come un uragano

di Emily_exodus
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** CAPITOLO BONUS ***
Capitolo 16: *** capitolo 15 ***
Capitolo 17: *** capitolo 16 ***
Capitolo 18: *** capitolo 17 ***
Capitolo 19: *** 18 PARTE PRIMA ***
Capitolo 20: *** 18 SECONDA PARTE ***
Capitolo 21: *** DUE ANNI. ***
Capitolo 22: *** DUE ANNI - CHANYEOL ***



Capitolo 1
*** capitolo 1 ***


Sono nata e cresciuta a Detroit negli Stati Uniti, mia madre di origine siciliana scappò a 18 anni con un americano, ovvero, mio padre, che morì in un incidente d’auto quando avevo 10 anni. Sono figlia unica, mia madre restò incinta prima della prematura morte di mio padre, non seppi mai se fosse stata femmina o maschio, mia madre cominciò a bere così tanto da provocarsi un aborto. Dopo 5 anni dall’incidente mia madre conobbe un uomo e si innamorò. L’unico problema ? era coreano perciò valeva a dire che dovevamo trasferirci. Il coreano, il giapponese, il cinese e altre lingue tra cui francese e spagnolo le avevo studiate ad un corso di doposcuola, con l’italiano me la cavo visto che mia madre ha il vizio di parlarmi sono in questa lingua. Non mi andava di trasferirmi, lasciare la mia città, i miei amici, le rampe per lo skate e i miei campi da basket, come avrei fatto in una città che non conoscevo? Con persone diverse da me? Come avrei potuto farmi degli amici? La risposta fu semplice “ fallo per mamma” , aveva smesso di bere da quando quell’uomo era entrato nella sua vita. Decisi di chiamare la mia migliore amica, la quale ero cresciuta, una specie di sorella, dovevo darle la notizia che da li a pochi giorni sarei scomparsa dalla sua vita quotidiana. Mi feci coraggio e presi il telefono, cercai il nella rubrica il suo nome “Kate” schiacciai ed ecco “ tuu tuu tuu” lo squillare mi metteva in agitazione, stavo per riattaccare quando finalmente rispose – Em ciao scusa ero in doccia- aah la sua voce, mi mancherà tantissimo come farò senza ? possiamo chiamarci ma non tutti i giorni visto che starò dall’altra parte del mondo – hey Kat ho qualcosa da dirti vorrei dirtelo di persona ma non credo di averne il coraggio-, - quel cretino di Lucas ti ha fatto qualcosa? No perché sta volta lo uccido- rise e rise anche lei – no tranquilla, prima di tutto siediti e respira, tra pochi giorni mi parto mi trasferisco- attesi e attesi ancora – beh ? ti vengo a trovare, tra poco faremo 16 anni e avremo la patente- sospirai – no Kat vado in corea, a Seoul, il compagno di mia madre sta li e non posso abbandonarla-. Lo avevo detto, pensavo di essermi tolta un peso, ma invece il nodo in gola stava salendo, ma non dovevo farglielo capire così mi schiarii la gola. – Emily se è uno scherzo sappi che non è divertente - sospirai ancora – no, non lo è , solo che parto fra 4 giorni per favore vieni a dormire da me per questi nostri ultimi 3 giorni insieme- La sentì tirare su con il naso.. ma so che lei non voleva rendermi ancora più depressa, aspettai che si calmasse o che mi avrebbe fatto credere di esserlo – ok arrivo a dopo- staccò la chiamata e mi gettai a peso morto sul letto, dovevo dire a mia madre che Kate sarebbe stata con noi 3 giorni, scesi saltando le scale e andai in salotto ormai sotto una montagna di scatole e valigie –mà Kat si ferma qui fino a che non partiamo ok?- cercai di dirglielo in italiano sbiaccicato che sembrò più un grugnito di qualche orso che una frase, ma evidentemente lei capì lo stesso – si certo tesoro tutto ciò che vuoi ma sistemati le tue cose voglio tutto pronto entro domani- rassegnata salì in camera ed impacchettai tutto ciò che potevo, le più importanti erano le foto di mio padre e Kate, il mio pallone da basket e il mio skate. Finì in tempo quando sentì una voce alle mie spalle – buu – risi – sai che non mi spaventi- le dissi, lei si guardò in torno – allora è vero- sospirò chiuse gli occhi e dopo due secondi li riaprì lucidi- prendi lo skate e il pallone andiamo a divertirci- mise il borsone e prese il suo skate, io presi ciò che mi aveva detto e ci avviammo fuori casa. Arrivate alle rampe, che oggi erano stranamente deserte, ci mettemmo a farne un paio , a pensare che una volta ne ero terrorizzata , poi passammo al basket, quando ormai stanche e sudate optammo per tornare a casa. La cena fu abbastanza tranquilla e dopo una doccia ci preparammo per la nostra serata in stile “scaricatore di porto” finchè non ci addormentammo con la tv accesa. I 3 giorni passarono veloci, ogni giorno tornavamo stanche morte per non pensare all’imminente partenza, ma quel giorno arrivò. Non le permisi di venire all’aeroporto sarebbe stato solo più doloroso, ci scambiammo tante promesse e dopo un abbraccio me ne andai. Salì sul mio aereo e quando partì, lasciai la mia anima e il mio cuore a Kate , a mio padre e alla mia città.

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


Il volo fu abbastanza lungo, con più scali, quando arrivammo all’aereoporto di Seoul-Incheon era mezzogiorno. Trovammo ad aspettarci il compagno di mia madre, di cui ovviamente non ricordavo mai il nome, Jim-Jon-Jan-Jem boh uno di questi sicuro! Evitai accuratamente di parlargli per non fare una brutta figura già dal primo giorno, gli feci un inchino visto che si usa così e lui ricambiò per poi baciare mia madre, credo mi sia salito il diabete in quel momento. Salimmo in macchina, con tutte quelle valigie chiamammo un taxi che ce le portasse. Jim-Jon-Jan-Jem molto educatamente e con molta pazienza, tradusse per noi mostrandoci tutte le strade e i palazzi. Come immaginavo non potevo essere più fuori luogo di così da quelle persone, io di pelle quasi albina, grandi occhi color miele, e capelli biondi che al sole sembravano bianchi, insomma tutto l’opposto! Cercai di auto-convincermi che in fondo non era tanto male, ma più lo ripetevo più sapeva di bugia. La mia misera auto-convinzione fu spezzata da Jin (finalmente sapevo il nome) che tentando di conversare e conoscermi meglio mi chiese che musica ascoltassi e se avessi mai ascoltato musica coreana, io gentilmente risposi di no che ascoltavo solo Eminem. Lui mi sorrise – qui ultimamente va di moda nelle ragazze della tua età il kpop, le boy band, soprattutto una in particolare, mi pare si chiami Exo-. “ Ex-che? Chi diamine sarebbero?” pensai tra me e me, mi venne da ridere inizialmente per il nome, almeno il senso dell’umorismo ai coreani non mancava. Arrivammo a “casa”, e dopo un giro per farmi vedere le stanze mi accompagnò in quella che iniziò ad essere la mia camera da letto, “ mmh non male è abbastanza grande” , il letto era posizionato sotto la finestra, accanto vi era un comodino con sopra una lampada, le pareti erano di color verde acqua, nella parete di fronte al letto vi era un armadio e un cassettone decisamente troppo grandi per i miei pochi vestiti, mentre per ultima dietro la porta vi era uno specchio al contrario decisamente troppo piccolo, posai le valigie, e chiesi se potevo andarmi a fare una doccia e poi a dormire, dopo un bagno rilassante mandai un messaggio a Kat per dirle che mi mancava e che ero arrivata, le raccontai delle mie angosce, gli raccontai ciò che avevo visto e come era la mia stanza, le dissi che mi mancava e che mi mancava Detroit, poi le diedi la buonanotte e dopo mi addormentai tra le lacrime, quella notte alle 00:00 ero ufficialmente una sedicenne. Quando mi svegliai, la mattina seguente trovai la casa deserta, la colazione era già pronta “evvai pancakes” e accanto vi era un regalo con un biglietto “ tesoro sono uscita con Jin per andare ad un colloquio di lavoro, buon compleanno ti vogliamo bene mamma e Jin” , ci misi dieci minuti a decifrarlo, maledetto il suo vizio di scrivere in italiano, scartai il regalo che sicuramente aveva comprato prima della partenza, quando vidi cosa era ne restai incantata, anzi, me ne innamorai, anzi, ne uscì pazza, era la canottiera di Eminem con tanto di autografo stampato! Benedissi lei e l’America! Visto che non avevo niente da fare e fremevo dalla voglia di indossare quella maglia decisi di uscire, scelsi i miei jeans alla turca preferiti indossai la maglia con Eminem stampata davanti e restai 20 minuti buoni davanti allo specchio a contemplarla, quando finalmente riuscì a staccarmene, presi lo skate, mi misi le scarpe , presi le chiavi e dopo aver memorizzato l’indirizzo di casa, mandai un messaggio a mia madre per dirle che ero uscita, e mi avviai a correre per le strade sconosciute. I negozi erano tutti aperti, intravidi dei negozi di frutta e verdura, “dopo ci devo passare, vediamo cosa hanno che sia commestibile”, dovevo dire a Jin di essere vegetariana o forse mamma ci aveva già pensato. Seoul era abbastanza bella come città, un po’ caotica, ma molto molto bella, mentre sfrecciavo con il mio skate, per poco non andai a urtare degli anziani che cominciarono ad urlarmi dietro, ma quello che sentì fu più un “gdgjdsgkadfs “ che risuonò come una minaccia. Mentre continuavo il mio tour turistico passai davanti a un palazzo con una scritta che catturò la mia attenzione “ S.M Entertainment “, doveva essere sicuro qualche casa discografica, chissà che tipo di cantanti passavano di li. Dopo un ora e mezza di corsa e altri anziani quasi investiti decisi di meritarmi un gelato, entrai nella prima gelateria che trovai, la riconobbi subito visto che vi era un cono enorme all’entrata, entrai e con non poche difficoltà a farmi capire ordinai un gelato alla fragola, dopo aver pagato, e anche ciò fu abbastanza difficile “ dannati won” , uscì più stressata di prima. Trovai una panchina libera e finalmente mi sedetti. Mentre mangiavo il mio gelato, sentì delle urla che mi fecero quasi strozzare, allora incuriosita da ciò che stava per provocare la mia prematura morte mi girai a vedere, vidi un gruppetto di ragazze più o meno della mia età con grossi cartelloni “ Exo” , e nel frattempo vidi entrare un gruppetto abbastanza numeroso nella casa discografica che avevo adocchiato prima, guardai per un paio di minuti la scena esilarante delle ragazzine in calore, e quando finì finalmente il mio gelato ( ci sarebbero voluti i pop corn) me ne tornai a casa. Trovai mia madre è Jin già a tavola che mi aspettavano, dietro di loro , per mio infinito orrore, vi era un cartellone che occupava una parete “ happy b-day “ , imbarazzata li ringraziai e mi sedetti a pranzare, la giornata passò abbastanza tranquilla, tranne per la sera, la notizia più brutta non potevano darmela un altro giorno? -Tesoro oggi ti ho iscritta in una scuola dove imparerai il coreano e dove potrai prenderti un diploma, inizia fra poche settimane e dovrai metterti una divisa scolastica, cerca di essere carina e prova a farti delle amicizie- A darmi la notizia fu mia madre che tra inglese e italiano pensai stesse parlando in arabo. -va bene- fu tutto ciò che riuscì a dire. Queste settimane, tra corse con lo skate, gelati, anziani urlanti e ragazzine in calore passarono in fretta e mi ritrovai a fare una scuola con persone che mi guardavano manco fossi uscita dal film di E.T. A scuola imparavo in fretta anche se era stressante cercare di tenere il passo con la classe, cercai di farmi delle amicizie, per mia fortuna ci riuscì, conobbi delle ragazze abbastanza simpatiche con cui cominciai a passare le mie giornate, anche se non mi dimenticai di Kat, la chiamavo ogni giorno per raccontarle tutto diciamo così la mia vita a Seoul prese una piega del tutto inaspettata da come me la ero immaginata.

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Capitolo 3
*** capitolo 3 ***


I mesi passarono in fretta, tra scuola studio e nuove amicizie nemmeno me ne accorsi, arrivò natale che trascorsi tranquillamente in famiglia con mamma e Jin, ricevetti un regalo anche da parte di Kat che ovviamente conteneva il nuovo cd di Eminem, io il suo lo avevo spedito settimane prima per paura che non arrivasse in tempo. L’inverno come l’estate e l’autunno passo in fretta ed ecco che si ricomincia con la solita routine scuola-casa-studio. Notai che la mamma mancava spesso da casa, e che i pranzi e le cene erano molto silenziosi, notai anche che mamma aveva preso il vizio di bere vino a tavola, e non un bicchiere solo ma qualcuno di troppo. Una domenica mattina fui svegliata da delle urla, provenivano dalla cucina, mi alzai per andare a vedere cosa fosse successo e trovai mia madre e Jin litigare, urlavano in diverse lingue e probabilmente nessuno dei due capiva ciò che diceva l’altro. Cercai di comprendere ciò che diceva mia madre ma capì solo “ ti sbagli” mentre quello che diceva Jin restò un mistero, non che non sapessi il coreano, ormai lo parlavo discretamente anche se preferivo l’inglese ovviamente, ma Jin parlava troppo veloce e troppo appiccicato, cercai di farli ragionare, ma invano, finchè Jin perse la pazienza e mollò un fifty-fifty a mia madre, cercai di allontanarlo e finalmente ci riuscì, lui prese le chiavi e uscì di casa lasciando me perplessa e mia madre stordita. Quando si fu calmata le chiesi il perché della sfuriata ma lei semplicemente prese da bere e non rispose, mi arresi senza lottare e me ne tornai in camera a vestirmi per uscire. Restai 3 ore come un ebete seduta su una panchina a fissare il pavimento finchè affamata andai a comprarmi il pranzo, dopodiché ritornai a fare l’ebete. Quando uscì dalla mia trance notai che era già calato il sole e decisi di dimenticare e tornare a casa. La scena che mi si presentò davanti fu alquanto esilarante, trovai mia madre e Jin abbracciati in silenzio, senza voler disturbare l’atmosfera lovely-dovely me ne andai filata in stanza e me ne andai a dormire. I mesi passarono e ci ritrovammo a giugno, due giorni prima del mio compleanno festeggiamo il nostro primo anno a Seoul, la situazione sembrava essersi stabilizzata di nuovo, da quel famoso giorno non ci furono più litigate, anche se il rapporto con mia madre non fu lo stesso di prima. Ora eravamo un po’ fredde l’una con l’altra, ma cercai di non darci troppo peso. Finalmente arrivò il mio diciassettesimo compleanno, come l’anno scorso tornata a casa da una passeggiata trovai il cartellone gigante con sta volta affiancato il numero 17, finalmente tra un anno esatto sarei diventata maggiorenne… negli USA ovviamente, qui purtroppo lo si è a 20 anni. Il pranzo trascorse tranquillamente e tra il primo e la torta diventai quasi quanto tutta Detroit.. contando anche la popolazione si intende! Scartai i regali ( non mancò come sempre il mio Dio) e dopo decisi di dire a mia madre che quella sera sarei andata a dormire da una mia compagna di classe, acconsentì e cosi mi andai a preparare il borsone, misi i miei jeans e la canotta di Eminem, il pallone da basket, pigiama, intimo, spazzolino e soldi che portavo ovunque non si sa mai qualche evenienza, lo skate lo avrei portato a mano, quando finì mi andai a fare una doccia rilassante. Quando finalmente fui pronta per andarmene, sentì di nuovo quelle urla, questa volta diverse dalle prima, queste erano cariche di odio, di rabbia repressa e di violenza, come la volta scorsa passai in cucina, trovai il disastro, mezza cucina si presentava come se fosse stata svaligiata da un ladro, mia madre era ubriaca fradicia e Jin nero di rabbia,cercai di nuovo di comprendere il motivo di questa litigata, abbassai lo sguardo e trovai il cellulare di mia madre a terra, lo presi e capì, capì perché mancasse tanto spesso, perché avesse ricominciato a bere, lessi quei messaggi, non volevo crederci, mia madre, non poteva essere, lessi tutte le conversazioni e capì anche il motivo per cui ci eravamo trasferite. Mia madre aveva un amante da più di un anno, ma non aveva soldi per poter venire qui a Seoul, così conobbe Jin, fu lui a pagarci il volo, fu lui a darci una casa e a trovare la scuola per me e il lavoro per lei, fu lui che scoprì il suo segreto. Ero arrabbiata e frustrata, mia madre era una doppiogiochista e io non avevo mai sospettato di niente, all’improvviso senti una bottiglia rotta e il tonfo di uno schiaffo, mi girai in tempo per vedere mia madre andarsene abbandonando l’uomo che l’amava e sua figlia. Non volevo rimanere lì, volevo solo andarmene, volevo passare una serata con la mia compagna per dimenticare tutto, mi avviai per la stanza, quando qualcosa, anzi qualcuno mi bloccò, Jin cercò di trattenermi, urlando contro di me, io per tutta risposta gli urlai in faccia ed è lì che il primo di una serie di pugni mi arrivò, nemmeno mia madre aveva mai osato mettermi un dito addosso perché avrebbe dovuto farlo lui? Cercai di divincolarmi ma mi teneva in pugno, mi rannicchiai in posizione fetale e mi arrivarono calci, sentì un dolore lancinante alle costole seguite da un “crick”, cercai di alzarmi per prendere il mio telefono, ma lui fu più veloce, mi butto di peso sul letto, continuando a picchiarmi, continuando ad urlare insulti che non capivo, poi si spense tutto. Quando uscì dal buio, il dolore tornò più forte di prima, c’era puzza di alcool e qualcuno addosso a me, mi accorsi di sentire freddo, cercai di muovere una mano verso la mia gamba ma l’unica cosa che toccai fu pelle, dove erano i vestiti? Aprì finalmente gli occhi, quella situazione forse era anche troppo per il mio cervello, il mio inconscio mi urlava “ fai qualcosa,non arrenderti” ma la mia coscienza mi disse “ troppo tardi”, quando misi a fuoco trovai Jin, sopra il mio corpo o almeno quello che doveva essere, trovai Jin che mi rubava la mia purezza, mi sentì male, mi sentì uno schifo, ero inerte e non riuscivo nemmeno a urlare. Quando lui finalmente finì di fare i suoi comodi, il mio cervello si risvegliò, presi la lampada che stava sul comodino e gliela ruppi in testa, lui perse coscienza e cadde a terra. Mi alzai, tremante e spaventata, l’unica cosa che riuscì a vedere fu sangue, non volli sapere da dove veniva anche se una buona parte di me lo sapeva, mi rivesti con una calma immane, presi il borsone, ci spinsi dentro tutto il mio guardaroba, le foto di mio padre e di Kat, poi passai in cucina e aprì lo stipetto dove vi stavano i soldi, li presi tutti e uscì nella notte. Girai a vuoto non so per quante ore, mi facevano male tutte cose ad ogni passo e ad ogni respiro, dopo aver messo una buona distanza da me e quella casa mi accasciai a terra, urlai, piansi, non so per quanto tempo. Sentì una porta li vicino aprirsi e delle figure sfocate avvicinarsi, poi fui risucchiata dall’oscurità. Sognai mio padre, sognai Detroit e Kat, sognai le partite di basket e le rampe, poi sentì parlare, sentì diverse voci, sentì la loro preoccupazione, non volevo che si preoccupassero per me, volevo dirglielo, volevo urlare che stavo bene, poi finalmente svegliai e trovai 12 paia di occhi a fissarmi.

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Capitolo 4
*** capitolo 4 ***


Quando mi svegliai trovai 12 paia di occhi a fissarmi preoccupati e curiosi,mi accorsi di essere in una stanza di istinto scattai indietro fino a toccare la tastiera del letto, un dolore allo sterno mi invase immediatamente, portai le gambe al petto e le abbracciai nascondendo il viso, il dolore mi ricordò tutto quello che era successo a casa, se si poteva definire casa, sentì le guance calde, le toccai e mi accorsi di stare piangendo. Sentì qualcuno sedersi sul letto e alzai lo sguardo per vedere chi fosse non che mi importasse davvero, mi ritrassi ancora di più in me stessa, avevo paura, non conoscevo quelle persone, eppure loro erano li a guardarmi, mi fissavano con occhi attenti come quando si fissa un oggetto altamente fragile, capace di rompersi da un minuto all’altro se mai qualcuno l’avesse mosso o toccato. Il ragazzo seduto al bordo del letto parlò - tranquilla, non ti faremo del male- la sua voce era calda e con una punta di allarme - sei qui da 3 giorni, non ti svegliavi eravamo preoccupati - fece una pausa e tirò un sospiro e continuo a parlare cautamente - abbiamo sentito urlare, e siamo usciti per vedere chi fosse quando poi ti abbiamo vista svenuta e in brutte condizioni, abbiamo chiamato un medico ma non sappiamo nemmeno come ti chiami o da dove vieni, sappiamo solo che hai perso molto sangue e che hai 2 costole rotte- finì di parlare e continuò a fissarmi così come tutti gli altri, forse si aspettavano che cominciassi a parlare, ma invece di parlare cominciai a piangere di nuovo, la voce non voleva uscire, le parole sembravano sepolte in chissà quale punto remoto del mio cervello sotto shock. Lui si protese verso di me, forse voleva accarezzarmi, ma questo non lo seppi mai visto che iniziai a urlare, non volevo che mi toccasse, non volevo che nessuno avvicinasse un dito su me, mi sento sporca, mi sentivo scoperta come se fossi nuda, mi richiusi di nuovo in me stessa, volevo che se ne andassero, ma non riuscì a dirlo, dalla mia bocca uscivano solo gemiti di dolore. Loro con tutta la pazienza di questo mondo aspettarono che mi calmassi, intanto avevano ordinato a qualcuno di portarmi una camomilla, senti aprire e chiudersi una porta e decisi di rialzare per l’ennesima volta lo sguardo. Li squadrai uno per uno, erano giovani, potevano avere qualche anno in più di me ma non troppi, non avevano dei visi cattivi, non sembravano ragazzi che potessero fare del male a una ragazza, ma lo stesso decisi di non fidarmi, decisi di non lasciarmi andare, di Jin mi ero fidata e.. lui… Quel pensiero mi fece male, sentì di nuovo il dolore e l’angoscia salirmi, ma loro non erano Jin, non erano nemmeno lontanamente somigliabili a quel mostro. La porta si aprì di nuovo nel totale silenzio della stanza, uno di loro porse al ragazzo seduto nel letto una tazza fumante, lui mi guardò incerto e l’allungò verso di me, io lo guardai esitante per un attimo, poi scivolai un pò allontanandomi dalla tastiera del letto e presi la tazza curandomi di non avere nessun contatto con le sue dita. Guardai la tazza, il liquido giallo profumava di buono, “ posso fidarmi a berla ?” domandai a me stessa più che a loro, non sembrava ne avvelenata ne con possibili stupefacenti inseriti dentro, avvicinai la tazza alle labbra e bevetti, il liquido caldo mi scivolò in gola dandomi subito una sensazione di tranquillità, bevetti fino a che non finì tutta la tazza e poi gliela allungai per restituirla. Il ragazzo mi sorrise e la riprese poi iniziò a parlare di nuovo - ti senti meglio ? una camomilla è sempre la migliore quando non si sta bene- annuì con la testa e lui continuò – io mi chiamo Suho, tu come ti chiami? Sei straniera giusto? Non ci è sembrato carino mettere le mani sui tuoi documenti mentre tu dormivi perciò abbiamo aspettato – parlava in coreano, molto lentamente, forse credeva che non sarei riuscito a capirlo, mi fece un sorriso di incoraggiamento per spronarmi a parlare, - Emily – le parole mi uscirono prima di poter pensare, abbassai lo sguardo e notai che portavo una maglietta bianca molto larga e lunga e soprattutto non mia, istintivamente mi guardai le braccia, avevano enormi macchie viola e gialle sparse un po’ ovunque, ne toccai uno e il fastidioso dolore del sangue pestato mi invase subito. Il ragazzo di nome Suho parlò di nuovo – Emily che bel nome, sei inglese vero ? che ci fai qui a Seoul ?- io lo guardai ma lui sorrideva di nuovo, un sorriso capace di calmare anche la guerra, di nuovo le parole mi uscirono di bocca da sole –sono italo-americana, io abito qui- la mia voce era rauca, lontana quasi non mi appartenesse, gli altri 11 si guardarono tra di loro e io li fissai di nuovo, - scusa sarà brutto essere circondata da persone che non ti conoscono e in questo stato, ma sta tranquilla sono bravi ragazzi non ti importuneranno- io accennai un ok con la testa – chi siete ? –domandai e mi accorsi di essermi seduta a gambe incrociate, più lontana dalla tastiera di prima, mi ritrassi di nuovo e aspettai che qualcuno mi rispondesse ma a parlare fu di nuovo Suho – noi siamo gli Exo non so se ne hai sentito parlare, siamo una band musicale e loro sono – e indicandomeli a uno a uno mi disse i loro nomi – Chanyeol, Lay, D.O, Kris, Luhan, Kai, Sehun, Xiumin, Chen, Tao e Baekhyun- loro mi sorrisero e io abbassai lo sguardo, ripetei il mio nome per cortesia – sul comodino accanto a te c’è il tuo telefono, lo avevi in tasca, non smetteva di squillare perciò lo abbiamo spento spero non ti dispiaccia- mi disse che quello che mi pare si chiamasse D.O ,dissi di no con la testa e mi girai per prenderlo, mi mossi troppo velocemente, una fitta acuta di dolore mi tolse il fiato, mi piegai su me stessa mentre gli occhi cominciavano a lacrimare. Suho si protese verso di me, ma ritirò indietro la mano subito dopo – non ti muovere di scatto ti ricordo che hai due costole rotte, chi ti ha ridotto così?- “ domanda sbagliata non voglio parlarne “ pensai, mi ricomposi e piano presi il telefono riaccendendolo. Trovai tantissime chiamate di Kat, ma con mio grande orrore ne trovai altrettanto se non di più di mia madre, “ figlia di..” non trovai il termine adatto in tempo che il mio telefono riprese a squillare, guardai chi fosse ed era Kat , tremante e con paura risposi riprendendo a parlare in inglese e sperando che non capissero una parola di quello che potevo dire – p-pronto Kat - , attesi , - mio dio Emily ma dove sei che fine hai fatto ? che è successo sono 3 giorni che provo a chiamare, telefono spento, tua madre che non sa dove sei sta impazzendo anzi io stavo impazzendo- le dissi di calmarsi, le dissi che non appena avrei avuto tempo e coraggio le avrei raccontato, non le dissi dove ero ma solo che non ero a casa ma ancora in corea, quando lei finì di ascoltare io le dissi che dovevo staccare e la salutai non dandole il tempo di rispondere, ora mi sentivo ancora più merda di prima, avevo mentito a Kat, ma non volevo che sapesse cosa mi fosse accaduto avrebbe dato di matto. Nemmeno il tempo di un sospiro che ecco di nuovo lo squillare incessante del telefono, mi madre, volevo staccare la chiamata ma alla fine mi decisi a rispondere prendendo un po’ di coraggio e un bel po’ di ossigeno – Emily cristo santo dove sei ? – la sentì singhiozzare, - mi dispiace, Emi mi dispiace per tutto, quando sono rientrata, ho visto tutto quel sangue, tutte le tue cose sparite e Jin a terra svenuto, avevo capito, chiamai i carabinieri lo hanno arrestato, ma tu ti prego torna da me non avrei mai dovuto lasciarti sola, Emily dimmi dove sei ti vengo a prendere e torniamo a Detroit insieme- la ascoltai fino in fondo, nel frattempo la mia mente si riempiva di insulti, uno meno debole dell’altro e per niente adatti, quando lei finì singhiozzava ancora, una rabbia mai avuta prima mi salì al cervello offuscandomi tutti i cinque i sensi e il sesto se lo avessi avuto, - NO NON TORNO A CASA, NO NON TI VOGLIO VEDERE, NON MI CERCARE, NON CHIAMARMI, SEI UNA MERDA DI MADRE, MI HAI ABBANDONATA CON QUEL MANIACO, MI HAI LASCIATA DA SOLA IN BALIA DI QUELL’ESSERE IMMONDO, MI HAI FATTA VENIRE QUI CON L’INGANNO ORA SPARISCI E SCORDATI DI AVERE UNA FIGLIA, MUORI- staccai la chiamata, le lacrime mi salirono e prima che io potessi dire niente mi ritrovai a singhiozzare lasciando che le mie urla venissero fuori. Nessuno parlò, nessuno si avvicinò ma qualcuno mi porse un fazzoletto, alzai lo sguardo offuscato dalle lacrime, Lay o almeno credo si chiami così, io presi il fazzoletto e gli dissi un grazie tra i singhiozzi. – cosa ti è successo ? perché hai tutti quei lividi addosso ? chi è il mostro che ti ha fatto tutto questo ?- a parlare fu un ragazzo con la pelle un po’ più scura degli altri di cui non ricordai il nome , mi asciugai le lacrime e mi misi a riflettere, ero indecisa, non molto persuasa a raccontare la mia storia, ma alla fine ero li grazie a loro, loro che senza conoscermi avevano chiamato un medico per me, mi avevano portato a casa loro, mi avevano raccolta dalla strada, avevano aspettato il mio risveglio e si erano preoccupati per una totale sconosciuta che gli era caduta davanti casa in uno stato pietoso e ricoperta di sangue. Alla fine decisi che loro meritavano almeno di sapere cosa mi fosse accaduto, continuavo a non fidarmi lo stesso e a tenermi a debita distanza, ma quando le parole mi uscirono di bocca come un fiume in piena capì che ora non potevo tirarmi più indietro.

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Capitolo 5
*** capitolo 5 ***


Quando iniziai a raccontare ciò che mi accadde, nessuno fiatò ne parlò, nessuno si avvicinò per toccarmi la mano o la spalla, nessuno abbassò lo sguardo, nessuno fece domande quando mi fermavo a riprendere fiato e a ricacciare dentro le lacrime, ma tutti e 12 erano lì, ad ascoltare con espressioni miste fra dolore e rabbia, parlai non so per quanto tempo tenendo lo sguardo basso sui lividi e cercando di raccontare senza ricordare le immagini di quell’orrore, cercai le parole più improbabili per descrivere il termine “ stupro o violenza “ facendo un giro infinito di parole, gli dissi di come fossi riuscita a scappare, di come mi aveva abbandonato mia madre, di come mi trovai a girovagare per le strade senza una meta finche non avevo deciso di essere abbastanza lontano da lui e che da li in poi non ricordassi niente oltre al buio e al freddo. Quando finì di raccontare calò il silenzio assoluto, si sentivano solo i nostri respiri, il mio respiro era interrotto da piccoli singhiozzi, dopo qualche minuto qualcuno parlò –vado a prendere un poco d’aria- a parlare fu quello alto con le orecchie grandi, Chanyeol, se non sbaglio, insieme a lui uscirono cupi in viso altri 3 che riconobbi come Lay, Baekhyun e Tao che chiudeva il gruppo e piangeva. Restai sola con i restanti 8 di nuovo in silenzio, poi Suho si decise a romperlo –mi dispiace, non eri obbligata a raccontarlo, non so che dire sono shockato, non pensavo ci fossero persone capaci di questo al mondo, davvero mi dispiace- abbassò lo sguardo addolorato, nel frattempo da sotto veniva un frastuono di qualcosa che veniva colpito, -Kai vai a controllare se è lui- quello scuro che appresi fosse Kai uscì dalla stanza sotto ordine di Suho, subito dopo il frastuono cessò – non devi dispiacerti tu non centri niente- riuscì a dire solo questo, mandai un messaggio a Kat dove in sintesi gli spiegai la storia, non ce la facevo a raccontarla a voce di nuovo, sapevo che lei avrebbe distrutto tutto se solo mi avrebbe sentito piangere, attesi una sua risposta che non arrivò, forse era rimasta in shock o era svenuta con tutta probabilità. Quando Kai tornò, notai che sembrava arrabbiato, parlo con Suho e visto il rimprovero di lui sono sicura che ciò che aveva detto non doveva essere molto carino, parlava troppo veloce per la mia limitata comprensione, - è successo qualcosa ?- chiesi anche se la risposta era più che ovvia, -Chanyeol ha fatto cadere un vaso sta tranquilla il manager lo ha portato a comprare qualcosa da mangiare adesso – mi rispose Suho con nessuno convinzione nella sua voce, -scusa se te lo chiedo- a parlare fu Kris – ma questo tizio, che fine ha fatto?- “ah vero non gli ho detto che era stato portato via dai carabinieri” –Anya , mia madre, quando è rientrata a casa capì cosa era successo, chiamò i carabinieri e lo hanno portato via- mi rabbuiai in faccia –quando mi ha chiamata voleva che tornassi da lei, ma io vorrei solo dimenticarla , anzi dimenticare tutto- sospirai sapendo che sarebbe stato impossibile, le cicatrici per quando chiuse sai di averle e sai come le hai avute – mi dispiace di avervi coinvolto- quella sera non sperava di restare viva, non voleva vivere con il dolore, invece qualsiasi entità ci fosse nell’alto dei cieli aveva deciso di continuare a farla andare avanti, non sapevo se questa era una sfida o una sfiga, ma ormai ero li.. con il vuoto totale e senza sapere cosa fare per andare avanti. – non avremmo mai permesso a qualcuno nelle tue condizioni di restare in strada, accoglierti e curarti è stata una nostra decisione non devi scusarti di niente- “eh?” D.O aveva parlato troppo velocemente e io non avevo capito una singola parola, forse la mia faccia interdetta glielo fece capire perché si mise a ridere e me lo ridisse lentamente –oh, mi dispiace, cioè no, cioè grazie-, loro mi sorrisero e io per la prima volta ricambiai –oh allora puoi anche sorridere, sei molto carina soprattutto con un nido in testa- a prendermi in giro fu Kai, io tentai invano di slegare la massa cespugliosa che una volta erano stati dei bei capelli lisci, ma il tentativo fallì fra le risate generale dei ragazzi, - cosa ha detto il medico che mi ha visitato?- domandai all’improvviso, ma sta volta Suho fu anticipato in parola da Xiumin –beh, ha detto che hai bisogno di molto riposo perché hai due costole rotte e un ematoma cranico, hai perso molto sangue e che hai bisogno anche di prendere molte medicine, le abbiamo prese ma dormivi perciò non potevamo dartele- poi si rivolse al ragazzo vicino a lui – Chen valle a prendere così comincia a farsi la cura- io mi scusai di nuovo per aver creato un altro problema ma loro mi dissero di stare tranquilla, Chen uscì dalla stanza è tornò 5 minuti dopo con una busta piena di piccole scatole ovvero le mie pillole, avvisò Kai che Chanyeol era tornato e di andare da lui, così Kai lasciò la stanza. Mi spiegarono quando le dovevo prendere e in che quantità poi mi porsero un bicchiere d’acqua e iniziai a ingerire le prime, quelle che non avevano bisogno di essere prese a stomaco pieno, il dolore alle costole diminuì quasi immediatamente. Quando li ringraziai per l’ennesima volta mi accorsi di essere affamata, anzi se ne accorsero anche loro visto che il tuono che si sentì non proveniva da fuori –hai fame ?- domandò gentilmente Suho, io diventai rosso-viola in viso e risposi di si con la testa, -cosa vuoi da mangiare? Credo che una zuppa sia l’ideale nelle tue condizioni,di solito a cucinare è D.O anche se Chanyeol a volte da una mano- io alzai il viso che aveva ripreso il suo normale colorito e risposi –m-mi dispiace di dovervi fare cucinare per me, è solo che non vorrei creare altri disturbi, cioè voglio dire, s-sono vegetariana, non voglio infastidirvi anche nel dover far attenzione a ciò che cucinate- abbassai lo sguardo mortificata ma loro se la risero – sta tranquilla, anzi meglio che lo hai detto se no avremmo cucinato un qualcosa che magari odi mangiare- D.O si alzò – vado a prepararti qualcosa- ed uscì dalla stanza. L’atmosfera era molto più leggera di prima, mi sorpresi a pensare di non aver paura a stare li con loro, ma anzi a desiderare la loro compagnia per non restare sola con i miei pensieri. Mi domandarono della mia città, della musica che ascoltavo, mi domandarono di Kat e mio padre, e mi fecero parlare finche D.O non tornò con la zuppa per me, il profumo invase la stanza, era buonissimo, la mangiai senza nemmeno aspettare che si raffreddasse, mi scottai la lingua ma non mi importò molto visto che era la cosa più buona che avessi mangiato negli ultimi giorni. Quando la finì appoggiai il vassoio nel comodino e lo ringraziai di cuore – davvero era buonissima grazie mille- lui per tutta risposta mi sorrise –comunque cercherò un posto dove stare appena starò meglio non voglio approfittare di voi avete già fatto abbastanza per me- Chen mi sorrise –tranquilla puoi stare benissimo qui, se per gli altri non è un problema, se il problema per te è lo stare gratis invece di pagare l’affitto di una casa stai qui e in cambio ti occupi delle faccende domestiche, pensaci su- gli altri acconsentirono battendogli il cinque ad uno ad uno, io li guardai e gli sorrisi – posso avere del tempo per rifletterci ?- l’idea non era male, avrei avuto delle persone che mi avrebbero aiutato in caso di bisogno, non avrei dovuto pagare l’affitto di una casa tutta da sola, in cambio avrei solo dovuto occuparmi delle faccende domestiche – domani vi darò una risposta sicura- loro si alzarono allarmati evidentemente dal mio sbadiglio – ci contiamo ora però riposati e se hai bisogno chiamaci- mi salutarono e mi augurarono buon riposo e poi restai sola con i miei pensieri e un futuro apparentemente tranquillo con 12 ragazzi che si apriva lungo il mio cammino.

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Capitolo 6
*** capitolo 6 ***


I ragazzi lasciarono la stanza e restai sola con i miei pensieri “cosa faccio ? accetto o rifiuto?”, “ non ho dove andare sarebbe l’opzione migliore per me forse”, “posso davvero stare qui?” ma più me lo domandavo e più la mia coscienza mi diceva di accettare, tanto non avevo più nulla da perdere, tutto ciò che avevo era già stato perduto, compresa me stessa. Controllai ancora una volta il telefono, “ nessun messaggio”, Kat doveva ancora essere sotto shock pensai, mi alzai molto cautamente, mi aiutai tenendomi dal letto e andai verso il borsone per prendere le cuffie, dopo averle cercate per 5 minuti veniva la parte più difficile, scioglierle ciò impiegò più tempo del previsto “avranno lottato come sempre per ridursi così” , dopo aver finalmente risolto l’enigma le attaccai al telefono e me le infilai nelle orecchie, feci partire la playlist degli Slipknot, la prima era la mia preferita Snuff, chiusi gli occhi cercando di farmi trasportare dalla musica, cercai di liberare la testa da ogni possibile pensiero ma alcune immagini mi tornavano vivide e sempre orribili, aprì gli occhi e decisi di cambiare canzone così provai con Psychosocial molto più movimentata di Snuff, richiusi gli occhi e seguendo il ritmo della batteria mi lasciai trasportare fino ad arrivare alla così desiderata perdita di coscienza. “ mi arrivarono dei pugni, mi raggomitolai a terra, volevo urlare –smettila ti prego mi fai male- ma la voce non voleva uscire, qualcuno mi prendeva a calci, mi insultava, qualcuno mi stava spogliando, sentivo un peso addosso a me, c’era puzza di alcool poi una ragazza urlò e qualcuno la chiamò “ –EMILY, SVEGLIA EMILY E’ SOLO UN SOGNO- quando aprì gli occhi qualcuno mi scrollava dalle spalle, spaventata da quel contatto urlai – n-non toccarmi, non farmi del male- ma quella persona era ancora li decisa a non lasciarmi andare – Emily sono io sono Suho non ti farò del male ascoltami- , finalmente misi a fuoco la persona davanti a me, non c’era traccia di Jin, non ero a casa mia, nessuno mi stava facendo del male, mi accorsi di stare tremando, mi accorsi di stare piangendo e mi accorsi di stare stringendo il braccio a Suho, lui si sedette vicino a me e con molta pazienza e preoccupazione mi disse – è stato soltanto un incubo sta tranquilla sei al sicuro- lo guardai e il suo sguardo ebbe un effetto calmante su di me, mi accorsi solo dopo che alcuni dei ragazzi erano li attorno al letto. Sentì uno strano rumorino di sottofondo e mi girai per vedere da dove venisse, il telefono era ancora accesso sulla musica e stava suonando le ultime note di Before I forget guardai l’orario e notai che erano le 3 del mattino inoltrate , lo spensi e mi girai per scusarmi di averli svegliati, - sta tranquilla stai meglio adesso ? hai bisogno di qualcosa ?- feci di no con la testa – va tutto bene era soltanto un incubo puoi tornare a dormire scusatemi ancora- gli altri mi dissero di non preoccuparmi ed a uno ad uno tornarono nelle camere, Suho uscì per ultimo dopo aver ricontrollato se stessi davvero bene. Mi alzai dal letto, ero sudata, ero stanca e avevo bisogno di rilassarmi, così decisi di andare a fare una doccia. Dopo aver controllato che non ci fosse nessuno in giro tornai in stanza a passo di lumaca ( la massima velocità offerta dalle costole rotte) presi l’intimo , una maglietta , il sotto di una tuta e un asciugamano dal borsone e mi avviai in bagno. Cercai di non fare rumore , mi spogliai con fatica e dopo aver concluso il miserabile spogliarello e aver fatto riscaldare l’acqua entrai in doccia, tentai di non bagnare la fasciatura al petto “ missione fallita” e dopo aver finalmente sciolto i miei nervi, mi asciugai in fretta e mi rivestì. Mi appoggiai la tovaglia sul collo e portai i panni che mi ero tolta in camera “ li laverò domani “, poi sempre con i capelli non asciugati per non fare ulteriori rumori con il phon, mi avviai in cucina per bere un po’ di latte, a Detroit lo facevo spesso quando non prendevo sonno, era un usanza che mi aveva attaccato Kat, dopo aver individuato lo sportello con i bicchieri ne presi uno e aprì il frigo per prendere il cartone del latte, me ne versai un bicchiere che bevetti subito e dopo me ne riempì un altro, posai il cartone del latte nel frigo e andai a sedermi in uno dei divani, restai a contemplare il buio bevendo di quanto in quanto un sorso di latte, non avevo ancora preso una decisione, perciò decisi di non pensarci più, gli avrei risposto nel momento in cui mi avrebbero rifatto la domanda, - che ci fai sveglia ?- una voce profonda che veniva da dietro mi fece saltare in aria e addio ai nervi sciolti, mi girai per vedere, buio permettendo, e indovina un po’, non vidi niente! A parte una figura molto alta, -ehm n-non riuscivo a dormire, mi dispiace ho preso un po’ di latte ma poi giuro che lo restituisco, chi sei?- mi resi conto della cazzata appena detta quando una risata mi giunse all’orecchio, senti muoversi la figura è sedersi nel divano, strizzai gli occhi per vederci meglio –Chanyeol?- lui rise di nuovo – indovinato, e tranquilla non c’è bisogno che tu restituisca il latte- poi prese qualcosa accanto a lui, intuì fosse il telecomando perché subito dopo la televisione si accese, abbassò il volume e capì che l’aveva accesa così da avere un minimo di visibilità l’un l’altro – come mai sei sveglio pure tu?- nel frattempo la mia mente fu presa dalle immagini di una pubblicità per una nuova bevanda al limone, - mi è passato semplicemente il sonno, e poi volevo assicurarmi che tu stessi davvero bene, comunque lasciare i capelli bagnati fa male sai?- mi passò le dita tra i miei capelli ancora zuppi, - si è solo che non volevo fare rumore, e poi fa caldo si asciugheranno tra poco,g-grazie per esserti preoccupato, cioè no mi dispiace, ma grazie e scusa- lui rise di nuovo per l’intruglio di coreano e inglese che avevo usato e io sorrisi, questi ragazzi erano una medicina incredibile contro l’angoscia e la tristezza! –tranquilla non agitarti, l’importante è che ti sei calmata, domani mattina anzi tra poche ore dovremmo lasciarti sola ce la fai per un paio di ore ? abbiamo le prove alla S.M- mi ero completamente scordata che erano degli idol! “ oh cavolo ora non so davvero cosa fare per la proposta” – oh vero, lo avevo scordato voi siete gli Exo- lui sorrise, ora che ci facevo caso aveva un viso molto bello, delicato e fine, e quando sorrideva diventava ancora più carino, - tranquilla anche io a volte lo scordo- rise – hai mai ascoltato le nostre canzoni? Ci conoscevi?- io arrossì, dovevo dirgli la verità, ovvero NO! –ehm, cioè, vi ho sentiti nominare, una volta vi ho visto mentre eravate circondati da delle fan, ma non ho mai ascoltato le vostre canzoni, nonostante alcune mie compagne di classe le cantino sempre- abbassai lo sguardo alquanto imbarazzata ma lui non sembrò turbato ne offeso – capisco allora devo farti una cultura aspetta un attimo- si alzò e sparì oltre il buio del divano. Quando tornò aveva una scatolina in mano che riconobbi come un Ipod, si sedette di nuovo accanto a me e mi passò una cuffia, io un po’ confusa la presi e la misi all’orecchio, cominciò a farmi ascoltare le canzoni del gruppo, che devo ammettere erano molto belle anche se quella che mi è piaciuta di più è stata Peter Pan, non so per quanto tempo restammo ad ascoltare musica so solo che ad un certo punto caddi in un sonno tranquillo e senza sogni. Quando mi svegliai erano le 10 inoltrate, Chanyeol non era più seduto vicino a me ma al suo posto trovai un biglietto e l’ipod “ bella addormentata noi siamo andati alle prove, D.O ti ha lasciato la colazione pronta in cucina devi solo scaldarla e Suho ti ricorda di prendere le tue pillole in caso te lo scordassi, torneremo verso le 16, nel frattempo fatti una cultura Chanyeol” sorrisi a quel biglietto, mi alzai e andai a mangiare, il dolore era più lieve del giorno prima ma sempre in agguato pronto a spuntare ad ogni sbaglio nei movimenti, dopo aver fatto colazione presi le pillole e sistemai la “mia stanza” per come potevo, quando si fecero le 13 decisi di cucinare qualcosa per pranzo “ chissà cosa mangiano loro”, decisi allora di preparare qualche tramezzino per quando sarebbero tornati, quando finì di mangiare e fare gli spuntini per loro mancava mezz’ora al loro rientro. Mi sedetti nel divano lasciando accuratamente il vassoio sul tavolo, mi misi una cuffia all’orecchio così avrei sentito quando sarebbero tornati e feci partire Run seguendo il ritmo con le mani. Ascoltai un paio di canzoni quando finalmente sentì aprire la porta, mi alzai dal divano, e mi feci trovare alzata –siamo a casa- mi urlarono 12 voci, io sorrisi e gli dissi che avevo preparato loro qualcosa, si sedettero al tavolo e cominciarono a mangiare, anzi a far sparire i tramezzini, quando ebbero finito mi ringraziarono, mi chiesero della mia giornata e mi parlarono della loro, poi una domanda sovrastò la voce degli altri, quella di Chen – allora hai deciso?- io sorrisi e gli risposi – ho dimenticato di dire una cosa prima- loro mi guardarono confusi , ma quello che sentirono non fu un vero e proprio si ma loro capirono lo stesso –Bentornati a casa-.

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Capitolo 7
*** capitolo 7 ***


I giorni nella nuova casa trascorrevano veloci quando tutti e 12 i ragazzi erano in casa e abbastanza lenti quando essi andavano alle prove e restavo sola, ma tutto sommato erano piacevoli e tranquilli. La mia guarigione procedeva benissimo, il medico mi aveva levato la spessa fasciatura al petto per sostituirla con una più fine e morbida, i lividi erano quasi del tutto scomparsi rimanevano soltanto delle macchioline gialle qui e la, i ragazzi mi stavano aiutando con il coreano, ancora non lo parlavo del tutto e bene perciò quando erano a casa se non erano troppo stanchi o almeno se per me non erano troppo stanchi ( per loro non era mai un problema anche se si addormentavano 10 minuti dopo ) facevo comunque molti progressi, usavo raramente l’inglese con il passare delle giornate. Kat si era fatta sentire dopo un paio di giorni, non mi aveva fatto domande, non mi aveva fatto la sua scenata che mi ero immaginata, faceva come se non le avessi detto niente, anche i ragazzi evitavano accuratamente di parlarne,Suho mi ricordava ogni volta le pillole e se non era a casa mi mandava dei messaggi, mi chiedeva come stavo, e se mi servisse qualcosa, insomma si comportava come una madre, e io gli rispondevo sempre ridendo di stare tranquillo, anche con il resto della combriccola avevo legato, Baekhyun e Chen si limitavano a fare scherzi a tutti o a imitarli, provocando risate generali e delirio, Kris ( la quale veniva chiamato cold guy, anche se poi cedeva alla maggior parte delle cose), Xiumin ,Luhan e Lay erano invece quelli più tranquilli, D.O invece cucinava per tutti a volte davo una mano anche io ma lui si limita sempre a scuotere la testa e a farmi piatti degni dell’esercito americano, Tao è colui che con la sua risata contagia tutti, ma è anche la preda preferita degli scherzi dei compagni poiché è facile da spaventare, Kai e Sehun quando potevano ballavano ovvero ogni secondo, erano bravissimi infatti gli chiesi se potevano darmi qualche lezione appena fossi guarita del tutto, Chanyeol non era meno a Chen e Baekhyun in quanto imitazioni, parlavo spesso con lui, voleva sapere tutto di Detroit e della mia vita li e quando poteva suonava la chitarra per me, la sua preferita era quella regalata dal nonno nessuno osava avvicinarsi, stavo imparando a conoscerli e loro a conoscere me. Ogni giorno pulivo la casa, le loro stanze ( ciò impiegava gran parte della giornata) e cucinavo per quando tornavano dalle prove. Avevo imparato quale era il sistema che stabilisse chi dovesse fare le cose ovvero carta-sasso-forbice, avevo imparato anche a non dosare mai le porzioni quando cucinavo poiché mangiavano tantissimo. Ma, la notte,gli incubi, le angosce e le paure venivano a farmi puntualmente visita, rivedevo Jin, la violenza subita e l’abbandono di mia madre, urlavo ogni notte e ogni volta i ragazzi si precipitavano per calmarmi, spesso facevano a turno aspettando che mi addormentassi tranquillamente per poi tornarsene a letto, provarono a farmi uscire di casa, ma ogni volta che tentavo solo a mettere un piede fuori dalla porta mi sentivo male, così decisero che era ancora presto per farmi uscire e che avrebbero aspettato che il trauma si attenuasse un pochino, facile a dirlo che a credersi. –noi stiamo andando non stancarti, riposa ancora sei in via di guarigione oggi non staremo fino a tardi oggi torniamo verso l’orario di pranzo- mi disse Suho uscendo di casa seguito dagli altri che mi salutarono scompigliandomi i capelli –buon lavoro- urlai e chiusi la porta su un silenzio tombale, quando sono tutti a casa non c’è mai un posto tranquillo, erano una bomba di energia concentrata e vitalità. Salì in camera mia e presi l’ipod che Chanyeol mi lasciava ogni giorno, infilai le cuffie, premetti play e iniziai a pulire la casa canticchiando le loro canzoni che ormai conoscevo a memoria, iniziai dai bagni, poi passai alla cucina e il salotto e infine con la disperazione di sempre alle camere, dove il caos regnava supremo, come facevano a ridurre le stanze in quel modo ogni giorno era un mistero della scienza, rassegnata cominciai a riordinare, spazzare e lavare il pavimento, alla fine le camere erano ritornate ad essere vere e proprie stanze con tanto di letto e mobili che di solito erano nascosti sotto una montagna di vestiti, pupazzi e oggetti di tutti i tipi. Quando finì erano già passate 3 ore ed era quasi mezzogiorno, sempre canticchiando scesi in cucina, avevo deciso di cucinare qualcosa di italiano e optai per la pasta alla norma, mentre misi le pentole con l’acqua a bollire ( una non basta per 13 persone tra cui 12 con lo stomaco a pozzo) cominciai anzi tentai alcuni passi di hip hop ma dovetti smettere dopo 10 minuti grazie alle costole, non vedevo l’ora che guarissero solo per poter tornare a ballare la breakdance. Quando cominciai a buttare giù la pasta sentì aprire la porta e tante voci rimbombare per casa, passai in salotto e lo trovai come devastato da un tornado, -bentornati a casa, ma avevo appena finito di pulire- loro mi salutarono con una risata e un altro scompigliamento di capelli, -come è andata la mattinata? Che si mangia?- mi disse Chanyeol abbassandosi per arrivare alla mia altezza, era troppo vicino al mio viso, mi sentì avvampare le guance –ehm, p-pasta alla n-norma, italiana- balbettai , lui si accorse delle mia guance abbastanza colorite e mi sorrise, con uno di quei sorrisi che riescono a mettere k.o anche la persona più fredda al mondo, dio come poteva essere così bello? – eddai Chanyeol lascia stare Emily non vedi che è arrossita? Flirta con lei in un altro momento ora ho fame- alle parole di Baekhyun 10 teste si girarono per guardare incuriosite mentre io volevo scavarmi una fossa, Chanyeol rise – ti da fastidio? – era una domanda retorica visto che non ebbe risposta, ma un Kai abbastanza irritato tirò Chanyeol lontano da me, restai abbastanza sorpresa, gli altri si scambiarono sguardi di intesa di cui non capì il significato , allora decisi di tornare in cucina per avere un po’ di pace e anche un po’ di acqua in viso e tornai a dedicarmi alla pasta che era quasi pronta, - apparecchiate per favore è quasi pronto-, come al solito partì la cantilena per decidere a chi spettasse il compito seguita da commenti di fastidio e dal rumore di piatti, forchette e bicchieri che venivano posati sul tavolo, quando la pasta fu finalmente pronta per la felicità di tutti , la portai a tavola dove sparì nel giro di 2 secondi. Mi raccontarono come sempre la loro mattinata, alternando varie versioni da parte di tutti e 12 i ragazzi, - come mai oggi siete tornati prima ?- chiesi di botto, - perché le prove ultimamente vanno abbastanza bene perciò oggi ci siamo presi il pomeriggio libero- mi disse mamma-Suho “ mmmh “ –e poi- continuò -pomeriggio io, D.O e Sehun dobbiamo andare a comprare delle cose per la casa e dei vestiti nuovi ti serve qualcosa?- lo guardai perplessa “ per la casa? Cosa altro vogliono mettere non c’è già abbastanza roba qua dentro?” – ehm, no grazie non mi serve niente – finì di mangiare e mi alzai da tavola per togliere il mio piatto, quando mi venne un idea in mente –Suho- dissi e mi avvicinai a lui – in realtà mi servirebbe qualcosa se è possibile trovarla- lui come gli altri mi guardò con uno sguardo interrogativo – cosa?- mi sorrise – una pistola per fare i buchi nell’orecchio- Chen e Lay si affogarono con l’acqua –eh? A chi devi sparare ?- mi chiese Kai , io in risposta gli feci la linguaccia – beh, ogni evento che mi segna la vita di solito lo imprimo con un nuovo buco all’orecchio, non ne ho molti solo 3, l’ultimo l’ho fatto arrivata a Seoul, quindi, dopo gli ultimi avvenimenti..- non completai la frase ma Suho capì perfettamente – se è ciò che vuoi certo perché no- mi sorrise e si alzò per sparecchiare insieme a Kris, “ a ecco chi aveva perso prima” , D.O si occupò dei piatti e io mi andai a rilassare nel divano, dove si sedettero accanto a me, Kai e Chanyeol che stranamente si guardavano in cagnesco, -va tutto bene fra voi due ?- mi risposero in coro – mai stati meglio- io decisi di non replicare data l’atmosfera, gli altri erano andati a lavarsi e alcuni a dormire tranne i due accanto a me e i tre che dovevano uscire. Quando Suho, D.O e Sehun se ne andarono, io, Kai e Chanyeol accendemmo la televisione mettendo un dvd scelto a caso per passare il tempo, non so nemmeno di che parlasse, so solo che ad un certo punto mi addormentai sulla spalla di Kai. –Emily, Emily sveglia- “ oh chi era che mi parlava in inglese ? –Emily forza su sveglia o ti tiro l’acqua in faccia- “ sveglia ? “ aprì lentamente e pigramente gli occhi, e ciò che vidi mi fece svegliare più di una doccia fredda, -Em io vengo fin qui e tu che fai dormi?- mi alzai di scatto per abbracciare quella ragazza davanti a me, me ne fregai anche del dolore alle costole che mi invase immediatamente, non potevo crederci stavo sognando, mi pizzicai la guancia, mi guardai in torno, notai solo 5 persone che mi sorridevano, mentre la persona che mi abbracciava piangeva stringendomi ancora di più –Kat mi sei mancata tantissimo!-.

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Capitolo 8
*** capitolo 8 ***


Ancora non potevo credere che Kat era li, anzi qui a Seoul, qui vicino a me e mi guardava, mi stringeva, mi sorrideva e piangeva insieme a me, per tanti giorni avevo immaginato quanto potesse essere bello riabbracciarla e averla vicino a me,mi erano mancati i suoi lunghi e ricci capelli color cioccolato, i suoi enormi occhi verdi e la sua super femminilità che invidiavo da sempre, e ora non riuscivo a crederci, se era un sogno avrei voluto non finisse mai! -Kat non ci credo sei qui- poi il mio Super-Io si svegliò! -cosa ci fai qui?- Lei rise –sono venuta per te, non potevo stare lontana non dopo ciò che ti è successo, non me lo sarei mai perdonato- e mi riabbracciò. Solo in quel momento mi riaccorsi delle cinque persone in più nella stanza, che sorridevano e che probabilmente non avevano capito una sola parola di ciò che io e Kat ci siamo dette, così come loro anche noi nella nostra lingua parlavamo abbastanza velocemente. -c-come hai fatto a trovarmi?- lei si avvicinò a Suho e gli mise una mano nella spalla sorridendogli, -grazie a lui, c’è voluto un po’ di pazienza e testardaggine ma alla fine c’è l’ho fatta, sediamoci che ti spiego- Ci spostammo al tavolo dove ci sedemmo, e dopo che D.O ci portò da bere Kat iniziò a raccontarmi tutta la storia. -allora dopo il tuo messaggio, è successo lo schifo, mi sono sentita male non sapevo cosa fare, mi sentivo impotente- sospirò e io gli strinsi la mano – la mia migliore amica, era stata… non potevo crederci dovevo vederti, dovevo farti stare bene, poi tu mi dicesti che eri stata ospitata da dei ragazzi che li erano molto famosi, e li ti chiesi chi erano e tu me lo dicesti, e da allora che ho cominciato a fare chiamate, chiamai la S.M ma ovviamente non mi davano risposta ne qualcuno con cui parlare per poterti trovare, chiamai giorno e notte finche dopo 4 giorni esasperati mi fecero parlare con i manager degli Exo- mi sorrise trionfante –gli dissi chi ero e chi cercavo, loro già sapevano la tua storia e sapevano con chi eri, li pregai di farmi parlare con qualcuno del gruppo, e loro mi diedero il numero di Suho con cui mi tenni in contatto ogni giorno per sapere di te, ed è li che a lui venne l’idea- Guardò Suho con uno sguardo complice e gli disse di proseguire –beh, sapevo che ti mancava molto la tua amica, ce ne hai parlato così tanto che sembrava già di conoscerla, ovviamente ci sono state molte difficoltà per capirci, ma alla fine ce l’abbiamo fatta, gli dissi di prenotare un volo per Seoul, che ti avremmo fatto una sorpresa e che ne saresti stata entusiasta, lei ovviamente non se lo è fatto ripetere due volte, e quel giorno stesso andò a comperare il biglietto aereo, io nel frattempo dovevo trovare una scusa per poterla prendere all’aereoporto, così mi sono inventata la scusa della giornata libera e delle prove- mi sorrise come per scusarsi di quella menzogna detta poche ore prima, - i ragazzi ne erano tutti al corrente e avevo detto di non dirti ovviamente niente, sono stati abbastanza bravi- Io ero shockata ma felice, loro avevano fatto tutto questo per me, avevano portato la mia migliore amica qui da me per potermi vedere felice, io non potevo credere che avevano fatto tutto questo per una ragazza che conoscevano da più o meno due settimane. Gli fu grata e fu grata a qualsiasi entità stava al di sopra di avermeli fatti incontrare. -g-grazie, io davvero non ho parole per dirti quanto ve ne sono grata, io sono felicissima non posso crederci grazie davvero di tutto- Suho mi scompigliò i capelli e mi sorrise –grazie a te di essere entrata nelle nostre vite, è molto meno noioso ora che ci sei tu- gli altri annuirono in silenzio. Stavamo parlando da un ora, io facevo da interprete quando Kat e gli altri non si capivano,( anche lei aveva studiato coreano in un corso doposcuola ma ovviamente non era perfetto ne sapeva tutte le parole) quando sentimmo diverse porte aprirsi e il resto del gruppo piombarsi in salotto. -oh così lei è Kat ?- mi disse Baekhyun seguito dagli altri, io annui e li salutai, poi glieli presentai a uno a uno, loro erano abbastanza felici di avere una persona nuova da conoscere e così la bombardarono di domande come avevano fatto con me, Kat ha una presenza molto forte, è una ragazza bellissima e carismatica e non mi stupì il fatto che loro ne furono catturati, lei ad un certo punto mi guardò con un aria interrogativa, “ ah forse non li capisce” mi misi a ridere e bloccai i ragazzi. - ehm Kat non parla molto il coreano vi conviene parlarle in inglese o non vi capisce, ma comunque non è meglio se la lasciamo riposare ? ha fatto un lungo viaggio – i ragazzi si calmarono e misero su un broncio da bambini a cui era stata negata la caramella, - dai ragazzi Emily ha ragione lasciatela stare avrete tempo per parlare , accompagnala nella tua stanza così può riposarsi – mi disse D.O , “ la voce della ragione” , io mi alzai seguita da Kat e le sue valigie e ci avviammo nella mia stanza, quando entrammo chiusi la porta e mi buttai di nuovo tra le sue braccia -ancora non ci credo, mi sei mancata tantissimo – le dissi per l’ennesima volta. -anche tu ma adesso parliamo un po’ di te e di loro, come stai ? ti trattano bene ? sono gentili? – ci sedemmo sul letto con le gambe incrociate e ci guardammo negli occhi, -si sto bene diciamo, la sera ho ancora gli incubi, urlo ma con loro accanto mi riprendo subito, sono spettacolari non ci si annoia mai, le costole si sono quasi del tutto aggiustate, posso muovere un paio di passi per ballare ma non per molto tempo per il resto, Anya non la sento più, non so che fine abbia fatto se è qui o no, lui…beh mi aveva detto che lo avevano arrestato, poi non so – abbassai lo sguardo sulle mani, -spero marcisca in galera – mi disse Kat accarezzandomi i capelli – ma sono comunque felice di vedere che ti stai riprendendo e che non sei sola- poi ridendo aggiunse – ma come fai a stare con loro senza esserne affascinata? Sono di una bellezza abbagliante !- io risi di cuore, “ ah come ti capisco mia cara Kat”, -oh beh mi ci sono abituata sai, per quanto resti qui?- gli chiesi, già pensavo alla partenza e non volevo se ne andasse subito. - un mese, poi devo tornare per finire la scuola ma tornerò prima di quanto pensi, ma comunque sai che quando sono entrata ti ho trovata addormentata sulle spalle di credo di chiami Kai quello scuro – io annui – e beh si guardava in cagnesco con quello accanto ma aveva anche un aria trionfante è successo qualcosa ? – io la guardai perplessa e pensai a ciò che poteva esser successo tra loro ma non mi venne niente in mente. -no a dirla tutta non so niente e da sta mattina che fanno così, comunque ti lascio riposare un pochino appena è pronta la cena ti chiamo va bene ?- l’abbracciai ancora una volta e la lasciai sola. Scesi in salotto dove trovai i ragazzi che guardavano la tv , - ho lasciato Kat a dormire un po’ appena è pronta la cena la chiamo- dissi ma oltre Suho e D.O nessuno mi degnò minimamente presi troppo dal programma che stavano guardando, rassegnata me ne passai in cucina, cominciai a pensare a che cosa preparare per 13 persone che mangiavano carne e per me che ero vegetariana, ma come sempre D.O mi anticipò, -lascia stare, cucino io sta sera tu va di la a rilassarti con loro- lo guardai imbronciata e lui mi sorrise – dai su – e mi spedì fuori dalla cucina, imbronciata, rassegnata e di mala voglia mi sedetti nel divano in mezzo a Lay e Xiumin che presero a giocare con i miei capelli, dopo 10 minuti avevo mezza testa piena di mini-treccine e l’altra mezza più liscia di prima, io nel frattempo arrotolavo con passione i capelli di Xiumin convinta a fargliela pagare per le treccine ma lui rideva dei tentativi falliti, allora presi a fargli il solletico, lui cominciò a dimenarsi come un pazzo con il risultato che a Kris arrivò un calcio in faccia e Lay un pugno in pieno petto, mentre Kris ancora stordito dalla botta cercava di riprendersi io me la ridevo di cuore con Lay accanto che piagnucolava – io non centravo niente perché mi hai colpito?- Xiumin cercava di prendere fiato – IO-NON-L’HO-FATTO-APPOSTA- a quel tentativo di parlare io scoppiai ancora di più a ridere seguita da Chen, Tao e Baekhyun che si godevano la scena imitando il povero Kris stordito. D.O annunciò che era pronta la cena e io andai a svegliare a Kat, mentre andavamo in salotto lei si lamentava come sempre della mia poca femminilità e che avrebbe fatto di tutto per cambiare aspetto , io alzai gli occhi al tavolo e mi andai a sedere vicino a Chanyeol che aveva tenuto il posto per me e Kat, Kai che invece era dall’altra parte del tavolo gli urlò una serie di insulti e occhiatacce, Kat invece mi diete una gomitata e mi disse all’orecchio –credo di aver capito ma aspetto che sia tu a capire bene la situazione prima di fartela presente- io la guardai perplessa ma non indagai oltre, era da lei fare la misteriosa. D.O e Suho portarono la cena in tavola, e tra risate, domande e la strana atmosfera tra Kai e Chanyeol quella fu la cena più bella che abbia mai avuto.

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Capitolo 9
*** capitolo 9 ***


Da quella cena, l’atmosfera tra Kai e Chanyeol cambiava solo se si trovavano in stanze differenti e soli, per il resto quando erano insieme non facevano altro che guardarsi in cagnesco e mandarsi minacce a vicenda, Kat diceva che era divertente e gli altri non facevano che ridere e stare a guardare ma a me quella situazione non piaceva e a quanto pare ero l’unica a non sapere il perché. Una sera stanca di vedere questo astio fra loro, e stanca del fatto che si tirassero cibo da una parte del tavolo all’altra(povero D.O che cucinava) decisi di intervenire -BASTA ORA BASTA- tutti si girarono a guardarmi a bocca aperta, al povero tao l’acqua gli finì nella maglietta, compresi i diretti interessati, -si può sapere che vi prende a voi due ? sembrate dei bambini non fate altro che litigare ! Chanyeol non eri forse un fan di Kai? non eri forse un suo amico? E tu smettila pure! Se avete qualcosa parlatene e risolvete ma non così se no smetto di cucinare per entrambi e obbligherò D.O a fare lo stesso!- “ oh dio forse ho esagerato un pochino” D.O acconsentì e gli altri scoppiarono a ridere e ad applaudire, -ben detto Emily- mi disse Kris dandomi una pacca sulla spalla che per poco non mi fece cadere, Chanyeol e Kai si guardarono, si alzarono e dopo avermi scompigliato i capelli se ne andarono in una stanza, sicuramente a parlare. Io mi sedetti di nuovo sorpresa che mi avessero ascoltato, da quella sera non ci furono più litigate anzi andavano d’amore e d’accordo meglio di prima. Kat nel frattempo cercava di fare di tutto per farmi femminilizzare un pochino, la mattina appena gli altri uscivano mi truccava e mi sistemava i capelli, mi faceva vestire in modo decente e poi mi aiutava con la casa, la prima volta che i ragazzi mi videro sistemata restarono a bocca aperta credendo di aver sbagliato casa, mi fecero un sacco di complimenti solo dopo aver riconosciuto che la persona accanto a me era Kat e il loro indirizzo era giusto, io invece mi vergognai tantissimo, mi sentivo un po’ a disagio, non ero abituata al trucco e cose varie perciò ero spaesata ma con il passare dei giorni imparai a truccarmi sola e a prendermi più cura di me stessa, Suho e Kat a volte uscivano e mi andavano a comprare dei vestiti nuovi e più adatti ad una ragazza, quei due se la intendevano alla grande, passavano molto tempo assieme, i loro caratteri erano abbastanza simili ,ma anche se fosse nata qualcosa l’avrebbero dovuta interrompere poiché Kat sarebbe tornata in America. Il medico mi aveva tolto definitivamente la fascia al petto dicendo che le mie costole ora stavano benissimo, così la sera prima di andare a letto io e Kat ci allenavamo a ballare in stanza,facevo progressi e passi da gigante, non poteva andare meglio di così. Intanto insieme a lei i ragazzi ripresero a cercare di farmi uscire di casa, dopo una settimana e mezza che ci provavano alla fine riuscì ad uscire, non vedevo il cielo da tanto tempo, l’aria fresca, i bar e i negozi, ammetto che tutto questo mi era mancato, e finalmente ora che riuscivo a mettere piede fuori dalle mura domestiche potevo godermela quando volevo. Era una mattinata abbastanza calda, non c’era una nuvola, Kat dormiva e i ragazzi, a parte Kris che non si sentiva bene e Luhan rimasto anch’egli a letto, erano tutti alla S.M, allora mi venne la splendida idea di uscire da sola, mi lavai con molta fretta, mi misi un top senza spalline e una gonna che Kat aveva comprato per me, era molto carina, bianca con i fiori colorati, arrivava a mezza coscia ma non era comunque molto corta, mi misi un paio di ballerine di Kat , presi telefono, chiavi e il portafoglio e uscì di casa lasciando un biglietto sul tavolo per avvisarli. Cominciai a girare per le strade affollate, un paio di ragazzi mi fischiarono e io con un gesto molto ma molto carino li mandai a quel paese “ah i miei 12 ragazzi sono molto più belli di voi pff” ridendo sotto i baffi mi allontanai quando la mia vocina interna parlò “ secondo te qual è il più bello tra tutti e 12 i ragazzi? Chanyeol o Kai? chi scegli? “ , cercai di zittire la mia vocina ma era sempre più forte e mi urlava quei due nomi, “ perché proprio loro? “ , continuando a pensare e zittire la voce malefica mi ritrovai davanti alla mia gelateria preferita,la guardai per un attimo e decisi di entrare a prendermi un gelato. Quando entrai la signora dietro il bancone mi riconobbe subito, mi fece un sacco di domande, mi disse che non mi vedeva da un po’ e che si era preoccupata di aver perso la sua cliente preferita, io le dissi semplicemente che ero stata in vacanza, mi presi il solito gelato, non ci fu bisogno nemmeno di dirle il gusto, pagai e uscì andandomi a sedere su una panchina nei paraggi. Mi stavo gustando il gelato dopo settimane e settimane che non ne mangiavo uno quando un volto tra la folla guadagnò la mia attenzione, “non può essere”, restai pietrificata, più guardavo il viso e più diventava reale, finche alla fine non diventò lui, “era stato arrestato, non può essere in giro” la mia mente trovava mille scuse per nascondere la realtà ma si arrese troppo presto. Il mostro, Jin era li a pochi metri da me, mi accorsi del gelato che mi stava colando e lo buttai nel cestino accanto alla panchina, poi mi risedetti ancora sotto shock, alzai gli occhi per guardarlo, era sciupato, più magro e molto trasandato, la gente passava accanto a lui senza notarlo, mentre lo guardavo e cercavo una via di fuga il mio cuore si gelò, mi aveva vista, mi stava guardando per capire se realmente si trovava davanti la ragazza che le aveva rotto una lampada in testa, presi il telefono e mandai un messaggio al primo contatto che trovai senza nemmeno capire chi fosse “ ti prego vienimi a prendere sono davanti al parco ho bisogno di te “ inviai il messaggio, alzai gli occhi e lui era li a fissarmi, li riabbassai subito cominciando a pregare che non venisse dalla mia parte, potevo cominciare a correre la S.M non era lontana ma il mio corpo sembrava incapace di muoversi, guardai ancora una volta, lui sorrise e fece un passo verso la mia direzione, quel sorriso mi gelò anche il sangue, voleva farmela pagare e si vedeva, intanto le distanze si accorciavano sempre di più volevo urlare e stavo per farlo quando una mano mi afferrò la mia e mi ritrovai in un abbraccio. La persona che mi abbracciava respirava veloce, sentivo il suo battito accelerato e le sue braccia stringermi con forza, alzai lo sguardo e Chanyeol era con gli occhi chiusi, rassicurato dal fatto che stessi bene, -cosa è successo?- mi chiese staccandosi da me, prima di dargli una risposta mi girai a guardare se lui era ancora li, e non mi ero sbagliata, il suo sorriso beffardo era svanito lasciando un’espressione di rabbia e confusione, -eh, c-c’è J-Jin, p-pensavo fosse stato arrestato ma, ma mi sbagliavo e dietro di te- Chanyeol strabuzzò gli occhi –è q-quello con la camicia a quadri e i j-jeans scoloriti- lui si girò a guardare imprecando e lo individuò subito - bastardo- stava per andargli in contro, ma lo fermai –lascia stare portami con te o a casa- Chanyeol mi guardò come se fossi impazzita e dopo aver guardato Jin che se ne stava andando deluso e arrabbiato decise di portarmi alla S.M con lui. Mentre camminavamo si abbassò il cappello sul viso per non farsi riconoscere e mi chiese il perché ero fuori e per lo più da sola, - volevo farmi una passeggiata- lui mi sgridò dicendomi di non farlo mai più e che se volevo uscire di farlo con qualcuno, quando arrivammo alla S.M, mi mostrò l’interno dell’edificio “woow è enorme” e mi scortò fino in sala prove dove si trovavano gli altri, nel frattempo il ricordo di Jin si stava affievolendo, “ questi ragazzi dovrebbero venderli in farmacia come tranquillanti e anti-depressivi” . Quando entrai mi ritrovai sommersa da 9 abbracci stritola-costole, gli raccontai cosa era successo e ovviamente anche loro si arrabbiarono, mi sgridarono e io mi sentì come una bambina di 2 anni che aveva rotto il vaso preferito della madre. Quando si furono calmati Kai venne di nuovo ad abbracciarmi, io arrossì diventando dello stesso colore di un pomodoro maturo e Xiumin con Lay mi portarono un bicchiere d’acqua, -ora stattene qui seduta da brava bambina mentre noi finiamo le prove, non andartene in giro ripeto QUI SEDUTA- mi disse Baekhyun minacciandomi io risi e mi sedetti guardando le loro prove, quando ballavano si trasformavano completamente, il dolce Lay diventava sensuale e accattivante, Kai invece diventava provocatorio e dannatamente sexy “ povere fans capisco come si sentono”, mentre il tranquillo D.O con la sua voce ti trasportava in un altro mondo, ballarono History , Growl e Overdose, io mi concentrai sui passi che imparai quasi subito, erano bravissimi tanto che quando finirono gli battei pure le mani, loro risero e si andarono a cambiare. Mentre li aspettavo si avvicinò Chanyeol e mi accarezzò una guancia, io arrossì e il mio cuore perse un paio di battiti, -stai meglio?- mi domandò lui con la sua profonda voce e il suo sorriso da mozzarti il respiro, io che avevo appena perso l’uso della parola feci di si con la testa, lui sollevato mi stampò un bacio in fronte e raggiunse gli altri per cambiarsi, restai interdetta per un paio di minuti toccandomi la fronte, il punto dove lui aveva posato le sue labbra scottava, il mio cuore non voleva smettere di correre e io sentì l’urgenza di parlare con Kat "allora" mi disse di nuovo la mia vocina interna "Chanyeol o Kai?" e se la rise di brutto.

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Capitolo 10
*** capitolo 10 ***


Mentre tornavamo a casa restai in silenzio per tutto il tragitto, fuori sembravo tranquilla ma dentro la mia testa la tempesta infuriava feroce, queste nuove sensazioni ed emozioni non le avevo mai provate per nessuno, non sapevo cosa mi stava succedendo sapevo solo che tutto era un casino,nel frattempo i ragazzi parlavano delle prove e Lay correggeva le pronunce in cinese degli altri. Appena arrivati dentro casa, notai subito Kat seduta al tavolo che chiacchierava tranquillamente con Luhan, e sotto lo sguardo perplesso degli altri la presi dal braccio e schizzai di cosa nella nostra stanza. Mi sedetti sul letto e mi presi la testa tra le mani, -Em che succede ?- mi disse Kat preoccupata e si sedette di fronte a me aspettando che parlassi, non le raccontai di Jin lo avrebbe saputo da Suho sicuro, -io non so che mi succede, mi sento strana, il mio cuore avrà qualche problema- lei capì subito e mi sorrise incoraggiandomi –con chi ti è capitato?- io la guardai perplessa e le raccontai di Chanyeol e Kai, le raccontai del mio cuore impazzito e le dissi che forse dovevo farmi fare una visita da un cardiologo ma lei per tutta risposta mi rise in faccia –ma no è solo che forse ti stai innamorando, devi solo capire di chi, loro due già lo sanno che hanno entrambi una cotta per te, per questo litigavano- ammise lei, il mio sguardo shockato disse tutto “ innamorarmi? Loro innamorati di me? Che devo fare? Come faccio ora?” Kat sembrò leggermi nel pensiero e mi prese la mano –comportati come fai sempre e andrà tutto bene, il tuo cuore e la tua mente ti aiuteranno nella scelta quando sarà il momento e io ti starò accanto, intanto vedi come si evolve la cosa, ricorda di se stessi bisogna scegliere da se stessi perciò tocca a te capire di chi sei veramente innamorata e qui io non posso aiutarti- dopo di che mi abbracciò e io gli confessai –non avrei mai pensato di innamorarmi di qualcuno, dopo quello che mi è successo, ma loro sono..beh sono loro i miei 12 eroi, hai ragione tu, devo sbrigarmi a capire ed a scegliere- dopo di che ci alzammo dal divano e ritornammo in salotto. Quando varcai la soglia i ragazzi mi guardarono di nuovo e io semplicemente gli dissi che dovevo dire una cosa in privato a Kat, lei mantenne la bocca cucita, o almeno così pensavo, non aspettò altro che stare sola con Suho per raccontargli lo sviluppò che finalmente era successo e questo lo sapevo, quei due si raccontavano ormai tutto. Stavo per sedermi nel divano quando mi accorsi che l’unico posto libero era vicino a Kai, così feci marcia indietro –ah devo andare a controllare Kris mi sono scordata che sta male- così me ne andai facendo dietro-front . Aprì la porta del leader degli Exo-M ed entrai, lui era sveglio che guardava qualcosa al telefono, appena mi vide sorrise e mi disse di accomodarmi nel letto, -come ti senti? Vuoi portato qualcosa?- presi il termometro dal comodino e glielo diedi, lui se lo mise in bocca senza replicare e dopo un paio di minuti me lo ritornò -38.8 è alta, ora ti porto da mangiare,qualche medicina e un impacco con il ghiaccio- lui sorrise – si grazie gli altri si sono dimenticati di portarmi da mangiare- io risi e gli dissi di avere pazienza che tra poco avrebbe mangiato. Tornai in cucina e cominciai a preparare una minestra, nel frattempo dissi a Chen se poteva darmi delle medicine per Kris e lui dopo essersi ricordato del suo leader andò nell’armadietto dei medicinali e tornò con alcune scatoline che mi mise accanto al lavandino, presi un vassoio dove misi le medicine, un bicchiere d’acqua, la minestra calda e del ghiaccio avvolto in una tovaglia, feci attenzione a dove camminavo per non versare tutto e a dove guardavo ( direzione Kai e Chanyeol vietata in assoluto ) , arrivata in camera di Kris sana e salva, lui si sedette e io gli porsi il vassoio , cominciò a mangiare, ringraziandomi per tutto, mi domando della mia mattinata e gli raccontai gli avvenimenti accaduti, stranamente non mi rimproverò ma il suo sguardo mi fece sentire abbastanza in colpa di esser uscita sola. Finì di mangiare e prese le pillole in un solo sorso, io posai il vassoio nel comodino e lo feci sdraiare di nuovo appoggiando l’impacco di ghiaccio sulla sua fronte, -non te lo togliere non mi importa se ti si ghiaccia il cervello intesi?- lui acconsentì e io lo lasciai riposare riportando con me il vassoio. Andai di nuovo in salotto e per mia immensa fortuna molti erano andati a farsi la doccia ( si la fanno in gruppi di 3 o 4 alla volta ) così mi sedetti nel divano quasi vuoto, quasi perché il povero Lay e il dolce Tao si erano addormentati li, Kat era al tavolo con Suho e Luhan che parlavano di Seoul e stavano organizzando una giornata per farle vedere la città, io presi il telecomando e misi in un canale qualsiasi che cominciai a “vedere”, più che altro fissavo lo schermo perdendomi nei miei pensieri e cercando di manovrare nello stesso momento cuore e cervello, facile a dirsi che a farsi , era come se fossero in un perenne scontro! Stavo per addormentarmi quando qualcuno mi abbracciò da dietro il divano e mi soffio nell’orecchio, un brivido mi percosse la schiena, mi girai per vedere chi fosse e mi ritrovai a pochi centimetri dal viso di Kai, arrossì violentemente, non riuscì a staccare lo sguardo dal suo, era come una calamita aveva lo stesso sguardo di quando ballava, sexy, accattivante e provocatorio, lui si avvicinò ancora di più al mio viso piegando un po’ di lato la testa, io non riuscì a fare niente restai ferma e inerme mentre lui si avvicinava ancora, eravamo forse a 3 centimetri di distanza,il mio cuore cominciò a perdere colpì e temetti che si fermasse del tutto, quando qualcuno tossì, Kai si rialzò infastidito e imprecando e se ne andò nella sua stanza, io ancora ferma a fissare il punto in cui era stato pochi secondi prima decisi di girarmi di nuovo verso la tv, mi ritrovai davanti Lay che mi fissava come un bambino che aveva visto una scena che non avrebbe dovuto vedere e Tao con un sorrisino malizioso e lo sguardo di chi la sapeva tutta, io mi afferrai le guance che erano diventate tra il fucsia e il rosso e mi alzai dal divano lasciandoli da soli a commentare ciò che avevano appena visto. “ stava per baciarmi? Naah forse voleva vedere se mi puzzava l’alito” ed ecco che la mia vocina tornò a farsi viva “ imbecille certo che voleva baciarti! Ti si è fuso il cervello?” , ascoltare la vocina fu troppo, corsi in stanza e mi andai a sdraiare nel letto , “ Kat aveva ragione” presi le cuffie le attaccai all’ipod di Chanyeol e me le infilai all’orecchio, ascoltare la musica mi aiutava spesso, partirono subito le note di Peter Pan, canzone decisamente sbagliata per il momento, cambiai, My answer is you, sbagliata anche questa, cambio di nuovo, Heart Attack, dannazione ma che aveva l’ipod oggi?mi prendeva in giro? Frustrata spensi l’ipod e mi misi il cuscino in viso cercando di non pensare, restai in quella posizione per minuti o forse ore. Qualcuno bussò alla mia porta –avanti- dissi e mi sedetti stringendo il cuscino tra le braccia, ad entrare fu Chanyeol, “ dopo Kai e l’ipod maledetto mancava solo lui per chiudere il tutto” –è quasi pronta la cena stavi dormendo?- “ cena?” guardai l’orario nel telefono e restai sconvolta, avevo passato 5 ore in quella posizione! –si diciamo,volevo solo rilassarmi un po’- lui si avvicinò al letto e si sedette accanto a me accarezzandomi i capelli, -tutto bene? Se non te la senti non scendere- la sua mano scese sulla mia guancia e si soffermò li, -n-no tranquillo ho un po’ di f-fame- dissi balbettando, “ non credo faccia ciò che penso stia per fare” , lui mi guardò anzi mi immobilizzò con lo sguardo, -ok- mi rispose semplicemente avvicinandosi a me , il mio cuore riprese a correre e a fare le capriole, la mia mente invece si spense del tutto, dove era la mia fastidiosa vocina quando serviva?, anche lui adesso era a pochi centimetri dal mio viso, 5 centimetri, 4 centimetri, perché non mi muovevo?, 3 centimetri, riuscivo a sentire il suo respiro, 2 centimetri, era veloce come il mio che fosse agitato anche lui?, 1 centimetro, mi arrendo! sentì le sue labbra poggiarsi sulle mie, sentì il suo respiro farsi più forte e il suo profumo invadermi la testa, non avevo mai baciato nessuno, ma il mio corpo sembrava reagire al suo tocco, le labbra si aprirono leggermente plastificandosi con le sue come se fossero fatte apposta per incastrarsi fra loro, la sua lingua cerco la mia e la trovò, le sue mani si insidiarono nei miei capelli e i nostri occhi restano chiusi per quello che sembrò un tempo infinito, poi si staccò, mi guardò fisso negli occhi che sta volta io abbassai, si alzò e andò per raggiungere gli altri a cena, io restai a guardare le coperte, “ il mio primo bacio” , mi toccai le labbra che bruciavano, avevo ancora il suo sapore in bocca e il suo profumo che invadeva la stanza, mandai un messaggio a Kat dicendo che non cenavo perché avevo mal di testa e di non scordarsi di Kris e mi sdraiai, ripensando al quasi bacio di Kai e a quella appena ricevuto da Chanyeol, erano due persone del tutto diverse, Kai così tranquillo che quando ballava diventava una macchina che faceva cadere tutti ai suoi piedi e Chanyeol con la sua voce profonda, la sua immensa allegria che quando suonava la chitarra ti portava ai confini del mondo se non oltre, che avrei fatto? Chi avrei scelto? Nel frattempo una guerra tra due cuori era appena iniziata.

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Capitolo 11
*** capitolo 11 ***


La sera del bacio restai a letto con nient’altro che il suono accelerato del mio battito e il sapore di Chanyeol sulle labbra, non mi sembrava ancora reale, che dovevo fare? Dovevo accettarlo? E Kai? anche lui voleva una risposta, anche lui voleva che io mi accorgessi dei suoi sentimenti. La testa prese a martellare, quando ad un certo punto entrò Kat, non avevo ancora intenzione di dirle del bacio, così feci finta di dormire, sentì i suoi movimenti, si mise il pigiama e si coricò, “accidenti è già ora di andare a letto? “ io però ero più che sveglia, attesi un po’ per alzarmi, lei dormiva profondamente, aprì la porta e me ne andai in salotto in compagnia del mio telefono, cercai di non fare il minimo rumore, anche se camminare al buio non era per niente facile e i miei mignoli dei piedi ne risentivano l’effetto. Mi sdraiai sul divano e cominciai a cazzeggiare su internet, mi guardai dei video sul ballo, memorizzai i passi che mi piacevano e scaricai delle canzoni, finche stanca non mi addormentai. Quella notte fu senza sogni, o almeno io non me ne ricordai quando all’improvviso Baekhyun mi svegliò – che ci fai nel divano? Vai a dormire a letto noi stiamo andando alle prove- mi stirai ma mi sentivo sveglia non avevo voglia di tornare a dormire –ah scusa ieri sono passata qui e mi sono addormentata comunque no ora preparo la colazione per Kat voi avete mangiato?- la risposta arrivò da Kris che finalmente si era ripreso – si tranquilla e grazie per avergli ricordato che io stavo male credo che sarei morto se no- io risi e gli diedi una pacca sulla spalla, quando mi girai per andare in cucina li vidi, tutti e due insieme, Kai e Chanyeol, come facevano ad essere così perfetti? Il mio cuore ebbe un sussulto e il mio viso diventò color pomodoro, così decisi di rifugiarmi in cucina senza nemmeno salutarli, la loro risata arrivò subito dopo, che figuraccia! Decisi di distrarmi così appena sentì la porta chiudersi, presi tutti gli ingredienti per preparare i pancake con panna e fragole, stavo mischiando gli ingredienti quando sentì la porta aprirsi, “ di sicuro Tao si sarà scordato qualcosa come sempre” , quel ragazzo pur essendo più grande di me è come un bambino, a volte ti faceva così tenerezza che non potevi dirgli nemmeno di no! Versai l’impasto a poco a poco nella padella quando due braccia mi strinsero da dietro, io saltai in aria e per poco non buttai tutto a terra, -T-Tao?- ma la voce non era la sua –sbagliato, volevo salutarti- era Kai, “ dio abbia pietà per me” mi girai verso di lui e cercai di divincolarmi dalle braccia, -ehm si cioè buon lavoro allora- balbettai in inglese, lui rise – almeno guardami negli occhi quando mi saluti- io arrossì e alzai lo sguardo sostenendo il suo, i suoi occhi erano molto profondi, bellissimi, di quelli in cui ti senti annegare, -s-si beh buon l-lavoro di nuovo- sta volta riuscì a dirlo in un coreano scorretto, “ woow Em migliori di certo!” , maledetta vocina! Lui rise di nuovo e mi baciò, io restai impietrita, immobile, non riuscì nemmeno a chiudere gli occhi, le sue labbra erano diverse da quelle di Chanyeol, il suo bacio era diverso, più passionale che romantico, più selvaggio ma sempre di quelli che ti tolgono 10 anni di vita, e con questi erano meno venti, sarei morta abbastanza giovane mi sa, io cercai di allontanarlo era scorretto che entrambi giocassero in questo modo, eppure a Chanyeol non avevo cercato di allontanarlo,perché? quando si staccò aveva lo sguardo di qualcuno abbastanza soddisfatto –e con questo siamo pari- io mi resi conto che quelle parole non erano riferite a me, lui mi accarezzò la guancia e se ne andò così come era venuto, senza dire niente! Io mi appoggiai al piano cottura quando uno strano odore di bruciato mi invase le narici –ommiddio i pancake!- ne bruciai solo una fortunatamente, ma ora non sapevo più come distrarmi, preparai lo stesso la colazione a Kat e andai a svegliarla, sta volta glielo avrei detto! Quando lei cominciò a mangiare decisi di confessare –Chanyeol mi ha baciata- dissi senza giri di parole, sarebbe stato peggio tentennare, lei per tutta risposta mi sputò un pezzo di pancake nell’occhio –però Kat che mira eh- lei si ricompose e mi guardò – come è stato?- io sospirai e gli raccontai del bacio e delle emozioni provate ,-bene qui arriva l’altra parte- lei sgranò gli occhi , non si aspettava altro, – anche..Kai mi ha baciata – lei che in quel momento stava bevendo, mi sputò il succo di frutta in viso “ eh che tempismo Emily “-c-cosa?- mi disse tossendo o morendo credo, - che perspicace ! grazie per il succo e per il pancake ma io avrei già fatto colazione - gli dissi io arrossendo fino all’orecchie e asciugandomi il viso appiccicoso , lei mi squadrò e poi dopo aver ripreso una parte di anima che stava fuoriuscendo cominciò a parlare –non pensavo le cose prendessero questa piega, devi deciderti in fretta per non ferire nessuno dei due e per non ferire te stessa! Vedi di fare la cosa migliore questi ragazzi sono dannatamente attaccati a te, e non solo loro due ma anche gli altri 10 membri- lo sapevo, sapevo che dovevo decidere, non volevo ferire nessuno, ne Chanyeol, ne Kai ne gli altri ragazzi, erano diventati la mia famiglia, cominciai a pensare ai baci, a loro, a Chanyeol con tutta la sua dolcezza e Kai con tutta la sua sensualità e passione e all’improvviso mi accorsi che il mio battito aumentava pensando solamente ad un determinato nome, allora capì, capì di chi fossi innamorata e di chi avrei voluto davvero al mio fianco. – Kat- dissi decisa, lei mi guardò – io la mia scelta l’ho fatta – lei mi sorrise e non mi fece domande, lo avrebbe scoperto con i giorni se tutto sarebbe andato bene. Quel pomeriggio i ragazzi arrivarono più stanchi del solito, Lay, Chen, Baekhyun e Tao si misero nei divani impedendo a chiunque di potersi sedere e si addormentarono, D.O dopo essersi lavato si mise in cucina a preparare la cena, Kris e Suho discutevano seduti al tavolo delle prove e di cosa potesse essere migliorato, Xiumin e Luhan se ne andarono a dormire in stanza seguiti da Sehun e Kai che mi fece l’occhiolino appena entrato, io arrossì mentre tentavo invano di svegliare i 4 nel divano, -lascia fare a me – mi disse una voce profonda che ormai conoscevo abbastanza bene, feci di si con la testa e Chanyeol andò in cucina, ne tornò 4 secondi dopo con due coperchi delle pentole, mi passò il suo telefono e mi disse di registrare tutta la scena, io premetti il tasto di registrazione e aspettai , Chanyeol cominciò a sbattere i coperchi tra di loro creando un frastuono della madonna, i 4 saltarono in aria gridando, Chen colpì Tao in faccia con il piede che in tutta risposta si mise a piangere e scappò mezzo addormentato e dolorante da Kris, Lay continuò a dormire come niente e Baekhyun colpì in testa Chanyeol con tanto di –IDIOTA- andandosene a dormire in camera, dopo aver staccato il video , io ormai con le lacrime e i crampi allo stomaco gli ritornai il telefono e andai a vedere come stava Tao, so che è stato molto cattivo ma almeno ora erano liberi i divani. Preparai la cioccolata a Tao che ancora si lamentava continuando a insistere di voler dormire con il suo hyung preferito, Kris all’inizio rifiutò ma poi cedette sotto lo sguardo da panda bastonato di Tao e lo accontentò. Quando la cena fu pronta andai a svegliare coloro che dormivano, compresa Kat, durante la cena si parlava delle tante fan che mandavano lettere di dichiarazione ai membri e di quelle invece che si dichiaravano a voce urlando quando li vedevano, io e Kat ridevamo ma ad un tratto la mia vocina si svegliò “ sai dovresti dichiararti anche tu “ maledetta! Pensai a mille modi per farlo e anche ai mille modi in cui potrei essere rifiutata, “ mi piaci, come ? intendo dire ehm mi piacerebbe avere dell’acqua “ ma alla fine mi decisi “ fallo e basta appena sarete soli, sono due semplici parole “ , fui richiamata nel mondo umano da Suho che mi chiese se andava tutto bene visto che avevo versato l’acqua sul tavolo,io gli risposi di si e asciugai il piccolo laghetto che avevo creato. Come ogni sera si decise chi dovesse sparecchiare usando la solita cantilena del “ sasso-carta-forbice” dove ormai partecipavo anche io, e dopo aver sentito lamentarsi il perdente ovvero Luhan, andammo a guardare un po’ di tv, guardammo it’s ok that’s love dove scoprì che D.O recitava, ad uno ad uno tutti i presenti tranne la persona che speravo rimanesse , “ menomale”, sbadigliarono e se ne andarono a letto, Kat non mancò di farmi l’occhiolino e di augurarmi buona fortuna, mi leggeva nel pensiero era ufficiale. “ ok Em puoi farcela dai “, lo guardai e con mia grande sorpresa anche lui mi stava guardando, e capì perché mi piacesse così tanto, i suoi occhi, le sua labbra, i capelli, le mani, il viso, e il suo carattere, lui mi sorrise e allora quelle due paroline uscirono fuori da sole,-mi piaci-. (SALVEEEE A TUTTI!! MI DISPIACE TANTISSIMO DI NON AVER POTUTO AGGIORNARE LA STORIA MA HO LAVORATO E FINALMENTE TRA DUE GIORNI AVRO’ FINITO COSI’ RIPRENDERO’ A SCRIVERE * SI INCHINA RIPETUTAMENTE* BEH CHE DIRE CHI AVRA’ SCELTO EMILY? EHEHEHE SORPRESAAA! CI VEDIAMO AL PROSSIMO CAPITOLO !MI RACCOMANDO CONTINUATE A SEGUIRE LA STORIA E RECENSITE NEL BENE O NEL MALE IN MODO CHE IO POSSA MIGLIORARMI BYE <3)

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Capitolo 12
*** capitolo 12 ***


-mi piaci- pronunciai quelle due semplici ma allo stesso tempo difficili parole senza che me ne accorgessi, subito dopo arrossì passando in rassegna tutte le tonalità esistenti e non di rosso. Chanyeol mi guardò, all’inizio sorpreso, ma poi finalmente sorrise “ aah il paradiso”, arrossì leggermente anche lui, e dopo un paio di minuti di silenzio, mi prese la mano e parlò “ speravo che lo dicessi, da quando ti ho vista la fuori svenuta, ti ho sempre guardata, ogni tuo movimento, quando ti imbarazzi, quando sorridi sei bellissima “, io dentro di me stavo per morire e mi stupì che dopo le sue parole non lo fossi, alzai leggermente lo sguardo –b-beh e o-ora che si fa?- lui scoppio a ridere, devo sembrare una perfetta idiota, - beh ora sei mia- si avvicinò lentamente finche le sua labbra non toccarono le mie, si incastravano alla perfezione come se fossero fatte per stare insieme, la sua lingua cerco e trovò la mia e cominciarono a danzare insieme, il mio battito aumentò più del normale, può venire un infarto per un bacio?. Riprendemmo fiato dopo vari minuti, sostenendo i nostri sguardi, lui appoggiò la mia mano sul suo petto e sentì il suo battito, era veloce come il mio, che fosse nervoso o emozionato? Io feci lo stesso con la sua mano e restammo così per altri minuti a sentire i nostri battiti che pian piano si calmavano, alla fine decisi di parlare – d-dovrei parlare a Kai, dirgli tutto insomma, non voglio ferirlo e non voglio che abbiate problemi per me- sorrisi nervosamente, lui mi accarezzò la guancia – possiamo farlo insieme se vuoi o preferisci dirglielo da sola ?- mi domandò lui leggermente preoccupato, -no lo faccio sola è meglio per lui.. credo- lui non smise di sorridere un attimo, volevo stare con lui per tutta la notte, ma appena guardai l’orologio mi prese un colpo! Erano le 2 di notte e lui domani mattina doveva andare alla SM! – Chanyeol è tardissimo domani hai le prove meglio se andiamo a letto- lui ci pensò su un attimo e dopo credo aver deciso di non voler morire per mano di umma Suho acconsentì ad andare. Arrivammo davanti la mia porta, ci guardammo per un attimo, e lui mi baciò di nuovo, ma fu breve purtroppo –buonanotte- mi disse in inglese – buonanotte- risposi in coreano e ci mettemmo a ridere, poi io entrai nella mia camera e lui nella sua. Appena chiusi la porta fui letteralmente assalita da Kat, mi fece mille domande e io risposi a tutte arrossendo ogni volta, -Em sono felice per te- mi disse alla fine abbracciandomi, anzi strangolandomi! –grazie Kat ma credo che Chanyeol mi voglia viva e non morta- risi e lei mi lasciò andare , - beh ora ti dovresti informare no?- io la guardai sconcertata – in che senso scusa?- lei sbuffo e mi diete una pacca abbastanza forte nel braccio –il tuo ragazzo, è un cantante di una band abbastanza famosa, su internet trovi di tutto, quando è nato, dove, come e perché, dovresti informarti che ruolo ha, quando la band si è formata e cose così !- io la guardai e poi compresi, effettivamente non aveva tutto i torti, io sapevo chi era Chanyeol a casa, ma non sapevo chi fosse lui a lavoro o fuori, non sapevo nulla ne di lui ne sugli Exo, conoscevo solo un paio di canzoni, -hai ragione Kat, domani mi aiuti? Così magari ti informi su Suho- le dissi io facendole l’occhiolino, lei tossì e balbetto un ok facendo poi finta di niente, poi ci mettemmo un po’ a ballare ripassando la coreografia che avevamo inventato che ormai era finita, e decidemmo di provarla con la musica domani quando i ragazzi erano a lavoro, dopo di ciò ce ne andammo finalmente a letto che erano le 4 del mattino passate. Quando io e Kat ci svegliammo era prestissimo e avevamo addosso soltanto 5 ore di sonno, la colpa non fu ne mia, ne sua ne della sveglia, ma di Kris! Preoccupate del perché stesse urlando come un ossesso scendemmo in cucina a vedere, quando arrivammo gli altri ci salutarono e si misero a ridere, io e Kat ci guardammo, entrambe avevamo i capelli stile nido di rondini, le magliette extra large ci arrivavano a metà coscia e la mia mi cadeva dalla spalla, mentre lei aveva i segni del cuscino stampato in faccia, ma lasciando perdere questo feci una linguaccia a Tao e Chen che ci fecero delle foto e poi chiedemmo il motivo per cui a Kris serviva un esorcista, a rispondermi fu Xiumin, - Chanyeol si è svegliato tardi e appunto abbiamo già mezz’ora di ritardo alla SM, ma lui non fa che sorridere e questo fa arrabbiare ancora di più Kris che alla fine è scoppiato- io lo guardai shockata e poi andai da Kris, - ehm oppa- dissi per calmarlo, - se continui a urlare arriverete ancora di più in ritardo- lui mi guardò e dopo avermi chiesto scusa per averci svegliato prese Chanyeol per le orecchie, il che gli venne pure facile, e seguito dagli altri 10 che se la ridevano uscirono di casa. Io e Kat guardammo la porta per un momento ancora frastornate e poi ci buttammo nei divani per farci altre due ore di sonno, o almeno così doveva essere, quando entrambe ci svegliammo erano le 11, e ancora dovevamo fare la ricerca, pulire la casa e ripassare la coreografia oltre che preparare il pranzo per noi due e la cena per 14 persone ! bevemmo un succo al volo, e cominciammo a fare le pulizie di casa, di solito le facevo sola ma non avevamo molto tempo cosi decise di aiutarmi, alle 12, finalmente avevamo finito con la casa, ci andammo a fare una doccia, e dopo esserci rivestire in modo decente e aver pranzato con dei tramezzini, decidemmo di dedicarci alle ricerche, la prima parola che scrissi fu Exo, iniziai da wikipedia, per poi passare ad altre pagine, lessi dei singoli, della formazione, dei variety show in cui erano stati e delle interviste fatte, poi decidemmo di cercare per singolo membro, e non fu facile, c’erano tantissime pagine, molte delle quali erano scritte dalle fan che aggiungevano di tutto e di più, pure le love story tra i membri stessi, mi venne da ridire leggendo quelle tra D.O e Kai e Sehun e Luhan, ora potevo prenderli in giro finalmente! Lessi che ad ogni membro apparteneva un potere, Chanyeol aveva quello del fuoco, Kai il teletrasporto, Lay l’unicorno guaritore ( gli avrei regalato un peluche) , Baekhyun controllava la luce, Suho l’acqua, Chen i fulmini, Sehun il vento, Xiumin il ghiaccio, Kris il volo, Luhan la telecinesi, Tao controllava il tempo,D.O la forza. Avevo deciso che dovevo fargli fare a tutti e 12 insieme la Gwiyomi song, non vedevo l’ora di torturarli.Quando ci staccammo dal computer avevamo ascoltato pure tutte le loro canzoni fatte fino ad ora e guardato tutti i video, ed erano le 17.00, più o meno avevo un quadro completo, mangiammo altri due tramezzini, -wow sono fantastici quando ballano e le loro voci sono wow- mi disse Kat masticando, io annui con la testa pensando a tutti i ricatti e le prese in giro che potevo fare “ poverini e loro mi credono innocente” già ridevo sotto i baffi. Preparammo qualcosa per la cena, così quando i ragazzi sarebbero arrivati avrebbero trovato tutto pronto.Cominciammo a cercare la canzone che ci serviva per la coreografia, avevamo già deciso da tempo di fare Good life dei Three days grace, in realtà prima che partissi dovevamo partecipare ad un evento di beneficienza con un ballo, avevamo in pugno mezza coreografia ma poi ci separarono,il sogno mio e di Kat era quello di aprirci una scuola di ballo insieme e anche se ormai la coreografia non ci serviva più a niente volevamo completarla, così da avere qualcosa di nostro, così da ricordare ancora il nostro unico sogno. La musica messa al massimo del volume partì e noi cominciammo a ballare, quando ballavo mi sentivo libera, mi sentivo bene, estraniata dal mondo, il ballo faceva scivolare via i problemi, esistevo solo io, la musica e il mio corpo, correggemmo un paio di passi e quando finalmente era perfetta la provammo un ultima volta. Non ci accorgemmo che nel frattempo la porta di casa si aprì e che 12 paia di occhi ci guardavano shockati e meravigliati, quando la canzone finì un applauso ci fece saltare in aria, ci girammo e i ragazzi ci stavamo battendo le mani urlando e complimentandosi, -siete bravissime perché non provate a fare un audizione ?- ci disse Suho, e Kat subito arrossì , - ehm, no grazie in realtà noi volevamo aprire una scuola di ballo insieme, ma sai io sono qui e lei in America, e la cosa non è fattibile così ci è rimasto solo questo, ballare insieme ora che possiamo- risposi io stranamente tranquilla, i ragazzi mi arruffarono i capelli e mi dissero di non arrendermi, io sorrisi, gli dissi di andarsi a lavare che la cena era solo da riscaldare, mentre ero in cucina, due braccia mi strinsero, sapevo di chi erano, mi girai senza sciogliere l’abbraccio e guardai gli occhi che tanto amavo, -hey dormiglione- lui rise e mi baciò, il bacio divenne sempre più passionale finche con forza e volontà ci costringemmo a staccarci , -colpa tua ho fatti tardi- mi accarezzò il viso e dopo avermi scompigliato i capelli anche lui se ne andò in bagno, io mi ricomposi e portai la cena in tavola, mentre mangiavamo si cominciò a parlare dell’imminente partenza di Kat, io e Suho ci rabbuiammo subito, mentre lei sorrise malinconica agli altri e guardò il leader del K. Quando la cena finì come ogni sera le belve sprofondarono nei divano tranne Kat e Suho che sparecchiavano la tavola, e allora li mi venne in mente un piano! Passai in salotto e dissi a tutti i ragazzi di andare nella camera di Kris che era la più grande così da lasciare i due da soli, loro da bravi bambini non se lo fecero ripetere due volte e senza fiatare tutti e 12 lasciammo il salotto in perfetto ordine e silenzio. Arrivati nella camera di Kris, i ragazzi cominciarono a svagarsi come potevano mentre io impazzivo dalla voglia di sapere che facevo quei due sotto, così quatta quatta uscì dalla stanza, ma qualcuno mi venne dietro, mi girai per vedere chi era, Kai, “ oh cristo” , gli feci segno di stare basso e zitto, quando arrivammo ci nascondemmo dietro la porta del salotto, la scena era abbastanza dolce, Kat e Suho, si tenevamo per mano nel divano e si guardavano negli occhi, immaginai cosa poteva succedere e dissi a Kai di fare dietrofront! Arrivati quasi in camera lui mi si parò davanti, io sospirai, -Kai i-io devo parlarti- lui aveva un espressione triste, non c’era più il Kai malizioso ne quello allegro e sexy che ballava, in quel momento era solo Kai –dimmi- mi disse solo questo, gli spiegai la situazione, gli dissi di Chanyeol e me, lui non fiatò continuò solamente a guardarmi –tu mi piaci ma non in quel senso, non volevo ferirti mi dispiace- abbassai lo sguardò, lui inaspettatamente mi prese la mano e mi sorrise, -è per questo che mi sono innamorato di te, la tua sincerità è spiazzante- poi mi accarezzo la guancia si congratulò con me e tornammo in camera come se niente fosse successo, appena chiusi la porta 10 ragazzi abbracciarono Kai, “ maledetti stavano ascoltando” per poi complimentarsi con Chanyeol e me, che nel frattempo ero color melanzana. Continuammo a giocare finche Kris non ci spedi nelle rispettive stanze, e dopo la buonanotte di Chanyeol, mi sdraiai sul letto aspettando Kat per farmi raccontare tutto, ma più i minuti passavano e più le palpebre si chiudevano “ al diavolo mi farò dire tutto domani mattina” e caddi in sonno senza sogni.(SCUSAAATEEE LO SO E’ MOLTO LUNGO ! MA ERO ISPIRATA MI SONO AUTO-COSTRETTA A FINIRLO COSI’T.T COMUNQUE TADAAAN CHANYEOL EH? MA OVVIO E’ IL MIO BIAS *-* SPERO DI POTER SCRIVERE DOMANI OYASUMI NASAII! RECENSITEEE)

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


 Mi svegliai molto presto, erano le 6 del mattino i ragazzi si sarebbero alzati tra pochi minuti, oggi avevano un set fotografico per una pubblicità di vestiti, restai un paio di minuti a fissare il muro per poi ricordarmi della sera precedente, di Suho e Kat, allora non aspettai altro e fregandomene che era appena mattina, saltai addosso a Kat per svegliarla, lei in tutta risposta mi tirò un calcio nel fianco mugugnando qualcosa sul lasciarla in pace, ma io non mi arresi, ricominciai a saltare nel letto e alla fine lei stressata ma ridendo si sedette e si svegliò.

-credo che tu debba raccontarmi qualcosa, ed è una cosa mooolto importante- dissi io con la voce di una bambina, lei rise e annuì.
-beh, non c'è molto da raccontare, mi piace, io piaccio a lui ma..- fa un sospiro - siamo distanti e io non posso venire a stare qui, la lontanaza, lui è idol, io una persona come tante,
 non ci sentiremo nemmeno tutti i giorni, e nemmeno ci vedremo se non per il fatto che verrò io per le vacanze e non sarà mai abbastanza-

Il mio sorriso per la felicità di Kat svanì, pensai anche io che nella situazione sua ,avrei scelto la stessa cosa, se no sarebbe stata solo una sofferenza dietro un altra, ma riuscirei a stare senza Chanyeol ? la mia testa esplose, no non potrei farlo, all'improvviso sentì il bisogno di lui, delle sue braccia e del suo odore, scesi svelta dal letto, fregandomene del fatto che addosso avevo solo una maglietta che a mala pena riusciva a coprirmi le gambe e uscì di corsa dalla stanza, scesi in cucina ma trovai solo Sehun, Kai e Xiumin, mi guardarono sconvolti e io li guardai delusa, mi girai e ripresi a correre per raggiungere la stanza di Chanyeol, aprì la porta e lo trovai li, che dormiva tranquillo, con i capelli arruffati e le coperte ammassate nei piedi , mi avvicinai piado e mi sedetti al bordo del letto, gli accarezzai il viso, passando dal naso, e le labbra, gli dieti un leggero bacio sulle labbra e l'ansia che avevo prima svanì, io era qua, lui era con me, mi alzai piano piano per non svegliarlo, ci avrebbe pensato Baekhyun cantandò e mi girai per uscire, ma, una mano mi bloccò, mi girai e Chanyeol mi guardava con gli occhi pieni di sonno e sbiaccicando mi disse -'ieni-.
Io sorrisi e lui mi tirò nel letto comprendo entrambi con le coperte, mi abbracciò, intrecciò le nostre gambe e mi baciò, il mio cuore ebbe un sussulto, lui mi avvicinò ancora di più al suo petto, sentì l'elettricità che scorreva nelle nostre vene, l'adrenalina e il bisogno di stare insieme, la sua lingua cercò la mia e la trovò, la sua mano scivolò sul mio fiancò alzando la maglietta e percorrendo tutta la lunghezza della schiena con i polpastrelli, mi venne un brivido e lo avvicinai anche di più a me, finchè non si poteva più vedere dove finivo io e iniziava lui, lui spostò il mio e il suo peso, finchè non me lo ritrovai di sopra con le mie gambe avvinghiate al suo fianco, sentì i nostro bacini che si sfioravano, sentì la sua voglia di avermi, ma non ero ancora pronta, non dopo ciò che mi era successo, non avevo paura di lui solo che non volevo correre, staccai il mio viso dal suo e restammo ansimanti a guardarci negli occhi.

-i-io, non sono ancora pronta, non v-voglio affrettare le cose- lo guardai in viso, lui aveva le guancie e le orecchie rosse, era adorabile.

mi diete un ultimo bacio e si alzò, lo seguì con lo sguardo finchè non uscì dalla stanza e sentì chiudere la porta del bagno, mi sistemai la maglietta e i capelli e me ne andai in stanza per mettere un paio di pantaloncini, Kat era già scesa visto che in camera non la trovai, raggiunsi gli altri al tavolo per la colazione, mancava solo Chanyeol, mi sedetti e cominciai a mangiare pensando a quello che era appena successo e arrossì di nuovo.

-hey bella addormentata già pensieri sconci di prima mattina ?- a fare la battuta fu Sehun, io gli tirai il tovagliolo in faccia e tutti risero.

Finalmente anche Chanyeol ci raggiunse a tavola, distolsi il mio sguardo da lui, ordinandomi di non arrossire, cominciai a fissare gli altri, Lay, Tao e Baekhyun stavano dormendo sul piatto, Tao ci finì proprio dentro, Sehun e Kai parlavano di danza, Suho rimproverava Chen che buttava il cibo a Lay in bocca per svegliarlo, Kat mangiava e parlava con D.O, Xiumin leggeva un libro e Kris con Luhan mangiavano tranquillamente.
All'improvviso un telefono squillo e il leader dei K andò a rispondere.

-si pronto qui è Suho, mmm si capito, non c'è qualcuno disponibile? - poi guardò il tavolo e fissò sia me che Kat - ho risolto il problema dovrai offrirmi il pranzo-  rise - ok ci vediamo tra poco - staccò il cellulare e sorrise compiaciuto.

- è successo qualcosa ?- domandò Kris appena finì di mangiare, aspettavo anche io la risposta, se Suho aveva quel sorriso qualcosa voleva dire.
-Emily- mi guardò -Kat - e guardò lei soffermandosi un pò più a lungo - beh, le modelle per oggi non sono disponibili, Yoona e Tiffany hanno un video musicale da girare e, beh visto che non si trovava nessuno disponibile, potete farmi il favore di posare con noi ?- e ci guardò speranzoso mentre gli altri attendevano risposta.

- si - risposi senza pensarci due volte, era il primo favore che mi chiedeva e dopo tutto quello che ha fatto per me e che hanno fatto tutti quanti questo è il minimo che posso fare, - va bene anche se mi vergogno un pò- rispose Kat con le gote tinte di un leggero rossore.

I ragazzi sorrisero e con tanto rumore si andarono a vestire, io mi soffermai un momento con Chanyeol - ti divertirai , ora va a vestirti - mi baciò la fronte e andò nella sua stanza.
Con Kat eravamo indecise su cosa mettere e alla fine lei optò per dei jeans, una maglia sobria nera e le ballerine e io per degli shorts una canottiera e le all stars, scendemmo e ci avviammo tutti insieme verso il Suv che ci portò mezz'ora dopo negli studio dove si teneva il set.
Quando entrammo mi sentii abbastanza fuori luogo, era la prima volta per me, e le mie foto le avrebbero viste miliarde di persone, e se fossi impacciata ? o non gli vado bene ? scrollai questi pensieri e svuotai la mente, Suho faceva affidamento su di me e io dovevo ricambiare il favore, segui il manager che presentò me e Kat ad alcune persone , che ci sorrisero e si inchinarono per salutare e poi ci separarono dal gruppo per portarci nel camerino dove ci avrebbero truccato e sistemato.ù
Dopo un'ora bella e buona eravamo pronte, i nostri vestiti erano semplici, minigonna, calze al ginocchio, stivali, magliettina e giubbotto in ecopelle di sopra con le borchie, avevano deciso di lasciare i miei capelli sciolti, e un trucco leggero che mettesse in risalto gli occhi e la pelle chiara, quando mi girai per vedere Kat restai basita, era bellissima e sembrava più matura della sua età e di me ovviamente.

-wooow sei bellissima io sembro una bambina- lei rise, le avevano messo un paio di pantaloni sempre in ecopelle neri aderenti, le scarpe con il tacco rosse, una canottiera rossa che lasciava intravedere il seno e un giubbotto simile al mio ma con più borchie.
-non sembri una bambina , invece sei  molto bella, Chanyeol dovrà stare attento - e strizzo l'occhio mentre io gli feci la linguaccia.

Entrammo nel set e i ragazzi cominciarono a fischiare -woow siete bellissime- ci disse Lay , in rimando gli altri fischiarono ancora facendo ridere me e Kat, ci spiegarono che avremmo fatto prima le foto individuali e poi insieme a gruppetti, iniziò Kai, era bellissimo sembrava nato per queste cose, poi toccò a Xiumin,Chanyeol e per poco non morì, Kat che anche lei si sentì subito a suo agio, Lay, Tao e toccò il mio turno, mi spiegarono che dovevo fare, di sorridere, di essere maliziosa e soprattutto di divertirmi, cominciai a mettermi nelle prime pose, giocai con i capelli, sorrisi, guardai maliziosamente Chanyeol, e quando finì il mio turno mi dissero che ero stata bravissima e che dovevo cambiarmi di nuovo, andai in camerino per spogliarmi ma prima di poter chiudere la porta venni trascinata in un corridoio isoltato quando guardai chi era e vidi che era Chanyeol mi rilassai.

-ma sei pazzo? mi hai spavent...- ma prima di poter finire la frase mi prese di peso facendo incrociare la mie gambe nella sua schiena, mi spinse al muro e mi baciò, un bacio di quelli che al solo pensiero ti fanno bruciare tutto il corpo, mi alzo la maglietta toccandomi i fianchi e la schiena nuda, spinse il suo bacino verso il mio e mi fece dimenticare dove mi trovavo e che dovevo fare, poi si stacco bruscamente e mi rimise a terra, io ansimavo e mi tenevo dal muro, il suo respiro era veloce, - non giocare in quel modo con me sul set- mi sorride malizioso e se ne va lasciandomi li da sola a riprendere possesso della mia mente, quanto tornai nel camerino ero frastornata non mi accorsi nemmeno del favoloso vestito da sera che mi avevano messo addosso e di quanto fossero alti i tacchi, quando cominciai a riprendermi, ero già sul set e dovevo posare con Kai e Sehun e poi con Lay e Kris, quando finemmo tutte cose si complimentarono con noi e ci dissero che le foto sarebbero uscite tra un paio di giorni.
Tornammo al suv i ragazzi erano tutti eccitati dicevano che avremmo dovuto festeggiare il nostro primo lavoro su un set fotografico e alla fine decidemmo di andare ad un ristorante dove facevano sia cibo Italiano che Giapponese. la serata passò tranquilla, io e Chanyeol eravamo seduti vicini, ci tenevamo per mano sotto il tavolo e ogni tanto ci scambiavamo dei baci, ma si sa che la pace non dura in eterno.
Arrivammo a casa, nella segreteria avevamo un messaggio ma non riconoscemmo il numero, decidemmo di leggerlo lo stesso.

- buonasera qui che parla è il comandante dei carabinieri, stiamo chiamando in tutte le case della città per segnalare e mettere al corrente che un pericoloso stupratore di nome Jin è riuscito a scappare dal carcere in cui era detenuto, consiglio la massima attenzione e se notate qualcosa di strano non esitate a contattarci, arrivederci-

13 paia di occhi si girarono a guardarmi, un urlo si levò nel cielo e la mia mente si spense.

(CIAO A TUTTIII <3 MI DISPIACE DI ESSERE STATA ASSENTE MA ERO SENZA COMPUTER ! BEH ADESSO SI CONTINUA ! EHEHE AVRA' MAI PACE LA NOSTRA POVERA EMILY ? CHE NE SARA' DELLA SUA STORIA CON IL NOSTRO AMATO HAPPY VIRUS ? CONTINUATE A LEGGERE E RECENSITE PER FAVORE <3) 

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Capitolo 14
*** capitolo 14 ***


 Quando sentì la notizia e come se qualcosa in me si bloccò, non vidi più le 13 persone che mi fissavano, non vidi più niente e corsi nella mia stanza chiudendo la porta a chiave e rifuggiandomi nell'armadio che era abbastanza grande da contenermi senza problemi. Qualcuno bussò, qualcun'altro mi chiamò, ma io non sentivo niente, non volevo uscire, non volevo ricordare, anzi, come avevo fatto a dimenticarmene ? come potevo dimenticarmi di chi mi ha quasi ucciso? e poi quell'incontro al parco, era lui o solo la mia immaginazione ? no se è scappato doveva essere per forza lui, come avrei fatto adesso? mi cercsva, voleva me per quello che gli avevo fatto, per quello che mia madre aveva fatto a lui, io che potevo fare ? qualcosa di caldo mi scese lungo la guancia e mi scoprì a piangere, lasciai che le lacrime scendessero senza darmi la pena di bloccarle, piansi, piansi come una bambina, continuavano a chiamarmi, a bussare ma io rifiutai di uscire, come avrei fatto con la scuola ? mi sarebbe iniziata tra poco, ma senza genitori, senza un tutore, senza nessuno come avrei fatto? ero totalmente sola, e sapevo che la notizia del mio stupro e della mia violenza ormai erano di dominio pubblico, sarei riuscita a sopportare gli sguardi delle persone su di me ?
Non so quanto restai seduta dentro l'armadio a piangere, non so quando caddi in un sonno tormentato di immagini, di scene vivide e di volti senza espressioni, so solo che qualcuno mi disse da dietro la porta che Kat aveva rimandato la partenza tra una settimana, avevo già avvisato la sua scuola e la mia, ma non mi importò tanto, volevo stare sola con il mio dolore, e  poi mi addormentai di nuovo.

-Emily, sono Kat, esci ti prego- mi ero svegliata di nuovo urlando, non risposi, non volevo parlare, mi alzavo la notte per andare in bagno quando sapevo che tutti dormivano, ma al minimo rumore interno e esterno spaventata tornavo in stanza, non mangiai per giorni, non ricordo nemmeno quanti giorni passarono, non sapevo che ore erano, mi orientavo con la luce dalla finestra, capivo solo quando era notte, dormivo la maggior parte del tempo, dormivo per svegliarmi in lacrime, ancora più spaventata di prima, non avevo ricordi di niente, non riuscivo a vedere niente, poi.. all'improvviso.

-ADESSO BASTA DEVE FINIRE- qualcuno bussò alla porta, quasi volesse romperla, -EMILY ESCI- decisi di ignorare chiunque esso sia, - OK BENE-  sentì un forte rumore e la porta spalancata, poi un paio di braccia mi presero e cominciarono a scuotermi, quel contatto mi ricordò Jin, cominciai a urlare, a implorare di non farmi male, di non picchiarmi ancora, poi qualcuno mi abbracciò e mi calmai, sapeva di sapone fresco e di brezza mattutina, era calda, ed era Kat.

- complimenti Chanyeol sei un mito sei riuscita a peggiorare la situazione che ti passa per la mente ?- non sapevo di chi fosse la voce, non mi interessava, Kat mi prese sotto braccio e mi portò in bagno, mi spoglio con cautela e mi mise sotto il getto dell'acqua calda, mi aiutò a lavarmi, mi insaponò e mi sciacquò i capelli, mi asciugo, mi pettinò e mi mise devi vestiti puliti, io mi sentivo il corpo pesante, come se non fosse mio, non riuscivo a muovere o a emettere un suono, poi mi sorrise, mi prese per mano e mi portò nel divano dove mi rannichiai nascosta sotto un plaid.

-ti va di mangiare qualcosa? non tocchi cibo da 5 giorni, non hai una bella cera Em- Kat mi guardò speranzosa ma mi limitai a scuotere la testa, non avevo fame, volevo solo stare sola.
-per favore, fallo per me, tra 3 giorni parto non voglio lasciarti sapendo che non mangi- annuì e mi porto un pò di zuppa e delle patatine fritte, mangiai quanto bastava per renderla tranquilla, ma non sufficentemente per saziare una persona, avevo lo stomaco chiuso e non riuscivo a buttare giù niente, mi guardai in torno spaesata, vidi Baekhyun accendere la tv nel tentativo di distrarmi ma.. peggiorò solo la cosa.

- pericoloso stupratore scappato dal carcere, si pensa stia cercando la sua ultima vittima, massima allerta in tutto il paese- nella tv passarono la mia e la sua di foto, un conato di vomito mi salì su per la gola e io corsi verso in bagno a vomitare,sentì qualcuno lamentarsi di un dolore alla testa, mi salì la nausea, l'ansia e di nuovo la paura, piansi ancora, ma non avevo più lacrime da versare, mi alzai e mi lavai il viso e i denti, guardai il mio riflesso come se non mi appartenesse, poi qualcosa si accese, è questo che vuole lui, vuole allontanarmi da chiunque, vuole farmi stare male, vuole fare in modo che io abbia paura, ma io sono una persona forte, non è vero che sono sola, non avrò i genitori ma una nuova famiglia si, che senza nemmeno conoscermi ha fatto di tutto per me, ho Kat che per me ha viaggiato per non so quanti chilometri, che si preoccupa, che mi fa sorridere, e poi.. e poi ho Chanyeol, l'unico ragazzo che abbia mai amato, l'unico che mi ha capito davvero e che mi accetta per quella che sono, Chanyeol...
Aprì la porta e mi precipitai in salotto dove lo trovai alzato ad aspettarmi, senza pensare gli saltai addosso, lo abbracciai con tutta la forza che avevo e quando lui mi abbracciò scoppiai a piangere, lui lasciò che piangessi sulla sua spalla confortandomi, accarezzandomi i capelli e cullandomi come una bambina.

-s-scusami- cercai di dire trai singhiozzi, - s-scusami d-davvero- lui mi sorrise e mi baciò, come se fosse la prima volta, come se niente esistesse all'infuori di noi, ignorammo gli sguardi sollevati intorno a noi finchè qualcuno non si schiarì la gola.

Chanyeol mi mise a terra e altre braccia mi abbracciarono, Kat sollevata pianse insieme a me e poi mi diete un bacio in fronte.
-mi sei mancata ho avuto paura, adesso posso andarmene tranquilla sei in buone manie- mi sorrise
-avevi dubbi?- gli disse Chen facendo ridere tutti, quando all'improvviso si sente come un grugnito, io arrossì, -h-ho fame- mi giustificai, mi trascinarono a tavola e mi fecero mangiare di tutto, mentre Chanyeol continuava ad accarezzarmi i capelli, sapevo che dovevo fare qualcosa, dovevo portare Jin al punto di rottura, avrei fatto qualsiasi cosa per salvaguardiare me e i miei ragazzi, per far si che la nostra vita potesse procedere in pace, avevo già in mente un piano, ma gli altri me lo avrebbero impedito, mi avrebbero detto che sarebbe stato pericoloso, così decisi di aggire da sola, avrei aspettato il momento giusto.
Mentre riflettevo Suho mi chiamò, tornai con la mente in casa e lo guardai.

-sono uscite le foto sulla rivista, saranno anche sui cartelloni pubblicitari in strada, le vuoi vedere ?- mi sorrise teneva già la rivista in mano perciò io annui, me la passò e io rimasi di stucco, la ragazza che posava era bellissima, sorridente, felice e tranquilla e quella ragazza mi somigliava molto, quella ragazza ero io, sorrisi compiaciuta e mi venne una domanda in mente.
- ora tutti sapranno che ho posato con voi, a scuola come farò? non ho i genitori e non sto nemmeno nel mio precedente indirizzo, per legge sono minorenne e non ho un tutore, e beh voi siete famosi non voglio crearvi problemi perciò credo di dovermi trovare una casa-

I ragazzi mi guardarono come se li avessi insultati, tranne Suho e Kris, quest'ultimo parlò quando lo guardai con perplessità.
-su questo non c'è di che preoccuparsi, abbiamo parlato con un avvocato e con il manager, abbiamo chiamato la tua scuola e l'abbiamo messa al corrente di tutto, finchè non sarai maggiorenne io e Suho siamo legalmente i tuoi tutori, hanno già cambiato il tuo indirizzo con il nostro, per il fatto che si possa venire a sapere solo alcune persone tra cui professori e preside lo sanno, più ovviamente la SM, per la notizia in pubblico domani abbiamo la conferenza stampa, abbiamo deciso di non farti partecipare per non esporti ad altri rischi,  perciò oltre i tuoi prof lo verranno a sapere tutti, anzi tutto il mondo, non hai di che preoccuparti,sarai come una nostra mascotte, farai parte ufficialmente degli Exo, se avrai problemi a scuola con le persone basta parlarne con noi o con il preside, perciò ripeto sta tranquilla e non preoccuparti di niente lascia fare tutto a noi-

Li guardai shockata e con gratitudine andai e li abbracciai uno a uno, non vedevo l'ora di sapere cosa mi aspettava, cosa avrei fatto e come avrei vissuto, ma prima di tutto dovevo risolvere un grosso problema, dovevo togliere dai piedi Jin.

(ecco a voi :) due capitoli in un giornooo:) che farà Emily ? tranquilli non è un omicidio ! lo saprete presto eheheh recensite per favoreee <3) 

 

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Capitolo 15
*** CAPITOLO BONUS ***


 Mi ripresi dallo shock iniziale di tutte quelle notizie in una volta, e fui grata a Chanyeol per come mi stava vicino e per le poche domande che mi poneva, fui grata ai ragazzi che mi accompagnarono all'aereoporto, per darmi conforto, per l'imminente partenza della mia migliore amica.

-grazie davvero a tutti per avermi ospitata e per esservi presi cura di me e continuate a farlo con Emily, spero di vedervi presto, teniamoci in contatto quando non lavorate-

Dopo abbracciò tutti soffermandosi di più su me e Suho, vidi i suoi occhi lucidi, mentre lo guardava, mentre lo stringeva, e con tutta me stessa sperai che questo tipo di amore non finisse presto, il tipo di amore che ti fa sperare, che ti fa sognare, che ti fa volere quella persona in ogni momento della giornata, e che i kilometri non spegneranno mai.
Abbracciai Kat, sentì subito le lacrime calde colarmi copiosamente dal viso, sotterai il mio viso nel suo collo, non volevo farmi vedere da lei in quello stato, notai solo dopo le sue di lacrime che bagnavano il mio viso e lo rendevano distante da tutto.

-m-mi dispiace- dissi in tono di scuse asciugandomi gli occhi e cercando di trattenere quel nodo in gola che mi impediva di respirare a pieni polmoni e bruciava.
-tranquilla, ci vediamo presto, prima di quanto immagini- mi diete un bacio in fronte, prese la valigia e si avviò verso il suo aereo che l'avrebbe riportata a casa.

Ma sapevo che non ero l'unica a soffrire, mi avvicinai al leader dei K e feci scivolare la mia mano nella sua, lui non disse niente, non si mosse, si limitò solo a stringermela mentre l'altra stringeva il regalo che ci aveva fatto Kat per tutti, un album di fotografie scattare nel mese in cui lei era stata qui, per ricordarci dei bei momenti, per non farmi scordare chi sono e che sono forte, che non sono sola, e per ricordare a Suho l'amore che prova per lui.
Non so quanto restammo in aereoporto, guardai gli aerei alzarsi in volo, e ognuno di quelli poteva essere quello in cui c'era Kat, mi ritrovai ad ammirare quei cosi enormi che volavano, a come fossero fatti, a quale strano meccanismo li facesse alzare e non cadere, a come fosse fatta la cabina del capitano, poi qualcuno mi fece ritornare alla realtà.

-Yeobo forse è meglio che ce ne andiamo- Chanyeol mi sorrideva, ma nel suo sorriso c'era preoccupazione, cercai di guardare oltre la sua statura da gigante e notai che una folla enorme si stava radunando attorno a noi, cristo! li avevano riconosciuti!
-Ehm si forse è meglio non so darcela a gambe e iniziarre a correre-  i ragazzi facevano di tutto per passare inosservati ma non ci riuscirono molto,soprattutto Kris e Chanyeol che erano i più alti di tutti, sentivo le ragazzine esaltate che gridavano il nome di ognuno dei membri, che pregavano per una foto o per un autografo, le sentivo urlare come ossesse e pregai che qualcuno chiamasse un esorcista! qualcosa arrivò in faccia a Kai e con orrore scoprimmo che erano MUTANDE!! ma che caz...cavolo avevano gli ormoni impazziti ? bisognava fare qualcosa!

-ok ragazzi al mio 3 cominciate a correre, non andate in macchina saranno riunite anche li e non ci lasceranno passare a meno che non ottengono un pezzo di voi, o vi strappino i vestiti di dosso- alle mie parole Tao e Lay ebbero i brividi.
-ok , pronti? ci vediamo direttamente a casa, UNO....- Chanyeol mi prese la mano e si guardo attorno per cercare una via d'uscita - DUE.... sparpagliatevi......TRE!- iniziammo a correre per diverse vie, chi andava a destra, chi dritto, chi a sinistra, con la coda dell'occhio vidi il povero Panda cadere disteso a terra e venire trascinato da Kris per il colletto della camicia, io, Chanyeol, Baekhyun e Chen riuscimmo a uscire dall'aereoporto, e correndo ci allontanammo dall'onda di Fan sessualmente alterate che ci inseguivano, arrivammo in una strada affollata e tenendoci per mano riuscimmo a confonderci e a seminarle del tutto.

Ansimante e con la milza che stava per scoppiare mi appoggiai ad un muro, Chanyeol si sedette a terra insieme a un Chen privo di parole, Baekhyun mi stava di fronte tenendosi un fianco, aveva la fronte perlata, anzi, inzuppata di sudore, i capelli erano schiacciati lungo il cranio e l'eyeliner gli colava dagli occhi fino alle guancie, sembrava un personaggio dell'orrore! ci guardammo e dopo un paio di minuti scoppiammo tutti a ridere, e la tensione se ne andò di colpo.

-ragazzi vi faccio le mie più sentite condoglianze per i membri persi nella battaglia di oggi- dissi tra le risate e le lacrime - noi almeno siamo in salvo, e siamo a 10 minuti da casa per nostra fortuna-

Chanyeol mi prese per mano e mi strinse al petto, con la mano libera mi prese il mento e mi baciò, il bacio era casto all'inizio ma poi si trasformò in pura passione, dimenticai tutto, il perchè eravamo li stanchi e affamati, mi scordai delle ossesse e di Kat, mi scordai del fatto che dovevamo tornare vivi a casa,e delle espressioni ebeti di Chen e Baek che facevano finta di baciarsi da soli, solo un pensiero mi tenne perfettamente vigile, mi staccai dalle labbra in cui avrei preferito stare attaccata a vita - dobbiamo tornare subito, Jin può essere in giro-.
Ci mettemmo di nuovo a correre e dopo 5 minuti eravamo a casa, ed eravamo gli unici cosi ci mettemmo in salotto ad aspettare i superstiti.

- non pensate che forse è meglio chiamare che sò, l'FBI?- appena finì la frase la porta si spalancò la porta, ed entrarono Suho, D.O che era più morto che vivo, notai che gli mancava la giacca, insieme ad uno Xiumin sotto shock e a Luhan.
 
Appena li vidi, gli saltai addosso letteralmente, ero contenta che fossero salvi, non erano feriti, perciò non avevano niente che una buona seduta di gruppo da uno psicologo non avrebbe guarito
-come avete fatto?- dissi mentre gli portai dell'acqua e un tea abbastanza forte al povero Xiumin, loro mi sorrisero e Luhan si immerse nel racconto di come fossero riusciti a scappare, di come avessero salvato D.O dalle fan che lo avevano preso,e di come fossero riusciti a scampare da altri reggiseni e mutande volanti,ma non aveva notizie degli altri e non sapeva nemmeno dove fossero perciò non ci restava altro che aspettare.
Aspettammo a lungo nel silenzio interotto solo dal ticchettio dell'orologio e dai baci miei e di Chanyeol, dopo un'ora e mezza buona la porta di aprì di nuovo ed entrarono abbastanza integri ( oltre la biancheria intima femminile attaccata ai vestiti) Kai, Sehun e Lay, si scrollarono di dosso i fantasiosi regali delle fan, e si sedettero nel divano insieme ai membri che erano già arrivati.

-Kris e Tao ?- chiese Lay con preoccupazione, noi ci limitammo ad alzare le spalle, erano gli unici che ormai mancavano, io e D.O ci alzammo per ripulire l'entrata e preparare tazze enormi di caffè e latte per tutti, così avremmo aspettato gli ultimi due abbastanza svegli, ma ovviamente se Lay vuole dormire nemmeno il caffè glielo avrebbe impedito, e dopo averlo bevuto tutto, si addormento abbracciato a Chen che faceva di tutto per restare sveglio, dondolava la testa avanti e indietro e alla fine crollò anche lui addosso al main dancer cinese. Non riuscivamo ad aspettare immobili e senza fare niente, così accendemmo la tv, io mi accoccolai al mio ragazzo che mi disegnava cerchi con i polpastrelli sulla mano, Baekhyun si era alzato per prendere un pennarello e una parrucca, si armò dei molteplici doni delle fan e dopo aver dipinto i volti degli ignari Lay e Chen sparì in bagno ridacchiando da solo.
Era ormai quasi sera e di Kris e Tao non vi erano notizie, cercammo nei telegiornali, per vedere se parlavano di corpi ritrovati ma niente, quando si fecero le 21:30 la porta si aprì un altra volta ed entrarono finalmente i due dispersi, scoppiammo a ridere non appena varcarono la soglia del salotto, Tao non aveva più i vestiti di sopra, e dei jeans rimanevano solo un paio di pantaloncini, i capelli erano schiacciati in fronte e la matita che gli colava lungo tutto il viso, Kris era messo pure peggio, i boxer erano gli unici indumenti rimasti, non aveva nemmeno le scarpe.

- oddio, vi hanno macin...-
- come sto?-

Con una puntualità incredibile, una strana figura mezza donna e mezzo uomo entrò in salotto, la parrucca che gli arrivava alla vita, il reggiseno imbottito sul petto scarno e una gonna improvvisata, strappò un urlo ai due ignari che da poco erano entrati, terrorizzato da altre fan, Tao saltò addosso a Kris, un piede del Galaxy andò a colpire Lay e Chen che svegliandosi si girarono per vedere chi li avesse colpiti, ma ciò suscito altre grida da parte di Tao e Kris, i due belli addormentati avevano più l'aspetto di due zombie, Kris alla fine buttò Tao a terra, che pianse, Kris andò a pestare Baek, Lay e Chen si alzarono per aiutarlo, Baekhyun urlò pietà, Xiumin e Luhan avevano l'aspetto di chi sarebbe andato in terapia, Suho era disperato, urlava di finirla ma irritò D.O che gli stava accanto e che gli tirò un cuscino, Kai e Sehun scomettevano su chi avrebbe vinto e Chanyeol era buttato a terra dalle risate. Era il caos generale.

Poi Baekhyun con la sessualità confusa venne da me mi afferrò il viso e mi guardò - Emily ? svegliati siamo arrivati- io lo guardai non capivo eravamo già a casa,
- Emily su sveglia- continuò a dirmi.

-cosa ?- poi aprì gli occhi.

Eravamo in macchina di fronte casa, io sbattei le palpebre stordita mi sedetti, non c'erano segni di rissa, ne di fan impazzite, Baek avevo i suoi vestiti normali, Kris e Tao non erano nudi e non c'era biancheria intima femminile da nessuna parte.

-fatto un brutto sogno?siamo appena rientrati dall'aereoporto- mi domandò Suho, io per tutta risposta lo guardai e gli scoppiai a ridere.

Kat si che mi aveva lasciato in buone mani.

SALVEEEEE SCUSATE PER IL CAPITOLO ABBASTANZA DEMENZIALE AHAHA COMUNQUE ANCHE SE E' UN CAPITOLO BONUS LA PARTENZA DI KAT RESTERA' T.T SCUSATE MA ORA VADO A FARE L'ALBERO DI NATALE UHUHUHHUHU CONTINUATE A LEGGERE E RECENSITEEE <3<3 

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Capitolo 16
*** capitolo 15 ***


 Erano passati diversi giorni dalla partenza di Kat, mi mancava tantissimo e mancava a tutti soprattutto a Suho, che appena poteva passava ore intere al telefono, lasciando poco tempo a me, ma lo capivo, o almeno potevo capirlo avrei fatto lo stesso con Chanyeol, io mi stavo riprendendo alla grande dallo shock di Jin, sapevo di avere tutti dalla mia parte e che avrebbero fatto di tutto per la mia sicurezza, anche se questa era una cosa che dovevo sistemare io personalmente senza l'aiuto di nessuno!

Era un mercoledì abbastanza piovoso, io stavo sistemando il mio zaino e la mia uniforme per il giorno dopo, finalmente avrei ricominciato a studiare e ad andare a scuola, dove mi aspettava la mia amica Ha Na, i miei compagni, anche se non mi stavano tutti  molto simpatici, volevo tornare a vivere una vita normale, non è facile quando vivi a casa di 12 idol koreani, e sei impegnata con uno di loro, speravo solo che questa relazione con Chanyeol non uscisse allo scoperto nella conferenza di oggi, dove i ragazzi avrebbero spiegato la mia e la loro di situazione, e che ( ancora non riuscivo a crederci) ero un membro ufficiale degli Exo, perciò non erano più 12 ma bensì 13 ! Avrei partecipato ai concerti, canzoni, balli, fan che avrebbero cercato di staccarmi la testa, occhiate a scuola, sussuri e soprattutto, FAN CHE AVREBBERO PAGATO ASSASSINI PROFESSIONISTI PER AVERE IL MIO CUORE SU UN PIATTO D'ARGENTO.

Io avrei visto la conferenza da casa, questo era il piano principale, finchè il manager entusiasta della novità di avere una femmina in un gruppo di maschi, chiamò Suho e gli disse che io avrei dovuto partecipare, presentarmi, e raccontare la mia storia.

-C-COSAAA ?- dissi all'improvviso alzandomi -I-IO N-NON POSSO! NON SONO MAI STATA IN TV - urlai fuori di me, ero troppo timida per farlo e non volevo che la gente mi notasse più di quanto avrebbe dovuto notarmi, in quel momento desiderai di essere invisibile.
- Dai yeobo calmati- mi disse Chanyeol stringendomi da dietro in un abbraccio e stampandomi un bacio in testa - sarai perfetta, io starò accanto a te a tenerti la mano- mi sorrise, e mi baciò velocemente facendomi calmare.

-ve-veramente, Emily starà seduta in mezzo a me e Suho- disse Kris guardando Chanyeol ridendo, mentre Suho abbassava la testa mortificato.

-AAAAAAAAH- urlai esasperata e me ne andai in stanza chiudendomi la porta così forte che i ragazzi ma batterono le mani da sotto, mi sedetti nel letto e mi presi la testa con le mani cercando di ragionare, cosa dovevo mettermi? dovevo apparire all'altezza degli altri? o dovevo essere semplicemente me stessa? mi alzai, aprì l'armadio e mi sedetti davanti a fissarlo come se potesse svelarmi i segreti della vita. Dopo un pò che lo fissavo qualcuno bussò alla porta.

-Avanti- e mi girai per vedere chi fosse, D.O, lo guardai perplessa, non era mai venuto nella mia stanza da solo, ne avevamo mai parlato, le nostre conversazioni di solito erano sul cibo e basta, era una presenza silenziosa ma molto forte, - vieni entra- dissi ritornando a sedermi sul letto.

Lui entrò e si sedette accanto a me, mi guardò per un attimo con quei suoi occhioni in grado di parlare anche quando non c'è niente da dire e mi sorrise, -come ti senti?- mi disse semplicemente.
-nervosa- dissi sostenendo il suo sguardo mentre il sangue mi defluiva su tutto il viso dandomi un leggero colorito rosa, -i-io non sono fatta per queste cose, non sono mai stata davanti a delle telecamere e a persone che mi facevano domande sulla mia vita privata- cominciai a torturare le unghie delle mani, mancavano ancora 6 ore ma non riuscivo a tranquillizzarmi.
-Emily, anche io all'inizio ero molto nervoso, ma poi capì semplicemente che essere me stesso era la soluzione migliore, e noi ti vogliamo bene per come sei, devi fregartene della gente che ti criticherà o che ti farà domande scomode, non sei obbligata a rispondere, puoi anche fare affidamento su di noi, noi siamo qui per te, e non ti lasceremo mai da sola, ti divertirai davvero, soprattutto ai concerti,- mi sorrise e le sue parole fecero scivolare via un pò di ansia, io lo abbracciai un pò impacciatamente e lo ringraziai.
Lui si alzò per andarsene - a-aspetta, che cosa dovrei indossare ?- dissi io con un nuovo dilemma in corso,- oh mettiti dei vestiti tuoi, tanto ti cambieranno, hanno una versione femminile dei nostri vestiti- mi sorrise e uscì dalla stanza.

Dopo un 10 minuti riscesi in salotto dove gli altri mi stavano aspettando, -ok facciamolo- dissi arrendendomi, anche perchè il manager stava torturando Suho e Kris con 200 chiamate al minuto, i ragazzi esultarono e mi buttarono nel divano facendomi il solletico e ignorando le prediche di Chanyeol -NON TOCCATELA IN POSTI STRANI E' MIA LEI-.

Erano quasi le 14 quando mi alzai e fuggì nel bagno per lavarmi prima che la parte femmina di Tao uscisse e lo occupasse per un ora piena! Lasciai che il getto dell'acqua calda scioglesse i nervi, mi lavai con cura, mi depilai altrettanto con cura, non volevo spuntare in tv con le buste di trasfusione a causa dei vari tagli, quandò finì mi asciugai i capelli in modo che fosserò liscissimi, mi misi un asciugamano in torno al corpo e uscì per andare a vestirmi, ma appena entrai nella mia stanza, trovai il mio ragazzo seduto al bordo del letto.

-oh shi...- mi fermai in tempo prima che qualcosa di osceno e poco femminile uscisse dalla mia bocca, chiusi la porta e mi girai a guardarlo, - mi hai fatto prendere un un infarto- dissi tutto d'un fiato. Chanyeol mi guardò per tutta la lunghezza del mio corpo, aveva il viso e le orecchie rosse, e mi guardava tra il meravigliato e chi aveva appena ricevuto il dono più bello della sua vita, io lo guardai e poi guardai me stessa abbassando lo sguardo, e vidi l'asciugamano a terra intorno ai miei piedi, alzai lo sguardo di nuovo e mi trovai nell'imbarazzo più totale e nell'impossibilità di riuscire a urlare, a parlare e a coprirmi, così restai a fissare Chanyeol senza vederlo realmente, poi lui distolse lo sguardo e io mi abbassai in fretta per ricoprirmi.

-ehm...ehm..- voleva dire qualcosa ma non ci riuscì, io aprì bocca,  per parlare ma le parole mi uscirono senza che io pensassi - oh my God, s-sorry, what a shame, sorry!-
lui si mise a ridere.
- scordavo che tendi a parlare nella tua lingua quando sei imbarazzata o nervosa- si alzò dal letto e in 3 falcate me lo trovai a 5 centimetri da me in tutta la sua adorabile altezza, -g-già- riuscì a dire abbassando lo sguardo sul pavimento e i miei piedi nudi.
Mi prese il mento tra le sue grandi mani e mi obbligò a guardarlo, poi si avvicinò gentilmente alle mie labbra su cui posò le sue, aprì leggermente le labbra e la sua lingua trovò la mia, e cominciarono a danzare insieme, toccandosi, esplorandosi a vicenda, mi aggrappai alla sua maglietta perchè le mie gambe avevano appena deciso di non reggere più il mio peso, Chanyeol mi prese dai fianchi girammo su noi stessi e pian piano mi spinse verso il letto senza staccarsi dal bacio, fece scorrere le sue mani lungo i miei capelli , sulle mie spalle nude, infilai le mani tra i suoi capelli per stringere ancora di più il nostro bacio mentre lui scioglieva il nodo dell'asciugamano che cadde ai nostri piedi, con le mani tremanti tentai di sfilargli la maglietta di dosso, lui capì le mie intenzioni e mi aiutò, sentire il suo petto nudo contro il mio, è pura ecstasy, ci sdraiammo sul letto, Chan trovò la posizione naturale sopra di me, io attorcigliai le mie gambe attornò ai suoi fianchi, cominciò ad accarezzarmi i fianchi, disegnando cerchi con i polpastrelli ruvidi per tutte le ore passate alla chitarra, le sue labbra si staccarono dalle mie e andarono a posarsi sul mio collo, toccando quella piccola parte sensibile, mi vennerò i brividi ma non era freddo, le sue mani si andarono a posare delicatamente sui miei seni, e presto furono raggiunte dalle labbra, il mio respiro, non ero sicura nemmeno più come si respirasse, si mozzò per un attimo sotto quel contatto, inarcai leggermente la schiena , slegando le gambe che erano attorno a lui, una delle sue mani scese su per il fianco, mi accarezzò la coscia, poi andò verso l'interno, non ebbi il tempo di pensare se lo volessi o meno, la sua mano, anzi, le sue dita trovarono subito quel che cercavano e ne abusarono con dolcezza, dalla mia bocca uscì un gemito, non sapevo nemmeno di essere in grado di emettere quei suoni, lui ne approfittò per tornare a baciarmi, il mio corpo rispondeva a lui, si inarcava sotto il suo tocco, le mie unghie graffiarono la sua pelle, il suo respiro era corto e veloce, cercai di arrivare alla sua cintura per slegargliela, ma furono vani i tentativi, sentì un formicolio che andava crescendò nel mio basso ventre, poi esplose, e il mio corpo si sciolse completamente esausto, lo guardai negli occhi, i suoi erano lucidi, presi il suo viso e lo baciai, lo baciai come se tutto dipendesse da lui.
Stavo per riprovare a togliergli i pantaloni, quando qualcuno bussò. Lui alla velocità della luce prese la maglietta e se la rimise, io presi la prima felpa a tiro e la indossai.

- Emily sei pronta tra 20 minuti andiamo via- mi disse da fuori Xiumin
-ehm s-si 10 minuti e sono da voi- cercai di non far tremare la mia voce, quando sentì i suoi passi che si allontanarono mi risedetti nel letto che ormai era un disastro, come me e i miei capelli
- cavolo li avevo stirati per bene!- mi lamentai mentre cercavo di levare i nodi con le dita, Chanyeol si mise a ridere, mi diete un bacio e si girò per andarsi a cambiare
- non ho sentito lamenti prima riguardo ai capelli- e scappò prima che il cuscino che avevo lanciato gli potesse arrivare addosso.

Ci misi poco a vestirmi, alla fine optai per farmi la coda, tanto ai capelli ci avrebberò pensato altre persone, scesì giù in salotto, mancava solo Baekhyun, che come sempre era in ritardo, quando arrivò, mi allungò un piccolo bracciale con il simbolo degli EXO, io lo presi, li rigirai tra le dita e poi me lo misi, ringraziai Baek ma lui scrollò le spalle sorridendomi e ci avviamo per raggiungere gli altri.
Quando arrivammo alla SM, ci portarono nei camerini, io ero un fascio di nervi, continuavo a muovere la gamba , mi fecerò i capelli, decisero di farmi la treccia a spina di pesce di lato, lasciando qualche ciocca di fuori per dare un look naturale e semplice, il mio trucco era leggero, un pò di eyeliner e il blush rosa, credo che l'abbiano messo perchè i miei nervi e la mia ansia mi hanno resa bianca cadaverica!, mi portarono in un altra stanza per farmi vestire, dovevo indossare un paio di jeans stretti a sigaretta un pò strappati sui ginocchi, una maglietta bianca, sopra una giacca sagomata nera e sotto le ballerine bianche.
Quando fui pronta raggiunsi i ragazzi, che erano già tutti pronti, a guardarci sembravamo tipo i gemellini, i vestiti erano diversi ma il look era lo stesso, fecì un respiro profondo, presi la mano a Suho, che me la strinse e dopo che gli altri mi abbracciarono e mi dietero gli ultimi consigli ci avviammo per la sala dove si teneva la conferenza.
Era enorme, le sedie erano di un bordeaux scuro, la sala era dello stesso colore delle sedie, ma non risultava troppo opprimente nell'insieme, andammo verso il lungo tavolo dove vi erano dei cartellini con il nostro nome, prima di sederci ci presentammo - EXO WE ARE ONE- mi sentì strana nel dire quella frase, come se mi vedessi da fuori, facevo parte di un gruppo koreano mooooolto famoso anche il tutto il mondo, e stavo per finire in televisione per la prima volta, ci sedemmo, e Suho introdusse un pò la storia, parlò di me, di come mi avevano trovato, del fatto che non avevo più i genitori e che lui e l'altro leader erano diventati miei tutori perchè ero ancora minorenne, poi disse che ufficialmente facevo parte degli EXO, che avrei preso parte ai concerti, nelle canzoni, nei programmi, ma che ero anche una studente e una ragazza comune ma con un talento straordinario, poi diede il via per le domande.

Le prime domande furono sempre per Suho e il leader degli M, riguardanti me e il rapporto difficile che poteva crearsi con le fan, loro risposero semplicemente che le Fan se erano davvero fan avrebbero capito la situazione e avrebbero sostenuto anche me, gli domandarono se a scuola sarei stata al sicuro da persone ostili e quant'altro, loro risposero che se avrei avuto problemi sapevo a chi dovevo rivolgermi, poi il momento più temuto si realizzò, si rivolsero a me.

-Emily salve sono il reporter Kim, c'è chi sostiene che tu ti stia approfittando degli EXO perchè sono famosi, fingendo di essere una vittima di abusi come rispondi a queste persone ?- Suho sdegnato stava per rispondere ma io lo fermai con una mano sulla sua.
- come avrete e avranno sentito, vengo da Detroit, non conoscevo gli EXO, quando mi trasferì qui, sentì parlarne dalle mie compagne di classe, ma non mi importò granchè ne di loro ne della loro musica, io sono sempre stata una patita di Eminem, la sera che io fui..- presi un respiro- fui violentata dal marito di mia madre, e non lo auguro a nessuno, scappai di casa dopo averlo colpito, e vagai per ore e ore finchè non svenni, e da qui sapete già la storia, non mi sono e non mi approfitto di nessuno, ho anche detto loro che avrei cercato una casa dove stare e un lavoro, ma loro rifiutarono e così eccomi qui ha altre domande?- e gli sorrisi con evidente sfacciataggine.
-n-no grazie- rispose lui ritornando a sedersi.

-bene se non avete altre domande abbiamo finito- annunciò il nostro manager, noi ci alzammo ci inchinammo educatamente e in fila ce ne andammo.

Ritornati nel camerino i ragazzi mi abbracciarono e si complimentarono per come avevo zittito il reporter, io li ringraziai per essermi stata accanto e dopo esserci cambiati ritornammo nelle auto che ci portarono a casa.

- yeobo sei stata fantastica, ora aspettati solo milioni di lettere dalle fan- Chanyeol mi diete un bacio, e andò a farsi una tazza di tea.

Io mi sedetti nel divano,insieme a Luhan, domani mi aspettava la scuola, ero sia entusiasta che spaventata, ma sapevo che sarebbe andato tutto bene, o almeno lo speravo, poi Luhan si mise a giocare con i miei capelli e io caddi in un sonno profondo, dove sognai di esibirmi in un palco enorme insieme a Chanyeol. 

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Capitolo 17
*** capitolo 16 ***


 Quando mi svegliai la mattina dopo ero sul mio letto, ancora con i vestiti addosso del giorno prima, la sveglia segnalava le 7:00, il letto profumava di Chanyeol, ripensai a ciò che era successo, e arrossi nella mia totale solitudine, non ero ancora pronta per quello, non so che mi sia preso ieri, forse era la tensione della conferenza o forse che non riuscivo a controllarmi quando io e lui eravamo soli, dovevo parlagliene, mi sedetti nel letto e guardai la mia uniforme e il mio zaino, dovevo muovermi o sarei arrivata in ritardo.
Mi alzai, presi i vestiti e andai in bagno senza fare alcun rumore, i ragazzi oggi erano liberi, perciò si sarebbero alzati non prima delle 11, mi lavai, mi spazzolai i capelli, indossai la mia uniforme e scesi in cucina per fare colazione, trovai la luce accesa e D.O ai fornelli, che ci faceva alzato a quest'ora ?

- ehm bu-bu-buooooongiorno- dissi sbadigliando - cosa ci fai alzato nel vostro giorno libero?-
- buongiorno Emily- mi disse sorridendo - ti ho preparato la colazione così non arrivi in ritardo, a proposito ci andrai in macchina va bene ?- finì di parlarmi e mi spinse a sedermi, mettendomi davanti un piatto di frittelle con lo sciroppo d'acero, a me venne l'acquolina solo a guardarle, così mi ci piombai dentro, era da ieri che non mangiavo.

Lui mi diete una pacca nella spalla, mi augurò buona giornata, io lo ringraziai per il pasto e se ne tornò a dormire, quando finì lavai il piatto e le padelle che erano rimaste, scrissi un post it per i ragazzi, uno per Chanyeol e uscì di casa richiudendo la porta a chiave.
La macchina era già li, entrai, ringraziai l'autista che mise in modo e ci allontanammo da casa, la città si stava svegliando con me, chi aprirà i negozi, chi buttava la spazzatura, chi come me andava a scuola, mi persi ad ammirare la strada scorrere sotto di noi, e prima di quanto pensassi ero già arrivata.
Presi del tempo per scendere, gli studenti stavano guardando la macchina come se fosse una navicella aliena, feci un grosso respiro, ripetei a me stessa " testa alta" e presi coraggio per scendere, quando fui fuori dalla macchina e dentro il cancello, cercai di non guardare gli altri ma sapevo cosa stessero facendo, chi parlava di me, anzi, bisbigliava su di me, chi mi guardava con ostilità e chi con ammirazione, e poi c'era lei, l'unica che mi aspettava davvero e che mi vedeva per quella che ero, Ha Na, quando mi vide mi corse in contro e mi abbracciò, io ricambiai un po impacciatamente.

-EMILY- strillò - finalmente sei qui ero preoccupatissima per te- io gli sorrisi e gli accarezzai i capelli neri come la pece.
-si tranquilla sono qua, la mia istruzione viene prima di tutto- lei mi guardò contenta, mancavano ancora 10 minuti alla campanella perciò potevamo parlare.
- ma dimmi dimmi, ora sei un EXO, oddio che onore averti qui me lo fai un autografo?- disse prendendomi in giro,- ah ah ah- dissi sarcasticamente e la colpì con la spalla - no dai seriamente come va la convivenza con loro? cioè io già il primo giorno sarei morta per il troppo sangue dal naso perso!- e si mise a ridere
- beh va bene, se li conosci bene, sono come dei ragazzi qualsiasi, hanno i loro hobby, il loro momento no e tutto quanto, certo sono tutti e dico tutti incredibilmente belli ma è una cosa che col tempo impari a non notare- lei mi guardò come se le stessi parlando del paradiso
- ok dai quando torno gliene parlo e se loro accettato vieni a cena da noi va bene ?- lei boccheggiò un po in cerca di aria al solo pensiero
- o-o-ok - infine disse arrossendo -ti divertirai- poi suonò la campanella ed entrambe entrammo nella nostra classe, sfortunatamente i nostri banchi erano lontani, ci salutammo e ci promettemmo di mangiare insieme per pranzo.

Io ero seduta al primo banco e mi sentivo le occhiate di tutti che mi trafiggevano come aghi.
-non ha niente di speciale come ha fatto ad entrare negli EXO?-
- è solo un'approfittatrice-
-che fortuna che ha lei gli possiamo chiedere se poi ci fa fare gli autografi di Sehun e Kai ? -

La professoressa entrò , e il chiacchiericcio si spense subito, un altra parola e avrei buttato il banco addosso a quelle oche! per mia grandissima e immensa fortuna la professoressa cominciò immediatamente la lezione e io fui presa da ciò che mi ero persa, dopo 3 ore pregavo tutti gli dei del mondo di farmi uscire da quell'inferno.
Le ore passavano e finalmente arrivò la pausa pranzo, esausta e con la testa che pulsava per il troppo sapere che avevo appena assunto, mi alzai e andai da Ha Na che mi aspettava con il pranzo a sacco, aspetta ! oh no per tutte i santi maccheroni al formaggio lo avevo scordato !

-Cavolo Ha Na ho scordato il pranzo- dissi io stampandomi una cinquina in fronte!
- possiamo dividere il mio se vuoi, non è un problema tanto mia madre ne cucina in abbondanza come se io potessi soffrire la fame!- disse gentilmente e alzando gli occhi al cielo, potevo benissimo chiamare i ragazzi, ma non mi andava di farmi notare più del dovuto così acconsentì.

Passammo la pausa pranzo fuori, era una bella giornata, l'aria era fresca e al sole si stava una meraviglia, il pranzo della mia amica si rivelò più un buffet! C'era da mangiare per almeno 3 persone li! parlammo del più e del meno e io rispondevo a tutte le domande che mi faceva sui miei coinquilini, ah! le Fan e i loro cuccioli! ma io mi sarei comportata nello stesso modo se si fosse trattato di Eminem.
Quando la campana suonò la continuazione delle lezione rientrammo in classe riposate e tranquille, mancavano solo 2 ore e me ne sarei andata.
Le ultime due ore erano di inglese, cosa che a me ovviamente non serviva, così appoggiai la testa sul banco e chiusi gli occhi aspettando che il prof dichiarasse la fine della tortura.

-Emily sveglia dobbiamo andare- aprì gli occhi e la classe era completamente vuota
-Dove sono tutti?- dissi io prendendo lo zaino per metterlo sulle spalle
- beh... qualcuno ti è venuto a prendere.. sono scappati tutti fuori a vedere- spalancai gli occhi, la presi per mano e cominciai a correre verso l'uscita, raggiungemmo i nostri armadietti ci rimettemmo le nostre scarpe alla velocità della luce e uscimmo fuori.

Le ragazze erano tutte al cancello che sghignazzavano e urlavano come ossesse e impedivano ai ragazzi di poter uscire nella loro santa pace, la scena in sè era comunque comica, io e la mia amica cercammo di uscire tra spintoni e urla, quando riuscì ad uscire dalla mandria di mucche in calore, capì per chi urlassero anche se dubbi non ne avevo, appoggiati al nostro van c'erano Chanyeol, Kai, Sehun, Tao e Baekhyun, io restai basita! perchè erano venuti, lo sapevano che era l'ultima cosa che volevo! domani sarei stata ancora più notata di oggi, cercai di nascondermi dietro Ha Na, ma lei mi spinse in avanti facendomi arrivare addosso a Chanyeol.

-OH eccoti piccola!- disse a voce alta, cioè non alta, ma la sua voce beh era quella!
-oh è proprio quello che vorrei dire io- e lo fulminai con lo sguardo, lui ebbe i brividi -andiamocene forza- dissi trascinando per maniche della maglietta Kai e Sehun che flirtavano con le studentesse.

I ragazzi capirono al volo l'antifona e rimasero in silenzio per tutto il viaggio, dovevo schierare Suho dalla mia parte.
Quando finalmente la macchina si fermò, scesi di corsa aprendo la porta che andò a sbattere con un frastuono madornale sul muro, i ragazzi mi seguirono allarmati, sapevano che Suho gli avrebbe fatto una ramanzina di quelle infinite se io mi lamentavo.

-SUHO- dissi urlando quando entrai in salotto dove l'altra metà dei ragazzi era riunita, Chanyeol e company stavano per scappare verso le stanze ma io li trascinai mettendoli davanti al leader.
-Em come è andata a scuo..- si zittì all'istante guardando me infuriata e i colpevoli
-SONO VENUTI A PRENDERMI A SCUOLA! AVEVO CHIESTO DI NON FARLO JESUS ! DOMANI MI ASPETTA L'INFERNO PER COLPA LORO!- urlai indicando i poveri cuccioli che in quel momento immaginai con le code tra le gambe e le orecchie abbassate.
-cosa??- mi disse Suho con gli occhi sgranati, poi si voltò verso gli altri - voi sapevate che ci stavano andando? avevamo detto di non interferire con la scuola, è l'unico posto che le resta per avere la sua vita da normale studentessa!- disse visibilmente arrabbiato
-beh..- iniziò Chen - n-noi gli avevamo detto di non andare.. che lei si sarebbe arriabiata..ehm.. anche tu... ma, ma loro non ci hanno dato ascolto -
Suho si girò verso i 5 ragazzi - ma che diamine vi passa per la testa??- era una domanda retorica immagino
-oh.. cioè noi volevamo vedere la scuola- disse Baek
-io volevo vedere Emily in uniforme- rispose Chanyeol
-Anche io- seguì Tao
- noi volevamo vedere le ragazz.. cioè Emily- aggiunsero Kai e Sehun allo sguardo truce di Kris
-voi potete capire più di chiunque altro cosa passa Emily, anzi no, le occhiatacce, i pettegolezzi e le malignità che dicono su di lei, volete buttarle benzina sul fuoco ??- disse Kris alzandosi in piedi insieme all'altro leader, in tanto i ragazzi seduti nel divano si alzarono e sparirono, sapevano cosa aspettava ai poveri condannati, io li guardai incazzata ma anche riconoscente verso i miei due tutori, presi il mio zaino e me ne andai in camera di Xiumin,aveva promesso che con i compiti mi aiutava lui.

Bussai alla porta - avanti vieni Em- sentì, in tanto da sotto provenivano le urla di Suho, li aveva messi in punizione, gli avrebbe tolto tutti i giochi dell'xbox per due settimane, le urla cessarono quando chiusi la porta dietro di me.
-scusami per il casino- dissi sedendomi vicino a lui nella sedia vicino la scrivania, esasperata, mi portai il ciuffo dietro le orecchie, i miei capelli avevano bisogno di una spuntatina.
-tranquilla non è colpa tua, devono imparare a pensare prima di prendere delle decisioni- mi disse lui con lo sguardo di chi la sapeva lunga -allora da quale materia cominciamo?-
- matematica, poi ho geografia, koreano e inglese in quest'ultima me la posso cavare anche sola- dissi sorridendo e uscendo libri e quaderni dallo zaino.
- bene iniziamo pure- mi sorrise lui

Era circa un ora e mezzo che facevamo i compiti, le spiegazioni di Xiumin erano davvero molto semplici e facili da capire, quando qualcuno bussò alla porta - avanti - disse lui, ad entrare fù il main vocalist dei K, ovvero il nostro cuoco D.O.
-Vi ho portato dei tramezzini per merenda, e del succo di arancia- disse appoggiando il vassoio accanto alla pila di libri
-grazie- dicemmo in sincronia io e Xiumin per poi metterci a ridere.
- ci manca solo inglese e abbiamo finito, così dopo posso levarmi l'uniforme e farmi una doccia- gli dissi sorridendo, ero davvero stanchissima, e ancora non erano iniziate le prove dove avrei dovuto imparare tutte le canzoni e i balli, lì si che sarei morta!
D.O annuì e uscì dalla stanza per farci finire i compiti. Dopo un altra mezz'ora dove io facevo gli esercizi di inglese e Xiumin correggeva i miei compiti, finalmente avevamo finito.
- ok sono perfetti sei bravissima e hai una buona memoria- mi disse lodandomi, lo ringraziai e sistemai i libri nello zaino, lo caricai in spalla e uscì dalla stanza. Presi i vestiti che usavo per stare in casa e mi andai a fare la doccia, la rabbia per l'improvvisata a scuola ancora non era del tutto scemata. Quando fui pulita profumata e vestita scesi in cucina riportando il vassoio vuoto, poi raggiunsi gli altri nel divano, mi sedetti in mezzo Suho e Lay, lontana da Chanyeol che stava seduto in silenzio, nel divano insieme a Tao che veniva consolato da Luhan e Kai, mi arrotolarono nel loro plaid e Suho cominciò ad accarezzarmi i capelli, lui si che sapeva farmi rilassare.

-allora EM, come è andata la giornata a scuola ? è stata interessante ?- mi disse il leader, sorridendomi, oh che carino era come una mamma !
- beh ovviamente ci sono state le occhiate e le chiacchiere ma tutto sommato fino all'uscita- e qui guardai i colpevoli-  è andata bene, mi sono rimessa in pari con il programma - dissi continuando il discorso - ah si, mi sono scordata di farmi il pranzo a sacco, Ha Na lo ha diviso con me, dopo cena lo preparo così domani è già pronto- dissi sentendomi una bambina coccolata dai genitori, gli sorrisi in modo amabile e contenta, poi mi ricordai della promessa fatta alla mia compagna.
- sono felice che ti sia andata bene, beh potevi chiamarmi, te lo avrei fatto portare dal manager così non ci sarebbe stato problema - mi disse Kris seduto accanto a Suho
- ehm.. posso chiedervi una cosa?- dissi girandomi i pollici, avevo paura di restare delusa dalla loro risposta se fosse stato un no, perciò mi preparai mentalmente al duro colpo, loro mi guardarono e io continuai
- c-c'è questa m-mia amica, Ha Na, è una vostra Fan, ed è anche l'unica che mi parla da prima che succedesse tutto, quindi per me è davvero importante, ehm vorrei ringraziarla per tutto, per il fatto di essermi vicina, per i messaggi di incoraggiamento che mi ha fatto e per non avermi abbandonata, perciò a-avevo pensato di invitarla a cena uno di questi giorni, ma solo se a voi sta bene - dissi guardando in basso. Ci fu un momento di silenzio.
-mmmh- disse il Galaxy - sei sicura che non è una sasaeng ? - io dissi di no con la testa - è una ragazza molto dolce e gentile dissi, vuole solo conoscervi e avere i vostri autografi tutto qua, magari passare una giornata e basta ma non è una psicopatico con manie ossessive e possessive - mi affrettai ad aggiungere
- beh se è così- disse Suho guardando Kris annuire - va bene per domani? e portami un foglio così lo autografiamo tutti e glielo porti domani a scuola-
-SIIIII- dissi battendo le mani e saltellando, abbracciai i miei due tutori e andai a prendere un foglio dalla stampante e una penna, quando li trovai tornai saltellando stile Heidi e glielo dieti
- a volte dimentico che hai solo 17 anni- mi disse Lay stirandosi, e firmando dopo i Leader, il foglio passò in mano a tutti i membri e alla fine me lo restituirono completo e tutto scritto con dediche e firme, io lo piegai con cura e lo misi dentro la cover del telefono
-chiamala per dirle che domani sarà qui- mi disse D.O, che stava già sfogliando un libro di ricette per preparare qualcosa di diverso per domani, era raro che avessero degli ospiti a cena.

Io andai in cucina, cercai il suo nome nella rubrica, feci scorrere il dito per attivare la chiamata e aspettai che rispondesse.
- pronto ? qui parla Ha Na- sentì dall'altra parte del telefono
- hey sono io Emily, ho una notizia per te- dissi super entusiasta alla mia amica - siediti e non urlare ok?- sentì un fruscio di coperte
- ok spara- mi disse sicura lei - adesso sono seduta- sorrisi fra me e me
-ok brava bimba.. beh domani... domani sei libera ?-
- ehm si certo non ho impegni, mia madre sarà a casa è il suo giorno libero- rispose perplessa
- beneee.. perchè domani ritornerai con me da scuola sei invitata a cena hanno detto di si!- dissi saltellando come se lei potesse vedermi, sentì un urlo e i gigoli delle molle del letto
-oh scusa credo di aver urlato! davvero cioè sei super sicura ???- mi misi a ridere
- certo che sono sicura! portati dei vestiti di ricambio così non dovrai stare con l'uniforme in casa-
-OMMIODIO grazie Emily ti sono debitrice a vita!!! non ci credo, non vedo l'ora, beh allora vado a scegliere cosa mettermi immediatamente-
- ahaha va bene ok ci vediamo domani a scuola va bene ? ciao Ha Na- mi salutò urlando e io staccai la chiamata

Ripassai in salotto e mi risedetti nel divano, sta volta vicino Chen che mi allargò un braccio e sollevò il Plaid per farmi entrare nel divano, io accettai il posto e mi sistemai comoda.
- Oppa ha detto si, perciò domani la conoscerete, era entusiasta - dissi sorridendo come un ebete
- beh- aggiunse Chen - speriamo che non ci sviene davanti- mi disse Chen ridendo, e io mi unì a lui.
La rabbia se ne era andata totalmente via, ma volevo che Chanyeol capisse quello che aveva fatto perciò non gli parlai.
Stavo ascoltando Chen che cantava con la sua voce limpida e bellissima nel mio orecchio, quando D.O e Lay ci chiamarono per la cena, mi accorsi solo in quel momento della fame immane che avevo, mi sedetti a tavola insieme agli altri ignorando ancora i 5 colpevoli, e mangiai senza fiatare.
Come al solito sasso-carta-forbice decise chi dovesse sparecchiare e pulire i piatti , quella sera fui io a perdere, perciò mentre gli altri scapparono letteralmente, mi occupai dei piatti, stavo lavando l'ultimo bicchiere quando due braccia a me conosciute mi abbracciarono da dietro.

-scusa- sentì la voce profonda del mio ragazzo entrarmi nell'orecchio - scusa davvero, non ignorami per favore.. mi fa stare male- la sua fronte era appoggiata sulla mia spalla, mi asciugai le mani e sospirai
-capisci perchè l'ho fatto? quelle persone, mi ritengono un approfittatrice, una bugiarda, tutti vorrebbero stare al mio posto, mentre io vorrei solo trascorrere la mia vita scolastica senza farmi notare e in assoluta tranquillità, già è difficile farlo quando tutti sanno a che gruppo appartengo, è ancora peggio farlo quando i membri di quel gruppo spuntano davanti a scuola, dove le ragazze sono letteralmente in crisi ormonale per voi, per prendere me!- mi girai dentro il suo abbraccio per guardarlo in viso, aveva gli occhi lucidi, capì che lo avevo ferito davvero e mi sentì morire dentro.
Intrecciai le mie mani alle sue, e feci un altro respiro profondo

- ti perdono, ma promettimi di non venire più, almeno fino a quando non si saranno scordate di me, il che è davvero difficile che lo facciano- gli dissi sorridendo e asciugandogli una lacrima con un bacio
- va bene - mi rispose lui sorridendo in modo debole
- e poi se ci tieni a vedermi in uniforme basta dirmelo che la indosso!- dissi stampandogli un altro bacio all'angolo della bocca, poi sul mento e infine sul naso
Chanyeol mi abbracciò stritolandomi - non volevo farti arrabbiare davvero - io ricambiai l'abbraccio alzando la testa e poggiando il mento sul suo petto
- lo so, e io non volevo farti stare male, pace ??- dissi facendo la faccia da cucciola e facendolo scoppiare a ridere - pace- confermò lui
Mi alzai in punta di piedi per baciarlo, lui abbassò la testa e ricambiò il bacio, restammo abbracciati per un po, poi tornammo dagli altri.

-ragazzi vi do la buonanotte, vado a dormire che sono stanca... ah si per gli altri 4 siete perdonati, ma non dovete più venire intesi?- guardai in particolar modo Kai e Sehun che erano i più giovani e avevano gli ormoni più scatenati, i colpevoli annuirono, soddisfatta diedi la buonanotte a tutti, e con Chanyeol mi avviai per la mia stanza, volevo stare un po con lui, entrammo nella stanza e chiudemmo la porta, lo tirai per la mano sul letto e ci sdraiammo faccia a faccia.
-Dormi con me ?- lui alzò un sopracciglio - cioè dormire solo dormire - dissi io dandogli un morso nel braccio - non pensare male, i-io.. non credo di essere del tutto pronta p-per q-quello..- lui si mise a ridere e mi accarezzò il viso diventato viola melanzana.
-si avevo capito, va bene allora andiamo sotto le coperte e dormiamo- mi disse sorridendo come un ebete, ci tirammo su le coperte, lui mi abbracciò, io nascosi il viso nell'incavo del suo collo, adoro il suo profumo, era un misto di menta e fiori freschi, chiusi gli occhi e mi addormentai profondamente. ( CONTINUA)

HELLO MY FRIEEEEENDS! COME VA ?? SPERO VI STIA PIACENDO LA STORIA, TRA POCO INIZIERA' LA PARTE BELLA DEI CONCERTI E DELLE PROVE, MA NON SCORDIAMOCI DEL NOSTRO ODIATO JIN!! SI FARA' VIVO PRIMA CHE VE NE RENDIATE CONTO!! PER FAVORE RECENSITEEE <3 

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Capitolo 18
*** capitolo 17 ***


 La mattina seguente mi svegliai con un caldo manco fosse piena estate, aprì lentamente gli occhi e dopo un paio di secondi misi a fuoco, il viso di Chanyeol era a pochi centimetri dal mio, la stanza sarebbe stata in perfetto silenzio, se non fosse per il lieve russare del mio scaldino personale, non dava fastidio, sembrava quasi come se un gatto ti stesse facendo le fusa, il suo corpo era attorcigliato al mio insieme alle coperte, ci misi un paio di minuti buoni per districarmi da quell'ammasso facendo attenzione a non svegliare il grattacielo. Guardai l'orologio, mancavano ancora dieci minuti alla sveglia, la disattivai così non avrebbe suonato, mi sedetti un attimo ad ammirare il viso angelico del mio ragazzo, sembrava un bambino, gli diedi un veloce bacio in fronte, presi lo zaino, l'uniforme e andai in bagno a cambiarmi. Quando fui pronta scesi in cucina, dove trovai un biglietto, dei toast pronti e il mio pranzo a sacco, addentai la mia colazione e presi il bigliettino per leggerlo, sorrisi era da parte di D.O

" BUONGIORNO EMILY,

PASSA UNA BUONA GIORNATA E STUDIA

ASPETTIAMO IL TUO RITORNO CON LA TUA AMICA

UN ABBRACCIO D.O"

Che sia benedetto! misi tutto nello zaino, scrissi un post it di tutta premura ricordando a D.O e Suho di schiavizzare i ragazzi e rendere quella casa così pulita da farla brillare e dopo corsi in macchina che puntualmente mi aspettava fuori, durante il tragitto mandai il buongiorno su Line a Kat, e poi lasciai vagare la mia mente in giro per la citt&àgrave;.
Arrivata a scuola, ringraziai l'autista, e con gli sguardi di tutti e quando dico tutti, intendo pure i cani, addosso, mi avviai verso l'unica persona in grado di capirmi.

"Ha Na" urlai sventolando la mano per farmi vedere, non che ce ne fosse bisogno, visto che tendevano a evitarmi manco avessi la peste.
"Omo, Emily non ti avevo vista sai? " disse lei sarcasticamente e ci mettemmo a ridere
" come ti senti? nervosa per oggi?"
" beh, u-un po" ammise, diventando di tutte le tonalità esistenti di rosso
" tranquilla sono ragazzi apposto" le diedi una pacca nella spalla e mi ricordai degli autografi " ah ecco ho una cosa per te " gli sorrisi e uscì il foglio piegato dalla cover

L'urlo che seguì dopo fu così forte, che un tale li vicino venne a vedere se qualcuno era stato ucciso o aggredito, Ha Na mi saltò addosso e cominciò a stamparmi baci su tutto il viso, io ricambiai l'abbraccio ridendo.

" è solo un autografo, pensa che oggi ci passerai tutta la giornata, è un modo per dirti grazie di tutto e loro ne sono entusiasti"

La mia amica stava per rispondere ma la campanella ci riportò alla realtà così ci avviammo in classe dove ci aspettavano 5 lunghe ore di lezione.
Finalmente la campanella riuscì a far entrare le anime degli alunni in corpo giusto in tempo per la pausa pranzo, che io puntualmente passai con Ha Na che sempre puntualmente mi tartassò di domande, quando soddisfatta smise di parlare mi venne una piccola curiosità da chiederle.

" ma senti, una cosa non ho ancora capito, ma chi è il tuo bias o come si dice ?" lei quasi non si strozzò con il riso e mi lanciò uno sguardo truce.
" facile, Lay " io la guardai con curiosità e lei continuò " beh semplicemente è perfetto! il modo in cui balla, in cui canta, è sexy anche quando respira solamente oddio spero di non svenirgli davanti " sta volta io mi strozzai con il cibo, i ragazzi si erano preparati mentalmente anche a questo.
Finemmo il nostro pranzo e tornammo in classe per le ultime ore, poi finalmente saremmo state libere.

"Dai Ha Na muoviti la macchina è già qui!! " mi lamentai io tirandola per la manica verso la macchina, le era salito il panico,il suo sogno stava diventando realtà troppo velocemente
"m-ma h-ho ancora l'u-uni.."
" ti cambi a casa" dissi io terminando la frase e buttandola di peso nel van.

 Sospirando mi sedetti vicino a lei, presi l'auricolare e l'ipod sperando che un pò di musica diversa dal solito l'avrebbe calmata. L'effetto di Eminem fu quasi immediato, e lei riuscì a godersi il viaggio tranquilla, ballando a volte con me e ridendo.  FINALMENTE SANTO EMINEM E CHI LO HA FATTO NASCERE !
Arrivammo dopo 15 minuti di viaggio, scesi prima io e poi Ha Na, mentre chiudevo lo sportello con la coda dell'occhio intravidi qualcuno che ci guardava dall'altro lato della strada, ma quando alzai lo sguardo non c'era nessuno, me lo sarò immaginato.
Presi le chiavi dalla sacca dello zaino e aprì la porta, entrammo in silenzio, lei perchè era imbarazzata, io perchè avevo paura di come avrei trovato la casa.
La presi per mano e la portai in salotto, dove 11 ragazzi, cuoco mancante per ovvie ragioni, erano seduti nei divani guardando un anime dove le persone venivano mangiate dai giganti, sospirai e chiamai l'attenzioni degli idioti.

" ehm ragazzi questa è Ha Na, la ragazza di cui vi ho parlato " COMPORTATEVI BENE gridai nella mia mente, avevo paura che l'avrebbero terrorizzata.
Ha Na fece un inchino educato " g-grazie per avermi invitato a casa v-vostra" e si inchinò nuovamente
Suho ovviamente, le strinse la mano e la guidò per presentare gli altri, non che avessero bisogno di presentazioni, era solo formalità, in mano di Mamma Exo potevo stare tranquilla , perciò sgattaiolai in cucina.
Trovai D.O a preparare un dolce, sorrisi tra me e me, gli soffiai in un orecchio per farlo spaventare, per mia grande fortuna mi allontanai in tempo prima che una padella mi arrivasse dritta in faccia.

"oh, sei tu scusa di solito i ragazzi, li odio quando fanno così, ma comunque sei qui, la tua amica e con i ragazzi ? " mi disse sorridendo mentre trasportava il cheese cake in frigo, io annuì e lo ringraziai per il pranzo e la colazione, pregandolo che non ce ne fosse bisogno che ogni mattina si svegliava presto per far mangiare solo me, che avrei provveduto da sola, lui per tutta risposta mi macchiò il naso di crema, e se ne andò. Non mi avrebbe dato retta.
Dopo aver pulito il viso dalla crema, ripassai dai ragazzi e dalla mia amica, la stavano pregando per qualcosa di cui non avevo sentito la domanda, io mi sedetti vicino a Chanyeol e Tao, il mio ragazzo - di cui ancora non mi sentivo di parlarne con Ha Na- mi diete un bacio nella testa, mentre il cucciolo di panda pregava suo padre Galaxy per avere la risposta dalla mia amica rossa in viso alla misteriosa domanda.

" le hanno domandato qual'è il suo bias ma non lo vuole dire " disse la torre accanto a me sorridendo,  lo colpì giocosamente " io lo so" gli dissi, e gli si illuminarono gli occhi , mi misi a ridere.
" non sei tu non montarti " lui finse di mettere il broncio e mi chiese chi fosse, nel frattempo Ha Na stava prendendo varie sfumature, giuro di aver visto l'arcobaleno nel suo viso.
" dai ragazzi basta che vi importa ? " dissi in difesa, ma 12 occhiate truci mi fulminarono sul posto.
" è" iniziò Chen
"di" continuò Baek
" vitale" aggiunse Tao
"importanza" finì Kai
Mi misi a ridere, potevano sembrare dei bambini a volte, " Ha Na posso dirglielo io così ti lasciano in pace e andiamo a cambiarci ? "
Lei sbarrò un attimo gli occhi ma poi mimò di si con la testa.
" ok bene rullo di tamburi" e Chanyeol mi prese sul serio imitandoli " LAY" urlai, indicando il ragazzo seduto proprio accanto a lei. Lui sorrise soddisfatto e la strinse in un abbraccio mentre gli altri ad uno ad uno diedero una cozzata al povero malcapitato sussurandogli di tanto in tanto " fortunato" , Ha Na era diventata un pomodoro, non succedeva tutti i giorni di essere abbracciata dal proprio bias, io ridendo la presi per mano e gli mostrai la casa, poi finito il giro turistico andammo in camera mia a cambiarci.
Ha Na mise un paio di jeans chiari stretti e una maglietta con un fiocchetto dietro, era davvero carina, ma sapevo che comunque era per fare colpo sui ragazzi, io me la ridevo sotto i baffi, presi la gonnellina e la felpa che mettevo per stare in casa e pronte riscendemmo dagli altri.
Ci mettemmo a giocare a Just Dance, tra balli e chiacchiere, io e la mia amica sfidammo Kai e Lay a ballare, ma ovviamente non si possono battere i main dancer che ottennero punteggio massimo, noi perdemmo per poco, così mentre i ragazzi decidevano la penitenza per noi, io e Ha Na andammo in cucina a farci un tramezzino

" allora che te ne pare dei ragazzi ?" chiesi addentando il mio minuscolo panino
" Sono fantastici" rispose con le stelline agli occhi " sono come ragazzi qualsiasi, cioè più belli degli dei stessi, mi sto divertendo tantissimo!!" aggiunse saltellando e mangiando.

Preparammo dei tramezzini anche per i ragazzi, 4 a testa ovviamente, avevano un pozzo invece dello stomaco, e li mettemmo nel tavolino davanti al divano ma tempo di un occhiata era già vuoto.

" beh abbiamo deciso quale penitenza farvi fare, e siccome siete ragazze non possiamo farvi fare qualcosa di troppo crudele" disse Kai godendosi l'attesa.
" spara" gli dissi io super convinta, cercando di non sembrare preoccupata, Ha Na accanto a me sorrideva stringendosi la maglietta.
"dovete esibirmi con Gwiyomi mentre vi facciamo un video che ovviamente verrà pubblicato " continuò Lay ridendo con le lacrime
"che ? " disse Ha Na
" cosa ? " aggiunsi sconvolta
" ragazzi mettetevi comodi e godetevi lo spettacolo" Chanyeol e Tao andarono a prendere un pacco di Pop Corn.

Ricordavo la canzone e il ballo ma era abbastanza imbarazzante. Guardai la mia amica e sospirai. " ok mettete la musica " dissi senza esitare.
Quando il ritornello prese a cantare io e Ha Na iniziammo a ballare con la faccia che somigliava metà ad una melanzana e metà ad un pomodoro.
Finito il nostro piccolo show con tanto di applausi e inchini io mi nascosi tra Kris che mi accarezzò la testa e Chen che cercava di non ridere troppo, mentre Ha si andò a nascondere tra Suho e Luhan. Passato l'imbarazzo della canzone decidemmo di guardare un film, mentre il nostro perfetto cuoco andava a preparare la cena, quel giorno per fortuna non avevamo compiti da fare, così rilassate e coccolate dai ragazzi ci godemmo il film, era una commedia romantica, io e Ha piangevamo come fontane, seguite da Tao, Xiumin, Kris e Baek, Lay russava appoggiato alle gambe della mia amica, Chanyeol, Kai e Sehun mangiavano Pop Corn a non finire, mentre Chen li tirava a Luhan e Suho cercando di mantenerli svegli. Finito il film, D.O ci disse che la cena era pronta, così andammo a cena.
Aveva preparato per un esercito!! un coro di  "woow" e " ooh si " si levò in aria e dopo aver preso posto iniziammo a mangiare come se non ci fosse un domani.
La tavola era allegra, i ragazzi si divertivano e Ha Na era super contenta, quando il mio telefono cominciò a squillare

"scusate" mormorai e cambiai stanza per rispondere, era in anonimo.
"si qui parla Emily" dissi ma dall'altra parte nessuno rispondeva. " chi è?" ma niente, mi seccai e staccai la chiamata. SCHERZI IDIOTI.

"era qualcuno in vena di scherzi " dissi sedendomi al mio posto " maaaa comunque" cominciai a dire con aria innocente rialzandomi e andando verso la mia amica, che feci alzare
" beeeh io e Ha Na .... siamoinsalotto" dissi tutto d'un fiato, scappando e tirandola, sarebbe toccato a loro sparecchiare,io me ne tirai fuori.

Quando i ragazzi finirono erano le 22, tra poco avrei riaccompagnato Ha Na a casa, così invece di perdere tempo a giocare i ragazzi esaudivano le richieste della loro fan, che poi si rivelarono essere del tipo Lay che ballava con Kai e Sehun, poi Baek, Luhan, D.O e Chen che cantavano e una foto insieme al gruppo.
Felice e esausta prese il suo zaino, ringraziò mille volte i ragazzi, e uscimmo fuori nella notte, i ragazzi non se la fidavano a mandarmi sola, ma lei stava a 10 minuti da li, non c'era nessun pericolo.
La lasciai a casa e girai per tornare nella mia, faceva un freddo immane, e il mio telefono cominciò a squillare di nuovo, " anonimo" dissi fra me e me, ma risposi lo stesso.
 "si? " dissi
" ciao Emily" rispose una voce rauca e agghiacciante dall'altra parte del telefono
" c-chi sei ? "
" ma come " si mise a ridere,la sua risata mi provocava un senso di nausa " non ti ricordi più del tuo patrigno ? " e rise ancora.
" Jin" presi una pausa " cosa vuoi ? ti stanno cercando in molti sai posso aiutarli se voglio " dissi ma non con convinzione nella voce, e lui se ne accorse
" piccola , piccola Emily, non dire cose brutte, potresti farmi arrabbiare, e sai, potrei perdere la pazienza e fare del male a chi tieni " io trattenni il respiro.
" T-TU n-non toccherai nessuno " la mia voce, il mio corpo, tutto tremava.
" allora sarà semplice, dovrai ubbidirmi, dirai ai ragazzi che hai fatto pace con tua madre, così non si insospettiranno per le chiamate hai capito ? "
" s-si " risposi io
" bene, non avvertirai nessuno, carabinieri, polizia, npon ne parlerai con la tua amica, ne con i professori "
" si va bene "
" se farai ciò che dico e sarai brava non toccherò nessuno, ma ora ti lascio mi farò sentire presto, al prossimo incontro allora, a si, molto bella la tua gonnellina"

Io mi girai, spaventata, era qui, mi vedeva, girai più volte lo sguardo ma non vidi nessuno, cominciai a correre verso casa.
Ma una volta arrivata dovetti riprendere l'autocontrollo di me stessa " fa finta di niente, fa finta di niente " mi dissi mille volte mentalmente, e quando mi calmai a sufficienza entrai.
Chanyeol era rimasto ad aspettarmi, gli altri erano andati a letto.
" hey sei tornata aspettavo te" mi disse stringendomi, poggiò un lieve bacio nella mia testa e mi sorrise, io ricambiai
" andiamo a letto?dormi con me ?" e incrociai le nostre dita
" certo " mi prese di peso come se fossi una principessa, e tra le mie risate e lamenti, ci andammo a sdraiare nel mio letto, era diventata una normalità per me averlo la notte che mi stringeva. Era stanca, spaventata e confusa, non ci misi molto a scivolare in un sonno pieno di incubi.

Quando mi svegliai era ancora notte, guardai la sveglia per sapere che ore erano, le 3, non avevo dormito molto, ero sudata e più stanca di prima, cosi andai a farmi una doccia scaccia pensieri. Mi rilassai e una volta pulita e rilassata tornai tra le braccia di Chanyeol, che si sveglio.
" mmmh è già ora ? " mugugnò nel sonno, lo baciai e gli dissi di dormire, mi infossai nell'incavo del suo collo e chiusi gli occhi.
Non molto dopo la sveglia suonò facendo spaventare sia me che il mio ragazzo, ormai più che sveglia, mi alzai e andai a prendere l'uniforme
" che fai?" mi domandò Chan, era adorabile, tutti i capelli erano scompigliati e la maglietta tutta storta.
" mi vesto devo andare a scuola " risposi io, levandomi la maglietta.
" mmmh Suho è stupido" io lo guardai perplessa " oggi niente scuola abbiamo le foto per far conoscere il gruppo con un membro in più, se lo sarà scordato, vieni a letto ancora è presto"
Almeno non avrei passato 8 lunghe e noiose ore in un banco, Mi rimisi la maglietta e mi sdraia di nuovo, ma non avevo sonno, perciò mi limitai a fissare Chanyeol, stampandogli baci di tanto in tanto. Alla fine mi alzai e andai a fare colazione, a tavola trovai già diciamo svegli Luhan, Suho, D.O e Xiumin , mi sedetti e addentai un toast con il burro sottratto al povero Leader

" Emily ho scordato di dirtelo ieri, ma se sei qui te lo avrà detto Chan giusto ?" annuì e continuai a mangiare, pian piano gli altri membri scesero a fare colazione , mancava solo Lay, che come sempre passava le sue ore a dormire.

" vado a svegliarlo" dissi alzandomi da tavola e dirigendomi nella sua stanza.
" Lay oppa sveglia che tra poco dobbiamo andare " dissi a bassa voce
" no voglio stare con gli unicorni" mi rispose lui girandosi e dandomi la schiena
" dai oppa facciamo tardi" gli dissi pregandolo
" nooooo " e si coprì con il cuscino, cavolo che testa dura, ok dovevo traumatizzarlo
" sai Lay oppa... il re degli unicorni mi ha detto che a lui non piacciono le persone non puntuali, ne quelle che dormono troppo, dice che non ti farà mai galoppare se non ti svegli " l'effetto fu immediato, non se lo fece ripetere due volte e scese direttamente pronto, pulito e profumato, i ragazzi mi guardarono quasi con ammirazione.

Finalmente eravamo tutti pronti, prendemmo posto nei due van e ci avviammo verso lo studio fotografico.
Arrivammo con 5 minuti di ritardo perchè c'era confusione per strada, gli altri ridevano perchè lay si lamentava che gli unirconi non avrebbero più voluto giocare con lui, poverino l'ho traumatizzato davvero troppo.
Lo era abbastanza grande da contenere comodamente noi 13 più il manager e tutto lo staf a disposizione, come sempre ci presentammo e dopo i saluti ci avviammo verso i camerini, ci truccarono e acconciarono, a me decisero di tirarmi indietro i capelli e legarmeli in una coda di cavallo, i vestiti erano tutti uguali, pantaloni stretti canottiera bianca e giacca nera di sopra, l'unica differenza è che io avevo la gonna lunga fino a metà coscia.
Le foto si dividevano in due sezioni, quelle in gruppo e quelle individuali, iniziammo con le individuali, fecero iniziare me per prima perchè ero l'unica femmina, mi dissero come dovevo posare e cominciarono a scattare, dopo aver finito con con tutti e 13 passammo a quelle di gruppo, che sarebbero state con lo stesso abbigliamento delle individuali, e poi con uno stile più da tempo libero, mi posizionarono al centro, con i K a destra e gli M a sinistra, dopo ci mischiarono, per le prime foto avevamo delle pose da seguire, ubbidienti e pazienti, posammo per come si aspettavano e poi andammo a cambiarci, i vestiti questa volta erano tutti differenti, io avevo un paio di jeans strappati e una maglietta monospalla, i capelli sempre legati ma il trucco meno pesante, ritornammo sul set e ci dissero di essere naturali, così Chanyeol pensò bene di prendermi in braccio, queste foto furono abbastanza divertenti, ci mettemmo a giocare, a scherzare fra di noi, a fare le pose più bizzarre che potevano esserci, seduti, in piedi, in braccio, dopo 2 ore di pose e flash avevamo finito, ci fecero vedere alcune foto, e abbastanza soddisfatti andammo a cambiarci per tornare a casa.

" Emily " mi chiamarono in coro Kris e Suho,
" si?" risposi
" abbiamo chiamato la scuola, per ora hai un congedo temporaneo, tra 3 settimane ci sarà il concerto a Hong Kong e devi imparare le canzoni e le coreografie " mi disse il Galaxy in tutta la sua altezza
" ma di solito non ci vanno solo gli M in cina ?" risposi io in tutta la mia ignoranza sugli Exo
" non sempre " mi rispose sorridendo Suho
" ah va bene e quando iniziamo ? "
" oggi pomeriggio" risposero di nuovo in coro e scoppiando a ridere.
"ok allora torniamo per pranzare e andiamo, devo mettermi una tuta comoda per ballare"

Durante il tragitto ci fermammo per comprare qualcosa di veloce da mangiare, così avremmo iniziato prima le prove.
Mi spiegarono che per le coreografie mi avrebbero insegnato Kai, Sehun, Lay e Xiumin, mentre per le canzoni ci avrebbero pensato D.O, Baek, Chen e Luhan, per il cinese invece Kris e Tao, mentre Suho e il mio ragazzo avrebbero solo supervisionato le " lezioni".
Andai a cambiarmi, mi misi un pantalone largo, morbido e comodo e una maglietta presa a Chanyeol legata sul fianco, quando fui pronta ci avviammo verso le sale prove.

" con cosa iniziamo ??" dissi io già esausta al solo pensiero
" ballo ovviamente " rispose Sehun che già rideva per le molteplici prese in giro che avrebbe potuto farmi.
" oook ma non voglio nessuno a guardarmi " e mi girai verso i restanti ragazzi il cui sorriso si spense alle mie parole

Kai e Lay buttarono fuori tutti tranne Suho, ma lui non mi preoccupava era abbastanza maturo, mi fecero ascoltare la base di History, e dopo cominciarono a spiegarmi i passi, per loro grande fortuna facevo ballo da una vita per cui non vi furono troppi intoppi, memorizzai abbastanza in fretta la coreografia e dopo mezz'ora la provammo con la base, ed una era fatta. Passammo poi a Mama, e Growl, dopo 3 ore a ripeterle tutte almeno queste 4 erano perfette. Esausta, e sudata seguì Suho verso l'altra sala, quella di canto, quando entrai qualcosa attirò la mia attenzione, UN BELLISSIMO DIVANO, correndo sotto gli sguardi perplessi degli altri, ci saltai sopra e mi sdraiai più viva che morta, Baek cominciò a ridere insieme a Chen

" tranquilla oggi non ti faremo cantare, dovrai solo memorizzare le canzoni, le tue parti e quelle degli altri, così da essere pronta quando arriverà il tuo turno, ma prima di farlo dobbiamo testare comunque la tua voce, vedere fino a dove puoi arrivare, non è difficile ti aiuterò io " mi disse con calma D.O e poi mi sorrise
" v-va bene" dissi io sospirando e mi alzai

D.O si mise davanti a me, cominciò con la prima nota bassa, lo imitai, con quelle basse, la mia voce non arrivò fino alla fine, Luhan prendeva appunti, poi passammo a quelle alte e acute fino a quando la mia voce non arrivò a cantarle.

" perfetto, hai una bella voce" mi disse Luhan sorridendo
" ora dobbiamo darti i testi e le tue parti" disse Baek e si riunì con gli altri, dopo un 20 minuti mi passarono una valanga di fogli, le scritte rosse era dove dovevo cantare io, c'erano sia i testi in coreano che in cinese.

" per oggi è tutto Emily, domani mattina inizi il cinese con Tao e Kris " mi disse dandomi delle pacche sulla schiena il Leader dei K, io annuì.

Andai in bagno per lavarmi il viso, quando il mio telefono squillò " anonimo " JIN!! risposi, era inutile ignorarlo, avrebbe peggiorato le cose

" ciao cara Emily " disse la solita voce rauca e glaciale
" che vuoi?" risposi secca
" oh oh qualcuno è di cattivo umore, non ti avevo detto di fare la brava ? " sospirai
" sto facendo ciò che dici infatti "
"l'educazione prima di tutto, ricominciamo, ciao Emily, bada a non dire il mio nome chiamami mamma"
" ciao mamma " dissi, spingendo per dentro le lacrime che minacciavano di uscire
" brava, ti stai divertendo a giocare alla piccola star con i tuoi amichetti ?" disse con sarcasmo e disprezzo
" lasciali fuori" dissi con più disprezzo di lui, ma lui si mise a ridere
" stavo pensando ad un incontro, non accetto un no ovviamente, se ci tieni alla pelle dei tuoi cari, ti farò sapere il giorno, l'ora e il posto " la sua voce era divertita, a me faceva salire solo il vomito
" o-ok"
" non dirlo a nessuno, non provare a chiamare nessuno, saprò se lo farai arrivederci piccola Em " e staccò la chiamata

Si formò una voragine enorme nel petto, tutto era nero, tutto era freddo, non c'era una via d'uscita, dovevo trovare il modo, dovevo per forza, non volevo morire per mano sua.
Credo di essere caduta a terra ad un certo punto, perchè sotto di me c'era qualcosa di duro e freddo, un odore pungente di detersivo mi pungeva le narici, poi non seppì più niente.

-----------------

Erano passati 15 maledettissimi minuti, Emily non si vedeva in giro, il telefono squillava ma nessuno rispondeva, si era persa ? in fondo la struttura era abbastanza grande, anche io all'inizio mi perdevo con Baek, dovevo stare tranquillo, ma i miei sensi dicevano tutt'altro.

" ok ragazzi dividiamoci! Kai vieni con me, gli altri controllate tutti i piani e tutte le stanze " per una volta i ragazzi erano d'accordo con me.
" Chanyeol non correre aspettami " mi urlava il Main dancer correndomi dietro, cominciammo a guardare tutte le stanze, ma di Emily non c'era traccia, poi un telefono squillò

" si qui parla Kai, COSA ?? arriviamo " chiuse la chiamata " l'hanno trovata, è svenuta nel bagno di sot...ASPETTAMI"

Iniziai a correre giù per le scale, verso il bagno femminile, i ragazzi erano già li, Emily era poggiata sulle gambe di Kris che le bagnava il viso, era pallida, mi avvicinai e gli accarezzai i capelli

" EMILY DANNAZIONE SVEGLIATI" urlai

------------------

Sentivo qualcosa di umido in viso, qualcosa di tiepido, e qualcosa di morbido sotto la mia testa, poi una voce, qualcuno mi chiamava, qualcuno mi sgridava

" EMILY DANNAZIONE SVEGLIATI"

Volevo dirgli che ero sveglia, ma la mia voce non voleva uscire, non ci riusciva, cercai la mia mano, e provai a muoverla, un dito, due dita, aprì e chiudi

" si sta muovendo" disse qualcuno sospirando, la sua voce era bellissima, mi ricordava l'estate, l'allegria e il calore, decisi che quella voce mi piaceva.

Perchè era buio? cercai gli occhi e li trovai, aaah erano chiusi, risi nella mia mente, dai proviamo ad aprirli, piano piano cominciai ad alzare le palpebre, cavolo erano pesanti eh! poi finalmente ci riuscì, una luce forte mi abbagliò all'inizio, ma poi andò ad affievolirsi appena misi a fuoco.
Ricordai, dopo la chiamata avevo perso i sensi. Provai ad alzarmi per mettermi seduta, qualcuno dietro di me mi aiutò tenendomi per i fianchi.

"PICCOLA" mi disse Chanyeol " come ti senti? cosa è successo? " mi disse baciandomi la fronte e stringendomi in un abbraccio caldo e morbido
"i-io, sono venuta per lavarmi il viso p-poi..." non potevo dire loro la verità " poi m-mia madre mi ha chiamato, c-credo che sia solo stanchezza, voglio tornare a casa" dissi mentre le lacrime cominciavano a scendere
Chanyeol mi aiutò ad alzarmi e mi portò in macchina, appoggiai la mia testa sulla sua spalla e chiusi gli occhi.
Qualcuno mi prese di peso, sentì una rumori di chiavi, poi passi, non avevo voglia di aprire gli occhi, poi qualcosa di morbido toccò il mio corpo e io ricaddi di nuovo nel sonno profondo.

Mi trovavo in una casa illuminata da un camino, conoscevo quella casa, l'avevo vista da qualche parte.
" ok vado a preparare il bagno", mi girai, un uomo alto, con i capelli ramati, si avviò verso una stanza, dalle parole intuì fosse il bagno

 Guardai la donna seduta sul divano,era bellissima, i capelli castani mossi che scendevano lungo il collo, gli occhi dello stesso colore dell'uomo di prima, ma io la conoscevo, nelle mani si rigirava un pezzo di carta, poi come se avesse capito il segreto che nascondeva con una velocità non umana si alzò andando davanti la libreria e prendendo un libro senza nemmeno stare a cercare, mi avvicinai, c'era una pagina strappata, lei avvicinò la parte mancante, e poi girò pagina, nel libro vi erano scritte delle istruzioni, un nome e un indirizzo, dopodichè bruciò il libro.

Mi svegliai come se qualcuno mi avesse dato la risposta a tutte le mie domanda, in quel momento amai Kat che anni fa mi costrinse a vedermi 10 volte tutta la saga di twilight ! ora sapevo che dovevo fare e come farlo.
Passai una mano nei capelli e presi il telefono per vedere l'ora, erano quasi le 2 del mattino, ma non fu l'ora ad attirare la mia attenzione, c'era un messaggio, da un numero sconosciuto.

" Domani notte, alle 3:00
Fatti trovare al parco
panchina n° 5
non vedo l'ora
mamma."

(SALVEEEEEE <3 SCUSATE SE NON AGGIORNO SEMPRE!! PERDONATEMI! COMUNQUE LA MIA ADORABILE GEMELLA MI HA DATO UN LAMPO DI GENIO, COSI' HO DECISO DI CAMBIARE UN BEL PO LA STORIA, COMUNQUE SPERO CHE IL CAPITOLO VI PIACCIA, SONO ENTUSIASTA DEL PROGETTO CHE HO IN MENTE, NON VI FACCIO SPOILER, CONTINUATE A LEGGERE CI SARANNO MOLTE SORPRESE
BACI EMILY <3) 

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Capitolo 19
*** 18 PARTE PRIMA ***


 Avrei detto ai ragazzi che dormivo da Ha Na, così non avrebbero sentito se uscivo di notte, guardai Chanyeol dormire, lui era la mia unica e ultima speranza si uscirne viva da questa faccenda, presi il suo telefono, impostai la sveglia per le 21:00 e gli diedi il nome " vai in stanza Emily" , così quando la sveglià avrebbe suonato lui lo avrebbe letto, ne impostai un altra " controlla dentro il libro di matematica" per 10 minuti dopo, riposai il suo telefono dove era, mi alzai e strappai un pezzo di foglio dal quaderno, presi una penna e cominciai a scrivere, il piano era semplice, e con tutta me stessa pregai che facesse passo passo ciò che gli chiedevo, quando iniziai a scrivere le lacrime cominciarono a scendere, avevo paura, una maledettissima e dannata paura, ma non potevo farmi battere, dovevo combattere.

" Ciao Amore mio, ti starai chiedendo il perchè di tutto questo, beh siediti e non ti aggitare, non urlare e non dirlo a nessuno finchè non te lo dirò io, Jin mi ha cercata, mi controlla, non posso avvertire nessuno, lui lo verrebbe a sapere, sta notte andrò a incontrarlo, ma tu devi aiutarmi, quandò finirai di leggere, usa il tuo telefono, chiama i carabinieri e la polizia, digli che sai dove trovarlo e a che ora, alle 3, al parco principale, panchina numero 5, ma digli che ci sono io nel mezzo e con una mossa sbagliata rischierebbero di far saltare tutto, digli di farsi trovare in incognito, di recitare e di non destare sospetti, cercherò di tenerlo il più possibile lì, per favore spiegagli tutto e mantieni la calma, non fare di testa tua, non uscire, non cercarmi, ti amo Emily. "

Lo rilessi un altra volta, lo piegai e lo misi al centro del libro, mi alzai, e preparai il mio zaino della scuola, ci misi dentro dei vestiti pesanti, e lo spray al peperoncino che mi aveva comprato settimane prima Suho, risi quel giorno quando me lo diede, ma ora l'idea di usarlo mi metteva ansia, era la mia unica arma. posai lo zaino accanto alla porta, diedi un bacio a Chan, e scesi a fare colazione, sta mattina avremmo avuto le prove di canto, anche se l'idea di cantare su un palco con i miei dodici ragazzi mi sembrava ormai una possibilità lontana e troppo ottimistica.
Non c'era nessuno in cucina e mi ricordai che mi ero alzata troppo presto, dannazione erano ancora le 4. Seccata per la mancanza di sonno cominciai a cucinare la colazione per i ragazzi, sta mattina avrebbero assaggiato la classica colazione americana, toast, pancetta ( solo per loro) e uova, mi presi il mio tempo, cucinai lentamente, stando attenta a non bruciare niente, quando finalmente finì erano le 6, apparecchiai la tavola, misi il succo d'arancia nei 13 bicchieri, e corsi a svegliarli , prima andai da Chanyeol, che dopo 2 minuti si arrese e scese a tavola, poi passai dai leader, che si alzarono subito e raggiunsero il grattacielo in salotto, i più difficili da convincere ad alzarsi furono, Kai, Sehun, Lay, Tao e Baek, che dopo varie minacce e suppliche si alzarono e strisciando andarono a mangiare.
Mi sedetti tra Chanyeol e Luhan e cominciai a mangiare le mie uova e i miei toast, ai ragazzi la colazione piacque e mi chiesero di rifarla domani, io cercai di non pensare che forse domani non ci sarei stata, degludì il nodo in gola, scacciai i pensieri e sorrisi dicendo che ci avrei pensato io. Dopo un ora e mezza eravamo tutti pronti per andare alla SM.
Il viaggio fu stranamente tranquillo, così approfittai per parlare.

- ehm Suho- dissi guardando un punto fisso dietro di lui
-si ?- mi sorrise
-Ha Na.. mi ha invitata sta sera a dormire da lei, visto..visto che sono assente da scuola e non ci possiamo vedere.. se per te va bene vorrei dirgli si, e domani mattina ci vediamo direttamente in sala prove- dissi cercando di risultare il più convincente possibile, lui mi sorrise e mi disse semplicemente che era una buona idea e di non fare tardi per le prova la mattina successiva.

Le prove di canto non furono così dure come quelle di ballo, ma mi tennero comunque la mente occupata, Baek mi aiutava se sbagliavo pronuncia, D.O se sbagliavo intonazione e Luhan con la pronuncia cinese. Le prove ci tennero occupate tutta la mattina e dopo pranzo potemmo ritornare a casa. Stanchi, sudati  e con la voglia di stare un ora sotto la doccia, ci fu la guerra per accapararsi il bagno per primo, Kris gli fece lo sgambetto a Tao che cadde, Lay inciampò sul povero panda andando a dare una craniata a Suho che cominciò a urlare, Sehun correndo inciampò anche lui sul panda e si aggrappò ai pantaloni di Chanyeol che caddero insieme ai boxer, Kai cominciò a ridere insieme a Luhan e si scordarono della doccia, Baek faceva a sasso-carta-forbice con Chen e Xiumin, così io e D.O vincemmo la prima doccia scappando di soppiatto. Quando chiusi la porta i restanti cominciarono a imprecare contro di me e il main vocalist, io me la ridevo alla vista del massacro fuori dalla porta.
Lasciai che l'acqua mi scoresse addosso, sciogliendo la tensione nei muscoli e facendo vagare la mente a vuoto. Mi presi il mio tempo anche per asciugare i capelli per bene e renderli super lisci.Mi avvolsi nell'asciugamano e dando il via ad un altra guerra per i turni della doccia andai a vestirmi, erano le 17.30 tra poco sarei uscita di casa, mi vestì cercando di essere il più coperta possibile, scelsi dei jeans stretti e semplici, una felpona enorme, il cappello e la sciarpa, e dopo aver messo le converse - in caso dovessi correre erano belle comode- presi lo zaino, ricontrollai la lettera per Chanyeol, presi il telefono e scesi di sotto, non riuscivo ad aspettare un minuto in più in casa, sapevo a cosa andavo incontro, avrei passato le ore successive in biblioteca, poi avrei mangiato in qualche posto e avrei aspettato fino alle 3 alla panchina, altro non potevo fare.
Andai a salutare i ragazzi, baciai Chanyeol e uscì di casa.
L'ansia si impossessò di me.
Cercai di respirare lentamente, e cominciai ad avviarmi verso la biblioteca, mi aspettavano delle ore difficili, misi le cuffie e avviai la mia solita playlist, ma non mi calmò per niente. Entrai nella biblioteca, diedi il mio tesserino alla segretaria, che dopo aver digitato qualcosa al computer me lo restituì e mi augurò una buona lettura, dopo essermi allontanata dal bancone, presi due libri a caso, cercai il posto più remoto e isolato, e quando incrociai una poltrona dove non vi era nessuno mi sedetti e cominciai a leggere il libro a me sconosciuto, lasciando che il tempo scorresse attorno a me.


-----------------
Emily se ne era andata ormai da un paio di ore, era noioso il tempo quando non c'era lei, mi sedetti nel divano sbuffando, ancora arrabbiato con Sehun per avermi spogliato davanti agli altri, non che non avessero mai visto niente, a volte ci toccava lavarci assieme, soprattutto con Tao, che ogni giorno chiedeva ad uno di noi di lavarsi con lui.
Cominciai a guardare qualsiasi cosa ci fosse in tv insieme a Lay e Luhan, quando il mio telefono cominciò a suonare, riconobbi la suoneria della sveglia, anche se sinceramente non ricordo di averla impostata per quell'ora, guardai lo schermo e restai interdetto un paio di secondi " vai in stanza Emily", mi alzai di scatto e qualcosa nel mio petto cominciò a crescere, l'ansia, perchè avevo l'ansia e una brutta sensazione addosso?.
Aprì la porta, entrai e la richiusi alle mie spalle.
La stanza era come l'avevo lasciata, il profumo del bagnoschiuma di Em, riempiva la stanza, amavo quel profumo, amavo come si sposava con la sua pelle morbida e i suoi lunghissimi capelli. Restai impalato a contemplare nella mia mente la bellezza della ragazza che amavo e che mi ricambiava, quando il mio telefono suonò di nuovo.
-Diamine- imprecai.
Guardai lo schermo un altra sveglia - controlla dentro il libro di matematica - lessi ad alta voce -eh?- girai lo sguardo verso l'unica scrivania della stanza, mi avvicinai, il librò era li, insieme agli altri, lo presi e cominciai a far scorrere veloce le pagine, fino a che non trovai qualcosa, un foglio, piegato. Con l'ansia e la brutta sensazione che aumentavano ogni secondo aprì il foglio e cominciai a leggere, riconobbi subito la sua scrittura, disordinata ma femminile, un piccolo sorriso mi spuntò leggendo le prime tre parole.


" Ciao Amore mio" sorrisi, erano rari i momenti in cui mi chiamava così
" ti starai chiedendo il perchè di tutto questo,"in effetti si, sospirai e andai avanti
 "
beh siediti e non ti aggitare, non urlare e non dirlo a nessuno finchè non te lo dirò io, Jin mi ha cercata, mi controlla, " sbiancai, -COSA? QUEL BASTARDO- cercai di calmarmi e mi costrinsi a continuare a leggere
 "
non posso avvertire nessuno, lui lo verrebbe a sapere, sta notte andrò a incontrarlo,"- NO, NO NO EMILY NO- mi accasciai a terra, le mani che mi tremavano, rabbia? paura? si paura, paura di perderla, paura di perdere la ragione del mio sorriso, paura di non vederla più arrossire, ridere o arrabbiarsi con me
"ma tu devi aiutarmi" come?  domandai mentalmente
"
quandò finirai di leggere, usa il tuo telefono, chiama i carabinieri e la polizia, digli che sai dove trovarlo e a che ora, alle 3, al parco principale, panchina numero 5, ma digli che ci sono io nel mezzo e con una mossa sbagliata rischierebbero di far saltare tutto, digli di farsi trovare in incognito, di recitare e di non destare sospetti, cercherò di tenerlo il più possibile lì, per favore spiegagli tutto e mantieni la calma, non fare di testa tua, non uscire, non cercarmi, ti amo Emily. "

Guardai il muro di fronte a me, la testa era vuota e piena nello stesso tempo, io non dovevo cercarla ? davvero? mi chiedeva di fare l'impossibile ? cercai di riprendere il mio autocontrollo, presi il telefono e chiamai i Carabinieri, gli spiegai la situazione, gli dissi tutto ciò che mi aveva detto Emily nella lettera, mi chieserò se avevo notato strani comportamenti ultimamente, gli dissi che l'altro giorno, l'avevamo trovata svenuta a terra nel bagno, dopo una chiamata, che a detta sua era di sua madre, anche se ora non penso proprio, il comandante mi disse di stare tranquillo, di stare in casa che avrebbero pensato a tutto loro, gli chiesi se potevo dare una mano o essere di aiuto in qualche modo, ma mi dissero che io non potevo fare niente e che mi avrebbero contattato per farmi avere notizie.
Restai seduto a terra, finchè qualcuno non mi chiamò

-Chanyeoooool è pronta la cena scendi- mi urlò Baekhyun da sotto

Dovevo dirlo ai ragazzi , mi alzai , strinsi il biglietto nella mia mano, come se da quello dipendesse tutto, come se fosse l'unica cosa che mi restava di lei, scesi lentamente le scale e passai in salotto, i ragazzi erano tutti seduti a tavola, chiacchieravano, allegri, ma erano distanti, li sentivo distanti, non seppi nemmeno di che stassero parlando
-Chanyeol tutto bene ? sei pallido, perchè non vieni a sederti ?- mi disse Suho, avvicinandosi a me, allungai la mano e gli porsi riluttante il biglietto, mi guardò perplesso e dopo una manciata di secondi lo prese, lo aprì e sbiancò, sbiancò alle parole di Emily, come me non voleva perderla, ma come me non poteva fare niente.

-h-hai già chiamato ?- mi disse lui continuando a fissare il biglietto
-si- risposi secco
-faranno come gli hai detto?-
-si- annuì
-e?-
-e niente, chiameranno loro appena avranno notizie, non mi permettono di aiutare, noi.. noi...NOI NON POSSIAMO FARE NIENTE- dissi urlando l'ultima frase, e tirai un pugno alla colonna li vicino, i ragazzi ignari della situazione mi guardarono come se fossi uscito fuori di testa, Suho venne vicino a me, poggiò una mano sulla mia spalla e cerco di rassicurarmi, ma neanche lui credeva alle sue stesse parole, mi fece sedere a tavola, e molto lentamente spiegò la storia ai ragazzi, a me sembrò solo un disco rotto che ripeteva sempre le solite cose sentite, EMILY , EMILY , EMILY, NIENTE, NIENTE, NIENTE.
Quando alzai lo sguardo vidi i ragazzi immobili, Tao piagnugolava, Kris e Xiumin lo consolavano dandogli piccole pacche a destra e a sinistra, Baek,Chen e D.O parlavano fra loro, per stare positivi, Luhan, Kai e Sehun cominciarono a mangiare per il nervosismo, Lay stava annegando nelle sua lacrime e Suho continuò a guardare l'orario ogni due secondi, facendo avanti e indietro, mi snervava stare li, vedere gli altri, stare in passività, così decidi di andarmene in stanza.
Mi sedetti sul letto che da tempo ormai condividevo con Emily, presi le sue cuffie e le attaccai al mio telefono, facendo partire la playlist dei Muse, cercai invano di non pensare a niente, di seguire il ritmo della batteria, ma nemmeno Starlight, che era la mia preferita riuscì a calmarmi, così tolsi le cuffie lasciando che la musica di sottofondo accompagnasse il mio tormento, facendo ripartire sempre la solita canzone. Alla sesta ripetizione sentì bussare, non risposi, i ragazzi entravano comunque anche se dicevi no,infatti dopo due minuti la porta si aprì, mi girai per vedere chi fosse, sperando sempre di veder entrare lei, sbagliato, era solo Baekhyun ( PER TUTTE LE SHIPPATRICI DELLA CHANBAEK TRA CUI ME INCLUSA MI DISPIACE NON E' COME PENSATE ) richiuse la porta e si sedette accanto a me, senza dire una parola, mi prese la mano, me la strinse e mi sorrise, io strinsi la sua, forse avevo bisogno di qualcuno accanto, forse non ero abbastanza forte per affrontare tutto da solo, lasciammo che il tempo scorresse così, ci sdraiammo e aspettammo la tanto attesa chiamata dal comandante dei carabinieri, finchè entrambi non scivolammo nel sonno sulla note della mia canzone preferita.
STARLIGHT
I WILL BE CHASING YOUR STARLIGHT
UNTIL THE END OF MY LIFE
I DON'T KNOW IF
IT'S WORTH IT ANYMORE
HOLD YOU IN MY ARMS
I JUST WANTED TO HOLD YOU IN MY ARMS

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MY LIFE
YOU ELECTRIFY MY LIFE
LET'S CONSPIRE TO RE-IGNATE
ALL THE SOULS THAT WOULD
DIE JUST TO FEEL ALIVE

Erano quasi le due di notte, mancava un ora all'incontro con Jin, ormai quaso tutti i bar e i negozi erano chiusi da un pezzo, tranne qualche pub notturno, che non attirava per niente la mia attenzione.
La bibliotecaria mi aveva invitata ad uscire perchè stava per chiudere, così mi sedetti su una panchina e lasciai che il mio telefono suonasse sulle note di Starlight, non amavo i Muse , ma quella canzone mi attirava particolarmente, avevo scordato le cuffie a casa, così sdraiata sulla panchina,anzi su quella maledetta panchina n° 5, restai ad ascoltare la musica che si perdeva tra gli alberi del parco, era ormai da tempo che ripetevo sempre la stessa canzone, ad ogni fruscio scattavo a sedere, ma si rivelarono essere solo dei barboni e un gatto randaggio, così alla fine restai sdraiata a pensare a Chanyeol, sperando che il mio piano funzionasse, ma più passava il tempo più la speranza si affievoliva.
Guardai l'orologio, mancavano solo 10 minuti, mi ritrovai a pensare a mia madre, che nella mia vita non era stata un cattivo esempio, mi scoprì a pensare che mi mancava, lei che aveva lavorato così tanto per me dopo la morte di mio padre, che aveva sacrificato tutto, ma era anche colei che mi aveva abbandonato li con quel mostro, pensai a Kat, a Detroit , volevo tornarci, mi mancava il mio paese, le mie rampe e la mia scuola, i fine settimana a ballare, poi pensai ai ragazzi, loro sono stati la mia salvezza, e adesso io sto distruggendo tutto.
Fui distratta da passi che si avvicinavano a me, il cuore cominciò a impazzire, cercai di mantenere la calma, aprì gli occhi e mi alzai all'impiedi.
Lui era di fronte a me, sorrideva.
Io gli sorrisi.

-Emily- disse una voce roca che ormai conoscevo.
-Jin- risposi con fermezza.

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DRIIIIN DRIIIII DRIIIIN
Aprì gli occhi, svegliato da quel fastidioso rumore, Baek dormiva rannicchiato accanto a me, presi il telefono che squillava senza sosta e risposi

- si? qui parla Park Chanyeol-
- Signor Park, sono il comandante dei carabinieri, siamo qui, lei è alla panchina, lui sta arrivando,lo abbiamo sottotiro, ci sono sentinelle ovunque, agenti in incognito e cecchini nei palazzi, volevo solo informarla, stia tranquillo non le succederà niente- ci fu una pausa - ora la lascio, stanno parlando la terrò informata-
-ok a presto- dissi con la gola secca e staccai la chiamata .
Svegliai Baekhyun e gli dissi della chiamata, lui mi suggerì di scendere in cucina a fare del tea o del caffè e di aspettare insieme agli altri. Mi alzai insieme a lui e scendemmo di sotto, dove ovviamente trovammo tutti gli altri.

-Chan novità ?- mi disse Xiumin preoccupato
-si, hanno chiamato ora, sono li, lui è li con lei, hanno la situazione sotto controllo- sospirai stanco -D.O puoi fare del caffè ?- lui annuì e andò in cucina.

Mi sedetti nel divano insieme agli altri e aspettai, anzi aspettammo.

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-vedo che hai fatto come ti ho detto, che brava bambina- disse Jin con la sua voce gelida, avvicinandomi e spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio io restai immobile
- se solo tua madre fosse stata brava come te, non ci sarebbe stato bisogno di tutto questo, capisci no perchè lo sto facendo? mi hai fatto male, mi ha fatto male- il suo sguardo si tinse di puro odio, io respiravo a malapena, il suo alito puzzava di alcool e tabacco, i suoi capelli erano unti e i suoi vestiti logori e sporchi
- ti troveranno fidati - gli risposi io cercando di allontanarmi, poi ci fu un fruscio e lui si girò di scatto, ma non si preoccupò tanto, erano solo due barboni ubriachi
-oh si immagino ma tranquilla non ti preoccupare per me- disse in tono sarcastico - i barboni nemmeno si ricorderanno di me, e appena finito con tutta questa messa in scena andrò via, tutto ciò che resterà del mio passaggio sarà il tuo piccolo e adorabile esile corpicino senza vita- e rise, rabbrividì al solo pensiero.
Con la coda dell'occhio notai che i barboni si erano avvicinati, avevano un passo incerto, oscillavano, ubriachi, avevano bottiglie in mano, di quello che immaginai fosse rum.
- beh allora perchè non iniziamo? avrei fretta sai?- disse avvicinandosi e afferrando i miei capelli, li tirò così forte che caddì a terra in ginocchio, poi un calcio al fiancò mi fece rannicchiare a terra in posizione fetale, sputai, un gusto di metallo invase la mia bocca, che schifo, sangue.

-c-che succ-ccede qui?- una voce impastata mi raggiunse immediatamente, dei singhiozzi, e poi una risata.
-sai che ti dico mia cara ? lascerò divertire anche loro - disse ridendo Jin - prego accomodatevi, l'ho pagata per bene non vi sembra molto bella ? - disse il mostro ai due barboni ubriachi che singhiozzando si avvinarono
-s-si m-mooolto bella - disse uno dei due ridendo e avvicinandosi a Jin, che mi tirò un altro calcio al fianco, seguito da un mio urlo. L'adrenalina e la sicurezza di prima stavano svanendo, e il dolore cominciava a farsi vivo.
Poi successe tutto velocemente, uno dei barboni sferò un pugno a centro faccia al mio molestatore, che cadde all'indietro tenendosi il naso che immaginai sanguinasse, l'altro estrasse una pistola dalla tasca e gliela puntò alla testa, mentre il suo compare gli tirava altri pugni e calci su tutta la lunghezza del corpo, si sentirono bestemmie per tutto il barco, la voce di Jin mi vagava in testa, poi tutto finì, sentì del rumore metallico e una serratura scattare, poi qualcuno si avvicinò a me, mi prese per le spalle e mi frece sedere, riconobbi il comandante dei carabinieri visto in tv quando diete l'annuncio di un pericoloso pazzo scappato dal carcere. Non mi accorsì di piangere finchè non fu lui a dirmelo.

-sta tranquilla è tutto finito, sei stata brava, riesci ad alzarti?- mi chiese gentilmente, io annuì nonostante il dolore alle costole e mi alzai.
Jin era accasciato a terra, in manette, respirava ancora, non lo avevano ammazzato, non toccava a loro farlo.
Mi misero una coperta addosso e mi accompagnarono in auto

- c-che cosa gli farete ?- chiesi io all'improvviso
- non tocca a me decidere, ma credo che la pena di morte sarà sufficiente per toglierlo dai piedi per sempre- disse sprezzante il comandante.
Io speravo solo che soffrisse.

Dopo mezz'ora l'auto si fermò, guardai fuori, mi avevano riportato a casa, scesi dalla macchina, il comandante mi cinse le spalle con il braccio e accompagnandomi alla porta suonò il campanello.
Dopo due minuti la porta si spalancò, Chanyeol era li, pallido che mi guardava, mi prese di scatto e mi abbracciò, mi lasciai cullare da quelle braccia forti, da quell'odore di lavanda e da quel calore umano che solo lui sapeva darmi, poi mi fece entrare insieme ai carabinieri e chiuse la porta.
I ragazzi mi vennero incontro per abbracciarmi, Tao e Lay piangevano come ossessi, io li rassicurai che stavo bene ma loro mi fecero sedere in mezzo e cominciarono a coccolarmi, mentre D.O mi porto una tazza di cioccolata calda, che riempiva appena la finivo, ma quanto diamine ne aveva preparato ?
In tanto di la i carabinieri spiegavano la situazione a Chanyeol, Kris e Suho, che dopo mezz'ora passarono in salotto seguiti dagli agenti, riconobbi i due vestiti da barboni.
Mi alzai e andai a ringraziarli, mi avevano salvata, mossa geniale fare i finti ubriachi.
Quando lasciarono la casa erano le 5 del mattino, Chan era accanto a me, che mi accarezzava i capelli e mi stampava baci lungo la fronte, i ragazzi non volevano dormire, nonostante tutto avessero la schedule tutta riempita per oggi. Li avevo fatto preoccupare, li avevo tenuti svegli, gli stavo rovinando la vita e il gruppo, loro erano famosi non potevano permettersi tutto questo, non lo meritavano questo dolore e io non volevo più essere la causa dei loro problemi. Erano stanchi, si vedeva dalle loro facce, stavano facendo i salti mortali per me, e Chanyeol? Chanyeol era sempre li per me, a volte rinunciava pure al lavoro per starmi accanto e non lasciarmi sola, non sembrava più l'happy virus che avevo visto nei video, non sembrava più il ragazzo che aveva fatto innamorare milioni di ragazze di tutto il mondo. Li stavo rovinando.
Volevo mia madre, rivolevo la mia vita, Kat e Detroit, e dovevo restituire la loro di vita, quella fantastica che avevano prima che io piombassi nelle loro vite.
Guardai Chanyeol che si era addormentato accanto e me, le occhiaie profonde che gli circondavano gli occhi e una fitta mi colpì il cuore, lo amavo, ma il nostro amore non era giusto, non era perfetto e lo stava distruggendo.
Mi alzai e andai in camera mia, ero stanca, distrutta e avevo dolori ovunque, ma il peggio era passato.
Presi il telefono, chiamai Kat, le dissi che volevo tornare, piansi, piansi fino ad esaurire le lacrime, le spiegai tutto, e lei fu paziente con me, mi ascoltò, cercò di farmi ragionare, ma sapeva anche lei che era la cosa più giusta, stavano sacrificando tutto per me e io non volevo questo, mi disse che mi avrebbe mandato un biglietto aereo, ma che sarei rimasta solo due settimane, non potevo andarmene di punto in bianco, poi mi suggerì di chiamare mia madre, di riallacciare il rapporto e di perdonarla, lei era comunque la persona che mi aveva dato la vita. Staccai la chiamata, più esausta di prima per il pianto, feci scorrere la rubrica, quando trovai il contatto che cercavo, lo stomaco si strinse, feci un bel respiro, e cliccai, poggiai il telefono all'orecchio, squillava, non aveva cambiato numero , poi i bip cessarono

-m-mamma ?- dissi io con voce fievole
- EMILY, O DIO EMILY, LA MIA EMILY- mi rispose urlando, e cominciò a singhiozzare - E-Emily, t-ti prego perdonami, torna da me- continuò piangendo
-ma-mamma h-hanno preso Jin- respirai a fondo - probabilmente gli daranno la pena di morte, è finita-
-ommiodio- aggiunse piangendo ancora più forte - mi dispiace per tutto, mi dispiace torna da me- sospirai
-t-ti va se tra poco ci vediamo? tra due ore ti va bene ? alle 8 ? - proposi
- certo che domande sono! certo che ti voglio bene tesoro mio mi manchi così tanto, alla tua gelateria preferita? facciamo colazione insieme?-
- certo mamma, a dopo - feci una pausa - mi manchi anche tu ti voglio bene - lei strillò ancora più forte
- ti voglio bene a-anche io amore mio a dopo - e poi staccai la chiamata

Andai in bagno, mi tolsi i vestiti ed esaminai il danno provocato dai calci di Jin, niente di rotto, immaginai, non faceva più male, ma dei grossi lividi spuntavano dalla mia pelle candida, mi lavai velocemente eliminando ogni traccia della notte appena trascorsa, asciugai i capelli lasciandoli un po umidi e andai a vestirmi, dopo un ora ero pronta.
Scesi in salotto, i ragazzi stavano dormendo nel divani e nel tavolo, svegliai Chanyeol e Suho

-mmmh shi?- mi dissero entrambi
-ehm i-io sto andando ad incontrare mia madre- dissi tutto d'un fiato, i due scattarono allarmati
-NO- disse Chanyeol aumentando il tono di voce - NO E NO-
- non ti sto mentendo sto andando ad incontrare mia madre davvero- dissi io guardandolo male, ma lo capivo da una parte, se lui mi avesse mentito su un fatto molto grave, non mi sarei più fidata nemmeno io - puoi accompagnarmi se vuoi ma poi tornerai a casa, voglio stare sola con lei - lo sfidai
- ok ti accompagno IO- sottolineò l'ultima parola e si andò a vestire .
Suho mi scrutava come se io potessi scappare o mettermi in un altro pasticcio
-sta tranquillo ho Chanyeol con me e sti sto dicendo la verità, puoi tornare a dormire dai - dissi io sorridendo, fosse si aspettava che io crollassi da un momento all'altro, ma io stavo bene, era finito tutto finalmente. CONTINUA....

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Capitolo 20
*** 18 SECONDA PARTE ***




Chanyeol scese dopo un 20 minuti, prese la giacca gli occhiali e la mascherina e uscimmo da casa, camminavamo vicini, mano nella mano, quando arrivammo alla gelateria ci sedemmo in un tavolo vuoto, aspettando mia madre.
- Chanyeol ?- lo chiamai
- uhm? - rispose lui pensieroso
- tutto bene?- domanda errata
- no, no che non va bene, per me eri quasi morta, e tu? tu fai finta di niente, mi hai mentito, mi hai tenuto nascosto tutto e ora ? vuoi incontrare la persona che ti ha abbandonata, bell'affare eh Emily ? - cavolo era furioso se arrivava a chiamarmi per nome
-i-io ho bisogno di vederla, mi dispiace di averti mentito, ma io sono viva, e sto bene, e lui mi controllava non potevo fare altro- lui sembrò convincersi, ma non era del tutto calmo

dopo 5 minuti di attesa, la porta della gelateria si aprì, mi mancò il respiro un attimo, era lei, che si avvicinava a me, al tavolo, aveva un aspetto trasandato, non c'era traccia di trucco, e sembrava parecchio invecchiata dall'ultima volta, ma era lei, i suoi occhi erano uguali ai miei, mi venne in contro, io mi alzai, e lei mi abbracciò scoppiando in lacrime,

-OH E-Emily, la mia bambina- mi stringeva, mi accarezzava i capelli e io glielo lasciai fare, poi mi prese il viso tra le mani e mi baciò su tutte le guancie, io le sorrisi
-mamma sono qui - e la feci sedere accanto a me - l-lui è Chanyeol, uno dei ragazzi che si è preso cura di me - non specificai che era il mio di ragazzo non ero ancora pronta

Lui si inchinò e cosi fece anche lei, dopo una breve presentazione Chanyeol si alzò e salutandomi con un bacio in fronte se ne andò a casa più tranquillo, o almeno io speravo che lo fosse

- amore mio, perdonami- mi disse mia madre prendendo le mie mani tra le sue
- mamma sono qui per questo, so che non è colpa tua- dissi rassicurandola - ti devo parlare di una cosa- continuai io lasciando che il calore delle sue mani cullasse le mie
-dimmi tesoro- mi sorrise lei, e le rughe dell'occhio fecero capolinea

Gli spiegai la situazione, gli spiegai il mio stato d'animo, gli spiegai che non potevo più vivere con loro e fare la loro vita, che li stavo rovinando e non volevo tutto questo, che dovevo staccarmi da loro prima che fosse troppo tardi e il dolore li avrebbe investiti ancora più forte, dissi che volevo tornare a Detroit con lei, che volevo andare da Kat , che avevo bisogno di ritornare, le dissi che Kat mi avrebbe spedito un biglietto tra pochi giorni per passare due settimane da lei e poi aspettai che mi rispondesse

- tesoro, posso pagartelo io il biglietto, così partiamo insieme, capisco cosa vuoi dire, io beh, provo la stessa cosa quando ti guardo, ti ho rovinato la vita e tu non meriti questo, e loro non meritano di avere dei problemi, soprattutto perchè lavoro sodo e tanto, partiamo, torniamo a casa nella nostra casa - mi disse sorridendo e io annui

Ordinammo lo stesso gelato, mangiammo e parlammo di progetti futuri, anche se escludere i miei dodici amati ragazzi, e la persona che amava mi faceva stare male, il nodo in gola si allentò solo quando mia madre mi disse che non mi avrebbe mai più lasciata sola, e ci demmo appuntamento per il giorno dopo alla solita ora, ci salutammo stringendoci il più possibile, mandai un messaggio a Kat le spiegai in poche parole che mia madre mi avrebbe pagato il biglietto e che l'avrei vista tra pochi giorni.

Tornai a casa, che era quasi ora di pranzo, le pesti erano sveglie, così approffittai per dirglielo

- ragazzi, oggi ho incontrato mia madre- dovevo essere un po distaccata
- si lo sappiamo - mi disse acido Chanyeol, tirandomi vicino a lui nel divano
- ho deciso, anzi abbiamo deciso, di partire tra un paio di giorni, per passare due settimana a Detroit a casa nostra- un corò di proteste si levò dai divani
-NO-urlarono in coro Chanyeol, Tao, Lay, Kai e Baekhyun nello stesso momento
-COSA ??- aggiunsero Suho, Chen e D.O
-ragazzi è per due settimane, ho bisogno di tornare a casa mia!- dissi alzando un pò il tono di voce per contrastare le proteste
-NO NON SE NE PARLA QUESTA E' CASA TUA E NOI SIAMO LA TUA FAMIGLIA!- disse Chanyeol alzandosi e urlando, per tutta risposta mi alzai anche io, solo che gli arrivavo al petto
-MIA MADRE E' LA MIA FAMIGLIA, DETROIT E' CASA MIA, ANZI E' LI CHE E' CASA MIA! IO NON POSSO STARE PER SEMPRE QUI A GIOCARE A FARE LA STAR!- mi misi ad urlare, Chanyeol arretrò di un passo come se lo avessi pugnalato
- i-io vi voglio bene credetemi, ma ho bisogno di mia madre- sospirai -e-e poi sarà solo per due settimane- cercai di risultare più convincente possibile e con un nodo ala gola e le lacrime che minacciavano di uscire dissi - tornerò -
Poi corsi in camera mia a fare le valige, mi sedetti a terra e piansi in silenzio, non volevo che sentissero l'immensa bugia che gli avevo appena detto, non volevo che sentissero il mio rimorso per la cazzata che gli avevo appena detto, gli avevo mentito di nuovo.

I giorni passarono veloci, fra i ragazzi che cercavano di non farmi pesare la mia imminente partenza e le visite con mia madre, io e Chanyeol eravamo sempre più distante, io stavo sempre più male e lui era sempre più triste.
Era la sera prima della mia partenza, alle 9 sarei dovuta essere all'aereoporto, ero in stanza, sdraiata con Chanyeol, volevamo stare nel nostro dolore, da soli, e nel nostro silenzio. Mi girai di fianco, e restai a fissare il suo profilo, non potevo lasciarlo così, non sono nemmeno sicura di poterlo lasciare e basta, ma sarebbe stato meglio per lui se io fossi sparita dalla sua vita, avrebbe conosciuto qualcun'altra e sarebbe stato felice, ma il solo pensiero mi fece rabbrividire, lo amavo, lo amavo più della mia vita, ma amare vuol dire anche lasciare andare, e io dovevo farlo per il suo bene.
Gli accarezzai il viso e lui si girò a guardarmi, i suoi occhi erano bellissimi, immensi, mi persi nel guardarli e il panico mi assalì, come potevo lasciarlo? come potevo allontanarmi da lui e dai suoi occhioni! mi avvicinai e lo baciai, lui rispose al mio bacio, attorcigliai le mie dita ai suoi capelli e lo strinsi a me in un gesto disperato

- questo bacio per cosa è?- mi disse lui allontanandosi da me un paio di centimetri, lo avevo intuito, lo sapeva
-n-niente è solo un bacio - e riaccorciai le distanze

Le sue labbra si adattavano perfettamente alle mie, le nostre lingue si cercavano, ci avvicinammo sempre di più finchè tra i nostri corpi non ci fu più nessuno spazio, gli sollevai la maglietta, sfilandogliela di dosso, accarezzai il suo petto nudo, morbido e caldo, lui invertì le posizioni, e mi ritrovai sotto, schiacciata dal suo petto, mi tolse la maglietta, e i pantaloni, io aiutai lui a togliersi i suoi, i nostri respiri erano velocissimi, si univano e i nostri corpi si volevano, si cercavano, sentì il suo desiderio aumentare, gli sfilai i boxer lasciando la sua erezione libera, alzai il bacino e con la mano libera sfilai il mio intimo, i suoi polpastrelli mi accarezzavano i fianchi, disegnando piccoli cerchi, la sua bocca scese fino al mio collo, baciando ogni centimetro di pelle, poi giù sul seno, l'altra mano scese lungo la lunghezza delle mie cosce, accarezzandole, io alzai leggermente il bacino, sfiorandogli la sua intimità, un leggero gemito uscì dalle sue labbra, gli presi il viso tra le mani , lo guardai negli occhi, una lacrima scese dai miei, lui la leccò via

- sono pronta- sussurai

Lui mi guardò per un attimo e riprese a baciarmi, si posizionò piano fra le mie gambe, poi spinse piano e diventammo una cosa sola.

DRIIIIN DRIIIIN
Aprì gli occhi, misi a fuoco, presi il telefono e staccai la sveglia, mi sedetti nel letto, e guardai la persona addormentata al mio fianco, gli accarezzai i capelli, mentre la mente vagava verso la notte precedente, immagine vivide, dei baci di Chanyeol, dei nostri gemiti e dei nostri sospiri, delle nostre lacrime che si univano cariche di parole mai dette, e dei nostri corpi che non volevano lasciarsi andare.
Mi alzai prima che le lacrime cominciassero a scendere in modo copioso sul mio viso, mi vesti in fretta e scesi a fare colazione.
Gli altri erano già alzati, mi guardarono con tristezza, davanti a loro era poggiata una tazza di cereali non toccata nemmeno una volta

- che ne dite se vi preparo uova toast e pancetta ?- dissi io sorridendo, sperando che il buon umore li invadesse, e andai a preparare la colazione

Quando ritornai con il pasto pronto, Chanyeol era seduto a tavola, vestito per uscire, gli porsi la colazione e mi sedetti accanto a lui, ogni cellula del mio corpo urlava un suo tocco, cercai di mangiare ma mi era impossibile, così dopo due forchettate di uova lasciai il piatto per come era, nemmeno lui mangiò.
Andai a prendere le mie valige e le portavi all'ingresso, mia madre ci attendeva all'aereoporto. Diedi uno sguardo alla casa, e insieme ai ragazzi uscì di casa, forse per sempre.
Il viaggio fu silenzioso, dire che la tensione era palpabile è l'eufemismo del secolo, Dopo un mezz'ora arrivammo all'aereoporto, Kris e Luhan mi aiutarono con le valige, mia madre mi corse in contro e mi abbracciò, si inchinò leggermente ai ragazzi che ovviamente erano tutti mascherati, e loro si inchinarono a loro volta, mia madre li ringraziò per essersi presi cura di me e mi lasciò sola per salutarli.

-beh ragazzi, ci rivedremo presto- sorrisi io, ma il mio sorriso non coinvolse lo sguardo, li abbracciai uno per uno, soffermandomi su Tao e Lay che piangevano a dirotto, cercai di scacciare il nodo in gola che mi impediva di respirare e li consolai.
Infine passai a Chanyeol, strinsi le sue mani, lo guardai negli occhi, che erano lucidi quanto i miei - ti amerò per sempre- dissi prima di posare un leggero bacio sulle sue labbra poi... lo lasciai andare.

Non ricordo nemmeno come fossi arrivata sopra l'aereo, ricordo solo mia madre, che mi teneva stretta a se lasciando che le lacrime cadessero senza fermarsi un istante.
Ad un certo punto mi addormentai, e quando fui svegliata, ancora esausta, era sul suolo americano, Scesi dall'aereo stordita, due braccia mi avvolserò e il profumo di fragola che conoscevo da una vita mi invase le narici.

-welcome home- mi disse Kat
-i'm home- risposi io.

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Emily mi strinse la mani guardandomi negli occhi, erano lucidi probabilmente come i miei - ti amerò per sempre- mi disse, poggiò un leggero bacio sulle mie labbra e poi mi lasciò andare.

- non era solo un bacio, era un addio vero?- dissi guardando l'aereo decollare.

SALVEE RAGAZZEEE SI LO SO TRISTE VERO?? COMUNQUE LA STORIA NON FINISCE QUI CI SARANNO ALTRI DUE CAPITOLI!! RECENSITE PER FAVORE E NON PIANGETE T.T CIAO CIAO <3

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Capitolo 21
*** DUE ANNI. ***


 Le settimane si trasformarono in altre settimane, e poi in mesi, e poi ancora in anni, erano passati due anni da quando ero tornata a Detroit, non ero più tornata a Seoul, dai ragazzi, da Chanyeol, la nostra relazione era finita, finita insieme alle bugie che gli avevo detto.
Ci avevo messo mesi ad abituarmi alla loro assenza, le prime settimane ogni volta che mi svegliavo li cercavo, cercavo D.O per la colazione, Chen, Baek e Luhan per fare spaventare Lay e Tao, cercavo Suho e Kris per i loro consigli, Kai e Sehun per giocare e ballare, Xiumin per i compiti e Chanyeol, Chanyeol per dormire, per mangiare, e per vivere.
Ma più passava il tempo e più loro non c'erano, cominciai di nuovo la scuola, presi lezioni di danza con Kat, tornavo alle rampe ogni giorno con il mio amato skate, insomma facevo di tutto pur ti non pensare, partecipai anche ad un concorso.
Un giorno il Prof Smith, di educazione fisica ci annunciò questo concorso di ballo, il tema era la Libertà, dovevamo esprimere questo concetto astratto con il corpo, il premio era in denaro, una bella cifra, avrei potuto aprire finalmente una palestra di danza tutta mia !
Così io e Kat ci rimboccammo le maniche e cominciammo a mette su una coreografia sulle note di Hysteria dei Muse, unico gruppo che ultimamente ascoltavo, il che era pure strano, avevo messo da parte Eminem e non me ne capacitavo!
Dopo settimane di prove e prove finalmente eravamo pronte, ci confrontammo con molti ballerini professionisti di altre scuole, ma vincemmo noi, noi con le nostre sole forze !
Mettemmo da parte i soldi e cominciammo a cercare dei bei locali dove poter iniziare la ristrutturazione. Poi, un giorno il proprietario delle rampe, che ci conosceva più o meno da quando eravamo due scricciole ci convocò.

- Hey bambine- ci disse in Italiano, lui amava quella lingua, io invece la trovavo strana, troppe parole complicate !
-hey boss - gli dissi sorridendo e stringendogli la mano, Kat accanto a me gli sorrise -allora di che ci devi parlare ?- continuai sedendomi su una delle rampe più basse
- so che state cercando un locale per aprirvi la vostra palestra di danza- disse sorridendo e incrociando le dita, io e Kat annuimmo in sincronia
-beh la mia proposta è questa, vedete quella porta lì?- ci disse indicando l'unica porta che c'era in quell'edificio - beh li c'è un locale a dir poco enorme, con due bagni e spogliatoi, più 3 stanze per fare i diversi corsi di ballo ma...- e si fermò
-ma ?- disse Kat?
-dovrete prendervi anche le rampe, io devo andare in pensione e non posso lasciare questo posto in mani di uno qualsiasi, e poi voi qui ci siete cresciute- ci disse appoggiandosi allo schienale della sua sedia
-eh? le rampe? cioè ci stai vedendo le rampe e il locale ? cioè noi... davvero?- dissi scattando sull'attenti? non ci credevo - e poi tu non puoi andare in pensione! -
Lui rise con la sua solita risata roca e allegra
- certo che posso ho ormai l'età, ma vi verrò a fare visita e controllerò il posto se non ci sarete, ma voglio che siate voi a prenderlo, allora ci state ??- e allungò la mano verso di noi, io e la mia migliore amica ci guardammo in viso e poi gli stringemmo la mano
-affare fatto- urlammo in coro

E così iniziarono i lavori, ero lì una sera con i restauratori a parlare per le sale di ballo, quando Kat mi chiamò correndo come una pazza verso di me
-hey che succede?-dissi io dandogli una bottiglietta di acqua
-n-non hai letto niente-su-sui social ?- mi domandò tenendosi il fianco con una mano, io feci di no con la testa e lei mi passò il suo telefono, io guardai e restai impietrita
-K-Kris ha lasciato il gruppo, hanno dato ieri la notizia ma io l'ho letto ora!- mi guardava con aria triste e incredula allo stesso tempo, io senza pensarci presi il telefono e chiamai a Suho, aspettai che squillasse, non sapevo cosa aspettarmi, o se mi avrebbe mandata a quel paese, ma poi qualcuno rispose

-SI? EMILY ?- disse una voce che conoscevo benissimo
-he-hey Suho..scusa se ti chiamo solo ora , ma..ma ho avuto da fare..ho letto ora .. è vero? ha lasciato il gruppo?- domandai
-si, Emily, si ha lasciato il gruppo, è partito e non è più tornato, proprio dopo il debutto di Overdose, poi il nostro manager ci ha detto che aveva denunciato la SM, ora hanno la causa in corso- mi disse lui con voce arrabbiata, aveva fatto come me.. li aveva traditi! mi sentì mancare il fiato
-mi.. mi dispiace...t-tu stai bene ?-
-si niente che non si può aggiustare, tu invece? le settimane so...DIAMINE TAO E' INUTILE CHE PIANGI, E TU BAEKHYUN LASCIALO STARE!!- si sentiva rumore di sotto fondo e qualcuno che piangeva
-Scusa ma sono incontrollabili, Tao piange da giorni e beh gli altri sai come sono- e sospirò, poi una voce profonda di sottofondo mi trafisse in pieno petto "HYUNG chi è? ", mi misi una mano al cuore, era lui, il ragazzo che amavo e che avevo lasciato
- EM..- Stava per dire il mio nome
-NO NON DIRGLIELO- urlai subito
-Ehm non è nessuno Chanyeol, i soliti che vogliono sapere per lo scandalo- si salvò in tempo, ma sentire pronunciare quel nome che da tanto tempo avevo impedito a me stessa di dirlo mi fece venire i brividi
-Ci sentiamo Suho, spero presto, per favore non dirgli niente, appena posso ti spiegherò tutto ciao- e staccai la chiamata prima che potesse rispondere
-allora come stanno? è vero??- mi domando Kat allarmata
-già, è partito e non è più tornato.. come ho fatto io, ha la causa in corso con la SM-  gli dissi sospirando -ho-ho sentito Chanyeol.. la sua voce.. gli ho detto di non dirgli di me, non voglio peggiorare le cose- e gli sorrisi, per poi tornare al progetto della palestra

Le settimane passarono, io e Kat ci guardammo la puntata di Happy Camp, erano senza Kris, e i ragazzi non erano gli stessi, si vedeva che erano giù di morale, anche se ridevano e scherzavano, ma non erano più gli Exo dell'inizio.
Cominciai a seguire le loro notizie, per vedere come stavano, ma dovevo parlare al più presto con Suho, così un pomeriggio in cui non dovevo lavorare decisi di chiamargli

-Hey Suho- dissi quando lui rispose alla chiamata -sei solo? puoi parlare ?- gli domandai mentre camminavo a grandi falcate nella mia stanza avanti e in dietro
- si posso parlare, allora mi spieghi perchè te ne sei andata e non sei più tornata ?Chanyeol è distrutto!- mi accusò lui
- scusa, ma non potevo più restare..- dissi fermandomi un attimo e poi riprendendo a camminare continuai - io non faccio parte del vostro mondo, e non posso entrarci, non volevo più causare problemi, e volevo che Chan ritornasse ciò che era prima, il vostro happy virus! e con me non sarebbe stato felice, conoscerà qualcun'altra, e si innamorerà ma non sono io quella giusta -
- lui ti ama e lo sai.. - mi disse debolemente il leader dei K
- e io amo lui ma non posso starci insieme cerca di capirmi, e per favore non avercela con me mi mancate un casino ma non tornerò, e voglio che lui si metta l'anima in pace, io sono a casa mia e lui a casa sua, la nostra storia è chiusa ormai- dissi con una nota di dolore nella voce
- va bene EM, e tranquilla i ragazzi non sono arrabbiati con te, gli manchi, manchi a tutti, e ora abbiamo perso anche Kris, ma siamo forti e le fan ci sostengono- poi si sentì una serratura scattare - devo andare sono tornati , teniamoci in contatto , ciao piccola - mi disse con la sua voce da Umma, sorridendo lo salutai e posai il telefono sul comodino e mi andai a fare la doccia, era il compleanno di Kat e quella sera ci sarebbe stata una piccola festa, cosi dopo essermi lavata per bene, mi misi il vestitino che mia madre mi aveva comprato in occasione, sperando di fare colpo su qualche bel ragazzo, a proposito di mia madre, il rapporto con lei era diventato bellissimo, parlavamo sempre, era entusiasta del mio progetto e mi aiutava, facevamo cose insieme da madre e figlia ma anche da amiche, e ogni sera mi ripeteva quanto mi amasse e mi faceva sentire amata, non mi sono mai pentita di essere ritornata con lei, era tutto perfetto.
Quando fui pronta, truccata e acconciata ovviamente dalla mia parrucchiera personale ovvero mia madre, mi feci fare una foto che inviai a Suho, che mi scaricò di complimenti e mi disse di fare gli auguri alla festeggiata, la loro storia era rimasta in sospeso, andai a casa di Kat, era il suo 18 compleanno, era finalmente maggiorenne, al mio mancava poco!

-AUGURIIII MAGGIORENNE - urlai abbracciandola, era bellissima nel suo abito nero scollato dietro e lungo - ti manda gli auguri Suho, fatti fare una foto che gliela mando!- dissi con il telefono già in mano, lei si mise in posa sorridendo e lasciando intravedere la scollatura della schiena
- così lo uccidi povero Oppa- dissi ridendo e inviandogli la foto, Suho rispose dopo 10 minuti mandando la foto di lui con il fazzoletto al naso, poverino!

La festa iniziò 10 minuti dopo, il dj era fantastico, e si stavano divertendo tutti, io ballavo con Kat e la sua sorellina più piccola, Naomi, che aveva appena compiuto i 5 anni due settimane prima, quando all'improvviso un ragazzo si avvicinò, gli sussurò qualcosa all'orecchio alla mia amica, lei annui e mi lasciò sola con lui.

- posso avere questo ballo ? - mi chiese sorridendo, era un ragazzo bellissimo, poteva avere massimo due anni più di me, era magro, alto per la sua età, capelli nerissimi come la pece e occhi azzurri come il mare cristallino, sorrisi a mia volta
-certo perchè no- risposi io, e lui si avvicinò a me
- posso?- mi chiese ancora ,prima di appoggiare la mano sul mio fianco, mentre con l'altra prese la mia, io annuì e cominciammo a dondolare lentamente, girando di tanto in tanto
- comunque io sono Emily, piacere- dissi guardandolo negli occhi
- io sono Herick, e sono il cugino della festeggiata- mi disse facendomi l'occhiolino

Ballammo tutta la serata, chiacchierando di tanto in tanto sui nostri interessi, scoprì che anche lui ballava, e lo insegnava alle matricole dell'università dove andava, avevamo molto in comune, così a fine serata ci scambiammo i numeri, promettendoci di scriverci il giorno seguente.

E lui fu puntuale, sorrisi, quando svegliandomi trovai un suo messaggio

BY:HERICK
FROM:EMILY

BUONGIORNO RAGAZZA BELLISSIMA E MISTERIOSA
TI VA SE OGGI FACCIAMO QUALCOSA INSIEME?


BY:EMILY
FROM:HERICK

BUONGIORNO CUGINO DELLA MIA MIGLIORE AMICA
COSA AVRESTI IN MENTE?


BY:HERICK
FROM:EMILY

TI VA UN INTERA SEZIONE DI BALLO CON ME?
OGGI AVREI LEZIONE CON I BAMBINI DI 10 ANNI CHE NE DICI DI UN PO DI ESPERIENZA?


BY:EMILY
FROM:HERICK
 
CHI TI DICE CHE NON HO ESPERIENZA?
COMUNQUE VA BENE CI STO ADORO I BAMBINI


BY:HERICK
FROM:EMILY

BRAVA RAGAZZA, TI PASSO A PRENDERE FRA MEZZ'ORA
NON VEDO L'ORA
A DOPO


Mi alzai dal letto di buon umore, mi vesti, scegliendo con criterio i jeans e la maglietta, e scesi a fare colazione canticchiando, mia madre era a lavoro, così dopo aver bevuto un po di latte direttamente dal cartone, mi spazzolai i denti, sistemai i capelli e dopo mezz'ora sentì suonare il campanello, mi diedi un ultima occhiata allo specchio, e uscì di casa, lui era già li che mi sorrideva.

-sei bellissima- mi disse accompagnandomi in macchina
-grazie anche tu non sei male- risposi facendogli l'occhiolino

La lezione con i bambini fu divertentissima, e lui fu dolcissimo, i bambini furono divisi in gruppi, le femmine con me e i maschietti con lui, e creammo una coreografia dove, le ragazzine sfidavano i ragazzini, e dopo 3 ore a lezione finita mi chiesero di tornare a ballare con loro.
Uscimmo dalla palestra e andammo a pranzo in un ristorante nelle vicinanze, lui da buon cavalliere mi fece accomodare, e poi ordinammo da mangiare, ed ebbi un'altra sorpresa, anche lui era vegetariano.
Mentre mangiavamo, parlammo del più e del meno, e io gli proposi di venire a insegnare nella mia palestra quando sarà aperta, e lui accetto.
Così cominciammo a fare vari progetti, e scoprì che mi piacevano uno più dell'altro.

Sul tardi pomeriggio mi riaccompagnò a casa, quando ci salutammo si limitò a spostarmi una ciocca dietro i capelli e a sorridermi.
Da quel giorno in poi Herick fu presente in tutte le mie giornate.
 
Volarono altri mesi, io e Herick eravamo sempre più uniti, ma non avevo di certo scordato Chanyeol, con Suho mi sentivo quasi tutti i giorni e sapevo che Chanyeol stava sempre male, si limitava a fare il suo lavoro e basta, per il resto non voleva contatti con nessuno e io restavo ostinata e convinta che parlargli avrebbe creato solo false speranze
.Il giorno dopo dell'inaugurazione delle nuove rampe e della palestra, ci fu un altra brutta notizia, anche Luhan aveva abbandonato il gruppo, i ragazzi erano ancora più distrutti di prima, soprattutto Lay e Tao che erano rimasti gli unici componenti Cinesi.
Suho era arrabbiato, stanco e frustrato, non si capacitava come avessero potuto abbandonarli, e per di più Luhan aveva preso la stessa via legale di Kris contro la SM!
Ma non si arresero, ne si buttarono nello sconforto, e continuarono ad andare avanti, D.O cominciò a recitare, e ovviamente io e Kat guardammo il drama in cui era presente It's ok that's love, bellissimo, ci piacque molto, anche perchè D.O aveva ottenuto una parte molto difficile, ma fu bravissimo nel recitare.
Il primo mese nella palestra vi fu una miriade di iscrizioni, le lezioni erano divertenti e avevamo alunni di tutte le età, dai bambini agli anziani, ma non ci limitammo solo a questo, insegnavamo ad andare sullo skate a chi voleva impararlo, e installammo un chiosco tra le rampe e la palestra, gli affari andavano a gonfie vele,e la storia tra me ed Herick andava anche meglio, lui era dolcissimo, e mi riempiva di attenzioni e premure senza risultare soffocante! Mentre Kat riprese i contatti con Suho, che le promise di venire all'anno nuovo, il tempo passava in fretta.
A Gennaio del 2015, Suho mantenne la promessa e venne a trovarci insieme a Baekhyun che aveva scoperto dove stava andando e voleva vedermi, infatti quando mi vide ad aspettarli all'aereoporto mi saltò letteralmente addosso, io ero felicissima di vederlo.
Alloggiarono a casa mia, restarono solo per due settimane, la storia fra Kat e il leader si solidificò, presentai ai ragazzi Herick, ed ebbero subito un intesa, soprattutto con Baek, li portai nella mia palestra, gli feci visitare tutto Detroit, e lasciai il tempo alla coppietta per stare da sola, intanto Baekhyun mi tartassava di domande, e io tartassavo lui, volevo sapere come stavano i ragazzi

-i ragazzi stanno bene un pò tristi ma vanno avanti, Chanyeol...beh credo che Suho te lo abbia detto- mi disse abbassando lo sguardo
-già... ma Suho ti ha pure spiegato il perchè delle mie azioni, Baek, ascolta non voglio che sappia niente di me non dirgli che sei stato qui e che mi hai vista, ma ora che lo hai scoperto ci possiamo sentire se ti va- e gli sorrisi, lui fece i salti di gioia e mi abbracciò

Il giorno della partenza, fu un pò triste, ma ci promettemmo di vederci ancora, mi annunciarono che presto sarebbe uscita una nuova canzone e mi dissero di ascoltarla.
Altri due mesi passarono, e in una fredda giornata di Marzo, Herick mi chiese se volevo ufficialmente fidanzarmi con lui, io risposi di si ovviamente e diedi la bella notizia a Suho che già sapeva tutto grazie alla sua ragazza/informatrice Kat e ad Baekhyun che si congratulò con me.
Io e Herick comprammo casa proprio accanto alla mia, non volevo lasciare sola mia madre, e dopo un mese scoprì di essere incinta, sarebbe nato o nata a dicembre.
Baekhyun, Suho e Kat avrebbero battezzato il futuro nascituro.
Passò altro tempo e uscì la nuova canzone degli Exo, call me baby, era bellissima, l'ascoltavo ogni giorno, mettendo le cuffie nel pancione che andava sempre di più crescendo, ma si sa che le brutte notizie arrivano quando meno te lo aspetti, dopo l'uscita del singolo anche Tao abbandonò gli Exo, all'inizio si diceva per un malessere fisico, e suo padre rilasciò sui social la notizia, ma dopo si scoprì che iniziò a cantare da solista, l'ultimo membro cinese rimasto fu Lay.
Dopo call me baby, uscì  Love me right, e i nove componenti rimasti si diedero molto da fare per la canzone, postando post infiniti sui social e video su youtube, e la canzone andò in cima alle classifiche!
Passò anche il mio 18esimo compleanno e lo festeggiammo dando un party per il bambino.
La SM annunciò che i ragazzi avrebbero debuttato anche in Giappone e così la canzone fu tradotta e arrangiata in giapponese Love me right romantic universe.
E cosi arrivò dicembre, il mese in cui il mio bambino, si era un adorabile maschietto, sarebbe nato, gli Exo annunciarono l'uscita di mini album per natale Sing for you, mentre Chanyeol recitava per un film in cina, I married an anti-fan.
Una settimana prima di natale mi si ruppero le acque e dopo 3 ore di travaglio diventai ufficialmente mamma, mezza Detroit venne a congratularsi con me e Herick e per vedere il piccolo Chanyeol Junior Carter, il nome lo avevo deciso io, purtroppo Suho e Baek non erano potuti venire, avevano tanti impegni, ed erano stati invitati insieme agli altri membri in molti show.
Passai il giorno del ringraziamento, il natale e il capodanno insieme alla mia nuova famiglia e al mio bambino, Herick era un padre meraviglioso e non faceva mancane niente ne a me ne al bambino, ripresi le mie lezioni di danza, lasciando Chanyeol Junior a mia madre che volevo sempre averlo con se, tranne quando lavorava e allora lo portavo con me. Mi tenevo sempre in contatto con gli unici due membri degli Exo con cui potevo parlare, Baekhyun mi spedì dei vestiti per bambino meravigliosi e identici ai suoi, con eyeliner compreso e pretendeva almeno 30 foto al giorno del suo piccolo nipotino come lo chiamava lui, mentre Suho mi mandava tutto ciò che poteva servire al bambino, fu lui a regalarmi il fasciatoio, si comportava come una nonna, e le loro attenzioni mi facevano sorridere.
Passò così anche il 2015 e ci ritrovammo nel 2016, i ragazzi tenevano continuamente dirette live su Vapp, che ovviamente avevo scaricaato per vedere le cavolate che dicevano e le fan morire nei commenti.
Poi un giorno vi fu un annuncio della SM, annunciò un Come Back degli Exo, ma la sorpresa non era questa, includeva anche un concorso, le fan che volevano partecipare avrebbero dovuto spedire un email con un video, in cui si presentavano e si esibivano nel canto e nel ballo di una canzone a scelta, e ci fu il delirio sui social, miliardi e miliardi di fan impazzirono al solo pensiero di passare due mesi con gli Exo e di potersi esibire con loro, inviarono video da ogni parte del mondo e continente, ma non era così facile, la selezione era davvero molto rigida.

-Amore- mi disse Herick mentre si sedeva accanto a me a guardare la notizia che stavo leggendo sui ragazzi - so che ti piace tantissimo quel gruppo- ad Herick non avevo mai detto che i due ragazzi che aveva conosciuto erano famosi ne che facevano parte degli Exo - perchè non provi a partecipare anche tu? sei perfetta balli e canti, e sei molto bella- continuò lasciandomi un leggero bacio sulla fronte, io sorrisi
- no- dissi guardando il piccolo Chanyeol addormentato tra le mie braccia - io ho la mia famiglia qui e non potrei stare senza di voi- alzai lo sguardo per guardare la foto che avevamo fatto una settimana prima appesa sopra il camino, che ritraeva me, Herick e nostro figlio.
Già.. erano passati due anni.
 
SALVEEEE T.T NON PERDETEVI L'ULTIMO CAPITOLO <3 CONTINUATE A RECENSIRE E A SEGUIRE LA STORIA DI CUI CI SARA' UN SEQUEL BACI <3<3  

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Capitolo 22
*** DUE ANNI - CHANYEOL ***


 Le settimane si trasformarono in altre settimane, e poi in mesi, e poi ancora in anni, erano passati due anni da quando Emily era tornata a Detroit, non era più tornata da noi, da me, e la nostra relazione era finita, finita insieme a tutte le bugie che mi aveva detto.
Ci avevo messo mesi ad abituarmi alla sua assenza, le prime settimane ogni volta che mi svegliavo cercavo lei dall'altra parte del letto, cercavo lei negli scherzi di Chen, Baek e Luhan su Lay e Tao, cercavo lei nei consigli di Suho e Kris, cercavo lei tra i balli di Kai e Sehun, e cercavo lei tra i libri di Xiumin sperando di trovarla con lui a studiare, cercavo lei, lei e solo lei per dormire, per mangiare e per vivere.
Ma più passava il tempo più lei non c'era, così cominciai a immergermi nel mio lavoro, a comporre musica, a postare foto per le fan e a impegnarmi per migliorare nel ballo, non per niente mi chiamavano la Yeol-machine, insomma facevo di tutto pur di non pensare.
Non potevo nemmeno chiamarla o cercarla, tra la rubrica il suo nome era inutile, il suo numero era inutile, ogni volta che provavo sentivo sempre la stessa filastrocca
" il numero da lei composto non esiste", certo, aveva cambiato numero, ormai quello koreano non le serviva più, ma lei aveva il mio, ma mai una volta cerco di contattarmi.
Gli altri ragazzi erano giù, mancava a me e mancava agli altri, la sua presenza in casa era fondamentale, con lei ridevamo, giocavamo, era bello vederla arrossire per una qualsiasi cosa detta, era bello svegliarsi e trovare la sua colazione all'americana a tavola, ora non riuscivo più a mangiare le uova, ne i toast ne la pancetta, mi ricordavano lei.
La sua stanza restò per come l'aveva lasciata, anche se adesso due di noi potevano ritornare ad avere la propria stanza, ma nessuno osò avvicinarsi, io che avevo dormito li non mi sentivo nemmeno di metterci piede, ci sarebbe stato il suo profumo, e non avrei retto, così cominciai a dormire nel divano in salotto, anche se Kai mi pregava ogni sera di andare a dormire nella sua stanza, inventando scuse come " ti farà male alla salute dormire sempre sul divano" o " la schiena diventerà storta" , ma peggio di così non poteva essere.
Aveva detto di amarmi, aveva detto che sarebbe stata sempre con me, ma forse anche queste erano bugie.
Forse anche quella notte, la notte in cui io e lei ci unimmo era una bugia, le sue lacrime erano una menzogna, il suo bacio d'addio, niente di vero.
La sera ritornavo a sognare lei, ma nel sogno era sempre più lontana e io non riuscivo a raggiungerla per quanto riuscissi a correre o ad urlare nel sonno, Suho mi consigliò di andare da un medico perchè cominciai a impedirmi di dormire, risultato? una bella scatola di sonniferi, sai che affare!
Tenemmo una conferenza su di lei, i giornalisti chiesero ai nostri leader che fine aveva fatto l'unica ragazza degli Exo, Suho disse loro che si era ritrovata con la madre, dopo che il pazzo omicida era stato riacciuffato e che era ritornata a casa, più ascoltavo più mi veniva la nausea.
Le fan cominciarono a notare il mio comportamento, e il mio umore, ci furono diverse lamentele sui social

" Chanyeol Oppa non è più lo stesso"
"l'happy virus non è così tanto happy cosa gli è successo?" e così via sfilze di commenti su instagram, weibo e twitter.

I Leader mi rimproverarono più volte, ma i loro occhi mi guardavano con una scintilla di chi poteva capirmi, come se fosse pena, come se fossero in pena per me, ma io non volevo la pietà di nessuno.

-BASTA !- urlai dopo l'ennesima cazziata da parte di Suho - NON SAI NIENTE, NON SAI NIENTE DI COME IO POSSA SENTIRMI, NON MI SERVE LA PIETA'' DI NESSUNO, NON MI SERVE LA TUA DI PIETA'' ORA LASCIAMI IN PACE E NON MI GUARDARE COME SE FOSSI UN CANE ABBANDONATO!-

lui arretrò visibilmente sconvolto, mentre gli altri mi guardarono come se fossi una bomba ad orologeria, cosa che mi fece arrabbiare anche di più, soprattutto perchè mi aspettavo Baekhyun e Kai dalla mia parte, ma mi sbagliavo, scansai in malo modo Suho, presi la mia giacca e uscì fuori di casa, era ormai pomeriggio inoltrato, e stava diventando scuro, così non sapendo dove andare di preciso, presi la strada che più conoscevo e andai alla SM.
Arrivai in una delle sale prove, accesi la musica a tutto volume, e cominciai a ballare per come sapevo ballare io, cercai di scaricare tutto il dolore e la rabbia, di sfiancarmi, di superare il limite, non mi importò più del tempo, ne di che ora fosse, ballai per un tempo credo infinito.
Quando mi fui finalmente calmato, abbassai il volume della musica fino a lasciare un leggero ronzio di sottofondo. Mi guardai allo specchio, la maglietta era fradicia, e appiccicata al mio petto, i capelli erano tutto bagnati, e il mio volto era arrossato.
Mentre contemplavo il mio riflesso, sentì qualcosa vibrare, mi avvicinai allo stereo dove era posato il mio telefono, " Baekhyun", staccai la chiamata e notai che ce ne erano altre 22 perse, spensi direttamente il telefono, guardai l'orologio appeso alla parete sopra gli specchi, era mezza notte, ma la cosa che più mi urtò e che mi era ritornata la rabbia, rimisi lo stereo a palla e ripresi da dove avevo finito.
Dopo ore e ore di movimento estenuante, spensi la musica e mi addormentai nel divanetto troppo piccolo per me della sala e finalmente non sognai niente.
Mi svegliai molte ore dopo, per colpa di qualcuno che urlava il mio nome, mi alzai ignorando quella voce, e ignorando la mia di voce che voleva urlare "SONO QUI"  e rimisi lo stereo al massimo volume, mi tolsi la canottiera che mi dava fastidio la appallottolai usandola come cuscino e mi sdraiai a terra cercando di incastrare la mia mente nel ritmo della batteria.

-CRETINO- urlò di nuovo quella voce sovrastando la musica, mi sedetti e mi trovai davanti Baekhyun rosso in faccia e tremante.
- come scusa?- gli dissi semplicemente io guardandolo, ma non potevano lasciarmi in pace ?
-SEI UN CRETINO TI CERCHIAMO DA IERI E TU CHE FAI? STAI QUI MEZZO NUDO A DORMIRE !- urlò lui fuori di se e tirandomi tutto cio che gli capitava a tiro-SAI QUANTO CI SIAMO PREOCCUPATI? SE AVEVI BISOGNO DI QUALCOSA BASTAVA DIRLO INVECE DI SCAPPARE- io mi alzai furioso, lo presi per le spalle e lo sbattei al muro,( NON FATE LE MALIZIOSE EHEHEHE) gli sarebbero rimasti dei lividi.
- ascolta, mi ero appena calmato, cosa non capisci della frase " lasciare in pace una persona ?"  se proprio vuoi fare qualcosa per me, vattene anche tu a Detroit da quella traditrice, vattene anche tu, non voglio vedere nessuno, men che meno te-
 gli dissi soffiando le parole a due centimetri dalla sua faccia, che lo colpirono come se fossero schiaffi, poi lo lasciai andare, lui mi guardo con gli occhi lucidi, e quando la prima lacrima scese sul suo volto, mi mollò uno schiaffo così forte che mi restarono tutte e cinque le dita in faccia, poi girò i tacchi e se ne andò.
Restai li impietrito,avevo appena ferito uno dei miei migliori amici, gli avevo appena fatto del male, toccai la guancia che mi aveva appena colpito, era calda e pulsava, presi la giacca me la misi senza la canottiera la chiusi, spensi le luci, uscì dalla sala e tornai a casa.
Quando passai in salotto, trovai Baekhyun che piangeva, Suho e D.O che lo consolavano e gli altri a torno che lo guardavano shockati, mi avvicinai a lui e allungai una mano per toccarlo, mi dovevo scusare.

-Baek- cominciai, ma lui colpì la mia mano
- vattene e non toccarmi- mi disse con tutto il veleno che poteva usare
-Baek, per favore- lo supplicai
-Chanyeol lascialo stare- mi disse Suho -sta volta hai passato davvero il limite- e mi guardò arrabbiato

Mi allontanai dal salotto e andai a chiudermi in bagno, mi spogliai e mi misi sotto il getto dell'acqua calda, anzi bollente, lasciai che mi scivolasse addosso, chiusi gli occhi e restai per 10 minuti fermo, pensando a quando idiota potevo essere, poi mi insaponai, e quando fui pulito, andai a vestirmi nella camera di Kai.

Da quel giorno Baekhyun non mi rivolse più la parola, anche se io le tentavo tutte, e cercai più volte di farmi perdonare, ma lui si ostinò a continuare ad ignorarmi, e anche sul palco si mantenne ad una certa distanza da me.

Ad un certo punto, dopo il debutto di Overdose Kris hyung partì per andare a trovare la sua famiglia e non tornò più, e una brutta sensazione mi disse che qualcosa sarebbe successo, e non mi sbagliai, il manager una mattina ci avvisò che Kris aveva fatto causa alla SM e che si era ritirato dal gruppo, Lay, Luhan e Tao ne furono devastati.
Anche Emily ci aveva lasciato così, fu un duro colpo da digerire quello.
Mentre ero in cucina a prendere dell'acqua per Tao che non smetteva di piangere nemmeno un secondo, sentì Suho parlare al telefono con qualcuno

-si niente che non si può aggiustare, tu invece? le settimane so...DIAMINE TAO E' INUTILE CHE PIANGI, E TU BAEKHYUN LASCIALO STARE!!- urlo il Leader contro Tao e Baek, uno strillava contro il cinese e l'altro piangeva ancora più forte
-Scusa ma sono incontrollabili, Tao piange da giorni e beh gli altri sai come sono- e sospirò
-Hyung chi è?- dissi mentre davo l'acqua al panda annegato
-EM..Ehm non è nessuno Chanyeol, i soliti che vogliono sapere per lo scandalo- mi disse e dopo due secondi staccò la chiamata, io feci spallucce e mi andai a sedere vicino Baek che si alzò e si allontano il più possibile da me.

Le settimane passarono e registrammo la puntata di Happy Camp senza Kris, ma non era così divertente senza il suo egocentrismo,a fine puntata parlammo anche di lui, e ovviamente non mancarono le lacrime di Tao, Lay e Luhan a cui mancava più degli altri.

Poi un giorno che avevamo le prove di ballo, Suho si prese un brutto raffreddore e fu costretto dai ragazzi a stare a casa a riposarsi, senza il leader che ci guidava e rimproverava combinammo un macello nelle prove, Tao inciampava ogni due secondi portandosi dietro Chen e Xiumin, Kai e Sehun ballavano senza dare retta a nessuno, D.O e Luhan si davano al canto, io mi sedetti  a terra per fissare la foto di Emily nel telefono, fin quando non mi salì la rabbia e lo tirai al muro e per poco non presi Lay che iniziò a urlare contro di me, mentre Baekhyun evitava di guardarmi.
Dopo due ore di queste decidemmo di tornare a casa, quando aprimmo la porta trovammo Suho alzato con il telefono in mano

-ti avevo detto di stare coricato a letto non alzato a giocare al telefono- gli disse D.O e lo trascinò in stanza
Io invece mi andai a lavare con Tao che me lo chiedeva interottamente da almeno 10 minuti, quando finimmo, presi il borsellino e la mia scheda telefonica e stavo per uscire di casa, ma solo mi seccavo non c'era gusto a scegliere un telefono senza qualche critica altrui

-qualcuno di voi viene con me ? devo comprare il telefono nuovo- dissi ai ragazzi seduti in salotto
D.O doveva prendersi cura di Suho e si rifiutò, Xiumin, Chen, Kai e Sehun dovevano ancora lavarsi, Tao si era addormentato e Luhan era sotto la doccia, restò solo Baekhyun
-Baek vieni con me?- dissi guardandolo, lui ricambiò lo sguardo dopo settimane che nemmeno osava girarsi dalla mia parte - ti compro tutti gli eyeliner che vuoi-  sembrò funzionare, senza dirmi una parola prese il suo giaccone e mi aspettò all'ingresso, presi le chiavi di casa e uscimmo per andare nella via più affollata di negozi.
Camminavamo in silenzio, ma io non lo reggevo

-Baek, per favore potresti perdonarmi?- gli dissi io fermandomi davanti a lui, che per poco non mi cadde addosso, si scansò in tempo e continuò a camminare
-per favore sono un idiota, non dovevo trattarti in quel modo, tu non c'entravi niente- riprovai parandomi di nuovo davanti a lui, funzionò e si fermò
-sono un idiota, un cretino , sono tutto quello che vuoi ma per favore perdonami- mi abbassai per parlare alla sua altezza e guardarlo negli occhi, lui sembrò addolcirsi
- Chan io sono sempre stato dalla tua parte, mi hai fatto, mentre io avevo la sola colpa di essermi preoccupato per te, pensavo che ti fossi suicidato, o che fossi andato a drogarti, non puoi capire quanto diamine ero in pensiero, ho corso per quasi tutta la città, finchè non ho visto le luci accese in uno dei piani della SM, e quando finalmente ti trovo? ti mi sputi in faccia parole che non ti appartengono, scarichi la colpa su di me e mi dai del traditore !- Mi disse di nuovo con le lacrime agli occhi - mi hai fatto male Chanyeol!- e mi guardò fisso negli occhi, mi disarmava quel ragazzo ( GLI PRESI IL VISO TRA LE MANI E LO BACIAI COME SE NON CI FOSSE UN DOMANI! NO RAGAZZE MI DISPIACE MA NON C'E' NESSUNA CHANBAEK EHEHE SO COSA STAVATE PENSANDO)
- perdonami per favore, ci tengo a te e se così non fosse non starei qui a supplicarti - gli dissi passandogli un fazzoletto che lui prese per asciugarsi gli occhiù
- va bene - mi disse infine, e mi sorrise, io sorrisi a lui - ora andiamo a comprare questo dannato telefono, a proposito perchè lo hai lanciato addosso a Lay hyung ?- risi
- non l'ho tirato a lui, ma al muro, e purtroppo lui si trovava li- ridevo ancora ricordando la faccia di Lay terrorizzata
- si ok ma perchè lo hai distrutto?- mi richiese, non mi andava di parlare di lei, ma avevamo appena fatto pace, non potero rovinare tutto di nuovo
- stavo guardando una foto di Emily, mi sento tradito ogni volta che penso a lei, e mi è salita la rabbia, non ci ho pensato e l'ho rotto- ammisi con una fitta al cuore a pronunciare il suo nome

Per il resto dello shopping non toccammo più l'argomento, scelsi il telefono con le continue critiche di Baek, gli comprai 5 eyeliner che voleva e tornammo a casa, ognuno per testare ciò che avevamo comprato.
Quando tornammo a casa trovammo Suho con dei fazzolettini al naso

-hyung che ti è successo?- chiese Baek al leader
-ehm niende zono angora raffreddado- disse lui con voce nasale e facendo ridere si me che Baekhyun, aveva di nuovo il telefono in mano, da quando era un maniaco della tecnologia ? mah

Nelle settimane a seguire cominciammo a notare un comportamento strano da parte di Luhan, a cui Tao si era attaccato in mancanza del suo gege, ma non ci demmo molto peso, forse era nervoso per il troppo lavoro.
Io continuai a prendere i sonniferi e a dormire nel divano, e restavo ostinato a fare il sordo se qualcuno parlava di Emily,o cambiavo stanza per sfogare la rabbia con i muri, e a lasciare che le lacrime cadessero senza farmi vedere dagli altri.
Notai anche che Suho era spesso allegro e sempre più attaccato a quel maledetto telefono, così un giorno decisi di parlarne con il diretto interessato

-Hyung tutto bene?- gli chiesi , lui perplesso mi guardò -ultimamente mi sembri più felice, sai dopo la notizia di Kris , stai sempre al telefono - continuai
-beh in un certo senso...e che ho tanti progetti per gli Exo e ne parlo spesso con il manager per ora è una cosa nostra- mi disse lui sorridendo come se volesse chiudere il discorso, ma a me più che progetti per gli Exo, mi sembrava più un adolescente al suo primo amore, poi ricordai che anche a lui con Kat non era finita bene, perciò mi imposi di credere alle sue parole.

Volarono altri mesi e un altra brutta notizia arrivo tra gli Exo, anche Luhan aveva mollato il gruppo, prendendo le stesse vie legali di Kris, le fan erano scioccate, deluse e tristi, si chiedevano perchè, metà incolpavano Luhan di aver tradito il gruppo e l'altra metà incolpava la SM di non essersi presa cura in modo appropriato dei membri, e speravano solo che qualcun'altro non mollasse ancora, questa era ancora più dura da ingerire soprattutto dopo le parole che Luhan aveva detto " senza il gruppo, non so stare è la mia famiglia", ma intanto Tao e Lay erano ancora più a pezzi, ed è così che il panda perse un'altra delle sue figure, i cinesi  restarono in due.
Suho era arrabbiato, stanco e frustrato, non si capacitava come avessero potuto abbandonarci, ma continuammo ad andare avanti, con l'appoggio di tutte le nostre fan,D.O cominciò a recitare, il drama in cui recitò piacque a tantissime persone sia per la trama complicata e il tema, sia per D.O che è stato bravissimo a recitare, anche perchè il suo ruolo era molto difficile.
Passo così anche natale e capodanno che festeggiai con i membri del gruppo, come ogni regalo fatto da uno degli Exo furono bizzarri e stravaganti soprattutto quelli di Kai e Sehun, ancora ricordo quelli per il mio compleanno che registrammo all'exo's showtime, prima di un paio di settimane non avevamo niente in programma così ognuno andò dalla propria famiglia, chi in cina chi qui in Korea, io approfittai per passare del tempo con mia sorella che non vedevo da tanto, per aiutare i miei genitori e ovviamente per giocare a biliardo, ero bravissimo in quello.
Ma il mio pensiero fisso era sempre Emily, mi chiedevo cosa stesse facendo, come aveva passato il natale e il capodanno, e se si trovasse mai a pensare a me.
Pensai a lei fino a quando mia sorella non mi richiamò all'attenzione, nel suo modo di fare voleva aiutarmi, e io ne ero grado per questo, mi aiutò a comporre un paio di canzoni e passammo molto tempo a fare shopping insieme.
Dopo due settimane, lasciammo di nuovo le famiglie per ritornare al nostro solito dormitorio, Tao sembrava più tranquillo dopo aver rivisto la sua famiglia, mentre Suho e Baekhyun erano letteralmente una botte di allegria e felicità, ora non solo Suho stava al telefono il più possibile nelle 24 ore possibili di un giorno ma aveva contagiato pure Baekhyun!
Era una mattinata di Marzo che Baekhyun mi venne a svegliare canticchiando e portandomi una tazza di caffè nel divano, io lo fissai incredulo, non era da lui, non mollava il telefono nemmeno un secondo, se lo portava pure in doccia. Poi un giorno mentre eravamo seduti nel salotto a guardare The return of superman, dove c'erano i miei gemelli preferiti, si udì un urlo poco virile uscire dalla bocca di Baek, che diede il cinque a Suho cominciando a saltellare per casa.

-Baek va tutto bene ?- gli chiesi sotto lo sguardo inquisitore degli altri
-oh- disse guardandomi -oh si si tutto bene - e tornò a sedersi scusandosi per la scenata, e scusandosi con me più volte, io lo trovavo sempre più strano.

Passò altro tempo e debuttammo con il nostro nuovo singolo Call me baby, che le fan adorarono letteralmente, ma le brutte notizie arrivano quando meno te lo aspetti, dopo l'uscita del singolo anche Tao abbandonò gli Exo,e suo padre rilasciò sui social la notizia parlando di un malessere fisico,un problema alla gamba, ma dopo si scoprì che iniziò a cantare da solista, l'ultimo membro cinese rimasto fu Lay.
Dopo call me baby, uscì  Love me right, ci demmo parecchio da fare, postammo molte foto e video su youtube, e la canzone andò in cima alle classifiche!

Passò anche il giorno che tanto aspettavo, ovvero il compleanno di Emily, che passai in sala prove ad urlare e ad ballare, quel giorno nessuno dei membri si avvicinò a me.
La SM annunciò il nostro debutto in Giappone, così la canzone fu tradotta e arrangiata in giapponese Love me right romantic universe.
E così arrivo dicembre, intanto Suho e Baek erano sempre più strani, uscivano quasi sempre insieme e Baekhyun contava i giorni senza avere una metà precisa nel calendario.
Annunciammo l'uscita del nostro mini album Sing for you, mentre io ottenni la parte in un film in Cina, I married an anti-fan.
Giorno 18 dicembre Baekhyun cominciò di nuovo a urlare e saltellare per casa come un ossesso, ed il giorno dopo giurai di aver visto Suho con un fasciatoio dentro una busta da shopping e Baek fare peek-a-boo con il telefono o sussurare qualcosa del tipo " che carinoo" o " che guanciotte".
  Questo era il secondo natale senza lei, e io stavo sempre uno schifo e non facevo altro che pensarla, un giorno la mia mente mi giocò un brutto scherzo facendomi sentire la sua voce chiamare il mio nome, ma nella maniera in cui si chiamano i bambini.
Partecipammo a molti show, mentre io facevo avanti e indietro dalla Cina, tenemmo molte dirette live su Vapp, dove le fan impazzivano e commentavano continuamente, adoravo leggere cosa scrivevano, mi chiedevano di tutto.
E così passo anche il 2015 e ci ritrovammo nel 2016, e come sempre mi ritrovai senza la ragazza che amavo, ma sapevo dove era, era in America insieme al mio cuore.
Poi un giorno la SM annunciò un nostro Come Back ,ma la sorpresa non era questa, includeva anche un concorso, le fan che volevano partecipare avrebbero dovuto spedire un email con un video, in cui si presentavano e si esibivano nel canto e nel ballo di una canzone a scelta, e ci fu il delirio sui social, miliardi e miliardi di fan impazzirono al solo pensiero di passare due mesi con noi, e di potersi esibire con il loro gruppo preferito, inviarono video da ogni parte del mondo e continente, ma non era così facile, la selezione era davvero molto rigida.
Io veramente ero molto scettico all'idea e sinceramente non mi andava molto a genio il concorso, non volevo un altra ragazza fra i piedi, non volevo nessuno che non fosse lei! Espressi il mio giudizio al riguardo, nemmeno gli altri membri ne erano entusiasti ma non al mio livello, Emily mancava a tutti, e la paura di affezionarsi a qualcun'altra con il pericolo di perderla i di doversene staccare spaventava tutti noi.
Poi finalmente ricevemmo la chiamata dal Manager che ci convocò all'edificio della SM, io ero di cattivissimo umore, entrammo nella sala riunioni e ci accolse a braccia aperte

-ragazzi sedetevi- ci disse indicando le sedie, ma io restai alzato con le mani in tasca e il cappello della felpa alzato.
-beh vi abbiamo convocato perchè abbiamo trovato le ragazze che parteciperanno al Come Back- ma Suho lo fermò prima che potesse continuare
- in che senso RAGAZZE- e sottolineo l'ultima parola - non doveva essere una ? come mai sono due ?- gli chiese
- semplice hanno mandato il video insieme, sono gemelle identiche- ci disse sorridendo e poi vedendo che nessuno di noi parlava accese il proiettore

C'erano due foto, due ragazze identiche, molto carine, capelli castani lunghissimi e occhi scuri e profondi, io sbuffai
-mettiti il cuore in pace Chanyeol, lei non torna ha sua madre accanto ed è a casa!- mi disse in rimprovero il Manager

Emily, era entrata nella mia vita come una furia, e allo stesso modo ne era uscita, ma non era uscita da me, non dal posto che aveva devastato, lasciando in ricordo del suo passaggio un mucchio di cenere e detriti, se dovessi definirla in qualche modo direi che Emily è come un uragano.

-comunque- riprese il Manager -sono italiane, precisamente vengono dalla Sicilia, prendetevene cura, loro sono Bambina e Beatrice-

Si dice che dopo l'uragano dovrebbe ritornare la quiete e il sole, ma da me il sole non si è mai visto, eppure alla fine... sono passati due anni.


SALVE A TUTTI ED ECCO A VOI L'ULTIMO CAPITOLO DELLA STORIA VISSUTA DAL PUNTO DI VISTA DI CHANYEOL, CHE SARA' SEMPRE IL PERSONAGGIO MASCHILE PRINCIPALE DEL SEQUEL <3 NON PERDETEVELO! GIA' ABBIAMO I NOMI DELLE RAGAZZE CHE PRENDERANNO IL RUOLO PRINCIPALE NELLA SECONDA STORIA!! SI LO SO CHE STATE PENSANDO BAMBINA CHE RAZZA DI NOME E'? MA IO ME NE SONO INNAMORATA T.T COMUNQUE GRAZIE A TUTTI PER AVER SEGUITO LA MIA PRIMA FF, PER AVERLA AGGIUNTA TRA LE SEGUITE E LE PREFERITE, GRAZIE PER AVER RECENSITO E GRAZIE PER ESSERE STATE CON ME FINO ALLA FINE <3 UN BACIO E CI VEDIAMO PRESTO NEL SEQUEL CIAO ! LET'S LOVE <3
 

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