What about love. // One Direction

di VvaleE
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1) Harry Styles ***
Capitolo 2: *** 2) Il tramonto ***
Capitolo 3: *** 3) Lontano ***
Capitolo 4: *** 4) Piccola ***
Capitolo 5: *** 5) Dolce al cioccolato. ***



Capitolo 1
*** 1) Harry Styles ***


Guardo fuori dalla finestra, il sole splende ed attraversa la finestra della mia camera, i giardini delle case accanto e della nostra sono tutti fioriti e colorati, i miei fratellini giocano a pallone davanti il garage, i capelli di Alex biondo chiaro sono disordinati e leggermente sudati sulle punte e alle tempie, si china per prendere il pallone a terra e lo ripassa a Greg, i suoi capelli scuri e leggermente più lunghi gli ricadono su un occhio, i due ragazzi giocano sereni, facendo dei passaggi con i piedi.


Sono appoggiata sul marmo della finestra, con un libro in mano, portando alcune delle mie ciocche bionde dietro un orecchio, chino la testa e passandomi la lingua sulle labbra lo apro e scorro le pagine giallastre, fine e taglienti, la noia incombe su di me persuasiva. Mio fratello Sean ancora non ritorna dagli allenamenti, ed io non vedo l'ora che ritorna per prendere l'auto ed andare a casa di Amanda, una mia amica.
Sento il rumore di un rombo così alzo lo sguardo speranzosa di veder fuori la mia adorata macchina, ma un auto a me sconosciuta bianca ed elegante parcheggia davanti il cancello della nostra casa. La persona che c'è dentro spenge il motore ed apre lo sportello per poi uscire, dalla mia finestra vedo solo una chioma mossa di capelli castani e lunghi, ed un uomo vestito in modo elegante e signorile. Apre il cancello e lo richiude dietro di se, si dirige verso i miei fratellini e comincia a parlare con loro gesticolando.
Mi alzo dal mio posto, mi guardo allo specchio, mi sistemo i capelli ed i pantaloncini, poi mi dirigo sospettosa al piano di sotto, ed in quel preciso istante sento il campanello suonare.
Scendo di fretta le scale e mi sposto davanti la porta e la apro, l'uomo davanti mi osserva da capo a piedi ed aggrotta le sopracciglia, mi mette in imbarazzo, deglutisco e mi passo la lingua su un labbro e lo guardo accigliata.
L'osservo, ha una grossa chioma castana mossa con qualche riccio qua e la, ha gli occhi dello stesso colore del smeraldo, di una splendida forma, un naso ben formato e delle labbra ... le labbra sono piene, carnose e di un rosa acceso, mi mordo un labbro e faccio scorrere il mio sguardo ha una camicia bianca ed aderente che fa intravedere i tatuaggi rendendolo ancora più attraente, sopra la camicia ha una giacca marrone lunga ed un pantalone aderente color cachi, con sotto degli stivaletti marroni.
Lui mi sorride, il mio cuore tamburella e mi porge la mano ed io la guardo sospettosa "Piacere Harry Styles"

 

 

 


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Ciaoooooooo, sono Vale e questa è la storia che vi avevo accennato, per chi non lo sapesse questa famiglia è già stata citata in: 'Un natale in Famiglia' e 'Un matrimonio arrivo ' sono brevi storie che vi aiuteranno a capire qualcosa in più sulla famiglia di questa ragazza che si chiama Ella, e su alcuni avvenimenti dei membri degli One Direction (Le storie le devo revisionare perché le ho scritte molto tempo fa)  . Però anche se non le leggete vi spiegherò in seguito di cosa si tratta. Non credo che di questo genere ce ne siano altre storie e non so neanche se potrebbe interessare, già da tanto che avevo quest'idea, però solo ora ho potuto metterla in pratica.
Questo è una piccola introduzione e spero che vi piaccia. Scusate per gli eventuali errori, e magari se li trovate mi potete avvisare così li sistemo? Se avete qualche consiglio magari fatemelo sapere.
Continuerò la storia se magari vedrò che a qualcuno interessa, quindi fatemi sapere come vi sembra e se non va ciccia, se così non fosse la scriverò per conto mio.
La storia si trova anche su Wattpad e questo è il link --->>> http://www.wattpad.com/myworks/40437873-what-about-love
Se avete domande potete scriverle benissimo qui, oppure mi potete contattare su Twitter, mi chiamo @Forever1DeJB.
Ciao belle alla prossima :*

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Capitolo 2
*** 2) Il tramonto ***



"E intanto fissavo quelle sue labbra muoversi, così come si fissa forse l'ultimo filo di tramonto, che il sole ci lascia prima di nascondersi da noi, per scaldare qualcun altro"


- cit. Subhi, Ma alla fine sono rimasto io.

2) Il tramonto.


Sorrido sorpresa, erano anni che non lo vedevo e non l'ho neanche riconosciuto, è cambiato e l'ultima volta che l'ho visto ero una piccola nanetta di sei o sette anni. Lo scruto velocemente e mi mordo il labbro in silenzio, - certo che diventa sempre più bello questo ragazzo.-
Mi sporgo un po' imbarazzata "emh... Ciao Harry." lui mi guarda un po' stranito, forse non mi ha riconosciuta, sono cambiata molto da dieci anni fa. Mi sposto dalla porta per farlo entrare "Entra." dico sorridendo, lui sorpassa l'uscio e si dirige verso l'ingresso, i suoi stivali ticchettano sul parquet in legno.


Io mi guardo intorno e spero che sia tutto ordinato, poi mi affaccio fuori la porta e faccio cenno ad Alex e Greg di entrare. I miei a casa non ci sono però almeno qualcuno di noi lo deve pur accogliere e poi credo che lui neanche li ricordi Alex e Greg, l'unica volta che l'aveva visti era alla loro nascita, quindi spero saranno loro a conversare e a conoscersi.
Alex si dirige verso il garage con il pallone in mano seguito da una ragazza che precedentemente non ho visto, Greg mi raggiunge mentre si sistema il ciuffo all'indietro, è fissato con quei capelli se li tocca in continuazione. Lo prendo per il braccio e mi avvicino al suo orecchio "Vatti a sistemare velocemente che sei sudato e non farmi fare brutta figura." Gli sussurro, lui mi guarda male e passa nuovamente la sua mano nel suo ciuffo, io alzo gli occhi al cielo e lo vedo dirigersi verso le scale.
Greg è più piccolo di me di 3 anni, ha 17 anni ed è fissato con il suo aspetto fisico ed i suoi capelli, è così fissato e ordinato che alcune volte penso sia gay, è quello che da più problemi ai nostri genitori tra tutti e quattro ed infatti non ce la fanno più con lui.
Mi dirigo in salotto, ma mi fermo vicino all'arco dell'entrata, appoggio la mia spalla sul pilastro e lo osservo, Harry è in piedi davanti al mobile con le foto e le fissa pensieroso, ne prende una in mano e la guarda, si trova di spalle quindi non mi vede. Chissà se si ricorda di me, alla fine noi siamo così tanti che è facile confonderci.
Lui si gira con in mano ancora la cornice e rimane sorpreso nel vedermi li, immobile ad osservarlo, io arrossisco imbarazzata e stacco la mia spalla dall'arco e lo raggiungo vicino al mobile.
Lui mi indica la foto che ha in mano e mi sorride mostrandomi le sue splendide fossette "Tu sei Ella vero?" dice girando leggermente verso di me la foto che ha in mano, c'è un parco fiorito e ci sono io che ho cinque anni e stringo il collo di Harry a me, mentre gli stampo un bacio sulla guancia, lui stringe la mia esile corporatura a se felice mentre mostra le sue fossette, sorrido ricordando quel momento.
#Flash Back
Siamo andati tutti insieme al parco vicino ad un lago e abbiamo fatto un picnic e sono venuti con noi anche Harry ed Hope la sua ragazza, quel giorno ci divertimmo come matti, facemmo il bagno nel lago e giocammo con il pallone fino a tarda sera, poi ci riunimmo vicino al fuoco e papà cominciò a strimpellare la chitarra e canticchiare qualche strofa, mentre Harry cantava gioioso con la sua potente e possente voce splendida.
#Fine Flash-Back


Prendo la cornice in mano e sorrido "Quanti anni sono passati..."dico malinconica di quei tempi spensierati, adesso invece mi ritrovo sempre occupata con il lavoro, i corsi di ballo, i fratelli ed ho poco tempo per me.


"Davvero tanti, sei cresciuta tantissimo, ti sei fatta davvero una bella donna." dice lui sorridendomi, io lo guardo imbarazzata, sorrido timidamente e poso la cornice sul mobile. "Ti posso offrire qualcosa? Una torta al cioccolato, un caffè un..." domando cortesemente, ma lui mi blocca iniziando a parlare "Del caffè e una fetta di torta al cioccolato vanno bene." mi sorride e delicatamente, liscia la giacca, e si siede sopra il divano in pelle nera. " o scusa che sbadata, vuoi darmi la giacca?" domando allungando la mano, lui in risposa annuisce e si toglie con molta accuratezza la giacca, la piega e me la porge.
Mi mordo un labbro ed osservo i suoi movimenti molto precisi e delicati, la camicia gli fascia tutto il petto e le braccia, dal collo della camicia sbottonata sopra vedo dei tatuaggi.
Lui mi sorride notando il mio sguardo e allora io lo sposto imbarazzata e mi dirigo verso le scale al piano superiore, poso la giacca delicatamente ed attenta a non rovinarla, sopra uno dei divanetti nel corridoio.


-Ma dov'era finito Alex e quanto cavolo ci stava mettendo Greg?-
Mi dirigo verso la camera di Greg, busso per poi entrare.
Lo ritrovo ben vestito e sistemato davanti allo specchio, mentre si sistema il suo ciuffo castano "Sbrigati che ho lasciato Harry da solo giù. E vai a chiamare tuo fratello." dico autoritaria per poi uscire dalla stanza e chiuderla dietro di me.

 


Prendo il vassoio con sopra i caffè e le fette di torta al cioccolato e lo porto in salotto. Appoggio il vassoio sopra il tavolo e dispongo in ordine le tazzine ed i piattini.
Dopo alcuni minuti si presentano in salone Alex e Greg, io mi alzo e mi metto in mezzo a loro, e li presento "Harry non so se ti ricordi di Alex." dico ed indico il biondo accanto a me con i capelli spettinati, Alex è il mio fratellino più piccolo di 4 anni ed anche l'ultimo, ha 16 anni ed è la copia esatta di mio padre da giovane, ha degli splenditi occhioni azzurri che gli invidio, i miei sono troppo chiari.
"Lui invece è Greg." dico indicando il castano alla mia destra, Harry sorride e accavalla le gambe "Niall ed Amy si sono proprio dati da fare, hanno fatto quattro figli ed anche stupendi." dice leccandosi le labbra ed osservandomi, io arrossisco, mentre i miei fratelli sorridono e si siedono sul divano, io mi faccio spazio e mi sistemo in mezzo a loro.
Greg si passa una mano nei capelli e drizzando la schiena "modestamente io sono quello che è venuto meglio di tutti." si vanta arrogante, io lo guardo stupita, Alex lo strattona e si mette a ridere "si si, però peggio di cervello, guarda come stai messo, mi sa che i prodotti che usi per i capelli ti hanno danneggiato." Sorrido imbarazzata, invece Harry scoppia a ridere "Siete proprio delle pesti."
Loro sorridono e si siedono in modo composto, "Allora Amy e Niall ?" mi domanda Harry mentre si guarda intorno, i miei genitori sono usciti per fare la spesa e papà voleva comprare per il compleanno di mamma un collier. "Sono usciti per fare la spesa, ma dovrebbero essere a momenti." sorrido ed infatti si sentono delle chiavi girare nella toppa della porta di ingresso e delle voci.
"Adesso sarebbe l'ideale un altro bimbo." dice un voce maschile, Alex mi guarda meravigliato "e già mi piacerebbe avere un altro bimbo." dice di nuovo la voce di mio padre, sento dei passi nel corridoio "Infatti non sei tu quello che partorisce in balia dal dolore." Sento la voce di mia madre sarcastica, Harry si alza dal divano ridendo "E Poi ho quarant'anni è un rischio fare un figlio a quest'età!" ribatte la voce di essa, Harry si orienta verso il corridoio e Greg lo segue mentre Alex mi guarda accigliato.
Mio padre è fissato con questa mania di aver figli, non lo riuscivo a capire, si i bambini sono belli, ma quando sono troppi basta, dice sempre che lui vuole essere circondato da quell'armonia di calore, di unione, di confusione e battibecchi. Gli piacevano semplicemente i bambini.


"Harry che bella sorpresa, da quant'è che non ci vediamo." sento la voce di mio padre e il rumore delle pacche, forse si sono stretti la mano o semplicemente si sono dati un colpetto sulla spalla. "ciao Harry scusa per il momento in cui ci hai trovati." dice mia madre, sento un rumore di qualcosa che viene poggiata a terra, forse le buste della spesa.


Guardo il vuoto assorta da mille pensieri, -chissà cos'ha fatto fino ad ora, avevo sentito parlare che aveva collaborato con qualche artista per scrivere delle canzoni a Los Angeles, che aveva registrato qualche film e di aver ricominciato a cantare, e Hope quella ragazza con il quale stava insieme allora, che fine avrà fatto? -


Una mano calda e grande si poggia sul mio ginocchio, distogliendomi dai miei pensieri "sorellina va tutto bene? ti vedo un pó preoccupata.." dice Alex osservandomi attentamente.
Gli sorrido e lo guardo "va tutto bene, tranquillo, stavo solo pensando al fatto che non vedo da molti anni neanche Hope, chissà come starà." gli sorrido lui annuisce, mi sorride, e mi da una pacca sul ginocchio "dai sorellina andiamo ad apparecchiare, sicuramente Harry si fermerà a cenare qui." dice alzandosi, guarda i suoi pantaloni neri e larghi della tuta, li sistema e prende la mia mano per aiutarmi ad alzarmi dal divano.

 


"quindi io alla fine gli ho detto: Professoressa lei si lamenta sempre di noi, però noi non possiamo lamentarci di come insegna lei." Io ed Alex stiamo in cucina ad apparecchiare mentre chiacchieriamo tranquillamente, mi stava raccontando della professoressa di matematica che più di tutti detestava "Allora lei con aria snob ha detto : Cosa vorresti dire che io spiego male?" lui scoppia a ridere imitando la sua voce e il suo viso "Allora io gli ho sorriso e gli ho detto: Semplicemente prof lei spiega veramente male, non si capisce nulla, sembra arabo." gli sorrido e scuoto la testa, prendo il mestolo e giro la pasta "Allora lei mi ha semplicemente guardato male e si è sistemata gli occhiali sul naso." sento dei passi farsi sempre più vicini dal di fuori dalla cucina, poi una testa riccia compare in cucina "Ragazzi volete una mano, sapete sono un ottimo cuoco" dice Harry sorridendo e facendo un occhiolino, prende il grembiule appeso al muro.
"ma no, non ti preoccupare Harry, qua stiamo facendo noi, più che altro, ai bisogno a scaricare i bagagli e a portarli sopra?"
Lui mi sorride e posa il grembiule, "io i bagagli ancora non li ho scaricati, mi dovresti indicare la camera." dice Harry appoggiando la spalla sullo stipite della porta ed osservandomi da capo a piedi, io mi levo il grembiule e lo porgo ad Alex "vengo io, Alex controlla il cibo e cerca di non bruciare nulla, tanto ora arriva la mamma." mi dirigo verso Harry e lo sorpasso, lui sorride e si gira verso di me, "vado a prendere le valige." dice per poi uscire dalla porta d'ingresso, diretto verso la macchina parcheggiata in giardino, io mi guardo in torno confusa e mi mordo il labbro, - perché doveva alloggiare proprio qui, papà non si poteva fare un po' di cavoli suoi.-
Salgo le scale e mi oriento verso la camera di mio fratello Greg, l'unica camera con ancora un letto libero è quella, a parte la soffitta, che non usiamo più.
Apro la porta e mi indirizzo verso il letto accanto a quello di mio fratello, sistemo le lenzuola, apro un armadio e vedo se è libero, poi sposto le tende e faccio entrare la luce fiacca del tramonto nella stanza, perfetto è tutto in ordine spero solo che Harry si trovi bene qui.
Mi passo le mani sul sedere e mi siedo delicatamente sopra il letto, cercando di non sfasciarlo, respiro l'aria e guardo fuori la finestra, assorta da quelle sfumature calde nel cielo, tra le nuvole, mi sarebbe piaciuto volare li, fra quei raggi fiacchi e caldi, che ti fanno sentire coccolata al caldo e protetta. "Bello vero il cielo al tramonto." dice lui sedendosi accanto a me, non l'ho neanche sentito entrare, annuisco e mi giro a guardarlo, i suoi ricci sono morbidi e lo rendono molto tenero insieme a quei occhioni smeraldo e quelle fossette ai lati, sembra molto più piccolo rispetto alla sua età.
"mi piacerebbe essere toccata e guardare da vicino quelle sfumature calde." dico osservando il suo viso rivolto verso la finestra difronte al letto, si gira verso di me e mi osserva attentamente, i suoi occhi color smeraldo si soffermano sui miei, mi intimidiscono e poi mi sorride mostrandomi le fossette che mi addolciscono, così sorrido anch'io senza spostare i miei occhi dai suoi, sentendomi protetta e al caldo.



Da meeeeeeee

Ciao belle, ecco il secondo capitolo, spero vi piaccia e mi farebbe piacere se mi facesse sapere cosa ne pensate, ringrazio le persone che hanno messo la storia tra le Preferite/Seguite/Ricordare.
Potete contattarmi su Twitter, mi chiamo @Forever1DeJB, e questa storia la potete trovare anche su wattpad.

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Capitolo 3
*** 3) Lontano ***


3) Lontano



~~"La mancanza di qualcuno è il modo che ha il tuo cuore di ricordarti che ami quel qualcuno." - tumblr

 

 


Guardo lo schermo del mio pc, tra le news ce ne è una che ha come titolo: 'Nuovo film di Harry Styes in arrivo '.
Scorro la pagina e comincio a leggere: 'Il nostro bel Harry ha una sorpresa in serbo per voi, non vuole ancora dare nessuna dichiarazione, ma si pensa che questo film sarà un altro dei suoi grandi successi e con colpi di scena. Intanto è partito si pensa per una piccola vacanza in Irlanda, chissà forse è in compagnia con il suo ex amico e ex membro del celebre gruppo gli One Direction e vuole collaborare ancora con lui, continuate a seguirci per sapere di più.'


Scuoto la testa alla lettura dell'articolo, è passata una settimana da quando Harry è arrivato a casa Horan, ed ha intenzione di fermarsi da noi a lungo, sono felice che lui rimanga da noi, anche perché stiamo legando, solo che un po' mi mette in soggezione ed alcune volte in difficoltà, mi da quella sensazione di paura che non so spiegare, è come se ho inquietudine di quel che potrebbe accadere e di quel che potrei provare standogli un po' di più vicino.
Sento la mia porta cigolare e poi richiudersi subito dopo, sto sdraiata sopra il letto con il computer accanto a me, sono tornata da poco dagli allenamenti ed adesso stavo inviando un email di conferma per la gara di ballo che mi hanno proposto oggi.
"Stasera ceniamo tutti insieme, quindi cerca di scendere puntualmente." dice la voce di Sean accanto a me severa, sbuffo sono distrutta, sono appena rientrata a casa dopo un giorno di lavoro pesante e stancante, dopo un allenamento stressante in palestra, e il minimo che possono fare è lasciarmi almeno un'ora di riposo.
"non si bussa più?" dico sarcastica rigirandomi sul letto e chiudendo lo schermo del computer, lui di risposta varca ancora di più la porta e si dirige verso di me, alza il computer dal mio letto e lo poggia sulla scrivania per poi sedersi ai piedi del letto. "Sean sono stanca, di a mamma e papà che non sono sicura di scendere per cena e che forse adesso mi vado a far una doccia e mi metto a dormire." dico prendendo il cuscino per poi mettermelo in faccia. Lui di risposta prende il cuscino dalla mia faccia e lo getta accanto a lui "Devi venire, e se adesso sei così stanca è perché la sera potresti andare a dormire presto invece di stare tutta la notte a leggere quei stupidi libri d'amore." dice di risposta guardandomi male, non lo sopporto, voglio il mio piccolo fratellino Alex, lui ogni volta mi coccola invece di urlarmi in faccia, perché mi devono mandare ogni volta Sean, quando si tratta di costringermi a fare qualcosa.
"Perché vogliamo parlare dei tuoi stupidissimi giochi uccidi zombie, almeno io leggo qualcosa di reale." dico sarcastica, non mi deve toccare i miei amati libri, mi alzo dal letto e mi sistemo i pantaloncini della tuta.
Lui mi guarda e si alza dal letto "devi scendere alle 20, apparecchio io per questa volta." lo ignoro e mi oriento verso il mio armadio e tiro fuori un vestitino estivo, leggero con una fantasia di fiori colorati, prendo l'intimo bianco per evitare che il vestito trasparisca.
"Quando esci dalla stanza chiudi la porta." dico non curante per poi andare in bagno.


-
"Ella, com'è andata la giornata?" dice mia madre mentre mette nei piatti la pasta, prendo il piatto che ha in mano " bene, solo che è stata una giornata molto stressante e dura, oggi ci sono stati molti clienti." lei annuisce e prende un altro piatto vuoto.
Lavoro in un bar/pasticceria è molto grande ed è conosciuto per le paste e le torte squisite e per l'arredamento molto carino ed elegante, quindi è inevitabile che ci siano poche persone, è sempre molto pieno.
Mi dirigo verso il soggiorno e porto i piatti pieni a tavola, dove siedono le cinque persone.
Mi sporgo e poso un piatto davanti a papá che si trova a capo tavola e poso l'altro piatto ad Harry che si trova alla sua destra. Lui mi osserva e sorride, io arrossisco leggermente e porto il busto indietro.
"Quindi mi stai dicendo che stai qui in Irlanda perché stai girando alcun scene di un film?" dice mio padre interessato, allora l'articolo non era del tutto falso, Harry annuisce e comincia a raccontare, io mi allontano dal soggiorno e ritorno in cucina.
Mia madre mi porge altri due piatti pieni "hai visto quanto si mantiene Harry, ho sempre saputo che è proprio un bel uomo, dimostra meno di quanti ne ha, ed è stupendo, devi trovarti un uomo come lui." dice mia madre sognante e facendomi l'occhiolino. Arrossisco e prendo i piatti per poi dirigermi di nuovo a tavola, aiuta molto mia madre a non farmi pensare che Harry sia spettacolare.
Metto un piatto davanti a Greg che è seduto accanto ad Harry e l'altro ad Alex che gli è seduto accanto.
"Sorellina ma sbaglio o stai continuando a dimagrire, le tue braccia e la tua vita sta diventando scheletrica." Dice Alex mettendo una mano sulla mia vita, si forse ultimamente mi sono lasciata un po' andare con gli allenamenti extra e con gli orari di lavoro aumentati per la stagione estiva, la sera sono talmente stanca che neanche ceno, mi faccio una tazza di latte e cacao e poi vado direttamente a letto. Leggo anche di meno i miei amati libri, ma non vedevo l'ora di arrivare alla cifra che miro di avere per trasferirmi insieme a Samantha in una casetta in Inghilterra, vorrei anche partecipare ad XFactor come ha fatto mio padre, anche se lui non ne è d'accordo. "Credo di si, ultimamente il lavoro e gli allenamenti stanno diventando sempre più pesanti..."


Lui mi sorride teneramente "Dovresti prenderti una pausa, mi stai preoccupando, che ne dici di una vacanza solo noi due?" Mi domanda sorridente, ricambio il sorriso e mi abbasso per stampargli un bacio sulla guancia "Tranquillo fratellino, è tutto okay, dopo il saggio delle ragazze ci sarà più tempo libero per me." lui mi sorride e mi lascia il fianco per poi girarsi verso Greg e Sean per continuare la loro chiacchierata.
Amo mio fratello Alex, è così dolce e premuroso, è l'unico che mi capisce e che mi comprende, se ho bisogno di qualcosa basta che chiedo a lui o se mi devo confidare, lui è la persona giusta.


Mia madre ci raggiunge con gli ultimi due piatti e si siede alla fine del tavolo, difronte a mio padre a capotavola, io mi siedo accanto ad Alex e comincio a mangiare silenziosamente la mia pasta.
"Al matrimonio ancora non ci hai pensato? Sei un bell'uomo, ma gli anni passano." dice mia madre poco discreta, per poi prendere una forchettata di pasta, Harry mi sorride e mi guarda negli occhi "Aspetto la ragazza giusta." dice lui alzando le spalle, io sposto il mio sguardo dai suoi occhi magnetici un po' imbarazzata, quindi Hope che fine ha fatto? Alzo nuovamente lo sguardo e parlo "Se aspetti un altro po' non riuscirai mai ad avere bambini, le donne di quarant'anni fanno difficoltà ad avere figli a quell'età, figurati dopo." mio padre tossisce e mi madre mi lancia un brutto sguardo, Harry mi guarda solamente sorpreso, poi posa la sua forchetta accanto al piatto e parla "non bado all'età della mia donna. Se non riuscirà a fare figli li adotteremo." dice di risposta leggermente severo, io poso nuovamente il mio sguardo sul piatto mordendomi il labbro inferiore tesa.


La serata trascorre tranquillamente e dopo aver cenato mio fratello Greg ha tirato fuori i vecchi album di famiglia per mostrare tutta la sua 'bellezza'
"Ti ricordi qua Greg, che bello che eri, vestito da principino per la recita scolastica." dice mia madre mostrando la foto, la guardo e sorrido, lo devo ammettere, Greg è sempre stato un bellissimo bambino e continua ad essere un bellissimo ragazzo, un po' lo invidio, ha tanta autostima ed è sicuro di se, la gente lo ama.


Mamma sfoglia un'altra pagina dell'album che ritrae me piccina con un vaporoso vestito rosa confetto, mentre sorrido e poggio la testa sulla spalla di Zayn vestito con un abito elegante e con alla mia sinistra Perrie con abito da sposa. Mia madre la guarda pensieroso e fanno lo stesso Harry e papà.
Harry raddrizza le spalle e mi guarda "Quant'eri piccola e tenera qui." mamma alza il viso dalla foto e parla "si, era al matrimonio di Zayn e Perrie, tu l'hai più rivisto?" dice lei secca, Harry sospira e curva leggermente le spalle "no da quel dì non più."


-Dopo che Zayn ha lasciato gli One Direction loro si sono allontanati notevolmente tutti e quattro da lui, anche perché non se la sarebbero mai aspettata una mossa del genere, ma visto che erano molto affezionati a lui , piano piano, hanno cercando di riavvicinarsi, ma quello che ne era rimasto più scottato era Louis, che ancora non mandava giù la faccenda ed infatti ci furono soprattutto problemi tra i due, ma Zayn sbagliò comportamento ed infatti se ne accorse anche lui successivamente, ma era troppo tardi per rimediare. Dopo un po' di tempo si venne a sapere che Zayn aveva abbandonato il gruppo per collaborare con Naughty Boy, è li che è avvenuta la distruzione delle Directioners e di Louis , che si sentì tradito e preso in giro.
Naughty Boy insultò le Directioners, quindi litigò con Louis che le aveva protette in tutti i modi, come se fosse un papà, ma Zayn prese le parti di Naughty Boy, tirando fuori parole non proprio belle, che ferirono molto Louis, ma anche Harry, Liam e papà. Ed infatti dopo i vari litigi continui Zayn decise di mettere su una pietra a tutto ciò dicendo che non avrebbero più dovuto cercalo e che non si dovevano impicciare della sua vita, ed infatti fu così, ma lui subito dopo rientrò in se e si accorse del bi-norme errore che aveva fatto, e cercò di avvicinarsi nuovamente ai ragazzi, ma loro lo impedirono evitando tutte le sue chiamate.


Dopo quel dì non avemmo più sue notizie, e lo stesso per Perrie che non ci aveva pensato due volte a chiudere le porte a mamma, ad Eleanor ed a Sophie.-


"Dovremmo sentirlo, magari per vedere come sta, ed anche per Perrie..." sussurra mia madre debolmente mentre guarda la foto, papà chiude l'album e sospira "Lui ha fatto la sua decisione." Dice per poi prendere il book fotografico dalle mani di mia madre per poi posarlo sulla mensola.


Mamma posa una mano sul mio ginocchio e mi sorride rammaricata "su forza, andiamo a sparecchiare." annuisco e mi alzo dal divano, Harry è seduto e mi guarda desolato, lo guardo qualche secondo mentre seguo mia madre, mi sorride, gli sorrido ed entro in cucina.

 


Guardo il soffitto della mia camera, perfettamente bianco, non riesco a prendere sonno, il caldo mi affanna ed è irritante, mi ha fatto venire sete. Mi alzo e mi sistemo i pantaloncini corti del pigiama e la canottiera che mi si è alzata. Apro la porta della mia camera, difronte c'è quella di Greg, dove dorme anche Harry, la guardo per qualche secondo titubante, chissà forse sta dormendo.
Scendo le scale, arrivo in corridoio, sento dei rumori provenienti dalla cucina, sgrano gli occhi perplessa ed impaurita, prendo un dizionario grande che si trova sulla libreria li vicino e mi avvicino alla porta, sento dei passi, forse sta uscendo dalla cucina, mi preparo per darglielo in testa.
Muovo il dizionario in avanti un po' debolmente, "aaah!"

 


"Sapevo fin dall'inizio che nella mia vita ti avrei solo potuto osservare, ma si spera sempre in un cambiamento anche se non ci sarà" - lamoreinunapagina

 


Ciaoooo, ringrazio le persone che forse stanno leggendo questa storia, vorrei sapere se a qualcuno interessa, e se c'è qualcosa che non vi piace. Anche perché come ho detto precedentemente, io la storia la sto scrivendo, ma se non interessa è inutile pubblicarla.
Ritornando alla storia ho aggiunto un piccola parte che credo rimpiangerete tutti come me, e quindi scusatemi per questa parte... io non so bene cosa sta succedendo tra Zayn, i ragazzi e Naughty Boy, però diciamo che volevo aggiungere qualcosa che si sarebbe avvicinato all'accaduto, anche se non proprio, chissà se si rivedranno e faranno pace...?


Per quanto riguarda Ella ed Harry, ragazzi ma questi due si guardano sempre, sinceramente un po' mette in soggezione questa cosa.
Chi sarà la persona che Ella ha appena steso ? :')


Ciao belle ci sentiamo alla prossima, e spero che vi facciate sentire, se nò sarò costretta a cancellare la storia.
Se mi volete contattare mi potete trovare su twitter @Forever1DeJB .

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Capitolo 4
*** 4) Piccola ***



4) Piccola.

"Le piaceva che fosse così grande, sentirsi piccola accanto a lui era molto confortante."-Audrey Niffenegger


"Aiah!"  guardo la figura davanti a me riccioluta, cosa cavolo ho combinato! Il dizionario mi scivola dalle mani e cade a terra, emettendo un suono sordo sul tappeto del corridoio. Mi avvicino ad Harry non curante del dizionario a terra con la copertina rovinata e le pagine piegate. "Scusa, non pensavo fossi tu." dico poggiando una mano sulla sua spalla, lui continua a tenere una mano sul naso mentre mi guarda con gli occhi sgranati.


Forse gli ho colpito quello, sono una stupida, imbranata! Gli sposto cautamente la mano dal naso e vedo del sangue nel sue mani "scusa, scusa." dico imbarazzata ed intimidita, comincio ad agitarmi, corro al lavandino della cucina, prendo dei tovaglioli e li bagno con l'acqua fredda. "Non ti preoccupare è solo un po' di sangue..." Dice avvicinandosi a me, mi posiziono davanti il lavandino e faccio scorrere l'acqua fredda " Che ti ho fatto uscire io! Cavolo mi dispiace, non è una cosa da poco." mi giro e me lo ritrovo difronte, faccio un sorriso teso ed imbarazzato alla vista del suo viso illuminato dalla luce della luna. Mi mordo il labbro inferiore, abbasso lo sguardo e vedo le sue mani insanguinate gliele prendo senza pensare e mi rigiro per poi portarle sotto il getto dell'acqua fredda, gli insapono le lunghe dita e il palmo liscio e delicato, gli bagno i polsi.


Mi ricordo che quando ero piccola e mi usciva il sangue dal naso, mia madre mi metteva sempre i polsi sotto il getto freddo dell'acqua.
Tiro ancora di più sotto il getto le sue mani, il suo petto che si alza e si abbassa aderisce alla mia schiena, il suo respiro caldo si sente sul mio collo, facendomi rabbrividire. Mi scanso subito imbarazzata, predo dei fazzoletti umidi e mi giro verso di lui, tampono i fazzoletti intorno al suo naso perfetto, " l'acqua fredda ferma l'emorragia." dico imbarazzata, sto combinando un casino dopo l'altro e tutto quel che riesco a dire è che l'acqua fredda ferma l'emorragia! Voglio una pala per sotterrarmi per l'imbarazzo, qui, in questo preciso istante.


Lui mi sorride e sposta le mie mani dal suo naso, per poi lasciarmele cadere di lato ai miei fianchi, porta le sue mani sulle mie guance e mi guarda negli occhi, il mio cuore tamburella, il mio respiro resta sospeso. Lui mi sorride rassicurante e dischiude le sue magnifiche labbra piene, "Ella stai tranquilla, vedi già è passato tutto." passo i denti sul mio labbro inferiore e dischiudo la bocca, lui guarda le mie labbra e si morde il labbro, scosta le sue mani dalle mie guance e le fa scorrere sulle mie braccia, migliaia brividi si impossessano di me, le nostre dita si toccano per un secondo, poi lui sposta il suo sguardo da me.


"Siediti qui sul bancone e tranquillizzati un attimo, respira." mi indica il bancone accanto a noi, sospiro e mi appoggio al bancone, perfetto, adesso mi ha presa per una pazza, manesca ed ansiosa.
Mi passo le mani nei capelli esasperata "Scusa è che... con tutta questa pressione mi sono agitata." sospiro, lui mi sorride e si siede al bancone difronte al mio "Non fa niente."


"Ma cosa ci fai qui, di notte al buio?" domando indicando l'ambiente illuminato solo dalla poca luce della luna. "Volevo bere un goccio d'acqua, con questo caldo insopportabile non riesco ad addormentarmi, però beh..." si gratta la nuca imbarazzato "Non so dove si accede la luce, ci sono troppi pulsanti, ho paura di combinare qualche disastro." dice imbarazzato, scoppio a ridere, i miei capelli ricadono in avanti e porto una mano davanti la mia bocca, è così tenero con quei ricci scompigliati, gli occhi grandi ed assonnati, le guance rosse con una canotta bianca,aderente ed un pantalone,celeste e largo.


Lui sorride al suono della mia risata "Cosa fai, ridi di me?" dice scherzosamente, porto i miei lunghi capelli biondi indietro, riprendo il respiro e gli sorrido "Sei buffo." lui sorride ed indica i miei fantasmini rosa con i cuoricini rossi "tu sei tenera e piccola." le mie guance diventano bordeaux, non mi ricordavo di aver messo quei calzini, doppia figuraccia.
Incrocio i piedi ed alzo il viso dai miei calzini "Hey! Io non sono piccola, ho vent'anni." dico sicura di me, lui ride "Mi hai detto molto, sei ancora piccolina." si alza dal bancone e si avvicina a me, mi scompiglia i capelli "piccolina." dice ridendo e prendendosi gioco di me.
"Hey non è giusto!" dico mettendo il broncio "Tu invece sei un vecchietto!" rido, spostando la sua mano dai miei capelli ed alzandomi, dal bancone, mi sistemo i pantaloncini ed appoggio una mano sulla sua spalla per poi mettermi sulla sua stessa altezza "vecchietto!" dico facendogli la linguaccia, lui continua a ridere "io sono ancora un giovanotto." e mi fa l'occhietto, le mie gambe tremano "E poi  non so quanto può essere matura una ragazza che mi fa la linguaccia." ride, apro la bocca per controbattere, ma la richiudo senza saper cosa dire. Porto una mano alla vita e un dito davanti alla mia bocca "Sssh." dico facendogli l'occhietto, lui sorride.


Mi dirigo verso il frigo e prendo due boccette d'acqua, una gliela porgo e l'altra la tengo con me "meglio portarsele in camera, così evitiamo un altro incidente." dico alzando la bottiglietta in segno, lui annuisce.
"Harry io vado a nanna, domani mi devo alzare presto per andare a lavoro." dico e mi oriento verso la porta. "ti porto io domani a lavoro, tanto devo fare delle commissioni." Annuisco "allora domani qui alle sette e mezza." mi avvicino all'interruttore, ed indico quello per accendere la luce "comunque, questo è l'interruttore per accendere la luce grande, buonanotte Harry." dico imitando un bacio volante, esco dalla cucina e lo lascio solo.


"Ed io, troppo piccola fra tutta questa gente che c'è al mondo." -Elisa Priano

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Capitolo 5
*** 5) Dolce al cioccolato. ***


"Il cioccolato rilascia particolari sostanze dette endorfine,che danno poi la sensazione di essere innamorati!!" - Willy Wonka

Prendo il dizionario che si trova a terra, sistemo le pagine piegate con cura e lo depongo sul piano della mensola. Salgo le scale pensierosa, - ma cosa cavolo sto combinando! Non posso comportarmi in questo modo con Harry, chissà cosa direbbero i miei, del mio comportamento molto elogiale con lui. -

Apro la porta della mia camera e la richiudo dietro di me, mi siedo sul mio letto e guardo le tendine beige leggermente scostate, sospiro e mi sdraio tra le morbide coperte, - chissà cosa pensa di me...- penso socchiudendo le palpebre, passo le mie mani sulle mie braccia nude, percorrendo il suo stesso percorso, mi ritornano alla mente le sue mani a contatto con la mia pelle e mille brividi viaggiano sulle mie braccia. Mi poggio su un fianco verso la mia finestra, devo smetterla di fare pensieri su di lui, non ne ricavo nulla di buono, anzi...

La notte passa tranquilla, cullata dalla luce della luna, che prima risplendeva sul suo viso e nei suoi occhi color smeraldo.

-Bitt!!- La sveglia risuona nella mia stanza, allungo la mano assonnata e la spengo, sbadiglio e mi stiracchio. Ho un sonno che mi cieca, porto i miei piedi fuori dalle coperte calde, mi vado a fare la doccia e dopo mi metto la divisa del lavoro, una gonna rosa, con una maglietta color menta, è ridicola e molto appariscente, ma abbastanza comoda. Preparo la borsa e scendo le scale, sono troppo in ritardo per fare colazione, quindi la farò a lavoro, con qualche squisito cornetto alla nutella che prepara Samantha, solo ad immaginarlo mi viene una certa acquolina.

Nel corridoio c'è un Harry elegante che mi aspetta, sorrido istintivamente alla sua vista, ma cerco di non farlo notare. Lui si gira verso di me e mi sorride "Buongiorno." Ricambio il buongiorno ed usciamo di casa insieme e saliamo sulla sua fantastica macchina bianca. -Magari tutte le mattine siano così- penso sognante.

Lui si mette i suoi occhiali per il sole e inserisce le chiavi nel nottolino, si gira verso di me e sorride "oggi la giornata è molto soleggiata, a Los Angeles è sempre così, se non più soleggiato." annuisco "qui non c'è sempre molto sole." Lui orienta il suo viso verso la strada e ruota la chiave nella toppa ed il rombo del motore ci fa partire, il vento mi fa agitare i lunghi capelli biondi, quelli di Harry si muovono morbidamente, -Ho voglia di toccarglieli.- Giro il viso verso la strada e mi passo una mano nei capelli.

"non sei mai andata a Los Angeles?" Mi domanda lui, interrompendo il silenzio. Indirizzo il mio sguardo nella sua direzione "No." dico secca, lui annuisce "Dovresti andarci è bella." dice tirandosi indietro i ricci con una mano. "Ci penserò, mi piacerebbe andarci."

Apro la portiera dell'auto, scendo, prendo il mio borsone, sistemo la gonna vaporosa e vado dalla parte del guidatore, "Ti vengo a riprendere io dopo." dice lui abbassando gli occhiali, ma no, non ti preoccupare, prendo i mezzi." Lui sorride "nhaa... magari mi offri anche un pezzo delle torte che fate." dice lui facendomi l'occhietto, sorrido "mi hanno detto che sono squisite." sorrido imbarazzata, -tesoro mai quanto te! Mi piacerebbe mangiare del cioccolato da sopra le tu e labbra.- I miei pensieri corrono e mi fanno arrossire davanti a lui, ma cosa cavolo sto pensando! "Se mi vieni a prendere tu questa sera ed entri dentro." indico la pasticceria/bar dalle mura giallo canarino, "ti offro una torta alla crema con sopra le fragole." sorrido, niente cioccolato, meglio evitare.

Mi toccava mettere da parte una piccola torta, chiederò a Samantha di farla e metterla via per me ed Harry. Lui sorride realizzato e mette gli occhiali "Ti invierò un messaggio per farti avere il mio numero." dice riaccendendo la macchina, "okay."

Poi penso, -ma lui non ha il mio numero- "aspetta Harry, non hai il mio numero." dico, ma la macchina parte lasciando un polverone, tossisco, perfetto. Sbatto le mani sulla mia gonna per pulirla dalla polvere mentre sbuffo.

"Ti ho visto parlare con un bellissimo ragazzo qui fuori." dice Samantha con gli occhi sognati "Lo sai chi mi pareva, Harry Styles." Tossisco imbarazzata "era lui." dico secca, lei posa la pastarella che stava impastando e mi guarda con gli occhi sgranati "E' tornato tuo zio? Me lo devi far conoscere!" dice seria, sbattendo le mani per pulirla dalla farina, mi porto una ciocca di capelli dietro l'orecchio e la guardo "Non è mio zio!" dico un po' scocciata per quel nomignolo che gli hanno assegnato.

"è troppo grande Samantha!" dico incrociando le braccia. Lei sorride "Non dirmi che non ci hai messo gli occhi sopra, molto attraente e scopabile." dice con uno sguardo malizioso " E comunque io ho quasi trent'anni, quindi non ho nulla contro i suoi trentanove anni." ruoto gli occhi sorridendo.

Scendo dal bancone e mi dirigo verso il forno e ne tiro fuori una teglia di pastarelle e la poso sul bancone. " te lo presenterò questa sera, mi viene a riprendere" dico mettendo l'impasto nei piattini e riempendoli con la crema. "ah! e ha detto che vorrebbe mangiare una delle tortine che facciamo qui, quindi gliene ho promessa una alla crema con le fragole." dico alzando il sac a poche con dentro la crema.

Lei alza il capo e mi guarda negli occhi "c'è un impasto medio a forma di fiore. Ti do il compito di farcire e decorare anche quello. Ma mi raccomando per lui voglio il meglio "sorrido e poso le fragole sulle tortine, poi le ricopro di gelatina, ed osservo il mio capolavoro soddisfatta, prendo il vassoio e lo porto fuori per esporlo nella tega con gli altri dolci.

Presto sarebbero arrivati i clienti ci dobbiamo sbrigare.

"Ella ti va di uscire insieme domani?" mi domanda Ian accanto a me, mentre confeziona dei dolci, mi giro e lo guardo, delle ciocche dei capelli mori del ciuffo gli ricadono sulla fronte ed i suoi occhi blu scuro come i lapislazzuli sono attenti si pasticcini che sta incartando, guardo la sua mascella, è tesa, è così carino ed ogni volta mi chiede di uscire. Ma non accetto quasi mai, anche perché è il fratello di Samantha e non voglio rovinare la nostra amicizia. "Ian domani non posso uscire, ho un impegno." dico vagamente "Magari ci organizziamo un'altra volta con Samantha ed Allyson." dico riferendomi all'uscita, lui alza il viso un po' deluso però annuisce, ogni volta lo fregavo con questa frase, mi dispiace, forse devo dargli una possibilità... La porta della pasticceria si apre emettendo un rumore di campanellini, e mostra un Harry molto elegante, attraversa la porta che si chiude dietro a se e con un passo lento e deciso, cammina tra i tavoli ed i clienti che prima chiacchieravano tra loro si zittiscono e lo guardano ammaliati, si posiziona davanti la teca piena di dolci di fronte a me, che mi trovo dietro ad essa. Ian accanto a me mi guarda stupito e sposta il suo sguardo da me ed Harry.

Sanno tutti chi è ed è difficile non attirare l'attenzione su di noi, questa cosa mi imbarazza più del dovuto e mi mette a disagio.

"Allora signorina Ella, la tortina che mi aveva promesso dov'è?" dice sorridendo in modo scherzoso, divento ancora più rossa sentendo i mormorii delle persone che ci guardano, sorrido a disagio "Un attimo e te la porto." dico lui sorride e si siede su una sedia li vicino, difronte ad un tavolino di ferro battuto bianco con dei ghirigori delicati ed eleganti.

"Tu conosci l'uomo che riempie le pareti della stanza di mia sorella e non glielo hai ancora presentato?" dice serio Ian accanto a me sotto voce , riferendosi ad Harry "E' un amico di famiglia, lo dovresti sapere, sono la figlia di Niall Horan ed è arrivato da poco in Irlanda dopo tutti questi anni." dico sistemandomi il grembiule rosa chiaro con delle fragoline rosse sopra, perché questa uniforme deve essere così imbarazzante. "Vado a chiamare Samantha così lo conosce." Dico per poi voltarmi verso la porta della cucina ed entrare alla ricerca di Samantha e della tortina.

"Samantha è arrivato, sta di là ad aspettare la tortina, gliela vuoi portare tu?" dico sorridente, so quanto ci tiene a questa cosa, in passato, quand'era piccola era una Directioner, e quando mi ha conosciuto era così elettrizzata di conoscere mio padre, cosa abbastanza strana e bizzarra per me... alla fine è sempre mio padre.

Il bello è che continua a seguire ciò che fa Harry e ne è letteralmente innamorata. "O porca trota! Come sto?" mi domanda sgrullando il suo grembiule e levandosi la cuffietta per i capelli, sorrido alla sua reazione e le sistemo una ciocca di capelli "stai bene." dico e gli faccio l'occhietto, lei sorride e prende la tortina con le mani un po' tremanti dal frigo ed esce dalla cucina con un sorriso smagliante.

Guardo il pavimento a terra, un po' mi dà fastidio il suo atteggiamento nei confronti di Harry, ma giusto un po'. Alzo il viso e vedo una teglia di pasticcini pronti, così la prendo e la porto fuori. Apro la tega sul bancone e posiziono i pasticcini dove sono terminati con la pinza, forse anche questa sera sarebbe finito che me ne sarei andata tardi, i clienti continuano ad arrivare in gran numero.

Samantha si è seduta vicino ad Harry e chiacchiera con lui gesticolando, lui la osserva e gli sorride interessato, mi mordo l'interno della guancia e mi avvicino ad Ian, "Tua sorella ormai è partita." dico ridendo, lui sposta lo sguardo dal cliente e lo porta sulla sorella e poi su di me "E già, ormai è andata, Hai perso sia Styles che Samantha." dice prendendo con le pinze un pasticcino e lo posa su un vassoio di cartone dorato.

Un cliente si avvicina al bancone "Per favore un caffè, mi raccomando lo voglio molto forte." dice posando la valigetta a terra "ah! ed anche un piattino con biscotti al cioccolato." dice il signore con l'aria distrutta, è vestito in giacca e cravatta, con una valigetta di pelle nera. Gli sorrido ed annuisco, prendo una tazzina con piattino di porcellana e mi giro verso la macchinetta per fare del caffè. Ian si avvicina a me con aria di chi la sa lunga "non mi puoi dire di no per una pizza questa sera." dice accanto a me mentre fa anche lui un caffè. "Ed Harry e Samantha?" domando, lui alza le spalle e poi parla "li portiamo con noi in pizzeria..."Dice lui, io mi giro verso di lui e lo guardo negli occhi blu. "Dovrei chiedere ad Harry."

Lui si mette dietro di me e poggia il mento sulla mia spalla e mi circonda con le braccia la vita, drizzo la testa come punta e mi giro verso di lui "Ian!" dico severa, lui ride e mi leva la tazzina dalle mani e si stacca "Cosa c'è? Volevo sono aiutare, cos'hai capito." dice con lo guardo innocente ed un sorriso malizioso. Porto le mie mani ai fianchi e scuoto la testa.

"Gli occhi urlano ció che il cuore non vuole dire" - Tumbler

Ciaoooooooo cioccolatine(?) come va? A me abbastanza bene e sto vivendo un momento di confusione amorosa (che non ve ne può fregare una carota.) e che voglio sfruttare per scrivere anche per usare l'estate.

Il caldo mi sta uccidendo, cavolo dove sono io si muore, si fa la sauna letteralmente, invece da voi come va?

Mi fa piacere che c'è qualcuno che legge questa storia, almeno non mi fa sentire Forever Alone ed inutile. Anche se voglio che siate di più, però dalla vita non si può pretendere tutto.

Mi fa piacere se scrivete per dirmi i vostri pareri. Tranquille non mangio nessuno❤.
Siaoooo

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