Lo smistamento di quattro piccole canaglie

di Little Kasinista
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il Cappello... Cantante? ***
Capitolo 2: *** James Charlus Potter ***
Capitolo 3: *** Sirius Orion Black ***
Capitolo 4: *** Remus John Lupin ***



Capitolo 1
*** Il Cappello... Cantante? ***


LO SMISTAMENTO DI QUATTRO PICCOLE CANAGLIE
 
Dedicata a J. che sogna i Malandrini come se non ci fosse un domani.
Spero tu la legga bella ;)

 


Il soffitto di quel posto era fantastico.
Altissimo e scuro, punteggiato di piccole stelle luminose. Alcune nuvole coprivano quel piccolo spicchio che era la luna.
-Si vedono le costellazioni! – Esclamò adulante Remus, il bimbo magrolino con i grandi occhi ambrati conosciuto sul treno insieme a quell’altro; quel Black con i capelli troppo lunghi e scompigliati per sembrare uno di buona famiglia.
-Guarda quanta gente! Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde. Wow che figo! -  quasi gridò James.
Occhiali, capelli indomabili e intagliabili, di un nero brillante; intrisi di maglia dalla radice alla punta. Iperattivo come pochi e lo sguardo da volpe combina guai.
-QUELLI DEL PRIMO ANNO SI SIEDANO QUI DAVANTI PER LO SMISTAMENTO- Tuonò la voce della McGonagal, amplificata magicamente.
Costeggiando le pareti di pietra, illuminate da grosse torce sospese in aria raggiunsero a passo calmo le sedioline davanti al tavolo degli insegnanti.
 A Remus quasi venne un colpo quando un fantasma gli passò a poche dita di distanza, provocando la risatina latrante di Sirius.
-u..un fantasma? - sembrava terrorizzato il poverino.
-Già. Il mio vecchio mi diceva che c’erano anche quando lui studiava qui – spiegò James passandosi una mano nei capelli.
-uhmp. Questi sono dei fantasmi! Quelli a casa mia si divertono a prendere il tè e a spettegolare come oche- sorrise divertito il ragazzino dagli occhi grigi.
-hai i fantasmi a casa? – Ogni cosa per Remus era nuova ed interessante. Anche quei fantasmi.
-Purtroppo sì! Preferirei un Lupo Mannaro. Quelli lì sono noiosissimi- si lamentò.
-Ah- Secca e scostante la risposta di Remus che all’improvviso pareva più sciupato.
James fece per dire qualcosa ma al tavolo dei professori la McGonagal attirò la loro attenzione mentre teneva sott’occhio un cappello sporco, vecchio e liso che stava mollemente su un alto sgabello.
Con la sorpresa e i gridolini di tutti quell’affare si mise a cantare:
 Che vi posso dire
Non son ne bello ne virile
E non credo di essere abbinabile
Ma voglio vedere chi ha l’ardire
Di decretare
A quale casa smistare:
Grifondoro?
Coraggio, fegato e spavalderia
Sono necessari per tracciare questa via.
Serpeverde?
Astuzia, malizia e ambizione
Finire qui si rivelerà un onore.
Corvonero?
Intelligenza, logica e saggezza
Fan di questa casa come una carezza.
Tassorosso?
Cuor grande, lealtà e pazienza
Rendono essenziale la loro presenza.
Due secondi o cinque minuti non cambia
Lo annuncerò come in piazza
Vi assegnerò ad una casa che vi apprezza
Estinguerò ogni vostra fobia.
E quindi fatevi avanti
Senza indugiar accalcatevi
Ci penseremo noi ad accettarvi!
Dove finirete?
Grifondoro, Corvonero, Tassorosso o Serpeverde?
Il Cappello Parlante lo saprà prevedere!
Un applauso fragoroso accompagnò le ultime strofe mentre quel cappello si inchinava a dismisura, fino ad arrivare a toccare terra con la sua punta.
La professoressa dall’aria severa esordì senza preamboli:
-SI DIA INIZIO ALLO SMISTAMENTO-
 
 
 




Hey Bellissimi!
Lo so.
Lo smistamento mede in Marauders lo avrete già letto e riletto e straletto qui… Ma mi importa poco o niente ;)
Volevo scrivere come, secondo me, potrebbe essere andata xD
Ditemi che ne pensate anche della canzoncina! Il Cappello non la cambiava ogni anno? O.o
No sul serio. Io ciò l’ossessione! D: DEVO immaginarmi Moony con gli occhi grandi. È più forte di me xD
In realtà non ho la più pallida idea di come abbia gli occhi, ma la mia fantasia galoppa :I
Non c’è Peter per ora solo perché ho letto non mi ricordo dove che se non fosse stato per Moony che l’ha trovato rannicchiato da qualche parte per il castello alcuni giorni dopo l’arrivo a scuola ne Sirius ne Prongs lo avrebbero calcolato di striscio ù.ù
MA POTEVA EVITARE DI TROVARLO!

REMUS: Spirito Grifondoro.
JAMES: Tu, Serpeverde non puoi capire -_-

Okaaaay, vi saluto! <3
L.K.
Sono gradite recensioni, Cappelli che cantano e fantasie galoppanti xD

 

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Capitolo 2
*** James Charlus Potter ***


James Charlus Potter
 
Dedicata al mio computer che nonostante tutti i ripetuti maltrattamenti è ancora vivo e vegeto xD


-James Potter! – Esordì solennemente McGonagal, lo sguardo sottile e affilato come un rasoio puntato sulla zazzera di capelli neri in spavaldo avvicinamento.
Il piccolo James si sedette con un gran tonfo sull’alto sgabello, facendolo cigolare in modo abbastanza preoccupante e prendendo ad osservare la sala dall’alto dei suoi un metro e trentasei.
Solo che… beh… non era esattamente rivolta agli alunni la sua attenzione.
“Oh sì, questi qui sono facili da prendere per il naso!” pensò beffardo guardando gli insegnanti ordinatamente in fila attorno a lui.
Aveva già un soprannome per ognuno di loro.
La professoressa Minerva, così si chiamava, lo riprese quasi soffiando –Signor Potter! Si metta composto immediatamente. Cos’ha? Degli Snaso nei pantaloni? –
-Cos’è uno Snaso? – Chiese il ragazzino, prendendo in contro piede la povera McGonagal che per tutta risposta si esibì un assordante facepalm.
Sospirò pesantemente e si limitò a mettere il cappello in testa a quel malandrino; subito il copricapo sgangherato gli cadde fino alla punta del naso.
-Ehy! Chi ha spento la luce!?- esclamò fintamente sorpreso provocando un leggero velo di risatine.
Il “coso parlante” come aveva appena deciso di soprannominarlo perché, dai, quel coso non poteva certo essere un cappello (ormai non ne aveva neanche più la forma!) si mise a ridere, come solleticato.
-…ho-ho questi capelli! Un Potter in piena regola! Mi sa proprio che darai del filo da torcere ai tuoi futuri insegnanti, vero canaglia? –
- Non ne dubiti signore- Altre risatine si levarono per il ghigno malefico di James e l’improvviso pallore sui visi degli insegnanti.
E mente sentiva sproloquiare sopra di se, il giovane Potter si sentì invadere da uno strano fremito, ne piacevole ne sgradevole solo… strano.
Una vocina, piccola e sibilante ma gentile e dolce come miele gli si insinuò nella mente.
“Ma guarda un po’ cosa abbiamo qui! Un cervello con i fiocchi e i contro fiocchi… magari ti metto a Corvonero… però neanche l’ambizione manca anzi! Ne sei pieno da scoppiare… Serpeverde? Però… però…. C’è quel qualcosa… So dove smistarti ragazzo!”
Il povero James stava letteralmente saltellando sulla sedia per l’emozione. Dove lo avrebbe messo? Che colore sarebbe stata la sua divisa? Sarebbero stati simpatici i suoi compagni?
Un dubbio atroce gli si formulò nella testa.
-Aspetti! – Sussurrò al cappello – I Tassorosso mi sembrano noiosissimi! E Serpeverde è troppo verde! Corvonero... mi paiono tutti secchioni! Non mi metta lì, per favore! … Non è che potreste farci stare tutti nella stessa casa. Io, Sirius e Remus intendo–
“Ma quante pretese! Tranquillo, so già dove metterti e dove collocare gli altri due, lascia fare a me…”
-GRIFONDORO! – Esplose infatti provocando le esultanti grida di gioia della tavolata.
Scese dallo sgabello con un enorme sorriso e passando davanti a Sirius gli batte il cinque.
 –Non deludermi, eh.- gli sussurrò.
-Quando mai- soffiò divertito il giovane Black… ora la tavola Grifondoro sembrava così allettante.
 








Buonsalve!
Ecco, sono riuscita a farmi tornar la voglia di scrivere ste cazzate ^^
Non sono sicura dell’altezza di Prongs, ho improvvisato.
Personalmente, non vedo l’ora di scrivere su Remus (io amo quel “piccolo coso peloso”!)

REMUS: Che dolce :3

Comunque, il prossimo vi dico subito che sarà il signorino Black e non mi ricordo se per lo smistamento si va in ordine alfabetico o meno :I
Non credo in realtà… mah!
Sono gradite recensioni, cose a caso e James decisamente iperattivi.
Da Little K. <3

 

 

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Capitolo 3
*** Sirius Orion Black ***


Sirius Orion Black
 
Alla marmaglia a cui sto antipatica. Ehy! Mai fermarsi alle apparenze gente! Si trovano grandi amicizie se si ha la voglia di conoscere ;)
 
Non si era mai sentito più libero e vivo in vita sua.
Era fuori da casa!
E per sette anni sarebbe tornato in quel diavolo di posto solo per due o tre mesi all’anno.
“Se è un sogno… non svegliatemi per i prossimi sette anni!” pensò allegro.
Non c’erano i suoi genitori a digli cosa doveva fare e dire.
Non c’era quello stupido spione dell’Elfo Domestico, Kreacher.
Non c’era nessun parente adulto.
Niente e nessuno!
Solo qualche cugino ma… loro non avevano nessun tipo di potere su di lui, anzi!
Sentiva come se un grosso macigno gli fosse scivolato dalle spalle.
-Sirius Black! –
Ecco! Il suo momento!
Si alzò trepidante spazzolandosi i pantaloni con le mani.
-Buona fortuna- gli sorrise timido Remus.
“Ha un bel sorriso” 
-Grazie- rispose lui, sorridendogli di rimando.
Mentre si avvicina sempre di più al Cappello Parlante, che lo guarda corrucciato, si sentì gli occhi di tutti puntati addosso.
-Un altro Black? Ma quanti sono? -
-I Black non finiscono tutti a Serpeverde? –
-Sì sì. Vedrai che lo smisteranno lì-
-Sarà il solito viziato Serpeverde figlio di papà-
-Ovvio; come tutti gli altri-
Erano solo mormorii ma Sirius li sentì comunque e si indignò non poco per quelle affermazioni. Come osavano paragonarlo a quegl’idioti dei suoi famigliari!
Non era certo un viziato Serpeverde figlio di papà, lui!
Dallo sgabello si vedevano tutte e quattro le case, con i loro grossi stendardi appesi qua e là e i loro colori in bella vista.
Grifondoro sembrava la più allettante. Il chiasso disordinato di chi parla di tutto e magari anche di niente lo attirava come una calamita, quell’atmosfera così calda e piacevolmente disorganizzata era abbagliante.
Ogni casa aveva il suo tipo di atmosfera:
Dal tavolo Serpeverde arrivava altrettanto casino, poteva tranquillamente fare a gara con quello dei Grifoni ma… alleggiava un’atmosfera fredda e cospiratrice, come se stessero lì a progettare le cattiverie più malefiche. 
I Tassorosso erano più calmi ma l’aria che tirava lì era piuttosto scialba e melensa, producevano un chiasso cordiale, pronto a lasciare il posto a qualcuno di più casinista.
I Corvonero erano praticamente in silenzio rispetto agli altri tre. Un cicaleggio intelligente e quasi organizzato, noioso anche. Il clima che si respirava là pareva schematico, limitato.
Si sistemò meglio sullo sgabello, schivando per un soffio una candela intenzionata a finirgli in testa.
-Per Merlino! Non era mai successo- sbottò la professoressa con la chilometrica pergamena e quel cappello tra le mani.
Un professore si affrettò a rimettere la candela dov’era prima.
“Oh questa me la paga!” Il piccolo Black l’aveva vista.
Sua cucina Bellatrix, con la bacchetta in mano che ridacchiava divertita… prima di mettere su un broncio allibito dopo la linguaccia di Sirius.
Il cappello si mise a ridere rumorosamente, insieme a tanti alunni.
La McGonagal si affrettò a poggiagli in testa quell’affare.
-Un altro Black! Ma quanti siete? Ho trovato legami di sangue in tre quarti del mondo magico! – rise divertito il cappello, abbassandosi a tal punto che Sirius riusciva perfettamente a vedere quelle strane pieghe che dovevano fargli da occhi davanti a se.
-Se stai insinuando che ho una famiglia di puttane allora sono d’accordo- scandì sarcastico il ragazzino, tanto quanto basta perché lo sentisse tutta la Sala Grande; dondolando angelicamente le gambe.
Oh sì, le parolacce le sapeva già. Sua madre ne sparava sempre una valanga quando si arrabbiava davvero e non c’era in giro nessuno… tranne lui, ovvio.
Si accorse all’improvviso che dopo la sua battuta ogni mago o strega erano scivolati bruscamente nel più completo silenzio; chi scioccato, chi divertito, chi infuriato.
Ma comunque in religioso silenzio.
-Signor Black! Ringrazi che ancora non è stato smistato! Avrei tolto almeno venti punti alla sua casa! – Tuonò la professoressa accompagnata dal sorrisone percepibile del preside, dietro lo sgabello.
-Può farlo dopo. Ma non credo che i Grifondoro saranno contenti, venti punti già il primo giorno? No no-
Ora, il silenzio era tombale e glaciale. Lo si sentiva anche sulla lingua: nessun tipo di suono.
Lo shock era palpabile, nessuno si aspettava un’affermazione simile. NESSUNO!
Ma Sirius aveva le idee chiarissime.
Grifondoro. Senza ombra di dubbio.
Quella casa gli piaceva da impazzire, con quei colori così sgargianti e così tanto diversi da quelli che regnavano a casa sua.
Il silenzio non lasciò la sala per diversi secondi, al Black parvero ore intere, ma fu il Cappello Parlante, calmo e tranquillo ma estremamente divertito ad annunciare:
-Carissimi alunni e professori… date il benvenuto al primo Black della storia smistato a…- pausa ad effetto, tutti col fiato sospeso.
Anche Sirius aveva un blocco allo stomaco ed era rigido come uno stoccafisso, lo avrebbe davvero ascoltato?
-GRIFONDORO! –
Un boato assordante scaturì per tutti gli anfratti dell’immensa sala.
Tutti (meno alcune Serpi) applaudivano e gridavano.
Professori, alunni, fantasmi e persino quadri!
Era un evento, un Black a Grifondoro!? Memorabile!
Il piccolo neo-Grifondoro aveva un sorriso enorme stampato sul viso.
Si alzò in piedi sullo sgabello, con ancora il fiero cappello in testa e prese ad inchinarsi profondamente assaporando ogni singolo applauso.
Quando il caos fu dissipato da un pacato e sereno Silente, Sirius scese e si diresse dalla professoressa Minerva.
-Vuole ancora togliere venti punti alla mia casa? -  Calcò parecchio sulla parola “mia” perché ora avrebbe finalmente trovato una casa degna di essere chiamata così!
-Sceglierò di far finta di non aver sentito quello che ha insinuato poco fa. Solo per questa volta-
“Era un sorriso quella cosa?”
-Grazie prof-
Raggiunse di corsa James, con ancora gli occhi dei professori incollati alla schiena.
-Ti avevo detto che non ti avrei deluso- disse a James.
Per tutta risposta il ragazzino occhialuto gli si spalmò addosso iniziando a spettinarlo come una furia.
-SMETTILA! SMETTILA! – gridò contento e divertito.
Il piccolo non-più-molto-Black non riusciva a smettere di sorridere.
Che la sua famiglia vada al diavolo!
La casa l’aveva trovata.
Si girò verso quei pazzi dei suoi parenti, tutti ammassati in un puntò del tavolo.
-AH-AH! CHI RIDE ORA!? – Si ritrovò ad urlare. Provocando furore tra i cugini e le risate nei nuovi compagni.
Grifondoro sapeva di casa e di famiglia; finalmente, dopo troppo tempo, Sirius riuscì a provare un grossissimo sollievo.
Mancava solo Remus e poi… tutto sarebbe stato al suo posto.
 








Salve!
Allora... ho aggiornato, già. Ù.ù
Ad un orario improponibile e in un giorno improponibile ma l’ho fatto :D

SIRIU: Meglio tardi che mai

Ma parliamo del capitolo!
Sirius… perché non mi convince!? :I
Salazar! Mi sembra un po’ OOC.
Se vi state chiedendo come diavolo Bella sapesse già usare la magia, beh, la risposta è semplice… TUTTA COLPA DEI BLACK!

JAMES: é sempre colpa dei Black
SIRIUS: Mai parole furono più sagge.

Insomma, per usare la Magia Nera devi prima imparare quella Bianca (o di base) no?

SEVERUS: Ovviamente

Sì, c’è un micro angolino in cui ho infilato un po’ di Wolfstar… non l’ho fatto apposta!! Mi viene spontaneo D:
Dovevo immaginarmi qualcosa di eclatante per Sirius poi xD
Ma forse ho esagerato un pochino…
Alla prossima carissimi <3
Little K.
Ben accetti colori vivaci e grandi sorrisi.

 

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Capitolo 4
*** Remus John Lupin ***


Remus John Lupin
Dedicata a chi nasconde qualcosa.


Si era perso a rimirare il soffitto col naso all’insù.
Non ci credeva ancora.
Magnifico.
Fantastico.
Spettacolare.
Era come stare all’interno di un gigantesco telescopio.
 Perseo, lo Scorpione, il Toro, il Cigno, Orione, Cane minore e maggiore, Pegaso, il Cancro, l’Acquario… tutte. Le vedeva tutte.
E la Luna era solo un pallido spicchio magrolino nascosto da minute e paffute nuvole scure.
Si stava bene sotto il cielo, placido e scuro. Dava un senso di calma e spensieratezza che lo estraniava dal resto del mondo; la possibilità di ricevere protezione dalle grosse ed imponenti mura e comunque riuscire ad ammirare il cielo lo faceva sentire libero e al tempo stesso protetto, un connubio perfetto in poche parole.
-Remus Lupin! –
Neanche sentì il primo richiamo, troppo assorto nel contemplare il cielo notturno.
-Remus Lupin!! –
Anche il secondo gli sfuggì. Insomma, era riuscito a trovare la costellazione del Cane Maggiore!
-REMUS JOHN LUPIN!! –
Si alzò di scatto, sobbalzando e provando la sgradevole e conosciuta sensazione di quando si torna con i piedi per terra.
 “Partiamo bene…”
Si avviò rigido, rigido verso McGonagal che ora lo guardava leggermente accigliata da dietro i piccoli occhiali.
“Oops” deglutì nervosamente, sentiva tutti gli occhi di quella sala immensa puntati addosso e lui odiava essere al centro dell’attenzione.
Davvero! Non lo poteva sopportare.
 
Al momento di salire sullo sgabello si arrestò intimorito.
  -Di che hai paura ragazzo? Mica ti mangio! - rise il Cappello Parlante nelle mani della professoressa.
“Ma io potrei mangiare lei, non mi farebbe tanta differenza”
Si voltò un poco, per cercare Sirius e James in mezzo alla folla.
Lì trovò sorridenti e con i pollici alzati… nella sua direzione.
James annuiva e sorrideva incoraggiante.
Sirius sbucava da dietro di lui e mimava con le labbra: “Vai, Remus, vai!”
Si fece coraggio, prese un respiro più che profondo e salì sullo sgabello prendendo a fissare di nuovo il cielo.
Com’erano belle le stelle; così lontane eppure così luminose.
La professoressa Minerva gli posò il cappello sulla testa, impedendogli di vedere oltre la stoffa stropicciata.
Per parecchi secondi non sentì niente; cominciava a convincersi che tutto quello fosse solo un errore e che appena il Cappello avrebbe soffiato il suo disgusto per una creatura del genere, lo avrebbero rispedito a casa, magari a piedi, ma poi…
“Ehy, ragazzo!”
Remus praticamente saltò sulla sedia, emettendo un acuto gridolino di sorpresa.
Alcune risate di scherno emerso dalle fila verde-argento e in qualche altro punto impreciso della stanza.
“No. Non è la voce del Lupo. È il cappello. Solo il cappello. Sta’ calmo Remus.”
Fece un respiro profondo, non accorgendosi di aver serrato gli occhi.
“Tipetto particolare sei… uno dei più curiosi che abbia mai visto e che voglia di imparare! È la prima volta che smisto un Licantropo e pensare che sono qui a fare questo lavoro da più di mille anni!”
Almeno non aveva parlato ad alta voce.
“Allora… qui c’è parecchio potenziale: Intelligenza, pazienza a non finire, astuzia e… oh, interessante, molto interessante…”  
-Cos’è interessante? – si scoprì a sussurrare al cappello, tenendo stretto lo sgabello con le mani.
“Il cuore ragazzo, il cuore!”
-I..in che senso, signore? -
“Nel senso che tu, caro mio, hai il cuore più grande e più forte che io abbia mai visto. Nonostante tutte queste cicatrici non ti perdi, non ti lasci andare… hai un cuore aperto e determinato”
-non sto capendo…-
“Non importa…”
-GRIFONDORO! –
Remus era esterrefatto.
 Con una fretta nervosa saltò giù dalla traballante sediola togliendosi da solo il Cappello e porgendolo alla professoressa leggermente accigliata.
Sotto il sorriso compiaciuto e gli occhialetti a mezza luna del preside si precipitò da James e Sirius, tra gli applausi della sua nuova casa.
Arrivato di corsa alla panca si buttò tra i due con un immenso sorrisone e gli occhi scintillanti, mentre i due amici lo sbatacchiavano a destra e a manca per la contentezza.
-Visto Rem! Non ti hanno ficcato a Tassorosso come dicevi tu! – esclamò il piccolo Black arruffandolo tutto.
-Ma soprattutto: ci hanno smistati tutti nella stessa casa!!- si eccitò James che a momenti si metteva a ballare sulla panca.
Remus si limitò a sorridere come non mai, mentre i sui due nuovi amici andavano ad incrementare il chiasso della tavolata.
Rivolse ancore una volta il naso al soffitto; forse non sarebbe più stato solo, forse avrebbe potuto avere una vita ai limiti del normale…
E sotto quel cielo così limpido decise che questi due pazzi, così felici e così ignari, se li sarebbe tenuti stretti.
A costo di menzogne e finzioni.
 
 
 
 
 
 






SALVE GENTAGLIAAA!
Come ve la passate!? :D
Sono tornata!
*entrata trionfale con tanto di petardi alla “Tiri Vispi Weasley” *
Che ne pensate?
Personalmente la definisco con un bel “NOPE!” Rosso, sottolineato, svergolo ed in grassetto! Con tanto di punto esclamativo u.u
Ma passiamo al quadro generale:
Il soffitto… che dire… non ho ancora trovato niente che gli rendesse omaggio ^^ AMO quel soffitto!
Sei protetto da solide ed inespugnabili mura eppure più vedere il celo sopra la tua testa; penso che possa avere un effetto balsamico sugli studenti nervosi :3
Lo avete trovato il riferimento “Wolfstar”? xD
Vi sfido ad azzeccarlo!

LILY: 10 punti alla casa che lo indovina!

Ora, mi stavo chiedendo… il Cappello Parlante… è OOC???
Sarebbe il mio terrore questo :/
E sì, fin da piccolo Remmie è sempre stato il re indiscusso dei trip mentali ;)
Vi lasco, il prossimo capitolo è L’ULTIMO!

*Ta ta taaaaaaaa*
Alla prossima da L.K.
Si invita a lasciare una recensione o, in alternativa, della cioccolata <3

 

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