Fairy Tail - Una gilda di pirati

di toolazytodiee
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo uno ***
Capitolo 2: *** Capitolo due ***
Capitolo 3: *** Capitolo tre ***
Capitolo 4: *** Capitolo quattro ***
Capitolo 5: *** Capitolo cinque ***
Capitolo 6: *** Capitolo sei ***
Capitolo 7: *** Capitolo sette ***



Capitolo 1
*** Capitolo uno ***


Capitolo uno
 
Era una fresca sera d’estate e una ragazza dai capelli biondi come grano era intenta a non farsi scoprire mentre apriva la cassaforte posta dietro un finto pannello nello studio del padre, con l’intenzione di prendere la quantità di jewels che le sarebbero serviti per arrivare fino alla città più vicina e trovare una sistemazione.
Lucy Hertphilia era stanca di quella vita monotona e piena di falsità che viveva ormai da anni, non sentiva di appartenerle. Lei non era fatta per le feste di nobili, dove non si faceva altro che mentire pur di salvare le apparenze che li accompagnavano. Lucy li odiava, ma più di tutti loro, odiava suo padre che la costringeva a fare ciò che lei odiava senza curarsi minimamente di cosa provasse.
Dalla morte della madre, avvenuta quando la ragazza era ancora piccola, si sentiva perennemente sola, chiusa in una gabbia fatta di mura e alti cancelli, e nonostante il padre notasse lo stato d’animo della giovane, rimaneva impassibile, sempre con il suo solito atteggiamento inflessibile. Lucy lo avrebbe volentieri preso a pugni, lui e il suo essere distaccato. 
Presi i jewels necessari, uscì furtivamente dalla residenza portando con se solo un piccolo zainetto con dentro lo stretto indispensabile che le serviva per iniziare il suo lungo viaggio; sentiva di poter iniziare una nuova vita, una vera vita, lontano dalla falsità che l’aveva accompagnata fino ad ora. Decise di fare una piccola sosta in spiaggia, ormai il sole era tramontato e lì non avrebbe incontrato nessuno. Così iniziò a camminare per una stradina poco affollata, fermandosi ogni tanto per sbirciare le grandi vetrine dei negozi.
Era quasi notte fonda quando arrivò al tratto di strada che passava di fianco al grande porto. Girò il volto verso il mare, notando le luci delle grandi navi in lontananza brillare sull’acqua, ma la cosa che attirò maggiormente la sua attenzione fu una gigantesca nave ancorata di fianco al pontile e da cui provenivano urla e schiamazzi di ogni tipo, rise nel sentire alcune frasi provenire dal ponte di quell’assurda nave. Incuriosita, si avvicinò maggiormente, ma si fermò di colpo nel vedere quella che doveva essere una persona volare –letteralmente- giù dal ponte e cadere dritto nella sua direzione. Rimase immobile, non riuscendo a muoversi per quanto era surreale la scena che le si presentava davanti.
L’ultima cosa che vide prima di cadere rovinosamente a terra fu un ammasso di capelli disordinati color rosa, che spiccavano anche grazie ai raggi della luna.
Si ritrovò per terra, con la schiena sulle assi di legno del pontile e quella strana persona dai capelli rosa distesa su di lei, e aveva la testa sul suo seno! Alzando di scatto il busto da terra fece finire la testa del malcapitato sulle sue gambe e con un altro scatto veloce scivolò indietro credendo che la testa rosata finisse sul pontile, ma non accadde. A due centimetri dal legno, la persona si fermò e si alzò mettendosi a sedere a gambe incrociate sul pontile, passandosi una mano tra i capelli per buttarli indietro prima di grattarsi leggermente la nuca. Indossava una giacchetta nera senza maniche, dei larghi pantaloni bianchi con un pezzo di stoffa nero che li copriva tenuto su con una cintura alla vita e dei sandali neri. Da come si presentava, sembrava essere abbastanza alto, e aveva un corpo davvero tonico; la ragazza non poté far altro che pensare a quanto fosse bello quel ragazzo mentre piano risaliva i muscoli del torace, passando per le grandi spalle e soffermandosi poi sul suo volto. La testa era china, rivolta verso il basso, non riuscì a vedergli gli occhi, ma sono una massa informe di capelli rosa chiaro. Trattenne a stento una risatina nel pensare che quel ragazzo tanto attraente avesse dei capelli così assurdi, e questo attirò l’attenzione del rosato su di lei. In quel momento notò gli occhi verdi del ragazzo, di uno strano colore visto che erano illuminati solo dai raggi della luna e dalle poche luci di fianco ai lati del pontile. La stava osservando, proprio come lei aveva fatto poco prima con lui.
Era stato attirato dalla risata trattenuta della ragazza e subito aveva alzato lo sguardo. Probabilmente era una delle ragazze più belle che avesse mai visto. Indossava una maglietta bianca senza maniche che si chiudeva con una zip sul davanti, con delle strisce blu di fianco alla chiusura e attorno alle spazio dove sarebbero iniziate un paio di maniche, una gonna blu e degli stivaletti neri. Al ragazzo non sfuggirono le gambe snelle e il seno prosperoso che aveva, ma decise di non soffermarsi lì, dopotutto non voleva passare per pervertito; passò invece al volto della ragazza e adesso pensò che fosse senza alcun dubbio la ragazza più bella che avesse mai visto. I capelli lisci e biondi color grano le ricadevano sulle spalle, fasciandole perfettamente il contorno del viso, alcune ciocche erano legate in un nastro sul lato destro, le sue labbra erano leggermente schiuse e carnose, ma non troppo, infine gli occhi, erano di un color cioccolato, leggermente più grandi del normale e lo stavano guardando, come lui stava facendo con i suoi.
All’improvviso si sentirono come incatenati l’uno negli occhi dell’altra, una sensazione strana che nessuno dei due capiva a fondo poiché non avevano mai provato nulla di simile; per scacciare quel silenzio orribile che li stava opprimendo, il ragazzo le rivolse un enorme sorriso, lasciando intravedere i canini appuntiti più del normale, facendo sorridere anche la ragazza.
 
Ehm … mi spiace tanto per esserti caduto addosso, non era assolutamente mia intenzione” le disse in tono gentile, tuttavia il timbro leggermente roco della sua foce fece rimanere per qualche secondo la ragazza incantata, poi si riprese e distolse lo sguardo dal ragazzo guardando la nave dietro di lui con occhi colmi di curiosità
 
Il ragazzo parve rendersi conto del significato di quello sguardo e si girò a guardare la sua nave. Sorrise prima di alzarsi e tendere un braccio verso la ragazza per aiutarla ad alzarsi, lei afferrò la sua mano e gli parve di andare in fiamme, e probabilmente non capitava solo a lui visto che la ragazza gli lasciò subito la mano, lasciandogli una strana sensazione di vuoto avendola di nuovo lungo il suo fianco.
 
T’incuriosisce quella nave?” le disse divertito e indicandola con in pollice portando la mano alla sua spalla
Non capita tutti i giorni di vedere un ragazzo dai capelli rosa cadere da una nave tanto grande, sai?” rispose divertita annuendo, e questa volta fu il turno del ragazzo di incantarsi al suono della sua voce, era così sottile e delicata, nulla a che vedere con quella stridula di alcune ragazze che aveva avuto il dispiacere di sentire poco prima facendo il suo solito giro di esplorazione
T’inviterei a salire con me, ma credo che data l’ora tu debba tornare a cas-“ non riuscì a finire la frase che la ragazza lo interruppe bruscamente prendendogli una mano tra le sue e portandole poi all’altezza del petto, poco distante dal suo seno; a quel gesto deglutì cercando in ogni modo di non far cadere lo sguardo sul seno prosperoso e abbastanza scoperto della bionda
Se sono qui a quest’ora è proprio perché non ho nessuna intenzione di tornare a casa mia” disse veloce, tutto d’un fiato per poi continuare abbassando leggermente il capo e facendole ricadere delle ciocche sulla fronte “Ti prego, portami con te” aggiunse poi con voce tremante e ad un tono più basso
Devi sapere che è una nave di pirati, se Sali poi dovrai entrare a far parte della nostra ciurma” le disse alzandole il viso portando due dita sotto il suo mento e, notando i suoi occhi lucidi, le sorrise “Sicura di volerlo fare?” le chiese infine piegando leggermente la testa di lato continuando a sorriderle dolcemente
Pirati hai detto?” disse retoricamente la ragazza fingendo di pensarci su prima di rispondergli “Mi sembra divertente come cosa, sono eccitata solo all’idea di entrare a far parte di una ciurma di pirati” ammise poi facendo un paio di saltelli allegra “Piuttosto, tu sei sicuro che io possa venire?” si fermò diventando di nuovo seria e avvicinando il suo volto a quello del ragazzo, che non si mosse dalla sua posizione, divertito
Certo che puoi! Più si è e più ci si diverte; dai vieni!” e così dicendo le prese la mano iniziando a salire per la piccola scaletta che portava sul ponte “Yo Master, abbiamo una ragazza che vuole entrare far parte della nostra gilda” disse entusiasta tenendo ancora per mano la ragazza, che arrivata di fronte a tutti i compagni del ragazzo arrossì leggermente
 
Poi alzando lo sguardò notò com’era realmente quel gruppo: gente ubriaca che dava di matto, altra gente ubriaca che invece se ne stava tranquilla continuando a bere e sfogando le proprie pene scoppiando in lacrime, ragazzi che si azzuffavano come se non ci fosse un domani, altri intenti a fumare sorseggiando enormi boccali di birra, alcune ragazze che mangiavano e parlavano al bancone e infine una minuta ragazza dai capelli azzurri catturò la sua attenzione, in tutta quella confusione quella ragazza riusciva a leggere il grosso libro che aveva davanti e sembrava che niente riuscisse a distrarla; poi rivolse lo sguardo verso il ragazzo dai capelli rosa di fianco a lei che nel frattempo le stava sorridendo come ad incoraggiarla a parlare al così detto master. Imbarazzata chiese dove fosse poiché non lo riconosceva e a quel punto sentì un colpo di tosse provenire da qualche parte davanti a lei.
 
In basso” la richiamò una voce adulta, quasi da anziano e lei abbassò lo sguardo
Kyaaah!” urlò colta di sorpresa. Un basso vecchietto le era davanti, con uno strambo cappello con orecchie da giullare a strisce e strane scarpe dalla punta leggermente rivolta all’insù “Mi scusi, non volevo, mi ha .. ecco … colta alla sprovvista” cercò di scusarsi la ragazza portando le mani sulle ginocchia e abbassandosi leggermente in segno di scuse
Ohi nonnetto, lei ora è dei nostri vero?” disse in rosato sorridendo alla bassa figura davanti a se
Come ti chiami ragazzina?” le chiese quest’ultimo facendole cenno di alzarsi
Mi chiamo Lucy” rispose sorridendo leggermente
Solo Lucy?” le chiese ancora il vecchietto con fare indagatore
Sì, ormai il mio vecchio cognome non mi appartiene più” continuò facendo sparire il suo sorriso
Bene allora” con un colpo di tosse si schiarì la voce per poi girarsi verso il resto della ciurma e arrivando con un salto sul bancone del bar prima di sedersi su di esso a gambe incrociate “Statemi a sentire banda di idioti!” iniziò sbattendo un pugno sul tavolo per attirare l’attenzione di tutti “Abbiamo una nuova nakama qui con noi questa sera, quindi almeno ora cerchiamo di fare bella figura e di non farla scappare a gambe levate” le risate delle persone ubriache non tardarono ad arrivare, come i rimproveri del master che gli urlava di essere dei cretini e fingendosi offeso per aver interrotto il suo discorso “Il suo nome è Lucy, ed è la bella ragazza bionda vicino a Natsu” continuò la sua presentazione, facendo girare tutti verso di lei che, sentendosi fin troppo osservata, abbassò lo sguardo notando solo ora di avere ancora la mano in quella del ragazzo,  quel contatto era talmente naturale che non la sentiva nemmeno più la mano del ragazzo, così subito la liberò dalla sua presa e quest’ultimo parve stupirsi quando le loro mani si separarono, probabilmente aveva provato la stessa sensazione della ragazza e aveva dimenticato di averle ancora unite “Mirajane! Prendi il timbro magico!” urlò poi il master ad una ragazza albina e con un sorriso mozzafiato che era dietro al bancone, mentre faceva cenno alla bionda di avvicinarsi
Forza, vai. Ora sarai a tutti gli effetti una di noi” disse il ragazzo che le era di fianco e che avrebbe dovuto chiamarsi Natsu, e sorridendogli si diresse al bancone dal master, sotto gli occhi curiosi della gilda e quelli un po’ perversi di alcuni ragazzi intenti a guardare le sue curve
Dove e di che colore lo vuoi Lucy?” le chiese gentilmente Mirajane sorridendole e tenendo il timbro a mezz’aria
Qui” disse indicando il dorso della mano destra “Mh, direi che va bene rosa” continuò ricambiando il sorriso dell’albina
Va bene allora” e così dicendo premette leggermente il timbro sulla mano della bionda su cui poco dopo comparve lo stemma della gilda di un tenero rosa
 
Ringraziò il master e Mirajane prima di dirigersi verso Natsu e sorridergli entusiasta, un sorriso che il rosato non tardò a ricambiare. 

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Capitolo 2
*** Capitolo due ***


Capitolo due
 
Lucy era entrata a far parte della gilda da poco più di un paio di ore, ma le erano bastate per vederne davvero di tutti i colori.
Si alzò dal suo tavolo per dirigersi verso il bancone, lasciando Natsu e il suo gattino blu, Happy, intenti a ridere ripensando alla loro ultima missione. Sorrise nel vedere quanto sembravano divertirsi i suoi due nuovi amici e, dopo avergli lasciato un’ultima occhiata, continuò a dirigersi verso il bancone; ma quando era ormai a metà strada, nel mezzo del ponte, sentì una leggera pressione sulle spalle. Girò il volto ritrovandosi di fianco un ragazzo dai capelli castani, quasi arancioni, e si rese conto che quella “leggera pressione” che sentiva non era altro che il braccio di quest’ultimo. Chi gli aveva detto di potersi prendere tanta confidenza con lei? Quel ragazzo la stava già infastidendo parecchio; ed evidentemente il suo comportamento non infastidiva solo la ragazza, perché, ad un tavolo poco distante, un ragazzo dai capelli rosa si stava trattenendo dal prendere a pugni quel ragazzo tanto invadente.
 
Scusami, tu saresti?” chiese, con un tono più acido di quanto voleva probabilmente, ma quel ragazzo la infastidiva davvero troppo
Mi chiamo Loki” le sorrise “E non ho saputo resistere al tuo fascino Lucy” le disse poi stringendola di più a lui per il braccio che le aveva posato sulle spalle; gesto che Natsu non si fece sfuggire, ma ciò che si fece sfuggire fu una piccola fiamma partita dal suo sbuffo di rabbia
Ohi fiammifero, qualcosa ti da fastidio?” sentì chiaramente Lucy, era la voce di Gray, lo “pseudo-nudista” della ciurma –come lo aveva denominato lei, per ovvi motivi- che punzecchiava Natsu
Sta zitto ghiacciolo! Cerchi rogne per caso?” gli rispose a tono Natsu, ed in quel momento la bionda si girò verso di loro, notando come il rosato sembrasse prossimo ad una crisi di nervi; al pensiero le scappo una piccola risata, che Natsu sentì forte e chiara e si calmò leggermente a quel suono cristallino che gli arrivò alle orecchie
Per quanto hai ancora intenzione di tenere il tuo braccio sulle mie spalle?” chiese infastidita a Loki, che non accennava a staccarsi da lei
Non so” questa fu l’unica risposa da parte del ragazzo. Mossa sbagliata Loki, infatti Lucy si infastidì maggiormente dopo quella frase e con un movimento veloce si tolse il braccio del ragazzo dalle sue spalle
La prossima volta dovresti provare a chiedere se ad una ragazza sta bene quello che fai, idiota” e detto questo si allontanò da lui, dritta verso il bancone, lasciandolo lì in mezzo al ponte e sotto lo sguardo divertito di Natsu ed Happy
La ragazza ha carattere, neh Natsu?” chiese il piccolo exeed all’amico
Puoi ben dirlo Happy” gli diede ragione il ragazzo, cercando di trattenere le risate; Loki se l’era meritata quella reazione
Per questo ti ha colpito?” chiese il blu coprendosi il muso con le zampette nel vedere la reazione dell’amico
Ma che vai blaterando Happy?!” gli rispose con voce più stridula di quel che credeva, mentre un leggero rossore si faceva largo sulle sue guance
Lei ti piaaaaaaace!” disse infine il gattino, volando via per non essere colpito dal pugno del rosato
 
Intanto, dalla parte opposta del ponte, Lucy era arrivata al bancone dove ad accoglierla c’era una sorridente Mirajane ad accoglierla. “Iniziamo bene” pensò la bionda mentre si sedeva su uno degli sgabelli del bancone, di fianco ad una ragazza dai capelli castani che era intenta a bere vino da una botte grande più di lei.
 
Allora Lucy, ti piace la ciurma?” le chiese l’albina mentre asciugava uno dei boccali per la birra
Sicuramente qui non si ha tempo per annoiarsi” rise leggermente alludendo a tutte le stranezze che aveva visto in quelle ore “Credo che mi ambienterò presto” finì sorridendo
Alla fine non siamo male” commentò la mora prima di tornare a bere quel suo gigantesco barile
Lei è Cana” la presentò Mira “La bevitrice più forte di Fairy Tail, nessun ragazzo è mai riuscito a batterla” finì la sua presentazione accompagnata dal sorriso compiaciuto della bevitrice
Sono sicura che ti divertirai Lucy” le disse Cana prima di girarsi a guardare il resto della gilda “Quegli idioti fanno ancora troppo casino, tzs” disse infine estraendo delle carte da chissà dove e pronta a lanciarle verso il gruppo di attaccabrighe, ma Mira fu più veloce di lei e la fermò
Ehi Mira” la chiamò Lucy per attirare la sua attenzione “Potresti prepararmi un drink non troppo aspro?” le chiese infine
 
Non era nemmeno sicura di riuscire a reggere l’alcool poiché non aveva mai bevuto in vita sua, ma un bicchiere di sicuro non l’avrebbe stesa. Così iniziò a bere quel liquido rossastro che le aveva messo davanti Mira, sorridendole in modo leggermente diverso dal suo solito sorriso; che si aspettasse di vederla crollare sul bancone? Ouh no. La bionda non sarebbe crollata facilmente!
E in effetti aveva ragione, non era crollata per quel bicchiere … peccato che dopo quel bicchiere ne seguirono altri, e arrivata al quinto drink aveva perso il conto. Ubriaca dalla testa ai piedi, chiese a Mira dove fosse l’ala riservata al dormitorio femminile e lei le disse che quando il corridoio finiva avrebbe dovuto girare a sinistra, spiegandole che il nome era scritto su ogni porta con il colore del proprio marchio, aggiungendo poi di stare attenta dato che alcuni colori erano scambiati con gli anni. L’albina non era sicura che la ragazza avesse capito a pieno, poiché appena aveva sentito di dover girare a sinistra si era subito alzata, barcollando e reggendosi alla parete per non cadere. “Speriamo solo che non combini qualche pasticcio” pensò infine, tornando a sorridere mentre asciugava un altro boccale da birra.
Natsu si guardava intorno cercando la sua nuova nakama, la vide reggersi al muro, diretta verso i dormitori. Dall’aspetto gli sembrò che avesse bevuto un casino, ma poi sentì Mira spiegarle come arrivare nella sua camera e decise che, forse, sarebbe andato a vedere come si sentiva più tardi.
Non capiva cosa gli stesse succedendo, quel calore strano che non aveva mai sentito e che si scatenava nel petto ogni volta che vedeva Lucy, non capiva nemmeno perché aveva provato quella strana sensazione mentre Loki l’aveva “abbracciata”, quello strano sentimento di fastidio. No. Proprio non capiva. Mentre la testa gli girava leggermente per i litri di alcool ingeriti e le domande che gli tormentavano la mente, si alzò dal tavolo e si diresse verso la sua camera, lasciando il suo piccolo amico blu al tavolo, intento a provarci con una gattina bianca –con scarsi tentativi-.
Arrivato davanti alla sua camera si fermò, alzò di poco lo sguardo e vide la scritta “Natsu Dragneel” sulla targhetta, di un colore che doveva essere rosso ma che, per via del tempo passato, era più simile al rosa; si ripromise per l’ennesima volta di ricolorarlo il mattino dopo e finalmente si decise ad aprire la porta. Ciò che vide non fu proprio quello che si aspettava.
Lucy era seduta a gambe incrociate sul suo letto, con la gonna che inevitabilmente le era risalita leggermente lungo le gambe lasciando intravedere ciò che il rosato non credeva di poter vedere in così poco tempo; tuttavia, quello che l’attirò maggiormente fu ciò che la ragazza stava per fare. Si era slegata quelle ciocche raccolte al lato per fare un codino altro, lasciando fuori solo le ciocche del ciuffo che le ricadevano davanti all’occhio sinistro; finito di legare i capelli portò le mani alla zip della maglia, con tutta l’intenzione di toglierla, incurante del ragazzo che le era davanti e che a momenti stava per prendere fuoco –letteralmente-.
La ragazza alzò il volto puntandolo verso quello del ragazzo, aveva le guance arrossate e gli occhi lucidi dovuti all’alcool che aveva ingerito pochi minuti prima, ma agli occhi del ragazzo tutto ciò non faceva altro che renderla più carina. Anche se in quel momento, con la mano destra intenta ad aprire la zip del vestito, era tutt’altro che carina; oh no, in quel momento era dannatamente provocante e il poverino a momenti stava per scoppiare e mandare a quel paese il suo senso di responsabilità, già basso di suo.
 
Lucy” la chiamò avvicinandosi a lei, facendo cadere per un paio di secondi lo sguardo sul prosperoso seno di lei lasciato ora scoperto, prima di riportare lo sguardo sul suo volto “Ti senti bene? Quanto hai bevuto?” le chiese spostandole la mano dalla zip, per evitare che scoprisse altro
Ho perso il conto dopo il quinto bicchiere” ammise ridendo più forte del normale e socchiudendo gli occhi “Ma guarda che posso ancora ragionare, non sono debole!” continuò in tono ironicamente serio puntandogli l’indice contro, il ragazzo si fece sfuggire una risata
Non ho mai detto che sei debole, Lucy” continuò ridendo “Ti sei resa conto di aver sbagliato dormitorio? Questo è il lato maschile” le sorrise posandole una mano tra i capelli e scompigliandoglieli ancora di più
Non è vero! La scritta fuori la porta era rosa, e nella gilda sono l’unica ad avere il marchio di quel colore” disse fingendosi offesa e incrociando le braccia sotto al petto, con l’unico risultato di far sembrare il suo seno più grande, mandando di nuovo in fiamme il ragazzo che era seduto sul letto di fronte a lei “Quindi piuttosto, tu che ci fai qui?” chiese infine spostando le braccia in avanti sul materasso e sporgendosi pericolosamente verso il ragazzo, che deglutì a fatica cercando di trattenersi dal saltarle addosso
Te lo ripeto Lucy” sospirò chiudendo gli occhi “Questa è la mia stanza, il nome era rosso, ma con gli anni si è sbiadito” continuò tenendo gli occhi chiusi per non vedere la sua nakama
Ma piantala!” fu tutto ciò che sentì dalla ragazza prima di sentire una leggera pressione sulle spalle che lo spingeva giù sul materasso
 
La bionda gli era salita letteralmente sopra, imprigionandolo tra il materasso e il suo corpo formoso. “Mantieni la calma e gli occhi chiusi Natsu, non farà nulla se tu non farai nulla” continuava a ripetersi mentalmente, ma ovviamente senza risultati dato che la ragazza non accennava a togliersi dal suo corpo e lui alla fine li aveva aperti gli occhi.
Si era ritrovato il volto di lei ad un paio di centimetri, gli occhi cioccolato di lei che s’impossessavano dei suoi verdi, impedendogli di pensare lucidamente; si stava avvinando sempre dipiù alle sue labbra, ma inaspettatamente fu proprio lui ad azzerare la distanza tra i due, alzando la schiena dal materasso per mettersi seduto e stringendo a se la ragazza posandole le mani sui fianchi. Quello che era iniziato come un bacio normale, si stava trasformando in qualcosa di molto meno semplice; infatti la ragazza aveva fatto scontrare la lingua con le labbra del ragazzo, che non aveva esitato a schiuderle per far incontrare la sua lingua con quella di Lucy, che nel frattempo aveva portato una mano sulla spalla del rosato, stringendolo maggiormente a se, e l’altra aveva preso a giocare con delle ciocche dei suoi capelli, facendo rilassare il ragazzo sotto il suo tocco.
Per lui era tutto così strano, un vortice di sensazioni diverse e che quasi non c’entravano nulla l’una con l’altra. Seduzione, calma, dolcezza e quella voglia assurda di farla sua, in quel momento, fregandosene del resto, pensando egoisticamente che ci fossero solo loro due e tutte quelle emozioni diverse. I gesti partirono prima ancora che lui ci avesse pensato e la ragazza si era ritrovata senza maglia, con il seno premuto contro il suo petto, aumentando così l’eccitazione di entrambi –oltre il battito dei loro cuori, ma di questo ancora non se ne rendevano conto-.
La ragazza iniziò a baciargli il collo, lasciando una scia di baci che partivano dalla mascella fino alla spalla, andando avanti e indietro per quel percorso, soffermandosi in un paio di punti in particolare ed iniziando a succhiare la pelle sotto il suo tocco, provocando brividi di piacere lungo tutto il corpo del ragazzo sotto di lei, che istintivamente la strinse maggiormente a se facendo muovere le sue mani lungo la schiena e i fianchi di lei. Quando fu certa di avergli lasciato dei segni si stacco dal suo collo per rivelargli un sorriso malizioso prima di tornare a baciargli le labbra.
La testa di Natsu si poteva dire che fosse già partita da un pezzo, ma, proprio mentre aveva preso a baciare il candido collo della ragazza e aveva portato le sue mani sul gancetto del suo reggiseno, un lampo di lucidità gli aveva oltrepassato la mente, chiaro e schietto. “Lei è ubriaca!” gli ripeteva una voce fastidiosa, che, per quanto gli stesse dando ai nervi in quel momento, aveva ragione; Lucy era ubriaca, e anche lui non era molto lucido, far accadere qualcosa in quel momento semplicemente non era il modo giusto.
A malincuore si stacco dalla bionda che lo guardò confusa, aumentando il suo stato di confusione quando vide che il ragazzo le stava rimettendo la maglia, ma che stava esitando nell’alzarle la zip, così stacco le mani del rosato dall’indumento e sorridendogli chiuse da sola la maglia. Prima era completamente ubriaca, ovvio, altrimenti non avrebbe mai trovato il coraggio di buttarsi addosso a Natsu, ma man mano che i minuti passavano l’effetto dell’alcool si affievoliva, lasciandole solo una sensazione nuova, strana ma al contempo stupenda. Pensò che Natsu dovesse pensare che lei fosse ubriaca fino alla punta dei capelli, e che per questo si era fermato; sorrise istintivamente a quel pensiero, lasciando leggermente confuso il ragazzo, prima di baciare un’ultima volta le labbra che tanto l’attiravano.
Entrambi si resero conto che quel bacio era diverso, in qualche modo era più consapevole. Non erano più ubriachi come prima, in quel momento regnavano i sentimenti e non l’alcool, e sorrisero mentalmente entrambi, senza nemmeno capirne il motivo.
Quando si staccarono, Natsu fece sfiorare le loro fronti e la guardò intensamente, prendendole il viso tra le mani per poi staccarsi e lasciarle un tenero bacio dove poco prima le loro fronti si erano sfiorate. La bionda chiuse gli occhi sorridendo timidamente per quel tocco; la mattina dopo si sarebbe sentita in imbarazzo per tutto quello che era successo quella notte, e soprattutto per ciò che stava per succedere, ma in quel momento non le importava, proprio come non importava al rosato.
 
Andiamo Luce” le disse alzandosi dal letto e porgendole la mano mentre le sorrideva, quel sorriso tanto bello che l’aveva colpita fin da subito “Ti porto nella tua vera camera” finì con una lieve risata, che contagiò anche la bionda
Ai suoi ordini” disse ironicamente prendendogli la mano, subito dopo il ragazzo fece intrecciare le loro dita ed entrambi abbassarono lo sguardo sulle loro mani
 
Era strano da spiegare, ma proprio come poche ore prima, le loro mani sembravano essere state create per essere unite poiché nessuno dei due sentiva la mano dell’altro come una parte “estranea” al proprio corpo, anzi, quando uscirono dalla camera del ragazzo, non si resero nemmeno conto di averle intrecciate per quanto fosse naturale quel tocco. Le mani di lei sembravano così piccole e delicate se in confronto a quelle grandi e forti del ragazzo, e questo pensiero fece fare una lieve risata ad entrambi.
Ora erano in camera della ragazza e, dopo averle tirato su le coperte, il ragazzo stava per uscire mentre le augurava la buonanotte quando la voce della ragazza, delicata e con tono basso, lo fermò.
 
Natsu, rimani con me questa notte” lo disse quasi come una richiesta più che un ordine
 
Il rosato, intenerito dalla sua nuova amica, sorrise prima di alzare le coperte e mettersi disteso vicino a Lucy, la schiena di lei contro il suo petto e il braccio di lui ad avvolgerla. Un piacevole calore li avvolse e poco dopo si addormentarono così, con i loro corpi che aderivano e i loro cuori che sembravano battere all’unisono, entrambi troppo forti. 

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Capitolo 3
*** Capitolo tre ***


Capitolo tre
 
 
Dormi con me
Ma come le era venuto in mente? Aveva chiesto a quel ragazzo di dormire con lei dopo quell’avvenimento non poco imbarazzante, e lui aveva anche accettato! Lucy non poteva crederci di aver fatto una cosa del genere; tuttavia, quando girò il volto in direzione del rosato e lo vide dormire con un’espressione talmente dolce da farla sciogliere, si disse che, infondo, non era stata poi una cattiva idea. Un piccolo sorriso comparve sulle sue labbra prima di stringersi al ragazzo. Aveva una mano sul suo petto scoperto, mentre il ragazzo la teneva stretta a se abbracciandola; emanava davvero molto calore, ma Lucy non pensò che fosse qualcosa di fastidioso, era un calore piacevole, capace di riscaldare perfino l’anima più gelida.
Quando si strinse maggiormente a lui, in un disperato tentativo di sentire maggiormente quel calore, la presa del ragazzo sul suo fianco si fece più forte e la strinse maggiormente a se, facendo finire il volto della ragazza sul suo petto. Lei arrossì leggermente prima di rilassarsi sotto la presa del rosato, la trovava piacevole; a dire il vero trovava piacevole tutto di quella situazione.
Natsu si mosse leggermente sotto la ragazza e quest’ultima capì che stava per svegliarsi. Istintivamente chiuse gli occhi, mentre percepiva il rosato alzare la testa dal cuscino per poi ritornare nella posizione di prima ed iniziare ad accarezzarle piano i capelli in un movimento delicato e deciso allo stesso tempo, e la ragazza sentì tutti i suoi muscoli rilassarsi a quel tocco. Era semplicemente incredibile come quel ragazzo avesse tanto potere su di lei, anzi, non era incredibili, era assurdo. Davvero. Lucy non riusciva a capire come tutto ciò fosse possibile, ma, dopo averci pensato per un po’, decise di godersi a pieno il tocco del ragazzo e ciò che le provocava. Senza pensarci posò una mano sul petto del ragazzo, proprio all’altezza del cuore, notando come i suoi battiti fossero molto più forti del normale. Che fosse la sua alta temperatura la causa? Beh, non si soffermò a lungo su questo perché si rese conto che, con quel movimento, aveva fatto capire perfettamente al ragazzo che lei era sveglia.
 
Buongiorno Luce” le sorrise teneramente
Ehm … buongiorno anche a te Natsu” gli disse in modo impacciato per l’imbarazzo
Dormito bene?” le chiese con quel solito sorriso enorme che la bionda trovava irresistibile
Si grazie, tu invece? Mi dispiace di averti chiesto di rimanere con me …” e mentre diceva l’ultima frase un leggero rossore si faceva largo sulle sue guance, ed in quel momento il rosato pensò che fosse dannatamente carina
Non dormivo così bene da anni ormai, grazie a te Lucy. E comunque non devi dispiacerti, mi ha fatto piacere dormire con te!” le rispose come se fosse la cosa più normale da dire, senza mai far scomparire il suo sorriso dalle labbra
E tu dici cose del genere con tanta facilità?!” quasi urlò la ragazza, anche se i suoi pensieri andarono a puntarsi sul motivo che tormentava il sonno del rosato da così tanto tempo
Non capisco cosa ci sia di male” mise su un’espressione buffa e perplessa che fece ridere la ragazza, distogliendola così da quei pensieri
Sei davvero buffo Natsu” gli disse continuando a ridere e poggiando il mento sulla mano che aveva sul petto del ragazzo, così da vedergli meglio il volto
Devo sentirmi offeso?” chiese ridendo, puntando poi i suoi occhi verdi in quelli nocciola della ragazza
Non credo” rispose lei continuando a ridere
Ehi Luce” interruppe la sua risata “Posso fare una cosa?” chiese poi stranamente serio
Basta che non sia uccidermi” rispose ironicamente per cercare di affievolire quella serietà “Comunque si, certo” lo guardò incuriosita prima di vedere il suo volto avvicinarsi al suo, le loro labbra talmente vicine che sentiva il respiro del ragazzo sulle sue e poi successe.
 
Si baciarono, nulla a che vedere con i baci della notte prima. Quel bacio era simile all’ultimo che si scambiarono nella stanza del ragazzo la sera, anzi, meglio dire notte, prima.
La mente di Lucy vagò soffermandosi proprio sugli avvenimenti accaduti ore prima e un lieve rossore si fece largo sulle sue guance, ma nonostante ciò non accennava a staccarsi dal ragazzo che in quel momento la stava stringendo a se posandole le mani sui fianchi. Un tocco leggero e delicato, ma allo stesso tempo fermo e deciso, era intenzionato lasciarla andare via da se solo dopo che tutto di lei gli fosse rimasto impresso nella mente in un ricordo nitido. Non sapeva nemmeno lui cosa gli stava succedendo, ma quella ragazza riusciva a mandargli a quel paese la mente e a suscitare in lui emozioni che credeva di non poter nemmeno provare. Lei, dal canto suo, ci capiva ancora meno di lui. Aveva vissuto per diciassette anni chiusa tra quattro mura, senza amici e con i soli libri a farle compagnia; non aveva avuto esperienze di nessun tipo con il sesso opposto e ora si ritrovava avvinghiata ad un ragazzo che conosceva si e no da un giorno. Mentalmente si ripeté che era inaccettabile una cosa del genere, una ragazza come lei che si era ritrovata subito tra le braccia di un ragazzo appena uscita fuori di casa, ma quando sentì quel calore provenire dal corpo di Natsu si disse che ne sarebbe valsa la pena. Alla fine sapeva di non essere una ragazza di quelle che si concederebbe a chiunque, e aveva dato modo di farlo capire la sera prima quando quel ragazzo le si era appiccicato addosso, ma per lui, beh, quella era tutt’altra storia.
Si staccarono a malincuore e la ragazza prese a giocare con delle ciocche rosate alla base della nuca di Natsu, che le sorrise facendo incontrare il suo sguardo con quello di Lucy.
 
Non pensare che io sia una ragazza facile però” disse leggermente affannata, senza pensarci, come se le parole le fossero uscite da sole; infatti subito dopo si mise entrambe le mani a coprirle le labbra pensando di aver sbagliato
Non lo penserei in nessun caso, ieri sera hai fatto ben capire che tipo di ragazza sei” rise leggermente prima di spostarle le mani dalle labbra e darle un dolce bacio a stampo
Avevo paura che mi vedessi come una di quelle che .. ecco … sì, si concedono a chiunque” rispose imbarazzata sedendosi a cavalcioni sul ragazzo
Come ho già detto, non riuscirei a vederti in quel modo” rispose sorridendole alzando il busto dal materasso e abbracciandola, se lei aveva paura di quello, lui invece aveva paura che il cuore gli potesse uscire dal petto da un momento all’altro
Il tuo cuore batte velocissimo Natsu” disse in un sussurro la ragazza vicino al suo orecchio, non che avesse usato un tono particolare, ma dei brividi gli oltrepassarono la schiena come una doccia di acqua ghiacciata
Sgamato!” pensò il ragazzo “Forse è per via della mia temperatura elevata” le disse mentre un lieve rossore gli tingeva le guance facendo sorridere intenerita Lucy
E io che credevo che fosse merito mio, tzs” rise nel tentativo di far passare il lieve imbarazzo al ragazzo
Chissà, potrebbe anche essere così” rispose anche lui ridendo
 
I loro volti si erano riavvicinati talmente tanto che i loro respiri sembravano essere uno solo; le mani di lei poggiate sulle grandi spalle di lui, mentre le mani di quest’ultimo andavano su e giù sui fianchi della ragazza sfiorando con il pollice la parte bassa del suo reggiseno, provocandole non pochi brividi. Avevano entrambi chiuso gli occhi, le loro labbra erano si e no ad un centimetro di distanza quando sentirono le voci delle ragazze nel corridoio che si facevano man mano più chiare e il tono aumentava. Natsu si lasciò sfuggire un’imprecazione mentre spostava con innata delicatezza la ragazza da sopra di se e con una mossa veloce si infilava sotto il letto di quest’ultima mimandole di fare silenzio. Nel secondo esatto in cui Lucy alzò la testa dal punto in cui il ragazzo era sparito la porta si spalancò e una ragazza dai capelli scarlatti vestita di un’armatura che sembrava apparentemente pesante fece capolino nella stanza come un tornato.
 
Ouh, vedo che sei già sveglia Lucy” disse pacata “Non so se ti ricordi di me, ieri non abbiamo parlato molto” continuò avvicinandosi al letto della bionda
Si, si, mi ricordo perfettamente di te Erza-san. Continuavi a lanciare spade contro Gray e Natsu per averti congelato e poi sciolto la tua torta alla panna con fragole” disse mentre un immaginario gocciolone si faceva largo dietro la sua testa e il rosato sotto al letto sperava che se ne sarebbe andata via presto
Almeno ora sai che non bisogna toccare la mia torta fragole e panna Lucy-san” disse autoritaria incutendo timore alla ragazza
Tranquilla, non toccherò la tua torta” disse calma “Come mai sei qui?” chiese poi
Nulla in particolare” rispose con il suo solito tono per poi sorriderle “Sono incaricata di svegliar le ragazze nel dormitorio” spiegò prima di salutarla con un cenno della mano come per salutarla e uscire dalla stanza chiudendo la porta alle sue spalle
Puoi uscire Natsu” cacciò un sospiro di sollievo e poi abbasso la testa per guardare sotto al letto, ma in quel momento il rosato si diede una spinta per uscire e così l’unico risultato fu uno scontrarsi di fronti, anche abbastanza forte “Ma che diamine fai?!” sbraitò la bionda che venne prontamente fermata da un bacio da parte del ragazzo
Non urlare scema! Io non potrei esserci nel dormitorio femminile” disse pacatamente dopo essersi staccato da lei
Qui quello scemo sei tu, baka!” continuò offesa gonfiando le guance e girando il volto di lato con uno scatto veloce mentre incrociava le braccia sotto il seno prosperoso
Ehi Luce, te la sei presa?” le chiese avvicinandosi piano a lei, per qualche motivo aveva paura di essere colpito “Dai, non dicevo sul serio” rise leggermente “lanciandosi” su di lei per abbracciarla
 
Presa alla sprovvista la ragazza si sbilanciò e si ritrovarono abbracciati tra le lenzuola sfatte del letto di Lucy. Risero entrambi, senza però accennare a staccarsi. Rimasero ancora un po’ in quella posizione, parlando e scherzando e alla fine decisero che non si sarebbero baciati o cose simili davanti agli altri nakama, dopotutto non stavano insieme. La ragazza infatti aveva spinto fuori camera sua il rosato dopo aver parlato dell’argomento dicendo: “Se vuoi davvero che io sia la tua ragazza cerca un modo per conquistarmi Natsu” mentre una lieve risata si faceva largo per uscire dalle sue labbra, contagiando il ragazzo che in tutta risposta le promise che sarebbe caduta ai suoi piedi, senza realmente sapere come fare per far si che ciò accadesse, ma come sempre decise di seguire il suo istinto di drago e, con un sorriso a trentadue denti, si diresse verso il bagno comune del dormitorio maschile, ignaro che un certo demone albino era uscito in quel momento da camera sua e lo aveva visto uscire dalla stanza della ragazza, e che aveva ovviamente iniziato a fare ipotesi su romanticherie varie, e forse in parte aveva ragione su quello che era successo.
Tempo dopo si ritrovarono tutti sul ponte principale della nave. Gray e Natsu erano intenti ad avere la loro lotta mattutina, mentre un indignato Elfman gli urlava contro che i veri uomini non fanno tutto quel casino per una frecciatina, ricevendo due pugni che per poco non lo fecero finire in mare e solo in quel momento Lucy si rese conto che la nave aveva iniziato a muoversi. Da quel momento avrebbe detto addio per sempre alla sua vecchia vita, o almeno ci sperava con tutta se stessa.
Con un lieve sorriso sulle labbra, si diresse al bancone verso Mirajane, con tutta l’intenzione di prendere una spremuta, ma il sorriso malizioso e indagatore dell’albina la lasciò perplessa. Nonostante fosse intimorita dalla ragazza dall’aspetto tanto gentile, si sedette ugualmente al bancone ordinando poi un succo di fragole.
 
Dormito bene Lucy?” chiese l’albina porgendole il grande bicchiere pieno di succo alle fragole
Credo di non aver mai dormito così bene Mira-chan” le sorrise, non facendo caso a come avesse pronunciato la parola dormito
Ti sei sentita un po’ fuori posto, o magari sola?” chiese con un tono a metà tra il preoccupato e quello che solitamente si usa quando si sa già la verità e si chiede ugualmente al diretto interessato ciò che si vuole sapere
Ehm, no Mirajane. Stai bene?” ora iniziava davvero ad insospettirsi
No sai, ho visto Natsu-san uscire dalla tua camera questa mattina e mi chiedevo se fosse successo qualcosa” chiese appoggiando i gomiti sul bancone appoggiando poi la testa sulle mani chiuse in un pugno ed unite
Ouh, Natsu dici? Si, è venuto a trovarmi questa mattina per chiedermi se mi trovassi a mio agio qui e abbiamo parlato un po’” le rispose sorridendo cercando di non far notare il lieve rossore sulle sue guance
Devi proprio aver fatto colpo su Natsu allora” continuò l’albina lasciando quella frase come a metà  mentre serviva due enormi boccali di birra a Cana
Non ti farà male bere già di mattina Cana?” chiese Lucy rivolta verso la castana
Ormai ho il fegato di ferro Lucy” rise la bevitrice buttando giù metà boccale
Ora ne sono certa” rispose la bionda sgranando leggermente gli occhi “Che gente strana” pensò bevendo il suo succo
Yo Luce!” la salutò Natsu sedendosi vicino a lei “Cana, Mira” salutò anche le altre per poi rivolgersi a Mirajane “Mira, non hai qualcosa di buono per me?” le chiese sorridendo e mostrando i canini appuntiti guardando poi di sottecchi Lucy, intenta a bere il suo succo alle fragole
 “Ehi Lucy-chan, puoi prendere un secondo il mio posto? Devo prendere delle cose che sono nell’altra stanza. Puoi pensarci tu a Natsu-san?” le chiese gentilmente mentre il suo sguardo non ammetteva repliche, e così la bionda si alzò andando dietro il bancone “Prima devi indossare questo” e le mostrò un vestito che era in tutto e per tutto simile a quello di una cameriera di un maid caffee
Mira-chan, ma è solo per cinque minuti, il tempo che metterò ad infilarlo correttamente e tu già sarai tornata” disse leggermente imbarazzata guardando meglio il vestito cercando di far cambiare idea all’albina mentre sentiva lo sguardo quasi .. bramoso?, del rosato che sembrasse aspettare solo di vederla con quel vestito addosso
 
Alla fine decise che si sarebbe divertita un po’, anche perché Mirajane era in grado di far davvero paura e Lucy ci teneva alla sua vita. Seguì l’albina nella stanza di fianco e dopo essersi cambiata uscì dietro al bancone, leggermente imbarazzata per via del vestito che lasciva effettivamente poco all’immaginazione. “Ma che diamine sto facendo?! Dannato Natsu! Mi mandi in confusione il cervello e mi fai fare cose assurde!” pensò piagnucolando mentalmente, mentre proprio quest’ultimo stava dando appello a tutte le sue forse per non saltarle addosso. La bionda, notando quanto il ragazzo fosse iperattivo, posò gli avambracci sul bancone chinandosi leggermente in avanti e facendo intravedere quando il suo seno fosse grande dalla leggera scollatura della divisa. Quando vide il ragazzo indietreggiare leggermente mettendosi seduto con la schiena dritta rise leggermente prima di fare appello a tutto il suo essere seducente, sepolto da qualche parte nella sua mente, e disse sottovoce, indirizzata solo a Natsu, una semplice frase: “Cosa vuole ordinare mio padrone?” con un tono di voce innocente e tentatore allo stesso tempo. La reazione del ragazzo non tardò, quella era la ciliegina sulla torta che lo avrebbe fatto esplodere; infatti dopo averle posato una mano dietro la nuca avvicinandola quanto più possibile a se, disse solo una parola, una parola che pronunciata con queltono tanto basso e seducente mandò in tilt la bionda; “Te”. 

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Capitolo 4
*** Capitolo quattro ***


Capitolo quattro
 
Lucy stava per andare in fiamme dopo quel gesto e quella semplice parola da parte di Natsu. Insomma!, l’aveva presa e avvicinata a se tanto velocemente che lei a malapena aveva focalizzato la cosa e, come se non bastasse quel gesto a farla avvampare, aveva anche sussurrato in modo dannatamente seducente che voleva lei.
Deglutì a fatica perdendosi negli occhi verdi di lui che sembravano brillare grazie a chissà quale luce, il ragazzo fece comparire un ghigno sulle sue labbra, nonostante avesse anche lui le guance leggermente più rosse e, facendo appello all’altra parte di se, quella interessata solo alle lotte, si allontanò dalla ragazza lasciandola come stordita e, in quel momento, il suo ghigno si allargò di parecchio e a stento trattenne una risata. Lei, dopo essersi ripresa, decise che dopo quel piccolo scherzo lo avrebbe provocato ancora di più. Così, mentre era in cucina intenta a preparare qualcosa per il ragazzo, si slacciò automaticamente due bottoni della parte superiore della divisa e iniziò a farsi aria con una mano, in quella stanza faceva fin troppo caldo per lei che, per evitare di sentirne ancora di più, legò i capelli in due codini abbastanza alti. Tornò al bancone per servire il rosato che, notando come quei due bottoni slacciati lasciassero intravedere ancora meglio le curve della ragazza, girò velocemente la testa di lato farneticando un: “Grazie per la colazione!” gonfiando le guance rosse. Lei rise e lui si ritrovò a guardarla mentre quel suono cristallino gli arrivava alle orecchie, uno dei suoni più belli che avesse mai sentito.
Non era il solo a guardare la ragazza però, infatti Loki continuava a guardarla come a volerci provare, anche se, quando vide lo sguardo fulminante del rosato, decise bene di guardare altrove, alla fine la sua vita era più importante.
 
Mira-chan! Ora posso andare a cambiarmi per favore?” chiese timorosa la bionda
Certo Lucy-chan, puoi usare la stanza del personale dove ti sei cambiata prima” le rispose sorridendole mentre era intenta a servire uno dei tavoli
Arigatou Mirajane” le disse prima di entrare nella stanza chiudendosi la porta alle spalle, porta che si aprì pochi minuti dopo mentre lei aveva appena indossato la sua gonna e stava per indossare la maglia “Ho quasi finito Mira, dove ti lascio la divisa?” chiese cercando di girarsi; cercando perché due braccia, non proprio femminili, l’abbracciarono da dietro allacciandosi sotto il suo seno e un bacio sul collo le fece arrivare i brividi ovunque come piccole scariche elettriche “Cosa ci fai qui Natsu?” chiese a voce bassa mentre il respiro sembrava diventare più pesante
Ti sei divertita così tanto a provocarmi, Luce?” le chiese di rimando mentre continuava a baciarle il collo e quest’ultima chinava di lato il collo lasciandogli più spazio; il suo profumo lo stava mandando letteralmente fuori di testa, i suoi sensi sviluppati lo percepirono più forte del normale e questa volta fu il turno del ragazzo quello di essere percosso da brividi “Ora ne paghi le conseguenze” la girò verso di se, con il suo petto lasciato scoperto dalla leggera giacchetta e il seno di lei –coperto dal reggiseno, fortunatamente- che premeva contro di esso
 
Rimasero a guardarsi intensamente negli occhi per secondi interminabili fin quando la bionda, armata di coraggio, prese tra le mani il volto del ragazzo e veloce premette le sue labbra su quelle sottili del ragazzo che, superata quella fase iniziale di stupore, posò le mani sui fianchi della ragazza stringendola a se e approfondendo quel bacio.
Persero il conto di quanti piccoli baci seguirono quel bacio iniziale, tanto che nella pausa tra uno e l’altro, Lucy era anche riuscita a finire di vestirsi –sotto lo sguardo curioso di Natsu- e ora erano seduti a terra, lui a gambe incrociate e lei seduta sulle ginocchia, uno di fronte all’altro, in una gara di quelle in cui perde chi ride per primo. Ma come ci erano finiti in quella situazione non lo sapevano nemmeno loro, resta di fatto che a perdere fu, inutile dirlo, Lucy; Natsu sapeva essere molto competitivo quando voleva, la bionda si fece un’idea di ciò proprio quando perse e vide il rosato esultare come un bambino.
Mentre Natsu era ancora intento a festeggiare la sua neo-vittoria, Erza fece capolino nella stanza con la spada alla mano e frettolosamente disse che erano sotto attacco da parte di una gilda di assassini, lasciando così i due di nuovo soli mentre si univa allo scontro, Lucy rimase inizialmente spiazzata mentre cercava di capire cosa stesse succedendo fuori quella piccola stanza. Il rosato, notando la confusione della ragazza, le disse che non c’era pericolo e che cose del genere succedevano spesso alla loro gilda, ma che sarebbe dovuta rimanere in quella stanza al sicuro poiché inesperta nel combattimento. Lei annui poco convinta e lo vide correre come un razzo fuori dalla stanza.
Sentiva le urla dei suoi nakama che erano intenti a sferrare colpi e alcune parole che pensò fossero le varie magie che erano in grado di lanciare, si sentì a disagio in quella situazione, tutti avevano poteri magici tranne lei, si sentiva parecchio inutile in effetti. Ancora immersa nei suoi pensieri, non sentì un grosso uomo dall’aspetto trasandato e raccapricciante che era sulla porta; lo sentì urlare un: “Ho trovato una preda!” a qualcuno fuori nel corridoio prima di vederlo sempre più vicino, con un ghigno orribile stampato sul volto. preda? L’aveva davvero chiamata in quel modo? Lucy non poteva crederci! Non era una qualche specie di animale da chiamare in quel modo, la rabbia si fece pian piano largo dentro di lei e quando l’uomo fu abbastanza vicino a lei, lo colpì senza troppa esitazione in pieno volto, sfruttando poi quel momento per uscire fuori da quella stanza.
Ciò che vide davanti a se le sembrò assurdo. È vero, i ragazzi della gilda spesso improvvisavano risse e zuffe varie, ma ora che li aveva visti fare seriamente capì quanto fossero davvero forti i suoi nakama, ancora una volta si sentì inutile mentre sentiva quell’uomo imprecare dietro di lei cercando di raggiungerla. Senza pensarci prese una spada caduta a qualcuno che si trovava poco distante da lei e d’istinto la fece roteare davanti a se tagliando l’aria in linee oblique, riuscendo così a far fermare quell’uomo poco distante dalla punta della spada. Ci stava davvero riuscendo? Stava combattendo? Non poté soffermarsi a lungo su questo piccolo dettaglio poiché l’uomo afferrò la sua spada dalla cintura di cuoio e parò uno dei fendenti della ragazza, facendola rimanere inizialmente spaesata. Riprendendosi velocemente, abbassò di poco le ginocchia e tentò un affondo piegandosi in avanti sul ginocchio trafiggendo di poco la gamba del grosso uomo facendolo cacciare un grido di dolore, rendendolo però più feroce di prima. Velocemente pensò a cosa potesse fare, era da sola e tutti i suoi nakama erano intenti ad abbattere gli altri uomini. Con la coda dell’occhio vide Natsu parare colpi, affondare con la sua spada e usare delle fiamme per combattere spazzando via uno dopo l’altro tutti gli uomini che gli si paravano davanti; prendendo spunto dai movimenti del ragazzo, parò i colpi dell’uomo che le era davanti per poi colpirlo diverse volte, stupendo perfino se stessa.
Si distrasse solo un secondo, cercando una chioma rosa tra quel gruppo, un secondo fatale in cui l’uomo la disarmò incastonando la sua spada nelle assi del ponte. Presa dal panico, si guardò velocemente intorno e quando vide una frusta a terra poco distante da lei la prese con uno scatto veloce, mettendo lo sgambetto a quell’uomo facendolo cadere sul ponte, trafitto ad un fianco dalla sua stessa spada, lo guardò inorridita mentre al suo fianco fuoriusciva una grossa quantità di sangue.
Veloce, si allontanò da lui unendosi agli altri ragazzi della gilda. La frusta la divertiva decisamente di più, e per qualche ragione le risultava anche più facile utilizzarla. Scagliò un colpo alle schiena di un uomo che stava per colpire Natsu alle spalle e quest’ultimo, dopo aver respinto l’uomo che gli era davanti, si girò verso di lei notando i piccoli graffi sulle sue gambe e sul suo volto, stupendosi di vederla lì. Lei gli sorrise leggermente mentre scagliava un altro colpo ad un ragazzo che stava avanzando verso di lei, lasciando di sasso il rosato che, ancora scosso, tornò a combattere ancora più forte di prima urlando ai suoi avversari: “Sono tutto un fuoco!
Tempo dopo la gilda di assassini fu completamente sconfitta e gli uomini furono buttati in mare, l’intera gilda di Fairy Tail si alzò in un grido di vittoria che coinvolse anche la bionda, stremata ma felice visto l’esito del suo primo combattimento. Aveva lasciato gran parte della gilda di stucco, ed Erza –avendo visto il suo scontro iniziale con la spada- le promise che le avrebbe dato lezioni su come utilizzarla al meglio, dopotutto lei era la spadaccina migliore di tutta Fiore.
Il caldo sole del pomeriggio picchiava forte sul grande ponte della nave e una Lucy leggermente annoiata stava aspettando Erza nella grande sala comune del dormitorio femminile. Era stranamente vuota, avrebbe giurato di incontrarci almeno qualcuna delle ragazze, ma non c’era davvero nessuno e la noia la stava assalendo.
 
Ma che fine ha fatto Erza?!” sbottò poi sbuffando e sedendosi a terra, incurante di avere la gonna e che sedendosi a gambe incrociate le si potesse vedere qualcosa
L’ho vista leggermente impegnata con Mystgun e ho pensato di sostituirla io” una voce alle sue spalle la fece girare di scatto e vide un sorriso fantastico sul volto del ragazzo
Natsu!” urlò felice prima di alzarsi e correre incontro al ragazzo con l’intenzione di abbracciarlo, ma il rosato la bloccò prima alzando davanti a se una delle spade “Se mi batterai potrai abbracciarmi” propose
Certo che tu sei proprio fissato per i combattimenti, neh Natsu?” disse ironicamente la ragazza girandogli intorno e rubandogli l’altra spada
Diciamo pure così, ma in realtà mi hai stupito molto questa mattina e voglio vedere che sei in grado di fare” disse sincero mentre girava la testa di lato per guardarla
Ma … non è uno scontro equo! Tu sei un ragazzo, più allenato, più alto e soprattutto sei molto competitivo” disse prima di mettersi davanti a lui
Beh, nemmeno l’uomo con cui hai combattuto questa mattina era nelle tue possibilità, ma hai vinto ugualmente no?” le sorrise consapevole che ora la bionda non poteva controbattere “Bene, indietreggia un po’, rilassati ed iniziamo” le disse facendosi serio
 
Stavano andando avanti ormai da ore, il sole cocente del pomeriggio aveva lasciato spazio ad un tramonto fantastico che si poteva vedere benissimo dalle finestre della sala che erano l’unico punto di luce. La stanza era avvolta in un caldo colore arancione che faceva sembrare i capelli del ragazzo di uno strano color corallo, mentre quelli della ragazza sembravano quasi arancioni. Nonostante lo scenario stupendo che gli si presentava davanti, i due continuavano a schivare, mandare affondi e colpi vari. La bionda era quasi allo stremo delle sue forse, tenere testa a Natsu non era per niente facile, dal canto suo il ragazzo fu sinceramente colpito dalla forza della ragazza e sorridendole abbassò per un momento la guardia. Grave errore, si disse mentalmente quando per schivare un affondo della bionda indietreggiò perdendo l’equilibrio e trascinandola giù con se. Erano si e no ad un palmo di distanza e quella luce rendeva il tutto come più magico, in qualche modo, e lei sorrise, felice dopo molto tempo. Era felice, grazie a lui, aveva ritrovato finalmente il sorriso e non poteva chiedere di meglio. “Mi sa che hai vinto Luce” le sussurrò prima di posarle dolcemente una mano tra i capelli e attirarla a se per baciarla.
Aveva davvero avuto paura per lei durante quella mattina, il suo obbiettivo principale in quel combattimento non era più la gilda, ma Lucy. Ogni pensiero andava inevitabilmente alla ragazza che aveva lasciato nella stanza da sola, per questo motivo si stupì quando sentì il suo odore più forte e la vide, solo per un secondo, mentre combatteva contro un uomo di molto più grande di lei. Sarebbe corso verso la bionda, ma aveva davanti a se più uomini di quanti credesse e così cercò di metterli fuori gioco il prima possibile, tuttavia si rassicurò quando girandosi vide il suo sorriso che in qualche modo lo stava rassicurando, come a fargli capire che stava bene. Sì, quella ragazza lo aveva colpito parecchio.
A quel pensiero sorrise, mentre le sue labbra erano ancora unite a quelle di Lucy e la strinse a se, sentendo le mani della bionda tra i suoi capelli che in quel momento lo stavano facendo rilassare come non mai. E ancora una volta quel turbine di emozioni avevano la meglio su di lui, ma ne era felice, probabilmente stava iniziando a capire cosa significassero tutte quelle emozioni diverse. La ragazza non era da meno, si sentiva così bene con lui, il suo calore la riscaldava fin dentro facendola rilassare e provare sensazioni talmente piacevoli che lei nemmeno sapeva di poter provare.
Si staccarono e decisero di uscire sul corridoio della nave, stretto vicino alle finestre della stanza per vedere gli ultimi minuti di quel magico tramonto. Lei avvinghiata al braccio del ragazzo appoggiando la testa sulla sua spalla e lui che di rimando appoggiava la sua su quella della ragazza. Quando la bionda si stacco lentamente dal braccio, il rosato pensò che volesse andare via e invece lei lo baciò. In quel momento pensò che quella ragazza non avrebbe mai smesso di sorprenderlo e ne fu davvero felice.
La notte era arrivata anche per quella gilda di maghi strampalati e Lucy si era finalmente messa a letto cercando di prendere sonno che, visti gli avvenimenti del giorno non tardò ad arrivare. Qualche minuto dopo si svegliò sentendo la porta aprirsi piano per poi essere richiusa, sentendo una leggere pressione sul materasso di fianco a lei cercò di capire chi potesse essere, ma quando un calore a lei familiare l’avvolse, seguito da due possenti braccia, non aveva dubbi su chi potesse essere e sorridendo si girò verso il ragazzo che … dormiva? Che fosse sonnambulo? La ragazza non ci pensò molto e si strinse a lui, sperando con tutta se stessa che non lo fosse, e in effetti lui non lo era, anzi, era perfettamente sveglio, talmente tanto che solo grazie a Lucy e al suo profumo riuscì a prendere sonno, ma lei questo non lo sapeva. 

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Capitolo 5
*** Capitolo cinque ***


Capitolo cinque
 
Il mattino seguente Lucy fu svegliata da un raggio di sole che le arrivava giusto sul volto e, infastidita da quella luce tanto forte, si girò dal lato opposto finendo addosso a qualcosa, o meglio dire qualcuno.
Si alzò di scatto trattenendo un urlo per non essere scoperta da Erza e guardò il rosato che dormiva di fianco a lei. In quel momento sembrava così docile e calmo, l’inverso di quando era sveglio. Sorrise intenerita dall’espressione che il ragazzo aveva assunto e senza rendersene conto si ritrovò con la mano destra immersa nei morbidi capelli di quel colore tanto insolito; Natsu si mosse leggermente sotto il tocco della bionda, che pensò di averlo svegliato, ma il ragazzo tornò subito ad avere un’espressione rilassata, forse anche più di prima, cosa che lasciò stupita la ragazza. A pensarci, le piaceva riuscire a trasmettere quelle sensazioni al ragazzo, anche perché lui riusciva ad infonderle calma nei momenti in cui era più agitata, le bastava semplicemente vederlo per essere sicura che tutto sarebbe andato bene alla fine e nemmeno lei sapeva il perché di quella certezza.
Rimase ancora un po’ a giocare con le ciocche rosate, quando però decise di uscire dal letto si rese conto che l’unico modo per scendere era quello di “scavalcare” il ragazzo che le era di fianco. Le guance le andarono in fiamme in meno di un secondo e pregò davvero che non si svegliasse mentre cercava di compiere la sua “impresa”. E così, facendo attenzione ai suoi movimenti, cercò di superarlo. Non aveva tenuto conto però dei sensi sviluppati del ragazzo, e soprattutto dei suoi riflessi. Infatti appena gli fu sopra, cercando di portare anche l’altra gamba fuori dal letto, il ragazzo si svegliò spalancando gli occhi e già pronto a buttar giù chi gli era sopra. I loro sguardi si incrociarono e le guance di Lucy divennero ancora più rosse mentre Natsu spostò lo sguardo verso un punto lontano della stanza permettendo così alla ragazza di scendergli da dosso.
 
Ecco, scusami … è parecchio imbarazzante” disse la bionda balbettando e aprendo l’armadio per prendere dei vestiti da mettere
No, scusami tu, sono di nuovo nella tua camera quando non dovrei” controbatté il rosato grattandosi imbarazzato il collo
” il silenzio della bionda fece si che il ragazzo posasse lo sguardo su di lei e, proprio quando stava per parlare, quest’ultima alzò leggermente il tono di voce impaurita dal pensiero che Erza potesse farla a fettine con la sua spada se l’avesse scoperta in camera con un ragazzo “Razza di pervertito! Va via da camera mia!” e così dicendo lo spinse fuori con un bel calcio
Ma che ho fatto di male ora?” disse sottovoce il ragazzo mentre si dirigeva verso la sua camera con il sedere dolorante, non ci era andata poi così leggera con quel calcio
 
Quando il rosato uscì dalla stanza, Lucy chiuse la porta alle sue spalle per poi finire seduta sul pavimento. Si portò le ginocchia al petto e vi poggiò sopra la testa sorridendo. Era felice, dopo tanto tempo, era finalmente felice. E la sua felicità era dovuta tutta ad una sola persona: Natsu Dragneel. Da quando l’aveva fatta salire con lui sulla nave la vita della bionda era cambiata radicalmente, e in un paio di giorni ne aveva passate di tutti i colori, ma era certa che si sarebbe abituata presto ai ritmi della gilda, dopotutto quella era la sua nuova famiglia.
Con una serie infinita di pensieri felici, Lucy si diresse sul ponte della nave dove trovò una Mirajane sorridente dietro al bancone del bar e una Cana seduta ad uno degli sgabelli intenta a bere della birra già di prima mattina, anche se quella scena ormai non la stupiva più di tanto. E così, sorridendo di rimando a Mirajane, si sedette sullo sgabello di fianco a quello di Cana.
 
Buongiorno minna!” gridò girandosi verso il resto della gilda sorridendo a tutti i suoi nakama
Buongiorno Lucy” risposero in coro i compagni presenti sul ponte
Buongiorno Lu” le disse dopo poco Natsu sedendosi di fianco a lei per poi ordinare la colazione
Buongiorno Lucy” la salutò il piccolo exeed blu
Buongiorno Happy, Natsu” e rivolse un sorriso ad entrambi prima di ordinare anche lei qualcosa
Oggi sei parecchio solare Lucy” commentò Cana
Successo qualcosa?” continuò Mirajane con un sorriso che voleva far intendere: “Dimmi tutto e non mentire
Non so che hai in mente Mira, ma non credo sia ciò” disse con tono calmo temendo una reazione poco carina dell’albina “Stavo solo pensando che sono felice, ho una nuova famiglia e degli amici fantastici ora, non potrei chiedere di meglio” concluse lanciando un’occhiata al rosato credendo di non essere vista, ma in realtà Natsu si era fermato per guardarla e ora le stava sorridendo, subito distolse lo sguardo dal ragazzo sapendo che le sue guance erano diventate leggermente rosse
Ti senti bene Lucy?” le chiese Mirajane notando le guance arrossate della ragazza e 2mettendo il dito nella piaga”
Si, tutto bene Mira. Invece tu? Sei di buon umore oggi, è successo forse qualcosa anche a te?” la stuzzicò la bionda per distogliere l’attenzione su di se
Questo pomeriggio dovrebbe tornare Laxus dalla sua ultima missione” disse felice l’albina
Laxus?” domandò confusa Lucy
Oggi torna Laxus?!” quasi urlò il rosato, attirando su di se lo sguardo di Lucy e di altri nakama “Lo sfiderò! Gli mostrerò che non sono debole come prima” continuò con tono convinto ed eccitato all’idea di combattere
Fiammifero, lascia perdere. Contro Laxus non hai nessuna possibilità” disse con il solito tono glaciale Gray
Ohi ghiacciolo, che hai detto?” chiese in tono arrabbiato Natsu
Lo sai anche tu che Laxus è troppo forte per te” continuò con un ghigno
Allora farò pratica con te razza di esibizionista!” concluse soffiandogli del fuoco sul viso “Ma prima rivestiti, non combatto contro i nudisti” sogghignò nel vedere la reazione stupita del moro vedendo che era rimasto in mutande
Razza di torcia! Adesso vedi che ti combino! Ice make lance!” urlò per poi scagliare la sua magia diretta contro Natsu
 
Il rosato era ancora in piedi vicino a Lucy e prontamente schivò le lance ghiacciate, ma lo stesso non si poteva dire di Lucy. La bionda infatti fu colpita alla spalla e al fianco da un paio di quelle lance e, trattenendosi dall’urlare, si girò verso il mago del ghiaccio con un’espressione che avrebbe fatto invidia a quella di un’Erza molto arrabbiata. Il moro deglutì a fatica mentre cercava di scusarsi con la ragazza che sanguinante si stava avvicinando a lui, e il rosato vedendo Lucy sanguinare per un colpo diretto a lui si sentì terribilmente in colpa, tanto da fermare la ragazza prendendole la mano e facendola girare verso di lui.
 
Mi dispiace Lucy, quel colpo era per me, avrei dovuto pensare che poteva colpirti, mi dispiace davvero” abbassò il volto dispiaciuto mentre teneva ancora stretta la mano della ragazza
Non è colpa tua Natsu” gli sorrise facendogli alzare il volto “Non serve che sia tu a scusarti” continuò con tono gentile sforzandosi di mantenere il sorriso nonostante il bruciore procurato dalle ferite
Scusami Lucy, ecco, io non volevo. Quel fiammifero mi ha innervosito e non ci ho pensato due volte…” il moro stava per continuare, ma un’altra occhiataccia da parte di Lucy lo fece zittire “Vado a vedere cosa fanno di sotto” e detto questo si dileguò velocemente sparendo in uno dei corridoi della nave
 
In quel momento Natsu fece una cosa che lasciò sorpresi tutti, o quasi visto che un piccolo demonio albino aveva un sorriso sornione sulle labbra. Il ragazzo aveva abbracciato Lucy in mezzo al ponte, davanti a tutti i suoi nakama che ora li guardavano con gli occhi spalancati. Natsu non era il tipo da dare dimostrazioni del genere, soprattutto perché sembrava che a lui delle ragazze importasse davvero poco, eppure era lì, ad abbracciare Lucy nascondendo il volto nell’incavo del suo collo. Continuava a ripeterle di essere dispiaciuto e che non voleva che rimanesse ferita a causa sua, suscitando un tenero sorriso sul volto della ragazza che, vedendolo così, iniziò a giocare con un paio di ciocche dei suoi capelli rosa, gesto che sembrò calmare il ragazzo.
Dopo un paio di secondi si staccò dalla ragazza e, prendendole di nuovo la mano, la trascino con se in infermeria dove una ragazzina dai capelli violacei si stava divertendo a parlare con la sua piccola exceed.
 
Natsu-san, Lucy-san” gli disse continuando a sorridergli, ma poi notò le ferite della ragazza “Lucy-san! Cos’è successo?” chiese correndo verso la bionda e guardando i due tagli
La colpa è mia Wendy. Stavo di nuovo bisticciando con Gray e il colpo diretto a me è arrivato a lei” spiegò il rosato stringendo leggermente la mano di Lucy
Tranquillo Natsu-san, le andranno subito via” spiegò la ragazzina capendo la preoccupazione del ragazzo e dopo aver notato il suo gesto “Mettiti seduta su quel lettino Lucy-san” continuò poi indicandole il lettino vicino al grande oblò della nave
 
La bionda fece come le era stato detto e Wendy non perse tempo per curarle le ferite. Prima di uscire dalla stanza ringraziò gentilmente la piccola dragon slayer mentre il rosato le sorrise per ringraziarla del suo aiuto, quando stavano uscendo dalla stanza videro Romeo correre lungo il corridoio con un grosso scatolone tra le mani. Il ragazzino salutò entrambi chiamandoli come dei fratelli maggiori e poi entrò in infermeria per aiutare Wendy.
 
Secondo me quei due ci nascondo qualcosa” disse sogghignando la bionda
Non mi stupirebbe che Romeo abbia una cotta per Wendy” costatò il rosato ridendo leggermente per l’espressione della ragazza
Che hai da ridere?” gli chiese gonfiando le guance
La tua faccia” rispose continuando a ridere “Fai delle espressioni strane Lu” spiegò senza smettere di ridere
Te la faccio vedere io le espressioni buffe!” disse in tono irritato iniziando a rincorrere il ragazzo che, prontamente, aveva deciso di correre via per non essere colpito
 
Intanto sul ponte Cana e Mirajane continuavano a sparlare apertamente dei loro nakama e la conversazione arrivò anche ai due maghi che quella mattina si erano abbracciati davanti a tutti.
 
Te lo avevo detto Cana” disse semplicemente l’albina poggiando i gomiti sul bancone
Ma ti pare che Natsu vada appresso alle ragazze ora? Guarda questa gilda, è piena di ragazze belle e piene di curve, eppure lui non ha mai guardato nessuna delle ragazze, a parte tua sorella Lisanna quando erano bambini” disse la mora tra un sorso e l’altro
E non credi anche tu che questo possa significare solo una cosa Cana?” disse con tono pacato l’albina “Poi ormai con Lisanna è acqua passata” spiegò muovendo la mano a destra e sinistra
Oddio Mira! Hai ragione! A Natsu piace Lucy!” disse un po’ troppo felice la bevitrice “Dobbiamo aiutarlo Mira, lui non sa nulla di relazioni” concluse battendo il grosso boccale sul bancone
Ho già un’idea per capire se abbiamo ragione e per farli avvicinare, e poi anche per scoprire qualcosa in più riguardo Lucy, senti qua…
Stanca di rincorrere Natsu, Lucy si fermò sul corridoio di fianco alla sala dove si era allenata con il ragazzo e le venne un’idea, dopotutto un po’ di pratica non le avrebbe fatto male.
 
Natsu!” urlò piano per attirare la sua attenzione e quando il ragazzo si girò verso di lei gli indicò con una delle due spade che aveva preso la grande stanza di fianco a lei, il rosato sorrise felice prima di correre verso di lei e prendere la sua spada
Sicura di volerti allenare Luce?” le chiese entrando nella stanza
Se te l’ho chiesto io, direi di si” rise leggermente seguendolo, era al centro della stanza che le dava le spalle e corse verso di lui abbracciandolo da dietro, facendo aderire il suo petto alla schiena del ragazzo
Stai bene Lucy?” le chiese stupito
Mhmh, sto bene, solo grazie. Sai, per preoccuparti per me e per tutto il resto” arrossì leggermente mentre iniziava a sentire caldo, un po’ dovuto alla situazione, un po’ al sole che illuminava la stanza, ma soprattutto per la vicinanza al corpo caldo del ragazzo
Sai, di solito io mi preoccupo per tutti i miei nakama, ma con te è diverso Luce, in modo positivo ovviamente. Non mi dispiace alla fine, per me sei speciale Lucy” disse con tono calmo e lentamente, come se stesse pensando bene alle parole da dire
Non è un’idiozia dirti che mi hai cambiato la vita Natsu” disse stringendosi maggiormente a lui
Ora iniziamo dai, sono tutto un fuoco!” si affrettò a dire staccandosi dalla ragazza, in quel momento i suoi sensi di drago gli stavano gridando cose non molto caste da fare
Ho notato” rise la ragazza alludendo alla temperatura elevata del ragazzo
 
Dopo essere tornati seri iniziarono con dei semplici attacchi, le spade si scontravano producendo un leggero stridio che non dispiaceva a nessuno dei due maghi, si stavano divertendo e al tempo stesso continuavano ad allenarsi. Insomma, di certo non si potevano lamentare.
L’ennesima volta che Lucy tentò un affondo verso il ragazzo quest’ultimo afferrò la lama della spada della ragazza tra le mani tirandola a se trascinandosi dietro la ragazza, erano ad un palmo di distanza e Lucy riusciva a vedersi negli occhi verdi del rosato che, lentamente, stava avvicinando il suo volto a quello della ragazza con l’intenzione di far scontrare le loro labbra. Prontamente la ragazza afferrò saldamente la spada del ragazzo portandogliela dietro la testa e puntandogli la sua alla gola sorridendogli sorniona.
 
Mai abbassare la guardia in battaglia, ti potrebbe essere fatale” disse imitando il tono di voce del ragazzo, ancora stupito dal gesto della ragazza
Non smetti mai di stupirmi Lucy” le disse ridendo e scompigliando i capelli della ragazza che di rimando spettinò quelli del ragazzo –già spettinati di loro-
Ragazzi, mi dispiace interrompervi, ma abbiamo trovato una cosa nella stiva e il master vuole farla vedere a tutti per aiutarlo a capir cosa siano” li interruppe l’albina facendogli cenno di andare sul ponte
 
I due ragazzi si guardarono prima di fare come gli era stato chiesto. Arrivati sul ponte i nakama erano tutti attenti a ciò che stava dicendo il master, così decisero di sedersi ad un tavolo vicino senza interrompere il suo discorso.
 
A quanto pare sono chiavi degli spiriti stellari” disse agitando le chiavi producendo un leggero tintinnio “Erano anni che non ne vedevo, ma dove le avete trovate Mira?” chiese guardando l’albina intenta a servire del sakè a Cana
Nella stiva della nave, un raggio le stava illuminando e mi ha attirato il luccichio” spiegò semplicemente
Mhh” rispose pensieroso il master
 
Lucy guardava incantata quelle chiavi dorate ed argentate che il master teneva tra le mani e continuava a pensare a quanto le sarebbe piaciuto avere dei poteri magici per poterle usare.
Con grande stupore della gilda, le chiavi volarono via dalle mani del master per poi iniziare a fluttuare davanti alla bionda che le guardava con gli occhi spalancati mentre allungava una mano come ad volerle afferrare, ma non cene fu bisogno dato che le chiavi caddero direttamente nella sua mano. Tutti la guardavano stupiti, soprattutto Loki che era un misto tra stupore e agitazione.
Ma lo stupore fu ancora più grande quando, dopo aver portato in avanti una delle chiavi e aver semplicemente pronunciato il nome “Taurus”, un gigantesco toro armato di ascia comparì sul ponte della nave, lasciando –per l’ennesima volta- tutti a bocca aperta.
 

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Capitolo 6
*** Capitolo sei ***


Capitolo sei
 
Lucy continuava a guardare lo spirito stellare che le era davanti, con occhi increduli almeno quanto quelli dei suoi compagni di gilda. Quel nome le era uscito tanto meccanicamente che si stupì non poco, come se lo avesse sempre conosciuto e aspettasse solo l’occasione per pronunciarlo. E così eccolo lì, uno pseudo-minotauro armato di ascia le era davanti e la guardava con occhi sognanti.
 
Muuuuh Lucy-san, che splendido corpo che hai. Sei cresciuta moltissimo dall’ultima volta che ci siamo visti, muuuuh” disse lo pseudo-minotauro
Cosa?” chiese in tono confuso la bionda
Ehi razza di mucca gigante, cerchi rogne?!” chiese Natsu portandosi davanti la ragazza, di fronte allo spirito stellare rivolgendogli uno sguardo misto di curiosità e rabbia
Calmo ragazzo, Lucy-san è la mia signora, e mi fa piacere vedere come sia diventata bella e con un corpo da favola, muuuuh” inutile dire che dopo l’ultima frase un pugno infuocato del dragon slayer non glielo tolse nessuno
 
Subito dopo lo spirito stellare sparì e il master prese in disparte Lucy per fare una lunga chiacchierata con lei. Per la prima volta in vita sua Lucy parlò della sua famiglia senza mentire su nulla e, presa da un attacco di emotività, scoppiò in lacrime sotto lo sguardo dolce e comprensivo di Makarov. Un certo ragazzo dai capelli rosa che stava sentendo tutto grazie ai suoi sensi di drago, dovette dare retta a tutta la sua forza per non entrare nella stanza del capitano e abbracciare la sua Luce, ma pensandoci meglio l’avrebbe stretta tra le sue braccia molto più a lungo appena fossero stati soli. E così, mentre Lucy finiva di raccontare la sua storia al master, Natsu cercava di distrarsi in qualsiasi modo e, come se fosse programmato, gli arrivò giusto sulla fronte un bullone di ferro e alzando lo sguardo vide Gajeel e Gray intenti a litigare per l’ennesima volta; così si unì a loro, dopotutto non c’è nulla di meglio di dare qualche pugno in giro per scacciare i pensieri, no?
Avevano da poco finito di cenare sul grande ponte e dopo aver visto Lucy andare verso camera sua il rosato la seguì a ruota, e aprendo piano la porta della ragazza andò a sedersi sul letto di fianco a lei.
 
Come stai Lucy?” chiese in tono calmo appoggiato allo schienale del letto
Credo che averne parlato mi abbia fatto bene, ma ammetto che ricordare tutto ha portato a galla molte cose che mi rendono triste, quasi debole direi” disse con voce bassa mentre posava la testa sulla spalla del ragazzo
Ora che ne hai parlato puoi davvero lasciarti tutto alle spalle Luce, ora sei una maga, hai una nuova famiglia e” fece una piccola pausa per abbracciare la ragazza facendole posare la testa sul suo petto “e poi hai me” imbarazzato da morire pregò che il cuore non gli uscisse dal petto e che il lieve rossore sulle guance gli andasse via subito
Hai fatto più tu per me in questi pochi giorni che chiunque altro in diciassette anni di vita Natsu” iniziò a creare cerchi sul petto del ragazzo che cercò di rilassarsi sotto quel tocco “Grazie mille” alzò il volto quel che bastava per lasciare un dolce bacio sulle labbra del ragazzo prima di tornare nella posizione di prima
Questo è solo l’inizio di una grande avventura Lucy” disse quest’ultimo, e un’enorme sorriso sulle labbra non glielo tolse nessuno
 
Rimasero abbracciati a lungo senza dir nulla. Lucy che si lasciava cullare dal battito leggermente accelerato del ragazzo e si godeva il calore del suo corpo e Natsu che passava una mano tra i capelli della ragazza mentre con l’altra le accarezzava un braccio, sentendo il profumo della ragazza che lo stava mandando letteralmente fuori di testa, ma quello era un momento troppo dolce per essere rovinato dagli ormoni. O almeno era ciò che pensava lui.
La bionda infatti alzò di nuovo il volto dal petto del ragazzo e si fermò a pochi centimetri dal suo volto, in modo da riuscirgli a vedere chiaramente gli occhi. Più li guardava e più se ne innamorava. Lentamente avvicinò le sue labbra a quelle di Natsu per dargli un bacio che, se prima sembrava dolce e casto, alla fine era tutto purché casto. Le loro lingue si cercavano, bramose di approfondire quel bacio, mentre le mani del rosato sul corpo di Lucy sembravano scottare, e forse non era nemmeno sbagliata come sensazione. Natsu stava lentamente perdendo quella lucidità che gli diceva di andar piano con lei e di trattenersi, e quando lei si mise a cavalcioni su di lui facendo aderire il suo seno al suo petto, beh, quella minima parte responsabile tacque definitivamente.
Le mani di Lucy percorrevano tutti i pettorali del ragazzo mentre quest’ultimo le accarezzava e stringeva i fianchi facendole andare in palla la mente, tutto ciò che riusciva a pensare era Natsu; lui, i suoi pettorali, le sue mani cocenti come fuoco ardente e le sue labbra che sembravano volerla mangiare. Si lasciò sfuggire un ansimo quando il ragazzo iniziò a baciarle il collo succhiando poi la parte poco più su della clavicola destra, sentire le sue labbra sul suo collo già era troppo per lei, ma quando iniziò a lasciarle piccoli succhiotti un po’ ovunque sul suo collo passò una mano tra quei capelli rosa, stringendoli piano, invasa da una sensazione di piacere che non aveva mai provato prima.
Piano fece staccare – a malincuore – le labbra del ragazzo dal suo collo per ricambiare il favore e, posizionandosi meglio su di lui iniziò a lasciargli umidi baci che attraversavano tutta la lunghezza del collo fino ad arrivare al centro del petto. Natsu iniziò a sentire brividi di piacere e istintivamente portò le mani ad accarezzare le cosce della bionda mentre quest’ultima era intenta a lasciargli un succhiotto sul collo ansimando leggermente per il tocco del ragazzo.
Il leggero top bianco della ragazza finì presto ai piedi del letto, seguito a ruota dal reggiseno bianco ricamato. Il rosato rimase fermo un paio di secondi a godere della vista del seno prosperoso della ragazza che le era davanti prima di farla stendere sotto di se e di iniziare a baciarle entrambi i seni, concentrandosi poi sul seno destro mentre con la mano le palpava quello sinistro, in quel momento Lucy non poté fare a meno di iniziare ad alternare gemiti e ansimi aumentando l’eccitazione del ragazzo che ormai era ben evidente dai pantaloni. Con un sorriso malizioso la ragazza fece tornare la testa di Natsu alla sua altezza per baciarlo mentre con la mano gli percorreva tutto il petto scolpito fermandosi alla vita, portò una mano a sfiorargli l’erezione sentendolo ansimare forte quando fece maggiore pressione e, sorridendo nel bacio, gli tolse i pantaloni facendoli finire da qualche parte della stanza.
Poco dopo anche gli ultimi indumenti finirono da qualche parte sul pavimento della stanza e prima di continuare Natsu guardò Lucy in cerca di un consenso, dalla storia raccontata a Makarov aveva capito che di esperienze del genere la ragazza non ne aveva mai avute e l’ultima cosa che voleva era farle male, anche se sapeva benissimo che la prima volta può essere dolorosa. Così, dopo aver sentito un flebile si da parte di Lucy e aver preso le precauzioni adatte, entrò in lei con più calma possibile, stupendo se stesso in prima persona per il controllo che stava avendo. Gli si strinse il cuore quando vide gli occhi della ragazza diventare lucidi e quando vide una lacrima rigarle la guancia, ma non perdeva il sorriso, nonostante il dolore che provava in quel momento Lucy continuava a sorridere e così Natsu si rassicurò leggermente.
Passato il dolore iniziale e dopo essersi adattata alle spinte del ragazzo, fu stesso Lucy a chiedergli di andare più forte e quindi il rosato decise che arrivati a quel punto poteva anche lasciarsi andare un po’. I loro gemiti risuonavano nella stanza, bassi e intrappolati tra un bacio e l’altro per non essere scoperti da qualcuno della gilda, ma nonostante fossero quasi percettibili, alle orecchie dei due arrivarono forte e chiari e nessuno dei due aveva mai sentito un suono così bello.
Quando Natsu arrivò al culmine, seguito da Lucy, ci mancò poco che prendesse letteralmente fuoco bruciando le coperte e tutta la nave, provocando un lieve risolino della ragazza all’idea della faccia sconcertata del capitano.
 
Credo di non aver provato mai una cosa simile Luce” ammise Natsu mentre disteso con Lucy continuava ad accarezzarle la schiena rilassandola
Alla fine non ha fatto molto male, anzi, è stato davvero piacevole. Dovremmo rifarlo qualche volta, neh Natsu?” chiese con un pizzico di malizia nel tono
Solo qualche volta?” rispose di rimando lui
Magari qualcosa in più” rise la ragazza
Lucy … ecco, beh, ti va di essere la mia ragazza?” chiese facendole alzare il viso verso di lui, sorridendole dolcemente sicuro che le guance gli si fossero tinte di un lieve rossore
 
La ragazza annuì convinta con un sorriso stampato sul volto e le guance ancora un po’ rosse dal rapporto appena concluso. Baciò appassionatamente Natsu prima di mettersi di nuovo a cavalcioni su di lui ridendo leggermente, e quel suono cristallino riempì a pieno le orecchie del dragon slayer che prontamente la strinse a se approfondendo quel bacio.
Quella sarebbe stata una lunga notte, e al diavolo Erza e le sue regole.
 

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Capitolo 7
*** Capitolo sette ***


Capitolo sette
 
Il mattino seguente fu Natsu il primo a svegliarsi, sentendo i muscoli del corpo che gli dolevano leggermente, nulla che non avesse già provato dopo gli allenamenti, ma questa volta era diverso e la ragazza che gli era accanto ne era la prova.
Lucy si era appoggiata a lui durante la notte e ora aveva un’espressione così rilassata sul volto che a vederla il rosato sorrise teneramente spostandole poi una ciocca di capelli dorati dal viso. Notando che avesse il busto mezzo scoperto tirò su le coperte per poi abbracciarla per trasmetterle un po’ del suo calore prima che prendesse troppo freddo.
Rimase a lungo così, a pensare a come quella ragazza lo avesse cambiato, a quante cose fossero accadute in quel paio di giorni e soprattutto a come quella ragazza fosse in grado di renderlo così felice semplicemente standogli accanto. Solo da ragazzino aveva provato una cosa lontanamente simile, quando lui e Lisanna, la sorellina di Mirajane, erano soliti giocare insieme e lei lo costringeva a giocare alla “Famiglia felice” con lei ed Happy. Ma lui nemmeno sapeva com’era avere una famiglia vera e propria, questo prima di conoscere Igneel e prima di entrare in quella ciurma di pazzi che, col tempo, aveva imparato a voler bene come fossero la sua vera famiglia, e in effetti ormai lo erano diventati.  
Ancora perso nei suoi pensieri sorrise quando pensò che ora avrebbe potuto giocare seriamente alla “Famiglia felice” con Lucy, dopotutto non era più un ragazzino, ma si disse di non correre troppo e rise mentalmente per quell’idea azzardata.
Quando il sole era ormai già alto nel cielo mattutino, la maga bionda si svegliò alzando leggermente la testa dal petto del ragazzo e strofinandosi gli occhi con le mani. In quel momento Natsu pensò che fosse ancora più tenera del solito e l’idea di farla di nuovo sua gli balenò per la mente, il suo corpo partì ancora prima di rendersene conto e Lucy si ritrovò ad un soffio dal volto di Natsu.
 
Buongiorno anche a te Natsu” gli sorrise la bionda
Buongiorno Luce” ricambiò il sorriso “Dormito bene?” chiese dopo averle lasciato un piccolo bacio sulla fronte
Si, mai dormito meglio” disse quasi in un sussurro ancora presa dalle sensazioni della sera prima
Ti ho fatto male?” disse il dragon slayer tra imbarazzo e con tono quasi di chi vuol essere scusato, alludendo alla notte appena trascorsa
No, è stato bellissimo” gli rispose dolce la bionda “E poi ho subito mali peggiori” disse ridendo leggermente e Natsu sembrò tirare un sospiro di sollievo
Direi che è ora di alzarsi principessa” le sussurrò
 
A sentire quel nomignolo Lucy parve turbarsi leggermente e Natsu capendo a cosa era riferito si scusò immediatamente dicendole di averlo detto senza pensarci. Lucy si sciolse nel vedere il suo ragazzo così dispiaciuto e gli sorrise posandogli una mano sul volto per accarezzargli la guancia dicendogli di non preoccuparsi; ormai quella era una storia passata.
Così, dopo essersi preparati, uscirono da camera di Lucy entrambi allegri e ridendo felici. Erza che stava uscendo ora dalla sua camera non poté fare a meno di vederli e subito si diresse verso di loro con l’intenzione di richiamarli, tuttavia, quando vide come i due erano felici, tutto ciò che riuscì a fare fu andargli incontro mettendosi in mezzo ai due posando un braccio sulla spalla di Natsu e uno su quella di Lucy augurandogli un buongiorno ed andando con loro sul ponte principale.
Arrivati sul ponte i loro compagni erano tutti lì. Chi beveva, chi fumava, chi era sul procinto di iniziare una rissa e chi, come la piccola Levy, si estraniava da quel casino generale. Lucy subito andò dalla turchina catturando la sua attenzione salutandola gentilmente sedendosi di fronte a lei, Erza andò da Mirajane impegnata al bancone e Natsu si sedette al tavolo con Gray e gli altri attaccabrighe che, per ironia, erano tutti allo stesso tavolo.
E dopo un paio di minuti, com’era prevedibile, dal tavolo degli scapestrati iniziarono ad arrivare insulti e colpi che significavano una sola cosa: stava per iniziare l’ennesima rissa. Mentre loro si davano da fare colpendosi, le ragazze se ne stavano in un tavolo lontano da loro a parlare tra di loro e Mira, che aveva finito il suo turno poco dopo che la rissa ebbe inizio, non era più nella pelle per il ritorno del suo amato Laxus.
 
Certo che questo Laxus deve mancarti proprio molto, eh Mira-san?” chiese Lucy piegando le braccia che erano poggiate sul tavolo e posando la testa dove s’intrecciavano le due braccia
Ovvio Lucy. E poi è stato via per mesi e finalmente saremo nella loro stessa isola così che possono riunirsi a noi” le rispose sorridendo eccitata  l’albina
Possono unirsi? Laxus non è uno solo?” chiese confusa
Con lui ci sono i suoi inseparabili raijinshuu, una sorta di guardie del corpo del dio del fulmine” spiego Erza che stava mangiando la sua amata fetta di torta panna e fragole
 
Mentre la bionda era intenta ad annuire, un piccolo exceed azzurro finì giusto sulla fetta della rossa. Sul ponte calò il silenzio e i due artefici iniziarono a sudare freddo appena Erza si alzò dal tavolo con un’aura omicida, a quel punto i due rischiarono di collassare per la paura, o per i pugni di Titania.
 
Natsu! Gray! Siete stavi voi, non è così?” tuonò facendo pietrificare tutti, mentre i due iniziarono a correre in direzioni diverse “Dannati! V’insegno io a fare casino brutti idioti! Venite qui!” continuò ad urlargli contro cambiandosi di armatura a una velocità impressionante
 
Quella mattina Lucy imparò quanto Erza fosse spaventosa, e soprattutto che non si scherza con la sua torta, per poco non finiva in mezzo a quei tre anche Happy. Per aiutare il piccolo gattino Lucy lo prese con se portandolo poi in camera con lei, lontani da tutto quel trambusto.
 
Lucy! Grazie mille, stavo per rimetterci le ali” sospirò sollevato il piccolo exceed
Ora siamo amici no? E gli amici si aiutano sempre” gli sorrise inclinando leggermente di lato la testa
Noi siamo una famiglia Lucy, non semplici amici” e al sentire questo la bionda rimase senza parole
 
Il piccolo gattino le sorrise, quasi ridendo per la sua reazione, prima di mettersi sulle sue gambe per farsi coccolare. Non sapeva nemmeno lui il perché di quel gesto, ma proprio prima di alzarsi e andar via sentì la mano della ragazza iniziare ad accarezzargli la testolina dolcemente, e così invece di alzarsi e andar via si posizionò meglio sulle gambe di lei, chiudendo gli occhi.
Lucy si stupì nel vedere quanto quel gatto ficcanaso e rompiscatole potesse essere tanto tenero e inevitabilmente penso a Natsu, a come si fossero incontrati e se anche lui lo accarezzasse in quel modo. Dopo poco tempo passati in quella posizione sia lei che l’exceed si addormentarono.
Dall’altra parte del corridoio un mago dai capelli rosa cercava da ore preoccupato il suo piccolo amico; dopo aver cercato in tutte le stanze della nave decise di andare da Lucy e chiederle se lo avesse visto. Non ricevendo nessuna risposta quando la chiamò da fuori decise di entrare.
Appena entrato vide la maga e il piccolo exceed seduti sul letto e non poté evitare che le sue labbra si curvassero un tenero sorriso, anche perché in quel momento la sua preoccupazione svanì del tutto. Così chiuse la porta della camera e si mise sul letto vicino ai due, trascinandoseli poi con se mentre si distendeva, stando attento a non svegliarli. Natsu stringeva a se Lucy e aveva lasciato Happy dormire tra di loro, stupendosi di come uno come lui potesse essere tanto delicato e, prima che se ne rendesse conto, si addormentò anche lui cullato dal respiro dei due.
Quando Lucy si svegliò sentì un calore, che ormai aveva imparato a riconoscere, riscaldarle tutto il corpo. Aprì piano gli occhi e vide il volto del mago coperto per metà dal pelo azzurro dell’exceed, al vederlo così tranquillo le si formò un sorriso e, dopo aver spostato Happy stando attenta a non svegliarlo, si avvicinò maggiormente a Natsu, che prontamente la strinse a se nonostante stesse dormendo.  
Natsu si svegliò al sentire qualcuno bussare incessantemente alla porta e chiamare Lucy, si strofinò un po’ gli occhi prima di rendersi conto che quella era la voce di Levy, e spiegarle perché erano in quella situazione sarebbe stato a dir poco imbarazzante per lui che di queste cose non era ancora pratico, così con uno scatto veloce si nascose sotto il letto di Lucy sperando di non averla svegliata. Qualche secondo dopo essersi nascosto, la maghetta entrò in camera preoccupata fiondandosi subito su Lucy che, fortunatamente ancora dormiva.
 
Lu-chan! Stai bene?” le chiese appena la maga bionda si svegliò
Levy-chan? Ma cosa ci fai qui?” chiese confusa mettendosi seduta e strofinandosi gli occhi ancora assonnata
Ero venuta a chiamarti per dirti che sei stata talmente tanto qui che hai saltato il pranzo, ed è quasi ora di cena, ma non sentendoti rispondere mi stavo preoccupando. Per fortuna stai bene” l’abbracciò talmente forte che per poco Lucy non si sbilanciò, evitando così di cadere entrambe
Tranquilla Levy-chan” rise la bionda “Sto benissimo” continuò sempre ridendo, ma poi si guardò intorno non notando Natsu e che il piccolo exceed era ai piedi del letto “Hai visto Natsu?” chiese di nuovo rivolta alla turchina
No, è scomparso subito dopo pranzo, cercava Happy credendo di averlo perso, chissà dov’è ora” rispose scrollando le spalle prima di alzarsi e andare vicino la porta “Comunque stiamo per arrivare al porto, e quindi torneranno Laxus e il suo gruppo. Ci vediamo dopo Lu-chan” le sorrise prima di uscire
A dopo Levy-chan” alzò leggermente la voce per farsi sentire dall’amica
 
Appena fu certa che l’amica fosse lontana dalla sua camera, Lucy si guardò intorno prima di distendersi a pancia in giù, abbassare la testa oltre il materasso e affacciarsi per vedere sotto il letto. Sorrise nel vedere che il dragon slayer era ancora lì e che ora le stava sorridendo di rimando. Così si portò a sedere al centro del materasso aspettando che il mago uscisse da sotto il suo letto e che la raggiungesse.
Il mago dai capelli rosa uscì velocemente da sotto il letto per fiondarsi sul letto e abbracciare la sua ragazza che, sorpresa, cadde all’indietro finendo distesa con la schiena sul materasso e il volto del dragon slayer sorridente sul suo petto, quasi come se fosse il suo cuscino. Rossa per l’imbarazzo si schiarì la gola facendo alzare il volto di Natsu per guardarla con un’espressione leggermente confusa e, pensando che la bionda dovesse dirgli qualcosa, incrociò le mani sul seno di Lucy prima di posarci il mento per reggersi, cosa che provocò solo più imbarazzo nella maga.
Mentre stava per chiedergli quando volesse alzarsi da lei, la maga degli spiriti stellari si bloccò di colpo sentendo una strana melodia provenire da fuori, come se qualcuno si fosse messo in mare a suonare e accompagnare le note con la propria voce. Si alzò di scatto come sotto qualche strano incantesimo e aprì l’oblò della sua camera con lo scopo di capire chi stesse suonando e cantando, ma non vide nulla, nonostante quel suono continuava. Sentiva il dragon slayer chiamarla e scuoterla e anche se voleva girarsi verso di lui non ci riusciva, incatenata a guardare quel mare limpido e la luce arancio-rossa lasciata dal sole che stava tramontando. Natsu la girò con forza verso di se, visibilmente preoccupato, ma anche se il suo corpo era verso di lui, i suoi occhi tornarono al mare e in quel momento le parve di intravedere qualcosa tra l’ondeggiare del mare.
Una coda. Una semplicissima coda violacea. Eppure quando la vide sparire nell’acqua Lucy sentiva ancora quella melodia nella testa, ma fu spazzata via dal suo nome che Natsu continuava a chiamare ormai preoccupato e teso non capendo cosa stesse accadendo alla sua Luce. Dopo un paio di secondi passati ad occhi chiusi, la maga rivolse il proprio sguardo in quello di Natsu, sorridendogli come a rassicurarlo.
 
Sto bene Natsu” gli afferrò una mano ancora saldamente posata sulla sua spalla “Andiamo dagli altri, ci staranno cercando, ormai è ora di cena” e così dicendo lo trascinò con se sul ponte principale
 
Arrivati sul ponte si accorsero che il capitano stava dando ordini a tutti dicendogli che a momenti sarebbero arrivati al porto ed Erza era al timone della nave. Lucy sorrise un’ultima volta a Natsu prima di dirigersi al tavolo da Levy, voleva chiederle se anche lei avesse sentito qualcosa prima.
Pochi minuti dopo arrivarono al porto e dopo aver fissato la nave al molo, Natsu, Gray e il master scesero per dare il bentornato a Laxus e i raijinshuu. Appena tornarono sulla nave scoppiò un boato e ne seguì una grande festa per il loro rientro.
Laxus si avvicinò con calma al bancone da Mirajane, con quell’aria indifferente che lo caratterizzava, ma appena fu vicino alla sua fidanzata non perse tempo e, sollevandola come fosse una piuma, la baciò davanti a tutti. Poco distante Elfman, che anche se da una parte era geloso della sua sorellona, continuava a dire quanto secondo lui Laxus fosse uomo, con Evergreen a seguito che lo minacciava di tramutarlo in pietra se non avesse smesso una buona volta di dire “uomo” ogni due parole. Dall’altra parte del ponte, seduti un po’ in disparte c’erano Lisanna e Bixlow che, convinti che nessuno in gilda sapesse di loro, cercavano di non farsi scoprire mentre si scambiavano qualche bacio di tanto in tanto. Poi c’era Freed, che si era unito al tavolo con Lucy e Levy e aveva iniziato una conversazione, a loro detta interessante, sui sigilli che aveva incontrato con Levy.
La bionda alzò lo sguardo per notare che il dragon slayer la stava guardando, con sguardo serio e ancora leggermente preoccupato. Forse era arrivato il momento di parlargli di cosa avesse sentito prima, e con questo pensiero la maga si alzò, salutando Levy e Freed, per dirigersi verso Natsu.
Fece un paio di passi prima di sentire di nuovo quella strana melodia, di nuovo quella voce che accompagnava quelle note tanto ipnotizzanti e poi nulla, il buio totale e due braccia che prontamente l’afferrarono prima che potesse toccare il suolo. 

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