Incredible Hangover!

di ScandalousLaRabiosa
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Alcool, idols & wounds! ***
Capitolo 2: *** Bitches, leaders and...penguins! ***
Capitolo 3: *** Pedonoonas, keys and Dandong! ***
Capitolo 4: *** School, teachers & puppies! ***
Capitolo 5: *** Fights, magazines and prison ***
Capitolo 6: *** Kisses, BigHit and...RUN! ***
Capitolo 7: *** CEO, hackers and LU! ***
Capitolo 8: *** Monsters, hotels and toys! ***
Capitolo 9: *** Dildos, broken hearts and Six Packs ***
Capitolo 10: *** Pitchforks, Terms & Travel friends! ***
Capitolo 11: *** Verginity, cold and sasaeng! ***
Capitolo 12: *** Molotov, gege and alliances! ***
Capitolo 13: *** Broken ankles, paddies and payments! ***
Capitolo 14: *** Vases, horses and bonfires! ***
Capitolo 15: *** Chases, hospitals and revenges! ***
Capitolo 16: *** Doctors, drugs and pregnancy! ***
Capitolo 17: *** Crutches, bets and interrogations! ***
Capitolo 18: *** Tears, story times and ideas! ***
Capitolo 19: *** SUVs, kitchens and bathrooms! ***



Capitolo 1
*** Alcool, idols & wounds! ***


INCREDIBLE HANGOVER.

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1.

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Il contatto con il lenzuolo freddo le fece comprendere due cose: la prima, che era completamente nuda, la seconda, che la finestra doveva essere aperta.

Quante volte dovrò ancora dire a Emma di chiuderla prima di andare a dormire?, fu l'unico pensiero di senso compiuto che attraversò la mente da poco sveglia di Melody.

Si rigirò nel letto in cerca di una posizione che la scaldasse di più e scontrò contro qualcosa.

Emanava calore. Un corpo umano, le suggerì il suo sesto senso.

Dal contatto liscio contro il suo braccio, capì che anche quel corpo non era del tutto coperto.

Che strano, il mio letto non è così grande da farci stare sopra due persone, ragionò mentre incosciamente si accoccolava contro quella fonte di calore.

Probabilmente si trattava di Emma, dato che dividevano la stanza. Anche se le sembrava strano che dormisse senza pigiama...

Il suo ginocchio entrò in contatto con quella che quasi sicuramente era una gamba...meno liscia della parte superiore del corpo.

Le sembrava ancora più strano che Emma non avesse le gambe depilate, dato che in Corea del Sud si usavano i pantaloncini anche d'inverno.

Qui c'è qualcosa di strano...

Melody aprì con fatica gli occhi a causa della troppa luce che inondava la stanza.

Riuscì a mettere a fuoco la persona che aveva a pochi centimetri dal viso solo quando aprì completamente gli occhi.

Era orientale, carnagione abbronzata, naso con un taglio vagamente nipponico, labbra carnose e capelli neri arruffati. Un viso perfetto e rilassato, sul quale però stonava uno zigomo violaceo.

Ci vollero pochi secondi perché il collegamento tra occhi e cervello si ristabilisse, spazzando via il sonno. Fu allora che Melody realizzò: il ragazzo del quale poteva sentire il respiro regolare sulle proprie labbra era Kim Jongin, alias Kai degli EXO.

Il cuore le rimbombò nelle orecchie, il respiro le si fermò in gola e i suoi occhi presero le dimensioni di due piattini per tazze da té.

Il suo sguardo rimase posato sul viso del ragazzo per un tempo che parve interminabile.

Il cervello di Melody era andato in tilt e continuava a chiedersi se stesse sognando o meno.

Deglutì e, timorosa, avvicinò una mano alle labbra dell'idol. Perché si, per quelle labbra aveva sempre avuto una passione.

A quel tocco legggero, il ragazzo sbuffò, facendo sussultare Melody, per poi girarsi sull'altro fianco e dare le spalle alla ragazza.

-Oddio...- mormorò con un fil di voce.

Melody sollevò con uno scatto il lenzuolo che li copriva. Erano entrambi completamente nudi.

-Oh buon D.O...- sussurrò per poi mordersi il labbro inferiore con i denti quando i suoi occhi si posarono sul posteriore perfetto di Kim Jongin.

Okay, Mel, smettila di fissarlo. Lo so che sembra scolpito nel marmo, ma ci stai facendo la figura della maniaca..., si disse, per poi pensare che in realtà non c'era nessuno che potesse giudicarla come pervertita.

Basta, qui in mezzo vi è una questione morale! Al tre distogli lo sguardo. Uno...due...TRE!, i suoi occhi rimasero incollati a quei glutei, ignorando la mente.

Accidentaccio! Su, riprova! Uno...due...

Melody non riuscì a finire di contare che Kai si girò nuovamente, le avvolse la vita con un braccio e le posò il viso su una spalla.

Fu tutto quel contatto fisico inaspettato a farle distogliere lo sguardo. Troppe emozioni tutte assieme, rischiava l'infarto.

Con tutta la buona volontà che possedeva, si concentrò sulla stanza in cui si trovava: non era la sua, era più piccola e caotica, piena di abiti maschili raggruppati in parti della stanza, un computer abbandonato sul davanzale della finestra spalancata.

Spostando lo sguardo sull'armadio chiuso, la ragazza notò sul pomello le sue mutande preferite, quelle con lo smile che fa la linguaccia sul retro.

E quelle come ci sono finite lì?

Quando Melody se lo chiese, capì che la domanda più importante era un'altra: come ci era finita lei lì e perché non ricordava nulla a riguardo?

Con molta delicatezza e malincuore, la ragazza sollevo il braccio di Kai dal proprio ventre (dannazione, come era liscio e tonico!) e si alzò dal letto.

In punta dei piedi e coprendosi al meglio con le braccia, raggiunse l'armadio e recuperò le mutandine.

Con un rapido giro della camera, sui vari mucchi di vestiti ritrovò anche i suoi shorts di jeans. Non trovava il pezzo di sopra, peccato non ricordasse manco come fosse vestita la sera prima.

Sul comodino dal lato di Kai vi era anche la sua pochette di pelle nera. La aprì solo un secondo per constatare che dentro vi fossero il cellulare, i soldi e il tesserino dello studente per rientrare all'istituto. Per fortuna non mancava niente.

Un momento, dove è il mio reggiseno?, quello era anche più importante di una maglietta o di una canotta.

A vista Melody non lo individuò, quindi cominciò a scavare tra gli abiti, trovando ogni tanto cose interessanti come boxer firmati o t-shirt e canotte che Kai aveva utilizzato in live memorabili, tra cui la cannottiera nera con su disegnati gli organi umani, una delle preferite di Melody.

Kai emise un grugnito e si girò per l'ennesima volta.

Eccolo!

Da sotto la schiena dell'idol spuntava una coppa di un reggiseno di pizzo che non poteva che essere suo: nessun'altra ragazza coreana avrebbe avuto la quarta!

Melody si avvicinò e cercò di sfilarlo il più velocemente possibile da sotto la schiena di Kai: non voleva svegliarlo.

Grazie al cielo venne fuori con solo un paio di strattoni ben assestati.

-Mmmh...Melody...- mugugnò Kai portandosi il lenzuolo fin sopra le orecchie.

La ragazza avvampò a sentire il suo nome pronunciato dal suo ultimate bias.

Si mise il reggiseno (notò che il gancetto era piegato in maniera molto strana. Se era successo ciò che immaginava- e che purtroppo non ricordava-, il ragazzo non doveva essere stato molto rapido nel capire come si slacciava) e, non trovando la sua maglietta, decise di mettersi la canotta con gli organi.

Se Kai sa il mio nome e stava dormendo sul mio reggiseno, credo non ci sia niente di male se mi metto qualcosa di suo, pensò con innocenza.

Odorò a pieni polmoni l'indumento. Dunque era quello l'odore di Kim Jongin...

Decise di uscire dalla stanza.

La camera dava su un corridoio vuoto, sul quale si affacciavano diverse porte come quella dalla quale era uscita.

Era molto curiosa di sapere che camere si nascondessero dietro, ma in bocca aveva un saporaccio di alcool che voleva togliersi al più presto, ancora prima di curiosare in giro.

La ragazza percorse delle scale alla fine del corridoio che la portarono al piano inferiore, dove già distingueva un salotto.

-Dunque è questo il famoso dormitorio degli EXO...- sussurrò con una punta di emozione nella voce. Quante volte aveva immaginato come fosse l'interno e finalmente poteva vederlo con i propri occhi.

Continuò a camminare in punta di piedi, ancora incerta se considerarsi la benvenuta lì dentro, dato che non ricordava come ci fosse arrivata.

Si bloccò davanti alla cucina, dove trovò una figura femminile di spalle, dai lunghi capelli corvini, intenta a rovistare nel freezer.

Melody si chiese a disagio se non fosse la fidanzata di uno degli EXO.

La figura sospirò e chiuse il freezer.

La ragazza si girò e appena vide Melody gridò. Melody urlò per riflesso.

-Valerie!- sbottò la ragazza, portandosi una mano al petto.

-D.O, Mel, mi hai fatto prendere un colpo!- si giustificò l'altra- Pensavo di essere sola...

-Lo stesso vale per me, tranquilla. Perché frugavi in un freezer nemmeno tuo?- domandò Melody dopo essersi sciacquata velocemente la bocca con l'acqua del lavabo.

Valerie sospirò:- Perché qualcuno deve avermi scambiato per un sacco da box.

La ragazza corvina si sollevò di poco la maglietta, rivelando un livido bluastro tendente al nero sul fianco.

Melody rimase allibita.

-Trattieni lo stupore, non è finita!- Valerie si avvicinò all'amica e le prese una mano, portando sulla propria nuca.

-Come ti sei fatta questo bernoccolo?- Valerie fece una smorfia mentre Melody tastava.

Non era un'esperta di anatomia, ma sapeva che lì quel bozzo non ci sarebbe dovuto essere naturalmente.

-Perché, questo non è più strano?- Valerie le fece notare che, su un avambraccio, aveva il segno di tanti piccoli fori che formavano un cerchio perfetto. Sembravano profondi. E sembravano appartenere a due arcate dentali.

-Qualcuno ti ha morsa?!-Melody rimase sbigottita.

-Non hai idea di quanto vorrei saperlo! Spero solo che i morsi di persone non provochino la rabbia...

-Quindi nemmeno tu hai idea di cosa sia successo ieri sera?

Valerie ci pensò su:- Ricordo che siamo uscite dal dormitorio dell'istituto lasciando lì mia sorella con la febbre e una Ellie con dolori da ciclo a sorvegliarla e che siamo andate in una delle discoteche più grandi di Seoul per festeggiare la nostra prima magnifica settimana in Corea del Sud. Ci siamo sedute a un tavolo, abbiamo preso da bere, ciascuna qualcosa di diverso, e abbiamo brindato...poi mi sono svegliata su quel divano, tutta dolorante, lenti a contatto fuse sugli occhi, in una casa che non ho mai visto. Non ho idea di che diavolo sia successo in mezzo a queste due cose.

-Si, è esattamente quello che ricordo io.- Melody si morse il labbro inferiore -Quanto diavolo abbiamo bevuto per dimenticare l'intera serata?

Valerie si passò le mani tra i capelli:- Potrebbe essere successo di tutto in questo lasso di tempo. Voglio dire, non siamo nemmeno tornate all'istituto! SIAMO IN CASA DI SCONOSCIUTI!

-E che sconosciuti...-commentò l'amica a bassa voce.

-Questa cosa non mi piace...voglio dire, come ci siamo finite qui? E perché le altre non sono con noi?- gli occhi di Valerie si allargarono di almeno tre misure e sbiancò- Oddio! E se non ricordassimo nulla a causa della droga dello stupro?

Melody inarcò un sopracciglio:- Droga dello stupro?

-Si, quella che circola molto in Europa in questo periodo, che non ti fa ricordare nulla e per tutta la durata dell'effetto tu diventi un'ameba. Se qualcuno ti stupra ovviamente non lo ricordi.

-Stai forse dicendo che qualcuno ci ha violentate?- Melody aveva letto articoli a riguardo e sapeva che la gente che aveva preso questa droga e che aveva subito abusi aveva comunque sensazioni a riguardo, finito l'effetto. Lei non si sentiva così strana. Il ricordo di cosa aveva trovato poco prima appena sveglia la fece arrossire e scacciò subito il pensiero. Dubitava che Kai l'avesse violentata...e soprattutto che lei si fosse opposta.

-Siamo in una casa che non abbiamo mai visto e io sono piena di lividi e segni di denti, a uno dei nostri aguzzini potrebbe piacere particolarmente violento!

Melody storse il naso:- Non credo che gli EXO siano diventati così famosi perché durante il trainee erano rinomati stupratori, sai?

-Che centrano gli EXO adesso?

Melody strabuzzò gli occhi:- Aspetta, non lo avevi capito?

Sopra la testa di Valerie comparve un enorme punto interrogativo.

Melody sospirò e si preparò psicologicamente alla reazione dell'amica (effettivamente le era sembrata troppo "calma" mentre parlava di questi "sconosciuti"):-Valerie cara, al momento ci troviamo nel dormitorio degli EXO.

L'incredulità si fece largo sul viso della ragazza man mano che assimilava le parole di Melody.

-Stai scherzando.- disse titubante.

Melody scosse la testa:- Poco fa mi sono svegliata nel letto di Kai...nudo.- arrossì di nuovo al pensiero.

Valerie ridacchiò:- Si, certo, come no! Apprezzo il tuo tentativo di tranquillizarmi, ma te ne saresti potuta inventare una migliore!

-Non me lo sto inventando!- Melody afferrò l'amica per un braccio e la trascinò fuori dalla cucina.

-Se ricordi, questo salotto è anche comparso in un episodio di EXO's Showtime.

Valerie continuò a guardare l'amica con scetticismo: proprio le sembrava impossibile.

-Siamo in Corea, Mel, non possono non esserci sasaeng che si rifanno casa uguale a quella delle loro vittime!...oddio, delle sasaeng ci hanno rapite perché siamo EXO-L occidentali che hanno i loro stessi bias.

-Perché dici che io mi invento storie impossibili quando ti fai certi film mentali?- Melody si stava esasperando.

Poi nella sua mente si accese una lampadina.

-Dimmi, quale sasaeng può vantarsi di avere gli EXO in casa che dormono al piano di sopra, secondo la tua logica?

Valerie girò lentamente la testa per guardare Melody negli occhi, la quale non distolse lo sguardo.

Dopo uno scambio di sguardi che sembrò durare un'eternità, la ragazza dalla chioma corvina si divincolò dalla presa dell'amica e salì rapidamente le scale. Melody la seguì a ruota, in parte soddisfatta del fatto che fosse riuscita a convincerla.

Valerie aprì con forza la prima porta che le si presentò sulla sinistra e rimase sulla soglia con espressione indecifrabile.

Melody la raggiunse rapidamente e capì perché l'amica fosse rimasta imbambolata: in un letto matrimoniale non tanto diverso da quello in cui si era svegliata, tra il caos creato dalle coperte, Baekhyun e Chanyeol dormivano uno accoccolato sull'altro. Il primo con sul viso un'espressione angelica e rilassata, perfino i capelli erano in ordine; l'altro, invece, dormiva con la faccia sullo stomaco del compagno di stanza, un fil di bava a inzuppare la maglietta di Baekhyun. Entrambi i ragazzi dormivano con i boxer.

Melody mise una mano sulla spalla dell'amica, senza staccare gli occhi dalla scena. La gola le era improvvisamente diventata secca.

-Adesso mi credi, vero?- la voce non le sembrò nemmeno la sua.

Valerie non rispose.

Baekhyun sbuffò e si grattò il cavallo dei boxer, poi i muscoli del braccio si rilssarono, ma la mano rimase lì.

-Valerie...-cominciò Melody.

La ragazza in questione si voltò di scatto e scese velocemente le scale, per poi fermarsi subito alla fine.

Melody lanciò un ultimo sguardo dubbioso nella stanza e raggiunse l'amica. Sperava che un giorno il suo altruismo verso le proprie amiche venisse ripagato adeguatamente: non era da tutte lasciarsi alle pall-eehrr spalle la ChanBaek per controllare lo stato mentale di una persona cara!

-Wow, hai avuto una reazione un pò troppo controllata, non me l'aspettavo.

Valerie fissava un punto indefinito del salotto con occhi spenti, impassibile.

Melody la scosse leggermente per una spalla:- Ehi, Valerie...?

La ragazza ebbe un fremito e con lentezza snervante si girò a guardare la castana, sempre con occhi vacui, finché questi non la misero a fuoco.

-KYAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!

L'acuto che raggiunse la voce di Valerie fece credere a Melody per un attimo di essere diventata sorda e in un altro attimo che presto si sarebbero svegliati non solo gli EXO, ma anche i dinosauri dall'estinzione.

Si, era decisamente una reazione troppo contenuta per lei, pensò massaggiandosi un orecchio.

Un rumore di più passi affrettati arrivò dal piano di sopra, finché in cima alle scale non comparvero Baekhyun, Chanyeol, Sehun, D.O e Lay.

-Che è successo?- chiese Baekhyun allarmato, levando in alto un giornale arrotolato tipo arma.

Di certo se l'urlo fosse stato causato da un ragno, questo non avrebbe avuto scampo, pensò ironico un lato del cervello di Melody.

-KYAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!- fu l'imminente risposta di Valerie.

-Valerie, ti senti bene?- le domandò Lay scendendo le scale per andarle incontro.

-KYAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!

-Adesso però smettila!- sbottò Melody, tappando la bocca dell'amica.

Valerie tirò via la mano della ragazza:- Melodymelodymelodymelodymelodymelody! Ci sono gli EXO davanti a noi e Lay ha appena detto il mio nome! Perché tu sei così fottutamente calma?!

Sta diventando isterica...

-Yixing loro che ci fanno qua?- chiese Baekhyun con una voce dura che non gli si addiceva per nulla. Il ragazzo abbassò il giornale e squadrò Valerie e Melody dall'alto della scala con quello che sembrava disprezzo.

-Ah, allora non siamo le uniche a chiedercelo...- disse piano Melody.

-Non potevo lasciarle vagare da sole per Seoul a quell'ora, Baekhyunnie.- si giustificò pacatamente Lay, per poi rivolgersi nuovamente a Valerie- Come va il braccio? Ti fa ancora male?

La ragazza emise un rantolo, incapace di rispondere.

-Baek, calmati, dai, sono state qui solo per una notte e tu non te ne sei nemmeno accorto!- gli fece notare Chanyeol scendendo molto lentamente le scale.

Non ha gli occhiali e deve essere senza lenti a contatto. Non deve essere il compito più facile del mondo scendere una scala, ragionò Melody.

Il gigante le arrivò davanti, con pochi centimetri a separarli, e Melody dovette piegare la testa verso l'alto per poter guardare Chanyeol negli occhi che il ragazzo stava strizzando per metterla a fuoco. Alla ragazza vennero le vertigini e sentì il suo cuore battere sempre più in crescendo, manco fosse stato un pezzo di musica house.

-Questa non è una canotta di Jongin?- le chiese infine toccandole con l'indice un punto poco sotto le clavicole.

Melody si portò istintivamente le mani al petto, improvvisamente a disagio.

-S-si...- si schiarì la voce- Si, lo è....non trovavo la mia.- aggiunse velocemente.

-Certo, visto che sei amica di quella,- Baekhyun fece un cenno verso Valerie- questa è una spiegazione molto credibile.

-Hyung, adesso però smettila.- lo redarguì Sehun.

-Si, Baekhyun caro,- Valerie, con sorpresa di Melody, si era ripresa e aveva parlato con voce parecchio dura, gli occhi ridotti a due fessure- anche perché la qui presente quella ti sente benissimo e puoi parlarle in faccia senza guardarla come faresti con un insetto. Sai, ce la fanno tutti a sentirsi grossi in cima a una scala. Specialmente con quel giornale minaccioso!- aggiunse infine con sarcasmo.

Chanyeol, davanti a Melody, emise un suono strozzato per non ridere.

-Con tutti i casini che hai combinato ieri tu non dovresti nemmeno guardarmi in faccia!- fu la rapida risposta del ragazzo.

Valerie rimase qualche secondo spiazzata: non ricordando cosa avesse fatto, non sapeva come ribattere.

-Secondo me il problema più grande non è lei. Visto come sono le nostre fan, la cosa non darà loro fastidio più di tanto- D.O parlò con voce così pacata da sembrare quasi inespressiva.

Quest'ultimo scese le scale e si sedette sul divano, per poi fissare Melody con occhi tanto penetranti quasi da stordirla.

-Il vero problema è la presenza di Melody.

La ragazza in questione sentì il proprio sangue gelarsi.

Ma cosa...?

-Lo scandalo che è riuscita a creare in poche ore comprometterà l'immagine di almeno tre gruppi e sarà probabilmente il polverone più grande mai sollevato nella storia del kpop.- D.O non distolse lo sguardo da Melody neanche per un attimo.

-Non credi di star esagerando un pò?- chiese Chanyeol con una lieve risata- Guarda che Jongin ha fatto tutto da solo.

-Se lei non ci fosse stata, hyung, nessuno dei presenti avrebbe reagito così.

-I-io...mi dispiace...- balbettò Melody, senza sapere nemmeno per cosa scusarsi.

Troppe emozioni tutte assieme per capire qualcosa.

-Beh, non è propriamente un disastro: la notizia di Valerie è già uscita, ma di Melody non se ne legge ancora da nessuna parte.- fece presente Lay, sempre con calma.

Valerie e Melody si scambiarono una serie di sguardi interrogativi, non capendo ancora cosa stesse succedendo.

-Certo, allora come giustificheremo la loro uscita dal nostro dorm?- chiese Baekhyun sempre acido.

-Per questo esiste un retro, hyung, non ricordi?- Sehun sembrava sul punto di addormentarsi contro la ringhiera- E poi, se preferisci così tanto evitare scandali, non avresti dovuto far uscire così facilmente la notizia del tuo fidanzamento con Taeyeon noona.

Al nome di Taeyeon, le labbra di Valerie si serrarono.

-Ooh this my shit! All the girls stamp your feet like this! Few times I've been around that track so it's not just gonna happen like that, 'cause I ain't no hollaback girl...

La conversazione venne inaspettatamente bloccata dalla voce di Gwen Stefani, proveniente dalla pochette di Melody.

-Scusate!- la ragazza tirò fuori il cellulare e guardò lo schermo.

-E' Emma.- annunciò a Valerie- Deve essersi accorta che non siamo all'istituto.

Melody fece partire la chiamata.

-Pronto?- alla ragazza parve che tutta l'attenzione dei presenti ora fosse rivolta a lei.

Melody tacue.

-E' tanto arrabbiata?- chiese Valerie preoccupata.

-Non è quello...- Melody mise la chiamata in vivavoce- E' che...questa non può essere Emma.

Dal telefono provvennero diversi suoni sovrapposti, acuti e curiosi, di certo non umani.

-Sembrerebbe una scimmia...- osservò Chanyeol.

-Le scimmie non rispondono al telefono, Chanyeol!- gli fece notare Baekhyun con saccenza.

Doveva proprio essersi svegliato con la luna storta.

-Che ci fa una scimmia con il telefono di Emma?- chiese Valerie perplessa.

-Ieri sera non siete andate allo zoo, lasciando lì delle vostre amiche?- chiese Sehun dopo un sonoro sbadiglio.

Melody e Valerie si scambiarono una lunga occhiata.

-...si...?- risposero all'unisono e con la stessa incertezza.

-Allora potrebbe esserle caduto nella gabbia delle scimmie.

-I LIKE TO MOVE IT, MOVE IT! I LIKE TO MOVE IT, MOVE IT! I LIKE TO MOVE IT, MOVE IT! YOU LIKE TO.... MOVE IT!

Dall'apparecchio venne fuori questo canto poco intonato da persona non proprio sbronza che sovrastò le scimmie lì intorno.

Valerie strizzò gli occhi e si tappò un orecchio:- Questa è Emma.

Dal telefono Emma sghignazzò.

-Valerieeeeeeee ci sei anche tuuuuuuuu! Che bello! Qua è pieno di animali! Sembra di essere in Madagascaaaar!- la ragazza scoppià in una risata che fece agitare le scimmie.

-Cosa ci fai con le scimmie? E' pericoloso stare in mezzo agli animali selvatici, potrebbero farti male solo per dispetto!- le ricordò Melody con apprensione.

-Ma le scimmie sono così carine! Lo sai che ricordano tantissimo gli umani?

-Quanto ha bevuto, per sapere?- chiese D.O.

-Comunque non ti preoccupare, Mel, sono solo scesa a recuperare il cellulare...mi devo sbrigare o Jungkook mi troverà!

-Quel Jungkook?!- chiese Valerie.

-Se mi scopre mi punisce!...aspetta, ma stava cercando lui o io?...vabbè, vado!

-Emma, aspetta!- ma la ragazza aveva già riattaccato prima che Melody potesse dirle qualcosa.

-Non posso crederci! E' allo zoo! E sta girando per le gabbie!- Valerie si mise le mani nei capelli.

Lay guardò l'ora sull'orologio (segnava le 18:50) alla parete:- E' quasi ora di chiusura per il parco...che ci fanno ancora lì?

-Deve essere finita come noi!- esclamò Melody.

-Direi peggio, visto che lei è ancora ciucca persa!- disse Valerie.

Melody rimise il cellulare nella pochette e pensò a tutto ciò che le sarebbe potuto accadere in uno zoo con quella bassa percezione del pericolo.

Sehun si grattò la testa sempre con aria assonnata e mise voce alle preoccupazioni di Melody:-Io andrei a riprenderla, prima che si butti nella gabbia dei leoni.

 

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Capitolo 2
*** Bitches, leaders and...penguins! ***


2.

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-Quattro fermate ha detto, giusto?- chiese Valerie mentre si mordicchiava un'unghia.

Melody prese posto in fondo al bus, seguita dall'amica:- Quattro fermate, non possiamo sbagliare perché ferma praticamente davanti allo zoo.

Valerie si sedette di fianco all'amica e gettò la testa all'indietro.

-Come abbiamo fatto a perdere Emma allo zoo?

Melody passò lo sguardo all'interno dell'autobus: a parte loro e l'autista, vi erano solo un paio di vecchiette e un gruppetto di ragazzi del liceo in divisa che chiacchieravano e ogni tanto lanciavano sguardi furtivi alle ragazze.

-E perché le altre non l'hanno ancora trovata? E' passata quasi una giornata dalla nostra uscita notturna...- a Melody sfuggiva questo punto.

-E perché non abbiamo rubato un paio di scarpe all'ingresso? Perché ci siamo dovute rimettere questi tacchi infernali?- si lamentò Valerie.

Dopo aver assimilato la possibilità che, in quello stato, Emma avrebbe potuto buttarsi nella gabbia di qualche animale carnivoro, magari pensando che si trattasse di Alex il leone e compagnia, le due ragazze avevano subito preso la porta. Avevano trovato lì, tra paia di scarpe in numero tale da poter calzare un reggimento, i tacchi alti che avevano usato la sera prima. Melody aveva già promesso a Chanyeol e agli altri lì presenti che sarebbe tornata a restituire la canotta di Kai (con varie proteste da parte del caro e nervoso Baekhyun), non le sembrava il caso di fregare loro delle scarpe più comode, anche se, dopo quel breve tragitto fino alla fermata dell'autobus, già se ne pentiva.

Le due amiche erano anche molto grate a Lay per averle fatte passare per l'uscita sul retro: quando erano passate davanti all'ingresso principale dell'edificio, questo era sovrapopolato da fan e sasaeng impazzite, sempre in allerta nel caso uscisse un loro beniamino. O "vittima", come preferiva Valerie.

Se non fosse stato per Lay ora saremo carne da macello per sasaeng, rifletté.

-Forse avremo dovuto dirlo agli EXO che non ricordiamo una mazza di ieri sera...- disse Melody.

-Certo, così da prenderci per delle squillibrate ubriacone. Davvero una grande idea.- commentò sarcastica Valerie.

-Si, quello è vero, però, se avessimo confessato questa nostra amnesia, forse adesso ci staremo capendo qualcosa su ciò che sta succedendo adesso.- ragionò l'altra.

-Beh, dai, almeno di tre cose siamo del tutto certe...

-...chi siamo? Bella Swan?- chiese Melody con un sopracciglio inarcato.

-Bella Swan stava con i vampiri, Mel, noi invece ci siamo svegliate nella tana dei lupi!

-...sei davvero pessima...

-Sarà, comunque di certo noi sappiamo che: primo, io ho fatto un casino così grande da far incazzare il povero e mestruato Baekhyun, e a quanto pare è diventato di dominio pubblico, perciò penso che prima o poi lo scopriremo; secondo, tu hai fatto un casino anche più grande del mio, tanto da far incazzare D.O e ciò mi spaventa molto più di un Bacon sclerotico!

Melody ripensò a come lo sguardo di D.O l'avesse messa a disagio e rabbrividì.

-Ha detto che ho coinvolto più gruppi, ciò non rassicura...E la terza?

Gli occhi di Valerie si posarono sull'amica e si ridussero a due fessure improvvisamente.

-Terzo, cara la mia Mel, tu sei una zoccola.

Melody strabuzzò gli occhi:- Prego?

Valerie le puntò un dito contro:- Si, tu sei una grandissima zoccola perché ti sei svegliata nel letto di Kim Jongin e non mi hai ancora raccontato una mazza a riguardo!

Melody fissò l'amica per qualche secondo in silenzio.

-Beh, si, ma al momento mi sembrava avessimo altri problemi, come il non sapere come diavolo ci fossimo finite lì!

-Ah, quello è secondario! Che tanto non l'abbiamo mica capito come ci siamo arrivate a casa degli EXO! Kim Jongin nudo, Mel, NUDO! Quella è una vera priorità! Perfino Emma preferirebbe essere sbranata da una scimmia piuttosto che vedere te che ti tieni tutta questa avventura dentro!

Valerie urlò questa frase e sia vecchiette che scolari si girarono verso di loro, perplessi. Non dovevano essere delle cime con l'inglese.

-Non credo sia possibile venir sbranati da delle scimmie di uno zoo...

-Oh, insomma, hai capito! Resta di fatto che non mi hai ancora detto come è il corpo della dancing machine più sexy del pianeta su cui tutti vorrebbero mettere mano. Mi sento offesa da ciò.

Melody tornò per l'ennesima volta con la mente a quel letto, alle labbra di Kai, al suo odore per tutta la stanza, al suo fisico...

-Ha un culo che parla sette lingue.- la frase le uscì dalla bocca contro il suo volere.

Valerie annuì sollennemente:- I pantaloni attillati lasciavano intendere. E visto che lui parla appena coreano, qualche altra parte di lui doveva imparare più lingue.

-Dimmi che è per stanchezza che stai facendo una battuta più squallida dell'altra.

Le due amiche risero.

Melody esitò:- E come stai riguardo a Baekhyun?

Valerie inarcò un sopracciglio:- In che senso, scusa?

-Beh, sembrava avercela a morte con te...ed è il tuo ultimate.

Valerie sospirò.

-Giuro che in quel momento mi ha fatto tanto arrabbiare che me ne sono quasi dimenticata! Non è lui ad avere un morso misterioso su un braccio, per D.O, gliene vengono ancora! Lui e il suo visino perfetto.

Tra le due cadde il silenzio. Erano già alla terza fermata.

-Dobbiamo guardare il lato positivo di tutta questa faccenda.- esordì Melody.

-Quale sarebbe?- chiese Valerie con tono spento rispetto a poco prima.

Melody le mise una mano su una spalla, la ragazza si voltò e Melody le rivolse un sorriso eccitato.

-Abbiamo conosciuto e dormito con gli EXO.

Valerie fissò per qualche secondo in silenzio l'amica, che non smise di sorridere, poi le sue labbra di incurvarono in un sorriso emozionato.

-Si, hai ragione!

Le due ragazze si lasciarono sfuggire uno squittio tanto acuto che fece di nuovo voltare tutti i presenti.


 

Melody e Valerie scesero dall'autobus alla quarta fermata e trovarono poco distante una donna con la divisa dello zoo intenta a chiudere l'enorme cancello che fungeva da entrata.

-ASPETTI, LA PREGO!- urlò Valerie correndo verso la donna e rischiando di prendersi la più brutta storta da tacchi alti mai vista. Melody la seguì a ruota.

La donna, con corti capelli neri così lucidi da risultare unti, si bloccò con le chiavi nella toppa e rivolse un severo sguardo interrogativo alle due ragazze.

-Mi scusi, potrebbe farci entrare due minuti? Siamo venute qui oggi e io ho perso il cellulare, credo mi sia caduto da qualche parte!- mentì Valerie.

La donna le studiò per qualche secondo.

-L'orario per visitare lo zoo è finito, ragazze, e io non ho saputo di nessun cellulare smarrito. Tornate domani mattina.- diede un giro al cancello.

-Per favore! Il mio cellulare è la mia vita! C'è tutto lì dentro!- insistette Valerie e Melody invidiò la sua recitazione melodrammatica.

-Senti, ragazza, io qua devo chiudere. Se avessi tenuto così tanto al tuo cellulare, saresti venuta prima a cercarlo.- la donna sbuffò- Voi occidentali siete davvero prive di logica!

-...scusi?- chiesero all'unisono Melody e Valerie, entrambe con aria stizzita.

Abbiamo beccato una coreana razzista, perfetto, pensò Melody con irritazione.

-Noi le chiediamo una cortesia e lei si mette a contestare la nostra provenienza, vecchiaccia che non sa manco lavarsi i capelli?- sbottò Valerie.

Se possibile, gli occhi della guardiana si assottigliarono ancora di più e la sua espressione si irrigidì ulteriormente.

-Bada a come parli, mocciosetta.

Valerie fece un passo verso la donna con la sua migliore aria di sfida.

-Non è di certo colpa mia e della mia logica se con i suoi capelli potrei condirci un'insalata.

-Oh mamma, Valerie...- piagnucolò Melody.

-Buongiorno, signore! Come mai percepisco questa aria tesa tra di voi?

Le tre femmine si bloccarono al suono di quella nuova voce, proveniente da dietro Melody.

-KYA...!- cominciò Valerie quando si voltò, ma Melody le assestò una gomitata nelle costole in tempo.

-Valerie, Melody, felice di vedervi belle attive, finalmente!- il ragazzo con vari sacchetti in mano sorrise alle due ragazze, per poi rivolgersi alla donna, che lo fissava con espressione sbalordita- Buongiorno anche a lei, signora, le mie amiche si sono forse comportate male con una rispettabile donna come lei?

Lo sguardo della guardiana si addolcì di colpo:- No! Assolutamente! Mi stavano solo dicendo di aver perso un telefono dentro allo zoo e...

-Oh, davvero? Che disgrazia! Scommetto che lei è stata così comprensiva da lasciarle entrare due minuti per controllare, vero?- i suoi occhi erano così felicemente innocenti da sembrare super falsi, ora che si era tolto gli occhiali da sole.

La donna rimase qualche secondo spaesata. Tutta la sua autorità e il suo disprezzo di prima erano scomparsi.

-N-naturalmente. Anche se non sapevo fossero amiche dell'idolo di mia figlia...- girò le chiavi nel verso opposto rispetto a prima e aprì leggermente il cancello.

Lui tirò fuori un block notes e una penna dalla tasca posteriore dei jeans e firmò velocemente su un foglio, che consegnò alla donna:- E' una ragazza fortunata ad avere una madre come lei, le dia un abbraccio da parte mia, eh.

-Accidenti, Mel, è molto più bello dal vivo che in foto, come dicevano i fan account.- sussurrò Valerie all'amica.

Effettivamente era vero: non sfigurava affatto con dei semplici jeans, una maglia anonima e berretto. Una persona normale sarebbe sembrata disoccupata, al posto suo.

Lui si voltò verso le due amiche:- Vi dispiace se mi unisco a voi? Così almeno mi assicuro che non stiate più di due minuti.- la donna rise in modo falso.

-No, assolutamente, sei il benvenuto.- si affrettò a dire Melody.

Valerie e la guardiana si scambiarono un impercettibile sguardo stizzito, poi la sua amica sfoggiò un sorriso tutto zucchero:- Felice che la sua logica la lasci corrompere tanto facilmente, bye!

Il viso della donna ebbe un guizzo, ma si ricompose subito per cercare di non sfigurare davanti al leader degli EXO, il lì presente Suho.

Le due ragazze attraversarono rapidamente il cancello e Suho, dopo aver salutato e ringraziato calorosamente la donna, le seguì a ruota.

-Grazie mille, leader, quella proprio non voleva lasciarci passare!- disse subito Valerie al ragazzo.

-Di niente, ragazze. Ho visto che eravate particolarmente allarmate quando siete scese dal bus e mi è sembrato il caso di intervenire.- il leader sospirò- Certo, avevo raccomandato a Yixing e agli altri di non farvi uscire finché non fossi tornato per medicare meglio Valerie e per ricomprare la t-shirt di Melody,- Suho sollevò le varie buste e passò lo sguardo sul braccio della mora e sulla canotta di Kai che portava la sua amica- ma vedo che ve la siete potuta cavare e che Valerie è di nuovo bella arzilla.- concluse con un sorriso.

Melody si sentì arrossire:- Grazie mille, Suho, per esserti preoccupato tanto.

-Melody, lo sai che preferisco che mi chiamate Joonmyeon! Siamo amici, no?

La ragazza, purtroppo, non ricordava ciò, ma le faceva piacere che il ragazzo si rivolgesse a loro con tanta dolcezza e confidenza. Era un pò un sogno.

Dobbiamo assolutamente scoprire che è successo ieri, pensò.

-Allora, Valerie, dove credi ti sia caduto il cellulare, ieri?

La domanda del ragazzo fece voltare le amiche una verso l'altra.

-EMMA!- esclamarono in coro.

Le due amiche presero a corricchiare come meglio potevano per il parco e si divisero per cercare meglio l'amica. Gli animali si agitarono al loro irruento passaggio.

-Emma! Emma!- la chiamavano le due ragazze a gran voce.

Suho raggiunse Melody dallo spiazzo per l'elefante, dove la ragazza si stava togliendo i tacchi:- State chiamando un cellulare?

-No, Valerie se l'é inventato. In realtà una nostra amica ci ha chiamata dallo zoo, completamente ubriaca... e si trovava nella gabbia delle scimmie!- Melody si diresse con passo svelto a cercare quella recinzione.

Quando riuscì a trovarla, dopo diversi giri a vuoto, notò che Valerie vi era già arrivata e vi stava scrutando dentro.

-Qua non c'è, dannazione!- esclamò Valerie.

-Un momento, fatemi capire: avete perso una vostra amica allo zoo e nessuno l'ha fatta uscire?- Suho era perplesso.

-A quanto pare no: di solito i visitatori non si gettano nelle gabbie!- sbottò la mora.

Melody si guardò per un pò attorno con il nervosismo alle stelle: non avevano ancora guardato le gabbie degli animali carnivori.

Suho sospirò-Beh, ma lo zoo è abbastanza grande e se lei è così a piede libero sarà pressoché impossibile trovarl...

-ECCOLA!- urlò Melody e si precipitò verso quella che doveva essere una vasca.

La ragazza si sporse dal muretto che fungeva da parapetto: cinque metri all'incirca più sotto di lei vi era una grande distesa di acqua in cui nuotavano vivacemente numerosi animali che, dai colori, Melody riconobbe come pinguini. Sparsi sull'acqua vi erano diversi ghiacciai, alcuni abbastanza alti da superare il parapetto, però distanti da esso. Su queste distese di ghiaccio vi erano altri pinguini e, su quella più alta, vi era la figura addormentata di Emma, circondata da questi curiosi volatili.

-EMMA!- gridò Valerie appena raggiunse Melody.

L'amica aveva i capelli arruffati e anche lei era vestita per andare a ballare, con pantaloncini, t-shirt e giacca di pelle leggera, decisamente non adatto a dove si trovava. Melody notò che Emma era scalza, doveva essersi tolta anche lei i tacchi da qualche parte.

Valerie tirò un sospiro di sollievo:- D.O, meno male, non è una gabbia di leoni!

-Si, ma come la tiriamo giù di lì? E come ha fatto a salirci?!- il ghiacciaio su cui stava Emma era isolato dagli altri e dalla porta di servizio che gli addetti dello zoo usavano per andare a dar da mangiare agli animali.

Suho raggiunse le due amiche e notò subito Emma addormentata. Era sempre più confuso.

-Io direi di svegliarla, tanto per cominciare!- propose Valerie- Come è possibile che nessuno l'abbia notata là sopra?

Un pinguino cominciò a becchettare i capelli di Emma. La mora afferrò uno dei suoi tacchi e lo tirò contro il volatile.

-Non è carne per uccelli menomati, dannato pennuto!

-Ma che fai? Colpisci animali così carini?- Melody era costernata- Se fossi un'animalista ti avrei già preso a calci!

-Valerie, quelli non sono avvoltoi, non mangiano cadaveri.- le fece notare Suho.

-Si, e siamo nati maschi e femmine per procreare, eppure i pinguini cui presenti ogni tanto un'inchiappettatina tra quelli dello stesso sesso se la fanno!- ribatté la mora- Quindi, Mel, io non ho pietà per chi potrebbe sbranarsi una mia amica!

La scarpa colpì il pinguino in questione, il quale si agitò rumorosamente, facendo così agitare anche gli altri lì intorno. Uno di loro, con la fretta di buttarsi in acqua, inciampò sullo stomaco di Emma e le cadde pesantemente addosso.

La ragazza si mise seduta di colpo, come se si fosse svegliata da un brutto sogno.

-Emma!- la chiamarono Melody e Valerie.

Emma si guardò intorno pian piano, con espressione sempre più confusa, finché non incrociò lo sguardo di un pinguino.

-Emma! Stai bene?- chiese Melody.

La ragazza si girò molto lentamente verso le sue amiche.

-...che sta succedendo qui?- chiese con un filo di voce mentre si massaggiava un punto poco dietro la tempia destra.

-E' tutto a posto, non ti preoccupare! Se non ricordi una mazza credo sia più che naturale!- le urlò Valerie, per poi rivolgersi a bassa voce a Melody e Suho- Credo sia scivolata sul ghiaccio e che abbia battuto la testa.

-Perché sono in una vasca di pinguini?- chiese indietregggiando da uno di loro.

Un pinguino percepì la ragazza come un'intrusa e beccò furiosamente un dito di Emma, la quale gridò.

-Che vi dicevo?!- Valerie tirò l'altra scarpa, centrò anche questo pinguino e questo si allontanò- Saranno animali protetti, ma anche loro rompono le palle!

-Grazie, Val!- disse Emma con evidente sollievo.

-Spero che tu le abbia comprate un quarto di dollaro, per tirarle così.- commentò Melody- Non osare lanciare le mie, adesso!

-Chi è quello laggiù?- chiese di punto in bianco Suho, indicando un ghiacciaio più basso di quello su cui si trovava Emma.

Su questo non vi erano pinguini, solamente la figura di un ragazzo rannicchiato, come a combattere il freddo, con solo una felpa a proteggerlo.

-Ma quello è Jungkook!- lo riconobbe Valerie.

-Jungkook?! Dove?- saltò su Emma, sentendo il nome del suo bias nei BTS.

-Quando Emma ci ha chiamato aveva detto che stava giocando con Jungkook.- ricordò Melody- Ora direi che ne abbiamo la prova.

-Jungkook! Jungkook! Ehi! Svegliati!- cominciò a urlare Valerie.

-Ora senza scarpe sei senza risorse, eh?- la canzonò Melody.

Valerie si guardò intorno, in cerca di qualcosa da usare, finché i suoi occhi non si posarono sul berretto che il leader degli EXO aveva in testa.

Suho capì troppo tardi le intenzioni di Valerie, così la ragazza riuscì a strappargli il cappello da baseball, lo appallottolò e lo tirò contro il ragazzo.

-JUNGKOOK! SVEGLIATI!

Il cappello prese il maknae in faccia.

-Ma che ti salta in mente?!- Suho era stupito.

-Sei pieno di soldi, te lo ricomprerai!- protestò la ragazza.

Jungkook spostò il berretto con flemma e mugugnò qualcosa di insensato, per poi tossire con forza.

-Kookie svegliati!- provò Emma.

Il ragazzo aprì piano gli occhi e si mise seduto a fatica.

Bofonchiò e si grattò la testa. Tutto nei suoi movimenti era estremamente lento. Era molto pallido, aveva le labbra viola e pesanti occhiaie sotto gli occhi, i capelli erano bagnati per via del ghiaccio sciolto dal suo calore.

-Non mi sembra stia tanto bene...- commentò Suho.

-Oddio...Melody! C'E' JUNGKOOK A POCHI METRI DA ME!- squittì Emma, per un attimo dimenticatasi la situazione assurda in cui era.

-Emma!- esclamò il ragazzino di scatto, sempre con aria assente.

Jungkook si alzò barcollante e passò lo sguardo attorno, finché non trovo Emma a fissarlo poco più in alto di lui.

Il maknae dei BTS sorrise teneramente.

-Ti ho trovata!

Jungkook socchiuse gli occhi e, come una marionetta a cui sono stati tagliati i fili, il suo corpo cadde dal ghiacciaio e si fiondò in acqua.

Emma lanciò un gridolino sorpreso.

-JUNGKOOK!- la voce di Melody raggiunse una nota quasi ultrasonica.

-Oh, cazzo, ma è svenuto?!- sbottò Valerie in allarme- Non è che i pinguini in acqua lo stanno tirando giù, vero?!

-Perché l'ansia ti fa sparare così tante cazzate?- sbottò Melody.

-Deve avere la febbre alta, anche a Jongin è successo una volta durante una dance practice.- ragionò Suho, sporgendosi dal parapetto.

-Dobbiamo tirarlo fuori o morirà affogato!- Pensa, Melody, pensa!

Valerie si rivolse a Suho:- Vai dalla guardiana simpatica e chiedile le chiavi per entrare nella gabbia!

-Così diventerà una cosa di dominio pubblico! Non possiamo rischiare che gli EXO e i BTS passino tale scandalo!

-Ma potrebbe morire! Come puoi preoccuparti di persone che stanno bene quando c'è un'emergenza?!- la voce di Valerie aveva una nota isterica- L'hai detto tu stesso, no? Tutti amano i pinguini! E tutti amano gli idols! E noi siamo fighissime, quindi non sarà niente di così scioccante!

Il leader venne colpito in faccia da qualcosa di nero che lo fece sobbalzare.

-Ma che...?!- Suho si tolse di dosso di scatto la giacca di pelle nera di Emma.

La ragazza in questione era in piedi in equilibrio sul ghiacciaio, e fissava sotto di sé, dove alcune bolle stavano a indicare il respiro di Jungkook, che non saliva a galla.

Emma si tuffò in acqua.

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Capitolo 3
*** Pedonoonas, keys and Dandong! ***


3.


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-Oh mio Dio!- Melody parlò in modo strozzato- OH MIO DIO!

-OH CAZZO!- il commento di Valerie fu molto meno fine.

-Si è buttata! Oddio, ma come le è saltato in mente?- Melody stava andando nel panico.

-Spero che Emma sappia nuotare bene, perché Jungkook è molto più grosso di lei e mi sembra difficile da portare a galla...

-Ti prego, Suho, evita di fare il pessimista, non è proprio il momento!- sbraitò Valerie.

I tre si sporsero dal parapetto. Né Jungkook né Emma erano ancora riemersi.

-...sto seriamente cominciando a pensare che i pinguini li stiano trascinando a fondo...- mormorò la mora.

-...questo non mi sembra meno pessimista del mio commento...-osservò Suho.

-...per favore, smettela...- piagnucolò Melody.

Sulla superficie dell'acqua si formarono numerose bolle dove poco prima era caduto Jungkook.

Emma riemerse e prese una grossa boccata d'aria. Stretto forte a sé, con la testa appoggiata su una sua spalla, aveva il maknae dei BTS, privo di sensi.

-Grazie a D.O!- esclamò Valerie con sollievo.

Melody era sull'orlo del pianto.

La loro amica nuotò goffamente verso la riva più vicina e ci spinse sopra Jungkook.

Si trascinò sulla superficie solida anche lei e si lasciò cadere a terra, tossendo ogni tanto.

-Emma, stai bene?!- gridò Suho.

Melody si passò le mani tra i capelli con sollievo:- Adesso come li tiriamo fuori?

Valerie si morse il labbro:- Ripensandoci, Suho ha ragione: non possiamo chiedere aiuto a qualcuno di esterno o diventeremo carne fresca per sasaeng e loro tutti perderanno la faccia...- fece un gesto per comprendere Jungkook e Suho.

-Dici che è meglio lasciarli lì finché lo zoo non riapre domani, così la gente li ritroverà da sé?- chiese l'amica con tono sarcastico.

-Dico che dovremo inventarci qualcosa, ahimé! ...non vendono carrucole al negozio di souvenir, vero?

-Valerie!- Melody si stava esasperando.

L'amica pose le mani avanti:- Scusa, chiedevo!

-Laggiù c'è la porta d'accesso alla vasca per gli inservienti dello zoo,- Suho indicò un punto sulla parete poco distante da Emma e Jungkook- se solo avessimo le chiavi...

-Le chiavi!- saltò su Melody- Ma certo! Non è necessario che ci aiuti un guardiano, ci basterebbe avere le chiavi!

-Ammiro la tua perspicacia, Mel, ma ti ricordo che noi non abbiamo quelle chiavi.- disse Valerie.

-Lo so, lo so, ma la nostra amica scorbutica e con i capelli unti sicuramente si!

-...Mel, quella tipa non ce le darà mai!

Melody si morse il labbro. Pensa, Mel, pensa!

-Beh, non è necessario che ce le dia...

Valerie doveva aver intuito la sua idea, perché si voltò anche lei a fissare Suho, che ricambiava lo sguardo con aria interrogativa.

-Joonmyeon, dimmi...- cominciò Valerie, con un sorriso falsissimo in viso- quanto sono leste le tue mani?

-...scusa?


 

-Tranquilla, Emma, ora vi tiriamo fuori!- la rassicurò Melody.

L'amica in questione era troppo concentrata ad ascoltare la cassa toracica del maknae dei BTS per rispondere a Melody.

-Va tutto bene?- chiese Valerie.

Emma rivolse alle due ragazze uno sguardo carico di preoccupazione:- ...non capisco se stia respirando o no...

Il ragazzo non aveva l'aspetto migliore del mondo, senza contare che non si era ancora risvegliato, nonostante la doccia ghiacciata.

-...ne sei sicura?- Valerie si stava agitando vistosamente.

Emma singhiozzò:-No! E' così sodo e snello e figo che mi distrae!- si mise le mani nei capelli- Sono una pedonoona...

Valerie si rivolse a Melody:- Ma non è appena diventato maggiorenne?

-Le rimarrà sempre questo pallino.

Un tintinnio alle loro spalle fece voltare le due ragazze: Suho stava correndo in loro direzione con un mazzo di chiavi in mano.

-Grandissimo, leader!- saltò su Valerie.

-L'accesso per gli inservienti è da questa parte, sbrighiamoci!- Joonmyeon deviò verso delle scale che scendevano palesemente verso la vasca e Melody e Valerie lo seguirono a ruota.


 

-Sono queste!- la terza chiave combaciava con la serratura e la porta per la vasca dei pinguini si aprì.

Melody dovette trattenere un conato da quanto quel posto puzzasse di pesce marcio. E il secchio di sardine che Valerie aveva recuperato poco prima, in una sorta di reparto alimentare, non migliorava l'odore.

-Emma!- Melody corse verso l'amica, ancora intenta a capire se Jungkook respirasse. Non era il massimo della comodità correre con i tacchi sul ghiaccio, ma se li era dovuta rimettere per evitarsi un malanno.

La sua amica, che invece li aveva tirati contro i pinguini, saltellò sul posto e imprecò ad alta voce. I piedi ghiacciati erano una tortura.

Valerie tirò praticamente il secchio di sardine a Suho.

-Lanciane un pò, distanti da noi!

-Perché?

-Hai visto che questi uccellacci sono malefici, no? Quindi ci serve che qualcuno li tenga impegnati mentre noi soccorriamo Kookie.

-E perché non puoi fare te da pescivendola?

Valerie sfoggiò i suoi migliori occhioni:- Perché non mi capiterà mai più l'occasione di avere il maknae dei Bangtan così vicino!- e saltellò fino al ragazzo svenuto.

Melody dimenticò per un attimo chi avesse di fronte a sé e si sbrigò a posare un indice sotto il naso del ragazzo. Le sue amiche aspettarono in silenzio.

-Non era una tua impressione, Emma...non respira davvero!- Melody sentì pian piano l'ansia crescere.

-No! Non può morire! E' il golden maknae! Non può morire adesso che l'ho incontrato!- gli occhi di Emma diventarono lucidi.

-Emma, non morirà! Deve aver bevuto troppa acqua!- saltò su Valerie.

Melody si passò le mani nei capelli:-...dovremo fargli la respirazione bocca a bocca...

Tra le tre amiche calò il silenzio.

-Mi offro volontaria come tributo!- Valerie si accucciò velocemente vicino alle ragazze, ma fu prontamente bloccata da Emma.

-Non se ne parla, è il mio bias, mi spetta di diritto!- protestò quest'ultima.

-Ma se prima ti sei lamentata mezz'ora sul fatto che sei una pedonoona!

-Ma non c'era di mezzo il doverlo bacia...cioé, farlo respirare!- ribatté Emma con furore- Se fosse Jin lascerei certamente fare a te!

-Certo, perché sennò ti staccherei il collo! Scusa, non puoi limitarti a pompargli il petto,visto che ti piaceva tanto?

-Vi prego, decidete in fretta, prima che muoia sul serio!- intervenne Melody con esasperazione- E' il bias di Emma, lasciaglielo fare!

Negli occhi di Valerie si accese un guizzo di sfida:- Carta, forbici, sasso. Chi vince gli fa la respirazione bocca a bocca.

Melody non aveva mai visto sul viso di Emma espressione più determinata:-Andata, stai pronta a perdere!

-Ooh this my shit! All the girls stamp your feet like this! Few times I've been around that track so it's not just gonna happen like that, 'cause I ain't no hollaback girl...

-Mel!- la ragazza in questione si voltò verso un Suho piuttosto impegnato a lanciare sardine a dei pinguini che, pian piano, si stavano radunando sempre più intorno a lui.

Il ragazzo tirò a Melody un oggetto che lei prese per miracolo al volo: il suo cellulare.

-Ti stanno chiamando!

Melody studiò il proprio cellulare con aria perplessa, per poi controllare dentro la sua pochette.

-E questo quando me lo hai preso?

-Beh, mi avete chiesto se avessi le mani leste, così ho fatto una prova!- Suho cominciò a scappare da un pinguino adirato che aveva preso a beccargli le gambe con cattiveria.

Però, questo leader è più pieno di sorprese di quanto pensassi...

Sul display del telefono era apparso a caratteri cubitali il nome di Megan.

-Pronto?

-Mel! Grazie al cielo, almeno tu mi fili!- la voce dell'amica era parecchio sollevata- Ho provato a chiamare le altre ma nessuna era raggiungibile, cominciavo a preoccuparmi! Dove siete, adesso?

-Beh...- Emma esultò a gran voce quando vinse contro Valerie, mentre Suho tirava l'intero secchio di sardine in acqua per scollarsi di dosso quei simpatici animaletti- siamo allo zoo a vedere i pinguini. Te sei all'istituto?

-Ma magari! Ieri sera devo aver bevuto l'impossibile perché non ricordo come sono finita qui e mi fa malissimo la testa!

Nemmeno Megan ricorda la serata di ieri, notò Melody.

-Aspetta, qui dove?- dovette reprimere tutto il suo fangirling più potente quando Emma posò le labbra su quelle di Jungkook per dargli aria. Quanto avrebbe mollato la chiamata per riempirli di foto ricordo...

Fortuna che c'era Valerie: quando non era impegnata a pompare sullo sterno, si dedicava al mestiere di paparazzo sghignazzante.

-Mi piacerebbe saperlo! Sono nella campagna più sperduta e non c'è anima viva! ...aspetta, c'è una persona! Vado a chiedere indicazioni!

Jungkook venne scosso da un fremito e cominciò a tossire acqua.

-Oddio, è vivo!- sospirò Emma, felice.

Valerie esultò e mostrò ad Emma il proprio telefono:- Poi te le invio tutte!

L'amica diventò viola e si coprì il viso con le mani, prima di lanciare una serie di gridolini:- KYAAAAAAAAAAH, HO BACIATO JEON JUNGKOOK!

Melody abbracciò Emma:- Tranquilla, adesso è legale!

Gli occhi lucidi del maknae si guardarono intorno con aria assente, finché non misero a fuoco la sua salvatrice.

-Noona...che è successo?- chiese tra una boccata d'aria e l'altra.

Suho stava ancora cercando di scappare da un pinguino inferocito, quando scivolò sul ghiaccio e cadde praticamente in braccio a Emma.

-Questi animali sono davvero malefici...- constatò con voce più alta del normale.

-...Suho...?- la ragazza rimase scioccata dalla caduta improvvisa dell'idol...nonché suo bias negli EXO.

Valerie inclinò appena la testa di lato:-Non dirmi che non avevi ancora notato la sua presenza. Okay, con Kookie vicino è difficile e noto che non hai gli occhiali, però...

-Eccomi! Non parlava inglese e il suo coreano era a stento comprensibile, ma sono certa che abbia detto che siamo nelle campagne fuori Dandong...hai idea di dove sia?- la voce di Megan tornò a parlare all'orecchio di Melody.

Dandong? Perché aveva l'impressione di averla già sentita?

Un ricordo di uno degli ultimi libri che aveva letto le balenò in testa.

Oh. No, non era possibile fosse quella Dandong...come poteva esserci finita lì?

In un volo serale ci si poteva arrivare in poco, credeva, però...

-Beh, è una città praticamente a confine con la Corea del Nord...

-...che bella posizione geografica. Devo vedere di allontanarmi al più presto, allora! Se non altro non posso essere tanto distante da Seoul, no?

-...io invece credo sia proprio così.

-In che senso? Seoul non è praticamente attaccata al confine?

Melody prese un respiro profondo.

-Meg, non voglio allarmarti, ma Dandong è a nord della Corea del Nord.

Dall'altra parte del telefono calò il silenzio.

-...cosa vorresti dire?

-Che, molto probabilmente, adesso ti trovi in Cina.

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Capitolo 4
*** School, teachers & puppies! ***


4.

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-In Cina?! Ma come è possibile che sia in Cina, scusa?- Valerie era incredula quanto Melody a questa notizia.

-Deve aver preso un aereo, ieri sera. Non ricorda come ci sia finita, quindi non posso fornirti altra ipotesi!- si giustificò Melody- Kookie, scusa, riesci ad appoggiarti meno?

-Oh, si, scusa...- mormorò debolmente il ragazzo in questione.

A fine chiamata erano tutti usciti dalla vasca dei pinguini con grande sollievo.

Megan avrebbe cercato altre informazioni e un passaggio per allontanarsi dal confine, poi si sarebbero sentite in seguito.

Era troppo rischioso riportare Jungkook fino al dormitorio dei BTS in quelle condizioni e l'appartamento degli EXO era troppo distante e altrettanto "pericoloso". Il maknae bruciava per la febbre, il sole stava calando e l'aria si era abbassata notevolmente. Su un autobus avrebbero dato troppo nell'occhio e non potevano chiamare alcun pulmino perché, a detta di Suho, non erano ammessi estranei e nemmeno il manager sapeva di Melody e Valerie.

Taxi? Tutti avevano paura dei tassisti corrotti dalle sasaeng.

C'era solo un luogo più vicino che si poteva raggiungere per vie secondarie e che, una volta dentro, sarebbe stato sicuro: l'istituto scolastico in cui alloggiavano le tre amiche.

Certo, anche lì vi erano fan in gran numero, ma vista l'ora dovevano essere tutti o ai club sportivi o a fare le docce o alcuni già a cenare. Muovendosi bene ce l'avrebbero fatta.

Certo, anche le loro compagne di dormitorio erano fan, ma di loro ci si poteva fidare.

Così avevano messo in testa la giacca di pelle di Emma a Jungkook e Suho si era munito di mascherina (le sue tasche nascondevano qualsiasi cosa...) e aveva prestato il suo berretto (recuperato dalla vasca) a Emma per nascondere i capelli bagnati.

Il leader aveva provato a fare l'uomo della situazione e si era caricato in spalla Jungkook perché debole...ma era caduto dopo due passi perché il maknae era molto più grosso e pesante di Suho.

Adesso Melody e Valerie stavano trascinando Jungkook tenendolo grazie alle sue braccia intorno alle loro spalle (entrambe a piedi nudi, poiché Melody con i tacchi era più alta di Valerie, quindi ci sarebbe stato un brusco dislivello), mentre Suho si preoccupava costantemente per Emma, dato che anche lei era fradicia. La ragazza si limitava a farfugliare frasi sconnesse, ad arrossire e a girarsi dall'altra parte a tirare brevi gridolini.

-Certo che però quella vecchiaccia fa tanto la spessa, però quando vede Suho non capisce più un cazzo!- commentò Valerie a un certo punto- SIamo riusciti a passare tutti dall'ingresso senza che lei si accorgesse che eravamo due in più rispetto all'entrata!

-Mi stai dicendo che tu hai capito qualcosa quando hai visto Baek, stamattina?- la punzecchiò Melody. Fortuna che quella stradina in mezzo ai palazzi era deserta e potevano parlare senza problemi. Doveva farsi rivelare i segreti del Google Maps sul telefono di Emma: incredibile che svolgesse un così buon lavoro!

-Baekhyun era tanto di pessimo umore, stamattina?- chiese Suho con una punta di preoccupazione.

-Credo gli siano arrivate.- commentò Valerie con acidità.

Il leader sospirò:- Mi spiace tanto, Valerie, se si comporta male. Secondo me ieri non hai fatto una cosa sbagliata. Certo, forse è stata una reazione troppo estrema, ma sinceramente credo che se lo sia meritato: non è da Baekhyun farsi trattare così male, ti sono grato per aver preso le sue difese.

Valerie guardò Melody a disagio:- Beh, dovevo fare qualcosa per quello stupido, no?

Suho sorrise divertito:- Meno male che ci sono fan pazze quanto te, a questo mondo!

Emma passò il suo miglior sguardo perplesso da Valerie a Melody un paio di volte.

In tutta risposta la ragazza corvina fece spallucce e Melody fece un rapido gesto come a indicare che ne avrebbero parlato dopo.


 

-Eccoci, è quello là!- Emma indicò a Suho l'enorme facciata dell'edificio che si intravedeva perfettamente alla fine della strada.

Fortunatamente dal giardino d'ingresso passarono solo due o tre gruppetti di studenti, nulla di più. Era un buon presagio su quanto fosse calmo il posto.

-Merda, aspetta!- Valerie bloccò bruscamente tutti.

-Che c'è?- volle sapere Melody, lievemente seccata.

-Guarda, all'entrata c'è il lecchino del preside, se ci becca entrare così ci rispediscono negli USA sedutastante!

Effettivamente era così: il professor Gu era il braccio destro del preside e ogni tanto, a orari imprevisti, si metteva all'entrata del giardino e controllava chi entrava e usciva. Adorava avere quella posizione di potere e quindi, se per lui a quell'ora non si doveva essere fuori (dalle proprie stanze o dall'istituto), potevi benissimo beccarti una settimana di punizione e con tanto di ripulita delle aule.

Se ne stava lì nel suo abito ingessato a osservare gli studenti che percorrevano il giardino.

-Non possiamo rigiocarci la carta dell'idol famoso, vero?- volle sapere innocentemente Suho.

Emma tossì:- Purtroppo no, quello credo che l'artista più moderno che abbia ascoltato sia Mozart!

Gli occhi di Valerie si illuminarono:- No, ma possiamo giocarci la carta di Melody!

La ragazza in questione era piuttosto perplessa:- Che c'entro io, adesso?

-Charlotte una volta l'ha beccato in sala professori a leggere riviste porno americane con ragazze con tette più grandi della loro stessa testa!

-...ora si spiega perché fa anche il lecchino con Charlie...-ragionò Melody.

-Non per allarmarti, Mel, ma guarda con un certo occhio anche te...- commentò Emma.

La ragazza rabbrividì:- Mio D.O, che schifo!

-Grazie per l'anticipazione, Emma! Quello che volevo dire era proprio che, con la tua quarta stratosferica, dovresti distrarlo mentre noi entriamo. Basterà che tu sfoggi tutto il tuo aegyo e che mostri un pò le tette...certo che però non potevi scegliere canotta più accollata eh!

A ogni parola di Valerie, Melody inorridiva:- Si, sai, ero tentata di prendere una canotta con lo scollo vertiginoso con tanto di coppe già inserite per evitare di dover mettere il reggiseno sotto. E' la preferita di Kai!- l'orrore si trasformò in sarcasmo puro- Ma sei scema?!

-Oh, andiamo! Basterà che tu lo abbindoli per qualche minuto, giusto il tempo per noi di entrare nell'edificio.

-Preferirei tornare in California sedutastante...-commentò Melody.

-Beh, io no, quindi datti una mossa!- l'unica cosa che trattenne Valerie dallo spintonare Melody con un piede era Jungkook in mezzo a loro.

-Ti do il cambio, Melody, tu vai.- la incitò Suho, già intento a sorreggere Kookie al posto suo.

-Mi avete già svenduta, siete delle persone orribili!- piagnucolò la ragazza, voltandosi verso la sua amica con il berretto, in cerca di aiuto.

Emma fece spallucce:- Io mi sono già buttata in acqua a salvare Kookie, ho già dato.

Sospirò. Da lei non se lo sarebbe aspettato.

-Pretendo una ricompensa a fine giornata.

Si diresse a grandi passi e con il cuore a mille verso il professor Gu.

E se, appena mi vedrà, sbraiterà e mi spedirà dal preside per una punizione?, deglutì a quel pensiero. In quel momento la salute di Jungkook era molto più importante di qualsiasi rischio.

L'uomo la notò appena mise piede sul marciapiede. La squadrò per un lungo istante, soffermandosi un pò di più sul suo petto.

Melody trattenne al meglio lo schifo:- Buongiorno professore!

Spero di non averlo detto con troppo entusiasmo...

-Melody Gillmore...cosa ci fa fuori dall'istituto?

-Beh, sa, avevo bisogno di certi...oggetti che servono alle donne in un determinato periodo del mese e mi vergognavo a chiederlo alle altre ragazze...era una situazione così urgente che non ho messo nemmeno le scarpe!- rise nervosamente.

Ti vergogni a parlarne con altre femmine ma non con un professore? Davvero molto credibile, Melody, si redarguì.

La ragazza sperò non si accorgesse che non aveva buste della spesa con sé e, per distrarlo, decise a malincuore di agitare un pò di più le spalle.

L'uomo sembrò interessato a quel movimento.

Represse un conato e decise che doveva fare in modo che si voltasse, altrimenti Emma e gli altri non sarebbero mai passati.

-Senta, prof, ritornando qua, mi è sorto un dubbio...

Il sorriso del signor Gu la inquietò ancora di più:- Mi dica tutto, miss Gillmore, sono qui per aiutare gli studenti stranieri!

E a fargli fare lavoretti da schavi, certo...e adesso che dico?

Improvvisamente le balenò in testa l'immagine di uno dei suoi film preferiti.

-Venendo qua ho notato quel palazzo laggiù- indicò un punto indefinito in mezzo a diverse strutture dall'altra parte della strada- e ne sono rimasta così affascinata da chiedermi se avesse una qualche importanza storica!

L'uomo strizzò gli occhi nella direzione indicata dalla studentessa, concentrato.

-Non capisco quale sta indicando...

-Quello lì, professore!- insistette Melody.

Con la coda dell'occhio vide Valerie e gli altri attraversare la strada. Fortuna che il signor Gu era troppo girato per vederli.

-Intende forse quella banale palazzina?

-Ma no, certo che no! Intendo quella laggiù!

Emma, Valerie e i due idols misero piede sul marciapiede.

Il professore fece per girarsi nella loro direzione e Melody per un attimo credette che il cuore le si fosse fermato.

-PROF!- Melody afferrò con prepotenza le spalle della persona in questione.

Alzò così tanto la voce che anche i suoi amici si fermarono.

L'uomo riportò velocemente l'attenzione su di lei e per fortuna non vide i quattro ragazzi.

-La ringrazio di perdere così tanto tempo dietro una ragazza ignorante come me!- per dare enfasi alla sua interpretazione, si esibì in un profondo inchino.

Speriamo che gli altri se la siano data a gambe, non so quanto resisterò prima che questo qui mi metta le mani addosso!

Represse l'ennesimo conato e tornò a sfoggiare il suo miglior sorriso, notando che Valerie e gli altri erano già giunti dal portone principale.

Il professor Gu le rivolse un sorriso vomitevole:- Lei non è assolutamente ignorante, signorina Gillmore ed è il mio lavoro dare a studentesse come lei una mano!

-Sono felice di sapere che potrò contare su di lei per i prossimi mesi!- si inchinò nuovamente- Ora levo il disturbo e la lascio alle sue onorevoli mansioni! Ci vediamo domani a lezione.

-Ma certo, miss Gillmore, altrimenti sarò costretto a punirla!

Soffocò un verso schifato in un colpo di tosse e si affrettò a rientrare nell'edificio.

Voglio un balletto privato di Jimin, come premio, pensò.

Fu felice di constatare che, per i corridoi dell'edificio dei dormitori, vi fossero poche persone. Sicuramente i ragazzi erano riusciti a passare senza troppi intoppi.

Salì di due piani, fino a quello dove si trovavano le stanze sue e delle sue amiche e beccò Valerie intenta a cercare la chiave della camera, mentre gli altri attendevano. Possibile che Emma non l'avesse mai?

-Melody unnie, eccoti!

Tutti si congelarono.

La ragazza in questione si voltò di scatto verso le scale da cui era arrivata: Jaekyung le stava venendo velocemente incontro, con un sorriso a trentadue denti in volto.

-Kyungie! Ehi!- la voce di Melody salì di ottave che non aveva mai raggiunto e corse incontro alla ragazza, per evitare che salisse troppo e vedesse Suho e Jungkook. In quel caso si che sarebbero stati danni.

Bang Jaekyung era una buona amica di Katherine, la sorella minore di Valerie, una tipica ragazza coreana tutta dolci sorrisi ed aegyo...peccato che, sotto quella facciata, tutti sapevano quanto potesse essere inquietante.

Il fatto che fosse una fan sfegatata degli EXO non era un problema così grave, o meglio, non lo era stato fino a quando Melody e Olivia non erano entrate in camera sua per chiederle degli appunti: l'unico modo in cui avevano potuto descrivere la camera con la carta da parati rivestita solo ed esclusivamente da foto degli EXO era stato "Setta Satanica". Poi come lei si scapicollasse davanti alla SM dopo le lezioni o seguisse gli spostamenti degli idols non aveva aiutato a darle un'immagine migliore.

Probabilmente c'era anche lei fuori dal dorm degli EXO quando io e Valerie siamo uscite, pensò.

A detta di Katherine, che Melody non capiva come potesse esserci così amica, Jaekyung si stava appassionando molto ai BTS, ma non poteva darlo a vedere o dirlo a troppa gente, dato che lì in Corea essere fan equivaleva a esserlo fino alla morta di un solo ed esclusivo gruppo. Avrebbe rischiato di rimetterci la faccia.

-E' tutto il pomeriggio che ti cerco! Non è che per caso mi ridaresti gli appunti dell'ultima lezione della professoressa Lee?- le chiese gentilmente.

-Che? Ah, quegli appunti!- Melody si tirò nervosamente indietro i capelli- Certo, non c'è problema. Ti spiace se passo a darteli dopo? Adesso avrei proprio bisogno di fare una doccia!

-No, certo che no! Anche perché hai un'aria parecchio stanca...fatto tardi ieri sera?

Melody titubò. C'era qualcosa negli occhi di Jaekyung che non riusciva a interpretare. Curiosità? Impazienza? Fatto sta che non le piaceva.

-Si, sono ancora un pò giù, ho solo bisogno di riprendere...- si sforzò di sorridere.

-Siete andate a ballare? Avete incontrato qualcuno di interessante?

Le sue domande avevano un'insistenza che non la convincevano affatto.

-Mel? Mel!- Emma spuntò da in cima le scale con il telefono in mano- C'è tua madre al telefono, sbrigati!

-S-Si, arrivo!- si affrettò a dire- Scusa, Kyungie, ora devo andare, passo a darti gli appunti dopo.

Un largo sorriso si fece strada sul viso asiatico della ragazza:- Certo, fa con calma, a dopo!

Jaekyung girò i tacchi e se ne andò, con la sua camminata aggraziata.

Melody tirò un lungo sospiro di sollievo e si affrettò a raggiungere l'amica:- Grazie mille, ci hai salvati tutti!

-Niente di che, complimenti per il tuo ottimo placcaggio!- commentò Emma con un sorriso smagliante.

-Eccola!- Valerie aveva finalmente trovato la chiave e, rallentata dal peso di Jungkook, la infilò nella serratura.

-Abbiamo evitato che questo corridoio pullulasse di sasaeng.- comunicò Melody a Suho.

La porta si aprì e il gruppo si fece pian piano strada.

-Ragazze, siamo tornate!- comunicò Valerie ad alta voce.

Nessuno si apprestò a rispondere.

-Che strano, a quest'ora dovrebbero essere tutte qua...- ragionò Melody.

Il loro "appartamento" era tutto un agglomerato di stanze da letto e tre bagni, tanto grande da riuscire a contenere tranquillamente tredici ragazze, quali erano lì.

Vi erano numerosi studenti stranieri, quindi erano necessarie camere molto ampie.

Tuttavia, l'ingresso collegava tutte le stanze, ed era assurdo che nessuno le avesse sentite arrivare, viste le sottili pareti.

-Ma dove sono finite tutte? Andiamo molto più tardi a mangiare, di solito...- domandò Emma.

Un'improvvisa idea si fece largo nella mente di Melody:- Non è che...?

Dei passi affrettati si avvicinarono a partire da uno dei bagni.

-Ehi, finalmente siete tornate!- Katherine attraversò la soglia nel suo pigiama celeste, con la faccia ancora smorta di chi è malata e i capelli arruffati, gli occhi incollati allo schermo del telefono- Si può sapere dove siete state tutta la notte? Ci avete fatto preoccupa...

Le parole le si bloccarono in gola quando sollevò lo sguardo verso le sue amiche e, soprattuto, su un Jungkook più svenuto che sveglio e su un Suho visibilmente a disagio.

-Oh no...- sussurrò Melody.

Una cosa che sicuramente lasciava intuire che Katherine e Valerie fossero sorelle, era che entrambe urlavano davanti agli idols. Molto forte, anche.

Valerie lo sapeva bene e mollò al volo Jungkook per fiondarsi sulla sorella, proprio quando stava per ributtare fuori tutto il fiato.

-WOH!- Suho non riuscì a sorreggere il maknae dei BTS da solo e, inevitabilmente, sia lui che Jungkook caddero addosso a Emma.

-Non urlare! Non un fiato! Se qualcuno accorre qua sarà la nostra fine!- sibilò Valerie a pochi centimetri dal viso di Katherine, mentre le teneva una mano premuta sulla bocca.

-Posso fidarmi?- Katherine annuì freneticamente e Valerie la lasciò andare.

-Tutto bene?- volle sapere Melody, non sapendo che fare dell'ammasso di idols che era caduto addosso all'amica.

-Non so se definire ciò un sogno o un incubo...-disse Emma con voce strozzata- In ogni caso, non svegliarmi.

-Scusa, Emma!- il leader degli EXO si alzò velocemente e, insieme a Melody, tirò su il maknae dalla ragazza, anche se quest'ultima accolse l'azione con un certo malcontento.

-Credo sia il caso di mettere Kookie a letto, non vorrei peggiorasse ulteriormente.- disse Melody, mentre Emma si rimetteva pian piano in piedi.

-Prima però converrebbe cambiarlo, è ancora fradicio!- Valerie fece di tutto per non lasciare trasparire un'espressione perversa, mentre diceva ciò.

Emma le rivolse il suo migliore sguardo di avvertimento, prima di avere un brusco capogiro e rischiare di ricadere a terra.

-Emma! Stai bene?-si allarmò Suho.

-Si...credo di si...

Valerie le mise una mano sulla fronte e sussultò:- Mio D.O, Emma, ma tu vai a fuoco!

-...si vede così tanto che sono arrapata?- sussurrò la ragazza.

Valerie esibì la sua migliore espressione perplessa:- No, ma si vede che stai cominciando a delirare.

Melody rimase allibita:-...il tuffo nella vasca di pinguini non ti ha fatto bene.

-Aspettate!- Katherine attirò l'attenzione su di sé- Vasca di pinguini? Suho? Jungkook?...MA CHE DIAVOLO STA SUCCEDENDO?!- il tono della ragazza era isterico- E' una candid camera o cosa?!

-Kat, non è il momento per lasciarsi prendere dall'isterismo! Se ci fossi stata prima te lo avrei lasciato fare, ma adesso devi tenere i nervi saldi per cinque minuti!- Valerie tornò a rivolgersi a Melody e agli altri- Dobbiamo evitare un ulteriore contagio.

La mente di Melody lavorò velocemente:- Dunque, come hai detto tu, dobbiamo mettere a letto Kookie. Dato che in camera mia e di Emma non c'è nessuno, facciamolo coricare lì. Joonmyeon, sicuramente troveremo nei vari armadi diversi indumenti poco femminili ed extra-large, ti saremo grate se, da uomo di turno, gli dessi una mano a cambiarlo.

Suho strabuzzò gli occhi:- Io? Scusa, Mel, ma se lo facesse un altro uomo, non sarebbe un pò strano?

-LO FACCIO IO!- saltò su di colpo Katherine, beccandosi una gomitata nelle costole da parte di Valerie.

-Non ci provare!- sbottò Emma- Il corpo di Jungkook è un bene troppo grande per essere scoperto così!

Melody sospirò:- Ti prego, Joonmyeon, vorremmo soltanto che la situazione non peggiorasse!...e che la purezza di Kookie non venga violata da delle fan troppo su di giri- e si girò a guardare Katherine ed Emma.

-Concordo con Mel: ti abbiamo assicurato che le nostre compagne sono affidabili...ma sono pur sempre giovani fan in piena fase ormonale.- (Katherine si lamentò dicendo che lei non potesse parlare tanto)-E poi chi vuoi lo venga a sapere? A questo punto credo valga tutto!- commentò Valerie.

Il leader passò lo sguardo un pò di volte sulle ragazze nella stanza (Katherine si stava evidentemente trattenendo dall'esibirsi nel suo migliore fangirling) e alla fine sospirò:- Va bene, ma solo perché siete voi e perché non voglio che gli EXO abbiano problemi con la BigHit.

-Grazie mille, leader!- ammiccò la mora.

-Emma, fai strada ai ragazzi, intanto coricati anche tu.- disse Melody premurosamente all'amica.

-E magari fatti fare da infermiera dal tuo caro bias negli EXO e fai caldo a Kookie con il tuo corpo.- sussurrò maliziosamente Valerie.

-VALERIE!- squittì Emma e le sue guance divennero ancora più rosse- Avete appena detto di evitare di stupra-ehm assaltare il maknae, non puoi provocarmi così!

-Emma, ci accompagneresti, per favore?- chiese gentilmente Suho.

-Noona...ho un pò freddo...- bofonchiò il maknae dei BTS. Era la prima volta che apriva bocca da quando erano entrati nell'istituto.

Melody ebbe per un attimo paura che la ragazza si sciogliesse, mentre Katherine soffocava un verso incomprensibile. D'altronde Jungkook era anche il suo bias.

Fortunatamente Emma si limitò a prendere anche lei Jungkookie (assicurò di farcela, nonostante la febbre) e aiutò Joonmyeon a trasportarlo nella camera.

-Ci fidiamo a farla andare? Voglio dire, noi stavamo svenendo con un bias davanti...lei è in camera sua da sola, con ben due!- ragionò Valerie.

-Ma non è giusto!- piagnucolò Katherine- Anche io sono malata, perché nessuno mi fa da infermiera?!

La porta d'ingresso si aprì con un cigolio e l'attenzione delle tre ragazze rimaste fu rivolta a essa: dallo spiraglio che si creò spuntò la testa titubante e incuriosita di Cecilia.

-Ah, siete qua...sono tanto nei guai?- chiese con voce tanto bassa da far intendere che la ragazza avesse mal di gola.


 

-Come sarebbe a dire che nessuna di noi è tornata al dormitorio?!- Valerie alzò un pò troppo la voce alla rivelazione della sorella: nessuna di loro aveva più fatto ritorno all'istituto dall'uscita della sera precedente.

Ellie non era nel dormitorio perché doveva ancora finire le prove con il club di teatro, ed era l'unica di cui si sapesse qualcosa di certo, dato che non aveva partecipato alla serata.

Cecilia aveva rivelato di essersi risvegliata in un parco non troppo distante dalla scuola, su una panchina, con un forte mal di gola e un gran raffreddore, a causa del suo abbigliamento leggero per andare a ballare.

Ora erano nella camera divisa da Cecilia, Megan e Katherine, sedute sui rispettivi letti e stavano cercando di fare chiarezza sulla situazione.

Suho era venuto una volta per chiedere i vestiti e per chiedere dove potesse trovare qualcosa per medicare meglio i due malati (Cecilia aveva rischiato un mancamento, se non altro aveva avuto una reazione pacata), poi non era più tornato e, nonostante l'invidia e la curiosità crescente di Katherine, le ragazze avevano scelto di lasciarli stare.

Katherine si morse nervosamente il labbro inferiore:- Non erano con voi, ieri?

Valerie e Melody si scambiarono una lunga occhiata, poi la seconda prese parola:- Si, ma non ricordiamo niente di cosa sia successo da quando siamo entrate nel locale fino a poche ore fa.

-Ora che ci penso, nemmeno io ricordo come sono finita lì al parco...- confermò Cecilia- Pensate che mi sono trovata degli spiccioli di fianco, manco fossi una barbona!

Un rumore improvviso provenne dalla borsetta della ragazza: sembrava che qualcosa al suo interno abbaiasse.

-Cece...la tua borsa ha appena abbaiato...-notò perplessa Valerie.

-Oh, si era addormentato e mi sono dimenticata di tirarlo fuori!- Cecilia corse a prendere la borsa sulla sedia e ne tirò fuori un cucciolo di quello che doveva essere uno spitz, tutto agitato e con la minuscola coda che si muoveva freneticamente.

Appena Cecilia lo prese in mano, questo cominciò a leccargliele.

-Stavi tenendo un cane in una borsa senza aria...spero i tuoi non te ne abbiano mai comprato uno.- commentò Valerie.

-Ma è adorabile!- Katherine corse verso l'amica per prenderlo in braccio- E questo bel cucciolo da dove spunta?

-E' stato lui a svegliarmi, lavandomi la faccia. Continuava a seguirmi e non me la sentivo di lasciarlo lì da solo.

La sorella di Valerie accarezzò il cagnolino con fare pensieroso:- E' di razza, quindi non penso si tratti di un randagio. Speriamo che i padroni vengano a cercarlo, povero cucciolo...-Katherine si rivolse a Melody e Valerie:- E voi? Vi siete svegliate nella vasca dei pinguini che dicevate prima?

-E come avete incontrato Joonmyeon?- questo incuriosiva seriamente Cecilia.

Le due ragazze raccontarono del loro risveglio, del dormitorio degli EXO, dei numerosi lividi di Valerie, dell'odio di Baekhyun, del ritrovamento di Jungkook ed Emma allo zoo e della chiamata di Megan dalla Cina.

-Meg è in Cina?- chiese Cecilia con voce strozzata- Mi prendete in giro.

-Vorrei, ma purtroppo si trova al confine con la Corea del Nord, mi chiamerà quando avrà novità...-sospirò Melody.

Katherine rivolse la sua migliore espressione stupita a Cecilia:- Ma tu ti stai seriamente preoccupando per Megan?

-Beh, si, è mia amica...

-Ma queste due hanno appena detto di essersi svegliate nel dormitorio degli EXO! DEGLI EXO, CAPISCI?!- il cane si agitò.

-L'ho detto anche io a Mel che il culo di Kai era molto più importante dei pinguini di Emma.- Valerie si schierò con la sorella.

A Katherine arrivò un messaggio.

-Questo perché siete delle persone davvero pessime e senza principi morali! Ce ne è di tempo per parlare di Kai nudo,- intervenne Melody prima che la conversazione degenerasse- ma è molto più urgente sapere dove sono finite tutte, così anche da capire cosa è successo.

-Abbiamo idea da dove cominciare?- chiese Cecilia- Gli EXO non sembravano conoscere nessun altra di noi?

-Oh...- disse semplicemente la sorella di Valerie, richiamando così l'attenzione delle altre.

-Credo di aver appena trovato un punto di partenza.- mostrò il display alle amiche- Ellie mi ha appena scritto che fa tardi perché è uscita dall'istituto perché l'ha chiamata la polizia.

-CHE?!- sbottò Valerie.

Melody, Cecilia e la mora lessero velocemente il messaggio.

La castana strabuzzò gli occhi:-...Mona è in questura?

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Capitolo 5
*** Fights, magazines and prison ***


5.
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Melody spalancò la porta della propria camera senza nemmeno bussare.

-Emma! Joonmyeon! Noi usciamo, abbiamo appena trovato Mo...!

Le parole le morirono sulle labbra quando si rese conto di ciò che stava osservando: nel proprio letto vi era Jungkook che dormiva beatamente, con le coperte tirate su fino al collo, dove si intravedeva chiaramente una felpa gigante di Olivia e con una pezza bagnata sulla fronte; sul letto di Emma, invece, vi era la stessa Emma che si teneva su con i gomiti e, sopra di lei, un Suho intento ad armeggiare con la propria maglia.

Appena Melody aprì la porta, i due si fermarono a fissarla, Suho fermo nel gesto di afferrarsi la maglia (probabilmente per levarsela), Emma in quello di tirarsi indietro i capelli ormai liberi dal berretto del leader.

Una era più rossa di quanto non fosse già prima, l'altro, in compenso, era diventato bianco come il lenzuolo su cui erano.

-...alla faccia del "Conoscersi velocemente"...-fu un commento che a Valerie, dietro Melody mentre passava di lì per andare alla porta, uscì spontaneo.

Anche Cecilia passò lì davanti e rimase a bocca spalancata. Sarebbe rimasta lì bloccata, se Valerie non l'avesse trascinata via con sé.

Melody cercò di apparire il più naturale possibile e si schiarì la gola:- Dicevo, noi usciamo, Ellie ha trovato Mona e adesso la raggiungiamo.- rivolse ai due, ancora pietrificati, uno sguardo di supplica- Vi prego, se proprio dovete fare certe cose, cambiate stanza! Non credo che così la purezza di Kookie rimanga intaccata lo stesso!

-Se volete potete usare tranquillamente la mia! Non credo che a Mona e ad Alyssa cambi qualcosa!- urlò Valerie dall'ingresso- Ah, nel porta ombrelli ci sono i preservativi, a disposizione di tutti! Non usatene troppi che sono contati, eh!

-VALERIE!- il tono imbarazzato di Emma raggiunse l'altezza di uno stridio sulla lavagna.

Jungkook si agitò nel letto, bofonchiò qualcosa e si rigirò.

Emma si portò subito le mani alla bocca.

-Mel, ascolta...- cominciò Suho con disagio.

Melody portò in avanti le mani in segno di resa:- Non ti preoccupare, Joonmyeon! E' tutto a posto! Prenditi cura della nostra cara Emma malata, buona scopat-cioèèèè buona giornata!

Si chiuse velocemente la porta alle spalle e le sue guance diventarono più rosse dei capelli di Jimin in Dope.

-Che gaffe tremenda....- sussurrò.

Da Emma non se lo sarebbe mai aspettato. Certo, Suho era il suo bias negli EXO, però si erano appena conosciuti...

-Suho è un idol, non avrà vita sessuale dal debutto, mi meraviglio non le sia saltato addosso per strada, con tutti quei vestiti fradici e aderenti! Ed Emma...beh, hai visto come delirava poco prima per la febbre? Secondo me ha preso lei l'iniziativa...- le disse subito Valerie mentre si metteva le scarpe (finalmente addio tacchi!), appena intravide Melody nel suo campo visivo- Se solo avessi potuto riprendere anche questa, oltre che al suo bacio con Kookie...

-Emma...la dolce, piccola e tenera Emma...- bofonchiò la castana, ancora stordita.

-E' più grande di noi, per la cronaca.- le ricordò tranquillamente Cecilia, mettendosi il cappotto.

-E poi siamo in Corea del Sud, ricordi cosa ci hanno fatto giurare solennemente Olivia ed Emily?- le chiese Valerie porgendole le sue Hogan preferite.

Melody sospirò:- La regola delle "cinque uscite" a Seoul non vale.- recitò a memoria.

-Esattamente!- Cecilia guardò la ragazza con dolcezza- Sei così carina, Mel, quando ti preoccupi per le tue amiche.

-Che poi di che ti scandalizzi? Non sei tutta questa santarellina: da quanto lo conoscevi Kai, due ore?- chiese Valerie con tono canzonatorio.

-VALERIE!- Melody usò un tono molto più grave, quasi un ruggito, rispetto a quello usato da Emma pochi attimi prima.

Cecilia rise:- Vabbé, dai, adesso conviene muoverci! Dobbiamo raggiungere Ellie il prima possibile.

-Kat! Noi andiamo! Ci sentiamo dopo!- urlò Valerie.

Katherine non era ancora in salute e sarebbe rimasta lì per sicurezza, nel caso qualcun'altra fosse tornata nel frattempo. E avrebbe anche cercato qualche informazione su internet sulla sera prima, magari qualcuna di loro era finita su qualche giornale...

Le tre amiche uscirono di corsa e percorsero le scale che le avrebbero portate al piano terra.

Appena uscirono all'aria aperta, Valerie si bloccò di colpo:- ODDIO!

-Cosa?! Ancora il professor Gu?!- Melody era terrorizzata al solo pensiero e si guardò freneticamente intorno.

Valerie si girò verso le sue amiche con un'espressione seria e confusa allo stesso tempo.

A Melody batteva forte il cuore.

-...e se Suho ed Emma coinvolgessero Kookie in una cosa a tre?

Il vento soffiò gelido tra le ragazze.

La castana impiegò tutte le sue buone forze per non malmenare l'amica.

Si limitò semplicemente a spintonarla:- Cammina, che è meglio!


 

La questura era possibile raggiungerla dall'istituto a piedi, distava un quarto d'ora in direzione opposta allo zoo.

Ora che non avevano un malato da trasportare, idols a seguito o tacchi alti, potevano camminare molto più velocemente.

-Cioè, capisco io che mi meno con qualcuno e Mel che si sveglia nuda con un idol...MA COME PUO' MONA ESSERE IN PRIGIONE?!- sbottò Valerie.

-Ma ce la fai ad abbassare la voce?!- volle sapere Melody, leggermente più alterata del solito: troppe cose per essere digerite tutte assieme.

-Dai, ragazze, rilassatevi! Appena arriveremo lì, Mona ci spiegherà tutto.- Cecilia cercava di calmare il più possibile le acque.

Fortuna che c'era lei a mantenere la calma anche nei momenti peggiori.

Melody si strinse nelle spalle:- Sempre che lei ricordi cosa ha combinato...

-Ooh this my shit! All the girls stamp your feet like this! Few times I've been around that track so it's not just gonna happen like that, 'cause I ain't no hollaback girl...

Melody tirò fuori il telefono dalla borsetta e notò come diverse persone si fossero voltate verso di loro. Ma non fissavano il telefono rumoroso della castana: sembravano più interessate a Valerie.

-Meg?- rispose.

-Mel, non posso allontanarmi con degli sconosciuti per la Cina di punto in bianco, così ora sono a Dandong a cercare qualche informazione o volto familiare, non posso essere venuta qua da sola!- attaccò subito l'amica dall'altro lato del cellulare con fare ancora più agitato della prima telefonata, senza nemmeno salutare.

-Okay, mi pare ragionevole...scoperto qualcosa?

-E' Meg?!- saltò su Valerie, attaccandosi alla spalla di Melody per sentire la conversazione.

-Per ora, su come sono finita qui, no, ma c'è una cosa che mi preoccupa assai....

-...dobbiamo preoccuparci anche noi?- chiesero all'unisono Valerie e Melody.

-Beh, dipende...

-Oh, non tirarla così per le lunghe e dicci! Mi sto innervosendo!- sbraitò Valerie praticamente in faccia a Melody, purché la sua voce arrivasse a Megan.

No, non ce la fa a non gridare, pensò sconfortata.

-...ciao anche a te, Valerie...- commentò la bionda- Comunque, ecco, credo di avere una fede al dito.

-...una fede?- Melody credeva di aver capito male- Come quelle che ci si scambia ai matrimoni?

-UNA FEDE?!- urlò Valerie.

-MA LA VUOI SMETTERE?!- sbraitò Melody al limite della sopportazione.

-Beh, è un anello, è dorato e ce l'ho all'anulare sinistro...

-Io credevo solo a Las Vegas ci si sposasse in una nottata random...-commentò Valerie.

-E che nome c'è scritto all'interno?- chiese Melody.

-Quanto vorrei saperlo! E' scritto in cinese e non ci capisco una fava! Provo a cercare qualcuno che me lo possa tradurre...vi chiamo dopo, non vorrei sprecare troppa batteria.

-Okay, Meg, chiamaci presto!- la salutò Melody prima di riattaccare.

Valerie si morse il labbro inferiore:- In Cina e sposata a uno sconosciuto...forse questo batte l'arresto di Mona.

-Ehi, ma dov'è Cece?- Melody si era accorta solo in quel momento dell'assenza della loro amica.

La gente non smette di fissarci..., notò.

La ragazza comparve in fondo alla strada da cui erano arrivate correndo.

Stringeva in braccio il cucciolo con cui si era svegliata poco prima e una rivista arrotolata in mano.

-Scusate, questo birbante è caduto dalla borsa ed è scappato in un negozio di fumetti!

-Ti sei portata dietro il cane?!- Valerie era sbalordita.

-Beh, si! Non mi fidavo a lasciarlo nelle grinfie di Kat, né libero con Suho ed Emma amoreggianti...è un cucciolo come Jungkook e non voglio che si traumatizzi!- Cecilia accarezzò teneramente il cagnolino, ancora esagitato.

-Quello cos'é?- chiese Melody accennando alla rivista arrotolata.

-Nell'area riservata alle riviste della fumetteria ho trovato un indizio piuttosto interessante!

Cecilia srotolò il giornale sotto gli occhi delle amiche.

-Scontro tra cannibali?!- lesse stupita Valerie in copertina.

-Oh, Cristo, ma che hai combinato?!- stranamente Melody era più scioccata dell'amica.

La copertina della rivista (Melody ricordava di averla vista diverse volte da quando era arrivata a Seoul, aveva un titolo famoso) presentava in basso, a caratteri cubitali, la frase letta ad alta voce da Valerie e, sopra, un'immagine nitida di Valerie, per terra, mordere con forza la spalla di una ragazza coreana in crop top, mentre questa era impegnata a morderle il braccio.

-Aspetta, ma questa...- Valerie prese la rivista e la studiò più attentamente- E' TAEYEON?!

-Taeyeon?!- chiesero in coro Cecilia e Melody.

-Hai morso la leader delle SNSD?- la ragazza con il cane sembrava oltraggiata da questa scoperta, mentre Valerie sfogliava la rivista per arrivare all'articolo.

Le pagine mostravano diverse foto di un'accesa rissa tra ragazze in una discoteca: prese per i capelli, calci, schiaffi, unghiate...i paparazzi coreani ci sapevano fare con il cogliere l'attimo giusto per scattare una foto.

In una foto più piccola si poteva notare un Baekhyun parecchio arrabbiato sbraitare contro una Valerie più incosciente che sveglia, in spalla a un mite Lay.

Vi era anche un primo piano di Kim Taeyeon (alla fine era davvero lei), con il naso sanguinante e spalleggiata da un uomo e da Sunny, probabilmente tutti intenti ad andarsene.

-E' dove siamo andate ieri...- notò Melody.

Ecco perché tutti stanno fissando Valerie...

-Ecco qual'era lo scandalo che si era già propagato di cui avevano parlato gli EXO!- disse Valerie- Ma perché ho così tanta difficoltà a leggere i caratteri coreani? Voglio sapere cosa è successo!

-Non c'è scritto molto: dice che sia Taeyeon che alcuni degli EXO sono stati avvistati in questo locale e, alcune persone hanno affermato di aver visto Taeyeon e Baekhyun litigare, poi una ragazza straniera si è buttata a pesce sulla cantante.- riassunse Cecilia, sicuramente la più brava lì nella lingua scritta.

-Suho parlava di una tua azione estrema fatta per difendere Baekhyun.- ricordò Melody- Evidentemente devi aver difeso Baek in una discussione con Taeyeon e da questo capiamo che stessero davvero assieme...devi averla malmenata, su di giri per l'alcool e ciò ha fatto infuriare il nostro caro ragazzo. Ciò spiega anche perché sei pesta per le botte.

Valerie sbuffò:- Cioè, mi state seriamente dicendo che mi sono picchiata con quella troia di Taeyeon e non ricordo nulla?! Ma se era una vita che volevo farlo, dannazione!

-Ehi! Bada a come parli delle Girls' Generation in mia presenza!- l'avvertì la castana, pur sapendo dell'odio che provava l'amica per la leader.

-Mi ha praticamente bucato un braccio e tu la difendi?! Hai idea di che cicatrice mi rimarrà?!- Valerie mostrò il segno del morso alla ragazza.

-Ragazze, scusate,- si intromise Cecilia prima che potesse cominciare una discussione- credo che per una cosa già successa a cui non si può rimediare potremo preoccuparci dopo, ora che sappiamo che è successo. Ci conviene andare a vedere che è successo a Mona!

Valerie indicò Melody con indice accusatorio:- Ne riparliamo dopo, eh!


 

Appena individuarono la questura, ci si fiondarono dentro con così tanta irruenza che Melody pensò che avrebbero potuto scardinare la porta.

Nella stanza, che ricordava molto una sala d'attesa d'ospedale, vi era qualche poliziotto, qualcuno intento a prendere qualcosa alle macchinette e qualcun altro a chiacchierare.

Poco più in là, nella stanza, vi era un bancone a cui seduto vi era un poliziotto e, dall'altro lato, in piedi vi era Ellie, capelli biondi tenuti in una coda di fortuna e con indosso una tuta. A teatro doveva aver provato diversi costumi di scena.

-Ellie!- la chiamò a gran voce Valerie, mentre le si avvicinava.

Tutta l'attenzione fu rivolta a loro.

La bionda si voltò e, appena distinse le amiche, nei suoi occhi passò prima stupore, poi sollievo, poi una rabbia a stento contenuta.

-VALERIE JONES! MELODY GILLMORE! CECILIA GREEN! DOVE DIAVOLO SIETE STATE TUTTO QUESTO TEMPO?!- tuonò Ellie con un tono di voce che normalmente non usava.

Ora che ci penso, non l'ho mai vista così furente, pensò Melody con un brivido, Scommetto che anche i poliziotti si sono spaventati...

-Possiamo spiegarti...-cominciò Valerie con la tipica aria di chi deve dare una falsa spiegazione alla propria madre.

-Oh, sarà meglio! Sono così furiosa CON TUTTE VOI!- Melody temé che di quel passo avrebbero arrestato anche loro- Non una di voi che abbia risposto al telefono UNA VOLTA! Appena avrò Olivia ed Emily tra le mani torcerò loro il collo per questa stupida trasgressione della regola delle cinque uscite! Senza quella mi sarei mossa prima!

-Ellie, ti prego, respira...ci stanno guarando tutti...- cercò di tranquillizzarla Cecilia. La bionda aveva il fiato corto.

-Mi scusi, sarebbe possibile per noi vedere Mona Cortes? Siamo le sue compagne di scuola...- Melody si rivolse il più gentilmente possibile all'uomo dietro al bancone.

-Siete con la cui presente Ellie Jackson?- volle sapere il poliziotto e Melody annuì- La ragazza ha voluto chiamare lei perché i suoi sono all'estero e questo era l'unico numero che ricordava a memoria.

Perfetto, ha perso il telefono, pensò.

-Possiamo entrare a vederla?- chiese Valerie.

L'uomo sospirò:- Beh, ci sono già altre persone dentro e mi è stato chiesto di non far entrare chiunque non conoscessero...ma sono sicuro che, se conoscete la ragazza, conoscete anche il ragazzo che era con lei.

Valerie e Melody si scambiarono una rapida occhiata, ormai abituate a quelle situazioni, e insieme affermarono decise:- Si, lo conosciamo.

-Mi stupirei del contrario.- Melody poteva già immaginare il perché di quella affermazione.

Ellie e Cecilia le fissarono senza capire.

Il poliziotto fece strada e le ragazze lo seguirono.

-L'hai già incontrata?- chiese a bassa voce Valerie a Ellie.

Gli occhi della bionda diventarono due fessure:- Sono così furiosa che non dovrei nemmeno risponderti. Comunque no, sono arrivata poco prima di voi. Me la sono presa comoda.

Valerie sospirò:- Anche da arrabbiata e nelle situazioni d'emergenza rispetti sempre i tuoi tempi, sono commossa!

L'uomo aprì una porta dietro la quale si presentariono quattro celle. Raramente dovevano usare quella stanza.

-Ma si può sapere cosa ti è saltato in mente? Hai idea di come reagiranno i vostri fan a una notizia simile?!

Uno uomo stava parlando con tono arrabbiato a colui che doveva esserci nella cella di fondo.

Melody non lo aveva mai visto prima...a differenza dei tre ragazzi che lo accompagnavano.

-Oh mio Dio!- si lasciò sfuggire Ellie e la sua maschera di rabbia crollò.

-E tu che ci fai qui?!

Baekhyun usò tutto il suo disgusto per rivolgere queste parole a Valerie, appena la vide.

Melody poté immaginare l'amica contare fino a dieci nella sua testa per non esplodere.

-Ah, che peccato, Baekhyunne...non ci sei finito tu dietro le sbarre, in queste poche ore.

-Mi scusi, avevo chiesto esplicitamente di non fare entrare nessuno!- l'uomo con i tre degli EXO sembrava parecchio irritato.

-Tranquillo, manager-nim, le conosciamo.- lo calmò Xiumin mentre passava lo sguardo sulle ragazze con i suoi grandi occhioni curiosi.

-Cece, Mel, Valerie, quanto tempo!- disse semplicemente ma con tanta allegria che a Melody fece male il cuore.

Il problema più grande, però, si rivelò essere l'ultimo ragazzo che si voltò verso di loro e che Melody riconobbe all'istante, nonostante avesse coperto lo zigomo tumefatto con diverso trucco.

-...Melody...- Kai pronunciò il suo nome in un soffio.

Fu come se il suo cuore si sgretolasse, il sangue smettesse di affluirle per i vasi sanguigni e la sua gola si fosse trasformata in sabbia.

-Jongin...- non si accorse quasi di averlo chiamato con il suo vero nome.

-...groupie?- chiese il manager a Baekhyun.

-Tua sorella sarà una groupie!- sbottò Valerie, beccandosi uno schiaffo sulla spalla da parte di Ellie.

Qualcuno dall'altra parte della cella verso la quale il gruppo stava parlando prima del loro arrivo rise rumorosamente.

-Adoro quando Valerie esplode così! Non prenderla troppo sul personale, manager-nim!

La sorpresa di Melody fu tale che la ridestò dal fissare Kai come se fosse stata sotto ipnosi.

Poteva ancora capire che Mona ubriaca fosse finita dietro le sbarre...ma perché c'era finito anche Chen?

-E tu che ci fai lì?!- Valerie era sorpresa quanto lei.

Il ragazzo si sporse quanto poté dalle sbarre e le salutò con un allegro gesto della mano, quasi l'essere in questura non fosse niente di grave.

-MONA!- urlò Cecilia, riportando l'attenzione sull'amica per cui erano venute lì.

Nella cella di fianco a quella di Chen, su una brandina attaccata alla parete di fondo, vi era una figura femminile sdraiata, con i folti capelli castani arruffati a coprirle il viso.

Se si faceva attenzione, si poteva anche sentire un lieve russare.

Gli EXO tornarono a concentrarsi su Chen, mentre le ragazze si dedicarono alla loro amica.

-Noi ci preoccupiamo e lei dorme?- Valerie fissò la sua migliore amica con incredulità.

-Ha passato la nottata sveglia a piangere e a lamentarsi, senza però fornirci alcuna spiegazione, era ancora sbronza. Quando si è calmata ci ha dato il vostro numero. Si è addormentata poco prima del vostro arrivo.- le informò il poliziotto con loro. Melody si era quasi dimenticata della sua presenza.

Inaspettatamente, Ellie tirò delle manate tanto forti alle sbarre da farle vibrare sonoramente.

Tutti sussultarono, Mona compresa, la quale cadde dalla brandina con un lamento.

-Non ti permetto di farmi morire di paura e di dormire così serenamente, disgraziata!

La bionda doveva essere proprio al limite dell'esasperazione per sbraitare così nonostante la presenza degli EXO.

-Ma allora siete tutte da rinchiudere.- commentò piano Baekhyun, ma non abbastanza perché Valerie, Melody e Cecilia non lo sentissero.

La mora non staccò lo sguardo da Mona, si limitò a frugare rapidamente nella tasca della giacca, per poi tirarne fuori il proprio dito medio verso il ragazzo.

-Te lo sei meritato.- disse Chen, canzonatorio.

Mona si mise a sedere a fatica, ancora spaesata. Si spostò i capelli da davanti gli occhi e si pulì rapidamente un rivolo di bava dal lato della bocca. Aveva il mascara e l'eye-liner incrostati a forma di lacrime sulle guance.

-Oh no...- sussurrò Cecilia. Melody e Valerie le rivolsero uno sguardo interrogativo.

-Se si è addormentata poco fa non ricorderà niente di cosa ha fatto.

-...quindi?- Valerie non ci trovava chissà quale grande problema in ciò, ma Melody comprese al volo cosa intendeva la sua amica.

-Sarebbe strano se di punto in bianco non ricordasse nulla quando avrà sicuramente parlato sia con la polizia che con Chen, la notte prima...

Melody ogni tanto lanciava delle furtive occhiate a Kai e aveva notato che lui faceva la stessa cosa con lei. Impiegò tutte le sue buone forze per rimanere concentrata e non sciogliersi lì sul posto: una volta risolta questa cosa sarebbe andata a parlargli.

Mona fissò la propria cella in un modo così spaesato da ricordare Emma quando si era svegliata nella vasca dei pinguini. Le tre amiche trattennero il fiato.

-Ragazze, che ci fate in gabbia? E perché ci sono gli EXO?- sbadigliò- Ah, ho capito, starò sognando. Valerie, mi raccomando, almeno in questa dimensione fatti Baekhyun.

Mona si risdraiò sul pavimento, diede loro le spalle e riprese a russare.

Xiumin tossì improvvisamente per coprire una risata e Melody mimò a Cecilia "Pericolo scampato" con le labbra.

-Se esce di prigione, l'ammazzo.- sibilò Valerie, mentre un lieve rossore si fece largo sulle sue guance.

-Scusi, prima ero tanto furente che non l'ho chiesto- cominciò Ellie massaggiandosi le tempie- Quali sono le accuse rivolte a Mona?

-Mona Cortes ha ricevuto un'accusa di sequestro di persona e di guida in stato di ebrezza verso le tre del mattino...- cominciò il poliziotto con il tono di chi sta per fare un lunghissimo elenco.

-Freni, freni, freni.- lo bloccò Valerie- Guida in stato di ebrezza è comprensibile...ma sequestro di persona di chi?

L'uomo sospirò:- Anche se vi dicessi il nome dell'uomo non vi cambierebbe tanto, presumo non abbiate molta dimestichezza con i nomi coreani...ma vi basti sapere che a fare la denuncia è stato il manager del gruppo BTS, poiché la vostra amica ha guidato il loro furgone in stato di ebrezza...con i BTS dentro.

-Oh buon Gesù...- singhiozzò Melody.

Ormai aveva sentito così tante cose assurde che non sentiva nemmeno il bisogno di perdere tempo a chiedersi se l'uomo stesse scherzando.

-...con BTS intende...Bangtan Boys?- Ellie, invece, non sembrava affatto così.

Baekhyun aprì bocca, ma con uno scatto fulmineo Valerie si girò in sua direzione e gli puntò l'indice poco sotto il naso.

-MestruoBaek, azzardati a dire qualche cattivera ad Ellie e farò in modo che tu venga sverginato da una di queste sbarre.- Valerie usò un tono spaventosamente calmo. Anche lei doveva essere al limite. Chen scoppiò a ridere, mentre Kai sembrava terrorizzato all'idea.

Per una volta, il vocal degli EXO decise saggiamente di non ribattere. Forse almeno un pò ci teneva alla sua incolumità.

-Sono andato io ieri sul posto- continuò il poliziotto- e quando si è fermato il furgone, i ragazzi hanno comunicato che sono saliti di loro volontà sul furgone e che Mona non li aveva di certo rapiti, anche se, con tutti i problemi di sasaeng, non è strano pensarlo.

-Quindi è qui per aver guidato da ubriaca?- chiese Cecilia ansiosa.

-In realtà, con il test del palloncino abbiamo constatato che non aveva nemmeno bevuto alcolici. Semplicemente stava guidando un pò troppo spericolatamente. Così se l'è cavata con una multa.

-Ma in cella c'è lo stesso...- puntualizzò Melody. Doveva per forza esserci dell'altro.

L'uomo sembrava stesse riflettendo sulle parole giuste da usare e il manager sembrava già pronto a sentirle:-Verso le cinque abbiamo ricevuto diverse chiamate, con tutte lamentele riguardanti una coppia di giovani che si stavano esibendo in diversi atti osceni in luogo pubblico, di preciso a Gangnam.

Le ragazze ci misero un pò a metabolizzare.

-Sei un'idiota!- rinfacciò Baekhyun all'amico dietro le sbarre, che fece spallucce.

-Non mi pento di nulla, Baek. Dovresti provarci anche tu, magari saresti meno isterico.

La mascella di Ellie rasentò il suolo, Cecilia strabuzzò gli occhi, Melody si portò una mano al viso sconsolata e Valerie si voltò a fissare un Chen sorridente con tanto d'occhi.

- ...sarebbe possibile per me entrare in cella e battere un cinque alla mia amica?

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Capitolo 6
*** Kisses, BigHit and...RUN! ***


6.
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-Bene, se non le dispiace, agente, torneremo qua con un avvocato verso tarda sera. Comprenderà che l'immagine di questi idols è molto importante e non possiamo rischiare qualcuno capisca che uno degli EXO sia finito dietro le sbarre.

-Per questo ha portato altri tre EXO con se in questura. Logica più che comprensibile...- borbottò Valerie a Melody.

Tutti i presenti, meno i due carcerati, erano usciti dalla stanza dove si trovavano le celle ed erano tornati nella saletta all'ingresso. Chen aveva reagito con molto sarcasmo all'idea di stare ancora lì dentro (a Valerie stava sempre più simpatico), mentre Mona aveva continuato a dormire, quindi per un pò sarebbe stata buona. Il suo risveglio sarebbe stato il problema.

Il manager e il poliziotto erano vicini al bancone a parlare, poco distanti vi erano le ragazze, mentre i tre EXO erano seduti sulle sedie lungo il muro.

-Aspetti! Sarebbe possibile per noi tirare Mona fuori di prigione, se trovassimo un buon avvocato?- Cecilia si buttò inaspettatamente tra i due uomini. Non era da lei intromettersi nelle conversazioni di gente che non conosceva- Voglio dire, potremo farlo, non ci sono strane leggi perché siamo straniere...

-La legge è uguale per tutte, la vostra amica ha dunque diritto a un avvocato.- le rispose pacatamente il poliziotto. Sembrava parecchio stanco.

-Perfetto, dobbiamo trovarne uno! Non sarà così difficile assolvere qualcuno per qualche palpata in pubblico.- Cecilia era tornata improvvisamente ottimista.

Melody sentì un leggero tocco alla spalla.

-Mel, ti posso parlare un minuto?

Lei fece un balzo così grande che per poco non buttò giù tutto ciò che c'era sul bancone.

-Scusa, non volevo spaventarti!- Kai sembrava tremendamente a disagio.

-Non preoccuparti, ovvio che ti vuole parlare!- Valerie spintonò l'amica e Melody rischiò di cadere in braccio all'idol. Di quel passo non sarebbe arrivata a fine giornata viva.

Il ragazzo andò verso la macchinetta, così sarebbero stati distanti da tutti. Aveva il passo un pò zoppicante e ogni tanto si tastava un lato del bacino.

Si sarà di nuovo infortunato durante una dance practice?

Melody lo seguì e notò con la coda dell'occhio Valerie fissarli con un sorriso grande quanto quello dello Stregatto, per poi tornare a concentrarsi sulla questione "avvocato" grazie a un buffetto di Ellie.

Nonostante non capisca la situazione, ci lascia i nostri spazi...che amica meravigliosa!, pensò commossa.

Kai, probabilmente per mascherare il nervosismo, prelevò dalla macchinetta un pacchetto di patatine:-Prima di parlarti di una faccenda abbastanza seria, volevo chiederti scusa per ieri sera.

Melody fece per aprire bocca ma una morsa al petto la bloccò: per cosa si stava scusando Kai? E cosa c'era di così serio?

Come faccio ad accettare le sue scuse se non ho nemmeno idea di cosa sia successo?, si morse il labbro.

-...scusa per cosa?- chiese. Non era una domanda tanto assurda.

L'idol prese un respiro profondo, come se dovesse buttarsi giù da una scogliera.

-Beh, so che ti devo delle spiegazioni, ma volevo già scusarmi in principio. Quanto mi fa incazzare sapere che quel bastardo aveva ragione! Avrei dovuto aspettarmelo che Krystal sarebbe arrivata a tanto...

Krystal?, Melody era perplessa. Nella loro folle avventura erano state coinvolte anche le f(x)?

Lo scandalo che è riuscita a creare in poche ore comprometterà l'immagine di almeno tre gruppi e sarà probabilmente il polverone più grande mai sollevato nella storia del kpop.

Le parole di D.O le tornarono improvvisamente in mente e cominciavano ad acquistare un senso, anche se Kai non le aveva rivelato qualcosa di davvero definito.

Ah, al diavolo la discrezione! Devo sapere cosa mi è successo ieri sera!

Melody aveva la domanda pronta per essere posta, ma il ragazzo riprese a parlare:- Scusa, so che è una faccenda seria, che ti saresti potuta fare terribilmente male e che dovrei parlartene nel dettaglio, ma vorrei metterti in guardia ora che il manager pensa che stiamo parlando di un qualche affare sentimentale.

Melody guardò alle proprie spalle, dove le sue amiche stavano parlando animatamente con i due uomini dal bancone, mentre Baekhyun si trastullava con il telefono e Xiumin ogni tanto rivolgeva uno sguardo verso di loro.

-Che intendi dire?- gli chiese.

-Manager-nim ha detto che chiameranno l'avvocato per fare uscire Chen da qui e vuole farlo uscire verso sera così da far calare le probabilità che sia visto. Ma lui lo sa, come lo sappiamo noi, che le nostre fan sono ovunque e che sicuramente alcune avranno già sparso la voce di un avvistamento di Kim JongDae arrestato.

-Ma la SM avrà certamente avvocati abbastanza bravi da farlo uscire senza intoppi, no? Voglio dire, per una potenza grande come la vostra casa discografiche non deve essere difficile insabbiare tutto...- Melody sentiva che non era lì che il ragazzo voleva arrivare.

-Certo, ce li ha, e loro non ci metteranno molto a tirarlo fuori, questa parte infatti non presenta alcun problema. Ma rimarrebbe comunque lo scandalo di un membro degli EXO arrestato a causa di comportamenti eccessivi con una donna e una parte di questa notizia è già trapelata.- Kai sospirò- Chen uscirebbe, ma la sua immagine rimarrebbe comunque infangata.

Melody analizzò per qualche secondo le parole del ragazzo (dovette fare uno sforzo immane per non perdersi, invece, a pensare a quanto fossero profondi i suoi occhi), finché la sua mente non si illuminò.

-Serve un capro espiatorio.- saltò su e, se aveva intuito giusto dalle parole di Kai, l'idea le strinse lo stomaco.- Serve qualcuno che non si potrà difendere adeguatamente...

L'idol annuì:- La SM vuole addossare tutta la colpa a Mona, facendola passare per la fan malata che ha tentato di molestare il suo artista preferito.

-Oh no...- singhiozzò Melody portandosi una mano alla fronte.- Non troveremo mai un avvocato che possa competere contro uno incaricato dalla SM, non abbiamo le risorse...

Temette di sentirsi male e di svenire lì. Non si era mai sentita così debole, ma l'idea che una sua amica potesse finire dietro le sbarre per sempre per una colpa che non aveva (Beh, in parte, ma l'altra era colpa di Chen) le faceva annodare le viscere.

Kai le mise le mani sulle spalle:- No, Mel, guardami! Non abbatterti così, okay? E' una situazione orribile, è vero, ma non devi darti subito per sconfitta.

-Ma che possiamo fare?- chiese. L'averlo così vicino e così perfetto non l'aiutava tanto a sentirsi meglio. Forse era a causa sua che rischiava il mancamento.

Normalmente non si sarebbe buttata giù così tanto, ma seguiva il kpop da diverso tempo e sapeva quanto fosse potente la SM quando si trattava di potenze in tribunale.

Non erano riusciti mai a combinare molto i loro ex artisti, perché mai avrebbero dovuto farcela delle persone qualunque come loro?

-Noi EXO pensiamo non sia giusto che ci rimettiate voi, delle nostre amiche che hanno fatto così tanto per noi, e faremo di tutto per dissuaderli, magari non funzionerà perché nessuno è stato contento nel sapere che abbiamo avuto relazioni con voi l'altra sera, ma servirà a rallentarli. Sicuramente anche gli hyung e le noona ci daranno una mano.

-Anche Taeyeon?- Melody non poté fare a meno di chiederlo.

Kai sospirò:- Non ho specificato quante noona.

La ragazza ridacchiò, le uscì spontaneo e la dancing machine sorrise di riflesso.

Un sorriso così semplice, sincero e stupendo che a Melody fece venire le vertigini.

Okay, Terra chiama Mel! Torna alla realtà! Ci sono cose più importanti del sorriso di Kai a cui pensare al momento, si sgridò.

Come al suo culo, le suggerì una prepotente vocina che, nella sua testa, aveva il tono canzonatorio di Valerie.

-Oh, sta zitta!- si accorse troppo tardi di averlo detto ad alta voce e si morse la lingua.

Il ragazzo rimase un attimo perplesso, ma evidentemente preferì non chiedere.

Le prese dolcemente una mano.

Però così non mi aiuti...

-Adesso che ti ho detto ciò so che avrai altre priorità, è giusto che tu le abbia, ma prometto che ti spiegherò la faccenda di Krystal al più presto, te lo devo, dopo tutti i casini che ho combinato...e dopo ciò che hai fatto per me. Nessuno lo avrebbe mai fatto.

Melody deglutì. Da quella distanza era ben evidente lo strato in più di fondotinta sullo zigomo tumefatto.

-Jongin...

Le parole le morirono in gola, anzi, quasi la fecero strozzare, quando Kai si avvicinò finché non si ritrovò le sue labbra sulle proprie.

Aveva sempre trovato i baci nei drama coreani così stupidi e poco credibili, ma in quel momento Melody comprese quanto in realtà non fosse impossibile rimanere ad occhi sbarrati per la sorpresa. Per fortuna, però, quello non era un semplice scontro di labbra, come dipingevano lì.

L'unica cosa che riusciva a sentire in quel momento era il proprio battito cardiaco che martellava nelle orecchie con la forza di un martello pneumatico. Non riusciva a pensare a nulla, era tutto così surreale.

Potevano essere passati anni, per quel che riusciva a comprendere, quando Kai si allontanò dal suo viso.

Era rimasta di sasso. Non riusciva a muovere un muscolo. E sicuramente stava fissando il ragazzo con un'espressione più che ebete. Aveva caldo alla faccia, doveva essere diventata viola.

Ora capisco cosa ha provato Emma in quest'ultima ora...

-Non sai quanto mi ha sollevato sapere che oggi non eri più nel mio letto non perché per te è stata solo una cosa da una notte, ma perché dovevi aiutare un'amica.- le accarezzò il dorso della mano con un timido sorriso sulle labbra. Le sue guance avevano assunto una leggera tonalità rosata.

Mosse appena le labbra per dire qualcosa...ma non le venne in mente niente che non fosse un mondo di magici unicorni dominato dalla pace e dalla gioia di tutti i popoli.

Questa deve essere una fanfiction, non può essere la realtà!

-Ora vi conviene muovervi, cercate un modo per rimediare un buon avvocato o una qualsiasi soluzione alternativa e, quando lo troverete, contattami, così staremo tutti più tranquilli!- Kai passò lo sguardo in una direzione alle spalle di Melody- E poi, dalla tua hai quella pazza di Valerie, so che insieme riuscirete in qualsiasi impresa.

Una scossa alle spalle la fece sussultare e le fece riprendere lucidità.

Non si era accorta di aver trattenuto il fiato per tutto quel tempo.

Dunque basta che il tuo ultimate ti baci per battere i record di apnea....

-Ehi, scusate se vi interrompo, ma dovremo proprio andare.- era stata proprio Valerie a scuoterla per le spalle da dietro e, in un certo senso, a salvarla.- Abbiamo già abbozzato un piano d'azione: Cece rimarrà qua finché Mona non si sveglierà, almeno così non sarà sola ed Ellie andrà a controllare quanti soldi abbiamo all'istituto nella cassa comune e a racimolarne il più possibile. Dobbiamo trovare un avvocato prima che Mona si renda conto di essere davvero in prigione e le venga una crisi isterica.

-Certo, non ti preoccupare Valerie, avevamo finito.- Kai riportò il proprio sguardo su Melody- In bocca al lupo e mi raccomando: parla loro di ciò che ti ho detto.

Valerie salutò rapidamente l'idol e trascinò via con sé Melody.

-Grazie mille per l'aiuto, agente, scusi se le abbiamo rubato tanto tempo.- Ellie si inchinò all'uomo in divisa- Le prometto che Cecilia non causerà problemi.

Melody rivolse il suo migliore sguardo indagatore al manager, impegnato a guardare Ellie.

Dunque anche lui ci incolperà...

-Ah, a proposito!- Cecilia andò incontro a Melody e Valerie ed estrasse dalla borsa il cagnolino euforico.

-Potreste portarlo con voi? Non vorrei si annoiasse a stare qui, non so nemmeno se possa restare.

-Dovremo portarcelo dietro tutto il tempo?- Valerie inarcò un sopracciglio.

-Potrebbe tornarvi utile! E' grazie a lui se abbiamo scoperto la faccenda di Taeyeon.- ricordò Cecilia a bassa voce, per evitare che gli EXO sentissero.

Valerie sbuffò e prese il cucciolo in braccio.

-Sicuro ti vada bene restare in questura, Cece? Non vorrei si facesse tardi...- Melody era inquieta a lasciare l'amica lì da sola.

-Tranquilla, Mel, qualcuno deve restare a tranquillizzare Mona. Io sarei terrorizzata a svegliarmi da sola, in prigione, senza avere idea di cosa sia successo!- la ragazza si fece ancora più guardinga- E poi, magari potrei capire perché abbiamo questa amnesia. Magari non è a causa di una sbronza, ma qualcuno ci ha drogate.

Melody guardò Valerie. Quando si erano svegliate le era sembrata un'idea assurda, soprattutto perché l'amica stava delirando, ma adesso che in undici erano disperse e su sei ritrovate nessuna ricordava niente, la possibilità non le sembrava tanto assurda.

-Va bene, poi allora chiamaci se vieni a sapere qualcosa.- le raccomandò Melody.

-Certo!- Cecilia si abbassò a dare un bacino al cane- Ciao, Tanpopo, ci vediamo più tardi!

-Ma che nome dai ai tuoi animali?- Valerie era quasi schifata- Non ti farò avvicinare più a manco uno, sappilo!

-Vuol dire "soffione" in giapponese! Non sembra un soffione pelosetto?- Cecilia, al contrario, sembrava parecchio felice di questo nuovo nome.

-Si, come no...- borbottò Valerie mentre anche Ellie salutava Cecilia.

Si diressero all'uscita e Melody si rivolse a Xiumin:- Voi restate ancora qui?

-Attendiamo che la situazione fuori sia il più calma possibile.- il ragazzo sorrise- Mi raccomando, Mel, state attente.

Sa anche lui del piano della SM, notò.

Melody si limitò ad annuire e seguì le sue amiche oltre la porta d'ingresso.

Ormai la sera era completamente calata, le luci della città si erano accese e il cielo era diventato praticamente nero.

E' già sera...chissà quanto ci metteremo a recuperare tutte le altre....

Le sorse un dubbio improvviso.

-Scusate, e io e Valerie che faremo?- chiese Melody appena lei, Valerie ed Ellie uscirono dalla questura.

-TI HA BACIATA!- Valerie non le fornì alcuna risposta. Si era agitata tanto che, se non fosse stato per uno scatto felino di Ellie, Tanpopo le sarebbe caduto dalle braccia.

Diverse persone dall'altro lato della strada si girarono a guardarle.

-OH MIO D.O! TI HA BACIATA! TI HA BACIATA E QUESTA VOLTA TE LO RICORDI!- la corvina l'afferrò saldamente per le spalle e cominciò a scuoterla manco Melody dovesse rinsavire da un'idea stupida.

-Valerie, così la farai vomitare!- la riprese Ellie.

-MA HAI VISTO ANCHE TU, NO? PERCHE' NON HO MESSO UNA MUSICA DA DRAMA CON IL TELEFONO? SAREBBE STATO IMPECCABILE!

-VALERIE JONES, RIESCI A NON GRIDARE, PER UNA VOLTA?!- il tono di Ellie fece sobbalzare entrambe.

-Oh, andiamo, non sei manco un pò eccitata per lei?- guardò Melody- Prima Emma, ora tu! Dove posso trovare un Jin, o un Daehyun o un qualsiasi altro idol da baciare?

-VALERIE!- ruggì di nuovo la bionda e questa volta la ragazza rimase in silenzio.

Ellie sbuffò:- Mi spiegate cos'è successo ieri sera? Perché avete lasciato che Mona finisse in prigione? E perché siete così intime con gli EXO? Fino a qualche giorno fa non riuscivate nemmeno a passare davanti alla SM perché sarebbe stato traumatico ritrovarsi un bias davanti senza preavviso e ora ve li limonate!

Valerie lasciò che il labbro inferiore sporgesse con fare triste:- Io purtroppo non mi limono nessuno perché Baek è una checca in pieno ciclo...

Ellie sembrava sul punto di tirare alla mora il povero Tanpopo.

Ah, Melody capiva perfettamente quel desiderio.

-Ellie, vorrei poterti dire che possiamo spiegarti tutto...-cominciò Melody a disagio-ma purtroppo non è così. Purtroppo adesso non c'è tempo per raccontarti tutto nel dettaglio, dobbiamo muoverci, potresti fidarti di noi e lasciarci raccontare tutto una volta che Mona sarà fuori da quella cella?

-Detta così sembra che Mona potrebbe morire in poche ore...- osservò Valerie.

La castana si morse con forza il labbro inferiore:-Non morirà, ma la SM potrebbe incastrarla.


 

-VOGLIONO FAR PASSARE MONA PER UNA MOLESTATRICE?- Valerie era incredula per la milionesima volta, quel giorno.

-Non dico non lo sia, ma Chen ci ha messo del suo!- la mora sospirò con fare frustrato- QUEI BASTARDI SCHIFOSI!

Melody rivolse l'ennesimo sguardo carico di scuse al cassiere della libreria e ai pochi altri clienti. Era una delle poche aperte fino all'ora di cena e lei era convinta servissero loro informazioni.

Ellie era già tornata all'istituto a cercare più soldi possibili, ora dovevano fare anche loro una parte del lavoro.

Valerie si passò una mano tra i capelli:- Dannazione, e adesso che facciamo? Io avevo proprio pensato di andare alla SM e chiedere di trovarci un bravo avvocato, dato che siamo diventate così amiche con gli EXO, non mi aspettavo una svolta simile!...poi, scusa, mi spieghi che ci facciamo qui?

-Non sappiamo nulla sulle pene in Corea del Sud, non credo sia possibile pagare la cauzione come da noi, altrimenti sarebbe stato tutto risolto, quindi volevo cercare un libro a riguardo.

-Mel, è Cece quella brava con l'hangul, noi potremo cercare informazioni sui diritti penali in un ricettario thailandese.- le ricordò Valerie- Credo che questa sia solo una grossa perdita di tempo.

La ragazza sbuffò e rimise al suo posto un libro sull'alimentazione delle mucche (...perché non riusciva a leggere bene l'hangul?):- Si, su questo sono d'accordo anche io, è che non saprei che altro fare! Kai l'ha fatta così semplice sul trovare un bravo avvocato...

-Si deve essere già scordato che tre dei suoi ex compagni hanno perso più volte la causa contro la SM.- disse Valerie con acidità.

-...no, credo ci abbia messo in guardia proprio perché sa quanto possano schiacciare tutti quelli che gli rivoltano contro una causa.

Gli occhi di Valerie si illuminarono:-Lo fanno, è vero, ma come andrebbe se si ritrovasse in una causa contro qualcuno potente quanto lei?- allo sguardo interrogativo dell'amica aggiunse:-Potremo chiedere aiuto a un'altra casa discografica!

Melody inarcò un sopracciglio:- E chi sarebbe disposto ad aiutare la fan che è andata a letto con Kim Jongin e quella che ha rotto il naso a Kim Taeyeon? Le fan, tralasciando il fattore soldi, vengono considerate un'autentica piaga! Si andrebbe contro qualsiasi regola non scritta del mondo kpop!

Valerie alzò gli occhi al cielo:- Andiamo, un sacco di EXO-L detestano Taeyeon per la storia di Baek, non è una cosa così grave!

Melody le rifilò il suo migliore sguardo incredulo che l'amica ignorò prontamente.

-E' vero, gli EXO tengono molto a noi, ma dimentichi che il caro Kookie è diventato il cucciolotto di Emma.- Tanpopo si agitò e spuntò con la testa fuori dalla borsa di Valerie- Quindi credo potremo tentare a invocare l'aiuto della Big Hit, massimo ci beccheremo un rifiuto secco.

Melody venne interrotta ancora prima di parlare da un'alzata di mano dell'amica:- So che secondo te non possiamo fiondarci lì a chiedere se hanno un avvocato sufficientemente bravo da competere contro uno della SM, ma non possiamo sperare di trovarne uno brillante ed economico in una sera con i nostri risparmi! Quindi, cara Melody Gillmore, sai bene quanto me che, nella nostra situazione attuale, questa è l'unica speranza che abbiamo.

Lo sguardo della castana si fece, se possibile, ancora più incredulo.

Valerie sostenne il suo sguardo con semplicità e con l'aria di una che è fortemente convinta di aver ragione.

Era come se la situazione che si era creata al loro risveglio si fosse ribaltata.

Melody sospirò:- Credo la tua sia solo una scusa per incontrare Jin, ma va bene: andremo alla Big Hit, ma se ci buttano fuori entro cinque minuti, ci organizzeremo in altro modo!

Lo sguardo dell'amica si fece trionfante ed eccitato:- Tranquilla, se qualcuno ha le stesse manie del professor Gu, allora potremo giocarci nuovamente la tua carta!


 

Non ci volle molto per raggiungere il quartiere delle case discografiche, un pò perché tutte loro avevano imparato tutti i modi possibili per raggiungerlo ancora prima di mettere piede in Corea del Sud, un pò perché a quell'ora gli autobus sembravano andare più veloci.

-Ti ricordi per caso dove è posizionata la Big Hit?- chiese Melody appena scesero.

-No, ma non è tanto grande, dobbiamo solo non farci distrarre dai grandi palazzi della SM, della YG e della JYP.- ricordò Valerie.

-Alla faccia del "farla facile"...- borbottò la castana.

Quasi Valerie lo avesse richiamato, l'edificio della SM si parò di fronte a loro dopo pochi passi, perennemente circondato da fan con i telefoni pronti a scattare qualsiasi foto.

-Ma queste non ce l'hanno una vita?- commentò acidamente la mora.

Melody si avvicinò a una di loro, un pò titubante:- Scusami, non è che per caso sapresti indicarmi dove posso trovare la sede della Big Hit?

-Mel, ma che fai?!- la rimproverò subito Valerie a bassa voce.

La ragazza asiatica, ma con i capelli tinti di castano, la squadrò per qualche secondo dalla testa ai piedi, per poi rivolgerle uno sguardo di sufficienza. La mora la stringeva per un braccio e sembrava pronta a correre via.

-Siamo EXO-L e siamo davanti alla SMEnt. Non ho tempo da sprecare dietro i vostri Bangtan o come si chiamano!- la ragazza tornò a voltarle le spalle.

-Scusa, ragazza simpatica!- Melody non riuscì a trattenere l'acidità nella sua voce, era troppo stanca per essere gentile.

-Accipicchia, per essere coreana ha proprio l'atteggiamento delle skinny bitch californiane.- fortuna che in queste cose Valerie sapeva come darle man forte- Mel, ora però andiamo, prima che...

-Hyena, ma quella non è...?- chiese a voce appena percettibile un'amica dell'asiatica simpatica a quest'ultima.

La ragazza si girò verso di loro nuovamente e studiò con più attenzione sia lei che Valerie.

I suoi occhi triplicarono di misura:- TU!

Valerie si guardò intorno con palese finto fare perplesso:-...io?

A Melody balenò immediatamente in testa l'articolo sulla rissa nel locale.

-Ah, ecco perché non volevi chiedessi indicazioni...- sussurrò, più a se stessa che all'amica.

-Tu sei quella stronzetta che si è lasciata portare via in spalla da Yixing oppa!- il tono della ragazza, Hyena, era diventato isterico, tanto che diverse ragazze intorno a loro si voltarono a guardarle.

O-oh...

-Ecco, avrei preferito evitare questa situazione...- sospirò Valerie- Comunque stronzetta sarai tu, carina! Cosa chiami Lay "oppa", che potresti essere sua madre?

In realtà non sembrava affatto così vecchia, ma Melody sapeva che Valerie aveva detto così solo per provocarla.

-Valerie, così non evitiamo la situazione!- le ricordò, questa volta cercando di tirare via lei l'amica. Perché non ci era arrivata prima che tutte quelle fan le avrebbero potute tranquillamente riconoscere?

Le porte vetrate della SM si aprirono e riportarono momentaneamente l'attenzione sull'edificio: erano usciti un uomo di una certa età e una ragazza minuta vestita come se fosse appena uscita da una dance practice. Sul naso portava un grosso e vistoso cerotto bianco a coprire il setto rosso e gonfio.

-Taeyeon...- mormorò Melody.

Di male in peggio!, si morse il labbro.

La leader passò tranquillamente in mezzo alle fan, le quali la fissarono passare con un misto di emozione e timore(?). Un mormorio eccitato si propagò per la folla.

-Quella troia...- sussurrò Valerie a denti stretti al suo fianco.

Per loro sfortuna, Taeyeon alzò gli occhi dal telefono proprio mentre passava loro di fianco (non è che magari aveva sentito Valerie?) e il cuore di Melody perse un battito, un pò perché amava le SNSD da sempre, un pò perché non voleva ricordare in 4D la rissa della sera precedente.

-Valerie Jones...- disse l'idol con una calma molto studiata.

Aveva la mascella serata e squadrava la sua amica con uno sguardo agghiacciante.

Come può una ragazza con un aspetto così minuto e angelico incutere tanto timore?

-Ehi, Taeyeon!- esordì la mora con il suo miglior sorriso falso- Scusa, non ti avevo quasi riconosciuta: sai, il naso rotto ti rende meno banale.

-Maria Vergine...-Melody pregò tutti gli dèi che conosceva perché non scoppiasse una zuffa in quel momento.

Negli occhi di Taeyeon passò una scintilla di odio puro. Doveva trattenersi così tanto perché erano in mezzo a tutta quella gente e lei aveva un'immagine da difendere.

L'idol mosse un passo verso Valerie, la quale si irrigidì all'istante, ma fu l'istante dopo a lasciare a bocca aperta tutti i presenti: Taeyeon gettò le braccia al collo di Valerie e l'abbracciò.

La sua amica spalancò la bocca e rivolse a Taeyeon uno sguardo timoroso e circospetto, poi ne rivolse uno a Melody incredulo, come a chiederle se anche lei vedesse ciò che stava succedendo.

Melody sentì la leader sussurrare qualcosa all'orecchio della mora, la quale si fece di colpo seria.

Taeyeon sciolse l'abbraccio non ricambiato e fissò Valerie con sguardo falsamente intenerito.

-Non ti preoccupare, Valerie, capisco che tu possa essere intimorita da una figura da leader come la mia, ma davvero, io ti perdono.- esordì con tono vellutato.

-COSA?!- sbottò Melody.

L'attenzione delle fan lì intorno si poteva palpare.

-Ormai non ho più nulla di cui essere arrabbiata, dato che tra me e Baekhyun è finita- il mormorio divenne ancora più concitato, dopo questa affermazione- E capisco anche perché tu fossi così su di giri: oltre a tutto quell'alcool che hai bevuto, deve essere stato davvero emozionante per te ritrovarti attaccata a così tante celebrità. Quante, del resto, qua in mezzo possono vantarsi di essere stata portata in spalla da Zhang Yixing? O di aver potuto palpare il posteriore a Byun Baekhyun? O ancora di aver fatto il gioco della bottiglia con gli EXO-K?- nel fare l'elenco, Taeyeon alzò volontariamente la voce perché tutti sentissero bene- Credo tu ora sia la EXO-L più invidiata della storia.

-Brutta figlia di...!- esordì Valerie con il volto in fiamme per la rabbia, ma venne bloccata da un braccio di Melody e dal fatto che Taeyeon la sorpassò con un sorriso trionfante, per poi salire su un furgone.

-Goditi il tuo nuovo successo tra le fan, cara, ci si vede!- detto ciò, chiuse la portiera e il furgoncino partì.

-LURIDA TROIA!- Melody sobbalzò nel sentire la voce di Hyena tuonare in quel modo.

Quei pochi sguardi che intercettò tra quella folla erano tutti omicidi nei loro confronti.

-Oh, andiamo! Scommetto che ieri eravate tutte a farmi la standing ovation per come gliele ho suonate!- si lamentò Valerie. Era ancora visibilmente furibonda con Taeyeon, come non esserlo?

-Ci conviene andarcene, so che tu di norma non scappi, ma non possiamo affrontarle tutte.- disse velocemente Melody. In quel momento avrebbe tanto voluto essere a casa sua, lontana da Seoul.

Con uno scatto felino, Hyena afferrò Valerie per un braccio e le puntò un coltellino svizzero all'altezza del cuore. I suoi occhi erano spiritati.

-Come osi palpare il culo a Byun Baekhyun quando nemmeno noi sasaeng ci siamo mai riuscite?- sibilò. La calca si strinse intorno a loro.

Se prima Melody aveva il dubbio sulla presenza di qualche sasaeng lì intorno, ora non ne aveva più.

-Ma tu sei completamente fuori!- Valerie inarcò un sopracciglio- Va bene che sei coreana, mai tuoi genitori non te l'hanno mai insegnato che è da poveracci minacciare una persona con un coltellino svizzero? Nel Bronx anche una vecchia corista gospel ti riderebbe in faccia!

-Ah, è quello il problema?!- Melody era sinceramente scioccata da come l'amica fosse tranquilla mentre una pazza la stava minacciando.

Ci fu un movimento nella borsa di Valerie e, con un salto non proprio adatto alla sua stazza, Tanpopo saltò fuori e morse il braccio armato di coltellino della ragazza, la quale mollò l'arma e urlò, ritraendosi terrorizzata.

Sicuramente il cucciolo non aveva i denti così affilati, ma l'effetto sorpresa aveva collaborato parecchio.

Valerie afferrò al volo il cagnolino e strattonò Melody.

-Per una volta ti do ragione: MEGLIO RITIRARSI!- dichiarò la mora.

Non se lo fece ripetere due volte e, con un paio di spintoni, riuscirono a crearsi un varco.

-PRENDETE QUELLE PUTTANE!- urlò Hyena con l'impeto di una valchiria.

Melody non ebbe bisogno di girarsi completamente per vedere che quella folla di fan si era messa a rincorrerle, con tutta la furia possibile.

Valerie accelerò il passo e insieme di addentrarono ancora di più nel quartiere delle case discografiche.


 

Melody si sentì per diversi momenti catapultata in un film su un'apocalisse zombie: per il quartiere non c'era quasi anima viva e, se si distraeva per qualche secondo, da una qualche traversa spuntavano altre fan, ancora più agguerrite e pronte a placcarle come in una partita di football. Avevano quindi fatto un giro abbastanza assurdo e intricato.

Secondo me è mezz'ora che giriamo intorno, pensò. Dovevano aver fatto un gigantesco giro dell'oca.

-Per di qua!- le urlò Valerie e l'afferrò per la manica della giacca, prima che potesse correre verso la direzione opposta.

Si erano infilate in un maleodorante vicolo cieco, e si accucciarono dietro un cassonetto. Melody trattenne un conato di vomito mentre Valerie si sporgeva appena per osservare come le fan sorpassavano il vicolo, senza prestarvi attenzione, probabilmente dando per scontato che non si sarebbero mai nascoste lì.

La mora tirò un sospiro di sollievo e poggiò la testa contro il muro e, nonostante lo schifo, Melody la imitò. Era troppo sfinita per fare la schizzinosa. Aveva i polmoni in fiamme, le bruciava la gola e un'insistente fitta alla milza la teneva piegata su sé stessa. Non aveva mai corso così velocemente in vita sua.

-Per un pò potremo riprenderci...- Valerie si tirò indietro i capelli- D.O santo, di questo passo la BigHit ce la sognamo, con quelle in giro non ci arriveremo mai!

-Taeyeon ha usato un espediente geniale, senza perdere l'immagine da idol...- notò Melody con un filo di voce- Ma che ti ha detto all'orecchio?

-"Non pensare che te la farò passare liscia, finché sarai a Seoul"- recitò l'amica, più con un ringhio che con un tono di voce normale- Beh, direi che sa proprio bene come scatenare le ire dei fan! Non so se ho combinato le cose che ha detto, ieri sera, ma di certo è servito per infiammare gli animi.

-...è stata davvero perfida.- concluse Melody in un soffio.

-Hai ancora voglia di difenderla? No, perché ti avverto già che alla prossima rissa le faccio saltare tutta l'arcata dentale superiore! Sai che bello sentir cantare tutte le sue canzoni con la s aspirata mentre sputacchia per il palco?

-Va anche detto però che alcune ne hanno approfittato: sicuramente molte volevano metterti le mani addosso a prescindere.- notò la castana, cercando di non ridere di fronte all'immagine esilerante di Taeyeon che cantava a quel modo.

-Come quella Hyena?- il cagnolino ne approfittò per uscire dalla borsa con fare scodinzolante e fare un pò di feste a Valerie.

Come fa a non essere rintronato da tutto quello sballottamento?, il cucciolo era ammirevole.

Per la prima volta da quando era arrivato, Valerie accarezzò amorevolmente il piccolo.

-Grazie del tuo prezioso aiuto, Tanpopo, anche se avresti dovuto staccarle un polso!- gli diede un bacio sulla testina- Però cominci a starmi simpatico.

-Occhio a come lo educhi: è uno spitz, non un cerbero!

Le due amiche e il cane si alzarono e cautamente uscirono dal vicolo: non vi era traccia dell'orda assassina di fan, avevano via libera.

-Dai, se facciamo in fretta potremo trovare la BigHit prima che quelle psicopatiche ci ritrovino.- Valerie era decisa.

Melody si morse il labbro:- Quella Hyena, però, è una sasaeng.

-Si, anche abbastanza nevrotica.- confermò la mora- Quindi?

- Nella sua pazzia non vorrei avesse ricordato che stessimo cercando la BigHit e che ora ci stiano aspettando tutte lì...sembrano parecchio decise a farcela pagare.

-Eh, inimicarsi delle sasaeng non deve essere una faccenda semplice.- sospirò Emily.

-Si, Emily, non immagini nemmeno quanto.- continuò Melody.

Seguì un lungo secondo di silenzio.

-EMILY!- esplosero Melody e Valerie verso l'amica dai grandi occhi azzurri.

-Ehi, ragazze! Pensavo non mi avreste più notata!- le canzonò con un mezzo sorriso.

Valerie si buttò ad abbracciarla in una morsa d'acciaio a metà frase.

-Ma da dove sei spuntata?!- Melody era incredula. Certo, le aveva sempre scioccate come Emily non avesse "presenza" e come, quindi, le riuscissero benissimo gli agguati, ma non accorgersi di lei nonostante fossero in allerta per un possibile attacco di sasaeng era grave!

-Ho visto da una finestra due persone scappare e pensavo fossero degli idols, così, curiosa, sono scesa a controllare, però non mi sarei mai aspettata di trovare voi due! Si può sapere cosa avete combinato di così grave da inimicarvi le sasaeng?

-Semplicemente Kim Taeyeon è la più grande troia di questa terra.- "spiegò" Valerie- Le auguro prurito al culo e braccine corte.

Emily inarcò un sopracciglio e Melody le riassunse velocemente la loro avventura, dal messaggio di Ellie fino al discorso di Taeyeon alla SMEnt.

-Vi starei a chiedere perché gli EXO si siano prodigati tanto per darvi una mano- cominciò Emily- ma scommetto che, come me, non ne abbiate idea.

-Non ricordi nulla di ieri sera.- decretò Valerie.

-Precisamente.- confermò l'amica.

-Emily, non è che magari tu, a tal proposito, sai dove sia la BigHit?- chiese Melody, sentendo di colpo il senso di fretta impradonirsi nuovamente di lei.

La ragazza si morse il labbro:- Purtroppo no, non lo so.

Alzò lo sguardo verso l'edificio al suo fianco e Melody e Valerie lo seguirono: nella fretta di scappare, non si erano rese conto che il palazzo che affiancava il vicolo cieco era la sede principale della JYP.

Emily tornò a guardare le sue amiche con un mezzo sorriso:- Però, forse, posso procurarvi comunque un buon avvocato.

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Capitolo 7
*** CEO, hackers and LU! ***


7.

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Una cosa che sicuramente avevano imparato in quell'assurda giornata era che tutti i luoghi in cui gli idols passavano la maggior parte della loro giornata avevano un'uscita sul retro.

La sede della JYPEnt ovviamente era tra questi ed Emily ci arrivò senza alcuno sforzo.

-Emily, non credo dovremo entrare senza il consenso di qualcuno...- Melody si guardò intorno con preoccupazione: le fan dovevano essere tutte dall'ingresso principale e quelle indemoniate probabilmente le stavano ancora cercando, ma lì non c'era nessuno che potesse vederle entrare.

-Non preoccuparti, Mel, so ciò che faccio!- la rassicurò la glaucopide varcando la soglia.

Valerie la seguì senza fare domande ma con sguardo interrogativo, mentre Melody chiuse la fila, ancora titubante su ciò che stavano facendo.

Salirono una breve scalinata e si ritrovarono nella sala principale al piano terra della sede. Dalla porta a vetri in fondo era possibile vedere alcune fan spalmate sul vetro, in attesa di qualche loro beniamino.

L'agitazione di Melody per un attimo fece posto al suo lato più profondo da fangirl e si sentì così felice ed emozionata di essere dentro a una delle più grandi case discografiche coreane di sempre. Chissà se avrebbero potuto incontrare i GOT7...

Melody, non hai bisogno di altri idols nella tua vita, hai già abbastanza EXO, si redarguì.

Emily si diresse a grandi passi verso la donna seduta al bancone dell'ingresso.

-Ma cosa fa?!- sbottò Valerie- Pensavo dovessimo entrare di nascosto, così ci faremo scoprire sub...

-Ehi, Hyejin unnie- esordì la loro amica verso la donna- Mi sapresti dire dov'è Fonzie hyung in questo momento?

-Ha chiesto poco fa di portargli una bottiglietta d'acqua su in palestra, direi quindi sia sempre lassù.- rispose prontamente l'interlocutrice con fare professionale.

-Grazie, unnie, sei la migliore! Ah,- indicò Valerie e Melody- loro sono con me, potresti avvertire la sicurezza di non buttarle fuori se bazzicassero in giro?

-Sarà fatto.

-Gentilissima come sempre!- Emily salutò con la mano la donna e tornò dalle sue amiche, entrambe a bocca aperta per la scena appena vista.

-Venite, prendiamo l'ascensore, così faremo prima!

-Perché non ti ha spedita fuori a calci?- chiese Valerie con fare sospettoso mentre Emily chiamava l'ascensore- Hai cominciato a lavorare qui come pulisci-cessi e non ci hai detto nulla?

-Felice tu mi veda solo nei panni dei lavori più miseri, come sempre!- disse l'amica, sarcastica.

Le tre entrarono nella cabina e salirono per diversi piani.

Valerie decise di prendere Tanpopo dalla borsa e lasciarlo scorrazzare un pò a terra, doveva sgranchirsi un pò le zampe anche lui.

-Emily, ma se non ricordi nulla, come è possibile che tu sia così familiare con questo posto?- chiese Melody mentre l'ascensore saliva.

La ragazza fece spallucce:- Beh, pur non ricordando nulla, ho pensato che sarebbe stato uno spreco fare scene da pazza furiosa terrorizzata dentro la JYP come ospite onorario con tutti i comfort!

-Ospite onorario?

-Morale: saresti dovuta rimanere nel letto di Kai stamattina finché non si fosse svegliato per un secondo giro.- Valerie non perse l'occasione di rinfacciare a Melody quella faccenda per la terza volta- Emily cara, tu si che hai capito tutto dalla vita!

-Oh, grazie, cara! Spero dopo questa tu non mi definisca più una pulisci-cessi!

Le porte scorrevoli si aprirono e le ragazze uscirono su un piano molto lussuoso con diverse porte.

-Credevo le case discografiche fossero un pò più umili all'interno.- Valerie si guardò attorno con sguardo affascinato.

-Ah, i piani delle sale prove lo sono, ma questo, riservato a mr.JYP, va per forza tenuto come il piano di un hotel a cinque stelle!- spiegò Emily dirigendosi verso una porta sulla quale stava grattando animatamente Tanpopo e bussando appena. Non attese risposta ed entrò.

-Mr. JYP?...aspetta, vuoi forse dire che...?

-MILLYYYYY! Dov'eri finita? Ti stavo aspettando per il tapis-roulant!

La stanza in cui erano entrate si poteva definire la miglior palestra della storia, fornita di qualsiasi attrezzo e macchina che si potesse desiderare. Solo che, invece che essere piena di persone giovani, palestrate e abbronzate, c'era solo un uomo in tenuta sportiva su un tapis-roulant davanti a una delle ampie vetrate che davano su Seoul. Mr. JYP stava camminando all'indietro sul nastro per poterle guardare.

-Scusa, Fonzie hyung, ma le mie amiche necessitavano di un aiuto!- Emily trotterellò in mezzo ai vari macchinari, seguita dal cucciolo, e salì sul tapis-roulant vicino a quello di JYP e i due cominciarono a corricchiare.

Notò solo in quel momento che l'amica indossava una felpa e dei leggins tipici di chi va a correre.

Melody e Valerie si scambiarono un lungo sguardo e, titubanti, si adentrarono pian piano nella sala.

Delle casse cominciarono a trasmettere Who's Your Mama? a tutto volume.

-Wow, allora quest'uomo è egocentrico come sembra...- commentò piano Valerie.

-Ah, perfetto, allora anche tu vedi tutta questa scena surreale.- Melody ne era quasi rincuorata.

Tanpopo ritornò tutto contento verso di loro e Melody lo prese in braccio.

Giunsero davanti ai due compagni di palestra proprio mentre questi rallentavano il passo per canticchiare il ritornello e ballare, con una sincronia perfetta quanto quella degli SHINee, una parte della coreografia.

-Shake that booty, that booty, booty!- cantavano i due- Shake that booty, that booty, booty!

-Di questo passo vomiterò.- informò Valerie con faccia schifata.

JYP si voltò nuovamente verso di loro come quando erano entrate.

-Milly, chi sono le tue amiche?- chiese l'uomo manco volesse essere presentato.

Emily corse all'indietro a ritmo di musica, per poter guardare in faccia anche lei le sue amiche.

-Fonzie, loro sono Melody e Valerie, due mie compagne di stanza all'istituto. Ragazze, lui è il mio hyung, Park JinYong.

-E' un vero piacere, mr. JYP.- Melody si inchinò e Valerie si affrettò a fare altrettanto.

-Vi prego, chiamatemi Fonzie, come ci tiene a fare la mia cara Milly. Le sue amiche sono anche amiche mie!- il sorriso del CEO fu così sincero da scaldare il cuore di Melody.

-Quanta fiducia...- sussurrò Valerie con un sorriso tirato di chi è a disagio.

-Hyung, servirebbe un tuo grande intervento per poter aiutare le mie amiche. Si sono cacciate in un bel pasticcio.- cominciò Emily.

-Ah, credevo necessitassero del tuo, da come l'avevi detto prima. Che genere di aiuto?- JYP scese dal tapis-roulant e la ragazza lo seguì.

-La SM vuole incastrare una nostra amica per insabbiare uno scandalo di Chen degli EXO e servirebbe un buon avvocato competente che possa far scampare a Mona questo pericolo.- gli occhioni di Emily diventavano ancora più grandi quando voleva qualcosa- Non è che potresti darci una mano? Mona è anche una mia cara amica e non potrei sopportare che finisse in carcere ingiustamente!

-Quindi mi stai chiedendo di mettere a vostra disposizione uno degli avvocati che solitamente lavorano per la mia casa discografica e farmi praticamente nemica la SM?- chiese l'uomo passandosi un asciugamano sulla testa.

Emily sbattè le sue lunghe ciglia:- Potresti?

L'uomo sembrò pensarci su per un pò e Valerie e Melody trattennero il fiato.

JYP fece un ampio sorriso ad Emily:- Ma certo che posso! E' sempre divertente infastidire quel CEO da due soldi che ha sostituito Lee SooMan.- si rivolse alle due ragazze- Non vi preoccupate! A differenza di ciò che dicono i giornali, i miei avvocati sono i migliori! Siete in ottime mani!

-Aspetti, così su due piedi lei acconsente?- Valerie era super stranita e Melody non poteva certo biasimarla.

JYP fece spallucce:- Beh, si, è per fare un favore a un'amica e poi, ultimamente nell'industria kpop è tutto noioso...aiutare la ragazza che ha fatto crollare l'immagine perfetta degli EXO renderà tutto più interessante!

Ah, allora lui sa chi sta per aiutare... Melody si ritrovò a pensare che JYP doveva essere un uomo molto più intelligente e calcolatore di quanto in realtà non desse a vedere.

L'uomo batté due volte le mani:- Bene, signorine, se volete aspettarmi qui due minuti, vado immediatamente a contattare il mio avvocato di fiducia per fissare un incontro domani e,- JYP sorrise teneramente a Tanpopo, tra le braccia di Melody- gia che ci sono, chiederò a Hyejin di far portare un pò di cibo per quel cagnolino, sarà affamato a quest'ora!

Il CEO raccattò da non si sapeva dove un auricolare, se lo mise all'orecchio e uscì dalla palestra.

-...Fonzie Hyung?- chiese Valerie dopo un lungo istante di silenzio- Il troppo alcool ti ha fatto crescere un pene?

-Mi rifiuto di chiamarlo "oppa", e poi dice che lo fa sentire figo come il caro protagonista di Happy Days e che sono stata adorabile a dargli un soprannome simile.- spiegò Emily.

-Se non avessi visto Emma addormentata beatamente in una vasca di pinguini credo che questa sarebbe la cosa più assurda mai vista oggi.- sospirò Melody- Ti sei svegliata dentro la JYP, quindi.

-Si, mi sono svegliata in una delle sale prove adibite alla danza. Mi è venuto a cercare JYP dicendomi che dovevo salire di sopra perché i GOT7 dovevano provare...no, non sono ancora riuscita a vederli.- Emily bloccò subito l'entusiasmo dipinto sui volti delle amiche- Ero terrorizzata dal fatto che non ricordassi nulla, ma pian piano che Fonzie parlava, rivelandomi involontariamente dettagli della serata, ho pensato fosse meglio godersi l'attimo, così ora lui non sospetta nulla della mia amnesia e io ho passato una mega giornata benessere tra sport, maschere di bellezza, piscina ecc con il mio nuovo BFF mr. JYP!- concluse dicendo il nome del CEO in un sussurro.

-Emily, tu si che mi commuovi!- Valerie e la glaucopide si batterono un cinque.

-Aspetta un attimo!- saltò su Melody- Che ti ha detto JYP di ieri sera?

Emily si sedette su una panca poco distante:- Da quel che ho capito dai suoi discorsi, ieri sera c'è stata una festa in un locale molto In che è riservato solo ed esclusivamente agli idols del quale nessuna fan sa l'esistenza, tranne forse qualche groupie. Il locale è proprietà della JYP ma tutti gli idols possono accedervi. A quanto pare ieri sera siamo arrivate verso le quattro del mattino io e Olivia,ma non ha specificato da chi fossimo accompagnate. Così poi io ho conosciuto Fonzie lì e chissà che abbiamo combinato assieme!

-E di Olly non sai niente?- chiese Valerie.

Emily sospirò:- No, di lei non ho più avuto notizie.- la ragazza si scostò i capelli dal collo- Così come non ho idea di chi mi abbia fatto ciò.

La ragazza aveva sul collo una grande macchia violacea per lato.

-Quelli sono succhiotti o una nuova forma di peste bubbonica?- chiese Valerie con l'orrore dipinto in volto.

-Succhiotti, master mind! Nemmeno Fonzie ha idea di chi me li abbia fatti, mi chiedo chi possa essere stato, ma visto che lui se ne è sorpreso stamattina, credo mi siano stati fatti mentre ero nel locale e non prima...

-...quindi un qualche idol te li ha fatti.- concluse Melody.

-Penso di si.- Emily lasciò cadere i capelli sulle spalle.

-Non pensi, ci speri.- la corresse Valerie con l'aria di chi la sa lunga.

-Beh, Melody si è portata a letto Kai e Mona ha molestato Chen, mi è permesso sognare?- si giustificò l'amica.

Valerie rise ed Emily la seguì e Melody non poté fare a meno di ridere anche lei.

-Manchi solo tu, Valerie, ormai!- la prese in giro la castana.

Alla ragazza si illuminarono gli occhi:- Hai ragione, Mel! Emily, sai per caso se ai GOT7 serve qualcuno con cui fare pratica per baciare una ragazza nel giusto modo? Così, giusto per sapere...

La porta si aprì e JYP rientrò con indosso degli occhiali da sole (insensati, dato che era notte) e con una felpa sopra.

-Bene, ragazze, l'avvocato potrete incontrarlo domani nel primo pomeriggio, tutto sistemato!- indicò la soglia da cui era arrivato- Se volete raggiungermi nel mio ufficio, ho ordinato del pollo fritto insieme al mangime per il vostro cucciolo, è ora di cena.

Solo quando sentì quelle parole Melody si accorse di quanto avesse fame. Sicuramente durante la serata non aveva toccato cibo e non aveva mangiato nulla da quando si era svegliata, troppe cose a cui pensare.

-Grazie, Fonzie hyung, un buon pollo fritto lo accettiamo volentieri!- saltò su Valerie.

Le ragazze uscirono dalla palestra per entrare in un'altra stanza del piano, mentre Emily commentava quanto fosse poco sensato allenarsi così tanto per poi mangiare del pollo fritto, ma JYP continuava a insistere sul fatto che se lo fossero meritato.

L'uffico del CEO era più una di quelle sale riunioni che vedevi nei film: ampia, con un lungo tavolo di vetro al centro e un grande schermo su una parete. Dovevano usarla soprattutto per parlare direttamente con gli idols, viste le numerose sedie messe lì intorno.

Era tutto molto elegante e sofisticato, specialmente con tutti quei colori metallici, se non fosse stato per quei sacchetti pieni di confezioni di pollo fritto buttati lì sul tavolo.

Melody lasciò per terra Tanpopo, che corricchiò in modo buffo verso una ciotola piena di croccantini con su scritto "I LOVE JYP" (...).

Mr. JYP prese posto a capo del tavolo come gli si addiceva e le ragazze si sedettero sulle sedie ai suoi lati.

Il pollo fritto era una vera bontà. Non di certo uno dei cibi più sani, ma Melody lo prediligeva rispetto ai cheeseburger che tutti i suoi amici di Los Angeles amavano mangiare.

Dopo così tante ore senza cibo le parve anche più buono del solito.

Anche il resto del gruppo doveva essere affamato, perché passarono la cena in totale silenzio.

-Grazie mille per il pasto...Fonzie hyung.- disse esitante Melody a fine cena- Le siamo molto grate per scomodarsi così di colpo per noi.

-Non c'è di che, Melody cara, è un piacere aiutare gli amici, per me. Se c'è qualcos'altro che posso fare per voi, non esitate a chiedere.- disse JYP incrociando le gambe sopra il tavolo in una maniera che non si addiceva proprio al galateo.

In un certo senso Melody ci sperava in una tale frase.

Era un pensiero che le era balenato in mente appena l'uomo aveva accettato nel procurare loro un buon avvocato e, anche se non ben definito, pensava che non sarebbe stato così malvagio chiedere.

-Beh, a dire il vero c'è una cosa che vorrei sapere...- cominciò lei titubante e l'attenzione di JYP fu tutta rivolta a lei. Le sue amiche la fissarono con fare interrogativo.

-Ti ascolto.

-Ieri sera, nel corso di tutto quello che è successo, dobbiamo aver esagerato un pò con l'alcool, perché abbiamo ricordi parecchio confusi...e non sappiamo come, ma abbiamo perso quattro nostre amiche e non sappiamo da dove cominciare per trovarle, dato che non ci hanno più cercate via telefono.- si morse il labbro- Ci sarebbe un qualche modo per rintracciarle o lei le ha per caso viste ieri sera?

Visto che abbiamo uno dei più grandi CEO di Seoul dalla nostra parte, forse è meglio sfruttarlo per questa piccola informazione, riflettè.

L'uomo ci pensò un pò su, poi tornò a guardare Melody:- Delle vostre amiche, oltre a Milly, l'unica che ho avuto modo di vedere e conoscere è stata quella Olivia...

-E' una delle ragazze che abbiamo perso.- si affrettò a precisare.

-...di lei ricordo che se ne è andata dalla mia festa perché una vostra amica ha chiamato Milly dicendo che lei e un'altra ragazza di cui non ricordo il nome si trovavano all'ospedale e Olivia aveva dovuto raggiungerla, poi purtroppo non so dove possa essere andata.- JYP sospirò- Per quanto riguarda a un modo per rintracciarle, basterebbe trovarle tramite il GPS nel telefono, o comunque rintracciando i loro cellulari.

Alcune di noi sono finite in ospedale?, quel pensiero le fece attorcigliare lo stomaco, ma non doveva dare per scontato che si fossero fatte male: magari avevano accompagnato qualcuno.

Andava tutto risolto un problema alla volta.

-Hyung, non mi sembri il tipo da mettersi a rintracciare telefoni...e poi non ci vorrebbero strumenti precisi per farlo?- chiese Emily con un sopracciglio inarcato mentre si leccava le dita ancora unte.

-Ci vorrebbe un buon computer, i loro numeri di telefono e un buon hacker.- intervenne Valerie sovrappensiero- Il cugino di quella pazza di Jaekyung mi ha insegnato come rintracciare un telefono in cambio di qualche aiuto con una ragazza.

Valerie era sempre stata un'appassionata di tecnologia e ricordava quanto avesse premuto per farsi dire i segreti dell'hackeraggio da Jaerim, il cugino di Jaekyung che frequentava la loro classe. Era un ragazzo molto nerd e solitario, ma un vero e proprio genio del computer e questo tutti lo sapevano. La sua amica aveva capito con uno sguardo quanto a Jaerim interessasse una loro compagna e gli aveva dato una mano, in cambio il ragazzo aveva acconsentito a insegnarle un paio di cose a riguardo.

Melody lo vedeva un pò inquietante come la cugina e non riusciva a fidarsi tanto nemmeno di lui, tuttavia non c'era da dubitare della sua intelligenza.

Avremo potuto pensarci prima a questa soluzione!, Melody si trattenne dallo sbattersi una mano in faccia.

-Tu saresti in grado di rintracciare un telefono partendo dal nulla?- JYP sembrava particolarmente interessato a questa abilità della ragazza.

Valerie fece spallucce:- Non ci ho mai provato seriamente finora, ma se avessi i primi due elementi potrei provare.

Melody tirò fuori il suo telefono:- I numeri di telefono li abbiamo tutti.

JYP fissò ancora qualche secondo Valerie con interesse, poi con un sospiro tirò fuori un pc di ultima generazione da sotto il tavolo:- Questo direi che basta, no?

-Aspetta, Fonzie, non è illegale fare una cosa del genere?- saltò su Emily.

-Beh, si che lo è. Ma anche schiavizzare persone per fare soldi lo sarebbe, però guarda: il lavoro degli idols non è ancora stato abolito!

Valerie e Melody si scambiarono un piccolo sguardo sconcertato: JYP aveva appena ammesso che i loro artisti venivano trattati al limite di uno schiavo come se niente fosse?

-Alla faccia della sincerità...- borbottò Valerie.

-Però, seriamente, Fonzie hyung, sono stata molto precipitosa, non vorrei mai coinvolgerla in qualcosa di illegale...- si affrettò a dire Melody, accorgendosi solo in quel momento di cosa stavano per fare.

Il mio senso di moralità verso la legge dov'è finito?

-Su su, Mel adorata, non ti abbattere così, è tanto tempo che non provo questo brivido di eccitazione e rischio!- JYP accese il computer- Credo che incontrarvi sia stata la cosa più interessante che mi sia successa nell'ultimo anno!

-Fonzie non dire così o finiremo per montarci la testa!- Valerie diede un colpo di ciuffo esagerato per evidenziare la sua presa in giro.

La mora alzò un pollice verso Melody con un luccichio negli occhi.

A quanto pare il suo azzardo sulle loro amiche scomparse le era piaciuto e lo stava approvando.

JYP e Valerie passarono la mezz'ora successiva a collegare il telefono di Melody al computer e ad armeggiare con esso, usando parole e termini che Melody non era sicura di comprendere.

Dato che lei ed Emily non potevano essere molto d'aiuto, le due si misero dalla parte opposta del lungo tavolo e giocherellarono con un Tanpopo instancabile.

Quel cucciolo era davvero adorabile, come si poteva non amarlo?

-Normalmente, in queste situazioni, non si andrebbe a chiedere in giro a gente che si conosce se per caso hanno visto delle ragazze completamente sbronze in giro?- chiese a un certo punto Emily buttando un occhio ai due hacker improvvisati.

Melody sospirò:- Si, avremo potuto, ma appena ci eravamo svegliate non sapevamo nemmeno dove fossimo noi, quando abbiamo incontrato Jungkook e Suho eravamo convinte che voi altre foste tutte di nuovo all'istituto e quando abbiamo incontrato Kai e gli altri alla questura abbiamo avuto l'esigenza di correre a cercare qualcuno per aiutare Mona. A questo punto puntare sull'aiuto di JYP mi sembrava la soluzione più rapida, anche perché non sappiamo se le altre saranno state fortunate quanto noi...- Melody rabbrividì al pensiero di qualcosa di peggio del rischiare di trovare Emma sbranata da dei leoni.

Emily sospirò:- Si, hai ragione, è meglio trovarle al più presto.- gli occhi della ragazza brillarono con malizia- C'è anche la possibilità che siano messe meglio di noi.

-BINGO!- saltò su Valerie richiamando l'attenzione su di sé.

La mora si batté un cinque con il CEO.

-Ragazze, ci siamo.- JYP si alzò e collegò il portatile allo schermo attaccato alla parete, così che tutte potessero vedere.

Lo schermo si accese e mostrò un'ampia mappa di quella che Melody identificò come Seoul e i territori circostanti. Era come guardare una versione più avanzata di Google Maps.

Spiccavano due punti luminosi: uno entro i confini di Seoul, anche se non avrebbe saputo dire con precisione dove, mentre uno si trovava nella zona esterna, più a sud.

-Ha localizzato solo due telefoni?- chiese Melody nuovamente preoccupata.

Valerie sospirò:- Purtroppo si. A quanto ho capito, uno non riesce a trovarlo proprio e l'altro a quanto pare è molto più distante rispetto a questi due e non è coperto dal nostro raggio d'azione.

La mora si alzò e indicò il punto dentro Seoul:- Questo è il telefono di Rose, a quanto pare si trova in una qualche zona periferica.- passò l'indice sullo schermo finché non giunse al secondo punto- Mentre dalla parte opposta e sicuramente molto più distante abbiamo il cellulare di Alyssa.

-Il secondo deve trovarsi in una qualche fattoria o risaia, in quelle zone non mi viene in mente nessun altro tipo di costruzione che vi possa essere.- osservò JYP.

-Di chi è il cellulare che si trova così lontano da non comparire sulla mappa?- chiese Emily.

-Pare sia di Charlotte, anche se non capisco perché quello di Olivia non sia rintracciabile...

Melody ebbe un rapido flash.

-Non è rintracciabile perché non ce l'ha.- rivelò- Le è caduto in un tombino qualche giorno fa, ricordate?

-Ah, è vero, non aveva nessun apparecchio elettronico nemmeno ieri sera...- ricordò Emily.

Melody singhiozzò:- Quindi lei potrebbe essere seriamente ovunque...

-E di Charlotte che puoi dire?- chiese Emily.

-E' ancora in Corea del Sud, almeno?- aggiunse Melody.

-E' la prima volta che fate una cosa del genere, no?- chiese il CEO- Purtroppo lo è anche per me, quindi, per quel che ne sappiamo, potrebbe trovarsi a Busan come in Cina.

-No, ti prego, Fonzie, in Cina no!- sbottò di colpo Valerie, lasciando l'uomo perplesso.

-Era solo un esempio, il mio.- JYP toccò l'auricolare che teneva all'orecchio- Hyejin, per favore, mi faresti arrivare una cartina di Seoul e dei territori circostanti nel mio ufficio?


 

-Dunque, il massimo che possiamo capire dalle indicazioni sulla mappa è che la vostra amica Rose si trovi grossomodo in questo quartiere periferico. Non è un posto con una buona fama, ma ci si può stare senza rischiare di venire sgozzati. E' praticamente opposto a questo edificio.- JYP cerchiò con un pennarello la zona in cui doveva trovarsi Rose- Per quanto riguarda la vostra amica Alyssa, invece, si trova a sud rispetto a Seoul e la zona che ci si presenta sulla cartina è per lo più campagna, quindi, a meno che proprio non si sia addormentata in mezzo alla natura, sarà in una qualche dimora di contadini e non credo che lì se ne trovino tante.

A Melody sembrava di trovarsi nell'MV di One Shot dei B.A.P, con tutti loro intorno alla cartina per scegliere come muoversi.

-Quindi vogliamo andare a riprenderle?- chiese Emily.

-C'è anche bisogno di chiederlo?- puntualizzò Valerie.

-Beh, per Rose potremmo andare subito, dato che rimane comunque a Seoul, non dovremo nemmeno arrivarci in così tanto tempo.- ragionò Melody- Per Alyssa, invece, avremo bisogno di una macchina e potrebbe volerci qualche ora per raggiungere il posto. Sarebbe più ragionevole partire domani mattina, più riposate e preparate, ma non vorrei mai che non ci avesse ancora chiamate per qualche problema grave.

-Dopo tutto quello che abbiamo passato oggi approvo il tuo pensiero di muoverci subito,- cominciò Valerie- ma non abbiamo un'auto con cui andarla a prendere.

-Potremo affittarne una.- propose Melody.

-Potrei procurarvela io.- ribatté JYP con espressione serena.

Tutte e tre le ragazze gli rivolsero uno sguardo perplesso con tanto di sopracciglio inarcato.

-Mi scusi, mr. JYP, ma così sarebbe approfittare troppo della sua gentilezza!- Melody alzò subito le mani in avanti.

Dalla sua espressione confusa, l'uomo sembrava seriamente non capire:- Beh, ma che male c'è? Ve ne presto una per una serata, ritrovate tutte le vostre amiche scomparse e me la riportate.

-Si, ma ci ha già fornito un avvocato, offerto la cena e ci ha aiutati a rintracciare dei telefoni in maniera teoricamente illegale, mi sembra che lei abbia già fatto tanto!- replicò Melody.

JYP sorrise teneramente alla ragazza e lei sentì uno strano brivido lungo la spina dorsale.

-Sei adorabile, Melody cara, ma non devi preoccuparti di questo: sono un uomo schifosamente ricco e annoiato, queste per me sono cose che mi costano relativamente poco e mi fa piacere farle per delle persone interessanti come voi.

-Ma...- cominciò Melody per ribattere.

-Se non accettate di usare la mia macchina, non vi farò avere l'avvocato e vi negherò la possibilità di comparire nel prossimo MV dei GOT7.

-COSA?!- sbottarono Emily e Valerie.

-Io accetterei, fossi in voi.- l'espressione del CEO si era fatta di colpo seria.

-Hyung, ci stai seriamente ricattando così per farci prendere un'auto?- Emily inclinò la testa di lato, dubbiosa.

-E poi, scusa,- cominciò Valerie con quell'espressione seria che normalmente le faceva dire qualcosa di estremamente stupido o fuori tema- vorresti mettere i nostri faccini nel nuovo MV dei GOT7?

Bingo.

-Ti vuoi focalizzare sulla parte importante, adesso?- la rimproverò Melody.

-Insisto per darvi una mano.- JYP era irremovibile- E sono disposto a scendere a questi patti per farlo, dato che al momento sono l'aiuto più prezioso che avete e voi vi state ostinando a fare le bambine testarde per non capirlo.

Le ragazze rimasero spiazzate dall'ultimo discorso dell'uomo e Melody si sentì quasi punta sul vivo.

Vi fu un lungo attimo di silenzio teso e JYP lo ruppe con un caldo sorriso che non si addiceva per nulla all'espressione seria adottata poco prima:- Bene, se non c'è altro da aggiungere, vi faccio preparare l'auto da Hyejin.

Quest'uomo lo comprendo sempre meno....


 

-Cioé, seriamente mr. JYP ci ha ricattate per darci un mezzo di trasporto?- Valerie era ancora visibilmente turbata dalla cosa, come del resto lo erano anche Melody ed Emily.

Alla fine, l'unica cosa al momento disponibile che avevano potuto fornire loro era stato un furgoncino nero molto ampio, molto simili a quelli fatti apposta per trasportare persone e valigie fino all'aeroporto, solo più sofisticato, completamente nero e con tanto di vetri oscurati.

Aveva decisamente molti più posti di quanti ne servissero a loro in quel frangente.

Più che recuperare delle amiche, sembrava dovessero trasportare il presidente Obama per la Corea del Sud.

-Evidentemente il caro Fonzie ha un disperato bisogno di aiutare gli altri...- borbottò Melody.

Valerie singhiozzò:- E ovviamente non avremo quell'MV dei GOT7, ci ha fregate....

-BANG!- Emily arrivò loro le spalle con un enorme e curioso fucile nero e le sue amiche sobbalzarono.

-Oddio, e quello dove lo hai preso?- chiese Valerie.

-E' un fucile da paintball?- Melody lo riconobbe, ci aveva giocato diverse volte con i suoi amici quando ancora stava negli USA.

-Era nel bagagliaio, ce ne sono altri cinque. Fonzie ha detto che lì dentro ci sono un pò di strumenti che servono per diversi reality, ma di non farci caso.- spiegò Emily mentre attraversava tre file di sedili da quattro per andare a ributtare il fucile sul retro.

Melody sospirò:- Meglio lasciare tutto lì com'é, dobbiamo evitare di apportare qualsiasi danno o cambiamento a questo furgone.

Le ragazze si misero tutte ai loro posti (Melody alla guida, Valerie sul sedile del passeggero ed Emily su quello dietro assieme a un Tanpopo finalmente addormentato) e Valerie tirò fuori la cartina su cui JYP aveva appuntato i luoghi dove si trovavano le loro amiche e anche dei percorsi stradali per fare prima, traffico permettendo.

-Quindi, andiamo direttamente a cercare Rose, quando siamo nel quartiere proviamo a chiamarla per vedere se risponde e, in caso contrario, dovremo arrangiarci per individuarla. Appena la troviamo verifichiamo la situazione e se ricorda qualcosa e poi vediamo se preferisce venire con noi o tornare all'istituto...- cercò di ricapitolare Melody.

-E' un culo pesante più di Ellie, lascerà a noi il compito di riprenderci Lyssa.- anticipò Valerie.

-...poi partiremo per andare a prendere Alyssa, sarà un viaggio un pò lungo ma dobbiamo fare di tutto per rimanere sveglie, vorrei evitare incidenti con la guida spericolata dei coreani!

-Beh, se una è stanca, basterà che faccia guidare una delle altre due e potremo rinfrescarci con tutte le bevande piene di caffeina che ci ha fornito Fonzie hyung.- ricordò Emily, indicando il sacchetto pieno di cibi e bevande contro il quale Tanpopo stava beatamente sonnecchiando.

Il buon vecchio JYP aveva insistito per fornire loro anche qualcosa per mangiare durante il viaggio, manco stessero partendo per Busan.

-Esatto e, una volta lì in zona, basterà cercare una qualche dimora e chiedere informazioni, non si deve vedere tutti i giorni un'americana biondissima e abbronzata, non sarà passata inosservata, se è lì.- Melody si mise la cintura- Direi che possiamo partire.

-Sarò il tuo GPS, hangul permettendo!- comunicò Valerie, mettendosi anche lei la cintura.

-Ooh this my shit! All the girls stamp your feet like this! Few times I've been around that track so it's not just gonna happen like that, 'cause I ain't no hollaback girl...

-Megan?- chiese Valerie mentre Melody tirava fuori il telefono dalla tasca della giacca.

I suoi occhi si spalancarono, increduli.

-E' Charlotte.

Immediatamente Emily spuntò tra i due sedili e Valerie si sporse verso Melody, per quanto la cintura le permettesse.

-Metti in vivavoce!- disse Emily mentre la castana faceva partire la chiamata.

-Pronto, Charlie?

-Ehm, salve, no, non sono Charlotte...parlo con Melody?

Le tre ragazze si scambiarono un lungo sguardo: dall'altra parte del telefono aveva parlato una voce maschile in un coreano un pò rigido, quasi non fosse la sua lingua madre.

-Si, sono io...posso sapere invece io con chi sto parlando e perché il cellulare della mia amica non è con lei?- chiese titubante, immaginando già i peggiori scenari per Charlotte. Che l'avessero rapita e ora volessero chiedere un riscatto? Erano dunque finite seriamente in One Shot?

-Si, scusa, sono Luhan...

Il ragazzo non poté continuare perché Valerie esplose in un:- LUHAN?! QUEL LUHAN?! XI LUHAN CHE BLOW IT LIKE A FLUTE?!

-Valerie!- la rimproverò Melody.

-Ehm...si, quello...- Luhan doveva essere molto a disagio da questo sclero- Scusate se vi disturbo, ma Megan mi aveva detto di chiamare Melody per qualsiasi problema e il telefono di Charlotte lo ha salvato in memoria...

-Sei con Megan?- chiese subito Melody.

-Ma perché hai il telefono di Charlie?- chiese Emily sospettosa.

-Beh, ieri me lo ha lasciato quando lei, Emma e Megan hanno scavalcato la recinzione dello zoo perché aveva paura che le cadesse, poi quando siamo tornati in Cina mi sono dimenticato di restituirglielo.

-Quindi adesso sei in Cina?- chiese Melody.

-Si, sono partito ieri sera con Megan e volevamo venire qua per una piccola luna di miele...

-FRENA! FRENA! FRENA!- Melody sobbalzò a causa dello scatto improvviso di Valerie- TU SEI IL MARITO MISTERIOSO DI MEGAN?!

A Melody venne improvvisamente in mente la telefonata dell'amica dove diceva di avere una fede al dito.

-Si, scusate ragazze se ve lo dico così, ma è stata una decisione presa molto di petto, sapete, eravamo un pò ubriachi, ma non ve lo ha voluto dire per paura che la giudicaste a sposarsi con un ragazzo conosciuto in una serata, anche se aveva intenzione di dirvelo oggi...

-E perché ce lo stai dicendo tu, invece?- Emily continuava a essere diffidente.

-Perché, quando sono tornato dal comprare la colazione alla tenda, lei non c'era più e non riesco a contattarla, credo che abbia sbagliato a dettarmi il suo numero e penso che voi siate la mia unica chance di ritrovarla. Sapete se sta bene?

-E perché dovremo fidarci di questa tua versione?- chiese Emily.

-Emily...?- Melody dimenticava spesso quanto la ragazza diventasse diffidente e sospettosa quando qualcosa riguardava le sue amiche.

-...scusa?- chiese Luhan con fare incerto.

-Come possiamo essere certe che tu sia davvero quel Xi Luhan e che tu e Megan vi siate sposati in maniera consenziente? La nostra amica ti è scappata e non si trova più in Corea del Sud e tu hai il telefono di un'altra nostra amica che risulta dispersa. Come possiamo fidarci di te, che potresti essere tranquillamente un qualche mafioso o psicopatico che le ha rapite, eh?

Il discorso di Emily non faceva una piega: il fatto che il loro interlocutore si fosse spacciato per un idol famoso poteva essere solo un caso e un modo facile per abbindolarle. Come già detto prima con la stessa Emily, le loro amiche potevano non essere state tanto fortunate come lo erano state loro tre.

-Cosa?! N-no! Non potrei mai! Vi giuro che è andata così!- si affrettò a dire subito Luhan.

-Si, Emily ha ragione: come possiamo fidarci?- asserì Melody.

Dall'altra parte della cornetta Luhan sospirò:- Cecilia era presente alla cerimonia, potete chiedere a lei!

-Cece al momento non è qui e non perderemo tempo a chiamarla senza sapere cosa farai tu nel frattempo.- Valerie si unì al coro di dissenso- Ma già il fatto che tu conosca Cecilia è un punto a tuo favore.

-Dovresti dirci qualcosa di particolare su Megan per convincerci, qualcosa che solo noi sappiamo...- disse Emily.

Melody le guardò meglio: certo, era sicuramente partita come una preoccupazione reale nei confronti di Megan e Charlotte, ma adesso, nelle loro espressioni imperturbabili, riusciva a scorgere uno strano scintillio, quasi aspettassero una frase particolare da parte di Luhan.

Non sarà mica che...?

Luhan rimase lì in sospeso, quasi a cercare qualcosa per convincerle.

-...Megan ha un neo sul collo così grande da farla imbarazzare parecchio.- disse infine il ragazzo.

-Tesoro, chiunque si vergognerebbe di quel neo, altrimenti non si starebbe facendo crescere i capelli!- Valerie non era soddisfatta della risposta.

-Se tu sei il vero Luhan...c'è una cosa che Megan ti avrebbe chiesto di fare che solo noi, le sue amiche più fidate, sappiamo.- lo aiutò Emily e quello scintillio negli occhi si fece più marcato.

-Non vorrete fargli dire...?- sussurrò Melody, finalmente comprendendo dove volessero arrivare le sue amiche.

Dall'altra parte della cornetta Luhan rimase per un pò in silenzio, poi sospirò e poi grugnì con frustrazione.

-Si, Luhan?- lo incitò Valerie con un'alzata di sopracciglia che aveva un che di malvagio.

-M-mi ha chiesto di cantare "Lu" mentre...- la voce del ragazzo trasudava vergogna da ogni sillaba.

-Si?- chiese Emily con l'aria di chi sa già la risposta.

-...siete delle stronze...- constatò Melody e le sue amiche sorrisero.

-...mentre facevamo i preliminari.- sputò fuori Luhan. Melody poteva già immaginarlo con il visino da bambino completamente rosso per l'imbarazzo.

Emily e Valerie si scambiarono un rapido sguardo d'intesa e la seconda si lasciò sfuggire un mezzo sorriso.

-Si, è proprio quel Xi Luhan.- dichiarò Emily con un vigoroso cenno del capo.

-Non deve essere stato facile cantare Lu in quel frangente.- notò Valerie- Deve essere stato difficile mentre usavi la bocca!

-Valerie!- la riprese Melody, mentre dall'altro lato del silenzio Luhan rimaneva in silenzio.

-Però sai che bei "Uuuuuuh! Uuuuuuuuh" quando è stato il turno di Meg?- ghignò Emily.

-Io mi stavo seriamente preoccupando per le sorti di Megan e Charlotte e voi avete fatto questa sceneggiata per fargli ammettere ciò?!- Melody era sempre più incredula.

-Beh, ci siamo un pò divertite e abbiamo confermato l'identità del nostro interlocutore!- si giustificò la glaucopide- Cos'altro ti potevi aspettare da noi due?

-Aspetta solo che Meg venga a sapere che non ha alcun ricordo della realizzazione del suo più grande sogno erotico!- gongolò Valerie a bassa voce per non farsi sentire dall'idol.

-Quindi...sono riuscito finalmente a convincervi?- chiese Luhan con fare titubante.

La castana fissò male le sue amiche ancora per qualche secondo prima di tornare a parlare con il suo interlocutore.

Deglutì.

-Si, Luhan, you got that good good.

Avrebbe sempre voluto dirglielo.

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Capitolo 8
*** Monsters, hotels and toys! ***


8.

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-Val, lo sai che ti sei menata con Taeyeon delle Girls' Generation?!

-Si e mi sembra anche che se la sia presa parecchio.

-Sai anche che Mona ha praticamente rapito i BTS?

-Non li ha rapiti, è il manager che ha ingigantito la questione!

-Di Emily che stamattina è andata a fare jogging con mr. JYP?

-Arrivi tardi, sappiamo anche questo...tu invece sai che Megan si è sposata con Luhan?

-COSA?!

Il viaggio per le strade di Seoul procedeva relativamente tranquillo: Melody aveva collegato il telefono al furgone e in sottofondo Baepsae accompagnava la sua guida, Emily, dal sedile posteriore, consigliava alla castana che strada prendere senza mai smettere di consultare la cartina e Valerie, sul sedile del passeggero, era in videochiamata con Katherine.

La sorella minore aveva fatto ricerche su Internet come richiesto e adesso stava facendo loro il resoconto di cosa aveva trovato.

Melody aveva chiuso la chiamata con Luhan qualche minuto prima, dicendo al ragazzo ciò che sapeva di Megan e gli aveva raccomandato di chiamarle nel caso l'avesse trovata e di riportarla a Seoul il prima possibile. Il ragazzo non aveva protestato in alcun modo.

-Già, adesso il caro ragazzo dovrebbe cercare la nostra Meg per la Cina.

-Non vale! Volevo sposarlo io, Luhan! E' anche il mio ultimate!

Il viso della ragazza divenne visibilmente triste.

-Pazienza, Kat, sarà per un altro idol! ...e per un'altra sbronza da capogiro.

-Non sei molto consolante come sorella maggiore, sai?- ci tenne a far sapere Melody mentre svoltava in una strada a destra.

-Ciao, ragazze!- sullo schermo, di fianco a Katherine, comparve Emma.

Entrambe le ragazze avevano palesemente l'aria di chi è febbricitante, a partire dal colorito della pelle tendente al grigio, al naso arrossato, fino agli occhi gonfi.

-Emma! Come stai?- saltò su Emily.

-Wow, sei riuscita a uscire da quella stanza! Joonmyeon ti ha lasciato un pò di forze, allora.

-VALERIE!- Emma arrossì violentemente.

-Ci sa fare a letto?- si inserì la glaucopide.

-E' arrivato l'altro fungo...solo perché io non ricordo una mazza non vuol dire che dobbiate tartassare lei!- mormorò Melody. Ormai era rassegnata a questi comportamenti delle sue amiche.

-Beh, da quel che si è sentito, direi di si...- la bocca di Katherine venne tappata troppo tardi dalle mani di Emma, sempre più rossa in viso.

-Certo che però non è stato corretto da parte di Joonmyeon approfittare di Emma: è così febbricitante che potrebbe essere catalogata come invalida!- notò Valerie, grattandosi il mento.

-Scherzi? Secondo a quest'ora sarà Suho a dover essere catalogato come invalido, dovevate sentire quanto era infoiata...AHIA!- Katherine si beccò numerosi pugni sulla spalla da parte dell'amica, con tanto di insulti non proprio tipici di Emma.

-Emma, ti prego, dimmi che almeno avete cambiato stanza e che la sanità mentale di Jungkook è ancora integra.- implorò Melody. L'immagine di Emma e Suho intenti a cominciare qualcosa di intimo con Jungkook che dormiva loro a fianco era marchiata a fuoco nella sua mente.

Katherine si guardò attorno con circospezione e abbassò la voce:-Si, hanno preso possesso del letto di Ellie...ma non diteglielo o potrebbe dare di matto ancora di più!

Emma si strinse nelle spalle:- Era la stanza più vicina...

Valerie sospirò:- Deduco che ce l'abbia ancora con noi per la nostra notte folle, da come lo hai detto...e adesso quei tre dove sono?

-Suho è andato a farsi una doccia e, visto che tutti sono nelle proprie stanze per rispettare il coprifuoco, pensava di approfittarne per ritornare al dormitorio; Ellie ci ha spiegato la questione di Mona e ha racimolato tutti i soldi che abbiamo nelle nostre camere, compresi gli spiccioli nel divano, e ora è crollata addormentata sul suo letto...non abbiamo avuto il cuore di dirgli cosa è successo su quel materasso.

-Insomma, smettila di rimarcarlo!- protestò Emma.

-Se Ellie rimanesse improvvisamente incinta almeno sapremo da subito quale è la causa!- Emma tirò un altro pugno sulla spalla dell'amica con la stessa potenza di One-Punch Man.

-E Jungkook? Si è più svegliato?- chiese Melody.

Sul viso di Katherine si fece largo un sorriso ampio e solare.

-Jungkook è qui di fianco a noi che dorme da qualcosa come tre ore!

La ragazza cambiò di posizione e fece vedere che alle loro spalle vi era Jungkook che dormiva beatamente nel letto di Emma con ancora indosso la felpa di Olivia, ciò fece intendere che le due fossero sedute sull'altro letto.

-Ha dormito tutto il tempo, poverino, oltre ad essere malato chissà da quanto tempo era che non riposava così tanto...- Emma sembrava molto preoccupata, nonostante Melody si fosse aspettata di vederla gongolante come era Katherine. Del resto, però, era normale: Emma aveva istinti contrastanti nei confronti di quel ragazzo che oscillavano tra il "Tranquillo, Kookie, la mamma ti proteggerà da questo mondo malvagio" al "SI AGENTE JEON, USA QUEL MANGANELLO COME IL KAMASUTRA COMANDA!"

-Ma avete visto quanto è bello mentre dorme?- Katherine, anche lei Jungkook biased, era invece molto più gongolante ed emozionata (non che Emma nella vasca dei pinguini non lo fosse). Si alzò dal letto e si accucciò di fianco all'idol dormiente, finché nell'inquadratura non comparvero solo loro due.

-Valerie, per favore, screenna questo frame, così potremo metterlo sulle cartoline di Natale!

-Kat, non vorrei che lo svegliassi, facendo così...- fece presente Emily e fuoricampo anche Emma espresse il suo dissenso.

Valerie fece uno screen:- Potremo spacciarlo ai nostri genitori per il suo fidanzato, quasi quasi...

Jungkook mugugnò qualcosa e pian piano aprì gli occhi.

Fissò Katherine per qualche secondo, probabilmente non mettendola bene a fuoco.

Poi i suoi occhi si spalancarono di colpo e il ragazzo urlò.

Katherine gridò di riflesso.

-Jungkook!-urlò Emma.

Nello slancio, l'idol cadde dal letto.

-IL MOSTRO VAGINA!- indicò Katherine con il terrore dipinto sul volto.

-EHI! Come ti permetti?!- la ragazza suonò parecchio offesa.

-Ecco, lo hai spaventato!- Emma accorse dal ragazzo lo aiutò a rialzarsi prendendolo dalle braccia e lo rimise a letto. In tutto questo Jungkook non perse un attimo di vista Katherine che stava riprendendo, finché Emma non lo rassicurò con un paio di carezze sul braccio e il maknae non ricadde nel suo sonno profondo.

Il ragazzo prese a respirare profondamente ed Emma si lasciò scappare un gridolino e saltellò.

Del resto era pur sempre il suo bias.

-Kat, Jungkook credo abbia una qualche strana forma di ginecofobia, non è stato molto furbo da parte tua avvicinarti così, è stato come buttarsi a pesce su un cucciolo di cerbiatto!- le fece presente Emily.

-Ma non è giusto! Con tutte voi è stato così aper...- finì la frase in un colpo di tosse che a Melody parve troppo architettato, quasi Katherine avesse rischiato di dire qualcosa che non doveva.

-Si può mettere anche il terrore di Kookie nei confronti di Kat sulle cartoline di Natale?- ridacchiò Emma e la diretta interessata la fissò male.

-Tornando al discorso principale, avete scoperto qualcos'altro, oltre a quelle informazioni?- chiese Melody.

Che Kat ci stia nascondendo qualcosa?

-Mel, hai detto di esserti svegliata nel letto di Kai stamattina, giusto?- chiese Katherine.

-CHE?!- sbottò Emma.

-Si, è una storia lunga e molto divertente che ti racconteremo appena tornate all'istituto, così potrai insultare anche tu la tua cara amica.- tagliò corto Valerie.

-Beh, molti siti dicono che Kai ieri sera sia finito all'ospedale per altri danni al bacino.

-Sul serio?- a Melody tornò subito in mente come il ragazzo avesse zoppicato alla questura.

-Non so se possa esservi utile o se si tratti dell'ennesimo infortunio durante le prove, però credo possa essere un buon punto di partenza nel caso voleste trovare altre informazioni. Questo per ora è tutto quello che abbiamo trovato.

-Fonzie hyung ha detto che Olivia se ne è andata dalla festa perché una di noi l'aveva chiamata dall'ospedale...- ricordò Emily sovrappensiero.

-Grazie mille per l'aiuto, ragazze, ora vi lasciamo andare. Mi raccomando: salutateci Suho, lasciate in pace Kookie finché non si sarà ripreso e dite a Ellie che abbiamo trovato un buon avvocato! Ci sentiamo domani mattina.- le salutò Valerie.

Emma e Katherine salutarono e la chiamata si interruppe.

-Secondo voi una di noi era all'ospedale con Kai, ieri sera?- chiese Valerie.

-E' possibile, però non sappiamo cosa sia successo nel dettaglio nemmeno a noi, quindi non saprei...può anche darsi che Olivia sia accorsa perché tu eri all'ospedale a farti medicare quel morso.- ragionò Melody.

-Dovremo cercare di mettere in ordine di tempo ciò che già sappiamo essere successo...- Emily tamburellò le dita sul sedile, poi si allungò verso la propria borsa e ne tirò fuori una penna, girò la cartina e cominciò a scrivere sul retro.

-Dunque, sicuramente siamo entrate nella discoteca verso le 23.00, ricordo che era quello l'orario di apertura. Mona verso che ora ha preso il furgone dei BTS?

-Tre del mattino, ha detto l'agente.- ricordò Melody- E alle 5.00 è stata arrestata insieme a Chen.

-La rissa con Taeyeon non deve essere avvenuta tanto tempo dopo la nostra entrata nel locale perché si è svolta lì dentro.- ragionò Valerie.

-E Megan è andata in Cina dopo l'intrusione notturna nello zoo, secondo ciò che ha detto Luhan.- Emily annotò tutto-Ah, Fonzie si è lasciato sfuggire che io e Olivia siamo arrivate alla sua discoteca intorno alle 2.30!

-Chissà quante altre cose sono successe che non ricordiamo, se contiamo che io e Valerie ci siamo riprese dopo le 18.30...-Melody sospirò.

-Maledetta Megan, ha invitato solo Cecilia al suo matrimonio, appena rimette piede in Corea del Sud mi sentirà!- Valerie piegò indietro la testa.

Entrarono in una zona di Seoul che non avevano ancora avuto modo di visitare: anche quella era molto illuminata, ma rispetto ai quartieri principali era molto tranquillo. A Melody ricordò molto quei quartieri turistici con un che però di inquietante tipici di Bangkok.

-Ecco, parcheggia lì, siamo nella zona segnata.- Emily consultò rapidamente la cartina e Melody parcheggiò nel primo posto libero che trovò. Curioso come in una città così organizzata si potesse parcheggiare a lato della strada.

-Chiamiamo Rose e vediamo se riesce a dirci in che palazzo si trovi di preciso?- chiese Melody.

-Direi che non abbiamo altra soluzione.- concordò Valerie.

Melody lasciò il telefono attaccato alle casse e compose il numero della loro amica.

Il cellulare squillò un paio di volte prima che la ragazza rispondesse.

-Pronto?- chiese in un sussurro.

-ROSE!- esplosero tutte e tre.

-Ragazze! Per fortuna siete voi!- l'amica continuava a parlare a bassa voce- Non riuscivo a trovare il telefono finché non mi avete chiamata...

-Rose, dove sei adesso?- chiese Valerie.

-Non lo so! Sono sicuramente in un albergo, ma è strana questa stanza...

Le ragazze si guardarono con fare interrogativo.

-Cosa intendi per "strana"?- azzardò Valerie.

-Intendo che ci sono strani oggetti che non so se abbiano uno scopo sessuale o se venissero usati nel Medioevo per torturare le streghe. Vedeste quanto è sadomaso il letto!...Cristo ragazze Christian Grey non si sognerebbe mai una camera d'albergo così! Non ho mai avuto così tanta paura come in questo momento...

-E' finita sul set di Hostel.- singhiozzò Melody.

-Rose...- Emily si strozzò nel tentativo di trattenere una risata- mi sa che al momento ti trovi in una qualche specie di Love hotel a sfondo kinky che vanno molto di moda in Giappone...

-Dimmi che non stai pensando che sia in Giappone perché potrebbe venirmi una crisi nervosa...- Melody si massaggiò le tempie.

-Hai visto in che zona siamo? Ce ne sarà sicuramente uno qui!- fece presente la glaucopide.

-Beh, dai, alle nostre avventure La Camera dei Giochi mancava all'appello!- saltò su Valerie- Magari Rose si è anche divertita a fare la dominatrice e non se lo ricorda...

-Valerie Jones, brutta deficiente, non fare queste battute di merda mentre io rischio di morire d'infarto a ogni minimo rumore!- la voce dell'amica si fece più acuta- I miei vicini di camera non capisco se stanno gemendo o esalando l'ultimo respiro, cazzo!

-E' un Love hotel.- confermò Emily con espressione trionfante.

-Eviterò di chiederti come mai tu ne sia così esperta. Aspetta, Rose, nei Love hotel è obbligatorio entrare in coppia...-ragionò Melody-...con chi ci sei andata?

-NON LO SO!- la voce della ragazza divenne improvvisamente più acuta- C'è qualcuno chiuso nel bagno che continua a piangere e a urlare ma non ho idea di chi sia perché non è ancora uscito! E ho provato ad andarmene ma la porta è chiusa a chiave e non saprei dove trovarla...

-E questa persona non è ancora uscita fuori?- il terrore nella voce di Rose cominciava a far agitare anche Melody...sembrava una situazione parecchio pericolosa, dovevano aiutarla in fretta.

-Si, un paio di volte, ma avevo troppa paura di scoprire chi fosse e ogni volta fingevo di dormire...

-Okay, okay, Rose, dalla finestra sapresti dirci cosa vedi? Dovremo essere nella zona dove ti trovi al momento.- Melody staccò il telefono dalla radio e scese dal furgone, seguita dalle sue amiche e da Tanpopo, rinvigorito dalla bella dormita.

-Si affaccia su un vicolo stretto con un cassonetto ribaltato...credo di essere sopra il piano terra e...accidenti, sono vicina all'angolo che da sulla strada ma non vedo niente che possa aiutar...

La chiamata si interruppe.

-Rose? Rose!- Melody provò a ricomporre il numero, ma scattò la segreteria telefonica subito- Maledizione!

-Ha riattaccato?- chiese Valerie.

-Magari il suo partner è uscito dal bagno all'improvviso...-azzardò Emily.

-Però non abbiamo abbastanza riferimenti per cominciare a cercarla, dannazione!- imprecò Melody.

Valerie sospirò e fissò il cucciolo che teneva in braccio:- Se solo tu fossi un qualche cane da ricerca che potrebbe trovare Rose solo grazie al fiuto!

Tanpopo cominciò ad abbaiare e a dimenarsi tra le braccia della mora.

-Non possiamo cominciare a setacciare tutti i vicoli del quartiere, avremo già finito l'anno di studio per allora!- disse Melody sentendo il mal di testa salirle.

-HYA!- Valerie lasciò cadere il cucciolo che, miracolosamente, cadde in piedi e cominciò a correre per i marciapiedi deserti della zona.

-Mi ha morso!- la mora si strinse un dito con il viso dipinto dallo stupore.

-TANPOPO!- Melody si lanciò all'inseguimento della bestiola che si rivelò essere inaspettatamente veloce.

Ci mancava solamente che perdessero anche il cane, in quella situazione.

-Torna qui!- urlò Emily dietro di lei.

-Pulce malefica!- gridò Valerie in fondo al gruppo.

Il cane svoltò per una traversa una ventina di metri più avanti e le ragazze gli furono subito dietro.

Il cucciolo si fermò davanti all'ingresso di un palazzo bianco con una grande insegna luminosa e cominciò a graffiare e ringhiare contro la porta.

-Ma che gli è preso?- chiese Emily appena Melody riprese Tanpopo in braccio.

Il cucciolo abbaiò all'ingresso e l'attenzione delle ragazze fu rivolta a esso.

L'insegna luminosa era enorme per qualsiasi hotel ed emanava colori rosati acciecanti che a Melody ricordò lo stripclub poco distante da dove faceva benzina dopo la discoteca con i suoi amici nella periferia di Los Angeles.

Tutto in quella facciata comunicava qualcosa di poco legale.

-The Love Heaven- lesse ad alta voce Emily mentre da una delle finestre più basse un uomo grasso con un collare si spiaccicava contro la finestra con un'espressione tra il dolorante e l'estasiato- Non ci credo! Il nostro cucciolo ha trovato il Love hotel!


 

Attraversarono l'ingresso con fare anche più incerto rispetto a quando erano entrate nella JYP.

Melody non era mai entrata in un posto simile e ciò la faceva sentire tremendamente a disagio e imbarazzata: entrare lì dentro era come mettere i manifesti sul fatto che si volesse andare a letto con qualcuno.

Rabbrividì.

La hall era molto modesta e poco ampia e la luce era così bianca che le ricordò molto le illuminazioni artificiali dell'ospedale.

Davanti a loro vi erano un ascensore molto vecchio, una micro scalinata che probabilmente portava alle stanze di sopra e, di fianco ad esse, vi era il bancone con tutte le chiavi delle camere. Al bancone vi era una donna asiatica che aveva certamente superato i cinquant'anni ma che era così rifatta da far dubitare a Melody addirittura che fosse una donna. Portava uno scintillante vestito fucsia, lunghissime ciglia finte e i capelli neri erano vaporosi e quasi sicuramente non tutti suoi. Sfigurava in quell'ambiente scadente e sfigurava ancora di più sulla sua figura il fatto che stesse giocando abbastanza animatamente a un Nintendo.

-Ehm, buonasera, mi scusi...- Melody prese incertamente la parola e la donna distolse lo sguardo con fare seccato da ciò che stava facendo.

-Stiamo cercando dei nostri ami...

-VOI DUE.

La donna indicò con così tanta enfasi Melody e Valerie che le due non poterono fare a meno di sussultare.

-Credevo di avervi detto di sparire da questo posto e di non farvi mai più vedere!- la sua voce era molto simile a un ringhio- Avete un bel coraggio a presentarvi qui dopo tutti i danni che avete causato ieri con i vostri amichetti!

Le tre amiche si scambiarono uno sguardo confuso.

-Mi scusi, Rizzo unnie, ma credo ci sia un malinteso...- cominciò Emily con tono pacato.

-Signorina, riconoscerei ovunque le facce di quelle due teppistelle che hanno rischiato di far chiudere questo posto!- i suoi occhi si assottigliarono- Sparite dalla mia vista prima che chiami la sicurezza.

-La prego...- tentò Melody ma la donna aveva già preso in mano il telefono.

-Rizzo unnie, ieri sera non eravamo proprio in noi e ci terremo a rimediare, ma adesso siamo in una situazione abbastanza d'emergenza e dovremo proprio salire al piano di sopra.- insistette Valerie.

-Per lo meno potrei salire io, che a quanto pare con questo posto non ho avuto nulla a che fare?- chiese Emily e al momento parve la soluzione più semplice.

-Si può accedere a questo hotel solo in coppia, dovreste conoscerne le regole.- la donna fu glaciale mentre armeggiava con il telefono sul bancone.

-In tre non andiamo bene? Siete davvero ingiusti a non accettare le orgie!- Valerie si finse offesa.

-Ti sembra questo il momento?- la rimbeccò Melody.

Dalle scale si avvertirono dei passi pesanti e ne scesero giù quattro energumeni vestiti completamente di nero, impassibili. Avrebbero fatto invidia a qualsiasi lottatore della WWE.

-Questa deve essere la sicurezza...- mormorò Emily.

-Buttatele fuori, non voglio più vederle in questo posto.- sestenziò la donna- Ma non osate toccarle un'altra volta o mi vedrò costretta a denunciarvi.

Uno degli uomini, con una brutta cicatrice in faccia, squadrò Melody con uno sguardo e un sorriso agghiacciante:- Guarda un pò chi si rivede.

La schiena di Melody venne percossa da un forte brivido. Inquietudine.

Doveva averci già avuto a che fare la sera prima e in quel momento non ci teneva a sapere in che modo.

-Okay! Okay! Okay!- Valerie alzò le mani in segno di resa- Abbiamo capito, ce ne andiamo! Non c'era bisogno di chiamare questi vatussi, siamo delle povere donzelle, non dei super sayan di ottavo livello, per D.O!

Le ragazze si affrettarono ad uscire e i quattro uomini stettero loro alle calcagna finché non varcarono la soglia, evidentemente per accertarsi che uscissero seriamente.

Appena furono fuori, le porte si richusero alle loro spalle e le tre amiche rimasero lì davanti per qualche secondo in silenzio.

-Rizzo unnie? Seriamente?- fu l'unica cosa su cui Melody riuscì a concentrarsi in quel momento senza rimanere inquietata o uscirci di testa.

-Beh, visto che con Fonzie aveva funzionato un nomignolo simile ho sperato attaccasse anche con quella che sembra la sua perfetta Milf che shakera il booty.- Emily fece spallucce- Ma evidentemente avete combinato qualcosa di un pò troppo eclatante per riuscire a corromperla.

-Ma siamo riuscite seriamente a combinare così tanti danni per tutta la città? Questo è un vero e proprio record!- sbottò Valerie mettendosi le mani nei capelli.

-Quegli uomini sembravano essere i perfetti scagnozzi di un qualche mafioso, probabilmente sono anche stati in prigione...- Melody esternò i propri pensieri- Spero di averci avuto poco a che fare ieri sera...

-E adesso che facciamo?- sospirò Emily.

Rimasero tutte insieme in silenzio, perse nei loro pensieri a ragionare.

Gli occhi di Valerie si accesero, segno che avesse avuto un'idea e, senza dire nulla, ripercorse una piccola parte della strada che avevano percorso all'andata finché non si trovò davanti al vicolo in cui svoltava la facciata del palazzo: un vicolo stretto e maleodorante...con un cassonetto ribaltato.

-E' il vicolo che ci ha descritto Rose per telefono.- notò Valerie appena le sue amiche la raggiunsero.

-La sua finestra è dunque da questa parte.- disse Emily cominciando a seguire la fila più bassa con lo sguardo.

-Potremo provare a lanciare qualcosa alla finestra per attirare la sua attenzione, così almeno da capire se sta bene.- propose la mora.

Melody sospirò:- Non sei stanca di tirare oggetti, dopo l'episodio allo zoo?

Valerie ridacchiò:- Con la mia mira impeccabile è difficile stancarsi!

Emily indicò loro la finestra sopra di loro:- Dovrebbe essere questa, ha detto che riusciva a scorgere la facciata del palazzo svoltare e che doveva essere sopra il piano terra.

Valerie raccolse da terra una lattina vuota e la accartocciò:- Scopriamolo subito, massimo un qualche masochista ci chiederà di tirargli qualcosa di più appuntito!

Melody stava per far notare alla mora che una lattina vuota era troppo leggera per essere lanciata a una finestra così in alto, ma Valerie la tirò con così tanta forza che centrò la finestra con un gran fracasso che fece abbaiare il piccolo Tanpopo dentro la borsa della mora.

Era un miracolo che non si fosse rotta.

-Credo che questa l'abbia sentita anche Luhan in Cina.- notò Emily.

Le ragazze attesero in silenzio per qualche secondo, poi una luce si accese all'interno della finestra in questione e una figura andò ad aprirla: carnagione olivastra, capelli castani solitamente lisci adesso molto arruffati come se si fosse appena svegliata e uno sguardo vigile e spaventato negli occhi. Rose portava una cannotiera nera molto attillata.

-Rose! Grazie a D.O, pensavo ti avessero fatto qualcosa di male!- Melody si sentì molto più sollevata.

-Ragazze, sono così felice che mi abbiate trovata!- sospirò la ragazza con le lacrime agli occhi.

Valerie tirò Tanpopo fuori dalla borsa e gli posò un bacio sul muso:- Ringraziamo questo cucciolo dal naso formidabile!...anche se quel morso non l'ho ancora digerito...

-Perché hai riattaccato prima?- chiese Melody.

-L'aguzzino stava uscendo dal bagno e ho spento il telefono per evitare che scoprisse che non stavo ancora dormendo, scusatemi! Vi prego, salite a sfondare la porta o chiamate il personale dell'hotel!

Le tre amiche si scambiarono un rapido sguarda.

-Purtroppo questo credo sia impossibile, qua ci odiano!- fece presente Valerie.

La ragazza era così agitata che non si soffermò a chiedere spiegazioni:- Vi prego! Almeno trovate un modo per salire, ho paura qua da sola!

Melody comprendeva bene Rose e immaginava quanto potesse essere frustrante trovarsi in quella situazione, ma come avrebbero potuto salire fin lassù senza farsi vedere dalla donna nella hall? E poi come avrebbero potuto aprire la porta della camera se questa era chiusa a chiave? Restava quel problema anche se fossero riuscite ad aggirare quegli energumeni...

-Raperonzolo, se sciogliessi i tuoi capelli saliremo in un lampo!- recitò Valerie- Ma purtroppo tu non te li vuoi far crescere più di così!

-Non è un posto frequentato da idols, quindi non credo abbia un'entrata sul retro...- mormorò Melody ad Emily, intenta a mangiucchiarsi un'unghia.

La ragazza storse il naso:- No, non credo proprio...- i suoi grandi occhi azzurri si illuminarono- Però credo che l'idea di Valerie sia davvero buona!

La mora inarcò un sopracciglio:- Lanciamo a Rose una lozione per la crescita rapida dei capelli? Gli asiatici sono all'avanguardia, certo, ma non è un paese dei miracoli, questo!

-Hanno il Sebooty e i B.A.P, per me basta per definirlo un paese miracoloso!- fece presente Emily- Comunque no, potremo fare in modo che una di noi si arrampichi fin lassù, tanto è solo un piano sopra di noi, e che aiuti Rose a trovare la chiave della camera.

-Normalmente è Valerie ad avere queste idee...- cominciò Melody.

-...GENIALI!- concluse la mora con gli occhi che brillavano.

-...stavo per dire folli, ma ormai mi è chiaro che su questo punto io e te abbiamo visioni completamente diverse.- sospirò- E come facciamo ad arrivarci lassù senza i capelli di Raperonzolo? Non facciamo parkour o cose acrobatiche simili e una caduta potrebbe farci molto male.

Valerie le rivolse il suo miglior ghigno malvagio:-Hai ragione, Mel, non facciamo parkour, ma dimentichi che io sono stata una grande cheerleader!

-I ponpon non fungono da ventose e non potremo usarli per scalare la parete.- perfetto, il sarcasmo cominciava a prendere possesso anche di lei.

La mora alzò gli occhi al cielo:- Spiritosa! Comunque no, intendevo che io costituivo spesso la base delle piramidi e altre figure varie, quindi, se una di voi due si desse il giusto slancio, potrei sollevarla finché non arriva al davanzale della finestra.

-Valerie, non siamo sufficientemente alte per arrivare fin lassù in due l'una sull'altra, tanto per cominciare- insistette l'amica- e poi noi non abbiamo questo equilibrio per riuscire in una manovra simile alla prima.

Gli occhi di Valerie si ridussero a due fessure:- Melody, ti prego, evita di fare la ragazzina spaventata, so che con i tuoi genitori siete sempre stati soliti ad andare a fare scalate in montagna, a parlare per te è l'agitazione!

-Quella è una situazione completamente diversa!- la ragazza si sentì punta sul vivo- Resta di fatto che non ci arriveremo comunque lassù.

Emily, che fino ad allora era rimasta in silenzio, assunse una posa pensosa:- Per questo, cara Mel, penso di aver appena trovato una soluzione.


 

-Questa è l'idea più pazza mai avuta oggi.- decretò Melody.

-Ammettilo tu stessa, Mel: al momento è l'unica soluzione rapida che possediamo!

Purtroppo, Melody ci aveva ragionato su ed effettivamente quella era la via più rapida per salvare Rose, dato che il conoscere l'identità dell'aguzzino avrebbe potuto solamente peggiorare le cose.

Però era anche incredibilmente rischiosa.

-Tranquilla, Mel, ho abbastanza forza nelle braccia da tenerlo fermo!- cercò di rassicurarla Emily da terra mentre teneva il cassonetto per un'enorme maniglia laterale.

Melody e Valerie erano sopra quest'ultimo oggetto: poco prima la glaucopide aveva spiegato la sua idea alle amiche e, dopo aver convinto quasi subito Valerie e aver mosso anche se per poco Melody, le tre avevano svuotato il cassonetto ribaltato dai sacchetti giganti che vi erano dentro (per fortuna erano tutti ben sigillati e non c'era tanta sporcizia schifosa in mezzo né dentro) e avevano spostato il cassonetto sotto la finestra, ponendo tutti i sacchetti pieni dal lato opposto rispetto al quale si trovava Emily.

Adesso il compito delle due ragazze era di svolgere la manovra di elevazione spiegata da Valerie. Dall'alto Rose osservava la scena e stava in attesa di fare la sua parte.

-E' più semplice di quanto sembri: mi metti velocemente i piedi sulle spalle, concentri tutta la tensione sul bacino e, se ti sbilanci, fai attenzione a non cercare di rimetterti dritta troppo in fretta. Tanto, nel caso cadessi, finiresti su quella pila di spazzatura, ma credo non sarebbe piacevole!- spiegò Valerie all'amica, lei accucciata e l'altra in piedi di fronte.

Melody singhiozzò:- Speriamo almeno che io sia in grado di centrare la spazzatura...

-Ragazze, fate presto, ho paura che esca di nuovo!- bisbigliò Rose, agitata.

-Pronta, Mel?- chiese la morta con sguardo incorraggiante.

Melody ripensò rapidamente ad Emma che si buttava da un iceberg discretamente alto in un'acqua ghiacciata a tale temperatura che una lunga esposizione avrebbe potuto ucciderla, il tutto per salvare Jungkook, che era molto più grosso di lei.

In confronto, il suo ruolo in quella manovra era davvero misero.

Respirò a fondo per farsi forza:- Facciamolo.

La ragazza si avvicinò molto rapidamente a Valerie e le piazzò i piedi sulle spalle, questa si alzò di scatto e Melody fece di tutto per rimanere in equilibrio come indicato prima dalla mora.

Sollevò la testa e le braccia e, in una frazione di secondo, Valerie diede una lieve spinta all'amica, la quale saltò sufficientemente in alto per afferrare il balcone con le mani.

Non era però abbastanza perché riuscisse ad entrare del tutto.

Melody rimase con il fiato sospeso mentre le braccia cominciavano a tirare dolorosamente e Rose tentava di tirarla su per i polsi.

IN CHE DIAVOLO DI SITUAZIONE MI SONO CACCIATA?!

Il suo ginocchio urtò contro un tubo che percorreva la facciata e Melody decise di usarlo come appoggio prima che le sue mani perdessero del tutto la presa e lei finisse con il farsi molto più male rispetto al cadere su dei sacchi della spazzatura.

Riuscì a darsi la spinta necessaria per riuscire ad arrivare fino ai gomiti sul balcone, da lì fu facile per Rose tirarla dentro.

Melody cadde sul pavimento della stanza con un tonfo e prese a respirare affannosamente.

Ce l'aveva fatta! Incredibile! Non si era spiaccicata al suolo!

Da fuori la finestra si sentirono le urla di gioia di Valerie ed Emily, anche loro molto preoccupate per il fallimento rovinoso dell'azione.

Rose sospirò:- Meno male, ho avuto il serio terrore che diventassi un'enorme pizza!

Melody si portò una mano al petto, sentendo l'adrenalina pomparle il sangue a una velocità non umana.

Dopo questa si che era convinta che l'insufficienza in ginnastica nel suo liceo a LA fosse ingiusta.

-Grazie mille dell'aiuto, Raperonzolo.- sorrise mentre si rimetteva in piedi.

Rose l'abbracciò velocemente:- Cerchiamo quella chiave, voglio andarmene da qui al più presto!

Melody aveva pensato di portare su con sé Tanpopo, ma, a parte che sarebbe salita con molta più difficoltà, il cucciolo era molto rumoroso, nonostante il suo fiuto si fosse rivelato più volte ottimo.

La ragazza si voltò verso la stanza e sobbalzò:-WOH!

-Te l'avevo detto che è agghiacciante.

Melody effettivamente non avrebbe trovato aggettivo migliore per descrivere quello spazio: più che una camera d'albergo, sembrava una stanza uscita dal set di Saw.

Le pareti tendevano al rosso sangue, il letto matrimoniale aveva le lenzuola nere e la testiera era un miscuglio di catene, manette, lacci e tante altre cose dall'aspetto molto bondage. Lungo tutta una parete vi erano diverse mensole con sopra qualsiasi modello di dildo, falli e vibratori, di ogni colore, forma e dimensione (alcuni avevano dimensioni che non avrebbero calzato nemmeno a un elefante). Sulla parete di fianco al letto e di fianco a quella che doveva essere l porta del bagno, vi erano una ventina di ganci con su appesi tutti i modelli mai inventati di frustini, fruste e compagnia bella, che avrebbero potuto attrezzare tutto il Palio di Siena.

-E non hai visto cosa si può trovare nei cassetti dei comodini o nell'armadio...- Rose rabbrividì.

-...purtroppo credo dovremo frugarci dentro per cercare meglio...- Melody si sentì schifata quanto lo era quando aveva dovuto adescare il professor Gu- Non ci sono borse o cose varie che non possono essere proprietà dell'hotel ma che sarebbero per forza del tuo aguzzino?

Dal bagno vennero dei lamenti e dei singhiozzi tanto addolorati da far pensare a Melody che dentro vi fosse un qualche spirito vendicativo e rabbrividì.

-Fa così da quando mi sono svegliata...- mormorò Rose- E per una qualche borsa, non ho ancora controllato sotto il letto o per bene dentro l'armadio...lì dentro ci sono cose che una persona che ama fare sesso tradizionale non dovrebbe vedere.

-Se vogliamo aprire la porta, purtroppo, credo dovremo controllare bene.

Melody mosse incerta qualche passo e prese sicurezza quando si accorse che il pavimento non faceva rumore.

Di fianco alla porta d'ingresso vi era un armadio e forse quella era l'unica cosa che richiamava un'usanza normale di tutti gli alberghi. Per il resto...beh, a meno che qualcuno non fosse abituato a sostare nel covo degli esecutori della Caccia Alle Streghe, Melody faceva fatica a credere che potesse definirsi normale.

L'armadio era di legno e abbastanza sottile, all'apparenza non aveva nulla di strano.

Melody aprì un'anta.

-No, fai attenzio...!- cercò di avvertirla Rose, ma fu troppo tardi: da dentro il pezzo d'arredamento, uscì una bambola gonfiabile di colore alta quasi due metri che assalì di prepotenza la castana che, in piena sorpresa, non poté trattenersi dal tirare un urlo.

Forse, ripensandoci, Tanpopo avrebbe fatto meno rumore.

Melody prese ad agitare le braccia, in preda al panico, finché la spaventosa bambola non cadde a terra.

Respirò affannosamente:-...c'è davvero gente che si eccita con cose così orribili?!

-In genere le usano le persone disperate, infatti.- precisò Rose- Hai avuto una reazione quasi peggiore della mia.

-Non mi aspettavo di venir attaccata così...

Purtroppo, però, Melody se lo sarebbe dovuta aspettare che il suo urlo avrebbe portato a delle conseguenze: la porta del bagno cominciò a cigolare e a emettere suoni che fecero intendere che qualcuno, dall'interno, stesse cercando di aprirla.

-Oh cazzo...- mormorò Rose. Non si potevano fiondare in due nel letto e, anche se avessero ingannato l'aguzzino, questa storia sarebbe continuata all'infinito.

Il cuore di Melody riprese a battere all'impazzata: e adesso?

Senza pensarci, prese dalle mensole il dildo più grande che potesse trovare: dubitava esistessero misure simili in natura e questo aveva anche un colore fluorescente. Melody lo impugnò come se fosse pronta a darlo in testa a chiunque dovesse uscire da quella porta.

-Quell'affare non è un'arma!- sussurrò Rose, i nervi a fior di pelle.

-Non c'e altro che io possa usare!- si giustificò la ragazza, con una punta di imbarazzo- Dobbiamo atterrarlo e fargli dire dov'è la chiave!

Mentre la porta continuava a scattare, Melody si avvicinò piano, prese anche una delle fruste più lunghe, lì appese. Si accostò dalla parte del muro dove non vi erano appesi i frustini e attese con il fiato bloccato nei polmoni. Rose era ancora dall'armadio e aveva imbracciato l'enorme bambola gonfiabile manco fosse stato uno scudo.

E poi rinfaccia a me che non ho preso delle vere armi?

Tutta quella situazione aveva dell'esilerante, se vista da fuori, ma per il momento era solo terrorizzante.

-Rose?- chiese una voce impastata con uno strano accento mentre la porta si apriva pian piano.

Appena il ragazzo uscì, invece di trovare la sua amica, trovò Melody rasente al muro bloccata a metà dell'atto di tirare l'enorme dildo in testa all'aguzzino.

Ma appena incrociò i suoi occhi sottilissimi e gonfi dal pianto, i suoi muscoli si rilassarono e la perplessità prese posseso del suo corpo.

Il ragazzo ricambiò lo sguardo confuso. I capelli neri erano spettinati e portava solo una t-shirt blu e dei boxer firmati. Su tutte le parti del corpo visibili aveva diversi segni rossi, lividi e tagli, chiari disegni di come avesse passato la serata.

Dal vivo aveva la pelle ancora più abbronzata.

Non era possibile.

-...Tao?

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Capitolo 9
*** Dildos, broken hearts and Six Packs ***


9.

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-...Tao?- Melody strinse incertamente l'enorme dildo.

Non aveva mai pensato a Tao come a uno spietato aguzzino sadomaso, ma sapeva che l'apparenza poteva ingannare.

Ora più che mai era incerta sul da farsi: doveva tirargli il gigantesco pene di plastica in testa e scappare o sentire cosa avesse da dire in sua discolpa?

Però potrebbe anche essere che Rose sia stata consenziente durante le sue ore di amnesia...

Il ragazzo la fissò per qualche secondo con espressione sospettosa, quasi si chiedesse cosa ci facesse una perfetta sconosciuta lì dentro e Melody trattenne il fiato.

Le sopracciglia di Tao cominciarono a tremare fino a corrucciarsi, i suoi occhi si strinsero e le sue labbra ebbero quello spasmo tipico di un bambino in procinto di scoppiare a piangere.

-MELODYYYYYY!- gli occhi dell'Idol si riempirono di lacrime e, con uno scatto fulmineo, strinse Melody in un abbraccio tanto forte da farle pensare che le sue ossa si sarebbero incrinate.

Beh, forse non era poi così sconosciuta a Tao...

Tao cominciò a singhiozzare sulla sua spalla e Melody capì perfettamente cosa doveva aver provato Valerie nel ritrovarsi Taeyeon ad abbracciarla affettuosamente.

La porta del bagno si chiuse con un tremendo frastuono e da dietro di essa spuntò Rose che, brandendo un frustino di cuoio perfetto per dare ordini a un elefante, viste le dimensioni (gli asiatici dovevano avere una visione distorta delle misure in campo erotico), si avventò sulla schiena del povero Tao.

Il ragazzo gemette allo schiocco che il frustino produsse sulla sua maglietta e allentò la presa dell'abbraccio.

-HYAAAAH!- con altri due colpi assestati come se dovesse spaccare la testa a uno zombie molto robusto, Tao lasciò completamente andare Melody e si riversò a terra.

-Rose! Smettila! Calmati!- la ragazza fermò l'amica prima che potesse dare il colpo di grazia a un Tao in posizione fetale, troppo terrorizzato per cercare di difendersi.

-GIU' LE MANI DA MELODY, BRUTTO MANIACO!- Rose lo indicò con l'oggetto con fare minaccioso.

-Mi stava solo abbracciando!- ci tenne a specificare Melody. Gettò un rapido sguardo al ragazzo e abbassò la voce:- E' Tao, un ex membro degli EXO.

Non le piaceva ricordare che gli EXO non erano più in dodici, ma purtroppo questa era la verità.

-PUO' ANCHE ESSERE BOBBY DEGLI IKON, PER QUEL CHE MI RIGUARDA, FATTO STA CHE SONO CHIUSA QUA DENTRO DA STAMATTINA!- l'agitazione non stava facendo ragionare Rose.

Tao gemette piano mentre si rimetteva in piedi. Quando si massaggiava alcuni punti colpiti tirava su ripetutamente con il naso.

Allora non ha davvero smesso di piangere manco per un secondo...

-Rose, ti avevo chiesto di non colpirmi più, lo sai che così è troppo violento!- Tao mise su un broncio che avrebbe fatto impazzire qualsiasi fan...Melody compresa.

-Troppo violento? Ma hai visto dove cazzo ci troviamo?!

Rose non è mai stata molto appassionata degli EXO, non credo lo abbia riconosciuto davvero...

Al ragazzo tremò il labbro:- Ti ho già detto che questo era il solo posto attrezzato dove le fan non avrebbero mai guardato!

Accipicchia quanto può essere uke..., Melody comprese subito che nell'avventura notturna Tao non sarebbe mai potuto essere il dominatore, anche i segni sul suo corpo non mentivano.

-Non sapevo avessi gusti così kinky...- si lasciò sfuggire.

Il ragazzo si strinse nelle spalle:- Un pò di bondage rende tutto più piccante, io volevo solo una sculacciata, ma la tua amica ci ha preso gusto nel torturarmi!

La castana non poté fare a meno di strabuzzare gli occhi dallo stupore:- Rose, tu mi sorprendi anche più di Tao...

Rose continuava a fissare il ragazzo con fare sospetto, come se ancora non si fidasse di lui o di come fossero andate le cose.

Ma ormai Melody aveva capito che degli EXO (anche degli ex membri) ci si poteva fidare.

-FERMATELE SUBITO!

-EMILY, PIU' VELOCE!

Dei forti colpi contro la porta fecero sussultare i tre.

-MEL! ROSE! STATE BENE?!- urlò la voce di Emily sopra i colpi.

Anche gli agguati del piccolo Tanpopo erano distinguibili.

-BRUTTO BASTARDO ESCI SE HAI IL CORAGGIO! SE HAI FATTO LORO QUALCOSA...!- si unì Valerie al coro.

Melody ricordò improvvisamente il motivo per cui era salita fino a quella camera.

-Tao, dov'è la chiave della stanza?

Il ragazzo corrugò la fronte:- Ma chi...?

-Sono nostre amiche, la sicurezza non voleva farci venire qui, dobbiamo farle entrare prima che le prendano. Dov'è la chiave?- cominciò a guardarsi freneticamente intorno.

-Ah, solo per questo sei magicamente comparsa in questa camera?-Tao inarcò un sopracciglio verso una sempre più accigliata Rose:- Perché non gliel'hai data prima?

-Scusa?- chiese la ragazza.

-Non ricordi? Eppure mi sembrava ti fossi divertita a torturarmi sul fatto che le donne non siano propriamente di mio gusto...

La mente di Melody cominciò a viaggiare ad altissima velocità, colpa di tutte quelle fanfiction che aveva letto in vita sua, ma si costrinse comunque a chiedere:- Rose, hai avuto tu la chiave per tutto questo tempo?

Comincio a sospettare che Rose abbia una doppia personalità....

Il viso dell'amica si fece incredulo:- Stai mentendo!

Proprio non si fidava di lui.

Il ragazzo si sollevò la maglietta (Melody non ricordava avesse gli addominali così definiti e dovette impiegare tutta la sua buona volontà per non accasciarsi sul letto), rivelando diversi lividi lunghi e stretti, segni di frustate.

-Io di certo non te l'ho tolta di dosso, altrimenti non mi avresti punito così!

-Non sono una fottutissima sadica! E poi l'avrei già trovata se ce l'avessi addosso!

Melody squadrò Rose dalla testa ai piedi: effettivamente, se fosse stata in una tasca dei jeans l'avrebbe trovata subito, così come nel reggiseno. Si sarebbe dovuta intravedere dai suoi vestiti così attillati.

A meno che...ma certo!

-Rose, l'imbottitura delle coppe!- saltò su Melody- E' dove Olivia ti dice sempre di nascondere i soldi se non vuoi portarti dietro una borsetta!

Tao inclinò la testa di lato:- Non è tutta roba tua per davvero?

In risposta Rose fece schioccare sonoramente la frusta su un braccio di Tao e il ragazzo urlò con la stessa virilità che avrebbe potuto avere Peppa Pig.

-LASCIAMI STARE, BRUTTO MAIALE!- urlò la voce di Valerie dall'altro lato della porta.

La sicurezza doveva essere arrivata.

Melody non ci pensò due volte a mollare il frustino e infilare la mano nella canotta di Rose, la quale urlò per la sorpresa!

-MEL!- squittì l'amica, scioccata.

Frugò velocemente nel punto tra imbottitura e reggiseno.

-ECCOLA!- Melody tirò fuori trionfante una piccola chiave laccata d'oro.

-L'ho sempre avuta io, non ci credo...- Rose sembrava sul punto di scoppiare a piangere anche più forte di Tao.

Melody corse alla porta e infilò la chiave nella toppa e, con un paio di vigorosi giri, si spalancò sul corridoio.

-FERMI!-urlò ancora prima che potesse pensare a cosa fare.

Davanti a lei vi era Emily che si dimenava come una furia tra le braccia di un bodyguard pelato che era il doppio di lei e Valerie stava scalciando e graffiando verso l'uomo con la cicatrice che aveva inquietato Melody nella hall. Tanpopo faceva del suo meglio per mordere le caviglie ai due energumeni.

La sua voce non aveva aiutato granché ad avvantaggiare la lotta delle sue amiche.

Ciò però da vantaggio a me.

La sua idea iniziale di dare il dildo gigante in testa a qualcuno non rimase incompiuta.

La plastica dell'oggetto colpì il viso dell'uomo calvo con tale forza da fargli mollare la presa su Emily, la quale gli assestò una ginocchiata ai gioielli di famiglia e questo si accasciò a terra con un lamento.

La scena distrasse momentaneamente l'uomo sfigurato e ciò permise a Valerie di far scattare la propria testa prima in avanti e poi indietro con la stessa forza, fino a sentire il crock che emise il naso del tipo all'impatto con la sua nuca.

Per il dolore acuto al setto nasale, l'uomo la lasciò andare e sia lei che Emily si precipitarono dentro la camera, con Tanpopo sempre alle calcagna.

-Mel! Allora stai bene!- Valerie l'abbracciò con forza appena la porta si fu chiusa alle loro spalle.

Di certo avevano una copia della chiave di quella camera e avrebbero anche potuto buttarla giù con facilità, ma per il momento quella dava loro un pò di tregua.

-Ma che ci fate qui? Siete impazzite?- le nocche di Melody diventarono bianche da tutta la forza che ci stava mettendo nello stringere la sua sempre più bizzarra arma. L'adrenalina le era ritornata in circolo e le possenti botte che continuavano a risuonare da fuori la stanza non aiutavano a farla stare più tranquilla.

-Ti abbiamo sentita gridare e in due soltanto rischiavamo di ribaltare il cassonetto...abbiamo optato per la via più veloce.- spiegò Emily- Rizzo unnie non era molto contenta, ma non voleva capire!

-EMILY! VALERIE!- Rose corse ad abbracciare le due amiche, le quali furono molto felici di vedere anche lei sana e salva.

-Dov'é quel bastardo che ha osato fare del male a...!!- la voce di Valerie si arrestò non appena il suo sguardo si posò su un sempre più confuso Tao.

Nella stanza calò il silenzio.

-Il misterioso maniaco ha sequestrato anche Huang Zitao?- chiese Emily con fare perplesso.

La situazione era assurda da tutti i punti di vista dei presenti.

-APRITE SUBITO QUESTA PORTA O CHIAMERO' LA POLIZIA!

La voce di Rizzo unnie arrivò alle orecchie di Melody ben distinta e sembrava più infuriata che mai.

-Mel, che sta succedendo?- chiese nuovamente Tao. Questa volta, però, il suo sguardo si era fatto più serio e cupo, quasi il ragazzo piagnucolante di poco prima se ne fosse andato a fare una passeggiata.

-Dobbiamo aver frainteso la situazione e...e siamo andate contro il divieto di non entrare qui impostoci dalla gestione.- Melody non sapeva come altro spiegarsi senza far sembrare che non si ricordasse niente della sera prima.

Tao inarcò un sopracciglio:- Vi hanno vietato di entrare qui?

-Già.- disse semplicemente Valerie.

Lo sguardo del ragazzo si fece sempre più serio:- E' per ciò che è successo ieri?

Melody annuì piano, ricordando che Rizzo unnie avesse proprio accennato a qualche danno provocato la sera precedente.

Tao sospirò:- Appena metterò le mani su Krystal le f(x) rimarranno ufficialmente in tre.- si fece strada tra le ragazze e andò verso la porta- Lasciate che me ne occupi io.

Ancora Krystal...

-Ma sono il triplo di te!- cercò di ricordargli Emily, ma l'idol aveva già aperto la porta.

La donna stava in piedi sulla soglia e stringeva in mano una copia della chiave della camera. Alle sue spalle, il bodyguard calvo aveva il segno rossastro che il dildo aveva lasciato sul suo volto (la cosa era alquanto imbarazzante), mentre l'uomo con la cicatrice stava perdendo diversi litri di sangue dal naso, tanti da inzuppargli la parte alta della maglietta e il suo sguardo sembrava quello di un serial killer, da quanto era infuriato.

-Ci lasci passare.- gli disse Rizzo unnie con tono secco.

-Osate posare ancora solo un dito su queste ragazze e farò sbattere in prigione tutta la gestione e demolire questo posto.

Il tono di Tao fece venire i brividi a Melody. Si era completamente trasformato.

-Queste ragazze avevano l'esplicito divieto di rimettere piede qua dentro...- cominciò la donna con il tono di chi non vuole perdere la pazienza di fronte a un cliente importante.

-Perché la sicurezza dell'hotel ha tentato di stuprare una di loro e queste cercavano giustizia?- Melody represse un conato di vomito al ricordo della brutta sensazione che aveva provato nel vedere l'uomo sfigurato.

Sembrava proprio che Rizzo unnie fosse stata presa alla sprovvista:-...signor Huang...

-Quegli scarti sono ancora qui, nonostante quell'orrendo tentativo andato a male.- i bodyguard fremevano dalla voglia di mettere le mani addosso a Tao- Li ha tenuti nonostante dovesse farli sbattere in prigione lei stessa.

Il ragazzo mosse un passo verso Rizzo unnie, la quale aveva assunto un colorito cinereo.

Non doveva aspettarsi che Tao sapesse dell'accaduto.

-Toccatele ancora una volta e non vi basterà avere conoscenze tra le persone importanti di Seoul per sottrarvi al mio castigo.

-Ragazzino presuntuoso!- lo sfregiato balzò in avanti e Melody sentì il cuore smettere di battere, ma fu un'azione troppo avventata dettata dalla rabbia e Tao lo mandò al tappeto con un semplice colpo alla carotide.

La tensione si poteva tagliare.

Il silenzio regnava sovrano.

Melody e le sue amiche erano ancora sotto shock e nemmeno Tanpopo fiatava.

L'altro bodyguard cercava di non mostrare quanto la vittoria di Tao l'avesse spiazzato.

-Sono stato chiaro?- ripeté il ragazzo con una calma spaventosa.

Le labbra di Rizzo unnie fremettero. La donna deglutì.

-Cristallino.- fece un cenno all'uomo alle sue spalle- Raccogli questo idiota.

Il bodyguard sembrava sul punto di ribattere, ma un rapido sguardo a quel Tao infuriato gli fece cambiare idea e raccolse il suo compagno privo di sensi.

La porta si richiuse e il silenzio che ne seguì parve assordante.

Tao si voltò verso le quattro ragazze molto lentamente: era sbiancato vistosamente e aveva gli occhi spalancati.

-Erano davvero il triplo di me...- la sua voce era flebile- Ho creduto mi avrebbe accartocciato come un foglio...

-Tao, sei stato magnifico!- la tensione si sciolse dentro Melody e la ragazza lo abbracciò di getto. Il fatto che fosse tornato a essere il Tao fifone che aveva adorato in EXO's Showtime le faceva provare un forte senso di tenerezza.

-Accipicchia, hai mangiato la faccia a tutti e tre!- Valerie gli tirò una sonora pacca sulla spalla appena Melody si staccò da Tao e quest'ultimo gemette. Doveva avere anche lì dei lividi.

L'idol fissò Melody:- Non potevo starmene zitto dopo quello che hanno tentato di farti.

Dunque hanno tentato di stuprarmi...ma che c'entra Krystal?, rabbrividì.

-Grazie, Tao.- la ragazza non poté fare a meno di sorridere di fronte a quanto Zitao tenesse a lei, nonostante lei stessa non avesse memoria.

Emily alzò le mani:- Si, ma...tu che ci fai qui?

Valerie strabuzzò gli occhi:- Non dirmi che sei tu il perfido aguzzino!

Rose aprì bocca ma Melody la indicò prima che potesse parlare:- No, il nostro Tao pare fosse la vittima.

-Melody!- la rimbeccò l'amica.

Tao annuì piano:- Si, spero per voi che non abbia tendenze lesbiche perché è una sadica con i fiocchi!

-Tu, taci!- Rose arrossì.

Emily inclinò la testa di lato:- Rose dominatrice? Sul serio?

-Riflettendoci, non è così improbabile: senza offesa, Tao, ma non ti vedo seme nemmeno con Kibum degli SHINee.- fece presente Valerie.

Il ragazzo inarcò un sopracciglio:- Ehm...grazie?

-Ma perché stiamo parlando di questo adesso?!- la voce di Rose si alzò di un'ottava ancora- Quelli hanno appena tentato di stuprarvi e uno dei due era in procinto di ammazzarci tutti, perché siete così calmi nel restare qua dentro? E' il loro territorio!

La situazione la sta provando psicologicamente..., Melody si chiese come fosse possibile che lei, Valerie ed Emily non fossero ancora uscite di senno.

-Rose non ha tutti i torti, credo ci convenga uscire, per sicurezza.- ragionò Valerie- Non sarebbe così strano se tornassero qui armati di mitragliatrice.

Emily annuì e Melody si voltò verso Tao:- Vieni anche tu, non mi sento sicura a lasciarti qua solo ora che li hai provocati.

Il ragazzo ci pensò un pò su:- Si, credo tu abbia ragione. Prima però potrei parlarti un secondo?- Tao guardò le sue tre amiche- Voi potreste già cominciare a scendere, sarebbe una conversazione privata...

Gli occhi delle tre amiche divennero di colpo sospettosi. Non si fidavano a lasciare Melody da sola in quella stanza con lui. E con ragione.

-Non potreste parlarne per strada?- Emily inarcò un sopracciglio.

-Di giorno gli uccelli ascoltano, di notte i ratti ascoltano, non te l'hanno mai insegnato?- chiese il ragazzo.

-No, sono nata a Boston, non mi hanno mai insegnato detti coreani!- fece presente la glaucopide.

-Vuol dire che per strada chiunque potrebbe ascoltare la nostra conversazione. E il fatto che Tao sia un idol non lo agievola.- spiegò Melody- Cominciate ad andare verso il furgone, non vi preoccupate per me. Se proprio non vi fidate, lasciatemi Tanpopo e sistemate i sacchi della spazzatura fuori dalla finestra, nel caso la situazione dovesse farsi estrema, cosa che dubito.

Valerie si guardò intorno:- A proposito, dov'è Tanpopo?

Il cagnolino era ai piedi dell'armadio e si divertiva a cercare di trascinare l'enorme bambola gonfiabile di colore in giro per il pavimento, anche se con scarsi risultati, vista la stazza del cucciolo.

-...sarò al sicuro con lui a proteggermi.- concluse Melody- Andate, prima che a Rose venga un attacco di panico.

La ragazza in questione sollevò lo sguardo verso Tao e assottigliò gli occhi:- Se le fai qualcosa, sappi che i tuoi coglioni saranno la prima cosa a cui darò fuoco.

Valerie fischiò:- Si, credo sia proprio il caso di andare.

Le tre si diressero verso la porta dopo aver recuperato velocemente quei pochi averi che Rose si era portata dietro.

-Non metteteci tanto, così non ci preoccuperemo!- disse Emily prima che la porta si chiuse alle loro spalle.

Melody andò a prendere Tanpopo. Il cagnolino non fu tanto felice di essere separato dal suo nuovo giocattolo, ma si rilassò subito appena vide che a tenerlo in braccio era lei.

Tao era seduto dal bordo del letto e stava armeggiando con un pacchetto di sigarette:- Ti dispiace se ne fumo una?

-No, fa pure- Melody grattò la testolina di Tanpopo- Di che volevi parlarmi?

Lo sguardo del ragazzo si rabbuiò per qualche secondo:- Di Yifan, ho bisogno di sfogarmi. Prima però posso chiederti una cosa?

Le orecchie di Melody fremettero nel sentire il nome dell'altro ex membro degli EXO nonché suo ex bias negli EXO-M.

Impiegò tutte le sue forze per concentrarsi sulla domanda:- Certo, dimmi tutto.

Tao si portò una sigaretta alle labbra e con un accendino preso chissà dove la accese:- Rose sta bene? Era così spaventata e spaesata...sembrava quasi non mi riconoscesse!

Beh, visto il suo comportamento non è stato difficile da intuire, nonostante la situazione... Melody si morse il labbro inferiore, mentre Tao la fissava in attesa di una risposta con uno sguardo così limpido da farle intendere quanto il ragazzo si fidasse di lei.

Però non ha affatto dubitato della mia amnesia, ciò potrebbe aiutarci a fare chiarezza...

-Beh, ieri sera al locale ha bevuto diversi drink, quindi penso che l'alcool non abbia aiutato...- si strinse nelle spalle- Poi un ragazzo le ha offerto da bere nonostante lei stesse già ritirando il bicchiere e io e Valerie avevamo paura le avesse messo qualcosa nel drink...a quanto pare è stato così...

Melody pregò mentalmente tutti gli déi che conosceva perché la sua interpretazione fosse credibile e che Tao non capisse che si era inventata tutto sul momento.

L'idol aggrottò le sopracciglia con aria infastidita:- Approfittarsi così di una ragazza ubriaca, che bastardo. Meno male che le siete state vicine tutto il tempo, chissà le sarebbe successo!- espirò e una nuvoletta di fumo si disperse nell'aria- Povera Rose, chissà che spavento a trovarsi in una stanza come questa senza memoria. Deduco che sia per questo che tu ti sia trovata qui.

Melody si morse il labbro:- Beh si, ci ha chiamate parecchio terrorizzata e, visto che non ci facevano entrare, ci siamo ingegnate per fare in modo che io entrassi dalla finestra. Non sapevo che fosse in tua compagnia.

Tao fece spallucce:- Visto quanto ce ne siamo andati in fretta, credo sia normale nessuno te lo abbia detto.

Lei non riuscì a trattenersi dal chiederlo:- Perché proprio Rose?

Il ragazzo sospirò, liberando altro fumo:- Volevo mettere in pratica il tuo consiglio al più presto e Rose mi sembrava particolarmente interessata a me. Dato che è una tua amica ho pensato non rischiassi di finire con qualche sasaeng psicopatica.- di nuovo, lo sguardo di Tao si fece triste- Purtroppo, però, la vagina non è proprio di mio gradimento, nemmeno con questi miei kink...

Melody si ritrovò incerta su cosa dire: aveva sempre sospettato che Huang Zitao non fosse etero, ma averne la conferma da lui in prima persona faceva uno strano effetto.

-Invece, cosa dovevi dirmi riguardo a Yifan?

Che tutta questa storia sia un qualcosa di sentimentale?, la sola idea che la sua OTP più grande potesse essere reale le fece aumentare il battito cardiaco.

Lo sguardo di Tao ritornò quello di un bambino in procinto di scoppiare a piangere:- Che sicuramente non mi ama più.

Il ragazzo tirò su con il naso e cercò velocemente di asciugarsi una lacrima:- Speravo fosse venuto a Seoul perché sapeva che io ci sarei andato e, come hai detto tu, il fatto che si trovasse nel mio stesso locale sembrava una coincidenza troppo grande...ma non è così. Non mi perdonerà mai...

Tao cominciò a singhiozzare ininterrottamente, le spalle continuamente scosse dai singulti, una mano a coprirgli naso e bocca.

Ha pianto tutto il giorno pensando a questa cosa di Yifan?, Melody era in procinto di scoppiare a piangere anche lei: la Taoris era stata la sua più grande ship in ambito kpop e aveva sempre visto nei due una grande empatia. Vedere l'allora Kris lasciare gli EXO e Tao che piangeva ogni qualvolta si parlasse di lui o quando ai concerti doveva cantare le sue parti era sempre stato straziante. Per non parlare poi della richiesta in un'intervista di Tao dove chiedeva se Yifan potesse mai perdonarlo per averlo trattato così male...

Melody dovette contare fino a dieci e riflettere se fosse pronta a beccarsi qualsiasi malattia venerea esistente anche attraverso i vestiti, prima di sedersi sulle lenzuola dove sicuramente giacevano le prove di diversi divertimenti sperimentati dai clienti. Accarezzò le spalle al ragazzo, nel tentativo di dargli un qualsiasi conforto e Tanpopo gli salì sulle gambe e cercò di leccargli le lacrime che cadevano dal mento.

-Tao, perché sei sicuro di questa cosa? Hai provato a parlarci?

Il corpo del ragazzo venne scosso da un singulto:- Ho provato ad approcciarlo quando si è alzato dal suo tavolo...ma, nonostante io non avessi ancora aperto bocca, mi ha rivolto uno sguardo freddo e diffidente...non aveva senso chiedergli scusa, dopo uno sguardo simile...

Il viso del ragazzo fu attraversato da una smorfia di disgusto: -Come se non bastasse se ne è anche andato via con quella zoccola russa...

Melody aggrottò la fronte:- Zoccola russa?

Tao si alzò dal letto:- Si, un'odiosa ragazzina bionda che viene sicuramente dalla Russia che si è appiccicata a Yifan-ge manco fosse colla per ciglia finte. Non credo tu l'abbia vista perché ci si è appatellata quando tu e Jongin avete lasciato il locale.

Il ragazzo rientrò in bagno e ne uscì subito dopo con in mano un cellulare tanto sottile e lucido da far capire a Melody quanto fosse sofisticato e quanto dovesse essere costato.

-Guarda, sono riuscita a fotografarli di sfuggita ma anche da così lontano si capisce quanto sia zoccola!- Tao le porse il telefono e le ricordò molto le adolescenti quando l'ex o il ragazzo che piaceva loro si fidanzava con qualcun'altra. C'era passata anche lei, doveva ammetterlo e in quel momento capiva assai l'idol.

Melody fissò la foto e decise di zoommare ancora un pò sui due: erano seduti su un divanetto viola tipico di quel locale. Riconobbe Wu Yifan nonostante avesse un berretto in testa (chi portava ancora cappelli al coperto di quei tempi? Mah) e fosse mezzo coperto dalla ragazza, probabilmente perché intento a dirle qualcosa nell'orecchio...e riconobbe anche lei.

Capelli biondi arricciati la sera stessa, sorriso smagliante, viso da bambola californiana quale era...

-Alyssa?- Melody era incredula. Certo, in passato Kris era stato il suo ultimate, ma mai si sarebbe aspettata di vederla fare la gatta morta con lui.

Non credo sapesse della relazione passata della Taoris...anche perché sennò sarebbe incappata nella mia ira funesta: nessuno si intromette nella mia OTP!, o magari Yifan glielo aveva confessato e lei non le aveva detto nulla per non farla arrabbiare? Però Tao aveva detto che si erano accoccolati così dopo che lei se ne era andata... Brutta storia non avere memoria.

Tao inarcò un sopracciglio:- La conosci?

-E' una mia amica e, per la cronaca, non è russa. Credo sia già tanto che sappia l'inglese.- Allora è vero che gli asiatici hanno la tendenza di pensare che le occidentali siano per forza russe.

L'espressione del ragazzo gli si congelò sul volto:- Oh, la conosci... e io le ho dato della zoccola più di una volta...che figura di merda.

Melody ridacchiò:- Beh, non ti preoccupare, al tuo posto io avrei anche cominciato a fare un elenco dei difetti che si ritrova.- un pensiero le folgorò la mente- Sai per caso se hanno lasciato il locale assieme?

Lo sguardo di Tao ritornò triste:- Si, se ne sono andati proprio quando io e Rose eravamo in procinto di chiamare un taxi...l'ho visto salire sulla sua auto assieme a quella tro...cioè, alla tua amica e a un ragazzo che non ho idea chi fosse...non mi meraviglierebbe se ci provasse anche con lui, sembra quasi si diverta a farmi soffrire!

-E hai saputo più niente di lui, in giornata?

Tao si sfregò via una lacrima dalla guancia:- No, ma ho visto che ha pubblicato una foto su Instagram dove era in mezzo al verde, non sembrava manco più la Corea del Sud.

-E' con lei...- l'idol inclinò la testa di lato con fare interrogativo -Tao, Alyssa è scomparsa da ieri sera e non riusciamo più a contattarla, grazie a un nostro...amico abbiamo scoperto che ella è finita in campagna fuori Seoul. Credo proprio che anche Yifan sia con lei.

L'espressione di Tao divenne così sorpresa da ricordarle un bambino quando gli dici che Babbo Natale non esiste:- E' ancora insieme a lei...allora non è una cosa da una notte e basta...

Melody temette che Tao scoppiasse nuovamente e dovette ingegnarsi ancora (accipicchia se era lunatico, il ragazzo):- Tao, dimmi, Yifan ha un buon senso dell'orientamento?

Accidenti, Valerie è più brava di me a improvvisare!

Lui scosse flebilmente la testa:- No, una volta si è perso nel dormitorio.

Melody battè le mani sulle spalle del ragazzo:- Alyssa ha un senso dell'orientamento pessimo- tralasciò il fatto che sicuramente aveva anche lei l'amnesia totale riguardo alla nottata- e visto che sono ancora lì, credo che anche questo terzo ragazzo ce l'abbia.

Gli occhi di Tao riacquistarono un piccolo bagliore di speranza:-...tu credi?

-Ma certo! Sono ancora tutti laggiù perché non riescono a tornare indietro. E Yifan ha fatto sicuramente tutto questo solo per farti ingelosire. Deve essere uscito proprio mentre uscivi tu solo per farti vedere che anche lui era in compagnia di una ragazza e scommetto che ha scelto di trovarsene una dopo che tu hai provato a scusarti, perché doveva essere geloso di Rose!

Okay, sto ufficialmente inventando scuse che film come La Verità E' Che Non Gli Piaci Abbastanza mi sconsiglierebbero caldamente di usare, ma che ci poteva fare? Avere davanti Huang Zitao a pezzi era anche peggio di avere un cucciolo di foca che piange in braccio.

E un pò, essendo anche lei ragazza, sperava fosse come diceva: se c'era anche solo una minima possibilità di far riappacificare la Taoris, lei avrebbe fatto di tutto per farla avverare.

Dalla sua espressione, Melody comprese che il ragazzo stava pian piano assimilando e credendo alle sue parole.

-Melody, ma allora il tuo consiglio di trovarmi una ragazza per farlo ingelosire, oltre che per distrarmi, ha funzionato a meraviglia!

Ah, ecco perché è andato a caccia di fica anche se non gli piace...ispiro così tanta fiducia?

-Dimmi, avete intenzione di andare a riprendere la vostra amica?- Tao ritornò serio e determinato. Sembrava pronto a stendere John Cena con un dito.

-Si, pensavamo di andare a cercarla ora prima che si cacci in qualche pasticcio o che nelle campagne compaia un qualche animale notturno pericoloso.

-Allora, ti prego, lascia che venga con voi. Devo risolvere questa storia con Yifan una volta per tutte.


 

-VORRESTE PORTARVELO DIETRO?!

-Abbassa la voce, a quest'ora un sacco di gente va a dormire!- Emily diede un colpetto sulla spalla a Rose.

Melody e Tao erano usciti rapidamente dal Love hotel dopo aver recuperato le cose del ragazzo e il cagnolino. Grazie al cielo nessuno del personale aveva tentato di fermarli o di vendicarsi su di loro. Avevano raggiunto rapidamente le altre dal furgone e Melody aveva dichiarato che Zitao sarebbe venuto con loro, perché con Alyssa vi era anche un suo "amico".

Emily e Valerie avevano accolto con entusiasmo la notizia e Melody aveva pregato che non avrebbero fatto domande troppo imbarazzanti al ragazzo...perché alla fine aspettavano solo un'occasione simile, dopo l'episodio di Luhan. Ma Rose non era stata affatto contenta della cosa, non le piaceva quel ragazzo, nonostante non le avesse fatto niente.

-Rose, non ci farà niente di male, è una specie di amico. Hai frainteso tutto solo perché non ricordi come sono andate le cose.- cercò di rispiegarle nuovamente Melody.

-Nemmeno voi ricordate nulla!- ricordò a sua volta l'amica.

-Rose cara, siamo in tre e lui uno solo. E, come hai detto tu, non ha fatto altro che piangere per tutta la giornata...cosa che sta facendo tutt'ora- Valerie lanciò uno sguardo al ragazzo in questione, il quale se ne stava seduto su uno dei sedili posteriori con le gambe a penzoloni dalla portiera aperta, con in braccio Tanpopo e una sigaretta tra le labbra. A ogni singhiozzo usciva uno sbuffo di fumo- Non è proprio nelle condizioni di aggredirci.

-E, se provasse a farlo, lo minacceremo dicendo che ti manderemo a sculacciarlo.- ghignò Emily, facendo ridere sia Melody che Valerie.

-Basta con questa storia!- si infuriò Rose.

-Comunque Rose, avevamo già immaginato che, una volta portato a termine il salvataggio, sarebbe stato meglio riportarti all'istituto, quindi tranquilla: non dovrai stare ancora per tanto vicina a Tao.- la rassicurò Emily.

-Ma starà vicino a voi!- l'amica non sembrava affatto tranquilla al pensiero di lasciare le tre ragazze in compagnia del presunto aguzzino.

-Ma lo fa solo per ritrovare una persona a lui cara, come noi lo facciamo per ritrovare Alyssa.- spiegò Melody, non sentendosi sicura a fare nomi in mezzo alla strada.

Rose continuava a non essere convinta.

-Facciamo così: se non dovessi avere più nostre notizie e non tornassimo prima di mezzogiorno di domani, allora potrai chiamare la polizia e denunciare il cui presente Huang Zitao.- decretò Valerie.

-COSA?!- sbottarono Melody e Tao in coro.

-E' solo una precauzione- li rassicurò la mora- Come ha detto Fonzie hyung, torneremo entro domani mattina se facciamo andata e ritorno senza fare soste particolari. Non ci accadrà nulla, ma se non altro Rose avrà questo permesso a cui attaccarsi e avrebbe la soddisfazione di dimostrare che aveva ragione su Tao...anche se è più probabile che saremo noi a stuprare lui e non il contrario.

Il ragazzo in questione rabbrividì all'idea (-Tranquillo, mi piacciono etero!- specificò Valerie ridendo, anche se Tao rimase solamente più inquietato), mentre Rose prendeva in considerazione la proposta di Valerie.

-Se non tornerete entro mezzogiorno gli darò comunque fuoco ai coglioni appena lo avrò tra le mani.- decretò infine Rose.

Emily sospirò:- Tutto quello che vuoi, purché tu sia più tranquilla e ci lasci andare a cercare Alyssa. Intanto aggiorna le altre sugli ultimi avvenimenti, mi raccomando.

-Trovo sia una pessima idea.- Melody aveva paura di cosa avrebbe potuto scatenare anche solo un breve ritardo nel loro ritorno a Seoul.

-Andrà tutto bene! Le mie idee hanno sempre funzionato a meraviglia!- ricordò Valerie.

Melody fece per obbiettare, ma la sua attenzione venne catturata da una vibrazione familiare proveniente dalla sua borsa.

-Ooh this my shit! All the girls stamp your feet like this! Few times I've been around that track so it's not just gonna happen like that, 'cause I ain't no hollaback girl...

-Megan? Luhan? Charlotte?- azzardò a indovinare Emily.

-Kai un pelo eccitato?- la glaucopide tirò una gomitata a Valerie al posto suo.

Melody estrasse il cellulare dalla borsa e aggrottò la fronte nel leggere il nome comparso sullo schermo.

Che?

Sia Valerie, che Emily, che Rose si avvicinarono per vedere chi stesse chiamando.

Emily si accigliò allo stesso modo:- Chi è Mr. SixPacks?

Melody era confusa quanto lei:- Non ne ho idea, non ho mai avuto nessuno salvato così in rubrica.

Fece partire la chiamata e mise il vivavoce: ormai le chiamate che riceveva dovevano essere ascoltate anche dalle sue amiche.

-Pronto?

-Beh, l'unica persona che mi viene in mente se mi dici Mr. Six Packs...- cominciò Valerie sovrappensiero.

-Pronto, Mel, sono Jimin, ti disturbo?

-...è Park Jimin.

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Capitolo 10
*** Pitchforks, Terms & Travel friends! ***


10.

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La bocca di Melody si aprì ma faticò a far uscire i suoni.

-A-AH, Jimin! Ciao!- disse con un tono di voce un pò troppo alto- No, tranquillo, non disturbi...

Non perse tempo a chiedersi se fosse quel Jimin, ormai, dopo Luhan e tutti gli incontri avuti con diversi idols, non aveva più dubbi sulle varie identità dei suoi contatti in rubrica. E poi, quella voce così fanciullesca era perfettamente distinguibile anche se distorta da un cellulare.

Emily e Valerie si guardarono ad occhi spalancati e cominciarono a scambiarsi gesti che solo loro compresero, per poi prendere a saltellare come delle tredicenni quando la cotta di una vita scrive loro. Rose passò il suo sguardo interrogativo su tutte e tre.

-...è Jimin?- chiese Tao con voce diffidente.

La melodia del piano all'inizio di All Of Me di John Legend si espanse nell'aria.

-Scusate un attimo...- Tao tirò fuori il cellulare e si allontanò un pò dal furgone, seguito da Tanpopo.

C'era sempre più Taoris nell'aria e Melody sarebbe potuta morire per i troppi feels da un momento all'altro.

Fece a tutti il gesto di stare zitti con un dito.

-Senti, potrei chiederti un'informazione?- la voce di Jimin le sembrò stranamente atona mentre parlava, quasi lo facesse controvoglia.

-Beh...certo...

-CIAO JIMIN!- urlò tanto forte Valerie che quasi la spaventò.

-Ma che fai?!- Melody la spinse via.

-Ehm...ciao...chiunque tu sia...- il sorriso emozionato di Valerie si spense a tali parole- Comunque, se non sei tanto distante, ti dispiacerebbe fare un salto qua alla BigHit? Manager-nim e il CEO vorrebbero parlarti.

Le tre amiche si scambiarono uno sguardo interrogativo.

-...E' successo qualcosa di grave?

Dall'altra parte della cornetta Jimin sospirò:- Vorrebbero farti domande su Hoseok-hyung e su Jungkookie, perché è da ieri che non abbiamo più loro notizie.

Melody si scambiò un lungo sguardo con Valerie e alla fine questa annuì piano.

-Per Jungkookie non devi preoccuparti: al momento è a riposare al nostro istituto sotto la tutela di una nostra amica. L'abbiamo trovato che coceva per la febbre e non sarebbe andato molto lontano, appena domani si sveglierà ve lo riporteremo.

-Meno male, Seokjin-hyung cominciava a pensare che fosse stato rapito... e di Hoseok-hyung sai niente?

Melody si morse il labbro: aveva incontrato J-Hope o no?

-Mi dispiace, Jimin, non ho idea di che fine abbia potuto fare lui...- le venne di colpo in mente il fatto che Jungkook ed Emma fossero assieme nella vasca dei pinguini e che Mona e Chen fossero stati arrestati assieme...e le venne in mente il resoconto di Tao sulla serata di Yifan-...ti ricordi per caso con chi abbia passato più tempo, durante la serata?

Seguì qualche secondo di silenzio e Melody riuscì ad immaginare perfettamente il viso di Jimin concentrato a pensarci su.

-Non ne sono sicuro, ma Taehyung l'ha visto molto spesso in compagnia di una bionda russa molto sexy, non so se l'avrai notata anche tu...

Bingo.

E gli asiatici continuavano a scambiare le occidentali per russe.

-Si, la ragazza in questione è Alyssa, una mia amica.- ...l'ho visto salire sulla sua auto assieme a quella tro...cioè, alla tua amica e a un ragazzo che non ho idea chi fosse...non mi meraviglierebbe se ci provasse anche con lui, sembra quasi si diverta a farmi soffrire!, le aveva detto Tao- E credo di sapere anche dove si trovi in questo momento.

Il ragazzo cinese tornò da loro tenendo in braccio Tanpopo, con espressione preoccupata e ciò distrasse Melody dalla sua chiamata con Jimin.

-Era Luhan, ha detto che Yifan l'ha chiamato perché pare che abbiano un problema lì nel bosco...- Tao era visibilmente irrequieto- Ha chiesto a Luhan se potesse venirli a prendere ma lui è in Cina, quindi...

-Che genere di problema?- chiese Melody.

-ASPETTA, WU YIFAN E' CON ALYSSA E J-HOPE?!- sbottò Valerie. Forse quelle erano un pò troppe informazioni per lei.

-COSA?!- la voce della glaucopide salì di tre ottave.

-Avrei preferito parlarvi meglio di questa cosa dopo.- specificò Melody. Sapeva che, se avesse detto subito che era Yifan l'amico che voleva ritrovare Tao, sarebbero finiti con il dover affrontare una scenata simile.

-QUELLA STRONZA AVRA' FATTO UNA COSA A TRE CON DUE SUOI BIAS!- si indignò Emily- ECCO CHE CAZZO CI FA IN CAMPAGNA!

-Frena! Frena, amica! Se Yifan dovesse fare un threesome dovrei esserci come minimo io in mezzo!- ribatté Tao con un moto di stizza.

-Non credo che questo sia il problema per cui ha chiamato Luhan!- si rinserì la castana.

-CERTO CHE E' UN PROBLEMA! POSSIBILE CHE ABBIATE TUTTE SCOPATO CON IDOLS SUPER ARRAPANTI IERI SERA E CHE IO INVECE MI SIA SOLAMENTE DATA AL PUGILATO?! ...AHIA!- Melody pestò con forza un piede a Valerie per evitare che rivelasse qualcosa riguardo la loro amnesia.

-Non urlate, o tornerà quella pazza rifatta a sgozzarci!- disse Rose nervosa.

Un colpo di tosse proveniente dal telefono riportò la loro attenzione sulla chiamata.

Jimin ha appena sentito tutta la frustrazione sessuale di Valerie e i sogni erotici di Tao...che figura di merda.

-Quindi...dove pensi sia Hoseok-hyung?

-Per l'appunto in una campagna sperduta fuori Seoul, in compagnia di Alyssa e di Wu Yifan...e a quanto pare al momento sono nei guai, giusto?- chiese Melody rivolta verso Tao.

-Luhan non ha capito bene la situazione, ma a quanto pare un gruppo di contadini arrabbiati li sta cercando per i boschi...e non sembrano avere intenzioni amichevoli.- Zitao era chiaramente in ansia per Yifan- Dobbiamo muoverci, prima che qualcuno li infilzi con un forcone!

-Contadini armati di forcone?- Valerie inarcò un sopracciglio- Mi riesce difficile agitarmi, con questa immagine da horror scadente.

-Io mi preoccuperei, invece: Alyssa non è mai stata un cuor di leone e da quel che ho visto con tutti quei reality, Kris e J-Hope non sono quelli che normalmente chiamiamo "Cavalieri senza macchia e senza paura".- fece presente Emily.

In EXO's Showtime Yifan non si era rivelato essere il membro più coraggioso del gruppo e nemmeno J-Hope con...beh, tutto ciò che i BTS avessero mai registrato.

Melody sospirò:- Sacrificheranno Lyssa ai contadini per riuscire a scappare.

-Oh, si, lo farebbero.- asserì Tao in stereo con la voce di Jimin.

-Tao, dì a Luhan di chiamare Kris e di dirgli di resistere fino all'ultimo perché arriveremo il prima possibile.- disse Emily al ragazzo cinese- Sbrighiamoci a riportare Rose all'istituto.

-Si, hai ragione.- Melody si rivolse nuovamente a Jimin- Jimin, mi dispiace, ma al momento non posso venire fino alla BigHit, dì al CEO che riporteremo anche Hoseok a Seoul domani.

-Sicura di non potere?

-Mi dispiace, ChimChim, ma vorremo trovare la nostra amica ancora intera e, in caso contrario, riuscire a sgozzare il tuo hyung per non averla protetta.- disse Emily con un tono tanto tranquillo da far inquietare Melody. Riemergeva così il suo lato protettivo nei confronti delle amiche.

Seguì un lungo attimo di silenzio, Jimin sembrava indeciso se parlare ancora o meno.

-C'é qualcos'altro che non va, per caso?- Melody non poté fare a meno di chiederlo.

Jimin sospirò:- Dopo l'episodio di Mona non so quanto la nostra casa discografica si fidi a lasciare Hoseok-hyung in mano vostra...

-Ah, già, il sequestro dei Bangtan...- ricordò Valerie con un'alzata di occhi al cielo- Che palle questi manager!

-Dì loro che, se non ci muoviamo noi, Hoseok potrebbe farsi molto male e che si possono fidare.- propose Emily- Oppure potrebbero andare loro a riprenderli, ma visto che non saprebbero nemmeno dove andare e, anche se ci arrivassero, finirebbero con l'addossare tutta la colpa ad Alyssa, come se non lo avessero già fatto con Mona, forse è meglio lasciare a noi il compito di riportare tutti a casa senza che nessuno faccia da capro espiatorio per giustificare una fuga lontano dai riflettori.

Valerie fece un fischio sorpreso:- Si, direi che il discorso della nostra Emily non fa una piega. Fonzie-hyung potrebbe irritarsi se dovessimo tirare fuori dalla prigione un'altra persona, magari il suo avvocato avrà da fare!

-Io non dubito assolutamente della vostra lealtà né del fatto che riporterete tutti indietro, ma mentre voi sarete in viaggio, non vorrei mai che sporgessero denuncia e che quindi sia Melody che tutte voi veniste coinvolte o finiste nei guai per colpe che non avete!- Jimin era nervoso.

La BigHit è molto meno potente della SM, forse potremo scontrarla più facilmente in un tribunale, se dovessero addossarci altre colpe per tenere pulita l'immagine di J-Hope..., rifletté Melody. Non potevano tergiversare oltre soddisfando i capricci di un'altra casa discografica.

-Scusate,- Rose inaspettatamente parlò- non potreste proporre a questa casa discografica la stessa cosa che avete detto a me?

-Cioé di darci fuoco ai coglioni?- Valerie inarcò un sopracciglio- Nemmeno li abbiamo!

-Possibile tu debba essere sempre così scema in ogni situazione?!- Melody non si sarebbe più dovuta sorprendere.

-No, intendevo di proporre di darvi tempo fino a mezzogiorno di domani per riportare J-Hope a casa e, in caso non foste ancora arrivate, da quell'ora in poi potranno denunciarne la scomparsa.

Valerie schioccò le dita:- Giusto, potremo farlo. A meno che non compaia King Kong, credo riusciremo ad arrivare in tempo per quell'ora anche con il problema dei contadini. Così porteremo tutti a Seoul e non avremo più problemi.

Jimin parlottò con qualcuno dal suo lato del telefono in maniera così concentrata da non renderlo comprensibile.

-E' ancora più rischioso!- sbottò Melody- Passi Rose, ma quella è una casa discografica.

-Hai una proposta più brillante per farli rimanere tranquilli?- chiese Valerie con l'espressione tipica di chi sa già la risposta.

-Il CEO accetta questa proposta.- comunicò Jimin.

-COSA?!- sbottò Melody. In così poco tempo aveva parlato con i suoi superiori?

-Se domani a mezzogiorno Hoseok-hyung non sarà alla sede della BigHit, scatterà la denuncia.

-Credo che adesso sia davvero necessario muoversi.- rimarcò Emily.

-Tuttavia,- aggiunse Jimin- vogliono che una di voi stia qua alla sede mentre voi andate al recupero.

I presenti si scambiarono uno sguardo interrogativo.

-E perché mai vorrebbero una cosa del genere?- chiese Valerie.

Jimin sospirò pesantemente:- E' la condizione posta, come garanzia, perché ci lascino accompagnare voi.

Melody inarcò un sopracciglio:- Accompagnarci?

-Io e gli altri vorremo venire con voi nel caso le cose dovessero complicarsi e per sdebitarci riguardo ai guai che abbiamo fatto passare a Mona. E' il minimo che possiamo fare.

-Non se ne parla!- saltò su Tao- Hai già fatto abbastanza danni da solo, non dovresti manco più avvicinarti a Melody!

-Parla per te! Io Jin lo voglio eccome con noi!- ribatté prontamente Valerie.

Jimin mi ha fatto del male?, non poté fare a meno di chiederselo, anche se non aveva sentito nessuna sensazione sgradevole riguardo a lui, come invece era successo con i bodyguard del Love hotel.

-Beh, non puoi negare che la nostra presenza potrebbe esservi solo d'aiuto, dato che un branco di contadini sta dando la caccia a dei nostri amici! E poi Hoseok-hyung è del nostro gruppo, quindi abbiamo tutto il diritto di andare in suo soccorso.

Tao si rivolse direttamente a lei:- Mel, è sbagliato farlo venire anche nei confronti di Jongin!

Eh?

-Io direi di metterlo ai voti, sennò non partiremo più!- propose Emily- Un paio di mani in più ci darebbero sicurezza e Tao caro, tu forse sei anche meno coraggioso di J-Hope.

-Chi vota contro al fatto che i BTS ci accompagnino?- chiese Valerie.

Tao e Rose alzarono la mano.

-Più si aggiunge gente, più io divento diffidente!- si giustificò l'amica.

-Chi vota a favore del fatto che i BTS ci accompagnino?

Emily e Valerie alzarono la mano e Melody, incertamente, le seguì.

-Melody!- la rimproverò Tao.

Sospirò:- Scusa, Tao, ma adesso credo sia indispensabile che qualcuno ci aiuti. Non sappiamo a cosa stiamo andando incontro e dobbiamo muoverci.- portò il telefono più vicino alle labbra- E sia, Jimin, verrete con noi.


 

Dopo che Jimin ebbe dato loro le indicazioni per la BigHit, la parte difficile non fu arrivarci, bensì fu convincere Rose a restare alla sede per la nottata.

Dato che lei non voleva stare vicino a Tao e, quindi, non voleva andare al salvataggio, era la più indicata per rimanere alla BigHit.

Ci volle tutto il viaggio di ritorno verso il quartiere delle case discografiche, tutte le argomentazioni che Melody conosceva sulla BigHit, le rassicurazioni di Emily e qualche frase tagliente di Valerie sul suo coraggio per convincere Rose a passare la notte in quella sede.

Ovviamente ciò impedì loro anche solo di realizzare l'idea che di lì a poco avrebbero incontrato i BTS in persona.

-Ecco, per di qua dovremo entrare nel garage.- Melody imboccò la stradina indicatale da Emily.

-Benediciamo le uscite sul retro di ogni casa discografica, o le sasaeng ci avrebbero ridotte in brandelli...- rifletté Valerie facendo i grattini a Tanpopo, sulle proprie gambe.

Rose era seduta di fianco alla glaucopide a braccia conserte e con un broncio in viso che faceva pensare a una bambina. Tao se ne stava praticamente sdraiato sui sedili in fondo. Per tutto il tragitto non aveva fatto altro che armeggiare con il proprio telefono con espressione seria. Non aveva più aperto bocca né pianto e Melody aveva intuito che ce l'avesse con la sua decisione. Ciò non poteva che farle chiedere ancora cosa fosse successo con Jimin.

-Oh. Mio. Dio.- Valerie fece scattare improvvisamente una mano a serrare il braccio di Melody.

Fortunatamente conosceva abbastanza bene la sua amica dal non far andare fuori strada il furgone.

Appena arrivarono al garage, lo trovarono aperto e, al margine, vi erano quattro figure ad attenderli.

RapMonster fece loro cenno di entrare nel garage e gli altri si spostarono per far passare il furgone.

-Una rapida sosta per assicurarci di lasciare qua Rose e poi dritti a prendere Alyssa.- ricordò Melody ad alta voce.

-Giusto, posso pomiciare con Jin anche in viaggio.- concordò Valerie.

-Provate a spogliarvi su questi sedili e sarò io a sporgervi denuncia.- Melody aveva ancora fissa in testa l'immagine di Emma e Joonmyeon in procinto di togliersi i vestiti e non ci teneva a ripetere l'esperienza imbarazzante.

Emily si rivolse a Rose:- Se tra di loro trovi qualcuno di carino, possiamo chiedergli di farti compagnia qua...non lo fustigare, però!

Rose sbuffò:- Non sono una dominatrice sadomaso, smettila!

-L'importante è crederci...- borbottò Tao dal fondo del veicolo.

Melody inserì il freno a mano e spense il motore: il parcheggio non era tanto grande, ma d'altronde avevano anche meno artisti e personale di una casa discografica potente quanto la JYP.

Valerie fu la prima a scendere e lo fece così velocemente che quasi non rischiò di cadere a terra:- Ciao ragazzi!

Tanpopo abbaiò felice.

Melody e gli altri seguirono la mora, anche se con molta più calma.

Ma quale calma...ho i BTS davanti a me!, non riusciva ancora a comprendere come potesse provare agitazione dopo che il suo ultimate bias l'aveva baciata.

-Melody! Finalmente! Eccoti qua!- prima ancora che potesse rendersene conto, si ritrovò due braccia a stringerla in un forte abbraccio.

...anche a questo ormai dovrei essere abituata..., Melody diede un paio di pacche sulla schiena di Taehyung, a disagio.

Il ragazzo si staccò e le rivolse un sorriso così luminoso che avrebbe potuto ricaricare tutte le lampadine di Seoul e dintorni.

Valerie usò la stessa energia di Taehyung per saltare ad abbracciare Jin:-Seokjin! Che bello vederti!

Il ragazzo rimase un pò perplesso ma non sembrò disprezzare quel gesto.

-Il suo bisogno di pene canterino è salito rapidamente, eh.- commentò Emily a voce troppo alta.

-Ciao, Mel...

Melody prese un respiro profondo prima di girarsi verso colui che possedeva una voce così candida, quasi da bambino.

-Ciao, Jimin...- riuscì a esordire prima che la voce le si bloccasse in gola: non era pronta a vederlo, come invece pensava.

A differenza di Kai, lui non era tanto più alto di lei e i capelli arancioni stavano cominciando a scolorire. Una cosa che però, con sua grande sorpresa, le ricordò Kai, fu un violaceo livido sopra l'arcata sopraccigliare destra e il fatto che il labbro inferiore fosse gonfio e con un sottile taglio sopra.

Non è che lui e Kai...?, la sua mente contorta da fangirl le stava facendo fare strani pensieri.

La vista su Jimin le venne bloccata dalla figura slanciata di Tao, che esordì nei confronti del rosso con un freddo:- Ciao, Jimin.

La tensione nel parcheggio si poteva tagliare e il non avere idea di cosa fosse successo rendeva tutta la situazione solo più frustrante.

RapMonster si schiarì la voce e richiamò l'attenzione su di sé:- Bene, direi che siamo pronti per partire, no?

-Certo, ma prima di ciò,- saltò su Emily (evidentemente il fatto che Jungkook, suo bias, non fosse lì, l'aiutava a tenere la mente lucida)- vorremo chiedervi se uno o due di voi potrebbero restare qua alla BigHit con Rose. Sapete, si sente un pò a disagio a stare qui senza conoscere nessuno...

Rose arrossì alla spiegazione dell'amica, ma non ribatté.

Evidentemente la figaggine dei Bangtan doveva averle fatto andare bene la proposta.

Jin sorrise teneramente a Emily:- Avevamo già pensato a ciò, infatti, su all'ingresso, potrai trovare Yoongi ad aspettarti. Sapete com'é: non aveva tanta voglia di fare questo viaggio e si è offerto di stare con la ragazza che sarebbe rimasta. Credo che l'idea di stare in compagnia di un'amica di Melody non gli dispiaccia. Magari potrai dargli l'ispirazione per l'ultimo testo a cui sta lavorando!

Taehyung diede un paio di pacche sulla spalla di Rose:- Tranquilla, sembra sempre incazzato con il mondo, ma in fondo è una brava persona.

Rose guardò stranita prima il ragazzo e poi le sue amiche.

-Se non fosse che forse appariremo in un MV dei GOT7, sarei super invidiosa di te, Rose!- sospirò Emily.

-Tranquilla, Rosie, lui dice che con la sua lingua farà venire maschi e femmine e tu sei la controparte femminile di Christian Grey, sono sicura vi divertirete a scrivere canzoni!- Valerie le fece l'occhiolino e Melody ringraziò non ce l'avesse vicina o le avrebbe dato uno spintone tanto forte da farle sputare tutti i denti.

RapMonster indicò a Rose le scale che l'avrebbero portata direttamente alla hall , dicendole che poteva trovare Yoongi intento a dormire su qualche divanetto e di svegliarlo con calma o si sarebbe arrabbiato. La ragazza aveva salutato le sue amiche con un lungo abbraccio e una serie di rapide raccomandazioni che oramai erano scontate.

I BTS rimanenti si sistemarono sui vari sedili liberi e Valerie si assicurò di essere seduta vicina a Jin. Melody aveva deciso di guidare ancora per un altro pò e sul sedile del passeggero si era sistemata Emily, munita di cartina. Tao era sul sedile dietro di loro con in braccio il cagnolino e continuava a fissare il telefonino con fare nervoso.

-Dobbiamo già partire?- chiese il cinese mentre Melody si posizionava per fare uscire il furgone dal garage.

-Già? Abbiamo anche perso fin troppo tempo!- fece presente Emily.

-Tao, va tutto bene? Non hai fatto altro che armeggiare con il cellulare per tutto il tempo...- Melody cominciava a sospettare che il ragazzo nascondesse qualcosa.

Tao si morse il labbro.Tutta l'attenzione era su di lui.

-E' che...stavo aspettando delle persone...

-Adesso che abbiamo un'emergenza e che stiamo finalmente partendo?- Melody aggrottò la fronte mentre con il cofano cominciava ad uscire dal parcheggio.

-ASPETTATEEEEEEE!!!!!

Melody frenò di colpo, tanto che Tao, Taehyung e Valerie, sprovvisti di cintura, andarono a sbattere il viso contro il sedile davanti a loro. Tanpopo abbaiò con fare arrabbiato nei confronti del cinese, che aveva rischiato di farlo cadere.

-Porca puttana, Mel!- imprecò la mora massaggiandosi il naso.

-...ma che...?- cominciò Melody, visto che neanche lei stessa era ben certa della ragione per cui avesse frenato così.

Aveva visto tre figure buttarsi sul furgone dalla strada da cui erano arrivate e non aveva potuto far altro che frenare, per evitare di investirli.

Emily si buttò sul clacson e lo suonò due volte con forza.

-BRUTTI COGLIONI, COSA PENSAVATE DI FARE?!- le fece eco Valerie, appena si fu ripresa dall'impatto.

-MA COSA TI METTI A URLARE COME UNO SCARICATORE DI PORTO?! SIAMO QUA DAVANTI!

Quella voce soave e poco isterica ormai era facile da distinguere.

-Baekhyun hyung?- chiese Taehyung mentre si massaggiava la fronte.

Il vocal degli EXO si posizionò davanti al furgone a braccia conserte, di fianco a lui Lay salutò Melody ed Emily con un timido sorriso, mentre Chanyeol si teneva le ginocchia mentre tentava di riprendere fiato.

-Oh. Mio. D.O. Sono gli EXO.- Emily sembrava sul punto di andare in iperventilazione. Ah, già, lei non aveva avuto ancora modo di incontrarli, tranne che per Tao.

-Checca mestruata-Baek, che ci fai qui?!- chiese Valerie.

-Come se non lo sapessi, Mike Tyson dei poveri! Ci dite di accompagnarvi a cercare Yifan e poi non ci aspettate nemmeno?- chiese Baekhyun con fare indignato.

Le due ragazze sui sedili davanti si scambiarono un lungo sguardo interrogativo, per poi passarlo su Valerie, la quale si limitò a fare spallucce con fare confuso.

-Avete già chiesto agli EXO di accompagnarvi?- chiese Jimin.

-Me ne ricorderei se lo avessimo fatto!- fece presente Emily.

-Baekhyun, noi non vi abbiamo mai detto di ven...- cominciò Melody.

-HUANG ZITAO!- Valerie fece sussultare tutti, dentro la vettura.

Il ragazzo si strinse nelle spalle ed evitò il suo sguardo, quasi fosse un bambino che era stato beccato a rubare caramelle dalla credenza.

-Posso sapere perché li hai chiamati?- chiese con tono accusatorio la mora.

La sua serata romantica con Jin era stata rovinata dal suo tanto odiato ultimate. Ed era tutta colpa di Tao.

Tutto questo scontento ha dell'assurdo.

Il ragazzo sollevò le mani, come pronto a spingere via le accuse:- Io ho solamente informato Jongin che saremo andati assieme ai BTS alla ricerca di Yifan!- indicò i suoi tre ex compagni di gruppo- E' stato lui a dire loro di venire con noi perché lui ha il bacino fracassato!- a quelle ultime parole Tao assottigliò gli occhi verso Jimin, il quale deglutì ma non abbassò lo sguardo.

-Aspetta,- Chanyeol aveva finalmente ripreso fiato- quindi è perché Jongin è troppo geloso e orgoglioso per dire la verità che ci troviamo qui?

-A quanto pare si...- Valerie scosse la testa verso Melody- Sei davvero una zoccola.

-Concordo e sottoscrivo.-aggiunse Emily con lo stesso sguardo.

Melody alzò gli occhi al cielo:- Piantatela di fare le invidiose!

Lay sospirò e diede una pacca sulla spalla di Baekhyun:- Mi dispiace, Baek, ma sembra che Valerie non avesse affatto bisogno di te.

-Sta zitto.- si affrettò a dire il diretto interessato.

Sembrava parecchio imbarazzato.

Forse Baekhyun non ce l'ha così tanto con Valerie, come invece vuole far credere..., sorrise al solo pensiero.

-Quindi verrete con noi, hyung?- Taehyung sembrava particolarmente felice di avere il suo sosia in viaggio con loro.

Jimin sbuffò:- Quel codardo manda i suoi compagni di gruppo a tenermi d'occhio.

A quelle parole Melody, quasi per istinto, si voltò verso il ragazzo e lo fissò con fare infastidito. Jimin sembrava quasi deluso da quella reazione.

Si aspettava reagisse bene a un commento poco carino sul conto di Kai?

-Jimin, non cominciare.- lo redarguì Jin dal sedile davanti.

-Se non fossi stato tanto coglione, credo ora sarebbe qua a farti uscire dal furgone a calci.- quando Tao parlava così seriamente le faceva venire i brividi- Fa attenzione a come parli, perché potrei sempre farlo io.

-Tao, ti prego...- non sapeva proprio che fare.

La portiera scorrevole si aprì e i tre membri degli EXO si fecero strada per sedersi sui posti liberi, senza che nessuno avesse dato loro il permesso di salire.

-Non vi abbiamo detto che potete venire con noi!- protestò Valerie, rivolta in realtà solo verso Baekhyun.

-Abbiamo fatto il quartiere delle case discografiche di corsa perché avevate fretta, veniamo ovunque vogliamo.- il vocal si sedette di fianco a RapMonster, dietro Valerie.

-Bah, smettila di atteggiarti a tsunami bianco che verresti massimo dopo due minuti.

Valerie scatenò tutta una serie di "WOOOOOOOH" da parte dei Bangtan e degli EXO, RapMonster si allungò anche per batterle un cinque.

Emily aprì la cartina e sospirò:- Sarà un lungo viaggio...

Melody gettò uno sguardo allo specchietto retrovisore, prima di uscire dal parcheggio: Jimin stava ricambiando il suo sguardo e aveva un'aria così seria e intensa da farle pensare che forse nemmeno sul palco si era mai mostrato così. E tutto questo lato nascosto era venuto fuori solo per lei.

Tornò a concentrarsi sulla strada:-Un lunghissimo viaggio.

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Capitolo 11
*** Verginity, cold and sasaeng! ***


11.
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Quindi: Tao ha avvertito Kai del fatto che stessimo andando a recuperare Alyssa e gli altri, ma perché Jimin ha detto che sarebbe venuto con noi, non perché preoccupato per Yifan. E Kai ha mandato Baekhyun, Chanyeol e Lay perché lui stesso non poteva per il problema al bacino e Tao ha attribuito la colpa di quel danno a Jimin, verso il quale Tao prova uno strano astio. Jimin ha dei brutti lividi in faccia e anche Kai ne ha uno. Allora Jimin e Kai hanno fatto a botte? Però, se sono stati loro due a litigare, perché Kai ha mandato i suoi compagni per viaggiare con noi? Non credo Jimin picchierebbe me! C'è forse una certa... gelosia?

-Mel, potresti alzare l'aria condizionata? Qua in fondo ci si scioglie!- il lamento di Baekhyun la riportò alla realtà.

-Ma sei scemo? Se la alzasse ancora, ci ritroveremo una broncopolmonite da primato!- Valerie, ovviamente, si sentì in dovere di controbattere.

-Non dobbiamo avere tutti un colpo di calore solo perché tu sei sensibile a un pò d'aria.

Valerie si voltò verso di lui per rivolgergli uno dei suoi migliori sorrisi falsi:- Ripensandoci, si, meglio alzarla, cosi quando sentirò la tua voce gracchiante potrò rinfacciartelo per il resto dei tuoi giorni.

-Fanno sempre così?- volle sapere Namjoon dal fondo.

-Siamo partiti da mezz'ora e non hanno ancora smesso, tu che dici?- chiese Emily mentre alzava l'aria condizionata come richiesto- Ecco, ora prendi l'autostrada.

Erano ormai lontani dal cuore di Seoul e dai suoi quartieri più importanti e adesso si accingevano a prendere l'autostrada, in questo modo avrebbero raggiunto la zona nella quale avevano individuato il telefono di Alyssa. Sperando stessero tutti ancora bene.

Valerie si sfregò velocemente le braccia avvolte dalla giacca.

-Jin, scusa, ti dispiace se mi avvicino a te? Ho un pò freddo...- gli occhioni che sfoggiò verso il ragazzo fecero intendere chiaramente quanto stesse flirtando.

Il ragazzo rimase un attimo interdetto:- Si...certo, non c'è problema...

Con un sorriso che andava da un orecchio all'altro, Valerie tirò le gambe sul sedile e si accoccolò contro il visual dei BTS, il quale, anche se a disagio, decise di passarle un braccio intorno alle spalle.

Taehyung, due file indietro, alzò un pollice in approvazione verso il suo hyung.

-Che gatta morta...- Melody alzò gli occhi al cielo. Non le sfuggì però l'irrigidimento della mascella di Baekhyun e come questo ci mise un pò a distogliere lo sguardo dalle nuche dei due ragazzi. Sbuffò e si concentrò sul paesaggio di fuori, nonostante i vetri fossero oscurati.

Le luci della città si erano allontanate del tutto ora, adesso c'erano solo i fanali dell'auto a fare luce sulla strada che stavano percorrendo.

-Che avete fatto oggi, ragazze?- chiese Seokjin- Vi siete riprese dalla serata?

-Beh, io ho superato a meraviglia la nottata, mr. JYP si è assicurato non mi mancasse nulla.- disse Emily accavallando le gambe.

-Già a proposito- il rapper degli EXO si scambiò uno sguardo con i suoi compagni di gruppo-Potresti toglierci una curiosità?

-Non metterla in imbarazzo, la conosci appena!- lo redarguì subito Lay. Evidentemente lui conosceva già che domanda le avrebbe posto il ragazzo.

-Che curiosità, Yeollie?- chiese lei, tranquilla.

Il ragazzo si schiarì la voce:- Tu e Sehun, alla fine...?

Emily e Melody si scambiarono un rapido sguardo.

-Io e Sehun cosa?- chiese mentre istintivamente si toccava uno dei due succhiotti sul collo.

-Già, lei e Sehun cosa?- volle sapere Valerie.

Tao inarcò le sopracciglia:- Aspetta, loro due non lo sanno?- fece oscillare il dito tra Valerie e Melody.

Emily boccheggiò un paio di volte:- Ehm...

-Ecco, l'avete messa in imbarazzo!- fece presente Lay- Magari voleva rimanesse una cosa privata.

Emily e Melody continuarono a fissarsi, quasi stessero avendo una lunga conversazione con lo sguardo.

-Ecco...che vi avrebbe detto Sehun?- la glaucopide aveva posto una domanda abbastanza intelligente per farsi spiegare la situazione.

Chanyeol gesticolò, in cerca delle parole.

-Tu e lui avete...?- gesticolò ancora- Dai, hai capito!

Fu Baekhyun a rendere tutto più chiaro:- E' vero che avete fatto sesso nel guardaroba della discoteca di JYP e che gli hai insegnato a fare i succhiotti?

-CHE ZOCCOLA!

I presenti sobbalzarono all'esclamazione di Valerie.

-Oh, andiamo! Non puoi dirlo a chiunque abbia una vita sessuale!- replicò Emily.

Melody non si ritrovò più di tanto sorpresa: era chiaro che Emily avesse fatto qualcosa con un idol. E non era di certo la prima di loro a farlo. Come avrebbe potuto lei stessa giudicarla?

-Direi che ha anche imparato bene a fare i succhiotti...- disse sorridendo.

-Quindi è tutto vero?- Tao sgranò gli occhi.

Emily sospirò, si voltò e si scostò i capelli dal collo:- Tu che dici?

-BONTA' DIVINA! Ti ha sbranato l'uomo lupo o cosa?!- sbottò Baekhyun.

La ragazza fece spallucce:- Di che ti meravigli? "Geurae wolf, naega wolf", l'avete detto voi stessi, no?

Taehyung fu il primo a scoppiare a ridere, seguirono Chanyeol e Tao, finché anche gli altri, compresi Baekhyun e Jimin (che se a Melody avessero detto il giorno prima che dal vivo sono i più seri non ci avrebbe mai creduto) non si ritrovarono a ridacchiare.

Tao sospirò e grattò Tanpopo dietro le orecchie:- Accidenti, Sehun impara a fare succhiotti e perde la verginità...ah, manco lui è più un bambino.

Seguì un attimo di lungo silenzio.

-SEHUN ERA VERGINE?!- sbottarono le tre ragazze in coro.

-MELODY LA STRADA!- la voce di Emily divenne uno stridio.

Melody riuscì all'ultimo di evitare un incidente. Maledetti idols con tutte le loro sorprese che le facevano perdere la concentrazione.

-Sehun? Classe '94? Con quel culo che parla sette lingue? LUI VERGINE?!- questa volta Melody comprendeva tutto lo sgomento di Valerie.

-Beh, è diventato trainee giovanissimo e non ha mai avuto molta fortuna con le donne.- precisò Lay- Non tutti gli idols sono dei puttanieri, Valerie.

-Ho capito, ma cazzo Sehun ha lo sguardo da Christian Grey annoiato!- protestò la mora.

-Non tutti gli idols sono puttanieri, poi altri assumono direttamente delle escort.- Baekhyun si girò verso Jimin- Non è vero?

Il ragazzo rivolse al vocal degli EXO un sorriso così freddo che fece rabbrividire Melody.

-Anche il vostro caro Jongin è andato a letto con una escort, non mi sembra il caso di criticarmi.

Idols con prostitute d'alto bordo. Okay, questo era più stupefacente di Sehun vergine.

-Ma come, Baek? Hai lasciato che Jimin ti assumesse?- Valerie sospirò- Sarà rimasto deluso dal servizio.

Chanyeol scoppiò nuovamente a ridere e Baekhyun rimase a fissare Valerie, incredulo. Questa non se la sarebbe decisamente aspettata.

-Dai, hyung, se non altro io ti sono piaciuto parecchio!- sorrise nuovamente Jimin e Baekhyun gli intimò di stare zitto.

-Ah, ovviamente non intendono offenderti, Melody, però capisci, un cantante con un'immagine da tenere e una escort...- si affrettò a spiegare Seokjin.

La ragazza aggrottò la fronte con fare confuso:- Perché dovrei offendermi?

-Scusate un attimo,- Emily richiamò l'attenzione su di sè- quindi io mi sarei presa la verginità di Sehun?

Chanyeol rise:- Hai reso uomo il nostro bambino!

Emily, senza voltarsi, porse una mano verso il sedile retrostante e Valerie le batté prontamente un cinque con sguardo orgoglioso.

-Sono davvero un fenomeno!- disse la glaucopide con un mezzo sorriso.

-Ooh this my shit! All the girls stamp your feet like this! Few times I've been around that track so it's not just gonna happen like that, 'cause I ain't no hollaback girl...

Il telefono di Melody smise di riprodurre Sax di Fleur East per far partire la suoneria.

Era quasi mezzanotte, a quell'ora solo poche persone avrebbero chiamato.

Emily lo prese tra le mani al posto della proprietaria:- E' Emma.

-Potrebbe avere novità su Jungkook.- azzardò Valerie- O magari ha fatto un altro giro prima della buonanotte con Suho e ci tiene a vantarsi delle sue misure.

-Emma non è te.- le ricordò Emily mentre gli idols in auto si scambiarono diversi sguardi confusi.

-Metti in vivavoce, così sentiamo tutte.- disse Melody senza distogliere lo sguardo dalla strada e l'amica eseguì.

-Ehi, Emma, come sta andando?- chiese appena la chiamata partì.

-NO! NO! NO! Non è possibile venir messi sotto assedio così! Siamo in un istituto scolastico, non in No Escape!

La voce isterica di Ellie era così acuta da sembrare un unghia che striscia su una lavagna.

-Fammi indovinare: l'amica sclerotica della prigione.- azzardò Baekhyun.

-E' in pieno ciclo esattamente come te.- Valerie gli sorrise.

-Ciao, Mel, ti disturbo?- chiese titubante la voce di Emma, riuscendo a farsi sentire sopra Ellie che sembrava proprio intenzionata a non calmarsi. Dall'altra parte, le due ragazze fecero fatica a sentirla per lo scambio di battute tra Valerie e Baekhyun e per gli incorraggiamenti degli altri.

-No, tranquilla, stiamo andando da Lyssa.

-Sei in vivavoce con EXO e BTS, quindi occhio a non fare troppi apprezzamenti in chiamata!- la prese in giro Emily mentre i ragazzi menzionati ridevano.

-Come sta Jungkook? Si è ripreso?- chiese Melody e i compagni di gruppo del ragazzo si fecero improvvisamente più attenti.

-Oh, si, sta bene. Certo, si è svegliato solo per andare a vomitare, poverino, ma la temperatura si è abbassata e ha ripreso colorito.

-Si è rimesso a dormire quindi?- chiese Valerie.

-Voleva, ma nella situazione in cui siamo non riesce a nessuno di noi molto bene...

Melody e Valerie si guardarono e sospirarono: ormai erano pronte alle cattive notizie.

-Che genere di situazione?- chiese la proprietaria del telefono.

-Che genere di situazione?! La situazione in cui, se quelle pazze riusciranno a entrare, domani ritroverete le nostre teste su delle picche, al vostro ritorno!

-Ellie, ti prego, calmati!- la rimbeccò la voce di Katherine- Qualcuno deve aver fatto una soffiata: fuori c'è un branco di sasaeng più che intento a penetrare nell'ala riservata alle nostre camere.

-Sasaeng?!- chiesero i ragazzi in coro. Non dovevano proprio piacere loro. Con ovvie ragioni.

-Come è possibile?- Melody non capiva- Joonmyeon è per caso uscito dal dormitorio?

-Non l'ho fatto proprio perché le sasaeng si sono riversate nella strada qua sotto.- la voce del diretto interessato si inserì nella conversazione.

-Vedeste con che velocità Emma è andata a recuperarlo prima che uscisse dall'edificio, quando abbiamo guardato fuori dalla finestra!- Katherine riuscì comunque a ridacchiare.

-L'avrebbero mangiato vivo!- disse Emma con preoccupazione.

Un pensiero poco piacevole passò la mente di Melody.

-Kat, ti prego, dimmi che non hai detto a Jaekyung di Kookie e Joonmyeon.

La ragazza sbuffò:- Certo che no! Abbiamo litigato ieri sera, non le avrei mai rivelato una cosa così importante!

Valerie inarcò un sopracciglio:- Avete litigato? Non eravate gemelle siamesi?

-In questo momento non è così importante, ma non la posso proprio perdonare.- tagliò corto la sorella.

-Mi auguro per voi che non si svegli o che tra quelle là fuori non ci sia una qualche sua amica, altrimenti potrebbe farle infiltrare!- il solo pensiero faceva accapponare la pelle di Melody. Era riuscita a non condurla da Jungkook e Suho appena erano arrivati, chissà se questa loro fortuna sarebbe perdurata.

-C'è un membro dei BTS e uno degli EXO in camera nostra...- ragionò Emily- Non dovrà fingersi indecisa tra i due gruppi, almeno.

-Okay, ragazze, una di voi dovrebbe andare a verificare se Jaekyung stia dormendo o meno, in modo così da comprendere se lei sia coinvolta o meno.- suggerì Melody.

- Nel caso lo fosse, portatele gli appunti dell'ultima lezione della professoressa Lee,- continuò Valerie- li ha chiesti a Mel oggi pomeriggio e le ha detto che glieli avrebbe consegnati più tardi. Così facendo potreste verificare se è stata lei a fare la soffiata o meno.

-E' una buona idea, ma io non ci parlo più con quella!- continuò stizzita Katherine.

-Vacci tu, Ellie.- disse Emily.

-Perché io?!- di calmarsi proprio non se ne parlava.

-Perché sei la meno febbricitante lì dentro e quindi la meno sospetta se dovessi uscire dal dormitorio.- le ricordò Valerie- Ti direi di fare carta, forbici, sasso con Joonmyeon, ma non credo tu voglia essere considerata la causa della morte di un idol.

-Non ti farà male doverti calare nella parte di una con i nervi saldi.- aggiunse Emily.

-Anche se le portassi gli appunti, poi cosa dovrei fare? Come faccio a capire se è lei la colpevole?

-Il telefono.- la voce di Suho attirò l'attenzione di tutte le persone in ascolto.

-Cerca di distrarla con qualche discorso, chiedile anche se può darti un bicchiere d'acqua o una qualsiasi cosa che le faccia cambiare momentaneamente stanza e, appena puoi, prendile il telefono e torna qui.

-Così insieme potreste trovare la password e controllare se ha mandato messaggi sospetti a qualcuno.- concluse Melody.

-Accipicchia, Joonmyeon, dopo la gita allo zoo sei diventato un maestro della truffa!- Valerie sembrava sinceramente ammirata.

-Lo tiene o sulla scrivania o nello zaino, non deve essere difficile da trovare.- le consigliò Katherine.

Emily gettò un rapido sguardo prima alla cartina poi alla strada circostante:- Ragazze noi siamo quasi arrivate, non sappiamo come sarà la situazione appena arriveremo, ma faremo meglio a essere totalmente concentrate, per qualsiasi cosa chiamateci.

-Certo, riportate Lyssa indietro al più presto, mi raccomando!- disse Emma.

Salutarono le amiche e Suho e terminarono la chiamata.

Melody sospirò:- Speriamo se la cavino bene...

-Aspettate, stavate parlando di Poison Jaekyung?- saltò su RapMonster.

Valerie aggrottò la fronte:-Stavamo parlando di una studentessa all'apparenza carina che dentro è una sasaeng psicopatica, ma dal nome credo tu stia parlando di un pessimo programma di cucina.

Baekhyun alzò gli occhi al cielo:- Fai tanto la fan della musica kpop e poi non conosci nemmeno Poison Jaekyung?

-Beh, dalla descrizione di Valerie direi che è lei, però.- fece presente Chanyeol e RapMonster annuì.

Emily inarcò un sopracciglio:- Bang Jaekyung è conosciuta così da voi idols?

Tao rabbrividì:- Certo, non sai della sua splendida fama?

Melody rifletté sul significato del soprannome:- Pensavo che la sasaeng che avvelenava gli idols avesse un altro nome...

-Beh, perché quella è un'altra sasaeng.- si ritrovò sorpresa nel sentire Jimin parlare- Poison Jaekyung ha uno stile...differente.

Emily sospirò:- Perché ne parlate come se fosse il nemico numero uno di Batman?

-Beh, è un pò una serial killer.- fece presente Chanyeol- Ogni tanto tenta di infilare qualche sonnifero nei nostri bicchiei ai vari fansite, anche se mi chiedo come pensi di poterci portare via con tutta quella gente lì...

-Di base però è conosciuta perché prepara composti con medicine che servono a far star male le fan che potrebbero intralciare lei e il suo gruppo di sasaeng.- continuò Lay- Una nostra fan ci aveva messo in guardia dicendo che alcuni di questi intrugli poi tenta di rifilarli anche a certi idols, su pagamento da parte di altri fandom.

-Non mi riesce difficile crederlo,- Melody rabbrividì- sono il suo visino innocente e la sua aria pulita a ingannare. Chiunque abbasserebbe la guardia se non la conoscesse.

-Quindi usa le fan come cavie per vedere gli effetti dei suoi composti? Assurdo!- Emily storse il naso.

-Almeno ora mi spiego come mai vada così forte in chimica.- ragionò Valerie.

-Perché una così non è ancora dietro le sbarre? Sapete il suo nome e il suo viso e siete già in due gruppi a testimoniare.- Melody era confusa.

Baekhyun sbuffò:- Suo padre è l'avvocato probabilmente più potente di tutto il paese. Nessuno si metterebbe contro di lui. Se lo facesse la SM, ne uscirebbe senza un centesimo.

Valerie strabuzzò gli occhi:- Cavoli, mia sorella è sempre stata più intelligente di me nell'ingraziarsi le persone! Dovevamo rivolgerci a lui da subito!

Lay fece spallucce:- Non si occupa di cause legali in campo musicale, Valerie, si occupa in genere di politica o di affari economici.

-Beh, magari, se lo avessimo pregato in ginocchio, ci saremo risparmiate un sacco di casini...-Emily si sporse in avanti:- Ecco, ora svolta per di qua: siamo praticamente arrivati.


 

Melody aveva fatto uscire il furgoncino dall'autostrada, facendo giungere tutti in una zona verdeggiante che, abituate alla maestosità di una grande città come Seoul, faceva credere alla castana di non essere quasi più in Corea del Sud.

Quando la strada non fu più di cemento ma di ghiaia e piena di dossi, poterono proclamarsi ufficialmente in campagna.

Il sentiero era anche più buio dell'autostrada e in alcuni punti si stringeva a tal punto da far spiaccicare su tutti i finestrini foglie e rami di ogni tipo.

-Sembra il perfetto inizio per un horror ambientato in un campeggio...- Tao accarezzò Tanpopo con fare nervoso.

-Beh, non mi sembra ci siano dei vergini su questa vettura, quindi nessun mostro della palude ci attaccherà per rubarcela. Siamo in una botte di ferro.- le parole di Valerie non sembrarono rincuorare il cinese.

Lay si grattò la testa con fare confuso:- E se il mostro fosse solamente arrapato? Gli andrebbe bene chiunque di noi.

La mora fece spallucce.

Melody inarcò un sopracciglio:- Vuoi per caso proporre di sacrificare Baekhyun per il bene di tutti?

-Provateci e ve la farà pagare.- minacciò il diretto interessato.

Valerie strabuzzò gli occhi:- Accidenti, sto diventando prevedibile...

Il sentiero si allargò e li portò in una strada che si affacciava su un ampio campo d'erba e, oltre questo, si intravedevano diverse case illuminate da delle luci alle finestre.

-Fermati pure qui.- Emily controllò la cartina e Melody fece come detto e parcheggiò al confine tra strada e campo d'erba.

-Allora, quello là in fondo è il paesino di contadini dove dovremo trovare Alyssa e gli altri. Non è tanto grande ed è tutto concentrato lì. Fonzie-hyung ci ha aggiunto alcune note sulle strade qua intorno: se procedessimo verso sinistra, potremo tornare facilmente in autostrada, aggirando il paesino, invece, si andrebbe verso le risaie.

-Se andassimo verso destra, invece?- chiese Melody. Tutto intorno le sembrava solo un bosco buio.

Emily storse il naso:- laggiù dovrebbe esserci solo un bosco e, a quanto pare, si estende molto.

-Se dei contadini li stavano davvero inseguendo con dei forconi allora credo sia probabile si siano nascosti lì.- osservò RapMonster.

Melody prese il telefono e provò a chiamare Alyssa, come avevano fatto per Rose.

Segreteria telefonica, doveva avere il cellulare scarico.

-Credo sia il caso di andare a chiedere comunque se li hanno visti passare. Magari possono spiegarci perché danno loro la caccia manco fossero Frankenstein.- Melody spense il motore e aprì la portiera.

-Aspetta!- saltò su Seokjin- E se passassero di qui mentre noi siamo laggiù?

Melody ci pensò su: evitare un continuo rincorrersi senza mai beccarsi sarebbe stato sicuramente vantaggioso.

-Qualcuno magari resta alla macchina e qualcuno va a chiedere informazioni.- propose.

-Si, effettivamente per questo non è necessario andare in massa, specialmente con così tanti idols...- rifletté il leader dei BTS.

Taehyung passò lo sguardo sui presenti:- Carta, forbici, sasso su chi resta e su chi va?

Melody sospirò:- Direi che è la soluzione più rapida.

Ci vollero tre giri prima che tutti i presenti escludessero "carta" dalle loro scelte, dividendo così il gruppo in due: Melody, Valerie, Tao, Jimin e Baekhyun sarebbero andati a cercare Alyssa e gli altri, mentre Emily, Seokjin, Taehyung, Chanyeol, RapMonster e Lay avrebbero fatto alcuni giri con il furgoncino vedendo se riuscivano a trovarli prima e per strade alternative.

Melody diede le chiavi a Emily:- Se riesci a contattarli, nel frattempo, aggiornaci.

Il gruppo scese dal veicolo e cominciò ad attraversare il campo d'erba.

Dietro di loro il furgone venne messo in moto e percorse la strada che avrebbe circumnavigato il paesino e portato alle risaie. Sicuramente così le ricerche sarebbero state più veloci.

Valerie mise Tanpopo in borsa per evitare di perderlo nella notte e per non doversi preoccupare per lui nel caso ci fosse stato nuovamente bisogno di correre.

-Ripensandoci, noi che abbiamo vinto alla morra avremo dovuto scegliere di stare in macchina.- il fiato di Tao si condensò davanti a sé.

-Perché dici questo?- il vento si alzò di colpo e Melody si sfregò rapidamente le braccia per scaldarsi.

Il ragazzo sussultò quando con un piede spezzò un ramoscello:- Beh, detta molto francamente, noi tre- fece un gesto che comprese lui, Jimin e Baekhyun- non siamo conosciuti per essere i cantanti più coraggiosi del kpop.

Baekhyun inarcò un sopracciglio, Valerie aggrottò la fronte e insieme dissero:- Tu non fai più parte del kpop.

I due si guardarono male subito dopo.

Melody sospirò:- Beh, dai, stiamo solo andando a chiedere dove sono finiti i nostri amici. Non è niente di così terrificante, possiamo farcela pur non avendo il coraggio dalla nostra.

Uno scoppio improvviso arrestò l'avanzare del gruppo. Tanpopo abbaiò.

-Era uno sparo?- Tao si appioppò al bracci di Melody.

-Altro che forconi, qui stanno inseguendo Lyssa con i fucili!- Valerie scosse la testa- E poi dicono che gli Stati Uniti sono un posto pericoloso!

Melody riprese a camminare, proteggendosi dal freddo con le proprie braccia:- Sbrighiamoci, non vorrei che la situazione peggiorasse ulteriormente.

Un brivido le percorse la colonna vertrebrale e la scosse. Non pensava che la temperatura potesse variare così tanto da città a campagna.

Un leggero tocco alle spalle e si sentì subito più al caldo.

Sulle spalle si era aggiunta una felpa ancora tiepida, come se qualcuno l'avesse indossata a lungo fino a poco prima.

-Jimin!- Melody si girò di scatto, in maniera istintiva.

Il ragazzo le rivolse un tranquillo sguardo interrogativo. Adesso era in maniche corte, ma la cosa sembrava non dargli fastidio.

Si tolse la felpa dalle spalle e fece per progergliela:- Grazie, ma sto bene.

Jimin fece spallucce:- Non è vero, hai freddo. Tienila, patirai meno la temperatura.

Melody insisté:- Ma non voglio che tu ti prenda un accidente a causa mia, c'è già Jungkook ridotto a uno schifo nei BTS, al momento.

Il ragazzo sospirò e le prese la felpa dalle mani, ma Melody non poté rilassarsi, perché Jimin gliela rimise sulle spalle.

Fece per ribattere, ma il suo sguardo la fece ammutolire all'istante.

Le sfregò rapidamente le mani sulle braccia e il cuore di Melody accelerò bruscamente.

Come aveva fatto a dimenticarsi per tutto quel tempo che Jimin era il suo bias e che lo aveva vicinissimo?

-Soffri particolarmente il freddo alle braccia. Potresti stare in pantaloncini d'inverno, ma devi essere ben coperta sopra.- negli occhi che fino a quel momento l'avevano guardata con freddezza comparve una punta di affetto- Sei troppo leggera perché tu non possa essere sensibile a questo vento.

La gola di Melody si seccò improvvisamente, mentre Jimin proseguiva per andare verso il paese.

Il cuore le martellava nelle orecchie come le ali di un uccello in gabbia.

Cosa era appena successo?

-Non ricascarci, Mel.

La voce di Tao la riportò alla realtà.

Aveva di nuovo quello sguardo diffidente sul volto.

-Non è giusto nei confronti di Jongin...- ripeté piano. Questa storia del non ricordarsi nulla cominciava a farla uscire di testa.

Il cinese la superò e Baekhyun lo raggiunse. I due presero a parlare.

-Che sta succedendo tra te e Jimin?- le sussurrò Valerie appena i tre furono fuori dal raggio d'ascolto.

Melody sospirò:- Non ne ho idea. Già dalla chiamata mi sembrava parecchio scazzato con me, poi anche da come mi ha salutata e da come si è comportato durante il viaggio me lo ha confermato.- infilò le braccia nelle maniche della felpa- Però questo è un gesto fin troppo premuroso per uno arrabbiato...

Valerie inarcò un sopracciglio:- Premuroso? Mel, da come ti guardava credo ti stesse immaginando nuda.

Se non ci fosse stato così tanto freddo non avrebbe avuto scuse sul perché fosse arrossita.

-Ma smettila! Adesso non è che ogni idols che mi guarda negli occhi per più di due secondi vuole venire a letto con me!

L'amica alzò gli occhi al cielo:- Per l'amor di D.O, l'hai salvato in rubrica come Mr. SixPacks, di certo ieri sera non vi vedevate come si vedrebbero una nonna e il nipotino di quattro anni!

Melody boccheggiò un paio di volte, in difficoltà:- Magari era uno scherzo tra amici!

Valerie le rivolse un mezzo sorriso eloquente:- Certo, come lo sono i lividi che ha in faccia.

E' impossibile non notarli...

-A me sembra per lo più che tu abbia avuto sia una tresca con Jimin che con Kai. Ed è per questo che il nostro SixPacks ora ti tiene il muso così. Ecco spiegato però perché si preoccupi comunque per te.

Finalmente giunsero nel paesino e le due amiche furono costrette a interrompere la conversazione per il riunirsi con i tre ragazzi.

-Direi di bussare alla prima casa con le luci accese che troviamo e chiedere.- propose Melody e nessuno trovò un'idea più brillante.

Le abitazioni erano tutte simili a quelle pensioni vecchio stile che si vedevano spesso nei drama quando i personaggi andavano in vacanza o quelli in cui, più comunemente mandavano gli idols per far vivere loro la vita a contatto con la natura e il duro lavoro. Nessuna di essere aveva più di due piani e tutte erano sparse intorno a una piccola piazza. Aveva un che di colonia inglese nei primi anni dell'America.

Melody bussò e tutti attesero.

Un'anziana, bassa signora coreana aprì la porta scorrevole di scatto e puntò loro contro un forcone.

I cinque fecero un salto indietro.

-Chi siete?!- esordì con tono minaccioso.

Valerie e Melody sollevarono le mani per istinto.

-Buonasera.- esordì la prima- Stiamo cercando tre nostri amici che dovrebbero essersi persi da queste parti. Non è che per caso li ha visti passare?

La vecchia passò lo sguardo su ciascuno dei componenti del gruppo, per poi soffermarsi sulle due ragazze.

-Voi straniere- disse con un certo disprezzo (Valerie sussurrò tra i denti un "Oh, no, un'altra vecchia razzista...")- siete amiche di quella ragazza dai capelli chiari?

-Si, bionda e che sembra russa, proprio lei.- confermò Melody, ormai convinta che per tutti gli asiatici della Corea del Sud e dintorni Alyssa fosse russa.

Tao si intromise nella conversazione:-Non è che per caso con lei c'era un ragazzo molto alto e rasato?

-E uno castano iperattivo e con la tendenza ad urlare?- aggiunse Jimin.

Sul volto della donna si dipinse il disgusto e non accennò ad abbassare il forcone:- Mio marito e tutti gli uomini di questo paese li stanno cercando nei boschi e per le risaie.

-E come mai li state cercando?- chiese Melody.

Da altre case uscirono alcune donne e anziane. Probabilmente li avevano visti arrivare dalla finestra.

La vecchia storse il naso:- I vostri amichetti ci hanno ucciso un maiale e hanno messo a soqquadro la casa dei nostri vicini. Ci hanno passato la notte senza permesso e non l'hanno lasciata in buone condizioni. Vanno presi e puniti per ciò.

Un altro sparo si diffuse nell'aria, proveniente dalla direzione dove, secondo Emily, dovevano trovarsi le risaie.

-Il vostro punirli sarebbe farli diventare dei colabrodo sanguinolenti?- Baekhyun sembrava parecchio confuso a riguardo.

La donna assottigliò lo sguardo:- Ci hanno ucciso un maiale e noi ci prenderemo una vita in cambio.

Melody venne scossa da un brivido e fu certa che anche per i suoi compagni fu lo stesso.

La gente qua è matta...

-Ooh this my shit! All the girls stamp your feet like this! Few times I've been around that track so it's not just gonna happen like that, 'cause I ain't no hollaback girl...

La suoneria improvvisa fece scattare la signora e, se Melody non avesse avuto buoni riflessi, sarebbe rimasta infilzata.

Si allontanò di poco per rispondere, dopo ciò che aveva detto la vecchia, Melody si sentiva solo inquietata dagli sguardi che rivolgevano loro le altre donne.

Mentre Valerie alle sue spalle cominciava a discutere con la contadina (pregò che non avesse uno dei suoi scatti d'ira, sennò avrebbero rincorso anche loro con i forconi), Melody lesse il nome di Emily sullo schermo.

-Ehi, li avete trovati?- chiese.

-Dove siete?!- il tono di Emily era urgente.

-Siamo in paese. A quanto pare vogliono davvero fare fuori Lyssa e gli...

-Dovete levarvi da lì! SUBITO!

Melody aggrottò la fronte:- Emily, che sta succedendo?

In sottofondo sentiva perfettamente RapMonster imprecare e Chanyeol dire a Emily di fare più in fretta.

Dalla sua parte, sotto Valerie che discuteva, sentiva il rumore di un veicolo in movimento in lontananza.

-Fonzie mi ha chiamata: sono entrate nel sistema informatico della JYP, hanno scoperto la nostra destinazione, presto saranno qui! Dobbiamo andarcene subito!

-Aspetta, chi è entrato nel server?

Non ascoltò la risposta di Emily, perché quel rumore si fece più forte e ne capì la tragione: tre furgoni poco più piccoli di quello con cui erano giunti loro attraversarono tutto il prato a grande velocità e si fermarono a pochi metri da Melody. Uno rischiò di buttare giù il muro di una casa.

Dal furgone centrale scese una ragazza asiatica con una spranga in una mano e un coltellino svizzero nell'altra. Negli occhi una furia omicida senza pari.

Melody la riconobbe all'istante e in quel momento avrebbe solo voluto mettersi a piangere.

Hyena le puntò contro la spranga:- PRENDETELI!

Dai furgoni scesero un numero talmente alto di sasaeng da rendere impossibile non chiedersi come facessero a starci tutte dentro.

-Oh merda!- Melody scattò nella direzione opposta- CORRETE!

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Capitolo 12
*** Molotov, gege and alliances! ***


12.
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-Presto, Val, più veloce!

Valerie era in fondo al gruppo e Melody era seriamente preoccupata avesse potuto fermarsi di colpo e così lasciarsi travolgere dalle sasaeng inferocite.

Non era facile correre su quei sentieri a tratti in salita, al buio e quasi del tutto irregolari.

Un angolino del suo cervello ringraziò il suo buon senso nell'aver tolto i tacchi alti quando ancora erano all'istituto. Tutto il resto era concentrato nell'allungare il più possibile le distanze tra loro e quelle pazze.

Tao era poco più avanti di lei e correva producendo un lamento continuo che fece intendere a Melody che il ragazzo stesse piangendo. La sua bipolarità era sorprendente.

Baekhyun era al suo fianco e continuava a ripetere "Cazzocazzocazzocazzocazzocazzo" tra un fiato e l'altro. Era notevole quanti riuscisse a dirne in un soffio.

Dall'altro lato Jimin era il solo a correre in silenzio e ogni tanto strattonava Melody per convincerla indicarle che era il caso di cambiare direzione e gli altri li seguivano.

Melody si sentiva molto Jack Sparrow inseguita dagli indigeni cannibali e, se non avessero trovato in fretta una Perla Nera su cui salpare, sarebbero stati seriamente spolpati vivi.

-Non possiamo continuare sul sentiero o ci recupereranno sempre!- notò Jimin schivando per un pelo un oggetto tiratole da una sasaeng diversi metri indietro.

Forse era solo la sua immaginazione, ma era come se i passi delle loro inseguistrici fosse rallentato fino a fermarsi.

Melody osservò l'oggetto rotolare davanti a loro. Anche nel buio, forse per via dell'adrenalina a mille, distinse chiaramente un pezzo di carta in fiamme.

-GIU'!

Spinse Jimin di lato, afferrò al volo Tao prima che la calpestasse e direzionò di forza Valerie e Baekhyun verso Jimin, riuscendo a buttare tutti oltre i cespugli al margine del sentiero poco prima dell'enorme scoppio.

Il rumore le fece ronzare le orecchie e non capì più se i dolori su alcuni punti delle gambe fossero causati dai rami dei cespugli in mezzo ai quali si era buttata o ai pezzi della bomba improvvisata che volarono in ogni direzione.

Ebbe un impatto così duro con il terreno che la costrinse a tossire rumorosamente.

-State tutti bene?- chiese tra un colpo e l'altro.

-Una molotov?! MA STIAMO SCHERZANDO?!- la voce di Valerie aveva raggiunto un tono isterico.

Melody fece per rialzarsi ma Jimin la trattenne per un braccio, usando l'altra mano per indicare il fitto del bosco:- Proseguiamo per di qua.

Sentirono le voci delle sasaeng diventare sempre più vicine. Avevano allungato sufficientemente le distanze quando loro si erano fermate per tirare la molotov perché non fossero sicure del loro abbandono del sentiero.

Melody tappò la bocca a Tao perché smettesse di singhiozzare, annuì verso Jimin e fece gesto a Baekhyun e Valerie di proseguire a gattoni verso il bosco.

Certo, era buio pesto e non se ne vedeva la fine, per alcuni tratti non era nemmeno certa se ci fossero alberi in quell'enorme massa oscura o animali selvatici, ma sicuramente era meno inquietante di finire in mano di delle sasaeng con istinti omicidi e anarchici.

Cominciarono tutti molto lentamente a procedere a gattoni verso il fitto della boscaglia, cercando di non produrre un frusciare troppo forte sul terreno. Fortunatamente i passi sul sentiero delle sasaeng e il loro parlare concitatamente copriva buona parte dei loro suoni.

Qualcuna di loro stava usando la luce dei telefoni per vedere la strada e Melody pregò ogni divinità esistente che nessuna la puntasse ai margini del sentiero o sarebbero stati guai.

Fu molto contenta nel constatare che poco distante vi era un piccolo dislivello che li avrebbe nascosti ancora di più agli occhi delle loro inseguitrici.

Quando tutti lo superarono, premettero le schiene contro la pendenza e stettero in silenzio ad ascoltare i passi delle sasaeng allontanarsi e Hyena dar ordini a gran voce sullo sbrigarsi e che probabilmente si stavano dirigendo alle risaie, approfittando dell'esplosione.

Appena i loro discorsi furono appena percepibili Melody riprese a respirare, Valerie sospirò di sollievo, Jimin rilassò i muscoli, Tao riprese a singhiozzare e Baekhyun si massaggiò una spalla.

-Come cazzo ci hanno trovati? Siamo nel nulla!- Valerie tirò fuori dalla borsa Tanpopo e se lo mise sulle ginocchia per calmarlo. Per quanto lo avessero sballottato era sorprendente che il cagnolino non si fosse mai lamentato ne avesse mai abbaiato. E meno male, sennò sarebbero stati scovati subito.

Melody si massaggiò un ginocchio, anche se non riusciva a vederlo chiaramente era certa di esserselo sbucciato:- Mi ha chiamata Emily poco fa: qualcuna di loro deve averci viste entrare alla JYP. Hanno hackerato il sistema del computer di Fonzie e hanno visto dove eravamo dirette.

-E hanno anche trovato Suho e Jungkook...cazzarola, stanno facendo un colpo di stato!

-Dobbiamo sbrigarci a trovare Alyssa e gli altri, prima che li trovino i contadini o le sasaeng, e poi tornare a Seoul velocemente.- Melody sentì il mal di testa salirle per tutte quelle complicazioni tutte assieme.

Baekhyun si passò una mano tra i capelli:- Secondo voi ce ne saranno altre in giro?

-Ne sono scese troppe dai camioncini. Quelle che ci stavano seguendo erano solo una piccola parte, le altre saranno in giro per impedirci ogni via di fuga.- ragionò Jimin.

Tao si asciugò con forza le lacrime prima di parlare:- Cosa facciamo ora? Come facciamo a trovare Yifan e gli altri con tutti questi pazzi in giro?

-Non possiamo nemmeno usare i sentieri...- ragionò Valerie.

Tanpopo le leccò le dita appena gli furono sulla testolina.

Melody guardò il cane e ripensò all'episodio al Love hotel:- Forse c'è un modo per trovarli più in fretta...

Prese Tanpopo dalle gambe di Valerie e lo guardò negli occhi. Sicuramente tutti la stavano guardando con fare interrogativo.

-Tanpopo, ho bisogno che tu trovi Alyssa, Hoseok e Yifan. So che puoi farlo.

Baekhyun aggrottò la fronte:- Melody, stai parlando con un cane...

-Ehi, Mestruo-Baek, non sottovalutare questo cucciolo.- saltò su Valerie- E' cento volte più intelligente di te, non che ci voglia molto...

Tanpopo cominciò ad agitarsi tra le braccia di Melody e la ragazza lo lasciò andare a terra e questo cominciò a zampettare velocemente verso il fitto del bosco.

L'idea di innoltrarsi ancora di più là dentro non l'allettava più di tanto, ma sapeva che, anche senza Tanpopo, non avrebbero potuto imboccare altra strada.

Melody si alzò e andò velocemente dietro al cucciolo, per quanto il ginocchio le bruciasse, e Valerie la seguì subito. Anche lei aveva visto come Tanpopo aveva trovato Rose appena glielo avevano chiesto e sapeva che il cucciolo avrebbe fatto senz'altro un ottimo lavoro.

-Dobbiamo andare ?- ora era il turno di Tao ad avere una voce isterica.

Valerie alzò gli occhi al cielo:- Per l'amore di D.O, Tao, smettila di fare il cagasotto, che qualche ora fa hai atterrato un gorilla con un colpo!

Il cinese si strinse nelle spalle:- Si, ma quello è stato un gesto istintivo! E da lì non potevano spuntare animali feroci o pazzi assassini...

La mora inarcò un sopracciglio:- Su questo avrei parecchio da ridire...

Melody accelerò il passo per evitare di perdere Tanpopo in qualche cespuglio:- Dai, sbrigatevi, o non torneremo più indietro!

Anche Jimin e Baekhyun non sembravano particolarmente felici di entrare in un bosco oscuro, ma, a differenza di Tao, in quel momento avevano due persone a cui dimostrare il contrario. Se Baekhyun avesse mostrato anche solo un cenno di paura Valerie lo avrebbe sfottuto a vita, mentre Jimin...beh, Melody non ne era sicura, ma sentiva che per lui apparire virile a lei era importante. La felpa che aveva sulle spalle ne era la prova.

Grazie al cielo questa volta Tanpopo ogni tanto si fermava per aspettarli, così almeno ebbero il giusto tempo per far alzare i ragazzi, altrettanto per convincere Tao a muoversi quando sentiva un qualche rumore e ricominciava a piagnucolare e altro ancora per trattenere una Valerie con i nervi a fior di pelle dal malmenarlo.

Si addentrarono sempre di più nella vegetazione, ma fortunatamente in alcuni punti gli alberi si aprivano e permettevano di vedere le stelle, quando le nuvole diventavano tanto gentili da spostarsi. Se non fossero stati in quella situazione, sarebbe stato quasi magico trovarsi lì.

-Dove ci sta portando il vostro cane?- le chiese Jimin mentre evitavano per poco un cespuglio di rovi.

-Da Hoseok e gli altri. Sembrerà impossibile, ma è straordinariamente bravo a ritrovare le persone, è un cucciolo molto promettente.

Baekhyun era talmente concentrato a non far vedere quanto quel posto lo terrorizzasse da non proferire parola. Per sua fortuna al momento Tao intratteneva Valerie e la distraeva dal tormentarlo.

Tanpopo si fermò vicino a un tratto dove il terreno si arrampicava in salita e abbaiò, come a voler richiamare la loro attenzione.

-Deve averli trovati.- l'idea di essere vicina ad Alyssa tolse un peso dal cuore di Melody.

Lei e Valerie accelerarono il passo e i ragazzi vennero loro dietro.

Il cagnolino passò in mezzo a un cespuglio che Melody e gli altri scavalcarono facilmente e li portò su un terreno piano cosparso di ghiaia.

Erano sbucati su un altro sentiero, questo però era molto più ampio e curato. Probabilmente era stato messo a nuovo per far passare i mezzi di trasporto. Le risaie non dovevano essere distanti, dato che ci si poteva arrivare in auto.

Tanpopo si sedette al centro della strada e fissò Melody e Valerie come se si aspettasse di ricevere dei complimenti.

-Non c'è nessuno qui...- constatò Baekhyun, guardandosi intorno.

Jimin si morse il labbro (Melody fece uno sforzo immane per non deglutire):- Come se non bastasse siamo anche ritornati in una zona scoperta...

Melody non ci credeva che Tanpopo avesse sbagliato:- Devono essere vicini, sono certa che ci sia un motivo per cui si è fermato proprio qui.

Qualcuno dall'alto la ascoltò, evidentemente.

-HOSEOK SBRIGATI!

Dei passi veloci si avvicinarono sempre di più verso di loro, ma la scarsa luminosità non aiutò nessuno, su quella strada.

Melody sentì una forte pressione improvvisa contro il braccio destro e in breve il suo equilibrio venne stravolto e venne ribaltata a terra con tanta forza che la fece restare senza fiato per diversi secondi.

Tutto intorno a lei vi fu una gran confusione sulla ghiaia.

-...porca puttana...- non poté far a meno di sussurrare appena l'aria le rientrò nei polmoni.

-Hoseok hyung!- sentì la sorpresa nella voce di Jimin.

Melody si risollevò a fatica, le sue gambe erano sempre più doloranti.

-MELODY!- una testa bionda la stritolò in una morsa d'acciaio.

Ricambiò quasi subito l'abbraccio, con gran sollievo:- Lyssa!

L'amica l'aveva travolta in pieno nella sua corsa disperata, mentre a quanto vedeva (cioè poco per via del buio), J-Hope aveva ribaltato completamente Jimin dalla sua posizione e Yifan...

-Gege!

Un verso acuto partì dalla gola di Melody e represse il suo istinto primordiale di spintonare via Alyssa per vedere meglio la scena.

Yifan era andato a scontrare contro Tao e ora si stava cercando di risollevare sulle braccia,così facendo non poté fare a meno di guardare Tao dritto in faccia, sotto di lui.

Questa caduta troppo perfetta per essere accidentale fu la seconda cosa che convinse Melody di star vivendo una fanfiction o un sogno, dopo il bacio datole da Kai.

-Finalmente vi abbiamo trovati!- Baekhyun era rimasto in piedi e aveva parlato con fermezza, anche se il fatto che fosse appiccicato a Valerie come un koala su un albero fece intendere quanto si fosse spaventato.

-Che ci fate voi qui?- chiese Alyssa appena lasciò andare Melody.

-Siamo venuti a riprendervi appena abbiamo saputo dove vi trovavate.- spiegò quest'ultima.

Da dove erano arrivati i tre ricercati cominciarono a diventare visibili luci bianche, probabilmente prodotte da delle torce elettriche.

-Stanno arrivando!- la voce di J-Hope si fece acuta mentre velocemente aiutava Jimin a rialzarsi.

-Dobbiamo muoverci, quelli per poco non mi sparavano in testa!- Yifan tirò malamente Tao per un braccio mentre Melody richiamava Tanpopo a sé, lo prendeva in braccio e scattava in piedi.

Ricordava bene gli spari che avevano sentito mentre si avvicinavano al paesino e non ci teneva a scoprire con che armi li avessero prodotti.

Il gruppo si affrettò a correre nella direzione opposta alle luci, inoltrandosi nuovamente nel fitto del bosco.

-Dobbiamo trovare Emily e raggiungerla il prima possibile!- urlò Valerie da in fondo al gruppo.

Si, dobbiamo, ma prima dobbiamo prendere le distanze con i contadini!, pensò, se avesse urlato avrebbe solo sprecato fiato. E in quel momento le serviva per correre.

Se avessero continuato con quel passo avrebbero potuto fermarsi presto per chiamare Emily e rivelare la loro posizione, essendo anche in una strada fatta apposta per i mezzi di trasporto lei li avrebbe potuti raggiungere facilmente.

Si sentiva molto fiduciosa nella riuscita dell'impresa...tuttavia questa speranza andò in pezzi quando sentì tante voci parlare diversi metri davanti a loro e intravide altre luci muoversi in mezzo alla natura.

Oh no. Per un attimo si era scordata che erano inseguiti da un altro gruppo di pazzi furiosi...e che lo avevano lasciato proprio nella direzione che avevano intrapreso in quel momento.

-Le sasaeng!- di nuovo, Melody costrinse i suoi compagni a fermarsi, Jimin e coloro con cui era venuta lo fecero quasi subito perché capirono contro chi stavano andando, gli altri tre dovettero essere fermati di forza.

-Cosa facciamo? Non abbiamo vie di fuga!- Valerie fissò la strada alle sue spalle, da dove stavano arrivando i contadini e poi volse lo sguardo su quella davanti a loro, da dove in breve sarebbero spuntate le sasaeng.

Tao si mise a piangere e J-Hope non la smetteva di urlare e muoversi freneticamente. Per Melody entrambi dovevano aver raggiunto una crisi nervosa. Il più tranquillo di tutti era chiaramente Tanpopo tra le sue braccia.

-Nei boschi, di nuovo!- Jimin afferrò Melody e Baekhyun per un braccio e li condusse oltre i cespugli.

Nell'agitazione del momento, Yifan e J-Hope andarono a nascondersi dall'altro lato della strada, ma non fecero in tempo a richiamarli perché entrambi i gruppi di inseguitori si stavano avvicinando e sarebbe stato un rischio.

Speriamo non si allontanino troppo, in questo momento una separazione è da evitare assolutamente...

Melody notò che, dove si trovavano, era piano giusto per quel breve tratto in cui stavano accovacciati per non farsi scoprire, poi la terra si inclinava pericolosamente e, con quel buio, avrebbe potuto benissimo trattarsi di un crepaccio parecchio profondo.

Melody si premette contro il cespuglio alle sue spalle e strinse a sé Tanpopo, pregando non abbaiasse proprio in quel momento. Valerie, al suo fianco, le afferrò un braccio con forza.

Poté sentire chiaramente i respiri dei presenti mozzarsi quando i due gruppi si incontrarono.

Tutti si fermarono e Melody poté immaginare lo sgomento dei contadini nel trovarsi tutte quelle ragazzine lì nel nulla.

Il primo a parlare fu uno dei contadini, con una voce profonda che le fece pensare a un cavernicolo.

-Hyena, cosa ci fai qui?

Melody si voltò verso Valerie e lei ricambiò il suo sguardo al limite del sorpreso. Si conoscevano?

-Ajhusshi, mi sembrava di averti detto di tenere quei tre segregati in casa fino al nostro ritorno. Com'è che sono riusciti a scappare?- la voce di Hyena era piatta e severa.

-Quei tre hanno ucciso uno dei nostri maiali per distrarci e hanno preso la fuga.- la voce dell'uomo divenne rabbiosa- E so che a te servivano tutti e tre, ma noi vogliamo una vita per quella che ci hanno preso.

-Siete spietati a volere una vita umana per quella di un misero maiale.

-Sono animali che ci servono per sopravvivere e scarseggiano da queste parti, Hyena.- l'uomo era sempre più adirato.

Hyena sospirò:- Come vuoi, ajhusshi, in questo caso prenditi la puttana bionda. E' occidentale e non è un idol. Ci serviva solo per adescare Wu Yifan e J-Hope.

-Ma ha fatto l'oca con Kris oppa, volevo darle una lezione!- protestò una delle sasaeng.

Melody percepì Alyssa poco distante tremare.

-Oh, andiamo, Jahee, per avere gli oppa tutti per noi questo e altro.- le ricordò Hyena.- Comunque tenete gli occhi aperti: sono venuti dei loro amichetti in soccorso. Le ragazze potete farne ciò che volete, ma gli uomini li vogliamo tutti.

Hanno portato loro Alyssa e gli altri fin qui. Ecco come sono arrivati senza mezzi di trasporto. Stanno cercando di sequestrare idols e per farlo li portano in campagne sperdute lontane da Seoul..., anche se ciò la inquietava solamente di più, aiutò Melody a mettere i pezzi del puzzle a posto.

-Non sarà problematico che tre ragazze scompaiano così nel nulla?- volle sapere un altro contadino.

-Non preoccupatevi di questo, l'avvocato Bang è dalla nostra par...

-Ooh this my shit! All the girls stamp your feet like this! Few times I've been around that track so it's not just gonna happen like that, 'cause I ain't no hollaback girl...

-Oh, porca puttana!- sibilò tra i denti Melody mentre il cuore le si fermava.

Tanpopo abbaiò due volte e sia i contadini che le sasaeng si ammutolirono, permettendo alla voce di Gwen Stefani di librarsi nell'aria notturna.

-Siamo morti.- la voce di Baekhyun era rassegnata.

Quando Melody estrasse il telefono dalla tasca con l'intenzione di dire a chiunque la stesse chiamando di correre in loro aiuto, accadde una cosa che ribaltò tutte le sue convinzioni su come sarebbe andata la faccenda.

Tao le confermò quanto la pressione per la faccenda lo avesse fatto uscire di testa alzandosi in piedi, urlando come un'arpia e correndo per la strada battuta, in mezzo ai due schieramenti.

-GEGE SCAPPA!- la voce di tre ottave più alta del solito.

Tutta l'attenzione fu rivolta a lui mentre correva verso Yifan e J-Hope.

-PRENDETELI!- urlarono sia il capo dei contadini che Hyena e tutti si gettarono nella parte di bosco opposta alla loro.

-No, Tao!- Melody fece per alzarsi per andare al soccorso dell'amico, non riflettendo sulla pericolosità dell'azione, ma Valerie la tirò bruscamente per un braccio per farla riabbassare prima che qualcuno la notasse.

Ma anche quello fu un grave errore: le gambe di Valerie persero forza sul terreno e nei punti dove stavano appoggiando le sue scarpe la terra si sgretolò, facendole perdere aderenza.

La mora gridò per la sorpresa mentre scivolava giù per la ripida e oscura pendenza, portandosi Melody con sé.
 

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Capitolo 13
*** Broken ankles, paddies and payments! ***


13.

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-Melody, stai bene?!

La voce di Jimin sembrava parecchio allarmata mentre pian piano le orecchie smettevano di fischiarle e gli occhi si abituavano all'oscurità che lì sotto sembrava ancora più profonda.

Quando Valerie era scivolata giù per il precipizio, portandosi dietro Melody, Baekhyun aveva tentato di tenerla su, ma non era stato abbastanza forte e aveva perso la presa anche lui sul terreno. Jimin non aveva esitato un secondo nel buttarsi giù anche lui per seguirli e Alyssa...beh, lei probabilmente si era lasciata rotolare giù per non rimanere sola e più vicina alle sasaeng che alle sue amiche.

Erano rotolati tutti giù per una pendenza che in tutta quella confusione a Melody era sembrata quasi perpendicolare alla pianura, ma forse era solo dovuto al non avere controllo e al non riuscire a fermarsi. Adesso non aveva idea di dove fossero finiti. Sapeva solo che lì gli alberi rendevano quasi impossibile alle stelle di filtrare la propria luce tra le fronde.

-Devo aver battuto la testa su qualche ceppo nascosto...- sussurrò massaggiandosi il punto colpito mentre il ragazzo la aiutava a mettersi lentamente seduta.

-CAZZO!- l'imprecazione di Valerie fece sussultare tutti i presenti- AH! CAZZO, PORCA PUTTANA, AH!

-Valerie, tutto bene?!- Alyssa era vicino alla sua amica ed era incerta sul da farsi perché non sapeva cosa essa avesse.

-La...caviglia!- la mora gemette mentre compiva un piccolo movimento che per lei doveva essere molto doloroso.

Oh, no. Non può essersi slogata una caviglia proprio adesso, Melody non voleva crederci.

-Lyssa, dammi una mano, dobbiamo farla sedere.- cercò di non lasciarsi andare a una crisi nervosa e, seguita dalla bionda, prese Valerie per le braccia e per la vita e la sollevò, mentre quest'ultima cercava di trattenere gemiti di dolore e si appoggiava meglio possibile sull'altra gamba.

Quando riuscirono a metterla seduta a Melody girò nuovamente la testa. Forse aveva fatto uno sforzo troppo grande, dopo la botta che aveva preso.

-Fa vedere.- Jimin si avvicinò a Valerie e le prese delicatamente la gamba in un punto poco più alto rispetto alla caviglia- Riesci a muoverla?

Baekhyun trafugò nelle tasche della giacca finché non trovò il proprio telefono e, con la modalità torcia, fece più luce a Jimin.

Fu scombussolante quel bagliore così freddo dopo tutto quel tempo passato al buio.

Appena i suoi occhi si furono riabituati, osservò il luogo disegnato dalle lunghe ombre prodotte dal telefono di Baekhyun: non era tanto diverso dai boschi percorsi fino a quel momento, la vegetazione, gli alberi e il terreno erano gli stessi, ma a pochi metri da loro vi erano diversi pezzi di ricambio di trattori, macchine agricole, ruote e anche utensili più quotidiani che stonavano con tutta la zona.

-E' una specie di discarica...-sussurrò. Da un paesino così isolato e psicopatico non c'era da aspettarsi molto di più sofisticato per la salvaguardia dell'ambiente. Un punto dove concentrare tutte le ferraglie vecchie senza che contaminasse le risaie e i campi era certamente la via più facile.

Valerie urlò quando Jimin gli girò appena la caviglia e lo insultò nella maniera più colorita che conoscesse.

-E' una brutta slogatura, si sta anche gonfiando, dobbiamo riportarti a Seoul quanto prima per farti visitare.- constatò Jimin con una serietà e praticità degna di un medico.

-Da quando saresti laureato di medicina?- Baekhyun inarcò un sopracciglio.

-Con tutti gli arti che vi siete rotti in più rispetto a noi, dovresti essere tu a farmi una diagnosi completa.- gli fece notare il dancer dei BTS.

-Morirò. Me lo sento.- nonostante il dolore lancinante, Valerie non perse il suo melodramma interiore da esternare. Tanpopo, che era rotolato fuori dalla borsa ma per fortuna non si era fatto niente, leccò la mano della mora, come a cercare di confortarla.

-Dobbiamo portarla all'ospedale!- Alyssa era visibilmente preoccupata e, ora che la osservava meglio, Melody notò come gli occhi fossero gonfi. Chissà quanto aveva pianto per lo spavento.

-Senza un'auto la vedo difficile e nessuno qui sembra disposto a fornircela...- Baekhyun aveva perso la facciata da ragazzo lamentoso e stizzito e anche quella da ragazzo terrorizzato. Era una mania degli EXO avere così tanti volti?

Melody tirò fuori il telefono dalla giacca. Per fortuna la caduta non lo aveva danneggiato.

-Dobbiamo chiamare Emily, con il furgone sarà tutto più facile.

-E cosa le diciamo? Non sappiamo manco dove siamo!- fece notare il vocal degli EXO.

Accidenti. Nessun servizio.

Melody sbuffò, cercando per l'ennesima volta di non perdere la calma:- Non c'è campo. Non vorrei che fossimo caduti troppo in basso.

-E' una discarica, è possibile l'abbiano creata con la concezione di gettare tutto il più sottoterra possibile...- constatò Jimin dopo aver rivolto un rapido sguardo alla zona.

-No, non siamo caduti poi così in basso...- tutta l'attenzione fu rivolta ad Alyssa, che aveva usato un tono molto flebile- Quando siamo scappati via dalle risaie abbiamo fatto un tratto in salita molto ripido. Tra il villaggio e le risaie c'è un dislivello notevole, probabilmente siamo all'altezza dei campi.

-Ne sei sicura, Lyssa?- chiese Melody.

La bionda annuì piano:- E' tutto il giorno che scappiamo, perfino io ho memorizzato abbastanza bene la formazione del territorio.

Il cervello di Melody lavorò rapidamente:- Allora devi accompagnarmi a vedere se dopo questa discarica troveremo le risaie.

-Vorresti uscire allo scoperto?- Baekhyun si allarmò.

-No, ma se trovassimo uno sbocco sulle risaie potremo dare a Emily le indicazioni per un punto di ritrovo. L'ha detto lei stessa che ci si può arrivare in auto e ha anche la cartina per raggiungerle.- ricontrollò lo schermo del telefono- Mentre andiamo, cercheremo un punto dove il telefono prende e la chiameremo.

-Vengo anche io.- Jimin si alzò in piedi.

-No, voi restate qui: nel remoto caso vi trovassero, ci sarà bisogno di due persone pronte a trasportare Valerie.

-Okay, ma anche nel caso Emily potesse venire il prima possibile, come facciamo con Hoseok-hyung e gli altri?

Melody si era momentaneamente dimenticata della fuga intrapresa da Tao e cosa questa avesse comportato per i fuggitivi al momento non presenti. Le budella le si attorcigliarono in un nodo solo a immaginare il peggio.

-Dobbiamo ritrovarli!- saltò su Alyssa- Non avete visto quanto sia malata quella gente, non possiamo lasciare che cadano in mano loro...

Melody comprendeva tutta l'agitazione dell'amica, lei si era affezionata in davvero poche ore a Tao, figurarsi Alyssa in una giornata a Yifan e J-Hope.

-Ma non possiamo muoverci così alla cieca e rischiare di incappare noi stessi in loro, né di dividerci in gruppi e lasciare qua Valerie.

-Perché io dovrei restare qui in ogni caso?-si lamentò la mora.

-Perché la tua caviglia non è messa nei migliori dei modi e devi muoverti il meno possibile.- con questa frase Baekhyun diede ragione a Melody.

-Il vostro cane.- Jimin attirò l'attenzione su di sé- Ha trovato Hoseok-hyung e compagnia, potrebbe trovarli anche ora.

Il cuore di Melody si alleggerì nuovamente:- Jimin, sei un genio!

-Il cane?- Alyssa sembrava parecchio confusa.

-E' stato lui a trovarvi.- spiegò Melody prendendo in braccio il cucciolo.

-Dovrebbe farcela a trovarli senza che nessuno lo segua, no?- chiese Jimin e lei e Valerie strabuzzarono gli occhi.

-Vorresti mandarlo da solo?!- chiese la mora allarmata per poi gemere per lo scatto improvviso.

-E se si perdesse? O se incappasse in qualche animale notturno? O se, ancora peggio, lo prendessero?- per Melody era impensabile mandare un cucciolo così piccolo in un bosco da solo di notte.

Baekhyun sospirò e si alzò in piedi:- Per quanto non mi piaccia dare ragione a Jimin, non abbiamo altra scelta. Al momento il cane è l'unico che potrebbe trovare gli altri e passare inosservato per la piccola statura. Erano tutti così concentrati su di noi che non lo avranno notato. Mentre gli altri lo riconosceranno, o almeno, Tao lo farà e capirà che lo mandate voi.

Melody ci pensò su. Baekhyun e Jimin avevano ragione, Tanpopo era il meno esposto tra di loro ed era così piccolo che avrebbe potuto passare inosservato senza difficoltà. Poi aveva dimostrato in più occasioni di essere incredibilmente intelligente, avrebbe sicuramente saputo evitare i pericoli.

Sospirò a malincuore. Non le piaceva per niente questa decisione.

Sollevò Tanpopo fino a poterlo guardare nei suoi piccoli e innocenti occhi scuri.

-Tanpopo, adesso voglio che tu faccia una cosa importante.- il cucciolo si fece puntualmente più attento- Devi andare a cercare Tao, Yifan e Hoseok. Se sono da soli e stanno scappando, portali verso le risaie, così che saranno più vicini a noi e potremo aiutarli senza essere scoperti.- non poteva trascurare le ipotesi peggiori- Nel caso invece fossero in pericolo e fossero stati catturati, vieni direttamente da noi.

Il cagnolino si agitò e Melody lo posò a terra, così che potesse correre libero verso Tao e compagni.

-Buona fortuna, cucciolo...- sussurrò mentre Tanpopo spariva tra i cespugli. Era così in ansia per lui.

-E nel caso fossero stati presi che si farà?- chiese Valerie. La sua espressione esprimeva tutta la sua disapprovazione per quella scelta, ma anche lei aveva capito quanto fosse necessaria.

Melody prese gentilmente Alyssa per un braccio, invitandola a seguirla.

-In quel caso faremo come abbiamo fatto per tutto il giorno con le nostre amiche: andremo in loro soccorso.


 

Melody e Alyssa riuscirono a superare l'enorme campo di rifiuti e a passare oltre, in una parte di bosco incontaminata e più simile a quelli percorsi fino a quel momento.

Alyssa sembrava parecchio scossa, quindi a Melody non sembrava il caso di chiederle se ricordasse qualcosa della sera precedente. Anche se forse era così naturale proprio perché qualcosa ricordav...

-SI PUO' SAPERE CHE CAZZO E' SUCCESSO?!

La bionda aveva sbottato proprio quando le due erano arrivate a un punto in cui non sentivano più le voci di Jimin e Baekhyun o i lamenti di Valerie.

Melody inarcò le sopracciglia:-...mi sembravi così calma che pensavo ricordassi qualcosa...

-Ricordare qualcosa?! Mel, sono terrorizzata! Mi sono svegliata legata come un salame in casa di sconosciuti, lontana da tutto e tutti!- Alyssa tirò un lungo sospiro, come a cercare di calmarsi- E' stata una delle esperienze più terrificanti della mia esistenza...

Melody spostò lateralmente un ramo basso mentre proseguivano:- Quindi vi avevano già catturati quando hai ripreso conoscenza?

La bionda annuì:- Mi sono svegliata in un salotto sottosopra, con un J-Hope isterico e un Yifan che sembrava autistico da quanto era terrorizzato...se non fosse che me la stavo facendo sotto anche io, sarei stata più che entusiasta nell'essere con due miei bias!

-Oh, posso capire il feeling!- tutta la giornata le sembrava sempre meno vera- E poi come vi siete liberati?

-Lascia che te lo dica: quei due sono ancora meno coraggiosi di quanto vedi nei variety show...per farti capire. Sono strisciata in un angolo della stanza fino a riuscire a far cadere un vaso e con i cocci ho tagliato le corde.

Melody inarcò le sopracciglia:- Accidenti, non ti facevo così intraprendente.

-E' stato tutto dettato dalla disperazione. E quando un contadino è entrato a controllarci, parlando di punirci per aver distrutto una loro proprietà, non chiedermi come, sono riuscita a fargli cadere un armadio addosso...però è vivo: è tra gli uomini che ci stavano inseguendo. Così poi ho liberato gli altri due e abbiamo cercato di fuggire, ma non sapevamo dove fossimo, né quanto fossimo distanti da Seoul né tanto meno come arrivarci. E' tutto il giorno che pensiamo solamente a scappare per evitare di essere scuoiati vivi.

Le passarono per la mente le parole che le aveva detto l'anziana contadina al loro arrivo.

-E la storia del maiale? E' vero che ne avete ucciso uno?

Gli occhi di Alyssa raggiunsero le dimensioni di due piattini per tazze da té:- Certo, sennò saremo morti sicuro! Quello non era un maiale, Mel: era un grizzly in cosplay da suino! Siamo scappati per i recinti degli animali e quello voleva farci fuori, probabilmente non mangiava da giorni! L'unica cosa buona che Yifan ha fatto finora è stata trasformarsi in Ercole e soffocarlo con le braccia...anche se in realtà è stato involontario, dato che stava solo cercando di staccarlo da Hobi...

-Deve essere stata una fuga molto dura, per tutto questo tempo...

Alyssa rabbrividì:- Lo è stata. Per alcuni attimi siamo anche riusciti a nasconderci e riposarci, ma poi ci hanno ripescati. Yifan ha anche cercato di mandare un SOS tramite i social con delle foto, ma non è riuscito a farsi capire per la fretta.

Adesso si spiegava la foto nel verde su Instagram di cui le aveva parlato Tao.

-Se non altro siete riusciti a chiamare Luhan: è stato lui a dirci di andare a prendervi perché eravate nei guai.

La bionda annuì piano e abbracciò l'amica, costringendola a fermarsi.

-Meno male che siete arrivati. Non ne potevo più...

Deve essere rimasta con la paura e l'adrenalina carica finora, deve essere sfiancante rilassarsi solo adesso... ragionò.

-Torneremo a Seoul il prima possibile, tranquilla.

Raggiunsero le risaie poco dopo e, quando spuntarono al limitare del bosco, Melody rimase incantata: a differenza di da dove arrivavano, non vi erano alberi per una buona porzione di campo e il cielo si era finalmente aperto, decorato da tante stelle luminose, così tante da renderlo simile a un motivo di Swarovski. E tutti quei brillanti incantevoli si riflettevano sull'acqua dove riposava e cresceva il riso, non facendo quasi più distinguere il cielo dalla terra.

Melody scosse la testa. Doveva concentrarsi, purtroppo non era la situazione adatta per mettersi ad ammirare il panorama.

La zona era sufficientemente illuminata per permetterle di constatare le sue informazioni iniziale: a dividere i campi vi era la stessa strada cosparsa di ghiaia su cui avevano ritrovato i loro amici. Ed era la stessa che diceva Emily che permetteva alle auto di passare.

Tirò fuori il telefono: tre tacche di campo. Perfetto.

Quando aprì la rubrica e vide la notifica della chiamata persa si chiese chi li avesse chiamati poco prima. Non poteva essere Emily, lei sapeva in che condizioni si trovavano.

-Megan mi ha chiamata...- aggrottò la fronte.

-E che c'è di strano?- volle sapere Alyssa.

Melody scosse piano la testa:- Nulla, si sarà ritrovata con Luhan.

-E' con Luhan?

-Si, dopo ti spiego.- selezionò il numero di Emily e attese che partisse la chiamata.

L'amica le rispose dopo nemmeno tre squilli.

-Ehi, dimmi che siete tutti vivi...

-Vivi si, ma purtroppo abbiamo perso tre soldati per strada. Tao, J-Hope e Yifan hanno preso la fuga in un momento critico...

Emily sbuffò:- Cazzo, e adesso dove sono?

-Non lo sappiamo, abbiamo mandato Tanpopo a cercarli. Voi, piuttosto, che fine avete fatto?

-Quando Fonzie mi ha chiamata stavamo andando verso le risaie. Poi quando ti ho chiamata stavamo tornando indietro per riprendervi, ma un furgone carico di sasaeng ha cominciato a inseguirci. Abbiamo cercato di seminarle, finché non ci siamo dovuti allontanare dalla zona per smettere di essere inseguite. A quanto pare sono tutte concentrate lì da voi e non possono andarsene, come i leoni quando proteggono una tana, che se te ne vai ti lasciano stare.

-Non dovevano sapere che c'eravamo anche noi, sul furgone, sennò ci avrebbero seguiti fino in capo al mondo.- osservò quello che Melody riconobbe come RapMonster.

-E adesso dove siete?

-Siamo andati oltre il paesino e ora siamo fermi in uno spiazzo di sosta. Non vogliamo rischiare di sprecare carburante e attendevamo una vostra chiamata.

Melody si morse il labbro inferiore:- Al momento io e Lyssa stiamo aspettando Tanpopo al margine delle risaie: se tornerà da solo, vorrà dire che gli altri sono in pericolo. Nel caso dovessero tornare tutti, invece, ti chiamerò e voi verrete verso le risaie, così potremo andarcene il prima possibile.

-E in caso Tao e compagnia necessitassero di soccorsi?

A questo ci aveva già pensato:- Rimaniamo per vederci alle risaie all'alba, così avremo il tempo per andare ad aiutarli e, anche nel caso ci riuscissimo prima del tempo, potremo nasconderci fino al vostro arrivo.

-Perché proprio alle risaie e non dove vi abbiamo lasciati?

-Perché è troppo prevedibile come punto di ritrovo, ci sono pochi alberi e quelli potrebbero prendere la mira meglio con i fucili. E Valerie si è slogata una caviglia, le risaie sono più vicine e lei farebbe meno fatica.

-Hai pensato proprio a tutto, eh.

-In una situazione così delicata non possiamo permetterci errori. Ti richiamo dopo, non vorrei mi morisse la batteria.

-Va bene, Mel, non fatevi ammazzare fino al nostro arrivo!

Melody riagganciò la chiamata e andò subito a scorrere l'elenco per chiamare Megan.

-Sicura non moriremo prima dell'alba?- le chiese Alyssa mentre si mangiucchiava l'unghia del pollice.

Sospirò:- Lo spero vivamente.

Fece partire la chiama, augurandosi di non finire il credito chiamando in Cina.

-Pronto?

-Ehi, Meg, ho visto che mi hai chiamata...

-Mel! Eccoti!- la voce dell'amica trasudava gioia- Volevo dirti che sarò a Seoul entro domani pomeriggio.

-Davvero?- che finalmente fosse giunta sul serio una buona notizia?

-Si! Grazie alla tua chiamata, Luhan è riuscito a trovarmi...

Melody inarcò le sopracciglia:- Sei con lui adesso?

-Mmh-mh!- riuscì a immaginarla mentre annuiva- Certo, ci ha messo un pò a fermarmi perché, imbacuccato come era, pensavo fosse un qualche maniaco che voleva rapirmi...

-Ti ho dovuta placcare perché non scappassi!- fece presente la voce di Luhan.

-Ammetti però che non è stata una mossa intelligente per dissipare le mie paure!

Melody tirò un sospiro di sollievo:- Meno male, adesso sono più sicura nel sapere che siete assieme...

-E io sono più tranquillo nel sapere perché Megan fosse scappata così.- la voce di Luhan era molto tranquilla, ma a Melody gelò il sangue.

-...cioè?- chiese con voce forzata per non lasciarla diventare troppo acuta.

Megan sospirò:- Gli ho detto che non ricordo assolutamente nulla di ieri sera e che probabilmente qualcuno mi ha drogata.

-MEG!- sbottò e Alyssa le colpì violentemente un braccio, come a ricordarle che i contadini e le sasaeng erano sempre in giro.

-Ho detto che io non ricordo niente.- Megan abbassò la voce- Sennò avrei combinato solamente dei casini...e ciò mi avrebbe costretto a rimanere sposata a quest'età!

Melody inarcò un sopracciglio:- Neanche se tuo marito è Luhan?

-Beh, con Luhan ci si può conoscere meglio con il tempo senza sposarsi in una sera di fretta. C'è un bel crepaccio in mezzo, non trovi?

Aprì la bocca per ribattere...ma la sua amica aveva più che ragione.

-Si capisco. Dalla sua voce non mi sembra l'abbia presa male.

Megan sbuffò, come a trattenere una risata:- Questo perché gli è passata la crisi. Anzi, ci è rimasto parecchio male, ma per fortuna sono riuscita a farlo ricomporre.

L'ultima frase l'aveva pronunciata in un inglese molto veloce. Probabilmente era in vivavoce e non voleva che Luhan la capisse.

A Melody venne in mente la chiamata avuta con il ragazzo prima di partire e non poté fare a meno di sorridere divertita:- Sarà rimasto deluso nel sapere che non ti ricordi gli splendidi preliminari che vi siete scambiati mentre lui cantava Lu, dato che ci tenevi tanto.

-I PRELIMINARI DI COSA?!

Aveva del comico come Alyssa e Megan avessero urlato la stessa cosa, una dall'altro lato del telefono, l'altra di fianco a Melody, senza essersi nemmeno sentite.

Fu il suo turno di tirare uno schiaffo alla bionda per l'alzata di tono improvvisa di Alyssa.

Accidenti, sto diventando come Valerie, osservò.

-Se ti può consolare, manco io ricordo la notte di sesso con Kai...- sospirò e arrossì.

-Ma mi prendi per il culo?- sibilò Alyssa con voce acuta- Io ho tirato un armadio a un contadino e tu sei andata a letto con Kai? Che ingiustizia è mai questa?!

-Se ti può consolare, Valerie si è picchiata con Taeyeon. E basta. E potrei narrarti tutte le disgrazie delle altre.

-Accidenti, Mel, ero così felice di come stessero andando le cose, non puoi dirmi ora che il mio più grande sogno si è realizzato e io non me lo ricorderò mai!- Megan sembrava sul punto di mettersi a piangere.

-Siamo sulla stessa barca.- sospirò Melody osservando il riflesso delle stelle sull'acqua.

Dall'altra parte del telefono Luhan disse qualcosa in un coreano tanto stretto da non far comprendere subito a Melody cosa stesse dicendo a Megan.

-Mel, ci sentiamo quando atterro a Seoul, rischiamo di spendere un capitale a prolungare questa chiamata. Voi state bene, però, vero?

Non le sembrava il caso di farla preoccupare proprio ora che le cose stavano andando bene:- Si, tutto a posto. Ci vediamo domani, allora, salutami Luhan!

Melody riattaccò per la seconda volta e questa volta con un senso maggiore di agitazione: sperava riuscissero a tornare a Seoul in tempo, ma ce l'avrebbero fatta?

-Tu a letto con Kai, Megan con Luhan che canta Lu, Valerie che fa risse...che è successo alle altre?- chiese Alyssa dopo un attimo di silenzio.

Melody e Alyssa si sedettero dietro i cespugli al limitare delle risaie per non essere intraviste e la prima riassunse all'amica tutto ciò che avevano capito della sera precedente, cercando di ignorare l'agitazione che portava il constatare come non sapessero dove fossero Olivia e Charlotte.

-Tu, invece? Hai capito qualcosa di ieri sera in tutta l'agitazione?- chiese alla fine mentre si sfregava velocemente le mani- Tao mi ha detto che tu e Yifan siete usciti dalla discoteca assieme e siete saliti su un'auto, mentre Jimin mi ha detto che J-Hope vi ha seguiti e si è unito a voi.

Alyssa si strinse nelle spalle:- Credo sia andata così, Hobi ha fatto un cenno simile mentre delirava su come fossimo finiti in una situazione simile.

Melody si morse il labbro:- E...Yifan che ha detto? Cioè, hai avuto l'impressione di avere un flirt con uno dei due o...?

La bionda aggrottò la fronte:- Con Yifan no di certo: continuava a dire che, se non avessimo fatto una sceneggiata simile per far ingelosire Tao, ora non saremo in questo casino.

-SI!- Melody sollevò il pugno con un pò troppa enfasi e Alyssa la fissò perplessa.

-Scusa, sai...la conferma dell'OTP...

Un suono nella vallata distrasse le due amiche dalla conversazione: il verso di un cane.

-Tanpopo!- Melody saltò su, speranzosa. Grazie al cielo era salvo.

Il cagnolino venne loro incontro correndo.

Sembrava parecchio agitato.

E non c'era nessuno con lui.


 

-E' una follia!- fece subito presente Baekhyun- E' come rompersi una gamba da soli e buttarsi in una tana di lupi affamati!

Dopo che Tanpopo era tornato da loro da solo, Melody e Alyssa erano andate rapidamente da Jimin, Valerie e Baekhyun per decidere come muoversi e, strada facendo, avevano anche comunicato a Emily di vedersi all'alba alle risaie. Dovevano salvare gli altri quanto prima.

-Tu vedi altra scelta? Vuoi seriamente lasciarli nelle grinfie di contadini psicopatici e sasaeng fuori di testa?- Melody fu sollevata nel vedere come Valerie fosse dalla sua parte- Bei principi morali che hai, MestruoBaek.

Il fatto che le fosse tornata la lingua tagliente era segno che stesse meglio, no?

-Tanpopo è tornato indietro da solo, quindi vuol dire che sono stati catturati. Dobbiamo liberarli prima che gli facciano del male.- Melody non poteva fare a meno di camminare avanti e indietro, per quanto i rottami glielo concedessero.

-O che li stuprino, dato che quelle squinternate sembrano parecchio arrapate di cose non consenzienti!- Valerie si sistemò meglio, ma ciò le fece fare una smorfia.

-Infatti io non ci voglio andare incontro a quelli! E' tutto il giorno che scappo da loro, ho visto ciò che fanno!- Alyssa venne scossa da un brivido. La sola idea di riavvicinarsi al paesino la faceva inorridire.

-Non è necessario tu venga, Lyssa,- la rassicurò Melody- ma dovremo essere in due ad andare, sempre per l'indisposizione di Valerie in caso dovessimo correre. E se fossero legati come lo eravate voi sarà necessario essere in più di uno per aiutare tutti e tre.

Valerie sospirò affranta:- Ti avrei accompagnata volentieri io: tirare un pugno a Hyena scommetto sarebbe eccitante quanto malmenare Taeyeon.

Baekhyun la fissò torvo e la mora fece spallucce. Quegli sguardi con lei non funzionavano.

-Ti accompagno io.

L'idea che Jimin si fosse offerto di andare con lei in una missione pseudo-suicida le fece aumentare il battito cardiaco. Maledizione.

-Sono abbastanza forte fisicamente e il fare l'idol ti rende molto discreto nei movimenti. Non ci faremo sentire.

Baekhyun emise un verso carico di sarcasmo:- Certo, tanto forte che per stendere uno magro come Jongin hai dovuto giocare sporco.

-Va bene!- saltò su Melody quando sentì palesemente l'aria caricarsi di tensione tra i due cantanti- Jimin, ci conviene andare, non possiamo perdere tempo!

Passò lo sguardo sui tre che sarebbero rimasti lì:- Qualsiasi cosa, ricordate che all'alba Emily arriverà alle risaie per prenderci. Dirigetevi lì anche senza di noi, sarà la meta finale anche per noi dopo che avremo liberato gli altri.

Richiamò Tanpopo a sé e lo prese in braccio. In questo salvataggio lui era strettamente necessario.

Alyssa abbracciò Melody:- Fate attenzione, quelli sono pazzi!

-Tira un calcio in culo a Hyena da parte mia, ci conto!- le raccomandò Valerie.

-Ci vediamo dopo, mi raccomando.- si limitò a dire Baekhyun senza nemmeno alzarsi dal terreno.

Con un cenno del capo Jimin e Melody cominciarono ad attraversare la discarica e, quando arrivarono dall'altra parte, il ragazzo cominciò a rovistare per terra freneticamente.

-Hai perso qualcosa?- chiese Melody grattando nervosamente la testa al cucciolo.

Il fatto che fosse da sola con Jimin e che lo sarebbe stata per un buon tratto di strada la metteva terribilmente a disagio.

Il cantante si rialzò e sollevò un pezzo di ferro rettangolare con diversi denti affilati che spuntavano da un lato. Sembrava molto il fondo di un rastrello.

-Che ci vuoi fare con quello?- Melody era confusa.

-Sia te che Alyssa avete detto che i contadini potrebbero aver legato Hoseok-hyung e gli altri. Questo mi sembra abbastanza affilato per tagliare qualsiasi corda il più velocemente possibile.

Non ci aveva proprio pensato a come liberarli in quel caso, effettivamente.

-E' un'ottima idea.

Si abbassò lei a sua volta per poggiare Tanpopo a terra.

-Cucciolo, abbiamo ancora bisogno di te: portaci dagli altri, ma fermati abbastanza distante da loro per non farci scoprire.

Tanpopo abbaiò felice come a comunicare che aveva capito e cominciò a dirigersi verso le risaie velocemente.

Percorsero il tratto già fatto in precedenza con Alyssa in silenzio. Melody poteva avvertire un certo imbarazzo anche da parte di Jimin e ciò un pò la confortava.

Tanpopo superò i cespugli e percorse una strada di fianco alle risaie illuminate dalla luna.

Anche Jimin e Melody uscirono allo scoperto una volta controllato che non ci fosse effettivamente nessuno in giro.

Fortunatamente il cagnolino ritornò nel buio delle strade non battute del bosco poco tempo dopo e fece percorrere loro un tratto in salita che fece intendere come stessero tornando verso il paesino.

Fu allora che Jimin parlò.

-Come sta Jongin?

Melody lo osservò per qualche istante con le sopracciglia inarcate. Il suo tono era tornato freddo, quella domanda non aveva niente di premuroso.

-Sta bene...zoppica un pò, ma lo vedo abbastanza in forma.

Ormai era chiaro che quella condizione di Kai fosse causata da una rissa con Jimin la sera precedente, ma Melody preferiva non esporsi troppo per evitare sospetti.

Il viso del ragazzo venne attraversato da un fremito, come se avesse cercato di trattenere un'espressione arrabbiata.

-Quindi...sei rimasta con lui, alla fine.

Decise di dire solo quello che sapeva:- Fino a stamattina, poi sono dovuta andare a prendere Emma e Jungkook allo zoo.

Speriamo con le sasaeng siano riusciti a risolvere..., sospirò.

-Capisco...- sussurrò Jimin, irrigidendo la mascella.

Melody avanzò di qualche passo, dove finalmente il terreno tornava pianeggiante. Tanpopo li aspettava più avanti.

Jimin l'afferrò per un polso quando lei mosse un altro passo avanti:- Mel, aspetta...

Non poté negare che con quel gesto tanto da film smielato il suo cuore avesse preso a battere più velocemente.

Ringraziò la luce fioca della luna tra gli alberi che non permetteva a Jimin di vedere il suo rossore sulle guance mentre si girava a guardarlo.

La guardava negli occhi con insistenza, quasi facesse uno sforzo immane per sostenere il suo sguardo. Quello che stava facendo lei per non evaporare sul momento.

Accidenti, quanto era sexy con quell'espressione seria in volto...

Jimin boccheggiò un paio di volte, come se non trovasse le parole giuste da dire, poi sospirò, rilassando le spalle.

Se dirà qualcosa di romantico vorrà dire che sono finita davvero in una fanfiction grazie all'alcool...

-Non ti ho ancora pagata.

...eh?

Okay, non era finita in una fanfiction.

Melody aggrottò la fronte:-...scusami?

Jimin si strinse nelle spalle:- Non ti ho ancora pagata per il... lavoro di ieri. Ti avevo detto che ti avrei dato i soldi una volta finito, ma poi è successo il casino con gli uomini del Love hotel e tutto il resto...

Mollò solo allora il suo polso per prendere il portafoglio nella tasca dei jeans.

Melody continuava a fissarlo perplessa. Proprio non riusciva a capire.

Ne erano successe di cose bizzarre in giornata, ma questa era forse quella che le appariva più assurda.

Il ragazzo le porse un numero di won che non perse a contare, ma erano chiaramente tanti, se non troppi.

-Avevi detto che mi avresti pagata...dopo?- aggiunse alla fine per non porre domande strane.

Le mise le banconote in mano:- Si, non ricordi? Non avevo abbastanza soldi dietro e volevo ritirare quelli che servivano in banca a serata finita.

-Oh...- annuì piano, in realtà continuando a non comprendere.

Si morse il labbro e allungò i soldi di nuovo verso Jimin:- Mi dispiace, ma non posso accettarli.

Il ragazzo inarcò le sopracciglia, la fissò per qualche secondo con quell'espressione e poi ridacchiò.

Aveva sempre trovato la sua risata adorabile.

-Così mi illudi, sembra quasi tu non abbia fatto sesso con me solo per i soldi, se mi dici così...- sospirò nuovamente- Ho aggiunto anche la mancia che meriti per come hai sedotto Jongin. Anche se, visto come è andata a finire, credo che la vera mancia per te sia l'averlo conquistato.

Il suo tono aveva assunto una nota amareggiata.

Melody inclinò la testa di lato, non riuscendo a ragionare più sul comportarsi in modo tale da non destare sospetti:- Io e te abbiamo...cioè...

Perché suonava tutto così ambiguo e sbagliato?

Jimin le accarezzò teneramente il viso:- Mi ha colpito subito come, nonostante tu sia una escort, tenda a comportarti così innocentemente.

Ecco. Lo aveva detto. Glielo aveva confermato.

Si leccò le labbra, trattenendo l'espressione più scioccata del suo repertorio.

La situazione era così assurda che il silenzio sembrava rimbombare così forte per dare una nota ancora più comica alla conversazione.

Cercò di tenere ferma la voce:- Jimin...io non sono una escort.

Il cantante strabuzzò gli occhi per qualche secondo, poi tornò serio.

-Devo sembrare davvero tanto affranto per farti dire una cosa simile.

Fece scivolare la sua mano dal viso lungo il collo fino alla spalla coperta dalla felpa che lui le aveva dato:- Non avere pietà per me: chissà quante altri clienti hai fatto infatuare di te con le tue doti... ho bisogno di sapere che per te è stato tutto un lavoro e nulla di più...

Le sembrò che il proprio cuore, da martello rimbombante nel quale si era trasformato all'inizio di quella conversazione, avesse smesso di battere di colpo.

Non era sicura se fosse perché Jimin le aveva appena detto di essersi preso una cotta per lei o per lo sguardo triste che stava rivolgendo a terra.

D'stinto alzò la mano per toccargli il gomito:- Jimin, io...

Fu quel contatto che lo fece scattare improvvisamente.

Prima ancora che potesse realizzarlo, Jimin si era avventato sulle sue labbra con tanto impeto da farla indietreggiare e la sua schiena aveva sbattuto contro un albero, ma il fastidio che provò fu secondario.

Il corpo del ragazzo aderì al proprio e, nonostante il suo cervello le comunicasse che ci fosse qualcosa di tremendamente sbagliato in quella situazione, si ritrovò a ricambiare il bacio passionale di Jimin.

Sembrava volesse fondere il suo viso con quello di Melody e, quando lei allacciò le sue braccia intorno alle sue spalle e gli mise una mano tra i capelli, lui le avvolse i fianchi con le sue braccia.

Era un bacio molto più istintivo, affrettato, dato con una passione che aveva un che di lussurioso...ben diverso da quello che le aveva dato Jongin quel pomeriggio.

Ansimò per l'assenza di ossigeno e Jimin andò a stringerle una natica con vigore.

Era tutto così eccitante. L'aria non era più così fredda come prima.

Un abbaiare insistente spezzò l'incantesimo.

Jimin si fermò e Melody spalancò gli occhi.

Tanpopo era ritornato sui propri passi, non avendo più nessuno al suo seguito, e ora pretendeva che i due gli dessero attenzione.

Il cagnolino ringhiò verso il ragazzo. Era geloso di Melody?

Jimin le studiò il volto con fare assorto e lei gli rivolse uno sguardo stordito.

Era imbarazzante ansimare così perché non riusciva a regolarizzare il proprio respiro.

Lui si allontanò, prese i soldi che Melody aveva tenuto stretti nel pugno per tutto il tempo e glieli mise nella tasca anteriore dei pantaloncini.

Si umettò le labbra:- Dobbiamo andare...gli altri hanno bisogno di noi.

Melody annuì freneticamente, mentre Jimin la sorpassava per seguire il cucciolo.

Ormai il suo corpo stava reagendo meccanicamente. Davvero non stava più ragionando, lei che era sempre stata così razionale?

...ma che mi è successo?

Doveva aver battuto la testa più forte di quel che credeva.

 

 

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Capitolo 14
*** Vases, horses and bonfires! ***


14.

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Jimin mi ha baciata. Park Jimin mi ha baciata. Mio D.O, da come lo ha fatto sembrava non aspettasse altro, eppure da come si è comportato per tutto il viaggio sembrava arrabbiato con me. E da ciò che ha detto lo è a causa del fatto che io ho trascorso il resto della serata con Jongin e non con lui...e lui mi aveva pagato per avermi la sera. Anche questa cosa che pensa che io sia una escort...E NON E' IL SOLO! Ecco a cosa faceva riferimento Jin quando mi ha detto che non avevano intenzione di offendermi. E la escort che tanto mi aveva sorpreso essere stata a letto con Jongin e con Jimin...sono io. Riderei quasi, se non fosse che sia EXO che BTS credono che io sia una prostituta.

Melody si massaggiò una tempia che aveva cominciato a pulsare insistentemente.

Più cercava di mettere a posto il puzzle e più la serata si incasinava.

E il fatto che non avesse praticamente dormito il giorno prima e che fosse ancora sveglia e in azione a notte fonda non aiutava di certo il suo cervello nel lavorare.

Adesso che stavano percorrendo il bosco camminando e non con l'esigenza di correre ma, anzi, con quella di evitare rumori troppo forti nel caso qualcuno fosse ancora in perlustrazione, Melody si rendeva conto di quanta strada avessero fatto correndo dal villaggio fino alle risaie.

Cominciava a pensare avessero anche battuto qualche record di velocità.

Dopo che Jimin le aveva dato i soldi, non le aveva più parlato e ora stavano camminando in silenzio, come avevano fatto inizialmente.

Tanpopo apriva loro la strada e, se per lui Jimin era troppo vicino a Melody, gli ringhiava.

Ed era meglio accontentare il cucciolo, altrimenti avrebbe potuto farli scoprire.

In lontananza, tra gli alberi, riusciva a distinguere delle luci di origine non naturale, adesso.

Erano vicini.

-Ci siamo...- sussurrò, nemmeno sicura Jimin l'avesse sentita.

Adesso che erano arrivati a destinazione, l'agitazione aveva cominciato a farsi strada nello stomaco di Melody e a formicolare.

Deglutì, mentre assieme a Tanpopo e Jimin compiva altri passi fino ad arrivare a dei cespugli sufficientemente vicini e folti da nasconderli ma da permettere loro di scrutare la situazione.

Le abitazioni erano disposte in maniera disordinata e un gruppo di anziane parlava da una veranda all'altra ad alta voce, con un tono tipico degli anziani. Una di loro si stava alzando, probabilmente per andare via da casa.

Non parlavano il coreano che Melody aveva imparato a scuola e a Seoul, ma una sua forma dialettale, con termini poco giovanili.

-Che stanno dicendo?- chiese a Jimin.

Il ragazzo aveva il viso contratto in un'espressione concentrata, non doveva essere facile manco per lui.

-Stanno parlando di quanto sia noioso dover tenere a bada quei ragazzi casinisti...e una di loro ha detto di dover andare a dar da mangiare a quello urlante.

-J-Hope...- non poteva che essere lui. La mente di Melody lavorò velocemente sulle parole di Jimin- Ciò significa che non è assieme a Yifan e Tao?

Jimin ci pensò su:- Non è da escludere.

-Lyssa ha detto che stamattina erano imprigionati assieme e che sono riusciti a scappare tutti in gruppo, forse vorranno evitare che ricapiti...

-Hanno tante case, possono dividerli molto facilmente...

Melody sospirò con forza, osservando l'anziana donna dirigersi verso la parte più interna del paesino:- Come faremo a trovarli? Non possiamo setacciare tutte le case...

Jimin si morse il labbro inferiore:- Più che altro, il vero problema è come faremo a entrare nelle case senza che loro se ne accorgano e a uscirne senza farci beccare. Sicuramente li terranno sotto stretta sorveglianza e, anche se praticamente tutti i contadini hanno un'età avanzata, rimangono le sasaeng e quanto siano attrezzate.

Il ragazzo aveva ragione.

-Ci servirebbe un diversivo sufficientemente grande da distrarre buona parte di loro.- ma Melody non sapeva come potessero fare.

-Beh...- Jimin passò lo sguardo da lei a Tanpopo- In realtà per quello avrei già una mezza idea. Ma dovremo agire entrambi in tempi molto brevi e Tanpopo dovrà essere molto veloce.

Melody aggrottò la fronte:- Cos'hai in mente?

-Tanpopo dovrà guidarmi in un determinato punto del villaggio e, quando lo avrò raggiunto e creato il diversivo, lui dovrà tornare da te e portarti dall'ostaggio più vicino. Quando lo avrai liberato, lui tornerà da me e mi guiderà dove potrò innescare il secondo diversivo e lui tornerà da te e così via. Alla fine dei tre diversivi, voi correte tutti verso le risaie e ci vedremo tutti dove ci attendono Baekhyun e gli altri, nel caso fossimo in anticipo sulla tabella di marcia.

Melody inarcò le sopracciglia:- Vorresti che ci dividessimo?- il cuore riprese a batterle velocemente.

-E' l'unico modo per concludere qualcosa. Lo stare uniti potrebbe risultare problematico per gli spostamenti e saremo un bersaglio più facile.

Aveva ragione. Anche se era terribilmente rischioso stare separati con così tanti personaggi che volevano la loro testa.

Ecco perché nei film horror i protagonisti si dividono, a un certo punto..., cominciava a comprenderli, ma ciò non la rassicurava.

-Va bene.- assentì alla fine.

Jimin annuì piano e prese in braccio il cucciolo.

Se il ragazzo non stava troppo vicino a Melody, Tanpopo si lasciava anche prendere in braccio da lui.

-Tanpopo, ho bisogno che tu adesso mi porti dai furgoni con cui sono arrivate le sasaeng e che poi tu torni da Melody, passando però per il bosco, perché non devi essere visto.

Il cagnolino recepì subito la richiesta, si fece posare a terra e cominciò a trotterellare per il margine del bosco.

Jimin le strinse rapidamente una mano. La sua presa era calda sul suo dorso ghiacciato. Poi le mise in mano il fondo del rastrello che aveva recuperato alla discarica. Si era completamente dimenticata del fatto che se lo fosse portato dietro.

-Ci vediamo dopo, Mel.

Il ragazzo gattonò dietro i cespugli per un buon tratto e poi sparì nel buio, dove lo sguardo di Melody e le illuminazioni delle case non raggiungevano più Jimin.

La tensione divenne ancora più concreta adesso che era sola.

Restò accucciata in quella posizione, cercando di non fare rumori molesti anche solo respirando e continuò a scrutare la situazione di fronte a sé.

Le due vecchiette continuarono a parlare in dialetto da una veranda all'altra, la terza non era ancora tornata.

Ogni tanto passava qualche contadino di lì armato di piccone(?), piuttosto che di forcone, comunicava qualcosa e se ne andava. Avevano tutti preso parte all'inseguimento di Alyssa e gli altri.

Ma una cosa inquietava particolarmente Melody: non era ancora passata alcuna sasaeng.

Che fossero tutte radunate in un punto? O magari nascoste a tenderle un'imboscata appena sarebbe uscita allo scoperto? O forse erano ancora in giro per i boschi in cerca dei superstiti?

Spero che Jimin stia bene e che non si sia fatto beccare..., pensò, tormentandosi le mani. Era normale ci stesse mettendo così tanto, no?

Qualcosa di peloso le sfiorò la coscia nuda e ringraziò la sua prontezza nel refrenare l'istinto di urlare e di emettere solo un singulto che non venne recepito dalle anziane sorde.

-Tanpopo!- il cagnolino gli salì sulle gambe con fare festoso, come se non la vedesse da mesi.

Il fatto che fosse lì significava che Jimin era arrivato ai furgoni senza intoppi.

Ma adesso che doveva fare lei? Si, doveva andare a cercare gli altri, ma lo doveva fare subito o attendere un qualche suo tipo di segnale?

La risposta non tardò ad arrivare: dalla direzione in cui Jimin era scomparso, uno scoppio assordante ruppe il silenzio della sera, facendo sobbalzare sia Melody e Tanpopo che i contadini che in quel momento le stavano davanti.

In lontananza diversi animali espressero la loro agitazione attraverso sonori versi.

Gli uomini imprecarono e le donne chiesero cosa fosse successo, ma, cosa più importante, tutti si mossero verso quella direzione per capire cosa stesse succedendo.

Un altro scoppio convinse il gruppo a muoversi più velocemente, soprattutto vista la puzza di bruciato che si stava disperdendo per aria.

La via di fronte a sé era spianata, era la sua occasione.

-Tanpopo, portami da Tao, possibilmente per vie traverse e dove è difficile trovare tanta gente.- ordinò al cagnolino che abbaiò con assenso.

Al momento, dei tre Tao era il primo che voleva salvare. Voleva anche evitare che avesse un ulteriore esaurimento nervoso. Dopo ciò che aveva fatto per lei al Love hotel, come poteva non avere la precedenza?

Il cagnolino passò in mezzo ai cespugli e si fiondò nel primo viale che trovò.

Melody gli andò dietro, cercando di fare velocemente ma di tenere il passo leggero.

Aveva i muscoli testi a tal punto che temette le si potessero strappare, ma la fiducia che aveva in Tanpopo la aiutava a pensare a mente lucida e a non farsi sopraffare dalla paura.

Passarono in mezzo a case con le luci spente e di fianco a qualche stalla.

Ogni tanto incrociarono qualche contadino intento a unirsi agli altri per capire la situazione o qualche sasaeng annoiata che roteava una mazza da baseball in una maniera più folle di quella di Harley Quinn (Melody venne rassicurata dal sapere che vi fossero ancora e che non stessero preparando una qualche imboscata), ma grazie a Dio Tanpopo riusciva a farle capire in tempo quando doveva nascondersi dietro una cassa o non svoltare l'angolo o accucciarsi dietro una balla di fieno.

Passando per uno stretto stacco tra un casolare e l'altro, Melody scorse anche la piazzola dove stavano ancora i tre furgoni delle sasaeng e dove dei contadini stavano discutendo animatamente con un gruppetto di otto ragazze squinternate.

La puzza di bruciato lì era più intensa e molti degli uomini erano provvisti di grandi secchi d'acqua.

Ma che ha combinato Jimin?

Se non fosse che proprio non riusciva a concepirlo, dal calore che si percepiva in alcuni punti del villaggio, Melody avrebbe detto che fosse scoppiato un incendio. Ma Jimin sarebbe davvero arrivato a tanto?

Tanpopo si fermò improvvisamente davanti a una veranda di una casa posizionata intorno a una piccola piazzola e cominciò a guardare Melody scodinzolando.

Era lì che tenevano Tao, allora.

Melody notò come dalle finestre filtrasse della luce elettrica. Vi era qualcuno all'interno, oltre a Tao.

Immaginavo fosse rimasto qualcuno a tenerlo d'occhio, constatò, mordendosi il labbro con fare nervoso.

Decise di salire sulla veranda, molto lentamente per evitare che scricchiolasse.

Doveva constatare che vi fosse davvero qualcuno dentro o meno, stare là fuori a chiederselo non avrebbe portato assolutamente a nulla.

Grazie a Dio la veranda non produsse suoni molesti e Melody riuscì ad avvicinarsi con discrezione alla finestra più vicina.

Il respirò le si spezzò in gola quando sentì Tanpopo, alle sue spalle, abbaiare ripetutamente.

Le si gelò il sangue nelle vene: la stava tratendo proprio ora?

Melody tornò rapidamente sui suoi passi e cercò di zittire il cucciolo, che però si agitò solamente di più.

-Dannazione, ma che...!- imprecò tra i denti.

Sentì dei passi affrettati muoversi all'interno della casa e la mente di Melody lavorò molto velocemente: prese in braccio il cucciolo, si sdraiò per terra e rotolò sulla terra fino a trovarsi sotto la veranda rialzata.

Cosa vi fosse lì sotto, quanto fosse sporco e chissà quale strano animale ci vivesse erano problemi secondari, ora che aveva l'adrenalina a mille.

Perfino il ginocchio malridotto non le sembrava pulsare così tanto di dolore.

Tanpopo aveva smesso di abbaiare e ora leccava una guancia a Melody.

Trattenne nuovamente il fiato mentre sentiva la porta scorrevole sopra di loro aprirsi.

Quasi contemporaneamente, nel campo limitato che aveva Melody in quel momento, arrivò un uomo correndo.

-Che è successo?- chiese la voce inconfondibile di Hyena.

Tanpopo si è messo ad abbaiare improvvisamente per avvertirmi che qualcuno stava arrivando?, quel cagnolino era davvero un portento.

-Le vostre molotov!- esclamò l'uomo- Qualcuno le sta facendo esplodere in giro per il villaggio! Di questo passo si scatenerà un incendio!

-Avevi detto che ne avevate preparate poche!- si lamentò una voce maschile sopra la veranda.

-Sapevamo che erano in tanti, ne abbiamo portate a sufficienza per impedire la fuga a tutti!- si giustificò quella che Melody identificò come un'altra sasaeng.

Un'altra esplosione, molto vicina a dove si trovavano in quel momento, attirò l'attenzione di tutti.

-Volevate farle esplodere tutte, piuttosto che lasciarli scappare?!- uno dei contadini era incredulo.

-Per averli tutti in un colpo era necessario.- affermò Hyena con fermezza.

-E adesso qualcuno però sta mandando a fuoco la zona!- si lamentò un altro contadino.

Hyena rise in un modo che fece venire i brividi a Melody:- Se non altro, averle dietro ci ha aiutato più del dovuto: qualcuno di loro le sta utilizzando, ciò vuol dire che sono qui per salvare i loro amici.

Un'altra esplosione, ancora più vicina. L'odore di bruciato divenne insopportabile.

-Dobbiamo andare a sventarli.- un uomo mosse dei passi sopra la testa di Melody- Venite anche voi, dobbiamo evitare vi rubino altre bombe!

-E lasciare Zitao qui senza protezione?- chiese una ragazza con voce particolarmente acuta.

-Tranquilla, Jaehee resterà qui a fare da guardia.- decise Hyena- Noi andiamo con gli ajhusshi: più siamo e più li troveremo e bloccheremo facilmente.

Ad uno a uno, sette sasaeng e tre contadini scesero dalla veranda e si diressero verso la direzione dell'ennesimo scoppio.

Jimin aveva trovato una strategia niente male per far allontanare tutti da lì: non ce l'avrebbe fatta a distrarre dieci persone da sola.

Però, adesso, continuava a rimanere con Tao una persona. Per giunta una sasaeng psicopatica. Come poteva fare per aggirarla?

Non ho manco presente come sia questa ragazza: potrebbe essere una culturista e spezzarmi il collo appena uscirò allo scoperto...

Tanpopo scivolò via dalle braccia di Melody e, prima che lei potesse realizzarlo, uscì da sotto la veranda.

-Tanpo...!- si tappò rapidamente la bocca. A richiamarlo o ad uscire avrebbe rischiato di farsi scoprire.

Il cucciolo zampettò per qualche metro e poi si sedette con il muso rivolto verso di lei.

Quando cominciò ad abbaiare sonoramente per il suo piccolo corpicino, Melody sentì il battito cardiaco accelerare bruscamente.

Non sapeva più se la stesse vendendo al nemico o meno.

Sopra di lei l'abitazione tremò e qualcuno, quasi sicuramente la sasaeng di guardia, uscì in veranda.

Il cagnolino tirò fuori la lingua e cominciò a scodinzolare, quando vide chi aprì la porta.

Melody pregò chiunque fosse in ascolto che quella persona non fosse l'originario padrone di Tanpopo. Sarebbe stata la sua rovina.

-Ooooh, ma guarda un pò chi c'è!- parlò una voce femminile sopra la sua testa con il tipico tono infantile di chi vede un animale adorabile.

-E tu chi sei, piccolino? Ti sei perso?

In tutta risposta, Tanpopo si buttò a terra con le zampe all'aria. Un chiaro invito a coccolarlo.

La ragazza scese dalla veranda (quando Melody vide la scarpa a pochi centimetri dalla sua faccia trattenne il fiato) e andò verso il cucciolo, che rotolò ancora più indietro e questa cominciò a grattargli la pancia ridendo gioiosamente.

Mi sta offrendo un'opportunità per entrare in casa...quel cane deve essere modificato geneticamente, non è possibile che sia così intelligente!

Cominciò a strisciare fuori dal suo nascondiglio molto lentamente, per produrre meno suoni sospetti possibile. Anche se la sasaeng sembrava essere tanto assorta da Tanpopo da non prestare attenzione a nient'altro.

Salì rapidamente sulla veranda, sempre sdraiata per non creare ombre troppo grandi e velocemente entrò nell'abitazione.

Lo spazio si estendeva in lunghezza, era poco arredato e a Melody ricordava molto quelle abitazioni rustiche in cui di solito gli idol dovevano vivere per qualche giorno a causa di qualche reality che li metteva a contatto con la vita contadina.

L'illuminazione era bassa, e, se non si fosse messo a singhiozzare ininterrottamente, non avrebbe mai pensato che quella massa scura rannicchiata sul futon nella stanza più avanti fosse Tao.

Si inoltrò rapidamente nell'abitazione, così da poterlo vedere meglio: era sdratiato su un fianco, con dello scoatch da imballaggio sulla bocca, mani legate dietro la sciena e piedi e ginocchia stretti assieme.

Forse, visto dove l'ho trovato stasera, il bondage potrebbe non dispiacergli tanto..., cercò di rimuovere quel pensiero dalla propria mente, non le sembrava il momento più adatto.

Anche se, a vederlo in quello stato, non poteva che farle pensare a un qualche porno gay fatto in casa.

Okay, basta: doveva concentrarsi.

Quando finalmente fu dentro la stanza, Tao aprì gli occhi e, quando la mise a fuoco, fece un balzo all'indietro.

Doveva averla scambiata per una sasaeng, al primo impatto.

Infatti, subito dopo, gli occhi del ragazzo si illuminarono e, prima che potesse emettere un qualsiasi suono, Melody si portò l'indice alle labbra per fargli segno di non fare rumore.

Gli arrivò davanti e si mise in ginocchio. Prese dalla giacca il fondo affilato del rastrello e ringraziò mentalmente la previdenza sua e di Jimin.

Con la dentellatura riuscì a seghettare le corde alle caviglie fino a spezzarle, per quelle alle ginocchia bastò un movimento deciso, da quanto erano tirate (le venne la preoccupazione che ciò avesse potuto bloccare la circolazione a Tao) e infine andò alle spalle del ragazzo. Per tagliare le corde ai polsi ci mise un pò più di tempo per paura di fargli male con i denti di metallo.

Quando Tao fu libero, ancora prima di sgranchirsi o di togliersi lo scoatch dalle labbra, abbracciò Melody in una morsa d'acciaio e lei giurò di aver sentito la congiunzione tra spalla e clavicola scricchiolare.

Diede un paio di colpetti sulla schiena dell'amico e se lo scollò di dosso, ma quando fece per dirgli qualcosa, un'altra esplosione tuonò nell'aria.

-Vieni, piccolino, meglio entrare, se rimani qua fuori, potrebbero farti del male.

La voce della sasaeng le gelò il sangue nelle vene.

CAZZO!

-Rimettiti rannicchiato come prima.- sussurrò velocemente a Tao.

Il ragazzo sembrò non capire, ma quando lei lo spinse sul futon dicendogli di sbrigarsi, lui si mise subito in posizione.

Poco distante vi era un tavolino abbastanza alto per lei da poterci stare sotto e la penombra nella stanza avrebbe aiutato a nasconderla momentaneamente. Pregò di non essere nuovamente notata, anche se ultimamente stava avendo un pò troppa fortuna.

E se mi trovasse? E' molto probabile che mi attaccherà...ma non posso colpirla con la punta del rastrello, potrei ferirla più gravemente di quanto vorrei...

Guardò velocemente sopra il mobile cosa vi fosse: un vaso di terracotta dipinto di blu.

Lo afferrò velocemente e lo strinse al petto.

Non l'allettava l'idea di romperlo in testa a qualcuno, ma era sempre meglio tenerlo vicino, le sarebbe potuto tornare utile e sicuramente avrebbe fatto danni meno seri rispetto a un'arma tagliente.

Le assi del pavimento scricchiolarono e Melody capì che la sasaeng era vicina.

-Come te la stai passando, oppa?- chiese con lo stesso tono di voce che aveva usato per Tanpopo, quasi questo non fosse (in teoria) legato come un salame e tenuto in ostaggio.

Un brivido le percorse la schiena.

Tao non rispose e rimase immobile. Era chiaro come non sapesse cosa fare.

La ragazza si accucciò di fronte a lui, tenendosi al petto con un braccio il cucciolo.

-Ma...hai pianto di nuovo?- scosse piano la testa- Ma non ti vergogni? Sai...sei ancora più rotto in culo di quanto mostrassi nei programmi con gli EXO.

Melody aggrottò la fronte: stava parlando seriamente?

La sasaeng passò le dita tra i capelli di Tao e questo cominciò a tremare.

-Hyena unnie dice che secondo lei tu lo prendevi brutalmente in culo da tutti gli altri, e non perché fossi uno dei maknae, ma proprio per questa tua aria da verginella spaurita che vuole fare la spavalda...penso che piangessi così anche quando tutti ti fottevano a turno.

La paura di non farsi scoprire si sostituì a una rabbia che le incendiò il petto.

Come osava parlargli così?

-Ma tanto non ha più molta importanza.- continuò con voce sempre più inquietante- Perché tu devi ancora pagare per tutto il dolore che hai causato a noi EXO-L e fidati: il dolore di undici cazzi in culo sarà un soave piacere, in confronto al male che ti restituiremo.

Le mani di Melody fremettero. Improvvisamente, l'idea di colpirla la faceva sentire molto meno in colpa, rispetto a prima.

-Mi alletta l'idea di fare una prova e vedere se sei più puttana di quello che Hyena unnie immagina essere Luha...KYAAAAH!

Prima che finisse la frase, Tanpopo le morse con forza il braccio che lo sosteneva.

Fu questo a farla scattare.

Quando la ragazza saltò indietro, urlando, Melody balzò fuori da sotto il tavolino e, con un grido, abbassò il braccio che reggeva il vaso e lo spaccò con un suono secco sulla cute della sasaeng.

La terracotta si frantumò in mille pezzi e la ragazza cadde a terra, stringendosi la testa dolorante.

Non riuscì a frenare il proprio istinto di tirargli un calcio nel costato che la fece sobbalzare.

-BRUTTA FIGLIA DI PUTTANA!

Almeno era certa di non averla uccisa, ma se non altro l'aveva stordita a tal punto da permettere loro di fuggire.

-Tao, corri!- gli urlò decisa e Tao scattò subito in piedi, non aspettando altro da chissà quanto tempo.

Melody corse fuori dall'abitazione, con l'amico al seguito e un Tanpopo esagitato che li superò.

-Tanpopo, al bosco più vicino, presto!- gli disse e il cagnolino aumentò l'andatura.

Per fortuna non erano tanto distanti da una zona dove cominciava a diramarsi la vegetazione rigogliosa.

Quando Melody scavalcò la fila di cespugli che separava il paesino dal bosco, si sentì improvvisamente più leggera, quasi bastasse quello a proteggerla da tutto.

Lei e Tao corsero ancora per diversi metri prima di accasciarsi ai piedi di un grosso albero a riprendere fiato, quasi a voler essere certi di aver seminato chiunque avesse potuto seguirli.

-Melody! Sei tornata a prendermi!- il cinese la abbracciò nuovamente e prese a singhiozzare, questa volta lei fu ben accetta di ricambiare la stretta.

Adesso che l'adrenalina stava svanendo e cominciava a tremare, riusciva a percepire il sentimento di sollievo nel sapere che Tao era sano e salvo.

-Come stai? Ti hanno fatto del male?- volle sapere.

Il ragazzo si scostò da Melody e si asciugò gli occhi:- Mi hanno legato strettissimo e hanno cominciato a tastarmi e a dirmi cattiverie di ogni genere...tutto perché ho lasciato gli EXO...

Fece uno sforzo immane per non lasciare che la rabbia riprendesse il sopravvento su di lei:- Che mentecatte, come fanno a non essere ancora chiuse in un manicomio?- osservò il fondo dentellato che stringeva ancora in mano- Una bella rastrellata se la sarebbe meritata eccome.

-Sei stata magnifica, Mel, grazie mille.- Tao tirò su con il naso- Nessuno aveva mai fatto una cosa del genere per difendermi.

Melody gli poggiò una mano sulla spalla:- Sei mio amico e nessuno può trattarti così.

Tanpopo la fece sussultare quando cominciò a leccarle il ginocchio ferito per disinfettarlo.

Se non altro, quel dolore le ricordò cosa doveva fare.

-Cucciolotto, sei stato bravissimo, complimenti per il tempismo e la recitazione!- si complimentò, prendendolo in braccio- Ma ho bisogno che tu faccia ancora una cosa: trova Jimin e aiutalo. Avrà certamente ancora bisogno di te.

Tanpopo sembrava instancabile e, quando Melody lo rimise a terra, abbaiò felice e corse di nuovo verso il villaggio.

Melody appoggiò la schiena contro la corteccia ed espirò forte. Quella notte sembrava interminabile.

-Sei venuta qui con Jimin?- chiese Tao quando ebbe smesso completamente di singhiozzare.

Lei annuì:- Alyssa si è rifiutata di tornare qui, Valerie si è fatta male a una caviglia e Baekhyun è rimasto con loro per precauzione. All'alba arriveranno Emily e gli altri con il furgone e ce la fileremo.

Tirò fuori il telefono dalla tasca: erano già le 5:30, mancava poco al sorgere del sole, dovevano fare in fretta.

Si morse il labbro, pregando che Tanpopo tornasse al più presto.

Tao si strinse nelle spalle:- Comprendo Alyssa: sono tutte persone orribili e posso immaginare la paura che abbia provato. E ora gege e Hoseok stanno riprovando lo stesso terrore...

-Salveremo anche loro.- lo rassicurò immediatamente.

Il ragazzo la guardò con occhi lucidi:- Salva il mio ge, Mel, ti prego. Non posso sopportare l'idea che in questo momento lo stiano trattando peggio di come hanno trattato me...

A Melody si strinse il cuore: Tao era davvero preoccupato per Yifan e non sapeva come aiutarlo. E si fidava a tal punto di lei da lasciarle il compito di portare in salvo l'uomo che amava.

Il suo cuore da shipper stava traboccando per le troppe emozioni.

-Lo riporteremo a Seoul assieme, te lo prometto.

Un lieve fruscìo tra le foglie per terra fece tendere i muscoli ad entrambi, ma li rilassarono quasi immediatamente, quando videro che a provocare il rumore era uno scodinzolante Tanpopo.

-Già di ritorno, che bravo.- Melody gli accarezzò la testolina e il cucciolo gli prese la manica della felpa con i denti e la tirò.

A quanto pareva dovevano ripartire subito.

-Tao, io vado a liberare gli altri. Tu resta qui, spostati solo se senti qualcuno avvicinarsi troppo. Ti verrò a riprendere prima di andare alle risaie.- disse all'amico.

Il cinese sembrava spaventato ma annuì piano:- Torna presto, Mel. E fa attenzione.

Melody si diresse nuovamente in direzione del paesino e, quando furono abbastanza vicini, disse a Tanpopo di condurla fino a Yifan, nello stesso modo in cui l'aveva condotta da Tao.

Il cagnolino comprese subito e insieme si acquattarono dietro i cespugli al confine, aspettando che qualcuno passasse.

Ma la via era libera.

Chissà cosa avrà escogitato Jimin, stavolta...

Melody e Tanpopo si infilarono velocemente tra due casolari e si fermarono poco prima di sbucare in una piccola piazza.

Pensava fosse perché Tanpopo avesse intravisto qualcuno, ma lei non vide alcuna figura umana: per la piazza, due maiali grandi quanto balle di fieno stavano girando pigramente, ribaltando il terreno ogni tanto.

Sono lasciati liberi?, questo si che era strano.

Da una strada poco più avanti arrivarono correndo una decina di galline, chiocciando spaventate mentre tre contadini cercavano di riprenderle tutte, imprecando ogni tanto in dialetto.

Gli animali sono tutti scappati?, fu quando se lo chiese che Melody comprese: quello era il secondo diversivo di Jimin.

Tanpopo aspettò ancora qualche minuto, ma i contadini adesso erano fermi lì anche per cercare di riprendere i maiali. E alcuni loro compaesani arrivarono in loro soccorso.

La piazza si stava popolando e ciò non andava bene.

Il cucciolo tornò sui propri passi e Melody lo seguì a ruota. Dovevano cambiare strada e approfittare di questa nuova confusione.

Il problema era che, adesso, spostarsi era più difficile: non solo i contadini erano sparsi per cercare di recuperare tutti gli animali, ma in molti punti dove Jimin aveva fatto esplodere le molotov, il terreno, la paglia, il legno e una qualsiasi altra componente infiammabile andavano a fuoco e bloccavano le strade.

Non sarebbe mai arrivata a Yifan velocemente.

Tanpopo scivolò in uno spazio molto stretto tra due casolari e Melody lo seguì, ma dovette ammettere che era difficile scivolarci in mezzo, tanto che, per uscirne e respirare meglio, si buttò un pò troppo precipitosamente in avanti.

Di fronte a lei un cavallo imbizzarrito le galoppò in contro e, quando questo la individuò, ormai troppo vicino, si impennò sulle zampe posteriori e nitrì.

Accadde tutto così velocemente che l'unica cosa che l'istinto comunicò a Melody di fare fu quella di buttarsi a terra. Purtroppo fu una caduta malevola, fatta per sopravvivenza e la sua schiena cominciò a dolere, dopo tutte le botte che aveva preso.

Serrò gli occhi, ma il cavallo non la calpestò mai con gli zoccoli.

Delle voci sovrastarono il nitrito dell'animale e il crepitare delle fiamme.

Oh, merda!

Si puntellò sui gomiti e cercò di strisciare indietro, ma qualcosa, anzi, qualcuno la rispedì a piedi con un piede.

Aveva perso il conto di quante volte si era ritrovata senza fiato, quel giorno. Sembrava non esserci una fine.

-Ma guarda un pò chi abbiamo qui...

Melody aprì gli occhi e preferì non averlo fatto: Hyena la fissava dall'alto, con un piede piantato nel suo sterno e un sorriso psicopatico e trionfante in volto, che le ombre create dalle fiamme non resero più rassicurante.

Fregata.


 

Gli uomini che avevano tranquillizzato il cavallo, avevano poi successivamente aiutato Hyena a tenere ferma Melody e a legarla nello stesso modo in cui era stato legato Tao.

A differenza dell'amico, però, non venne portata in uno degli abitacoli per tenerla separata dagli altri, ma venne trascinata di peso (grazie al cielo era sufficientemente buio dal nasconderle alla vista le condizioni delle sue gambe. Dal male che provava, doveva averci sopra graffi di ogni genere) fino a una delle piazzette che aveva saggiamente evitato assieme a Tanpopo, dove le fiamme erano state placate ed erano presenti tre contadini uomini, due donne e cinque sasaeng, Hyena compresa.

Il cagnolino non era stato preso, doveva essere scappato e Melody pregò che fosse andato o da Tao o da Jimin o da chiunque altro di loro e che non fosse corso nel bosco da solo. Ma quel cucciolo era troppo intelligente e, anche se in quel momento aveva lo stomaco annodato dalla paura, aveva una fiducia cieca in lui.

Venne buttata al centro della piazza, di fianco a un cerchio di terra delimitato da grosse pietre dove un falò stava scoppiettando in maniera minacciosa. Il suo calore le stava bruciando il viso.

Il cielo aveva anche cominciato a schiarirsi e ciò la fece innervosire ulteriormente: mancava poco all'incontro e non sapeva se ce l'avrebbe fatta a scappare.

I contadini la fissavano con sguardo indagatore e uno di loro imbracciò più saldamente il fucile. Quel gesto bastò a farla deglutire.

Le sasaeng fecero qualche commento sprezzante su di lei, ma non ci fece troppo caso. Era troppo concentrata sul suo battito impazzito e a immaginare ogni genere di scenario che si sarebbe potuto verificare di lì in poi.

E se volessero giustiziarmi qui, come se fosse la pubblica piazza? Magari non si limiteranno a fucilarmi e proveranno a decapitarmi. O magari prima si approfitteranno del mio corpo, come si disonorano le donne della mafia. Oh, no. Se invece le sasaeng avessero piede libero per torturarmi in ogni modo plausibile? Ne hanno parlato, alla "prigione" di Tao, mi lascerebbero davvero in balia di psicopatiche violente simili?

Tutta quell'attesa costellata di mormorii e di rumori agitati tutti sparsi per il villaggio la stava facendo impazzire. Avrebbe preferito capire subito le loro intenzioni.

Una cosa era certa: lei non usufruiva del privilegio di essere un idol, quindi non avrebbero avuto alcun tipo di pietà per lei.

-Ce ne avete messo di tempo.- esordì alla fine Hyena, quando distolse lo sguardo penetrante da Melody per concentrarla su qualcuno alle sue spalle.

Quando si voltò in quella direzione, non seppe se essere sollevata o preoccupata: quattro uomini stavano trascinando verso di lei un isterico e urlante J-Hope e un gigantesco e contrariato Yifan.

-Ragazzi!- saltò su Melody, ma ciò le costò un calcio nello sterno da parte di Hyena che le fece battere la schiena sulla ghiaia e la fece tossire dolorosamente.

Fottuta troia psicopatica... cominciavano davvero a farla arrabbiare. Forse quel sentimento avrebbe potuto aiutarla a combattere la paura.

Gli uomini gettarono i due cantanti in malo modo di fianco a lei. Il rapper dei BTS cominciò a divincolarsi in maniera scomposta, quasi potesse sciogliere i nodi delle corde, il cinese invece cercò di mettersi meglio, probabilmente non volendosi mostrare terrorizzato come i suoi occhi comunicavano.

-Bene, ora che siete tutti qui, possiamo iniziare.- Hyena parlò con un sorriso glaciale.

-Cosa volete, ancora?- chiese Yifan con voce più acuta del normale. La sua camicia era ridotta a una stoffa sporca di terra ed erba e il suo viso era percorso da profonde occhiaie.

-Mi sembra semplice, sporco traditore.- sputò Hyena- Vogliamo sapere dove si trovano tutti gli altri.

-LASCIATECI ANDARE!- sbottò J-Hope. Ormai sembrava in preda a una crisi nervosa e non la smetteva di dimenarsi.

Hyena doveva aver scoperto la potenza dei suoi piedi, perché non si risparmiò nemmeno dal tirare un calcio in faccia al povero Hoseok tanto forte da ribaltarlo.

Le sue amiche sasaeng risero divertite.

-Vedi di darti una calmata, Bangtan insignificante, sei noioso.- il disprezzo nella sua voce era palpabile.

-HOBI!- Melody cercò di avvicinarsi il più possibile per verificare le condizioni del ragazzo, ma questo le costò un'altra spiacevole attenzione da parte di Hyena, la quale la prese con forza per i capelli.

Il cuoio capelluto prese a bruciarle e Melody si morse il labbro a sangue pur di non piangere.

-Tu, troietta.- l'espressione di Hyena si fece impassibile- Sono sicura che avrai tante belle cose da dirci. Purtroppo non posso prendermela più di tanto con questi due, non ancora. Ma con te penso potrei divertirmi un mondo.

Melody non poté esimersi dal rivolgerle uno sguardo torvo, nonostante il dolore della sua presa.

-Dove sono gli altri? Ho visto anche Baekhyun oppa e quel nano di Park Jimin, quando siamo arrivate con le macchine. Dove si trovano ora? Perché non riusciamo a trovarli?

-Forse perché non trovereste nemmeno l'acqua in mare?- poteva scommetterci qualsiasi cosa che Valerie sarebbe stata fiera di quella sua risposta.

Il labbro di Hyena ebbe uno spasmo, mentre le sue amiche alle sue spalle si mostrarono sorprese e Melody colse anche qualche contadino molto impegnato a cercare di non ridere.

Purtroppo si sarebbe dovuta aspettare, a quel punto, che le sue parole avrebbero avuto delle conseguenze.

Hyena mollò improvvisamente la presa sui suoi capelli e, quando le sue cosce stavano per riappoggiarsi sui polpacci, un palmo fulmineo le colpì una guancia con tanta forza da farle girare la testa e farle perdere l'equilibrio.

La guancia cominciò a pizzicarle e un dolore alla tempia le fece comprendere che nemmeno la ghiaia doveva essere stata tanto gentile con lei.

-Ugh...- fu tutto quello che riuscì a mormorare mentre regolava il respiro.

-Ti credi spiritosa? Stupida ragazza bianca...- il tono di Hyena era disgustato.

Disse velocemente alcune frasi alle sue amiche e queste scattarono, prendendola per le spalle e sollevandola di peso.

Erano molto più forti di quanto dessero a vedere.

-Mi sembra che, di questo passo, con te finiremo con il perdere molto tempo. Beh, non ne abbiamo, quindi vediamo di accelerarli.

Le due sasaeng cominciarono a trascinarla verso il centro preciso della piazza. Verso il falò acceso.

Non vorranno sul serio...?!

Le sembrava assurdo che una persona potesse seriamente arrivare a farlo, ma a quel punto non si sarebbe più dovuta meravigliare di nulla.

Melody cercò di piantare i piedi a terra alla bell'e meglio, per quanto le corde le concedessero.

Le ragazze la strattonarono. Era difficile opporre resistenza.

Più il fuoco si avvicinava, più sentiva il panico salire dalle viscere.

Non era preparata a questo. Non era pronta a farsi bruciare viva per la salvezza di tutti. Come poteva essere arrivata a essere una martire da una semplice sbronza in discoteca?

-Fossi in te parlerei, prima che le mie amiche ti brucino la faccia.- era disturbante quanto Hyena fosse calma.

-No, lasciatela stare!- Yifan cercò di opporsi, ma il contadino con il fucile lo colpì alla nuca con la canna, intimandogli di stare buono.

La presa sulle sue spalle da parte delle due sasaeng aumentò, tenendola piegata in avanti, pronta ad avvicinare sempre più pericolosamente il viso di Melody alle fiamme.

Sentiva già puzza di bruciato a causa di alcuni suoi capelli svolazzanti.

Era dunque la fine?

Il cuore le si arrestò quando pensò che la sua faccia sarebbe stata carbonizzata in meno di un istante.

Ma questo non accadde. Perché le sasaeng si arrestarono prima.

-FERMI!

Tutto nella piazza sembrò seguire quell'ordine.

Le due ragazze allentarono anche la presa sulle sue spalle e ciò le permise di voltarsi quanto bastava per capire cosa fosse successo.

Tra due case al limitare della piazza, Tao, con le mani in alto in segno di resa e l'espressione terrorizzata in viso, stava avanzando verso di loro guidando da una figura molto alta che gli puntava un fucile tra le scapole. Un'altra camminava al fianco del cinese con passo deciso.

I giochi di ombre creati dalle fiamme che stavano bruciando il villaggio non permisero di vedere bene i loro visi, metà coperti da cappelli di bambù intrecciato che avevano molti contadini lì presenti.

-NO, TAO!- urlò nuovamente Yifan e questa volta il contadino gli tirò un calcio.

No, non è possibile...come hanno fatto a trovarlo?, si sentì morire dentro. Tao aveva provato a venire ad aiutarla? Era stato Tanpopo?

-Abbiamo trovato questo fuggitivo al limitare del bosco. Probabilmente stava cercando di raggiungere i suoi amici.- parlò quello che fiancheggiava Tao, con voce bassa che Melody era certa di aver già sentito.

Hyena alzò gli occhi al cielo con uno sbuffo:- E l'avete catturato subito? Non potevate seguirlo per vedere dove vi avrebbe portati?

-Il piano non era quello di catturarli tutti il prima possibile?- chiese quello con il fucile, anche lui con un tono già sentito.

C'è qualcosa di strano in questi due...

-Aaaaaah, lavorare con gli ajhusshi è veramente stressante!- si lamentò una delle due ragazze che stava tenendo Melody.

Lo sguardo della ragazza incrociò quello di Tao: il ragazzo sembrava più deciso nel guardarla.

Poi fece un semplicissimo occhiolino che le fece comprendere il perché lui fosse lì, chi fossero i due contadini che lo avevano catturato e le fece notare la vera natura del fucile che aveva puntato contro.

Il suo cuore si alleggerì all'improvviso.

Hyena si avvicinò ai nuovi arrivati con fare scocciato. Rimase sorpresa anche lei, come tutti del resto, nel vedere Tao accucciarsi e il contadino gigantesco puntare loro contro il fucile.

-Ma cos...?!- esclamò la sasaeng quando questo sparò al contadino con il fucile, il quale cadde a terra per la sorpresa e cominciò a dimenarsi, probabilmente non comprendendo di essere ancora vivo.

Melody approfittò della presa allentata delle sue aguzzine per pestare con forza i piedi a una e mordere il braccio dell'altra. Si, stava diventando proprio come Valerie.

Entrambe la mollarono istantaneamente e Melody ricadde a terra, mal bilanciata.

Cercò di rimettersi in equilibrio mentre l'alto contadino sparava anche alle due ragazze, prima che queste potessero riprendersi.

L'effetto a sorpresa non sarebbe ancora durato per molto. Quanto ci avrebbero messo i contadini a smettere di arretrare e a capire che quelli non erano altro che fucili da paint-ball?

Tao le venne incontro, spingendo via le sasaeng e buttandosi a terra per aiutarla, mentre gli altri due continuavano a sparare senza sosta.

-ATTENTO!- urlò con voce acuta quando, alle spalle dell'amico, Hyena calò su di lui la sua spranga con una furia omicida negli occhi.

I riflessi di Tao ebbero del sorprendente: il ragazzo si voltò in modo fulmineo, prendendo in un gesto rapidissimo qualcosa dalla tasca dei propri pantaloni e puntandola alla gamba della ragazza psicopatica, la quale emise un gemito agonizzante e cominciò a spasimare, mentre cadeva a terra.

Melody osservò meglio l'oggetto in mano del cinese: nero, a forma di pistola, con la punta gialla. Un taser? Dove diamine lo aveva preso?

-Ops, scusa!- Tao sembrava sinceramente dispiaciuto- Non pensavo avrebbe fatto così male!

-Tao! Ha un coltello svizzero in tasca, prendilo!- con quello avrebbe sicuramente tagliato le corde più velocemente.

Anche se a disagio, l'amico la ascoltò e prelevò quasi subito l'oggetto dai pantaloni della ragazza, che non la smetteva di tremare, come un cellulare in vibrazione.

-Pensa agli altri! Mi occupo io di Mel!

Il cuore di Melody esplose di gioia nel vedere Jimin correre loro incontro, con in braccio Tanpopo e in mano l'estremità acuminata del rastrello che le era caduto a causa del cavallo imbizzarrito.

Tao eseguì nuovamente e gattonò fino a Yifan, cominciando a tagliare le corde che gli legavano le gambe.

Jimin fu subito da lei e, con due gesti precisi, tagliò sia le corde alle caviglie che quelle ai polsi. Non perse tempo a preoccuparsi del fastidio alla pelle. Dovevano andarsene da lì e in fretta.

-Stai bene?- le chiese rapidamente Jimin mentre andava a liberare un urlante Hoseok.

Il ragazzo non la smetteva di gridare, doveva essersi lasciato prendere dal panico e non ascoltava nemmeno le rassicurazioni di Jimin.

-Hyung, siamo venuti a salvarvi!

J-Hope urlò, dimenandosi.

-Non ti preoccupare, adesso ce ne andremo da qui!

Un altro grido.

-Stai fermo, o rischio di farti male!

Si dimenò ulteriormente.

Un pò faceva tenerezza. Un pò, un pò tanto, era irritante.

Con gran stupore di Jimin e di sé stessa, Melody tirò uno schiaffo in pieno viso a Hoseok.

Il gesto lo sorprese talmente tanto da fargli riacquistare lucidità. La fissò con sguardo stralunato.

-Adesso basta urlare, ce ne andiamo!

Il ragazzo annuì piano, stordito, e Jimin finì di liberarlo.

Uno sparo sovrastò tutti i rumori in piazza: i contadini avevano finalmente capito che i fucili dei loro avversari sparavano solamente vernice.

Cazzo...

L'uomo con il fucile che teneva d'occhio Yifan si alzò e fece per sparare ai due cinesi.

Gli occhi di Tao si riempirono di rabbia e, con una mossa che da quell'angolazione sembrava più di break-dance che di arti marziali, tirò un calcio sullo zigomo al contadino, che cadde a terra privo di sensi.

-Giù le mani da Yifan!- urlò arrabbiato. Quest'ultimo, ora libero, guardò Tao con fare estasiato.

Al ragazzo più alto cadde il cappello di bambù dalla testa, nello slancio di cambiare direzione verso cui correre.

Chanyeol passò un rapido sguardo sui suoi compagni:- Correte! Non ci cascano più, ormai!

Taehyung, dietro di lui, lo seguì a ruota.

-Tanpopo!- il cagnolino abbaiò all'appello di Melody- Porta tutti alle risaie, presto!

Il cucciolo aprì la strada ai due soccorritori, che superarono tutti i loro amici a terra e seguirono il cagnolino verso i boschi.

-PRESTO!- Melody si alzò, Jimin e Tao aiutarono Hoseok e Yifan a rimettersi in piedi e tutti assieme seguirono Chanyeol e Taehyung, mentre contadini e sasaeng, attratti da tutto quel frastuono e dal richiamo dei compagni, si affrettavano ad andare al loro inseguimento.

Il tratto in mezzo al villaggio che li separava dal bosco lo superarono in un tempo che a Melody parve interminabile. Come se il suo cervello, carico di adrenalina, percepisse tutto rallentato.

Notò ogni singola persona che si unì al loro tentativo di catturarli e ciò la convinse solo a correre più velocemente.

Il cielo era sempre più chiaro e il fatto che Chanyeol e Taehyung fossero lì la convinse solo del fatto che Emily fosse già arrivata.

Percorsero il sentiero in mezzo al bosco che li avrebbe portati alle risaie con passo deciso.

Gli alberi creavano ombre che creavano difficoltà ai contadini nel prendere la mira. Loro restavano comunque più indietro, con passo più lento. Erano le sasaeng quelle a correre.

Melody e Tao erano quelli più indietro rispetto agli altri, ma fortunatamente vi era un buon distacco tra le due fazioni.

Il ritmo del battito del cuore di Melody che frullava animatamente nelle orecchie della ragazza venne sovrastato da uno sparo assordante e da un grido.

Tao smise di correre e cadde rovinosamente a terra con un gemito.

Melody si fermò, incredula: lo avevano colpito. Nessuno si intravedeva alle loro spalle, doveva essere arrivato da molto lontano.

-TAO!- gridò, terrorizzata.

L'amico gemette nuovamente, cercando di stringersi una scapola, ma il dolore non gli permetteva di usare bene le braccia per sollevarsi dal terreno.

Melody si avvicinò per aiutarlo, ma non sapeva da dove sostenerlo: aveva paura di fargli ancora più male. Sfiorò qualcosa di caldo e umido, sulla sua schiena. Sangue. Gli stava inzuppando la maglia.

Non era un buon segno.

Sentì il panico salire.

Qualcuno dietro di lei si avvicinò e con poche e semplici mosse sollevò Tao, fino a prenderlo in braccio come se fosse una sposa.

-SBRIGHIAMOCI!- il viso di Yifan era pallido e quasi più sconvolto del suo- Dobbiamo portarlo a Seoul, subito!

Tao aveva il viso contratto in una smorfia di dolore e sudava freddo. Aveva bisogno di cure.

Melody annuì piano e riprese a correre. Ora le sasaeng e i contadini erano molto più vicini.

Nonostante avesse Tao da trasportare, Yifan correva molto più veloce di lei. Doveva essere avvantaggiato per via delle gambe molto lunghe.

La luce del sole basso dell'alba le colpì gli occhi, dove gli alberi cominciavano ad aprirsi: erano arrivati alle risaie.

L'acqua aveva assunto tutti i colori rossastri del cielo, creando uno spettacolo che in quel momento, a causa della situazione, le parve inquietante.

Dall'altra parte dell'ampio campo, Melody intravide un furgone nero molto familiare.

Attraversarono il camminamento che correva in mezzo agli ampi quadrati in cui era piantato il riso e Melody notò con la coda dell'occhio qualcuno unirsi a loro: dal bosco uscirono un Baekhyun paonazzo in viso per lo sforzo di portare in spalla Valerie e una Alyssa armata di tubo di metallo arrugginito.

Li affiancarono subito e Melody si sentì sollevata di sapere che fossero finalmente di nuovo tutti assieme.

Il furgone era ormai vicino: la portiera laterale e quella del passeggero si aprirono internamente.

RapMonster, Lay e Jin incitavano a tutti di muoversi e di fare presto, mentre Emily, dal posto di guida, metteva in moto la vettura.

-TORNIAMO TUTTI A CASA!

Era finalmente finita.

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Capitolo 15
*** Chases, hospitals and revenges! ***


15.

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-Porca puttana, ci sono addosso!- urlò Alyssa con voce isterica dal fondo del furgone.

-Uno ci sta anche affiancando!- Valerie contribuì ad alzare ancora l'agitazione generale.

Erano riusciti a imboccare una strada extraurbana in poco tempo, ma purtroppo avevano momentaneamente dimenticato che le sasaeng fossero provviste di ben quattro furgoni poco più piccoli del loro.

Così, adesso, stavano infrangendo ogni limite di velocità imposto dalla legge stradale sudcoreana, pur di seminarle nella tenue luce dell'alba sempre più alta.

Melody si era fiondata sul posto del passeggero, di fianco ad Emily, mentre sul retro tutti erano seduti scomposti, alcuni addirittura uno sopra l'altro, con Tanpopo che zampettava sopra tutti da un finestrino all'altro con fare curioso.

-Non riesci ad andare più veloce?!- chiese Yifan con voce allarmata, non tanto per le sasaeng che li stavano inseguendo, quanto per il Tao pallido, madido di sudore, gemente che gli stava imbrattando di sangue il braccio con cui lo stava reggendo sulle proprie gambe e cercando di limitarne la fuoriuscita. Era visibilmente terrorizzato per le sue condizioni.

-Certo, così alla prossima curva voliamo direttamente nell'oceano più vicino!- commentò Emily, concentratissima sulla propria guida.

-Sai dove stai andando?- volle sapere Melody mentre constatava di poter vedere solo due dei quattro furgoni che li stavano seguendo, dallo specchietto del suo lato.

-Mentre voi cercavate di salvarvi il culo, io ho imparato a memoria tutte le strade! E l'adrenalina mi aiuta a tenerle tutte bene a mente!- rassicurò Emily senza perdere di vista la strada.

-No, no! Tao, guardami! Ehi, resta concentrato! Andrà tutto bene, okay?- Lay parlava con voce molto chiara, alternando il coreano al cinese per facilitare la comprensione a un sempre più stanco e dolorante Tao. Yifan era tanto sconvolto da limitarsi a stringerlo.

-Dobbiamo fare in fretta, o per Tao potrebbe andare a finire male...- constatò Namjoon allungandosi verso Melody ed Emily.

-Lo so, lo so, lo so!- la glaucopide era visibilmente provata da questa responsabilità- Ma non posso rischiare di uccidere tutti quanti andando più velo...!

-KYAAAAAAAAH!

Un urlo generale di sorpresa si riversò nel mezzo quando una forte scossa fece quasi sbandare il furgone e bloccare saldamente le cinture di sicurezza.

-OH, CAZZO!- urlò Valerie indicando oltre la spalla di Baekhyun: uno dei furgoni era riuscito ad affiancarli e ora tentava di sbatterli lateralmente fuori strada.

-State tutti bene?!- chiese subito Melody, appena udì un lamento più forte di Tao.

-Questi sono tutti pazzi!- esclamò Seokjin con fare sconcertato.

-Buongiorno, principessa!- commentò la mora con un'alzata d'occhi al cielo.

Il furgoncino andò loro addosso nuovamente, ma, nonostante lo sbalzo improvviso, Emily tenette nuovamente la vettura in strada egregiamente.

Dobbiamo fare qualcosa o qui rischiamo seriamente di fare un incidente. Ma cosa? Le scosse potrebbero far star solo peggio Tao, ma Emily non può andare più veloce. Se rispondessimo? Ma così potrebbero finire fuori strada loro e potrebbero farsi molto male...

Melody si rese conto quasi subito che i suoi pensieri avevano dell'assurdo.

Un'altra spinta venne inferta loro.

Come poteva anche solo essere così compassionevole dopo tutto quello che avevano fatto loro?

Un'altra ancora.

Soprattutto, come poteva esserlo dopo questo momento, dove stavano cercando di spingerli fuori strada, non curandosi del male che si sarebbero potuti fare?

La rabbia ormai familiare che tornò a infiammarle il petto le fece perdere momentaneamente la cognizione delle voci concitate e impanicate che stavano ravvivando il furgone.

Fu l'ennesimo scontro a spezzare ogni tipo di equilibrio precario presente nella sua mente, che fino ad allora si era mantenuto inspiegabilmente intatto.

-ADESSO BASTA!- lei stessa rimase sorpresa del suo scatto improvviso che sconcertò tutti i presenti e richiamò l'attenzione.

-Passino i pinguini cannibali, i prof maniaci, le mie amiche che scopano per strada, le case discografiche scorrette, le folle inferocite, i Love hotel sadomaso...MA QUESTO E' TROPPO!- ormai aveva perso ogni controllo- Emily!

L'amica la guardò con fronte aggrottata.

-Mostra loro come è stato d'ispirazione per te tutta la saga di Fast&Furious!

-Cosa?!- esclamarono in coro Valerie e Alyssa, mentre tutti gli altri non comprendevano.

Emily spalancò gli occhi, poi un sorriso tremolante d'eccitazione affiorò sulle sue labbra.

-Oh, aspettavo solo che qualcuno me lo chiedesse esplicitamente!

-Siamo morti.- declamò Alyssa in un singhiozzo.

-Cosa?- Taehyung era palesemente confuso.

-Spero vi abbiano già fatto scrivere un testamento, le vostre case discografiche, perché adesso non abbiamo più alcuna speranza di uscire vivi.- sospirò Valerie allungandosi a mettere velocemente la cintura anche a Baekhyun.

-Reggetevi!- ordinò Emily, girando il volante e armeggiando con le marce- Balleremo un pò!

L'impatto fu ancora più forte dei precedenti: Emily andò contro il furgone delle sasaeng e l'urto fece sbattere con violenza le arcate dentali di Melody e per qualche secondo non fu sicura di come fossero girati.

Il furgone avversario si allontanò progressivamente, fino a uscire dalla strada e scomparire dalla loro visuale prima di vedere se si fossero schiantati o meno.

-WOHOOOOO!- esultò Valerie, molto più eccitata di quando l'idea era stata lanciata.

-Così imparate, fottute stronze!- sputò Emily con occhi spiritati.

-Melody!- Alyssa era l'unica sconcertata delle amiche- Da quando incoraggi Emily a trasformarsi in Dominic Toretto?!

-Da quando quei bastardi vi hanno sequestrato, hanno messo la vostra vita al pari di quella di un maiale, ci hanno bombardati con le molotov, hanno trattato Tao come uno straccio, hanno cercato di carbonizzarmi la faccia E DA QUANDO HANNO SPARATO A TAO!- Melody era sempre più furibonda- Non si meritavano nessuna gentilezza!

Hoseok, Chanyeol, Taehyung e Baekhyun applaudirono, sinceramente ammirati e Valerie esultò nuovamente.

-E' presto per cantare vittoria!- fece presente Namjoon.

Aveva ragione: altri due furgoni si erano avvicinati, approfittando del fatto che Emily avesse rallentato un poco per non sbalzare tutti fuori strada e adesso puntavano a circondarli da tutti i lati.

-Merda!- imprecò Emily- Se ci affiancano da entrambi i lati non potrò spingerli fuori, o farei troppi danni al furgone!

-Perfetto, faranno di noi una pallina da flipper!- commentò sarcasticamente Valerie.

La mente di Melody venne nuovamente folgorata da un'idea:- No, invece!

Si voltò a passare lo sguardo sulla fila di sedili subito dietro la sua: Namjoon, Chanyeol e Taehyung la guardarono con fare confuso.

-Chanyeol, spostati.- il ragazzo dovette farlo comunque, perché Melody reclinò velocemente lo schienale del proprio sedile finché non fu praticamente sdraiato su quello dietro.

-Ora mettiti dietro di me.- Chanyeol salì sullo schiena orizzontale- Il fucile da paint-ball è carico?

Il ragazzo lo stava ancora stringendo in mano:- Abbastanza, perché?

-Perché sarà più che necessario!- si voltò nuovamente indietro- Lyssa! Il tubo di ferro!

La ragazza glielo passò istantaneamente, forse per istinto, facendolo volare sopra le file di sedili che le dividevano.

Melody afferrò l'arnese e guardò fuori dal proprio finestrino: dal suo lato, il furgone li aveva affiancati perfettamente. Riusciva a vedere la ragazza che stava guidando fissarla con uno sguardo quasi spiritato, da quanto era furioso.

-Chanyeol, stai pronto a sparare!

-Eh?- il gigante era confuso.

-Lo hai già fatto con tutti quei contadini, non sarà così diverso!- si rivolse a Emily- Tieniti pronta anche tu.

L'amica annuì semplicemente e Melody abbassò il proprio finestrino, finché l'aria non entrò nel veicolo con un rumore assordante.

Stava diventando tutto così abitudinario da non farla nemmeno più soffermare sull'accelerazione del proprio battito cardiaco.

Il furgone avversario era tanto vicino da far quasi scontrare gli specchietti di entrambe le vetture.

Era pericoloso, ma perdere uno specchietto le sembrava il minimo.

E poi, era meglio così: voleva dire che poteva sporgersi a sufficienza senza però farsi male.

Arrotolò rapidamente la cintura di sicurezza sciolta alla propria gamba e si sporse fuori dal finestrino fino alla vita.

I capelli le vennero bruscamente spostati di lato dal vento e per un attimo terrificante rischiò di perdere l'equilibrio.

Il respiro le si spezzò in gola, mentre si reggeva alla portiera con una mano.

L'autista la fissò da dietro il suo finestrino con fare confuso, ma pur sempre furibondo.

-Namjoon, per favore, reggimi!- urlò e fu sollevata nel sentire delle mani a reggerle con presa salda i fianchi.

Grazie a questo aiuto poté lasciar andare il bordo del finestrino e afferrare con decisione il tubo di ferro con entrambe le mani.

Gli occhi della sasaeng si spalancarono ancora di più, se possibile, quando Melody fece calare con forza il tubo sul finestrino chiuso del furgone vicino.

Ovviamente non bastava solo un colpo.

Ne tirò un altro, un altro e un altro ancora.

Per qualche strana ragione la sasaeng non allontanava il veicolo dal loro, nonostante le proteste delle sue compagne.

Melody ci mise tanta forza nell'ultimo colpo da spaccare il vetro con un suono tanto secco da sovrastare quello del forte vento.

Rischiò di sbilanciarsi troppo in avanti, ma grazie al cielo Namjoon la tirò indietro in tempo.

Il furgone vacillò appena, poiché l'autista cercò di ripararsi dai vetri rotti che le caddero addosso, ma rimasero in strada e rivolsero loro qualche imprecazione colorita.

-ADESSO, CHANYEOL!- urlò Melody in preda alla foga.

Il gigantesco ragazzo quasi la travolse pur di arrivare al finestrino con il fucile.

La canna arrivava fin quasi dentro la vettura avversaria e, prima che le due ragazze sul sedile davanti potessero realizzarlo, vennero imbrattate da una raffica di vernice rossa.

Se non avesse saputo cosa fosse, probabilmente Melody lo avrebbe scambiato seriamente per sangue.

Questa volta, per ripararsi, la sasaeng alla guida girò bruscamente di lato il volante.

Il furgone si allontanò progressivamente da loro, fino ad andare a sbattare contro la recinzione al limitare della strada e a sparire dalla loro visuale.

-WOHOH!- gridò Melody, quasi a sfogarsi, mentre batteva il cinque a Chanyeol e Namjoon e gli altri esultavano a gran voce.

Rimise a posto il sedile e richiuse il finestrino.

Poi indicò ad Emily il furgone dal suo lato:- FAGLIELA VEDERE, EMILY!

Il sorriso della glaucopide divenne euforico:- Con piacere!

-Seconda ondata!- annunciò Valerie e tutti si riprepararono a tenersi forte.

La ragazza alla guida rifece lo stesso gioco con le marce di poco prima e girò bruscamente il volante prima a destra e poi a sinistra.

Melody vide bianco per qualche secondo, da quanto l'impatto fu violento, il rumore le fece temere che avessero rotto la loro stessa vettura, ma il fatto che loro fossero ancora in strada e che il terzo furgoncino fosse sparito dalla loro vista la rassicurarono su chi avesse avuto la meglio.

-Tao! Tutto bene?- chiese Lay al ragazzo, il quale si lamentò in risposta. Yifan lo strinse ancora più forte a sé.

-Ne abbiamo ancora uno!- ricordò Alyssa, indicando il furgoncino alle loro spalle.

Aveva ragione, tuttavia non sembrava intenzionato ad attaccarli come gli altri tre prima di loro.

-State pronti.- raccomandò Jimin con le braccia tese a stringere il sedile davanti al proprio.

La tensione si poteva palpare, nell'attesa che il furgone si muovesse in un qualche modo sospetto. Melody ed Emily lo osservavano dallo specchietto retrovisore, tutti gli altri si erano direttamente girati.

Alla fine il veicolo prese progressivamente le distanze da loro, fino a diventare solo un puntino lontano sulla strada retrostante.

-Ci ha rinunciato!- si esaltò Valerie e tutti esultarono festosi.

Stranamente, Melody fu una delle più chiassose: finalmente potevano tornare a Seoul con una preoccupazione in meno.

-OH MIO DIO!

L'urlo acutissimo di Valerie fece fare un capitombolo al cuore di Melody.

La ragazza sollevò automaticamente il tubo metallico che ancora stringeva in mano, Chanyeol imbracciò nuovamente il fucile, Tanpopo si fece vigile e la tensione tornò a infestare l'aria.

Valerie passò lo sguardo sui presenti, che avevano rivolto tutta la loro attenzione su di lei.

La mora sollevò il proprio telefono con espressione innocente:-... I B.A.P hanno appena annunciato il comeback.

-Ma vaffanculo!- fu il commento secco di Alyssa mentre si lasciava cadere sul proprio sedile.

-Valerie!- la riprese anche Melody.

-ODDIO, DAVVERO?- gli occhi di Emily si illuminarono e Melody le rifilò uno sguardo torvo.

Nell'aria si liberò la risata cristallina e fanciullesca di Jimin. Sincerissima e molto divertita.

Era la prima volta che Melody gliela sentiva fare dal vivo e la sorprese.

Il ragazzo si passò una mano tra i capelli, senza smettere di ridacchiare:- Ah, meno male che ci sono ragazze pazze come voi, al mondo...

Melody si ritrovò a sorridere, Valerie rise ed Emily emise uno sbuffo divertito.

Non era la prima volta che glielo dicevano.


 

Il rientrare nelle periferie di Seoul fu come ritrovarsi di fronte alle porte per il paradiso: finalmente mancava poco alla fine di tutto.

Una cosa che aveva sempre preoccupato molto Melody dell'Asia in generale era il modo spericolato di guidare delle persone. Si sentiva sempre a disagio anche solo nel vedere delle auto sfrecciarle vicino.

Non avrebbe mai pensato che il modo di guidare dei coreani potesse essere tranquillo in confronto a quello di Emily in una situazione d'emergenza e con l'adrenalina in pieno circolo.

Aveva mai pensato di fare un provino per il prossimo Fast&Furious?

Sfrecciò per le strade suonando ripetutamente il clacson e urlando insulti metà in inglese, metà in coreano a chi protestava sul suo passaggio improvviso.

Quando arrivarono al quartiere delle case discografiche, fu per miracolo che nessuno venne investito.

Frenò, con tanto di sterzata, di fronte alla BigHit Entertainment. Quelle poche fan già presenti lì davanti a quell'ora gridarono e si spostarono.

Baekhyun aprì a fatica lo sportello laterale. Colpa delle ammaccature causate dallo scontro con i furgoni delle sasaeng.

-Forza! Forza! Più veloce! Non abbiamo tempo!

Se Emily non fosse stata bloccata alla guida, molto probabilmente avrebbe spinto lei stessa Alyssa e Hoseok fuori dal furgone.

Fortuna che Lay e Taehyung sembravano intenti a farli uscire con più forza possibile.

-Perché devo scendere anche io qui?!- Alyssa era parecchio confusa e sicuramente dopo quella giornata voleva solamente tornare all'istituto.

-Rose era scettica sul farci andare a cercarvi e ci ha permesso di farlo solo se tu fossi arrivata sana e salva prima di mezzogiorno a Seoul.- cominciò a spiegare Melody.

-E la BigHit non si fidava a lasciare che i Bangtan andassero alla vostra ricerca assieme a noi e ci hanno chiesto di lasciare Rose alla casa discografica come garanzia. E la scadenza era sempre mezzogiorno.- continuò Valerie.

-Quindi muovete il culo sia tu che Hobi e andate a dire a tutti che siamo tornati a Seoul!- concluse Emily.

-VOGLIAMO SBRIGARCI O PRENDIAMO ANCHE UN CAPPUCCINO?!- Yifan era diventato isterico da quando erano rientrati.

Tao aveva sempre meno un bel colorito. Dovevano muoversi.

-Hyung, vai anche tu!- Jimin si rivolse a Seokjin- Di certo si rassicureranno a vedere uno di quelli che sono partiti tornare e spiegare dove si trovino.

Il più grande non perse tempo a protestare, si limitò ad annuire e scendere velocemente assieme ai due ragazzi.

Le fan lì intorno erano troppo confuse per andare a importunare i due membri dei BTS e si limitarono a scambiarsi sguardi interrogativi tra di loro.

Baekhyun chiuse rapidamente lo sportello ed Emily partì a tutta velocità per uscire dal quartiere delle case discografiche e dirigersi verso l'ospedale più vicino.

Purtroppo il traffico cominciava a intensificarsi: la gente aveva preso a uscire di casa per dirigersi a lavorare.

-Così non va...- Melody si morse il labbro inferiore: chiamare un'ambulanza avrebbe richiesto troppo tempo, viste le condizioni di Tao e loro ce ne avrebbero messo altrettanto a percorrere la città in auto, con alta probabilità di provocare incidenti, a quella velocità.

-Tranquilli, ci penso io!- saltò su Valerie, cominciando ad armeggiare con il proprio telefono.

-Questo mi preoccupa ulteriormente...- Melody aveva bisogno di un'aspirina.

La mora alzò gli occhi al cielo e raccomandò a Chanyeol di passare il suo telefono a Melody.

-Attaccalo alle casse del furgone e apri i finestrini: avremo la strada spianata!- le raccomandò Valerie.

Melody osservò lo schermo del telefono e si voltò di scatto verso l'amica:- Vuoi scherzare, spero!

-Tutte le mie idee si sono rivelate utili, in giornata, quindi ti conviene assecondarmi all'istante!- fece presente Valerie.

Emise un sospiro affranto, ma purtroppo non avevano un piano migliore al momento.

Avrebbero infranto la legge e avrebbero potuto incappare in una pena più severa di quella di Mona...ma visto tutto quello che era accaduto in meno di ventiquattro ore, questo forse non era il reato più grave che avevano commesso.

Melody collegò il telefono di Valerie alle casse del furgone e si preparò a far partire l'App più stupida che l'amica avesse mai scaricato, che però in quel momento si rivelò essere molto utile: un'applicazione che riproduceva fedelmente tutte le sirene del mondo.

Le sirene delle ambulanze, dei camion dei vigili del fuoco e delle auto della polizia avevano un suono differente in ogni parte del mondo. Melody aveva anche letto in qualche libro che era grazie alle sirene accese che una persona realizzava per la prima volta di trovarsi in terra straniera.

Quale miglior modo per realizzare di trovarsi in Corea del Sud con i propri idoli in un furgone e uno di questi morente se non quello di suonare lei stessa una sirena (finta)?

Premette "play" e per un attimo l'acuto suono sparato al massimo volume che la vettura concedeva le fece temere di aver perso l'udito.

Sicuramente le persone in strada udivano la sirena chiaramente quanto loro.

E, purtroppo, dovette ammettere per l'ennesima volta che l'idea di Valerie si era rivelata super efficace: molte auto fecero spazio loro per lasciare che Emily sfrecciasse tra di loro, ignorando anche i semafori rossi. Poveri cittadini rimasti confusi dal passaggio di un ammaccato furgone nero, invece che da quello di un'ambulanza.

-Ecco, svolta qui!- saltò su Chanyeol, indicando loro la direzione.

Emily eseguì la manovra tanto velocemente da farle temere che la vettura si ribaltasse.

-Tanto stiamo già andando all'ospedale...- mormorò, ironica.

Finalmente il grande edificio ospedaliero si erse davanti a loro come la terra promessa dopo quaranta giorni di naufragio.

Un'ambulanza partì pigramente ed Emily si catapultò sul posto in cui prima sostava con una precisione paranormale per la velocità con cui vi era arrivata.

Ormai erano diventati una costante le persone stupite del passaggio del loro furgone.

-Voi entrate, io intanto vado a cercare parcheggio.- disse la glaucopide mentre Melody e gli altri si fiondavano giù dalla vettura.

Baekhyun si ricaricò in spalla Valerie, stranamente senza lamentele e corse goffamente su per la breve scalinata dell'entrata principale (nonostante il ragazzo fosse concentrato e non si lamentasse, la mora si divertì a parlargli come un cavallo che andava al galoppo). Yifan, un pò grazie alle gambe più lunghe dell'amico, un pò perché il ragazzo che teneva tra le bracce come una sposa aveva una ferita molto più grave rispetto a quella di Valerie, gli andò dietro e lo superò.

Gli altri li seguirono, Namjoon raggiunse velocemente Yifan, gli aprì la porta e urlò:- CI SERVE AIUTO! E' URGENTE!

Melody arrivò in cima alle scale con la testa che le girava vorticosamente e l'odore chimico che impregnava l'ospedale non l'aiutò a sentirsi meglio.

Tutto quello che seguì fu molto veloce: le infermiere al banco d'ingresso si mossero per andare a vedere le condizioni di Tao, una di loro andò a chiamare altri colleghi perché portassero una barella, dell'ossigeno e altra roba tanto specifica in campo medico da impedire a Melody di comprendere che cosa fossero. Yifan fu quasi restio a lasciare Tao sul lettino arrivato in un lampo, ma doveva farlo, se voleva vederlo guarire.

Purtroppo a nessuno di loro venne dato il permesso per seguire Tao fino alla sala operatoria, poiché soprattutto in quelle situazioni d'emergenza era permesso solo ai familiari di andare con il paziente.

I medici portarono il lettino con Tao sopra verso un corridoio che portava al reparto di chirurgia, o almeno, così diceva il cartello a lato, mentre parlavano tra di loro con urgenza su come procedere e in che condizioni fosse il ragazzo.

Quando svoltarono l'angolo e non furono più visibili, tutto divenne improvvisamente più silenzioso.

Un'infermiera, probabilmente attratta da tutto il trambusto provocato dalla loro entrata, andò a chiedere a Baekhyun cosa avesse Valerie, dato che la teneva ancora in spalla e, appurando che si trattava solo di una slogatura, chiese loro di pazientare qualche minuto.

Un capogiro più forte degli altri investì Melody e non poté evitare alle sue gambe di cedere.

-Mel!- Jimin la prese al volo e le evitò di cadere a terra- Tutto bene?

Lei annuì:- Si, credo sia solo la stanchezza...

Il suo corpo non reggeva più tutte le emozioni di cui si era caricato quel giorno senza nemmeno dormire nel mezzo e ora era esausto.

-Ti servono zuccheri, andiamo alle macchinette.- propose lui senza lasciarla manco quando fu di nuovo in piedi.

Yifan era ancora in piedi, le braccia lungo i fianchi, a fissare il punto in cui Tao se ne era andato.

Il suo sguardo era spento e il sangue che ricopriva le sue braccia e parte della sua maglia contribuì a evidenziare quanto fosse scioccato da quanto successo.

Aveva visto il suo ex ragazzo vicino alla morte.

Chanyeol gli mise le mani sulle spalle, ma lui non reagì.

-Vieni, Fan, andiamo in bagno a darti una rinfrescata.- gli disse gentilmente mentre lo conduceva ai servizi. Il canadese camminava lentamente, come un'automa, quasi non avesse più volontà e lasciò che Chanyeol lo trascinasse con sé.

Liberarlo del sangue di Tao avrebbe sicuramente aiutato a risollevarlo. E avrebbe anche contribuito a tranquillizzare l'ambiente, dato che molte persone in sala d'attesa o di passaggio erano palesemente turbate da una persona imbrattata a quel modo, per quanto in un ospedale così grande ci dovesse per forza essere qualche caso peggiore del loro.

Mentre Chanyeol portava Yifan al bagno, Namjoon, Taehyung e Lay andarono al bancone a chiedere informazioni sull'operazione di Tao, mentre un'infermiera chiedeva a Baekhyun e a Valerie di seguirli.

Melody fece per andare loro dietro, ma Jimin la strinse più forte a sé e Valerie alzò una mano per bloccarla:- Tranquilla Mel, ci vorrà poco, non c'è bisogno che tu venga. Resta qui e vieni da me se avrai novità su Tao.

Avrebbe voluto insistere, dopo tutto quello che aveva fatto per le altre, le sembrava il minimo accompagnare Valerie a vedere cosa avesse la sua caviglia, ma la stanchezza che l'aveva assalita di colpo le impedì di protestare.

Jimin la teneva stretta per un fianco mentre lei gli teneva una mano appoggiata alla spalla. Con l'altra si massaggiò ripetutamente una tempia e lasciò che Jimin la guidasse.

Sono troppo vecchia per reggere questi ritmi..., si ritrovò a pensare.

-Saresti dovuta andare anche te con Valerie, in realtà.- ragionò il ragazzo e Melody gli rivolse uno sguardo interrogativo.

Lo sguardo di Jimin scese giù lungo il corpo di Melody:- Il tuo ginocchio non ha un bell'aspetto...

Lei seguì il suo sguardo: era stata una fuga continua, non aveva avuto tempo per soffermarsi sul bruciore continuo al ginocchio e al fatto che, quando non correva, si ritrovava inevitabilmente a zoppicare. E tutto, forse, perché non aveva avuto modo fino ad allora di vedere bene i danni alla luce: come aveva immaginato, il suo ginocchio si era sbucciato e anche molto profondamente. Dallo squarcio sulla rotula erano caduti diversi rivoli di sangue che erano scesi a inzupparle il calzino. Ora il sangue era tutto secco, coagulato sul ginocchio, dove spiccava una pozza verdastra che Melody catalogò con un'occhiata come pus.

Riassunto: aveva un aspetto raccapricciante.

E ora che lo aveva visto, le faceva male anche più di prima, pulsando.

Deglutì:- Non ti preoccupare, è meno grave di quanto sembri. Gli altri hanno bisogno di attenzioni più di quanto ne abbia bisogno io.- mentì.

Jimin storse le labbra. Non era molto convinto, ma non replicò e continuò a camminare.

-Cosa ti fa piacere mangiare?

Melody non si era quasi accorta di essere arrivata davanti alle famose macchinette. Jimin la guardava in attesa.

-Qualcosa con del cioccolato. Scegli tu.- sul momento non aveva molta importanza cosa ingurgitasse, purché le desse un pò di energie.

Jimin inserì un paio di monete prese non si sa dove:- Cioccolato al latte, fondente è troppo amaro, giusto?

Si limitò a sorridergli. Quanto gli aveva parlato di sé stessa la sera prima, di preciso?

Due infermiere passarono loro di fianco e li squadrarono a lungo e due ragazze, una paziente e l'altra sua visitatrice, da come erano vestite, bisbigliarono e li fissarono di sottecchi.

Oh, no: Melody si era scordata di essere nuovamente tornata al mondo normale, che tutti sapevano chi fosse Park Jimin e che nessuno sapeva chi fosse la ragazza che lui teneva tranquillamente per un fianco, mostrando un certo livello di intimità.

Melody fece leva sulla mano poggiata sulla spalla di Jimin:- E' meglio che mi lasci andare...

Il ragazzo le rivolse uno sguardo confuso e, in tutta risposta, lei gli fece un cenno verso le ragazze che si stavano allontanando con una lentezza molto studiata, senza smettere di fissarli.

Jimin passò lo sguardo dalle due ragazze a Melody e alla fine sorrise, stringendola di più.

-Jimin!

-Ormai non ha più importanza cercare di fingere di non conoscersi, non trovi?

-Come?- Melody era confusa.

Jimin si chinò per prelevare lo snack che aveva selezionato:- Valerie si è malmenata con Taeyeon, Mona ci ha portato a fare un giro non programmato per Seoul e ha pomiciato in piena strada con Chen, siamo appena entrati in un ospedale con un cantante cinese morente in braccio e io ho la faccia tumefatta. Credo che il sorreggerti per evitare che tu svenga non possa comportare scandali ancora più grossi, no?

Melody aprì la bocca, poi la richiuse, incerta su cosa dire.

Non aveva tutti i torti, effettivamente.

Anche se era certa che, di tutte le cose elencate, quella a fare più scalpore sarebbe stata la visione di Jimin che abbracciava una ragazza.

Jimin le porse il suo snack e lei non poté far a meno di sorridere per quella premura.

-Se prendessimo anche qualcosa per gli altri? Saranno provati quanto noi per quanto successo, soprattutto Yifan...- gli propose Melody.

Il ragazzo annuì, tirando fuori altri spiccioli:- Mi sembra un'ottima idea.

La maggior parte degli snack esposti lì non erano mai stati comprati né da lei né dalle sue amiche, quindi lasciò che fosse Jimin a sceglierne diversi per soddisfare i gusti di tutti.

-Così...Mona vi ha portati a fare un giro.- non sapeva nemmeno Melody il perché lo avesse detto, forse l'essere così stanca l'aveva portata a essere meno paranoica sulla sera precedente e aveva fatto prevalere la sua curiosità.

Jimin annuì piano:- Proprio così.

Melody passò le mani sulle maniche della felpa di Jimin:- Perché lo ha fatto?

Il ragazzo inarcò le sopracciglia con fare sorpreso:- Non te ne ha parlato lei?

Lei si strinse nelle spalle:- Beh...l'ho rivista oggi pomeriggio in questura e non era molto incline al racconto e i poliziotti ci hanno semplicemente riassunto la faccenda, quindi...

-Si, mi pare sensato.- Jimin aspettò che una barretta energetica venisse prelevata- Dopo che tu sei andata a ballare con Jongin, Olivia ci ha presentato Mona ed Emma e stranamente sono piaciute subito anche Jungkook e sono rimaste un pò a chiacchierare con noi. Quando Valerie e Taeyeon si sono picchiate, ovviamente hanno attirato l'attenzione di tutto il locale e di gente esterna, così tutte le persone famose lì presenti hanno pensato bene di portare via le tende. Solo che il nostro manager ci aveva lasciato lì e ci aveva detto che ci sarebbe tornato a prendere verso le 4.30...

-Vi ha lasciato da soli in un locale simili?- Melody era incredula.

-Si, beh, ha pensato bene anche lui di prendersi una pausa e andare a bere qualcosa con dei suoi amici.- tagliò corto Jimin- Mona si è quindi offerta di darci uno strappo, dato che nessuno di noi aveva i soldi per un taxi e manager-nim non rispondeva al telefono...solo che era lui ad avere le chiavi del furgone dietro.

Melody si massaggiò una tempia con fare sconsolato:- Non me lo dire...

Vista la premessa e il fatto che la faccenda coinvolgesse Mona, credeva di sapere come si fosse risolto tutto.

-Namjoon hyung ha rotto un finestrino e Mona si è occupata di far partire la vettura con un trucchetto di cavi molto da film...- osservò Jimin.

Melody sospirò rumorosamente:- Suo padre è un meccanico, le ha insegnato a far partire le auto senza chiavi quando lei aveva cinque anni.

-Davvero fenomenale!- il ragazzo sembrava sinceramente ammirato- Così ha fatto partire il furgone e devo dire che quel gesto ha riempito tutti noi di eccitazione: si, è vero, abbiamo un'immagine da ragazzi ribelli che vogliono fare i duri, ma non abbiamo mai assistito a un'azione simile e l'alcool non ha aiutato a frenarci.

-Così avete preferito andare a fare un giro per la città, invece che tornare al dormitorio, come progettato inizialmente.- concluse Melody.

Jimin annuì:- Manager-nim era furioso quando ha scoperto del fatto, soprattutto perché diverse fan ci avevano visto scassinare il furgone e andare via con due ragazze.

Melody aggrottò la fronte:- Emma è venuta con voi?

-Certo: è stato durante il viaggio che lei e Jungkookie hanno legato...e, quando siamo stati fermati dalla polizia, sono scappati assieme.

Probabilmente Melody sarebbe dovuta rimanere impressionata anche da questo dettaglio, ma ciò la aiutò solamente a mettere a posto un piccolo tassello:- Ed ecco perché sono andati allo zoo di notte. Adrenalina per la nottata da ribelli, alcol ed eccitazione per una nuova amicizia sbocciata.

Jimin si accucciò a prelevare tutte le merendine:- Quando lo abbiamo chiamato per sapere dove fosse e se stesse bene sembrava normale...ma, visto come è finito il tutto e da ciò che mi hai raccontato, direi che ha imparato bene a fare il finto sobrio.

Il maknae imparava in fretta.

A Melody tornò in mente ciò che aveva detto loro il poliziotto poche ore prime alla questura.

Con il test del palloncino abbiamo constatato che non aveva nemmeno bevuto alcolici. Semplicemente stava guidando un pò troppo spericolatamente.

Mona non era una santa, certo, e sapeva scassinare le auto, ma non era tipa da farsi influenzare alla guida e aveva sempre guidato con prudenza. E non era stato rilevato alcun tipo di alcolico nel suo sangue, quindi non poteva essere stata alterata dall'ebrezza. Che questo suo comportamento insolito avesse a che fare con la sostanza che aveva portato tutte a quell'amnesia?

Melody si morse il labbro. Prima non aveva dato molto peso alle parole dell'agente, ma adesso la stavano aiutando a convincerla che ci fosse qualcosa sotto. E non a causa di una sbronza un pò troppo forte.

Jimin le porse alcuni snack, in modo da non portarne troppi da solo.

Sospirò:- Poi...beh...il resto sai bene come è andato.

Dallo sguardo spento e afflitto(?) che Jimin le rivolse, sentì il dovere di umettarsi le labbra. E ciò probabilmente lo convinse del fatto che lei avesse capito a cosa si stesse riferendo. Cosa che Melody non aveva fatto per niente.

I pezzi del puzzle cominciavano ad andare al loro posto. Sperava di riuscire ad avere presto il quadro completo della situazione.


 


 

-E' tutta colpa mia.

Yifan non aveva più aperto bocca da quando gli avevano tolto Tao dalle braccia, per questo Melody rimase impressionata nel sentirlo parlare nuovamente.

Erano tutti seduti in sala d'attesa (Chanyeol, Yifan e Melody seduti vicini, di fronte a Namjoon, Taehyung e Jimin, intenti a parlare al telefono con il loro CEO) e il canadese era immobile in una posa poco plastica: i gomiti poggiati sulle proprie gambe e le mani incastrate nei capelli, lo sguardo perso nel vuoto. Non si era nemmeno mosso per mangiare qualcosa. Come poteva non fargli male la schiena?

-Non dire stronzate, Fan, non gli hai sparato tu.- le parole suonarono dure dette da un soggetto sempre allegro come Chanyeol, ma Melody comprendeva quanto potessero innervosire certi discorsi, soprattutto se non corrispondevano alla verità.

Yifan tirò un lungo sospiro affranto:- Se non avessi tirato la corda, se non avessi chiesto ad Alyssa di farmi compagnia, Hoseok non si sarebbe incazzato e ciò non avrebbe attirato l'attenzione delle sasaeng.- si passò nuovamente una mano tra i capelli- Ho fatto di tutto per evitare che le notizie venissero divulgate e guardate come è finita...

-E' per evitare che si venisse a sapere che eri in compagnia di una ragazza straniera che ti sei fatto rapire da delle sasaeng?- Chanyeol espresse tutta la perplessità di Melody.

-Ma certo che l'ho fatto per questo.- miracolosamente, il ragazzo si rimise dritto e Melody giurò di aver sentito alcune sue vertebre scricchiolare- Avevano foto incriminanti e molto equivoche mie con Alyssa e ne avevano alcune di Alyssa con Hoseok e ciò avrebbe portato allo sputtanamento delle immagini di tutti. E avevano anche registrato una conversazione mia e di Alyssa mentre le chiedevo di darmi una mano perché Tao era nel locale. Non c'era possibilità di fraintendimento e saremmo finiti tutti a fondo se ci fossimo rifiutati di seguirle.

Yifan aveva gli occhi rossi ed era molto pallido. Non pensava avesse pianto.

In quello stato mostrava ancora di più quanto fosse sconvolto per quanto successo.

Chanyeol gli aveva prestato la propria felpa senza zip in modo da coprire i vestiti sporchi di sangue, altrimenti avrebbero contribuito ad accentuare lo stato d'animo del canadese.

-Aspetta.- Melody sentì il proprio stomaco annodarsi- Stai dicendo che hanno ancora quelle prove?

Yifan tirò su con il naso:- Non lo so...le abbiamo sentite parlare, mentre ci nascondevamo, del fatto che le foto fossero state cancellate da "quella puttana". Non si sono mai riferite al soggetto in altro modo, non saprei dirti di chi si tratti. Fatto sta che, a quanto pare, le prove sono state eliminate.

Melody annuì piano:- Avete passato la giornata a scappare dai contadini e dalle sasaeng e nel mentre non è stato pubblicato nulla riguardo a voi tre né alla tua storia con Tao. Presumo quindi che sia vero.

C'era dunque una talpa tra le sasaeng? Il cioccolato l'aveva aiutata a rimettersi in forze, ma sentiva il mal di testa minacciarla di tornare.

Yifan sospirò nuovamente e si passò una mano tra i capelli con tanta forza da farle temere che se li sarebbe strappati tutti di netto:- Perché devo essere così permaloso e patetico? Avrei dovuto accettare le sue scuse mesi fa.

-Volevi ancora fargliela pagare per come ti ha trattato?- Melody non riuscì a frenarsi dal chiederlo.

La sua ship più grande la faceva sempre agire d'istinto.

Yifan annuì piano:- Sono un bambino, lo so...

-Ma Chanyeol ha ragione: non hai comunque colpe per il fatto che abbiano sparato a Tao. Nessuno di noi avrebbe mai pensato che quei pazzi sarebbero arrivati a tanto. Anzi, non pensavamo proprio che ci fosse qualcuno che vi tenesse in ostaggio.- Melody cercava di essere rassicurante ma non era molto brava in quelle cose.

Yifan espirò con forza dalle narici:- E' stata sua l'idea di venire a cercarci?

Melody scosse piano la testa:- No, Valerie ha rintracciato il telefono di Lyssa e Tao... lo abbiamo incontrato per caso e mi ha riferito di come tu te ne fossi andato con una ragazza straniera l'altra sera. Così è voluto venire con noi, perché voleva parlarti.

Gli occhi del canadese vennero attraversati da un curioso bagliore. Ma forse erano solo le lacrime non ancora sgorgate a dare quell'effetto.

-Di cosa voleva parlarmi?

Melody rilassò le spalle e si sentì molto intenerita:- Credo tu sappia bene di cosa volesse parlarti. Appena si sveglierà e ti daranno il permesso di andare a vedere come sta, ti consiglio di parlargli tu per primo e dirgli cosa provi. E, soprattutto, accettare le sue scuse.

Le labbra di Yifan si serrarono.

-Sei ancora molto spaventato dalla possibilità di perderlo, il minimo che puoi fare è risolvere tutte le cose in sospeso che avete.

-Ooh this my shit! All the girls stamp your feet like this! Few times I've been around that track so it's not just gonna happen like that, 'cause I ain't no hollaback girl...

Il suo discorso perse spessore quando nella sala d'attesa si diffuse la melodia della sua suoneria del telefono.

Melody non lo sentì nelle tasche e rimase perplessa.

-Si, beh...ecco a te.- Chanyeol le porse il suo telefono e lo sguardo della ragazza si fece sempre più interrogativo.

-Ti è caduto quando hai lasciato Tao nel bosco. Ci ha chiamati con questo ed ecco perché siamo giunti ad aiutarvi sotto copertura.- spiegò rapidamente il ragazzo.

-Oh...- non si era nemmeno accorta di aver perso il cellulare. Perfetto, stava diventando sempre meno responsabile. Avrebbe anche voluto dire a Chanyeol che avrebbe potuto ridarglielo prima, ma sapeva bene che avevano ben altri problemi per la testa.

Si riprese l'apparecchio e controllò lo schermo: Emma la stava chiamando.

-Scusate un attimo...- preferì alzarsi, prima di far partire la chiamata.

Andò verso le macchinette, unico punto di riferimento che avesse all'interno dell'ospedale.

-Emma, state tutti bene?- non sapeva nemmeno lei perché avesse abbassato la voce.

-Ehi! Si, grazie al cielo ce la siamo cavata bene...- il tono dell'amica era molto sollevato.

-Le sasaeng sono ancora lì fuori?- il fatto che Emma fosse viva e serena le fece intuire che le cose fossero andate per il meglio, ma voleva accertarsene.

-No, per fortuna: il personale della scuola si è mosso per tempo ed è riuscito a far disperdere tutte con la minaccia di chiamare la polizia.- Emma sospirò.

-Si, beh, sarebbe stato strano se un gruppo così vasto di sasaeng fosse passato inosservato...- notò Melody, sentendosi sempre più leggera. Finalmente sembrava che le cose si stessero aggiustando una alla volta- Jungkook e Joonmyeon sono ancora lì?

-Non più: Joonmyeon è tornato al dormitorio qualche minuto fa e Jungkook se ne è andato più o meno un'ora fa...ed ecco...volevo parlarti proprio di lui.

La voce di Emma si era fatta di colpo titubante e Melody temette il peggio.

-Dimmi che non hai fatto una cosa a tre con lui e Joonmyeon perché credo che potrei rifiutarmi di considerarti ancora mia amica...- purtroppo Valerie l'aveva suggestionata.

-Aaaaah, smettila, per favore!- Emma suonò indignata-...mi si è alzata notevolmente la febbre dopo il giro con Joonmyeon, purtroppo...

Preferì ignorare l'ultima frase per vivere più serena:- E allora cosa centrerebbe Jungkook?

L'amica sospirò dall'altro lato del telefono:- Beh...dopo avervi telefonato io e Jungkook abbiamo parlato un pò per sciogliere la tensione...e sono venuti fuori dei dettagli sulla sera precedente.

La schiena di Melody si raddrizzò all'istante:- Ti ascolto.

-Abbiamo riso del fatto che fossimo finiti in una vasca di pinguini e che fosse stato un gioco molto stupido, il nostro...e lui mi ha detto che era comunque felice, perché, con una serata simile, è riuscito a distrarsi e a divertirsi nonostante tutti i suoi problemi.

Melody aggrottò la fronte, guardando distrattamente gli snack nella macchinetta:- Problemi?

-A-ah. Me ne ha detti alcuni riguardanti la sua vita da idol, come questa sia difficile e quante turpe ti crei...per poi parlarmi di Jimin.

-Jimin è un suo problema?- se Jimin non l'avesse baciata nel bosco qualche ora prima, avrebbe pensato subito che anche la Jikook fosse reale.

-In un certo senso si: a quanto pare Jimin gli sta tenendo il muso da qualche giorno.

-Perché mai? Che ha combinato?

-Beh, per citarlo testualmente, Kookie si è "lasciato infinocchiare da Krystal".

Melody sospirò rumorosamente:- E' il terzo idol che menziona Krystal in meno di ventiquattro ore, oggi.

-Davvero?

-Si, prima Kai alla questura, poi Tao al Love hotel e ora Jungkook mentre si confessa a te.

Dall'altro lato del telefono seguì un attimo di silenzio.

-...credo di essermi persa qualcosa. Che ci facevi in un Love hotel? E HAI INCONTRATO KAI?

Melody si ritrovò a sorridere nel sentire l'amica così su di giri nel sentirla parlare di Kai.

Del resto, non capitava tutti i giorni di poter incontrare il proprio ultimate. Ne di poterci andare a letto, ma questa era un'altra storia.

-Si, era anche lui in questura per Chen. E nel Love hotel ci sono capitata perché Rose era prigioniera in una camera. Adesso è lunga da raccontare tutta, ma appena torniamo all'istituto vi raccontiamo come è andata tutta la giornata.- picchiettò il dito sul vetro della macchinetta- Quindi, Krystal in che modo avrebbe infinocchiato Jungkook?

-Dal racconto di Kookie, Krystal è una vera serpe: Kai è sempre stato molto legato ai suoi amici e ha sempre passato molto tempo con loro. Recentemente, Jimin ha legato molto sia con lui che con Taemin e quindi ha iniziato a uscire spesso con loro e, a quanto pare, Kai ha trascurato molto Krystal per questo, sommandoci le schedule che ha...

-Aspetta, aspetta, aspetta.- Melody non era sicura di aver capito bene- Kai e Krystal stanno insieme?

Emma esitò:-...a quanto dice Jungkook si...

Melody si passò una mano sul viso, singhiozzando. Non sapeva quanto le gambe le avrebbero retto ancora.

-Sono andata a letto con un ragazzo fidanzato...- disse piano con voce acuta, più a sé stessa che all'amica. E lei che non aveva mai compreso quelle ragazze e quei ragazzi che non mollavano la propria fidanzata invece che tradirla.

-Beh, potrebbero essersi lasciati...- nemmeno Emma era convinta di ciò.

-Tutto quello che mi ha detto in questura...- a Melody era sembrato molto sincero e felice nel sapere che per lei non era stato solo sesso. E quel bacio.

E ora veniva fuori che lui era fidanzato.

-Mi sento davvero una cogliona.- dichiarò con un sospiro affranto.

Come mai si sentiva così, poi? Per un idol che conosceva da poche ore e di cui non ricordava manco l'incontro? L'avevano tutti etichettata come una prostituta, come poteva anche solo pensare che fosse partito tutto da qualcosa di romantico come in un film?

-Mel...- il tono di Emma era molto dispiaciuto e incerto.

Melody fece un respiro profondo. Non era il momento per farsi prendere da un'emotività insensata. Probabilmente era solo la stanchezza a farla reagire così. Ma doveva tenere i nervi saldi.

-Scusa, sto bene, non ti preoccupare.- tagliò corto- Cosa ha fatto Jungkook per far arrabbiare Jimin?

Emma esitò. Sicuramente sapeva che la sua era una bugia, ma era una buona amica e sapeva che, se lei mentiva, era perché non voleva che qualcuno si preoccupasse per lei eccessivamente.

Così decise di abboccare e Melody le fu molto grata per questo.

-Jungkook non è molto capace con le ragazze, su questo non abbiamo mai avuto dubbi, ma lui me lo ha riconfermato: Krystal gli ha parlato sbattendo un pò le ciglia, toccandogli un paio di volte il braccio e ha cantato!

-...cantato?

-Non cantato nel senso di intonare note. Lì sarebbe strano anche per uno come lui. Cantato nel senso che ha risposto a tutto quello che Krystal gli ha chiesto.

-Informazioni su Jimin.- disse Melody, andando per logica.

-Esatto. Segreti suoi che ha confidato solo ai BTS, cose scomode che ha pensato a volte riguardanti Taemin e Kai, cosa pensasse di Krystal...e le ha usate tutte contro di lui. Kookie aveva ancora molti sensi di colpa, quindi non è entrato nei dettagli, ma Jimin ha litigato in modo molto brutto con Taemin e Kai per questa svista di Jungkook.

Melody annuì piano:- Posso ben comprendere perché ce l'abbia con lui: ha tradito la sua fiducia in uno dei modi peggiori.

-Jungkook mi è sembrato terribilmente dispiaciuto per questa cosa. Mi ha anche chiesto se, secondo me, Jimin lo perdonerà mai, ora che si è vendicato di Krystal.

Un allarme si accese nel cervello di Melody:- Si è vendicato?

-Si, non ho ben capito come, ma a quanto pare Kai doveva svegliarsi e non pendere sempre dalle labbra di Krystal, quindi ha preso due piccioni con una fava. In realtà lo ha detto in un modo così affrettato che non sono sicura di aver capito bene...

-Sono io la vendetta su Krystal.- Melody si sentì nuovamente sprofondare. Dirlo ad alta voce era sconcertante.

-Come?- Emma non capiva.

Jimin mi ha creduta una escort e mi ha assunta per sedurre Jongin. Lui ci è cascato, ha abboccato e ha tradito Krystal con me. E dopo aver separato la coppia, Jimin mi ha pagata per farmi anche lui. E devono essere arrivati a picchiarsi quando Jongin ha scoperto che è stato a causa di Jimin se ha tradito Krystal. E io ho acconsentito a prendere parte a tutto questo. Non ebbe la forza per dire tutto questo ad alta voce, ma ormai sapeva come fosse andato tutto e non poteva più negare l'evidenza.

Non volle immaginare cosa fosse successo dopo la rissa. Non voleva più sapere come fosse arrivata nel letto di Jongin.

-Emma, scusa, devo andare. Salutami le altre e di' loro che torneremo presto.- tagliò corto, sperando che l'amica non continuasse a farle domande.

-C-certo...anche tu salutami tutte. Ci vediamo dopo!- Emma non era suonata per nulla convinta, ma di nuovo, doveva aver capito che c'era qualcosa che non andava e che al momento Melody non voleva approfondire. Era fortunata ad avere un'amica che la comprendesse a tal punto.

Abbassò il cellulare e terminò la chiamata.

Appoggiò la fronte al vetro della macchinetta con un sospiro. Doveva riprendere il controllo. Erano troppe informazioni tutte assieme, ma doveva cercare di restare lucida ancora per un pò.

Dovevano solo ritrovare Charlotte e Olivia e poi avrebbe potuto tagliare i ponti con tutta quella storia.

Voleva sapere cosa fosse successo, perché tutti pensassero che lei fosse una escort e cosa fosse successo a tutti per arrivare dove erano ora. Questo prima della chiamata di Emma. Adesso voleva solo non pensare al fatto che avesse fatto mollare due persone non per sua scelta, ma perché manipolata da una vendetta di un ragazzo che l'aveva pagata perché lei la compisse al posto suo.

C'erano sicuramente molte spiegazioni logiche riguardanti tutta la faccenda e molte prove su come forse si sbagliava su Jimin e Kai, ma al momento non aveva proprio voglia di ripensare a tutto quello che era successo.

-Mel!

Melody sollevò piano la testa: Emily le stava venendo incontro con passo spedito.

-Ehi...- le disse, in un tono che suonò molto meccanico alle sue orecchie- Hai trovato parcheggio.

-Si, ci ho messo un pò ad arrivare perché mi sono presa diverse multe da dei poliziotti per tutto il casino che abbiamo fatto per arrivare qua.- Emily fece spallucce- Fortuna che Fonzie ha già detto che mi darà una mano con i soldi. Quell'uomo andrebbe fatto santo!

-Non ci rinchiuderanno in cella?- dopo tutto quello che aveva appreso, quella prospettiva non le metteva paura come avrebbe fatto prima.

-A quanto pare no, siamo fortunate ad avere la protezione di Fonzie e che qui guidino tutti come dei forsennati.

Un rumore basso si diffuse intorno a loro, un rumore che a Melody ricordò quello di un trattore.

Guardò l'amica con fare interrogativo ed Emily sorrise, intenerita.

Si tastò l'enorme tasca che aveva in fondo alla felpa che Melody notò solo in quel momento essere rigonfia.

-Tanpopo è esausto e ora dorme beato nella mia tasca.

Anche Melody si ritrovò intenerita:- Ci ha aiutato tantissimo, stanotte. E' stato davvero bravissimo. Si merita tutto il riposo che gli serve, questo cucciolotto.

-L'avete usato come cane da tartufo?- chiese Emily.

-Beh, hai visto con che rapidità ha trovato Rose: senza di lui non avremmo mai trovato Kris e gli altri.

La ragazza annuì:- E Tao come sta?

Melody si strinse nelle spalle:- E' ancora in sala operatoria, anche se dovrebbe uscire tra non molto...

-Melody Gillmore?

Le due ragazze vennero incuriosite dalla terza voce che aveva interpellato la ragazza.

Un uomo coreano sulla quarantina con i capelli corti e il camice bianco venne loro incontro.

Era un bell'uomo, a Melody ricordò un attore che aveva visto in una vecchia serie americana.

-...si?- come mai sapeva il suo nome?

L'uomo sembrò molto sollevato della sua risposta e le porse la mano.

-Kim Jungsu, sono il primario dell'ospedale.

Melody ricambiò la stretta. Era raro che qualcuno usasse quel saluto in Corea.

-Piacere...le serve qualcosa?- non seppe che altro dire.

-Kim Jongin è mio nipote.

Melody strabuzzò gli occhi ed Emily fece lo stesso. Questa non se l'erano aspettata.

-Oh...- pareva brutto presentarsi come la presunta escort con cui suo nipote era stato, vero? Anche se lui conosceva il suo nome, quindi doveva già avere un'idea di chi fosse...

-Mi è stato detto quello che ha fatto per lui l'altra notte. Volevo ringraziarla di persona: senza di lei probabilmente mio nipote sarebbe morto.

Questa le era nuova.

Kai aveva rischiato di morire? Se l'erano vista con gli energumeni del Love hotel, ma non aveva affatto pensato che qualcuno avesse potuto vedersela brutta con loro.

-Si figuri, era il minimo...- le dispiaceva essere così poco loquace, ma, come al solito, non aveva idea di cosa stesse parlando e non poteva sbilanciarsi troppo.

Jungsu la sguadrò dalla testa ai piedi:- Lo so che non mi sdebiterò mai per un gesto tanto grande, ma la prego di permettermi di medicarle il ginocchio prima che si infetti ancora.

Il bruciore alla rotula comunicò a Melody quanto effettivamente avesse bisogno di venir ripulito dalla sporcizia e di come una medicazione forse fosse più necessaria di quanto avesse detto a Jimin.

E forse parlare con un medico l'avrebbe distratta dai propri pensieri.

Sorrise:- La ringrazio molto.

Il medico fece un cenno con il capo:- Prego, allora, seguitemi.

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Capitolo 16
*** Doctors, drugs and pregnancy! ***


16.

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-Mel!

La ragazza si voltò nel sentirsi interpellata mentre attraversavano la sala d'attesa per seguire il primario.

Chanyeol aveva il telefono in mano e la stava guardando:- Dove state andando?

-A farmi medicare il ginocchio, perché?

-Se incontri Baekhyun e Yixing, dì loro di venire qui: il manager vuole accertarsi personalmente che siano vivi!- disse scuotendo il cellulare.

Melody si limitò a sollevare il pollice. Emily fece un rapido cenno con la mano per salutarli e Jungsu passò lo sguardo su tutti i componenti di quell'improbabile gruppo di idol.

-Sono talmente fusa da non essermi nemmeno resa conto che Yixing non fosse in sala d'attesa con noi.- Melody cominciava a preoccuparsi per la sua salute mentale.

Jungsu li portò in una stanza alla fine del lungo corridoio che avevano imboccato.

Dentro vi erano pochi mobili e macchinari semplici, con un lettino al centro della stanza dove, con somma sorpresa di Melody, Valerie era tranquillamente seduta a parlare con Yixing davanti a lei, Baekhyun seduto su una sedia poco distante e con un'infermiera intenta ad appuntare qualcosa su una cartella clinica.

-Dottor Kim.- disse la donna come saluto.

-Mel! Emily!- Valerie sembrò molto felice di vederle- Tao si è ripreso?

-E' ancora in sala operatoria.- Emily indicò Melody- Noi siamo qui per medicare il ginocchio di Mel.

-Si, effettivamente non ha un bell'aspetto...- concordò Yixing squadrando la ragazza.

-Baek, Yixing, Chanyeol mi ha chiesto di dirvi di raggiungerlo in sala d'attesa perché il manager vuole parlarvi al telefono.- disse loro Melody.

Baekhyun sbuffò:- Accidenti, si è accorto del fatto che non siamo rimasti al dormitorio, ieri sera...

Yixing fece spallucce:- Con la questione di Mona e Chen aperta, credo sia più guardingo del solito.

Valerie inarcò un sopracciglio:- Jongin vi ha buttati a caccia di Yifan e gli altri senza avvertire nessuno?

-Avevamo già Joonmyeon hyung disperso, non pareva il caso di buttare altra carne al fuoco.- fece notare Baekhyun alzandosi- Su, Yixing, andiamo a sentire il manager prima che getti altre amiche di Mona in una causa legale contro la SM.

Il cinese posò una mano sulla spalla di Valerie, sorridendo:- Ci vediamo dopo.

Valerie ricambiò il sorriso, per poi posare lo sguardo su Baekhyun:- Contento di poter fare un tratto di strada senza dovermi caricare?

Il ragazzo fece spallucce:- Non è stato così male: almeno non mi sono saltato la palestra!

-Vedi di non tirare troppo la corda, che un piede buono per prenderti a calci in culo ce l'ho ancora!- lo avvertì la mora ma, a differenza di tutte le minacce dette in giornata, questa aveva una nota molto scherzosa che Melody si sorprese di sentire.

I due ragazzi uscirono inchinandosi sia ai medici che alle ragazze.

-Che ci faceva Yixing qui?- chiese Emily quando la porta si chiuse alle spalle dei due idol.

-E' venuto a vedere come stavo.- Valerie sospirò- Lui si che è gentile e adorabile!

-E come stai?- aggiunse Melody.

La mora mosse appena la gamba malmessa: dal piede fino al ginocchio vi era un tutore blu a bloccarle la parte inferiore dell'arto.

-Dovrò portarlo per un paio di settimane, così, quando si sarà sgonfiata, potranno farmi i raggi e verificare quanto siano gravi i danni. Se ci sia qualcosa di lesionato, di rotto e via dicendo.- spiegò velocemente.

Melody tirò un sospiro di sollievo:- Buono a sapersi.

-Miss Gillmore, se vuole sedersi sul lettino...- la invitò il medico, mentre l'infermiera aiutava Valerie a mettersi seduta sulla sedia su cui prima stava Baekhyun.

-La scelta di visitare tutti qui è dovuta a una carenza di posti liberi?- volle sapere Emily mentre Jungsu prendeva tutto l'occorrente per medicare il ginocchio di Melody.

-In realtà no: sono passato di qui perché mi serviva un'informazione e ho riconosciuto i compagni di gruppo di mio nipote.- Jungsu cominciò a togliere con delle pinze dei resti di terra e foglie dalla ferita e Melody strinse i denti con forza- E mi è stato detto che Valerie Jones era già venuta a farsi disinfettare un morso la sera precedente e che il gruppo che l'aveva portata lì era molto eterogeneo, tra idol e ragazze occidentali. E' stato un sollievo sapere che ci fosse anche la ragazza che ha salvato mio nipote: occuparsi delle sue cure era il minimo che potessi fare per mostrare tutta la mia gratidudine e per sdebitarmi.

Melody sorrise, intenerita:- Non deve sentirsi così tanto in debito con me, non l'ho fatto per ricevere dei favori o dei riguardi.

Non ricordava cosa avesse fatto, ma era certa che non lo avesse fatto per guadagnarci qualcosa.

Il disinfettante che applicò alla ferita fu anche peggio della rimozione dei corpi estranei: il bruciore era tanto forte da farle vedere bianco ai lati degli occhi, ma riuscì a resistere fino alla fine. E meno male: ancora qualche secondo e avrebbe urlato.

Regolarizzò il respiro ed Emily le rivolse uno sguardo preoccupato.

-Sto bene.- cercò di tranquillizzarla.

Le garze fresche intorno al ginocchio furono un sollievo.

-Da cambiare ogni ventiquattro ore. E' importante mantenere la fasciatura stretta e pulita.- le spiegò Jungsu quando ebbe finito.

-La ringrazio immensamente, dottore.

Il primario fece per dire qualcos'altro, ma un suono acuto e a frequenze alterne lo fece concentrare sul suo cerca persone.

-Scusatemi, sono richiesto con urgenza. Restate pure qui, ci sono ancora un paio di cose che vorrei dirvi e farò il prima possibile.- Jungsu parlò mentre si dirigeva verso la porta e uscì ancora prima che le ragazze potessero dire qualcosa.

Anche l'infermiera uscì, dicendo che doveva andare a controllare altri pazienti. Doveva fidarsi del giudizio del dottore tanto da lasciarle lì da sole.

Melody sospirò con forza: ora che anche il dolore era alleviato, riusciva a sentire ancora di più la stanchezza.

Un lieve tocco sulla schiena la fece voltare verso Emily.

-Che c'è?- chiese.

-Niente. Solo che sembra tu abbia schiacciato un insetto abbastanza grosso con la schiena.- notò la glaucopide con sguardo schifato.

Melody comprese perfettamente il perché di tanto disgusto:- Avrei preferito non saperlo...

-Sembra una cicala. O una cavalletta...

-Smettila!- Melody rabbrividì: se c'era un insetto che proprio non poteva vedere era la cavalletta. E l'idea di averne una spappolata sulla schiena non la faceva sentire tanto meglio.

E Jimin ci avrà anche passato sopra un braccio per sorreggermi...povero ragazzo.

-Beh, con tutte le volte che ci siamo buttati a terra stanotte, non dovrebbe essere tanto sorprendente l'aver schiacciato qualche insetto.- fece notare Valerie cercando di mettersi comoda sulla sedia senza muovere troppo la caviglia malandata.

-Dici? Raramente questi animali stanno per terra: li trovi per lo più su superfici verticali, come i tronchi degli alberi...

-Oh.

Melody non ebbe bisogno del continuo del discorso di Emily per capire come e soprattutto quando avesse schiacciato quell'insetto.

-Ti hanno sbattuta contro un albero per fermarti?- chiese Valerie, interpretando la sua esclamazione come una rimembranza di quando fosse successo.

Melody sospirò:- Si, mi ci hanno sbattuta contro, ma non per fermarmi.

Non aveva senso mentire alle sue amiche o tenere nascosti fatti simili: dopo tutto quello che era successo in nemmeno ventiquattro ore, omettere fatti o informazioni che avrebbero potuto aiutarle a completare il quadro della serata sarebbe stato controproducente.

Gli occhi di Emily si allargarono di tre misure e la sua mascella si indurì:- Qualcuno ha tentato di stuprarti?!

Melody strabuzzò gli occhi per quello scoppio improvviso:- Che? No! Certo che no, niente di simile!
-Ne sei sicura?- Valerie cercò di mettersi in piedi, ma il dolore alla caviglia e l'inesistente pratica nel camminare con le stampelle la fecero demordere subito, cadendo sulla sedia- Ci mettiamo niente a tornare indietro e sparare loro vernice mista a peperoncino su per il culo!

Melody sospirò nuovamente:- No, niente del genere: è stato Jimin.

Valerie ed Emily la fissarono con sguardo interrogativo, in attesa.

Lei si cominciò ad arrotolare una ciocca di capelli spettinata attorno all'indice. Era più imbarazzante da dire ad alta voce rispetto che a dire che si era svegliata in un letto con Kai nudo.

-Jimin mi ha baciata.

-Ma allora sei davvero una zoccola.- fu il commento secco di Valerie che arrivò ancora prima di permettere a Melody di pronunciare l'ultima sillaba.

-Mi ha baciata lui, ma la zoccola sono io?!- Melody era incredula, ma effettivamente dalla mora non si sarebbe potuta aspettare altro commento.

Valerie alzò un sopracciglio con scetticismo:- Ah, si, perché sicuramente tu ti sarai scansata manco lui avesse cercato di passarti l'ebola, dico bene?

Melody fece per ribattere, ma la voce le si incastrò in gola.

L'amica annuì con aria trionfante.

-...come se tu, al posto mio, avresti mai rifiutato!- fu tutto ciò che riuscì a formulare.

Emily, in tutto ciò, fece spallucce:- In tutta onestà, mi meraviglio che non lo abbia fatto mentre eravamo in autostrada.

-Avevano diverse file di sedili a dividerli, ecco cosa lo ha frenato.- le fece notare Valerie.

Melody aggrottò la fronte, con fare confuso:- Ma se per tutto il viaggio mi ha trattato con freddezza!

Emily alzò un indice:- Lo ha fatto solo quando ha dovuto interagire con te: tu non l'hai potuto notare perché stavi guidando, ma non ha tolto gli occhi da quel poco che spuntava di te dalla sua angolazione per tutto il tempo!

-Fidati, Emily, è stato un miracolo che non le sia saltato addosso mentre eravamo in fuga, nel mezzo di tutta quella confusione!- disse Valerie.

-Beh, a quanto pare alla fine lo ha fatto comunque.- la glaucopide si rivolse a Melody- Come è successo?

-Mentre andavamo a liberare Tao e gli altri, nel bosco. Si è rattristato, ho cercato di consolarlo e mi ha baciata di slancio contro un albero. E, se Tanpopo non avesse iniziato ad abbaiare, probabilmente avrei perso la dignità contro quell'albero.- l'ultima frase la disse con un filo di voce, mentre le guance le si accaldavano.

Valerie annuì piano:- Non avevamo dubbi sull'ultima parte.

-E come mai si sarebbe rattristato così, di punto in bianco?- il tono di Emily era sospettoso. Quella ragazza aveva già capito che c'era una parte del racconto che Melody aveva cercato di omettere.

Ma tenersi tutta la scoperta per sé non avrebbe gioviato a nessuno e, forse, l'esternarla alle sue amiche avrebbe aiutato a renderla più accettabile.

Melody prese un respiro profondo:- Beh...era triste...perché gli ho alleggerito il portafoglio.

Valerie inarcò un sopracciglio:- L'hai derubato?...cavoli, siamo proprio da rinchiudere tutte...

-Non l'ho derubato: mi ha pagato lui di sua spontanea volontà. E si è intristito perché io volevo rifiutare, perché l'ha preso come un gesto di pietà.

-Pagato per cosa?- chiesero in stereo le sue amiche.

Un sorriso amaro si dipinse sulle labbra di Melody:- Per aver sedotto Jongin, fatto separare lui e Krystal, per essere andata a letto con Jimin e penso di non essermi dimenticata nulla.

Valerie aggrottò la fronte con fare confuso:- Saresti una specie di prostituta?

Melody annuì piano:- A quanto pare tutti i BTS e tutti gli EXO lo pensano.

-Aspetta: ci stai dicendo che ieri sera, mentre Mona rapiva i BTS, Emma entrava illegalmente in uno zoo, Meg si sposava, Lyssa veniva rapita dalle sasaeng, Valerie picchiava Taeyeon e io mi facevo amico JYP e mi facevo Sehun e basta, tu la davi in giro agli idol per soldi?- più esponeva i fatti e più Emily sembrava confusa.

Melody sbuffò:- Sto proprio dicendo questo.

A quella conferma le sue amiche scoppiarono rumorosamente a ridere.

Valerie arrivò anche a battere ripetutamente la mano sul lettino ed Emily rischiò quasi di cadere a terra.

Melody alzò gli occhi al cielo: se lo sarebbe dovuta aspettare che le sue amiche avrebbero reagito in maniera molto più spensierata e divertita della sua a una rivelazione simile.

Valerie si asciugò una lacrima di ilarità:- Ah, Mel, te a prostituirti...che immagine divertente!

-Si, visto tutto quello che ho fatto, io non lo trovo così divertente!- puntualizzò la diretta interessata.

-E quanto avresti preso per tutti questi lavoretti?- chiese Emily, curiosa.

Melody sfilò le banconote che Jimin gli aveva lasciato dalla tasca degli shorts (era un miracolo che non le fossero caduti ne che nessuno gliele avesse rubati) e le passò all'amica, che nel contare solo le prime si ritrovò a sgranare gli occhi.

-Porca puttana, Mel! Con questi potresti comprarci un attico in piena Gangnam!- constatò la glaucopide.

-Hai fatto un lavoro così ben pagato e non mi hai manco nominata come tua collega?- Valerie era sinceramente indignata- Bell'amica che sei!

Il dottor Kim rientrò nella stanza prima che Melody potesse ribattere ed Emily riconsegnò velocemente i soldi alla proprietaria: avevano già provocato un notevole trambusto, non pareva il caso di parlare della carriera da escort di Melody davanti a lui per lasciare che si facesse altre idee strane su di loro e magari su che gente frequentasse suo nipote.

-Scusate il ritardo.- esordì Jungsu.

-Di che cosa voleva parlarci?- chiese Melody, ricordandosi improvvisamente la frase con cui il medico le aveva lasciate sole.

Il dottore ha detto che Valerie è stata visitata in questo ospedale per via del morso di Taeyeon, le tornò in mente il resoconto di JYP sulla serata nel suo locale di Emily, che Olly fosse andata via dal party perché Valerie era stata portata in ospedale? Ma anche Jongin è stato portato in ospedale e magari tra di loro c'è stato un qualche incontro di cui non abbiamo saputo nulla finora...

Ciò se non altro escludeva la possibilità che una di loro si fosse fatta male in maniera molto grave, per quanto, a detta di JYP, Olivia fosse accorsa in ospedale in seguito a una chiamata urgente.

Scosse piano la testa. Doveva concentrarsi su quello che stava succedendo in quel momento.

Il primario strabuzzò gli occhi, ricordandosene probabilmente anche lui solo in quel momento:- Oh, si, dunque: volevo parlare con voi di una faccenda puramente confidenziale. Il parlarmene onestamente non comporterà alcuna conseguenza per voi, è tutto solamente per far quadrare tutta una faccenda riguardante una nostra paziente e nessuna informazione uscirà da questa stanza.

Le tre amiche si scambiarono una breve serie di sguardi interrogativi: era parecchio strana come premessa.

-Di che faccenda si tratta?- chiese Valerie, sospettosa.

Jungsu congiunse le mani, in un gesto che Melody interpretò come nervosismo malcelato.

-Due sere fa, avete per caso fatto uso di qualche droga?

Ora il motivo della premessa era chiaro.

Valerie aggrottò la fronte, confusa:- Scusi?

Jungsu sospirò:- Scusate, mi rendo conto di essere partito con una domanda forse un pò troppo diretta.

-Giusto un pò.- appurò Emily facendo spallucce.

-Permettetemi di ricominciare.- continuò il medico- Conoscete in una qualsiasi forma di confidenza Charlotte Rooney?

A quel nome le tre amiche raddrizzarono contemporaneamente la schiena.

-Ha conosciuto Charlotte?- chiese Melody. C'era davvero qualcuno in grado di informarle meglio sulla loro amica e su cosa le fosse successo?

Da quando Luhan aveva rivelato loro che lui era in possesso del telefono di Charlotte, non avevano trovato nessun altro metodo per rintracciare l'amica ne sapere almeno dove fosse.

-Ma certo: è tutt'ora in cura in questo ospedale.

-Charlotte è qui?!- Valerie quasi urlò nel chiederlo.

Jungsu annuì:- Ma certo, è a riposare in una camera al piano di sopra. Volete farle visita?


 

Inutile dire che, dopo quella domanda, tutte avevano cercato di scattare in piedi il più in fretta possibile, spinte dall'urgenza di vedere Charlotte con i propri occhi. Era un sollievo enorme sapere dove fosse e che non fosse in un posto terribile senza possibilità di comunicare con loro.

L'unica cosa che le rallentò fu la difficoltà di Valerie a camminare con le stampelle, ma con un pò di buona volontà e con l'aiuto di Emily e Melody riuscì a raggiungere l'ascensore senza troppi problemi.

Il corridoio del piano di sopra lo percorsero molto velocemente. Emily e Melody si dimenticarono momentaneamente di dover aiutare Valerie, dato che la precedettero e a questa non sembrò importare molto, dato che saltellò velocemente su un piede, aiutandosi ogni tanto con una stampella, tenendo bene il loro passo.

Jungsu era dietro di loro e dava ogni tanto indicazioni su dove girare per raggiungere la stanza e invitava loro ogni tanto a fare piano, giusto quando rischiavano di investire qualche paziente che passeggiava o qualche infermiere di passaggio.

Quando indicò loro la porta, Melody ed Emily quasi ci si lanciarono contro, dalla forza con cui la aprirono.

-Miss Rooney, ha visite!- annunciò il medico, appena le tre ragazze varcarono la soglia.

Charlotte, seduta con la schiena appoggiata contro il materasso piegato diagonalmente, chiuse il libro che stava leggendo con un sobbalzo.

La ragazza era vestita con un camicie da paziente sottile, era completamente struccata e i capelli neri erano ancora perfettamente lisci e ordinati. Sembrava essere in forma e perfettamente lucida, l'unico dettaglio che stonava era una delle sue due gambe abbronzatissime tenuta chiusa un ingombrante gesso bianco dal piede fino a metà coscia che si poteva notare anche da lì. Anche un avambraccio era fasciato da una serie di garze bianche.

Gli occhioni scuri di Charlotte si spalancarono alla vista delle sue amiche:- Ragazze!

Melody ed Emily travolsero la ragazza in un abbraccio, rischiando di ribaltarla sul letto, e Valerie si aggiunse subito dopo.

-Brutta stronza, ecco dove eri finita!- esordì la mora- Hai idea di quanto tu ci abbia fatto preoccupare?

-Ho perso il telefono con tutti i contatti, non avevo idea di come farvi sapere che mi trovavo qui!- si giustificò lei, sospirando- Non avete idea di quanto sia felice di vedervi!

Emily fece in modo che tutte sciogliessero l'abbraccio per lasciar respirare una Charlotte con gli occhi lucidi per l'emozione:- Eravamo convinte che fossi dispersa per qualche campagna in Cina, invece per fortuna eri a due passi da noi!

Charlotte aggrottò la fronte:- Perché mai sarei dovuta essere in Cina?

-Perché il tuo cellulare al momento è lì.- rispose Valerie.

-Ma che ti è successo? Come ci sei finita qui?- le chiese Melody, facendo un gesto con la mano per indicarle la gamba ingessata.

Charlotte si morse il labbro inferiore:- Non ne sono sicura...

Jungsu si avvicinò tranquillamente a loro, a quel punto:- Miss Rooney è arrivata qui ieri, verso le 2.45 del mattino, in ambulanza. A detta di Megan Melbourne e Xi Luhan, i due ragazzi che hanno chiamato l'ambulanza e che l'hanno accompagnata in ospedale, sarebbe caduta rovinosamente da un muretto nei pressi di uno zoo a causa del mancato equilibrio dovuto dall'assunzione eccessiva di alcol.

Luhan ha detto che Charlotte aveva lasciato il suo telefono a lui perché lei, Megan ed Emma volevano scavalcare la recinzione dello zoo e Charlie non voleva che questo le cadesse. Deve essere caduta malamente nel tentativo di arrampicarsi. Ovviamente questo non l'avranno potuto dire, per evitare che si sapesse che stessero facendo una cosa assolutamente illegale...e a Luhan sarà rimasto il telefono di Charlie perché, nell'agitazione del momento, gli sarà passato per la mente di averlo con sé, Melody riuscì a rimettere a posto altri pezzi della serata.

-Frattura composta alla tibia e frattura scomposta alla rotula, per la quale ha dovuto subire una semplice operazione, stamattina. Xi Luhan e Megan Melbourne se ne sono andati dall'ospedale appena si sono accertati delle condizioni stabili di miss Rooney, ieri mattina.

Valerie aggrottò la fronte:- Sei imbarazzante nel farti male a questo modo per un pò di alcol.

Emily inarcò un sopracciglio, rivolgendosi al medico:- Megan e Luhan l'hanno lasciata da sola, senza nessuno a supervisionarla?

-Oh, no, assolutamente no: a quanto pare i due dovevano partire in mattinata con urgenza, ma erano pronti a rimandare il viaggio, pur di stare con miss Rooney. E' stata la signorina Olivia Edelweiss a convincerli ad andare, rimanendo con miss Rooney al posto loro.- spiegò Jungsu.

Come aveva immaginato Melody: Olivia era andata con urgenza in ospedale per una di loro, nello specifico per Charlotte.

Probabilmente Meg e Luhan volevano partire per la loro piccola luna di miele...

-Per quanto tempo Olivia è rimasta con Charlie?- chiese Valerie, sedendosi sul letto di fianco all'amica, non facendocela più a reggersi in piedi.

-Se ne è andata verso le 13.00, ieri, dopo aver saputo che l'operazione era andata a buon fine.

-Ha anche aspettato che mi svegliassi, per accertarsi che potesse lasciarmi sola senza problemi.- Charlotte sospirò- Ha detto che aveva un impegno e che doveva scappare, ma che avrebbe avvertito voi e le altre al più presto su cosa mi fosse successo. Ma direi che non l'ha fatto, dato che non ho vostre notizie da ieri...

-E miss Rooney non ricorda niente della serata in cui si è rotta il ginocchio.- concluse Jungsu- A causa dell'assunzione di una nuova droga in vendita adesso, secondo le analisi del sangue.

Valerie annuì piano, con le sopracciglia inarcate:- Adesso si spiega la sua domanda di prima...

-Lei sapeva che eravamo amiche di Charlotte?- chiese Emily, guardinga.

Lo sguardo di Jungsu si intenerì quasi, nel rivolgersi alle ragazze lì presenti:- Era facilmente intuibile che lo foste: avete fatto tutte cose di cui la gente non smette di parlare. Siete praticamente delle celebrità, ormai. Avevo immaginato che conosceste miss Rooney: oltre a non essere di nazionalità coreana, si è fatta male in una zona non così distante da dove avete passato la serata. E il fatto che a portarla in ospedale sia stato un ex compagno di gruppo di mio nipote e che voi siate arrivate qui con degli stessi compagni di quel gruppo, ha solo reso più realistica la mia idea.

Valerie annuì piano, mordendosi il labbro inferiore:- Vista così, effettivamente, non fa una piega.

-Ci ha chiesto se abbiamo fatto uso di droghe per capire da chi l'avesse presa Charlie?- volle sapere Melody.

Il medico annuì.

Le tre amiche si scambiarono una serie di sguardi dubbiosi. Valerie si morse nervosamente l'unghia del pollice e, alla fine, Emily annuì verso Melody.

Il primario aveva dato loro un sacco di informazioni utili. Mentirgli non avrebbe gioviato loro. Soprattutto dopo la premessa che egli stesso aveva fatto prima di porre loro la domanda.

Lei si voltò nuovamente verso Jungsu:- Nemmeno noi ricordiamo niente della nottata in cui Charlie è caduta. Dobbiamo avere ingerito tutte la stessa droga, ma non sappiamo dire chi può avercela fatta ingerire, ne quando.

Il medico annuì:- Capisco.

-Si sa che tipo di droga abbiamo assunto?- chiese Emily.

-Come già detto, è una nuova droga sul mercato. Non è molto diversa dalla "droga dello stupro": la si mette nei drink delle ragazze per non far ricordare loro nulla per diverse ore. L'unica differenza è che questa droga ha effetto finché colui che l'ha assunta non perde i sensi o comunque non cade in un sonno tanto profondo da farlo entrare nella fase REM. E questa droga sembra aver effetto solo sulla memoria e su alcuni comportamenti: non rende inerme le persone. Esse continuano a comportarsi come sempre, alcuni soggetti sono solo più iperattivi e spavaldi. E, una volta svegli, non ricordano nulla dall'assunzione immediata fino al risveglio.- il medico intrecciò nuovamente le dita- Questa droga, infatti, sembra essere prediletta da alcune fecce per poter "concludere" con una ragazza senza che questa sia ridotta a un vegetale, ma che comunque sia disponibile perché stimolata dalla droga.

Valerie puntò il dito contro Melody:- Te l'avevo detto io che avevamo ingerito la droga dello stupro!

Melody annuì piano:- Ora ne abbiamo la conferma.

L'ultima parte l'aveva fatta rabbrividire. E aveva paura a domandarsi perché.

-Ma chi può averci drogate tutte assieme? Eravamo un gruppo di undici ragazze, ieri sera, e tutte ci siamo svegliate in posti diversi senza alcun ricordo di cosa avessimo fatto quella notte.- Emily si strinse nelle spalle.

-E avevamo preso tutte un drink diverso e sono stati portati tutti direttamente al tavolo.- fece presente Valerie- Non posso metterci la mano sul fuoco, ma dubito che sia stato il cameriere stesso a metterci la droga mentre ce li portava.

-Non vi è stato offerto da bere o comunque non avete ingerito alcolici prima?- chiese il medico.

Valerie scosse la testa:- No, abbiamo solo fatto un brindisi prima di uscire con due nostre amiche che non si sono potute unire alla serata per malattia, ma era con una bottiglia di soju comprata da mia sorella che, per l'appunto, non è venuta con noi, ne tantomeno avrebbe avuto motivo di drogarci.

-E ha detto che l'effetto della droga è immediato, no? Noi è dal primo drink che abbiamo bevuto in discoteca che non ricordiamo più nulla.- fece presente Melody.

Una vocina stava insistentemente suggerendo a Melody chi avesse messo loro la droga nei bicchieri, ma cercò di ignorarla: non voleva puntare il dito contro persone che, se fossero state innocenti, avrebbero potuto incappare in guai molto seri.

Jimin ti ha assunta come escort per far lasciare Jongin e Krystal.

Si, ma non sapeva il perché lui la credesse una prostituta.

Potrebbe averti drogata lui per farti sedurre chi lui voleva senza che tu facessi storie.

Lei non ricordava cosa avesse fatto, ma perché Jimin l'avrebbe dovuta drogare per farla intromettere nella relazione di Jongin e Krystal se, alla fine, l'aveva anche pagata da lucida?

Potrebbe averlo fatto per depistarti: il piano originario era di non rivederti mai più in vita sua, ma, alla scomparsa di Hoseok e Jungkook, non ha avuto altra scelta che chiamarti e allora ha dovuto recitare la parte del ragazzo dispiaciuto di ciò che era successo e, con quei soldi, sperava di comprarsi anche il tuo silenzio.

Ma perché drogare anche le sue amiche, allora?

Perché non gli importava chi seguisse le sue direttive: bastava che fosse una ragazza straniera e disponibile. E tu e le tue amiche eravate una tavolata perfetta. Per non rischiare bisognava drogarle tutte, in modo tale da essere sicuro che, chiunque lui avesse scelto, sarebbe stata pronta a seguire il suo piano.

Ma come aveva fatto a mettere la droga in quei cocktail?

E' un idol molto famoso e con un gran seguito: bastano due parole dolci a intortare un cameriere o una cameriera il tempo necessario per distrarlo/a e mettere della droga in un vassoio di bicchieri. Ha anche i soldi per procurarsela in grandi quantità.

Tutte quelle premure che Jimin aveva mostrato nei suoi confronti la sera precedente, allora?

Tutta finzione, se non, forse, per qualche senso di colpa dovuto al fatto di aver drogato una ragazza ignara di tutto.

Più pensava e più il cuore prendeva a batterle forte. Le orecchie avevano preso nuovamente a ronzarle. Le stava salendo la nausea.

Perché tutto si incastrava così alla perfezione?

Era davvero Park Jimin l'arteficie di tutto?

Il suo flusso di coscienza tormentato si interruppe bruscamente quando, inaspettatamente, l'amica per la quale si trovavano lì parlò.

-Aspettate un attimo.-Charlotte scattò a sedere:- Siete venute qui con gli EXO?

Era rimasta zitta durante tutta la conversazione, probabilmente non ne aveva ascoltata buona parte, ma doveva esserle venuto in mente qualcosa di importante, per essersi rianimata così di colpo.

Che fosse ancora provata dall'operazione?

-Non con tutti.- precisò Emily- Con alcuni di loro e con alcuni dei BTS.

La paziente gettò via la coperta che le copriva metà del corpo:- Devo andare a parlare con loro!

Emily e Valerie balzarono a fermare l'amica, prima che questa scendesse anche con la gamba ingessata dal letto.

-Non se ne parla neanche!- sbottò la mora- Hai visto in che condizioni sei?

-E' molto importante! Probabilmente è l'unica occasione che avrò mai di parlare loro!

Valerie alzò gli occhi al cielo:- Se vuoi il loro autografo, quello te lo rimedieremo noi un'altra volta, okay?

-Non è questo!- continuò Charlotte- Il dottore non ve l'ha accennato, con tutto quello che è successo, ma io potrei essere incinta.

Le tre amiche si congelarono sul posto.

-Potresti essere cosa?- chiese Emily con voce meccanica.

Il medico sospirò:- Non è ufficiale, quindi non ve l'ho accennato, ma, tra le tante cose successe quando miss Rooney è arrivata in ospedale, vi è stato anche un pianto disperato da parte sua, prima dell'operazione, dove ha chiesto se potesse fare un test per l'HIV e uno di gravidanza, dato che, a detta sua, ha avuto un rapporto sessuale non protetto.

-CHARLOTTE VIOLETTE ROONEY.- ruggì Emily infuriata- COSA CAZZO SCOPI CON DEGLI SCONOSCIUTI SENZA PRESERVATIVO?

Sicuramente tutto il piano aveva sentito quello scoppio d'ira della glaucopide.

Charlotte si strinse nelle spalle:- Non ricordo nulla di ciò che ho fatto! Non ricordavo nemmeno di aver fatto questa richiesta!

-Il test per l'HIV è risultato negativo, vero?- Melody sentì le proprie budella contorcersi mentre lo domandava.

-Assolutamente.- alle parole di Jungsu tutte tirarono un sospiro di sollievo- Per quanto riguarda la gravidanza, invece, è passato troppo poco tempo dal rapporto per poterlo verificare con certezza.

Valerie aggrottò la fronte:- Vorresti fingere che uno degli EXO sia il padre per poterlo mantenere così a vita senza muovere un dito? Malvagio da parte tua: questa è più una cosa da me, che brutta influenza che sto diventando per le mie amiche...

Charlotte si morse nervosamente il labbro inferiore:- No, perché sono quasi sicura che uno di loro sia il padre e vorrei una conferma.

Emily inarcò un sopracciglio:- Come fai a dirlo, se non ricordi niente? Si, noi abbiamo interagito con diversi idol, ma ne abbiamo avuto conferma parlandoci da sobrie e interagendo con loro già da appena sveglie. Non è detto che sia stato lo stesso anche per te.

-Ma Luhan mi ha portato in ospedale assieme a Megan, quindi un idol l'ho conosciuto. E una delle poche cose che mi ha detto Olly, prima di andarsene, è stata che lui era tornato in Corea per salutare gli EXO. Devo per forza essere stata con uno di loro. Anche perché, in caso contrario, credo che potrei seriamente dare di matto.- concluse Charlotte con tono acuto.

Effettivamente era più rassicurante il sapere di essere stata a letto con una persona che almeno avevi presente fisicamente, rispetto a un completo sconosciuto che non avresti rivisto mai più in vita tua.

-Beh, ti comunico che Kai è stato molto impegnato quella sera, che Baekhyun è tornato single a causa mia, che Luhan si è già sposato con un'altra, che Tao e Kris hanno avuto dei problemi coniugali e che Chen ci ha già dato dentro con Mona.- Valerie contò i membri degli EXO sulle dita- Almeno il campo è un pò più ristretto, così.

Charlotte si strinse ulteriormente nelle spalle. Sembrava molto piccola e fragile in quella posizione su quel lettino.

-Infatti sono convinta che nessuno di loro sia stato il mio partner...

-Chi pensi che fosse, allora?- chiese Melody avvicinandosi all'amica.

Charlotte prese silenziosamente a sciogliere la fasciatura che aveva all'avambraccio. Non doveva essere niente di serio, se nemmeno Jungsu non le diceva nulla per fermarla dal farlo.

Quando ebbe liberato completamente l'avambraccio, ne mostrò l'interno alle amiche:- Un'idea ce l'ho...

-Oh, porca puttana...- fu il commento a occhi sbarrati di Valerie.

La fasciatura serviva a proteggere un tatuaggio ancora fresco che aveva bisogno di riposo.

Era tutto in nero e presentava un disegno con una scritta, anzi, più precisamente, con un nome.

-Ma questo è...- iniziò Melody, ma venne distratta da Emily, la quale, impassibile, aveva preso una delle stampelle di Valerie come se avesse avuto tra le mani una spada e si era allontanata per uscire dalla stanza.

Quando aprì la porta sul corridoio, pronunciò il nome del colpevole come se fosse stato un urlo di battaglia, con una forza tale da far tremare le fondamenta dell'edificio.

-PARK CHANYEOL!

La massima manifestazione del suo lato iper protettivo era dunque uscita fuori.

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Capitolo 17
*** Crutches, bets and interrogations! ***


17.
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-Oh, cazzo!- Valerie cercò di muoversi per correre dietro a Emily, ma l'impossibilità di camminare senza due stampelle la frenò- Mel, fermala!

Lei era già partita prima che l'amica glielo avesse detto e aveva percorso la stanza di Charlotte ad ampie falcate. Ora che il ginocchio era stato medicato, le faceva meno male muovere le gambe.

Come aveva fatto Emily ad allontanarsi tanto in così poco tempo?

-Emily!- la chiamò Melody, schivando al volo diverse infermiere perplesse e qualche paziente dolorante intento a passeggiare tranquillamente.

Speriamo che non faccia qualche pazzia, qui è capace che la rinchiudano nel reparto psichiatrico!, si augurò mentre imboccava le scale per scendere al piano inferiore.

Scese i gradini al volo, a due a due, rischiando di rimetterci anche lei una gamba ogni tanto, ma, visto cosa avrebbe potuto perdere Chanyeol, tanto valeva rischiare.

-Emily, ferma!- ritentò mentre evitava per un soffio di cadere di peso su un signore in sedia a rotelle. Si scusò rapidamente e percorse il corridoio che sperava l'avrebbe portata dove la glaucopide era diretta.

Riconobbe la macchinetta alla quale era andata assieme a Jimin e poi in seguito da sola per rispondere a Emma e capì di essere vicina.

Superò rapidamente il banco informazioni e davanti le si parò la sala d'aspetto da cui i loro compagni di viaggio non si erano mossi da quando erano andate a trovare Valerie.

Emily si stava dirigendo con passo lento ma deciso verso Chanyeol, ancora intento a parlare al telefono con qualcuno.

-No, non venire! E' già un casino il fatto che siamo tutti qui, se venissi anche tu non potremo uscirne mai più!- stava dicendo.

La sua amica, vista di spalle e con la stampella trascinata a quel modo, sembrava quasi uscita da Kill Bill.

-CHANYEOL!- urlò Melody, sapendo che non sarebbe mai riuscita a placcare Emily in tempo, da quella distanza.

Il ragazzo si voltò verso di lei, giusto in tempo per beccarsi una stampellata fischiante e secca in pieno zigomo. Un contatto tanto forte da far rimbombare il rumore metallico e sordo per tutto il piano terra.

Chanyeol cadde a terra ancora prima di capire cosa fosse successo, il telefono rotolò rovinosamente sul pavimento, e i suoi compagni di gruppo si alzarono per cercare di aiutarlo. Perfino Yifan era rimasto tanto sorpreso da quell'attacco da avere una reazione.

-Oh, porca troia...- sussurrò mentre correva verso il gruppo.

Chanyeol fece leva su un braccio per rimettersi dritto e con l'altra mano si massaggiò la guancia colpita:- Ma che cazzo...?!

Emily gli puntò l'estremità della stampella in faccia, quasi fosse stata una spada. I suoi occhi azzurri erano diventati glaciali.

-Che cazzo hai fatto a Charlotte?

Il ragazzo era sempre più confuso da tutta quella situazione e continuava a passare lo sguardo da Emily alla stampella con fare perplesso.

-Ma che cazzo ti è preso?- domandò Baekhyun, cercando di far alzare l'amico tirandolo per una spalla.

Melody afferrò Emily per un braccio e riuscì a farla arretrare di due passi.

-Emily! Ci stanno guardando tutti!- le sussurrò.

Era vero: tutta la sala d'aspetto si era voltata verso il loro gruppo, come se già il fatto che fossero tutti dei cantanti famosi non avesse attirato l'attenzione generale, e alcuni infermieri si stavano avvicinando per controllare cosa fosse successo.

-Chissene frega! Se Charlie risulta davvero essere incin...!

Melody ebbe la prontezza di tapparle la bocca con la mano prima che andasse oltre.

-Se a qualcuno qua venisse anche solo il sospetto che una ragazza possa essere rimasta incinta di uno degli EXO, altro che Mona: qui finiamo tutti in un reparto psichiatrico a vita senza possibilità di mostrarci sane di mente!- le sibilò a pochi centimetri dal viso.

Ci sarebbe mancata solo quella, per farle perdere definitivamente le staffe. Forse aveva davvero bisogno di uno psichiatra.

-Charlotte?- domandò Chanyeol, rimettendosi in piedi grazie all'aiuto di Baekhyun- Charlotte è qui?

Fu allora che Melody lo notò.

Lasciò andare l'amica per afferrare Chanyeol saldamente per un polso.

-Ve lo siete fatto assieme?- domandò lei, alludendo alla fasciatura bianca che gli spuntava dalla manica.

La mascella di Chanyeol si irrigidì all'improvviso e il ragazzo riuscì a liberarsi dalla sua presa con una semplice scrollata.

Melody singhiozzò:- Non ho più parole, ormai...

-Di che sta parlando?- Lay sembrava confuso almeno quanto Baekhyun. I due stavano passando lo sguardo da Melody a Chanyeol senza capire di cosa stessero parlando.

-Del fatto che al vostro amico escano i soldi dalle orecchie ogni volta che se le stappa ma che con questi non si sprechi a comprarci due miseri profilattici.- rispose seccamente Emily, fortunatamente a voce più bassa rispetto a prima.

Baekhyun aggrottò la fronte:- Cosa?

-Ma che cazzo sta succedendo qui?- chiese Namjoon con una calma che stonava parecchio con le effettive parole che aveva pronunciato.

-Non ho capito niente.- si unì Taehyung.

-Non è il posto più adatto in cui parlarne...- disse Melody guardando a turno tutti gli idol lì presenti.

Melody si morse il labbro e passò nuovamente lo sguardo sulla sala: Jungsu aveva fermato gli infermieri dal venire a parlare loro, probabilmente dicendo loro che se ne sarebbe occupato lui e, da un ascensore poco distante dal bancone, erano uscite una Charlotte in sedia a rotelle e una Valerie zoppicante che cercava di aiutarsi come meglio poteva con una sola stampella.

-Yeollie! Sei ancora vivo?- chiese Valerie ad alta voce, arrancando malamente verso di loro.

-OH MIO DIO!- esclamò Charlotte e i presenti volsero tutta la loro attenzione verso di lei, quasi stessero seguendo uno scambio a una partita di ping-pong- MA SONO DAVVERO GLI EXO!

-Si, fa questo effetto all'inizio, ma vedrai che ti ci abituerai anche tu.- la rassicurò la mora senza smettere di avanzare.

-Charl...!- cominciò Chanyeol, ma Melody si alzò sulle punte dei piedi quanto bastava per tappargli la bocca con la mano prima che i presenti voltassero completamente la testa verso di lui. Lei guardò il ragazzo scuotendo la testa, facendogli intendere quanto non fosse decisamente il momento per esclamare cose simili.

Jungsu si avvicinò al loro gruppo, schiarendosi la voce:- Signori, se voleste gentilmente seguirmi in un posto più lontano da occhi indiscreti...


 

-COME SAREBBE A DIRE CHE FORSE L'HAI MESSA INCINTA?!

La voce di Baekhyun divenne tanto stridula da diventare dolorosa per i timpani di Melody.

Le guance di Charlotte si erano colorate di una tonalità tanto accesa di rosso da renderle evidenti anche con la sua carnagione abbronzata.

Jungsu li aveva condotti nuovamente nella stanza in cui aveva medicato sia Valerie che Melody e aveva lasciato al gruppo la propria privacy per poter discutere senza orecchie indiscrete ad ascoltarli. Yifan era rimasto in sala d'attesa, casomai avessero riportato qualche notizia di Tao, e Lay era rimasto a fargli compagnia. Si sarebbe fatto raccontare tutto in seguito dai compagni.

Anche con due persone in meno, si stava stretti lì dentro.

Chanyeol si passò nervosamente una mano tra i capelli mentre diventava anche più rosso di Charlotte. Sembrava sorprendentemente piccolo in quel momento, nonostante la sua stazza non lo rendesse pensabile.

-Beh...è pur sempre un forse...- disse con voce flebile.

-Spero per te che il forse diventi una risposta negativa o io ti ficco entrambe le stampelle di Valerie su per il culo.- Emily non si era ancora calmata, ma, se non altro, aveva restituito lo strumento all'amica e al momento non aveva un'arma da brandire.

-Calmati, Emily: non ha senso imbestialirsi adesso.- sospirò Valerie, seduta assieme a Melody sul lettino di fianco alla sedia a rotella di Charlotte- Non vorrei mai che tu arrivassi a sverginare analmente il povero Yeollie prima del tempo, specialmente se poi dovesse rivelarsi un falso allarme!

La glaucopide alzò gli occhi al cielo:- Ma si può sapere perché cazzo non avete usato protezioni?

Beh, in realtà nemmeno noi sappiamo se le abbiamo usate..., Melody preferì non esternare quel pensiero e, soprattutto, preferì non soffermarvicisi troppo sopra. Non era il momento giusto per farlo.

-E soprattutto: quando cazzo è successo?- volle sapere Baekhyun.

-Quanta finezza in una sola stanza...- borbottò Namjoon.

Chanyeol cercò lo sguardo di Charlotte come per cercare un consenso, ma la ragazza non ricambiò lo sguardo, probabilmente intenta a cercare di ricordare qualcosa della sera in cui erano state drogate.

-Beh...abbiamo usato un preservativo...- cominciò il ragazzo, senza smettere di tormentarsi i capelli.

-E perché Charlotte era così impanicata, allora?- chiese Valerie.

-Si è rotto il preservativo?- azzardò Namjoon.

Chanyeol si morse il labbro inferiore, sempre più in difficoltà:-...si...- Jimin e Namjoon ebbero la prontezza di prendere Emily per le braccia prima che si scagliasse contro il ragazzo, mentre Melody, Valerie e Baekhyun si schiaffarono una mano in faccia-...ma non potrebbe comunque essere incinta...

La mora incrociò le braccia al petto:- Ti ha detto di essere in menopausa? Mi spiace ma le donne ci vanno dopo i cinquant'anni.

-Chanyeol, dimmi che non sei una di quelle persone che pensa che le ragazze non rimangano incinte se fanno sesso in una determinata posizione...- sospirò Baekhyun stringendosi la cima del naso con due dita.

-Sono cose che so benissimo!- fece presente il ragazzo con fare offeso.

-E allora perché non potrebbe essere rimasta incinta?- Emily si stava spazientendo.

Chanyeol si grattò la nuca e guardò Charlotte:- Devo per forza dirlo?

La ragazza gli scrutò il viso per qualche secondo, poi singhiozzò:-...che abbiamo fatto di tanto terribile?

-Charlie ha bevuto un pò più del dovuto e ha solo ricordi sfocati di quanto successo.- disse rapidamente Melody prima che qualcuno si insospettisse.

-Cristo santo, eri pronto a chiedermi se avessi scopato con Sehun nonostante ci conoscessimo da cinque minuti e ora fai tanto la verginella per una scopata con il preservativo rotto?- sbottò Emily.

-Aspetta, aspetta!- saltò su Valerie, attirando l'attenzione di tutti su di sé. Si passò una mano sul mento a occhi socchiusi, quasi stesse cercando di risolvere un caso di Sherlock Holmes:- Volevi sapere della nottata di Emily e Sehun, quindi non sei uno propriamente timido su queste cose, tu e Charlie avete fatto sesso e ti imbarazza parlarne manco fossimo i tuoi genitori e sei convinto di non averla messa incinta nonostante tu sappia che il preservativo che avete usato fosse rotto...

Jimin aggrottò la fronte:- E tutto questo che vorrebbe dire?

Le labbra di Valerie si dispiegarono in un sorriso lascivo:- Che questi due stronzetti hanno avuto un rapporto anale.

-Oh, poveri noi.- perché Melody non era ancora andata a dormire?

-ABBIAMO AVUTO COSA?- la voce di Charlotte era stridula quanto il suono di un'unghia su una lavagna. La sua carnagione era passata dal rosso acceso al bianco cadaverico in un battito di ciglia.

Namjoon strozzò malamente una risata, mentre Taehyung e Jimin strabuzzavano gli occhi.

Baekhyun sbuffò:- E' solo una tua supposizione, sicuramente non è quello che intendev...

Il ragazzo si bloccò nel vedere l'espressione colpevole del compagno mentre si stringeva nelle spalle e il suo viso raggiungeva una tonalita di rosso tanto intensa da risultare viola.

-...non ci voglio credere.- concluse in vocal degli EXO.

-Come hai potuto?!- chiese Charlotte.

-Me l'hai chiesto tu!- si giustificò Chanyeol, anche lui con voce sorprendentemente acuta.

Valerie si avvicinò a Melody in modo tale che solo lei potesse sentirla (fortunatamente le urla infuriate di Charlotte aiutavano a coprirla):- Il dottor Kim non ha specificato che la droga risveglia anche un appettito sessuale insolito, condito ogni tanto di strane perversioni.

-E' una droga dello stupro, non è concepita per farti eccitare, in teoria.- le fece notare lei sottovoce.

La mora storse il labbro:- Hai ragione, forse siamo solo noi che siamo delle zoccole latenti.

Emily sospirò e si avvicinò all'amica sulla sedia a rotelle:- Probabilmente non avevi male lì dietro perché avrai pensato che fosse una conseguenza della caduta che ti ha fatto rompere la gamba.- adesso che sapeva che Charlotte non poteva essere incinta, era visibilmente molto più tranquilla. Le sue amiche potevano fare ciò che volevano per quanto riguardava la loro vita sessuale, l'importante era che non facessero scemenze.

-Voglio morire.- dichiarò Charlotte coprendosi il viso con le mani- Ho fatto sesso anale con Park Chanyeol e due gruppi che seguo lo sono venuti a sapere!

-Ah, tranquilla, Charlie: Tao ama farsi frustare e inchiappettare anche dalle donne, sicuramente non si meravigliano per una cosa del genere.- tentò di rassicurarla Valerie.

-Il tatuaggio, invece?- chiese Melody- Perché ve lo siete fatto?

-Soprattutto: che tatuaggi vi siete fatti?- Baekhyun sembrava sull'orlo di una crisi nervosa. Melody lo capiva fin troppo bene.

Chanyeol si tirò su la manica e sciolse la benda che gli copriva il polso, per poi mostrarlo ai presenti.

-Ma tu vuoi farti seriamente uccidere!- sbottò Baekhyun dopo aver letto il nome di Charlotte marchiato sul polso del compagno in uno stile gotico di difficile lettura.

-Quello di Charlie è molto più grosso.- notò Valerie- Lei ha tutto l'interno dell'avambraccio tatuato e tu appena il polso. Che gentiluomo, far tatuare il tuo nome a una ragazza in gigante mentre tu te ne fai fare uno piccino e che richiede meno tempo e soldi!

Era vero: il tatuaggio che Charlotte aveva mostrato a loro poco prima si estendeva dal polso fino alla piega del gomito e raffigurava una chitarra classica incredibilmente realistica le cui corde, anziché essere tese, si piegavano in curve e intrecci che finivano con il formare il nome di Chanyeol. In confronto, il tatuaggio del ragazzo era una scritta fatta con la penna per noia.

Il diretto interessato si strinse nuovamente nelle spalle, non rispondendo con aria colpevole.

-Ma come siete arrivati a farvi dei tatuaggi simili?- anche Namjoon era perplesso- Sei un idol, hyung, tatuarsi il nome di una ragazza è come spararsi sui piedi da solo!

-Abbiamo perso una scommessa contro Luhan, Meg e Cece, non potevamo ritirarci.- sospirò Chanyeol.

Melody e Valerie si scambiarono uno sguardo d'intesa.

-Avete passato la serata con loro?- chiese Emily.

-Dopo la rissa tra Valerie e Taeyeon vi abbiamo persi tutti di vista e siamo rimasti noi cinque. Charlotte, Meg e Cece ci hanno detto che prima stavano facendo un gioco a scommesse con voi e ci hanno proposto di continuare a giocare.- spiegò Chanyeol.

Baekhyun si massaggiò una tempia con aria affranta:- Ho paura a chiederlo, ma questo gioco ha portato ad altre conseguenze, oltre a questa idea geniale del tatuaggio?

-Beh, dovevamo pur vendicarci in qualche modo, no?- chiese Chanyeol.

Un'idea attraversò la mente di Melody come un lampo:- Meg e Luhan si sono sposati perché hanno perso una sfida contro di voi?

Emily tappò prontamente la bocca a Charlotte prima che potesse emettere un qualsiasi verso sorpreso.

-Cosa?!- chiesero in coro Baekhyun e Taehyung al posto della ragazza.

Chanyeol sospirò:- Doveva essere un modo per ripagarli con la loro stessa moneta, ma erano più che entusiasti all'idea di sposarsi...

-Eccome se lo erano: sono anche tornati in Cina per la luna di miele!- fece presente Valerie.

-Anche il vostro cagnolino è frutto di una penitenza, Cece non ve l'ha detto?

-Davvero?- chiese Melody, stupita.

-Ecco da dove arriva questa piccola palla di pelo!- disse Emily tirando fuori dalla tasca della felpa un Tanpopo ancora intento a dormire.

-E' stato comprato o ha una provenienza legale quanto l'entrata allo zoo di Emma e Kookie?- chiese Valerie, sospettosa.

Chanyeol esitò qualche secondo:-Io e Cece lo abbiamo comprato prima del matrimonio di Meg e Lu.

-Ci sono negozi di animali aperti anche alle 3.00 del mattino?- volle sapere Namjoon. Effettivamente era sospetto. E lo sgomento negli occhi di Chanyeol lo era anche di più.

Emily assottigliò lo sguardo:- Dove lo avete preso, Chanyeol?

Il ragazzo deglutì e Melody notò una goccia di sudore scendergli lungo la tempia.

-...potremmo averlo preso in prestito da un sunbaenim.

Nella stanza calò il silenzio.

Melody sospirò:- E questo sunbaenim ha acconsentito di persona a prestarvelo?

Chanyeol si morse il labbro:- Beh...

-Non ci voglio credere!- sbottò Baekhyun con esasperazione.

Quindi avevano anche rubato un cucciolo a qualcuno. Perfetto. Non mancava nulla adesso alla loro lista di crimini compiuti.

Taehyung fischiò:- Accidenti, ne avete fatti di danni, ieri sera!

-Come mai non ci hanno ancora rispedito negli USA?- domandò Charlotte con un filo di voce, ancora scossa per le numerose scoperte fatte in quei pochi minuti.

-Ma a chi l'avete rubato, poi?- chiese Jimin con fronte aggrottata.

Chanyeol fece per rispondere, ma un breve bussare alla porta della stanza distraette tutti i presenti.

-Chi è?- chiese Namjoon.

-Sono Yixing.- rispose la persona dall'altra parte della porta prima di entrare.

Il viso dell'unicorno spuntò dalla soglia con fare guardingo, quasi fosse venuto lì di nascosto.

-Tutto bene?- domandò Valerie.

-Ho due notizie da darvi, una buona e una buona se la si guarda dal giusto punto di vista.

Emily inarcò un sopracciglio:- Cioé?

Lay si richiuse la porta alle spalle:- La buona è che l'operazione di Tao è andata bene, si dovrebbe risvegliare tra qualche ora, ma Yifan è già in camera da lui.

Melody tirò un sospiro di sollievo. Una preoccupazione in meno.

-E l'altra notizia?- chiese Baekhyun.

Lay si morse il labbro guardandosi i piedi:- C'è la polizia. E vuole parlare con tutti noi.


 

-Quindi, ricapitolando:- cominciò lo stesso agente di polizia che aveva arrestato Mona con aria molto stanca- Wu Yifan, Jung Hoseok e Alyssa D'Angelo sarebbero stati rapiti da un gruppo di sasaeng degli EXO e portati in un paesino di campagna abitato da contadini. Voi avreste scoperto l'accaduto dopo aver notato una foto sospetta sull'Instagram di Wu Yifan e avreste scoperto l'ubicazione dei tre ostaggi in seguito a una telefonata con miss D'Angelo e vi sareste messi in viaggio tutti assieme per andare a riprenderli, ma tutti i contadini si sarebbero rivelati ostili, quindi avreste dovuto attrezzarvi per riuscire a salvare i tre ostaggi e, nel farlo, siete entrati in una proprietà privata senza consenso, avete dato fuoco a diversa vegetazione circostante e liberato molti dei loro animali per creare il panico. E nella fuga Huang Zitao sarebbe rimasto ferito da un'arma da fuoco di un contadino. E, tornando con urgenza a Seoul per fare medicare il ragazzo, avreste fatto una gara di corsa con queste sasaeng, facendo scontrare ripetutamente le vostre vetture. Con tanto di sirena dell'ambulanza falsa per poter arrivare in ospedale senza intoppi. Il tutto prima dell'ora di pranzo.

-Detta così la fa suonare estremamente facile, agente.- gli fece notare Valerie, incrociando le braccia al petto.

I due agenti che li stavano interrogando erano gli stessi presenti in questura quando Melody, Valerie, Cecilia ed Ellie erano andate a trovare Mona e non si erano sorpresi molto nello scoprire che le numerose infrazioni del codice stradali di un furgone sospettosamente ammaccato che gli erano state segnalate da dei colleghi e che si sarebbe scoperto una volta giunti all'ospedale trasportare un ragazzo colpito da un'arma da fuoco, fossero state fatte dalle amiche della ragazza che la sera prima aveva rapito i BTS e che aveva quasi fatto sesso in un luogo pubblico con un membro degli EXO.

Melody, Valerie ed Emily avevano subito specificato che i BTS e gli EXO non c'entravano nulla e che era stata tutta un'iniziativa delle tre ragazze, gli altri erano semplicemente venuti loro dietro e purtroppo ne erano rimasti coinvolti. Sorprendentemente, Jimin e Baekhyun si erano opposti a questa dichiarazione, poiché anche loro, oltre a Tao, avevano preso parte al salvataggio e avevano combinato la loro dose di guai.

Così era stato richiesto uno studio per poter parlare con i cinque indiziati (tutti gli altri sarebbero stati interrogati dopo loro, probabilmente) con calma e in disparte e avevano raccontato la vicenda di quella notte (tralasciando il fatto che avessero rintracciato il telefono di Alyssa) e di come fossero arrivati a spacciarsi per un'ambulanza pur di portare il loro amico moribondo in ospedale.

-Se non è molto convinto della nostra storia, posso sempre darvi la mappa con cui siamo giunti al paesino: è segnato tutto il percorso e l'area e possiamo anche dirvi dei dettagli riguardo a quel posto che confermeranno la nostra versione.- disse loro Emily.

-Faremo sicuramente un sopralluogo laggiù, prima di prendere provvedimenti.- comunicò il primo poliziotto- Conoscete per caso l'identità di alcuni di questi soggetti?

Melody si strinse nelle spalle:- Quella che sembrava essere il capo delle sasaeng si chiama Hyena, ma non so il suo nome completo. Dovrebbero comunque essere facilmente trovabili: tre dei loro furgoni sono finiti fuori strada nel tentativo di buttare fuori noi e penso che possano essere ancora lì. O che comunque sarà abbastanza facile rintracciare un carroattrezzi che li avrà soccorsi, in una zona tanto sperduta come quella.

-Potremmo riconoscere i volti della maggior parte di loro, comunque.- aggiunse Baekhyun.

Il primo poliziotto annuì tra sé e sé:- Potremmo dovervi interrogare nuovamente, dopo aver verificato quanto avete detto.

-La vostra storia è molto chiara, ma c'è un dettaglio che mi sfugge.- disse il secondo poliziotto con aria concentrata a un tratto- Come avete fatto a dare fuoco a della roba così velocemente e in così grande quantità? Il liberare degli animali per seminare il panico è sicuramente più facile e comprensibile, ma questo dettaglio mi è sfuggito.

Jimin si grattò la nuca:- Beh, è stato abbastanza semplice, in realtà: quando le sasaeng ci hanno raggiunto con i furgoni, nell'inseguimento ci hanno tirato una bomba molotov e, quando io e Melody siamo tornati al villaggio per soccorrere gli hyung, avevo ipotizzato che ne avessero altre pronte, visto che si erano ben armate. Così ho chiesto a Tanpopo di condurmi ai loro furgoni...

-Tanpopo?- domandò il primo poliziotto.

-Si, questo cucciolo qui.- Emily sollevò il cagnolino che teneva sulle gambe e questo prese a scodinzolare felicemente- Sembrerà assurdo, ma ha un ottimo fiuto per i ritrovamenti.

-Dovreste pensare di prenderlo in polizia, un giorno, sarebbe un grandissimo cane antidroga, garantiamo noi!- aggiunse Valerie.

Jimin si schiarì la voce:- Si, dicevo: Tanpopo mi ha condotto dai furgoni senza problemi e lì, a sorvegliarli, fortunatamente c'era solamente una ragazza.

-Ti sei scontrato con una sasaeng?- chiese Baekhyun.

Jimin fece spallucce:- Non proprio "scontrato": volevo verificare se i furgoni fossero chiusi a chiave o se potessi aprirli senza farmi notare e, purtroppo, ho fatto rumore nel tirare una maniglia...

-Come cazzo fai a essere ancora vivo, allora?- domandò Valerie.

-Per un grandissimo colpo di fortuna: quella ragazza era in realtà una neo ARMY che non voleva farmi del male e, anzi, mi ha dato tutto ciò che mi serviva perché io potessi creare i diversivi necessari perché Melody salvasse tutti. Così non mi avrebbero preso e tutto quello scompiglio avrebbe distolto l'attenzione delle sue compagne da me e dai BTS in generale. Lei non poteva far niente per impedirlo, ma io si, ecco perché mi ha lasciato fare.

Il secondo poliziotto aggrottò la fronte:- E che ci faceva una vostra fan con delle sasaeng degli EXO?

Jimin accennò un mezzo sorriso:- Nei fandom in generale, anche per quanto riguarda le sasaeng, può succedere che delle fan si "convertano" a un altro gruppo ma che preferiscano non rivelarlo per paura delle reazioni delle proprie amiche e quindi dello scandalo che creerebbero nel loro gruppetto. Era effettivamente matematico che almeno una ve ne fosse in un gruppo tanto vasto.

Un brivido percorse la schiena di Melody con la stessa irreunza di un treno in corsa.

Deglutì dolorosamente:- Abbiamo finito, quindi?

La frase doveva esserle uscita più brusca di quanto volesse, perché tutti quanti, amiche, idols e poliziotti, la guardarono con fare molto sorpreso.

-Si, potete andare.- disse infine il primo poliziotto.

Melody scattò in piedi, ignorando il giramento di testa improvviso, e si diresse fuori dallo studio a grandi passi. Doveva prendere le distanze da quel posto e da lui il più velocemente possibile.

-Mel? Mel!- sentì Valerie chiamarla, ma era troppo rallentata dalla caviglia per poterla raggiungere ed Emily probabilmente si era fermata per aiutarla.

Percorse il corridoio meccanicamente, non sapendo nemmeno bene lei se quella fosse la direzione giusta per tornare all'ingresso, ma non aveva più la forza per pensarci.

-Mel! Mel, fermati!

Aumentò il passo.

-Mel!

Ignorò il richiamo.

-MELODY!

Il ragazzo le prese il polso e quel contatto la fece dimenare come se i suoi polpastrelli fossero stati incandescenti.

-Non mi toccare!- gli disse voltandosi mentre si liberava dalla sua presa.

Jimin le scrutò il viso, confuso.

-Ma che ti prende? Va tutto bene?

Melody sentì l'ultimo briciolo di pazienza sbriciolarsi, assieme all'autocontrollo:- No, non va bene: devi starmi lontano!

Il ragazzo era sempre più perplesso.

Lei sentiva le lacrime pizzicarle gli occhi e la gola bruciarle sempre di più, quasi fosse una reazione fisica della sua esplosione emotiva.

-Mi fai schifo, Cristo santo...- riuscì a dire in un sussurro.

Jimin inspirò con forza dal naso, impassibile:- Mel...

-Non chiamarmi così. Non siamo amici.

-Okay, Melody. Ascolta, credo che tu sia molto stanca, hai passato una lunga nottata e non dormi da diverse ore, forse, adesso, dovresti tornare al tuo istituto per dormire un pò e, quando Tao hyung si sarà svegliato...

-Bang Jaekyung.

Jimin aggrottò impercettibilmente le sopracciglia:-...scusa?

-Una EXO-L che è diventata segretamente una ARMY. Una sasaeng, per giunta. Poison Jaekyung, l'avete nominata voi stessi.- due lacrime le scivolarono giù dalle ciglia, prima che lei potesse fermarle.

Jimin mosse incertamente due passi verso di lei, sconcertato da quella reazione e da quel discorso:- Si, ma cosa c'entra lei, adesso?

Melody lo guardò dritto negli occhi e sentì la rabbia infiammarle il petto con una forza nuova:- Ti ha venduto lei la droga dello stupro?

-Cosa?- la voce di Jimin divenne più acuta.

-Lei crea miscele per far perdere i sensi agli idols. Gliene hai commissionata una? HAI PRESO DA LEI LA DROGA DELLO STUPRO?!

La voce le si incrinò nell'urlare l'ultima frase. Adesso stava piangendo senza vergogna, presto avrebbe cominciato a singhiozzare.

Alle spalle di Jimin arrivarono Valerie, Emily e Baekhyun, tutti e tre confusi su quanto stesse succedendo.

-Mel...?- domandò Valerie, incerta.

Lei si coprì il viso con una mano, cercando di schermarsi da quella visione.

-Melody, io non ho idea di cosa tu stia parlando...- disse pacatamente Jimin.

-Hai anche il coraggio di mentire...- sussurrò.

-Mel...

Sentì il tocco della sua mano sfiorarle appena una spalla e, nuovamente, lei si ritraette istantaneamente.

-NON MI TOCCARE!- sbottò- Mi fai vomitare, devi starmi lontano!

Infilò una mano nella tasca posteriore dei suoi pantaloncini e ne tirò fuori il fascio di banconote che le aveva dato quella notte.

-Non li voglio i tuoi sporchi soldi, tieniteli.- gli disse seccamente, quasi lanciandogli le banconote che Jimin prese al volo probabilmente per istinto.

Emily e Valerie si guardarono senza capire e Melody riprese a camminare per la sua strada, non avendo voglia di parlare con nessuno.

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Capitolo 18
*** Tears, story times and ideas! ***


18.

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Ormai stava singhiozzando incondizionatamente. Era fuori controllo.

Non capiva se fosse perché la realizzazione di cosa Jimin le avesse fatto l'avesse scossa più di quanto si sarebbe aspettata inizialmente o perché fosse esausta e tutto ciò che voleva fare in quel momento era tornare all'istituto, coricarsi sul proprio letto e dormire per ventiquattro ore filate.

Le lacrime le appannavano la vista e non sapeva nemmeno se stesse andando nella direzione giusta, né se non avesse scontrato contro nessuno perché il corridoio fosse deserto o perché la gente aveva pensato prontamente di evitarla, vedendola in quello stato.

Sperava solamente che nessuno degli idol presenti in sala d'attesa la vedesse arrivare e che riuscisse a sgusciare fuori dall'ospedale indisturbata. Non ce l'avrebbe fatta a dare spiegazioni sul perché si fosse ridotta a piangere senza alcun freno.

Una parte ancora razionale del suo cervello, estremamente piccola, le suggerì di andare a trovare Tao il giorno seguente, per salutarlo e stare con lui in uno stato mentale più stabile di quello.

Melody riuscì a distinguere i contorni della fine del corridoio, che si allargava nello spiazzo della sala d'attesa. Doveva cercare di superare i ragazzi velocemente, senza guardare in faccia a nessuno.

-Melody!

Il suo cuore perse un battito.

No...

Si bloccò a metà della sala d'attesa appena lo vide.

I ragazzi non erano soli.

Non qui...

Kai stava venendo verso di lei molto velocemente, nonostante il suo continuo zoppicare, con una preoccupazione palese negli occhi.

Non sembrava esserci mai fine al peggio: assieme a Kai vi erano anche il manager degli EXO e Sehun. Il primo era coinvolto in un'accesa discussione...con il manager dei BTS.

Dunque, quando Chanyeol stava parlando al telefono, non era con il manager, ma con i suoi compagni, nel tentativo di convincerli a non venire qui?

Distolse lo sguardo da Kai, come se il farlo gli avesse impedito di notare in che stato pietoso fosse ridotta. E forse avrebbe preferito non farlo.

-Oh, cazzo...- sussurrò.

La notizia di tutti quegli idol radunati in un ospedale doveva essere girata molto velocemente sui social, sicuramente grazie a tutte le persone presenti lì dentro che li avevano riconosciuti, e l'arrivo di Kai e Sehun doveva solamente aver fatto aumentare la curiosità generale, perché avevano portato con loro un'orda di fan che adesso erano spiaccicate contro le finestre e le pareti vetrate del pianoterra. Tutte munite di cellulari per riprendere qualsiasi cosa sarebbe succesa lì dentro.

Kai la raggiunse, sotto lo sguardo torvo del manager, e sentì le lacrime sgorgare con più intensità, unite a un'insopportabile fitta al petto che si faceva sempre più insistente.

Lui aveva tradito Krystal con lei...

-Mel, va tutto bene?- suonò abbastanza allarmato nel chiederlo e Melody non poteva certo biasimarlo: oltre a piangere senza controllo, con tanto di sobbalzi provocati dal suo singhiozzare, era ridotta a uno straccio rispetto a quando si erano incontrati il giorno precedente. Gambe martoriate, vestiti sporchi e viso ridotto a una maschera pallida di lacrime e moccio.

Melody singhiozzò, evitando il suo sguardo:- Più o meno...

Kai la scrutò, probabilmente incerto sul chiederle perché fosse ridotta così o meno. Non si era coperto il livido sullo zigomo.

- Chanyeol-hyung mi ha fatto un riassunto di cosa vi è successo e...

Il suo discorso si smorzò fino a spegnersi quando guardò un punto oltre la spalla di Melody.

-COSA LE HAI FATTO?!- lei si spaventò per quel cambio improvviso di tono.

Si voltò: Jimin li aveva raggiunti, in testa agli altri tre con cui era stata interrogata poco prima.

Lo sguardo del ragazzo passò dal sorpreso allo stizzito in un battito di ciglia:- Dai subito per scontato che le abbia fatto qualcosa di male, eh?!

No, no, no..., in quel momento avrebbe tanto voluto che il pavimento la ingoiasse. Erano davanti a tutti e lei sentiva che avrebbe potuto vomitare da un momento all'altro.

Kai fece per avanzare verso Jimin e quest'ultimo gli venne incontro senza esitazione, ma vennero entrambi bloccati prima che arrivassero a pochi centimetri l'uno dall'altro da Chanyeol e Namjoon, che li presero saldamente per le braccia. I manager ricordarono loro che si trovavano in pubblico e che dovevano darsi un contegno e di lasciare i loro dissapori personali da parte per un altro momento. Anche Jungsu si avvicinò al gruppo per intervenire, dato che c'era suo nipote di mezzo.

Melody non aveva più dubbi sul fatto che quei due avessero fatto a botte, adesso.

-Non hai fatto altro che usarla tutta la sera, devi starle lontano!- urlò Kai, nonostante i vari tentativi del suo manager di zittirlo. Le sue parole colpirono Melody in pieno viso.

Jimin non batté ciglio e ignorò i tentativi di Namjoon di calmarlo:- Oh, eccolo, l'innocentino tanto buono e leale che non ha esitato un secondo a tradire la sua ragazza con una prostituta!

Le sue parole rimbombarono pe la sala, improvvisamente silenziosa. Udì distanti solo un paio di imprecazioni colorite da parte di Baekhyun, Sehun e perfino Taehyung.

-Voglio morire.- decretò Melody e l'incrinazione nella sua voce conferì alla frase ancora più disperazione.

L'avrebbero esiliata dalla Corea del Sud per almeno dieci anni dopo quello scandalo che tutti avevano prontamente ascoltato.

Kyungsoo ci aveva visto lungo: Melody aveva rovinato tre gruppi musicali semplicemente uscendo a bere in discoteca con le sue amiche.

Le sue gambe diventarono improvvisamente molli e non le sentì più. Ai lati degli occhi era tutto nero.

-Melody!

La voce di Emily le suonò distante.

-Devo andarmene di qui...- perfino la sua stessa voce le suonò come un sussurro.

Qualcuno, per logica Emily, la aiutò a rimettersi in piedi e Melody temette che le sue gambe potessero cedere nuovamente.

La patina nera che le oscurava la vista si diradò e riuscì a mettere a fuoco gli occhioni azzurri di Emily guardarla carichi di preoccupazione.

-Andiamocene.- le disse, sentendo un'altra crisi di pianto pronta a esplodere da un momento all'altro- Andiamo via, non ne posso più...

L'amica esitò, sconcertata da quel suo cambio d'umore repentino.

-Emily, per favore...- la voce le si incrinò nuovamente.

La glaucopide annuì, ancora poco convinta:- Okay, certo, cerchiamo una via d'uscita in mezzo a tutte 'ste fan e andiamo via.

-Melody!

Sia Kai che Jimin avevano lasciato perdere i loro problemi per poter rivolgere la loro attenzione a una sempre più nevrotica Melody. Sembrava proprio che se ne fossero scordati, dato che anche i loro compagni li avevano lasciati andare.

Sentì la nausea annodarle lo stomaco:- Non voglio vedervi mai più.

-Mel, ma che...?- Kai non capiva.

Lei scosse la testa, sentendo le lacrime sgorgare nuovamente:- Ho permesso che tu tradissi Krystal con me... Come ho potuto? Io non sono così...

Il ragazzo sembrava sempre più confuso da quel discorso e, quando fece per avanzare, lei indietreggiò all'istante. Emily si mise prontamente in mezzo, nonostante non avesse capito cosa stesse succedendo.

La glaucopide passò lo sguardo su Kai e Jimin, impassibile:- Noi dobbiamo andare, adesso.

I suoi occhi si posarono su Sehun, poco indietro rispetto ai due ragazzi:- Ciao, Sehunnie.

Lui accennò un mezzo sorriso:- Emily.

Emily si voltò verso di lei e le mise un braccio attorno alle spalle, come a proteggerla da tutte le persone lì presenti:- Vieni, Mel, andiamo a vedere se anche questo ospedale possiede un'uscita sul retro.

Solo un suono si alzò sopra il mormorio creato da tutte le persone lì presenti ed era quello dei tonfi affrettati provocati da Valerie.

-Ehi, aspettatemi almeno, brutte stronze!


 

Aprì lentamente gli occhi. Sentiva la mente piena, quella sensazione molto rilassante che ti dice che hai dormito per molte ore e che hai recuperato tutto il sonno arretrato. Anche gli arti li sentiva meno tesi di quanto ricordasse prima di addormentarsi. Sicuramente anche le coperte calde avevano aiutato.

I suoi occhi si abituarono subito alla penombra creata dalla luce del giorno che sfuggiva alle pesanti tende che oscuravano la finestra: era nella sua camera da letto all'istituto. Riuscì a distinguere il proprio armadio in fondo alla stanza e il letto di Emma di fianco al suo, sfatto ma vuoto. La sua amica si doveva essere già alzata, era molto più mattiniera di lei.

Si coricò di schiena ed espirò profondamente. Aveva fatto un sogno assurdo: lei e le sue amiche si erano ubriacate fino a non ricordare nulla ed erano tutte finite con il perdersi per Seoul nelle situazioni più assurde, tutte accompagnate da componenti degli EXO e dei BTS. Lei a un certo punto si era anche finta una escort per adescarli e, alla fine di tutto, era risultato che era stato Jimin a ridurle tutte in quello stato grazie alla droga dello stupro.

Un improvviso dolore acuto a un lato della testa le fece contrarre le sopracciglia.

Melody si tastò quel punto e vi trovò un bozzo ancora più doloroso al tatto. Quando aveva battuto la testa così forte?

La coscienza di cosa fosse successo la investì come un fiume in piena, a pari passo con il dolore.

Spostò di lato le coperte e l'aria fresca della stanza la fece rabbrividire. Non aveva messo i pantaloni e aveva dormito solamente in t-shirt e mutande e, anche con quell'illuminazione pressoché inesistente, riuscì a distinguere numerosi lividi e tagli che le decoravano le gambe. E notò subito la fasciatura sporca di sangue attorno al ginocchio.

Si toccò istintivamente i polsi, dove, con poca sorpresa e tanta delusione, trovò i lividi che avevano lasciato le corde con cui i contadini l'avevano legata.

-Non è stato un sogno.- realizzò in un sussurro.

Era tutto vero: Jimin l'aveva drogata e l'aveva assunta per fare in modo che Kai tradisse Krystal con lei. E tutto era andato secondo i piani.

Sbuffò e allungò la mano verso il suo comodino. Lo schermo del telefono la acciecò quasi completamente quando lo sbloccò.

Erano le 17:12. Aveva dormito tutto il pomeriggio.

Emily aveva chiesto a mr. JYP se avesse potuto mandare loro un'auto a prenderle per evitare di incappare nuovamente in delle sasaeng e il CEO gliel'aveva fatta arrivare dietro all'ospedale in pochi minuti. Ricordava poco del viaggio di ritorno. L'aveva passato a piangere e a non rispondere alle domande di Emily e Valerie su cosa fosse successo con Jimin. Poi, all'istituto, le sue amiche avevano fatto in modo che evitassero tutte le persone che le avevano riconosciute a scuola e l'avevano portata dritta al loro dormitorio. Lì, Emma ed Ellie l'avevano aiutata a cambiarsi e poi l'avevano praticamente lanciata sul letto. Ricordava che Emily e Valerie erano scappate poco dopo per andare alla JYP a incontrare l'avvocato che avrebbe dovuto evitare a Mona la galera. Poi era piombata nel mondo dei sogni.

Sentì lo stomaco attorcigliarsi quando notò le otto chiamate perse da Mr. SixPacks e dei messaggi mandati con KakaoTalk da una persona che Melody aveva salvato in rubrica come Meat-Ball Ultimate.

Emma aveva sempre detto che l'ultimate di Melody le ricordava una polpetta e lei stessa aveva finito con l'associare le polpette a Kai.

Anche sotto droghe vedeva Kim Jongin allo stesso modo, non sapeva se fosse una cosa buona o meno.

Sospirò. A quanta gente aveva dato il suo numero?

Bloccò nuovamente il telefono senza nemmeno provare a leggere i messaggi che Kai gli aveva mandato. Doveva dimenticare questa storia il più velocemente possibile.

La porta della camera si aprì e la luce dell'atrio illuminò la stanza.

Un sorriso spontaneo le affiorò sul viso appena vide Tanpopo zampettare scodinzolante verso il suo letto.

Anche quel cucciolo era frutto delle loro disavventure da drogate, chissà se il suo padrone sarebbe venuto a riprenderselo, prima o poi...

-Ehi, sei sveglia...- constatò Emma entrando nella stanza mentre Melody prendeva in braccio il cagnolino esagitato.

L'amica indossava la divisa scolastica e, visto l'orario, immaginava che fosse tornata dalle lezioni pomeridiane.

-Come è andata oggi?- le chiese con voce ancora impastata mentre Tanpopo le leccava felicemente le mani.

Emma si sedette sul suo letto facendo spallucce:- Bene, dai. Fortunatamente mi è passata del tutto la febbre, anche se ho ancora qualche rimasuglio. Le lezioni sono andate bene, peccato che a scuola non si parli altro che di te e di noi in generale. Quello è abbastanza stressante.

Melody sospirò:- Ci riconoscono tutti, ormai...

-Già, tu, Valerie ed Emily siete su tutto il web, non avete idea di quanti video e foto ci siano di voi all'ospedale con gli EXO e i BTS. E tutti speculano su chi voi possiate essere.

Lei inarcò le sopracciglia:- Nessuno in questa scuola ha fatto presente che siamo studentesse americane che alloggiano qui?

-Oh, certo che l'hanno fatto! E nessuno si è sorpreso nel sapere che siete dello stesso gruppo di quelle studentesse che hanno ospitato degli idol nel loro dormitorio e che hanno attirato un'orda di sasaeng nel campus in piena notte.

Melody singhiozzò:- E mi stai dicendo che non ci hanno ancora cacciate da questo paese? Oppure è la brutta notizia che hai tenuto per ultima?

-No, non ci cacceranno e, anzi, gli insegnanti stanno allestendo un programma per evitare altre invasioni simili di curiosi, sasaeng e giornalisti vari. Siamo sulla bocca di tutti, al momento.

Melody gettò la testa all'indietro e la appoggiò alla testiera del letto, sconsolata. Sperare che la gente dimenticasse in fretta tutta questa storia era chiedere troppo. La sua esperienza a Seoul sarebbe stata tutto fuorché tranquilla, di quel passo.

-Emily e Valerie non sono ancora tornate?- chiese riprendendo a grattare la testa di Tanpopo- E le altre?

Emma prese ad armeggiare con una scatola che aveva tra le mani da quando era entrata nella stanza e che Melody notò solo in quel momento.

-Emily e Valerie sono ancora via, hanno chiamato Kat poco fa e hanno detto che hanno parlato sia con l'avvocato di mr.JYP che con Mona. Fortunatamente era più tranquilla di quanto pensassero e, a fine colloquio con l'avvocato, probabilmente Cece tornerà all'istituto per riposare un pò. E' rimasta tutta la notte lì, pur di non lasciarla sola ed è abbastanza esausta. Ah, e, a quanto pare, Meg dovrebbe arrivare in serata all'aeroporto di Incheon, quindi, già che ci sono, probabilmente passeranno a prenderla.

Melody tirò un sospiro di sollievo:- Meno male, una buona notizia...Lyssa, Rose e Charlie?

Emma tirò fuori dalla scatola delle garze arrotolate e un flacone di quello che doveva essere un disinfettante o dell'acqua ossigenata, non ne era sicura. L'amica si era portata dietro un kit di prontosoccorso.

-Lyssa e Rose sono tornate un'oretta fa. Le ha portate qui un'auto della BigHit, a detta loro. Lyssa sta dormendo perché nemmeno lei ha chiuso occhio per tutta la notte e Rose è in camera sua. Non credo stia dormendo perché non ha fatto altro che messaggiare per tutto il tempo e immagino che stia continuando anche adesso.

Melody aggrottò la fronte:- Con chi messaggia?

-Non ne ho idea, non ha voluto dircelo. Forse qualcuno con cui ha passato la serata?

Lei ci pensò su:- Dubito che possa essere Tao, non sono rimasti nel migliore dei rapporti e lui ha altro a cui pensare, al momento...

Emma si morse il labbro inferiore, pensierosa:- Qualcuno che ha conosciuto alla BigHit?

Melody strabuzzò gli occhi a quelle parole:- Beh...Yoongi è rimasto con lei all'agenzia per non lasciarla completamente sola mentre noi andavamo al soccorso di Lyssa.

Seguì un attimo di silenzio in cui gli occhi di Emma si allargarono sempre di più:- Vuoi dire che lei e Suga...?

-Visto come sei saltata addosso a Joonmyeon senza esitazioni, non lo escludo.

L'amica arrossì fino alla radice dei capelli e Melody non poté fare a meno di ridacchiare. In quel momento le fece particolarmente bene.

Emma si schiarì la voce, ignorando il suo commento:- Comunque: Charlie invece è ancora all'ospedale, più per proteggerla da sasaeng e altri curiosi che per controlli medici. Dovrebbe uscire domani mattina e qualcuna di noi dovrebbe passare a prenderla.

Melody annuì:- Se riuscissimo a rimediare un'auto potremmo andare fin lì senza problemi. Kat ed Ellie come stanno, invece?

-Bene. Ellie è ancora un pò provata dalla serata che ci hanno fatto passare le sasaeng, ma oggi è andata a lezione e ha ignorato le domande di tutti i nostri compagni senza difficoltà. Adesso è ancora al club di recitazione. Kat, invece, non è andata a lezione perché non si sente ancora tanto bene, probabilmente riprenderà domani.

-Sta riposando anche lei?

-No, sta cercando di rintracciare Jaekyung da stamattina: non risponde al cellulare e nessuno ha idea di dove sia finita.

Melody raddrizzò improvvisamente la schiena:- Credevo che non si parlassero più.

-Infatti è così, ma dopo gli eventi di ieri sera non si è potuta non preoccupare.

-Che eventi?

-Giusto, stamattina ne abbiamo parlato molto velocemente e non ho potuto dirti i dettagli, ma è stata chiamata la polizia per mandare via tutte le sasaeng che hanno preso d'assalto la scuola per Jungkook e Joonmyeon.

-Si, me l'avevi accennato.

-Abbiamo però scoperto che non sono stati i professori a chiamare la polizia, bensì Jaekyung stessa.

Fu il turno di Melody di spalancare gli occhi dalla sorpresa:- Davvero? Io pensavo che fosse stata lei a chiamarle...

-Anche noi lo pensavamo, anche perché, quando Ellie è andata in camera sua per trovare delle prove del suo coinvolgimento, non l'ha proprio trovata: ha aperto la sua coinquilina che non aveva idea di dove fosse finita e nella sua stanza non c'erano né il suo telefono, né il suo zaino, né altre cose che avrebbero potuto farci capire la situazione.

-Non era in camera sua? Sicure che non fosse giù in strada con tutte le altre sasaeng?

Emma scosse la testa:- Non penso che lo fosse, anche perché queste pazze non sono riuscite a entrare nella struttura e con un elemento interno come Jaekyung ci sarebbero potute riuscire tranquillamente. E il poliziotto che è venuto a chiederci spiegazioni, come stessimo e perché Joonmyeon e Kookie fossero con noi, ha specificato che la denuncia non è stata fatta attraverso una telefonata anonima, ma che è stata proprio Bang Jaekyung a sporgerla.

-Ma non era all'istituto nel momento in cui l'ha sporta e non è più tornata, nonostante fosse successo tutto nel cuore della notte.

Emma annuì:- Kat è rimasta sorpresa quanto noi da questa notizia e il non sapere dove fosse dopo un simile gesto l'ha fatta preoccupare molto. Anche perché non ha ancora avuto sue notizie e ha paura che possa esserle successo qualcosa di brutto.

-E' una sasaeng, questo suo gesto potrebbe averle dato facilmente problemi con le sue colleghe.

-E' quello che stiamo pensando tutte. Purtroppo, finché non sapremmo qualcosa anche solo di dove si trovi, non potremmo esserne sicure.

Più si aggiungevano dettagli e più Melody si rendeva conto che sarebbe stato impossibile per lei dimenticare tutta la faccenda.

-E Olly? Si è saputo più niente di lei?

Lo sguardo di Emma si rabbuiò:- Purtroppo no. Valerie ha detto che è scomparsa totalmente dopo la visita all'ospedale da Charlotte e non abbiamo più saputo nulla. Non sappiamo dove sia ne se stia bene...

Avevano ritrovato la bellezza di otto persone disperse in nemmeno ventiquattro ore ma non riuscivano a trovare l'ultima rimasta. Forse le era successo davvero qualcosa di brutto. Certo, anche a lei e alle sue amiche ne erano successe di cotte e di crude, ma erano state tutte ritrovate e sapevano dove fossero tutte al momento, compresa l'amica finita in Cina per sposarsi.

Emma sospirò e la riportò alla realtà:- Valerie ed Emily hanno detto che in tutto questo proveranno a vedere se riescono a raccogliere più informazioni su Olivia o, ancora meglio, a trovarla. Nel caso non riuscissero a trovare nulla, pensavamo di rivolgerci alle autorità: sono passate più di ventiquattro ore dall'ultima volta che ci ricordiamo di averla vista, quindi possiamo sporgere denuncia.

Melody annuì piano:- Si, penso che sia l'unica cosa che possiamo fare...

L'amica le sorrise, come se volesse incoraggiarla, poi sollevò il rotolo di garze:- Ora credo che sia arrivato il momento di fasciare nuovamente il ginocchio. Valerie mi ha detto che sarebbe da cambiare la fasciatura una volta al giorno, ma quella mi sembra troppo malandata e sporca per non cambiarla prima.

Anche lei si ritrovò a sorridere:- Cominciavo a chiedermi come mai ti fossi portata dietro il kit di prontosoccorso, dato che non lo stavi usando.

-Le nostre chiacchiere continuavano a distrarmi, non è colpa mia se sei un vulcano di domande!

Melody ridacchiò.

Emma srotolò finalmente la garza:- Anzi, mentre ti faccio da infermiera, tu potresti fare una bella cosa molto utile.

-Cioé?- adesso era curiosa.

La ragazza le sorrise:- Potresti raccontarmi cos'è successo da quando tu, Valerie e Cece avete lasciato l'istituto per andare da Mona. Sei sempre stata molto vaga tutte le volte che ci siamo sentite al telefono e, visto tutto quello che è uscito su Internet su di voi, sarei curiosa di sapere la tua versione.

Melody sospirò. Non aveva tanta voglia di rivivere tutta la giornata precedente e tutte le brutte rivelazioni che aveva portato con sé, ma Emma meritava delle spiegazioni e meritava di sapere cosa avessero scoperto, dato che anche lei, come tutte loro, era rimasta coinvolta in quella folle notte di cui nessuna di loro aveva memoria.

-Potrebbe volerci più tempo rispetto a quello che impiegherai per cambiarmi la fasciatura.- le fece presente.

Emma fece spallucce:- Fortunatamente hai abbastanza ferite su gambe e polsi da permettermi di lavorare per tutto il tempo che racconterai.

Melody sorrise nuovamente. Aveva un'amica molto premurosa nell'aiutarla così a stare meglio.

Le raccontò tutto quello che era successo. Gli incontri e ciò che avevano scoperto in questura, l'incontro con Taeyeon e l'inseguimento delle sasaeng fino a Emily e mr. JYP, come avessero scoperto l'ubicazione di Rose, Alyssa e Charlotte, i problemi con i gestori del Love hotel e l'incontro con Tao, come i BTS le avessero contattate e si fossero uniti a loro per trovare Alyssa, Kris e Hoseok, i contadini psicopatici, come le sasaeng li avessero ritrovati, come lei e Jimin si fossero adoperati per salvare tutti dalle grinfie dei contadini, il turbolento ritorno a Seoul, il ritrovamento di Charlotte, l'interrogatorio all'ospedale e lo scontro di Jimin e Kai prima che loro se ne andassero. Il tutto senza tralasciare alcun dettaglio.

Il bacio di Kai, la relazione di Kris e Tao, la brutta sensazione che gli avevano lasciato i tipi loschi della sicurezza del Love hotel, come questi avessero provato ad abusare di Melody, il fatto che tutti pensassero che lei fosse una escort, il bacio di Jimin, il rischio di aver quasi perso Tao, la nottata di Charlotte e Chanyeol, le conclusioni a cui era giunta su Kai e Jimin e su cosa le fosse successo in serata e perché.

Emma finì di passarle una pomata sui polsi martoriati poco dopo la fine del suo lungo racconto.

Rimase qualche secondo in silenzio, assimilando tutto quello che Melody le aveva detto in così poco tempo.

-Più andavo avanti con il racconto e più mi rendevo conto che a un orecchio esterno tutto questo poteva suonare inventato, da quanto è assurdo...- notò.

Emma si alzò dal letto senza dire nulla e andò verso il suo.

Melody non capì perché avesse preso in mano il cuscino... finché non se lo ritrovò sbattuto contro il braccio e il petto più volte come se fosse stata una frusta.

-Ahia! Ahia!- si lamentò più volte mentre l'amica continuava a picchiarla con espressione impassibile. Tanpopo si agitò e cominciò ad abbiare, prendendolo per un gioco divertente.

Emma non mutò espressione nemmeno quando ebbe finito ed ebbe lanciato il proprio cuscino nuovamente sul letto.

Melody aggrottò la fronte, ancora confusa:-...e questo per che cos'era?

La ragazza si lasciò cadere di fronte a lei con faccia imbronciata:- Per avermi preso in giro tutto il giorno per la faccenda di Joonmyeon e per avermi guardata giudicante, quando tu non sei stata con un idol, ma con due!

Lei inarcò un sopracciglio:- Io non ti ho mai giudicato, mi hai solamente sorpresa...e non ti preoccupare: Valerie continua a darmi della zoccola da quando ci siamo risvegliate.

Emma prese un respiro profondo e si passò una mano tra i capelli:- Comunque è davvero tutto assurdo, è stato come ascoltare la recensione di una qualche fanfiction.

Melody si strinse nelle spalle:- Ho quasi pensato di esserci finita dentro, finché Jimin non ha provato a pagarmi.

-Allora hai capito di essere finita in una fanfiction raiting rosso?

-"Undici ragazze assumono una droga che risveglia un sorprendente appetito sessuale in loro e che le porterà ad avere rapporti poco ortodossi con diversi idol che si metteranno sulla loro strada". Potrebbe benissimo averla scritta una tredicenne che vuole fare l'alternativa.

Emma scoppiò a ridere e Melody la seguì subito.

-Non penso che Jimin c'entri qualcosa con chi ci ha drogate.- le disse l'amica appena si fu ripresa dall'attacco di risa.

Lo stomaco di Melody si contraette con forza:- Vorrei anche io che non fosse così, eppure tutto combacia fin troppo bene.

Emma storse le labbra:- Si, è vero, ma c'è comunque qualcosa che non mi convince. Voglio dire: prima che io ti rivelassi la storia di Krystal, tu non hai mai dubitato di lui, né ti ha mai trasmesso vibrazioni negative.

Melody aggrottò la fronte:- Eravamo sotto l'effetto di una droga fatta apposta perché tu non ti ricordi niente alla fine del suo effetto, come avrei potuto saperlo?

Emma annuì:- Si, tu non ricordi niente, ma il tuo corpo si.

-Che vuoi dire?

-Qualche anno fa ho letto un articolo su una ragazza che aveva ingerito una droga dello stupro e su come, nonostante la sua amnesia, fossero riusciti a trovare il suo stupratore. Non ricordo se fosse un suo amico, ma era comunque una persona che conosceva abbastanza bene e che quindi aveva incrociato diverse volte dopo il fatto. Ed erano riusciti a trovarlo partendo dalle sensazioni della ragazza: il tuo cervello non ha memoria di quello che accade, ma le sensazioni che hai provato durante l'effetto rimangono registrate nel tuo cervello e il tuo corpo continua a provarle. Lei infatti provava repulsione nei confronti di quest'uomo ed è stato questo a far crescere i dubbi sulla sua innocenza. Ovviamente non è stato solo questo a incastrarlo e a dare la conferma di ciò che aveva fatto, ma ciò dimostra che non è sbagliato affidarsi al proprio istinto. Ed è una cosa che si è verificata con più casi simili.

-Non me lo stai raccontando per cercare di abbindolarmi, vero?- non era molto convinta di quella storia.

Emma scosse la testa:- Assolutamente no, anche perché tu stessa rientri in questa categoria.

Melody le rivolse uno sguardo confuso e l'amica si spiegò:- Hai detto di aver provato delle brutte sensazioni nel rivedere gli uomini della sicurezza del Love hotel. E cosa ti ha confermato Tao? Che quei bastardi hanno provato a metterti le mani addosso nonostante tu non volessi.

Ci pensò su: era vero. Ricordava ancora la nausea che le era venuta solamente nell'incrociare lo sguardo con l'uomo sfregiato. Il solo ripensarci le faceva venire i brividi.

-Okay, questo discorso è perfettamente applicabile a chi ha tentato di farti del male sotto l'effetto della droga, ma come potrei provare una sensazione simile nel caso io fossi stata consenziente? Jongin e Jimin sono due idol e due ragazzi a cui io non sono mai stata indifferente, esteticamente parlando, non mi sorprenderebbe sapere di aver fatto sesso con entrambi con entusiasmo.

-Infatti io non mi riferivo a quello, ma al tuo dubbio sul fatto che Jimin possa essere stato un vero stronzo mentre eri sotto l'effetto della droga: se lo fosse stato davvero, avresti avuto delle brutte sensazioni già dalla prima volta che lo hai incrociato.

Melody rifletté su quelle parole.

-Ci ho fatto caso quando Emily e Valerie ci hanno spiegato perché non ricordiamo nulla: io per Joonmyeon non ho provato niente la prima volta che l'ho visto quando mi sono svegliata. Solamente la classica agitazione che senti quando incontri una persona famosa che ammiri.

Melody inarcò un sopracciglio:- Quel sentimento direi che si è evoluto in fretta.

-LA VUOI SMETTERE?!- sbottò la ragazza, per poi ricomporsi subito con un immancabile rossore sulle guance- Il punto è che non è stato lo stesso con Jungkook: nonostante stessi pensando "Oh mio Dio, c'è il mio bias nei BTS a pochi metri da me!", dentro ho provato un'emozione diversa. Ho sentito una gran tenerezza e il bisogno di proteggerlo da qualsiasi cosa. Quando mi ha sorriso, felice di avermi trovata, mi sono sentita come una madre che vede il volto di suo figlio per la prima volta.

-Come posso non trovarlo strano, dopo tutti i discorsi per niente da mamma che abbiamo fatto su di lui vestito da poliziotto?

Emma singhiozzò:- Prova a pensare che la droga mi abbia cambiato. E' il metodo più efficace, suppongo.

Tanpopo scese dalle gambe incrociate di Melody e zampettò fino a quelle dell'amica.

-Tu non hai provato niente del genere quando hai visto Kai e Jimin?

Melody spostò lo sguardo sul suo cellulare poggiato sul comodino. In quel momento era difficile ricordare cosa avesse provato prima di tutta quella rabbia e di quell'inquietudine.

-Con Jimin non ho provato niente di negativo. Ho sentito una piccola fitta al petto, vedendolo ferito, un qualcosa a cavallo tra il dispiacere e il rimorso. E, quando ha cominciato a trattarmi in modo più amichevole, mi sono sentita serena, quasi mi stessi relazionando con un amico di vecchia data che non vedevo da un pò. Unito tutto da una grandissima attrazione fisica.

Emma grattò Tanpopo dietro le orecchie:- Sicuramente l'attrazione era reciproca, ma non penso che lui ti vedesse in chiave così amichevole.

Ripensò ai sorrisi che le aveva rivolto, alle premure che le aveva riservato per evitare che cadesse nelle grinfie delle sasaeng e a tutte quelle sue piccole caratteristiche che Jimin si era ricordato, nonostante fossero davvero insulse.

E la conversazione che avevano avuto quando le aveva rivelato di crederla una escort.

Non avere pietà per me: chissà quante altri clienti avrai fatto infatuare di te con le tue doti...

-Sembrava che un pò gli piacessi...- mormorò infine.

Emma sorrise:- Sono certa che fosse così.

L'amica stava cercando di tranquillizzarla e di convincerla che non combaciava tutto così alla perfezione nell'idea che si era fatta su cosa avesse fatto loro Jimin, eppure, più parlavano e più si sentiva inquieta dalla possibilità che lo avesse accusato così pesantemente tanto in fretta. E dal fatto che non sapessero ancora chi le avesse drogate, allora.

-Se non è stato lui, allora perché non ha negato quando gli ho chiesto conferma?- chiese più a sé stessa che a Emma.

-Beh, a detta di Valerie ed Emily, più che chiederglielo glielo hai urlato addosso. Penso che non abbia nemmeno capito di cosa lo stessi accusando: chiunque sarebbe rimasto perplesso di fronte a uno sclero improvviso simile!

Melody si sentì improvvisamente in imbarazzo:- Sono sembrata così tanto fuori di testa?

-Non ero presente, ma mi hanno detto di sì... e anche diversi video che ti hanno fatto non hanno aiutato.

Singhiozzò. Le era "inspiegabilmente" tornata voglia di dormire...

-E Kai?- chiese Emma.

-Kai cosa?

-Per lui cos'hai provato? Avevi provato qualcosa di spiacevole?

Il solo ripensare a Kai prima che Emma le dicesse cosa avevano fatto le scaldò il petto in un tepore molto piacevole.

Perché non poteva provare semplicemente disgusto?

-Con lui è stato tutto diverso. Mi sono sempre sentita felice nel vederlo. Nel letto quando mi sono svegliata, in questura...perfino quando l'ho rivisto in ospedale: per quanto fossi delusa da me stessa, una parte di me ha continuato a essere felice nel vederlo.

-E baciare lui...è stato come baciare Jimin?- chiese Emma, titubante.

Melody sorrise amaramente, nel ripensare a come entrambi l'avessero baciata.

-No, assolutamente no.- la vista le si appannò a causa delle lacrime- Con Jimin è stato tutto così fisico, passionale...stavo andando a fuoco!

Emma rise e anche lei sorrise, divertita.

-Con Jongin ho toccato il cielo con un dito. E' stato un bacio molto più contenuto, eppure mi sono sentita benissimo. Ero solamente felice, non pensavo a nulla.- una lacrima le scese lungo la guancia, mentre sorrideva nuovamente- E' stato un pò come essere investiti da un unicorno.

Emma inarcò le sopracciglia:- Che similitudine originale!

Melody si asciugò rapidamente le lacrime appena nate sotto gli occhi. Non doveva riprendere a piangere. Ma come poteva, dopo aver realizzato che delle persone che le avevano fatto provare cose simili non potevano averle fatto del male?

-Devo parlare con entrambi.- concluse.

L'amica annuì:- Dovresti proprio.

-Ma come faccio? Con che faccia mi posso presentare dopo aver urlato loro che non avrei più voluto vederli e che dovevano starmi lontano?

-Beh...- Emma lasciò Tanpopo sul letto e uscì dalla stanza, per poi ritornare poco dopo con in mano degli indumenti piegati e che odoravano di detersivo al limone.

Melody li riconobbe subito come la felpa di Jimin e la canottiera di Kai che aveva portato fino a qualche ora prima.

-Ellie le ha portate giù in lavanderia prima di andare a lezione.- spiegò Emma- Il doverle portare loro indietro potrebbe essere una buona scusante per andare a trovarli e chiedere loro scusa, nel mentre.

Come punto di partenza non sembrava male, per quanto l'idea di rivederli le facesse annodare dolorosamente lo stomaco. Però doveva farlo, perché erano gli unici che potevano chiarirle le idee e dissipare tutti i suoi dubbi.

-Con tutto il casino che è scoppiato, immagino che saranno o al loro dormitorio o all'agenzia, per evitare di incappare in paparazzi e sasaeng impazzite più del solito...- ragionò.

-Lo penso anche io.- Emma si morse il labbro- Ma penso che prima dovremmo preoccuparci di come arrivare fin laggiù senza venir riconosciute e fermate: ci braccano già in classe per sapere cos'è successo, non immagino chi potremmo incontrare fuori!

Effettivamente le probabilità che soggetti come Hyena e le sue amiche si aggirassero per le strade di Seoul solo con l'intento di fargliela pagare erano molto alte.

Melody si alzò finalmente dal letto e andò a scostare le tende dalla finestra.

-Merda...

Già da quella breve porzione di campus che poteva vedere da lì riusciva a notare delle ragazze ferme al limitare con macchine fotografiche e mascherine a coprire loro il viso. Non era certamente un caso che fossero stanziate lì.

I taxi erano troppo rischiosi con delle sasaeng in giro e Melody non se la sentiva di chiedere nuovamente a mr. JYP un'auto, dopo lo stato in cui gli avevano riportato il furgone.

-Ci serve un'idea folle.- decretò alla fine.

Emma aggrottò la fronte con fare confuso:- Un'idea folle?

Melody annuì:- Per passare lì in mezzo senza che quelle ci sbranino vive.

Ci pensò su, poi ebbe l'illuminazione.

-Passami il telefono!

Emma lo staccò dalla carica e glielo lanciò con fare confuso.

Melody digitò rapidamente il numero e si accostò l'apparecchio all'orecchio.

-Chi stai chiamando?

-Una persona che ha continuamente idee impensabili e che hanno puntualmente successo ogni volta.

Non avrebbe mai pensato di finire a dover chiedere personalmente il suo aiuto, ma ciò dimostrava solamente quanto la situazione fosse disperata e quanto Melody ci tenesse a parlare con Kai e Jimin.

Rispose dopo tre squilli.

-Pronto?

-Valerie, ho bisogno del tuo aiuto.

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Capitolo 19
*** SUVs, kitchens and bathrooms! ***


19.
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-E' una pessima idea.- appurò Emma con fare sconsolato.

Melody non poteva darle torto, perché lo pensava anche lei. Ma aveva imparato a fidarsi dei piani assurdi di Valerie. Avevano sempre funzionato.

Speriamo solo che non si riveli essere questa l'eccezione, pregò Melody mentre procedeva verso il prato che l'avrebbe portata dall'uscita del campus. Emma le stava attaccata al braccio con tutta la forza che aveva in corpo, cominciava a sentirlo formicolare.

Riusciva già a intravedere il branco di sasaeng ammassate poco oltre il cancello. Aveva rischiato di venir arsa viva da Hyena e le sue amiche, perché il suo cuore batteva così forte solo in quel momento?

-E se dovesse volarci via il berretto proprio mentre passiamo lì davanti?

Melody sospirò:- Nel caso dovremmo metterci istantaneamente a correre.

Il consiglio di Valerie era stato molto semplice: tutte quelle fan appostate fuori dall'istituto si trovavano lì per poter vedere e occasionalmente bloccare le ragazze americane dello scandalo? Allora Melody ed Emma doveva uscire conciate come due ragazze coreane basiche.

Semplice, nella mente di Valerie. Rischioso e pericoloso per Emma e Melody. Ma non avevano altre idee più fattibili. Dopo essere entrata in un Love hotel dalla finestra, Melody non voleva più cimentarsi in acrobazie spezza-collo.

Fortunatamente su tredici guardaroba differenti erano riuscite ad accumulare vestiti che, se abbinati assieme, potevano tranquillamente venir trovati su qualche sito di vendite di vestiti online che garantivano tutti i capi di moda del momento in Asia. Ed era ciò che dovevano sembrare, perché molte loro compagne coreane si vestivano a quel modo. Con un po' di fortuna, un berretto e una mascherina a coprire metà viso, se la sarebbero potuta cavare. Speravano.

Parigine, shorts neri, maglioncino pastello per Emma, felpa nera, skinny jeans scuri e collarino per Melody. Entrambe a viso coperto e con due berretti neri a nascondere gli occhi.

-Sii normale.- la incoraggiò Melody vedendo le sasaeng sempre più vicine.

Emma singhiozzò:- Come è "normale"?

Trattennero il fiato. Il cancello aperto era a tre passi da loro.

Era il momento.

Il mormorio concitato del gruppo di sasaeng cessò al loro passaggio.

Melody sentiva la pelle formicolare sotto il loro sguardo inquisitore.

Ricominciate a parlare, ricominciate a parlare, per favore!, pregò mentalmente.

Non sentiva più il sangue circolare nel braccio stretto da Emma. Probabilmente glielo avrebbero dovuto amputare.

Un paio di ragazze bisbigliarono e il resto della comitiva le seguì.

Melody rilassò le spalle: non le avevano riconosciute!

Lei ed Emma proseguirono in silenzio a destra per andare verso il dormitorio degli EXO.

Dovevano solo sparire dal loro raggio visivo e il resto sarebbe stato una passeggiat...

-Ooh this my shit! All the girls stamp your feet like this! Few times I've been around that track so it's not just gonna happen like that, 'cause I ain't no hollaback girl...

Il cuore di Melody si fermò per qualche secondo più del normale.

Le sasaeng si erano di nuovo ammutolite.

-Cazzo.- la parola le uscì strozzata.

Tirò fuori il telefono dalla tasca con mano tremante. Forse nessuna di quelle pazze aveva preso parte alla caccia alle risaie e non sapeva che quella fosse la sua suoneria...

Il display le presentò il numero di Valerie con tanto di loro selfie assieme al mare.

-Non sapeva della nostra missione suicida?- il tono di Emma cominciava a suonare isterico. Prese a guardarsi alle spalle in maniera più naturale possibile.

-Pronto, Val?- la salutò in coreano.

-Ciao Mel, spero che non siate già a sacrificarvi per le strade di Seoul peggio di Giovanna D'Arco...

-In realtà si, per questo spero che questa sia una chiamata importante.

-Oh, si, lo è! Abbiamo una notizia che non sappiamo se catalogarla come buona o cattiva, ma senza dubbio interessante...

Melody sospirò con forza:- Che notizia?

-Siamo passati dalla JYP per parlare con l'avvocato che voleva procurarci Fonzie hyung.

-E...?

-Ed è disposto a rappresentare Mona in tribunale!

Melody si accigliò:- Beh, è decisamente una buona notizia!

-Si e io penso anche che sia un avvocato sicuramente capaca, ma Emily non è molto convinta.

-Perché mai? E' l'avvocato del suo hyung, quello che ci ha salvato da metà dei nostri problemi.

-Oh, merda!- il tonò di Emma si fece improvvisamente acuto.

Non era un buon segno.

-Si, ma non è sicura ad affidare Mona a questo avvocato, perché lui è...

-MEL! EMMA!

Melody comprese il panico dell'amica.

Katherine stava correndo verso di loro con il telefono in mano. Era vestita con la tuta che normalmente usava come pigiama.

-Ragazze, dove state andando? Non avete letto il messaggio di Emily? Meg, sta...

Percepì tutto a rallentatore: la voglia di mettersi a piangere di Emma, lo scandimento delle parole sulle labbra di Katherine e soprattutto l'attimo in cui le sasaeng realizzarono chi avevano appena rischiato di farsi scappare e si accingevano a riprenderle con un balzo felino.

Melody usò la mano libera per afferrare Katherine per un braccio.

-VIA! VIA! VIA!

Emma cominciò a correre ancora ancorata al suo braccio, mentre Katherine, confusa, venne trascinata da Melody.

Alle loro spalle fu una cacofonia di urla e insulti.

-Non possiamo portarle dagli EXO!- fece presente Emma senza rallentare il passo.

-Dobbiamo seminarle al più presto!- Melody le fece comunque svoltare all'angolo che avrebbero dovuto imboccare originariamente. Sarebbero comunque passate per una via solitamente affollata e avrebbero potuto depistarle più facilmente. Dovevano solo attraversare la strada in fondo alla via.

-E' rosso! MEL, E' ROSSO!- urlò Katherine vedendo che Emma e Melody non accennavano a fermarsi all'attraversamento, dove stavano sfrecciando diverse auto.

-O ci investono le macchine, o ci uccidono quelle pazze! A te la scelta!- le rispose senza lasciarle il braccio, nonostante la sua resistenza.

-Ma siete serie?!- Katherine era incredula.

Sfortunatamente un SUV grigio bloccò la loro impresa, frenando bruscamente proprio sulle strisce pedonali.

Non riuscirono a fermarsi in tempo e sbatterono con forza contro il cofano della vettura. Katherine urlò. Emma lasciò l'amica per cercare di rallentarsi con le mani. Melody rimase senza fiato. Il ginocchio riprese a bruciarle.

Ma non poteva fermarsi, dovevano attraversare la strada prima che le sasaeng le raggiungessero.

Il vetro dal loro lato si abbassò.

Forse non era un caso che avesse tagliato loro la strada a quel modo...

-Andiamo!- Melody corresse la presa sulle braccia delle amiche e fece per aggirare la macchina. Non c'erano garanzie che a bordo non vi fossero altre psicopatiche.

-Mel! Kat! Emma! Dove cazzo state andando?!

Tutte e tre si frenarono al suono di quella voce.

La testa bionda di Megan fece capolino dal finestrino abbassato del passeggero.

-MEG!- urlarono in stereo le sue amiche.

Un viso troppo delicato per essere maschile, nascosto da grossi occhiali da sole, spuntò dal finestrino del guidatore.

-Tutto bene? Dove state andando così disperatamente?- domandò Luhan.

Melody schiuse le labbra, ma l'orda di sasaeng impazzite che si stava ammassando all'angolo da cui erano venute, pericolosamente vicina, non le permise di rispondere.

-Ci serve un passaggio.- Melody spinse Emma e Katherine verso la vettura- ORA!

Megan si voltò a guardare cosa avesse catturato l'attenzione dell'amica e desistette dal fare domande.

Luhan doveva sapere bene come fossero le sasaeng, perché partì quando Melody si fu seduta sul sedile dietro, senza aver ancora chiuso la portiera.

Alcuni tonfi comunicarono loro che delle ragazze si erano buttate contro il SUV per cercare di fermarlo, ma Luhan fu abile a mettere la sicura a tutte le portiere e a immettersi velocemente nel traffico, tra diversi clacson infastiditi, prima che quel branco di psicopatiche potesse accerchiarli e tirarli fuori dall'auto a forza.

-Luhan...- sussurrò Katherine, trasognata, osservando il proprio ultimate dallo specchietto retrovisore. Era il suo secondo idolo che vedeva da così vicino in meno di ventiquattro ore.

Melody si concesse di tirare un sospiro di sollievo appena non sentì più alcun suono provenire da quelle ragazze.

-Che ci fate qui?- chiese Emma togliendosi la mascherina- Non dovevano andare Valerie ed Emily a prendere Meg all'aeroporto?

-E' per questo che sono venuta a cercarvi!- saltò su Katherine- Emily ha mandato un messaggio a tutte per dirci che avevano capito male l'orario d'arrivo di Megan, che erano già atterrati in Corea, che anche Luhan aveva preso il volo per Incheon e che sarebbero venuti all'istituto affittando un'auto.- finì contando tutto sulle dita.

Melody controllò il telefono. L'anteprima del messaggio di Emily era in cima allo schermo.

Si tolse mascherina e berretto, aveva improvvisamente caldo:-Eravate tutte in camera, potevate aspettarli senza di noi, perché sei uscita a chiamarci così? Non hai visto tutte quelle psicopatiche appostate dal cancello?

-Certo che le ho viste! Per questo volevo riportarvi indietro. Che vi è saltato in mente?!

-Ho fatto un casino inimmaginabile e devo risolverlo il prima possibile.- spiegò velocemente Melody.

-Parli della scenata in ospedale tra Kai e Jimin?- curiosò Megan.

Lei sospirò:- Hai saputo.

-Credo lo sappiano tutti, Mel.- fece presente Luhan- Gli EXO e i BTS hanno fandom molto grandi e la notizia si è sparsa a macchia d'olio.

-Di 'sto passo mi cacceranno dal continente prima di domani.- sbuffò Melody.

-Dove stiamo andando, adesso?- volle sapere Emma, guardando i palazzi sfrecciare fuori dal finestrino.

Luhan scrollò le spalle:- Onestamente non lo so. E' tanto tempo che non vengo a Seoul e non saprei bene dove andare, né come arrivarci. Immagino che riportarvi all'istituto dopo l'incontro con quelle pazze sia fuori discussione, per il momento.

-Non vorrai girare tutto il tempo finché non finirà la benzina, spero!- si augurò Katherine. Il tono acuto aveva qualcosa di nervoso.

Adesso abbiamo un'auto tutta per noi, siamo lontani dalle sasaeng e abbiamo un certo vantaggio su di loro, prima che ci ritrovino. Possiamo agire più velocemente e in sicurezza del previsto, così! ragionò Melody.

Si sporse verso il ragazzo:- Lù, conosci per caso qualche scorciatoia per arrivare al dormitorio degli EXO, senza farci notare da altre orde di fan inferocite?

Emma strabuzzò gli occhi:- Vuoi andarci adesso? Sarà il primo posto in cui ci cercheranno, assieme al dormitorio dei BTS!

-Io cercherei prima dalle case discografiche, in realtà.- osservò Megan.

-Prima ci andiamo e prima torniamo all'istituto.- Melody si infilò nuovamente il berretto- E poi, quel palazzo ha un'uscita segreta apposita per permettere agli idol di spostarsi senza dover incappare in tutti quelli che circondano l'edificio, lo potremmo sfruttare anche stavolta.

Luhan sembrò sorpreso:- Sapete dell'uscita sul retro?

-Ieri io e Valerie ci siamo svegliate nel dormitorio e i ragazzi ci hanno fatto uscire di lì per andare a prendere Emma.

-Oh, quante cose mi dovete ancora raccontare!- si lamentò Katherine.

Luhan svoltò a destra per immettersi in un'altra strada:- Vi porto al dormitorio, allora. Ne approfitto anche per fare un saluto agli altri.

Melody si sentì sollevata:- Grazie Lù, ci stai proprio salvando!

Megan sospirò con fare trasognato:- Chi lo avrebbe mai detto che avremmo rivisto la OT12 così?

Katherine si schiarì la voce:- A parte che non penso ci saranno anche Tao e Kris, voi due vi siete davvero sposati?

Megan alzò la mano sinistra:- Tu che dici?

L'anello dorato scintillò all'anulare appena la bionda mosse le dita.

Katherine strizzò gli occhi, chiaramente invidiosa.

-Lurida baldracca...- sibilò tra i denti. Megan sorrise, compiaciuta.

-Chanyeol ha detto che lo avete fatto per una sfida che vi hanno lanciato, ma era compreso anche il viaggio in Cina?- chiese Melody.

Luhan fece spallucce:- No, quello è stato un colpo di testa nostro. La serata era già folle di suo, andare a farci una luna di miele in Cina non ci sembrava così assurdo.

-Come mai proprio a Dandong? Ci sono tante città molto più belle e meno rischiose...

Il ragazzo lanciò una rapida occhiata alla moglie, prima di rispondere.

-Beh, io avevo proposto di farle vedere la mia città natale, anche per portarla in qualche posto che conosco bene per impressionarla. Ma Meg voleva qualcosa di più adrenalinico e introspettivo... e la sua idea iniziale era stata quella di attraversare il confine nord coreano illegalmente, quindi siamo dovuti scendere a patti.

Megan giocò nervosamente con una ciocca di capelli e non si pronunciò. Come avrebbe potuto farlo, non ricordando niente?

-Non è la cosa più assurda che ho sentito negli ultimi giorni.- sospirò Melody- Quindi almeno voi non avete fatto niente di illegale?

-Beh...- Luhan tamburellò le dita sul volante.

-Fammi indovinare: avete fatto qualcosa di illegale che riguarda il sesso.

Il cinese sussultò:- C-come hai fatto a capirlo?

Melody cercò il modo migliore di dirlo senza compromettersi:- Mona e Chen sono finiti in questura per atti osceni in luogo pubblico, Chanyeol è passato per la porta sul retro di Charlie su richiesta di lei, Rose ha reso Tao il proprio schiavo sessuale e ho dubbi su cosa possa aver portato Lyssa, Kris e Hobi ad appartarsi fino a quel punto. E tutte queste mie amiche citate non hanno memoria di cosa sia successo ieri. Sono andata per logica.

Katherine ed Emma le rivolsero uno sguardo interrogativo, ma fortunatamente nessuna disse niente.

-Per logica hai anche scoperto come mai non ricordiamo nulla?- volle sapere Megan.

-Una nuova droga sul mercato che fa perdere la memoria a fine effetto e che credo che, assieme a una certa euforia, risvegli strani appetiti sessuali. Non abbiamo ancora idea di chi possa avervi drogate, né quando.- spiegò brevemente Melody. Avrebbe raccontato tutto nel dettaglio una volta ritrovate tutte assieme.- Quindi voi cosa avete combinato?

Luhan guardò Megan:- Chiederei a te di dirlo, ma non te lo ricordi, quindi...

-...mi devo preoccupare?- la bionda cominciava ad agitarsi.

-Oh Signore.

Tutti i presenti rivolsero la loro attenzione su Melody.

-Cosa?- Emma non capiva.

Melody si massaggiò le tempie, un gesto ormai abitudinario:- Dove le hai cantato Lu?

-Scusa?- anche Megan era confusa.

Katherine inarcò le sopracciglia:- Le ha anche fatto un concerto?

-Molto privato.- borbottò Melody.

Le guance di Luhan stavano raggiungendo una tonalità di rosso tanto intensa da risultare viola.

Megan tornò a guardare intensamente il marito:- Di che sta parlando, Lù?

Il cinese emise un lungo lamento:- Non glielo puoi dire tu, Mel? Sei sua amica, hai più confidenza...

-Una frase normale detta da un marito...- notò Megan.

Melody alzò gli occhi al cielo:- Va bene: Meg, Luhan ha seguito le tue direttive e ha realizzato il tuo sogno erotico per eccellenza.

-COSA?!

La voce di Megan raggiunse l'ultrasuono. I suoi occhi verdi si piantarono sulla figura del compagno:- L'hai fatto sul serio?!

Luhan sollevò le spalle, quasi quel gesto avesse potuto schermarlo dalle attenzioni di tutte le presenti. Annuì, in una scossa del capo appena percettibile.

La mandibola di Katherine si aprì di scatto:- Non ci credo...

-Oh. Mio. Dio.- la bionda si ficcò le mani nei capelli con voce straziata- L'hai cantata per tutti i preliminari e io non ne ho memoria?!

-...possiamo cambiare discorso?- mormorò il cinese- Sta diventando imbarazzante...

Melody si sporse in avanti:- Prima però permetterti di chiederti di nuovo dove è avvenuta questa scena.

Luhan tamburellò le dita sul volante con fare visibilmente nervoso.

-Potremmo...esserci fermati a una stazione di blocco nei pressi del confine nordcoreano... e Meg potrebbe avermi detto che c'era una cosa che voleva assolutamente fare che la eccitava da impazzire...

-Non c'erano delle telecamere, vero?- chiese Emma.

-Ne ho girata una personalmente...- bofonchiò il ragazzo- Abbiamo finito proprio in tempo, prima che ci scoprissero...

Un singhiozzo sfuggì alle labbra di Megan:- Quindi non ho nemmeno una prova video da poter riguardare. E' il peggior giorno della mia vita!

-MA VAFFANCULO!

Melody ed Emma sobbalzarono all'improvviso cambio di tono di Katherine.

-Ti sei sposata con il tuo ultimate, che sarebbe anche il mio, e questo sarebbe il peggior giorno della tua vita?! Sei davvero una stronza ingrata!- la ragazza incrociò le braccia al petto- Il massimo che ho avuto io l'altra notte è stato un capogiro da nausea e il rischio di svenire sbattendo la testa contro la tavoletta del cesso! ...e Jungkook ha urlato, terrorizzato, quando mi ha vista appena sveglio!

Melody non ci aveva pensato, ma effettivamente doveva essere frustrante il non essere stata coinvolta in una nottata folle come quella. A un occhio esterno, la loro situazione era vista come la fortuna che tutte le fan sperano di veder girare dalla propria, un giorno.

-Beh, adesso stiamo andando sia dagli EXO che dai BTS, può essere un'occasione per rifarti.- provò a sollevarla Melody.

Emma si sporse verso Megan:- E voi due potreste semplicemente rimediare alla tua amnesia facendo un secondo round!

La bionda e Melody si voltarono a guardare l'amica a occhi spalancati.

-E tu da quando parli di queste cose così tranquillamente?- Megan era turbata.

-Perdonala, Joonmyeon l'ha rimessa a nuovo in un pomeriggio...- commentò ed Emma le rifilò l'ennesima gomitata che la fece ridere.

Katherine sospirò, affranta:- E sono anche la sola a non aver ancora fatto porcherie in questo paese...

Melody sorrise:- Tranquilla, tua sorella ed Ellie ti fanno ancora compagnia.

Non era sicura che Cecilia fosse andata a letto con qualcuno e non aveva ancora idea di dove fosse Olivia, ma non poteva assolutamente escludere la possibilità che si fossero sbizzarrite anche loro in performance sessuali di vario tipo.

Megan tornò a osservare Luhan, che aveva preso a guidare in silenzio. Le guance erano ancora arrossate.

La ragazza inarcò le sopracciglia:- Che dici, Lù? Ti andrebbe di rinfrescarmi la memoria, più tardi?

Luhan evitò di andare a sbattere contro un lampione a lato della strada per prontezza di riflessi di Melody nel riagguantare il volante in tempo.


 

Trovarono posto in un vicolo stretto, quattro isolati prima del palazzo in cui vivevano gli EXO.

Si assicurarono che non vi fossero persone sospette nei dintorni e aspettarono che la via fosse quasi totalmente sfollata per uscire dal SUV.

Megan chiuse la portiera dopo essere scesa:- Sarà che ho passato due giorni con il mio nuovo marito Luhan, ma è normale che non mi senta affatto agitata all'idea di andare a trovare gli EXO nel loro dormitorio?

-Ah, non ne ho idea: io sto meditando sull'appallottolarmi la mascherina in bocca per non urlare in faccia a tutti.- Emma si passò nervosamente le mani tra i capelli per l'ennesima volta-...e ho visto Joonmyeon nudo.

Era la prima volta che Melody lo sentiva dire di sua iniziativa senza che qualcuno glielo avesse fatto notare.

Katherine alzò gli occhi al cielo:- Si, Emma, abbiamo capito, basta vantarsi!

Luhan mise la sicura alle portiere e si infilò le chiavi in tasca:- Cercate di stare tranquille, siamo pur sempre persone normali e ormai non possiamo più considerarvi delle sconosciute, quindi non sentitevi troppo a disagio in nostra presenza.

Melody pensò alla canottiera di Kai piegata nella borsa. Il cinese la stava facendo un po' troppo facile.

-Sto per incontrare gli EXO. E sono in pigiama.- sottolineò Katherine- Non puoi dirmi di stare tranquilla.

Il gruppo si incamminò velocemente verso il viale in cui Melody e Valerie erano sbucate seguendo le indicazioni di Yixing e lo percorsero a ritroso. Luhan le precedette e si infilò nel cubicolo che portava allo scantinato del palazzo. Una volta passati in mezzo alla cantina degli EXO, salirono le scale per raggiungere i piani abitati. Visto che stavolta non dovevano evitare che Emma si buttasse nelle fauci di qualche leone, optarono per salire in ascensore con calma.

Appena Luhan premette il tasto per salire al piano degli EXO, Melody abbracciò Megan, un po' perché era felice che fosse di nuovo con loro sana e salva, un po' perché adesso cominciava a sentire l'agitazione impossessarsi delle sue viscere.

La bionda ricambiò l'abbraccio:- Tutto bene, Mel?

Lei sospirò:- Ero tanto motivata a venire fin qui, ma adesso non ho proprio idea di come muovermi...

Cosa avrebbe fatto con Jongin? Avrebbe dovuto cominciare con delle scuse? O avrebbe dovuto prima dargli la canottiera? E come si sarebbe dovuta comportare? C'erano i suoi compagni e anche lei era venuta con delle persone, avrebbe dovuto chiedergli di parlare in privato come aveva fatto lui in questura?

Emma le mise una mano sulla spalla:- Cerca di stare tranquilla, chiedigli se potete parlare e, quando sarete soli gli darai la sua canotta e gli farai le tue scuse. Cerca di spiegargli al meglio che eri stressata ed esausta per tutto quello che è successo...

-Nel caso dovesse essere ancora incazzato dopo, puoi sempre mostrargli le tette.

L'attenzione di tutti fu su Katherine.

La ragazza fece spallucce:- E' uno dei mezzi più rapidi per fare pace, poi le ha anche già viste, gli saranno mancate in queste ore e si ammorbidirà per poterle salutare di nuovo!

Megan inarcò un sopracciglio:- E io che pensavo che fossi tu la più sensibile delle sorelle Jones.

-Oh, andiamo! Se Kai volesse anche andare oltre, Mel mi ringrazierebbe e basta!- Katherine alzò l'indice- Ah, se dovesse succedere, fai qualche rumore prima di cominciare: voglio ascoltare la vostra conversazione ma non ci tengo a sentire anche la vostra performance sessuale!

Le porta dell'ascensore si aprirono e loro scesero per evitare di continuare quella conversazione.

Emma aveva ragione, doveva attenersi al suo piano e tutto sarebbe andato per il meglio.

La porta del dormitorio si stagliò davanti a lei.

Rabbrividì:-Oddio, se sarà proprio lui ad aprirci la porta?

-Manderemo avanti Kat, così Kai capirà che tu non sei così tremenda e ti perdonerà sedutastante.- suggerì Megan.

-Che puttana!- si indignò la diretta interessata.

Melody sorrise:- Questa mi sembra l'idea più efficace avuta finora.

Luhan ridacchiò nel sentirle battibeccare così e suonò il campanello.

Trattenne il fiato e anche le sue amiche sembravano aver smesso di respirare, nell'attesa.

Emma le strinse nuovamente il braccio con tutta sua forza quando la serratura scattò.

La porta si aprì quel poco che permise di distinguere Yixing nella metà del visto che spuntò.

-Luhan ge!- esclamò il ragazzo, spalancando la porta.

-Yixing!

I due cinesi si diedero un lungo abbraccio con tanto di pacche virili e si scambiarono diverse parole nella loro lingua madre che le ragazze non capirono.

-Okay, non sono pronta.- Emma fece per tornare sui propri passi ma Melody la trattenne.

-Non ci provare.

Yixing si accorse della loro presenza e inaspettatamente rivolse loro un sorriso luminoso.

-Meg! Emma!- corrugò la fronte nell'osservare Katherine- ...ci conosciamo?

La ragazza si irrigidì visibilmente:- No, non penso...

-Sicura?- il cinese non era convinto- Hai un che di familiare.

-E' la sorella minore di Valerie.- suggerì Melody- Magari hai visto una certa somiglianza.

Yixing inarcò le sopracciglia:- Ah, può essere...

Non suonava convinto.

-Cosa ci fate qui?

Luhan sorrise:- Io e Meg siamo tornati dalla luna di miele e loro...

Fu imbarazzante vedere tutti i presenti limitarsi a fissare Melody.

Lei sospirò. Era solo a causa sua se si trovavano lì.

-Jongin è in casa?

Il sorriso di Yixing si intenerì:- Si può sapere cos'è successo tra di voi?

Melody si morse il labbro:- Potrei aver frainteso una serie di cose e avrei bisogno di alcune spiegazioni...

Si tolse lo zainetto dalle spalle e tirò velocemente fuori uno dei due indumenti.

-E gli ho riportato la canottiera che mi aveva prestato.

Yixing e Luhan si scambiarono uno sguardo che Melody non seppe interpretare.

-Jongin è alla SM, al momento, non so quando tornerà.

-Allenamento quotidiano?- domandò Luhan.

L'amico storse il naso:- Credo gli vogliano parlare di quanto accaduto in ospedale, se sia collegato a tutti i casini dell'altra sera... io, Chanyeol e Baekhyun siamo tornati poco fa. Abbiamo aspettato che Tao uscisse dalla sala operatoia e poi ci hanno portato direttamente alla SM: hanno voluto sapere nel dettaglio cosa è successo alle risaie.

-Siete tanto nei guai?- Melody era preoccupata per la risposta.

Yixing fece spallucce:- Avremo qualche restrizione su certe libertà perché siamo venuti in vostro soccorso senza dire niente né ai manager né al CEO, ma, visto che sono state le sasaeng e quei contadini a cominciare, non avremo conseguenze gravi, perché il casino non è nato da noi.

-Oh, meno male.- questo era confortante.

-E poi, è stato Jimin a dare fuoco a metà villaggio e a liberare tutti gli animali. Per lui prevedo dei provvedimenti non indifferenti.

L'ha fatto per salvare gli altri... Melody non si espresse ad alta voce, ancora incerta su cosa pensare di Jimin: non poteva difenderlo senza sapere tutta la verità.

Il cinese aprì completamente la porta:- Volete entrare? Potete aspettare Jongin con noi!

Katherine, Megan ed Emma quasi si incastrarono sulla soglia nel tentativo di fiondarsi dentro il più velocemente possibile. Melody e Luhan si scambiarono uno sguardo divertito e soffocarono malamente una risata.

Rimettere piede nel dormitorio degli EXO fu strano: le parve di esserci stata almeno otto mesi prima, invece si era svegliata lì appena due giorni addietro. Come era possibile che tutto fosse stato stravolto in così poco tempo?

Katherine fischiò:- Vi trattate bene, eh.

-Il nostro atrio in confronto è un buco.- concordò Megan- E ci viviamo in tredici!

Il mega televisore al plasma del salotto era accesa su quella che Melody riconobbe come una schermata di GTA. Il protagonista del videogioco tagliò a metà una vecchietta con una motosega e lo schermo si imbrattò per qualche secondo di sangue.

Chanyeol saltò in piedi con un urlo trionfale.

-Sei davvero macabro, qual'è il tuo problema?- domandò Xiumin, seduto di fianco a lui.

-Ho finalmente trovato la motosega!

Megan e Katherine si avvicinarono al divano. I ragazzi stavano dando loro le spalle.

La castana osservò la televisione con un sopracciglio inarcato:- Se ti emozioni per questo, scommetto che non hai mai sbloccato i trucchi: con quelli puoi direttamente far piovere i motoscafi dal cielo!

I due ragazzi si voltarono di scatto.

-Ragazze!- Chanyeol mise il gioco in pausa- Tu e Luhan non eravate andati in luna di miele?

Megan fece spallucce:- Abbiamo scelto di farla lampo quanto il nostro matrimonio.

-Spero non sia stata lampo anche la prima notte di nozze.

-Fortunatamente no, ma dovremmo chiederlo anche a Mona: è Chen quello col potere dei fulmini.

Chanyeol scoppiò a ridere e Megan si affrettò a battergli un cinque, compiaciuta.

-Ah, mi sei mancata tantissimo Meg, meno male che sei già tornata!

Il sorriso della bionda si allargò ulteriormente:- Non pensavo di potervi adorare ancora di più!

Katherine assottigliò lo sguardo:- Ma perché siete tutti così uniti?

-Sento di dovermi già pentire di essere venuto qui.- commentò Luhan.

Emma, di fianco a Melody, tirò un lungo sospiro. Aveva gli occhi lucidi. Le stava già tornando la febbre?

-E' un dio dell'Olimpo sceso in terra.- sussurò con tono trasognato. Stava squadrando da capo a piedi Chanyeol, intento a parlare in modo concitato e felice con Megan.

Ah già, si era quasi scordata della grande passione dell'amica per Chanyeol.

Melody alzò gli occhi al cielo:- E io ancora che mi preoccupo della tua salute.

Emma deglutì:- Forse dovrei andarmene, non so quanto possa tenere ancora il controllo restando qui.

-Ragazzi!

Suho comparve in cima alle scale avvolto in un ampio accappatoio bianco e con il viso e i capelli ancora bagnati.

Le ragazze lo salutarono e il leader si affrettò a scendere.

Inutile dire che i suoi occhi si posarono subito su Emma.

-Non pensavo di rivederti così presto.

L'amica arrossì:- V-Volevi rivedermi?

-Ma certo!- Suho le toccò un braccio- Perché mai non avrei dovuto?...oddio, non è che tu non volevi più tenere contatti?

-No, assolutamente!- Emma si affrettò a prendergli la mano- E' solo che non me lo sarei mai aspettata...

Melody era pronta a scommettere che avrebbe potuto accendere una sigaretta poggiandola sulle guance purpuree di Emma.

Chanyeol fischiò:- Penso di non aver mai visto niente di più goffo.

Yixing sembrava più intenerito:- Sembrate un po' due adolescienti al primo appuntamento.

Anche le guance di Suho si arrossarono ed Emma giocò nervosamente con i capelli.

Non dirlo, Melody, non dirlo..., si ammonì.

-Per essere due che hanno quasi spaccato due travi del letto di Ellie fate un po' troppo i verginelli.- Katherine incrociò le braccia al petto.

Meno male che era venuta con loro.

-Sehun, Baekhyun e Kyungsoo non ci sono?- Melody sviò il discorso prima che Emma prendesse fuoco tra le mani di Suho.

-Kyungsoo è in cucina, Baekhyun e Sehun sono andati in ospedale a vedere come stessero Tao e Yifan.- Xiumin si alzò dal divano.

-Come è andata l'operazione?- se fosse andato storto qualcosa, probabilmente lo avrebbe saputo appena arrivata.

-E' andato tutto bene: hanno rimosso il proiettile e sembra che non ci siano danni permanenti. Adesso dovrà tenere la spalla ferma per un po' e, tolti i punti, non dovrebbe rimanergli una cicatrice troppo grande.- rispose Yixing.

-Baek e Sehunnie sono andati per dare supporto morale a Yifan che non si vuole schiodare da lì: Tao si è svegliato un'ora fa ma era dolorante e sentiva molto freddo a causa dell'anestesia, così i medici gli hanno dato un tranquillante per dormire un po'.- continuò Chanyeol- Gli abbiamo dato un cambio d'abiti da portare a Yifan e l'occorrente nel caso volesse passare lì la notte. Anche perché era ancora imbrattato di sangue quando lo abbiamo lasciato.

-Si sentiva così in colpa per quel che è successo a Tao, credo starà con lui fino a quando non sarà uscito dall'ospedale.- osservò Melody, molto intenerita da quella faccenda.

Luhan sospirò:- Ho come l'impressione che torneranno insieme.

Melody sorrise:- E' quello che vogliono entrambi. E credo non ci sia momento migliore di questo per farlo!

Chanyeol inarcò le sopracciglia:- Meno male che non vivono più con noi: ogni tanto li sento ancora scopare nei miei incubi!

-Cazzo, doveva essere uno spasso vivere qui quando eravate tutti e dodici.- Megan era sinceramente ammirata.

-Come sta Charlotte, invece?- chiese Yixing.

-Bene, dovrebbe uscire domani mattina. Probabilmente passeremo a salutarla più tardi.- rispose Emma. Il suo braccio era ancora in contatto con quello di Suho.

-E Valerie, Emily e le altre?- domandò Chanyeol.

Melody fece spallucce:- Stanno tutte bene.

-Per quel che ne sappiamo.- aggiunse Katherine.

I ragazzi le rivolsero un'occhiata interrogativa.

-In che senso?- Xiumin sembrava sorpreso.

Emma e Melody si scambiarono uno sguardo di intesa. A quel punto era più importante sapere tutto che preoccuparsi di mascherare la loro amnesia.

-Non abbiamo più notizie di Olivia da quando ha lasciato Charlie in ospedale.- spiegò Emma.

Yixing strabuzzò gli occhi:- Davvero?

-Quella rincoglionita ha spaccato il cellulare poche ore dopo essere atterrata a Seoul.- Megan alzò gli occhi al cielo.

-Non è nemmeno tornata all'istituto. Ci siamo tutte divise durante la serata, ma ci siamo ritrovate, in un modo o nell'altro.- continuò Melody- Il fatto che non sia ancora saltata fuori comincia a farci preoccupare.

-Aspettate.- Chanyeol sorrise- Olivia è quella con i capelli rossi, alta così e con le labbra piene?

-Si.- risposero in coro le quattro amiche.

-Sapete per caso dove possa essere?- la speranza era dura da uccidere, Melody lo sapeva bene.

Il rapper si scambiò uno sguardo con Yixing, Suho e Xiumin, che sorrisero a loro volta.

Il leader si passò una mano tra i capelli:- E' in cucina con Kyungsoo.


 

I lunghi capelli rossi erano raccolti in una spettinata coda di cavallo. Era ancora vestita come due sere prima: top nero con le frange, shorts di jeans tanto corti da far spuntare le tasche interne e calze a rete coi brillantini. Era seduta sul ripiano di fianco al lavandino in cui Melody si era sciacquata la bocca dopo la famosa nottata. Kyungsoo stava cuocendo qualcosa che sfrigolava sui fornelli, dava loro le spalle e non si accorse subito della loro irruenta entrata nella stanza.

Olivia gli scattò una foto con una piccola macchina fotografica nera, con uno dei suoi soliti sorrisi maliziosi sulle labbra. Poi anche lei notò le sue amiche sulla soglia.

-Ragazze!- esclamò, raggiante- Mi era sembrato di sentire le vostre voc...!

Melody ed Emma la abbracciarono di slancio prima che potesse terminare la frase. Katherine e Megan si unirono subito dopo.

Olivia era salva. Stava bene. Erano di nuovo tutte nello stesso paese e con collocazioni conosciute.

-Da quanto tempo sei qui?- le chiese Emma appena sciolsero l'abbraccio di gruppo- Perché non sei tornata all'istituto?

-Scusate, avevo certi lavori da finire e mi hanno occupato tutta la giornata di ieri e di oggi.- Olivia non sembrava particolarmente dispiaciuta- Sarei tornata stasera, probabilmente. Anche perché questi vestiti mi stanno marcendo addosso!

-Avresti almeno potuto contattarci!- le fece notare Melody. Ora che la vedeva viva e in salute davanti a sé, cominciava a sentire la preoccupazione trasformarsi in una rabbia quasi genitoriale.

Olivia alzò gli occhi al cielo:- Oh, andiamo, non mi ricordo il mio vecchio numero di telefono, secondo voi sapevo uno dei vostri?

Megan aggrottò la fronte:- Ti avevamo scritto sul braccio quello di Mel per ogni evenienza, come ai bambini.

-Non ho passato questi due giorni senza farmi delle docce, Meg cara.

Kyungsoo si voltò infine a osservare il gruppo.

Passò lo sguardo su ciascuna di loro.

-Mangiate con noi?

Melody si sarebbe aspettata altre domande da lui.

Lei rispose di no, mentre le sue altre amiche si esibirono in un coro di "Si".

Kyungsoo sospirò:- Dovrò fare porzioni molto più grandi, allora.

Olivia scese dal ripiano e andò verso il ragazzo con un sorriso raggiante.

-Sei il migliore, oppa, verrà tutto buonissimo!

La rossa stampò un bacio a fior di labbra su quelle del vocal con tanta foga da provocare uno schiocco.

Melody non se lo sarebbe mai aspettato. Soprattutto perché Kyungsoo fu più che felice di quel gesto e baciò Olivia a sua volta, ma più a lungo.

Megan fischiò:- Hai capito, D.O...

Katherine annuì:- Hai capito che gran branco di zoccole è il nostro gruppo...

Olivia mise le braccia attorno al collo del ragazzo, il quale la tirò più vicina a sé prendendola per la vita.

-Di 'sto passo si brucerà tutta la cena...- notò Emma con un certo disagio.

Melody fece un passo avanti e si schiarì la voce per richiamare l'attenzione dei due.

Questi le rivolsero uno sguardo interrogativo, quasi non fossero stati a un passo dallo spogliarsi lì appena un secondo prima.

-Potrei chiedervi dove si trova il bagno?

Kyungsoo non sembrava contento di essere stato interrotto per una sciocchezza simile.

-Ce ne è uno di fianco alle scale e uno in fondo a destra al piano di sopra.

Melody gli sorrise, ancora a disagio per la freddezza con cui l'aveva trattata al loro primo incontro.

-Grazie mille.- passò lo sguardo sulle sue amiche- Venite con me?

Katherine inarcò un sopracciglio:- Perché?

-Perché le ragazze vanno sempre al bagno tutte assieme.- Melody sperò che dalla sua inarcata di sopracciglia capissero che dovevano assolutamente parlare in privato.

-Certo, tanto devo usarlo anche io.- fortunatamente Megan era perspicace.

Emma guardò Olivia:- Vieni anche tu con noi, Olly.

La rossa non sembrò cogliere la questione sottintesa, tuttavia si affrettò a dare un bacio sulla guancia a Kyungsoo, recuperare la propria macchina fotografica e la pochette con cui aveva girato in discoteca.

Sehun e Baekhyun erano all'ospedale, Kai era alla SM Ent e gli altri erano ancora tutti in salotto a parlare con Luhan. Suho non era ancora andato a cambiarsi.

-Noi usiamo il bagno di sopra!- annunciò Melody mentre prendeva le scale.

Avevano bisogno di privacy per parlare e ce ne sarebbe stata sicuramente di più nel bagno più distante da tutti.

Sentì una strana fitta al petto nel passare davanti alla camera di Kai. La tentazione di lasciare lì la canotta per non dover affrontare più nessuno era forte, ma non avrebbe risolto nulla così.

Il bagno era grande quanto il salotto, c'era così tanto spazio da tenerci dentro sia una doccia che una vasca, entrambe abbastanza ampie da contere probabilmente tutti i membri degli EXO.

-Bello, vero?- chiese Olivia- E' la parte più bella della casa, nonché la più comoda!

-Comoda?- domandò Emma.

La rossa le fece l'occhiolino:- Abbiamo battezzato sia la doccia che la Jacuzzi!

Megan aprì alcuni degli sportelli che incorniciavano lo specchio sopra il lavandino:- Secondo voi tengono qui il materiale compromettente?

-Ah, no: ciascuna ha la propria scorta di preservativi personale, le tengono nelle rispettive camere.- la anticipò Olivia.

Megan tirò fuori una boccetta viola dallo scompartimento con aria trionfante:- Ma il lubrificante è condiviso!

Melody si accertò che nessuno fosse salito al piano di sopra e chiuse la porta del bagno a chiave.

-Okay, basta curiosare nella vita sessuale degli EXO.- richiamò l'attenzione delle sue amiche- Olly, dove sei stata tutto questo tempo? Cos'hai fatto dopo aver lasciato Charlie all'ospedale?

-Charlie è in ospedale?- domandò Megan.

Emma inarcò un sopracciglio:- L'avete accompagnata tu e Luhan e avete chiesto personalmente a Olly di tenerla d'occhio perché dovevate andare in luna di miele.

-Ti ha anche ritrovato perché si era dimenticato di restituire il cellulare a Charlie e ci ha chiamate da quello.- aggiunse Melody- Luhan non ti ha raccontato niente?

Megan si sedette sul bordo della vasca:- Siamo una ragazza americana e un ragazzo cinese con una conoscenza limitata del coreano e nulla della madrelingua dell'altro. Abbiamo preferito usare le lingue per attività diverse dal dialogo.

Olivia strabuzzò gli occhi:- Ah, quindi nemmeno voi ricordate cosa è successo in discoteca?

-Si, ma abbiamo ricostruito praticamente tutta la serata, mancano pochi tasselli. Quando saremo tutte assieme vi farò un unico grande resoconto.- tagliò corto Melody- Ora però voglio sapere dove sei stata in questi due giorni, di quelli sono certa tu abbia memoria.

Olivia poggiò la schiena contro il vetro della doccia:- Beh, mi sono svegliata ieri verso mezzogiorno nella sala d'attesa dell'ospedale a cui è stata operata Charlie. E' stata un'infermiera a farmi rinsavire per dirmi che l'operazione di Charlotte era andata a buon fine e che entro breve sarei potuta andare a salutarla, perché dormiva ancora. E' stato uno shock svegliarsi senza capire cosa cazzo fosse successo: il mio ultimo ricordo era il nostro brindisi al locale!

-Cos'hai fatto, allora?- incalzò Melody.

-Il mio primo istinto è stato quello di chiedere se ci fosse un telefono nell'ospedale che potessi usare per contattarvi, avevo ancora il numero di Mel sul braccio. Così l'infermiera mi ha carinamente indicato un telefono pubblico in un'ala del pianoterra. Non mi sarei mai aspettata che un paese così all'avanguardia tecnologicamente avesse ancora dei telefoni pubblici installati!

-Taglia corto, per favore.- la redarguì Katherine.

-E' un dettaglio molto importante! Stavo cercando degli spiccioli in borsa per poter fare quella telefonata e ho trovato questi!

La rossa aprì la pochette e tirò fuori quelli che sembravano dei biglietti da visita di vario tipo.

Li porse a Melody e le altre si affrettarono ad avvicinarsi per poterli vedere.

Melody li sfogliò velocemente:- Sono numeri di telefono di manager della SM, della Cube, YG, JYP...

-Ce ne sono anche alcuni delle loro segreterie.- osservò Emma.

-Chi te li ha dati?- chiese Katherine.

Olivia si morse il labbro:- Me lo sono chiesta anche io, per questo ho titubato: chiamare Melody per capire dove foste tutte voi e cosa avessimo combinato o scoprire perché avessi rimediato tutti quei numeri di telefono nel giro di una notte?

-Hai conquistato tutti con il tuo carisma sulla pista da ballo e l'intera industria musicale coreana ti voleva come trainee?- azzardò Megan, poco convinta.

-Ci ho sperato, ma ho ricevuto un'offerta migliore quando ho composto il numero con il marchio della YG!

Le sue amiche attesero in silenzio che Olivia rivelasse il contenuto della telefonata.

Gli occhi della rossa brillavano, eccitati:- Sono stata assunta come escort personale per gli idol!

-Anche tu?!- Emma suonò più sconvolta di Melody.

-Abbiamo fondato un'agenzia di accompagnatrici intime e non ne sapevo niente?- domandò Olivia.

Melody si umettò le labbra:- No, è che anche a me hanno scambiato per una escort...

-E non ne hai approfittato?- Olivia era incredula- Mel, è un'esperienza fighissima! Vi devo assolutamente portare a cena fuori in un ristorante di lusso, sto guadagnando quanto un calciatore!

-Quindi hai fatto la escort fino a ora?- Megan sembrava quasi ammirata.

-In realtà sono ancora in servizio.- Olivia strizzò l'occhio.

Melody ripensò a come l'amica avesse baciato Kyungsoo.

-Figlio di puttana, mi disprezza per la storia di Jongin e poi assume una mia amica...

-E' anche lui un maschio, Mel. Non hanno abbastanza sangue per usare contemporaneamente il pene e il cervello.- le ricordò Katherine.

-Comunque si: ho aspettato che Charlotte si svegliasse per andarmene e ho deciso di provare quest'esperienza. Dopo un appuntamento sarei tornata all'istituto... peccato che poi mi abbiano pagata tantissimo e mi sia anche divertita. Nel mentre si è creato un passaparola tra le varie case discografiche sui miei servigi e in due giorni mi sono creata una clientela notevole! Non avrei mai pensato di essere così portata, fino a un anno fa scherzavo sul fare la spogliarellista per smettere di studiare!

Megan passò lo sguardo da Melody a Olivia:- Hai detto che anche te sei stata presa per una escort... perché?

Emma sospirò:- Mel pensa che Jimin ci abbia drogate per una sua vendetta personale nella quale servivano delle prostitute.

Katherine aggrottò la fronte:-Jimin? Quello dei BTS?

Melody si strinse nelle spalle:- Non ne sono sicura, ma non mi sento nemmeno di escluderlo. Devo riportargli la felpa per capire anche questo...

-Ti conviene accertartene per bene perché sennò lo accuseresti di una cosa molto grave!- notò Megan.

-Secondo me non è stato lui a drogarci.- rimarcò Emma.

-Lo so, ma a me sembra una coincidenza così strana che gli servisse qualcuno che seducesse Jongin e che magicamente gli sia capitato davanti un gruppo di ragazze drogate per non ricordare niente. E ora salta fuori che anche Olly è stata assunta come escort!

-Okay, ma il vederci drogate e alticce è diverso dal drogarci personalmente.- ribatté Megan.

Melody guardò Katherine. Doveva parlarne davanti a lei?

La verità non poteva essere tenuta nascosta, non una così grande, solo per stravolgere l'idea di un'amica su una persona pericolosa.

-E' saltata fuori Bang Jaekyung in questa faccenda. Diverse volte.- si rivolse direttamente a Katherine- Sapevi che tra gli idol e le sasaeng è conosciuta come "Poison Jaekyung"?

L'amica strabuzzò gli occhi:- Pensi che Jaekyung vi abbia drogate?

-Penso che Jimin potrebbe aver preso da lei tutto l'occorrente per farlo.

-Solo perché è segretamente una ARMY un po' fissata?- Katherine non capiva.

Non poteva credere che Katherine fosse tanto amica con un soggetto simile, né che volesse vedere che fosse palesemente una sasaeng.

-No, perché i BTS e gli EXO la conosco per dei tentati avvelenamenti ai loro eventi e perché casualmente è scomparsa dopo che l'istituto è stato preso d'assalto da un branco di sasaeng inferocite!

-E' stata lei a chiamare la polizia!- Katherine alzò la voce- E perché mai sarebbe dovuta sparire se fosse colpevole? Di tutte le altre psicopatiche non ce ne siamo ancora liberate eppure sono a un passo dalla galera!

Emma aggrottò la fronte:- Perché ti infiammi così? Eri arrabbiata con lei fino a stamattina. E non ti sembrava così assurdo che avesse fatto lei la soffiata alle sue compagne...

La ragazza parve punta sul vivo:- Abbiamo litigato, ma non per questo non mi preoccupo per la sua incolumità!
Emma aveva ragione: c'era qualcosa di strano in Katherine. L'aveva già notato attraverso le chiamate, ma adesso che erano assieme e stavano affrontando un argomento simile lo poteva vedere chiaramente. Un litigio molto serio di cui non si sapeva nulla che era esploso in poche ore, rabbia mal celata ma una grande preoccupazione nei suoi confronti e ora la difendeva anche da qualcosa che avrebbe potuto fare senza problemi.

-Kat.- il tono fermo di Melody la fece voltare immediatamente- Tu sai qualcosa, non è vero?

L'amica sussultò:- Di che stai parlando?

-Ultimamente sei strana quando si parla di Jaekyung.- spiegò Emma- E non sappiamo nemmeno perché abbiate litigato da un giorno all'altro. C'è qualcosa che dobbiamo sapere anche noi?

Katherine passò lo sguardo sulle presenti. Deglutì.

-Cosa c'entra Jaekyung in questa storia?- incalzò Melody.

La ragazza sospirò.

-Jimin e gli altri hanno creduto che Mel e Olly fossero delle escort perché siete state voi stesse a dirglielo.

Per la stanza ci fu un rapido scambio di sguardi carico di sorpresa.

-E tu come fai a saperlo?- chiese Megan.

Katherine distolse lo sguardo:- Io non ho assunto il Papavero di Morfeo, quindi non ho la vostra stessa amnesia.

La ragazza andò a sedersi dentro l'enorme vasca vuota.

-Ed ero in discoteca quando è successo tutto.

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