un amico per la vita

di Faith_03
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Quiete dopo ***
Capitolo 2: *** Salvami... ***
Capitolo 3: *** Alla ricerca della cura ***
Capitolo 4: *** Piccoli soccorritori arrivano ***
Capitolo 5: *** Lacrime di vero amore ***
Capitolo 6: *** sorprese notturne ***
Capitolo 7: *** festeggiamenti e saluti ***



Capitolo 1
*** Quiete dopo ***


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01)    Quiete Dopo La Tempesta

Dopo la Minaccia Smaug, orchi e Darken Rahl la Terra di Mezzo fu finalmente libera da tutte le minacce di nemici e creature diverse dagli uomini, elfi, nani e hobbit.
Tutti vivono finalmente in pace grazie alla scomparsa di tutte le fonti di pericolo improvvise e non c'erano solo gli orchi. Ma anche alcuni tipi di persone più pericolose di mostri informi. Queste sono le Mord Sith, donne crudeli che abitano nascoste nelle Terre Centrali, altro modo per riferirsi alla terra di mezzo, in un luogo dove con delle consorelle a volte catturano bambine per aumentare di numero e addestrarle. Altre volte invece catturano solo per torturare a loro piacimento qualsiasi tipo di donna o uomo che non si piega al loro volere e al loro strumento preferito: l'Agiel.
Come sopra scritto lo fanno per prima cosa per piacimento perché anche loro sono abituate a soffrire sotto tortura e usano questo metodo anche per le loro vittime.
Termine psicologico usato in questo caso si chiama "Coazione a Ripetere", e loro fanno proprio questo. Ed anche per questo che scelgono le bambine, è un altro modo per educarle.
Torturano perché loro stesse sono state torturate forse anche peggio di quello che fanno passare alle loro vittime.
Purtroppo ci fu solo una sopravvissuta a quel loro sterminio, ella si chiama Constance e giura vendetta per tutte le sue sorelle e suo padrone Darken Rahl, e indovinate su chi vuole vendicarsi?
Da tutt'altra parte della Terra di Mezzo, Lola e Kili, dopo il matrimonio in cui fece la sua comparsa Richard. Un giovane e unico Cercatore della verità che, insieme a un mago e a una donna chiamata “Depositaria”, combattono una battaglia tutta loro contro Darken Rahl e, sconfitto lui, anche loro sono liberi di vivere come vogliono ma l’amore tra i due se prima c’era qualche speranza, ora i due non si possono più vedere.
I due nani scelsero una vita lontana dalle ricchezze della Montagna Solitaria, lontani da Erebor, lontani da tutto. E non solo loro. Insieme a Fili e la sua consorte, si trasferirono nella Contea in mezzo agli hobbit e alla tranquilla vita che solo i mezzuomini possono fare.

************

Le vite di Kili, Lola e Richard erano legate perché questi ultimi due partivano sempre per fare missioni in quanto anche Lola è una Depositaria e cugina di Kahlan, la porta- vano con loro per addestrarla a imparare a usare bene i suoi poteri da confessora allontanandola dal marito appena  sposini. E questo ancora prima che i due si separassero, ormai era chiaro Kahlan purtroppo non fa più parte del cuore di Richard.
Tra altri cambiamenti, il villaggio delle montagne azzurre fu ripopolato dalla gente di Hartland grazie al Cercatore e alla sua nuova Depositaria Faith.
Con Faith fu diverso, lei è una Depositaria diversa e il Cercatore se ne innamorò a prima vista nonostante fosse una come Kahlan.
Da quando Richard trovò, anzi salvò, questa nuova Depositaria, che di aspetto non solo è più bassa di statura e ha qualche anno meno di Richard, anche i suoi capelli sono lunghi fino a sotto le spalle e leggermente mossi ma quando li pettina diventano lisci. Occhi piccoli e molto acuti a volte nascosti dalla frangetta, sorriso dolce e aspetto atletico anche se come arma ha un pugnale donatole dal padre che, dopo la morte della madre, e di conseguenza la rottura dell’incantesimo della confessione, accettò il fatto di avere una figlia Depositaria.
“Sei una parte di me nel bene e nel male. E io ti accetto e ti amo figlia mia.”
Le diceva il padre per farla addormentare da bambina.
Suo padre era un soldato prima di venire confessato dalla madre e sotto il suo controllo diventò sarto e quando fu libero ancora continuò quell’impiego, facendo per la figlia un vestito blu come il mare che lei adora. Purtroppo poi il padre venne chiamato a combattere lasciando sola la figlia ormai ventenne.
Le sue particolarità che fecero impazzire il Cercatore erano la sensibilità, la dolcezza e anche la forte empatia che questa aveva anche senza far uso dei suoi poteri da confessora. Quando si presentò a lui però era diversa. Veniva da una brutta situazione e dopo aver provato la prima volta la confessione su un uomo che le aveva solo salvato la vita da una Mord Sith, provò paura per quello che lei era e lo scontro con la serva di Darken Rahl le aveva procurato una ferita troppo grande per solo chiedere aiuto perché pensava fosse impossibile.
Molte volte Richard provò ad avvicinarsi a lei per farla sentire al sicuro anche sotto lo sguardo geloso di Kahalan e lei prendeva un po’ le distanze perché aveva paura di fargli male, se non confessarlo che è peggio. Le liti tra le due depositarie erano all’ordine del giorno e solo una volta Faith si allontanò dal gruppo seguita sempre da Richard che di nascosto dal Zedd e da Kahlan, le regalò il suo ciondolo a dente con la raccomandazione di tenerlo al posto suo ammettendogli con sorriso imbarazzato che lui l’aveva perso un paio di volte. Finalmente quando Faith riuscì finalmente a fidarsi dall’uomo dai grandi occhi scuri e dal ciuffo ribelle lui scoprì il suo segreto, la ferita della Mord sith e anche il motivo per cui confessò quell’uomo per paura che potesse approfittarsi di lei dopo che la donna con una lunga treccia le aveva procurato, purtroppo non poteva avere figli. Per fortuna che Richard ha un nonno come Zedd che la guarì.
Passano spesso per la Contea per parlare due chiacchiere con la coppia dei nani solo che quando Kili vedeva il Cercatore in giro aveva paura che vuole portare via di nuovo la moglie. Richard la presentò come la sua nuova depositaria ma a lei non piaceva quel termine perché non voleva che nessuno avesse paura di lei.
Anche loro riuscirono a sposarsi, abitarono nella casa in cui i due fratelli crebbero e diventarono nani guerrieri e insieme cercarono di farsi una vita insieme, tra gli invitati al Palazzo del Popolo c’erano anche Lola, Kili.

************

Anche se Kili e Lola stavano spesso lontani l'amore tra di loro è sempre più forte, infatti ebbero tre bambini bellissimi grazie al fatto che Lola fosse una bellissima Dwlelf e Kili un nano "benedetto" da un elfo amico del padre.
Per fortuna che entrambe le coppie fanno una vita tranquilla, Richard riprende a fare la guardia dei boschi dove un tempo i nani fecero le loro spedizioni a almeno quando tornava a casa c'è chi lo aspetta e anche di più dato che Faith aspetta un bambino.
La cosa bella? Finalmente sono una famiglia. La cosa brutta? Dato che Faith ha un aspetto più bello del solito significa che aspetta un maschio. Un depositario.
Purtroppo è pericolosa la nascita di un depositario maschio e anche i due nani ebbero il primo figlio Loki, Zedd riuscì a placare il suo potere e tutti sperano che anche con il figlio del Cercatore riesce a fare questa magia.
Quando lei arrivò all'ottavo mese però qualcosa cambiò. Richard non tornò a casa né quella sera e né nei giorni a seguire e Faith si preoccupò moltissimo tanto che lo cercò con lo specchio magico, uno strumento che ha anche Lola che viene consegnato a ogni depositaria.  Questo svela tutti i luoghi che una persona desidera andare o cercare una persona. Purtroppo il suo non rivelava nulla e Richard sembrava essere scomparso dalla faccia della terra.

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Capitolo 2
*** Salvami... ***


02) Salvami…

Kili si sta preparando per partire e già addosso ha un arsenale di armi diverse da portare con sé come gli ha insegnato Fili e col tempo ha anche rifornito lui:
 "Lola, sei pronta?"
La moglie dwelf è intenta a darsi un'altra spazzolata ai capelli e ad allacciarsi il vestito color smeraldo sul corpetto e anche lei ha le sue di armi, i pugnali della cugina:
 "Si lo sono."
conferma avvicinandosi al marito:
 "Bene... Dei piccoli se ne occuperà Balin dopo le sue lezioni e Flik è da Fili.."
Anche Balin seguì i nipoti di Thorin vivendo in una casetta dentro una collina alla Contea e, quando finisce la scuola, alle quattro del pomeriggio, si reca sempre a casa di Bilbo per il tè.
 "Perfetto."
annuisce lei. In cuor suo non ha mai avuto così paura prima d'ora... Come se non fosse più abituata anche a vestirsi da dwelf combattente come quella volta durante la battaglia alle porte di Erebor.
 "Hai portato il tuo libro  medico?"
Lola ha studiato molto durante la sua adolescenza con i fratelli elfi e appuntando tutto in un quaderno e ha aggiunto talmente tante pagine da farlo diventare un libro di rimedi elfici.
 "Tutto quello che mi è necessario lo ho qui... - la moglie ha un borsellino tipo sacchetto color verde attaccato al polso - Kili..."
 "Sì?"
Lola sospira:
 "Sembra che non sia più abituata a queste cose... Sembra... Che la mia vena combattiva si è spenta... Ho una paura tremenda."
Kili la guarda comprensivo dopo averla ascoltata e si avvicina prendendole delicata- mente le mani che leggermente le tremano e ricambia lo sguardo al marito ma non li ha lucidi:
 "Amore mio... Tu non devi seguirmi, ti giuro che starò attento."

 "Lo so ma... Ho paura lo stesso... Di non riuscire... a fare niente..."
 "Tu non riesci a vedere quello che vedo io nello specchio... E questa cosa mi preoccupa molto."
La moglie riflette a quella frase e lo guarda di nuovo negli occhi:
 "C'è solo un tipo di persona che non riesco a vedere…"
 "Di chi parli?"
Sospira ancora e le mani le smettono di tremarle perché le stringe con amore forse anche un po’ per darsi coraggio:
 "Un ordine di donne con cui in precedenza ho avuto a che fare... Delle donne delle quali non riesco a leggere nella mente se dicono la verità."
Il nano moro la guarda serio ascoltandola attentamente ma chiede prima:
 "Sicura che siano donne?"
 "Esistono solo donne in quell'ordine... Non come le depositarie che mettono al mondo anche figli maschi. Vengono scelte da bambine e allevate a sopportare il dolore e ad infliggerlo."
 "Ma è terribile... Esistono anche questo genere di persone?!"
anche se lo chiede in realtà non sa fino a che punto possono arrivare tali creature.
 "Possono ridurti a loro schiavo con quel dolore... – continua - Possono persino obbligarti ad amarle."
Il nano si fa serio perché lui ha visto dov’è e in che condizioni è messo il povero Cercatore scomparso:
 "Se le cose stanno così... Non abbiamo un minuto da perdere Ho visto che già Richard non è nelle condizioni migliori."
Lola annuisce più sicura ma in un impeto di adrenalina iniziale lo bacia a sorpresa.
Kili spalanca gli occhi sorpreso ma poi lo ricambia perché non se lo aspettava e, in cuor suo, avrebbe voluto farlo lui. Si abbracciano anche separandosi dopo un po’ a malincuore sussurrando sulle labbra:
 "Ti amo Kili… E questo...è un bacio per proteggerti da loro."
 "Ti amo mia Lola... E vedrai che lo riporterò indietro con me."
 "Lo so... Tu sei un eroe."
Gli accarezza le guance con entrambi le mani e il marito sorride a quella dolce premura:
 "Se Faith non ha scoperto cosa trattiene Richard, non rivelarle nulla."
 "No amore... Hai ragione ma non lo leggera nella mia mente."
Il nano annuisce e poi Lola lo rassicura ancora:
 "Piuttosto cercheremo tutte le erbe medicinali possibili da aggiungere a tutte quelle che ho me…"
la bacia lui a sorpresa realizzando il suo di desiderio:
 "Anche per questo ti amo."
nasce un sorriso rassicurante sul viso dolce di lei, poi con una mano prende lo specchio e con l'altra stringe Lola a sé per la vita:
 "Pronta?"
sentendosi più sicura anche per come la stringe a se fa sì con la testa:  
 "Pronta."
Conferma la moglie
Kili guarda lo specchio e pronuncia:
 "Da Faith nel villaggio delle montagne azzurre."
lo specchio fa vedere Faith seduta nella sedia della sua cucina, forse attenderli e poi vengono catapultati dentro la loro casa, l’amica depositaria appena li vede si alza avvicinandosi a loro:
 "Lola... Kili... Grazie agli spiriti, siete arrivati."
 "Faith... – la raggiunge facendola sedere di nuovo e abbracciarla - Ho preso quanto necessario… Tu hai altre erbe officinali in casa?"
Dopo l’abbraccio la depositaria incinta rispose:
 "Sì… Abbiamo fatto un orto di erbe mediche dietro casa... Ma lui dov'è?"
guarda Kili perché sa dove si trova Richard ma nelle condizioni in cui sta lei il nano non può dirlelo:
 "Ti prometto che lo riporterò salvo da te."
Cerca di rassicurarla mentre la moglie si sforza a fare uno scudo della propria mente per la saluta dell'amica e lei lo scopre lo stesso:
 "Cosa mi state nascondendo?"
Anche loro due sanno della bontà della giovane ragazza e sanno anche perché reagisce in questo modo, non solo perché è in dolce attesa:
 "Niente Faith... Vedrai che... Kili sicuramente riuscirà a portare qui Richard… Al sicuro... Da te."
Anche se non lo ammetterebbe mai Kili si sente sicuro protetto da sua moglie depositaria, Faith le fa un po' paura ora come ora. Nemmeno lei è riuscita a vedere niente dallo specchio magico perché le Mord sith temono le depositarie e per questo non si fanno nemmeno mostrare da loro nemmeno negli specchi magici.
Capendo che così li sta solo spaventando, Faith si distanzia da loro sospirando e cercando di calmarsi.
 "Vi prego di scusarmi… Sono giorni che... Che no so dove lui sia..."
Alla dolce dwelf non le serve prendere coraggio per avvicinarsi a un’amica e le tocca il braccio con fare rassicurativo mentre Faith continua:
 "Ho il diritto di saperlo... Potrebbe essere in pericolo."
La carezza di nuovo su quel punto del suo braccio e chiude gli occhi un secondo:
 "Dovunque sia… È una promessa… Ritornerà da te."
Vedendo le due donne occupate, Kili riprende lo specchio dove solo lui riesce a vedere  ma vicino alle depositarie è ancora nero. Guarda la moglie con la premesse che ritornerà soprattutto per lei.
 "Sarà meglio che vada."
La moglie si volta verso di lui:
 "Si amore e... Ritorna anche tu..."
deglutisce perché se veramente quello che gli ha detto è vero non c’è un minuto da perdere.
 "Se nessuno mi vede è impossibile che mi possa far male."
con questa frase il nano si allontana uscendo da quella che un tempo era casa sua e chiede allo specchio di mostrargli Richard, lo fa e viene catapultato da lui mentre Lola esce dalla casa sperando di vederlo e invece lui è già partito:
 "Che gli spiriti ti proteggano...amore mio."
sussurra.
Sparisce per poi ritrovarsi in un luogo buio e l'unica fonte di luce illumina il povero Cercatore appeso dalle braccia a pochi centimetri dal suolo e le situazioni in cui si trova sono indescrivibili, e la cosa peggiore è che non è solo.
Martoriato e in bilico tra la vita e la morte sta ricevendo altre torture e soffre come mai nella vita. Solo nominando Faith pare stare meglio, una mord sith vestita di rosso sangue da le spalle inconsapevolmente al nano che è nascosto in un corridoio buio.
 "Ancora non hai imparato eh, cucciolo mio?"
Parla con una voce nasale la donna dalla treccia scura e più bassa anche se il Cercatore fosse retto sulle sue gambe.
Egli tossisce buttando sangue e trema tentando di respirare mentre parla, o almeno tenta:
 "Ho... Imparato... A non cede… Re... Alle...Vostre tor….Ture…"
la donna non sembra soddisfatta della risposta ma Kili scoprì che per lui non è la prima volta che finisce in queste condizioni.
"Sarà più dura del previsto ma tanto chi ha fretta... E tu non hai fretta vero?"
Gli punta l'agiel alla gola e Richard libera un urlo strozzato e colmo di dolore:
 "Faith!!!!"
Kili non può vederla in volto ma lei sta guardando sorridendo l’uomo che grida con tutto il fiato che ha in corpo come se le sue urla fossero la cosa più bella del mondo ma al nome cambia espressione:
 "Ancora lei?!"
toglie quello strano oggetto così lui può prendere fiato:
 "Non... Non… Ci sperare... Potrai uccider... Mi... Darmi l'alito di… Vita... Varie... Volte... Ma non… Lascerò mai... Che tu... Entri... Nei miei... Pensieri… Te... L'ho detto... Il lega- me… È protetto... Dal… Creatore..."
Passa il bastone in modo lieve sul suo corpo ma in quel modo si formano delle vesciche
che solo guardandole si capisce che fanno male, infatti Richard caccia un altro, forse più doloroso di quello precedente.
Lasciandolo libero di nuovo il ragazzo riprende a respirare ma si tiene in vita solo pensando che deve resistere per Faith e per il loro figlio che porta in grembo e gli esce un lamento doloroso anche solo per aver visto le nuove ferite. Lui non è fatto di acciaio.
 "Tu… Sei... La... Padrona... Di... Nessuno... Non lascerò che... Diventi... La mia...
Sprechi... Solol fiato..."
la guarda con occhi lucidi ma duri, e alla donna non spaventarono per nulla:
 "Denna ti ha insegnato proprio bene... Ma ora sono io la tua padrona e devi rivolgerti a me come la Padrona Constance. Capito?! - preme l’agiel sul fianco sinistro - Hai capito?! Padrona Constance!!!"
altre urla superando le grida della donna.
Altre urla di dolore ma pensare a se stesso steso con la testa sulle gambe di Faith che  le sorride e gli tiene la mano lo fa sorridere anche lui, appeso in quel modo e torturato come se avesse commesso chissà quale crimine.
Intanto il nano ha già visto abbastanza e ha la freccia pronta nell'arco puntando alle spalle della donna ma non sa quanto è vicino all'amico.
 "Spezzerò presto la tua volontà dato che quella buona a nulla ci è riuscita."
Continua imperterrita la donna dallo sguardo scuro come la sua anima,
 "Se... Non... Riuscirai... E non… Succederà... Sarai... Tu... La buona... A nulla..."
sempre con l'agiel premuto la donna parlò di nuovo:
 "Abbiamo tutto il tempo del mondo cucciolo mio... Nessuno può trovarci qui."
Richard non sa come fa a resistere ancora a quel dolore ma sa che la sua forza si chiama Faith, e grazie ad essa riesce a darle un calcio allo stomaco alla mord sith.
Constance si distanzia con le mani sullo stomaco e fa versi di dolore e di rabbia e intanto Kili si prepara perché ha la sensazione che quell'occasione non si ripeterà più.
La donna si alza col busto guardando il prigioniero con occhi di puro odio:
 "Questo ti costerà molto caro..."
Nonostante tutto Richard riesce a sorridere compiaciuto del suo gesto anche perché in passato lui ha avuto una grande paura di lei ma ora no:
 "Potrai anche uccidermi... Ma se non mi darai l'alito di vita... Poi con chi ti divertirai?"
La donna si riavvicina sentendo ancora male al busto e punta l'agiel sul petto dell'uomo:
 "Ora lo scoprirai…"
Stavolta lui urla di più e sente il cuore che lentamente decelera con i battiti capendo in anticipo cosa vuole fare la donna:
 "Faith !!!"
al posto suo arriva in soccorso la freccia di Kili che sbuca dal petto di Constance che rimane sorpresa per il dolore che sente e, abbassando lo sguardo, nota la freccia. Riguarda il prigioniero e prima di afflosciarsi a terra:
 "Ahi..."
Ancora con la vista appannata, solo dopo riesce a focalizzare ciò che ha intorno, persi- no la figura bassa che ha di fronte uscendo allo scoperto dal suo nascondiglio:
 "Ki....Kili?"
Il nano compare con un'altra freccia puntata verso la donna a terra mentre il ragazzo cerca con le sue forze di liberarsi dalle ferraglie che lo tengono sospeso ma ha dei tagli ai polsi e ha ancora dolore.
Kili fa partire lo stesso l’altra freccia come se non si fidasse della prima e poi guarda ancora Richard:
 "Scusa il ritardo."
gli viene da ridere per la scusa simpatica ma tossisce dopo sputando sangue.
Vedendolo più da vicino, il nano nota che la situazione è più grave del previsto, con tutto il coraggio che ha, alza di più la testa per vedere in che modo possa tirarlo giù.
 "Quella... Pazza... – dice il cercatore come se lo ha capito - Ha... Una... Ch...Iave ... Attaccata alla cintura è... Magica Basta che tu dica… "Libera"."
Kili annuisce e poi guarda con disprezzo quella che viveva come "donna":
 "Ce ne sono altre?"
 "No… Le hai...Portate... All'estinzione... Amico nano…"
Richard non sa come gli viene voglia di scherzare, ma forse il fatto che fosse stato appena salvato lo tranquillizza.
 "Non ce ne sono... - si sente mancare - Più..."
Kili intanto si avvicina guardandola ma anche se è bella quello che ha visto le è bastato per scoprire che in realtà bella non è:
 "Dove hai detto che è la chiave?"
 "Atta... Ccata... Alla cintura..."
Il nano si piega su un ginocchio solo davanti alla cintura della donna ma la sua attenzio- ne viene catturata dall'agiel a terra vicina alla sua mano della donna, avvicina la sua mano a quell'oggetto come se lo chiamasse, Richard se ne accorse:
 "NO… No… Non... Toccarlo... Ti farà... Provare il dolore più... Forte... Di... Tutti !"
Kili non lo ascolta e appena sente il dolore detto da Richard urla di dolore e si affloscia anche lui a terra con gli occhi spalancati e la mano che trema.
 "Ecco fatto..."
Lo guarda il cercatore mentre il nano prendendo fiato spaventato:
 "Loro... Sono... Allenate per… Sopportarlo e dato... Ciò che ho passato... Anche io... Parzialmente lo… Sopporto... Almeno…"
Tremando Kili si alza a fatica mentre guarda quell’oggetto strano chiedendosi come caspita fa a irradiare tutto quel dolore che ha sentito: 
 "No... N... Non può restare... Qui una cosa... Del genere…"
 "Lo so anch’io… Può distruggerlo solo una depositaria…"
la voce comincia ad affievolirsi e le forze a mancare sempre perché è appeso dalle braccia.
Kili lo raccoglie con una freccia mettendola dentro la catena d'oro senza sapere che
da essa è inefficace e prende la chiave dalla cintura.
 "Dillo... Convinto..."Li... Be..."
perde conoscenza portando la testa in avanti sul petto.
Vedendolo in quel modo il nano non può proprio dirlo perché cadrebbe a terra facendo- gli ancora più male. Ancora lì appeso il giovane si sente un salame nonostante sia svenuto.
Il nano recupera la sua camicia e gli stivali da una sedia che nota solo allora e poi si aggrappa a una sua gamba gridando allo specchio nell'altra mano:
 "Villaggio delle montagne azzurre!!!"
lo specchio si illumina e li teletrasporta dove il nano ha ordinato, purtroppo compaiono in piena piazza con la gente che sta facendo la propria vita ma quando li vedono si spaventano.
Un uomo lì vicino lo riconosce:
 "Ma quello è...il...Cercatore."
una donna pure parlò:
 "Cosa gli è successo?!"
poi seguono altre domande fatte un po’ là e un po’ qua da gente che nemmeno Kili conosce, poi si alza guardandoli tutti:
 "Aiutatemi vi prego!!!"
In suo soccorso arriva un omone di colore che, anche in periodo di pace, indossa delle armi addosso proprio come fa il fratello maggiore di Kili. Costui è Chase, ex custode del confine e migliore amico di Richard. Lui e la sua famiglia furono i primi a seguirlo presso quel villaggio una volta popolato dai nani e gli venne affidato il compito di Comandante delle guardie;  per fortuna che è nei paraggi quando ha sentito il nome “Cercatore”
 "Richard...! Ma... È morto?!"
Il nano si volta verso l'omone e non ne ha paura:
 "No, non lo è ma necessita di cure e subito."
accorre anche un uomo anziano ma alto e in forze che Kili conosce bene, Zeddicus:
 "Per tutti gli Spiriti !!! Chase per l'amor del Creatore portiamolo dalla moglie Faith."
Ma come se l’ha evocata si sente la voce di una donna familiare:
 "Permesso, permesso... Fatemi passare!"
Compare la depositaria dal vestito blu e appena vede il marito in quelle condizioni si mette le mani tra i capelli e grida terrorizzata, compare anche Lola dietro di lei e  ha il fiatone e guardando Richard a terra e ancora legato dalle tenaglie e il marito in piedi vicino a lui esclama anche lei:
 "Per gli spiriti buoni e cattivi…"
Come se fosse ritornato da chissà quale sogno e pensiero avvicina la chiave alle mani di Richard:
 "Libera."
dice con lo stesso tono detto da Richard prima di perdere i sensi in quel posto. Le catene si aprono a comando liberando Richard una volta per tutte e disintegrandosi pochi secondi dopo e  diventando polvere.
 "Questo vuol dire che...l'ultima Mord sith è morta!"
Annuncia Lola e Kili la guarda come se fosse stremato:
 "Salviamolo…"
La dwelf fa un altro annuncio alle persona che guardano:
 "Aiutateci a portate il Cercatore a sua casa…"
 "Vado a cercare il libro adatto."
avverte per poi sparire Zedd.
Intanto Faith crolla seduta a terra con una mano sul cuore e l’altra verso il marito che dorme per terra ferito e ammattito come se avesse combattuto da contro un esercito di uomini e invece è stata solo una donna. Ma dal suo viso s’intravede un po’ di serenità:
 "Ri... Richard... – lo chiama - Il mio Richard..."
Lola la sente e si riavvicina all’amica:
 "Faith... Non mollare adesso... Bisogna salvarlo, e dobbiamo farlo in due - le dice standole davanti e con le mani sulle spalle - il tuo Richard ha bisogno di te."
La depositaria incinta vede nero nei suoi occhi anche se dalla mente non riesce ad allontanare Richard in quelle condizioni che solo il Creatore sa come si è ridotto così.
 "Le ferite che ha sono gravi... Ma non possiamo lasciarlo qui..."
Finalmente alcune persone portare Richard su una barella e lo trasportano verso la sua casa, inseguendo il nano moro che fa strada, come se la gente non sa dove abita, nascondendo così il fatto che è ancora abbastanza provato. Continuando sempre a reggere l’agiel dalla catena d’oro con la sua freccia. 

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Capitolo 3
*** Alla ricerca della cura ***


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03) Alla Ricerca Della Cura
 
Dopo aver aiutato l'amica ad alzarsi entrambe tornano a casa di lei e Richard e Lola cerca d’incoraggiarla:
 <<Forza Faith... Dobbiamo riportarlo tra noi.>>
la Depositaria blu si fa coraggio anche tenendo la pancia di 8 mesi ma è il trauma a farla parlare:
 <<Perchè... Perchè proprio a lui... Perchè...?!>>
 <<Non lo so Faith ma l'importante è che riusciamo a salvarlo... Il perché lo sa solo l'ultima Mord sith… Lascia che il motivo muoia con lei.>>
La giovane neomamma annuisce senza guardarla in faccia perché il suo obbiettivo ora è tornare dritta a casa da suo marito. Lola però rincara la dose:
 <<Faith, tu sei forte... Hai superato molte cose...>>
La Depositaria sentendola rabbrividisce solo per il pensiero del suo passato anche se lei è stata più fortunata di Kahlan perché ha avuto, e ha ancora, un padre che l’ama.
 <<Ti prometto che farò qualsiasi cosa in mio potere per salvarlo.>>
 <<Devo... Devo andare da lui…>>
Avendo visto sia il marito che il Cercatore sani e salvi Lola si sente finalmente più sicura della fiducia di lei e appena arrivano vedono Kili che le aspetta con la porta
aperta e tra le mani ha un secchio di legno; la gente che ha aiutato nel trasporto è appena uscita.
 <<Vado a prendere dell'acqua. Lui è a letto.>>
Faith si tranquillizza e la moglie del nano annuisce :
 <<Io vedo nel mio libro se trovo qualcosa.>>
Prima di andare via Kili le fa entrare e poi avverte:
 <<Ha parlato.>>
Lola e Faith si fermano sul posto e si voltano verso il nano moro:
 <<Quando... Adesso?>>
chiede Lola,
 <<Cosa ha detto?>>
chiede Faith.
Kili fa sì con la testa alla moglie e guarda l'altra donna:
 <<Ha detto "Faith".>>
La dwelf sorride perché anche quello è un segno che il Cercatore è stato salvato in tempo:
 <<Ah, che sollievo – sospira - questo vuol dire che quella donna non è riuscita nel suo intento.>>
Faith inizia a respira come se si sforzasse di non piangere. Dev’essere forte e Richard è a pochi passi da lei, Lola se ne accorge e dopo aver chiuso la porta di casa e prende l’amica per la mano:
 <<Forza Faith... Dobbiamo provare prima a ripulirlo dalle ferite... Poi sfiammarle...>>
Faith la ferma:
 <<Aspetta Lola… Devo... Devo farlo io... Lui l'ha fatto con me tempo fa con me.>>
 <<Certo... – le da fiducia Lola - Sai già cosa ti serve?>>
Alla ragazza vestita di blu viene da fare no con la testa e Lola allunga la mano verso di lei:
 <<Vieni ti aiuto.>>
Dentro la sua stessa casa Faith si sente un po' in tensione. Lola dalla piccola borsetta a sacchetto ha preso il libro, impone le mani sul di esso e con la forza del pensiero lo apre all'unica pagina che contiene una delle possibili soluzioni sedendosi in una sedia in cucina.
Dopo un po’ che guarda la porta chiusa della sua camera da letto, che un tempo era dei genitori di Fili e Kili, la donna l’apre piano, chiudendola altrettanto alle spalle e si avvicina al posto del marito per guardare alla luce della candela che forse ha acceso Kili.
Richard è in stato di incoscienza ancora ma respira tranquillo ricordandosi ancora del gesto del nano, Faith avvicina la mano al suo viso per carezzarlo ma arretra subito
vedendo che non c'è un punto "sano" per dargli amore e ciò fa male più a lei ma anche per un altro motivo.
L'unica cosa che sogna il Cercatore è collegato alla sua Faith che l’osserva con la luce della candela tutto il corpo pieno di ferite e cicatrici causate dalla Mord sith mentre lui respira sogna. Ringrazia gli spiriti buoni di sentirsi bene e visto che è l'unico modo per guarire l'anima continua a pensare solamente a lei.
La donna sente tutto quello che Richard sta pensando e si siede accanto a lui facendogli “da guardia" perché avverte una grande paura in lei e il fatto che è incinta non l'aiuta.
In cucina, mentre legge e appunta su un elenco tutto l'essenziale, Lola si attrezza per cercare nella proprie borsetta tutto l’occorrente per preparare una tisana magica per tutti e mentre l’acqua bolle si affaccia un secondo per vedere la situazione nella camera dell’amica.
Dopo un po’ Kili rientra con il secchio pieno d'acqua:
 <<Accidenti, me la ricordavo più vicina la fontana.>>
Lo mette sul piano della cucina e cerca una ciotola tra le robe dei due sposi alti mentre la moglie parla:
 <<Meglio agire adesso con l'arnica e l'edera - dice avvicinandosi a lui - L'impacco deve essere quasi bollente e il fatto che stia in quello stato aiuta.>>
Trovata un contenitore di ceramica abbastanza fondo e riempito d’acqua fredda, Kili rabbrividisce sentendo le parole della dwelf sposa: 
 <<L'unica cosa che non gli darei ora è una cosa bollente.>>
 <<Non c'è altra cura...>>
confessa la moglie:
 <<Come non c'è?!>>
si stupisce Kili.
 <<Solo quelle possiamo usare... Nel libro non si parla di Athelas, bisogna usare solo quelle di erbe che si conoscono ma non sono magiche.
Per adesso e per quelle ferite... Presumo ci sia ben altro che dei semplici tagli, piaghe o gonfiori... L'agiel ferisce l'anima. Hai visto se gliel'ha puntata al petto?>>
in nano la guarda con aria triste:
 <<Non solo lì.>>
poi guarda verso il tavolo dove ha lasciato quell'arma terribile e la freccia ancora dentro la catena d’oro.
 <<Dove l’ha toccato?>>
il nano risponde dopo aver preso fiato due volte per ciò che ha dovuto assistere:
 <<Lola io non ho mai visto una crudeltà del genere.>>
 <<Richard si... Altrimenti sarebbe morto. Respira e questo vuol dire che sa resistere bene.>>
 <<Ho sentito qualcosa anche da quella matta, ma sembra impossibile che sia ancora vivo dopo tutto quella tortura e da quello strano oggetto… E io l'ho solo toccato.>>
Per fortuna che la dwlf non ha niente tra le mani perché quella notizia la scuote, e non poco:  
 <<Oh per gli spiriti !!! E come stai amore?>>
Kili si guarda la mano con cui ha toccato quell’affare:
 <<Bene. Ora sto bene… Ma se penso che lui l'ha dovuta subire due volte in vita sua...>>
Non continua perché non sa come continuare dopo aver sentito quel maledetto dolore per pochi secondi.
 <<Kili, dev’essere distrutta.>>
 <<E come si distrugge una cosa del genere?>>
Lola spiega in poche parole che solo una depositaria è in grado di distruggere l’oggetto dal grande male e quindi una di loro due deve farlo perché il dolore del ragazzo è legato all’agiel della donna crudele e senza la sua distruzione non può guarire.
O Lei o Faith devono farlo.
Allarmato per la notizia e anche per il pensiero che devono toccare quell’oggetto risponde:
 <<Non vi azzardate a toccarla.>>
uscendo in tono duro ma Lola sa perché e non se la prende e controbatte:
 <<Non è necessario ma... Serve un veleno. È scritto nel libro delle Ombre Importanti e quel libro lo detiene...>>
Fu interrotta dall’arrivo di Zedd in casa del nipote, Kili si è anche dimenticato la porta semiaperta:
 <<Scusate... Non trovavo l'erbario in casa.>>
 <<Zeddicus!>>
Kili si mette tra i due:
 <<Zedd, puoi guarirlo?>>
 <<Mastro nano, dobbiamo aggirare il problema maggiore prima: non farlo morire per le ferite.>>
 <<È un no?>>
dice infastidito ma ancora  senza volerlo Kili.
 <<È  un mezzo sì.>>
lo corregge il mago anche per calmare la rabbia che vede negli occhi del nano, per fortuna che Kili ha ancora in mano la ciotola d’acqua altrimenti stringerebbe le mani a pugni perché non è quello che vuole sentirsi dire.
Ma rimane zitto.
Lola interviene:
 <<Ho preparato l'impacco di arnica e edera.>>
Dato che il mago del primo ordine riconosce la tisana e da una tasca del suo vestito  tira fuori una boccetta con dentro un liquido bianco:
 <<Perché metterla bollente quando la si può spalmare?>>
domanda in modo buffo ai due nani cercando di sollevare il morale di entrambi ma Kili non è dell’umore adatto:
 <<Lola... – la moglie guarda il marito - Forse ho sbagliato qualcosa.>>
Intanto mette tra le mani di lei un panno e la ciotola d'acqua e le raccomanda di portare l’amica depositaria lontana dalla stanza e da Richard perché non vuole che né  lei e né sua moglie assistano se per caso dovesse gridare di nuovo.
 <<Kili, è in stato di incoscienza e io sono qui per tentare di guarirlo...>>
Cerca di rassicurarlo Lola ma Kili, testardo, continua: 
 <<Una cosa del genere potrebbe svegliarlo e farlo urlare dal dolore di nuovo.>>
 <<Lolaehl... – interviene ancora il mago - Ci pensiamo noi... Tu pensa a Faith...>>
da ragione al nano, e Lola alla fine acconsente:
 <<Va bene...>>
ma è un po’ nervosa mentre si dirige verso la camera di Richard e Faith.
Kili intanto guarda ancora l'oggetto sul tavolo con odio ma con la promessa che dopo si rivedranno perché non vuole che nessun’altra lo tocchi.
La dwelf si affaccia alla porta della camera e prega Faith di seguirla che è ancora lì a guarda di Richard e poi si volta l'amica che la chiama ma la Depositaria blu:
 <<Non posso.>>
Lola non se l’aspetta quella risposta e tenta di portarla via:
 <<C'è Zeddicus qui… Deve guarirlo e potrebbe urlare di nuovo.>>
Ripete la frase del marito ma lei rimane lì alla luce di candela a guardare il giovane dormire.
 <<Lola mi sente... Sa che sono qui.>>
spiega all’amica ma ancora non riesce a toccarlo, lei annuisce ricordandosi di quando ci è passata con Kili guarda il marito che è in sala con Zedd ad aspettare e fa non con la testa, per dire che Faith non vuole andarsene.
Kili si avvicina alla moglie per guardare anche lui e sussurra alla moglie:
 <<Cosa succede?>>
 <<Dice che lui la sente... Ed è così... La sente... La ama...>>
Kili guarda la moglie negli occhi e sospira:
 <<Perdonami.>>
Lola muove la testa guardando i due giovani e poi guarda il marito non capendo:
 <<Per cosa, Kili?>>
 <<Per prima e anche per prima ancora… Odiavo il fatto che Richard ti portasse via da me quando ci siamo sposati e anche dopo ma vederlo in quelle condizioni... Mi fa pentire di tutto quello che ho pensato di lui. – confessa - Ma una cosa del genere... No… Non lo augurerei mai nessuno.>>
Comprende le parole che il marito non le ha mai detto ma le ha sentite nel suo cuore per anni e ora si pente di tutto solo perché è andato a salvarlo. Regge con una mano la ciotola d’acqua solo per carezzargli il volto:
 <<Kili... – il nano si volta vedendo il dolce sorriso della moglie - non c'è bisogno che tu me lo dica... Lo so... Ed io odiavo partire... Non mi piaceva andare... Ma... Dovevo...>>
 <<Lo so che dovevi... – sussurra davanti alla porta della stanza che una volte era dei suoi genitori – È questo il fatto che odiavo e me la sono presa in silenzio con lui che è tutto il mio contrario e avevo paura che non tornassi più.>>
Finalmente la moglie prende coraggio e gli fa una domanda guardandolo negli occhi:
 <<Avevi paura mi potessi innamorare di lui?>>
chiede con calma al marito che annuisce e poi distoglie lo sguardo da lei come si vergognasse di se stesso:
 <<Kili... – lo chiama dolcemente - tu sei il nano, e la persona, che amo... Solo tu...>>
Annuisce ancora guardando la moglie negli occhi e sentendosi uno schifo. Poi la Dwelf continua a spiegargli la verità:
 <<Lui odiava portarmi con sé... Non mi amava... Ma aveva bisogno di una depositaria...>>
 <<E tu assomigli molto a Kahlan, il suo primo amore. – confessa ancora il nano - Per questo avevo anche paura che non saresti mai tornata da me.>>
Ancora Lola gli carezza il viso con fare rassicurativo:
 <<Mi parlava sempre di quanto soffriva per Kahlan e quando diceva di non potersi più innamorare in quel modo... In cuor suo. Io le somiglio solo fisicamente, anche se sono più bassa, perché ricordarti che sono una dwelf, ma io non abbandonerei mai chi amo per seguire una tradizione.>>
Il marito annuisce sentendosi anche più tranquillo.
 <<Richard non ha mai provato niente di quel genere... Soffriva troppo per pensare di infatuarsi o… D’innamorarsi di me... Ed è proprio perché le somiglio fisicamente... Gli ricordavo una donna che lo ha abbandonato...>>
 <<Ora voglio salvargli la vita perché ha trovato un modo per reagire.>>
dice il nano più sicuro di sé guardando prima la moglie e poi il Cercatore illuminato dalla luce della candela:
 <<E in quanto al dolore di una perdita... Anche noi due ne sappiamo qualcosa.>>
Le ricorda il Kili dato che lui è tornato nel villaggio dove ha visto tutti i suoi successi e dolori della sua crescita. E questo comprende tutti i successi e tutti i dolori.
Lola sorride alla sua determinazione:
 <<Stai facendo la cosa giusta amore, e lo fai sempre… È una tua qualità che amo.>>
Kili sorride timido e poi guarda la bacinella nella mano della moglie:
 <<Non pensi che prima gli servirà un attimo di refrigerio?>>
 <<Sì ma, prima di quella cosa bollente... Dobbiamo cauterizzare quelle ferite.>>
Kili si rivolta verso la moglie:
 <<Lo sai fare?>>
 <<Si... Ma Zedd ci tiene di più a farlo. È il nonno.>>
E Zedd entra nella stanza superando i due nani all’uscio della porta:
 <<Ho preparato un composto soporifero... Non lo sentiremo urlare...>>
avverte per tutti e tre e avvicinandosi a Richard che dorme ancora.
Anche Kili e Lola entrano, Faith li guarda e a malincuore e si sposta dal letto per dare spazio al mago che li rassicura ancora:
 <<Non proverà dolori Faith, puoi stare tranquilla.>>
 <<Non puoi guarire lui... Come hai guarito me?>>
 
**********
 
La Depositaria nei suoi sogni, vede ancora il modo in cui il mago l’ha guarita dalla sua ferita fisica causata dalla donna con la lunga treccia tempo fa sempre con l’agiel. Il mago aveva solo formulato un incantesimo quasi sussurrando e poi aveva passato, senza toccarla, sul suo basso ventre sentendosi di nuovo una donna in tutto e per tutto.
Grazie a Zedd e a Richard Faith era più che guarita, era rinata e grazie a loro due una nuova vita cresce in lei.
 
************
 
Zedd fa vedere che passando la mano sul viso come fece con lei e con tutti quelli che in passato ha guarito non succede nulla, spiegando anche perché l’agiel è ancora
integro. Poi aprendo poco la bocca di Richard che, continua a dormire, versa il liquido magico:
 <<Rendendosi resistente, potrebbe essere resistente anche a quella cura...>>
 <<Ma, Zedd...>>
Faith prova a parlare ma in realtà non sa cosa dire, vuole soltanto salvare il marito, interviene anche Lola dando ragione a Zedd per tranquillizzare l’amica. Entrambe
sanno che un mago del primo ordine sa quel che fa:
 <<Possiamo provare.>>
Dopo aver fatto bere la medicina al nipote, il mago si rivolge ai tre:
 <<Ci vorrebbero ore per quella pozione... E non so quanto tempo abbiamo.>>
 <<Cosa serve che posso provvedere io?>>
Kili fa un passo avanti, vuole fare qualcosa di più anche per distrarsi. Zedd gli sorrise orgoglioso proprio come faceva con Richard quando portava a termine un compito
difficile:
 <<Te la senti di tagliare la testa ad una vipera e prendere veleno occhi e fegato?>>
Il nano lo guardò con un’espressione “Per chi mi hai preso?” lui era cresciuto facendo queste cose, e poi ne ha trovata una tra i vestiti del fratello, quindi per lui non ci sono problemi rifarlo dopo anni:
 <<Che tipo di vipera?>>
Zedd cambiò lo sguardo, come per dire "Sul serio?!” se lo voleva mettere alla prova il nano l’ha superata:
 <<Che faccia.>>
gli scappa al nano moro guardandolo, Lola lo salva avendo capito in anticipo le intenzioni di entrambi:
 <<Zedd, faremo qualsiasi cosa per salvarlo. Come si chiama questa vipera?>>
 <<Vipera di Fuoco.>>
Kili ripete sorpreso il nome della vipera perché non aveva mai sentito nome più strano per un animale.
È la moglie a spiegargli:
 <<È una specie, per fortuna, non molto rara che sta nei pressi dei laghi.>>
 <<Qui c'è un lago, no?>>
 <<Sì.>>
Ovvio che Kili lo sa. Anche in quel posto ci ha passato alcuni dei momenti più belli della sua vita, tra cui come scoprì quel lago in mezzo alle montagne.
Zedd si avvicina alla porta superando la Depositara e i due nani:
 <<Vado io con tuo marito Lola. Tu pensa a cauterizzare a refrigerare e ah... Beh... Mettere l'impacco bollente... Ma sempre tenendo il panno sulla testa, ha la febbre.>>
Lola sta per accettare ma Faith sbaraglia tutti e tre in un colpo solo:
 <<No. Andare tutti e tre. Resto io con lui.>>
Sentendola così decisa, anche se in parte è tutta apparenza, Lola non se la sente a di lasciarla da sola
 <<Faith – cerca di farla ragionare - Il tempo è prezioso...>>
 <<Lo so... Lo dico per questo.>>
Lola guarda il marito, che le annuisce, poi Zedd:
 <<Credo che più in fretta facciamo meglio è... Faccio venire Chase.>>
Faith accetta ma aggiunge altro:
 <<Va bene. ma voglio provvedere io a lui non per egoismo. È mio marito. E solo io devo prendermene cura… Ho provato anch'io sulla mia pelle fin dove le Mord sith possono arrivare a farti del male.>>
 <<Ti senti abbastanza resistente da poter distruggere l'ultima Agiel?>>
le chiede sempre la moglie di Kili:
 <<Sì. – conferma – Ma ora non voglio pensare a quell'oggetto.>>
 <<Sta attenta che è in cucina.>>
L’avverte il nano moro e dopo aver raccontato il motivo della sua scelta Zedd gli ripete che la presenza di quell'oggetto prolunga la sofferenza di Richard, e sperando di fare una cosa buona e intelligente decide di portarlo con loro.
 <<No... Bisogna distruggerla. Il suo potere è legato ancora a Richard, e solo Faith può farlo. Lei che l'hai provata... – Zedd spiega a Faith - Lei saprà resistere.>>
Faith sospira prendendo sul serio il compito che deve fare per far star bene Richard:
 <<Cara mi ha detto che se la tieni dalla catena d’oro al polso o appesa al collo non si sente dolore ma non ho idea di come possa distruggerla.>>
 <<Serve un veleno potente, ed è anche per quello che cerchiamo la vipera. - alla sua domanda risponde Zedd ricordando anche il compito che devono svolgere loro tre – L'agiel è un bastone di fuoco e solo il fuoco può distruggerla e annientare le ferite procurate.>>
 <<Cosa stiamo aspettando?!>>
Chiede Kili perché è da tanto che i tre sono fermi senza fare nulla:
 <<Va bene, andiamo e Lolaehl...devi confessarla.>>
Lola sgrana gli occhi alla frase del mago del primo ordine e chiede temendo la risposta:
 <<Chi?! La vipera?>>
 <<Esatto.>>
Dopo aver preso il bastone delle Mord sith dalla catena d’oro, Zedd esce per prima dalla casa del Cercatore e Lola si volta e ironizza con l’amica:
 <<Andiamo bene...>>
si arma di pugnali sistemandoli alle giarrettiere sotto il vestito ed esce anche lei col marito che ha visto le mosse della moglie e, sorpreso ancora, fa finta di nulla, ma la moglie capisce che è stata notata e sorride leggermente arrossendo.
Faith li accompagna alla porta ma una volta aperta trovano una folla davanti a loro, tutti preoccupata per la sorte del Cercatore:
 <<Ohibò!>>
esclama la dwelf Depositaria.
Primo davanti a tutti c’è sempre Chase che chiede anche per tutte le persone che si sono radunati lì:
 <<Come sta?>>
Lola si schiarisce la voce:
 <<È ancora incosciente... Sappiamo finalmente come agire e tu Chase... Ci servi qui. Faith è incinta e non la possiamo lasciare da sola.>>
L’omone si avvicina all'entrata:
 <<Che serve?>>
 <<Per adesso una cosa che non è in casa... E non è un'erba.>> 
dice la moglie di Kili per poi fare segno a Zedd e al marito di uscire, e la Depositaria vestita di blu propone:
 <<Potresti cucinare la zuppa di spezie.>>
 <<Ottima idea.>>
Dice Lola allontanandosi.
 <<Ho gli ingredienti a casa... Ci penso io.>>
Si allontana anche il capitano delle guardia, peccato che quel piatto è anche il preferito di qualcun altro che si bloccò a guardare Faith ma solo per provare a rassenerarla come nelle missioni:
 <<Adesso si che sarò più motivato per andare, prendere e tornare per gustarmi quella zuppa anche se Richard la sa fare meglio.>>
confezza Zedd e inconsciamente la cosa fa ridacchiare la moglie del nano che, incuriosito, la guarda:
 <<Piacerà anche a te.>>
Kili le sorride dolcemente e poi si fa guidare dal mago verso le stalle del paese mentre chiede permesso alla gente alta:
 <<Permesso gente, non ci aiutate di certo se fate così.>>
 <<Li ci sono dei piccoli destrieri...>>
Finalmente arrivano dopo varie "sgomitate" dei due nani, trovano e slegano due pony marroncini, con una striscia bianca sul muso e con la chioma castano chiara e Lola lo carezza una volta salita  in groppa:
Kili si mette in testa dato che conosce la strada per il lago:
 <<Spero che anche questo posto non me lo ricordi più vicino.>>
Anche Zedd si avvicina a lui sul suo cavallo marrone scuro a chiazze bianche. Kili cavalca vicino alla moglie e si volta per guardarla perché si è realizzato  un suo
desiderio segreto: cavalcare insieme. La moglie sente quel desiderio e ricambia lo sguardo di Kili sorridendogli dolcemente pensando che non l'hanno mai fatto fino a
quel momento e che avrebbe da sempre voluto farlo.
Cavalcare con suo marito in quel momento è una delle cose più stupende che le può capitare anche se non sono soli.
 
( https://www.youtube.com/watch?v=ZL6vcKNyC7o&feature=youtu.be&a )
 
Una volta sola in casa ritorna da Richard, prende la ciotola piena d'acqua e con tutta la delicatezza che può inizia a tamponarlo con il panno la pelle per dargli un po’ di sollievo, Richard apre piano gli occhi e con dolcezza guarda Faith, non gli fa male nulla per il momento ma sente la testa che gli scoppia.
 <<Faith…>>
La chiama con un filo di voce ma dolcemente, vedendolo la ragazza si paventa:
 <<Ops… Scusami Richard. Non volevo svegliarti.>>
sussurra anche se sono da soli, Richard le parla di nuovo:
 <<S... Sono... A casa... O sono... Dal… Creatore?>>
Muove la testa facendo no spaventata:
 <<No… Non dire così... Sei a casa… Sei a casa tua.>>
Il ragazzo respira meglio solo  per aver visto, e sentito, sua moglie:
 <<Sono... In... Paradiso... Quindi... – prende ancora respiro - E tu… Sei il... Mio... Angelo...>>
Faith lo guarda tristemente solo per le condizioni in cui si trova:
 <<Al mio di angelo gli hanno fatto del male… - il Cercatore deglutisce e chiude gli occhi per poi riaprirli - E io non ho potuto salvarti...>>
La Depositaria abbassa la testa come se volesse piangere ma non ci riesce perché ha imparato troppo bene a essere forte come lui stesso le ha insegnato durante il loro viaggio vergognandosene, e non poco, di aver chiesto aiuto.
Per lei è una sconfitta perché Richard ogni giorno le dimostrava la sua simpatia o il suo amore anche se lei non lo accettava e poi si sono sposati e, sorpresa sorpresa, lei era già in attesa.
Richard muove la testa per dire “no”, ma ovviamente Faith non lo vede, e cerca di rasscurarla ancora:
 <<Non... Non potevo... Chiederti una… Cosa... Così... Nos... Tro figl…>> 
tossisce seccamente ma senza fuoriuscite di sangue.
Sentendolo ha male anche lei, sente come delle fitte al cuore e rialza gli occhi per guardarlo, quelli di lei sono lucidi:
Richard continua:
 <<Tu... E nost... Ro... Figlio... Siete più… Import... Anti...>>
 <<Ma non siamo niente senza di te…>>
confessa da sola la donna incinta.
 <<Nean... Ch'io... Di... Fatti... Sono ancora… Qui... Ho... Resi... Stito... Per... N...oi.>>
Faith prova ad accarezzargli il viso ma si ritrae perché ha paura di fargli male e anche per un altro suo problema che non è riuscita mai a superare:
Richar chiude gli occhi e respira profondamente dato che può e poi guarda ancora la sua dolce moglie:
 <<Ti... A... Mo...Faith...>>
La ragazza blu lo guarda ancora con quegli occhi:
 <<Ti amo mio Richard...>>
risponde in tono triste di chi sta cercando di resistere ma manca poco a cedere.
 <<Credi... Che... Possa... Bere...?>>
La moglie annuisce ma vede che il panno che ha in mano non va bene, e dato che non vuole lasciarlo da solo proprio ora che è sveglio, si strappa una parte della sua veste blu e usa quello.
L’uomo, che ha sentito lo strappo ma si sente debole per impedirle di farlo le parla ancora:
 <<Non ce.... N'er...A... Biso... Gno.>>
Come se non lo avesse sentito lo bagna un po' nell'acqua della ciotola che è ancora pulita, toglie quella in eccesso e si avvicina alle sue labbra dicendogli dolcemente di aprire la bocca. Lui obbedisce e Faith strizza il panno facendo scendere le gocce d'acqua facendolo sentire un poco meglio.
Dopo che si sente dissetato si rende conto che, anche se il suo corpo è pieno di ferite e vesciche, non sente male come prima, ma parla cosí solo perchè è stanco:
 <<Per... Chè non... Sento... Dolore?>>
 <<Zedd ti ha fatto bere qualcosa per non farti gridare. Dopo devono fare una medicina che ti salverà la vita e io dopo devo distruggere l'agiel. Il dolore che avresti sentito se tuo nonno non ti avesse dato quella medicina sarebbe stato a causa di quel maledetto oggetto.>>
Il giovane annuisce piano ma sempre debole:
 <<S... Sai... Qual'è... La... Miglior... Medi... Cina... Per me...?>>
La Depositaria per una volta non legge la veritá nel suo cuore e  spalanca gli occhi chiedendogli:
 <<Sai qual'è, Richard mio?!>>
Il Cercatore sorride dolcemente anche se sullle labbra ha quella bruttissima ferita: 
 <<Sei...T... Tu... Amo... Re...>>
A quell'affermazione lei rimane sorpresa, poi continua a parlare:
 << Tu mi... Hai... Tenuto... In salvo... Fino... Ad... Adesso... E... Solo... Tu... Mi guarisci...>>
La moglie di Richard si decide a dire qualcosa:
<<Richard io... Io non ti sono stata vicino... Non sapevo dove fossi e lo specchio... Volevo romperlo perchè non mi mostrava nulla.>>
Il marito fi Faith di nuovo muove la testa per dire no:
 <<Mi... S... Sei... Stata... vicino... Più di... Quanto... Tu creda... Mi Sei... Vicina... Anche se solo... T... Ti... Penso... Anche... Se... Sei qui ac... Canto... A me...>>
La Ragazza fa per parlare ma le si blocca tutto in gola e non sa che rispondere.
 <<Tu... Sei... La for... Za che... Mi Ha... Aiutato... A non ce... De... Re a Co... stan... Ce... Senza... La...  Quale... Avrebbe potuto... Farmi... Diventare... Suo schiavo...>>
 <<Si chiamava così chi ti ha torturato?>>
Richard annuisce e respira come per prendere le forze:
 << L'ultima Mord sith rimasta... Ha... Uc... Ci... So... Lei Cara...>>
 <<Io l'ammazzo.>>
Lo avverte a sorpresa e con un tono che non è per niente suo, il Cercatore la ferma:
 <<È... Mo... Rta... Kili... L'ha... Uccisa...>>
Ancora Faith rimane sorpresa come se fosse caduta dalle nuvole:
 <<Kili?!>>
L'uomo sdraiato sul letto annuisce:  
 <<Si... Niente più... Or... Chi... Nè  Dark... En... Rah... L... Nè suo...  Figlio... E... il nipote... Nè Mord... Sith... Il male è st… Stato sconfitto.>>
La neo mamma annuisce lentamente guardandolo poi guarda il pancione:
 <<Spero di non essere io chi darà la luce al prossimo nemico dato che aspetto un maschio.>>
Il marito la rassicura:
 <<Tesoro... Non... Ci saran... No cattive influe... Nze... E  fino a che sarò... In vita sarò il Cerca... Tore... Il... Prossimo...  A... Suc... Ceder... Mi... Sarà Lo... Ki... Duri... N.>>
Faith guarda  un angolo della stanza da letto dove, nascosta nella sua custodia, c'è la spada della Veritá.
È ancora sua quella spada, solo di suo marito, con quella lui è diventato quello che è ora e se lui è riuscito a diventare un eroe, allora anche il figlio di Lola e Kili ci riuscirá. Il piccolo è un eroe come suo padre. Istintivamente però cerca la mano del marito e quando la tocca si ricorda quanto sia ferito e la ritrae.
 
************
 
Intanto da tutt’altra parte una bambina durante la lezione dal suo maestro ritrae gli occhi all'indietro e sviene ma non per una cosa negativa.

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Capitolo 4
*** Piccoli soccorritori arrivano ***


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04) Piccoli soccorritori arrivano:

Faith ha finito di rinfrescare Richard e l’acqua ha assunto una strana tintura rosa e vedendo il suo riflesso la Depositaria quasi le tremano leggermente le mani e Richard la riporta alla realtà dopo averla ammirata in silenzio anche perché l’ama:
 <<Gra... Zie... Amore... Mio.>>
La ragazza ritorna con gli occhi sul marito illuminato dalla candela, poi decide di buttare l’acqua sporca dalla finestra, riavvicinandosi poi a Richard e notando altri particolari sul suo viso:
 <<Hai tutte le labbra secche... Scommetto che non ti faceva né bere e né mangiare.>>
 <<...Ni... Ente...>>
A quella frase la Depositaria blu sente una fitta al cuore anche se non può paragonarlo al dolore che lui ha dovuto subire due volte ma si ricorda del migliore amico del marito:
 <<Ho chiesto a Chase di preparare la zuppa di spezie dato che è liquida ma non arriva più.>>
Richard sorride e prova ad accarezzarle i capelli e Faith glielo lascia fare:
 <<For... Se... La Sta... Preparando a casa... Sua.>>
 <<Può darsi...>>
lo guarda ancora con gli occhi di una moglie preoccupata e vorrebbe fare di più per lui anche lui ha quegli occhi e quel sorriso che lo caratterizza come la persona che è: Richard il Cercatore di verità.
Senza sentire dolore è lui che cerca la sua mano, non riesce a stringerla ma ha bisogno di quel contatto e lei per istinto si fa trovare ma non riesce a ricambiare quel suo amore perché si sente male lei al posto suo e per questo una lacrima le esce dagli occhi prepotentemente.
Essa cade proprio su una ferita della mano del Cercatore e, senza che nessuno dei due se ne accorga, la ferita si chiude senza far sentire dolore a Richard, anche perché Zedd gli ha fatto bere quel liquido.
Il ragazzo fa ancora un respiro profondo e poi parla alla donna:
 <<Amore... Sono... Vivo... Grazie a te...>>
 <<Lo so Richard... Ma ho paura di farti male lo stesso.>>
 <<Faith… Non sento nulla... Solo... Che ti amo.>>
cade un'altra lacrima dagli occhi della Depositaria ma questa non cade ancora su quel punto della mano.>>
 <<Ti amo anch'io.>>
Confessa la donna incinta e grazie a questa frase Richard riesce a stringerle dolcemente la mano per farle sentire che veramente sente male e trova, grazie a lei, la forza di fare una cosa che lo farebbe urlare di dolore ma non sente nulla grazie al nonno.
Con coraggio anche lei incrocia le dita con le sue. Almeno le mani non sono così tanto messe male.
Richard non smette di guardarla con i suoi grandi occhi profondi che hanno tanto conquistato la ragazza all’inizio della loro avventura, poi prende ancora respiro per parlare di nuovo:
 <<Baciami…>>
Faith spalanca ancora gli occhi sorpresa per quello che ha sentito e come se cascasse ancora dalle nuvole chiede:
 <<Cosa?>>
 <<Baciami... Faith… Ne ho così bisogno…>>
In realtà lo sente davvero e anche lei vorrebbe baciarlo ma quella ferita sul labbro inferiore la frena. È si una depositaria ma con la paura del sangue.
Vedendola ferma Richard quasi la supplica:
 <<Va bene... Anche... Un bacio dove... Preferisci…>>
La moglie se ne pente subito di aver esitato e si avvicina di più al suo viso e prima lo guarda perdendosi nei suoi occhi:
 <<Ti amo Richard...>>
Le trema la voce per quello che sta per fare ma lo fa per amore e quindi affrontare la sua paura e distruggerla.
 <<Ti amo Faith…>>
si perde anche lui nei suoi occhi e sorride perché finalmente sta per ricevere il bacio da parte di sua moglie ma inizia a vederla a tratti perché la vista inizia ad apparsi, forse perché è stanco e dovrebbe riposarsi e invece vuole un gesto d’amore da parte della sua moglie Depositaria.
Con tutto il coraggio che solo allora sente scorrere in lei, Faith gli da un bacio sulle labbra, ma non è uno a stampo e basta. Gliene regala uno pieno di amore sempre con la speranza di non fargli male soprattutto al labbro inferiore.
Il Cercatore si perde in quel bacio ricambiandolo con lo stesso amore e si sente meglio che mai anche se ha passato giorni con la donna maledetta, sente anche la sua mano muoversi, grazie al tocco di fata di lei, spostarsi verso qualcosa di morbido e allo stesso tempo duro: il pancione.
Dopo un po’ Faith si separa guardandolo ancora negli occhi:
 <<Sei al sicuro a casa tua.>>
lo rassicura
 <<Si... Lo so...>>
riesce a sorridere un po’ emozionato e i suoi occhi diventano lucidi, sorride anche lei allo stesso modo e gli regala un altro dolce bacio e una terza lacrima esce dai suoi occhi, tra gioia e passione che sente, finendo sul viso di Richard dove c’è un’altra ferita e al passaggio della lacrima rimargina come quella sulla mano.
Poi lui prende ad accarezzarle il viso ricambiando il bacio con più trasporto e la abbraccia non sentendo dolore, Faith presa d’amore che non gli ha dato per giorni, ricambia anche quello e Richard le accarezza una spalla abbassando una spallina del vestito collo con delicatezza. Faith gli lascia fare tranquillamente, è sempre suo marito.
Dopo ore passate al lago il trio fa la strada a ritroso:
 <<Se lo avessi saputo che c'erano questi serpenti, col cavolo che mi facevo il bagno.>>
dice Kili sul suo pony e questa volta è tra sua moglie Lola e il mago Zedd che ha in un barattolo gli ingredienti di ben tre vipere e tre fialette grandi di veleno.
 <<Il bello è che sono vicino al lago non "nel" lago, mastro nano.>>
cerca di rassicurarlo il mago per non fargli rovinare i ricordi che ha del posto, Lola ha ancora dei brividi:  odia i rettili.
Al trotto il nano moro si volta verso la moglie:
 <<Amore?>>
 <<Credo di stare per vomitare ma... Non mi pare il caso di fermarci. Resisterò.>>
Kili si volta verso il mago:
 <<Ehi Zedd... Non hai nulla contro la nausea? Che ne so, una formula magica? Una foglia?>>
Zedd parla in tono seccato:
 <<Sono forse un'erboristeria ambulante?>>
 <<Zuppa di spezie.>>
dice la moglie, tipo minaccia, per ricordargli cosa si sarebbe perso se non aiuta lei e il marito.
Zedd sbruffa seccato, si ferma con il cavallo e frugando nella sua bisacca, trova una radice e gliela porge al nano che la passa alla dwlef Depositaria:
 <<Masticala... È radice di liquirizia.>>
avverte ancora il mago.
Lola  la mastica succhiando un po’ come suggerito:
 <<Mmmmh... – fa gustandosela e sentendosi meglio - Buonissima... Ne hai ancora?>>
Zedd di nuovo rispose:
 <<Ripeto. Sono un'erboristeria ambulante?>>
 <<Si...>>
dicono insieme Lola e Kili e lei continua:
 <<In più ti voglio tanto bene, lo sai Zedd?>>
 <<Balle.>>
Sbotta infastidito Zedd come se sapesse la verità al posto suo:
 <<Le Depositarie non mentono.>>
ricorda Lola e Kili aspetta la risposta del mago che ripete di nuovo:
 <<Balle...>>
Kili ridacchia sentendolo e almeno al lago si è tranquillizzato dopo il salvataggio estremo.
 <<Zeddy... - voce tenera di Lola che incanta tutti - Vuoi che ti confessi o mi dai le ultime due radici che ti sono rimaste?>>
 <<Si dai Zedd. – le da corda Kili - Dalle le ultime radici che ha la nausea Per quei serpenti che ti sei divertito a... Catturare.>>
per non dire "scuoiare".
Ancora il mago reagisce come le prime due volte e guarda il nano:
 <<Ma come fai tutti o giorni a casa... Per gli spiriti?>>
ovviamente scherza, lo faceva spesso anche con Richard.
 <<Va bene va bene eccole.>>
Prende le altre radici e come prima le da a Kili che le passa a Lola mentre parla anche lui:
 <<Ce la faccio, ce la faccio... Spiriti o non spiriti.>>
 <<Evviva!!!... – gioisce Lola - E comunque la nausea mi era passata... Vado pazza per la liquirizia.>>
ridacchia furbetta e si vede che è la moglie del nano.
 <<Ma... – Zedd guarda Lola - Ma... - guarda anche Kili che sghignazza - ladruncola... Mi ricordi quel ragazzino di Briamont.>>
 <<Non dirmi che eri uno che non combinava guai da più piccolo, Zeddicus.>>
Gli chiede il nano perché lui è cresciuto facendoli insieme al fratello.
Lola interviene ancora:
 <<E comunque sia... Non bisogna mai dimenticare il bambino che è in noi.>>
 <<Eh già...  A chi lo dici...>>
il nano fece il suo sorriso più bello, quello con cui è sempre cresciuto, poi anche Zedd sorride contagiato dall’allegria due nani poi risponde anche lui:
 <<Sì... Ne combinavo... Fattelo dire da mio fratello Taddicus...>>
Taddicus è il nome del fratello minore di Zedd, non è un mago, anche lui ha seguito Richard nel nuovo villaggio delle Montagne Azzurre per cambiare vita, e ci è riuscito per davvero aiutando suo fratello a preparare e far crescere erbe per le pozioni di Zedd.
Kili notò un simpatico particolare:
 <<Tutti con "Cus" finiscono i nomi dei maghi?>>
chiede per scherzare, Gandalf e Radagast infatti finiscono in tutt’altro modo.
Il mago la prende sul ridere:
 <<Che io sappia... Sì...>>
 <<Oh bene... Allora saprò più facilmente chi è mago e chi no da adesso in poi.>>
avverte il nano sempre ridendo e accarezzando anche il crine del pony.
 <<L'unico graziato sarà proprio il vostro piccolo Flik.>>
Il padre sorride tenero pensando al figlio che è col fratello biondo, poi Zedd continua:
 <<Quando comincerà a produrre fatti inspiegabili dovrete mettergli un Rada-Han.>>
A Kili scompare il sorriso mentre Lola li ascolta mentre si succhia le radici.
 
************
 
Prima della sua morte, Kahlan si era recata nella Contea per parlare con la cugina e le aveva rivelato che i suoi figli saranno i successori del Cercatore, Depositaria e Mago solo per controllare e difendere le scatole dell’Orden e anche per cercare la verità nei cuori delle persone per cercare la verità. Il piccolo Flik a volte riusciva a fare qualcosa di strano ma allo stesso momento bello, alcune volte, mentre i genitori erano indaffarati con i loro lavori, lui riusciva a far suonare da solo il violino del padre e, quando aveva un languorino, sapeva far levitare un biscotto dalla cucina al suo lettino. Queste piccole magie non davano fastidio a nessuno, tantomeno a Kili che ci andava molto orgoglioso dei suoi piccoli, anche per il loro futuro, dopo tutto quello che ha dovuto passare lui.
 
************
 
 <<Non farebbe mai del male nemmeno volendo. Fa solo magie innocenti.>>
avverte Kili in difesa del figlio di un anno.
 <<Questa si che, in tutta questa marmaglia, è una buona notizia. – poi il mago cambia argomento vedendo la montagna - Siamo quasi vicini e sento il profumo della zuppa da qui.>>
Lola smette anche di succhiare le radici avvertendo che non si vuole rovinare l’appetito e Kili pensando al Cercatore spera stia bene anche per il solo fatto che è tornato a casa e riprova anche a sorridere ma in quel momento vede una cosa che glielo impedisce.
Ai piedi della montagna vede una stradina laterale e che scompare in una curva, per lui quella è irriconoscibile dato che per anni è andato in quel luogo per salutare il padre e chi un tempo lo amava.
Zedd si volta di nuovo verso i due e nota subito il cambiamento del nano arciere:
 <<Che c'è Kili?>>
Lui distoglie lo sguardo da quella via:
 <<Niente...>>
Lola ha capito ma non gli chiede nulla per non turbarlo di più. Può sentire il suo dolore anche se lui non parla apertamente e di questo sofferenza lo può solo comprendere.
Ritornano a casa degli amici e si sente davvero profumo di zuppa di spezie:
 <<Ahhhhh... Che pace questo profumo...>>
Zedd è davanti alla porta e Chase apre e fa gli onori in una casa non sua poi anche lui avverte qualcosa che fa sollevare il morale di tutti:
 <<La zuppa è quasi pronta e Richard si è svegliato da un pezzo.>>
 <<Sente dolori?>>
chiede il mago mentre consegna gli ingredienti della pozione a Lola.
 <<No è un miracolo... – esordisce l’omone - Ma quando prova ad alzarsi sviene.>>
 <<È  normale con quella febbre.>>
Tranquillizza la dwelf che poi guarda Kili ricordando di quando ha curato lui, ma lui è stato più forte, non si scherza con il veleno degli orchi.
 <<Deve mangiare e rimettersi in forze.>>
propone il nonno del Cercatore, e non è un consiglio detto da mago.
Sentendo le voci degli amici, Faith compare in cucina:
 <<Faith... Come sta?>>
chiede Lola per tutti, la ragazza incinta sorride tranquilla:
 <<Sta bene, e non avverte alcun dolore... – guarda Zedd e poi i nani - E ragazzi, vi ho aggiustato i letti per stanotte.>>
 <<Grazie tesoro...>>
la dwelf abbraccia anche per confortarla un po’, la Depositaria ricambia il gesto e intanto spera di non puzzare di sangue.
Dopo la cena gradita anche dal nano tutti vanno a dormire, Lola e Kili sono stati sistemati nella camera che un tempo era quella di Kili e il fratello ma i letti sono uniti e il nano moro è alzato a vedere il cielo dalla finestra.
Dopo che Lola è andata a rinfrescarsi e a indossare qualcosa per la notte che non sia il vestito da combattimento, un lungo abito da notte verde prato, ritorna nella camera e guarda suo marito che tira lunghi sospiri guardando le stelle.
La moglie si avvicina e in tono premuroso chiede:
 <<Kili...va tutto bene?
 <<Si amore... Sto bene.>>
anche lei si appoggia alla finestra vicino a lui.
 <<È così splendido qui di notte.>>
 <<Davvero... – la guarda Kili - E c'è anche la luna, e sappiamo entrambi che significa.>>

La piccola moglie sorride speranzosa, suo marito l’aveva avvertita tempo fa cosa significasse vedere la luna in cielo per i nani, e non solo per le spedizioni: “Se la luna in cielo non brillerà, solo un nano a casa non ritornerà" 
Dice così una profezia dei nani e se la luna c’è la profezia non si avvera.
 <<Grazie agli spiriti.>>
guarda ancora la falce d'argento.
Kili annuisce:
 <<Grazie agli spiriti anche se il lavoro l'ho fatto io.>>
ricorda:
 <<Certo, questo lo so ma, loro ci proteggono... - guarda sognante quella forma perfetta - E il Creatore... Ci da questo meraviglioso specchio di luna.>>
Dopo un po’ Kili confessa una pensiero che ha nel cuore da quella mattina:
 <<Mai mi sarei sognato di tornare qui. Dopo un po' mi sembrava tutto come un sogno. Mi sono dimenticato di chi ho lasciato qui e ho agito da egoista.>>
Lola gli prende la mano e si appoggia sulla sua spalla continuando a guardare il cielo:
 <<Qualche volta bisogna lasciare qualcuno dietro, per poter andare avanti qualcuno o qualcosa.>>
Il nano annuisce e con la sua mano e incrocia le dita con le sue e poi la porta sulle labbra per baciare il dorso, al gesto la moglie sorride e poi entrambi si guardano negli occhi:
 <<Ti amo Lolahel...>>
 <<Ti amo Kili... E anche questa, come tutte le altre volte, l'abbiamo superata insieme.>>
 <<Hai ragione...  Ma guardando ora dove sono non riesco a non pensare ai bambini.>>
La moglie lo guarda con tutto l'amore che prova illuminata dalla luna solo da una parte, Kili si volta verso di lei illuminando l'altra sua metà di faccia e sente la carezza della moglie come una brezza leggera di primavera.
 <<Staranno bene amore.>>
Ovviamente entrambi sono troppo stanchi e non ricordano nemmeno che con lo specchio magico di Lola possono vedere i figli senza sapere però che qualcosa sta cambiando, Kili si limita  ad annuire e le si avvicina con il viso. Stessa cosa fa lei senza smettere di guardarlo con amore.
Finalmente le labbra s’incontrano e  il nano la bacia come se la sentisse per la prima volta, Lola chiude gli occhi e accarezza le sue labbra con le proprie, entrambi si godono quel bacio al chiaro di luna.
Inoltre Lola si sente come fosse il primo bacio tra loro due ricevuto proprio sotto quel cielo e mette le braccia attorno al collo del marito e Kili l’abbraccia, avvertendo il bisogno di riempirsi un vuoto che solo lei sa colmargli.
Le mette pure una mano dietro ai capelli come se la volesse trattenere a lei proprio come tempo fa Richard arrivava nella Contea e gliela portava via per giorni, Lola capisce ciò che sente perché anche lei avrebbe preferito mille volte restare con lui e ora finalmente è in pace con se stessa.
Ora che nessun tipo di male esiste più e nessuno dei due si allontanerà dall'altro e poi lui ha salvato una vita diventando così un piccolo ma grande eroe.
Alla piccola depositaria torna in mente l'ultima volta che è partita e si separa dal bacio sorridendo, una lacrima le riga il volto ma è di gioia:
 <<Non me ne andrò mai più via da te... Amrâlimè.>>
Kili sorride mentre le carezza la guancia asciugandole la lacrima che si trasforma in una lacrima come tutte quelle che vengono dal cuore della Depositaria:
 <<Amrâlimè. Lo so... – poi non resiste - Ti va di dormire abbracciati?>>
Lola sorride di più alla proposta di Kili anche se è stanca non rinuncerebbe mai a dargli amore:
 <<Non desidererei nient'altro al mondo.>>
ammette sorridendo, soddisfatto come un nano bambino alla  sua risposta, Kili da le spalle alla finestra e le offre il braccio per poi andarsi a riposare come promesso.
Il pomeriggio seguente Richard sta molto meglio ma dopo la pozione di Zedd quelle sue ferite e lividi non sono di certo migliorate. Faith in mattinata è riuscita da sola a distruggere l'ultimo agiel come suggerito e continua a vegliare sul povero marito che dorme con il sorriso sulle labbra. Lola non stacca mai il naso dal suo libro di medicine e cure mediche elfiche creato con l'aiuto del padre Elrond:
 <<Ci deve essere un modo…>>
dice lei ogni tanto tirando via gli occhi da quelle pagine che sembra non danno soluzioni valide, Kili è seduto sulla sedia dove un tempo era il suo posto a tavola e ora, una parte del suo cervello, ringrazia perché da lì ha una visuale bellissima della moglie ma si sente un po' in colpa.
Anche il mago del primo ordine è in cucina seduto tra i due, e anche lui sfoglia i suoi libri e alcuni presi dalla Biblioteca di Briamont, che gli abitanti hanno riaperto al villaggio delle Montagne Azzurre in quella che un tempo era la casa di Fili, e mai restituiti:
 <<Anche qui... Non ci sono rimedi contro la furia delle Mord sith. In questi libri non c'è un accidenti di niente.>>
 <<Non è perché sono arrivato tardi che non guarisce?>>
ipotizza il nano.
Lola guarda il marito e gli sorride per consolarlo:  
 <<Amore no… Quanto dovevi aspettare per aiutarlo?>>
 <<Dopo quanto ci ha avvertito Faith della sua scomparsa? Tre giorni? Una settimana?>>
Risponde con un’altra domanda il nano.
 <<Fossero stati tre giorni o una settimana, Constance a detta di tutti, persino di Cara, era una furia... Essendo rimasta sola ed ultima voleva diventare la più potente in assoluto e quindi ci andava giù pesante rispetto le altre sorelle... Persino Cara che era una persona tosta dava alle sue vittime tempo per riprendersi.>>
Il nano ricorda ancora quando il povero uomo in quelle condizioni urlava il nome della moglie e gli vengono i brividi anche a lui:
 <<È stato orribile assistere quei pochi minuti. Non voglio immaginare tutto quel tempo che ha passato il Cercatore... E poi come gridava...>>
La moglie allunga una mano per prendere quella del marito che poi la guarda negli occhi:  
 <<Fortuna vuole che aveva sempre Faith nei pensieri. - lo guarda dolcemente ricordandosi quando nel delirio a Pontelagolungo diceva il suo di nome - Ed è questo che gli dava forza.>>
Qualcuno bussa alla porta della casa del Cercatore facendoli saltare sulla sedia a tutti e tre tanto sono concentrati alla ricerca di una cura per il cercatore. Kili va ad aprire lui e si trova davanti Chase, l’omone armato:
 <<Mastro Kili, qualcuno fuori dalle mura del villaggio chiede di voi. Dice che ha la risposta.>>
 <<Siano ringraziati gli spiriti!>>
esordisce il mago ancora prima di sapere di che risposta si tratta e soprattutto chi la porta. Per fortuna che c’è anche Lola:
 <<Di chi si tratta Chase?>>
 <<Di tre individui che non conosciamo e sono ancora fuori dalle porte della città.>>
Spiega Chase e Kili esce dalla porta:
 <<Portami là.>>
 <<Vi aspetto qui con Zedd.>>
 <<Va bene amore. Spero non siano venditori ambulanti altrimenti li caccio via.>>
Ma non prende l’arco, la moglie sorridendo appena:
 <<Spero davvero non sia così.>>
Saluta i due e segue l'omone verso le mura di quello che un tempo era il suo villaggio e vede i tre stranieri in basso. Anche quel posto se lo ricordava più vicino ma non dice nulla. Si sporge vicino alle mura che sono ancora ad altezza nano:
 <<Chi siete, e cosa volete?>>
Nei pressi della porta c’reno tre tipo incappucciati neri su quelli che sembrano essere pony, uno dei tre, quello con un altro incappucciato tre le braccia, si mostra rivelando una barba bianca riconoscibile agli occhi del nano che rimane a bocca aperta appena appena lo riconosce:
 <<Ba... Balin?! Se tu sei tu allora...>>
guarda l'altro su un piccolo pony tutto suo, anche lui si toglie il cappuccio e alza gli occhi sulle mura:
 <<Ciao papà.>>
ecco Loki che sorride al padre:
il nano spalanca anche gli occhi sorpreso riconoscendo il figlio e intuisce chi sia quella davanti a Balin.
 <<Sono… I miei figli...>>
guarda tutte le guardie:
 <<Che state aspettando?! Fateli entrare !!! – grida isterico – FATELI ENTRARE.>>
Le guardie aprono le enormi porte di quercia che i due nani adulti ricordano da tempi immemori. Dato che sono ancora robuste gli abitanti non le hanno cambiate. I due pony avanzano e una volta chiuse le porte Loki smonta dalla sella da solo.
Kili è sceso di corsa dalle mura come un tempo fece una nana di sua conoscenza, senza saperlo però, e corre verso il figlio:
 <<LOKI!!!... Loki.>>
Padre e figlio si abbracciano e il primo è ancora troppo scosso e sorpreso, li aveva lasciati sotto le cure del fratello maggiore e invece sono lì:
 <<Papà sappiamo cosa si può fare per il Cercatore... O almeno Athelas lo sa...>>
sguardo serio da nanetto cresciuto, Kili, sentendo quelle parole, lo guarda carezzandogli i capelli:
 <<Siete stati coraggiosi a venire fin qui da soli.>>
Il primo genito sorride tenero:
 <<Non siamo soli... C'è Balin. Ma dovevamo fare in fretta.>>
Balin spiega ancora sul suo pony:
 <<Stavamo facendo le solite lezioni quando nel bel mezzo di queste Athelas è entrata in una specie di...>>
 <<Trance...>>
annuncia il nanetto.
 <<Giusto... – sorride e poi continua - Non sapevamo come svegliarla... Una volta destata ha cominciato a dire :Foglia di Re… Kahlan... Chi diavolo è Kahlan?!>>
Kili mette una mano sulla spalla del figlio guardando Balin:
 <<Te lo dico dopo.>>
Intanto anche la piccola si toglie il cappuccio e si strofina gli occhi e quando vede il padre sorride, e ogni volta che Kili vede quel sorriso immagina come poteva essere Lola da bambina.
 <<Ciao papà.>>
Balin la guarda:
 <<Oh menomale... Ci stavamo preoccupando.>>
 <<La tua barba è morbida per dormire.>>
Confessa la bambina che con Loki ci è cresciuta perché si passano un anno, scende dal pony come solo l'amazzone di sua madre saprebbe fare e si avvicina al padre che li abbraccia entrambi.
Loki si sente più tranquillo ora che abbraccia il padre, invece Kili è commosso per questa svolta inaspettata.
 <<Se serve altro aiuto sono ben felice di rimanere.>>
Annuncia il nano maestro, in nano arciere lo guarda e annuisce ringraziandolo, anche per aver fatto questo viaggio.
Poi guarda i figli:
 <<Vedete quella casa laggiù, quella sulla collina più alta?>>
 <<Sì.>>
la scorge Loki.
 <<Quella è la casa del Cercatore. Là c’è la mamma. Andate... Io vi raggiungo dopo.
 <<Va bene pà.>>
Loki e Athelas si dirigono a passo svelto verso quella casetta sulla collina più alta.

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Capitolo 5
*** Lacrime di vero amore ***


05) "Lacrime Di Vero Amore"
 
Intanto in casa, dopo un po’ che Kili è andato via, Faith sta di nuovo cambiando l’acqua della ciotola in cucina mentre parla con i due amici:
 “Chi era alla porta?”
 “Chase... – risponde Lola - tre stranieri chiedevano di Kili.”
Zedd ha abbandonato i libri e guarda amareggiato la finestra che da su un prato e un boschetto dove i due nani si avventuravano sempre da bambini:
 “La magia non funziona. Le pozioni non ci sono… Come caspita lo posso guarire.”
 “Zedd.”
La dwelf gli fa segno di stare zitto per non mettere a repentaglio l'animo dell'amica Faith però non ebbe il tempo di assimilare la notizia perché di nuovo qualcuno bussa alla porta:
 “Ah saranno loro.”
Lola chiude il libro per andare ad aprire ma Zedd la supera:
 “Vado ad aprire .”
Quando lo fa all’inizio non vede nessuno, nessuno di alto perché pensa di vedere Chase ma quando abbassa lo sguardo ci rimane di stucco alla vista dei due nani bambini:
 “Sei Zeddicus?”
chiede il nano bambino guardando verso l’alto.
 “C'è mamma?”
Senza che si presentassero il mago del prim’ordine sorrise perché li ha riconosciuti subito:
 “Si piccola, mamma è qui... Lola…”
Loki continua senza avere timore del mago:  
 “Tu sei quel Zeddicus Z'ul Zorander?... Quello che parla con le galline?”
Il mago non risponde perché proprio allora Lola appare dalla porta e rimane a bocca aperta alla vista dei suoi figli, vedendola la figlia sorride come il padre alla sua vista.
 “Loki... Athelas... – dice la mamma dei due con voce incredula - Come avete fatto a... Siete venuti da soli?!”
Il primogenito risponde entrando insieme alla sorella:
 “C'è anche Balin, mamma… E Athelas deve dirti una cosa, riguardo a Richard...”
Con le lacrime agli occhi di commozione Lola si piega sulle ginocchia e guarda la figlia dolcemente, lei invece guarda il fratello maggiore e sa che prima vuole qualcos'altro e si avvicina alla mamma per abbracciarla da una parte.
 “Hai ragione - sorride Loki – prima questo.”
e si avvicina dall'altra parte abbracciando la mamma.
La madre Dwelf stringe a sé i piccoli, commuovendosi per davvero, per l'affetto:
 “Bimbi miei...”
Alle sue spalle Faith arriva e quando vede i piccoli di Lola e Kili sorride e in silenzio ritorna in cucina.
Ancora abbracciata ai figli:
 “Sono così felice che voi siate qui. - accarezza le piccole schiene - Siete così coraggiosi.”
 “Non spericolati come nonna diceva di papà?”
chiede scherzando il piccolo Loki.
 “No amore mio… No.”
risponde la mamma ancora commossa dal fatto che sono lì, per lei è come una ventata d’aria fresca e di positività anche se le cure sembrano inutili.
Dopo un bel po’ Lola li libera così possono spiegare il motivo per cui sono lì, ed è la piccola Athelas ad annunciarlo:
 “Mamma, so come guarire Richard.”
La dwelf Depositaria guarda Athelas con un certo qual senso di orgoglio misto a felicità e sollievo, e sa anche che dice la verità:
 “Come... Come fai a saperlo?”
La piccola racconta che la mattina stessa in cui loro sono partiti lei a casa di Balin, mentre faceva lezione, è svenuta e in sogno l’è apparsa Kahlan. Al nome della cugina Lola è ancora incredula e quando ripete il suo nome sottovoce, per non farsi sentire da Faith sicuramente, la piccola conferma annuendo.
 “E che ti h detto?”
sempre sussurrando.
 “Mi ha detto che per guarire Richard da quelle ferite deve bere una medicina di estratto di Athelas con le lacrime della Depositaria che ama e da cui viene ricambiato.”
Sbigottita ripete quelle parole:
 ”Le lacrime della Depositaria che ama e da cui viene ricambiato”… "Lacrime di vero amore" - si ricorda di quando ha guarito Kili e ha pianto anche lei - È vero!!! Perché non ci ho pensato prima...”
riguarda la figlia e le chiede:
 “Ma per vedere Kahlan quindi, hai avuto... La tua prima trance.”
La secondogenita annuisce ancora ma distoglie un attimo lo sguardo dalla mamma come se si vergognasse o per evitare di dire una cosa importante. La mamma sorride di più fiera di lei e prende il visetto della figlia tra le mani baciando le la fronte.
 “Come sta Richard?”
Chiede Loki per cambiare argomento
 “Sta meglio, ma prima lo rimetteremo in sesto meglio è.”
Si alza prendendo i bambini dalle mani e li porta in cucina dove vedono il tavolo apparecchiato con ciotole e cucchiai, del pane fresco con la marmellata, dove non ci sono i libri, e Faith che sta scaldando del latte sul fuoco. Appena li sente arrivare si volta vedendo il sorriso di Lola per lei:
 “Faith…”
 “Ho pensato avessero fame.”
La mamma dei due annuisce sorridendo sollevata e poi annuncia anche lei:
 “Sappiamo come guarire Richard.”
La Depositaria blu spalanca gli occhi e si sente anche lei contenta e sollevata:
 “Davvero?!”
La dwelf sorride di più felice di poterle dare sollievo:  
 “Davvero amica mia… Ma ci serve un ingrediente che proviene solo da te.”
 “Io?! – chiese incredula - E che posso dare a Richard per farlo stare bene?”
Lola guarda l'amica coccolando i capelli dei figli:
 “Le tue "Lacrime di vero amore".”
 “Le mie lacrime?!”
Ripete la neomamma e la piccola ricorda:
 “E estratto di Athelas.”
Lola spiega come servono le sue lacrime del suo vero amore, e racconta, senza fare il nome della depositaria cugina, come deve usare queste “gocce di pianto” della Depositaria che ama e da cui viene ricambiato possano aiutare il Cercatore a guarire meglio dalle ferite dell’agiel che lei stessa ha distrutto.
Faith sorride sentendosi utile per una volta da quando il marito è in quelle condizioni ma poi ci ripensa.
 “Che c'è?”
Chiede Lola vedendo, e sentendo, il cambiamento d’animo dell’amica, lei racconta che
durante le missioni, Richard le ha insegnato a essere forte e confessa poi:
 “Ieri non ho pianto quando l'ho... - vede i bimbi e di nuovo Lola – Visto...”
si ferma qui per non dire “In quelle condizioni da mezzo morto e mezzo vivo”.
Ovviamente non disse delle sue due lacrime che ha sentito uscire dai suoi occhi davanti alla richiesta del marito, ma non sa che hanno fatto quell’effetto di “guarire”
La nana/elfa sospira perché sa di cosa sta parlando, era stata lei infatti a insegnare al Cercatore di essere forte quando anche lei “moriva dentro” perché lontana dal suo Kili. Ma non pensava che il Cercatore lo avesse insegnato anche alla nuova Depositaria, per cosa poi?  
 “Nelle missioni possiamo essere forti, non riguarda salvare noi stessi quanto gli altri... Adesso si tratta di Richard, di te e della vostra vita.”
La donna annuisce sospirando:
 “Va bene... Ci proverò.”
Loki interviene mettendosi tra la mamma e la Depositaria incinta:
 “Forse ti aiuterà questa...”
guarda Athelas con fare complice, la piccola ricambia lo sguardo al fratello avvicinandosi e iniziano a cantare insieme una canzone che hanno sentito dalla madre:
 “Luna...bella...
Al tuo bianco chiaror...
Qualcuno mi pensa...
E mi vuol bene ancor…”
Finisce Loki e inizia Athelas:
 “Luna...bella...
C'è che prega per noi...
E che vuol ritrovarmi...
E lo vuol con tutto il cuor...
E se anche non ho idea di quando
ti vedrò io chiedo alle stelle
di proteggerti però...”
di nuovo Loki:
“E se una ninnananna triste
il vento canterà
mia cara perché
so che anche lei l'ascolterà...”
Athels di nuovo canta come Lola, segno che ha preso da lei:
 “Luna...bella...
Se amor resisterà
Ci ritroveremo
In un mondo
Dove il sogno
È realtà…”
Sentendo questa canzone dalle due piccole voci, un qualcosa negli occhi della Depositaria inizia a darle fastidio e, quando si pulisce, vede che sono proprio lacrime, le sue gocce di pianto stavano uscendo per quello che sta scaturendo nel suo cuore grazie ai bambini della sua amica. Vedendola piangere, subito la dwelf la fa sedere e con una fialetta raccoglie le lacrime appena le vede. Dentro il cuore di Faith ripensa le   a tante di cose insieme, quando la mamma morì davanti a lei che era bambina e nasco- sta in un muro nascosto e i Dahariani l’hanno lasciata morire sanguinata per terra. Da qui è nata la sua paura folle, il padre che, non più sotto l’influsso della confessione, l'ha accettata e amata. Pensò anche a quell'uomo che per sbaglio confessò, era anche sposato e padre di due bambini, e quando finalmente incontrò il suo Richard.
Sentendo i suoi pensieri e ricordi, anche Lola pensa ad una miriade di cose mentre sente quella ninna nanna che in realtà cantava quando pensava alla mamma che non c'era e pensa a quante cose ha in comune con l'amica. E non solo il dolore.
Finito di cantare i bambini guardano le due donne, ormai Faith ha preso il via libera col pianto mentre Lola ricambia lo sguardo ai suoi piccoli sorridendo per rassicurarli che va tutto bene.
Loki vede che metà del lavoro è stato fatto e sorride compiaciuto alla sorella, Faith si alza mentre cerca di calmarsi e parla ai piccoli:
 "Grazie bambini... Grazie davvero. – porta la pentola che prima stava sul fuoco sopra il tavolo - Venite a mangiare…”
 “Si... Grazie Faith,”
Ringrazia un po’ intimidito Loki perché ha fatto piangere un’adulta con la ninna nanna sua preferita. La Depositaria blu prende un fazzoletto e poi guarda l'amica e decide di lasciarla con i suoi figli
 “Ti dispiace se...?”
Indica la sua camera da letto ma Lola sa che è di più per farla stare con i figli e in tranquillità:
 “Vai pure, Faith.”
Prima di lasciare la cucina aggiunge anche:
 “Fate come se fosse casa vostra. Anche se in parte lo è.”
La dwelf annuisce e si siede nella sedia tra Loki e Athelas per aiutarli con il latte caldo, la ragazza entra piano in camera del marito e chiude piano la porta appoggiandosi un attimo e continua a piangere cercando di fare silenzio per non svegliare il marito.
Come ogni mattina alla Contea, Lola spalma la marmellata sul pane per i bimbi e anche per se stessa, tutto grazie agli hobbit e alla seconda colazione, la piccola guarda dove Faith è scomparsa e poi chiede alla madre:
 “Mamma Faith non è arrabbiata con noi?”
 “No, – le sorride dolcemente - sono sicura di no piccola.”
Athelas annuisce e beve il suo latte, e la mamma continua a rassicurarli dato che sono soli:
 “Era necessaria come misura, l’avete detto voi. Le lacrime della Depositaria che ama e da cui viene ricambiato. E voi siete riusciti. Siete venuti fin qui apposta.”
Mentre i piccoli mangiano la madre controlla nella borsetta l'Athelas necessaria per l'estratto, poi sente il pensiero della figlia sorride.
Anche se il piccolo Flik è rimasto alla Contea con lo zio biondo, Athelas è felice di essere lì con la mamma nel villaggio dov’è cresciuto il papà.
Lola chiama anche Zedd e quando non risponde si stupisce, non ha detto nemmeno che usciva, per andare dove? Nessuno lo sa.
 “Bambini avete visto Zedd?”
 “Forse gli mancava la sua gallina – ipotizza Loki e continua - ed è andato a parlare con lei.”
Sia lui che la mamma e la sorellina sbuffano ridacchiando, si vede che il piccolo ha preso dal padre nano, e anche con questa dote che ha conquistare il cuore di Lola quando s’incontrarono a Rivendell. Sembrano essere passati secoli.
Faith, ancora molto provata per la canzone sta dando refrigerio a Richard con l'acqua pulita, peccato che l'effetto della pozione di Zedd sia terminato e lui fa delle smorfie di dolore perché sente bruciori interni ogni tanto. E quando lo vede Faith si ferma e aspetta.
Zedd dopo un po’ ritorna ed entra piano nella camera del nipote:
 “Ero andato a prendere un'altra fiala di quella pozione contro il dolore… Ecco Richard… Adesso non sentirai più nulla.”
 “Vuoi una mano?”
Chiede la Depositaria senza farsi vedere in viso, non vuole mostrarsi “debole” davanti a Zedd e nemmeno davanti a Richard che per fortuna dorme. Altrimenti sa che lo avrebbe deluso perché è crollata davanti a una ninna nanna per bambini, e quando si è in gravidanza gli ormoni non scherzano.
Zedd accetta:
 “Aiutami a fagliela solo bere... Gli servirà per questa notte... – carezza la spalla della giovane – Lola mi ha raccontato tutto e della vera cura. Forse la guarigione gli darà dolore e con questa non ne avrà.”
Faith annuisce soltanto prende la medicina ma prima di darla al marito Zedd la ferma di nuovo:
 “E riguardo a te… Stai tranquilla. Richard non se la prenderà se ti sei lasciata andare bambina, - dice nel suo tono consolatorio come fa sempre – Noi siamo umani e non pezzi di ferro… Se Richard ti ha insegnato quelle cose è per non farti prendere alla sprovvista o durante i combattimenti o durante le difficoltà e non cadere nel panico. Capisci? Ma ora è tutto finito. Puoi lasciarti andare alle emozioni, aspetti anche un bambino e so che non è facile per voi…”
Faith sa che la vuole tirare su di morale, e apprezza le sue parole ma proprio una cosa le da sui nervi, dopo aver annuito di nuovo alza lo sguardo su di lui:
 “Zedd, le avrei sapute queste cose anche se non fossi una Depositaria come Kahlan.
Ti ringrazio per le tue saggie parole ma… Non chiamarmi “bambina”.”
È riuscita a dirlo. Non lo sopporta davvero quel nome, più della sua paura del sangue e del fatto che è una “Depositaria”, si avvicina a Richard e prova ad aprirgli la bocca chiamandolo dolcemente:
 “Richard... – lui apre appena gli occhi - Amore... C'è la medicina che non ti fa sentire dolore.”
Prende fiato e apre meglio la bocca per far si che la versi, piano piano gliela fa bere in modo che non si affoghi:
 “Ecco... Finito. Bravo amore.”
Il Cercatore la inghiotte e dopo un po’ apre gli occhi meglio e sorride vedendo la moglie alla luce della candela.
 “Come ti senti?”
Intanto spera anche che non abbia, e non veda, i suoi occhi di “pianto finito”.
 “Molto... Meglio.”
Faith trova la forza per sorride ma nulla sfugge al suo sguardo nemmeno quando sta male.
 “Tu... Perché stai piangendo?”
le tocca il braccio dolcemente e preoccupato. Non ce la fa a dirgli ancora il motivo. O almeno non in questo modo, e annuncia l’arrivo dei bimbi di Lola e Kili e hanno trovato una cura per lui. Il Cercatore chiude gli occhi e sospira rilassato e la Depositaria sentì la sensazione che anche lui vuole piangere ma dalla gioia.
 “Oh... Che gli spiriti mi aiutino...”
 “Ti stanno aiutando già. – avverte Zedd ricordandoglielo - la cura consiste nel bere le lacrime della Depositaria che ami, e a cui vieni ricambiato, con l'estratto di Athelas.”
La moglie annuisce e lacrima ancora perché ha in testa la canzone dei bimbi ma cerca calmarsi, e Richard si solleva sui gomiti sentendo che la pozione ha già fatto effetto e si rivolge ai due nella stanza:
 “E come... Hanno fatto a... Farti piangere?”
 “Sinceramente? Con una ninna nanna… Mi hanno toccato il cuore e... Ricordato un sacco di cose.”
Il ragazzo annuisce ascoltandola:  
 “Cose brutte?”
 “In parte – confessa lei e poi gli carezza la mano - ma soprattutto quando litigavo con Kahlan e tu sapevi riportarmi sempre indietro.”
 “Già... Quei litigi...”
ricorda anche lui come se fosse ieri.
 “Non mi hai mai lasciato andare via.”
Ricorda anche lei mentre lo guarda e sente che il marito gli sta ricambiando il gesto alla mano. Si asciuga gli occhi con l’altra libera:
 “Ti ricordi quando mi hai... Chiesto di tenerti il ciondolo?”
Richard annuisce piano e sorridendo e Faith continua
 “Mi hai detto che ti fidavi a cedermelo per proteggerlo... Cosa che a Kahlan non hai mai detto.”
 “Non potevo fidarmi di una donna che mi ha abbandonato… Di una donna che faceva una cosa... E ne diceva un'altra.”
Confessa ricordandosi della sua ex compagna e che anche all’epoca Faith fu la sua salvezza.
 “Lo rivuoi il tuo ciondolo a dente?”
Chiede sempre lei indicando l’armadio, lo ha conservato in una scatolina così da non perderlo perché durante gli inizi della gravidanza si sentiva “soffocare”, Richard fa no con la testa e confessa:
 “Vorrei che lo tenessi ancora tu amore…”
Faith annuisce e di nuovo confessa: 
 “Non te l'ho mai detto ma ero felice di intraprende un viaggio con voi e soprattutto con te…”
 “Ed io felice di avere trovato una donna che mi facesse battere il cuore davvero... Che mi avrebbe protetto... Adesso più che mai...”
Dato che la faccenda sta prendendo una svolta sentimentalista, Zedd decide di lasciarli soli anche perché ha di meglio da fare, ora che ha gli ingredienti giusti, deve preparare la pozione e va in cucina.
Finalmente soli, i due sposi parlano tra loro, Faith ancora non si è accorta per niente che alcune ferite sono scomparse, le interessa solo che lui stia bene e che non sente dolore se gli tocca il viso o le mani. Anche lui le da amore con le sue carezze e Faith chiude gli occhi e poi gli bacia il palmo.
 “Ho deciso due nomi per nostro figlio. Ma non so quale sia il più bello.”
avverte la Depositaria blu indecisa,
 “Dimmi tutto, amore.”
Sorride il Cercatore rassicurandola
 “Liam o George?”
Il marito conosce entrambe le persone che portano questi nomi. Liam è il padre della moglie, l’ha conosciuto al loro matrimonio e ha dato lui la benedizione ai due e George… George è il nome di suo padre, scomparso prima che Richard venne nominato  “Cercatore” da Zedd. Il ciondolo a dente infatti è un suo regalo suo e senza Richard si sente nudo, ma per tenersi stretta Faith ha corso quel rischio. Solo che scoprì essere un figlio adottivo di George quando iniziò sempre la sua avventura per fermare Darken ma non per questo lo odiò per avergli nascosto la verità, Richard continua tutt’ora a voler bene al padre. L’ha cresciuto lui e al Cercatore basta solo questo.
Sorride intenerito per quel suo dilemma e per non privilegiare nessuno dei due sceglie la scelta più ovvia:
 “Direi… Tutti e due.”
La Depositaria lo guarda sorridendo con una luce negli occhi:
 “Per fortuna che entrambi sono importanti per noi, e stanno bene con il cognome Cypher. Mi piace... mi piace davvero.....”
 “Liam George Cypher… - accarezza il pancione il neo papà – Ma senza aggiungere Rahl... Anche se è il mio defunto fratello.”
Poi si rimette sdraiato sentendosi stanco ma non vuole darla vinta al dolore:
 “Credi che potrei provare ad alzarmi o è... Meglio se aspetto?”
 “Forse è meglio se aspetti, - suggerisce lei - anzi vado a chiede quando devo darti la medicina.”
Il marito annuisce dicendola che l’aspetta lì. Tanto dove vuole andare e con che forza poi…
Faith gli ribacia il palmo e appena si alza si risiede facendo un lamento strano e mettendosi le mani sulla pancia, ha sentito il bambino muoversi, Richard ha visto tutto e prova a rialzarsi preoccupato:
 “Che succede, amore mio?”
 “Niente Richard… È  solo il piccolo, sembra… Sembra che sia felice.”
Entrambi sorridono emozionati e Richard si rimette a sedere per toccare il pancione sentendolo anche lui suo figlio.
La neo mamma si gira verso di lui ricordandosi anche di quando, e quanto, l'ha aiutata per il suo problema causatale sempre da una Mord sith. Senza il suo aiuto e il suo coraggio non sarebbero mai arrivati fino a quel punto di estrema felicità:
 “Mi hai guarito Richard.”
gli occhi lucidi.
 “E tu hai guarito me, Faith mia.”
 “Spero che questa medicina funzioni.”
Quasi timidamente si avvicinano entrambi per darsi un piccolo bacio ma pieno di amore.
Dopo un po’ qualcuno bussa alla porta:
 “Avanti.”
Lola entra con una grande tazza a coppa:
 “La pozione è pronta.”
 “Oh bene… Stavo per venire io.”
Poi si alza per davvero aggiustando i cuscini dietro la schiena del marito per fargli prendere la medicina che la dwelf gli porge e quando inizia a berla quasi la sputa:
 “Ma che?! È amara.”
entrambe le Depositarie si guardano stupite e sorprese:
 “Richard io… Non lo sapevo.”
cerca di giustificarsi quella vestita di blu, il Cercatore sospira e guarda la medicina come un nemico da affrontare:  
 “Ho sopportato tante torture... Posso sopportare anche l'Athelas… Penso che se faccio tutto in un sorso, non avrò problemi con l'amaro.”
comincia a bere e bensì fosse davvero amara come fiele non si spaventa e continua a finché non finisce.  Faith sospira sollevata che c'è l'ha fatta.
Lola ha anche un’idea:
 “Va bene, va bene facciamo così…. Per toglierti l'amaro c'è del pane con la marmellata. Te lo vado a preparare subito così riprendi anche le forze.”
La ragazza guarda la piccola dopo che è tornata con il cibo per Richard:
 “Lola, dopo preparo pure la stanzetta per loro e per Balin.”
La moglie di Kili sorride dolcemente per ringraziarla:
 “Va bene e grazie per l'ospitalità.”
 “Era casa  di Kili… Mi sembra il minimo.”
Faith accarezza la testata del letto dove un tempo, il padre del nano arciere, aveva scolpito un paesaggio di una foresta con il sole all’orizzonte, Richard ama quella testata, gli ricorda tanto il villaggio in cui ha vissuto fin dalla nascita, ed ora era lontano.
 “Ci mancherebbe... – la rassicura il Cercatore con una faccia disgustata per il sapore della medicina - State facendo di tutto e di più… Ma dov'è Kili?”
 “È con i bambini in giro per il villaggio.”
 “Non ho ancora avuto occasione di ringraziarlo a dovere.”
Alla frase la moglie guarda dolcemente il marito ferito:
 “Se questa pozione funziona lo ringrazierai con le tue stesse forze e parole.”
 “Le mie lacrime sono amare per uno come lui.”
 “No è l'Athelas a essere terribile – confessa dwelf - e Kili te lo può dire con certezza. Lui ha gridato di dolore quando gli ho medicato la gamba.”
Faith si volta a guardarla:
 “Almeno abbiamo salvato chi rappresenta la nostra vita.”
annuisce e sospira pensandoci:
 “Si... Quella volta ci sono riuscita...”
 “E ora so cosa devo fare io – carezza piano i capelli di Richard - Non si smette mai di imparare, nemmeno quando si è Depositarie.”
La dwelf verde annuisce guardando i due e pensando ai figli e al suo amato Kili che ha fatto tutto questo solo per salvare l’uomo che la portava via:
 “Non c'è più pericolo ormai... Ma ormai si... Sappiamo cosa fare. Hai ragione.”
La Depositaria incinta sorride dolce e più sicura di sé.


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Capitolo 6
*** sorprese notturne ***


06) Sorprese Notturne

Mentre tutti dormono sonni profondi qualcuno cammina piano a piedi scalzi per non fare rumore ed entra nella camera di Kili e Lola, che sta dormendo profondamente stanca da tutto quel preparare pozioni e tagliuzzare ingredienti, illuminando con la candela il volto della mamma e la carezza per svegliarla.
La dwelf si sveglia con quella dolce carezza e apre meglio gli occhi guardando la sua dolcissima figliola e le sorride:
 “Piccola non riesci a dormire?”
Bisbiglia e la piccola Athelas annuisce e poi sussurra:
 “Mamma, cosa sono le Mord Sith?”
La mamma nana/elfa rimane sorpresa dalla domanda della figlia e quell'ora della notte.  In silenzio le fa posto per stendersi con lei in modo da abbracciarla e farla sentire protetta:
 “Vieni qui amore...”
La piccola si sdraia vicino alla mamma sentendosi invitata, la mamma l’abbraccia e la copre e bisbigliando le spiega: 
 “Vedi tesoro, le Mordi Sith sono… Erano - si corregge - un ordine di donne molto cattive.”
Athelas la guarda ascoltandola:
 “Loro usano un bastone, come se fosse rovente, anche se è fatto di cuoio e quello è davvero doloroso...anche per loro...se non sono addestrate bene... erano le ancelle di Darken Rahl ti ricordi che ti ho parlato di lui?”
 “Il fratello di Richard?”
ricorda la piccola 
Lola annuisce alla luce della candela della figlia e continua: 
 “Sì, era il fratello di Richard che controllava Smaug il Drago... Egli aveva più di un figlio, uno di questi mamma l'ha conosciuto ma fece vita diversa. Non conobbe mai il palazzo del popolo e non si fece servire dalle Mordsith. Poche di queste si sono ribellate al loro padrone...Anzi... Solo una in realtà… E scoprì cos'era la bontà e i veri valori per cui combattere , divenne amica di mamma e anche di Faith.
Ed è l'unica che a mamma manca. Si chiamava, Cara Mason.
Questo ha dimostrato che ogni persona...per quanto sia stata addestrata ad infliggere dolore, a combattere per sbagliati valori, può cambiare la sua prospettiva di vita.”
La piccola Depositaria ascolta interessata il racconto della mamma come fa sempre durante le lezioni con Balin, lo zio Fili e anche con i suoi genitori assimilando tutto come una spugna e sentendo la verità nella sua voce. 
Racconta che il suo papà ha ucciso l'ultima di queste donne e la Depositaria Faith, con il veleno delle vipere di fuoco. 

************

In un posto isolato dal villaggio, Faith non ha fatto altro che inserire quel bastone del dolore in un barattolo tenendolo dalla catena e l’oggetto, a contatto con il liquido, ha iniziato a tremato come se fosse vivo e il veleno rosso ha iniziato a bollire come fosse lava rovente poi è esploso. 
Per fortuna che anche Zedd era presente per evitare che qualcosa andasse storto, difendendo la moglie del nipote dai pezzi di ceramica al botto. L’agiel sembrava un bastone bruciato e rinsecchito e privo di pericolo. La Depositaria blu ce l’aveva fatta, ora Richard poteva guarire in santa pace senza essere legato a niente.

************
In un attimo di silenzio la piccola respira profondamente e prende coraggio:
 “Posso confessarti una cosa? Ma non ti arrabbiare.”
 “Tutto quello che vuoi, amore di mamma.”
la rassicura con le parole mentre carezza il dolce viso della sua bambina:
 “Mi sei mancata dopo che Kahlan è sparita.”
confessa Athelas con gli occhi lucidi e Lola le bacia la fronte commossa anche lei:
 “Lo so amore, anche perché piccola... Non ho mai conosciuto casi del genere cugine gemelle.”
La piccola ipotizza un pensiero, pensando anche ai racconti della mamma quando successe a lei: 
 “Mamma… – sempre sussurrando - Forse per diventare Depositarie bisogna essere lontane dalla mamme?”
 “Non lo so amore. – ammette la madre Depositaria – Ma ti prometto che tu non dovrai starmi lontana, idem i tuoi fratelli.”
La secondogenita confessa pure che è stato suo fratello a risvegliarla  e dice che, poverino, era più spaventato di lei. Lola, per tranquillizzarla ancora, racconta che il fratello non sa com'è essere una Depositaria. Anche lui lo è ma non sa usare i suoi poteri perché Zedd gli ha bloccato i poteri alla nascita, e la sua reazione è stata solo quella di un fratello preoccupato per la sorellina svenuta.
Dopo un po’ la piccola si sente più tranquilla anche perché è anche con l’amata madre nella casa dove vede, in angolo, vede qualcosa del padre, poi lo guarda tranquillizzandosi ancora di più, e sorride come se sapesse una cosa che nessuno sa. 
E lo confessa anche: 
 “Sai che prima papà stava cercando l’Athelas con Balin?”
 “E perché mai?”
Chiede sempre sussurrando la Depositaria sorpresa della scoperta. Quando il marito è rientrato non ha detto nulla.
 “Perché serviva per la medicina per Richard.”
 “Per gli spiriti... – esclama alla scoperta - Ne avevo anche io con me.”
Athelas continua a raccontare: 
“Ha trovato un orto e quando ha riconosciuto la casa si è accorto che era quella di Richard – inizia a ridacchiare dolcemente – si è messo le mani nei capelli e si è 
arrabbiato…  Se lo era dimenticato.”
Sia Lola che Athelas scoppiano a ridere in silenzio. 
La moglie del nominato si volta un attimo per guardarlo mentre dorme girato dall’altra parte e poi ritorna sulla figlia: 
 “Quanto amo quando gli succedono certe cose, fa certe facce…”
Dopo che entrambe si sono calmate si guardano negli occhi assorte nel loro pensieri. Lola le carezza i capelli ricordandosi di quando era neonata e l’ha vista per la prima volta; invece la piccola pensa a quando il giorno prima sono partiti mentre lei con il fratello sono andati a scuola.
 “Mi sei mancata, mamma.”
 “Anche tu piccola mia... – confessa la mamma - Tu e i tuoi fratelli... Tantissimo.”
sentendo ciò Athelas chiude gli occhi e si accoccola vicino alla mamma che l’abbraccia di più proteggendola e la copre cominciando poi a cullarla sempre  come faceva da neonata a lei e ai fratelli.
La piccola Depositaria si addormenta più tranquilla e sentendo che la mamma è lì e le sta cantando quella ninna nanna che ha cantato, con il fratello, a Faith per farla piangere così da avere gli ingredienti giusti per la medicina.
Da tutt’altra parte della casa, Richard inizia a guarire durante il sonno ma Faith ancora non se ne accorge perché sta dormendo accanto al marito dopo aver parlato con lui come ogni sera e proprio in quella lei ha rivelato al marito una notizia.
Tempo fa ha scritto al padre una lettera raccontandogli cosa e dove abita dopo il matrimonio, che è incinta del suo primo nipote e che Richard ha trasferito tutto il suo villaggio in un altro ancora più protetto. Ha rilevato anche il nome e come raggiungerlo, Richard le ha rivelato che ha fatto bene ma da quando Faith gli ha mandato la pergamena non ha né ricevuto risposta e né Liam si è presentato. La giovane rivela anche che ha paura che al padre fosse successo qualcosa di grave o forse, non la voleva più vedere dato che ora è “affare di Richard”. Per non dire “peso”.
Ma il Cercatore l’ha rassicurata, accarezzandole viso e capelli, su questo suo timore e lui invece è fiducioso e sa che un giorno il padre di lei arrivi e trovi tranquillità e una nuova vita in quel suo villaggio fatto anche di amici incontrati durante l’avventura con Kahlan, Zedd e Cara.
Dopo poco tempo si sveglia perché sente una voce accanto a lei e non è quella del Cercatore e già varie volte l’ha sentita ancora, essa è la voce di una donna che proviene dal cuore di Richard e canta una canzone che, non è toccante come quella dei bambini di Lola e Kili, ma pur sempre bellissima.
La voce della donna è lontana come un ricordo di una donna dal sorriso dolce, occhi altrettanto gentili e, chinata su un ginocchio solo, aspetta il suo bambino che, altro non è, Richard.
Faith sa che lui è stato adottato e soprattutto perché da quella famiglia, sa anche dei due fratelli ma questa canzone è da tempo che la sente, soprattutto quando lui sta male o è triste.
Anche lei pensa a sua madre quando si sente sola ma ora non lo era più. C’è Richard con lei e presto sarebbero diventati anche loro genitori e decide di fare una cosa che ha in mente da tanto. Con la mano lo carezza piano sul viso vicino all’attaccatura del capelli e, facendosi guidare da quella voce, la canta con i suoi toni e le sue pause sperando di fare un effetto buono anziché far venire gli incubi al marito:

 
“È facile, il mondo cambia sai… Le tenebre, si diradano,
tu non fermarti mai.
Camminerai, camminerai, sarò con te… Dentro di te,
Insieme a te, io ci sarò….
Mi allontano un po’ e mi avvicino lì per te,
frammento di un amor… O di un sogno che non c’è.
Il sogno di un amor, se amore ci sarà…
Per sempre cercherò, se il mio sogno sarai tu…
Questo è solo per te, per farti capire che…
Dal mio completo amor… Deluso non sarai.
Sarà così perché, io voglio star con te
Non piangere perché… Questa musica è per te.
Gira, gira il mondo… Gira, gira il mondo…
Gioia e amore ci sarà… Tu realizza il sogno…
Il tuo sogno…”

Sentendola cantare Richard fa scivolare via il ricordo della mamma per immaginare sua moglie cantargli quella canzone che gli fa anche sentire i brividi lungo il corpo, anche se è coperto.
Faith lo bacia sulla fronte sempre guidandosi con le sue carezze e non sa che nel sonno Richard fa uscire una lacrima dai suoi grandi occhi scuri e sussurra solo una parola:
 “Mamma…”
Sperando ancora di avergli fatto più male che bene, la neomamma si sdraia prendendo subito sonno e si tiene stretta alla sua mano; intanto la medicina delle lacrime del vero amore fanno effetto e tutte le ferite inflitte dal bastone di fuoco vengono rimarginate e le forze in lui rinascono. 
La mattina seguente i raggi del sole illuminano la stanza mentre Richard, come se nulla fosse successo nei precedenti due giorni, ma sempre ricordando tutto, scese dal letto e quasi alla cieca va verso la bacinella dell'acqua, posta su un mobile di legno con uno specchio, per sciacquarsi il viso. 
Una volta asciugatosi con il telo, e aperti gli occhi, guardò meglio il proprio corpo: non ha più ferite né nulla, il viso è quello di prima...i capelli puliti e il pizzetto non più incrostato di sangue. Si volta di schiena, perché lui dorme a torso nudo, e vede che la sua pelle è intatta e pulita, nessun taglio e nessun livido nemmeno lì. Sorrise sentendosi così nuovo. Vorrebbe urlare dalla felicità ma vede che la sua amata Faith dorme tranquilla, e come lei di sicuro gli ospiti nani, decide di fare una cosa intelligente, una sorpresa, prepara una gustosa e ricca colazione per tutti  ringraziandoli così.
Dopo un po’ anche la Depositaria Faith, nel dormiveglia, lo cerca con la mano ma quando sente che nella sua parte c'è solo la forma si sveglia di colpo non lo vedendolo. Si gira intorno per poi soffermarsi sempre sul punto vicino a lei chiamandolo piano e incredula:
 “Richard?!...”
Poi avverte che qualcuno in cucina che maneggia le varie stoviglie e anche qualcuno che fischietta allegramente, pensando sia Lola si alza veloce e si dirige in cucina chiamando l'amica:
 “Lola... Lo...”
ma vedendo il marito di spalle, e ancora senza maglietta, s'immobilizza ancora più incredula di prima.
Lui intanto ha già apparecchiato e preso le sedie per tutti loro, facendo un rapido calcolo ci sono più persone che posti ma poco male, lui può anche aspettare e mangiare in piedi.  Sta sistemando i pancakes, le uova il bacon e il pane tostato oltre alle tazze per i piccoli con il latte al cioccolato coperte per farle rimanere al caldo, cornetti saccottini e biscotti che ha trovato in un cesto della cucina grazie a Marta, la mamma adottiva di Rachel che ora ha un’attività tutta sua e sforna in continuazione tante leccornie da prima colazione.
 Girandosi il Cercatore vede la moglie che lo guarda come se ha visto un fantasma e le sorride dolcemente come sa fare solo lui: 
 “Buongiorno amore…”
Lo vede bello, in piedi con le sue forze e come se non fosse successo niente, nessuna Mord sith , nessuna cura anti dolore, e nessuna medicina amara per le sue lacrime, è tornato a essere Richard, la guida del boschi delle Montagne Azzurre.
 “Ma... Ma... Richard...”
Sorride ancora e si avvicina a lei dopo aver appoggiato le altre cose sul tavolo:
 “Sto benissimo, Faith... Come se non mi fosse accaduto nulla.”
Lei sorride commossa perché la medicina ha avuto effetto per davvero e gli occhi le diventano lucidi, ma soprattutto perché ha gli ormoni in circolo che le fanno sempre brutti scherzi.
Apre le braccia mostrandosi anche: 
 “Vieni qui amore mio...”
con il vestito stappato dalla manica si avvicina piano a lui quasi fosse una visione, un sogno, con la paura di svegliarsi e ritrovarlo ancora più malconcio di prima. Ma quando accarezza la sua pelle fino alle spalle liscia sentendola vera al tatto constata che è la realtà.
Dove aveva le escoriazioni ora sente i suoi muscoli come prima, dove prima c’erano le vesciche, sono tornati gli addominali e quel taglio che aveva sul labbro nemmeno la cicatrice è rimasta. 
Molto meglio di come lo avrebbe guarito il suo stesso nonno.
 “È tutto vero... – continua lui guardandola negli occhi - Sono guarito ma… Non solo per l'Athelas... Il tuo amore è ciò che mi ha guarito…”
Dalla felicità altre lacrime escono dagli occhi di Faith che gli confessa: 
 “Amore mio... Ho avuto paura… Tanta paura…”
Richard annuisce dandole così ragione: 
 “Lo so, anch’io ne ho avuta amore mio... Pensavo che non fosse abbastanza come tentativo... Le avevamo provate tutte però... Ecco perché l'Athelas, senza le tue lacrime d'amore vero, non avrebbe funzionato.”
dice dolcemente prendendo il viso tra le mani, Faith è in balia di forti emozioni solo perché è avvenuto un miracolo  come quella volta in cui è stato catturato da Denna ma lei ancora era lontana e lui non sapeva nemmeno della sua esistenza.
 “Hai sofferto l'inferno due volte… E io non avrei potuto aiutarti come allora.”
Le viene da piangere anche se il peggio è ormai passato e il marito sente che le sue mani leggermente tremano per la forte emozione. Lui gliele prende con affetto in una meno la tira verso di lei abbracciandola finalmente, anche se di profilo perché l’ottavo mese di gravidanza un po’ lo impedisce.
 “Lo hai fatto... Amandomi... Il tuo amore mi ha sempre guarito. Solo il tuo amore.
Mi ha sempre salvato e protetto.”
Sentendolo altre lacrime le scendono rigandole il viso e si appoggia sul suo petto nudo e guarito sentendo il suo cuore con un orecchio e grazie a quel suono prende coraggio: 
 “Ti amerò finché avrò vita in questa terra e nel paradiso dove il Creatore vive... Nell'eternità.”
Sorride commosso continuando ad abbracciarla: 
 “Anche io Faith... Sono sicuro che il Creatore non avrà obiezioni visto che il nostro legame nuziale è benedetto da lui stesso. Stare insieme anche nella sua eternità.
Ti amo Faith... Ora e per sempre…”
 “Ti amo Richard...”
dice tra altre lacrime di commozione. Sorride per la sua commozione, e anche lui lo è, infatti ha gli occhi lucidi e la bacia alzandole il mento dopo averla anche guardata e ammirando il viso della ragazza.
La Depositaria blu si sente come se fosse il suo primo bacio. Quello di cui si aspetta anche una vita intera per provare tale sensazione e si sente ancora una vera donna un’altra volta e sempre con lui. Sente anche la sua mano che carezza il pancione e il piccolo si muove dentro li lei, piano e, allunga il piedino nella parete del pancione dove sente la mano del padre.
Incredulo, e ancora più commosso ed emozionato, si separa dalle labbra di Faith e guarda il pancione protetto dal vestito blu: 
 “Lo sento…”
Anche la neomamma sorride e carezza quel punto con lui:
 “Manca poco amore mio…”
Richard annuisce sia perché non vede l’ora e sia perché lo sa già e sempre carezzando la guancia:
 “E visto che manca poco questa bella colazione è anche e soprattutto per te oltre che per ringraziare i nostri amici.”
 “Loro hanno fatto il lavoro più duro. – confessa la Depositaria - Ho gridato come una pazza quando ti ho visto in piazza in quelle condizioni.”
Mentre i due parlano non si accorgono dell’arrivo silenzioso di Loki, ha sentito delle voci e, pensando fossero i suoi genitori, si è diretto nella stanza ma quando vede Richard si sveglia meglio e di colpo:  
 “Richard! – entrambi si voltano a guardare il nano bambino - Sei... Sei... - poi guarda Faith come per avere una conferma – È?!”   
La donna sorride dolcemente al piccolo asciugandosi le lacrime:
 “Ciao e buon giorno Loki… Sì, è guarito.”
 “E in forma.”
aggiunge il diretto interessato piegando anche un braccio e mostrando il suo muscolo al piccolo che rimane affascinato:
 “Oh numi del firmamento!”
scappa contento in camera dei genitori dove anche Athelas dorme e comincia a saltellare sul letto parlando ad alta voce: 
 “È guarito Richard!!!”
Il primo che si sveglia di colpo è proprio Kili sentendo il figlio in due modi, entrambi traumatici:
 “Loki... Ma che fai?!”
Anche Lola si sveglia di colpo si tiene il cuore con una mano: 
 “Ti sembra il caso di urlare di prima mattina... Stai calmo che Richard sta...”
viene interrotta da Loki continuando a saltare sul letto:
 “Benissimo! È guarito!”
si sveglia anche Athelas sentendo il fratello “fare il cavallo” di prima mattina:
 “Fratello mio... – si strofina gli occhi mettendosi seduta - Scusa se non ho dormito con te… Ma non voglio provare il mal di mare ora.”
 “Ti passerà perché Richard ha preparato una colazione da urlo.”
e difatti esulta ancora di più.
Il padre fa no con la testa sorridendo e scende dal letto per andare incontro al figlio:
 “Vieni qui, tu.”
Il nano bambino va dal padre e ridacchia contento ad abbracciarselo come se non lo vedesse da secoli. A sorpresa di tutti arriva anche Balin con un cappello buffo da notte con il pompon e l’aria assonnata e confusa insieme:  
 “Ma si può sapere cos'è questo baccano?!”
Kili e Loki, come Lola e Athelas, si voltano a guardandolo e il primo quasi non lo riconosce e scoppia a ridere trattenendosi mentre abbraccia suo figlio. Stessa reazione ha Lola ma riesce a parlarci:
 “Bel cappello Balin…”
Balin fa cenno col capo a Lola e poi guarda i due in piedi:
 “È giorno di festa oggi?”
È la mamma dei due nanetti che risponde:
 “Certo! Perché se quello che dice Loki è vero... Avete salvato una vita affrontando un viaggio da soli… Siete due piccoli eroi.”
sorride la mamma guardando Athelas che è ancora mezza assonnata e Loki in braccio al padre che anche dai come lo guarda si capisce quando sia orgoglioso di lui.
 “È vero! È stravero!! Non l’ho sognato… È di la... In piedi e... Che amoreggiava con Faith… - ridacchia furbetto proprio uguale al padre quando faceva le sue marachelle e Fili con lui -  Li ho beccati che si baciavano. Eheheh.”
Kili ricambia quello sguardo e lo stuzzica con un dito sui fianchi e sul pancino affettuoso facendolo ridere di più perché soffre il solletico:
 “E tu cosa fai? Disturbi?! – poi ricorda cosa gli diceva sempre la moglie al ritorno delle sue missioni con Richard - Prima regola del Cercatore… Non disturbare il primo.”
Zedd di sicuro gli avrebbe stretto la mano.
Il primogenito prova a giustificarsi:
 “Ma non ho disturbato… Volevo un bicchiere d'acqua...”
Fa anche un’espressione innocente che sempre Kili ha imparato a fare per non venire sgridato dal fratello, mamma e lo zio Thorin.
 “E se parlo come Zedd, tu imparerai a parlare con le galline.”
lo minaccia scherzando il papà e Loki lo abbraccia ridendo ancora più felice che mai: 
 “Con tutti gli animali !!!”
 “Nah, nah, nah furbetto bello... Solo galline.”
La mamma scoppia a ridere per la frase del marito e Athelas, ancora stanca, scende dal letto per andare in bagno.
Il padre nana bacia il figlio sulla guancia pieno di lentiggini come quello della moglie e lo mette giù:
 “Ho la sensazione che ti ho dato troppo, Loki…”
ma in senso positivo, solo che il figlio è più bello, perché Lola è la dwelf Depositaria più bella della Terra di Mezzo, o come le chiama Richard, le Terre Centrali. 
 “Beh, Richard ci aspetta di là. – poi rivolto al padre con un sorriso da malandrino - E lo conserverò gelosamente qualsiasi cosa sia questo “troppo”… 
Non avete fame? Sentite che profumino…”
Li tenta e Kili non sa più che pesci prendere perché ricomincia a ridere per la purezza del figlio:
 “Si si vai a vestirti però, che non siamo a casa nostra.”
 “Sissignore!”
e anche Loki esce dalla stanza per andarsi a lavarsi e vestirsi.
Lola sospira serena, avere lì i bimbi l’ha ripagata per tutto quello che hanno fatto per salvare un suo caro amico.
Il nano arciere guarda il maestro che gli ha insegnato a leggere e a scrivere e i segreti del legno durante la sua prima spedizione, era anche più piccolo persino di suo figlio.
 “Scusa Balin.”
il nano dalla lunga barba e morbida come un cuscino ride dolcemente, Kili è cresciuto anche con quella risata:
 “Nahhh non fa niente... Almeno stasera avremo un motivo per festeggiare.”
 “A proposito di festeggiare... Hai dietro il tuo strumento?”
chiede il nano moro curioso:
 “Eh... Come sempre.”
 “Perfetto.”
annuisce il nano che, guarda caso, anche lui ha portato il suo inseparabile violino anche se non l’ha mai suonato da quando è lì. 
Intanto in cucina Faith si è a cambiata l’abito anche non si sentiva una miserabile poi uno a uno ha visto i piccoli ma coraggiosi amici entrare in cucina, Lola ha il suo abito verde con scollo a barca e maniche leggere e lunghe legate ai polsi.
Anche lui si è vestito da Cercatore ma senza spada e fodero, non può mica stare a petto nudo davanti ai bambini e una donna che non è sua moglie, e con il marito presente per giunta.
Guardandolo il nano si ricorda di quando veniva a casa sua. Sembra passata un'eternità e per non pensarci dice una cosa delle sue:
 “Bene, bene, bene... Come si sente il Cercatore?”
 “Come rinato, amico nano. - confessa il Cercatore vicino alla sua donna - Sembra che non ho subito nulla da quel maledetto bastone… Come se non fosse successo nulla ma in realtà non mi scorderò mai cosa avete fatto voi tutti per me, Kili. Specialmente tu...”
Avverte dei brividi al ricordo di come lo ha salvato da quella pazzia fatta a donna:
 “Non so perché se l’è voluta prendere con te... – esordisce il nano - Ma ora sta tranquillo che nessuno vi farà più del male.”
Tutti annuiscono perché sanno che il male è stato spazzato via e mentre i piccoli si siedono a mangiare, serviti dalla Depositaria blu e dalla mamma, Richard continua: 
 “Mi sono rifiutato di essere il nuovo Lord Rahl... Anche su ho detto di aver impedito di...rapire e addestrare altre bambine.”
 “Guai... – lo punta Kili con i suoi grandi occhi scuri - Non ti avrei riconosciuto più come un amico se lo avessi permesso ancora.”
 “Nessuno lo avrebbe fatto... Ecco perché è stata la prima cosa ho voluto fare. Ma non ho accettato la carica e il titolo.”
La moglie ricorda una delle cose più importanti per lui da quando ha avuto la fortuna di conoscerlo: 
 “Richard, tutti qui ti rispettano lo stesso come un leader… Sono stati tutti in pensiero per te e solo per te, come succede quando è Zedd ad aiutarli con le malattie.”
 “Voglio sempre, e solo, rimanere il leader della verità e della giustizia. Sono il Cercatore... Combatto la tirannia, non la bramo come faceva Darken...O mio nipote Nicholas che ho dovuto sconfiggere con le mie stesse mani...”
La moglie annuisce carezzandogli la schiena e appoggiandosi vicino al suo fianco sentendosi protetta anche così dato che ora può farlo e lui può ricambiare il gesto.
 “Meno male che tu puoi fare di queste imprese...  Io non sarei mai in grado di farlo.”
Confessa ancora il nano e con la coda dell’occhio vede la sua famiglia, in realtà ci riuscirebbe eccome, se fosse costretto da chi farebbe loro del male.  
 “Hai combattuto una guerra di cinque eserciti dopo esser partito per una riconquista Kili figlio di Durin... – ricambia lo sguardo il Cercatore ma non per minacciarlo - Non la considererei un'impresa da nulla.
Le imprese più grandi sono quelle con prove difficili... Te le hai superate alla grande.”
Il nano moro annuisce e poi li lascia in cucina dicendo solo tre parole: “scusate, torno subito.”
Il Cercatore lo osserva in silenzio poi scambia una serie di sguarda tra Faith e Lola:
 “Non credo sia molto convinto di quello che gli ho detto e... Non vorrei ce l'avesse ancora con me.”
Faith cerca i rassicurarlo sia con le carezze che con le parole, confessandogli che in realtà Kili lo prende come esempio sentendo dalla moglie le sue di imprese ogni volte che si ricongiungevano. Ma avverte anche di non dire che lo ha saputo.  
 “Si ma non vorrei che... - scuote la testa - È un dubbio che mi devo levare... 
Penso sia stato geloso della moglie... Ma deve sapere che per me non era bello dividerli affatto…”
Lola sorride commossa dalle parole dell’amico e anche lei lo rassicura:
 “Lo sa... Nel suo cuore lo sa… 
È un marito perfetto... Molti nani non lo avrebbero accettato ma lui sì. Sennò nessuno dei due sarebbe qui.”
Richard prova rispetto per Lola anche se le  ricorda troppo sua cugina, e dice ancora che non era piacevole vedersela così, era come una pugnalata al petto.
 “Lo so... – lo blocca la neomamma - E anche lei, anche se è stata male per il distacco dal marito, è pur sempre una moglie perfetta dato che riesce a fare tutto. E ora tutte noi siamo libere di amare chi portiamo nel cuore.”
Richard la guarda con amore: 
 “Faith… Come ti ho sempre detto, anche tu sei capace di ogni cosa e ci sei anche riuscita a sconfiggere le tue paure e hai coronato il tuo sogno con me. Tu sei la mia perfezione di moglie...”
Faith incrocia lo sguardo con l’amica Depositaria che sta seguendo il discorso profondo e le fa l’occhiolino per poi parlare ancora con Richard e rilevandogli che, per lei, è una perfetta guida dei boschi. Egli fa una faccia confusa ma scherzosa insieme:
 “Non un marito perfetto?”
I piccoli ridono per l’espressione del Cercatore guarito:
 “Ovvio, - aggiunge Faith - ma so che ti piace essere definito così anziché “Nuovo Maestro Rahl”.
e lo abbraccia ancora sentendo quanto le fosse mancato farlo, anche solo per dargli amore quando non lo confessa con le due parole “Ti amo”, che per lei sono diventate riduttive. Il marito ricambia il gesto ma vorrebbe ancora chiarire con Kili.
Anche loro poi fanno colazione mentre Lola e Kili stanno facendo un altro giro in paese:
 “Te la senti dopo di avvertite il popolo, leader Richard?”
chiede la moglie, Richard annuisce:  
 “Sì… È il mio villaggio… Sono stato io che li ho portati qui, salvandoli e cambiando vita a tutti. Sono stupito però che mi rispettano ogni giorno così tanto… Come se fossi veramente tanto importante…”
 “C'è stata una folla ieri, ma Chase ha placato gli animi di tutti… So che sono una Depositaria ma mi chiedo sempre come ci riesce.”
 “Chase è un armadio... Incute soggezione... Ma anche calma.”
sorride pensando al suo migliore amico e anche se all’inizio era svenuto, ha sentito la sua voce preoccupata per lui in quelle condizioni disperate.
 “E non ha perso il vizio anche qui… Sarebbe un perfetto braccio destro per uno come te, anche se lo è già.”
Ridacchia mentre guarda la sua bella moglie:
 “Beh, almeno è bravo a stabilire l'ordine, anche dopo che Costante mi ha ridotto a uno straccio… Mi è sempre stato fedele, come un padre anziché come un migliore amico o fratello. E ha svolto molto meglio il compito anche se non tutte le guardie lo conoscono.”
La moglie gli carezza la mano per rassicurarlo: 
 “Ha fatto il giusto, come hanno fatto tutti grazie a te. Li hai salvati tutti Richard, ha anche recuperato chi ti era nemico per fargli cambiare vita, e tutti vorrebbero che tu per prima stessi bene. E se te lo dico io che lo sento sempre questo pensiero, puoi fidarti.”
Le parole della moglie fanno sorridere il Cercatore che non solo ricambia la stretta della mano ma si avvicina per darle un bacio carezzando con l’altra i suoi capelli e la guancia: 
 “E tu mi fai sentire davvero come se fossi rinato.”
Faith ricorda il bacio implorato riavvertendo la fitta al cuore: 
 “Scusa se sono stata distante…”
 “Questo non è vero. Come ti ho detto, è stato il tuo vero amore a guarirmi... Sei tu la mia forza... Quella che mi fa resistere contro ogni male... Ti ho sentita più vicina che mai.”
La ragazza annuisce e carezza il suo petto scoperto dove un tempo c'era il suo ciondolo a dente:
 “Sei la mia vita, Richard.”
 “E tu sei la mia, amore – le regala un altro bacio - Regnerai sempre qui dentro... Dentro di me.”
tocca la mano di lei sul suo petto per indicarle dove veramente lei ha il permesso di “governare”. Nel suo cuore. 
 “Tu avrai sempre il mio amore, Richard… Quello vero E tu non hai mai avuto paura di ciò...”
 “E mai ne avrò – la rassicura il marito - Perché ti amerei comunque nello stesso modo... Confessato o no... Vorrei sempre stare al tuo fianco… E amarti ogni giorno.”
Faith sospira a quella confessione di Richard, sempre gliele aveva sempre dette e lei, che legge la verità nel cuore delle persone, sentiva giorno e notte, come un’ombra, l’amore che lui provava per lei. E anche l’odio per Kahlan, per questo hanno litigato e anche tanto. 
 “Chi non ha paura di amare una Depositaria, la confessione non funziona.”
ammette solo ora la Depositaria distogliendo lo sguardo dal marito,  
 “Lo so… Non ho mai avuto paura di te... Sin dalla prima volta che ti ho vista... Ti ho amata per davvero.”
Sorride lei: 
 “Ero io che avevo paura di me.”
 “E adesso… - la gira verso di lui mettendo due dita sotto il mento per farla girare verso di lui - Hai ancora paura?”
Incrociando anche i suoi bellissimi occhi scuri, che in realtà proprio quelli l’hanno conquistata, non riusciva mai a staccarsi, e ogni scusa era buona per guardarli. E in realtà lo è ancora. Fa “no” con la testa e lo dice pure:  
 “No.”
soddisfatto per la risposta, Richard sorride come fa sempre e si avvicina per baciarla di nuovo.

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Capitolo 7
*** festeggiamenti e saluti ***


07) Festamenti E Saluti

Quella sera si organizzò una festa nella piazza per il Cercatore e il nano che è riuscito a salvarlo, oltre al tanto cibo e alla buona musica, che il nano si stupì senza dirlo apertamente ma pensava che gli uomini non fossero bravi quanto i nani, vengono programmati anche giochi per i bambini. Tiro con l’arco, controllato, teatro di burattini, mangiatori di spade e mangia fuochi danzatrici e sbandieratori che anche con la luce delle lanterne intorno a loro riescono a impressionare, tutto molto scenografico e interessante.
Oltre la gente di Hartland ci sono anche tutte le persone che Richard ha aiutato nella sua avventura e l'hanno seguito per cambiare vita tra cui il piccolo Aidan con la mamma che continua la sua vita nel mondo dei libri e pergamene, Rachel con la madre adottiva e i fratelli e molti altri ancora.
Richard, vestito abbastanza elegante, ma non troppo, mentre cammina con a braccetto la sua meravigliosa moglie incinta e saluta i presenti della festa ringraziando per l’affetto e piano piano si avvicinano dalla famiglia di amici nani che sono seduti su un tronco messo lì come panchina e guardano i figli giocare con gli altri bambini del villaggio. Davanti a loro la gente festeggia come se non ci fosse un domani ma sempre moderate, soprattutto sapendo che Chase è nei paraggi, anche lui si sta lasciando andare all’allegria e alla felicità del momento ma sempre controlla con occhio attento.
Richard mette una mano sulla spalla di Kili che si volta a guardarlo: 
 “Kili, possiamo scambiare due parole?”
 “Certo – poi sussurra alla moglie - Arrivo subito.”
I due si mettono in disparte ma non troppo perché possono godere della vista delle rispettive mogli, Kili però è tranquillo, gli piacciono le feste e vederlo proprio in quel villaggio gli fa ricordare i tanti capodanni fatti lì sia come nano bambino che a suonare insieme allo zio e al fratello.
Il Cercatore ha un mano due boccali fatti di ceramica e finemente decorati dai migliori artigiani del villaggio, ne offre uno al nano arciere:
 “Vuoi un altro goccio di idromele?”
 “Si dai perché no?”
riempie il bicchiere di Kili ed anche il suo per poi passarglielo.
Il nano nota anche le persone suonare su quel palco ed è felice che la gente del posto ha saputo ricostruirlo fedelmente, il nano sembra che non è mai andato via. 
Richard invece ripensa che di feste così c'erano solo grazie al fratello impegnato ad occuparsi la mente dopo la morte del padre, ma ora la questione è molto diversa. Lui e il nano sono i personaggi importanti :
 “Kili... – il nano si volta a guardarlo - Ho sempre pensato di te come una persona d'onore.”
 “Davvero?”
chiede calmo guardandolo con rispetto. L’uomo ricambia lo sguardo e annuisce 
 “Sì Kili, davvero… E lo penso sempre di più ora... – beve un sorso - So ciò che hai passato... So delle tue imprese...”
Mentre Kili l'ascolta fa girare piano l'idromele nel suo bicchiere, Richard continua:
 “E so che stavi male ogni volta che, anche non piacendomi, portavo via Lolaehl… Credimi sulla parola... Ho sempre odiato farlo...”
Kili sospira al perenne pensiero, ora però il male non esiste più in nessuna forma sa che 
non si divideranno più: 
 “Sono cose che bisogna fare alla fine. Non per dovere. Ma parlo del mio caso... Riguardo a Lola... Credo che alla fine le sia servito.”
guarda la moglie di spalle che è felice insieme alla Depositaria blu e sorride per l’unica avventura passata insieme e alla fine si è risolto nel migliore dei modi.
 “Forse le è servito come dici tu... Ma c'è una cosa che tu hai fatto che mi ha colpito di più e che mi fa capire la fortuna di Lolaehl qual è: nonostante tutto... – respira per prendere coraggio - Tu... Hai deciso... Hai voluto, venire a salvarmi…
Un altro al posto tuo mi avrebbe lasciato a patire in balia di quella donna.”
Il nano sbruffa dolcemente ridendo:
 “Non avrei mai permesso che ti succedesse una cosa del genere… Anche se Lola mi mancava come l'aria ai primi tempi. Ma quando ricordo il viaggio che ha fatto quando sono partito… Ho capito che dovevo essere forte come lei è diventata anche grazie a voi.
È cresciuta, e questo non sarebbe mai successo se non avrebbe scoperto i suoi veri poteri da Depositaria. Almeno siamo al sicuro sapendo che ci sono donne così.”
L’uomo sorride sereno per la sincerità del nano amico, e questa volta per davvero:  “Siamo due uomini fortunati.”
“E non poco...”
aggiunge il nano avvicina il suo bicchiere a quello del Cercatore che fa la stessa cosa per batterli piano e bere un sorso nello stesso momento. Richard sospira soddisfatto guardando la festa e sentendo la vera allegria come in passato e ha avuto paura di non rivedere più niente:
 “La sua forza eri tu Kili... E lo sei ancora... Credi che pensasse solo un momento a se stessa e a combattere per lei? No... Combatteva per te... Ed i vostri figli.”
il nano acconsente: 
 “Lo so, altrimenti non sarebbe la dwelf che ho sposato e che ringrazio in silenzio ogni giorno della vita tranquilla che stiamo avendo.”
 “Ti assicuro che sarà sempre così... Niente più orchi ne battaglie per tenersi un regno niente più draghi terribili... Né fratelli tiranni e Mord Sith... I garg, non si avvicinano più a nessuno... Niente di niente.”
 “Tu però, Richard hai avuto a che fare con molte più creature di me. Io sono sempre stato confinato qui Anche se avevo più anni di te.”
 “Diamo anche la colpa a Darken...”
Sentenzia il Cercatore bevendo un altro sorso del suo idromele, la sua bevanda preferita per eccellenza e a volte se la concede uscendo con il capo delle guardie 
quando non lavora. Lo preferisce persino alla birra. 
Kili confessa anche una cosa che non ha mai detto a nessuno:  
 “Forse mio zio era più chiuso allora da non farci esplorare di più…”
In un flash il nano ricorda quando hanno affrontato il lungo viaggio per recuperare Erebor, partendo proprio da lì, dal suo villaggio che l’ha visto crescere e diventare il nano che è ora, un principe consigliere. Ma soprattutto ricorda una frase detta proprio dal re dei nani:
“Non sapete niente del mondo”
Forse si riferiva proprio a questo.
 “Noi intanto, stiamo bene nella nostra casa in mezzo agli hobbit… C'è molta più tranquillità lì. E una cosa che ho notato è che nessuno li ha mai cercati e non hanno nemici. Sono semplicemente lasciati in pace.”
 “Ottimo... – esordisce l’uomo – Così vi lasceranno in pace anche voi.”
Dopo altri sorsi tra loro due il nano chiede:
 “C'è altro che mi vuoi dire?”
 “No in effetti… – confessa - Volevo solo questo chiarimento.”
 “Va bene.”
annuisce il nano. Proprio in quel momento si avvicina un ragazzino che può avere si e no una dozzina di anni e punta verso il Cercatore guarito: 
 “Richard…”
 “Ehi Aidan! – lo accoglie riconoscendolo. – Che mi dici?”
 “Ho bisogno di un consiglio.”
Sentendosi di troppo il nano arciere da delle pacche sulle spalle dell’amico alto:
 “Vi lascio in pace allora.”
Kili si alza e si riavvicina alla moglie accarezzandole la spalla, sentendola Lola si volta e sorride al marito:
 “Ehi...cosa doveva dirti Richard, va tutto bene?”
per risposta la bacia a sorpresa con amore e con la pace nel cuore che la moglie sente, insieme alla sorpresa per il gesto, e ricambia il dolce bacio. Si guardano negli occhi e poi il nano risponde:
 “Quello che già sapevo… Che tutti noi siamo fortunati.”
La moglie capisce perché e sorride dolcemente facendogli spazio sul tronco così anche lui può sedersi:
 “Anche io lo sono... Tanto.”
annuncia la dwelf. Il nano fa uno dei suoi sorrisi furbetti:
 “Appunto, che ho detto?”
e la bacia ancora.
La Depositaria blu li guarda sorridente e molto devota perché hanno salvato la vita al suo uomo che poco dopo si riavvicina anche lui con un bicchiere per lei ma non è idromele:
 “Per la mia adorata.”
“Oh, grazie...”
dice voltandosi verso di lui sorridendogli felice e prendendo il bicchiere; anche se lo sa glie chiede:
 “Come stai?”
 “Ottimamente. – beve un sorso - E mi sento fortunato.”
la ragazza sorride soddisfatta per la risposta e si accoccola sul suo braccio sentendo così affetto da lui:
 “Mi fa piacere...”
abbraccia un suo braccio stando attenta al bicchiere.
A un certo punto della festa si sente la voce di una ragazza, una a caso, Anna che per farsi vedere da tutti si alza su un tavolo e alza anche il suo bicchiere e grida a pieni polmoni, superando anche la musica: 
 “A RICHARD !!!”
tutti i presenti alzano i bicchieri i calici e i boccali.>> 
 “A RICARD !!!”
La ragazza di nuovo urla: 
 “E A KILI !!!”
di nuovo tutti i presenti ripetono le parole dette dalla ragazza 
 “A Kili!!! Hurrà!!!”
Beve dal suo bicchiere imitata per la terza volta, la moglie del nano la nota e si avvicina a parlare con l’amica alta, per fortuna che sono distanti dal quel tavolo: 
 “Sbaglio o non perde mai l'occasione di farsi notare.”
Faith fa spallucce e confessa:
 “Da quando è qui svolge bene il suo lavoro e non ha più Richard nel cuore.”
Ma lei non ha finito il suo “spettacolino” la gente di Hartland ride vedendo Anna ridere e indicare il suo boccale:
 “Molto buona… - ride – Questa birra. Ancora !!!
e lo sbatte a terra continuando a ridere:  
 “Ah – Lola è sorpresa per aver guardato la scena - e come ha fat…?” 
Mentre la ragazza col vestito blu beve Lola si blocca vedendo un tipo di una somiglianza davvero spaventosa a Darken Rahl avvicinarsi ad Anna e lei, che finalmente scende dal tavolo, e poi si baciano. 
 “Walter?!”
Lola lo riconosce immediatamente. Faith annuisce:
 “Sì c'è anche lui.”
Mentre racconta in poche parole come sempre Richard sia riuscito a restituirgli il suo corpo, in un tavolo vicino a loro c’è anche una ragazzina con i capelli legati a una treccia, solo Zedd la conosce, e guarda con uno sguardo misto a disprezzo e timore Rachel che balla tranquilla con il figlio della bibliotecaria e i figli di Lola e Kili.
 “Anche la ex nostra maestà di Tamarang si è fatta viva, finalmente.”
sussurra Richard a Faith dato che da quando ha salvato la principessina da una miniera lei non ha mai ringraziato nessuno, tantomeno il mago del primo ordine.
 “Vedo che ha lo stesso cipiglio senza essersi ammorbidita un po’.”
ammette Lola notandola anche lei, la Depositaria blu alza gli occhi al cielo: 
 ”Il lupo perde il pelo ma non il vizio”, si dice no?”
 “Ah si...  Proprio vero. – poi curiosa la Depositaria verde chiede - Avete deciso il nome?” 
La moglie guarda Richard che annuisce e annunciano di avene scelti due in realtà, entrambi dei loro amati padri, la moglie di Kili lo adora, la neo mamma accarezza il pancione confessando che piace molto anche a lui. 
 “Posso?”
chiede avvicinando una mano sulla pancia di Faith che accetta dandole così il permesso di accarezzarlo, così facendo vede delle immagini di come sarà il loro piccolo da grande e siccome anche l'amica è Depositaria vede tutto anche lei. Faith sorride commossa vedendo il figlio bellissimo, fortissimo come il Cercatore da giovane e per nulla impossessato dal male:
 “Tutto il padre.”
Le scappa, e Richard ne rimane sorpreso:
 “Davvero?! Di già?”
la moglie lo guarda con gli occhi lucidi di felicità e lo abbraccia di lato esclamando piano:
 “I miei due uomini...”
L uomo sorride ricambiando l’abbraccio della sua dolce moglie e Kili, che ha visto e sentito tutto, sussurra nell’orecchio della sua consorte nana/elfa: 
 “Io ho due dwelf.”
e anche loro si scambiano un sorriso e un abbraccio, segno di amore e di rispetto reciproco che solo chi ne ha passate come loro due può capire.
Durante questo scambio di coccole in mezzo alla festa, il Cercatore e il nano arciere s’incontrano di nuovo:
 “Kili… Grazie ancora per avermi salvato la vita.”
e porge la mano amichevolmente, il nano l’accetta ricambiando la stretta:
 “Quando vuoi...”
Si avvicina Chase chiedendo a Richard se vuole qualcosa sul palco come fa sempre e accetta a una sola condizione:
 “Solo se il mio amico nano mi accompagna con il suo violino.”
Lo guarda con fare complice e il nano moro accetta alzandosi dal tronco:
 “Pronto anche per questo!”
Salutano le rispettive consorti, prendono i propri strumenti, Kili il violino e Richard il flauto, dirigendosi dove un tempo suonava lui per intrattenere il villaggio di Erebor. 
Ovviamente da quando il popolo è in pace Richard si è esercitato molto con il suo strumento creato da lui e comincia a suonare una melodia allegra e ballabile, seguito subito dal nano moro e il nano con la barba bianca. Quest’ultimi provano anche qualche passo senza vergognarsi, è la loro musica e natura; decidono loro i passi anche se il Cercatore ridacchia guardandoli trovandoli simpatici.
Mentre suona Kili sente che non è cambiato nulla, la sua musica piace anche alla gente alta e grazie a questo continua a suonare.
La piccola Athelas tira Loki da una manica e indica il palco il padre sul palco perché ha riconosciuto la sua melodia e il fratello maggiore guarda sorridendo il padre, il gioco 
tra i ragazzi finisce e anche Aidan e Rachel osservano i tre suonare, e i nani divertirsi, 
 “Ma è vostro padre quello?!”
chiede il ragazzino ai nani bambini
 “Sì.”
risponde Loki e Aidan esclama:
 “Forte!”
Timidamente anche la ex principessa di avvicina al gruppo e Rachel, dopo quello che ha passato con lei, quasi si spaventa, ma per fortuna c’è Aidan che la distrae
 “Facciamo ancora il girotondo o il trenino?”
Rachel si riprende guardandolo: 
 “Io mi fermo un po'scusa… Mi gira la testa.”
 “Ti faccio compagnia... – s’intromette Violet cercando di sembrare il più gentile possibile - Sempre se posso. Non ti preoccupare, non ti schiaffeggio.”
La ragazzina dai capelli rossi e lunghi esita ancora ma poi accetta, ha affrontato ben altro da più piccola e ha vinto, Loki e Aidan continuano intanto a parlare:
 “Riconoscerei il violino di papà tra mille… Io so già suonare il flauto traverso, e vorrei imparare il violino.”
Aidan fa un’espressione furbetta che Richard conosce bene: 
 “Io suono i sacchetti di monete quando li frego alla gente... Vale come strumento?”
Entrambi i ragazzini ridono per la sincerità e per l’inizio della nuova amicizia:
 “Bella questa…”
confessa il figlio di Kili.
Seduta ancora sul tronco, la Depositaria incinta vede il marito suonare allegramente ed è contenta che sta bene e sentendola Lola condivide lo stesso pensiero dell'amica e sospira serena guardando anche lei Kili.
La festa continua come se volesse aspettare il sole e giunta l’alba la famiglia di nani saluta ringraziando gli amici umani dello splendido soggiorno passato lì anche se lo scopo era un altro, almeno la festività era riuscita a ripagare della paura che tutti avevano provato per la sorte di Richard.
Le Depositarie si salutano abbracciandosi e si fanno la promessa di rivedersi quando il figlio sarebbe nato, anche Kili si saluta di nuovo con Richard e Balin pure rendendogli servizio e sentendosi commosso di aver rivisto il suo villaggio di nuovo vivo e pieno di gente. Si è persino commosso perché una parte di lui è rimasta qui e nemmeno l’impresa per recuperare la montagna è riuscita a togliere. 
Grazie allo specchio di Lola finalmente i nani tornano nella loro casa hobbit, i due genitori tirano un respiro di sollievo come mai prima d’ora per essere riusciti in una missione importante, e ce l’hanno fatta insieme. Balin saluta i due bambini avvicinandosi alla porta rotonda: 
 “Beh ragazzi… Ci vediamo domani a scuola e ancora bravi… Sono orgoglioso di voi.>>
 “Balin…”
 “Dimmi Kili.”
Prima che il nano maestro esca, il nano moro lo raggiunge e gli appoggia una mano sulla sua spalla, proprio come Balin faceva un tempo con lui: 
 “Sei il miglio nano che io conosca... Nessuno avrebbe fatto questo viaggio portandosi con sé due bambini…”
Balin ridacchia come sa fare lui: 
 “Grazie del complimento Kili, ma penso che in caso di emergenze lo farebbero in molti.”
 “Io ho visto solo te farlo.”
confessa al maestro che gli ha insegnato tutto proprio in quel villaggio ora popolato dagli uomini e si fida ciecamente di Richard a lasciare che cresca e viva come un normale popolo deve fare.
 “Lo farei di nuovo, se ce ne fosse bisogno.”
alla frase di Balin è Lola a sorridere perché sente la verità pura di un nano fedele anche se è solo un principe che ha cresciuto come se fosse suo figlio.
 “Conto sempre sul mio maestro… Ti accompagno fuori così vado a prendere Flik.”
Mentre Kili esce per la Contea di notte, la Dwelf mette i figli a letto che sono stanchi morti per aver giocato quasi tutta la notte ma felici di essere tornati a casa e soddisfatti per essere stati di aiuto ai genitori. Senza contare le nuove amicizie che hanno fatto al villaggio delle montagne azzurre.
Dopo aver salutato il maestro, il principe moro bussa alla porta di Fili che dopo neanche pochi minuti gli apre e sorride nel rivederlo:
 “Ah, fratellino !”
lo abbraccia sollevato come se non lo vede da secoli:
 “Ciao Fili... Flik?”
Sciogliendo l’abbraccio e facendolo entrare nella sua dimora hobbit, il fratello biondo racconta che il figlio si è addormentato da meno di un ora ed è stato buono e tranquillo a giocare con i tre cuginetti. Lo porta nella stanzetta  dove c'è una culla che prima era del figlio di Fili.
Il nano moro sorride vedendo il figlio Flik, piccolo come un nano ma bellissimo come un elfo, e gli carezza i capelli per poi gli bacia la fronte:
 “Ciao Flik… - sussurra dolcemente – Sono papà… Io e mamma siamo tornati.”
prima di prenderlo in braccio vede che il figlio sorride nel sonno e fa un verso dolcemente. Forse perché ha riconosciuto la voce del papà.
 “Ti ringrazio ancora, Fili.”
 “Ehi Kili… Sono lo zio… Non mi devi ringraziare... Lo farei sempre, piuttosto, come sta Richard?”
 “Sta bene. Si è miracolosamente ripreso, e il villaggio è ritornato nel suo antico splendore.”
 “Ne sono contentissimo… - anche Fili sorride come solo lui sa fare - Sarei curioso di andarci, e so che avrò una bella accoglienza.”
I fratelli nani parlano ancora un po’ e si salutano con la promessa di rivedersi la mattina.
Kili torna a casa e porta Flik a Lola:
 “Pensavo volessi salutarlo anche tu.”
La moglie sorride al marito prendendo piano il figlio tra le braccia e facendolo appoggiare sulla sua spalla, gli bacia la fronte accarezzando la guanciotta con un dito cullandolo piano. Il piccolo figlio nano fa un altro verso dolce nel sonno riconoscendo anche il gesto dolce della mamma. 
Lola sorride a guardarlo e gli sussurra dolci parole mettendolo nel suo lettino: 
 “Piccolo mio, fai tanti dolci sogni... E che gli spiriti ti donino una notte serena.”
Anche Kili saluta i bambini partendo da Loki, il piccolo è in dormiveglia stanco morto ma trova la forza per salutare il padre:  
 “Notte... Pà...”
 “Notte mio piccolo orgoglio.”
sussurra dolcemente al figlio che sorride chiudendo gli occhi.
Poi il padre si dirige verso la figlia che lo accoglie abbracciandolo:
 “Ciao mia piccola felicità...”
Athelas sorride e chiude anche lei gli occhi.
Lola ha già rimboccando loro le coperte entrambi: 
 “Buonanotte, piccoli eroi…”
dice con orgoglio mentre Kili saluta il più piccolo:                      
 “Buonanotte, mia gioia.”
Lola aspetta il marito alla porta sorridendo serena guardando con amore suo marito. Il nano la raggiunge e quando chiude la porta, rotonda anche quella, e bacia la sua amata con amore:
 “Ti amo, mia speranza…”
 “Ti amo anche io... Mia fortuna.”
risponde la dwel Depositaria guardandolo con gli occhi lucidi. 

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