Incidente di.... amore

di olly_bubu
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Incidente ***
Capitolo 2: *** Risveglio traumatico ***
Capitolo 3: *** Chiarezza ***
Capitolo 4: *** L'odio ***
Capitolo 5: *** Di nuovo lui. ***
Capitolo 6: *** Sono felice di rivederti. ***
Capitolo 7: *** Lo sguardo ***
Capitolo 8: *** Ascoltami ***
Capitolo 9: *** Rivelazione ***
Capitolo 10: *** Compleanno 1 ***
Capitolo 11: *** Compleanno 2 ***
Capitolo 12: *** Vero amore ***
Capitolo 13: *** Pensieri ***
Capitolo 14: *** Segreto ***
Capitolo 15: *** The end ***



Capitolo 1
*** Incidente ***


Erano le 19 e mi stavo preparando per adare a lavoro. Facevo la cameriera a un famoso pub di Londra, il Mick's, ed erano ormai più di quattro anni che lavoravo lì. Qulla sera mi vestii più elegante del solito, con un bellissimo abitino turchese che valorizzava le mie perfette curve, il seno e i grandi occhi verdi che distoglievano lo sguardo dai miei lischissimi capelli color miele, inoltre il taglio di quell' abito faceva sembrare le mie gambe ancor più lunghe del solito. L'unica cosa che quell'abito non riuscì a cambiare era il mio carattere: ero molto schietta, senza mezzi termini e amavo provocare la gente, però ero gentile e molto educata. Presi la borsa ed uscii di casa. Ero puntuale come al solito. Accesi la macchina e andai verso il pub. Quella sera era molto buio e non riuscivo molto bene a vedere e mi trovai in difficoltà a guidare, ma grazie alla mia prudenza andò tutto bene quando, ad un incrocio, una macchina non si fermò, continuando ad andare a tutta velocità. La macchina non fe in tempo a frenare che già mi aveva tamponato ed io mi ritrovai dall'altra corsia; lo scontro fu così violento da distruggere tutto il lato passeggero « Ma come cazzo guidi, razza di deficente? » urlai « Ehi stronzetta, sei stata tu a non fermati e non rompermi le palle!! » disse sbraitando un ragazzo sui ventidue anni, alto e slanciato, con due occhi color nocciola che sembravano essere a mandorla, un naso aquilino e con dei capelli ramati a caschetto. « Guarda che sei sei stato tu a non fermarti ed andare a tutta veloc... » non feci neanche in tempo di finire la frase che svenni a terra.

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Capitolo 2
*** Risveglio traumatico ***


Aprii gli occhi e non capii dove mi trovavo: era un stanza molo grande, con tutte le pareti bianche, ua luminosa finestra, mobili di una certa importanza e, im un angolo, una vecchia chitarra; quella non era sicuramente la mia stanza. D'un tratto si aprì la porta. « Come stai? » era lo stesso ragazzo che la sera precedete mi aveva tamponato. Quello voleva dire che ero a casa sua! « Ehm... b-bene » « Senti mi dispiace per l' incidente di ieri, io non voleva, ti ripagherò tutti i danni. » disse il ragazzo con molta freddezza « Comunque mi chiamo John » aggiuns. « Claire » risposi seccata. « La colazione è pronta, bambola ».Come mi aveva chiamata?? Bambola?? Ma non esisteva proprio! « Non mi chiamo bambola! » urlai « Senti, non rompere, io ti chiamo come voglio. Non mi hai ancira ringraziato per averti salvato la vita » disse John ed io lo guardai stupita. « Si, io ti ho salvato la vita perchè sei svenuta e stai per sbattere la testa al marciapiede ma io sono intervenuto e ti ho fatto evitare un bel trauma cranici. E tu così mu ringrazi, urlandomi in faccia?? » « Ehi calmatevi qua! » disse un ragazzo poco più piccolo di me, con dei bellissimi lineameti e con due grandi e malinconici occhi color bosco, alto e magro e con li stesso taglio di capelli di John ma neri; fu seguito da altri due ragazzi cin lo stessi taglio di capelli solo che uno era basso con dei bellissimi occhi azzurri e con un gran nasone, l'altro alto e magrissimo. « Smettetela di litigare! Andiamo giù a fare colazione e ne parliamo. » disse il rgazzo con gli occhi colo bosco. Era un bellissimo ragazzo e avvo volia di conoscerlo, ciò nin vale per quel John che da tutto tempo mi lanciava sguardi di odio.

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Capitolo 3
*** Chiarezza ***


« E quindi John ti ha salvato la vita » disse il ragazzo dagli occhi color bosco, mentre John mi guardava con freddezza ma si leggeva nei suo occhi l'orgoglio. Guardai John ringraziandolo con lo sguardo. « Ma non ci siamo ancora presentati! Io sono Ringo Stare » disse il ragazzo col nasone. « Io George Herrison » disse il ragazzo magro ed altro, mentre il ragazzo con gli occhi color bosco si presentò baciandomi la mano:« Io sono Paul McCartney ». Provai un intenso brivido quando Paul toccò la mia mano con le sue labbra e mi sciolsi al suo sguardo. « Beh, lui è John Lennon, ma forse già lo sapevi » scherzò Ringo. Guardai John di sbieco e mi prenestai anch'io: « Piacere, Claire » « Comunque tu mi devi ancora ringraziare » disse John con un tono presuntuoso che non mi piaceva per niente. « Già ti ho ringraziato! Grazie !! Cosa vuoi da me ancora?? » « Voglio un bacio » Disse Lennon porgendomi le sue labbra. « Ma vai al diavolo!! » sbottai e spinsi quel maniaco, facendolo cadere dalla sedia. « La ragazza tu tiene testa,e John? » disse George mentre guardava la scena mangiando dei biscotti. « Nah, è solo che lei non vuole ammetere che... » « Non provare a concludere la frase Lennon, se non vuoi essere castrato ». Li minacciai con tutta la rabbia dentro. Conclusa la frase,uscii di casa e mi sedetti sle scalette del portone. « Non farci caso, John è fatto così » disse Paul asciugandomi le lacrime. Quasi svenni al suo tocco: Paul era dolce, bello e maturo, lo sentii subito come amico e magari iniziai a provare qulcosina in più. « Io non gli ho fatto niente » Singhiozzai cercando di rimanere più calma possibile. « Lo so, lo so Claire. Non ti preoccupare. Ti va di rimanere qui oggi? » « Non so » ma a quelle parole Paul mi guardò con degli occhi al quale non si può dire di no. « Va bene,resto» Paul mi abbracciò.

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Capitolo 4
*** L'odio ***


Trascorsi l'intero pomeriggio a parlare con i ragazzi,John era uscito e in casa regnava la pace. I ragzzi mi dissero che erano una band musicale chiamata Beatles; io ero molto imbarazzata per non averli riconosciuti prima ma io di musixa non me ne intendo proprio! In giro avevo sentito qualche loro canzone e dovevo ammettede che erano davvero belle, ma non mi interessavano più di che. Si erano fatte le sette e Ringo, il più bravo dei quattro a cucinare,andò ai fornelli per preparare la cena, George era uscito un attimo per comprare dei pasticcini (dato che avevano ospiti, io), mentre io e Paul eravamo rimasti a parlare su divano, uno di fronte all'altro. « Ti va di dormire qui questa sera? » chiese Paul « Ehm non so, ho il lavoro, la casa..... » risposi dispiaciuta anche se volevo rimanere a tutti i costi. « Non ti preoccupare, il tuo capo di ha dato un anno di permesso! » « Cosa?? Fantastico!! » ero felicissima! « Allora rimani? » e di nuovo quegli occhi irresistibili. « Si, rimango » Paul era felicissimo, a tal punti di abbracciarmi, ma all' imporovviso rietrnò John e nel vedere io e Paul abbracciati rimase pietrificato. « John, abbiamo ospiti questa sera! » disse il ragazzo dagli occhi color bosco indicandomi. « Verrai a dormire con me, piccola? » e di nuovo quel ghigno inquetante che solo un pervertito como John poteva fare. « Scordalo!! Preferisco dormire con gli scaraffaggi sul pavimento » risposi incrociando le braccia in segno di superiorità. « Come no! » ridacchiò John « É pronto!! » urlò dalla cucina Ringo e nello stesso istante rientrò George con un enorme vassoio di pasticcini. Ringo sapeva cucinare molto bene e quel pollo che stavamo mangiando era ottimo, ma la tranquillità venne interrotta d una battutaccia di John « Ragazzi, guardate questi pollo,sembra Claire! Uguale!! Mica siste parenti? » Paul lo fulminò con li sguardo mentre io cercavo di far finta di niente per non rovinarmi la serata. L'argomento fu interrotto da Paul. « Dove sei stato tutto questo tempo? » « Un pò in giro... le ragazze avevano bisogno un pò di svago » fec seguire questa fease da un sorrisino beffardo. « Fai schifo, stiamo mangiando » intervenni io guardandolo con una faccia schifata « Cosa c'è? Vorresti essere al posto di quelle ragazze? » questa fu la goccia che fece traboccare il vaso. « Vattene a fanculo John!! » sbottai alc zandomi dal tavolo e dirigendomi verso la porta. « Dove vai Claire? » domandò preoccupato Paul « Me ne ritorno a casa, almeno lì non c'è qualcuno che rompe le palle con le sue battutine di merda! » e me ne andai via. « Cosa cazzo hai combinato John? » ma John fece spallucce e con molto distaco e tranquillità rispos:« Le ho offerto una bella seratina ma lei si è rifiutata! » Paul non gli rispose, ma uscì fuori ler cercarmi ma non mi trovò. Avevo le lacrime agli occhi,mi dispiaceva lasciare George, Ringo e Paul specialmente perchè stavamo diventando molto amici, specie io e Paul, ma non potevo tronare indietro, c'era lui: c'era John

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Capitolo 5
*** Di nuovo lui. ***


Erano passati due mesa dall'ultima volta che vidi i Beatlrs dal vivo; mi mancavano moltissimo e stranamente anche John: mi mancavano le sue battutacce e i nostri litigi, avevo voglia di rincontrarlo. Per non parlare di Paul: ogni notte lo sognavo, sognavo il suo sgurdo, i suoi occhi, le sue labbra; mu mancavano tantissimo anche Goerge e Ringo, ma sentivo il bisogno di rivedere John, non sapevo neanche io perchè. (Punto di vista di Paul) Era molto tempo che non rivedevo Claire, mi mancava tantissismo: era una ragazza meravigliosa, aveva un bellissimo sorriso e un caratterino abbastanza vivace, ma mi piaceva comunque. Anche se la cooscevo da solo un giorno, provai una specie di amore nei suoi onfronti, probabilmente di ero innamorato, capii subito che Claire sarebbe stata la ragazza ideale per me. La volevo rivedere, la volevo nella mia casa, la volevo vicino a me. Nei giorni successivi la cercai per tutta Londra, ma non la trovai da nessuna parte, non mi potevo rassegnare, la dovevo ritovare per dirle ciò che provavo per lei. Claire sarebbe stata mia. ( Punto di vista di John ) In casa regnava la pace da quando quella rompipalle di Claire se ne era andata a casa sua, ero felice, spensierato, ma ogni volta che passavo davanti alla stanza in cui feci dormire Claire quando fecemmo incidente, avevo una fitta allo stomaco,come se qualcjno mi tirasse un pugno. Era strano: odiavo quella ragazza ma nello stesso tempo mi attirava. Beh, era proprio una bomba: un fisio perfetto, con delle curve mozzafiato e con un seno da capogiro, un volto angelico e un sorriso fantastico. Non riuscivo a dimenticarla, provai portandomi a letto altre ragazze, ma lei era sempre nella mia testa. Forse all'inizio con lei mi comportai da stupido, ma non potevi dire che mi piaceva. Forse provavo qualcosa per lei,era solo attrazione fisica o era amore? Tanto sapevo che le stavo antipatica e anche se sarebbe stato vero amore, lei non mi avrebbe mai accettato per il mio carattere. Le volevo far vedere il vero me, il vero John: sensibile, dolce e protettivo, ma avevo paura che una come lei, forte e decisa, mi avrebbe scambiato per un finocchio. Ero nel caos più assoluto. ( Punto di vista di Claire ) Un mercoledì mattina decisi di farmi una passeggiata proprio vicino la casa dei Beatles (volevo rivedere i miei amici) ma ero indecisa se suonarli al campanello. Ma non feci neanche in temoo a decidere che davanti mi ritrovai John. « Ciao piccola » disse lui accennando un sorrisetto beffardo. In quel momento non stavo provando solo disgusto per quel sorrisetto, ma avevo anche le farfalle nello stomaco. Ma perché?? « Ciao John » « Mi sei venuta a trovare? Hai ripensato alla proposta che ti avevo fatto? » « Senti Lennon, sono venuta qua per trovarvi, non per litigare né per sentire le tue battutine. » « Ok, come vuoi tu » fece spallucce « Ci sono Paul e gli altri? » domandai « Stanno tutti dentro » disse John dirigendosi verso il cancello, forse doveva uscire. « Tu non vuoi salutarmi? »dissi a John rimanendo un po' offesa per il suo comportamento menefreghista nei miei confronti. « Ho cose più importanti da fare » lo disse con molta freddezza « Devi far fare un giro a qualche ragazza?» e mi scappò una risata. « Mah, se ci capita.... Cos'è, sei gelosa? » « Figurati.» Beh, un po' ero gelosa, manon capivo il motivo. E quelle farfalle nello stomaco?? Non ne avevo la minima idea. John si allontanò, mentre io entrai in casa per salutare gli altri Beatles, e Paul.

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Capitolo 6
*** Sono felice di rivederti. ***


« Permesso. Si puó? » sussurrai per paura di disturbare qualcuno. « Claire!! Che gioia rivederti! » urló entusiasta Paul che corse per abbracciarmi. Quando mi strinse a se un brivido mi percorse la schiena: ci sarei stata un'intera giornata tra le sue braccia, fu un'emozione unica, mi sentivo al sicuro,da cosa non lo sapevo, ma fu cosí. Eri felicissima, e anche lui lo era. « Dai, entra » E Paul mi aiutó a togliermi la giacca. Che carino! « Come mai da queste parti?» « Sai, mi trovavo per qua e ho deciso di venirvi a trovare, e poi, mi mancavate »risposi un po' imbarazzata sentendomi le guancie in fiamme. « Anche tu ci sei mancata, Claier.» Mi guardó con uno sguardo terribilmente sexy e intrigante al quale non feci altro che arrossire ulteriolmente. Per distogliere lo sguardi da quegli occhi stupendi, iniziai a guardarmi in torno e notai che ci mancava qualcosa, o meglio, qualcuno. « Paul,ma George e Rongo dove sono?» « Stanni dormedo » « Cosa??! Ma sono quasi le undici! »dissi allarmata ma Paul, divertioto dalla mia espressione, mi tranquillizzó dicendo che erano soliti svegliarsi tardi e mi tranquilluzzai. « Allora Claire, che mi racconti di nuovo? » dimandò Paul offrendomi una fettavdi ciambella, a mio parere buonissima. « Niente di che. Voi? State registrando qualche nuovo album?» « Si, proprio oggi andiamo in studio a perfezionare qualhe brano. Ti ba di venire? » dimandó Paul con un' espressione simile a quella di un bambjno che chiede alla mamma un po' di caramelle. Io annuii con piacere. « Ehi Claire! Che bello rivederti! » Disse Ringo,seguito da George, scendendo dalle scale con ancora il pigiama addosso. Facevano tenerezza... Era ora di pranzo e, dato che Ringo mi invitó a rimanere, restai da loro. Cerso l'una arrivó anche John e facendo finta di non vedermi si sedette a capotavola; quandó la pasta fu pronta, inizziammo a mangiare, ovviamente cucinó Ringo. Io ero seduta vicino a George e, mentre gli altri ragazzi parlavano tra loro, lui mi sussurrò :« Lo sai che mi sei mancata? » annuii. « E sei mancata molto anche a John» agginse il ragazzo mentre ingurgitava la pasta come se non ci fosse stato un domani. Rimasi sconvolta da quelle parole: come facevo ad essere mancata a John? Era l'unica persona che mi odiava! Sbiancai in volto, mentre il mio stomaco fu invaso da un ondata di farfalle. « Cosa hai fatto Claire? Sembra che hai visto un mostro » chise Paul alkarmato « Per forza Paul, ha visto te » disse John ridendo come una iena. « No,no, sto bene » dissi riprendendomi un po'. No che non stavo bene, Goerge mi veva appena detti che John aveva sentito la mia mancanza, questo cosa poteva significare? Ero confusa, perchè d'un tratto mi venne voglia di saltare addosso a John e di baciarlo? Perché? Ero confusa ma cercau di non pensarci e di godermi il pranzo insieme ai Beatles.

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Capitolo 7
*** Lo sguardo ***


Verso le due di pomeriggio, io e i ragazzi andammo agli studi di regustrazione Abby Road, dove i Beatles incidevano i loro nuovi album. Er un luogo enorme, pieno di nastri, cassatte, strumenti musicali che vreavano una gran confusione. Entrammo in una stanza in cui c'era un signore, sulla trentina,vestito in modo impeccabile e con atteggiamenti eleganti. « Ciao Brain, lei Claire, una nostra amica » Disse Paul indicando me « Piacere Claire, io sono Brain Epstain, il menager di questi quattro sthpidi ragazzi » disse con molta raffinatezza ma nello stesso tempo anche molto ironico. « Dai Brain, dí che ci ami , non raccontare ste cazzate! » dusse John sbattendo più velocemete le ciglia, come se fosse una ragazza; Brain lo fulminó con lo sguardo. « Allora ragazzi, all'opera » ordinó deciso Brain. I Beatles iniziarono a suonare una serie di canzoni molto belle, dalle parole molto romantiche, stavano registrando l'album " A Hard Days Night" e rimasi molto soddisfatta. Quando Paul iniziò a cantare una canzone, intitolata "And I love her", e metre suonava e cantava dolcemente le parole della canzone,mi guardava con quel suo sguarda irresistibele e allo stesso tempo intrigante. Era assolutamete sexy, sia quando cantava sia quando parlavao da semplici amici. Da quello sguardo capii che non mi considerava solo come un'amica, ma come qualcosa di più. ( punto di vista di Paul ) Ti voglio Claire, ti voglio tutta per me. Ho bisogno di un tuo bacio, di una tua carezza, ho voglia di fare l'amore con te. "And I lover her" Si è vero, ti amo, non so come te lo devo dire Claire, io ti amo. Oh quanto mi piacerebbe se ricambissi il mio amore, sarei l'uomo più felice del mondo se ti avessi al mio fianco. Claire, ti amo. ( Punto di vista di Claire ) Mentre McCartney mi guardava mettendomi im imbarazzo e facendomi completamente sciogliere, guardavo anche glu altri e notai che John non era dell'umore giusto: guardava verso il basso,sbagliava qualche nota, non era il solito rompipalle e quando guardava Paul, lo guardava come se si fosse rassegnato, a cosa non lo sapevo. Mi dispiaceva tantissimo vedere John così e quelle poche volte che lui mi guardava accennandomi un sorrisetto, mi sentivo in colpa. John stava cosí perché io e Paul ci scambiavamo sguardi molto intensi, e lui in quel momento non poteva fare nulla per fermarci. Finita la registrazione, andai vicino ai ragazzi per farli i complimenti. « Sei stato bravissimo John » dissi al ragazzo e gli diedi un bacio tra le labbra ee guancie, al quale lui reagí con un abbraccio, ma non aggiunse ua parola. In quel momento avrei voluto sentire anche una di quelle sue battute pessime e cattive, basta che lo rivedevo come il John rompipalle e idiota. Poi mi diressi verso gli altri tre « Sei stato magnifico Paul » gli sussurrai, lentamente e sensualmete, all'orecchio. « Vieni » disse Paul afferrandomi il polso. Andammo in uno sgabbuzzino insonorizzato, come il resto dell'edificio, pieno di strumenti musicali. Paul inizió a baciarmi dicendomi ogni tanto frasi come "ti amo, ti voglio" e nel frattempo mi toglieva i vestiti. La cosa era reciproca ed io, presa dalla passione, misi le sue mani sui mieu abbindanti seni e il suo volto si illuminó; ci baciamo per piú di due ore fino a fare l'amore nello sgabuzzino. Fu fantastico,ma mi sentivo vuota, era come se mi mancasse un pezzo al quale Paul non riuscì a sostutuirsi, ma non ci pensai molto perchè ero più interessata a Paul e a fare l'amore con lui. Era davvero bravo,e con le donne ci sapeva fare

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Capitolo 8
*** Ascoltami ***


« Ti amo Claire » disse Paul ad occhi chiusi e con la testa appogia tra il mio collo e la spalla. « Anch'io Paul » risposi con un sospiro. Ma mentre ci stavamo scambiando le ultime carezze, io e Paul sentimmo la voce di George « Paul, Claire, dove siete?? Ohhh » « Stiami qui. Sta' zitto » disse Paul mentre si stava rivestendo. « Ma che diamine avete fat...» « Sta' zitto George, non dire niente a nessuno » odinó Paul a George con un tono di minaccia « Ok, ma muovetevi! Dobbiamo andare! » detto questo, George si allintanó. « Sei pronta amore? »sussurró dolcemente Paul. Mi aveva chiamata amore? Questo fu la conferma di quanto Paul mi amasse e ovviamente la cosa era ricambuata, na a quelle parole rabbrividii, mi fecere un effetto strano; forse perché non ero ancora abtuata, o perchè non ricambiavo abbastanza l'amore che provavo per lui? « Si, ho fatto » risposi a Paul. « Hai trovato Paul e Claire? »domandó John a George. « Si, stavano nello sgabuzzino » « E che ci facevano lí dentro? » chiese John con aria sospetta. George rise,ma John non capí il motivo di quella risata « Allora? » « Secondo te che potevano fare quei due soli soletti nello sgabuzzino? » disse George ridendo . John si fece scuro in volto. ( Punto di vista di John ) Come poteva aver fatto una cosa del genere Claire?Perchè proprio Paul? Che aveva lui che io non avevo? Ero un bel raazzo, affascinate e persuasivo, avevo sempre una battuta pronta e abmvevo un bel caratterino. Forse fu per questo che scelse Paul, per il suo carattere: lui non era come me, lui era dolce, tenero e romantico, io ero piú concreto. Forse non mi scelse perchè mi sono comportato male con lei dal giorno dell'icidente? Probabile... ma ora mi sentii vuoto,senza piú uno scopo nella vita: la ragazza che amavo segretamente stava aveva appena fatto l'amore con il mio migliore amico. Non mi rimase che dirle ció che provavo e sperare di farle canbiare idea, anche se oramai le carte erano giá state scoperte. ( punto di vista di Claire ) Ritornammo a casa ch erano le sette passate e mentre Ringo preparava da mangiare, mi sedetti sul divano. « Posso parlarti? » mi chiese John « Certo » Mi prese per mano e mi portó fuori, sulle scalette davanti all'ingresso. « Che mi devi dire John? » « Scusami per come mi sono comportato con te, io non sono così. Ho reagito così perchè, perchè tu.... tu mi...» « Ehi ragazzi, la cena è pronta! » annunció Paul dandomi un bacio a stampo sulle mie labbra. John si interruppe e, dopo il bacio, ritornó dentro senza neanche dire una parola, lasciando insospeso il nostro discorso. Quella sera John non si sedette a tavola insieme a tutti noi,ma rimase in camera sua. Finita la cena, mi alzai e andai davanti alla sua porta. « Posso entrare? » chiesi ma lui non rispose. Sentivo John farfugliare qualcosa e mi rattristai quando John iniziò a piangere. Perchè stava piangendo uno forte come lui? Cosa mi voleva dire? Mi accasciai davanti alla porta della stanza di John e rimasi lì per un bel po'. « Dai Claire, andiamo a dormire »disse Paul baciandomi la forte. Io annuii. " Ti viglio bene John " pensai mentre una lacrima stava scendendo dai miei occhi.

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Capitolo 9
*** Rivelazione ***


Il mattino seguente mi alzai molto presto e, dato che Paul stava ancora dormendo, decisi di fare colazione. Scesi al piano inferiore e vidi John seduto su uno sgabbello della cucina, con una tazza di té tra le mani e stranamente era giá vestito. « Lo sai che i bambini a quest' ora devono ancora dormire? » dissi ridacchiando a John, ma lui mi rispose con un tiepido sorriso. « Cos' hai fatto? Sembri depresso » dissi avvicinandomi di piú a lui. « Cosa te lo fa pensare? » rispose John mentre sorseggiava il suo té. « La tua faccia. Sei così strano... » « Che cazzi intendi con strano? » disse John surriscaldandosi un po'. « Ma niente! Solo che a volte sei spudoratamente allegro e rompipalle, altre volte hai il muso. »risposi un po' scocciata. « Sai chi cazzi é starana qui? Sei tu!! Non ti fai mai i cazzi tuoi! Vai al diavolo! » urló Johm furioso e uscí di casa,sbattendo forte la porta e facendo svegliare gli altri ragazzi « Cosa è successo? » disse allarmato Ringo, ma io mi illimitai a indicare ls porta. « É stato John vero? » disse Paul baciandomi la fronte. « Si » risposi. Dopo un paio di minuti la situazione si era calmata e, dopo aver finito i fare colazione, Ringo si avvicinó a me. « Posso parlarti un attimo? » « Si » risposi e Ringo mi afferró il polso, portandomi sugli stessi scalini in cui John mi parló la sera prima. « Sai perchè John si comporta cosí? » Mi domandó Ringo serio in volto. « Perchè forse é strano? » risposi « No Claire, non è strano,è semplicemente innamorato di te » « Cosa?? » ero scioccata « John é innamorato cotto di te, si comporta cosí perché non sopporta vedere te stare con Paul,e il bello che non puó fare niente per impedire tutto ció perché non solo ferirebbe te, ma anche il suo migliore amico. Gli fa male vedere voi due insieme, ma sono sicuro che per vederti felice accetterá la vostra relazione. Ma ora devo chiederti una cosa, ma a te piace veramente Paul? » Mi si geló il sangue a quella domando e sono sicura ch mi sbiancai. « Be'... » scoppiai a piangere « Io so che a te Paul non piace quanto ti piace John. L' ho notato che soffri quando John non ti parla. » disse Ringo asciugandomi le lacrime e acarezzandomi i capelli. « Io voglio bene a Paul, ma io voglio John » dissi cercndo di non piangere. « Lo so Claire, lo so. Dai un po' di tempo a John e tutto si risolverà, vedrai » disse tranquilli Ringo; annuii. Ringo aveva capito tutto e aveva ragione, aspetteró John e alla fine si risolverá tutto.

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Capitolo 10
*** Compleanno 1 ***


Passarono due mesi da quando John se ne andó di casa senza aver fatto ritorno, ed io soffrivo tantissimo. Mi mancava il suo volto, la sua vice, i suoi occhi e mi mancavano anche le sue battute. Che fine aveva fatto? Sarebbe mai tornato a casa? Paul mi disse che vedeva John solo quando dovevano registrare qualche canzone, altrimenti non lo vedeva mai; proprio a cena uscí questo discorso. « É da parecchio che John non si fa sentire » disse Paul mentre sorseggiava un po' d'acqua. « Giá, forse sará andato a dormire a casa di qualche ragazza » aggiunse George che aveva giá finito di mangiare. Io e Ringo ci guardavamo e mi sentivo piú sicura al suo sguardo rassicurante. « Allora, Claire, domani é il tuo compleanno! » disse entusiasta Paul baciandomi la guancia, ma i suoi baci ormai non mi elettrizzavano piú. « Giá » dissi guardando il piatto ormai vuoto. « Ti voglio bene » Aggiunse Paul bacindomi nuovamente la guancia. Mistavo sentendo a disagio con tutti quei baci che per me non avevano piú nessun significato. « Ma smettetela con queste smancerie! » intervenne (per fortuna) il buon vecchio Ringo, che aveva percepito il mio disagio. Finita la cena, andammo a dormire; quando io e Paul stavamo sul lett, abbraccisti l'un laltro, lui mi disse :« Claire, mi amerari sempre? » Gelai... « E-ehm, s-si » e chiudemmi gli occhi. ( Punto di vista di John ) Erano due mesi che nom rivedevo Claire, la mia amatissima Claire. Mi mancava terribilmete, la sognavo ogni notte e l oensavo ogni giorno, mi ferivo il cuore quando passavo davanti alla asa in cui abitava lei e i miei amici. Me ne andai di casa perché non sopportavo piú di vedere Paul e Claire stare insieme e non sopportavo l'idea di vedere Claire che non era la mia ragazza. Ero geloso di Paul... Perchè lui si fotte sempre le ragazze che a me piacciono veramente? Ma domani era il compleanno di Claire, e la stupiró con una bellissima sorpresa. Claire, ti amo. ( Punto di vista di Claire ) La mattina successiva mi svegliai molto allegra (era il mio compleanno!) e come scesi la rampa di scale per andare al piano inferiore, vidi i tre Beatles cantarmi la canzoncina degli auguri. « Questo é tuo » disse Paul porgendomi un regalo e dandomi un bacio a stampo. « Lo abbiamo fatto tutti e tre » Aggiunse Goerge. Scartai il regalo e vidi un bellissimo vestito rosso acceso, con un colletto di pizzo bianco. Era semplicemente stupendo « Grazie ragazzi » dissi emizionandomi e abbracciai tutti e tre i tre. Dopoa colazione, decidemmo di uscire e appena aperta la porta, vidi sul muro difronte la nostra abitazione una scritta enorme :" Auguri " seguita da un'altra scritta piú piccola :" Ti amo. from J. " Sapevo chi li aveva scritto e mi sentii piú sollevata. " Anch'io ti amo " pensai tra me e me.

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Capitolo 11
*** Compleanno 2 ***


Quella sera decidemmo di andare a festeggiare il mio compleanno ad un pub. Per l'occasione mi misi il vestito nuovo che Paul, George e Ringo mi avrvano regalato, abbinato ad un paio di scarpe col tacco; mi truccai come se fossi una star del cinema e mi feci vedere da Paul. « Che ti sembro? » « Una strafiga! » dissr Paul eccitato per come mi ero vestita e per come quel vestito valorizzava le mie forme e mi bació. « Siete pronti piccioncini? » disse George « Si si » risose Paul. « Sei pronta per vedere il tuo principe azzurro? » mi sussurró Ringk facendomi l'occhiolino ed io feci un si con la testa. A quella festicciola sarebbe venuto anche John e l'idea mi preoccupava molto, come avrebbe potuto reagire John? Avevo mille idee per la testa ma, quando arrivammo al pub, non feci altro che pensare a quel fracassi che c'era. La musicavera ad altissimo volume, c'era gente che ballava, che urlava, persone che mangiavano.... non si capiva niente!! « Quello é il nostro tavol!! » Urló George con tutta la voce che avevva facendosi a malapena sentire a causa di tutto quel rumore. Dopo aver ordinato i nostri panini, vidi un ragazzo, alto e magro, avvicinarsi verso di noi. Era John. « Ciao ragazzi » disse John « Ciao Claire » e abbassó lo sguardo terra. « Ciao John. Sono felice di riederti » risposi Arrivarono i panini e la serata stava procedendo molto bene, George stava mangiando di tutto e di piú, Ringo lo avevamo perso nell pista da ballo, mentre Paul uscí fuori per fumarsi un sigaretta ma avendo rincontrato un suo vecchio amico, si fermó a parlare per ore e ore. Al tavoli rimanemmi solo io e Johm e tra noi due c'era tantissimo imbarazzo e per spezzare quell'atmosfera me ne andai in bagno con la scusa di aggiustarmi il trucco. Ma quando giro l'angolo per andare in bagno, un mano mi afferra il polso, mi giró e vidi John; rimasi senza parole. « Sei bellissima » disse guardandomi dritto negli occhi, accennai un sorriso, ero diventata tutta rossa. « Grazie per la sorpresa che mi hai fatto questa mattina » dissi a John senza fargli notare il mio imbarazzo. « Ti amo Claire » sussurró Johm al mio orecchio e mi bació. Setivo le labbra nadare a fuoco e il mio cuore che stava per scoppiare. Non feci in tempi a rispondere che ci trovammo nel bagno a far l'amore. Mi abbassó la cerniera del vestito e delicatamente mi accarezzó i fianchi ed io feci la medesima cosa. Ero elettrizzata e anche lui, si vedeva aspettava da tanto quel momento. I nostri corpi erano diventati uno solo ed ero la ragazza piú felice del mondo, stavo facendo l'amore con John Lennon, il mio John.

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Capitolo 12
*** Vero amore ***


« Sei bellissima Claire » disse John baciandomi delicatamente il collo e stringendomi in vita. « Ti amo, ti ho sempre amata, dal primo istante che ti ho vista. Scusami per come mi sono comportato, ero solo geloso di Paul: soffrivo vedere lui con te, volevo stare io al suo posto m tu non mi volevi. » aggiunse « Shhh... ti amo » sussurrai a John baciandogli il lobo dell' orecchio. Eravamo bel pieno della passione: mi baciava ovunque e coi baci scendeva sempre di piú, mi eccitavo tantissimo bel sentire la sue labbra roventi baciare il mio linguine o quando mi sfiorava il seno. Mi venivano i brividi di piacere e volevo che quel momento durasse in eterno. ( Punto di vista di John ) Oh Claire, quanto sei bella! Quanto mi piace quando la tua mano mi accarezza il petto e la tua bocca tocca la mia, quando mi accarezzi la schiena, quando ti stringo e sento il tuo corpo vicino al mio sento un emozione unica che non ho mai provato con nessun'altra ragazza ( e ne ho avute tante! ). Questo momento non lo dimenticheró mai e poi mai, il tempo che ho dovuto aspettare ne é valso la pena; ti amo Claire, diventa subito mia, non tornare da Paul, lui non ti merita. ( Punto di vista di Claire ) Rimanemmo per molto tempo uno attaccato all'altro ma, per non far suscitare qualche sospetto, dovemmo fermarci e rivestirci. Ritornammo in sala, ancora molto rumorosa, e vidi tutti i miei amici guardare me e John. « Dove sei stata tutto questo tempo Claire? » mi domandó Psul un po' arrabbiato « Ero in bagno per aggiustarmi il trucco » risposi immediatamenta, per far finta di niente. Mi sedetti accanto a Paul e vicino a me si sedette John che, ogni tanto, mi appiggiava una mano sulla mia gamba, senza farsi accorgere da nessuno. « Guarda John, che ne dici di quelle due ragazze sedute a quel tavolo? Sono uno schianto! Ci andiamo? » Domandó George eccitato all' amico, ma John non ci fece molto caso. « No, non ho voglia... sono troppo bello per loro » disse John guardandomi con la coda dell'occhio. « Da quand' è che non ti interessano piú le ragazze? » domadó perplesso Paul. « Da qualche minuto suppongo » rispose John; notai Ringo che mi fece l"occhiolino ed io sorrisi: quel ragazzo mi capiva al volo. Passai tutta la serata in compagnia di John: ballavamo insieme, ridevamo e parlavamo e piú passava il tempo e piú Paul ci guardava con fare strano. Forse era stupito per ilfatto che io e John non c'eravamo ancora scannati, ma ormai quei tempi erano finiti o forse perché ci voleva tenere sott'occhio.... Comunque sia, ritornammo a casa alle tre di notte e prima di andare a dormie Jihn mi prese per i polsi e mi bació. « Notte amore mio » disse « Notte John » e gli diedi un bacio e per fertuna non ci vide nessuno.

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Capitolo 13
*** Pensieri ***


La mattina seguente Paul, Ringo e George erano usciti molto presto per fare delle commissioni importanti, mentre io, stanca per la serata precedente, ramasi a casa con John. Erano le 9.00 e mi stavo facendo la docci quando sento delle mani appoggiarsi sul mio bacino. Avrei riconosciuto ovunque quelle mani: era John. « John! Mi hai fatto prendere un accidente! » gli dissi facendo finta di essere arrabbiata. « Scusami my lady » rispose Johm come se fosse un gentiluomo e inizió ad acarezzarmi i finchi, poi passó a baciarmi il collo e in men che non s dica, ci ritrovammo di nuovo a far l' amore coscienti del fatto che gli altri Beatles potevano ritornare da un momento all'altro. John era bravissimo a fare l'amore, diecimile volte meglio di Paul: sapeva le mie parti deboli e sapeva essere proprio coinvolgente e appassionante. « Ti dispiace se mi vesto daanti te? » dissi un po' imbarazzata anche se era stata una domanda assurda deto che avevamo appena fatto l'amore. « Preferico pú se rimarresti svestita » rispose Johm col suo tipico modo di fare, ancora nudo seduto sul mio letto. Gli feci una linguaccia e dopo esserci vestiti, scendemmo a fare colazione. Erano le 11.15 quando gli altri tre Beatles rincasarono. « Ciao Claire » disse Paul baciandomi ma non risposi apassionatamente a quel bacio ormai privo di senso. « Cha hai fatto? » disse ancora Paul vedendo che non avevo reagito al suo bacio ma io misi la scusa di essere ancora stanca e lui annuì. « Comunque oggi alle 14.10 dobbiamo stare da Brian » comunicó Ringo e gli altri tutti all' unisono dissero un forte "no". Il tempo passó velocemnte stando con John e le 14.00 arrivarono subiti. « Se vuoi puoi venire con noi » fisse John « Ok, tanto non avevo niente da fare! » risposi entusiasta. Arrivammo puntuali alli studio di registrazione e i Beatles incominciarono subito a suonare. Mentre cantava, John mi guardava con occhi desiderosi al quale non potevo far altro che guardarli; quando suonavano A Hard Day' s Night, John non faceva altro che guardarmi, ed io ricambiavo quel rovente sguaro. ( Punto di vista di John ) " It's been a hard day's night, and I've worken like a dog [...] But when I get to you, I find the things you do" Sei bellissima Claire. Vorrei gridare al mondo imtero che ti amo ma c'è ancora Paul. Perchè non lo lasci? Lo so che sembra brutto dirlo, ma Paul non è fatto per ts. Io ti amo veramente e spero che glielo dirai al piú presto ( Punto di vista di Claire ) Quando finirono di suonare, mi avvicinai prima a John e poi a Paul, che rimase compleatamente sconvolnto. ( Punto di vista di Paul ) Claire, perché sei andota prima vicino a Jihn e poi a me? Ultimamte stai dando troppe attenzioni a John fino a quando due mesi fa vi scannavate a vicenda; questa storia mi puzza... o sono migliori amuci o sono amanti, ma spero col tutto il cuoreche siano solo amici .

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Capitolo 14
*** Segreto ***


Passarono settimane,ma io e John eravamo ancora amanti perchè non ebbi il coraggio di lasciare Paul. Una mattina Paul era uscito per fare la spesa, Ringo e George erano da Brian per perfezionare le loro parti nelld canzoni, allora, essendo solo cin John, andai a svegliarlo. « John!! » urlai « Che c'è? Guarda che sono sveglio! » disse John e mi afferró per i fianchi facendomi avvicinare a lui. Mi misi a cavalcioni su di lui e iniziai a baciargli il petto e lui, toltosi i boxer, inizió ad entrarmi detro e contemporaneamente mi accarezzava la schiena. Ma quel giorno non ci accontentammo solo di farlo sul letto, ma lo facemmo anche in bagno e sul divano che, essendo bello grande, poteva farci fare qualsiasi movimento. « Ti amo John » dissi a Johm prima di avere un orgasmo e lui rispose continuando il suo compito;ma la pota d'un tratto si aprí: era Paul. Ci vide uno sopra all'altro, nudi e a far l'amore. « Ma che cazzo sta succedendo qui! » inizió a urlare Paul « Ti posso spiegare tutto » dissi cercandomi di coprire con il copridivano. « Che mi vorresti spiegare? Come avete scopato tu e quell'altro puttaniere? » disse Paul arrabbiato indicando il suo migliore amico. « A chi cazzo lo dici puttanire? » intervení John serio « Io la amo » aggiunse stando ancora nudo. Paul, appena sentite quelle parole,se ne andó lasciando me e John scioccati, ancora sul divano entrambi nudi. Paul non ritornó per pranzo e ne apprifittai per parlarne con Ringo « Claire, digli i fatti cosí come stanno, secondo me Paul giá lo aveva capito » disse Ringo « Dici? » e lui annuí. La sera stessa Paul ritornó e, motivata dalle parole di Ringo, gli chiesi se poteva parlare con me. « Che vuoi? » domandó Paul scocciato « Per quanto riguarda questa mttina, ti chiedo scusa, ma io amo John » a quella frase Paul sbianchì. « L' ho amato del rimo momento che l' ho visto, anche tu mi piaci Paul,ma piú come amico, io a Jogn lo amo. « Lo avevo giá capito... ma se tu lo ami veramente, va' da lui, non ti costeingo a stare con me perchè io voglio solo che tu sia felice » rispose Paul sussurrando un "Ti amo". Lo abbracciai e lo ringraziai dandogli un bacio sulla guancia, dopo corsi subito da John e ci abbracciammo felicemente finalmente davanti a tutti. Ero felicissima che Paul fosse stato cosí comprensivo e che Johm sarebbe stato solo mio, MIO.

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Capitolo 15
*** The end ***


Passarono dei mesi ed i Beatles, dal ritorno dal loro tour in America, divennero più famosi di prima, ormai li conoscevano in tutto il mondo. Ringo e George si fidanzarono e anche con delle belle e simpatiche ragazze, per quanto riguarda Paul, be', non ancoravsi era ufficialmente fidanzato ma aveva solo dei rapporti occasionali, ma ultimamente stava frequentando una ragazza dai capelli rossi, un po' antipatica. Per quanto riguarda meve John, che dire, ci amavano tantissimo e nessuno ci poteva separare; ora sono passati tanti anni dal giorno in cui io e John ci siamo conosciuti, in quello strano incidente, ed ora siamo felicementi sposati e abbiamo una bambina di sei anni di nome Julia, in ricordo alla madre di John. Sono felice della mia vita e lo saró sempre fino a quando avró accanto a me Julia e il mio amatissimo John.

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