Il Fantasma del Banki

di Giulia dans le noir
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Dal diario di Camilla Mavadi, 19 gennaio 2004/x ***
Capitolo 2: *** Dal diario di Merrie Mavadi, 4 aprile 2004/x ***
Capitolo 3: *** Dal diario di Flavius Bacci, 9 giugno 2004/x ***
Capitolo 4: *** Dal diario di Artemide Aiuole, 20 luglio 2004/x ***
Capitolo 5: *** Dal diario di Yari Bbionda, 20 luglio 2004/x ***
Capitolo 6: *** Dal diario di Vivian Stanza,9 agosto 2004/x ***
Capitolo 7: *** Dal diario di Mira Distan, 9 agosto 2004/x ***
Capitolo 8: *** Dal diario di Richard Poppi, 28 settembre 2004/x ***
Capitolo 9: *** Dal diario di Yari Bbionda, 29 settembre 2004/x ***
Capitolo 10: *** Dal diario di Federico Bidici, 13 ottobre 2004/x ***
Capitolo 11: *** Dal diario di Camilla Mavadi, 15 ottobre 2004/x ***
Capitolo 12: *** Dal diario di Artemide Aiuole,31 ottobre 2004/x ***
Capitolo 13: *** Dal diario di Flavius Bacci, 7 novembre 2004/x ***
Capitolo 14: *** Dal diario di Mira Distan, 8 dicembre 2004/x ***
Capitolo 15: *** Dal diario di Vivian Stanza, 4 gennaio 2005/xy ***
Capitolo 16: *** Dal diario di Kekko Banki, 7 gennaio 2005/xy ***
Capitolo 17: *** Dal diario di Flavius Bacci, 19 gennaio 2005/xy ***
Capitolo 18: *** Dal diario di Merrie Mavadi, 28 febbraio 2005/xy ***
Capitolo 19: *** Dal diario di Vivian Stanza, 6 marzo 2005/xy ***
Capitolo 20: *** Dal diario di Artemide Aiuole, 24 aprile 2005/xy ***
Capitolo 21: *** Dal diario di Camilla Mavadi, 5 maggio 2005/xy ***
Capitolo 22: *** Dal diario di Mira Distan, 15 giugno 2005/xy ***
Capitolo 23: *** Dal diario di Artemide Aiuole, 15 giugno 2005/xy ***
Capitolo 24: *** Dal diario di Merrie Mavadi, 21 luglio 2005/xy ***
Capitolo 25: *** Dal diario di Flavius Bacci, 27 luglio 2005/xy ***
Capitolo 26: *** Dal diario di Yari Bbionda, 30 luglio 2005/xy ***
Capitolo 27: *** Dal diario di Artemide Aiuole, 1 agosto 2005/xy ***
Capitolo 28: *** Dal diario di Mira Distan, 2 agosto 2005/xy ***
Capitolo 29: *** Dal diario di Camilla Mavadi, 5 agosto 2005/xy ***
Capitolo 30: *** Dal diario di Vivian Stanza, 1 settembre 2005/xy ***



Capitolo 1
*** Dal diario di Camilla Mavadi, 19 gennaio 2004/x ***


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AVVERTENZA PER I LETTORI: Ogni tanto riemergo con storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia elaborazione della maturità, che cambierà fandom (sto buttando giù una saga familiare a tema The Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per adesso mi faccio vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo più tempo/più ispirazione/più dolore da gridare al mondo.

Ho scritto la storia più di dieci anni fa, come si può ricostruire dalla data dei diari.

Questa storiella era capitolo di una storia più grande, di cui rappresentava sostanzialmente quello che adesso si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel tocco di brio che ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei sorrisi.

 

E ho pensato di condividerla qui, nella speranza che magari possa far sorridere anche voi.

 

ALTRA AVVERTENZA: I personaggi umani che compaiono nella fiction esistono nella realtà. La storia raccontata, tuttavia, non ha alcun riferimento tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.

ENNESIMA, MA VI GIURO ULTIMA, AVVERTENZA [nota originale del 2004, nb]: I Pokémon e tutto quel che è ad esso collegato appartengono ai rispettivi proprietari. 

Tutti i personaggi menzionati in codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi Pokémon, esistono nella realtà, ho soltanto provveduto a variare di poco i loro nomi e/o i loro cognomi e ad aumentare di qualche anno la loro età effettiva. Posso pertanto affermare che i personaggi non appartengono a me ma a loro stessi, fatta la dovuta eccezione per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico qual è). Ma devo precisare che Yari è in realtà un ragazzo.

 

 

 

Il Fantasma Del Banki

 

 

Dal diario di Camilla Mavadi, 19 gennaio 2004/x

 

Flavius è venuto ieri nel mio letto. Era notte. L’avevo già sentito entrare e scambiarsi degli affettuosi baci con Kekko. E poi, come al solito, era scoppiata la lite. Flavius è strisciato in camera da me, io che fingevo di dormire ma avevo ascoltato con estrema attenzione l’intera conversazione. Mi aveva toccata con dolcezza sul braccio che avevo lasciato cadere mollemente oltre la sponda del letto.

"Camilla," aveva mormorato. "Che c’è, sei sveglia?" Mi accorgo solo adesso quanto fosse inutile ed inopportuna, da parte sua, quella domanda. Perché, che senso ha chiedere ad una se dorme quando è così tardi che quasi certamente quella starà dormendo? Ma Flavius non ci pensa mai a queste cose.

"Sì," avevo risposto. "Sì, sono sveglia." E poi: "Hai di nuovo litigato con Kekko?" avevo domandato.

Flavius aveva annuito e mi aveva abbracciata. Piangeva.

"Perché?" aveva singhiozzato, stringendomi a sé. "Perché è così stronzo, Camilla? Perché con me?" Gli avevo dato un bacio sul naso (lo spazio da baciare era tanto, quindi non ho avuto problemi di alcun tipo).

"Lo conosci, Flavius," gli avevo sussurrato. "Lo sai, com’è fatto."

E c’era stato silenzio.

Poi mi aveva chiesto:

"Posso dormire qui? Non ho il coraggio di guardarlo ancora." Avevo sorriso, con la certa bieca consapevolezza di come si sarebbe conclusa la nottata.

"Resta qua," avevo concesso, facendogli un po’ di posto del mio letto. E Flavius s’era adagiato al mio fianco. Sentivo i suoi occhi puntati su di me. Con stupore ho sentito dei piccoli brividi di piacere attraversarmi tutto il corpo.

Il suo bacio è arrivato timido ed io l’ho accolto con piacere, perché così desideravo. L’ho lasciato fare anche quando è diventato più insistente e mi ha lentamente denudata. Ammetto che ho goduto di ogni suo tocco.

E poi so di non aver avuto più un pieno controllo delle mie capacità mentali, delle mie dovute inibizioni.

È stato bello. Anzi, dirò, più che bello. Flavius geme in antico egizio all’apice del piacere, e questo potrebbe costituire un problema in determinati frangenti. Ma non posso negare che la scorsa notte è stata meravigliosa. Non l’avevo mai visto, Flavius, sotto questo punto di vista. Artemide è già stata a letto con lui... attorno al mese di ottobre, novembre dello scorso anno, se non sbaglio... eppure non me l’ha raccontato così. Di certo non i gemiti in antico egizio.

E ancora più bello del sesso, è il ricordo del suo sonno adagiato contro il mio fianco. Potevo sentirlo respirare, è stato tenerissimo!... Sono rimasta ad ascoltare il calore dei suoi sospiri per una decina di minuti, finché non mi sono sentita le palpebre pesanti e non mi sono adagiata ancora più vicina a lui. E ricordo di aver sperato che quella notte non fosse la sola.

Adesso che sono sveglia, adesso che ogni ricordo di quella notte è svanita dalle mie carni, adesso che non fremo più a ricordare le sue carezze, solo adesso posso giudicare con maggior chiarezza e lucidità.

Davvero uno strano individuo, quel Flavius.

Passa tutto il giorno chiuso nella sua villa a tradurre le sue scartoffie egizie, e le rare volte che esce lo fa solo perché spinto da un motivo trascendente: Kekko.

Il loro è l’amore più assurdo e tormentato a cui abbia mai avuto la fortuna di assistere. Non passa giorno che non litighino, e per stronzate poi, eppure Flavius è perdutamente assurdamente innamorato di Kekko.

Da questo, ho perciò dedotto che Flavius è venuto a letto con me per un motivo ben diverso dall’amore. Potrei parlare di attrazione, forse. O di un’improvvisa impennata dei suoi ormoni maschili. Ma sarei più propensa ad accettare la crudele ma attinente alla verità, ipotesi per cui Flavius è venuto a letto con me solo per ingelosire Kekko, prendersi una rivalsa su di lui. So che l’ha già fatto, con Artemide. E io non sono certo un’eccezione alla sua regola.

Peccato. Mi è piaciuto tanto, ieri notte...! Era tanto tempo che non provavo emozioni simili, e non voglio perdere quello che è riuscite a farmele provare di nuovo. Peccato. Eppure, chissà... forse, Kekko ha bisogno di molto tempo per ingelosirsi. Chissà... E allora, niente esclude che Flavius torni da me, chiedendo aiuto e consolazione.

Cristo, mi sento così cattiva...!

Dovrei desiderare il ricongiungimento dei due amanti... sono amici miei del resto.

Tutta colpa degli ormoni, senza dubbio: estrogeno, si chiama.

Sono donna anch’io, talvolta.

 

 

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Capitolo 2
*** Dal diario di Merrie Mavadi, 4 aprile 2004/x ***


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AVVERTENZA PER I LETTORI: Ogni tanto riemergo con storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia elaborazione della maturità, che cambierà fandom (sto buttando giù una saga familiare a tema The Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per adesso mi faccio vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo più tempo/più ispirazione/più dolore da gridare al mondo.

Ho scritto la storia più di dieci anni fa, come si può ricostruire dalla data dei diari.

Questa storiella era capitolo di una storia più grande, di cui rappresentava sostanzialmente quello che adesso si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel tocco di brio che ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei sorrisi.

Ho diviso questo spin-off in capitoli che per forza di cose sono brevi, visto che in origine costituivano i singoli paragrafi di un intero capitolo.

E ho pensato di condividerla qui, nella speranza che magari possa far sorridere anche voi. 

 

ALTRA AVVERTENZA: I personaggi umani che compaiono nella fiction esistono nella realtà. La storia raccontata, tuttavia, non ha alcun riferimento tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.

ENNESIMA, MA VI GIURO ULTIMA, AVVERTENZA [nota originale del 2004, nb]: I Pokémon e tutto quel che è ad esso collegato appartengono ai rispettivi proprietari. 

Tutti i personaggi menzionati in codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi Pokémon, esistono nella realtà, ho soltanto provveduto a variare di poco i loro nomi e/o i loro cognomi e ad aumentare di qualche anno la loro età effettiva. Posso pertanto affermare che i personaggi non appartengono a me ma a loro stessi, fatta la dovuta eccezione per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico qual è). Ma devo precisare che Yari è in realtà un ragazzo.

 

 

 

Il Fantasma Del Banki

 

 

Dal diario di Merrie Mavadi, 4 aprile 2004/x

 

Non ho mai amato con tanta foga. Mi tremano ancora le mani se ci penso. Dio! È stato bellissimo... E io che avevo sempre pensato che quel Flavius fosse un tale incapace! Devo ammettere che mia sorella diceva il vero... ed odio ammettere che Camilla ha ragione.

È successo due giorni fa, di pomeriggio.

Io, Camilla, Artemide, Federico, Vivian e Kekko avevamo organizzato un pic-nic nel praticello accanto alla fabbrica di deodoranti cittadina. E Kekko aveva invitato Flavius, che solo per il suo amore era sceso dal suo iperuranio di piramidi e cartigli egizi e ci aveva accompagnati. C’era anche Crosta, il mio Bulbasaur, unico testimone di quel mio sogno svanito ancora prima di cominciare... Ma perché dovrei dargliene la colpa, povero Crosta! Non è certo colpa sua se complicazioni esterne mi hanno impedito di continuare la mia carriera di allenatrice.

Dopo aver pranzato e gustati i deliziosi panini precotti del supermarcato, ci siamo divisi: Artemide s’è allontanata saltellando per cogliere fiori, e Federico con lei; Vivian e Camilla si sono arrampicate su un pino e chiacchieravano fitto fitto; Flavius e Kekko si scambiavo effusioni persi nell’erba. Io stavo accoccolata vicino al fiumiciattolo che sgorga da deposito rifiuti della fabbrica e compilavo la settimana enigmistica. Crosta dormiva al mio fianco. Poi è esploso qualcosa tra Kekko e Flavius, li ho sentito gridare, imprecare, singhiozzare. C’è stato il rumore di uno schiaffo. Ho continuato a risolvere il difficile rebus, finché non ho sentito dei passi rotti tra l’erba e Flavius non m’è quasi piombato addosso. Tremava, stravolto.

"Merrie," ha mormorato, pallido.

"Hai litigato di nuovo con Kekko, eh?" Sapevo di avere ragione: Flavius si riduce in questo stato solo dopo un diverbio con il suo amato..

Il suo bacio è arrivato improvviso. Mi ha baciato il collo, appassionatamente, per poi risalire fino alle mie labbra. 

Io non ho fatto niente per oppormi. Come dire, lo trovavo giusto. Non c’erano moralismi né risentimenti: solo, era giusto. Ho sentito le mani di Flavius scivolare sotto la mia maglietta, ma l’ho lasciato fare. Non sarebbe mai andato più avanti, di questo ero certa. Come, da qui, mi sia ritrovata del tutto nuda, alla completa mercé di Flavius che muoveva sul mio corpo le sue mani esperte, è ancora un mistero.

È entrato in me con dolcezza, mi sono appena lasciata sfuggire un gemito.

Crosta ha sbadigliato e si è voltato annoiato dalla parte opposta: aveva veduto abbastanza.

È stato stupendo, superlativo, inimitabile. Eppure, so che è stato con me solo per fare un torto a Kekko... così ha fatto con Camilla ed Artemide, non credo con me sia stato diverso. Lo so.

Flavius fa così, l’ha sempre fatto fin dai tempi dell’adolescenza.

Se solo non vibrassi ancora, al ricordo di ogni sua carezza, ogni suo bacio... Cristo! So che non tornerà, è stato con me per un attimo, non voleva prendermi in giro, no no, non si rende mai conto dei torti che fa e che può fare. Non voleva giocare con me, con i miei sentimenti... pensa semplicemente che gli sia dovuto.

Devo impormi, devo dimenticare quelle ore passata a carezzarci pigramente sulle sponde del ruscello vicino al ruscello, a baciarci con tenerezza le labbra. E chissà dov’era finito Crosta!...

Dovrei pensare a Daniel, mio compagno di corso all’università. È un bel ragazzo, e credo di interessargli un pochetto. Mi aiuterà a dimenticare Flavius e quel vortice di emozioni che mi pulsa nel cuore. Ce l’ha fatta Camilla, in fondo... dimenticarlo, intendo. Non voglio e non posso esserle seconda in questo. Devo pensare che Flavius è sì un bel ragazzo, ma ce ne sono mille altri come lui... e migliori. Ecco, migliori.

Potrei chiedere consiglio a Crosta. Quel Pokémon ne sa una più del diavolo.

 

 

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Capitolo 3
*** Dal diario di Flavius Bacci, 9 giugno 2004/x ***


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AVVERTENZA PER I LETTORI: Ogni tanto riemergo con storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia produzione della maturità, che cambierà fandom (sto buttando giù una saga familiare a tema The Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per adesso mi faccio vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo più tempo/più ispirazione/più dolore da gridare al mondo.

Ho scritto la storia più di dieci anni fa, come si può ricostruire dalla data dei diari.

Questa storiella era capitolo di una storia più grande, di cui rappresentava sostanzialmente quello che adesso si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel tocco di brio che ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei sorrisi.

Ho diviso questo spin-off in capitoli che per forza di cose sono brevi, visto che in origine costituivano i singoli paragrafi di un intero capitolo.

E ho pensato di condividerla qui, nella speranza che magari possa far sorridere anche voi. 

 

ALTRA AVVERTENZA: I personaggi umani che compaiono nella fiction esistono nella realtà. La storia raccontata, tuttavia, non ha alcun riferimento tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.

ENNESIMA, MA VI GIURO ULTIMA, AVVERTENZA [nota originale del 2004, nb]: I Pokémon e tutto quel che è ad esso collegato appartengono ai rispettivi proprietari. 

Tutti i personaggi menzionati in codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi Pokémon, esistono nella realtà, ho soltanto provveduto a variare di poco i loro nomi e/o i loro cognomi e ad aumentare di qualche anno la loro età effettiva. Posso pertanto affermare che i personaggi non appartengono a me ma a loro stessi, fatta la dovuta eccezione per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico qual è). Ma devo precisare che Yari è in realtà un ragazzo.

 

 

Il Fantasma Del Banki

 

 

Dal diario di Flavius Bacci, 9 giugno 2004/x

 

È arrivata una nuova in casa di Kekko. E stranamente i miei ormoni hanno avuto un guizzo verso di lei. Mi capita così di rado, in questo periodo, di provare seria attrazione per una creatura di sesso femminile.

Chiariamoci, sono un amante perfetto. Credo che Camilla, Artemide e Merrie possano confermarlo. Ma anche loro sanno che ho fatto quel che ho fatto solo per lui... Kekko, voglio dire. Credo sia l’unico modo perché possa capire quanto tengo a lui. A volte, ho l’impressione che non faccia che usarmi e prendersi gioco di me.

Questa nuova ragazza è diversa. Certo che è carina, non mi sentirei mai attratto da una ragazza meno attraente ed affascinante di me. Nessuno definirebbe Artemide o Merrie o Camilla delle brutte ragazze... ho del buon gusto, io, in termini di femmine.

Ma questa Mira sembra diversa: da dire che si è limitata a sorridere quando ho annunciato con il dovuto fervore che per rendere davvero interessante la sua cameretta avrebbe potuto aggiungere un obelisco in bassorilievi decorato, più o meno all’altezza del letto di Vivian, con cui Mira dividerà la stanza. La reazione della suddetta Vivian è stata a quel punto immediata... è davvero odiosa, quella, acida e polemica. 

Credo di non averla ancora mummificata viva solo perché è la cugina di Kekko e la prima che l’ha iniziato alle pratiche sessuali perverse.

Avrbbe bisogno di distarsi, magari con una sana scopata. Ma non l'avrà certo da me.

Ripenso a Mira... Vivian, o Camilla, o qualunque altro coinquilino di Kekko, forse anche lo stesso Kekko, avrebbero reagito con la violenza o con le offese. Non con un sorriso: e questo è davvero un gesto molto carino. 

Ma non è solo quello. Non riesco a smettere di ricordarla, e questo mi distrae sia dalle mie traduzioni in aramaico antico sia dai miei costanti pensieri erotici nei confronti di Kekko. E' un fatto che mi disorienta, ma allo stesso tempo mi compiace.

Oh, sì. Quella ragazza mi ha totalmente affascinato. Ho capito che avrebbe significato qualcosa per me nel momento esatto in cui mi ha piantato gli occhi, scuri, profondi, passionali, addosso, mi ha sorriso e si è presentata.

Nomen omen, come dice il volgo (anche se io trovo più gradevole e meno rozza la locuzione "nomina sunt consequentia rerum"*) .Ne sono certo perché, come voi già sapete, il mio terzo - o quarto - hobby è l'astronomia*.

Mi ha così colpito che avrei voglia di sentirla parlare ancora, di conoscerla di più. Capire la sua storia. chiederle quando ha scelto di allenare Pokémon.

Già, perché è  un'allenatrice di Pokémon, la prima del nostro gruppo. Certo, Merrie ci ha provato e si porta sempre dietro quel botolo di Crosta... ma non è la stessa cosa. Mira è allenatrice di quattro Pokémon: un Bayleef, un Houndoom, un Persian e... ed un Muk, mi sembra. E poi ha l’ambizione di entrare in una scuola di interpreti Pokémon. Dice che sta studiando per il test di ammissione di settembre.

Dio, se non ci fosse Kekko, il mio unico grande amore per l’eternità, penso proprio m’innamorerei di lei.

È giunta in casa di Kekko perché è amica di Artemide... amica di vecchia data, pare. Sono felice che sia giunta una nuova vita - e che vita! -  a dare nuovo vigore all’appartamento di via dei Magnacci N^96, eppure non posso fare a meno di notare che si mina sempre più la nostra intimità, mia e di Kekko. I suoi coinquilini adesso sono sei.

Non è giusto.

 



* Giustiniano, Institutiones, libro II, 7, 3, Quest’espressione non è riferita tuttavia alla convinzione che nel nome di una persona fosse iscritto il suo destino, ma si riferisce ai nomi delle cose presenti nel mondo.

* Mira è una stella variabile pulsante che ha dato il nome alla classe delle variabili Mira e che si trova nella costellazione della Balena. Il suo nome significa “la meravigliosa”

 

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Capitolo 4
*** Dal diario di Artemide Aiuole, 20 luglio 2004/x ***


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AVVERTENZA PER I LETTORI: Ogni tanto riemergo con storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia produzione della maturità, che cambierà fandom (sto buttando giù una saga familiare a tema The Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per adesso mi faccio vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo più tempo/più ispirazione/più dolore da gridare al mondo.

Ho scritto la storia più di dieci anni fa, come si può ricostruire dalla data dei diari.

Questa storiella era capitolo di una storia più grande, di cui rappresentava sostanzialmente quello che adesso si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel tocco di brio che ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei sorrisi.

Ho diviso questo spin-off in capitoli che per forza di cose sono brevi, visto che in origine costituivano i singoli paragrafi di un intero capitolo.

E ho pensato di condividerla qui, nella speranza che magari possa far sorridere anche voi. 

 

ALTRA AVVERTENZA: I personaggi umani che compaiono nella fiction esistono nella realtà. La storia raccontata, tuttavia, non ha alcun riferimento tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.

ENNESIMA, MA VI GIURO ULTIMA, AVVERTENZA [nota originale del 2004, nb]: I Pokémon e tutto quel che è ad esso collegato appartengono ai rispettivi proprietari. 

Tutti i personaggi menzionati in codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi Pokémon, esistono nella realtà, ho soltanto provveduto a variare di poco i loro nomi e/o i loro cognomi e ad aumentare di qualche anno la loro età effettiva. Posso pertanto affermare che i personaggi non appartengono a me ma a loro stessi, fatta la dovuta eccezione per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico qual è). Ma devo precisare che Yari è in realtà un ragazzo.

 

 

 

Il Fantasma Del Banki

 

 

Dal diario di Artemide Aiuole, 20 luglio 2004/x

 

Odio quando un ragazzo cerca di farsi piacere da me. L’ho sempre odiato.

... Lo so, cosa stai per replicare: dimentichi Flavius. Ma lui era diverso: tra me e Flavius c’era un tacito accordo, su quello che andava fatto e su quello che potevo aspettarmi da lui e lui da me. Non nego che poi, quella sia stata una nottata gradevole per non dire bella. Ma con Flavius è stato diverso: lui NON voleva farsi piacere, non da me quanto meno.

Con Federico è tutta un’altra cosa: finché è stato amico mio, e SOLO questo, l’ho trovato simpatico e anche quasi spassoso. Ma a quanto pare gli piaccio, e da lungo tempo anche.

Dio che nausea....!

È sempre lì, pronto ad aiutarmi, a sostenermi, a consigliarmi... e perché poi?! Perché vuole da me UNA cosa sola, e così spera di ottenerla. Futile illuso! Non gliela darò mai.

Sarò meglio che trovi qualcun'altra da importunare.

E con questo chiudo tutti i miei problemi sentimentali.

Parliamo del tempo. Fa tanto caldo, in questo periodo. Ed è giusto che sia così, in fondo è luglio. Io e Camilla abbiamo preso l’abitudine di stenderci pigramente sul terrazzino cadente in topless, così per goderci la rara frescura. Spero solo che il terrazzo non crolli sulla testa dei gentili passanti. 

Mira è sempre a zonzo a combattere con i suoi Pokémon, e quando non allena non fa che studiare per l’esame di settembre. Entro poco morirà per lo stress, ve lo garantisco io. Molto più accomodante è Cassandra, quella bestia del suo Persian. Piuttosto che seguire l’allenatrice nell’allenamento, preferisce tenere compagnia a me e Camilla sul terrazzo. Si stiracchia le zampe e si sdraia beata al sole.

Mira riveste allora le spoglie dell’allenatrice di Pokémon seria e diligente (eppure so bene che non lo è). S’indispettisce, borbotta qualcosa, poi conclude sempre dicendo a Cassandra una cosa del tipo:

"Favoloso, gatta, ne riparleremo quando non mi frutterai più neppure una medaglia," e a noi: "Divertitevi, ragazze, e mi raccomando badate a Cassie! Tornerò per cena... Aspettate, non so, forse mi fermo a studiare da un amico... o forse alleno fino a tardi... o forse ancora torno presto per studiare... Non so, comunque non preparatemi la cena, mi raccatterò qualcosa nel frigorifero."

Merrie sta uscendo con un tipo. Ha finalmente superato la crisi che le ha provocato Flavius, e che ormai durava da aprile. Mi chiedo ad essere sinceri come abbia fatto ad entrarci; ammetto che Flavius è un buon amante (anche se io, dall’alto della mia esperienza, ho provato di meglio), ma certo non vale una sofferenza di mesi! Il tipo di Merrie si chiama Daniel, mi sembra. È un suo compagno d’università, se non sbaglio.

Dopo tanto tempo, Merrie sembra felice. Forse Daniel riuscirà a cicatrizzare le ferite che Flavius ha lasciato nel suo animo. 

È così tanto assurdo, quel ragazzo! Non riesce mai a capire con quali ragazze comportarsi da maniaco sessuale che approfitta e abusa della donna semplicemente per rendersi più appetibile agli occhi di Kekko, e con quali evitare accuratamente tale comportamento per eludere una sofferenza di mesi. E pensare che non lo fa con alcuna cattiveria...! È solo coglione. 

In questo periodo fila d’amore e d’accordo con Kekko, quindi non ci ha più provato con nessuna di noi... Naturalmente litiga con Kekko un giorno sì e l’altro anche, ma sono litigi veniali che non provocano in lui quelle reazioni di vero maschio virile. Lui NON è virile, in sintesi. (anche se, devo ammettere, a letto diventa proprio un’altra persona)

Kekko è ancora più assente di Mira. Non è mai in casa, arriva quasi sempre tardi, la sera, ma Flavius è già in agguato e riusciamo a malapena a salutarlo. Sarà impegnato in uno dei suoi mille inciuci meglio conosciuti come flirt... Tremo solo al pensiero che lo scopra Flavius, perché intuisco già la possibile reazione: e a questo punto, sono rimaste solo Vivian e Mira. Non credo ci riproverebbe con Merrie, e comunque gli andrebbe male; Camilla mi ha già detto che lo rifiuterebbe cortesemente. E io… be’, chissà, ma non amo ripetermi. E neppure Flavius, a meno che non sia costretto.

Ieri sera c’era una festicciola, nella sua villa. Siamo andati tutti... persino Mira. È stato divertente, c’erano molti simpatici storici amici del nostro Flavius. Uno ha cercato di abbordarmi illustrandomi i caratteri salienti della civiltà ittita, ma per fortuna Federico è venuto a salvarmi. Una volta tanto, la sua infatuazione per me mi è stata utile... non che questo lo salvi da tutto il mio sincero disinteresse. 

Abbiamo conosciuto anche la cameriera personale di Flavius... bizzarro, lo conosco da più di due anni e non sapevo avesse una cameriera. Si chiama Yari ed ha dei lunghi e fluenti capelli biondi. È simpatica e alla mano e beve molta vodka. Mira mi ha presa da parte e mi ha detto che Flavius le ha confessato che Yari è innamorata persa di Federico, e se per caso mi dispiaceva. Ma che discorsi! Che se lo prenda pure tutto, Yari! Glielo regalo!

Anzi, pensandoci meglio, quasi quasi la pago!

 

 

 

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Capitolo 5
*** Dal diario di Yari Bbionda, 20 luglio 2004/x ***


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AVVERTENZA PER I LETTORI: Ogni tanto riemergo con storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia elaborazione della maturità, che cambierà fandom (sto buttando giù una saga familiare a tema The Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per adesso mi faccio vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo più tempo/più ispirazione/più dolore da gridare al mondo.

Ho scritto la storia più di dieci anni fa, come si può ricostruire dalla data dei diari.

Questa storiella era capitolo di una storia più grande, di cui rappresentava sostanzialmente quello che adesso si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel tocco di brio che ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei sorrisi.

 

E ho pensato di condividerla qui, nella speranza che magari possa far sorridere anche voi.

 

ALTRA AVVERTENZA: I personaggi umani che compaiono nella fiction esistono nella realtà. La storia raccontata, tuttavia, non ha alcun riferimento tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.

ENNESIMA, MA VI GIURO ULTIMA, AVVERTENZA: [nota originale scritta nel 2004]

I Pokémon e tutto quel che è ad esso collegato appartengono ai rispettivi proprietari. 

Tutti i personaggi menzionati in codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi Pokémon, esistono nella realtà, ho soltanto provveduto a variare di poco i loro nomi e/o i loro cognomi e ad aumentare di qualche anno la loro età effettiva. Posso pertanto affermare che i personaggi non appartengono a me ma a loro stessi, fatta la dovuta eccezione per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico qual è). Ma devo precisare che Yari è in realtà un ragazzo.

 

 

 

Il Fantasma Del Banki

 

 

Dal diario di Yari Bbionda, 20 luglio 2004/x

 

Dio segone! Come lo amo, come lo stimo, come lo voglio, tutto, per me... L’ho visto ieri dopo molto tempo. Epoche fa eravamo compagni di bevuta, io e Federico: ah, bei tempi passati! Ma allora io avevo 16 anni e lui 15, e quanto è passato? sei, sette anni... già, sei o sette. Poi è tutto cambiato, quando ho preso servizio nella villa di Flavius Bacci. Adesso sono troppo impegnata per intrattenere delle relazioni serie con i miei compagni di bevuta. Eppure, Federico mi ha lasciato qualcosa nel cuore. 

Ieri sera Flavius aveva organizzato una festicciola. 

Bé... 'aveva organizzato' è una palese esagerazione, se non una vera e propria menzogna: chi è stata mandata a comprare cocktails alcolici, stuzzichini, tramezzini e Coca-cole alle tre pomeridiane, quando il sole è alto nel cielo e fa tanto caldo? chi ha impastato per ore ed ore l’impasto della pizza fatta in casa? chi ha lucidato quella casa polverosa di reperti storici ammuffiti? e infine, chi ha accolto tutta quella massa di amici storici snob presentatisi con una mezz’ora buona d’anticipo? Io, sono stata, chi altri?!

... C’era anche Federico. Era stupendamente stupendo nel suo abituccio nero stirato di fresco. L’ho rimirato per qualche minuto, prima che Flavius m’intimasse di tornare in cucina e di portare in salotto la torta con panna e cioccolata. Ho obbedito, non prima di essermi servita un’abbondante porzione di quello stesso dessert che, in fondo, io stessa avevo preparato.

Ho conosciuto uno strano individuo là alla festa. Non era uno di quegli amichetti snob e studiosi di storia che si porta spesso Flavius a casa... cioè, che era snob non lo nega nessuno, ma non era certo uno storico. Richard Poppi, si chiama. È più piccolo di me di me di quattro anni, non è ancora ventenne! È un moccioso che si spaccia per grand’uomo. Glielo do io un vero uomo, puah! Però una cosa a suo favore c’è: ha tantissimi soldi. È una specie di miliardariucolo che può permettersi tutto quello che vuole. So di certe donne che hanno fatto fortuna dopo aver passato una notte con lui...

Anche se il mio cuore resterà per sempre fedele a Federico, spero che quel Poppi abbia notato il mio fascino di bionda e mi desideri per una notte di follie sfrenate.

... Questo me lo diceva anche la mamma: che la speranza è sempre l’ultima a morire.

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Capitolo 6
*** Dal diario di Vivian Stanza,9 agosto 2004/x ***


fantasma1

AVVERTENZA PER I LETTORI: Ogni tanto riemergo con storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia elaborazione della maturità, che cambierà fandom (sto buttando giù una saga familiare a tema The Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per adesso mi faccio vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo più tempo/più ispirazione/più dolore da gridare al mondo.

Ho scritto la storia più di dieci anni fa, come si può ricostruire dalla data dei diari.

Questa storiella era capitolo di una storia più grande, di cui rappresentava sostanzialmente quello che adesso si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel tocco di brio che ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei sorrisi.

 

E ho pensato di condividerla qui, nella speranza che magari possa far sorridere anche voi.

 

ALTRA AVVERTENZA: I personaggi umani che compaiono nella fiction esistono nella realtà. La storia raccontata, tuttavia, non ha alcun riferimento tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.

ENNESIMA, MA VI GIURO ULTIMA, AVVERTENZA: [nota originale scritta nel 2004]

I Pokémon e tutto quel che è ad esso collegato appartengono ai rispettivi proprietari. 

Tutti i personaggi menzionati in codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi Pokémon, esistono nella realtà, ho soltanto provveduto a variare di poco i loro nomi e/o i loro cognomi e ad aumentare di qualche anno la loro età effettiva. Posso pertanto affermare che i personaggi non appartengono a me ma a loro stessi, fatta la dovuta eccezione per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico qual è). Ma devo precisare che Yari è in realtà un ragazzo.

 

 

 

Il Fantasma Del Banki

 

 

Dal diario di Vivian Stanza,9 agosto 2004/x

 

Abbiamo bisogno di una cosa sola, nella vita: CONTEGNO! E in questa casa ce n’è sempre meno, ve lo assicuro io che ho sempre più esperienza della vita. Già sapevo che sono mesi che Flavius se lo tira con Kekko portandosi a letto metà delle ragazze che vivono in questa casa in via dei Magnacci, sperando così di rendersi interessante. Ma Flavius è anche la più strana creatura che abbia mai camminato su questa Terra, e questa me la spiegavo.

Ma non mi sarei mai immaginata che la reazione di Kekko sarebbe stata la stessa medesima!

Avete presente Kekko: maschio, villoso, virile. L’ho iniziato io al sesso, perciò so bene quello che dico.

Mi ha stupito, perciò: spero che quello che ha fatto gli abbia procurato anche del piacere dal punto di vista fisico... No! Spero che la molla che l’abbia spinto sia PIÙ CHE ALTRO il piacere fisico.

Sono passate poche ore da quando si è allontanato dal mio letto, non riesco ancora a dormire. Mira aveva detto che sarebbe rimasta ad allenare fino a tardi, e che al suo ritorno per non svegliarmi avrebbe trovato un altro luogo per dormire. Le avevo fatto notare che avrebbero dormito anche tutti gli altri e, non svegliando me, avrebbe per forza svegliato qualcun altro. Ricordo ancora il sorriso di Mira. Era allusivo; sì, s'ì, alludeva proprio a qualcosa.

"Magari qualcun altro farà tardi," ha asserito, come se cercasse di nascondermi un qualche inciucio incoffessabile. Ma non sa, ahilei, che l'ho già scoperto, il suo inciucio! Ma questo sarà evidente più avanti.

Comunque, per fortuna che avevo campo libero.

Non sapevo ancora, però, tutto quello che mi sarebbe successo nella notte, così mi sentivo quasi sola quando mi sono coricata alla solita ora. Poco dopo, ho udito il rumore della porta che si apriva ed è entrato Kekko.

"Ciao," ha sussurrato, sedendosi sul letto accanto a me.

"Ciao," ho replicato. Mi ha sorriso e ha detto una cosa del tipo:

"Sei più carina del solito stasera, sai?"

"Cosa vuoi, Kekko?" gli ho chiesto subito. Lo conosco, mio cugino.

"Sesso," ha risposto francamente lui. Sono rimasta così, strabiliata, stupefatta, meravigliata. Io e Kekko avevamo deciso di smettere di fare sesso già quattro anni fa. Mi sembra fosse partita da lui, poi, questa proposta. Che venisse a chiedermelo così, senza vergogna, a distanza di tanto tempo, questo m’ha lasciata alquanto perplessa.

"Kekko, avevamo detto di..." ho balbettato, incerta.

"Vivian, ti prego!" mi ha interrotto lui con lo sguardo supplicante di un cucciolo ferito. "Ricordo quello che avevamo detto... Ma ho bisogno, adesso, ne ho un così gran bisogno..." È stato scosso da un brivido. Questo mi ha confuso ancora di più le idee.

"Hai così tante donne che ti vengono dietro..." ho notato, piatta. Eppure mi tremava la voce, ricordo ancora di essermi sentita attorcigliare lo stomaco. "C’è quella Liviuska, ad esempio. Mi sembra abbastanza presa per..." Ero a dire il vero abbastanza stufa degli sbalzi ormonali di mio cugino, tanto più che aveva a disposizione una quantità incalcolabile di ragazze pronte a dargliela. Perché mai importunare la cugina, sua prima ed antica amante?

"Ma non capisci?!" ha incalzato Kekko, e ha preso le mie mani tra le sue. Ci siamo guardati, ed è stato uno sguardo così profondo, intenso... Ne ero quasi imbarazzata, peggio che mi avesse vista nuda. (anche perché mi ci ha già vista parecchie volte, abbiamo superato questi prerequisiti del pudore)

"Veramente no," ho risposto sinceramente.

"Flavius!" ha esclamato. L’ho guardato con aria interrogativa, e Kekko ha emesso un suono simile ad una risatina. "Mi sta sfuggendo di mano! È già stato a letto con Artemide, Merrie e Camilla... ed ho paura abbia messo gli occhi sulla nuova arrivata."

"Mira non è mica più tanto 'nuova', Kekko. Sta con noi da più o meno quattro mesi" ho notato, piatta. Fingevo disinteresse, ma dentro fremevo: ecco dove la stava passando la notte, Mira! Bella furbona, avrebbe dovuto raccontarmi tutto. 

Anzi, devo ricordarmi di chiederglielo.

"E questo ti tange?" ricordo di aver chiesto a Kekko.

"Certo," ha risposto lui. "Non sta bene che Flavius si comporti così"

"Certo potevi svegliarti prima," ho commentato. "Flavius se la spassa con le ragazze dallo scorso ottobre..."

"Bé, ma lo sai anche tu perché è stato con loro!" ha esclamato Kekko con fervore. 

Io l'ho guardato, provocatoria. "No, non lo so." ho replicato. "Dimmelo tu"

L'atmosfera si era fatta quasi eccitante. Mi piaceva.

"L'ha fatto per farsi notare da me" ha replicato lui. "Da me soltanto."

"E con Mira non potrebbe essere la stessa cosa?" ho replicato. Lo guardavo attentamente, godendomi le sue splendide fattezze, le ombre del suo sguardo, la piega delle sue labbra. Ho pensato all'improvviso che poteva non essere una cattiva idea cedere alle sue proposte. In quell'istante avrei pagato per avere le sue mani su di me.

"Ma non hai visto come la guarda?" ha sbottato Kekko. La sua voce ha tremato e mi sono accorta che era davvero turbato, Gli ho stretto forte la mano, per trasmettergli calore. "Con Mira è diverso. Lui la vuole" Gli si è spezzata del tutto la voce in un singhiozzo cupo. "La vuole per il suo sguardo, per la sua bocca, per le sue gambe.... la vuole persino per le sue parole! Io... io non posso permettere che..."

Si è interrotto, singhiozzando pietosamente sulle mie spalle. L'ho stretto a me, più forte del dovuto.

Avevo il cuore impazzito, la pelle e le guance bollenti. Desideravo Kekko, lo desideravo come niente al mondo, in un tumulto interno quasi doloroso. 

Kekko si è calmato e mi ha guardata, gli occhi ancora umidi di lacrime. I nostri volti erano vicinissimi, sentivo il tepore delle sue lacrime sulle labbra.

"Non lo posso permettere." ha ripetuto, più pacato. "Quindi, per favore, dammela."

"Non credo risolveresti molto copulando con me... sai?" ho asserito, simulando sicurezza. Ho deglutito a fatica, sforzandomi di tenere la parte "Daresti avvio ad una reazione a catena e..."

Mi ha baciato. E da allora in poi, non sono stata più capace di dire niente.

È migliorato. È stato come gli ho insegnato ad essere, ma ha affinato meglio le tecniche negli anni che ci siamo separati dall’intimità.

È tardi, non ho nemmeno sentito Mira rientrare. Ma a dir la verità, mentre ero con Kekko non ho sentito assolutamente niente fuori di noi due. È stato davvero bello, più di quanto avrei mai detto. Kekko ed io siamo intimi dall’età di quattordici anni lui e dodici anni io. Ma giuro che non è mai stato così.

                Sento ancora brividi corrermi su tutto il corpo. E ho anche sonno.

Quasi quasi mi metto a dormire. 

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Capitolo 7
*** Dal diario di Mira Distan, 9 agosto 2004/x ***


fantasma1

AVVERTENZA PER I LETTORI: Ogni tanto riemergo con storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia elaborazione della maturità, che cambierà fandom (sto buttando giù una saga familiare a tema The Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per adesso mi faccio vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo più tempo/più ispirazione/più dolore da gridare al mondo.

Ho scritto la storia più di dieci anni fa, come si può ricostruire dalla data dei diari.

Questa storiella era capitolo di una storia più grande, di cui rappresentava sostanzialmente quello che adesso si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel tocco di brio che ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei sorrisi.

 Ho diviso questo spin-off in capitoli che per forza di cose sono brevi, visto che in origine costituivano i singoli paragrafi di un intero capitolo.

E ho pensato di condividerla qui, nella speranza che magari possa far sorridere anche voi.

 

ALTRA AVVERTENZA: I personaggi umani che compaiono nella fiction esistono nella realtà. La storia raccontata, tuttavia, non ha alcun riferimento tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.

ENNESIMA, MA VI GIURO ULTIMA, AVVERTENZA: I Pokémon e tutto quel che è ad esso collegato appartengono ai rispettivi proprietari. 

Tutti i personaggi menzionati in codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi Pokémon, esistono nella realtà, ho soltanto provveduto a variare i loro nomi e/o i loro cognomi e ad aumentare di qualche anno la loro età effettiva. Posso pertanto affermare che i personaggi non appartengono a me ma a loro stessi, fatta la dovuta eccezione per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico qual è). Ma devo precisare che Yari è in realtà un ragazzo.

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Il Fantasma Del Banki

 

 

Dal diario di Mira Distan, 9 agosto 2004/x

 

Federico si è addormentato con la luce accesa, così posso scrivere anche adesso. E' una bella fortuna che abbia dimenticato il diario nella borsa d’allenamento evitando di riporlo nel suo cassetto. Ho un po’ di sonno, ma devo ASSOLUTAMENTE aggiornare.

Sono piuttosto compiaciuta dei miei allenati. E lo dico con modestia, sia chiaro.

Non sono la migliore allenatrice del Kanto, né di questa città, Non so se lo sarò mai, per quanto questa scelta di vita sia fonte innegabile di enorme soddisfazioni.

Alla mia età i veri campioni si sono affermati da tempo e hanno già aperto una palestra, un allevamento, una cazzo di scuola. Io a 23 anni alleno ancora come un primino di 10. E' vero che spesso aiuto Haley ad insegnare, è vero che sono diventata sostanzialmente la sua "vice"... però era questo quello che volevo quando ho scelto Chikorita per iniziare il mio viaggio di formazione?

Ma non è di questo che voglio parlarti. Conosci già i miei dubbi, ed in ogni caso non è questo il tema scottante di stasera.

Forse ti chiederai il motivo che mi porta a trascorrere la notte nella camera di Federico Bidici, che è tra l’altro proprio di fianco alla mia.

I motivi in realtà sono due.

Oggi sono tornata a casa a mangiare, fatto abbastanza inconsueto dato che di solito l’allenamento/studio pretendono che impieghi tutto il mio tempo ad occuparmi di loro. Ho persino abolito i flirt estivi, in questo periodo. 

Però in effetti a volte per studiare torno a casa, quindi non è poi così inusuale.

Poco prima che uscissi per tornare all’arena, mi ha fermato Kekko. Abbiamo continuato ad avere, io e lui, dei rapporti molto superficiali, perciò mi ha stupito assai questa sua richiesta.

"Ho bisogno di parlare con Vivian, stasera," mi ha confessato. Temo di conoscere la concezione di Kekko del 'parlare', ed ho perciò intuito che la mia presenza sarebbe stata più che fastidiosa. "Potresti, per favore, lasciarmi campo libero...?" Questo comportava non pochi problemi: innanzitutto, dove me ne sarei andata a dormire io. E ancora, ma lo sapeva Vivian di questa visita? E ancora, avrebbero fatto troppo rumore e avrebbero disturbato il vicinato? Ho pensato che avrei potuto benissimo aspettare in camera di Kekko che lui tornasse (sempre che tornasse in camera sua, ovvio), e che nell'attesa potevo dormici sopra, e quindi la cosa si poteva ben fare. Ho annuito.

"D’accordo," ho annunciato. Kekko mi ha abbracciata stretta.

"Grazie, Mira," mi ha sussurrato.

"Ti pare," ho balbettato, staccandomi da lui. "Ci tieni proprio tanto, eh?" Ho ridacchiato.

Stavo porgendo a Cassandra la sua manciata di croccantini quotidiana, quando è stato Federico ad avvicinarmi.

"Mira," ha mormorato. "Vorrei chiederti un favore..."

"Anche tu!" ho levato gli occhi al cielo. "Coraggio, amico, parla."

"Ho bisogno di parlarti" mi ha annunciato. Mi sono mordicchiata il labbro.

"Parla pure," ho accettato. 

"No non adesso." Federico ha scosso la testa. "Puoi venire stanotte in camera da me? Ho bisogno di più... diciamo... intimità,"

"Intimità?" Ero perplessa. Non mi sembrava ci fossero le basi per poter mettere su un qualcosa vagamente simile all'intimità, tra me e Federico. Non fraintendermi, caro quaderno delle memorie, Federico è un carissimo ragazzo e tra noi si è sviluppato un saldo rapporto di amicizia. Ma niente di più.

Federico è arrossito violentemente ed ha scosso di nuovo il capo.

"Non quel genere di intimità!" ha esclamato. "Ti devo chiedere... chiedere... un parere. Allora, si può fare?"

"D’accordo," ho accettato. "Tornerò tardi dall’allenamento, però. Non so se..."

"Dimmi tu, posso restare sveglio fino a qualsiasi ora!" s’è accalorato.

"Di solito faccio le una... le due... ma posso anche provare a tornare prima..." ho detto.

"Vada per le due." Mi ha dato un bacio sulla guancia. "A dopo!" Ed è uscito, forse diretto alla spiaggia.

A questo punto dovevo informare Vivian del cambiamento. Le ho detto che sarei tornata tardi e che per non svegliarla avrei dormito in un’altra camera. Lei ha furbescamente replicato che per non svegliare lei avrei svegliato certamente qualcun altro. Allora ho asserito che magari qualcuno sarebbe rimasto sveglio fino a tardi come me.

L’allenamento è proceduto ottimamente ma questa è un’altra storia. Sono tornata anche prima del solito, attorno a mezzanotte e mezzo. Federico mi attendeva silenzioso seduto sul letto.

"Ciao," ha mormorato. "Divertita?" Mi sono stropicciata gli occhi.

"Sono stanca" ho risposto. "E non so dove dormire." Questa non volevo dirla, ma m’è sfuggita. Quando ho sonno, mi capita di dire cose che non ho intenzione di esplicitare ad altri. E poi mi ero dimenticata, stordita dalla stanchezza, della possibilità di occupare camera di Kekko.

  In realtà me lo sono ricordata solo adesso che sto ripercorrendo con il pensiero e con la penna la giornata appena conclusa. Ma sono troppo stanca per pensare di alzarmi, rischiando oltretutto di svegliare Federico, e cambiare stanza. Ormai sono qua e resto qua. 

Il letto è davvero comodo e grande.

"Puoi dormire qui." Federico mi ha fatto cenno al suo letto ad una piazza e mezzo. "Se non serve a questo avere un bel letto grande..."

"Già," ho annuito. "Grazie."

Ha cominciato a parlare.

Non ricordo esattamete le sue parole, ma mi ha in pratica confessato di essere innamorato perso di Artemide, e m’ha chiesto delucidazioni al riguardo. 

Ahi. Non poteva capitare peggio, il nostro Federico. Artemide è la più bizzarra creatura di sesso femminile che sia mai apparsa su questo pianeta. Ha tanti problemi, ed in campo sentimentale poi... Ed è questo che più o meno gli ho detto. Gli ho detto che ha poco da sperare, che Artemide non si concede mai, e che anzi lo stesso ragazzo che fino a poco tempo prima poteva apprezzare come amico, può arrivare a disprezzarlo per il semplice motivo che lui prova interesse nei suoi confronti.

"Perché?" ricordo che mi ha chiesto Federico.

"Penso abbia paura," ho detto.

"Ma paura di cosa?" ha indagato perplesso.

"Questo non lo so," gli ho risposto."Forse semplicemente ha paura di mettersi in discussione, forse del contatto fisico, forse dell’entrare nell’intimo di un’altra persona, forse di andare oltre il semplice rapporto di amicizia... E forse tutti questi." Comunque gli ho suggerito di provarci che, male che vada, si prenderà solo la musata peggiore della sua vita. "Ma che vuoi che sia?" ho detto. "Ci starai un po’ male all’inizio, ma non ci morirai di certo..." Federico ha levato lo sguardo su di me. Mi ha fatto paura.

"Forse non mi conosci ancora abbastanza bene," ha tagliato corto, tristemente.

Abbiamo parlato per ancora una mezz’oretta, poi Federico ha dato cenni di essere davvero un po’ troppo stanco. E probabilmente li ho dati anch’io... mi si chiudevano quasi gli occhi da soli.

"Dormiamo," ha deciso Federico. Ho sbadigliato.

"E sia," ho accettato.

Ma ho sentito più urgente ancora il bisogno di aggiornare i miei confidenti preferiti sulle ultime novità...

Mi gira la testa. Dev’essere il sonno. Dovrei proprio riporre questo diarietto di malinconie e tentare di dormire. E se non fosse per il gomito puntuto di Federico nelle costole, la giudicherei un’impresa anche possibile.

 

 

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Capitolo 8
*** Dal diario di Richard Poppi, 28 settembre 2004/x ***


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Questo è un capitolo breve che non vi impegnerà molto. Serve esclusivamente ad introdurre un nuovo personaggio che avrà una specie di parte in seguito e la possibilità di una sua relazione con un altro personaggio della storia. Stay tuned for news :)

 

 

AVVERTENZA PER I LETTORI: Ogni tanto riemergo con storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia elaborazione della maturità, che cambierà fandom (sto buttando giù una saga familiare a tema The Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per adesso mi faccio vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo più tempo/più ispirazione/più dolore da gridare al mondo.

Ho scritto la storia più di dieci anni fa, come si può ricostruire dalla data dei diari.

Questa storiella era capitolo di una storia più grande, di cui rappresentava sostanzialmente quello che adesso si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel tocco di brio che ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei sorrisi.

 Ho diviso questo spin-off in capitoli che per forza di cose sono brevi, visto che in origine costituivano i singoli paragrafi di un intero capitolo.

E ho pensato di condividerla qui, nella speranza che magari possa far sorridere anche voi.

 

ALTRA AVVERTENZA: I personaggi umani che compaiono nella fiction esistono nella realtà. La storia raccontata, tuttavia, non ha alcun riferimento tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.

ENNESIMA, MA VI GIURO ULTIMA, AVVERTENZA: I Pokémon e tutto quel che è ad esso collegato appartengono ai rispettivi proprietari. 

Tutti i personaggi menzionati in codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi Pokémon, esistono nella realtà, ho soltanto provveduto a variare i loro nomi e/o i loro cognomi e ad aumentare di qualche anno la loro età effettiva. Posso pertanto affermare che i personaggi non appartengono a me ma a loro stessi, fatta la dovuta eccezione per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico qual è). Ma devo precisare che Yari è in realtà un ragazzo.

 

Il Fantasma Del Banki

 

Dal diario di Richard Poppi, 28 settembre 2004/x

 

Micaela mi ha lasciato ieri... Strano. L’odore dei soldi (i miei, per la cronaca) basta a garantirmi una salda permanenza di ragazze che mi gira attorno, tanto che ho solo il lusso di scegliere la più bella, la più formosa, la più invitante, per poi annoiarmene in fretta e lasciarla senza mezzi termini. Non sono loro, di solito, quelle che si stancano di me e dei miei verdoni.

Orgoglio ferito a parte, la dipartita di Micaela mi dà la possibilità di tornare ad impegnarmi maggiormente con tutte le altre donne: quando sono impegnato sono un esempio di fedeltà, ma una volta sciolto non vedo freni al divertimento più sfrenato. 

Una fighettina che m’intriga alquanto è la cameriera bionda di Flavius Bacci... l’ho conosciuta a luglio, ma allora ero ancora impegnato con Micaela.

Adesso sono libero, celibe e belloccio. E soprattutto, sono RICCO. Non potrà resistermi, la piccola cameriera bionda. Sarà mia entro poche ore.

 

 

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Capitolo 9
*** Dal diario di Yari Bbionda, 29 settembre 2004/x ***


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AVVERTENZA PER I LETTORI: Ogni tanto riemergo con storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia produzione della maturità, che cambierà fandom (sto buttando giù una saga familiare a tema The Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per adesso mi faccio vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo più tempo/più ispirazione/più dolore da gridare al mondo.

Ho scritto la storia più di dieci anni fa, come si può ricostruire dalla data dei diari.

Questa storiella era capitolo di una storia più grande, di cui rappresentava sostanzialmente quello che adesso si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel tocco di brio che ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei sorrisi.

 

E ho pensato di condividerla qui, nella speranza che magari possa far sorridere anche voi.

 

ALTRA AVVERTENZA: I personaggi umani che compaiono nella fiction esistono nella realtà. La storia raccontata, tuttavia, non ha alcun riferimento tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.

ENNESIMA, MA VI GIURO ULTIMA, AVVERTENZA: [nota originale scritta nel 2004]

I Pokémon e tutto quel che è ad esso collegato appartengono ai rispettivi proprietari. 

Tutti i personaggi menzionati in codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi Pokémon, esistono nella realtà, ho soltanto provveduto a variare di poco i loro nomi e/o i loro cognomi e ad aumentare di qualche anno la loro età effettiva. Posso pertanto affermare che i personaggi non appartengono a me ma a loro stessi, fatta la dovuta eccezione per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico qual è). Ma devo precisare che Yari è in realtà un ragazzo.

 

 

 

Il Fantasma Del Banki

 

 

Dal diario di Yari Bbionda, 29 settembre 2004/x

 

Ahaaa! Tragedia! Omicidio! Infanticidio! Patricidio! Cazzo!

Sono ancora sconvolta. Ho chiesto al mio principale, Flavius, di stringermi tra le mani le mie zampette gelide e tremanti, e lui ha accettato mormorandomi dolci parole di conforto. È davvero gentile, quando vuole.

Poi si è addormentato sulla poltrona, cosa molto meno gradevole e poco comprensibile essendo lui il secondo testimone di una morte scellerata.

Ah!

Questa non te l’ho ancora detto: è morto Richard Poppi. Il miliardariucolo che a luglio sperai m’avesse notato. Ebbene, sì, mi ha notato... anche se con mesi in ritardo. Mi ha chiamato ieri, nel primo pomeriggio. Stavo spolverando l’obelisco preferito di Flavius, cui ha dato l’affettuoso nomignolo di Ilarionz. Io ho ancora maggiore intimità con tale obelisco (sono io che lo pulisco tutti i fottuti giorni), motivo che mi conduce a chiamarlo semplicemente Ilario. Ilario ha bisogno di cure costanti, e pretende attenzioni giornaliere e precise. Non mi distraggo mai quando lo pulisco.

La chiamata di Richard mi ha lasciata perplessa. Mi ha chiesto di incontrarci quella stessa sera in un motel a mezza stella, “La stamberga cadente”, appena fuori città. Nella camera numero 69, un numero un programma. Si è lasciato sfuggire un’allusione a mille milioni di milioni di Euro, e ciò ha destato non poco la mia attenzione. Tanto che ho lasciato da parte persino Ilario.

Ho ottenuto da Flavius un permesso e mi sono subito precipitata a “La stamberga” agile sul mio Ponyta bianco. L’ho parcheggiato proprio di fronte al motel e sono entrata. Stanza 69. Poppi era già lì, addobbato in boxer leopardati e con una luce sbarazzina negli occhi. Mi ha fatto entrare, mi sono tolta il giubbotto di pelle di Tauros e ho scosso la folta chioma bionda. Poppi mi si è avvicinato e mi ha baciata dolcemente sulle labbra.

Ci siamo spogliati e ci siamo rintanati sotto le coperte. Lì abbiamo continuato a baciarci e a toccarci... ma questi sono dettagli insignificanti. Quasi piangendo, mi ha confessato di essere ancora vergine, e ciò mi ha a dir poco stupita. Comunque, gliel’avrei fatta ben perdere io, quella sua verginità!

Io conosco le pratiche sessuali come pochi al mondo, e gliel’ho dimostrato con ardore, passione, dedizione e trasporto.

Ma il suo debole cuore non ha retto: all’apice dell’orgasmo, ha avuto un attacco di cuore e si è afflosciato tra le mie braccia. È stato un evento a dir poco traumatico.

Sono tornata alla villa al galoppo, senza far caso ai limiti di velocità. Per fortuna nelle vicinanze non c’erano poliziotti, carabinieri o ausiliari del traffico. Ho raccontato tutto a Flavius. Piangevo. Dall’uomo di mondo che è, quello ha chiamato subito la polizia... o l’ambulanza, non ricordo. Dio dio, è stato tremendo!

E anche, non avrò mai altra occasione di ottenere così facilmente mille milioni di miliardi di Euro... o quanti erano. Che sfigata che sono!

 

 

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Capitolo 10
*** Dal diario di Federico Bidici, 13 ottobre 2004/x ***


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Sono risorta! Finalmente la sessione estiva si è conclusa e posso continuare ad aggiornare. Non so in realtà se qualcuno segue davvero questa storiella senza pretese, ma già che ho cominciato a pubblicarla vorrei finire

 

 

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Ho scritto la storia più di dieci anni fa, come si può ricostruire dalla data dei diari.

Questa storiella era capitolo di una storia più grande, di cui rappresentava sostanzialmente quello che adesso si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel tocco di brio che ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei sorrisi.

 

E ho pensato di condividerla qui, nella speranza che magari possa far sorridere anche voi.

 

ALTRA AVVERTENZA: I personaggi umani che compaiono nella fiction esistono nella realtà. La storia raccontata, tuttavia, non ha alcun riferimento tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.

ENNESIMA, MA VI GIURO ULTIMA, AVVERTENZA: [nota originale scritta nel 2004]

I Pokémon e tutto quel che è ad esso collegato appartengono ai rispettivi proprietari. 

Tutti i personaggi menzionati in codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi Pokémon, esistono nella realtà, ho soltanto provveduto a variare di poco i loro nomi e/o i loro cognomi e ad aumentare di qualche anno la loro età effettiva. Posso pertanto affermare che i personaggi non appartengono a me ma a loro stessi, fatta la dovuta eccezione per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico qual è). Ma devo precisare che Yari è in realtà un ragazzo.

 

 

 

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Dal diario di Federico Bidici, 13 ottobre 2004/x

 

06h14min: Basta ho deciso! La luce dell’alba mi ha dato il vigore che basta per prendere quest’essenziale decisione. Devo farmi avanti con Artemide. Ormai le vado dietro da marzo e non posso più permettermi di sprecare ogni occasione che mi si presenta davanti. Mira e Flavius mi danno per perdente... Ma Mira del resto è così fissata con l’allenamento che deve averle fuso un poco il cervello. Da quando poi è stata ammessa alla scuola per interpreti Pokémon la sua vita è più affollata e incasinata che mai! Non credo che i suoi giudizi possano essere lucidi.

E Flavius è semplicemente fuori di melone... e poi in questo periodo dà un po’ troppo ragione a Mira. Per me Persian ci cova. 

Devo provarci. Può una donna resistere al mio fascino?

23h56min: Ha resistito. Dio che umiliazione! Mi ha detto che NO, che no e ancora no! I motivi ha detto che sono tanti... però non me li ha voluti spiegare! Merda! Mi è crollata la galassia addosso.  La mia vita non ha davvero più senso. Davvero più nemmeno uno: ho investito nel mio ipotetico rapporto con lei gli ultimi anni della mia vita. Persa la speranza, non ho più niente.

Niente davvero. Non il lavoro o gli amici o le sbronze. Tutto perde di colore quando manca il significato profondo.

E per me il significato era lei.

Persa lei, tanto vale morire.

Potrei chiedere a Flavius. I suoi stupidi Egiziani conoscevano tanti tantissimi modi per uccidere la gente. 

Avevano questa fissa della mummificazione... Però, mica male come idea. Più la scrivo e più mi piace. E' una morte epica e quasi eroica, Artemide mi ricorderebbe come un patriota. Potrebbe perfino accorgersi di avermi amato.

Ma chi è in grado di mummificare oggidì?... 

...

...

Bé, Flavius ha studiato tanto le tecniche egizie, credo le sappia fare. Dove? A casa di Flavius, qui potrebbero vederci. Non credo sia legale mummificare una persona, Flavius rischierebbe grosso. Quando? Dopo una sbornia, che acutizza i miei sensi fino al massimo possibile e mi rende audace e capace di fare cose che non farei mai da lucido. 

Adesso quindi è il caso di passare a cose serie: cosa posso bere per ubriacarmi di brutto? Birra prima di tutto perché mi piace tanto. E poi ancora crema di whisky a volontà, rhum e pera, gin tonic, vodka liscia, vodka al cocco, alla fragola, al limone, alla liquirizia. Bacardi, whisky, sangria. Limoncello, fragolino, scotch. Così dovrebbe bastare.

Quanto meno, nell’al-di-là ricorderò la mia ultima serata da vivente come uno dei più fantastici alcool-party della mia vita.

 

 

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Capitolo 11
*** Dal diario di Camilla Mavadi, 15 ottobre 2004/x ***


fantasma1

Riemergo dopo mesi di silenzio, alfine! La mia vita in codesti mesi ha subito scosse e cambiamenti di un certo rigore, e non ce l'ho fatta a riprendere in mano il testo riesumato della mia adolescenza. Adesso sono di nuovo operativa, però. E aggiorno oggi con un capitoletto. :)
A leggervi presto, buon fine settimana!


 

 

AVVERTENZA PER I LETTORI: Ogni tanto riemergo con storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia produzione della maturità, che cambierà fandom (sto buttando giù una saga familiare a tema The Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per adesso mi faccio vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo più tempo/più ispirazione/più dolore da gridare al mondo.

Ho scritto la storia più di dieci anni fa, come si può ricostruire dalla data dei diari.

Questa storiella era capitolo di una storia più grande, di cui rappresentava sostanzialmente quello che adesso si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel tocco di brio che ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei sorrisi.

 

E ho pensato di condividerla qui, nella speranza che magari possa far sorridere anche voi.

 

ALTRA AVVERTENZA: I personaggi umani che compaiono nella fiction esistono nella realtà. La storia raccontata, tuttavia, non ha alcun riferimento tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.

ENNESIMA, MA VI GIURO ULTIMA, AVVERTENZA: [nota originale scritta nel 2004]

I Pokémon e tutto quel che è ad esso collegato appartengono ai rispettivi proprietari. 

Tutti i personaggi menzionati in codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi Pokémon, esistono nella realtà, ho soltanto provveduto a variare di poco i loro nomi e/o i loro cognomi e ad aumentare di qualche anno la loro età effettiva. Posso pertanto affermare che i personaggi non appartengono a me ma a loro stessi, fatta la dovuta eccezione per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico qual è). Ma devo precisare che Yari è in realtà un ragazzo.

 

 

 

Il Fantasma Del Banki

 

Dal diario di Camilla Mavadi, 15 ottobre 2004/x

 
Sono appena uscita viva da una delle più grandi confessioni mai avute da Flavius. Strisciava come al solito in casa nostra, pensavo stesse cercando Kekko ed ero già pronta a dirgli che il suo Banki era fuori dalle prime luci dell’alba e sarebbe probabilmente tornato non prima del tramonto. Invece non appena mi ha vista si è gettato su di me. Ho notato che aveva pianto. Un altro brutto litigio con Kekko, ho pensato. E ciò voleva dire, ancora sesso. È calmo da un po’ troppo tempo, il nostro Flavius. 

Non sapevo se essere allarmata o lusingata.

"Camilla devo parlarti," ha mormorato stravolto. Ho annuito lentamente, stupefatta.

"D’accordo," ho accettato. Mi ha parlato di Kekko e Vivian.

"Ma lo sai che se l’è portata a letto?!" ha sbraitato.

"Che c’è?" ho ridacchiato, sprezzante. "Sei geloso?"

"No, ti pare!" ha esclamato Flavius. "Ma cosa crede Kekko, di potersi scopare sua cugina come più gli piace?! Non è... insomma... non è morale." Ho sospirato.

"Sono fatti suoi..." ho osservato.

"Non dovrebberlo esserlo," ha ribattuto lui.

"Potevi turbarti mesi fa," ho replicato. "Hanno iniziato ad agosto, credevo tu lo avessi accettato... Perché vieni a dirmelo ora?"

"Tu... tu lo sapevi?" ha balbettato Flavius. Mi sono stretta nelle spalle.

"Mah... Vivian mi ha accennato qualcosa," ho replicato, evasiva. "So che ogni tanto succede ancora. Ma è iniziato ad agosto, credevo tu lo sapessi già." Flavius ha scosso il capo, stravolto.

"No... no," ha balbettato. "L’ho scoperto appena ieri... me l’ha detto Kekko." Mi ha guardato negli occhi. "Non avrebbero dovuto farlo. Non va bene."

"E che vuoi fare, allora?!" ho sbottato, irritata. "Vuoi portarmi di nuovo a letto? per vendicarti? O vuoi farlo con Artemide, o con Merrie, o con la stessa Vivian?!" Io sono una ragazza molto molto e ripeto MOLTO educata. Ma Flavius ha la prerogativa di farmi perdere la pazienza.

"Hai dimenticato Mira..." ha mormorato Flavius. Ho realizzato in un attimo e, con la gola secca, ho barcollato.

"No," ho mormorato esterefatta. "Non dirmi che vuoi..."

"Mira mi piace, Camilla," ha borbottato Falvius. "Lo sai. Con Mira sarebbe tutta un’altra cosa: riuscirei quasi a provarci piacere."

"Oh." Ero esterrefatta; cercate di capire, certe notizie sono sconvolgenti, soprattutto se vengono da quella macchina del sesso che finora è stato Flavius Bacci.

"Ma ho paura, sai," ha continuato Flavius. "Non vorrei rovinare quella bella amicizia che c’è tra noi... Non vorrei mai......"

"Scusa se ti faccio riflettere, Flavius," l’ho interrotto. "Ma delle cinque ragazze che vivono in questa casa, tu ne hai portate a letto tre, e dico e ripeto TRE... Non è cambiato (quasi) niente, e non mi sembra tu ti sia mai fatto troppi problemi. Dico bene?" Il 'quasi' tra parentesti perché avrei voluto dirlo ma ho preferito ometterlo: in fondo, Flavius ha lasciato una ferita profonda nell’animo di Merrie, che pure la maschera e l’ha mascherato assai bene. 

Flavius ha annuito.

"Ma..." 

Ho sospirato.

"Tu provaci normalmente," ho suggerito. "Voglio dire... non saltarle nel letto chiedendole del sesso come un Growlithe chiede la pappa. Provaci. Invitala fuori, falle tanti complimenti, pagale la cena... provaci." Flavius si è morsicato il labbro superiore.

"Sarà difficile ma magari ce la faccio," ha concluso dopo qualche lungo attimo.

"Hai altro da dirmi?" ho chiesto. 

Lo vedevo indugiare e spostare il peso su un piede e poi sull’altro, e guardarsi attorno spaurito.

"Ho mummificato Federico," ha balbettato alla fine.

"Cosa?!" ho esclamato, stravolta.

"Me l’ha chiesto lui," ha replicato. "Mi ha detto: 'Voglio ubriacarmi come non mai e essere mummificato perché Artemide non me la dà.'... Più o meno così."

"E tu l’hai fatto?" ho strillato, stordita.

"Un’operazione perfetta," ha risposto Flavius quasi soddisfatto. "Quasi degna dei sacerdoti egizi addetti all’imbalsamazione..."

"Come...?"

"Me l’aveva chiesto lui," si è scusato Flavius.

"E adesso?!" ho balbettato.

"Adesso ho una nuova mummia riposta nel sarcofago sotto il mio letto," ha risposto Flavius, sorridente. "Cercavo da tempo materiale con cui riempirlo."

Non so che dire. Decisamente. Non so che dire. Come se non bastasse la morte di Richard Poppi in seguito ad una copula troppo ardita con la donna delle pulizie di Flavius... adesso c’è anche Federico imbalsamato. Dove andremo a finire?

 

 

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Capitolo 12
*** Dal diario di Artemide Aiuole,31 ottobre 2004/x ***


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AVVERTENZA PER I LETTORI: Ogni tanto riemergo con storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia produzione della maturità, che cambierà fandom (sto buttando giù una saga familiare a tema The Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per adesso mi faccio vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo più tempo/più ispirazione/più dolore da gridare al mondo.

Ho scritto la storia più di dieci anni fa, come si può ricostruire dalla data dei diari.

Questa storiella era capitolo di una storia più grande, di cui rappresentava sostanzialmente quello che adesso si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel tocco di brio che ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei sorrisi.

 

E ho pensato di condividerla qui, nella speranza che magari possa far sorridere anche voi.

 

ALTRA AVVERTENZA: I personaggi umani che compaiono nella fiction esistono nella realtà. La storia raccontata, tuttavia, non ha alcun riferimento tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.

ENNESIMA, MA VI GIURO ULTIMA, AVVERTENZA: [nota originale scritta nel 2004]

I Pokémon e tutto quel che è ad esso collegato appartengono ai rispettivi proprietari. 

Tutti i personaggi menzionati in codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi Pokémon, esistono nella realtà, ho soltanto provveduto a variare di poco i loro nomi e/o i loro cognomi e ad aumentare di qualche anno la loro età effettiva. Posso pertanto affermare che i personaggi non appartengono a me ma a loro stessi, fatta la dovuta eccezione per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico qual è). Ma devo precisare che Yari è in realtà un ragazzo.

 

 

 

Il Fantasma Del Banki

 

 

Dal diario di Artemide Aiuole, 31 ottobre 2004/x

Federico non si vede più da giorni... da un paio di settimane, per essere precisi. Chissà che razza di fine ha fatto. 

L’ultima volta che l’ho visto è stato quel giorno che mi ha confessato il sua amore e ho dovuto rifiutarlo.

Sospetto che Flavius, Camilla e Ilarionz (l’obelisco preferito di Flavius) ne sappiano qualcosa: quando io, o Mira, o Kekko, o Merrie, o Vivian chiediamo qualcosa di lui cambiano argomento, si guardano attorno fingendosi spaesati e saltellano imitando una balalaika. Ilarionz sta zitto e non si muove nemmeno.

Seriamente irritante.

Tra Kekko e Flavius c’è stata una grande crisi quando quest’ultimo ha scoperto che Kekko è stato a letto con Vivian ai tempi di agosto. 

Merrie mi ha confessato che Flavius le ha confessato di volerci provare con Mira. Ma questa la so da luglio, Flavius l’ha confessata più o meno a tutti, non è che sia poi questa grande novità!

"È moscio," ricordo di aver detto a Camilla. "Dovrebbe spicciarsi, provarci. Mira potrebbe anche dirgli di sì... ha bisogno di trombare, quella lì. Sempre a studiare, allenare, studiare..."     

Sono sincera. Mira avrebbe bisogno di riposare il cervello e di dimenticarsi per un po' dei molti impegni. Si rovina la vita più di me, che pure, chiariamoci, suono il piano(forte) 25 ore su 24. Poi si lamenta di essere stressata: vorrei vedere, chi non lo sarebbe! Avrebbe tanto bisogno di sesso, lasciatelo dire a me che di queste cose me ne intendo.

"Ha paura, Artemide," l’ha scusato Camilla.

"No, Camilla!" ho replicato. "È un coglione... Ma diglielo, che magari gli direbbe anche di sì." Ho fatto una breve pausa. "Ma sai che fine ha fatto Fede? Non è mica troppo corretto, scomparire così senza dire niente." Giuro di averla vista impallidire.

"Ah," ha balbettato. "Non lo so proprio. Chiedi a Kekko."

Per me quella mi nasconde qualcosa.

 

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Capitolo 13
*** Dal diario di Flavius Bacci, 7 novembre 2004/x ***


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Buongiorno a tutti. Questo è una sorta di capitolo essenziale che rappresenta la chiave di volta di tutta la "storia" che state leggendo. E' anche l'unico di tutta la suddetta storia che è approssimativamente (molto approssimativamente) legato a qualcosa effettivamente accaduto nella realtà di tanti anni fa.

 

 

 

AVVERTENZA PER I LETTORI: Ogni tanto riemergo con storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia produzione della maturità, che cambierà fandom (sto buttando giù una saga familiare a tema The Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per adesso mi faccio vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo più tempo/più ispirazione/più dolore da gridare al mondo.

Ho scritto la storia più di dieci anni fa, come si può ricostruire dalla data dei diari.

Questa storiella era capitolo di una storia più grande, di cui rappresentava sostanzialmente quello che adesso si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel tocco di brio che ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei sorrisi.

 

E ho pensato di condividerla qui, nella speranza che magari possa far sorridere anche voi.

 

ALTRA AVVERTENZA: I personaggi umani che compaiono nella fiction esistono nella realtà. La storia raccontata, tuttavia, non ha alcun riferimento tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.

ENNESIMA, MA VI GIURO ULTIMA, AVVERTENZA: [nota originale scritta nel 2004]

I Pokémon e tutto quel che è ad esso collegato appartengono ai rispettivi proprietari. 

Tutti i personaggi menzionati in codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi Pokémon, esistono nella realtà, ho soltanto provveduto a variare di poco i loro nomi e/o i loro cognomi e ad aumentare di qualche anno la loro età effettiva. Posso pertanto affermare che i personaggi non appartengono a me ma a loro stessi, fatta la dovuta eccezione per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico qual è). Ma devo precisare che Yari è in realtà un ragazzo.

 

 

 

Il Fantasma Del Banki

 

 

 

Dal diario di Flavius Bacci, 7 novembre 2004/x

Ce l’ho fatta! L’ho baciata... Cristo, baci così li ricordi per l’eternità. Sono stati i baci migliori che ragazza mi abbia mai dato.

Non credevo si potesse provare una cosa del genere, per quanto ne avessi sentito tanto parlare e ne avessi letto assai, in libri antichi e moderni. Sono rimasto semplicemente stupito.

Non mi aspettavo davvero che sarebbe successo. Non era assolutamente programmato.

Ci avevo provato, giuro, ad invitarla fuori, offrirle la cena, dirle tante cose carine e coglierle dei fiori... giuro che ci avevo provato. Ma mi ha sempre fregato la paura.

E poi Ilarionz mi aveva suggerito che certe cose bisogna lasciarle accadere, non stressarle così. Che si tratta a volte di accorgimenti controproducenti. Che secondo lui Mira aveva e mostrava verso di me un certo trasporto e che quindi molto sarebbe accaduto ugualmente senza che ci agissi in maniera così entrante.

Quell'obelisco è fenomenale, anche perché ha sempre ragione.

Spesso il gruppo di via dei Magnacci mi conduce la sera presso un pub che risponde al nome di ' Twister', dove abbiamo il nostro tavolo riservato. Passiamo le serate ridendo, scherzando, bevendo ed elaborando quesiti esistenziali.

Anche ieri sera il programma era quello. Purtroppo una volta giunti al pub abbiamo appurato che al posto del tavolo c’era una televisione in bianco e nero da cui i gestori seguivano con passione le ultime puntate di 'Un posto al sole'. Ci hanno assicurato che sarebbe stato un cambiamento temporaneo. 

Così siamo stati costretti a spostarci un po’ più in là e ci siamo sistemati a sedere su delle poltroncine blu. 

Le poltrone erano due e noi eravamo otto, undici se si considerano Cassandra, Crosta e Ilarionz (me l’ero portato dietro perché è l’unico che sa ascoltarmi e capirmi veramente): figuratevi il casino.

Inutile dire che quella ragazza non faceva altro che provocarmi: mi sfiorava, ritirava la mano, ridacchiava e mi guardava con una luce maliziosa e divertita nello sguardo. 

Non che io disincentivassi il suo comportamento, sia chiaro. 

Credo di essere stato piuttosto esplicito nell'invitarla a continuare.

Questo gioco di seduzione ed allusioni è andato avanti per un po', al punto che alla fine ci eravamo ritrovati solo io e lei su una delle due poltrone. L'altra ospitava Ilarionz e Vivian, che è poi migrata ad appollaiarsi su un muretto tra Artemide e Mira e ha cominciato a parlare con loro.

Mira aveva appoggiato una mano sulla mia coscia e sembrava non avesse intenzione di staccarvela.

Mi sono messo a confabulare con Ilarionz: era un invito, quello di Mira? mi dava il diritto di provarci? e se sì, come?

Ho preso coraggio e l’ho chiamata.

Lei s’è voltata verso di me, così le ho chiesto:

"Mira, me lo dai un bacio sulla bocca?" Un po’ troppo ardito, forse, ma l’ho mascherata da scherzo. Lei ha soppesato un attimo quella allettante proposta.

"D'accordo," ha accettato.

È stato un bacio a fior di labbra. Per dirla tutta ci sono rimasto un po’ male. Ma in fondo è sempre buono procedere per gradi: lo dice anche Ilarionz. Subito dopo quella specie di bacetto, per scacciare l’imbarazzo ho precisato:

"Era una scommessa, sai. In palio c’erano due Euro..." Mi ha guardato ridendo con lo sguardo.

"Avresti potuto puntare un po’ di più," ha ridacchiato, senza far pesare l'ovvietà che una scommessa con un obelisco ha ben poco senso, soldi o non soldi. 

Si è voltata di nuovo verso Vivian ed Artemide che avevano continuato a parlare senza accorgersi di nulla.

A questo punto sono stato in frenesia per qualche minuto. Ho dovuto chiedere di nuovo consiglio ad Ilarionz per prendere tutto il coraggio necessario per tentarci di nuovo: adoro quell’obelisco! 

L’ho chiamata di nuovo.

"Mira," le ho detto. "me ne dai un altro?" Mi ha osservato sconcertata. "Questa volta ci sono cinque Euro in palio, sai..." ho aggiunto per scusarmi. Si è stretta nelle spalle e s’è chinata su di me. 

Sono fiero di poter affermare che questo è stato un bacio serio. Come si dice: con la lingua? Abbiamo chiuso gli occhi? Ci siamo quasi abbracciati? Quando ci siamo staccati ed abbiamo aperto gli occhi ci siamo accorti che tutti i nostri allegri compagni, anche Ilarionz, erano migrati lontano, forse per lasciarci l'intimità necessaria a spartire quel magico momento?

E magico è stato davvero, tanto che la testa mi vorticava impazzita e il cuore mi pulsava a mille.

Una volta che mi sono staccato, piuttosto a malincuore, da lei, l’ho guardata e le ho sorriso, un po’ imbarazzato.
"Farlo a Capodanno sarebbe stato vile," ho buttato lì, stringendola a me. 

Mira ha ridacchiato.

"Capodanno è quasi tra due mesi," ha osservato, calma.

Che coglione che sono!

Mira s’è guardata attorno, poi:

"Chissà dove sono andati gli altri..." ha sbadigliato. L’ho stretta con più forza e l’ho baciata sul collo.

"Chissà." Ho sorriso. "Noi approfittiamone," ho suggerito ridacchiando. Ha ridacchiato di rimando.

"Sei pazzo," ha detto scherzosa, e: "Sai, ormai stavo cominciando a disperare," ha aggiunto.

Stavo per svenire. Non avevo mai immaginato che creatura femminile potesse mai farmi sentire così... una sorta di euforia simile alla pazzia che avevo provato solo con Kekko.

Già... Kekko!

Lui era là, lui ci aveva visti! Merda!

Mira mi ha osservato a lungo, tanto da farmi sentire quasi in imbarazzo.

"E Kekko?" ha chiesto, come mi avesse appena letto nel pensiero. "Per quello che mi hanno detto, non l’hai mai fatto così... davanti a lui." Ho inspirato quasi rabbiosamente.

"Già," ho mormorato.

Eppure sentivo... lo sento ancora che con lei è diverso. Kekko è e sarà il mio unico grande immenso amore fino alla morte, questo è indiscutibile. Ma Mira mi provoca un’attrazione tale da farmi rabbrividire di eccitazione anche solo se penso che potrei toccarla ancora.

"E cosa farai?" ha incalzato Mira. Le ho preso le mani tra le mani, impetuosamente.

"Credi forse che abbia fatto tutto... questo, solo per ingelosire Kekko?" ho esclamato con passione. "Bé... sì, forse un poco, ma non è stato il movente principale. Tu mi piacevi, Mira, mi piaci. Era tanto che volevo farlo..." Ho sospirato pateticamente.

"Oh." Mira sembrava incredula. Ha sorriso. "Oh. Bene." Ci siamo alzati e abbiamo cercato i nostri amici e compagni, ma non ne abbiamo reperito neppure una minuscola porzione. Nemmeno Ilarionz, per essere sinceri. Mira s’è lasciata fuggire un sospiro.

"Saranno tornati a casa," ha detto. "Spero solo che si siano portati dietro pure Cassandra... non mi fido di quel gatto."

L’ho riaccompagnata tardi in via dei Magnacci. C’era buio e silenzio, siamo entrati in punta di piedi. I miei stivali con i tacchi hanno creato non pochi problemi per quanto riguarda il camminare in silenzio: ticchettano ad ogni passo. Ci siamo fermati di fronte alla porta di camera sua e scambiati l’ultimo (ma essenziale) timido bacio sulle labbra.

"Comunque è stato bello," ho sentito mi sussurrava, ed ho ridacchiato a bassa voce, lusingato.

L’ho guardata scivolare nella sua camera e mi sono avviato verso la stanza di Kekko, sentendo il cuore accellerarmi i battiti: ma non so se era perché avevo baciato Mira e perché stavo andando da Kekko. Era sdraiato sul letto, e mi ha lanciato subito un’occhiata carica di disprezzo.

"Perché l’hai fatto?" mi ha aggredito, con voce gelida. "Perché davanti a me? E con lei?" Ho fatto un passo indietro, intimorito.

"Che c’è?" l’ho sfidato. Ma la voce mi tremava. "Piace anche a te?"

"Ti piace!" ha esclamato Kekko. E ha assunto quella sua solita aria da cucciolo bastonato derelitto: "Non dovevi farmelo, questo, Flavius... Ci sto tanto male. Non dovevi."

"Scusa," ho mormorato, e stupendomi mi sono accorto di non pensarlo veramente.

Ho ancora la gola secca, ma non so se questo è dovuto allo scambio di baci con Mira e alla focosa passione condivisa con Kekko dopo questo breve diverbio.

Forse Mira. In fondo, con Kekko ci trombo una sera sì ed una no.

 

 

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Capitolo 14
*** Dal diario di Mira Distan, 8 dicembre 2004/x ***


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AVVERTENZA PER I LETTORI: Ogni tanto riemergo con storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia produzione della maturità, che cambierà fandom (sto buttando giù una saga familiare a tema The Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per adesso mi faccio vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo più tempo/più ispirazione/più dolore da gridare al mondo.

Ho scritto la storia più di dieci anni fa, come si può ricostruire dalla data dei diari.

Questa storiella era capitolo di una storia più grande, di cui rappresentava sostanzialmente quello che adesso si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel tocco di brio che ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei sorrisi.

 

E ho pensato di condividerla qui, nella speranza che magari possa far sorridere anche voi.

 

ALTRA AVVERTENZA: I personaggi umani che compaiono nella fiction esistono nella realtà. La storia raccontata, tuttavia, non ha alcun riferimento tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.

ENNESIMA, MA VI GIURO ULTIMA, AVVERTENZA: [nota originale scritta nel 2004]

I Pokémon e tutto quel che è ad esso collegato appartengono ai rispettivi proprietari. 

Tutti i personaggi menzionati in codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi Pokémon, esistono nella realtà, ho soltanto provveduto a variare di poco i loro nomi e/o i loro cognomi e ad aumentare di qualche anno la loro età effettiva. Posso pertanto affermare che i personaggi non appartengono a me ma a loro stessi, fatta la dovuta eccezione per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico qual è). Ma devo precisare che Yari è in realtà un ragazzo.

 

 

 

Il Fantasma Del Banki

 

 

Dal diario di Mira Distan, 8 dicembre 2004/x

Ho una storia con Flavius Bacci.

Ho una storia con Flavius Bacci!

Ho una storia con Flavius Bacci?

Ecco, non lo so.  Il rapporto che ho con Flavius è forse meglio rappresentabile come una corsa. Ci avvistiamo, ci rincorriamo, ci prendiamo, ci baciamo furiosamente negli angoli della casa, ci abbracciamo, ci accarezziamo, ci separiamo. E di nuovo a correre.

Senza che la cosa sia formalizzata in alcun modo.

Non sono la sua ragazza. Lo sapevo bene, era chiaro anche prima che mi gettassi in questa avventura senza nome. Non posso essere la sua ragazza, lui ha Kekko.

   Ma non sono nemmeno la sua amante, perché il sesso non c'è. C'è l'attrazione, tanta, tanti abbracci e baci anche di una certa intensità. Ma non siamo mai andati oltre, e questo mi esclude dall'essere la sua amante. 

Cosa siamo allora?

Le ragazze testimoniano l'eccezionalità dell'evento, per quanto questo contribuisca solo a confondermi.
Artemide conferma che non è mai durato con una ragazza della casa per più di cinque giorni, quei cinque giorni in cui copulò ardentemente con Camilla. Merrie mi ha confessato che da quando ci 'frequentiamo' sembra cambiato e sembra pensare meno a Kekko... ma non ci credo.. E Camilla aggiunge che quando gli parla di me gli trema la voce e non fa che nominarmi. Sarà... 

Ma intanto tra me e lui di sesso non se ne parla. Lo raccontano come amante perfetto, e io ci credo. Ma mi piacerebbe provarlo sulla mia pelle. Se è vero che adesso sono la sua amante...

Non gliel'ho in realtà mai chiesto e lui è vago al riguardo.

"È innamorato," mi ha spiegato Artemide, che ama davvero troppo godersi le avventure sentimentali degli altri e mai le proprie.

E che non considera che Flavius è innamorato non di me ma di Kekko. Io e lui siamo legati semplicemente da una sorprendente attrazione fisica.

"Ma un’attrazione fisica presuppone anche del sano sesso!" ricordo di aver gridato a Merrie che, nel frattempo, se la gode come non mai con il suo Daniel. 

Se sono qualcosa per lui, sono la sua amante. E il sesso ci deve essere.

Possibile che nessuno capisca?

Vivian mi ha rivelato che Flavius preferisce aspettare, perché vuole che io sia proprio... la ragazza giusta. GIUSTA! Va a parlarmi di ragazza giusta, lui che ha abusato senza pietà di Artemide-Camilla-Merrie e chissà chi altro! Giusta... Non posso crederci... Ma cosa faccio io agli uomini? .

Cassandra non mi rende certo più facile la vita... quella gatta è un’invadente impicciona maligna pettegola! Tutte le Meowth del vicinato conoscerebbero i minimi dettagli della mia relazione intima con Flavius, se solo questi esistessero! Ma almeno ho Deimos e Bayleef che mi consolano: Deimos mi si accuccia accanto creando un angolo di tepore in cui posso rifugiarmi e Bayleef emette particelle profumate che stuzzicano le mie narici.

Muk... bé, Muk si limita a scivolare sul pavimento.

 

Ma tutto questo non risolve la questione della mia specie di relazione con Flavius. Nonostante tutte le razionali certezze acquisite, tutti gli inconsci suggerimenti che mi inducono di lasciar stare, quel ragazzo non smette di attrarmi. 

Non ho mai provato la stessa cosa per altri, nemmeno per quelli con cui ho avuto una relazione vera. Non so... è strano. Dovrei strapparmi a questi giochi di rincorse, ai baci, agli abbracci che ci concediamo negli angoli. 

Se fossi una donna con le palle, lo farei.

Si avvicinano Natale e Capodanno. Ci saranno feste, festini e banchetti... e Federico ancora non compare, tra l’altro. Mi sa che è migrato in altri luoghi. Che peccato, mi manca e mi mancherà sempre.

Ci sarebbe in progetto una mega festa per l’ultimo dell’anno. Bene. Magari allora, nell'euforia della festa e sotto i fumi dell'alcool, riesco a trovare il coraggio di chiedere a Flavius un chiarimento sincero sulla nostra condizione.

 

 

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Capitolo 15
*** Dal diario di Vivian Stanza, 4 gennaio 2005/xy ***


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AVVERTENZA PER I LETTORI: Ogni tanto riemergo con storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia produzione della maturità, che cambierà fandom (sto buttando giù una saga familiare a tema The Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per adesso mi faccio vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo più tempo/più ispirazione/più dolore da gridare al mondo.

Ho scritto la storia più di dieci anni fa, come si può ricostruire dalla data dei diari.

Questa storiella era capitolo di una storia più grande, di cui rappresentava sostanzialmente quello che adesso si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel tocco di brio che ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei sorrisi.

 

E ho pensato di condividerla qui, nella speranza che magari possa far sorridere anche voi.

 

ALTRA AVVERTENZA: I personaggi umani che compaiono nella fiction esistono nella realtà. La storia raccontata, tuttavia, non ha alcun riferimento tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.

ENNESIMA, MA VI GIURO ULTIMA, AVVERTENZA: [nota originale scritta nel 2004]

I Pokémon e tutto quel che è ad esso collegato appartengono ai rispettivi proprietari. 

Tutti i personaggi menzionati in codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi Pokémon, esistono nella realtà, ho soltanto provveduto a variare di poco i loro nomi e/o i loro cognomi e ad aumentare di qualche anno la loro età effettiva. Posso pertanto affermare che i personaggi non appartengono a me ma a loro stessi, fatta la dovuta eccezione per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico qual è). Ma devo precisare che Yari è in realtà un ragazzo.

 

 

 

Il Fantasma Del Banki

 

 

Dal diario di Vivian Stanza, 4 gennaio 2005/xy

Mira è stata a letto con Flavius. Me l’ha detto lei quando, appena riavutami dalla festa dell’ultimo dell’anno, le sono saltellata attorno gridando:

"Allora donna! Novità? Novità?!" 

La sua risposta m’ha lasciata di stucco:

"Sono stata a letto con Flavius."

Dio mio che gran schifo.

Ma questa rivelazione presupponeva un’indagine più accurata:

"Come, a letto con Flavius?!" Mi sono finta una ragazzina ingenua ed innocente. "Vuoi dire... eravate seduti sul medesimo letto."

"No no." Mira ha scosso la testa. "Siamo stati a letto insieme. In senso fisico, Vivian."

Ricordo di essere stata in silenzio per qualche secondo.

Poi:

"È stato bello?" le ho chiesto.

"Fenomenale," ha replicato con un sorriso soddisfatto.

Ma mai fenomenale come il sesso che a volte Kekko continua a darmi. Devo ringraziare Mira, poi, se ho questa magnifica risorsa di Kekko: è da quando Flavius ha cominciato a mostrare CHIARAMENTE ed EVIDENTEMENTE un incisivo interesse nei suoi confronti che Kekko, per suscitare in lui una qualsiasi reazione, mi porta a letto due o tre volte a settimana.

"E come hai fatto?" ho incalzato, eccitata come un cucciolo di Growlithe.

"Alla festa," mi ha risposto Mira. "Volevo parlargli... dovevamo chiarire delle cose."

Ha intercettato il mio sguardo malizioso, e si è subito affrettata a specificare: "Volevo davvero parlargli, Vivian! Volevo chiedergli cosa siamo, effettivamente. Ho dovuto fingere di... oh, insomma, no, non ho dovuto fingere niente, però l'ho dovuto portare in una stanza da soli." Credo che il mio sorriso fosse più che eloquente, perché Mira è arrossita e si è guardata attentamente le pantofole. "Ho inziato a parlare, lui credo anche mi abbia risposto... qualcosa. Ma ad un certo punto... ecco, bé, è successo." 

Quella probabilmente è stata la migliore risposta  possibile che Flavius è stato in grado di darle. Non è troppo bravo ad esprimere i suoi sentimenti con le parole, lui.

" Quindi adesso siete una coppia" ho concluso, trionfante.

Mira ha esitato. "Non lo so. Però penso da ora in poi di potermi definire effettivamente sua amante"

Ho chiesto spasmodicamente dei dettagli. "Niente niente," ha replicato lei. "Vivian, preferisco di no. Ti ho già detto abbastanza. Insomma... sono cose personali."

Da ciò ho dedotto che non dev’essere stato poi questo granché.

... Dio, non vedo l’ora di dirlo a mio cugino! Prevedo un infittimento dei nostri incontri notturni: insomma, Flavius deve tornare di nuovo al suo servizio ed io gli servo, a Kekko!

 

 

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Capitolo 16
*** Dal diario di Kekko Banki, 7 gennaio 2005/xy ***


fantasma1

AVVERTENZA PER I LETTORI: Ogni tanto riemergo con storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia produzione della maturità, che cambierà fandom (sto buttando giù una saga familiare a tema The Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per adesso mi faccio vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo più tempo/più ispirazione/più dolore da gridare al mondo.

Ho scritto la storia più di dieci anni fa, come si può ricostruire dalla data dei diari.

Questa storiella era capitolo di una storia più grande, di cui rappresentava sostanzialmente quello che adesso si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel tocco di brio che ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei sorrisi.

 

E ho pensato di condividerla qui, nella speranza che magari possa far sorridere anche voi.

 

ALTRA AVVERTENZA: I personaggi umani che compaiono nella fiction esistono nella realtà. La storia raccontata, tuttavia, non ha alcun riferimento tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.

ENNESIMA, MA VI GIURO ULTIMA, AVVERTENZA: [nota originale scritta nel 2004]

I Pokémon e tutto quel che è ad esso collegato appartengono ai rispettivi proprietari. 

Tutti i personaggi menzionati in codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi Pokémon, esistono nella realtà, ho soltanto provveduto a variare di poco i loro nomi e/o i loro cognomi e ad aumentare di qualche anno la loro età effettiva. Posso pertanto affermare che i personaggi non appartengono a me ma a loro stessi, fatta la dovuta eccezione per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico qual è). Ma devo precisare che Yari è in realtà un ragazzo.

 

 

 

Il Fantasma Del Banki

 

 

Dal diario di Kekko Banki, 7 gennaio 2005/xy

Temevo sarebbe potuto succedere. Nonostante i miei avvertimenti... nonostante abbia continuato a visitare il letto di Vivian , con sempre maggiore frequenza, al punto che in questo periodo non riuscivo a riempirmi le mani e la bocca che di lei.  

Quei due avevano continuato ad avvicinarsi, in un arruffarsi di mani, bocche, capelli.

Ma sembravano quasi giochi di gattini. Niente di serio.

Però lui la cercava. Lo vedevo quando arrivava da me. Cercava anche lei.

Dopo il fattaccio di novembre avevo iniziato ad intensificare all'inverosimile la mia attività con Vivian, al fine di ricordare, ad entrambi, il senso di proprietà. La cosa in realtà mi è pesata solo in parte: Vivian ci sa fare, sa bene come darmi piacere, lo ha sempre saputo. Essere dentro di lei è come essere a casa. Sono stato bene in questi mesi con lei, anche se il tradimento di Flavius ha continuato imperterrito a friggere nel mio ventre con ardore.

E quei due se ne sono fregati, della mia attività, del memento che ho lanciato loro per tutto questo tempo. Se in un certo senso capisco lei, mi brucia il pensiero che anche lui abbia scelto di ignorarmi.

Oggi ho saputo. E la notizia mi ha gelato fin nel profondo delle ossa.

Flavius è andato a letto con Mira. Non conosco i dettagli più intimi, ma tanto mi basta. 

Questa infedeltà mi brucia come un marchio addosso. Le altre avventure di Flavius, le avventure con Artemide, Merrie e Camilla, non erano infedeltà, in realtà, perché avevano come fine ultimo solo ME e il desiderio ardente di Flavius di rendersi appetibile ai miei occhi.

 Ma con Mira mi sembra... diverso. Flavius mi ama pazzamente (modestia a parte) e la sua storia con lei è dovuta, in parte, al suo solito desiderio di suscitare in me un certo interesse. Ma avevo capito che non era come le altre volte, per questo mi sono recato da Vivian. Flavius ama e vuole me, ma vuole anche lei... tremo al pensiero che in un certo senso ami anche lei.

Inoltre si vocifera che il loro primo rapporto sia avvenuto solo a Capodanno. Se questo corrispondesse a verità (e temo di sì) significherebbe che lui ci tiene davvero, a questo rapporto. Lui è sempre stato uno da una botta e via, con le altre, perché le altre esistevano solo in mia funzione. Mira esiste anche - forse soprattutto - per se stessa.

E con lei... Dio, dovevo capirlo fin da subito che sarebbe stato diverso. Considerarla rivale mi sembra eccessivo: eppure ha vinto.

Dovevo... dovevo capirlo prima! Dall'occhiata che Flavius le aveva lanciato quando si è presentata a tutti noi. Non si guarda così una per cui non puoi provare niente! Dovevo capirlo, dovevo dirmi la verità.

Per  settimane ho giustificato i baci che le dava come disperati tentativi per dimostrare che il suo testosterone funziona. Invece, probabilmente, se li godeva tutti, li attendeva con trepidazione, magari si eccitava ricordandoli.

Chissà se pensava a lei quando era con me? Ai suoi baci? Al suo desiderio tenuto malamente a bada? 

Mi sento strappato, tradito, vuoto. Non so se essere furioso con Flavius per avermi trattato così o con Mira per avermi sottratto una cosa mia o con me stesso, per averglielo lasciato fare.

Ho fallito. Ho fallito, sono uno stupido! Non sono riuscito a tenerlo legato a me. Cazzo, vorrei morire... Come posso vivere con quest’onta indelebile addosso? cosa dirò a Liviuska, come potrò chiedere ancora a Vivian di soddisfare i miei istinti sessuali, con quale coraggio...? Non so che fare, è come se tutta la galassia fosse franata sulle mie spalle.

Basta. Basta. BASTA.

 

 

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Capitolo 17
*** Dal diario di Flavius Bacci, 19 gennaio 2005/xy ***


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AVVERTENZA PER I LETTORI: Ogni tanto riemergo con storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia produzione della maturità, che cambierà fandom (sto buttando giù una saga familiare a tema The Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per adesso mi faccio vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo più tempo/più ispirazione/più dolore da gridare al mondo.

Ho scritto la storia più di dieci anni fa, come si può ricostruire dalla data dei diari.

Questa storiella era capitolo di una storia più grande, di cui rappresentava sostanzialmente quello che adesso si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel tocco di brio che ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei sorrisi.

 

E ho pensato di condividerla qui, nella speranza che magari possa far sorridere anche voi.

 

ALTRA AVVERTENZA: I personaggi umani che compaiono nella fiction esistono nella realtà. La storia raccontata, tuttavia, non ha alcun riferimento tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.

ENNESIMA, MA VI GIURO ULTIMA, AVVERTENZA: [nota originale scritta nel 2004]

I Pokémon e tutto quel che è ad esso collegato appartengono ai rispettivi proprietari. 

Tutti i personaggi menzionati in codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi Pokémon, esistono nella realtà, ho soltanto provveduto a variare di poco i loro nomi e/o i loro cognomi e ad aumentare di qualche anno la loro età effettiva. Posso pertanto affermare che i personaggi non appartengono a me ma a loro stessi, fatta la dovuta eccezione per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico qual è). Ma devo precisare che Yari è in realtà un ragazzo.

 

 

 

Il Fantasma Del Banki

 

 

Dal diario di Flavius Bacci, 19 gennaio 2005/xy

Queste sono lacrime. Ne ho piante così tante, negli ultimi due giorni...! 

La notizia è così grave che quasi non riesco a crederci. Forse se lo scrivo assumerà maggiore realtà, ed adesso lo dico: è morto Kekko! Suona così strano a scriverlo, ma è la verità, Kekko è morto. Si è ucciso.

Le mani mi tremano. Adesso che l'ho scritto è tutto più vero. Tutto... più... vero. Tutto tragico. Tutto finito.

L’ha rinvenuto Artemide ieri mattina nel bagno: giaceva supino con il rasoio elettrico in mano, gli occhi ancora spalancati che urlavano la disperazione degli ultimi frammenti di vita. Artemide mi ha raccontato come  fosse tutto chiazzato di sangue, che le aveva insozzato anche il piagiamino bianco con i coniglietti di peluche attaccati alle maniche. 

"Dovremo imbiancare tutto il bagno, mi sa" ha detto, dimostrando una notevole carenza di tatto.

Sulla tazza del cesso era posato un foglio a quadretti tutto spiegazzato e, col sangue, Kekko aveva scritto poche, dure, incisive parole: “FLAVIUS TU MI UCCIDI”. Mi sento mancare se ci penso: io! Io l’ho ucciso! Lui, il mio amore, il mio amante, la mia meraviglia. Con Mira non è stato altro che puro piacere e seria attrazione, da tanto non provavo tali sentimenti e mi sono perso nell’euforia di sentirli di nuovo, trascurando Kekko. Dev’essersi sentito abbandonato, poverino...! Sono stato proprio uno stupido, a pensare di poter avere da una donna tutto quello che mi dava Kekko! Ma non potevo immaginare, del resto, che lui reagisse così... non aveva dato segni di malinconia, di tristezza o di depressione, ma a quanto pare sa - no, sapeva - celarsi bene.

Sto soffrendo come non mai. Prima è morto Richard Poppi, di cui non me ne fregava un cazzo ma che finanziava i miei studi di storia; poi è stato il turno di Federico Bidici, uno dei miei amici più cari; e infine, come se non bastasse, Kekko ha deciso di togliersi la vita, e sono io il responsabile di questa morte! Che merda!

Ed in questo periodo di morte, oblio e disperazione, proprio adesso torno a riscoprire il vero piacere con una creatura di sesso femminile... curioso. Mira è il mio pensiero più grande, dopo ovviamente quello della morte di Kekko.

Dopo quest'evento le cose tra noi, che potevano dirsi più o meno stabilizzare, finiranno per forza per cambiare.

Non posso continuare con lei, è evidente, ma è anche vero che solo un suo sfiorarmi per sbaglio mi provoca brividi di piacere ed eccitazione come non ne ho avuti mai, nemmeno con Kekko.

Ma forse... si chiama istinto animale, credo... potrei consolarmi con lei della perdita di Kekko Banki, il mio solo grande unico enorme immenso amore, e poi gettarmi a capofitto in un universo di desolazione. È una cosa fattibile. Quasi quasi mi dirigo verso via dei Magnacci. Spero solo che Mira sia già in casa.

 

 

 

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Capitolo 18
*** Dal diario di Merrie Mavadi, 28 febbraio 2005/xy ***


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AVVERTENZA PER I LETTORI: Ogni tanto riemergo con storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia produzione della maturità, che cambierà fandom (sto buttando giù una saga familiare a tema The Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per adesso mi faccio vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo più tempo/più ispirazione/più dolore da gridare al mondo.

Ho scritto la storia più di dieci anni fa, come si può ricostruire dalla data dei diari.

Questa storiella era capitolo di una storia più grande, di cui rappresentava sostanzialmente quello che adesso si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel tocco di brio che ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei sorrisi.

 

E ho pensato di condividerla qui, nella speranza che magari possa far sorridere anche voi.

 

ALTRA AVVERTENZA: I personaggi umani che compaiono nella fiction esistono nella realtà. La storia raccontata, tuttavia, non ha alcun riferimento tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.

ENNESIMA, MA VI GIURO ULTIMA, AVVERTENZA: [nota originale scritta nel 2004]

I Pokémon e tutto quel che è ad esso collegato appartengono ai rispettivi proprietari. 

Tutti i personaggi menzionati in codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi Pokémon, esistono nella realtà, ho soltanto provveduto a variare di poco i loro nomi e/o i loro cognomi e ad aumentare di qualche anno la loro età effettiva. Posso pertanto affermare che i personaggi non appartengono a me ma a loro stessi, fatta la dovuta eccezione per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico qual è). Ma devo precisare che Yari è in realtà un ragazzo.

 

 

 

Il Fantasma Del Banki

 

 

Dal diario di Merrie Mavadi, 28 febbraio 2005/xy:

Ho sentito una strana presenza premere in me, l’altra notte. E non parlo di Crosta che dorme al mio fianco.

In questo periodo soffro di mal di gola e tosse che mi rendono difficicoltoso il sonno. Stavo tossendo sotto le coperte, proprio quella notte, quando un refolo di vento è penetrato al mio fianco. Lì per lì ho pensato ci fosse una finestra aperta, così mi sono alzata ed ho controllato, ma ogni finestra era serrata. Sono tornata a letto, sentendomi gelare dentro. Ed ho udito una voce... forse un sussurro. Mi ha toccata: piano, mi ha toccata. E dolcemente, come fosse una lunga carezza. Ho avuto un brivido, di paura e di piacere insieme. Il mio cuore palpitava pazzamente nel petto e avevo la gola secca che doleva un po’. Ho tossito e il vento fatato si è allontanato.

E se non fosse che io sono una ragazza concreta e realista che crede solo a quello che può toccare con mano, qualunque cosa essa sia, avrei da credere che si tratta di un fantasma. Ho sentito dei cigolii sospetti anche stamani E sono certa che non è la porta: quella fottuta porta, io l’ho oliata più e più volte, NON può cigolare.

Questa casa mi fa quasi paura... Dopo la morte di Kekko - pace all’anima sua - è rimasta una camera libera, ma nessuno osa più entrarvi, se non Flavius che ogni tanto vi prega. Federico non è più tornato, non vorrei fosse morto pure lui e nessuno avesse più reperito il suo cadavere, così le camere libere in realtà sono due. Mira s’è trasferita in quella stanza, per conquistare un poco di intimità personale. Non so come fa, a dormire nella camera di un amico che forse è morto. Non ha spostato niente di tutti quegli aggeggi di Fede, definiti soprammobili, dice che gli ricordano di lui. Mira è strana, mi sembra di averlo già sottolineato più volte.

Vivian e Flavius sono ancora sotto shock per la morte di Kekko: voglio dire, ovviamente lo siamo tutti, non è mai simpatico trovare il cadavere del proprio coinquilino sanguinante nel bagno. In via dei Magnacci N° 96 è tempo di lutto... Ma per Vivian e Flavius è diverso, è più forte, loro erano legati a Kekko in modo più intimo, viscerale. La morte di Kekko ha messo in crisi anche la coppia Mira - Flavius... e vorrei ben vedere!

Peccato. Erano una gran bella coppia, quei due. Ma l’amore di Flavius per Kekko era più profondo... forse meno carnale, ma era un sentimento che aveva messo radici salde nel cuore del ragazzo.

L’unica cosa che mi consola è che con Daniel va tutto a gonfie vele. Eppure se ripenso a ieri notte, rabbrividisco... Ma forse è il freddo. In fondo siamo a febbraio, per la miseria!

 

 

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Capitolo 19
*** Dal diario di Vivian Stanza, 6 marzo 2005/xy ***


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Ho scritto la storia più di dieci anni fa, come si può ricostruire dalla data dei diari.

Questa storiella era capitolo di una storia più grande, di cui rappresentava sostanzialmente quello che adesso si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel tocco di brio che ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei sorrisi.

 

E ho pensato di condividerla qui, nella speranza che magari possa far sorridere anche voi.

 

ALTRA AVVERTENZA: I personaggi umani che compaiono nella fiction esistono nella realtà. La storia raccontata, tuttavia, non ha alcun riferimento tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.

ENNESIMA, MA VI GIURO ULTIMA, AVVERTENZA: [nota originale scritta nel 2004]

I Pokémon e tutto quel che è ad esso collegato appartengono ai rispettivi proprietari. 

Tutti i personaggi menzionati in codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi Pokémon, esistono nella realtà, ho soltanto provveduto a variare di poco i loro nomi e/o i loro cognomi e ad aumentare di qualche anno la loro età effettiva. Posso pertanto affermare che i personaggi non appartengono a me ma a loro stessi, fatta la dovuta eccezione per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico qual è). Ma devo precisare che Yari è in realtà un ragazzo.

 

 

 

Il Fantasma Del Banki

Dal diario di Vivian Stanza, 6 marzo 2005/xy

Mi ha penetrata. Un’essenza invisibile che è entrata sotto le mie coperte qualche notte fa mi ha penetrata con dolcezza. 

Ero nel dormiveglia e mi sono agitata, a metà tra l'essere turbata o esserne intrigata. Quel toccarmi, quel cercarmi, quell'invadermi, io li conosco! Glieli ho insegnati io, ai tempi ormai lontani della giovinezza.

Kekko! Se non fosse morto, giurerei sua la presenza che mi ha toccata e mi ha penetrata l’altra notte.

Ma forse...

Io non credo nei fantasmi ma se fosse...
No! Non siamo stupidi, la mia è solo una voglia estrema di contatto umano, di carezze, di baci... insomma, di sesso.

Ecco, la soluzione sarebbe il sesso: lo è stata per Mira, lo è stata per Flavius che, se solo non fosse morto Kekko, avrebbero continuato ad avere un’intesa sessuale invidiabile. 

Adesso Flavius passa tutte le sue giornate a masturbarsi davanti alla foto di Kekko trasvestito da Tutankhamon. E Mira non fa che studiare ed allenare, studiare ed allenare. Si riempie il cervello di cose.

Quando mi alzo per andare in bagno, la notte, la sento spesso piangere. I suoi singhiozzi trapelano dalla porta chiusa di camera di Federico, che adesso è diventata sua.

Ma abbiamo tutti una grandissima voglia di piangere, non solo Mira.

Il suicidio di Kekko ci ha costretti a chiuderci ognuno nel proprio piccolo individualismo, il proprio singolo egoistico interesse. 

È pur vero che non facciamo altro che sentirci, che guardarci, che indagare nei sentimenti altrui e nei reciproci dolori. Ma non ci preoccupiamo davvero, o comunque non diamo a vederlo.

Una volta registrato il generale malessere, restiamo recintati nel nostro orticello e a quello solo badiamo, cercando di sopravviverci noi stessi. 

Basta, dovrò trovare qualcuno con cui sfogare il mio intenso e passionale istinto di donna. Kekko ha lasciato un vuoto dentro di me, vuoto che esige di essere riempito.

 

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Capitolo 20
*** Dal diario di Artemide Aiuole, 24 aprile 2005/xy ***


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AVVERTENZA PER I LETTORI: Ogni tanto riemergo con storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia produzione della maturità, che cambierà fandom (sto buttando giù una saga familiare a tema The Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per adesso mi faccio vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo più tempo/più ispirazione/più dolore da gridare al mondo.

Ho scritto la storia più di dieci anni fa, come si può ricostruire dalla data dei diari.

Questa storiella era capitolo di una storia più grande, di cui rappresentava sostanzialmente quello che adesso si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel tocco di brio che ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei sorrisi.

 

E ho pensato di condividerla qui, nella speranza che magari possa far sorridere anche voi.

 

ALTRA AVVERTENZA: I personaggi umani che compaiono nella fiction esistono nella realtà. La storia raccontata, tuttavia, non ha alcun riferimento tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.

ENNESIMA, MA VI GIURO ULTIMA, AVVERTENZA: [nota originale scritta nel 2004]

I Pokémon e tutto quel che è ad esso collegato appartengono ai rispettivi proprietari. 

Tutti i personaggi menzionati in codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi Pokémon, esistono nella realtà, ho soltanto provveduto a variare di poco i loro nomi e/o i loro cognomi e ad aumentare di qualche anno la loro età effettiva. Posso pertanto affermare che i personaggi non appartengono a me ma a loro stessi, fatta la dovuta eccezione per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico qual è). Ma devo precisare che Yari è in realtà un ragazzo.

 

 

 

Il Fantasma Del Banki

Dal diario di Artemide Aiuole, 24 aprile 2005/xy

Sto impazzendo! Ah! C’è un così gran casino in questa casa! O forse sarebbe meglio dire che questa casa è un casino... mah.

Da poco, Vivian ha cominciato ad uscire con un certo Luk. Se la situazione fosse normale, sarei contenta. Significherebbe che la ragazza è uscita da quella spirale di depressione-passione-dipendenza che da sempre l'ha legata a Kekko e che sta tentando di creare per se stessa una nuova vita.

Ma la situazione non è normale.

Vivian e Luk non escono insieme. Vivian e Luk trombano insieme.

E anche questo potrebbe rientrare nella normalità. Vivian è maggiorenne e ha la piena capacità di scegliere riguardo alla propria vita sessuale.

Ma la loro condotta, quella, è ben strana, e mi fa pensare che ci sia qualcosa che non va.

Luk e Vivian non escono mai di camera. Non fanno altro, letteralmente, che intrattenere rapporti sessuali. Anche di una certa intensità, considerati i rumori che provengono dalla camera di Vivian.

Credo si interrompano ogni tanto il tempo necessario per mangiare.

"Evidentemente Kekko non era poi questo granché, a letto, e vuole rifarsi." ha osservato Mira un giorno.

Che perfida.

E poi lo sanno tutti che è acida solo perché Kekko si è sempre frapposto tra lei e Flavius, sia da vivo che da morto.

Anche Merrie in questo periodo si comporta in modo un tantino bizzarro. Non s’è mai chiusa in camera con Daniel per giorni e giorni a copulare trascurando così tanto lo studio. Camilla da brava sorellina ha cercato di dirglielo. Ha bussato alla sua porta e le ha detto:

"Merrie... ricordati di studiare..."

"Sei forse mia madre?!" si è sentita rispondere, e a questo punto ha desistito.

C'è un parallelismo inquietante nel comportamento delle mie due coinquiline. Entrambe sono sempre state delle brave ragazze moderate e dedite allo studio e adesso... è inquietante davvero. Forse si sono semplicemente stufate di essere così.

Flavius sta lentamente cercando di uscire dalla crisi che gli ha provocato la morte di Kekko. Ci stiamo uscendo faticosamente tutti, ma per lui è più difficile. 

Mi ha parlato ieri l’altro, la prima volta da tanto tempo.

"Sto così male ancora," ha detto piangente. Poi ha abbassato la voce come fosse in procinto di confidarmi un segreto inconfessabile: "Eppure l’altro giorno è successa una cosa strana: mi sono sentito di nuovo accendere di desiderio per Mira."

"Oh," ricordo di aver commentato.

"Ero venuto qua per celebrare due o tre preghiere in modo da purificare ancora lo spirito di Kekko e renderlo pronto all’ascesa nell’heaven," mi ha spiegato Flavius. "Mira era in camera sua, con la porta spalancata. Indossava un vestito corto, appena sopra il ginocchio. Era... era davvero carina, sai? Ho avuto un sussulto al cuore."

Suppongo che tale sussulto si sia verificato ben più in basso del cuore, in realtà, e che il ragazzo si sia peritato a comunicarmelo per uno strano senso del pudore.

"Non dirlo a Mira, mi raccomando," mi ha detto Flavius.

"Ti pare...?" ho replicato.

"Flavius ha cominciato di nuovo a provare desiderio per te," ricordo di aver mormorato a Mira poche ore dopo, mentre le disinfettavo una brutta ferita su un braccio. Era appena tornata dall’allenamento. Si era ritirata prima del solito perché aveva riportato un’ustione di guerra.

"Era un Charmeleon stupido!" aveva gridato appena era entrata in casa. "Non sapeva da che parte aveva la testa e da quale la coda. Ha sputato fuoco non a Cassandra, ma a ME!" Quando le ho detto questa nuova strabiliante mi ha osservata strabiliata... in fondo come già detto la nuova era strabiliante: come poteva essere, Mira, se non strabiliata?! Anche la logica vuole la sua parte, del resto.

"Non ci credo," ha replicato, seccata.

"E invece sì," ho detto. "Me l’ha detto lui stamani."

"Tutti ormoni..." ha borbottato lei.

"Mira, la vostra è sempre stata una storia di ormoni!" ho esclamato, stizzita. "Puoi sperare forse che cambi... o lo vuoi?"

"No, non lo voglio," ha sussurrato Mira, stringendosi nelle spalle. "Ma come pretende di tornare con me, dopo più di quattro mesi?! Io potrei averne trovato un altro, potrei..."

"Mira," ho sospirato. "Tra te e Gabriel è una cosa finita, ormai..." Non le ho fatto notare, più realisticamente, come in realtà tra lei e il suo collega allenatore la storia non fosse mai cominciata, rivelandosi solo un passatempo di un paio di settimane. "E comunque non ho mica detto che tu devi ricambiare il suo interesse!" Ha distolto lo sguardo, ed ho intuito. "Lo ricambi!" l’ho accusata. 

Mira ha deglutito.

"Un pochetto..." ha ammesso, umile. "Eppure, pensa, Simon ci sta provando e potrei anche dirgli di sì. E Flavius..."

"Tu piangi molto spesso, Mira?" Più che una domanda è stata un’affermazione. Mi sento molto ganza quando mi esprimo così. Lei è stata scossa da un brivido. Ha chinato lo sguardo.

"Sì," ha risposto.

"Anch’io," ho replicato.

"Non ce la faccio più, Artemide, non ce la faccio." Mi sono ritrovata, non so come, a stringerla tra le braccia. Singhiozzava, e vi giuro che l’ho vista piangere solo ai tempi dell’asilo, cioè molto tempo fa. "L’atmosfera in questa casa è uno schifo totale! La morte di Kekko ha distrutto l’equilibrio che così faticosamente s’era creato. Adesso ognuno finge di dilettarsi in qualcosa solo per non pensare: tu ti distrai con il piano(forte) anche più del solito... io mi distruggo con l’allenamento e lo studio... Merrie e Vivian trombano come ricci (di mare, i quali a 200 anni hanno la stessa vitalità sessuale che hanno all’età di un anno)... Camilla si fa i cazzi degli altri più del solito. E Flavius... Flavius..." Un singhiozzo più forte degli altri le ha soffocato le parole, che ho riportato più o meno fedelmente.

È dura per tutti questa storia. La capisco, Mira.

L’ho stretta a me, per fortuna che Merrie e Vivian erano chiuse in stanza a copulare rispettivamente con Daniel e Luk, Camilla era fuori forse al lavoro e Flavius se n’era tornato nella sua villa a tradurre cartigli.

"Calma, amica," le ho mormorato dopo un poco. "È difficile per tutti: hai visto tu come si sono ridotte Merrie e Vivian." Lei ha alzato lo sguardo arrossato di pianto.

"Loro hanno qualcosa di strano, Artemide," ha replicato. "Non hanno mai fatto così... con tutta questa intensità. E se capisco Vivian, che può aver reagito così alla perdita di Kekko, non capisco Merrie. Non è mai stata..." L’ho zittita.

"No. È solo il trauma," ho tagliato corto.

Eppure Mira ha ragione, è uno strano comportamento il loro. Chissà che non nasconda qualcosa di più grande.

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Capitolo 21
*** Dal diario di Camilla Mavadi, 5 maggio 2005/xy ***


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AVVERTENZA PER I LETTORI: Ogni tanto riemergo con storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia produzione della maturità, che cambierà fandom (sto buttando giù una saga familiare a tema The Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per adesso mi faccio vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo più tempo/più ispirazione/più dolore da gridare al mondo.

Ho scritto la storia più di dieci anni fa, come si può ricostruire dalla data dei diari.

Questa storiella era capitolo di una storia più grande, di cui rappresentava sostanzialmente quello che adesso si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel tocco di brio che ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei sorrisi.

 

E ho pensato di condividerla qui, nella speranza che magari possa far sorridere anche voi.

 

ALTRA AVVERTENZA: I personaggi umani che compaiono nella fiction esistono nella realtà. La storia raccontata, tuttavia, non ha alcun riferimento tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.

ENNESIMA, MA VI GIURO ULTIMA, AVVERTENZA: [nota originale scritta nel 2004]

I Pokémon e tutto quel che è ad esso collegato appartengono ai rispettivi proprietari. 

Tutti i personaggi menzionati in codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi Pokémon, esistono nella realtà, ho soltanto provveduto a variare di poco i loro nomi e/o i loro cognomi e ad aumentare di qualche anno la loro età effettiva. Posso pertanto affermare che i personaggi non appartengono a me ma a loro stessi, fatta la dovuta eccezione per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico qual è). Ma devo precisare che Yari è in realtà un ragazzo.

 

 

 

Il Fantasma Del Banki

 

Dal diario di Camilla Mavadi, 5 maggio 2005/xy

È piena di spifferi, questa casa. Cigola, morm--ora, grida. Non posso nemmeno dire che è colpa della costruzione, la quale è abbastanza nuova e non l’ha mai fatto. Sembra sempre che casa nostra sia infestata da un vento, non so se bora o tramontana: tanto forte, che sembra portare frammenti di conversazioni lontani.

Fa paura.

Ho sempre l’impressione che quel vento porti la voce di Kekko... stupidaggini, direte. Eppure dopo quello che è successo e che succede non me ne stupirei.

Ho paura. Ho chiesto a Mira di venire in camera da me, la notte... o se preferisce, di spostare le mie carabattole in camera da lei.

Il suo sorriso è stato lacerante.

"Vengo volentieri, Camilla," ha detto. "Ho paura anch’io."

"Grazie." Le sono stata tanto riconoscente. E così, potrò indagare ancora un po’ meglio nella sua storia con Flavius, mi sembra abbiano cominciato a riavvicinarsi negli ultimi giorni. Dio com’è bello farsi i cazzi degli altri!

Non è giusto che la morte di Kekko ci abbia distrutto così... è stata una morte atroce, senza dubbio. Atroce e priva di senso reale e morale. A volte mi sorprendo nello svegliarmi la notte, ascoltare i nuovi rumori della casa, percepire frammenti di frasi morte e rabbrividire con paura. È tremendo, assolutamente tremendo. Sto cominciando ad avere orrore della casa.

Sta scendendo la notte. Ho freddo, ed è strano perché siamo a maggio. Vado a cercare Mira, quasi quasi le chiedo di raccontarmi di lei e di Flavius. Mi scalderà il sonno, spero.

 

Mira è ancora sveglia, la sento respirare al mio fianco, credo stia leggendo uno di quei suoi soliti noiosi trattati di intepretariato sulla lingua Pokémon. Ma sono felice di sentire qualcuno vicino, anche se mi si gelano le membra se penso ai rumori che tra poco perverranno presso di noi.

Intuendo il mio spavento, inoltre, Mira è stata così gentile da non essere parca nei dettagli relativi al suo riavvicinamento con Flavius. Così ho qualcosa di interessante a cui pensare, che magari riesce a distrarmi.

Mira mi ha detto che Artemide le ha detto che Flavius le aveva confessato di avere di nuovo un certo desiderio nei confronti di Mira. Insomma, era anche l'ora! Lei gli piace da sempre, sarebbe anche il caso che se ne rendesse conto.

Però poi non era successo niente per giorni. 

Ho intuito che invece Mira si era aspettata qualcosa, anche se non voleva ammetterlo.

"Tu ti aspettavi qualcosa?" le ho chiesto. Lei ha negato subito,ma era evidente che mentiva.

Comunque, alla fine il nostro uomo s'è convinto: pochi giorni fa Flavius è venuto da lei, chiedendole per favore di parlare. Non si rivolgevano più da mesi frasi che andassero oltre “Ciao”, “Come vanno i tuoi studi sulle abitudini sessuali perverse degli Egizi?”, “Mi passi il sale?”.

Mira  aveva acconsentito. "Non era detto poi che volesse parlarmi di... quello." ha chiarito. "In realtà poteva volermi parlarmi di qualsiasi altra cosa."

"Però tu ci speravi" l'ho freddata, e lei non ha replicato.

In realtà Flavius voleva parlare proprio di... quello. Si era scusato dell'interruzione brusca dei loro rapporti da quando è accaduta la tragedia. Ha detto che Mira non si meritava un tale trattamento, considerato oltretutto quello che c'era stato tra loro.

"A questo punto mi sono scusata anche io" mi ha detto Mira. "neanche io avevo fatto niente per riavvicinarci... dopo il primo tentativo." So già che non appena Flavius aveva saputo della morte di Kekko si era recato da Mira, presumibilmente per farsi 'consolare'. Poche ore dopo (o il giorno dopo, non ricordo) Mira aveva raggiunto di nuovo Flavius, mossa da un moto di empatia, per stargli vicino. Lui l'aveva malamente cacciata, e da allora non si erano più parlati. Io la capisco Mira, non avrei più voluto parlarci neppure io.

"Gliel'ho detto." ha proseguito lei. "Gli ho detto che c'ero rimasta male per come mi aveva trattata, che non deve più permettersi. Ma che capisco il suo dolore perché so cosa significava Kekko per lui."

"Ma non lo sai!" ho sbottato. "Nessuno ha mai capito il loro rapporto. Nemmeno tu!"

Lei ha liquidato la mia affermazione con un gesto del capo e ha continuato a raccontarmi il fatto:

"Flavius ha continuato a dire che, no, la colpa era sua che era stato maleducato e che aveva allontanato l'unico essere di sesso femminile che gli avesse mai dato qualcosa"

"Cosa?!"
"Ha detto proprio così"

E poi le aveva detto che lui voleva che tornassero a parlare, che tornassero a consolarsi a vicenda. E Mira aveva accettato con distacco.

Così mi ha detto lei, naturalmente. Io so che non vedeva l'ora che lui le dicesse una cosa del genere e che se non ha preso lei l'iniziativa è perché sta negando con tutta se stessa che Flavius le interessi più del dovuto. So che quando gli ha risposto che era felicissima di questa nuova possibilità, il cuore le batteva così forte da assordarla.

Quando me lo raccontava, quando citava se stessa che rispondeva 'con distacco', a stento riusciva a trattenere un sorriso. 

Quella è cotta, ve lo dico io.

Io so, d'altronde, cosa intende Flavius con 'consolare'. 

Il mio ghigno deve averla turbata, perché Mira si è subito affrettata a chiarire: "Bè, in realtà non ci siamo toccati... o meglio, sì, ci siamo toccati ripetutamente, le mani, le braccia, il volto." ha detto. "Ma non ci siamo baciati, non abbiamo nemmeno accennato alla possibilità di tornare intimi a livello fisico."

"E allora cosa tornerete?" le ho chiesto.
"Persone che dimostrano di volersi bene, che non si evitano. Persone che si abbracciano." mi ha risposto lei, che secondo me muore dalla voglia di portarselo a letto ma non è in grado di rivelarlo a nessuno, figuriamoci a se stessa. "Non so nemmeno se ci piacciamo, Camilla. Ma con lui sto bene e se possiamo riprendere a parlare, ad abbracciarci, io sono felice."

Che razza di bugiarda. E' chiaro a tutti che quei due si piacciono, e non solo da adesso, non solo dalla morte di Kekko. E sono più che convinta che se andassero oltre, lei (e anche lui, ovviamente) sarebbero molto più felici.
Devo parlarne con Artemide, dobbiamo senza dubbio agire al riguardo.


... Porchina, ho sentito un cigolio alquanto sospetto! E adesso si comincia. Ma il pensiero dei due amanti da riunire penso che mi distrarrà... almeno un pochino.

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Capitolo 22
*** Dal diario di Mira Distan, 15 giugno 2005/xy ***


fantasma1

Buongiorno e buon anno affezionati lettori (vivo nella speranza di avere qualche lettore, se non affezionato almeno intenerito da questa specie di racconto). Aggiorno oggi facendoVi i miei migliori auguri per l'anno 2016, che oggi (anzi, ormai da 13 ore) inizia. 

Ne approfitto anche per constatare una mia, insperata, inedita, capacità predittiva. In questo periodo si stanno realizzando nella mia vita alcune delle cose che avevo scritto attorno a me (o ai miei alter ego letterari) più di un decennio fa.

Come già sapete, uno dei protagonisti del Fantasma del Banki è appunto un mio alter ego. Mi sono resa conto, incredibilmente, di come a 17 anni avessi descritto relativamente a questo personaggio una situazione che adesso si ricalca similmente su di me. Ovviamente non è la stessa situazione, né nelle persone coinvolte né nella situazione specifica, ma è terribilmente simile sia dal punto di vista dei sentimenti che dei rapporti coinvolti.

E' curioso come, con la letteratura, abbia anticipato di molto la realtà.

In ogni caso buon anno, miei cari, e buona lettura!

AVVERTENZA PER I LETTORI: Ogni tanto riemergo con storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia produziobe della maturità, che cambierà fandom (sto buttando giù una saga familiare a tema The Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per adesso mi faccio vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo più tempo/più ispirazione/più dolore da gridare al mondo.

Ho scritto la storia più di dieci anni fa, come si può ricostruire dalla data dei diari.

Questa storiella era capitolo di una storia più grande, di cui rappresentava sostanzialmente quello che adesso si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel tocco di brio che ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei sorrisi.

 

E ho pensato di condividerla qui, nella speranza che magari possa far sorridere anche voi.

 

ALTRA AVVERTENZA: I personaggi umani che compaiono nella fiction esistono nella realtà. La storia raccontata, tuttavia, non ha alcun riferimento tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.

ENNESIMA, MA VI GIURO ULTIMA, AVVERTENZA: [nota originale scritta nel 2004]

I Pokémon e tutto quel che è ad esso collegato appartengono ai rispettivi proprietari. 

Tutti i personaggi menzionati in codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi Pokémon, esistono nella realtà, ho soltanto provveduto a variare i loro nomi e/o i loro cognomi e ad aumentare di qualche anno la loro età effettiva. Posso pertanto affermare che i personaggi non appartengono a me ma a loro stessi, fatta la dovuta eccezione per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico qual è). Ma devo precisare che Yari è in realtà un ragazzo.

 

 

 
Il Fantasma Del Banki

 

 

Dal diario di Mira Distan, 15 giugno 2005/xy

Dammi fiducia, caro mio. Questo virus/demone/spettro che sta infestando due delle mie coinquiline rendendole ambasciatrici sfrenate di sesso ha contagiato anche le altre due, quelle che sembrano 'normali'. E forse, dopo che ti avrò aggiornato sugli ultimi avvenimenti, concluderai che  ha toccato, in una certa misura, anche me.

Ma parliamo di Camilla e Artemide.

Le due hanno mantenuto ogni sanità mentale e capacità di autocontrollo dei propri istinti, ma hanno incrementato quella fastidiosa attitudine di dirigere ed indirizzare le vite altrui, anche (soprattutto) in termini di condotta sessuale.

Ti faccio subito l'ultimo, lampante, esempio.

Pochi giorni dopo l’arrivo di Flavius in codesta abitazione, tornando dall’allenamento e con i miei buoni propositi di gettarmi sul letto e farmi una sana e salutare dormita, ho scoperto che la camera che da qualche tempo condivido con Camilla non era più adibita alla mia presenza. C’era Artemide con lei: le due mi hanno più o meno gettato fuori dalla stanza, affermando che la situazione attuale avrebbe dovuto suggerirmi un altro luogo dove andare a riposare le mie stanche membra. Mi stavo dirigendo verso camera di Artemide, con Cassandra al fianco.

"No!" ha gridato Camilla. Ed Artemide è corsa verso di me e mi ha presa per le spalle.

"Va’ pure in camera di Federico," ha esclamato, gioviale.

"Ma lì c’è Flavius..." ha ribattuto.

"Appunto scemina! Va’ e divertiti... tu che puoi."

Le hai capite le bastarde! Ho sentito una piccola parte di me gioire per quell'imposizione e l'ho subito zittita, dirigendomi verso camera di Artemide. Io e Flavius siamo tornati in buoni rapporti, adesso, ma non abbiamo più avuto un vero contatto fisico, e non vogliamo averlo. Non mi sembrava proprio il caso di piombargli in camera.

"Ma che fai?" Mi si è parata Camilla davanti.

"Io con Flavius non ci dormo." ho chiarito, decisa. "Non mi sembra il caso. Noi non..."

"Voi siete due stupidi che si muoiono dietro e lo rifiutano con tutte le loro forze" ha sbottato Artemide, spingendomi verso camera di Federico.

Ho accusato in silenzio. "Almeno fammi prendere il materasso di Artemide. Staremo stretti..."

So bene che il letto di Federico è grande e che potremmo entrarci anche senza toccarci. Non era quello il problema. 

"Sciocchezze." Camilla mi ha spinta verso camera di Federico. "Non pensarci, dormirete sullo stesso letto."
"Ma..."

"Niente ma!" mi ha interrotto Artemide. "E' quello che vuoi... quello che volete. Possibile che ti dobbiamo costringere noi?!"

Mi hanno sospinto ridacchiando verso la stanza di Flavius e lì mi hanno lasciata, ritirandosi nella stanza di Camilla con Cassandra al seguito.
Che potevo fare, allora? Forse era davvero quello che volevo. In ogni caso non avevo niente da perdere.
Ho aperto la porta e sono entrata.

Flavius stava traducendo uno di quei suoi cartigli e non s’è quasi nemmeno accorto della mia presenza.

"Ehi" ho mormorato. Lui s’è voltato.

"Mira, sei qui?" mi ha chiesto, stupito. "Scusa ma la traduzione mi ha preso molto... Che vuoi?"

"Dormire." E mi sono gettata sul letto.

Ho sentito dietro di me Flavius fremere sulla sedia.

"Mira, se sei stanca perché non vai in camera con Camilla?" mi ha suggerito.

"Perché lei ed Artemide mi hanno spedito qua," ho risposto. "E senza nemmeno l’ausilio di un altro materasso, quindi ci toccherà dormire insieme. Se vuoi, naturalmente." Quelle due vipere non avevano pensato che Flavius avrebbe potuto non gradire la mia visita notturna? "Altrimenti, vado in culo a tutte e due e mi metto a dormire in camera di Artemide." 

Ma voglio essere pienamente sincera con me stessa, oltre che con te. Ho saputo fin da quando ho pronunciato quelle parole che mi sarebbe un po' dispiaciuto se Flavius avesse ammesso che, sì, in effetti la soluzione più intelligente era proprio quella e che poteva anche accompagnaermi alla porta della camera di Artemide e augurarmi la buonanotte. 

In fondo avevo voglia di rimanere lì con lui. Magari mi avrebbe anche abbracciata e avevo un gran bisogno di un abbraccio.

Ho visto Flavius esitare. Poi ha detto che no, non gli dava affatto fastidio e sperava che dormire nello stesso letto non creasse troppi problemi, a me. 

"Ho così sonno che potrei anche dormire abbracciata ad un Jigglypuff," ho borbottato. Odio i Jigglypuff.

Flavius è stato su di me quasi subito. Reazioni così fulminee sono talmente rare, in lui.

"Perciò mi consideri alla stregua di un Jigglypuff?!" ha ridacchiato, facendomi il solletico.

Mi sono agitata, piacevolmente sorpresa.

"No, no, tu sei molto meglio," ho replicato. Avevo gli occhi chiusi.

Si è sdraiato accanto a me.

"Non dovevi tradurre...?" gli ho chiesto, aprendo stancamente gli occhi. 

Vedere il suo volto, così vicino al mio, mi ha fatto involontariamente sussultare. Il cuore mi batteva così forte da farmi male.

Flavius mi ha sorriso. Con dolcezza.

"Posso farlo anche dopo," ha replicato.

Ricordo ancora benissimo il suo sguardo su di me. Siamo rimasti in silenzio per qualche minuto, spiandoci l'uno con l'altra.

"Come stai?" gli ho chiesto alla fine. Mi sembrava, stupidamente, l'unica cosa che potevo dire.

Lui ha fatto una smorfia. "Vado avanti." mi ha risposto. "Qui non è facile, Mira. Vi capisco, vi capisco perfettamente. Non so più cosa pensare, se essere triste o avere paura oppure..." Ha indugiato a lungo, guardandomi in volto con tale intensità che mi sono sentita arrossire e sono stata costretta a distogliere lo sguardo.

"Dobbiamo stare uniti, sai." Mentre parlava, mi ha toccato il volto. Sono avvampata, straziata tra il terrore e il compiacimento. Mi sa che ha vinto il secondo fattore, perché non mi sono mossa, se non per guardarlo di nuovo negli occhi. "Possiamo affrontare questa situazione solo se restiamo insieme."

"Io... e te?" ho chiesto, con voce stridula.

Flavius ha ridacchiato. "Sì... anche." ha risposto. "Abbiamo fatto bene a riprendere a parlare. Questa situazione possiamo affrontarla solo se ci fidiamo completamente l'uno dell'altra."

Ho sentito il mio cuore spaccarsi e ho realizzato con stupore che avevo bisogno che lui parlasse esattamente di noi. Che mi era mancato tanto.

Gli ho toccato timidamente la guancia e l'ho accarezzata esitante. Quasi faticavo a respirare. L'aria era densa di attesa e non avevo la più pallida idea di come fosse meglio comportarsi.

Forse la cosa migliore era dire la verità. 

"Mi sei mancato"

Ho visto Flavius esitare. Forse non si aspettava tanta franchezza. Forse non credeva proprio che mi fossero mancati i suoi sguardi, le sue parole, le sue mani, i suoi abbracci, i suoi baci. Che mi fosse mancato tremendamente quella specie di sentimento che diceva di provare per me.

"Anche... anche tu." E' riuscito alla fine a dire. 

Nel frattempo i nostri corpi si erano tremendamente avvicinati. Sentivo il respiro di Flavius inumidirmi le labbra. E quando le sue, di labbra, hanno toccato le mie, non ho fatto altro che accoglierle con estremo piacere.

Quello che, forse, voleva essere solo un castissimo bacio di reunion si è presto trasformato in un passionale incrocio di labbra, di lingue, di mani che si cercavano, che si toccavano, che indagavano il corpo dell'altro. Il desiderio tenuto a bada per tanto tempo è esploso con una violenza tale che, se avessi mantenuto un minimo di autocontrollo, mi avrebbe spaventata.

Le immagini ancora mi balzano nella mente creando un piacevole, intermittente, groppo nelle viscere.

Pur con tutta la buona volontà, davvero, non riesco a non fermarci la memoria. Il suo tocco, le sue labbra sul mio corpo, le sue mani tra i capelli, il suo bisbigliarmi frasi all'orecchio una volta che è stato dentro di me, fino alla fine. Era tutto così simile a prima, ma dannatamente diverso, dannatamente più intenso.

In realtà, strano a dirsi, è solo alla fine del sesso che la notte s’è fatta davvero interessante. Non voglio dire, ovviamente, che quel sesso mi sia dispiaciuto... era la prima volta da mesi, tra l’altro, che io e Flavius tornavamo ad essere così intimi. E mi è piaciuto, mi è piaciuto un sacco.

Ma quello che è venuto dopo è stato maledettamente più interessante per quel che riguarda l’ordine intrinseco di questa abitazione.

"Cosa credi che sia preso a Merrie e Vivian?" gli ho sussurrato sfiorandogli il lobo dell’orecchio con le labbra. "Non era da loro comportarsi così... e ormai vanno avanti da mesi."

"Secondo me sono i fantasmi," ha decretato Flavius. "Il fantasma di un vecchio faraone morto millenni or sono che..."

"Non c’entrano i faraoni, Flavius," ho replicato. "Ma i fantasmi... forse sì."

"Dici?" Lui.

"Dico, sì," ho risposto. "Osserviamo i parallelismi in questa storia... le coincidenze. Da quando è partito tutto?"

"È morto Kekko," ha risposto Flavius.

"Ma prima ancora è morto il tuo amico... Richard Poppi," ho ribattuto.

"Ma solo dopo la morte di Kekko le ragazze hanno cominciato a comportarsi in modo molto strano," ha detto Flavius.

"Cigolii, rumori nella notte." Li sentivamo anche in quel momento, ma immersi l’uno dentro l’altra com’eravamo, non ci facevano troppa paura. "Frasi gridate come nel vento, frammenti di pensieri... e Vivian e Merrie che sembrano possedute. Qui c’è qualcosa che va nel soprannaturale."

"Fantasmi."

"Fantasmi," ho annuito. E l’ho guardato intensamente nelle palle degli occhi: "Ma di chi?"

"Di un faraone..."

"Seriamente."

"Io sono serio." Ho sospirato.

"Dormiamo, Flavius," ho mormorato. "Ne parleremo domani con Artemide e Camilla. Magari se ne tira fuori qualcosa." Siamo piombati in silenzio. Stavo per addormentarmi.

Ho sentito Flavius stringermi a sé e il suo labbro avvicinarsi pericolosamente al mio orecchio.

"Sai, Mira," ha sussurrato. "Forse dovremmo ringraziarle, quelle due."

Forse sì.

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Capitolo 23
*** Dal diario di Artemide Aiuole, 15 giugno 2005/xy ***


fantasma1

AVVERTENZA PER I LETTORI: Ogni tanto riemergo con storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia produzione della maturità, che cambierà fandom (sto buttando giù una saga familiare a tema The Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per adesso mi faccio vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo più tempo/più ispirazione/più dolore da gridare al mondo.

Ho scritto la storia più di dieci anni fa, come si può ricostruire dalla data dei diari.

Questa storiella era capitolo di una storia più grande, di cui rappresentava sostanzialmente quello che adesso si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel tocco di brio che ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei sorrisi.

 

E ho pensato di condividerla qui, nella speranza che magari possa far sorridere anche voi.

 

ALTRA AVVERTENZA: I personaggi umani che compaiono nella fiction esistono nella realtà. La storia raccontata, tuttavia, non ha alcun riferimento tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.

ENNESIMA, MA VI GIURO ULTIMA, AVVERTENZA: [nota originale scritta nel 2004]

I Pokémon e tutto quel che è ad esso collegato appartengono ai rispettivi proprietari. 

Tutti i personaggi menzionati in codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi Pokémon, esistono nella realtà, ho soltanto provveduto a variare di poco i loro nomi e/o i loro cognomi e ad aumentare di qualche anno la loro età effettiva. Posso pertanto affermare che i personaggi non appartengono a me ma a loro stessi, fatta la dovuta eccezione per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico qual è). Ma devo precisare che Yari è in realtà un ragazzo.

 

 

 

 

Il Fantasma Del Banki

 

Dal diario di Artemide Aiuole, 15 giugno 2005/xy


Sono intelligente. E quando dico intelligente, intendo proprio intelligente. E per un paio di motivi, almeno. 

Anzitutto ho contribuito a risolvere la situazione irrisolta tra Flavius e Mira. Quei due si desiderano da mesi, in tutti i sensi. Ed era giusto che se ne rendessero conto. Bisognava semplicemente dar loro una adeguata occasione. Il solo fatto che Mira non sia ancora uscita da camera di Flavius per andarsene più ragionevolmente a dormire nella mia camera vuota rende evidente che ce l'abbiamo fatta, che almeno loro per un po' saranno felici.

E poi sono stata tanto scaltra da venire a capo, almeno in parte, dell'angosciosa situazione domestica: dopo aver fatto sì che Flavius e Mira potessero analizzare le loro questioni irrisolte, Camilla ed io abbiamo indagato la questione a fondo. Le cose in questa casa sono strane. E la spiegazione, diciamocelo, non può essere proprio razionale. L’ho riferito a Camilla:

"La spiegazione a quest’affare non può essere razionale," le ho detto.
Camilla ha esitato un attimo, pensierosa, ed ha sospirato. " Non lo so. Questa storia fa paura. Come un film horror."

"Credo che l’horror sia la chiave per giungere ad una conclusione," ho asserito. "Tu credi nei fantasmi, Cami?"

"No... non ci avevo mi creduto," mi ha risposto. "Ma con tutto quello che è successo, non so che dirti..."

"E se fosse...?" Ho avuto come un’illuminazione divina, come la chiamava Sant’Agostino. E pensare che non sono nemmeno credente! "E se fosse! Camilla, qui mi sa davvero di soprannaturale. Hai detto bene. Fantasmi, strane presenze... Non è normale, del resto, che da qualche mese a questa parte non ci sia più possibile dormire in pace per tutti questi... rumori." S’erano già cominciati a farsi sentire. "E non sono le porte, posso assicurartelo."

"Kekko," ha detto Camilla.

"Che te lo fa pensare?" ho indagato.

"Mhm... una sensazione," ha risposto lei.

L'ho guardata scettica. "Guarda che il mondo civilizzato non è mica andato avanti con le mere sensazioni!" le ho fatto notare. In realtà sono ben consapevole che molte delle cosiddette civili scoperte si sono basate su sensazioni, intuizioni o pulsioni 'di pancia'. Ma non l'avrei mai ammesso.

"Io dico c’entra Kekko," ha asserito Camilla. "È da quando è morto, in fondo, che è cominciato tutto..."

"Già," ho borbottato. E poi: "Ma come siamo intelligenti!" Ho dato una pacca sulla schiena a Cassandra, la gatta bonacciona di Mira. Lei ha socchiuso gli occhi ed ha annuito, come a volermi dar ragione.

"Dobbiamo informare Mira e Flavius della soluzione cui siamo pervenute!" si è esaltata Camilla.

"Ma non adesso," ho replicato. "Adesso li disturbiamo."

"Domani," ha deciso Camilla. "E dobbiamo studiare tutti insieme un modo per sconfiggere il fantasma del Banki..."

"Il fantasma del Banki," ho ripetuto. "Ganzo, sembra quasi il titolo di un libro!"

E con la convinzione di essere le due ragazze più intelligenti ed argute del pianeta, ci siamo coricate per dormire sogni sereni, non più turbati da rumori di cui adesso conosciamo la fonte.
In realtà io sto ancora qui, coricata a letto, ad aggiornare il mio quaderno di memorie e a pensare,un po' compiaciuta e un po' nostalgica, a Mira e Flavius, occupati in altri tipi di discussioni poche stanze più in là.

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Capitolo 24
*** Dal diario di Merrie Mavadi, 21 luglio 2005/xy ***


AVVERTENZA PER I LETTORI: Ogni tanto riemergo con storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia produzione della maturità, che cambierà fandom (sto buttando giù una saga familiare a tema The Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per adesso mi faccio vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo più tempo/più ispirazione/più dolore da gridare al mondo.

Ho scritto la storia più di dieci anni fa, come si può ricostruire dalla data dei diari.

Questa storiella era capitolo di una storia più grande, di cui rappresentava sostanzialmente quello che adesso si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel tocco di brio che ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei sorrisi.

 

E ho pensato di condividerla qui, nella speranza che magari possa far sorridere anche voi.

 

ALTRA AVVERTENZA: I personaggi umani che compaiono nella fiction esistono nella realtà. La storia raccontata, tuttavia, non ha alcun riferimento tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.

ENNESIMA, MA VI GIURO ULTIMA, AVVERTENZA: [nota originale scritta nel 2004]

I Pokémon e tutto quel che è ad esso collegato appartengono ai rispettivi proprietari. 

Tutti i personaggi menzionati in codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi Pokémon, esistono nella realtà, ho soltanto provveduto a variare di poco i loro nomi e/o i loro cognomi e ad aumentare di qualche anno la loro età effettiva. Posso pertanto affermare che i personaggi non appartengono a me ma a loro stessi, fatta la dovuta eccezione per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico qual è). Ma devo precisare che Yari è in realtà un ragazzo.

 

 

 

Il Fantasma Del Banki

 

 

Dal diario di Merrie Mavadi, 21 luglio 2005/xy

È come se avessi dormito dei mesi. 

L'ultimo ricordo cosciente che ho risale ai primi giorni di marzo.

Ma adeso è luglio, e l'afa lo testimonia!

Ed io non ricordo più niente, se non un’incredibile matassa di passione, di carne, di grida, di sangue e di sesso... e Daniel. Non ci ho capito granché, ma pare c’entrino dei fantasmi. Camilla mi ha raccontato che a partire da marzo – la data del mio ultimo ricordo consapevole, come ho già sottolineato pocanzi – Vivian ed io abbiamo preso a comportarci in modo parecchio strano, tanto che alla fine l’unica nostra attività è stata chiuderci nelle rispettive camere con i rispettivi ragazzi... cazzo, non lo sapevo nemmeno che Vivi avesse il ragazzo! Comunque adesso non l’ha più, ma perverrò in seguito alla spiegazione di tale fenomeno.

I nostri amici sono giunti alla conclusione, per non so quali vie traverse, che sia io che Vivian eravamo possedute dal fantasma di Kekko Banki, deceduto in gennaio. 

In realtà la loro deduzione non era esatta, ma lo capiremo poi.

Dopo ampie consultazioni, confronti serrati, riunioni plenarie e letture di molti di quei libri che stagnano nella casa di Flavius, hanno deciso di procedere con l’esorcismo.

Hanno cominciato da me e Daniel.

Ci hanno trascinati fuori dalla nostra stanzetta di follie... ma a quanto pare noi non volevamo farci trasportare.

"Hai picchiato come una pazza," mi ha detto Camilla, e mi ha mostrato un morso profondo sulla sua spalla destra. "Guarda qua che mi hai fatto..."

Io non me lo ricordavo. Ma le ho chiesto scusa.

Ci hanno sbattuti nella stanza di Kekko, che Flavius aveva provveduto a purificare con tutti i suoi unguenti, incensi e chissà che altro. Ci hanno sbattuto in faccia una croce cristiana, una croce celtica, un crocifisso ed un punto croce.

"Su quattro, almeno uno sarebbe stato efficace," si è giustificata poi Mira.

Eppure mi hanno detto che la nostra reazione è stata nulla. Io ho provato a strappare la camicia di dosso a Daniel e Daniel ha fatto per avvinghiarsi a me. Ma niente di più.

"Esci, fantasma del Banki!" ha intonato Artemide con perfetta voce di tenore.

A questo punto mi raccontano che ho esclamato:

"Ganzo! Sarebbe proprio il titolo per un libro!"

Flavius recitava preghiere nelle più svariate lingue. Mira e Camilla ci sventolavano sotto il naso le varie croci, e noi ringhiavamo, grugnivamo, gemevamo e ansimavamo. Camilla mi ha raccontato che alla fine sia lei che Mira si sono spazientite e ci hanno tirato tutti gli aggeggi sul capo.

A me è finito il punto croce in testa.

Ma non è cambiato nulla.

Artemide da questo punto in poi mi ha raccontato tutto per filo e per segno.

“Ho avuto un’intuizione, sai.” si è pavoneggiata. “Ho pensato che, in fondo, tutta la vicenda ruotava attorno all’amore. No? Voglio dire, il sesso è anche esternazione fisica di un sentimento amoroso. No?”

Io ho dovuto annuire. Già ero confusa per essermi persa dei mesi di vita e aver fatto cose di cui non ricordo assolutamente niente, mi ci mancava anche di stare a fare delle puntualizzazioni nel discorso di Artemide.

“Ecco, vedi che avevo ragione? Ho avuto un’intuizione. Ho gettato la testa all’indietro e ho gridato: ‘Amor vincit omnia’! E ho capito che forse solo un atto di amore poteva salvarvi.”

Artemide mi ha poi riferito che quel pedante di Flavius l’ha subito corretta, ricordandole che l’espressione giusta è: Omnia vincit amor et nos cedamus amori* piuttosto che quella, usata dalla ragazza, ricalcata sulla costruzione della frase in italiano.

Flavius in questi mesi evidentemente non è cambiato affatto.

“Ma qui l’ho fregato io, sai!” mi ha riferito vittoriosa Artemide. “Perché non è stato lui ad avere l’ultima parola al riguardo. Lui era parte della soluzione!”

Spiego qui in breve. Pare che in questi mesi Flavius e Mira si siano riavvicinati molto più del dovuto. In fondo concordo con Camilla nel notare che ciò doveva accadere, che quei due si sono scritti l’uno sull’altra fin da quando si sono visti.

In ogni caso, anche se pretendono entrambi di avere solo un rapporto di stampo fisico-sessuale e di consolazione reciproca, Artemide ha concluso che erano la cosa più vicina all’amore che avessero a disposizione in quel frangente. E che quindi andavano usati loro due.

Quando, in fretta e furia, la ragazza ha esposto ai due il suo piano, Flavius e Mira hanno avuto reazioni diverse, ma parallele.

Flavius pare sia arrossito, abbia mosso in maniera incoerente le braccia e piantati gli occhi al terreno. Scossa da un brivido, Mira è impallidita mortalmente, lo sguardo che vagava tra Artemide e lo stesso Flavius.

“Non se lo aspettavano, sai” ha concluso Artemide trionfante. “Pensavano di farla in sordina. E poi, sai, loro continuano a dire di non essere innamorati ma, diamine!, ci credono solo loro due!”

Infatti, come prevedibile, Mira era intervenuta: “Ma noi due non c’entriamo niente con l’amore, Artemide”

“Balle!” Pare che a questo punto sia intervenuta Camilla. In tutto questo frangente, non so che fine avessimo fatto Daniel ed io. Ma pare non dessimo fastidio alcuno. “Mira, Flavius, qualunque cosa esista tra voi, per favore, mettetela al servizio della comunità!”

“Cosa dobbiamo far?” ha balbettato Flavius.

“Quel che volete! Siete d’ossa e di carne, o cosa siete?” ha replicato Artemide, citando la frase della celebre opera lirica*.

E qui mi ha raccontato una cosa che a ripensarci avrei pagato per esserci. Ora che mi ci fate pensare, in realtà, io in quella stanza c’ero.

In ogni caso, Artemide mi ha detto che a quel punto i due amanti si sono guardati spaesati, non sapendo cosa fare.

Nessuno fiatava. Camilla ci ha tenuto a precisare che io e Davide eravamo stati zittiti con un paio di calzini ben piantati in bocca. Questo comincio già a ricordarlo, fosse solo per il sapore di stoffa e polvere che ho ancora in bocca.

Dopo una manciata di secondi, Mira ha fatto rapida due passi in avanti, in direzione di Flavius, e l’ha abbracciato forte. Lui, dapprima turbato, ha replicato vigorosamente al suo abbraccio, stringendola a sé con una tenerezza che, a detta di Artemide, faceva sciogliere.

“Avresti dovuti esserci, Merrie!” mi ha detto, ignorando il fatto che concretamente io c’ero. “Lui la stringeva come fosse la cosa più preziosa che avesse mai toccato. Davvero! E lei lo ha abbracciato con un trasporto tale da togliergli il fiato. Era una cosa magica, ti giuro.”

Erano rimasti stretti, cullandosi vicendevolmente, per lunghi minuti.

“Come se non esistessero che loro al mondo” ha voluto sottolineare Artemide. “È stato splendido. Avrei voluto mettermi a piangere, ma le circostanze non me lo permettevano. E poi è successo!”

Da qui infatti inizio, vagamente, a ricordare.

È stato come svegliarsi la mattina. Ma c’era tanta confusione. Ho visto un’essenza bluastra sopra la mia testa, ed una simile che fuoriusciva dal corpo di Daniel indemoniato. L’essenza liberata da me e Daniel ha preso la forma di un corpo ineffabile, dalle sembianze di Richard Poppi. Era il suo fantasma.

L’ho visto ed ho gridato. Daniel era svenuto sul pavimento.

"Fantasma del Poppi!" ha strillato stupefatta Artemide.

"Via, piano con le offese," ha borbottato il fantasma. "Se volete, me ne vado." Ed è scomparso.

Avevo freddo. Tremavo, sentivo le ginocchia che mi cedevano.

Di fronte a me, Mira e Flavius erano ancora abbracciati, impietriti dalla paura. Ricordo di aver pensato, vacuamente, che finalmente avevano avuto il coraggio di dichiararsi.

Artemide e Camilla ci hanno condotti fuori, me e Daniel. Prima di uscire, Camilla ha lanciato un’occhiata a Mira. Lei ha annuito.

Flavius le ha accarezzato la guancia con mano tremante.

"Ce la facciamo," ha mormorato Mira, pallida.

Vivian e Luk sono stati condotti nella stanza, schiumanti di rabbia e desiderio. Probabilmente erano rimasti fino a quel momento in camera di Vivi a darsi alle pazze gioie. Infatti erano seminudi.

Me l’ha raccontato Mira, quello che è successo a Vivian e Luk.

“Me lo sentivo che sarebbe stata più difficile con loro” ha ammesso. “E tutto era nelle mani mie e di Flavius!”

Questa volta, però, era stato Flavius a prendere l’iniziativa. L’aveva stretta più forte a sé e le aveva carezzato una guancia, guardandola dritta nelle palle degli occhi.

Mira è arrossita nel raccontarmi che da quel momento in poi era stata sorda alla cacofonia di gemiti, ringhi, sospiri provenienti da Luk e Vivian, avvinghiati sul terreno.

Lui l’aveva baciata. Con tenerezza e passione, mi ha detto Mira. Quindi più o meno le stesse caratteristiche dell’abbraccio che mi ha raccontato Artemide e che ho riportato poco più sopra.

“Non è che non mi avesse mai baciato… così.” mi ha detto Mira. Gli occhi le scintillavano in maniera preoccupante. “Ma allora è stato... semplicemente travolgente! Mi ha mozzato il fiato, letteralmente. E poi, sai, ho avuto la sensazione che sarebbe stata una delle ultime volte.” Il suo sorriso si è fatto amaro. “Mi sono aggrappata a lui, con forza, come se ne andasse della mia stessa vita. Ero… come infiammata. Non so se capisci.” Ha distolto lo sguardo, arrossendo, ed io con lei. Era imbarazzante, anche perché onestamente proprio non ci tengo a conoscere tutti i dettagli della sua fisicità con Flavius. “Gli ho voluto far capire… tutto.”

“Tutto cosa?” ho indagato. In fondo si era sempre ostinata a dirmi che tra lei e Flavius non c’era sostanzialmente niente.

Mira è arrossita ancora più profondamente, cercando con le pupille una soluzione. “Volevo che lui capisse quello che ho sentito per lui. Capisci, Merrie?”

Ho annuito, perplessa.

“Flavius ed io non siamo innamorati ma siamo stati… siamo qualcosa. E ci tenevo che lui lo sapesse, prima delle fine.”

“Di che fine parli?”

La mia compagna ha sospirato, a lungo. “Qualcosa deve succedere, Merrie, qualcosa deve cambiare. Per Flavius, per me, per noi due, ma anche per tutti voi. Aspetta di sentire come va a finire.”

L’intenso bacio della nostra coppia preferita (cioè Mira e Flavius) ha prodotto cambiamenti di non poco conto in Luk e Vivian, ancora distesi sul terreno: Luk si è messo a vomitare liquido verde e Vivian si è immobilizzata, guardandolo quasi come non lo conoscesse.

Con un grido feroce, da entrambi si è liberata un’essenza che stavolta si è condensata in Kekko. Ma lui non è stato così cortese, come Poppi, da andarsene. Si è mutato in fluido ectoplasmatico ed è scivolato sui muri.

Mira mi ha detto che non appena Flavius l’ha visto ha avuto un singhiozzo improvviso e si è lasciato sfuggire un gridolino. Non è riuscita a celare una sfumatura di delusione nello sguardo. Non ha capito, la cara amica, che i vecchi amori non muoiono mai...

Anche se forse era a questo che si riferiva quando parlava della ‘fine’. Se Kekko c’è, se Kekko rimane, Flavius farà di tutto per riaverlo, anche in forma di ectoplasma.

Per quanto riguarda Vivian e Luk, lui si è alquanto risentito dopo aver scoperto di aver passato gli ultimi quattro mesi chiuso in una camera ad accoppiarsi con la ragazza in questione. Ed è giunto alla conclusione di lasciarla. Ciò ha prodotto pianti, disperazione e tristezza.

Daniel è stato per fortuna un po’ più comprensivo: tanto, nella merda ci siamo tanto io quanto lui.

Il fantasma di Kekko è ancora presente in queste mura. Abbiamo chiesto a Flavius, profondo conoscitore delle tradizioni agresti e delle dicerie egizie sui fantasmi dei morti, di fare ricerche sui suoi tomi di filosofia applicata. E intanto ci stiamo impegnando anche noi nella ricerca. Speriamo bene.

Ho già perso quattro mesi della mia vita, sono rimasta talmente indietro con lo studio. Chissà quanto tempo ci metterò a rimettermi in pari, maledizione!

 

 



*   "L'amore vince ogni cosa e anche noi cediamo all'amore" , Publio Virgilio Marone, Bucoliche X, 69

* Così Fan Tutte, musica di Wolfan Amadeus Mozart e libretto di Lorenzo Da Ponte. Atto II.

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Capitolo 25
*** Dal diario di Flavius Bacci, 27 luglio 2005/xy ***


AVVERTENZA PER I LETTORI: Ogni tanto riemergo con storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia produzione della maturità, che cambierà fandom (sto buttando giù una saga familiare a tema The Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per adesso mi faccio vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo più tempo/più ispirazione/più dolore da gridare al mondo.

Ho scritto la storia più di dieci anni fa, come si può ricostruire dalla data dei diari.

Questa storiella era capitolo di una storia più grande, di cui rappresentava sostanzialmente quello che adesso si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel tocco di brio che ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei sorrisi.

 

E ho pensato di condividerla qui, nella speranza che magari possa far sorridere anche voi.

 

ALTRA AVVERTENZA: I personaggi umani che compaiono nella fiction esistono nella realtà. La storia raccontata, tuttavia, non ha alcun riferimento tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.

ENNESIMA, MA VI GIURO ULTIMA, AVVERTENZA: [nota originale scritta nel 2004]

I Pokémon e tutto quel che è ad esso collegato appartengono ai rispettivi proprietari. 

Tutti i personaggi menzionati in codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi Pokémon, esistono nella realtà, ho soltanto provveduto a variare di poco i loro nomi e/o i loro cognomi e ad aumentare di qualche anno la loro età effettiva. Posso pertanto affermare che i personaggi non appartengono a me ma a loro stessi, fatta la dovuta eccezione per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico qual è). Ma devo precisare che Yari è in realtà un ragazzo.

 

 

 

IL Fantasma del Banki

 

Dal diario di Flavius Bacci, 27 luglio 2005/xy

Ho scoperto il modo per risolvere tutto! L’ho già riferita a Mira, la quale ha detto che, se non ci sono proprio altre idee per uscire da questa merda, tanto vale...

Non è stato un grande incoraggiamento, certo, ma meglio del 'vaffanculo' di Vivian. È tornata alle sue solite antipatiche abitudini, quella lì... quasi quasi la preferivo quando stava tutto il giorno chiusa in camera a trombarsi Luk. Adesso che lui l’ha lasciata, non ha altro da fare che rovinare la vita agli altri con la sua acidità mal repressa.

Dunque, il fatto è questo.
Come ricorderete, mesi fa ho mummificato Federico. Me lo chiese lui.
La sua mummia giace ancora sotto il mio letto. E tutto comincia da qui.


Un’antica leggenda sostiene infatti che un uomo che si è ucciso per amore ed è stato mummificato prima che siano passate sei ore dal suo decesso, può esser fatto tornare in vita dal bacio di una creatura che lo ama, una che non sia la stessa per cui questo si è ucciso. So che a Yari piaceva Federico, forse gli piace ancora.

Io le farò baciare la sua mummia: Federico tornerà in vita, e Kekko potrà prendere possesso del suo corpo. Ed io e lui, da soli, ce ne andremo lontano, lontani da tutti.

Dimenticheremo, saremo felici.

L’ho rivelato stasera a Mira, dopo il sesso. Mi era piaciuto più del solito, quindi è stato con un certo rimorso che le ho parlato.

Infatti una cosa sostanzialmente quasi certa è che dovrò chiudere con lei. L'eventualità, come è prevedibile, mi lacera. Non mi vergogno più di dire che a me Mira piace: mi piace com'è fatta, cosa dice, come parla e si muove. Mi piace quello che pensa e quello che fa.

Mi piace oltremodo quello che mi fa.

Non riesco davvero più ad essere oggettivo nei suoi confronti. Non riesco a non ricordare il suo abbraccio, la notte dell’esorcismo: la sua stretta attorno a me, il suo respiro sul mio collo, l’urgenza della sua vicinanza. E la passione con cui ha risposto al mio bacio, in quella stessa circostanza! Come se non volesse più lasciarmi andare.

Ammetto che sono stato tentato, più volte, di restare.

Il pensiero di separarmene crea nel mio animo una scissione di sconforto e di vuoto indicibile.

Ma Kekko vale tutto questo. Credo. Spero.

In ogni caso è da ignavi rimanere fermi nel proprio, egoisitico, labile, effimero, anche se stratosferico e sublime al di là di ogni umano pensiero, godimento personale. Per questo sono stato costretto, quasi a malincuore, ad esporle la mia soluzione.

Le ho dovuto anche rivelare di Federico mummificato, ma lei non ha commentato niente. Ha spalancato sorpresa la bocca, ma non ha parlato. Mi ascoltava in silenzio. Alla fine ha sospirato.

"Se non ci sono proprio altre idee per uscire da questa merda, tanto vale..." ha mormorato, ma avevo già scritto che aveva detto questo. Mi ha osservato per un poco, guardandomi profondamente, in quel modo che mi fa sentire quasi spiato.

"Tu te ne andrai," ha decretato.

Ho esitato.

"Sì," ho borbottato. "Dovrò farlo. Ma è l’unica per... Mira!" L’ho baciata con forza sulle labbra. "Mira, io ti voglio bene... ma non posso lasciare Kekko solo ed indifeso nel mondo."

"Ti attirerà anche sotto forma di mummia?" mi ha chiesto lei. Sembrava curiosa, non ha accennato nemmeno un lampo di derisione nei miei confronti. Né di delusione, in realtà, se non per una rapida ombra nel suo sguardo.

Le ho carezzato i capelli.

"Credo di sì," ho risposto. E ho deciso di strafare: "Mi mancherai, Mira... lo sai?" Il suo sguardo era divertito, come stesse valutando se credermi o no.

"Anche tu." Ma la sua voce era seria.

E il problema, credo, è che mi mancherà davvero. So che Kekko mi consolerà... eppure sento già un poco la sua nostalgia. È l’unica donna che ha saputo darmi qualcosa, con e oltre il sesso.

Dio... Odio questa vita quando ti costringe a scegliere.

 

 

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Capitolo 26
*** Dal diario di Yari Bbionda, 30 luglio 2005/xy ***


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AVVERTENZA PER I LETTORI: Ogni tanto riemergo con storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia produzione della maturità, che cambierà fandom (sto buttando giù una saga familiare a tema The Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per adesso mi faccio vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo più tempo/più ispirazione/più dolore da gridare al mondo.

Ho scritto la storia più di dieci anni fa, come si può ricostruire dalla data dei diari.

Questa storiella era capitolo di una storia più grande, di cui rappresentava sostanzialmente quello che adesso si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel tocco di brio che ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei sorrisi.

 

E ho pensato di condividerla qui, nella speranza che magari possa far sorridere anche voi.

 

ALTRA AVVERTENZA: I personaggi umani che compaiono nella fiction esistono nella realtà. La storia raccontata, tuttavia, non ha alcun riferimento tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.

ENNESIMA, MA VI GIURO ULTIMA, AVVERTENZA: [nota originale scritta nel 2004]

I Pokémon e tutto quel che è ad esso collegato appartengono ai rispettivi proprietari. 

Tutti i personaggi menzionati in codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi Pokémon, esistono nella realtà, ho soltanto provveduto a variare di poco i loro nomi e/o i loro cognomi e ad aumentare di qualche anno la loro età effettiva. Posso pertanto affermare che i personaggi non appartengono a me ma a loro stessi, fatta la dovuta eccezione per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico qual è). Ma devo precisare che Yari è in realtà un ragazzo.

 

 

 

Il Fantasma Del Banki

 

Dal diario di Yari Bbionda, 30 luglio 2005/xy

Domani parto per il Sud Africa, ed ho deciso che sarà questa l’ultima pagina che scriverò su questo quaderno delle confidenze. Sono così disperata che non trovo più nemmeno la forza di piangere.

Il signor Bacci mi aveva reso partecipe di una leggenda secondo cui la mummia di uno che si è ucciso per amore torna in vita se baciata da uno che ama questo che è stato mummificato, ma che però non è quello per cui la mummia si è uccisa per amore... insomma, un gran casino. In breve, se avessi baciato la mummia di Federico, questo sarebbe tornato in vita.

Ora, io nemmeno sapevo che c'era la mummia di Federico, e che l'avevo avuta in casa tutti questi mesi! E il mio superiore, con tanta disinvoltura, mi è venuto a chiedere di baciarla!

Comunque l’ho fatto. Ha continuato a vivere nel mio cuore, quel ragazzo. Mi c’è costato un po’... ma è stato stupendo, superato il disgusto iniziale, vederlo aprire gli occhi, quei suoi occhi brillanti di vita che riconoscerei tra mille.

"Federico!" ho gridato. Stavo per gettarmi tra le sue braccia, ma Flavius me l’ha impedito.

"Aspetta un poco, adesso è ancora fragile," ha detto. "Si rompe." Erano con noi tutti gli abitanti di quel casino di via dei Magnacci N° 96: Vivian Stanza, cugina del morto Banki (in realtà adesso non più tanto morto, capirai dopo perché), Artemide Aiuole, Camilla Mavadi, Merrie Mavadi e Mira Distan, che dopo la morte del morto è stata amante di Bacci.

E i relativi Pokémon, il Bulbasaur Crostoso di una delle Mavadi e il Persian di Distan.

C’era anche il caro Ilarionz, lui mi mancherà tanto.

Allora non avevo capito perché tutta quella folla... né lo capisco adesso, ad essere sinceri.

Stavo godendo l’idea di una vita passata beata in compagnia della mummia di Federico Bidici, quando è lampeggiato un fulmine argenteo, che è penetrato dentro la suddetta mummia. Federico ha chiuso gli occhi: ma, quando li ha riaperti, non era più lui. Erano occhi diversi... e lo stesso lui era diverso. Ho lanciato un grido: no, era posseduto!

"Ahaaa!!!" ho gridato, gettandomi in terra. Flavius si è avvicinato alla mummia. Aveva gli occhi umidi.

"Kekko," ha mormorato.

Kekko Banki! Vallo a capire, quello stronzo del mio ex-principale! Mi ha fatto baciare Federico perché la sua mummia tornasse in vita e il fantasma del Banki potesse appropriarsene.

Che brutta merda!

Bacci e Banki si sono presi per mano: sarebbero partiti per un luogo lontano, hanno detto, lontani da tutti, un mondo fantastico privo di guerre e dove gli unicorni volavano e si costruivano ancora piramidi. Ma gli altri sapevano già tutto: è noioso quando ti accorgi di essere l’unica ignorante che ignora.

Banki e Bacci hanno salutato tutti. Bacci mi ha consegnato la liquidazione, ma ormai sono insensibile a queste venali lusinghe: sono stata offesa nel più profondo del cuore.

"Tornerete?" ha chiesto qualcuno, non ricordo se Aiuole o una delle Mavadi.

"Tra qualche tempo, sì. Torneremo," ha risposto Bacci

"Allora non è un addio," ha detto Distan. "È piuttosto un arrivederci." Ma il suo sorriso era forzato, il suo sguardo fuggiva da quello di Bacci, pur tornandoci continuamente. E non hai mai guardato, mai!, la figura emaciata di Banki.

Quella è cotta, persino peggio di me, te lo dico io.

Bacci l’ha guardata e ha sorriso.

"Arrivederci," le ha detto, deponendole un gentile bacio sulle labbra. L’ha persino stretta leggermente a sé, abbracciandola per qualche istante.

 

Solo lei è stata trattata così. E se capisco la preferenza che Bacci le ha accordato, se capisco il breve, languido, sguardo, che le ha lanciato prima di scomparire con Banki a bordo di una vecchia Jaguar leopardata, mi brucia anche, ancora, questa ennesima ingiustizia.

Agli altri ragazzi sembra non aver dato noia.

Adesso che non ho lavoro, adesso posso andarmene dove voglio, ho deciso di recarmi in Sud Africa a fare del buon volontariato. Se non posso far felice me stessa, farò felice qualcun altro.

E adesso addio, caro diario. Sei stato un compagno interminabile per tutti questi anni. Ma adesso la mia vita sta per cambiare, si apre un nuovo capitolo, e tu sei ancora la testimonianza di quello vecchio che si è appena chiuso. Sarai il ricordo delle grandi sbronze della mia giovinezza. E del mio perduto amore.

 

 

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Capitolo 27
*** Dal diario di Artemide Aiuole, 1 agosto 2005/xy ***


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Siamo alfine giunti alla conclusione della storia propriamente detta. Il fantasma del Banki si è placato, la casa non è più posseduta dagli spiriti e ognuno dei protagonisti porta con sé la loro buona dose di rimpianti, rimorsi, dolori e speranze infrante.

Gli ultimi capitoli sono dedicati a prese di coscienza e risoluzioni delle ragazze, le uniche rimaste attive in via dei Magnacci. Saranno molto brevi, ma a loro modo essenziali, e consentiranno di tirare davvero le fila di tutta quanta la narrazione.

 

 

AVVERTENZA PER I LETTORI: Ogni tanto riemergo con storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia produzione della maturità, che cambierà fandom (sto buttando giù una saga familiare a tema The Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per adesso mi faccio vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo più tempo/più ispirazione/più dolore da gridare al mondo.

Ho scritto la storia più di dieci anni fa, come si può ricostruire dalla data dei diari.

Questa storiella era capitolo di una storia più grande, di cui rappresentava sostanzialmente quello che adesso si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel tocco di brio che ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei sorrisi.

 

E ho pensato di condividerla qui, nella speranza che magari possa far sorridere anche voi.

 

ALTRA AVVERTENZA: I personaggi umani che compaiono nella fiction esistono nella realtà. La storia raccontata, tuttavia, non ha alcun riferimento tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.

ENNESIMA, MA VI GIURO ULTIMA, AVVERTENZA: [nota originale scritta nel 2004]

I Pokémon e tutto quel che è ad esso collegato appartengono ai rispettivi proprietari. 

Tutti i personaggi menzionati in codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi Pokémon, esistono nella realtà, ho soltanto provveduto a variare di poco i loro nomi e/o i loro cognomi e ad aumentare di qualche anno la loro età effettiva. Posso pertanto affermare che i personaggi non appartengono a me ma a loro stessi, fatta la dovuta eccezione per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico qual è). Ma devo precisare che Yari è in realtà un ragazzo.

 

 

 

Il Fantasma Del Banki

 

Dal diario di Artemide Aiuole, 1 agosto 2005/xy

Cazzo!

Posso dire solo: cazzo.

Ho capito tante cose in questo periodo, ma una più di tutte. Ho capito di averlo sempre amato, dalla prima volta che l’ho visto, e di averlo rifiutato solo per una ripicca infantile e priva di senso. Sono stata stupida, ma adesso è troppo tardi.

Lui è morto, non è più niente. Non ho nemmeno un corpo su cui piangere il mio perduto, sprecato, amore.

O meglio, il corpo c'è, ma in lui adesso vive Kekko Banki.

Mi sono resa conto del mio immenso sentimento solo il giorno che è finito tutto, dopo che Kekko e Flavius se ne sono partiti per chissà dove. Poco prima che Kekko s’impossessasse di lui, ho visto i suoi occhi brillare dell’antica luce, e il mio cuore ha fatto un balzo nel petto.

E pensare che sono stata io a rifiutarlo.

Dio che stupida che sono...!...

 

 

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Capitolo 28
*** Dal diario di Mira Distan, 2 agosto 2005/xy ***


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AVVERTENZA PER I LETTORI: Ogni tanto riemergo con storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia produzione della maturità, che cambierà fandom (sto buttando giù una saga familiare a tema The Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per adesso mi faccio vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo più tempo/più ispirazione/più dolore da gridare al mondo.

Ho scritto la storia più di dieci anni fa, come si può ricostruire dalla data dei diari.

Questa storiella era capitolo di una storia più grande, di cui rappresentava sostanzialmente quello che adesso si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel tocco di brio che ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei sorrisi.

 

E ho pensato di condividerla qui, nella speranza che magari possa far sorridere anche voi.

 

ALTRA AVVERTENZA: I personaggi umani che compaiono nella fiction esistono nella realtà. La storia raccontata, tuttavia, non ha alcun riferimento tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.

ENNESIMA, MA VI GIURO ULTIMA, AVVERTENZA: [nota originale scritta nel 2004]

I Pokémon e tutto quel che è ad esso collegato appartengono ai rispettivi proprietari. 

Tutti i personaggi menzionati in codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi Pokémon, esistono nella realtà, ho soltanto provveduto a variare di poco i loro nomi e/o i loro cognomi e ad aumentare di qualche anno la loro età effettiva. Posso pertanto affermare che i personaggi non appartengono a me ma a loro stessi, fatta la dovuta eccezione per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico qual è). Ma devo precisare che Yari è in realtà un ragazzo.

 

 

 

Il Fantasma Del Banki

 

 

Dal diario di Mira Distan, 2 agosto 2005/xy

Mi manca.

Ho cercato di negarmelo, ma mi manca.

La mia ragione sa che l’unica soluzione possibile era questa: che lui se ne andasse con il suo unico amore Kekko Banki. Che ci lasciasse. Che mi lasciasse.

Ma il mio cuore, le mie viscere, la mia carne, sanno anche che era tanto bello, quando sembrava fossi io, il suo amore. O quanto meno la sua amata. La sua amante. Qualcosa.

E lo rimpiangono, con spasimi di nostalgia, lacrime non versate, senso di vuoto e di niente.

La sua compagnia, le sue carezze, i suoi baci, le sue parole... persino il nostro rincorrerci senza nome, quelli mi mancano. E sono la cosa più simile all'amore che abbia mai vissuto.

Adesso che se n’è andato, concepisco solo adesso l’eccezionalità di noi, e il sentimento ineffabile che sapeva darmi.

C’è solo una cosa simpatica, il fatto che mi ha confermato l’'arrivederci' e mi ha salutata con un bacio sulle labbra. Vedrò di farmeli bastare.

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Capitolo 29
*** Dal diario di Camilla Mavadi, 5 agosto 2005/xy ***


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AVVERTENZA PER I LETTORI: Ogni tanto riemergo con storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia produzione della maturità, che cambierà fandom (sto buttando giù una saga familiare a tema The Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per adesso mi faccio vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo più tempo/più ispirazione/più dolore da gridare al mondo.

Ho scritto la storia più di dieci anni fa, come si può ricostruire dalla data dei diari.

Questa storiella era capitolo di una storia più grande, di cui rappresentava sostanzialmente quello che adesso si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel tocco di brio che ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei sorrisi.

 

E ho pensato di condividerla qui, nella speranza che magari possa far sorridere anche voi.

 

ALTRA AVVERTENZA: I personaggi umani che compaiono nella fiction esistono nella realtà. La storia raccontata, tuttavia, non ha alcun riferimento tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.

ENNESIMA, MA VI GIURO ULTIMA, AVVERTENZA: [nota originale scritta nel 2004]

I Pokémon e tutto quel che è ad esso collegato appartengono ai rispettivi proprietari. 

Tutti i personaggi menzionati in codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi Pokémon, esistono nella realtà, ho soltanto provveduto a variare di poco i loro nomi e/o i loro cognomi e ad aumentare di qualche anno la loro età effettiva. Posso pertanto affermare che i personaggi non appartengono a me ma a loro stessi, fatta la dovuta eccezione per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico qual è). Ma devo precisare che Yari è in realtà un ragazzo.

 

 

 

Il Fantasma Del Banki

 

Dal diario di Camilla Mavadi, 5 agosto 2005/xy

In questo periodo ci sono state così tante rivelazioni...!

Artemide si è scoperta innamorata di Federico... ma lui è morto. Così la povera ragazza è precipitata in uno stato di depressione taciturna e piangente.

Vivian s’è rivelata innamorata di Kekko... lo era da tanto ma fingeva di non esserlo. Ora che l’ha perso per sempre (sì, Flavius ha borbottato un arrivederci ma probabilmente ci stava prendendo tutti per il culo) s’è depressa pure lei e s’è convinta che non troverà mai più un ragazzo speciale come lui e sarà destinata all’eterna solitudine. 

Mira ci ha confessato di aver capito di essere innamorata di Flavius. Ma questa non è una novità, la sapevano tutti tranne lei... La giovane allenatrice sta cercando di affrontarla in maniera positiva, ma a volte precipita pure lei in abissi di tristezza infinita.

Così, io e Merrie abbiamo organizzato in 5 minuti una gita in Polinesia per risollevare l’animo a quelle povere ragazze. Una vacanza coi fiocchi, quasi una crociera... non faccio per dire. Ci divertiremo tanto: faremo il bagno, mangeremo, corteggeremo aitanti giovani stranieri, baceremo, forse tromberemo anche. Ci saranno anche quel crostoso di Crosta e Cassandra... gli altri Pokémon Mira li lascerà in pensione.

Partiamo già tra una settimana. Sarà un affare fenomenale, e ci riusciremo a farglieli dimenticare, quei tre! Non che poi fossero questo granché, quindi non credo ci vorrà neppure molto.

Evviva, sono così eccitata! Non faccio una vacanza seria da tanti anni...!

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Capitolo 30
*** Dal diario di Vivian Stanza, 1 settembre 2005/xy ***


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E questa è davvero, per sempre, la fine. Questo capitolo chiude infatti la storia, nata come spin-off tredici anni fa e divenuta per una qualche sorta di miracolo una specie di long fiction.

Questo revival iniziato sostanzialmente per gioco mi ha inaspettatamente regalato un groviglio strano di emozioni, un miscuglio di divertimento, rimpianto, risate, riflessioni, scoperte. Ho di nuovo goduto, anche se solo in parte, della scrittura che fa riflettere su se stessi . Ho indovinato nella me diciassettenne una sorta di saggezza che non avevo mai pensato di avere.

E adesso è con un senso quasi di amarezza che chiudo questo spin-off/long fiction, sperando di avervi divertito come io mi sono divertita a riscrivere, a pubblicare, a rileggere le mie parole.

Grazie per aver letto, silenziosamente, la mia storia, un po' ingenua, un po' sciocca, uno degli ultimi ricordi della mia adolescenza (ormai ampiamente alle spalle).

 

 

 

AVVERTENZA PER I LETTORI: Ogni tanto riemergo con storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia produzione della maturità, che cambierà fandom (sto buttando giù una saga familiare a tema The Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per adesso mi faccio vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo più tempo/più ispirazione/più dolore da gridare al mondo.

Ho scritto la storia più di dieci anni fa, come si può ricostruire dalla data dei diari.

Questa storiella era capitolo di una storia più grande, di cui rappresentava sostanzialmente quello che adesso si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel tocco di brio che ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei sorrisi.

 

E ho pensato di condividerla qui, nella speranza che magari possa far sorridere anche voi.

 

ALTRA AVVERTENZA: I personaggi umani che compaiono nella fiction esistono nella realtà. La storia raccontata, tuttavia, non ha alcun riferimento tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.

ENNESIMA, MA VI GIURO ULTIMA, AVVERTENZA: [nota originale scritta nel 2004]

I Pokémon e tutto quel che è ad esso collegato appartengono ai rispettivi proprietari. 

Tutti i personaggi menzionati in codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi Pokémon, esistono nella realtà, ho soltanto provveduto a variare di poco i loro nomi e/o i loro cognomi e ad aumentare di qualche anno la loro età effettiva. Posso pertanto affermare che i personaggi non appartengono a me ma a loro stessi, fatta la dovuta eccezione per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico qual è). Ma devo precisare che Yari è in realtà un ragazzo.

 

 

 

Il Fantasma Del Banki

 

Dal diario di Vivian Stanza, 1 settembre 2005/xy

Sono tornata appena ieri dalla vacanza in Polinesia che Merrie e Camilla avevano organizzato per rallegrare me, Artemide e Mira.

È stata una bella vacanza, eh, niente da dire. Ci ha permesso di non pensare.

O meglio, ha permesso a loro di non pensare.

A loro, Mira ed Artemide. Le ho viste ridere, ballare, lasciarsi corteggiare. Artemide ha passato anche una focosa nottata di passione con un giovane locale.

La loro parola d’ordine è stata distrarsi.

La mia, ricordare.

Non voglio dire che le mie due amiche di cui sopra  hanno dimenticato Federico e Flavius. Hanno ancora molte ombre nello sguardo, troppi stralci di rimpianto, troppi ricordi delle cose dette, delle scelte non fatte.

Ma ho visto in loro la volontà di andare avanti. Di guardare oltre l’amarezza presente.

Mira non si stanca di ricordarmi che c’è tanto altro da vivere, noi siamo giovani e la vita è lunga, non sarà la prima volta che saremo costrette ad abbandonare qualcosa o qualcuno, a dimenticare.

Ma io la guardo negli occhi e so che queste parole servono più che altro a convincere se stessa. Ha lo sguardo scuro, Mira.

Eppure è vero che lei, come Artemide, stanno cercando di andare avanti.

Io non ce la faccio a mettere da parte Kekko. È la mia ossessione da quasi dieci anni, non posso credere di non poterlo più vedere, ora che era fuggito dalla morte. E tornare in quella casa, la casa in cui abbiamo vissuto quella tragedia, via dei Magnacci N° 96...! No, non posso. Non ho la forza fisica né morale per farlo.

Devo andarmene, senza dubbio. 

Le ragazze non lo sanno ancora. Ma mi capiranno.

Ho sentito di una città, lontana... Dusk City, mi sembra si chiami. Andrò là, via da tutti questi ricordi, via da quest’eternità. Via da Kekko, dal ricordo dell’amore che non mi ha mai dato. 

La mia nuova vita sarà bella. Parola di Vivian Stanza.

 

 

Appendice finale inserita dall’editore:

Per i più sensibili, non preoccupatevi per i fantasmi del Poppi e del Bidici. S’erano ritrovati, fantasmi vaganti, a camminare insieme verso l’heaven. Ma avevano poi preferito trasferirsi nella famosa casa di riposo “Bello... da morire” specializzata nell’accoglienza dei fantasmi stagionati. Qui avrebbero passato tutta la simpatica eternità guardando film porno/sadomaso fino allo sfinimento. Pare che ne stiano guardando uno anche in questo preciso momento.

 

 

 

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