As This Days Watch Over Us Tonight di waytotheend (/viewuser.php?uid=41381)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 1 *** Prologo ***
Ellie conosce Frank al primo anno di liceo e dopo
diverso tempo che sono amici lei diventa anche la sua ragazza. Poi diventa
amica di Mikey e Ray e Gerard e passa molto tempo con tutti loro e finiscon col
diventare come una seconda famiglia per lei che aveva problemi a
casa. Frequentano una scuola cattolica lei e Frank per cui quando lei resta
in cinta i suoi genitori cambiano città e la portano con se e Frank non viene a
sapere che lei era in cinta se non dopo 8 anni... A quel punto lui è
diventato Frank Iero chitarrista dei My Chemical Romance e lei decidendo di
tenere il bambino aveva smesso di andare a scuola e così inizia a lavorare come
parrucchiera a New York e dopo diverso tempo inizia a seguire le bands in tour e
finisce a lavorare a Chicago per un oraganizzatore di eventi. Così dopo 8
anni in cui lei e Frank non si erano mai sentiti si ritrovano ma lei sa chi è
lui mentre invece lui non la riconosce.
La nostra storia comincia proprio dal primo incontro dei due dopo otto anni
di lontanza.
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Capitolo 2 *** Capitolo 2 ***
-Introduzione-
Ellie ormai non
era più la ragazza del liceo che Frank o chiunque altro delle sue vecchie
amicizie poteva ricordare con i capelli tagliati cortissimi e tinti di biondo
che ora le ricadevano castani e lunghi fino alla vita. In otto anni era
cambiata tanto ed era diventata una donna oltre che una mamma. Dopo otto anni
avrebbe rivisto l'unico ragazzo che lei avesse mai amato e che forse non si
ricordava neanche di lei. Quando era partita nessuno aveva detto a Frank che
lei fosse in cinta e Ellie era convinta che dirlo ora avrebbe significato
passare per un'opportunista che voleva sfruttare la fama del chitarrista di una
delle band più seguite al mondo. Ma lei non voleva sembrare ciò che non era
per cui aveva deciso di non parlare con Frank se non lo stretto indispensabile e
di far in modo che lui non si accorgesse di chi lei
fosse.
Ellie
p.o.v.
-allora Ellie ti muovi o no? devi sbrigarti
con questo trucco- Il capo già urlava e non sopportavo quando faceva così mi
ricordava mia madre che urlava per qualsiasi cosa facessi. -si ora vado
subito- -mi raccomando a te tocca...- Sbirciò sulla sua cartellina e poi
disse l'ultimo nome che avrei voluto sentire dire quella sera. Era tanto
sperare in altri otto anni senza doverlo riguardare in faccia e stare male per
quei suoi occhi così vitri e sinceri che mi avevano fatto innamorare di
lui? -Iero...il chitarrista...è un lavoro breve- Evidentemente si era
chiedere troppo. -non potrei avere...- -no...vai il camerino 3- Lui
sparì dietro l'angolo e io andai nel camerino a preparare la robba per il
trucco. Mi guardai allo specchio e fui certa che non nessuno di loro quattro
avrebbe potuto riconoscermi dopo tanto tempo. Bussarono alla porta e mi
distrassi dai miei pensieri. -avanti- -ciao sono Frank- Entrò tutto
sorridente mettendosi a sedere sulla sedia davanti allo
specchio. -ciao- Cercai di sorridere senza far trasparire il mio
nervosismo ma non era per niente facile. -non ci metteremo molto a te non
serve quasi niente- -lo so però posso restare un pò qui quando avrai
finito?- -come mai?- -perchè non ho dormito la scorsa notte e ho bisogno
di riposare prima dello show- -certo non preoccuparti- Lui non mi aveva
riconosciuta ed era quello che volevo però pensavo che comunque cosiderando
quanto aveva detto di amarmi, anche se erano otto anni che non ci vedevamo mi
avrebbe riconosciuto lo stesso. -non mi hai detto il tuo nome- -non
importa...devo solo truccarti- -però dimmi lo stesso come ti
chiami- -perchè ci tieni tanto a saperlo?- Gli chiesi sistemandogli i
capelli che come da ragazzo non stavano sistemati mai per più di un
secondo. -non lo so...- Mi sorrise nello specchio e io non potei fare a
meno di rispondergli. -mi chiamo Ellie- -Ellie...la mia ragazza al liceo
si chiamava così- -davvero?- Annuì con la testa e smise di
sorridere. -non la vedo da tanto- -come mai?- -i suoi me la portarono
via...- -potevi cercarla se ci tenevi- -mi dissero che si erano trasferiti
in Europa ma non ci ho mai creduto tanto...- -ah no?- -no...soprattutto
quando ho saputo che era in cinta...credo che i suoi non pensassero che fossimo
pronti per un figlio...avevamo solo 17 anni...o forse era solo perchè avevano
paura di cosa avrebbe potuto dire la gente...ma ciò nonostante lei in Europa non
sarebbe mai andata a vivere a costo di scappare- -come fai ad esserne così
sicuro?- -perchè la conoscevo...la conoscevo bene- Divenne ancora più
triste e abbassò la testa. Restai in silenzio per il tempo che mi serviva a
sistemargli i capelli e sapevo che aveva ragione... Lui mi conosceva...mi
conosceva per davvero. -se...se sapevi che era in cinta perchè non hai
provato a cercare lei e tuo figlio?- -perchè credo che lei mi
odii...- -cosa?- -io ho lasciato che la portassero via e lei non sa che ho
chiesto per settimane sue notizie anche se mi avevano detto che era partita per
l'Europa...ma lei non lo sa...e sono sicuro che mi odia- Era strano...in
tutto quel tempo non avevo mai pensato ad odiarlo neppure una volta. Odio
mai...mi era sempre mancato troppo.
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Capitolo 3 *** Capitolo 3 ***
Frank
p.o.v.
Questa volta non volevo perderla ancora e
avrei voluto poterle correre in contro ma avevamo il concerto e dovetti tornare
al camerino dagli altri. -dove eri finito Frankie?- -in giro
Mikey- -Gerard dice che hai rivisto Ellie?- -cosa? grazie
Gee- -figurati Frankie- -dobbiamo andare- Ray si alzò dal divano e uscì
dal camerino. -arrivo- Presi la chitarra e raggiunsi i ragazzi nel
backstage. Quella sera non mi andava affatto di suonare ma dovevo però avevo
deciso che appena finito il concerto sarei andato da Ellie non so come ma avrei
trovato il suo indirizzo.
Ellie
p.o.v.
Corsi in macchina piangendo. Ero stata una
stupida a scappare via ma gari lui voleva solo parlare o non lo so
cosa... Lui sapeva di essere padre e non mi avevo mai cercato. Era questo
che avevo pensato e nessuna canzone poteva cambiare questo. Neanche il fatto
che io lo amassi ancora dopo tanto e dopo tutto.
Frank p.o.v.
Finimmo il concerto e
tornammo nel camerino per fare la doccia. -ci vediamo più tardi- -Frank
dove vai?- Mi chiese Gerard. -io...- -veniamo anche
noi- -Gerard...- -da Ellie ci voglio venire anche io- Ci mancava solo
Mikey. -ragazzi grazie ma credo di dovermela cavare da solo...- -Frank noi
veniamo nel caso davanti alla porta volessi scappare via- -ah beh grazie per
credermi così coraggioso...- Ray mi rispose con un sorriso e prese la giacca
come gli altri. -ah ok...- Uscimmo in corridoio e cercai di nuovo il tipo
pelato di prima del concerto e lo trovai fermo alle macchinette. -senta mi
scusi- -oh di nuovo lei...- -si ecco saprebbe dirmi dove abita
Ellie- -io non posso dire queste cose a chiunque...- -ma noi non siamo
chiunque...- -si siete delle rock-star signor Way...- -no intendevo che
siamo suoi amici...- Aggiunse Gerard. -senta mi dica dove la trovo è
importante...- -signor Iero io non credo che...- -CREDE CHE SE VOLEVAMO
FARLE DEL MALE LE VENIVAMO A CHIEDERE L'INDIRIZZO DI CASA?- Gli urlai in
faccia. -ok ok come vuole...-
Ellie
p.o.v.
Parcheggiai nel vialetto di casa. Le luci
nel salotto erano ancora accese. -Anthony buono fermo...- cercò di fermarlo
Morgan. -TRUST MEEEEEEEEEEEEEEEEE- Si buttò dal divano alla poltrona
urlando come se stesse per essere ucciso. -ma non doveva dormire a
quest'ora?- -mammina mammina- Saltò giù dalla poltrona e mi venne ad
abbracciare. -che facevi?- -facevo la rock star- Non riuscii a non
sorridergli. Aveva i suoi stessi occhi grandi e verdi e sinceri. Occhi che
ti spiazzavano sempre... -ah si?- dissi prendendolo in braccio. -si
si...mammina posso avere una chitarra?- -da grande- -sono già
grande- -ah si?- -si...- Occhi? diciamo che anche il carattere era lo
stesso. -adesso vai a dormire che del futuro da rock-star ne parliamo
domani...- Mi sorrise dandomi un bacio sulla guancia e si incamminò verso le
scale. -Someone get me to the doctor, someone get me to a church...- -a
letto...- -vieni a darmi la buona notte?- -certo...- Salì su per le
scale continuando a canticchiare. -ha trovato i cd e li ha voluti
sentire...- -si li avevo nascosti ma lui li trova sempre...- -non è musica
per bambini...- -lo so...è per questo che li nascondo sempre...- -mi
spiace che non fosse a dormire...- -non importa...- -a domani
allora...tutto ok?- -si...credo di si...a domani Morgan grazie...- Uscì
fuori di casa e io andai a mettere su il caffè in cucina. Bussarono alla
porta. Chi poteva essere a quell'ora?
Frank p.o.v.
Non avevo idea di cosa le
avrei detto quando ce l'avrei avuta davanti. -dite che a quest'ora i bambini
dormono?- -credo...- Mi rispose Gerard. -hai paura di vederlo?- -non
proprio...non è proprio paura...- Arrivammo davanti alla casa dell'indirizzo
e camminando molto lentamente arrivai alla porta e se Mikey non avesse bussato
non credo che lo avrei fatto prima di tre ore. -arrivo...- La porta si
aprii e lei mi fissò dritto negli
occhi. -c...ciao...- -F...Frank?- -ehi Ellie come va?- Disse Ray
dalle mie spalle.
Ellie
p.o.v.
Che ci faceva lui lì? Che ci facevano tutti
quanti lì? -possiamo entrare?-disse Gerard. Cosa avrei detti a
Anthony? -io...certo...- Mi feci di lato ed entrarono tutti e quattro in
casa. -Bob ti saluta ma non conoscendoti non è voluto venire- mi disse
Mikey. -beh...grazie...- -mammina sto aspettando...- Frank sentì la
voce di Anthony venire dalla cima delle scale e spostò lo sguardo da me alla
piccola figura che scendeva di corsa gli scalini. -mammina senti non puoi
lasciarmi nel letto da solo...la buona notte...se non dormo il ragno viene a
prendermi...- Non si era neppure accorto di loro. Era incredibile quel
bambino. Poi si girò e li fisso seduti sul divano. -chi sono?- -amici
della mamma...- -sono i ragazzi dei cd? lui è quello che piace a me-disse
indicando Frank. -si amore adesso vai a letto...arrivo subito- -mammina
perchè i ragazzi del cd sono nel salotto?- -te l'ho detto sono amici della
mamma- -oooooooooooooooh- Frank non diceva niente...continuava a fissare
Anthony immobile.
Frank
p.o.v.
Lui era così piccolo ed era come guardarmi
allo specchio. Era così strano guardarlo cresciuto davanti a me sapendo che
era anche mio e non lo avevo mai visto prima. Sentirlo chiamare Ellie
"mammina" mi aveva fatto uno strano effetto... Si girò a fissarmi negli occhi
e disse "Sono i ragazzi del cd? lui è quello che piace a me!". Mi fece
sorridere sentirglielo dire. Continuò a parlare con Ellie e poi si voltò
ancora a guardarci e mi venne davanti e mi prese la mano stringendola. -mi
chiamo Anthony e faccio la rock-star- Scoppiammo tutti a ridere e mi si
appannarono gli occhi per le lacrime. Lo aveva chiamato con il mio secondo
nome. Allora non aveva voluto cancellarmi dalla sua vita per
sempre.
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Capitolo 4 *** Capitolo 4 ***
Frank
p.o.v.
-fai la rock star?- -si come
te- -davvero?- -mmm aspetta guarda...- Andò vicino a Gerard. -puoi
sedereti a terra?- -Anthony...- -non importa...- disse Gerard sedendosi a
terra. -guardami...- mi disse Anthony sorridendo. Iniziò a saltare attorno
a Gerard e poi urlò -trust me- e gli diede un bacio sulla guancia. -hai
visto?come te...andava bene?- -anche meglio- Mi fece un grosso
sorriso. -ehi Frank è identico a te- disse Mikey. -Athony ora a
letto...- -va bene mammina...si arrabbia sempre quando non voglio dormire...-
disse passandoci davanti. Guardai Ellie che lo guardava con un grosso sorriso
e mi sentti una strana sensazione nello stomaco. Felicità e anche altro che
non sapevo cosa fosse. Anthony le andò in bracciò e mi guardò. -mamma
aspetta- scese e venne da me e mi diede un bacio sulla
guancia. -ciao- Tornò dalla mamma e le salì di nuovo in braccio. -lo
porto a letto e scendo...- disse salendo le scale. -Frankie?- -mmm- -vi
lasciamo soli?- -cosa?- chiesi voltandomi verso Gerard. -si ce ne
andiamo- -Mikey?- -ti aspettiamo in albergo domattina- disse Ray uscendo
con gli altri tre. Che cavolo volevano fare? Salii le scale e trovai la
camera di Anthony seguendo la sua voce. -mammina ti voglio bene- -anche io
amore...- -mamma?- -dimmi- -domani mattina Frank ci
sarà?- -perchè?- -perchè è simpatico- -ora
dormi- -notte- -notte- Si alzò dal letto e mi vide. Non parlò finchè
non ebbe chiuso la porta alle sue spalle. -scusa se...- -aspetta...- La
seguii di sotto in silenzio.
Ellie
p.o.v.
-dicevi?- -scusa se sono salito sopra...ma
i ragazzi se ne erano andati- -non importa...- -Elli io...perchè sei
scappata prima?- -perchè...- -si?- -avevo paura...- lo guardai negli
occhi dicendogliendolo. Era vero. -paura che conoscendolo saresti
scappato- -se io avessi saputo che tu eri in cinta non ti avrei mai lasciato
andare via e non sarei mai scappato- Aveva gli occhi lucidi. -tu non mi
hai cercato...- -ti ho già detto perchè non l'ho fatto...pensavo tu mi
odiassi...- -in otto anni mai non ti ho mai odiato...mai una sola
volta...neppure per un secondo...- -no?- Mi avvicinai a lui. -Frank tu
sei stato l'unico ragazzo che io abbia mai amato in vita
mia...- -Ellie- -ma non è stato lo stesso per te...- -si invece come
puoi...- -da questo...- Gli presi la mano sinistra a cui portava
un'anello. -ho saputo che tu eri in cinta un anno fa...- -eh?- -e non
eri solo tu ad avere paura che io ti avessi scordato...pensavo che ci foss
un'altro a fargli da padre al mio posto...- -e per questo hai deciso di
chiedere ad un'altra di sposarti?- Abbassò il viso senza rispondere. Non
era così che dovevano andare le cose... -mi dispiace...potrei ripetertelo
all'infinito e so di essere stato uno stronzo a non cercarti...e credevo di
averti perso per sempre...e poi ti ho vista...- -non mi avevi neppure
riconoscita...- -non è così...solo che...sai quante volte ho rivisto il tuo
viso in un altro da dopo che te ne eri andata?- Questo suo modo voleva dire
che ci teneva ancora? Teneva a me? Teneva a Anthony... -hai visto come è
fatto lui...si affeziona subito alle persone...e se tu sparissi ancora cosa
dovrei dirgli? tuo padre se ne è andato? siamo ancora da soli io e
te?-
Frank
p.o.v.
Credo che non avessi ancora realizzato di
essere il padre di Anthony finchè non lo sentii dire ad Ellie. -adesso non
voglio che tu creda che io voglia i tuoi soldi...- -non lo potrei mai
pensare- Distolse lo sguardo da me e si voltò per andare in cucina ma una
forza mi mosse verso di lei e le presi il braccio tirandola a me. -mi manchi
così tanto- le dissi stringendola ed era vero... Avevo pensato a lei sempre e
ora non riuscivo a vedere una sola buona scusa che mi giustificasse per non
averla cercata tutto quel tempo. E quando ho visto Anthony e ho visto lei con
lui, ho provato il desiderio di essere parte di loro. -Frank...io...- -gli
hai dato il mio nome...lo avrei scelto anche io mi piace tanto...- Avevo la
sua schiena contro di me e eppure sapevo che avevo sorriso. -a volte lo
guardo e mi ricorda così tanto te che mi sembra tu non te ne sia mai andato...ma
alla fine invece siamo sempre solo io e lui e...tu...e tu...se adesso ti
perdessi ancora...non saprei come fare questa volta...non posso perderti ancora
e so che sarà così...perchè hai la tua fidanzata e hai la tua band e la tua vita
è andata avanti anche senza di noi...- Si mosse aprendomi le braccia e si
allontanò da me. Mi pentivo così tanto di non aver fatto le scelte
giuste... Avrei dovuto cercarla anche se non sapevo che era in cinta...era
lei che importava e non l'obbligo di dover essere un padre e invece ora lei
piangeva per colpa mia e non sapevo che dire o fare... E lei era in piedi
davanti a me e tutto quello che volevo fare era baciarla e striengerla a me come
se questo sarebbe potutto bastare a cancellare tutto.
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Capitolo 5 *** Capitolo 5 ***
Frank p.o.v.
Non
sapevo come farle capire che lei era davvero importante per me e che tutto
quello che volevo era che tornasse tutto come prima e sapevo che qualsiasi cosa
io potessi dire lei non mi avrebbe mai creduto. -Ellie io…- -io non posso
ricominciare tutto questo daccapo con te…- -perché?- -perché non è più
come era prima…ora non siamo solo noi due…e io non posso lasciare che lui si
affezioni a te…- -Ellie- -no…tu andrai via e io non voglio che lui stia
male per qualcuno…ecco perché non volevo che tu mi riconoscessi prima…non posso
perderti ancora e non voglio…- Continuava a piangere per me e volevo soltanto
farla stare meglio. Mi avvicinai a lei e le sentii passare le braccia sotto
le mie quando la abbracciai e io la tirai ancora più forte a me. Volevo
sentirla ancora vicina come se fosse ancora soltanto mia…soltanto la mia
Ellie. -Ellie io non voglio che tu stia ancora male…per me…dimmi cosa devo
fare ti prego…- -devi andare via…così domattina potrò svegliarmi e fare finta
che tutto questo non sia stato che un sogno…soltanto un altro stupidissimo sogno
come tutte le altre volte…- -io non voglio essere questo per te…- Si
allontanò da me.
Ellie
p.o.v.
Non potevo credergli. Adesso dovevo pensare
anche ad Anthony e non potevo lasciare che lui stesse male per colpa di
Frank. Ecco perché per quanto io volessi che lui restasse lì con me per
sempre non potevo lasciare che lui lo facesse perché se lo avessi perso ancora
non avrei saputo come fare a spiegarlo a nostro figlio. -Frank…devi…andare
via…- -Ellie no…ok…no devi ascoltarmi- -perché solo sta sera ti sei deciso
a venire a parlarmi?- -perché prima non avrei saputo cosa dirti…non lo sapevo
neanche prima di entrare in questa casa- -e adesso lo sai?- -ho capito
cosa dirti quando ho sentito Anthony chiamarti mammina dalle scale- Non
sapevo cosa rispondergli. Non sapevo se dovevo cacciarlo per davvero o se
dovevo dargli una possibilità. Era sempre stato così. Mi aveva sempre confuso
le idee perché quando stavamo assieme non ci preoccupavamo mai delle cose che
potevano accadere poi ma ora dovevo preoccuparmene almeno io. Smise di
guardarmi e si avvicinò di nuovo a me. -dovevo dirti che non avevo mai smesso
di amarti…che non avevi mai smesso di mancarmi…che sei sempre rimasta l’unica
per me…e che ora che c’è Anthony tutto quello che voglio è stare con voi
due…- La sincerità nei suoi occhi era disarmante. Potevi specchiarti nella
sua anima e vedere quanto fosse una persona fantastica. E quelle parole non
avrei mai potuto scordarle e non so se fui io a muovermi verso di lui o se fece
lui il primo passo ma un secondo dopo che aveva finito di dire quelle cose avevo
le braccia attorno a lui e le nostre labbra erano unite.
Frank p.o.v.
Poterla sentire ancora
mia. Era tutto ciò che chiedevo. Riaverla in dietro dalla vita che ci
avevo diviso. E stringerla…baciarla ancora dopo tanto mi diede le stesse
sensazioni di tanti anni prima. Quella sensazione che avverti quando sai che
la persona che hai vicino è quella che più volevi al mondo. Ed era come se
fossimo tornati in dietro nel tempo. E sapere che mio figlio dormiva di sopra
e che stringevo lei fra le braccia, mi faceva sembrare tutto perfetto. Come
me lo ero sempre immaginato. Come se potessi avere anche io la mia famiglia
che nessuno avrebbe potuto portarmi via. E poi lei si staccò da me. Mi
guardo ora senza più piangere e mi disse solo. -non posso vivere ancora per
te-
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Capitolo 6 *** Capitolo 6 ***
Ellie
p.o.v.
Non sapevo se era giusto cacciarlo ora dopo
che lo avevo ritrovato nonostante tutto. -cosa credi che debba dirti? resta
qui con noi per sempre?- Le parole mi uscirono prima che potessi pensare che
erano cose dure da dire che lo avrebbero ferito. -non pretendo che tutto
torni normale o che il tempo passato lontano si cancelli...vorrei solo che tu
potessi darmi l'occasione di dimostrarti che non sono più un
ragazzino...- Abbassò la testa e io continuai a guardarlo. Avrei voluto
davvero chiedergli di restare e di non essere altro che noi tre per sempre ma
sapevo che era difficile se non impossibile. -Frank...io....ti prego vai
via...- Alzò il viso e vidi che aveva gli occhi lucidi e mi fissò in silenzio
per poi dirigersi alla porta. Si fermò. Si voltò a guardarmi e sorrise in
quel suo modo unico. -ti prometto che ti accorgerai che non sono più quello
di un tempo...che capirai di poterti fidare e che mi amerai ancora...- Non mi
fece rispondere ma uscì di casa chiudendosi la porta alle spalle. Restai un
bel pò in piedi appoggiata al frigo a pensare a cosa era accadduto e quando
andai in camera da letto mi fu quasi impossibile riuscire a
dormire.
Frank
p.o.v.
Tornai in albergo cercando di pensare a cosa
fare per far capire ad Ellie che potevo essere ancora quello giusto. Aprendo
la porta del Hotel sentii l'anello sulla mia mano sinistra farsi pesante come se
fosse ormai il segno di una colpa. -ehi Frankie allora?- Gerard era
rimasto sveglio ad aspettarmi e se ne stava seduto sul letto di fianco al mio
disegnando. -ho scoperto che non mi odia...- -bene...- -e che non vuole
più vivere ancora di me...- -ah...- Posò il blocco dei disegni e si mise a
sedere di fronte a me... -però voglio farle capire che posso essere un buon
padre...cavolo ho sempre sognato un figlio e ora che ce l'ho non voglio
che...- -devi stare attento...voglio dire non puoi fare le cose affrattate
con Ellie ma devi prima renderti davvero conto se vuoi prenderti la sua e ancor
più importante, la responsabilità di Anthony...- -lo so...lo so...- Mi
sdraiai sul letto ficcando la testa sotto i cuscini. -domattina voglio andare
da loro...- -credi vada bene?- -almeno è ciò che sembra...- Passai
tutta la notte più che a dormire a pensare ed era stato così bello baciare
ancora le sue labbra...sentire che potevamo davvero essere solo noi di nuovo con
Anthony è ovvio. Mi alzai abbastanza presto e presi delle ciambelle calde dal
ristorante dell'Hotel e chiamai un taxi per casa di Ellie. -Big non serve che
vieni ok? preferisco andare da solo...- Big era seduto nel taxi e mi guardava
poco convinto. -non preoccuparti...è una cosa che devo sbrigare io e non c'è
niente di cui devi preoccuparti eh?- Avevo chiuso lo sportello dell'auto
gialla prima che lui potesse dire niente e facendomi coraggio ancor più della
sera precedente bussai al campanello. Erano circa le nove quindi dovevano
essere già in piedi anche se era sabato ma non ne ero toltalamente
convinto. Bussai ancora dopo un pò che aspettavo e vidi le tende del salotto
muoversi e la porta aprirsi subito dopo. Qualcosa mi afferrò all'altezza dei
fianchi e mi stinse forte. -FRANK...- Riconobbi la sua voce e gli feci un
sorriso abbassando la testa e vedendo Anthony che mi
abbracciava. -ehi...- -vieni vieni...- Mi prese per la mano e mi fece
entrare in casa facendomi sedere ad uno degli sgabelli che circondavano il
tavolo al centro della cucina... Lui mi si sedette difronte e io gli passai
il pacchetto che avevo portato... -sono ciambelle vero? vero? oh mi piacciono
tanto e sono ancora calde...grazie Frank...- Avrei tanto voluto dicesse Papà
ma sapevo che per quello avrei dovuto aspettare tanto. -ehi dov'è la mamma
cucciolo?- -mmm dorme....oggi è sabato e si alza sempre tardi...doveva venire
Rob a prendermi per portarmi al Luna Park ma non è ancora venuto...-mi rispose
facendo un grosso mordo in una delle ciambelle. -Rob?- -si il fidanzato
della mamma...- -la mamma ha un fidanzato?- -si ma a me non piace...non è
come te...tu mi piaci...- mi fece un grande sorriso mentre masticava. -ti
prendo il latte?- -mmm- Mi alzai e passandogli dietro presi il contenitore
del latte e gli presi un bicchiere che credo fosse stato il suo data la presenza
di palloni da calcio sopra... -allora non ti piace Rob eh?- Mi sedetti di
nuovo davanti a lui mentre beveva il latte che gli avevo appena
versato. -no...è noioso...porta sempre la cravatta ma di quelle come le
tue...no no...e si veste male e odia il rock...- -ah si?- -si...una volta
la mamma voleva venirvi a vedere con la zia Becky ma lui disse che non era posto
adatto a lei un vostro concerto...- Mai visto è già lo odiavo questo. -beh
la porto io la mamma a un nostro concerto e vieni anche tu...- -e posso
saltare sul palco?- -quello è meglio che aspetti di
farlo...-
Ellie
p.o.v.
Sentii Anthony aprire la porta giù abbasso e
pensai che Rob fosse arrivato così mi alzai e mi misi le prime cose che trovai
nell'armadio per scendere. Stava parlando troppo di buon umore per poter
essere Rob e infatti non era lui quello che gli stava seduto di
fronte. -mammina....- Anthony si alzò dallo sgabbello e venne in braccio a
me che scendevo dalle scale dandomi un bacio sulla guancia... -ciao mammina
Frank è venuto a portarmi la colazione...- Arrivai in cucina e Frank mi
sorrise. -ciao Ellie...- -sai mamma Frank ha promesso che ci porta lui al
loro concerto...- Vidi come Frank guardava Anthony e vedevo che era davvero
felice in quello sguardo però non riuscivo ad abbassare la guardia...poteva
essere il fascino della novità ma lui era un bambino e non un
giocattolo. -beh grazie per le ciambelle Frank...- misi a sedere Anthony sul
bordo del tavolo -ti va un pò di caffè?- -certo...- Iniziai a prepararlo e
Frank continuava a parlare con Anthony. -sai che voglio una chitarra
Frank?- -posso insegnarti a suonare io...- -oh si e poi faccio anche i
salti...- -ti ho già no per quelli...- Mentre volgevo le spalle a loro due
mi venne da sorridere immaggino che se qualcuno ci avesse visto ci avrebbe
facilmente scambiato per una famiglia felice anche se non eravamo esattamente
una famiglia. Il campanello suonò. -cucciolo vai ad aprire...- -sai che
anche Frank mi chiama cucciolo mammina...- Lo disse ridendo e mentre
saltellava verso la porta. La aprì guardò chi era e richiuse. -era solo
Rob mamma...ehi Frank...- -Anthony che diavolo fai...- -se aprivo tu
cacciavi via Frank e non voglio...- -fila a vestirti...- Guardai Frank
come guardò Anthony quando aveva detto di non mandarlo via e guardai
l'espressione ferita disegnarglisi in volto mentre andavo ad aprire alla
porta. -scusalo Rob...- -non c'è problema
tesoro...-
Frank
p.o.v.
Il tipo entrò in casa chiamando Ellie tesoro
in un modo che sembrò così viscido e poi le diede un bacio sulle labbra. Le
stesse labbra che avevo baciato io la sera prima e mi chiesi se lei pensasse che
era lo stesso o se i nostri baci erano ancora speciali per lei come per
me.
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Capitolo 7 *** Capitolo 7 ***
Ellie
p.o.v.
Frank sembrava arrabbiato più che triste o
qualcosa di simile. Rob mi seguì in cucina. -Rob lui è Frank...Frank lui è
Rob...- -chi cazzo è questo?- Rob lo fissò come se volesse tirargli un
pugno. -Rob puoi scusarci un attimo?- -certo piccola...- Uscì dalla
stanza andando in soggiorno e accedendo la tv. Mi voltai verso Frank e
incrociai le braccia sul petto e lui fece lo stesso. -che stai
facendo?- -cosa?- -lui non è il padre di mio figlio...- -altrimenti non
sarebbe tuo figlio...- -non dirmi che Anthony...- -no...non sa chi è suo
padre...- -tu non gli hai mai detto niente di noi due vero?- Abbassai la
testa e mi sentii per un breve momento colpevole. -no...cosa avrei dovuto
dirgli?- -non lo so tipo che non era sbucato fuori dal nulla ma che vicino a
sua madre c'era qualcuno...- -cavolo Frank ragiona...se lo avessi avuto tu un
figlio e lo avessi dovuto crescere da solo, non avresti cercato di evitare
l'argomento genitore mancante?- Avevamo ripreso ad urlare perchè eravamo
troppo testardi e mai come ora era difficile per me dire ciò che
provavo. -Ellie ascolta voglio che lui sappia che non è solo che oltre te ha
me...- -io...Frank non posso...- -perchè continui a ripeterlo? non puoi o
non vuoi?- Non potevo dirgli che lo volevo così tanto e da così
tanto... The truth is not what scares me;it's why you have to lie all the
time. I can't close my eyes.I can't shut my eyes to you. Non so come ma mi
tornarono in mente quelle parole. Non sapevo davvero cosa avrei dovuto dirgli
non con Rob di là soprattutto... -Frank lo vuoi portare tu al Luna
Park...- Rob si alzò dal divano e venne in cucina. -Ellie cosa hai detto?
Lui non lo porta...- -oh Rob è suo padre...- mi ricordai solo dopo averglielo
urlato che al di fuori di mia mamma e Becky nessuno sapeva che Frank era il
padre di Anthony. -cosa? questo...è per lui che volevi andare a quel
concerto?- Aveva iniziato ad alzare la voce e avevo paura che Anthony si
spaventasse o sentisse che forse era peggio. Stavo per rispondere quando vidi
Frank muoversi verso di lui e sapevo cosa stava per fare. Prima che potessi
dire o fare qualsiasi cosa Frank gli diede un pugno dritto sul naso che glielo
fece sanguinare e che lo fece cadere in terra. -Frank ma sei
impazzito...- Anthony entrò in cucina e rimasse a fissare Rob steso a terra e
Frank in piedi vicino a noi. -lo hai picchiato...ti rendi conto...- -oh
Ellie è un imbecille...- Andai vicino a Ant. -non preoccuparti non è
niente...-mi guardò sorridendo e andò vicinoa Frank e gli vidi dargli il cinque
di nascosto seguito da un sorriso sul volto del padre. -mamma dato che Rob
sta male può portarmi Frank al Luna Park?- Me lo disse con un sorriso così
grande e sincero così simile a quello di Frank che non riuscii a dirgli di
no. Restai sola in casa con Rob che si teneva del ghiaccio sul naso
sanguinante. -mi dispiace che lui...ti abbia picchiato...- -lo voglio
fuori dai piedi...- -cosa?- -non lo voglio attorno a te ok? deve
sparire...stupida rock star da quattro soldi...- -tu non puoi dirmi che devo
fare...cazzo Rob è il padre di mio figlio e sto cercando di riuscire a fidarmi
di nuovo di lui...- -NON LO VOGLIO QUI E BASTA...- -ma sei
impazzito?...- -Ellie non mi importa se ci sei andata a letto e ci sei
rimasta in cinta ma con lui non ci devi stare chiaro?- -vattene- dissi
fermamente ma lui non si mosse-ti ho detto di andartene se c'è qualcuno che non
mi vedrà più quello sei tu...- -non credo...- Mi afferrò per un braccio e
mi sbattè contro al muro. Lo spinsi via e corsi verso le scale ma lui mi
raggiunse essendo più veloce di me e mi fece sbattere il viso su uno dei
gradini. -Rob smettila...- gli diedi uno schiaffo e lui mi guardo con odio e
avrei tanto voluto che Frank fosse lì con me per dargli un altro pugno. -sei
solo una puttana...- Uscì fuori di casa ridendo e si sbattè la porta alle
spalle.
Frank
p.o.v.
Ero così felice di poter stare un pò con
lui. A Chicago per fortuna potevamo girare abbastanza liberamente e nel caso
lo avrei firmato volentieri qualche autografo. Scendendo dal taxi Anthony mi
prese ancora per la mano trascinandomi dietro di lui. -allora ometto dove
vuoi andare per primo?- -niente giostre...- -come?- -voglio vincere i
pupazzi...devi vincermi i pupazzi dei cani...- -pupazzi eh?- -si...e poi
andiamo a fare il gioco con le chitarre...- Gli sorrisi e mi ricordai di
quando con Ellie andavamo al Luna Park che arrivava a Newark per la festa di
primavera ed era lei a vincere le cose a me perchè ero negato. -se non vinco
niente ti arrabbi?- -no se non vinci tu te lo prendo io un pupazzo...- Era
impossibile non adorare quel bambino era fantastico e aveva le cose giuste di
entrambi aveva preso le cose migliori da noi. -ehi Frank sta sera resti a
cena?- -dobbiamo chiedere alla mamma...- -le sei mancata
sai?- -cosa?- -davvero...ascolta sempre una canzone e si mette a
piangere...- -una canzone?- -si...aspetta fa così...things will never be
the same I can't walk away from who I am I wont denounce my name I've done all I
can, all I can no way home, no way home...- -e lei...piange?- -si...me
lo prendi un gelato?- Se solo potesse sapere quanto anche lei è mancata a
me. -si crema?- -mmm...- Passammo il pomeriggio in giro a mangiare
schifezze e lui mi vinse tre grandi orsi e mi batte al gioco delle
chitarre... Non ero per niente bravo a fare certe cose... Quando ormai si
era fatta sera tornammo a casa. Le luci del salotto era spente e l'unica luce
venica dalla cucina. -mammina...siamo a casa...- -venite...- Anthony
corse in cucina abbracciando Ellie. -mammina possiamo tenere Frank con noi
sta sera per farlo mangiare?- -tesoro Frank non è un cane non puoi tenerlo ma
se vuole può restare...ora però vai a lavare le mani...- Diede al bambino un
bacio sulla fronte e lo guardò salire le scale per poi voltarsi di nuovo verso i
fornelli. -è andato tutto bene?- -si...mi ha preso dei
peluche...- -ahahha non sei migliorato vero?- -non vado al Luna Park da
quando stavamo assieme...non ho mai fatto pratica quindi non prendermi in
giro...- Vedevo che in lei c'era qualcosa che non andava...nessuna donna
porta i capelli sciolti per cucinare o almeno lei li aveva sempre portati
raccolti in una coda. Mi avvicinai a lei mettendole un braccio attorno al
fianco e la sentii rabbrividire. Le scostai una ciocca di capelli dal viso e
vidi che aveva un grosso segno rosso sulla guancia sinistra. -Ellie
che...- -Frank...lascia stare...- Si voltò a guardarmi negli occhi
togliendo la mia mano dal suo viso arrossato e delle lacrime le comparvero negli
occhi... -non dirmi che quel...- -non importa sono caduta sul gradino ma
nient'altro...- -nient'altro tranne che ora gli spacco la faccia...- Mi
voltai per andare via ma lei mi preso la mano e mi riportò vicino a lei
nascondendo il viso tra le mie braccia.
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Capitolo 8 *** Capitolo 8 ***
Ellie
p.o.v.
Presi la mano a Frank tirandolo a me e nascosi
la testa nella sua spalla e lui mi strinse forte a
se. -Ellie...- -mi....mi sei mancato...- Mi strinse ancora più forte a
se mettendomi una mano tra i capelli. -era...- mi fermai un attimo
singhiozzando -era come se non potessi respirare senza di te... come se mi
mancasse un pezzo di me- lo strinsi più che forte che potei. Volevo dirgli
tutto quello che provavo e avevo pensato per tutto quel tempo. -ora che sei
tornato io...ho paura che tu possa andare via...che io possa
perderti...ancora- -Ellie tu non mi perderai mai...mai più...questo lo
prometto a te e soprattutto ad Anthony...non voglio lasciarvi...- -è stato
difficile cercare di andare avanti senza di te...poi quando lui nacque fu
diverso...come se potessi respirare di nuovo...e ora...l'idea di averti ancora
per me...per noi...è una cosa che mi fa paura...perchè questa volta perderti
ancora sarebbe come morire di nuovo e non voglio- -non succederà te lo
prometto...lasciami solo restare qui con voi...è...tutto quello che
voglio- Alzai il viso dalla sua spalla e lo guardai negli occhi. Era
davvero sincero. Potevi guardarci la sua bellissima anima in quegli occhi che
mi erano mancati così tanto- Mi mise una mano sul viso asciugandomi le
lacrime e spostandomi ancora i capelli dietro un orecchio. -non ho mai smesso
di amarti Frank Iero...non credo di averci mai neanche provato- -allora è
perfetto così- Si avvicinò a me e appoggiò le sue labbra sulle mie
stringendomi ancora a lui. Sentii i passi di Anthony di sopra e mi ritrovai a
pensare a come sarebbe stato poter avere Frank con noi e provare ad essere una
famiglia in sieme e anche se lui avesse passato molto tempo in tour, la sola
idea che poi sarebbe comunque tonato da noi, faceva scomparire ogni dubbio che
avevo avuto o che potevano venirmi. Lui era sempre stato la mia casa e c'era
stato un tempo in cui io ero la sua e poteva ancora essere così. Appoggiai la
fornte alla sua scostandomi dalla sua bocca e lui mi
sorrise. -Ellie?- -mmmm?- -sei ancora la mia ragazza?- Aprii gli
occhi guardando nei suoi. -sempre- Sentimmo Ant scendere per le scale e ci
separammo. Prima o poi, non sapevo ancora dire esattamente come, avremmo
dovuto dirlo a lui che Frank era il padre. -mammina ho fame- -si
vieni-
Frank
p.o.v.
Anthony mi fissò sedendosi al tavolo con
sguardo severo. Per quanto un bambino potesse esserlo così piccolo come era
lui. -senti Frank?- -dimmi- -non puoi sederti a tavola...devi andare a
lavarti le mani...vero mamma?-disse rivolgendosi ad Ellie. -vero...accompagna
tu Frank in bagno- Anthony scese dallo sgabello che stava vicino al tavolo e
mi prese la mano trascinandomi questa volta su per le scale. -senti
Frank- -dimmi- -resti con noi?- mi chiese prendendo il suo piccolo rialzo
e avvicinandolo al lavandino per poi salirci sopra e aprendomi i
rubinetti. -si ora andiamo a fare cena e sto con voi- -no...voglio
dire...resti sempre sempre con noi...a cena...o per andare al parco...o a
portarmi la colazione la mattina?- Mi guardò attraverso lo specchio con occhi
grandi e sinceri e tutto preoccupato. Gli sorrisi arruffandogli i
capelli. -faro il mio meglio per potertelo promettere- Mi fissò perplesso
per qualche istante per poi aprirsi in un sorriso e abbracciandomi. -ora però
andiamo di sotto a fare cena e non ci pensiamo ok?- -mmmm- Lo presi in
braccio e raggiungemmo Ellie di sotto per la cena.
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Capitolo 9 *** Capitolo 9 ***
Ellie
p.o.v.
Cenammo come una qualsiasi altra famiglia
avrebbe fatto. Tutte le preoccupazioni che avevo avuto negli anni pensando a
quando Ant e Frank si sarebbero incontrati erano come sparite nel nulla. Basta
guardarli per capire che avrebbe funzionato o almeno me lo auguravo e ci credevo
per davvero. -ehi mammina- -si?- Anthony lasciò la forchetta nel piatto
e si venne a sedere sulle mie gambe. -pensavo che magari...- guardò Frank che
gli sorrise abbasando il viso. -cosa state complottando voi due?- -non è
che Frank può restare per la notte? Mi ha detto che se torna di nuovo tardi in
albergo e sveglia lo zio Gerard poi lo mette a dormire in
corridoio- -davvero?- dissi alzando gli occhi a Frank. -si- -ma che
cattivo lo zio Gerard...- -lo penso anche io...però ha dei buffi capelli
perciò mi sta simpatico...- -non credo che sia una buona idea...- -oh ma
perchè? gli dò il mio letto- -ah se gli dai il tuo letto allora lo vuoi
davvero tenere per la notte- -si...io dormo con te...- -adesso finisci la
cena e poi ne riparliamo...- Gli accarezzai la testa e lui scese andando a
risedere al suo posto vicino a Frank. Vederli così vicini era come rivedere
Frank da piccolo. Chiunque avrebbe capito che erano padre e figlio. Frank mi
sorrise e finimmo la cena in silenzio e poi mentre io ripulivo la cucina, loro
due si andarono a guardare i cartoni sul divano in salotto. Dopo un pò sentii
Frank chiamarmi. -dimmi- -si è addormentato- mi disse sorridendo come
sempre. -mi daresti una mano a portarlo di sopra?- -certo...- Gli passò
un braccio sotto le gambe e uno sotto la testa e lo prese in braccio. Anthony
non fece una solo smorfia, era beatamente addormentato e sorrideva. Salimmo
di sopra e Frank lo appoggiò sul letto mentre io prendevo il suo pigiamino dalla
sua camera. -allora devo dormire in una macchina- mi disse Frank appoggiato
alla porta. -adora questo letto...non smise di piangere per un giorno intero
quando lo vide- -i bambini- -già...però dovresti starci- -l'altezza non
è di famiglia...- -magari prende da tuo padre...- -vero...- -ti serve
una mano a vestirlo?- -no non preoccuparti...puoi andare di sotto a guardare
ancora la TV o andare a letto...fai come se fosse casa tua- Presi il pigiama
di Ant e passai oltre Frank torando in camera mia. Lo cambiai e ci infilammo
sotto le coperte senza che lui si svegliasse. Dopo un pò di tempo sentii
bussare alla porta. -vieni Frank-
Frank
p.o.v.
Erano stesi tutti e due nel letto. Anthony
teneva la testa appoggiata sul braccio di Ellie e dormiva con un sorriso in viso
e russando un pò ogni tanto come fanno tutti i bambini. -qualcosa che non
va?- -no...davvero...- le risposi sorridendole. Sembrava ancora più bella
di quanto fosse mai stata. -essere madre ti ha reso ancora più carina- -oh
grazie...- -Ellie?- -si?- -non andrò più via...dico sul
serio...- -non fare promesse che non puoi mantenere- -andrò via solo per
la tournè ma tornerò sempre da voi...non voglio più che le nostre vite siano
separate...- Mi stesi nel letto accanto a loro. Guardai Anthony e gli
accarezai la testa e presi la mano di Ellie. -posso prometterlo perchè posso
mantenere questa promessa...- -cosa gli diremo?- -inventeremo
qualcosa...- -è come se sapesse già che sei suo padre...- -magari lo
sa...- -lo saprà- mi disse sorridendo e poi chiudendo gli occhi senza
lasciarmi andare la mano. -saremo una famiglia Ellie- -ti credo
Frank- Tinker bell dry your tears. Outside it's only raining but I'm still
here.
The
End
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