Butterflies. di Mayyflower (/viewuser.php?uid=133886)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologue. ***
Capitolo 2: *** Chapter 1 -- 'Morning, Hogwarts. ***
Capitolo 1 *** Prologue. ***
–––
Butterflies.
Prologue.
E'
una ragazzina minuta, quella che cammina tranquillamente sul pavimento
liscio ma consunto dei corridoi di Hogwarts, diretta verso i
sotterranei. Il coprifuoco è ormai scattato da un'ora ma
questi sciocchi ragazzini continuano a non rispettarlo, dovrebbero
saperlo che anche nella più assoluta pace il pericolo
è dietro l'angolo.
Dovrebbe saperlo, Juliette Bellamy, Serpeverde del V anno,
rovinosamente Mezzosangue.
Credevate sul serio che con la decaduta del Signore Oscuro sarebbero
finiti questi conflitti per la purezza di sangue? Credevate di aver
visto tutto? Eravate sicuri che nessun folle avrebbe fatto del male ai
vostri bambini? Beh, vi
sbagliavate.
Ma voi siete tranquilli, Hogwarts è un posto sicuro.
E' quello che pensa anche Juliette mentre furtivamente si nasconde
dietro una colonna, convinta di essere seguita da Gazza, il vecchio
custode. Ne è sicura la piccola Bellamy mentre fa ondeggiare
la coda di capelli biondi dalle punte azzurre nel vuoto.
Ma quando si volta e trova davanti ai suoi occhi così azzurri
da far invidia al cielo, una figura scura con il cappuccio tirato sul viso e
gli occhi vermigli come il sangue che sembrano fissarla solo per il
puro piacere di infliggere qualche Maledizione Senza Perdono, le sue
convinzioni crollano come un castello di sabbia in un istante.
Hogwarts non
è più un posto sicuro.
Come faccio a saperlo?
Guardate adesso, oltre quel fascio di luce verdognola, guardate
attentamente sul freddo pavimento, noterete il corpo di una fanciulla
troppo esile, la pelle già pallida che diventa ancora
più nivea, i capelli colorati sparsi sul pavimento e gli
occhi azzurri ancora spalancati dal terrore ma privi di qualsiasi
scintilla vitale, lo sguardo illusorio di chi ha appena incontrato la
morte.
Credetemi, miei cari, Hogwarts non è più un posto
sicuro.
Mettete al riparo i vostri cari.
La pace è
finita.
Note:
Ehilà,
cari lettori!
Le mie apparizioni sono altalenanti, ne sono consapevole ma stavolta
sono tornata per restare, yuhu!
Questo in effetti, è il Prologo di una Long incentrata sulla
New Generation di Harry Potter, esatto, una Long, ho abbandonato lo
"scrivi e via" delle OS per cimentarmi in qualcosa di nuovo, l'idea
c'è devo solo svilupparla.
Ma adesso, concentriamoci su queste poche righe.
Il pericolo è tornato ad Hogwarts ed in tutto il mondo
magico, ma siamo sicuri di sapere di cosa si tratti? Oppure il fatto
che la ragazzina fosse una mezzosangue è una misera
coincidenza?
Se vi ho incuriosito, beh, seguite la vicenda e magari lasciatemi
qualche parolina!
Vi ringrazio,
Mayflower.
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Capitolo 2 *** Chapter 1 -- 'Morning, Hogwarts. ***
Chapter 1. -- 'Morning,
Hogwarts.
Questa mattina, la scuola di Hogwarts, viene svegliata da un urlo
agghiacciante che parte dai sotterranei e serpeggia tra i labirintici
corridoi. Uno strillo straziante che raggiunge le torri del castello e
strappa i ragazzi, le ragazze ed i professori dai loro beati sogni, li
tira giù dai letti con urgenza. Correte! Correte! E'
successo qualcosa, è giunto l'allarme.
L'ormai preside Minerva McGrannitt lascia le sue stanze con una certa
fretta e si smaterializza direttamente nei sotterranei, nonostante
questo sia infrangere una regola della scuola. Ma è in corso
un'emergenza, delle regole non importa. Lo sguardo consumato dal tempo
e dai ricordi di chi ha vissuto molto nella propria vita - ma comunque
profondo ed attento come solo un'insegnante del suo rango
può avere - si posa sul volto stravolto della ragazzina di
Serpeverde che fissa senza fiato un corpo che giace placidamente sul
pavimento, quasi stesse semplicemente dormendo. Ma l'esperienza forzata
di aver visto già qualcosa del genere rende consapevole
l'anziana donna che no, non sta dormendo: Juliette Bellamy è
morta.
Dopo così tanti anni passati in serenità
è spossante assistere ad un episodio simile, il cuore
apparentemente duro della McGrannitt va in frantumi nell'avere la
schiacciante prova di non esser riuscita ad assicurare quel Castello,
che sembra la casa maledetta di tutti loro. Si accascia accanto a
quella che era soltanto una bambina strappata da una vita appena
cominciata, con il viso contratto ed una nuova ferita sulla quale
lavorare.
Quell'urlo ha fatto riversare nei corridoi anche gli studenti, ancora
assonnati ed in pigiama, ignari di ciò che è
appena accaduto. Quel campanello d'allarme ha fatto scivolare dalle
coperte anche Lily Luna Potter che si è precipitata
giù per le scale verso i sotterranei dove dormono anche suo
fratello Albus Severus e la sua migliore amica da ormai troppi anni per
contarli e averne ricordo, Juliette Bellamy. Ma le voci corrono troppo
in fretta in quella scuola, il ritrovamento di un cadavere stuzzica le
orecchie dei più curiosi ma Lily non vuole crederci, spera
in uno scherzo, in uno di quelli di pessimo gusto organizzato da uno
dei suoi dannatissimi cugini.
Corre a perdifiato giù per le scale a cui piace cambiare,
sembrano sconvolte anche loro, ferme nelle loro posizioni e senza
alcuna voglia di giocare e scambiarsi di posto. Lily corre
finché non sente le ginocchia cederle ed i polmoni dolerle,
non ci da peso. Deve capire, deve sapere che i suoi cari stanno bene.
Ma quei capelli colorati li avrebbe riconosciuti ovunque, anche in
mezzo ad una folla corposa.
Ed in quel momento, proprio mentre si sporge oltre la spalla della
professoressa, il cuore coraggioso della Grifondoro perde un battito e
quasi si immobilizza mentre spinge via chi cerca di trattenerla e cade
in ginocchio di fronte al cadavere di quella che è stata una
sorella per lei.
« No. »
E' un sussurro così flebile, addirittura non sembra
pronunciato dalla ragazza dai capelli vermigli.
« Juliette, svegliati. »
La voce è incrinata ma si è alzata di qualche
ottava. Lily scuote l'amica nell'infantile speranza di risvegliarla. Ma
il suo corpo è freddo, esanime, il suo cuore non batte
più.
« Se è uno scherzo non è divertente,
Jules! »
Adesso urla, la quindicenne, stringendo al petto il corpo dell'amica.
Le lacrime le solcano prepotenti le guance punteggiate da piccole
lentiggini. Il dolore è ormai così forte da
renderla troppo debole per reagire a qualsiasi cosa, non ascolta le
parole che le sono rivolte, ha lo sguardo perso nel vuoto impegnado a
fissare tutto e niente e continua a cullare il corpo della ragazza,
cercando di donarle invano un po' del suo calore.
L'ha lasciata la sera prima, avevano riso e spettegolato un po',
nonostante a Lily non piacesse farlo. Le aveva detto di restare, era
tardi. Ma lei ha voluto raggiungere il suo dormitorio, l'indomani
avrebbe avuto un incontro importante, doveva essere riposata! Ma
quell'incontro, adesso, che senso ha? Ha solo portato via la sua
migliore amica.
Non saprei dirvi, miei cari, per quanto tempo la scena è
rimasta congelata in quel modo, con l'unico singhiozzare della piccola
Potter come suono ad accompagnare i suoi lamenti sconnessi.
Secondi, minuti, ore?
Non ne ho idea, posso assicurarvi che un sordo dolore ha avvolto i
cuori dei presenti, pressandoli fino a farli esplodere.
Ma osservate bene, bisogna essere attenti ai dettagli.
Lì, sul muro di fronte alla povera Juliette, lì
scritto con la magia, c'è un messaggio.
Lily solleva lo sguardo annebbiato e straziato, lo lascia vagare per un
attimo che sembra un'eternità e finalmente mi ascolta, lo
posa sulla parete.
« Who's the next? »
Mormora, leggendo le parole senza capirle effettivamente. Gli sguardi
si puntano sulla minuta ragazzina, poi seguono il suo, fermandosi sulla
parete imbrattata ed un lungo e gelido brivido di terrore attraversa i
corpi di ogni singolo abitante del castello.
Non è ancora finita, è solo l'inizio di qualcosa
che coinvolgerà troppe persone innocenti.
Ma per quale motivo?
Chi si nasconde dietro questo omicidio?
Cosa vuole ottenere?
Sono le domande che assillano le menti per tutto il resto della
giornata, perché se la morte mette un punto alla vita piace
piazzare delle virgole ed andare avanti, incassare il colpo e subire il
dolore certo. Ma andare avanti in ogni caso. Andare avanti e risolvere
il caso, sconfiggere il nemico e riportare la pace.
Buongiorno, Hogwarts! Raccogli i tuoi pezzi, ricostruisci i cuori e
maschera il dolore con un sorriso fatto di cartapesta pronta ad essere
bruciata. Accogli gli Auror, pronti ad indagare ma convincili ad essere
cauti, nascondi le cicatrici e risveglia l'attenzione. Porta di nuovo
l'ordine al tuo interno e mostra la facciata più bella, la
vita riparte.
Già, riparte. Apparentemente forse.
Perché per il padre di Juliette questa si è
fermata insieme al cuore della sua unica figlia.
Perché per Lily Luna e la sua famiglia ha smesso di brillare
poi così tanto.
Perché per Hogwarts, in fondo, là dove
l'apparenza non importa, ha smesso di ripartire fin troppo tempo fa.
Note Autrice:
Buonasera! Ecco a voi il primo capitolo TA TA
TAAA'!!!
E' piccino perché in
realtà è solo un capitolo di transizione, la
storia inizia a prendere forma dal prossimo capitolo! Ma non potevo far
passare quest'omicidio senza farvi vedere cosa ha comportato.
Lily Luna ha perso la sua migliore amica, Hogwarts ha perso una vita. E
ora? Come andranno avanti?
Baci a tutti,
Mayflower.
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