Il Fantasma del Banki di Giulia dans le noir (/viewuser.php?uid=12621)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Dal diario di Camilla Mavadi, 19 gennaio 2004/x ***
Capitolo 2: *** Dal diario di Merrie Mavadi, 4 aprile 2004/x ***
Capitolo 3: *** Dal diario di Flavius Bacci, 9 giugno 2004/x ***
Capitolo 4: *** Dal diario di Artemide Aiuole, 20 luglio 2004/x ***
Capitolo 5: *** Dal diario di Yari Bbionda, 20 luglio 2004/x ***
Capitolo 6: *** Dal diario di Vivian Stanza,9 agosto 2004/x ***
Capitolo 7: *** Dal diario di Mira Distan, 9 agosto 2004/x ***
Capitolo 8: *** Dal diario di Richard Poppi, 28 settembre 2004/x ***
Capitolo 9: *** Dal diario di Yari Bbionda, 29 settembre 2004/x ***
Capitolo 10: *** Dal diario di Federico Bidici, 13 ottobre 2004/x ***
Capitolo 11: *** Dal diario di Camilla Mavadi, 15 ottobre 2004/x ***
Capitolo 12: *** Dal diario di Artemide Aiuole,31 ottobre 2004/x ***
Capitolo 13: *** Dal diario di Flavius Bacci, 7 novembre 2004/x ***
Capitolo 14: *** Dal diario di Mira Distan, 8 dicembre 2004/x ***
Capitolo 15: *** Dal diario di Vivian Stanza, 4 gennaio 2005/xy ***
Capitolo 16: *** Dal diario di Kekko Banki, 7 gennaio 2005/xy ***
Capitolo 17: *** Dal diario di Flavius Bacci, 19 gennaio 2005/xy ***
Capitolo 18: *** Dal diario di Merrie Mavadi, 28 febbraio 2005/xy ***
Capitolo 19: *** Dal diario di Vivian Stanza, 6 marzo 2005/xy ***
Capitolo 20: *** Dal diario di Artemide Aiuole, 24 aprile 2005/xy ***
Capitolo 21: *** Dal diario di Camilla Mavadi, 5 maggio 2005/xy ***
Capitolo 22: *** Dal diario di Mira Distan, 15 giugno 2005/xy ***
Capitolo 23: *** Dal diario di Artemide Aiuole, 15 giugno 2005/xy ***
Capitolo 24: *** Dal diario di Merrie Mavadi, 21 luglio 2005/xy ***
Capitolo 25: *** Dal diario di Flavius Bacci, 27 luglio 2005/xy ***
Capitolo 26: *** Dal diario di Yari Bbionda, 30 luglio 2005/xy ***
Capitolo 27: *** Dal diario di Artemide Aiuole, 1 agosto 2005/xy ***
Capitolo 28: *** Dal diario di Mira Distan, 2 agosto 2005/xy ***
Capitolo 29: *** Dal diario di Camilla Mavadi, 5 agosto 2005/xy ***
Capitolo 30: *** Dal diario di Vivian Stanza, 1 settembre 2005/xy ***
Capitolo 1 *** Dal diario di Camilla Mavadi, 19 gennaio 2004/x ***
fantasma1
AVVERTENZA PER I
LETTORI:
Ogni tanto riemergo con
storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia
elaborazione
della maturità, che cambierà fandom (sto buttando
giù una saga familiare a tema
The Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per
adesso mi
faccio vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo
più
tempo/più ispirazione/più dolore da gridare al
mondo.
Ho scritto la storia
più di dieci anni fa, come si può ricostruire
dalla data dei diari.
Questa storiella era
capitolo di una storia più grande, di cui rappresentava
sostanzialmente quello
che adesso si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel
tocco
di brio che ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei
sorrisi.
E ho pensato di condividerla
qui, nella speranza che magari possa far sorridere anche voi.
ALTRA AVVERTENZA: I personaggi umani che
compaiono nella fiction
esistono nella realtà. La storia raccontata, tuttavia, non
ha alcun riferimento
tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.
ENNESIMA, MA VI
GIURO ULTIMA, AVVERTENZA [nota
originale del 2004, nb]: I Pokémon e tutto quel che
è ad esso collegato
appartengono ai rispettivi proprietari.
Tutti i personaggi
menzionati in codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi
Pokémon, esistono
nella realtà, ho soltanto provveduto a variare di poco i
loro nomi e/o i loro
cognomi e ad aumentare di qualche anno la loro età
effettiva. Posso pertanto
affermare che i personaggi non appartengono a me ma a loro stessi,
fatta la dovuta
eccezione per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico qual
è). Ma
devo precisare che Yari è in realtà un ragazzo.
Il
Fantasma Del Banki
Dal
diario di Camilla Mavadi, 19 gennaio 2004/x
Flavius
è venuto ieri nel mio letto. Era notte. L’avevo
già sentito entrare e
scambiarsi degli affettuosi baci con Kekko. E poi, come al solito, era
scoppiata la lite. Flavius è strisciato in camera da me, io
che fingevo di
dormire ma avevo ascoltato con estrema attenzione l’intera
conversazione. Mi
aveva toccata con dolcezza sul braccio che avevo lasciato cadere
mollemente
oltre la sponda del letto.
"Camilla,"
aveva mormorato. "Che c’è, sei sveglia?" Mi
accorgo solo adesso
quanto fosse inutile ed inopportuna, da parte sua, quella domanda.
Perché, che
senso ha chiedere ad una se dorme quando è così
tardi che quasi certamente
quella starà dormendo? Ma Flavius non ci pensa mai a queste
cose.
"Sì,"
avevo risposto. "Sì, sono sveglia." E poi: "Hai di nuovo
litigato con Kekko?" avevo domandato.
Flavius
aveva annuito e mi aveva abbracciata. Piangeva.
"Perché?"
aveva singhiozzato, stringendomi a sé. "Perché
è così stronzo, Camilla?
Perché con me?" Gli avevo dato un bacio sul naso (lo spazio
da baciare era
tanto, quindi non ho avuto problemi di alcun tipo).
"Lo
conosci, Flavius," gli avevo sussurrato. "Lo sai,
com’è fatto."
E
c’era stato silenzio.
Poi mi
aveva chiesto:
"Posso
dormire qui? Non ho il coraggio di guardarlo ancora." Avevo sorriso,
con
la certa bieca consapevolezza di come si sarebbe conclusa la nottata.
"Resta
qua," avevo concesso, facendogli un po’ di posto del mio
letto. E Flavius
s’era adagiato al mio fianco. Sentivo i suoi occhi puntati su
di me. Con
stupore ho sentito dei piccoli brividi di piacere attraversarmi tutto
il corpo.
Il suo
bacio è arrivato timido ed io l’ho accolto con
piacere, perché così desideravo.
L’ho lasciato fare anche quando è diventato
più insistente e mi ha lentamente
denudata. Ammetto che ho goduto di ogni suo tocco.
E poi
so di non aver avuto più un pieno controllo delle mie
capacità mentali, delle
mie dovute inibizioni.
È
stato bello. Anzi, dirò, più che bello. Flavius
geme in antico egizio all’apice
del piacere, e questo potrebbe costituire un problema in determinati
frangenti.
Ma non posso negare che la scorsa notte è stata
meravigliosa. Non l’avevo mai
visto, Flavius, sotto questo punto di vista. Artemide è
già stata a letto con
lui... attorno al mese di ottobre, novembre dello scorso anno, se non
sbaglio... eppure non me l’ha raccontato così. Di
certo non i gemiti in antico
egizio.
E
ancora più bello del sesso, è il ricordo del suo
sonno adagiato contro il mio
fianco. Potevo sentirlo respirare, è stato tenerissimo!...
Sono rimasta ad
ascoltare il calore dei suoi sospiri per una decina di minuti,
finché non mi
sono sentita le palpebre pesanti e non mi sono adagiata ancora
più vicina a
lui. E ricordo di aver sperato che quella notte non fosse la sola.
Adesso
che sono sveglia, adesso che ogni ricordo di quella notte è
svanita dalle mie
carni, adesso che non fremo più a ricordare le sue carezze,
solo adesso posso
giudicare con maggior chiarezza e lucidità.
Davvero
uno strano individuo, quel Flavius.
Passa
tutto il giorno chiuso nella sua villa a tradurre le sue scartoffie
egizie, e
le rare volte che esce lo fa solo perché spinto da un motivo
trascendente:
Kekko.
Il
loro è l’amore più assurdo e tormentato
a cui abbia mai avuto la fortuna di
assistere. Non passa giorno che non litighino, e per stronzate poi,
eppure
Flavius è perdutamente assurdamente innamorato di Kekko.
Da
questo, ho perciò dedotto che Flavius è venuto a
letto con me per un motivo ben
diverso dall’amore. Potrei parlare di attrazione, forse. O di
un’improvvisa
impennata dei suoi ormoni maschili. Ma sarei più propensa ad
accettare la
crudele ma attinente alla verità, ipotesi per cui Flavius
è venuto a letto con
me solo per ingelosire Kekko, prendersi una rivalsa su di lui. So che
l’ha già
fatto, con Artemide. E io non sono certo un’eccezione alla
sua regola.
Peccato.
Mi è piaciuto tanto, ieri notte...! Era tanto tempo che non
provavo emozioni
simili, e non voglio perdere quello che è riuscite a farmele
provare di nuovo.
Peccato. Eppure, chissà... forse, Kekko ha bisogno di molto
tempo per
ingelosirsi. Chissà... E allora, niente esclude che Flavius
torni da me,
chiedendo aiuto e consolazione.
Cristo,
mi sento così cattiva...!
Dovrei
desiderare il ricongiungimento dei due amanti... sono amici miei del
resto.
Tutta
colpa degli ormoni, senza dubbio: estrogeno, si chiama.
Sono
donna anch’io, talvolta.
|
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Capitolo 2 *** Dal diario di Merrie Mavadi, 4 aprile 2004/x ***
fantasma1
AVVERTENZA PER
I LETTORI: Ogni tanto
riemergo con storie
disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia elaborazione
della
maturità, che cambierà fandom (sto buttando
giù una saga familiare a tema The
Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per adesso mi
faccio
vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo
più tempo/più
ispirazione/più dolore da gridare al mondo.
Ho scritto la
storia più di dieci anni
fa, come si può ricostruire dalla data dei diari.
Questa
storiella era capitolo di una
storia più grande, di cui rappresentava sostanzialmente
quello che adesso si
chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel tocco di brio
che
ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei sorrisi.
Ho diviso
questo spin-off in capitoli
che per forza di cose sono brevi, visto che in origine costituivano i
singoli
paragrafi di un intero capitolo.
E ho pensato di
condividerla qui,
nella speranza che magari possa far sorridere anche voi.
ALTRA AVVERTENZA: I personaggi
umani che compaiono
nella fiction esistono nella realtà. La storia raccontata,
tuttavia, non ha
alcun riferimento tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.
ENNESIMA, MA VI
GIURO ULTIMA,
AVVERTENZA [nota originale
del 2004, nb]: I Pokémon e tutto quel che è ad
esso collegato appartengono ai rispettivi proprietari.
Tutti i
personaggi menzionati in
codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi Pokémon,
esistono nella realtà,
ho soltanto provveduto a variare di poco i loro nomi e/o i loro cognomi
e ad
aumentare di qualche anno la loro età effettiva. Posso
pertanto affermare che i
personaggi non appartengono a me ma a loro stessi, fatta la dovuta
eccezione
per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico qual
è). Ma devo
precisare che Yari è in realtà un ragazzo.
Il
Fantasma Del Banki
Dal
diario di Merrie Mavadi, 4 aprile 2004/x
Non ho
mai amato con tanta foga. Mi tremano ancora le mani se ci penso. Dio!
È stato
bellissimo... E io che avevo sempre pensato che quel Flavius fosse un
tale
incapace! Devo ammettere che mia sorella diceva il vero... ed odio
ammettere
che Camilla ha ragione.
È
successo due giorni fa, di pomeriggio.
Io,
Camilla, Artemide, Federico, Vivian e Kekko avevamo organizzato un
pic-nic nel
praticello accanto alla fabbrica di deodoranti cittadina. E Kekko aveva
invitato Flavius, che solo per il suo amore era sceso dal suo
iperuranio di
piramidi e cartigli egizi e ci aveva accompagnati. C’era
anche Crosta, il mio Bulbasaur,
unico testimone di quel mio sogno svanito ancora prima di cominciare...
Ma
perché dovrei dargliene la colpa, povero Crosta! Non
è certo colpa sua se
complicazioni esterne mi hanno impedito di continuare la mia carriera
di
allenatrice.
Dopo
aver pranzato e gustati i deliziosi panini precotti del supermarcato,
ci siamo
divisi: Artemide s’è allontanata saltellando per
cogliere fiori, e Federico con
lei; Vivian e Camilla si sono arrampicate su un pino e chiacchieravano
fitto
fitto; Flavius e Kekko si scambiavo effusioni persi
nell’erba. Io stavo
accoccolata vicino al fiumiciattolo che sgorga da deposito rifiuti
della
fabbrica e compilavo la settimana enigmistica. Crosta dormiva al mio
fianco.
Poi è esploso qualcosa tra Kekko e Flavius, li ho sentito
gridare, imprecare,
singhiozzare. C’è stato il rumore di uno schiaffo.
Ho continuato a risolvere il
difficile rebus, finché non ho sentito dei passi rotti tra
l’erba e Flavius non
m’è quasi piombato addosso. Tremava, stravolto.
"Merrie,"
ha mormorato, pallido.
"Hai
litigato di nuovo con Kekko, eh?" Sapevo di avere ragione: Flavius si
riduce in questo stato solo dopo un diverbio con il suo amato..
Il suo
bacio è arrivato improvviso. Mi ha baciato il collo,
appassionatamente, per poi
risalire fino alle mie labbra.
Io non
ho fatto niente per oppormi. Come dire, lo trovavo giusto. Non
c’erano
moralismi né risentimenti: solo, era giusto. Ho sentito le
mani di Flavius
scivolare sotto la mia maglietta, ma l’ho lasciato fare. Non
sarebbe mai andato
più avanti, di questo ero certa. Come, da qui, mi sia
ritrovata del tutto nuda,
alla completa mercé di Flavius che muoveva sul mio corpo le
sue mani esperte, è
ancora un mistero.
È
entrato in me con dolcezza, mi sono appena lasciata sfuggire un gemito.
Crosta
ha sbadigliato e si è voltato annoiato dalla parte opposta:
aveva veduto
abbastanza.
È
stato stupendo, superlativo, inimitabile. Eppure, so che è
stato con me solo
per fare un torto a Kekko... così ha fatto con Camilla ed
Artemide, non credo
con me sia stato diverso. Lo so.
Flavius
fa così, l’ha sempre fatto fin dai tempi
dell’adolescenza.
Se
solo non vibrassi ancora, al ricordo di ogni sua carezza, ogni suo
bacio...
Cristo! So che non tornerà, è stato con me per un
attimo, non voleva prendermi
in giro, no no, non si rende mai conto dei torti che fa e che
può fare. Non
voleva giocare con me, con i miei sentimenti... pensa semplicemente che
gli sia
dovuto.
Devo
impormi, devo dimenticare quelle ore passata a carezzarci pigramente
sulle
sponde del ruscello vicino al ruscello, a baciarci con tenerezza le
labbra. E
chissà dov’era finito Crosta!...
Dovrei
pensare a Daniel, mio compagno di corso
all’università. È un bel ragazzo, e
credo di interessargli un pochetto. Mi aiuterà a dimenticare
Flavius e quel
vortice di emozioni che mi pulsa nel cuore. Ce l’ha fatta
Camilla, in fondo...
dimenticarlo, intendo. Non voglio e non posso esserle seconda in
questo. Devo
pensare che Flavius è sì un bel ragazzo, ma ce ne
sono mille altri come lui...
e migliori. Ecco, migliori.
Potrei
chiedere consiglio a Crosta. Quel Pokémon ne sa una
più del diavolo.
|
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Capitolo 3 *** Dal diario di Flavius Bacci, 9 giugno 2004/x ***
fantasma3.1.
AVVERTENZA
PER I LETTORI:
Ogni tanto riemergo
con storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia
produzione
della maturità, che cambierà fandom (sto buttando
giù una saga familiare a tema
The Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per
adesso mi
faccio vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo
più
tempo/più ispirazione/più dolore da gridare al
mondo.
Ho
scritto la storia più di dieci anni fa, come si
può ricostruire dalla data dei diari.
Questa
storiella era capitolo di una storia più
grande, di cui rappresentava sostanzialmente quello che adesso si
chiama
spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel tocco di brio che
ancora me
la fa piacere, questa mi muove ancora dei sorrisi.
Ho
diviso questo spin-off in capitoli che per forza di cose sono
brevi, visto che in origine costituivano i singoli paragrafi di un
intero
capitolo.
E
ho pensato di condividerla qui, nella speranza che
magari possa far sorridere anche voi.
ALTRA
AVVERTENZA:
I personaggi umani che compaiono nella
fiction esistono nella realtà. La storia raccontata,
tuttavia, non ha alcun
riferimento tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.
ENNESIMA, MA VI GIURO ULTIMA,
AVVERTENZA [nota
originale del 2004, nb]: I Pokémon e tutto quel che
è ad esso collegato appartengono ai rispettivi
proprietari.
Tutti
i personaggi menzionati in codesto capitolo, ad eccezione
dei personaggi Pokémon, esistono nella realtà, ho
soltanto provveduto a variare
di poco i loro nomi e/o i loro cognomi e ad aumentare di qualche anno
la loro
età effettiva. Posso pertanto affermare che i personaggi non
appartengono a me
ma a loro stessi, fatta la dovuta eccezione per il personaggio che mi
rappresenta (ma non vi dico qual è). Ma devo precisare che
Yari è in realtà un
ragazzo.
Il
Fantasma Del Banki
Dal
diario di Flavius Bacci, 9 giugno 2004/x
È
arrivata una nuova in casa di Kekko. E stranamente i miei ormoni hanno
avuto un
guizzo verso di lei. Mi capita così di rado, in questo
periodo, di provare seria
attrazione per una creatura di sesso femminile.
Chiariamoci,
sono un amante perfetto. Credo che Camilla, Artemide e Merrie possano
confermarlo. Ma anche loro sanno che ho fatto quel che ho fatto solo
per lui...
Kekko, voglio dire. Credo sia l’unico modo perché
possa capire quanto tengo a
lui. A volte, ho l’impressione che non faccia che usarmi e
prendersi gioco di
me.
Questa
nuova ragazza è diversa. Certo che è carina, non
mi sentirei mai attratto da
una ragazza meno attraente ed affascinante di me. Nessuno definirebbe
Artemide
o Merrie o Camilla delle brutte ragazze... ho del buon gusto, io, in
termini di
femmine.
Ma
questa Mira sembra diversa: da dire che si è limitata a
sorridere quando ho
annunciato con il dovuto fervore che per rendere davvero interessante
la sua
cameretta avrebbe potuto aggiungere un obelisco in bassorilievi
decorato, più o
meno all’altezza del letto di Vivian, con cui Mira
dividerà la stanza. La
reazione della suddetta Vivian è stata a quel punto
immediata... è davvero
odiosa, quella, acida e polemica.
Credo
di non averla ancora mummificata viva solo perché
è la cugina di Kekko e la
prima che l’ha iniziato alle pratiche sessuali perverse.
Avrbbe
bisogno di distarsi, magari con una sana scopata. Ma non
l'avrà certo da me.
Ripenso
a Mira... Vivian, o Camilla, o qualunque altro coinquilino di Kekko,
forse
anche lo stesso Kekko, avrebbero reagito con la violenza o con le
offese. Non
con un sorriso: e questo è davvero un gesto molto
carino.
Ma non
è solo quello. Non riesco a smettere di ricordarla, e questo
mi distrae sia
dalle mie traduzioni in aramaico antico sia dai miei costanti pensieri
erotici
nei confronti di Kekko. E' un fatto che mi disorienta, ma allo stesso
tempo mi
compiace.
Oh,
sì. Quella ragazza mi ha
totalmente affascinato. Ho capito che avrebbe significato qualcosa per
me nel
momento esatto in cui mi ha piantato gli occhi, scuri, profondi,
passionali,
addosso, mi ha sorriso e si è presentata.
Nomen
omen, come dice il volgo (anche se io trovo più gradevole e
meno rozza la
locuzione "nomina sunt consequentia rerum") .Ne sono
certo perché, come voi
già sapete, il mio terzo - o quarto - hobby è
l'astronomia.
Mi ha
così colpito che avrei voglia di sentirla parlare ancora, di
conoscerla di
più. Capire la sua storia. chiederle quando ha
scelto di allenare Pokémon.
Già,
perché è un'allenatrice di
Pokémon, la prima del nostro gruppo. Certo,
Merrie ci ha provato e si porta sempre dietro quel botolo di Crosta...
ma non è
la stessa cosa. Mira è allenatrice di quattro
Pokémon: un Bayleef, un
Houndoom, un Persian e... ed un Muk, mi sembra. E poi ha
l’ambizione di entrare
in una scuola di interpreti Pokémon. Dice che sta studiando
per il test di
ammissione di settembre.
Dio,
se non ci fosse Kekko, il mio unico grande amore per
l’eternità, penso proprio
m’innamorerei di lei.
È
giunta in casa di Kekko perché è amica di
Artemide... amica di vecchia data,
pare. Sono felice che sia giunta una nuova vita - e che vita!
- a dare
nuovo vigore all’appartamento di via dei Magnacci N^96,
eppure non posso fare a
meno di notare che si mina sempre più la nostra
intimità, mia e di Kekko. I
suoi coinquilini adesso sono sei.
Non
è
giusto.
|
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Capitolo 4 *** Dal diario di Artemide Aiuole, 20 luglio 2004/x ***
fantasma3.1.
AVVERTENZA
PER I LETTORI: Ogni tanto riemergo
con storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia
produzione
della maturità, che cambierà fandom (sto buttando
giù una saga familiare a tema
The Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per
adesso mi
faccio vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo
più
tempo/più ispirazione/più dolore da gridare al
mondo.
Ho
scritto la storia più di dieci
anni fa, come si può ricostruire dalla data dei diari.
Questa
storiella era capitolo di
una storia più grande, di cui rappresentava sostanzialmente
quello che adesso
si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel tocco di
brio che
ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei sorrisi.
Ho
diviso questo spin-off in capitoli che per forza di cose sono
brevi, visto che in origine costituivano i singoli paragrafi di un
intero
capitolo.
E ho
pensato di condividerla qui,
nella speranza che magari possa far sorridere anche voi.
ALTRA
AVVERTENZA: I personaggi umani che compaiono nella fiction
esistono nella realtà. La storia raccontata, tuttavia, non
ha alcun riferimento
tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.
ENNESIMA,
MA
VI GIURO ULTIMA, AVVERTENZA [nota
originale del 2004, nb]: I Pokémon e
tutto quel che è ad esso collegato appartengono ai
rispettivi proprietari.
Tutti
i personaggi menzionati in codesto capitolo, ad eccezione
dei personaggi Pokémon, esistono nella realtà, ho
soltanto provveduto a variare
di poco i loro nomi e/o i loro cognomi e ad aumentare di qualche anno
la loro
età effettiva. Posso pertanto affermare che i personaggi non
appartengono a me
ma a loro stessi, fatta la dovuta eccezione per il personaggio che mi
rappresenta (ma non vi dico qual è). Ma devo precisare che
Yari è in realtà un
ragazzo.
Il
Fantasma Del Banki
Dal
diario di Artemide Aiuole, 20 luglio 2004/x
Odio
quando un ragazzo cerca di farsi piacere da me. L’ho sempre
odiato.
... Lo
so, cosa stai per replicare: dimentichi Flavius. Ma lui era diverso:
tra me e
Flavius c’era un tacito accordo, su quello che andava fatto e
su quello che
potevo aspettarmi da lui e lui da me. Non nego che poi, quella sia
stata una
nottata gradevole per non dire bella. Ma con Flavius è stato
diverso: lui NON
voleva farsi piacere, non da me quanto meno.
Con
Federico è tutta un’altra cosa: finché
è stato amico mio, e SOLO questo, l’ho
trovato simpatico e anche quasi spassoso. Ma a quanto pare gli piaccio,
e da
lungo tempo anche.
Dio
che nausea....!
È
sempre lì, pronto ad aiutarmi, a sostenermi, a
consigliarmi... e perché poi?!
Perché vuole da me UNA cosa sola, e così spera di
ottenerla. Futile illuso! Non
gliela darò mai.
Sarò
meglio che trovi qualcun'altra da importunare.
E con
questo chiudo tutti i miei problemi sentimentali.
Parliamo
del tempo. Fa tanto caldo, in questo periodo. Ed è giusto
che sia così, in
fondo è luglio. Io e Camilla abbiamo preso
l’abitudine di stenderci
pigramente sul terrazzino cadente in topless, così per
goderci la rara
frescura. Spero solo che il terrazzo non crolli sulla testa dei gentili
passanti.
Mira
è
sempre a zonzo a combattere con i suoi Pokémon, e quando non
allena non fa che
studiare per l’esame di settembre. Entro poco
morirà per lo stress, ve lo
garantisco io. Molto più accomodante è Cassandra,
quella bestia del suo
Persian. Piuttosto che seguire l’allenatrice
nell’allenamento, preferisce
tenere compagnia a me e Camilla sul terrazzo. Si stiracchia le zampe e
si
sdraia beata al sole.
Mira riveste
allora le spoglie dell’allenatrice di Pokémon
seria e diligente (eppure so bene
che non lo è). S’indispettisce, borbotta qualcosa,
poi conclude sempre dicendo
a Cassandra una cosa del tipo:
"Favoloso,
gatta, ne riparleremo quando non mi frutterai più neppure
una medaglia," e
a noi: "Divertitevi, ragazze, e mi raccomando badate a Cassie!
Tornerò per
cena... Aspettate, non so, forse mi fermo a studiare da un amico... o
forse
alleno fino a tardi... o forse ancora torno presto per studiare... Non
so, comunque
non preparatemi la cena, mi raccatterò qualcosa nel
frigorifero."
Merrie
sta uscendo con un tipo. Ha finalmente superato la crisi che le ha
provocato
Flavius, e che ormai durava da aprile. Mi chiedo ad essere sinceri come
abbia
fatto ad entrarci; ammetto che Flavius è un buon amante
(anche se io, dall’alto
della mia esperienza, ho provato di meglio), ma certo non vale una
sofferenza
di mesi! Il tipo di Merrie si chiama Daniel, mi sembra. È un
suo compagno
d’università, se non sbaglio.
Dopo
tanto tempo, Merrie sembra felice. Forse Daniel riuscirà
a cicatrizzare le
ferite che Flavius ha lasciato nel suo animo.
È
così
tanto assurdo, quel ragazzo! Non riesce mai a capire con quali ragazze
comportarsi da maniaco sessuale che approfitta e abusa della donna
semplicemente per rendersi più appetibile agli occhi di
Kekko, e con quali
evitare accuratamente tale comportamento per eludere una sofferenza di
mesi. E
pensare che non lo fa con alcuna cattiveria...! È solo
coglione.
In questo
periodo fila d’amore e d’accordo con Kekko, quindi
non ci ha più provato con
nessuna di noi... Naturalmente litiga con Kekko un giorno sì
e l’altro anche,
ma sono litigi veniali che non provocano in lui quelle reazioni di vero
maschio
virile. Lui NON è virile, in sintesi. (anche se, devo
ammettere, a letto
diventa proprio un’altra persona)
Kekko
è ancora più assente di Mira. Non è
mai in casa, arriva quasi sempre tardi, la
sera, ma Flavius è già in agguato e riusciamo a
malapena a salutarlo. Sarà impegnato
in uno dei suoi mille inciuci meglio conosciuti come flirt... Tremo
solo al
pensiero che lo scopra Flavius, perché intuisco
già la possibile reazione: e a
questo punto, sono rimaste solo Vivian e Mira. Non credo ci
riproverebbe con
Merrie, e comunque gli andrebbe male; Camilla mi ha già
detto che lo
rifiuterebbe cortesemente. E io… be’,
chissà, ma non amo ripetermi. E neppure
Flavius, a meno che non sia costretto.
Ieri
sera c’era una festicciola, nella sua villa. Siamo andati
tutti... persino
Mira. È stato divertente, c’erano molti simpatici
storici amici del nostro
Flavius. Uno ha cercato di abbordarmi illustrandomi i caratteri
salienti della
civiltà ittita, ma per fortuna Federico è venuto
a salvarmi. Una volta tanto,
la sua infatuazione per me mi è stata utile... non che
questo lo salvi da tutto
il mio sincero disinteresse.
Abbiamo
conosciuto anche la cameriera personale di Flavius... bizzarro, lo
conosco da
più di due anni e non sapevo avesse una cameriera. Si chiama
Yari ed ha dei
lunghi e fluenti capelli biondi. È simpatica e alla mano e
beve molta vodka.
Mira mi ha presa da parte e mi ha detto che Flavius le ha confessato
che Yari è
innamorata persa di Federico, e se per caso mi dispiaceva. Ma che
discorsi! Che
se lo prenda pure tutto, Yari! Glielo regalo!
Anzi,
pensandoci meglio, quasi quasi la pago!
|
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Capitolo 5 *** Dal diario di Yari Bbionda, 20 luglio 2004/x ***
fantasma1
AVVERTENZA PER I
LETTORI:
Ogni tanto riemergo con
storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia
elaborazione
della maturità, che cambierà fandom (sto buttando
giù una saga familiare a tema
The Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per
adesso mi
faccio vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo
più
tempo/più ispirazione/più dolore da gridare al
mondo.
Ho scritto la storia
più
di dieci anni fa, come si può ricostruire dalla data dei
diari.
Questa storiella era
capitolo di una storia più grande, di cui rappresentava
sostanzialmente quello
che adesso si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel
tocco
di brio che ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei
sorrisi.
E ho pensato di
condividerla qui, nella speranza che magari possa far sorridere anche
voi.
ALTRA AVVERTENZA: I personaggi umani che
compaiono nella fiction
esistono nella realtà. La storia raccontata, tuttavia, non
ha alcun riferimento
tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.
ENNESIMA, MA VI
GIURO ULTIMA, AVVERTENZA: [nota
originale scritta nel 2004]
I Pokémon e tutto
quel
che è ad esso collegato appartengono ai rispettivi
proprietari.
Tutti i personaggi
menzionati in codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi
Pokémon, esistono
nella realtà, ho soltanto provveduto a variare di poco i
loro nomi e/o i loro
cognomi e ad aumentare di qualche anno la loro età
effettiva. Posso pertanto
affermare che i personaggi non appartengono a me ma a loro stessi,
fatta la
dovuta eccezione per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico
qual è).
Ma devo precisare che Yari è in realtà un ragazzo.
Il
Fantasma Del Banki
Dal
diario di Yari Bbionda, 20 luglio 2004/x
Dio
segone! Come lo amo, come lo stimo, come lo voglio, tutto, per me...
L’ho visto
ieri dopo molto tempo. Epoche fa eravamo compagni di bevuta, io e
Federico: ah,
bei tempi passati! Ma allora io avevo 16 anni e lui 15, e quanto
è passato?
sei, sette anni... già, sei o sette. Poi è tutto
cambiato, quando ho preso
servizio nella villa di Flavius Bacci. Adesso sono troppo impegnata per
intrattenere delle relazioni serie con i miei compagni di bevuta.
Eppure,
Federico mi ha lasciato qualcosa nel cuore.
Ieri
sera Flavius aveva organizzato una festicciola.
Bé...
'aveva organizzato' è una palese esagerazione, se non una vera e propria menzogna: chi
è stata mandata a comprare cocktails
alcolici, stuzzichini, tramezzini e Coca-cole alle tre pomeridiane,
quando il
sole è alto nel cielo e fa tanto caldo? chi ha impastato per
ore ed ore
l’impasto della pizza fatta in casa? chi ha lucidato quella
casa polverosa di
reperti storici ammuffiti? e infine, chi ha accolto tutta quella massa
di amici
storici snob presentatisi con una mezz’ora buona
d’anticipo? Io, sono stata,
chi altri?!
...
C’era anche Federico. Era stupendamente stupendo nel suo
abituccio nero stirato
di fresco. L’ho rimirato per qualche minuto, prima che
Flavius m’intimasse di
tornare in cucina e di portare in salotto la torta con panna e
cioccolata. Ho
obbedito, non prima di essermi servita un’abbondante porzione
di quello stesso
dessert che, in fondo, io stessa avevo preparato.
Ho
conosciuto uno strano individuo là alla festa. Non era uno
di quegli amichetti
snob e studiosi di storia che si porta spesso Flavius a casa...
cioè, che era
snob non lo nega nessuno, ma non era certo uno storico. Richard Poppi,
si
chiama. È più piccolo di me di me di quattro
anni, non è ancora ventenne! È un
moccioso che si spaccia per grand’uomo. Glielo do io un vero
uomo, puah! Però
una cosa a suo favore c’è: ha tantissimi soldi.
È una specie di miliardariucolo
che può permettersi tutto quello che vuole. So di certe
donne che hanno fatto
fortuna dopo aver passato una notte con lui...
Anche
se il mio cuore resterà per sempre fedele a Federico, spero
che quel Poppi
abbia notato il mio fascino di bionda e mi desideri per una notte di
follie
sfrenate.
...
Questo me lo diceva anche la mamma: che la speranza è sempre
l’ultima a morire.
|
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Capitolo 6 *** Dal diario di Vivian Stanza,9 agosto 2004/x ***
fantasma1
AVVERTENZA PER I
LETTORI:
Ogni tanto riemergo con
storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia
elaborazione
della maturità, che cambierà fandom (sto buttando
giù una saga familiare a tema
The Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per
adesso mi
faccio vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo
più
tempo/più ispirazione/più dolore da gridare al
mondo.
Ho scritto la storia
più di dieci anni fa, come si può ricostruire
dalla data dei diari.
Questa storiella era
capitolo di una storia più grande, di cui rappresentava
sostanzialmente quello
che adesso si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel
tocco
di brio che ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei
sorrisi.
E ho pensato di condividerla
qui, nella speranza che magari possa far sorridere anche voi.
ALTRA AVVERTENZA: I personaggi umani che
compaiono nella fiction
esistono nella realtà. La storia raccontata, tuttavia, non
ha alcun riferimento
tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.
ENNESIMA, MA VI
GIURO ULTIMA, AVVERTENZA: [nota
originale scritta nel 2004]
I Pokémon e tutto
quel
che è ad esso collegato appartengono ai rispettivi
proprietari.
Tutti i personaggi
menzionati in codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi
Pokémon, esistono
nella realtà, ho soltanto provveduto a variare di poco i
loro nomi e/o i loro
cognomi e ad aumentare di qualche anno la loro età
effettiva. Posso pertanto
affermare che i personaggi non appartengono a me ma a loro stessi,
fatta la
dovuta eccezione per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico
qual è).
Ma devo precisare che Yari è in realtà un ragazzo.
Il
Fantasma Del Banki
Dal
diario di Vivian Stanza,9 agosto 2004/x
Abbiamo
bisogno di una cosa sola, nella vita: CONTEGNO! E in questa casa ce
n’è sempre
meno, ve lo assicuro io che ho sempre più esperienza della
vita. Già sapevo che
sono mesi che Flavius se lo tira con Kekko portandosi a letto
metà delle
ragazze che vivono in questa casa in via dei Magnacci, sperando
così di
rendersi interessante. Ma Flavius è anche la più
strana creatura che abbia mai
camminato su questa Terra, e questa me la spiegavo.
Ma non
mi sarei mai immaginata che la reazione di Kekko sarebbe stata la
stessa
medesima!
Avete
presente Kekko: maschio, villoso, virile. L’ho iniziato io al
sesso, perciò so
bene quello che dico.
Mi ha
stupito, perciò: spero che quello che ha fatto gli abbia
procurato anche del
piacere dal punto di vista fisico... No! Spero che la molla che
l’abbia spinto
sia PIÙ CHE ALTRO il piacere fisico.
Sono
passate poche ore da quando si è allontanato dal mio letto,
non riesco ancora a
dormire. Mira aveva detto che sarebbe rimasta ad allenare fino a tardi,
e che
al suo ritorno per non svegliarmi avrebbe trovato un altro luogo per
dormire.
Le avevo fatto notare che avrebbero dormito anche tutti gli altri e,
non
svegliando me, avrebbe per forza svegliato qualcun altro. Ricordo
ancora il
sorriso di Mira. Era allusivo; sì, s'ì, alludeva
proprio a qualcosa.
"Magari
qualcun altro farà tardi," ha asserito, come se cercasse di
nascondermi un
qualche inciucio incoffessabile. Ma non sa, ahilei, che l'ho
già scoperto, il
suo inciucio! Ma questo sarà evidente più avanti.
Comunque,
per fortuna che avevo campo libero.
Non
sapevo ancora, però, tutto quello che mi sarebbe successo
nella notte, così mi
sentivo quasi sola quando mi sono coricata alla solita ora. Poco dopo,
ho udito
il rumore della porta che si apriva ed è entrato Kekko.
"Ciao,"
ha sussurrato, sedendosi sul letto accanto a me.
"Ciao,"
ho replicato. Mi ha sorriso e ha detto una cosa del tipo:
"Sei
più carina del solito stasera, sai?"
"Cosa
vuoi, Kekko?" gli ho chiesto subito. Lo conosco, mio cugino.
"Sesso,"
ha risposto francamente lui. Sono rimasta così, strabiliata,
stupefatta,
meravigliata. Io e Kekko avevamo deciso di smettere di fare sesso
già quattro
anni fa. Mi sembra fosse partita da lui, poi, questa proposta. Che
venisse a
chiedermelo così, senza vergogna, a distanza di tanto tempo,
questo m’ha
lasciata alquanto perplessa.
"Kekko,
avevamo detto di..." ho balbettato, incerta.
"Vivian,
ti prego!" mi ha interrotto lui con lo sguardo supplicante di un
cucciolo
ferito. "Ricordo quello che avevamo detto... Ma ho bisogno, adesso, ne
ho un
così gran bisogno..." È stato scosso da un
brivido. Questo mi ha confuso
ancora di più le idee.
"Hai
così tante donne che ti vengono dietro..." ho notato,
piatta. Eppure mi
tremava la voce, ricordo ancora di essermi sentita attorcigliare lo
stomaco.
"C’è quella Liviuska, ad esempio. Mi sembra
abbastanza presa per..."
Ero a dire il vero abbastanza stufa degli sbalzi ormonali di mio
cugino, tanto
più che aveva a disposizione una quantità
incalcolabile di ragazze pronte a
dargliela. Perché mai importunare la cugina, sua prima ed
antica amante?
"Ma
non capisci?!" ha incalzato Kekko, e ha preso le mie mani tra le sue.
Ci
siamo guardati, ed è stato uno sguardo così
profondo, intenso... Ne ero quasi
imbarazzata, peggio che mi avesse vista nuda. (anche perché
mi ci ha già vista
parecchie volte, abbiamo superato questi prerequisiti del pudore)
"Veramente
no," ho risposto sinceramente.
"Flavius!"
ha esclamato. L’ho guardato con aria interrogativa, e Kekko
ha emesso un suono
simile ad una risatina. "Mi sta sfuggendo di mano! È
già stato a letto con
Artemide, Merrie e Camilla... ed ho paura abbia messo gli occhi sulla
nuova
arrivata."
"Mira
non è mica più tanto 'nuova', Kekko. Sta con noi
da più o meno quattro
mesi" ho notato, piatta. Fingevo disinteresse, ma dentro fremevo:
ecco dove la stava passando la notte, Mira! Bella furbona,
avrebbe dovuto
raccontarmi tutto.
Anzi,
devo ricordarmi di chiederglielo.
"E
questo ti tange?" ricordo di aver chiesto a Kekko.
"Certo,"
ha risposto lui. "Non sta bene che Flavius si comporti così"
"Certo
potevi svegliarti prima," ho commentato. "Flavius se la spassa con le
ragazze dallo scorso ottobre..."
"Bé,
ma lo sai anche tu perché è stato con loro!" ha
esclamato Kekko con
fervore.
Io
l'ho guardato, provocatoria. "No, non lo so." ho replicato.
"Dimmelo tu"
L'atmosfera
si era fatta quasi eccitante. Mi piaceva.
"L'ha
fatto per farsi notare da me" ha replicato lui. "Da
me
soltanto."
"E
con Mira non potrebbe essere la stessa cosa?" ho replicato. Lo guardavo
attentamente,
godendomi le sue splendide fattezze, le ombre del suo sguardo, la piega
delle
sue labbra. Ho pensato all'improvviso che poteva non essere una cattiva
idea
cedere alle sue proposte. In quell'istante avrei pagato per avere le
sue mani
su di me.
"Ma
non hai visto come la guarda?" ha sbottato Kekko. La sua voce ha
tremato e
mi sono accorta che era davvero turbato, Gli ho stretto forte la mano,
per
trasmettergli calore. "Con Mira è diverso. Lui la
vuole" Gli
si è spezzata del tutto la voce in un singhiozzo cupo. "La
vuole per il
suo sguardo, per la sua bocca, per le sue gambe.... la vuole persino
per le sue
parole! Io... io non posso permettere che..."
Si
è
interrotto, singhiozzando pietosamente sulle mie spalle. L'ho stretto a
me, più
forte del dovuto.
Avevo
il cuore impazzito, la pelle e le guance bollenti. Desideravo Kekko, lo
desideravo come niente al mondo, in un tumulto interno quasi
doloroso.
Kekko
si è calmato e mi ha guardata, gli occhi ancora umidi di
lacrime. I nostri
volti erano vicinissimi, sentivo il tepore delle sue lacrime sulle
labbra.
"Non
lo posso permettere." ha ripetuto, più pacato. "Quindi, per
favore,
dammela."
"Non
credo risolveresti molto copulando con me... sai?" ho asserito,
simulando
sicurezza. Ho deglutito a fatica, sforzandomi di tenere la parte
"Daresti
avvio ad una reazione a catena e..."
Mi ha
baciato. E da allora in poi, non sono stata più capace di
dire niente.
È
migliorato. È stato come gli ho insegnato ad essere, ma ha
affinato meglio le
tecniche negli anni che ci siamo separati
dall’intimità.
È
tardi, non ho nemmeno sentito Mira rientrare. Ma a dir la
verità, mentre ero
con Kekko non ho sentito assolutamente niente fuori di noi due.
È stato davvero
bello, più di quanto avrei mai detto. Kekko ed io siamo
intimi dall’età di
quattordici anni lui e dodici anni io. Ma giuro che non è
mai stato così.
Sento ancora brividi corrermi su tutto il corpo. E ho anche sonno.
Quasi
quasi mi metto a dormire.
|
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Capitolo 7 *** Dal diario di Mira Distan, 9 agosto 2004/x ***
fantasma1
AVVERTENZA PER I
LETTORI:
Ogni tanto riemergo con
storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia
elaborazione
della maturità, che cambierà fandom (sto buttando
giù una saga familiare a tema
The Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per
adesso mi
faccio vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo
più
tempo/più ispirazione/più dolore da gridare al
mondo.
Ho scritto la storia
più
di dieci anni fa, come si può ricostruire dalla data dei
diari.
Questa storiella era
capitolo di una storia più grande, di cui rappresentava
sostanzialmente quello
che adesso si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel
tocco
di brio che ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei
sorrisi.
Ho
diviso questo spin-off in capitoli che per forza di cose sono brevi,
visto che
in origine costituivano i singoli paragrafi di un intero capitolo.
E ho pensato di
condividerla qui, nella speranza che magari possa far sorridere anche
voi.
ALTRA AVVERTENZA: I personaggi umani che
compaiono nella fiction
esistono nella realtà. La storia raccontata, tuttavia, non
ha alcun riferimento
tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.
ENNESIMA, MA VI
GIURO ULTIMA, AVVERTENZA: I
Pokémon e tutto quel che è ad esso collegato
appartengono ai rispettivi
proprietari.
Tutti i personaggi
menzionati in codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi
Pokémon, esistono
nella realtà, ho soltanto provveduto a variare i loro nomi
e/o i loro cognomi e
ad aumentare di qualche anno la loro età effettiva. Posso
pertanto affermare
che i personaggi non appartengono a me ma a loro stessi, fatta la
dovuta
eccezione per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico qual
è). Ma
devo precisare che Yari è in realtà un ragazzo.
.
Il
Fantasma Del Banki
Dal
diario di Mira Distan, 9 agosto 2004/x
Federico
si è addormentato con la luce accesa, così posso
scrivere anche adesso. E' una
bella fortuna che abbia dimenticato il diario nella borsa
d’allenamento
evitando di riporlo nel suo cassetto. Ho un po’ di sonno, ma
devo ASSOLUTAMENTE
aggiornare.
Sono
piuttosto compiaciuta dei miei allenati. E lo dico con modestia, sia
chiaro.
Non
sono la migliore allenatrice del Kanto, né di questa
città, Non so se lo sarò
mai, per quanto questa scelta di vita sia fonte innegabile di enorme
soddisfazioni.
Alla
mia età i veri campioni si sono affermati da tempo e hanno
già aperto una
palestra, un allevamento, una cazzo di scuola. Io a 23 anni alleno
ancora come
un primino di 10. E' vero che spesso aiuto Haley ad insegnare,
è vero che sono
diventata sostanzialmente la sua "vice"... però era questo
quello che
volevo quando ho scelto Chikorita per iniziare il mio viaggio di
formazione?
Ma non
è di questo che voglio parlarti. Conosci già i
miei dubbi, ed in ogni caso non
è questo il tema scottante di stasera.
Forse
ti chiederai il motivo che mi porta a trascorrere la notte nella camera
di
Federico Bidici, che è tra l’altro proprio di
fianco alla mia.
I
motivi in realtà sono due.
Oggi
sono tornata a casa a mangiare, fatto abbastanza inconsueto dato che di
solito
l’allenamento/studio pretendono che impieghi tutto il mio
tempo ad occuparmi di
loro. Ho persino abolito i flirt estivi, in questo
periodo.
Però
in effetti a volte per studiare torno a casa, quindi non è
poi così inusuale.
Poco
prima che uscissi per tornare all’arena, mi ha fermato Kekko.
Abbiamo
continuato ad avere, io e lui, dei rapporti molto superficiali,
perciò mi ha
stupito assai questa sua richiesta.
"Ho
bisogno di parlare con Vivian, stasera," mi ha confessato. Temo di
conoscere la concezione di Kekko del 'parlare', ed ho perciò
intuito che la mia
presenza sarebbe stata più che fastidiosa. "Potresti, per
favore,
lasciarmi campo libero...?" Questo comportava non pochi problemi:
innanzitutto, dove me ne sarei andata a dormire io. E ancora, ma lo
sapeva
Vivian di questa visita? E ancora, avrebbero fatto troppo rumore e
avrebbero
disturbato il vicinato? Ho pensato che avrei potuto benissimo aspettare
in
camera di Kekko che lui tornasse (sempre che tornasse in camera sua,
ovvio), e
che nell'attesa potevo dormici sopra, e quindi la cosa si poteva ben
fare. Ho annuito.
"D’accordo,"
ho annunciato. Kekko mi ha abbracciata stretta.
"Grazie,
Mira," mi ha sussurrato.
"Ti
pare," ho balbettato, staccandomi da lui. "Ci tieni proprio tanto,
eh?" Ho ridacchiato.
Stavo
porgendo a Cassandra la sua manciata di croccantini quotidiana, quando
è stato
Federico ad avvicinarmi.
"Mira,"
ha mormorato. "Vorrei chiederti un favore..."
"Anche
tu!" ho levato gli occhi al cielo. "Coraggio, amico, parla."
"Ho
bisogno di parlarti" mi ha annunciato. Mi sono mordicchiata il labbro.
"Parla
pure," ho accettato.
"No
non adesso." Federico ha scosso la testa. "Puoi venire stanotte in
camera da me? Ho bisogno di più... diciamo...
intimità,"
"Intimità?"
Ero perplessa. Non mi sembrava ci fossero le basi per poter mettere su
un
qualcosa vagamente simile all'intimità, tra me e Federico.
Non fraintendermi,
caro quaderno delle memorie, Federico è un carissimo ragazzo
e tra noi si è
sviluppato un saldo rapporto di amicizia. Ma niente di più.
Federico
è arrossito violentemente ed ha scosso di nuovo il capo.
"Non
quel genere di intimità!" ha esclamato. "Ti devo chiedere...
chiedere... un parere. Allora, si può fare?"
"D’accordo,"
ho accettato. "Tornerò tardi dall’allenamento,
però. Non so se..."
"Dimmi
tu, posso restare sveglio fino a qualsiasi ora!"
s’è accalorato.
"Di
solito faccio le una... le due... ma posso anche provare a tornare
prima..." ho detto.
"Vada
per le due." Mi ha dato un bacio sulla guancia. "A dopo!" Ed
è
uscito, forse diretto alla spiaggia.
A
questo punto dovevo informare Vivian del cambiamento. Le ho detto che
sarei
tornata tardi e che per non svegliarla avrei dormito in
un’altra camera. Lei ha
furbescamente replicato che per non svegliare lei avrei svegliato
certamente
qualcun altro. Allora ho asserito che magari qualcuno sarebbe rimasto
sveglio
fino a tardi come me.
L’allenamento
è proceduto ottimamente ma questa è
un’altra storia. Sono tornata anche prima
del solito, attorno a mezzanotte e mezzo. Federico mi attendeva
silenzioso
seduto sul letto.
"Ciao,"
ha mormorato. "Divertita?" Mi sono stropicciata gli occhi.
"Sono
stanca" ho risposto. "E non so dove dormire." Questa non volevo
dirla, ma m’è sfuggita. Quando ho sonno, mi capita
di dire cose che non ho
intenzione di esplicitare ad altri. E poi mi ero dimenticata, stordita
dalla stanchezza,
della possibilità di occupare camera di Kekko.
In
realtà me lo sono
ricordata solo adesso che sto ripercorrendo con il pensiero e con la
penna la
giornata appena conclusa. Ma sono troppo stanca per pensare di alzarmi,
rischiando oltretutto di svegliare Federico, e cambiare stanza. Ormai
sono qua
e resto qua.
Il
letto è davvero comodo e grande.
"Puoi
dormire qui." Federico mi ha fatto cenno al suo letto ad una piazza e
mezzo. "Se non serve a questo avere un bel letto grande..."
"Già,"
ho annuito. "Grazie."
Ha
cominciato a parlare.
Non
ricordo esattamete le sue parole, ma mi ha in pratica confessato di
essere
innamorato perso di Artemide, e m’ha chiesto delucidazioni al
riguardo.
Ahi.
Non poteva capitare peggio, il nostro Federico. Artemide è
la più bizzarra
creatura di sesso femminile che sia mai apparsa su questo pianeta. Ha
tanti
problemi, ed in campo sentimentale poi... Ed è questo che
più o meno gli ho
detto. Gli ho detto che ha poco da sperare, che Artemide non si concede
mai, e
che anzi lo stesso ragazzo che fino a poco tempo prima poteva
apprezzare come
amico, può arrivare a disprezzarlo per il semplice motivo
che lui prova
interesse nei suoi confronti.
"Perché?"
ricordo che mi ha chiesto Federico.
"Penso
abbia paura," ho detto.
"Ma
paura di cosa?" ha indagato perplesso.
"Questo
non lo so," gli ho risposto."Forse semplicemente ha paura di mettersi
in discussione, forse del contatto fisico, forse dell’entrare
nell’intimo di
un’altra persona, forse di andare oltre il semplice rapporto
di amicizia... E
forse tutti questi." Comunque gli ho suggerito di provarci che, male
che
vada, si prenderà solo la musata peggiore della sua vita.
"Ma che vuoi che
sia?" ho detto. "Ci starai un po’ male all’inizio,
ma non ci morirai
di certo..." Federico ha levato lo sguardo su di me. Mi ha fatto paura.
"Forse
non mi conosci ancora abbastanza bene," ha tagliato corto, tristemente.
Abbiamo
parlato per ancora una mezz’oretta, poi Federico ha dato
cenni di essere
davvero un po’ troppo stanco. E probabilmente li ho dati
anch’io... mi si
chiudevano quasi gli occhi da soli.
"Dormiamo,"
ha deciso Federico. Ho sbadigliato.
"E
sia," ho accettato.
Ma ho
sentito più urgente ancora il bisogno di aggiornare i miei
confidenti preferiti
sulle ultime novità...
Mi
gira la testa. Dev’essere il sonno. Dovrei proprio riporre
questo diarietto di
malinconie e tentare di dormire. E se non fosse per il gomito puntuto
di
Federico nelle costole, la giudicherei un’impresa anche
possibile.
|
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Capitolo 8 *** Dal diario di Richard Poppi, 28 settembre 2004/x ***
fantasma7
Questo è un capitolo breve che non vi impegnerà
molto. Serve esclusivamente ad
introdurre un nuovo personaggio che avrà una specie di parte
in seguito e la
possibilità di una sua relazione con un altro personaggio
della storia. Stay
tuned for news :)
AVVERTENZA PER
I LETTORI: Ogni tanto
riemergo con storie
disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia elaborazione
della
maturità, che cambierà fandom (sto buttando
giù una saga familiare a tema The
Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per adesso mi
faccio
vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo
più tempo/più
ispirazione/più dolore da gridare al mondo.
Ho scritto la
storia più di dieci anni
fa, come si può ricostruire dalla data dei diari.
Questa
storiella era capitolo di una
storia più grande, di cui rappresentava sostanzialmente
quello che adesso si
chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel tocco di brio
che
ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei sorrisi.
Ho
diviso questo spin-off in capitoli che
per forza di cose sono brevi, visto che in origine costituivano i
singoli
paragrafi di un intero capitolo.
E ho pensato di
condividerla qui,
nella speranza che magari possa far sorridere anche voi.
ALTRA AVVERTENZA: I personaggi
umani che compaiono
nella fiction esistono nella realtà. La storia raccontata,
tuttavia, non ha
alcun riferimento tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.
ENNESIMA, MA VI
GIURO ULTIMA,
AVVERTENZA: I
Pokémon
e tutto quel che è ad esso collegato appartengono ai
rispettivi
proprietari.
Tutti i
personaggi menzionati in
codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi Pokémon,
esistono nella realtà,
ho soltanto provveduto a variare i loro nomi e/o i loro cognomi e ad
aumentare
di qualche anno la loro età effettiva. Posso pertanto
affermare che i
personaggi non appartengono a me ma a loro stessi, fatta la dovuta
eccezione
per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico qual
è). Ma devo
precisare che Yari è in realtà un ragazzo.
Il
Fantasma Del Banki
Dal
diario di Richard Poppi, 28 settembre 2004/x
Micaela
mi ha lasciato ieri... Strano. L’odore dei soldi (i miei, per
la cronaca) basta
a garantirmi una salda permanenza di ragazze che mi gira attorno, tanto
che ho
solo il lusso di scegliere la più bella, la più
formosa, la più invitante, per
poi annoiarmene in fretta e lasciarla senza mezzi termini. Non sono
loro, di
solito, quelle che si stancano di me e dei miei verdoni.
Orgoglio
ferito a parte, la dipartita di Micaela mi dà la
possibilità di tornare ad
impegnarmi maggiormente con tutte le altre donne: quando sono impegnato
sono un
esempio di fedeltà, ma una volta sciolto non vedo freni al
divertimento più
sfrenato.
Una
fighettina che m’intriga alquanto è la cameriera
bionda di Flavius Bacci...
l’ho conosciuta a luglio, ma allora ero ancora impegnato con
Micaela.
Adesso
sono libero, celibe e belloccio. E soprattutto, sono RICCO. Non
potrà
resistermi, la piccola cameriera bionda. Sarà mia entro
poche ore.
|
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Capitolo 9 *** Dal diario di Yari Bbionda, 29 settembre 2004/x ***
fantasma1
AVVERTENZA PER I
LETTORI:
Ogni tanto riemergo con
storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia
produzione della
maturità, che cambierà fandom (sto buttando
giù una saga familiare a tema The
Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per adesso mi
faccio
vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo
più tempo/più
ispirazione/più dolore da gridare al mondo.
Ho scritto la storia
più di dieci anni fa, come si può ricostruire
dalla data dei diari.
Questa storiella era
capitolo di una storia più grande, di cui rappresentava
sostanzialmente quello
che adesso si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel
tocco
di brio che ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei
sorrisi.
E ho pensato di condividerla
qui, nella speranza che magari possa far sorridere anche voi.
ALTRA AVVERTENZA: I personaggi umani che
compaiono nella fiction
esistono nella realtà. La storia raccontata, tuttavia, non
ha alcun riferimento
tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.
ENNESIMA, MA VI
GIURO ULTIMA, AVVERTENZA: [nota
originale scritta nel 2004]
I Pokémon e tutto
quel
che è ad esso collegato appartengono ai rispettivi
proprietari.
Tutti i personaggi
menzionati in codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi
Pokémon, esistono
nella realtà, ho soltanto provveduto a variare di poco i
loro nomi e/o i loro
cognomi e ad aumentare di qualche anno la loro età
effettiva. Posso pertanto
affermare che i personaggi non appartengono a me ma a loro stessi,
fatta la dovuta
eccezione per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico qual
è). Ma
devo precisare che Yari è in realtà un ragazzo.
Il
Fantasma Del Banki
Dal
diario di Yari Bbionda, 29 settembre 2004/x
Ahaaa!
Tragedia! Omicidio! Infanticidio! Patricidio! Cazzo!
Sono
ancora sconvolta. Ho chiesto al mio principale, Flavius, di stringermi
tra le
mani le mie zampette gelide e tremanti, e lui ha accettato mormorandomi
dolci
parole di conforto. È davvero gentile, quando vuole.
Poi si
è addormentato sulla poltrona, cosa molto meno gradevole e
poco comprensibile
essendo lui il secondo testimone di una morte scellerata.
Ah!
Questa
non te l’ho ancora detto: è morto Richard Poppi.
Il miliardariucolo che a
luglio sperai m’avesse notato. Ebbene, sì, mi ha
notato... anche se con mesi in
ritardo. Mi ha chiamato ieri, nel primo pomeriggio. Stavo spolverando
l’obelisco preferito di Flavius, cui ha dato
l’affettuoso nomignolo di
Ilarionz. Io ho ancora maggiore intimità con tale obelisco
(sono io che lo
pulisco tutti i fottuti giorni), motivo che mi conduce a chiamarlo
semplicemente Ilario. Ilario ha bisogno di cure costanti, e pretende
attenzioni
giornaliere e precise. Non mi distraggo mai quando lo pulisco.
La
chiamata di Richard mi ha lasciata perplessa. Mi ha chiesto di
incontrarci
quella stessa sera in un motel a mezza stella, “La stamberga
cadente”, appena
fuori città. Nella camera numero 69, un numero un programma.
Si è lasciato
sfuggire un’allusione a mille milioni di milioni di Euro, e
ciò ha destato non
poco la mia attenzione. Tanto che ho lasciato da parte persino Ilario.
Ho
ottenuto da Flavius un permesso e mi sono subito precipitata a
“La stamberga”
agile sul mio Ponyta bianco. L’ho parcheggiato proprio di
fronte al motel e
sono entrata. Stanza 69. Poppi era già lì,
addobbato in boxer leopardati e con
una luce sbarazzina negli occhi. Mi ha fatto entrare, mi sono tolta il
giubbotto di pelle di Tauros e ho scosso la folta chioma bionda. Poppi
mi si è
avvicinato e mi ha baciata dolcemente sulle labbra.
Ci
siamo spogliati e ci siamo rintanati sotto le coperte. Lì
abbiamo continuato a
baciarci e a toccarci... ma questi sono dettagli insignificanti. Quasi
piangendo, mi ha confessato di essere ancora vergine, e ciò
mi ha a dir poco
stupita. Comunque, gliel’avrei fatta ben perdere io, quella
sua verginità!
Io
conosco le pratiche sessuali come pochi al mondo, e gliel’ho
dimostrato con
ardore, passione, dedizione e trasporto.
Ma il
suo debole cuore non ha retto: all’apice
dell’orgasmo, ha avuto un attacco di
cuore e si è afflosciato tra le mie braccia. È
stato un evento a dir poco
traumatico.
Sono
tornata alla villa al galoppo, senza far caso ai limiti di
velocità. Per
fortuna nelle vicinanze non c’erano poliziotti, carabinieri o
ausiliari del
traffico. Ho raccontato tutto a Flavius. Piangevo. Dall’uomo
di mondo che è,
quello ha chiamato subito la polizia... o l’ambulanza, non
ricordo. Dio dio, è
stato tremendo!
E
anche, non avrò mai altra occasione di ottenere
così facilmente mille milioni
di miliardi di Euro... o quanti erano. Che sfigata che sono!
|
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Capitolo 10 *** Dal diario di Federico Bidici, 13 ottobre 2004/x ***
fantasma1
Sono
risorta! Finalmente la sessione estiva si è conclusa e posso
continuare ad
aggiornare. Non so in realtà se qualcuno segue davvero
questa storiella senza
pretese, ma già che ho cominciato a pubblicarla vorrei finire
AVVERTENZA PER I
LETTORI:
Ogni tanto riemergo con
storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia
produzione della
maturità, che cambierà fandom (sto buttando
giù una saga familiare a tema The
Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per adesso mi
faccio
vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo
più tempo/più
ispirazione/più dolore da gridare al mondo.
Ho scritto la storia
più di dieci anni fa, come si può ricostruire
dalla data dei diari.
Questa storiella era
capitolo di una storia più grande, di cui rappresentava
sostanzialmente quello
che adesso si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel
tocco
di brio che ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei
sorrisi.
E ho pensato di
condividerla qui, nella speranza che magari possa far sorridere anche
voi.
ALTRA AVVERTENZA: I personaggi umani che
compaiono nella fiction
esistono nella realtà. La storia raccontata, tuttavia, non
ha alcun riferimento
tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.
ENNESIMA, MA VI GIURO
ULTIMA, AVVERTENZA: [nota
originale scritta nel 2004]
I Pokémon e tutto
quel
che è ad esso collegato appartengono ai rispettivi
proprietari.
Tutti i personaggi
menzionati in codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi
Pokémon, esistono
nella realtà, ho soltanto provveduto a variare di poco i
loro nomi e/o i loro
cognomi e ad aumentare di qualche anno la loro età
effettiva. Posso pertanto
affermare che i personaggi non appartengono a me ma a loro stessi,
fatta la
dovuta eccezione per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico
qual è).
Ma devo precisare che Yari è in realtà un ragazzo.
Il
Fantasma Del Banki
Dal
diario di Federico Bidici, 13 ottobre 2004/x
06h14min:
Basta ho deciso! La luce dell’alba mi ha dato il vigore che
basta per prendere
quest’essenziale decisione. Devo farmi avanti con Artemide.
Ormai le vado
dietro da marzo e non posso più permettermi di sprecare ogni
occasione che mi
si presenta davanti. Mira e Flavius mi danno per perdente... Ma Mira
del resto
è così fissata con l’allenamento che
deve averle fuso un poco il cervello. Da
quando poi è stata ammessa alla scuola per interpreti
Pokémon la sua vita è più
affollata e incasinata che mai! Non credo che i suoi giudizi possano
essere
lucidi.
E
Flavius è semplicemente fuori di melone... e poi in questo
periodo dà un po’
troppo ragione a Mira. Per me Persian ci cova.
Devo
provarci. Può una donna resistere al mio fascino?
23h56min:
Ha resistito. Dio che umiliazione! Mi ha detto che NO, che no e ancora
no! I
motivi ha detto che sono tanti... però non me li ha voluti
spiegare! Merda! Mi
è crollata la galassia addosso. La mia vita non ha
davvero più senso.
Davvero più nemmeno uno: ho investito nel mio ipotetico
rapporto con lei gli
ultimi anni della mia vita. Persa la speranza, non ho più
niente.
Niente
davvero. Non il lavoro o gli amici o le sbronze. Tutto perde di colore
quando
manca il significato profondo.
E per
me il significato era lei.
Persa
lei, tanto vale morire.
Potrei
chiedere a Flavius. I suoi stupidi Egiziani conoscevano tanti
tantissimi modi
per uccidere la gente.
Avevano
questa fissa della mummificazione... Però, mica male come
idea. Più la scrivo e
più mi piace. E' una morte epica e quasi eroica, Artemide mi
ricorderebbe come
un patriota. Potrebbe perfino accorgersi di avermi amato.
Ma chi
è in grado di mummificare oggidì?...
...
...
Bé,
Flavius ha studiato tanto le tecniche egizie, credo le sappia fare.
Dove? A
casa di Flavius, qui potrebbero vederci. Non credo sia legale
mummificare una
persona, Flavius rischierebbe grosso. Quando? Dopo una sbornia, che
acutizza i
miei sensi fino al massimo possibile e mi rende audace e capace di fare
cose
che non farei mai da lucido.
Adesso
quindi è il caso di passare a cose serie: cosa posso bere
per ubriacarmi di
brutto? Birra prima di tutto perché mi piace tanto.
E poi ancora crema di
whisky a volontà, rhum e pera, gin tonic, vodka liscia,
vodka al cocco, alla
fragola, al limone, alla liquirizia. Bacardi, whisky, sangria.
Limoncello,
fragolino, scotch. Così dovrebbe bastare.
Quanto
meno, nell’al-di-là ricorderò la mia
ultima serata da vivente come uno dei più
fantastici alcool-party della mia vita.
|
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Capitolo 11 *** Dal diario di Camilla Mavadi, 15 ottobre 2004/x ***
fantasma1
Riemergo
dopo mesi di silenzio, alfine! La mia vita in codesti mesi ha subito
scosse e
cambiamenti di un certo rigore, e non ce l'ho fatta a riprendere in
mano il
testo riesumato della mia adolescenza. Adesso sono di nuovo operativa,
però. E
aggiorno oggi con un capitoletto. :)
A leggervi presto, buon fine settimana!
AVVERTENZA PER I
LETTORI:
Ogni tanto riemergo con
storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia
produzione della
maturità, che cambierà fandom (sto buttando
giù una saga familiare a tema The
Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per adesso mi
faccio
vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo
più tempo/più
ispirazione/più dolore da gridare al mondo.
Ho scritto la storia
più di dieci anni fa, come si può ricostruire
dalla data dei diari.
Questa storiella era
capitolo di una storia più grande, di cui rappresentava
sostanzialmente quello
che adesso si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel
tocco
di brio che ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei
sorrisi.
E ho pensato di
condividerla qui, nella speranza che magari possa far sorridere anche
voi.
ALTRA AVVERTENZA: I personaggi umani che
compaiono nella fiction
esistono nella realtà. La storia raccontata, tuttavia, non
ha alcun riferimento
tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.
ENNESIMA, MA VI
GIURO ULTIMA, AVVERTENZA: [nota
originale scritta nel 2004]
I Pokémon e tutto
quel
che è ad esso collegato appartengono ai rispettivi
proprietari.
Tutti i personaggi
menzionati in codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi
Pokémon, esistono
nella realtà, ho soltanto provveduto a variare di poco i
loro nomi e/o i loro
cognomi e ad aumentare di qualche anno la loro età
effettiva. Posso pertanto
affermare che i personaggi non appartengono a me ma a loro stessi,
fatta la
dovuta eccezione per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico
qual è).
Ma devo precisare che Yari è in realtà un ragazzo.
Il
Fantasma Del Banki
Dal
diario di Camilla Mavadi, 15 ottobre 2004/x
Sono appena uscita viva da una delle più grandi confessioni
mai avute da
Flavius. Strisciava come al solito in casa nostra, pensavo stesse
cercando
Kekko ed ero già pronta a dirgli che il suo Banki era fuori
dalle prime luci
dell’alba e sarebbe probabilmente tornato non prima del
tramonto. Invece non
appena mi ha vista si è gettato su di me. Ho notato che
aveva pianto. Un altro
brutto litigio con Kekko, ho pensato. E ciò voleva dire,
ancora sesso. È calmo
da un po’ troppo tempo, il nostro Flavius.
Non
sapevo se essere allarmata o lusingata.
"Camilla
devo parlarti," ha mormorato stravolto. Ho annuito lentamente,
stupefatta.
"D’accordo,"
ho accettato. Mi ha parlato di Kekko e Vivian.
"Ma
lo sai che se l’è portata a letto?!" ha sbraitato.
"Che
c’è?" ho ridacchiato, sprezzante. "Sei geloso?"
"No,
ti pare!" ha esclamato Flavius. "Ma cosa crede Kekko, di potersi
scopare sua cugina come più gli piace?! Non è...
insomma... non è morale."
Ho sospirato.
"Sono
fatti suoi..." ho osservato.
"Non
dovrebberlo esserlo," ha ribattuto lui.
"Potevi
turbarti mesi fa," ho replicato. "Hanno iniziato ad agosto, credevo
tu lo avessi accettato... Perché vieni a dirmelo ora?"
"Tu...
tu lo sapevi?" ha balbettato Flavius. Mi sono stretta nelle spalle.
"Mah...
Vivian mi ha accennato qualcosa," ho replicato, evasiva. "So che ogni
tanto succede ancora. Ma è iniziato ad agosto, credevo tu lo
sapessi già."
Flavius ha scosso il capo, stravolto.
"No...
no," ha balbettato. "L’ho scoperto appena ieri... me
l’ha detto
Kekko." Mi ha guardato negli occhi. "Non avrebbero dovuto farlo. Non
va bene."
"E
che vuoi fare, allora?!" ho sbottato, irritata. "Vuoi portarmi di
nuovo a letto? per vendicarti? O vuoi farlo con Artemide, o con Merrie,
o con
la stessa Vivian?!" Io sono una ragazza molto molto e ripeto MOLTO
educata. Ma Flavius ha la prerogativa di farmi perdere la pazienza.
"Hai
dimenticato Mira..." ha mormorato Flavius. Ho realizzato in un attimo
e,
con la gola secca, ho barcollato.
"No,"
ho mormorato esterefatta. "Non dirmi che vuoi..."
"Mira
mi piace, Camilla," ha borbottato Falvius. "Lo sai. Con Mira sarebbe
tutta un’altra cosa: riuscirei quasi a provarci piacere."
"Oh."
Ero esterrefatta; cercate di capire, certe notizie sono sconvolgenti,
soprattutto se vengono da quella macchina del sesso che finora
è stato Flavius
Bacci.
"Ma
ho paura, sai," ha continuato Flavius. "Non vorrei rovinare quella
bella amicizia che c’è tra noi... Non vorrei
mai......"
"Scusa
se ti faccio riflettere, Flavius," l’ho interrotto. "Ma delle
cinque
ragazze che vivono in questa casa, tu ne hai portate a letto tre, e
dico e
ripeto TRE... Non è cambiato (quasi) niente, e non mi sembra
tu ti sia mai
fatto troppi problemi. Dico bene?" Il 'quasi' tra parentesti
perché avrei
voluto dirlo ma ho preferito ometterlo: in fondo, Flavius ha lasciato
una
ferita profonda nell’animo di Merrie, che pure la maschera e
l’ha mascherato
assai bene.
Flavius
ha annuito.
"Ma..."
Ho
sospirato.
"Tu
provaci normalmente," ho suggerito. "Voglio dire... non saltarle nel
letto chiedendole del sesso come un Growlithe chiede la pappa. Provaci.
Invitala fuori, falle tanti complimenti, pagale la cena... provaci."
Flavius si è morsicato il labbro superiore.
"Sarà
difficile ma magari ce la faccio," ha concluso dopo qualche lungo
attimo.
"Hai
altro da dirmi?" ho chiesto.
Lo
vedevo indugiare e spostare il peso su un piede e poi
sull’altro, e guardarsi
attorno spaurito.
"Ho
mummificato Federico," ha balbettato alla fine.
"Cosa?!"
ho esclamato, stravolta.
"Me
l’ha chiesto lui," ha replicato. "Mi ha detto: 'Voglio
ubriacarmi
come non mai e essere mummificato perché Artemide non me la
dà.'... Più o meno
così."
"E
tu l’hai fatto?" ho strillato, stordita.
"Un’operazione
perfetta," ha risposto Flavius quasi soddisfatto. "Quasi degna dei
sacerdoti egizi addetti all’imbalsamazione..."
"Come...?"
"Me
l’aveva chiesto lui," si è scusato Flavius.
"E
adesso?!" ho balbettato.
"Adesso
ho una nuova mummia riposta nel sarcofago sotto il mio letto," ha
risposto
Flavius, sorridente. "Cercavo da tempo materiale con cui riempirlo."
Non so
che dire. Decisamente. Non so che dire. Come se non bastasse la morte
di
Richard Poppi in seguito ad una copula troppo ardita con la donna delle
pulizie
di Flavius... adesso c’è anche Federico
imbalsamato. Dove andremo a finire?
|
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Capitolo 12 *** Dal diario di Artemide Aiuole,31 ottobre 2004/x ***
fantasma1
AVVERTENZA PER I
LETTORI:
Ogni tanto riemergo con
storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia
produzione della
maturità, che cambierà fandom (sto buttando
giù una saga familiare a tema The
Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per adesso mi
faccio
vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo
più tempo/più
ispirazione/più dolore da gridare al mondo.
Ho scritto la storia
più di dieci anni fa, come si può ricostruire
dalla data dei diari.
Questa storiella era
capitolo di una storia più grande, di cui rappresentava
sostanzialmente quello
che adesso si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel
tocco
di brio che ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei
sorrisi.
E ho pensato di
condividerla qui, nella speranza che magari possa far sorridere anche
voi.
ALTRA AVVERTENZA: I personaggi umani che
compaiono nella fiction
esistono nella realtà. La storia raccontata, tuttavia, non
ha alcun riferimento
tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.
ENNESIMA, MA VI
GIURO ULTIMA, AVVERTENZA: [nota
originale scritta nel 2004]
I Pokémon e tutto
quel
che è ad esso collegato appartengono ai rispettivi
proprietari.
Tutti i personaggi
menzionati in codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi
Pokémon, esistono
nella realtà, ho soltanto provveduto a variare di poco i
loro nomi e/o i loro
cognomi e ad aumentare di qualche anno la loro età
effettiva. Posso pertanto
affermare che i personaggi non appartengono a me ma a loro stessi,
fatta la
dovuta eccezione per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico
qual è).
Ma devo precisare che Yari è in realtà un ragazzo.
Il
Fantasma Del Banki
Dal
diario di Artemide Aiuole, 31 ottobre 2004/x
Federico
non si vede più da giorni... da un paio di settimane, per
essere precisi.
Chissà che razza di fine ha fatto.
L’ultima
volta che l’ho visto è stato quel giorno che mi ha
confessato il sua amore e ho
dovuto rifiutarlo.
Sospetto
che Flavius, Camilla e Ilarionz (l’obelisco preferito di
Flavius) ne sappiano
qualcosa: quando io, o Mira, o Kekko, o Merrie, o Vivian chiediamo
qualcosa di
lui cambiano argomento, si guardano attorno fingendosi spaesati e
saltellano
imitando una balalaika. Ilarionz sta zitto e non si muove nemmeno.
Seriamente
irritante.
Tra
Kekko e Flavius c’è stata una grande
crisi quando quest’ultimo ha scoperto
che Kekko è stato a letto con Vivian ai tempi di
agosto.
Merrie
mi ha confessato che Flavius le ha confessato di volerci provare con
Mira. Ma
questa la so da luglio, Flavius l’ha confessata
più o meno a tutti, non è
che sia poi questa grande novità!
"È
moscio," ricordo di aver detto a Camilla. "Dovrebbe spicciarsi,
provarci. Mira potrebbe anche dirgli di sì... ha bisogno di
trombare, quella
lì. Sempre a studiare, allenare, studiare..."
Sono
sincera. Mira avrebbe bisogno di riposare il cervello e di dimenticarsi
per un
po' dei molti impegni. Si rovina la vita più di me, che
pure, chiariamoci,
suono il piano(forte) 25 ore su 24. Poi si lamenta di essere stressata:
vorrei
vedere, chi non lo sarebbe! Avrebbe tanto bisogno di sesso, lasciatelo
dire a
me che di queste cose me ne intendo.
"Ha
paura, Artemide," l’ha scusato Camilla.
"No,
Camilla!" ho replicato. "È un coglione... Ma diglielo, che
magari gli
direbbe anche di sì." Ho fatto una breve pausa. "Ma sai che
fine ha
fatto Fede? Non è mica troppo corretto, scomparire
così senza dire
niente." Giuro di averla vista impallidire.
"Ah,"
ha balbettato. "Non lo so proprio. Chiedi a Kekko."
Per me
quella mi nasconde qualcosa.
|
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Capitolo 13 *** Dal diario di Flavius Bacci, 7 novembre 2004/x ***
fantasma1
Buongiorno
a tutti. Questo è una sorta di capitolo essenziale che
rappresenta la chiave di
volta di tutta la "storia" che state leggendo. E' anche l'unico di
tutta la suddetta storia che è approssimativamente (molto approssimativamente)
legato a qualcosa effettivamente accaduto nella realtà di
tanti anni fa.
AVVERTENZA PER I
LETTORI:
Ogni tanto riemergo con
storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia
produzione della
maturità, che cambierà fandom (sto buttando
giù una saga familiare a tema The
Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per adesso mi
faccio
vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo
più tempo/più
ispirazione/più dolore da gridare al mondo.
Ho scritto la storia
più
di dieci anni fa, come si può ricostruire dalla data dei
diari.
Questa storiella era
capitolo di una storia più grande, di cui rappresentava
sostanzialmente quello
che adesso si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel
tocco
di brio che ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei
sorrisi.
E ho pensato di
condividerla qui, nella speranza che magari possa far sorridere anche
voi.
ALTRA AVVERTENZA: I personaggi umani che
compaiono nella fiction
esistono nella realtà. La storia raccontata, tuttavia, non
ha alcun riferimento
tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.
ENNESIMA, MA VI
GIURO ULTIMA, AVVERTENZA: [nota
originale scritta nel 2004]
I Pokémon e tutto
quel
che è ad esso collegato appartengono ai rispettivi
proprietari.
Tutti i personaggi
menzionati in codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi
Pokémon, esistono
nella realtà, ho soltanto provveduto a variare di poco i
loro nomi e/o i loro
cognomi e ad aumentare di qualche anno la loro età
effettiva. Posso pertanto
affermare che i personaggi non appartengono a me ma a loro stessi,
fatta la
dovuta eccezione per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico
qual è).
Ma devo precisare che Yari è in realtà un ragazzo.
Il
Fantasma Del Banki
Dal
diario di Flavius Bacci, 7 novembre 2004/x
Ce
l’ho fatta! L’ho baciata... Cristo, baci
così li ricordi per l’eternità. Sono
stati i baci migliori che ragazza mi abbia mai dato.
Non
credevo si potesse provare una cosa del genere, per quanto ne avessi
sentito
tanto parlare e ne avessi letto assai, in libri antichi e moderni. Sono
rimasto
semplicemente stupito.
Non mi
aspettavo davvero che sarebbe successo. Non era assolutamente
programmato.
Ci
avevo provato, giuro, ad invitarla fuori, offrirle la cena, dirle tante
cose
carine e coglierle dei fiori... giuro che ci avevo provato. Ma mi ha
sempre
fregato la paura.
E poi
Ilarionz mi aveva suggerito che certe cose bisogna lasciarle accadere,
non
stressarle così. Che si tratta a volte di accorgimenti
controproducenti. Che secondo
lui Mira aveva e mostrava verso di me un certo trasporto e che quindi
molto
sarebbe accaduto ugualmente senza che ci agissi in maniera
così entrante.
Quell'obelisco
è fenomenale, anche perché ha sempre ragione.
Spesso
il gruppo di via dei Magnacci mi conduce la sera presso un pub che
risponde al
nome di ' Twister', dove abbiamo il nostro tavolo riservato. Passiamo
le serate
ridendo, scherzando, bevendo ed elaborando quesiti esistenziali.
Anche
ieri sera il programma era quello. Purtroppo una volta giunti al pub
abbiamo
appurato che al posto del tavolo c’era una
televisione in bianco e nero da
cui i gestori seguivano con passione le ultime puntate di 'Un posto al
sole'.
Ci hanno assicurato che sarebbe stato un cambiamento
temporaneo.
Così
siamo stati costretti a spostarci un po’ più in
là e ci siamo sistemati a
sedere su delle poltroncine blu.
Le
poltrone erano due e noi eravamo otto, undici se si considerano
Cassandra,
Crosta e Ilarionz (me l’ero portato dietro perché
è l’unico che sa ascoltarmi e
capirmi veramente): figuratevi il casino.
Inutile
dire che quella ragazza non faceva altro che provocarmi: mi sfiorava,
ritirava
la mano, ridacchiava e mi guardava con una luce maliziosa e divertita
nello
sguardo.
Non
che io disincentivassi il suo comportamento, sia chiaro.
Credo
di essere stato piuttosto esplicito nell'invitarla a continuare.
Questo
gioco di seduzione ed allusioni è andato avanti per un po',
al punto che alla
fine ci eravamo ritrovati solo io e lei su una delle due poltrone.
L'altra
ospitava Ilarionz e Vivian, che è poi migrata ad
appollaiarsi su un muretto tra
Artemide e Mira e ha cominciato a parlare con loro.
Mira aveva
appoggiato una mano sulla mia coscia e sembrava non avesse intenzione
di
staccarvela.
Mi
sono messo a confabulare con Ilarionz: era un invito, quello di Mira?
mi dava
il diritto di provarci? e se sì, come?
Ho
preso coraggio e l’ho chiamata.
Lei
s’è voltata verso di me, così le ho
chiesto:
"Mira,
me lo dai un bacio sulla bocca?" Un po’ troppo ardito, forse,
ma l’ho
mascherata da scherzo. Lei ha soppesato un attimo quella allettante
proposta.
"D'accordo,"
ha accettato.
È
stato un bacio a fior di labbra. Per dirla tutta ci sono rimasto un
po’ male.
Ma in fondo è sempre buono procedere per gradi: lo dice
anche Ilarionz. Subito
dopo quella specie di bacetto, per scacciare l’imbarazzo ho
precisato:
"Era
una scommessa, sai. In palio c’erano due Euro..." Mi ha
guardato ridendo
con lo sguardo.
"Avresti
potuto puntare un po’ di più," ha ridacchiato,
senza far pesare l'ovvietà
che una scommessa con un obelisco ha ben poco senso, soldi o non
soldi.
Si
è
voltata di nuovo verso Vivian ed Artemide che avevano continuato a
parlare
senza accorgersi di nulla.
A
questo punto sono stato in frenesia per qualche minuto. Ho dovuto
chiedere di
nuovo consiglio ad Ilarionz per prendere tutto il coraggio necessario
per
tentarci di nuovo: adoro quell’obelisco!
L’ho
chiamata di nuovo.
"Mira,"
le ho detto. "me ne dai un altro?" Mi ha osservato sconcertata.
"Questa volta ci sono cinque Euro in palio, sai..." ho aggiunto per
scusarmi. Si è stretta nelle spalle e
s’è chinata su di me.
Sono
fiero di poter affermare che questo è stato un bacio serio.
Come si dice: con
la lingua? Abbiamo chiuso gli occhi? Ci siamo quasi abbracciati? Quando
ci
siamo staccati ed abbiamo aperto gli occhi ci siamo accorti che tutti i
nostri
allegri compagni, anche Ilarionz, erano migrati lontano, forse per
lasciarci
l'intimità necessaria a spartire quel magico momento?
E
magico è stato davvero, tanto che la testa mi vorticava
impazzita e il cuore mi
pulsava a mille.
Una
volta che mi sono staccato, piuttosto a malincuore, da lei,
l’ho guardata e le
ho sorriso, un po’ imbarazzato.
"Farlo a Capodanno sarebbe stato vile," ho
buttato lì,
stringendola a me.
Mira
ha ridacchiato.
"Capodanno
è quasi tra due mesi," ha osservato, calma.
Che
coglione che sono!
Mira s’è
guardata attorno, poi:
"Chissà
dove sono andati gli altri..." ha sbadigliato. L’ho stretta
con più forza
e l’ho baciata sul collo.
"Chissà."
Ho sorriso. "Noi approfittiamone," ho suggerito ridacchiando. Ha
ridacchiato di rimando.
"Sei
pazzo," ha detto scherzosa, e: "Sai, ormai stavo cominciando a
disperare," ha aggiunto.
Stavo
per svenire. Non avevo mai immaginato che creatura femminile potesse
mai farmi
sentire così... una sorta di euforia simile alla pazzia che
avevo provato solo
con Kekko.
Già...
Kekko!
Lui
era là, lui ci aveva visti! Merda!
Mira mi
ha osservato a lungo, tanto da farmi sentire quasi in imbarazzo.
"E
Kekko?" ha chiesto, come mi avesse appena letto nel pensiero. "Per
quello che mi hanno detto, non l’hai mai fatto
così... davanti a lui." Ho
inspirato quasi rabbiosamente.
"Già,"
ho mormorato.
Eppure
sentivo... lo sento ancora che con lei è diverso. Kekko
è e sarà il mio unico
grande immenso amore fino alla morte, questo è
indiscutibile. Ma Mira mi
provoca un’attrazione tale da farmi rabbrividire di
eccitazione anche solo se
penso che potrei toccarla ancora.
"E
cosa farai?" ha incalzato Mira. Le ho preso le mani tra le mani,
impetuosamente.
"Credi
forse che abbia fatto tutto... questo, solo per ingelosire Kekko?" ho
esclamato con passione. "Bé... sì, forse un poco,
ma non è stato il
movente principale. Tu mi piacevi, Mira, mi piaci. Era tanto che volevo
farlo..." Ho sospirato pateticamente.
"Oh."
Mira sembrava incredula. Ha sorriso. "Oh. Bene." Ci siamo alzati e
abbiamo cercato i nostri amici e compagni, ma non ne abbiamo reperito
neppure
una minuscola porzione. Nemmeno Ilarionz, per essere sinceri. Mira
s’è lasciata
fuggire un sospiro.
"Saranno
tornati a casa," ha detto. "Spero solo che si siano portati dietro
pure Cassandra... non mi fido di quel gatto."
L’ho
riaccompagnata tardi in via dei Magnacci. C’era buio e
silenzio, siamo entrati
in punta di piedi. I miei stivali con i tacchi hanno creato non pochi
problemi
per quanto riguarda il camminare in silenzio: ticchettano ad ogni
passo. Ci
siamo fermati di fronte alla porta di camera sua e scambiati
l’ultimo (ma essenziale)
timido bacio sulle labbra.
"Comunque
è stato bello," ho sentito mi sussurrava, ed ho ridacchiato
a bassa voce,
lusingato.
L’ho
guardata scivolare nella sua camera e mi sono avviato verso la stanza
di Kekko,
sentendo il cuore accellerarmi i battiti: ma non so se era
perché avevo baciato
Mira e perché stavo andando da Kekko. Era sdraiato sul
letto, e mi ha lanciato
subito un’occhiata carica di disprezzo.
"Perché
l’hai fatto?" mi ha aggredito, con voce gelida.
"Perché davanti a me?
E con lei?" Ho fatto un passo indietro, intimorito.
"Che
c’è?" l’ho sfidato. Ma la voce mi
tremava. "Piace anche a te?"
"Ti
piace!" ha esclamato Kekko. E ha assunto quella sua solita aria da
cucciolo bastonato derelitto: "Non dovevi farmelo, questo, Flavius...
Ci
sto tanto male. Non dovevi."
"Scusa,"
ho mormorato, e stupendomi mi sono accorto di non pensarlo veramente.
Ho
ancora la gola secca, ma non so se questo è dovuto allo
scambio di baci con
Mira e alla focosa passione condivisa con Kekko dopo questo breve
diverbio.
Forse
Mira. In fondo, con Kekko ci trombo una sera sì ed una no.
|
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Capitolo 14 *** Dal diario di Mira Distan, 8 dicembre 2004/x ***
fantasma1
AVVERTENZA PER I
LETTORI:
Ogni tanto riemergo con
storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia
produzione della
maturità, che cambierà fandom (sto buttando
giù una saga familiare a tema The
Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per adesso mi
faccio
vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo
più tempo/più
ispirazione/più dolore da gridare al mondo.
Ho scritto la storia
più
di dieci anni fa, come si può ricostruire dalla data dei
diari.
Questa storiella era
capitolo di una storia più grande, di cui rappresentava
sostanzialmente quello
che adesso si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel
tocco
di brio che ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei
sorrisi.
E ho pensato di
condividerla qui, nella speranza che magari possa far sorridere anche
voi.
ALTRA AVVERTENZA: I personaggi umani che
compaiono nella fiction
esistono nella realtà. La storia raccontata, tuttavia, non
ha alcun riferimento
tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.
ENNESIMA, MA VI
GIURO ULTIMA, AVVERTENZA: [nota
originale scritta nel 2004]
I Pokémon e tutto
quel
che è ad esso collegato appartengono ai rispettivi
proprietari.
Tutti i personaggi
menzionati in codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi
Pokémon, esistono
nella realtà, ho soltanto provveduto a variare di poco i
loro nomi e/o i loro
cognomi e ad aumentare di qualche anno la loro età
effettiva. Posso pertanto
affermare che i personaggi non appartengono a me ma a loro stessi,
fatta la
dovuta eccezione per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico
qual è).
Ma devo precisare che Yari è in realtà un ragazzo.
Il
Fantasma Del Banki
Dal
diario di Mira Distan, 8 dicembre 2004/x
Ho
una storia con Flavius Bacci.
Ho una
storia con Flavius Bacci!
Ho una
storia con Flavius Bacci?
Ecco,
non lo so. Il rapporto che ho con Flavius è forse
meglio rappresentabile
come una corsa. Ci avvistiamo, ci rincorriamo, ci prendiamo,
ci baciamo
furiosamente negli angoli della casa, ci abbracciamo, ci accarezziamo,
ci
separiamo. E di nuovo a correre.
Senza
che la cosa sia formalizzata in alcun modo.
Non
sono la sua ragazza. Lo sapevo bene, era chiaro anche prima che mi
gettassi in
questa avventura senza nome. Non posso essere la sua ragazza, lui ha
Kekko.
Ma non sono nemmeno la sua amante, perché il sesso non
c'è. C'è l'attrazione,
tanta, tanti abbracci e baci anche di una certa intensità.
Ma non siamo mai
andati oltre, e questo mi esclude dall'essere la sua amante.
Cosa
siamo allora?
Le
ragazze testimoniano l'eccezionalità dell'evento, per quanto
questo
contribuisca solo a confondermi.
Artemide conferma che non è mai durato con una ragazza della
casa per più di
cinque giorni, quei cinque giorni in cui copulò ardentemente
con Camilla.
Merrie mi ha confessato che da quando ci 'frequentiamo' sembra cambiato
e
sembra pensare meno a Kekko... ma non ci credo.. E Camilla aggiunge che
quando
gli parla di me gli trema la voce e non fa che nominarmi.
Sarà...
Ma
intanto tra me e lui di sesso non se ne parla. Lo raccontano come
amante
perfetto, e io ci credo. Ma mi piacerebbe provarlo sulla mia
pelle. Se è
vero che adesso sono la sua amante...
Non
gliel'ho in realtà mai chiesto e lui è vago al
riguardo.
"È
innamorato," mi ha spiegato Artemide, che ama davvero troppo godersi le
avventure sentimentali degli altri e mai le proprie.
E che
non considera che Flavius è innamorato non di me ma di
Kekko. Io e lui siamo
legati semplicemente da una sorprendente attrazione fisica.
"Ma
un’attrazione fisica presuppone anche del sano sesso!"
ricordo di aver
gridato a Merrie che, nel frattempo, se la gode come non mai con il suo
Daniel.
Se
sono qualcosa per lui, sono la sua amante. E il sesso ci deve essere.
Possibile
che nessuno capisca?
Vivian
mi ha rivelato che Flavius preferisce aspettare, perché
vuole che io sia
proprio... la ragazza giusta. GIUSTA! Va a parlarmi di ragazza giusta,
lui che
ha abusato senza pietà di Artemide-Camilla-Merrie e
chissà chi altro! Giusta...
Non posso crederci... Ma cosa faccio io agli uomini? .
Cassandra
non mi rende certo più facile la vita... quella gatta
è un’invadente impicciona
maligna pettegola! Tutte le Meowth del vicinato conoscerebbero i minimi
dettagli della mia relazione intima con Flavius, se solo questi
esistessero! Ma
almeno ho Deimos e Bayleef che mi consolano: Deimos mi si accuccia
accanto
creando un angolo di tepore in cui posso rifugiarmi e Bayleef emette
particelle
profumate che stuzzicano le mie narici.
Muk...
bé, Muk si limita a scivolare sul pavimento.
Ma
tutto questo non risolve la questione della mia specie di relazione con
Flavius. Nonostante tutte le razionali certezze acquisite, tutti gli
inconsci
suggerimenti che mi inducono di lasciar stare, quel ragazzo non smette
di
attrarmi.
Non ho
mai provato la stessa cosa per altri, nemmeno per quelli con cui ho
avuto una
relazione vera. Non so... è strano. Dovrei strapparmi a
questi giochi di
rincorse, ai baci, agli abbracci che ci concediamo negli
angoli.
Se
fossi una donna con le palle, lo farei.
Si
avvicinano Natale e Capodanno. Ci saranno feste, festini e banchetti...
e
Federico ancora non compare, tra l’altro. Mi sa che
è migrato in altri luoghi.
Che peccato, mi manca e mi mancherà sempre.
Ci
sarebbe in progetto una mega festa per l’ultimo
dell’anno. Bene. Magari allora,
nell'euforia della festa e sotto i fumi dell'alcool, riesco a trovare
il
coraggio di chiedere a Flavius un chiarimento sincero sulla nostra
condizione.
|
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Capitolo 15 *** Dal diario di Vivian Stanza, 4 gennaio 2005/xy ***
fantasma1
AVVERTENZA PER I
LETTORI:
Ogni tanto riemergo con
storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia
produzione della
maturità, che cambierà fandom (sto buttando
giù una saga familiare a tema The
Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per adesso mi
faccio
vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo
più tempo/più
ispirazione/più dolore da gridare al mondo.
Ho scritto la storia
più di dieci anni fa, come si può ricostruire
dalla data dei diari.
Questa storiella era
capitolo di una storia più grande, di cui rappresentava
sostanzialmente quello
che adesso si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel
tocco
di brio che ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei
sorrisi.
E ho pensato di condividerla
qui, nella speranza che magari possa far sorridere anche voi.
ALTRA AVVERTENZA: I personaggi umani che
compaiono nella fiction
esistono nella realtà. La storia raccontata, tuttavia, non
ha alcun riferimento
tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.
ENNESIMA, MA VI
GIURO ULTIMA, AVVERTENZA: [nota
originale scritta nel 2004]
I Pokémon e tutto
quel
che è ad esso collegato appartengono ai rispettivi
proprietari.
Tutti i personaggi
menzionati in codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi
Pokémon, esistono
nella realtà, ho soltanto provveduto a variare di poco i
loro nomi e/o i loro
cognomi e ad aumentare di qualche anno la loro età
effettiva. Posso pertanto
affermare che i personaggi non appartengono a me ma a loro stessi,
fatta la dovuta
eccezione per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico qual
è). Ma
devo precisare che Yari è in realtà un ragazzo.
Il
Fantasma Del Banki
Dal
diario di Vivian Stanza, 4 gennaio 2005/xy
Mira è
stata a letto con Flavius. Me l’ha detto lei quando, appena
riavutami dalla
festa dell’ultimo dell’anno, le sono saltellata
attorno gridando:
"Allora
donna! Novità? Novità?!"
La sua
risposta m’ha lasciata di stucco:
"Sono
stata a letto con Flavius."
Dio
mio che gran schifo.
Ma
questa rivelazione presupponeva un’indagine più
accurata:
"Come,
a letto con Flavius?!" Mi sono finta una ragazzina ingenua ed
innocente.
"Vuoi dire... eravate seduti sul medesimo letto."
"No
no." Mira ha scosso la testa. "Siamo stati a letto insieme.
In
senso fisico, Vivian."
Ricordo
di essere stata in silenzio per qualche secondo.
Poi:
"È
stato bello?" le ho chiesto.
"Fenomenale,"
ha replicato con un sorriso soddisfatto.
Ma mai
fenomenale come il sesso che a volte Kekko continua a darmi. Devo
ringraziare
Mira, poi, se ho questa magnifica risorsa di Kekko: è da
quando Flavius ha
cominciato a mostrare CHIARAMENTE ed EVIDENTEMENTE un incisivo
interesse nei
suoi confronti che Kekko, per suscitare in lui una qualsiasi reazione,
mi porta
a letto due o tre volte a settimana.
"E
come hai fatto?" ho incalzato, eccitata come un cucciolo di Growlithe.
"Alla
festa," mi ha risposto Mira. "Volevo parlargli... dovevamo chiarire
delle cose."
Ha
intercettato il mio sguardo malizioso, e si è subito
affrettata a specificare:
"Volevo davvero parlargli, Vivian! Volevo
chiedergli cosa siamo,
effettivamente. Ho dovuto fingere di... oh, insomma, no, non ho dovuto
fingere
niente, però l'ho dovuto portare in una stanza da
soli." Credo che
il mio sorriso fosse più che eloquente, perché
Mira è arrossita e si è guardata
attentamente le pantofole. "Ho inziato a parlare, lui credo anche mi
abbia
risposto... qualcosa. Ma ad un certo punto... ecco, bé,
è successo."
Quella
probabilmente è stata la migliore risposta
possibile che Flavius è stato
in grado di darle. Non è troppo bravo ad esprimere i suoi
sentimenti con le
parole, lui.
"
Quindi adesso siete una coppia" ho concluso, trionfante.
Mira
ha esitato. "Non lo so. Però penso da ora in poi di potermi
definire effettivamente
sua amante"
Ho
chiesto spasmodicamente dei dettagli. "Niente niente," ha replicato
lei. "Vivian, preferisco di no. Ti ho già detto abbastanza.
Insomma...
sono cose personali."
Da
ciò
ho dedotto che non dev’essere stato poi questo
granché.
... Dio,
non vedo l’ora di dirlo a mio cugino! Prevedo un infittimento
dei nostri
incontri notturni: insomma, Flavius deve tornare di nuovo al suo
servizio ed io
gli servo, a Kekko!
|
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Capitolo 16 *** Dal diario di Kekko Banki, 7 gennaio 2005/xy ***
fantasma1
AVVERTENZA PER I LETTORI:
Ogni tanto riemergo con
storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia
produzione della
maturità, che cambierà fandom (sto buttando
giù una saga familiare a tema The
Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per adesso mi
faccio
vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo
più tempo/più
ispirazione/più dolore da gridare al mondo.
Ho scritto la storia più di
dieci anni fa, come si può
ricostruire dalla data dei diari.
Questa storiella era capitolo di una
storia più grande,
di cui rappresentava sostanzialmente quello che adesso si chiama
spin-off. Ma
mentre la storia generale non ha quel tocco di brio che ancora me la fa
piacere, questa mi muove ancora dei sorrisi.
E ho pensato di condividerla qui, nella
speranza che
magari possa far sorridere anche voi.
ALTRA AVVERTENZA: I
personaggi umani che compaiono
nella fiction esistono nella realtà. La storia raccontata,
tuttavia, non ha
alcun riferimento tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.
ENNESIMA, MA VI GIURO ULTIMA,
AVVERTENZA: [nota
originale scritta nel 2004]
I Pokémon e tutto quel che
è ad esso collegato
appartengono ai rispettivi proprietari.
Tutti i
personaggi menzionati in codesto capitolo, ad
eccezione dei personaggi Pokémon, esistono nella
realtà, ho soltanto provveduto
a variare di poco i loro nomi e/o i loro cognomi e ad aumentare di
qualche anno
la loro età effettiva. Posso pertanto affermare che i
personaggi non
appartengono a me ma a loro stessi, fatta la dovuta eccezione per il
personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico qual è). Ma
devo precisare che
Yari è in realtà un ragazzo.
Il
Fantasma
Del Banki
Dal
diario di Kekko Banki, 7 gennaio 2005/xy
Temevo
sarebbe potuto succedere. Nonostante i miei avvertimenti... nonostante
abbia
continuato a visitare il letto di Vivian , con sempre maggiore
frequenza, al
punto che in questo periodo non riuscivo a riempirmi le mani e la bocca
che di
lei.
Quei
due avevano continuato ad avvicinarsi, in un arruffarsi di mani,
bocche,
capelli.
Ma
sembravano quasi giochi di gattini. Niente di serio.
Però
lui la cercava. Lo vedevo quando arrivava da me. Cercava anche lei.
Dopo il
fattaccio di novembre avevo iniziato ad intensificare all'inverosimile
la mia
attività con Vivian, al fine di ricordare, ad entrambi, il
senso di proprietà.
La cosa in realtà mi è pesata solo in parte:
Vivian ci sa fare, sa bene come
darmi piacere, lo ha sempre saputo. Essere dentro di lei è
come essere a casa.
Sono stato bene in questi mesi con lei, anche se il tradimento di
Flavius ha
continuato imperterrito a friggere nel mio ventre con ardore.
E quei due se ne sono fregati, della mia attività, del
memento che ho lanciato
loro per tutto questo tempo. Se in un certo senso capisco lei, mi
brucia il
pensiero che anche lui abbia scelto di ignorarmi.
Oggi ho
saputo. E la notizia mi ha gelato fin nel profondo delle ossa.
Flavius
è andato a letto con Mira. Non conosco i dettagli
più intimi, ma tanto mi
basta.
Questa
infedeltà mi brucia come un marchio addosso. Le altre
avventure di Flavius, le
avventure con Artemide, Merrie e Camilla, non erano
infedeltà, in realtà,
perché avevano come fine ultimo solo ME e il desiderio
ardente di Flavius di
rendersi appetibile ai miei occhi.
Ma
con Mira mi sembra... diverso. Flavius mi ama pazzamente (modestia a
parte) e
la sua storia con lei è dovuta, in parte, al suo solito
desiderio di suscitare
in me un certo interesse. Ma avevo capito che non era come le altre
volte, per
questo mi sono recato da Vivian. Flavius ama e vuole me, ma vuole anche
lei...
tremo al pensiero che in un certo senso ami anche lei.
Inoltre
si vocifera che il loro primo rapporto sia avvenuto solo a Capodanno.
Se questo
corrispondesse a verità (e temo di sì)
significherebbe che lui ci tiene
davvero, a questo rapporto. Lui è sempre stato uno da una
botta e via, con le
altre, perché le altre esistevano solo in mia funzione. Mira
esiste anche -
forse soprattutto - per se stessa.
E con
lei... Dio, dovevo capirlo fin da subito che sarebbe stato diverso.
Considerarla rivale mi sembra eccessivo: eppure ha vinto.
Dovevo...
dovevo capirlo prima! Dall'occhiata che Flavius le aveva lanciato
quando si è presentata
a tutti noi. Non si guarda così una per cui non puoi provare
niente! Dovevo
capirlo, dovevo dirmi la verità.
Per
settimane ho giustificato i baci che le dava come disperati
tentativi per
dimostrare che il suo testosterone funziona. Invece, probabilmente, se
li
godeva tutti, li attendeva con trepidazione, magari si eccitava
ricordandoli.
Chissà
se pensava a lei quando era con me? Ai suoi baci? Al suo desiderio
tenuto
malamente a bada?
Mi
sento strappato, tradito, vuoto. Non so se essere furioso con Flavius
per
avermi trattato così o con Mira per avermi sottratto una
cosa mia o con me
stesso, per averglielo lasciato fare.
Ho
fallito. Ho fallito, sono uno stupido! Non sono riuscito a tenerlo
legato a me.
Cazzo, vorrei morire... Come posso vivere con quest’onta
indelebile addosso?
cosa dirò a Liviuska, come potrò chiedere ancora
a Vivian di soddisfare i miei
istinti sessuali, con quale coraggio...? Non so che fare, è
come se tutta la
galassia fosse franata sulle mie spalle.
Basta.
Basta. BASTA.
|
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Capitolo 17 *** Dal diario di Flavius Bacci, 19 gennaio 2005/xy ***
fantasma1
AVVERTENZA PER I
LETTORI:
Ogni tanto riemergo con
storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia
produzione della
maturità, che cambierà fandom (sto buttando
giù una saga familiare a tema The
Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per adesso mi
faccio
vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo
più tempo/più
ispirazione/più dolore da gridare al mondo.
Ho scritto la storia
più di dieci anni fa, come si può ricostruire
dalla data dei diari.
Questa storiella era
capitolo di una storia più grande, di cui rappresentava
sostanzialmente quello
che adesso si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel
tocco
di brio che ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei
sorrisi.
E ho pensato di condividerla
qui, nella speranza che magari possa far sorridere anche voi.
ALTRA AVVERTENZA: I personaggi umani che
compaiono nella fiction
esistono nella realtà. La storia raccontata, tuttavia, non
ha alcun riferimento
tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.
ENNESIMA, MA VI
GIURO ULTIMA, AVVERTENZA: [nota
originale scritta nel 2004]
I Pokémon e tutto
quel
che è ad esso collegato appartengono ai rispettivi
proprietari.
Tutti i personaggi
menzionati in codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi
Pokémon, esistono
nella realtà, ho soltanto provveduto a variare di poco i
loro nomi e/o i loro
cognomi e ad aumentare di qualche anno la loro età
effettiva. Posso pertanto
affermare che i personaggi non appartengono a me ma a loro stessi,
fatta la dovuta
eccezione per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico qual
è). Ma
devo precisare che Yari è in realtà un ragazzo.
Il
Fantasma Del Banki
Dal
diario di Flavius Bacci, 19 gennaio 2005/xy
Queste
sono lacrime. Ne ho piante così tante, negli ultimi due
giorni...!
La
notizia è così grave che quasi non riesco a
crederci. Forse se lo scrivo
assumerà maggiore realtà, ed adesso lo dico:
è morto Kekko! Suona così strano a
scriverlo, ma è la verità, Kekko è
morto. Si è ucciso.
Le
mani mi tremano. Adesso che l'ho scritto è tutto
più vero. Tutto... più...
vero. Tutto tragico. Tutto finito.
L’ha
rinvenuto Artemide ieri mattina nel bagno: giaceva supino con il rasoio
elettrico in mano, gli occhi ancora spalancati che urlavano la
disperazione
degli ultimi frammenti di vita. Artemide mi ha raccontato come
fosse
tutto chiazzato di sangue, che le aveva insozzato anche il piagiamino
bianco
con i coniglietti di peluche attaccati alle maniche.
"Dovremo
imbiancare tutto il bagno, mi sa" ha detto, dimostrando una notevole
carenza di tatto.
Sulla
tazza del cesso era posato un foglio a quadretti tutto spiegazzato e,
col
sangue, Kekko aveva scritto poche, dure, incisive parole:
“FLAVIUS TU MI
UCCIDI”. Mi sento mancare se ci penso: io! Io l’ho
ucciso! Lui, il mio amore,
il mio amante, la mia meraviglia. Con Mira non è stato altro
che puro piacere e
seria attrazione, da tanto non provavo tali sentimenti e mi sono perso
nell’euforia di sentirli di nuovo, trascurando Kekko.
Dev’essersi sentito
abbandonato, poverino...! Sono stato proprio uno stupido, a pensare di
poter
avere da una donna tutto quello che mi dava Kekko! Ma non potevo
immaginare,
del resto, che lui reagisse così... non aveva dato segni di
malinconia, di
tristezza o di depressione, ma a quanto pare sa - no, sapeva - celarsi
bene.
Sto
soffrendo come non mai. Prima è morto Richard Poppi, di cui
non me ne fregava
un cazzo ma che finanziava i miei studi di storia; poi è
stato il turno di
Federico Bidici, uno dei miei amici più cari; e infine, come
se non bastasse,
Kekko ha deciso di togliersi la vita, e sono io il responsabile di
questa
morte! Che merda!
Ed in
questo periodo di morte, oblio e disperazione, proprio adesso torno a
riscoprire il vero piacere con una creatura di sesso femminile...
curioso. Mira
è il mio pensiero più grande, dopo ovviamente
quello della morte di Kekko.
Dopo
quest'evento le cose tra noi, che potevano dirsi più o meno
stabilizzare,
finiranno per forza per cambiare.
Non
posso continuare con lei, è evidente, ma è anche
vero che solo un suo sfiorarmi
per sbaglio mi provoca brividi di piacere ed eccitazione come non ne ho
avuti
mai, nemmeno con Kekko.
Ma
forse... si chiama istinto animale, credo... potrei consolarmi con lei
della
perdita di Kekko Banki, il mio solo grande unico enorme immenso amore,
e poi
gettarmi a capofitto in un universo di desolazione. È una
cosa fattibile. Quasi
quasi mi dirigo verso via dei Magnacci. Spero solo che Mira sia
già in casa.
|
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Capitolo 18 *** Dal diario di Merrie Mavadi, 28 febbraio 2005/xy ***
fantasma1
AVVERTENZA PER
I LETTORI: Ogni tanto
riemergo con storie
disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia produzione della
maturità, che cambierà fandom (sto buttando
giù una saga familiare a tema The
Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per adesso mi
faccio
vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo
più tempo/più
ispirazione/più dolore da gridare al mondo.
Ho scritto la
storia più di dieci anni fa, come si può
ricostruire
dalla data dei diari.
Questa
storiella era capitolo di una storia più grande, di cui
rappresentava sostanzialmente quello che adesso si chiama spin-off. Ma
mentre
la storia generale non ha quel tocco di brio che ancora me la fa
piacere,
questa mi muove ancora dei sorrisi.
E ho pensato di
condividerla qui, nella speranza che magari possa
far sorridere anche voi.
ALTRA AVVERTENZA: I personaggi
umani che compaiono nella fiction esistono nella
realtà. La storia raccontata, tuttavia, non ha alcun
riferimento tangibile con
avvenimenti svoltisi nella vita reale.
ENNESIMA,
MA VI GIURO ULTIMA, AVVERTENZA: [nota
originale scritta nel 2004]
I
Pokémon e tutto quel che è ad esso collegato
appartengono ai
rispettivi proprietari.
Tutti i
personaggi menzionati in codesto capitolo, ad eccezione
dei personaggi Pokémon, esistono nella realtà, ho
soltanto provveduto a variare
di poco i loro nomi e/o i loro cognomi e ad aumentare di qualche anno
la loro
età effettiva. Posso pertanto affermare che i personaggi non
appartengono a me
ma a loro stessi, fatta la dovuta eccezione per il personaggio che mi
rappresenta (ma non vi dico qual è). Ma devo precisare che
Yari è in realtà un
ragazzo.
Il
Fantasma Del Banki
Dal
diario di Merrie Mavadi, 28 febbraio
2005/xy:
Ho
sentito una strana presenza premere in me,
l’altra notte. E non parlo di Crosta che dorme al mio fianco.
In
questo periodo soffro di mal di gola e
tosse che mi rendono difficicoltoso il sonno. Stavo tossendo sotto le
coperte,
proprio quella notte, quando un refolo di vento è penetrato
al mio fianco. Lì
per lì ho pensato ci fosse una finestra aperta,
così mi sono alzata ed ho
controllato, ma ogni finestra era serrata. Sono tornata a letto,
sentendomi
gelare dentro. Ed ho udito una voce... forse un sussurro. Mi ha
toccata: piano,
mi ha toccata. E dolcemente, come fosse una lunga carezza. Ho avuto un
brivido,
di paura e di piacere insieme. Il mio cuore palpitava pazzamente nel
petto e
avevo la gola secca che doleva un po’. Ho tossito e il vento
fatato si è allontanato.
E
se non fosse che io sono una ragazza
concreta e realista che crede solo a quello che può toccare
con mano, qualunque
cosa essa sia, avrei da credere che si tratta di un fantasma. Ho
sentito dei
cigolii sospetti anche stamani E sono certa che non è la
porta: quella fottuta
porta, io l’ho oliata più e più volte,
NON può cigolare.
Questa
casa mi fa quasi paura... Dopo la morte
di Kekko - pace all’anima sua - è rimasta una
camera libera, ma nessuno osa più
entrarvi, se non Flavius che ogni tanto vi prega. Federico non
è più tornato,
non vorrei fosse morto pure lui e nessuno avesse più
reperito il suo cadavere,
così le camere libere in realtà sono due. Mira
s’è trasferita in quella stanza,
per conquistare un poco di intimità personale. Non so come
fa, a dormire nella
camera di un amico che forse è morto. Non ha spostato niente
di tutti quegli
aggeggi di Fede, definiti soprammobili, dice che gli ricordano di lui.
Mira è
strana, mi sembra di averlo già sottolineato più
volte.
Vivian
e Flavius sono ancora sotto shock per
la morte di Kekko: voglio dire, ovviamente lo siamo tutti, non
è mai simpatico
trovare il cadavere del proprio coinquilino sanguinante nel bagno. In
via dei
Magnacci N° 96 è tempo di lutto... Ma per Vivian e
Flavius è diverso, è più
forte, loro erano legati a Kekko in modo più intimo,
viscerale. La morte di
Kekko ha messo in crisi anche la coppia Mira - Flavius... e vorrei ben
vedere!
Peccato.
Erano una gran bella coppia, quei
due. Ma l’amore di Flavius per Kekko era più
profondo... forse meno carnale, ma
era un sentimento che aveva messo radici salde nel cuore del ragazzo.
L’unica
cosa che mi consola è che con Daniel va
tutto a gonfie vele. Eppure se ripenso a ieri notte, rabbrividisco...
Ma forse
è il freddo. In fondo siamo a febbraio, per la miseria!
|
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Capitolo 19 *** Dal diario di Vivian Stanza, 6 marzo 2005/xy ***
fantasma1
AVVERTENZA PER I
LETTORI:
Ogni tanto riemergo con
storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia
produzione
della maturità, che cambierà fandom (sto buttando
giù una saga familiare a tema
The Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per
adesso mi
faccio vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo
più
tempo/più ispirazione/più dolore da gridare al
mondo.
Ho scritto la storia
più di dieci anni fa, come si può ricostruire
dalla data dei diari.
Questa storiella era
capitolo di una storia più grande, di cui rappresentava
sostanzialmente quello
che adesso si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel
tocco
di brio che ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei
sorrisi.
E ho pensato di
condividerla qui, nella speranza che magari possa far sorridere anche
voi.
ALTRA AVVERTENZA: I
personaggi umani che compaiono nella fiction esistono nella
realtà. La storia
raccontata, tuttavia, non ha alcun riferimento tangibile con
avvenimenti
svoltisi nella vita reale.
ENNESIMA, MA VI GIURO
ULTIMA, AVVERTENZA: [nota originale scritta nel 2004]
I Pokémon e tutto
quel che è ad esso collegato
appartengono ai rispettivi proprietari.
Tutti i personaggi menzionati
in
codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi Pokémon,
esistono nella realtà,
ho soltanto provveduto a variare di poco i loro nomi e/o i loro cognomi
e ad
aumentare di qualche anno la loro età effettiva. Posso
pertanto affermare che i
personaggi non appartengono a me ma a loro stessi, fatta la dovuta
eccezione
per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico qual
è). Ma devo
precisare che Yari è in realtà un ragazzo.
Il
Fantasma Del Banki
Dal diario di Vivian
Stanza, 6 marzo 2005/xy
Mi ha
penetrata. Un’essenza invisibile che è entrata
sotto le mie coperte qualche
notte fa mi ha penetrata con dolcezza.
Ero
nel dormiveglia e mi sono agitata, a metà tra l'essere
turbata o esserne
intrigata. Quel toccarmi, quel cercarmi, quell'invadermi, io li
conosco! Glieli
ho insegnati io, ai tempi ormai lontani della giovinezza.
Kekko!
Se non fosse morto, giurerei sua la presenza che mi ha toccata e mi ha
penetrata l’altra notte.
Ma
forse...
Io non
credo nei fantasmi ma se fosse...
No! Non siamo stupidi, la mia è solo una voglia estrema di
contatto umano, di
carezze, di baci... insomma, di sesso.
Ecco,
la soluzione sarebbe il sesso: lo è stata per Mira, lo
è stata per Flavius che,
se solo non fosse morto Kekko, avrebbero continuato ad avere
un’intesa sessuale
invidiabile.
Adesso
Flavius passa tutte le sue giornate a masturbarsi davanti alla foto di
Kekko
trasvestito da Tutankhamon. E Mira non fa che studiare ed allenare,
studiare ed
allenare. Si riempie il cervello di cose.
Quando
mi alzo per andare in bagno, la notte, la sento spesso piangere. I suoi
singhiozzi trapelano dalla porta chiusa di camera di Federico, che
adesso è
diventata sua.
Ma
abbiamo tutti una grandissima voglia di piangere, non solo Mira.
Il
suicidio di Kekko ci ha costretti a chiuderci ognuno nel
proprio piccolo
individualismo, il proprio singolo egoistico interesse.
È pur vero che non
facciamo altro che sentirci, che guardarci, che indagare nei sentimenti
altrui
e nei reciproci dolori. Ma non ci preoccupiamo
davvero, o comunque non
diamo a vederlo.
Una
volta registrato il generale malessere, restiamo recintati nel nostro
orticello
e a quello solo badiamo, cercando di sopravviverci noi stessi.
Basta,
dovrò trovare qualcuno con cui sfogare il mio intenso e
passionale istinto di
donna. Kekko ha lasciato un vuoto dentro di me, vuoto che esige di
essere
riempito.
|
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Capitolo 20 *** Dal diario di Artemide Aiuole, 24 aprile 2005/xy ***
fantasma1
AVVERTENZA PER I
LETTORI:
Ogni tanto riemergo con
storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia
produzione
della maturità, che cambierà fandom (sto buttando
giù una saga familiare a tema
The Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per
adesso mi
faccio vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo
più
tempo/più ispirazione/più dolore da gridare al
mondo.
Ho scritto la storia
più di dieci anni fa, come si può ricostruire
dalla data dei diari.
Questa storiella era
capitolo di una storia più grande, di cui rappresentava
sostanzialmente quello
che adesso si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel
tocco
di brio che ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei
sorrisi.
E ho pensato di
condividerla qui, nella speranza che magari possa far sorridere anche
voi.
ALTRA AVVERTENZA: I
personaggi umani che compaiono nella fiction esistono nella
realtà. La storia
raccontata, tuttavia, non ha alcun riferimento tangibile con
avvenimenti
svoltisi nella vita reale.
ENNESIMA, MA VI GIURO
ULTIMA, AVVERTENZA: [nota originale scritta nel 2004]
I Pokémon e tutto
quel che è ad esso collegato
appartengono ai rispettivi proprietari.
Tutti i personaggi menzionati
in
codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi Pokémon,
esistono nella realtà,
ho soltanto provveduto a variare di poco i loro nomi e/o i loro cognomi
e ad
aumentare di qualche anno la loro età effettiva. Posso
pertanto affermare che i
personaggi non appartengono a me ma a loro stessi, fatta la dovuta
eccezione
per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico qual
è). Ma devo
precisare che Yari è in realtà un ragazzo.
Il
Fantasma Del Banki
Dal diario di Artemide
Aiuole, 24 aprile 2005/xy
Sto
impazzendo! Ah!
C’è un così gran casino in questa casa!
O forse sarebbe meglio dire che questa
casa è un casino... mah.
Da
poco, Vivian ha cominciato
ad uscire con un certo Luk. Se la situazione fosse normale, sarei
contenta. Significherebbe che la ragazza è uscita da quella
spirale di depressione-passione-dipendenza che da sempre l'ha legata a
Kekko e che sta tentando di creare per se stessa una nuova vita.
Ma
la situazione non
è normale.
Vivian
e Luk non escono insieme. Vivian e Luk trombano insieme.
E
anche questo potrebbe rientrare nella normalità. Vivian
è maggiorenne e ha la piena capacità di scegliere
riguardo alla propria vita sessuale.
Ma
la loro condotta, quella, è ben strana, e mi fa pensare che
ci sia qualcosa che non va.
Luk
e Vivian non escono mai di camera. Non fanno altro, letteralmente, che
intrattenere rapporti sessuali. Anche di una certa
intensità, considerati i rumori che provengono dalla camera
di Vivian.
Credo
si interrompano ogni tanto il tempo necessario per mangiare.
"Evidentemente
Kekko non era poi questo granché, a letto, e vuole rifarsi." ha osservato
Mira un giorno.
Che
perfida.
E
poi lo sanno tutti che è acida solo perché Kekko
si è sempre frapposto tra lei e Flavius, sia da vivo che da
morto.
Anche
Merrie in questo
periodo si comporta in modo un tantino bizzarro. Non
s’è mai chiusa in camera
con Daniel per giorni e giorni a copulare trascurando così
tanto lo studio.
Camilla da brava sorellina ha cercato di dirglielo. Ha bussato alla sua
porta e
le ha detto:
"Merrie...
ricordati di studiare..."
"Sei
forse mia
madre?!" si è sentita rispondere, e a questo punto ha
desistito.
C'è
un parallelismo inquietante nel comportamento delle mie due
coinquiline. Entrambe sono sempre state delle brave ragazze moderate e
dedite
allo studio e adesso... è inquietante davvero. Forse si sono
semplicemente stufate di essere così.
Flavius
sta lentamente
cercando di uscire dalla crisi che gli ha provocato la morte di Kekko.
Ci
stiamo uscendo faticosamente tutti, ma per lui è
più difficile.
Mi
ha parlato
ieri l’altro, la prima volta da tanto tempo.
"Sto
così male
ancora," ha detto piangente. Poi ha abbassato la voce come fosse in
procinto di confidarmi un segreto inconfessabile: "Eppure
l’altro giorno è
successa una cosa strana: mi sono sentito di nuovo accendere di
desiderio per Mira."
"Oh,"
ricordo di aver commentato.
"Ero
venuto qua
per celebrare due o tre preghiere in modo da purificare ancora lo
spirito di
Kekko e renderlo pronto all’ascesa nell’heaven," mi ha
spiegato Flavius.
"Mira era in camera sua, con la porta spalancata. Indossava un vestito
corto, appena sopra il ginocchio. Era... era davvero carina, sai? Ho
avuto un sussulto al cuore."
Suppongo
che tale sussulto si sia verificato ben più in basso del
cuore, in
realtà, e che il ragazzo si sia peritato a comunicarmelo per
uno
strano senso del pudore.
"Non
dirlo a Mira, mi raccomando," mi ha detto Flavius.
"Ti
pare...?" ho replicato.
"Flavius
ha
cominciato di nuovo a provare desiderio per te," ricordo di aver
mormorato
a Mira poche ore dopo, mentre le disinfettavo una brutta ferita su un
braccio.
Era appena tornata dall’allenamento. Si era ritirata prima
del solito perché aveva
riportato un’ustione di guerra.
"Era
un
Charmeleon stupido!" aveva gridato appena era entrata in casa. "Non
sapeva da che parte aveva la testa e da quale la coda. Ha sputato fuoco
non a
Cassandra, ma a ME!" Quando le ho detto questa nuova strabiliante mi ha
osservata strabiliata... in fondo come già detto la nuova
era strabiliante:
come poteva essere, Mira, se non strabiliata?! Anche la logica vuole la
sua
parte, del resto.
"Non
ci
credo," ha replicato, seccata.
"E
invece
sì," ho detto. "Me l’ha detto lui stamani."
"Tutti
ormoni..." ha borbottato lei.
"Mira,
la vostra
è sempre stata una storia di ormoni!" ho esclamato,
stizzita. "Puoi
sperare forse che cambi... o lo vuoi?"
"No,
non lo
voglio," ha sussurrato Mira, stringendosi nelle spalle. "Ma come
pretende di tornare con me, dopo più di quattro mesi?! Io
potrei averne trovato
un altro, potrei..."
"Mira,"
ho
sospirato. "Tra te e Gabriel è una cosa finita, ormai..."
Non le
ho fatto notare, più realisticamente, come in
realtà tra
lei e il suo collega allenatore la storia non fosse mai cominciata,
rivelandosi solo un passatempo di un paio di settimane. "E comunque non
ho
mica detto che tu devi ricambiare il suo interesse!" Ha distolto lo
sguardo, ed ho intuito. "Lo ricambi!" l’ho accusata.
Mira ha
deglutito.
"Un
pochetto..." ha ammesso, umile. "Eppure, pensa, Simon ci sta provando
e potrei anche dirgli di sì. E Flavius..."
"Tu
piangi molto
spesso, Mira?" Più che una domanda è stata
un’affermazione. Mi sento
molto ganza quando mi esprimo così. Lei è stata
scossa da un brivido. Ha
chinato lo sguardo.
"Sì,"
ha
risposto.
"Anch’io,"
ho replicato.
"Non
ce la faccio
più, Artemide, non ce la faccio." Mi sono ritrovata, non so
come, a
stringerla tra le braccia. Singhiozzava, e vi giuro che l’ho
vista piangere
solo ai tempi dell’asilo, cioè molto tempo fa.
"L’atmosfera in questa casa
è uno schifo totale! La morte di Kekko ha distrutto
l’equilibrio che così
faticosamente s’era creato. Adesso ognuno finge di dilettarsi
in qualcosa solo
per non pensare: tu ti distrai con il piano(forte) anche più
del solito... io
mi distruggo con l’allenamento e lo studio... Merrie e Vivian
trombano come
ricci (di mare, i quali a 200 anni hanno la stessa vitalità
sessuale che hanno
all’età di un anno)... Camilla si fa i cazzi degli
altri più del solito. E
Flavius... Flavius..." Un singhiozzo più forte degli altri
le ha soffocato
le parole, che ho riportato più o meno fedelmente.
È
dura per tutti
questa storia. La capisco, Mira.
L’ho
stretta a me, per
fortuna che Merrie e Vivian erano chiuse in stanza a copulare
rispettivamente
con Daniel e Luk, Camilla era fuori forse al lavoro e Flavius se
n’era tornato
nella sua villa a tradurre cartigli.
"Calma,
amica," le ho mormorato dopo un poco. "È difficile per
tutti: hai
visto tu come si sono ridotte Merrie e Vivian." Lei ha alzato lo
sguardo
arrossato di pianto.
"Loro
hanno
qualcosa di strano, Artemide," ha replicato. "Non hanno mai fatto
così... con tutta questa intensità. E se capisco
Vivian, che può aver reagito così alla perdita di
Kekko, non capisco Merrie. Non è
mai stata..." L’ho zittita.
"No.
È solo il
trauma," ho tagliato corto.
Eppure
Mira ha
ragione, è uno strano comportamento il loro.
Chissà che non nasconda qualcosa
di più grande.
|
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Capitolo 21 *** Dal diario di Camilla Mavadi, 5 maggio 2005/xy ***
fantasma1
AVVERTENZA PER I
LETTORI:
Ogni tanto riemergo con
storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia
produzione
della maturità, che cambierà fandom (sto buttando
giù una saga familiare a tema
The Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per
adesso mi
faccio vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo
più
tempo/più ispirazione/più dolore da gridare al
mondo.
Ho scritto la storia
più di dieci anni fa, come si può ricostruire
dalla data dei diari.
Questa storiella era
capitolo di una storia più grande, di cui rappresentava
sostanzialmente quello
che adesso si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel
tocco
di brio che ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei
sorrisi.
E ho pensato di
condividerla qui, nella speranza che magari possa far sorridere anche
voi.
ALTRA AVVERTENZA: I
personaggi umani che compaiono nella fiction esistono nella
realtà. La storia
raccontata, tuttavia, non ha alcun riferimento tangibile con
avvenimenti
svoltisi nella vita reale.
ENNESIMA, MA VI GIURO
ULTIMA, AVVERTENZA: [nota originale scritta nel 2004]
I Pokémon e tutto
quel che è ad esso collegato
appartengono ai rispettivi proprietari.
Tutti i personaggi menzionati
in
codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi Pokémon,
esistono nella realtà,
ho soltanto provveduto a variare di poco i loro nomi e/o i loro cognomi
e ad
aumentare di qualche anno la loro età effettiva. Posso
pertanto affermare che i
personaggi non appartengono a me ma a loro stessi, fatta la dovuta
eccezione
per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico qual
è). Ma devo
precisare che Yari è in realtà un ragazzo.
Il
Fantasma Del Banki
Dal
diario di Camilla Mavadi, 5 maggio 2005/xy
È
piena di spifferi, questa casa. Cigola, morm--ora, grida. Non posso
nemmeno
dire che è colpa della costruzione, la quale è
abbastanza nuova e non l’ha mai
fatto. Sembra sempre che casa nostra sia infestata da un vento, non so
se bora
o tramontana: tanto forte, che sembra portare frammenti di
conversazioni
lontani.
Fa
paura.
Ho
sempre l’impressione che quel vento porti la voce di Kekko...
stupidaggini,
direte. Eppure dopo quello che è successo e che succede non
me ne stupirei.
Ho
paura. Ho chiesto a Mira di venire in camera da me, la notte... o se
preferisce, di spostare le mie carabattole in camera da lei.
Il suo
sorriso è stato lacerante.
"Vengo
volentieri, Camilla," ha detto. "Ho paura anch’io."
"Grazie."
Le sono stata tanto riconoscente. E così,
potrò indagare ancora un po’
meglio nella sua storia con Flavius, mi sembra abbiano cominciato a
riavvicinarsi negli ultimi giorni. Dio
com’è bello farsi i cazzi degli
altri!
Non
è
giusto che la morte di Kekko ci abbia distrutto così...
è stata una morte
atroce, senza dubbio. Atroce e priva di senso reale e morale. A volte
mi
sorprendo nello svegliarmi la notte, ascoltare i nuovi rumori della
casa,
percepire frammenti di frasi morte e rabbrividire con paura.
È tremendo,
assolutamente tremendo. Sto cominciando ad avere orrore della casa.
Sta
scendendo la notte. Ho freddo, ed è strano perché
siamo a maggio. Vado a
cercare Mira, quasi quasi le chiedo di raccontarmi di lei e di Flavius.
Mi scalderà
il sonno, spero.
Mira è
ancora sveglia, la sento respirare al mio fianco, credo stia leggendo
uno di
quei suoi soliti noiosi trattati di intepretariato sulla lingua
Pokémon. Ma
sono felice di sentire qualcuno vicino, anche se mi si gelano le membra
se
penso ai rumori che tra poco perverranno presso di noi.
Intuendo
il mio spavento, inoltre, Mira è stata così
gentile da non essere parca nei
dettagli relativi al suo riavvicinamento con Flavius. Così
ho qualcosa di
interessante a cui pensare, che magari riesce a distrarmi.
Mira
mi ha detto che Artemide le ha detto che Flavius le aveva confessato di
avere
di nuovo un certo desiderio nei confronti di Mira. Insomma, era anche
l'ora!
Lei gli piace da sempre, sarebbe anche il caso che se ne rendesse conto.
Però
poi non era successo niente per giorni.
Ho
intuito che invece Mira si era aspettata qualcosa, anche se non voleva
ammetterlo.
"Tu
ti aspettavi qualcosa?" le ho chiesto. Lei ha negato subito,ma era
evidente che mentiva.
Comunque,
alla fine il nostro uomo s'è convinto: pochi giorni fa
Flavius è venuto da lei,
chiedendole per favore di parlare. Non si rivolgevano più da
mesi frasi che
andassero oltre “Ciao”, “Come vanno i
tuoi studi sulle abitudini sessuali
perverse degli Egizi?”, “Mi passi il
sale?”.
Mira
aveva acconsentito. "Non era detto poi che volesse parlarmi
di...
quello." ha chiarito. "In realtà poteva volermi parlarmi di
qualsiasi
altra cosa."
"Però
tu ci speravi" l'ho freddata, e lei non ha replicato.
In
realtà Flavius voleva parlare proprio di... quello. Si era
scusato
dell'interruzione brusca dei loro rapporti da quando è
accaduta la tragedia. Ha
detto che Mira non si meritava un tale trattamento, considerato
oltretutto
quello che c'era stato tra loro.
"A
questo punto mi sono scusata anche io" mi ha detto Mira. "neanche io
avevo fatto niente per riavvicinarci... dopo il primo tentativo." So
già
che non appena Flavius aveva saputo della morte di Kekko si era recato
da Mira,
presumibilmente per farsi 'consolare'. Poche ore dopo (o il giorno
dopo, non
ricordo) Mira aveva raggiunto di nuovo Flavius, mossa da un
moto di
empatia, per stargli vicino. Lui l'aveva malamente cacciata, e da
allora non si
erano più parlati. Io la capisco Mira, non avrei
più voluto parlarci neppure
io.
"Gliel'ho
detto." ha proseguito lei. "Gli ho detto che c'ero rimasta male per
come mi aveva trattata, che non deve più permettersi. Ma che
capisco il suo
dolore perché so cosa significava Kekko per lui."
"Ma
non lo sai!" ho sbottato. "Nessuno ha mai capito il loro rapporto.
Nemmeno
tu!"
Lei ha
liquidato la mia affermazione con un gesto del capo e ha continuato a
raccontarmi il fatto:
"Flavius
ha continuato a dire che, no, la colpa era sua che era stato maleducato
e che
aveva allontanato l'unico essere di sesso femminile che gli avesse mai
dato
qualcosa"
"Cosa?!"
"Ha detto proprio così"
E poi
le aveva detto che lui voleva che tornassero a parlare, che tornassero
a
consolarsi a vicenda. E Mira aveva accettato con distacco.
Così
mi ha detto lei, naturalmente. Io so che non vedeva l'ora che lui le
dicesse
una cosa del genere e che se non ha preso lei l'iniziativa è
perché sta negando
con tutta se stessa che Flavius le interessi più del dovuto.
So che quando gli
ha risposto che era felicissima di questa nuova possibilità,
il cuore le batteva
così forte da assordarla.
Quando
me lo raccontava, quando citava se stessa che rispondeva 'con
distacco', a
stento riusciva a trattenere un sorriso.
Quella
è cotta, ve lo dico io.
Io so,
d'altronde, cosa intende Flavius con 'consolare'.
Il mio ghigno
deve averla
turbata, perché Mira si è subito affrettata a
chiarire: "Bè, in realtà non
ci siamo toccati... o meglio, sì, ci siamo toccati
ripetutamente, le mani, le
braccia, il volto." ha detto. "Ma non ci siamo baciati, non abbiamo
nemmeno accennato alla possibilità di tornare intimi
a livello
fisico."
"E
allora cosa tornerete?" le ho chiesto.
"Persone che dimostrano di volersi bene, che non si evitano. Persone
che
si abbracciano." mi ha risposto lei, che secondo me muore dalla voglia
di
portarselo a letto ma non è in grado di rivelarlo a nessuno,
figuriamoci a se
stessa. "Non so nemmeno se ci piacciamo, Camilla.
Ma con lui sto
bene e se possiamo riprendere a parlare, ad abbracciarci, io sono
felice."
Che razza di bugiarda. E' chiaro a tutti che quei due si piacciono, e
non solo
da adesso, non solo dalla morte di Kekko. E sono più che
convinta che se andassero
oltre, lei (e anche lui, ovviamente) sarebbero molto più
felici.
Devo parlarne con Artemide, dobbiamo senza dubbio agire al riguardo.
... Porchina, ho sentito un cigolio alquanto
sospetto! E adesso si
comincia. Ma il pensiero dei due amanti da riunire penso che mi
distrarrà...
almeno un pochino.
|
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Capitolo 22 *** Dal diario di Mira Distan, 15 giugno 2005/xy ***
fantasma1
Buongiorno e buon anno
affezionati lettori (vivo nella speranza di avere qualche lettore, se
non affezionato almeno intenerito da questa specie di racconto).
Aggiorno oggi facendoVi i miei migliori auguri per l'anno 2016, che
oggi (anzi, ormai da 13 ore) inizia.
Ne approfitto anche per
constatare una mia, insperata, inedita, capacità predittiva.
In questo periodo si stanno realizzando nella mia vita alcune delle
cose che avevo scritto attorno a me (o ai miei alter ego letterari)
più di un decennio fa.
Come già
sapete, uno dei protagonisti del Fantasma del Banki è
appunto un mio alter ego. Mi sono resa conto, incredibilmente, di come
a 17 anni avessi descritto relativamente a questo personaggio una
situazione che adesso si ricalca similmente su di me. Ovviamente non
è la
stessa situazione, né nelle persone coinvolte
né nella situazione specifica, ma è terribilmente
simile sia dal punto di vista dei sentimenti che dei rapporti coinvolti.
E' curioso come, con la
letteratura, abbia anticipato di molto la realtà.
In ogni caso buon anno,
miei cari, e buona lettura!
AVVERTENZA PER I
LETTORI:
Ogni tanto riemergo con
storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia
produziobe della
maturità, che cambierà fandom (sto buttando
giù una saga familiare a tema The
Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per adesso mi
faccio
vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo
più tempo/più
ispirazione/più dolore da gridare al mondo.
Ho scritto la storia
più
di dieci anni fa, come si può ricostruire dalla data dei
diari.
Questa storiella era
capitolo di una storia più grande, di cui rappresentava
sostanzialmente quello
che adesso si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel
tocco
di brio che ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei
sorrisi.
E ho pensato di
condividerla qui, nella speranza che magari possa far sorridere anche
voi.
ALTRA AVVERTENZA: I personaggi umani che
compaiono nella fiction
esistono nella realtà. La storia raccontata, tuttavia, non
ha alcun riferimento
tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.
ENNESIMA, MA VI
GIURO ULTIMA, AVVERTENZA: [nota
originale scritta nel 2004]
I Pokémon e tutto
quel
che è ad esso collegato appartengono ai rispettivi
proprietari.
Tutti i personaggi
menzionati in codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi
Pokémon, esistono
nella realtà, ho soltanto provveduto a variare i loro nomi
e/o i loro cognomi e
ad aumentare di qualche anno la loro età effettiva. Posso
pertanto affermare
che i personaggi non appartengono a me ma a loro stessi, fatta la
dovuta
eccezione per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico qual
è). Ma
devo precisare che Yari è in realtà un ragazzo.
Il
Fantasma Del Banki
Dal
diario di Mira Distan, 15 giugno 2005/xy
Dammi
fiducia, caro mio. Questo virus/demone/spettro che sta infestando due
delle mie
coinquiline rendendole ambasciatrici sfrenate di sesso ha contagiato
anche le
altre due, quelle che sembrano 'normali'. E forse, dopo che ti
avrò aggiornato
sugli ultimi avvenimenti, concluderai che ha toccato, in una
certa
misura, anche me.
Ma
parliamo di Camilla e Artemide.
Le due
hanno mantenuto ogni sanità mentale e capacità di
autocontrollo dei propri
istinti, ma hanno incrementato quella fastidiosa attitudine di dirigere
ed
indirizzare le vite altrui, anche (soprattutto) in termini di condotta
sessuale.
Ti
faccio subito l'ultimo, lampante, esempio.
Pochi
giorni dopo l’arrivo di Flavius in codesta abitazione,
tornando
dall’allenamento e con i miei buoni propositi di gettarmi sul
letto e farmi una
sana e salutare dormita, ho scoperto che la camera che da qualche tempo
condivido con Camilla non era più adibita alla mia
presenza. C’era Artemide con
lei: le due mi hanno più o meno gettato fuori dalla stanza,
affermando che la
situazione attuale avrebbe dovuto suggerirmi un altro luogo dove andare
a
riposare le mie stanche membra. Mi stavo dirigendo verso camera di
Artemide,
con Cassandra al fianco.
"No!"
ha gridato Camilla. Ed Artemide è corsa verso di me e mi ha
presa per le spalle.
"Va’
pure in camera di Federico," ha esclamato, gioviale.
"Ma
lì c’è Flavius..." ha ribattuto.
"Appunto
scemina! Va’ e divertiti... tu che puoi."
Le hai
capite le bastarde! Ho sentito una piccola parte di me gioire per
quell'imposizione
e l'ho subito zittita, dirigendomi verso camera di Artemide. Io e
Flavius siamo
tornati in buoni rapporti, adesso, ma non abbiamo più avuto
un vero contatto
fisico, e non vogliamo averlo. Non mi sembrava proprio il caso di
piombargli in
camera.
"Ma
che fai?" Mi si è parata Camilla davanti.
"Io
con Flavius non ci dormo." ho chiarito, decisa. "Non mi sembra il
caso. Noi non..."
"Voi
siete due stupidi che si muoiono dietro e lo rifiutano con tutte le
loro
forze" ha sbottato Artemide, spingendomi verso camera di Federico.
Ho
accusato in silenzio. "Almeno fammi prendere il materasso di Artemide.
Staremo stretti..."
So
bene che il letto di Federico è grande e che potremmo
entrarci anche senza
toccarci. Non era quello il problema.
"Sciocchezze."
Camilla mi ha spinta verso camera di Federico. "Non pensarci, dormirete
sullo stesso letto."
"Ma..."
"Niente
ma!" mi ha interrotto Artemide. "E' quello che vuoi... quello che
volete. Possibile che ti dobbiamo costringere noi?!"
Mi hanno
sospinto ridacchiando verso la stanza di Flavius e lì mi
hanno lasciata,
ritirandosi nella stanza di Camilla con Cassandra al seguito.
Che potevo fare, allora? Forse era davvero quello che volevo. In ogni
caso non
avevo niente da perdere.
Ho aperto la porta e sono entrata.
Flavius
stava traducendo uno di quei suoi cartigli e non
s’è quasi nemmeno accorto
della mia presenza.
"Ehi"
ho mormorato. Lui s’è voltato.
"Mira,
sei qui?" mi ha chiesto, stupito. "Scusa ma la traduzione mi ha preso
molto... Che vuoi?"
"Dormire."
E mi sono gettata sul letto.
Ho
sentito dietro di me Flavius fremere sulla sedia.
"Mira,
se sei stanca perché non vai in camera con Camilla?" mi ha
suggerito.
"Perché
lei ed Artemide mi hanno spedito qua," ho risposto. "E senza nemmeno
l’ausilio
di un altro materasso, quindi ci toccherà dormire insieme.
Se vuoi,
naturalmente." Quelle due vipere non avevano pensato che Flavius
avrebbe
potuto non gradire la mia visita notturna? "Altrimenti, vado in culo a
tutte e due e mi metto a dormire in camera di Artemide."
Ma
voglio essere pienamente sincera con me stessa, oltre che con te. Ho
saputo fin
da quando ho pronunciato quelle parole che mi sarebbe un po'
dispiaciuto se
Flavius avesse ammesso che, sì, in effetti la soluzione
più intelligente era
proprio quella e che poteva anche accompagnaermi alla porta della
camera di
Artemide e augurarmi la buonanotte.
In
fondo avevo voglia di rimanere lì con lui. Magari mi avrebbe
anche abbracciata
e avevo un gran bisogno di un abbraccio.
Ho
visto Flavius esitare. Poi ha detto che no, non gli dava affatto
fastidio e
sperava che dormire nello stesso letto non creasse troppi problemi, a
me.
"Ho
così sonno che potrei anche dormire abbracciata ad un
Jigglypuff," ho
borbottato. Odio i Jigglypuff.
Flavius
è stato su di me quasi subito. Reazioni così
fulminee sono talmente rare, in
lui.
"Perciò
mi consideri alla stregua di un Jigglypuff?!" ha ridacchiato, facendomi
il
solletico.
Mi
sono agitata, piacevolmente sorpresa.
"No,
no, tu sei molto meglio," ho replicato. Avevo gli occhi chiusi.
Si
è
sdraiato accanto a me.
"Non
dovevi tradurre...?" gli ho chiesto, aprendo stancamente gli
occhi.
Vedere
il suo volto, così vicino al mio, mi ha fatto
involontariamente sussultare. Il
cuore mi batteva così forte da farmi male.
Flavius
mi ha sorriso. Con dolcezza.
"Posso
farlo anche dopo," ha replicato.
Ricordo
ancora benissimo il suo sguardo su di me. Siamo rimasti in silenzio per
qualche
minuto, spiandoci l'uno con l'altra.
"Come
stai?" gli ho chiesto alla fine. Mi sembrava, stupidamente, l'unica
cosa
che potevo dire.
Lui ha
fatto una smorfia. "Vado avanti." mi ha risposto. "Qui non è
facile, Mira. Vi capisco, vi capisco perfettamente. Non so
più cosa pensare, se
essere triste o avere paura oppure..." Ha indugiato a lungo,
guardandomi
in volto con tale intensità che mi sono sentita arrossire e
sono stata
costretta a distogliere lo sguardo.
"Dobbiamo
stare uniti, sai." Mentre parlava, mi ha toccato il volto. Sono
avvampata,
straziata tra il terrore e il compiacimento. Mi sa che ha vinto il
secondo
fattore, perché non mi sono mossa, se non per guardarlo di
nuovo negli occhi.
"Possiamo affrontare questa situazione solo se restiamo insieme."
"Io...
e te?" ho chiesto, con voce stridula.
Flavius
ha ridacchiato. "Sì... anche." ha risposto. "Abbiamo fatto
bene
a riprendere a parlare. Questa situazione possiamo affrontarla solo se
ci
fidiamo completamente l'uno dell'altra."
Ho
sentito il mio cuore spaccarsi e ho realizzato con stupore che avevo
bisogno
che lui parlasse esattamente di noi. Che mi era
mancato tanto.
Gli ho
toccato timidamente la guancia e l'ho accarezzata esitante. Quasi
faticavo a
respirare. L'aria era densa di attesa e non avevo la più
pallida idea di come
fosse meglio comportarsi.
Forse
la cosa migliore era dire la verità.
"Mi
sei mancato"
Ho
visto Flavius esitare. Forse non si aspettava tanta franchezza. Forse
non
credeva proprio che mi fossero mancati i suoi sguardi, le sue parole,
le sue
mani, i suoi abbracci, i suoi baci. Che mi fosse mancato tremendamente
quella
specie di sentimento che diceva di provare per me.
"Anche...
anche tu." E' riuscito alla fine a dire.
Nel
frattempo i nostri corpi si erano tremendamente avvicinati. Sentivo il
respiro
di Flavius inumidirmi le labbra. E quando le sue, di labbra, hanno
toccato le
mie, non ho fatto altro che accoglierle con estremo piacere.
Quello
che, forse, voleva essere solo un castissimo bacio di reunion
si è
presto trasformato in un passionale incrocio di labbra, di lingue, di
mani che
si cercavano, che si toccavano, che indagavano il corpo dell'altro. Il
desiderio tenuto a bada per tanto tempo è esploso con una
violenza tale che, se
avessi mantenuto un minimo di autocontrollo, mi avrebbe spaventata.
Le
immagini ancora mi balzano nella mente creando un piacevole,
intermittente,
groppo nelle viscere.
Pur
con tutta la buona volontà, davvero, non riesco a non
fermarci la memoria. Il
suo tocco, le sue labbra sul mio corpo, le sue mani tra i capelli, il
suo
bisbigliarmi frasi all'orecchio una volta che è stato dentro
di me, fino alla
fine. Era tutto così simile a prima, ma dannatamente
diverso, dannatamente più
intenso.
In
realtà, strano a dirsi, è solo alla fine del
sesso che la notte s’è fatta
davvero interessante. Non voglio dire, ovviamente, che quel sesso mi
sia
dispiaciuto... era la prima volta da mesi, tra l’altro, che
io e Flavius
tornavamo ad essere così intimi. E mi
è piaciuto, mi è piaciuto un
sacco.
Ma
quello che è venuto dopo è stato maledettamente
più interessante per quel che
riguarda l’ordine intrinseco di questa abitazione.
"Cosa
credi che sia preso a Merrie e Vivian?" gli ho sussurrato sfiorandogli
il
lobo dell’orecchio con le labbra. "Non era da loro
comportarsi così... e
ormai vanno avanti da mesi."
"Secondo
me sono i fantasmi," ha decretato Flavius. "Il fantasma di un vecchio
faraone morto millenni or sono che..."
"Non
c’entrano i faraoni, Flavius," ho replicato. "Ma i
fantasmi... forse
sì."
"Dici?"
Lui.
"Dico,
sì," ho risposto. "Osserviamo i parallelismi in questa
storia... le coincidenze.
Da quando è partito tutto?"
"È
morto Kekko," ha risposto Flavius.
"Ma
prima ancora è morto il tuo amico... Richard Poppi," ho
ribattuto.
"Ma
solo dopo la morte di Kekko le ragazze hanno cominciato a comportarsi
in modo
molto strano," ha detto Flavius.
"Cigolii,
rumori nella notte." Li sentivamo anche in quel momento, ma immersi
l’uno
dentro l’altra com’eravamo, non ci facevano troppa
paura. "Frasi gridate
come nel vento, frammenti di pensieri... e Vivian e Merrie che sembrano
possedute. Qui c’è qualcosa che va nel
soprannaturale."
"Fantasmi."
"Fantasmi,"
ho annuito. E l’ho guardato intensamente nelle palle degli
occhi: "Ma di
chi?"
"Di
un faraone..."
"Seriamente."
"Io
sono serio." Ho sospirato.
"Dormiamo,
Flavius," ho mormorato. "Ne parleremo domani con Artemide e Camilla.
Magari se ne tira fuori qualcosa." Siamo piombati in silenzio. Stavo
per
addormentarmi.
Ho
sentito Flavius stringermi a sé e il suo labbro
avvicinarsi
pericolosamente al mio orecchio.
"Sai,
Mira," ha sussurrato. "Forse dovremmo ringraziarle, quelle due."
Forse sì.
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Capitolo 23 *** Dal diario di Artemide Aiuole, 15 giugno 2005/xy ***
fantasma1
AVVERTENZA PER I
LETTORI:
Ogni tanto riemergo con
storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia
produzione della
maturità, che cambierà fandom (sto buttando
giù una saga familiare a tema The
Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per adesso mi
faccio
vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo
più tempo/più
ispirazione/più dolore da gridare al mondo.
Ho scritto la storia
più
di dieci anni fa, come si può ricostruire dalla data dei
diari.
Questa storiella era
capitolo di una storia più grande, di cui rappresentava
sostanzialmente quello
che adesso si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel
tocco
di brio che ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei
sorrisi.
E ho pensato di
condividerla qui, nella speranza che magari possa far sorridere anche
voi.
ALTRA AVVERTENZA: I personaggi umani che
compaiono nella fiction
esistono nella realtà. La storia raccontata, tuttavia, non
ha alcun riferimento
tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.
ENNESIMA, MA VI
GIURO ULTIMA, AVVERTENZA: [nota
originale scritta nel 2004]
I Pokémon e tutto
quel
che è ad esso collegato appartengono ai rispettivi
proprietari.
Tutti i personaggi
menzionati in codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi
Pokémon, esistono
nella realtà, ho soltanto provveduto a variare di poco i
loro nomi e/o i loro
cognomi e ad aumentare di qualche anno la loro età
effettiva. Posso pertanto
affermare che i personaggi non appartengono a me ma a loro stessi,
fatta la
dovuta eccezione per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico
qual è).
Ma devo precisare che Yari è in realtà un ragazzo.
Il
Fantasma Del Banki
Dal
diario di Artemide Aiuole, 15 giugno 2005/xy
Sono intelligente. E quando dico intelligente, intendo proprio
intelligente. E
per un paio di motivi, almeno.
Anzitutto
ho contribuito a risolvere la situazione irrisolta tra Flavius e Mira.
Quei due
si desiderano da mesi, in tutti i sensi. Ed era giusto che se ne
rendessero
conto. Bisognava semplicemente dar loro una adeguata occasione. Il solo
fatto
che Mira non sia ancora uscita da camera di Flavius per andarsene
più
ragionevolmente a dormire nella mia camera vuota rende evidente che ce
l'abbiamo fatta, che almeno loro per un po' saranno felici.
E poi
sono stata tanto scaltra da venire a capo, almeno in parte,
dell'angosciosa
situazione domestica: dopo aver fatto sì che Flavius e Mira
potessero
analizzare le loro questioni irrisolte, Camilla ed io abbiamo indagato
la
questione a fondo. Le cose in questa casa sono strane. E la
spiegazione,
diciamocelo, non può essere proprio razionale.
L’ho riferito a Camilla:
"La
spiegazione a quest’affare non può essere
razionale," le ho detto.
Camilla ha esitato un attimo, pensierosa, ed
ha sospirato. "
Non lo so. Questa storia fa paura. Come un film horror."
"Credo
che l’horror sia la chiave per giungere ad una conclusione,"
ho asserito.
"Tu credi nei fantasmi, Cami?"
"No...
non ci avevo mi creduto," mi ha risposto. "Ma con tutto quello che
è
successo, non so che dirti..."
"E
se fosse...?" Ho avuto come un’illuminazione divina, come la
chiamava
Sant’Agostino. E pensare che non sono nemmeno credente! "E se
fosse!
Camilla, qui mi sa davvero di soprannaturale. Hai detto bene. Fantasmi,
strane
presenze... Non è normale, del resto, che da qualche mese a
questa parte non ci
sia più possibile dormire in pace per tutti questi...
rumori." S’erano già
cominciati a farsi sentire. "E non sono le porte, posso assicurartelo."
"Kekko,"
ha detto Camilla.
"Che
te lo fa pensare?" ho indagato.
"Mhm...
una sensazione," ha risposto lei.
L'ho
guardata scettica. "Guarda che il mondo civilizzato non è
mica andato
avanti con le mere sensazioni!" le ho fatto notare. In
realtà sono ben
consapevole che molte delle cosiddette civili scoperte si sono basate
su
sensazioni, intuizioni o pulsioni 'di pancia'. Ma non l'avrei mai
ammesso.
"Io
dico c’entra Kekko," ha asserito Camilla. "È da
quando è morto, in
fondo, che è cominciato tutto..."
"Già,"
ho borbottato. E poi: "Ma come siamo intelligenti!" Ho dato una pacca
sulla schiena a Cassandra, la gatta bonacciona di Mira. Lei ha
socchiuso gli
occhi ed ha annuito, come a volermi dar ragione.
"Dobbiamo
informare Mira e Flavius della soluzione cui siamo pervenute!" si
è
esaltata Camilla.
"Ma
non adesso," ho replicato. "Adesso li disturbiamo."
"Domani,"
ha deciso Camilla. "E dobbiamo studiare tutti insieme un modo per
sconfiggere il fantasma del Banki..."
"Il
fantasma del Banki," ho ripetuto. "Ganzo, sembra quasi il titolo di
un libro!"
E con la
convinzione di essere le due ragazze più intelligenti ed
argute del pianeta, ci
siamo coricate per dormire sogni sereni, non più turbati da
rumori di cui
adesso conosciamo la fonte.
In realtà io sto ancora qui, coricata a letto, ad aggiornare
il mio quaderno di
memorie e a pensare,un po' compiaciuta e un po' nostalgica, a Mira e
Flavius,
occupati in altri tipi di discussioni poche stanze più in
là.
|
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Capitolo 24 *** Dal diario di Merrie Mavadi, 21 luglio 2005/xy ***
AVVERTENZA PER I
LETTORI:
Ogni tanto riemergo con
storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia
produzione della
maturità, che cambierà fandom (sto buttando
giù una saga familiare a tema The
Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per adesso mi
faccio
vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo
più tempo/più
ispirazione/più dolore da gridare al mondo.
Ho scritto la storia
più di dieci anni fa, come si può ricostruire
dalla data dei diari.
Questa storiella era
capitolo di una storia più grande, di cui rappresentava
sostanzialmente quello
che adesso si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel
tocco
di brio che ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei
sorrisi.
E ho pensato di condividerla
qui, nella speranza che magari possa far sorridere anche voi.
ALTRA AVVERTENZA: I personaggi umani che
compaiono nella fiction
esistono nella realtà. La storia raccontata, tuttavia, non
ha alcun riferimento
tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.
ENNESIMA, MA VI
GIURO ULTIMA, AVVERTENZA: [nota
originale scritta nel 2004]
I Pokémon e tutto
quel
che è ad esso collegato appartengono ai rispettivi
proprietari.
Tutti i personaggi
menzionati in codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi
Pokémon, esistono
nella realtà, ho soltanto provveduto a variare di poco i
loro nomi e/o i loro
cognomi e ad aumentare di qualche anno la loro età
effettiva. Posso pertanto
affermare che i personaggi non appartengono a me ma a loro stessi,
fatta la dovuta
eccezione per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico qual
è). Ma
devo precisare che Yari è in realtà un ragazzo.
Il
Fantasma Del Banki
Dal
diario di Merrie Mavadi, 21 luglio 2005/xy
È
come
se avessi dormito dei mesi.
L'ultimo
ricordo cosciente che ho risale ai primi giorni di marzo.
Ma
adeso è luglio, e l'afa lo testimonia!
Ed io
non ricordo più niente, se non un’incredibile
matassa di passione, di carne, di
grida, di sangue e di sesso... e Daniel. Non ci ho capito
granché, ma pare c’entrino
dei fantasmi. Camilla mi ha raccontato che a partire da marzo
– la data del mio
ultimo ricordo consapevole, come ho già sottolineato pocanzi
– Vivian ed io
abbiamo preso a comportarci in modo parecchio strano, tanto che alla
fine
l’unica nostra attività è stata
chiuderci nelle rispettive camere con i
rispettivi ragazzi... cazzo, non lo sapevo nemmeno che Vivi avesse il
ragazzo!
Comunque adesso non l’ha più, ma
perverrò in seguito alla spiegazione di tale
fenomeno.
I
nostri amici sono giunti alla conclusione, per non so quali vie
traverse, che
sia io che Vivian eravamo possedute dal fantasma di Kekko Banki,
deceduto in
gennaio.
In
realtà la loro deduzione non era esatta, ma lo capiremo poi.
Dopo
ampie consultazioni, confronti serrati, riunioni plenarie e letture di
molti di
quei libri che stagnano nella casa di Flavius, hanno deciso di
procedere con
l’esorcismo.
Hanno
cominciato da me e Daniel.
Ci
hanno trascinati fuori dalla nostra stanzetta di follie... ma a quanto
pare noi
non volevamo farci trasportare.
"Hai
picchiato come una pazza," mi ha detto Camilla, e mi ha mostrato un
morso
profondo sulla sua spalla destra. "Guarda qua che mi hai fatto..."
Io non
me lo ricordavo. Ma le ho chiesto scusa.
Ci
hanno sbattuti nella stanza di Kekko, che Flavius aveva provveduto a
purificare
con tutti i suoi unguenti, incensi e chissà che altro. Ci
hanno sbattuto in
faccia una croce cristiana, una croce celtica, un crocifisso ed un
punto croce.
"Su
quattro, almeno uno sarebbe stato efficace," si è
giustificata poi Mira.
Eppure
mi hanno detto che la nostra reazione è stata nulla. Io ho
provato a strappare
la camicia di dosso a Daniel e Daniel ha fatto per avvinghiarsi a me.
Ma niente
di più.
"Esci,
fantasma del Banki!" ha intonato Artemide con perfetta voce di tenore.
A
questo punto mi raccontano che ho esclamato:
"Ganzo!
Sarebbe proprio il titolo per un libro!"
Flavius
recitava preghiere nelle più svariate lingue. Mira e Camilla
ci sventolavano
sotto il naso le varie croci, e noi ringhiavamo, grugnivamo, gemevamo e
ansimavamo.
Camilla mi ha raccontato che alla fine sia lei che Mira si sono
spazientite e
ci hanno tirato tutti gli aggeggi sul capo.
A me
è
finito il punto croce in testa.
Ma non
è cambiato nulla.
Artemide
da questo punto in poi mi ha raccontato tutto per filo e per segno.
“Ho
avuto un’intuizione, sai.” si è
pavoneggiata. “Ho pensato che, in fondo, tutta
la vicenda ruotava attorno all’amore. No? Voglio dire, il
sesso è anche
esternazione fisica di un sentimento amoroso. No?”
Io ho
dovuto annuire. Già ero confusa per essermi persa dei mesi
di vita e aver fatto
cose di cui non ricordo assolutamente niente, mi ci mancava anche di
stare a
fare delle puntualizzazioni nel discorso di Artemide.
“Ecco,
vedi che avevo ragione? Ho avuto un’intuizione. Ho gettato la
testa
all’indietro e ho gridato: ‘Amor vincit
omnia’! E ho capito che forse solo un
atto di amore poteva salvarvi.”
Artemide
mi ha poi riferito che quel pedante di Flavius l’ha subito
corretta,
ricordandole che l’espressione giusta è: Omnia
vincit amor et nos cedamus amori piuttosto
che quella, usata dalla ragazza, ricalcata sulla costruzione della
frase in
italiano.
Flavius
in questi mesi evidentemente non è cambiato affatto.
“Ma
qui l’ho fregato io, sai!” mi ha riferito
vittoriosa Artemide. “Perché non è
stato
lui ad avere l’ultima parola al riguardo. Lui era parte della
soluzione!”
Spiego
qui in breve. Pare che in questi mesi Flavius e Mira si siano
riavvicinati molto più
del dovuto. In fondo concordo
con Camilla nel notare che ciò doveva accadere, che quei due
si sono scritti
l’uno sull’altra fin da quando si sono visti.
In
ogni caso, anche se pretendono entrambi di avere solo un rapporto di
stampo
fisico-sessuale e di consolazione reciproca, Artemide ha concluso che
erano la
cosa più vicina all’amore che avessero a
disposizione in quel frangente. E che
quindi andavano usati loro due.
Quando,
in fretta e furia, la ragazza ha esposto ai due il suo piano, Flavius e
Mira
hanno avuto reazioni diverse, ma parallele.
Flavius
pare sia arrossito, abbia mosso in maniera incoerente le braccia e
piantati gli
occhi al terreno. Scossa da un brivido, Mira è impallidita
mortalmente, lo
sguardo che vagava tra Artemide e lo stesso Flavius.
“Non
se lo aspettavano, sai” ha concluso Artemide trionfante.
“Pensavano di farla in
sordina. E poi, sai, loro continuano a dire di non essere innamorati
ma,
diamine!, ci credono solo loro due!”
Infatti,
come prevedibile, Mira era intervenuta: “Ma noi due non
c’entriamo niente con
l’amore, Artemide”
“Balle!”
Pare che a questo punto sia intervenuta Camilla. In tutto questo
frangente, non so che fine avessimo fatto Daniel ed io. Ma pare non dessimo fastidio
alcuno.
“Mira, Flavius, qualunque cosa esista tra voi, per favore,
mettetela al
servizio della comunità!”
“Cosa
dobbiamo far?” ha balbettato Flavius.
“Quel
che volete! Siete d’ossa e di carne, o cosa siete?”
ha replicato Artemide,
citando la frase della celebre opera lirica.
E qui
mi ha raccontato una cosa che a ripensarci avrei pagato per esserci.
Ora che mi
ci fate pensare, in realtà, io in quella stanza
c’ero.
In ogni
caso, Artemide mi ha detto che a quel punto i due amanti si sono
guardati
spaesati, non sapendo cosa fare.
Nessuno
fiatava. Camilla ci ha tenuto a precisare che io e Davide eravamo stati
zittiti
con un paio di calzini ben piantati in bocca. Questo comincio
già a ricordarlo,
fosse solo per il sapore di stoffa e polvere che ho ancora in bocca.
Dopo
una manciata di secondi, Mira ha fatto rapida due passi in avanti, in
direzione
di Flavius, e l’ha abbracciato forte. Lui, dapprima turbato,
ha replicato
vigorosamente al suo abbraccio, stringendola a sé con una
tenerezza che, a
detta di Artemide, faceva sciogliere.
“Avresti
dovuti esserci, Merrie!” mi ha detto, ignorando il fatto che
concretamente io c’ero.
“Lui la stringeva come fosse la
cosa più preziosa che avesse mai toccato. Davvero! E lei lo
ha abbracciato con
un trasporto tale da togliergli il fiato. Era una cosa magica, ti
giuro.”
Erano
rimasti stretti, cullandosi vicendevolmente, per lunghi minuti.
“Come
se non esistessero che loro al mondo” ha voluto sottolineare
Artemide. “È stato
splendido. Avrei voluto mettermi a piangere, ma le circostanze non me
lo
permettevano. E poi è successo!”
Da qui
infatti inizio, vagamente, a ricordare.
È
stato come svegliarsi la mattina. Ma c’era tanta confusione.
Ho visto
un’essenza bluastra sopra la mia testa, ed una simile che
fuoriusciva dal corpo
di Daniel indemoniato. L’essenza liberata da me e Daniel ha
preso la forma di
un corpo ineffabile, dalle sembianze di Richard Poppi. Era il suo
fantasma.
L’ho
visto ed ho gridato. Daniel era svenuto sul pavimento.
"Fantasma
del Poppi!" ha strillato stupefatta Artemide.
"Via,
piano con le offese," ha borbottato il fantasma. "Se volete, me ne
vado." Ed è scomparso.
Avevo
freddo. Tremavo, sentivo le ginocchia che mi cedevano.
Di
fronte a me, Mira e Flavius erano ancora abbracciati, impietriti dalla
paura.
Ricordo di aver pensato, vacuamente, che finalmente avevano avuto il
coraggio
di dichiararsi.
Artemide
e Camilla ci hanno condotti fuori, me e Daniel. Prima di uscire,
Camilla ha
lanciato un’occhiata a Mira. Lei ha annuito.
Flavius
le ha accarezzato la guancia con mano tremante.
"Ce
la facciamo," ha mormorato Mira, pallida.
Vivian
e Luk sono stati condotti nella stanza, schiumanti di rabbia e
desiderio.
Probabilmente erano rimasti fino a quel momento in camera di Vivi a
darsi alle
pazze gioie. Infatti erano seminudi.
Me
l’ha raccontato Mira, quello che è successo a
Vivian e Luk.
“Me
lo
sentivo che sarebbe stata più difficile con loro”
ha ammesso. “E tutto era
nelle mani mie e di Flavius!”
Questa
volta, però, era stato Flavius a prendere
l’iniziativa. L’aveva stretta più
forte a sé e le aveva carezzato una guancia, guardandola
dritta nelle palle
degli occhi.
Mira
è
arrossita nel raccontarmi che da quel momento in poi era stata sorda
alla
cacofonia di gemiti, ringhi, sospiri provenienti da Luk e Vivian,
avvinghiati
sul terreno.
Lui
l’aveva baciata. Con tenerezza e passione, mi ha detto
Mira. Quindi più o
meno le stesse caratteristiche dell’abbraccio che mi ha
raccontato Artemide e
che ho riportato poco più sopra.
“Non
è
che non mi avesse mai baciato… così.”
mi ha detto Mira. Gli occhi le
scintillavano in maniera preoccupante. “Ma allora
è stato... semplicemente
travolgente! Mi ha mozzato il fiato, letteralmente. E poi, sai, ho
avuto la
sensazione che sarebbe stata una delle ultime volte.” Il suo
sorriso si è fatto
amaro. “Mi sono aggrappata a lui, con forza, come se ne
andasse della mia
stessa vita. Ero… come infiammata. Non so se
capisci.” Ha distolto lo sguardo,
arrossendo, ed io con lei. Era imbarazzante, anche perché
onestamente proprio non ci tengo a
conoscere tutti i
dettagli della sua fisicità con Flavius. “Gli ho
voluto far capire… tutto.”
“Tutto
cosa?” ho indagato. In fondo si era sempre ostinata a dirmi
che tra lei e
Flavius non c’era sostanzialmente niente.
Mira
è
arrossita ancora più profondamente, cercando con le pupille
una soluzione. “Volevo
che lui capisse quello che ho sentito per lui. Capisci,
Merrie?”
Ho
annuito, perplessa.
“Flavius
ed io non siamo innamorati ma siamo stati… siamo qualcosa. E ci tenevo che lui lo sapesse,
prima delle fine.”
“Di
che fine parli?”
La mia
compagna ha sospirato, a lungo. “Qualcosa deve succedere,
Merrie, qualcosa deve
cambiare. Per Flavius, per me, per noi due, ma anche per tutti voi.
Aspetta di
sentire come va a finire.”
L’intenso
bacio della nostra coppia preferita (cioè Mira e Flavius) ha
prodotto
cambiamenti di non poco conto in Luk e Vivian, ancora distesi sul
terreno: Luk
si è messo a vomitare liquido verde e Vivian si è
immobilizzata, guardandolo
quasi come non lo conoscesse.
Con un
grido feroce, da entrambi si è liberata un’essenza
che stavolta si è condensata
in Kekko. Ma lui non è stato così cortese, come
Poppi, da andarsene. Si è
mutato in fluido ectoplasmatico ed è scivolato sui muri.
Mira
mi ha detto che non appena Flavius l’ha visto ha avuto un
singhiozzo improvviso
e si è lasciato sfuggire un gridolino. Non è
riuscita a celare una sfumatura di
delusione nello sguardo. Non ha capito, la cara amica, che i vecchi
amori non
muoiono mai...
Anche
se forse era a questo che si riferiva quando parlava della
‘fine’. Se Kekko c’è,
se Kekko rimane, Flavius farà di tutto per riaverlo, anche
in forma di
ectoplasma.
Per
quanto riguarda Vivian e Luk, lui si è alquanto risentito
dopo aver scoperto di
aver passato gli ultimi quattro mesi chiuso in una camera ad
accoppiarsi con la
ragazza in questione. Ed è giunto alla conclusione di
lasciarla. Ciò ha
prodotto pianti, disperazione e tristezza.
Daniel
è stato per fortuna un po’ più
comprensivo: tanto, nella merda ci siamo tanto
io quanto lui.
Il
fantasma di Kekko è ancora presente in queste mura. Abbiamo
chiesto a Flavius,
profondo conoscitore delle tradizioni agresti e delle dicerie egizie
sui
fantasmi dei morti, di fare ricerche sui suoi tomi di filosofia
applicata. E
intanto ci stiamo impegnando anche noi nella ricerca. Speriamo bene.
Ho
già
perso quattro mesi della mia vita, sono rimasta talmente indietro con
lo
studio. Chissà quanto tempo ci metterò a
rimettermi in pari, maledizione!
|
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Capitolo 25 *** Dal diario di Flavius Bacci, 27 luglio 2005/xy ***
AVVERTENZA PER I
LETTORI:
Ogni tanto riemergo con
storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia
produzione della
maturità, che cambierà fandom (sto buttando
giù una saga familiare a tema The
Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per adesso mi
faccio
vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo
più tempo/più
ispirazione/più dolore da gridare al mondo.
Ho scritto la storia
più di dieci anni fa, come si può ricostruire
dalla data dei diari.
Questa storiella era
capitolo di una storia più grande, di cui rappresentava
sostanzialmente quello
che adesso si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel
tocco
di brio che ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei
sorrisi.
E ho pensato di condividerla
qui, nella speranza che magari possa far sorridere anche voi.
ALTRA AVVERTENZA: I personaggi umani che
compaiono nella fiction
esistono nella realtà. La storia raccontata, tuttavia, non
ha alcun riferimento
tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.
ENNESIMA, MA VI
GIURO ULTIMA, AVVERTENZA: [nota
originale scritta nel 2004]
I Pokémon e tutto
quel
che è ad esso collegato appartengono ai rispettivi
proprietari.
Tutti i personaggi
menzionati in codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi
Pokémon, esistono
nella realtà, ho soltanto provveduto a variare di poco i
loro nomi e/o i loro
cognomi e ad aumentare di qualche anno la loro età
effettiva. Posso pertanto
affermare che i personaggi non appartengono a me ma a loro stessi,
fatta la dovuta
eccezione per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico qual
è). Ma
devo precisare che Yari è in realtà un ragazzo.
IL
Fantasma del Banki
Dal
diario di Flavius Bacci, 27 luglio 2005/xy
Ho
scoperto il modo per risolvere tutto! L’ho già
riferita a Mira, la quale ha
detto che, se non ci sono proprio altre idee per uscire da questa
merda, tanto
vale...
Non
è
stato un grande incoraggiamento, certo, ma meglio del 'vaffanculo' di
Vivian. È
tornata alle sue solite antipatiche abitudini, quella lì...
quasi quasi la
preferivo quando stava tutto il giorno chiusa in camera a trombarsi
Luk. Adesso
che lui l’ha lasciata, non ha altro da fare che rovinare la
vita agli altri con
la sua acidità mal repressa.
Dunque,
il fatto è questo.
Come ricorderete, mesi fa ho mummificato Federico. Me lo chiese lui.
La sua mummia giace ancora sotto il mio letto. E tutto comincia da qui.
Un’antica leggenda sostiene infatti che un uomo che si
è ucciso per amore ed è
stato mummificato prima che siano passate sei ore dal suo decesso,
può esser
fatto tornare in vita dal bacio di una creatura che lo ama, una che non
sia la
stessa per cui questo si è ucciso. So che a Yari piaceva
Federico, forse gli
piace ancora.
Io le
farò baciare la sua mummia: Federico tornerà in
vita, e Kekko potrà prendere
possesso del suo corpo. Ed io e lui, da soli, ce ne andremo lontano,
lontani da
tutti.
Dimenticheremo,
saremo felici.
L’ho
rivelato stasera a Mira, dopo il sesso. Mi era piaciuto più
del solito, quindi
è stato con un certo rimorso che le ho parlato.
Infatti
una cosa sostanzialmente quasi certa è che dovrò
chiudere con lei.
L'eventualità, come è prevedibile, mi lacera. Non
mi vergogno più di dire che a
me Mira piace: mi piace com'è fatta,
cosa dice, come parla e si muove.
Mi piace quello che pensa e quello che fa.
Mi
piace oltremodo quello che mi fa.
Non
riesco davvero più ad essere oggettivo nei suoi confronti.
Non riesco a non
ricordare il suo abbraccio, la notte dell’esorcismo: la sua
stretta attorno a
me, il suo respiro sul mio collo, l’urgenza della sua
vicinanza. E la passione
con cui ha risposto al mio bacio, in quella stessa circostanza! Come se
non
volesse più lasciarmi andare.
Ammetto
che sono stato tentato, più volte, di
restare.
Il
pensiero di separarmene crea nel mio animo una scissione di sconforto e
di
vuoto indicibile.
Ma
Kekko vale tutto questo. Credo. Spero.
In
ogni caso è da ignavi rimanere fermi nel proprio,
egoisitico, labile, effimero,
anche se stratosferico e sublime al di là di ogni umano
pensiero, godimento
personale. Per questo sono stato costretto, quasi a malincuore, ad
esporle la
mia soluzione.
Le ho
dovuto anche rivelare di Federico mummificato, ma lei non ha commentato
niente.
Ha spalancato sorpresa la bocca, ma non ha parlato. Mi ascoltava in
silenzio.
Alla fine ha sospirato.
"Se
non ci sono proprio altre idee per uscire da questa merda, tanto
vale..."
ha mormorato, ma avevo già scritto che aveva detto
questo. Mi ha osservato
per un poco, guardandomi profondamente, in quel modo che mi fa sentire
quasi
spiato.
"Tu
te ne andrai," ha decretato.
Ho
esitato.
"Sì,"
ho borbottato. "Dovrò farlo. Ma è
l’unica per... Mira!" L’ho baciata
con forza sulle labbra. "Mira, io ti voglio bene... ma non posso
lasciare
Kekko solo ed indifeso nel mondo."
"Ti
attirerà anche sotto forma di mummia?" mi ha chiesto lei.
Sembrava
curiosa, non ha accennato nemmeno un lampo di derisione nei miei
confronti. Né
di delusione, in realtà, se non per una rapida ombra nel suo
sguardo.
Le ho
carezzato i capelli.
"Credo
di sì," ho risposto. E ho deciso di strafare: "Mi mancherai,
Mira...
lo sai?" Il suo sguardo era divertito, come stesse valutando se
credermi o
no.
"Anche
tu." Ma la sua voce era seria.
E il
problema, credo, è che mi mancherà davvero. So
che Kekko mi consolerà... eppure
sento già un poco la sua nostalgia. È
l’unica donna che ha saputo darmi
qualcosa, con e oltre il sesso.
Dio...
Odio questa vita quando ti costringe a scegliere.
|
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Capitolo 26 *** Dal diario di Yari Bbionda, 30 luglio 2005/xy ***
fantasma1
AVVERTENZA PER I
LETTORI:
Ogni tanto riemergo con
storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia
produzione della
maturità, che cambierà fandom (sto buttando
giù una saga familiare a tema The
Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per adesso mi
faccio
vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo
più tempo/più
ispirazione/più dolore da gridare al mondo.
Ho scritto la storia
più di dieci anni fa, come si può ricostruire
dalla data dei diari.
Questa storiella era
capitolo di una storia più grande, di cui rappresentava
sostanzialmente quello
che adesso si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel
tocco
di brio che ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei
sorrisi.
E ho pensato di condividerla
qui, nella speranza che magari possa far sorridere anche voi.
ALTRA AVVERTENZA: I personaggi umani che
compaiono nella fiction
esistono nella realtà. La storia raccontata, tuttavia, non
ha alcun riferimento
tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.
ENNESIMA, MA VI
GIURO ULTIMA, AVVERTENZA: [nota
originale scritta nel 2004]
I Pokémon e tutto
quel
che è ad esso collegato appartengono ai rispettivi
proprietari.
Tutti i personaggi
menzionati in codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi
Pokémon, esistono
nella realtà, ho soltanto provveduto a variare di poco i
loro nomi e/o i loro
cognomi e ad aumentare di qualche anno la loro età
effettiva. Posso pertanto
affermare che i personaggi non appartengono a me ma a loro stessi,
fatta la dovuta
eccezione per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico qual
è). Ma
devo precisare che Yari è in realtà un ragazzo.
Il
Fantasma Del Banki
Dal
diario di Yari Bbionda, 30 luglio 2005/xy
Domani
parto per il Sud Africa, ed ho deciso che sarà questa
l’ultima pagina che
scriverò su questo quaderno delle confidenze. Sono
così disperata che non trovo
più nemmeno la forza di piangere.
Il
signor Bacci mi aveva reso partecipe di una leggenda secondo cui la
mummia di
uno che si è ucciso per amore torna in vita se baciata da
uno che ama questo
che è stato mummificato, ma che però non
è quello per cui la mummia si è uccisa
per amore... insomma, un gran casino. In breve, se avessi baciato la
mummia di
Federico, questo sarebbe tornato in vita.
Ora,
io nemmeno sapevo che c'era la mummia di Federico, e che l'avevo avuta
in casa
tutti questi mesi! E il mio superiore, con tanta disinvoltura, mi
è venuto a
chiedere di baciarla!
Comunque
l’ho fatto. Ha continuato a vivere nel mio cuore, quel
ragazzo. Mi c’è costato
un po’... ma è stato stupendo, superato il
disgusto iniziale, vederlo aprire
gli occhi, quei suoi occhi brillanti di vita che riconoscerei tra mille.
"Federico!"
ho gridato. Stavo per gettarmi tra le sue braccia, ma Flavius me
l’ha impedito.
"Aspetta
un poco, adesso è ancora fragile," ha detto. "Si rompe."
Erano
con noi tutti gli abitanti di quel casino di via dei Magnacci
N° 96: Vivian
Stanza, cugina del morto Banki (in realtà adesso non
più tanto morto, capirai
dopo perché), Artemide Aiuole, Camilla Mavadi, Merrie Mavadi
e Mira Distan, che
dopo la morte del morto è stata amante di Bacci.
E i
relativi Pokémon, il Bulbasaur Crostoso di una delle Mavadi
e il Persian di
Distan.
C’era
anche il caro Ilarionz, lui mi mancherà tanto.
Allora
non avevo capito perché tutta quella folla... né
lo capisco adesso, ad essere sinceri.
Stavo
godendo l’idea di una vita passata beata in compagnia della
mummia di Federico
Bidici, quando è lampeggiato un fulmine argenteo, che
è penetrato dentro la
suddetta mummia. Federico ha chiuso gli occhi: ma, quando li ha
riaperti, non
era più lui. Erano occhi diversi... e lo stesso lui era
diverso. Ho lanciato un
grido: no, era posseduto!
"Ahaaa!!!"
ho gridato, gettandomi in terra. Flavius si è avvicinato
alla mummia. Aveva gli
occhi umidi.
"Kekko,"
ha mormorato.
Kekko
Banki! Vallo a capire, quello stronzo del mio ex-principale! Mi ha
fatto
baciare Federico perché la sua mummia tornasse in vita e il
fantasma del Banki
potesse appropriarsene.
Che
brutta merda!
Bacci
e Banki si sono presi per mano: sarebbero partiti per un luogo lontano,
hanno
detto, lontani da tutti, un mondo fantastico privo di guerre e dove gli
unicorni volavano e si costruivano ancora piramidi. Ma gli altri
sapevano già
tutto: è noioso quando ti accorgi di essere
l’unica ignorante che ignora.
Banki
e Bacci hanno salutato tutti. Bacci mi ha consegnato la liquidazione,
ma ormai
sono insensibile a queste venali lusinghe: sono stata offesa nel
più profondo
del cuore.
"Tornerete?"
ha chiesto qualcuno, non ricordo se Aiuole o una delle Mavadi.
"Tra
qualche tempo, sì. Torneremo," ha risposto Bacci
"Allora
non è un addio," ha detto Distan. "È piuttosto un
arrivederci." Ma
il suo sorriso era forzato, il suo sguardo fuggiva da quello di Bacci,
pur
tornandoci continuamente. E non hai mai guardato, mai!, la figura
emaciata di
Banki.
Quella
è cotta, persino peggio di me, te lo dico io.
Bacci
l’ha guardata e ha sorriso.
"Arrivederci,"
le ha detto, deponendole un gentile bacio sulle labbra. L’ha
persino stretta
leggermente a sé, abbracciandola per qualche istante.
Solo
lei è stata trattata così. E se capisco la
preferenza che Bacci le ha
accordato, se capisco il breve, languido, sguardo, che le ha lanciato
prima di
scomparire con Banki a bordo di una vecchia Jaguar leopardata, mi
brucia anche,
ancora, questa ennesima ingiustizia.
Agli
altri ragazzi sembra non aver dato noia.
Adesso
che non ho lavoro, adesso posso andarmene dove voglio, ho deciso di
recarmi in
Sud Africa a fare del buon volontariato. Se non posso far felice me
stessa,
farò felice qualcun altro.
E
adesso addio, caro diario. Sei stato un compagno interminabile per
tutti questi
anni. Ma adesso la mia vita sta per cambiare, si apre un nuovo
capitolo, e tu
sei ancora la testimonianza di quello vecchio che si è
appena chiuso. Sarai il
ricordo delle grandi sbronze della mia giovinezza. E del mio perduto
amore.
|
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Capitolo 27 *** Dal diario di Artemide Aiuole, 1 agosto 2005/xy ***
fantasma1
Siamo
alfine giunti alla conclusione della storia propriamente detta. Il
fantasma del
Banki si è placato, la casa non è più
posseduta dagli spiriti e ognuno dei
protagonisti porta con sé la loro buona dose di rimpianti,
rimorsi, dolori e
speranze infrante.
Gli
ultimi capitoli sono dedicati a prese di coscienza e risoluzioni delle
ragazze,
le uniche rimaste attive in via dei Magnacci. Saranno molto brevi, ma a
loro
modo essenziali, e consentiranno di tirare davvero le fila di tutta
quanta la narrazione.
AVVERTENZA PER I
LETTORI:
Ogni tanto riemergo con
storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia
produzione della
maturità, che cambierà fandom (sto buttando
giù una saga familiare a tema The
Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per adesso mi
faccio
vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo
più tempo/più
ispirazione/più dolore da gridare al mondo.
Ho scritto la storia
più di dieci anni fa, come si può ricostruire
dalla data dei diari.
Questa storiella era
capitolo di una storia più grande, di cui rappresentava
sostanzialmente quello
che adesso si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel
tocco
di brio che ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei
sorrisi.
E ho pensato di
condividerla qui, nella speranza che magari possa far sorridere anche
voi.
ALTRA AVVERTENZA: I personaggi umani che
compaiono nella fiction
esistono nella realtà. La storia raccontata, tuttavia, non
ha alcun riferimento
tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.
ENNESIMA, MA VI
GIURO ULTIMA, AVVERTENZA: [nota
originale scritta nel 2004]
I Pokémon e tutto
quel
che è ad esso collegato appartengono ai rispettivi
proprietari.
Tutti i personaggi
menzionati in codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi
Pokémon, esistono
nella realtà, ho soltanto provveduto a variare di poco i
loro nomi e/o i loro
cognomi e ad aumentare di qualche anno la loro età
effettiva. Posso pertanto
affermare che i personaggi non appartengono a me ma a loro stessi,
fatta la
dovuta eccezione per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico
qual è).
Ma devo precisare che Yari è in realtà un ragazzo.
Il
Fantasma Del Banki
Dal
diario di Artemide Aiuole, 1 agosto 2005/xy
Cazzo!
Posso
dire solo: cazzo.
Ho
capito tante cose in questo periodo, ma una più di tutte. Ho
capito di averlo
sempre amato, dalla prima volta che l’ho visto, e di averlo
rifiutato solo per
una ripicca infantile e priva di senso. Sono stata stupida, ma adesso
è troppo
tardi.
Lui
è
morto, non è più niente. Non ho nemmeno un corpo
su cui piangere il mio
perduto, sprecato, amore.
O
meglio, il corpo c'è, ma in lui adesso vive Kekko Banki.
Mi
sono resa conto del mio immenso sentimento solo il giorno che
è finito tutto,
dopo che Kekko e Flavius se ne sono partiti per chissà dove.
Poco prima che
Kekko s’impossessasse di lui, ho visto i suoi occhi brillare
dell’antica luce,
e il mio cuore ha fatto un balzo nel petto.
E
pensare che sono stata io a rifiutarlo.
Dio che
stupida che sono...!...
|
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Capitolo 28 *** Dal diario di Mira Distan, 2 agosto 2005/xy ***
fantasma1
AVVERTENZA PER I
LETTORI:
Ogni tanto riemergo con
storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia
produzione della
maturità, che cambierà fandom (sto buttando
giù una saga familiare a tema The
Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per adesso mi
faccio
vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo
più tempo/più
ispirazione/più dolore da gridare al mondo.
Ho scritto la storia
più
di dieci anni fa, come si può ricostruire dalla data dei
diari.
Questa storiella era
capitolo di una storia più grande, di cui rappresentava
sostanzialmente quello
che adesso si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel
tocco
di brio che ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei
sorrisi.
E ho pensato di
condividerla qui, nella speranza che magari possa far sorridere anche
voi.
ALTRA AVVERTENZA: I personaggi umani che
compaiono nella fiction
esistono nella realtà. La storia raccontata, tuttavia, non
ha alcun riferimento
tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.
ENNESIMA, MA VI
GIURO ULTIMA, AVVERTENZA: [nota
originale scritta nel 2004]
I Pokémon e tutto
quel
che è ad esso collegato appartengono ai rispettivi
proprietari.
Tutti i personaggi
menzionati in codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi
Pokémon, esistono
nella realtà, ho soltanto provveduto a variare di poco i
loro nomi e/o i loro
cognomi e ad aumentare di qualche anno la loro età
effettiva. Posso pertanto
affermare che i personaggi non appartengono a me ma a loro stessi,
fatta la
dovuta eccezione per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico
qual è).
Ma devo precisare che Yari è in realtà un ragazzo.
Il
Fantasma Del Banki
Dal
diario di Mira Distan, 2 agosto 2005/xy
Mi manca.
Ho
cercato di negarmelo, ma mi manca.
La mia
ragione sa che l’unica soluzione possibile era questa: che
lui se ne andasse
con il suo unico amore Kekko Banki. Che ci lasciasse. Che mi lasciasse.
Ma il
mio cuore, le mie viscere, la mia carne, sanno anche che era tanto
bello,
quando sembrava fossi io, il suo amore. O quanto meno la sua amata. La
sua
amante. Qualcosa.
E lo
rimpiangono, con spasimi di nostalgia, lacrime non versate, senso di
vuoto e di
niente.
La sua
compagnia, le sue carezze, i suoi baci, le sue
parole...
persino il nostro rincorrerci senza nome, quelli mi mancano. E sono la
cosa più
simile all'amore che abbia mai vissuto.
Adesso
che se n’è andato, concepisco solo adesso
l’eccezionalità di noi, e il
sentimento ineffabile che sapeva darmi.
C’è
solo
una cosa simpatica, il fatto che mi ha confermato
l’'arrivederci' e mi ha
salutata con un bacio sulle labbra. Vedrò di farmeli bastare.
|
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Capitolo 29 *** Dal diario di Camilla Mavadi, 5 agosto 2005/xy ***
fantasma1
AVVERTENZA PER I
LETTORI:
Ogni tanto riemergo con
storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia
produzione della
maturità, che cambierà fandom (sto buttando
giù una saga familiare a tema The
Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per adesso mi
faccio
vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo
più tempo/più
ispirazione/più dolore da gridare al mondo.
Ho scritto la storia
più
di dieci anni fa, come si può ricostruire dalla data dei
diari.
Questa storiella era
capitolo di una storia più grande, di cui rappresentava
sostanzialmente quello
che adesso si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel
tocco
di brio che ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei
sorrisi.
E ho pensato di
condividerla qui, nella speranza che magari possa far sorridere anche
voi.
ALTRA AVVERTENZA: I personaggi umani che
compaiono nella fiction
esistono nella realtà. La storia raccontata, tuttavia, non
ha alcun riferimento
tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.
ENNESIMA, MA VI
GIURO ULTIMA, AVVERTENZA: [nota
originale scritta nel 2004]
I Pokémon e tutto
quel
che è ad esso collegato appartengono ai rispettivi
proprietari.
Tutti i personaggi
menzionati in codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi
Pokémon, esistono
nella realtà, ho soltanto provveduto a variare di poco i
loro nomi e/o i loro
cognomi e ad aumentare di qualche anno la loro età
effettiva. Posso pertanto
affermare che i personaggi non appartengono a me ma a loro stessi,
fatta la
dovuta eccezione per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico
qual è).
Ma devo precisare che Yari è in realtà un ragazzo.
Il
Fantasma Del Banki
Dal
diario di Camilla Mavadi, 5 agosto 2005/xy
In
questo periodo ci sono state così tante rivelazioni...!
Artemide
si è scoperta innamorata di Federico... ma lui è
morto. Così la povera ragazza
è precipitata in uno stato di depressione taciturna e
piangente.
Vivian
s’è rivelata innamorata di Kekko... lo era da
tanto ma fingeva di non esserlo.
Ora che l’ha perso per sempre (sì, Flavius ha
borbottato un arrivederci ma
probabilmente ci stava prendendo tutti per il culo)
s’è depressa pure lei e s’è
convinta che non troverà mai più un ragazzo
speciale come lui e sarà destinata
all’eterna solitudine.
Mira ci
ha confessato di aver capito di essere innamorata di Flavius. Ma questa
non è
una novità, la sapevano tutti tranne lei... La giovane
allenatrice sta cercando
di affrontarla in maniera positiva, ma a volte precipita pure lei in
abissi di
tristezza infinita.
Così,
io e Merrie abbiamo organizzato in 5 minuti una gita in Polinesia per
risollevare l’animo a quelle povere ragazze. Una vacanza coi
fiocchi, quasi una
crociera... non faccio per dire. Ci divertiremo tanto: faremo il bagno,
mangeremo, corteggeremo aitanti giovani stranieri, baceremo, forse
tromberemo
anche. Ci saranno anche quel crostoso di Crosta e Cassandra... gli
altri
Pokémon Mira li lascerà in pensione.
Partiamo
già tra una settimana. Sarà un affare fenomenale,
e ci riusciremo a farglieli
dimenticare, quei tre! Non che poi fossero questo granché,
quindi non credo ci
vorrà neppure molto.
Evviva,
sono così eccitata! Non faccio una vacanza seria da tanti
anni...!
|
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Capitolo 30 *** Dal diario di Vivian Stanza, 1 settembre 2005/xy ***
fantasma1
E
questa è davvero, per sempre, la fine. Questo capitolo
chiude infatti la
storia, nata come spin-off tredici anni fa e divenuta per una qualche
sorta di
miracolo una specie di long fiction.
Questo
revival iniziato sostanzialmente per gioco mi ha inaspettatamente
regalato un
groviglio strano di emozioni, un miscuglio di divertimento, rimpianto,
risate,
riflessioni, scoperte. Ho di nuovo goduto, anche se solo in parte,
della
scrittura che fa riflettere su se stessi . Ho indovinato nella me
diciassettenne
una sorta di saggezza che non avevo mai pensato di avere.
E
adesso è con un senso quasi di amarezza che chiudo questo
spin-off/long
fiction, sperando di avervi divertito come io mi sono divertita a
riscrivere, a
pubblicare, a rileggere le mie parole.
Grazie
per aver letto, silenziosamente, la mia storia, un po' ingenua, un po'
sciocca,
uno degli ultimi ricordi della mia adolescenza (ormai ampiamente alle
spalle).
AVVERTENZA PER I
LETTORI:
Ogni tanto riemergo con
storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia
produzione della
maturità, che cambierà fandom (sto buttando
giù una saga familiare a tema The
Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per adesso mi
faccio
vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo
più tempo/più
ispirazione/più dolore da gridare al mondo.
Ho scritto la storia
più di dieci anni fa, come si può ricostruire
dalla data dei diari.
Questa storiella era
capitolo di una storia più grande, di cui rappresentava
sostanzialmente quello
che adesso si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel
tocco
di brio che ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei
sorrisi.
E ho pensato di
condividerla qui, nella speranza che magari possa far sorridere anche
voi.
ALTRA AVVERTENZA: I personaggi umani che
compaiono nella fiction
esistono nella realtà. La storia raccontata, tuttavia, non
ha alcun riferimento
tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.
ENNESIMA, MA VI
GIURO ULTIMA, AVVERTENZA: [nota
originale scritta nel 2004]
I Pokémon e tutto
quel
che è ad esso collegato appartengono ai rispettivi
proprietari.
Tutti i personaggi
menzionati in codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi
Pokémon, esistono
nella realtà, ho soltanto provveduto a variare di poco i
loro nomi e/o i loro
cognomi e ad aumentare di qualche anno la loro età
effettiva. Posso pertanto
affermare che i personaggi non appartengono a me ma a loro stessi,
fatta la
dovuta eccezione per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico
qual è).
Ma devo precisare che Yari è in realtà un ragazzo.
Il
Fantasma Del Banki
Dal
diario di Vivian Stanza, 1 settembre 2005/xy
Sono
tornata appena ieri dalla vacanza in Polinesia che Merrie e Camilla
avevano
organizzato per rallegrare me, Artemide e Mira.
È
stata una bella vacanza, eh, niente da dire. Ci ha permesso di non
pensare.
O
meglio, ha permesso a loro di non pensare.
A
loro, Mira ed Artemide. Le ho viste ridere, ballare, lasciarsi
corteggiare.
Artemide ha passato anche una focosa nottata di passione con un giovane
locale.
La
loro parola d’ordine è stata distrarsi.
La
mia, ricordare.
Non
voglio dire che le mie due amiche di cui sopra hanno
dimenticato Federico
e Flavius. Hanno ancora molte ombre nello sguardo, troppi stralci di
rimpianto,
troppi ricordi delle cose dette, delle scelte non fatte.
Ma ho
visto in loro la volontà di andare avanti. Di guardare oltre
l’amarezza
presente.
Mira
non si stanca di ricordarmi che c’è tanto altro da
vivere, noi siamo giovani e
la vita è lunga, non sarà la prima volta che
saremo costrette ad abbandonare
qualcosa o qualcuno, a dimenticare.
Ma io
la guardo negli occhi e so che queste parole servono più che
altro a convincere
se stessa. Ha lo sguardo scuro, Mira.
Eppure
è vero che lei, come Artemide, stanno cercando di andare avanti.
Io non
ce la faccio a mettere da parte Kekko. È la mia ossessione
da quasi dieci anni,
non posso credere di non poterlo più vedere, ora che era
fuggito dalla morte. E
tornare in quella casa, la casa in cui abbiamo vissuto quella tragedia,
via dei
Magnacci N° 96...! No, non posso. Non ho la forza fisica
né morale per farlo.
Devo
andarmene, senza dubbio.
Le
ragazze non lo sanno ancora. Ma mi capiranno.
Ho sentito
di una città, lontana... Dusk City, mi sembra si chiami.
Andrò là, via da tutti
questi ricordi, via da quest’eternità. Via da
Kekko, dal ricordo dell’amore che
non mi ha mai dato.
La mia
nuova vita sarà bella. Parola di Vivian Stanza.
Appendice
finale inserita dall’editore:
Per i
più sensibili, non preoccupatevi per i fantasmi del Poppi e
del Bidici. S’erano
ritrovati, fantasmi vaganti, a camminare insieme verso l’heaven.
Ma
avevano poi preferito trasferirsi nella famosa casa di riposo
“Bello... da
morire” specializzata nell’accoglienza dei fantasmi
stagionati. Qui avrebbero
passato tutta la simpatica eternità guardando film
porno/sadomaso fino allo
sfinimento. Pare che ne stiano guardando uno anche in questo preciso
momento.
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