You've got a friend in me
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Come aiutare un’amica in difficoltà e contemporaneamente sopravvivere ad una telenovela ***
Capitolo 2: *** Una mano da Sheldon ***
Capitolo 1
*** Come aiutare un’amica in difficoltà e contemporaneamente sopravvivere ad una telenovela ***
Come aiutare un’amica in difficoltà e contemporaneamente sopravvivere ad una telenovela
Prompt di Sharon: Sheldon finisce in una "serata tra ragazze" perché le altre si sono date alla fuga strategica, il gelato non è male, quella specie di telenovela no. Parole: 388 Sheldon era profondamente infastidito. Per la centesima volta si chiese quando, esattamente, nella conversazione avuta poco prima con Penny, avesse lasciato intendere di avere voglia di passare la serata nel suo salotto a guardare una telenovela spagnola di cui non gli importava un bel niente e che sicuramente non avrebbe in alcun modo arricchito il suo patrimonio culturale. È vero che, quando Penny aveva ammesso di essere rimasta sola quella sera perché Amy e Bernadette erano sparite per una conferenza, si era offerto di farle compagnia. Come ogni buon amico. Ed era anche vero che, dal momento che era Penny quella giù di morale, avesse lasciato che fosse lei a scegliere cosa guardare. Ma si era aspettato almeno che la ragazza si fosse ricordata come minimo di trovare un compromesso. O che avesse gusti più raffinati, ma quello era un caso disperato. E ora, ahimè, si ritrovava a dover subire le lamentele di Maria qualcosa che non sapeva decidersi tra due uomini. Si voltò verso Penny e, ad un'analisi accurata della sua espressione facciale, neanche lei sembrava divertirsi molto, giudicò. Forse le avrebbe fatto più piacere seguire le avventure del Dottore, oppure vedere un nuovo episodio di Star Trek Enterprise, pensò speranzoso; ma non appena si azzardò a dare voce a suoi pensieri Penny lo fulminò con lo sguardo: "No Sheldon. Avevi detto che potevo scegliere di guardare quello che mi rende felice.", disse. "Con il dovuto rispetto, non mi sembra che questa trasmissione stia in qualche modo migliorando il tuo umore.", sentenziò. "E la cosa peggiore è che le lagne di quella donna stanno rattristando pure me. Che senso ha essere infelici tutti quanti?" Con l'ultima frase gli sembrava di aver sottolineato un dettaglio fondamentale per convincere l'amica a cambiare canale. Invece Penny si voltò a guardare lo schermo senza rispondergli, con un muso lungo come una casa. Sheldon sbuffò sonoramente e decise di fare la sola cosa che sapeva fare con certezza in questi casi - preparare una bevanda calda. Mentre preparava due tazze di cioccolata fumante, in frigo trovò anche una vaschetta di gelato al caffè mezza piena. La cioccolata sembrò migliorare sensibilmente l'umore della ragazza, abbastanza perché decidesse di raccontargli qualche aneddoto sul lavoro che Sheldon ascoltò educatamente, mentre finiva la propria porzione di gelato. E poi finalmente, Penny si decise a cambiare canale. |
Capitolo 2
*** Una mano da Sheldon ***
Una mano da Sheldon
Prompt di Emma: TBBT, Sheldon/Penny. Highschool! AU in cui sono compagni di classe. Tutto quello che Sheldon può fare per farsi notare da Penny è passarle i compiti (e ricordarle che, comunque, lui vincerà il Nobel, lei finirà a fare la cameriera da qualche parte). Parole: 401 “… E così, la professoressa Jones mi ha messo in detenzione.”, terminò Penny con un’espressione corrucciata in viso. “Comunque, la vera domanda è cosa ci fai tu qui?”, disse, voltandosi verso Sheldon. “Mi trovo qui perché Mrs Marble non gradisce che la si interrompa durante la spiegazione.”, disse Sheldon scuotendo la testa. “Non è colpa mia se nella sua spiegazione sui gas fossero presenti numerosi errori. Roba da far impallidire il povero Hawking.” “Fammi indovinare: glieli corretti tutti, non è così?” “Ovviamente.”, annuì Sheldon. “Era il minimo che potessi fare, aiutarla a comprendere quanto fosse inadatta al ruolo che ricopre come docente di fisica in un liceo.” “Non le avrai detto questo, spero.”, scherzò Penny. Le bastò un’occhiata al viso di Sheldon per capire che il ragazzo aveva fatto proprio quello. “Santo cielo Sheldon! Non puoi dire una cosa del genere ad una tua insegnante!”, esclamò scandalizzata. “Nell’antica Grecia, attraverso un ragionamento sopraffino, Socrate induceva le persone a realizzare quanto fossero deplorevolmente ignoranti su un dato argomento. Io non ho fatto altro che seguire lo stesso metodo con Mrs Marble.”, sostenne fieramente Sheldon. “Dubito fortemente che tu ti sia rivolto a lei dicendo ‘che cos’è’?”, disse Penny facendo un’espressione buffa. Sheldon le rivolse uno sguardo ammirato. “Cosa sentono le mie orecchie! Hai appena citato una farse di Socrate?” “Hey bello, guarda che i compiti li faccio anche io.”, ribatté Penny agitandogli il pugno davanti scherzosamente. “I miei compiti, vorrai dire. I compiti che gentilmente ti passo ogni giorno, cosa che se non facessi a quest’ora ti ritroveresti un anno indietro e a fare lavoretti sociali per arrotondare.”, disse Sheldon. “Sì, sì, fai pure il sapientone. Voglio vederti tra dieci anni, quando sarò diventata un’attrice di Hollywood milionaria e tu sarai un professore di matematica in un liceo di provincia.” “Assolutamente no. Io per quel giorno avrò già vinto il premio Nobel, mentre tu sarai a fare la cameriera da qualche parte.” “Andiamo, tanto lo so che lo fai perché in realtà sei innamorato di me, pazzoide.”, disse Penny, abbracciandolo di slancio. Se quella fosse stata la prima volta in cui Penny lo abbracciava, Sheldon avrebbe dato di matto e le avrebbe spiegato un paio di cose circa lo spazio personale. Ma questa non era la prima volta, e sinceramente Sheldon era stufo di ribattere ogni santa volta. Così, sollevò le braccia goffamente e le diede un paio di pacche sulla schiena.  |