Alfa ed Omega: una fine per un nuovo inizio

di valechan91
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo- Un nuovo equilibrio ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1- Un amore libero ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2- Preparativi di battaglia ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3- Inizio ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4- La guerra è donna ***



Capitolo 1
*** Prologo- Un nuovo equilibrio ***


Salve, sono valechan91. Questa è la mia prima fanfiction nel fandom. Sono una fan di Masami Kurumada e rispetto le sue leggi e le sue direttive. Niente fangirlaggio, solo i personaggi così come sono secondo l'autore. No seiyaxsaori. Grazie.
Spero vi piaccia.
Cosa sarà accaduto dopo la fine della serie Omega? Scopriamolo insieme!
Disclaimer: I personaggi sono di Masami Kurumada
 



Alfa ed Omega: una fine per un nuovo inizio


Prologo- Un nuovo equilibrio


Saturn era stato sconfitto. I nuovi Bronze Saint ce l’avevano fatta.
Seiya ne era orgoglioso. Aveva contribuito, ma era ora di lasciare spazio alle nuove generazioni.
Promettevano bene, ma avevano ancora molta strada da fare
“Kouga è cresciuto molto”, disse l’ormai Sagittarius, vedendo il giovane Pegaso allontanarsi. Sorrise compiaciuto, vedendo che ad attenderlo poco più in là c’era niente di meno che l’ex principe, Eden.
“Si, è maturato. E crescerà ancora” rispose Saori, di rimando. “Tu piuttosto, Seiya… non dovresti andare? Hai qualcosa di importante da fare, o sbaglio?” gli chiese
Seiya rimase ghiacciato sul posto, imbarazzato come un ragazzino. “Ma cosa…come..Saori-san, come fai a…” chiese, un po intimorito
Saori ridacchiò, gioiosamente divertita. Seiya era sempre lo stesso ragazzino ribelle che aveva conosciuto molti anni prima.
“Ti conosco da tempo, Seiya, e so leggere nel cuore delle persone, come a suo tempo feci con Saga. So leggere la bontà nel cuore” gli disse
“Ma..ecco.. “ Seiya inizò a guardarsi intorno, imbarazzato. Saori gli prese le mani tra le sue
“Vai, mio Saint. Vai dalla donna che ami, e che hai dovuto trascurare a causa mia. Hai il diritto di vivere i tuoi sentimenti. So cosa vi siete detti nella foresta, quel giorno, prima che partissi per venire qui a PallasBelta*. E sono a conoscenza di cosa le dicesti, anni fa, quando combattesti contro Poseidon. Ami Shaina. So anche che la incontrasti tempo fa, e che ne rimanesti colpito. Te l’ho detto, so comprendere la bontà d’animo. Ecco perché ho ancora fiducia negli uomini.
L’importante è che non dimentichiate mai il vostro ruolo di Saint. La vostra priorità deve essere quella. Ma siete esseri umani, e il vostro cuore e i vostri sentimenti vi uniscono. E ricorda che sono dalla vostra parte. Poi parlerò anche con lei” concluse con un dolce sorriso
“Saori-san… io…”  disse Seiya, arrossendo furiosamente, ma mantenendo sguardo serio benchè forse sorpreso da tutte queste rivelazioni
“Non preoccuparti per me “disse dolcemente” al Santuario ci saranno sempre Integra, Kiki  e Harbinger come Pope a proteggermi in caso di bisogno. Senza contare le schiere degli altri Bronze e Silver. Non tutti si occuperanno della Palestra, sai? E ho comunque intenzione di organizzare un torneo per i nuovi Gold. Il Santuario è triste così vuoto…”
“Sei sicura?” chiese il ragazzo
“Certo che si. Poi sono certa che in caso di bisogno, anche Pallas interverrà a nostro favore. È dea di amore, dopotutto. Ordunque, mio Saint, non far attendere una donna e vai” rispose
“Ti ringrazio, Saori-san. Ti ringrazio, dea Athena. Se sarai in pericolo, accorreremo in tuo aiuto come è sempre stato, e sempre sarà” rispose Seiya, con gli occhi colmi di gratitudine
“Ne sono certa” rispose Saori con un sorriso “adesso vai”
“Ti ringrazio” disse ancora una volta Seiya, correndo imbarazzato e allontandosi, suscitando così la risata divertita di Saori
“Non cambierai mai. Né tu né gli altri. Siete sempre i cinque eroi che mi hanno protetta da sempre”

Finì di dire queste parole, ed avvertì un cosmo leggermente ostile. Lo riconobbe
“Padre, mi sorvegli? Non mi consideri all’altezza del mio compito?” gli chiese con voce ferma, chiedendo indirettamente di palesarsi
“Figlia mia” iniziò a parlare il dio “ sono preoccupato per te. Proteggi gli uomini in modo assolutamente perfetto, ma sei certa che valgano tanto? Hanno avuto cotanto ardire da scontrarsi con le divinità”
“Gli uomini non sono perfetti, Padre” disse Saori, alquanto adirata, cercando di mantenere una voce calma ma ferma “Sbagliano, commettono errori a non finire, ma da essi sanno imparare. Non sono tutte mele marce, e anche quelle se poste sulla retta via sapranno maturare sul giusto sentiero. Parli come Hades.
Gli uomini hanno sentimenti, sanno amare. Sanno ragionare ed agire in modo appropriato.  L’ Amore ti rafforza, ti rende capace di fare cose che mai faresti . E io a loro mi sono votata. Sono gli dei al loro servizio,e non viceversa. Voi dei criticate gli umani, ma non vi affezionate? Io sono dea di sapienza, ma voi non vi legate, non vi innamorate? Athena protegge ogni essere umano, perché questi può redimersi”
 “Se la pensi così, cara figliola, non posso aggiungere altro. Dovrai dimostrarlo, da dea guerriera, quello che or ora dici. Tra un mese esatto a partire da ora, raduna al Santuario di Atene le schiere dei tuoi Saint più forti, ed includi i Bronze che hanno sconfitto Saturn. Capirai a tempo debito” disse Zeus, chiudendo il discorso
“Vuoi iniziare un’altra guerra , Padre? Non ce ne sono state abbastanza nel corso dei secoli? Perché odiate così tanto gli umani? “urlò la dea
“Non rivolgerti a me con questo tono “la riprese, adirato, Zeus “Gli umani dovranno dimostrare la loro buona fede e il timore verso gli dei. Hades e Poseidon avranno sbagliato, ma alcune loro motivazioni non erano errate. E tu, cara Athena, dovrai dimostrare di essere degna di proteggerli. Se fallirete, pagherete insieme lo scotto” disse Zeus, andandosene e sparendo. Il suo Cosmo non si avvertì più

“Athena, cosa succede? Di chi era quel Cosmo?” chiese Kiki, arrivando in quel momento
“Era impressionante” commentò Harbinger
“Mia dea, qualcosa la turba? La vedo pallida” disse Integra
“Miei cari Saint” disse Saori, sospirando malinconica” mi rattristra, ma dobbiamo di nuovo prepararci alla lotta. Ma non temete, non perderemo. Ho piena fiducia in voi. Ho cercato di evitarlo, ma mi è stato impossibile”

Intanto, ignari del pericolo, i protagonisti delle precedenti battaglie si preparavano a riprendere la loro vita. Kouga ed Eden viaggiavano insieme, Seiya correva dalla donna che amava. Souma, Yuna e Haruto erano tornati alla Palestra. Ryuho era tornato al Goro-Ho con il padre. Hyoga era tornato in Siberia, Shun viaggiava per il mondo curando i malati. Ikki, che alla fine della battaglia era stato ripreso dal fratello (scena che aveva fatto ridere un po tutti), si era allontanato come sempre, ma con la promessa di farsi sentire e dare sue notizie. Si era allontanato con il sorriso sul volto, contento che suo fratello fosse finalmente cresciuto. Fino a qualche anno prima, non si sarebbe mai sognato di fargli una ramanzina con i fiocchi come quella…

Ed ecco che si prepara una nuova Guerra. Il destino della Terra è di nuovo nelle mani della dea Athena e dei suoi valorosi Saint.
 
 
*scena del videogioco di Omega
 


Ecco, le cose si sono complicate nuovamente. Non fanno in tempo ad avere un attimo di respiro, che subito qualcosa stravolge tutto. Stavolta, sarà un’avventura al limite, ma che metterà in gioco anche i sentimenti, sotto la protezione della dea.
Al prossimo capitolo!
 

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Capitolo 2
*** Capitolo 1- Un amore libero ***


Sono valechan91. Ripeto che sono fan di Kurumada, no OOC e niente fangirlismi. Mi conformo alle sue leggi e alle sue regole.
Disclaimer: I personaggi appaartengono a Masami Kurumada.
 



Capitolo 1-  Un   amore libero

Saori sospirò. Aveva fatto bene ad agire a suo tempo. Ora era il momento di scoprire tutte le sue carte e giocarsi tutto. Aveva due nuove frecce al suo arco, una davvero inaspettata, entrambe con grandi potezialità.
 
Seiya, intanto, correva verso la piazza principale della città ormai in rovina, prima teatro di scontri. Lì sapeva di trovare la donna che lo aveva sempre colpito. 
Se era rimasto sorpreso dal cambiamento di Saori anni prima, che aveva odiato a morte per tutta l’infanzia prima di ritrovarla fanciulla elegante e matura da ragazzina viziatissima ed egocentrica che era… Shaina lo aveva ammaliato. Da bambino, quando dietro la scorza dura di dodicenne già maestra vedeva la tenerezza nell’accarezzare un coniglietto, e poi una volta cresciuta. L’aveva trovata molto bella già da quando le aveva involontariamente tolto la maschera appena ricevuta la Cloth. Per rabbia la chiamava strega, ma poteva capire che dietro quegli atteggiamenti c’era molto altro.
Aveva scoperto quanto tenesse a lei nella foresta, quel giorno contro Aiolia. Pianse lacrime amare allora, credendola morta.  Durante le battaglie, benchè il suo pensiero fisso fosse la salvezza di Athena, non aveva potuto evitare di ripensare a quegli occhi, quei capelli… Quando aveva capito chi era, la tenerezza lo aveva travolto. Sapeva che non era come lei voleva apparire.
Contro Nettuno, benchè andasse contro ogni logica e contro la missione, le si dichiarò apertamente, stringendola a sé in un caldo abbraccio. Se lei voleva sacrificarsi, sarebbe morto con lei. Si fanno cose pazze quando si è innamorati* , gli avevano detto una volta. E lo aveva dimostrato a lei. Lei, Shaina, il suo chiodo fisso. Lei  che contro Hades si era ferita gravemente pur di fargli rivedere sua sorella Seika.
La missione di Saint, la protezione degli uomini e prima ancora di Athena, veniva prima di ogni altra cosa. Ma non poteva negare di essere perdutamente innamorato di quella Saint.

“Dea Athena, fa che non se ne sia ancora andata” pensò Seiya, mentre si affrettava per gli ultimi metri rimasti da fare.
Eccola lì. Insieme agli altri Silver, era pronta per andarsene.  La sua maschera in parte rotta, la Cloth argentea in parte distrutta.
Vedendo che se stava andando, lei si avvicinò fermandola per un braccio.
“Dove pensi di andare? Stavolta non mi scappi. Abbiamo qualcosa in sospeso da discutere, noi due” disse Seiya, con lo sguardo serio
“Seiya?” disse lei, sorpresa “non abbiamo niente da dirci. Pensa alla missione” gli rispose
“Sempre molto gentile, vero? Io però insisto” disse lui, prendendola per mano per tirarla in disparte e sorrindendole
“Sempre quel sorriso..” pensò lei

Una volta arrivati, lei si staccò bruscamente.
“Di cosa dovremmo parlare? Non dovresti andare con gli altri Gold al Santuario?” disse lei, leggermente adirata.
Seiya sorrise dolcemente. Sapeva che lo scatto d’ira era dovuto al carattere di lei, duro in apparenza ma molto dolce in realtà.
“Sono un Saint di Atena; ho una dignità, un onore, al pari degli altri “continuò “se tu…”
“Calmati” disse Seiya  “Ricordi ciò che ti dissi anni fa, contro Poseidon? In questi anni, sei stata assegnata all’istruzione di Kouga e non abbiamo potuto parlare, essendo io diventato Gold Saint di Sagittarius” continuò, avvicinandosi a lei. Aveva intuito che cercava di evitare il discorso.
Il ragazzo,ormai uomo, non aveva perduto il carattere ribelle che lo aveva sempre contraddistinto.
“Non sia mai detto che Seiya di Sagitter lasci le cose a metà” finì Seiya, ridacchiando divertito
“Non… Non fare lo  sciocco "ribatté lei, ritraendo la mano stizzita "Ricordo cosa mi dicesti, ma siamo Saint. E questo non deve riguardarci” rispose lei
“ Sì, invece! Ci riguarda e ci riguarderà sempre! “ rispose lui, afferrandole il polso “Accidenti quanto sei difficile…” disse, stringendola a sé con affetto.
La ragazza poteva ammirare le ali dorati di Sagittarius, e lui poteva respirare il suo profumo, dolce seppur mischiato alla povere dovuta alla battaglia terminata da poco.
Rimasero così però un po, senza dirsi nulla. Dopo le parole di allora, parlavano i fatti. Shaina, dopo un po, ricambiò titubante l’abbraccio.
Dopo un po, Seiya la prese per le spalle e la obbligò a guardarlo negli occhi.
“La maschera non ti serve, non credi? “ le disse togliendole quello che rimaneva dell’ oggetto.
La ragazza si staccò bruscamente e si voltò. “ Come pensi che possa rinunciare al mio onore così? “ disse
Nettuno. In quell’occasione, per i due aveva parlato il cuore. Ma lei si sentiva sporca. Come Saint avrebbe dovuto impedirgli di venire meno al suo dovere ma sapeva che quando Seiya decideva qualcosa, niente e nessuno avrebbe potuto fargli cambiare idea. Aveva solo potuto sentirsi stringerse a lui  e ricambiare, e condividendo quell’amore  che entrambi si erano giurati reciprocamente.
Seiya la fece voltare e si stupì. Era ancora più bella di come ricordava.
“Le parole che ti ho detto quel giorno sono verità .La tua vita mi è molto cara…tu sei molto importante per me, più di quanto tu non creda” disse Seiya
Shaina rimase colpita. Lo sapeva, ma era difficile per lei accettarlo. Accettare di essere donna, e di essere felice.
“Io…” fece lei, tentando di rispondere
“Sssssh…” fece lui “ non c’è bisogno che aggiungi nulla… siamo esseri umani, e poi sono anni che ho visto il tuo volto,no? “ le disse, facendole l’occhiolino come un ragazzino.
“Athena…”
“Lei sa. Ci ha dato la sua benedizione” le disse sorridendo “Non temere. D’ora in poi, il destino lo condivideremo insieme” le disse accarezzandole delicatamente il volto.
Shaina alzò la mano, come per tirare il pugno, ma lui le afferrò delicamente il polso e la guardò in modo serio e profondo. Shaina annegò in quelle pozze scure, così come lui.
I loro cuori persero un battito, e Seiya guardava le labbra della ragazza.
Shaina era bellissima, più di quanto i suoi ricordi potessero rendere ad essa onore. Ma ormai  sapevano bene ciò che provavano l’uno per l’altra. Socchiusero gli occhi e Seiya  sfiorò delicatamentele labbra di lei.
Shaina si abbandonò a quel calore. Piano piano, il bacio si approfondì, così come erano profondi i sentimenti dei due giovani, cresciuti con la condivisione di ferite e gioie anche in battaglia.
Al termine del bacio, un po imbarazzati, i due rimasero stretti in un abbraccio per alcuni istanti.
Erano Saint , devoti ad Atena e alla causa della giustizia certo, ma erano anche un uomo e una donna innamorati, non divinità. Laddove il dovere li univa nella fedeltà alla dea, i loro cuori battevano insieme. I due avevano finalmente liberato il loro amore, messo da parte ma nato da tempo. Coronando il loro amore, si scambiarono con lo sguardo una promessa:  dovere di Saint, anima di uomo. Il dovere prima di tutto, ma potevano concedersi ogni tanto di condividere, oltre alle battaglie, anche qualche dolce effusione.

“Saori-san e gli altri si staranno dirigendo al Santuario.  Meglio affrettarsi “disse Seiya, tirando nuovamente fuori il suo carattere ribelle con un’occhiolino e prendendole la mano.
Al Santuario, Saori comunicò agli altri Gold che per l’investitura di Harbinger a Pope avrebbero atteso il giorno prima della scadenza fissata da Zeus. Voleva concedere ai suoi Saint quella libertà che meritavano.
Lei si sarebbe come sempre occupata della società Kido, ma soprattutto avrebbe tentato fino alla fine di scongiurare altre lotte. Era dea guerriera, ma non voleva spargimenti di sangue inutili. Se non ci fosse riuscita, avrebbe combattuto. Ma doveva tentare.
Seiya e Shaina arrivarono. Prima di entrare, a malincuore divisero le mani. Ma la protezione di Athena veniva prima del loro cuore.
“Vi spiegherò la situazione a tempo debito. Sappiate però che ci aspetta forse la battaglia più difficile” disse Saori rivolta a tutti i Gold e Silver rimasti “ Si organizzerà una selezione per l’investitura dei Gold mancanti. Ma intanto, a voi che siete le schiere più alte, voglio presentare due nuovi alleati. Vi sorprenderanno. Ai Bronze verrano presentati in seguito” concluse.
Dall’ingresso della sala, fecero capolino due persone.
“Salve a tutti” fece un ragazzino minuto, dai capelli color della notte, un po imbarazzato ma con il sorriso sghembo.
“Dea Athena, la ringrazio infinitamente per questo onore e per la protezione accordata non solo a me “ disse una ragazza alta e slanciata, dai corti capelli color confetto…
 



*frase ripresa dal film Hercules
 



Finalmente il vero amore viene alla luce. Ma la battaglia è alle porte… chi saranno i due nuovi personaggi? Forse li avete già riconosciuti…ma cosa ci fanno? E come ci sono finiti?
Alla prossima!
 

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Capitolo 3
*** Capitolo 2- Preparativi di battaglia ***


Salve sono valechan91. Chiedo scusa per la prolungata assenza ma gli impegni mi hanno tenuta lontana, e questo capitolo mi ha alquanto impegnata.
Ripeto che io creo una storia, non i personaggi. I personaggi sono come li crea Kurumada. Non sono una fangirl che crea una personale visione delle cose. Io mi conformo al suo volere. Nella mia storia non troverete personaggi fuori posto oppure OOC. Ma così come sono nell’opera reale. Nella mia storia ci saranno sangue e polvere, cadaveri e distruzione. E l’amore, anche fisico, ma amore. E per chi non lo sapesse, Kurumada nella sua opera mette qualcosa chiamata Mitologia Greca. E per chi non lo sapesse, Athena è dea stratega di guerra  e dea della pudicizia e castità femminile. Disegnare manga è un qualcosa di serio, perché i manga non sono giocattoli per bambini…
 
Eravamo arrivati al preludio di una nuova Guerra Sacra, stavolta contro Zeus e gli Olimpici. Intanto, in aiuto delle schiere di Athena, arrivano due personaggi, Chi saranno?
Buona lettura!
Disclaimer: I personaggi sono di Masami Kurumada. Rispettati nella loro integrità.
 


 
 
 
 
Capitolo 3- Preparativi di battaglia
 
 
Tutti i presenti, tranne la Dea, rimasero a bocca aperta, nel vedere chi era entrato.
“Ma tu sei… Subaru!” disse Seiya, guardando un po torvo il ragazzino
I due giovani si inginocchiarono al cospetto di Athena.
“Subaru prima era la versione umana di Saturn. Ora si è liberato dall’influsso del Dio ed è un normale essere umano. Subaru “continuò la Dea, guardando il ragazzo” io ti riconsegno la Cloth di Equuleus. Ne sei il degno portatore”
In un lampo di luce, apparve davanti a loro la Cloth, custodita fino a quel momento con le altre.
“La ringrazio Athena” rispose il ragazzo, con un sorriso sghembo
“Se è così, Kouga e gli altri saranno felici di vederti, Subaru” commentò Seiya, un po più tranquillo
“Sonya, figlia di Mars e sorella di Eden di Orion” continuò Athena, guardando la fanciulla” Il tuo valore in battaglia, la tua forza d’animo e la tua gentilezza non sono seconde ad un Saint di grande levatura.  Ti riconsegno la Gold Cloth di Scorpio. Che tu possa esserne degna come merita”
Ancora una volta, in un lampo di luce, la Cloth apparve.
“La ringrazio Athena, per la fiducia concordatami. Forse non la merito, è vero, ma le sono immensamente grata” disse la ragazza, osando per la prima volta alzare il capo verso la Dea. Si sentiva colpevole, e terribilmente immatura. Si era crogiolata in un’illusione, morendo per essa e negando a se stessa la verità.
Era stata sciocca. Si era atteggiata a donna, per il bene di suo fratello minore, quando anche lei era solo una ragazzina di diciassette anni…
“Sono sicura che i ragazzi saranno contenti di vederti, soprattutto Souma” disse Saori, sorridendole
“Non c’è bisogno che ti preoccupi” continuò, avvicinandosi. Si chinò verso la ragazza, ancora inginocchiata, e le mise una mano sulla spalla “non hai nessuna colpa. Hai agito per Amore. Per i sentimenti sinceri verso tuo padre e tu fratello. Non è mai un errore quando si è guidati da sentimenti così alti e nobili”
“La ringrazio, Athena” rispose la ragazza, sinceramente colpita. Souma… Souma di Lionet.
Quel ragazzino. Le aveva dato del filo da torcere, ed era grazie a lui che aveva aperto gli occhi.
E poi, a guardarlo, non era così male…
I due ragazzi indossarono le rispettive Cloth. Sonya ghignò, felice. Combattere le avrebbe fatto bene. Avrebbe regolato i conti con quel ragazzino, poi. Ora c’era in gioco qualcos’altro. Sonya indossò anche la maschera.
“Bene” continuò la Dea, afferrando lo scettro di Nike, che aveva appoggiato momentaneamente” ora che abbiamo rifatto le presentazioni, voglio solo dirvi di stare pronti. Ho fatto richiamare i Bronze, torneranno tutti entro tre giorni. Allora vi spiegherò tutto” concluse la Dea
 
 
 
I tre giorni passarono in fretta. Tutti furono felici di rivedere i nuovi arrivati. Kouga scambiò i pugni con Subaru, che non aveva perso il desiderio di batterlo. Eden era felice di ritrovare la sorella che sapeva perduta. Sonya era contenta che suo fratello si fosse fatto degli amici.
Souma la fissava. Non sapeva come reagire. Era sempre lei la donna che gli aveva portato via l’adorato padre, ma ora che conosceva il suo passato…
“Souma di Lionet. Ci rincontriamo. Ora non è il momento, ma regoleremo i conti” disse Sonya, squadrando il ragazzo. Souma rimase interdetto. Non aveva perso il carattere combattivo…
“guarda che sono migliorato” rispose il ragazzo, ghignando. Sonya rispose a sua volta con un ghigno.
“Ora che siamo tutti, posso spiegarvi tutto”. Athena comparve, accompagnata da Harbinger. Purtroppo, non avevano tempo, come lei avrebbe voluto, di cercare nuovi Gold Saint con un torneo. Dovevano rischiare con le risorse che avevano.
“Dobbiamo prepararci ad una nuova Guerra Sacra. Stavolta, sono tutti gli Dei ad attaccarci…guidati da mio padre, Zeus.  Non credono negli umani, come gli Dei che abbiamo affrontato in passato. Mostriamogli che si sbagliano. Io sarò con voi in questa battaglia. Al Santuario, anche se non vorrei, oltre ad alcuni Silver Saint, rimarrà il nostro futuro Pope”
Le parole della Dea stupirono tutti.
“Ma Athena…” tentò di dire Harbinger
“Harbinger, ho il presentimento che mio padre possa inviare qualcuno ad attaccare il Santuario. Solo dei Silver non basterebbero a proteggerlo. Verrebbe raso al suolo. Zeus non è nemico tale che possiamo sottovalutare”  disse Athena
“Ne sei sicura, Saori-san? “ intervenne Seiya
“Athena, avremo bisogno di tutto l’aiuto possibile” tentò Sonya
“Mia Dea, siete certa di questa decisione?” disse infine Integra
“ è la sola scelta possibile. Volevo indire un torneo, ma non è stato possibile. Me ne rammarico” disse Saori” Con quelli che siamo, non abbiamo altra scelta. I Saint Leggendari con Seiya di Sagittarius, i nuovi Bronze, Integra di Gemini, Kiki di Aries, Sonya di Scorpio, Shaina di Ophicius e qualche altro Silver…saranno questi che insieme a  me varcheranno le soglie del Monte degli Dei, L’Olimpo”
“Non siamo poi così pochi. Qualche sedere a qualche Dio possiamo spaccarlo “fece Seiya
“Seiya, gli Dei che affronteremo sono di un calibro diverso “fece Saori “non sottovalutiamoli, sarebbe un errore. Tra meno di un mese, ci troveremo ad affrontare una difficile battaglia. Siate pronti”
 
 
 
 Le giornate passarono in fretta, e arrivò il giorno stabilito. I Saint si incamminarono alle pendici del Monte Olimpo. Una volta arrivati..
“Vi chiedo scusa. Metto ancora una volta a repentaglio la vostra vita. Se potessi, mi sacrificherei io. Ma mio padre, quando si impunta, è testardo. Non ho potuto fare nulla per evitarlo” . Parlò così, Saori, mentre con una mano stringeva Nike e l’altra la portava sul cuore. Che come Athena avrebbe donato le sue carni umane per gli umani, sapendo di rinascere poi  a nuova vita. Corpo di donna, spirto di Dea. Ecco cosa la dominava…
“Ancora con questa storia?!” disse Seiya
“Milady, noi Saint siamo votati alla protezione di Athena e del mondo. Non deve sentirsi in colpa, perché lei è senza macchia alcuna” intervenne Shun di Andromeda
“Dea Athena, che colpa potrebbe mai avere, lei, quando ha perdonato una traditrice come me?” disse Sonya “ lei è pura, e così rimarrà. Pura, ma valente in battaglia. Ho notato il suo coraggio”
Tutti annuirono, e Saori sorrise. Ma all’improvviso…
“Benvenuta, figlia mia. Bentornata a casa. E benvenuti a voi, Saint di Athena”. Si udì una voce
“Padre…”disse Athena, stringendo maggiormente Nike
“Sono venuto personalmente a darvi omaggio. La dimora degli Dei è nascosta ad occhio umano. Vi ci condurrò io. Ma preparatevi, il cammino che vi attende è difficile. Se volete raggiungermi, avrete prima altro da affrontare”
Così dicendo, Zeus, non lasciando possibilità di replica, fece scomparire Athena ed i suoi Saint in un bagliore di luce…
 
 
 
Cosa intendeva Zeus? Cosa attende i Saint?
Al prossimo capitolo!
 

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Capitolo 4
*** Capitolo 3- Inizio ***


Salve sono valechan91. Anche questo capitolo mi ha richiesto del tempo, soprattutto per aggiornarmi su alcuni elementi che verranno presentati in futuro.
Essendo in pace senza le fangirl, per fortuna, voglio ora brevemente spiegare i generi dei manga. Poi parlerò della nascita dei manga e di come è nato Saint Seiya, nonché dell’autore stesso.
Come ho chiarito, io faccio la storia ma non modifico i personaggi di Kurumada.

Disclaimer: i personaggi sono opera di Masami Kurumada.
 
 
 

E adesso, buona lettura!
 
 


Capitolo 3-  Inizio


In un bagliore di luce, i nostri eroi si ritrovarono di fronte degli edifici in stile greco.
“ Dove siamo?” chiese Ryuho
“ Siete all’ingresso della dimora degli Dei” tuonò Zeus
“ Non vi mettevo piede dall’Era del Mito…” commentò Athena in un sussurro
“ Che storia è questa?! È assurdo! È quasi identico al  Santuario!” disse Kouga, adirato
“ Calmati, Kouga” fece Shaina
Athena sospirò. “ Mio padre volle che il mio Santuario ad Atene testimoniasse la mia protezione alla città e al mondo, e che allo stesso tempo mostrasse la grandezza degli Dei. Per questo ordinò, nell’Era del Mito, che fosse costruito secondo le regole della scultura greca classica. Potete notarlo dai triglifi e dai piedistalli. Come ogni casa ha uno stile diverso, anche qui è così”
“ Ora è tutto chiaro “ commentò Haruto “ ma questo implica che…”
“ Si, Haruto” lo interruppe la Dea “ Ogni divinità, e consorte, in caso, hanno possesso di una casa. Tranne Efesto, che rifiutò e preferisce vivere nel suo amato vulcano”
“ Ora basta tergiversare, non vi ho condotti qui per fare salotto “ ringhiò il Padre degli Dei “ Athena, torna al posto che ti spetta”
“ Potrò farlo, nel caso, se mi darai la libertà di andare anche tra gli umani quando lo vorrò, e soprattutto quando saranno al sicuro, Padre” fece la Dea, decisa
“ Cocciuta come sempre, figliola “ fece malinconico il Dio “ e sia, allora. Guarda pure i tuoi Saint perire uno ad uno per mano nostra”
 
 
 

I nostri eroi si trovavano alla base di una scalinata, su cui erano poste piccole statue votive a raffigurare dei viandanti.
“ Mi dispiaceva interrompere  una così accesa discussione tra padre e figlia, non dovrebbe succedere quando si è lontani” intervenne una voce
Dal nulla, comparve un giovane. Era molto magro, con i capelli ribelli ricci e spettinati, di uno splendente biondo oro. Era vestito con una casacca marrone e recava con sé un corno, un piccolo bastone ed un borsellino legato alla vita. Aveva calzari con delle piccole ali.
“ Hermes, messaggero degli Dei” fece Athena
“ i miei omaggi, Athena e Saint “ il giovane, che non poteva avere più di diciassette anni umani, aveva lineamenti molto delicati. “ Sono venuto per ordine del Sommo Zeus a farvi strada verso l’entrata. Seguitemi, prego” disse il ragazzo
Il gruppo lo seguì, ma Shiryu non tolse gli occhi di dosso al giovane. Aveva un brutto presentimento…
 
 

La prima casa, o  Tempio votivo, era preceduta da due edifici più piccoli, nello stesso stile degli altri ma separati leggermente dal resto del complesso. Il primo capirono che era quello dello stesso Dio che li conduceva, Hermes. Si riconosceva da effigi di viaggiatori famosi, bastoni e decorazioni particolarmente legate ai viaggi in mare. Il secondo, all’entrata del quale si fermarono, era dedicato al Dio dei Venti, Eolo. Una leggera brezza avvolgeva l’ambiente e Shun notò la particolarità del basamento dorico e del triglifo caratteristico, con volte e capitelli tondeggianti e marcati.
“Il mio compito è terminato. Ma prima…” il ragazzo, dicendo queste parole, ghignò. Si avvicinò alla Dea e la trascinò, avvicinandosela. “ Per ordine del Sommo Zeus, devo portare Athena al suo cospetto. Non temete, non vuole farle del male.”  L’aspetto del ragazzo era mutato. I capelli erano diventati corvini, gli occhi erano rosso sangue e l’espressione amichevole di prima era svanita.
“ Saori-san!” disse Seiya, allarmato
“ Athena!” fu il coro generale
In un lampo, i due svanirono.
“ Vi prego, ditemi che non è vero… non sempre la stessa storia…” commentò, sconsolato, Hyoga.
“ Smettiamola di lamentarci e vediamo di fare qualcosa”. Qualcuno aveva parlato, la voce aveva un che di familiare, ma nesuno la riconobbe.  Aveva un tono gelido. Solo dopo qualche attimo…si accorsero che quella voce era di Shun.
“ è come ai vecchi tempi,no? “ sorrise, il ragazzo, cercando di risollevare il morale “ Abbiamo sempre salvato Athena in pericolo, e adesso che sappiamo che almeno è viva, ci scoraggiamo? Forza, non dovrei essere io a dirlo, sapete?” fece, ironico
Tutti rimasero sconcertanti, anche i Bronze. Era davvero Shun, quello che poco prima aveva proferito quelle parole così fredde? Anche Ryuho era sorpreso.
Nessuno però si accorse di un piccolo particolare. Appena messo piede nella dimora del Dio del Vento, la base di alcuni piccoli ciuffi di capelli del Saint di Andromeda aveva improvvisamente iniziato a scurirsi…
 
 
 

“ Ora che avete terminato di discutere, vi do il benvenuto nel luogo a me destinato. Io sono Eolo, il Dio come comanda i venti”.
Davanti ai nostri eroi, si presentò davanti un ragazzo, giovane, ma che lasciava intravedere ad occhio nudo tutta l’esperienza di secoli. Aveva dei capelli lunghi fino alle spalle, scurissimi, ed occhi verdi.
“ Per ordine del sommo Zeus, uno di voi dovrà affrontarmi “ proferì il Dio “ a voi la scelta. Non ho frettà, né preferenze, ma sta a voi dosare il tempo per raggiungere Athena. Certo, non corre alcun pericolo e saprebbe cavarsela da sola, se necessario, ma voi dovreste proteggerla,no?”
“ Hai detto venti, eh?” ghignò Hyoga “ quindi immagino anche le correnti glaciali, giusto?”
Il ragazzo si fece avanti. “Lasciatelo a me. Probabilmente sono il solo ad avere qualche speranza”
“ Solita routine, eh?” commentò Seiya “ iniziamo insieme e finiamo separati”
“ Siete sicuri che possa farcela?” commentò Sonya
“  Lascia fare, Sonya” intervene Soma, ghignando e rivolgendosi alla ragazza “ tu non li hai visti in azione”
“Lo lasciamo a te, amico” fece Shiryu, posando la mano sulla spalla dell’amico “ Ti attenderemo al cospetto di Athena”
“ Puoi contarci” fece Hyoga.  Che aveva notato, in disparte, un piccolo altare votivo…con quella che sembrava essere la Cloth della divinità.
“ Tu sei Hyoga di Cygnus, padrone delle energie fredde” commentò Eolo, sprezzante
“ Quale onore “ rispose il ragazzo, sarcastico
La battaglia stava per iniziare…
 
 
 
 

Intanto…
“ Ben fatto, Hermes” commentò Zeus, vedendo la divinità arrivare con Athena, facendo un cenno. Hermes se ne andò.
“ Padre, cosa vuoi ancora da me? Mi impedisci di aiutare i miei Saint, adesso?” disse seria la Dea
“Dovrai restare qui con me, e vedere come andranno le cose” rispose il Padre degli Dei “ Non potrai comunicare con loro finchè non giungeranno qui”
Zeus era seduto su un trono, accanto al quale c’era un altare votivo con la sua Cloth e quella di sua moglie, Hera.
Hea sedeva orgogliosamente accanto allo sposo, con uno sguardo alquanto accigliato. Aveva dei lunghissimi capelli biondi e lisci, ed occhi cristallini, nonostante non fosse nel fiore degli anni. L’abito rosso che indossava risaltava le forme e la carnagione pallida. Zeus, invece, era un uomo dall’aria matura, con capelli scuri ed occhi marroni, che risaltavano nella veste bianca.
Il Dio indicò ad Athena un piccolo trono grigio perla, con un piccolissimo gufo intarsiato sullo schienale. Capì che doveva sedersi e godersi lo “spettacolo”.
“ State attenti, ragazzi” pensava la Dea “ miei Saint, non rischiate più del dovuto, vi prego. Non voglio versare altro sangue”.
Davanti a loro, una sorta di sfera consistente quanto una nuvola e limpida come uno specchio diffondeva le immagini di ciò che stava succedendo.
 
 
 

Lasciatisi alle spalle il Dio dei Venti, i Saint si trovarono di fronte la Prima Casa.
I piccoli Bronze, seguiti a ruota da Ikki, non riuscirono ad evitare di storcere il naso, quando entrarono. Shaina, invece trasalì.
Le colonne avevano stili tutti diversi mescolati insieme, dal più semplice al più elaborato. Accanto ai triglifi e alle volte, troneggiavano drappeggi rossi. Ed alcune statue, di cui la Casa era riempita, come alcune decorazioni, alternavano piccoli e raffinati cuori ad immagini raffiguranti due amanti nell’atto di unirsi fisicamente.
“ Benvenuti nella mia dimora, baldi giovani “ una voce melodiosa giunse alle loro orecchie. Davanti a loro, si presentò una splendida donna. Se Shaina era ancora leggemente atterrita, Sonya schioccò la lingua e ghignò, mentre Yuna la guardò in cagnesco.
La donna aveva lunghissimi capelli ramati, che quasi le arrivavano alle ginocchia. Gli occhi di un marrone chiarissimo squadravano i ragazzi…ed avevano notato le reazioni di Shaina. L’abito rosso, aderente, che fasciava le forme generose di un corpo comunque snello ed armonioso, evidenziava una carnagione appena ambrata.
Mentre i ragazzi erano rimasti ammaliati, le ragazze avevano riconosciuto immediatamente la Dea.
“ Mi presento. Sono Afrodite, Dea dell’amore” fece la donna “ come già saprete, qualcuno di voi dovrà rimanere  a farmi compagnia. Quale di questi bei giovani vuole restare?” chiese, melliflua
“ Lasciatela a me” fece Ikki, facendo schioccare le dita “ Io non ho problemi  a lottare contro una donna, a differenza vostra”
“ No, ci penso “ fece Integra, che fino ad allora era stata in silenzio. Voleva affrontare la Dea e scoprire, forse, qualcosa di più di quell’amore che sempre professava sua sorella Paradox. Certo, il suo era un amore malato, ossessivo e perverso. Ma rimaneva sua sorella.
“ No” intervenne Shaina, improvvisamente “Per favore, Integra, lasciala a me. Ho bisogno di vedermela con lei”
Integra rimase sorpresa, ma sospirò. “ Shaina, sei sicura?”
“ Ho bisogno di discutere un po’ con la Dea dell’amore. Non temete, non sono una novellina “ ghignò
Seiya strinse i pugni. Sapeva che non sarebbe mai riuscito a lottare contro una donna. Prima Pallas, poi Saori-san portava via anche se viva, la solita routine tutte le volte che combattevano..
“ Di nuovo, anche questo” fece Seiya “ ancora una volta, so che vuoi lottare da sola. Sei sicura, anche adesso? Come quella volta?”
“ Abbi fiducia in me, Seiya “ fece Shaina, sorridendo da sotto la maschera “ Non ho bisogno del tuo aiuto”
“ Rimarrò anche io” intervenne Sonya “ e non discutete, chiaro? Anche io ho bisogno di parlare con questa Dea”
“ Sonya!” fece Souma
“ Hai paura senza di me, piccolo Leoncino di bronzo?” ghignò la ragazza, sarcastica “ non temete. Devo regolare i conti anche con te, ma adesso c’è prima una Dea che voglio prendere a pugni”
“ Stupida” rispose il ragazzo, in un sussurrò, stringendo i pugni.
Seiya sospirò. “ E va bene, andiamo. Pensate voi, ragazze. Vi aspettiamo. Non deludeteci”  disse il Sagittario.
Il gruppo si incamminò, lasciando indietro le due donne. Souma si voltò a guardare Sonya per pochi secondi, per poi voltarsi a guardare davanti a sé. I suoi compagni potevano capire come si sentiva, in fondo il ragazzo aveva un destino particolare con la Gold di Scorpio.
Seiya, invece, senza rendersene conto, passò accanto alla sua donna, tanto vicino da poterle sfiorare il braccio, ma non si accorse che per una frazione di secondo i polpastrelli dei due mignoli si incontrarono…come non ci fece caso lei…
 
 

Afrodite ghignò. “ Siete donne, non sarò così clemente. Preparatevi”
“ tch…non siamo principessine frignone” commentò Sonya, schioccando la lingua
“ Non sottovalutarci, sarebbe un errore” ghignò Shaina
 
 
 


“ No! Perché?” fece Athena, che con la sfera aveva assistito a tutto. Afrodite aveva la strana inclinazione a fa soffrire le donne in maniera atroce, fisicamente e psicologicamente. Era troppo orgogliosa della sua bellezza.
“ Ragazzi… Shaina… Sonya…” sussurrò la Dea.
 
 
 

Due battaglie sono appena iniziate…
 
 
 
 
 

Un bel capitolo pieno di eventi, eh? E non finisce qui…
Al prossimo capitolo!
 

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Capitolo 5
*** Capitolo 4- La guerra è donna ***


Salve sono valechan91. Eccomi di ritorno dopo varie questioni, lo studio impegna e non posso fare tutto.(testo rimosso dall'amministrazione)
 Andiamo avanti.
Eravamo rimasti con Afrodite. E adesso?
Buona lettura!
Disclaimer: i personaggi sono proprietà di Masami Kurumada. Niente fangirlismi. Solo la versione di Masami Kurumada.

Capitolo 4- La guerra è donna


Le donne si squadrarono per un po. All’improvviso, si alzò come della nebbia.
“Siete già cadute nella mia trappola, piccole sciocche” disse, ilare, la Dea “ l’amore è il potere più grande, verrete sconfitte”
“è vero” esclamò Sonya “ ma quando non è malato, perverso, o si trasforma in un’ossessione. Ossessione che ti fa preferire una felice illusione ad una crudele realtà. E fuggire come un codardo”
La Dea ghignò. “ piccola, non essere così insicura. Preparatevi” disse, scomparendo alla loro vista
“ Ma che…” pensò la ragazza
“ Non mi piace questa storia…stammi vicina Sonya” fece Shaina
Ma si accorse che la ragazza non le era più accanto. “ Cosa?”
Anche Sonya non trovava la compagna. “ Quella vecchia… che combina?!”

 


Improvvisamente, le due donne si ritrovarono immerse in una sorte di dimensione sospesa.
“ Qui si annidano le tenebre del vostro cuore. E io le svelerò”
La Dea le aveva separate, ciascuna delle due vedeva qualcosa di diverso.
Shaina si ritrovò a villa Kido, nell’immenso giardino.
Vide Seiya e Athena e si avvicinò.
“Shaina, devo parlarti” fece il giovane, serio “ ti ho mentito. In realtà mi sono innamorato di Saori-san già da tempo.”
“Cosa?!” fece lei, sorpresa “ ma…”
“mi spiace averti mentito, ma ero confuso. Ora il mio cuore è in pace. Andiamo, Saori-san”
Sul volto di Seiya comparve un sorriso sornione.
“mi dispiace, cara Shaina. Senza rancore, eh? Ricorda che io non sono una Dea, sono un essere umano, una donna tanto quanto te”
“Andiamo, che ho voglia di coccole gheeeeee” boccheggiò, spiritoso, per alleggerire la tensione, Seiya
“ Oh mio Cavaliere. Ti coccolerò io come tu sai”
“ Viva la femminilita! Viva le donne! Viva le coccole!” fece il giovane uomo in tutta risposta
Qualche minuto dopo, Shaina li vide avvinghiati tra le lenzuola. La donna aveva gli occhi sgranati e sbatteva le palpebre.
“Non sei…in quel periodo? Non è un problema?”
“No…e poi abbiamo goduto”
“Si, ma chi se ne importa! Coccole! Mi piacciono!”

 

La donna tratteneva a stento le risate. Conosceva Athena, conosceva Seiya, da molto tempo. Da quando aveva capito la verità di Athena, la Dea le si era dimostrata amica. Non le aveva mai rinfacciato i torti subiti in passato, anzi, le aveva affidato Kouga. Dandole un secondo allievo, dopo Cassios. E Seiya, sempre birbante ma mai volgare…la donna sorrise. Se quella credeva che bastasse così poco per minare la sua fiducia, aveva la vittoria in tasca.
“Oh, non funziona, eh? Bene. Allora scaviamo più a fondo” sussurrò Afrodite, che si godeva lo spettacolo
Shaina si ritrovò nel passato, questa volta. Ai tempi in cui ancora c’era Arles, e lei…lei era spietata.
Si era sempre pentita delle sue azioni passate, ma non le rinnegava. Non sentiva di meritare perdono, benchè la Dea glielo avesse concesso. Ma era una parte della sua vita.
Sentiva dei sussurri, e capiva che erano al suo indirizzo.
“Malefica” “ strega” “serpe” l’Ofiuco va bene, è una vipera” “ è spietata, fa paura” “ come può essere una donna?” “ una donna non dovrebbe essere gentile ed aggraziata?”
Shaina strinse i pugni. Lo era stata, è vero. E al momento giusto ne avrebbe pagato il prezzo. Sarebbe anche morta se necessario per espiare il suo passato. Saga lo aveva fatto.
Ma finchè la Dea Athena, colei alla quale si era votata, aveva fiducia in lei, e quel sorriso sul volto era anche per lei, avrebbe lottato. Sempre. Non aveva ancora ricambiato completamente il grande onore del perdono ricevuto.
Quando notò Seiya, ragazzino, che con i compagni diceva le stesse cose, chiamandola “orrida strega”, la donna ebbe un moto di rabbia.
Stava per cedere, e Afrodite pensava che fosse fatta. Invece, Shaina si bloccò. Fece un respiro profondo.
“Se pensi di minare così il mio animo, ti sbagli. Sono scesa a patto con l’oscurità del mio passato molto tempo fa” commentò la donna
“Cosa? Come…”
“ Le tue illusioni non possono prevalere sulla devozione e sincerità di un Saint” fece Shaina, adirata “ però… puoi prendertela con me, giocare con i miei sentimenti, le paure e tutto. Ma non ti permetto di infangare così il sacro nome della Dea Athena!” concluse, scagliando un Thunder Claw  contro Seiya, facendo svanire l’illusione
“ Tu non sai come sia forte e gentile allo stesso tempo, non sai quanto dolore debba sopportare, portando il peso dell’umanità sulle sue spalle. Quindi taci!” aggiunse

 

Athena, che assisteva molto distante, al cospetto di Zeus, rimase colpita. “Shaina…”
Saori pensava di non meritare quella gratitudine. Non aveva fatto nulla, in quel periodo buio, con Arles, erano stati tutti ingannati. Aveva scelto bene l’insegnante per Kouga, ne aveva la certezza, adesso.

 

Afrodite accusò appena il colpo, ma furono le parole quelle che colpirono.
Intanto Sonya se la vedeva con i fantasmi del passato. Rivedeva suo padre e se stessa, intenta nel suo primo omicidio.
La ragazza, però, non si lasciò intimidire. Non aveva perso il suo lato sanguinario, così non esitò a fare piazza pulita, dissolvendo l’illusione ed esclamando “tutto qui, vecchia megera?”
Shaina, però improvvisamente, si accasciò a terra, tenendosi il petto e la testa.
Non ne aveva parlato con nessuno, nemmeno con Athena, ma ogni tanto… era come un forte mal di testa la privasse della volontà, e si sentisse in una bolla. Controllata da qualcosa.  E in quel momento, perse i sensi.
Sonya, se prima si preoccupò per la compagna d’armi, sentì una fitta al petto, per poi accasciarsi anche lei priva di sensi.
“ Cosa è successo, Padre?” chiese Athena, allarmata
“ Nella maggiore, c’è qualcosa di strano. Per quella più piccola, non c’è da preoccuparsi. Ha fatto la spavalda, ma il cuore era in tumulto” rispose Zeus

 


“Avete giocato con le vostre ombre, superandole e guadagnando la luce” commentò Afrodite, sospirando
“Forse, io, Dea dell’Amore, superiore agli umani…dovrei capire meglio cosa sia il sentimento che governo.
Vi siete guadagnate il diritto di passare. Ma non aiuterò Athena. Resterete qui al mio cospetto finchè, sole, non vi riprenderete. Il vostro cuore, più che il vostro fisico, è provato” concluse, rinchiudendosi nelle sue stanze


Nel frattempo, i ragazzi, sebbene preoccupati, correvano verso la loro meta, il prossimo scontro. E Hyoga era nel bel mezzo di uno scontro…

 

Al prossimo capitolo!

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