Blu occhidialexanderlightwood

di justastupidunicorn
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Blu occhidialexanderlightwood ***
Capitolo 2: *** Gelati e nuove offerte ***



Capitolo 1
*** Blu occhidialexanderlightwood ***


I pensieri Notturni di Magnus Bane
 
Magnus fissava le pantofole blu con un insistenza tale che un qualsiasi spettatore avrebbe pensato che ci stesse interagendo in qualche modo. Ma casa sua non ospitava più nessuno, oramai da settimane, se non il proprietario
Aveva cominciato ad odiare il blu, e stava decidendo se valesse o no la pena cambiare colore alle sue pantofole con la magia. 
"Blu. Blu pantofole. Blu cielo. Blu zaffiro. Blu violaceo. Blu occhidialexanderlightwood. Oh, fanculo" 
Lo stregone si alzò di botto, rovesciando la poltrona su cui era seduto, e andò a prendere il telefono. Si sarebbe fatto un'altra maratona di messaggi vocali di Alec, se in quel momento non avesse suonato catarina, imponendogli di aprirle se non voleva che gli buttasse giù a calci la porta. 
Magnus non aveva altra scelta che aprire, e a momenti non fece venire un infarto alla poveraccia sulla porta, che era abituata a vederlo scintillante e ben vestito. 
La prima cosa che le era saltata all'occhio era il pigiama. Magnus non metteva il pigiama. Mai. La seconda, la totale mancanza di glitter.
«ommiod.. Ma cosa...
Magnus caro come è bello vederti! Sei in forma vedo» 
Aveva detto lei, abbracciandolo. Lui l'aveva guardata storto
«sono disperato e in pigiama. E ho finito il caffè. Quindi vaffanculo cat» 
Le sbatte la porta in faccia, ripensando ad uno dei messaggi di Alec:
"Sono la cosa migliore che ti sia mai capitata",
Aveva detto, scusandosi poi per aver detto ciò che non pensava. 
Per Magnus però non ci sarebbe potuta essere affermazione più vera. Lui era davvero la cosa migliore che gli fosse mai capitata. Si era sdraiato a pancia in su sul letto, e stava continuando ad ignorare gli improperi e gli insulti di catarina, e rifletteva intensamente con il telefono tra le mani. In secoli di vita e di esperienze, Alec era stato una boccata d'aria fresca, di ossigeno, e gli aveva risvegliato l'anima. Lo amava più di quanto non avesse mai amato nessun altro, ma quello che gli aveva fatto era imperdonabile. 
O forse non lo era? 
Aveva bisogno di Alec, delle sue parole rassicuranti quando di notte si svegliava da un incubo sui suoi genitori, del suo arrossire quando Magnus gli faceva un complimento, dei suoi vestiti sgualciti, dei suoi occhi blu. Aveva bisogno di Alec, e basta. 
...
Passò il resto della notte a impedirsi di chiamare lo shadowhunter, e quando finalmente all'alba si addormentò, aveva distrutto il telefono con una vampata di fuoco magico, per evitare la tentazione. 
 
 
 
{ciao a tutti, due righe in breve:
Spero che non faccia troppo schifo e che limitiate gli ortaggi, se volete lasciare una recensione mi fate più che felice ma già è tanto che abbiate letto, quindi GRAZIE a tutti quelli che hanno tollerato la lettura di questa cosa. Grazie
Unicorn xx}

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Capitolo 2
*** Gelati e nuove offerte ***


Il nuovo telefono proprio non smetteva di squillare. Magnus lo guardava con uno sguardo che lo avrebbe fatto impallidire dalla paura, se non fosse stato un oggetto inanimato.
Si tratteneva dal bruciarlo, se non altro perché gli piaceva molto più di quello vecchio: lo aveva “rubato” da un negozio di mobili sulla quinta, che vendeva cose così incredibilmente chic! Non poteva assolutamente bruciarlo. Nossignore.
Si alzò dalla poltrona che sembrava oramai essere il fulcro della sua esistenza, tanto il tempo che ci passava, per arrivare al frigorifero. Una nuova vaschetta di gelato “Ben and Jerry’s”, la miglior cura per i cuori infranti, lo aspettava sul pianale. Di nuovo sulla poltrona. Era diventata la sua routine: poltrona, gelato poltrona. Poltrona, gelato, poltrona. Poltrona, bagno, gelato, poltrona.
Una routine piacevole, per quanto monotona. Era comunque meglio che rischiare la vita quotidianamente per colpa degli shadowhunters. Non che gli importasse granché di loro (benché col tempo si fosse affezionato a Clary e Izzy), faceva quello che volevano solo per amor di alec. Il suo alec, con quegli occhi di un blu così impossibile. Così particolare, così unico. Quel blu che una volta era suo e ora non gli apparteneva più. Ma alec non poteva essere perdonato, no?
Giusto? Giusto? Non posso perdonarlo, non dopo ciò che ha fatto. O almeno penso. Non dovrei perdonarlo però… No. Non posso. Ciò che ha fatto… non sono cose su cui si riesce a passar sopra facilmente.
I ragionamenti sconclusionati di magnus andavano leggermente alla deriva, e ,dopo aver svuotato l’intera vaschetta della vaniglia, si addormentò.
Due ore dopo, aprì gli occhi al fastidioso suono del telefono. Ancora?
Questa volta non resistette: la voglia di sentire la voce di alec, la speranza che fosse lui (si, era un vero masochista) superavano di molto il buon senso.
“che vuoi ancora?”
“salve signore, la chiamiamo per informarla che la nostra compagnia ha appena attivato una nuova promozione soooolo per lei, e che se torna a vodaf-“
“Mavvaffaanculo!”
Magnus stava per tornare alla sua unica grande amica Poltrona, quando rieccolo, sempre lui, l’oggetto di tutti i suoi problemi: Il Telefono.
“Ho detto che non le voglio le vostre promozioni schifose!”
“ehm… magnus, sono solo io..”
“Alec?”
magnus era totalmente impallidito. merda.
“Sì.. sono io… scusa se ti disturbo, volevo solo sentire la tua voce, e chiederti scusa per la ventisettemilionicininquecentotrentunmilaseicentonovantaduesima volta”
“non disturbarti a chiedermi scusa, sto molto meglio senza qualcuno che attenti alla mia immortalità, e Chairman è molto più tranquillo da quando non ci sei più.”
Riappese. Tornò alla poltrona, con le lacrime nere di eyeliner che gli solcavano le guance.
 
 
 
Nota dell’autrice:
yo there, i’m back! Sono tornata con un nuovo capitolo, anche se non pensavo perché la storia nasce come one shot, ma avevo voglia di scrivere un dialogo tra i malec quando ancora non si erano nemmeno un po’ riappacificati quindi non ho resistito ed eccomi qua :3
temo che magnus mi sia riuscito un po’ OOC, e il capitolo è corto da far schifo, ma vabbeeeh
hugs & kisses by a unicorn as known as me :P

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