Heart of ice

di Doctor Dragon
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** SMS ***
Capitolo 2: *** Telefonata ***
Capitolo 3: *** Apro gli occhi ***
Capitolo 4: *** Il funerale ***
Capitolo 5: *** Benvenuta nella tua nuova casa, Scriciolo! ***
Capitolo 6: *** Il fantasma e la volpe ***
Capitolo 7: *** Ehy! Dove siete? ***
Capitolo 8: *** Confusione ***
Capitolo 9: *** Party ***
Capitolo 10: *** Training ***
Capitolo 11: *** E` giunto il momento di entrare in azione (forse) ***
Capitolo 12: *** I've got the power! ***
Capitolo 13: *** Frustration ***
Capitolo 14: *** Nuovo insegnate? ***
Capitolo 15: *** Omicidio ***
Capitolo 16: *** Regret ***
Capitolo 17: *** T.O.P. ***



Capitolo 1
*** SMS ***


Cap. 1

 

SMS

 

Mi chiedo perche`. Ormai non faccio altro che interrogarmi su dove io abbia sbagliato.

Era tutto cosi` bello, praticamente perfetto, fin dall'inizio.

Quando ci eravamo incontrati per la prima volta e i tuoi occhi a mandorla avevano incontrato i miei, verdi come lo smeraldo. Quando ci eravamo parlati, scoprendo cosi` di avere mille cose in comune, ed eravamo immancabilmente diventati amici. Quando ci vedevamo ogni giorno: l'appuntamento era sempre a Piccadilly Circus, vicino a quel negozio di manga che adoravamo. Quando avevamo avuto il nostro primo appuntamento romantico, sotto le stelle e la Luna piena, e tu mi avevi chiesto di essere la tua fidanzata. Quando mi avevi confessato il tuo piu` grande sogno: andare a vivere a Seoul.

"Io sono nato qui a Londra, ma i miei genitori sono coreani. Vorrei cosi` tanto tornare nella mia vera patria." mi avevi confessato, chiedendomi di venire con te.

E io avevo accettato, avevo mollato tutto pur di restare con te: famiglia, amici, parenti e lavoro.

Ci eravamo trasferiti qui nella capitale della Corea del Sud e avevamo iniziato una nuova vita: insieme, come una vera coppia.

Io ero pronta: avrei tanto voluto creare una famiglia con te.

E poi cosa e` successo?

Tu hai smesso di esserci. Eri qui, vivevamo sotto lo stesso tetto, ma tu non eri piu` al mio fianco. Non mi guardavi piu` negli occhi. Non mi parlavi piu`.

E io mi chiedevo perche`. Che cosa era successo tra noi?

Poi avevo letto quel messaggio.

 

Ci vediamo stasera! Bacio

 

Numero sconosciuto.

E ora sono qui, nascosta dietro la porta, a spiarti mentre ti prepari.

Stai indossando quei jeans sbiaditi, attillati e a vita bassa, che io ti ho regalato per Natale dicendoti che ti stavano da Dio. Ti sei pettinato con cura e hai usato profumo e dopobarba.

Mi hai detto che esci con gli amici per una birra, ma io so che menti: un amico non finirebbe mai un sms con la parola bacio.

Con chi stai uscendo?

Con chi mi stai tradendo?

Ora sei pronto, stai per uscire dalla nostra camera da letto.

Io mi alzo e vado ad aspettarti in salotto. Tu mi raggiungi e mi saluti con un sorriso stampato sulle labbra.

Sei felice, vero? Felice di lasciare me, qui a casa da sola, e correre da lei.

Ti avvicini a me e mi dai un bacio. Le tue labbra sfiorano appena le mie, per nemmeno mezzo secondo, poi ti allontani ed esci dalla porta.

"Ci vediamo dopo. Faro` tardi, non aspettarmi alzata."

Non ci penso nemmeno ad aspettarti.

Afferro velocemente il mio giubbotto ed esco dalla porta sul retro. Mi avvicino al mio vecchio motorino e lo metto in moto per poi affrettarmi a seguirti.

Sfrecci per le strade di Seoul, ormai immerse nell'oscurita`, ad una velocita` pazzesca. Hai forse paura di essere seguito?

Ma io non mi lascio seminare. Ti seguo ad ogni curva, ad ogni semaforo.

Ad un tratto ti fermi, sotto un'imponente condominio, e suoni il clacson.

Lei sta per arrivare, lo so. La stronzetta: lunghi capelli castani, gonna corta, tacchi alti.

Sale nella nostra auto e tu riparti a tutta velocita`.

Riparto anche io: non ci penso nemmeno a lasciarti andare.

Ti seguo, accelerando sempre di piu`.

Tutte le promesse, tutti i nostri progetti, la nostra vita insieme. Tutto mi scorre velocemente nella mente.

Perche`? Perche` mi fai questo? Io non sono abbastanza per te?

Io ho fatto di tutto, per te. Ho lasciato la mia patria, la mia famiglia, i miei amici, il mio lavoro. Solo per te. Per vivere insieme, per essere felici, per creare la nostra famiglia.

Non vuoi piu`? Perche`?

Ti vedo li` in macchina, la nostra macchina, con quella ragazza, la tua amante. Ti vedo mentre svolti a destra.

Ma la mia mano scivola sul manubrio del motorino. Non riesco a svoltare.

Perdo il controllo del mezzo. Sto per cadere.

L'impatto col suolo deve essere doloroso, ma io non sento niente.

Vedo due fari avvicinarsi da lontano. Mi illuminano con una luce bianca con dei riflessi blu.

Non so nemmeno se il blu sia reale o me lo sto solo immaginando.

Sei forse tornato da me?

Sei forse qui per vedere se sto bene?

Una figura scende dall'auto e si avvicina a me.

I miei occhi si chiudono.

Non vedo piu` nulla.









Buonsalve a tutti xD
Eccomi qui con una nuova storia! :D
Lo so... Lo so... Devo ancora finire le altre...
Le finiro` promesso! (prima o poi)
Ma ora parliamo di questa, ok?
Dunque, il primo capitolo e` corto: le frasi sono cortissime e senza descrizioni.
Ho cercato di rendere il capitolo duro, secco, in linea con cio` che succede nel racconto.
Ho cercato (non so se ci sono riuscita) di far trapelare il dolore della protagonista, la sua rabbia e il suo odio.
I prossimi capitoli saranno piu` lunghi e con piu` descrizioni: dovro` pur spiegare bene cio` che succede, no?
Beh... Che altro dire?
Spero che vi piaccia :)
Come al solito vi invito a recensire in tanti!! :D
Alla prossima (spero)
xXxJeyDragonxXx

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Capitolo 2
*** Telefonata ***


Cap. 2

 

Telefonata

 

Una telefonata, a notte fonda.

Sono irritato, particolarmente irritato: chi puo` mai essere a quest'ora?

Stizzito, decido di non rispondere e continuare a godermi la serata con la mia amata, come se nulla fosse.

Tuttavia il cellulare non molla: continua a suonare e risuonare, imperterrito, come se volesse sfidarmi ad ignorarlo.

"Rispondi, per favore. Non ne posso piu` di queste interruzioni." si lamenta la ragazza.

Controvoglia, sbuffando sonoramente, mi allontano da lei per prendere il mio telefono.

Rispondo alla chiamata.

Il mio sguardo si perde nel vuoto, mentre parole che fatico a comprendere mi invadono la mente, portate da quel piccolo pezzo di tecnologia.

"Che cosa succede?" mi domanda la ragazza, la mia amante.

Non rispondo: non so cosa dire.

Mi allontano da lei, con il telefono ancora in mano. Esco dalla stanza d'hotel, luogo d'incontro delle nostre innumerevoli notti di fuoco, e mi avvio lungo la strada.

Un'eco lontana, di parole difficili da comprendere, mi fa compagnia, come se fosse una macabra colonna sonora.

Salgo in macchina ed inizio a guidare. La destinazione mi pare chiara, il motivo per cui ci vado no.

Non capisco perche` sto andando li`.

No, non e` vero.

La verita` e` che non voglio capire perche` sto andando li`.

Parcheggio e scendo dall'auto: sono arrivato.

Entro nella struttura e mi avvio lungo il corridoio. Vengo subito fermato e mi viene chiesto perche` sono li`: di che cosa ho bisogno?

"Ho ricevuto una chiamata, mi e` stato detto di venire qui." rispondo.

Mi vengono chiesti i miei dati, dopodiche` vengo fatto accomodare.

Non voglio restare seduto su una stupida sedia senza fare nulla. Mi rifiuto di farlo.

Un uomo mi viene incontro, il suo viso e` triste. Mi dice di seguirlo, ubbidisco senza battere ciglio.

Camminiamo lungo il corridoio fino ad un ascensore, ci entriamo e scendiamo di alcuni piani.

Dove mi sta portando? Non lo voglio sapere.

O meglio, non lo voglio accettare.

Fuori dall'ascendore riprendiamo a camminare.

La nostra destinazione e` una stanza bianca, vuota, asettica. Al suo interno vi e` solamente una barella: una piccola barella in ferro, fredda, dura, scomoda.

Su di essa vi e` una ragazza: il suo corpo e` disteso, supino, con le braccia lungo i fianchi.

La guardo, guardo i suoi occhi chiusi e i lineamenti rigidi del suo viso.

La mia mente esplode in mille ricordi, vividi, impressi a fuoco nella mia mente, come se fosse successo tutto una manciata di secondi fa.

Il nostro primo incontro: lei era cosi` bella che me ne ero innamorato subito. I suoi grandi occhi verdi erano per me come le porte del Paradiso, il suo dolce sorriso e la sua voce squillante riempivano il mio cuore di gioia.

Ogni secondo passato accanto e lei era magico.

Il mio sogno era di tornare a casa mia, lei aveva accettato di venire con me. Che cosa potevo desiderare di piu`?

Avevo tutto, tutto quello che si poteva desiderare.

Poi avevo incontrato lei, l'altra, e tutto si era irrimediabilmente distorto.

"Mi dispiace." dice l'uomo accanto a me.

Io non rispondo.

Non ho nulla da dire.

Guardo lei, distesa su quella barella. Guardo i suoi occhi chiusi, le sue labbra sigillate.

Lei non e` piu` mia, non lo e` ormai da tempo. Forse non lo e` mai veramente stata.

La verita` e` che, per quanto sia bella e dolce, lei non e` la donna giusta per me.

Lei non era la donna giusta per me.

Sospiro.

"Mi dispiace." dico a mia volta.

"Come scusi?" domanda l'uomo accanto a me.

Mi volto verso di lui.

"Come e` successo?" chiedo.

"E` stato un incidente: e` caduta dal motorino dopo aver fatto una curva pericolosa." risponde.

Caduta dal motorino? E che cosa ci faceva lei su un motorino?

Avrebbe dovuto aspettarmi a casa, come ogni brava fidanzata.

E` colpa sua.

E` colpa sua se e` morta.

Io non c'entro nulla. Io non ero nemmeno con lei.

Che nessuno osi darmi la colpa.

Mi volto di scatto e lascio la stanza.

Esco dalla struttura.

Mi allontano da lei.

Mi allontano dal mio passato.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tah Daaaaaaahh!!!

Nuovo capitolo!!

Ci tengo a dire che avevo parecchia paura a continuare questa storia... A quanto sembra c'e` parecchia aspettativa... Nel senso che il primo capitolo e` piaciuto piu` di quel che mi aspettassi... E avevo paura di deludere tutti...

Ma poi ho avuto un'illuminazione! Un colpo di genio!!

Questo capitolo e` come il primo: corto, diretto, secco.

Diciamo che questi primi due capitoli non sono altro che un prologo, una preparazione per la storia vera e propria.

La vera storia iniziera` dal prossimo capitolo.

Vi avverto: aspettatevi di tutto!!

Ho gia` in mente cosa succedera`... A grandi linee... E vi assicuro che vi lascero` a bocca aperta.

In questa storia non ci saranno tutti i BigBang, ma solo JiYong.

Ma non sara` il JiYong che tutti voi conoscete....

Cambiero` anche le caratteristiche della storia...

Vedrete.... Rimarrete sconvolte! Spiazzate!

Ne sono certa!!

Cooomunque sia...

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto (e spero che non ci sia un calo di recensioni, altrimenti piango)

Alla prossima!!

xXxJeyDragonxXx

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Capitolo 3
*** Apro gli occhi ***


PREMESSA!!!

Leggete per favore: e` importante!!!!

Chi di voi mi conosce sa quanto ho sclerato per scrivere questo capitolo.

Perche` in questo capitolo appare per la prima volta...

Ok, non devo fare spoiler.

Pero` sappiate che c'e` una descrizione molto molto MOLTO importante in questo capitolo.

Io ci ho messo tutta me stessa per farla al meglio, ma non so se ci sono riuscita.

Purtroppo e` difficile, molto difficile...

Avevo (e ho tutt'ora) un'immagine ben impressa nella mia mente. Ho cercato di tirarla fuori e metterla per iscritto...

Ci ho provato e spero che si capisca (se non si dovesse capire posso comunque cercare di aiutarvi a capire con l'ausilio di immagini, basta che mi contattate)

Ora vi lascio alla storia, grazie per l'attenzione.

 

 

 

 

 

 

 

Cap. 3

 

Apro gli occhi

 

La prima cosa che vedo e` un'immensa sfera luminosa, di un bianco pallido, che brilla alta in un cielo limpido, costellato di stelle.

Distolgo gli occhi dalla Luna piena e mi guardo attorno: sono sdraiata su un fazzoletto di erba umida di un verde scuro, molto soffice e cosparsa da innumerevoli fiori con i boccioli chiusi come a proteggersi dal buio della notte. Sopra di me di me splende il cielo stellato, attorno a me vi sono svariati alberi, alti e possenti, in piena fioritura.

"Finalmente ti sei svegliata!" esclama una voce.

Faccio uno scatto per la sorpresa voltandomi in ogni direzione per capire chi abbia parlato, ma non riesco a vedere nessuno. Ci sono solo io in questo piccolo angolo di Paradiso.

"Ehy Scriciolo, sono qui!" dice ancora.

Non ho mai sentito una voce simile prima d'ora: sembra quella di un ragazzo giovane, ma allo stesso tempo sembra aliena, come se possedesse troppe tonalita` differenti tutte insieme. E` una voce calda e fredda allo stesso tempo, una voce melodiosa e irriverente, una voce magica.

Mi metto a sedere sull'erba, scrutando il buio oltre i tronchi degli alberi, alla ricerca del proprietario.

"Quassu`!" continua la voce.

Alzo gli occhi verso i rami piu` alti degli alberi e finalmente lo vedo.

Se ne sta seduto su un ramo, una gamba penzoloni mentre l'altra e` piegata, un braccio posato sul ginocchio, i suoi occhi sono fissi su di me e le sue labbra sono piegate in un sorrisetto beffardo.

Oh, mio Dio!

Non ho mai visto nulla del genere in vita mia!!

Indossa un paio di stivali a punta, alti che gli arrivano appena sotto il ginocchio di un nero lucidissimo, solo una piccola decorazione in argento copre il tacco spesso e la punta sottile. I suoi pantaloni sono neri e in pelle, aderenti e lucidi quanto gli stivali, tenuti in vita da una spessa cintura in argento lavorato. Il suo petto e` coperto da un'ampia camicia bianca in stile ottocentesco, con le maniche larghe e i polsini lunghi che gli coprono gran parte delle mani, di cui si vedono solo le lunghe dita sottili. I suoi capelli, lunghi e liscissimi, sono bianchi come la neve e gli ricadono morbidi lungo le spalle incorniciandogli il viso. La sua pelle e` viola, liscia come la seta; i suoi occhi sono a mandorla, rossi come il sangue e sembrano ribollire. I suoi denti, che sbucano dalle labbra carnose semiaperte, sono bianchissimi e drittissimi, i canini sono lunghi e dall'aria letale.

"Beh?!?" esclama la creatura sull'albero, incitandomi a dire qualcosa.

"I-io... T-tu chi sei?" balbetto, ancora scossa dal suo aspetto.

La creatura solleva il braccio, che fino a poco fa era posato sul suo ginocchio, e abbassa la gamba lasciandola penzolare accanto all'altra, poi fa uno scatto. Si muove con una velocita` tale che, per qualche istante, sparisce dalla mia vista.

Quando riappare si trova ai piedi dell'abero, di fronte a me, i suoi occhi rossi sempre puntati nei miei, il sorriso beffardo ancora presente sul suo viso.

Dietro di lui qualcosa si muove, sembra quasi che ci siano delle onde viola e bianche, ma poi riesco a capire di cosa si tratta: sono code, nove per l'esattezza, nove lunghe code soffici e pelose, viola come la sua pelle ma che si schiariscono man mano fino a diventare bianche.

Il mio cuore inizia a martellare forte nel mio petto, sono spaventata dalla vicinanza di quella creatura di cui non conosco ne` nome ne` origine.

"Mi chiamo JiYong, Scriciolo." si presenta la creatura.

Non sembra avere cattive intenzioni, ma non posso impedire a me stessa di essere terrorizzata.

"S-Scriciolo?" sussurro.

"Beh, si. Guardati, sei uno scriciolo." ribatte la creatura, scoppiando a ridere. La sua risata e` melodiosa, per nulla falsa o burbera.

Io, controvoglia, sposto lo sguardo da lui a me stessa.

"Aaaah!" un urlo stridulo esce dalle mie labbra spalancate.

Scatto in piedi mentre i miei occhi corrono, agitati, lungo tutto il mio corpo, un corpo che non riesco piu` a riconoscere.

La mia pelle, un tempo abbronzata, ora e` bianca come la Luna che brilla nel cielo sopra di me. Scuoto la testa, scandalizzata, scoprendo cosi` che i miei capelli, un tempo corti e ricci, ora mi arrivano a meta` coscia, sono liscissimi e di colore viola, molto simile alla pelle di quella misteriosa creatura.

Mi guardo attorno, disperata, alla ricerca di una qualche superficie riflettente: devo a tutti i costi dare un senso a cio` che sto vedendo. Poco lontano scorgo un lago, la superficie dell'acqua e` liscia e cristallina, corro come una matta in quella direzione e mi specchio.

I miei occhi, un tempo verdi smeraldo, ora sono gialli e la pupilla e` verticale, come quella dei gatti. Indosso un paio di alti stivali in pelle, con il tacco alto e la punta squadrata, un paio di corti pantaloni in pelle nera e un corsetto. Dietro di me si staglia qualcosa di grosso e nero.

Scandalizzata e scossa piu` che mai, mi agito cercando di liberarmi di questa oppressione nera e pesante.

"Stai calma, ok? O rischierai di farti del male." grida la creatura, dal suo tono di voce sembra quasi divertirsi.

"Che cosa mi e` successo?" urlo, voltandomi verso di lui.

"Sei rinata." mi risponde.

"Rinata?" ribatto confusa. Sono troppo sconvolta, troppo sconcertata, per avere ancora paura di lui: ora voglio solo capire, voglio risposte.

"Ovviamente! O forse non ricordi di essere morta." commenta.

"Magari ti sei dimenticata di quella notte, di quel messaggio su quel cellulare, di quella fuga in motorino e di quella sgradevole caduta." aggiunge pensieroso. Si porta una mano al volto, grattandosi il mento, mentre il suo sguardo e` perso fra le stelle.

Le sue parole scatenano in me un turbinio di ricordi, sensazioni, immagini, sentimenti ed emozioni che, onestamente parlando, avrei preferito non ricordare. Avrei preferito dimenticarmi di lui, del suo tradimento e di tutto quel dolore.

"Aaah, vedo che ricordi." esclama la creatura, osservando i miei occhi colmi di lacrime e dolore.

"Ho assistito al tuo piccolo incidente in motorino, sai? E ho deciso di dare uno sguardo alla tua vita che stava ormai per finire." mi informa.

Io resto in silenzio, confusa piu` che mai, con il dolore a chiudermi la gola in una morsa.

"Ho visto che cosa ti e` successo, ho visto quello che lui ti ha fatto, e ho pensato che sarebbe stato un gravissimo sacrilegio se gli avessi permesso di farla franca." conclude.

"N-non capisco." ammetto infine, dopo qualche istante di silenzio.

"E` per questo che ti ho sottratta dalla morte: perche` tu possa avere una seconda possibilita`, perche` tu possa vendicarti." mi spiega la creatura. I suoi occhi di fuoco sono puntati su di me, ardenti, e il suo sorriso e` perfido, i suoi denti affilati sembrano brillare sotto la luce della Luna piena.

Tuttavia il sentimento che cresce in me non e` paura, bensi` desiderio: desiderio di assecondare quella creatura, desiderio di vendetta.

"Insegnami." gli dico.

 

 

 

 

 

Rieccomi!!

Dunque...

Che ne pensate?

E` figo JiYong, vero?? (sempre se si capisce dalla descrizione)

Questa creatura (non so se avete capito di cosa si tratta) e` un misto di cose e persone che ho visto e che mi hanno ispirato.

Vi invito, anzi vi supplico di recensire in tanti perche` ho davvero davvero DAVVERO bisogno di sapere cosa pensate di questo nuovo e sconcertante JiYong e se la mia descrizione vale qualcosa o e` solo una merda....

Io in cambio vi prometto che aggiornero` il prima possibile!

Ci sono troppe cose che devono ancora succedere....

La protagonista, cosi` come ogni altro personaggio in pratica, non ha ancora un nome.

L'unico con un nome e` JiYong in pratica...

Vabbe`...

Ora vi lascio senno` non la finisco piu` di sproloquiare.

A presto, spero :*

E non dimenticate di recensire!!

xXxJeyDragonxXx

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Capitolo 4
*** Il funerale ***


Cap. 4

 

Il funerale

 

Sono seduta in riva al lago, ora il Sole splende alto nel cielo e ogni cosa attorno a me sembra piu` chiara: l'erba e` incolta, ma non troppo alta e i fiori che popolano questo prato sono per lo piu` viole e primule. Gli alberi sono alti e piuttosto fitti, non mi sono inoltrata nella foresta, ma credo che li` di luce solare ne penetri ben poca. Il lago e` piuttosto ampio, ma poco profondo, credo che l'acqua mi arrivi appena sopra il ginocchio anche al centro del lago, nel punto piu` profondo. Non penso ci siano pesci o altro, la` dentro, l'acqua e` limpida e pulita.

So che quella creatura, JiYong, non se ne e` andata. So che lui e` ancora qui, da qualche parte, sento i suoi occhi a mandorla rossi come il fuoco puntati su di me anche se non riesco a vederlo.

La sua voce, tanto mistica quanto ammaliante, rimbomba nelle mie orecchie insieme alle sconcertanti rivelazioni che ancora adesso mi turbano non poco.

Sono morta, uccisa dai miei stessi sentimmenti per un ragazzo. Ora che ci penso, a mente fresca, mi rendo conto di quanto io sia stata patetica.

Tuttavia ora sono rinata: e` stato lui, JiYong, a riportarmi in vita. Mi ha concesso una seconda possibilita` che io non voglio sprecare.

Guardo il mio riflesso sulla superficie piatta del lago, i miei occhi da gatto mi sembrano cosi` strani, quasi alieni.

"Come hai fatto?" chiedo, sono quasi sicura che lui possa sentirmi anche se non so dove si trovi.

Infatti, pochi istanti dopo, con un rapido spostamento d'aria eccolo che appare al mio fianco. Alto e magro, con il suo aspetto mistico sembra sovrastare ogni cosa, un alone di mistero aleggia intorno a lui. Le sue nove code, lunghe e cespugliose, si agitano alle sue spalle come onde in un mare in tempesta. I suoi occhi rossi sono puntati su di me e sul suo viso non manca mai quel sorrisetto beffardo.

Illuminato dai potenti raggi del Sole sembra meno inquietante, ma non per questo meno pericoloso.

"Come ho fatto a fare cosa?" mi domanda. Un brivido scorre lungo la mia schiena nel sentire la sua voce: e` un insieme di suoni e sensazioni che non so descrivere, la sua voce e` magia pura.

"Come hai fatto a riportarmi in vita?" preciso alzandomi in piedi, cercando cosi` di diminuire un po' il divario tra me e lui.

"Avresti preferito morire?" ribatte lui, ghignando.

"No, certo che no!" sbotto sconcertata.

"Solo che mi piacerebbe sapere come hai fatto e per quale motivo il mio aspetto sia cambiato dopo la morte." aggiungo.

JiYong scoppia a ridere.

"Sei una tipa curiosa, mi piace!" si complimenta porgendomi una mano, le sue lunghe dita viola puntano verso di me e mi invitano ad afferrare la sua mano.

"Permettimi di mostrarti come ho fatto." esclama sorridente.

Io sono piuttosto titubante, ma alla fine decido di prendere la sua mano. La sua pelle e` sorprendentemente calda, o forse sono solo io che mi aspettavo che lui fosse freddo come il ghiaccio: il colore viola non mi ha mai espresso calore, tuttavia la sua mano e` liscia e calda, il suo tocco e` delicato. Stringe appena le sue dita attorno alla mia mano, mi tira appena verso di se` e poi tutto diventa improvvisamente buio.

Mi sembra si essere stata risucchiata dentro un vortice di oscurita` pura: non vedo nulla, non riesco a muovermi, non riesco ad urlare, non riesco a respirare. Tutto cio` che mi e` concesso e` di restare immobile, in apnea, con la mano destra saldamente incollata a quella di JiYong.

Poi, improvvisamente come e` iniziato, tutto finisce e la luce torna ad illuminare ogni cosa. Mi guardo attorno, spaesata e spaventata, e mi accorgo che non siamo piu` accanto al piccolo lago bensi` in un ampio prato costellato di pietre: un cimitero.

"Cosa? Come e` successo? Perche` siamo qui?" grido, stritolando la mano di JiYong per la paura.

"Sssshhhhh! Silenzio! O non ti potrai godere lo spettacolo." mi ammonisce lui liberandosi dalla mia stretta con un rapido movimento.

Non ho nemmeno il tempo di protestare o chiedere spiegazioni che lui mi afferra per le spalle facendomi voltare.

"Zitta e guarda." mi sussurra all'orecchio.

Davanti ai miei occhi si sta svolgendo uno spettacolo triste e misero: un gruppetto piuttosto ristretto di persone e` raggruppato accanto ad un uomo intento a recitare alcune preghiere. Accanto all'uomo si trova una bara in legno scuro, poco lavorato.

Non ci vuole un gran genio per capire di che cosa si tratta: il mio funerale.

Tra le persone presenti riesco a riconoscere i miei genitori, mia mamma sta piangendo a dirotto la testa nascostra tra le mani e mio papa` la abbraccia da dietro cercando di confortarla.

A quella vista il mio cuore si incrina: i miei cari genitori, hanno fatto un lungo viaggio solo per assistere alla mia dipartita. Non si meritano una figlia come me: una ragazza cosi` stupida da lasciarsi uccidere per amore.

Perche`? Perche` devono soffrire cosi` per colpa mia? Non voglio!

Poi i miei occhi cadono su una coppia, un ragazzo e una ragazza, in piedi poco piu` in la`. Lui ha i capelli corti castano scuro, indossa un semplice completo nero senza cravatta. Lo riconoscerei tra mille: e` lui, Lee JoonBae, quel traditore del mio fidanzato. Lei, invece, e` quella troietta della sua amante: capelli lunghi e castani, perfino in un'occasione come questa e` riuscita ad avere il coraggio di indossare una gonna corta e tacchi alti.

Il dolore per i miei genitori viene subito sommerso dalla rabbia e dall'odio verso quel traditore infame.

Senza nemmeno accorgermene mi ritrovo a fare uno scatto in avanti, lanciandomi verso quel bastardo pronta a fargliela pagare. Come ha potuto presentarsi qui, al mio funerale, con lei? Che cosa vuole dimostrare? Che cosa vuole ottenere?

Io lo uccido!!

"Frena un attimo, furia scatenata." esclama JiYong trattenendo a stento le risate. Ha fatto uno scatto in avanti e, senza alcuna difficolta`, ha fermato la mia carica contro il mio, ormai ex, fidanzato.

"Voglio farlo fuori!" grido, fuori di me dalla rabbia.

"Non ne vale la pena. Ucciderlo sarebbe troppo poco: lui non soffrirebbe e non imparerebbe la lezione. Devi vendicarti, devi farlo soffrire." mi spiega JiYong. Il suo tono di voce e` calmo e persuasivo, mi accarezza le spalle e le braccia con le sue mani per cercare di calmarmi.

"Lui non riesce a vedermi vero?" ribatto, dopo aver fatto qualche respiro profondo.

"No, nessuno di loro puo` vederci adesso." sussurra al mio orecchio. Io rabbrividisco a sentire la sua voce cosi` vicino.

"Adesso? Perche` in altre circostanze possono vederci?" ribatto.

"Ovvio! Mia cara, hai tante cose da imparare." risponde, lo sento sorridere a pochi centimentri dal mio orecchio.

"Mi insegnerai, vero?" dico a mezza voce, mentre un groppo inizia ad annodarmi la gola.

JiYong mi afferra e mi fa voltare in modo che possa guardarmi negli occhi, le sue pupille di fuoco incontrano le mie d'oro e il mio cuore fa il triplo salto mortale all'interno della mia gabbia toracica.

"Vuoi imparare?" mi chiede.

Io annuisco, non sono piu` padrona della mia voce ormai.

"Allora assisti alla fine della tua vecchia vita cosi` potrai iniziare quella nuova." ribatte JiYong, facendomi di nuovo voltare per assistere al mio funerale.

Non e` che io abbia tutta questa voglia di guardare: quella scena fa scatenare in me una guerra furiosa. Da una parte il dolore per i miei genitori, dall'altra l'odio per il mio ex. Detesto dover guardare le persone che mi hanno messo al mondo e che mi hanno donato tanto amore, insegnandomi la differenza tra bene e male, crescendomi con fiducia e rispetto, soffrire in questo modo sapendo che la colpa di cio` e` mia e solo mia e che non posso fare piu` nulla per rimediare.

Tuttavia detesto ancora di piu` che quell'essere spregevole sia presente al mio funerale: odio vedere quell'espressione triste, palesemente falsa, dipinta sul suo volto. Vorrei potergli sfigurare il viso cosi` che gli sia impossibile avere ancora espressioni: renderlo come una muta maschera di cera.

Involontariamente inizio a tremare, di rabbia e rancore, e la voglia di agire, di fargli del male, e` sempre piu` forte.

"Scriciolo, stai calma." esclama JiYong, il suo tono di voce e` musicale come se volesse rimproverarmi con una canzone.

Io faccio respiri profondi, cercando di mantenere alto il mio autocontrollo.

"Che cosa c'e` in quella bara?" domando a JiYong, indicando con l'indice la cassa che, in questo momento, viene fatta calare lentamente all'interno di un buco rettangolare e profondo.

"Il tuo cadavere, ovviamente." risponde lui, come se fosse la cosa piu` ovvia del mondo. In effetti lo e`, pero` io adesso sono rinata.

"Ma io ora ho un corpo, o no?" ribatto voltandomi verso di lui, confusa.

"Certo, ma e` un corpo nuovo: io non posso ridare vita ad un corpo, ma posso donare nuova vita ad un'anima." mi spiega.

Ora ha tutto piu` senso, immagino, per questo il mio corpo ora e` differente: non e` piu` lo stesso.

"Perche` sono cosi`?" domando ancora, lo sguardo fisso sulla mia bara che, piano piano, viene sotterrata.

"Perche` me lo chiedi? Non ti piaci forse?" ribatte JiYong.

"No, cioe`... Va bene... Solo che... Sono diversa... Mi dovro` abituare." balbetto stringendomi nelle spalle.

Guardare il mio corpo mentre viene sommerso dalla terra, pronto per essere divorato dai vermi e infine dimenticato, mi fa uno strano effetto: un pessimo effetto.

"Non c'e` un motivo: mi piaceva cosi` e basta." risponde, con la coda dell'occhio vedo che scrolla le spalle.

La cerimonia e` ormai finita, vedo le persone che iniziano a dirigersi verso l'uscita. Uno dei primi ad andarsene e` proprio lui: JoonBae, portando con se quella troietta.

"Ecco, bravo. Vattene razza di stronzo!" grido con rabbia, ben sapendo che non puo` sentirmi. JiYong, al mio fianco, scoppia in una fragorosa risata.

Gli ultimi a lasciare il cimitero sono proprio i miei genitori, non prima di aver versato ancora lacrime amare.

"P-possiamo andare via, adesso?" balbetto, mentre scaccio dai miei occhi le lacrime.

"Aspetta, ancora un momento." risponde JiYong.

Ormai ci siamo solo noi in questo cimitero, lui fa uno scatto e, per qualche istante, sparisce alla mia vista per poi riapparire in piedi proprio sopra la mia lapide.

"Vieni." mi fa segno con una mano. Io sono titubante, ma ovviamente ubbidisco.

"Questa e` la fine della tua vecchia vita!" annuncia con un tono teatrale. Io annuisco, con un nodo alla gola.

"Sei pronta per iniziare quella nuova?" mi chiede. Io annuisco di nuovo, abbassando lo sguardo.

"Allora guardami negli occhi." ribatte lui, il suo tono di voce questa volta e` duro e secco. Io inghiottisco saliva a vuoto un paio di volte, ma poi alzo gli occhi su di lui.

"Hai un nuovo corpo, ma per iniziare una nuova vita ti serve un nuovo nome: una nuova identita`." esclama. Io lo guardo perplessa.

"Come ti chiami, Scriciolo?" mi chiede.

"Pensaci bene prima di rispondere." aggiunge poi.

Io faccio un paio di respiri profondi, ma sono abbastanza sicura di sapere la mia risposta.

"Revenge!" dico con convinzione.

JiYong annuisce piano e mi porge una mano, io la afferro e, due secondi dopo, vengo di nuovo avvolta dal buio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

TAAAAHHHHHH DAAAAAHHHHHH!!!!!!!!

Ecco a voi un nuovo capitolo!! :D

Spero che vi piaccia :)

Dunque...

C'e` una cosa che vorrei dire...

L'altro giorno mi e` stato chiesto perche` pubblico storie qui su EFP e io ci ho pensato un po' prima di rispondere...

Non sapevo che cosa dire....

Io amo scrivere, lo amo davvero tanto! Credo che per me scrivere fanfiction sia lo stesso che per JiYong scrivere canzoni (?)

Vabbe`... Non so se si e` capito...

Comunque il motivo per cui pubblico qui e` che adoro il feedback.

Insomma mi piace sapere quello che la gente pensa di cio` che scrivo (vedere se ci sono punti in comune, cercare appigli per migliorare, capire dove sbaglio attraverso le critiche...)

Insomma io ho bisogno di avere un riscontro da parte dei miei lettori perche` altrimenti scrivere qui non avrebbe alcun senso, no?

Posso scrivere benissimo per conto mio e tenere le mie storie per me, se le pubblico e` perche` mi interessa il parere del prossimo non solo per intrattenimento...

Nel momento in cui mi accorgo che non c'e` feedback io smetto di pubblicare.

Smetto di pubblicare non di scrivere, di scrivere non smettero` mai xD

Cooomunque...

A parte tutta questa menata di cui non frega niente a nessuno...

Che dite su questo nuovo capitolo?

xXxJeyDragonxXx

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Capitolo 5
*** Benvenuta nella tua nuova casa, Scriciolo! ***


Cap. 5

 

Benvenuta nella tua nuova casa, Scriciolo!

 

Sono di nuovo in quella radura, sono di nuovo da sola.

Cammino, facendo avanti e indietro, sulla riva del lago mentre mille pensieri e mille domande invadono la mia mente.

Che fine ha fatto JiYong? Perche` sparisce sempre? Avra` delle cose da fare oppure si diverte a lasciarmi in balia di me stessa? Quella misteriosa creatura e` il mio punto di riferimento, il mio unico appiglio: dopotutto e` colui che mi ha donato una nuova vita.

Mi guardo attorno sconsolata, questa radura sara` anche ampia, ma e` uno dei posti piu` isolati e silenziosi che io abbia mai visto. Dubito fermamente che qui ci viva qualcuno, nemmeno gli animali osano avventurarcisi, temo.

Dovro` vivere qui d'ora in poi? Dovro` dormire sotto il cielo stellato avvolta da erba, primule e viole? Non avro` piu` una casa?

A pensarci bene non so nemmeno se io abbia bisogno di dormire, o eventualmente di nutrirmi. E di cosa poi? Che cosa dovrei mangiare per tenermi in forze? Il cibo comune degli umani?

Io sono ancora umana oppure no?

Scuoto la testa e mi avvicino di piu` allo specchio d'acqua per dare una nuova occhiata a me stessa. Dovro` abituarmi al mio nuovo aspetto prima o poi, immagino: la mia pelle, bianca come il latte, mi risulta cosi` estranea: un contrasto troppo grande rispetto alla mia abituale abbronzatura.

Passo delicatamente, ma con titubanza, le dita su tutta la superficie del mio braccio sinistro, tiepido e liscio. Mi sento come se non stessi davvero toccando il mio arto superiore, ma quello di un'estranea. Le mie stesse mani mi risultano estranee: sono piccole, ma con le dita lunghe e sottili; anche le mie unghie sono lunghe e sembrano infinitamente piu` resistenti di quanto non lo fossero in precedenza. Le osservo piu` da vicino, piu` attentamente, e mi accorgo che sembrano quasi fatte di vetro: lucide, spesse e molto resistenti. E` come se possedessi dieci piccole armi in miniatura poste su ogni dito, questo pensiero mi fa accapponare la pelle e decido di concentrarmi su qualcos'altro.

Il mio corpo e` magro e atletico: riesco a percepire la forza dei miei muscoli, nascosti sottopelle, anche se in questo momento non sono sotto sforzo. E` come se sapessi il mio potenziale prima ancora di mettere alla prova il mio corpo, un corpicino basso e minuto, ma non per questo debole. Perche`? Perche` improvvisamente mi ritrovo a ragionare cosi`? E` come se vedessi nel mio stesso corpo un'arma e la cosa mi spaventa.

Mi passo una mano fra i capelli, pensierosa, e le mie dita si infilano senza difficolta` tra le ciocche lunghe e liscissime di un viola accesso, un colore che ricorda forse fin troppo la pelle di JiYong. Nella mia vita ho sempre tenuto i cappelli corti, perche` erano davvero troppo ricci per riuscire ad essere gestiti se fossero stati lunghi, ma ora e` tutto diverso: la chioma che incornicia il mio volto e ricade lungo il mio corpo fino a meta` coscia e` liscia e morbida come la seta e non vi e` la minima traccia di doppie punte o nodi fastidiosi. Un mezzo sorriso nasce sulle mie labbra: i capelli sono, forse, la cosa che mi piace di piu` e che ho gia` iniziato ad apprezzare: ho sempre desiderato avere i capelli lunghi.

Osservo con attenzione il mio nuovo volto: la sua forma e` ovale, leggermente piu` allungata di come lo era nella mia vita precedente, le mie labbra sono morbide e carnose, ma non esageratamente grandi; il mio naso e` piccolo, con la punta leggermente all'insu`. Un viso, tutto sommato, semplice: non troppo diverso da come era in precedenza, se non si conta il pallore cadaverico.

Tuttavia la cosa piu` sconvolgente, alla quale non credo riusciro` mai ad abituarmi, sono i miei occhi: grandi e color oro colato, con le pupille verticali. Possiedo due famelici occhi da gatto, che sono le porte attraverso cui si puo` vedere la mia vecchia anima, quella sopravvissuta alla morte e radicalmente cambiata da essa.

Perche` sono convinta di non essere piu` la stessa ragazza che ero solo pochi giorni fa, ma chi io sia di preciso non so dirlo.

I miei occhi cadono sulla pesante massa scura presente sulle mie spalle, questa volta non mi spavento. So bene di che cosa si tratta, l'ho capito osservando attentamente le lunghe e sottili piume nere e lucide: un paio di ali. Ho capito cosa sono anche se non ho ancora avuto il coraggio di spiegarle, non credo nemmeno di sapere come si faccia.

Voglio sapere chi sono, voglio imparare a conoscere il mio nuovo corpo, ma allo stesso tempo ho paura: paura di dire addio definitivamente a cio` che ero e sono sempre stata, per abbracciare invece la mia nuova vita, il mio nuovo io e tutto cio` che saro` d'ora in avanti.

Sospiro sconsolata all'idea che le mille e piu` domande che invadono la mia mente, forse, non avranno mai una risposta.

"Qualcosa non va Scriciolo?" la voce, mistica e misteriosa, di JiYong mi fa sobbalzare. Mi volto di scatto e lui e` li`, a pochi passi da me, che mi osserva, le sue nove code frustano l'aria alle sue spalle.

"Ora ho un nome." gli faccio notare. Lui scoppia in una fragorosa risata.

"Lo so, ma per me sei e resterai sempre il mio piccolo Scriciolo." ribatte lui, con un sorriso beffardo stampato sul volto.

Alle sue parole un turbinio di emozioni si abbatte su di me: fastidio per il fatto di essere, in qualche modo, considerata inferiore a lui; ma anche uno strano piacere, come se quel piccolo nomignolo significasse un qualche legame tra di noi; dubbio pensando al perche` mi abbia fatto scegliere un nome se poi non vuole nemmeno usarlo. Dopotutto ci siamo solo io e lui qui, no?

"Non sono poi cosi` piccola." protesto, ma involontariamente le mie guance si tingono di rosso e sono costretta ad abbassare lo sguardo per impedire che lui se ne accorga.

"Dimmi che cosa ti frulla per la testa, Scriciolo." mi invita, cambiando discorso.

Troppe domande affollano la mia testa, so che non posso esprimerle tutte ad alta voce: devo scegliere, che cosa merito di piu` sapere?

"Io chi sono?" chiedo, dopo un lungo attimo di silenzio.

"E tu, chi sei?" aggiungo, prima che lui possa intervenire.

"Mmmmh... Ottime domande, davvero due ottime domande." si complimenta JiYong sorridendomi.

"Comincio dalla seconda, se non ti dispiace." continua. Io annuisco, avida di informazioni.

"Dunque, mi chiamo JiYong, ma questo tu gia` lo sai. Quindi immagino che ci sia altro che vuoi sapere, ma ti avviso che potrebbe essere un racconto piuttosto lungo." mi spiega lanciandomi una lunga occhiata. Io lo guardo storgendo il naso: deve per forza tergiversare cosi` tanto? Arrivare subito al nocciolo della questione e` troppo difficile?

"Forse sarebbe meglio se ci mettessimo comodi." commenta, con fare pensieroso.

"Metterci comodi? Qui? In questa radura?" ribatto io, guardandolo stranita. Come possiamo essere comodi qui? Non c'e` nulla!

"Non penserai mica che io viva in mezzo all'erba e i fiori." esclama JiYong.

"E dove vivi allora?" gli chiedo immediatamente. Lui scoppia di nuovo a ridere, adoro la sua risata: ha un suono cosi` musicale.

"Vuoi sapere chi sono o dove vivo?" ribatte lui, un piccolo ghigno di sfida appare sulle sue labbra.

Io lo fulmino con lo sguardo mentre arriccio le labbra arrabbiata: non puo` limitarsi a rispondere come fanno tutte le persone normali? Lui, pero`, non sembra accorgersi della mia collera, o forse e` proprio questo che lo fa divertire cosi` tanto.

"Coraggio, dammi la mano Scriciolo. Ti mostro la mia dimora." esclama, senza smettere di sorridere. Questa volta sorrido anche io e, senza perdere altro tempo, gli porgo la mia mano.

Vengo di nuovo avvolta dall'oscurita`, ormai ci sono abituata a questa stranissima sensazione di apnea quindi non mi spavento piu`: dentro di me ribolle solamente il desiderio di risposte.

Quando, dopo pochi secondi, la luce riappare, davanti ai miei occhi si staglia uno spettacolo che mi lascia ammutolita: di fronte a me si erge un gigantesco maniero, a meta` tra una chiesa gotica e un castello ottocentesco. Le alte mura in pietra sono di un grigio cupo e molto scuro, il tetto e` altissimo e spiovente, di un nero pece. Le finestre sono enormi e dalla forma arcata, il vetro e` colorato e le raffigurazioni che crea sono alquanto originali: riesco ad identificare parecchi simboli e ideogrammi, ma non riesco a riconoscere nulla. L'edificio non e` molto alto, sara` suddiviso al massimo in tre o quattro piani, ma i muri sono altissimi cosi` da rendere ogni piano alto il doppio se non il triplo di quelli di una casa comune. Il gigantesco portone d'entrata, sempre dalla forma arcata, e` in legno di mogano finemente intagliato e si staglia proprio al centro, in cima ad un'ampia scalinata in pietra: i corrimano sono in ferro abilmente lavorato in modo da creare due enormi serpenti con le fauci spalancate a mo' di avviso per i visitatori indesiderati.

Questo spettacolo mi lascia senza parole e con il cuore colmo di meraviglia, tanto che stento ad accorgermi che JiYong ha lasciato andare la mia mano e che, con uno scatto fulmineo, ha raggiunto la cima delle scale.

"Allora, che dici? Si entra?" esclama, voltandosi verso di me. Io sono ancora ammutolita da tanta magnificenza cosi` mi limito ad annuire e lo raggiungo velocemente in cima alle scale. JiYong posa la mano sulla maniglia del portone e lo apre, cosi` come se nulla fosse, immagino che non gli servano un paio di chiavi per tenere al sicuro la sua casa: avra` sicuramente utilizzato qualche trucco magico, oppure lo stesso maniero si trova in un luogo irraggiungibile. Sono sempre piu` ammaliata!

L'interno del maniero non ha nulla da invidiare alla magnificenza dell'esterno: i muri sono, come avevo previsto, altissimi e bianchi decorati con numerosi affreschi neri; il pavimento, invece, e` in marmo nero con varie sfumature verde scuro. Nell'entrata ci sono due ampie scalinate che occupano per intero i due lati opposti del salone, una a destra e una a sinistra, mentre al centro, in fondo, vi e` un'altra alta porta arcata in legno di mogano lavorato. Dal soffitto pende un enorme lampadario di quelli fatti a candelabro arricchito da centinaia e cintinaia di piccole pietre luccicanti, come se fossero gocce di pura luce.

"Wow!" riesco a malapena a dire, completamente sconvolta da tanta bellezza.

"Benvenuta nella tua nuova casa, Scriciolo!" esclama JiYong. Mi volto verso di lui e scopro che mi sta sorridendo: un sorriso ampio, felice e sincero.

 

 

 

Buongiorno e buona domenica a tutti :)

Ecco a voi un nuovo capitolo!

Spero davvero che vi piaccia perche` ci ho messo secoli per scriverlo (siccome non andava mai bene e lo correggevo in continuazione).

Vorrei ringraziarvi tutti per l'enorme supporto che mi state dando!

Tutte queste recensioni!! OMO non credo di averne mai ricevute cosi` tante! *^*

Grazie, grazie, grazie grazie!!! <3

Ogni vostra parola, ogni vostro pensiero mi riempie di gioia! <3

Perche` voi siete VIP, dico bene? ;)

Non so se avete sentito l'ultima intervista di GD ma io sono sclerata!! :O

Asdgfghkjhl!!!

Ok, la smetto xD

Grazie mille a tutti :*

Vi voglio bene <3

xXxJeyDragonxXx

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Capitolo 6
*** Il fantasma e la volpe ***


Cap. 6

 

Il fantasma e la volpe

 

La mia nuova casa: queste parole continuano a risuonarmi nelle orecchie, mentre, sempre piu` ammaliata, seguo JiYong per questo stranissimo giro turistico. Quella che, da ora in avanti, sara` la mia nuova dimora e` incredibilmente ampia e affascinante.

La mobilia e` prevalentemente in legno di mogano, scuro e finemente intagliato, non so chi sia l'artefice di tante meraviglie, ma posso vedere tutta la passione dell'artigiano che vi ha lavorato per mesi, forse anni.

I muri sono tutti bianchi e altissimi, decorati con innumerevoli affreschi neri, proprio come nell'entrata. Trovo questo contrasto tra bianco e nero ipnotico e mi fa pensare all'enorme divario tra il bene e il male: uno l'opposto dell'altro, ma allo stesso tempo uniti e indissolubili.

I pavimenti, invece, sono in marmo lucidissimo di colore nero mischiato ad altri colori che variano da stanza a stanza: verde, viola, blu e rosso. I colori, in contrasto con il nero, sembrano rendere i pavimenti in continuo movimento: come l'acqua che scorre in un fiume, l'erba mossa dal vento, oppure la lava che scivola lungo le pendici di un vulcano.

I lampadari sono tutti a forma di candelabro e sono tanto grandi quanto elaborati, sono, inoltre, gli unici utensili di tecnologia moderna presenti in questo maniero, non ho trovato nient'altro che funzioni con l'eletricita`: niente frigorifero, forno o televisione e nemmeno il riscaldamento. Ora che ci penso non credo di aver nemmeno visto delle prese per la corrente, non vi e` traccia nemmeno di interruttori ne` serrature: le porte possiedono solo le maniglie e nulla piu`.

"Allora? Che te ne pare?" mi domanda JiYong, dopo essere tornati all'entrata, finito il giro di visita, i suoi occhi brillano di una strana luce: sembra orgoglio.

"E`... E`... E` sensazionale, magnifica. Dico davvero." balbetto, sopraffatta da tutte le meraviglie appena viste.

Le labbra di JiYong si spalancano in un largo sorriso, si avvicina a me e, improvvisamente quanto inaspettatamente, solleva una mano per posarla sulla mia guancia, accarezzando il mio viso con le sue lunghe dita viola. Il mio cuore fa il triplo salto mortale all'interno del mio petto ed e` un miracolo che io, per la sorpresa, non abbia fatto un salto all'indietro. Mi ha totalmente spiazzata: non mi sarei mai e poi mai immaginata che lui facesse un gesto del genere e non so come interpretarlo.

"Sono felice che ti piaccia." commenta lui semplicemente, abbassando poi il braccio. Io, dal canto mio, mi limito ad annuire mentre cerco di calmare il mio cuore impazzito e il respiro irregolare.

In quello stesso istante una musica inizia ad invadere l'aria: e` il suono di un pianoforte, una melodia dolce e confortevole. Mi fa pensare al caldo abbraccio di una madre, al Sole che splende alto nel cielo, ad una fresca brezza che porta felici novita`.

Confusa e ammaliata allo stesso tempo, mi guardo intorno desiderosa di capire da dove provenga.

"Mmmh... Sembra che anche il vecchio YoungBae voglia darti il benvenuto dedicandoti una canzone." commenta JiYong, le sue labbra sono piegate in un mezzo sorriso.

"Chi e` YoungBae?" domando subito. Credevo che questa immensa casa fosse solo sua, ma evidentemente mi sbaglio.

JiYong alza una mano, facendomi segno di seguirlo. Io non me lo faccio ripetere due volte e lo seguo attraverso l'ampia entrata, fino a raggiungere la porta situata in fondo, tra le due larghe scalinate.

La prima cosa che scorgo, una volta varcata la soglia, e` un enorme arazzo che occupa praticamente tutta la parete situata ad est. Il ricamo raffigura una creatura molto simile a JiYong, ma con le fattezze piu` animali: la pelle viola e` resa piu` scura a causa dalle ombre proiettate dalla pallida Luna piena situata al centro di un sereno cielo stellato. La creatura e` a quattro zampe, le nove lunghissime code sono ritte alle sue spalle, mentre il suo sguardo di fuoco e` rivolto verso l'interno della stanza, come ad osservare chiunque si trovi di fronte a lui. Io stessa mi sento scrutata da quel ricamo cosi` ben definito da sembrare quasi vivo.

A fatica riesco a staccare gli occhi dall'arazzo e lascio che il mio sguardo vaghi per la stanza alla ricerca di questo misterioso YoungBae. I miei occhi cadono su un pianoforte siatuato al lato opposto rispetto all'arazzo, vedo i tasti bianchi e neri abbassarsi a ritmo con la musica, ma nessuno sta suonando.

"Ehm... JiYong..." dico, perplessa.

"YoungBae!" chiama lui.

Un istante dopo, seduto sullo sgabello posto di fronte al piano, appare un ragazzo. Non e` un ragazzo normale: la sua pelle e` trasparente, perlacea, i suoi lineamenti sono astratti, quasi sfocati. Riesco a malapena a riconoscere il suo volto leggermente tondeggiante, i capelli lunghi raccolti in una coda di cavallo bassa e tenuti insieme, all'altezza della nuca, da un nastro, gli occhi a mandorla sono fissi sui tasti del pianoforte. Anche lui, come JiYong, indossa abiti ottocenteschi: un'ampia camicia, pantaloni stretti e stivali alti. La sua testa ondeggia piano, a tempo di musica.

"E` un fantasma!" commento, stupefatta.

"Ebbene si." ribatte JiYong.

"E` il proprietario precedente di questa magione, non si stacca mai da quel pianoforte e il suo unico modo di comunicare e` attraverso la sua musica." mi spiega poi.

In quello stesso istante YoungBae fa uno scatto repentino e le sue mani trasparenti iniziano a muoversi velocmente sui tasti del pianoforte, la musica che ne scaturisce cambia drasticamente: ora e` veloce e incalzante. Le note si susseguono ad una velocita` tale da trasmettere attesa, quasi ansia, per qualcosa che si attende a lungo e non si sa quando giungera`.

Questa musica mi fa immediatamente pensare alle mille e piu` domande che vorticavano nella mia mente quando ero in quella radura, ma che erano state messe a tacere dall'immmensa meraviglia provata nel vedere il maniero, ma ora, grazie alla musica di YoungBae, sono tornate ad invadere la mia mente.

"Chi sei?" chiedo di nuovo, rivolta a JiYong. Lui si volta verso di me e mi osserva a lungo prima di rispondere.

"La tua domanda mi offende: credevo che ormai lo avessi gia` capito." dice. Io mi mordo il labbro inferiore e abbasso lo sguardo: come posso sapere chi e`? Non mi ha dato nessun indizio su cui basarmi.

Poi pero` inizio a riflettere: il suo aspetto, cosi` poco umano, la sua pelle viola, il colore del mistero, le sue lunghe code, nove per l'esattezza. Per non parlare di quell'immenso arazzo posto in fondo alla sala, quella creatura che vi e` raffigurata cosi` mistica e cosi` potente. La mia mente inizia a vagare, cercando di ricordare, di rimettere insieme i pezzi per costruire una risposta concreta.

"Una volpe! Una volpe dalle nove code." esclamo.

La musica suonata dal fantasma cambia di nuovo: questa volta e` allegra e gloriosa, come premio ad una risposta corretta.

"Brava Scriciolo!" si complimenta JiYong.

E cosi` ho scoperto chi e` JiYong: un demone, una creatura che appartiene alle tenebre. Una volpe: un essere tanto astuto quanto spietato; una creatura fredda, come il colore della sua pelle, e calcolatrice.

Non so molto riguardo alla leggendaria volpe dalle nove code, ma qualcosa mi dice che imparero` molto presto a convicerci.

E` giunto il momento per me di buttarmi a capofitto nella mia nuova vita: una vita piena zeppa di paranormale e creature mistiche.

Riusciro` a stare al loro passo?

 

 

 

 

 

 

Eccomi!!

Non sono morta (per sfortuna)

Chiedo scusa per il ritardo e per questo orrido capitolo corto e privo di senso.... :'(

Purtroppo sto passando un PESSIMO periodo e scrivere mi riesce sempre piu` difficile :'(

Ma non temete! Non abbandonero` nessuna delle mie storie.

Spero che continuerete a supportarmi e spero che questo capitolo vi sia piaciuto (anche se ne dubito)...

Avevo detto che in questa storia ci sarebbe stato solo JiYong, ma poi ho letto un'intervista e....

Ho dovuto aggiungere anche YoungBae, spero che vi possa piacere :)

Ora devo scappare

xXxJeyDragonxXx

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Capitolo 7
*** Ehy! Dove siete? ***


Cap. 7

 

Ehy! Dove siete?

 

Le note musicali invadono l'aria portando con se pace e tranquillita`. YoungBae e` un vero genio della musica: la sua bravura e` incomparabile. Non so per quale motivo sia morto, ne` quanto tempo fa sia successo, ma so che ora vive solo per suonare. Esiste grazie alla musica e all'incredibile passione per essa.

"E` questo che hai intenzione di fare?" la voce di JiYong mi riporta bruscamente alla realta`. Sono sdraiata a pancia in giu` su uno dei divani presenti in salotto: relax totale, la mente che vaga lontano trasportata dalle note musicali. Da quando ho messo piede in questo maniero, tre giorni fa, non ne sono piu` uscita: sono rimasta rintanata qui ad esplorare, a dormire e a riposare.

"Che altro dovrei fare?" ribatto, senza muovermi di un millimetro.

"Non lo so. Vendicarti, forse?" sbotta lui, leggermente infastidito.

Lo so: dovrei farlo. Dovrei alzare il culo e correre da quel bastardo e fargliela pagare. Perche` non lo faccio, allora? Non lo so.

O forse lo so, ma non voglio accettarlo. La verita` e` che ho paura: una paura fottuta! Non voglio ritrovarmi di nuovo faccia a faccia con quel dolore cosi` grande da essere in grado di uccidere, uccidere me: una ragazza, forse un po' stupida, ma di certo non cattiva. Non ho fatto nulla di male per meritarmi cio` che mi e` successo.

Dalle mie spalle giunge un rumore sinistro e, nello stesso istante, YoungBae smette di suonare il pianoforte. L'intera casa sprofonda nel silenzio: un silenzio sordo e inquietante. Allarmata, mi alzo in piedi e mi volto per vedere che cosa sta succedendo: lo spettacolo che mi si para davanti mi fa accapponare la pelle.

JiYong e` in piedi di fronte a me, i suoi occhi sono puntanti contro di me e mi lanciano scintille di puro odio. Il suo volto e il suo corpo sono completamente trasformati: la sua pelle da viola e` diventata arancione, i suoi capelli ora sono mossi e si agitano nell'aria attorno alla sue testa come se fossero dei serpenti, le sue nove code sono ritte alle sue spalle e frustano l'aria con violenza. Il volto della creatura e` deformato da una furia mostruosa e le sue labbra sono spalancate per mettere in mostra i denti aguzzi, le sue mani sono strette in due pugni di ferro.

"Tu!" urla, anche la sua voce e` diversa: ora e` bassa e roca, ma leggermente metallica, per nulla umana.

Io, spaventata, faccio un passo indietro andando cosi` a sbattere contro lo spigolo del divano e finendo inevitabilmente a terra. Tuttavia ho troppa paura di rialzarmi, cosi` resto dove sono, con gli occhi fissi su JiYong.

"Io ti ho donato la vita! Io ho dedicato il mio tempo a te! Io ho usato i miei immensi poteri per te! E tu cosa fai? Resti a poltrire rinchiusa in casa mia?" grida ancora. La sua rabbia sembra aver raggelato l'aria.

Il mio cuore batte all'impazzata nel mio petto, mentre il sudore freddo inizia ad inumidirmi la schiena. I suoi occhi, il suo sguardo: sembra che voglia uccidermi da un momento all'altro.

"Tu hai un compito da svoglere: annientare quell'insulso essere umano!" conclude. La sua voce e` gelida e tagliente.

Io ho troppa paura: paura di parlare, paura di muovermi. Cosi` resto ferma, immobile, zitta. Aspetto che lui si calmi, guardandolo atterrita, sperando che non si avvicini. Una speranza vana perche` lui, frustrato ed innervosito dal fatto che io non gli abbia risposto, fa uno scatto in avanti pronto a lanciarsi su di me, pronto per colpirmi. Un grido di puro terrore esce dalle mie labbra mentre, con un movimento che neanche riesco a comprendere, spalanco le mie ali portandole di fronte a me, come a proteggermi dalla furia di quella volpe demoniaca.

"Fermo!" una voce estranea invade l'aria e tutto si ferma.

Sto tremando come una foglia, ma quella voce, per quanto misteriosa, non sembra cattiva, percio` mi faccio coraggio e decido di sbirciare attraverso le mie ali piumate.

YoungBae e` in piedi di fronte a me, ma mi da le spalle essendo rivolto verso JiYong. Riesco a vedere la volpe attraverso il fantasma: sembra accigliato e dubbioso. Capisco che e` stato proprio YoungBae a parlare e, vista la reazione di JiYong, sembra che sia la prima volta che succede.

"E` solo una ragazzina, devi essere paziente con lei." esclama, la sua voce e` calma e di una dolcezza infinita. C'e` un abisso di differenza tra la rabbia folle di JiYong e la placida tranquillita` di YoungBae: il primo e` mosso dall'odio e dalla ventetta, mentre il secondo ragiona con serenita`, pazienza e tanta saggezza.

La volpe resta immobile, lo sguardo fisso sul fantasma, sembra indeciso come se non credesse a cio` che sta accadendo.

"Tu parli." dice, dopo qualche istante di silenzio.

"E tu non ascolti." ribatte YoungBae.

Un ringhio esce dalle labbra di JiYong e io subito mi nascondo di nuovo dietro le mie grandi ali. Ora non vedo piu` nulla, se non le mie lunghe piume nere, ma le mie orecchie sono in allerta pronte a captare ogni minima traccia di pericolo. Tuttavia non succede nulla.

I secondi passano, tramutandosi in minuti, ma il silenzio totale non muta e non vi e` la minima traccia di movimento.

Dopo un po', stanca di questa situazione di stallo, decido di aprire un piccolo spiraglio tra le mie ali per vedere che cosa sta succedendo.

"Ma che..?!?" sussurro spiazzata. Sono completamente da sola nella stanza: dove diavolo si sono cacciati la volpe e il fantasma?

Spalanco le ali e scatto in piedi, guardandomi intorno confusa: non li vedo da nessuna parte. Corro verso la porta della sala e la apro per poi uscire nell'entrata, il mio sguardo vaga un po' ovunque ma di loro nessuna traccia. Mi avvicino alle scale e inizio a salire in fretta, saltando da uno scalino all'altro: non possono essere spariti nel nulla, no? Beh, forse YoungBae, essendo un fantasma potrebbe, ma JiYong?

"Ehy! Dove siete?" grido e la mia voce rieccheggia nel silenzio totale che avvolge la magione.

Non so per quale motivo, ma il fatto di essere stata mollata da sola, cosi` senza una spiegazione ne` un saluto, mi spaventa molto di piu` che non l'idea di essere attaccata da JiYong. Odio l'idea di non sapere cosa sta succedendo.

Dove sono andati? Come hanno fatto a sparire senza che me ne accorgessi? Perche`?

Perlustro ogni singola stanza della gigantesca abitazione, spalanco ogni porta che incontro lungo il mio cammino, controllo praticamente ovunque, ma non riesco a trovarli da nessuna parte.

"JiYong! YoungBae!" urlo, ormai sull'orlo della disperazione.

Mi precipito di nuovo giu` dalle scale e raggiungo l'uscita per poi correre all'aperto: devo trovarli. Ho qualche ricordo sul fatto che, in teoria, i fantasmi non possono lasciare la casa in cui vivono, ma probabilmente sono solo leggende metropolitane senza alcun fondamento.

"YoungBae! JiYong!" chiamo di nuovo, mentre il mio sguardo vaga senza meta tra i numerosi alberi che circondano il maniero.

Possibile che debba sempre essere cosi` misteriosa quella volpe? E YoungBae? Sembrava cosi` gentile con me, perche` allora mi ha abbandonata?

Alla fine capisco che non posso restarmene li` ferma ad aspettare che succeda qualcosa, cosi` decido di allontanarmi dall'immensa casa ed entrare nella foresta. Il Sole, ormai al tramonto, dona una luce debole e fioca capace solo di intensificare le ombre gia` presenti tra gli alberi. Faccio un respiro profondo e mi autoimpongo di continuare a camminare: non posso sempre farmi paralizzare dalla paura, dopotutto ora sono una creatura delle tenebre anche io e il buio fa parte di me.

 

 

 

Saaalve a tutti gente!

Scusatemi per l'immenso ritardo... :(

Ero in vacanza e non ho avuto praticamente tempo per scrivere....

Ma ora sono tornata!! E spero di poter aggiornare piu` spesso :)

Che ne pensate di questo capitolo?

Lo so... anche questo e` corto... :'(

Sorry.... 

xXxJeyDragonxXx

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Capitolo 8
*** Confusione ***


 

Cap. 8

 

Confusione

 

Mi incammino attraverso la fitta boscaglia. I miei occhi si abituano in fretta al buio e mi accorgo di riuscire a riconoscere anche piu` di venti tipi diversi tra nero e grigio, cosi` da riuscire a vedere cio` che mi circonda e non correre il rischio di inciamparmi in qualche radice sporgente o ramo penzolante.

Questa e` un'altra delle magiche doti che mi ha donato la volpe, mi chiedo cos'altro sono in grado di fare, quali siano i miei limiti.

"JiYong!" chiamo di nuovo, anche se non sono del tutto certa di volerlo rivedere: soprattutto se la sua pelle e` ancora arancione e il suo sguardo assassino. Non voglio che mi faccia del male, vorrei solo capire cosa sta succedendo.

La mia voce si dilaga tra i rami degli alberi, ma non ricevo alcuna risposta. Sospiro e proseguo la mia camminata. Non so dove sto andando e non so perche`, ma non mi fermo: da qualche parte arrivero` prima o poi, no?

La foresta e` immersa nel silenzio: perfino i miei passi sul terreno non producono alcun rumore. Ci sara` vita tra questi alberi? Oppure la presenta di una volpe demoniaca ha sciacciato via ogni altra creatura?

"C'e` nessuno?" chiedo, ma non mi aspetto di ricevere una risposta.

"Si`, c'e` qualcuno. Qualcuno che vorrebbe dormire!" risponde una voce, e` roca e cantilenante.

Per la sorpresa faccio un balzo all'indietro e inciampo in una radice di qualche albero finendo seduta a terra. Mi guardo attorno per capire chi abbia parlato, ma tra i rami degli alberi non riesco a scorgere nessuno.

"Chi sei? Fatti vedere!" esclamo, rimettendomi in piedi.

"Quaggiu`." borbotta di nuovo la voce e mi accorgo che provviene da qualche parte tra le radici degli alberi. Incuriosita mi avvicino e, dopo aver girato attorno ad un grosso pino, noto una piccola creatura seminascosta dalle radici.

Sara` alta una trentina di centimetri circa, il suo corpo e` minuscolo e quasi completamente nascosto da un'enorme testa a forma di ombrello. Non ha braccia, ma solo due piedi anch'essi piu` grossi del suo corpo. I suoi occhi sono grandi e ovali sovrastati da due folte sopraciglia che rendono la sua espressione perennemente corrucciata.

Resto imbambolata a guardare quella stranissima creatura per quelli che sembrano secoli, cercando di capire che cosa possa essere. Sembra quasi un fungo, ma non vorrei sbagliarmi.

"Hai finito?" sbotta l'essere, dopo un po'.

"Ehm... Di fare cosa?" ribatto.

"Di fissarmi come se fossi un fenomeno da baraccone. Nessuno ti ha insegnato la buona educazione, razza di falena abnorme?" esclama la creatura digrignando i denti, piccoli e affilatissimi.

"S-scusa..." balbetto facendo un passo indietro, cunfusa.

"Quella volpaccia non si trova qui, quindi perche` non te ne vai anche tu? Lascia riposare la foresta." brontola.

I miei occhi seguono i movimenti ondeggianti della creatura mentre si allontana: la sua testa e` talmente grande da dare l'idea che debba ribaltarsi da un momento all'altro.

"Aspetta! Non mi hai detto chi sei." protesto. La creatura si volta di nuovo verso di me, fa un movimento talmente brusco che perde quasi l'equilibrio, ma riesce comunque a mantenersi sui suoi piedi tozzi.

"Razza di ficcanaso!" mi grida contro, infuriata piu` che mai. Tuttavia proprio non ci riesco ad essere spaventata: quell'essere e` talmente piccolo da risultare innocuo ai miei occhi.

Sorrido sotto i baffi e mi avvicino per poi inginocchiarmi a pochi passi dalla creatura.

"Io mi chiamo Revenge, piacere di conoscerti." esclamo sorridendogli.

"Io mi chiamo Ri e il piacere e` tutto tuo." ribatte. Dal nome e dal tono di voce riesco a capire che si tratta di un maschio, ma che genere di creatura sia ancora mi sfugge.

"Sei un fungo?" gli domando, ma le mie parole hanno un effetto devantante su di lui: inizia a tremare violentemente e le sue pupille roteano come una bussola impazzita. Il tremore e` tale che, dopo pochi secondi, si ritrova steso al suolo urlando parole incomprensibili.

Shockata da questa nuova, improvvisa, sfuriata faccio di tutto per calmare quell'essere.

"Shhh, calmo. Va tutto bene. Va tutto bene." continuo a ripetere, come se fosse un mantra. Mi sporgo appena verso di lui, allungo una mano, ma subito Ri fa uno scatto balzando in piedi e allontanandosi da me.

"Tu! Falena abnorme non azzardarti a mettere le tue manacce sudice sul mio corpo!" urla. E` infuriato piu` che mai, ma sembra aver ripreso il controllo di se stesso.

"Scusa. Non volevo offenderti." sussurro, abbassando lo sguardo. Perche` ho la netta sensazione che mi odi?

Ri emette un grugnito gutturale per poi trotterellare tra le radici degli alberi, allontanandosi senza mai voltarsi indietro.

Sospiro e mi rimetto in piedi. Forse mi sbagliavo: questa foresta potrebbe essere piu` viva di quel che credo, ma per stanotte ho gia` fatto abbastanza danni. Meglio tornare alla magione.

Il tragitto al ritorno sembra molto piu` lungo rispetto all'andata, tanto da farmi balenare in mente l'idea che la foresta stessa potrebbe avere qualcosa di magico. Tuttavia non resto a pensarci troppo, perche` finalemte raggiungo l'enorme portone in mogano.

"Eccola finalmente! La graziosa fanciulla si appresta a rincasare." la voce di JiYong rieccheggia nell'atrio, suona stridula e sbeffeggiante.

Chiudo il grosso portone alle mie spelle e sollevo lo sguardo verso di lui, appostato in cima alle scale seduto sulla ringhiera in ferro. Mi sta osservando, un ghigno impertinente e` dipinto sul suo volto, la sua pelle e` tornata viola e sembra del tutto tornato in se stesso.

"Si, sono tornata. E tu dove sei sparito?" ribatto.

"A fare due chiacchiere con un certo lenzuolo logoro." risponde la volpe, ridendo sotto i baffi.

Trovo tremenda la sua battuta nei confronti di YoungBae, ma evito di protestare: tanto so che non servirebbe a nulla se non a farlo arrabbiare di nuovo.

"Dov'e` il fantasma?" chiedo invece, accorgendomi del silenzio di tomba che avvolge la casa.

"Suppongo che si sia offeso, ma gli passera` vedrai." esclama JiYong con una scrollata di spalle. Fa un piccolo movimento e si lancia giu` dalle scale atterrando proprio di fronte a me.

"Ti va di parlare, tesoro?" mi chiede porgendomi un braccio con fare cavalleresco. Io lo trafiggo con uno sguardo indagatore, cercando di capire dove voglia andare a parare. JiYong ricambia il mio sguardo con due occhioni da cucciolo innocente che non mi convincono nemmeno un po'.

Che cosa avra` in mente?

Che cosa sta per succedermi?

 

 

 

 

 

RIECCOMIIII!!!!!!

Scusate l'assenza....

Ma ho avuto la (non tanto bella) idea di cimentarmi con le storie originali.

Non poteva andare peggio di cosi` :'(

In piu` il mio ultimo capitolo non e` piaciuto come i precedenti... Perche`?

Sono daaaavvero tristissima per questi due fatti :'(

Perche` a nessuno piace come scrivo? *piagnucola*

No, ok. Lasciamo stare....

Mi era venuta un'altra idea.... Non c'entra un fico secco con EFP e con le mie storie, ma...

A qualcuno interesserebbe farmi delle domande? Cosi` potremo conoscermi meglio :)

Stavo pensando di creare un profilo su ask, ma lo faccio solo se merita altrimenti niente...

Voi che ne dite? 

Pleaseeeeee ditemi qualcosaaaa :'(

xXxJeyDragonxXx

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Capitolo 9
*** Party ***


Cap. 9

 

Party

 

Allungo il braccio verso JiYong, incastrandolo con il suo, lui mi sorride e mi stringe leggermente a se` iniziando a camminare.

"Dove mi porti?" gli domando, la mia voce trema leggermente al ricordo del suo aspetto demoniaco e alla probabilita` che possa davvero farmi del male.

"In un bel posto." si limita a rispondermi, con un sorriso enigmatico stampato sulle labbra.

Stringe di piu` la presa sul mio braccio e, nel frattempo, accelera il passo. Non faccio nemmeno in tempo a pensare che forse dovrei preoccuprarmi sul serio che tutto diventa buio: l'oscurita` ci avvolge e l'aria inizia a premere con forza contro il mio corpo. Vorrei urlare, ma la mia gola si e` completamente seccata. Tutto diventa un vortice senza capo ne` coda intorno a me e l'unico mio punto di appiglio e` il braccio di JiYong.

Quella dannatissima volpe ha di nuovo usato il teletrasporto! Ma perche` diavolo non mi avvisa prima? Ma, sopratutto, dove diavolo mi sta portando?

"Puoi aprire gli occhi ora, Scriciolo." sussurra JiYong, a un millimetro dal mio orecchio. Io sono talmente tesa e spaventata che resto ferma immobile con gli occhi serrati.

"Coraggio piccola." insiste, e sento le sue lunghe dita scivolare lungo le mie braccia.

A malincuore apro gli occhi e mi ritrovo il volto della volpe a pochissimi centimetri dal mio, sta sorridendo, perfino i suoi occhi rossi esprimono allegria. Sorride un po' troppo spesso per i miei gusti, sopratutto tenendo conto del fatto che solo poche ore fa voleva uccidermi.

"Dove siamo?" gli chiedo.

"E non rispondermi in un bel posto!" lo ammonisco.

"Siamo in un posto che tu conosci, ma prima di mostrartelo ci sono un paio di cose che devi sapere." risponde lui.

"Quali cose?" ribatto, non sopporto piu` i suoi modi di fare troppo misteriosi.

"Siamo qui, ma nessuno ci puo` vedere e tu non puoi, anzi, non devi interagire." mi spiega.

"Perche`?" domando.

"Non lo devi fare e basta. Per nessun motivo." insiste lui, il suo sguardo e` duro.

"Altrimenti?" chiedo io, in tono di sfida.

Gli occhi di JiYong, rossi come il sangue, sembrano lanciarmi scintille di puro odio, ma dura solo un istante, dopodiche` il suo sguardo torna normale e l'ennessimo sorriso nasce sulle sue labbra.

"Tu provaci a non ubbidirmi." esclama con un ghigno perfido. Si sposta di lato per potermi mostrare il luogo in cui ci troviamo.

Ha ragione: io conosco questo posto. Riconosco il divano color porpora, il basso tavolino in legno di mogano posto di fronte alla TV al plasma, le tende cucite a mano che coprono la porta finestra semiaperta che da` sul balcone, il girasole posto all'angolo dentro un vaso dipinto di arancione. E` casa mia, quella in cui abitavo prima di morire. La casa che condividevo con il ragazzo che amavo e che credevo amasse me.

Un misto di emozioni mi travolge con la forza di un uragano: tristezza, dolore, risentimento, nostalgia, ma anche rabbia e voglia di vendetta. Tutte emozioni troppo forti da contenere, ma allo stesso tempo contrastanti fra di loro: il risultato e` che resto ferma immobile lasciando che il fiume in piena dentro di me continui a scorrere senza sosta, aspettando che smetta e mi lasci la possibilita` di pensare e di reagire.

Nello stesso istante la porta del salotto si apre lasciando entrare JoonBae. La vista del mio, ormai ex, ragazzo ha l'effetto di bloccare ogni mia altra emozione lasciandomi solo con l'incontrollabile voglia di piangere, ma non ho tempo per farlo perche` insieme a lui, nella stanza, entrano altre persone. In totale sono in tredici, ma io riesco solo a riconoscere il mio ex, la sua nuova compagna. Gli altri credo siano suoi colleghi di lavoro o amici, con le rispettive fidanzate o amiche.

Non so cosa fare, non so cosa pensare.

"Adesso arriva il bello, Scriciolo." sussurra JiYong al mio orecchio, si e` posizionato dietro di me e mi avvolge le spalle con le braccia.

In effetti ha proprio ragione: il bello sta iniziando proprio adesso, ma e` bello solo dal loro punto di vista il che disintegra completamente quel che resta del mio cuore infranto.

Una festa. JoonBae ha organizzato una festa in casa sua, in quella che era casa nostra, e per cosa? Per festeggiare la sua liberta`.

"Ora che ti sei liberato della racchia europea hai tutta la Corea a dispostzione, amico!" esclama un ragazzo dai capelli biondi, palesemente tinti, ridendo a sguarciagola.

JaeChin, credo si chiami cosi` quell'orrenda troietta tutto silicone, fulmina con lo sguardo il biondino per poi incollarsi a JoonBae.

"Lui e` mio!" gracida con la sua voce troppo acuta.

Tutti si mettono a ridere.

Tutti ridono, ma io non sento piu` nulla: un silenzio vuoto e sordo mi avvolge mentre la consapevolezza di essere stata sempre presa in giro e usata si abbatte su di me. Ero solo un oggetto da prendere e usare a proprio piacimento per poi gettare via senza rimpianti.

E loro adesso festeggiano la mia stupidita`, ringraziano la mia dipartita e ridono e si divertono programmando un futuro radioso. Lo stesso futuro che a me e` stato precluso.

Crollo a terra, ferita e inerme. JiYong mi ha detto di non intervenire, ma io non ho nemmeno la forza per farlo. Mi accascio al suolo, piangendo e tremando di rabbia e dolore.

La volpe si china accanto a me e mi avvolge con le sue braccia, mi stringe a se` e mi culla in un abbraccio dolce e protettivo, le sue mani vagano tra i miei capelli e lungo la mia schiena, mi accarezza con lentezza e delicatezza. Io continuo a piangere e i miei singhiozzi invadono l'aria, ma qualcosa mi dice che nessuno di loro puo` sentirmi: mentre tra di loro scorrono fiumi di alcool, tra me e JiYong scorrono solo lacrime amare.

"Portami via, ti prego." sussurro, la mia voce e` spezzata.

La volpe non risponde, ma avverto il suo abbraccio farsi piu` stretto. In pochi secondi il buio ci avvolge di nuovo e l'aria inizia a fremere e scontrarsi con i nostri corpi, questa e` la prima volta che desidero davvero usare il teletrasporto.

Andare via, scappare da quel dolore lancinante e` tutto cio` che voglio.

"G-grazie." balbetto, non appena il mondo intorno a noi si ferma.

"Figurati." risponde JiYong.

Non voglio aprire gli occhi, non voglio affrontare la realta`. Non ancora.

"Scriciolo..." comincia la volpe, ma lo interrompo subito.

"N-no... Ti prego..." sospiro.

Non ho dimenticato come ha definito il luogo dove intendeva portarmi: un bel posto. Bello eh? E da quale assurdo punto di vista sarebbe stato bello quel posto?

Per JoonBae, forse, e anche per la sua troietta. Non certo per me!

E JiYong? Da che parte sta lui?

"Dovevi sapere." esclama. Io annuisco, ancora avvolta nel suo abbraccio.

Immagino di si, che meritassi di sapere la realta`, che meritassi di sapere fino a che punto io sia stata ingannata.

Ma il dolore? Merito anche quello?

"J-JiYong..." biascico, ma poi la mia voce si spezza in un singhiozzo. Lui mi stringe di piu`, accarezzandomi la schiena con una mano e facendo passare l'altra tra i miei capelli.

La sua dolcezza mi sorprende: non sembra affatto il tipo in grado di consolare un cuore infranto, ma forse mi sbaglio. JiYong mi fa voltare appena, in modo da poter vedere il mio viso e, con le sue lunghe dita, asciuga le mie guance.

"Adesso tocca a noi." mi dice e vedo nascere sul suo volto un sorriso di incoraggiamento.

 

 

 

Buonsalve gente!!

Io sono incazzata nera!!! Voi come state?

Spero vivamente che stiate molto meglio di me...

Vi ho postato il nuovo capitolo entro la fine della settimana, come avevo promesso.

Spero che vi piaccia

A presto

xXxJeyDragonxXx

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Capitolo 10
*** Training ***


Cap. 10

 

Training

 

Adesso tocca a noi, cosi` ha detto JiYong. Questo cosa significa? Che lui sara` al mio fianco? Credo di si, credo che lui mi abbia donato una seconda possibilita` per potermi vendicare, ma credo anche che uno come lui non si accontenti di fare lo spettatore: vorra` prendere parte alla mia rivincita. E io ho deciso che non lo deludero`: non restero` rinchiusa in casa a piangermi addosso come una bambinetta insicura, non saro` la perdente di turno. Lottero` e gliela faro` pagare a quel verme.

"Me la pagherete tutti!" esclamo con rabbia, alzando il pugno al cielo.

"Si si, certo. Vedi di fargliela pagare piu` silenziosamente pero`." sbotta una voce roca e cantilenante.

La riconosco al volo e immediatamente il mio sguardo scende verso il basso per posarsi su quello strano fungo vivente, il quale mi sta osservando con uno sguardo omicida.

"Si puo` sapere che cosa ti ho fatto di male? Perche` ce l'hai tanto con me?" chiedo.

Dopo la visita a casa del mio ex, e il consecutivo momento di depressione totale, sono corsa a rifugiarmi nella foresta: non perche` volessi di nuovo fuggire, ma perche` avevo bisogno di un po' d'aria fresca che mi aiutasse a rinfrescarmi le idee.

"Sei invadente e rumorosa." risponde Ri e sono certa che, se avesse avuto levbraccia le avrebbe incrociate davanti al petto.

"E tu sei burbero, antipatico e asociale." ribatto, facendogli la linguaccia.

Ri apre e chiude la bocca diverse volte, ma senza emettere alcun suono, sembra quasi un pesce e la cosa mi fa ridere.

"Non ridere di me, donna!" gracchia, facendo una smorfia offesa.

"Ok, non rido. Ma solo se tu mi tratti bene." esclamo puntandogli contro l'indice.

"Non scendo a patti con le falene." mi informa Ri.

Davvero non riesco a capire quale sia il suo problema, ma ho deciso che voglio scoprirlo. Mi chino verso di lui e, con un movimento rapido e repentino, lo afferro con entrambe le braccia per poi mettermi a correre attraverso la foresta.

"Aaaaaaaaaaahhhh!!! Lasciami andare! Insulsa donna! Mettimi giu`!!" grida la piccola creatura, mentre si dibatte tra le mie braccia. Tuttavia non e` minimamente forte e tenerlo in braccio non mi e` per nulla difficile.

"Lasciami andare! Subito! Altrimenti io.... Io... Io..." protesta Ri, agitandosi come un'anguilla.

"Altrimenti tu?" ribatto io, tra le risate. Non so perche` ma questa creatura brontolona mi ispira tanta tenerezza, lo trovo cosi` carino! Ho deciso che lo portero` a casa da JiYong e gli chiedero` se possiamo tenerlo.

Ri continua ad urlare e maledirmi, ma io non mi fermo e continuo a correre diretta verso il grande maniero al centro della foresta.

"Nooooo! Il castello no! Non dal mostro! Ti prego, ti prego! Faro` qualunque cosa, ma non portarmi dal mostro!" urla il fungo, in preda al panico.

"Quale mostro? JiYong non ti fara` del male, vedrai." ribatto io, cercando di calmarlo.

"Aaaah!! Nooo! Il mostro no! Il mostro no!!" grida Ri, sembra non riuscire piu` a controllarsi. Spalanca la bocca e mi morde il braccio talmente forte da conficcare i suoi denti nella mia carne e farmi sanguinare.

Io, immediatamente, lascio la presa, urlando dal dolore. Il fungo scappa, ma adesso non mi interessa piu`: il mio braccio sanguina copiosamente e io corro veloce verso casa, stringendomi l'arto ferito al petto.

"Che cosa e` successo?" domanda YoungBae, non appena mi vede rientrare di corsa e col fiato corto.

"Una stupida creatura mi ha morso, nella foresta." piagnucolo sfrecciando verso il bagno per poter tamponare il mio braccio con un asciugamani.

Con la coda dell'occhio vedo il fantasma seguirmi, fluttuando a pochi centimetri da terra, ma sono troppo occupata a cercare di fermare il flusso di sangue per poterlo guardare in faccia.

"Una creatura? Quale creatura? E come e` successo?" insiste il pianista, con fare preoccupato e apprensivo.

"Non lo so! Dannazione! Fa malissimo!" sbotto, infastidita e dolorante.

Decido che la cosa migliore sia di mettere la ferita sotto l'acqua corrente, cosi` mi dirigo verso il lavandino e apro l'acqua per poi farci scivolare sotto l'arto infortunato.Quasi non mi accorgo che, nel frattempo, YoungBae ha tolto il disturbo. Poco male: non ho voglia di sorbirmi i suoi atteggiamenti da genitore in pena.

Pulisco il mio braccio dal sangue, poi cerco nell'armadietto accanto allo specchio qualcosa con cui fasciarmi. Trovo alcuni asciugamani di carta e penso che possano andare bene, cosi` li prendo ed inizio ad avvolgerli attorno al mio braccio.

"Quelli non serviranno a nulla, lascia fare a me." esclama una voce alle mie spalle.

Non faccio nemmeno in tempo a voltarmi che mi ritrovo JiYong accanto. Non dice una parola, ma con delicatezza prende il mio arto ferito e lo libera dalla fasciatura improvvisata, dopodiche` inizia a massaggiare la mia pelle con le sue lunghe dita sottili. Al suo tocco il mio braccio diventa incandescente, ma non e` un calore doloroso: bensi` un calore benefico e curativo. Posso vedere il profondo taglio sulla mia pelle richiudersi a vista d'occhio, mentre il dolore dimininuisce e il sangue scompare.

Nel giro di un minuto non vi e` piu` nessuna traccia del morso e il dolore e` svanito del tutto.

"Grazie." sussurro, piena di gratitudine.

"Ora ci dici come e` successo?" domanda la volpe. Solo in quel momento mi accorgo che il fantasma e` tornato: probabilmente si era allontanato solo per chiamare aiuto.

Io faccio un profondo respiro, ma poi racconto loro ogni cosa. Dopotutto che motivo ho per tenerlo segreto? Inoltre vorrei proprio sapere perche` quel fungo considera JiYong un mostro tanto terrificante.

Quando finisco di parlare vedo una strana luce brillare negli occhi della volpe, ma dura solo un istante e non ho il tempo di capire che cosa significhi.

"Chi e` Ri? E perche` ti teme cosi`tanto?" lo incalzo, visto che non sembra aver voglia di parlare di sua iniziativa.

La volpe scuote la testa, ma non dice nulla. YoungBae, al suo fianco, apre la bocca per parlare ma un'occhiataccia da parte di JiYong gli cuce le labbra.

"Non dovresti concentrarti di piu` sulla tua vendetta?" ribatte la volpe.

"Ma io..." cerco di protestare: vorrei avere delle risposte.

"Vuoi che lui l'abbia vinta? Vuoi che viva la sua vita divertendosi? Ogni sua risata e` una coltellata al tuo onore!" esclama JiYong alzando la voce.

In effetti ha ragione: dovrei mettere insieme un piano d'azione invece di perdere tempo giocando con una sottospecie di fungo carnivoro, ma non posso fare a meno di pensare che lui mi stia nascondendo qualcosa. YoungBae voleva parlare prima che JiYong lo mettesse a tacere, ma ho gia` sperimentato la rabbia della volpe e non ci tengo a ripetere l'esperienza: questa volta potrei non essere cosi` fortunata oppure il fantasma potrebbe non riuscire a proteggermi da un nuovo attacco da parte del demone. Cosi` decido di accantonare l'argomento, per il momento, e di aspettare di avere la possibilita` di parlare a quattrocchi con YoungBae: sono certa che lui parlerebbe molto piu` liberamente se non ci fosse JiYong nei paraggi.

"Io... N-non so come fare." sussurro, abbassando lo sguardo. Il che e` vero, purtroppo: non so come fare a vendicarmi, non so come dovrei fargliela pagare e, sopratutto, non so quali siano effettivamente le mie capacita`.

La volpe mi si avvicina e fa passare un braccio attorno alle mie spalle, stringendomi con fare fraterno.

"Mio piccolo Scriciolo, che ne diresti di iniziare il training?" mi domanda.

 

 

 

 

 

Wow fantastic baby!!

Dance!!

Hoohoo!!

I wanna dance dance dance dance dance!!

Ok, la smetto....

xXxJeyDragonxXx

 

PS: non scordatevi di recensire!! ;)

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Capitolo 11
*** E` giunto il momento di entrare in azione (forse) ***


Cap. 11

 

E` giunto il momento di entrare in azione (forse)

 

"La prima cosa da decidere e`: come intendi vendicarti?" esclama JiYong voltandosi verso di me con un gesto teatrale.

Siamo nell'ampio salotto della sua magione, a farci da colonna sonora questa volta e` una canzone vivace e accattivante scelta appositamente da YoungBae per darmi la carica giusta per iniziare il training.

"In che senso?" domando dubbiosa.

"Che cosa intendi fare? Prendertela solo con il tuo ex o anche con i suoi amichetti? Vuoi ucciderli subito o farli soffrire un po' prima?" specifica la volpe sbuffando sonoramente, sembra dagli parecchio fastidio il fatto che io non abbia il fegato di prendere al volo certe decisioni.

Io resto un attimo in silenzio, meditabonda, e nella mia mente appaiono le dolorose immagini della festa organizzata da JoonBae. I suoi amici, come possono essere cosi` crudeli da deridermi senza nemmeno avermi conosciuta? Che male ho fatto a loro? Sento la rabbia crescermi dentro e capisco che voglio fargliela pagare a tutti e non solo al mio ex: sono tutti colpevoli!

"Quanti sono? Tredici?" chiedo, la mia voce e` leggermente spezzata. JiYong si limita ad annuire.

"Devono pagare tutti e tredici!" esclamo con convinzione. Le labbra della volpe si piegano in un largo sorriso e i suoi occhi rossi brillano di ammirazione.

"Ma non devono morire subito: uno per volta, JoonBae per ultimo! Voglio che assista alla morte di tutti i suoi amici e voglio che sappia che tocchera` anche a lui." aggiungo.

YoungBae converte la sua musica, trasformandola in un inno dedicato alla mia decisione, e vedo JiYong trattenersi dall'esplodere di gioia.

E` giunto il momento di entrare in azione!

Ora il salotto, per quanto ampio, inizia a starci stretto: ci serve molta piu` liberta` di movimento per l'allenamento, cosi` la volpe propone di spostarci nella foresta.

"Io vi aspetto qui." dice subito il fantasma. Non credo di averlo mai visto uscire dalla magione.

"Ok, a dopo allora." ribatte JiYong per poi rivolgersi a me e porgermi una mano.

"Andiamo!" esclama sorridendomi. Io annuisco e lo seguo fuori dall'abitazione.

"Ciao, YoungBae!" saluto, prima di uscire.

"Vuoi fare tutto da sola o sei disposta a fare un lavoro di squadra?" mi chiede JiYong mentre mi fa strada attraverso la fitta boscaglia.

"Hai in mente qualcosa di particolare?" ribatto io, curiosa come non mai.

"Pensavo che, forse, potremmo attaccare su due fronti." risponde lui, camminando spedito.

"Intendi attaccare piu` di uno alla volta?" domando, faticando a stare al suo passo.

"Piu` o meno. Indendo che tu potresti attaccare e uccidere uno per uno quei piccoli bastardi, mentre io colpisco JoonBae." ribatte la volpe.

"Nooo! JoonBae e` mio! Voglio essere io a vendicarmi!" protesto, alzando la voce.

"Oooh, e sarai tu a farlo. Tu gli darai il colpo di grazia, mentre io mi limitero` a fargli capire che si tratta di te. Lui sara` terrorizzato e ti implorera` in ginocchio di essere clemente con lui." mi spiega e nella sua voce riesco a cogliere l'eccitazione per questa imminente vendetta.

"Non capisco, come puoi fare una cosa del genere?" chiedo.

JiYong si blocca di colpo, talmente all'improvviso che mi e` impossibile fermarmi in tempo e vado a sbattergli contro. Rischio di cadere a causa del contraccolpo, ma la volpe e` veloce e si volta per afferrarmi con un tempismo impressionante.

"Tu ucciderai i suoi amici, uno alla volta, ognuno in un modo diverso e io proiettero` ogni assassinio direttamente nei sogni di JoonBae trasformandoli in incubi tanto reali quanto dolorosi." esclama lui, tenendomi saldamente le spalle.

I miei occhi si illuminano di gioia: e` un'idea geniale! Io potro` vendicarmi di ognuno di loro, ma con l'aiuto della volpe, JoonBae sapra` cosa sta succedendo e tremera` dal terrore di cosa lo aspetta. Il mio cuore inizia ad accelerare mentre l'euforia di avere finalmente uno scopo e la consapevolezza che non saro` da sola ad affrontare questa battaglia mi invade, scoppio a ridere di gioia e mi getto in avanti dritta tra le braccia della volpe. Nascondo il viso dell'incavo del suo collo mentre le mie braccia scivolano attorno alla sua schiena, mi stringo a lui in un abbraccio di gratitudine.

JiYong si irrigidisce al mio tocco, sento i suoi muscoli tendersi in un modo alquanto sgradevole prima che lui si muova e mi spinga via con un gesto violento. Io cado all'indietro andando a sbattere con la schiena contro il tronco di un albero.

"Ma che diavolo ti prende?" sbotto, infastidita e dolorante, ma le mie lamentele si spengono non appena noto cosa sta succedendo di fronte a me.

JiYong si e` di nuovo tramutato in quell'orrenda e spaventosa creatura: la sua pelle e` arancione e le sue nove code frustano l'aria con fare minaccioso, mentre i suoi capelli sembrano serpenti iperattivi e i suoi occhi lanciano fulmini d'odio.

Mi raggomitolo contro l'albero alle mie spalle, cercando di farmi il piu` piccola possibile, sperando che lui non decida di attaccarmi: questa volta non c'e` nessun fantasma a salvarmi.

"S-scusa... N-non volevo..." balbetto, anche se non so nemmeno cosa ho fatto di sbagliato.

Per tutta risposta la volpe emette un forte ringhio di protesta e si prepara all'attacco.

"Noo!" grido, coprendomi il viso con entrambe le braccia, ma le mie urla vengono coperte da quelle di JiYong. Mi aspetto di essere colpita da un momento all'altro, ma mi accorgo che c'e` qualcosa che non va: la volpe sta urlando di dolore.

Prendo coraggio e decido di sbirciare attraverso le mie dita per vedere cosa sta succedendo: vedo JiYong gridare e dibattersi, agitando le sue nove code in modo sconclusionato come se fossero anguille fuor d'acqua. Su una delle sue code, pero`, riesco a scorgere una piccola macchia verde, ma faccio appena in tempo a capire di cosa si tratta che la volpe, con uno scatto piu` violento degli altri, riesce a liberarsene.

Mi alzo di scatto, lanciandomi in avanti per afferrare il piccolo fungo prima che si schianti al suolo.

"Mi hai morso! Lurido essere piccolo e totalmente inutile!" urla la volpe, in preda alla rabbia.

"Perche` lo hai fatto?" chiedo, rivolgendomi alla piccola creatura tra le mie braccia.

"Perche` altrimenti quel pallone gonfiato ti avrebbe fatto a pezzettini." sbotta Ri, infastidito.

"Io ti ammazzo!" grida JiYong, pronto a lanciarsi di nuovo all'attacco.

Faccio un balzo all'indietro, spalancando le ali, nel vano tentativo di proteggere sia me sia il piccolo funghetto dalla furia omicida della volpe.

"Non mi hai ucciso in passato e non lo farai adesso. Vedi di darti una calmata demone da strapazzo!" brontola Ri, non sembra affatto intimorito da JiYong. Allora perche` era cosi` terrorizzato dall'idea di entrare nella sua magione? Se non e` la volpe a spaventarlo chi potra` mai essere? Di certo non si tratta di YoungBae. O forse si?

JiYong emette un lungo sibilo, che lo fa sembrare molto di piu` ad un serpente piuttosto che ad una volpe, ma quando mi volto verso di lui e` tornato normale.

"Non farlo mai piu`!" dice con voce gelida, rivolgendosi a me.

"Fare cosa?" ribatto io, confusa piu` che mai.

"Argh! Quanto sei scema! Intende che non devi..." inizia a parlare Ri, con il suo solito tono gracchiante e perennemente infastidito.

"Taci!" sibila la volpe, zittendo all'istante il povero fungo.

"Non trattarlo male!" ribatto, prendendo le parti di chi mi ha appena salvato la vita.

"Stai dalla parte di quell'inutile macchiolina verde?" domanda JiYong, quasi scandalizzato.

"L'inutile macchiolina verde mi ha appena salvata dalla tua furia." gli faccio notare.

"L'inutile macchiolina verde non avrebbe dovuto farlo se tu fossi rimasta al tuo posto." ribatte la volpe.

"L'inutile macchiolina verde ne ha abbastanza!" urla Ri, dibattendosi tra le mie braccia.

Riesce a liberarsi dalla mia presa e cade, atterrando maldestramente al suolo, per poi allontanarsi trotterellando tra i rami bassi degli alberi.

"Torniamo al lavoro." sbotta JiYong facendo dietrofront e incamminandosi nella direzione opposta.

"Ehy, aspetta! Tu e Ri vi conoscete?" domando, affrettandomi per non perdere di vista la volpe.

"Ho detto: torniamo al lavoro!" ripete JiYong, con un tono di voce che non ammette repliche.

E cosi` facciamo: basta procrastinare, e` ora di mettermi alla prova per vedere che cosa so fare.

 

 

 

 

 

 

 

Buonsalve!!

Se devo essere onesta non so bene che cosa scrivere alla fine di ogni capitolo... Ho paura di diventare pesante e noiosa...

Percio` mi limito a ringraziarvi per l'attenzione e per le eventuali, ed estremamente gradite, recensioni...

E vi saluto promettendovi di tornare presto (con una delle mie numerose storie in sospeso)...

Ormai vado avanti a random....

xXxJeyDragonxXx

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Capitolo 12
*** I've got the power! ***


Cap. 12

 

I've got the power!

 

"Ti va di vedere qualcosa di sensazionale?" mi chiede JiYong, bloccandosi all'improvviso. Siamo di fronte ad una piccola caverna in pietra, nascosta tra i numerosi rami degli alberi che popolano la foresta.

"Certo che si!" rispondo sorridendo.

Guardo la volpe allontanarsi leggermente da me, quel tanto che gli permette di avere piu` liberta` di movimento, ed iniziare a muovere le mani di fronte a se`. Le sue dita frustano l'aria com movimenti sinuosi e lenti, una strana luce violacea inizia a brillare seguendo ogni suo movimento. Poi, all'improvviso, JiYong fa uno scatto fulmineo lanciando la luce viola contro le rocce che costituiscono le pareti della caverna. La pietra, per qualche secondo, brilla di viola per poi assorbire la luce e tornare normale.

"Tutto qui?" domando, cercando di nascondere la delusione.

"Prova a toccare la roccia." ribatte JiYong con stizza. Lo guardo per qualche secondo, aspettando di riceve una spiegazione, ma siccome lui resta in silenzio mi faccio avanti e allungo una mano verso la pietra.

Nel momento esatto in cui le mie dita sfiorano la roccia questa si sgretola, trasformandosi nel giro di pochissimi secondi in polvere che fluttua leggere nell'aria: JiYong ha completamente distrutto una parete di pietra senza nemmeno toccarla!

"Wow!" esclamo, restando a bocca aperta.

"E questo e` niente." commenta con orgoglio la volpe.

"Posso vedere che altro sai fare?" chiedo piena di speranza, voltandomi verso di lui.

"Veramente adesso sarebbe il tuo turno." ribatte lui.

"Ma io non so fare nulla! Tu invece sei cosi` pieno di magia." protesto, sperando che le mie lodi facciano colpo su di lui.

"Tu possiedi parecchio potere: sono stato io a donartelo! Devi solo imparare a conoscerlo e controllarlo." mi contraddice JiYong.

"Forza, seguimi!" continua, senza darmi il tempo di parlare.

Mi sorpassa ed entra nella caverna, la cui entrata ora e` parecchio piu` grande, io lo seguo all'interno. Man mano che camminiamo la luce si fa sempre piu` fioca, fortunatamente sia io che la volpe abbiamo una vista notturna che ci permette di proseguire oltre senza intoppi. Purtroppo pero`, quando raggiungiamo una certa profondita` all'interno della roccia, perfino i nostri occhi iniziano ad essere inutili e il buio ci avvolge, insieme ad un forte odore di muffa.

"Non si vede piu` nulla!" esclamo, fermandomi di colpo per evitare di andare a sbattere contro qualcosa.

"Questo vuol dire che ci serve un po' di luce." ribatte JiYong e dal suo tono di voce capisco che sta sogghignando.

Sento il tipico rumore di due dita che schioccano e subito dal buio nasce una fiammella, e` come se JiYong avesse acceso un fiammifero con la differenza che le fiamme si propagano tra le sue dita e non su un piccolo pezzo di legno.

"Attento! Vai a fuoco!" urlo spaventata, correndo verso di lui e cercando di spegnere le fiamme. Tuttavia l'unica cosa che ottengo e` di ustionarmi con il calore delle fiamme, il dolore mi costringe a fare un balzo all'indietro mentre le risate della volpe invadono l'aria.

Cado all'indietro andando a sbattere contro le pareti in pietra e battendo forte la testa, subito i miei occhi si riempiono di lacrime appannandomi la vista, mentre un dolore sordo mi paralizza.

"Scriciolo, sei un piccolo ma enorme disastro!" esclama JiYong tra le risate. Si china su di me e mi offre la sua mano libera, quella non avvolta dalle fiamme, per aiutarmi a rialzarmi.

"L-la tua m-mano..." balbetto, una volta in piedi, massaggiandomi la nuca dolorante.

"Queste fiamme non mi feriscono perche` sono io che le ho create." mi spiega la volpe.

"Posso riuscirci anche io?" chiedo, piena di ammirazione.

"Certo che si! Controllare gli elementi e` solamente l'ABC della magia: anche i piu` idioti ci riescono." risponde JiYong. Io mi trattengo dal rispondere male a quel velato insulto e mi concentro per raccogliere tutta la gentilezza che possiedo.

"Mi insegneresti?" domando sorridendogli. La volpe non mi risponde, si limita a darmi le spalle per poi alzare la sua mano libera e farmi segno di seguirlo da sopra la sua spalla. Io lo seguo, sbuffando appena.

Il viaggio ricomincia: man mano che proseguiamo le pareti di roccia si fanno sempre piu` strette e basse tanto che, ad un certo punto, siamo costretti a camminare carponi mentre le nostre spalle sfiorano continuamente le pareti di pietra.

"JiYong? Dove stiamo andando di preciso?" domando, iniziando a preoccuparmi: se continuamo di questo passo saremmo presto seppelliti dalla roccia stessa!

"In un posto che voglio tu veda." risponde lui. Le sue parole hanno un pessimo effetto su di me: l'ultima volta che l'ho seguito senza chiedere spiegazioni mi sono ritrovata a casa del ragazzo che mi ha uccisa e che stava festeggiando la mia morte. Non ho dimenticato il dolore che si era impossesato di me in quella occasione e non sono pronta a riviverlo di nuovo: non lo saro` mai.

Mi blocco di scatto, mentre un piccolo gemito di terrore esce incontrollato dalle mie labbra. La volpe si accorge subito del mio malessere e si volta subito verso di me, un largo sorriso dipinto sulle sue labbra.

"Ti piacera`, fidati di me." mi rassicura, i suoi occhi rossi sembrano brillare ancora piu` del solito illuminati dalle fiamme che avvolgono la sua mano.

"Tu e io abbiamo un'idea diversa di cio` che puo` piacere o meno." ribatto.

"Ok allora, tu resta pure qui se vuoi, ma io proseguo." esclama JiYong facendo spallucce, per poi voltarsi di nuovo e proseguire oltre senza piu` voltarsi.

Io resto a guardarlo per qualche secondo, sperando che cambi idea e torni indietro, ma lui non accenna a fermarsi cosi` sono costretta a seguirlo: non voglio restare in questo corridoio stretto e buio da sola.

Proseguiamo in silenzio finche`, all'improvviso, JiYong sparisce dalla mia vista e, con lui, anche la sua mano fiammeggiante, lasciandomi da sola al buio: proprio quello che volevo evitare.

"JiYong!" grido, in preda all'ansia. E ora dove si e` cacciato? Come faro` a trovarlo? Come posso orientarmi al buio?

"Perche` fai sempre cosi`?" sbraito, cercando di trattenere le lacrime.

Non ricevo alcuna risposta, il silenzio invade l'aria intorno a me, cosi` impongo a me stessa di restare calma e di mantenermi lucida: devo andare avanti, e` l'unica cosa che posso fare. Faccio un respiro profondo e sposto la mano sinistra avanti di qualche centimetro per poi appoggiarla al suolo, tuttavia le mie dita incontrano solo il vuoto. C'e` un momento di tetra sorpresa quando mi accorgo che non c'e` alcun suolo di fronte a me, il fiato mi si mozza nel petto mentre perdo il mio gia` precario equilibrio e inizio a precipotare nel buio.

Inizio ad urlare, ma dopo pochi secondi il mio urlo viene spezzato: nel momento in cui il mio corpo incontra una supercicie liquida e ne viene inghiottito. I miei polmoni si chiudono automaticamente in modo ermetico e io mi ritrovo a dibattermi nel buio piu` completo nel tentativo di tornare in superficie, anche se non riesco a distinguere nemmeno il basso dall'alto in questo momento.

Dal buio intorno a me spunta una mano che, prontamente, mi afferra per poi trascinarmi di nuovo in superficie. Subito spalanco la bocca, avida di ossigeno, per poi aprire gli occhi e ritrovarmi di fronte un JiYong bagnato fradicio che mi osserva confuso.

"Credevo che sapessi nuotare Scriciolo!" commenta.

Ci vuole tutto il mio autocrontrollo per impedirmi di mettergli le mani addosso e strangolarlo. Possibile che si diverta cosi` tanto a rendermi la vita impossibile? Dopo che lui stesso ha voluto che non morissi la prima volta!

"Siamo arrivati!" aggiunge poi, sollevando una mano dall'acqua e indicando con un ampio gesto il luogo in cui ci troviamo.

Sposto lo sguardo per guardarmi attorno e rimango sbalordita da cio` che si para davanti ai miei occhi: siamo in un'enorme caverna sotterranea, le pareti e il soffitto sono costituiti da centinaia di pietre affilate come rasoi e rispendenti, come se contenessero il fuoco stesso. Una luce soffusa, ma allo stesso tempo intensa e calda, illumina tutta la grotta dando l'impressione di trovarsi avvolti dalle fiamme. Rimango a bocca aperta a guardare quello spettacolo, completamente ammaliata.

"Il fuoco..." sussurro piena di meraviglia.

"Vieni a vedere." esclama la volpe, tandomi una leggera pacca sulla spalla.

Io mi volto verso di lui, a malincuore, e lo seguo nuotando fino alla riva rocciosa di questo lago sotterraneo. Una volta fuori dall'acqua JiYong mi fa strada fino all'angolo piu` remoto della grotta: al suolo, nascosto tra le rocce, c'e` un piccolo ramoscello la cui punta e` in fiamme, sara` grande all'incirca come un fiammifero.

"E` questo che illumina tutta la caverna!" mi informa JiYong.

"Cosa? Ma non e` possibile? E` troppo piccolo! E` quasi insignificante!" protesto io.

"Eppure e` cosi`. Ogni singola pietra funziona come uno specchio e riflette la luce di questa piccola fiammela per tutta la grandezza di questo luogo." mi spiega la volpe.

"E` impossibile!" esclamo sbalordita.

"Anche le cose piu` piccole possono compiere grandi imprese." annuncia JiYong con tono solenne.

"Capito Scirciolo?" aggiunge poi, facendomi l'occhiolino.

 

 

 

BUON HALLOWEEN!!!!!!!!!!!
xXxJeyDragonxXx

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Capitolo 13
*** Frustration ***


Cap. 13

 

Frustration

 

Sono qui, seduta con le gambe penzoloni nell'acqua del lago sotterraneo, a spremermi le meningi cercando, inutilmente, di spostare un sassolino sulla superficie liscia della roccia senza pero` toccarlo con le mani.

Muovere gli oggetti utilizzando il potere dell'aria e` il tipo di magia elementale piu` facile che esiste, ha detto JiYong. Tuttavia non si e` divulgato granche` sul modo esatto in cui usare questa magia: ognuno ha il proprio metodo per riuscirci e tu devi trovare il tuo, mi ha spiegato. Cosi` io me ne resto qui a farmi fumare i neuroni mentre la volpe si diverte a nuotare nel lago.

Questa e` un'ingiustizia!

"Allora? Come sta andando?" domanda JiYong, emergendo dall'acqua a pochi centimetri dai miei piedi.

"Male." rispondo infastidita.

"Perche` non ti concentri abbastanza." esclama lui, con un tono da saccente.

"No, e` perche` tu sei un pessimo insegnante!" ribatto io, scalciando con i piedi per schizzargli il viso.

JiYong fa uno scatto all'indietro per la sorpresa, sollevando le braccia per ripararsi, ma poi si lancia in avanti per afferrare saldamente le mie caviglie. Senza nemmeno accorgermene mi ritrovo sott'acqua a dibattermi cercando di tornare in superficie, ma la volpe non ne vuole sapere di lasciarmi andare, anzi, continua a trascinarmi verso il fondo.

Mi agito in preda al panico: mi manca il fiato, i miei occhi bruciano cercando di sfidare il buio e i miei muscoli si tendono in modo doloroso, tuttavia non riesco a contrastare la forza con cui JiYong mi trattiene.

Perche` non mi lascia andare? Scherzare va bene, ma ora sta esagerando!

Le mie scorte di ossigeno si stanno esaurendo in fretta. Davvero sarebbe disposto ad uccidermi?

Il panico mi invade, la mia mente si annebbia.

No! Non posso arrendermi!

Mi concentro, radunando ogni traccia di energia presente nel mio corpo, poi mi piego verso il basso, protendendo le mani verso JiYong cercando di attaccarlo.

Un vortice di bollicine ci invade e la presa della volpe si allenta, io ne approfitto ed inizio a scalciare liberandomi per poi nuotare il piu` in fretta possibile verso la superficie.

Aria! Finalmente posso respirare di nuovo.

Con un paio di bracciate raggiungo la riva e mi trascino al sicuro, lontana sia dall'acqua sia da quella volpe assassina, ansimando forte.

"Visto? Se ti impegni ci riesci ad usare la magia." la voce di JiYong invade l'aria.

Non ho abbastanza fiato per rispondere, pero` mi giro per poterlo guardare e lanciargli uno sguardo fulminante.

Lui e` seduto sulla riva rocciosa e mi sta osservando, un sorriso a quarantadue denti illumina il suo viso.

"Io non ho usato la magia." ribatto, non appena i miei polmoni smettono di dolermi.

"E come pensi di esserti liberata dalla mia presa allora?" domanda JiYong.

In quel momento un'orrenda consapevolezza si abbatte su di me: era il suo piano, ha tentato di annegarmi per spingermi a reagire e usare la magia!

"L'ho detto e lo ripeto: sei un pessimo insegnante!" urlo con rabbia.

"Non puoi giocare in questo modo con la mia vita!" aggiungo scattando in piedi.

Per tutta risposta JiYong scoppia in una fragorosa risata facendomi saltare i nervi. Scatto in avanti e mi getto su di lui per poi far passare le mie mani attorno al suo collo e stringere forte.

"Ti odio! Ti odio! Ti odio!" grido.

E` questione di pochi istanti: un'intensa luce viola illumina la grotta sotterranea e una forza potentissima mi stacca dalla volpe spingendomi all'indietro e lasciandomi penzoloni a mezz'aria a testa in giu`.

"Visto che io sono un pessimo insegnante vediamo come te la cavi da sola." esclama JiYong, visibilmente offeso ma per nulla ferito dal mio attacco.

Lo guardo, spaventata a morte al pensiero del modo in cui decidera` di farmela pagare. Cerco di muovermi, di liberarmi da questa forza invisibile che mi tiene bloccata, ma senza risultato.

"Ti aspetto a casa!" annuncia la volpe, regalandomi un ghigno perfido.

"Sempre che tu riesca a tornare." aggiunge con un sussurro, poco prima di sparire nel nulla.

Nello stesso istante in cui la volpe si teletrasporta l'incantesimo che mi blocca si scioglie e io cado al suolo battendo forte la testa, un dolore sordo mi invade e i miei occhi si riempiono di lacrime mentre mi risollevo a tentoni.

Sono da sola. Sono in una grotta sotterranea, da sola.

Che cosa faccio? So per certo che quel bastardo di JiYong e` capace di lasciarmi qui a marcire: se voglio uscire posso contare solo sulle mie forze. Lui lo fa apposta! Come puo` pensare che io possa farcela? Non so nemmeno come fare per uscire di qui! Non riesco nemmeno a vederla l'uscita! So che, per arrivare qui, sono caduta da un buco sul suolo di un tunnel, ma ora, guardando il soffitto della caverna, non vedo altro che oscurita`.

Proprio in quell'istante, come se il fato volesse dimostrarmi che ormai sono fottuta, il piccolo ramoscello in fiamme nascosto nell'angolo della caverna si esaurisce.

Il buio prende il sopravvento.

Un singhiozzo sfugge dalle mie labbra mentre mi lascio cadere al suolo, senza speranza. Non riesco a trattenermi e scoppio in lacrime, goccioline di acqua salata iniziano ad inondarmi il viso per poi scendere lungo il mento e il collo. I singhiozzi aumentano di intensita` e numero, il suono si propaga in tutta la grotta creando un'eco spiacevole.

La volpe ha ragione: sono una frana.

No! Questo non devo nemmeno pensarlo! Non posso dargliela vinta: devo dimostrargli che non sono un'inutile imbecille, ma come faccio?

Ricaccio indietro le lacrime e mi concentro sulla mia respirazione per zittire i singhiozzi e ritrovare la calma: devo trovare una soluzione, ma prima devo far luce.

Ripenso a quando, solo poche ore prima, mi ero ritrovata al buio dentro quelle gallerie in pietra: che cosa aveva fatto JiYong? Avevo sentito il rumore come di uno schiocco di dita, possibile che basti fare solo quello?

Beh, provare non costa nulla, no? Avvicino il pollice e il medio della mia mano destra, facendoli schioccare, ma non succede nulla.

"Ovviamente..." brontolo ad alta voce, sbuffando.

"Perche` non ti concentri abbastanza." mi sembra di sentire la voce di JiYong invadere l'aria, ricca di scherno.

Sbuffo di nuovo, ma poi mi concentro: raccolgo tutta la mia energia e la trasferisco alle mie dita per poi schioccarle di nuovo. Una scintilla brilla sulla mia mano, subito seguita da un guizzo fiammeggiante.

Per lo spavento faccio uno scatto all'indietro e scuoto il braccio con forza facendo spegnere le fiamme appena create.

"Ci sono riuscita." sussurro incredula.

Ci vuole qualche secondo perche` io capisca fino in fondo che cosa abbia effettivamente fatto, ma poi reallizzo e il mio ego si riempie di gioia, a stento riesco a trattenere un urlo di pura euforia.

Faccio un respiro profondo e torno a concentrarmi, due secondi dopo, la mia mano inizia a bruciare allegramente, proprio come quella di JiYong. La volpe aveva ragione: il fuoco non mi ferisce affatto e, ora che finalmente riesco a vedere di nuovo, la speranza di poter uscire di qui torna ad animarmi.

Dura poco pero`, perche` mi rendo conto in fretta di non aver risolto nulla: anche prima c'era la luce, che differenza c'e` adesso? Come puo` il fatto di saper creare il fuoco aiutarmi a fuggire di qui? Cosa dovrei fare? Far evaporare tutta l'acqua del lago sotterraneo nella speranza che, sul fondo, ci sia una galleria?

Ovvio che no! Io devo salire in superficie non scendere ancora di piu` nelle profondita` della terra.

Che cosa faccio? Che cosa faccio? Che cosa faccio?

Idea!

Piano, con molta calma, schiudo le mie ali allargandole il piu` possibile. Lancio una rapida occhiata alle mie spalle e mi rendo conto di occupare quasi tutto il perimetro della caverna. Saro` in grado di spiccare il volo? Oppure lo spazio a mia disposizione e` troppo poco?

Alzo lo sguardo verso il soffitto buio con aria dubbiosa.

"Non ce la faro` mai!" sbotto, rendendomi conto che, se ci provassi, otterrei solamente di andare a schiantarmi contro la parete rocciosa del soffitto.

Richiudo le mie ali con uno scatto secco per poi lasciarmi cadere in ginocchio, mentre la frustrazione inizia ad invadermi. Lascio la mia mano destra cadere inerme lungo il mio fianco, ancora avvolta dalle fiamme che illuminano di una luce rossastra la superficie del lago.

In quello stesso istante un cerchio compare sul pelo dell'acqua allargandosi man mano lungo tutta la superficie bagnata, come se qualcosa fosse caduto dal soffitto andando ad infrangersi nell'acqua, increspandola. Altri tre cerchi si espandono in rapida successione, subito dopo il primo.

Alzo gli occhi verso il soffito, ma nulla sta cadendo. Confusa e curiosa allo stesso tempo torno a guardare il lago: le onde concentriche stanno aumentando di intensita` e di numero. Alzo la mia mano infiammata e la sporgo oltre la riva, cercando di vedere oltre il velo d'acqua. Qualcosa sembra muoversi nelle profondita` del lago, vedo un'ombra spostarsi veloce e diventare sempre piu` grande man mano che si avvicina alla superficie.

Faccio uno scatto all'indietro, allarmata da qualunque cosa possa essere.

L'acqua si increspa in alte onde irregolari e una creatura emerge dalle acque. Riesco a distinguere una testa bionda prima che le onde, causate dal rapido spostamento d'acqua, si infrangano sulla riva, bagnandomi e, di conseguenza, spegnendo la mia mano in fiamme.

Il buio invade la caverna.

 

 

 

 

 

NUOVO CAPITOLO!!!!!!!!!!!!!!!!

Che fine avete fatto gente??

Noto un brusco, bruschissimo, calo di recensioni....

Che succede?????

xXxJeyDragonxXx

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Capitolo 14
*** Nuovo insegnate? ***


IMPORTANTE!!!!!!!!!!!!!!!!

Ho cambiato il nome alla protagonista, perche` il nome che aveva prima non aveva un vero e proprio senso... Ora invece il suo nome ha un senso ed e` molto pertinente ed importante per la storia....

Scusate per il disagio (ma se sono un disastro non e` colpa mia)

 

 

 

Cap. 14

 

Nuovo insegnate?

 

"Ehy! Non e` per farmi gli affari tuoi, ma non e` che potresti riaccendere la luce? E` piuttosto buio qui." esclama una voce nell'oscurita`, si tratta di una voce forte ma allo stesso tempo melodiosa, elegante.

"C-chi sei?" balbetto.

"Potrei farti la stessa domanda, sai?" ribatte la voce.

Faccio un sospiro profondo e torno a concentrarmi, raggruppo tutta l'energia di cui sono capace e la trasferisco alla mia mano destra per poi schioccare le dita. Una scintilla brilla nel buio e, dopo un secondo, un'allegra fiamma inizia a scoppiettare tra le mie dita rischiarando l'intera grotta.

Sposto il mio sguardo dalla mia mano al lago per osservare chi ha parlato: seduto sulla riva si trova un ragazzo. I suoi capelli sono biondi, corti e spettinati; il suo viso e` leggermente tondeggiante, ha un naso pronunciato e un ampio sorriso incurva le sue labbra mostrando una dentatura diritta e bianca. E` a torso nudo, migliaia di piccole goccioline d'acqua inumidiscono il suo fisico scolpito rendendo lucidi i suoi addominali. La` dove dovrebbero esserci un paio di gambe, invece, si trova una coda: una lunga coda coperta di squame di un azzurro chiarissimo.

"Sei una sirena?" esclamo ammaliata, restando a bocca aperta.

"Veramente sono un tritone. Le sirene sono femmine: sai, loro hanno..." mi corregge la creatura muovendo le braccia e indicando il suo petto.

"Si, ho capito, scusa. Sei un tritone." annuisco, arrossendo vistosamente.

"E tu chi sei?" ribatte lui.

"I-io.... I-io sono la nuova allieva di JiYong." rispondo, non sapendo bene che altro dire. Non saprei proprio a quale categoria di creature paranormali appartengo.

"La nuova allieva di JiYong! Ma che piacere incontrarti di persona, ho tanto sentito parlare di te." esclama il tritone sorridendo allegramente.

"C-come?" domando confusa.

"Beh, sai... Le voci girano e questa radura non e` poi cosi` grande. Inoltre JiYong lo conoscono tutti, quella vecchia volpaccia!" mi spiega annuendo, come se ricordasse cose di cui io non so nulla.

"Bando alle ciance! Tu come ti chiami?" aggiunge poi, rivolgendomi tutta la sua attenzione.

"Revenge. E tu?" ribatto.

"Daesung, piacere di conoscerti." risponde il tritone allungando una mano verso di me, il sorriso raggiante sempre presente sulle sue labbra.

Sorrido anche io e gli porgo la mia mano priva di fiamme. Mi piace Daesung: il suo sorriso e` il piu` bello che io abbia mai visto e mi ispira fiducia. Non e` come JiYong, freddo e calcolatore, sembra un ragazzo dolce e gentile.

"Fammi indovinare: JiYong ti ha sfidata ad uscire di qui, vero?" mi chiede Daesung.

"Ehm si... In effetti si." rispondo.

"Fa sempre cosi`. Non e` la prima volta che vedo una scena del genere: ho assistito a diverse lezioni di magia di quella volpaccia." mi spiega il tritone, scuotendo la testa sconsolato.

"Non mi stupisce: JiYong e` un pessimo insegnate." commento sbuffando sonoramente. Daesung scoppia a ridere di gusto.

"Dai, non e` poi cosi` male." esclama poi, cercando di darsi un contegno.

"Io non riesco ad imparare nulla." gli faccio notare.

"Non e` vero: ora sai usare il fuoco." mi corregge il tritone, sorridendomi incoraggiante.

"Non certo grazie a quella dannata volpe! E poi non e` che mi serva a granche` per uscire di qui." ribatto frustrata.

"Ora non sei piu` da sola, posso aiutarti io ad uscire di qui." mi consola Daesung.

"Davvero lo faresti?" domando guardandolo con gli occhi colmi di speranza.

"Certo che si!" risponde lui, regalandomi un sorriso a quarantadue denti.

La speranza torna ad animarmi: finalmente ho la chiara prospettiva di riuscire a rivedere la luce del Sole ed e` magnifico. Il tritone mi fa segno di avvicinarmi e io ubbidisco, sedendomi accanto a lui con le gambe penzoloni nell'acqua del lago.

"Esiste un tunnel che dal fondo del lago porta in superficie, ma e` piuttosto lungo e ci vogliono circa quaranta minuti per attraversarlo a nuoto." mi informa.

"Ma io non riesco a trattenere il fiato tanto a lungo!" ribatto e sento l'ansia che minaccia di tornare ad invadermi.

"Non ti preoccupare, ti insegnero` come creare una bolla d'aria." mi conforta il tritone.

Ed infatti e` proprio quello che fa: con una calma impressionante Daesung mi spiega come controllare l'energia di cui sono in possesso ed incanalarla nel modo piu` appropriato.

"Purtroppo non so tutto, ma per controllare l'aria questo metodo e` piu` che efficace." esclama il ragazzo, solleva le mani e mi accarezza delicatamente il viso, facendo scorrere le dita sopra il mio naso, lungo le guance e sotto il mento.

"Queste sono le zone su cui devi concentrarti. Devi raggruppare piu` aria che riesci e spingerla qui." mi spiega Daesung, muovendo piano le dita.

"Dopodiche` devi creare una bolla che blocchi l'aria in modo che non si disperda, per farlo devi muovere le mani in questo modo." continua, mimando il gesto di coprirmi la bocca come se indossassi una mascherina.

Io annuisco e faccio come dice: mi concentro e raggruppo tutto l'ossigeno che riesco intorno alla mia bocca per poi racchiuderlo dentro una bolla che mi copre meta` visto, proprio come se fosse una maschera antigas.

"Ci sono riuscita?" domando confusa e sorpesa allo stesso tempo, la mia voce suona leggermente soffocata dalla bolla d'aria.

"Certo che ci sei riuscita!" ribatte Daesung sorridendo. Mi porge la mano ed io non ci penso nemmeno e allungo la mia per afferrarla: non so spiegarlo, ma ho piena fiducia in lui, non riesco a trovare un motivo per non fidarmi.

Il tritone si tuffa nel lago e mi trascina con lui, inizia a nuotare velocemente verso il fondale. Io ci provo a stargli dietro, ma non riesco a muovermi cosi` velocemente, cosi` alla fine e` lui che mi trascina e io mi lascio trasportare chiudendo gli occhi: e` troppo buio tanto perche` io possa vedere qualcosa.

Il tempo passa e l'unica cosa che riesco a percepire e` lo scorrere dell'acqua contro il mio corpo, a malapena riesco ad avvertire il tritone accanto a me: sembra essersi fuso insieme alle onde.

Ad un tratto la direzione cambia drasticamente e mi accorgo che stiamo salendo, apro gli occhi e, nonostante la vista appannata riesco a scorgere una luce in lontananza. Sara` forse il Sole?

La luce cresce di volume e di intensita` parecchio in fretta fino ad occupare gran parte della mia visuale e finalmente siamo fuori. Il mio corpo supera la superficie dell'acqua e invade l'aria, i miei occhi vengono subito abbagliati dalla forte luce del Sole. Sbatto contro qualcosa di duro e il mio corpo trema leggermente.

Quando mi metto a sedere e mi guardo attorno scopro che siamo sulla riva del lago nella radura vicino a dove mi sono svegliata la prima volta, il mio primo giorno della mia nuova vita.

"Finalmente fuori!" grido, piena di gioia.

"Eh, gia`!" commenta Daesung. Mi volto verso di lui e lo vedo sdraiato a pancia in su sulla riva erbosa, lo sguardo fisso sul cielo.

"Grazie mille, sei stato molto gentile ad aiutarmi." esclamo piena di gratitudine.

"Oh, figurati! Non e` nulla. Mi ha fatto piacere conoscerti e aiutarti." ribatte il tritone mettendosi a sedere e regalandomi l'ennesimo sorriso a quarantadue denti.

"Ora pero` e` meglio se corri subito alla magione: JiYong non e` il tipo che ama aspettare." aggiunge poi.

"Ti rivedro` ancora?" gli chiedo, improvvisamente triste. E` cosi` simpatico e carino che mi dispiacerebbe tantissimo non vederlo piu`.

"Se ti fa piacere certo che si." risponde il tritone ridendo.

"Sarai tu il mio insegnate?" domando ancora, piena di gioia.

Daesung si fa improvvisamente triste, il sorriso sulle sue labbra sparisce di colpo e lui abbassa lo sguardo.

"No scusa, ma questo non posso proprio farlo." risponde con un sussurro.

Non ho nemmeno il tempo di dire qualcosa che il tritone si tuffa di testa nel lago e sparisce dalla mia vista.

"Daesung, aspetta!" chiamo, anche se ormai e` inutile: lui non puo` piu` sentirmi.

Che avra` voluto dire? Perche` non puo` essere lui il mio insegnante? E` cosi` bravo, cosi` paziente e ha tutta l'aria di sapere un sacco di cose sulla magia. Sospiro, qualcosa mi dice che restero` con questo dubbio ancora per un po', spero solo di rivedere il tritone un giorno.

Mi alzo e mi incammino verso la foresta, e` tempo di tornare a casa e dimostrare a JiYong che sono riuscita ad uscire dalla grotta. Chissa` cosa avra` da dire al riguardo.

"Sono tornata!" grido, spalancando l'enorme porta della magione ed entrando nell'ampio soggiorno. Immediatamente le note musicali prodotte da YoungBae invadono l'aria, questa volta si tratta di una canzone che ispira vittoria e potenza. Un sorriso nasce automaticamente sulle mie labbra: almeno so che qualcuno e` contento per me.

"Bravo il mio Scriciolo!" esclama JiYong. Mi volto di scatto e lui e` li, alle mie spalle, appena teletrasportato da chissa` dove.

"Vedi che se ti applichi ci riesci?" mi chiede poi, con il suo solito sorrisetto stampato in viso.

"Certo che si, ma ovviamente il merito non e` tuo." ribatto io, infastidita.

"Certo che no, il merito e` di Daesung." concorda la volpe lanciandomi un'occhiata perforante.

Io abbasso subito lo sguardo e inghiottisco saliva a vuoto cercando di sciogliere il nodo che mi sta bloccando la gola. Quindi lui sa... Come fa a sapere sempre tutto?








Gentili lettori e lettrici :D
SI ACCETTANO SCOMMESSE!!!!!!
Dunque abbiamo:
JiYong >>>> volpe dalle nove code
YoungBae >>>> fantasma
Ri >>>> funghetto
Daesung >>>> tritone
E Seung Hyun ???????
Si accettano scommesse su che tipo di creatura sara` il nostro amato repper!!!
Mi raccomando voglio conoscere i vostri pareri e le voste idee!!
Chissa` se uno di voi indovinera`??
xXxJeyDragonxXx

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Capitolo 15
*** Omicidio ***


Cap. 15

 

Omicidio

 

Dovevo aspettarmelo, avrei dovuto capirlo subito e rifiutare l'aiuto di Daesung. Se l'avessi fatto ora non mi troverei in questa spiacevole situazione. Se il tritone fosse a conoscenza del temperamento della volpe o se volesse solo aiutarmi in buona fede non so dirlo, quello che so e` che sono nei guai e questa volta nessuno mi aiutera`.

"Che intenzioni hai?" chiedo a JiYong, ormai arresa.

"Hai fatto la furba, ma devi imparare che non ci sara` sempre qualcuno pronto a battersi per te e aiutarti: devi imparare a cavartela da sola. Devi imparare a conoscere e controllare i tuoi poteri o non riuscirai mai a vendicarti! E` questo che vuoi, no? Vendicarti di chi ti ha ferito fino alla morte." esclama la volpe, il suo tono di voce e` alterato dalla rabbia.

"S-si." balbetto spaventata.

"Bene, allora dimostralo!" ribatte JiYong.

Non ho nemmeno il tempo di pensare che vengo subito colpita dal potere magico della volpe. Immediatamente tutto intorno a me inizia a vorticare, talmente velocemente che i colori si mescolano fino a diventare una massa bianca e il sopra si confonde con il sotto. Poi, improvvisamente come e` cominciato, tutto finisce e io cado al suolo spinta dalla forza di gravita`. Resto immobile per qualche secondo, mentre aspetto che la nausea provocata dal teletrasporto passi, insieme al dolore dovuto alla caduta, per poi alzarmi in piedi e guardarmi attorno per capire dove sono finita.

Mi trovo nel soggiorno di una casa: di fronte a me si trova un televisore al plasma poggiato su un mobiletto in legno chiaro, mi volto e, alle mie spalle, vedo un divano in morbida stoffa rosa. Il mio sguardo vaga lungo tutta la stanza senza pero` riconoscere alcunche`: non sono mai stata qui.

Subito la mia mente inizia a correre alla velocita` della luce, cercando di capire per quale motivo JiYong mi abbia spedito proprio qui. Vuole farmela pagare, ma come? Questo luogo e` in grado di ferirmi in qualche modo? Mi viene in mente che, forse, qui ci sono gia` stata, ma non riconosco il posto perche` e` stato modificato. E` possibile che questa sia la mia vecchia casa, quella in cui convivevo con JoonBae? La risposta e` no: lui potra` anche aver modificato l'arredamento, ma la planimetria non puo` variare.

Quindi dove diavolo sono? Inizio a camminare, entrando e uscendo da ogni stanza, cercando qualche indizio utile.

Mi trovo in un'appartamento al settimo piano, a giudicare dal panorama visibile dalla finestra, ed e` senza ombra di dubbio l'appartamento di una donna: lo si puo` facilmente capire dalle tonalita` rosate del divano e delle tende, ma anche dalla grande quantita` di fiori profumati presenti in ogni stanza.

Quante donne conosco che potrebbero ferirmi? La risposta mi precipida addosso con la violenza di un uragano: una sola, la donna con cui JoonBae mi ha tradito.

Mi trovo nella sua casa adesso? E che cosa dovrei fare?

Sento il panico invadermi: inizio a respirare affannosamente, il mio cuore batte all'impazzata e la paura mi scorre nelle vene. Non sono pronta per questo, non riesco ancora ad affrontare il mio dolore!

"Avevi detto che era troppo presto per la vendetta! Che dovevo imparare a controllarmi prima!" grido, rivolgendomi alla volpe. Non so come, ma so che riesce a sentirmi.

Le lacrime minacciano di indormarmi il viso e brividi di paura e dolore iniziano a scuotermi. Sto per cedere, lo so.

"Non fare la stupida! Guardati intorno, indaga, scopri e capisci." la voce di JiYong invade l'aria, incorporea e innaturale piu` che mai.

Contrariamente a quanto mi aspettassi sentire la sua voce, invece di far incrementare la mia rabbia nei suoi confronti, riesce a calmarmi e restituirmi la lucidita` che stavo perdendo. Ha ragione: non posso arrendermi adesso, devo capire con esattezza dove mi trovo e solo allora sapro` cosa fare. Devo superare il test questa volta, non ho altra scelta.

Respiro profondamente per calmare i nervi e ritrovare la concentrazione. Sono davvero a casa di quella traditrice? C'e` un solo modo per scoprirlo.

Mi avvicino al primo mobile disponibile ed inizio ad aprire tutti i cassetti: ci sara` da qualche parte un documento d'identita`, no? O forse delle fotografie, oppure delle bollette con nome e cognome della proprietaria.

Mi sento una ladra a mettere sotto sopra la casa di chissa` chi, ma non ci do peso: chiunque sia la proprietaria mi ha ferito in qualche modo ed e` mio compito fargliela pagare, inoltre non sto rubando nulla.

Ho quasi ribaltato l'intera abitazione, senza pero` trovare nulla di utile. Cos'e`? Uno scherzo? Possibile che questa donna non possieda assolutamente nulla che possa aiutarmi a identificare la sua identita`.

Proprio in quel momento un rumore attira la mia attenzione, provviene dall'entrata: la proprietaria sta tornando.

E ora cosa faccio? Mi nascondo?

Lascio cadere la scatola di scarpe che ho tra le mani e mi guardo attorno spaventata: dove posso rifugiarmi?

"Non ti puo` vedere." la voce di JiYong ritorna ad aiutarmi.

Comincio a chiedermi se mi fara` pagare anche il fatto che mi sta aiutando telapaticamente. Tuttavia decido di ascoltarlo e smetto di preoccuparmi di cercare un posto sicuro e raggiungo il soggiorno, pronta per vedere a chi appartiene questo appartamento.

La serratura scatta e la porta si apre lasciando entrare una giovane donna, lei chiude la porta alle sue spalle e si sfila il lungo cappotto rosso che indossa, per poi appenderlo al muro accanto all'entrata.

La osservo con attenzione: i lunghi capelli neri e liscissimi, il fisico asciutto, gli abiti che indossa tipici di una cameriera. Ho gia` visto questa donna, ma non riesco a ricordare dove.

"Oh mio Dio!" grida spaventata, una volta accortasi del disastro che ho combinato in casa sua.

La sua voce mi e` molto piu` famigliare del suo volto: questa donna era presente al party organizzato da JoonBae, e` una delle fidanzate dei suoi amici. Questa donna rideva sguaiatamente della mia morte e scherzava insieme alle altre troiette.

Una rabbia folle si impossessa di me, mentre finalmente l'intento di JiYong mi appare chiaro: e` giunto il momento, la mia vendetta ha inizio.

La rabbia dentro di me cresce a dismisura tanto che non riesco piu` a controllarmi: non posso aspettare oltre, ogni secondo che passa e` un insulto alla mia memoria!

Guardo la donna entrare nel panico, vedo la paura nei suoi occhi mentre estrae il suo cellulare per chiamare la polizia o forse il suo amato ragazzo. Non posso lasciarglielo fare.

Chiudo gli occhi e faccio un respiro profondo, incanalando tutta l'energia che possiedo, poi apro di nuovo gli occhi e sollevo la mano destra per puntarla verso di lei. Succede in un'istante, il telefono vola via dalla sua presa e si schianta contro il muro dall'altro lato del salotto.

"M-ma cos..." sussurra la donna, completamente spiazzata.

"Mia cara, addio!" esclamo, anche se lei non puo` sentirmi.

Raccolgo nuovamente la mia energia e la spingo verso le mie mani per poi schioccare le dita, subito le fiamme invadono le mie mani scoppiettando allegre. Il fuoco, il primo elemento che ho imparato a controllare: sara` lui a compiere il mio primo omicidio.

Sollevo le braccia e, con un rapido gesto, le spingo verso la donna lanciandole addosso le fiamme come se si trattasse di un pallone da basket.

Il mio gesto e` talmente forte che la donna prende fuoco all'istante, la guardo mentre si dibatte in preda al dolore e urla disumane escono dalle sue labbra.

 

 

 

Buonsalve e buona domenica :)

Stamattina mi sono svegliata di soprassalto alle undici e ho maledetto la mia famiglia per non avermi svegliato prima.... D:

Comunque... Cavolate a parte...

Che ve ne pare di questo capitolo?

L'ho scritto ieri sera di slancio, in preda ad un attacco di ispirazione violento...

Spero di non aver esagerato... Io mi sento un po' male per questo finale di capitolo D:

xXxJeyDragonxXx

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Capitolo 16
*** Regret ***


Cap. 16

 

Regret

 

Capisco in fretta di aver fatto un errore ad usare il fuoco: quella donna, in preda al dolore e alla paura, inizia a dimenarsi nel vano tentativo di liberarsi dalle fiamme che la stanno bruciando viva, corre per l'intero perimetro della casa andando a sbattere contro qualunque cosa incontri.

L'incendio e` inevitabile: nel giro di pochi istanti l'intera abitazione e` invasa dalle fiamme e io faccio la terribile scoperta che, quando non sono io a controllarle, le fiamme posso ferirmi eccome.

E ora cosa faccio?

L'incendio divampa e l'aria comincia a diventare irrespirabile, cammino alla cieca tra fumo e fiamme cercando inutilmente una via d'uscita. Non riesco a vedere nulla, il fumo annebbia la mia vista e l'unico suono che sento sono le urla strazianti della donna in fiamme. La temperatura si alza notevolmente fino a dare la sensazione che io mi stia sciogliendo come neve al sole.

Proprio nel momento in cui inizio a maledire me stessa per non aver chiesto al tritone di insegnarmi ad usare la magia sull'acqua, un grosso vortice viola compare dal nulla a mezz'aria proprio davanti a me.

E` fatta, sono salva!

Non ci penso due volte e mi getto all'interno di quella che so per certo essere una delle magie della volpe dalle nove code: e` tipico, per uno come lui, arrivare all'ultimo momento e senza alcuna spiegazione.

Dopo essere stata strapazzata da vortici d'aria fortissimi, atterro nel soggiorno della magione. Qui l'aria e` limpida e perfettamente respirabile, non fa caldo e le note suonate da YougBae rendono l'atmosfera piacevole e ristoratrice.

Sono intontita e ammaccata, ma sana e salva.

"Brava il mio Scriciolo!" esclama JiYong, porgendomi una mano per aiutarmi ad alzarmi.

Io la accetto volentieri e lascio che mi tiri su, grata di essere tornata a casa.

"Non sei arrabbiato con me?" gli chiedo.

"No, perche` dovrei esserlo?" ribatte lui alzando un sopracciglio.

"Beh, ho fatto un po' di casini." rispondo scrollando le spalle, scatenando le risate della volpe.

"Se sei un disastro non e` colpa mia!" commenta ridendo.

"Ma questa e` stata la tua prima volta e, credimi, non e` andata affatto male." aggiunge poi, tornando serio.

"Davvero lo pensi?" domando incredula. Mi sembra impossibile che, da grande criticone quel'e`, riesca ad apprezzare il risultato della mia missione.

"Si, sei stata brava! A parte la tua pessima scelta di parole." replica JiYong.

"Pessima scelta di parole?" ripeto accigliandomi.

"Mia cara, addio!" esclama la volpe scimmiottando il mio tono di voce.

"Potevi inventarti di meglio." mi fa notare.

"Ho appena ucciso una donna e tu ti preoccupi di cio` che ho detto?" protesto scandalizzata.

E in quel momento il peso delle mie azioni mi crolla addosso: ho ucciso una donna. Adesso che sono al sicuro tra le mura di casa mia mi rendo conto di quanto io sia stata fredda e calcolatrice, come se fossi un'arma costruita per uccidere e non un essere vivente. Ho lasciato che rabbia e dolore annebbiassero la mia mente fino a non essere piu` in grado di rispondere delle mie azioni.

"Ho ucciso una donna!" grido portandomi le mani davanti alla bocca, completamente sotto shock.

"Certo che l'hai fatto, era il tuo dovere." ribatte JiYong, confuso dalla mia reazione.

"Ma non la conoscevo nemmeno." protesto.

Inizio a camminare avanti e indietro torturandomi le mani e mordendomi a sangue il labbro inferiore.

Che cosa ho fatto? Che cosa ho fatto? Che cosa ho fatto?

"Questo peggiora la sua situazione: come puo` una perfetta sconosciuta avere il coraggio di ferirti cosi` tanto? Meritava di morire!" insiste la volpe, alzando leggermente la voce.

"E chi sono io per decidere chi merita di vivere e chi no? Chi sei tu per scegliere chi merita la morte?" domando voltandomi verso di lui per fronteggiarlo.

Il cambiamento e` istantaneo: la pelle della volpe da viola diventa arancione, le sue nove code si rizzano alle sue spalle e iniziano a frustare l'aria con irritazione, i suoi capelli si sollevano e si muovono come serpenti attorno al suo viso, i suoi occhi rossi lanciano scintille e i suoi denti sono digrignati in un'espressione di rabbia.

YoungBae smette di suonare il piano e nella stanza cala il silenzio.

"Io sono una creatura dell'ombra. Io sono un demone. La mia anima e` satura di odio. La mia missione e` la vendetta." sibila JiYong enfatizzando ogni parola.

Sono terrorizzata, ma non posso permettermi di farglielo notare.

"Io non sono te." replico, la mia voce suona calma nonostante io stia tremando.

"Io ti ho sottratto dalla morte! Io ti ho donato la vita! Tu sei mia!" urla la volpe raggelando l'aria attorno a se`.

Un brivido gelido scorre lungo la mia schiena: e` questo che sono? Una pedina nelle mani di un demone?

Faccio qualche passo indietro, sconvolta. Che cosa succede se non voglio esserlo? Posso ribellarmi?

La paura mi invade: la mia gola si chiude ermeticamente e il mio stomaco si contorce in modo spiacevole.

"Revenge..." sussurra YoungBae, il suo tono di voce e` dolce.

Non faccio in tempo a voltarmi verso di lui che JiYong urla di nuovo.

"Revenge! E` questo il nome che hai scelto. Revenge significa vendetta. Tu sei la vendetta!" grida la volpe facendo un passo verso di me.

Un gemito strozzato esce dalle mie labbra, ma non mi muovo di un millimetro e non abbasso lo sguardo: significherebbe arrendermi e non posso accettarlo.

L'aspetto di JiYong cambia di nuovo: la sua pelle torna al viola originario, le sue nove code smettono di agitarsi e si lasciano cadere al suolo come un lungo strascico alle sue spalle e le sue labbra si serrano.

"Tu porterai a termine il tuo compito, solo cosi` la tua vita sara` completa." esclama e questa volta la sua voce e` calma e pacata.

Non so cosa dire: la sua calma improvvisa mi spaventa molto di piu` di una sfuriata: che cosa ha in mente?

"Adesso basta!" sbotta il fantasma frapponendosi tra me e la volpe.

"Revenge, sarai stanca meglio se vai a riposarti. La tua stanza e` all'ultimo piano, in mansarda." aggiunge, rivolgendosi a me.

Io non so che cosa dire: vorrei continuare la discussione, vorrei capire e vorrei ribellarmi a quanto mi e` stato detto. Tuttavia non saprei nemmeno da che parte cominciare: sono confusa, sconvolta e spaventata. Mi serve tempo: devo riprendermi, devo rifletterci su e poi potro` giungere ad una conclusione.

Annuisco rivolta a YoungBae e lascio la stanza, senza fiatare, con lo sguardo fisso sul pavimento. Salgo le scale lentamente, trascinando i piedi con gesti meccanici. Nella mia mente pensieri, sensazioni, dubbi e paure vorticano talmente veloce da risultare totalmente incomprensibili, lasciandomi in uno stato di trance.

Raggiungo la mansarda, apro la porta ed entro nella mia stanza. Non mi guardo nemmeno attorno e mi getto a capofitto sul grande letto matrimoniale, affondo il viso nel cuscino e mi lascio andare.

Le mie urla vengono soffocate dalla stoffa, la quale inizia presto ad impregnarsi delle mie lacrime, ma io non mi fermo: lascio libero sfogo alle mie emozioni confuse.

La mia mente viaggia senza un filo logico, senza una meta.

Penso alla paura che ho provato quando credevo di essere stata mandata a casa dell'amante di JoonBae, alla mia folle ricerca dell'identita` della vera proprietaria di quell'appartamento.

Penso a quella donna di cui non conosco nemmeno il nome, ricordo le sue risate di scherno durante la festa organizzata da JoonBae.

Il dolore torna ad invadermi, vivido piu` che mai. Che cosa ho fatto di male per meritarmi questo? Io nemmeno la conosco quella donna, perche` lei dovrebbe volermi male?

Penso al momento in cui la donna ha fatto il suo ingresso in casa sua, nella mia mente vedo il suo sguardo confuso e spaventato alla vista del suo appartamento sotto sopra.

E poi penso a come, inspiegabilmente, io mi sia trasformata in una macchina da guerra, senza sentimenti, fredda e calcolatrice.

Io non ho minimante pensato: ho lasciato che il dolore e la rabbia agissero al posto mio. La mia mente era annebbiata, confusa, incapace di intendere e di volere.

Ho usato la magia, il potere che JiYong mi ha donato fluiva nel mio corpo ed e` uscito sotto forma di fiamme micidiali.

Io non ho semplicemente ucciso quella donna: io l'ho distrutta, l'ho resa un inutile ammasso di cenere. Ho disintegrato lei e il suo intero appartamento.

Perche`?

Ha ragione JiYong? Io sono solo la sua pedina? Il mio unico scopo e` vendicarmi?

Revenge, cosi` ho deciso di chiamarmi. E` stata questa decisione a dare uno scopo alla mia nuova vita? Sono vittima del mio stesso nome? Sono sottomessa ad esso?

I dubbi si mescolano al dolore e alla paura e mi cullano fino a condurmi tra le braccia di un sonno agitato e tormentato in cui gli incubi prendono il posto dei ricordi torturando la mia mente senza pieta`.

Mi sveglio di soprassalto, dopo non so quanto tempo, il mio corpo e` fradicio di sudore freddo, il mio cuore batte all'impazzata e ho il fiato corto. Non sono certa di cosa mi abbia svegliato.

Mi guardo attorno, ma la mia stanza e` avvolta nel buio. Non vedo nulla, ma uno strano rumore attira la mia attenzione: si tratta di un suono sordo e ripetitivo.

Mi metto a sedere sul letto, aguzzando l'udito: il rumore provviene da qualche parte sopra di me.

Che cosa ci potra` mai essere sul tetto?

 

 

 

 

 

 

 

Buonasera!! :D

Come va? Io male.... D:

Cooooomunque....

Che ve ne pare di questo capitolo?

Grosso capovolgimento dei fatti, eh?

Per non parlare degli strani rumori sul tetto...

Secondo voi di cosa si tratta?

Non fate tanto le ingenue... So che lo sapete!!

xXxJeyDragonxXx

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Capitolo 17
*** T.O.P. ***


Cap. 17

 

T.O.P.

 

Scendo dal letto e, lentamente ed in silenzio, mi muovo attraverso la stanza fino a raggiungere la finestra circolare situata al lato opposto della mansarda.

Guardo oltre il vetro, ma fuori e` troppo buio e l'unica cosa che vedo e` il mio riflesso sulla superficie lucida del vetro. Una smorfia nasce automaticamente sul mio volto: non credo mi abituero` mai al mio nuovo aspetto, questi lunghi capelli viola sono quelli di un'estranea per me, cosi` come questa pelle di un pallore lunare. Sento la mancanza del mio vecchio corpo: quello che possiedo ora e` troppo diverso, come se la mia anima fosse stata infilata a forza dentro il contenitore sbagliato. Rimpiango la mia vecchia vita perche`, benche` dolorosa, era reale e mi apparteneva. E ora invece? La mia nuova vita non e` piu` nelle mie mani ma in quelle di una dannata volpe dalle nove code.

Un rumore sordo spezza il silenzio, distraendomi dai miei pensieri. C'e` qualcosa che si muove sul tetto della magione, ne sono certa.

Apro la finestra circolare, con un gesto rapido e silenzioso, poi appoggio le mani sul davanzale e mi isso per uscire dalla piccola apertura. Fuori la notte e` fredda e buia, con qualche difficolta` riesco ad uscire del tutto e arrampicarmi sul tetto aggrappandomi con forza alle tegole spioventi. Rischio di scivolare e cadere un paio di volte, per colpa del sudore freddo causato dai miei incubi che ancora inumidisce la mia pelle, ma alla fine riesco a raggiungere una posizione sicura sulla superficie obliqua.

Una volta certa di non rischiare di precipitare e schiantarmi al suolo di fronte alla magione parecchi metri piu` sotto, mi permetto di alzare lo sguardo e guardarmi attorno.

Di fronte a me si trova una gigantesca statua in pietra, il suo aspetto e` sontuoso: sara` alta minimo due metri e mezzo, scolpita con maestria ed eleganza. Raffigura una creatura alata e muscolosa; sembra un angelo, ma non quel genere di angelo che si puo` trovare raffigurato in un libro religioso: questo angelo sembra dannato. Le immense ali hanno la stessa fattezza di quelle dei pipistrelli, le braccia e le spalle sono forti e possenti, nella mano sinistra stringe quello che ha tutta l'aria di essere un tridente. Alle sue spalle vi e` una lunga coda serpentina che termina con una punta di acciaio, il suo aspetto incute timore: il suo viso e` impregnato d'ira e odio, i suoi occhi privi di colore sono gelidi come il ghiaccio.

Tuttavia mi incuriosisce: non ho mai visto una scultura cosi` ben lavorata, i dettagli sono impressionanti, sembrano quasi vivi. Mi avvicino di piu`, gli occhi che brillano di meraviglia di fronte a quel capolavoro, allungo una mano verso l'alto per riuscire a sfiorare il petto nudo e muscoloso della statua.

In quello stesso istante pero` questa si muove e io caccio un urlo di puro terrore: la statua e` viva! Per lo spavento perdo l'equilibrio ed inizio a scivolare sulle tegole spioventi, cerco in tutti i modi di trovare un appiglio a cui reggermi per evitare l'inevitabile, ma e` tutto inutile. Cado oltre il bordo del tetto e precipito nel vuoto buio della notte; proprio quando penso che ormai sia finita, anche perche` non ho ancora imparato ad usare quelle dannate ali che mi ritrovo sulla schiena, una mano appare dal nulla e mi afferra interrompendo la mia caduta.

Alzo lo sguardo e incontro un paio di freddi occhi di pietra: e` stata quella misteriosa e inquietante statua a salvarmi. Non ho il tempo di dire o fare alcunche` che quell'essere mi solleva con una facilita` strabiliante e mi rimette in piedi sulle tegole, al sicuro.

"Tu devi essere Revenge." esclama la statua, la sua voce e` possente, ma fredda e tagliente, un lungo brivido scorre lungo la mia schiena al sentirla.

"S-si, sono io." balbetto, dopo aver inghiottito a vuoto un paio di volte: questa creatura mi affascina e mi spaventa allo stesso tempo.

"Sei il nuovo giocattolo di JiYong." continua la statua per poi scoppiare a ridere, la sua risata e` roca, ma inaspettatamente musicale.

"C-cosa?" chiedo confusa. Io non sono il giocattolo di nessuno, ma non ho il coraggio di protestare: credo che ci sia un'elevata possibilita` che se questa statua si arrabbi io rischi la morte, sembra infinitamente piu` pericolosa di JiYong.

"Oh, non lo hai ancora capito eh? Beh, ci arriverai." commenta la creatura e le sue labbra si piegano in un ghigno.

"T-tu chi s-sei?" domando, cercando di controllare la rabbia che sento crescere dentro di me: ma chi si crede di essere?

"Mi chiamo T.O.P." risponde la statua.

"E sei una statua?" insisto, sollevando un sopracciglio.

"Sono un Gargoyle!" annuncia gonfiando il petto con fare pomposo e sollevando il tridente sopra la sua testa.

"E vivi nella casa di JiYong?" non riesco a impedire a me stessa di continuare a riempirlo di domande: ci sono troppe cose che desidero sapere.

"No!" tuona il Gargoyle fulminandomi con lo sguardo.

"Io non sono uno di quegli insulsi animaletti da compagnia di quella volpaccia!" mi urla contro facendo alcuni passi avanti, minaccioso.

Io mi nascondo dietro le mie stesse braccia, in un patetico tentativo di difesa, mentre mi chiedo che cosa abbia detto di male. Quei due si odiano forse?

"Tu fai tante domande." commenta la statua, fermandosi a pochi passi da me.

"Si, e nessuno mi da delle risposte." trovo il coraggio di ribattere, abbassando le braccia per poterlo guardare negli occhi.

"Sei tosta, mi piaci." si complimenta il Gargoyle allungando una mano per darmi una pacca sulla spalla. Il suo gesto non avrebbe dovuto essere violento, ma probabilmente lui aveva dei problemi a controllare la sua forza perche` la mia spalla scricchiola sotto la sua presa e un piccolo gemito di dolore esce dalle mie labbra, tuttavia lui sembra non farci caso.

"E` stato interessante conoscerti, ma ora devo andare." annuncia poi, spalancando le sue possenti ali.

Io mi accuccio sulle tegole per evitare di essere colpita dal suo immenso corpo durante il suo decollo, poi lo osservo volare via lontano. Che strano tipo! Penso, mentre il mio sguardo vaga attraverso il cielo notturno. E` stato appollaiato su questo tetto per tutto questo tempo? Perche` non si e` fatto vivo prima?

Scuoto la testa e inizio a camminare, per fare ritorno nella mia stanza: sto cominciando a sentire freddo qui fuori. Mentre mi infilo di nuovo sotto le coperte mi ritrovo a pensare che la mia vita ormai non ha piu` alcun senso e che, molto probabilmente, non otterro` mai le risposte che cerco.

Forse T.O.P. ha ragione: sono davvero il nuovo giocattolo di JiYong.

Il giorno dopo mi sveglio con una nuova certezza: la volpe dalle nove code mi avra` anche donato una nuova vita e sono stata io stessa a scegliere il mio obbiettivo nel momento in cui ho deciso di chiamarvi Revenge, ma sta a me decidere come e quando vendicarmi: JiYong non puo` togliermi anche questo. Ci ho pensato tutta la notte e, se e` vero il detto che la notte porta consiglio, io ho trovato il mio nuovo obbiettivo: trovare un modo di tenere testa a quella volpaccia, almeno fino ad ottenere le risposte che cerco e che so di meritare.

Tuttavia so bene di non avere alcuna chance, non in queste condizioni: devo imparare a controllare il mio nuovo copro e l'immenso potere che so di possedere. Durante la notte mi e` venuta una vaga idea, ma non so decidere se sia buona o meno, ma e` tutto cio` che ho quindi tanto vale provarci, no? Mi alzo dal letto e raggiungo la piccola finestra circolare, la apro e mi isso fuori per poi arrampicarmi di nuovo sul tetto.

Mi guardo attorno, ma del Gargoyle nessuna traccia, probabilmente non sara` rientrato ieri notte, dopo essere andato ovunque dovesse andare. Poco importa: non e` lui il motivo per cui sono salita fin quassu`.

Mi avvicino lentamente fino al bordo del tetto per poi guardare giu`, una vertigine subito si abbatte su di me e sono costretta a fare qualche passo indietro. Non sara` facile, non sara` affatto facile, sospiro. Ho pensato a lungo al fatto che sarei sicuramente morta se quella statua non mi avesse salvato la vita e tutto perche` non so ancora volare e quindi cosa devo fare? Semplice: imparare a volare, ma come?

Ricordo che quando ero bambina amavo guardare i cartoni animati ed e` proprio uno di quelli che potrebbe essermi d'aiuto in questo arduo momento: La gabbianella e il gatto che le insegno` a volare. Come avevano fatto Zorba e i suoi amici ad insegnare alla piccola Fifi` a volare? L'avevano accompagnata sulla cima del campanile per farla saltare da un posto molto, molto alto. Io non sono a conoscenza di dove poter trovare un campanile, ma spero che l'immensa magione di JiYong possa andare bene lo stesso.

Faccio un respiro profondo per darmi coraggio e mi avvicino di nuovo al bordo del tetto per poi guardare giu`, verso il basso: la distanza e` davvero notevole, se cadessi da qui non ci sarebbe possibilita` di salvezza.

Inghiottisco a vuoto un paio di volte, ma mi obbligo a non indietreggiare: ce la posso fare, dico a me stessa. Guardo alle mie spalle l'immensa ombra nera che costituisce le mie ali e mi concentro affinche` io possa spalancarle: sono davvero enormi, mi ritrovo a pensare ammaliata. Allungo una mano e sfioro con delicatezza le lunghe piume nere, hanno tutta l'aria di essere spesse e resistenti. Queste ali non mi deluderanno, non posso farlo: JiYong potra` essere tante cose ma di certo non e` uno sprovveduto e se mi ha donato questo copro e` perche` sono in grado di controllarlo e che non mi tradira`. Con questo pensiero in testa a darmi coraggio faccio un passo avanti, pronta a saltare.

L'aria inizia subito a sferzare contro il mio viso e il mio copro, mentre precipito inesorabilmente verso il basso: devo fare qualcosa, adesso, o sara` troppo tardi. Chiudo gli occhi e mi concentro per scacciare la paura e trovare un modo per muovere le mie ali, all'inizio sembra non funzionare, ma man mano l'aria intorno a me inizia ad essere sempre meno violenta. Apro gli occhi e subito un sorriso a trentadue denti nasce sulle mie labbra: sto volando!

Il terreno sotto di me e` parecchio lontano e si sta allontanando sempre di piu` man mano che sbatto le mie possenti ali e salgo verso il cielo e il Sole. Scoppio a ridere, piena di allegria, mentre viro in tutte le direzioni guardando la foresta dall'alto: ci sono riuscita!

E` semplicemente bellissimo! Tutto sembra cosi` piccolo e distante da quassu` e io mi sento libera come il vento che sto cavalcando in questo esatto momento.

"So volare!" grido e la mia voce e` piena di pura gioia.

 

 

 

 

Dopo secoli, anzi millenni....

Ecco a voi il nuovo capitolo!!

E finalmente fa la sua apparizione anche il nostro Choi!!

Che cosa ne pensate di lui??

Vi prego, ditemi che non vi siete dimenticati di questa storia :(

Vi chiedo scusa per il ritardo e vi ringrazio per l'attenzione (e spero di ricevere tante recensioni).

A presto!!

Allons-y!!

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