L'erede delle sei vie

di Vyrress
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***



Autori: fenice cremisi, Vyrress

 

Prologo

 


Oscurità.

Era tutto quello che vedeva Naruto.

Oscurità.

I suoi ultimi ricordi risalivano al suo combattimento con Sasuke nella Valle della Fine.

Oscurità.
Sasuke era sotto la statua di Madara col segno maledetto al secondo livello con due grandi mani a fargli da ali e il suo mille falchi nero… dall'altra parte lui con il manto della volpe e il rasengan  pronto.

Faceva male.

 Entrambi si lanciarono addosso al'altro le due tecniche si scontrano, la potenza che si generò era  immensa, un enorme sfera nera si formò per poi diventare bianca.

Faceva male.

 Sasuke era in piedi e lui a terra, svenuto.

Faceva male.

 Sasuke attivò un ultima volta il mille falchi e trafisse Naruto al cuore dopo di che lasciò il cadavere cadere nelle profondità delle acque e senza la minima traccia di rimorso si avviò verso il suo destino.

Orochimaru.

Orochimaru, il Sannin, il potente, per colpa del quale aveva ucciso il suo migliore amico.

Ma non gli importava… per lui solo il potere contava, potere che gli avrebbe dato ciò che voleva.

Vendetta. 
Nelle profondità delle acque Naruto scomparve e quando Kakashi arrivò non riuscì a trovarlo da nessuna parte.

Naruto si trovava in un limbo bianco, accanto a lui c’era  un uomo molto vecchio che lo fissava con degli occhi con cerchi concentrici grigi .
-Ancora una volta sarà l'incarnazione a ashura a portare avanti la mia eredità-disse con voce profonda 
Posò una mano sullo squarcio del petto di Naruto e una nuova energia iniziò a scorrere dentro di esso la ferita si rigenerò e il cuore dopo qualche tentennamento riprese a battere.
i suoi polmoni cercavano aria, ansimava per lo sforzo, i suoi occhi si aprirono di scatto fissando il nulla per poi focalizzarli sulla persona acanto a lui.
- Chi sei?- chiese con voce roca tra veloci respiri
- Io sono Agoromo, ma molti mi conoscono come l'eremita delle sei vie, della trasmigrazione e come il padre di tutte le arti ninja-
Naruto spalancò gli occhi incredulo –io… io…Sono morto?-
- Lo eri- ammise tranquillamente il vecchio- ora non più, ti ho riportato in vita per una ragione. Il mondo ha bisogno della tua forza, non è giunto ancora il tuo momento. Tu vivrai ancora molti anni…-
- Ma io non sono forte- contestò il biondo ribattendo all’unica frase su cui la sua attenzione si era incentrata.
-Lo sarai –poi sorrise –ma per diventarlo ai bisogno di un maestro adatto. C’è una persona adatta a questo compito… lui è la persona che meglio incarna il credo ninja..-

-Che credo ninja?-interruppè il ragazzo curiosamente.

-Autosacrificio- rispose una voce diversa, più giovanile, profonda e musicale –uno shinobi senza nome che protegge la pace nell’ombra. Questo è un vero shinobi-

Naruto restò immobile, attonito. Era questo il credo ninja?

L’Eremita sorrise –esattamente. E sembra che il tuo maestro ci abbia raggiunto. Penso che vi lascerò a conoscervi, Naruto devi ricordare che visto che sei ‘morto’ non potrai uscire da questo mondo. Tu, invece, lo potrai fare, ho incantato quella collana che hai addosso, così potrai continuare con la tua Missione- una pausa –Vi presenterò soltanto, lui, come sai, è Naruto Uzumaki, e sarà tuo allievo; Naruto, ti presento Itachi Uchiha-
-Cosa??- urlò il ragazzo –Itachi!?  è un assassino-

Ma l’eremita era già scomparso.

-E tu?- chiese Itachi comparendo dal nulla davanti a lui.

Il biondo arretrò di un passo –cosa?-

-Che differenza c’è tra te e me? Uno shinobi è un assassino- Naruto deglutì –solo perché magari non l’hai ancora fatto non vuol dire che in futuro non ti sarà ordinato o non sarai costretto a farlo per salvare la tua di vita-

Un altro passo indietro mentre il moro lo scrutava con due occhi neri impassibili.

-Hai traumatizzato tuo fratello! L’hai spinto sulla via della vendetta! È per la ricerca del potere, è per la vendetta, che se ne è andato! Che è andato da Orochimaru!-

-Mio fratello è uno sciocco- rispose impassibile.

-Tu hai assassinato il tuo clan! Hai ammazzato la tua famiglia! I tuoi genitori!- e gli gettava le parole addosso come se fossero coltelli –e te ne stai lì calmo, impassibile… tu, che hai il loro sangue sulle tue mani..-

-Le persone vivono la loro vita vincolati da quello che loro accettano come corretto e vero. Questo è quello che loro definiscono realtà. Ma che cosa significano corretto e vero? Sono solo dei vaghi concetti… la loro realtà potrebbe essere un illusione. Non  possiamo considerarli come persone che vivono semplicemente nel proprio mondo legati da ciò che credono?-

-Ma cosa stai dicendo??- urlò –tu… parlare così… sii più chiaro, se stai cercando di dire qualcosa! Maledizione! Tu,, che non potrai mai lavare il loro sangue dalle tue mani… tu… hai ucciso tutti quelli che ti erano accanto… senza cuore… loro di sicuro ti volevano bene, ti amavano! Non sai quanto eri fortunato ad averli accanto, tu… io.. tutta la vita sono stato un orfano.. se avessi potuto avere quello che avevi tu… se fossi stato al tuo posto mai-

-Mai avresti fatto quello che ho fatto?- lo interruppe il moro, e la voce si era fatta se possibile più gelida, gli occhi erano rossi e Naruto seppe di aver appena valicato un confine invalicabile –cosa puoi saperne tu di quello che io ho provato… di quello che ho visto… ma vuoi vedere, no?- il biondo fece un passo indietro –tu che spari giudizi su giudizi senza mai giudicarti, bene ti farò vedere. Ti mostrerò la notte del mio grande trionfo se è questo che vuoi-

E incatenato da quegli occhi rossi come il sangue attorno a lui si fece tutto nero.

 
-ma cosa..no..non è possibile- balbettava Naruto, le labbra come ghiacciate che si aprivano a forza, gli occhi luccicanti di lacrime non versate, ma aveva inconsciamente fatto passi avanti –Il vecchio non avrebbe potuto…-

-Il Terzo ha fatto ciò che doveva. Non c’era scelta- lo interruppe Itachi con voce lontana.

-C’è sempre una scelta, sempre… il mio sogno è diventare Hokage,  e quando lo farò cose del genere non ci saranno più- si sfregò gli occhi rabbiosamente.

-il mio è un caso particolare-

Il biondo fissò il suo interlocutore per la prima volta dalla verità, le spalle erano abbassate, come gravate di un peso eccessivo, il viso era spostato di lato e i capelli lo coprivano alla vista.

-Tu odi te stesso- realizzò il ragazzo, e le parole gli volarono fuori di bocca quasi con volontà propria –tu ti disprezzi-

-Ho fatto ciò che andava fatto-

-Ma ciò non vuol dire che sia stato facile o che tu abbia voluto- e comprendendo l’altro aveva questa voglia irrazionale di consolarlo.

Il moro scosse la testa.

-Che cosa ci facevi a Konoha? Volevi solo aumentare l’odio di Sasuke nei tuoi confronti?-

-Quella notte non ci dovevano essere sopravvissuti. Ho disubbidito ai miei ordini chiedendo poi all’Hokage di risparmiare la vita  a mio fratello, credevo che, una volta morto, a Danzo e ai consiglieri andasse rinfrescata la memoria. Io sono ancora vivo e se tentano di fare del male a mio fratello tutti i loro segreti saranno rivelati-

Naruto chiuse gli occhi e ispirò –che cosa fai nell’Akatsuki?-

-Sono il contatto con Jiraya, continuo a essere una spia e a fare il doppio gioco per il villaggio riportando informazioni utili sull’organizzazione, è l’unica cosa che posso fare come missing-nin-

-Perché?- chiese l’altro con tono urgente –perché continui a fare tutto questo? Dopo tutto il dolore che hai passato, dopo la solitudine…-

Per la prima volta dall’inizio di quella conversazione Itachi incontro gli occhi cerulei con uno sguardo determinato

-Io sono ancora Itachi Uchiha di Konoha-

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***



Autori: fenice cremisi, Vyrress

 

 

Ritorno  col botto 


Tre  anni era passati da quando Naruto era finito su quell’isola.

Tre anni erano passati da quando era diventato allievo di Itachi.

Tre da quando aveva scoperto la verità su Konoha e capito che anche le persone più buone a volte sono costrette a fare scelte che le rendono malvagie, come il vecchio…

Tre da quando era diventato amico di Itachi, aveva imparato a volergli bene, capirlo, e a desiderare per lui quella felicità che il moro pensava di non meritare più.
Naruto era sotto una cascata quando di scatto aprì occhi rossi.

Il suo chakra esplose lasciando un cratere sul letto del fiume.

È ora, dobbiamo tornare  gli sussurrò Kurama
-Si, si torna a Konoha-sorrise il biondo contento

Due  giorni dopo Konoha…

Un uomo misterioso con una maschera arancione entrò nel vecchio tempio dei Namikaze, portava con se una sentinella del villaggio.

Con un ghigno nascosto gli fece indossare una maschera e lo Shinigami apparve, poi con lo sharingan indusse il poveretto a tagliarsi la pancia e lo stesso fece con lo shinigami, le anime cominciarono a riversarsi fuori l’emissario di morte una ad una, infine uscì una rossa.

- Finalmente! sono stanco di aspettare la rinascita della volpe- esultò Tobi estasiato- devo ringraziare il quarto hokage che sigillò dentro di se meta della volpe…è giunto il momento di completare l’opera iniziata  (naruto non ha 15 anni ora? O mi sbaglio…)
- Lo senti anche tu kurama? Sembra uguale a…- 
Si è il mio chakra… ma è quello negativo 
- Negativo?-chiese incuriosito
 Si tuo padre sigillò dentro di te solo metà della mia essenza, quella positiva, quella negativa la prese lui
-Tu eri quello positivo…?!- esclamò il ragazzo incredulo- non oso immaginare quella negativa… sarà meglio affrettarsi -
E cominciò a correre 

A Konoha intanto la volpe si era riformata e Tobi l’aveva posta sotto il suo gengiutsu 
- Evacuate tutto i civili- urlava Tsunade agli AMBU e Jenin dall’alto della torre - la volpe a nove code è tornata!- 
Mentre il popolo faceva ciò che gli era stato ordinato la Godaime e Jiraya si prepararano a combattere la volpe con la tristezza nel cuore.

Quella era la prova assoluta che Naruto era morto…

Bunta la attacò con la spada ma con una zampa la volpe paro il colpo.  Jjiraya mentre era distratta sparò  un rasengan, un’ enorme sfera blu di chakra stava per colpire la volpe che riuscì a schivarlo mandando Jiraya e Bunta a gambe all’aria.

A quel punto Tsunade insieme alla sua lumaca sparò acido ma la volpe si riparò grazie al fuoco.

Poi Kurama negativa preparò diverse sfere di chakra per sparare verso i rifugi che si trovavano sul monte degli hokage, prese la mira e aprì le fauci mostruose. Come una pistola carica le varie sfere andarono ad assemblarsi formando un’ unica enorme palla di chakra che prontamente partì verso il suo obbiettivo.

Quando ormai sembrava tutto perduto uno shuriken deviò il colpo poi un lampo giallo si abbattè sul viso della volpe schiacciandola a terra 
- Ciao ora fa la brava, è ora che ritorni a essere uno- disse una voce scherzosa e seria, come se parlasse a un bambino… o a un cucciolo

Nella mano destra di Naruto si formò una sfera verde trasparente e con un pugno colpi il volto della volpe, ma prima che arrivasse il colpo davanti alla volpe si formarono  delle crepe, come se l'aria fosse stata rotta.

Tutti guardarono attoniti l’enorme cratere che s era formato sotto i due, il biondo ghignò entrando in contatto con gli occhi della bestia.

Ora toccava al duello mentale. 

davanti a Naruto e Kurama  si trovava una volpe nera che nonostante fosse libera dall’illusione creata da Tobi era infuriata più che mai. 

-: Vedo che hai addomesticato l'altra mia metà-ringhiò
- Io non sono addomesticato- ribattè a se stesso –siamo amici-

-Amici?- abbaiò –noi non abbiamo amici!-
E prima che Naruto potesse ribattere la volpe nera lanciò una sfera di chakra molto potente, ma il ragazzo con la stessa tecnica con la quale aveva  affossato la volpe la fermò prima che fosse troppo tardi.

Poi alzò un braccio dal quale fuoriuscirono catene mentali e le usò per rinchiudere Kurama Negativo nella stessa cella in cui fino a un anno e mezzo fa dimorava la Positiva

Intanto pian piano i ninja si avvicinavano ai corpi dei due combattenti stando attenti e vigili se quelli avessero ricominciato a muoversi.

Ad un certo punto la volpe nera divenne un fascio di pura energia che entrò dentro la figura sconosciuta lasciandoli tutti storditi…

Una sola persona poteva farlo, e Tsunade lo sapeva –Naruto?- chiese incredula.

Lo sconosciuto si tolse il cappuccio rivelando capelli biondi e un sorriso familiare.

Tutti ansimarono scioccati.


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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


 

Perdonate il tremendo ritardo ma internet non mi andava e ancora per qualche settimana avrò problemi…

Grazie per la pazienza

 

Autori: fenice cremisi, Vyrress

 

 

Ciao a tutti, sono Naruto


Quel giorno per Tsunade Senju,  Godaime di Konoha, si sarebbe trasformato nel suo giorno più incredibile prima l'attacco della volpe a nove code, che era stata sigillata tempo prima dal Quarto, e poi la ricomparsa di Naruto creduto morto ormai da tre anni e in buona forma tra l’altro! sembrava la copia del padre….

  Tutti i genin, AMBU, chunin fissavano basiti Naruto…increduli che dopo tanto tempo fosse riapparso, loro che avevano pensato di non vederlo mai più… a molti liberamente scorrevano le lacrime lungo il volto e cercavano di trattenersi tirando su col naso copiosamente per non fare ancor più magra figura.

 - Inizio a sentirmi a disagio – ridacchiò Naruto nervosamente grattandosi la testa
- Naruto è bello vederti- cominciò Tsunade con voce zuccherosa e al ragazzo vennero i brividi lungo la schiena - ma dimmi ….DOVE DIAVOLO SEI STATO?- finì urlando e tirandogli un pugno che lo fece volare in aria per parecchi metri ed atterrare col sedere per terra.
- Non dovrebbe urlare così o le verranno le rughe – biascicò il biondo massaggiandosi la parte lesa
A questa frase Tsunade si infuriò ancor di più, prese la scrivania che durante l’attacco era volta giù dalla torre  e gliela lanciò contro.. ma questa venne prontamente schivata

- Signorina è la decima scrivania in una settimana –la redarguì Schizune

-è bello vederti così vitale e in forze Baa-chan- disse Naruto con un sorriso.

E la donna per una volta non protesto ma gli si avvicinò per stringerlo in un abbracciò, quando lo lasciò andare il biondo si accorse che i suoi occhi erano pieni di lacrime –credevamo fossi morto..-

-No. Non vi libererete tanto facilmente di me- e prese la collana che tempo prima gli aveva dato –devo ancora dimostrarti che ho le capacità.. io diventerò Hokage-

Era così concentrato sul Godaime che non vide un lampo rosa sfrecciargli addosso e colpirlo con tutta la forza che aveva.

Tutti sobbalzarono
- Avevi promesso che avresti riportato indietro Sasuke- iniziò Sakura –tu non sai quanto ho aspettato, ma tu non sei più tornato… e ora ti presenti qui e fai il bello e il cattivo tempo? Che è successo quel giorno di tre anni fa? Sei scappato come un coniglio, vero?-
Naruto si rialzò sputando il sangue che aveva in bocca, i capelli che aveva sul volto lo coprivano quasi interamente, ma si scorgevano ancora i suoi azzurri occhi taglienti -Non accetto critiche dalla più debole e inutile del team 7-

I ninya espirarono scioccati –tu.. tu- iniziò la sua ex compagna così incazzata da non trovare le parole –tu .. non sai che sollievo è stato per tutti non averti con noi tutti questi anni, non te ne sei accorto che tutti ti odiavano? MOSTRO! Stavi  meglio morto, preferivo che tu fossi morto- finì petulante.

Naruto guardava in basso il volto ancora coperto –pensi che non lo sapessi?- disse con calma –ho sempre saputo che al villaggio tutti mi odiavano, che mi consideravano un mostro, che non avevo amici. Ma speravo di averne trovati! Nel team sette! In te! In Sasuke! E in Kakashi sensei!- uno sbuffo –che stupido… il team 7 già in partenza era destinato al fallimento, e ripensandoci adesso mi accorgo che era palese. Quanto dobbiamo essere stati ritenuti sciocchi dal sensei che si occupava di formarci; Sasuke così preso dalla sua vendetta contro Itachi da non accorgersi che non era solo e che molte persone gli erano affianco volendogli bene, tu, Sakura, col tuo desiderio di essere notata da lui e il tuo credere di sapere tutto più di tutti, e io, così preso da te, dal dimostrare che valevo qualcosa…  quanto siamo stati patetici agli occhi di Kakashi…-
Questa affermazione stupì i presenti e Sakura si avvento su Naruto –parla per te!- urlò –io non sono mai stata patetica!- ma il ragazzo in una sola mossa le diede una botta sul collo facendola svenire non preoccupandosi nemmeno di salvarla dalla caduta a terra-

 Jiraya invece dopo essersi avvicinato abbracciò come aveva fatto Tsunade prima di lui il suo vecchio allievo 
-è bello vederti- disse burbero
- Anche per me- 
-So che molti sicuramente avranno domande da farti, io compreso, ma penso che sia meglio trattare prima il problema più urgente-

- Problema?- chiese confuso
- Certo, adesso è come se tu avessi due demoni dentro di te, non possiamo permettere che si rifondano potresti perdere il controllo …-
Naruto lo interruppe- La parte della volpe che ho è  sotto controllo… è quella nuova  che sarà difficile da controllare, … ma posso gestirla per ora, sarebbe meglio che faceste una lista sui candidati più idonei a poter ospitare la parte negativa di Kurama –
- Vuoi scegliere una nuova forza portante?- chiese Tsunade per conferma
- Non mi piace l'idea … ma potrebbe darmi parecchi problemi… non ne posso gestire due… se uso i poteri della volpe che  è buona quelli dell'altra potrebbero interferire inevitabilmente-
- Hai domato la volpe?- si stupì Jiraya riuscendo a cogliere le parole non dette dal ragazzo
-Non la metterei proprio in questi termini- esitò –diciamo che abbiamo raggiunto un terreno comune…- 
- Non sarà facile sceglierne una nuova, lo sai vero?- disse la Godaime
- Lo so, ma se ne scegliamo una nuova sarà meglio per tutti, poi potrei io insegnale ad usare i suoi nuovi poteri… sono diventato piuttosto bravo- e rise imbarazzato

La donna annuì, era l’unica possibilità che avevano… 
-Bene- e si sfregò le mani contento –ora, è da tre anni che non mangio ramen… quindi, permesso- finì con un sorriso gigante –non posso aspettare- e sparì lasciando indietro gli amici a scuotere il capo divertiti.

Perché nonostante ciò che lui aveva detto prima a Sakura alcune persone avevano imparato a volergli bene e considerarlo un vero amico prezioso, e glie lo avrebbero dimostrato…

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