Destiny

di Bunny05
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inizio Di Una Nuova Vita. ***
Capitolo 2: *** Art Accademy ***
Capitolo 3: *** Capire (Jorge Blanco) ***
Capitolo 4: *** Difficoltà ***
Capitolo 5: *** Opposti. ***
Capitolo 6: *** Verità ***
Capitolo 7: *** Cose Che Non Ti Aspetti. ***
Capitolo 8: *** Dove sei? (Jorge Blanco) ***
Capitolo 9: *** Andare A Fondo. ***
Capitolo 10: *** Ritrovarsi. ***
Capitolo 11: *** Il mio passato. ***
Capitolo 12: *** A Casa Di Jorge. ***
Capitolo 13: *** Vendicarsi. ***
Capitolo 14: *** Mi Prendo Cura Io DI Te. (Jorge Blanco) ***
Capitolo 15: *** Ripensando. ***
Capitolo 16: *** Litigare, Litigare Ancora. ***
Capitolo 17: *** Una Settimana Dopo. ***
Capitolo 18: *** Gelosia. ***
Capitolo 19: *** Non Fa Per Me. ***
Capitolo 20: *** Voglio Te. ( Jorge Blanco) ***
Capitolo 21: *** Forte Attrazione. ***
Capitolo 22: *** Minacce. ***
Capitolo 23: *** Piccole Conoscenze. ***
Capitolo 24: *** Segnali D'Avvertimento. ***
Capitolo 25: *** Una Strana Allenza. ***
Capitolo 26: *** Piccole Paure. ***
Capitolo 27: *** Nemici. ***
Capitolo 28: *** Credimi. (Jorge Blanco) ***
Capitolo 29: *** I Miei Amici Sono Strani. ***
Capitolo 30: *** Il Vero Colpevole. ***
Capitolo 31: *** Ti Amo. ***
Capitolo 32: *** L'amore Cura Tutto. ***
Capitolo 33: *** Rapimento. ***
Capitolo 34: *** Aiuto. ***
Capitolo 35: *** 10 Anni Dopo. ***



Capitolo 1
*** L'inizio Di Una Nuova Vita. ***


L'inizio di una nuova vita.
 
Oggi è il giorno più bello della mia vita. Non avrei mai pensato che questo giorno sarebbe arrivato e finalmente posso realizzare il mio sogno dopo tutti gli sforzi, i sacrifici e la mia sfortunata vita, ora è il mio momento. Mi chiamo Martina Stoessel, ho 18 anni, vivo a San Francisco, California e sono una ballerina. La mia vita è stata difficile fino ad ora, non sono cresciuta come tutte le comuni ragazze della California, ricche e con la puzza sotto il naso, io sono diversa, tutto quello che è successo mi ha reso diversa. Sto provando le coreografie dello spettacolo di stasera da sola sul palco del Rouge, il club gestito da Mindy che per me è come una vera e propria madre. Mi fermo un attimo per prendere fiato e sento il portone sul retro aprirsi, vedo Mindy avvicinarsi al palco con un'altra donna, << Martina! >> esclama lei guardandomi << Lei è Isobel Martin >> dice indicando la signora in parte a lei, << Piacere >> dico ancora senza fiato e stringendogli la mano, le sorrido piano non capendo chi fosse e cosa volesse, << Vedi lei è una professoressa dell’università d’arte di San Francisco, la Art Accademy >> mi dice Mindy guardandomi, << Io amo quell’università >> dico a bassa voce, durante il momento di silenzio guardo quella donna, Isobel, è molto magra e alta, avrà una quarantina d’anni, gl’occhi grigi e i capelli neri raccolti in uno chignon le danno un aspetto severo anche se a pelle sento la sua dolcezza e gentilezza, << Martina >> parla Isobel << E’ un piacere parlarti, Mindy settimana scorsa mi ha invitata qui al Rouge… Per vederti ballare! >> io guardo Mindy confusa << Devo dire che è stata un ottima idea venirti a vedere… >> continua quella donna con la sua voce melodiosa e molto fine << Perché vorrei offrirti una borsa di studio per L’art Accademy >>, io rimango di sasso e Mindy mi sta fissando con un grande sorriso, << Vogliamo ragazze e ragazzi come lei, signorina, nella nostra accademia. Lei ha del talento, lo vedo e lo sento, c’è l’ha nel sangue >>, io ancora non parlo e tengo sbarrati i miei grandi occhi marroni credendo di sognare, << Ha tempo una settimana per decidere perché poi le iscrizioni chiuderanno >> mi sorride infine quella donna, << SI >> urlo << Certo che voglio >> dico imbarazzata per aver praticamente urlato, << Allora la aspetto domani per l’iscrizione e per firmare i documenti della sua borsa di studio, ora scusatemi ma devo proprio andare. Mindy stammi bene, Martina a domani >> dice sciogliendo l’abbraccio da Mindy. Fisso Isobel uscire dal club e appena la porta si chiude inizio a saltare, abbraccio Mindy piena di gioia e lei inizia a piangere << Te l’avevo detto che prima o poi c’è l’avresti fatta comunque >>. Fisso gl’occhi neri di quella donna che reputo mia madre, ora sono lucidi e pieni di lacrime, è una donna forte, intelligente, è una di quelle che c’è l’ha fatta da sola con le sue gambe, ha i capelli scuri, è molto formosa, alta e soprattutto era la migliore amica di mia madre. Mia madre, Marion era una ballerina di danza classica della California, conobbe mio padre, German, in Argentina grazie ai suoi viaggi dovuti agli spettacoli e poi lui la seguì fino a San Francisco dove dopo un po’ di anni nacqui io. E’ da qui che la mia vita cambiò, avevo 10 anni quando loro morirono in un incidente, eravamo una famiglia felice fino a quel giorno, siccome ero minorenne venni affidata a l’unica zia che avevo, sorella di mia madre. Carmen era il suo nome, non so dove sia, quando mi affidarono a lei si prese tutti i soldi che i miei genitori mi avevano lasciato, vivevamo in una roulotte, lei era una donna con problemi, alcool e droghe, non badava a me, passavo praticamente tutto il mio tempo da sola. Quando avevo 14 anni lei sparì, scappò con un uomo credo e non la rividi mai più. Per fortuna che avevo Mindy, lei veniva tutti i giorni a controllare se stessi bene e se avevo da mangiare, quando scoprì che mia zia se ne era andata non ci pensò due volte ad aiutarmi e mi portò a vivere con lei. Passavo spesso il mio tempo qui al Rouge ad aiutarla finché a 15 anni decisi di salire sul palco e di provare a ballare. Sono come mia madre, tutti me lo dicono, ho ereditato la dote della danza da lei, già da piccola ballavo ma poi smisi quando lei morì. A 16 anni feci la mia prima esibizione davanti a centinaia di persone, tutti noi che ci esibiamo al Rouge ci esercitiamo molto per le esibizioni, non è come essere una cubista qualsiasi in uno stupido locale, qui si parla di coreografie serie, con un tema e una struttura, scoprii di essere portata non solo a ballare ma anche a montare coreografie e con Mindy mi diverto a sperimentare nuovi passi e temi. Ho sempre sperato che qualcuno mi notasse, non potevo permettermi di andare all’università, ma è sempre stato il mio sogno poter studiare ciò che voglio, ciò che mi accomuna a mia madre.
<< Ho sentito la notizia >> urla Hanna entrando dal portone del locale seguita da Rachel, loro sono le altre due ballerine del club, mi corrono in contro e mi abbracciano, << Già andrò all’università >> ridacchio insieme alle mie amiche. Sono più grandi di me Hanna ha 23 anni e Rachel 25 e sono due ottime consigliere, << La nostra piccolina sta crescendo >> parla sorridendo Rachel, ha i capelli lunghi e mori, gl’occhi verdi e tante piccole ma leggere lentiggini sul naso e sulle guance, << A proposito dov’è Ryan? >> chiedo guardandola, Ryan è il suo ragazzo ed è anche uno dei tre ballerini del Rouge, << E’ con Mike e Rick e non voglio sapere dove siano finiti >> dice ridacchiando. << Dai andiamo a provare le nostre coreografie intanto >> parla Hanna, << Cosa sentono le mie orecchie? Tu che hai fretta di iniziare ad allenarti! Da quando? >> la stuzzica Rachel, Hanna la guarda male con i suoi enormi occhi azzurri e poi le fa un sorriso, lei è la più folle tra di noi, quella più vivace e sempre in vena di ridere e scherzare, ha i capelli biondi che arrivano fino poco sopra le spalle, abbastanza alta, magra e molto, molto bella. Siamo sul retro dove si trovano i nostri stupendi camerini pieni di vestiti di scena, trucchi, scarpe e tante altre cose e sto aspettando che le ragazza si cambino, << Hai già detto a Mathias che ti hanno offerto una borsa di studio all’art Accademy? >> mi domanda Hanna, << No >> rispondo << Glielo dirò stasera >>, << E come la prenderà il tuo fidanzatino? >> si gira a guardarmi Rachel, << Spero bene! >>. Dopo un oretta i ragazzi arrivano, Ryan va verso Rachel e gli schiocca un bacio, lui è molto simpatico, un tipo atletico ed è il mio compagno di ballo quando ci esibiamo a coppie, Mike è quello più serio tra di noi, il ballo per lui è tutto, invece Rick è come un migliore amico per me, siamo molto simili forse perché abbiamo storie simili. << Siete in ritardo >> li rimprovera Hanna, << Scusaci >> ridacchia Rick << Mike non riusciva a decidere che scarpe comprare >> continua, << Ok, ok, Ora cominciamo però che per stasera c’è uno spettacolo da preparare >> blatera poi Hanna salendo sul palco e Mike e Rick mi guardano confusi, << Perché è così ansiosa di provare? >> chiede l’ultimo a bassa voce, << Non ne ho idea! >> rispondo alzando le spalle. Dopo tre ore di prove finalmente sono sdraiata nel mio letto della mia camera, mi sto riposando un po’ perché dovrò andare ad esibirmi stasera, la mia stanza è semplice, le pareti sono verde chiaro, i mobili bianchi, non ho molte cose, non le ho mai avute. Ad un tratto mi suona il telefono e mi alzo per andare a vedere chi è, leggo il messaggio del mio ragazzo che mi dice che fra un po’ arriverà qua, mentre torno verso il letto mi fermo a fissarmi nello specchio, guardo il mio corpo alto, longilineo, i miei capelli castani sono raccolti in una coda spettinata, fisso me stessa e mi chiedo chi sono, che vita avrei fatto se i miei genitori fossero ancora qua? Alzo piano la maglietta e guardo le cicatrici che ho sul corpo, ne ho un po’ di piccole e due abbastanza visibili una sulla schiena e una sul fianco, il mio cuore inizia ad accelerare, il respiro inizia a mancarmi e mi getto velocemente sul letto, devo togliere tutti i questi ricordi dalla mia testa. Tutto quello che mi ha portato la vita mi ha resa una ragazza abbastanza fredda, la paura non fa parte di me tranne quando si tratta dei segni sul mio corpo, mi piace divertirmi, sono abbastanza una ragazza scatenata, tutto ciò che faccio è influenzato dal mio passato. Dopo un po’ la porta si apre e questo mi distrae dai pensieri, << Ciao tesoro mio >> dice il mio ragazzo avvicinandosi al letto, io sorrido piano e lo fisso, ha gl’occhi color nocciola, i capelli corti biondi scuri, alto e belloccio, stiamo insieme da quasi un anno, ci siamo conosciuti per caso al Rouge, anche se a lui non piace molto il ballo siamo molto simili di carattere. << Ciao >> dico piano, << Tutto bene? >> domanda, << Si! Ho una notizia da darti! >> dico alzandomi a sedere sul letto, lui si china e mi dà un piccolo e veloce bacio sulle labbra, << Cosa? >> domanda lui curioso, << L’Art Accademy mi ha offerto una borsa di studio >> e faccio un grandissimo sorriso, << Wow >> dice lui, anche se non molto convinto, << Che c’è non sei contento? >> domando un po’ confusa, << Si, si sono contentissimo! >> dice << Ma sei sicura di voler stare in mezzo a tutti quei ricconi, insomma sarai l’unica lì a non essere ricca >> continua con una faccia strana, << Cosa? >> dico << Credi che quei bambocci con i soldi mi possano criticare? Ti sbaglia e sai benissimo che so difendermi! >>, << E se invece diventi come loro? O se qualche bel ragazzo con le tasche piene di soldi ci prova con te >> mi guarda lui preoccupato, << A me non interessano i soldi e lo sai benissimo! >> mi sento un po’ arrabbiata, come può pensare che ad una ragazza come me possano interessare i soldi di stupidi ragazzi? << Volevo che anche tu fossi contento per me >>, lo fisso un po’ amareggiata, << Lo sono, ma mi preoccupo, non è un ambiente adatto a te! >>, << Ma io voglio imparare, studiare e diventare una grande ballerina e non sarà di certo il fatto che siano tutti ricchi lì dentro a farmi cambiare idea >> per qualche secondo lui mi fissa, << Dai accompagnami al Rouge che devo prepararmi per stasera >> dico e mi alzo dal letto.
 
Sono nei camerini con le ragazze e stiamo parlando della mia conversazione con Mathias, << Magari incontrerai davvero un bel ragazzo ricco che si innamorerà follemente di te >> ridacchia Hanna, << non ascoltarlo, tu sei forte e c’è la farai, è l’occasione della tua vita >> parla Rachel che è davanti allo specchio a truccarsi, << Non mi importa se mi prenderanno in giro perché sono povera o perché non sono come loro, la mia passione prima di tutto, io lo devo fare, per me e per i miei genitori >> dico decisa. Dopo un quarto d’ora Mindy ci porta i nostri costumi, stasera io e le altre due ragazze abbiamo una coreografia da fare da sole, i nostri costumi sono dei tutù moderni color blu notte, scarpe nere con zeppe alte e dobbiamo indossare delle maschere nere molto particolari e rifinite, perché il tema di stasera è la festa in maschera e tutti indosseranno maschere. Noi ragazze ci divertiamo molto quando dobbiamo fare delle coreografie abbastanza sexy, ce la spassiamo un mondo, infondo è il nostro lavoro. << Perché sei così in ansia Hanna? >> domanda Rachel, << Svegliatevi, stasera questo locale sarà pieno di ragazzi delle università, questa sera c’è una specie di festa per loro non so di preciso cosa>> noi la guardiamo sbigottite e poi ci mettiamo a ridere, << Cosa ridete? >> sbotta lei, << Sei in ansia perché ci saranno un sacco di ragazzi a guardarti? Ma ci sono sempre Hanna >> dico tra le risate, << Ragazzi belli Martina, Ragazzi universitari, belli e io non starò di certo con le mani in mano! >>, fisso Hanna e scoppio a ridere di nuovo << Ok basta >> dice lei e si unisce alle risate. Quando siamo pronte nei nostri costumi, truccate e pettinate ci guardiamo nell’enorme specchio del camerino, << Perfette >> esclama Mindy che è appoggiata alla porta e ci fissa << Le mie splendide ragazze >> piano sorride e si avvicina a noi, << Non permettete mai a nessuno di dire che non siete fantastiche, perché siete le mie ragazze >> e ci abbraccia, << Ora su, Sul palco! >>. Il palco non è illuminato quindi nessuno nota che saliamo, ad un tratto la musica nel salone si ferma e ne inizia un'altra illuminandoci sul palco, tutti si girano a guardarci. E’ una sensazione indescrivibile esibirsi davanti alla gente, ti rende carico, euforico, è elettrizzante. Quando scendiamo dal palco per fare la parte finale, lì in prima fila incrocio due occhi che mi fissano, sono grandi e verdi, non riesco a vedere il viso di quel ragazzo perché indossa una maschera intera, spaventosa e indossa un cappuccio, ma quel contatto visivo mi ha scombussolato lo stomaco. Ho il fiatone quando la coreografia finisce, sento quei due occhi su di me e mi domando come mai mi guardasse in quel modo. Io e le ragazze usciamo tra gli applausi di tutte le persone nel club, << Tutto bene Martina? >> chiede Hanna vedendomi pensierosa, mi tolgo piano la maschera e la guardo, << Si bene >> rispondo tornando a fissare nel vuoto, << Sicura? >> continua lei, << Avete visto quel ragazzo con la maschera bianca e il cappuccio? >>, << C’è n’erano tipo 50 così Martina >> mi risponde Rachel, << Si, ma non avete avvertito il suo sguardo? >> chiedo confusa, << No, sicura di sentirti bene? >> parla Hanna, << Si, tutto bene lasciate perdere. Vado un attimo al bar! >>, << Ricordati la maschera >> mi indica Rachel con il dito, me la infilo e esco. Sto andando verso il bar, sono sovrappensiero, << Ciao >> sento una voce a malapena coperta dalla musica, davanti a me e alzo la testa, vedo quel ragazzo dagl’occhi verdi, io lo fisso, non so per quanto tempo lo guardo dritto negl’occhi, quando lui sta per dire qualcosa sento qualcuno afferrarmi alla vita, << Eccoti qua! Ti ho cercata nel camerino >>, mi volto e vedo Mathias sorridermi, quando mi rivolto quel ragazzo non c’è più, << Tutto ok? >>, << Si >> mi rivolto verso di lui << Stavo solo andando a comprare da bere! >>.
 
Sono passate già 3 settimane da quando ho ricevuto la notizia della borsa di studio e oggi è il grande giorno del trasferimento in università, in queste settimane ho pensato tanto alla mia vita e mi è anche capitato un paio di volte di pensare ha quei occhi verdi. << Sei pronta? >> mi chiede dolcemente Mindy distraendomi dai miei pensieri, << Si! Mi mancherà stare qua con te >> rispondo, << Sei qui vicino e poi dovrai venire qua a provare >> sorride accarezzandomi la testa, io la abbraccio forte, << Tu c’è la farai Martina Ok? Sii forte! >>. Sono davanti all’entrata di quest’enorme università e la fisso pensando che da questo momento la mia vita sarà diversa.


P.s.: Ciao a tutti, rieccomi qui a scrivere di nuovo, finalmente. Vi devo già dara una brutta notizia perchè fino a venerdì non pubblicherò, anzi dovevo iniziare venerdì ma non stavo nella pelle quindi ho deciso di pubblicare il primo capitolo della seconda storia. Non preoccupatevi gl'altri personaggi arriveranno nel prossimo capitolo, questo è solo il capitolo di assestamento della storia, spero vi piaccia anche se è un pò diversa dalla "realtà", un abbraccio a tutti e grazie già in anticipo!

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Capitolo 2
*** Art Accademy ***


Art Accademy
 
Sono nervosa e agitata, continuo a fissare quest’enorme edificio in cui ho sempre desiderato entrare e ora sono qui. Entro nell’università e non posso fare a meno di guardarmi intorno, è enorme, abbastanza moderna, ha un sacco di aule e appese alle pareti ci sono un sacco di fotografie di famosi ballerini o artisti e dei migliori allievi dell’università.  Le pareti sono bianche e le porte spiccano grazie al loro colore marrone scuro. Attraverso tutta la parte scolastica dell’accademia e esco sul retro dove c’è un giardino enorme con delle panchine e dei cespugli pieni di fiori, è circondato dal portico dell’accademia poi noto un piccolo carretto che vende caffè e penso di prenderne uno prima di cercare il mio alloggio. Mi metto in coda e fisso un po’ i ragazzi intorno a me, tutti ben vestiti, alcuni seduti sulle panchine con i loro mega computer e altri sdraiati in terra a leggere o a chiacchierare con i loro amici, mi guardo e vedo la mia diversità nei loro confronti, io indosso un paio di pantaloncini a vita alta, una canotta bianca e un paio di anfibi, in confronto a loro sembro davvero la ragazza diversa. Finalmente è il mio turno, << Un caffè grazie! >> dico all’uomo che sta dietro al carretto, è alto, brizzolato e ha i baffi, l’uomo mi sorride e inizia a prepararmi il mio bicchiere di caffè, ho la testa sovrappensiero, sto cercando di capire se riuscirò davvero a stare in mezzo a tutta questa gente che con me non ha nulla a che fare. << Pago io >> sento una voce maschile dietro di me e mi giro per vedere chi ha parlato, un ragazzo sorride prima a me e poi al signore, è bello davvero bello, alto e in forma, indossa un cappellino girato al contrario e il suo sorriso è forse il più bello che abbia mai visto. E’ moro intravedo i suoi capelli dal cappellino che indossa e porta gl’occhiali da sole sembra il classico ragazzo ricco e viziato. Faccio una smorfia, prendo il mio caffe e mentre lui è impegnato a pagare io mi volto e me ne vado. Ridacchio al pensiero di quel ragazzo che nel girarsi non mi avrà più visto, ma infondo se lo merita, non so a cosa credesse ma io non sono come tutte le ragazze, non mi interessa che la gente mi offra le cose o mi faccia vedere quanto sia ricca e piena di soldi, non mi interessa. Sto camminando dentro l’edificio degli alloggi e sento il telefono suonarmi, << Pronto >> rispondo, << Ciao amore tutto bene? >> dice il mio ragazzo dall’altro capo del telefono, << Si! Benissimo Mathias, anche se sono un po’ nervosa! >>, << Stai attenta mi raccomando, soprattutto dimmi se qualcuno ti importuna! >> afferma lui, << Si stai tranquillo! >> e riaggancio. Cerco il mio alloggio, siccome è un posto abbastanza grande ci metto un po’ a trovarlo, quando sono davanti alla porta sento la voce di due ragazze urlare, poggio piano la mano sulla maniglia e lentamente apro la porta. Due ragazze stanno litigando, << Questa è la mia maglietta Lodo! >> urla una ragazza dai capelli rossi con un laccio di fiori intorno alla testa, magra con gl’occhi scuri, sembra davvero arrabbiata, << Ti ho detto di no è la mia! >> ribatte l’altra ragazza che afferra la maglia e inizia a tirarla, questa ha i capelli neri che arrivano fin sopra le spalle, porta un cerchietto rosso come il cardigan che indossa, è alta come la prima ragazza, ha la pelle chiara e gl’occhi scuri, << Ti ho detto che la tua non è questa >> continua a urlare la rossa, << Vedrai che ti sbagli quella è la mia>> ribatte l’altra, va verso il divano e inizia a frugare in una valigia e poco dopo tira fuori una maglietta identica a quella che aveva in mano l’altra, << Visto! >> la guarda soddisfatta. Poco dopo si accorgono della mia presenza, << Ciao >> dico piano e sorridendo, << Ciao >> sorridono insieme e vengono verso di me, << Sei tu Mercedes? >> chiede la ragazza dai capelli neri, << No, io sono Martina Stoessel! >> vedo il loro sguardo cambiare un po’ e guardarsi, << Piacere io sono Candelaria >> mi dice la ragazza dai capelli rossi, << E io Lodovica >>. Dopo qualche minuto di presentazione mi mostrano il nostro alloggio composto da una cucina spaziosa aperta su un salotto con un grande divano, televisione e stereo, due bagni abbastanza grandi e 4 camere da letto spaziose. Sto sistemando le mie cose in camera quando le due ragazze si affacciano alla porta, << Tutto ok Martina? >> mi domanda Cande, << Si abbastanza! >> sorrido per poi ritornare ai miei pensieri, forse Mathias ha ragione, per me sarà difficile stare qua? Sono in questo appartamento da un quarto d’ora e già noto tutte le differenze tra me e loro. Esco dalla mia stanza e vado verso la cucina per prendere un bicchiere d’acqua e Lodo e Cande sono sul divano e mi fissano, << Lo sapete vero? >> domando, loro si guardano per un secondo, << Si, la ragazza della borsa di studio >> risponde Lodo un po’ imbarazzata, scuoto un po’ la testa, tutti sapevano che sarei arrivata qua? La ragazza senza nulla in mezzo ai ragazzi ricchi. << Ehi non ti preoccupare! >> sento la voce di Cande vicino a me e mi mette una mano sulla spalla, << A noi non importa, infondo pensaci tu c’è l’hai fatta da sola, noi tutti siamo qua perché paghiamo per essere qua a te invece ti hanno voluto, non è facile prendere una borsa di studio all’ Art Accademy è una cosa abbastanza rara, quindi vuol dire che te lo meriti e che sei una persona speciale >> continua Lodo, << Già a noi non importa da dove vieni, quanti soldi tu abbia, diventeremo ottime amiche e non sarai sola! >> mi stringe la mano Cande, << Grazie >> dico piano. Sentiamo qualcuno tossire alla porta, mi volto e vedo una ragazza dai capelli biondi lunghissimi, ha le labbra rosso fuoco e due occhi enormi da cerbiatto scuri, << Ciao >> dice dolcemente << Io sono Mercedes >>, << Ciao >> rispondiamo tutte con un sorriso. Dopo mezz’ora di chiacchiere scopro che Cande è una ragazza molto spirituale, tutta pace e amore ma fa anche morire dal ridere, lei e Lodo sono molto amiche e si conoscono da sempre, Lodo è una ragazza calma e molto schietta, ha un lato dolcissimo e gentile, Mechi beh lei è molto simile a me, energetica, euforica, ride sempre ed è una ragazza molto tosta, << Fra poco arriveranno i ragazzi a portarci gli scatoloni è meglio se ci prepariamo psicologicamente per il loro arrivo >> ridacchia Cande, << Ragazzi? >> domandiamo io e Mechi all’unisono, << Si, i nostri amici di sempre siamo cresciuti insieme >> inizia a spiegare Lodo << C’è Ruggero che è il ragazzo di Cande, Jorge che è il mio migliore amico da sempre anche se alcune volte è insopportabile, lui ha una mania LE RAGAZZE >> e Lodo si mette a ridere e Cande la segue, << Già stai attenta perché sei proprio una ragazza con cui ci proverebbe >> afferma Cande tra le risate, << Tranquille so cavarmela >> rispondo, << Poi c’è Xabi, sono tutti un anno più grandi di noi >> finisce di parlare Lodo, << Ah già e ci sarà anche quello nuovo mi ha detto Jorge >> dice Cande guardando Lodo, << Sarà il solito ragazzo Cande, qui sono più o meno tutti uguali >>, << Già l’ho notato anche io >> dice Mechi, << Si, uno mi ha offerto un caffè e nemmeno mi conosce >> dico io sbarrando gl’occhi, << Ah i ragazzi >> e insieme ci mettiamo a ridere, sembra che siamo amiche da molto tempo e non che ci siamo conosciute poco fa.
 
Stiamo sistemando un po’ le nostre cose quando qualcuno bussa alla porta, << Eccoli >> dice Cande che va ad aprire, due ragazzi entrano nell’alloggio con degli scatoloni, << Ecco qua le vostre cose >> dice il primo appoggiando gli scatoloni e dando un bacio a Cande, quello deve essere Ruggero, un ragazzo moro, ricciolo e sembra molto simpatico, l’altro deve essere Jorge o Xabi. Cande e Lodo ci presentano i ragazzi, scopro che Ruggero ha origini italiane e l’altro ragazzo invece è Xabi un ragazzo alto e magro, occhi scuri e capelli arruffati, sta sorridendo dolcemente a Mechi, << Tu sei la ragazza della borsa di studio? >> chiede Ruggero, << Si >> dico un po’ imbarazzata, << Sei una grande, devi essere molto brava >> continua lui, << Grazie >> rispondo, << Dov’è Jorge? >> chiede Lodo, << Non lo sappiamo, sarà alla ricerca di qualche ragazza nuova >> ridacchia Xabi, << Già, forse è meglio che teniate nascoste le vostre nuove amiche prima che le veda >> parla Ruggero. Quando i ragazzi escono dal nostro appartamento per andare a sistemare il loro, noi rimaniamo sole e facciamo sempre più conoscenza, << Mechi tutto ok? >> domando mentre la osservo, sta fissando il vuoto e poi si gira verso di me e le altre ragazze, << E’ il più bel ragazzo che abbia mai visto >> dice, << Chi? >> domanda Cande, << Xabi >> risponde tornando a fissare nel vuoto e le ragazze iniziano a ridacchiare, << Ti piace Xabi? >> dice Lodo e Mechi annuisce con la testa, << Beh allora provaci >> dico io alzando le spalle, << Ma non lo conosce nemmeno >> ribatte Cande, << E allora? >> rispondo << Provare non costa nulla, perché perdere tempo, se una persona ti piace a primo impatto vai e diglielo, provaci, cos’hai da perdere! >> dico, << Si ma non credi che dovrebbe almeno conoscerlo un po’ prima di dire che gli piace >> parla Lodo, << Dipende… dipende da quello che hai sentito nel stargli vicino e nel guardarlo, lo sentiamo subito quando per noi una persona può diventare speciale, quando ci fa provare cose che non ci immaginiamo, non so come funziona qui, io non so come si basano le relazioni tra gente come voi, so che per me non è importante essere belli o ricchi ma aver qualcosa da dare, saper far provare emozioni >> tutte mi guardavano impietrite, << Sai, hai ragione! >> sbotta Cande << Qua tutti i ragazzi cercano di conquistarti perché sono belli e hanno soldi, non importa delle emozioni, il più bello sta con la più bella è così che funziona, tanti di noi cercano di alterare i veri sentimenti, un ricco si vergogna di provare qualcosa per una ragazza normale, preferisce stare con una bella di cui magari non ne è nemmeno innamorato >> sospira Cande, << Ci vuole una come te qua >> continua Lodo << Forse la gente capirà come funziona il mondo e che non tutti siamo fortunati >>.
 
Ci stiamo preparando per uscire a cena, questa sera siccome è la prima serata in università noi ragazze andiamo a mangiare una pizza con i ragazzi, devo ancora conoscere Jorge e il nuovo ragazzo spero siano almeno un po’ simpatici. Indosso dei pantaloncini blu scuro attillati a vita alta, sopra metto un top corto e bianco e le mie scarpe con il plateau alto, << Wow sei una bomba >> dice Mechi, << Hai un fisico da paura >> continua Lodo, io arrossisco un po’. Mechi indossa un vestitino bianco molto elegante, Lodo ha una gonna a ruota nera e una canotta grigia sopra invece Cande ha dei pantaloncini di jeans e una maglietta larga e corta tutta piena di fiori. Quando siamo pronte per uscire mi suona il telefono, << Ciao Mindy >> dico sorridente, << Ciao tesoro mio, tutto bene? >> domanda con la voce un po’ spezzata, << Tutto bene, ho conosciuto tre ragazze fantastiche e ora stiamo andando a mangiare una pizza >>, le ragazze mi guardano mentre parlo con Mindy e gesticolano sul fatto che siamo in ritardo e a me viene da ridere sono buffe da guardare, << Ora vado perché sono in ritardo, ci vediamo in settimana per le prove >> e riaggancio. Stiamo camminando per i corridoi dell’università, << Che prove devi fare questa settimana? >> domanda Mechi, << Oh una storia lunga, niente di importante >> dico, non so se sarei riuscita a dire loro che faccio la ballerina in un club per mantenermi, ho paura che lo ritengano squallido, << E Mindy è tua madre? >> domanda Cande, io abbasso gl’occhi al pavimento << No i miei genitori sono morti, Mindy però è come una madre per me >>, << Scusa mi dispiace >> dice Cande dispiaciuta, << Non ti preoccupare >> dico appoggiandogli una mano sulla spalla << Io sto bene >>. Riprendiamo a camminare, << Oh no! >> si ferma di colpo Lodo, << Che hai? >> chiediamo tutte insieme, << Ho dimenticato il portafoglio in camera >> e si mette una mano sulla fronte, << Ok dai ti accompagno io >> sbotta Cande << Aspettateci qua arriviamo >>, vediamo le ragazze allontanarsi e io e Mechi ci guardiamo sorridendo e scuotendo la testa, dietro di me sento qualcuno camminare e mi volto, << Salve >> dice una signora, abbastanza alta dai capelli biondi, porta un completo blu scuro con camicia bianca, i suoi occhi sono verdi anche se un po’ spenti, << Salve, signora direttrice >> risponde Mechi, a quelle parole fisso quella signora << Salve >> dico velocemente, << Tu sei Martina Stoessel giusto? >> domanda con una voce melodiosa e io annuisco con la testa, << E’ un piacere per me incontrarla di persona, ho visto qualche sua esibizione e devo dire che lei è uguale a sua madre >> io rimango a bocca aperta, quella donna sapeva il mio nome e conosceva mia madre, << Ci aspettiamo grandi cose da lei signorina >> io sorrido piano e quella donna fa retrofronte e se ne va, Machi è senza parole e ha la bocca spalancata, << Che succede? >> domanda Lodo che ci vede fissare il vuoto, << Eleanor Martinez ha appena detto a Martina che si aspetta grandi cose da lei >> parla Mechi incantata, << Cosa? La direttrice te l’ha detto? >> sbotta Cande, << Allora sei davvero molto brava se lei ti ha detto così >>. Dopo essersi riprese da tutto ciò ci incamminiamo verso la stanza dei ragazzi, e ancora le ragazze continuavano a farmi domande su quello che la direttrice ci ha appena detto. Siamo davanti alla porta dell’alloggio dei ragazzi che non è molto lontano da noi, << Aspettate >> dice Lodo piano << Bussa tu >> mi guarda sorridendomi, << Perché? >> domando confusa, << Perché spero apra Jorge >> e ridacchia e Cande con lei, << Non capisco! >> dico allargando le mani e guardo Mechi che alza le spalle, << Oh ti prego voglio vedere la sua faccia >>, fisso per un secondo Lodo mi giro e busso infondo che mi importa, sento qualcuno aprire e quando la porta si spalanca vedo un ragazzo, a dorso nudo con i pantaloni della tuta e i capelli bagnati, credo anzi sono sicura che sia lo stesso ragazzo che mi ha pagato il caffe e poi fisso i suoi occhi, gli stessi occhi che incrociai quella sera al Rouge, verdi, profondi, lui mi fissa a bocca aperta << Ciao >> dico guardandolo storto, le ragazze dietro di me ridacchiano, << Ciao Jorge >> parla Lodo, << Ciao >> dice lui riprendendosi, << Io sono Martina >> dico allungando la mano convinta, lui la afferra e io stringo forte, questo ragazzo mi mette soggezione ma io non lo lascio vedere, << Piacere Jorge >> dice dolcemente e io lo guardo stranita e entro nella camera sotto i suoi occhi confusi, dopo che Mechi si presenta un altro ragazzo esce da una stanza, nello stesso momento Lodo spalanca la bocca, << Oh Ciao! Quante belle ragazze >>, << La rossa è la mia mia >> sentiamo urlare Ruggero dall’altra stanza, << Io sono Diego >> e allunga la mano verso di me, un ragazzo moro, dagl’occhi scuri, ha un volto da cattivo ragazzo, quando afferro la sua mano lui la prende e se la porta alla bocca, << Io Martina >> dico e scanso velocemente la mano, poi si presenta alle altre ragazze e Lodo sembra molto imbarazzata, << Ma non siete ancora pronti? >> domanda poi Mechi indicando Jorge con la mano, << No >> urla Xabi entrando in salotto con solo i Jeans addosso e per un momento ho pensato che Mechi stesse per svenire. Dopo 10 minuti i ragazzi sono pronti, mentre sono seduta sul divano Jorge si avvicina a me << Tu sei Martina Stoessel giusto? >> domanda indicandomi con il dito, << Già in persona >> dico con una smorfia << A quanto pare qua tutti già conoscono il mio nome >>, << Ti immaginavo diversa >> afferma lui, io lo guardo male, << Beh non fraintendermi >>, << Cosa dovrei pensare scusa? Credevi che fossi una ragazza tutta sporca con addosso stracci solo perché non potevo permettermi di pagare questa scuola? >> dico arrabbiata e mi alzo dal divano e vado verso le ragazze e poco dopo usciamo tutti insieme.

P.s.: Ciao a tutti, io ritorno domenica sera e credo di riuscire a pubblicare tutte le sere, buon week-end a tutti.

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Capitolo 3
*** Capire (Jorge Blanco) ***


Capire ( Jorge Blanco)
 
Stiamo andando verso la pizzeria, osservo quella ragazza e mi sembra di averla già incontrata, qualcosa di lei mi attira però già non gli sto simpatico, non capisco, io con le ragazze non ho mai avuto problemi, ma lei è diversa, non mi sembra come tutte le altre ragazze e forse è questo che mi attira più di tutto, << Ehi Jorge tutto ok? >> si avvicina Lodo, la mia migliore amica di sempre, i nostri genitori sono molto amici e fin da quando eravamo piccoli io, Lodo, Cande, Ruggero e Xabi stavamo insieme, << Si perché? >> domando, << Perché ti vedo pensieroso e silenzioso >>, << Già >> si aggiunge alla conversazione Ruggero << Ci sono ben due ragazze nuove e tu non ci hai ancora provato! Strano! >>, << Perché forse non mi interessano >> rispondo io e loro ridacchiano, << Xabi invece sembra essersi lanciato sulla bionda >> continua Ruggero, << Martina vieni qua! >> dice Lodo, lei che sta parlando con Cande si avvicina alla mia migliore amica, << Che c’è? >> domanda, << Come ti sembrano Mercedes e Xabi? >> ridacchia Lodo, << Carini? >> dice lei con una faccia strana e io sorrido nel vederla, << Che hai da ridere? >> mi chiede Lodo, << Nulla! >> dico alzando le mani e Martina mi guarda storto e poi ricominciamo a camminare. Siamo al ristorante e tutti stiamo mangiando, << Martina raccontaci un po’ di te? >> dice Ruggero e lei si incupisce un po’, << Non c’è molto da raccontare su di me >> dice e sembra sempre più triste, << Dove hai imparato a ballare? >> domanda Lodo, << Da mia madre, lei era una ballerina >> dice a bassa voce e sento qualcosa dentro di me distruggersi, << Non hai mai fatto nessuna scuola di danza? >> chiedo io per cambiare discorso sulla sua famiglia, si vedeva che non ne voleva parlare, << No, scuola pubblica >> risponde, << Wow >> dice Cande, << Perché Wow? >> domando io, << Perché ha fatto solo una scuola pubblica e tua madre gli ha detto che si aspetta grandi cose da lei >>, vedo Martina guardarmi stupita << La direttrice è tua madre? >> mi chiede, << Si >> rispondo, << Ah ora capisco >>, << Capisci cosa? >> domando, << Il tuo atteggiamento da ricco viziato! >> e lei fa un sorrisino, dovrei arrabbiarmi ma non riesco e mi viene da ridere, << Che ridi? Non tutti hanno la fortuna di nascere ricchi, figli di una direttrice della accademia più importante di San Francisco >> ribatte lei, << Lo so >> dico io, << Non credo >> ribatte lei, << Beh Jorge non è solo il figlio della direttrice ma suo padre è Alexander Blanco, proprietario delle industrie Blanco >> parla poi Lodo, << Oh mio dio tu sei pieno di soldi da far schifo >> mi guarda lei, << Cosa posso farci? >> dico io alzando le spalle, << Beh potresti aiutare i più bisognosi >> ribatte << Oh fare qualcosa per il mondo >>, io rimango zitto, non mi sono mai confrontato con una persona che non fosse come me, come noi, veniamo tutti da famiglie benestanti, ho sempre odiato chi mi insultava dicendomi che ero solo un riccone, ma sentirlo da lei è stato diverso. << Perché non gli parli del tuo appartamento vicino al campus? >>, << Perché hai un appartamento vicino al campus? >> stavolta è Diego a parlare, << Si >> rispondo io, << E la barca, la moto d’acqua, la casa al mare… >>, << Basta Lodo >> sbotto io, vedevo lo sguardo di quella ragazza triste, cosa le era successo e perché mi premeva così tanto scoprirlo. Stiamo uscendo dal ristorante e mi avvicino piano a lei, << Stai bene? >> domando, << Vorresti dirmi che ti importa di sapere come sto? No che non ti importa quindi cosa vuoi BLANCO? >> dice lei, << Davvero voglio solo sapere come stai, mi sei sembrata triste >>, lei mi fissa con quei suoi occhioni e con un’espressione perplessa, << Tu non sai nemmeno cos’è la tristezza >> dice e si volta per raggiungere Mechi. Stiamo facendo un giro per la città, << Jorge perché sei così silenzioso? >> chiede Xabi avvicinandosi a me con Diego, << Secondo voi cosa le è capitato? >> chiedo indicando con lo sguardo Martina, << Io ho sentito che i suoi genitori sono morti quando lei era piccola e che poi ha avuto una brutta vita, ma nulla di più >>, dice Xabi, << Prova a chiederlo a tua madre lei sicuro lo sa! >> fa spallucce Diego, << Non me lo direbbe mai! >>, << Allora chiedilo a lei! >> sento la voce di Ruggero dietro di me, << Certo perché secondo voi me lo racconta? Avete visto mi odia! >>, << Ma dai smettila Jorge, non ti odia, non ti conosce nemmeno, poi cosa gli dici che te la aspettavi diversa! >>, << E tu come lo sai? >> lo fisso << M’è l’ha detto Cande! >>, << Perché come te l’aspettavi? >> domanda Diego, << Beh non così, l’avete vista bene? >>, << Si, la vediamo >> dice Xabi << Non è che siccome non è fortunata come noi non può essere bella >>, << Non è per quello, non so perché ma lei non è come credevo tutto qua! >> dico sospirando, << E sei cosi scemo da andare a dirglielo? >> e tutti ridono, << Che avete da ridere? >> domanda Cande, << Nulla >> le si avvicina Ruggero e la cinge per la vita, << Allora che facciamo? >> domanda Lodo, << Stiamo da noi un po’ >> parla Xabi, << Si va bene >> ribatte immediatamente Mechi, noi tutti ci guardiamo per un po’ e vedo Martina che ci guarda confusa, << Ok >> dice Lodo e ci avviamo verso l’università.
 
Siamo nel nostro alloggio seduti in salotto, Martina è seduta in terra e sta parlando con Diego, sembrano molto complici e questa cosa mi infastidisce, forse a lui sta raccontando ciò che le è successo e io lo voglio sapere, voglio capire cosa la resa così sicura di se, così forte, è questo che mi ha stupito, me l’aspettavo fragile, impaurita. Mi avvicino a loro e appena mi siedo in parte a Diego sento un telefono suonare ed è il suo, << Scusate >> dice si alza e va a rispondere, << Ciao >> la sento dire e la vedo sorridere piano, Mechi si siede in parte a Diego, << Con chi parla Martina? >> domanda, << E noi che ne sappiamo >> risponde Diego alzando le spalle, Martina ritorna e si mette in parte a Mechi, << Sei un centralino >> gli dice << Chi continua a chiamarti? >>, << Mathias! >> risponde lei, << Mathias? >> la guarda Mechi stranita, << Si, il mio ragazzo >> e lei alza le spalle, << Tu hai un ragazzo? >> sento Lodo dire in piedi davanti a noi, io ero sbalordito, lei ha un ragazzo, perché non ci ho nemmeno pensato, come potevo essere così certo che non c’è l’avesse, << Si perché cosa c’è di strano? >> domanda lei, << Com’è? >> << E’ bello? >>, << E’ Anche lui un ballerino? >>, << Su dai Parla! >>, Cande, Lodo e Mechi iniziarono a tempestare di domande Martina, << Si chiama Mathias, ha la mia età, non è un ballerino e si è bello >> dice lei ridendo << Ora calmatevi però >>, lei sembra tranquilla e serena, ma c’è qualcosa in lei che io devo scoprire. Ci stiamo tutti divertendo e vedo Martina appoggiata alla finestra che guarda Mechi che ci sta provando spudoratamente con Xabi, << Perchè stai qui? >> domando io simpaticamente << Posso avvicinarmi? Non è che poi mi mordi vero? >> lei mi guarda un po’ storta e poi ridacchia, << No tranquillo >> dice, io dentro di me mi calmo un po’ e mi appoggio alla finestra in parte a lei, ci fissiamo per qualche secondo e poi lei distoglie lo sguardo << Allora sei venuto a farmi cambiare idea su di te? >> dice sorridendomi, un sorriso spontaneo e pulito, finalmente non sta mettendo un muro tra di noi, << Tu mi odi! >> gli dico scherzosamente e scuotendo la testa << Io non ti odio >> risponde << Sei solo presuntuoso >> ridacchia << e le persone come te sono diverse dalle persone come me, abbiamo punti di vista diversi, modi di vedere il mondo diversi, non te ne faccio una colpa, ognuno di noi cresce in posti e situazioni diverse>>, resto colpito dalle sue parole << E cosa ti fa credere che abbiamo punti di vista diversi dai tuoi? >> domando io, << Non capiresti >> risponde, << Provaci >> ribatto io, << Vedi il fatto è che io so come si vive con i problemi economici, i pensieri della tua giornata sono: ho abbastanza soldi per mangiare? Per pagare le bollette? Per vestirmi? >> mi fissa un attimo e io rabbrividisco << Tu invece che domande ti poni durante la giornata? Io credo che se un giorno avrò tanti soldi non riuscirei a vivere felice con me stessa perché so che la fuori ci sono persone che non riescono a sfamarsi, persone a cui sono successe cose brutte e non che hanno perso i soldi per gioco o debiti, loro esistono >> lei abbassa lo sguardo << Come esisto io… E’ per questo che credo che abbiamo punti di vista diversi >>. Io continuo a pensare a quello che mi ha appena detto Martina, << E cosa ti è successo? >> domando, << Niente che a te possa importare >> risponde senza guardami negl’occhi, è tornata di nuovo la ragazza chiusa e con un muro davanti, << Scusa non volevo impicciarmi, volevo solo… capirti! >>, << Non ti preoccupare, non è un problema tuo >> mi risponde e ritorna dai ragazzi. Quando le ragazze se ne sono tornate nella loro stanza noi ragazzi siamo in salotto a guardare la tv, ci stiamo bevendo una birra e mangiando delle patatine, << Ti ho visto parlare con Martina! >> dice Diego, lui mi sta molto simpatico, è arrivato solo oggi eppure si è già integrato alla perfezione tra di noi, << Si >> rispondo io, << E allora? Che ti ha detto? >> si sporge Ruggero dal divano per guardarmi, << Nulla di che, a parte che io e lei abbiamo punti di vista diversi per il modo in cui siamo cresciuti >>, << beh è logico no? >> fa spallucce Xabi, << Si ma lei crede che io si solo un ricco viziato e presuntuoso >>, << Perché è quello che fai vedere per corteggiare le ragazze, sai qua non ci sono molte ragazze serie, sono tutte snob e vogliono ragazzi belli e con i soldi e con una come Martina non funziona >> afferma Ruggero, << Si ma io non voglio corteggiarla, voglio solo sapere cosa le è successo >>, << Si ma non puoi avvicinarti a lei come fai con le altre, non funziona comunque, devi fare l’amico non quello che ci prova >> continua Diego, << Ah ma lasciamo perdere, prima o poi sapremo cosa le è successo >> dico io, << Ma perché lo vuoi sapere? >> domanda Xabi, << Non lo so, voglio solo capirla >> e alzo le spalle. Sono nel mio letto e mi giro e rigiro, mi chiedo continuamente cosa le è successo, oltre alla morte dei suoi genitori deve essere successo qualcos’altro, devo riuscire ad abbattere quel muro che si è creata intorno, non ha raccontato ancora nulla a nessuno, l’ho chiesto ai ragazzi, posso capire che non si fidi subito di noi, ma voglio scoprire nel profondo quella ragazza.
 
Mi sono svegliato presto, indosso dei pantaloncini, una maglietta e decido di andare a fare una corsa, esco dagl’alloggi e vado nel cortile, sembra un caso ma lì seduta in mezzo al prato c’è proprio lei Martina che fa stretching, indossa un top sportivo nero e i pantaloncini, ha la coda e le cuffie nelle orecchie, mi avvicino a lei, poco dopo alza lo sguardo, mi guarda e si toglie le cuffie << Mi stai inseguendo? >> domanda alzandosi, io noto subito le due cicatrici che ha sul suo corpo, una in basso sulla pancia e una sul fianco, lei vede che le sto guardando, prende la felpa, se la indossa e poi se ne va e io rimango lì a fissarla. Non so perché ma voglio aiutarla, capirla, non ho mai incontrato una persona come lei, con un passato difficile, è così giovane ma così adulta, penso dentro di me, cosa nasconde? Perché ha paura di parlarne?
Stasera usciamo tra Ragazzi, fra due giorni iniziano le lezioni e ci andiamo a divertire in un locale, quando siamo arrivati mi prendo un cocktail e inizio a divertirmi, stiamo ballando in mezzo alla pista e sento qualcuno picchiettarmi sulla spalla, quando mi giro come un treno qualcuno mi abbraccia e poco dopo capisco chi è, << Ciao Jorge mi sei mancato >> dice la voce di Ilaria, la mia ex ragazza, << C-ciao >> dico io, << Sono arrivata oggi e non ho avuto il tempo di passare a salutarti >> e poi mi riabbraccia di nuovo, io e lei stavamo insieme, anche se non lo siamo stati per molto, lei è veramente molto bella, bionda, alta con gl’occhi azzurri e un fisico stupendo ma peccato che è vuota le importa solo di lei e di lei, alla fine ci siamo lasciati perché stavamo insieme solo perché a me piaceva lei fisicamente e io a lei piacevo per i miei soldi e litigavamo spesso. << Ilaria staccati >> dico, << Oh su dai… Non ti sono mancata? >> dice e si avvicina per baciarmi io ricambio e poi mi allontano, << No >> dico sorridendo, << Cambierai idea molto presto Jorge e io e te saremo di nuovo insieme >> e si volta per andarsene. << Oh Oh, la bomba sexy è tornata >> mi dice Xabi ridendo, << Ci manca anche che mi sta addosso >>, << Beh puoi sempre divertirti un po’ con lei >> ribatte Diego, << Per poi tenermela appiccicata per tutto l’anno? No grazie, preferisco ragazze nuove e non le solite >> e insieme ci mettiamo a ridere. Sto camminando nei corridoi per andare a prendere l’orario quando passo davanti ad un aula con la porta socchiusa e vedo Martina ballare, non riesco a vederla bene, così decido di salire nelle stanza dove si osserva la classe, ogni aula c’è l’ha per permettere a parenti, alunni o esaminatori di assistere alle lezioni, c’è una vetrata e guardo Martina danzare un pezzo classico, sembra galleggiare sull’aria, così leggera e longilinea, non so per quanto la osservo poi sento qualcuno dietro di me che mi appoggia una mano sulla spalla << Mamma >> mi giro, << E’ molto brava vero? >> dice sorridendomi, << Si molto >> rispondo io << Hai fatto bene a dargli una borsa di studio se lo merita >>, << L’hai conosciuta? >> domanda lei guardandomi negl’occhi, << Si è in camera con Lodo >> rispondo, << Si lo so ho deciso io di metterla con Lodo e Cande, loro possono aiutarla ad integrarsi non sono come la maggior parte delle persone qui, loro la possono capire >> e poi torna a fissare Martina danzare. << Cosa le è successo? >> chiedo a mia madre, << Non credo sia compito mio dirtelo >> risponde senza togliere lo sguardo da lei << Spero solo abbia una vita migliore >> lei fa un sospiro << Vedi Jorge, lei è così per quello che le è successo, credo che non sarebbe così brava e determinata se non lo facesse per i suoi genitori, la loro morte l’ha portata qui, ha tutta questa grinta che non avrebbe se avesse avuto una vita normale, ora non dico che è un bene che i suoi genitori siano morti ma il fatto che sia successo la rende unica nel suo modo di esprimersi, nella vita e con la danza, ha una diversa spiritualità, lei danza per amore è questo che la rende speciale ed è per questo che l’ho voluta qui, lei diventerà qualcosa di grande >>, più guardo Martina danzare più capisco cosa intende mia madre, riusciva ad esprimere tutto solo ballando. << Nel corridoio vicino all’aula 17 c’è la foto di sua madre, Marion Evans, forse dovresti andare a vederla per capire cosa intendo, e credo anche che Martina non l’abbia ancora vista >>. Esco nei corridoi e cerco quella foto, quando la trovo mi ricordo di averla vista milioni di volte passando da qui ma non mi sono mai soffermato a guardare le foto, sulla targhetta d’oro c’è inciso il nome “ MARION EVANS” la foto ritrae una bellissima donna in tutù bianco in una posa della danza classica, in parte a lei c’è una bambina di un anno o poco più seduta in terra, anche lei con un tutù bianco e le scarpette come la madre, la bambina porta una corona di fiori intorno alla testa verdi e arancio e fissa la madre con due grandi occhioni scuri, quella bambina sicuramente è Martina, e guardando quella foto capii cosa aveva perso e che la sua vita per metà è vuota.
 

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Capitolo 4
*** Difficoltà ***


Difficoltà.
 
Oggi è il primo giorno di lezioni, siamo nell’aula di danza classica, è enorme con tantissime sbarre e su tre lati è coperta da specchi, siamo tutti seduti sul pavimento, oltre a noi quattro ragazze ce ne sono altre due e altri cinque ragazzi, dalla porta entra Isobel la donna che venne al Rouge << Buongiorno ragazzi, io sono Isobel Martin la vostra insegnate di danza classica, oggi per iniziare ripasseremo semplicemente le posizioni, pronti per iniziare? >> noi tutti ci alziamo e lei fa partire la musica, io guardo Mechi e le sorrido e la lezione inizia. Quando usciamo dall’aula sono con le ragazze e fuori ad aspettarci c’è Ruggero << Com’è andata la tua prima lezione? >> domanda dolcemente a Cande dandogli un bacio sulla fronte, << Bene, sai che Martina è davvero brava >> dice lei abbracciandolo, << Non abbiamo fatto praticamente nulla >> rispondo io, << Si ma si vede che sai ballare bene, quelle posizioni erano perfette >> sbatte gl’occhi Lodo, << Ok grazie, ma state esagerando >> dico e poi mi avvio verso l’alloggio. Oggi pomeriggio non ci sono lezioni allora ho deciso di andare a provare alcune coreografie del Rouge nell’aula vuota, indosso un top corto bianco, pantaloni neri della tuta larghi e mi metto un cappellino nero girato al contrario, entro nell’aula e inizio a provare, mi manca quel posto, quell’aria di amore e di amicizia lì dentro, nessuno che ti guarda male, nessuno che ha pregiudizi, stamattina tutti mi osservavano e io mi sentivo a disagio e poi ho come il presentimento che tutti quei complimenti delle ragazze siano per farmi sentire a mio agio, non che non siano veri ma lo fanno per farmi sentire meglio. Sono persa nei miei pensieri mentre ballo quando dallo specchio vedo due ragazze guardarmi, Hanna e Rachel mi sorridono, spengo la musica con il telecomando che ho in tasca e loro mi corrono in contro e mi abbracciano, << Ciao piccola mia >> dice Rachel, << Allora come va? Ci sono bei ragazzi? >> sorride Hanna, << Sei sempre la solita >> gli rispondo << Comunque si abbastanza bene >> dico un po’ sconsolata << Mi mancate tanto >>, queste persone per me sono come la mia famiglia, senza il loro aiuto io non sarei qua, << Come mai siete già vestite per andare a provare? >> domando vedendole in abbigliamento sportivo, << Siccome volevamo passare a trovarti ci siamo parate prima così poi andiamo al Rouge e anche tu ci manchi >> risponde Hanna, << Già si sente la tua mancanza lì dentro, non c’è più nessuno che si mette a ridere in modo strano e non smette più >> ridacchia Rachel e noi la seguiamo. Ci mettiamo a chiacchierare un po’ << Vi va di ballare qualcosa? >> domando << Dai, dai >> dico andando verso il centro della stanza, loro sorridono appoggiano le loro borse a terra e mi raggiungono, << Facciamo la coreografia del mese scorso >> dico, loro annuiscono e io con il telecomando faccio partire la traccia, la canzone Epic inizia a suonare, è una coreografia con cui ci siamo esibiti un mese fa insieme anche hai ragazzi. Mentre balliamo vedo delle persone entrare nell’aula, riconosco Lodo e le altre ragazze accompagnate anche dai ragazzi e da Jorge, dovevo trovare il modo di non far sapere loro che ballo al Rouge. Sento qualcuno tra di loro dire << E queste chi sono? >> ma non riconosco la voce per via della musica, quando finiamo di ballare sento gli applausi dei ragazzi e li vedo avvicinarsi, << Wow siete grandiose >> afferma Diego, << Grazie >> risponde Hanna, << Già perfette >> mi guarda Mechi stupita << Complimenti >> continua poi. Dopo qualche momento di silenzio << Eravamo venute a cercarti >> alza Cande le spalle, << Allora voi chi siete, non studiate qui? >> chiede Xabi, << No >> risponde Rachel << Noi siamo… >>, << Le mie amiche >> dico io velocemente << Le mie amiche di sempre >> dico guardandole per fargli capire di stare zitte << Lei è Hanna e lei Rachel >> dico presentandole e di conseguenza tutti gl’altri si presentarono, << Scusate ma noi dobbiamo andare >> parla Hanna, << Già abbiamo le prove >> io guardo storta Rachel, << Prove? Perché cosa fate? >> domanda Lodo, << Niente, no, è che noi… >> Hanna è andata nel pallone << Devono andare a provare i vestiti perché devono andare ad un matrimonio >> dico io, << Già! Abbiamo molta fretta è stato un piacere vedervi >> mi regge il gioco Rachel, dopo un breve saluto tutti mi fissano, << Che c’è? >> domando, << Le tue amiche stanno bene? >> chiede Cande, << Si, sono solo un po’ strane >> dico io, << Comunque ballate molto bene >> sento la voce di Jorge parlare << Sono delle ballerine anche loro? >> chiede e io non so cosa dire << Si, ma è più divertimento per loro >>, << E sono così brave? >> continua lui a domandare, << Si! Perché tutte queste domande? >>, << Così, mi sembra strano che due ragazze che ballano per divertimento fanno una coreografia del genere >>, io lo guardo storto e esco dall’aula per terminare la conversazione, come farò a non far scoprire a nessuno che lavoro al Rouge, prima o poi qualcuno lo scoprirà. Sono sotto la doccia non so da quanto, stare sotto l’acqua mi toglie tutta l’ansia che ho addosso, dovrò sopravvivere a questo posto, si abitueranno mai a me? La ragazza diversa.

Oggi abbiamo conosciuto la professoressa di danza moderna, una donna tosta e molto simpatica, si chiama Claudia Ramirez ed è molto molto brava, sono nel mio alloggio con le ragazze e stiamo ridendo e scherzando, è pomeriggio tardi e qualcuno bussa alla porta Mechi si alza e va ad aprire, entrano i ragazzi tranne Jorge, salutano e si siedono in parte a noi, << Ceniamo qua tutti insieme? >> domanda Ruggero, << Si ok, cucino io >> risponde Cande che si alza dal divano e va verso la cucina per decidere cosa cucinare, << Dov’è Jorge? >> domanda Lodo, << E’ uscito con una ragazza, però gli abbiamo detto che venivamo qua anche se non credo proprio che venga >> ridacchia Xabi, Lodo solleva le sopracciglia e lo guarda storto, Jorge non è qua e mi sento già un po’ più sollevata, tra tutti è l’unico a cui non riesco ad avvicinarmi, siamo troppo diversi e sento troppo questa diversità. Stiamo ridendo e scherzando e Cande verso le sette inizia a cucinare, vedo Diego dalla cucina fissare Lodo che è seduta sul divano e sta parlando con Mechi e Xabi, io mi avvicino a lui, << Ehi! Ti piace Lodo? >> dico sorridendogli, << Si che gli piace >> risponde Cande in parte a noi, << No >> dice lui poco convincente << Si >> rispondiamo io e Cande all’unisono, << E’ troppo per me >> dice Diego, << Perché dici questo? >> domando, << Perché è così >>, << Perché vi ostinate a mettere dei pesi sulle persone, questa è troppo, questa è troppo poco, siamo tutti sullo stesso livello, nessuno è migliore di nessuno >> dico convincente e guardandolo negl’occhi << Bisogna provarci e basta, le emozioni si vivono >>. Qualcuno entra rumorosamente dalla porta << Vi sono mancato? >> urla Jorge ridendo, << E tu che ci fai qua? >> domanda stupito Ruggero, << Non potevo rifiutare una cena offerta no? >> alza lui le spalle, << Già perché non hai abbastanza soldi per pagartela >> dico io passandogli in parte per sedermi sul divano, << Ehi, so che ti mancavo >> dice lui mentre mi siedo e tutti mi guardano << Veramente no >> rispondo e tutti scoppiano a ridere, << Ti sta bene Blanco >> dice tra le risate Xabi, << Sei una stronza Tini >> dice ridendo, io lo guardo sbalordita << TINI? >> dico << Perché Tini? >>, << Perché è più carino e ti si addice >> io lo fulmino con lo sguardo << Non chiamarmi Tini, per nessuno motivo >> dico seria, << Su dai non fare la permalosa >> e si siede in parte a me, << Io non sono permalosa è che non mi va che uno come te mi dà nomignoli >> mi alzo per spostarmi da lui e sedermi in terra vicino a Mechi, << Scusa ma davvero! Come mai sei qua? >> chiede Xabi a Jorge, << Te l’ho già detto >> risponde lui e poi cambia discorso. Ho passato tutta la sera a bisticciare con Jorge finché non se ne sono andati, << Voi due dovete smetterla di scannarvi >> mi guarda Cande, << Siete insopportabili >> parla Lodo, << Ma è lui >> dico io alterata, << Lo sappiamo Martina ma se tu continui a rispondergli a tono lui continua >> continua Lodo, << E cosa dovrei fare stare zitta? No mi dispiace >>, << Ma tu gli piaci! >> sento la voce di Mechi che è sdraiata sul divano e io mi pietrifico, << Ah Jorge piacciono tutte Mechi >> risponde Lodo << Fa così con tutte solo che lei >> e mi indica << continua a controbattere, prima è lui, poi lei, poi lui, poi lei è un continuo >> dice lei tutto d’un fiato, << Scusa >> dice Mechi << Io non lo conosco bene, mi sembrava e basta >>. Sono nel letto e chiamo Mathias << Ciao amore >> dico, << Ciao, come va? Tutto bene? Qualcuno ti dà fastidio? >>, << Ehi piano >> dico io ridendo, << Va tutto bene, e si c’è qualcuno che non sopporto ma me la cavo bene >>, << Ti infastidisce? >> chiede lui un po’ preoccupato, << No è innocuo sono io a criticarlo più che altro >>, << Brava non farti mettere i piedi in testa >> dice lui, << Tu come stai? >> domando, << Bene, benissimo >>, << Allora ci sentiamo domani >> dico e dopo i saluti riaggancio. Sono passati due giorni, è pomeriggio e io ho appena finito di allenarmi nell’aula, esco e cammino per i corridoi, mi fermo alle macchinette per prendere una bottiglietta d’acqua e un ragazzo si avvicina a me, mi continua a fissare, << Che vuoi? >> domando, << Tu sei la ragazza povera >> mi dice a quell’affermazione io inizio a guardarlo male, << E tu sei il ragazzo stupido immagino >> dico e ritorno a concentrarmi sulla macchinetta, << Ehi ragazzina rispettami tu non sei nessuno >>, stavolta mi arrabbio << Perché tu chi sei? >> dico io << Credi di farmi paura perché hai i soldi? >>, << Tu sei solo una patetica ragazza che ha fatto pena alla direttrice >>, << Tu sei solo un ragazzo che è in questa scuola solo perché il papà gliela pagata, sei ignorante e stupido >> e faccio per andarmene e lui mi afferra il braccio << Non toccarmi >> gli dico, << Sei povera, non hai nessuno e qua nessuno ti vuole >> dice lui mollando la presa dal mio braccio, << Ehi lasciala stare >> sento la voce di qualcuno dietro di me mi giro e vedo Jorge, di male in peggio penso, << Oh sono arrivati i rinforzi >> ride quel ragazzo, << Chiedigli scusa! >> dice Jorge, << Non serve che mi aiuti >> gli dico arrabbiata, me ne vado nel mio alloggio, non c’è nessuno e mi chiudo in camera mia, faccio un gran respiro perché vorrei distruggere tutto, arrendermi e andarmene, cosa dovrei fare? Come posso affrontare tutto questo? Sbatto i pugni sul materasso e mi metto a sedere, sento la porta aprirsi, mi volto e Jorge è li, richiude la porta e si avvicina a me, << Oddio che vuoi? >> dico io alzando gl’occhi al cielo, << Sapere se stai bene? >> dice lui allargando le braccia, << Si sto bene, se ti aspetti che ti ringrazi perché mi hai aiutato ti sbagli, non mi serviva il tuo aiuto >> dico, << Lo so >> mi risponde << Solo che quando ho sentito quelle parole mi ha dato fastidio >>, io rido << A te? Non sei tu quello diverso >>, << Nemmeno tu sei diversa >> io lo guardo confusa, << Oh ti prego non fare il filosofo con me, sì che siamo diversi solo che io accetto la diversità e voi no >>, << Hai ragione >> mi dice e ride, << Che hai da ridere? >> domando, << Tu >>, << IO? >>, << Si perché prima ho pensato che avresti colpito quel ragazzo >> e continua a ridere, << No faccio a botte solo in strada! >> dico seria, lui smette di ridere e mi fissa, << Sto scherzando scemo! >> e gli lancio addosso uno dei cuscini che c’è sul mio letto e ci mettiamo a ridere. Sentiamo qualcuno entrare, Lodo, << Martina sei qua? >> e appena vede Jorge si blocca << Scusate non volevo disturbare >> e arrossisce, << No che non disturbi >> dico << Jorge è solo venuto a vedere se stavo bene perché ho litigato con un ragazzo in corridoio >> gli dico e lei si incupisce << Perché avete litigato? >> e lentamente entra nella stanza, << Nulla di preoccupante >> dico, << Invece si >> risponde Jorge << E’ importante >>, io lo guardo male << non ascoltarlo crede di essere diventato saggio >> affermo e inizio a ridere, << Ok >> dice poco convinta << Comunque ti cercavo perché stasera usciamo per cena vi va bene? >> domanda, << Si >> dico e usciamo dalla mia stanza per raggiungere gl’altri ragazzi che sono tutti in salotto.
 
Finalmente dopo una settimana vado al Rouge a provare, quando entro le ragazze mi corrono in contro, << Ehi piano me la distruggete >> sento Mindy dire e poi mi avvicino a lei e la abbraccio, << Sono felice di essere qui nella normalità >> dico, << E io sono felice che tu sia qui >> risponde lei, saluto i ragazzi che mi fanno mille domande. Io e le ragazze siamo nel camerino a cambiarci << Come mai non hai detto a nessuno che lavori qui? >> mi domanda Hanna << Mi hai fatto fare una figuraccia >>, << Sentite già è difficile stare la, se poi scoprono che faccio la ballerina di lavoro per mantenermi non so, sono tutti ricchi sfondati lì dentro >>, << Si ma tu sei la migliore e farai il culo a tutti >> dice Rachel io rido e lei mi batte il cinque. Finite le prove mi fermo un po’ da Mindy, << Allora tesoro, come va? >>, << Bene, le lezioni vanno benissimo >> gli sorrido, << Non intendevo le lezioni >> dice lei, << Beh è difficile, ho trovato delle ottime amiche che mi stanno vicino, ma non è facile lo stesso, un ragazzo mi ha attaccata nel corridoio >> dico sbuffando, << E tu che hai fatto? >> chiede preoccupata, << Gli ho risposto a tono, non mi lascio attaccare così e poi un ragazzo si è messo in mezzo per difendermi, il vero problema è quando poi ci penso >>, << Non pensarci troppo, tu ce la farai e sei speciale lo capiranno anche loro, già un ragazzo ti ha aiutato, vuol dire che a qualcuno non importa da dove vieni >> dice lei, << Oh, il ragazzo in questione è l’amico delle ragazze che stanno con me ed è uguale a tutti gl’altri, non andiamo per niente d’accordo, non sopporto quel Blanco >> dico spalancando gl’occhi, << Blanco? Il figlio di Eleanor Martinez? >> domanda Mindy, << Si, lo conosci? >> domando, << No conosco la madre, conosceva anche lei tua mamma >> dice, << Lo so me l’ha detto >>. Sono tornata all’accademia e entro nel mio appartamento, Cande e Lodo stanno guardando un film, << Dove sei stata? >> domandano, << A trovare Mindy! >> rispondo, << Con un borsone? >> mi guarda male Cande, << Ho preso delle cose che ho lasciato la >>, vado in camera mia e poggio le mie cose sul letto e poi ritorno in salotto e mi siedo con le ragazze, << Dov’è Mechi? >>, Lodo mi sorride << E’ uscita con Xabi >>, << Davvero? Wow >> dico e mi metto a guardare il film con loro. Con queste ragazze mi sento bene, riescono a farmi sentire a mio agio perché anche loro lo sono con me, ripenso a quel ragazzo del corridoio e alle sue parole, “Qua nessuno ti vuole” ma io qua ci voglio stare, con tutte le difficolta, le diversità io voglio stare qua, diventare qualcuno, ricordare la morte dei miei genitori e renderli orgogliosi di me, “Tu diventerai la più brava ballerina di tutti, piccola mia“ mi diceva sempre mio padre, ogni sera prima di mettermi a letto, mia madre invece era ossessionata nel comprarmi scarpette e tutù, mi portava a vedere gl’artisti di strada, i balletti a teatro, tutte cose che ormai sono solo ricordi, ho perso tutto, per colpa di mia zia ho perso qualsiasi cosa che mi legasse ai miei genitori, non ho più nulla di loro, della mia vita, è come se fosse stata cancellata dal mondo.
 

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Capitolo 5
*** Opposti. ***


Opposti.
 
Siamo nel nostro alloggio con i ragazzi, Mechi a quanto pare ha fatto conquiste perchè sta sempre vicina a Xabi, Lodo osserva Diego da lontano ma quei due non riescono a parlarsi per l’imbarazzo, Cande e Ruggero sono in cucina a preparare dei biscotti, loro due sono l’amore, quello vero, lui la guarda sempre in quel modo, a guardarli penso al mio ragazzo, è da una settimana quasi che non ci vediamo, so che a lui non va molto a genio che io stia qua, difatti non è mai venuto a trovarmi in università. << Ehi Tutto ok? >> domanda Jorge sedendosi vicino a me sul divano, indossa un cappellino e io lo guardo, << Perché fissi il mio cappello? >> mi guarda incuriosito, << Perché anche io ne ho uno uguale >> rispondo << Quindi a te piacciono i cappelli! >>, << Perché è un reato? >> chiedo con una faccia buffa e lui ride << No assolutamente ma vedi qui dentro sei l’unica che ho mai visto con un cappellino >>, << Ovvio perché io non sono come le altre >> e alzo le spalle, << E’ vero >> risponde lui, quelle parole sembrano più un complimento che una critica, poi ci uniamo hai discorsi degl’altri e continuiamo la serata. I ragazzi sono andati via e noi rimaniamo sole, << Ehi Tini! >> mi chiama Lodo, << Oh no! Anche tu, ho già detto che non voglio che mi chiamate Tini >>, << Perché? >> chiede Cande, << Perché no >>, << E su dai Tini >> Lodo si blocca e poi si mette a ridere, << Ormai ti chiameranno così facci l’abitudine >> si affianca a me Mechi e mi guarda sorridendo << E poi è carino, chissenefrega se te l’ha dato Jorge >> continua lei, << Non è per quello >> dico, << Si invece, ti dà solo fastidio che sia stato Jorge a darti quel nomignolo >> si gira e va verso la sua camera, le ragazze mi guardano, << Cosa c’è? >> sbotto, << Nulla è che Mechi ha ragione >> mi risponde Lodo, << Oh facciamola finita chiamatemi come vi pare tanto è inutile discuterne >> dico e vado in bagno a farmi una doccia. Sono sotto l’acqua, mi sento nervosa, ogni volta che tirano fuori questi discorsi di ciò che succede tra me e Jorge io vado nel pallone, non lo sopporto eppure sento qualcosa in lui che mi fa credere che non sia così come si mostra, poche anzi rare volte andiamo d’accordo. Dopo quattro ore di lezione esco dall’aula e vado al bar a prendermi una spremuta, << Eccoti qua, TINI >> sento la voce di Jorge dietro di me e mi volto, alzo gl’occhi al cielo << Che vuoi? >> gli dico per poi fissarlo negl’occhi, ed è il più grande errore della mia vita, per un secondo il mio cuore si ferma poi riprendo coscienza di me stessa, << Mia madre mi ha chiesto di portarti questi, ha detto che li devi firmare e poi riportarglieli >>, << Ah ok >>, fisso Jorge e lui fissa me senza dire una parola, << Ciao Amore mio >> mi volto e vedo Mathias, vedo il volto di Jorge fare un sogghigno e io guardo Mathias e poi lui a fasi alterne, << Ciao amore >> dico sorridendo e lo abbraccio, << Che ci fai qua? >>, guardo storto Jorge come per dire di andarsene e invece lui sta lì appoggiato al bancone a guardarci, << Siccome dici che non ti vengo mai a trovare ho deciso di farti una sorpresa >> risponde Mathias, << Carino >> dice Jorge con un tono un po’ sfottente, << E tu sei? >> Mathias lo guarda un po’ storto, << Jorge Blanco >>, il mio ragazzo guarda me, << E’ il figlio della direttrice mi ha portato delle cose da firmare >> parlo io << Ehi sono anche un tuo amico >> ribatte Jorge sorridendomi, << Si, certo >> dico io, Mathias non sembra contento anzi dal suo volto si nota tutto il fastidio che gli da Jorge, << Beh io vado >> continua Jorge << E’ stato un piacere, ci vediamo Tini >> mentre passa in parte a Mathias gli mette una mano sulla spalla << Hai una ragazza eccezionale >> gli dice a bassa voce e poi si allontana. Mathias mi guarda, << Tini? Cosa vuole quello da te? >> chiede mentre ci dirigiamo verso il mio appartamento, << Nulla >> dico poco convincente, << Ci prova con te? >>, << Cosa? NO! >> quasi urlo, << Mi sembri nervosa >> continua lui << C’è qualcosa tra di voi? >>, << Ma senti quello che dici >> dal nervoso aumento il passo, << Ehi >> mi afferra per la mano, << Cosa c’è che non va? Se lui ti dà fastidio, basta che me lo dici e ci penso io >>, << No non mi dà fastidio ok? Mi dà fastidio che tu pensi a certe cose >>. Lo porto nel nostro alloggio e gli presento le ragazze, c’è un po’ di silenzio tra di noi per la discussione e le ragazze fanno facce strane, quando mi saluta e se ne va iniziano le mille domande, << Hai un bel ragazzo, ma… Che è successo? >> chiede Lodo, << Già, non sembra il tuo ragazzo >> continua Cande, allora spiego quello che è successo, << Oh Jorge è sempre il solito, non l’ha fatto per cattiveria è solo che lui entra in competizione >>. Esco dal mio appartamento, nervosa e arrabbiata, << Dove vai? >> serto urlare Mechi, dopo poco sono davanti all’appartamento dei ragazzi e busso, quando la porta si apre vedo Jorge << Proprio te cercavo >> lui si scansa e mi fa passare, chiude la porta e noto che non c’è nessuno, << Come hai potuto? >>, lui mi guarda confuso << Fare cosa? >>, << Fare così davanti al mio ragazzo, senti non so come funzionino le cose per te, ma lui già è preoccupato del fatto che io sia qui e se tu poi ti comporti in quel modo davanti a lui è peggio >> sbotto, << Perché non si fida di te? >> io lo guardo sbalordita, << Certo >> dico guardandolo storto, << E allora che problemi ha? >> domanda, << Che problemi hai tu Jorge! >> ci fissiamo per qualche secondo e ancora una volta guardandolo dritto negl’occhi mi passa la voglia di arrabbiarmi con lui, << Senti >> dice lui avvicinandosi lentamente a me e sento il mio respiro accorciarsi << Se lui si fida vuol dire che sa che se qualcuno ci prova con te tu lo respingi giusto? >>, << Si ma non è facile per lui come non lo è per me, crede che io qua possa trovare qualcuno migliore di lui e con più soldi è per questo che non sta tranquillo >> mi riprendo un attimo e faccio un passo indietro per aumentare la distanza << Quindi lasciami in pace Jorge, non mi importa se siamo amici o cose così tu non puoi fare queste cose >> dico e esco dalla sua stanza.
 
Vado nell’ufficio della direttrice per portargli i documenti che ho firmato, busso piano e lentamente apro la porta, << Prego entri signorina, la direttrice arriverà subito si accomodi nel suo ufficio >> dice la voce di una donna seduta ad una scrivania, deve essere la sua segretaria. Entro nell’ufficio ed è molto grande, la scrivania è fatta di legno scuro, grande, le pareti sono bianche e i mobili tutti di marrone scuro. Sulla scrivania c’è una foto, di una famiglia, la fisso per un istante, ci sono la madre, il padre, una bambina abbastanza grande e un bambino piccolo dagl’occhi verdi, vedere Jorge così piccolo e innocente mi strappa un sorriso, ma pensare a come è ora faccio un ghigno strano. La porta si apre e la signora Martinez entra, nota che sto guardando la foto sulla sua scrivania << Ah sono tutti belli e deliziosi da bambini ma poi crescono >> e sospira per poi ridacchiare << Siediti pure Martina >> dice lei mentre si mette dietro alla sua scrivania e si siede difronte a me, << Allora come ti trovi? >> domanda mentre afferra le carte che gli passo, << Bene >> dico sorridendo, << Sicura? Nessun problema Martina? >> chiede socchiudendo gl’occhi, << Si davvero, c’è la faccio >> rispondo cambiando espressione << io voglio stare qua >>, << Lo so, credimi Martina che lo so, ma Jorge mi ha detto quello che è successo, dovresti venire a dirmelo, non accetto questi comportamenti nella mia accademia >>, << Jorge non doveva dirglielo, se lo avrei voluto l’avrei fatto io >> dico arrabbiata, << Non arrabbiarti con lui, ha fatto la cosa giusta >> dice dolcemente e pacata, << Si ma siccome è già dura stare qua non volevo sembrare la ragazza che va a piangere dalla direttrice per uno stupido problema >> dico tranquillamente, << Sei davvero forte Martina, tua madre sarebbe orgogliosa di te >>, << Lei come la conosce? >> domando, << Andavamo a scuola insieme, una ragazza fantastica quasi quanto te >> e mi sorride, << Non sei sola qui Martina, non pensare che qui nessuno stia dalla tua parte perché non è così, io ti appoggio, tutti gl’insegnati ti appoggiano ed è questo che conta, non cosa pensano dei ragazzi che non hanno ancora avuto esperienze di vita, tu le hai avute, tu sei quella che qui ha qualcosa da dare, da insegnare e tutti quelli che ora ti deridono un giorno ti ricorderanno e penseranno che forse loro erano solo degli stupidi >>, io la fisso e ascolto le sue parole << Lo so, non è comunque facile stare qui e essere quella fuori luogo , ma io ce la farò comunque >> sorrido piano mi alzo e esco dall’ufficio. Cammino velocemente nei corridoi e sento qualcuno rincorrermi, << Ehi ferma >> dice Jorge, << Oddio tu non parlarmi proprio >>, << Scusa io non volevo creare problemi a te e al tuo ragazzo >> dice << Io… >> alzo la mano davanti alla sua bocca, << Perché fai così? >> domando arrabbiata << La devi smettere di impicciarti in tutte le mie cose, ho appena parlato con tua madre e tu sei andato a dirgli quello che è successo? >>, << Doveva saperlo, deve sapere cosa succede in questa accademia! >> allarga le braccia lui, << Senti ti prego stammi lontano o almeno lasciami in pace, io mi arrangio da sola >>. << Ehi come ti permetti di parlare così a Jorge? >> dice la voce di una ragazza dietro di me, mi volto e la guardo, eccola qua la classica ragazza snob, credo che i suoi vestiti costino più della mia casa, << Tu chi sei per parlargli così? >>, << Oh ti prego Ilaria stanne fuori >> borbotta Jorge, << Non ti preoccupare >> dico facendo un passo verso di lei << Non tocco il tuo Jorge >>, lei mi osserva bene << Oddio! Tu sei la ragazza della borsa di studio >> passa dal guardare me a guardare Jorge << Perché parli con gente del genere >> dice lei, io faccio un sospiro sorridendo e scuotendo la testa << Già Jorge perché parli con persone come me >> dico, mi volto e me ne vado mentre lui continua a fissarmi.
 
Entro nella mia camera, dopo la litigata con Jorge e l’incontro di quell’oca starnazzante, << Ehi che faccia! >> dice Mechi che è seduta su uno degli sgabelli della cucina, << Non parliamone >> dico, << E invece si! >> si alza viene verso di me e mi prende a braccetto, mi fa sedere sul divano e mi guarda con quei suoi occhi da cerbiatta << Allora raccontami, ti sentirai meglio Tini! >> io la guardo storta << Scusa ma piace anche a me chiamarti così! >> e alza le spalle, io sorrido, gli racconto in grandi linee cos’è successo, << Sai Martina >> mi guarda e nel suo volto vedo qualcosa di triste << Io ti capisco, davvero! Mio padre era un giovane e ricco ragazzo e si innamorò di mia madre che… bè lei era semplicemente la cameriera del suo ristorante preferito, i genitori di mio padre non approvavano questa cosa ma pensarono che era solo una cosa passeggera, quando mia madre comunicò a mio padre che era incinta di me, lui la lasciò, senza lasciargli più nulla, io non so chi sia mio padre, non l’ho mai voluto sapere. Io e mia madre abbiamo vissuto fino ai miei 13 anni senza nulla, a scuola tutti mi prendevano in giro ma io non ero come te, io mi nascondevo nei bagni, negli stanzini delle scope per non essere presa in giro, poi un giorno mia madre mi porto a mangiare un gelato e io correndo lo faci cadere sopra un signore seduto ad un tavolo, ben vestito, con il suo orologio costoso è da lì che la mia vita cambiò, lui si innamorò di mia madre, le chiese di uscire e ora sono felicemente sposati >> Mechi fece un sospiro sentire questa storia mi fa capire quanto lei mi capisca, mi afferra una mano << Io non sarei qui se quell’uomo non si sarebbe innamorato di mia madre, lui mi ritiene sua figlia e io lo ritengo mio padre, lo ringrazierò per il resto della mia vita perché mi ha tolto dalle mie paura, vorrei solo essere stata forte come te quando non avevo nulla ma io non c’è l’ho fatta e tu invece sei qui cavolo! >> io la abbracciò forte. Poco dopo dalla porta entrano Lodo e Cande che ci guardano abbracciate, mollano i loro borsoni a terra e si gettano su di non abbracciandoci. E’ sera e stiamo aspettando i ragazzi perché guardiamo un film tutti insieme, decido di chiamare Mathias, << Ciao amore! >> dico, << Ciao >> mi risponde lui ancora freddamente, << Quando la smetterai? >> dico << Gli ho già fatto la ramanzina smettila >>, lo sento ridacchiare << Gliele hai dette dietro per bene? >>, << Si >> rispondo ridendo, dopo un po’ riattacco e i ragazzi entrano dalla porta, siamo tutti nel salotto, alcuni seduti sul divano e altri in terra, io sono in terra in parte a Mechi e a Lodo e in parte ad essa c’è Diego, Xabi è sul divano dietro a Mechi e dietro di me c’è Jorge in parte a lui Ruggero e Cande, durante il film mi sporgo un po’ all’indietro e tocco le gambe di Jorge con la schiena, velocemente mi raddrizzo ed è come se sentissi il suo sorriso dietro di me, Cande non smette di parlare al film e Ruggero continua a ridere per le cose che lei dice. Finito il film mi rilasso da quell’imbarazzante situazione che si è creata, mi alzo e vado verso la cucina a prendere un bicchiere d’acqua, << Stavamo pensando, settimana prossima andiamo a ballare? >> Dice Xabi, << Si, dai andiamo a divertirci >> risponde Mechi, << E dove? >> domanda Lodo entusiasta, << Jorge vuole andare in un locale dov’è stato un po’ di mesi fa >> risponde Diego, << Già al Rouge >> dice lui mentre sta mangiando ancora i popcorn, io a quelle parole lascio andare il bicchiere che si frantuma a terra e tutti si voltano, << Scusate >> dico abbassandomi per raccoglierne i pezzi e per riprendere a respirare, cosa faccio ora? Jorge si alza dal divano e si abbassa in parte a me << Così ti tagli! >> dice guardandomi mentre raccolgo il vetro a mani nude, << Perché proprio li? >> domando alzandomi, << Stai bene Martina? >> chiede Cande, << Si, mi è solo scivolato di mano il bicchiere, ci sono rimasta male >> dico con una faccia strana e anche loro mi guardano straniti, << Perché Jorge vuole andare a rivedere una ragazza >>, parla Xabi lui si alza con i vetri in mano, mi guarda e fa spallucce poi va a buttare il tutto nella spazzatura, << Ci stai allora? >> domanda Lodo, << Si certo >>, dentro di me penso che quella sera dovrò ballare li, ho lo spettacolo e stavolta non ci sarà nessuna maschera, e se lui sapesse già che ballo lì? Io l’ho visto solo una volta ma magari lui ci è venuto spesso, << Ci sei andato tante volte? >> domando a Jorge mentre ci avviciniamo al divano, << No solo una, però mi è piaciuto, come ballano e tutta la scenografia che c’è dietro, non è il classico posto dove a ballare ci sono solo quelle che muovono il culo >> risponde, << Ah! >> dico, << Quando sono andato c’era una festa in maschera e c’erano queste tre grandiose ballerine ma una era fantastica solo che non l’ho vista in faccia portava la maschera >>, io sorrido e credo mi venga da vomitare. Finalmente sono nel mio letto, sto pensando a come non farmi vedere lì in quel locale, Mindy non cambierà mai la data dello spettacolo e io sono fottuta, allora lui davvero mi stava guardando quella sera e non si è accorto che sono io la ballerina che cerca, cosa faccio ora? Faccio un sospiro profondo e cerco di addormentarmi.

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Capitolo 6
*** Verità ***


Verità.
 
Domani sera tutti andremo al Rouge e io non so ancora come fare, << Non vedo l’ora che sia domani sera per divertirmi un po’ >> dice Mechi mentre stiamo andando a lezione di danza classica, << Già >> sospira Cande << Ci scateniamo >>, io sorrido alle loro parole preoccupata, << Tu non sei contenta? >> mi domanda Lodo vedendomi silenziosa, << Si, certo >> rispondo, dal corridoio vediamo Ruggero e Jorge arrivare, << Eccole qua le nostre ragazze preferite! >> sorride Jorge, mi chiedo come faccia ad avere un sorriso così, mi scrollo la testa per togliermi quel pensiero, << Tutto bene? >> mi chiede Ruggero, << Ah sì certo >>, << Sei pronta a passare una grande serata con noi? >>, faccio sì con la testa e faccio un piccolo sorriso, Jorge mi guarda in modo strano, << Io verrò con Mathias, siccome il pomeriggio vado da lui, poi veniamo insieme >> dico, è una mezza bugia perché si andrò da Mathias ma subito dopo andrò al Rouge a provare, a pensare che lo scopriranno quando mi vedranno sul palco mi viene l’ansia, tutti mi guardano un po’ confusi, << Ok va bene >> dice Cande. Mentre i ragazzi ancora stanno parlando io mi dirigo verso l’aula e sento i suoi occhi seguirmi. Sono nel mio alloggio e mi sto facendo un bagno, quando esco dalla doccia mi accorgo di non essermi portata dietro i vestiti, avvolgo l’asciugamano intorno al mio corpo ed esco per andare in camera mia, in salotto non c’è nessuno, sento i miei capelli bagnati sbattere contro la parte scoperta della mia schiena, cerco alcuni dei miei vestiti, dopo cinque minuti ritorno in bagno, entro sovrappensiero e chiudo la porta alle mie spalle, quando mi volto urlo, << Cosa ci fai qui? >> domando guardando Jorge, e lui si mette a ridere, << Cosa ci fai tu qui? >> ribatte lui, << Mi stavo facendo la doccia e poi da quanto sei qui, non c’era nessuno quando sono uscita dal bagno >>, << Sono appena arrivato con Lodo >> risponde lui alzando le spalle << Se saresti arrivata poco prima sarebbe stato imbarazzante >> ride lui, << Non c’è nulla da ridere >> dico, poi mi ricordo di aver addosso solo l’asciugamano, vedo lui guardarmi << Fuori >> gli dico, lui sorride piano e poi inizia a fissarmi, allunga una mano verso il mio visto e toglie qualcosa, << Un capello >> dice lui e poi esce dal bagno. A quel contato qualcosa dentro di me è cambiato, per quei pochi secondi mi è sembrato di non avere più un corpo, di non sentire più nessuna parte di esso. Mi vesto velocemente e esco dal bagno, in salotto ci sono tutti i ragazzi, vado verso la cucina per bere e Lodo si avvicina a me, << Scusa, non vorrei impicciarmi… Ma mi sbaglio o da quel bagno è uscito Jorge poco fa? >>, guardo Lodo di traverso, << No non ti sbagli >> rispondo << Sono tornata in bagno per cambiarmi e lui era lì, non vi ho sentito arrivare >>, lei ridacchia e io gli do una pacca sulla spalla << Non è divertente >> dico, << Si invece >> continua lei. Dopo una serata tranquilla, per modo di dire perché mi sentivo un po’ in imbarazzo per quello che è successo prima con Jorge, lui non smetteva di lanciarmi occhiate e io distoglievo sempre lo sguardo, stiamo tutti chiacchierando sparsi per l’alloggio, io sto parlando seduta sugli sgabelli della cucina con Cande e Xabi che mi stanno raccontando le loro storie di quando erano bambini, poco dopo Mechi porta via Xabi e si vanno a sedere sul divano, << Io devo andare in bagno >> dice Cande e si alza, neanche un secondo dopo Jorge si siede in parte a me, << Scusa >> mi dice, << Per cosa? >> domando, << Mi dispiace che tu non mi sopporti >> dice ridacchiando, io lo guardo buffamente e lui ride ancora di più << Sei diventato matto? >> domando, << No è che tu mi fai ridere >> mi fissa per un secondo << In senso buono intendo >> e alza le mani come per difendersi, io scuoto la testa, << Davvero vorrei solo che fossimo amici >> e alza le spalle, << Non saprei >> dico sorseggiando il mio bicchiere di coca cola << Non so se è una buona idea >>, << Potremmo provare a ricominciare da capo no? >>, lo fisso e in quei due occhi vedevo che lo voleva veramente << Giuro che non mi impiccerò più nelle tue cose se tu però starai attenta >> continua a fissarmi e io non riesco più a reggere il suo sguardo, << Ok >> dico con un filo di voce, lui allunga una mano, dopo pochi secondi gliela stringo, << Amici >> dice lui, << Amici >> ribatto << Oh almeno ci proviamo >>. Sono nel mio letto, domani sarà il giorno della verità, cosa succederà quando mi vedranno su quel palco? Come farò poi a spiegare tutto questo? Diventerà tutto più difficile? Quando mi sveglio sono sconvolta, mi ricordo di aver fatto un sogno strano e sono certa che tutto il mio sogno girava intorno a Jorge Blanco, quel ragazzo mi ha fatto qualcosa, anche se non lo sopporto è riuscito ad entrare dentro di me.
 
Sono finite le lezioni di questa mattina, sto uscendo dallo spogliatoio, << Tini >> sento la voce di Jorge, speravo di non incontrarlo fino almeno a questa sera, << Ti stavo cercando >> dice lui, << Che c’è? >> chiedo, << Tutto ok? >> mi domanda, deve aver notato il mio sguardo nervoso, << Si, tutto ok >> rispondo sorridendo, << Stasera noi andiamo per le 10 al Rouge ok? >>, << Si, tanto io sarò la prima >> dico senza pensarci, << Perché prima? >> domanda confuso, << N-no è che… io e Mathias andiamo li nei dintorni a cena quindi sarò già li nei paraggi >>. << Dov’è che vai con lei stasera Jorge? >> dietro a Jorge c’è Ilaria che ci fissa con le mani appoggiate sui fianchi, lui si volta per guardarla, << Io non vado con lei, vado con i miei amici >> dice lui sembra un po’ seccato, << Allora non c’è nessun problema, posso venire anche io >> dice lei con quel suo fare da oca, io e Jorge la fissiamo in silenzio << A stasera >> dice si gira e se ne va, << Ma che problemi ha quella? >> la sto guardando che va via, << Ah non farci caso >> dice lui sorridendomi << Non ti preoccupare di lei >>, << Non mi preoccupo, non mi spaventa una come lei >> e con la mano indico il punto in cui si è diretta quella ragazza, << Ah lo so bene… Allora ci vediamo stasera >> dice mentre indietreggia << Passa un buon pomeriggio con il tuo ragazzo >> si volta e se ne va. Sono al Rouge a provare e Mathias è qui con noi, stasera ci dobbiamo esibire in una coreografia solo io con le ragazze e una tutti insieme, sono nervosa e agitata, quando io e le ragazze andiamo a rinfrescarci nei camerini, << Tu sei matta! >> urla Hanna << Vuoi che i tuoi amici scoprano che tu lavori qui facendoti vedere direttamente sul palco >>, << Si >> alzo le spalle io << Sarà meno imbarazzante che dirglielo e sorbirmi tante domane >>, << Io concordo con te >> dice Rachel << Comunque vada li lascerai senza parole con il numero di apertura di stasera >> e ridacchia, << Non so se ridere o piangere >> dico e rido anche io con loro, << Verrà anche Jorge? >> mi guarda Hanna << Si purtroppo >> rispondo, << Secondo me invece non ti dispiace affatto >> sorride maliziosa, << Già >> continua Rachel, << Ma cosa state dicendo? >> le guardo confuse, << Si insomma Martina, Mathias è un bel ragazzo, ma Jorge… >> parla Rachel, << Mathias è il mio ragazzo e Jorge è un amico, anzi neanche proprio un amico >>, << Beh se lo dici tu >> ridacchia Hanna e anche Rachel la segue, << Siete veramente stronze >> dico e gli lancio addosso un asciugamano e continuiamo a ridere. Dopo le prove sono seduta al bancone a mangiare qualcosa con Mathias, << Sei stata brava >> dice lui << Anche se è un po’ troppo sexy il ballo con le ragazze >>, poggio una mano sulla sua spalla e lo guardo in modo buffo, << E’ il mio lavoro e non è troppo sexy, sei tu che lo vedi così solo perché sei geloso >> dico e faccio un ghigno, << Si ma non mi va che quei tuoi nuovi amici e quello stupido ricco e viziato di Jorge ti veda così >>, << Che ti importa di lui? >> dico un po’ irritata perché ultimamente non fa altro che parlare di Jorge e insultarlo, << Dai Martina solo tu non ci arrivi? Lui ci vuole provare con te, tutti quei battibecchi li crea apposta, i nomignoli, il fatto di informarsi su di te e la tua vita >>, << Mathias fermati! Lui è così, lo fa con tutte e non perché gli interesso io ok? Tu devi fidarti di me >>, << Ma non mi fido di lui >> ribatte. Finiamo di mangiare, verso le 9 iniziamo a prepararci nel camerino, ci trucchiamo e ci sistemiamo i capelli, alle dieci Mathias entra nel camerino e noi fra 10 minuti dobbiamo salire sul palco, << Sono arrivati i tuoi amici >> dice mentre mi dà un piccolo bacio sulle labbra, << Vai da loro e non so fai qualcosa >> dico. Seguo Mathias fuori dal camerino e mi metto dietro il tendone per spiare fuori e li vedo proprio lì sotto il palco, c’è anche quell’oca di Ilaria con loro, Mathias va da loro e li sento parlare, << Ciao Mathias >> lo salutano le ragazze un po’ meno i ragazzi, << Ma Tini dov’è? >> chiede Mechi, << Oh fra poco la vedrete >> dice e loro guardano Mathias perplessi, io raggiungo Hanna e Rachel che sono pronte dietro al palco, << Sono qui e sono proprio sotto il palco >> dico loro sbuffando, << Oh tranquilla andrà tutto alla grande, fidati >>. La musica nel club si spegne e la voce del vocalist inizia a parlare, << Benvenuti a questa grande serata, siete pronti a divertirvi? >> tutte le persone nel club urlano << Ora è il momento delle nostre deliziose ragazze chi non vede l’ora di vederle? >> un grande boato arriva dal salone << Godetevi lo spettacolo >> e poi la musica parte, “OH OH BABY” rimbomba in tutto il locale e noi una dietro l’altra saliamo sul palco, guardo subito verso i miei nuovi amici e li vedo con le bocche spalancate, Jorge sembra in trans e la sua amichetta Ilaria sembra furiosa, il ballo è abbastanza sexy ma moderato, è una coreografia abbastanza difficile, finito quella coreografia dopo un grande applauso i ragazzi salgono sul palco per fare il prossimo spettacolo, Mathias guarda male Jorge, Machi sta battendo le mani e Jorge mi sta ancora fissando, sento i suoi occhi su di me.
 
Dopo un oretta raggiungo i ragazzi, mi sono cambiata, indosso un semplice vestito nero stretto con le spalline e molto corto, le mie scarpe con la zeppa altissima e ho i capelli sciolti, quando i ragazzi mi vedono mi vengono incontro, << WOW >> urla Cande, << Tu sei eccezionale! >> dice Ruggero, << Perché non c’è l’hai detto? >> mi dà una pacca sulla spalla Lodo, << Devi insegnarmi quel passo che hai fatto con quel ragazzo >> esclama Xabi << SPETTACOLARE >>, Hanna e i ragazzi ci raggiungono e io li presento a tutti loro, << Ehi ma quanti bei ragazzi conosci? >> mi dice Mechi piano all’orecchio e io inizio a ridere, << Vi è piaciuta la sorpresa? >> dice Hanna, << Potevi dircelo! >> mi guarda Diego, << Io n-non sapevo s-se… >>, << Non devi vergognarti, sei stata fantastica, nessuno di noi si esibisce davanti ha un sacco di gente come fai tu >> mi poggia una mano sulla spalla Ruggero. Mentre parlavo con i ragazzi e spiegavo che lavoravo lì e che il club è di Mindy, vedo Ilaria dietro a tutti che mi fissa male, Jorge si avvicina a me e Mathias in quel momento compare, << Andiamo a ballare dolcezza mia >> io sorrido e lo seguo in mezzo alla pista, venti minuti dopo io e Mathias ancora balliamo, sentivo gl’occhi di Jorge guardarmi, mentre mi volto vedo Ilaria abbracciata a lui e un senso di fastidio mi pervade, più per il fatto che lei è una vipera e non deve prenderlo in giro, vedo lei appoggiare le sue labbra sulle sue e io in quel momento mi volto dall’altra parte, inizio a ballare in modo sensuale con il mio ragazzo e in un lampo di nuovo gl’occhi di Jorge sono su di me, mi fissa senza mai togliermi gl’occhi di dosso. Verso le tre di notte vado al bancone a prendere qualcosa da bere, << Mindy fammi un Mojito >> dico, sento una presenza dietro di me, prima di girarmi a vedere chi è sento la sua voce << Offro io >> dice vicino al mio orecchio come un sussurro, io mi volto e me lo trovo a due centimetri dal viso, indietreggio << Siamo amici, posso offrirti almeno da bere? >> fa spallucce lui, << Facciamo che offro io >> dico << Siccome non pago >> e ridacchio, lui ordina da bere mentre vedevo Mindy guardarci, ci dà i nostri bicchieri e facciamo un brindisi, << Alla star del Rouge >> dice lui e io arrossisco. << Allora come va la serata con la tua amichetta? >> chiedo ridacchiando e per cambiare quel momento di imbarazzo, infondo lui è venuto qua per vedere me, << E’ la mia ex non la mia amichetta >> risponde lui, << Non credo che lei sappia che non state insieme visto che vi baciavate >>, << Mi controlli? >> dice sorridendo, << No vi ho solo visti >> alzo le spalle, << Comunque non vuol dire nulla >> dice serio, << Beh un bacio è abbastanza importante >> dico mentre mi allontano per raggiungere Mathias, << Ah comunque >> lo sento dire mentre mi allontano, mi volto a guardarlo, << Complimenti >> afferma e mi sorride. Quando raggiungo Mathias ha la faccia di uno che è appena stato derubato, << Che hai? >> chiedo, << Cosa stavi facendo con lui? >> dice indicando con la mano il punto dove Jorge è seduto, << Niente mi voleva offrire da bere ma gliel’ho offerto io >> dico guardandolo confusa, << Oh ti ha guardato per tutta la sera, ti voleva offrire da bere… >>, << Ehi no! Non vuol dire niente, avrà offerto da bere anche ai gl’altri, perché fai cosi? Siamo tutti amici >>, << No, io me ne vado a casa è meglio >> dice e si gira per andarsene. Lo guardo mentre si allontana e Lodo mi raggiunge << Dove va? >> chiede, << A casa >> dico e ritorno in mezzo alla gente, mi siedo su una poltroncina e inizio a pensare, << Un ballo con me? >> alzo lo sguardo e Jorge è davanti a me, << No, davvero grazie, non hai Ilaria con cui ballare >> dico, << Si ma tu sei qua tutta sola e sembri pensierosa non vorrai rattristirti in questa serata di divertimento? E poi se ci pensi io sono venuto proprio per conoscere te, quindi vieni a ballare con noi >> e sorride, io lo guardo senza dire una parola, << Tini è solo un ballo >> dice allungando una mano, deglutisco e la afferro e insieme andiamo verso la pista da ballo, guardo verso il bancone e vedo Mindy sorridermi e farmi l’occhiolino, raggiungiamo gl’altri e iniziamo a ballare e divertirci tutti insieme, << Vai Tini facci vedere come si fa >> urla Mechi, mi volto verso di lei e inizio a muovermi poco dopo sento Jorge prendermi per i fianchi, << Non muoverti così Martina >> dice e a me viene la pelle d’oca, mi volto per guardarlo e lui mi guarda serio ma con un piccolo sorriso e poi lo vedo mordersi il labbro, a me manca il respiro e mi volto di scatto verso i miei amici e ricomincio a ballare, da quel momento non sono più riuscita a guardare Jorge negl’occhi, anche se so com’è e mi irrita il suo comportamento da ricco e donnaiolo ma quando mi manda quelle piccole frecciatine il mio cuore accelera, il mio stomaco si chiude e il respiro si accorcia, succede tutto così velocemente e io non ne capisco il motivo.

P.s: Ciao a tutte/i, pubblico un altro capitolo oggi perchè non so se domani riuscirò per alcuni impegni, voglio comuqnue ringraziare tutti quelli che leggono la mia storia, siete tutti magnifici, un abbraccio e un bacio! :)

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Capitolo 7
*** Cose Che Non Ti Aspetti. ***


Cose Che Non Ti Aspetti
 
E’ giovedì, ormai è da poco più di un mese che è iniziata l’università, le lezioni vanno bene, le ragazze sono fantastiche, Mathias è ancora un po’ arrabbiato per colpa di Jorge e quest’ultimo beh è sempre il solito, questo week end starò da Mindy, ho bisogno di rientrare nella mia realtà, << Tesoro puoi invitare i tuoi amici se vuoi! >> dice Mindy mentre siamo al telefono, << No davvero brutta idea >> rispondo, << Come vuoi, ma da come li vedo ci tengono molto a te >>, << Si ma sinceramente non mi va e poi voglio staccarmi un po’ da tutto questo >>, << Ok allora, un bacio >> dice lei e poi riattacca. Farò una sorpresa anche a Mathias non gli ho detto che durante il week end starò a casa, sono nella cucina del mio alloggio e sto preparando una torta per lui, la sua preferita, poi qualcuno entra dalla porta, Mechi, Xabi, Lodo, Diego e Jorge entrano nell’appartamento, << Che cosa stai facendo? >> mi guarda stranita Lodo, << Una torta >> dico io pensando fosse ovvio, Jorge si avvicina al bancone della cucina, << Sembra buona >> dice, << E non è per voi >> continuo io << E’ per il mio ragazzo >>, << Ah già che vai a casa durante il fine settimana >> sento Lodo parlare dalla sua camera e poi la vedo uscire, << Credo che ci mancherai >> risponde lei, << Già è troppo bello averti attorno >> afferma Mechi sorridendomi, per me in poco tempo queste ragazze sono diventate come sorelle, << Vai la domani pomeriggio finite le lezioni? >> sento Jorge domandare, quando mi volto per guardarlo sta mangiando l’impasto della torta dal cucchiaio, << Jorge che cosa fai? >> dico avvicinandomi e togliendogli il cucchiaio dalle mani, << Volevo solo assaggiarla, buona anche se io amo di più la torta al cioccolato >>, << Anch’io >> dico senza pensarci, lo vedo sorridere piano << Allora qualcosa in comune l’abbiamo >> afferma lui guardandomi e sorridendo ancora di più, << Si solo quello >> dico e mi volto, << Che ragazza perfetta, che cucina le torte al suo ragazzo! >> parla Diego, << E’ solo una sorpresa, lui non sa che torno a casa per il week end >>, << Oh romanticona >> sogghigna Lodo, << Non ti conviene parlare >> gli dico guardandola per fargli capire che posso andare a raccontare a Diego tutto quello che mi ha detto su di lui e poi vediamo chi è la più sdolcinata tra di noi, lei spalanca gl’occhi e si volta da un’altra parte. << A proposito, Ruggero e Cande? >> domando, << Sono andati fuori a cena >> risponde Mechi, che è seduta in terra e dietro di lei sul divano c’è Xabi che la tiene tra le gambe e gioca con i suoi capelli, penso a quanto ci metteranno quei due a mettersi insieme siccome sembrano sempre in luna di miele, << E’ il loro anniversario >> mi guarda Jorge è appoggiato al bancone in parte a me << 3 anni di amore, anche se si amavano già da prima >>, Jorge infila un dito nell’impasto della torta e se lo mangia, << La smetti di mangiare le mie cose >> dico guardandolo storta e lo colpisco sulla mano con un mestolo, << Scusa è buona >> afferma alzando le mani, << Grazie, ma se vai avanti così finisce tutto >> dico << Comunque sono carini >> continuo il discorso di prima, << E tu da quanto stai con Mathias? >> domanda lui e tutti si girano a guardarmi per ascoltare, << Quasi un anno >> dico, << E come vi siete conosciuti? >> chiede poi Diego sedendosi su uno sgabello del bancone difronte a noi, << Per caso al Rouge >> dico, << Romantico >> dice scherzosamente Jorge, << Jorge non sei simpatico >> lo rimprovera Lodo, io sorrido a lei e lei ricambia << Parli tu che del romanticismo non ne sai proprio nulla >> continua Xabi << Oh stai zitto >> ribatte Jorge e iniziano a ridere poi si volta verso di me e mi guarda << Me ne fai assaggiare ancora un pezzetto? >> dice con quei suoi occhioni verdi e dentro di me succede sempre la stessa cosa, << NO! >> dico << SMETTILA >> prendo un cucchiaio e gli sporco la faccia con l’impasto << Così impari >> gli dico, << Ehi sei cattiva >> dice fissandomi ma questa volta il suo sguardo era non so, malizioso? Si avvicina piano a me e in quel momento la mia testa inizia a pensare le cose più strane poi in un batter d’occhio mi ritrovo ribaltata sulla sua spalla, << Non si scherza con me >> dice, << Lasciami giù >> urlo battendogli i pugni sulla schiena, i ragazzi ci guardano divertiti, << Cosa fai? >> continuo a urlare, apre la porta di uno dei bagni, accende l’acqua della doccia e io capisco << NO! >> dico << Jorge non farlo >>, tutti i ragazzi sono sulla soglia della porta che se la ridono e in un secondo Jorge fa un passo avanti e ci ritroviamo sotto la doccia, l’acqua fredda mi penetra sotto i vestiti e mi vengono i brividi, << Jorge me la paghi giuro >> dico mentre io e lui siamo completamente bagnati, << Almeno ti rinfreschi le idee >> ridacchia, << Io non ne ho bisogno sei tu che te le devi rinfrescare. E voi smettetela di ridere >> indico i miei amici che se la ridono di gusto << Su dai è divertente, devi ammetterlo >> dice Diego. Finalmente Jorge mi fa uscire dalla doccia e la risata dei miei amici mi contagia e inizio a ridere anche io, << Ti sei rinfrescata Tini? >> domanda Jorge quando torno in salotto dopo essermi cambiata, lui indossa solo dei pantaloncini da basket ed è a dorso nudo, per un secondo rimango ferma a guardarlo poi riprendo coscienza di me stessa << Si grazie per avermi rinfrescato >> dico e gli do una pacca sulla spalla, << Io vado, devo prepararmi >> dice Jorge che si avvia verso la porta, << Dove vai? >> chiede Diego, << Ho un appuntamento >> dice lui per poi uscire dalla porta, io torno al bancone e cerco di finire la torta anche se la voglia un po’ se ne è andata.
 
Stamattina c’è lezione di danza classica, quando la lezione finisce Isobel mi ferma, << Martina, puoi venire qui un momento >> dice lei, io la raggiungo << Si, mi dica >>, << Io e gl’altri insegnanti vorremo farti partecipare a un concorso, dove chi vince sarà presente in un video musicale >> io guardo l’insegnate a bocca aperta, << Il concorso inizierà fra un po’ quindi non devi decidere subito >>, io faccio sì con la testa << Ci penserò >> dico ed esco dall’aula, vado nel mio alloggio e mentre preparo il borsone per tornare a casa racconto alle ragazze quello che mi ha detto l’insegnate, << Oh sì fallo! >> dice Cande entusiasta, << E’ una grande occasione >> continua Lodo, << Già che fortuna >> parla Mechi, << Non lo so ci penserò ho un po’ di tempo per farlo >> dico, << Perché te ne vai? >> mi guarda Mechi con i suoi occhioni da cerbiatta, << Perché ho bisogno della mia normalità >>, << Ti sei stufata di noi? >> dice Cande con una faccia buffa, << No anzi siete voi il motivo per cui sono rimasta qua >> dico e loro si tuffano su di me per abbracciarmi, << Che fate voi invece? >> domando, << Boh non sappiamo, stasera andiamo dai ragazzi a guardare un film >> risponde Lodo, << Fate le brave >> dico ridacchiando, << Almeno per questo fine settimana non dobbiamo assistere ai tuoi battibecchi con Jorge >> afferma Mechi e le altre si mettono a ridere, << Già quello non ci mancherà >>. Dopo un oretta esco dall’alloggio e vado al bar dell’università per mangiare qualcosa prima di partire, prendo una spremuta e una fetta di torta al cioccolato, ripenso a ieri e mi viene da ridere, << Ehi Tini >> vedo Jorge sedersi difronte a me << Che ci fai ancora qui? >>, << Aspetto Hanna e Rachel che mi vengono a prendere perché vogliono andare in città >> dico, << Ah >> dice lui mentre fissa la mia fetta di torta, << Cos’è ne vuoi un pezzo? >> dico, << Se per te non è un problema >> mi toglie la forchetta dalle mani e si mangia un pezzo di torta e io rimango lì a bocca aperta, << Te ne compro un'altra se vuoi dopo >> dice lui vedendo la mia espressione, << No grazie >> dico strappandogli di mano la forchetta e gli sorrido. << Peccato che te ne vai! >> afferma ad un tratto lui, alzo lo sguardo e inizio a guardarlo fisso negl’occhi e lui fa lo stesso, non so per quanto ci guardiamo occhi negl’occhi, perché mi sembra di poterci leggere dentro, << Jorge! >> sento la voce di Ilaria dire, lei è dietro di me e mi volto a guardarla << Non puoi farti vedere seduto al tavolo a mangiare con lei >>, << Smettila Ilaria >> dice Jorge e sembra piuttosto alterato, << Jorge non capisci >> la voce di quella ragazza mi fa venire i nervi, << Tu non capisci >> ribatte lui, << Oh smettetela voi due >> sbotto io, << Tu >> dico indicando Ilaria con il dito, mi alzo dalla sedia e mi avvicino a lei, << Non so perché ti credi di essere superiore a tutti, ma questi giochetti per sminuirmi davanti alla gente con me non funzionano, io sono cresciuta in mezzo a cose pericolose dove tu non resisteresti neanche un’ora, quindi non fare la saputella, non fare la dura, non fare quella che si sente migliore a tutti, perché con me non funziona, io non mi faccio mettere i piedi in testa da una come te che non vale niente, non mi demoralizzo per le tue stupide affermazioni da due soldi, non mi interessa ciò che dici e ciò che pensi di me, perché in primis non mi importa di piacerti o di diventare tua amica. Quindi continua pure così, ma poi non lamentarti quando sarò io a sminuire te >>, Ilaria è zitta, si vede che bolle dalla rabbia, ha la faccia paonazza, guarda Jorge come per dirgli di difenderla e invece lui ha un ghigno divertito, lei si volta e se ne va, << UFF >> esclamo io nel sedermi << Che palle sta qua >> dico, << Wow >> afferma lui << Non ho mai visto nessuno lasciare senza parole Ilaria >> dice guardando ancora il punto dove la ragazza era sparita, << Se lo merita >> dico mentre continuo a mangiare la mia fetta di torta, senza pensarci passo la forchetta a Jorge per fargliene mangiare un pezzo << Come hai fatto a stare con una così >> domando, << Beh è bella >> dice lui alzando le spalle, << Hai una bella concezione di “stare insieme”! >> parlo sovrappensiero, << Non mi è mai importato avere una ragazza seria, che mi piacesse nel suo essere e non esteticamente >>, << Sai Jorge tu sei il classico ragazzo stronzo che io odio, ma per fortuna non mi importa molto con chi tu stia quindi sei salvo se no, ti starei torturando >> e inizio a ridere e lui con me, << Beh posso sempre cambiare opinione su come avere dei rapporti >>, << E cosa ti farebbe cambiare idea? >> faccio una buffa faccia perché ci credo poco, << Una ragazza che mi piace sul serio, che mi faccia cambiare il mondo di pensare >> dice lui, << Allora ci vuole un miracolo >> dico, << Che stronza che sei Stoessel >> e insieme ridiamo.
 
Sono in centro con Hanna e Rachel, << Cosa ci facevi al bar con quel ragazzo a condividere un pezzo di torta? >> dice Rachel, << Stavamo parlando >> dico io come se fosse una cosa ovvia, << Lo sa Mathias? >> chiede Hanna, << Non ho fatto nulla di male >> ribatto, << Si ma lo sai come la pensa lui >> continua lei, << Si ma non posso non avere amici o persone con cui interagire solo perché a lui non va giù che siano ricchi >>, << beh hai ragione su questo >> stavolta è Rachel a darmi ragione << E’ un po’ troppo “ geloso”, “ possessivo” >> dice mentre sta guardando dei vestiti in un negozio, << Si ma lei coalizza con uno così… figo! >> parla Hanna << E’ ovvio che Mathias sia geloso, insomma lui è ricco e bello e sta molto tempo con Martina >>, << Si ma lei deve avere i suoi spazzi e può decidere da sola chi sono o no i suoi amici >>, << Oh capito ma stiamo parlando di mettere a confronto due realtà, Mathias si sente in soggezione >>, << Ma si deve fidare di Martina >>, fisso le due mie amiche che stanno discutendo su di me, << Ehi io sono qui! >> dico dopo un po’ che le ascolto << Quello che importa è ciò che voglio io >> dico e riprendiamo ad andare in giro per i negozi. Verso le sei di sera andiamo al Rouge, << Eccola qua la mia principessa >> dice Mindy quando entro, << Wow che bella la scenografia >> dico guardando verso il palco, << Già avevo voglia di cambiamento >> dice lei, << Allora tutto bene? >> chiede mettendomi una mano sulla spalla, << Benissimo >> dico << Non vedo l’ora di fare una sorpresa a Mathias >>, << Peccato potevi portare i tuoi nuovi amici >> dice lei, << Si ma non mi sembrava il caso, sai non sono ancora abituata a tutta questa situazione >>, << Tranquilla >> dice lei << Sappi che quando vuoi sono i benvenuti >>, << Come mai tutta questa simpatia nei loro confronti? >> chiedo mentre mi metto dietro al bancone per aiutarla a sistemare, << Perché vedo che a te ci tengono, forse tu non lo vedi ma loro tengono a te >> dice lei, << Lo so ma non sono pronta a condividere tutto quello che non ho! >> dico sorridendo, << Oh mia cara tu hai tutto quello che ti serva qui dentro >> dice indicando il mio cuore << Non ti serve nulla di più >> sorride dolcemente. Dopo cena mi preparo per andare da Mathias, indosso un bel vestito bianco, tacchi alti e capelli raccolti, mi trucco un po’ e sistemo la torta che ho fatto nel contenitore, sarà felice lui ama questa torta soprattutto se la faccio io, esco di casa e mi dirigo verso la sua, quando suono il campanello nessuno mi risponde e mi sembra strano siccome mi aveva detto che sarebbe stato a casa, decido di andare a vedere se è nella sua officina, magari ha lavorato fino a tardi, difatti dalla strada in lontananza vedo le luci accese, mi avvicino e sento dei rumori strani, apro la porta e vedo una scena che non vorrei mai voluto vedere e non potevo crederci, lui era lì insieme ad un'altra ragazza mezzi nudi, le sue labbra erano contro a quelle della ragazza, in questo momento credo di dover vomitare, gl’occhi iniziano a riempirsi di lacrime, come ho fatto a fidarmi così tanto pensando che lui era diverso dagl’altri, inizio a capire che non importa quanti soldi tu abbia se sei uno stronzo lo sei. Faccio cadere la torta a terra, fa rumore e Mathias si volta, quando mi vede io scappo via. Lo sento rincorrermi per strada, << STAMMI LONTANO >> dico << MI FAI SCHIFO >> continuo a urlare in mezzo alla strada, << Parli tu che stai tutto il giorno con quello lì >> sbotta lui, << Si ma io non ci faccio quelle cose, è ben diverso! Come puoi pensare che io sia capace di farti una cosa del genere, tu l’hai fatta a me e ora non dare colpa al fatto che ho dei nuovi amici che a te non vanno bene >> sono arrabbiata, vorrei urlare per buttare fuori ogni singolo granello di rabbia che ho dentro di me, << E a cosa dovevo pensare, è ovvio che tu vuoi stare con lui e non con me >> parla lui, << E cosa te l’ha mai fatto credere? Sono tutte balle per incolpare me >> dico, mi volto e me ne vado. Sarà da un ora che vago per la città da sola, non so più a cosa pensare, di chi fidarmi, con chi parlarne, sono distrutta, credevo non ci fosse niente di peggio che andare in quell’università con gente che non centra nulla con me e invece mi ha tradito la persona che non avrei mai pensato lo facesse, cosa ho fatto per meritarmelo? Perché non posso realizzare i miei sogni senza complicazioni? Perché non si è fidato di me? Cosa ho mai fatto per perdere la sua fiducia? Sono sconvolta e triste, vorrei solo affondare e non sentire più nulla, dimenticare tutto questo male che mi invade la mente, sono solo una stupida.
 

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Capitolo 8
*** Dove sei? (Jorge Blanco) ***


Dove sei? (Jorge Blanco)
 
E’ Lunedì mattina, le lezioni sono iniziate, ieri sera Martina doveva tornare ma non si è fatta vedere e nemmeno stamattina, << Come mai Tini non c’è? >> domando quando incontro Lodo e le altre ragazze nei corridoi, << Non saprei, magari non si sente bene >> risponde lei, << Io l’ho sentita l’ultima volta venerdì, prima che andasse da Mathias >> mi guarda Mechi << Poi non ha più risposto al telefono >>, << Deve essere successo qualcosa >> dico sovrappensiero, << O magari ha deciso di star la un giorno in più >> afferma Cande mentre mi spinge per farmi camminare. Andiamo nell’alloggio delle ragazze e non riesco a non pensare a cose le sia successo, perché qualcosa è successo, le ragazze stanno cercando di chiamarla ma lei ha il telefono spento, poco dopo i ragazzi entrano nell’appartamento, << Allora avete saputo nulla? >> chiede Diego, << No, nulla >>, << Non risponde neanche al telefono >> parla Lodo, Diego si siede in parte a lei sul divano e Lodo arrossisce un po’ e fa un sorriso imbarazzato, non ho mai visto Lodo comportarsi così solo per la presenza di un ragazzo. << Ora che facciamo? >> chiede Mechi << Non so se preoccuparmi o no >> continua lei, Xabi le avvolge una braccio intorno al collo, << Stai tranquilla, se ha bisogno d’aiuto ci chiamerà >> dice lui, << Si ma non può sparire così >> ribatte Cande. Per tutto il giorno non ho fatto che pensare dove sia Martina e perché non è ritornata all’accademia, cosa è successo? Perché sono certo che qualcosa le è capitato. Vado nell’ufficio di mia madre, << Mamma >> dico entrando dalla porta dopo che la segretaria mi ha fatto passare, << Ciao tesoro mio >> dice lei sorridendomi, << Scusa se ti disturbo mamma, ma sai per caso qualcosa di Martina? >> chiedo, << No, come mai mi chiedi questo? >> mi guarda lei confusa, << Beh non è tornata qui e doveva tornare ieri sera >> la fisso negl’occhi e vedo lei guardarmi con gl’occhi socchiusi << E’ strano >> continuo io, << Sei preoccupato? >> domanda lei, << No, non lo so, è solo che mi sembra strano che non sia qui >>, << Già anche a me, lei non rinuncerebbe a quest’università, a meno che non gli sia successo qualcosa, ma mi avrebbero chiamato per informarmi >> risponde lei sempre in quel suo modo tranquillo e pacato, lei è sempre stata così, molto tranquilla e molto dolce, non ha mai fatto mancare l’affetto che ha per noi ne a me né a mia sorella, << Aspettiamo domani >> dice mia madre << poi vedremo cosa fare >>. La sera sono nel nostro alloggio con i ragazzi, << Tua madre ti ha detto qualcosa di Tini? >>, << No >> rispondo io mentre mi faccio un panino, << Mi sembri preoccupato >> dice Diego, faccio no con la testa, << Bugiardo >> urla Ruggero << Si che lo sei >>, << Mi sembra solo strano, voi non siete preoccupati? >> dico, << Beh sì! Abbastanza! >> risponde Xabi, << Già a me sembra strano che non abbia avvertito qualcuno sul fatto che non venisse >> parla Ruggero. Dopo 10 minuti le ragazze fanno capolino nella stanza e Martina ancora non c’è, un senso di fastidio e preoccupazione mi invade la mente, << Saputo qualcosa? >> mi domanda Lodo avvicinandosi, << No >> dico mentre mi dirigo sul divano per sedermi in parte a Ruggero che sta dando un bacio a Cande, per tutta la sera ho pensato a lei, a cose le poteva essere capitato, mi invento le storie più strane in testa per trovare una motivazione valida alla sua assenza, se gli fosse successo qualcosa di grave avrebbero avvertito mia madre quindi perché non si fa vedere? Si è già stufata di stare in mezzo a noi? Magari tornando a casa ha capito che questo posto non è fatto per lei e ha deciso di rinunciare, ma lei non è la tipa che rinuncia così facilmente alle cose che ha sempre desiderato. Il giorno dopo mi sveglio e vado a lezione, di lei nessuna traccia, nessuno l’ha ancora vista o sentita, ho passato tutta la notte a sognarla, ha sognare tutte le cose brutte che possono essergli capitate, ho un po’ di mal di testa perché il mio sonno non è stato tranquillo. << Qualcuno dovrebbe andare a Rouge a chiedere di Martina >> dice Mechi, << Vado io >> rispondo << Dopo le lezioni vado a vedere >>, tutti mi guardano straniti e poi mi sorridono. Finite le lezioni mi incammino verso il club dove lavora Martina e spero di trovarla, entro piano dal portone e da lontano sul palco vedo Hanna e Rachel che provano e i loro amici sotto il palco a guardarle, tutti si voltano a guardarmi quando si accorgono della mia presenza e mi salutano, io mi avvicino a loro << Scusate se sono piombato qui, ma sapete dov’è Martina? >> chiedo, loro mi guardano con un’espressione abbastanza triste e io penso subito al peggio, << Sinceramente non sappiamo cosa le è successo >> parla Hanna, << Già l’ultima volta che l’abbiamo vista è stata sabato pomeriggio che è venuta a fare le prove ma è andata via quasi subito >> afferma Rachel, anche loro sembrano preoccupate, << Non è tornata all’accademia? >> chiede confusa Hanna, << No >> rispondo io << Siamo tutti un po’ in pensiero ecco perché sono passato a vedere cosa poteva essergli successo >>, << Io so dov’è! >> sento qualcuno parlare dietro di me e vedo Mindy la donna che Martina reputa sua madre << Tu sei Jorge giusto? >> dice, io faccio sì con la testa e lei mi sorride << Allora dov’è? Cosa le è successo? >> dico con un tono preoccupato, << Vedi >> dice appoggiando una mano sulla mia spalla, << Il suo ragazzo l’ha tradita >>. Tutti ci guardiamo sbalorditi, << Cosa? >> dice Hanna, << Io lo ammazzo quello stronzo >> continua, << Io vengo con te >> ribatte Rachel guardandola, << Calme >> urla Mindy e poi si volta verso di me, << Forse dovresti andare a parlargli >> mi dice con un sorriso pieno di dolcezza, << E dov’è? >> dico preoccupato, vorrei spaccare la faccia a quel bastardo, << A casa, chiusa in camera sua da sabato pomeriggio >> dice lei.
 
Io mi fiondo fuori dal locale e inizio a correre per raggiungere la casa di Mindy, cerco quella casa disperatamente seguendo le sue indicazioni e dopo un quarto d’ora la trovo, mi ha anche detto dove tiene la chiave di scorta per entrare perché sicuramente Martina non avrebbe aperto. Entro in quell’appartamento, cammino lentamente finché noto una stanza con la porta chiusa, faccio un respiro profondo e entro. Una stanza abbastanza spoglia con le pareti verdi, li sul letto rannicchiata c’è lei, triste e devastata, la vedo alzare piano la testa, il suo viso è rigato dalle lacrime e a quella visione dentro di me qualcosa si spezza. Lei non dice una parola, io mi avvicino piano al letto e mi siedo, lei di scatto di alza a sedere e mi abbraccia, poggia la sua testa nell’incavo del mio collo e inizia a singhiozzare, << Ehi va tutto bene >> gli dico << Non ti preoccupare, ora ci sono io qua con te >>, non so per quanto abbia pianto sulla mia spalla ma non mi importava, in questo momento desidero solo che stia bene e vederla così distrugge anche me. Verso sera finalmente si riprende un po’, sono sdraiato in parte a lei che sta guardando il soffitto e non dice una parola, << Come mai sei qua? >> parla ad un tratto, la sua voce è ancora rotta dal pianto, << Tutti ti cercavamo >> rispondo, << Intendevo perché TU sei qua! >> lei si sdraia sul fianco e inizia a guardarmi, << Te l’ho detto, sono tutti preoccupati, sai poi come sono le ragazze quando sono preoccupate, io non le sopportavo più così sono venuto a cercarti >> finalmente dalla sua bocca esce un risata, leggera ma sempre una risata, << E gliel’hai detto a loro? >> domanda, << No, gli ho solo detto che ti ho trovata e che ti avrei fatto compagnia >> rispondo. Dopo mezz’oretta lei si alza dal letto e mi porta in cucina, sta preparando da mangiare, << Solo perché sei venuto a cercarmi >> dice << Se no staresti a digiuno >>, io ridacchio << Grazie >> gli dico mentre mi porge il piatto e io lo afferro. << Allora hai intenzione di tornare all’università? >> gli domando guardandola negl’occhi, << Io, n-non lo so >> risponde lei, << Non puoi mollare così >> gli dico << Tu devi lottare per tenerti ciò che hai sempre voluto >>, per qualche secondo lei rimane in silenzio, << Che stupida che sono! >> dice ad un tratto e una lacrima gli scende sul viso, << Tu non sei stupida, è lui lo stupido che si è lasciato perdere una come te >> dico un po’ alterato perché vederla così e sapere che è stato quel buono a nulla mi innervosisce, << Lo dici solo per farmi sentire meglio >>, in quel momento il suo cellulare che è appoggiato al tavolo suona, vedo il nome di Mathias comparire sullo schermo, lei di scatto di alza e si dirige verso la sua stanza, la fisso mentre se ne va e poi rispondo, << Pronto! >> dico, << Dov’è Martina? >> domanda Mathias, << Non credo voglia parlarti >> dico << Ti conviene lasciarla in pace >> e riaggancio. Vado nella camera di Martina e la trovo di nuovo sdraiata sul letto, << Ti piace proprio guardare il soffitto >> le dico con un sorriso mentre sono appoggiato alla porta, di nuovo vado a sdraiarmi in parte a lei << Dove ho sbagliato? >> parla lei, << Tu non hai sbagliato >> dico << Devi tornare in accademia >>, << Non so se ci riesco >> dice guardandomi negl’occhi, io la guardo e non riesco a smettere di pensare che vorrei fargliela pagare a Mathias. Quando mi sveglio guardo l’orologio e sono le sei e mezza di mattina, non ricordo di essermi addormentato, ho caldo e capisco subito il perché, avvinghiata a me che dorme come un angioletto c’è Martina, deve essersi addormentata perché era esausta da tutto quel piangere, è rannicchiata in parte a me con la testa appoggiata sul mio petto, la fisso per qualche secondo e penso che non doveva meritarsi tutto questo, dolcemente la sveglio, << Tini è mattina, svegliati >>, la vedo aprire lentamente gl’occhi e quando si accorge di essere accoccolata a me si alza di scatto e mi guarda sbalordita << S-scusa >> dice lei << Io credo di essermi mossa nel sonno >> dice, << Tranquilla >> dico alzandomi a sedere sul letto e la fisso, lei velocemente distoglie lo sguardo. << Preparati che dobbiamo andare in accademia >> dico, vedo che cambia espressione << Io non credo di potercela fare >> dice, << Invece ora ti prepari >>, << No >> ribatte lei, mi avvicino piano e a pochi centimetri dal suo volto << Muoviti >> esclamo, il mio cuore batte all’impazzata, mi allontano e faccio un respiro profondo << Devo mostrarti una cosa >>, lei in silenzio si alza dal letto, prende alcuni vestiti e esce dalla stanza.
 
Stiamo camminando nei corridoi dell’accademia, << Allora mi dice cosa devi farmi vedere! >> dice lei con uno sguardo confuso, dal suo viso si capisce che è ancora molto triste e frustrata, << Abbi pazienza >> dico facendogli un sorriso e per qualche strano motivo lei lo ricambia << Siamo quasi arrivati >>. Poco dopo siamo nel corridoio dove si trova la foto di sua madre, io gliela indico e lei non capisce subito cosa ritrae quella foto, è in silenzio e poi spalanca la bocca, << Davvero vuoi mollare tutto solo per uno stupido ragazzo? >> dico << Guardati, già da questa foto si capisce quanto tu sia appassionata a tutto ciò >>, lei si volta a guardarmi, mi fissa con quei suoi occhi scuri, << Come l’hai trovata? Da quanto lo sai che è qui? >> domanda, << Me l’ha detto mia madre, il secondo giorno che sei arrivata >>, << E perché non me l’hai mostrata subito >> chiede, << Beh all’inizio non andavamo d’accordo e poi non sapevo se ti avesse fatto piacere che fossi io a fartela vedere >>, una lacrime scende sulla sua guancia. << Bentornata >>, mia madre è infondo al corridoio che ci guarda, << Stai bene Martina? >> domanda lei avvicinandosi, << Mi scusi se non sono venuta in accademia in questi giorni >> risponde lei con gl’occhi arrossati dalle lacrime, << L’importante è che tu stia bene >> risponde mia madre, << Se sto meglio è solo grazie a Jorge >> dice lei, << Beh tutti lo sottovalutano ma in realtà è un bravo ragazzo >> sorride lei, << MAMMA! >> dico << Non parliamo di me >> ribatto e Martina ridacchia. Mia madre se ne va e Martina si volta verso di me << Grazie >> dice lei sotto voce, << Non c’è di che >> rispondo io. Appena entriamo nell’alloggio delle ragazze loro si fiondano su di lei e iniziano a fargli mille domande, io ritorno nel mio alloggio e dentro trovo i ragazzi intenti a giocare con la Play Station, << Oh eccoti qua, ci domandavamo che fine avessi fatto >> dice Ruggero, << Allora? >> parla Diego, << Il suo ragazzo l’ha tradita >> dico io e i ragazzi si bloccano fissandomi, << Cosa? Che stronzo! >> esclama Xabi, << Già >> rispondo io, << Ed è tornata qua? >> chiede Ruggero, << Si! L’ho appena accompagnata nel suo alloggio >>, << Menomale che sei riuscito a convincerla a tornare >> continua lui, << Si, non è stato facile ma ci sono riuscito >>, tutti mi stanno guardando con delle facce maliziose, << Che avete? >> dico confuso, << Come mai ti importava tanto riportarla qua? Non che a noi non ci importi ma a te sembra molto di più! >>, << Non pensate cose strane, è che con tutto quello che le succede ha bisogno di sostegno >> alzo le spalle e vedo verso il bagno lasciando i miei amici lì a fissarmi confusi. Sto andando a lezione e da lontano vedo Martina con le ragazze, quando sto per andare verso di loro qualcuno mi afferra la mano e mi volto, << Ciao Jorge >> dice Ilaria, << Ciao >> dico, << Mi accompagni in aula? >> dice lei, << No veramente ora avrei da fare >> continuo a guardare verso le ragazze, << Su dai non fare il cattivo con me >>, lei mi sta fissando con i suoi occhi << Sai ho chiesto a tua madre se potevo venire anche io alla festa che fate al suo compleanno, << Cosa? >> dico io, << Già, sarò la tua accompagnatrice >> sorride lei maligna << A proposito dov’eri ieri sera? Ti sono venuta a cercare in appartamento e i ragazzi hanno detto che non c’eri >>, << Ero con Martina >> dico io schietto e lei mi guarda storto << E comunque no, non mi farai da accompagnatrice >> continuo, lei fa una faccia arrabbiata e mi guarda in cagnesco, << Stai cadendo in basso Blanco, andando in giro con quella buona a nulla >>, << Non parlare così di lei, non la conosci nemmeno >> ribatto io, << Io non verrò giù a fondo con te solo perché difendi quella >> si volta per andarsene << Tu andrai a fondo da sola se continui così! >> gli urlo dal corridoio, << Fanculo Jorge >> risponde lei senza nemmeno girarsi e se ne va, ritorno a fissare il punto dove stavano le ragazze e loro non ci sono più, << Cosa voleva Ilaria? >> sento Ruggero dire mentre mi appoggia una mano sulla spalla, << Non vuole lasciarmi in pace >> dico e insieme ci avviamo per andare a lezione, << E’ solo invidiosa di Martina >> dice lui, << Non capisco >> dico, << Vedi Jorge lei si sente minacciata da Martina, insomma caratterialmente con chi preferiresti stare tu? >> dice sorridendo e alzando le sopracciglia << Lo sa anche lei che dopo un po’ la bellezza non basta più >>.
 

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Capitolo 9
*** Andare A Fondo. ***


Andare A Fondo.
 
E’ ormai passata una settimana e io sono ancora scossa, non riesco ad essere felice, cioè mi piace stare qua con loro ma non riesco a non pensare a Mathias a quello che mi ha fatto, dove ho sbagliato? Perché quando finalmente la vita mi ha dato qualcosa di bello tutto è andato a rotoli? << Tini >> sento la voce di Mechi entrare nella mia camera << Non puoi stare così però! >> mi rimprovera lei << Tirati su, sistemati che andiamo a fare un giro >>, << Non mi va davvero! >> dico, << Non sappiamo più cosa fare per tirarti su il morale >> allarga lei le braccia, << Nulla, non dovete fare nulla >>, lei esce dalla mia stanza come se fosse furiosa, ma lo sono anche io, sto elaborando tutte le cose che potrei aver fatto per meritarmi il tradimento di Mathias, eppure non trovo nulla di sbagliato. La mattina seguente vado a lezione, alla fine Isobel mi ferma, << Martina stai bene? >> domanda lei << E’ da una settimana che mi sembri spenta, che ce? >>, << Mi scusi >> rispondo io << E’ un periodo un po’ complicato >>, lei dolcemente si avvicina a me, mi poggia una mano sulla spalla e mi sorride, << Senti, non so cosa sia successo ma lotta, capito? Non buttarti giù, tu qua poi fare grandi cose >>. Ritorno nel mio alloggio e Mechi, Lodo e Cande mi stanno aspettando sedute sul divano, io mi dirigo nella mia camera, << Tini Fermati! >> urla Lodo, << Non puoi chiuderti in te stessa così ti farai ancora più male >> parla Cande, io chiudo la porta dietro di me e mi lancio sul letto, << Lasciamola stare>> sento la voce di Mechi da dietro alla porta e le sento andare via. A me dispiace, ma io non posso e non riesco a parlarne, non ora. << MARTINA APRI IMMEDIATAMENTE >> mi sveglio all’improvviso, devo essermi addormentata, riconosco la voce arrabbiata di Hanna << ALLORA? SE NON LA APRI TU LA BUTTO GIU’ IO! >>, mi alzo lentamente dal letto e vado ad aprire, guardo le mie coinquiline e le fulmino con lo sguardo, << Finalmente era ora >> dice Rachel entrando nella mia stanza, << Perché le avete chiamate? >> chiedo, << E’ stata un idea di Lodo >> indica Cande con il dito e Lodo la guarda male << Ehi, è stata un idea di tutte >> dice infastidita, << Allora ci vuoi spiegare? Qua non parli con nessuno, al Rouge non parli con nessuno, con Mindy non parli, Martina tu devi sfogarti, devi parlarne >> afferma Rachel, << Io sto bene >> dico poco convincente, le ragazze mi guardano con un aria confusa << TUTTE STRONZATE >> esclama Hanna << Quello stronzo ti ha tradito, tu lo amavi, anche se ancora non ho capito come facevi ma lo amavi, quindi sfogati, con noi, con Mindy, anzi meglio se vai da lui e inizia a prenderlo a pugni per quello che ti ha fatto >>, un po’ mi viene da ridere perché Hanna è sempre stata la più tosta tra di noi, quella che non puoi mai buttare a terra perché lo fa lei per prima. << Noi dobbiamo andare al Rouge ma tu esci da questa stanza, passa del tempo con delle persone >> mi afferra una mano Rachel << Sei o non sei la ragazza che non si arrende mai >> e mi sorride. Quella sera decido di stare in salotto con le ragazze, << Finalmente sei tra noi >> parla Mechi guardandomi con un gran sorriso, << Cosa vuoi far… >> Lodo non finisce la frase che i ragazzi entrano nell’alloggio, << Non si usa più bussare >> borbotta Cande quando Ruggero le si avvicina, << Ormai siamo una grande famiglia a cosa serve? >> ribatte lui, << E se fossimo state nude? >> questa volta a parlare è Lodo, << Beh se la mettete così allora non busseremo mai più >> ribatte Diego, lei lo guarda e spalanca la bocca, gli dà un pacca << Ahia >>, << Ma cosa dici? >>, io inizio a ridacchiare << Finalmente ridi >>, mi volto e Jorge è dietro di me, lo fisso per qualche istante, << Allora Tini? >> Ruggero si è unito a noi e mi sta chiedendo se va tutto bene e che se ho qualche problema di non esitare a chiamarli, << Grazie >> dico, poi ci sediamo sul divano per guardare un po’ di tv. Jorge è seduto in parte a me e credo che non guardi minimamente la tv, osserva ogni mio gesto, controlla ogni mio respiro, perché fa così? Ha paura che mi faccia del male? Per colpa sua non riesco a concentrarmi sul film che stiamo guardando, non mi ricordo nemmeno i nomi dei personaggi, il mio respiro si fa sempre più corto e affannoso non riesco più a resistere al suo sguardo. Finalmente il film finisce e di scatto mi alzo dal divano, ancora sotto ai suoi occhi mi dirigo in cucina, << Tini >> dice lui raggiungendomi << Stai bene? >>, << Perché continui a fissarmi >> dico << Mi sento osservata e questo mi mette ansia >> dico, lui rimane un po’ lì a guardami, << Io non lo so >> dice sospirando << Voglio solo essere certo che tu stia bene >>, vedo Mechi da lontano guardarci con la coda dell’occhio, << Io sto bene >> gli dico per farlo smettere, non mi serve qualcuno che mi controlli o mi osservi tutto il tempo per vedere come sto. I ragazzi se ne vanno, Xabi prima di andare da un piccolo e dolce bacio sulle labbra a Mechi, << Wow >> esclama Lodo, << Carini >> dice Cande, lei sorride sembra davvero felice, << Allora state insieme? >> domando io, << Tu cosa dici? >> mi guarda lei maliziosa e felice se ne va in camera sua.

Un po’ sono ritornata in me, riesco a ridere un po’ di più anche se il pensiero di quello che è successo mi perseguita, stiamo pranzando nel nostro appartamento, << Che fame che avevo >> esclama Lodo guardando il suo piatto vuoto << Tutte queste lezioni mi fanno venire un gran fame >>, noi la guardiamo e iniziamo a ridere. << Sbrighiamoci che i ragazzi ci aspettano >> parla Cande, oggi andiamo un po’ in spiaggia a divertirci, indosso il mio costume, sotto è giallo fosforescente e sopra è nero, metto una specie di vestaglia da mare, occhiali da sole e cappellino di paglia, andiamo all’alloggio dei ragazzi e bussiamo, quando aprono iniziamo tutte insieme a ridere, << Perché ridete? >> chiede Xabi confuso, << Perché sembrate quattro bagnini >> risponde Cande tra le risate, erano tutti a dorso nudo, portavano gl’occhiali da sole, infradito e il salviettone sulla spalle. Jorge mi sta guardando, vedo la dolcezza nei suoi occhi e io non riesco a reggerlo, meno male che indosso gl’occhiali e non può notarlo. Siamo in spiaggia, quando ci spogliamo sento ancora i suoi occhi su di me, << Credo che se potrebbe ti mangerebbe tutta >> dice Mechi al mio orecchio con un sussurro, credo di essere diventata rossa, << Di cosa stai parlando? >> la guardo finta confusa per non fargli capire che so di chi sta parlando, << Non sei stupida Tini lo sai anche tu >> la fisso per pochi secondi << Le altre dicono che lo fa con tutte, beh ovviamente loro lo conoscono da sempre, ma io lo vedo fare così solo con te >> mi sorride e va verso Xabi, << Allora ci buttiamo in acqua o no? >> dice Cande, << Si andiamo >> risponde Diego che in un batter d’occhio afferra Lodo e se la carica sulla spalla, << Ehi cosa fai? >> dice lei, << Ti rinfresco >> risponde Diego e quando arriviamo alla riva la getta in acqua, quando lei riemerge lo afferra e lo trascina giù con lei e tutti ridiamo << Così me la paghi >> gli dice, << Su non fare così >> lui si avvicina a lei e gli accarezza una guancia e Lodo rimane senza parole. << Carini vero? >> mi dice Jorge che è in parte a me con una faccia strana, << Perché quella faccia? >> domando, << Beh sono tutti così felici e si piacciono >> indica lui con la mano, in effetti da una parte c’era Cande abbracciata a Ruggero immersi nell’acqua, Mechi è in spalle a Xabi che gli sta facendo fare i tuffi e sembra divertirsi molto e poi Diego e Lodo stanno bisticciando e si lanciano addosso schizzi l’acqua, << Già >> dico io, sento ancora i suoi occhi guardarmi, osservare ogni centimetro di me e questo mi fa venire la pelle d’oca, << Tutto ok? >> domanda vedendomi silenziosa e appoggia la sua mano sul mio braccio, << Si >> dico e lui mi guarda stranito, << Ti va di fare una nuotata? >> dice, io sorrido e gli faccio sì con il capo, ci tuffiamo nell’acqua fresca e iniziamo a nuotare. Un senso di libertà si insinua dentro di me, mi fa sentire leggera e bene, in parte a me Jorge nuota velocemente, io mi immergo sott’acqua e gli afferro la caviglia << Vai piano >> gli dico quando riaffioro dall’acqua e lui inizia a ridere e io con lui, mi accorgo che siamo abbastanza lontani dalla riva e che ci siamo solo io e lui. << Ti senti meglio? >> chiede lui avvicinandosi a me, << Si, meglio >> dico con il fiatone per la nuotata e anche perché lui continua ad avvicinarsi a me, a pochi centimetri dal mio viso mi sorride e io mi sento una che sta per svenire, << Su dai salta su >> dice girandosi, << Cosa? >> domando, << Salta in spalla dai che ti riporto a riva, sembri affaticata >> dice, per un attimo esito e poi mi aggrappo a lui, stargli così vicino mi rende nervosa. Lui lentamente inizia a spostarsi verso la riva, << Posso chiederti una cosa? >> parla lui, << Certo >> dico io, per qualche secondo lui non parla << Come mai hai quelle cicatrici? >> io deglutisco, << Senti Jorge, Io non… >> inizio a parlare, << No anzi non dirmelo >> dice non riesco a vedere il suo volto ma credo che sia nervoso e infastidito << Me lo dirai quando e se lo vorrai >> continua lui, io con la testa mi appoggio alla sua come per ringraziarlo per non obbligarmi a raccontargli la mia storia. Stiamo tornando all’alloggio, << Noi passiamo dal bar >> dice Cande, Ruggero, Xabi e Mechi si dirigono con loro verso l’entrata del bar, << Tu invece vieni con me >> parla Diego che afferra Lodo e se la trascina via, io e Jorge rimaniamo soli davanti all’entrata dell’accademia e ci guadiamo confusi. Sento una macchina arrivare e mi volto, mi sembra di conoscerla e difatti non mi sbaglio, due secondi dopo Mathias scende dall’auto, << Martina >> urla lui << Dobbiamo parlare >> io lo fisso impietrita, cosa vuole? Quando finalmente inizio a stare bene perché deve ricomparire così? << No >> urlo, << Perché ora stai con quello li? >> dice indicando Jorge, vedo l’espressione di Jorge cambiare, << Lasciami stare >> dico, lui si avvicina a noi e io gli vado incontro mentre Jorge resta fermo dov’è, << Vattene >> dico, << No >> dice afferrandomi il braccio in modo brusco e sento la sua stretta << Mi manchi >>, << Ehi non toccarla >> urla Jorge che si sta avvicinando, << Tu stanne fuori >> ribatte Mathias << Lei è la mia ragazza >> dice, << No che non lo è >> ribatte Jorge, << Jorge lascia perdere >> dico quando si avvicina, << Si stanne fuori figlio di papà >> a quelle parole è come se vedessi tutto a rallentatore, Jorge sferra un pugno dritto in faccia a Mathias che cade a terra.
 
<< Cosa cavolo ti è saltato in mente? >> dico arrabbiata mentre stiamo entrando in università << Se lo meritava >> risponde fermandosi, io lo guardo furiosa, << NO >> urlo << Lui mi ha tradita per colpa tua >> gli dico, i miei occhi si riempiono di nuovo di lacrime, << Cosa? >> dice lui << Colpa mia? >>, << SI, credeva che io lo tradissi con te ecco perché l’ha fatto >>, << Oh dai Tini è una cazzata! Una cazzo di scusa per poter sistemare le cose tra voi >>, << Jorge Vaffanculo, tu non capisci, mi stai sempre addosso e lui lo ha notato quindi si è anche per colpa tua >> dico senza fiato, << Ma… io credevo che io e te fossimo amici >> afferma, << Gli amici non fanno quello che fai tu Jorge >>, << Quindi tu dai la colpa a me per tutto questo >> lui abbassa lo sguardo come se fosse ferito nel profondo << Grazie >> dice lui << Sei davvero brava a distruggere le persone >>, poi si volta e se ne va << Forse è meglio che io e te stiamo alla larga >>, << Si forse è meglio >> dico arrabbiata. Quando torno nell’alloggio mi faccio una doccia e non riesco a sbollire la rabbia, le ragazze tornano e siccome a loro non sfugge niente gli racconto ciò che è successo, << Ohh, voi due siete una cosa assurda >> dice Mechi, << Già finalmente stavate andando d’accordo >> ribatte Cande, << Io sono stanca, di tutto >> dico, mi alzo e vado nella mia stanza e di nuovo ricominciò a piangere è come se questi pochi giorni di felicità si fossero cancellati, tutto ritorna, la mia tristezza, la mia rabbia sono di nuovo con me. E’ da quattro giorni che Jorge non mi parla e io con lui, ogni pomeriggio e ogni sera esco da sola e vado in qualche bar a bere, lo so che non è una soluzione ma non riesco più a resistere, mi sta crollando tutto addosso. Nessuno non sa niente, ogni volta faccio in modo di tornare quando le ragazze non sono in casa perché non voglio che sia accorgano di questo, questa sera penso di aver bevuto un po’ troppo per i miei limiti, mi sento un po’ confusa, << Che cazzo stai facendo? >>, i miei riflessi sono rallentati e quando mi giro ci metto un attimo a connettere che si tratta di Jorge, << Mica non dovevamo più parlare noi >> dico rigirandomi verso il bancone, prendo il mio bicchiere e faccio un sorso poi me lo strappa dalle mani, << Sei stupida? Ti vuoi far del male? Per cosa poi? >>, << Oh caro Jorgito >> dico ridacchiando << Facile per te che hai una vita tutta rosa e fiori >>, << Smettila >> dice << Smettila di fare così >>. Lo fisso, << Jorge lasciami in pace >>, << Non bere >> dice quando afferro il bicchiere, << Ho sempre bevuto >> dico alzando le spalle e faccio un sorso, vedo nel suo volto un po’ di timore, << Si bevi per divertirti di solito ma ora lo fai per dimenticare che è ben diverso >>, io ancora non lo guardo e non voglio nemmeno ascoltarlo, sbuffo, ad un tratto mi afferra la testa e mi costringe a girarmi per guardarlo, << Smettila immediatamente se no ti porto via di forza e fidati che non mi importa quanto urlerai >>, lo guardo, guardo i suoi occhi verdi e inizio a ridere << Mi ricordo sai di quella serata in maschera al Rouge, ti ho visto, vedevo che mi guardavi e sentivo i tuoi stupidi occhi su di me, ti ho anche riconosciuto quando ti ho incontrato all’accademia >>, << Cosa centra ora? >> domanda lui, << Centra perché è da lì che è cambiato tutto, non dovevi guardarmi >>, lui è confuso, non riesce a capire il mio discorso ma non posso dirgli che da quel momento non ho fatto altro che pensare ai suoi occhi, anche se non lo sopporto io penso sempre ai suoi occhi a quello che ci vedo dentro. << Ok stai farfugliando quindi è ora di andare >> dice lui, << Ok capo >> rido con me stessa e lui mi guarda preoccupato. Mi sveglio e non sono nella mia camera, mi guardo attorno, deve essere notte fonda, mi alzo piano e accendo la luce, capisco subito di essere nell’alloggio dei ragazzi ma soprattutto nella camera di Jorge, mi guardo attorno e mi domando dove sia lui, vorrei andarmene ma non so come uscire senza farmi sentire, allora decido di rimettermi a letto e riposare, << MARTINA SVEGLIATI >> sento la voce di Lodo, apro piano gl’occhi << Sei una stupida >> mi dice, quando connetto mi ricordo di essere nella camera di Jorge e sul letto seduta in parte a me c’è Lodo che mi guarda in male, << Bene è anche venuto a raccontarvi tutto! >>, << No invece >> dice lei << Siamo state noi a dirgli di seguirti e di farti smettere di bere perché beh prima di tutto non sei furba e noi lo sapevamo e seconda cosa lui riesce ad essere diretto e ti avrebbe portato via di forza comunque >> io la guardo sbalordita, << Mathias non esiste più nella tua mente ok? Toglietelo da lì e ricomincia una vita senza lui e fai pace con Jorge >> dice alzandosi dal letto, io la seguo e quando arriviamo nel salotto non c’è nessuno, << Sono tutti fuori, Jorge mi ha fatto rimanere qua con te perché credeva che non volessi vedere lui per primo >>, faccio una smorfia, mi sento a pezzi e la testa mi fa male, infondo mi sta bene, quando mi guardo noto di indossare solo una maglietta, non mia, mi arriva fino a metà coscia, guardo la maglietta e poi Lodo, << Chi mi ha spogliato? >> dico, lei alza le spalle << Credo Jorge >> risponde, non potevo credere a questa cosa, è imbarazzante, lui mi ha spogliata.

P.s.: Ciao a tutti, vi voglio augurare un buon week end e io ritorno domenica sera con un altro capitolo, volevo dirvi che siete fantastici tutti voi che leggete e commentate. Ieri vi ho regalto un capitolo in più quindi abbiate pazienza fino a domenica. Un abbraccio e un bacio a tutti.  

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Capitolo 10
*** Ritrovarsi. ***


Ritrovarsi.
 
Non ho più parlato con Jorge da quella notte, è passata già una settimana e io sono ritornata in me, per fortuna. Sono ancora in imbarazzo per quello che è successo, per il fatto che io abbia dormito nel suo letto e che mi abbia spogliata lui, o almeno credo, non gliel’ho mai chiesto in realtà. Stiamo sempre tutti insieme ma tra di noi non ci parliamo a parte qualche rara occasione. << Domani sera andiamo fuori a cena? >> domanda Lodo mentre siamo nell’alloggio dei ragazzi e loro si divertono a giocare con la Play, << Io non posso ho uno spettacolo al Rouge >> dico, tutti si girano a guardarmi in silenzio, << Cosa avete? >> li guardo confusa uno a uno e quando i miei occhi arrivano a Jorge lo vedo intento a fissarmi, << E non c’è lo dici? >> si alza Mechi come se fosse furiosa, << Dire cosa? >> parlo io, << Che ti esibisci, noi vogliamo vederti >> continua lei, << Già vogliamo venire anche noi >> ribatte Xabi, ora capisco perché quei due vanno tanto d’amore e d’accordo, testardi uguali. << No >> dico << Non dovete venire >>, << Perché mai? >> borbotta Cande, << Perché dovreste farlo? >> dico io << Non vi perderete nulla di eccezionale >>, infondo non era vero perché ogni spettacolo che Mindy preparava era eccezionale. << Beh veniamo a farti supporto >> stavolta è Jorge a parlare, << Non mi serve >> dico rispondendogli un po’ cattiva. << E’ da 3 anni che mi esibisco li tutte le settimana a parte ora che vengo all’accademia, non mi serve nessun tipo di supporto >>, << E allora? noi vogliamo venire lo stesso, non puoi impedirci di entrare >> sbuffa Lodo e io smetto di rispondere perché tanto è inutile, se hanno deciso una cosa è impossibile togliergliela dalla testa. Sto camminando per i corridoi dopo aver finito la lezione di danza moderna, << Martina >> sento una voce delicata chiamarmi, mi volto ed è Eleanor, la mamma di Jorge mi sta guardando, << Salve >> dico avvicinandomi a lei, << Volevo farti sapere che tra un mese c’è il concorso per il video, lo farai? >> dice lei sorridendomi, << Credo proprio di si >> rispondo, << Contiamo su di te >> dice gentilmente, io mi volto per andarmene, << Ah Martina! >> mi richiama e io mi rigiro a guardarla << Cosa è successo con mio figlio? >> chiede, << Come scusi? >> la guardo confusa, << Si, è successo qualcosa lo so >> e mi sorride piano, << E’ venuto a raccontarglielo? >> mi sento arrabbiata e nervosa, perché deve sempre fare così quel maniaco del controllo? << No, no. Lui non mi parla mai delle sue cose, ma è mio figlio e capisco quando qualcosa lo turba, soprattutto quando gli ho chiesto di cercarti per dirti del video e mi ha risposto “ Fallo tu” >> ridacchia lei << Si, lo so di aver fatto un figlio complicato >> dice continuando a sorridere, << Nulla di cui preoccuparsi >> rispondo, << Spero che risolviate tutto, potreste essere ottimi amici, anche se siete due apposti c’è tanto che vi accomuna>>, poi lentamente si volta e se ne va, in un modo così delicato che inizio a pensare che quella donna non sia completamente umana. Rientro nel mio alloggio, richiudo la porta e quando mi volto vedo Jorge seduto sul divano, lo fisso per qualche secondo e poi mi dirigo in camera mia, << Non sono qui per starti addosso >> dice << Sto aspettando Lodo >> continua lui, lo guardo, faccio cenno di sì con la testa e vado in cucina a prepararmi qualcosa da mangiare. Non so dire quanto in imbarazzo sono, ma dovrò scoprire la verità prima o poi. Mi avvicino a lui, << Jorge ti devo chiedere una cosa >> dico, lui sì volta a guardarmi, il mio respiro si accorcia, mi metto una mano sulla fronte e faccio un gran sospiro, << Che hai stai male? >> domanda lui alzandosi velocemente dal divano e mi afferra le mani, mi guarda dritta negl’occhi e io faccio un ghigno buffo, << No, non sto male >>, lui si rilassa poco dopo si accorge di avere le mie mani tra le sue e le lascia andare per ridersi sul divano, << Allora cosa mi devi chiedere >> dice, << Mi hai spogliato tu quella notte? >> domando un po’ in imbarazzo, << Si, certo chi altro se no >> risponde tranquillo, io spalanco un po’ la bocca, << Martina cosa avrei dovuto fare, lasciarti vestita? >> chiede, << Beh potevi farlo >> risponde, << Senti non ti ho fatto nulla, ti ho solo spogliata e messa a dormire, potrei vederti anche nuda e non mi approfitterei di te >> dice, io lo guardo in malo modo, << Non fraintendermi, non che… comunque senza il tuo consenso non ti farei mai nulla >> dice, questa conversazione sta diventando davvero imbarazzante, << Ok, non voglio sapere altro >> dico e ritorno in cucina a finire di prepararmi da mangiare. D’un tratto Lodo entra e ci fissa in silenzio, << Tutto bene qui? >> dice con una faccia alquanto strana, << Certo >> dico << Tutto perfetto >>. Faccio un sospiro e mi immergo nei miei pensieri, che situazione stupida e imbarazzante, perché doveva proprio essere lui a riportarmi a casa e a prendersi cura di me, sono nervosa, agitata e non capisco più nulla perché nella mia mente c’è una grande confusione.

<< Io vado >> urlo dal salotto, è sabato pomeriggio e io devo andare al Rouge a provare, << Ok ci vediamo stasera >> sento Mechi urlare, io scuoto la testa e apro la porta per uscire quando mi schianto contro Jorge, alzo lo sguardo e lo vedo guardarmi, il mio corpo contro il suo, faccio un passo indietro << Scusa >> dico passandogli in parte e correndo via sotto il suo sguardo. Quando arrivo al Rouge tutti i ragazzi mi stanno aspettando, << Eccola qua la nostra stella >> urla Ryan quando mi vede entrare, << Sai vengono tutti a chiederci perché non ci sei ogni sabato >> dice poi Rick << Mi sa che qua vogliono tutti vedere te >>, << Che novità >> dice Hanna << Si sa che la star qua è lei, lo è sempre stata >>, << Smettetela così mi fate arrossire >> dico quando sono vicino al palco e appoggio il mio borsone a terra, << Siamo pronti per provare? >> parla Rachel che è appena uscita dal retro del palco e da un bacio a Ryan, << Si pronti >> rispondo io, << Ti faccio vedere i due passi che Mindy ha cambiato >> mi afferra per la mano Hanna e mi porta un po’ lontano dai ragazzi, << Allora? >> dice lei, << Allora cosa? >> la guardo stranita, << Come va con quel ragazzo? >> io sono ancora più confusa, << Ti sei drogata? Quale ragazzo? >>, << Non essere stupida >> ribatte lei, << Quel ragazzo dagl’occhi verdi >>, io inizio a ridere un po’ perché Hanna è Hanna e poi anche per il nervosismo di questa domanda, << Sei tu che ti sei drogata! >> borbotta lei guardandomi con una faccia strana, << Io non sto con Jorge >>, << Lo so >> risponde lei << Ma non ci ha neanche provato? >>, << No, cosa ti fa credere che lui voglia provarci con me >>, lei fa spallucce << Boh pensavo che gli piacessi tutto qui >>, << Anche se fosse Hanna non credo che sarebbe una buona idea siccome non andiamo per niente d’accordo >>, << Ok se lo dici tu >> e inizia a farmi vedere i passi. Manca poco allo spettacolo, siamo in camerino, siamo vestite da ragazze pompon, abbiamo un gonnellino blu con sotto dei pantaloncini dello stesso colore, la parte sopra è bianca e blu, le scarpe bianche con dei calzini arrotolati che spuntano fuori anch’essi bianchi. La coreografia è abbastanza difficile ed è stile cheerleader, con prese varie e acrobazie che dobbiamo fare con i ragazzi. Sento qualcuno schiarirsi la voce e mi volto, sulla soglia c’è Mindy, << Martina >> dice << Sto facendo vedere ai tuoi amici il locale >>, dalla porta ad un tratto entrano tutti, Lodo e Mechi sono a braccetto e si guardano intorno dentro al camerino, pieno di vestiti e scarpe << Wow >> dice Mechi, << Già wow >> ribatte Lodo, Cande è in parte a Mindy con Ruggero e Xabi e stanno parlando con lei, sembrano entusiasti, Jorge e Diego mi stanno guardando << Questo posto è fantastico >> dice Diego esaltato e io lo guardo di sottocchio, Hanna e Rachel si avvicinano a me e salutano tutti con un gran sorriso << Che bello che siete qua >> esclama Hanna, guardando prima Jorge e poi me e da dietro senza farmi vedere gli do una pacca sulla schiena. Tutti parlano tra di loro, ridono, chiacchierano allegramente e questo mi rende felice, due modi di vivere diversi che coalizzano tra di loro, Cande abbraccia Hanna, Rachel sta ridendo con Xabi e Mechi, e un sorriso mi scappa. << Stai bene? >> mi riprendo dai miei pensieri e mi volto a guardare Jorge che è in parte a me, << Si, benissimo >> rispondo un po’ fredda, mi volto e riprendo a sistemarmi per lo spettacolo, << Martina forse dovremmo parlare >>, lo fisso nel riflesso dello specchio, << No, non c’è nulla da dire >> dico io, << Come vuoi! >> borbotta e si volta per unirsi agl’altri. Inizia lo spettacolo, sono tutti esaltati, la coreografia è perfetta e noi siamo stati eccezionali, quando ritorno tra i miei amici dopo essermi cambiata sono tutti al bancone che parlano tra di loro. << Ehi! >> dice Cande appena mi vede e mi abbraccia, << Complimenti >> urla Ruggero dandomi il cinque << Mi piace qua >>, vedo Jorge guardarmi e sorridere piano e io mi giro verso Mechi che sta sorseggiando un cocktail con delle fragole, << Vacci piano >> gli dico ridendo, << Tranquilla >> risponde << E’ solo il primo >> e poi inizia a ridere << Sai che sei sexy >> dice poi ad un tratto << Quando sei la sopra, su quel palco sei sexy, riesci a trasmettere il tema della coreografia, come quando a danza classica facciamo un pezzo triste e quando balli tutto diventa triste, capisci cosa intendo >> dice lei, << Sei ubriaca solo dopo un sorso >> ridacchio, << No davvero, credo che ogni ragazzo qua dentro ti sarebbe saltato addosso, anche se lo so che non sei quel tipo di persona che se la tira, tu la sopra sai esprime quello che vuoi gl’altri percepiscano >> io la fisso << Sei brava, è il tuo mondo ballare >> mi sorride. Qualcosa mi distrae, una persona si butta su Jorge abbracciandolo, quando mi volto vedo Ilaria, << Oh Jorge che bello vederti >> dice, lui la guarda in modo strano << Ciao >> risponde lui, io afferro la mano di Mechi e di Hanna, << Andiamo a ballare >> dico a tutte le altre e noi ragazze andiamo in mezzo alla pista. << Chi è quella? >> domanda Hanna a Cande, << Una rompi palle, non sta simpatica a nessuno >>, << Già si crede chi sa chi >> parla poi Lodo, << Allora facciamogli vedere come si fa >> dice lei, << Perché avete acceso il suo lato competitivo >> guardo le mie amiche seria << Chi la ferma ora? >> dico. Hanna si volta verso di me e mi fa un gran sorriso << Siamo o non siamo le ballerine di questo posto >> dice lei, si volta verso il dj e gli fa un cenno, lui la nota subito, Hanna con le mani indica la traccia da mettere. << Che sta facendo >> mi guarda Mechi, << Vuole fare spettacolo >> dico << E’ fatta così! >>. Il dj cambia musica e la canzone “Timber” parte, Rachel fa allontanare un po’ la gente dal centro della pista, le mie amiche si mettono sul lato e Hanna mi trascina al centro, << Facciamogli vedere come si balla >> dice, a quelle parole sorrido e insieme iniziamo a ballare, Mindy ridacchia al bancone, Jorge è appoggiato ad esso davanti a lei e continua a guadarmi, in parte a lui aggrappata al suo braccio c’è Ilaria. Poco dopo anche i ragazzi del Rouge ci raggiungono e si mettono a ballare con noi. Un boato scoppia in tutto il salone appena la musica finisce.
 
E’ Mercoledì sera, domani non ci saranno le lezioni perché gli insegnanti devono riunirsi per delle riunioni, quindi siamo nell’alloggio dei ragazzi e ci hanno invitato a dormire, Lodo sta sfidando Diego alla Play e non si sa come riesce a vincere, Cande è sul divano abbracciata a Ruggero e stanno prendendo in giro Diego, Xabi e Mechi stanno preparando qualche stuzzichino da mangiare, Jorge non c’è, beh da una parte è un sollievo. << Tutto bene Tini? >> domanda Cande guardandomi, << Si, ho solo mal di testa >> rispondo, << Se vuoi puoi andare a dormire nella stanza di Jorge, tanto lui non torna >> dice Xabi portando il cibo da noi, << Come non torna? >> domanda Lodo, è proprio quello che mi sto chiedendo io, << Boh, ha detto che aveva un appuntamento ma che poi non sarebbe tornato a dormire >>. Sento qualcosa allo stomaco ma decido di ignorarlo, << Quindi tranquilla nessuno ti disturberà, Cande dorme con Ruggero, Mechi con Xabi e Lodo con me! >> parla Diego, Lodo lo guarda spalancando la bocca << Come scusa? >> urla a lui dandogli delle pacche sulla spalla, << Scherzavo >> dice Diego alzando le mani per difendersi, << Tu dormi nel mio letto, io sul divano >> e lei smette di colpirlo, << Ti cedo volentieri il mio letto >> continua poi dolcemente e lei arrossisce. Decido di andare a dormire perché mi scoppia la testa. Appena appoggio la testa sul cuscino sento il profumo di Jorge e in un attimo mi addormento. Sento un rumore e credo che sia notte fonda, mi sollevo e qualcuno accende la luce, << Che ci fai nel mio letto? >> parla Jorge ma in un modo dolce, << Scusa >> dico ancora assonnata, il mal di testa almeno mi è passato << Mi hanno detto di dormire qua perché non saresti tornato >> lui si avvicina al suo letto e io faccio per uscire, << Tranquilla resta >> dice lui. Prende delle cose dal suo armadio e esce dalla camera spegnendo la luce e io un po’ nervosa e in imbarazzo per l’ennesima volta, mi sdraio a dormire. Poi di nuovo qualcuno entra in camera, io mi tiro su a sedere e vedo a malapena Jorge avvicinarsi al letto e accendere la lampada sul comodino, << Vai più in là >> dice, << Come scusa? >> lo guardo confusa, << Non vorrai farmi dormire sul bordo del letto, ok che non mi vuoi parlare ma non ti facevo così vendicativa >> dice lui in un modo un po’ buffo, << Dormi qua? >> domando con un filo di voce, << Ovvio, non vorrai farmi stare in salotto con Diego, è sonnambulo e mi fa un po’ paura è per questo che mi chiudo dentro quando vado a dormire >> io ridacchio senza pensarci, poi ritorno seria a guardarlo e non mi sono ancora spostata di un millimetro. << Tini >> dice calmo lui << Non ti tocco, il letto è abbastanza grande quindi non mi devi stare vicino. Devi solo dormire, a meno che tu non voglia che io vada a svegliare Lodo che comunque mi manderà a quel paese e non si alzerà mai da quel letto >>, lentamente mi sposto su un lato del letto e lui si infila sotto le coperte e spegne la luce senza dire una parola. Mi sdraio con la schiena rivolta verso di lui e anche lui è con la schiena verso di me, poi lo sento girarsi, non riesco a prendere sonno e sono convinta che lui abbia gl’occhi aperti puntati su di me. Con un po’ di coraggio mi volto anche io e vedo a malapena il suo viso, mi sta guardando e io guardo lui, lo vedo sorridere e io ricambio, << Sei una testa dura >> dice, << Senti chi parla >> ribatto io, << Vuoi che ti cacci fuori da camera mia? >> mi minaccia lui divertito, << Non lo faresti mai >>, << E’ vero >> dice ridacchiando << Solo perché sono troppo buono >> e volta il suo sguardo al soffitto. << Anche io sono buona >> dico, lui ritorna a guardarmi << TU? >> inizia a ridere seriamente, << Non ridermi in faccia >> dico io alzandomi su un braccio per dargli una pacca sul petto, << Ehi, non farmi del male >> il suo tono cambia, diventa sensuale e il suo sguardo diventa più profondo anche se sta ancora sorridendo. << Buona notte Jorge >> dico sdraiandomi in parte a lui, << Buona notte >> risponde dolcemente.
 

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Capitolo 11
*** Il mio passato. ***


Il mio passato.
 
Quando mi sveglio sto da dio, apro lentamente gl’occhi e sono abbracciata a Jorge che è girato di schiena, ho il braccio intorno al suo petto e in questo momento mi domando che problemi ho, di nuovo durante la notte mi sono avvicinata a lui e mi chiedo se sia una calamita. Alzo piano la testa e noto che dorme ancora e quindi lentamente, molto lentamente sposto il braccio dal suo corpo, ci sono quasi riuscita, quando mi manca poco per liberarmi lui afferra il mio braccio e si volta. Ha gl’occhi ancora assonnati e mi sorride, << Dove vuoi andare? >> domanda lui, io mi tiro su a sedere, << Scusa, di nuovo >> dico io imbarazzata << Non lo faccio apposta, forse è perché da piccola abbracciavo sempre il mio peluche e ora ho l’abitudine di abbracciare qualsiasi cosa durante il sonno >>, dico tutto d’un fiato, lui mi guarda ancora con gl’occhi mezzi chiusi e sembra confuso << Come fai a parlare così velocemente di prima mattina? >>, << Che stupido che sei Jorge >> ribatto io, << Martina è presto e puoi dormire fine a tardi >> afferma lui sollevandosi su un braccio, << Forse è meglio che vado >> e gli faccio un piccolo sorriso. Mi sto alzando e lui di nuovo mi afferra per il braccio e mi fa risedere e poi mi trascina giù per farmi sdraiare in parte a lui e mi avvolge tra le sue braccia << Rimani qui invece >> dice serio mentre mi stringe ancora più forte, << Jorge >> e mi scanso un po’ dal suo abbraccio e lo guardo negl’occhi, << Non possiamo dormire insieme così! >> borbotto imbarazzata << E’ una cosa intima >> continuo, << Il sesso è una cosa intima Martina >>, io rimango senza parole << Non ci posso credere che tu l’abbia detto >> e più ci ripenso più mi viene da ridere << Comunque questo fa notare cosa è intimo per me e cosa è intimo per te e ci trovo molta differenza e non voglio parlare di sesso con te >>, << Allora dormi! >> ribatte lui. Lui richiude gl’occhi e mi abbraccia ancora << Forse non mi hai capito >> dico, << O mio dio, ti prego Martina dormi e basta, non significa nulla… ok? Perché non ti lasci andare con me, sei sempre chiusa, hai paura quasi a guardarmi negl’occhi. Fidati di me >>, non sapevo più a cosa pensare, come potevo fare così con lui, non posso dormire abbracciata a lui consapevolmente, così come se niente fosse. << Io non ho mai dormito con nessuna >> dice guardandomi << Forse non ti capisco, non so cosa intendi quando dici che dormire insieme è intimo, ma se tu dormi abbracciata solo a chi ritieni il tuo ragazzo allora pensala come vuoi >>, << Come scusa? Non hai mai dormito, che ne so, con la tua ragazza? >>, << No >> risponde tranquillo << Però mi piace dormire con te >> mi abbraccia di nuovo << Ora dormi ne parleremo >>. Io rimango zitta, cosa sta succedendo? Jorge è impazzito? Forse sto solo sognando, guardo il volto di Jorge sembra tranquillo, dopo cinque minuti credo si sia già riaddormentato, si muove piano e un po’ si allontana da me << Martina >> dice lievemente, un suono quasi impercettibile << Dove sei? >>, inizia ad agitarsi un po’ e poi quando ritorna abbracciato a me sento tutto il suo corpo rilassarsi. Sono paralizzata da questa scena, starà sognando penso tra me e me, eppure sono sicura che abbia detto il mio nome. Qualcuno bussa alla porta << Sveglia >> sento Lodo dire, guardo l’ora e sono le undici, mi stropiccio gl’occhi e Jorge lentamente apre i suoi, << Quanto la odio quando fa così! >> borbotta lui, io rimango in silenzio, veramente non so proprio cosa dirgli, come comportarmi e se mai riuscirò a guardarlo dritto in faccia. Lui si solleva e mi guarda, << Stai bene? >> chiede, << Si certo >> rispondo io abbassando lo sguardo, mi fa voltare verso di lui. << Smettila di pensare troppo >> dice << Ci siamo solo fatti una bella dormita rappacificatoria >> ridacchia lui. << Martina svegliati >> Lodo stavolta urla più forte, Jorge si alza e va ad aprire la porta e lei rimane a bocca aperta, guarda lui e poi me che sono seduta sul letto, << OH MIO DIO! >> dice mettendosi la mano davanti alla bocca, << Non è successo quel che pensi Lodo >> parla Jorge e esce dalla stanza. Lodo è ancora alla porta e mi guarda e poi si avvicina << No Lodo! >> la fermo prima che parli << Non è successo davvero nulla >> dico, << Peccato >> dice lei, io la guardo stordita << LODO! Non pensare mai a queste cose >>, << Perché no? >> dice con un tono che mi fa innervosire, << Perché di no Lodo, toglitelo dalla testa >>, << Uffa! >> esclama lei e io la guardo ancor più male, << OK. OK. Non penso a quelle cose >> e alza le mani come per arrendersi. Quando si dirige verso la porta si gira verso di me << Però siete carini >>, io afferro il primo cuscino lì in parte e glielo lancio addosso e lei mi fa una linguaccia. Mi alzo dal letto, mentre mi sistemo ho la mente in confusione, cosa è successo stanotte, io non saprei proprio chiamare questa cosa, io e lui non andiamo mai d’accordo eppure ce sempre quel momento in cui sembra che niente ci divida ma la realtà è ben diversa, non posso attaccarmi a dei piccoli momenti che poi svaniscono nel nulla.
 
Sono passati un po’ di giorni, mi sento ancora in imbarazzo quando io e Jorge rimaniamo soli anche se per poco tempo, ma devo dire che le cose stanno andando meglio, litighiamo di meno e mi sta meno addosso a parte quando si tratta di guardarmi. Sono nella mia camera e ascoltando la musica sdraiata sul letto, quando mi volto vedo Lodo sulla porta. Mi tolgo le cuffie dalle orecchie lei si avvicina e si siede sul letto sorridendomi, << Dobbiamo andare a fare shopping >> afferma lei e io la guardo confusa, << Va bene! >> le rispondo, << Sai già cosa metterti? >> domanda, << Mettermi per cosa? >> io non capisco, sono confusa, di cosa parla? Lodo è sempre così, ci gira intorno, non ti dice mai direttamente le cose, ti fa penare un po’ e poi finalmente arriva al dunque. << Andiamo alla festa di compleanno di Eleanor>> dice alzando le spalle << Non ti ha detto nulla Jorge? >> chiede con una faccia strana, << No >> rispondo << E comunque cosa centro io, non sono di famiglia >>. Lei mi guarda con quella faccia come per dire che sono una stupida, << Tu ci verrai punto e stop >> esclama lei, << Perché dovrei? Non mi ha invitato nessuno >>, << Ti invito io, anche se doveva farlo Jorge >>, io sono sempre più confusa, cosa sta succedendo a tutti? Stanno andando fuori di testa? << Quindi alzati che andiamo a fare shopping >> dice severamente, si alza e si dirige verso la porta, << Lodo >> la chiamo, lei si volta e mi fissa << Io non posso permettermi uno di quei vestiti, per quei tipi di festa >> dico un po’ in imbarazzo anche se Lodo non mi farebbe mai sentire diversa per questo, << Oh non ti devi preoccupare di questo Martina! >> e fa un gran sorriso << Andiamo nella Boutique di mia madre >>, << Come scusa? >> dico io, << Mia madre è una stilista e non fa pagare i vestiti a sua figlia >> dice lei alzando le spalle, << Io non sono sua figlia >> gli dico, << Lo so ma sei l’amica, ti prego Tini non preoccuparti >> e esce dalla mia stanza. Il pomeriggio usciamo per fare compere, << I ragazzi alle 4 ci aspettano alla fontana in piazza >> parla Mechi, << Sempre se ci riusciamo ad arrivare alle quattro >> borbotta Cande e insieme ridacchiamo. Quando arriviamo nella boutique della mamma di Lodo rimango senza parole, un sacco di vestiti, di tutti i colori, lunghezze e forme sono appesi e io rimango a bocca aperta. << Ciao Mami >> sento Lodo dire, quando distolgo lo sguardo dai vestiti che mi circondano li punto su loro due che si stanno abbracciando, << Lei è Martina >> e mi indica per presentarmi, io mi avvicino piano e gli stringo la mano, << Piacere >> mi dice dolcemente, questa donna è identica a Lodo, carnagione chiara, occhi scuri e capelli neri con la sola differenza che i suoi sono lunghissimi. << Provate quello che volte >> dice e ci mettiamo a provare vestiti su vestiti. E’ stata dura scegliere anche perché i vestiti sono uno più bello dell’altro, << A te sta bene tutto uffa >> mi guarda Cande come se fosse colpa mia che i vestiti mi calzavano a pennello, << Allora hai deciso quale prendere? >> chiede Mechi, sto guardando Lodo scegliere le scarpe da abbinare al suo vestito blu, molto fine, corto con una gonna morbida e un cinturino d’argento, << Si >> rispondo << Credo che prenderò quello Rosso >>, << Rosso passione per far impazzire Jorge immagino >>, << NO >> dico quasi urlando. Cande si sta ancora provando i vestiti, per lei nessuno gli sta bene anche se in realtà stava magnificamente quasi con tutti, << Di questo cosa ne dite? >> chiede uscendo dal camerino, è incantevole, un vestito monospalla, nero con degli inserti rossi che si spargevano sulla gonna lunga, << Perfetto >> dico io, << Si piace anche a me questo >> sorride lei. Dopo mezz’oretta tutte avevamo scelto il vestito con le scarpe abbinate e gl’accessori. Lodo saluta sua madre, lei ci dice che i vestiti c’è li manderà all’accademia e usciamo dal negozio, << Siamo in ritardo solo di dieci minuti >> parla Mechi mentre stiamo andando dai ragazzi, << Finalmente era ora >> esclama Ruggero, << Non siamo poi così in ritardo >> borbotta Cande mentre va a dargli un bacio, << Allora possiamo andare a bere qualcosa di fresco, sto morendo dopo tutto quel provare di vestiti >> parla Mechi, allora decidiamo di andare in un bar li vicino, << Allora come sono i vostri vestiti? Avete scelto bene? >> chiede Jorge, << Non ti impicciare tanto non vi diciamo nulla, lo vedrete sabato >> risponde Lodo severa e Jorge si gira a guardarla, << Perché devi essere sempre così cattiva con me? >> domanda lui simpaticamente, << Fanculo Jorge >> dice Lodo con un finto sorriso << io non sono cattiva >>, << Forse un po’ si >> a parlare è Diego, quando si accorge di ciò che ha appena detto si tappa la bocca e Lodo si infuria, giurerei di aver visto del fumo uscire dalle sue orecchie, << Tu cosa vuoi? >> gli urla lei, mi gusto la scena di loro due che litigano e tutti stiamo ridendo, sicuramente Diego si sta pentendo di quello che ha appena detto perché Lodo gliele manda a dire. Qualcosa mi distrae, quando mi volto, un uomo mi sta guardando, << Ciao Martina >> dice e io rimango senza parole.
 
<< Scusa ho fretta >> dico allontanandomi, qualcuno mi segue, << Martina fermati >>, Jorge e Mechi sono dietro di me e poi gl’altri ci raggiungono, << Chi era quello? >> chiede Mechi, << Nessuno >> rispondo con il fiato corto << Scusate devo andare, ci vediamo all’alloggio >>, << Ti accompagno >> dice Jorge, << NO >> dico e mi giro per andarmene. Sono sdraiata nel mio letto e non posso crederci, quell’uomo, credevo che non l’avrei più rivisto in tutta la mia vita eppure mi è comparso davanti come se nulla fosse. Alzo piano la mia maglietta e guardo una delle mie cicatrici e una lacrima scende sul mio volto, qualcuno senza bussare entra dalla porta, lentamente e facendo poco rumore. Vedo Jorge in piedi difronte al mio letto, << Ti avevo detto di non seguirmi >> dico << Voglio stare sola >>, << E credi che ti faccia bene stare qua da sola a piangere? >> domanda sedendosi sul letto di fianco a me, << Chi era quell’uomo Martina? Dimmelo! >>, al sol pensiero di quel l’uomo le lacrime iniziano a scendermi ancora più forte e appoggio la mia testa sulla spalla di Jorge, lui mi accarezza dolcemente la testa e io inizio a raccontare, non so perché a lui, non so perché mi fidi così tanto da poter raccontare la parte più brutta della mia vita. << Quando i miei genitori morirono io fui affidata a mia zia >>, << Tua zia? >> domanda confuso, faccio cenno di sì con il capo, << Già mia zia >> dico con una faccia disgustata, << Si chiama Carmen o si chiamava ora non so che fine abbia fatto, avevo dieci anni e siccome ero minorenne tutti i beni della mia famiglia andarono a lei, l’unica mia parente e quindi anche io >>, << E perché non sei rimasta con lei? >> mi guarda confuso Jorge, io alzo le spalle << Lei aveva molti problemi, Alcool e Droghe soprattutto, vivevamo in una roulotte che io odiavo da morire, si era presa i miei soldi e li aveva usati per bere e drogarsi e a me non mi rimase più nulla >>, alzo lo sguardo per guardare Jorge negl’occhi, vedevo qualcosa di strano nei suoi occhi, una luce spenta << Tra tutto quello che faceva c’era anche il portare a casa i suoi ragazzi, ed erano uno peggio dell’altro >> faccio un sospiro profondo, << Quell’uomo si chiama Andres un ex ragazzo di mia zia, un giorno quando io avevo 12 anni lui era nella roulotte con noi, lui e mia zia erano ubriachi e drogati e lui si arrabbio con me perché dovevo per forza stare lì mentre lui voleva che me ne andassi, il problema è che cerco di violentarmi >> a quella parola Jorge ha un fremito, << Mia zia non si reggeva nemmeno in piedi e diciamola tutta non le importava nulla di me, cercai di difendermi come potevo, infondo ero piccola non sapevo cosa fare, me lo ricordo come se fosse ieri >> dico con la voce spezzata, Jorge mi abbraccia e mi stringe a se, << Mi prese per i capelli e io presi in mano un coltello lì vicino, ma lui me lo tolse dalla mani e mi ferì alla pancia >> lentamente alzo la maglietta, << Prima di svenire, vidi Mindy entrare nella Roulotte, lei tutti i giorni veniva a controllarmi, per fortuna che c’era lei >>. Jorge non parla, mi stringe la vita con il suo braccio e non dice una parola, << Stai bene Jorge? >> chiedo, lui fissa nel vuoto, << Non sai quanto mi dispiace >> dice poi con un tono di voce basso, << Non è colpa tua >> dico, << E tua zia che fine ha fatto? >> chiede, << Non ne ho idea, quando avevo 14 anni se ne andò scappo con un uomo lasciandomi sola e Mindy mi prese con se >> dico, << E L’altra cicatrice? Quella sul fianco? È sempre stato lui? >>, << No >> rispondo io, << Questo è il ricordo della morte dei miei genitori >> dico alzando le spalle, << Cosa? Tu eri con loro quando sono morti? >>, << Si c’ero anche io in quell’auto e sono stata l’unica a sopravvivere >>. Non so per quanto tempo siamo rimasti in silenzio, lui ogni tanto mi guarda mentre sta ancora in parte a me e io appoggiata a lui, sembra che stia pensando a come rimediare a tutto questo ma non c’è un rimedio, sono cose che ti rimangono dentro per il resto della vita, << Mi dispiace >> dice lui, << La smetti di dirlo, non sei stato tu! >> lo rimprovero io, << Io vorrei poter fare qualcosa >> e si gira a guardarmi << Non puoi fare nulla >>, << Scusa, ma quell’uomo non dovrebbe essere in carcere o cose simili? >> domanda, << In teoria si, per quanto ne sapevo era in carcere, deve essere uscito >>, << Non possono lasciare un pazzo in giro per strada >> dice, << Non puoi più farmi del male Jorge >> gli dico, << Non importa ormai te l’ha già fatto! >>. Si alza dal letto e inizia ad andare avanti e indietro, sembra arrabbiato e frustrato e poi si siede sul bordo del letto e si mette le mani tra i capelli. << Cos’hai Jorge? >> chiedo, << Hai fatto proprio una brutta vita! >> dice << E qui non fanno altro che prenderti in giro perché non hai i soldi, quando quasi tutta questa gente non avrebbe retto quello che è successo a te >>, << Non è un problema tuo >> dico, << Si da quando ti ho conosciuta >> risponde, << Mi sono sempre chiesto cosa ti fosse successo e ora che lo so mi sento male >> dice, lo afferro e lo faccio sdraiare in parte a me e stavolta sono io ad abbracciare lui, << Non ci posso credere che sto consolando Jorge Blanco >> dico ridacchiando e sento ridacchiare anche lui, << Come fai ad essere così forte? >> chiede, << Non lo so, davvero credimi non lo so >> gli rispondo.
 

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Capitolo 12
*** A Casa Di Jorge. ***


A casa di Jorge.
 
Domani sera ci sarà la festa a casa di Jorge per il compleanno di sua madre, sto camminando nei corridoi per andare al bar dove i ragazzi mi stanno aspettando, mi sono fermata con l’insegnante di danza moderna per iniziare ad esercitarmi per il concorso del video, dopo aver raccontato la mia storia a Jorge il nostro rapporto è cambiato, battibecchiamo spesso ma almeno ora siamo ottimi amici, << Ehi tu fermati >> sento qualcuno dire e già dalla voce riconosco Ilaria, mi volto a guardarla << Cosa vuoi? Non ho tempo da perdere con te >> dico, lei velocemente si avvicina a me e si mette faccia a faccia, questo è un atteggiamento che io non sopporto, venirmi incontro con quel fare di superiorità mi innervosisce e anche parecchio, << Potresti fare un passo indietro? Non mi va di guardarti da troppo vicino >> dico facendo un sorriso, << Cos’è? Hai paura? >> risponde lei, << Cosa? >> rido io << Non sai nemmeno cosa vuol dire avere seriamente paura >> rispondo << Fai tanto la dura, ma non sai esserlo veramente >>, << Tu inizia a stare lontana da Jorge >> dice, << Guarda che se non vuole stare con te è colpa tua non mia >> dico un po’ strafottente << Io non ti porto via nessuno, lui è libero di stare con chi vuole >>, << Si vorresti dirmi che non ti piacerebbe stare con lui ed avere tutti quei soldi che non hai mai avuto >> a quelle parole rimango stupita, << Importano più i soldi a te che a me che non li ho >> ribatto << Una curiosità, conosci almeno realmente Jorge? O conosci solo il suo conto in banca? >> chiedo, lei rimane zitta poi si volta per andarsene infuriata e io la guardo allibita. Vado dai ragazzi che mi stanno aspettando, << Perché ci hai messo così tanto? >> chiede Mechi, Jorge mi sta guardando incuriosito, << Mi sono trattenuta con l’insegnante >> rispondo e Jorge cambia espressione come se avesse capito che non è vero. Stasera andiamo al Rouge a divertirci, non devo fare nessuno spettacolo ma i ragazzi hanno insistito per andarci, mi sto preparando in camera mia e Jorge entra, << Almeno bussa se sai che mi sto preparando >> dico guardandolo male e poi sorrido, << Se ti ricordi ti ho spogliata >> dice e io mi imbarazzo un po’ << Perché non hai detto la verità? >> chiede, << Su cosa? >> mi giro a guardarlo, << Non ti sei trattenuta con l’insegnate >> risponde lui << Vi ho viste litigare >>, ritorno a sistemarmi << Lei litigava io parlavo >> e faccio spallucce, << Dovresti dirmelo se ti viene a fare quelle scenate >>, << Perché mai? >> domando << Non mi fa paura e non mi importa di quello che dice >>, << Ma a me si, non mi va che ti dica che sei… mia amica solo per i soldi >> afferma, << Jorge ti prego non è successo nulla, davvero lei per me non è un problema >> dico << Se vuole continuare a venirmi contro che lo faccia, è solo lei che perde del tempo >>. Siamo al Rouge e Mindy ci saluta con calore, << Eccolo il mio piccolo angelo >> dice riferendosi a me e mi abbraccia, poi saluta tutti gl’altri, la serata va abbastanza tranquilla, sono dietro al bancone con Mindy e gli sto raccontando di aver visto Andres, << Non preoccuparti >> dice lei << Me ne occupo io, farò in modo che non si possa avvicinare a te >>, io la fisso << Non credo ci riuscirebbe comunque >> rispondo ridacchiando e indicando tutti i miei amici << Si sono messi d’accordo per proteggermi >> dico, alla fine raccontai a tutti la mia storia, Mechi si mise a piangere e per due giorni ogni volta che mi vedeva mi abbracciava, Lodo e Cande invece progettavano una strategia di difesa insieme ai ragazzi. Siamo tutti al bancone a chiacchierare con Mindy, << Sapete Martina da piccola sembrava un maschio >> dice, << Mindy non è vero >> ribatto io, << Si invece, la scambiavano tutti per un maschietto e una volta sua madre siccome non ne poteva più, di dover dire che era una femmina iniziò a mettergli dei fiocchetti in testa, dovevate vedere quanto era buffa >> dice lei, << Anche deliziosa >> dice Mechi con un sorriso. Lascio i miei amici chiacchierare con Mindy mentre vado al bagno, << Non ti sbarazzerai di me >> mi volto e Ilaria è lì che mi guarda, << Ancora tu! Non so se sia più imbarazzante che tu continui con questa stupida guerra o il fatto che ci segui! >>, << Piccola mocciosa >> mi dice lei << Tu non saresti mai capace di far cadere Jorge hai tuoi piedi >> continua, << Ancora con questa storia! >>, << Nessun ragazzo ti vuole, non sei sexy come me, non ci sai fare cara mia >>, il mio livello di sopportazione si è esaurito, ora basta gli faccio vedere io a questa oca, non gli lascerò mai e poi mai riprendere Jorge solo per il gusto di farlo. La guardo con aria di sfida, senza dire una parola mi incammino verso i ragazzi, << Vieni con me >> dico a Jorge prendendolo per mano, lui mi guarda confuso, lo porto in mezzo alla pista << Balliamo un po’ >> dico un po’ maliziosa e lui fa un piccolo sorrisetto, iniziamo a muoverci e io mi lascio andare, vedevo la faccia di Ilaria irritata, infastidita, Jorge mi mangiava con gl’occhi, si mordeva il labbro, << Ok Martina basta! >> dice << Vuoi farmi impazzire? >>, io inizio a ridere e lui si unisce a me.
 
<< Martina sei pronta? >> urla Mechi da fuori la porta, << Quasi >> urlo, stiamo per andare alla festa della mamma di Jorge e io mi guardo dentro a questo meraviglioso vestito. Ho i capelli raccolti in una coda alta, sono truccata poco a parte le labbra che sono rosse, quando esco dalla porta tutti in salotto si girano a guardarmi, << Wow >> esclama Cande alzandosi dal divano << Come fai a essere così bella? >> continua lei e faccio spallucce, Jorge mi guarda incantato insieme a tutti gl’altri, mi guardo, questo vestito rosso mi calza a pennello, sopra è fatto a bustino con delle finissime spalline e lo scollo a cuore, ha una gonna lunga a vita alta, sotto è corta e sopra è lunga e trasparente, mi si intravedono le gambe e su tutti e due i lati ha due spacchi vertiginosi, le scarpe sono nere come il collarino che porto al collo. Usciamo tutti dall’accademia e ci dirigiamo nella parte più ricca di San Francisco, le case mano a meno diventano sempre più grandi finché non arriviamo davanti a un enorme cancello. Quando entriamo rimango sbalordita, la casa è enorme se non di più, tutta completamente bianca, << Sei sicuro di non essere il presidente d’America? >> domando a Jorge e lui ridacchia, << La festa è nel giardino sul retro >> dice, << poi ti farò fare un giro della casa se ti va! >> mi dice, io gli sorrido e gli faccio sì con la testa. Quando arriviamo nel giardino noto che è enorme pure quello, sulla destra c’è una piscina con l’idromassaggio, << Cammina Tini >> ride Jorge perché mi sono fermata a fissarla, nel giardino c’è un tendone bianco e tutta la gente è li, << Sei nervosa? >> chiede Lodo, << Un po’ >> dico << Almeno non sembro un emarginata >> e mi guardo il vestito, << Tu non sei un emarginata >> ribatte lei. Arrivati al tendone la mamma di Jorge viene verso di noi, << Che piacere avervi qui >> dice e poi abbraccia suo figlio << Sono contenta che siate venuti tutti >> il suo sguardo si posa su di me << Martina sei stupenda >> dice, << Chi è la tua nuova ragazza? >> un uomo di bell’aspetto arriva dietro a Eleanor e gli mette una mano sul fianco, io credo di essere diventata rossa dall’imbarazzo, << No papà >> risponde Jorge, << Peccato perché è proprio bella >>, Jorge mi guarda come per scusarsi. Quell’uomo è identico a Jorge a parte per gl’occhi, sembra un uomo per bene ed è davvero molto simpatico, << Scusatemi ma ora vado a far danzare la mia amata moglie >> dice lui. Quando se ne vanno Jorge mi porta a vedere la casa, << Scusami per mio padre! >> dice con un aria buffa, << E’ fissato che io mi trovi una ragazza decente >> e inizia a ridere, << Non ti preoccupare >> rispondo io. Quando entriamo nella casa rimango a bocca aperta per l’ennesima volta, è composta da stanze giganti, molto in stile antico un po’ modernizzato, il marmo spicca in ogni salone. E’ composta da un salotto, una cucina, una sala pranzo, una stanza per danzare di sua madre, l’ufficio del padre tutto su un piano, al piano di sopra invece ci sono ben otto camere da letto, << Cosa ve ne fate di tutte queste camere? >> domando guardando Jorge, << Beh una è mia >> e con la mano inizia ad indicare le porte, << una dei miei genitori, una di mia sorella, una per mia zia quando torna dall’africa, due stanze per gl’ospiti, quella invece è tipo una camera da luna di miele, con idromassaggio e vista su San Francisco e ovviamente una per i nipoti quando ci vengono a trovare >>, << Sei zio? >> chiedo facendogli un sorriso, << Si >> dice felicemente << Le mie pesti, sono le figlie di mia sorella, lei ora è in Europa a studiare con suo marito, ha già due lauree >> fa lui una smorfia, << Wow >> dico, lui mi fa entrare nella camera dedicata alle nipotine per mostrarmi delle loro foto, una è identica ha Jorge, ha gli stessi occhi l’unica cosa è che è bionda << Lei è Alison >> dice indicandola, l’altra invece la più piccola non ha nulla di simile a Jorge a parte il colore dei capelli << Lei invece è Charlotte >> e indica la seconda bambina, << Sono bellissime >> dico io, << E delle rompiscatole >> ridacchia lui. << Questa invece è la mia stanza >>, siamo in corridoio e lui va verso la porta e la apre, una stanza grande con una gigante finestra che dà sul retro della casa dove c’è la festa, è bella e spaziosa, con un letto di legno scuro grande e un sacco di cose sparse in giro, mi affaccio alla finestra e noto che in parte ce un enorme balcone con un tavolo nel centro e un ombrellone, << In questa casa è tutto enorme >> gli dico, << Già a mio padre gli piacciono le cose esagerate >>. Dopo un altro piccolo giro della casa ritorniamo in giardino con gl’altri.

Sono con le ragazze dove si trova il buffet e stiamo riempiendo i nostri piatti, << Ti piace la casa di Jorge? >> chiede Cande, << E a chi non piacerebbe? >> rispondo io ridacchiando, mi volto e lontano vedo Ilaria parlare con la madre di Jorge e inizio a pensare che la serata andrà a finire male. Stiamo mangiando e i ragazzi ci raggiungono, << Tutto bene ragazze? >> domanda Jorge, << Benissimo >> risponde Mechi che si sta guastando il cibo, << Devi farmi conoscere la cuoca perché potrei impazzire >> continua lei e tutti la guardiamo per poi ridacchiare. Dopo cena e il brindisi di auguri la musica ricomincia a suonare, << Scusate ma devo andare un attimo a cercare mio padre >> dice Jorge e sparisce nel nulla, un quarto d’ora dopo lo vedo in mezzo alla pista che balla con Ilaria e un senso di fastidio mi invade, anche se dalla sua faccia non mi sembra per niente contento. Decido di farmi una passeggiata in giardino, mi sento un po’ fuori posto, tutto questo non fa per me. Mi avvicino alla piscina e mi siedo su una sdraio lì in parte e fisso l’acqua. Sono abbastanza stanca, mi sento addosso tutta questa pressione di mostrarmi come loro ma in realtà non lo sono, questo vestito, questo posto non sono per me, non mi merito di stare qua solo perché sono l’amica del figlio. Sono tutti persone stupende ma cosa ci accomuna? Nulla! << Come mai sei qua da sola? >> mi volto e Jorge si sta avvicinando a me e mi si siede accanto, << Inizio a sentirmi fuori luogo >> dico, << Tu non sei fuori luogo, pensi che tutte queste persone siano nate ricche? >> parla lui guardandomi << La maggior parte è partita senza niente quindi non sei diversa da nessuno di loro >>, << Grazie che cerchi sempre di consolarmi ma in realtà non funziona molto >>, lui ridacchia << Io cerco di fare del mio meglio, però sta a te capirlo veramente >>. Io guardo Jorge che mi fissa con una dolcezza infinita << Prima di conoscere me anche tu credevi in questa diversità >>, << Abbastanza, forse perché non ho mai conosciuto nessuno che mi abbia fatto cambiare idea finché non sei arrivata tu! >>. Alzo lo sguardo al cielo e inizio a guardare le stelle, << Alla fine c’è l’ha fatta a farti ballare con lei >> ridacchio, << Ti prego non parlarmene, è andata a dire a mia madre che gli avevo promesso un ballo e quando mi ha visto mi ha costretto ad andare a ballare con lei >> sospira lui, << Quindi stai dicendo che non volevi ballare con lei? >> domando, << No >> esclama, << Sei un maleducato Blanco, non si trattano così le signorine >>, << Lei non è una signorina è un arpia! >> e insieme iniziamo a ridere. Dopo qualche secondo di silenzio << Balliamo? >> chiede guardandomi, << Ok andiamo >> rispondo io, << No stiamo qui! >> dice << Senza nessuno che ci disturbi, a meno che tu non voglia scatenare una guerra con Ilaria al compleanno di mia madre >>. Lui mi prende la mano e io mi alzo e iniziamo a danzare, c’è una strana tensione e lui continua a guardarmi dritto negl’occhi, io abbasso lo sguardo perché non riesco, non riesco a stargli così vicino senza provare quella stupida sensazione, lui si ferma e smette di ballare ma rimaniamo in quella posizione, io alzo lo sguardo e lo guardo. Lentamente, molto lentamente lui si avvicina a me, credo di non respirare e di stare per svenire, lui è sempre più vicino e le nostre labbra sono a un centimetro di distanza. In un secondo tante cose mi passano per la testa, la nostra diversità, il fatto che non andiamo d’accordo per più di due giorni consecutivi, la guerra con Ilaria, e all’ultimo secondo mi scanso, << No, non posso >> dico << Noi non possiamo, non mi va di rovinare tutto, non voglio avere nessun legame con nessuno dopo quello che è successo con Mathias, di avere addosso una ragazza, siamo diversi, non andiamo d’accordo e questo rovinerà tutto, non possiamo davvero, noi non possiamo >>, << Calmati >> dice lui afferrandomi le braccia << Martina respira >> e mi abbraccia, << Non dovevo scusa >> parla ad un tratto, << Lo so come la pensi e sono stato uno sciocco >>, io sono ancora tra le sue braccia, sento che è deluso ma non capisco ha tante ragazze che gli stanno dietro quindi perché sembra triste, potrebbe andare in mezzo ad una folla e trovare tutte le ragazze che vuole, non mi va che voglia baciarmi solo per il gusto di farlo o per farmi sentire meglio. Quando mi calmo lui mi sorride, << Tutto ok? >> chiede, << Si >> rispondo, << intendo tra di noi! >> dice lui, << Si, davvero non preoccuparti, non fa niente è stato solo un momento creato dalla situazione >>, << Già >> dice lui anche se mi sembra poco convinto. Ritorniamo verso il tendone e i nostri amici ci stanno aspettando, << Dove eravate finiti? >> chiede Diego, << Eravamo vicino alla piscina a chiacchierare >> risponde Jorge. Per tutto il resto della serata i suoi occhi mi guardano, mi osserva per capire se stessi bene e se fosse tutto apposto, dall’altro lato c’è Ilaria che guarda Jorge e poi me inferocita. Cosa è successo prima, perché ho provato qualcosa di forte quando si è avvicinato così a me, mi piace Jorge? Come può essere, sono confusa e non so più a cosa pensare.
 

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Capitolo 13
*** Vendicarsi. ***


Vendicarsi.
 
Oggi devo andare al concorso per il video, << Buona fortuna per oggi! >> mi abbraccia Lodo, << Andrai alla grande >> dice Mechi, Cande mi abbraccia forte << Spacca il culo a tutti >> e noi tutte ci mettiamo a ridere. Esco dal mio alloggio e mi avvio verso il luogo dove si terrà il concorso. Prima di uscire dall’accademia qualcuno mi afferra dal dietro, << Ehi >>, quando mi volto Jorge mi sta sorridendo, << Ehi >> rispondo io con un piccolo sorriso, << Stai andando al concorso? >> domanda iniziando a camminare in parte a me, << Si >> le mie risposte sono tutte a mono sillabi, << Buona fortuna allora >> dice e ritorna indietro, << Grazie >> rispondo piano e credo non mi abbia neanche sentito. Mentre cammino ripenso a questi ultimi giorni, quando mi trovo in parte a Jorge, dopo quel che è successo a casa dei suoi, sono in imbarazzo. Lui mi tratta come sempre, ma io non ci riesco, non riesco a togliermi la sensazione che ho provato quando era così vicino a me, forse era stato solo quel momento ma una sensazione così forte non l’avevo mai provata. Sono arrivata in questo posto, è ampio con una stanza dove ti fanno aspettare il tuo turno, mi avvicino alla ragazza dietro al bancone e gli do la mia iscrizione e i miei dati, lei mi dà un numero e io vado nella stanza in parte ad aspettare il mio turno. << Non ci posso credere >> quando mi volto vedo Ilaria << Anche tu qua? >> mi guarda furiosa lei, << Mi ha mandato Eleanor >> dico guardandola, << Si certo >> risponde lei, << Non crederci allora >>, << Non ti farò prendere il mio posto capito! Questo concorso lo vincerò io quindi puoi anche andartene >>, << Anche no! >> ribatto io e mi siedo su una sedia li in parte e la ignoro, lei piano si abbassa al mio orecchio << Te la farò pagare se mi porterai via anche questo >> dice e poi si allontana. Quanto è stupida quella ragazza, qua non è una questione di portare via è questione di bravura e di certo farò del mio meglio e non mi lascerò scappare questa occasione solo perché una come lei mi dice certe cose. Quando è il mio turno entro in questa enorme sala da ballo e ci sono cinque persone davanti a me, dopo varie domande mi fanno mettere il pezzo che devo ballare e faccio la mia esibizione. Credo di essere andata piuttosto bene anche perché tutti i selezionatori mi guardavano con entusiasmo. Dopo più di un’ora una donna che era tra gli esaminatori esce dalla stanza e inizia a parlare, << Volevo ringraziare tutte le ragazze che hanno partecipato al concorso, ma purtroppo solo una di voi potrà prendere parte a un video musicale, siete state tutte molto brave e siamo convinti che avrete un futuro davanti a voi. Ora voglio fare i miei complimenti alla ragazza scelta… >>, Ilaria sorride trionfante << Martina Stoessel >>. In quel momento Ilaria diventa di tutti i colori e credo non respirasse, le ragazze intorno a me applaudono e alcune si congratulano con me, Ilaria è furiosa prende le sue cose e se ne va via velocemente. << Ti chiameremo noi quando inizieranno le prove del video >> mi dice l’esaminatrice << Complimenti ancora sei davvero molto brava, ci hai sbalorditi tutti >> sorride lei e rientra nell’altra stanza. Quanto torno in accademia le ragazze e i ragazzi mi stanno aspettando nell’alloggio, << Allora? >>, << Come è andata? >>, << Ti hanno preso? >>, << Scommetto di si >>, io li guardo confusa << Tranquilli >> dico << Si mi hanno scelta >> dico e le ragazze si gettano su di me iniziando a saltellare. << Ehi piano la volete uccidere prima che faccia il video >> parla Jorge, << Oh tu chi sei il suo protettore? >> domanda Lodo con una faccia buffa, << Zitta tu >> ribatte lui ridendo. Quando mi lasciano ad andare inizio a raccontare come è andata tralasciando l’incontro con Ilaria per via di Jorge. << Settimana prossima c’è una festa in spiaggia quindi festeggiamo! >> dice Ruggero << Si ci sto >> ribatto io, << Ci sarà da divertirsi >> Mechi fa un sorrisetto malizioso, a lei piacciono molto le feste. Io e le ragazze rimaniamo sole, << Sapete chi ho incontrato al concorso? >> dico << Ilaria >> loro mi guardano curiose, << Perché non c’è l’hai detto prima? >> domanda Mechi, << Perché c’era qua Jorge e lui poi si infastidisce e non mi va che vada da Ilaria a proteggermi dai suoi insulti, peggiorerebbe la situazione >> rispondo io e loro mi guardano di sott’occhio, << Che c’è? >> domando, << Niente >> risponde Lodo << E quindi cosa ti ha detto? >> continua lei, << Di andare via perché tanto avrebbe vinto lei e che non potevo portargli via anche quello >>, << Portare via anche quello? >> domanda Cande, << Si perché lei crede che gli abbia portato via Jorge >> risponde Mechi e io la guardo come per rimproverarla e lei alza le spalle, << Quindi tutto gira intorno a Jorge >> mi guarda Cande, << NO >> dico quasi urlando << Forse per lei, perché è lei che cerca sempre un confronto >>, << Si e tu sei riuscita a portargli via Jorge e anche il video >> esclama Mechi, << Io non gli ho portato via Jorge! >> il mio tono diventa più acuto, << In un certo senso si >> mi volto e guardo male Lodo << Insomma l’hai allontanato da lei >>, << Fatto sta che gli hai dimostrato che non è la migliore >> sorride Mechi entusiasta.

Sono nel parco dell’accademia e mi sto stirando un po’ per andare a fare una corsa, << Ti sei svegliata presto >> dice Jorge dietro di me e mi giro a guardarlo << A quanto pare abbiamo avuto la stessa idea >> continua lui, << Già >> rispondo, indossa dei pantaloncini neri e una maglietta bianca, << Ti va di correre insieme? >> chiede, << Si ok >> rispondo, anche se non so quanto riuscirò a stare in parte a lui. Ad un tratto lui si sfila la maglietta e io rimango imbambolata a guardarlo, << Riprenditi Martina >> ridacchia, << C-come scusa? >> dico riprendendomi, lui mi fa l’occhiolino e mi sorride << Sei pronta? >> domanda, io faccio si con la testa e iniziamo a correre. Dopo venti minuti Jorge si gira a guardarmi, << Riesci a stare al mio passo? >> domanda lui, << Certo >> dico e lui aumenta la velocità per farmi un dispetto, allora aumento anche io la velocità e lo affianco, << Non mi arrendo mai io Blanco >> rido e lo sorpasso, facciamo un ultimo pezzo correndo velocemente e poi ci fermiamo con il fiatone, << Sei veloce >> dice lui, << Lo so >> gli sorrido, << Sei tutto rosso >> lo prendo in giro io e lui mi guarda storto, << E tu mi sembri accaldata! >> dice mentre apre una bottiglietta d’acqua per bere e invece me la rovescia addosso, << Jorge >> urlo << Smettila >> e cerco di afferrarla per indirizzare il getto dell’acqua verso di lui, << Non te la farò prendere >> dice ridendo e alzando la mano in aria con la bottiglietta stretta nella sua mano, io salto ma non riesco ad afferrarla allora mi aggrappo a lui per saltare, afferro la bottiglia e mentre sto tornando a terra lui mi afferra alla vita, siamo faccia a faccia e lui mi fissa per qualche secondo, imbambolato con i suoi occhi dritti nei miei, in quell’istante io gli rovescio il resto della bottiglietta in testa e gli faccio una linguaccia, << Stoessel sai sempre come fregarmi >> dice lui mentre si passa una mano nei capelli bagnati e io rido di gusto. Due giorni dopo Eleanor mi chiama nel suo ufficio, quando entro la trovo dietro alla sua scrivania, << Carissima >> dice lei, << Mi voleva vedere? >> chiedo, << Si! >> sorride dolcemente e mi fa accomodare sulla sedia difronte a lei, << Per prima cosa volevo complimentarmi con te per il concorso >> dice, << Grazie >> rispondo io, << Poi volevo dirti che stai portando in alto il nome di questa accademia, il fatto che una nostra allieva del primo anno è stata scelta per un video musicale vuol dire tanto, per te ma anche per noi >>, << Io non ho fatto nulla >> dico un po’ in imbarazzo, << invece hai fatto tanto >> risponde lei << E farai tanto altro ancora >>. Quando esco dall’ufficio sento qualcuno come seguirmi, mi volto e Ilaria è dietro di me << Te la farò pagare promesso >> dice lei cattiva, << Ma tu aspetti sempre quando sono sola per parlarmi? >> chiedo girandomi e continuando a camminare perché non ho voglia di starla a sentire, << Ti avevo avvertito >> urla lei mentre mi allontano. Torno nel mio alloggio e Mechi sta guardando la tv con Xabi, << Dove sono tutti? >> chiedo quando entro, << Sono andati al bar dell’accademia >> risponde lei, << Io faccio una doccia >> dico e mi dirigo in bagno, quando finisco di lavarmi torno in salotto e tutti sono tornati, << Dov’è Jorge? >> chiedo notando la sua assenza, << Boh ha detto che doveva fare una cosa >> risponde Lodo, << Io devo andare al Rouge, quando lo vedete potete dirgli di riportarmi il mio Mp3 Grazie >> dico e esco dalla porta dopo aver salutato tutti. Sto camminando per i corridoi e sento qualcuno che litiga dentro ad un aula, mi avvicino piano, << Ti ho detto che devi stargli alla larga >> riconosco la voce di Jorge, << Perché la devi sempre difendere? >> strilla Ilaria, << Cosa vuoi fargli, ti ho sentito dirgli che vuoi fargliela pagare >>, << Che ti importa a te, se lo merita >> risponde lei, << Non ti permetterò di fargli qualcosa mi hai capito? >> lui sembra davvero infuriato, << Dovresti aiutare me e non lei >> ribatte Ilaria << Ma stai candendo in basso >>, << Sei solo una ragazza vuota e che pensa solo a se stessa >>, << Però ti piaceva la ragazza vuota sotto le lenzuola >> il tono di voce di Ilaria diventa sensuale come per sedurlo, << Non toccarmi >> ribatte lui << Non hai nient’altro oltre ad un bel aspetto >>, << Che ti ricordo ti piace tanto >> continua a provocarlo lei, << Ora basta! Stai lontana da Martina, la prossima volta che ti sento minacciarla o gli fai qualcosa te le vedi con me chiaro? >> sento i passi di Jorge avvicinarsi alla porta e mi allontano per nascondermi dietro ad un muro, lo vedo uscire e dal suo volto sembra arrabbiato, poco dopo anche Ilaria esce dalla stanza ma lei ha un aria malvagia. Arrivo al Rouge e racconto tutto ad Hanna e Rachel, << Quel ragazzo ti ama! >> esclama quest’ultima e a quelle parole mi blocco, << No! >> dico dopo un po’ << Si vuole solo intromettere >> dico << e poi lo fa perché ha capito le mie difficoltà nel stare li in mezzo a gente come loro, tutto qua >> dico, quando vedo Hanna che sta per parlare la blocco << TUTTO QUA ho detto >> e lei richiude la bocca e ritorna a cambiarsi. Penso che devo dire a Jorge di smetterla di difendermi, che gli avevo già detto che mi sarei arrangiata da sola, perché non mi ascolta mai quella testa dura?

Questa sera c’è la festa in spiaggia, sono in camera mia e indosso il costume, la parte sopra è nera e la parte sotto rossa, sopra mi metto un copricostume trasparente, mi faccio una treccia laterale e mi metto un cappello di paglia, dei sandali bassi e occhiali da sole. Quando torno in salotto le ragazze sono già pronte, Cande indossa un vestitino bianco leggero con uno di quei cappelli di paglia larghi, Lodo indossa dei pantaloncini e una magliettina corta, coda alta e occhiali da sole, Mechi invece indossa anche lei un copri costume e un cappellino girato e ha due trecce che gli cadono sulle spalle. << Non vedo l’ora di andare >> parla Mechi, << Già relax e divertimento >> risponde Lodo, << Io non vedo l’ora di entrare un po’ in acqua a rinfrescarmi >> dice Cande con gl’occhi chiusi e la testa inclinata da un lato. Alle otto i ragazzi arrivano e ci dirigiamo verso la spiaggia, Diego mette un braccio intorno alle spalle di Lodo e lei arrossisce un po’ imbarazzata poi gli strappa un piccolo bacio sulle labbra e lei si paralizza, io li guardo sorridendo. << Sei pronta a divertirti? >> chiede Jorge mentre mi si affianca, << Si >> rispondo << Però tu non devi controllarmi tutto il tempo, me la so cavare >> dopo che ha litigato con Ilaria per quello che lei ha detto continua a controllarmi ovunque, << Io non ti controllo >> dice lui convinto, io lo guardo storto e poi ridacchio, << Senti so che te la sai cavare, ma lei non si arrenderà facilmente >> dice, << Jorge ti prego… >>, << Tini ti prego, non voglio controllarti voglio controllare che lei non ti faccia niente di male >>. Arriviamo alla spiaggia e c’è un sacco di gente, cerchiamo un posto dove metterci e sistemiamo i nostri teloni, più in là c’è un bancone all’aperto che fa da bere, un chiosco e una postazione dove il dj suona. Dopo circa dieci minuti che siamo lì Ilaria si avvicina con un vassoio in mano, << Che vuoi? >> dice Jorge abbastanza irritato, << Io volevo solo scusarmi, vi ho portato del Mojito per tutti >> dice indicando il vassoio con sopra una decina di bicchieri, né da uno a chiunque compresa me, << Voglio solo divertirmi in questa serata, perciò abbasso l’ascia di guerra >> dice per poi andarsene, << io non ci credo >> parla Mechi, << Già >> ribatte Lodo, Jorge continua a guardare di sott’occhio Ilaria andarsene, << Beh almeno abbiamo guadagnato un Mojito gratis >> ridacchia Xabi. Dopo un quarto d’ora andiamo a ballare, è una sensazione fantastica ballare sulla sabbia, stare tra gli amici a ridere e scherzare. Vado a prendere un altro cocktail e inizio a sentirmi strana, sarà per il caldo penso, ritorno dai miei amici e facciamo un brindisi. Sarà passata un ora e io non mi capisco più, faccio fatica a connettere e non capisco cosa stia succedendo, sto ballando in mezzo alla gente quando un ragazzo si avvicina a ballare con me, << Ehi giù le mani da lei >> urla Jorge, quando mi volto noto che il ragazzo ha una mano sul mio sedere e io inizio a ridere, << Cosa vuoi Blanco? Fatti gl’affari tuoi! >> dico io e lui mi guarda sbalordito, << Allontanati >> dice guardando il ragazzo, forse perché impaurito se ne va davvero, << Cos’hai? >> dice afferrandomi per il braccio e portandomi fuori dalla folla, << Lasciami >> scrollo il braccio per farmelo lasciare, << Hai bevuto troppo? >> chiede, << NO >> urlo << Lasciami in pace Jorge >>, << Quel ragazzo ti stava toccando >> dice alterato, << E a te cosa importa! >>, << Tu non ti faresti mai toccare così! >> esclama allargando le braccia, << E tu che ne sai, nemmeno mi conosci >> ribatto, << Si può sapere che ti prende? >>, << TI HO DETTO DI LASCIARMI IN PACE, VAI DALLA TUA ILARIA >> dico, << Martina >> parla lui, io mi avvicino sempre di più a lui arrabbiata << Jorge stammi lontano >> dico fissandolo negl’occhi e mi allontano sotto i suoi occhi che mi guardano confusi. Sono in mezzo alla folla e Lodo mi si avvicina, << Che faccia strana >> dice << Ti senti bene? >>, << Non ti ci mettere anche tu, ne ho abbastanza di tutti questi babysitter >> esclamo e lei rimane sbalordita dalle mie parole. La testa inizia a girarmi, sono confusa. Decido di spostarmi, mentre attraverso il punto dove tutti ballano non riesco a vedere nulla, i visi delle persone sono sfuocati e tutto il resto si muove a scatti, sento la gente chiedermi se va tutto bene ma io continuo a camminare. Quando esco dalla folla ricomincio a respirare regolarmente ma mi sento debole, cammino, cammino e cammino ancora finché non mi allontano abbastanza da tutto quel trambusto e da tutta quella gente. Cosa mi sta succedendo? Vedo tutto a scatti e le orecchie iniziano a fischiarmi, vedo una torretta di quelle dei bagnini e mi siedo su uno dei gradini, mi afferro la testa e cerco ti rilassarmi ma non riesco, non mi sono mai sentita così in tutta la mia vita. Decido di sdraiami perché non ho più forze e non mi sento nessuna parte del corpo e inizio ad avere paura, la testa continua a girarmi e lentamente mi lascio andare. Dentro di me ho come una sensazione troppo strana e credo di poter svenire, cerco di rialzarmi ma non ci riesco, tutto gira sempre più veloce, ed è tutto più confuso, poco dopo perdo completamente i sensi e rimango li da sola lontano da tutto e da tutti.
 

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Capitolo 14
*** Mi Prendo Cura Io DI Te. (Jorge Blanco) ***


Mi prendo cura io di te  (Jorge Blanco)
 
Sarà da quasi un’ora che non vedo più Martina, dopo quella scenata non l’ho più vista e mi è sembrata strana, non lei. La cerco tra la folla ma non la trovo poco dopo incontro Lodo con Diego << Avete visto Tini? >> chiedo << Non riesco a trovarla >>, Diego fa no con la testa, << Non saprei, prima mi ha risposto male e poi sembrava strana >> parla Lodo guardandomi, << Già anche a me è sembrata parecchio strana >>. Per dieci minuti vado in giro a cercarla e a domandare se qualcuno la vista, << Voi cercatela >> dico a Cande quando la incontro insieme a Ruggero, << Certo >> risponde quest’ultimo. Inizio seriamente a preoccuparmi, << Non è che è tornata all’alloggio? >> domanda Mechi quando vado vicino al bancone a cercarla e lei è lì con Xabi, << Non l’hai vista come era strana? >> chiedo, << No sinceramente è da un po’ che non la vedo l’ultima volta stava bellando con un ragazzo in pista, magari è andata via con lui >> fa spallucce lei, << No, l’ho vista anche io con il ragazzo ma poi se ne è andato da solo >>. Continuo la mia ricerca ma nulla, non credo possa essere tornata all’alloggio da sola e non credo si sia persa in giro per la spiaggia quindi cosa le è successo? << Jorge vieni con me a ballare >> quando mi volto Ilaria mi sta sorridendo, mi afferra una mano e mi trascina in mezzo alla pista da ballo, << No non posso devo cercare Martina >> dico, << Su dai Jorge divertiti, cosa ti importa di quella? >> chiede e inizia a ballarmi intorno, << Dai Jorge >> dice lei guardandomi in malo modo << Balla con me >>. Io inizio a muovermi tenendo sempre lo sguardo sulla folla per vedere se riesco a vederla, << Allora la smetti di cercare quella mocciosa? >>, << non parlare così di lei >> rispondo io fermandomi a guardarla dritto negl’occhi per fargli capire che deve smetterla, << Starà vagando per la spiaggia sballata! >> dice lei con una faccia strana << Si sa come sono le ragazze povere >>, << Cosa vorresti dire con questo? >> dico guardandola, << Nulla >> risponde lei ma guardandola non mi sembra sincera. Mi mette le braccia intorno al collo e inizia a ballare, << Fermati >> dico << Cosa le hai fatto? >> la spintono via lontano da me, << Io niente! >> risponde, << Non ti credo >>. Ad un tratto un ragazzo si avvicina a me, << Sei tu che cerchi Martina? >> chiede, << Si io >> rispondo, << Io sono un suo compagno di classe e Mechi mi ha detto che la cerchi, beh io l’ultima volta l’ho vista andare di là e poi non è più tornata. Non mi sembrava stesse bene anzi >> dice, << Grazie >> rispondo a quel ragazzo, mi volto e fisso Ilaria << Cosa le hai fatto? >> la afferro per un braccio, << Quello che si meritava >> risponde << Tutti la ricorderanno come la ragazza che si droga e verrà sbattuta fuori dall’accademia >> dice maligna, << Tu sei fuori di testa >> esclamo << Sei tu quella che deve essere sbattuta fuori dall’accademia >>. Inizio a correre verso il punto dove quel ragazzo mi ha detto di averla vista, continuo a cercare ma nulla, non riesco a trovarla e inizio seriamente a preoccuparmi. Ripenso al nostro incontro, hai nostri litigi, al suo sorriso, penso a quanto io voglia vederla felice, perché si merita una vita felice, quella ragazza mi ha insegnato molto e ora tocca a me aiutarla e tenerla al sicuro anche se lei non vuole. << Martina! >> urlo sperando mi senta, << Martina dove sei? >> e niente nessuna risposta, la spiaggia è troppo grande e da solo non riesco a trovarla, chiamo il resto dei ragazzi e mi faccio raggiungere, gli racconto in grandi linee cosa è successo e tutti si dividono per cercarla, << Quando la trovate mandate un messaggio >> dico io e tutti partiamo alla ricerca. Sono preoccupato e non so più a cosa pensare, e se gli fosse successo qualcosa di grave? Se fosse entrata in acqua? Scrollo la testa da questi brutti pensieri, Martina dove sei? Mi dico dentro la testa, non posso perderla, non posso aver permesso a Ilaria di avergli fatto del male, lei non si merita tutto questo e io devo proteggerla, devo stargli vicino. Ho quasi il fiatone quando vedo la cabina dei bagnini e mi avvicino per guardare se magari è li dentro, più mi avvicino più noto qualcosa di strano, poi la vedo, sdraiata sopra i gradini, davanti alla porta della cabina. Corro vicino a lei e cerco di sollevarla, ha una brutta cera e sembra svenuta, anzi lo è. << Martina >> dico scuotendola, << Martina rispondi >> dico, prendo il telefono e mando un messaggio agl’altri per dirgli di averla trovata dopo neanche un minuto arrivano tutti, << Oddio >> urla Lodo, << No, no, no >> dice Mechi indietreggiando alla vista di Martina svenuta, << Che stronza >> urla Cande << LA AMMAZZO! >>, << Chiamiamo l’ambulanza >> dice Diego, << No >> rispondo io << Se lo facciamo la cacceranno dall’accademia >>, << E allora cosa facciamo? >> domanda Xabi, << La portiamo nel mio appartamento è il posto più vicino >> dico alzandomi con lei tra le braccia, << E’ solo svenuta >> parla Ruggero avvicinandosi a lei e controllarla, suo padre è un medico e gli ha insegnato un po’ di cose. La porto fino al mio appartamento e la faccio sdraiare nel letto, << Noi andiamo all’accademia facci sapere qualcosa ok? >> mi mette una mano sulla spalla Lodo, << Certo >> dico, Mechi guarda Martina da fondo del letto, << Starà bene ok? >> gli dico e lei fa un piccolo cenno di sì con la testa.
 
Sarà passata un’ora da quando sono qui, sono seduto su una sedia in parte al letto e mi tengo la testa tra le mani e continuo a guardarla, li sdraiata inerme, sembra tranquilla e invece chissà come in realtà si sente. Mi alzo e inizio a girare per il mio appartamento, è abbastanza grande e moderno, ha una cucina aperta sul salotto, è tutta sulla tonalità del beige e del marrone, un enorme vetrata dà sul balcone da dove si può osservare il mare e nel salotto c’è anche un tavolo da biliardo oltre al grande divano e il mega televisore. Il bagno è grande è ha sia una grandissima doccia, sia una vasca idromassaggio e poi la mia camera da letto, spaziosa, ha un letto gigante e ha una cabina armadio spaziosa, le pareti della camera sono bianche, e i mobili marroni scuri. Mi prendo un bicchiere di qualcosa di forte e ritorno in parte a Martina, vorrei dormire ma non riesco, voglio stare qui ad osservarla per vedere se si riprende. Sono arrabbiato e vorrei rompere tutto, quando sono in salotto cerco di sbollire un po’ la rabbia perché non ne posso più e scaravento il bicchiere che ho in mano contro il muro, perché doveva succedere? Sono le quattro di mattina quando lei lentamente inizia a muoversi, mi alzo di scatto dal letto e mi siedo sul bordo, lentamente lei apre gl’occhi e di scatto si alza a sedere, << Ehi stai giù >> gli dico io facendola sdraiare nuovamente, << Dove siamo? >> chiede lei guardandosi intorno, << Nel mio appartamento >>, << P-perché? >> chiede, sembra confusa e rintronata, << Perché sei stata male >> rispondo, << Male? >> dice << Perché sono stata male, io non ricordo, so solo che mi dovevo allontanare dalla festa perché mi sentivo confusa >>, nel suo sguardo vedo una piccola luce di paura, perché non capiva cosa fosse successo, << Ilaria ti ha drogata >> dico poi, << Come scusa? >> dice lei, << Hai capito bene, il Mojito era solo una scusa per offrirti da bere e ci ha messo dentro qualcosa >>, << Oddio >> dice lei, cerca ti alzarsi da letto e io la fermo, << Che vuoi fare? >> domando, << Andare ad ucciderla >> dice seria, << Stai calma, anche io quanto te vorrei dirgli due paroline ma hai bisogno di riprenderti, quindi sdraiati, lunedì vedremo cosa fare >> dico e lei torna a sdraiarsi dopo aver messo la mano sulla testa per un capo giro. Per qualche secondo rimaniamo in silenzio, poi lei si volta a guardarmi, << Sei stato qui tutta notte a guardarmi? >> domanda lei, << Si >> rispondo, << Non dovevi >> dice lei togliendo il suo sguardo dal mio, << Cosa avrei dovuto fare Martina? >> dico alterato << Ti ho vista li senza coscienza, non ti muovevi, non rispondevi, ero preoccupato lo capisci? I-io pensavo al peggio >> sbatto un pugno al muro, << Ehi calmati >> dice lei e mi afferra una mano, << Io sto bene ora >> afferma, << E se non ti avessi trovata? Se non mi sarei accorto della tua assenza, infondo prima mi avevi detto di starti lontano e me la sono presa ma poi non ti ho vista per troppo tempo >>, << I-io non mi ricordo >> dice guardandomi, << Lo so >> dico dolcemente e faccio un gran respiro, << Forse dovresti dormire un po’ >> mi guarda preoccupata, << Tranquilla >> rispondo. La vedo spostarsi un po’ più in là nel letto, << Vieni >> dice lei come un ordine e io mi sdraio in parte a lei. << Hai un bel appartamento >> dice sorridendomi, << Se hai visto solo la stanza da letto >> rispondo io, << Si ma si capisce già che è bello >> ridacchia, << Dovresti riposare >> gli dico guardandola preoccupato, << Ho dormito abbastanza >> dice e mi guarda con uno sguardo buffo, << Come fai a scherzare sempre su queste cose? >> domando confuso, quando le succedono cose brutte lei ci scherza sopra, << E’ l’unico modo per non farle sembrare così brutte >> e mi sorride << E’ stata mia madre ad insegnarmi a non abbattermi troppo mi diceva sempre “ Quando il peggio è passato tu ridici sopra ti sembrerà tutto più facile “ >>, << Era un ottima donna tua madre >> gli dico io, << Già grandiosa >> vedo la nostalgia nei suoi occhi, << Basta guardare te per capire quanto fosse una gran donna >> gli dico per consolarla da quel momento di tristezza. Lentamente lei si avvicina a me e appoggia la testa sul mio petto, << Già >> dice con la voce rotta dal pianto e piano inizia a singhiozzare, finalmente sta mostrando il suo lato fragile, quello che cerca di non far mei vedere, qualsiasi persona piangerebbe per tutto quello che è successo ed era ora che smettesse di tenersi tutto dentro e si lasciasse andare. Io la stringo delicatamente a me << Sai che quando sono morti i miei genitori non ho pianto >> dice << Ci ho messo un anno per piangere, quando per la prima volta trovai il coraggio di farmi accompagnare al cimitero, arrivai li davanti alle loro tombe e scoppiai a piangere, per ore non riuscii a smettere, tutto quello che avevo accumulato da quel giorno usci fuori >>, << Ora ci pensiamo noi a te capito? >> gli dico io e lei fa un piccolo cenno di si con la testa, << Grazie >> dice poi e poco dopo ci addormentiamo.
 
Quando mi sveglio Martina è ancora vicino a me e dorme come un angelo, cerco di alzarmi piano ma lei mi trattiene giù, << Tini >> dico piano, la osservo, il suo viso perfetto, ha un’espressione tranquilla la vedo lentamente muovere le labbra, mi avvicino piano e gli do un bacio sulla fronte, un brivido si insinua dentro di me, lei mi afferra ancora più forte e mi stringe a se, << Martina >> la richiamo, lei apre gl’occhi e mi fissa ha un centimetro dalla mia faccia, fa un’espressione stupita nel vedermi così vicino e piano si allontana, << Buongiorno >> gli dico e faccio un sorriso, non voglio che si butti giù o sia triste solo perché vede me arrabbiato quindi cerco in tutti i modi di farla stare tranquilla e serena, << Buongiorno >> risponde lei imbarazzata, << Oh Martina non è la prima volta che dormiamo insieme >> le dico ridacchiando, << Non prendermi in giro >> dice lei finta offesa e mi lancia un cuscino in faccia, << Cosa vuoi per colazione? >> le chiedo, << Come scusa? >> ride fortemente << Mi prepari la colazione? >> dice, << SI perché, oggi mi sento gentile con te >> mi avvicino piano a lei a e al suo viso poi mi sposto e gli do un piccolo e delicato bacio sulla guancia, lei mi guarda un po’ stranita << Brioches e cappuccino >> dice a bassa voce, io mi alzo e vado verso la porta << E poi anche un spremuta, oh e c’è l’hai le fette biscottate con la nutella >>, la guardo buffamente, << Ho fame >> fa spallucce lei e io inizio a ridere << Sei unica al mondo Stoessel >> gli dico e a quelle parole sorride anche lei. << Posso farmi una doccia? >> chiede prima che io esca dalla stanza, << Perché non ti fai un idromassaggio? >> dico e lei sbarra gl’occhi << Si ci sto >> dice e si alza per uscire dalla stanza, << Aspetta >> si blocca un attimo << Non ho vestiti >> dice guardandosi, difatti indossa ancora il copricostume, << Ti do un paio di mie mutande e una maglietta >> dico andando verso la cabina armadio lei mi segue e spia dentro, << Wow >> esclama << La voglio anche io una cabina così >>, gli passo le cose e usciamo dalla stanza. Ho preparato tutta la colazione e apro le tende della vetrata per far entrare la luce, la sento uscire dal bagno e poi poco dopo fa capolino nel salotto con solo addosso una mia maglietta e le mie mutande, << Non guardarmi >> mi dice << Lo so che sembro un idiota vestita così >> ridacchia, << Non è vero, sei sexy >> gli dico io ridendo, << Menti >> risponde lei, << Invece no! >> dico serio. << Questa casa è spettacolare, l’idromassaggio poi >> allarga le braccia come se fosse senza parole << Dovresti invitarmi più spesso >> dice sedendosi al tavolo difronte alla vetrata e lei si volta a guardare l’oceano, << Sembra tutto squisito >> dice << Grazie per avermi portato del cibo ho proprio lo stomaco a pezzi >>. Sono più o meno le undici di mattina e quando finiamo di fare colazione, << Hai avvertito gl’altri? >> chiede, << Si ovvio erano tutti preoccupati per te >> rispondo io, << Devo andare da quella strega a dirgliene quattro >> ribatte lei, << Non oggi >> gli dico, << Come no? >> mi guarda stranita, << No tu oggi riposi e rimani qui >>, << Beh non è che mi dispiaccia stare qua infondo >> ridacchia e si lancia sul divano e mi fa spallucce, << Anche se vorrei riempire quella di pugni >> esclama poi, io mi avvicino al divano e vado a sedermi di fianco a lei << Per quello hai tempo >> gli dico e lei mi sorride, vederla così sorridente mi mette di buon’umore, la sento tranquilla e serena quindi vuol dire che in mia compagnia si sente bene e questo fa star bene anche me, quando stanotte la vedevo che non si muoveva pensavo al peggio, pensavo di non poter più vedere il suo sorriso, di non poter più litigare con lei, sì anche quello mi sarebbe mancato. << Tutto bene? >> chiede lei guardandomi e mi distrae dai miei pensieri, << Certo >> rispondo << Tu stai bene quindi è tutto apposto >> gli dico, lei sorride e poi mi abbraccia. Quel contatto è come una ventata di aria fresca nel giorno più caldo d’estate, il contatto del suo corpo con il mio è come se completasse il pezzo mancante di me è come se si unisse al suo per diventare una cosa sola. Poco dopo mi alzo e vado a farmi una doccia anche io, quando torno sono a dorso nudo e con i pantaloncini, la trovo sdraiata sul divano con le gambe in alto e la testa mezza giù dal divano, << Sei comoda? >> le dico, << Si questo divano è fantastico, è più comodo del letto del dormitorio >> dice lei ridacchiando, mi avvicino e mi scrollo i capelli bagnati su di lei che inizia a urlare, << Jorge no! >> appoggio la mia testa bagnata sulla sua pancia e la vedo ridere, << Smettila >> urla ancora più forte, io mi allontano e insieme ci mettiamo a ridere, passiamo il pomeriggio a guardare la tv e a prendere in giro ogni canale che guardavamo, non sono mai stato così bene in vita mia.
 

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Capitolo 15
*** Ripensando. ***


Ripensando.
 
E’ domenica sera quando torno nel mio alloggio, ho passato tutta la giornata con Jorge ed è stato bello anche se mi sembra strano dirlo, ma mi piace passare del tempo con lui. Ripenso a quello che mi ha fatto Ilaria e ancora non posso crederci, mi sentivo veramente male a quella festa, i ricordi iniziano a riaffiorare nella mia mente, la litigata con Jorge, quando ho risposto male a Lodo e poi tutto il male che ho provato quando mi sono allontanata. Appena vedrò Ilaria gliene dirò quattro, non posso permettere più che si prenda gioco di me, lei lo fa per Jorge e perché non è stata scelta per il video ma non le sembra di esagerare, mettere a rischio la vita della gente solo perché ti senti minacciata non è una cosa da poco. Quando apro la porta tre treni in corsa mi saltano addosso, << Oh mio dio stai bene! >> urla Mechi che non mi lascia più dal suo abbraccio, << Si ora sto bene, ma così mi soffochi >> gli dico io ridendo, << Eravamo preoccupate >> dice Lodo triste e abbassando lo sguardo, io mi avvicino a lei e la abbraccio forte, << Scusa se ti ho risposto male alla festa, io… >>, << Ehi non ti preoccupare non eri in te >> mi sorride lei. << Sono contenta che tu sia viva e vegeta >> parla Cande con un gran sorriso, << Già anche io >> rispondo, << Sei andata da quella stronza di Ilaria? >> chiede poi, << No, non ancora >> rispondo. Iniziamo a chiacchierare sedute sul divano, << Quindi sei stata tutto il giorno con Jorge!! >> mi guarda maliziosa Mechi, << Si, ma non parliamo di questo >> rispondo io, << invece sì! >> sorride Lodo, << Oddio siete delle rompi palle >> le guardo ridendo, << Su dai ammetti che c’è qualcosa tra voi >> parla Cande dalla cucina mentre sta preparando la cena, << No siamo solo ottimi amici, tutto qua davvero! >> dico convincente, << Beh noi non ci crediamo >> afferma Mechi che mi lancia un cuscino in faccia, << Ehi >> ribatto io e glielo ritorno. In un attimo si scatena una guerra, << Ammetti. Che. Ti. Piace. Jorge. >> dice Lodo mentre continua a colpirmi, << No >> urlo io per poi colpirla. Urliamo e ridiamo insieme mentre ci tiriamo le cuscinate e corriamo sui divani, sui tavoli e in giro per il resto dell’alloggio. Mi sento davvero bene, anche se sono un ancora un po’ fiacca stare con loro mi ricarica, le mie amiche sono strepitose anche se si impicciano sempre quando si tratta di Jorge. Chissà perché hanno questa fissa di voler farmi stare con lui quando in realtà sarebbe meglio di no, troppo diversi, troppo complicati e poi diciamola tutta non andiamo veramente d’accordo a parte certi momenti, la giornata di oggi è stata un eccezione, si una stupenda giornata in compagnia di uno dei ragazzi più belli che abbia mai visto ma nulla di più, io e Jorge possiamo solo essere grandi amici anche se le ragazze insistono parecchio. << Cosa state facendo? >> urla Diego entrando dalla porta e noi ci voltiamo, i ragazzi sono sulla soglia che ci guardano straniti, << Stiamo Lottando >> dice Lodo scendendo dal divano per andare ad abbracciare Diego e io la guardo stranita, mi volto verso Cande che mi fa spallucce. << E’ così che ti riposi? >> chiede Jorge avvicinandosi a me dopo, << Veramente si >> ridacchio io << Almeno non ci penso troppo >> dico, << Tini tu sei fuori di testa comunque >> dice ridendo, << Ehi >> lo colpisco con il cuscino che ho in mano e in men che non si dica lui mi blocca e io non riesco più a muovermi, << Non vale! >> borbotto mentre cerco di liberarmi e lui ride, << Non colpirmi più! >> mi minaccia lui, << Ok >> dico, prima di lasciarmi andare mi dà un piccolo bacio sulla guancia, le ragazze che sono vicino a noi hanno visto tutto quindi mi dovrò preparare psicologicamente a questo. Ceniamo tutti insieme e poi i ragazzi ritornano al loro alloggio. << Su dai lo so che non vedete l’ora di farmi mille domande >> dico guardandole, loro sorridono e iniziano a domandare, << Secondo me gli piaci >> esclama Cande, << Ma è ovvio >> risponde Mechi, << Si ma a lui piacciono tutte quindi su questo non c’è molto da parlare, più che altro è il modo in cui la tratta >> afferma Lodo << Non ho mai visto Jorge comportarsi così >>, io le ascolto senza dire una parola tanto sarebbe inutile intervenire << Vi state facendo troppi viaggi mentali voi comunque! >> dico facendo spallucce, << Tu cosa ne vuoi sapere >> ribatte Lodo, << Già hai un ragazzo che ti tratta da principessina e tu dici che siete solo amici >> parla Mechi, << Perché è così! >> rispondo io, << No che non lo è? >> borbotta Cande, << Come fate a dirlo? Solo perché una volta ha tentato di baciarmi non vuol dire nulla! >> dico irritata e loro rimangono di pietra, poi mi rendo conto di quello che ho appena detto. Mi muovo lentamente per poter scappare nella mia camera, << Quando sarebbe successo? >> urla Lodo, << E perché cavolo non ce l’hai detto? >> borbotta Cande. Io gli racconto quel che è successo e Mechi fa un sorriso malizioso, << Perché non l’hai baciato? >> domanda lei, << Perché non potevo ok? Non mi sembrava giusto >> ribatto io, << Tu sei matta! >> si alza di scatto Cande, << Perché dite così? >> sbuffo, << Oh Tini, chiunque vorrebbe baciare Jorge qua dentro e tu ti tiri indietro >> ridacchia Lodo << Sei proprio unica al mondo e forse è per questo che gli piaci così tanto >>.
 
E’ mattina e vado a lezione, per il corridoio incontro Ilaria e la fermo, << Sei ancora qua? >> dice lei ironicamente, << Non c’è nulla da ridere >> gli dico arrabbiata << Non sai quanto sia stupido e sbagliato quello che hai fatto? >>, lei fa no con la testa e io mi arrabbio sempre di più, << Quanto sei stupida? Potevi farmi del male o peggio uccidermi >> urlo quasi, << Sei ancora qui purtroppo >> borbotta lei, << Senti quello che dici? sei ignorante, non capisci nulla della vita >>, << Non offendermi mai più >> dice arrabbiata. << Senti cara Ilaria, se provi ancora una volta a intralciarmi, a farmi del male o a minacciarmi giuro che non te la farò passare liscia. Sei talmente codarda che non riesci ad ammettere i tuoi errori, hai sbagliato e a te non importa nulla? Ora capisco perché sei sola perché non hai un cuore, ammazzeresti chiunque solo per essere quella più popolare, quella più brava ma sai una cosa non è così che si conquista la visibilità, le persone non ti vorranno più bene solo perché ne togli di mezzo altre, non sarai la più brava solo perché impedisci agl’altri di ballare, lo capisci questo o devo insegnartelo io? >>, lei mi guarda e sembra sempre più arrabbiata << Non mi interessa quello che hai da dire prima o poi ti buttero fuori da qua, mi riprenderò il mio posto e Jorge >>, << Senti come parli? Invece di pensare a me pensa di migliorarti e di diventare una persona migliore se vuoi queste cose e non cercare di ammazzarmi >> mi arrabbio anche io, << Che importa potevi anche morire tanto non saresti mancata a nessuno, sei solo una ragazza che non ha nulla, dimenticata dal mondo intero quindi puoi anche sparire >>. In questo momento non so perché ma non riesco più a controllarmi, gli tiro uno schiaffo che gli fa girare il volto dall’altra parte, mi avvicino a lei << Non provare mai più a dire una cosa del genere >> dico seria e poi me ne vado << Se vuoi la guerra la avrai >> gli urlo mentre cammino verso l’aula per iniziare la lezione. Quando esco dall’aula Jorge è fuori che mi aspetta, << Hai tirato uno schiaffo ha Ilaria? >> mi chiede e io lo guardo confusa << Come fai a saperlo? >>, << Beh è venuta a dirmi che l’hai aggredita >> alza le spalle lui, << Oddio ma ne vuole un altro? >> dico incamminandomi velocemente nei corridoi per tornare nel mio appartamento, << Quindi gliel’hai dato davvero? >> chiede lui, << Si >> rispondo seccamente, << Dovevo esserci >> borbotta lui, io lo guardo stranita e lui mi sorride. Quando arriviamo all’alloggio siamo soli, << Vuoi qualcosa da bere? >> chiedo, lui fa cenno di si con la testa e poi continua a fissarmi mentre gli verso un bicchiere d’acqua, << Che hai? >> chiedo, << Sai che sei davvero molto bella >> esclama lui, << C-come scusa? >> dico imbarazzata, << Già, ho sempre voluto dirtelo ma credevo che mi avresti azzannato, ora che siamo più amici posso dirtelo >>, << Grazie >> dico con un filo di voce mentre ripongo la bottiglia d’acqua nel frigorifero. Guardo Jorge e poi abbasso gl’occhi, << Non ti sarai mica imbarazzata? >> domanda lui ridacchiando seduto sullo sgabello in cucina, << No >> dico schietta e lui continua a ridere, << Smettila >> dico avviandomi verso il divano, << Quindi anche tu come qualsiasi ragazza ti imbarazzi per un complimento >> e mi segue sedendosi in parte a me sul divano, << La smetti di prendermi in giro >>, << Non credevo che una come te si imbarazzasse tanto per un complimento, non sarò comunque il primo ad avertelo detto >> dice, << No però non è che molte persone mi abbiano fatto dei complimenti >>, << Beh fidati che la maggior parte dei ragazzi lo pensa! >> risponde lui, << Pensa? >> lo guardo confusa, << Che tu sia bella >> dice. Ci guardiamo intensamente negl’occhi e poi la porta si spalanca Mechi entra urlando, << Che hai? >> le domando, << Dovete venire veloci! >> urla lei, noi ci alziamo e seguiamo Mechi che ci porta in un corridoio. La mamma di Jorge è davanti a Ilaria e la sta rimproverando, << Mi sono arrivate le voci di quello che ha fatto, le dico che è stato inadeguato, stupido e da immaturi. Poteva seriamente far del male a qualcuno e mi domando come le sia venuto in mente di drogare una ragazza per i suoi scopi >> Eleanor sembra molto arrabbiata, non l’ho mai vista così severa da quando sono qui, << Ma io… >> cerca di parlare Ilaria, << Lei nulla signorina, si è dimostrata una persone senza giudizio e io non tollero tutto questo, quindi lei è sospesa per una settimana, mi ringrazi perché avrei anche potuto farla espellere, ogni azione ha una conseguenza e spero che lei la impari, la prossima volta non sarò così paziente con lei, mi ha capito? >>, Eleanor mi vede e mi fa cenno di seguirla, Ilaria mi guarda infuriata pensando fossi stata io ad andare dalla direttrice ma non è così.

Quando entro nell’ufficio di Eleanor mi fa accomodare, << Perché non sei venuta a raccontarmi ciò che ti ha fatto? >> sembra spaventata e offesa, << Perché non ce n’era bisogno >> rispondo << Come vede sto bene >> abbasso lo sguardo per non guardarla negl’occhi, << Martina tu devi dirmele queste cose, è la mia accademia e voi siete i miei allievi >>, << chi gliel’ha detto? >> domando incuriosita, << Tanti ragazzi e ragazze sono venuti a dirmelo >>. Non posso crederci che alcune persone di questa scuola hanno cercato di difendermi, che non mi vedano più come la ragazza emarginata? Forse stanno iniziando a capirmi, ad abituarsi a me e al mio modo di essere, a ciò che sono. << Mi dispiace >> dice dolcemente Eleanor << Non dovrebbero succedere queste cose, Ilaria molto probabilmente è accecata dalla gelosia, prenderemo provvedimenti, i suoi genitori sono già stati chiamati e ho avvertito Mindy >>, << Cosa? >> dico << No, non doveva >> ora inizio ad agitarmi, Mindy starà sicuramente andando fuori di testa per non parlare di Hanna e Rachel, << Sono obbligata ad avvertire i genitori o tutori di quello che accade. Ma dimmi dove sei stata per riprenderti? So che in ospedale non sei andata! >> domanda, << Jorge si è preso cura di me >> dico a tono basso << La prego non lo rimproveri, lui mi ha aiutata >>, lei mi guarda confusa << Beh che mio figlio avesse un cuore grande lo sapevo ma che lo mostri a qualcuno che non sia della sua famiglia… questo è abbastanza strano >>, sembra perplessa e sta pensando profondamente, << Puoi andare Martina, ma la prossima volta, anche se spero non ci sia, vieni da me d’accordo? >> io faccio cenno di si con la testa e poi esco dal suo ufficio. Dopo cinque giorni vado al Rouge e Hanna e Rachel vogliono che gli racconti a tutto, << Che carino che è stato Jorge >> afferma Rachel, << Già troppo carino >> sorride Hanna, << Per dio non cominciate pure voi con questa storia ne ho già tre da sopportare in accademia >>, << Quindi non lo pensiamo solo noi! >> esclama Hanna << Vuol dire che c’è qualcosa per davvero >> fa uno sguardo malizioso e io la spintono, << Smettila >> dico << Davvero basta con queste stupide storie >> le guardo severamente tutte e due. Prima di andarmene Mindy mi ferma, << Allora come stai? >> chiede, << Abbastanza bene! >> dico alzando le spalle, << Perché non mi hai detto che hanno cercato di farti del male? >> mi accarezza una guancia, << Perché non volevo farti preoccupare >> rispondo io, << Ma io mi preoccupo per te sei mia figlia! >> dice dolcemente << Niente e nessuno deve farti del male ok? >> io sorrido piano e poi l’abbraccio fortemente. Esco dal Rouge e ho la strana sensazione di essere osservata, continuo a camminare con questa stupida sensazione finché non arrivo all’accademia e entro nel mio alloggio, sono sovrappensiero quando entro e non mi accorgo che sono tutti li a guardare la tv, quando alzo la testa mi spavento. << Ehi tutto ok? >> domanda Ruggero che ridacchia, << Oddio si, mi avete fatto prendere un colpo >> dico, << Ma se non abbiamo fatto nulla >> ride Lodo. Vado in camera mia ad appoggiare le mie cose e poi torno in salotto con i ragazzi e mi siedo in terra in parte Jorge, << Sei sicura di star bene? >> domanda lui, << Si sicura >> rispondo e prendo una manciata di popcorn. Lui continua a guardarmi e capisce che c’è qualcosa che non va. Guardo Lodo che è abbracciata a Diego e penso che finalmente si è lasciata un po’ andare con lui, che in questo momento sembra davvero felice averla fra le sue braccia. Mi ricordo di quando anche io ero felice con Mathias e la tristezza inizia ad invadermi. Vado in cucina e Jorge mi segue, << Tu non sta bene! >> afferma lui, << E tu come lo sapresti? >> domando ironicamente, << Lo vedo >> dice, io faccio una faccia strana e ritorno a versarmi il mio bicchiere di thè, << Martina cos’hai? >> domanda lui, << Nulla davvero, ritorniamo dagl’altri >> e mi avvio di nuovo in salotto lasciando Jorge senza una risposta. Sono nel mio letto e penso e ripenso, prendo il telefono e mando un messaggio a Mathias, infondo mi manca e l’ultima volta non è stato un bell’ incontro ma se magari ci incontrassimo da soli potremmo parlare, discuterne, capire cosa ci ha allontanato e chissà magari posso tornare ad essere felice anche io. Lui risponde subito e ci mettiamo d’accordo per incontrarci fra qualche giorno per bere qualcosa. Non so perché ma questo pensiero mi innervosisce, rincontrarlo e riparlarci non sarà per niente facile. Lo so che le mie amiche non saranno contente di questo ma io mi sento di farlo, di riprovare a costruire un legame, vedere loro come coppiette mi ha fatto ripensare a noi, a quanto siamo stati felici prima che succedesse quello che è successo, forse dovevamo lasciarci per poterci ritrovare, non funziona così di solito? Mi addormento un po’ più tranquilla e non so come mai nei miei sogni compare Jorge.

P.s.: Ciao a tutti e tutte, io ritorno domenica sera con il nuovo capitolo, per ora vi lascio così, chissà cosa succederà? Ma vi voglio tranquillizzare dicendovi di non pensare subito a quello che credete succederà dopo che ha sentito Mathias, succederanno delle cose interessanti e succederà qualcosa che farà capire a Martina se sta facendo la cosa giusta. Se volete intanto potete leggere anche l'altra storia che ho iniziato " Ogni amore è una favola ", che è una storia che è nata così su due piedi, come una favola :D ne sarei veramente contenta se passate a leggere anche quell., Commentate quanto volete perchè mi rendete solo felice e vi ricordo che siete tutti straordinari voi che seguite, leggete e commentate le mie storie. Non sono una scrittrice quiandi mi scuso per gl'errori ma non ho sempre il tempo di rileggere e tante volte scrivo veloce i capitoli perchè magari non ho tempo ma voglio pubblicarli lo stesso e quando ho un attimo di tempo li ricontrollo. Grazie ancora a tutti buon week end e un grande abbraccio a tutti voi.

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Capitolo 16
*** Litigare, Litigare Ancora. ***


Oggi pomeriggio incontrerò Mathias e nessuno lo sa. Non ho voluto dirlo perché prima di tutto mi avrebbero rimproverato e poi devo ancora vedere come va, esco dall’aula di danza moderna e vado nel mio alloggio. Jorge si affianca a me, << Oggi andiamo a giocare a bowling, vieni? >> chiede guardandomi, << Non posso >> rispondo io senza guardarlo negl’occhi, << Perché? >> mi guarda confuso, << Ho delle cose da fare >> ribatto io e velocemente e mi allontano da lui lasciandolo senza parole. Indosso un paio di pantaloncini e una canotta rossa, esco dalla mia stanza a le ragazze sono sedute in cucina a chiacchierare, << Dove vai? >> domanda Cande, << Esco con Rachel e Hanna >> mento io, << Quindi non vieni al bowling? >> parla Mechi, << No, non vengo >>, << Potresti raggiungerci se ti va con le ragazze? >> dice Lodo che mi sta guardando storta, << No abbiamo un sacco di cose da fare >>. Velocemente esco dalla porta e mi dirigo a un bar che Mathias mi ha detto, quando entro lo trovo seduto ad un tavolo, mi sembra passato tantissimo tempo da quando non lo vedo, lui mi vede e sorride, mi avvicino a lui e mi siedo << Ciao >> dico, << Ciao >> risponde lui. Dopo una chiacchierata su come vanno le cose all’accademia e aver bevuto una spremuta usciamo a fare una passeggiata, << Allora? Stai con Jorge? >> chiede, << C-cosa? No assolutamente >> ribatto io << Non ti avrei chiamato se fosse così >> dico abbassando la testa, << Mi sei mancata >> dice << Parecchio >>, io lo guardo e lui mi sorride. Lentamente mi afferra la mano e camminiamo per un enorme parco vicino al mare. << Mi dispiace per quello che è successo >> parlo ad un tratto, << Anche a me. Io non ti ho creduto e ho fatto una stupidaggine >>, << Possiamo sempre ricominciare >> dico un po’ agitata, << Potremo provarci >> dice con un sorriso e poi ritorniamo a camminare. Abbiamo parlato tanto e riso, come se quei giorni non fossero mai esistiti, infondo lui è il mio primo amore e il primo amore non si dimentica mai, << Allora ci rivediamo? >> chiede, << Si certo >> dico con un gran sorriso, in un lampo nella mia testa compare Jorge, mi sembra di tradire la sua fiducia ma è la mia vita e io voglio ritornare con Mathias per fare in modo che tutto sia come prima che iniziassi quell’accademia. Ciò che mi è successo mi ha spaventato, tutto quello che è accaduto in questi mesi ha cambiato un po’ il mio modo di vivere ed è ora di tornare nella mia realtà. Ci salutiamo e ci mettiamo d’accordo per incontrarci di nuovo, lentamente si avvicina a me e mi posa un dolce e delicato bacio sulle labbra, rimango un po’ stordita, non mi aspettavo che succedesse così in fretta, pensavo che avesse bisogno di tempo e invece solo io lo credevo. Quando mi allontana mi sorride e poi se ne va. Cammino verso l’accademia e finalmente tutto sta ritornando come prima. Quando entro nell’appartamento le ragazze sono sedute sul divano e di colpo si alzano tutte e tre. << Dove sei stata? >> chiedono in coro, << Ve l’ho già detto >> ribatto io e mi dirigo verso la mia stanza, << Ferma >> urla Mechi, << Hanna e Rachel sono passate di qua a trovarti, immaginati la loro sorpresa quando gl’ho detto che dovevate essere insieme >> continua Lodo. Io lentamente mi giro a guardarle, << Dove sei stata? >> chiede Cande incrociando le braccia al petto, << Con Mathias >> dico a bassa voce. << Cosa? >> dicono all’unisono, << Sei impazzita? >> dice Mechi << Si può sapere che cavolo stai facendo? >>, << Non vi importa >> ribatto, << Si invece quel ragazzo ti ha tradita potrebbe rifarlo ancora >> mi guarda Cande preoccupata, << No, che non lo farà, prima di tutto non ci siamo rimessi insieme ci stiamo solo riprovando e poi scelgo io con chi stare! >> dico un po’ arrabbiata, << E scegli lui? >> mi guarda Lodo con una faccia sconcertata, << Si scelgo lui >> dico, << Solo perché vuoi tenerti legata la tua vecchia vita >> ribatte Mechi, << Voi cosa ne sapete? Non sapete come la penso e quanto per me sia difficile >>, << Si che lo sappiamo >> risponde Lodo, << No invece >>. << Chissà quando lo viene a sapere Jorge >> continua lei, << Dovete sempre metterlo in mezzo? Quando capirete che tra noi non c’è nulla? Né a voi nè a lui deve importare ciò che faccio con la mia vita chiaro? >> entro in camera mia e sbatto la porta, sono arrabbiata con loro, perché devono sempre rimproverare ciò che faccio, con Jorge non voglio starci e se per lui è un problema che io veda Mathias sono affari suoi non miei, loro devono imparare ad accettare le mie decisioni che gli piacciano o meno. Mi lancio sul letto e mi innervosisco, venire qua in questa accademia mi ha creato parecchi problemi, essere amica di Jorge me ne ha creati altri quindi avrò preso la decisione giusta?

E’ da due giorni che con le ragazze non ci parlo, cioè sì ma non come prima. Esco dal mio alloggio per andare al Rouge a provare e vedo Jorge appoggiato al muro difronte alla porta, << Perché sei qui? >> chiedo, << Ti aspettavo >> dice lui, io inizio a incamminarmi e lui mi segue, << Mathias? Davvero? >>, mi volto a guardarlo e noto che è deluso e amareggiato, io faccio spallucce e riprendo a camminare, << Sei proprio così stupida? >> domanda lui, << Non ti ci mettere anche tu per favore >> ribatto io << Ne ho già tre che mi rimproverano >>, << Con me sono quattro >> dice arrabbiato << Come puoi fidarti di lui? >>, << Jorge ti prego basta! >> borbotto, << No >> urla lui << Io ti ho portato via da un bar ubriaca perché lui ti aveva fatto del male, io ti ho riportato qua mentre stavi male, io ti ho cercata >> dice come se stesse per esplodere dalla rabbia, << E ti ringrazio per questo >> rispondo << Ma non ti importa se… >>, << State di nuovo insieme! >> finisce lui la frase, << NO, non stiamo insieme ci vediamo e basta >>. Lui si porta le mani alla testa, << Sei una sciocca! Cosa farai quando ti farà di nuovo del male? >>, << Perché dovete credere tutti che mi farà ancora del male? >>, << Perché è così! >> ribatte << Le persone non cambiano solo perché tu le perdoni >>, << Io invece credo che si possa cambiare >> dico. Inizio ad arrabbiarmi anche io, cosa dovrei fare, io non ne posso più di tutta questa gente che mi dice come la devo pensare, << E poi lo sai bene perché mi ha tradita >>, << Già è colpa mia giusto? E’ sempre colpa mia >> dice infuriato << Non pensavo fossi così ingenua da poter rimetterti con lui >>, << E con chi dovrei stare? Con te! >> dico << Mi dispiace ma non posso lasciare la mia vecchia vita per averne una nuova, i miei problemi esistono ed esisteranno sempre >>, << Nessuno ti sta dicendo che devi lasciare la tua vecchia vita ma puoi migliorarla e non lo farai di certo stando con Mathias >> dice lui, << Basta ti prego non ti voglio più ascoltare, accettate le mie decisioni >>, << E tu accetta che noi ci preoccupiamo per te >> si volta e se ne va. Arrivo al Rouge e iniziamo a provare, << Si può sapere che hai? >> domanda Hanna, << Nulla di che, ho litigato con tutti o quasi >> borbotto, << Come mai? >> domanda Rachel, inizio a raccontare ciò che è successo e anche loro non sono d’accordo che io stia con Mathias, << Smettila di stare attaccata alla tua vecchia vita >> borbotta Hanna, << Hai solo paura di fare un cambiamento, il fatto che tu rivoglia stare con Mathias non è perché tu lo ami, perché non è così, ma perché ti fa credere di essere sempre la stessa Martina >> continua Rachel, << Non iniziate anche voi >> dico << Ho già urlato abbastanza in questi giorni >>. << Martina >> sento Mindy dire dietro di me, probabilmente ha ascoltato la nostra conversazione, << Non puoi tornare a frequentare Mathias perché vuoi essere la stessa Martina di sempre, è normale cambiare nella vita e non ti devi preoccupare se ai amici o se incontri un ragazzo che hanno ciò che tu non hai mai avuto, non importa quanto siano diverse le persone tra di loro, se arrivano da mondi diversi, devi adattarti hai cambiamenti perché arrivano sempre, non credere che siccome tu ti rimetta con Mathias ritorni ad essere quella di sempre perché non è così, ormai fai parte di un'altra realtà, i tuoi nuovi amici sono diversi e ti stanno portando ad essere una persona diversa e non devi averne paura >>, << Io non faccio parte del loro mondo >> dico abbassando lo sguardo, << Nessuno fa parte di nessun mondo mia cara, cresciamo in situazioni diverse ma siamo tutti persone, tutti sullo stesso livello umano, solo che ciò che ci circonda influisce sulla nostra vita dandoci delle etichette, il povero, il ricco, il benestante e così via, ma siamo tutti umani e non c’è nulla e ti ripeto nulla che ti renda diversa da qualsiasi altra persona. Quei ragazzi ti vogliono bene e sanno che ti stai facendo solo del male, davvero pensi che Mathias non ti avrebbe mai tradito se non fossi andata in quell’accademia? Io credo di sì ed è meglio che sia successo ora che quando vi foste sposati o avreste avuto figli non credi, perché se non fosse stato per colpa di Jorge sarebbe stato per colpa di qualcun’altro e prima o poi ti avrebbe tradita comunque >> guardo Mindy e una lacrima mi scende sul volto. Sono confusa, non so più a cosa fare, ho litigato con tutti e ora anche loro dicono che sto sbagliando e se avessero ragione, se mi sto solo aggrappando alla mia vecchia vita per paura di viverne un'altra. Abbraccio Mindy fortemente e torno all’accademia. Per strada ho ancora quella sensazione strana di essere seguita e inizio ad agitarmi un po’, come mai ho questa strana sensazione?  Mi volto e non vedo nessuno eppure sento come degl’occhi che mi guardano, mi osservano. Velocizzo il passo fin quando non arrivo all’accademia e mentre sono distratta sbatto contro qualcuno, quando alzo gl’occhi vedo Eleanor.
 
<< Mi scusi >> dico, << Non ti preoccupare >> mi sorride lei, << Sono venuta a cercarti perché domani dovrai partire per New York a girare il video >> dice, << Wow >> esclamo io, << Già una bellissima opportunità mia cara Martina. Vieni andiamo nel mio ufficio che ti do il tuo biglietto aereo e tutti gl’orari >>. Mi incammino con lei verso il suo studio e tutti in corridoio ci stanno guardando, << Non farci caso, la maggior parte di loro ha paura di me >> ridacchia lei << So essere severa quanto basta per metterli in soggezione >> dice tranquillamente, << A me non sembra che lei faccia paura >> dico << Anzi >>, << E’ un bellissimo complimento Martina, vuol dire che riesci a vedermi oltre le apparenze anche se, se chiedi agli studenti come mi trovano beh loro ti diranno che sono una vipera >> ride lei, io le sorrido delicatamente e lei ad un tratto inizia a fissarmi, << Sei una ragazza in gamba e con del talento >> dice << Ti manca solo un po’ di fiducia in te stessa e verso gl’altri. Hai troppa paura dei cambiamenti ma è un salto che devi fare, anche se cerchi di svincolarti ora prima o poi toccherà anche te saltare nel buio per vedere cosa c’è oltre >>. Entriamo nel suo ufficio e mi siedo, mi passa il mio biglietto aereo, << Allora starai la una settimana, ovviamente le conteremo come ore scolastiche perché comunque imparerai molto, quando arriverai in aeroporto a New York una donna di nome Angela verrà a prenderti e ti porterà negli studi di registrazione >> faccio cenno di sì con la testa, << Mi raccomando fai attenzione e rendici fieri di te anche se già lo siamo >> mi sorride, io la ringrazio dolcemente e esco dal suo ufficio. Sono emozionata, finalmente partirò per registrare il mio primo video da ballerina, staccarmi un po’ da tutto mi farà bene e poi devo pensare a tutto quello che mi hanno detto le ragazze, Mindy e Eleanor. Riflettere bene su quello che devo fare, prendere decisioni, devo davvero rinunciare a una parte della mia vecchia vita? Andare avanti e adattarmi al mio nuovo modo di essere, certo ovviamente sarò sempre la stessa Martina ma magari più fortunata? Entro nel mio alloggio e c’è solo Mechi, << Che hai in mano? >> chiede, << Domani parto per New York >> dico un po’ freddamente, << Per il video? >>, << Si >> borbotto io e poi entro in camera mia. Tiro fuori una valigia dall’armadio e inizio a prepararla. Stasera esco per incontrare Mathias, << Ehi >> dico quando lo vedo seduto su una panchina davanti ad una gelateria, << Ciao bellissima >> dice sorridendo << Prendiamo un gelato? >> sorrido e faccio cenno di sì con la testa. << Domani vado a New York >> dico felice, << Per il video che devi girare? >> chiede lui e non mi sembra molto contento, << Si certo >> rispondo guardandolo confusa, << Stai attenta, dicono che ci sono tanti bei ragazzi a New York >>, << Davvero? >> domando << Ti preoccupi ancora per queste cose? >> chiedo, << Beh Martina mi preoccupo sempre di queste cose, io credo dovresti anche allontanarti da tutti quei ragazzi in accademia >>, non ci posso credere alle sue parole, capisco che sia geloso lo è sempre stato ma pensavo che avessimo superato questo problema, << Stai tranquillo, io non ti tradisco con nessuno >> dico un po’ arrabbiata, inizio a camminare velocemente e lui mi segue, << Ehi non fare così, mi dispiace ok. E’ solo che non voglio perderti di nuovo tutto qui >> si avvicina e mi dà un bacio sulla bocca << Scusa >> ripente ancora. Dopo una serata tranquilla torno nel mio appartamento e mi metto a dormire. Quando mi sveglio sono super agitata, mi alzo e inizio a vestirmi. Indosso una paio di Leggins neri a vita alta e mi metto una magliettina rosa corta sopra, infilo le mie scarpe da ginnasti nere della Nike e afferro la valigia. Quando esco nel corridoio sento qualcuno raggiungermi da dietro, << Stai partendo? >> sento la voce di Jorge con il fiatone << Grazie per avermi avvertito >> dice come se fosse offeso, << Te l’avrebbero comunque detto le ragazze >> ribatto io facendo spallucce, << Mi dispiace ok? Non volevo arrabbiarmi con te e dirti quelle cose ma… >> e si ferma, << Ma cosa Jorge? >>, << Nulla lascia perdere >> dice desolato, << Ok lascio perdere, forse è meglio così >> mi volto per andarmene e lui afferra il mio braccio e quando mi volto come un fulmine a ciel sereno lui mi bacia. Credo di essere senza fiato, di non respirare. Un uragano di emozioni si fa spazio dentro di me, emozioni mai sentite prima, ho quasi la pelle d’oca e vorrei fermare il tempo qui, in questo momento. Ha le sue mani intorno al mio viso e mi tiene così stretta che mi fa sentire al sicuro come se nessuno potesse farmi più del male, poi lentamente si allontana e se ne va, << Buon viaggio >> dice girandosi a guardarmi mentre io sono ancora qui, paralizzata da quello che è appena successo. Ho proprio bisogno di allontanarmi da tutto questo e di schiarirmi le idee.
 

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Capitolo 17
*** Una Settimana Dopo. ***


Una settimana dopo.
 
E’ stata una settimana fantastica, New York è fantastica. Scendo dall’aereo e Mindy è lì che mi aspetta e io le corro incontro per abbracciarla, << Allora come è andata? >> chiede con un gran sorriso, << Benissimo >> rispondo io << E’ stata l’esperienza più bella di tutta la mia vita >>. Faccio un sospiro profondo e poi ci dirigiamo all’uscita dell’aeroporto mentre racconto ogni singolo dettaglio a Mindy. Per tutto la settimana non ho fatto altro che pensare al bacio che Jorge mi ha dato prima di partire, anche se mi ha confuso mi è rimasto stampato dentro alla mente, un segno indelebile dentro di me. Mathias mi chiamava almeno una volta al giorno, ma io gli rispondevo con dei messaggi, non mi andava di rispondere poi non sapevo cosa dirgli. Anche Jorge provò a chiamarmi ma tenevo i contatti solo con Mechi e gli dicevo di dire a tutti che stavo bene e che andava tutto alla grande. Domani sera dovrò vedere Mathias e credo gli dirò di non essere pronta per ricominciare, ora non voglio relazioni e non mi va proprio di legarmi a qualcuno. Mindy mi accompagna all’accademia, quando apro la porta del mio alloggio sono tutti li, << Eccola che è tornata >> sorride Lodo che è seduta sulle gambe di Diego << La nostra star >> ridacchia lui. Sembrano tutti felici e sereni come se avessero dimenticato il nostro litigio prima di partire. << Devi raccontarci tutto! >> saltella Mechi entusiasta e mi abbraccia, io le sorrido << Ok, ma prima però fatemi andare nella mia stanza a sistemare un po’ di cose >> dico e mi avvio in camera mia. Quando entro mi richiudo la porta alle spalle, dov’è Jorge? mi domando, il fatto che non fosse qui insieme agl’altri ad aspettarmi mi turba molto, chissà se ha raccontato a qualcuno quello che è successo. Sono nervosa, non so se più perché non ci sia o perché prima o poi lo dovrò incontrare. Dopo dieci minuti esco dalla mia camera e tutti iniziano a farmi domande, << Com’è New York? >> chiede Cande, << Stupenda, non ho visto molto ma mi è piaciuta un sacco, prima o poi ci ritornerò, chissà magari un giorno ci andremo tutti insieme >>, mentre parlavo continuavo a pensare a Jorge e al motivo per cui non c’era, ma non potevo chiederlo così avrei insospettito tutti. << E per che cantante hai girato il video? >> chiede Ruggero, << Non posso dirvelo >> dico con un sorriso << Lo vedrete quando uscirà e per puro caso mi vedrete in televisione >> continuo io. << Sarai stata magnifica >> afferma Mechi prendendomi un mano e sorridendomi, << Ho conosciuto ballerini straordinari >> ribatto io << Dovevate vederli erano spettacolari e poi la è tutto un altro mondo >>. Dopo mezz’oretta di chiacchiere Cande inizia a preparare la cena e io mi metto a preparare il tavolo, << Per quanti preparo? >> domando, ma dentro di me volevo solo sapere dove fosse Jorge, << Per sette >> risponde Cande, << Perché Jorge non viene? >> chiedo facendo la finta tonta, << No è uscito con una ragazza >> ribatte lei tranquilla non sospettando che io stessi indagando su dove fosse. Infondo l’avevo immaginato, Jorge è un ragazzo che con le storie serie non ci sa fare, bacia me e poi bacia le altre, è così e forse dovrei solo accettarlo, o forse dovrei anche io lasciarmi un po’ andare e provare a non legarmi troppo alle persone, perché no, se gl’altri possono non avere relazioni serie ma solo relazioni aperte posso farlo anche io. Mi metto nel letto e sono esausta, le ragazze non hanno fatto altro che chiedermi del viaggio, ogni minimo particolare, praticamente ho raccontato minuto per minuto tutta la settimana. E’ stata un esperienza incredibile che spero di ripetere, stare lontano da tutto quello che si è creato qua è stato positivo, mi sono rilassata e non avevo tutti quei problemi a circondarmi. Domani sera incontrerò Mathias, la cosa che mi preoccupa è che dovrò dirgli che non me la sento di ricominciare una storia con lui, ci ho riflettuto bene, se mi ha tradita una volta potrebbe farlo un’altra, se ogni volta che mi avvicino ad un ragazzo lui per ripicca va con un'altra non credo sia una buona cosa stare insieme. La cosa che mi preoccupa più di tutte è ricontrare Jorge, non so come lui stia o cosa pensi, infondo mi ha baciato lui ma se, se ne fosse pentito? Se era solo un bacio dato dall’impulso del momento? Eppure mi è rimasto dentro, ho cercato in ogni modo di scacciare quel pensiero via da me ma non ci riuscivo, ogni volta si insinuava sempre più a fondo e mi faceva venire i brividi. Perché mi ritrovo in questa dannata situazione? Perché nella mia vita ho dovuto incontrare Jorge Blanco? Che riesce solo a mandare in confusione la mia mente.
 
Mi sveglio e noto di essere tutta sudata, un sogno movimentato non mi ha reso la nottata facile. Non ricordo molto eppure mi sembra di sentire le emozioni che ho provato. Mi alzo da letto e mi faccio una doccia veloce. Mi lego un asciugamano al corpo e esco dal bagno e caccio un urlo, << Ommiodio >> dico tutto d’un fiato, << Vuoi farmi morire? >> chiedo, Jorge è sdraiato sul mio letto e mi sta guardando mentre ridacchia di gusto, << Non c’è nulla da ridere >> lo guardo infuriata. << Ciao >> dice lui con un sorriso e molto dolcemente, << Ciao >> rispondo spavalda e lo guardo confusa. Io continuo a guardarlo, << Scusami ma potresti uscire dovrei vestirmi e sono nuda, quindi se non vuoi assistere allo spettacolo la porta è li >> e la indico con la mano, << Beh uno spettacolo niente male >> dice ironico, << Ma che ti prende? >> domando, << Nulla, sono solo venuto a salutarti siccome ieri sera non c’ero >>, << Già cosa direbbe la tua ragazza se saprebbe che sei qua con un'altra ragazza mazza nuda? >> dico in modo spiritoso, << Non ho nessuna ragazza >> ribatte lui << Quindi posso stare qua anche a guardare >>, io che sto tirando fuori dei vestiti dal mio armadio mi volto a guardarlo allibita, << Senti Jorge via fuori se non vuoi morire >> ribatto io. Lui sorride e si alza dal letto e viene verso di me, si avvicina dolcemente e mi da un piccolo e dolce bacio sulla guancia << Bentornata Tini >> dice sorridente e poi esce dalla mia stanza. Che cavolo sta succedendo? Penso tra me e me, inizio a vestirmi e ripenso a ciò che è appena accaduto. Mi siedo sul bordo del letto e mi metto le mani tra i capelli e faccio un grande sospiro. << Martina muoviti >> sento Lodo urlare fuori dalla porta, esco dalla mia stanza e mi guardano stranite, << Che è successo? Hai una faccia? >> chiede Cande, << Nulla, tutto ok! >> rispondo io con un finto sorriso, << Sai che sei una bugiarda Tini? >> borbotta Mechi e io la guardo di traverso << Quindi dicci cosa è successo! >> fa spallucce. << Devo dire a Mathias che non voglio riprovare a stare con lui! >> dico, non voglio raccontargli di Jorge e del bacio prima di partire << E poi mi devo scusare anche con voi, sono stata intrattabile in quei giorni ma non capivo cosa fare. Il cambiamento mi spaventava e tutto quello che è successo con Ilaria mi hanno portato a credere di dover tornare alla mia vecchia vita, quindi credevo di dover tornare con Mathias per rimanere legata ad essa ma non è proprio così >>, << Secondo me stai prendendo la decisione giusta >> dice Lodo, << Ne ho parlato anche con Mindy e mi ha fatto capire che se non mi avrebbe tradita per colpa di Jorge prima o poi l’avrebbe fatto per qualche altro motivo ed è meglio prima che dopo >>, alzo le spalle e loro tutte insieme mi abbracciano. Dopo le lezioni andiamo al bar e vedo tra la folla Ilaria, << E’ tornata anche lei >> dico << Già ma non preoccuparti stavolta non gli permetteremo di farti del male >> a parlare è Diego, << Oh il mio ragazzo iperprotettivo >> esclama Lodo abbracciandolo e io li guardo confusa, << Non dire una parola >> dice Cande a bassa voce << Sembrano in luna di miele >> e insieme ridacchiamo. Poso gl’occhi su Ilaria e lei mi sta guardando e ho come la sensazione che non lascerà mai perdere questo conflitto che lei stessa ha creato. Poco dopo Jorge ci raggiunge, << Dov’eri? >> domanda Xabi << Ancora ad abbordare ragazze >> ridacchia lui e gli dà il cinque, Mechi gli tira una gomitata sul fianco << Non fare il furbo Xabi, se non vuoi che ti taglio le mani >> dice minacciosa, << Per me esisti solo tu >> risponde lui dolcemente e lei al suo sguardo si scioglie come un cioccolatino al sole. Jorge si sta mangiando un panino e ogni tanto lo vedo guardarmi, da lontano Eleanor si sta avvicinando a noi, << Martina puoi venire nel mio ufficio >> dice quando si è avvicinata a noi << Jorge mangia in un modo educato per la miseria >> si rivolge poi al figlio, devo dire che vedere Eleanor nell’accademia comportarsi da madre fa veramente strano. La seguo nel suo ufficio e come al solito mi siedo, << Allora ho parlato con i produttori di New York e sono molto fieri di te, il cantante è molto entusiasta e ha detto che non ha mai visto una ragazza così giovane ma così in gamba come te >>, io le sorrido << Ho fatto del mio meglio >> rispondo, << Lo so e lo sapevo che avresti fatto del tuo meglio, mi fido di te >> e mi fissa con i suoi occhi che mi ricordano Jorge e noto una grande dolcezza nei miei confronti. << Ora voglio parlarti di una cosa, alla fine dell’anno noi facciamo sempre un grande spettacolo per concludere l’anno scolastico e volevo chiederti se ti andava di provare a fare una coreografia tutta tua >>, << Cosa? >> dico stupita e mi sembra di star sognando, << Avrai campo libero, sceglierai la musica, i passi, se ballare solo te, se fare un ballo di gruppo. Lascerò tutto nelle tue mani e per te sarà una grande esperienza >>, << C-certo che lo voglio fare >> dico balbettando per l’emozione, << Allora Siamo d’accordo, hai ancora molto tempo quindi fai con calma e non stressarti troppo >> mi sorride e io non posso essere altro che super contenta per questo mi alzo e vado ad abbracciarla, d’impulso e lei teneramente ricambia con un gran sorriso, non vedo l’ora di progettare il mio spettacolo finale.
 
Sto per uscire con Mathias, le ragazze sono super emozionate per la notizia che gli ho appena dato sullo spettacolo, stanno già immaginando le scenografie, che devo dire sono alquanto bizzarre e complicate. << Potresti fare una scenografia spirituale con una danza specie tribù e tu che spunti da un vulcano in eruzione come la dea della terra >>, guardo Cande con gl’occhi spalancati e rimango senza parole, << Troppo né >> dice con una faccia buffa e io scoppio a ridere, << Io la farei una scenografia tipo alla Hollywood, vestita alla Jessica Rabbit tutta circondata di brillanti e una ballo sensuale >> dice sognate Mechi << Troppo anche questo vero! >> e ricominciamo a ridere, hanno tirato fuori le scene più bizzarre e tutte non riuscivamo più a smettere di ridere. Quando esco però divento nervosa, mi avvio verso il luogo in cui dobbiamo incontrarci, arrivo nel parco e lui è seduto su una panchina e si alza, << Ciao tesoro, bentornata >>, << Grazie >> rispondo io << Senti dobbiamo parlare >> dico e lui cambia espressione, ci sediamo sulla panchina e faccio un gran sospiro prima di iniziare a parlare, << Non possiamo stare insieme, mi dispiace io… volevo riprovarci davvero, ma non riesco a dimenticare il tradimento e non voglio più essere legata alla mia vecchia vita, voglio migliorare la mia >> dico guardandolo negl’occhi, << Stai scherzando vero? >> domanda lui abbastanza irritato << Lo sapevo che eri una puttana >> esclama lui brutalmente << Vuoi sbatterti i ricconi è così che vuoi migliorare la tua vita, io non valgo più niente perché non ho i soldi di papà >>, io rimango senza parole, << Sai cosa, ti tradivo da prima che iniziassi quella merda di università, ti ho solo fatto credere che l’ho fatto per colpa tua perché mi avevi beccato >>, << Sei un bastardo >> dico, mi alzo per andarmene e lui mi afferra fortemente il braccio, << Lasciami >> dico, << Tu sei mia >> esclama << dove credi di andare >>, << Cosa vuoi da me! >> sono impaurita, << Ora tu ti sbatti un po’ dei tuoi amichetti e mi porti i loro soldi >> dice malignamente, << Tu sei matto >> dico, << Se non lo farai mi divertirò con il tuo bel corpicino >> e fa passare una sua mano sul mio fianco. << Lasciala stare schifoso bastardo >>, la voce di Mechi risuona dietro di noi, quando mi volto vedo tutti i miei amici che guardano male Mathias, << Ti conviene togliere le mani da lei se non vuoi finire male >> dice cattivo Diego. Lodo a braccia incrociate si avvicina a noi lentamente per guardare in faccia Mathias che sta lasciando la presa, << Sai non sei poi così furbo >> dice lei con un sorrisetto << Ti abbiamo seguito quando potevamo per tutta la settimana, sapevamo che nascondevi qualcosa perché una sera Hanna e Rachel ci hanno chiamato per dirci che ti hanno visto in un locale con una ragazza >>, << Beh devo dire che hai un sacco di ragazze >> dice Jorge affiancando Lodo con in mano una telecamera << Se ti avvicini ancora a lei porterò questo video di te che minacci Martina alla polizia e ti giuro che te la farò pagare >> continua, è davvero pieno di rabbia lo vedo dai suoi occhi e ha quella vena sul collo che pulsa velocemente, << Quindi Vattene >> urla Cande << Se non vuoi che ti faccio un culo così >>, Ruggero la trattiene perché lei sta venendo verso di noi. << Non finisce qui >> dice Mathias mentre si allontana. Guardo tutti i miei amici e Mechi corre ad abbracciarmi << Ti voglio bene >> dice, ora capisco perché erano tutti contenti di vedermi, perché l’avevano smascherato ancora prima che arrivassi. << Siete dei folli >> dico, << Nessuno tocca la nostra Tini >> mi sorride Lodo. Sono nella mia stanza e continuo a pensare a Jorge, non riesco ad addormentarmi, penso al suo sorriso, ai nostri litigi e quando cerca sempre di difendermi, mi scappa un sorriso e mi alzo dal letto. Mi infilo le scarpe e esco dal mio appartamento, mi dirigo verso quello dei ragazzi e busso, per pura fortuna apre Jorge che mi guarda stupito. << Cosa ci fai qua? Sono le due di notte >> chiede, << Devo parlarti >> dico e andiamo verso la sua stanza, lui richiude la porta e mi guarda, << Cos’hai? >> domanda confuso, mi faccio coraggio e vado verso di lui per baciarlo, << Martina no! >> dice bloccandomi << Lo vorrei tanto credimi, ma ci tengo troppo a te e non voglio farti del male >> dice sincero, si vede che gli importa troppo di me e non vuole che io soffra << Io non sono un tipo che può avere storie serie e lo vorrei tanto >> dice, << E se io non volessi una storia seria? >> dico tutto d’un fiato e lui mi guarda confuso, << Nemmeno io voglio una storia seria, ho deciso di provare a essere libera per un po’, non dico nel peggiore dei modi sia ovvio, tu fai quello che vuoi e io faccio quello che voglio >> rispondo, << Sei sicura? >> dice lui avvicinandosi a me, << Si, sicura >> e dolcemente posa le sue labbra sulle mie.
 

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Capitolo 18
*** Gelosia. ***


Gelosia
 
Quando mi sveglio sono tra le braccia di Jorge, ieri sera dopo tanti teneri baci ci siamo messi a chiacchierare, non credo di aver mai riso così tanto in tutta la mia vita e devo essermi addormentata dalla stanchezza. << Merda >> dico alzandomi e Jorge lentamente apre gl’occhi, << Che c’è? >> domanda assonnato, << Mi sono addormentata qua! >> lo guardo agitata, << E allora? >> chiede, << Cosa dirò alle ragazze quando non mi troveranno in camera mia? >>, << Che hai dormito qua >> alza le spalle lui, << No, non posso Jorge, non voglio dire a nessuno che stiamo facendo questo >> borbotto. Lui si tira su a sedere e poi mi spinge giù per farmi sdraiare, << Stai tranquilla >> dice spostandomi i capelli dal viso e poi posa le sue morbide labbra sulle mie, non ho provato mai nulla di simile, i suoi baci mi portano a toccare il cielo credo che non mi stancherei mai di tutto questo ma devo capire che io e lui non siamo nulla insieme. Lui si mette sopra di me e inizia ad accarezzarmi dolcemente e capisco dove vuole arrivare, << No >> dico fermandolo << Non possiamo, io non posso fare queste cose con una persone che non è il mio ragazzo >> dico respirando a fatica, lui si sposta su un lato e mi guarda con un sorriso, << Dammi tempo per abituarmici ok? >> chiedo. << Sei fantastica >> dice poi lui ad un tratto, << Non esagerare >> dico mentre sto per alzarmi dal letto, lui mi afferra un braccio e poi posa ancora le sue labbra sulle mie << Si che lo sei >> afferma dopo che mi ha dato un lungo e appassionato bacio. Sto cercando di inventarmi una scusa per le ragazze e quando arrivo nel mio alloggio loro mi guardano, sono sedute al tavolo a far colazione, << Dove cazzo sei stata? >> domanda Lodo << Mi è preso un colpo quando non ti ho vista nel tuo letto >>, << Scusate >> rispondo io << Mi sono alzata presto e sono andata un attimo dai ragazzi >>, << A fare cosa? >> domanda Mechi, << Ho chiesto a Jorge se poteva darmi il video di Mathias >> dico convincente. Mi guardano stranite e poi tornano a mangiare, mi avvio verso camera mia e mi cambio. Mi infilo un paio di Jeans a vita alta e infilo una maglia nera a maniche lunghe dentro. Dopo venti minuti i ragazzi arrivano e Jorge mi guarda, mi sento un po’ in imbarazzo e distolgo subito lo sguardo da lui, << Ma tu con chi ridevi stanotte? >> domanda Ruggero a Jorge, << Anche io sentivo ridere >> dice Xabi e tutti guardano Jorge, << Stavo guardando un film che faceva davvero ridere >> dice lui anche se è poco convincente, io lo guardo come per dirgli di mentire meglio e lui quasi si mette a ridere. << Sabato prossimo c’è la festa del campus quindi prepariamoci psicologicamente perché ci divertiremo un mondo >> dice Diego, << L’ultima volta non è andata bene per me >> dico abbastanza amareggiata, << Questa volta non ti capiterà nulla ci puoi giurare >> mi sorride Cande, << Ti terremo d’occhio e poi non permetteremo a Ilaria di avvicinarsi a te >> borbotta Lodo, << Già questa volta sarai al sicuro >> continua Jorge. Io incrocio i suoi occhi e non posso far altro che domandarmi come mai mi tratti da fidanzatina se non vuole stare con me o almeno non seriamente, dovrebbe stare un po’ più distaccato perché così mi confonde. << Andiamo a lezione se no arriviamo in ritardo >> mi distrae Mechi dai miei pensieri, << Ehi tutto ok? >> mi chiede poi lei vedendomi pensierosa, << Si certo >> rispondo anche se stavolta non ero convincente neanche per me stessa, lei guarda me e poi la vedo guardare Jorge, << Sicura? >> chiede, << Sicurissima >>. Prendo il mio borsone e ci dirigiamo nell’aula di danza moderna. L’insegnate continua a farmi i complimenti per il viaggio a New York e dice a tutti che dovrebbero seguire il mio esempio, mi sento troppo al centro dell’attenzione per i miei gusti li in piedi difronte a tutta la classe che ascolta l’insegnante che mi loda. Rimango sola nello spogliatoio e qualcuno entra, quando mi volto vedo Ilaria entrare, << Cosa vuoi? >> domando irritata, << Chiederti scusa, solo questo >> dice lei, io la guardo << Mi dispiace io non dovevo farlo è stato stupido >>, sembra che sia stata costretta da qualcuno a farlo e lei cerca di essere più convincente possibile anche se non lo è, << Non devi scusarti se non ti va >> gli dico io, << Non è una novità che io ti odi, però devo scusarmi con te quindi accetta le mie scuse >> ribatte e poi esce dallo spogliatoio senza che io le dica nulla. Non la capisco, è una ragazza strana e non riesco a capire il motivo per cui si sente così inferiore agl’altri da dover fargli del male per essere lei la stella dell’accademia, credo che qualcuno debba aiutarla, ha bisogno di parlare con qualcuno che possa capirla e che possa fargli capire che fare così non la porta da nessuna parte.

<< Ehi Ciao >> dice Jorge entrando nella mia stanza, << Che fai? >> dico guardandolo << Sei impazzito non puoi venire qua… >> lui si è avvicinato a me e non mi lascia il tempo di finire di parlare che mi dà un bacio abbastanza appassionato, << Jorge! >> lo rimprovero << Se qualcuno entrasse? >>, << Ma se non c’è nessuno >> ribatte lui, << Lo so, ma potrebbero tornare e sai che loro non bussano mai >>. Lui mi guarda dritto negl’occhi come imbambolato << Jorge >> dico per farlo riprendere << Stai bene? >>, << Ah? Certo >> dice riprendendosi da quello stato di trans. Lui si siede sul letto e io mi avvicino piano a lui e mi siedo sulle sue gambe, sorrido piano e poi inizio a baciarlo, lentamente e poi diventa sempre più passionale, << Martina non resisto sei fai così >> ridacchia lui, mi sta accarezzando dolcemente la schiena e poi si solleva per farmi sdraiare sul letto, me lo ritrovo sopra sorridente e inizia a darmi dei piccoli baci lenti e sensuali sulle labbra, << Jorge ti ho già detto… >>, << Non ti preoccupare non farei mai nulla contro la tua volontà, ti coccolo solo un po’ >> mi sorride. Faccio fatica a resistere a tutti quei baci, a quelle carezze che mi fanno provare un brivido nella parte più profonda di me, avrei voluto spogliarlo e mangiarmelo tutto ma non potevo, perché se l’avessi fatto e poi l’avrei visto con un'altra ci rimarrei male e non poco, devo ancora abituarmi a questa idea di coppia aperta, anche se stare qua con lui per ora mi basta. Ad un tratto mi morde lentamente il labbro, << Ahi Jorge >> dico e lui inizia a ridere, poi inizia a fissarmi intensamente e si morde il labbro. << Volevo chiederti >> dico per fargli togliere i pensieri che gli passano in testa perché so a cosa sta pensando << Tu hai parlato con Ilaria dopo la festa in spiaggia? >>, lui si sdraia in parte a me << Si >> risponde, << Oggi è venuta a chiedermi scusa e mi sembrava che fosse stata obbligata a farlo >>, << Se pensi che sia stato io ti sbagli, quando siamo tornati qua dopo quello che ti era successo gli ho solo detto di starti alla larga e che per me era morta >>, << Solo? >> ridacchio io << non immagino cosa gli avresti detto se gli dicevi tutto quello che ti passava per la testa >>, << Martina lei ti ha fatto del male >> dice accarezzandomi una guancia << E nessuno deve farti del male >>. Più lui fa così più i miei sentimenti per lui crescono, non può farmi arrivare al punto di essere completamente innamorata di lui se poi non vuole nulla di serio con me, ma io ormai non potevo fare a meno di lui è come una potente droga per me, il suo profumo, il rumore della sua risata, il suo sorriso sono stampati nel mio cuore. Due giorni dopo sto correndo intorno al campus per sbollire un po’ tutta questa tensione che mi sento addosso, con me ci sono anche Mechi e Cande che sta per morire a quanto pare, è seduta su una panchina e si tiene la testa tra le mani, ha il fiatone ed è rossa paonazza. Quando arriviamo ad una fontanella ci si butta sotto come per lavarsi, << Cande fai piano >> la rimprovera Mechi ridendo, << Si, si >> dice lei ancora con la faccia sotto l’acqua, mi sto guardando in giro e poi vedo Jorge seduto nel prato con una ragazza, una fitta allo stomaco si insinua dentro di me, vederlo li che ride e scherza con una altra ragazza mi dà un senso di fastidio ma devo accettarlo, sono stata io a scegliere di provare questa cosa, devo solo abituarmi al fatto che Jorge non è solo mio come io non sono solo sua, devo pensare che anche io posso uscire con altri ragazzi e che posso divertirmi. Questa sera voglio stare tranquilla, non mi va di pensare a Jorge, anche se in realtà è il mio unico pensiero. Il giorno dopo mentre sono al bar sento Mechi urlare, << Oddio >> dice e si volta a guardarmi << Sei tu quella >> alzo lo sguardo su uno dei televisori appesi e vedo che stanno trasmettendo il video in cui ho preso parte, tanti mi riconoscono e si voltano a guardarmi stupiti, Lodo è senza parole, i ragazzi mi danno delle pacche sulla schiena e Jorge mi sorride dolcemente, << Wow >> esclama Cande << E’ fantastico >> dice, alcuni dentro al bar iniziano ad applaudirmi altri no, hanno ancora dei pregiudizi su di me. Dopo tutto quel momento di imbarazzo mi dirigo verso l’insegnate di danza classica che mi deve dire delle cose, << Ehi >> sento qualcuno chiamarmi, quando mi volto un bel ragazzo biondiccio con gl’occhi grigi mi ferma, << Sei Martina vero? >> dice << Ti ho vista nel video, sei fantastica >> sembra che dica la verità, << volevo chiederti se ti va sabato possiamo stare insieme alla festa del campus >> chiede imbarazzato, io ci rifletto su un attimo, infondo non è una brutta idea almeno potrò distrarmi da Jorge che avrà intorno tante di quelle ragazze che non potrei nemmeno contarle, << Ok >> rispondo, << Fantastico davvero >> dice e poi fa retrofronte e se ne va con un sorriso stampato in faccia << Ah io sono Francesco >> dice poi girandosi verso di me. Non potevo credere che un ragazzo mi abbia chiesto di uscire, si stanno abituando a me e stanno capendo il mio talento e non posso essere altro che felice.

<< Quindi stasera hai un accompagnatore >> sorride maliziosa Lodo, << Si >> rispondo mentre mi sto preparano nella mia camera, Lodo è già pronta, indossa un tubino blu scuro con delle scarpe nere e alte, i capelli mossi e le labbra rosso fuoco, << Ho sempre creduto che ti saresti messa con Jorge >> parla Mechi entrando in camera mia dopo essersi preparata, a quelle parole spalanco gl’occhi, << C-cosa? No! >> dico, << Lo pensavo soltanto >> dice << Ma sono contenta per te, speriamo sia un bravo ragazzo >>. Più guardo Mechi e più mi sembra bella, indossa un vestitino bianco e morbido, ha i capelli tutti spostati da un lato a boccoli e le labbra di un rosso scuro, << Prestami il tuo rossetto >> la guardo per cambiare discorso e lei esce dalla mia stanza per andare a prenderlo nella sua, << Lodo c’è qua Diego >> dice Cande affacciandosi alla porta, lei sorridente va dal suo amato. Cande porta un vestito floreale molto bello e ha una corona di fiori in testa sui suoi capelli rossi tutti mossi, << Stai da dio con quel vestito >> dice guardandomi, Machi arriva con il rossetto e io me lo metto, << Allora come sto? >> chiedo quando ho finito di prepararmi. Ho lasciato i capelli lisci che mi cadono sulle spalle, ho un vestito nero con una gonna a ruota e sopra ha uno scollo esagerato con una retina vedo non vedo e ai piedi della scarpe altissime con il Plateau, << Sei stupenda >> esclama Mechi << Pronta per lasciare a bocca aperta quel ragazzo >> e sorride. Dopo un quarto d’ora Francesco bussa alla porta, << Sei bellissima >> dice, << Grazie >> rispondo io in imbarazzo, anche se speravo che questo pensiero fosse di Jorge, gli faccio conoscere le ragazze e poi ci dirigiamo al piano di sopra dei dormitori dove si svolge la festa. Entriamo in una camera allestita apposta per la festa, ci sono varie camere aperte con ognuna dei tavoli dove prendere da bere e da mangiare e ognuna aveva un tema diverso, è molto bella come festa e ben fatta, da lontano vedo Jorge che si avvicina, << Ciao >> dice guardando me e poi Francesco, << Ciao >> rispondo io << Francesco lui e Jorge >> dico e loro si presentano, l’atteggiamento di Jorge cambia, << io vado >> dice un po’ freddamente e scompare tra la folla. << Balliamo >> chiede il mio accompagnatore e io faccio di sì con il capo e ci buttiamo in mezzo alla folla a ballare. Sento gl’occhi di Jorge su di me anche se io non vedo lui, mi sto divertendo ma in realtà dentro di me penso che vorrei essere con Jorge, ballare e ridere con lui. Dopo un oretta che è iniziata la festa vedo Jorge ballare con una ragazza bellissima e un po’ mi intristisco, Francesco mi porta da bere e ci uniamo alle ragazze che stanno discutendo, << Perché hai bevuto dal mio bicchiere, ora me ne vai a prendere un altro >> dice Lodo a Cande, << Non fare così >> gli risponde quest’ultima << Avevo sete e non mi andava di andare a prendere da bere ma ora vado ok? >>, Cande afferra il bicchiere e se ne va con Ruggero che se la ride. << Allora tutto bene? >> chiede Mechi, << Si benissimo >> rispondo, << Non mi sembri molto contenta >> e mi guarda in un modo strano, << Si invece >> rispondo io. In realtà non so nemmeno io come sto, ho deciso io di fare questa cosa con Jorge e ora mi si sta torcendo contro? Saranno l’una di notte quando Francesco va un attimo dai suoi amici a salutarli, sento qualcuno afferrarmi la mano e trascinarmi in una camera vuota, << Mi spieghi cosa ci fai qui con quello? >> domanda Jorge, << Mi ha accompagnato, mi ha chiesto di uscire e ho accettato >> alzo le spalle, << E’ uno stupido >>, << Non offenderlo >> ribatto io << La maggior parte delle ragazze con cui stai tu sono stupide >> ribatto io, << Tu di meriti di meglio >> borbotta lui, << Anche tu >> rispondo io, << Non dire cazzate Martina e poi non puoi uscire con quello >>, << Non sei nessuno per dirmi con chi devo uscire o no >>, dentro di me mi domando se fosse geloso o volesse solo allontanarmi da lui perché davvero è uno stupido. << Vieni con me >> mi prende per mano lui, << No, sono qua con Francesco, non lo lascio qua da solo >> rispondo, << Martina vieni con me >> dice con un tono più sensuale che mi fa partire una sensazione di piacere in tutto il corpo e io lo seguo. << Dove andiamo? >> chiedo, << Nel mio appartamento >> risponde lui salendo in macchina, << Perché? >>, << Perché ho voglia di passare un po’ di tempo con te >> dice lui. Quando arriviamo e apre la porta io sono alquanto agitata, << Cosa vuoi fare? >> mi domanda, so benissimo cosa vorrei fare con lui e questa sensazione non mi lascia in pace e io non resisto più. Mi avvicino a lui che si è appoggiato al tavolo da biliardo e lo bacio, in modo sensuale e passionale, << Non è facile resisterti >> dice lui quando mi stacco della sue labbra e poi lo ribacio di nuovo, << Martina mi fai impazzire così, non lamentarti se poi non rispondo delle mie azioni >> ridacchia, sono talmente presa da questa sensazione di voglia che ho di lui che non mi importa, inizio a dargli dei piccoli baci sul collo e gli afferro il bordo della maglietta in quel momento una luce di desiderio si accende nei suoi occhi.
 

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Capitolo 19
*** Non Fa Per Me. ***


Non Fa Per Me.
 
Gli sfilo dolcemente la maglietta e lui mi guarda dritto negl’occhi, così intensamente che quasi non riesco a respirare. Lo desidero più di qualsiasi cosa al mondo, più di un bambino che vuole il suo dolce preferito. Lui mi mette le mani intorno alla testa e inizia a baciarmi, ancora e ancora, non so se sia l’alcool che ho in circolazione, anche se ho bevuto poco, ma lo voglio qui e in questo momento. Lui mi solleva e io gli metto le gambe intorno alla vita, lo sento sorridere sulle mie labbra, mi sembra felice quanto lo sono io, si volta e mi fa sedere sul tavolo da biliardo, mi guarda dolcemente e poi sorride ancora, io lo attiro verso di me e ricomincio a baciarlo dolcemente, teneri e lenti baci che a quanto pare lo fanno impazzire. << Martina >> sorride lui << Mi stai mandando fuori controllo >> dice, lentamente inizio a slacciargli i pantaloni e lui mi fissa con quell’ardente voglia di me che mi manda fuori di testa, come fa a farmi quest’effetto, non è solo per la sua bellezza è tutto l’insieme che mi fa impazzire. Lui si morde il labbro e inizia a respirare lentamente, velocemente mi solleva e mi porta in camera da letto mentre continuiamo a baciarci, lenti e sensuali baci che mi fanno rabbrividire. Piano mi appoggia sul letto e mi fa una carezza sul viso che mi fa venire i brividi, delicatamente abbassa la cerniera del mio vestito mentre continua a sorridermi e a darmi teneri baci sul collo e sulla spalla, molto piano me lo fa scivolare giù. Ha quella luce negl’occhi che mi fa sentire potente, so che sono io a fargli quell’effetto e che sta bruciando di desiderio, in un lampo si posa sulla mie labbra e iniziamo a baciarci in un modo passionale e ci lasciamo andare, siamo solo noi due nel nostro piccolo angolo del mondo. Che nottata fantastica, Jorge è appisolato in parte a me con la testa appoggiata sul mio petto e con un braccio che mi avvolge, meno male che c’è il lenzuolo che mi copre perché non so se vorrei che Jorge mi vedesse nuda, cioè un po’ mi imbarazza questa cosa. Lo guardo e più lo guardo più mi piace, ha i capelli tutti sudati e spettinati il che lo rende ancora più sexy di quanto lo sia già di suo, Jorge dopo il sesso è uno spettacolo della natura. Sul mio corpo è ancora come se sentissi le sue carezze, è stato così dolce ma anche così passionale che non so se riuscirò mai a fare a meno di lui, ricomincio a pensare che comunque tra noi non c’è nulla se non una relazione aperta, inizio a realizzare che forse dovevo trattenermi, questo mi ha fatto avvicinare ancora di più a lui e non è un bene. Ho anche lasciato solo Francesco, me ne sono andata così senza dire nulla perché sono una scema ipnotizzata da Jorge. Quando apro gl’occhi è mattina, devo essermi addormentata mentre pensavo a tutto quello che è successo, Jorge è ancora avvinghiato a me ed è la prima volta che è lui a starmi addosso mentre dormiamo perché di solito sono io, lentamente mi sposto ma lui ha già gl’occhi aperti. Mi alzo e ho il lenzuolo tutto intorno al mio corpo per coprirmi, lo osservo dal lato del letto e lui mi guarda confuso, << Dove vai? >> chiede, << Io devo andare via >> dico nervosa cercando di raccogliere i miei vestiti, lui si avvicina al bordo del letto e mi afferra una mano, << Ehi che hai? >> chiede guardandomi, << Abbiamo fatto una stupidata, Io ho fatto una stupidata >> dico, lo vedo guardarmi confuso, << E’ stata una nottata fantastica, ma io non sono così Jorge, mi dispiace io ci ho provato ma per me è difficile >>, << Cosa è difficile? >> chiede lui sedendosi sul letto, << Io non faccio sesso con uno con cui non sto e tutta questa storia della relazione aperta non fa per me ok? >> sono senza fiato, devo finire questa cosa prima che io ci rimanga troppo male anche se credo sia già troppo tardi perché a pensare di smettere questa cosa con lui mi viene una fitta al cuore, << Non posso venire a letto con te se poi ti vedo in giro con altre ragazze e non è colpa tua, non te ne faccio una colpa, io sapevo a cosa andavo incontro, ci ho provato ma non riesco, non fa per me >> , lo vedo fissarmi e sembra che abbia appena ricevuto la più brutta notizia della sua vita, << Mi dispiace >> dico a bassa voce e esco dalla camera da letto e mi rivesto. Quando esco dall’appartamento mi appoggio alla porta, come se fosse un ultimo saluto a tutto ciò. Ora devo concentrarmi e dimenticare, anche se sento ancora la sensazione di tutti i suoi baci ovunque nel mio corpo, se potessi tornerei lì dentro per baciarlo e accarezzarlo di nuovo ma non posso, questa cosa fa star male me e io non ne posso più di star male, eppure per lui farei di tutto. Mi scrollo la testa da questi pensieri e mi avvio al dormitorio a piedi anche se ci vorrà almeno una mezz’oretta, ma almeno ho il tempo di sbollire tutto quello che provo dentro di me, tutto quello che ho nel mio cuore.

Quando torno nel mio alloggio non c’è nessuno, a quanto pare stanno tutte dormendo, entro in camera mia e mi spoglio per mettermi comoda, infilo dei pantaloni della tuta e sopra un top corto. Vado in cucina e inizio a preparare la colazione, ad un certo punto Diego esce dalla camera di Lodo e io lo guardo stranita, << Buongiorno >> lui non mi ha notata perché sta ancora dormendo in piedi, si stropiccia un po’ gl’occhi << Buongiorno >> risponde << Per caso sai che fine abbia fatto Jorge? >> chiede poi, << No >> rispondo seccamente << Avrà trovato qualche ragazza alla festa e sarà da qualche parte con lei allora >> sorride lui, io lo assecondo per non fargli capire che la ragazza in questione sono io. Lodo esce dalla sua camera, << Come mai sei tornata all’alloggio così presto ieri? >> chiede, io non capisco e poi intuisco che hanno creduto che io sono ritornata qua a dormire, << Non volevamo disturbarti quando siamo tornate spero che non abbiamo fatto troppo casino >> continua lei, << No, no per niente non vi ho nemmeno sentito >>. Poco dopo arrivano tutti gl’altri che a quanto pare hanno tutti dormito qui, << Come è finita con Francesco? >> chiede Cande, << Non credo che uscirò ancora con lui, non mi piace poi così tanto >> rispondo io, << Anche secondo me non è il tipo giusto per te >> borbotta Mechi con gl’occhi ancora chiusi mentre mangia la sua colazione, << Comunque grazie Tini è squisita >> dice Xabi che sti sta divorando ogni cosa presente sul tavolo. << Qualcuno chiami Jorge e lo avverta che siamo qui >> dice Ruggero e Diego prende il telefono e lo chiama. Dopo mezz’ora fa capolino nell’appartamento e saluta tutti anche me che sono completamente in imbarazzo, fino a poche ore fa ero in un letto con lui. << Allora? Eri con una ragazza stanotte? Non ti abbiamo più visto alla festa >> chiede Xabi, << Si >> risponde lui e con la coda dell’occhio mi guarda, << E chi è? >>, << Non la conoscete >> risponde lui sorridendo. << Ci hai dato dentro ah amico? >> ridacchia Diego << Lo sappiamo benissimo come sei >>, io sono profondamente imbarazzata. << Ehi tutto ok? >> chiede Mechi che si è avvicinata a me mentre pulisco le stoviglie che abbiamo usato per fare colazione, << Si tutto ok! >> la guardo faccio un gran respiro << No non è vero, non è tutto ok >> ammetto poi e Mechi mi guarda confusa, << Cosa non va bene? >> domanda, << Niente Mechi, non preoccuparti non è una cosa grave >> e mi avvio in camera mia e mi ci chiudo dentro sotto gl’occhi di Jorge che mi guardano. Il pomeriggio esco per andare al Rouge e quando esco dalla porta Francesco è li davanti che stava per bussare, << Ciao >> dice con un piccolo sorriso, << Ciao >> dico un po’ dispiaciuta, << Mi dispiace per ieri ma ho avuto un contrattempo >>, << Non preoccuparti >> risponde lui, io gli sorrido grata per non essersi arrabbiato con me, << Ti va di uscire ancora? >> domanda un po’ imbarazzato, << Io non credo, mi dispiace tu sei un ragazzo eccezionale ma io ho un po’ di problemi da risolvere >>, << Ehi non preoccuparti >> dice lui << Sai dove trovarmi >> esclama mentre se ne va. Quando arrivo al Rouge Hanna e Rachel sono già sul palco a provare, << Ehi che è successo sembri uno zombie >> esclama Hanna con una faccia buffa, << Ho fatto una cazzata >> dico guardando le mie amiche, << Che ti è successo? >> domanda Rachel, io inizio a raccontargli che ho provato ad avere una relazione aperta con Jorge, << E poi ci sono andata a letto! >> dico facendo un gran sospiro, loro rimangono a bocca aperta, << Ed è bravo? >> domanda Hanna maliziosa, << Ti sembra il caso? >> gli dice Rachel, << Volevo solo saperlo, anche se sono sicura di sì, hai una faccia soddisfatta >> io la guardo stranita e scuoto il capo, << Quanto sei scema >> gli dico e poi mi metto a ridere, << Inizia a raccontarci cosa è successo dopo, poi passiamo alle domande di curiosità di Hanna >> dice Rachel seria. Dopo una bella chiacchierata con loro capisco che forse ho fatto la cosa giusta lasciar perdere questa cosa, perché potrebbe portarmi solo del male, anche se a stare a sentire Hanna non sarei resistita molto nel ritornare a letto con lui perché dice che io sono pazza di Jorge, in tutti i sensi soprattutto dopo averci fatto sesso. Sto tornando in accademia e sono esausta, da lontano mi sembra di aver visto Andres, l’ex ragazzo di mia zia, non so se è stata un allucinazione o se ci fosse davvero, o magari era solo qualcuno che gli somigliava, so solo che il mio cuore ha iniziato a battere velocemente. Cammino veloce e arrivo all’accademia dove incontro Ilaria che parla al telefono in un modo abbastanza sospetto, entro nei dormitori e vado nel mio alloggio e ci trovo dentro Jorge che guarda la tv, << Dove sono gl’altri? >> chiedo, << Stanno arrivando >> ribatte lui << Sai io non ho una ragazza e non mi andava di fare quello di troppo così ho deciso di stare qua ad aspettarli >>, lui mi sta fissando negl’occhi e io non posso fare a meno di ripensare alla nostra nottata, lui si alza dal divano, viene verso di me e io deglutisco sonoramente, << Stai tranquilla Tini, lo sai che non farei mai nulla senza il tuo consenso >>, io faccio un passo indietro.

<< Perché fai così? >> domanda lui << Ti avvicini a me e poi mi respingi, lo fai ogni volta >>, << E’ difficile per me relazionare con le persone senza provare nulla, io non sono come te Jorge >> dico tutto d’un fiato, << Anche io sono una persona Martina e non pensare che non sia in grado di provare qualcosa >>, << Il problema è che tu non provi nulla e non te ne faccio una colpa, solo che insieme non funzioniamo >> gli dico. La porta si spalanca e tutti i nostri amici entrano e noi ci allontaniamo velocemente, << Tutti bene ragazzi? >> chiede Lodo bloccandosi sulla porta, << Si, bene >> dico un po’ freddamente, << Non ditemi che state litigando di nuovo? >> borbotta Mechi con uno sguardo severo, << No >> risponde Jorge che torna a sedersi sul divano, << Siete proprio strani >> esclama Diego e Lodo gli dà una gomitata, << E’ vero >> ribatte lui guardandola, << Ok ma tienitelo per te >>. Il giorno dopo andiamo a lezione e le ragazze non fanno altro che tormentarmi per sapere perché ho litigato con Jorge, << Vi ho già detto mille volte che non abbiamo litigato >> dico nervosa perché sarà da ore che lo ripeto, << Allora si può sapere che avete sempre voi due? Un giorno andate d’amore e d’accordo un altro vi scannate! >> afferma Cande, << E’ che siamo opposti quindi non andiamo d’accordo tutto qui >>, << Io non ci credo c’è qualcosa che puzza! >> esclama Mechi, << Mechi non c’è nulla davvero >> dico convincente per farla smettere, << Io comunque indagherò >>, mi arrendo, non c’è nulla da fare quando si mette in testa una cosa nessuno la ferma. Quando arriviamo davanti all’aula in un corridoio vedo Jorge che parla con Ilaria, mi nota anche lui e io velocemente entro per fare lezione. Non ho fatto altro che pensare al perché ci stesse parlando, mi aveva detto che per lui era morta. Sto andando al bar e Jorge compare davanti a me, << Dobbiamo parlare >> dice, << Non c’è nulla da dire >> rispondo severa, << Io stavo solo parlando con… >>, << Non mi interessa >> dico prima che finisca di parlare, << Si invece che ti interessa >> mi afferra le spalle con le mani << Mi ha solo detto che sta andando da un terapista a parlare dei suoi problemi e basta >> continua lui, << E ancora non mi interessa >> gli dico, << Sei impossibile >> risponde, << Tranquillo nel week end vado da Mindy quindi puoi stare sereno! >> lo sorpasso lasciandolo li senza parole. Quando sono da Mindy mi rilasso, preparo il pranzo, pulisco, riordino, cose normali che mi fanno sentire a casa, anche se ormai reputo casa mia anche l’alloggio al campus, ma qua è come tornare a non avere problemi. << Tutto bene tesoro? >> domanda Mindy appena ritorna dal Rouge, << Si benissimo, sono contenta di essere qua >> gli dico, << Puoi invitare i tuoi amici se vuoi >>, << Lo so, ma mi va di stare un po’ da sola con me stessa >> le sorrido e lei ricambia. << Sei innamorata? >> dice ad un tratto, << Come scusa? >> mi giro a guardarla, << Sei innamorata! >> esclama lei, << No, perché dici questo? >>, << Perché è così lo vedo >> dice con un sorriso, << Ti sbagli >> e ridacchio anche se in realtà questa situazione mi innervosisce, << Non devi nasconderlo a me e poi non puoi perché io lo capisco, capisco tutto solo guardandoti quindi non mentire >> e esce dalla cucina per andare a farsi un bagno caldo. Io sono senza parole e mi appoggio al tavolo prendendomi la testa fra le mani, come sono finita in questa situazione? Come posso essermi innamorata di uno così? All’inizio lo vedevo solo come un riccone presuntuoso, come sono finita a provare queste cose per lui? E’ il secondo giorno che sono da Mindy e lei non ha più toccato l’argomento, è sera e lei bussa alla porta della mia camera, << Io vado al Rouge >> dice << Ok >> rispondo e se ne va. Vado in salotto a guardare un po’ di tv e a rilassarmi, guardo la foto sul tavolino in parte al divano dei miei genitori e accarezzo la fotografia facendo un piccolo sorriso, cosa direbbe mia madre se fosse qui e io sarei in questa situazione? Quale sarebbe la sua soluzione a tutto questo? Qualcuno bussa alla porta e mi distrae dai miei pensieri, << Arrivo >> urlo e mi avvicino alla porta e la apro. Rimango stupita nel vedere Jorge davanti a me che mi guarda, << Cosa ci fai qui? >> chiedo e lui entra in casa, << Dobbiamo parlare! >> dice nervoso, << Si può sapere che ti prende? >>, lui mi fissa e poi mi bacia, vorrei staccarmi da lui, allontanarmi, ma qualcosa dentro di me mi dice di non farlo. Quando si allontana mi guarda dritto negl’occhi, << Jorge ti ho già detto che… >>, << No, fermati non dire nulla >> e fa un gran sospiro, << Ora parlo io >>.  Io lo guardo confusa e lui sta zitto poi lentamente si fa coraggio e inizia a parlare, << Io credo di voler stare con te! >> dice tutto d’un fiato, io lo guardo stupita da quelle parole << Credi? >> dico poi, << No, no io voglio stare con te >> e mi indica con la mano come se nemmeno lui ci credesse davvero, << Voglio stare insieme a te per davvero, solo ed esclusivamente con te! >>.
 

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Capitolo 20
*** Voglio Te. ( Jorge Blanco) ***


Voglio Te (Jorge Blanco)
 
La fisso negl’occhi, quando quella mattina mi ha detto che lei non poteva stare con me perché non era il tipo da relazioni aperte è come se qualcuno mi avesse dato una coltellata, << Vuoi stare con me? >> domanda lei guardandomi stupita, << Si stare con te, dormire e svegliarmi con te, pranzare con te, ridere con te, io voglio fare tutto con te >> rispondo io guardandola. Come poteva essere così bella, come poteva farmi provare queste cose che a me sono sconosciute, << Jorge io non credo che tu sappia quello che dici! >> parla lei andandosi a sedere sul divano e io la seguo, << Si che lo so, VOGLIO TE >> dico convincente, << Tu… non so cosa mi hai fatto, è solo che nella mia testa ci sei solo tu, non riesco a pensare ad altro >>. Lei mi guarda come se fossi un pazzo, << Ho bisogno di te >> dico abbassando la voce, << Perché? perché io? >> chiede lei, << Perché tu non sei come tutte le altre, tu sei unica al mondo Martina e io non riesco a fare a meno di tenerti nel mio cuore, voglio sempre saperti al sicuro, voglio proteggerti e voglio vederti sempre felice e io non ho mai provato queste cose >>, mi metto una mano tra i capelli perché sto per impazzire, mi volto a guardarla e poi la bacio. So che lei prova qualcosa per me, so che ci tiene e lo sento ogni volta che le mie labbra toccano le sue, queste morbide e sensuali labbra che mi fanno andare in paradiso. Lei ricambia il mio bacio e poi mi guarda, << Sei sicuro di voler stare con me? >> chiede lei, << Credo di non essere mai stato così sicuro in tutta la mia vita >> rispondo sorridendole. Non so descrivere le emozioni che sto provando in questo momento, questa ragazza riesce a farmi impazzire in tutti i sensi eppure ormai non riesco ad immaginare la mia vita senza di lei, << Vado nel mio appartamento >> dico << Vieni con me? >>, lei mi guarda confusa, << Martina per favore vieni con me, voglio passare il mio tempo insieme a te >>, << Ok >> risponde e mi fa un sorriso << Prendo un po’ di vestiti e lascio un biglietto a Mindy >>, << Non ti servono molti vestiti >> sorrido malizioso e gli faccio l’occhiolino, << Non fare lo scemo Jorge >> dice lei ridacchiando. Finalmente siamo nel mio appartamento e averla qua con me mi rende felice come non lo sono mai stato. << Che vuoi fare? >> domando, << Giochiamo a biliardo >> mi guarda maliziosa, << Perché quella faccia? >> dico avvicinandomi a lei e gli metto le mani in vita, questa vicinanza mi rende nervoso perché ho paura di sbagliare con lei e che mi lasci qui da solo, << Perché se vinco io facciamo quello che voglio io, se vinci tu facciamo quello che vuoi tu >> dice ridacchiando, mi mette le mani intorno al collo e lentamente mi dà un piccolo e sensuale bacio sulle labbra, << Fai la brava se no saltiamo direttamente la partita e facciamo quello che voglio io >> ridacchio e lei sorride, mi piace vederla felice e sapere che sta sorridendo grazie a me mi fa sentire bene, << Dai giochiamo >> dice avvicinandosi al tavolo, << Pronta a perdere? >> chiedo scherzosamente, << Non ci conterei troppo >> dice convinta. Mentre giochiamo lei ogni tanto si avvicina me e mi dà dei piccoli baci, una cosa così semplice e naturale, vederla come la mia ragazza non mi fa uno strano effetto come un tempo quando non mi andava di avere relazioni serie perché mi faceva strano, con lei è tutto più spontaneo ed è bellissimo. << Ti ho fatto vincere >> dico guardandola dopo che mi ha battuto, << Sei un bugiardo, ammetti che sono brava >> dice ridendo, << Non dirlo a nessuno >> la minaccio io, << Il tuo segreto è al sicuro con me >> dice lentamente avvicinandosi a me, mi mette le mani intorno al collo e io la cingo alla vita, mi guarda intensamente e poi inizia a darmi dei piccoli baci ovunque sul viso, io non posso fare a meno di sorridere. << Allora cosa vuoi fare? >> chiedo << Hai vinto quindi tocca a te scegliere >>, lei ha uno sguardo malizioso e poi mi bacia, in un modo così sensuale che nella mia mente si accende subito il desiderio di lei e non riesco più a frenarlo. La prendo in braccio come una principessa e la porto in camera, la lancio sul letto e lei ridacchia. Lentamente salgo sul letto strisciando sopra di lei e gli blocco le mani sopra la testa, << Ora cosa fai? >> sorrido, << Non è valido così non riesco a liberarmi >> dice agitandosi per cercare di farmi mollare la presa, << Almeno dammi un bacio >> esclama con gl’occhioni dolci e io mi avvicino per darglielo, quando poso le mie labbra sulle sue, lei mi morde, << Ahi >> dico lasciandola, << Visto che sono riuscita >> ride e poi la situazione si ribalta, lei si mette a cavalcioni su di me e mi guarda dall’alto e io non resisto più.
 
Si abbassa e inizia a baciarmi, prima sulle labbra e poi il mento, il collo andando sempre più giù. Mi solleva la maglietta e mi dà dei piccoli baci sul petto e sulla pancia, << Martina >> dico quasi ansimando << Mi vuoi far morire? >> dico alzando la testa per guardarla, << No però impazzire sì! >> dice ridacchiando e poi torna a darmi quei piccoli baci. Non riesco più, tutto questo mi sta mandando fuori di testa, così la ribalto e lei torna di nuovo sotto, << Uffa mi stavo divertendo >> afferma, << Ora tocca a me cara Tini, Occhio per occhio >> gli dico e inizio a fare il suo stesso gioco, mi tolgo la maglietta e poi alzo la sua per dargli dei piccoli e dolci baci sulla pancia e vicino al bordo dei suoi Jeans. Mentre la bacio inizio anche ad accarezzarla, la mia mano scivola dal suo ginocchio fino a salire su alla sua coscia e sento che ha i brividi, sapere che gli faccio lo stesso effetto che lei ha su di me mi rende felice, delicatamente gli slaccio i pantaloncini e lei si alza a sedere, si mette seduta su di me, gli sfilo la maglietta e poi gli slaccio il reggiseno, ho la mano sulla sua schiena e la riempio di dolci carezze, ha la pelle morbida e di un profumo che mi manda in tilt il cervello. Gli do dei bacetti sulla spalla e sul collo mentre lei tiene appoggiata la testa sulla mia spalla e si rilassa. Un momento magico, averla qui tra le mie braccia e sentirla lasciarsi andare e fidarsi di me non è da poco, lei che di me non si fidava ora è qua con me e in più mi vuole, cosa ho fatto per meritarmela? Poco dopo inizia a guardarmi e mi bacia in un modo coinvolgente e inizia a slacciarmi i pantaloni e poi me li toglie e lentamente entriamo nel nostro mondo d’amore. Non avrei mai creduto di essere in grado di fare l’amore con una persone eppure con lei l’ho fatto, la guardo mentre dorme serena nel mio letto, indossa una mia maglietta, io sono sul fianco e la guardo mentre le accarezzo il viso e lei ogni tanto fa dei piccoli sorrisetti, posso dire di essere felice? Sono la persona più felice di questo mondo e vorrei dirlo a chiunque, mostrare al mondo che grazie a questa ragazza riesco a vivere a pieno la mia vita, che mi fa provare qualcosa che non avevo mai provato prima, è unica ed eccezionale. Nel sonno si muove e si accoccola a me sul mio petto, gli do un piccolo bacio sulla nuca e mentre la accarezzo mi addormento. Quando mi sveglio sono solo, i pensieri più brutti invadono la mia mente, non vederla qui in parte a me mi fa agitare, devo aver dormito come un angioletto perché io di solito sento qualsiasi movimento ma questa volta stavo così bene che devo aver dormito profondamente. Ho paura che se ne sia andata, che si sia pentita un'altra volta. Mi alzo e mi infilo i pantaloni della tuta e esco dalla camera, quando arrivo in salotto la vedo in cucina intenta a preparare la colazione, << Buongiorno >> dice lei con un gran sorriso e saltellando viene verso di me dandomi un gran abbraccio e poi mi posa le sue morbide labbra sulle mie, << Il risveglio più bello del mondo >> gli dico felice dopo che tutta quell’ansia se ne è andata, lei mi sorride e poi torna verso la cucina, << Non dovevi prepararla tu la colazione, dovevi far fare a me >>, << Volevo farlo io >> dice alzando le spalle. Dopo aver fatto colazione ci sediamo sul divano e guardiamo uno stupido programma anche se io più che guardare la tv guardo lei, << Che hai da guardarmi? >> chiede, << Sei troppo bella >> gli rispondo e lei sorride e io mi avvicino per baciarla, bacerei ogni sorriso che mi fa perché l’effetto che fa su di me è veramente forte. Qualcuno bussa alla mia porta e mi alzo per andare ad aprire, << Ciao >> dice Ilaria davanti alla porta, << Posso entrare? >> chiede, lei non vede Martina perché il muro in parte alla porta non gli permette di vederla, ma so che Martina sta ascoltando tutto, << No, non puoi >> rispondo, << Non fare così Jorge >> dice lei facendo un passo per entrare e io la blocco, << Ti ho detto di no >>, << Devo parlarti >> dice appoggiandomi una mano sul petto nudo e io gliela scanso subito, << Non mi interessa >> borbotto, << Il mio terapista mi ha detto di parlare con te dei miei problemi >> alza le spalle lei << Quini tu parli con me Blanco e non si sa mai magari va a finire bene >> dice maliziosa, << A me non interessa ascoltarti e di al tuo terapista che tu per me sei morta quindi non posso starti a sentire >> e gli richiudo la porta in faccia. Mentre torno da Martina bussa di nuovo, << Jorge apri >> la sento urlare, vedo Martina alzarsi dal divano in tutta la sua bellezza con addosso ancora solo la mia maglietta, mi passa in parte mi guarda mele e poi apre la porta, << Ti ha detto che non vuole parlarti, l’hai sentito o devo spiegartelo io? >> dice lei abbastanza cattiva e Ilaria rimane a bocca aperta vedendola li mezza nuda in casa mia, << Te ne pentirai Jorge per stare con lei, cadrai in basso, anzi no ci sei già caduto >> dice, << Bene allora ciao >> parla Martina chiudendo la porta e tornando a sedersi sul divano e io mi metto in parte a lei. << Tutto ok? >> chiedo, << Si > risponde seccamente, << Sicura? >> dico sapendo già che qualcosa non va, << Si può sapere che cosa vuole quella ancora da te, e si può fottere il suo terapista lei ti deve stare lontana >>, io la guardo stupito, << E’ a te che deve stare lontana perché è a te che ha fatto del male >> gli rispondo io, << Si ma lei non deve parlarti, toccarti o guardarti >> ribatte Martina in preda a una crisi di rabbia, << Non mi interessa di lei, mi sembra di avertelo già spiegato >>, << Si ma lei ti cerca continuamente >> risponde, << Sei gelosa? >> chiedo con un sorriso, << No >> ribatte, << SI invece >>, lei fa spallucce e io inizio a ridere << Mi piaci gelosa >>, << Non prendermi in giro vorrei vedere te al mio posto >>, << Io sono geloso di te Martina, potrei perfino uccidere per tenerti lontano tutti quei ragazzacci che ci provano con te >>, lei mi guarda stupita e poi mi salta addosso facendomi sdraiare sul divano, << Quindi sei geloso Blanco! >> dice sorridendo e guardandomi dritta negl’occhi, << Si molto >> rispondo e lei mi dà un bacio. La sollevo e la porto nel bagno, << Non devo fare la pipì >> dice con una faccia buffa, io rido << quanto sei sciocca >> continuo a ridere io, << Mi piace vederti ridere >> dice seriamente e le do un bacio, << Un bell’idromassaggio insieme per far sbollire la tua gelosia >> gli dico in modo sensuale e gli sfilo la maglietta mentre mi guarda con gl’occhi pieni di desiderio.
 
<< Io amo questa casa >> dice uscendo dal bagno dopo aver fatto l’idromassaggio, << Dovresti amare me non la casa >> ribatto io sorridente, << Io amo questa casa >> ripete e inizia a ridacchiare. << Allora cosa vuoi fare? Abbiamo tutto il pomeriggio a tua disposizione >> gli dico, << Voglio stare qua con te >> dice abbracciandomi e io la ricambio, << Martina sei insaziabile >> la prendo in giro e lei scioglie l’abbraccio e mi guarda con una buffa faccia, << Quanto sei stupido? >> chiede << E comunque sei tu quello insaziabile >> risponde, << Chi ha iniziato ieri sera? Chi ha iniziato prima nella vasca? TU! >> gli dico indicandola, << Si ma per colpa tua >> risponde lei sedendosi sul divano, << Colpa mia? >> la guardo stranito andando a sedermi in parte a lei, << Si sei tu che scateni i miei sensi più profondi >>, << Quindi è colpa mia se tu non mi resisti >> lei fa cenno di si con la testa e io la stringo a me ridendo. Sto passando il più bel pomeriggio della mia vita, ridiamo, scherziamo e lei non ha smesso un attimo di sorridere e vederla sorridere così mi rende felice, abbiamo guardato un film comico e ci siamo dati un sacco di baci e fatti un sacco di carezze, non avrei mai pensato che stare con una persona fosse così bello, averla vicino, sentirla vicino, doveva arrivare lei per farmelo capire, per farmi capire che anche io posso provare qualcosa, stare con lei è semplicemente magnifico. << Quando lo diremo agl’altri? >> chiedo, << Quando vuoi >> risponde lei << Anche se dovrò sorbirmi un sacco di domande >> ridacchia, << Mi dispiace per te >> gli sorrido io, << Io le adoro, ma questo le farà andare fuori di testa siccome è da mesi che vogliono questo >>, io la guardo confuso << In che senso? >>, << Continuavano a dirmi che dovevamo stare insieme >> risponde lei, << Si beh loro sono fatte così ma infondo avevano ragione >>, << Già è vero >> mi sorride, << Ci penseremo domani all’accademia >> dico e poi torniamo a guardare la tv. Preparo la cena e lei mi osserva dal divano appoggiata con le braccia allo schienale, << Martina smettila di guardarmi >> le dico ridendo, << Sei sexy quando cucini >> e mi fa l’occhiolino, << Io sono sempre sexy >> dico scherzosamente, << Beh si è vero >> risponde lei e si alza per venire in cucina con me, << Ti aiuto >> dice abbracciandomi da dietro e io gli do un piccolo bacio sulle labbra. << Tu hai intenzione di tenerti la mia maglietta vero? >> le domando quando stiamo spreparando il tavolo, << Ovvio >> risponde << E’ mia ormai >> dice, io la guardo e alzo un sopracciglio, lascio il piatto sulla mensola in cucina e la afferro per le gambe, la carico sulla mia spalla e la porto in camera, << Jorge >> urla lei << Cosa fai? >>, << Me la paghi >> risponde e inizio a fargli il solletico, << Non lo soffro >> mi guarda lei senza battere ciglio, << Peccato >> rispondo e gli do una cuscinata, << Smettila Jorge >> dice tra le risate, non riesce ad alzarsi perché tengo tutto il mio peso su di le, << Basta, basta >> e fa un segno di arresa. Ha il fiatone per le risate e mi guarda, noto che si sente bene ed è tranquilla con me. Mi avvicino a lei piano e la bacio, << Dopo non dire che sono io >> dice vicino al mio orecchio e io impazzisco ancora di più quando con le dite percorre lentamente il bordo dei miei pantaloncini, << Oh Martina cosa devo fare con te? >> gli sorrido e lei ricambia, toglie le mani e se le mette davanti come per arrendersi, << Ok non ti tocco più >> dice, << Come se potessi resistere >> ridacchio << E per la cronaca puoi toccarmi quanto vuoi, perché io sono tuo >>. 
 

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Capitolo 21
*** Forte Attrazione. ***


Forte attrazione.

<< Tini svegliati che dobbiamo andare all’accademia >> sento la voce di Jorge chiamarmi e lentamente apro gl’occhi, sono ancora in questo letto enorme con lui e non me ne vorrei più andare, << Noooo >> dico aggrappandomi ancor di più a lui, lo sento ridere e poi lo guardo << Voglio stare sempre qua con te >> gli dico e lui fa un enorme sorriso, il più bello che io abbia mai visto, può un ragazzo essere così bello e così perfetto? << Non sai quanto mi piacerebbe tenerti qua con me, ma mia madre è la rettrice dell’accademia non ci metterà neanche due minuti a notare la mia assenza >> afferma lui, << Ok >> gli dico facendo un piccolo broncio, << Torneremo qua insieme ogni volta che vorrai >> continua lui e io gli sorrido, << Vado a preparare la colazione tu intanto vestiti >>. Jorge si alza del letto dandomi un piccolo e dolce bacio sulle labbra, mi alzo in piedi e inizio a vestirmi, infilo la maglietta di Jorge nella mia borsa e vado in cucina. << Wow >> esclamo vedendo il tavolo pieno di cose da mangiare e al centro c’è un vasetto piccolo con un fiore giallo, << Mi vuoi viziare? >> domando io guardandolo, << Voglio solo renderti felice >> risponde lui e io mi sciolgo, vuole vedermi felice e l’unica cosa che mi rende così è lui, << Potrei abituarmici >> dico alzando le spalle. Si avvicina a me e mi dà un bacio, << Vado a vestirmi tu inizia a mangiare >> dice  e mentre se ne va lo trattengo per un braccio e lo faccio tornare da me per dargli un altro bacio. << Martina non fare così che poi sai come va a finire >> dice ridacchiando e mi picchietta un suo dito sul naso, << Ah Jorge pensi sempre a queste cose >> faccio una smorfia e mi passo la lingua sulle labbra, io mi volto per andare a sedermi e lui mi dà una pacca sul sedere << Mangia >> si assicura lui, << Si si mangio >> rispondo io. << Hai rubato la mia maglietta? >> chiede quando torna in salotto, io faccio di no con il capo e continuo a mangiare, lui inclina la testa da un lato e mi guarda perplesso << Si che l’hai presa >> dice ridacchiando e poi la nota dentro la mia borsa e la tira fuori, io faccio spallucce e inizio a ridere << Il mio nuovo pigiama >> dico con due grandi occhioni per fargli compassione lui mi sorride e poi si siede al tavolo. << Allora sei pronta a dire alle altre che stiamo insieme? >> domanda, << NO! >> rispondo io << E non lo farò da sola, ci dovrai essere anche tu >> e lo indico, << Perché? >> chiede, << Perché non voglio sorbirmi tutte quelle domande da sola >> gli rispondo, << Quindi non glielo dirai subito? >> io scuoto il capo << Ok lo faremo insieme >> risponde lui. Quando arriviamo in accademia io entro nel mio alloggio per prendere le cose della lezione, << Eccola qua! >> mi abbraccia Mechi, << Come è andata da Mindy? >> domanda Cande che si sta facendo una coda davanti allo specchio, << Bene >> rispondo io incerta e entro in camera mia seguita da Lodo << Sembri felice >> borbotta lei, << Lo sono >> rispondo, << E a cosa dobbiamo tutta questa felicità? >>, << Lo scoprirete presto >> gli rispondo io e lei rimane perplessa. Dopo essere andate a lezione andiamo al bar a mangiare e Lodo continua a guardarmi male, << Voglio sapere perché sei felice >> borbotta lei, << Ti ho detto di aspettare che lo scoprirai, comunque ci ho riflettuto voglio fare un ballo di gruppo per lo spettacolo di fine anno >> dico per cambiare argomento, << Si mi piace >> ribatte Cande, << Dovrei fare tipo una selezione per i ballerini che vorrai con te >> mi dice Mechi che si sta addentando un pezzo di pizza << Sono in quel periodo non guardatemi così >> continua lei, << Io so già chi ballerà con me >> dico << Voi >>. Loro mi guardano stupite e poco dopo realizzano ciò che ho appena detto e iniziano a urlate, tutti nel bar si voltano a guardarle e loro imbarazzate ritornano a sedersi e a mangiare tranquillamente. Io inizio a ridere << Siete pazze? >> domando, << Siamo solo felici >> risponde Lodo, << Si ma contenetevi >> borbotto io che continuo a mangiare il mio panino. Ilaria è due tavoli più in là del nostro e continua a mandarmi occhiatacce, non capisco cosa voglia da me quella ragazza, ha fatto tutto da sola, ha perso tutto quello che aveva per le sue stupidate non per certo per colpa mia. Sto camminando nel corridoio e penso a Jorge, quanto mi manca, avrei voluto stare tutta la vita in quel letto abbracciata a lui senza nessuno che si intrometta, invece ora sono qua con mille occhi puntati addosso e chissà cosa succederà quando si saprà che stiamo insieme. Lui sarà in grado di sopportare i pregiudizi degl’altri? O si farà prendere dal panico e scapperà via da me perché capirà che non sono all’altezza? Non riesco a fare a meno di pensare a lui a quello che è successo negl’ultimi giorni, averlo accanto cancella la mia infanzia, non penso alle brutte cose ma a quelle belle che potrebbero succedere con lui, a quanto sia persa per lui. Come ho fatto ad arrivare a provare tutto ciò senza nemmeno accorgermi, piano piano mi sono innamorata di lui, senza accorgermene lui è riuscito ad entrare nel mio cuore.

Sto camminando per andare al Rouge, quando giro nel vialetto, lì vicino al cassonetto dello sporco noto una foto attaccata. Quando mi avvicino vedo che la foto ritrae me nel periodo in cui stavo con mia zia, la mia faccia triste ne è la conferma, una bambina senza sorriso e senza voglia di vivere. Chi ha messo questa foto qua? E’ una cosa fatta apposta? O qualcuno mi sta prendendo in giro? Rimango spiazzata, non so a cosa pensare, straccio la foto e la butto nel cassonetto e riprendo a camminare fino all’entrata del Rouge e ho ancora la sensazione che qualcuno mi osservi, mi volto ma nel vicolo non c’è nessuno. Mindy mi saluta affettuosamente, << Dove sei andata sabato sera? >> domanda, << Da Jorge >> gli dico con un sorrido, << Ah >> risponde << Allora va tutto bene? >> chiede con un sorriso, << Benissimo >>, evito di raccontargli della foto per non allarmarla troppo, magari è stato solo uno stupido scherzo. Hanna e Rachel stanno chiacchierando sedute sul palco e io mi avvicino, << Eccola finalmente ti stavamo aspettando >> dice Rachel, << Sei diversa >> parla poi Hanna, io la guardo perplessa << In che senso? >>, << Che mi sembri diversa, è successo qualcosa vero? >> dice, << Hai un futuro da sensitiva >> esclamo io e inizio a ridere, << Hai fatto l’amore >> e Hanna spalanca la bocca e ci mette una mano davanti, << Hanna smettila di tirare ad indovinare >> la riprende Rachel. Io le guardo << E’ vero >> dico poi e anche Rachel spalanca la bocca, << E con chi? L’ultima volta che ci siamo viste eri single >> borbotta lei, << Sei davvero così poco intuitiva >> dice Hanna << Con Jorge sicuramente >>, << Mi dovrai spiegare come fai >> gli dico con gl’occhi sgrananti e inizia davvero a farmi paura. << Quindi tu stai con Jorge! >> sorride Rachel felice e io faccio sì con il capo, << Ora devi raccontarci tutto >> esclama Hanna, << Dobbiamo provare >> rispondo io, << Le prove posso aspettare ancora mezz’oretta >>, borbottano insieme. Hanno iniziato a farmi domande piuttosto stupide e imbarazzanti, ma almeno mi facevano ridere, sono felici per me e io lo noto, gli racconto del week end passato con lui e loro hanno gl’occhi a forma di cuoricino, << io lo sapevo che ti amava, l’ho sempre detto >> borbotta Hanna, << Sono felice per te >> mi dice Rachel che poi mi abbraccia. Torno in accademia e ad un tratto sento qualcuno strattonarmi dentro ad un aula, << Mi manchi troppo >> dice Jorge sorridendomi e poi mi dà un bacio lungo e appassionato, << Ciao >> gli dico quando si stacca da me, << Ciao >> risponde dolcemente e mi accarezza, << Come è andata al Rouge? >> domanda tenendomi vicina a lui, << Bene, l’ho detto alle ragazze, anzi Hanna l’ha indovinato senza che io le avessi detto qualcosa >> e guardo Jorge con uno sguardo spaventato, << Bene ora mancano solo i nostri amici >> dice lui << Ma ora voglio solo riempirti di baci >> e inizia a darmi piccoli baci su tutto il viso e questo mi provoca una piccola risata, << Siamo in un aula scolastica >> dico per ricordarglielo, << Lo so >> risponde lui << Ma è impossibile resisterti >> e mi fa un gran sorriso che io ricambio, << Hai resistito per tutti questi mesi puoi resistere ancora qualche ora >> gli dico mettendogli le mie mani dietro al collo, << Fidati che è stata dura resisterti ma ora che sei mia non mi va di controllarmi troppo >> ridacchia, io gli afferro il colletto della maglietta e lo tiro verso di me per appoggiare le mie labbra sulle sue e inizio a baciarlo dolcemente, gli afferro un labbro con i denti e lo mordo piano. << Non fare così >> dice sorridendo, << Tanto non puoi fare nulla qua dentro quindi mi diverto a torturarti un po’ >> ridacchio io, << Si ma ricordati che prima o poi rimaniamo soli e io mi potrò vendicare, sono un tipo paziente >> dice e si passa la lingua sulle labbra, << E cosa vorresti farmi sentiamo? >> il mio tono è spavaldo, mi metto i pugni sui fianchi e lo guardo male, << Non ti preoccupare, fidati di me >> dice e con un braccio mi cinge la vita e mi tira a se, la mia mente inizia a vagare e ho pensieri abbastanza spinti su Jorge in questo momento il che non è un bene siccome siamo in un aula, << Voglio solo farti impazzire per me >> dice sensualmente e un brivido percorre tutto il mio corpo e credo che lui se ne accorga, << Mi vuoi vero? >> domanda lui, io faccio sì con il capo e lo guardo fisso negl’occhi << Smettila Jorge perché mi stai facendo andare fuori di testa >> dico e faccio una risatina, << E’ quello che fai tu con me mi fai perdere il controllo >>, << Ok hai vinto Jorge non ti stuzzico più in luoghi pubblici >> dico perché davvero se non avrebbe smesso credo che gli sarei saltata addosso, porta una sua mano sul mio viso e mi dà un dolce bacio lunghissimo, lo sento sorridere sulle mie labbra e tutto il resto intonro a noi scompare, mi sento in paradiso, voglio questo ragazzo nel profondo della mia anima, c’è solo lui, è riuscito a prendermi il cuore e farlo suo, solo ed esclusivamente suo. Sento le sue mani accarezzarmi e ad ogni contatto mi viene la pelle d’oca, come può farmi provare tutto questo?

Rientro nel mio alloggio dopo quel momento con Jorge e ho il fiatone, non so se sia normale ma mi fa mancare l’aria ogni volta che è con me, << Stai bene? >> domanda Mechi seduta sul divano abbracciata a Xabi, << Si benissimo > rispondo, << Sembri accaldata >> borbotta Lodo dalla cucina << Hai corso? >> chiede perplessa, << C-cosa? N-no >> dico, << Sei davvero strana che ti è successo >> si avvicina Cande per osservarmi meglio, << Non ho nulla davvero, avrò caldo >> dico alzando le spalle e mi dirigo in camera mia. << Tini per caso hai visto Jorge? >> domanda Xabi, menomale che sono in camera mia se no tutti si sarebbero accorti che a quel nome mi è venuta la pelle d’oca e sono arrossita, << No >> dico e corro in bagno per farmi una bella doccia gelata, devo spegnere i miei spiriti bollenti che mi ha scatenato Jorge, ma non ci riesco, questa sensazione mi è entrata nelle vene e non mi lascia più, finché non avrò placato il mio desiderio per lui non credo che questa sensazione svanirà dal nulla. Mi guardo le mani tremanti e non me le sento più, ho voglia di Jorge, di stare vicino a lui, di avere un contatto fisico, di guardarlo e accarezzarlo. Faccio un gran respiro e torno in salotto e mi blocco. Tutti gl’altri ci hanno raggiunto compreso Jorge, lo guardo e rimango senza parole, << Martina stai bene? >> chiede Lodo << Sei strana >> dice, vedo Jorge soffocare una risata e lo fulmino con gl’occhi. Vado velocemente in camera mia per vestirmi e sul letto c’è appoggiata la sua maglietta e mi scappa un sorriso. Torno dai ragazzi dopo essermi sistemata, ho indossato una gonna a ruota cortissima e una magliettina scollata per mettere Jorge in difficoltà, << Allora Jorge che hai fatto questo fine settimana? >> chiedo sedendomi vicino a lui e accavallo le gambe sensualmente, lui sgrana gl’occhi e rimane come impietrito, << I-io sono stato… >>, << Ma che vi prende? >> urla Cande, io mi giro a guardarla ed è in piedi con le braccia spalancate, << Siete tutti strani >> continua lei. << Devo parlare in privato con Tini >> dice Jorge e mi afferra per trascinarmi in camera mia sotto gl’occhi di tutti che sono confusi, io faccio spallucce guardando i miei amici e lui chiude la porta della camera, << Sei impazzita? >> chiede << Vuoi vedermi saltarti addosso davanti a tutti i nostri amici? >>, ridacchio e lui si avvicina a me e inizia a baciarmi. C’è talmente tanta passione che credo si sentisse anche nell’altra stanza, << Diciamolo e facciamola finita così posso, guardarti, baciarti e toccarti davanti a loro >> dice dopo avermi baciato, << Tu ti sei presentato qua senza avvertirmi >> esclamo io, << Ma io che ne sapevo, sono tornato e i ragazzi mi hanno detto che venivamo qua a cena, come facevo a chiamarti e dirtelo in loro presenza >> borbotta, << Ok va bene >> rispondo. Lui mi sta guardando e poi fa roteare la testa all’indietro, << Che fai? >> domando, << Ti prego cambiati, perché non riesco a guardarti senza pensare di volerti >> dice, << Sei uno sporcaccione, non sai nemmeno trattenerti >> faccio una smorfia. << No non riesco a trattenermi, non se riguarda te, sei la mia ragazza e ti voglio >> dice serio, << Ti voglio sempre >> e ancora mi bacia, << Smettila >> lo allontano << Non puoi fare così in questo momento quando di là ci sono sei persone che ci aspettano e non sospettano nulla di noi >>. Jorge mi fissa e poi va verso la porta << Che fai? >> chiedo, lui non risponde e la apre, entra nel salotto e io lo seguo, << Io e Martina stiamo insieme >> dice di getto e tutti che sono distratti a chiacchierare si azzittiscono e si girano verso di noi, io rimango paralizzata e faccio un sorriso ebete. Jorge fa un sospiro profondo come se si fosse appena liberato di un peso, nessuno parla e io mi agito ancora di più. Ad un certo punto Mechi si alza e poi inizia a urlare e saltare e tutti gl’altri iniziano a parlarci e io non capisco più nulla, << Da quando? >>, << Perché non c’è l’hai detto? >>, << Lo sapevo >>, << Congratulazioni amico >>, << Wow >>.  Sono così confusa che non so chi dice cosa e poi un treno di nome Lodo mi abbraccia, << Era ora >> dice, << Si può sapere da quando? >> domanda Diego, << Da sabato sera >> risponde Jorge, << Quindi siete stati insieme tutto il week end >> esclama Xabi e io faccio sì con la testa e ho ancora il mio sorriso ebete, << Un week end bollente allora >> dice Mechi maliziosa, << Mechi >> la richiamo io perché mi mette in imbarazzo questa situazione, << Oh non fare la timida Tini >> e mi fa l’occhiolino. Io guardo Jorge e lui alza le spalle, poi con un gesto plateale mi bacia e tutti urlano, quando le mie labbra si staccano dalle sue inizio a ridere, << Quanto sei scemo >> gli dico, << Beh un po’ di spettacolo ci vuole >> sorride lui. Poi mi afferra e mi prende in braccio, << Ora scusate ma abbiamo una cosa da risolvere >> dice entrando in camera mia e tutti stupiti ci guardano, << Jorge >> dico e gli do una pacca e lui con un piede richiude la porta.
 

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Capitolo 22
*** Minacce. ***


Minacce

Mi sveglio nel mio letto e di fianco a me c’è Jorge che dorme avvolgendomi tra le sue braccia, è già passata una settimana da quando stiamo insieme e va sempre meglio. Camminare mano nella mano nei corridoi dell’accademia è al quanto strano siccome tutti ci fissano, ma infondo non è che mi importi molto e non importa nemmeno a lui. Non posso fare a meno di sorridere mentre lo guardo dormire come un angelo, con tutti i capelli arruffati e uno sguardo sereno, ho notato che ogni volta che lo sfioro mentre dorme sorride nel sonno. << Jorge >> lo chiamo piano e dolcemente e poi gli poso un dolce bacio sulle labbra, lui lentamente apre i suoi stupendi occhi verdi. << E’ sabato e io voglio dormire ancora >> dice, io lo guardo e faccio una smorfia, << Peccato io volevo fare altro >> dico spavalda e lui si alza a sedere << Vedi che sei uno stupido, per questo ti alzi subito >>, ha gl’occhi gonfi, i capelli spettinati << Io voglio solo esaudire ogni tuo desiderio >> alza lui le spalle e io lo guardo ancora più male, << Non prendermi in giro Jorge >> gli dico e gli tiro una cuscinata, siccome è ancora assonnato non reagisce al colpo. << Allora perché mi hai svegliato? >> domanda lui, << Così volevo stare abbracciata a te a parlare e a farci le coccole >>, lui mi fissa per un po’ e poi si mette sopra di me facendomi sdraiare, << Quello lo facciamo dopo >> dice e inizia a baciarmi, << Jorge! >> lo rimprovero io, << E’ mattina Tini, e la mattina si fa colazione e oggi la mia colazione sei tu >> dice malizioso e la mia voglia di lui in un lampo si riaccende, non so come faccia ma ogni volta lui riesce a farmi cedere e poi diciamocelo tra i due è lui quello che non resiste, io di conseguenza poi reagisco alle sue provocazioni. Ovviamente io indosso la sua maglietta e lui lentamente la solleva e ci fa passare sotto la mano, accarezzandomi il ventre e poi andando sempre più giù fino al ginocchio mentre mi bacia, << Sei sempre così irresistibile? >> dice Jorge dopo avermi baciato, << Non so sei tu che lo pensi io come posso saperlo >> e ridacchio, << Si lo sei, sempre >> e poi mi ribacia e mi solleva un poco per togliermi la maglietta. << Martina >> urla Lodo fuori dalla porta << Sei sveglia? >>, << Lodo non rompere >> urla Jorge, << E tu che vuoi? >> ribatte lei, << Ora proprio non può risponderti >>, io do una pacca a Jorge, mi mette in imbarazzo questa cosa, << Siete proprio insaziabili voi due >> dice lei << Dovremo fare anche noi come loro >> sentiamo la voce di Diego fuori la porta << Ahi >> dice poi lui evidentemente Lodo gli ha dato una pacca. Usciamo dalla mia stanza e tutti sono seduti intorno al bancone in cucina, << Eccovi, era ora piccioncini >> sorride Ruggero che è davvero felice per noi, << Certo che siete proprio due sporcaccioni >> borbotta Cande, << Fanno bene >> ribatte Xabi, << Già tante coccole e tanto amore >> dice Mechi con un tono abbastanza malizioso. Ci sediamo e iniziamo a fare colazione, i ragazzi stanno parlando di sport e noi ragazze stiamo ascoltando i pettegolezzi che sa Mechi, sotto il tavolo Jorge tiene la sua gamba intrecciata alla mia e ogni tanto si volta a guardarmi e mi sorride. << Andate a cambiarvi che andiamo al Luna Park >> dice agitata Cande battendo le mani come una bambina, << Si >> rispondo io << Che bello >>. Mi avvio in camera per andare a cambiarmi e Jorge mi segue, << No >> urla Lodo, << Tu la aspetti qua mio caro, se no ci andiamo fra tre ore al luna park >>, io rido mentre Jorge guarda minaccioso Lodo, << Ehi lei è la mia ragazza e se voglio andare con lei ci vado >> ribatte lui, << Si ma non puoi volerla ogni secondo >> risponde lei, << E invece si >> dice e mi segue in camera. << Faccio il bravo >> dice alzando le mani e io mi metto a ridere, mi sfilo la maglietta e lui sta impalato a guardarmi, << Jorge vestiti >> dico, << Si, si >> risponde ma rimane fermo a guardarmi mordendosi il labbro. Io gli lancio i suoi vestiti << Riprenditi >> dico e lui inizia a vestirsi mentre ancora mi guarda e io scuoto il capo, << Sei incredibile >> gli dico, << Cosa ci posso fare se mi piace guardarti, sei bellissima >> afferma, << Si ok, ma sbrigati se non vuoi che Lodo ti ammazzi >>, << Hai ragione >> borbotta e poi ride. << Strano >> esclama Lodo quando usciamo dalla porta << Ci avete messo poco >>, << Solo perché Tini ti ascolta >> risponde Jorge, << Non ascoltatelo >> e lo spingo per farlo uscire dall’alloggio per incamminarci al luna park e gl’altri iniziano a ridere, << Siete così carini >> afferma Mechi che ci guarda con occhi sognanti << Si si carini >> blatera Lodo e velocemente fa uscire tutti dall’alloggio prima che Jorge cambiasse idea e mi riportasse dentro.
 
Arriviamo al luna park e io inizio a sentirmi una bambina, le luci colorate, le giostre, i banchetti che vendono dolciumi e souvenir. << Quale facciamo? >> saltella Cande agitata, << Calmati >> gli dice Ruggero sorridendole, << Quello >> indica Lodo le montagne russe, << Si >> le do corda io. Ci avviamo alla giostra e siamo tutte coppiette felice, Jorge non fa che sorridermi e io non riesco a non essere felice. Quando ci mettiamo in fila per aspettare vedo Mechi con gl’occhi sgranati che fissa il vuoto, << Che hai? >> gli domando, << Nulla >> risponde di scatto, << A paura >> alza le spalle Xabi, << Ma dai è divertente >> la rassicuro io, << Forse per voi, ma a me andare così in alto e così veloce non mi piace >> borbotta lei, << L’hai almeno provato? >> chiede Jorge, le fa no con il capo << E allora come sai che non ti piace? >>, lei fa spallucce << Perché non mi piace l’altezza e non mi piace la velocità >>, << Vedrai che ti piace una volta che sei salita lo vorrai fare un'altra volta >> gli dice dolcemente Xabi << E poi ci sono io con te >> gli risponde e lei sembra tranquillizzarsi un po’ anche se continua a battere il piede dal nervoso. E’ il nostro turno e prendiamo posto, le protezioni scendono e ci agganciano ai seggiolini e Jorge mi dà la mano, finalmente partiamo, sento Mechi urlare e Cande ridere di felicità. Quando finisce Mechi sembra abbastanza tranquilla, << Infondo non è poi così male, mi sento meglio >> dice, << Vedi, te l’ho detto che ti sarebbe piaciuto alla fine >> gli fa l’occhiolino Xabi e poi la attira a se per abbracciarla. Decidiamo di entrare nella casa degli specchi e ci perdiamo, << E’ da mezz’ora che siamo qui >> si lamenta Lodo, << Già dove cavolo è l’uscita? >> borbotta Diego che poco dopo si va a schiantare contro un vetro, << Diego sta attento >> parla Lodo mettendosi una mano in fronte, << Non ne posso più >> Cande sembra aver perso la pazienza << Devo uscire da qua >>, << Calmati tesoro, ora cerchiamo l’uscita ok? >> la tranquillizza Ruggero, << E come facciamo, è tutto pieno di vetri e di specchi, quanto mai siamo entrati >>, << Hai voluto tu entrare qua >> gli dico ridacchiando, << Già che bella idea, potevate fermarmi >> spalanca lei le braccia, io guardo Jorge e scoppiamo a ridere. Finalmente Jorge trova l’uscita e Cande continua a ringraziarlo, ci avviamo verso un baldacchino che vende le frittelle e decidiamo di fermarci a mangiare qualcosa dopo tutta quest’agitazione dovuta alla casa degli specchi, << Io vado al bagno >> dico rivolgendomi a tutti e mi avvio ad un bagno li vicino. Sono spensierata e non faccio nemmeno caso alla gente intorno a me, mi sto divertendo con i miei amici e con il mio ragazzo e sono la persona più felice del mondo, più di qualsiasi bambino che si trova qua dentro, alzo lo sguardo e ne sono abbastanza sicura di aver visto Andres tra la folla, inizio ad agitarmi eppure nel punto dove l’ho visto lui non c’è più, sto diventando matta? Il mio subconscio mi sta avvertendo di qualche pericolo? L’ho visto davvero o è solo una mia immaginazione legata al passato? Tutte queste domande iniziano a frullarmi in testa e sono veramente spaventata. Ritorno dai ragazzi mentre ancora mi guardo in giro per vedere se lo vedo e capire se non è solo frutto della mia immaginazione, << Ehi tutto bene? >> chiede Jorge quando torno da loro, << Si bene >> rispondo anche se infondo non è così, però non devo allarmarmi troppo se fosse solo la mia stupida immaginazione? Jorge mi prende lo zucchero filato e insieme lo mangiamo, << Mi sembri pensierosa? >> chiede lui, << E’ tutto ok, devo chiamare Mindy >> dico alzandomi dal tavolo dove siamo seduti e mi allontano un po’. La chiamo e gli spiego cosa è successo, << Quando sono andata alla polizia a dire che l’avevi incontrato mi hanno assicurato che l’avrebbero portato fuori dal paese, lui non può stare qua e non puoi avvicinarsi a te >> risponde lei, << Lo spero >> rispondo, << Tu comunque stai sempre in compagnia d’accordo? >>, << Si certo, ci vediamo Lunedì pomeriggio al Rouge >> e riaggancio, << Sta bene Mindy? >> mi chiede Mechi, << Si bene, devo aiutarla ad organizzare un altro spettacolo >> dico, è vero ma non è di quello che abbiamo parlato, << Verremo sicuramente a vederlo >> parla Diego, << Certo >> rispondo io << Ne sarebbe davvero felice, lei vi adora >> e sorrido, un po’ mi sono calmata parlando con lei, << E noi adoriamo lei >> dice Lodo con la bocca piena e non capiamo molto le sue parole. Siamo esausti è stato un pomeriggio pesante, dopo tutte quelle giostre e tutto quel mangiare schifezze ho solo voglia di sdraiarmi e accoccolarmi a Jorge. Mi sono divertita parecchio a parte quel momento in cui mi è sembrato o ho visto Andres, ma poi per tutto il resto della giornata non ci ho più pensato, sapevo di essere al sicuro in mezzo alle persone soprattutto vicino a Jorge, << Appena arriviamo ti coccolo un po’ >> dice dolcemente e mi dà un bacio sulla fronte e io sorrido felice.
 
Stiamo andando a lezione di danza moderna e sto discutendo con le ragazze su come organizzare lo spettacolo che devo organizzare per l’accademia, << Iniziamo a stabilire quando proviamo! >> dice Mechi, << Si hai ragione, dobbiamo scegliere un giorno della settimana e concentrarci sullo spettacolo >> parla Lodo, << Ok per me va bene >> afferma Cande, << Dopo la lezione ne parliamo meglio >> dico io entrando in aula, la lezione comincia e dalla porta vedo passare fuori Ilaria che mi squadra, << Martina tutto ok? >> domanda l’insegnate perché mi sono fermata, << Ah, sì mi scusi >> dico io, << Sei sicura di sentirti bene? Non faticarti troppo se ti senti male >>, << No no, sto benissimo, mi scusi >> e riprendo a ballare. Quando torno nello spogliatoio e apro il mio armadietto dentro ci trovo un biglietto, “Stai Lontana da Jorge o se no te ne pentirai “ dice e io inizio ad allarmarmi, so già chi è stato e esco d’impulso dallo spogliatoio << Tini dove vai? >> urla Cande mentre esco, << Non preoccupatevi >> dico e inizio a cercare Ilaria, poi la trovo in un’aula mentre si esercita da sola. << Mi spieghi questo? >> chiedo mostrandogli il biglietto, << Cosa vuoi da me? >> dice lei, << Sei stata tu non negarlo, ti ho vista passare davanti all’aula e stranamente nella porta in parte si trovano gli spogliatoi >>, lei mi guarda confusa << Mi sa che anche tu hai bisogno di un terapista >> borbotta lei, << Non prendermi in giro >> dico furiosa. Lei mi guarda e rimane zitta e poi afferra il biglietto per leggerlo, << Non l’ho scritto io! >> esclama lei, << Non ti credo >> le dico, << Fai come vuoi, ma ti stai preoccupando della persona sbagliata, è vero non voglio che tu stia vicino a Jorge ma non posso permettermi di sbagliare se non voglio essere espulsa >> dice in un modo arrogante << E poi questa non è nemmeno la mia scrittura e se mi hai visto passare davanti alla tua classe è perché stavo venendo qui >> continua poi calmandosi e usando un tono decente, qualcosa dentro di me le credeva, << Spero per te che sia vero > le dico, << Lo è, te l’ho già detto non posso rischiare >> risponde e mi ripassa il biglietto e mi volto per andarmene, << Stai attenta >> dice mentre me ne vado, << Cosa intendi? >> mi volto a guardarla, << Non solo io voglio Jorge in questa scuola, la differenza è che io non lo nascondo ma le altre? >> rimango imbambolata da quelle parole, non di nuovo, non altri nemici, sono stanca di essere presa di mira dalle persone. << Perché dovrei ascoltare i tuo consiglio? E non pensare che magari ci sei sotto tu a tutto questo? >> le domando, << Anche io se fossi in te penserei subito a me, ti do ragione su questo, ma credimi quando ti dico che non mi va che mi caccino dall’accademia, non se hai un padre che ti minaccia di mandarti in un collegio lontano da tutti e da tutto quello che conosci se ti fai espellere >>, da una parte le credevo ma potevo fidarmi di lei? sicuramente non al cento per cento ma qualcosa dentro di me mi diceva che in questo momento dice la verità. Esco dall’aula e mi domando chi possa avermi scritto questo biglietto, mi guardo intorno e penso che ogni singola persona che mi si trova davanti può essere stata e magari quella persona in questo momento mi sta osservando e sta ridendo di me. << Ciao >> sento qualcuno salutarmi, mi volto e vedo Francesco, << Ehi ciao >> rispondo, << E’ tutto ok? >> chiede lui << Mi sembri spaventata >>, << Beh, non sono proprio spaventata ma irritata >> rispondo, << Come mai? Hai litigato con il tuo ragazzo? >> chiede, << No, no ma qualcuno cerca di spaventarmi >> dico alzando le spalle e gli mostro il biglietto, << Secondo me sono solo stupide minacce, magari di qualche ragazzina innamorata di Jorge >> sorride lui, << Si può darsi >> rispondo, << Ma se vuoi ti posso aiutare a capire chi è, mi guardo un po’ in giro >>, << Si, grazie, è che vorrei stare tranquilla >>. Lo saluto e poi se ne va, << Cosa voleva da te quello? >> chiede Jorge che è dietro di me, io velocemente mi infilo il biglietto in borsa senza farmi vedere, << Nulla, mi ha solo salutato e domandato come va >> dico << Non fare il geloso >>, mi avvicino a lui e gli do un piccolo bacio sulle labbra e gli sorrido, << Non mi piace quel ragazzo >> borbotta lui, << Oh il mio gelosone! >> dico strofinandogli una mano tra i capelli << Lo sai che voglio solo te >> e gli sorrido, << Si, forse >> risponde e io ridacchio, << Dai andiamo >> lo afferro per mano e lo trascino fino al mio alloggio. << Non c’è nessuno? >> chiede lui quando entriamo, << NO, siamo soli >> dico maliziosa << Se vuoi ti mostro che voglio solo te >>, mi avvicino a lui e inizio a baciarlo, << Forse mi stai convincendo >> dice con uno sguardo buffo, << Sei furbo Blanco >> esclamo << Sono solo ed esclusivamente tutta tua >> gli dico con un sussurro all’orecchio e lui si passa la lingua sulle labbra e lo porto nella mia camera << Questo mi piace >> dice malizioso e si chiude la porta alle spalle.
 

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Capitolo 23
*** Piccole Conoscenze. ***


Piccole Conoscenze
 
Domani comincia il week end finalmente, ho voglia di passare un po’ di tempo solo con Jorge, di passare una delle nostre giornate relax nel suo appartamento senza nessuno che ci disturbi. Sto ancora pensando al biglietto che ho trovato nello spogliatoio, in questi ultimi giorni non è successo nulla magari era solo una stupida minaccia di qualche ragazzine come mi ha detto Francesco. Sono in un aula con le ragazze e stiamo decidendo una canzone per la coreografia che devo preparare, << Sul serio quale canzone usiamo? >> dice Lodo, << Non saprei, abbiamo così tante idee che non so decidere quale sia la migliore >> borbotta Mechi, << Abbiamo ancora abbastanza tempo >> rispondo io << Facciamo così, in questo fine settimana ci pensiamo bene e poi lunedì scegliamo la canzone definitiva e iniziamo a organizzarci con i passi >>, << Si sono d’accordo >> risponde Cande. Ci sediamo al centro della sala da ballo per parlare un po’, << Allora con Jorge come va? >> chiede Cande, << Bene, anzi benissimo cosa che credevo impossibile >> dico con una smorfia, << Si è abbastanza strano vedere Jorge stare con una ragazza, però sei tu quindi sono contentissima >> afferma Lodo << Siete perfetti insieme >>, << Tranne per il fatto che state sempre lì a coccolarvi >> esclama Cande, << Invece fanno bene, c’è talmente tanta passione tra di voi che riesce a sentirla chiunque >> dice Mechi, lei è la più entusiasta di tutte e alcune volte è lei che ci dice di andare a coccolarci perché ne abbiamo bisogno, << Tante volte penso che Jorge ti salti addosso li davanti a tutti noi >> ride lei, << Lo so, anche io lo voglio praticamente sempre, ma lui mi desidera davvero tanto >> rispondo, << Già è come se tu fossi una calamita per lui >> alza le spalle Lodo, << Lei è una calamita per lui >> dice Cande. << Secondo me lui è completamente andato per te, si vede proprio da come ti guarda >> parla Mechi che si è alzata ed è andata davanti allo specchio dell’aula per sistemarsi la coda, << Si lui è innamorato perso di Martina il che è positivo >> continua Lodo. Qualcuno si affaccia alla porta e quando mi volto Eleanor è li che ci guarda e sorride, << Martina potrei parlarti un attimo >> dice, il fatto che io ora stia insieme a suo figlio mi mette un po’ in soggezione, lei è sua madre e io ora sono la sua ragazza. Quando arriviamo nel suo ufficio mi fa accomodare, << Mio figlio ti tratta bene? >> chiede con un sorriso, << S-si bene >> dico, in quel momento inizio a pensare a Jorge nel letto con me che mi spoglia e mi coccola, eccome se mi tratta benissimo dico tra me e me, credo di arrossire, << Sono contenta che stia con una ragazza come te e spero con tutto il cuore che tra voi funzioni, dovresti vedere suo padre, appena ha saputo che stavate insieme si è quasi emozionato >>, ride lei, a quanto pare suo padre si ricorda di me quando ci siamo incontrati alla festa, io sorrido ancora in imbarazzo e lei tira fuori una busta dal cassetto. << E’ arrivato questo per te >>, lei allunga quella busta bianca e io lentamente l’afferro, quando la apro rimango a fissare ciò che ce al suo interno, << I tuoi soldi >> dice pacata Eleanor, fisso quell’assegno che per me ha troppi zeri << Perché? >> chiedo alzando lo sguardo per guardarla negl’occhi, << Per il video che hai girato, il produttore è stato così contento che ha voluto ricompensarti >>, << Io non posso accettarlo >> dico scuotendo il capo, << Si che puoi, hai lavorato sodo, sei stata magnifica e sappi che quando uscirai da questa accademia lui ti vorrà con se >>, io non so più cosa dire. Quando esco dall’ufficio fisso ancora quell’assegno e comincio a pensare a cosa ci farò con questi soldi << Ehi amore >> qualcuno mi abbraccia dal dietro e in un primo momento mi spavento, poi mi volto e Jorge mi sta sorridendo. Gli mostro l’assegno, << Wow >> dice e gli spiego come mai l’ho ricevuto, << Sei semplicemente straordinaria ecco perché hanno voluto ripagarti >> dice, << Non so se me lo merito >> e faccio un ghigno, << Si che te lo meriti, tu meriti le cose più belle di questo mondo >>, << Quanto sei dolce? >> dico con un sorriso, << Solo con te, mia piccola e dolce Tini >> risponde e mi dà un bacio. << Domani io vado prima all’appartamento perché io e mio padre dobbiamo montare il nuovo mobile che ho preso >> dice, << Ok, io appena posso ti raggiungo, passo da Mindy e poi vango da te >> rispondo e insieme ci dirigiamo verso il mio alloggio. Quando racconto alle ragazze dell’assegno loro iniziano a saltellare ed ad abbracciami, << Wow, cosa ci comprerai con questi? >> domanda Lodo, << Non lo so ancora >>.
 
<< Buongiorno >> la voce calda e sensuale di Jorge mi sveglia, me sta passando la mano su e giù per la gamba il che questa cosa mi fa venire i brividi, non credo riuscirò mai a smettere di provare queste cose per lui, più passa il tempo più lo desidero, << Buongiorno >> rispondo io, aprendo lentamente gl’occhi, lui mi posa le sue labbra sulle mie e io gli sorrido, lentamente lo sposto e mi sdraio sopra di lui e inizio a strusciarmi, << Non fare così che fra poco devo andare a prendere mio padre >> dice lui, << Scusa >> rispondo << Voglio solo strusciarmi un po’ su di te >> e sorrido dolcemente guardandolo, << Ok aspetterà cinque minuti in più >> ridacchia lui e fionda sulle mie labbra. << Sai che mi piace da morire svegliarmi vicino a te >> dice lui mentre continua a baciarmi, << Anche a me >> rispondo e lo tiro su a sedere per sfilargli la maglietta, sono completamente ossessionata da lui, dal suo modo di essere, dal suo corpo. Lo desidero troppo e lui in questo momento è in preda alla pura passione. Quando usciamo dalla camera tutti sono intorno al tavolo, << Io vado, ci vediamo dopo >> dice e mi dà un piccolo bacio sulle labbra, esce dall’alloggio e io ancora guardo verso la porta, << Tini se ne è andato >> esclama Diego, << Lo so >> dico sorridendo, << L’hanno fatto ancora >>, << Mechi >> l’ha richiamo io, << E’ vero, ormai capisco quando lo fate, sembri una bambina che guarda il suo peluche preferito >> e tutti si mettono a ridacchiare, << Smettetela di ridere che anche voi lo fate >>, << Si ma voi sembrate una coppietta appena sposata >> dice Ruggero, << E’ una bella cosa infondo >> continua Diego, << Siete davvero innamorati l’uno dell’altra, non che noi non lo siamo ma voi ragazzi ve lo dimostrate spesso che vi volete >> parla Xabi che poi posa gl’occhi su Mechi, lei si alza dal tavolo e gli afferra una mano, << Scusate abbiamo da fare >> dice trascinandolo in camera sua e tutti noi li guardiamo. Dopo aver mangiato qualcosa entro in camera mia a prepararmi, mi faccio una coda alta, indosso dei pantaloncini a vita alta, ci infilo dentro una canotta grigia e un paio di scarpe da ginnastica nere. Esco dall’alloggio e mi avvio per andare da Mindy a salutarla, << Ciao tesoro >> dice quando mi vede entrare, << Ciao >> rispondo io avvicinandomi e gli do un bacio sulla guancia, sento dei rumori strani e poi dal retro compaiono Hanna e Rachel che mi abbracciano, << Ehi amica mia >> urla Hanna << Allora come va con il tuo nuovo ragazzo? >> sorride, << Bene >> rispondo << Fra poco vado da lui >>, << Se ti tratta male dimmelo >> esclama Rachel che si sta facendo la coda per iniziare a provare, << Ok, ma Jorge non mi tratta male >> rispondo io sorridendo, dopo un po’ di chiacchiere verso le undici mi dirigo a casa di Jorge, non so il perché ma mi guardo in giro, ho sempre quella sensazione di essere guardata e un po’ mi spaventa. Apro la porta dell’appartamento di Jorge e lo vedo seduto sul divano con una ragazza, bionda con gl’occhi verdi e lei si volta a guardarmi, in un primo momento non capisco e ci rimango male, vorrei urlare ma sono impietrita, Jorge si alza dal divano e viene verso di me mentre quella ragazza mi guarda confusa dal mio atteggiamento, << Tini >> dice Jorge quando è in parte a me, io muovo solo gl’occhi per guardarlo e non so se sto respirando perché mi sento mancare, << Ti presento mia sorella Melanie >> dice lui ad un tratto, il mio cervello si riempie di nuovo di ossigeno e inizio ad elaborare questa cosa nella mia testa, << Sorella? >> dico, << Si Sorella Martina >> sorride lui. Lei si alza dal divano mentre noi ci avviciniamo, << E’ un piacere conoscerti, non ne potevo più di sentire Jorge e mia madre parlare di te al telefono senza sapere che faccia avessi e poi ero curiosa di scoprire chi è riuscita a rubare il cuore a mio fratello, beh devo dire che sei veramente bella ma Jorge ha sempre avuto degl’ottimi gusti >> dice con un sorriso, << E’ un piacere anche per me >> rispondo con un sorriso e gli stringo la mano, mi volto verso di Jorge << Potevi dirmelo >> dico a bassa voce, << Non lo sapevo, quando sono andato a prendere mio padre ho trovato lei fuori casa >> dice. Un rumore mi distrae ad un certo punto due bambine corrono in salotto arrivando dalla camera di Jorge, << Zio Jorge >> urla la bambina bionda dagl’occhi verdi come i suoi e lui la prende in braccio, mentre l’altra va dalla madre e si aggrappa alla sua gamba mentre si tiene un dito in bocca. << Sono le mie figlie >> dice Melanie, mi ricordo di aver visto le loro foto a casa dei genitori di Jorge, << Su salutate Martina >> esclama Jorge, << Ciao, io mi chiamo Alison >>, Jorge la appoggia a terra e lei viene da me, << Ciao >> rispondo io con un sorriso abbassandomi << Sei davvero una bella bambina >> dico con un sorriso e lei mi abbraccia, la più piccola Charlotte invece sta nascosta ancora dietro le gambe di sua madre, << Su Charlotte saluta >> la spinge in avanti Melanie, << Ciao >> dice a testa bassa, << Ciao piccolina >> dico io e gli sorrido, lei nasconde il suo visto con le mani e mi guarda tra le dita, << Lo vuoi un chupa chupa >>, lei lentamente toglie le sue dolci manine dalla faccia e mi fa sì con la testa, << Anche io >> dice la più grande e io li tiro fuori dalla borsa per darglieli, Charlotte poi mi abbraccia, << Bene ora gli piaci >> ridacchia Melanie, << E’ un po’ timida e riservata ma tu sei stata brava >> continua lei.
 
Abbiamo pranzato tutti insieme e poi verso le tre di pomeriggio se ne vanno, Charlotte si è innamorata di me perché voleva sempre starmi vicino, Alison non faceva che torturare Jorge e voleva che anche io lo facessi, << Tu gli piaci a quelle due pesti>> mi dice Jorge quando viene a sedersi sul divano in parte a me dopo aver accompagnato sua sorella alla porta, è una ragazza intelligente, simpatica e molto alla mano, << Meno male >> rispondo io << E’ brutto non piacere ai bambini >>, << Sei stata davvero brava con loro >>, << Grazie >> dico appoggiando la mia testa sulla sua spalla, << Scusami se non è il pomeriggio che ti aspettavi >> dice ad un tratto, << Invece mi è piaciuto molto, tua sorella è fantastica e le bambine sono una più bella dell’altra >> dico, << Si ma finalmente siamo solo io e te >> e mi dà un piccolo bacio sulla nuca, << Niente ragazzi dell’accademia che ci disturbano, niente Lodo che si intromette sempre >> ridacchia lui << Solo io e te >>, io lo guardo e gli sorrido e poi gli do un piccolo ma dolce bacio sulle labbra. Lui continua a fissarmi e io mi alzo da divano e mi siedo su di lui a cavalcioni, lui appoggia le sue mani sulle mie cosce e inizia ad accarezzarmi, << Tu mi fai impazzire >> dice con un tono sensuale e inizio a dargli dei piccoli baci su tutto il viso scendendo sul mento e poi sul collo, << Ogni volta che posi le tue labbra su di me mi vengono i brividi >> dice e io lo guardo dritto negl’occhi, riesco a vederci la sua passione nei miei confronti, la sua voglia di stare con me e riesco a vedere anche che ci tiene veramente a me, mi guarda con amore e di nuovo siamo solo io e lui nel nostro mondo fatto di amore e di coccole. Sono sdraiata sul divano nuda con solo una coperta che mi copre, Jorge è seduto e tiene le mie gambe sulle sue e mi accarezza, stiamo guardando la tv anche se lui continua a guardare me, << Che hai? >> chiedo, << Sembri una dea >> dice con un sorriso, << Non esagerare >> dico tirandomi su e tenendomi la coperta addosso, dolcemente mi accoccolo su di lui e piano piano mi addormento, mi sento così bene che con lui potrei fare di tutto anche lanciarmi giù da un aereo con il paracadute, che è una delle cose che mi fa più paura. Mi sono svegliata poco prima di cena e sto raccontando a Jorge di questa cosa che mi fa paura, << Giuro, pensare di lanciarmi da un aereo mi fa paura, terribilmente paura, già solo a pensarci mi vengono i brividi e mi gira la testa >> e lui inizia a ridere, << Io invece lo farei, deve essere una bella esperienza >>, << Tu sei pazzo, però con te lo farei >> dico dolcemente, sono seduta al tavolo e ho un gamba sulla sedia e l’altra giù e Jorge mi abbraccia dal dietro mentre sprepara, << Mi stai dicendo che con me faresti di tutto? >> sorride lui, << Si >> rispondo e gli do un bacio sulle labbra. << Aspettami qua >> dice lui andando verso la sua camera da letto e poi torna con una scatola bianca abbastanza grande e me la porge, io lo guardo confusa, << Aprila! >> dice lui, io lentamente scoperchio la scatola e sposto la carta che copre ciò che c’è dentro, rimango senza parole. Sollevo il vestito che c’è dentro, è lungo e senza spalline, è argento e sul fondo diventa di un bianco trasparente, in parte un paio di scarpe argentate con delle applicazioni brillanti sopra. << Sei impazzito? >> dico, << No, perché stasera andiamo con i miei genitori in un posto e conoscerai delle persone, devi essere elegante e volevo regalarti io il vestito >> mi fa l’occhiolino, << No davvero te lo pago >> dico << Ora ho i soldi >>, << Te lo scordi, vai a prepararti >> dice, io lo abbraccio e lo bacio e poi lo guardo, << Come fai a sapere che mi va bene? >> domando confusa, << Ti starà alla perfezione, so perfettamente come sei fatta >> dice malizioso, << Ah, però hai un buon gusto >> dico ridacchiando, << Si è un bel vestito ma tu lo sei di più >> dice ritornando a spreparare il tavolo e io mi dirigo in camere, << Tini >> dice e mi fermo per guardarlo << Ovviamente io avrò l’onore di togliertelo siccome l’ho comprato >>, io scuota la testa e rido. Mi infilo in camera e inizio a prepararmi, chissà dove mi porterà e chi dovrò conoscere. Questo vestito mi sta divinamente, è incredibile come mi stia alla perfezione pur non avendolo mai provato, Jorge conosce davvero ogni cosa di me. Mi guardo allo specchio e sorrido, forse anche per me la ruota inizia a girare finalmente.
 

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Capitolo 24
*** Segnali D'Avvertimento. ***


Segnali d’avvertimento

Mi guardo allo specchio in questo vestito incantato, Jorge entra piano nella stanza e mi guarda dal riflesso dello specchio, << Sei bellissima >> dice lui e io gli sorrido, ho i capelli sciolti che mi cadono sulle spalle mossi, lui dolcemente me li sposta dalla spalla e mi vengono i brividi, << Farai Invidia a tutti >> sorride lui, << Mai quanto te >> gli dico guardandolo nel suo smoking che gli calza a pennello, << Allora possiamo andare? >> chiede, io faccio sì con la testa e poi mi dà un bacio prima di uscire. << Dove stiamo andando? >> chiedo io mentre siamo in macchina, << Da amici di famiglia >> risponde, << Non hai detto molto >> lo rimprovero io, << Martina, lo vedrai quando arriviamo >> ridacchia lui. Entriamo in un enorme cancello e percorriamo un viale abbastanza lungo, ad un tratto sullo sfondo compare un enorme casa? Castello? Non saprei come chiamarla. << Wow >> esclamo io senza parole, << Bella vero? >> dice Jorge << Qui abitano gl’amici di mia madre >>, << Beh vivono davvero bene >> dico stupita. Un giardino enorme di cui non si vedeva neanche le fine circondava tutta la casa, sulla destra c’è un piccolo laghetto con un pontile. La casa è fatta di rocce con finestre e porte di un legno chiaro, la parte sinistra della casa ha una specie di torretta come quelle dei castelli, una grandissima veranda costeggiava sul lato destro, davanti ad essa un sacco di persone sotto dei tendoni. Quando scendo dall’auto e ci avviciniamo, riconosco un sacco di ballerini e coreografi famosi e guardo Jorge, << Ogni anno si incontrano tutti insieme, come una rimpatriata >> dice lui ridacchiando, << Questi sono amici di tua madre? >> chiedo io ancora allibita, << Si amici di mia madre, alcune volte li abbiamo anche a cena >>, << Cosa? >> domando io << Tu alcune volte ceni con i migliori coreografi di sempre e sei così calmo? >>, << Sono persone Martina! >> dice lui, << Si ma che persone!! >> esclamo. Jorge mi trascina in mezzo agl’ospiti e subito incontriamo i suoi genitori, << Che piacere vederti Martina >> mi abbraccia suo padre, << Papà non essere così invadente >> lo rimprovera Jorge, << Mio caro figliolo permettimi di dirti che non hai mai avuto una ragazza così e quindi non può non piacermi, per me è già di famiglia >>. Io rimango di sasso, già di famiglia penso nella mia testa, << Martina vieni con me che ti presento un po’ di persone che ti piacerà sicuramente incontrare >> parla Eleanor mentre Jorge e suo padre parlano del mio ruolo nella loro famiglia. Eleanor mi fece conoscere i coreografi che ho sempre desiderato incontrare nella mia vita, ho parlato con ballerini strepitosi, tante di quelle persone mi dicono di aver visto il mio video e mi fanno complimenti, io mi sento un po’ in imbarazzo, ricevere tutte queste attenzioni da parte loro non è una cosa da poco. << Allora hai conosciuto un po’ di persone interessanti? >> mi abbraccia da dietro Jorge e pochi metri più in là c’è suo padre che ci guarda e fa un sorriso sincero, << Si, ma la più interessante sei tu >> rispondo girandomi per guardarlo negl’occhi, << Sei troppo gentile con me Martina >> ridacchia lui, << Anche tu con me, per avermi portato qui. Sapevi che mi sarebbe piaciuto >> dico dolcemente, << Di tutto per te >> esclama e poi mi dà un piccolo bacio. << Martina >> sento un piccola e delicata voce chiamarmi e sento qualcuno abbracciarmi le gambe, Charlotte mi sorride e poco dopo arriva anche Alison, sono incantevoli nei loro vestitini bianchi di tulle con decori rossi, << Scusami >> esclama Melanie comparendo tra la folla << Ti hanno vista e hanno iniziato a correre >>, << Non fa niente >> rispondo io e prendo in braccio Charlotte mentre Alison si aggrappa a Jorge e anche lui la solleva. Charlotte mi dà un bacino dolcissimo sulla guancia e io glielo ricambio, << Sembrate una bella famiglia >> ridacchia il padre di Jorge avvicinandosi a noi, << Papà non iniziare >> borbotta Jorge, << Scusami figliolo non posso farne a meno >>, << Però ha ragione >> gli dà corda Melanie e Jorge fulmina anche lei cono lo sguardo, << Jorge non fare il timido >> continua lei << Lo sappiamo tutti che fai tanto il ragazzaccio ma sei un romanticone che vuole una famiglia >>, io arrossisco, insomma è troppo presto parlare di famiglia e poi io e Jorge stiamo insieme da poco, << Lo fate apposta per mettermi in imbarazzo davanti a Martina >>, << Si un fratellino >> parla Alison, << Non dargli corda anche tu >> gli picchietta un dito sul naso Jorge e lei cerca di morderglielo, per fortuna poco dopo arriva Eleanor che cambia discorso. Dopo una lunga serata salutiamo tutti e torniamo nell’appartamento, << Scusami per mio padre e le sue idee, è sempre stato ossessionato dal fatto che io e mia sorella mettessimo su famiglia >> dice Jorge, << Non ti preoccupare >> rispondo io abbracciandolo << E’ una bella cosa che tuo padre tenga tanto a voi da volervi vedere felici >>.

Mi sveglio e noto che Jorge non c’è, lentamente mi alzo da letto e mi stiracchio, lo cerco per tutta la casa ma non c’è nessuna ombra di lui, poi la porta di apre e lui entra preceduto da un mazzo di rose rosse che ha in mano, << Buongiorno >> dice mentre io lo guardo senza dire nulla e lui si avvicina per darmi un bacio, << Per te >> dice sorridendo, << Sono bellissime >> dico senza voce, << Perché? >> domando mentre si spoglia per mettersi comodo, << Perché sei la miglior persona del mondo >> risponde. Appoggio il mazzo di fiori sul divano e gli corro incontro saltandogli in braccio, << Tu sei la persona migliore del mondo >> dico dolcemente e baciandolo. << Facciamo colazione >> esclama mettendomi a terra, << Ti va di andare in barca oggi? >> domanda lui mentre porta le cose in tavola, << Si >> rispondo << Facciamo quello che vuoi l’importante è stare insieme >> borbotto mentre mi mangio un biscotto al cioccolato. Siamo al molo e abbiamo anche preparato un cestino da picnic per il pranzo, << La guidi tu? >> domando, << Certo >> risponde << Andiamo un po’ a largo e poi ci fermiamo, che c’è non ti fidi? >> chiede vendendo la mia faccia sorpresa, << No è che non sapevo sapessi guidare le barche >> rispondo io << Ci sono altre cose che non so? >> domando, << Non ti piace scoprirle piano piano? >> risponde lui << Beh si >> dico e lui mi aiuta a salire. Arrivati ad un certo punto la barca si ferma e getta l’ancora, Jorge mi raggiunge sul davanti dove io sono seduta a prendere il sole e lui si toglie la maglietta per rimanere solo in costume, << Vieni che ci tuffiamo >> dice lui allungando una mano, io l’afferro e insieme mano nella mano ci tuffiamo nell’acqua limpida. L’acqua è fresca e vedo Jorge nuotare sott’acqua avvicinandosi a me, quando riemerge mi stringe fra le sue braccia e iniziamo a galleggiare insieme mentre mi dà dei piccoli bacetti sulla spalla, << E’ una meraviglia stare qui >> esclamo, << Sono contento che ti piaccia >> risponde lui, lo guardo negl’occhi e non posso fare a meno di pensare di volerlo, soprattutto quando sorride in quel modo, quel suo sorriso che mi fa star bene, l’unica cosa che desidero vedere ogni giorno. Appoggio le mie labbra sulle sue e ci diamo un lungo e dolce bacio, ho le mie gambe intorno a lui e le mie braccia attorno al suo collo, le sue mani nell’acqua iniziano ad accarezzarmi e a contatto con l’acqua fresca ho ancora di più i brividi. << E’ meglio se torniamo sulla barca >> dice lui con un sussurro al mio orecchio per poi tornare a guardami negl’occhi, << Io sto bene qui >> rispondo, << Io no perché mi fai venire certe voglie e poi fai la finta tonta >> ridacchia lui, << Problemi tuoi Blanco >> dico ironica e mi allontano da lui, inizio a nuotare verso la barca e sento lui seguirmi, appena arrivo agli scalini velocemente salgo e mi metto a correre per non farmi prendere, << Martina vieni subito qui! >> dice lui sorridente, si sta divertendo un mondo e lo noto, << No >> rispondo << Finché non mi prendi non sono tua >> e ricomincio a scappare appena vedo che fa un passo verso di me. Ridavamo come matti mentre giravamo intorno alla barca rincorrendoci come due bambini, un paio di volte è quasi riuscito a prendermi ma io sono stata più furba, poi lo sento tuffarsi nell’acqua e vado nel punto dove si è lanciato, << Che fai? >> urlo ma non riesco a vederlo, due secondi dopo lo sento dietro di me << Fregata >> dice al mio orecchio e mi solleva da terra. << Non è giusto >> dico, << E’ più che giusto, ora sei mia erano questi i patti >> dice malizioso e mi porta nella cabina interna della barca. Verso sera torniamo a casa esausti dalla giornata, << Ti sei divertita? >> chiede lui, << Si un mondo >> gli sorrido, << Ora ci facciamo una bella doccia e poi ceniamo >> dice lui entrando in bagno, << Non vieni? >> lo sento dire poco dopo e io sorridente lo raggiungo. La mattina dopo torniamo all’accademia, mano nella mano e felicissimi, tante persone ci guardano mentre attraversiamo il campus, forse perché sembriamo due ragazzini innamorati. Ho passato il più bel fine settimana della mia vita, con Jorge e il suo modo di essere che mi affascina, mi fa provare cose che vanno al di là del normale, mai provate cose così, mai sentito le emozioni così fortemente in tutta la mia vita, ogni singola e piccola cosa diventa grande con lui. Un sorriso, un bacio o una semplice carezza sua mi fanno sentire la persona più felice del mondo. Quando arriviamo davanti al mio alloggio mi fermo a fissare la porta, rimango basita, Jorge mi stringe forte la mano come se fosse arrabbiato se non di più, non posso più credere che sia uno stupido scherzo di una ragazzina, qui qualcuno c’è l’aveva su a morte con me e voleva farmela pagare. Una scritta rossa che si nota bene sulla porta, tutti l’avrebbero vista. “Sei solo una puttana che sta con i ricchi “
 
Sento Jorge agitarsi vicino a me, << Jorge >> lo chiamo dolcemente, << Dobbiamo andare da mia madre e, e digli tutto >> rimane in silenzio per qualche secondo, << Io ammazzo chiunque abbia fatto una cosa simile >>, << Calmati >> dico io guardandolo negl’occhi e riesco a vederci tutta la rabbia che prova, << No che non mi calmo cazzo! >> urla lui. La porta si apre e le ragazze escono, << Ma che succede? >> domanda Cande e poi si blocca quando vede la scritta sulla porta, Lodo spalanca la bocca e Mechi ha la stessa reazione di Jorge << Dobbiamo ammazzare chiunque abbia fatto una cosa simile >> dice anche lei e io la guardo, << No, voi non ammazzate nessuno >> dico << Me ne occupo io >>, << Ma… >> inizia a parlare Jorge ma io lo fermo, << Davvero non mi interessa se fanno queste cose, ma vuoi non dovete fare stupidate per me ok? >>, << Ok >> risponde Mechi non convincente. Le ragazze mi aiutarono a pulire la porta e dopo le lezioni vado a cercare Ilaria, << Ehi >> sento dire e Francesco si avvicina a me, << Ho visto quel che ti hanno fatto sulla porta, mi dispiace, chiunque sia stato la deve pagare >> dice lui, << Si grazie >> dico velocemente in questo momento non mi importava parlare con lui e poi mi afferra per un braccio per fermarmi, << So che non stai bene Martina e se vuoi parlarne con qualcuno io ci sono >> dice << Puoi contare su di me >>, << Grazie davvero, ma non ho bisogno di parlare con qualcuno >>. Dopo poco trovo Ilaria in un corridoio vicino alle macchinette, << Ne sai qualcosa? >> mi avvicino a lei, << Di cosa? >> domanda, << Non fare la finta tonta >> rispondo io, << Si, so delle scritta, lo sanno tutti >> e alza le spalle << Ma mi pare di averti già detto che non posso permettermi di fare queste cose >> continua, << Allora spiegami perché la tua borsa è sporca di vernice rossa? >> dico arrabbiata, ormai non poteva più sfuggire, << Come scusa? >> dice guardando la sua borsa e appena vede le macchie fa una faccia perplessa << Ma io non sono stata >> dice lei, << Come posso crederti? >> gli dico, << Qualcuno sta cercando di incastrarmi >> borbotta tra se, << Non inventare queste cose, smettila capito, ti do solo un'altra opportunità ma smettila di tormentare la mia vita >> e mi volto per andarmene via. Sono arrabbiata, cosa vuole ancora da me, perché non mi lascia in pace, sicuramente era suo anche il biglietto e io quella volta ho creduto che non era lei ma stavolta aveva le prove addosso, come potevo credergli? Quando entro nel mio alloggio Jorge è seduto sul divano con tutti gl’altri, << Dove sei stata? >> chiede << Le lezioni sono finite da un po’ >>, << Sono andata a farmi una passeggiata per rilassarmi >> dico mentendo, non mi andava di dirgli che avevo scoperto che è stata Ilaria, lui mi guarda di sottocchio come se sapesse che sto mentendo. Qualcuno bussa alla porta e io vado ad aprire, per fortuna perché non avrei retto ancora per molto lo sguardo di Jorge. Mi trovo davanti Francesco e tutti si voltano a guardarlo soprattutto Jorge che se prima guardava male me ora guarda male lui, << Devo parlarti >> dice lui e io esco dall’appartamento e chiudo la porta, << Cosa vuoi? >> domando un po’ infastidita perché in questi giorni mi sta addosso e si preoccupa troppo per me, << Ho sentito dire che hanno visto Ilaria stanotte andare in giro per i dormitori >> dice lui, << Bene >> rispondo, << Capisci è stata lei, dobbiamo solo trovare un modo per incastrarla >>, << Dobbiamo? >> dico con un tono confuso, << Si io ti posso aiutare, seguire i suoi spostamenti per vedere se fa qualcos’altro e coglierla in fragrante >>, << Non c’è bisogno che tu lo faccia >>, << Invece si, fidati di me ok? >>, << Ok! >> rispondo io. Quando rientro Jorge è in piedi che fa avanti e indietro, << Cosa voleva? >> domanda, << Nulla di che >> rispondo io e lo vedo preoccuparsi ancora di più, << Martina >> mi chiama con una voce severa << Dimmi cosa voleva >>, << Aiutarmi a trovare il colpevole >> borbotto, << E vuoi il suo aiuto e non il mio? >> dice innervosito, << Senti Jorge io non voglio l’aiuto di nessuno, nemmeno il suo solo che non mi lasciava parlare mi ha praticamente obbligata >> rispondo, << Stai lontana da lui >> mi indica con il dito minacciandomi, << Sei troppo geloso per niente >> gli dico, tutti i nostri amici ci stanno a guardare senza dire una parola. << Si, lo sono e lui vuole solo avvicinarsi a te, conquistare la tua fiducia >>, io alzo le spalle e lui si arrabbia ancor di più. << Jorge smettila sono grande abbastanza >> dico << E di lui non mi interessa se no quella sera sarei stata con lui e non sarei venuta con te >> e mi dirigo in camera mia e Jorge mi segue chiudendosi la porta alle spalle. << Martina ti prego io ho bisogno di saperti al sicuro e felice, non mi va che quello venga a salvarti, voglio farlo io, il tuo ragazzo! >> è nervoso e impaurito? Mi avvicino dolcemente a lui e gli poso una mano sul petto, << Nessuno potrà mai sostituirti >> e poi poso le mie labbra sulle sue.
 

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Capitolo 25
*** Una Strana Allenza. ***


Una strana Alleanza.
 
In questi ultimi giorni Francesco si è comportato da vero amico, continua a scrivermi e a farmi sapere ogni spostamento di Ilaria, a quanto pare è innocua, ma non mi fido molto di lei. Cerco di tenere più nascosta possibile questa cosa a Jorge perché so che non andrebbe a finire bene. Non so più a cosa pensare, da una parte vorrei l’aiuto di Jorge, ma non voglio che quando si trovi il colpevole lui faccia stupidate, dall’altra l’aiuto di Francesco è prezioso ma Jorge potrebbe arrabbiarsi moltissimo. Ho trovato altri biglietti in questi giorni, uno è stato messo nella mia borsa mentre facevamo danza classica e l’altro appeso alla porta del mio alloggio, tutti e due dicevano più o meno la stessa cosa, che stavo con i ricchi e che dovevo allontanarmi da Jorge. << Ehi dove stai andando? >> mi si avvicina Francesco mentre sto andando all’alloggio dei ragazzi per stare un po’ con Jorge, << Dal mio ragazzo >> rispondo tranquillamente, lo vedo cambiare un po’ espressione, << Beh io pensavo che ci saremmo visti per parlare di quel che succede >> esclama lui, << Non c’è molto di cui parlare se non hai scoperto niente >> gli rispondo io, << Già >> continua lui un po’ offeso? << Senti Francesco io ti ringrazio ma voglio stare con Jorge in questo momento e non pensarci >> gli dico tranquillamente, infondo è normale, ok tutte queste minacce mi mandano fuori di testa ma non sono più importanti che passare il tempo con Jorge. << Non hai mai pensato che se lo lasciassi non avresti questi problemi? >>, io lo guardo confusa << Non lascio Jorge solo perché qualcuno mi minaccia, non mi spaventano queste cose, sono cresciuta in mezzo ai delinquenti >> rispondo un po’ irritata, << Scusami, era solo per dire >> borbotta lui e poi se ne va. Busso alla camera di Jorge ed è Ruggero ad aprire, << Ciao Tini >> dice lui sorridente, << Ciao >> e gli faccio un gran sorriso, << E’ in camera sua >> m dice lui. Quando spalanco la porta lo trovo sdraiato sul letto che ascolta la musica con le cuffie, appena si accorge di me mi sorride e mette via il suo Mp3 per venire ad abbracciarmi, << Eccoti qua, oggi mi mancavi più del solito >> sorride lui e poi mi solleva, io gli metto le gambe intorno alla vita e lui mi fa sdraiare sul letto baciandomi e dall’alto mi sorride dolcemente, << Allora come è andata la giornata? >> chiede accarezzandomi il viso, << Bene, abbastanza >> rispondo io, <>, << No, tutto apposto >> e io gli sorrido. Jorge sa solo del biglietto che mi hanno appeso sulla porta perché era con me quando l’ho trovato, ma degl’altri non ho mai detto nulla, non volevo si preoccupasse troppo e conoscendolo sapevo che per me avrebbe fatto qualsiasi cosa, non mi andava che si mettesse nei guai solo per questo. Lo vedo tranquillizzarsi quando gli dico che è tutto apposto e poi ricomincia a baciarmi e di nuovo mi fa provare quella forte emozione che nella mia testa mi dice di volerlo, gli sollevo la maglietta delicatamente e nei suoi occhi una luce di passione si accende, gli accarezzo delicatamente tutta la parte superiore del suo corpo e lo sento fremere dalla voglia di me, gli vengono i brividi. Mi torna in mente Francesco che mi ha detto che sarebbe meglio lasciarlo per non avere questi problemi, ma più penso di allontanarmi da lui più mi sento male, lasciare tutto questo, non sono pronta, io voglio lui e nessun’altro ed è una cosa più forte di me, sopporterei minacce per il resto della vita se fosse necessario, voglio accarezzarlo, baciarlo, guardarlo per il resto dei miei giorni. Lui mi alza delicatamente e mi toglie la canotta, << Ti voglio ogni giorno di più mia dolce Tini >> sorride lui mentre siamo seduti sul letto, io seduta sopra di lui e abbracciati, come due calamite che non si vogliono più staccare l’una dall’altra. Mi accarezza delicatamente la schiena e poi mi slaccia il reggiseno e come sempre mi lascio andare nelle sue mani. Non potrei mai fare a meno di tutto questo, di tutte queste meravigliose sensazioni. Quando Jorge va al bagno dopo aver fatto l’amore tiro fuori il telefono dalla borsa per avvertire Mechi che sono nell’alloggio dei ragazzi e trovo un messaggio di Francesco, “Dobbiamo vederci subito ho delle novità”. Mi rivesto in fretta mentre Jorge ritorna in camera, << Dove vai? >> domanda vedendomi sistemare i capelli e i vestiti che ho indossato di fretta, << Devo andare via un po’ >> rispondo << Ma tu non preoccuparti >> dico io, << Dovevamo stare tutto il giorno insieme >> borbotta lui un po’ offeso, << Torno presto te lo prometto >> dico dandogli un piccolo e veloce bacio sulle labbra e mi catapulto fuori dalla sua stanza lasciandolo li, vedendo quanto è dispiaciuto e mi si stringe il cuore.

<< Ehi >> saluto Francesco seduto al Bar dell’accademia, << Dobbiamo seguire Ilaria >> dice lui alzandosi, << Come scusa? >> chiedo confusa << Io non posso devo tornare da Jorge >> ribatto in ansia, << Ma come? Vuoi o non vuoi coglierla in fragrante, se ne è andata in modo sospettoso, dobbiamo seguirla >>, << Senti Francesco ti ringrazio ma non abbiamo prove sufficienti non possiamo seguirla cosi >>. Dallo zaino tira fuori un blocchetto di carta, << Questo l’ho trovato nel suo armadietto >> borbotta lui << E’ lo stesso tipo di carta dei tuoi bigliettini >>, guardo il blocchetto e la carta ha la stessa linea di ghirigori in fondo, << Come lo hai preso? >> chiedo impaurita, << Ho forzato un po’ l’armadietto ma l’ho risistemato quindi non se ne accorgerà, ora però dobbiamo seguirla >>, io faccio cenno di si con la testa e partiamo. Nell’uscire dall’accademia incontro Mechi, << Tu non dovevi essere da Jorge? >> mi guarda confusa vedendomi con Francesco, << Si, ma devo fare una cosa, per qualsiasi motivo tu non dire che ero con lui >>, lei fa una faccia schifata pensando che stessi tradendo Jorge, << Non è come pensi stupida, fidati di me ok? >>, << Va bene >> risponde lei non troppo convinta e mi avvio con Francesco alla sua macchina. Mentre cerchiamo Ilaria lui inizia a tartassarmi di domande, << Cosa ci trovi in Jorge? Cioè sopporti tutto questo per stare con lui? >>, << Si sopporto tutto questo per stare con lui perché voglio stare con lui e non posso spiegarti cosa ci trovo perché non lo capiresti >> rispondo io guardando fuori dal finestrino, << Sei sicura di volere questo per il resto della vita? >>, << Senti non mi va di discutere su cosa voglio o non voglio, mi basta trovare il colpevole di tutto questo e poi sarà finita >> dico abbastanza irritata, << io proprio non ti capisco, con tutti quelli che ci sono proprio Jorge Blanco, tu ti meriti di meglio di un viziato pieno di soldi >>, << Non è viziato prima di tutto, perché aiuta suo padre quando può e se è pieno di soldi non è per colpa sua, nessuno lo conosce veramente voi vedete solo il lato che mostra in accademia, ma non lo conoscete come lo conosco io >>, << Se lo dici tu! >> borbotta lui poco convinto. Ma cosa voleva da me, perché tutte queste stupide domande e dove cavolo stavamo andando? Come faceva a sapere dove si trovava Ilaria. << Tua madre sarebbe contenta di questa relazione? >>, io lo guardo stranita, come poteva chiedermi una cosa del genere, << Certo se sono felice io lo sarebbe stato anche lei >>, << Io credo che tu debba lasciarlo >> dice serio guardandomi negl’occhi, << Io non lascio proprio nessuno >>, << Ti farà del male, cosa farai quando si stancherà di te perché prima o poi lo farà come ha fatto con tante altre ragazze >>, << Io non sono come le altre ragazze >>, inizio ad andare in paranoia, pensare che un giorno Jorge potesse stufarsi di me, un pensiero che mi sta invadendo la mente, cosa farei? Sanza l’amore della mia vita? Cerco ti togliermi questi pensieri in testa che mi stanno facendo dubitare su questa relazione, non mi sono mai posta il problema del se si stufasse di me, eppure potrebbe capitare nessuno può sapere con certezza cosa succederà, riuscirei a sopportarlo? Il telefono nella mia borsa continua a vibrare, Jorge continua a chiamarmi ma non posso rispondergli, ho una decina di messaggi tutti che chiedevano dove ero e cosa stavo facendo e più arrivavano più il tono del messaggio era preoccupato e arrabbiato. << Facciamo veloce devo andare da Jorge >> dico nervosa, non mi andava di perderlo solo perché stavo qua con Francesco a cercare Ilaria, << Vedi come è ignorante, pensa solo a volerti li con lui mentre tu ti preoccupi di cercare chi ti fa tutte quelle cose, lui non muove nemmeno un dito per aiutarti >>, << La smetti di parlare così di lui? >> dico un po’ alterata, << Non sa che cerco la persona che fa questo e poi non voglio che lui faccia qualcosa, non voglio che finisca nei guai >>. Sto tremendo dal nervoso, lo so che vuole aiutarmi e lo ringrazio per questo ma sembrava avesse una lotta personale con Jorge il che non mi sembrava affatto una cosa normale. Quando notiamo la macchina di Ilaria parcheggiata ci fermiamo per vedere dove sia. << Abbiamo seguito Ilaria fino a qui per vedere che si è andata a fare le unghie? >> domando a Francesco quando la vedo uscire da un centro estetico, << Credevo andasse a fare altro >>, << Riportami a casa subito >> ribatto io un po’ innervosita, potevo starmene vicino a Jorge tutto il tempo e invece ho girato la città per vedere Ilaria andare a farsi bella. Mentre tornavamo indietro regnava il silenzio, ero grata per i suoi sforzi ma così mi faceva solo perdere tempo e in più c’è la probabilità che Jorge sia furioso con me. << Allora continuo a cercare >> borbotta lui quando siamo in accademia, << Si ma stavolta non farmi fare viaggi inutili >> dico << Ho altro da fare che stare in giro a vedere una che va dall’estetista >> lui sembra intristirsi un po’ per le mie parole e io velocemente mi avvio all’alloggio di Jorge.

<< Dove cazzo sei stata? >> domanda lui quando entro, non c’è nessuno evidentemente sono dalle ragazze o sono andati a fare un giro, << Scusa >> dico piano e lui viene verso di me per abbracciarmi, << Pensavo ti fosse successo qualcosa di male >>, << Sto bene >> rispondo lasciando la presa del suo abbraccio e guardandolo negl’occhi, << Dove sei stata? Cosa hai fatto? >>, << Nulla che mi sia servito a molto, cercavo indizi sul biglietto pensavo di essere vicina a chi l’ha scritto ma nulla >>, << Non devi fare queste cose da sola senza dire dove vai, se ti succedesse qualcosa? >>, << Jorge sto bene, ora voglio solo stare un po’ qua con te e rilassarmi >> gli do un bacio e poi mi dirigo verso il divano mentre lui mi guarda ancora li fermo in piedi, << Allora? Non vieni qui con me >>, lui lentamente si avvicina e quando si siede mi accoccolo a lui, lo sento rilassarsi un poco, deve essere stato nervoso e agitato per tutto il tempo che sono stata via, ho una grande paura di perderlo, dopo le parole di Francesco ancora penso a cosa farei se mi lasciasse sola. << Cos’hai? >> domanda lui vedendo che lo fisso un po’ tristemente, << Non voglio perderti >> dico dolcemente e lui mi stringe più forte a se, << Non mi perderai >> risponde << Toglietelo dalla testa >>, io gli sorrido piano e rimaniamo lì per ore a guardare la tv, ogni tanto lo guardo e non posso pensare a quanto sia fortunata ad averlo. Quando torno dalle ragazze Mechi mi trascina in camera sua perché vuole parlarmi, << Si può sapere che combini? >>, << Sto cercando il colpevole che mi fa tutte queste cose >> rispondo, << Con quello? >> mi guarda lei con una faccia stupita, << Non voglio che lo facciate voi o i ragazzi o Jorge, non mi va che vi mettiate in pericolo o facciate stupidate >>, << Se Jorge lo scopre lo ammazza lo sai vero? >> io faccio sì con il capo, << Oh Tini ti prego stai attenta e stai il più lontano possibile da lui, Jorge ci rimarrebbe molto male >>, << Lo so è che non posso stare qui con le mani in mano, qualcuno mi minaccia >> dico io e finalmente riesco a buttare fuori tutto il nervoso che ho addosso, << Non so più cosa fare, perché io? Perché non posso stare con Jorge senza che nessuno mi voglia ostacolare? >>, Mechi mi abbraccia << Vedrai che passerà anche questa >> dice dolcemente << Stai attenta comunque, non vorrai finire male, Jorge non lo sopporterebbe >>. Lodo ad un tratto entra dalla porta, ha uno sguardo preoccupato ed è pallida, in mano ha una scatola, << Lodo stai bene? >> chiede Mechi avvicinandosi a lei, << Questa è arrivata per te >> borbotta verso di me, in mano ha una scatola e io mi avvicino per prenderla, << Qualcuno ha bussato e quando sono andata ad aprire ho trovato questa >> e le lacrime iniziano a scendergli sulle guance, io velocemente apro la scatola e dentro trovo una bambola incredibilmente simile a me e un biglietto, “Sei solo una delle sue tante bambole e se non ti allontani da lui qualcuno si farà veramente del male “. Io rimango senza parole, fisso quel biglietto forse per cinque minuti senza fiatare, Lodo ancora piange, Cande quando entra nella stanza e legge il biglietto si siede sul letto di Mechi e si mette le mani tra i capelli, L’unica che riesce ancora a parlare è Mechi, << Devi dirlo a Jorge e alla rettrice >>, << No >> dico << Non posso farlo capisci che è pericoloso, chiunque sia vuole fare del male a qualcuno pensi che cambierà idea se tutti vengono a sapere di questa minaccia? >>, << No però avrai un aiuto >>. Guardo Mechi e non so più cosa fare, dovrei andare a dirlo alla rettrice? Ma se lo faccio e poi a qualcuno a cui tengo viene fatto del male? Dovrei lasciare Jorge? Al sol pensiero mi sento mancare. Vado a farmi una doccia calda dopo aver concordato con le ragazze di non dire nulla a nessuno per il momento, per vedere come si evolve la situazione, Lodo è ancora sconvolta e Cande cerca in tutti i modi di rassicurarla, << Andrà tutto bene >> gli dice lei, << Io non voglio che a nessuno venga fatto del male >>, << Non succederà, troveremo un modo per far sì che tutti siano al sicuro, l’importante è che nessuno di noi stia mai solo >>, Lodo fa sì con il capo mentre ancora guarda nel vuoto, chissà a cosa pensa, siamo in questa situazione per colpa mia e loro sono solo delle innocenti vittime, anche se ancora non è successo nulla vivono con il timore che possa succedere e non mi va che si sentano così. Devo fare qualcosa, devo trovare un modo per scoprire chi fa queste cose e l’unica persona che sa più di tutti questa storia è Francesco che ha qualche indizio, mi serve il suo aiuto ma questa volta nel vero senso della parola, tutto quello che ha trovato, tutte le cose che visto devo metterle insieme e ricostruire il tutto. Voglio solo che i miei amici e Jorge stiano al sicuro, più indagheranno più saranno in pericolo e io non posso pensare che a qualcuno di loro venga fatto del male.
 

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Capitolo 26
*** Piccole Paure. ***


Piccole Paure.
 
<< Sveglia >> dice Jorge dolcemente nel mio orecchio, oggi non ci sono le lezioni per via delle riunioni dell’accademia, << Perché? >> domando io assonnata << E’ ancora presto sono le otto di mattina >> rispondo io, << Dobbiamo andare a fare una cosa >> borbotta Jorge abbracciandomi dal dietro e mi dà dei piccoli baci sulla spalla, << Dove? >> dico voltandomi per mettermi difronte a lui e ancora con gl’occhi gonfi dal sonno lo guardo << Una sorpresa >> sorride lui << Solo che abbiamo un’ora di strada da fare >>, << Ok >> rispondo cercando di tirarmi su a sedere. Dopo essermi stiracchiata mi alzo per vestirmi e Jorge mi dice di vestirmi comoda. Indosso un paio di pantaloncini e una maglietta semplice con scarpe da ginnastica, << Vado bene così? >> chiedo mentre anche lui si veste, << Si benissimo >> risponde. Sto ancora pensando a dove mi vuole portare e perché dobbiamo andare così lontano? Infondo le soprese di Jorge mi sono sempre piaciute ma non so perché ho una sensazione di agitazione. Mentre facciamo colazione Lodo si sveglia e arriva in cucina, << E’ vero che oggi andate… >> Jorge la zittisce, << Scusa me ne ero dimenticata che lei non lo sa >> borbotta, << Quindi tu sai tutto? >> le domando mentre sorseggio il mio succo di frutta, << Tutti lo sappiamo tranne te >> alza le spalle lei, io guardo male Jorge che fa finta di nulla. Finita la colazione partiamo, in macchina cerco di fargli domande trabocchetto per fargli sfuggire qualcosa ma nulla da fare lui non molla la presa, << Smettila Martina >> brontola lui << Per una volta puoi smettere di chiedere e goderti la sorpresa? >> sorride, << A me non piacciono molto le sorprese, anzi non è che me ne abbiano fatte molte nella mia vita >> rispondo io guardandolo un po’ turbata, << Invece devi abituartici perché io ti farò sempre un sacco di sorprese amore mio >> sorride lui e io ricambio. Amo tutto quello che riguarda lui, anche questo suo modo di viziarmi e coccolarmi, sono sempre al centro della sua attenzione, vuole sempre che io sia felice e contenta, potevo chiedere un ragazzo migliore di lui? Tutte queste sue attenzioni mi portano ad amarlo sempre più, non ho mai avuto questi trattamenti, certo il fatto che abbia tanti soldi fa la sua parte ma non è come pensavo, non si vanta di tutto quello, anzi cerca sempre di aiutare tutti come fa con me, anche se all’inizio pensavo al contrario. Ho sempre pensato che non sarei mai potuta stare insieme ha un ragazzo troppo ricco ma non importa quanto lui abbia o no, se ti innamori di una persona non conta più nulla. Dopo un’ora di strada arriviamo davanti a quello che sembra un deposito di aerei, << Andiamo in viaggio? >> chiedo io ridacchiando, << No >> risponde lui e scendiamo dalla macchina, noto delle persone venire verso di noi, << Salve >> dice Jorge, << Sono Blanco ho chiamato per la prenotazione >>, << Certo signore l’aspettavamo >> sorride un uomo, abbastanza giovane con la barba, << Allora siete pronti per il lancio? >> chiede con un risolino, io guardo Jorge a occhi sbarrati, << Lancio? >> esclamo, << Si lancio >> risponde Jorge ridendo, << Tu mi hai portato a lanciarmi giù da un aereo? >> sono impaurita e le gambe iniziano a tremare, << Stai tranquilla Tini, lo faremo insieme >> ridacchia ancora dopo aver visto la mia agitazione. Sono in ansia e un tizio mi sta facendo indossare una tuta apposta, dall’altro lato guardo Jorge che si mette la sua, ogni minuto che passa e si avvicina l’ora di salire su quell’aereo io mi sento sempre più male, Martina non svenire dico dentro di me, perché mi sono fatta trascinare qui? Perché mai gli ho raccontato che avevo paura di lanciarmi da una aereo e che con lui l’avrei fatto? Quando siamo su quel piccolo aereo, e già ho paura a stargli sopra, Jorge è in parte a me che mi stringe la mano, << Lo faccio solo perché sei tu >> gli dico con gl’occhi iniettati dalla paura, << Beh ne sono lusingato allora >> sorride lui, non riuscivo a capire come poteva restare così tranquillo. I due paracadutisti esperti si alzano e ci dicono che dobbiamo prepararci e si legano a noi, << Ci lanciamo giù mano nella mano, poi quando vi diciamo di lasciarvi vi lasciate perché dobbiamo aprire il paracadute e non potete stare uniti >> dice uno dei due e noi facciamo cenno di si con la testa. Lo sportellone si apre e tengo per mano Jorge mentre sono legata a un altro uomo e lo guardo, respiro profondamente e poi sotto di me sento solo il vuoto. In pochissimo tempo siamo al suolo, mi sembra di non respirare eppure mi sento così viva e tutte le tensioni accumulate in questi giorni se ne sono andate, credo di aver urlato troppo perché ho mal di gola, Jorge è appena atterrato con l’altro paracadutista e appena si sgancia viene verso di me che sono ancora seduta sul prato. Mi si siede in parte e mi porge una scatola, << Per i nostri giorni passati insieme >> dice con un sorriso, apro lentamente, un piccolo ciondolo a forma di aereo brilla dentro la scatoletta con la data di oggi, << Un ricordo per la nostra prima avventura >> sorride e io mi getto su di lui per baciarlo.
 
Quando torniamo all’accademia, dopo aver pranzato in un bel ristorantino affacciato al mare, ho ancora le gambe molli e i ragazzi continuano a chiederci come è stato, << Io me la stavo facendo addosso però una volta che lo fai è elettrizzante >> spiego a Cande << Però non so se lo rifarei >> dico velocemente prima che a Jorge gli venga in mente di riportarmici siccome mi è piaciuto. << E la collana? >> mi guarda Mechi, << Me l’ha regalata lui dopo che ci siamo lanciati >> sorrido io, << Oh Jorge sei diventato un romanticone >> gli poggia una mano sulla spalla lei e lo guarda con una faccia buffa, << Si forse >> ridacchia Jorge. Verso le quattro di pomeriggio vado a trovare Mindy e le ragazze, quando entro al Rouge Rachel mi salta praticamente addosso, << Ehi cos’è questo entusiasmo? >> dico quando mi lascia dalla presa, << Mi sposo >> urla lei mentre fa salti alti due metri, << Wow >> dico io << Che bello >>, Hanna esce dal retro del locale ed è più felice di Rachel, << Ti sposi anche tu? >> le chiedo sorridendo, << Chi io? Non credo proprio ma sono la damigella e quindi sono super felice >> risponde lei, << Volevo chiederti… >> parla Rachel << Se anche a te andava di farmi da damigella >> io la guardo stupita << Certo >> rispondo << Per me sarebbe un gran onore >>. Rimaniamo per un oretta a parlare di come Ryan abbia chiesto Rachel di sposarla, Mindy non era ancora qua, le ragazze mi hanno detto che è uscita a fare delle commissioni. Poi è il mio turno raccontare quello che è successo stamattina, << Tu ti sei lanciata da una aereo? >> chiede Hanna a bocca aperta, << Si, io >> sorrido << Strano vero >>, << Quel ragazzo ti ha proprio stregato >> dice Rachel, << E’ stato bello >> dico con un sorriso a trentadue denti << Sei proprio innamorata di lui >> ridacchia Hanna dandomi una leggera spallata, << La prossima a sposarsi sarai tu! >> borbotta Rachel e io la guardo di traverso, << Non esageriamo >> rispondo un po’ terrorizzata da questa affermazione. Mindy torna e tutte insieme ci mettiamo a chiacchierare, era da un po’ che non passavamo un po’ di tempo insieme senza provare o avere altre cose da fare. Ci stiamo gustando il nostro aperitivo tra le risate e mi sembra di ritornare indietro nel tempo quando ancora era tutto normale per me. Ora le cose sono diverse, sono nella miglior accademia di danza, ho un ragazzo ricco che mi ama, Rachel si sposa, ho nuove amiche su cui contare. Sembra che sia tutto cambiato eppure c’è ancora quel qualcosa che fa sembrare che il tempo non sia mai passato, soprattutto quando mi ritrovo con loro a chiacchierare. Sono sempre state la mia famiglia, il mio punto di riferimento per qualsiasi cosa, le ragazze sono come sorelle, anzi sono sorelle per me, sempre pronte a proteggermi e a darmi consigli, sono le mie maestre di vita e tutto quello che ho passato con loro nessuno se lo può immaginare. Mindy beh lei è come mia madre, certo mi manca la mia vera mamma ma lei è stata una grandiosa sostituta e ringrazio sempre il cielo per avermi dato almeno lei, che qualcosa di buono nella mia infanzia lo avuto. Racconto a tutte anche dell’assegno che ho ricevuto e che non so come spendere quei soldi, << Non voglio essere egoista e spenderli per qualcosa per me >> dico, << invece dovresti >> borbotta Mindy, << Non hai mai avuto molto, concediti qualche sfizio >> sorride lei, << Già comprati qualcosa per te, qualcosa che vuoi veramente e con quello che rimane fai un regalo a Jorge >> sorride Rachel, << Magari qualcosa che puoi indossare per lui >> dice maliziosa Hanna e tutte ci mettiamo a ridere. << Ormai state insieme da un po’ no? >> dice Rachel e io nella mia testa inizio a calcolare i giorni e qualcosa non mi quadra, conto i giorni per tre o quattro volte e il mio cuore si ferma. << Devo andare >> dico velocemente << Sono in ritardo >>, << Ehi tutto bene tesoro? >> domanda Mindy, << Si, mi sono ricordata che devo fare delle cose con le ragazze e se non arrivo in orario mi ammazzano >> faccio una mezza risata che suona male e esco dal Rouge. Mi appoggio al muro e non riesco più a respirare, come ho potuto non accorgermene? Non so più a cosa pensare e sto cercando mille motivi per cui non può essere come sembra, mi alzo e inizio a camminare velocemente finché non mi trovo in città e entro in un negozietto. Sto sudando freddo e il mio cuore non da cenno a fermarsi, c’è un po’ di fila prima di arrivare al bancone e più aspetto più la mia agitazione aumenta. Finalmente è il mio turno e quando arrivo difronte al bancone guardo la commessa dagl’occhi azzurri con terrore, << Vorrei un test di gravidanza per favore >>

Il giorno dopo sono nello spogliatoio delle ragazze da sola e non ho il coraggio di fare quel test, ieri quando sono tornata è stato difficile mantenere la calma davanti alle ragazze, soprattutto davanti a Jorge che si è accorto che qualcosa mi turbava. Non posso essere incinta, non ora. Chissà se qualcuno lassù ha ascoltato il padre di Jorge che vuole che metta su famiglia, ma io ora non posso, sono spaventata e non so davvero cosa fare. Faccio un gran sospiro e entro nel bagno, scarto la confezione e leggo attentamente le istruzioni. Mille cose passano per la mia testa e io sto andando in confusione, come è possibile che succedano tutte a me? Faccio avanti e indietro nello spogliatoio, devo aspettare cinque minuti che sembrano lunghissimi. Cosa faccio se davvero aspetto un bambino? Come posso affrontarlo? Qualcuno entra nello spogliatoio e io nascondo il test dietro la schiena, << Francesco? >> dico quando lo vedo entrare << Non puoi stare qua! >> dico io guardandolo confusa, << Ti cercavo e poi ti ho visto entrare qua >> dice, << Si ma sei in uno spogliatoio femminile >> borbotto io, << Si ma non ci sono lezioni a quest’ora quindi non c’è nessun problema, piuttosto tu cosa ci fai qua? >> chiede poi lui, << Niente >> rispondo velocemente, << Dimmi la verità! >> mi afferra lui una spalla. Io lentamente gli faccio vedere cosa ho dietro alla schiena e lui rimane basito, << Jorge lo sa? >> chiede, << No, e se fosse vero non so cosa dirgli >>, << Beh glielo dici normalmente >> alza lui le spalle, << Certo! >> sbotto io << Ciao Jorge, ah sai che sono incinta! >> guardo Francesco confusa. Manca ancora un minuto prima del risultato e io inizio a tremare. << Stai tranquilla >> mi dice lui dandomi un piccolo abbraccio e quel contatto non mi è piaciuto molto, ho avuto una strana sensazione, come se volesse intromettersi in questa cosa. Mechi spalanca la porta e entra guardando Francesco con uno sguardo di sfida, << Ci penso io a lei >> borbotta e lui esce senza dire una parole, << davvero ti fai consolare da lui? >> domanda lei con una faccia preoccupata, << No, non so come fa, ma salta sempre fuori nei momenti meno opportuni >>, << Allora cosa c'è che non va? >> chiede e io gli mostro il test di gravidanza, << Ah >> dice << Beh ma non sei incinta >> parla poi tranquilla, il risultato è uscito ed è negativo. Guardo Mechi e poi gli salto praticamente in braccio, sono sollevata e felice, non è che non voglia un figlio con Jorge ma è troppo presto e poi non mi sembrava il caso. << Potevi dircelo >> continua poi Mechi, << Avevo paura ok? >> dico << Non sapevo cosa fare, appena mi sono resa conto che non mi era venuto il ciclo sono andata in panico >>. Mechi appoggia una mano sulla mia spalla, << Qualsiasi cosa succeda tu sappi che puoi contare su di noi e non su quel bamboccio >> borbotta riferendosi a Francesco e io ridacchio. << Andiamo dagl’altri dai >> dice sorridendomi, << Non dirlo agl’altri, tanto non è successo nulla >> dico << Non voglio che Jorge si allarmi ok? >>, lei fa sì con il capo e usciamo dallo spogliatoio insieme. Mi sento decisamente meglio, anche se sono ancora turbata da questa cosa, infondo non me lo aspettavo e ora che ci penso se fosse successo davvero? Se quel test era positivo? << Non ti sarà venuto per tutto lo stress che hai avuto queste settimane >> parla Mechi mentre camminiamo << Quindi ora puoi rilassarti >>, << Già >> rispondo io che ancora in realtà ci penso. Quando raggiungiamo gl’altri mi sento in imbarazzo, << Dove eri? >> domanda Jorge che mi fa sedere sulle sue gambe, siamo in giardino seduti sul prato all’aria fresca, << L’ho trovata che provava alcuni passi >> risponde Mechi perché io mi sono bloccata a quella domanda, << Non smetti mai tu ah? >> sorride lui dandomi un bacio e io gli sorrido. Più lo guardo e più vorrei raccontargli la verità, ma se si spaventasse? Se per la paura che possa succedere di nuovo mi lasciasse? Cosa farei io? Riuscirei a resistere a tutto questo? Di notte faccio un sogno abbastanza strano, sono nella mia stanza dell’alloggio dell’accademia e qualcuno piange, io mi alzo da letto e vado in salotto per vedere cosa sta succedendo. Appena apro la porta c’è solo una culla in mezzo alla stanza e lentamente mi avvicino. Una bambina piccola sta piangendo e io la guardo, assomiglia incredibilmente a me solo che ha gl’occhi verdi. Quando mi volto Jorge è dietro di me e ha una faccia arrabbiata, << Come hai potuto non dirmelo? >> dice, io lo guardo confusa e poi guardo la bambina, << Io non lo so >> dico, non capisco cosa sta succedendo. << Non dovevi tenermela nascosta, io sono suo padre >> afferra la bambina e esce dal mio alloggio e io urlo, inizio a piangere e a battere i pugni sulla porta dove Jorge è appena uscito. Mi sveglio tutta sudata, << Ehi Tini! Che succede? >> domanda Jorge in parte a me, << Niente, ho solo fatto un brutto sogno >> borbotto confusa e mi afferro la testa con le mani, lui mi tira a se e mi abbraccia << Ci sono qui io con te >> dice e mi posa un bacio sulla fronte.
 

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Capitolo 27
*** Nemici. ***


Nemici
 
Sono ancora turbata da quel che è successo, insomma pensavo di aspettare un figlio e non è una cosa da poco. Mechi ha mantenuto il segreto e ogni tanto mi chiede se mi sono ripresa dallo shock. Io e le ragazze stiamo provando un po’ di passi per lo spettacolo di fine anno. << Ci siamo quasi >> borbotta Cande, << Secondo me è spettacolare >> continua Lodo che si sta asciugando il sudore dalla fronte con una salviettina. << Io sono veramente stanca >> mi siedo in terra e mi sdraio per rilassarmi un po’, non mi sento più ogni singolo muscolo e il mio corpo mi sembra pesante, << Tra le lezioni, le prove con noi e le prove al Rouge ti credo >> si siede in parte a me Mechi, << Già, ho bisogno di una pausa >> borbotto mentre mi stiro sdraiata sul pavimento in parquet. << Eh Martina >> sento Lodo dire, io mi giro verso di lei che sta indicando la porta, sulla soglia c’è Francesco che mi fa un cenno di saluto con la mano, << Dovrei parlarti >> dice, le ragazze mi guardano un po’ turbate e io lentamente mi alzo per andare verso di lui. Mi richiudo la porta alle spalle << Che c’è? >> dico guardandolo, << Ho scoperto qualcosa che non so se ti piacerà >> dice guardandomi come se fosse spaventato, << Dimmelo >> esclamo dopo un po’ di silenzio, << E’ molto chiaro che sia Ilaria l’artefice di tutte queste minacce e credo che stia riuscendo a portare Jorge dalla sua parte >> dice abbassando il capo, << Non ci credo, Jorge non vuole nemmeno parlare con lei >> dico arrabbiata, << Io li ho visti parlare insieme e mi sembravano molto affiatati >> deglutisce sonoramente e continua a scrutare i miei occhi, nervoso. << Io non ci credo, comunque ci sarà una spiegazione >> borbotto e poi rientro nell’aula. << Che è successo? >> si avvicina a me Cande, << Nulla >> rispondo eppure non riesco a togliermi quel pensiero dalla testa. Io mi fido di Jorge non posso pensare queste cose di lui, spero sia stato solo un caso che Francesco li abbia visti parlare. Io sono la prima a tornare nell’alloggio, quando entro un biglietto, evidentemente infilato sotto la porta, è sul pavimento. Io delicatamente lo afferro e poi lo apro “Allontanati da Jorge se no farò del male a ciò che ami di più “dice. Non ne posso più e vorrei crollare. Perché continuano a fare così e soprattutto chi è che fa queste cose, cosa vogliono da me? Oggi ho deciso di andare a prendere un regalo per Jorge e ora che ci penso quello che mi ha detto Francesco non può essere vero, lui non mi farebbe mai una cosa del genere, ma dentro di me ho paura perché se c’è una piccola verità in tutto ciò? Se davvero si sta riavvicinando ad Ilaria? Io sono solo una ragazza dei bassi fondi che non ha nulla se non una vita piena di fregature, c’è sempre qualcosa che rovina tutto, non ho mai avuto una vita facile, anzi la mia vita ha fatto proprio schifo fino a quando non mi sono messa con Jorge, ci sono stati momenti in cui pensavo che la vita fosse bellissima, tra le sue braccia e tra le sue carezze ma ora sta tornando tutto schifoso come prima. Non sono più sicura di nulla, non so più a chi credere, mi chiedo perché Francesco dovrebbe mentirmi su questa cosa, infondo ha sempre dimostrato di tenere a me quindi perché farmi del male? Esco dall’accademia per andare a prendere un regalo per Jorge e in un corridoio lo vedo, sta parlando con qualcuno che è coperto dalla porta, sta parlando in un modo agitato e nervoso. Poi si abbracciano e posso vedere il viso di Ilaria appoggiarsi sulla sua spalla, in un secondo corro via. Quando esco dall’accademia inizio a camminare e a piangere, io che non piango quasi mai stavolta lo sto facendo, come ha potuto? Perché? poteva dirmelo senza tenermelo nascosto perché così fa veramente male, al cuore. Non credo di aver mai provato questo dolore. Cammino forse per ore e il telefono continua a suonarmi, trovo chiamate di Lodo, Mechi, Cande e anche di Jorge, c’erano tante sue chiamate e messaggi, ma non mi va di rispondere, non mi va di parlargli e non voglio nemmeno vederlo se ci penso perché mi farebbe ancor più male di quello che fa già. Saranno le nove di sera quando decido di tornare nel mio alloggio, fuori dalla porta c’è un silenzio tombale quindi magari sono tutti nell’alloggio dei ragazzi e io mi tranquillizzo un po’. Apro la porta e quando accendo la luce Jorge e seduto su uno sgabello ad aspettarmi, ha una faccia cupa, triste e arrabbiata.
 
<< Dove sei stata? >> chiede lui con un tono piatto, << Dove non ti interessa >> rispondo sorpassandolo per entrare in camera mia e lui mi segue, << Si può sapere perché c’è l’hai con me? >> domanda << Quando sono io che dovrei essere arrabbiato con te >> dice poi. Io lo guardo confusa, << Perché mi fai questo? >> dico << Tu e Ilaria >> borbotto a bassa voce perché solo a pensarci mi sento male, << Io cosa? >> dice lui << C’è qualcuno che sta cercando di incastrarla per le cose che ti succedono e gl’ho solo fatto qualche domanda per sapere cosa sa >> dice infuriato, << Vogliamo parlare che mi hai tenuto nascosto il fatto che pensavi di aspettare un bambino >>. Io lo guardo scioccata, << Come lo sai? >> domando confusa, << Il tuo caro amico Francesco, è venuto a chiedermi come avevo preso la tua presunta gravidanza >>, lui scuote la testa << Lui non doveva dirtelo >>, << Pensava che me l’avessi detto >>. Impossibile penso nella mia testa, lui non sapeva neanche il risultato se ne è andato prima e sapeva che a Jorge non l’avrei detto, << A lui dici tutto vero? A me, il tuo ragazzo non dici nulla >> urla arrabbiato, non avevo mai visto Jorge così frustrato, << Io non gli ho detto un bel nulla mi ha solo trovata quando stavo facendo il test >>, << E di tutti i restanti biglietti che hai ricevuto di cui io non so nulla ma lui si >>, << Jorge io… >>, << Jorge niente Martina tu dovresti fidarti di me >>, << Si perché vedendoti abbracciare una che mi ha quasi ucciso mi fa fidare di te >>, << Io sto solo cercando di capire chi ti fa tutto questo >> urla, è veramente arrabbiato e le lacrime iniziano a scendermi dalle guance, << Anche io >> replico << Vai via >> dico poi con la voce rotta e lui spalanca gl’occhi, << Non dirai sul serio >> mi guarda confuso, << Vai via Jorge, non c’è più niente da dire >>. Lui lentamente esce dalla mia stanza sbattendo la porta e due secondi dopo si riapre e Mechi corre verso di me << Ehi che è successo? Non piangere Tini >> dice mentre mi abbraccia << Jorge sembrava furioso >> continua poi, tra le lacrime gli racconto quel che è successo, << C’è qualcosa che non torna Martina >> dice lei. La prima notte senza Jorge, ho pianto per tutto il tempo e questa mattina non mi va di alzarmi, domani andrò da Mindy e ci rimarrò per tutto il week end, è ora di smetterla con tutte queste stronzate, voglio allontanarmi il più possibile da qui per un po’.  Jorge entra nella mia stanza, si è tranquillizzato ma ha ancora quello sguardo arrabbiato e frustrato, << Stia bene? >> domanda, << Non ti importa Jorge, vai a chiederlo alla tua amica Ilaria >> dico alzandomi dal letto per allontanarmi da lui che si avvicina, << Non fare così e tu allora? >>, << Non voglio che mi tocchi >> dico << Lasciami in pace >>, << Non lo dici su serio >> dice lui che sembra ancora più turbato, << Non voglio parlarti Jorge, vai via. E’ stata tutta una stronzata stare insieme >> mi strappo la collanina dal collo e gliela lancio ai piedi e poi lo sorpasso per andare in salone. Lui lentamente si abbassa e raccoglie la collana senza mai smettere di guardarla, giurerei di aver visto una lacrima. Sono seduta sul divano e Jorge esce dalla mia stanza e poi esce dall’alloggio senza guardarmi ne guardare nessun’altro. << Ahia >> borbotta Lodo, << Jorge arrabbiato >> continua Cande, << Che volete dire? >> domando mentre Mechi mi passa una tazza di tè, << Che molto probabilmente farà qualche stupidata >> risponde Lodo con una faccia preoccupata. Due secondi dopo difatti nei corridoi si sente un gran casino, velocemente usciamo e due corridoi più in là Jorge sta prendendo a pugni Francesco, Eleanor corre alle nostre spalle e poi si avvicina hai due che stanno litigando, << Fermi >> urla, << Tu con me >> afferra Jorge per un braccio e lo trascina via mentre Francesco rimane in terra con la faccia sporca di sangue. Velocemente mi avvicino a lui << Vieni che ti porto in infermeria >>, lo aiuto ad alzarsi e le ragazze invece lo guardano come se fosse un mostro, << E’ colpa mia >> dico mentre andiamo verso l’infermeria, << Non dire stupidate Martina, non è colpa tua è lui che è uno stupido che tu non ti meriti >> dice guardandomi e accennando un sorriso. Quando siamo in infermeria e la dottoressa gli cura un po’ le ferite sul volto, anche Jorge entra per farsi medicare la mano, sanguinante. Guarda prima me e poi lui ed ha uno sguardo di disgusto che mi penetra nel profondo dell’anima, mi fa così male che credo di svenire, un suo sguardo di disprezzo nei miei confronti è più forte di qualsiasi pugno che potessi mai ricevere. << Non guardalo >> mi dice Francesco, << Lui non si merita una come te, l’ho sempre saputo che prima o poi avrebbe mostrato il suo vero essere >>, io mi alzo di scatto dalla sedia in cui sono seduta e lui mi blocca tenendomi per un braccio, << Dove vai? >> chiede, << Via >> rispondo io. << Resta con me >> mi guarda con due occhi imploranti, << Non posso >> dico e tolgo il braccio dalla sua presa per andarmene. Gl’occhi arrabbiati di Jorge sono puntanti su di me e prima di uscire non posso fare a meno di guardarlo, di ammirare per l’ultima volta quel poco che rimane del mio ragazzo, nei suoi occhi ormai c’è una luce diversa, di rabbia e non quella calda luce che io ci vedevo. Ma nel profondo del mio cuore so che lui è come si è mostrato a me e nulla potrà mai cambiare ciò che provo per lui.

Vado nel mio appartamento e inizio a preparare velocemente il borsone per andare da Mindy, << Che fai? >> domanda Cande entrando nella mia stanza, << Vado via >> rispondo << Vado oggi invece che domani forse è meglio >>, << Ma tu non stai bene Martina >> borbotta lei << Devi parlare con Jorge >>, << NO >> dico quasi urlando << io non voglio parlare con nessuno, né con Jorge, né con Francesco né con nessun altro voglio solo allontanarmi da tutto questo >> lancio una maglietta nel borsone senza nemmeno piegarla e poi mi accascio sul mio letto e con la testa tra le mani inizio a piangere. Cande si avvicina a me e mi abbraccia, << Mi dispiace per tutto Tini >> dice lei << Ma dovresti sistemare le cose prima arrivare ad una conclusione >>, << Non c’è nulla da chiarire, Ilaria è quella che mi mandava i biglietti e ha fatto credere a Jorge che era stata incastrata da Francesco siccome mi aiutava >> dico tutto d’un fiato. Poi velocemente mi alzo prendo il borsone e me ne vado. Sono così triste, non ricordo l’ultima volta di aver sentito così tanta tristezza, cammino lentamente tra la città e non mi importa più di niente e di nessuno, nemmeno della gente che mi sta guardando mentre piango, lente e calde lacrime che mi scorrono sulle guance e io mi sento di nuovo così sola. << Martina >> sento qualcuno dire il mio nome e quando mi volto Rachel esce da un negozio di fiori, << Oddio Martina cosa è successo? >> dice e poi mi abbraccia, è così bello poter fidarsi di qualcuno in questo momento, ormai in accademia la situazione era diventata pesante, non sapevo più a chi credere a chi diceva la verità. Non mi andava di parlarne ancora quindi Rachel non mi fece domande, una cosa che amo di lei è che capisce quando non è il momento giusto di chiedere, mi portò con se a scegliere i fiori per il suo matrimonio anche se mancava molto lei organizzava già tutto, è sempre stata una perfettina che voleva avere tempo per decidere perfettamente cosa voleva, poi mi porta in una gelateria per mangiare il gelato, la miglior cura per la depressione dice lei e insieme ci dirigiamo al Rouge. Quando entro Mindy mi osserva e capisce subito che qualcosa non va e si dirige verso di me, << Mia dolce Martina cosa c’è che non va? >> e mi abbraccia, << Cosa è successo? Non dovevi tornare domani? >>, << Si ma è tutto un casino >> rispondo e di nuovo le lacrime cominciano a scendermi, racconto in grandi linee cosa è successo. << Martina dovresti parlarne con Jorge >> mi dice Mindy tranquilla spostandomi i capelli dal viso, << Non c’è nulla da dire >> borbotto, << Ma lui voleva aiutarti non dicerto tradirti con quella ragazza >> continua lei << Non essere dura con lui, non ha mai avuto una vera ragazza e non sa come comportarsi in queste situazioni e per il tuo bene è andato a chiedere alla persona che odia di più, certo forse era meglio se te lo diceva ma magari aveva paura che tu la prendessi male >> sorride dolcemente e io mi cullo su di lei. Sono esausta e vorrei solo sprofondare nel sonno, non svegliarmi per ore così da non pensare a tutto quello che è successo, ho perso Jorge, non gli ho raccontato tutta la verità e ora lui mi odia? Non so più dove sbattere la testa e ho solo bisogno di non pensare. Il telefono ad un tratto suona e quando lo tolgo dalla borsa vedo che ha chiamarmi è Francesco, cosa vuole ancora? Ho bisogno di stare in pace e non lo capisce che non deve starmi addosso, lo ringrazierò sempre per l’aiuto ma così esagera non sono la sua ragazza e lui deve mantenere le distanze, ora posso capire Jorge quando si arrabbiava perché parlavo con lui, è quello che ho provato io quando l’ho visto parlare con Ilaria. Poco dopo il telefono suona di nuovo e io mi innervosisco finché non vedo che ha chiamarmi è Jorge, una sensazione di sollievo mi invade ma non sono ancora pronta a rispondere, a parlargli. << Vai a riposarti un po’ >> esclama Mindy, esco dal Rouge e mi dirigo verso casa mia, Jorge continua a chiamare e a mandare messaggi finché non decido di rispondere “Non mi va di parlare” scrivo semplicemente e lo invio. Quando arrivo davanti casa c’è qualcuno che sulla soglia mi aspetta, << Tu qua? >> dico vedendo Francesco << Senti non ti sembra di esagerare? >> chiedo, << Sono solo venuto a vedere come stavi, te ne sei andata, almeno io a confronto del tuo ex ragazzo ci tengo a sapere come stai >>, << Non è il mio ex ragazzo >> dico capendo solo quella parte della frase, << Dici? >> esclama lui << Beh forse lui non lo sa che state ancora insieme siccome gira per l’accademia come un play boy in cerca di ragazze >>, io rimango stordita da ciò che ho appena sentito, << Non è vero >> borbotto, lui tira fuori il telefono e mi mostra una foto di Jorge circondato da ragazze che ride, come è possibile penso dentro di me, mi sento morire dentro, ogni piccola parte di me si sta frantumando. Apro la porta di casa mia e entro senza dire una parola e vedo Francesco fare un passo perchè vuole entrare, << No >> dico << io voglio stare sola >>, gli sbatto la porta in faccia e la richiudo a chiave accasciandomi contro di essa.
 
P.S.: Ciao a tutti buon week wnd, vi lascio così anche se mi dispiace molto. Cosa succedera? Riusciranno a scoprire l'identità di chi manda i messaggi? E Jorge andrà a cercare Martina? Ci sentiamo Domenica sera. Vi auguro un fine settimane e se avete tempo passate a leggere le mie altre storie . Un bacio e un abbraccio a tutte, siete grandiose. Grazie di tutto con il cuore

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Capitolo 28
*** Credimi. (Jorge Blanco) ***


Credimi. (Jorge Blanco)
 
Sono arrabbiato nero, non tanto con Martina ma con quell’idiota che gli sta intorno, c’è qualcosa che mi puzza, c’è qualcosa che non torna in tutta questa storia. Perché mai Ilaria dovrebbe minacciare Martina per me se mi ha detto che ormai non le interessa più nulla? Che sia qualche altra ragazza a fare tutti questi giochetti? E Martina dov’è finita? Sto camminando nel corridoio ed è da ieri che non la vedo, inizio a preoccuparmi e seriamente non so più a cosa pensare, << Jorge >> sento qualcuno chiamarmi e vedo Ilaria venirmi incontro << Ho un idea per scoprire chi è il colpevole >> dice lei con un sorriso. Ha deciso di aiutarmi perché non vuole essere incastrata e sta ammettendo a se stessa che Martina inizia a piacergli, << I video di sorveglianza >> dice con un sorriso enorme << Dobbiamo andare da tua madre e chiedergli i video >>, << Hai ragione >> rispondo io << Perché non ciò pensato prima? >>, << Perché non sei mai stato troppo intelligente Blanco >> ridacchia lei, << Possiamo vedere chi ha fatto la scritta sulla porta >> dico tra me e me. Corriamo verso l’ufficio di mia madre e lei non c’è, << Dov’è mia madre? >> chiedo alla segretaria che è seduta alla scrivania assorta nelle sue scartoffie, << E’ uscita tornerà fra qualche ora >> risponde lei. Esco affranto dall’ufficio, ho bisogno di quei video e subito, devo scoprire chi minaccia la mia Martina. Vado nell’appartamento delle ragazze per raccontargli dei video, << Si è un ottima idea >> risponde Mechi, << Martina è da Mindy se ti interessa e ieri mi ha chiamato per dirmi che fuori casa ha trovato Francesco >> abbassa lo sguardo Cande e dentro di me la rabbia inizia a salirmi. Quel ragazzo sta cercando di portarmela via e io devo fare in modo che non sia così, sta sfruttando questa cosa a suo vantaggio, sapeva che non si sarebbe fatta aiutare dai suoi amici e dal suo ragazzo così ne ha approfittato per avvicinarsi a lei. Come l’anno scorso quando ha cercato di portare via una ragazza ad un altro, stessa storia non è cambiato per nulla. Lodo mi guarda intristita, << Cosa hai Lodo? >> domando poggiandogli una mano sulla spalla, lei lentamente si alza dal divano e va nella sua camera sotto gl’occhi delle altre, quando torna ha in mano una scatola e lo sguardo delle ragazze cambia e sembrano impaurite. Me la porge e io la afferro, quando la apro rimango basito da quel che vedo, una bambola identica a Martina, come è possibile? E poi quel biglietto che diceva che per me lei era solo una delle tante bambole, questa persone sta veramente esagerando, ok non sono mai stato un modello di ragazzo ideale negl’anni passati ma con lei è diverso e tutti se ne sono accorti, perfino Ilaria mi ha detto che ho un aria innamorata, il che è tutto dire. << Lei come la presa? >> domando, << Come vuoi che l’abbia presa Jorge? >> borbotta Mechi << Qualcuno sta minacciando di fare del male a qualcuno che è vicino a lei >> il suo sguardo si incupisce come anche quello di Cande, << Dobbiamo fare qualcosa >> dice quest’ultima << Non possiamo lasciare che qualcuno le faccia del male >>. Qualcuno bussa alla porta e Lodo va ad aprire, Ilaria sulla soglia entra come un fulmine, << Tua Madre è appena arrivata >> dice e io mi alzo di scatto per andare nel suo ufficio. << Jorge >> dice lei appena entro come una furia dalla porta e mi guarda perplesso, << Mamma mi servono i video di sicurezza che puntano al corridoio della camera di Martina >> dico tutto d’un fiato e lei mi guarda ancora più perplessa, << Perché mi chiedi questo? È successo qualcosa? >>, << Non ho tempo per spiegarti, fidati di me ok? >>. Mi fissa in silenzio << Promettimi che non ti metterai nei guai >> dice con una nota di terrore nella voce, << No mamma, non succederà niente, devo solo vedere una cosa >>, << Te li farò avere ma sappi che ci vorrà almeno un giorno, la vigilanza ha bisogno di un permesso >>, << Un giorno? >> dico io << Beh almeno poi scoprirò la verità >> dico tra me e me sotto gl’occhi di mia madre, << Martina sta bene? >> chiede lei poco dopo, << Credo di si, spero di si >> dico con la voce triste, << Mio caro spero per te che vada tutto bene >> mi sorride lei. Quando esco dall’ufficio Ilaria è appoggiata al muro che mi aspetta, << Allora te li ha dati? >> domanda agitata, infondo questa storia la stava incastrando alla perfezione, chiunque sia stava cercando di far credere a Martina che fosse lei a fare tutto ciò e poi che andasse da mia madre a dirglielo per farla espellere, << No, bisogna aspettare fino a domani per averli, hanno bisogno di un permesso o qualcosa di simile >> le dico con un aria speranzosa.
 
Sono nel mio alloggio con i ragazzi che sono altrettanto preoccupati, << Senti amico perché non vai da lei intanto? >> domanda Xabi, << Dovresti >> borbotta Ruggero che si sta mangiando un pacchetto di patatine, << Non credo mi voglia vedere >>, << Ma che ti importa >> esclama Diego << Tu devi tenerla al sicuro e di certo non puoi farlo da qua, almeno vedrai se sta bene ed è tutta intera >>. Le parole dei ragazzi mi fanno capire che hanno ragione, devo andare a vedere se sta bene e che nessuno gli abbia fatto del male, esco dall’alloggio e nei corridoio vedo arrivare Francesco con un sorriso malefico, << Di fretta Blanco? >> dice lui guardandomi con aria di sfida, << Si, vado dalla mia ragazza >> rispondo minaccioso, << Ci sono appena stato se vuoi saperlo sta benissimo senza di te >> e ridacchia, vorrei spaccargli la faccia ma siccome l’ho già fatto non mi sembra il caso di ripeterlo dopo l’avvertimento di mia madre, << Bene, allora passerò da lei solo per farle un saluto >> dico come se fossi indifferente alle sue minacce e lui si incupisce, << Lasciala in pace, lei non merita un buono a nulla come te >> continua lui, << Sai hai ragione >> rispondo << Lei si merita di meglio di uno come me, ma quel qualcuno non sei nemmeno tu, quindi è meglio se la lasciamo in pace tutti e due >> dico per fargli credere che non sarei andato da lei e mi avvio lungo il corridoio con gl’occhi di Francesco puntati addosso. Quando arrivo davanti alla porta della casa di Mindy busso piano e Martina apre, ha gl’occhi gonfi, i capelli spettinati, sembra distrutta e non come diceva lui che stava bene senza di me, << Fammi entrare >> dico tranquillamente e lei si sposta per farmi passare e poi richiude la porta, << Stai bene? >> le chiedo abbracciandola e lei lentamente mi allontana e scuote il capo come per dire di no, << Martina ti devi fidare di me >>. Lei mi passa in parte e va a sedersi sul divano e io la seguo, << Martina ti prego dimmi qualcosa >> dico frustrato dal suo silenzio, << Sei un bugiardo >> parla ad un tratto con la voce rotta, << Come? >> dico confuso a quelle parole ho sentito il mio cuore andare in frantumi, che si spezzava in tanti piccoli pezzetti. Lei afferra il telefono e mi mostra una foto di me con attorno un po’ di ragazze e io sembro felice, << Dove l’hai presa? >> chiedo io, << Non importa >> risponde lei << Ora so come sei realmente >>, vedo le sue lacrime rigargli il viso, credo abbia pianto per tutto il tempo da quando è qua e io non so più cosa dire, << Martina quella foto è stata fatta molto tempo fa >> dico, in effetti era impossibile che fosse stata scattata adesso, << Non ti credo >> singhiozza lei, gli prendo il telefono dalle mani, << La vedi lei? >> indico una ragazza di quelle che è intorno a me, << Si è ritirata l’anno scorso come può essere di quest’anno questa foto? >> le dico e lei cambia espressione, come se capisse di essere stata fregata, << Ok >> risponde. Anche se la foto non valeva più nulla contro di me lei è ancora fredda nei miei confronti, << Puoi andare via per favore >> dice alzando lo sguardo e guardandomi dritta negl’occhi, una fitta allo stomaco quasi mi fa piegare in due, i suoi bellissimi occhi scuri sono arrossati dalle lacrime e sono distrutti dal dolore, << Martina ti prego >>, << Non voglio che nessuno si faccia del male per colpa mia >> dice poi << Quindi vattene >>, io appoggio la mia mano sulla sua, << Nessuno si farà del male >> dico << Ti devi fidare di me >>, << Vai da Ilaria >> dice alzandosi e facendo scivolare via la sua mano dalla mia. << Senti non so a cosa pensi ma tra me e lei non c’è nulla, appena scoprirò il colpevole giuro che gliela farò pagare per averti allontanato da me >> dico più arrabbiato che mai, << Ah e a proposito il tuo amico Francesco nel venire qua mi ha detto che stavi bene >> lei mi guarda con gl’occhi socchiusi e poi fa un sospiro. << Perché non mi hai detto della bambola? Che qualcuno ti ha minacciato di far del male a qualcuno che ti era vicino se non mi lasciavi? >>, << Perché è meglio così >> risponde lei << Comunque la nostra storia non sarebbe andata molto lontano non trovi, ti saresti stufato di me prima o poi >> continua e io rimango scioccato da quelle parole, non poteva pensarlo davvero e sicuramente qualcuno gliele aveva messe in testa, non c’è nemmeno da domandarsi chi perché la risposta la sapevo già. << Io non mi stuferò mai di te Martina e farò di tutto e dico di tutto per riaverti >>. La porta si apre e Mindy entra, << Stai ancora piangendo? >> domanda lei a Martina << Su è ora di smetterla, non ti ho cresciuto come una piagnucolona >> sorride Mindy << Ciao Jorge >> sorride poi verso di me << Sei venuto a portartela via spero, non sopporto vederla così >> mi dice, << No >> rispondo << Non vuole venire con me >>. Martina velocemente va in camera sua e si sente che sbatte la porta, << E’ una testa dura lo so, devi solo avere un po’ di pazienza e poi capirà >>, << C’è qualcuno che minaccia di fare del male a qualcuno a lei vicino per colpa mia, la capisco se sta così e se non vuole vedermi >> dico a Mindy, << Non è colpa tua Jorge è colpa di chi sta facendo tutto questo, tu hai solo scelto di stare con lei non hai fatto nulla di male >> mi risponde lei pacata e gentile, << E come faccio? Come faccio a sistemare tutto questo senza che nessuno ci rimanga male o che succeda qualcosa >>, << questo non lo so >> dice lei << Ma so che se ami una persona vai contro tutto e tutti pur di tenertela stretta, il punto è tu Jorge ami Martina fino a questo punto? >
 
Ho passato una nottata bruttissima, gl’incubi non mi lasciavano in pace, ho sognato Martina che veniva risucchiata da un vortice e io non riuscivo a salvarla per poi scoprire che il vortice ero io stesso, il sogno che mi è rimasto più impresso è quello dove andavo a casa di Martina e la trovavo lì con Francesco che gli aveva fatto cambiare idea su di me, lei mi diceva che aveva capito che io non ero un vero uomo, che io non me la meritavo una come lei e che lei ormai amava lui, difatti mi svegliai di soprassalto. Quella mattina parlai con le ragazze dell’incontro di ieri con Martina, << Era distrutta e io non potevo fare nulla >>, << Stai già facendo qualcosa Jorge >> dice Lodo che è seduta tra le braccia di Diego a farsi coccolare, vedendoli non posso che pensare a quanto vorrei che Martina fosse qua accoccolata a me, << Si e poi quello stronzo di Francesco gli ha fatto quel brutto scherzo della foto, lei si sarà resa conto che è una persona falsa >> continua Diego, << Non lo so, so solo che vorrei consolarla ma non posso >> dall’agitazione mi alzo in piedi e inizio ad andare avanti e indietro. Ilaria arriva nell’appartamento delle ragazze e loro, anche se non gli sta molto simpatica, la fanno entrare. << Novità? >> chiede lei guardandomi, io faccio no con il capo. Dopo una lunga conversazione su chi potrebbe fare una cosa del genere ognuno di noi decide di andare a fare un giro per l’accademia per vedere se c’è qualcosa di sospetto, io sono con Mechi, ha insistito per stare con me e poco dopo capisco il perché, << Se a Martina succede qualcosa ti ammazzo >> dice << Tu non sai come era quando credeva di aspettare un bambino >>, io mi fermo e la guardo deglutendo, << Tu lo sai? >> continuo poi, << Si l’ho aiutata io, era spaventata e poi quello stronzo è entrato nello spogliatoio femminile per ficcare il naso nelle sue cose >>, << E’ stato lui a dirmelo >> esclamo io, << Beh mi piacerebbe sapere come faceva a sapere il risultato e perché mai è venuto a dirtelo siccome sapeva che Martina non voleva dirtelo >> dice, allora era vero, Martina non gli ha detto nulla è stato lui a spiarla e << L’ha fatto apposta per farci litigare >> dico più tra me e me che a Mechi, << Beh ci sei arrivato finalmente, non mi è mai piaciuto, il modo in cui si è attaccato a Martina, lo notato anche quella sera della festa quando poi lei ha scelto di stare con te e non con lui >>, << Lei è arrabbiata con me per via di Ilaria >> gli dico, come se Mechi avesse la soluzione a tutto, << Gli passerà appena scopriamo chi è stato, gli spiegherai la situazione, anzi gliela spiegherete insieme e tutto si sistemerà >>, << Non è così facile Mechi >> gli dico io, << Invece si Jorge, siete voi che lo rendete complicato invece è facile, lei si fida di te, lo so che ora non sembra così ma nel profondo lei lo sa che tu non gli faresti mai del male, ha dei dubbi è normale, tutti abbiamo dubbi nella vita ma è quello che senti nel profondo che poi alla fine conta e diciamocelo lei è innamorata persa per te credi davvero che ti lascerà andare così facilmente, forse ora fa così perché non vuole che nessuno si faccia del male, sta come raggirando il suo nemico, finge di odiarti per fare i modo che chiunque la minacci lo creda >> Mechi fa spallucce come se le cose che ha appena detto fossero le più semplici del mondo eppure poteva essere benissimo così, che Martina faccia tutto questo solo per raggirare il nemico? Resta sempre il fatto che abbiamo litigato anche per Ilaria e Francesco e questo dovrà essere risolto in qualche modo. Quando torno nel mio alloggio mi madre è seduta sul divano ad aspettarmi, << Dovresti tenere più pulito questo posto >> sorride lei e mi passa un cd in mano, << Fanne buon uso >> dice uscendo dalla mia porta. Chiamo Ilaria che in poco tempo si precipita lì e inserisco il cd nel mio computer, sono nervoso sto per scoprire chi sta minacciano la mia ragazza e le gambe mi tremano. Il video passa minuto per minuto e ancora niente, ho il cuore a mille, voglio sapere chi c’è dietro a tutto questo poi ad un certo punto qualcuno si avvicina alla porta e con un barattolo di vernice rossa, il mio cuore si ferma per un secondo e la persona che ha appena scritto sulla porta si volta, << Lo sapevo quel bastardo >> urla Ilaria, li con la sua faccia da stronzo sorridente c’era Francesco.
 

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Capitolo 29
*** I Miei Amici Sono Strani. ***


I miei Amici Sono Strani.
 
Sinceramente non ho molta volta di tornare all’accademia, è domenica sera e Mindy mi sta rimproverando, << Martina alza quel culo e vai dove dovresti essere! Nell’accademia dei tuoi sogni, dai tuoi amici e dal tuo ragazzo >> dice nervosa, questa situazione spaventa anche lei ma non vuole che rinunci a tutto solo perché qualcuno minaccia di fare del male, << Non è il mio ragazzo! >> urlo io, anche se non è vero, perché una parte di me sta solo negando l’evidenza, io lo amo e sto solo cercando il modo di placare il dolore. Lei si affaccia alla porta di camera mia, << Lui ti ama >> dice lei dolcemente << Non dire così >>, io la guardo impallidita, non mi andava di continuare questa conversazione e silenziosamente riprendo a preparare il borsone per tornare all’accademia. Qualcuno suona alla porta e Mindy scompare dalla mia vista per andare ad aprire, due secondi dopo Francesco fa capolino nella mia camera, Mindy che è dietro di lui lo guarda con una aria perplessa e confusa, << Ho pensato che volessi un passaggio all’accademia e che volessi compagnia per tornare >> dice lui, << Ah grazie >> borbotto io, dopo aver saputo che la foto di Jorge che mi ha mostrato era di un anno prima e aveva mentito dicendo che io stavo bene non so più come inquadrare la situazione, so che gli piaccio, so che con tutta questa storia del proteggermi si è avvicinato a me, ma non è quello che voglio io perché nel mio cuore c’è sempre e solo Jorge. Decido di non dirgli quello che so, magari voleva solo che mi allontanassi ancor di più da Jorge per avvicinarmi a lui, << A che pensi? >> mi domanda lui vedendomi silenziosa, << A Jorge >> dico, sapevo che non era quello che voleva sentire ma voglio fargli capire che qualsiasi cosa succeda io voglio Jorge, << Ancora a lui? >> si altera un po’, << Sempre >> rispondo io. Il viaggio in macchina è abbastanza silenzioso, << Allora è venuto a cercarti o cose simili? >> domanda, << No >> mento io << Niente Jorge >> il mio sguardo è triste e affranto e lui prende la mia mano tra la sua mentre con l’altra sta al volante. Vorrei ritrarla subito ma sarei sembrata sospetta, << Vedrai che troverai un'altra persona con cui puoi stare >> dice sorridendomi << Jorge non è l’unico al mondo che può renderti felice >> borbotta poi, io lo guardo e sono ancora più confusa, se ne sta approfittando di questa situazione per avvicinarsi a me, il che lo trovo squallido, dovrebbe solo comportarsi da amico e aiutarmi a scoprire chi è il colpevole, << Forse un giorno >> ribatto io e tolgo la mia mano dalla sua facendo finta di cercare il cellulare nella borsa. << Chi chiami? >> domanda lui, << Mechi >> rispondo io senza nemmeno guardarlo, << Ma se fra poco la vedi >> ribatte lui, << Voglio chiedergli chi c’è nel nostro appartamento >> inizio ad irritarmi, sono grande abbastanza e non mi va di avere una balia, Mechi non risponde e io sbuffo. << Se non ti va subito di andare nel tuo alloggio poi stare un po’ da me nel mio >>, << No >> rispondo subito e lo vedo cambiare espressione come se l’avessi offeso, << E che devo parlare con le ragazze, non per altro >> continuo, il suo sguardo in quel momento mi ha impaurito e poco dopo lo vedo rilassarsi. Arrivati in accademia vado nel mio appartamento e non ci trovo nessuno, Francesco ha insistito per farmi compagnia ma gli ho detto che sarei andata a farmi una doccia e poi a letto. Giro per l’appartamento vuoto mi chiedo perché non mi rispondano al telefono, penso a dove siano anche se credo di saperlo ma non potevo presentarmi la e bussare alla porta di Jorge come se niente fosse. Decido veramente di fare una doccia e il mio umore peggiora, sotto l’acqua le mie lacrime si confondono, credevo di aver svuotato completamente il mio corpo da tutte le lacrime che potesse avere eppure scendevano ancora e ancora. Mi sento vuota e sola, ho una voragine allo stomaco, la testa in confusione e le gambe che mi tremano, vorrei solo tornare indietro e non essermi mai messa in questa situazione. Vado in camera mia e mi vesto per la notte, un paio di pantaloncini e una canotta e vado a sedermi sul divano per aspettare le ragazze che stranamente non sono ancora arrivate eppure sapevano che sarei tornata. Verso le undici di sera sento la porta aprirsi e loro fanno capolino nella stanza, << Ehi si può sapere dove eravate? >> chiedo e quando mi vedono la loro espressione cambia, << Noi siamo a-andate a fare un giro >> dice Lodo come se ci stesse pensando su, << Già i ragazzi ci hanno portato in gelateria >> continua Cande con un finto sorriso << Siamo veramente stanche quindi andiamo a letto >> continua lei. Mechi stranamente non parla e mi continua a guardare con un aria affranta e poi si dirige verso la sua camera.

La mattina mi sveglio di soprassalto, ho sognato che Francesco diventava un mostro a tre teste e che voleva mangiarmi, ultimamente faccio sogni veramente strani, forse il mio subconscio sta cercando di dirmi qualcosa. Mi sono addormentata pensando al comportamento strano delle ragazze e mi chiedo se ora siano ritornate in loro. Mi alzo e mi vesto, indosso un vestitino leggero bianco e mi faccio uno chignon spettinato. Vado in cucina e le trovo intente a far colazione e a bisbigliare appena mi vedono smettono del tutto di parlare, << Si può sapere cosa c’è? >> domando innervosita dalla situazione, già le cose vanno male se poi ci si mettono anche loro non so più a cosa pensare, << Niente >> risponde Lodo, << Tu Mechi non hai nulla da dire? >> dico io, sapevo che lei non sapeva mentire << N-niente davvero >>, il suo volto è strano e ha un aria abbastanza preoccupata, << Se la mettete così, vado a far colazione al bar >> esco dall’alloggio e sbatto la porta. Si può sapere che succede? Come mai si comportano così stranamente? Mi avvio verso il bar e incontro Diego fuori da un aula che parla con un insegnate, << Ehi >> faccio io e appena mi vede il suo viso sorridente si incupisce, << Ehi >> rispondo lui poi, << Ti va di accompagnarmi al bar, non mi andava di far colazione con le ragazze sono strane >> borbotto, << Mi dispiace Tini, davvero non posso… Jorge… Già Jorge mi aspetta >> e confusa lo guardo andare via. Sono seduta da sola al tavolo del bar e non mi sono mai sentita così nemmeno il primo giorno, in questo momento mi sento più sola che mai. Inizio a pensare che mi stiano tutti alla larga perché hanno paura che qualcuno gli faccia del male a causa mia e come posso biasimarli, << Ehi sei pensierosa >> quando mi volto Francesco e dietro di me e mi sorride, almeno lui non ha paura di parlarmi, << Si comportano tutti in modo strano con me >> dico alzando le spalle << E non so a cosa pensare >>, << Dovevi saperlo che sarebbe finita così, fanno tanto i grandi ma poi appena c’è un pericolo ti abbandonano >>, << Non dire così! >> lo rimprovero io mentre mangio la mia Brioches al cioccolato, << Non ti meriti questo trattamento solo perché qualcuno ti minaccia >> dice lui e infondo aveva ragione, mi sono sempre stati vicini ora cosa è cambiato? Perché da un momento all’altro non vogliono più stare con me? << A proposito… niente più messaggi loschi nel tuo alloggio?  >> chiede Francesco mentre si beve una tazza di caffè, faccio no con la testa, questa cosa dovrebbe darmi sollievo ma perché non è così? << Beh, forse perché stai lontana da Jorge e da tutti loro >>, << Non posso stare lontana da loro per sempre! >> dico amareggiata e a testa bassa, << Perché no? Ci sono io con te >> risponde lui, anche se dovrebbe confortarmi non è così. Quando alzo lo sguardo giurerei di aver visto Xabi e Ruggero spiarci dietro il muro, sul corridoio che porta agl’alloggi, sarà stata un allucinazione o ci spiavano davvero? Non capisco più cosa sta succedendo. Mi dirigo verso lo spogliatoio femminile dopo aver salutato Francesco, quando entro sento Lodo parlare << Sta funzionando! >, << Si ma lei sta male >> borbotta Mechi e io compaio tra di loro e si zittiscono, << Cosa sta funzionando? Chi sta male? >> chiedo visibilmente arrabbiata, << Il mio gatto >> si alza Cande, << Mia madre mi ha chiamato ieri per dirmi che non stava bene e che stavano provando una cura che a quanto pare sta funzionando anche se lui non sta ancora tanto bene >>, sembrerà strano ma non ci credevo, in primis perché Cande non ha mai parlato di avere un gatto e anche se l’avesse non credo gli importerebbe e poi ha la faccia di una che mente ma decido di dargli corda, << Hai un gatto? E come si chiama? >> domando io, la vedo pensarci su << Romeo >> poi dice, << Non è hai mai parlato in tutti questi mesi >>, << Certo che si forse non te ne ricordi, bene ora andiamo a lezione >> e spinge fuori le altre dallo spogliatoio mentre io ancora rimango sola. Mi domando perché devono fare così, se non vogliono parlarmi o starmi vicino perché hanno paura possono anche dirmelo senza fare tutti questi giochetti stupidi che per di più non funzionano, non sono stupida. A lezione decido di concentrarmi solo ed esclusivamente sulla danza, ogni pensiero, ogni cosa che provo in questo momento lo accantono in un angolo della mia testa. Mentre danzo penso a mia madre, a quanto vorrei che fosse qua e che sicuramente lei saprebbe risolvere i miei problemi, a quanto vorrei un abbraccio forte di mio padre che mi faccia sentire al sicuro e protetta, invece sono sola, non ho nessuno su cui contare, i genitori sono le uniche persone che qualsiasi cosa succeda ti rimangono sempre accanto e io non li ho, io non posso contare su di loro ma solo su me stessa. La parte della giornata più strana è stata vedere Diego e Ruggero parlare con Ilaria, mi domando cosa stia succedendo, cosa è successo in questi pochissimi giorni in cui sono stata via? Perché si comportano tutti in modo strano? Sono così pensierosa che non mi accorgo neanche che dentro alla mia borsa c’è un biglietto “Brava Martina, vedo che hai lasciato perdere tutti così nessuno si farà del male”

I giorni seguenti furono uguali agl’altri, Jorge non si è mai visto e mi domando dove sia, le ragazze parlavano il minimo indispensabile con me, l’unico che non aveva paura ad avvicinarsi è Francesco, non avevo altre possibilità, con qualcuno dovevo pur parlare e lui è l’unico che si degnava di parlarmi decentemente, << Non so che gli prende >> borbotto << Ma con me hanno chiuso, se non vogliono essere miei amici allora nemmeno io lo voglio >>, sarà strano ma lui sembrava soddisfatto da tutto questo, la cosa mi inquietava un po’ ma forse la sua soddisfazione veniva dal fatto che avrei passato più tempo con lui. Sto camminando per l’accademia, quando sorpasso un corridoio laterale mi accorgo di qualcosa di strano e faccio un passo indietro nascondendomi per bene dietro al muro per non farmi vedere, lì ci sono le mie amiche, ormai ex amiche che parlano con Ilaria e questa è la goccia che fa traboccare il vaso, le vedo chiacchierare animatamente me non in modo cattivo anzi sembrano amichevoli. Corro nel mio alloggio e mi chiudo in camera mia con il fiatone, mi accascio a terra e ancora ricomincio a piangere, come è possibile? Prima ho dovuto accettare il fatto che non mi volessero più parlare o che mi snobbassero per via delle minacce e ora coalizzavano con Ilaria che molto probabilmente era il mio nemico. Forse sta cercando di portarmi via tutti, prima Jorge dopo loro e poi chi Hanna? Rachel? Mindy? Sono così confusa e disorientata che vorrei solo andarmene. Prendo il cellulare e digito il numero di Francesco << Mi devi fare un favore >> dico quando risponde << Voglio andarmene via da qui >> dico poco dopo. Esco dal mio alloggio e vado verso l’ufficio di Eleanor per dirgli che me ne vado, che qui non ci voglio più stare. Busso e sento la sua voce che mi dice di entrare, entro e mi siedo difronte a quella donna che mi ricorda troppo Jorge, << Ciao Martina, dimmi cosa posso fare per te? >> dice dolcemente e a me viene una stretta al cuore, deludere quella donna non è mai stato nei miei piani, anzi ho sempre voluto renderla fiera di me, sapere che era amica di mia madre e che sa quanto ci tengo a tutto questo rende le cose difficili ma non posso più stare qua, non se la mia saluta mentale ne va di mezzo, << Voglio andare via da qua, ritirarmi dai corsi e tornare a casa >>, non mi sembrava stupita dalle mie parole, forse anche lei pensa che sia la cosa migliore da fare << Non ti ritirerò dai corsi mia cara, se vuoi andartene fallo pure, ma non credere che farò quello che mi hai chiesto, potrai tornare quando ti sentirai pronta e ricominciare i corsi da dove li hai lasciati >> dice pacata e con un piccolo sorriso, << No lei non capisce, voglio davvero ritirarmi, per sempre, io non posso tornare qua e non posso restarci >>, << Mi dispiace Martina ma io non farò quello che mi hai chiesto >>. Mi alzo di scatto e infuriata sbattendo le mani sulla sua scrivania antica, << Insomma cosa avete tutti >> urlo, << Nessuno che mi parla, tutti che mi evitano e lei fa di tutto per farmi restare, non vede che sto andando fuori di testa? >> lei mi guarda senza dire una parola, pensavo che se avessi fatto una scenata nel suo ufficio mi avrebbe sbattuto fuori senza problemi e invece rimane li a guardarmi con quei suoi occhi verdi e alla fine a cedere sono io. Esco dal suo ufficio furiosa senza dire una parola e mentre torno al mio alloggio mi volto di scatto perché mi sento osservata. Giurerei di aver visto Jorge guardarmi e poi sparire, ma forse sono solo io ad immaginarmi tutto, me ne potevo andare senza rivederlo mai più? Senza vederlo per un ultima volta? E soprattutto lui dov’è? Quando entro nel mio alloggio trovo le ragazze intente a ridere tra di loro, appena mi vedono si azzittiscono e io vado in camera mia senza degnarle di uno sguardo. Prendo il telefono e chiamo ancora una volta Francesco, << Io me ne vado >> dico senza fiato << Vado via senza dire nulla a nessuno e basta >>, << Vengo con te >> risponde lui dall’altro capo del telefono, << Cosa? >> domando stordita, << Non ti lascio sola >> risponde lui e io rimango senza parole. Sapevo che da Mindy non ci potevo tornare senza che mi rimproverasse e che mi avrebbe costretta a tornare all’accademia, sapevo che non potevo contare su nessuno ma lui? Perché lui voleva tanto aiutarmi? E poi dove saremmo andati? << Per un po’ di giorni staremo nella mia casa nei boschi poi decideremo dove andare >> dice lui dopo il mio silenzio << Ok >> dico con la voce rotta e una lacrima inizia a rigarmi il volto. Velocemente metto tutte le mie cose nelle due valige che ho e dopo un oretta esco dalla mia stanza sotto gl’occhi delle ragazze. Per un secondo sperai che mi dissero qualcosa, bastava un dove vai o cosa stai facendo e invece nulla, si limitarono a guardarmi senza aprire bocca, anche se sul volto avevano un’espressione di preoccupazione. Chiudo la porta alle mie spalle e faccio un gran respiro, Francesco di avvicina a me e mi sorride, << Allora sei pronta? >> chiede e io con il capo faccio cenno di sì. Per l’ultima volta guardo la porta del mio alloggio con malinconia.
 
P.S: stasera pubblicherò un altro capitolo :D

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Capitolo 30
*** Il Vero Colpevole. ***


Il Vero Colpevole.
 
Sono in macchina con Francesco, stiamo andando nella sua casa nei boschi fuori San Francisco, non riesco a non pensare a Jorge, ha tutti i miei amici che sto lasciando, eppure per loro in questi ultimi giorni era come se non esistessi. Non ne capisco il motivo, cosa gli ho mai fatto? Oppure è stata Ilaria a fargli cambiare idea su di me? Infondo lei è molto vicina al loro stile di vita, io sono solo una ragazza povera senza nulla da dare, ma avrò il diritto di essere felice e di essere trattata come una persona umana, normale. Eppure tutto intorno a me sta crollando, sto scappando o meglio solo allontanandomi da tutto con un ragazzo con cui non vorrei nemmeno stare, ma è l’unico che mi sta capendo ed è l’unico che ancora non mi ha lasciato sola a me stessa. Mindy andrà fuori di testa per non parlare delle ragazze, me le immagino mentre si disperano nel cercarmi. << Sei sicuro che nessuno conosca questo posto dove stiamo andando? >> chiedo un po’ turbata a Francesco, << Sicurissimo, stai tranquilla tesoro >>.  Tesoro? Penso dentro di me, ok che ho chiesto il suo aiuto ma sicuramente questo non fa di lui il mio ragazzo per permettersi di chiamarmi tesoro, solo… solo Jorge può o almeno poteva. Dopo più di un’ora di strada imbuchiamo una strada sterrata, << Sei pensierosa >> afferma Francesco voltandosi a guardarmi, << Già, sono preoccupata per Mindy >> dico anche se il mio unico pensiero in questo momento è solo lui, la persona che ho amato di più al mondo, che amo di più al mondo Jorge Blanco. << Su dai non ti preoccupare ci sono io con te >> delicatamente mi appoggia una mano sulla gamba e poi la toglie per cambiare marcia, mi vengono i brividi, non che sia un ragazzo che non può piacermi ma ha quel qualcosa che mi fa credere che non sia quel che mostra. Lontano riesco a scorgere una baita, molto deliziosa, di legno con le finestrelle e le tendine bianche. E’ abbastanza grande e più ci avviciniamo la mia ansia diminuisce, almeno avrò un po’ di tempo per me, allontanarmi da Francesco per qualche ora senza la sua pressione addosso. Quando accosta noto che qua e là ci sono appesi vasetti di fiori lilla e ha una fontanella antica sul lato destro. Entriamo, è molto spaziosa, è composta da un grande salotto aperto sulla cucina che è solo divisa da un bancone, due camere da letto e un bagno con vasca e doccia. Mentre Francesco cerca di accendere il fuoco decido di immergermi nella vasca da bagno e non so perché mi chiudo nel bagno a chiave, qualcosa in me avvertiva un pericolo? Quando mi immergo prendo in mano il mio telefono che ho tenuto in silenzioso fino ad ora e non ho mai voluto guardarlo durante il viaggio, vedere la chiamata di qualcuno mi avrebbe fatto cambiare idea e tornare indietro. Con delusione noto che nessuno mi ha chiamato c’è solo un messaggio di Lodo che mi domanda se so dove si trova la sua spazzola, dentro di me mi sento uno straccio. Nessuno, davvero nessuno si è chiesto dove fossi, dove sono andata. Jorge mi ha già dimenticata? Beh, sapevo che Ilaria era più bella e ricca di me, ma non credevo di essere così sostituibile in pochi giorni, credevo che lui in me ci vedesse qualcosa di diverso, qualcosa che lui non aveva mai visto e invece è stato solo un capriccio? Una prova? Qualcuno bussa alla porta e io mi spavento << Martina, vado un attimo fuori dai boschi a comprare qualcosa da mangiare >> dice Francesco e io faccio un sospiro di sollievo, << Ok >> rispondo, << Ci vorrà mezz’oretta >> continua lui << quando hai finito puoi dare un occhiata al fuoco? >>, << Si va bene >> e sento lui andarsene. Esco dal bagno e mi rivesto, mi siedo sulla poltrona difronte al camino e i miei pensieri ricominciano a viaggiare, devo esprimere tutto il dolore che provo, devo fare sapere ai miei amici e a Jorge che mi hanno ferita, che mi fidavo di loro e non credevo mi avrebbero abbandonato così. Mi viene un idea e decido di scrivere delle lettere una per ognuna di loro, mi metto a frugare nella casa in cerca di fogli e di una penna ma non trovo nulla, una casa così che viene usata spesso, a quanto dice Francesco, come può non avere praticamente nulla? Li appoggiata al bancone della cucina c’è la borsa di Francesco e decido di guardare dentro, trovo il blocchetto che trovò nell’armadietto di Ilaria e poi cerco una penna, la cosa più strana era che la penna e l’interno della borsa sono macchiati di rosso, come la vernice che hanno usato sulla mia porta, non ci faccio molto caso a dire il vero, penso che magari nell’indagare si è imbattuto nella vernice usata, che magari l’ha trovata nelle cose di Ilaria. Ritorno alla mia poltrona e inizio a scrivere, la prima lettera so già a chi indirizzarla. “Caro Jorge “.

Le lacrime iniziano a scendermi mentre rileggo la commovente lettera scritta per Jorge, tutte le mie emozioni sono lì dentro, le cose più intime di me quelle più profonde le ho scritte per fargli capire come mi sento e come mi sentivo con lui. E poi la parte burrascosa, alla fine ho lasciato tutto il mio disprezzo per tutto ciò, di quanto mi sia fidata di lui, di quanto io lo amassi, anzi di quanto io lo ami ancora. Quando Francesco ritorna sto scrivendo la lettera che sarà indirizzata a Mechi, menomale le lacrime non mi scendono più, non avrei sopportato domande da parte sua, anche perché non capisce quanto per me siano importanti e li reputa solo delle persone senza cuore, solo viziate e piene di soldi, ma io infondo, dentro di me so che non è così. Solo io so quanto abbiano fatto per me, per farmi integrare con loro, Francesco mi ha solo notata quando ho girato quel video, ma prima cosa pensava di me? Sicuramente che ero la poveretta dell’accademia come il resto dei ragazzi. << Che fai? >> domanda avvicinandosi a me, << Scrivo una lettera per ognuno dei ragazzi >> rispondo io, << Bene, ottima cosa, se vuoi più tardi vado a spedirtele >>, io faccio sì con il capo e lo ringrazio mentre lui va in cucina a cucinare. Durante la serata tutto filò liscio, Francesco portò le lettere per farle spedire e io non so perché sono agitata. Vedo nella mia camera a dormire e quando mi addormento i miei incubi tornano a invadermi la mente. Ho paura e sto correndo, non so esattamente da cosa sto scappando finché non sbatto contro qualcosa o qualcuno, alzo lo sguardo e Ilaria mi osserva, mi sembra tranquilla e serena e non ha nulla di malvagio o pericoloso. La cosa più strana è che lei mi tende una mano per aiutarmi, << Su alzati, dobbiamo andare via da qua >> dice, io mi guardo intorno e vedo di essere immersa negl’alberi e in lontananza vedo la casa di Francesco, << perché? >> chiedo dopo essermi rialzata, << Perché è pericoloso stare qua >>. Mi sveglio di soprassalto e esco dalla mia camera per andare a prendere un bicchiere d’acqua, sono confusa, cosa c’entra Ilaria? Cosa ci fa nei miei incubi? Mentre sto bevendo noto che dalla borsa di Francesco sbucano le lettere che ho scritto e in quel momento il mio cuore si ferma, mi guardo intorno per vedere se Francesco si è svegliato o se è nei dintorni e poi controllo bene se sono le mie lettere. Quando le ho in mano e le fisso qualcosa dietro di me attira la mia attenzione, << Cosa fai? >> dice Francesco e non so se è per la luce della luna che filtra dalla finestra ma ha un aria davvero spettrale, << Le mie lettere, mi hai detto che le avevi spedite >>, lui non dice nulla e si avvicina a me per cercare di baciarmi e io mi scanso, << No >> urlo << Cosa pensi di fare? >> lo guardo arrabbiata, << Martina non sei per niente furba >> dice lui, << Io e te staremo insieme e tutto sarà perfetto >> ridacchia lui. Io per qualche secondo lo guardo ha una nota malvagia nei suoi occhi e inizio seriamente a preoccuparmi, << Io e te non staremo insieme >> dico << Io amo Jorge non te >>, << Sei una stupida, dovevi scegliere me >> sorride malvagiamente lui. Mi strattona per un braccio e mi trascina in camera sua, non riesco a resistere alla sua forza anche se cerco in tutti i modi di fermalo, << Tu sei mia Martina, e anche se non ti piace l’idea lo sarai lo stesso >>, << Tu! >> dico ad un tratto, << Tu hai fatto tutto, i biglietti, la scritta la bambola >>, << Già la bambola… è stato faticoso trovarne una che ti assomigliasse >> sorride lui, << Perché? >> dico mentre mi strattona e mi fa sedere su una sedia e inizia a legarmi, << Smettila >> dico << Lasciami andare! >> urlo io. << Vuoi sapere perché ho fatto tutto questo? >> dice lui << Beh per il semplice fatto che a quella festa mi hai lasciato solo, mi hai mentito, mi avevi detto che non volevi storie e poco dopo stavi insieme a Jorge, ho provato odio e così ho pensato di farti separare da lui e devo dire che ci sono riuscito >>, ride mentre stringe fortemente la corda con cui mi sta legando << Questa volta non ti farò andare da lui, non ho spedito le lettere per la paura che avessi scritto dove ti trovavi e siccome nessuno sa di questo posto beh, non credo ti troveranno, anche se non vuoi stare con me ci rimani, con le buone non ha funzionato e a questo punto passiamo alle cattive >>, << Tu sei matto! >> urlo io << Lasciami >>. Prende un bavaglio e me lo mette sulla bocca per non farmi parlare, << Così non urlerai troppo >>, << Sai mio padre me lo ha sempre detto che eri una ragazza tosta >>. Io guardo perplessa Francesco mentre le lacrime mi scendono dagl’occhi << Ah già tu non lo sai, Andres è mio padre sì! Sembrerà strano ma in realtà è molto semplice, prima che mio padre si mise con tua zia e tu lo mandassi in galera era un bravo uomo, si mise insieme a mia madre una donna ricca, ma i due non si trovavano bene insieme e si lasciarono però io ero nato e ho sempre tenuto a mio padre, anche se era un ubriacone drogato lui per me c’è sempre stato, immagina la mia sorpresa quando ho scoperto che tu eri la ragazza che l’ha mandato in prigione e che non mi ha fatto vedere mio padre per anni >>.

Piangevo a dirotto, ora capisco tutto, Andres mi aveva visto, sapeva che frequentavo l’accademia e che anche suo figlio era lì, Francesco si è innamorato di me e quando io lo scaricai e raccontò a suo padre cosa era successo evidentemente lui gli raccontò che ero la ragazza che l’aveva mandato in prigione e da allora è cominciato tutto. La sensazione di essere seguita non era solo una sensazione, era vero Andres mi seguiva e quella foto appesa nel vicolo era proprio del periodo in cui lui e mia zia stavano insieme. Ma come potevo collegare tutto ciò? Non sapevo nemmeno che Andres aveva avuto un figlio e figuriamoci se ci sarei arrivata su, infondo Francesco è ricco e non ci avrei mai pensato. Come ero potuta finire in questa situazione? Come poteva la mia vita andare peggio di così? Troverò mai la pace? Ormai sono fregata, ho davanti un ragazzo che mi ama e mi odia allo stesso tempo e chissà quale delle due parti sceglierà di fare prevalere. << Sai mi cara Martina >> dice con un tono che mi fa venire i brividi mentre mi accarezza il volto rigato dalle lacrime, << Sei così bella, così forte ma è stato facile farti credere in me, pensavo che ricambiassi il mio amore, ti avrei persino perdonata per mio padre, ma tu mi stai respingendo di nuovo quindi cosa devo fare con te? >>. Lo vedo andare in cucina e poi tornare con un bicchiere pieno d’acqua, mi abbassa il bavaglio, << Bevi! >> dice lui, io mi rifiuto singhiozzando di paura, << Bevi! >> urla più forte alla terza volta obbedisco e poco dopo mi addormento. Quando mi sveglio sono rintronata, vicino a me non c’è nessuno e mi chiedo dove sia andato Francesco, cerco di urlare ma il bavaglio me lo impedisce, sono stordita e non ho forze a questo punto vorrei solo morire, nessuno sa dove sono, nessuno sa che sono in pericolo e inizio veramente a temere per la mia vita e poi ancora mi riaddormento. Qualcosa fortemente mi colpisce in volto, << Sveglia! >> urla Francesco, mi toglie il bavaglio e mi preme le sue sudice labbra sulle mie e io riesco a tirargli un calcio proprio lì nelle parti basse e lui si accascia a terra, << Troia >> dice con la voce dolorante << me la paghi >>, io inizio ad urlare intanto che non ho il bavaglio ma lui si rialza e con la mano mi tappa la bocca, << Smettila se no, ti faccio male sul serio >> e ancora le lacrime iniziano a rigarmi il volto. Sono senza forze, sarà da 12 ore che sono legata qua senza potermi muovere, non mangio, non bevo da allora. Francesco è in salotto e mi ha chiuso nella sua camera, poi sento dei forti rumori, qualcuno urla, tante voci messe insieme che mi confondono e la porta si apre. L’ultima persona che mi aspetterei di vedere si affaccia alla porta, Ilaria mi guarda come sconvolta << E’ qui >> urla lei e poi viene verso di me per liberarmi, due secondi dopo Jorge compare. Sono troppo debole per dire qualsiasi cosa, sono troppo stanca, ma appena vedo Francesco venirci addosso con in mano un coltello riesco ad urlare << Attento >> dico e Jorge si gira di scatto e per un pelo evita il coltello, li vedo litigare mentre Ilaria cerca di farmi riprendere << Hai gl’occhi spenti, stai bene? >> domanda lei, io la guardo ancora confusa << Sono qui per aiutarti >> dice << Non ti preoccupare, ma dimmi ti ha fatto qualcosa? >>, << Io ho bevuto dell’acqua >> dico e lei sparisce per tornare nel salotto dove Jorge sta cercando di bloccare Francesco. Altre persone irrompono nella stanza, dalla porta riesco a vedere Mechi e di conseguenza tutti gl’altri ragazzi che evidentemente mi stavano cercando, << Chiamate la polizia >> urla qualcuno, sono così stremata che non riesco nemmeno a capire chi parla e poi vedo Lodo e Mechi avvicinarsi a me, << Oddio Martina >> urla una mentre l’altra piange, Ilaria fa capolino nella stanza, << Dobbiamo portarla all’ospedale >> dice lei << Gli ha dato la droga dello stupro >>. Lodo sbarra gl’occhi impaurita, dalla porta vedo Diego e Ruggero che bloccano Francesco che è steso a terra e Ilaria sta mostrando il flaconcino a Mechi. << Andrà tutto bene >> si avvicina a me Ilaria << Ok devi fidarti di noi, riesci a capirmi? >>, io faccio un debole cenno di sì con la testa e ancora vorrei addormentarmi, << Resta sveglia >> Lodo urla piangendo e a quel suono riapro gl’occhi. Le sirene della polizia risuonano in lontananza, ma qualcosa distoglie la mia attenzione su di esse, uno sparo e poi il silenzio, rumori bruschi e urla arrivano dal salotto. Pochi secondi di silenzio e poi sulla porta riesco a vedere Jorge, << E’ scappato >> dice Diego entrando nella stanza e quando mi vede si ferma a guardami. Jorge mi prende in braccio e io mi accascio su di lui, << Dobbiamo andare all’ospedale velocemente >> dice Mechi mentre strappa dalle mani di Ilaria il flaconcino della droga e la mostra a Jorge e io di nuovo mi lascio andare e svengo tra le sue braccia.

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Capitolo 31
*** Ti Amo. ***


Ti Amo.
 
E’ tutto bianco, intorno a me non c’è nulla. Sono sdraiata interra e piano mi alzo guardandomi intorno confusa. Dove sono? Lentamente inizio a camminare ma intorno a me non c’è nulla, cammino e cammino finché un dondolo bianco decorato con fiori lilla compare davanti a me. Li seduta una donna si dondolava dolcemente, è di spalle e riesco solo a vedere i suoi capelli mori come i miei. Quando si volta ho un tuffo al cuore, mia madre, più bella che mai mi guarda con occhi dolci e poi teneramente sorride. << Mamma? >> domando stranita mentre mi avvicino sempre di più finché non arrivo proprio davanti a lei, << Sei diventata una ragazza bellissima mia dolce Martina >> la sua voce è come quella di un angelo, << Dove sono? >> domando guardandomi in giro, un pensiero bruttissimo mi invade la testa, è possibile che io sia morta? << Siamo in un luogo incantato >> ridacchia lei, non sembra vera, forse perché non lo è, << Ma ora devi andare >> continua lei, << Andare dove? >> chiedo, << Andare avanti figlia mia, volevo solo dirti che io e tuo padre siamo fieri di te, ma devi tornare alla tua vita, dalle persone che ami >>, << E se io volessi restare? Infondo la mia vita è uno schifo >> dico, << No non puoi restare e io voglio che continui la tua vita, anche se succedono cose brutte tu non devi rinunciare a nulla, e poi la tua vita non è uno schifo, non completamente >>, << Cosa intendi dire? >> domando non capendo cosa intendesse, << Li nel tuo cuore c’è una persona che è più speciale di quanto tu creda >>. Piano piano la figura angelica di mia madre si dissolve lasciandomi li, sola in questo posto infinito.
 
Ho un gran mal di testa, ho il corpo tutto indolenzito, tengo qualcosa nella mia mano destra ne sono sicura ma in pochi secondi, ancora prima di riaprire gl’occhi mi riaddormento. Delle voci che parlano finalmente mi fanno svegliare e quando apro lentamente gl’occhi vedo davanti a me ai piedi del letto Mindy parlare con un dottore, non riesco a sentire cosa si dicono sono ancora confusa e non si accorgono nemmeno che li sto guardando. Nella mia mano destra stringo ancora qualcosa e quando lentamente riesco a voltare il capo, vedo Jorge che addormentato mi sta tenendo per mano. Ha la testa appoggiata vicino alla mia gamba, sembra frustrato e sta dormendo come uno che non dorme da giorni. Gli stringo lentamente la mano perché non riesco ancora a parlare e alla mia piccola stretta lui apre gl’occhi e alza la testa per guardarmi, << Martina >> esclama come se si fosse appena tolto un peso dalle spalle e mi fa un gran sorriso, in un batter d’occhio il dottore e Mindy si avvicinano a me, << Oh Martina >> dice Mindy tra le lacrime, il dottore inizia a controllarmi per vedere se c’è qualcosa che non va e dopo una ventina di minuti esce dalla stanza seguito da Mindy. Jorge mi osserva dai piedi del letto, sembra pieno di odio ma anche tremendamente felice e poi si avvicina a me accarezzandomi il volto, mi guarda per un po’ dritto negl’occhi e io dentro ai suoi mi perdo come sempre, ogni volta che lo guardo non posso non innamorarmi di lui. Poi dolcemente posa le sue labbra sulle mie, un bacio delicato, così puro e dolce. Lo sento sorridere mentre mi bacia e poi si allontana guardandomi ancora, << Ciao >> sussurro io come se il bacio di Jorge mi avesse riattivato tutti i sensi del mio corpo e mi abbia ridato quell’energia che mi mancava, << Ciao >> risponde lui dolcemente e mi stringe una mano << Mi sei mancata >> dice poi e dal suo sguardo noto quanto sia stato in pena per me, << Quanto tempo è passato? >> chiedo poi, dalla confusione non ci avevo ancora pensato, << Un giorno >>, le sue mani tremano come foglie e io gliele fermo, << Sto bene >> dico per tranquillizzarlo, << Dovevo trovarti prima, non è andata come pensavamo >> borbotta lui e io non capisco di cosa stesse parlando, non mi è ancora chiaro come abbiano fatto a trovarmi. << Vado a prenderti la cena >> parla poi lui distogliendomi dai miei pensieri, cena? Penso dentro di me e poi guardo fuori dalla finestra e mi rendo conto che è sera e lui senza dire una parola esce dalla porta. Perché si comporta così? Lo sento triste, frustrato e arrabbiato con se stesso. Il punto è che se non mi sarebbero venuti a salvare a quest’ora starei peggio. Lentamente qualcuno apre la porta e mi stupisco di vedere Ilaria sulla soglia, << Posso? >> domanda, << Si >> dico tranquilla cercando di tirarmi su a sedere ma mi sento ancora debole e lei si avvicina per aiutarmi, << Grazie >> dico e lei si siede in parte al letto e poi mi guarda. << Stai bene? >> chiede, << Abbastanza, potrei stare meglio se non fossi stata così stupida >> rispondo come se volessi sfogarmi con qualcuno, non è forse la persona migliore con cui farlo ma è qua e mi sta ascoltando, << Devo scusarmi con te >> dice poi << Per tutto quello che ti ho fatto, in questi ultimi tempi ho capito che infondo non sei così male come credevo, la tua sfacciataggine con cui sei venuta a minacciarmi dei biglietti e per tutto il resto mi hanno fatto cambiare idea su dite >> fa un sorriso poi lei, << Beh quello che mi hai fatto tu non è niente in confronto a questo >> gli dico guardandomi in giro << Grazie anche a te che comunque mi hai aiutato >>. Lei mi guarda e mi sorride e poi fa una faccia abbastanza triste guardandosi i suoi piedi, << Jorge stava impazzendo >> dice alzando lo sguardo su di me << Non fraintendermi, non ti sto rimproverando e non amo più Jorge, ma ci tengo a lui e vederlo così straziato mi ha fatto capire tante cose >>, io la ascolto stupita da quello che sta dicendo, quella persona che ad inizio anno mi odiava così tanto ora è qua seduta in parte a me e si sta scusando, mi sta dicendo che ha capito e che non gli interessa più ostacolarmi. << Stava davvero tanto male? >> domando riferendomi a Jorge, << Oh sì, avevamo un piano ben progettato ma non è andato come doveva e lui è impazzito, non l’ho mai visto così, vulnerabile >>. Jorge entra con un vassoio in mano e Ilaria si alza << Ora è meglio che vado >> dice fa un sorriso e poi scompare oltre la porta. Jorge si avvicina a me e mi poggia il vassoio davanti, << Mangia >> dice come per rimproverarmi dopo aver visto la mia faccia guardare il cibo, << Sei serio? >> dico << Mangiala tu questa roba >>, lo vedo sorridere, come se ogni piccola cosa tornata normale gli desse un enorme felicità, << Se la mangi dopo ti porto una bella torta >> mi dice e io inizio a mangiare. << Raccontami del piano >> dico << Ilaria mi ha detto che avevate un piano >>, << Beh forse era meglio dirtelo subito almeno non saresti qua >> borbotta lui con aria triste, << Voglio saperlo >> dico e lui finalmente inizia a raccontare. << Abbiamo visto i video di sorveglianza dell’accademia e abbiamo scoperto che era stato… >> è cosi frustrato da non riuscire nemmeno a pronunciare il suo nome e io gli faccio cenno di andare avanti. << Abbiamo deciso di allontanarti da noi facendo finta di non calcolarti molto così ti saresti avvicinata di più a lui, lui sicuramente avrebbe approfittato di questo tuo allontanamento da noi e nel momento opportuno, quando lui usciva allo scoperto avremmo dovuto stanarlo e mostrarti che è stato tutto un suo piano per separarti da me >> lui mi guarda con un aria preoccupata come se fossi o dovessi arrabbiarmi con lui ma la mia unica reazione è quella di accarezzargli il volto e sorridergli, << Poi tu sei andata via con lui, vi abbiamo seguito per un po’ ma poi vi abbiamo persi, grazie a Ruggero siamo riusciti a rintracciare la strada che avevate fatto ma ormai erano passate ore, pensavo al peggio quando non ti ho vista entrando in quella baita >>, << Quindi nessuno di voi c’è l’aveva con me >> dico sollevata, << No eravamo tutti preoccupati per te >> risponde lui e poi appoggia la sua testa al mio grembo e alcune lacrime iniziano a scorrergli sul suo viso perfetto. << Non piangere >> gli dico io e lui solleva la testa per guardarmi ancora e questa volta sono io ad avvicinarmi per posare le mie labbra sulle sue bagnate dalle lacrime, un dolce e lungo bacio che mi fa esplodere di felicità dentro di me, il mio Jorge ancora con me. << Non sai quanto io ti amo >> dice lui poco dopo con uno sguardo intenso e pieno d’amore, << Ti amo anche io >> rispondo, << Davvero Martina, io non riuscivo a pensare a nient’altro, pensavo solo a quanto ti amavo mentre ti cercavo e non ti trovavo >> mi stringe la mano e riesco a sentire tutte le sue emozioni << Tu non te lo puoi neanche immaginare quanto tu sia importante per me >>, << Anche tu lo sei >> rispondo io << Pensavo di morire, anzi ho seriamente pensato di essere morta quando ho visto mia madre >>, Jorge ha una faccia abbastanza confusa e poi gli spiego il sogno, << Alla fine mi ha detto che la persona che ho nel cuore è veramente speciale >>, lui mi sta guardando con la testa sorretta dal suo braccio, << Sei tu quella persona >> dico poi, << E tu sei speciale per me quindi direi che possiamo continuare a stare insieme >>. Dopo un po’ di chiacchiere e qualche risata per risollevare il morale inizia ad impormi di dormire, << Dai dormi >> esclama, << No, ho dormito per troppo tempo >> borbotto, << Ma io sarò qua in parte a te e non andrò via >> sorride lui, << E se invece dormissi qua in parte a me? >> chiedo facendomi più in là sul letto per fargli spazio, << Non so se posso >>, << E a me che importa io ti voglio vicino a me, sei tu che mi fai stare meglio quindi… >> picchietto sul materasso con la mano e lui si sdraia in parte a me sorridendomi e poi mi abbraccia. Poco dopo si addormenta, stremato da tutta questa situazione e io non posso non guardare il suo dolce volto addormentato, di nuovo ritorno a vivere, il mio più grande amore è di nuovo con me e io sono la persona più felice del mondo.

La mattina seguente scopro che Francesco è scappato e non si trova, un po’ sono spaventata, ho paura che possa tornare appena rimarrò sola o che possa fare del male. Racconto alla polizia che è venuta a far domande cosa è successo quel giorno, di come Francesco è figlio di Andres e di come mi ha legata e imbavagliata. Jorge ascolta il tutto appoggiato in parte alla finestra mentre guarda fuori e si innervosisce parecchio, << E’ tutto quello che sai tesoro? >> domanda Mindy, << Si è tutto quello che è successo >> borbotto guardando ancora Jorge affacciato alla finestra, << Lo troveranno presto, ma tu cerca di non stare sola >>, << Non succederà mai >> borbotta Jorge voltandosi verso di noi << Nessuno la lascerà più sola >> continua lui e Mindy dolcemente gli sorride, << Lo so Jorge che ci penserai tu a lei >>. Dopo ancora venti minuti di domande finalmente gli agenti se ne vanno accompagnati da Mindy. << Così non mi lascerai più sola? >> domando, << Esatto >> sorride lui venendo verso di me, << Mi piace allora >> sorrido anche io e lui si abbassa per darmi un bacio. << Uuh Uuh >> sento delle voci e mi giro verso la porta << Qui in ospedale, aspetta almeno che si riprenda Jorge >>, Diego sta ridendo sotto i baffi e dietro di lui tutti gl’altri sorridono. Quando si avvicinano uno a uno mi abbracciano e mi stritolano. Mechi non mi molla più, << Ehi mi uccidi così >> dico senza fiato per il troppo stringere, << Odiavo non parlarti >> dice lei mollando la presa, << E io odiavo che voi non mi parlavate >> borbotto, << Scusaci >> dice Lodo con una faccia un po’ triste, è abbracciata a Diego e ha appena smesso di piangere, << Già siamo state sciocche, pensavamo di aiutarti e invece ti abbiamo messo in una situazione rischiosa >> parla Cande, << Volevate aiutarmi, poi è andata come è andata, anche io ci ho messo del mio mi sono fidata di lui quando non avrei dovuto >>, << L’importante è che tu stia bene >> dice Xabi, << E che sei tutta intera, sai a Jorge servi tutta intera >> ridacchia Ruggero e anche noi iniziamo a ridere. Mi mancavano tutti, le loro risate, le stupidaggini che dicono, il fatto di averli tutti intorno e divertirci insieme, mi mancava tutto. Siamo stati tutto il pomeriggio a parlare e a ridere tutti insieme finché loro non fanno ritorno all’accademia. Verso sera il dottore viene a visitarmi, << E’ tutto ok, il tuo corpo ha smaltito tutto e stai bene quindi domani puoi tornare alla tua vita normale >> dice il medico e vedo Jorge rilassarsi << Ovviamente ti consiglio alcuni giorni di riposo >> continua lui. Quando anche il dottore se ne va rimaniamo solo io e Jorge, << Finalmente domani torni a casa >> dice lui sorridendo, << Si sto bene >> rispondo io, << Potresti stare nel mio appartamento >> … << Potremmo >> si corregge poi lui << Per riposarti un po’ >>, << E perché così tu puoi starmi vicino >> ribatto io, lui fa un cenno con il capo e poi sorride, << Non voglio più lasciarti sola >> borbotta << So che sei una ragazza forte ma ho bisogno di sentirti al sicuro, di sapere che stai bene, quello psicopatico non deve più avvicinarsi a te, giuro vorrei prenderlo a pugni, fargli male >>, << Ehi non parlare così, so che vorresti vederlo morto ma tu non sei così ok? Lascia fare alla polizia e non fare nulla di stupido per me >>, << Per te farei qualsiasi cosa >> risponde lui, << Lo so, ma non voglio che succeda qualcosa di brutto e che succeda qualcosa a te ok? >>, << Ok, te lo prometto >> dice lui. Finalmente esco dall’ospedale e c stiamo dirigendo verso l’appartamento di Jorge, in ospedale tutti mi sono venuti a trovare, anche Hanna e Rachel con i ragazzi del Rouge. << Finalmente >> dico quando entro nell’appartamento di Jorge e mi butto sul divano, lo sento ridacchiare e poi mi volto a guardarlo, << Che hai da ridere >>, << E’ che mi mette allegria vederti girare qua, per casa nostra >>, << Casa nostra? >> dico io un po’ perplessa andando verso di lui. Ad un tratto allunga la mano e nel palmo ha una chiave con un portachiavi a forma di cuore, << Questa ora è anche casa tua, puoi venire qua quando ti pare, puoi sempre stare qua se preferisci >> dice lui, << No, non posso >> dico << E’ troppo >>, << Invece io voglio stare con te per tutta la vita se è possibile e voglio averti attorno il più possibile quindi puoi >> sorride lui e mi mette la chiave in mano, << Questa è ufficialmente casa nostra >>. In un lampo gli salto in braccio avvolgendo le mie gambe intorno al suo busto e inizio a baciarlo ovunque. << Martina >> mi richiama lui dopo avergli dato un lungo bacio appassionato << Non fare così, sei ancora debole >> sorride lui malizioso, << Per te le trovo le forze Blanco e poi magari mi farà bene un po’ di amore >> ribatto io, mente lui mi appoggia a terra. Dolcemente gli sfilo la maglietta, << Mi sei mancato, tutto di te mi è mancato >> dico e lui mi solleva portandomi nella ormai nostra camera da letto. Finalmente posso riaverlo, posso sentire di nuovo in nostro amore e nessuno ci dividerà mai più.

P.s: Siccome giovedì sera parto pubblicherò tutti i capitoli finali in questi giorni ;) un abbraccio a tutti :*
 

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Capitolo 32
*** L'amore Cura Tutto. ***


L’amore cura tutto.
 
Quando mi sveglio sono vicino a Jorge, lui sta ancora dormendo e io lo guardo, il suo sguardo rilassato, il suo dolce respirare mi fanno stare bene, il semplice fatto di averlo qui in parte a me mi fa sentire più che bene. Accarezzo dolcemente il suo viso e lui piano apre i suoi occhi verdi e mi afferra una mano portandosela alla bocca per baciarmela, << Buongiorno amore mio >> borbotta lui ancora assonnato, << Buongiorno >> rispondo e mi accoccolo in parte a lui appoggiando la mia testa al suo petto. Lui inizia dolcemente ad accarezzarmi la schiena e mi posa un bacio sulla nuca e io non posso far altro che rilassarmi sotto il suo dolce tocco. << Ti senti bene? >> domanda lui, anche se non lo vedo in volto so che sta sorridendo, << Si bene, se ci sei tu sto sempre bene >> esclamo e lui si mette sdraiato sul lato difronte a me, << Non sai quanto sia bello averti di nuovo qua, con me >> dice lui con due occhi pieni d’amore che mi fanno dimenticare qualsiasi cosa brutta sia successa, come può avere quest’influenza su di me, ogni cosa che riguarda lui mi fa sentire così bene che posso anche dimenticarmi di tutto il resto del mondo. Il mio angelo, la persona che amo di più al mondo finalmente è tornata da me, mi mancava tutto di lui, ogni piccola cosa mi fa sentire in paradiso. << Che hai? >> domanda vedendomi pensierosa ma sorridente, << Stavo pensando a quanto ti amo e a quanto tu mi faccia stare bene >> rispondo con un sorriso e poi poso una mano sulla su guancia, il mio cuore inizia a battere velocemente e mi avvicino piano per dargli un bacio. << Io voglio che tu stia bene >> dice lui poco dopo e si alza dal letto, fa tutto il giro e poi quando è in parte a me mi solleva, << Ti va un bell’idromassaggio? >> chiede con un sorriso, << Si >> rispondo sorridente, <> ridacchia lui e io gli do una lieve pacca sulla schiena, << Anche se sono ancora debole non vuol dire che non posso dartele Blanco >> rido guardandolo a pochi centimetri dal viso e lui inizia a baciarmi, ovunque. << Sei così buona >> dice lui leccandosi le labbra mentre mi porta nel bagno, io lo guardo un po’ storto, << Non è colpa mia Tini >> borbotta << Sei tu a essere troppo bella >>, << Parli tu! >> ribatto io quando mi mette a terra e mi sorride, << Allora siamo proprio fatti per stare insieme >>, a quelle parole la mia gioia esplode. Lui, il ragazzo più bello del mondo che vuole passare tutta la sua vita con me, come può essere? Come è possibile che io abbia trovato una persona come lui, che si prende cura di me, che mi ama da morire e che non vuole più lasciarmi andare? Dolcemente mi toglie la maglietta che ho usato per dormire, ovviamente è una delle sue << Non ti porterai via anche questa spero! >> ridacchia lui guardandomi, << No, tanto posso usarle quando voglio >> sorrido io, << Mi stai dicendo che hai deciso di venire qua a vivere? >> domanda, sembra che stia per esplodere di felicità mentre aspetta la risposta, << Si, perché no >> rispondo io << Voglio solo starti sempre vicino >> continuo, lui mi abbraccia fortemente e poi mi accarezza il viso, << Stai realizzando i miei sogni >> dice lui guardandomi dritto negl’occhi e poi inizia a baciarmi dolcemente, << Allora festeggiamo >> ridacchia poi e io faccio cenno di sì con il capo. Delicatamente faccio passare la mia mano sul suo petto nudo fino al bordo dei suoi pantaloni, faccio passare un dito intorno al bordo e lo sento fremere, << Vuoi festeggiare cosi? >> domanda lui ridacchiando, io lo guardo maliziosa e lui si passa la lingua sulle labbra, << Sei furba perché sai che non so resisterti >>, << Si lo so >> ribatto avvicinandomi alle sue labbra per poi baciarlo sempre in modo più passionevole. Dopo mezz’oretta siamo a mollo nella vasca, io sono appoggiata a Jorge e lui mi dà dei piccoli baci sulle spalle e sul collo facendomi ciondolare la testa da un lato e poi da un altro, mi sento così bene che non vorrei mai più uscire da qua, << Che fai dormi? >> domanda Jorge ridacchiando, << No >> rispondo io << Mi rilasso >> rispondo e lo sento sorridere dietro di me e poi mi spruzza un po’ di acqua in faccia, << Jorge >> dico per rimproverarlo e poi con la mano lo schizzo anche io voltandomi a guardarlo, << Vuoi la guerra Stoessel >> dice venendo verso di me che mi sono allontanata, << No, non voglio fare la guerra con te >> ridacchio, << Beh almeno dopo potevamo fare la pace >> sorride lui malizioso e io capisco il suo gioco, << Jorge sei insaziabile e io sono debole >> dico con una faccia finta seria e lui scoppia a ridere, << Debole, se il dottore ti vedesse non direbbe che sei debole >> borbotta e io scoppio a ridere con lui mentre ormai è davanti a me faccia a faccia, inizia a baciarmi, << Smettila Jorge >> dico << Tanto non funziona >>, << Davvero? >> chiede continuando a baciarmi ovunque e io dentro di me ho i brividi dall’emozione, << Sei una bugiarda >> ride lui e poi esce dalla vasca lasciandomi li, in preda alle mie sensazioni, << Su dai vieni >> dice lui aprendo una salvietta per poi mettermela intorno al corpo e mi carica in spalla per portarmi nella camera da letto.
 
Dopo una lunga e buona colazione ci mettiamo sul divano a vedere la tv, verso le tre di pomeriggio qualcuno bussa alla porta e Jorge va ad aprire. Sua madre Eleanor è sulla soglia e lentamente entra e si avvicina a me che in questo momento indosso solo la maglietta di Jorge. Credo di essere rossa in faccia ma lei mi sorride dolcemente, << Sono venuta a vedere come stavi >> dice sedendosi in parte a me << è stato davvero uno shock quando ho saputo cosa ti era successo >>, << Ora sto bene, grazie per essersi preoccupata per me >> rispondo, << Tu sei unica al mondo Martina >> dice con un sorriso << Non ho mai visto una ragazza come te, e lui come sta? >> chiede in fine a bassa voce indicando Jorge che è in cucina, << Bene >> rispondo io voltandomi a guardarlo, << Ci tiene tanto a te, avevo paura che andasse fuori di testa, ma vedo che ora sta bene >> borbotta lei con uno sguardo felice, << Beh ora torno al mio lavoro, volevo solo vedere che stavi bene >> e si alza dal divano andando verso Jorge a dargli un bacio sulla guancia, << Ciao mamma >> dice lui accompagnandola alla porta, << Ah e buona fortuna per la vostra convivenza >> sorride lei e poi scompare dietro la porta. << Lo sa? >> chiedo a Jorge quando ritorna in parte a me, << Certo gliel’ho detto ancora quando eri in ospedale che volevo che venissi qua con me… per sempre >> sorride lui << E devo dire che era veramente contenta che il suo figliolo abbia finalmente messo la testa a posto >>, io inizio a ridere, << Cosa ridi? >> dice lui, << Tu che hai la testa apposto! >>> rido ancora e lui mi tira un cuscino in testa, << Ehi sei cattiva >> borbotta << Non dovresti ridere di me sono il tuo uomo >> continua lui e io rido ancora più forte, << Smettila >> mi rimprovera lui, io ridendo mi sdraio sopra di lui e lo abbraccio, << Ti amo >> dico con il fiatone, << Ti amo anche io tesoro >> e rimaniamo sdraiati uno sopra l’altro per tutto il giorno, tra carezze e dolci baci mi sento la ragazza più fortunata del mondo. Il giorno seguente andiamo all’accademia, mi sento bene quindi non c’è bisogno di allungare i tempi. Quando arriviamo mano nella mano tutti ci guardano, ovviamente avevano saputo cosa era successo, la cosa più strana è che ogni tanto una foto di Francesco compariva nella strada, è un ricercato e la polizia lo sta cercando il lungo e in largo senza trovarlo. Io sono molto agitata su questa cosa e ogni tanto mi guardo in giro per vedere se lo vedo, spero che lo prendano presto o che sia andato lontano e che non possa più farmi del male, Jorge nota questa mia preoccupazione, finché ero là nel suo, anzi nostro appartamento mi sentivo al sicuro, sentivo che nessuno poteva farmi del male. << Stai tranquilla, non gli permetterò di avvicinarsi a te ok? >> mi dice Jorge che in realtà sembra più preoccupato di me, mi tiene stretta a se e continua a guardare in ogni angolo per vedere se c’è qualcosa di sospetto, io faccio sì con il capo e poi mi lascia davanti alla porta del mio alloggio. Quando la apro tre uragani vengono ad abbracciarmi, << Beh sei in ottime mani >> ride Jorge << Io vado nel mio alloggio ci vediamo dopo >> mi fa un occhiolino e mi dà un dolce e delicato bacio sulle labbra, << Su dai mollacela Jorge >> borbotta Cande <<< Tu puoi averla quando vuoi >>, Jorge ridendo se ne va lasciandomi lì con le ragazze. << Allora come stai? >> domanda Lodo appena entro, << Abbastanza bene, l’unica cosa è che non si è ancora trovato e io non mi sento sicura >>, << Come no? Jorge non ti molla un attimo >> ridacchia Mechi, << Lo so ma ho paura che possa far del male a qualcuno >> dico con una faccia un po’ triste e loro mi abbracciano, << Ci sei mancata >> dice Lodo sorridendomi e con gl’occhi lucidi, << Anche voi mi siete mancate >> rispondo io, << Allora vai o no a vivere con Jorge? >> domanda Mechi avvicinandosi a me, << Come lo sai? >> chiedo, << Beh noi tutti lo sappiamo, insomma è una cosa alquanto strana sentire Jorge parlare di convivenza >> borbotta Cande, << Allora ci vai a vivere con lui? >> chiede Mechi, << Si, voglio stare con lui il più tempo possibile quindi è il miglior modo per stargli vicino >>, << Quanto siete carini >> Lodo mi guarda con le mani incrociate al petto, << Sappiamo tutti che sogni anche tu di andare a vivere con Diego >> dice Cande, << Perché voi no? >> chiede lei guardando le altre due, << Prima o poi lo farete anche voi, non litigate >> ridacchio io, quanto mi mancavano i loro stupidi battibecchi nati per il nulla, le guardo sorridendo per essere di nuovo qua con loro.

A pranzo Jorge arriva nel nostro alloggio con i ragazzi, << Eccola qua, mi sei mancata >> dice avvicinandosi a me, << Ciao >> dico io sorridendogli e abbracciandolo << Sono sempre più decisa a venire con te a vivere perché mi manchi sempre di più >> dico e lui fa un enorme sorriso e poi mi dà un dolce bacio. << Voi due fate venire il diabete >> ride Diego che tiene Lodo tra le sue braccia, << Sono troppo belli >> dice quest’ultima guardandoci con occhi sognanti. Dopo un lungo pranzo dico a Jorge che oggi andrò a trovare le ragazze al Rouge, << Ok però ti accompagno >> dice, << Va bene, poi al ritorno mi faccio accompagnare dalle ragazze >> dico io per tranquillizzarlo, << Non vedo l’ora che finisca l’anno così possiamo stare nel nostro appartamento >> dice lui sorridendo, << Si >> rispondo abbracciandolo << Solo io e te >>. Quando arrivo al Rouge trovo solo le ragazze che mi vengono incontro, << Ciao nostra piccola dolce Tini >> dice Rachel con le lacrime agl’occhi, << Allora come stai? >> chiede Hanna che quasi anche lei si mette a piangere, << Abbastanza bene, preoccupata ma bene >>, << Vedrai che lo troveranno >> dice Hanna tenendomi per mano. << Dov’è Mindy? >> chiedo io non vedendola in giro, << E’ uscita mezz’oretta fa ma non è ancora tornata >> risponde Rachel, << E tu novità? >> chiede poi guardandomi, << Si una >> dico sorridendo fortemente e loro mi guardano non capendo il perché, << Allora diccelo! >> esclama Hanna agitata, << Vado a vivere con Jorge >> dico e loro mi guardano per un po’ senza dire nulla e poi mi abbracciano, << Wow >>, << Che belloooo >> urlano, << Siamo felici per te >> dice Hanna ancora con un gran sorriso, << Allora le cose tra voi vanno bene! >> esclama Rachel, << Si benissimo, troppo bene >> dico senza crederci nemmeno io, infondo ancora non ci credevo a tutto questo, io e Jorge insieme, vivere con lui e averlo sempre vicino, mi sembra un sogno. Quando ritorno all’accademia dopo che le ragazze mi hanno accompagnato trovo un biglietto nel mio appartamento che dice che sono tutti dai ragazzi, allora mi avvio verso il loro appartamento e nel corridoio incrocio Ilaria. << Ciao >> mi saluta lei un po’ in imbarazzo, << Ciao >> rispondo, << Stai meglio? >> chiede, << Si grazie, sto bene >>, << Ok >> dice e poi continua a camminare, << Ilaria >> la chiamo io e lei si volta a guardarmi, << Dimmi >> dice, << Volevo ringraziarti per tutto, davvero e scusa se ho creduto che fossi tu a fare tutte quelle cose >> mi avvicino velocemente a lei e la abbraccio e lei ricambia, << Sei una ragazza in gamba e sei meglio di tante che ci sono qua >> dice lei quando scioglie in nostro abbraccio, << Ti meriti di stare bene >> poi si allontana. Quando arrivo all’appartamento dei ragazzi stanno tutti discutendo su chi dovesse giocare per primo alla Play. << Gioco io >> urla Cande sedendosi << Ora avete rotto quindi giochiamo noi >> urla poi anche Lodo e io li guardo impietrita sulla porta e nessuno si è accorto del mio arrivo tranne Jorge ovviamente, << Sono impazziti >> dice ridendo << Non so come fermarli >>, << BASTA! >> urlo e tutti si zittiscono, << Visto è stato facile >> rido io mentre gl’altri confusi mi guardano, << Potete sempre fare dei turni per giocare >> dico, << Sai che hai ragione >> risponde Xabi e tutti si calmano. Provo a chiamare Mindy ma lei non risponde e inizio a preoccuparmi, << Avrà da fare >> mi dice Jorge per tranquillizzarmi anche se anche lui non è molto tranquillo. Ho passato tutta la serata a chiamarla senza neanche una risposta, Hanna e Rachel dicono di non averla vista e sono già a casa loro e io sto entrando in ansia. << Non pensare male magari non ha con se il telefono o magari non lo sente >> dice Lodo cercando di confortarmi. Stanotte dormiamo qua dai ragazzi e Jorge mi fa un thè caldo per farmi stare tranquilla, << Non sono per niente tranquilla >> dico io guardandolo, << Vedrai che richiamerà >> dice Cande che sta battendo Ruggero alla Play e lui sta imprecando contro di lei. Dopo mezz’ora il mio peggiore incubo si avvera, il mio telefono inizia a suonare e sullo schermo vedo che è Mindy e mi rilasso, << Pronto, ma dove sei finita mi hai fatto preoccupare >> dico rispondendo al telefono con un tono da rimprovero perché sa quanto mi preoccupi dopo quel che è successo, << Fai bene a preoccuparti >> una voce maschile che conosco bene parla, il cuore mi si ferma e guardo tutti mentre loro mi guardano confusi. Francesco è dall’altro capo del telefono, << Te l’avevo detto che avrei fatto del male a chi tenevi di più, e c’è una persona che vuole salutarti >> ridacchia lui, << Ciao Martina quanto tempo >> la voce di Andres risuona nel mio orecchio e io impallidisco. Jorge mi sta guardando e sembra capire che qualcosa non va, in sottofondo la voce di Mindy che piange e urla e io in quel momento muoio dentro.

P.s.: A domani con altri due capitoli :*
 

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Capitolo 33
*** Rapimento. ***


Rapimento.
 
<< Dobbiamo andare alla polizia >> dico riagganciando velocemente il telefono e lo guardo mentre la mia mano trema, << Che è successo? >> mi guarda Jorge con lo stesso sguardo di preoccupazione che ho io, << Ha preso Mindy >> rispondo, senza guardare nessuno ma continuo a fissare il cellulare che ho in mano. Tutti mi guardano allarmati, << Francesco e Andres hanno preso Mindy >> dico ancora con la voce spezzata, << Andiamo >> urla Jorge e tutti insieme ci precipitiamo fuori dall’accademia, dopo dieci minuti siamo alla centrale di polizia, << Dovete aiutarmi >> dico appena incontro un poliziotto, lo stesso che venne ad interrogarmi, << Hanno preso Mindy >> urlo con le lacrime agl’occhi e il poliziotto di nome Max mi accompagna in una stanza dove posso fare entrare sono un'altra persona e ovviamente viene Jorge. << Mi spieghi bene cosa è successo? >>, << Oggi sono andata al suo locale dove lavoro e lei non c’era, l’ho chiamata tutto il giorno e poco fa, il ragazzo che mi ha aggredita e suo padre mi hanno chiamato, sentivo la sua voce urlare in sottofondo >>, il poliziotto scrive tutto quello che sto dicendo e poi mi guarda, << Ora mobilito una squadra per andare in perlustrazione, tu devi stare qua, ora ti porto in un'altra stanza dove collegheremo il tuo telefono, in caso richiami possiamo intercettarlo >>. Il poliziotto si alza e noi lo seguiamo ci sta portando in un'altra stanza dove una donna mi fa sedere davanti ad un scrivania con su un aggeggio che serve per rintracciare le chiamate. Aspetto, aspetto ma nulla, dopo un oretta il telefono suona e sullo schermo esce il nome di Mindy, << Ora devi cercare di farlo parlare il più possibile ok? >> dice la poliziotta seduta davanti ad un pc, faccio si con il capo e rispondo, << Pronto >> dico con la voce tremante, Jorge è appoggiato al muro ed ha un aria affranta, << Ciao mia bellissima ragazza >> dice, il viso di Jorge impallidisce perché la telefonata si sente in tutta la stanza, << Non sono la tua ragazza >> dico, la donna seduta difronte a me mi fa segno di continuare a parlare, << Ah lo sarai presto >> ride maleficamente Francesco << Se non vuoi che gli faccia del male >>. Sotto la sua voce posso udire la risata divertita di Andres, << Non fargli del male >> urlo io con le lacrime agl’occhi << Ti prego >> continuo, << Hai tempo fino a domani sera >> dice << Prendi una decisione e ti conviene scegliere me se non vuoi che nessuno si faccia del male e dopo Mindy tocca al tuo Jorge >> dice lui e vedo il volto di Jorge arrabbiarsi. Francesco riaggancia e la donna stampa un foglio, << Non ci arriva il segnale ma abbiamo un area da dove potrebbe aver chiamato >> dice lei alzandosi e portando il foglio a altri poliziotti che si mobilitano per la ricerca. Il capitano della polizia entra nella stanza per parlarmi, Jorge è vicino a me e mi sta abbracciando, mentre io premo il mio viso sul suo petto e piango a dirotto, << Per ora non lo troviamo, voi dovreste andare a casa, chiamarci in caso vi chiami ancora e intanto noi continuiamo con la ricerca >> mi sorride dolcemente quell’uomo brizzolato con i baffi << Lo so che non è facile aspettare, ma è l’unica cosa che puoi fare, faremo di tutto per trovarla ok? >> io faccio sì con il capo e il capitano esce dalla stanza. << Andiamo nel mio appartamento ok? Chiamo mia madre e gli dico che stiamo lì e che non andiamo a lezione >> mi dice Jorge, << Ok >> rispondo e lui esce per fare la chiamata. Sono sola in questa stanza silenziosa e le lacrime continuano a scendermi, la donna che ha intercettato la chiamata ritorna da me con il mio telefono << Tieni >> mi sorride << Ogni volta che lui ti chiamerà non ascolteremo la vostra conversazione >> continua a guardarmi << Stai tranquilla troveremo Mindy > e poi di nuovo esce dalla stanza. Jorge mi accompagna fuori dalla stazione di polizia dove gl’altri ci stanno aspettando, << Allora? >> domanda Mechi, << Dobbiamo aspettare >> a rispondere è Jorge perché io sono troppo distrutta per dire qualsiasi cosa, << Noi andiamo all’appartamento, così siamo anche più vicini alla centrale >> continua lui e Lodo fa un cenno con la testa e poi mi abbraccia << Vedrai che si risolverà tutto per il meglio >> dice e poi una lacrima gli scende sul volto, dopo che ognuno di loro mi abbraccia e mi consola ci avviamo verso il mio nuovo appartamento, sono triste, sono affranta e per colpa mia Francesco ha preso Mindy, spero che non gli faccia del male, potrei morire per questo e non me lo perdonerei mai, non so più a cosa pensare riesco solo ad immaginarmi la figura spaventata di Mindy e quei due che gli fanno del male.
 
Non riesco a dormire, ormai saranno le due di notte e continuo a camminare avanti e indietro nel salotto con Jorge che mi guarda seduto sul divano. << Fermati >> mi dice dopo un po’ << Devi risposare >>. Mi guarda con un aria nervosa, << E come faccio? >> domando agitata << Io non posso dormire >>, ho gl’occhi spalancati dalla stanchezza sto cercando in tutti i modi di rimanere sveglia per sapere se ci sono novità, Jorge mi afferra un braccio e mi tira verso di se, finendo seduta sulle sue gambe e poi mi abbraccia dolcemente, facendomi appoggiare la mia testa sul suo petto, << Dormi, rimango sveglio io >> dice sorridendomi, << No >>, << Si Martina >> borbotta << Smettila di fare la dura e di non ascoltarmi mai, dormi. Ti prego >>. Io mi accoccolo a lui e un po’ mi sento meglio anche se il pensiero di Mindy in pericolo continua a invadermi nella testa, dopo un po’ finalmente mi addormento. Quando riapro gl’occhi è mattina, il suono del mio telefono mi fa svegliare, sono sola e sdraiata sul divano, sento il rumore di acqua che scroscia e capisco che Jorge è andato a farsi una doccia, prendo velocemente il telefono e rispondo, << Pronto >> dico, la voce di Mindy che piange rimbomba nel mio orecchio, << Martina >> dice << Non venire a cercarmi e non cedere ai suoi ricatti io starò bene ok? >> ha una voce rotta e sembra esausta, << Capito mia dolce Martina non venire a cercarci, è tosta la tua mammina >> ridacchia poi Francesco al telefono << Comunque buongiorno amore mio >> continua lui, << Non chiamarmi amore mio >> dico arrabbiata, << Perché no? Io e te ci amiamo molto >>, << Smettila io non starò mai con te >> urlo e sento Mindy urlare, << Davvero? >> domanda lui, << Lasciala stare ti prego >>. Jorge mi raggiunge in salone solo con un asciugamano intorno alla vita e si avvicina a me per ascoltare la conversazione e poi digita il numero della polizia sul suo telefono per sapere se stanno ascoltando, << ogni volta che mi rifiuti lei si fa del male >> ride lui e poi riaggancia. Non riesco a respirare, Jorge sta parlando con la polizia e qualcuno bussa alla porta, la madre di Jorge entra slanciata, << State bene? >> domanda visibilmente preoccupata, Jorge fa sì con il capo mentre ancora parla e lei sia avvicina a me e mi abbraccia, << Non sai quanto mi dispiace >> dice << Ma devi essere forte, Mindy vorrebbe che tu sia forte, come lei, come tua madre >> dice e io la abbraccio perché ho bisogno di sentire una presenza materna dentro di me, le lacrime scendono senza mai fermarsi, non so più cosa fare e come gestire tutto questo, l’unico modo sarebbe cedere a lui e stare con lui. La madre di Jorge mi accarezza dolcemente il capo mentre sono ancora accoccolata a lei poco dopo Jorge compare, << Hanno scoperto che l’hanno presa fuori dal Rouge quando è uscita e che l’hanno caricata su un furgone che ora è parcheggiato in un parcheggio di un supermercato ma non sano nulla di più >> dice, << Non sanno niente di lei e su dove sia? >> chiedo singhiozzante e lui fa no con il capo sedendosi in parte a me dall’altro lato. Non so per quanto rimango abbracciata alla madre di Jorge so solo che dalla stanchezza mi addormento ancora. Quando mi sveglio è pomeriggio tardi, Jorge è in parte a me e ho la mia testa poggiata alle sue gambe mentre una sua mano mi accarezza il braccio. Mi alzo di scatto e lo guardo, lui mi sorride piano, << Hai saputo qualcosa? >> domando e lui fa no con una faccia triste e io di nuovo torno nel mio mondo di tristezza, << Vado a prendere qualcosa da mangiare, riesci a stare qua da sola? >> domanda, << Si vai, ho fame >> dico io guardandolo. Quando esce prendo il mio telefono pensando di chiamare Mindy ma so che siamo ascoltati. Vedo il telefono di Jorge appoggiato sul tavolo, lo afferro e digito il numero, Francesco risponde. << Sta bene? >> domando, << Pero ora si, sapevo che mi avresti cercato in fondo sai di amarmi >>, << No, io non ti amo ma dimmi dove sei e verrò da te >> dico senza fiato << Rinuncio alla mia vita piuttosto che tu gli faccia del male >> continuo io e sento la soddisfazione di Francesco oltre il telefono. << Vedo che hai capito cosa devi fare >> dice con una voce diabolica << Se vieni con gli sbirri lei muore, sia chiaro >>, << Lo so >> rispondo << E’ per questo che ti ho chiamato con un altro telefono il mio è controllato >>, << Bene, siamo nella vecchia fabbrica abbandonata a due isolati dal Rouge >> dice << Non vedo l’ora di vederti e di poterti toccare mia dolce Tini >> e riaggancia. Prendo uno zaino e lo riempio di cose, solo ora penso che avrei dovuto avere un arma ma non ho nulla quindi prendo un coltello abbastanza grosso dalla cucina e poi mi precipito fuori prima che Jorge ritorni, lo so che mi odierà per questo ma se entro stasera non avessi preso una decisione lei sarebbe morta e io non me lo sarei mai perdonato. Cammino velocemente verso il Rouge a piedi ci metterò troppo tempo e quindi cerco un Taxi qualche isolato dopo.

Sono fuori dalla fabbrica abbandonata e la guardo, fa veramente paura guardarla così, ci sono passata davanti milioni di volte ma non ho mai pensato che sarebbe diventato il posto dei miei incubi, faccio un respiro profondo e entro. Tutto è silenzioso e non c’è nessun rumore, tengo il coltello in mano e inizio a girare questo stabile vuoto ormai da anni, alcune pareti sono crollate, c’è odore di bagnato, ci sono pozzanghere sparse qua e là sul pavimento tutto rotto e malandato. Se guardi in alto riesci a vedere il cielo nei vari buchi sul soffitto poi sento dei passi dietro di me, ma quando mi volto non c’è nessuno. Capisco di essere stata fregata quando ho girato tutta la fabbrica e non c’è l’ombra né di Mindy né di Andres e Francesco. << Fregata >> dice qualcuno e io mi volto, Francesco mi guarda sorridente puntandomi una pistola addosso, << Abbassa quel coltello, non fare la dura >> dice lui e io appoggio il mio coltello a terra, << Dov’è lei? >> urlo, << Credevi davvero che ti avrei detto dove ero tramite un telefono >> ridacchia, lui si avvicina a me e inizia a girarmi intorno << Non sono così stupido, non mi va di farmi rintracciare >> passa la canna della pistola sul mio braccio e mi vengono i brividi, << Andiamo >> dice porgendomi la mano e io titubante gliel’ha afferro qualcosa da dietro mi afferra e mi posa un fazzoletto sulla bocca e in un secondo mi viene da svenire, riesco a sentire la risata soffocata di Andres e poi quella di Francesco prima di perdere completamente i sensi. Quando mi sveglio sono in un luogo sconosciuto, capisco di essere legata ad una sedia perché non posso muovere gambe e braccia, quando la vista si schiarisce vedo Mindy in parte a me, sembra svenuta. Francesco è difronte a me e sta sorridendo, << Mi avevi detto che se io sarei venuta da te l’avresti lasciata andare >> dico nervosa e con le lacrime agl’occhi, << E tu mi hai creduto? >> ridacchia lui << Non credere mai ad un delinquente, non te l’ha mai insegnato nessuno, a noi piace mentire per ottenere ciò che vogliamo >>, si avvicina a me e mi posa le sue labbra sulle mie, << Sarai mia >> dice con una voce terrificante. Andres compare dietro di lui, << Francesco non fare queste smancerie per favore >> dice e poi mi guarda avvicinandosi a me, << Non sei cambiata per niente, sei la solita rompi palle di sempre vero Martina >> domanda, << Anche tu non sei cambiato per niente sei il solito delinquente di sempre >> urlo, << Ha fegato la ragazza >> dice Andres rivolto al figlio e insieme si mettono a ridere, << Lasciatela andare >> dico << Vi prego lasciate andare lei e tenete me >>, << Mmm fammici pensare, no >> dice Francesco << Mi serve lei per poter avere te >>. Andres mi colpisce fortemente al volto, << Stai zitta >> dice << Secondo te possiamo lasciarla andare dopo quello che abbiamo fatto? Ci serviva per attirarti qua e ora per me può anche morire siccome è anche colpa sua se la polizia mi ha preso >> dice, << No, non ucciderla ti prego, mi avevi detto che non gli avresti fatto nulla se sarei venuta da te >> guardo Francesco, sapevo che provava amore per me quindi cerco di impietosirlo, << Non gli faremo del male solo se tu fai quello che ti dico >> risponde lui. Poi di nuovo Andres mi fa svenire appoggiandomi un fazzoletto sulla bocca. Sono nel letto di Jorge nel nostro appartamento, Jorge dorme come un angelo e io mi alzo delicatamente dal letto, ero sicura di essere andata da Mindy per salvarla e in realtà sono ancora qua, vado nel salotto e in mezzo alla stanza Mindy è legata alla sedia, è piena di sangue e ha un coltello infilato in pancia, urlo dalla disperazione e vado verso di lei per aiutarla, << Non puoi >> una voce mi Blocca, Francesco è dietro di me e tiene Jorge con una pistola puntata alla testa, << Moriranno tutti Martina e sarà solo per colpa tua, solo perché non sei riuscita ad amarmi come si deve >> urla, << No, ti prego >> urlo forte, << Perché? >> domanda Francesco << Perché dovrei risparmiare la vita a coloro che vogliono portarti via da me, lo capisci? Capisci che se loro moriranno potremmo stare insieme senza nessuno che ci ostacoli >>, << Ma io non voglio stare insieme a te >> dico << Non fare del male alle persone che amo >> continuo cercando di avvicinarmi a lui, << Non avvicinarti se no lui muore >>, Jorge è stranamente silenzioso non dice una parola come se non gli importasse di avere una pistola puntata alla testa, << Ok >> dico << Ma lascialo andare >>. Francesco spinge verso di me Jorge e quando lo sto per abbracciare il rumore di uno sparo mi fa trasalire, Jorge si accascia a terra davanti a me e tutto sembra rallentare. La faccia soddisfatta di Francesco, la mia disperazione, quando mi alzo per guardarlo noto che in terra ci sono i cadaveri di tutte le persone a cui ho voluto bene, Machi, Lodo, Diego, Hanna, Rachel tutti sono a terra morti, faccio un urlo forte. Mi sveglio di soprassalto e guardo Mindy in parte a me ancora svenuta. Che qualcuno ci aiuti penso dentro di me.

P.s: A stasera con un altro capitolo ;D Siete pronti per domani? Il finale sta arrivando.

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Capitolo 34
*** Aiuto. ***


Aiuto.
 
Non c’è nessuno, siamo solo io e Mindy in questa stanza enorme e buia, cerco di spingermi in là con la sedia per arrivare proprio in parte a lei e con un braccio cerco ti svegliarla, << Mindy >> dico a bassa voce per non farmi sentire da nessuno, << Mindy mi senti >> le picchietto ancora contro più forte e lei di soprassalto si sveglia, grazie a dio sta bene. Lei spalanca gl’occhi appena mi vede, è sciupata e tutta sporca, ha un taglio sulla guancia dovuto ad un colpo troppo forte, deve essersi ribellata e uno dei due deve averla colpita, << Martina >> dice piangendo << Perché sei qua? >>, << Sono venuta a cercarti >>, << Non dovevi >> dice lei << Loro vogliono te non me >>, << Lo so ma non potevo lasciarti qua >>. << Guardate un po’ chi si è svegliato >> ride Francesco entrando nella stanza con un coltello e lo fa passare delicatamente sulla faccia di Mindy, << No >> dico << Non fargli niente >> urlo così forte che la gola mi fa male, << Allora se non vuoi che gli faccia male voglio un bel bacio >>, si mette davanti a me e si abbassa e a me non mi rimane nulla da fare se non baciarlo, << Quanto mi piaci? >> dice e poi di nuovo mi bacia << Sarai mia per sempre, dobbiamo solo fartelo capire >> ridacchia lui passandomi una mano sulla coscia << La prossima volta voglio di più >> e poi sparisce di nuovo. << E’ un verme viscido >> dice Mindy << Ce la faremo >> mi guarda lei con occhi dolci << Qualcuno ci troverà ok? E non potranno più farci del male >>. Saranno tre ore che siamo qua da sole, nessun’ombra di Francesco né di Andres, che fine hanno fatto? In un angolo della stanza noto che c’è il mio zaino che ho preparato per venire qua e cerco di andare a prenderlo, << Cosa fai? >> domanda Mindy, << Dentro lo zaino c’è il mio telefono >> dico spingendomi con la sedia con gran fatica e finalmente riesco a prenderlo, purtroppo non ho le mani per poter aprirlo allora mi riavvicino a Mindy mettendomi dietro di lei così da metterglielo davanti alle mani, << Aprilo >> dico e lei esegue gli ordini, quando lo apre lo getto a terra per cercare il telefono e poi lo vedo. La difficoltà è prenderlo e riuscire a chiamare qualcuno, decido di cadere con la sedia per poter afferrare il telefono e ci riesco, mentre cerco di usarlo Mindy mi dice dove schiacciare, << Non c’è campo >> sento la sua voce rattristarsi e cerco di gettare il telefono più in là per fare in modo che Francesco non lo veda e non si infuria. Quando torna mi trova sdraiata a terra ancora legata alla sedia, con il mio zaino in parte e tutte le cose gettate in terra, << Hai cercato di scappare principessa? >> sorride avvicinandosi a me, << Lasciala stare >> urla rabbiosa Mindy << Quando mi sarò liberata ti prenderò a calci brutto verme >>, << Stai zitta tu >> e gli tira uno schiaffo e poi tira me per rimettermi in piedi. << Cosa cercavate di fare? >> borbotta guardando le cose che ci sono nello zaino, << Non ci sono né coltelli ne telefoni quindi cosa cercavate? >> continua lui guardandoci minaccioso, << Volevo solo far vedere a Mindy che Jorge mi ha chiesto di andare a vivere con lui >> dico indicando le chiavi in terra, sapevo che si sarebbe agitato, lui non sopporta che io ami Jorge e non sopporta Jorge quindi l’avrei distratto dal farmi del male, << Tu non andrai a vivere con Jorge perché starai con me quindi non serve che glielo dici >> sorride maligno, << E ora veniamo a noi >> dice alzandomi un po’ la maglietta che indosso << Sei davvero bella >> sospira lui << non vedo l’ora di poterti toccare tutta >>, nei suoi occhi vedo la perversione e un conato di vomito mi sale, non riesco a trattenerlo e gli vomito sui pantaloni. Inizia ad imprecare, tutto questo stress mi ha fatto venire il mal di stomaco, l’odore di quella cosa che hanno usato per addormentarmi me la sento in bocca e mi fa venire la nausea, << Che schifo >> urla lui e esce dalla stanza per andare a cambiarsi immagino, penso che non poteva venirmi in un momento migliore almeno ho guadagnato tempo. << Quindi Jorge ti ha chiesto di andare a vivere con lui >> dice Mindy con un piccolo sorriso, << Sempre se riusciamo ad uscire da qua >> dico, << C’è la faremo e tu vivrai la vita che meriti >>. Ripenso al periodo in cui stavo con mia zia e non posso non incolpare lei per tutto questo, se non avesse conosciuto Andres, se lui non mi avesse fatto del male ora Francesco sarebbe un ragazzo normale con una semplice delusione d’amore e invece ha la stessa rabbia repressa di suo padre, chissà come finirà? Se qualcuno prima o poi verrà a salvarci? Guardo Mindy in parte a me e il suo sguardo assente mi fa sprofondare ancora di più.
 
Francesco ritorna dopo essersi cambiato, << Ora vieni con me >> dice con uno sguardo maligno e inizia a slegarmi dalla sedia, finalmente la circolazione alle mani e ai piedi ricomincia a fluire e lui mi strattona fuori dalla stanza, io guardo Mindy che mi guarda preoccupata. Mi trascina per un po’ e riesco a notare fuori da un enorme finestrone opaco un insegna che lampeggia e riconosco il bowling della città. Entriamo in un'altra stanza dove un letto malandato e tutto sporco è posto al centro. Francesco mi spintona sul letto e sorride, << E’ ora di ottenere ciò che voglio >> dice avvicinandosi a me e accarezzandomi il volto mentre si sdraia anche lui, solleva la mia maglietta e quando cerco di non farmela togliere lui me la strappa. << Lasciami >> urlo coprendomi con le braccia il corpo, << Non vuoi che lei si faccia del male giusto? Allora fai quel che ti dico >>, le lacrime cominciano a scendermi e lui si alza dal letto e si toglie la maglietta, << Smettila di piangere non mi va di farlo con una piagnucolona >> borbotta lui per poi avvicinarsi di nuovo a me. Quando è vicino gli tiro un pugno dritto sul naso e cerco di scappare mentre si tiene il naso pieno di sangue, mi alzo velocemente dal letto e cerco di scappare dalla stanza, corro più velocemente possibile ma qualcosa mi afferra, quando mi volto Francesco è dietro di me con la faccia piena di sangue e mi trascina di nuovo in quella stanza sbattendomi violentemente sul letto e tirandomi uno schiaffo. << Sei una puttana come hai potuto? >> dice mentre urlo e mi agito sotto di lui, << Ferma >> grida e io mi muovo ancora di più. Sta cercando di slacciarmi i pantaloni e io cerco di evitarlo ma non è facile, lui è molto più forte di me. La porta si spalanca e cinque agenti della polizia fanno irruzione nell’edificio << Su le mani >> urla uno di loro e Francesco si spaventa e si sposta da me, << Non muoverti >> continua il poliziotto mentre si avvicina con la pistola puntata su di lui, una donna viene verso di me e mi rassicura, cerca di tirarmi su e mi porta fuori dalla stanza sotto gl’occhi di Francesco che mi guarda infuriato. Non riesco nemmeno a voltarmi indietro, << Mindy >> dico guardando la poliziotta, << Sta bene >> borbotta l’abbiamo già prelevata, quando svoltiamo in un corridoio vedo Mindy intenta a parlare con un poliziotto e quando mi vede mi corre incontro per abbracciarmi. << Oddio stai bene? >> domanda lei con le lacrime agl’occhi, io faccio di sì con il capo e lei mi stringe ancora più forte. Un poliziotto mi dà una coperta per coprirmi e poco dopo passa in parte a me un altro poliziotto con Andres in arresto. << Martina >> sento qualcuno dire e quando mi volto Jorge è all’entrata del capannone e io gli corro incontro, << Oddio Martina non farlo mai più ti prego >> dice abbracciandomi fortemente e poi mi dà un lungo e appassionato bacio, intorno a noi c’è un grande via vai di polizia che controlla ogni stanza di questo posto abbandonato. << Come hanno fatto a trovarci? >> chiedo a Jorge mentre sono ancora abbracciata a lui, << Anche il mio telefono è controllato, sospettavano che l’avresti chiamati appena saresti rimasta sola, poi sono arrivanti alla vecchia fabbrica ma tu non c’eri e hanno dovuto ricostruire i tuoi spostamenti, poi hai rotto il tuo telefono e un segnale è arrivato alla polizia, anche se non segnava il luogo adatto almeno sapevano che eri nei dintorni. Stringo ancora più forte Jorge tra le mie braccia pensando di non volerlo lasciare mai più, << Così lo uccidi >> dice Mindy che è vicino a noi e sorrido, << Come sta? >> comanda Jorge, << Potrei stare meglio ma l’importante è che lei sia sana e salva >> dice lei guardandomi. << Ti ha fatto qualcosa? >> mi domanda Jorge preoccupato allontanandosi da me per guardarmi e cercare qualche segno, << No, niente di che >> dico, un poliziotto si avvicina a noi, << Mi dispiace interrompervi ma dobbiamo portarvi in ospedale, avete inalato una sostanza pericolosa e dovete accertarvi di averla smaltita >> dice lui e io faccio sì con il capo. Quando arriviamo in ospedale tutti i ragazzi sono lì compresa Hanna e Rachel che abbracciano me e Mindy, << Siete vive per fortuna >> borbotta Hanna che stavolta piange per davvero, << Fagli una foto Rachel >> dico per sdrammatizzare e Hanna sorride. Mechi perlustra ogni angolo del mio corpo per vedere se sto bene, << Mechi lasciala in pace >> borbotta Jorge, << No finché non sarò sicura che è tutta intera >>, << Sto bene, davvero, non mi ha fatto nulla di che, credo di essere io ad avergli fatto abbastanza male, credo di avergli rotto il naso >>, << Brava Stoessel così si fa >> dice Cande sorridente. Dopo un po’ di accertamenti, i dottori dicono che stiamo bene e che non abbiamo nulla di grave e ci rimandano a casa. Hanna e Rachel decidono di passare la nottata a casa di Mindy per tenerle compagnia mentre io torno nell’appartamento con Jorge, << Dovevi dirmelo >> borbotta lui << Non fare mai più una cosa del genere, credevo di morire quando non ti ho più vista nell’appartamento >>. Io lo abbraccio forte, << Te lo prometto >> dico e poi poso le mie labbra sulle sue.

Il giorno seguente io e Mindy andiamo dalla polizia per raccontare per filo e per segno come è andata, siamo accompagnate da Jorge e da Rachel. E’ stato un lungo interrogatorio e io sono esausta, << Cosa succederà a Francesco e Andres? >> chiedo al capitano della polizia, << Staranno in galera per un po’, aggressione, rapimento, abusi sessuali, hanno molte accuse su le loro spalle quindi non li vedrete per un bel po’, molto probabilmente per tutta la vita >>, io guardo Mindy con un sorriso, il peggio è finito, ora posso avere la vita che voglio? La parte peggiore se ne è andata? O ci sarà ancora qualcuno che mi rovinerà la vita? << So a cosa stai pensando >> mi dice Mindy quando il capitano esce dal suo ufficio per andare a fare una fotocopia del verbale, << Ma non ti devi preoccupare, ormai è tutto finito, avrai la vita che meriti e ricordati che non è colpa tua >> sorride lei e mi abbraccia. Quando usciamo dal distretto di polizia saluto Mindy, << Ci vediamo Lunedì pomeriggio per le prove, sei ancora la mia ballerina >> sorride lei e si allontana con Rachel, << Allora come è andata? >> domanda Jorge prendendomi per mano, << Bene, ora avrò la vita che ho sempre voluto con te >> sorrido e lui ricambia dandomi un leggero bacio sulle labbra << Bene perché non vedevo l’ora di iniziare la mia splendida vita con te >>. I giorni seguenti furono caotici, io e le ragazze dovevamo finire di fare la coreografia di fine anno che si tiene fra una settimana, ho dovuto spostare le mie cose nell'appartamento di Jorge e prepararmi per gli esami. Giorni frenetici ma che mi mettevano allegria, tutto è normale, niente di strano e tutti siamo felici. Il giorno dello spettacolo siamo tutte agitate, << Saremo stupende >> dice Mechi per calmare se stessa più che noi, << Mechi >> la richiama Lodo << Sei tu quella in ansia >> borbotta, << Lo so non devi dirmelo >> e tutte noi ci mettiamo a ridere. Eleanor sale sul palco, << Benvenuti allo spettacolo di fine anno >> e un rumoroso applauso risuona nell’anfiteatro dell’accademia, << Quest’anno abbiamo l’onore di assistere ha uno spettacolo creato da una delle nostre studentesse, la migliore, che agli esami è passata con il punteggio migliore >> sorride Eleanor, << Ora vi lascio godervi lo spettacolo >>. Le luci si abbassano e noi ci prepariamo sul palco, abbiamo tutte addosso dei tutù ognuna di un colore diverso, io verde, Mechi Blu, Lodo Giallo e Cande Rosso, tutte avevamo uno chignon ordinato. La musica parte e le luci ci illuminano, il ballo inizia lentamente con noi che ci moviamo come delle bambole attaccate a dei fili, poco dopo la musica aumenta e lo stile cambia, diventa un ballo moderno e tutti urlano. << Brave >> urlavano le persone sedute a guardarci, alla fine un applauso sonoro si espande in tutto l’anfiteatro. Quando scendiamo nel retro del palco ci abbracciamo tutte e Mindy è li che sorride, << Sei fantastica >> dice << Tutte voi >> borbotta poi sorridendo. Dopo vari complimenti fatti da Eleanor, i ragazzi del Rouge e i nostri amici Jorge si avvicina a me lentamente, << Sei stata spettacolare >> dice guardandomi con amore, << Grazie >> gli metto le braccia intorno al collo e gli do un piccolo bacio sulle labbra, << Ho una cosa per te >> dice malizioso e tira fuori una busta dalla tasca dei suoi pantaloni, << Cos’è? >> domando guardando confusa la busta, << Aprila >> dice vicino al mio orecchio e sorride ancora di più. Apro lentamente la busta e dentro ci sono due biglietti per la Grecia, io rimango senza parole, << E’ estate, andiamo in vacanza >> dice lui ridendo, << Davvero? >> domando, << Certo davvero >> ridacchia lui e lo abbraccio fortemente. << Allora ti ha dato i biglietti >> domanda Lodo avvicinandosi a me, << Si, tu lo sapevi? >> chiedo guardandola mentre ci spogliamo dai nostri abiti da scena, << Certo >> ridacchia lei, << figurati se non lo sa >> dice Cande e Lodo la fulmina con lo sguardo, ricordo la prima volta che le ho conosciute e stavano litigando e una risatina mi esce dalla bocca. La mia vita è sempre stata un disastro, è migliorata da quando sono in questa accademia ma comunque è stato un anno difficile e molto duro, spero che tutto cambierà e che finalmente posso essere veramente felice. Quando esco dall’accademia prendo per mano Jorge e insieme ci dirigiamo verso la nostra casa, io e lui finalmente insieme senza niente che ci disturbi. Il nostro amore durerà per tutta la vita, non ho mai provato nulla di simile per nessuno, Jorge è la persona che voglio tenermi a fianco per sempre. Mentre camminiamo lui mi sorride << Che hai? >> mi domanda, << Sono felice >>. 

P.s: A Domani con il finale!! Spero vi piacerà!!! :D 

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Capitolo 35
*** 10 Anni Dopo. ***


10 Anni Dopo.
 
Sono passati già 10 anni, da quei momenti la mia vita non ha fatto altro che migliorare, sono appena atterrata a San Francisco dove ora ho una casa tutta mia, molto grande. Sono diventata una coreografa conosciuta, sono appena tornata da New York dove ho appena finito di coreografare un bello per un video di una canzone. Sono diventata la persona più felice del mondo con una vita serena e tranquilla. Niente più ostacoli da quel giorno, solo problemi normali di tutte le persone. Cammino fuori dall’aeroporto velocemente, non vedevo l’ora di tornare a casa, e Mindy è lì che mi aspetta, << Ciao tesoro, come è andata? >> domanda quando salgo in macchina, << Bene, ma non vedevo l’ora di tornare >> borbotto, Mindy ha smesso di lavorare al Rouge ora la proprietaria è Hanna che recentemente si è fidanzata. Rachel invece si gode la sua vita da mogliettina insieme a Ryan e ogni tanto si esibiscono ancora al Rouge. Prima di tornare a casa devo passare da Lodo, lei è la mia assistente, è sposata e ha uno splendido bambino di nome Nathan, quando Mindy mi lascia da Lodo la saluto con un bacio. Lodo abita in una casa non troppo lontano dalla mia, abbastanza grande e moderna, quando suono lei apre la porta, << Eccola qua >> dice guardandomi, << Ciao Tini >> urla Diego dalla cucina per poi sbucare con il loro bellissimo bambino in braccio, dai capelli e occhi scuri, ha poco più di un anno ma è molto vivace e vuole venirmi in braccio, << Tienilo un po’ >> borbotta Lodo esausta << Mi fa dannare >> sorride poi lei. Dopo l’accademia per un po’ Lodo ha fatto la ballerina in un gruppo ma poi è rimasta incinta e ha deciso di smettere e poco fa gli ho dato un lavoro ora che può permettersi di lavorare. Diego si è specializzato in cinematografia e fa l’operatore in uno studio televisivo di San Francisco. << Allora come è andata a New York? >> domanda lei, << Bene, molto bene >>, << Beh si sei la migliore >> borbotta andando a prendere delle carte che devo firmare, << Tieni, questi sono i contratti dei ballerini >>, devo fare almeno dieci firme ma Nathan continua a tirarmi i capelli quindi Lodo me lo toglie dalle braccia, quando finisco mi alzo, << Allora domani sera ci vediamo per la cena >> mi dice lei, io annuisco << Diego accompagnala a casa che ha la valigia >> dice lei mentre culla il suo bambino, << Ciao piccolo Nathan >> saluto con la manina e lui si avvicina per darmi un bacetto. Finalmente arrivo davanti a casa mia, una bella casa a due piani fatta di pietra e di legno chiaro, saluto Diego e lo ringrazio, percorro lentamente il vialetto in mezzo al grande giardino e sorrido guardandomi intorno, apro la porta lentamente, << C’è nessuno? >> urlo, sento dei passi veloci venire verso l’atrio della casa e velocemente un bambino dagl’occhi scuri corre verso di me arrivando dal salotto, << Mamma >> urla e mi dà un grande abbraccio, << Ciao amore mio >>, già il mio bel Christian, il mio bellissimo bambino di tre anni e mezzo che amo davvero tanto, << Come stai, hai passato una bella settimana senza la mamma vero? >> dico sorridendo entrando in cucina, una cucina enorme e moderna, potevo permettermi tutto questo con il lavoro che faccio, potevo permettermi di mantenermi e di pagare ogni cosa che dovessi pagare, prendo un bicchiere d’acqua e vado in salotto con Christian che sta in parte a me e mi guarda sorridendo. Lì sul divano bianco c’è seduto l’amore della mia vita appena mi vede entrare si volta a guardarmi con i suoi occhi verdi di cui mi innamoro sempre, << Shh >> dice lui << Si è appena addormentata >> borbotta a bassa voce, io mi avvicino a lui e la mia piccola bambina dorme beata tra le braccia del suo papà, do un bacio sulle labbra a Jorge e poi faccio una carezza alla mia bambina, nata nove mesi fa. Alison si muove leggermente sotto il mio tocco, ha gl’occhi come quelli di Jorge sono che è identica a me, Christian si arrampica sul divano e abbraccia Jorge, << La mamma è tornata >> sorride lui guardando il suo papà negl’occhi, << Si siamo tutti felici vero? >> gli dice Jorge e il mio bambino annuisce con la testa. << Dammela >> dico a Jorge per farmi passare Alison e mi siedo sul divano mentre la cullo e Jorge mi guarda, << E’ andato tutto bene? >> chiede, << Si, ma mi mancavate troppo >> borbotto io. Con me mi portavo sempre la foto del nostro matrimonio, esatto perché ci siamo sposati due anni dopo tutta la faccenda di Francesco, un matrimonio tranquillo, si può dire, contando che erano presenti quelle pazze delle mie amiche che hanno festeggiato alla grande, il giorno più felice della mia vita, Jorge mi ha chiesto di sposarlo quando siamo andati in viaggio a Parigi, sentivo che c’era qualcosa di strano e difatti una sera mentre guardavamo la torre Eiffel mi diede un bellissimo anello e mi chiese di sposarlo, potete immaginare la mia risposta. Jorge ora è a capo della ditta di suo padre, quindi può stare benissimo a casa quando io devo viaggiare anche se non lo faccio spesso, la maggior parte delle volte sono i ballerini che vengono da me. Abbiamo una vita felice e noi stiamo davvero bene insieme, la passione tra di noi non si è mai spenta è sempre come la prima volta, ogni volta ci innamoriamo l’uno dell’altro. << Domani sera c’è la cena a casa di Mechi >> dico a Jorge per ricordarglielo, << Lo so >> borbotta << Ultimamente è isterica >> ridacchia Jorge spostandomi un ciuffo di capelli dal viso e dandomi un bacio, << Non criticarla è incinta di due gemelle >> dico io. E' arrivato anche il turno di Mechi di diventare mamma, non si è ancora sposata, ma sta già progettando il matrimonio dei suoi sogni quando le due gemelline cresceranno, perché lei le vuole presenti. E’ più innamorata che mai, non avrei mai pensato a Mechi come una mamma tenera ma non fa altro che preoccuparsi per il suo pancione e vuole che le sue bambine stiano bene, ma il povero Xabi sta esaurendo, corre a destra e a manca per lei, lui è super agitato di diventare padre crede di non riuscire a gestire due bambine insieme, “ E’ già preoccupante con una figurati con due figlie femmine “ mi ha detto quando ha scoperto che erano gemelle, crede che impazzirà quando cresceranno e i ragazzi ci proveranno con loro, il che è tutto dire. << Mi manchi troppo quando te ne vai >> dice Jorge sorridendomi, << Anche tu >> rispondo << Ho preparato la vasca per dopo quando i bambini vanno a dormire >> dice con uno sguardo malizioso, io ridacchio, << Non cambi mai >> sorrido dolcemente, << E’ per questo che mi ami >> dice lui e infondo è vero, è sempre riuscito a tenere la passione tra di noi, non mi stancherei mai di lui, delle sue carezze, dei suoi baci. Quando finalmente i bambini vanno a dormire mi immergo nella vasca e mi appoggio a lui, Jorge inizia a massaggiarmi le spalle e io mi rilasso. << Bentornata Mogliettina >> dice lui vicino al mio orecchio e io mi volto per dargli un dolce bacio sulle labbra, lasciandoci trasportare come sempre nel nostro mondo d’amore.
 
Il giorno dopo Cande mi chiama sclerata, << Mi serve una mano >> dice nervosa, << Non riesco ad andare a prendere la torta per la festa delle gemelline di Mechi >>, << Ok vado io >> dico per tranquillizzarla, << Grazie davvero è che devo portare Camilla dal dottore, Lucas e Alex gli hanno fatto uno scherzo e ora gli esce il sangue dal naso >> borbotta e dopo un po’ riattacca. Lodo aveva avuto tre figli, due maschi identici a Ruggero e una bambina identica a lei. E’ sempre stata una ragazza che sognava una grande famiglia però gli sono usciti tre figli che non stanno mai fermi e che sono scatenati, beh un po’ come i genitori. Il primo figlio Lucas ha 6 anni ed è il più scatenato degl’altri, una volta ha rovesciato in testa a Jorge la salsa che c’era sul tavolo, il secondo Alex che ha cinque anni va dietro al primo e prendono sempre di mira la piccola Camilla che ha tre anni e lei poverina non può farci nulla. Jorge entra in cucina e mi dà un dolce bacio prima di sedersi a fare colazione, Christian è seduto in parte a lui perché ormai vuole fare l’ometto come il padre e stanno discutendo su quale sia il supereroe più forte, ad un tratto dal baby monitor sento Alison piangere e mi precipito da lei per andare a prenderla. << Buongiorno piccolina >> questa bambina è buona come il pane, non piange quasi mai, soprattutto la notte dorme come un angioletto, la prendo in braccio e lei fa le facce buffe sorridendomi, è così bella, un incrocio perfetto di me e di Jorge, invece Christian ha la mia carnagione, i miei capelli, i miei occhi, insomma è spiaccicato a me ma di carattere è come il padre. << Andiamo a mangiare la pappa con il papà >> dico dandogli dei grandi bacioni sul suo piccolo viso mentre lei ridacchia felice. Ritorno in cucina, << Dammela >> dice Jorge, è davvero un ottimo padre, litighiamo spesso su chi dei due deve tenere i bambini, chi deve dargli da mangiare, il che è positivo, è così buono e bravo con loro che mi fido completamente, so di tornare a casa dopo i miei viaggi e vedere i miei bambini sani e puliti, sono sempre sorridenti, li fa divertire un sacco e io non posso non esserne felice, ho trovato la persona giusta per condividere la mia vita. Jorge da, da mangiare alla bambina con il biberon prima di andare a lavoro, << Devi andare per forza? >> domando prendendo in braccio Christian che sta accarezzando la testa alla sua sorellina << Sono tornata solo ieri >> faccio il finto broncio e lui mi dà un bacio, << Devo andare per forza ho delle cose da firmare se no non possiamo iniziare il nuovo lavoro, ma vado solo stamattina, oggi pomeriggio sto a casa con voi >> dice sorridendo, << Bene >> sorrido io. Jorge va a lavoro e io rimango sola con i miei bambini, Mechi poco dopo bussa alla porta, << Wow >> dico guardandola << Non ti vedo da una settimana e la tua pancia cresce sempre di più >>, << Non dirmi niente >> borbotta lei entrando in casa e sedendosi sul divano, << Fra due settimane è tutto finito >> dice come se fosse un sollievo, beh poverina deve sopportare un peso enorme sul suo corpo esile, << Non vedo l’ora di vederle >> sorride lei dolcemente guardandosi la pancia. << Comunque sono venuta a dirti se potete venire un po’ prima stasera, ho chiesto a Lodo ma Diego torna tardi da lavoro quindi riesce a venire solo per cena, Cande deve andare dal medico >>, << Lo so >> dico io sorridendo, << Comunque mi serve che qualcuno aiuti Xabi a spostare le cose in giardino, volevo aiutarlo io ma il medico mi ha detto di non fare troppi sforzi >>, << Tranquilla per le sei veniamo da voi >>, << Ora devo andare a fare la spesa >> borbotta svogliata e la aiuto ad alzarsi perché fa fatica, << Ci vediamo dopo >> dice, << A dopo >>. Ho passato la mattinata con i miei bambini, ed è la cosa che amo di più fare al mondo, stare con loro, poterli abbracciare, vederli ridere. Jorge a pranzo torna << Finalmente cibo sano >> ridacchia lui, << Immagino le schifezze che ti sei mangiato >> borbotto guardandolo, << Ti sbagli, Mindy ogni giorno mi portava qualcosa >> sorride lui sedendosi al tavolo e slacciandosi la sua giacca grigia, ha l’aria di un uomo d’affari ed è molto sexy in quelle vesti, << TINI >> dice lui per farmi ritornare con i piedi per terra, ormai mi conosce talmente bene che sa a cosa sto pensando, sorrido e riprendo a cucinare, << Quindi ogni giorno mangiavi bene, a me non mi cucina mai nulla >> borbotto, << Perché mi adora >> sorride lui togliendo Alison dal seggiolone e inizia a farla saltellare in aria e lei inizia a ridere, il suono più bello del mondo, << Anche io >> urla Christian e Jorge appoggia Alison e prende Christian per farlo volare in aria. Guardo la mia famiglia che si diverte e il mio cuore si riempie di una gioia infinita che non so descrivere, le persone che amo di più al mondo sono loro tre. Verso le sei usciamo, passiamo a prendere la torta e arriviamo nella bellissima casa di Mechi, è di un rosa salmone con le finestre e le porte di legno scuro, una veranda sul retro si affaccia su un bel giardino e li lei e Xabi ci stanno aspettando, << Grazie >> borbotta lei abbracciandomi come può per l’ingombrante pancia. Verso le otto tutti gl’altri arrivano, Lodo con Diego e il suo bambino, Cande con Ruggero e i loro tre figli. Siamo una grande famiglia, siamo sempre rimasti amici, non ci siamo mai persi di vista, non abitiamo molto lontani perciò era facile mantenere i contatti. Ci stiamo raccontando le nostre storie, i ricordi dell’accademia, << Ti ricordi che mi hai offerto un caffè quando sono arrivata all’accademia >> ridacchio io << Nemmeno mi conoscevi >>, << Sapevo già che eri la donna della mia vita >> sorride lui e tutti si mettono a ridere mentre io scuoto il capo sorridendo, << Bugiardo >> borbotto, << Però grazie a quel caffe ora siamo qua >> dice lui e in effetti è strano passare al passato, undici anni fa ho conosciuto Jorge e ora stare qua con lui che è mio marito e abbiamo dei figli insieme è veramente strano. << Vi ricordate quando Jorge c’è rimasto male per come Tini gli rispondeva >> ride Lodo, << Zitta tu che avevi vergogna a parlare con Diego >> ribatte Jorge. Tutti stiamo ridendo felicemente, una serata perfetta, verso le undici Mechi fa una faccia veramente strana, << Mechi tutto ok? >>, lei scuote la testa << Credo che mi si siano rotte le acque >> dice guardando Xabi che entra in iperventilazione, << Andiamo all’ospedale >> dico alzandomi << Vai a prendere la sua borsa Xabi >>. Tutti insieme ci dirigiamo all’ospedale perché Mechi sta per partorire, continua a urlare dal dolore. Quando siamo in ospedale la ricoverano e tutti noi stiamo in sala d’aspetto, << Credo che alle bambine gli sia piaciuta la festa per loro >> ridacchia Diego che tiene in braccio il suo bambino addormentato, i figli di Cande continuano a importunare i dottori e gli infermieri che passano, Alison dorme in braccio a Jorge e io cullo Christian nel suo passeggino. Dopo più di due ore Xabi esce dalla sala parto e dice che le sue bambine sono nate, ci porta a vederle alla sala natale e si riconoscono subito, due bambine con un sacco di capelli biondi si tengono per la manina in una culla doppia. Lily e Rose sono nate e tutti ci congratuliamo con Xabi, << E’ stata brava Mechi >> esclama lui fiero mentre una lacrima gli scende guardando le sue figlie, << Tutti abbiamo pianto quando abbiamo visto i nostri figli >> gli poggia una mano sulla spalla Ruggero, << Già >> borbotto io << Jorge piangeva a dirotto >>, << Non è vero >> ribatte lui e io ridacchio. Quando torniamo a casa dopo essere andati a salutare Mechi, io e Jorge, dopo una serata lunga e sconvolgente, ci mettiamo a letto tranquilli, i nostri figli sono nei loro letti che dormono come sassi e io mi accoccolo a Jorge. Mi dà un bacio sulla nuca e io glielo ricambio sulle labbra, il bacio diventa sempre più passionale e Jorge si mette sopra di me continuando a darmi tanti baci ovunque e questo mi provoca una risatina, << Jorge >> dico agitando il dito davanti al suo viso come per rimproverarlo << Sei una bambino cattivo >>, << Molto >> ride lui, poi si ferma e mi guarda negl’occhi, << Sai a vedere quelle due bambine e Xabi così felice ho pensato… Perché non fare un altro bambino >> ridacchia lui, io spalanco la bocca, << Sei matto? >> domando, << No, ma non sto dicendo di farlo ora Alison è ancora piccola. Solo che voglio avere intorno tanti bambini che mi ricordano te >> ride lui << E poi perché ti amo >> sorride dolcemente << E nulla mi rende più felice di fare tutte queste cose con te al mio fianco >>, io mi avvicino a lui e lo bacio dolcemente, il mio cuore batte forte come sempre quando sono con lui, l’amore della mia vita. << Ti amo >> sussurro guardandolo nei suoi occhi verdi prima di entrare ancora nel nostro mondo infinito d’amore.
 
P.s: Grazie a tutti, quelli che hanno seguito e commentato le mia storia, spero vi sia piaciuta e mi scuso per gli errori, ora vado in vacanza a rilassarmi un po’. Scusate se non ho risposto ai commenti nei capitoli precedenti, ma lo farò appena riesco, siccome oggi devo preparare tutto, pubblicare l'altra storia e scriverne un altro capitolo così quando torno posso ricominciare senza problemi :) Se volete passate a leggere anche l’altra mia storia “ Ogni amore è una favola” spero lo facciate e che vi piaccia anche quella. Siete stati tutti straordinari e mi date gioia ogni volta che commentate. Vi adoro e non smetterò mai di ringraziarvi, mi raccomando commentate in tanti così mi faccio un idea se vi è piaciuta o no. Spero che il finale sia di vostro gradimento, un abbraccio a tutti. Grazie ancora, per ogni cosa. Ci sentiamo presto <3
 

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