Universitarie

di Kalheesi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Tre amiche, una facoltà ***
Capitolo 2: *** 2. Un bel bocconcino in pasticceria ***



Capitolo 1
*** Tre amiche, una facoltà ***


Alex POV
 
Sto per finire di scrivere la quarta pagina di appunti di questa ora ed essendo la diciottesima di questa mattinata, la mia mano destra non ne è affatto felice. Per fortuna la campanella suona appena prima del collasso delle mie dita e un rigo e mezzo prima della fine dell'ultima pagina del mio quaderno.
 
Il professore di anatomia Federico Giacobini, con uno dei suoi soliti completi elegantissimi, termina la sua lezione sedendosi di slancio sulla cattedra in legno trattato ed un sorriso caldo. Siamo tutti dell'idea che prima o poi quel povero legno vecchio cederà sotto il peso dei numerosi prof. che la usano per i più disparati scopi. Non appena cominciamo ad alzarci per rimettere il materiale negli zaini ci esorta, leggermente divertito, a terminare la relazione per la prossima settimana il prima possibile. Vi chiederete perché si diverta così tanto ad osservare i nostri volti esasperati. Beh, conoscendoci già da quasi un anno, ha capito che siamo tutti dei ritardatari cronici. 
 
Così inizio a scendere le scale della terza fila di banchi, che per sfortuna mi è toccata per un infatuo contrattempo, alias serratura di casa incastrata.
Intanto saluto Andrea, un bel ventunenne che, per non smentire mai la sua reputazione, è già circondato da  un folto gruppo di ragazze, da sempre attirate dai suoi capelli biondissimi come api con il miele. 
Immediatamente mi volto e scorgo tra la gente la mia meta, una cascata di riccioli scuri.
Allora mi dirigo velocemente verso la prima fila di banchi e le arrivo d'improvviso alle spalle, facendola sobbalzare, ricevendo in risposta una penna verso la mia faccia. 
"Alex ma sei impazzita? Mi farai venire un infarto!"
"Suvvia Selma non esagerare. E poi anche tu potevi accecarmi a vita con quella penna"-le dico ridendo sotto i baffi.
"Vabbè andiamo, che finalmente anche oggi è finita. Possiamo andarcene dalla prigionia."
"Davvero! Non vedo l'ora di usc.."-non faccio in tempo a finire la frase che sento una voce alle mie spalle-"beh, vedo che vi piace molto il mio corso ragazze."
Mi volto con un'espressione terrorizzata in volto e, come temevo, mi trovo davanti la faccia del professore Giacobini. Per fortuna posso constatare che il suo viso non si è deformato in una maschera rabbiosa come mi aspettavo, ma ha un piccolo e sottile ghigno tra il divertito e il sarcastico.
Allora cerco penosamente di rimediare:"no no, non intendevamo la sua materia professore...davvero! - intanto sono arrossita per l'imbarazzo fino alla punta dei capelli - volevamo solo dire che siamo un po' stanche arrivate a questo punto dell'anno."
A quel punto mi accorgo che sta per mettersi a ridere "non si preoccupi signorina Spadi! Stavo solamente scherzando. Rilassatevi ragazze! Ma non troppo eh." Così si allontana con una smorfia beffarda a solcargli il viso. 
 
Appena Giacobini passa la soglia dell'aula "Selma grazie mille di avermi avvertita eh! - dico finitamente, ma neanche tanto, arrabbiata - sei proprio un'amica!"
"È colpa tua! Sei una spilungona e mi hai coperto la visuale" a questo punto Selma si alza e se la da a gambe levate facendomi una linguaccia.
"Se ti prendo!'
 
Così usciamo dall'aula e percorriamo molti corridoi della facoltà di medicina correndo come pazze, finché non raggiungiamo la nostra amica Tea. Vedendoci arrivare a corsa ed in quello stato, ci squadra come se avesse davanti agli occhi due marziani.
"Ma voi due siete impazzite. Correre di prima mattina?! Mai e poi mai, nemmeno se prendesse fuoco la scuola"
"Viva la "prima mattina"! È praticamente ora di pranzo."
"Senti Alex, sai perfettamente che per me fino verso le 16 è presto, troppo presto."
Visto che siamo in vena di scherzi io e Selma ci scambiamo uno sguardo complice e ci lanciamo su Tea, con un abbraccio spacca costole.
"No! No! Vi prego lasciatemi....così frantumate il mio spazio vitale! Pietà!"
"Ahahahah va bene va bene..."
"Ma in cambio torni con noi a piedi all'appartamento e passiamo anche a prendere un po' di pane, che è finito.....allora? Che dici?"
"E va bene, ma basta invasione!"
"Concesso! Su andiamo che finalmente c'è il sole anche sulla nostra Firenze!"
Così io e Selma prendiamo Tea per mano e cerchiamo di farla correre, in mezzo alle sue proteste.
 
Io, Selma e Tea beh siamo amiche già da sei anni e ormai inseparabili. Non c'è molto da dire, se non che viviamo tutte e tre in un appartamento di media grandezza a Firenze dove frequentiamo la facoltà di medicina. Siamo in quel l'appartamento in affitto da un anno e all'inizio ci veniva pagato dai genitori, quasi come fosse un periodo di prova, e adesso facciamo tutte delle semplici ripetizioni per aiutare i pagamenti. 
 
 
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angolo dell'autrice:
Ragazzi c'è poco da dire a questo punto e non c'è nemmeno molto da commentare. Spero di avervi incuriosito con questi nuovi personaggi.
Sarà una storia divertente per queste tre amiche che si imbatteranno in avventure ed amori, cercando maldestramente di raccapezzarci qualcosa.
Spero tanto che seguiate e commenti anche questa mia storia dolce romantica simpatica e talvolta commovente.
 
PS alcune parti sono tratte dalla realtà e per fortuna molte inventate XD

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Capitolo 2
*** 2. Un bel bocconcino in pasticceria ***


UNIVERSITARIE 2
 
Selma POV 
Ci aggiriamo per i negozi fiorentini e le numerosissime bancarelle del mercato, cercando di non essere travolte dalle signore intente ad accaparrarsi gli abiti al miglior prezzo ed i pendolari all'ora di punta che hanno avuto la sfortuna di lavorare in centro.
 
Noi tre ormai quelle vetrine le conosciamo a menadito, ma la sensazione di poterle finalmente studiarle senza il rischio di finire bagnate come pulcini dall'acqua battente è sempre una stupenda sensazione.
"Dai ragazze...andiamocene…ormai queste vetrine le sapete a memoria…" il tono quasi supplicante di Tea potrebbe quasi intenerirci se non sapessimo che è finto come i soldi del monopoli.
"Non è affatto vero! Diglielo anche tu Alex."
"Beh…in realtà..."
"Si, ok, è vero… ma non per questo dobbiamo subito andarcene!"
"Ma io ho fame! Quì è la natura che reclama! Non degli oggetti in plastica!
"Come puoi chiamarli ogg-"
"Va bene calma! Adesso andiamo a casa A MANGIARE e se io e Selma vogliamo tornare, torniamo quando tu sarai a giocare alla Play. Ok?" Se non ci fosse Alex qualche volta saremmo già finite in una rissa probabilmente.
"Va bene…"
"Perfetto!"
"Finalmente !"
 
 
 
ALEX POV
 
Così ci avviamo verso casa senza fare troppi discorsi. Mentre io lancio occhiate languide agli abiti della nuova stagione nelle vetrine, con la coda dell'occhio vedo quelle di Tea verso ad ogni singolo ristorante e pizzeria e Selma…dov'è Selma?
Inizio a guardare in tutte le direzioni, come ho fatto a distrarmi tanto da perderla?!
Mi giro di 180* e la vedo imbambolata ed immobile davanti ad una vecchia pasticceria caratteristica, così mi avvicino seguita a ruota da Tea.
"Sono contento Brenta che si venuta fame anche a te ma ora and-"
"Sh!!!" -risponde quasi stizzita.
Ma che diamine ha visto? Faccio per avvicinarmi alla vetrina anche io, che lei mi ha già intercettata e mi sta spingendo via.
"Andiamocene Alex vai" sorride con una tensione incredibile sul viso. Selma non sa fingere ma ora è proprio assurda!
"Eh no, adesso voglio proprio vedere cosa c'è di così invitante nelle pasticceria." Le rispondo quasi maliziosa sapendo di farla arrossire fino all'ultimo ricciolo mogano.
"Ma che di?! Ma sta zitta!" Risponde rossa come un pomodoro maturo.
 
In un istante sul suo volto vedo passare un'infinità di emozioni, dalla sorpresa, alla gioia al terrore. Ne approfitto per svincolarmi dalla sua preda sul mio polso, ormai non più abbastanza forte, ma perdo l'equilibrio.
Sono già pronta psicologicamente a sentire il mio sedere a contatto con l'asfalto duro, ma niente di tutto ciò accade, così riapro gli occhi e vedo le mie due amiche con una faccia allibita.
Solo allora mi accorgo di essere stata afferrata da due mani, così inizio a voltarmi non appena ho recuperato il mio sempre precario equilibrio.
"Grazie mill-" la frase mi muore in gola per la vergogna e l'ennesima figura di merda della giornata. Anzi siamo solo alla mattina?!
Quante figuracce si possono fare davanti alla stessa persona nel giro di solo 30 minuti?! Sono decisamente una calamita per queste cose.
 
Così mi ritrovo a pochi centimetri dal volto di niente di meno che di quel bellimbusto di Federico Giacobini, che con i suoi 27 anni e 2 mesi (si, teniamo davvero il conto)sfoggia 1,87 di fisico asciutto e slanciato, capelli scuri non troppo corti, appena mossi e da vicino mi sembrano anche molto curati, ed ho potuto constatare anche un bel paio di occhi verdissimi. Appena mi sveglio osto mi accorgo che mi ha sorretto senza il minimo sforzo e non sono esattamente un fuscello, wow, bravo!
"Signorina Spadi allora? Si sente bene?" Domanda con la sua solita punta di divertimento.
"Eh?" No!!! Mi sono incantata! E le figuracce sono già treee! "Ah ma certo professore! Mi scusi!" Mi ritraggo di scatto.
"Va bene…allora alla prossima settimana ragazze. Lei signorina stia attenta a non infortunarsi ulteriormente mi raccomando, non ci sarò sempre" si raccomanda non riuscendo a trattenere una risata, prima di andarsene.
Solo allora mi giro verso le altre due, ancora a bocca aperta.
"Ehi, siete ancora con noi?" Dico quasi arrabbiata.
"Anche troppo..." Risponde ancora stralunata Selma.
"Ma che il signore mi aiuti a. Non ammazzare nessuno entro stasera! -dico esasperata superandole ancora imporporata fino alla punta dei capelli- io me ne vado, voi rimanete imbambolate quanto vi pare!"
"Eh dai, che vuoi che sia una figuraccia in più o una in meno?!" Tea non ci prova nemmeno a nasconderle le risate, perfetto!
 
 
 
Siamo tornate all'appartamento tra botte e risposte, ma sempre ridendo di gusto.
Appena entrate in casa Selma si dirige subito in cucina per la gioia di Tea. Io poso le mie cose insieme a Tea e, lavate le mani, ci avviamo in cucina ad assistere la cuoca del giorno.
Il pranzo è ottimo con una zuppa buonissima, anche se devo ammettere che non ne conosco nemmeno tutti gli ingredienti. Vabbè, finché non usa cianuro va bene. Mangiamo poi qualcosa di fresco e frutta.
 
Dopo tutto si svolge come ogni ordinario giorno, cioè Io rifaccio il letto di Tea ed inizio a pulire il fornello, anzi diciamo un po tutta la piccola cucina, Selma inizia a spazzare mentre Tea…dovrebbe stirare, ma ha sempre preferito farlo la sera, quindi contenta lei contenti tutti.
Il pomeriggio iniziamo a studiare un po' ma, dopo un po che sono sul libro di anatomia, l'occhio mi cade casualmente su quelli che erano stati alcuni messaggini tra me e Selma. Vedo che la prima a scrivere ero stata io, con una calligrafia insolitamente spigolosa per una ragazza.
 
"Giacobini stamani è molto wow vestito così eh, chissà perché? Teorie?"
"Si, forse è /////elegante"
"Si certo. Elegante (?!). Direi che è un gran figo! Dai so che ti piace Sel!"
"Eddai! Si ok è WOW"
"Lo sapeeeeeevo❤️"
 
Beh doveva ammettere che era un gran bell'uomo, peccato che aveva 5 anni più di loro. Vabbè non era tantissimo, ma chiaramente essendo un professore. Eh si era un vero peccato.
Vabbè ormai era impossibile riuscire a prendere concentrazione. Così si buttò sul letto matrimoniale della camera che si sarebbe goduta solo altri due giorni e poche ore. Eh si, facevano una settimana per uno, anche perché l'altra camera aveva due lettini più piccoli e scomodi, quindi è facile capire il perché di quella strana scelta, anche se in realtà lei se l'era guadagnato il primo giorno.
 
Vabbè ormai era la giornata dei ricordi, così si perse a rammentare quei pazzi primi giorni di condivisione, in cui dovettero dividersi turni nel bagno, compiti in casa, ma sopratutto Le Camere. A quel punto non poté evitare di far affiorare un sorriso sghembo è estremamente dolce.
 
 
 
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Angolo del l'autrice 
 
Beh ciao a tutti di nuovo! Scusate per il ritardo ma ammetto di essere impegnata tra stage e cose varie, comunque mi impegnerò al massimo per andare avanti il più costantemente possibile!
 
Allora parliamo del capitolo: le ragazze si iniziano a conoscere meglio ma sopratutto vediamo sempre di più questo bello ed aitante professore. È figo, ebbene si, peccato che non ne abbia anche io di tali! Sono tutti vecchietti eccentrici o pazzi. E voi avete dei prof? Beh se si, beate voi.
 
Il capitolo è un po corto ma solo perché il flashback sulla spartizione delle camere vorrei metterlo nel prossimo, così da aggiungerci qualche informazione in più sulla nascita della loro amicizia iniziata … alcuni anni primi. Niente spoiler! XD 
 
Spero commentiate. A presto e baci 
 

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