My guardians

di Blue_Passion
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** cap.1 L'inizio di tutto ***
Capitolo 3: *** Dumpty Key and Humpty Lock ***
Capitolo 4: *** Incontro col consiglio lucente e sorprese inaspettate ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo
Poche ore prima stavo per morire, ed ora eccomi, a parlare con il ragazzo più bello che avessi mai visto, alto e slanciato, capelli come la notte e due pozze cobalto, così profonde e fredde, eppure così calde.
Ma non sapevo che quel ragazzo e quello che entrò come una furia dalla finestra, un po più basso del primo, capelli biondo platino con un ciuffo che ricadeva sulla fronte e occhi cremisi, sarebbero stati la mia condanna, ad un'adolescenza piena di avventure e pericoli.
Stava per compiersi il mio destino, ed io ero stata la causa di tutto ciò.
 

Angolo autrice:
ed eccomi con un'altra pazzia, lo so che ho ancora girls and vampire da finire, ma mi è venuta
in mente, ed ora eccola qui.
Spero vi abbia incuriositi.
Baci.
 

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Capitolo 2
*** cap.1 L'inizio di tutto ***


L'inizio di tutto
 

La sveglia suona, le 7:00, altro giorno di scuola.
Mi alzo, mi preparo, faccio colazione, ed esco di casa per dirigermi a scuola.
Mi chiamo Amu Hinamori, sono una ragazza di 15 anni, lunghi capelli rosa confetto, che raggiungono il fondoschiena, occhi oro, e un carattere da solita ragazza fredda e distaccata.
Da tutti i miei compagni vengo temuta e ammirata, e da tutti i miei amici, vengo ritenuta un po' strana, per via delle mie strane sensazioni, ma ci vogliamo bene.
Dovete sapere, che io, sin da piccola, sento delle strane presenze.
All'inizio erano semplici sensazioni, poi, più avanti, all'età di 14 anni, ho iniziato a sentire piccoli baci e succhiotti lungo il collo, sopratutto durante la notte.
Ma, tralasciando il mio strano sesto senso, sono una ragazza abbastanza comune.
Arrivata a scuola, individuo subito i miei amici, e li raggiungo.
Il gruppetto, è formato da due ragazze, con me tre, e due ragazzi.
La prima, si chiama Rima Mashiro, la mia migliore amica.
Ha dei lunghi capelli biondi ondulati, che le arrivano fino a metà schiena, occhi caramello, e un carattere da vero angelo.
Poi c'è Nagihiko Fujisaki, il ragazzo di Rima, non ch'è mio migliore amico.
E' un ragazzo con lunghi capelli viola-blu, occhi marroni e un carattere molto vivace.
Yaya Yuiki, una ragazza con dei bei capelli rame, legati in due bei codini laterali, due occhi nocciola, e un carattere da bimba piccola, anche a 15 anni.
E per finire, Kukai Soma, il mio fratellone.
Non è proprio mio fratello, ma lo considero come tale.
E' un bel ragazzo di 16 anni, molto più alto di me, almeno dieci centimetri, con dei capelli rame sempre spettinati, e occhi verde smeraldo, il più sportivo del gruppetto.
Dopo aver chiacchierato un po', tutti ci dirigiamo verso le aule.
Sfortuna vuole, che io non sia in classe con nessuno dei miei amici, e così, arrivata davanti alla porta della mia aula, metto su la mia maschera di ghiaccio, entrando in classe con un'aria fredda.
Mi siedo al mio posto, in ultima fila, banco attaccato alla finestra, la postazione perfetta, e mi metto a guardare il panorama, immergendomi nei miei pensieri, senza badare minimamente alla stridula voce dalla prof. di aritmetica.
E dopo ben un'intera giornata di scuola, finalmente, torno con calma a casa, senza preoccuparmi di arrivare ad un orario decente, tanto vivo da sola, i miei non possono scassare.
Entro, mangio, e salgo al piano superiore, per poi arrivare fino al bagno, e farmi una doccia, ripensando al lieve tocco che ho sentito dietro l'orecchio, oggi in classe.
Durante la doccia, continuo a sentirmi osservata, ma non ci bado, tanto ci sono abituata, e così esco, e mi vesto.
Guardo l'orario, le 17:30, posso pure andare al mio posto preferito, per sbollire lo stress.
Così mi sistemo un po' i capelli, mi metto una giacca, ed esco, diretta al mio posto segreto, visto che nessuno lo conosce.
La mia scogliera.
pov.Tadase
-Vai tu-
-No, ci devi andare tu in quanto angioletto-
-Però non posso lasciare Amu ad un demone come te, chissà che combini-
-Chi può saperlo- Mi dice quello, col suo irritante sorrisetto furbo.
-E va bene, ci vado, ma tu non perderla di vista, e non fare cose stupide-
E dicendo questo, mi allontano dal mio rivale numero uno, per andare alla riunione che si terrà al consiglio lucente, per parlare della fazione grigia.
E' si, da quello che avrete capito sono un angelo al cento per cento.
Il mio nome è Tadase Hotori, 15 anni.
Sono un ragazzo biondo, con un ciuffo che mi ricade davanti agli occhi, color cremisi, due grandi ali bianche, e al posto dell'aureola, una corona da re.
Potrà sembrarvi strano, ma noi angeli, come i demoni, non abbiamo rispettivamente aureola e corna, ma degli "oggetti" che ci distinguono, ed io, appunto, ho questa corona.
Non mi vergogno, in fondo, tutti gli angeli hanno cose simili alla mia, ma è proprio a causa di qest'ultima che vengo soprannominato "principino" dal mio rivale.
Noi angeli, veniamo affidati appena veniamo al mondo, ad un umano da proteggere.
Il genere maschile, che sia di angeli o demoni, viene affidato al genere femminile umano, e il genere femminile, viene affidato al genere maschile umano.
Io, appena nato, sono stato affidato ad Amu Hinamori, la mia protetta, non ch'è mio grande amore.
E' normale questa cosa, quasi tutti gli angeli si innamorano del proprio protetto, ma sfortunatamente, questo accade anche ai demoni, ma come ho già detto, non a tutti succede, e, per fortuna, al demone di Amu non è accaduto.
Mi chiedo come abbiano fatto ad affidare Amu ad un demone demoniaco del genere, è odioso.
Ma angeli e demoni devono collaborare per proteggere i loro protetti, da quando c'è la fazione grigia la vita non è più la stessa, gli umani vengono di continuo attaccati, e noi dobbiamo di continuo difenderli.
Ormai è da tanto che non funziona come ai vecchi tempi, dove angeli custodivano, e demoni tentavano, è almeno da cento anni che andiamo avanti così.
Solo mi chiedo chi possa essere il capo dei grigi.
Non sappiamo tutto su di loro, ma di certo, sono angeli e demoni, convertiti all'oscurità suprema, e non possono più tornare indietro, sono diversi.
Per mia fortuna Amu non ha ancora l'età in cui iniziano a darti la caccia, e quindi, fino ad ora, Amu non è stata attaccata.
Ma io l'ho lasciata sola con quel demone, chissà cosa può succedere!?
pov.Ikuto
Ora ero solo con la mia protetta, perchè non approfittarne?
Allora la seguo fino a casa sua, dove si fa una doccia, e da bravo demone, sbircio, non troppo, altrimenti Tadase mi fa un discorso lungo un'ora, se non di più, che non bisogna farlo, che palle.
Salve, sono Ikuto Tsukiyomi, un demone a tutti gli effetti.
Capelli di un blu scuro come la notte, due occhi cobalto, carnagione pallida, due ali blu-nere, e invece delle corna, un paio di orecchie da gatto, con in più una coda, entrambe blu.
Per noi demone è normale essere collegati ad animali, sopratutto a felini e predatori.
Tanti hanno la tigre, la pantera, ed altri di questa categoria, ma nessuno, tranne la mia famiglia, hanno il gatto, e per di più solo i ragazzi della nostra famiglia, e alto, molto più alto di quel tappo di angioletto.
Ma che vogliamo farci, è un pivello, ha 15 anni, io ne ho 19.
He si, sono uno dei rarissimi demoni che sono stati affidati ad un umano più piccolo di lui.
Mi chiedo solo il perchè mi abbiano affibbiato ad Hinamori Amu, non che mi dispiaccia, un bel fisico, bel visino, e tutto quello che ci vuole per la ragazza perfetta, ma non per me.
Però bisogna ammetterlo, con lei ci si diverte, e molto, sopratutto se non mi vede, e non può farlo, a meno che io non mi renda visibile, e solo nei casi di estremo pericolo, o quando quei bastardi dei grigi non cercheranno di ferirla, io non mi farò vedere.
L'unica domanda che mi sono sempre posto, è come abbiano fatto ad affidare un diciannovenne come me, ad una quindicenne come Amu, non ci sta proprio, però è anche vero che on posso discutere, almeno posso dare fastidio al principino, e ultimamente la Dumpty Key, brilla, quando sono accanto ad Amu.
Immerso nei miei pensieri non mi rendo conto che Amu è uscita dalla doccia da un pezzo, e si è anche già vestita!
Così, dopo essermi ripreso, e aver intuito dove vuole andare, la seguo fino al suo posto preferito.
Arrivati, come al solito è deserto, e Amu si piazza ad osservare il tramonto, di un rosso pallido, intriso di quell'arancione sfumato, riflesso in un mare immenso e profondo, il tutto, accompagnato dalla dolce melodia, formatasi grazie all'lieve fischio della leggera brezza serale, e all'infrangersi delle onde sugli scogli.
Rimaniamo là circa un ora, e quando Amu si gira, e fa per andarsene, dietro di lei, appare un grigio, che la tira indietro, facendola precipitare.
Dopo che io mi sono catapultato a prenderla, rendendomi visibile, il grigio, con uno strano sorrisetto dipinto in volto, scompare.
Ed ora sono qui, a "inseguire" la mia protetta nella sua caduta, quella piccola e fragile creatura, che da oggi, hanno iniziato a prendere di mira.
pov.Amu
Alla scogliera, mi metto a guardare il tramonto, e, rapita da quello spettacolo meraviglioso, dimentico i miei guai.
Dopo minuti, o forse ore, guardo l'orologio, e vedo che sono le 18:30, ora di tornare a casa.
Mi giro, muovo un passo per andarmene, ma qualcosa mi tira da dietro, facendomi precipitare, verso le acque del mare.
Non grido, non ci riesco, guardo solo, in alto, verso il cielo, e vedo cadere un.......ragazzo?
No, non sta cadendo, ma sta cercando di raggiungermi.
E' un ragazzo dai capelli blu della notte, un paio di cobalto, più intensi del mare, due ali blu-nere, una coda da gatto blu, aggiunta ad un paio di orecchie da gatto sulla testa, sempre blu.
Sta volando verso di me ad una velocità pazzesca, e in pochi attimi, mi ritrovo tra le sue braccia, a salire verso il bordo della scogliera.
Quando atterriamo, il ragazzo mi fa delicatamente scendere, e mi chiede:
-Amu, stai bene?-
Io, ancora rapita da quelle gemme color del mare, rispondo:
-Si, ma scusa, tu chi sei?-
Allora lui mi guarda serio, e mi dice:
-Sono il tuo demone Amu, e insieme al tuo angelo, ho il dovere di proteggerti, da ogni sorta di male, causato dalla fazione grigia-
In tutta risposta, sgrano gli occhi, e chiedo:
-Il mio demone? Il mio angelo? Ma non dovrebbero esistere queste cos.....-
Non finisco che il......demone, mi poggia un dito sulle labbra, e con uno strano sorrisetto, mi dice:
-Amu, ti conviene crederci, perchè è così-
Detto questo, leva il dito dalle mie labbra.
-Hai qualche domanda?-
-Si, come ti chiami? Come si chiama il mio angelo? Cos'è la fazione grigia? Chi di voi du......-
-Calmati! Facciamo un botta e risposta, non riesco a ricordarne così tante, ricomincia, e una domanda alla volta-
-Allora, come ti chiami?-
-Ikuto, Ikuto Tsukiyomi-
-Quanti anni hai?-
-19, ragazzina-
-Hey, non sono una ragazzina, comunque, come si chiama il mio angelo?-
-Si che lo sei, e il nome dell'angioletto te lo farai dire da lui-
-Cosa? Cattivo! Ma, cos'è la fazione grigia?-
-Sono angeli o demoni convertiti all'oscurità suprema, e prendono di mira voi umani-
-E' per questo che sono caduta, uno di loro mi ha tirata indietro?-
-Si, ma comunque è strano, solitamente, iniziano ad attaccarvi quando avete 16 anni, tu ne hai solo 15-
-Ultima domanda-
-Spara!-
-Chi di voi due mi da fastidio?-
-Te ne sei accorta ha? Ma io naturalmente, sono un demone in fondo-
Mi dice Ikuto, poggiandomi una mano in testa, abbassandosi alla mia altezza, e mettendosi col suo viso ad un palmo dal mio, facendo un sorrisetto malizioso.
-C-cosa, ma nessuno ti ha dato il diritto di farlo!-
-Sono un demone confettino, faccio ciò che mi pare-
-Demonio demoniaco, e poi, sentiamo, da dove è venuto fuori il soprannome confettino?
-Grazie del complimento, ma cerca di trattenerti, potrei innamorarmi, e poi, il nomignolo confettino, ti sta a meraviglia-
Mi dice quel deficiente con scherno.
-Cosa? Stupido, gattaccio pervertito, demonio, ma in ogni caso, è ora di rientrare-
Dico incavolata nera.
-Okay, hai ragione, è ora di rientrare-
-Scusa Ikuto, ma il mio angelo, dov'è?-
Chiedo, iniziando ad avviarmi verso casa, e nel guardarlo, per parlagli meglio, noto che le ali, la coda e le orecchie da gatto, sono sparite.
-E le ali!? E le orecchie!? E la coda!?-
-Vuoi che mi vedano in sembianze demoniache? Credo di no, e comunque l'angioletto è andato ad una riunione-
-Riunione?-
-Si, non so precisamente di che parla, ma so che trattano della fazione grigia, isomma, roba da angeli-
-Okay-
E con questo, ci avviamo verso casa mia, rimanendo in silenzio.
Durante il tragitto, lo osservo, noto che ha un portamento fiero ed elegante, e si vede che non ha un brutto fisico.
Poi, guardandolo bene, sembra veramente un gatto, e sarà alto più di me, di almeno veti centimetri, se non di più, cavolo.
Arrivati davanti a casa mia, sto per aprire, ma mi sorge un dubbio.
-Scusa Ikuto-
-Si-
-Ma tu e l'angelo vivete con me?-
-Certo, in un certo senso è così-
-Che intendi?-
-Cioè, ti restiamo accanto, ma non "viviamo" in tutti i sensi con te-
-Okay, non credo di aver capito molto, ma va bene-
E dicendo questo, apro la porta di casa, entrando dentro, seguita da Ikuto, per poi dirigermi in cucina.
-Vuoi qualcosa da mangiare?-
In fondo, anche se era un demone, il mio demone, mi aveva salvato la vita, e poi, essere gentili, non costa niente.
-No-
-Ma non hai fame?-
No, noi demoni, come gli angeli, se lo vogliamo, non abbiamo bisogno, ne di cobo, ne di acqua, e neanche di dormire o solo riposare, in fondo, bastano due minuti di distrazione, e il nostro protetto potrebbe morire-
-Capito, ma se hai bisogno di qualcosa, dimmelo-
-Va bene-
E così. mi mangio un semplice piatto di pasta.
-Ma dove cavolo è finito quel principino!?-
Grida ad un certo punto Ikuto, facendomi saltare come un gatto.
-Ma ti sembra modo di urlare? Se non ho capito male, ora tutti ti possono vedere e sentire, e non voglio problemi con i vicini, e poi, perchè hai urlato?-
-Quell'angioletto non torna, mi aveva assicurato che la riunione era corta-
-Ma perchè ti arrabbi tanto? E magari intendeva corta rispetto ad altre-
-Mmmm.....forse hai ragione, ma dimmi,tu credi in tutto quello che ti ho detto oggi?-
-Si, perchè non dovrei crederci, poi, ho avuto così tante prove, che è difficile non crederci-
-Giusta osservazione, ma illuminami, come hai fatto a capire che ti davo "fastidio", come hai detto tu?-
-Sai, sin da quando sono piccola mi sento osservata, poi, all'età di 14 anni, la sera, qualcosa o qualcuno, mi baciava e leccava il collo, ed ora che so che sei tu, ti puoi considerare morto-
-Se, come no-
-Vedrai-
-Vedrò-
Poi, dopo questo piccolissimo dialogo canzonatorio, guardo l'ora, le 20:00, visto che oggi sono successe un sacco di cose, mi faccio una doccia.
-Senti, io vado a farmi una doccia, osa solo sbirciare in forma vsibile o invisibile che sia, e sei morto-
-Okay. okay-
E così mi vado a fare una doccia.
Quando esco sono ormai le 21:00, ora di andare a letto.
Sembrerò una bambina, ma se non dormo più di 9 ore, il giorno dopo sono uno zombie, e visto che mi alzo alle 7:00, vorrei essere abbastanza lucida.
Poi mi accorgo di una cosa, un guaio, un grosso guaio, non ho preso il pigiama.
E così mi tocca andare fino in camera mia, con solo un asciugamano, che mi copre a malapena il sedere, ed un demone perverso, in casa.
Arrivata in camera, mi trovo la "sorpresa" più brutta.
Ikuto spaparanzato sul mio letto, a pancia in giù, con orecchie da gatto rilassate, coda che oscilla lentamente, e ali "chiuse", che legge il mio manga preferito.
Rimango incantata da quella visione, Ikuto non è brutto, anzi, ma è un demone, e non posso lasciarmi incantare.
-Ikuto, che ci fai in camera mia sul mio letto?-
-Che c'è, non avevo vooooo.......a quanto pare ho fatto bene ad entrare, per caso mi stai provocando, confettino?-
Dice con voce maliziosa.
-Cos...pervertito, esci di qui e fammi cambiare in pace-
-E perchè dovrei? Sai, è bellissimo vedere il tuo corpo nudo che piano viene vestito, se vuoi ti aiuto-
Cosa? Cosa? COSA? Ma è scemo, ora glie ne dico quattro.
-Senti gattaccio pervertito, ora tu esci di qui, e non entri fino a che non hai il mio permesso, INTESO?-
-No confettino- Dice alzandosi e dirigendosi verso di me -Ti ho salvato la vita, me lo merito un premio-
Dicendo questo mi spinge al muro, e mi poggia le mani sui fianchi, al che sussulto, e subito dico:
-I-Ikuto, che cavolo fai, faremo-
Lui continua a tenere le mani la, e inizia anche a muoverle un po' verso il basso, cercando di togliere piano l'asciugamano.
A quel punto metto le mani sul bordo dell'asciugamano, all'altezza del seno, per non farlo cadere.
-Ikuto, fermati, non scherzare-
-Confettino, non sto mica scherzando, fammi questo piacere-
Dicendo questo, mi bacia il collo, facendomi gemere, e tira sempre di più l'asciugamano, fino a che non sento il tessuto spugnoso, che  piano lasia il mio seno sempre più scoperto, fino a che non lo diventa del tutto.
A quel punto, con un braccio mi copro il seno ormai scoperto, e con l'altra, tengo l'asciugamano, per non perdere del tutto la dignità.
-I-Ikuto, l-lasciami, non...fermo, non sul collo-
-E dai amu, rilassati, ti renderò felice-
-NO-
Ikuto si stacca da me, mi guarda tra il duro e il malizioso, ed esce dalla stanza.
Io, dopo essermi ripresa, mi metto il pigiama sul viola-nero, e, indecisa, e rossa in viso, dico piano.
-Finito, se vuoi puoi rientrare-
Dopo pochi secondi, la porta si apre piano, e ne esce un Ikuto serio e cupo.
-Che cos'hai?-
-Non mi hai lasciato finire il mio lavoro-
-Cosa? Il tuo lavoro? Caro, ti ricordo che questo è il mio corpo, e tu non puoi toccarlo come se niente fosse-
-Okay, ora vogliamo andare a dormire?-
-Cosa? Ma io non dormo con te, via nella stanza degli ospiti!-
-Che c'è? Ora che sai che ti dormo accanto ti vergogni? Anche quando non mi vedevi lo facevo, in più prima gemevi così piacevolmente, non dirmi che non ti è piaciuto confettino, poi devo proteggerti-
Perchè deve averla sempre vinta?
-P-pervertito, non mi è piaciuto affatto, e il mio povero collo grida ancora pietà, ma per il fatto di proteggermi, hai ragione, e va bene, dormiamo insieme, ma osa fare cose perverse, o che a me non vanno bene, e ti sbatto fuori!-
-Okay-
Dicendo questo, mi metto sotto le coperte, e subito mi sento presa al collo dalle forti braccia di Ikuto, alla vita dalla sua coda, ed essere coperta da una sua ala.
-M-ma che fai? Sembri una sanguisuga-
Dico rossa in viso.
-Fa freddo, poi così ti controllo meglio-
Risponde lui con malizia.
-Pervertito, ma credo sia inutile, non ti sposterai, vero?-
-Indovinato-
-E visto che sei un ragazzo, e hai quattro anni più di me, non credo che divincolarsi serva a qualcosa-
-Vero, quindi mettiti il cuore in pace, non ti lascerò per tutta la notte-
-Va bene-
Finisco io arrossendo ancora di più, rilassandomi un po'.
Cavolo, però bisogna ammetterlo, la sensazione che mi donano le calde piume delle possenti ali di Ikuto, è meravigliosa, vorrei che non finisse mai, ma, che dico? Sono impazzita? No, so quello che sto provando, ma non è possibile, io non credo in queste cose.
-Ikuto?-
-Mmmm-
-Allora tu non VUOI dormire?-
-No, con quello che è successo oggi, è meglio che ti tenga d'occhi, ma tu dormi, Amu-
Mi dice con voce dolce, dandomi un piccolo bacio sulla nuca.
Io, a quel punto, mi giro, e mi accoccolo sul suo petto, cavolo, Ikuto è veramente grande in confronto a me.
In poco tempo, i miei muscoli si rilassano, e i nervi si ammorbidiscono, ed io, dopo poco, mi ritrovo immersa nel mondo dei sogni, tra le braccia del mio demone.
-Buona notte.......piccola-
Mi dice Ikuto, quando ormai, non posso più sentirlo.
pov.Ikuto
La mia piccola si era appena addormentata sul mio petto, coperta da una mia ala, e stretta dalle mie braccia, e dalla mia coda.
Devo dire che è piccolissima, ed è anche molto carina.
Forse mi sto innamorando, non mi stupirei, sia angeli che demoni, sono abituati ad innamorarsi dei loro protetti, e questi, dal momento che accade a tutti e due i loro guardiani, sono destinati a scegliere uno dei due.
Il problema è che tutti gli umani tendono a scegliere gli angeli, non è mai accaduto che un demone venisse scelto, in più credevo che una ragazza come la mia Amu non potesse attrarmi, mi sbagliavo.
Dietro a quel bel visino d'angiolettina, si nasconde un piccolo lato oscuro, solo che dubito sceglierà me, lei ha bisogno di un ragazzo come Tadase, non potrò mai ave.....ma cosa cavolo dico? Sono Ikuto Tsukiyomi, uno dei demoni più temuti nel mio mondo, Che mi è preso?
Mi prendo e ottengo quello che voglio, quindi Amu sarà mia, mia e di nessun altro.
-IKUTO-
Una voce maschile, che ormai conosco troppo bene, mi risveglia dai miei pensieri, ma in ogni caso, alzo la testa per vedere chi è.
-Tadase-
Come immaginavo.
pov.Tadase
Sto tornando da Amu, è appena finita la riunione, ma doveva durare fino alle 22:00?
Speriamo che Ikuto non abbia combinato guai, non l'avevo mai lasciato solo con Amu per più di un'ora.
Entro piano dalla finestra della sua camera, e appena poso lo sguardo sul letto, trovo Amu che dorme beatamente, tra le braccia di Ikuto, che la stringe a se, molto, troppo possessivamente, ed è anche visibile.
Così mi rendo visibile anche io agli occhi degli umani, e grido:
-IKUTO-
Quello, in tutta risposta, alza la testa, e con tono freddo dice.
-Tadase-
-Cosa ci fai nel letto di Amu, con lei tra le braccia, e sopratutto, visibile?-
-Tadase, forse è meglio che ti spieghi con calma tutto-
Così Ikuto fa per alzarsi, ma Amu si "lamenta"
-I-Ikuto, non andartene-
-Amu-
Dice lui sorpreso.
-Ikuto, staccati-
-Non posso, Amu si sveglia-
-Cerca di fare piano-
-Okay-
E così si alza piano, cercando di non svegliare Amu, ma quando si sta allontanando dal letto, qualcosa lo ferma.
-Dove vai Ikuto-
Chiede Amu, tra l'assonnato, e il preoccupato.
Allora Ikuto si siede al bordo del letto, vicino a lei, e le dice, con voce rassicurante.
-Tranquilla, è arrivato il tuo angelo, stavo per dirgli cosa è successo oggi-
Cavolo, ha usato un tono così dolce, mi ha quasi spaventato, non è da lui.
-Non lasciarmi da sola, se tornano?-
Non ci sto capendo più niente.
-Non ti lascio sola-
-Chi, chi torna?-
Chiedo preoccupato.
-Chi sei tu?-
Chiede Amu aggrappandosi ad Ikuto, con voce tremolante.
-Tranquilla, sono il tuo angelo, piacere-
Dico, facendo il giro del letto, per poi sedermi sull'lato opposto di quello dove è seduto Ikuto.
-Come ti chiami-
Mi chiede, dopo essersi staccata da Ikuto, ed essersi rilassata.
-Tadse Hotori, sono il tuo angelo-
-Lo so, ma quanti anni hai?-
-15 anni, la tua età-
-Okay, ma dimmi, perchè sei tornato così tardi?-
-Ho avuto da fare, ma che cosa è successo che Ikuto si è reso visibile?-
-Bhe, vedi, ecco....Ikuto, puoi dirglielo tu?-
Dice con voce un po' tremolante.
-Certo, devi sapere che oggi un grigio l'ha tirata giù dalla scogliera, ecco perchè sono intervenuto, e mi sono reso visibile-
-Cosa? Ma non iniziano a cercarli ed attaccarli a 16 anni?-
-Si, ma a quanto pare certi vengono attaccati anche prima-
-Hai ragione, domani chiederò al consiglio lucente se era mai successo prima, e che cosa significa-
-Okay, però ora possiamo andare a dormire?-
Chiede Amu.
-C-cosa? Quindi dovremmo dormire con te?-
-Bhe, se non vi scomodate, sapete, con quello che è successo oggi, non vorrei rimanere sola-
-No, anzi, va benissimo-
Dice quel demone con fare malizioso.
-IKUTO-
No però, Amu è anche arrossita.
-Perchè Amu? Ti vergogni? Non mi sembrava che prima, mentre ti stringevi sul mio petto, ti desse fastidio!-
-C-cosa?-
-Ikuto, piantala, la metti in imbarazzo-
-Che rompi che sei angioletto-
-Ora è meglio andare a dormire-
Dico, cercando di non urlare e sbraitare contro Ikuto.
Quando ci mettiamo a letto, Ikuto, come mi aspettavo, la attira a lui.
-I-Ikuto, che fai?-
Allora io, vedendo Amu, la attiro a me.
-Lasciala stare-
Urlo.
-E se non volessi?-
Risponde quello, riprendendosi Amu.
E di li, cominciamo a contendercela, fino a che lei, dice:
-RAGAZZI! Basta tirarmi, non sono una corda, e poi sembrate due bambini!-
-O-okay-
Diciamo io e Ikuto insieme, un po' spaventati.
-Bravi, e trovate una posizione dove tutti e due mi possono avere vicina, senza stringermi o tirarmi!-
E così, io metto una mia ala sotto di lei, e le stringo un braccio, mentre Ikuto, dall'altro lato, le cinge la vita, e la copre con una sua ala.
Se qualcuno ci vedesse da fuori, penserebbe molto male, ma dobbiamo proteggerla, insieme.
-Non dormite?- Chiede Amu.
-No, dobbiamo tenere gli occhi aperti-
Risponde Ikuto, precedendomi.
-Okay, buona notte allora-
-Buona notte-
E così Amu si addormenta, mentre io e Ikuto la sorvegliamo, e la osserviamo mentre, col viso rilassato, dorme e respira regolarmente.
pov.Amu
Apro piano gli occhi, e mi ritrovo tra le braccia di Ikuto, che mi cinge la vita, e Tadase, che da dietro, mi cinge il braccio.
-R-ragazzi, io dovrei alzarmi-
Dico, tanto sono svegli.
-Amu, ti sei svegliata!-
-Certo Tadase, devo andare a scuola-
-Giusto, ma noi dobbiamo seguirti, quindi ci renderemo invisibili-
-Okay, basta che tu- Dico guardando storto Ikuto -Non mi fai i tuoi solito "scherzetti"-
-Non assicuro niente-
-Che rompi, ma ora mi lasciate alzare?
-Certo-
E così mi alzo, vado a prepararmi, faccio colazione, e chiamo quei due.
-Ikuto, Tadase, scendete, è ora di andare a scuola-
-Arriviamo-
Quando arrivano, rimango incantata, come fanno ad essere così belli? Soprattutto Ikuto, con i suoi soliti capelli blu spettinati, gli occhi cobalto che mi trafiggono, e quelle sue ali così possenti, in più le orecchie e coda da gatto, che sono molto rilassate.
Oggi, è vestito con un paio di jeans strappati, maglia nera con un macabro disegno, e converse nere.
Tadase, come ho notato ieri sera, ha i capelli biondi sempre pettinati, e gli occhi cremisi che mi guardano, le ali bianche "chiuse", e la sua corona (?) sulla testa.
Lui, invece, è vestito con dei pantaloni bianchi, maglia verde acceso, e converse rosse, con qualche sfumatura bianca.
E' molto bello, ma devo ammetterlo, Ikuto è meglio.....cosa? Che cosa ho detto?
Meglio se non ci penso va.
Ci avviciniamo alla porta di casa, e mentre sto per aprirla, loro si rendono invisibili.
Esco, e dirigendomi a scuola, faccio un piccolo pensiero:
"Chissà, forse sarà bella questa nuova rutine"
 

 
Anglo autrice:
Mi scuso con tutti quelli che mi seguono dell'enorme ritardo, lo so, avevo detto che aggiornavo lo scorso fine settimana, ma il mio caro pc  non ne volava sapere di andare, e così sono riuscita a postarlo solo oggi.
Avete notato anche voi una leggera differenza tra questo, e gli altri delle altre mie storie, vero?
E' si miei cari, mi sono proprio scatenata, quasi non mi riconosco, non ho MAI fatto capitoli così lunghi, posso dire di avere un nuovo record.
Mi scuso ancora, e spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Baci alla prossima. Rad.

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Capitolo 3
*** Dumpty Key and Humpty Lock ***


Dumpty Key and Humpty Lock
-Ciao Amu, finalmente la giornata è finita-
-Ciao ragazzi. Vero, tutto okay?-
-Certo, ma non siamo noi quelli rossi in viso, sei tu, è successo qualcosa?-
'Se solo Ikuto smettesse di mordermi l'orecchio, io non sarei un pomodoro, che demone'
Cerco di riprendere controllo di me stessa, e rispondo.
-N-no, sto bene, ho solo un po' di caldo-
'Certo cha hai caldo brutta deficiente, quel demone da strapazzo ti sta molestando il collo'
'Zitta coscienza, nessuno ti ha chiamato, fatti i cavoli tuoi, e poi, Tadase è impegnato, certo che Ikuto continua a torturarmi'
'Cara, quella che tu chiami tortura, io la chiamo molestia.
Cavolo, fa qualcosa, non puoi lasciare che quello sfrutti il fatto di essere invisibile, per usare il tuo corpo per i suoi problemi ormonali'
'Zitta, zitta, zitta, lo so, troverò una soluzione, ma ora smettila di parlarmi, mi sembra di essere pazza, chi è che parla con la propria coscienza?'
'.........Hem....'     
'Nessuno, visto!? Ecco, quindi vai via e lasciami in pace, capito?'
'Va bene, ma non è colpa mia se ti metti a parlare mentalmente, e mi chiami, anche senza volerlo'
'Zitta e va via!'
'Va bene, arrivederci!'
'Finalmente'        
-...u,...mu, Amu ci sei?-
-He? Si, cosa? Ci sono! Di che...parlavate?-
-Niente, solo che è da questa mattina che sei con la testa tra le nuvole, non è proprio niente. Ma che ti succede? Amu, sicura di stare bene?-
-Si, sicura, ma ora scusate, devo andare-
-Aspetta!-
-Scusate, ho impegni-
'Devo andarmene prima che Ikuto mi distrugga'
Quando arrivo a casa, mi fiondo in camera mia, e grido:
-Ikuto, renditi visibile, e subito!-
Pochi secondi dopo, appare il mio demone ad un palmo dal mio naso, così, faccio un salto indietro dallo spavento.
-Che c'è Amu?-
-Che voglio? Che voglio? Voglio che la smetta di molestarmi, piantala!
Non sono un giocattolo, e non mi piace essere considerata tale, capito?-
-Confettino, vuoi capire che in quanto a demone, è ovvio che ti usi come giochino? Ma tranquilla, sei molto soddisfacente, te lo assicuro-
Io, arrossisco dalla testa ai piedi, e grido contro quel coso:
-Brutto idiota, ti sembrano ragionamenti da fare?
Preparati, perché prima o poi, mi vendico-
-Si, come no-
-Mmmmmm, ora vado a mangiare, non fare cavolate nel mentre-
-Okay-
Così,mi dirigo in cucina, e mi faccio un semplice panino al prosciutto.
(scusate, ma non conosco i cibi Giapponesi)
Quando ho finito, me ne ritorno in camera, e trovo Ikuto che litiga con Tadase.
Ma quando è tornato?
E cosa è successo?
 
Pov.Tadase
Durante la ricreazione, io e Ikuto, seguiamo Amu dietro la scuola, dove non c'è nessuno, e si poggia al muro, dicendo:
-Ragazzi, potete farvi vedere?-
-Ikuto, dovremmo?-
-Certo, se ci chiama ora, avrà qualcosa di importante da dirci-
-Eccoci-
Dico, rendendomi visibile, e in forma umana.
-Ho, eccoti, ma Ikuto dov'è?-
-Ci sono-
Avverte, facendo la stessa cosa che ho fatto io.
-Ci volevi dire qualcosa Amu?-
Chiedo, in tono dolce.
-Certo Tadase, ieri sera avevi parlato di chiedere il perché mi avevano attaccata ad un certo consiglio e qualcosa, quando hai intenzione di andarci?-
-Per tutte le ali bianche, devo andarci oggi!
A te non dispiace, vero?-
-No certo, ma quando torni avverti subito Ikuto di quello che hanno detto, me lo direte dopo che ne avrete discusso, kay?-
-Va bene, vado-
Detto ciò, mi rendo invisibile, e torno in forma angelica, spiccando il volo.
Giro un secondo la testa, per vedere Ikuto diventare invisibile, e Amu correre via, così parto per andare al consiglio lucente.
Dopo poco, atterro sulla piattaforma per il paradiso, digito il pin, ed entro.
(si gente, avete capito bene, qui è una roba piena di tecnologia ecc....)
E' una città fatta di piccole villette bianche, verdi, gialle, rosa, e altri colori vivaci, tutte dai tetti rossi, o quasi, e dai giardini ben curati.
Il tutto, si poggia sopra una nuvola densa, che però è troppo in alto per essere individuata dagli umani, attraversata da una strada di luce, che conduce al grande edificio del consiglio lucente.
Mi incammino verso quest'ultimo, e davanti ai protoni, busso.
Subito, si aprono, e mi ritrovo davanti ad una grande sala, con alte pareti azzurre, un soffitto a cupola fatto interamente di vetro, e rifiniture d'oro, pavimento in marmo bianco, un lungo tappeto bianco che lo attraversa, con a fianco tutte le statue dei capi del consiglio più importanti che ci sono stati nei secoli, e davanti, un piccolo altare, con delle poltrone fatte di luce, su cui siedono i saggi e il capo del consiglio lucente.
-Guardiano Tadase, cosa ti porta da noi?-
-Vedete signore, avevo certe domande da porvi-
-Avvicinati, prego-
-Grazie signore-
Così, mi avvicino, e faccio un piccolo inchino.
-Dicci pure-
Faccio un grande respiro, e inizio a parlare.
-Vedete, Hinamori Amu, la mia protetta, ha quindici anni-
-Lo sappiamo, ma cosa può coinvolgere il consiglio lucente nelle faccende di una quindicenne umana?-
-Lo so che può sembrare stupido, ma non sono venuto qui per niente-
-Allora per cosa? Per dirci che la tua protetta ha problemi d'amore?-
-No, certo che no, ma per dirvi che i grigi l'hanno attaccata!-
-Cosa? Hotori Tadase, ci puoi ripetere quanti anni ha Hinamori Amu?-
-Quindici signore, è proprio per questo che sono qui.
E' per caso possibile che un'umana quindicenne, venga attaccata?-
Era mai accaduto prima?-
-No, Hotori Tadase, non era mai accaduto, e non ne sappiamo nemmeno il significato, ma, se è vero, tienila d'occhio, e devi dire al demone che lavora con te, di collaborare-
-In realtà è stato proprio lui a salvarla-
 -Come mai?-
-Io ero alla riunione che si è tenuta ieri, signore-
-Capito, se è tutto, puoi andare-
-Certo signore-
E paino, mi giro, e mi incammino verso i portoni, ma qualcosa mi fa fermare e voltare.
-Ah, Hotori Tadase, li hai trovati?-
-No, signore, non li ho ancora trovati, dell'Humpty Lock, nessuna traccia, e nemmeno della Dumpty Key-
-Grazie comunque, puoi andare-
E dopo questo, esco, e torno sulla terra.
Subito, mi dirigo a casa di Amu, visto che le lezioni sono finite da un pezzo, e vedo Ikuto seduto sul letto della nostra protetta, con una faccia annoiata; devo dirli tutto.
Mi catapulto in camera, visto che quando non sono visibile posso passare attraverso le cose, e mi rendo visibile, facendo saltare Ikuto.
-Tadase, la prossima volta evita di farmi prendere un colpo-
-Scusa, ma ho notizia dal consiglio lucente-
-Spara-
Così, li racconto tutto, compreso la questione del lucchetto e della chiave.
-Quindi, stanno cercando questi due oggetti, perché non me lo hai detto prima?-
-Perché tu non puoi mica aiutarmi-
-E invece si, ma dimmi, come mai l'hanno chiesto proprio a te?-
-Perché sono stato scelto, ma non che non puoi aiutarmi-
-Ti dico di si, ma come scelto?-
-Cioè, io ho il dovere di trovare le due persone che li possiedono, e demoniaccio, sentiamo, come credi di aiutarmi?-
Lui, fa un sorrisetto malefico, e dice:
-Semplice, con questa-
E tira fuori una cosa dalla tasca dei Jeans, solo che non la vedo, la tiene dentro la mano.
-Cos'è?-
-Ecco-
E apre la mano, facendo oscillare.......la Dumpty Key!
-Come fai ad verla tu? Chi te l'ha data? Dimmelo Ikuto!-
Lui, la lancia in aria, e la prende subito dopo, rimettendola in tasca.
-Calma angioletto, se è vero che se l'addetto a trovare questi due oggettini, dovresti saperlo come faccio ad averla, sono stato......-
-....Scelto, ma non è possibile, uno come te non può essere stato scelto per custodire un tale oggetto-
-Arrenditi, è così.
Ma ora, invece di preoccuparti che io ho la chiave, dovresti cercare il lucchetto-
-Giusto!-
-Ragazzi, che combinate?-
-Amu!-
-Allora? Ha, Tadase, novità?-
-No, non sanno il perché sei stata attaccata, e non era mai accaduto, scusa-
-Perché ti scusi, non serve, non è colpa tua-
-Hai ragione, scusa!-
-Basta con le scuse-
-Scusa-
-Haaaa, ci rinuncio, io mi faccio una doccia, Tadase, tieni Ikuto lontano dal bagno!-
-Roger, e scusa-
-BASTA!!-
-Angioletto, sei un caso disperato-
-Mi dispiace-
-Tadase?-
-Si Amu?-
-SMETTILA!-
-Va bene Amu!!!!-
-Finalmente-
Così, la vediamo sparire dietro la porta, ma rientra subito dopo per prendere i vestiti, e la biancheria intima, al che, io, divento tutto rosso, e chiudo gli occhi.
-Angioletto, si un po' meno pudico, e cerca di "controllarmi" di più-
-Cosa? Certo che sono pudico, sono un angelo, piuttosto, tu rimani qui intesi? Idiota-
-Angioletto, le parole, attento, voi avete uno stupido linguaggio da rispettare-
Mi ha ricordato quel demone rompi scatole, con voce annoiata ma divertita.
-Ops, mi è scappato-

Pov.Amu
Entrata in bagno, mi tolgo i vestiti, ed entro nel vano doccia, facendomi inondare dalla piacevole sensazione di acqua tiepida che percorre lentamente il mio corpo nudo.
'Tutto questo non è normale, a chi capita di essere attaccata a quindici anni da qualcuno che non puoi nemmeno vedere, per poi essere salvata da un bellissimo e sexy demone, o per meglio dire, dal suo bellissimo e sexy demone.
Cavolo, basta, non posso pensare questo di Ikuto, ma, cavolo, è stupendo, quei capelli setosi blu notte, quella pelle pallida, le ali maestose e di un bellissimo colore, il suo sorriso, che sia vero e pieno di "amore", o che sia un sorrisetto, ma sopratutto i suoi occhi, due bellissime gemme.
Per non parlare, chi incontra anche il proprio angelo subito dopo il suo bellissimo demone?
Quanto vorrei che ci fosse mia nonna, lei si che mi saprebbe spiegare tutto, forse quando mi raccontava che suo marito, mio nonno, era un angelo, dovevo ascoltarla, strano però, non mi ha mai parlato del suo demone, se solo pote......un secondo! Basta andarla a trovare, in venti minuti di autobus, sono a casa sua, il nonno è ancora vivo e vegeto, posso parlare con un angelo anziano, che sa molte più cose di Tadase.
Si, è deciso, finisco qui, recupero quei due, e andiamo da mia nonna'
Di fretta finisco la doccia, esco, mi asciugo e vesto, come un razzo faccio finire i miei capelli sotto il getto dia ria calda del phone, per asciugarli, e mi fiondo in camera mia, e vedo Tadase che cerca di bloccare la strada al mio Ikuto.
Un secondo, ho davvero messo "mio" davanti al nome di Ikuto?
Sono impazzita.
-Ikuto, è inutile che cerchi di vedermi nuda, ho finito, grazie di tutto Tadase-
-AMU!-
-Buon pomeriggio, avete voglia di far visita a mia nonna?-
-Cosa? Perché?-
-Lei sa molte cose sui vostri mondi, sopratutto su quello angelico, del resto, ha sposato un angelo-
Tadase, mi guarda con gli occhi scintillanti, mentre Ikuto sembra avere un espressione ferita e sofferente il volto, ma non dice niente.
-Davvero? Catapultiamoci!-
-Okay, ma rendetevi invisibili-
-Certo!-
-Kay-
Subito, si rendono invisibili, ed io, corro fuori di casa, per poi arrivare alla fermata in due minuti.
Dopo trenta minuti sono davanti alla porta della casa di mia nonna, e titubante, suono.
La porta, si apre, per rivelare un uomo sui cinquanta anni, capelli grigi, come gli occhi, anche se quest'ultimi sono più argento che grigi, e una faccia stupita, che viene subito sostituita da un sorriso.
-Piccola Amu, da quanto non ci vediamo, cinque anni? Fatti abbracciare-
Subito, mio nonno Yoshi, mi stritola, continuando a farmi notare quanto sono cresciuta.
-Anche io sono felice di vederti nonno, ma sono qui per un motivo specifico-
-Capisco, entra-
-Nonna Hana dov'è?-
-A cucire, come al solito-
Piano, ci avviamo in salotto, dove vedo mia nonna una donna sui quarantasette anni, capelli marroni, con ciocche bianche, tenuti in una coda bassa, che cuce.
-Ciao nonna-
Nonna, a quel punto, alza la testa, e appena mi vede, poggia di fretta la camicia che stava cucendo, l'ago, si alza, e viene ad abbracciarmi.
-Tesoro, da quanto tempo, cosa ti porta qui?-
Mi domanda, staccandosi, e invitandomi a sedere.
Subito, lo faccio, e davanti a me, si posizionano i miei nonni.
-Io, dovevo parlarvi di una cosa-
-Di cosa si tratta cara?-
-Ecco nonno, mi puoi dire se è vero che sei un angelo?-
-Cosa? C-certo Amu, lo sono, ma come mai questa domanda? Credevo non ci credessi-
-Te lo dico dopo, ora devo chiedere due cose a nonna-
-Mi puoi parlare del regno angelico, e il regno demoniaco, ma sopratutto, del tuo, il tuo demone?-
-Va bene, però io non so molto del regno demoniaco, anzi, niente, per il mondo degli angeli, chiedi a tuo nonno, in ogni caso prima, voglio sapere il perché vuoi sapere tutto questo-
-Semplice, perché anche io ho conosciuto il mio demone e il mio angelo-
-Davvero? E dove sono?-
-Eccoci-
-Tadase, e il gattaccio?-
-Qui confettino-
-Ahhhhhh, evita di apparirmi davanti al viso la prossima volta, va bene Ikuto? E non chiamarmi confettino-
-Che rompi, non si può nemmeno scherzare-
-Sono loro?-
-Ho! Certo! Sono Tsukiyomi Ikuto, il mio demone, e Hotori tadase, il mio angelo-
-Che sorpresa, non ce lo spettavamo-
-Lo so, ma allora nonna, il tuo demone?-
-Il mio......ho certo, il mio demone è morto-
Dice, in tono normale, come se non fosse nulla di grave.
-Come...morto?-
Dico, con voce rotta.
-Si, l'ha ucciso un grigio, si è sacrificato per proteggermi, si chiamava Haru.
Un ragazzo alto, capelli neri, occhi ghiaccio, ali grigie, e orecchie e coda da lupo.
Un bel ragazzo si, ma non mi ha fatta innamorare solo per il carattere.
Strafottente, sempre a prendermi in giro, quasi come il tuo demone, questo Ikuto, ma devo ammetterlo, il tuo sembra più pestifero-
-Grazie del complimento-
-Smettila idiota, comunque nonna, l'aggettivo giusto per descrivere questo gattaccio è pervertito, non altro, vai pure avanti-
-Ripeto, sei una rompi scatole confettino-
-Demoni, sempre i soliti, non ci si può proprio innamorare di loro, allora nipotina, avevi bisogno di spere altro?-
Io, stringo i pungi, e noto anche l'espressione leggermente abbattuta di Ikuto, il che, mi fa arrabbiare, e serro ancora di più i pungi fino a far diventare le nocche bianche.
'Perché li devono considerare cattivi?
Si, sono dei burloni, ma è possibile amarli, poi, Ikuto, mi ha sempre aiutata, anche se lo conosco da poco, e mi prende in giro.
Mi ha salvata lui, mi ha consolata, mi ha abbracciata, non Tadase, non un angelo, ma un demone, l'ha fatto un demone!
Ma forse, è inutile sperare, i sentimenti che ho verso il mio demone, li terrò per me'
-C-certo, sempre che t-tu, sappia qualcosa, qualcosa sul regno demoniaco, ma la cosa più importante, sai il perchè sono stata attaccata a quindici anni?-
Dico, con voce bassa, e rotta, per il fatto che sono furente.
-Non lo so, per il regno demoniaco, o il loro modo di vivere ecc....posso solo dirti che i demoni, si innamorano dei loro protetti, e gli angeli, non sono da meno.
La cosa che so meglio, è che non vengono mai scelti, o per meglio dire, corrisposti dall'umano di cui si erano innamorati, d'altronde, sono creature maledette-
Mi mordo anche il labbro inferiore, frustata, e ferita dentro
'No, NO!
Anche se sono creature maledette, possono essere gentili, e corrisposte, cavolo!
Stupidi umani, no, non possono pensare questo di no......cosa vado a dire? Io sono una umana! Mi sono bevuta il cervello, ma sui demoni non cambio idea'
-Nonna, ma c'è qualche regola che vieta a demoni e angeli di amarsi?-                         
-Che schifo Amu, sei fuori? Nessuno si innamorerebbe mai di un demone, angelo o umano-
'Ora basta! Mi sono stufata, persino Tadase si mette a rompere, cazzo, non possono stare zitti, Ikuto sta soffrendo, come fanno a non accorgersene?'
Lo guardo, e vedo che sostituisce il suo sguardo vuoto, con uno derisorio, e un sorrisetto.
-No, nessun demone si innamorerebbe mai di un angelo, ma possiamo risponderti noi, no, non c'è nessuna regola che lo vieta-
-Quindi potete toccarvi senza problema?-
-Si-
-Grazie-
-Vuoi sapere un po' degli angeli?-
'No, non mi interessa nulla di loro, cavolo!'
-Certo-
Dico, con un falso sorriso.
-Bene, loro sono creature celestiali, che vengono sempre corrisposte dalla persona amata, prendi me e tuo nonno, siamo felici.
Sono onesti, gentili, cercano di non deludere mai nessuno, tranne i demoni, e mantengono sempre la parola data-
'Che palle, sono troppo noiosi, e no nonna, non vengono SEMPRE corrisposti, io di Tadase non potrei mai innamorarmi, di Ikuto si, anzi, sento già dei sentimenti verso di lui, ma non ne sono sicura...un secondo, basta Amu! Smettila!'
-Capito, in poche parole, il contrario dei demoni-
-Esatto, ma tesoro, si è fatto un po' tardi, se hai qualcos'altro da chiedere, torna pure domani-
-Grazie nonna, ma per adesso è tutto-
-Allora ciao, e la prossima volta che vieni, presentaci meglio i tuoi custodi, e dicci che senti per loro-
-Va bene, contaci, ragazzi!-
-Ora-
E si rendono invisibili, così mi alzo, saluto, ed esco, per poi prendere il bus, e tornare a casa.
Quando sono a destinazione, entro, salgo in camera, e mi butto sul mio letto.
-Che stanca che sono-
-Tutto apposto Amu?-
-Si Tadase, devo solo andare a letto-
-Va bene-
Allora mi cambio, e vado sotto le coperte.
-Amu, oggi dormo nella stanza degli ospiti, non me la sento di darti fastidio, ci sarà Ikuto in camera con te-
-Va bene, notte-
-Notte-
Dopo che sento la porta essere chiusa, e un peso sull'altro lato del letto, ho la conferma che il mio demone è arrivato, e il mio angelo, è nella stanza degli ospiti.
-Ciao Amu-
-Ciao Ikuto, per favore, lasciami dormire-
-E io che volevo giocare! Sei così stanca?-
-G-giocare? Il tuo modo di "giocare", è sfruttare il mio corpo, e no, grazie a te a alla tua stupida malizia, non ho più nemmeno un briciolo di sonno-
-Dai, non è sfruttare il tuo corpo, è fare il mio lavoro-
Dopo questo, mi sento presa ai polsi, essere sbattuta sul letto, che viene a contatto con la mia schiena, e vedo Ikuto mettersi sopra di me.

Pov.Ikuto   (finalmente)
Mi metto sopra di lei, e la vedo diventare rossa come un pomodoro.
Io, mi perdo nei suoi occhi, e mi riprendo solo quando sento la sua mano sulla mia guancia.
Come vorrei farla mia qui, subito, ma non posso, lei neanche mi ama. (Scemo nda)
Piano, avvicino le mie labbra alle sue, e lei, non oppone nemmeno resistenza, sembra incantata.
Quando siamo a millimetri di distanza, sento una risata derisoria, e non è Tadase.
In poco tempo, mi alzo, e mi giro nella direzione da dove è venuto il suono, ovvero dietro di noi.
Un grigio, ora li odio ancora di più, mi ha interrotto.
-Mi dispiace interrompere i piccioncini, ma abbiamo bisogno della signorina lì-
Amu, in dei secondi, mi sta affianco, e scruta la figura davanti a noi.
E' un ragazzo pallido, ali grigie-nere, occhi rosso accesso, capelli viola spento, maglia stracciata grigia, jeans grigi, e scalzo.
Di sicuro era un demone.
-Cosa vuoi da me?-
-Ho, dolce piccola ingenua Amu, abbiamo bisogno di te, il nostro capo ti vuole-
-Non l'avrete mai!-
Detto questo, mi fiondo sul grigio, che tira fuori la lancia.
Io, non perdo tempo, e faccio comparire la mia attrezzatura da guerra.
Ho dei pantaloni di pelle neri, con vari pugnali su di essi, ,maglia nera, una specie di collare con degli aculei d'argento, e alle braccia, una strana composizione di cinghie, lame, e fiamme dell'inferno, una cosa che ferisce gravemente ogni grigio, e uccide qualunque angelo.
Subito, i mettiamo a lottare, e dopo non molto, appaiono altri sei grigi.
-Chiama Tadase-
-Come? Non ti lascio qui da solo-
-Fischia due volte-
-Okay-
Dopo i due fischi, la porta si spalanca, e ne entra un Tadase preoccupato.
-Amu, che succede?-
-Aiuta Ikuto-
-Subito-
Lui, fa la mia stessa cosa, e si trasforma(?) in tenuta(?) da combattimento.
Ora, ha dei pantaloni rosso sangue, con lance lucenti a scatto su di essi, due spade in mano, maglia rosso acceso, e anfibi neri con arpioni sulla suola.
Cavolo, sembra quasi un demone così.
Si fionda su uno dei grigi che sono apparsi, e gli tira un calco, di piatto, con la suola, ferendolo al petto.
-Lontani dalla nostra protetta!-
Io, non perdo tempo, prendo un pugnale, e lo ficco sulla spalla di quello che mi sta davanti, lacerando la sua carne, e facendolo urlare di dolore.
-Ahhhhh, e lasciami! Ragazzi, un aiutino!-
-AMU!-
Il grigio violetto, sta dietro confettino, e le unta un coltello alla gola.
-Se non state fermi, Amu raggiunge i morti-
Noi, ci fermiamo, e guardiamo con rabbia quella creatura.
-Bene, e ora, gettate le armi-
-Non lo fate, sarebbe come arrendersi-
Ci grida Amu.
-Zitta, fatelo, o muore!-
A quel punto, torniamo normali, e lui, fa un sorrisetto soddisfatto.
-Ragazzi, uccideteli-
I grigi, quelli non feriti, ci prendono da dietro, e quando ci stanno per uccidere, Amu, li ferma.
-Fermo!-
Una luce, inizia a provenire dal solco dei suoi seni, coperti dalla camicetta da notte, i suoi occhi diventano due palle di luce, i capelli fluttuano, come il suo corpo, e grida.
-Ritirata, si è svegliata, non possiamo stare qui-
-Okay capo-
Dopo che i grigi se ne sono andati, Amu, torna normale, e cade a terra, priva di sensi.
Corriamo da lei, e la prendo in stile sposa, poggiandola poi sul letto, vegliando su di lei, insieme a Tadase.
-Secondo te cos'era che brillava nel solco dei....-
-Non dirlo! Comunque non lo so-
Mi ferma Tadase, mentre le sguanci gli si imporporano, angelo.
-E dai, che male c'è a dirlo, comunque dovremmo controllare-
L'angioletto, alla mia frase, diventa un pomodoro, e si gira gridando:
-Fallo tu! Io non mi avvicino-
-Hahahaha, e va bene, strapudico-
Detto ciò, scosto le due spalline della camicia da notte che indossa Amu, glie lo abbasso, fino ad un quarto di seno, e con mio grandissimo stupore, sul solco dei seni, si poggia una collana, o meglio, il medaglione di una collana.
E' un lucchetto d'oro, con il simbolo del quadrifoglio fatto in cristallo bianco, l'Humpty Lock!
'Come fa ad averlo lei?'
Delicatamente, glie lo tolgo, e lo prendo in mano.
-Tadase, vieni a vedere-
-E' coperta?-
Tiro su la camicetta di Amu, e dico:
-Ora si-
-Okay-
Quando si gira, fa una faccia stupita, e grida:
-L'Humpty Lock! Come fa ad averlo Amu?-
-Sarà stata scelta-
-Ma è....è....è umana!-
-Lo so, ma anche io sono un demone, eppure ho la Dumpty Key-
-Giusto-
-Ragazzi, che succede? E perchè non ricordo nulla dopo la luce che ho visto?-
-A quanto pare si, ma allora?-
-Niente, hai mandato via i grigi facendo una roba strana, ma questa è tua?-
Chiedo, facendole vedere la collana.
-L'Humpty Lock! Si che è mia!-
-Okay, tieni, ma come l'hai avuta?-
-Potrà sembrare strano, ma me la sono sognata a sei anni, e il giorno dopo me la sono ritrovata al collo-
-Bene, sei stata scelta, ora ho trovato la chiave,Ikuto-
-Presente-
Dico, con un sorrisetto.
-E il lucchetto, Amu, domani, niente scuola per te cara, vi porto al cospetto del consiglio lucente-
-COSA? Ma io sono un demone, e Amu è umana!-
-No, siete il lucchetto e la chiave, ed io, in quanto custode di quest'ultimi, ho il dovere di portarvi al consiglio lucente-
 
 
 
Angolo autrice che muore:
Eccomi, ciò messo una vita, gume, ritardo imperdonabile, lo so, ma ho avuto PARECCHI problemi.
Secondo vuoi, che vi combino nel prossimo capitolo?-
Fatemi sapere, e fatemi sapere come avete trovato questo!
Ikuto: Io non l'ho gradito *broncio*
Io: Perché?
Ikuto: Hai interrotto il bacio.
Io: Zitto, io scrivo, io decido quando c'è il bacio, e dico che ce ne vuole ancora, sai, è già tanto che ho messo molti sentimenti di Amu, non espressi a voce, su di te, cavolo, ringraziami.
Amu: Io non che non ti ringrazio, volevo baciare il mio Ikuto.
Io: Allora fallo.
Amu/Ikuto: Davvero?
Io: Si
Amu/Ikuto: *si baciano appassionatamente*
Io: Bene, direi che per ora, è tutto, alla prossima!
Un bacio da Blue.
 
Nota:
 
Hikary2003:
Ti chiedo scusa Hika, ho avuto problemi, gume, ma come promesso, ecco il cappy.
Spero ti sia piaciuto, e che il mio sforzo non sia stato vano.
Lungo secondo te?
Spero di si.
Baci Blue.
 
Maka_Baka:
Chiedo infinitamente scusa anche a te, sono imperdonabile, lo so, ma è anche iniziata la scuola, e il pc era "irraggiungibile" per me.
Come ti è sembrato?
Soddisfatta?
Si adatta all'altro?
Che dire, lo giuro, appena ne ho il tempo, e ho postato gli altri cap delle mie altre storie, cerco di continuare questa.
Un bacio da Blue.
 
TimeStrangerRey:
Lo giuro, se non cambi nome, io ti chiamo T.S.R, oppure Bebe, ma si.
Cavolo, scusa, lo so che tu hai iniziato la scuola (come me), e quindi, spero questo ti tiri(?) su il morale.
Allora?
Dimmi che ne pensi.
Baci Blue.
 
susy1155:
Grazie per la precedente recensione, anche se piccola, mi è servita, lo so, tu ti aspettavi un aggiornamento più veloce, credo, ma non ci ho potuto fare niente, veramente.
Spero il capitolo sia stato di tuo gradimento.
Baci Blue.
 
amu_e_ikuto (onee-chan):
Ragazza, spero ti piaccia, lo so, non è praticamente niente perverso, ma mi rifaccio nei prossimi capitoli, te lo giuro, piccola hentai.
Come mai sei sparita (almeno dalle rece)?
Che dire, ci sentiamo.
Baci Blue (nee-san)
 

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Capitolo 4
*** Incontro col consiglio lucente e sorprese inaspettate ***


Incontro col consiglio lucente e sorprese inaspettate
 
Ero qui, scioccato, ma quando mai un umano e un demone erano andati in paradiso?
Gli umani magari quando muoiono, ma i demoni?
Non c'era nessuna occasione per "visitarlo"
Hahahaha, non ci posso credere, io e Amu dovremmo veramente andare dinnanzi al consiglio lucente?
Siamo pazzi?
Quelli non ci fanno entrare nemmeno se fossimo prigionieri.
-Tadase, tu sei pazzo-
-No demone, il consiglio lucente ha parlato chiaro, quando trovavo l'Humpty Lock e la Dumpty Key, dovevo portare i due portatori al loro cospetto, quindi, ora venite-
-Che scatole, va bene, allora, dovrò "vestirmi per l'occasione"-
-Ikuto, che hai intenzione di fare?-
-Solo far vedere che sono un demone, nulla di più-
-Va bene, basta voi due, Tadase, allora andiamo domani?-
-Si, al più presto, possibilmente alle cinque, non ci vuole poco ad arrivare li, in più, ci devono fare entrare, Ikuto, porti tu Amu?-
-Certo reuccio, la porto sempre io, perché ora non dovrei?-
-Bene bene, ma ora a letto, sono morta, notte-
E detto ciò, Amu, si rimette a dormire.
-Fila Tadase, devo rimanere con il lucchetto-
-Ahhhhh, ti odio! Va bene, ma non farle cose sconce-
-Certo-
E così, vedo Tadase sparire dietro la porta della camera della mia protetta, e mi metto disteso vicino alla mia dolce fragolina.
-Notte Amu, a domani lucchetto-
E con ciò, chiudo gli occhi, senza dormire però.
 
Apro i miei occhi blu, per vedere un paio di occhi grandi e oro che mi fissano, e salto.
-Amu! Ma che hai in quella  testolina rosa? Non sai che sono un gatto, e in quanto tele io.....Amu, che fai?-
Si era messa in ginocchio improvvisamente, in una posizione troppo sexy, e si stava sporgendo verso di me.
-Ikuto-
Sussurra, ad un certo punto.
Io, sgrano gli occhi, e la guardo intensamente, mentre lei avvicina i nostri volti, mi mette le braccia intorno al collo, e mi tira ancora più vicino a lei.
-A-Amu-
-Shhh, zitto-
Si avvicina sempre di più, e quando le nostre labbra si stanno per toccare, la spingo via, e la butto malamente sul letto.
-Amu! Non sai quello che stai facendo! Ora vestiti, tra poco andiamo in paradiso con Tadase-
E detto ciò, vado fuori dalla stanza, e lascio un Amu scioccata e quasi il lacrime sul letto.
Ma che le è preso?
 
Pov.Amu
Ikuto mia ha rifiutata, non ci credo, un secondo....ma che cavolo combino?
No, non posso credere che stavo per baciare Ikuto, di nuovo, questa volta ho preso io l'iniziativa porca paletta, ma che mi succede?
Meglio se mi vesto, mancano venti minuti alle cinque.
 
-Tadase, sveglia, dobbiamo, uhuhuhu-
Quando sto per cadere, sento qualcosa che mi prende da dietro, e vedo Ikuto con un sorrisetto.
-Ikuto!-
-Senti, basta aprire la porta, è già sveglio, tranquilla-
-Va ben...Tadase! Andiamo!-
-Ho, Amu, Ikuto, già pronti?-
-Si principino, non lo vedi?-
-Si che lo vedo demone, scusa, ora andiamo?-
-Certo, tu Ikuto piantala-
 
Pov.Ikuto (scusate i continui cambi)
Usciamo dalla porta, ci guardiamo intorno, e quando non vediamo nessuno, spieghiamo le nostre ali, io prendo in braccio Amu, che arrossisce, e partiamo.
-Tadase, Ikuto, quanto ci vuole?-
-Amu, ci vuole molto, perché Ikuto di logica oltre la barriera non può passare, quindi, si bruciacchierà leggermente-
-Tadase, potevi dirlielo! Cazzo, ora lui si farà male, ti ricordo che è anche la Dumpty key?-
Dice Amu, con uno strano sorrisetto.
-Lo stai difendendo?-
-Si, sbaglio o ho il libero arbitrio, dio, non puoi mica dirmi da che parte stare-
-E bravo il mio confettino, devi stare dalla mia parte, e cercare di evitare di baciarmi-
-Cosa? Amu, lo hai baciato?-
-No, non lo ha fatto, ma quasi si-
-Ikuto! Doveva rimanere tra di noi, ero stanca, mi sembrava di vedere davanti a me....-
-Davanti a te?-
-Em..ecco, K..no, N, no no, Tadase, ecco-
Cosa?
Quindi, Amu ama Tadase?
Un'altra?
Abbasso lo sguardo, e sto in silenzio.
-Ikuto?-
-Sbrighiamoci,  sto già iniziando a bruciarmi la giacca-
Prima di seguire del tutto quel principino, che è già molto avanti, sento Amu sussurrare:
-Mio dio, ho ferito i suoi sentimenti-
Io, sgrano gli occhi, ma subito penso che non era rivolto a me, di sicuro.
Dopo una mezz'ora infernale, che paradosso, arriviamo sulla piattaforma del paradiso, ed io, metto giù Amu.
-State dietro di me lucchetto, chiave- (lo so, rompo con sempre questo carattere)
-Certo-
Sento una cosa prendere la mia mano, e vedo che Amu mi tiene stretta stretta la mano, con gli occhi chiusi, mentre piano, si stringe a me, al che, sorrido, e le metto un'ala intorno al corpo, portandola più vicina a me, mentre le cingo la vita con il braccio e la coda.
-Andrà tutto bene, Amu-
-Scusa Ikuto, prima ero troppo in imbarazzo, ma in realtà, volevo baciarti, sul serio, solo, non sono ancora pronta-
Sorrido ancora di più, le bacio dolcemente la testa, e mi avvicino a Tadase.
-Fa nulla Amu, Tadase, andiamo?-
-Si, succederà un bel macello, ma devo portarvi al consiglio lucente-
-Entriamo-
Detto questo, Tadase, apre la porta moooolto più luminosa di quella dell'inferno, e sono costretto a chiudere gli occhi, come Amu.
-Tadase, fa male-
-Si piccolo re, spegni la luce!-
-Hey, non posso farci niente, non sono io che decido quanta luce c'è qui! Andiamo-
Piano, apro gli occhi, per ritrovarmi una stupida cittadina sopra una, nuvola? Una nuvola? Ma scherziamo? E' troppo luminoso qui, tutto bianco, rosso acceso, nulla di scuro, aiuto!
-Ikuto, non ci vedo-
-Amu, tranquilla, copriti pure-
Lei, affonda il viso nel mio petto, e con questo, Tadase, mi fa cenno di entrare, al che, titubante, per la prima volta, mi avvio.
Davanti a me, c'è questo stupido principino da strapazzo, che ci giuda.
Guardo intorno a me di nascosto, con la coda dell'occhio, vedo moltissimi angeli, che guardano me e Amu, con stupore, paura, odio, sopratutto me, scommetto che credono che ho fatto qualcosa ad Amu; e anche un po' di curiosità.
-Ragazzi, di qua, dobbiamo andare al consiglio lucente, ve l'ho già detto, Amu, che hai?-
-Paura, Ikuto, tienimi-
L'ultima parte, ovvero dal mio nome in poi, l'ha sussurrata, ed io, sorrido, annuisco, per poi mettere su un ghigno sadico, e poi guardare un gruppo di angiolette che dicevano cose del tipo:
'Si, è carino, ma Tadase è meglio, in più, quel demone sommetto che ha fatto del male alla sua protetta' Oppure 'Quel demone, ha fatto del male a quella povera ragazza, non sarebbe tanto terrorizzata altrimenti'
Ma non vedono che Amu mi sta stringendo come se fossi un peluche?
Haaa, angeli, che stupidi.
-E lasciateci un po' stare, non credo che volete vedere morto questo caro principino-
E con ciò, prendo Tadase al collo con il braccio libero, e lo trascino verso di me, mentre mi scrollo Amu di dosso, sempre tenendola però con l'ala, attaccata al mio petto, e con il braccio, prendo un pugnale e li e lo punto al collo.
-Tsk, Tadase, sai vero che grazie ai tuoi cari "amici", morirai?-
-Ikuto, che hai intenzione di fare?-
Mi sussurra.
-Stai al gioco, e portaci fino a quello stupido consiglio-
-Va bene-
-Allora, non dici niente?-
-Demone, lasciami, hai già fatto troppo male ad Amu, la nostra protetta, non puoi fare del male anche a me!-
-Ragazzi, ma che...-
-Zitta tu!- Grido -E tu principino, potevi non difenderla, ti ho detto mille volte che se voglio punirla, me lo devi far fare, se lo meritava, e ti ho anche detto che non mi interessa quello che dici tu, sono un demone, quindi.....-
-Tsukiyomi, tu non sai quello che fai-
Dalla folla, si levano dei gridi e sussulti alla parola "Tsukiyomi", al che, sorrido compiaciuto, e guardo quanto velocemente ci stiamo spostando.
Wow, funziona.
-Come, è Ikuto Tsukiyomi della stirpe Tsukiyomi?-
-Certo gallina, esiste solo quella stirpe con quel cognome-
-Giusto, sono i demoni più crudeli del mondo dopo i capi, che ci fa qui?-
-L'ha detto, voleva punire la sua protetta, che credo li sarà tolta, e Tadase, visto il principe che è, lo ha portato qui per farlo processare, ma credo che lui non fosse d'accordo, ed ecco qui, mi chiedo perché la protetta di Hotori fosse appiccicata a Tsukiyomi-
-Ikuto, fermati, non farli del ma...Hai-
Taglio la guancia di Amu con il pugnale, per poi leccare il suo sangue, e continuare ad andare avanti.
Mmmm, si, noi demoni non siamo mica vampiri, ma ci piace il sangue dei nostri protetti, infatti, che buono quello di Amu.
Arrivo davanti al grande portone dell'edificio situato nel centro di questa stupida nuvola, e con un calcio, la apro, buttandoci dentro Tadase malamente, e riafferrando Amu saldamente.
-Scusami piccola per il taglio, era parte della recita-
Le sussurro, e le lecco la guancia, facendole guarire il taglio.
-Lo avevo capito-
Mi sussurra a sua volta stringendosi di nuovo a me.
-Hotori Tadase, che è successo? Cosa ci fa qui un demone? E perché l'ha buttata dentro con tanta brutalità?-
-Ikuto, certo che potevo fare più piano-
-Ma anche no, ho sempre voluto farlo, ed ora finalmente il mio sogno si è avverato-
-DEMONE!-
-Cosa ci fai qui creatura oscura?-
-Cosa ci faccio qui? Bhe, ecco...-
-Signore, quel demone ha fatto del male alla sua protetta, e lo abbiamo anche visto, bisogna punirlo!-
-Cosa? Hai fatto male davvero alla tua protetta? Ma di questo se ne occupa il consiglio oscuro, mica noi, che ci fai qui? E voi? Fuori!-
-Ma bisogna punirlo, e anche dare la sua protetta ad un altro demone, non a lui, è uno Tsukiyomi, lei sa quanto sono cattivi e sadici, non sanno nemmeno amare-
-Fuori di qui! Ne parleremo con i tre diretti interessati-
-Va bene signore-
E vedo gli angeli che erano entrati, uscire con la testa china.
Tiro Amu ancora più vicina a me, e lei, arrossisce molto, ma si lascia stringere forte.
-Allora, demone, che hai fatto alla tua protetta? Giuro, se le hai fatto male, ti puniremo pesantemente-
-Non le ho fatto niente, giuro sul mio hanim*-
-Hahaha, sei proprio cocciuto demone, nessuno ha mai fatto così, persino giuri sul tuo hanim quando stai mentendo?-
-Ma non sto mentendo, non le farei mai del male-
-Conoscendo suo padre, Ikuto Tsukiyomi, non le crediamo molto facilmente, e lei lo sa-
-Mio padre non ha mai ferito la sua protetta, è stato quel bastardo del suo angelo, e to guarda, non è per caso quello che ho ucciso l'altro giorno?-
-Cosa, hai ucciso un angelo?-
-No stupido vecchio, ho ucciso l'ex angelo della ex protetta di mio padre, che è quasi morta a causa del suo "angelo", che però ha ceduto, ed è andato con i grigi, non lo sapevate?
In ogni caso che motivo aveva mio padre per far del male a Midori, he?-
-Ne aveva, se ne era innamorato follemente, e lei lo s.....-
-Col cavolo! Mio padre è stato sempre innamorato di Souko Hosina, e lei lo sa meglio di chiunque altro, è proprio vero quello che si dice di voi, difendete sempre la vostra specie, e anche se noi abbiamo ragione, la date a chi ha torto, non vi invidio affatto-
-Zitto demone, mi stai facendo arrabbiare! Che hai fatto alla tua protetta? He? Parla diamine! E come mai la tieni così stretta?-
-Perché lei....-
-Diccelo demonio crudele, figlio della stirpe Tsukiyomi, demone del gatto, nato dall'unione di morte e oscurità!-
-BASTA! MI SONO STUFATA! IKUTO NON MI HA FATTO NIENTE, E' QUI PER UN ALTRO MOTIVO!-
Grida Amu, staccandosi da me.
-Ha parlato-
-No, ho urlato, perché voi, teste di rapa, state incolpando chi non centra niente, chiedete al vostro stupido custode, o quel che è perché siamo qui, e non voglio assolutamente più sentire altre cose del genere su Ikuto, o su suo padre, il demone che ha protetto mia madre, avete capito, angeli?-
-Cosa? E' la prima umana che dice così, non ci credo, davvero Aruto Tsukiyomi era il demone di tua madre?-
-Si, problemi? E' un dannato problema se preferisco un demone ad un angelo, ho sempre detestato i principi, senza offesa Tadase, e i gatti sono i miei animali preferiti, cavolo, non posso credere che avete parlato in questo modo alla chiave!-
-Chiave? Hotori, quella chiave?-
-Certo, Ikuto Tsukiyomi ha la Dumpty Key, e Amu l'Humpty Lock-
-Non ci credo, ecco perché sono qui, le nostre più sentite sc....-
-Ma risparmiatevela, vi prego, non servono, tanto continuo ad odiarvi, e Amu, non si tocca-
-Come Ikuto-
Va bene, almeno la mia piccola Amu è dalla mia parte, si, la amo, ora ne sono sicuro.
-Va bene, scusateci, davvero, in ogni caso, ora dobbiamo darvi degli ordini precisi-
-No, non mi faccio dare ordini da angioletti-
-Si, ma a breve ti arriverà un ordine da parte del consiglio oscuro, e sarà uguale a quello che ti stiamo per dire ora, qui, ovvero, dovete stare più vicino agli umani, anche se non sono vostri protetti, dovrete iniziare a frequentare la scuola di Amu, capito?-
-Cosa? La scuola umana?-
-Si, in più così individuerete meglio i grigi infiltrati, o presunti umani guerrirei*-
-Va bene, lo faremo-
-Ikuto? Vuoi?-
-Certo, se a te fa piace....-
-Si Ikuto, non vedo l'ora!-
-Ci sto allora-
-E' deciso quindi, Hotori Tadase, ti do il permesso di mostrarti agli umani, a tutti, ma, non devi rivelare la tua vera identità, il nome lo tieni, lo stesso per te chiave, stai molto vicino al lucchetto, siete collegati, e ci scusiamo ancora, in più, puoi rimanere con Hinamori Amu quanto vuoi-
-Bene-
E detto ciò, prendo i fianchi di Amu, e la abbraccio.
-Potete andare, sentite, chiave, lucchetto, domani, tornate qui, da soli-
-Va bene, Amu, Tadase, andiamo?-
-Certo Ikuto/demone-
Così, ci avviamo fuori dalla grande sala, e al di fuori dell'edificio, troviamo una grande folla.
'Eccolo, sono usciti, chissà che è successo'
Sento mormorare.
Che palle che sono sti qui.
-Mi seguite ragazzi?-
Io ed Amu ci guardiamo, e annuiamo, correndo dietro Tadase.
 
Pov.Amu
Ikuto mi prende di nuovo in braccio, e partiamo per la terra.
Finalmente arrivati, non vedevo l'ora, aiuto, sono morta.
Ikuto, al contrario di tutte le volte che è con me, atterra sul balcone della mia camera, mentre Tadase so già che è nella stanza degli ospiti, apre di botto la finestra del balcone, entra, la richiude con un calcio, e mi butta sul letto, mettendosi sopra di me, iniziando a slacciarmi la camicetta.
-I-I....ku-t....to-
Riesco a dire tra i sussulti.
-Amu, che c'è?-
-Che cosa, che cosa stai facendo?-
-Shhh, solo zitta e fammi fare, Amu-
Detto questo, finisce di sbottonarmi la camicetta, e la butta a caso nella stanza.
Mi bacia l'angolo della bocca, la mascella, il collo, dove subito ci passa la lingua, e arriva alla clavicola.
Senza aspettare, mi toglie anche i pantaloncini, facendomi rimanere in biancheria.
Scende sempre di più, arrivando alla parte del seno scoperto, leccandola piano.
Gemo gentilmente, e mi aggrappo a Ikuto, affondando le unghie nelle sue spalle.
-I-Ikuto, ti prego, non ora, n-non sono pronta, domani dobbiamo anche andare a scuola, sai che se....ha, Ikuto! Smettila!-
Era sceso fino all'addome, e aveva preso ad accarezzarmi l'interno coscia.
Dopo molti sforzi, lo spingo lontano da me, e sento un tonfo.
-Ma che? Amu, che ho fatto?-
-Te l'ho detto, non sono pronta, ma che volevi fare?-
 
Pov.Ikuto
Ho mio dio! Che ho fatto?
Amu, Amu è mezza nuda, ma che mi è preso?
Un secondo, la mia tasca scotta, che....?
Tiro fuori la Dumpty Key, e subito la lascio cadere perché è bollente e luminosa.
-La chiave! E' tutta colpa tua!-
-Ikuto, che hai?-
-Scusa Amu, ma la chiave ha fatto uscire il mio desiderio di possederti totalmente-
Lei, arrossisce, si alza, prende la camicetta da notte, se la infila, e si mette a letto.
-Dai, vieni, ti conviene dormire questa notte-
-Si, seguirò  il tuo consiglio-
E così, mi metto accanto a lei, e mi addormento per la prima volta dopo giorni e giorni.
 
Sento scuotermi dolcemente la spalla, e piano apro gli occhi.
Vedo Amu che mi guarda con un sorriso, e quegli occhi oro che scintillano come un tesoro.
-Buongiorno dormiglione! Su, forza, oggi si va a scuola, la divisa è di la, sbrigati-
Detto questo, mi tira giù dal letto, ed esce dalla stanza.
E io che speravo di svegliarmi con Amu che mi baciava, sogno infranto.
Mi alto da terra, e mi avvio verso l'armadio di Amu, dove c'è la dinisa appesa alla maniglia.
E' una divisa con i pantaloni neri, camicia nera, con bordi blu, e giacca nera con bordi bianche (quella che indossa Ikuto nell'anime).
E' modificata leggermente, sui pantaloni, ad esempio, ci sono elle cinghie, scurissime, che fanno vari incroci, e sul colletto della camicia, come sulle maniche, ci sono delle croci argentate.
A volte il consiglio oscuro è un genio, adoro le modifiche a questa divisa!
Manca solo la mia collana preferita, e siamo apposto.
Mi faccio scomparire le ali, la coda, e le orecchi, e mi cambio.
Scendo, per trovare Amu seduta comodamente sul divano, a mangiare una fetta di torta, e Tadase seduto sulla sedia del tavolo, a bere un bicchiere di succo.
Ha la divisa metta perfettamente in ordine, e, ovviamente, ha i capelli più in ordine che mai.
Amu, ha la divisa di ogni giorno, ovvero, gonna nera a bordi bianchi, che core a malapena il sedere, camicetta nera, con bordi blu, e giacchino nero come la gonna.
scarpe lolita nere, con parigine nere che si abbinano al tutto. (Si, la divisa è simle a quella di Utau, ma non volevo usare sempre quella, e quindi ecco qui)
-Amu, Tadase, ancora qui siete?-
-Demone, sono solo le sette e mezza, in più, come cavolo ti sei conciato la divisa?-
-Come me l'ha conciata il consiglio oscuro, davvero, su queste cose ha buon gusto almeno.
Andiamo?-
-Un secondo, io sto finendo di mangiate Ikuto, in più, Tadase, sai vero che sei in classe con me? E tu Ikuto, sei nella mia stessa sezione, ma in quinta-
-Certo, lo so signorina, non sono nato ieri-
-Ha ha ha, non sei spiritoso, ma ora si, possiamo andare-
-Finalmente-
-Ikuto!-
-Dai confettino, prendimi se ci riesci-
Così, corro fuori dalla porta, rincorso da Amu, mentre Tadase cerca di starci dietro.
-Aspettate-
-Torna qui pervertito, dannato!-
-Non mi prendi piccoletta-
Mi viene un'idea geniale in mente, e mi fermo di botto, facendo fermare anche Amu.
-Che c'è?-
La prendo per i fianchi, e me la metto in spalla, avviandomi verso la scuola.
-Lasciami gattaccio, te lo ordino, stupida chiave! Lasciami Ikuto!-
-Hahahahaha-
 
Pov.Kukai
Arrivo davanti al cancello di scuola, e individuo subito il gruppetto di amici.
Ma, manca mia sorella, la mia piccola sorellina dai capelli rosa, dove si è cacciata?
-Ragazzi, dov'è Amu?-
Grido, correndo verso di loro.
-Bho, non è ancora arrivata, ma hai sentito parlare dei due nuovi studenti che arriveranno?-
-No, davvero ne arriveranno due? Maschi o femmine?-
-Maschi, uno è in quinta, e l'altro è in prima-
-Capito, secondo te quando arriveranno?-
-Non saprei, ma spero siano carini-
-Rima, e io non conto più, sono il tuo ragazzo-
-Certo Nagi che conti, ma anche Amu ha bisogno di qualcuno, e Yaya- (no, tranquilli, non c'è una Tadaya)
-Vero, si, hai ragione-
-No, la mia sorellina non si tocca-
-Hohohoho, tranquillo Kukai, non la toccheranno, tanto si innamoreranno di me, come farai tu-
-Saaya, vuoi smettere di essere così dannatamente troia?-
Saaya Yamabuki, la troia della scuola, svestita quasi del tutto, odia Amu a morte, in più ha una cotta per me, che barba.
Vedo un qualcosa di rosa in mezzo alla folla, ma....è Amu!
Le corro incontro, ma quando arrivo vedo una cosa che mi fa imbestialire.
E' sopra la spalla di un ragazzo alto, dai capelli blu notte, e occhi color del mare.
Ha una pelle pallida, e la mano che tiene Amu è vicinissima al suo fondoschiena, in più, grazie alla stupida posizione, ad Amu si intravede la biancheria.
Oggi è nera con pizzo rosso, molto se....ma che vado a pensare? Lei è la mia migliore amica, AMICA!
Improvvisamente sento una forte gelosia corrodermi, e inizio a camminare pesantemente contro il ragazzo ed Amu.
-Tu!-
Grido, puntando il dito contro quel tizio.
Lui, si gira piano verso di me, alza un sopracciglio, e dopo poco, fa un sorrisetto.
Mette giù Amu, attirandola però al suo petto, stringendola forte.
Si abbassa al mio livello, visto che li sto sotto di minimo cinque centimetri, e mi guarda con sguardo maligno.
-Kukai, vero?-
-S-si, che vuoi? Perché tieni mia sorella così?-
-Non è tua sorella bamboccio, e in ogni caso, visto che Amu è momentaneamente in stato catatonico, puoi accompagnare me e il ritardatario alla segreteria?-
-Ritardatar.....-
-Ikuto! Potevi almeno aspettarmi cavolo!-
-Haaa, ange...Tadase, potevi almeno andare più veloce, cavolo!
Il linguaggio caro, il linguaggio-
Io, spalanco gli occhi alla risposta di questo, e poi, sposto il mio sguardo sul nuovo arrivato.
Ha dei capelli biondi, occhi rossi, e una carnagione ambrata.
E' alto circa come me, e ha la divisa in modo perfetto, al contrario di questo colosso che l'ha modificata, accidenti a lui, fa paura persino a me.
Con quel suo sorrisetto sadico, i capelli messi in disordine, gli occhi scuri e famelici, il modo possessivo di stringere Amu, la postura.
Sembra un gatto nero, che è pronto ad uccidere il topo, senza nemmeno mangiarlo, solo per il gusto di farlo.
-C-certo, di qua-
Così, inizio a fare strada ai due nuovi arrivati, mentre Amu sembra ancora morta.
-Arrivati-
Dico, quando siamo davanti alla segreteria.
-Grazie-
-Si, quello che ha detto lui, la parola non mi viene-
-Scusa, ora puoi lasciare andare la mia migliore amica?-
-No, visto che vivo con lei, deve venire dentro anche Amu-
-V-vivi con lei?-
-Si, problemi?-
-N-no, io vi lascio, ciao-
E detto ciò, corro in classe.
 
Pov.Ikuto
Finalmente quello scocciatore si è dileguato.
Arriviamo davanti alla segreteria, e Tadase, si fa avanti.
-Scusi, avremmo bisogn....-
-Siete i nuovi studenti?-
-Si, abbiamo bisogno....-
-Ikuto Tsukiyomi nella sezione I, in quinta, aula venti, Tadase Hotori, sezione I, classe prima, aula quindici, la lista dei libri vi sarà data a fine lezione, intanto, fate quello che vi pare, e andate in classe, la sezione I è nel terzo corridoio a destra, girate a sinistra, e siete arrivati-
-Va bene, grazie-
Ci avviamo verso destra, e svoltato a sinistra, arriviamo al terzo corridoio.
-Amu, angioletto, io vado, a dopo-
E così, mi fermo davanti alla mia classe, mentre vedo Amu farmi un cenno con la mano e un sorriso, e avviarsi con Tadase dietro di lei.
Sulla porta, appare il professore, che mi guarda.
-Hey, allora sei tu il nuovo studente, entra quando te lo dico-
Lo vedo rientrare, e dopo poco, sento un 'avanti'
Entro, e appena sono affianco alla cattedra del prof, girato verso la classe, le ragazza quasi svengono.
-Bene, questo è il vostro nuovo compagno di classe, vuoi dire qualcosa?-
-Solo...statemi lontani e non vi accadrà nulla di male-
Detto ciò, mi dirigo all'ultimo bano vicino alla finestra, dove non c'è nessuno, e mi metto a guardare fuori.
'Amu, mi manchi già'
 
Pov.Amu
Accompagno Tadase fino alla nostra classe, e li dico di rimanere fermo, dopo di che, entro.
Mi siedo all'ultimo posto, il solito in poche parole, e sento bussare.
-Avanti-
Dalla porta, entra Tadase, che si gira verso la classe, e le rivolge un sorriso.
'Che palle, ma non può fare con Ikuto? Lui si che è interessante'
Le mie compagne di classe svengono, e i miei compagni sussurrano che se lo devono fare amico.
-Bene, il nuovo studente è arrivato, ti vuoi presentare-
-Si, grazie per il permesso, mi chiamo Tadase Hotori, ho quindici anni, al momneto abito a casa di Hinamori Amu....-
'No no no, non puoi farlo! Così sono morta!'
-....spero che diventeremo tutti ottimi amici-
-Bene, puoi sederti vicino, ad Amu, visto che il banco accanto a lei è l'unico libero-
'Perfetto, non solo ce l'ho a casa, in classe, no, devo avercelo anche in banco.
Ma ikuto dov'è quando serve?
O dio, quanto vorrei che mi trascinasse via dal mio banco, mi portasse a casa, e mi bacia.....Amu, calmati, no, non devi pensare a queste cose.'
Guardo fuori dalla finestra, e sospiro.
'Ikuto, come vorrei che tu fosse qui, mi manchi'
 
La campanella suona, mi tolgo il giacchino, lo metto nella tracolla, salto in piedi, ma quando sto per uscire, Tadase mi afferra e mi trattiene.
-Amu, come va?-
-Secondo te? Madonna quanto vorrei che ci fosse....lascia perdere-
-Che cosa?-
-Hinamori!-
Mi giro di scatto, e vedo Saaya e il suo gruppo, con altre mie compagne di classe, che mi guardano con gelosia e freddezza.
-Che c'è?-
-Lascia stare Hotori, lui è il nostro principe, non sei degna di tenerli compagnia-
-Bene, accomodatevi, è Tadase che mi ha fermata, io stavo andando da....-
Sento il mio braccio sinistro essere preso, e vengo attirata ad un forte petto.
-Cazzo, Ikuto fa più piano, che vuoi?-
-Vieni-
Mi dice, e incomincia a trascinarmi via.
-Hinamori, anche lui!-
-Addio!-
Grido, mentre cammino dietro Ikuto, senza opporre resistenza.
Dopo un cinque minuti, siamo dietro alla scuola, e li, Ikuto mi afferra i polsi, e mi sbatte al muro tenendomi le braccia sopra la testa, con un sorrisetto malizioso sul viso.
-Amu, non sai quanto mi sei mancata-
Faccio un sorrisino anche io, e mi avvicino all'orecchio di Ikuto, soffiandoci piano, facendolo rabbrividire.
-Anche tu, demone-
-Quello è il mio punto debole Amu, te la sei cercata-
Con questo, avvicina il suo corpo al mio, fino a farli combaciare perfettamente, e pian piano, mi sporgo leggermente anche io, schiacciando un po' le mie curve sul suo petto.
Lui, stacca una mano dai polsi che sono tenuti solo da una di loro, e arriva alla mia camicia, iniziando a sbottonarla.
Quando il mio reggiseno nero è in parte esposto, lui, si abbassa al mio collo, e me lo bacia lasciandoci qualche succhiotto occasionale.
La mano libera, arriva al mio interno coscia, che ora è accarezzato sensualmente da Ikuto.
Gemo leggermente quando arriva a sfiorare il bordo dei miei slip, e cerco di liberare le mie mani da quella di lui.
-I-Ikuto, ti prego...lasciami-
-Ma così mi scappi, Amu-
-N-no, ho solo, solo, bisogno di t-toccarti-
Lui, dopo aver fatto un sorriso ancora più malizioso del precedente, me le lascia, e aggancia tutte e due le mani sotto le mie cosce, sollevandomi, e facendomi allacciare le gambe intorno al suo bacino.
Avvolgo le mie braccia dietro il suo collo per tenermi meglio, mentre lui mi spinge contro il muro, e passa a torturarmi la clavicola.
Gemo, gemo così forte che mi avranno persino sentita, speriamo bene.
Stacco le braccia dal collo di Ikuto, e sbottono la sua camicia, visto che non ha la giacca, caldo il demone vero?
La camicia di Ikuto, è tenuta sulle sue spalle, mentre il suo petto muscoloso, ma non esageratamente, è esposto.
Mi abbasso un po' con la testa, e mordo la clavicola di Ikuto, per poi alzarmi sempre di più, e arrivare a leccare il suo orecchio, mentre è il suo turno di fare dei versi di piacere.
Mi spinge sempre più al muro, e ad un certo punto, mi prende le natiche, facendomi sussultare.
Mi guarda con lussuria, e avvicina i nostri volti.
Le nostre labbra sono a millimetri di distanza, ancora poco e finalmente potrò bacia.....
-AMU! Dove sei?-
Ikuto, sorpreso dalla improvvisa voce, mi lascia, e cado su di lui.
Vedo Kukai sbucare da dietro l'angolo, e quando ci vede, spalanca gli occhi.
-Amu, ma che..che succede?-
E' logica come domanda, sono in uno stato pietoso come Ikuto, e per di più sopra di lui, ovvio che vuole spiegazioni, ma io che li dico?
 
 
 
 
Angolo pervertita:
Allora, come vi è sembrato?
Si lo so, ho ancora molto da aggiornare, ma sono impegnatissima, questo capitolino è rimasto settimane a marcire nel PC, l'ho finito oggi.
Ecco, perverso?
Spero sia piaciuto, ora vi saluto, e ringrazio tutt (Mi scuso per eventuali errori)

Hanim: E' ilo spirito che riside in un demone/angelo, che fa avere per Ikuto ad esempio le orecchie e la coda da gatto, e per Tadase la corona.
Quando viene estratto, o tolto, il demone/angelo in questione rimane in uno stato di incoscienza eterna.

Umani guerrieri: Sono quegli umani che sanno che hanno un demone e un angelo, e si allenano per combattere contro i grigi.
(queste due cose sono state letterelmente inventate da me, credo)
Un bacio Blue.

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