Anche i MangiaMorte hanno un cuore

di fedetojen
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***



Capitolo 1
*** 1 ***


Anche i MangiaMorte hanno un cuore
 
1.
 
Parker Blondie.

Questo era il nome della ragazza dai 22 anni che cammina per i corridoi di Hogwarts, a testa alta, sorridendo e facendo impazzire letteralmente i ragazzi alla sua vista. Capelli castani ondulati, lasciati liberi sulle spalle, ricadevano leggeri ondeggiando a destra e a sinistra, occhi marroni scuro, impenetrabili a qualsiasi forma vitale.

Era una ragazza che faceva invidia perfino a Hermione Granger, popolare e anche scontrosa alle volte.
Dopo la sconfitta di Voldemord, il signore oscuro, ha sempre voluto conoscere un Mangiamorte.
Aveva sentito parlare molto di Harry Potter, ma mai visto dal vivo. Foto di lui e Silente, li ritraevano nei loro momenti felici in qualche quadro sparso qua e là nei corridoi della scuola.

“Parker!” gridò un ragazzo alto e moro, correndo verso di lei.

“Oggi ci sei per il Quidditch?” chiese con affanno il ragazzo, aggiustandosi poi con la mano i capelli mori scompigliati.

“Non lo so, si vedrà” disse lei passandogli oltre, con aria autoritaria e piena di sé.

“A vederla mi ricorda tanto quel SerpeVerde di Draco” disse una ragazza seduta nella sala dei festeggiamenti.

Appena Blondie sentì ciò, si fermò all’istante facendo dietrofront raggiungendo la vocina che aveva detto ciò.

“Come?” chiese a braccia conserte verso la ragazza seduta di fronte a lei.

“Hai sentito bene, Parker” disse la ragazza bionda seduta al tavolo.

Non aveva nessuna paura della castana, Blondie, eppure nel suo sguardo si intravedeva un’ombra di fifa.

“Nessuno ti ha mai detto che non si paragona una persona ad un’altra? Specialmente in questo caso, paragonandomi ad un maschio! Che maleducata”
disse acidamente Blondie, atteggiandosi e sistemandosi i capelli castani sulle spalle.

“Chi mi ha nominato?” disse una voce infondo alla sala.

Blondie voltò lo sguardo, curiosa di sapere chi fosse intervenuto.
Un ragazzo alto e biondo, si dirigeva verso di lei, con addosso la divisa dei SerpeVerde.

Appena fu vicino abbastanza, Blondie quasi si perse nei suoi occhi celesti.
Scosse la testa ritornando alla realtà, voltandosi di nuovo verso la biondina davanti a lei.

“Quindi? Chi mi ha nominato?” chiese ripetendolo Draco, con un tono del tutto poco pacato.

“IO, Draco” disse la bionda verso Draco. Blondie evidentemente sorpresa da quell’affermazione, si voltò a guardarlo per qualche secondo, per poi andarsene con un ghigno.

“Tu!” disse Draco, seguendola.

Blondie non aveva la minima intenzione di parlare con lui, tanto meno guardarlo ancora in faccia.

Detestava quando veniva paragonata a qualcuno, alcuni la ritenevano perfino un ‘ragazzaccio’ perché giocava a Quidditch e seguiva lezioni dove la maggior parte degli allievi era di presenza maschile.

“Parker!” inveì Draco raggiungendola e prendendole il polso strattonandola e fermandola.

“Se ti chiamo abbi la decenza di fermarti!” disse sbottando Draco verso Blondie.

“Diffindo!” disse Blondie estraendo la bacchetta e rompendo un dito a Draco.

“Aaah! Parker!” disse Draco prendendosi la mano e con la bacchetta cercò di riaggiustare il danno appena fatto da Blondie.

“Dove scappi? Non ho finito con te, Parker!” disse Draco cercando di rincorrere Blondie.

“Io sì” disse lei per poi smaterializzarsi chissà dove.
 
***********************


“Hagrid!” urlò Blondie alla porta di casa del gigante.

“Arrivo, arrivo! Basta bussare!” disse aprendo la porta il gigante.

“Diamine, come sei cresciuta Blondie!” disse sorpreso Hagrid guardando Blondie. Entrò in casa del gigante e sorridendo si sedette.

“Le arpie in questa scuola mi hanno proprio seccato! Continuano a paragonarmi a questo ‘Malfoy’, ma chi diavolo è?” chiese irritata Blondie a braccia conserte verso il gigante davanti a sé.

“Non lo hai saputo? Era un Mangiamorte tempo fa, stava per uccidere Silente ma poi venne interrotto da Piton” disse Hagrid verso Blondie, che appena sentì ciò si irrigidì e con un ghigno, si alzò dalla sedia.

Silente per Blondie era stato come il nonno che non aveva mai avuto, e sapere che quel Draco, aveva cercato di ucciderlo, mandò Blondie su tutte le furie.

Qualcuno però fece quasi cadere Hagrid, materializzandosi in casa sua.

“Ti ho trovato, Parker!” disse soddisfatto Draco, aggiustandosi la divisa.

Blondie imbestialita nera, lo prese da un orecchio, trascinandolo con sé fuori dalla casa di Hagrid, tra vari mugolii di dolore da parte di Draco.



ANGOLO SCRITTRICE: Salve gente e appassionati di Harry Potter :D spero possa piacervi la mia storia, ad essere sincera è la prima volta che scrivo una Fan-fiction su Harry Potter, spero di esserne all'altezza e sarò pronta a cancellarla se mi rendessi conto che non rispecchia come si deve i personaggi. Spero possiate recensirmi e dirmi cosa ve ne pare :)

Vi lascio con Tom Felton, ovvero Draco :)

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Capitolo 2
*** 2 ***


Anche i MangiaMorte hanno un cuore

2.
 
“Malfoy!” urlò Blondie continuando a trascinarlo fuori casa di Hagrid, stringendo forte il suo orecchio.

Draco appena sentì pronunciare il suo nome in quel modo, quasi si scordò del dolore che stava provando, sentendo una strana sensazione espandersi per tutto il petto.
A fermare la corsa di Blondie, ci fu la professoressa McGranitt.

“Signorina Parker! Signor Draco! Non sapete che smaterializzarsi all’interno della scuola è severamente proibito?” chiese arrabbiata la professoressa McGranitt verso i due ragazzi.

“E’ colpa tua, Parker” disse Draco appena Blondie lasciò il suo orecchio, vedendo la professoressa davanti a sé.

“Sta zitto, Draco!” disse acidamente Blondie voltandosi verso di lui, che la stava guardando con il suo solito sorrisetto da strafottente.

“Sarete puniti severamente!” disse la McGranitt uscendo la bacchetta e puntandola verso di loro.
Subito furono spediti in una stanza sporca e piena di banchi e sedie da rimettere a nuovo.

“Siete stati privati delle vostre bacchette, impedendovi di utilizzare la magia, dovrete pulire e mettere a posto l’aula. Avete tempo fino a stasera” disse la voce della
McGranitt riempiendo la stanza silenziosa.

“Tutta colpa tua, Parker” ripeté Draco, avvicinandosi ad un banco e passando un dito sopra di esso, si accorse della sporcizia.
Si guardò il dito schifato per poi ritornare con lo sguardo su Blondie.

“Sei ripetitivo, Draco” disse irritata Blondie, alzandosi i capelli in una coda alta, lasciando il viso più libero. Blondie, alzò una mano e la spostò verso i banchi.

“Cosa fai, Parker?” chiese stizzito Draco verso Blondie. Vedendo l’indifferenza da parte della castana, Draco insistette.

“Parker!” gridò dall’altra parte della stanza.

“Sta zitto! Maledizione!” disse voltandosi verso di lui, che con sguardo offeso si voltò con le braccia conserte e aspettò.

“Reparo!” disse Blondie con la mano alzata verso i banchi. Ma niente.
Chiuse gli occhi e provò a concentrarsi ancora, l’altra volta c’era riuscita. Perché ora no?

“REPARO!” urlò più forte facendo anche voltare Draco, appena vedette che i banchi e le sedie iniziarono a muoversi posizionandosi ai loro posti nell’aula.

“Come hai fatto, Parker?” chiese sorpreso Draco avvicinandosi a lei.

“L’intelligenza di un Grifondoro” disse fiera di sé verso Draco, che rispose con un ghigno.

“Prova tu, allora” lo incitò Blondie con un sorriso beffardo.
Draco, non se lo fece ripetere due volte. Alzò la mano con aria decisa, puntò la mano alle scope e concentrandosi parlò.

“Reparo!” disse Draco, senza avere nessuna risposta.

Blondie se la rideva, aveva lavorato più di un mese per riuscire a fare incantesimi anche senza bacchetta, come poteva un semplice Draco, riuscirci al primo tentativo?

“Reparo! Reparo! REPARO!” continuava ad urlare invano.

“Reparo!” urlò con forza Blondie facendo muovere così anche le scope, che iniziarono a pulire la sala sotto il suo comando.

Draco guardò irritato Blondie, che sorridente guardava le sedie, i banchi e le scope fare il loro lavoro al posto loro.

“Che diavoleria è mai questa, Parker?” chiese avvicinandosi a lei con fare arrogante.

“Se no lo sai, si chiama Magia, Draco” disse divertita Blondie.

“Oh, ti farò togliere quel sorrisetto dal volto appena riavrò indietro la bacchetta! Promesso, Parker!” disse allontanandosi da lei, più che furioso.

Essere preso in giro da una Grifondoro, Draco non poteva proprio sopportarlo.

“Signorina Parker!” disse sbucando dal nulla la professoressa McGranitt.

“Cosa della frase, non usare la magia, non ha capito?” chiese con le mani sui fianchi la professoressa. Dietro di lei, Draco, se la rideva sotto i baffi.

“E lei, Draco, la smetta di ridere come uno sciocco!” disse voltandosi verso di lui, che subito divenne serio e composto.

“Ora, se fate uso della magia- disse voltandosi verso Blondie- vi farò rimanere un mese chiusi in questa stanza! Per oggi, rimarrete tutta la nottata. Buona notte, ragazzi” disse per poi sparire.

Parker!” sentenziò Draco, una volta che scomparte la professoressa.

Draco!” inveì Blondie.

ANGOLO SCRITTRICE: Salve lettori e amanti di Harry Potter, spero la storia stia uscendo bene e che i personaggi inizino a prendere il loro posto nella storia :D aspetto le vostre recensioni a presto :*

Draco Malfoy

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Capitolo 3
*** 3 ***


Anche i MangiaMorte hanno un cuore

3.
 
"Come mai te la sei presa così tanto quando Lucy, ti ha detto che sembravi me, Parker? "chiese a braccia conserte Draco, appoggiato ad un banco.

Braccia conserte, capelli scompigliati color oro, occhi intensi e blu, nei quali Blondie per qualche secondo si perse.
Aveva un sorriso malizioso in volto, mentre Draco continuava a guardare Blondie dall'altra parte della stanza.

"Perché detesto essere sempre paragonata a te: un Serpeverde che odia tutto e tutti, un Mangiamorte che ha ucciso, o meglio stava per uccidere" disse in modo arrogante e con disprezzo Blondie.

"Oh-oh, ormai sono immune a questo tipo di offese, Parker. Tu, piuttosto: una mezzosangue, che si crede chissà chi perché ha bei voti. Sai, mi ricordi tanto la vecchia Granger" disse divertito.

Blondie con rabbia lo guardò e con le sopracciglia alzate si avvicinò a lui.

"Tu! Lurido Serpeverde, sei come i serpenti: viscidi, schifosi e orribili! Odio te e tutti i tuoi amichetti che ti seguono come dei cagnolini. Lucy? Be, si sa che se la fa con tutti e sicuramente anche con te! Lurido maiale!" disse Blondie agitandosi e alzando la voce.

Draco con il solito sorrisetto menefreghista, sciolse le braccia e si avvicinò a lei.

"E tu? Che hai una cotta per Potter e nemmeno lo conosci? Non farmi ridere, Parker" disse irritato Draco, ghignando prima di girare i tacchi e allontanarsi da lei.

Le guance di Blondie avvamparono appena Draco sputò quella verità, ma subito prese un bel respiro e controbatté.

"Sono anche una mezzosangue, ma sono migliore di molti Purosangue!" disse con odio Blondie.

Draco si voltò di scatto, guardando arrabbiato e stizzito Blondie, che ora gli stava sorridendo soddisfatta.
Far imbestialire Draco era sempre divertente per lei.

"Lurida Grifondoro!" disse avvicinandosi in poche falcate a Blondie, che rimase a testa alta aspettando che dicesse qualcosa.

“Ti stai scavando la fossa da sola, Blondie” disse Draco imbestialito.

Blondie cercò di rimanere impassibile difronte a lui, ma appena dalle sue labbra uscì il suo nome, una forte fitta al petto si fece sentire, mentre si perdeva ancora in quel vasto oceano che erano i suoi occhi.

Draco notò che qualcosa nello sguardo di Blondie cambiò, lo stava guardando forse in modo dolce?
Draco si accorse di quanto gli occhi marroni di lei, sembrassero così uguali al colore della terra; di come gli occhi da cerbiatta di lei, continuavano a fissare i suoi completamente persa dal colore così chiaro e puro.

Nonostante tutto, Draco con un sorrisetto malizioso guardò Blondie.

“Che c’è Parker? Non riesci a togliermi gli occhi di dosso?” chiese avvicinandosi di più al suo viso.

Blondie riprendendosi e irritata da quella frase, spintonò Draco con le mani e si allontanò.

“Tsk” disse Draco con un ghigno, mettendosi le mani nelle tasche, avvicinandosi poi ad uno dei grandi armadi e sedendosi poggiando la schiena su di esso.

Blondie, ancora irritata, si avvicinò alla grande scrivania e si accucciò sotto lo spazio libero di essa, cercando di dormire.
Alcuni raggi di sole entrarono dalle finestre poste in alto della stanza pulita e in ordine, in cui il Serpeverde e la Grifondoro dormivano beatamente.
Gli occhi di Blondie si aprirono per colpa di un raggio di sole che picchiettava contro le sue iridi marroni.

Appena però abbassò lo sguardo, si ritrovò vicino a sé un Malfoy addormentato.
I suoi capelli corti spettinati, le sue labbra ben definite, i suoi occhi chiusi per colpa del sonno, fecero sussultare Blondie per qualche secondo.
Erano vicini, tanto da poter sentire il profumo di Draco entrare nel suo corpo e farle venire i brividi.

Notò un filo di barba sul suo volto ben definito, e delle occhiaie spuntare sotto i suoi occhi.
Il ragazzo si mosse e appena i suoi occhi, così simili al colore del mare, si aprirono e videro gli occhi scrutatori di Blondie su di lui, con un ghigno uscì velocemente da sotto la cattedra, allontanandosi e risistemandosi.

“Come mai quelle occhiaie, Draco?” chiese Blondie uscendo allo scoperto.

“Soffro d’insonnia” disse subito Draco, mentendo.

Di certo non poteva dire di essere rimasto a guardarla mentre dormiva beatamente sotto quella cattedra, di aver osservato il suo petto alzarsi e abbassarsi ogni volta che respirava, guardato le sue labbra carnose muoversi in smorfie ridicole quando ancora non riusciva a trovare la posizione giusta.
Non poteva dirglielo, o l’avrebbe visto come uno stupido che fa caso a queste stupidaggini.

La professoressa McGranitt sbucò dal nulla facendo sussultare entrambi i giovani nella stanza.

“Signorini! Lei specialmente, signorina Parker!” disse voltandosi verso Blondie, che la stava osservando con espressione neutra.

“Per oggi vi lascio andare, ecco le vostre bacchette” disse ancora con tono arrabbiato. Prima di ridare le bacchette ai proprietari, si fermò.

“Ma se infrangete ancora le regole, la punizione sarà ancora più severa” disse porgendo poi le bacchette ai rispettivi proprietari.

Appena la professoressa sparì, la porta della stanza si aprì e Blondie e Malfoy erano finalmente liberi.
Blondie senza dare un minimo sguardo a Draco, si avviò verso l’uscita, ma appena fu davanti alla porta, si richiuse velocemente a chiave.

“Draco” disse Blondie voltandosi. Il biondo impugnava la bacchetta con la destra mentre la mano sinistra era nella tasca, e le sorrideva amaramente.

“Cosa, Parker?” chiese divertito Draco.

“Apri la porta” disse a denti stretti Blondie. Non aveva nessuna intenzione di usare la bacchetta, ma se continuava così, doveva sfoderarla.

“No” disse divertito Draco. In un secondo Blondie uscì la sua bacchetta.

“Sectumsempra!” disse verso Draco, che lo scansò con uno scudo.

“Oh-oh. Parker che utilizza un incantesimo che conosco. Credevo facessi di più”

Blondie però non diede nemmeno il tempo di far finire la frase a Draco che attaccò di nuovo.

“Stupeficio!” disse Blondie, colpendo così Draco, che cadde a terra. Blondie ghignò e appena Draco perse i sensi, anche la porta si riaprì, facendola andare via.


ANGOLO SCRITTRICE: Genteee spero vi piaccia il capitolo :) sarò indaffarata a studiare X( spero possiate recensire e farmi sapere cosa ne pensate :3

Malfoy *___*

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