Five nights at Donatozilla's: The remake

di Donatozilla
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


FIVE NIGHTS AT DONATOZILLA’S: THE REMAKE, CAPITOLO 1: “Sei sicuro che non siano pericolosi?” chiese un pony di terra rivolto a un suo collega, un unicorno dal manto rosso. “Certo che sì. Vedrai andranno bene per la pizzeria del capo” “Sarà” disse il pony asciugandosi la fronte dal sudore. Guardò di nuovo le quattro figure che ora si trovavano sedute, con gli occhi spenti. Quelle figure erano precisamente un rettile bipede dalle scaglie blu e quelle dorsali bianche ed era alto quanto un pony adulto, una clessidra con tratti somatici e con braccia e piedi, un umano albino e un altro umano ma con delle piccole corna e due code da volpe. Il pony era stato pagato molto per fare quei cosi, ma ora che erano completati gli davano una leggera ansia. “Ma potrebbero andare… che so… in cortocircuito” “Nahhhh non succederà” ripose l’unicorno sorridendo “E poi, se mai succederà ci sarà questo telecomando, che spegnerà l’animatronic interessato” “Animatronic?” chiese confuso il pony “Esatto. Il capo ha deciso di chiamare in questo modo, queste meraviglie” “Uhm… capisco” disse il pony. Ma era lo stesso poco convinto. Certo lui e il suo collega avevano controllato e ricontrollato che non avessero sbagliato in quei… animatronics. Ma aveva quella sensazione che con quei cosi, tutto sarebbe andato in malora. “Ehi Jack! Dobbiamo portare gli animatronics al capo!” urlò l’unicorno. “Eh? UH? Okay arrivo” ripose Jack. Con la magia mise i quattro animatronics su dei carrelli e, anche se a fatica, li trasportò insieme all’amico verso il luogo in cui avrebbero incontrato il loro capo. “Eccovi finalmente” disse un pony di terra con dei buffi baffi. “Ecco capo. Cosa ve ne pare degli animatronics?” disse l’unicorno mostrando con fierezza le sue creazioni. Il suo capo, cominciò a esaminare i robot. “Sono… perfetti!” disse infine il pony baffuto. “Sono felice che vi piacciano” disse l’unicorno “Come li chiamerete?” “Il rettile lo chiamerò Donatozilla e sarà la mascotte del ristorante, la clessidra Clessidrus, l’umano albino Gyber, mentre l’altro umano con le code Mannaro” rispose il pony con i baffi. Dopodiché prese delle monete d’oro e le porse all’unicorno. “Eccovi la paga. Spero che ci sarete all’apertura del mio ristorante” “Ci saremo signore” rispose l’unicorno, prese le monete e se ne andò insieme a Jack. Il giorno dopo, tutti gli abitanti di Ponyville si trovarono di fronte al ristorante che sarebbe aperto lì a poco. “Signore e signori” disse il proprietario del ristorante con un microfono “Ora siete il benvenuti nel…. Donatozilla’s FazKaiju’s pizza!”. Un urlò di gioia accolse l’annuncio del proprietario che continuò “Ora il ristorante è ufficialmente… aperto!”. Dopo aver detto questo parole, il proprietario aprì le porte del ristorante e nello stesso momento schiacciò il bottone di un telecomando, che attivò gli animatronics. Essi cominciarono a cantare oppure si avvicinavano ai puledrini per giocare con loro, proprio quando i clienti entrarono nel ristorante. E quello fu il giorno, della nascita del Donatozilla FazKaiju’s pizza. Angolo dell’autore: salve ragazzi, ed ecco a voi il primo capitolo del reamke dellla mia storia Five nights at Donatozilla’s. Vi domanderete perché l’ho faato. Ebbene ho deciso di scrivere questo remake perché mi pareva una buona idea, e la tenevo in mente già da un po’. Spero comunque che vi piaccia. A presto.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


FIVE NIGHTS AT DONATOZILLA'S: THE REMAKE, CAPITOLO 2: Erano passati tre mesi, da quando il Donatozilla FazKaiju's pizza fu aperto. Si stava svolgendo una delle solite giornate alla pizzeria, ma qualcosa sarebbe successa. Infatti un unicorno dal manto viola, con il cutiemark simile ad un distintivo d'oro se ne stava in disparte. Quel pony si trovava in un angolo della pizzeria, a osservare i vari puledrini e non che giocavano con gli animatronics. Guardò l'orologio: 10:06. Entro un minuto, il suo piano sarebbe iniziato. 10:07. Ecco! Gli animatronics cominciarono a sparare scintille, e questo spaventò leggermente i puledrini. Ma che diavolo stava succedendo?! "Ehm... State tranquilli" disse il proprietario, che era uscito dal suo ufficio dopo aver sentito i robot cadere. "Ehm... Oggi il ristorante chiuderà prima... Ehm scusate". Questa frase venne accolta con urli di disapprovazione e clienti arrabbiati cominciarono a farsi avanti. "Perfetto" pensò il pony viola, e uscì subito fuori dal ristorante, per poi rientrarci da un entrata secondaria. Li' dentro, si trovavano un costume di Donatozilla e una torta finta su un tavolo. Allora indossò un costume di Donatozilla e prese la torta finta, per poi uscire dalla stanza. "Ehi... Piccolino" disse una voce dietro un piccolo rettile bipede, con le scaglie blu e quelle dorsali bianche. Il piccolo rettile si voltò per trovarsi un Donatozilla con una torta in mano. Il piccolo si stupì, perché non si aspettava di vedere un secondo Donatozilla. "Ciao piccolino" disse Donatozilla "Vuoi venire a mangiare questa torta insieme a me, e ai miei piccoli amici?". Il piccolo si sporse, per trovare dietro Donatozilla un piccolo di clessidriano, un piccolo umano dai capelli bianchi e un altro piccolo di umano solo che aveva delle piccole corna e due code di volpe. Il piccolo rettile guardò sua madre. Si sarebbe preoccupata. Ma in fondo... Una sola fetta sarebbe bastata. Allora sorrise e disse "Certo. Vi seguo". Il gruppo allora si incamminò, per poi entrare nel backstage. Donatozilla, allora con una chiave la chiuse e questo incuriosì i piccoli. "Scusi perché chiude la porta?" chiese l'umano-volpe. "Oh lo vedrete piccoli" disse Donatozilla con voce inquietanti. Allora... Si tolse la testa, rivelando il volto di un unicorno viola. I piccoli furono scossi da un tremito, mentre l'unicorno si tolse il resto del costume. "Ma... Ma tu non sei Donatozilla" disse il rettile indietreggiando. "Oh non abbiate paura piccoli. Sono io" disse l'unicorno sorridendo malignamente, per poi alzare con la magia con un coltello. Allora si lanciò contro il rettile e gli tagliò la gola. Il piccolo tentò di urlare, ma dalla sua bocca uscì solamente un gorgoglio, e cadde a terra privo di vita. "Allora... Chi è il prossimo?". Subito il pavimento si sporco' di sangue. I piccoli furono accoltellati in pieno petto, oppure venivano sgozzati e colpiti ripetutamente sulla fronte. L'unicorno era completamente coperto di sangue, e rideva istericamente sopra i cadaveri dei piccoli. Poi l'assassino guardò verso l'angolo. Si trovavano gli animatronics. L'unicorno viola aveva pensato a tutto: aveva manomesso gli animatronics ed essi sarebbero stati portati proprio nel backstage. Lì avrebbe ucciso le sue vittime, e le avrebbe messe dentro i robot. Il piccolo rettile lo mise dentro Donatozilla, il piccolo di clessidriano dentro Clessidrus, il piccolo umano albino dentro Gyber e infine il piccolo di umano con le vide lo mise dentro Mannaro. Dopodiché si tolse il sangue di dosso, e pulì anche i robot, visto che da essi usciva il sangue dei piccoli. Dopo aver fatto questo, uscì dal backstage e si diresse verso i suoi colleghi, che in quel momento stavano uscendo dal ristorante dopo aver buttato gli avanzi dei clienti. "Bye, bye piccolini" pensò il pony vedendo per l'ultima volta la porta del backstage, per poi uscire dalla struttura.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Five nights at Donatozilla's: The remake, Capitolo 3: "Basta così! Io... Io mi licenzio!" disse una ragazza con delle ali e i capelli marroni. "Ma perché Giuly?" chiese il proprietario. La ragazza di nome Giuly Frost abbassò lo sguardo. Non gli avrebbe creduto. Aveva tenuto segreto quello che aveva visto fino a quella quinta notte. "Gli animatronics si sono mossi" disse la ragazza alata. "Ma di cosa stai parlando?!" chiese il proprietario. "Non ha sentito?! Quei dannati robot si stavano avvicinando all' ufficio! E fortuna che c'era questa maschera!" disse Giusy mostrando una maschera di Donatozilla. "Giuly secondo me in queste notti, io buio deve aveerti fatto vedere delle allucinazioni" "Ma vi dico la verità dannazione!" urlò Giusy sbattendo il pugno sul tavolo, e ciò fece sobbalzare il proprietario. "Quindi è tutto chiaro?! Io... Mi... Licenziò!!!". Il proprietario sospirò. Prese da un cassetto un assegno, lo firmò e lo diede a Giuly dicendo "Eccoti l'assegno da 120 monete d'oro". Allora Giuly prese l'assegno e disse "Addio signor Jonhson!" e se ne andò. Il proprietario si alzò dalla sedia, e andò verso il palco. Gli animatronics si trovavano lì, spenti. Il pony sospirò. La morte dei cinque piccoli nel suo ristorante, era stata una vera tragedia. I loro genitori aveva denunciato la loro scomparsa. La polizia di Ponyville alla fine... Ritrovò i corpi dei piccoli dentro gli animatronics. Questo fece scendere la popolarità del ristorante. "Doveva esserci più sicurezza". Dicevano gli abituali clienti e gli ormai depressi e furibondi genitori dei piccoli uccisi. "Ma com'è possibile che si muovano?" si chiese il proprietario "Eppure quei due avevano detto che i robot non avevano nessun problema". Poi pensò a cosa sarebbe successo se Giuly Frost avrebbe sparso la voce, che gli animatronics si muovevano liberamente durante la notte. Poi il proprietario si mise a ridere e pensò "Ma di cosa mi preoccupo? Tanto nessuno le crederà" e dopodiché andò ad aprire le porte del locale. Lì a poco, sarebbero arrivati clienti rimanenti che per fortuna, non erano pochi. "Ehi piccoli puledrini, bentornati al Donatozilla FazKaiju's pizza" disse Donatozilla rivolto ai puledri in, quando essi entrarono accompagnati dai loro genitori. "Siete pronti a giocare con noi?" "SIIIII' " urlarono i coro i puledrini. "Bene allora. Quindi preparelatevi che oggi giocheremo con il nostro amico.... Mannaro! Su chiamiamolo tutti insieme.... Mannaro" "MANNARO!". Allora, le tende viola del Pirate Cove si aprirono mostrando la figura di Mannaro, che con accento piratesco disse "Yar, benvenuti miei piccoli amici. Siete pronti a far parte della mia ciurma?". Anche stavolta i puledri no risposero positivamente completamente euforici. "Yar allora venite qui, mia piccola ciurma". Allora i ulderini si diressero verso Mannaro, e una puledri no cominciò a correre verso l'animatronic pirata. "Milly Pie! Non correre" disse una pony di terra tentando di fermare la figlia. "Tranquilla mamma. Non succederà niente" rispose Milly sorridente. Ma quella cosa gli costò caro. Infatti salì sul palco del Pirate Cove mentre Mannaro continuava a parlare. "Guarda mamma! Il suo muso è buffo. Lo fa sembrare un idiota" "Milly scendi da....". Ma fu proprio allora, che Mannaro saltò addosso a Milly che urlò dal terrore. Perché Mannaro gli era saltato addosdo?!. L'anima tronco cominciò a graffiarle la carne con i propri artigli mentre la madre di Milly, si lanciò verso Mannaro per salvare la figlia. Ma Mannaro, spinse via la pony e continuò a graffiare la povera Milly. Ma fu proprio allora che.... *CRUNCH!*. Mannaro aveva morso la testa della piccola. Gli aveva strappato il lobo frontale. Il terreno si sporco' di sangue, e tutti i pony cominciarono a fuggire terrorizzati mentre la madre Milly cominciò a piangere. "Oh... Oh Celestia" disse il proprietario che aveva visto la scena, e aveva gli occhi spalancati. Come... Com'era potuto succedere?

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