l'amore che torna

di Giller
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Rientro a casa ***
Capitolo 2: *** La novità ***
Capitolo 3: *** Vecchi incontri ***
Capitolo 4: *** In discoteca ***
Capitolo 5: *** vuoi essere mio amico? ***
Capitolo 6: *** Cugino ***
Capitolo 7: *** la cena ***
Capitolo 8: *** notte insieme ***
Capitolo 9: *** storia segreta ***
Capitolo 10: *** la scelta ***
Capitolo 11: *** il matrimonio ***
Capitolo 12: *** il ricatto ***
Capitolo 13: *** un nuovo inizio ***



Capitolo 1
*** Rientro a casa ***


~~
Sono passati tre anni da quando sono andata da mia zia a Milano per dimenticare quello che era successo con Mirko; mi sono iscritta all'università di giornalismo e mi sono anche fidanzata con un ragazzo molto più grande di me, si chiama Max e ha venticinque anni mentre io adesso ne ho ventuno. La prima volta che ho visto Max è stato subito amore, quel sentimento che per diversi anni non ci credevo per via di quello che era successo con Mirko, cantavo nel suo locale e quindi aveva tanta clientela, all'inizio tra noi c'era timidezza non riuscivamo a fare il primo passo nonostante ci lanciavamo occhiatine ma poi lui si è fatto coraggio, mi ha invitato ad uscire e mi ha chiesto il numero di telefono, e da quel momento non ci siamo più smessi di scrivere, ci siamo continuati a vedere per altre volte e alla fine ci siamo messi insieme.
-amore, che pensi?-mi chiese Max arrivando alle spalle
-niente...di importante-risposi
-ho una sorpresa per te-disse
-quale sorpresa?-chiesi
-ho detto che è una sorpresa-disse
-eddai- risposi
-chiudi gli occhi-disse, e feci come mi disse, sentii che faceva un po di confusione cercai di comprendere che cosa stava facendo, -ora puoi aprire-mi disse ad un certo punto, mi guardai intorno per vedere se era cambiato qualcosa ma non vidi nulla di nuovo
-Gemma, mi vuoi sposare?- mostrandomi l'anello
rimasi senza parole ma dopo sorrisi e lo abbracciai, -e quest'ora era un si?-
-in tutte le lingue del mondo-risposi, quando lo raccontai a mia zia quasi non sveniva dovetti sorreggerla -Gemma, ma non è che state correndo un po troppo?-mi chiese
-ehm no-risposi
-e i tuoi cosa diranno?-
-non so, pensavo di tornare domani a casa per cercare di dirglielo-
-e come farai con l'università?-
-per il momento non ho nessuno esame...-risposi -devo solo parlarne con Max-dissi
-ma almeno chiamali i tuoi-rispose
-e perdermi le loro faccia dalla sorpresa...non ci penso proprio-dissi, raccontai a Max di quello che volevo fare -vorrei venire anche io pero ho casini a pub-mi disse
-posso partire domani da sola e poi tu mi raggiungi quando hai finito con il pub-risposi
-okay, ti raggiungerò due giorni dopo-disse
-guarda che ci conto-risposi
-voglio conoscere i genitori della mia futura sposa-disse e poi lo baciai, -vado a fare i bagagli-dissi e poi spari nella mia stanza e mandai subito un messaggio sul gruppo di whatsapp delle mie amiche
Io: amiche domani io parto vado a Bologna dai miei :)
Alessia: come parti? E come farai con l'università? Con Max? Ma soprattutto come faremo noi? *faccina da urlo*
Io: ragazze, sarò via solo per qualche mese..e poi potete anche venire a trovarmi a Bologna ;)
Tatiana: e Max come ha reagito? Ti permette di partire?
Io: lui mi raggiunge quando ha risolto i suoi problemi al pub
Carmen: che ne dici se veniamo tutte e tre lì per passare l'ultima notte insieme? *faccina innamorata*
Io: okay, vi aspetto

quando fini di fare la valigia, loro entrarono facendo un casino della madonna -fate meno rumore, che sennò mia zia vi caccia-dissi
-tua zia è cosi buona che non lo farebbe mai-rispose Carmen buttandosi sul letto
-ragazze, non pensavate che alle dieci andiamo a letto, questa sera si fa  un mega pigiama party-aggiunse Tatiana buttandosi sulla poltroncina che stava sotto la finestra
-vi ricordo che io ho alle tredici ho l'aereo, e devo stare all'aeroporto massimo alle alle undici-risposi
-e ci sarai tranquilla-disse
-ma voi verrete qualche volta a Bologna, vero?-chiesi
-certamente-risposero all'unisono.
Ho conosciuto le mie amiche all'università anche se facciamo tutte e quattro indirizzi diversi: Tatiana è la mia migliore amica con lei rispetto alle altre, ho più confidenza ed l'unica a sapere di quello che è successo con Mirko; Carmen invece l'ho conosciuta grazie proprio a Tatiana, che me l'ha presentata all'inizio non mi stava tanto simpatica ma conoscendoci meglio abbiamo legato e infine Alessia con lei non ho proprio un rapporto molto stretto di amicizia, non so forse perché è stata l'ex di Max e non gli andavo di buon occhio e non ero tanto simpatica ma dopo si è dimenticata di lui e noi siamo diventate amiche.
Passammo tutta la sera a ridere, a parlare di noi, di come ci immaginavamo il nostro matrimonio ed io gli raccontai della proposta, -sei la prima di tutte e quattro che ti sposerai-mi disse Alessia
-già, e voi sarete le mie testimoni-risposi
-ma di solito non è solo un testimone?-chiese Carmen
-beh questo è il mio matrimonio e decido io-risposi, verso l'una e mezza esauste ci addormentiamo.

AEROPORTO. -hai preso tutto?-mi chiese mia zia prima che mi imbarcai
-zia, sto sempre andando a casa mia-risposi
-si, ma hai vissuto per tre anni qua e ti sei portata tutto-disse
-comunque non mi sono dimenticata nulla-risposi e poi gli diedi un bacio sulla guancia e lei ricambia, andai all'imbarco e aspettai che comunicassero il mio volo, quando fui seduta sull'aereo cercai di tranquillizzarmi e di non pensare a cosa diranno i miei quando mi vedranno, quando appoggiai la testa sullo schienale dopo due secondi mi addormentai e venni risvegliata dall'hostess quando fummo atterrati e tutti gli altri passeggeri erano già scesi, presi le mie cose e corsi fuori dall'aereo e poco dopo mi ritrovai ad aspettare il taxi, avevo fatto praticamente tutto di corsa, dissi al tassista la via di casa pero di non lasciarmi davanti il cancello ma poco dopo;
quando entrai in casa pensai di aver sbagliato la casa ma quando mi guardai intorno era proprio quella casa, come l'avevo lasciata solo che adesso vi erano bambini che si rincorrevano dappertutto, camminai per la casa guardandomi intorno ad un certo punto vidi lo studio di mio padre, decisi di andare da lui e cosi bussai, quando aprii la porta non gli venne quasi un infarto -Gemma, che cosa ci fai qua? Perché non hai avvertito che saresti venuta?-chiese
-e perdermi questa tua reazione-risposi -avete aperto un asilo nido da quando me ne sono andata?-chiesi
-no, Don Teodoro mi ha chiesto se potevo ospitare la casa per qualche giorno per fa giocare i bambini visto che l'oratorio è fase di ricostruzione-rispose
-papà, mi sorprendi-dissi
in quel momento entra mia madre, mi voltai e lei quasi non si mise a piangere vedendomi -scusate, se vi facevo questo effetto non venivo...-dissi e se gli dico che ho deciso di sposarmi, come reagiranno?
-sono ben tre anni che non ti vediamo, tu sei cresciuta e se diventata quasi una donna, una splendida donna-disse mia madre
e poi mi venne ad abbracciare
-eh la mia camera c'è ancora?-chiesi
-certo, che c'è proprio come l'hai lasciata tu-rispose
-perfetto...allora fino a quando rimango mi sistemo là-dissi
-come fino  a quando rimango qua? Questo significa che ritornerai a Milano?-chiese mio padre
-si, perché ormai la mia vita è là, ho l'università, le mie amiche...-risposi mi fermai perché di Max non sono sicura che siano pronti per la novità quindi meglio andare con calma, -vado a sistemare le mie cose nella mia camera-dissi
-aspetta...-mi disse mio padre, apre un cassetto e tira fuori una chiave -...da quando ci sono i bambini, ho chiuso tutte le camere da letto-mi avvisa
-come mai? Sai che i bambini non rubano-risposi
-solo per la privacy-disse
le presi e andai in camera, era proprio come l'avevo lasciata io tre anni fa, ma non c'era neanche un filo di polvere sui mobili questo significa che a volte gli davano una pulita, dopo aver disfatto le mie valigie andai in cucina e la governante per l'emozione di rivedermi fece cadere tutto ciò che aveva in mano, -sorpresa eh?-chiesi mettendomi seduta su uno dei sgabelli
-ma come mai sei qua?-chiese
-il vero motivo lo scoprirete più là-risposi, -Olga, ho preso tutto quello che mi hai chiesto tranne le carote che non ho trovato-disse una voce di un ragazzo da fuori la porta quando poi entrai in casa, mi voltai per vedere chi fosse e lo riconobbi, era lo stesso ragazzo per cui sono andata a Milano, era cresciuto e si era fatto molto carino, lo era già prima pero adesso...-ciao-dissi
-ciao-ricambia
-ti ricordi di me?-chiesi
-certo che mi ricordo di te...come stai?-chiese
-bene, tu-risposi
-bene-disse. Questa sarebbe tutta la nostra conversazione dopo che siamo stati insieme. Un dubbio che mi viene starà ancora quella bionda?
-come va a Milano?-mi chiese ad un certo punto
-mi sono iscritta all'università di giornalismo-risposi
-e...e ti sei fidanzata?-chiese
che carino si preoccupa per me. -mi sto sentendo con un ragazzo...-dissi era meglio rimanere sul vago, poi mi feci coraggio e glielo chiesi -stai ancora con Deborah?-
-no, ci siamo lasciati...ora lei fa la modella, e ogni tanto mi telefona-rispose
-non poteva fare che la modella, una come quella, per quanto si vantava-dissi
-quanto ti fermi?-mi chiese
-non so ancora-risposi
-Gemma, hai salutato i tuoi?-mi chiese la governante che aveva ripreso ciò che stava facendo ero ogni tanto buttava un occhio su noi
-certo, erano tutte e due sorpresi...a mio padre gli stava quasi per venire un infarto mentre mia madre stava per piangere, non sono cambiati per niente-risposi
-ci credo, ritorni dopo 3 anni senza nemmeno un giorno di preavviso-disse
-proprio questo era la parte migliore...vedere le vostre facce-risposi; poco dopo mi ritrovai in salotto ed non c'era nessuno, i bambini erano fuori a giocare insieme a Mirko, e cosi ne approfittai e chiamai Max -sei arrivata?-chiese
-si...-risposi -tutti sono rimasti senza parole del mio improvviso arrivo...e ancora non gli ho detto nulla di te, aspetto che arrivi-dissi
-arriverò presto-disse.
Era davvero strano essere di nuovo a casa mia.

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Capitolo 2
*** La novità ***


~~Stavo aspettando Max nella sala d'attesa dell'aeroporto, quando lo vidi arrivare con passo felpato verso di me, lo anticipai e gli andai incontro, mi abbraccia e mi fece volteggiare per l'aria, -mi sei mancata troppo, in questi giorni-disse baciandomi
-anche tu- quando arrivammo a casa non c'erano i bambini per fortuna, non volevo che vedesse che ho una casa-asilo, mio padre stava uscendo dall'ufficio proprio in quel momento -e lui sarebbe?-chiese
-Max, il mio fidanzato-risposi
-non mi avevi detto che ti eri fidanzata pero-mi fece notare
-lo so, è stato per scelta...perché sapevo che non eri abbastanza pronto, e cosi ho aspettato che arrivasse-risposi
-piacere Max...da ora in poi mi occupo io di sua figlia-disse
-guai  a te, se la fai soffrire-rispose
-non succederà mai-disse
-papà, dove può alloggiare?-chiesi cambiando argomento
-nella stanza degli ospiti...-rispose e cosi lo accompagnai durante il tragitto -come ti è sembrato?-chiesi
-un padre molto protettivo-rispose
-lo so, pensa che io abbia ancora diciassette anni-dissi
-si preoccupa per te, è normale-disse
-ma a volte esagera-risposi -ti lascio disfare la valigia, ti aspetto giù-dissi e poi usci dalla stanza lasciandolo solo, andai in cucina dove c'era Mirko, -sai fa strano vederti nuovamente qua-disse
-con questo vuoi dire che ti sono mancata in questi anni?-chiesi, non rispose e non sapevo se dovevo interpretarlo come un “no non mi sei mancata affatto” oppure come un “si, mi sei mancata tantissimo”,
-allora?-richiesi
-ehm devo andare a pulire il giardino-rispose, stava per uscire quando arriva Max -amore, dove porti? Voglio recuperare il tempo perduto-disse sbucando da dietro
-ma sono passati solo 3 giorni-risposi
-quando non sono con te è come se passano mesi interi-disse
-scusate....ma mi sono perso qualcosa?-chiese Mirko
-Max, il suo fidanzato piacere-rispose
-piacere Mirko-disse
-ah ma allora sei tu quel bastardo che gli ha detto che amava un'altra-rispose
-perché glielo hai detto?-mi chiese
-certo, due persone quando si devono conoscere devono dirsi tutto-risposi
-ma questo potevi anche ometterlo-rispose
-ma tanto ormai è acqua passata...tu per lei sei solo un ricordo dell'adolescenza-rispose Max al mio posto, dopo uscimmo lo portai a fargli vedere la mia città, tutti i posti della mia adolescenza quando a un certo punto ci ritrovammo davanti ad un ospedale -amore perché siamo davanti un ospedale?-chiese
-perché questo fa parte della mia adolescenza-risposi
-un ospedale?!-chiese perplesso
-si, perché un periodo mi hanno ricoverata per....per anoressia-risposi
-questo non me lo avevi detto-disse
-lo so, perché volevo dimenticare quel periodo-risposi
-e perché me lo stai dicendo solo ora?-chiese
-perché rivedendolo ho capito che non posso dimenticare quella parte della mia vita, e che è dentro di me incancellabile-risposi
-ma stai parlando di quando sei stata ricoverata o di Mirko?-chiese
-che domanda...di quando sono stata ricoverata-risposi
-no perché da come l'ho hai detto sembrava che parlassi di Mirko-disse
-ormai lui fa parte del passato...il mio presente sei tu-risposi
fece un sospiro di sollievo, -di che cosa avevi paura?-
-che mi lasciassi per Mirko...-rispose -ah proposito quando penserai di dirgli ai tuoi che ti sposi?-chiese cambiando argomento
-non so, pensavo questa sera-risposi
-ma sei convinta o lo stai dicendo solo per farmi contento?-chiese
-sono convinta-risposi; poco dopo ritornammo a casa pero passammo per la porta di servizio dove incontriamo la governante -sono rimasta indietro...lui chi è?-chiese
-piacere Max, il suo fidanzato-rispose
-ah il suo fidanzato!-esclama lanciandomi un occhiata
-beh ti avevo avvisata che era un sorpresa-risposi
-ma non è finita qua...-disse Max
-di che cosa parla?-mi chiese
-lo saprai quando verrà il momento-risposi, prima di uscire dalla cucina -ah proposito fai qualcosa di speciale, per questo è un giorno speciale-dissi e poi andiamo in salotto dove incontriamo Mirko che stava aggiustando la lampada -ehi Mirko, questa sera faremo un annuncio importante vogliamo che ci sia anche tu-gli disse Max
-se proprio volete, ci sarò-rispose
-io vado a farmi una doccia-dissi e poi li lasciai da soli e andai in camera, presi l'occorrente e andai in bagno, mi lasciai scivolare l'acqua pensando a quello che stava succedendo, cosa mi aveva provocato rivedendo Mirko?, quando fini di fare la doccia presi il mio accappatoio e andai in camera mia per prepararmi a questa serata che mi attendeva, mi vesti elegante tanto da far rimanere Mirko a bocca aperta, -sei stupenda-mi disse
-grazie-risposi
-che annuncio dovete fare?-chiese
-lo saprai quando sarà il momento, non ti anticipo nulla-risposi
-se ti sei vestita cosi, è davvero una cosa importante-disse
-molto importante-risposi, quando mi vide Max rimase anche lui senza parole -se sei già meravigliosa con un normale vestito da sera non voglio pensare il giorno del matrimonio-mi sussurra
sorrisi, poco dopo ci raggiunsero mio padre e mia madre -allora, qual'è questo annuncio tanto importante che dovete fare?-mi chiese
feci un respiro profondo -papà...-incominciai e lo guardai poi mi voltai verso mia madre -...mamma...io e Max abbiamo deciso di...-e poi andando vicino a lui -...di sposarci alla fine del mese prossimo-conclusi, mio padre fu rimasto senza parole e mia madre aveva cominciato a piangere e al tempo stesso abbracciava Olga mentre Mirko era rimasto sorpreso, -Gemma, non è un po presto per fare questo passo molto importante-mi disse mio padre
-beh ti voglio ricordare che tu mi volevi far sposare all'età di diciassette anni-risposi
-beh era diverso...perché conoscevo la famiglia di lui mentre di Max non so praticamente nulla-disse
-mamma, per favore di qualcosa-risposi
-non so che dire, mi hai sorpreso...non me l'ho aspettavo-disse
-a diciassette anni mi volevate far sposare per forza anche se non volevo mentre adesso che vi sto dicendo che ho deciso di sposare, voi reagite in questa maniera dicendomi che è troppo presto-dissi
-ma quella era una situazione diversa, e anche tu eri diversa-rispose mio padre
-papà, avevo diciassette anni!-esclamai -mamma, per favore dimmi qualcosa-dissi
-che cosa devo dirti? Che sono contenta per te o che altro?-chiese
-cioè mamma tu non sai cosa dire a tua figlia che ti ha appena detto che si sta per sposare-risposi
-per me è una situazione nuova-disse
-okay grazie...ed io che ho perso il mio tempo a Milano per venire qui per dirvelo-risposi e poi corsi in camera mia, non ci posso proprio credere questo è quello che hanno da dirmi dopo quello che gli ho detto non riesco proprio a crederci, sono proprio cambiati in questi tre anni, prima non era affatto cosi protettivi, in quel momento la porta si aprii -Gemma, ma davvero hai deciso di sposarti?-mi chiese Mirko
-si-risposi
-ti faccio i miei sinceri auguri-disse
-grazie-risposi, stava per uscire ma dopo rientra e chiuse la porta -non ti posso credere che tu in questi tre anni ti sei dimenticata di quello che eri, di quello che volevi diventare, della nostra storia...-disse
-Mirko, ti voglio ricordare che io sono andata a Milano dopo quello che mi avevi detto...o te lo sai scordato forse-
non rispose, -non hai più niente da dire?-
-lo ami?-chiese ad un certo punto
-certo che lo amo...che domande-risposi perplessa della domanda
-Gemma, i tuoi ti vogliono parlare-mi disse Max entrando in camera ma quando vede Mirko -che cosa stavate facendo?-chiese
-nulla, gli stavo solo facendo gli auguri per il matrimonio-rispose Mirko
-dai andiamo Max-dissi e poi usciamo dalla camera, quando arriviamo allo studio -grazie Max, ora puoi lasciarci che dobbiamo parlare con nostra figlia-disse mio padre e lui usci chiudendo la porta
-che cosa dovete dirmi?-chiesi
-ci dispiace come ti abbiamo reagito...e se tu sei davvero felice di sposarti con Max anche noi lo siamo e accettiamo questo matrimonio-mi disse mio padre
-si, e vorrei accompagnarti a prendere il vestito e aiutarti in altre cose-aggiunse mia madre
-oh mamma-dissi andandola ad abbracciare cercando di non piangere e mio padre si schiarii la gola, risi e poi andai ad abbracciare anche lui, -pero niente ripensamenti sia chiaro-mi disse
-e perché dovrei ripensarci?-chiesi
-non lo so le donne sono fatte cosi...anche tua madre due giorni prima del matrimonio stava per annullare tutto-rispose
-davvero mamma?-chiesi
-si-rispose
-a me questo non succederà...io amo Max e sono sicura dei miei sentimenti-risposi
-sono felici che hai incontrato qualcuno che ti ama e che ami-disse -su forza ora vai da lui...che ti sta aspettando-mi disse ancora e cosi usci dallo studio e lo raggiunsi -allora com'è andata?-mi chiese, lo guardai seria e lui preoccupato -non hanno accettato?-
risi, -hanno detto che gli dispiace e che accettano-risposi
si rilassa -sono contento...mi hai fatto preoccupare-disse, -a proposito devo dirti una cosa che credo non ti piacerà...-
-cosa?-chiesi
-mi hanno chiamato al pub, è successo un casino e devo rientrare-risposi
-adesso?- ero dispiaciuta
-mi dispiace, pero devo risolvere ma giuro che appena finito torno subito qua-rispose
-e quanto ci metterai?-
-non so-rispose
-spero prima de nostro matrimonio-dissi
-anche se dovesse prolungarsi quel giorno ha la priorità su tutto-rispose
-ti amo...-dissi e poi lo bacia, in quel momento entrano Mirko e la governante -vado a preparare la valigia-disse
-ti accompagno-risposi e cosi andammo nella sua stanza, vederlo fare la valigia mi fa quasi venire da piangere, -voglio dormire con te l'ultimo notte-gli sussurrai andandogli vicino e baciandolo
-anche io-rispose, e cosi dopo aver fatto la valigia e averla chiusa, ci guardiamo e poi mi bacia e piano piano andiamo a sdraiarci sul letto continuando a baciarci.
Quando mi risvegliai trovai un vassoio con la colazione e una rosa e un post-it, lo presi “eri cosi bella mentre dormivi che non ti ho voluto svegliare, sono dovuto partire presto perché non c'erano altri volti, ci vediamo quando ritorno, ti amo Max” sorrisi, annusai la rosa e mangiucchiai qualcosina, poi andai a farmi un bagno anche se avevo il suo profumo e non volevo togliermelo, quando scesi trovai Mirko -ho visto Max che usciva presto questa mattina, che c'è ha deciso di scappare?-chiese
-è dovuto partire urgentemente per Milano poiché ha avuto problemi sul lavoro-risposi -sai stasera abbiamo dormito insieme-, non so cosa mi ha abbia preso per dirglielo
-beh sono felice per voi-rispose
-e tu Mirko oltre a quella finta bionda sei stato con qualcun'altra?-chiesi
-e perché ti interessa?-mi chiese di rimando
-visto che tu sai tutto di me....ero solo curiosa-risposi
-no, dopo Deborah non avuto nessun'altra-disse
-e come mai?-chiesi
-scelte personali-rispose
-okay-dissi stavo per andare in giardino quando lui mi segue -ancora non riesco a capire come hai fatto a dimenticarti di tutto-disse
-beh anche io all'inizio non capivo come avevi fatto a dimenticarti di me, ma dopo ho capito...tu non eri quello giusto-risposi
-perché invece Max lo è?-chiese
-certo, lui sa quello che vuole-risposi
-anch'io so cosa voglio...-disse
-e cosa sarebbe?-chiesi
-lascia stare, non potresti capire-disse
-eh certo per te io sono sempre stupida, frivola e superficiale...che non posso capire niente-risposi stavo urlando
-non è vero...tu per me non sei mai stata cosi-disse
-invece da quello che vedo si...ma per fortuna Max non la pensa come te-risposi e poi rientrai cucina dove trovai Olga, -è successo qualcosa?-chiese
-ho discusso con Mirko-risposi -gli ho detto tutto quello che pensavo-
-ancora che discutete, pensavo che questi tre anni vi hanno fatto maturare e potete diventare buoni amici-disse
-io sono maturata ma Mirko ancora no-risposi -e poi io e lui non potremo mai essere amici-
-e perché?-chiese
-siamo troppi diversi...-risposi -...e poi perché lui con le persona troppo stupide non potrebbe mai esserci amici-, ma questa volta più forte poiché avevo visto che era entrato
-sai credo che Milano ti abbia fatto male...sei diventata troppo permalosa-disse
-ma bene, la lista si allunga...per te sono stupida, frivola superficiale ed ora anche permalosa-risposi
se ne andò senza rispondere, -Gemma pero sei tu che lo provochi...lui ci prova in tutti modi di tornare ad essere tuo amico-disse
-io non voglio essere suo amica, quello che mi ha fatto ancora brucia...-dissi guardai la sua espressione -...si, anche se sono passati tre anni-dissi.

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Capitolo 3
*** Vecchi incontri ***


~~Passarono diverse settimane da quando sono tornata a casa e ho detto che mi sposavo e da quando è dovuto partire di nuovo io e Mirko stavamo sempre più a discutere  ma non avevo ancora cominciato a fare i preparativi del matrimonio nonostante i miei me lo ripetevano ogni giorno ma non gli davo mai ascolto, anche Max mi ripeteva che dovevo cominciare a vedere qualcosa ma gli dissi che volevo farle con lui visto che dobbiamo sposarci insieme.
Un pomeriggio mentre stava girovagando per la città  per vedere qualcosa per il matrimonio, ero ferma davanti una vetrina mi si avvicina una ragazza -Gemma...sei proprio tu-mi disse
mi girai dalla sua parte per vedere chi era ma non ricordai chi fosse -sai chi sono?-chiese
-veramente...-tentai di rispondergli senza cercare di farla rimanere male
-ci siamo conosciute in collegio, stessa stanza...ti ricordi?-chiese
ebbi come un'illuminazione, -Natasha...da quanto tempo che non ci vediamo-risposi
-eh già ma che fine hai fatto? Ti ho cercato quando sono uscita ma non ti ho trovato come se la terra ti avesse inghiottito-
-si lo so, dopo che io e Mirko abbiamo rotto mi sono trasferita a Milano da mia zia-
-vi siete lasciati?-
-ormai si...-
-come mai sei tornata?-
-sono venuta a dire a miei che mi sposo con un ragazzo che ho conosciuto a Milano-
-ti sposi?-
-si-risposi -ma dimmi di te-dissi
-non c'è niente da dire...-rispose
-fai qualcosa?-chiesi
-ho provato a fare qualcosa-rispose
-senti, ti va di tenermi compagnia...cosi mi aiuti a vedere qualcosa per il matrimonio-dissi
-certo-rispose, e cosi passiamo il pomeriggio a girare per i negozi parlando del più e del meno, -Gemma, devo chiederti una cosa la mia amministratrice deve vedere l'appartamento dove abito e mi servirebbe un alloggio per pochi giorni finché non trovo un'altra sistemazione...non è che conosci qualcuno che affitta un appartamento?-mi chiese
-potresti stare a casa mia per tutto il tempo che vuoi-risposi
-e i tuoi cosa diranno?-mi chiese
-diranno di si...d'altronde ho ventuno anni e capace di decidere e invitare chi voglio-risposi
-grazie-disse e cosi andiamo prima a prendere le sue cose nel suo appartamento e poi a casa mia, quando mio padre la vide con le valigie -eh?-chiese
-papà, la sua amministratrice ha dovuto vendere la sua casa e gli ho dato un alloggio finché non ne trova un altro-risposi
-perché l'ha conosci?-chiese
-eh no papà io vado in giro ad offrire alloggi a persone cosi a caso-risposi -certo che l'ha conosco-dissi
-piacere Natasha- disse presentandosi -se do fastidio posso andare in un albergo-
-no, rimani...a mio padre non da nessun fastidio-risposi
-okay va bene...ti puoi sistemare nella stanza degli ospiti-disse mio madre, cosi l'accompagnai nella sua stanza ma mentre stavamo salendo incontriamo Mirko, lo guarda ammaliata come se avesse visto Dio sceso in terra, la dovetti tirare per farla muovere, una volta in camera -non mi ricordavo che fosse cosi bello pero-disse
-Natasha non metterti strane idee in testa-risposi
-tanto tu non provi più nulla per lui...anzi ti stai per sposare con altro-disse
-pero ti metto in guardia-risposi.
Poco dopo eravamo in giardino ed ad un tratto arriva Mirko, lei corse da lui -piacere io sono Natasha -gli disse
-piacere-rispose -sei amica di Gemma?-chiese
-si, ci siamo conosciute quando è stata messa al collegio-rispose
-infatti mi ricordavo di averti vista già da qualche altra parte-disse, li raggiunsi, -Natasha, voglia andare?-chiesi
-dove?-chiese lei
-dove vuoi-risposi
-possiamo andare al centro commerciale...vieni anche tu Mirko?-chiese
-se Gemma vuole-rispose lui
sorrisi, -ma certo che puoi venire...pero sappi che ti annoierai-dissi
-perché cosa dovete fare?-chiese
-le solite cose da ragazze-risposi
-pero se vieni tu...cerchiamo di far anche altre cose-aggiunse Natasha, le sorride dolcemente mentre io sentii qualcosa dentro -okay, okay..se vuole venire che venga-tagliai corto e cosi poco dopo ci ritroviamo al centro commerciale, Mirko scherzava e rideva con Natasha mentre io mi sentivo esclusa fino a quando non mi squilla il telefono ed era Max, mi scusai e mi allontanai per parlare in pace, quando ritornai da loro c'era Mirko che stava discutendo con il commesso poiché non aveva i soldi giusti per pagare quello che aveva preso, -dai su ci penso io-dissi e gli diedi il mio bancomat nonostante mi dicesse di no ed una volta a casa me ne stavo andando in camera quando mi richiama indietro, -Gemma, quello che hai fatto oggi non deve più ripetersi-mi disse
-Mirko, non è normale che ti venga data un mano se non hai abbastanza soldi-risposi
-io da te non voglio nessuno aiuto-disse
ci rimasi male per quello che mi aveva detto, -okay, ho capito il messaggio-dissi, e poi andai in camera mia, come si permette di dirmi una cose del genere, gli faccio una cosa gentile e lui mi dice di non rifarlo più perché da me non vuole nulla e poi uno dice perché non può essere amici, in quel momento entra -che cosa ti ha detto Mirko?-mi chiese
-meglio che lasciamo perdere-risposi
-che cosa ti ha detto di me intendevo-disse
-di te?-chiesi perplessa
-si-rispose
-beh quando ci ho parlato...abbiamo solamente discusso-dissi
-ma secondo gli piaccio? Gli potrei interessare?-chiese
-ti do un consiglio come amica...non ti innamorare di lui, rischi solo di soffrire-risposi
-tu dici cosi solo perché è stato un tuo ex-disse -Mirko, non è come lo pensi tu...è un'altra persona, gentile, simpatico...-
-beh allora vi auguro di stare bene insieme...-risposi e lei usci senza dire una parola.

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Capitolo 4
*** In discoteca ***


~~Mirko e Natasha stavano sempre insieme, ridevano, uscivano mentre io li guardavo da lontano.
Un pomeriggio mentre stavo leggendo una rivista suonarono alla porta, -qualcuno va ad aprire-dissi, ci andò Olga e venne travolta da tre ragazze che facevano un casino tremendo -ma che cosa ci fate qua?-chiesi alzandomi dal divano per vedere chi era
-ci mancavi-rispose Tatiana
-visto che non scrivevi sul gruppo di whatsapp- disse Carmen
-e poi non ti potevamo lasciare organizzare il matrimonio da sola-aggiunse Alessia, e poi ci abbracciamo -mi siete mancate tanto-dissi, in quel momento esce mio padre -e loro?-chiese
-sono le mie migliori amiche-risposi
-salve-risposero
-e dove pensate di alloggiare?-chiese
si guardarono tra di loro e poi me, -veramente proprio questo cercavamo, gli alberghi sono tutti occupati per una qualche manifestazione...-disse Carmen
-beh potete stare qui-dissi
mio padre mi guarda male come per dirmi “Gemma, questa casa non è un albergo”, e io gli dissi -sai papà si tratta solo per pochi giorni-
-ok, pero non fate troppo casino-rispose
-grazie mille-dissero
-potete sistemarmi nell'ultima stanza degli ospiti-disse puntualizzando sulla parola ultima, le accompagnai in camera ma durante il tragitto incrociamo Mirko e Natasha -e voi?-chiese
-siamo le sue migliori amiche-rispose  Tatiana, una volta in camera -non dirci che quello era Mirko, il tuo ex?-chiese Tatiana
-è proprio lui-risposi
-sei stata completamente cretina ad lasciarlo-disse
-ah io? Voglio ricordarti che lui mi ha detto che non mi ama più-risposi, ricordare quella scena mi fa ancora male.
-infatti, è stata una cazzata-disse -lui ancora ti ama-
-se se vabbè- risposi -vi lascio disfare le valigie-dissi e poi usci in cucina, -mi stai leggermente sorprendendo eh-mi fece notare Olga -come mai?-chiesi
-prima mi scopro che ti sposi, poi si presentano queste tre amiche...tu prima non eri affatto cosi-rispose
-beh dovete accettarlo sono cambiate, sono cresciuta-dissi
-lo so, e sono davvero fiera di te per quello che sei diventata...pero tutte queste novità, dille un po alla volta-disse, in quel momento entra mia madre -un caffè-gli ordina e poi si rivolge a me -tuo padre mi ha detto che sono venute le tue migliori amiche e che si fermano a dormire qua-disse
-se sei cosi ben informate perché sei venuta-risposi, in quel momento sentii arrivare le mie amiche con tutto il baccano che stavano facendo, -e tu dovresti essere la madre?-gli chiese Alessia
-si-rispose
-piacere io sono Alessia, loro Tatiana e Carmen...e siamo le migliori amiche di sua figlia-disse
-dove volete andare al centro o al centro commerciale?-chiesi
-dipende se al centro ci sono dei negozi chic-rispose
-si...c'è ne qualcuno-dissi e cosi andiamo per il centro ma mentre stiamo camminando, ovviamente facendo un casino tremendo, vidi Mirko e Natasha che mangiavano un gelato seduti al parco ed il mio sguardo cadde sulle loro mani libere che erano quasi vicine, -Gemma, sei venuta per puro caso o sapevi che loro erano qui?-mi chiese Tatiana
-secondo te, potevo mai immaginare che loro potevano trovarsi qua?-chiesi di rimando
-ti conosco troppo bene...-disse Tatiana -lo hai fatto anche a Milano con Max quando gli veniva ancora dietro la sua ex,  ti ricordi?-chiese
-quello era diverso...la ci sono andata apposta mentre adesso non sapevo proprio che fossero qua-risposi
-vabbè se lo dici tu-disse Tatiana, e poi continuiamo la nostra passeggiata ma senza quella carica che avevamo prima, -ohi ma che cosa vi è successo?-chiese Alessia
-infatti...ve ne state tutte in silenzio-aggiunse Carmen
-è Gemma, che da quando ha visto Mirko insieme a Natasha si è ammutolita -disse Tatiana
-aridaje con questa storia-dissi
-secondo me, gli piace ancora-rispose Alessia, sia Carmen che Tatiana la fulminarono con gli occhi -tutto bene?-chiesi notando il clima che si era formato tra di loro
-si, Alessia ha capito-rispose Tatiana
-ragazze, vi va un gelato?-chiese Carmen cambiando argomento, e quel clima negativo che si era formato svanisce e cosi andiamo a prendere un gelato dopo di che ce ne torniamo a casa con la musica a palla che quando entriamo Mirko e Natasha si spaventarono, -abbiamo interrotto qualcosa?-chiesi
-no-rispose Natasha  sorridente, troppo sorridente per i gusti miei, ma feci finta di niente e cosi segui le mie amiche, -io ho bisogno di un bagno-disse Carmen
-e io di dormire-risposi e cosi io andai in camera mia ma quando sono sdraiata sul letto entra Tatiana, -Gemma, ora che stiamo sole potresti dirmi la verità-disse
-quale verità?-chiesi non capendo dove voleva arrivare
-sai di quale sto parlando...sul fatto di Mirko-rispose
-ah ma non c'è niente da sapere...io e lui siamo amici-disse
-sai che tu e lui non potrete mai essere amici? Tra due che sono stati insieme e soprattutto se lui ancora prova qualcosa per te non può nascere un amicizia come se non fosse successo nulla prima-rispose
-non è vero, sai che sono andata a Milano proprio perché mi aveva detto che era innamorato di un'altra-dissi
-senti io non so bene cosa sia successo prima pero adesso posso assicurarti che ciò che ti ha detto non è vero...fidati so riconoscere quando una persona è ancora innamorata-disse
-beh cambiamo argomento...cosa è successo con Alessia?-chiesi
-nulla...una cosa tra di noi-rispose
-io non posso sapere nulla?-chiesi
-non è nulla di grave...riguarda noi due sull'università-rispose -vabbè ora ti lascio riposare-disse e poi usci, provai a chiamare Max ma non risponde e cosi riattaccai e mi sdraiai sul letto ma mi alzai di nuovo poiché sentii qualcuno ridere, mi affacciai e vidi Mirko e Natasha che si baciavano, non ci posso credere gli avevo detto di non metterci insieme lei l'ho ha fatto, quella scena mi fece ricordare un'altra scena successa tre anni fa dove c'era sempre Mirko con Deborah che si baciavano, l'unica differenza è che Deborah non era mia amica mentre Natasha si, -ciao Gemma...è successo qualcosa?-chiese Natasha  facendomi ritornare alla realtà
-si, stavo solo guardando fuori, voi continuate pure come se non ci fossi-risposi e poi rientrai, no Mirko questa volta non proverò ad riconquistarti come tre anni fa, perché adesso io mi sto sposando con un ragazzo che amo e che ama me, senti un strano rumore provenire dal mio computer mi avvicinai e vidi un messaggio su skype, spinsi accetto e apparve la sua foto: “ehi cuginetta, come va?” mi chiese
“abbastanza bene”risposi
“sei ancora a Milano...aspetto ma io riconosco quella stanza, non dirmi che sei ritornata a casa tua?”chiese
“esatto...ma non per restare, sono solo venuta a dire ai miei che mi sposo con un ragazzo che ho conosciuto a Milano”risposi
“ah quindi ti sposi? Quando pensavi di dirmelo?”chiese
“te lo stavo per dire”risposi
“se se...beh comunque sono contento per te”disse
“tu invece come te la passi?”chiesi
“in giro tra tournée, concerti e autografi”rispose
“vero che tornerai a trovarmi?”chiesi
“certamente”rispose “se riesco pero a liberarmi”disse
“comunque sei invitato al mio matrimonio...che si farà alla fine del mese prossimo, quindi vedi di liberarti”dissi
“grazie, ci vengo volentieri”rispose “senti ora devo andare il mio agente mi reclama...sono contento di essere riuscito a parlare con te erano giorni che volevo sentirti...”disse
“beh potevi chiamarmi”risposi
“non era la stessa cosa che parlare con skype...almeno ti potevo vedere in faccia”disse
“ho capito...pensami quando sarai sul palco, mi raccomando”risposi
“sempre cugina...”disse, risi e poi mi scollegai e poco dopo entrarono le mie amiche -che cosa stavi facendo?-mi chiese Carmen
-ho appena finito di parlare con mio cugino-risposi
-non ci avevi detto che avevi un cugino-disse Tatiana
-perché me lo avete chiesto?-chiesi ma sapevano che stavo scherzando -in questo momento si trova in giro per l'Europa per il suo tour...-dissi guardai le loro facce perplesse -...si è un cantante-aggiunsi
-ce lo devi far conoscere-disse Tatiana
-okay, ma in questo momento è impegnato-risposi
-cosa facciamo questa sera?-chiese Carmen
-discoteca?-chiese Tatiana
-c'è ne qualcuna?-mi chiesero
-certo-risposi
-perfetto...quindi tutti a vestirci per andare in discoteca-disse alzandosi dal letto Tatiana, e cosi ci vestiamo molto carine e poi scendiamo in salotto dove c'erano i miei, -dove pensate di andare conciate cosi?-ci chiese
-papà, andiamo a ballare...-risposi -tranquillo, non facciamo tanto tardi...massimo per l'una saremo di ritorno-dissi
-per l'una?!-chiese
-eh si stiamo attente-dissi
-ma non è un po...-disse
-presto? vabbé a Milano tornavamo anche più tardi-risposi
-più tardi quanto?-chiese
-due o tre di mattina-risposi
-no, a mezzanotte vi voglio a casa...e se non vi vedo esco a cercarvi-disse -...e non aggiungere altro-disse, sbuffai e poi usciamo.
In discoteca. Tra un ballo e un altro ci scateniamo e beviamo, soprattutto io che bevevo a più non posso fino a quando non iniziai a dire cose senza senso -è una traditrice...glielo ho detto di non mettersi insieme ma lei invece ci si è messa-dissi
le mie amiche non sapevano cosa fare e cosi chiamarono Mirko, che arrivo di corsa ed io stavo in una stanza del locale che ci aveva dato il proprietario convinto da Tatiana, quando Mirko entrò mi vide che stavo sdraiata sul divano e mi venne vicino ma io mi alzai subito -non avvicinarti la tua fidanzata potrebbe ingelosirsi...-disse mentre barcollavo a destra e a sinistra
-Gemma, non sai quello che dici...dai ti porto a casa-rispose e poi mi prese per un braccio e mi conduce fuori, dissi qualcosa al proprietario e poi usciamo, ma quando fummo fuori soli lasciai la sua presa e feci qualche passo ma caddi a terra e Mirko mi venne ad aiutare ma in quel momento le nostre bocche si avvicinano e io non essendo in me gli diedi un bacio ma lui si allontana, poi mi prende sulle sue spalle come un sacco di patate e mi porta a casa ma entriamo dalla porta di servizio per non essere visti da nessuno, mi conduce fino alla mia camera, mi spoglia e mi misi a letto quando stava per andarsene io cominciai a dire -io ti ho amato sul serio...mi ha fatto davvero male quando mi ha detto che non mi amavi-
lui si avvicina dicendo -io ti ho detto quelle cose solo perché non volevo più stare male ma in realtà io...-si era seduto al bordo del letto e quando vide che mi ero addormentata e non l'avevo ascoltato mi sistema le coperte e se ne andò dalla stanza.

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Capitolo 5
*** vuoi essere mio amico? ***


~~ Il mattino successivo mi alzai e non mi ricordai nulla della serata di ieri sera, e nemmeno chi mi aveva portato a letto quando scesi in cucina per fare colazione vi trovai Mirko, -ciao-dissi
-ciao-rispose girandosi
-ma una domanda...sai cosa è successo ieri sera?-chiesi
-perché non ricordi nulla?-chiese lui di rimando
feci cenno con la testa, -ti sei ubriacata e le tue amiche mi hanno chiamato, quando sono arrivata ti ho portato a casa  e messo a letto-rispose
al pensiero che Mirko mi avesse visto nuda mi fece arrossire, -ma non ho detto o fatto nulla di strano?-chiesi
-no tranquilla, sei svenuta-rispose, in quel momento entrarono le mie amiche -che serata ieri sera-esclama Carmen
-peccato che non me la ricordi-risposi
-e ce credo....con tutto quello che ti sei bevuta-disse Alessia
-cosa gli dirai a Max quando ti chiamerà eh-disse Tatiana
-oh cazzo Max-risposi e poi lasciai il succo e corsi in camera travolgendo la governante che stava entrando, -ehi che modo sono questi-mi disse
-scusa, ma vado di corsa-risposi e poi me ne andai in camera presi il mio cellulare e vi trovai sette chiamate di Max, tre di mio padre e due messaggi di Max, lessi per prima i messaggi: “ti sei scordata di me? Sono ben sette volte che ti telefono...e non mi rispondi” ed il secondo messaggio diceva “okay, ho capito...non ne vuoi proprio sapere di me questa sera eh, Max” lo chiamai subito mi rispose al secondo squillo -oh ma ti sei ricordata di me-mi disse
-scusami amore, è che ieri sera sono andata in discoteca insieme alle mie amiche e ci siamo date sotto con l'alcool-risposi
-ma brava, ci dobbiamo sposare e tu vai a divertirti in discoteca eh-mi rimprovera
-beh non posso sempre stare chiusa in casa-risposi
-fammi indovinare c'era anche quel Mirko, vero?-chiese
pensai a quello che mi aveva detto, -no, lui non c'era-risposi
-non è che me lo dici solo per non farmi ingelosire?-mi chiese
-no, eravamo solo noi quattro-risposi
-mi ero davvero preoccupato...pensavo che ti fosse successo qualcosa o che mi stessi per lasciare-disse
-sei il solito esagerato-risposi -come va al pub?-chiesi
-stiamo ancora messi male-rispose
-posso sapere cosa è successo?-chiesi
-il capo vuole chiudere il pub perché pensa che non ci sia abbastanza clientela  e di conseguenza il guadagno è basso-rispose
-e cosa state cercando di fare?-chiesi
-lo stiamo cercando di convincerlo che non è affatto cosi, organizziamo serate, feste-disse
-quando c'ero io non c'erano questi problemi...vuoi che torni cosi cambia idea?-chiesi
-cosa stai insinuando?-chiese
-nulla-risposi
-pensavo che ci volevi provare con lui...-disse
-ma davvero pensi una cosa del genere su di me'-chiesi
-no, ma tu sei bellissima e tutti non vedono l'ora di provarci-rispose
-non credo proprio-dissi, in quel momento entra mio padre -Max, devo lasciarti mio padre mi reclama-dissi
-okay ci sentiamo...ti amo-rispose e poi riattaccai, -perché non hai risposto alle mie telefonate ieri sera?-chiese
-perché non ho sentito il telefono-risposi
-cosi facendo pero hai messo a dura prova la mia fiducia che avevo su di te-disse
-papà, ti voglio ricordare che ho ventuno anni e non più diciassette-risposi
-si, pero a volte ne dimostri davvero diciassette quando fai cosi-disse
-papà, cosa vuoi che faccia?-chiesi
-devi dirmi che ti dispiace-rispose
-mi dispiace tanto e non lo farò più-dissi
-mi sono preoccupato sai è la prima volta che esci la sera da sola-disse
-papà, quando stavo a Milano uscivo tutte le sera-risposi
-come va con Max?-chiese cambiando argomento
-bene...ma ha ancora problemi con il pub-risposi perplessa della domanda
-non è che si dimentica del matrimonio?-chiese
-papà!-lo rimproverai
-scusami eh...era solo per chiedere-disse.

Dovevo parlare con Mirko spiegargli la situazione e chiedergli di provare ad essere almeno amici, pensai che la scelta giusta era quella di invitarlo a cena fuori ma solo per parlare e infatti quando glielo proposi -mi stai dando un appuntamento?-chiese
-ma è possibile che voi uomini quando una donna vi invita a cena fuori dovete per forza credere che sia un appuntamento...non ti posso invitare solo per parlare-risposi
-se lo dici cosi...allora accetto ma di cosa vuoi parlarmi di tanto urgente?-chiese
-non posso anticiparti nulla-risposi -quindi ci incontriamo là per le otto?-chiesi
-pensavo che andassimo insieme...visto che è solo una cena informale-rispose
-si, e poi cosa le dici alla tua....fidanzata?-chiesi
-ah già vero...lei non crederà mai che è una cena informale-rispose -quindi è meglio incontrarci là-disse
-di che cosa state parlando?-chiese Natasha intromettendosi tra di noi
-niente, gli stavo solo raccontando di come erano arredati i giardini a Milano-risposi prontamente
-già-aggiunse Mirko
-quindi stavate parlando di giardinaggio, che argomento interessante-fece Natasha
-è un argomento come le altre-risposi
-si, pero è strano-disse
-perché?-chiesi
-perché una come di te di classe nobile che parla di giardinaggio con il suo tuttofare-rispose
-ah quindi mi vedi cosi?-chiesi
-ma no figurati-rispose
-Natasha, mi ha deluso quando ti ho conosciuti non eri cosi...non ti importava nulla della differenza sociale-dissi
-beh avevo sempre diciassette anni-rispose
-ragazze basta, mi stavo solo dicendo come erano arredati niente più-disse Mirko, me ne andai e li lasciai solo, entrai in camera delle mie amiche ma vi trovai solo Tatiana -questa sera devo uscire con Mirko-dissi
-e come mai devi uscire con lui?-chiese
-solo per parlargli, devo dirgli la situazione e chiedergli se possiamo provare ad essere amici-risposi
-beh allora devi vestirti in maniera adeguata, tranquilla ci penso io-disse
-Tatiana, è solo una cena informale-risposi ma lei era già partita in quarta e stava scegliendo il vestito, aveva optato per un rosso che aveva una grossa scollatura dietro -se cosi Mirko penserà davvero che voglio provarci con lui-dissi
-questo rispetto agli altri è il più decente, e adatto ad una cena informale-rispose
-se questo per te è decente, non voglio immaginarmi come sono i vestiti per una cena da prima appuntamento-dissi
-lo vuoi si o no?-chiese
-si, solo perché non ho vestiti eleganti-risposi, quella sera andai al ristorante e Mirko quando mi vide rimase senza parole -ma non doveva essere una cena informale?-chiese
-infatti lo è...ma Tatiana come sempre esagera-risposi poi entriamo e il cameriere ci diede un tavolo per due, ordinammo e poi -di cosa mi dovevi parlare?-chiese
-di noi-risposi
-di noi?-ripete
-si...Mirko io ti ho amato sul serio dal primo giorno che ti ho visto in piazza ma quando mi ha detto che non mi amavi più, mi è crollato il mondo e tu non puoi neanche immaginare come ho sofferto a Milano, ho passato i primi mesi senza fare niente, cercando di capire il perché di quello che mi avevi fatto...-iniziai a dire
-ma...-mi interrompe
-fammi finire...ma poi è arrivato Max e mi ha fatto ricredere di nuovo nell'amore-dissi
-ma io ti ho detto quelle cose solo perché non volevo più soffrire quando ci siamo lasciati io sono stato davvero male e Deborah mi è stata molto vicino-rispose -ma solo una volta che te ne sei andata ho capito che sono stato un stupido...-disse
-Mirko, ti chiedo di non dimenticarci tutto e di provare ad essere amici...accetti?-chiesi
-si-rispose, poco dopo portarono le ordinazioni e mangiamo in silenzio, Mirko dopo si offre di pagare e una volta usciti mi chiese se avevo voglia  di fare due passi, accettai e cosi camminiamo lungo il mare -sei bellissima-disse mentre ci sediamo su una panchina
-grazie-risposi
-Max è davvero fortunato a sposarti con te-disse
-ma tre anni fa ero tua-risposi
-già, e io stupido che ti ho fatto andare via....-disse -...è proprio vero che uno si accorge di volere una persona proprio quando ormai l'hai persa-esclama
-sai se mi avessi chiesto di restare, io l'avrei fatto-dissi
-ed ora se ti chiedessi di restare tu lo faresti?-mi chiese
non risposi subito, -Mirko per favore ne abbiamo già parlato-risposi
-pero rispondimi, se te lo chiedo ora tu resteresti?-chiese
-no, ora la mia vita è a Milano-risposi
-grazie per la semplicità-disse
-ormai hai perso la tua occasione-risposi -basta, mi sono stancata andiamo a casa-dissi alzandomi, ma poco prima di arrivare a casa, -ci conviene entrare uno alla volta-dissi
-entra prima tu mentre io aspetterò qua-rispose
-no entra prima tu...se dovessi incontrare Natasha non saprei cosa inventarmi-dissi
-ti preoccupa di incontrare Natasha eh!-esclama -allora entro prima io-disse e poi si iniziai a camminare verso casa, aspettai qualche minuto da quando lui è entrato e poi mi avviai verso casa.

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Capitolo 6
*** Cugino ***


~~Avevo chiarito con Mirko e ora siamo buoni amici. 
Mentre stavamo in salotto sedute sul divano suonano alla porta, andò ad aprire Tatiana e la sentimmo -no, grazie non vogliamo nulla-disse e poi chiuse la porta, stava ritornando a mettersi seduta quando risuonano alla porta e lei sbuffando andò ad aprire -ancora tu, ho detto che non vogliamo nulla-disse, mi alzai e andai a vedere chi fosse e lo riconobbi -Carlo...sei venuto a trovarmi-esclamai
-da quando tempo-rispose e cosi ci abbracciammo, mi guardarono tutti male e  dopo glielo presentai -scusami, per prima di averti chiuso la porta in faccia...ma non sapevo-disse Tatiana
-scuse accettate...la prossima volta pero informati-rispose, -a proposito dov'è mio zio?-chiese
-dovrebbe essere nello studio-risposi, in quel momento si aprii la porta e uscii mio padre -Carlo, non mi avevi detto che saresti venuto l'ultima volta che ci siamo sentiti-gli disse
-lo so, ma volevo fare una sorpresa alla mia cuginetta, ho saputo che è tornata-rispose mentre stavamo tutti tranquilli a parlare con Carlo, suonano di nuovo alla porta andai ad aprire e -Max-urlai e poi gli saltai  addosso e lo baciai tutti mi guardarono, -oh che caloroso benvenuto-disse
-ciao Max-lo salutarono gli altri quando lo lasciai
-visto che abbiamo due ospiti....dove pensate di alloggiare?-chiese mio padre
-beh pensavo che potrei stare qua per un paio di giorni-rispose Carlo
-già ci sono cinque amiche di Gemma...questa casa non è un albergo-disse mio padre
gli andai vicino e senza farmi sentire da nessuno gli sussurrai -e dai papà, tanto lo so che ti piace avere gente in casa-
-vi va bene stare in stanza insieme?-chiese
-per me nessun problema-rispose Carlo
-neanche per me-rispose Max
-quindi potete sistemarmi nella stanza vicino a quella di Mirko...sotto le scale-disse, li accompagnai tenendo la mano ad Max e non avevo nessuna intenzione di lasciarla -Carlo, com'è andato il tour?-chiesi
-è stato un successone, ed ho visitato tante città bellissime-rispose
-a Milano sei venuto?-chiesi
-si-rispose
-e perché non mi sei venuto a cercare?-chiesi
-perché non sapevo che sei andata a Milano-rispose
-ma se quando sono partita tu eri ancora a casa nostra...-dissi
-scusami allora...ma il mio agente non mi voleva far distrarmi-rispose
-e allora mi ha portato qualcosa per farti perdonare?-chiesi
-certo-rispose
-e cosi tu sei un cantante?-chiese Max -Gemma, non me lo aveva mai detto-disse
-beh te l'ho detto ora-risposi giustificandomi
-perdonata-disse
-grazie-risposi.
Dopo questo bellissimo ritorno di mio cugino e del mio adorato fidanzato,  pero ci fu anche una notizia brutta ricevuta dalle mie amiche che dovevano ritornare a Milano -ma non potete rimanere un altro po qua?-chiesi
-ci piacerebbe molto pero...io devo dare altri due esami la settimana prossima-rispose Tatiana
-e io anche-rispose Carmen
-mentre la mia direttrice dove sto facendo tirocinio vuole che torno...già non ha visto di buon occhio la mia partenza-disse Alessia
-ma ritornate vero?-chiesi
-siamo sempre le tue testimoni-rispose Tatiana; e cosi il giorno successivo le accompagnai all'aeroporto, ero triste al pensiero di separarmi di nuovo da loro, -dai Gemma, non fare quella faccia...abbiamo sempre il nostro gruppo su whatsapp -mi disse Tatiana
-si, ma non è la stessa cosa-risposi
-pero per il momento possiamo rimanere in contatto con quello-disse
poi Tatiana mi prese da parte e mi disse -mi raccomando cerca di pensare a quel fatto di Mirko...-
-okay-risposi e poi ritorniamo dalle altre, -mi mancherete....eh salutatemi la zia-dissi prima di separarci, quando le vidi inghiottite dalla folla me ne tornai a casa, mi dovetti subire da sola Mirko e Natasha che non si staccavano neanche un minuto per fortuna che era venuto Max perché sennò non sarei riuscita ad sopportarli, mentre stavo in giardino quando mi raggiunse mio cugino -come stai?-mi chiese
-triste-risposi
-per via della partenza delle tue amiche?-chiese
-si-risposi
-sei molto diversa da quando ti ho visto l'ultima volta sai-dissi
-tutti che continuate a ripetermi che sono diversa...mentre io mi vedo sempre uguale-
-perché tu non te ne accorgi o solo in parte...ma per gli altri che ti stanno vicino se ne accorgono da come parli o come reagisci...e ti posso assicurare che non sei più come quando ti ho conosciuto la prima volta-
-beh sono passati anche tre anni-rispose -e per te come sono diventata? Peggio o meglio?-
-meglio...sei più matura e più...bella-
-ah quindi per te io prima ero brutta?-
-non ho detto questo-
-si, pero il significato era quello-dissi, in quel momento vedemmo uscire Mirko e Natasha -loro non stanno bene insieme-disse
-invece si, formano una bella coppia-risposi
-a lui non piace lei...l'ho subito capito-disse
-ah ora sei anche un indovino oltre che un cantante-risposi
-no, pero sono riconoscere quando due persone si amano e Mirko non è innamorato di Natasha..a lui piaci ancora tu-risposi
-Carlo, cosa dici!-esclamai
-solo la verità-disse
-sai non ti voglio più ascoltare-dissi e poi rientrai.

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Capitolo 7
*** la cena ***


Stavo in cantina a sistemare un po quando mi ritrovai in mano una chitarra di quando da piccola aveva partecipato ad un corso di chitarra poiché i miei pensavano cosi cercavo di farmi delle amiche prima di essere ricoverata in ospedale, iniziai a strimpellare qualche nota e senza accorgermi stavo cantando e quando fini senti qualcuno applaudire mi voltai e -Mirko...che cosa ci fai qua?-chiesi

-perdonami non volevo interromperti? Come canti bene-disse -

-stavi ascoltando?-chiesi

-si...e sono estasiato, hai una voce dolce quasi come te-rispose -perché canti di nascosto? Chi hai paura di far innamorare? Me?-chiese ridendo ed io risi anch'io -sai non mi ricordavo che cantassi cosi bene-disse

-la stavi dedicando a qualcuno?-chiese

-perché me lo domandi?-chiesi

-non lo so...a me sarebbe piaciuta, o forse la stavi dedicando ad un altro-rispose

-Mirko...io preferisco...-dissi e poi feci per uscire quando lui mi prese la mano -non andartene si sta cosi bene qui con te-disse, questa frase mi fece ricordare quando io e lui siamo rimasti chiusi volutamente nella cantina della casa al mare di Carlo e io gli avevo detto che lo amavo ma lui invece che non mi amava più;

-Mirko lasciami andare-risposi e poi me ne andai e c'era Max che mi stava cercando -dove ti eri cacciata?-mi chiese

-ero in cantina-risposi

-sola?-chiese

-si-risposi -non ho nessun altro tranquillo-dissi ed in quel momento entra Mirko, ci saluta con un cenno della testa e poi se ne va in soggiorno e poco dopo arriva Natasha che ci chiese dov'è Mirko -è appena andato in soggiorno-dissi e poi andò da lui, -sai che se non me lo dicevi tu non ci sarei mai arrivato da solo che stanno insieme-disse

-come mai?-chiesi

-perché non li ho mai visti abbracciarsi, baciarsi...come se stessero insieme solo per non stare da soli ma che non in realtà non gli importasse nulla-rispose

-due persone possono stare insieme senza fare queste cose in pubblico magari quando sono soli avranno la loro intimità-dissi, immaginandomi Mirko e Natasha sdraiati sul letto mentre guardano un film e si fanno le coccole, e mi viene da piangere perché una volta immaginavo davvero di fare queste cose con Mirko

-già...-rispose -...sai cosa stavo pensando-mi disse

-cosa?-chiesi

-di fare una cena a quattro-rispose

-noi due e chi altro?-chiesi

-Mirko e Natasha- rispose

-ah...ma non so se accettano-dissi

-chiediamolo e vediamo se accettano-risposi,e  cosi andiamo in salotto -vi dobbiamo chiedere una cosa-disse Max

-cosa?-chiese Natasha

-abbiamo pensato di fare una cena a quattro questa sera-disse

-è una idea bellissima-rispose lei, nel corso della giornata andai in camera di Mirko dove si era appena fatto la doccia ed era solo con un asciugamano alla vita -beh almeno potresti bussare-disse

-che sarà mai....vedo sempre Max cosi-risposi

-beh che cosa volevi?-mi chiese

-non venire alla cena di questa sera....inventati una scusa ma non venire-risposi

-e perché non dovrei venire?-mi chiese

-perché te lo chiedo io...-risposi.

E cosi la sera stessa, io e Max stavamo in pizzeria -ma non arrivano?-chiese

-ah Mirko mi ha detto che non vengono più...-risposi

-beh poteva anche dircelo prima pero-disse

-vabbè facciamo una cena in due-risposi, ma in quel momento vidi entrare Natasha e dopo di lei Mirko -scusate il ritardo...-disse, guardai Mirko e senza farmi vedere gli sussurrai -mi hai detto che non saresti venuti-

-si lo so..ma dopo ti spiego-rispose

-sono davvero contento che alla fine siete riusciti a venire-disse Max, poi ci accomodiamo io mi ritrovai davanti a Mirko che durante la cena non la smettevamo di guardarci mentre Natasha e Max parlavano, scoppiarono a ridere come se fossero due vecchi amici che si sono rincontrati dopo tanto tempo -Gemma non sei d'accordo anche tu?-mi chiese Max ad un certo punto

-ovviamente su tutto quello che dite-risposi anche se non sapevo di cosa stavano parlando, -scusate vado un attimo fuori...a prendere una boccata d'aria-dissi

-vuoi che ti accompagno?-mi chiese Max

-no, vado da sola-risposi e poi mi alzai e mi dirigei verso l'uscita mentre stavo fuori seduta su una panchina a guardare gli altri che entravano nel ristorante felici, non mi accorsi che si era seduto accanto a me Mirko -perché sei venuto?-chiesi

-è Natasha che è voluta venire-rispose -io ho provato a inventare una scusa pero lei insisteva...alla fine mi anche detto che secondo lei non volevo venire perché provavo ancora qualcosa per te e vederti con Max mi dava fastidio-disse

-è vero questo?-chiesi

-non lo so...-rispose

-cosa provi quando mi vedi insieme a Max?-chiesi

-rabbia...per averti fatto mandare via-rispose ci guardiamo e poi lui piano piano si avvicina e appoggia le mie labbra, facendo nascere un bellissimo bacio, le sensazione che provai erano le stesse di tre anni fa farfalle nello stomaco, battito del cuore accelerato, ma dopo mi ricordai del luogo, di Max e mi staccai -non posso...-dissi

-era da tanto che volevo farlo...scusami-rispose

-e perché non l'hai mai fatto?-chiesi

-perché tu ormai sei di un altro e devo farmene una ragione-rispose, in quel momento escono Max e Natasha, se uscivano due minuti prima ci avrebbero colti mentre ci baciavamo,              
-pensavamo che fosse andati via-disse

-stavamo per rientrare-risposi e poi feci per rialzarmi ma Max mi ferma -tutto bene?-mi chiese

-si-risposi, quando ritorniamo a casa Mirko accompagna Natasha nella sua stanza mentre io accompagnai Max nella sua alla fine ci ritroviamo io e Mirko da soli in corridoio, al buio, mi prende per mano e mi conduce in cantina -qua possiamo continuare il nostro discorso che avevamo interrotto-disse

-si, pero è meglio chiudere a chiave la cantina-risposi, ma una volta che ci ritroviamo faccia a faccia poco dopo ci stavamo baciando sdraiati sul letto.

sottofondo musicale: https://www.youtube.com/watch?v=7NBUkQ2FnhQ

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Capitolo 8
*** notte insieme ***


Il mattino successivo quando aprii gli occhi cercai di ricordarmi dove mi trovavo, pero quando affianco a me trovai Mirko mi ricordai all'improvviso di tutto, anche lui si sveglia -buongiorno, dormito bene?-chiese, ma proprio in quel momento sentimmo aprire la porta, pensavamo che fossero Max e Natasha infatti ci prepariamo al peggio ma invece era la governante -avete dormito bene?-chiese

-sapevi che eravamo qui?-chiesi

-si, ero scesa la mattina presto per prendere una cosa e vi ho visto che dormivate beatamente, uno vicino all'altro-rispose

-e non l'hai detto a nessuno?-chiesi

-Max e Natasha sono sopra che vi aspettano-rispose, io e Mirko ci guardiamo mentre la governate scoppia a ridere -tranquilli non l'ho detto a nessuno...solo Max ti cercava ma io ho detto che eri andata a correre presto-disse

-bella idea...e adesso che mi vede vestita cosi, neanche un po sudata cosa mi invento-risposi

-ci ha pensato la tua Olga eh-disse e mi lancia dei pantaloncini e un top da corsa, -grazie-risposi mentre mi stavo rivestendo

-e Natasha non mi ha cercato?-chiese Mirko

-a dire la verità ancora non l'ho visto...credo che ancora stia dormendo-rispose

-menomale-disse

-beh io allora vado...-risposi mentre stavo per uscire, la governante -eh voi due mi dovete spiegare cosa vi è passato per le testa-disse

-si si-risposi e poi usci dalla cantina mi feci una corsa per il giardino e poi rientrai in casa dalla porta di servizio dove trovai Max -com'è andata la corsa?-chiese

-bene...-risposi

-non sapevo che ti piaceva correre!-disse

-qualche volta me lo concedo...solo per rimanere in forma-risposi, in quel momento entra Mirko ci guardiamo per qualche secondo ma poi Max rompe questa sintonia che c'era tra di noi, -amore dobbiamo andare a vedere se il prete è disponibile-mi disse

-si ora andiamo-risposi

-abbiamo l'appuntamento con il prete tra un ora, ricordi?-chiese

-cosa?-chiesi

-Gemma, che cosa ti succede oggi? Sembri caduta dalla nuvole-disse

-sarà stata la corsa...vado a farmi una doccia-risposi, -avete visto Natasha?-chiese Mirko

-eccomi-rispose entrando in pigiama in cucina

-devo parlarti-dissi

-ma mi sono appena svegliata...-rispose

-Gemma, dobbiamo andare noi-mi disse Max e cosi usciamo dalla porta di servizio quando arriviamo in chiesa, il prete ci riceva subito -e cosi siete voi i due che vi dovete sposare?-chiese

-si-rispose Max-risposi

-avete tutta la vita per sposarvi...ma adesso pensate a divertirvi-disse

-si, ma il nostro amore è cosi forte che lo vogliamo ufficializzare davanti a Dio-rispose

-che gioventù modesta-disse -allora quando è questo matrimonio?-chiese

-alla fine del mese-rispose -vero amore?-mi chiese

-si-risposi, anche se non ero più cosi convinta di sposarmi dopo la notte che avevo passato con Mirko, una volta che torniamo a casa troviamo Natasha in lacrime -ma cos'è successo?-chiesi

-Mirko mi ha lasciata-rispose

-beh mi dispiace...-dissi anche se dentro di me fui felice

-come ti ha lasciato? Stavate cosi bene insieme-disse Max

-è innamorato di un'altra me lo sento-rispose

-ma te l'ho detto lui?-chiesi

-è solo una mia ipotesi-rispose

-beh allora sicuramente ti stai sbagliando-dissi

-no questa è l'unica soluzione possibile che mi è venuta in mente-rispose -io so anche chi è quest'altra-disse

-chi?-chiese Max

anch'io sapevo benissimo che Mirko l'aveva lasciata per me ma Max non doveva scoprirlo -sono sicura che ti stai sbagliando...-dissi

-Natasha, chi quest'altra?-chiese Max

-Max, perché ti interessa saperlo?-gli chiesi io

-perché non vuoi che lo sappia? Centri qualcosa?-chiese Natasha

-saranno problemi suoi...se ti ha lasciato-risposi e poi andai in camera mia ma poco dopo senti qualcuno entrare ed era Mirko -immagino che hai saputo?-chiese

-già-risposi -come mai l'hai lasciata cosi in fretta?-chiesi

-perché non volevo farla soffrire...-rispose

-ma almeno potevi dirgli il motivo-dissi

-meglio di no-rispose

-tanto lo scoprirà da sola...anzi forse già lo sa-dissi

-e tu invece quando lascerai Max?-chiese

-non posso lasciarlo dopo che tu hai lasciato Natasha....dopo capiscono che c'è qualcosa sotto-risposi

-già forse è meglio aspettare-disse

-sono contenta che mi capisci-risposi

-io ti aspetterò sempre-disse; quando esce dalla mia stanza mi sdraiai sul letto e mandai un messaggio sul nostro gruppo di whatapps,

io: ragazze, io e Mirko abbiamo passato la notte insieme *faccina innamorata*

Tatiana: cosa? *faccina da urlo

io: e lui ha lasciato Natasha

Tatiana: ma non dirmi che vuoi annullare il matrimonio?

Io: non lo so...Max è carino con me ma Mirko mi fa ancora battere il cuore, sentire le farfalle nello stomaco

Carmen: Gemma, fai la scelta giusta che dopo te ne potrai pentire

io: ci sto pensando...

in quel momento entra mia cugino, -cuginetta mi serve il tuo aiuto-mi disse

-per fare cosa?-chiesi

-questa sera dovevo fare un duetto...pero la cantante si è sentita male e io non so come fare-rispose

-e a cosa ti servo io? Non ho amiche cantanti-dissi

-non è che la potresti sostituire tu?-mi chiese

-io?-chiesi -ma non sarò mai brava come lei-dissi

-Max mi ha detto che quando cantavi nel suo locale tutti rimanevano senza parole-rispose

-si, ma quella era una cosa in piccolo...mentre qua sono in un vero palco con milioni di spettatori che mi guardano, non sono abituata potrei fare una figuraccia tremenda-dissi

-vedrai che andrai benissimo...ti prego aiutami se no sono costretto ad annullare tutto-disse

-ok ok ti aiuto-risposi -pero se viene brutto non dare la colpa a me-dissi

-tranquilla, non viene brutto-rispose -allora ci vediamo questa sera al teatro...devi imparare questa canzone-mi disse lasciandomi un foglio

-vivo per lei non male come canzone eh-risposi

-devi solo imparare pero le parti in rosa e quelle in grassetto-disse;

la sera stessa andai al teatro e mi vennero incontro truccatrici e parrucchieri -tu sei Gemma?-mi chiesero

-si-risposi, mi presero e mi condussero nel mio camerino personale anche se dovevo cantare solo questa volta, mi sedei e mi lasciai completamente a loro come se non avessi padronanza di me stessa, quando finirono mi guardai allo specchio e quasi non mi riconobbi anche Carlo quando mi vide quasi stentava di riconoscermi -ma come l'avete truccata? Mica stiamo al circo-gli disse cercarono di protestare ma le zittisce -fategli qualcosa di più classico, deve sembrare come se non c'è non fosse truccata-disse ancora, e cosi mi struccarono e  mi fecero un trucco più semplice,  quando il presentatore annuncia il nostro turno, io avevo già l'ansia ma Carlo mi prese per mano e mi sussurra -vedrai che andrai alla grande-, mi tranquillizzai e salimmo sul palco e cominciammo a cantare questa canzone
https://youtu.be/t1RBRXA2JY8

-Gemma doveva scegliere canto invece di giornalismo-mi disse Carlo mentre stavamo nel camerino

-ma io voglio diventare giornalista-risposi, mi stavo togliendo il vestito -proprio cosi davanti a me...senza scrupoli eh-mi disse

-beh tanto sei mio cugino...-risposi

-che vuol dire sono sempre un maschio-disse, ad un certo punto entra l'organizzatore dell'evento non che proprietario del teatro -sai quando la porta è chiusa, si usa bussare-dissi coprendomi

-scusa,l'ho fatto senza pensarci...volevo solo informarvi che il concerto è stato un successone quindi state in allerta che organizzeremo un altro evento simile-disse

-okay-risposi -finito o devi dirci altro?-chiesi

-si-rispose

-ok, ora esci che devo vestirmi-dissi e cosi esce mi potei cambiare in pace quando sentii di nuovo aprire la porta -eccone un altro che non bussa prima di entrare-dissi ma quando mi voltai vidi chi era Mirko, e lui mi aveva già visto nuda arrossi solo al pensiero, -scusami...dovevo bussare hai ragione-disse

-volevi dirmi qualcosa?-chiesi

-sei stata bravissima....cioè bravissimi-rispose ricordandosi di Carlo

-grazie-risposi.


spazio autore
eccomi con l'ottavo capitolo! Mi volevo scusare se l'ho pubblicato solo ora ma ho avuto delle cose da fare. la storia vi sta piacendo??
commentate in tanti, accetto anche le critiche o consigli.

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Capitolo 9
*** storia segreta ***


Dopo il concerto, la mia visibilità è aumentata e ogni volta che giro per la città c'è qualcuno che mi ferma.

Tra me e Mirko le cose stavano andando sempre meglio e non riuscivamo a stare distanti anche se ero ancora fidanzata con Max.

Un giorno mentre stavamo seduti in salotto, mi scusai per andare in camera mia ma quando passai affianco a Mirko senza farmi vedere lasciai cadere un bigliettino dove diceva di vederci in cantina, -di che cosa devi parlarmi?-mi chiese

-di noi-risposi

-cosa c'è che non va?-

-non ti rendi conto che cosi non possiamo andare avanti...-

-si lo so...pero io non voglio lasciarti di nuovo-

-che cosa suggerisci di fare?-

-ho un amico che deve vedere un appartamento...per il momento possiamo incontrarci la e poi decidiamo sul da farsi-

-d'accordo-

-ma devi comunque parlare con Max-

-perché che cosa devi dirmi?-chiese Max alle nostre spalle

-che cosa ci fai qua?-chiesi io

-quello che mi chiedo anch'io di voi-rispose

-noi stavamo...-

-gli stavo dando qualche consiglio su cosa ti potrebbe regalare per il matrimonio-rispose al mio posto Mirko

-e perché stavate nascosti qui come due rifugiati?-chiese

-perché era l'unico posto dove tu non potevi disturbarci ma ora non lo è più-risposi -mi stavi cercando?-

-dobbiamo vedere gli invitati-

-aspettami di sopra che finisco un attimo qua e arrivo-

-okay-disse e poi usci quando chiuse la porta alle sue spalle, noi facemmo un sospiro di sollievo -devi parlargli subito...non possiamo continuare cosi-disse

-devo solo trovare il tempo e le parole giuste- risposi -ora vado- e poi usci anch'io dalla cantina quando raggiunsi Max -pensavo che ci mettessi più tempo-disse

-se vuoi me ne vado e ritorno dopo-

-stavo scherzando-, poi ci mettiamo a lavorare sugli invitati eravamo arrivati a 150 invitati, -ma non saranno un po troppi-dissi

-ma amore 150 invitati sono anche troppi pochi-

-si ma io volevo di fare qualcosa di più intimo-

-allora come sta andando l'organizzazione del matrimonio?-chiese mia madre scendendo le scale

-alle grande-mentii infatti non ero neanche molto convinta, vidi poi scendere dietro di lei Natasha con le sue valigie -dove vai?-chiesi

-me ne vado...ho trovato un appartamento-

-è per la tua storia con Mirko? Perché altrimenti puoi anche rimanere-

-no...perché avevo chiesto una sistemazione di pochi giorni finché non trovavo un nuovo appartamento e un nuovo lavoro-

-che lavoro hai trovato?-

-ho fatto un test per entrare nell'arma dei carabinieri e mi hanno presa-

-davvero? Sono contenta per te-

-cosi posso cercare i miei veri genitori senza dare troppo nell'occhio e mi devono dire il vero motivo per cui mi hanno abbandonato-

-vedrai che non è andato cosi...-disse mia madre

-una mamma che abbandona il proprio figlio...è proprio un atto illegale-rispose Natasha

-sono d'accordo con lei...se una mamma mette al mondo un figlio devi amarlo e non abbandonarlo-dissi

-una mamma per fare questo gesto deve aver avuto le sue ragioni-disse mia madre -forse non aveva abbastanza soldi per farti avere una vita migliori-

-già, infatti essere stata in collegio ho avuto una vita migliore-rispose -sono tutte cazzate...-disse

-mamma, non giustificare il suo comportamento...-risposi -...perché se fosse successo a me avrei pensato la stessa cosa-dissi

-okay pero adesso chiudiamo qua il discorso....io ora vado-rispose Natasha

-mi raccomando non sparire di nuovo-dissi

-io? Ma sei tu quella che è sparita-rispose e poi ci abbracciamo e poi mi sussurra all'orecchio, -tanto lo so che Mirko mi ha lasciato per te-

-dai ci avete provato e non ha funzionato, vedrai che arriverà quello giusto-gli risposi

-certo perché Mirko ama solo te-disse, quando se ne va la casa ritorna come era all'inizio: silenziosa.

 

SPAZIO AUTORE
LO SO E' UN PO CORTO E NON DICE NULLA DI CONCRETO, MA GIURO CHE IL PROSSIMO CAPITOLO SARA' MIGLIORE. 
CONTINUATE A SEGUIRE LA STORIA E COMMENTANTE IN TANTI. 

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Capitolo 10
*** la scelta ***


Piano piano tutti se ne stavano andando da casa mia come erano arrivati, prima sono andate vie le mie amiche e adesso Tatiana, sono rimasti mio cugino e il mio fidanzato.

Io e Mirko ci continuiamo a vedere in segreto nell'appartamento che gli aveva prestato il suo amico, ma li passiamo solo qualche serata assieme cioè quando potevo inventare scuse con Max per non fargli sospettare niente, non avendogli ancora detto che non lo voglio più sposare perché ho paura della sua reazione e per il fatto che potrebbe compiere una pazzia.

La governante pero si è accorta che c'era qualcosa di strano in me, -Gemma, che cosa ti sta succedendo?-mi chiese

-nulla-                                    

-ho notato che c'è qualcosa di strano, esci la sera tardi e ritorni la mattina presto...e ho anche notato che quando manchi tu manca anche Mirko-mi fece notare

-saranno solo coincidenze...-

-peccato che io non hai mai creduto alle coincidenze-disse -e poi mi chiedo che cosa dovrà mai fare a mezzanotte visto che i negozi sono tutti chiusi-

-a quell'ora sono aperti i pub-

-Mirko non mi sembra tipo da pub-disse

-saranno cavoli suoi-

-io ho qualche sospetto su voi due eh-

-beh quando lo scopri...vienimi a parlare-, stavo andando in camera mia

-sono seria, non mi sono dimenticata di quando vi ho visti insieme in cantina-

-eravamo solo chiusi dentro-

-peccato pero che la porta è stata chiusa dall'interno-

alla fine stanca della sua insistenza decisi di raccontargli tutta la verità e lei -cosa ma sei impazzita? Tu ti stai per sposare non può fare ciò-disse

-non posso farci nulla...-

-e quando penserai di dirlo a Max?-

-quando troverò il momento adatto-

-non arriverà mai, sappilo-

-perché mi dici questo?-

-perché ci sono passata...-rispose -...e puoi starne certa che lo scoprirà da solo-

-forse ho fatto male a tornare...-

-no, solo che non pensavi che rivedere Mirko ti avrebbe fatto riprovare le stesse cose-rispose.

Nel pomeriggio andai a fare una passeggiata per riflettere,

quando ritornai a casa chiamai la governante che accorse subito in camera mia -ho preso la mia decisione mi sposerò con Max come giusto che sia-dissi

-sicura?-

-si....sono venuta qui per questo-

-e Mirko?-

-lui capirà-, ma quando la sera glielo dissi non andò come mi ero immaginata, lui non capii affatto -come posso capire tu mi stai dicendo che ti sposerai con un altro-disse

-sto facendo quello che è giusto-

-okay, se è questa la tua decisione...-

-almeno verrai?-

-mi fa male vederti sposare un altro-.

 

-Pero è stato gentile tuo cugino a prestarci la sua casa al mare per il matrimonio-disse Max

-già-risposi

-devo confessarti una cosa...-mi disse

-cosa?-

-sai pensavo che mi tradissi con Mirko-

deglutii, -perché lo pensavi?-

-perché stavate sempre insieme-

-non ti ho mai tradito tranquillo-.

 

Il giorno prima del matrimonio arrivarono i miei mentre io me ne stavo chiusa dentro la mia stanza decisa di non vedere nessuno, quando arriva mia madre e mi trova sdraiata sul letto -Gemma, che cosa ti succede?-chiese chiudendo la porta e poi viene a sedersi vicino a me, per poter parlare da madre e figlia

-sono confusa-

-non sei più sicura vero?-

-non lo so-

-che cosa ti tormenta?-

-mamma...-stavo per dirgli tutta la verità ma dopo mi fermai

-si-

non risposi ma guardai fuori dalla finestra, -a me puoi dirlo-

-ho baciato un altro-confessai

-tutti prima del matrimonio hanno dei dubbi e commettono degli errori-

-anche tu mamma hai tradito papà prima di sposarlo?-

-ti dirò un segreto il giorno prima del matrimonio ero cosi terrorizzata che sono andata a letto con il suo migliore amico-

-e dopo cosa è successo?-

-dopo mi sono subito pentita-

-e papà lo sa?-

-no, e non deve saperlo-

-grazie mamma...mi ha fatto bene parlare con te-dissi abbracciandola; la sera mi ritrovai a bordo piscina a pensare quando sentii dei strani rumori provenire dalla pineta, presi il rastrello che avevano dimenticato lì per difendermi, -chi è là?- alzai il rastrello pronta a colpire ma -fermati, sono io-disse una voce che riconobbi, era quella di Mirko

-cosa ci fai qua?-chiesi -ti stavo per uccidere-

-ti mi hai già ucciso...sposandoti domani-rispose -non sposarti ti prego, so che non lo vuoi-

-Mirko io devo farlo perché ormai ho preso questa decisione...-risposi -devi dimenticarmi-

-sai che non posso...-

-devi riuscirci-

-ti chiedo l'ultimo favore-

-cosa?-

-passa l'ultima notte d'amore con me e giuro che che non mi vedrai più-

-okay-, e cosi ci baciamo e piano piano ci andiamo a sdraiare sul prato dove nessuno ci avrebbe mai visto, e cosi passiamo la nostra ultima notte di passione insieme prima del grande giorno.

sottofondo musicale https://www.youtube.com/watch?v=oK0uP1V568g 

SPAZIO AUTORE
COSA SUCCEDERA' ORA? SEGUITE LA STORIA PER SCOPRIRLO 

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Capitolo 11
*** il matrimonio ***


Passare la notte con Mirko non è stata una grande idea perché adesso sono ancora più confusa di prima, quando rientrai in casa erano le cinque del mattino e la governante -dove sei stata a quest'ora?-

-non riuscivo a prendere sonno ed ero andata in giardino-risposi -vado a farmi una doccia-dissi e poi andai in camera mia e mi diressi in bagno;

alle 10 era quasi tutto pronto mancavo solo io, erano venute le mie amiche da Milano insieme a mia zia che vennero a farmi gli auguri e Tatiana si accorse subito che c'era qualcosa che non andava ma fece comunque finta di nulla, quando uscirono dalla stanza io rimasi da sola aprii l'armadio e presi il vestito che avevo comprato con mia madre, lo indossai e mi guardai allo specchio, -Gemma sei incantevole-disse una voce alle mie spalle, mi voltai ed era mia zia

-oh zia grazie per essere venuta-risposi

-non mi perdevo questo matrimonio...-disse

-Gemma, sei pronta?-mi chiese mio padre entrando in camera

-si-risposi scendiamo, era stato tutto allestito in giardino e avevamo convinto il prete di venire a celebrare la messa al di fuori della chiesa, quando partii la marcia nuziale e tutti si alzarono in piedi noi avanzammo verso l'altare che era stato creato, il prete comincio la sua messa -vuoi tu Max prendere come tua legittima sposa la qui present Gemma per amarla, onorarla, rispettarla, in malattia, in salute, in ricchezze e in povertà finché morte non vi separi?-

-si lo voglio-rispose

poi fece lo stesso con me ma invece di rispondergli subito mi guardai intorno tra i miei genitori, le mie amiche, Mirko dove mi vennero in mente tutti i nostri momenti passati insieme e la notte che abbiamo passati ieri in questo prato, poi infine guardai il mio futuro marito colui con cui dovevo passare il resto della mia vita e alla fine dissi -Max mi dispiace...ma non posso-

ci fu un chiacchiericcio generale tra la folla e Max -che cosa ti prende?-

-non posso, perdonami-risposi e poi scappi in camera mia mentre Tatiana mi venne dietro, -Gemma che cosa ti è preso?-chiese

-non potevo sposarlo...stavo commettendo un errore anche tu me l'ho hai detto-

-ma perché proprio adesso te ne sei resa conto?-

-perché io sono innamorata ancora di Mirko-, finalmente lo avevo confessato, la mia amica era rimasta senza parole ad un tratto sentimmo delle urla provenire dal soggiorno, accorriamo a vedere cosa stesse succedendo ed vi erano Max e Mirko che discutevamo animatamente, -tanto l'ho capito che mi ha lasciato per te-disse e se non lo fermavo io quasi gli metteva le mani addosso, -Max riprenditi-

-tanto lo so che avete una relazione clandestina-

-non sai quello che dici-

-invece lo so benissimo...ma giusto che non finirà qua, me la pagherete tutti e due-disse poi usci furioso da casa, -non volevo che andasse a finire cosi-dissi a Tatiana

-tranquilla, è solo arrabbiato per essere stato lasciato sull'altare...vedrai che gli passerai-

-vado a cambiarmi-, e poi andai in camera mia e mi misi qualcosa di più comodo di un vestito da sposa quando entrò Mirko -lo sapevo che non ti saresti sposata-disse

-non potevo immaginarmi la mia vita affianco a lui-risposi -io me la immagino affianco a me...ti amo Mirko-, finalmente glielo avevo detto

-anch'io ti amo-, e poi ci baciamo ero davvero sicura della mia scelta.

Quando facciamo ritorno a casa, mio padre era ancora deluso dal mio comportamento  nonostante gli avevo spiegato le ragioni, lui continua a ripetermi che dovevo pensarci prima di organizzare il matrimonio invece di quando era già tutto pronto, -e ora chi restituirà i regali agli invitati?-chiese mia madre

-lo farà Gemma...visto che lei ha combinato questo casino-rispose mio padre

-grazie papà, speravo che mi appoggiassi....ma invece sei sempre lo stesso-

-cosa vuoi che ti dia un premio per quello che hai fatto?-

-lasciamo perdere-risposi -tu non mai capito nulla di me-

-ho accettato questo matrimonio anche se ero contrario ma solo perché ti ho visto che eri felici, ma dopo questa che ha fatto pero..-

-certo perché tu non hai mai avuto un ripensamento-

-non ti autorizzo a parlarmi cosi-disse -sei solo una bambina-

-io ti parlo come voglio-, quello che mi arrivo sulla guancia era uno schiaffo lo guardai e poi -papà sai una cosa...ti odio-, corsi in camera mia seguita da mia madre per consolarmi, -di a papà che se mi tratta ancora come una bambina io...-dissi ma lei mi ferma

-tranquilla, tuo padre è solo arrabbiato per quello che hai fatto-

-si, ma non ha il diritto di trattarmi cose se fossi una bambina-

-cerca di metterti nei suoi panni..dopo tutto quello che ha fatto per questo matrimonio, tu lo ripaghi cosi-

-neanch'io volessi che finisse cosi...pero quando mi sono trovata sull'altare affianco a me, mi sono detta che non è con lui che voglio passare il resto dei miei giorni-

-con Mirko vero?-

-si è con lui-

-spero che questa decisione non è quella sbagliata-

-è quella giusta ne sono convinta-.

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Capitolo 12
*** il ricatto ***


Io e Mirko decidemmo di passare un fine settimana al mare ma mentre stavamo ritornando a casa, ci fermiamo ad prendere un gelato, -vado un attimo in bagno-, mi alzai e poi mi avviai verso il bagno, ma quando ritornai non trovai più Mirko -scusi sa dov'è andato il ragazzo che era con me?-chiesi al barista

-no, mi dispiace-, dopo aver pagato uscii e vidi la macchina dove l'avevamo parcheggiata “se la macchina si trova qua vuol dire che non è andato molto lontano”, aspettai un po ma di Mirko non vi era nessuna traccia, al telefono non risponde e se non arriva non posso tornare a casa visto che ancora non sono riuscita a prendermi la patente, andai a prendere un autobus che mi portasse vicino a casa mia e quando rientrai in casa -per caso è rientrato Mirko?-chiesi alla governante

-pensavamo che fosse insieme-

-si, eravamo insieme pero dopo che sono uscita dal bagno non l'ho più visto-

-vedrai che è andato a fare qualcosa...rientrerà-, aspettai tutta la sera il suo ritorno seduta sul divano ma non entra nessuno, mi stavo quasi addormentando fino a quando non venne mia madre a scuotermi, -è arrivato?-chiesi

-ancora no...dai amore ora vai a letto-, feci come mi disse e andai in camera mia dove mi addormentai sul letto completamente vestita, mentre dormivo feci un sogno strano ossia Max per vendicarsi di quello che gli avevo fatto aveva deciso di far sequestrare Mirko, il quale mi stava chiedendo aiuto, mi svegliai di soprassalto urlando -no, Mirko...-, quando mi ripresi dall'incubo cercai di capire perché avevo fatto quel sogno, chiamai Max ma il telefono squilla ma non risponde.

Il mattino successivo non dissi a nessuno di quello che avevo sognato anche perché forse nessuno mi avrebbe creduto, cosi me lo tenni per me e feci le mie ricerche da sola, ad un certo punto mi squilla il cellulare -pronto...-

-pronto amore mio-

riconobbi la voce, -Max non chiamarmi amore...che cosa hai fatto a Mirko?-

-per ora non gli ho fatto nulla...-

-che cosa vuoi che faccia per farlo liberare?-

-so io cosa devi fare...ma te lo voglio dire direttamente di persona, oggi pomeriggio ti aspetto al parco-

-okay-, e poi riattacca, -Gemma tutto bene?-mi chiese Olga

-si-

-chi era al telefono?-

-un'amica dell'università-;

alle quattro del pomeriggio usci di casa e mi diressi al parco dove lui già si trovava là, -che cosa devo fare?-

-voglio che passi una notte intensa di sesso con me-

non risposi subito ma ci pensai, -ma se accetto dopo pero  mi lascerai in pace?-

-si-

-okay, dimmi dove e quando?-

-queste sono le chiavi per l'appuntamento, ultimo piano, questa sera alle 21-, dopo stava andando via -come sta Mirko?-

-sta bene tranquilla-, e poi sparii dalla mia vista lasciandomi da sola al parco me ne tornai a casa e feci finta che non fosse successo nulla, -ma sai qualcosa di Mirko?-mi chiese la governante

-avevate ragione...avuto un impegno-;

la sera stessa dissi a miei che andavo da Natasha visto che mi aveva invitato a cena nella sua nuova casa e che avrei fatto tardi, ma quando entrai in casa vi era una musica sensuale e lui che mi aspettava, -sono pronta, facciamo quello che dobbiamo fare-

-quanta fretta che abbiamo-rispose -prima facciamo un brindisi-

-non voglio fare nessun brindisi...sono venuta qui solo per un motivo-

-il patto consisteva di fare tutto quello che volevo io-, e cosi presi il bicchiere e facciamo questo brindisi poi andiamo in camera quando -fermi tutti polizia-, alziamo le mani e ci giriamo, -Max sei in arresto per il tentato sequestro-

-ma...-

-abbiamo ricevuto una chiamata anonima...e hanno fatto il tuo nome-disse il maresciallo

-venga con noi-disse il capitano.

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Capitolo 13
*** un nuovo inizio ***


-è libero può uscire-disse il poliziotto a Max mentre gli apriva la cella

-cosa?

-la persona ha detto che puoi essere liberato....ma ti spiegherà tutto lei-, lo accompagna da me e quando ci lascia da soli -perché mi ha fatto liberare?-

-perché ti conosco e so che non l'hai fatto nelle cattive intenzioni-

-cosa vuoi che faccia?-

-devi lasciarmi in pace-

-se è quello che desideri-, ma prima di uscire dalla stanza -spero che Mirko ti renda davvero felice-

-sono felice-.

Cosi Max partii per Milano per ritornare alla sua solita vita mentre io rimasi qui insieme ai miei genitori e a Mirko che mi viene incontro sorridendo e con un mazzo di chiavi in mano, -e queste?-

-queste sono per te-, dandomele

-non capisco...-

-ho comprato l'appartamento...ora è nostro-

sorrisi e poi gli saltai in braccio e lo baciai -Gemma, sposati con me-

-per tutta la vita-.

 

-Gemma, sei pronta?-mi chiese mio padre entrando in camera mia

-si-, scendiamo le scale mentre tutti stavano applaudendo quando arrivai all'altare provvisorio, mio padre mi lascia nelle mani di Mirko -prenditi cura di lei-

-lo farò-, poi ci voltiamo verso il prete che inizia la sua messa, -Mirko vuoi prendere come tua legittima sposa la qui presente Gemma per amarla, onorarla, rispettarla, in salute e in malattia, nel bene e nel male, in ricchezza e in povertà finché morte non vi separi?-

-si lo voglio-

poi fece lo stesso con me ed io risposi -si lo voglio-, poi ci scambiamo le fedi e poi ci voltiamo verso il prete -per i poteri da me conferiti vi dichiaro marito e moglie...- poi si rivolge a Mirko -...lo sposo può baciare la sposa-, Mirko si avvicina mi prende le mani e mi da un bacio mentre tutti applaudivano, dopo la cerimonia ci fu un banchetto organizzato da Olga

-siamo davvero contente per te-disse Tatiana

-ci mancherai a Milano-aggiunse Carmen

-anche voi mi mancherete-

-posso rubarvi la sposa?-chiese mia madre

-certo-risposero, mia madre mi prese e mi conduce in giardino dove c'era già Mirko -che cosa sta succedendo?-chiesi ad un certo punto senti uno strano rumore sulla testa, l'alzai e vidi un elicottero guidato da io padre -ma...-riusci solo a dire

-con questo potete andare dove vi pare-rispose -è il mio regalo di nozze-, consegna le chiavi a Mirko

-ma non doveva-

-per me sei come un figlio maschio che non ho mai avuto-

-grazie- e poi lo abbracciò, la serata poi diventa una specie di discoteca dove la maggior parte degli ospiti più anziani che ha voluto invitare mio padre, insieme alla governate, ai genitori di Mirko se ne andarono, -mi raccomando non fate troppo casino-disse mio padre prima di salire verso la camera da letto.

 

La vita con Mirko si stava sviluppando piano piano nella nostra nuova casa come marito e moglie, anche se tutti i vicini ci guardavano con compassione perché secondo loro ci siamo rovinati solo la vita da quando abbiamo deciso di sposarci pero noi li lasciamo e ce ne freghiamo, d'altronde nella nostra vita stava arrivando una novità.

-dottore, è proprio sicuro?-gli chiese per la centesima volta mentre mi stavo vestendo

-glielo riconfermo lei è incinta-

-quando lo comunicherò al mio fidanzato sarà felice-, appena uscita dalla clinica mandai un messaggio sul gruppo delle mie amiche “SONO INCINTA”

“cosa?”, rispose Tatiana *faccina da urlo*

“e Mirko come l'ha presa?”, Carmen

“glielo dico questa sera..”

“è maschio o femmina?”, Tatiana

“ho appena saputo che non incinta come posso sapere già il sesso?!”

“facci sapere eh”, Tatiana

“pero non mi avete detto se siete contente!”, dissi *faccina seria*

“siamo super contente”, Tatiana (faccina con il bacio)

“grazie (faccina con il bacio),...ma Alessia?”

“sai che non lo sappiamo nemmeno noi”

“è arrivato Mirko, vado a dirglielo”,

lasciai il cellulare sul tavolino del soggiorno  e lo raggiunsi -amore devi dirti una cosa....-

-mi stai spaventando-

-giuri che non ti arrabbi?-

-ma amore, sai che non mi arrabbierei mai con te -

-l'ho appena saputo...aspetto un bambino-, pensavo che si fosse arrabbiato e che se ne andasse via di casa lasciandomi da sola e invece sorrise e mi abbraccia -non sei arrabbiato?-

-ho sempre desiderato avere un figlio tuo...te lo avrei chiesto ma tu mi ha anticipato, è un maschio o femmina?-

-non lo so ancora-

-vedrai che saremo una bella famiglia tu, io e nostro figlio-, accarezzandomi la pancia e poi lo baciai, -l'unico problema è come dirlo ai nostri?-

-domani sera organizzeremo una cena, e gli daremo la notizia-.

 

La mattina seguente comunicai alla governante per telefono di preparare qualcosa di speciale per questa sera perché saremo venuti noi per dare un importante notizia, ma di non dire nulla ai miei poiché gli volevo fare una sorpresa, passai il resto della giornata in camera per trovare un modo di dirglielo ero indecisa se fare un discorso prima di arrivare alla conclusione oppure di essere diretta e arrivare subito al dunque, alla fine pero optai di vedere come si sarebbe evoluta la questione quando ci saranno entrambi le famiglie assieme sedute nello stesso tavole;

quando arrivai a casa, passai dalla porta di servizio dove incontrai la governante che stava cucinando -hai detto qualcosa ai miei?-

-niente-

-e non hanno dubitato di nulla?-

-non mi faccio scoprire tanto facilmente quando deve nascondere qualcosa di importante-

-grazie-, quando i miei andarono in sala di pranzo e videro apparecchiato per sette persone chiamarono la governante e gli domandarono cosa stesse succedendo, lei mimò con la bocca che non poteva dire nulla e che aveva deciso tutto la padrona di casa, mio padre si girò verso mia madre -ah non guardare me,  io sono sorpresa quanto me-

-ciao papà, ciao mamma-

-cosa ci fai qua? Hai organizzato tu questo?-

annui, -e cosi sarebbe lei la padrona che te lo avrebbe ordinato-

in quel momento entrarono Mirko con i suoi genitori dove con i miei non si potevano proprio vedere dal giorno del matrimonio, -ora si che siamo al completo...cosa altro devo aspettarmi? Il papa?-

-no, gli invitati sono finiti-

-ora vi potete a tavola che inizio a servire- disse la governante, io e Mirko ci guardiamo, la serata passa più o meno tranquilla togliendo i battibecchi di mio padre con il padre di Mirko,a fine cena io e Mirko ci alziamo da tavola -scusate,  noi volevamo dirvi una cosa...-, tutti si girarono verso di noi -...io e Mirko presto avremo un figlio-, erano rimasti tutti spiazzati e l'atmosfera di allegria che si era formata era sparita lasciando posto al totale silenzio -perché non dite nulla?-

-amore ci hai preso alla sprovvista non immaginavo mai una cosa del genere cosi presto- disse mia madre

-concordo-disse quella di Mirko.

Entrambi le madri sono d'accordo su una cosa. Ora tocca ai padri.

-papà tu cosa mi dici?-

-sono contento...è finita l'acqua vado a prenderla-, poi prese la brocca e andò in cucina,  guardai mia madre che si alza le spalle, vado a vedere- e poi sparii anche lei, rimanemmo solo noi con i genitori di Mirko, -e voi cosa dite?-

-mamma, papà cosa ne pensate?-

-è un maschio?- chiese il padre

-non lo sappiamo ancora-risposi, poi fecero ritorno i miei con l'acqua.

Una volta a casa, -bella pero la cena eh-risposi

-si-

-hanno reagito bene alla notizia-

-se solo i tuoi avessero detto qualcosa-

-beh anche i tuoi non è che si sono sprecati più di tanto eh-

-loro almeno si sono interessati a sapere il sesso-

-stai insinuando che hai miei non gli è interessato nulla?

-non sto insinuando nulla-.

 

Intanto a casa di Gemma.

Il padre si trovava in lacrima in camera mia -un figlio, hanno un figlio-

-beh che male c'è, tutti prima o poi lo hanno-

-si, ma inizieranno i problemi, a discutere e finiranno con il divorzio-

-ma non è detto...-

-si, tutte le coppie che si separano è per i figli-

-prima di tutto non tutte le coppie che hanno dei figli si lasciano-

-tipo?-

-non lo so....tipo noi-, il padre scoppia ancora in lacrime mentre la madre tentava di consolarlo.

 

A casa di Mirko.

-sei contenta che avrai un nipotino?-le chiese lui che stava già a letto

-si, anche se non sono mai stata d'accordo fin dall'inizio su questo matrimonio-rispose lei uscendo dal bagno -insieme ai suoi genitori-

-per fortuna che li vediamo solo una volta l'anno-.

 

I genitori di lei sono preoccupati per il futuro della loro unica figlia mentre quelli di lui sono abbastanza contenti.

Nonostante ciò Gemma e Mirko sono felici di avere questo figlio e non vedono l'ora che nasca.


Spazio autore
e qui finisce la storia tra Gemma e Mirko, spero che vi sia piaciuta. 

 

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