiro promisj che non avrei più sofferto - Te lo prometto mamma . Sarò felice , per te . - Dopo lunghe ed estanuanti ore in volo sull'aereo arrivammo in Argentina . Stremati ci direggemmo a casa . Era come me la ricordavo : grande , larga , alta e spaziosa , ma oramai vuota . Riuscivo a sentire l'eco della mia voce . Era così strano . - Violetta va in camera tua oggi ordineremo la cena e la faremo arrivare . Quando ti chiamo scendi . - mi disse papà , con un tono senza espressione . Riuscivo a capire la sua tristezza negli occhi . - Credo di non scendere . Non ho fame .E Andrò subito a letto . Buona notte a tutti . - così presi le mie valigie e mi diressi in camera . Quando aprii la porta vidi quel mondo che lascia anni fa : pareti bianche e rosa , letto ad una piazza e mezza bianco e armadio nascosto dietro al muro , grande scrivania accanto al letto e infine mensole bianche e ancora rosa con tanti disegni con me , papà e lei ... la mamma . No! Non devo più piangere.Te l'ho promesso mamma . Poi misi il pigiama e mi infilai nel mio letto abbandonandomi alle braccia di Morfeo Anche oggi mi svegliai presto , ma questa volta verso le 6.30 . Feci una doccia veloce e mi preparai . Misi una gonna a vita alta nera con una maglia bianca all'interno e delle converse . Lo so che non è l'ideale indossare scarpe basse quando sei già Bassina di tuo ... ma a me piacciono anche perché non sono una di quelle ragazze a cui piace fare trucchi pesanti o indossare i tacchi e cose di altro genere . Sono semplice. Pronta per iniziare una nuova vita scesi per fare colzione alle 7.30 e lì trovai papà con occhiali e giornale in mano mentre prendeva il caffè , Roberto accanto a lui che vedeva alcuni conti e Olga che imbandiva la tavola di ogni prelibatezza . - Buongiorno piccolina . Guarda quante cose ti ho preparato per affrontare al meglio la tua giornata ! - - Gazie Olga , davvero ,ma credo di volere semplicemente un cappuccino e biscotti ..... NON RIMANERCI MALE OLGA ...È CHE SONO NERVOSA... -Dissi tutto d'un fiato . Inizialmente la vidi rimanerci male , ma subito dopo annui perché comprese il mio nervosismo da primo giorno . Salutai tutti e quando mi accorsi che erano le 7.50 iniziai a correre verso la scuola . Sapevo dove era perché Roberto mi diede le indicazioni e poi capi che si trovava vicino ala gelateria dove andavo sola con la mamma. Correvo senza sosta quando inciampai in una fossa , stavo per cadere quando sentii della braccia possenti avvolgermi la vita . Chiusi gli occhi aspettando chissà cosa è invece quando li apri vidi due occhi verdi che fissavano i miei nocciola. Rimanemmo in quel modo per ancora qualche minuto , poi mi fece alzare . - Stai bene , ti sei fatta mAle? - mi domandò con una voce così dolce e premurosa . - n-no s-sto b-ene , grazie a te... - gli dissi con una voce tremante . --Ora devo andare . Buona giornata - Lo vidi andare via con sguardo sognante Avrei voluto dirgli qualcos'altro anziché balbettare come una cretina . Dopo guardai l'orologio ,erano le otto in punto ed ero in ritardissimo . Iniziai nuovamente a correre e alle 8 e un minuto ero di fronte all'entrata . Semplicemente stupenda . Rimasi a bocca aperta , era immensa e colorata e c'erano tanti ragazzi sia fuori e sia dentro che cantavano e ballavano allegri e spensierati con i propri amici . Alcune volte penso al perché io non sono così come loro . Così gioiosa e sorridente dalla mattina alla sera . Immersa nei miei pensieri non mi accorsi che una ragazza stava parlando con me ed io non sentì niente . - Scusa potresti ripetere ? Non ho sentito .. - dissi con un filo di imbarazzo . - Certo ! Piacere sono Francesca e scommetto che tu sei nuova di qui Perché ti vedo persa - Lessi la sua sincerità nelle parole stavo pensando che potrei fare amicizia con lei . - Ciao io sono Violetta e si è vero . Sono nuova e non so dove andare . Potresti aiutarmi ? - lei mi prese per il braccio e ci incamminammo verso la segreteria . - Buongiorno Pamela . Come sta? Spero bene ... comunque.... qui c'è una nuova arrivata e potrebbe darle tutto il necessario perché possa entrare subito in classe ? Grazie - io la guardavo con ammirazione . Anche io avrei voluto essere come lei : così sicura di sé e gentile . Io sono così timida che lasciai fare tutto a Francesca . Magari sei diventissimo amiche potrei cambiare . - Grazie Francesca . Non so cosa avrei fatto se non ti avessi incontrata - -Te lo dico io . Saresti arrivata in ritardo e poi non è bello il primo giorno . Giusto ? - questa ragazza la pensa proprio come me . Penso che diventeremo migliori Amiche . -Buongiorno a tutti ragazzi ! Bentornati dopo una lunga vacanza . Non vedevo l'ora di vedervi . Mi siete mancati molto in questi 2 mesi . Per chi non lo sapesse io sono il direttore Pablo , accanto a me ci sono Angie , la professoressa di canto , Gregorio , professore di danza ed infine Beto , anche lui prof di musica . - m i sembrano tutte brave persone sopratutto Angie , mi trasmette molta tranquillità . Ruotando con la testa per vedere i miei nuovi compagni vidi un ragazzo girato di spalle dalla corporatura familiare e quando girò la testa realizzai che era il ragazzo che mi aveva preso "al volo" . Il mio cuore sembrò smettere di battere . Tutto si fermò . Non avevo mai visto un ragazzo così bello anche perché io non ho mai parlato con un ragazzo , anche in questo troppo timida . Sempre immersa nei miei Pensieri iniziai a camminare e per sbaglio non mi resi conto di essere andata a scontrarmi con una persona . - Ciao !-

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Capitolo 3
*** adesso è diverso ***


E ancora una volta non sapevo cosa dire per colpa della mia timidezza . Tenevo lo sguardo basso sulle mie converse - s-scusa n-non volevo .. . - e me ne andai fuggendo di corsa . Francesca quando mi vide correre venne verso di me . - non è successo niente Francesca , non preoccuparti … mi sono ricordata solamente che devo prendere una cosa nell’armadietto prima che suoni la prossima campanella . – lo dissi con il tono più convincibile che potevo assumere , anche se so che non se le bevuta , l’ho già detto , siamo simili. Andai verso i bagni , o almeno andai alla ricerca dei bagni . non li trovavo da nessuna parte così chiesi ad una ragazza con le cuffie che ascoltava la musica e contemporaneamente si muoveva a ritmo. - ciao, scusami … sono Violetta e starei cercando i bagni ma non li trovo , sapresti dirmi dove sono? – -ciao , io sono Camilla , sicuramente sei nuova di qui . vieni con me – subito mi accompagnò ai bagni e per il breve tragitto che facemmo insieme notai il colore fantastico dei suoi capelli , rossicci\arancioni , aveva una faccia molto simpatica e radiosa . - ecco qui questi sono i bagni . beh violetta ci si vede in giro allora , per qualunque cosa puoi venire da me . – - grazie mille Camilla - quando la vidi andare via entrai nel bagno e uscì fuori il mio cellulare per entrare un po’ su facebook e vedere qualche profilo , giusto per distrarmi un po’… ma neanche feci per prenderlo che la campanella suonò e dovendomi alzare per andare questa volta in una sala con gli alunni appena arrivati . bene , ma ora chi lo sa come tornare ? giravo per i corridoi in cerca di Francesca e nel frattempo mi accorgevo quanto fosse grande quella struttura . la guardavo dall’alto in basso , era magnifica. Chi mi riporto sulla terra ferma fu una mano che si poso sulla mia spalla . Al primo impatto mi spaventai e quando mi girai vidi LUI che mi guardava . - ciao io sono leon e forse stai cercando la tua classe - quindi si chiamava leon , un bellissimo nome…non riuscivo a rispondere e cosi feci quello che sapevo fare meglio abbassare lo sguardo e annuire . -qual è la tua sezione ? sai qui ce ne sono tantissime , anche perché ci sono ragazzi che frequentano questa accademia che vanno dai 14 anni ai 25 , potrai immaginare … - alzai la testa e lo guardavo parlare , era cosi bello , ma si notava che era piu grande di me . anziché rispondere gli porsi il foglio delle mie lezioni e cosi ci dirigemmo verso l’aula. - comunque dovresti andare in una sala dove si accolgono i nuovi arrivati ….. ed eccola qui . – - g-grazie - balbettai come una cretina - allora riesci a parlare , pensavo fossi muta - scherzò lui mettendosi a ridere, ma a me non piacque per niente quella sua battuta . sì , è vero che non ho parlato mai in sua presenza , però penso che bisogna comprendere chi è più timido . cosi contrassi la faccia , non lo salutai nemmeno e mi voltai entrando nella sala. Con la coda degli occhi sono riuscita a vedere che era rimasto lì sul posto perplesso dalla mia reazione . beh meglio così . poteva essere bello quanto si vuole , ma avevo gia capito che tipo era : il solito Don Giovanni , che se la fa con tutte e cretino . A me basta poco per capire le persone . peccato , pensava fosse gentile, ma pazienza , tanto era comunque più grande di me di tanti sicuramente . Finite le lezioni , mi diressi nel cortile insieme a Francesca . in queste 5 ore di scuola abbiamo legato tanto , in poco tempo . con lei non sono timida , per niente . E’ come se la conoscessi da tutta la vita . però ero assente , pensavo sempre a LUI , non so perché ma ormai era nei miei pensieri . Quando ci poggiammo su un muretto vidi Leon che si stava baciando senza pudore con una ragazza più bassa di lui di almeno 10 cm , con una coda di cavallo bruna e vestita molto sportiva . alla loro vista dentro di me piangevo, e non capisco il motivo , neanche lo conosco e poi avevo capito che non era quello che pensavo… giusto?... - quella è Lara non frequenta quest’accademia , ma ormai la conosciamo tutti perche viene ogni giorno a sbaciucchiarsi con quel tipo …. – mi disse Francesca vedendo che li guardavo . c’era del disprezzo nelle sue parole e forse è quello che avevo sentito dentro di me , disprezzo . come faceva una ragazza a farsi baciare così in pubblico ? - ah…e da quanto stanno insieme ?- dissi con una certa curiosità che di certo non mi appartiene . -ahahahah . loro ahha due ahah insieme , ma non farmi ridere . … beh l’ho gia fatto … comunque … la risposta è no . loro sono tipo amici di letto da quanto ne so io, almeno è quello che dicono in giro . - rimasi un po’ sorpresa da quelle parole , ma non del tutto avevo inteso che era un rapporto diverso dagli altri il loro. -ehi , ma che sei rimasta paralizzata dalle mie parole ? sai , non devi , anzi non devi proprio calcolarli . – di certo non avrei mai più parlato con lui , e con lei .. beh non la conosco nemmeno . - ovvio , ma chi li calcola … - dissi velocemente , ma vidi che lei faceva una smorfia come per dire ‘’sì … certo..’’ - cambiando discorso… ti andrebbe di venire a casa mia oggi pomeriggio? Ci saranno altre mie amiche che frequentano questa scuola . vedrai ci divertiremo !!! - - non lo so …. Io … cioè … devi sapere che mi vergogno un po’ …- - non devi . sono brave ragazze come noi . e in casa ci saremo solo noi. Mio fratello sicuramente non ci sarà … perciò … che ne dici ? a quel punto non mi restava che accettare . - ok ! verrò ! - lei gia stava iniziando a saltellare dalla gioia e mi faceva ridere . - e… che ne dici se vieni subito con me . mangiamo insieme ,facciamo i compiti di musica che ci hanno assegnato e poi ci divertiamo con le altre. Daiiii . – a quel punto sapevo che oramai era finita , non potevi dire di di no. - ehhh va bene Francesca . andiamo dai … ma chi ci viene a prendere ? – -nessuno . andiamo a piedi – ecco come facevo a dirlo a mio padre? Se sapeva che stavamo camminando da sole non mi avrebbe mandata . - che c’è ? qualche problema ? - -noo… cioè si . mio padre non vorrebbe che io andassi da sola . sai , è molto protettivo nei miei confronti da quando… - stavo per dirlo , ma mi ero accorta che era troppo presto per aprirmi così tanto con lei . non è da fraintendere. A me piace stare con lei , possiamo parlare di tutto … da stamattina … - da quando cosa ?- - no, niente . lascia stare . andiamo? – - certo- Avevamo appena finito di mangiare e come aveva detto lei non c’era nessuno in casa solo noi due . Ah si , a mio padre ho detto che mi prendeva Roberto e mangiavamo in un ristorante e poi mi accompagnava in biblioteca e che sarei tornata tardi, ovviamente Roberto stava al gioco . - ci vediamo un po’ di tv? - - va bene , cosa piace a te in tv ? a me Diario di una nerd superstar su mtv . è troppo bello e poi , un po’ mi rispecchio nella protagonista . timida e dedita allo studio e un po’ nerd … - - tu nerd ? ma cosa dici Violetta tu sei bellissima e se fossi meno timida lo saresti ancora di più . e poi non vedi che quando passi tutti i ragazzi si girano per guardarti ? – rimasi scioccata da quelle parole . io non mi accorgevo di niente e lei in 5 ore se ne era accorta . e poi non posso crederci veramente che tutti i ragazzi mi guardano, cosa dovrebbero guardare , quanto sono bassa ? - no , TU cosa dici . sei impazzita per caso ?! nessuno si gira per guardarmi , anzi non si accorgono neanche che esisto.- - senti cambiamo discorso altrimenti mi farai arrabbiare sul serio- e si mise a ridere . incredibile come faceva a farmi ridere sempre . spero sarà così per sempre . - si forse è meglio.. ahaaa- ci stavamo divertendo tanto fino a quando non arrivò l’ora di metterci a studiare , e per metterci a studiare intendo imparare una canzone sia cantarla sia suonarla al piano . - allora , quale canzone hai scelto per l’esercizio di Angie? Chiesi io - ho scelto love me like you do di Ellie Goulding , la conosci vero ? - ovvio ! è stupenda quella canzone . io invece ho scelto Baby I di ariana grande . anche questa una canzone d’amore . e per cosa ? solo per deprimerci ancora di più dato che non abbiamo un ragazzo . ahahah- me ne uscì con quella battuta che fanno tutte , ma Francesca non rideva , era strana . - ehi che è successo ? - è … è c-che io ce l’avevo un ragazzo si chiamava Diego , 20 anni , 4 anni più di me . adesso tu dirai ‘’ ma sei impazzita , così grande te lo vai a cercare ? ‘’ e io ti rispondo da subito che lo amavo , CI amavamo e io lo amo ancora ,. Però qualche settimana fa l’ho visto mentre si baciava con una sgualdrina di un’altra scuola . poi lui mi ha detto che era meglio se prendevamo una pausa e cose del genere , ma io non lo ascoltavo ero addolorata . – - mi dispiace Fran .. – e la abbracciai ,non volevo farla soffrire con quella squallida battuta , tutto al contrario. - e lo sai qual è il bello ? è il migliore amico di mio fratello , solo che si tolgono un anno e mezzo , e lui abbiamo detto che ‘’ci siamo lasciati perché ‘’non c’era più l’amore’’ ,come dice Diego . tu non sai , io lo amo e lo odio nello stesso tempo .- - ma tuo fratello chi è? frequenta la nostra scuola ? – - si cer...- quando stava per rispondermi sentimmo la serratura aprirsi così ci nascondemmo dietro al divano . Fran aveva detto che non doveva venire nessuno a casa , oltre alle sue amiche , che di certo non possiedono la chiave . - FERMO DOVE VAI!!!- Fran riuscì a coprirgli il volto con le mani e saltargli in spalla dandogli calci . tutto questo succedeva mentre io ero ancora dietro al divano. - FRAN , MA SEI IMPAZZITA !!!!!! COSA CAVOLO STAI FACENDO !! - lentamente mi rialzai e andai verso fran che stava scendendo dalle spalle di quella persona che ancora non avevo visto in volto . - scusa fratellone , non volevo . abbiamo avuto paura , pensavamo fossi un ladro . – - ma perche stai parlando al plurale ? Francesca mi indicò e lui si voltò . non ci potevo credere , era LUI , era Leon . aprì un po’ la bocca perché ero rimasta sorpresa . -Francesca non mi avevi detto che era tuo fratello . – - e perché te lo dovevo dire scusa ? - b-bhe p-erchè oggi lo avevi chiamato ‘’quello ‘’ e neanche con il suo nome . sembrava non lo conoscessi . – non sapevo come fossi riuscita a portare un discorso sensato davanti ad un ragazzo, ero sorpresa di me stessa . - sì scusa . solo che mi piace far finta che lui non sia mio fratello , è divertente . anche perché così le persone non mi associano alla ‘’ sorella di Vargas ‘’e poi essere imparentata con questo individuo non è facile . ahaha – mi misi anche io a ridere senza neanche accorgermi che LUI mi stava guardando . - scusatemi , ma io sono qui con voi se non ve lo siete accorte , comunque molto divertenti , ma adesso devo salire , ciao Fran e ciao anche a te Ragazza Senza Nome . – a quel punto mi salì una rabbia che per fortuna riuscivo a controllare senza farla vedere nell’occhio . - iniziamo a cantare Fran ? – lo ignorai del tutto e vidi che ci rimase male . - quindi anche tu canti? Pensavo fossi troppo timida per farlo . – gli scappò una risatina . a quel punto non mi interessava più niente né di Francesca che mi osservava . ero ormai arrabbiata sul serio . - ok adesso mi hai stancato ,..scusa ma noi vorremmo provare . tu non dovevi andartene ? bene quelle sono le scale e penso che saprai arrivare in camera tua giusto? O sei così cretino da non riuscirci ? – finito quel discorsetto , e sorpresa anche di me stessa per aver detto tutte quelle parole , mi girai verso Francesca che mi guardava ammutolita . - wow – riuscì a dire Fran . intanto LUI mi guardò stranita per un secondo - ragazzina , non ti immaginavo così intraprendente . ma non è finita qui BELLEZZA.- poi salì le scale. quanto mi innervosiva . uhuhuh . rimaste sole fran mi guardava ancora stupefatta . - nessuna ragazza era mai riuscito a tenergli corda , tu sei la prima , o meglio sei la prima tra tutti . – tanto so già che non ricapiterà mai più una cosa del genere , ma quel ragazzo è diverso dagli altri . quado lo vedo ormai mi viene da urlargli contro. Incredibile come all’inizio ne ero rimasta ammaliata e ora lo odio.

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Capitolo 4
*** Cambiamenti ***


Erano arrivate da poco le amiche di Francesca e devo dire che mi trovo benissimo anche con loro . Si chiamano Ludmilla e Nata e tra poco arriverà un’altra ragazza che viene nella nostra scuola . Francesca mi ha detto che hanno tutte e tre 16 anni , quasi 17, perciò io sono la più piccola del gruppo. - Allora Violetta … tu sei fidanzata ? – mi chiese Ludmilla . Io stavo bevendo tranquillamente un bicchiere di aranciata quando per poco non mi affogavo . - cosa? No , chi vuoi che mi guardi , giusto? Ahahahh- - ancora con questa storia . te l’ho già detto , tu sei stupenda , devi solo avere più fiducia in te stessa - mi disse Francesca prima arrabbiata , poi dolce. - se lo dici tu …- nel frattempo stavano suonando al campanello . Ti ringrazio Signore per avermi salvato da un discorso imbarazzante. - ehi ciao entra pure , ti stavamo aspettando . - quando la ragazza entrò , la riconobbi subito per via dei suoi capelli rossi stupendi . - ehi ciao Violetta , non pensavo fossi tu la ragazza di cui mi aveva parlato Fran . Beh meglio così , almeno so che sei una apposto da qual poco che ho potuto vedere. - anche le sue parole mi toccarono . E’ incredibile come adesso io ho fatto amicizia in un solo giorno e conosciuto persone , anzi una personA così odiosa. - ciao Camilla, beh anche a me fa piacere che sei tu LA RAGAZZA- mimai le ultime parole con le mani e le altre si misero a ridere . - allora che dite di iniziare a cantare ? – chiese Francesca . nello stesso momento arrivò Leon che salutò tutte tranne me . Io lo guardavo in molto distaccato , mentre le altre , a parte Francesca, lo guardavano con occhi a cuoricino . - vogliamo iniziare? - dissi io non considerandolo . - aspetta un po’ Violetta , non vedi che stiamo parlando ? – mi dissero tutte in coro , mentre LUI mi faceva ancora di più innervosire con quel sorrisino, che era stupendo però …. Nono ma che sto dicendo … - allora è questo il tuo nome , VIOLETTA . mi piace , è un bel nome per una bella ragazza . - e si mise a ridere . stavo iniziando già ad alterarmi , ma mi contenni . - sisi ok. Iniziamo a provare ? – così si arresero e andammo al pianoforte . - Violetta io voglio sentirti cantare, dai - - no .. io … dopo di voi , non preoccupatevi .- dissi per nascondere la mia vergogna , anche perché Leon stava con noi. - ma noi vogliamo sentirti , giusto ragazze ? - disse LUI , e Camilla , Ludmilla e Nata annuivano , ma anche Francesca ( lei sul serio però) . così facendo mi misi al pianoforte , ormai arresa e iniziai a suonare prima l’inizio della canzone poi iniziai a cantare . Baby, I got love for thee So deep inside of me I don't know where to start (Yeah, yeah, yeah, yeah, yeah) (Yeah, yeah, yeah, yeah, yeah, yeah) I love you more than anything But the words can't even touch what's in my heart (Yeah, yeah, yeah, yeah, yeah) No, no (Yeah, yeah, yeah, yeah, yeah, yeah) When I try to explain it I be sounding insane The words don't ever come out right I get all tongue-tied and twisted I can't explain what I'm feeling And I say, baby, baby, Oh, woah, oh, woah, Baby, baby (Baby I) oh, baby, oh, baby, my baby (Baby I) oh, baby, baby I (Baby I) all I'm tryna say is you're my everything, baby But every time I try to say it Words, they only complicate it Baby, baby (oh, whoa, oh, whoa) Baby, I'm so down for you No matter what you do (real talk), I'll be around (Yeah, yeah, yeah, yeah, yeah,) (Yeah, yeah, yeah, yeah, yeah, yeah) Oh, baby See Baby, I been feelin' you Before I even knew what feelings were about (Yeah, yeah, yeah, yeah, yeah,) Oh, baby (Yeah, yeah, yeah, yeah, yeah, yeah) When I try to explain it I be sounding all crazy Words don't ever come out right I get all tongue-tied and twisted I can't explain what I'm feeling And I say Baby, baby (oh, whoa, oh, whoa) E qui mi fermai . non riuscivo più ad andare avanti perché c’era lui che lui mi fissava negli occhi in modo diverso , in modo sincero, - io-io d-devo andare un attimo a prendere un po’ di aria . scusate . – e mi dileguai da lì sotto lo sguardo stupefatto delle mie amiche , sia per la mia voce , sia per la reazione . Non capivo più niente , perché mi aveva fatto quell’effetto ? mi stava semplicemente guardando mentre cantavo , vero? Non lo so , c’era una connessione tra di noi in quel momento , ma forse me lo sto solo immaginando . E’ letteralmente impossibile , lui è fidanzato , cioè non proprio , comunque sempre che va in giro a baciarsi con quella ragazza e chissà con chi altra. Poi è più grande di me . Francesca aveva detto che aveva 21 e mezzo , quindi è impossibile che mi piaccia , non è il mio tipo . Annebbiata dai miei pensieri non mi resi conto che stavo di fronte ad una gelateria . quanto strada avevo fatto? E adesso mi ero persa . Avevo lo sguardo disperso fino a quando non si avvicinò un ragazzo . - ciao ti sto vedendo persa , hai bisogno di aiuto ?- mi chiese dolcemente lui. - ehmm.. mi sono persa e non so dove sono .- - intanto io mi chiamo Alex e… se vuoi ti potrei aiutare .- non sapevo che dire , era un perfetto sconosciuto , ma nello stesso tempo i suoi occhi mi infondevano sicurezza. - io mi chiamo Violetta , ma se ti disturbo non voglio che tu mi aiuti – - farei questo altro per te Violetta . allora dove dovresti andare ? – ecco e adesso non mi ricordo più la via né il numero civico e il telefono l’ho dimenticato a casa di Francesca . che faccio ora? - ecco… io non ricordo la via , ma magari conosci i proprietari . sono Francesca Vargas e Leon Vargas.- al solo pronunciare di quest’ultimo ritrasse la faccia , era diventato rigido. - qualcosa non va ?- - no… tutto a posto . solo che li conosco , quindi potrei accompagnarti.- -grazie Alex , ma tu quanti anni hai ? – - ho quasi 18 anni e frequento lo studio on beat - la mia stessa scuola , forse un segno del destino , il mio primo amico maschio della storia . - anche io vado lì , da oggi e ho quasi 15 anni . che dici potremmo essere amici? – gli tesi la mano e lui me la strinse sorridendomi . Iniziammo a camminare e la strada sembrava non finire più . Possibile che sono stata così tanto tempo fuori ? Mi ero voltato verso Alex per chiedergli come conosceva i Vargas quando ad un certo un punto vidi una figura familiare che gridava il mio nome . E dopo riconobbi che era Leon . -Violetta ci hai fatto spaventare ,sei fuori da più di un’ora e non ti trovavamo più – non lo avevo mai visto così serio , solo quando mi prese da terra la stessa mattina . - io sto bene e poi per fortuna che ho incontrato Alex .- mi voltai verso di lui e vidi che si scambiavano occhiate di fuoco . - si … per fortuna – disse Leon con del rancore nelle sue parole . sicuramente si conoscevano e si odiavano , chissa per cosa. - comunque Violetta viene con me ora . le ragazze stanno aspettando a casa AMORE.- disse lui guardando Alex . rimasi di sasso dopo l’ultima parola e non fiatai così salutai Alex - ciao , ci vediamo a scuola – - ci conto però . – disse lui . Eravamo quasi arrivati a casa e nessuno dei due aveva aperto bocca fino a questo punto - p-perché mi hai chiamata ‘’amore’’ ?- rotto quel silenzio tra noi lui si girò fissandomi intensamente negli occhi . - devi stare lontana da lui , non è affidabile . – - ah certo perché tu lo sei di sicuro . – risposi io , pentendomi subito di ciò che avevo detto , infatti lui si girò verso di me . - cosa vorresti dire scusami. - mi disse con tono acido . - non niente dimentica quello che ho detto . – - eh no adesso voglio saperlo .- ecco che fare? Dovevo dirglielo ? - ecco … sarò una nuova arrivata , ma so gia la tua reputazione da play boy …- - ah , e tu ci credi? – - beh non mi hai dato motivo per non farlo, anche se ci conosciamo da poco . – attimi di silenzio tra di noi poi di nuovo . - hai ragione , scusa per il mio comportamento , solo che sono abituato a comportarmi in quel modo e poi è la prima volta che una ragazza non cade ai mei piedi anche se piccola .- - chi te lo ha detto che sono piccola? – gli domandai aspettando una sua risposta e vedendo sorridere , questa volta innocentemente . - magari puoi ingannare gli altri con il tuo aspetto da grande ma non me , ci sono abituato e poi anche se ti truccassi rimarresti uguale . – - questo è un modo per dirmi che sono piccola e brutta ?- - no questo è un modo per dirti che sei una delle poche ragazzine che non si truccano e sono belle anche senza maschere . – rimasi colpita da quelle sue parole. Forse lo avevo giudicato troppo presto , in fondo non è così’ male come pensavo … - senti forse abbiamo iniziato con il piade sbagliato … ti va di ricominciare ed essere amici ? - mi tese la mano e io la guardai titubante , ma in fondo cosa potevo perderci… - ok va bene . Ciao io sono Violetta Castillo.- gli strinsi la mano . - ciao , io sono Leon Vargas, ti va di essere amici ? – - molto volentieri Leon – e cosi senza rendercene conto arrivammo a casa sua . -ragazze vi ho detto che sto bene, non preoccupatevi … per quello c’è gia mio padre . - e tutti si misero a ridere , compreso Leon . quando entrammo in casa Francesca rimase immobile vedendoci ridere insieme , noi che un’ora prima non ci potevamo sopportare. - e poi ho incontrato un ragazzo che mi ha aiutato a cercare la strada . – quando lo dissi Leon si irrigidì e io lo guardai bene . - primo dicci se è bello e secondo il nome e l’età!!!!- quasi mi urlarono . - calmatevi . comunque , sì è carino , si chiama Alex , ha quasi 18 anni e frequenta la nostra scuola .- Camilla , Ludmilla e Nata iniziarono a saltellare , mentre Francesca no , rimase immobile a fissare Leon . - Violetta ha fatto colpo ragazzi , eheheh. - non riuscivo neanche a ridere che gli sguardi che si scambiavano Francesca e Leon mi facevano venire in mente mille domande . - tutto apposto Fran? – chiesi e lei annuì con la testa non molto convincente . - io esco ragazze , ciao … - disse Leon un po’ stordito . io non ne capivo il motivo di quelle reazioni avute da tutti e due i Vargas , ma lasciai perdere - ciao Leon – lo salutai agitando la mano e sorridendogli . e pensare che un’ora fa non ci potevamo neanche vedere… - ragazze si è fatto tardi devo andare , altrimenti mio padre si insospettirà . – diedi un bacio ad ognuna di loro e mi accompagnarono tutte alla porta . - a domani Vilu ! – e così ritornai a casa con tante domande nella mia mente , ma contenta per aver trovato nuovi amici : Camilla , Ludmilla, Francesca , Nata , Leon e Alex. Non male come primo giorno . Era passata gia la mia prima settimana di scuola e quello che doveva venire era il fine settimana . penso che me ne starò rinchiusa in casa a deprimermi con qualche film strappalacrime e un buon gelato . - allora Vilu , che ne dici se domani sera usciamo insieme ?- - io … avrei un impegno veramente…- era la prima cosa che mi era venuta in mente . non ero mai uscita con delle amiche , ne tanto di meno la sera . - e quale ? – ecco,molto astuta Camilla , complimenti . sapevo già che era finita così dissi la verità . - … ok , nessuno , ma io non sono mai uscita di sera e se lo sa mio padre mi rinchiuderebbe a casa per tutta la vita. - vabbè , ma noi ci inventiamo qualcosa . dì per esempio che vieni a dormire da me , no? Tanto l’ho gia conosciuto tuo padre. - questo è vero . mio padre l’ha conosciuta per caso perché l’avevo portata a casa a fare i compiti , informando della situazione che mio padre non sapeva frequentassi lo studio . lei mi chiese il perché , ma io preferivo ancora di no.n dirlo. - ok , ma non sono tanto convinta… - - di cosa non saresti convinta ? – dietro di me era arrivato Leon con il braccio attorno alle spalle della sua ‘’ fidanzata’’. -io… n-niente , solo … non saprei se uscire con Alex perché me lo avevo chiesto . – non volevo dire la verità a lui , non si può mai sapere .. e poi la storia di Alex era la più convincibile , forse. Luì annui e se ne andò senza proferire parola . era strano , ogni volta che parlavo di lui faceva una faccia strana e vorrei capire il perché. - perché gli hai detto così – -pochi lo sanno meglio è – dico io - ok , ma secondo te non lo verrà a sapere comunque , magari ti vede in giro. Non ci hai pensato? - eh vabbè una cosa alla volta Cami. – rispondo io molto schietta . Le cose con Leon vanno meglio , adesso mi tratta come sua sorella minore , perfino come Francesca . quando parla mi fa sentire speciale e protetta , mi fa sentire bene . lo so che è passato pochissimo tempo da quando lo conosco , ma è come se ci conoscessimo da tutta la vita . forse è il mio migliore amico . - ehi Violetta , come va? – era arrivato Alex vicino agli armadietti per salutarmi . quella storia di ‘’AMORE andiamo ‘’ di Leon l’avevo chiarita inventando che lui chiama tutte amore , ma lo fa per scherzo . - me la cavo e tu ? – fece un piccolo sorriso . -anche io . senti ti volevo chiedere una cosa . - dimmi pure.- lo vedevo agitato e questo era strano perché di solito quella agitata davanti ai ragazzi sono io . in questi giorni invece sono riuscita a farmi due nuovi amici . - sì , ecco … volevo , volevo chiederti se.. ti andrebbe di uscire con me uno di questi giorni , che ne dici?- ero rimasta senza parole , di certo non me lo aspettavo . era la prima volta che un ragazzo mi chiedeva di uscire. - io? Cioè sì , mi andrebbe , ma che dici se rimandiamo perché questo fine settimana dovrei uscire con le mie amiche e nei prossimi giorni sono molto impegnata con i compiti . sai devo ancora finire di imparare la canzone di Angie . - certo magari mi dici quando sei libera così ci organizziamo . – - va bene . ora però devo andare . le ragazze mi stanno aspettando . – e gli diedi un bacio sulle guance. Nel pomeriggio dovevo andare a casa di Francesca e infatti mi stavo preparando . finito scesi le scale e quando feci per andarmene la voce di mio padre mi bloccò. - Violetta, Roberto ti accompagnerà è già fuori che ti aspetta . – quanto lo odio quando fa così . non mi lascia mai libera di far niente . - ok papà io vado .- - non dimentichi niente ? mi disse indicando la sua guancia . - sì certo papà .- - allora Vilu adesso parliamo di ragazzi . – eravamo in cucina e stavamo chiacchierando mentre preparavamo la nostra merenda, ovvero crepes alla nutella . -ti ho visto parlare con chi saii tu , per caso mi devi dire qualcosa ?- - mi ha invitato ad uscire con lui uno di questi giorni , però poi abbiamo deciso che ci saremmo organizzati quando io ero più libera. – lei stava iniziando ad urlare per la gioia e la guardavo molto divertita. - E’ fantastico Vilu , il tuo primo appuntamento . io ti aiuterò a scegliere cosa dovrai mettere e…- - calma Fran , non correre . per adesso non se ne fa niente . – la vedevo gia calmarsi e guardarmi male . - ma io sono contenta comunque per te e perché ti voglio aiutare .- venne verso di me e mi abbracciò . - ti voglio bene Fran.- - anche io Vilu.- intanto qualcuno stava applaudendo fermo sul posto all’inizio della porta . - che scena commuovente , mi fate quasi piangere .- era Leon che ci stava prendendo in giro , Così io Fran ci guardammo scambiandoci sguardi di intesa e presi il bicchiere pieno di acqua vicino di me e glielo versai addosso . Era rimasto molto sorpreso . - VIOLETTA CASTILLO TU SEI MORTA .- Francesca se la rideva , mentre io correvo da Leon che mi inseguiva per tutta la casa. - guarda che ti prendo . – - provaci.- ci guardammo per 5 secondi con sguardi di sfida , poi mi misi a correre e lui mi inseguiva. Non sapevo più dove andare e non volevo dargliela vinta così con uno scatto agilissimo gattonai sotto le sua gambe e aprì la porta iniziando a correre sul marciapiede , con lui che mi stava alle calcagne . - sto per prenderti ! – - te lo sogni – mi ero girato un attimo verso di lui e in quell’attimo non mi ero accorta che un clacson stava suonando contro di me . Ero in mezzo alla strada . La macchina stava per investirmi ed io ero immobile e spaventata , non sapendo cosa fare. - VIOLETTA!- non riuscivo ad aprire gli occhi , avevo paura di non farcela . - Violetta apri gli occhi, sei salava .- mi disse una voce familiare che la collegai a quella di Leon . Quando lo feci me lo ritrovai ad un palmo della mano dal viso steso sul marciapiede sotto di me . Mi aveva salvato ed io ero viva grazie a lui. Lo guardai ancora e ancora , era così bello . quegli occhi , gli stessi occhi di pochi giorni fa , quando inciampai in una fossa e lui mi salvò. - G-grazie – riuscì solo a dire . non sapevo cosa fare , ero immobile , così feci l a prima cosa che mi venne in mente . lo abbracciai molto forte e lui racambiò . di sicuro si sarà spaventato più lui di me . Quando ci staccammo lui mi guardava il viso e con la mano destra scostò la ciocca di capelli che era caduta sul mio viso . Ero così in imbarazzo , non avevo mai provato delle emozioni così forti , e non solo per il mio quasi incidente. - Violetta mi hai fatto prendere un colpo … - anche lui era senza parole , rimanemmo a guardarci negli occhi . Ad un certo punto , questa volta con la mano sinistra , mi accarezzò la guancia . al solo tocco chiusi gli occhi e sentì le sue labbra posarsi sulle mie dolcemente. Lentamente si staccò da me . ci furono altri attimi di silenzio tra noi . poi mi scostò e ci alzammo in piedi . -i-io s-scusami non volevo è stato un momento di debolezza. – mi disse in imbarazzo . io invece pensavo che sembrava lo volessi da tutta la vita . abbassai lo sguardo , non era così che mi aspettavo andassero le cose dopo il mio primo bacio . una lacrima stava scendendo sul mio viso e così prima che lui se ne potesse accorgere scappai via . - VIOLETTA , DOVE VAI ? – sentì urlare , ma io non ne volevo sapere . riuscì a tornare a casa di Francesca prima di lui ,e con mille interrogativi di lei ,che riuscì ad evitare, me ne andai via prendendo le mie cose. ANGOLO AUTRICE ciao a tutti ragazzi . questo è un nuovo capitolo pieno di sorprese . allora per cominciare , c'è Leon che all'inizio sembrava gentile , poi maleducato e poi nuovamente gentile . e che dire del loro bacio ? . Beh Leon certamente ha rovinato tutto . ma aspettiamo i prossimi capitoli per capire cosa succederà tra loro. un bacione , al prossimo

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Capitolo 5
*** Gelosie , uscite e incontri inaspettati ***


Sono passate 2 settimane ormai da quel bacio e non ci parliamo ancora . Io il perché non lo so sinceramente . Quando mi aveva baciata mi sono sentita come la donna sulla luna , sorpresa , felice e curiosa . Non pensavo di provare tante emozioni per una persona , per di più il fratello MAGGIORE della mia migliore amica . Lui invece cercava di avvicinarsi per parlare con me , ma quando lo faceva mi allontanava . Perché dovevamo parlare ? Era ChiaRo che lui non voleva . Era stato solo spavento ... sì sicuramente . Magari voleva ancora di più dirmi che non voleva era stato uno sbaglio o cose del genere , ma io preferisco non parlarne anziché chiamarmi "uno sbaglio". Immersa nei miei pensieri , sobbalzai quando una mano si posò sulla mia spalla . - Hey Alex , sei tu . Mi hai fatto prendere un colpo ! - esclamai dandogli uno schiaffo leggero sul braccio . - mi hai fatto male ! - scherzò lui . Io non riuscirei a fare del male a nessuno . - allora , cosa ne pensi se domani usciamo finalmente ? - mi chiese . Stavo per rispondere di no , quando giro la testa e mi accorsi che Leon mi stava guardando con la mascella contratta e pugni serrati . Ho capito che quando lo fa gli sta dando fastidio qualcosa . Così misi la mano sulla spalla di Alex . - certo . Non vedo l'ora . Che dici se ci vediamo davanti a alla gelateria vicino allo Studio come punto di riferimento?- ecco , perché avevo detto di sì ? Adesso pensera che mi interessa , invece a me piace , ma come amico . Non so il motivo , ma quando vidi Leon guardarci in quel modo , ho dato la risposta . - per me va benissimo . Allora a domani alle 20.00 ? Ti porterò in un posto magnifico , ma tu prometti mi che indosserai un abito elegante e non mi chiederai il perché - a quel punto eroMolto curiosa di sapere dove mi voleva portare . - ok va benissimo . A domani . - quando se ne andò mi voltai e non lo vidi più . Era sparito e io lo volevo cercare . Non mi piaceva quella situazione . Leon era il mio migliore amico , senza togliere niente ad Alex , però lui per me è speciale . Così Andai a cercarlo entrando nello Studio e lo vidi vicino agli armadietti a parlare con una ragazza molto bella , alta , bionda e occhi azzurri. Quando li vidi insieme mi salì un senso di gelosia che non so da dove veniva . Appena finirono di parlare stavo per andarmene, quando la sua voce mi fermò. -Violetta mi volevi parlare? - mi disse con una voce che fredda , che non aveva mai avuto con me . - non non preoccuparti . Volevo prendere solo un succo - era la prima cosa che mi venne in mente , ma lui se ne accorse che non era vero. - Violetta non sai mentire . Volevi dirmiPer caso che preferisci andare con il tuo amichetto ? - appena disse la parola "amichetto" alzai la testa , fino a prima abbassata . - ahhh allora è per questo che mi parli così . Tu non vuoi che sia mio amico . DI la verità . - - io non ammetto proprio niente . Tu puoi fare quello che vuoi con chi vuoi. Non sono nessuno per dirti cosa devi o non devi fare . La vita è tua .- fino a qualche minuto prima volevo chiarire le cose con lui . In quel momento invece volevo solo dargli un pugno in faccia . Alcune volte si comporta come la persona più dolce del mondo altre invece come la più s*****a del mondo . - io ti odio ! -urlai . Vedevo che ci rimase per quelle semplici parole , ma d'effetto . VoltaI i tacchi e me ne Andai a casa di corsa . Dovevo pensare a domani , alla mia uscita con Alex . Ma pensando ricordai che lui aveva detto che mi serviva un abitoElegante . E adesso dove lo potevo trovare ? Poi mi venne un'idea. Presi il mio cellulare e digitai il numero di Fran , lei mi voleva aiutare e ora ne ha la possibilità . - ciao Fran , ti disturbo ? - - certo che no Violetta . Dimmi pure . - ti ricordi quando Alex mi aveva invitato per una uscita e tu ti eri offerta per aiutarmi ? Ecco il momento è arrivato . Mi serve il tuo aiuto . - allontanai il cellulare dall'oRecchio perché mi aspettavo i suoi gridolini e infatti successe . - ovvio che ti aiuto violetta , non aspettavo altro ! Vieni subito , adesso , ORA a casa mia ! Ho già invitato le altre e lo stavo per dire anche a te . - ero indecisa se dire di sì . Non mi andava di ritrovarmi di nuovo faccia a faccia con Leon dopo quello che era successo nel momento prima . - ma saremo sole in casa ? Sai .... mi imbarazzo con altre persone . -- -si violetta , non preoccuparti . Non ci sarà nessuno a parte noi .- ero già più sollevata sapendo che non l'avrei incontrato . - ok allora vengo subito , sono vicina Casa tua - - ok ti aspetto - chiudemmo la chiamata insieme e mi diressi verso la casa Vargas - allora ragazze , capito la situazione ? Io non ho nessun vestito elegante , voi potreste aiutarmi ? . - ero arrivata da circa un'ora e dopo di me anche le altre ragazze e ci eravamo messe subito a parlare del mio "incontro " con Alex . Loro sono convinte che lui voglia chiedermi di essere qualcos'altro , ma io non credo . Almeno non domani . Io sto bene con Alex ma sto bene come un amico . - Vilu qui ci pensa la sottoscritta . Ludmilla è la maga dei vestiti . Magari ci vedremo domani , con il permesso di Francesca , qui prima di sera e ti aiutiamo a preparare . Che ne dite ? -- per me è ok ! - rispose Francesca saltallendo dalla gioia . - anche per me ! - dissi - per noi uguale - dissero Camilla e Nata Passato il pomeriggio con le mie migliori amiche ritornai a casa felice di avere il loro appoggio e sollevata per non aver incontrato la faccia di Leon . Non riuscirei proprio a reggerla . Camminando per le vie della città ad un certo punto mi fermai perché Lo riconobbi vicino ad una panchina con il cellulare in mano che stava ridendo , forse stava Messagiandò . A guardarlo mi spuntò un sorriso in volto e non sapevo da dove veniva. Io era arrabbiata con lui . Io non contavo niente per lui . Se mi riteneva una persona speciale , non avrebbe dovuto trattarmi in quel modo . Quando misi il cellulare in tasca alzò lo sguardo e lo incrociò col mio . Il quel momento la Terra aveva smesso di girare era tutto fermo . I suoi occhi erano fissi sui miei e senza renderermene conto mi VoltaI verso una ragazza che stava per sedersi accanto a lui . Lui si giro verso di lei e mi ignorò completamente . Notandola meglio la riconobbi . Era Lara , quella di cui mi aveva parlato Fran . La ragazza che aveva con lui una specie di relazione di letto . Non so cosa mi prese , ma iniziai a camminare velocemente poi a correre perché non volevo vederli a scambiarsi effusioni in pubblico . In questo periodo che sono stata lontana da lui mi sono accorta che mi fa male quando lo vede sorridere con le altre ragazze e non con me . Prima magari lo negavo , ma forse ora potrei dire che mi piace leon Vargas. Anzi lo posso dire . Quando lo vedo mi sciolgono in un sorriso e dentro di me mille emozioni viaggiano all'impazzata, perfino quando sono arrabbiata con lui . Ma devo togliermi questi pensieri dalla testa , io per lui sono solo una ragazzina , lamica di sua sorella minore .Forse è meglio che me lo dimentichi per sempre e pensare a domani , all'uscita con il mio amico Alex . - Violetta , mi raccomando , stai attenta e mandami un messaggio quando arrivi.- oggi è Sabato e sto per andare a casa di Fran , anche se prima papà deve farmi le sue solite raccomandazioni . Però devo dire che in questo periodo , da quando ci siamo trasferiti , papà mi lascia un pochino più libera . Non fraintendete , questo non significa che mi lascia uscire per più di due orette o che posso andare nei locali con le mie amiche , però per ora mi accontento di questo . - certo papà , ciao - ah , la storia di Alex glielho detta e non si era arrabbiato perché appena gli dissi il nome e la storia della ragazzo capi che era il figlio del suo più grande amico e mi disse che da piccoli giocavamo sempre insieme. È stato molto facile questa volta , ma aspetterò la ramnzina del post uscita - Hey VIoletta , entra pure cara - questa volta mi aveva aperto la madre dei Vargas . L'avevo già conosciuta , era molto gentile e premurosa nei miei confronti. Poi avevo scoperto che conosceva molto bene mia madre . Andavano insieme a scuola ed erano migliori amiche inseparabili , come me e Fran . - grazie signora Fran è in camera ? - - si cara e ci sono già le altre ragazze che ti aspettano, ma te lho già detto , chiamami Carla , non Signora - e sorrise dolcemente . Io mi diressi nella sua camera e bussai , apri la porta e mi le ritrovai tutte sul letto a parlare , anzi a discutere di non so cosa . - TI HO DETTO CHE QUESTO NON VA BENE CAMILLA ! - - E INVECE SI - - NO - - SI - - BASTAAA , NON Vi siete accorte cheChe sono arrivata da 5 min e voi state ancora discutendo ! ? - dissi io . - scusaci Vilu , non volevamo . Stavo decidendo il vestito che metterai per stasera . Vedi Ludmilla ne ha portati tantissimi - - ok ma ora calmiamoci e ... voglio vederli anche io . - dissi elettrizzata . - allora ti ho portato questo rosa , questo blu , verdi , giallo e ... insomma l'arcobaleno ... scegli tu .- e ci mettemmo tutte a ridere . Era proprio vero Ludmilla era la regina dei vestiti . Così Andai a provarne uno per volta e alla fine uscì dal bagno con vestito blu , che all'ancora non avevo provato , e le ragazze mi guardavano con la bocca aperta . Stavo pensando di avere qualcosa tra i denti . Il vestito era semplice: aveva un blu mare intenso , scendeva morbido fino ai piedi e non aveva spalline , aveva un corpetto a cuore . Poco più su della vita era tagliato con un nastRo bianco con piccoli brillantiDevo dire che era molto bello , ma mi vergognavo un po ad averlo addosso , non ero abituata - sei fantastica Vilu!!!- gridarono in coro le mie amiche . - sisi , ma sbrighismoci ! Il lavoro non è finito ancora .- mi disse mentre stava prendendo da una borsa delle scarpe col tacco - non vorrai mica...- - certo amica mia . Tu le indosserai eccome. - se pensi che io metta queste cose ai miei piedi ti stai sbagliando di grosso .- le dissi io . Non mi sarei mai messe quelle scarpe MAI E POI MAI . - intanto vieni che iniziamo a truccarti .- - COSA ??? Anche questo no.... è troppo . Io mi rifiuto . Non si era parlato ne di tacchi e ne di trucco . - sshh . Zitta e siediti .! - anche se contraria mi feci truccare , il suo sguardo mi fece quasi paura e alla fineFui costretta ad indossare le scarpe col tacco - Violetta sei fantastica , ti faccio una foto per ricordare ai mio capolavoro !! - si vanto ludmilla , sempre la.solita è ci mettemmo a ridere . - grazie ragazze senza di voi non so cosa avrei fatto .- e ci abbracciammo calorosamente. - dai Vilu che è tardi Alex ti starà già aspettando .- - uhhh è vero . È tardissimo . Io vado . Roberto sara già qui fuori che mi aspetta . Grazie ancora . Poi vi racconto . Appena incontrati con Alex mi disse che che mi doveva bendare gli occhi . Io non capivo il perché di quella situazione , ma feci come mi aveva detto . - siamo arrivati ?- chiesi stanca ormai di camminare bendata . - quasi . Aspetta ancora un minuto e...Ecco qua . - mi sciolse la benda dagli occhi e mi ritrovai davanti un'immensa struttura bianca , molto elegante . Davanti c'era scritto " serata di gala " . - WOW .... - non sapevo cosa dire , non era mai stata ad una serata del generee poi io non volevo capisse male , io gli voglio bene , ma cOme un semplice amico - ti piace ? I miei genitori sono stati invitati e così avevo pensato di farti venire con me , dato che non sapevo con chi venire , perciò ho detto" perché non venire con la mia amica Violetta ?" - Sono già più sollevata che abbia detto "amica " . Magari mi sto facendo solo film mentali. - entriamo? - - certo !- risposi io . Appena entrati vidi un salone enorme molto raffinato con grandi lampadari pendenti al soffitto . Al centro c'era una pista da ballo e alcuni tavoli in fondo . Nel tutto si creava un ambiente favoloso. - ripeto ... è.. WOW . - dai vieni . Ti faccio conoscere i miei genitori .- - o-ok - non ero molto sicura , cioè i suoi genitori ? - mamma , papà lei è VioelEtta , la mia amica di cui vi avevo parlato . - buonasera signori - dissi con un po di imbarazzo . - ciao Violetta . Alex ci ha parlato tanto di te e ti ringraziamo per farlo sorridere sempre . - questo non me lo aspettavo di certo . - si ok mamma noi andiamo eh? - la zitti alex . - io dovrei andare un attimo in bagno tu resta qui che arrivo .- - ok - nel frattempo che aspettavo presi il cellulare e aprì whatsapp . Sfogliavo i contatti e mi soffermai su quello di Leon . Aveva una foto con sua sorella in cui si abbracciavano , erano molto dolci ed è strano pensare che lui possa essere quel genere di play boy. Sfogliavo ancora quando - scusi , mi sa dire... Violetta ? Sei tu ?- mi voltai e non potevo crederci a ciò che vedevo .

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Capitolo 6
*** Dichiarazioni ***


Ero rimasta immobile . Di certo noni aspettavo un Leon vestito in giacca cravatta . - c-ciao .. - dissi imbarazzata e con un po di indifferenza. Volevo fargli capire che ero arrabbiato con lui . - s-scusami ... ma devo andare.- ero arrivata all'uscita del grande salone quando una mano mi bloccò il polso . - aspetta Violetta non te ne andare - mi girai e lo fissai negli occhi . Grandi occhi verdi , i più belli del mondo. Quando mi trovavo in quelle situazioni non capivo più niente , anzi solo una cosa : comprendevo sempre più che lui mi piaceva , eccome se mi piaceva. - cosa vuoi L-leon .. - - dobbiamo parlare. - -io non ho niente da dirti - e abbassai lo sguardo a terra . Non volevo più guardarlo negli occhi , altrimenti non avrei resistito più di tanto. - Violetta guardami negli occhi, perfavore ... - alzai la testa Ma guardavo nel vuoto . - ti prego Violetta ... - non l'avevo mai visto in quello stato , ma sicuramente farà così con tutti per ottenere quello vuole. - io ti ascolto . - - NO tu mi devi guardare negli occhi , così ci capiremo meglio...- ancora titubante alla fine lo guardai negli occhi . Ed ecco qui la mia fine . Mi ero persa nel mare di color verde , ANCORA . - allora , da dove comincio ... - lo vedevo in difficoltà nel parlare e non capivo il motivo , così lo aiutai. - guarda Leon se mi vuoi dire che son una bambina , solo una ragazzina , che sono l'amica di tua sorella minore , per favore , anzi fammi il piacere di non iniziare il discorso . Non ho bisogno che tu mi dica questo. - rimase immobile dalle mie parole , ma anche un po contrario . Stavo per andarmene ,quando lui mi fece voltare e senza volerlo inciampai su una pietra e finì addosso a lui. I nostri petti Erano incollati , come le nostre fronti e le labbra si sfioravano . - non volevo dire quello - - vai dalla tua ragazza Leon - a quel punto lui scese a fissare le mie labbra e io presi a modermi il labbro inferiore . A quel gesto lui sorrise , ma ritorno subito serio e si avvicinò ancora di più e alla fine mi baciò . Questa volta però non fu un semplice bacio . Questa volta sentivo che da parte di tutti e due c'era intesa e passione. Continuando a baciarmi lui mi fece appoggiare su un muretto e nel frattempo la sua lingua chiese accesso alla mia bocca . Io non avevo mai dato un bacio così avevo paura di andare avanti così mi staccai piano controvoglia. - L-Leon ... - - non dire niente . FaI parlare me . È vero tu potrai anche essere più piccola di me . Cioè un bel po . Ma comunque ... cosa mi nteressa . Alla fine ci togliamo quasi 7 anni . AlcunI si tolgono anche 20 Differenza. Io .. scusami per il mio comportamento , ma quando ti vedevo con quello lì mi saliva una rabbia che non riuscivo a controllare .. t-tu Violetta mi piaci .- disse . L'ultima frase mi colpì e mi fece arrossire . Io non ci potevo credere, per me era tutto nuovo , era un mondo da scoprire . - Leon è-è la verità ? Io non voglio soffrire e poi come fa a piacere una come me ad uno come te , dimmelo .- - semplice . Mi hai catturato sin dal primo sguardo , sin dai primi battibecchi . Prima pensavo fosse amicizia poi mi ero accorato che senza di te in queste settimane non riuscivo a stare e allora ho capito . Violetta sei bellissima , sei intelligente e simpatica , generosa , ma alcune volte quando ti chiedo qualcosa tu ti volti dall'altra parte , sei capricciosa alcune volte , ma sei la persona che mi fa più sorridere in questo mondo - ero rimasta a bocca aperta . Non mi aspettavo nulla del genere - Leon tu hai un sacco di ragazze ai tuoi piedi e..- - E niente , sono loro che si avvinghiano come cozze e vanno a dire agli altri cose che non sono vere . - e Lara? Che mi dici di lei ? Ieri vi ho visti insieme al parco .- dissi abbassando nuovamente l testa . - ieri l'avevo chiamta per un appuntamento perché dovevo parlarle . E infatti le ho parlato ... è lho lasciata .- non potevo crederci . Leon Vargas , i lplay boy della scuola ha fatto questo ? Incrociai di nuovo i suoi occhi , questa volta brillavano - e che mi dici di stasera . Con chi sei venuto? - - ecco in realtà sono da solo . Alcuni soci di mio padre volevano conoscermi , ma in realtà lo so che lo ha chiesto mio padre , lui non capisce che il mio futuro non sarà il suo. - sembravo una bimba che vedeva per la prima volta un cucciolo , capivo che volevo provarci e così poggiai le mie labbra sulle sue . Fu sorpreso dalla mia intraprendenza . Ci bacciammo in modo casto e poi ci staccammo. - anche tu mi piaci Leon , dalla prima volta che ti ho incontrato , quando mi avevi preso quella mattina e io stavo per cadere. - mi scappò una piccola risata ricordando quel giorno. - promettimi che non mi farai soffrireTi prego . Ho già sofferto abbastanza.in passato . - non volevo dire quell'ultima frase che ovviamente riguardava mia madre . - cosa vuoi dire con questo ? - mi chiese curioso lui . Proprio questo volevo evitare . Ci furono attimi di silenzio tra di noi , feci un respiro e stavo per dirgli tutto quando ... - Violetta sei qui ? - era Alex . O mio dio mi ero scordata che mi aveva detto di aspettarlo . E adesso che invento ? - vai via leon , ci vediamo dopo - dissi . Mi guardavo stizzito . -perché scusa ? Non vuoi che il tuo amichetto ci veda insieme ? - - NO , non è questo è che dobbiamo ancora parlare... insomma ti prego . - lo guardai supplicante e così se ne andò . - eccomi Alex . Scusami ma volevo prendere una boccata d'aria .- dissi con il tono più convincente possibile. - non non preoccuparti , ma mi hai fstti Spaventare - - non volevo, scusami . Andiamo? - chiesi , ma lui mi fermò . - aspetta Violetta . Possiamo parlare ? - ero sorpresa . Non sapeVo di cosa volesse parlare - dimmi pure.- - ok ... allora ... io volevo dirti che tu ... in somma mi piaci violetta . Da sempre . Facevo finta di essere tuo amico , quando avrei voluto essere qualcosa di più . Sei bellissima e stasera mi hai lasciato a bocca aperta. AI miei genitori sei piaciuta molto . - fe ce una pausa e mi prese le mani . - vuoi essere la mia ragazza ? - in quel momento ero ancora più sorpresa . Io lo ritenevo solo un amico ma come potevo dirglielo senza ferire i suoi sentimenti.? - Alex , per me è difficile dirtelo.. ma ..- cercavo le parole giuste per dirglielo , ma non le trovavo . - hai un altro ? - mi disse lui con una faccia mortificata - no Alex ... solo che non sono pronta ad avere una relazione adesso , magari rimaniamo amici . Ti va ? .- inventai quella cosa sul posto , ma era meglio così . Gli porsi la mano e lui me la strinse . In fondo ero contenta perché non avevo perso un amico , l'unica persona che mi piaceva era LUI , forse adesso il MIO LUI . - certo . E scusa se sono stato affrettato.- incredibile come poteva essere dolce quel ragazzo . Sono contenta che sia mio amico. - allora ti va di ballare ? - mi disse a mò di principe facendo l inchino . A quel gesto sorrisi un po - ma certo bel principe - e ci mettemmo tutti e due a ridere ed entrammo nella sala . - beh la musica è anche adatta per ballare . Andiamo - - ma non stiamo al centro della sala per favore , mi vergogno . - dai Vilu . Balliamo e basta .- ero un po Incerta ma alla fine iniziammo ad avvicinarci al centro della pista . Da li riuscivo a vedere Leon che mi guardava e guardava Alex con occhi di chi voleva uccidere qualcuno . Ero un po imbarazzata per quella situazione . Poi però vidi una ragazza che si stava avvicinando a lui e lì Sì che stavo per innervosirmi. Lui mi guardo con uno sguardo beffardo che mi fece ancora di più innervosire, e le prese le mani per ballare. Sicuramente lo stava facendo apposta per farmi ingelosire , ma anche io potevo giocare al suo stesso gioco . Così mi avvicinai ancora di più ad Alex , stupita del mio avvicinamento, ma continuò a ballare . Io ed Alex stavamo molto vicini e ad un certo punto si stava avvicinando molto per baciarmi , ma una voce dietro di me lo fermò . - COSA STAI FACENDO - ci girammo e vidi Leon con gli occhi fuori dalle orbite . In un certo senso mi piaceva quando faceva il geloso - niente di male caro Vargas . A te che interessa ? - ancora mi chiedo come facciano a conoscersi , ma non era importante in quel momento . Alex era più pacato , mentre Leon si vedeva che stava per esplodere . - caro Fernandez , mi stai facendo davvero innervosire e prima di farmi arrabbiare sul serio ti avviso . Stai lontano da lei , capito ? - capivo che Alex aveva paura ma non lo dava a vedere. - primo : chi sei tu per dirmelo ,secondo: lei non sta con te quindi ... beh fai 2+2 no? - ok questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso , infatti Leon stava per scaraventarsi contro di lui , ma io lo fermai mettandomi davanti ad Alex - ti prego Leon non fargli del male !! - gli urlai e mi guardo intensamente , abbassò il pugno e indietreggiò. - tu da che parte stai eh Violetta? - mi domandò con tono innervosito. - io non sto dalla parte di nessuno . Non voglio che si facciano scenate in pubblico . Che dici tu Leon ? .- l'ultima frase la dissi sarcasticamente . - ma chi sei tu ? Per caso il suo ragazzo ?- domandò Alex . Guardai Leon per vedere cosa avrebbe risposto . - se vuoi sap...- - NO , ma cosa ti viene in mente . Io e lui ?? Ahhah , ma non farmi ridere ...- dissi nervosamente interrompendolo. - infatti , ma cosa ti viene in mente Fernandez . Non potrei mai stare con una bambina , giusto ? - mi voltai per guardarlo per capire se l'ultima frase che aveva detto era vera . I miei occhi iniziavano già a pizzicarmi . Non era possibile , avevo sentito male . - giusto Violetta ? - mi chiese lui con noncuranza . Alex mi stava tenendo per il braccio così lo strattonai e mi lasciò libera . - sei solo uno s*****o - sibilai ud un passo dalla sua faccia. Così Andai verso il bagno ad usciugarmi le lacrime che ormai stavano scendendo sul Mio viso . Rimasi li per un po e ad un certo punto sento bussare la porta del bagno . - posso ? - era la voce di Alex che gentilmente mi chiedeva se poteva entrare nel bagno delle ragazze. Ero arrabbiata anche con lui perché se non avesse fatto quella scenata non sarei qui a piangere . Ma non potevo addossare la colpa a lui , è Leon che mi fa stare in questo stato . Prima era stato così gentile e passionale , un minuto dopo invece era diventato tutto l'opposto . - entra - dissi senza espressione con voce strozzata . - Hey , come stai Vilu? - - sono pronta per andare in discoteca . - dissi sorridendo falsamente . - scusami è che ... non lo so . - così facendo si sedette vicino a me . - vuoi raccontarmi tutta la storia adesso ? - non ero molto d'accordo , ma feci un cenno con la testa. Finito di raccontare tutta la storia ad Alex lui mi abbracciò . - lascialo stare Vilu lui è così , tutto si aggiustera te lo prometto. - mi disse guardandomi negli occhi . Lui mi infondeva fiducia e sicurezza e per questo che gli voglio molto bene . - grazie . Ma adesso mi dici come lo consoci? - - Violetta forse non è il momento ...- stava continuando quando la porta del bagno si spalancò ed entrò una signora anziana che alla vista del mio amico lo prese a calci e lo fece uscire dal bagno poi mi rivolse uno sguardo fulmineo così me ne Andai anche io. Nel frattempo mi chiedevo se Leon era andato via , ma notavo che non era presente . Notai Alex dolorante con il ghiaccio sulla spalla e mi avvicinai . A guardarlo mi veniva da ridere , ma pensando a quello successo precedentemente mi ritornava da piangere . -Alex si è fatto tardi potresti Accompagnarmi a casa , se ce la fai ovviamente - mi scappò una risatIna . - certo violetta prendimi in giro quanto vuoi , ma essere picchiato da una vecchietta non è il massimo lo sai ? - - ahhh pappa molle che sei . AhahH- - comunque sì ti accompagno molto volentieri a casa.- mi disse sorridendomi. - tra noi è tutto chiarito , giusto ? - domandai io , non volevo ci fossero altri fraintendimenti , ma non per colpa di Leon , lo facevo per Alex stesso . Non volevo che soffrisse per una come me , non ne valeva la pena. - certo . Siamo amici- mi sorrise . - Prego signorina - mi fece salire sulla sua moto , ma non sapevo ancora come fare con il vestito perché era abbastanza lungo . - Alex come faccio col vestito ? - - ehmmm.. siediti davanti a me solo da un lato , così sarà più facile .- - ok . Vediamo come va . - era molto meglio , ma avere Alex che mi "abbracciava" da dietro mi metteva un po in imbarazzo . - grazie per la serata Violetta e mi scuso per la sceneggiata che ho fatto . - - NO Alex tu non hai colpa . Anzi mi scuso io per tutto . - gli diedi un bacio sulla guancia e e mi diressi verso l'entrata . - ci sentiamo . Buonanotte ! - e lo vidi andare via sulla sua moto . Aprì casa con lè chiavi non volevo svegliare nessuno . In questa casa vanno tutti a letto presto , tranne Olga che vede sempre i suoi film strappalacrime . Appena entro mi ero tolta le scarpe finalmente ,non le sopportavo più . MAI E DICO MAI PIÙ LE METTERÒ . Camminavo in punta di piedi , ma ad un certo punto si accesero le luci e vidi la figura di papà vicino la cucina . Sicuramente mi stava aspettando. - finalmente Vilu , non volevo andare a dormire finché non saresti arrivata e poi è un po tardi che dici ? - odio quando fa Così . Erano solo le 23.30 . Vabbè forse un po tardi era , ma non era quello il punto . - dai papà non te la prendere e se stai facendo pensieri strani togliteli dalla testa . Vado a dormire Buonanotte. - lo abbracciai e gli schioccai un bacio sulla guancia , lasciandolo li da solo . Caro diario, Non scrivo da un po' e devo dire che mi sei mancato . Allora volevo aggiornarti la mia situazione qui a Buenos Aires: finalmente sono più felice ho tanti nuovi amici , tra cui le mie migliori amiche , Fran , Cami , Lud e Nata e il, ormai mio migliore ,amico Alex . E infine c'è Leon ... Lui è ... beh si , non so come spiegare . Lui mi fa impazzire , letteralmente perché è tanto dolce a volte mentre altre mi stupisce e mi chiedo quale sia il vero ragazzo di cui mi sono inn... cioè nel senso che mi chiedo chi sia veramente e vorrei scoprirlo. Anche se non so come stanno le cose tra di noi. Di certo non sono io quella che ha sbagliato , quindi se c'è qualcuno che deve chiedere scusa quello è lui e questa volta non mi farò ingannare dai suoi occhi . Comunque sarà tutto da vedere e intanto ti do la buonanotte e vado ad indossare il pigiama . Alla prossima ! Nota autrice : Ciao a tutti ragazzi . Questo è nuovo capitolo pieno di dichiarazioni . Insomma Leon non cambia mai , mafari vedremo dai prossimi capitoli. Mi raccomando recensite in tanti .mi piacerebbe sapere cosa ne pensate voi 😘😍😘😍

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Capitolo 7
*** Attrazioni ***


In questi giorni non sono riuscita a dormire , la notte mi svegliavo perché sognavo LUI , Leon . Ancora non abbiamo parlato da quella sera , e sinceramente non so se credere a tutte quelle cose che mi aveva detto. Non riuscivo ancora a dormire , mi giravo e rigiraVo nel letto , così presi il cellulare e digitai il suo numero . Non so perché lo avevo fatto , volevo anche attaccare , ma ero bloccata e poi non sentivo la sua voce da tanto - pronto ... - rispose lui con voce assonnata , in effetti erano le 3 di notte . - pronto ? C'è qualcuno o se è uno scherzo non è divertente.- io no n riuscivo a parlare , la sua voce mi faceva effetto . - i- io...- riuscì a sillabare solo quella "parola" . - Violetta , sei tu ? - mi disse con voce più calma e pacata . Anche lì si sentiva solo il mio respiro Però poi riuscì a dire qualcosa - L-leon...- - violetta , che è successo . Perché mi chiami a quest'ora - mi disse però in modo preoccupato . - i-io nnon.. c-cioè - non riuscivo ad assimilare bene le parole perché non sapevo cosa dire. Ero in difficoltà . - violetta , così mi fai preoccupare . Vuoi che venga da te? - magari . Da quanto che avrei voluto vederlo , abbracciarlo , baci.... Vabbè meglio non esagerare. - mio padre... - sembravo un neonato che che stava dicendo le sue prime parole. - ho capito . Hai paura che ci veda tuo padre....- anche lui secondo me aveva difficoltà , però non come me io ero proprio una statua vivente. - s-si . Però puoi entrare dalla finestra ....- dissi a bassa voce , ma lui capi lo stesso . - vengo subito VioelEtta. - forse lo avevo fatto preoccupare un po , però se lo merita dopo quello che mi ha detto. Anche lui era strano però : prima non mi rivolge la parola e poi viene a casa mia nel bel mezzo della.notte. non lo capirò mai . Riflettendo ancora ,dopo un pò sentì dei rumori provenienti dalla finestra così mi avvicinai e lo vidi nel giardino che stava lanciando dei sassolini sul davanzale. La aprì e mi affacciai . - Violetta posso salire ? - annui con la testa . Era bellissimo al chiaro di luna e i suoi occhi luccicavano, rimasi immobile a contemplarlo e sembravo una cretina , almeno secondo me . Nel frattempo che si arrampicava mi ero accorta del pigiama che indossavo . Dato che faceva molto caldo indossavo una canottiera molto corta e altrettanto i pantaloncini . Non potevo farmi vedere così da lui , ma oramai era troppo tardi. Era arrivato alla fine della finestra , così non mi rimaneva che aiutarlo . - sshh . Non fare rumore. - lo ripresi mentre scendeva per poggiare i piedi Terra . Lo presi per un braccio e lo aiutai - scusa se lho fatto apposta sai?- mi disse ironico e gli feci un sorriso falso . Messosi in in piedi mi fissò attentamente negli occhi come se volesse scovare qualcosa all'interno . - cosa c'è che non va - ritornò d'un tratto serio e distaccato . Il mio sguardo si posò sui miei piedi nudi , in quel momento erano la cosa più bella che avessi potuto vedere . - perché fai così ?- riuscì solo a chiedere. - così come VioelEtta . Dimentichiamoci di tutto . Forse quella sera ho sbagliato - alzai lo sguardo e mi avvicinai a lui . Non volevo perderlo per un sciocchezza . - non è vero . Io ero la persona più felice della Terra come in questo momento perché sto con te . - al diavolo le scuse , essere orgogliosi non serve a niente . Ero vicinissima al suo petto e il suo sguardo passò dai miei occhi alla mia bocca . Anche io feci lo stesso e intanto presi a mordermi il labbro inferiore -Non sai quanta voglia che ho di baciarti in questo momento. - mi disse con una voce roca soffiando sulle mie labbrA - e allora che aspetti - così prese a baciarmi , prima un bacio casto poi si trasformò ulin qualcosa che non so descrivere e poi non era mai successo . Questa volta la nostre lingue conducevano una danza passionale e senza neanche accorgermene gli allacciai le gambe alla vita e lui mi posò sul letto . Continuammo a baciarci poi lui scese a darmi dei baci sul collo mentre io chiudevo gli occhi e respiravo profondamente per riprendermi . Poi iniziai io a dargli dei baci sul petto sbottanando i primi bottoni della sua camicia . - V-violetta ... sai anche tu che non possiamo .- anche lui stava ansimando quindi capivo che anche a lui piaceva , poi si fermò e lo guardai male . Però aveva ragione , se ci vedeva mio padre era la fine è non so se avrebbe accettato che mi baciasse con un ragazzo di 7 anni più grande di me . - si , hai ragione - ormai senza fiato non riuscivamo più a parlare e si stese accanto a me , un po titubante, ma lasciai stare. - Wow ...- disse lui. - è stato . .- - bellissimo - completò lui la frase guardandomi negli occhi . Gli poggiai una mano sulla guancia e lui a quel tocco chiuse gli occhi . - Leon promettiamoci che non ci ostacolerà nessuno . - - nessuno Violetta . Promesso - e ci abbracciammo . Io infondai il mio viso nell'incavo del suo collo e lui con la mano mi accarezzava i capelli. - Vilu io... non volevo dire quelle cose quella sera , ero preso dalla gelosia , non mi ero sentito mai così prima d'ora per nessuno.- disse intensamente e io gli lasciai un piccolo bacio sulla guancia. - cosa faremo con i nostri amici , cosa diremo ? - chiesi - forse è meglio aspettare a dirglielo ,non so come potrebbero reagire tutti .- - hai ragione , forse è meglio - - eh lo so io ho sempre ragione - si vantò lui , così mi staccai dal suo abbraccio e mi misi a cavalcioni su di lui . - non vantarti Vargas , che è meglio .- lui non mi rispose nemmeno era preso a guardarmi . In effetti mi ero scordata di come ero vestita , così divenni rossa dall'imbarazzo e penso che lui lo notava perché la luce della luna illuminava tutti e due . - beh violetta in questo momento mi risulta difficile fare pensieri casti su di te , sai ... non ti avevo mai visto così ... - e gli scappò una risatIna , così gli diedi una cuscinata sulla faccia. - ben ti sta - sussurrai bel suo orecchio provocandolo - non ti conviene provocarmi Violetta . Non sai di cosa sono capace- lo guardavo con occhi stupefatti - non pensare cose strane , io intendevo un'altra cosa - - cosa ? - chiesi mettendo una mano sul fianco . - non so se vuoi saperlo , ma dato che ci tieni ... - ancora non capivo poi però mi fece passare sotto di lui e iniziò a farmi il solletico . - n-no ti ahahah Prego ahah faccio ahhaah la brava ahahaha. - allora se la metto così la smetto - così si fermò e iniziò a darmi dei baci sulla guancia scendendo poi sul collo e risalendo al lobo dell'orecchio mordicchiandolo . - perché mi fai sempre questo effetto .- riuscì a dire tra un sospiro è l'altro . Poi passò alle labbra . Ma dopo un po mi staccai da lui . - Leon per fortuna che mio padre ha il sonno pesante , perché penso che abbiamo fatto un po di rumore ... - risi un po e poi mi seguì anche lui . - sei bellissima quando ridi lo sai?- mi fermai e ridiventai rossa come un peperone. - soprattutto quando diventi rossa ...- - smettila ... non dire cavolate.- - sto solo dicendo la verità e lo penso da sempre - - ma guardami . Sono bassa , il mio viso è...- stavo per continuare quando lui parlò al mio posto . - è stupendo, Vilu . Non devi sottovalutarti , sei speciale , adesso solo tu devi accorgertene. - rimasi colpita da quelle parole , io non mi ritenevo il massimo e poi sono troppo timida per farmi valere. - grazie Leon - - Violetta tu mi piaci tanto ...- - anche tu Leon - e ci baciammo un'altra volta . - Vilu ora però devo andare ci vediamo domani allo Studio - mi diede un bacio sulla nuca , ma io lo bloccai trattenendo il braccio. - no , ti prego non te ne andare . Rimani con me - - Violetta sai che non posso se mi vede tuo Padre è la fine e lo sai.- - lo so Leon , però se ci sei tu con me riesco a dormire - feci gli occhi da cucciolo e alla fine si convinse. - però domani devo andarmene presto , così evitiamo inconvenienti .- - ok però avvisami quando te ne vai - Mi diede un bacio sulla guancia e mi stesi accanto a lui tra le sue braccia. Mi svegliai abbastanza presto convinta che avrei potuto salutarlo prima che se ne potesse andare e invece non è successo . Mi chiedevo intanto il perché dato che ... qualche ora prima ...gli avevo detto di svegliarmi prima che se ne andasse . Mi alzai dal letto assonnata e barcollando arrivai vicino alla scrivania e mi accorsi che mi aveva lasciato un biglietto " buongiorno piccola ,mi dispiaceva svegliarti , eri così bella e così non lho fatto e sono andato Via . Ci vediamo allo Studio". Nel leggerlo sul mio volto Stampò un enorme sorriso. Ancora non potevo credere a cosa era successo quella notte , forse la più bella della mia vita fino ad ora . Intanto apri l'armadio per scegliere cosa indossare e alla fine scelsi dei pantaloncini a vita alta di pizzo bianco con una canottiera semplice all'interno che aveva un bel décolleté. E infine misi le mie solite converse per andare via. - ciao a tutti ! - - buongiorno Vilu ! Come mai così allegra stamattina- chiese mio padre . - eh ... signor German , l'AMORE , è lui- disse Olga alzando il l'indice in aria , mentre mio padre iniziava a sudare ed io lo stesso. - m- ma cosa dici Olga ... non inventare stupidaggini . È impossibile... - dissi io ridendo falsamente mentre papà metteva una mano al cuore . - Olga non metterti sempre in mezzo . Sei sempre una pettegola .- disse Roberto che forse avrebbe fatto meglio a stare zitto dato che Olga lo stava fulminando con lo sguardo . Così lui si alzò da tavola prima che potesse replicare - DOVE VAI ROBERTO !!! VIENI QUI!- urlo lei , e così sparirono tutti e due dalla cucina facendo rimane soli me è papà . - allora Vilu oggi ti accompagno io a scuola , va bene ? - disse mentre prendeva già le chiavi della macchina . - NO! cioè... non voglio disturbarti papà . Tu devi lavorare. Mi accompagnerà Roberto - dovevo riuscire a farmi assecondare altrimenti non so come avrei fatto . Se papà avesse scoperto che frequento l' ON BEAT STUDIO non so cosa avrebbe fatto. - tesoro per me non è un problema . Andiamo dai .- - sul serio papà . Mi accompagnerà Roberto poi lui conosce la strada meglio di te e così non perdiamo tempo , magari una prossima volta.- - va bene se ci tieni che ti accompagni lui al posto mio va bene . Ma non ti preoccupare. Non mi offendo - disse con falsa cavalleria - dai papà lo sai che ti voglio tanto ma tanto bene - e lo riempì di baci - lo so Lo so , ma ora vai altrimenti fai tardi . Ci vediamo a pranzo ? - - certo papà . A dopo ! - diedi un ultimo bacio sulla guancia e aspettai Roberto sul marciapiede di fronte all'entrata quando una voce mi chiamò. - Ciao Violetta - - oh ciao Alex , stai andando allo Studio ? - Sì ovvio . Vuoi venire con me ? - - in realtà mi dovrebbe accompagnare Roberto magari se vuoi ti accompagniamo noi in macchina , che dici?- - non vorrei creare problemi - - quali problemi , sei mio amico . E poi una persona in più non danneggia nessuno .- dissi io ridacchiando e così lui si convinse . Quando arrivammo all'entrata dello Studio scese per primo Alex che mi aprì lo sportello da vero gentiluomo . - grazie - dissi imbarazzata Così ci avviammo per il cortile ad aspettare il suono della campanella . - grazie per il passaggio Vilu - - e di cosa . Sei un mio amico e gli amici si aiutano no? Ecco oggi ti ho aiutato a non stancarti a fare il tragitto a piedi . Prendila in questo modo - lui si mise a ridere e di conseguenza lo feci anche io. - parli sul serio? Quel tragitto è stancante ? - - per me sì . Sì lo è . Problemi ? - lo sfidai con lo sguardo e poi iniziammo a rincorrerci di prima mattina - TANTO NON MI PRENDI - dissi ad Alex ormai lontano da me . E nel dirglielo Andai a sbattere con Francesca . - ehi Vilu . Come mai hai il fiatone , sei sudata e sei rossa ? - mi disse con faccia quasi schifata - Alex mi sta riconcerrendo ma evidentemente lho seminato - dissi vantandomi. - ma dimmi la verità .... Lui ti piace ? - -cosaaa . Alex? Lui è solo un buon Niente di più Fran! Mettilo in testa per una Buona volta ! - - okok , ma non scaldarti tanto . Era solo una domanda . - stavo per replicare quando delle braccia mo avvolseRo la pancia ne alzarono in aria . - ti ho presa ! Hai visto . Il mio è stato un attacco a sorpresa . - - sei cattivo però - e ci mettemmo a ridere tutte e tre. - Ciao ... - oh no . Era Leon e adesso ? - ehi fratellone! Come va?- - Fran siamo arrivati insieme a scuola ,ci siamo visti 3 minuti fa . - è strano , lo vedo piuttosto calmo , meglio così . - beh io vado . Ciao - dice Alex dandomi un bacio sulla guancia . Ero anche io calma finché non vidi Leon guardarmi male , contrarre la mascella e serrare i pugni . Diventai rossa e abbassai lo sguardo sul prato verde. - vado anche io . Ci vediamo dopo - mi guardo Fran come per chiedermi spiegazione di quella situazione Io le annui come dirle che le avrei spiegato tutto - ... allora... che mi dici ? - sul serio ? Non potevo dire cosa peggiore di questa . - " che mi dici " violetta? Vedo Fernandez che ti bacia davanti a me e tu mi domandi " che mi dici ? " - forse aveva ragione , però mi piaceva vederlo geloso . Così mi avvicinai a lui piano piano - scusami hai ragione ... ma mi perdoni ? - soffiai nel suo orecchio , così da farlo sospirare . - non giocare sporco Castillo , potrei farlo anche io , ma siamo in pubblico e non ci deve vedere nessuno . Lo sai - indietreggiai , un po delusa , ma compresi la situazione . - ti sei offesa ?- mi disse scherzando . Io lo guardai storta e gli diedi uno schiaffo sulla spalla e me ne Andai . - guarda che non mi scappi .- disse quasi vicino a me . Stavo per entrare quando mi tirò per un braccio ed entrammo in una piccola stanzetta vuota , dove non poteva Vederci nessuno . Mi guardava dritto negli occhi vicinissimo alle mie labbra . Questa volta però volevo trattenermi , sia per fargli vedere che so resistere e sia per stuzzicarlo un pò . - non funziona con me Vargas . Non cadrò ai tuoi piedi come tutte le altre sappilo. - - lo so già . Per questo mi piaci - stava per baciarmi quando mi scansai apposta e iniziai a parlare sorridendo sotto i baffi. - oh è tardissimo . La campanella sta per suonare . SONO PROPRIO SBADATA . - dissi ironicamente e lui di conseguenza sorrise . - sappi che avrò la Mia vendetta - sussurrò al mio orecchio , provacandomi una scia di brividi che percorrevano tutta la schiena , e mi lasciò li da sola . " non sei bravo solo tu Vargas , ti farò vedere io ..." pensai e intanto sul mio viso c'era un sorriso che andava da un orecchio all'altro .

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Capitolo 8
*** il mio eroe ***


Erano passati ormai 2 giorni da quando io e Leon ci vedevamo di nascosto , in un certo senso sono pochi , ma per come li abbiamo vissuti sono stati molto intensi e poi io non ho detto niente alle mie amiche di questa storia , ne tanto meno a Francesca , non saprei come potrebbe prenderla. Ancora immersa nei pensieri non mi accorsi che stavano bussando alla porta e mi ricordai che doveva arrivare Fran a trovarmi e sinceramente sono molto indecisa se dirglielo o no , ma forse no perché se le cose non dovessero andare bene con lui avremmo fatto finta che non sia successo niente … quindi pensandoci meglio di no. - HEY HEY come va – sbucò dalla porta lei - Benissimissimo – risposi io molto sorridente , da far quasi paura . infatti lei fece una faccia strana - Come mai tutta questa allegria ? … dai racconta : chi ti piace – ma come fa sempre a capire tutto … potrei pensare che sie telepatica , ma non lo è altrimenti saprebbe già cosa nascondo insieme a suo fratello. - IO??? Nooo … m-ma cosa dici ? – a quel punto mi ero accorta che stavo balbettando e quando lo faccio mi affondo da sola . - Castillo tu balbetti questo vuol dire… CHE E’ VERO!!! – Sbottò lei tutta entusiasta. - Se ti dico di no è e no Francesca – - Va bene quando sarai pronta allora me ne parlerai , ma non preoccuparti non mi sento offesa perché non vuoi dire niente alla tua migliore amica che ti è sempre accanto in momenti belli e brutti …. No davvero- quando fa così vuol dire che ci è rimasta molto male , anche se esagera a fare la melodrammatica. - Dai Fran non fare così . lo sai che ti voglio un mondo di bene- feci gli occhi dolci per addolcirla e infatti ci riuscì - Ohhhh non ce la faccio a tenerti il broncio – e mi stritolò in uno dei suoi abbracci spezza ossa . - Comunque non sono venuta fin qui per rimanere chiuse in casa . su , preparati e scendiamo . e non accetto un no come risposta – - Ma Fran…- venni interrotta subita dalla sua voce e dal suo indice che mimava un no di disapprovazione . - Ah-ah-ah , che ti ho detto ? corri in bagno a cambiarti . io ti aiuto a scegliere i vesti – - Ahhhhhh e va bene . ma come fai a costringermi a fare sempre quello che non voglio .- dissi facendo la finta offesa. - Susu vai ._ e cosi mi diressi in bagno , ed entrai nella doccia per lavarmi . finito mi avvolsi un asciugamano intorno al corpo e inizia a pettinare i capelli , altrimenti con l’umidita che c’era si gonfiavano tutti . nel frattempo pensai che papà era fuori per una cena a detta sua ‘’ di lavoro ‘’ , ma non credo perché mi aveva dato molti dettagli della serata che doveva trascorrere , cosa che non fa mai quando si tratta di cene lavorative. Roberto aveva la serata libera e con lui anche Olga perché doveva andare ad un matrimonio . Ritornando a me … avevo in mente di uscire senza che lo sapesse nessuno , forse era l’unica perché non sapevo se mio padre mi avesse dato il permesso di uscire di sabato sera . Intanto , finito di pettinare i capelli lasciandoli liberi cadere sulla schiena , bagnandola completamente , uscì dal bagno - Fran arrivo prendo una cosa e arrivo – urlai perché mi sentisse dalla mia camera - OK ! – Mi arrivò la sua risposta e così scesi le scale per dirigermi nell’altro bagno dove avevo lasciato alcune lozioni per il corpo e per capelli , che sicuramente avrebbero fatto piacere a Fran . Nel camminare mi accorgevo che stavo lasciando acqua dappertutto , anche se non mi preoccupava , tanto avrei pulito dopo. Arrivando vicino al bagno una voce mi fece saltare dalla paura e come solito fare mio nel girarmi inciampai in un secchiello che aveva lasciato Olga di fianco alla porta . Fortunatamente due possenti braccia mi afferrarono così da ritrovarmi nuovamente tra le braccia del mio principe . - cosa ci fai tu qui? – dissi dopo essermi ripresa e tenendomi con la mano l’asciugamano ormai in piedi - No te lo ha etto Francesca? Vi accompagno io dove dovete andare . ordine di mio padre . sbuffo alla fine lui . a me venne da sorridere . era così buffo quando faceva quelle facce. - Ma se sei maggiorenne ? non dovresti essere libero? – - Dovrei … ma non lo sono dato che ‘’vivo nella casa di chi mi ha dato la vita’’ - recitò le ultime parole come per farmi capire che ogni volta che lui tenta di svincolarsi da questi impegni i suoi genitori dicono sempre le stesse cose . - Quindi devo capire che non vuoi passare almeno quel poco di tempo con me – ok… lì lo avevo proprio in pugno infatti sbiancò di colpo perché stava cercando il modo per dirmi qualcosa . - Dai parla - lo schernivo ancora di più. Forse ero un po’ cattiva , ma mi piaceva vederlo in difficoltà per queste cose. - Ma n-no , cioè io non volevo dire quello…- okok : Leon Vargas in difficoltà ? mai visto così . - Ah no? E cosa volevi dire ?- sul mio viso nacque involontariamente un sorriso perché lui mi faceva bene e mi divertiva - Ah bene quindi mi stavi prendendo in giro . – e ci mettemmo a ridere tutti e due , poi però sul suo viso comparve un sorrisetto malizioso e infatti ricordai che avevo solo un asciugamano indosso . - Te l’hanno mai detto che non si guarda? – - Ma cosa. io non sto facendo proprio niente – - Certo certo , dillo ai tuoi occhi e alla tua bocca- - Vabbè ma cosa posso farci se ti vedo qui difronte a me con i capelli bagnati e praticamente quasi nuda . - PERVERTITO – ci mettemmo di nuovo a ridere poi mi tirò per le braccia e mi strinse a se. - Almeno un bacio me lo dai ‘’ principessa dai capelli bagnati ‘’? – - No so devo pensarci ‘’principe dagli occhi verdi’’ – neanche finì la frase che mi fiondai sulle sue labbra prima con una bacio dolce e casto , poi un bacio più passionale che ci fece rimanere senza fiato . gli accarezzai la guancia e ci specchiammo negli occhi di entrambi. - Violett…- oh no! Era Fran . mi ero completamente dimenticata di lei a, sempre a causa dell’effetto Leon . - Fran posso spiegarti … - questa volta era lui a parlare per fortuna , io non sapevo cosa dire. - v-voi d-due… c-cioè … cosaaaa? – - Fran io volevo dirtelo però non sapevo come avresti reagito dato che non solo sei sua sorella , ma ci togliamo sette anni di differenza e poi avevo paura che tu non volessi essere più mia amica e …- dissi tutto velocemente arrivando a non avere più fiato quando lei mi interruppe con un gesto della mano. - Quando pensavi di dirmelo se non lo avessi scoperto io ? – mi chiese lei con la tristezza che usciva dai suoi occhi . - Fran io … avevo paura – - Di cosa ???? Io sono la tua migliore amica , tu puoi parlarmi di tutto senza avere paura.- - Io… avevo paura di dirlo perché se Leon un giorno mi avrebbe lasciata , magari ancora ritenendomi una bambina ….… io non lo sopporterei mai. - calò il silenzio nella mia casa poi Francesca venne verso di me e mi abbracciò , mentre Leon rimase immobile a fissare il muro . - Lo potevi dire a me . io non lo avrei detto a nessuno . ma non preoccuparti il tuo segreto è al sicuro . – mi disse con la bocca tra i miei capelli bagnati . intanto vedevo ancora Leon fissare il nulla , forse per quello che avrò detto , ma io non volevo dirlo davanti a lui . questo discorso me lo ero preparato per occasioni più riservate. - Forse è meglio che salga su Vilu, scelgo i vestiti che dovrai mettere…- disse Fran capendo la situazione inventando una bugia, così mi avvicinai a Leon e gli misi una mano sulla spalla . - Perché non me lo hai detto Violetta – mi sibilò - leon io … cosa dovevo dirti : che avevo paura di questa cosa ? – - avresti dovuto dirmi la verità Violetta- questa volta mi guardava intensamente e dispiaciuto. - Ma perché non mi capisci mai ? – sbottai io uscendomene da quella situazione e dirigendomi verso la mia camera al piano di sopra. - VIOLETTA ASPETTA ! – per il momento non volevo sapere . ma perché doveva fare sempre così ? - hey Violetta che succede? – iniziai a piangere , non so il motivo ma dovevo - non fare così . guarda che noi dobbiamo uscire e anche con le altre ragazze le ho sentite poco fa. . non farti rovinare la serata da quel cretino di mio fratello .- riuscì a farmi sorridere ed è per questo che le voglio tanto bene . così mi asciugai le lacrime e l’abbracciai . - ti voglio bene Fran _ - anche io Vilu, ma ora sbrigati che è tardi e dobbiamo ancora prepararci . - va bene capo – feci il gesto che fanno i militari ai sergenti e lei si mise a ridere falsamente. - Io vado giù , tra qualche secondo torno . - Vai vai .- gli dissi , così uscì dalla mia camera e andai nel bagno ad asciugarmi i capelli e a cambiarmi . presi i vestiti che mi aveva preso lei e notandoli bene non erano i miei e nemmeno le mie scarpe , così decisi di andare a dirne 4 alla mia amica , ma la maniglia non apriva . - Hey perché non si apre- - Vilu ti conosco troppo bene e so che non ti saresti mai messa una cosa del genere . quindi se vuoi uscire da questo bagno dovrai prepararti in quel modo . - Ma Fran.. non è giusto – - Guarda che non scherzo … quindi a te la scelta - odio quando fa così e quando non mi rimane nient’altro da fare che assecondarla . infatti finito di asciugarmi i capelli , che finalmente no erano più neri del bagnato di prima , ma castani e biondi verso le punte , mi vestì con i suoi abiti , che in realtà era un abito nero tagliato in vita che arrivava a metà coscia e aveva una scollatura molto profonda dietro la schiena . misi gli accessori che mi aveva coordinato e infine misi .. le sue scarpe che erano col tacco . - Avevo detto che non le avrei messe più Fran ! – - E invece tu le metti anche perché il tacco è basso .- - Basso ? per te questo coso è basso ??- - Sshh zitta e indossale . senti a me .- facendole il verso di nascosto calzai le scarpe al piede e cosi ero diventata di 1. 72 m . - Almeno hanno la zeppa – dissi a me stessa . - Hai finito ? – - Si – aprì la porta e mi fece un segno di approvazione - Beh se adesso sei così sexy figurati quando ti avrò truccato – - COSAAAA- - CALMA . solo un pochino non agitarti . metto un po’ di correttore e ti coloro un po’ le guance nient’altro .- - Sul serio Fran ? - Sisi non preoccuparti- così iniziò a truccarmi . - Hai finito Francesca ?- erano ormai 10 min che mi truccava e io non capivo cosa stesse facendo di così tanto impegnativo. - Ok ora ho finito . puoi vederti. - mi girai verso lo specchio e mi vidi truccata , cioè tutta truccata, non solo correttore e ‘’ ti coloro un po’ le guance ‘’. - Ma Fran avevi detto solo un po’ !! – - Infatti , solo un po’ .- - Ma cosa dici . mi hai messo un sacco di cose.- - Vilu ti ho messo solo correttore , blush , un filo di matita nera e mascara per rendere lo sguardo intenso e un pochino di rossetto color terra , diciamo un trucco mediterraneo.- - E questo ti sembra poco ? – nel frattempo mi osservavo allo specchio e notavo che un pochino il trucco fatto da lei migliorava il mio viso . - Fran dì la verità . mi hai truccata per migliorarmi perché ero orribile prima vero?- - Vilu cosa dici ? l’ho fatto solo perché ho un piano per punire Leon – i suoi occhi divennero pieni di vendetta e strofinava anche le mani come i cattivi . - No . io non voglio fare un bel niente . s-c-o-r-d-a-t-e-l-o . - che devo fare – dissi ormai rassegnata - allora , intanto guardati e ti darai la risposta . vestita e truccata in questo modo sverrà ai tuoi piedi , però tu non lo calcolerai per tutta la serata ok ?- - questo è il tuo piano ? sul serio? – - hey hey la mia testa non può essere troppo affaticata , una cosa alla volta . per adesso abbiamo questo , il resto ci verrà dopo . Ah lo sai che stiamo andando in discoteca giusto? – disse velocemente per non farmi capire , ma io compressi tutto e mi fermai . - che hai detto Francesca ?! – - no niente , solo che dobbiamo andare nel posto in cui si balla – - nel posto in cui si balla ? lo sai che non posso andare – - ma dai Vilu la discoteca è qui in città e poi non lo verrà a sapere nessuno e magari avvisa tuo padre che vieni a dormire da me . vedrai ci divertiremo .- ero un po’ titubante , ma alla fine accettai e arrivammo all’inizio delle scale che portava al piano inferiore dove ci aspettava Leon - Fran , ma tu non ti cambi ? – le dissi prima di scendere . - Quando passiamo a casa di Camilla mi cambio . siamo in ritardo ora. – e scendemmo le scale . Quando vidi Leon i suoi occhi si posarono su di me e rimase con la bocca aperta ed io divenni tutta rossa per l’imbarazzo , così abbassai la testa - Allora andiamo ? – disse Fran scocciata per il ritardo . - Calma . la macchina è fuori . .Violetta ma tu non devi chiudere con le chiavi la porta ? - Ah è vero . le dovrei avere nella borsa …- intenta a frugare tra i miei oggetti vidi una foto e la presi in mano . ero io un po’ più piccola mano nella mano con mia madre . a quella vista mi vennero gli occhi rossi , ma non potevo piangere , sia perché ero truccata e sia perché c’erano i fratelli Vargas che mi osservavano . così rimisi la fotto nella borsa e trovai le chiavi. - Tutto ok Violetta ? – - Non devi preoccuparti Leon – dissi fredda ed entrando in macchina . - Fratellone ricordi dov’è la casa di Cami ? dobbiamo andare lì – - Sì ricordo , ma prima dobbiamo andare a casa Federico.- vidi Francesca sbiancare di colpo e mi chiedevo il perché - Fran cos’hai ? – le sussurrai all’orecchio - Ricordi quando ti avevo parlato di Diego ? - annuì con il capo ma non capivo cosa centrasse. - Ecco beh … quando mio fratello dice che deve andare a casa sua significa che ci sarà anche lui . loro tre sono inseparabili. – sussurrò lei nel mio orecchio - Non preoccuparti ci sono io cono te – le dissi per tranquillizzarla e senza rendercene conto eravamo già arrivati a casa di quel Federico . - scendete sì o no ? – disse Leon scontroso senza saperne il motivo infatti io e Fran ci guardammo interrogativamente e scendemmo dalla macchina . - voi rimanete qui io vado a suonare – - ok – disse solo Fran , io facevo quello che mi aveva detto lei , ovvero non calcolarlo. Era un’impresa difficile dato che era più bello che mai , ma dovevo. - Brava continua così e vedi cosa succederà dopo.- mi sorrise , ma cambiò subito umore quando sentì delle voci maschili provenire dalla porta - Fran tu fai la stessa cosa : non calcolarlo .- la vidi annuire con la testa e intanto i ragazzi si avvicinarono a noi . - Diego , Fede lei è Violetta , una amica di mia sorella – li salutai mentre loro mi guardavano dalla testa ai piedi - Sei molto bella violetta – mi sfiorò Federico con il dito il mento vicino la mia bocca . - Federico lasciala stare – disse Leon irritato - Perché non ho fatto niente di male io- disse facendo un sorrisino - Sisi ok entra in macchina tu . AVANTI – disse Leon . sicuramente non voleva farlo sedere dietro per non doverlo vedere accanto a me . - Ciao Francesca – disse in imbarazzo Diego che ricevette come risposta solo un cenno e ovviamente in macchina al centro mi son dovuta mettere io. - Sbrighiamoci che è tardi le ragazze ci staranno già aspettando .- - Francesca ormai siamo qui e non posso andare più veloce con voi in macchina –quella frase mi aveva irritato e mi girai verso Fran che aveva 2 occhi di fuoco anche lei - Certo che sei sempre uguale – questa volta a parlare fu Diego che avrebbe fatto meglio a non aprire bocca. - Cosa vorresti dire ? - Che sei sempre la ragazza che non può fare ritardo e la solita perfezionista .- stava per replicare , ma per fortuna Leon si fermò e accostò ormai arrivati a casa di Cami - Noi scendiamo e arriviamo subito . – annuirono e noi ci dirigemmo verso l’entrata dove ci accolsero tutte e tre pronte per uscire , ma fermammo la loro euforia dicendole che Fran doveva cambiarsi . Facemmo presto e devo dire che insieme eravamo tutte bellissime . così uscimmo dalla casa e ci dirigemmo verso la macchina di Leon . i ragazzi erano usciti e avevano la schiena poggiata sulla macchina e appena ci videro sgranarono gli occhi e per poco Federico non inciampò e se non sbaglio nel vedere Camilla si imbambolò . - Leon , ma non avevi pensato che non saremmo entrate tutte nella macchina ? – sbottai io - Lo so infatti ne stavamo parlando con i ragazzi e non c’è altro modo da fare – lo incitai con lo sguardo - E quindi dovete sedervi in braccio ad uno di noi – disse rivolto a tutte . - Ma è pericoloso e poi se la polizia ci ferma è la fine – disse Ludmilla - Abbiamo pensato anche che la polizia non sorveglia di solito questo quartiere quindi se abbiamo un po’ di fortuna… - - Io guido !!! - gridò Federico strappando dalle mani di Leon le sue chiavi e infilandosi all’interno senza lasciare a nessuno la possibilità di replicare . - Bene uno è fuori e io mi siedo … davanti!!! – fece allo stesso modo Camilla lasciandomi con la bocca aperta per la sua agilità come quella di Federico. - Quindi a noi . io penso che Fran si debba sedere sopra Diego , tu Violetta in braccio a Leon ed io … a Ludmilla !! – fecero uno scatto anche loro ed entrarono in macchina . in quel momento eravamo tutti in imbarazzo perché Fran doveva sedersi in braccio al suo ex ed io … beh a Leon . - Allora … dobbiamo ….- disse Diego - Si – disse FRan . loro salirono per prima e dopo calci e pugni involontari riuscirono a sedersi . così toccava a noi . - Entra tu per primo poi io . – dissi a Leon che era anche lui imbarazzato . - Dai entra - mi disse ormai sistemato , così entrai io e mi fece sedere tra le sue gambe . era molto strana quella situazione e poi sentivo il suo fiato infrangersi sulla mia schiena del tutto nuda . intanto partimmo e gli altri erano presi a litigare per il posto e per le posizioni , mentre Camilla e Federico si insultavano a vicenda con il bel caratterino che avevano . io invece non volevo girarmi verso di lui , ma qualcosa mi spinse a farlo e i suoi occhi erano vicinissimi ai miei . menomale che nessuno ci stesse calcolando , infatti lui prese ad accarezzarmi la schiena nuda e io sospirai chiudendo gli occhi . non riuscivo a fare a meno di lui figurati a non calcolarlo per una serata . prese anche a darmi dei piccoli baci culla spalla , riuscendo a nascondersi dagli altri. - Come riesci sempre mandarmi in paradiso anche quando sono arrabbiata. Spiegamelo – sussurrai affinchè non mi sentissero. - Beh , modestamente ho della grandi doti- lo guardai perplessa dalla sua risposta - Perché pensi sempre male ? – si mise a ridacchiare e lo seguì anche io . se lui sorride sorrido anche io, se lui è triste lo sono anche io. - Scusami Vilu - - Scusami anche tu , ho un pochino esagerato …- ci guardammo negli occhi e potevamo leggerne il desiderio di un bacio. - Posso chiederti una cosa? – - Dimmi – - Posso baciarti – mi disse nel modo più dolce che potesse fare . - Non ci vedrà nessuno , guarda sono tutti intenti a litigare o ad ascoltare la musica. – senza rispondergli lo baciai , questa volta solo un bacio casto, piccolo ma lungo bacio, forse il più bello . - VIOLETTA ! L-LEON ! …- questa era la voce di Camilla che evidentemente ci aveva visto dallo specchietto retrovisore e per lo spavento Federico frenò di colpo facendoci sobbalzare tutti. Io mi feci molto male alla testa infatti Leon si preoccupò. - AHIA!!!!! - sentivo la mia testa bruciare e girare , non stavo capendo più niente . - Violetta stai bene ? – mi chiese Leon - Mi fa male la testa …- dissi reggendola con le mani . - Vuoi tornare a casa ? - Nono … s-sto meglio , era una cosa momentanea – lo dissi per tranquillizzarli , però mi faceva veramente male. - E tu perché hai urlato in quel modo ?!!! poteva farsi male sul serio , tutti potevamo !!! – la sgridò Federico . - beh forse perché ho visto i due signorini baciarsi qualche secondo fa !!! e se riprovi a parlarmi in quel modo non ritornerai vivo a casa stasera .- per un secondo abbiamo avuto tutti paura di Camilla , quando vuole sa essere davvero spaventosa. - Ritornando a noi…. COSA ? – urlarono tutti in coro Diego , Lud, Naty e Federico . - Ecco … beh è stato solo un bacio . – cercavo di salvarmi , ma eccola lì che mi affondava di nuovo. - Sì è vero però si vedeva che volevate continuare e poi si capiva che se non ci fossimo stati noi Leon ti avrebbe tolto subito quel vestito. - grazie tante Cami, proprio una vera amica … - Volete spiegarci ? - disse Diego in cerca di risposte . - Ecco … è una cosa nuova . E’ da poco …. – disse Leon che non sapeva come continuare . - Lo sappiamo che non potremmo , ma per favore non ditelo a nessuno , lo sapete solo voi - li pregai di non dire niente , in quel momento sentivo che potevo fidarmi di quelle persone - Certo non lo diremo ad anima viva - disse Nata mettendosi una mano sul cuore - Wow non lo avrei mai immaginato - parlò Diego ancora sconvolto - Se non lo avessi scoperto ora , penso che ci avrei provato con te Violetta , più tardi in discoteca , magari sotto l’effetto dell’alcol - disse mettendosi a ridere solo lui . io rimasi un po’ impaurita anche se vedevo che in fondo era buono e poi come si dice “ can che abbaia non morde” - Si infatti menomale , altrimenti potevi incontra questo mio amico – disse Leon stizzito alzando in aria un pugno - Okok , scherzavo …. Calma .- - Meglio così …- quanto mi piaceva vederlo geloso era ancora più bello. - Siete carini insieme a guardarvi bene - disse Lud - Anche se lo sapevate tutti che io avevo una cotta per Leon da quando avevo 5 anni.- - Sul serio? – domandai io - Veramente . e pensa che quando avevo 15 anni e mi si avvicinava una ragazza lei metteva il broncio e non mi parlava per una settimana , però poi non sapeva resistere senza di me .- e ci mettemmo tutti a ridere compresa Lud . - Per la cronaca … io saprei resistere anche più di una settimana senza di te – lo presi in giro e lui fece la faccia da chi non aveva capito bene - Ohoh Leon Vargas ora si scalda – questo era lo scemo di Federico che non perdeva tempo a fare lo stupido - Tu un po’ zitto no? – lo riprese Camilla che per questo le dico grazie . - Scusa ripetilo se hai coraggio – - Posso fare a meno di te più di una settimana – dissi velocemente sorridendo . - Ahaha , benissimo , ora lo sai cosa ti aspetta - - No Leon … non provar….- non potei continuare la frase che aveva già fiondato le sue mani a farmi il solletico . mentre ridevamo sentivo frasi del genere ‘’sono bellissimi insieme ‘’ oppure ‘’sono proprio dolci ’’ e mi veniva da ridere ancora di più . - Va bene Leon ahahaha ti prego.- - Dillo o non la smetto più – - Ah e va bene ahaha non posso fare a meno di te – cosi smise e mi diede un bacio sulla guancia sotto gli occhi di tutti i presenti. - Su ! ripartiamo che è tardi ! – gridò Fran . e in quel momento ricordai che dovevo avvisare mio padre che avrei dormito a casa sua . - FRAN ! MIO PADRE !- al mio grido per fortuna Federico continuò a guidare , ma tutti sussultarono. - SMETTETELA DI GRIDARE , MI DECONCENTRATE !!!- - Guarda che sei tu che stai gridando ora .- disse Cami , ormai quei due avevano iniziato una lunga storia di battibecchi. - Che cosa tuo pad… oh mio dio giusto , se rientra e non ti vede chiamerà prima la polizia e poi l’ambulanza .- - Che succede ? – chiese Leon . - Nessuno sa che sto uscendo e così in caso facciamo tardi dico a mio padre che dormo da Fran ovvero da voi . - Ah beh , allora ci andrete dentro stasera , vero Leon ? – scherzo ancora Federico . quel ragazze era irrecuperabile , infatti alzammo tutti gli occhi al cielo . - Te lo hanno mai detto che sei un cretino? – disse camilla ormai esasperata - Oggi no , tu sei la prima dolcezza .- disse toccandole il mento che lei stizzita lo allontanò. - Non ascoltarlo . fa così , ma invece è una brava persona . – - Lo so . Si vede – dissi io - In che senso scusa ? - Si vede che abbai ma non mordi , quindi parli tanto , ma , per esempio, non avresti fatto mai lo stupido con me perché sapevi che sono più piccola. - lo feci rimanere senza parole e così azionò il motore della macchina e partimmo . - Beh … forse ..- sono state le uniche parole da lui pronunciate . poi presi il mio cellulare dalla borsa e chiamai mio padre - Pronto papà –… - No , non è successo niente . volevo chiederti una cosa -…. - Ecco semplicemente se potevo andare a dormire a casa di Fran stasera - … - Ti prego papà mi prenderebbe suo padre da casa nostra e poi ci tengo tanto - …. - Ahhhh grazie papà ti voglio un mondo di bene . un bacio …. Ah e buona serata con qualunque donna ci sia con te .- e con quello chiusi la telefonata. - Fatto . tutto apposto .- - Bene , ma tuo padre con chi è uscito ? – - Ah non lo so , lui mi ha detto che era una cena di lavoro , ma non ci credo anche perché ho sentito una voce femminile, che tra l’altro era anche familiare …- mi chiedevo veramente a chi appartenesse quella voce , ma sapevo che di papà potevo fidarmi… beh forse lui di me non tanto… - Arrivati finalmente – parcheggiò l’auto vicino ad un locale e ci dirigemmo all’interno . - Mi raccomando non allontanarti troppo , qui è presente sia gente apposto, ma anche quella meno apposto.- mi disse Leon all’orecchio a causa della musica alta ed io annuì . Io andai al bancone per chiedere da bere ma quando stavo per farlo una voce familiare mi salutò. - Violetta ciao ! cosa ci fai qui – - Ciao Alex . sono venuta con dei miei amici e tu ? - Lo stesso anche io . .. ti prendo da bere , mi devo ancora sdebitare del passaggio che mi avevi offerto. - Ma dai , ancora? Ti ho detto che sei un mio amico e io ti volevo aiutare. – - Allora anche io voglio aiutarti prendendoti da bere e non accetto un no come risposta – - Eh va bene . – ordinò da bere , ma leggero perché essendo minorenne non potevo bere alcolici . - Allora come va con … Leon ? – - Tutto bene ora , ma ricorda che non devi dirlo a nessuno . - La mia bocca è sigillata - ridemmo insieme quando arrivarono le ragazze dietro di me . - Ciao Alex , anche tu qui ? – - Visto che coincidenza – rispose Alex con un’altra domanda. Le ragazze erano strane sorridevano ma erano ansiose e si vedeva. - Vilu potremmo parlarti solo un secondo ? – mi chiesero - Ok… scusa Alex io vado – - Si certo . Ciao ! – così le ragazze mi presero per un braccio e mi trascinarono via . - Adesso potete dirmi che succede? – chiesi molto irritata. - Succede che se Leon ti vede parlare con quel ragazzo non so cosa potrebbe fare – mi rispose Ludmilla - Ma a me non interessa . Io posso parlare con chi voglio quando voglio perciò non vedo il motivo di tutta questa agitazione .- - Ma il punto non è questo Vilu , è Alex il punto .- mi disse Francesca - cosa c’è che non va in Alex scusatemi - - noo Alex va benissimo , anzi secondo me è molto carino e … cioè non volevo dire questo , volevo dire – continuò Camilla che poi si bloccò perché non riusciva a spiegare. - Ragazze , sentite quando sarete pronte me lo direte .- e le lasciai lì da sole a parlare a bassa voce. Poi mi raggiunsero e andammo alla ricerca dei ragazzi . - voi li avete visti ? – - no , speriamo che non se ne siano andati , loro hanno la macchina - disse ironicamente Fran . - eccoli , stanno vicino al bar con altri ragazzi . dai andiamo .- notai Leon seduto sulla sedia difronte al bancone che rideva con altri . - hey ragazze ! – parlò , anzi meglio ,urlò Federico ubriaco. - Ma che gli è successo – chiese Cami - Ha bevuto qualche bicchierino di troppo – disse ridendo Diego - E voi glielo avete permesso ovviamente – li riprese Fran ridendo . - E tu chi sei ? – si avvicinò un ragazzo a me , forse un loro amico , anche lui ubriaco . - Violetta , ma non toccarmi .- - non vogllio fare niente , non preoccuparti .- mise intanto il braccio intorno alla mia spalla e io glielo levai . - bene meglio così . – stavo per andarmene , ma lui mi strattonò per il braccio e mi fece voltare verso di lui . - dove vai eh .- in quel momento avevo paura , ma per fortuna venne Leon . - lasciala stare Carlo , sei ubriaco dalla testa ai piedi e lo sai che non ti conviene. – - ma dai . lascialo stare . Violetta vieni con me . – - LASCIAMI ! LASCIAMI , MI FAI MALE - mi voleva portare via e mi stava facendo male al polso - HO DETTO LASCIALA , ! - urlò poi Leon prendendomi dalle sue braccia . - Se ti avvicinai ancora a lei non vedrai più la luce del giorno Carlo .- - ok amico , ma calmati – disse lui andandosene barcollando . - grazie Leon , per un attimo ho avuto paura .- gli dissi abbracciandolo con tutta la forza che avevo - ehi , ora va tutto bene . sono o non sono il tuo eroe – disse lui pavoneggiandosi . - si certo – - dai andiamo un attimo fuori , c’è troppa confusione qui . - annui e avvisati gli altri, andammo a fare una piccola passeggiata . - - lo sai che i tuoi occhi brillano più delle stelle – io diventai rossa per il complimento e lui prese la mia mano . A quel contatto feci un sussulto perché non ero abituata che qualcuno mi prendesse la mano . - sediamoci su questa panchina – la indicò lui . ci trovavamo in un piccolo parco con una fontana che rendeva l’atmosfera ancora più magica. - Sai sto componendo una canzone per l’esercizio di Pablo e il tema deve essere l’amore . ho scritto qualche verso . vuoi sentire ? – - Certo.- dissi entusiasta io . - Però non è ancora finita ..- - Dai cantala per me .- mi guardò negli occhi per un po’ e poi iniziò No soy ave para volar,
Y en un cuadro no se pintar
No soy poeta escultor.
Tan solo soy lo que soy. Las estrellas no se leer, Y la luna no bajare. No soy el cielo, ni el sol… Tan solo soy. Mentre cantava mi guardava negli occhi con sincerità e io non facevo altro che perdermi all’interno dei suoi . ad un certo punto decisi di cantare insieme a lui , non mi interessava se qualcuno poteva sentirci , in quel momento eravamo solo io e lui. Pero hay cosas que si sé, Ven aquí y te mostraré. En tu ojos puedo ver…. Lo puedes lograr, prueba imaginar. Podemos pintar, colores al alma, Podemos gritar iee eê Podemos volar, sin tener alas… Ser la letra en mi canción, Y tallarme en tu voz. Finito di cantare lui si avvicinò a me e mi baciò . - grazie . mi hai aiutato a continuarla .- - mi piace tanto – - a me piaci tu .- disse - quando fai così però mi fai arrossire .- - lo avevo notato . ecco perché lo faccio .- detto quello gli diedi uno scalpellotto sul braccio - scherzo scherzo . – - menomale allora - e ci mettemmo a ridere . in quell’ istante , non so perché , ma mi venne in mente l’immagine di mia madre . pensavo a cosa direbbe lei adesso vedendomi così felice come non lo sono mai stata . subito sul mio volto fece largo un’espressione triste. - Perché sei diventata d’un tratto così - mi chiese lui , ma io volevo evitare la domanda per non rispondere . - Ehi . dimmi – prese il mio volto nella sua mano e non potevo fare a meno di dirgli tutto . - Io… pensavo a mia madre. – - dov’è ? infatti nessuno di noi l’ha mai vista . – inevitabilmente una lacrima rigò il mio viso che tolsi subito con il palmo della mano . - Vilu , non fare così . ho detto qualcosa di sbagliato ? – - N-no è che.. lei non c-c’è piu . lei è m-morta due anni fa in un incidente .- a quel punto non potevo più resistere e iniziai a piangere tra le braccia di Leon. Lui cercava di tranquillizzarmi accarezzandomi la nuca , ma non riuscivo a smettere. - Violetta , non piangere , ci sono io con te . – mi tranquillizzò lui dandomi un bacio sulla fronte . con quel gesto smisi di far uscire le lacrime dai miei occhi. - Mi dispiace .- - Grazie . riesci sempre a risollevarmi .- - Questo è il mio compito . altrimenti che eroe sarei ? – mi misi a ridere quando fece anche il gesto da supereroe. - Il MIO eroe -

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