Romantico pedinamento

di Classicboy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Gruppi e appuntamenti ***
Capitolo 2: *** Ah, le boutiques del centro! ***
Capitolo 3: *** Silenzio in sala. Sì certo, come no. ***
Capitolo 4: *** Cena, ovvero: quando tutto si chiarisce ***



Capitolo 1
*** Gruppi e appuntamenti ***


                              ROMANTICO PEDINAMENTO

 

CAP.1: GRUPPI E APPUNTAMENTI

 

Feliciano fece una giravolta di fronte allo specchio emettendo il suo tipico “Veeee”. Si fermò e sorrise: era proprio carino, sicuramente Ludwig avrebbe apprezzato.

Sorrise non appena pensò al suo nome. Stava insieme a Ludwig Beilschmidt. Lui, Feliciano Vargas, il pittore con una media disastrosa stava con uno dei ragazzi più belli della sua scuola! Al solo pensarci sentì il viso diventare rosso per la gioia.

Quel giorno avrebbero avuto il loro primo appuntamento ufficiale, pertanto l'italiano aveva deciso di essere al meglio: jeans chiari, maglietta bianca, e ovviamente la collana con la croce celtica che il suo fidanzato gli aveva regalato pochi giorni prima.

Scese nell'atrio e salutò il fratello: “Veeee, Lovino. Vado al mio appuntamento allora”

“Sì, sì” disse scorbutico il maggiore dei Vargas nascondendosi dietro ad un libro.

Feliciano sapeva che suo fratello odiava leggere, pertanto si insospettì un po': “Fratellone c'è qualcosa che non va?” poi ebbe la rivelazione “Sei arrabbiato per via di Ludwig? Lo so che non ti piace, ma guarda che è un tipo a posto, anzi” sorrise “Sono certo che tra un po di tempo andrete d'accordissimo!”

“Non ti immischiare nei miei affari, chigi. E poi non avevi un appuntamento, tu?” chiese acido Lovino squadrando il fratello da capo a piedi.

“Giusto, hai ragione. A più tardi, ciao” e uscì.

Lovino aspettò un paio di minuti, poi si alzò, si mise addosso gli occhiali da sole ed il cappello e uscì.

“Se credi che ti lascerò fare i tuoi comodi da solo col mio fratellino, bastardo d'un crucco mangiapatate, allora ti sbagli di grosso” mormorò prima di uscire.

 

Ludwig se ne stava di fronte alla porta d'ingresso pronto ad uscire. Per l'appuntamento aveva scelto una semplice camicia blu, regalo di Feliciano, e dei pantaloni scuri.

“Io vado, allora”

“Kesesesese, e mi raccomando, West, non fare nulla di quello che non farei io” disse suo fratello maggiore con un ghigno in faccia salutandolo dalla porta della cucina.

Ludwig lo guardò esasperato: “Grazie Gilbert, ma eviterò di farlo. Credo che sia consigliabile finire il primo appuntamento senza una denuncia per molestie o con una padella in fronte”

L'albino pareva offeso e leggermente imbarazzato: “Guarda che io ero sincero. E poi la denuncia è stata colpa di Francis, mentre la padellata... chi si aspettava che la Hedervary girasse armata?!”

“Sì sì, come dici tu. Io però ora vado. Hallo” e uscì di casa.

All'istante Gilbert si fiondò sul telefono e chiamò i suoi due amici.

“Ok, il meraviglioso piano del bellissimo Ore-sama può incominciare. Come? No, ti dico di no. Senti io... Senti... No, per l'ennesima volta non puoi invitare il tappo isterico ci farebbe scoprire e... NO! Neanche il biondo avvelenatore. Piantatela su. Sì. Sì. Allora a tra un po' ” chiuse la chiamata “Kesesesese, preparati West, grazie al tuo meraviglioso fratellone passerai dall'avere il peggiore appuntamento della storia (perché so che andrà così) al migliore!”

 

“Veeeeee, Ludwig!” chiamò Feliciano vedendo il fidanzato fermo accanto ad una fontana.

“Buongiorno, come stai?” chiese mentre si alzava sulle punte e gli dava un bacio sulla guancia. L'altro arrossì leggermente ma riuscì a rispondere: “Bene, grazie”

“Avevi qualcosa in programma per oggi?” chiese col suo solito sorriso il moro. A lui non importava granché, gli bastava stargli accanto.

“A-a dire il vero, sì” disse sempre più rosso il tedesco. Ogni volta che lo vedeva arrossiva fino alla radice dei capelli “Ho pensato che potremmo fare un giro, poi prendiamo la mia macchina e andiamo al nuovo cinema a vederci un film, infine andavamo a mangiare qualcosa. Ti va bene?” chiese preoccupato di aver scelto qualcosa che al fidanzato non andasse a genio.

Il sorriso dell'altro si allargò ancora di più: “Certo, mi va più che bene. È un programma fantastico, di quelli che solo tu sai fare. Andiamo!”

Gli prese il braccio come se fosse un peluche e si diressero al loro appuntamento, ignari che...

 

Dietro ad un muro...

 

“Tsk, girare poi un film ed infine andare a mangiare qualcosa? West, che programma scontato. Per fortuna c'è il tuo Awesome Bruder qui ad aiutarti!”

“Dici che è scontato Gil? Non lo so, a me pare molto romantico” disse sospirando un ragazzo biondo tirando fuori da chissà dove una rosa rossa “Ah, l'amour a quell'età è così dolce. Oh, se anche Arrrrrthur fosse qui. Scommetto che ci divertiremmo e...”

“Zitto Francis” sibilò Gilbert all'amico “Il biondo avvelenatore non ci serve in questo momento, non dobbiamo uccidere nessuno, vero Ant...? Antonio! Che diavolo stai facendo?!” chiese all'ultimo membro della compagnia, un ragazzo castano che aveva tirato fuori un taccuino e stava appuntando diligentemente qualcosa.

Lo spagnolo alzò gli occhi e si esibì in un sorriso da scemo: “Prendo appunti. L'idea di tuo fratello mi pare buona, quindi ho pensato che potrei provare ad usarla anch'io con Lovinito”

“No! L'idea di West non è affatto buona! Ma mi avete ascoltato? Tsk, ora capisco perché non siete fantastici come il sottoscritto”

“Su, Gilbert mon ami, non prendertela. Adesso però andiamo che sennò rischiamo di perderli”
“Giusto. Avanti Bad Friends Trio, il successo dell'appuntamento dipende da noi!”

“Sìììììì!”

 

Dietro ad una colonna...

 

“E ora mi vuole anche far credere che le sue intenzioni sono oneste. Ci hai provato, bastardo d'un crucco, ma purtroppo per te Lovino Romano Vargas non si inganna facilmente. Eh eh, ora non mi resta che seguirli ed aspettare che il mangiapatate faccia la sua sporca mossa. A quel punto interverrò io a salvare Feli, lui mi ringrazierà e...”

“Ciao, Lovino!”

“Ahhhh, non ho fatto nulla, non sono io il colpevole prendetevela col crucco!” urlò voltandosi.

Dietro di lui una ragazza coi capelli a caschetto ed una bocca da gatto lo guardava perplessa, mentre accanto a lei un ragazzo più grande, probabilmente il fratello, con una capigliatura da fumetti ed una sciarpa fumava una pipa.

“Belle! Lars!” disse rosso l'italiano riconoscendoli “Mi avete spaventato a morte! Ma vi sembra?! Piombare in silenzio dietro alle persone e far venire loro un crepacuore!”

“Veramente abbiamo fatto anche un bel po' di rumore” disse l'olandese con tono neutro “Sei tu che immerso nei tuoi sogni ad occhi aperti e nei tuoi dialoghi da cattivo cliché non ci hai sentito”

“A proposito, che stavi facendo?” chiese Belle sorridente.

“Non sono affari vostri!”
“Ok, allora...”
“E va bene, ve lo dico! Sto seguendo il mio fratellino che oggi ha un appuntamento con lo stronzo tedesco”

“Awwww, ti preoccupi per lui. Quanto sei carino!” disse Belle prendendogli una guancia e pizzicandolo.

“Sì, ok” disse rosso Lovino “Ora che ve l'ho detto però non posso certo lasciarvi andare”

“Aspetta” disse Lars preoccupato “Che intendi dire con...?”

“È deciso” disse Lovino alzandosi in piedi “Da adesso in poi noi tre formeremo la squadra anti-crucco. Andiamo Tomato Gang!”

“Sììììì!” disse Belle al settimo cielo, mentre al fratello non restò altro che seguirli.

<< Quanto vorrei che Elizabeta fosse qui >> pensava la ragazza mentre correva dietro al castano << Adorerebbe tutto questo Yaoi. Non ti preoccupare, amica mia, prenderò appunti e ti racconterò tutto >>

Ma lei non sapeva che...

 

Dentro ad un negozio...

 

“Allora, che fanno?” chiese una ragazza dai capelli castani ad un ragazzo asiatico affianco a lei.

“Stanno discutendo. Penso che stiano concludendo i preparativi per l'appuntamento”

“Fantastico. Adesso non ci resta che seguirli. Ma ci pensi Kiku?! Assisteremo dal vivo ad un appuntamento Yaoi! Non sto più nella pelle!”
“Anch'io sono agitato, Elizabeta-senpai, solo c'è una cosa che non mi è chiara”

“Sarebbe?”

“Beh, noi due possiamo seguirli perché è grazie a noi se stanno insieme, ed ora, non voglio che nessuno lo prenda come un insulto o roba del genere, ma...” si voltò verso una bambina bionda con un nastro tra i capelli, ultimo elemento del loro terzetto “Che ci fa la piccola Lily qui?”

“Semplice!” disse Elizabeta raggiungendola e mettendo una mano intorno alla sua spalla “È la mia migliore allieva e pensavo che potesse apprendere meglio i segreti dello Yaoi venendo assieme a noi e apprendendo da due maestri”

“Grazie per l'opportunità, Mister Kiku” disse lei inchinandosi appena.

“Oh, di-di niente” disse imbarazzato il moro “Allora ci conviene affrettarci, sono già andati”

“Bene, ed ora Lily assisterai a come un vero fan dello Yaoi insegue la sua OTP. Stai prendendo appunti?”

“Sì, signora” disse la bionda che stava appuntando tutto diligentemente su di un blocchetto.

“Bene, ed ora: andiamo team YAOI!!!!”

 

Dietro l'angolo del negozio...

 

Nel frattempo non vista, stava avvenendo un'accesa discussione tra uno svizzero biondo ed un austriaco coi capelli castani.

“Vattene subito da qui, Roderich! Che diavolo stai facendo?”

“No che non me ne vado, Vash, sono qui per pedinare Eliza ed assicurarmi che stia bene. Quindi qui quello che deve andarsene e che non ha motivo di rimanere sei tu!”

“Ti sbagli: sono qui per tenere d'occhio Lili, che, tra parentesi, la tua Eliza ha traviato!”

“Non osare parlare di lei in questo modo!”
“Oso eccome!”

“Allora io ti...! Ah, se ne stanno andando!”
I due si interruppero e si guardarono un attimo in silenzio. Per una volta i loro obbiettivi combaciavano.

“Tregua?” chiese rilutante Roderich allungando la mano.

“Tregua” ringhiò Vash stringendogliela di malavoglia.

Poi si fiondarono entrambi all'inseguimento del team Yaoi.

 

Su di un tetto...

 

“Ahahah, è giunto il momento che l'eroe si dia da fare, vero assistente?” chiese un ragazzo con un canocchiale ad un altro affianco a sé che pareva essere la sua fotocopia.

Questo sospirò: “Per favore Alfred, per l'ultima volta: smettila di chiamarmi assistente. Non sono il tuo assistente, sono tuo fratello Matthew”

“Chi?!”

“Lascia stare...” mormorò nello sconforto “Comunque ancora non capisco perché li stiamo seguendo”

“È semplice assistente: stiamo seguendo il cattivo perché dobbiamo impedirgli di compiere il suo scellerato piano di conquista del mondo! Ahahah, l'eroe non può fare altrimenti!"

“Alfred, quello non è un cattivo: è Ludwig il nostro compagno di classe. E non sta facendo nessun piano di conquista del mondo: credo che stia avendo un appuntamento con Feliciano. Pertanto direi che dovremmo andarc...”

“Un appuntamento?! No, mio caro. Questo è quello che quel genio del crimine vuole farti credere. Andiamo, salviamo il mondo e prendiamoci gli onori!” e saltò giù dal tetto.

Matthew sospirò: perché aveva un fratello così esagitato?

 

Sotto un portico...

 

“Mh, certo che però mettersi in cima ad un tetto non è certo una mossa molto saggia. Mi chiedo cosa...? Raivis, smettila di tremarmi addosso, sembri un terremoto forza 8!”

“S-s-scusami Eduard. I-il fatto è c-c-che sono m-molto pre-preoccupato”

“Lo so, lo so. Anch'io lo sono” disse il ragazzo con gli occhiali chinandosi verso il più piccolo “Adesso però rilassati. Pensa a qualcosa di piacevole, tipo il fatto che il signor Braginski non è qui”

“Io non ne sarei così sicuro” mormorò Toris, ultimo membro del gruppetto baltico “Quello lì ha occhi dappertutto”

“Liet, sei tipo troppo paranoico. Cioè, mica è un mostro!” disse accanto a lui Feliks “Piuttosto non trovi che queste scarpe siano tipo troppo carine? Sono così rosa!”

“Feliks, per favore concentrati. Poi non capisco nemmeno perché tu sia qui” disse il lituano squadrando il migliore amico, ancora intento a fissare adorante il paio di calzature.

“È semplice” disse con disinvoltura il polacco “Voi siete stati mandati da quel buzzurro di Ivan a spiare Alfred perché credeva che stesse tramando qualcosa contro di lui, poi avete incontrato tipo me ed io, visto che mi stavo annoiando, ho deciso di accompagnarvi”

“Ah, giusto” disse esasperato il lituano. Conosceva quel ragazzo da anni, ma ancora non aveva capito come funzionasse la sua testa.

“Adesso però ci conviene muoverci” disse Edward “Alfred si è mosso e... Ma è appena saltato giù dal tetto? Certo che è proprio un esagitato. Ahi, quello deve aver fatto proprio male. Oh, ma tu guarda: si sentono le sue imprecazioni anche qui. Ora però andiamo, lui ed un altro tipo misterioso che non avevo notato prima si sono messi in moto. Forza team Baltico-polacco!”

“Tipo sìììììììì!”

 

In mezzo ai cespugli...

 

“Bene bene, fa la tua mossa Beilschmidt. Avanti. Non appena metterai un piede in fallo ci penserà il leone inglese a sbranarti. Muahahahaha!”

“Arthur?”

“Che c'è?!” chiese irritato il biondo per il fatto che lo avessero appena interrotto nel bel mezzo del suo monologo.

“Sei sicuro che stia tramando qualcosa? A me pare solo un appuntamento” disse un ragazzo coi capelli castano chiari e due canini più lunghi della norma.

“Concordo con Valachia” disse con voce atona un giovane con un fermaglio a forma di croce nordica tra i capelli.

Idiots, mi pare logico che stia cercando di depistarci. Vedrete, tra alcuni minuti lui lascerà quell'idiota italiano e darà via al suo diabolico piano”

“Sarà” disse il rumeno stringendosi le spalle “Però c'è anche un'altra cosa che non capisco”

“Sentiamo, su!”

“Perché hai chiesto proprio il nostro aiuto? Il nostro è un club di magia, non di spionaggio”

“Concordo di nuovo”

“Perché eravate gli unici liberi e adatti a questo incarico! Ora muoviamoci, che rischiamo di perderli. Avanti Magic Trio!” e scattò in avanti.

“E va bene, va bene. Calmino un po' ” disse il rumeno per poi concentrarsi sul norvegese al suo fianco “Lukas, stai bene? Sei più silenzioso del solito oggi”

“Sì, tutto ok. Solo una strana sensazione” si affrettò a rassicurarlo il biondo per poi seguirli.

Eppure avrebbe giurato di aver sentito dei rumori come di qualcuno che cadeva da un albero...

 

Tra gli alberi...

 

“Togliti di dosso, Oxenstierna”

“Tu togli il tuo piede dalla mia mano, Kohler”

“Su-san, mi stai facendo male”

“Tino, sei seduto sopra di me”

“Insomma, vi volete levare una volta per tutte?! Mi state schiacciando!”

“È tutta colpa tua, idiota di un Mathias. Se tu non ti fossi mosso così tanto, ora non saremmo per terra. Ora capisco perché mio fratello si diverte così tanto a farti del male”

Tra gli alberi in un groviglio se ne stavano quattro ragazzi, uno sopra l'altro.

“Bene” disse uno con i capelli biondi tenuti su dal gel dopo che si erano rialzati dalla caduta dalla cima dell'albero “Ed ora che ci siamo liberati torniamo all'operazione 'All'inseguimento di Lukas' !”
“Posso dirti che come nome fa schifo?” chiese un ragazzo con i capelli talmente chiari da sembrare bianchi mentre mangiava una liquirizia.

“Andiamo Emil, scommetto che Mathias ha fatto del suo meglio per pensare ad un nome originale” cercò di calmarlo un ragazzino biondo con una felpa blu verde “Giusto, Su-san?” e si rivolse all'ultimo membro, un armadio biondo con i capelli corti e gli occhiali che replicò con un “Mgh”

“Ripetimelo ancora una volta, idiota Kohler” disse l'islandese “Perché stiamo seguendo mio fratello?”

“Semplice” disse il danese nascondendosi come una spia dietro all'albero “Perché si stava comportando in modo strano oggi e volevo scoprire le sue vere intenzioni”
“Questo spiega perché tu sia qui, non perché ci siamo anche noi”

“Perché siete i miei migliori amici, e poi... andiamo: non siete curiosi?” chiese con un luccichio negli occhi.

“Affatto!” negò l'islandese.

“Scusa, ma non è che mi interessi poi granché” disse il finnico.

“Concordo con mia moglie” concluse lo svedese.

“Non sono tua moglie”

“Bah, ormai avete accettato...” continuò imperterrito il danese.

“Ma quando mai?!” sbotto Emil.

“E pertanto mi aiuterete a scoprire cosa succede. Un-due-tre: forza Team Nordici!”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo autore:

Bene... Allora, piaciuto?

Spero di sì, è la prima volta che mi esercito con una vera e propria demenziale. All'inizio volevo fare una OS, poi però mi sono reso conto che come lunghezza mi sarebbe venuta fuori una cosa mostruosa e pertanto ho deciso di fare una storia a più capitoli.

Immagino che non sia molto chiaro, del resto l'ho riportato più o meno come l'ho immaginato (sì: è così che lavora la mia testa, e sì: fa paura).

Per farvi un po di chiarezza: Ludwig e Feliciano sono al loro primo appuntamento, Gilbert, per aiutare il fratello decide di seguirli assieme a Francis e a Antonio, Lovino spia i due perché crede che “il bastardo mangiapatate” abbia mire poco caste nei confronti del minore e arruola contro la loro volontà Belle (Belgio) e Lars (Olanda) che passavano di lì per caso, Elizabeta assieme a Kiku vuole assistere ad un appuntamento tra ragazzi dal vivo e coinvolge la piccola Lily, Vash e Roderich preoccupati seguono le due ragazze, Alfred e Matthew spiano Ludwig, perché il primo lo ha eletto suo acerrimo super-nemico e crede che voglia conquistare il mondo e coinvolge il povero fratello, il trio baltico e Feliks seguono l'americano e il canadese su ordine di Russia che crede che Alfred trami qualcosa contro di lui, Arthur contagiato da Alfred spia Ludwig perché crede che abbia una sorta di piano oscuro a suoi danni e coinvolge Lukas (Norvegia) e Valachia (Romania) ed infine Mathias (Danimarca) insospettito dal comportamento di Norvegia decide di seguirlo tirandosi dietro gli altri tre nordici.

Insomma: è peggio di “Beautifull” (che tra parentesi io non ho mai guardato)!

È comunque una cosa corta che andrà sicuramente sotto i cinque capitoli e che aggiornerò ogni due tre giorni.

Se notate degli errori nei nomi vi prego di farmeli notare e correggerò subito, stesso dicasi per la grammatica.

Non so se Belgio è davvero amica di Ungheria, io ho fatto di sì per motivi narrativi.

Se volete che qualcun altro venga ad incasinare ancora di più le cose basta che chiedete e vedrò di ricavare un piccolo spazio anche per lui.

Spero che lascerete qualche commento e che la storia vi sia piaciuta!

Bye

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Capitolo 2
*** Ah, le boutiques del centro! ***


* Parte sigla da telenovela *

* Meliflua voce maschile fuoricampo *

Nella puntata precedente: Ludwig e Feliciano sono al loro primo appuntamento, Gilbert, per aiutare il fratello, decide di seguirli assieme a Francis e a Antonio, Lovino spia i due perché crede che “il bastardo mangiapatate” abbia mire poco caste nei confronti del minore e arruola contro la loro volontà Belle (Belgio) e Lars (Olanda) che passavano di lì per caso, Elizabeta assieme a Kiku vuole assistere ad un appuntamento tra ragazzi dal vivo e coinvolge la piccola Lily, Vash e Roderich preoccupati seguono le due ragazze, Alfred e Matthew spiano Ludwig, perché il primo lo ha eletto suo acerrimo super-nemico e crede che voglia conquistare il mondo e coinvolge il povero fratello, il trio baltico e Feliks seguono l'americano e il canadese su ordine di Russia che crede che Alfred trami qualcosa contro di lui, Arthur contagiato da Alfred spia Ludwig perché crede che abbia una sorta di piano oscuro a suoi danni e coinvolge Lukas (Norvegia) e Valachia (Romania) ed infine Mathias (Danimarca) insospettito dal comportamento di Norvegia decide di seguirlo tirandosi dietro gli altri tre nordici (Berwald, Tino e Emil / Islanda).

Ed ora andrà in onda la seconda parte di questa demenziale cretinata. Buona visione.

 

 

 

 

 

                                             AH, LE BOUTIQUES DEL CENTRO!

 

 

 

I due ragazzi, ignari del fatto di essere seguiti da metà del globo terracqueo, nel frattempo stavano dando un'occhiata alle varie vetrine.

“Veeee, Doitsu: guarda che carino che è questo!”

“Sì, Italia, molto bello”

“Veeee, Doitsu: questo mi piace davvero tanto!”

“Sì, Italia, molto bello”

“Veeee, Doitsu: credo di essere incinto!”

“Sì, Italia, molto be... Aspetta, COSA?!” chiese il tedesco rendendosi finalmente conto di ciò che l'altro aveva appena detto.

“Te l'ho fatta!” disse sorridendo Feliciano “Ho detto quella cosa perché mi sembrava che avessi la testa altrove. Stai bene?” chiese poi preoccupato.

“Sì, tranquillo, e scusami” disse con un sorriso tirato Ludwig “Il fatto è che ho la costante sensazione di essere seguito”

“Ma va là, Lud. Sarà la tua impressione. Ora però devi farti perdonare la tua disattenzione!” disse con un leggero sorriso l'italiano.

“E come?” chiese divertito il tedesco.

“Semplice: mi devi accompagnare a farti un regalo per ringraziarti ancora di questa fantastica collana. Su, vieni” e lo trascinò dentro al negozio.

 

Tomato gang:

“Qui Pomodoro 2. Sono appena entrati nel negozio”

“Ricevuto Pomodoro 2, io e Pomodoro Gel entriamo in azione contro quel bastardo. Passo e chiudo”
“Non riesco proprio a capire perché, se voi siete pomodoro 1 e 2, io debba essere Pomodoro Gel”

“Zitto Lars, ho detto passo e chiudo!”

 

Bad friends trio

“Kesesesese, pronti miei awesome amici?”
“Antonio: en funcionamento*!”

“Francis: opérationnel*!”

“Bene, ed anche il magnifico me è pronto e operativo. Diamo il via all'operazione Cupido tra i vestiti!”

“Posso dirti che come nome fa pena, mon ami ?”

“È vero, sembra uno di quelli che potrebbe inventarsi Mathias Kohler”

“Zitti, non è vero. È un nome assolutamente perfekt! Oh, Gilbird amico mio, solo tu mi capisci!”
“Ma con chi sta parlando?”

“Oh, lo sai Antonio: con quella sorta di passero che si porta sempre dietro”

“Non è un passero, è un pulcino!”

“Sarà, ma a me pare proprio un passero”

“A dire il vero anche a me!”

“Sigh, lasciamo perdere e diamo via all'operazione punto e basta”

 

Team Yaoi:

“Lily, stai prendendo appunti?!”

“Sì signora”

“Molto bene! Ora è giunto il momento che tu conosca la vera tenacia che contraddistingue i veri fan dello Yaoi!”
“Sì signora”

“Ora ti dimostreremo che siamo disposti a tutto pur di far sì che il nostro obbiettivo venga raggiunto. È il nostro obbiettivo è...?!”

“Signora. Far sì che Ludwig e Feliciano condividano quanti più momenti Yaoi possibile, signora”

“Esatto, ed ora: in nome dello Yaoi!”

“Yaoi!”

“...”

Kiku: “Sono capitato tra delle pazze”

 

Allenza austro-svizzera:

“Un negozio? Santo cielo, spero che a Lily non voglia mettersi a fare compere”

“Tranquillo Vash, tua sorella non mi sembra tipa da spendere senza dire niente (sussurrato) al contrario di te”

“Hai detto qualcosa Roderich?”

“Niente, piuttosto sono preoccupato che Eliza si faccia prendere la mano. Presto, sento un improvviso dolore al portafogli!”

“Anch'io!”

 

Duo Eroe e Assistente:

“Ahahahah, e così il cattivo alla fine si è tradito!”

“Ma di che stai parlando, Alfred? Sono solo entrati in un negozio”

“Non capisci assistente? Ah, no giusto: tu non hai la mente geniale di un eroe come il sottoscritto. Mi sembra più che ovvio che il cattivo è appena entrato lì dentro per incontrare un contatto!”

“Un... contatto?”

“Esattamente, probabilmente un agente dei servizi segreti corrotto o che fa il doppio gioco e che gli vuole vendere piani segreti così da poter mettere in scacco l'intera nazione. Gioisci assistente: probabilmente alla fine di tutto verremo ringraziati dal presidente in persona! Andiamo!”

“Io ne farei anche a meno dei complimenti del presidente, a dire il vero. Mi bastano quelli di Katyusha ”

 

Team Baltico-polacco:

“Ma che...? Adesso entrano in un negozio di vestiti? Ma che razza di piano perverso ha in mente?!”

“N-non lo so, E-Eduard. Forse vuole solo co-comprare un regalo per q-qualcuno”

“Raivis, smettila di tremare. Forse sì. Tu che ne pensi Feliks?”

“Come? Scusa Toris, ero tipo troppo intento a fissare il cagnolino di quella signora. Ha una giacca totalmente rosa, è un amore!”

“Va bene Feliks, va bene. Beh, direi che non ci resta altro da fare che seguirlo”

 

Magic trio:

“Mmmmh, un negozio di vestiti, eh? Bella mossa Beilschmidt, ma non credere in tal modo di riuscire a sbarazzarti dal vecchio bucaniere, eheheh”

“Oooohhh, quindi secondo te l'hanno fatto perché si sono resi conto che li seguivamo e pertanto vogliono depistarci?”

“Non proprio, mio chiaro Valachia. È impossibile che ci abbiano visti, con i miei favolosi travestimenti, pertanto it seems clear* che l'hanno fatta come procedura standart”

“Ooohhhhh”

“...”

“Beh, Lukas, che c'è? Vuoi dire qualcosa?”

“Sì Arthur: credo che stare tanto tempo con Alfred Jones stia nuocendo gravemente alla tua salute mentale”

 

Team nordici:

“Un negozio di vestiti? Ve lo avevo detto che c'era qualcosa di strano! Norge non entrerebbe mai di sua spontanea volontà in un negozio di vestiti. Qui c'è sotto qualcosa...”

“...”

“Posso picchiarlo? Vi prego un pugno soltanto”

“Io appoggio Emil”

“Emil, Su-san, no. Prendetela con calma. E comunque Mathias si da il caso che sia assieme ad Arthur e Valachia, pertanto forse sono stati loro a convincerlo”

(non lo ascolta) “Bene, entriamo a far luce su questo mistero!”

“...”

“Prendila con calma, moglie. Prendila con calma”

 

All'interno Ludwig e Feliciano stavano girando per i vari scaffali, alla ricerca di qualcosa che potesse andare a genio al castano.

“Veeee, allora vediamo un po'. Jeans? Nah, ne hai già parecchi. Felpa nemmeno, che tu non sei tipo e inoltre tra un po è estate. Maglietta... sì: una maglietta andrà più che bene! Ma quale? Questa ha una fantasia assurda, mentre quest'altra non mi piace il colore, questa è troppo piccola...!”

Nel frattempo Ludwig se ne stava dietro al ragazzo senza poter dire una sola parola.

 

Dietro a dei manichini...

 

“Santo cielo, Elizabeta-senpai! Il tuo naso sanguina!”

“Scusatemi, è troppo... troppo Yaoi! Vedere Feliciano che si comporta così... Non ce la faccio!” disse l'ungherese tamponandosi il naso.

Lily nel frattempo continuava a scrivere: “Oooohhh, quindi quella è un emorragia nasale da eccessiva esposizione a Yaoi. Perché a voi non succede, Mister Kiku?”

“Semplice” disse pratico il giapponese “Ho già visto più volte Feliciano-kun comportarsi in maniera simile, e pertanto la cosa non mi tocca più”

“Ooooh!”

“”Guarita!” esclamò la castana riemergendo dal suo stato di morte per dissanguamento “Ora però concentriamoci sulla cosa più urgente!”

“E sarebbe, Elizabeta-senpai?” chiese Kiku ansioso di scoprire la prossima mossa di quella guru dello Yaoi.

“Semplice e lampante” prese la maglietta scartata prima da Feliciano “Come fa a dire che ha una fantasia orribile e assurda?! È assolutamente adorabile!” e le spuntarono attorno dei cuoricini.

“Ehm, ecco... A dire il vero...” provò a dire Kiku, prima che intervenisse Lily.

“Non lo so: secondo me dovrebbero aggiungerci un po di pizzo, che ne so, sui polsini e il colletto. Mentre...”

“Hai ragione Lily!” esclamò convinta l'ungherese “E poi non dimentichiamoci gli abbinamenti! Con questi questi jeans scuri starebbe una favola!”

“Sì, così è un amore” e continuarono a scambiarsi consigli di moda, mentre Kiku le guardava esasperato.

<< Sarà >> pensò << Ma secondo una fantasia con degli scoiattoli con in mano un boccale pieno di birra non è un granché >>

Poco più in là Vash e Roderich stavano avendo un infarto per via del salasso monetario operato dalle due ragazze.

 

Tornando a Feliciano e Ludwig. I due si erano un attimo separati per andare a controllare se ci fosse qualcosa che potesse piacere al tedesco.

“Mi spiace, Italia, ma non ho trovato nulla che mi interessasse”

“Io invece sono stato più fortunato!” esclamò sorridente l'italiano “Per fortuna un bravo signore che lavora al negozio con i capelli biondi e la barbetta e la faccia nascosta da un cappello mi ha suggerito un regalo perfetto per quella che gli sembrava la nostra situazione!”

“Davvero? Sono proprio curioso, avanti mostr... I-Italia?! Was zum Teufel ist das* ?!” chiese inorridito all'altro, che stava tenendo tra le mani un tanga un po troppo attillato e sexy e che copriva davvero troppo poco le regioni vitali per i suoi gusti (e se si pensa a quali sono i gusti del tedesco, allora stiamo davvero sfociando nel volgare).

“Non lo so a dire il vero. A me sembravano delle mutande!” disse felice l'altro completamente ignaro del messaggio celato che avrebbe avuto quell'indumento se il ragazzo glielo avesse regalato.

“Feliciano, quelle non sono delle semplici mutande, sono dei tanga”

“Veee, e cos'è un tanga?”

“Lascia stare” e si avvicinò lentamente, quasi dovesse disinnescare una bomba “Ora dammele, cosicché...”

“Fermo lì, bast... ehm, Signore!” urlò a quel punto una voce facendoli sobbalzare. All'istante spuntarono fuori due commessi uno basso e che pareva avere i capelli castano scuri, l'altro più alto che aveva al collo una sciarpa blu-bianca “Mi dispiace ma ci hanno appena riferito che questo carico di merce è fallata, e pertanto sono costretto a requisirla!”

Avevano dei berretti calati sulla faccia, così non si riusciva bene a distinguere i volti, ma la voce di quello più basso era fastidiosamente familiare...

“Prego, tenga pure” disse più che felice di sbarazzarsi di quella cosa.

“Ma non me lo dare, bast... Signore! Che schifo. Lar, ehm, Lartaserse, prendilo tu!”

Anche con il cappello calato di fronte agli occhi si capiva che l'altro gli stava lanciando un'occhiataccia assassina: “E perché scusa? L'ordine è arrivato a te, io non centro nulla. Anzi devo andare a sistemare dei manichini laggiù, ciao ciao”

“Asp... Maledetto!” lo scontroso venditore se ne andò tenendo per due dita l'orrido paio di mutande.

“Italia” disse Ludwig mentre lo vedeva scomparire “Non sembrava anche a te che quei due commessi avessero un'aria familiare?”
“Mh? No, non particolarmente. Giriamo ancora un po', non mi sono ancora arreso!” e lo prese per mano.

 

“Aaaaahhh, Lars, bastardo! Perché mi hai fatto toccare questo... questo schifo!” sussurrò Lovino, che altri non era che il venditore scontroso.

L'olandese lo fulminò con lo sguardo: “Così impari a darmi nomi assurdi e ridicoli come Lartaserse. Andiamo: Lartaserse?! Non so neanche se esista!”

“Scusa, non ti potevo chiamare col tuo vero nome e sono andato nel panico”

“Ehi ragazzi!”

“Belle!” esclamò Lovino sollevato di vedere la ragazza “Grazie al cielo sei qui!”

“Mi dispiace di aver fatto tardi, dovevo... Ma Lovino, cosa diavolo hai in mano?!” esclamò la giovane vedendo il tanga.

“Semplice” esclamò trionfante sventolando la biancheria intima quasi fosse una bandiera “Questo è quello che quel crucco pervertito voleva far comprare al mio fratellino innocente. Se non fossimo intervenuti in tempo...”

Lars aggrottò le sopracciglia: “A dire il vero Ludwig voleva che Feliciano le lasciasse and...”

“Bugia! Quel bastardo pervertito si stava già facendo i filmini mentali con il povero Feliciano! Lo conosco, io!”

“Ma se ci parli appena...” sbuffò il maggiore.

“È tedesco, non mi serve sapere altro” minimizzò Lovino “Ora però affrettiamoci, che rischiamo di perderli. Non temere, Feli: il tuo fratellone ti salverà da tutto e tutti!”

“Awww, che tenero!”

“...”

 

“Veeee, Lud. Vieni per di qua”

“Sì sì, eccomi Feliciano. Arrivo, arr... Ouch!” il biondo nella fretta di seguire il fidanzato era andato a sbattere addosso a tre uomini.

“Mi scusi. Mi scusi tanto!” disse imbarazzato all'uomo che aveva colpito.

“Fa niente, giovanotto. Fa niente”

Lui alzò lo sguardo e fissò il trio. Di viso e fisico sembravano ragazzi delle superiori come lui. L'unico problema: avevano delle gigantesche barbe che coprivano per metà i loro volti.

Bloody hell, che cosa sta guardando, giovanotto?!” esclamò seccato l'uomo al centro, che oltre alla barba aveva anche un paio di vistose sopracciglia.

“N-niente, mi scusi” disse imbarazzato. Se non avesse saputo che era impossibile avrebbe detto che quei tre erano appena usciti da un film parodia su delle spie. Perché la possibilità era quella oppure erano davvero fatti così, perché era impossibile che qualcuno con un minimo di autostima e serietà se ne andasse davvero in giro conciato in quel modo,

“Mi perdoni ancora” disse prima di partire alla volta dell'italiano rimasto fermo ad osservare la scena.

Voleva mettere quanta più distanza possibile tra sé e quelli strani nonnetti.

 

Dietro ad un espositore...

 

Dumnezeule* , ci è mancato davvero poco perché ci scoprisse!”

“Secondo me sei davvero ottimista, Valachia. Secondo me ci ha riconosciuti, solo che eravamo talmente tanto ridicoli con quelle barbe addosso che avrà pensato senz'altro ad uno scherzo”

“Non è vero, Lukas. Sei solo geloso del mio stupendo travestimento!”

“Per curiosità, Arthur: chi ti ha suggerito l'idea dei travestimenti?”

“Oh, è stato Alfred. Ora però muoviamoci!”

Senza essere visti gli altri due membri del Magic Trio si scambiarono un'occhiata eloquente: era definitivo, a forza di stare affianco all'americano al loro amico era saltata qualche rotella.

 

“Pfffft!”

“Mathias, ti prego trattieniti” disse Tino provando a calmare l'amico, il quale da cinque minuti buoni era in preda ad una crisi di ridarella.

“Pffff... Non posso Tino... Ah ah ah, ma dico l'hai visto?! Pffff, con quella barba era assolutamente perfetto! Ah ah ah... Gah!”

L'ultimo suono era dato dal fatto che Berwald aveva avvolto un braccio intorno al collo del danese e lo stava soffocando con l'intento di farlo stare zitto, stanco com'era delle sue risate.

Poco più in là Emil era intento a scrutare l'orizzonte perso nei suoi pensieri mentre mangiucchiava una liquirizia.

 

“Uhm, sì! Ora mi è tutto chiaro!”

La testa di Alfred spuntava da sotto delle magliette messe in mostra, con il cannocchiale ancora fisso sul tedesco.

“Cosa ti è chiaro, Alfie?” chiese la testa di Matthew che sbucava sotto la sua. Ogni tanto essere invisibili aveva i suoi vantaggi, visto che nessuno pareva lanciargli occhiatacce di biasimo perché la sua testa faceva capolino da dei vestiti.

“Semplice, mio caro assistente! Gli strani uomini barbuti che ha appena incontrato, e in particolar modo quello con i capelli biondi e quel paio di orrende sopracciglia, erano i contatti. Inoltre secondo me sono coinvolti anche quei due ragazzi dello staff”

“Tu dici?” chiese il canadese scettico.

“Certamente! L'ordine con cui il nostro super-cattivo...”

“Ludwig”

“Il super-cattivo, non contraddirmi assistente! Dicevo? L'ordine con cui ha toccato i vestiti chiaramente non è casuale, inoltre il fatto che si sia avvicinato con fare circospetto a quell'orribile paio di mutande ci fa capire che lì dentro c'erano delle informazioni. Ergo: fa un triplo gioco e il suo piano non è quello di conquistare l'America...”

Thank you,God. Finalmente l'ha capito!”

“Bensì il mondo intero!”

Matthew si sentì sprofondare. Decisamente suo fratello leggeva troppi fumetti.

 

“Uhm, questo è davvero strano. Il tessuto si muove anche nell'area sottostante alla testa di Jones, ma non c'è nessuno. Aspetta, mi è parso di vedere qualcosa! Anzi no, falso allarme. Forse era solo un riflesso” Eduard si voltò e rimase a bocca aperta “Raivis, che fine hanno fatto Toris e Feliks?” esclamò non vedendo i due.

“E-Ecco” provò a spiegare il più piccolo “F-Feliks ha v-v-visto dei vestiti c-che gli piacevano, e-e pertanto ha chiesto a T-Toris di aiutarlo a sce-scegliere quelli migliori”

Eduard si diede una manata in fronte: quel polacco era impossibile.

 

“Toris, tipo che ne pensi di questa maglietta?!”

“È molto bella, Feliks, ma ora non dovremmo tornare da...”

“Già, mi sa che hai ragione, mi è un po' troppo stretta sui fianchi. Totalmente da buttare”

“Ma- ma io non ho mai detto niente del ge...!”

“E questa qui?! Guarda com'è tipo totalmente rosa! Senza contare che questi pony sono un amore!”

“Beh, ecco è bella, ma...”

“Hai ragione, Liet: anche questa qui celeste con le strisce rosa è tipo molto carina!”

<< Basta, ci rinuncio >> pensò esasperato il povero Toris << Qualcuno mi tiri fuori di qui! >>

 

“Andiamo, Feliciano, arrenditi: non c'è nulla di adatto a me” sospirò esasperato il tedesco.

“No! Non usciremo di qui finché non avrò trovato un regalo adatto!”

“Ma cerca di essere ragionevole...!”

“Ehilà, signori!” disse in quel momento un commesso spuntato da chissà dove con un cappello in testa (<< Ma c'è stata un svendita o cosa >> pensò Ludwig).

“Veeeee, buongiorno!” disse allegro l'italiano.

“Se mi è permesso” disse con voce stridula il ragazzo, che pareva avere i capelli quasi bianchi, mentre veniva raggiunto da un altro con i capelli castani “Mi pare che lei stia cercando un regalo da fare a questo ragazzo che molto probabilmente ha anche uno stupendo fratello maggiore a casa!”

“Ooooh, ma come fa a saperlo?!” chiese entusiasta Feliciano.

“Questione di esperienza, giovanotto, esperienza. Comunque: io e il mio amico e collega siamo qui a proporle dei fantastici prodotti. Ecco il primo!” e tirò fuori una maglietta che fece inorridire il tedesco: era rosa ed aveva disegnato sopra un bicchiere con dentro un frappè dello stesso colore con tanta panna ed una fragola. La scritta gialla recitava in inglese: “Be my Milkshake” con tanto di cuoricino.

“Ehm” disse Feliciano leggermente imbarazzato notando che il suo fidanzato stava sudando freddo. Certo, l'italiano aveva gusti particolari in fatto di vestiti, ma sapeva quanto l'altro ci tenesse alla sua presunta virilità e quella maglietta era tuttaltro che virile “La ringrazio, ma credo che...”

“OMMIODDIO, ditemi che tipo non è un sogno!” urlò una voce mentre una figura travolgeva il commesso per poi strappargli di mano la maglietta ed andarsene canticchiando allegramente una cosa che suonava molto come “Rosa, rosa, rosa, rosa!”

Il ragazzo se ne stava sdraiato per terra mezzo morto.

“Ah ah ah” rise non molto convinto il venditore con i capelli castani “Ehm, direi che la maglietta si è volatilizzata!”

“Già” disse Ludwig a cui era risultata stranamente familiare la silouetté dell'assalitore.

“Però ci sono sempre io, senor!” disse allegro mentre tirava fuori un'altra maglietta. Il tedesco già tremava al pensiero di vedere una cosa ancora peggiore della precedente, ma si dovette ricredere: la T-shirt che l'altro teneva era azzurro chiara, davanti aveva una rosa rossa, al cui centro, annidato tra i petali, se ne stava un cuore.

“Veee, che bella! Che ne pensi, Doitsu?” chiese Feliciano allegro.

“Beh, ecco... è carina” ammise il tedesco.

“Allora direi che...!”

“Fermi tutti bastardi, la maglia è mia!” urlò una voce, prima che un'ombra con uno strano ciuffo che urlava “Chigiiiii!” prendesse lo sventurato commesso per il braccio con cui teneva la maglietta e incominciasse a trascinarlo via mentre quello urlava “Senor, la prego la smetta! Ahia! Mi ha appena fatto andare contro un manichino! Ohi! Mi sta staccando un braccio! Senor!” e scomparvero dalla vista.

I due rimasero zitti, poi lo sguardo dell'italiano si illuminò.

“Ve, credo di aver visto la maglia perfetta!” disse.

“Dove...?” l'altro provò a girarsi ma fu prontamente fermato dal fidanzato.

“Eh no! Chiudi gli occhi, voglio che sia una sorpresa!”

Ludwig sospirò e fece come gli era stato ordinato, mentre sentiva il castano muoversi e staccare la maglia dal posto. A quel punto gli si avvicinò da dietro e gliela mise contro il petto.

“Ora apri pure gli occhi!” trillò felice.

Lui lo fece e vide la T-shirt: era nera, e questo gli andava bene, ma la stampa era strana. Vi era raffigurato un boccale di birra solo che era a forma di cuore con la schiuma che formava la parte superiore.

Il tedesco divenne rosso mentre l'altro commentava divertito: “Credo che ti rappresenti perfettamente”

Ludwig sospirò e sorrise nel vedere l'ingenuo sorriso di Feliciano: “Credo che tu abbia ragione Feliciano. Questa maglia mi piace davvero tanto” e si abbracciarono.

 

Extra!

 

“Non crederete mai e poi mai a quello che ho appena visto” mormorò l'assonnata voce di Heracles ai suoi due migliori amici.

“Che cosa, tappo? Un gigantesco gatto volante che ti ha chiesto di venire con lui in un mondo fatto di pennichelle e felini?” chiese con un ghigno canzonatore la voce di Sadiq.

“Mi è successo solo una volta, era un sogno ed avevo cinque anni!” ribatté arrabbiato il greco mentre il turco rideva come un matto.

Gupta, ultimo membro del terzetto, posò la maglia beige che stava contemplando: “Sadiq: zitto e non prenderlo in giro, Heracles: racconta pure”

“Stavo ritornando dai bagni” incominciò il castano “Quando ho visto uscire Feliciano e Ludwig che si abbracciavano teneramente, e fin qui nulla di strano, solo che poi ho visto uscire Elizabeta che continuava a tamponarsi il naso con un fazzoletto grondante di sangue seguita da Kiku che aveva in mano una macchina fotografica e la piccola Lily che stava scrivendo qualcosa su di un blocchetto seguiti dopo un po' da Vash e Roderich che erano stranamente pallidi; poi è stato il turno di Lovino , Lars e Belle che stavano fuggendo da quello che pareva essere il proprietario del negozio che urlava qualcosa su delle divise rubate; quindi sono venuti fuori Francis, Gilbert e Antonio e gli ultimi due parevano essere appena stati messi sotto da una carica di bufali e stavano mugolando dal dolore; quindi è venuto fuori Alfred che sembrava che stesse parlando col nulla, e subito dopo il trio tremolante accompagnato da Feliks parecchio felice con in mano tre sacchetti ed addosso una maglietta rosa che diceva qualcosa a proposito di un frappé; poi ho visto uscire Arthur, Lukas e Valachia che avevano addosso delle stupidissime barbe finte ed infine i restanti quattro nordici con Berwald che tenva Mathias per la gola mentre questa gli faceva cenno che stava soffocando e Tino che cercava di far ragionare lo svedese. Questo è quanto”

I due lo guardarono nel più assoluto silenzio per alcuni minuti.

Fu Sadiq a parlare: “Ma di un po': cosa ti sei fumato?”

 

 

 

Traduzione:

en funcinamento = pronto e operativo / spagnolo

opérationnel = pronto e operativo / francese

it seems clear = mi sembra chiaro / inglese

was zum Teufel ist das = Cosa diavolo è quello / tedesco

Dumnezeule = Santo cielo / rumeno

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo autore:

Mi è appena arrivata una cartolina dalla mia credibilità che se ne è andata non appena ho pubblicato lo scorso capitolo.

Spero che la seconda parte vi sia piaciuta e che abbiate apprezzati i vari siparietti.

Nel corso del capitolo abbiamo visto: il (pessimo) senso estetico di Elizabeta e Lily, che Romano è ansiogeno nei confronti del fratello minore, che Lars odia il nome Lartaserse (nome completamente improvvisato), che Matthew è sempre invisibile mentre Alfred ha manie di grandezza sempre più incontrollabili, che Arthur sopravvaluta le proprie capacità di camuffamento, Berwald che strozza Mathias, che non bisogna mai e poi mai mettersi tra Feliks ed il suo adorato rosa, che Francis è un maniaco che intacca l'innocenza del povero Feliciano, che Antonio volente o nolente le prende sempre da Lovino, e che Vash e Roderich apriti cielo a toccargli il portafoglio.

Spero inoltre che vi sia piaciuto l'extra con Turchia ed Egitto che ora vorranno portare Grecia in una clinica di disintossicazione.

Correggetemi sempre, grazie per aver seguito e vi aspetto alla prossima puntat... ehm, capitolo, con Feliciano e Ludwig al cinema a vedersi un film. Oh, che teneri! Peccato per la compagnia.

Commentate o anche no.

Bye!!!!!!!

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Capitolo 3
*** Silenzio in sala. Sì certo, come no. ***


* parte sigla da fine pubblicità, compare Cina da dietro una scrivania e sorride *

Aiiyah, buonasera.

Andrà ora in onda il terzo episodio di “Romantico pedinamento” con Ludwig Beilschmidt e Feliciano Vargas. In seguito in prima serata daranno il film commedia “Ma mai fantastico quanto me” con Gilbert Beilschmidt e Elizabeta Hedervary, aru. Infine in seconda serata ci sarà la rubrica “Oltre il rosa” diretta da Feliks Lukasiewicz.

Vi auguriamo buona visione, aru.

 

* pubblicità, perché non guasta mai *

Questo programma è offerto da:

“Korea, vestiti per tutte le taglie e i gusti. Dagli scoiattoli che bevono birra alle tartarughe che puliscono casa.

Vestiti Korea: unici, come siete unici voi”

 

* fine pubblicità, parte finalmente “Romantico pedinamento” ma non senza prima...*

* riassuntone! Meliflua voce maschile fuoricampo *

Nella puntata precedente: (partono diapositive di quanto successo nel capitolo precedente) Feliciano vuole a tutti i costi fare un regalo a Ludwig e lo porta in un negozio, qui per poco Elizabeta non muore dissanguata e si vedono i dubbi gusti in fatto di moda suoi e della piccola Lily, mentre Vash e Roderich per poco non muoiono di infarto, Lars trama piani per uccidere nel sonno Lovino dopo che questi lo chiama con il nome Lartaserse mentre fuggono dal proprietario del negozio che li accusa di aver rubato delle divise, Arthur impazzisce completamente e a rimetterci sono Lukas e Valachia, Mathias finisce quasi strozzato da Berwald, Alfred incomincia ad immedesimarsi un po' troppo nei panni del supereroe a fumetti e si convince che Ludwig voglia conquistare il mondo, Matthew diventa felice del fatto che nessuno possa vederlo, Feliks dimostra che sarebbe in grado di fare di tutto per il suo adorato rosa e Antonio e Gilbert vengono pestati a sangue.

Ora passiamo, finalmente a trasmettere la terza puntata, ma prima... Pubblicità!

Autore: No, invece! Trasmettete e basta!

 

 

 

SILENZIO IN SALA.

SI' CERTO, COME NO.

 

 

Eppure Ludwig era agitato anche in quel momento mentre mangiava il gelato che aveva da poco comprato con Feliciano.

Quella sensazione di essere costantemente seguito non lo voleva proprio lasciare in pace! Senza contare gli strani incontri fatti nel negozio: quei commessi così familiari, i tre nonnetti, le due figure che si erano avventate su quei poveri venditori... inoltre aveva più volte visto il riflesso di un paio di occhiali e di quelli che parevano essere capelli tenuti su da quantità industriali di gel.

“Avanti, Lud. Smettila di sbuffare e gioisci di questa giornata stupenda!” esclamò Feliciano allegro sorridendogli.

Lui lo guardò e notò che aveva il viso sporco di gelato. Sorrise e teneramente gli pulì la guancia: “Hai ragione, Italia, scusami. Mi metto a pensare a tutto tranne al fatto che sono con te. Sono proprio un pessimo fidanzato”

“Non lo sei invece” replicò con decisione il castano “Se tu lo fossi non avresti organizzato questa stupenda giornata. A proposito, cosa dovremmo fare ora?”

Lui gli sorrise mentre pensava << Grazie Feliciano >> e si affrettava a rispondergli: “Avevo in mente di andare al nuovo multisala aperto da poco. È distante ma in auto ci mettiamo circa un quarto d'ora”

“E allora, al cinema!” lo afferrò per mano e lo trascino verso la vettura del biondo.

 

Dietro al terzo cespuglio a destra...

 

“Lovino: stai schiumando e ti esce fumo dalle orecchie letteralmente. Mi stai seriamente preoccupando!” esclamò allarmata Belle.

L'italiano borbottò qualcosa.

“Che ha detto?” chiese la ragazza al fratello.

Questi avvicinò l'orecchio: “Allora, sta dicendo: bastardo d'un crucco mangiapatate, stronzo, figlio di pu***na, va a farti fottere (anche se credo che tu non lo pensi seriamente visto che colui con il quale andrebbe a fare questa attività è tuo fratello), pezzo di me**a, doppiogiochista, baro, ipocrita, minchione (questo non ho la più pallida idea di che significhi), testa di ca**o, frocio (anche se lui tecnicamente lo è, ma credo che tu l'abbia detto come un insulto), e... No, scordati che questo lo ripeta, è troppo anche per i miei standard”

“Beh, e noi che facciamo nel frattempo che aspettiamo che si calmi?” chiese la belga all'altro mentre questo si allontanava dall'italiano che aveva cominciato a lanciarsi agli insulti nella sua lingua madre e in dialetto.

“Sempre che possa calmarsi” disse Lars scettico mentre si accendeva tranquillamente una sigaretta “Comunque Ludwig e Feliciano sono andati al nuovo multisala, e pertanto credo che dovremmo seguirli anche noi”

“Hai ragione fratellone” esclamò la ragazza decisa prima di mettersi in posa “Alla Tomato-mobile!”

“Per favore, non chiamare la mia auto Tomato-mobile. È umiliante” disse l'olandese mentre si caricava sulla spalla il castano ancora nel suo mondo.

 

Dietro al quarto albero a sinistra...

 

“Sentito miei Awesome, ma mai e poi mai awesome come il sottoscritto, amici? Ora il nostro compito è far sì che quel bietolone si comporti come si deve al cinema!”

“E come ci si dovrebbe comportare?” chiese smarrito Antonio mentre la sua testa sbucava sotto quella dell'albino.
“Ma è semplice, mon cher” disse Francis sbucando per ultimo con l'immancabile rosa rossa “Il ragazzo offre i pop-corn alla ragazza...”

“Ma sono entrambi ragazzi!” gli fece notare lo spagnolo.

“Nel mio paragone Ludwig è il ragazzo mentre Feliciano è la ragazza, ok?!” disse seccato il biondo prima di continuare “Dicevo: il ragazzo, Ludwig, offre i pop-corn alla ragazza, Feliciano, (contento ora?) quindi si siedono vicini nelle ultime file. Dopo cinque minuti il ragazzo non guarda già più lo schermo ma i suoi occhi sono fissi sul viso della giovane ed attraente femmina/ Feliciano al suo fianco. Dopo venti minuti, perché è molto tardo nell'agire e perché sul suo manuale non c'era scritto niente del genere, mette un braccio intorno alle spalle della ragazza. Lei si accorge e lo guarda vedendo che è arrossito. Poi i loro sguardi si incontrano rendendo l'atmosfera magica e carica d'amour. Infine...”
“Infine?” chiesero gli altri due pendendo dalle sue labbra.

“Infine... Si mettono a limonare di brutto prima di andare nei bagni del cinema o nel retro a fare (censura) e mentre lui (censura) lei dice sensualmente (censura) e quindi (censura) seguito da (censura) (censura) ed infine (censura)!”

Antonio gli tirò un cazzotto sul naso mentre Gilbert gli dava una gomitata nello stomaco.

 

Sulla cima di un albero...

 

“Piano. Mi raccomando ragazzi: non un solo movimento” sussurrò Arthur agli altri due. Erano sopra il luogo dove Feliciano e Ludwig stavano finendo di accordarsi per andare al cinema.

“Non c'è bisogno che ce lo ripeti, idiota!” sussurrò astioso Lukas. Quel ragazzo lo aveva fatto nascondere in un cespuglio, gli aveva fatto indossare una ridicola barba finta ed ora lo aveva portato sulla cima di un albero, pertanto non era una sorpresa che il ragazzo fosse particolarmente irritato (andiamo, quale idiota per spiare qualcuno si accamperebbe in cima ad un albero? Neanche Mathias arriverebbe a tanto!).

“Puoi ripetere l'ultima parola, Bondevik?” chiese l'inglese voltandosi leggermente arrabbiato.

“Idiota. Contento? Se vuoi te lo sillabo anche: i-dio-...”

“Ma come ti permetti razza di pupazzo di neve mezzo sciolto?! Ti ricordo che ti stai mettendo contro il leone inglese!”

“Ragazzi?” provò ad intervenire Valachia.

“Ma quale leone e leone! Sei solo un misero micetto spelacchiato ormai, di quelli che si porta dietro Karpusi!”

“Ragazzi” il tono si fece più insistente.

“Beh, e tu invece sei solo una bambolina a cui si è rotta la faccia vista la varietà delle tue espressioni facciali!” (N.d.A. :Arthur era una frana nell'insultare gli altri)
“Ragazzi”

“Ah, tu dici a me che il mio viso ha qualcosa che non va?! Di un po', quelle sono sopracciglia o bruchi?”
“Ragazzi”

“Un'altra parola sulle mie maestose sopracciglia e preparati allo scontro della tua vita, Bondevik!”

“Ragazzi”

“Sopracciglione!”

“Apatico!”

“Mago da quattro soldi!”

“Cuore di ghiaccio!”

“Dominatore fallito!”

“Uke di Mathias Kohler!”

Persino Valachia si interruppe per portarsi una mano alla bocca e esibirsi in un “oooohh” a sentire quell'offesa.

Una vena stava pulsando pericolosamente sulla fronte di Lukas.

Il ragazzo aprì bocca ben sapendo che quella che stava per fare era una carognata, ma continuò, perché nessuno doveva mettere in discussione la sua virilità in certe faccende private: “Sai, ti converrebbe smettere di cucinare i tuoi letali scones, l'atmosfera e il buco nell'ozono ne stanno risentendo in maniera eccessiva”

L'inglese stava per strozzare l'altro, ma Valachia lo fermò in tempo: “Ragazzi!” urlò.

“Che c'è?!” urlarono i due in direzione del rumeno.

Questi indico dietro di sé dove il ramo si stava incurvando in maniera pericolosa: “Credo che ci stiamo per schiantare” e caddero.

“E tra parentesi” mormorò il norvegese per terra dolorante e mezzo svenuto e con varie ferite gravi in tutto il corpo alzando il braccio “Tra i due è Mathias l'uke”

 

In mezzo al quarto cespuglio a sinistra...

 

“Ahi, quello deve aver fatto proprio male. Eh eh, sono stato proprio un genio a decidere di metterci dietro ad un cespuglio invece che su di un albero per spiare Lukas. Eh già, sono proprio degno di essere il re del nord” Mathias tirò fuori uno specchio “Non è vero, bellissimo?”

“Mathias, ti ricordo che tu volevi di nuovo metterti sulla cima di un albero” disse con un sibilo Emil, la cui vena sulla tempia ricordava molto quella del fratello maggiore.

“Sì, sono proprio stupendo, brillante ed un gran bel pezzo d'uomo” disse il danese continuando la propria autocelebrazione nello specchio.

Emil si allontanò un attimo dal gruppo, si chinò a raccogliere qualcosa, si diresse verso il biondo tenendo tra le mani un gigantesco ramo, si posizionò dietro di lui... Aspetta, un gigantesco ramo?!

“Emil, no!” urlò Tino portandosi dietro al ragazzo ed afferrando l'altra estremità dell'arma.

“Solo, una botta. Tanto è vuoto lì dentro, non ci saranno danni” ringhiò l'islandese che sembrava a tutti i costi voler compiere un omicidio.

“Ti prego! Su-san aiutami!”

Il ragazzo a dire il vero avrebbe anche aiutato volentieri l'albino nei suoi intenti, ma sentita la voce di sua “moglie” si affrettò a prenderli tutti e due e a sollevarli da terra.

“Cosa? Avete detto qualcosa, ragazzi? Ehi Berwald, ma perché tieni quei due sollevati?! Su avanti, non è il momento di giocare dobbiamo seguire Norge!” e si fiondò avanti.

“...”

“...”

“...”

“Secondo voi quanto ci vorrebbe perché la gente si accorga della sua scomparsa?”

“Io direi una settimana, anche due se ci va bene. Ma non è quello il problema Emil, il problema è occultare il cadavere”

“Non ti preoccupare, moglie: ho sentito che Ivan è un asso in questo”

 

Ludwig fissò un attimo Feliciano: “Di un po': non ti è sembrato di sentire come il rumore di un ramo che si spezzava e di qualcuno che precipitava per terra con varie imprecazioni in quello che pareva essere inglese, norvegese e rumeno?”

L'italiano incrociò le braccia e sbuffò: “Per l'ultima volta: no. Smettila di essere paranoico o c'è il rischio che io cominci seriamente a pensare che tu ti stia inventando delle scuse per non stare con me”

“Scusami” disse il tedesco. Eppure avrebbe giurato...

“Comunque” disse distogliendosi da quei cupi pensieri “Ecco la mia auto, su sali. Per perdonarmi puoi anche smanettare con la radio”

 

In un auto che sembra appartenere al secolo scorso...

 

“Avanti, Kiku! Muoviti!” esclamò furiosa Elizabeta tenendo fin troppo stretta per i gusti dell'orientale la sua fidata padella.

“Ci-ci sto provando, Elizabeta-senpai” cercò di calmarla il giapponese mentre cercava di mettere in moto quella carcassa.

“Ma si può sapere come fai ad avere un macinino del genere? Apparterrà al giurassico! Avremmo fatto prima a piedi!”

“Ehi, non è colpa mia se Yao mi da solo le sue cose di seconda mano, va bene?!” sbottò alla fine Kiku.

E mentre i due continuavano a discutere sull'auto, dietro di loro in silenzio Lily pensava che non era più tanto ansiosa di diventare grande se ci si ritrovava così.

 

Dietro ad un muro...

 

“Ovviamente prendiamo la tua auto, Vash”

“Scordatelo, prendiamo la tua, Roderich”

“Certo, che no! Ciò significa che dovrei anche guidare e la cosa non si addice al mio status”

“E di un po', sai quanto costa la benzina al giorno d'oggi?”

L'alleanza austro-svizzera continuava a procedere tra alti e bassi...

 

In un auto sulla quale erano stati appiccicati sui fianchi dei giganteschi adesivi col logo di Superman...

 

“Ahahahah, presto assistente! Non c'è un minuto da perdere! Molto presto arriveremo al covo del malvagio!”

“Ma di che stai parlando?” sbottò Matthew mentre cercava di guidare nel traffico cittadino. Già era arrabbiato che il fratello gli avesse appiccicato quegli stupidi adesivi da fanatico sull'auto, ora se quell'esaltato gli faceva anche prendere una multa, allora ben presto si sarebbe visto l'altro uso che si poteva fare di una mazza da hockey.

“Ma non capisci? Ci sta portando al suo covo super segreto dove ha intenzione di

portare a termine il suo folle progetto di dominio della razza umana! Sbrigati con la Hero-machine!”

“Uno: guai a te se la chiami di nuovo Hero-machine; due: stanno andando al cin...!”

“A proposito, perché io non ho un covo super segreto? Perché sono sempre e solo i super-cattivi a divertirsi?! Uffa!”

Oh sì, doveva solo trovare il modo di occultare il cadavere e poi sarebbe stato tutto perfetto. Ivan lo avrebbe aiutato molto volentieri e così sarebbe anche entrato nelle grazie di quello che sarebbe potuto essere il suo futuro cognato.

 

In una tremolante vettura...

 

“Presto non dobbiamo perderlo assolutamente!” disse Eduard dal sedile di dietro.

“Non ti preoccupare” disse Toris al volante “Come se fosse possibile perdere una vettura del genere. Piuttosto mi sembra che Alfred non sia al posta del guidatore, quindi chi è al volante? Certo riuscirei a vedere meglio se qualcuno non continuasse a far sembrare la mia auto un frullatore! Raivis!”

“Scusa!” strillò il minore “M-ma non posso fa-farci niente! È-è più forte di me!”

Nel frattempo Feliks accanto al lituano continuava a tirare fuori i suoi acquisti e strillava di gioia aumentando tipo totalmente il casino generale.

 

“Eccoci arrivati” disse sorridendo il tedesco dopo aver parcheggiato.

I due scesero e si diressero verso l'ingresso. Prima si fermarono un attimo all'esterno per vedere le varie locandine.

“Uhmm...” mormorò Ludwig “Allora: nella sala 1 danno un horror...”

“Veeee, no ti prego! L'horror no! Veeee!” strillò Feliciano stringendosi forte al suo braccio per la paura.

“Ok ok, niente horror, tranquillo” disse il biondo cercando di calmare il fidanzato “Allora in sala 2 danno un demenziale” storse la bocca “Non è che mi vada poi granché, sai?”

“Allora andiamo avanti!”

“In sala 3 danno...” arrossì violentemente.

“Beh, che danno?” chiese l'italiano cercando di vedere.

“Niente!” si affrettò a rispondere l'altro per poi sviarlo verso un altro film. In sala 3 in quel momento davano “50 sfumature di grigio” e non era sicuro che fosse una cosa che avrebbe guardato volentieri con Feliciano (però se lo doveva appuntare).

“Sala 4: Guerra d'amore”

“Veeee, che bel titolo. Di che parla?”

“Allora” disse il tedesco scrutando la trama “Narra la storia d'amore tra un soldato americano volenteroso e pieno di sogni partito volontario per l'Europa durante la seconda guerra mondiale ed una crocerossina inglese acida e coi piedi per terra. Dice che si tratta di una storia inventata ma che tratterà tutti gli argomenti storici del periodo”

“È perfetto!” sorrise l'italiano “L'ambiente è uno di quelli che preferisci, no? Inoltre è anche romantico, che cosa stiamo aspettando?” e si fiondò dentro trascinandoselo dietro.

Arrivarono alla cassa: “Ci dia due biglietti per Guerra d'amore, per favore” disse allegro il castano alla cassiera.

Dopo aver pagato si girò sorridente “Ecco fatt...!” ma quando si voltò notò che Ludwig era sparito.

“Ma dove è andato?”

“I-Italia” lo chiamò la sua voce.

“Oh, eccoti. Mi chiedevo dove...” ma l'altro lo interruppe porgendogli imbarazzato una confezione grande di pop-corn.

“Ho-ho sentito dire che si fa così agli appuntamenti” disse imbarazzato il tedesco.

“Veee, grazie mille” disse con un gran sorriso Feliciano prima che si dirigessero verso la sala.

 

Tomato gang:

 

“Avanti, Lars. Smettila di essere così cocciuto!”

L'olandese scosse la testa.

“Andiamo, fratellone. Te li do io se vuoi!”

Nuova negazione.

“Insomma bastardo! Stiamo bloccando la fila!” sbottò Lovino stanco di fare il buono.

Lars squadrò la cassiera: “Non me ne vado di qui finché lei non mi avrà dato i miei 10 centesimi di resto”

 

Bad Friends Trio:

“Desiderate?”

“Buondì mademoiselle” disse Francis avvicinandosi piano e sorridendo in maniera accattivante “Vorremmo tre biglietti per Guerra d'amore, e già che ci siamo... Che ne dice di darmi anche il suo numero?”

“Kesesese, allora il magnifico me vuole: le arachidi, le gomme da masticare, quelle caramelle lì (no, non quelle rosse, quella giallo pulcino), quel pacchetto di liquirizie, i biscotti...”

Antonio nel frattempo sorrideva ebete al tipo che distribuiva pop-corn “Mi scusi, non si potrebbero avere aromatizzati al pomodoro?”

 

Yaoi team:

 

“Mi chiedo perché non siano andati a vedere il film romantico in Sala 6, mi pareva decisamente migliore di questo qui”

“Dai, non essere così dura Elizabeta-senpai. Evidentemente questo gli sarà piaciuto di più”

“Ma non capisci che con Guerra d'amore non si respira abbastanza lo Yaoi?! Insomma lo sanno tutti: quando si accompagna il/la proprio/a fidanzato/ fidanzata si va sempre e comunque a vedere un film romantico strappa lacrime. È la regola!”

Lily dietro di loro masticava tranquillamente i pop-corn che le aveva offerto Kiku.

 

Alleanza austro-svizzera:

 

“Signori, sono 14 dollari”

“...”

“...”

Vash e Roderich si guardarono un attimo negli occhi.

“Paghi tu!” strillarono puntandosi il dito contro a vicenda.

 

Duo eroe e assistente:

 

“Che strano” mormorò la cassiera “Eppure avrei giurato che qui di fronte a me ci fossero un cliente con dei soldi...”

Matthew sospirò: “Signorina, sono qui di fronte a lei. I soldi invece ce li ha in mano”

“Oh, mi scusi tanto” lo squadrò un attimo “Ma lei chi è?”

Il ragazzo stava seriamente contemplando l'idea di un suicidio visto che quel teatrino stava andando avanti da circa cinque minuti quando suo fratello prese a lamentarsi.

“Uffa, ma perché non sono andati a vedere Deadpool? È molto meglio di quella roba! Mattie, voglio andare a vedere Deadpool! E inoltre voglio un hamburger! Mattie, comprami l'hamburger!”

Perché tutte a lui? Perché?

 

Team baltico-polacco:

 

“Signore, la prego la smetta di tremare. Non riesco a prendere i soldi”

“Mi-mi scusi” balbettò Raivis mentre la povera cassiera cercava di afferrare il denaro che il ragazzo le porgeva.

“Andiamo” disse Eduard al suo fianco “Smettila di essere così agitato!”

“Lieeet” urlava nel frattempo Feliks nell'orecchio dell'amico “Lieeet, mi copri tipo quelle caramelle rosa?”

“Ma non le puoi prendere da te, scusa?” protestò il baltico.

“Oh, andiamo Liet non essere tipo tirchio, compramele!”

“No!”

“Compramele!”

“Signore!”

“Raivis!”

“Scusatemi!”

 

Magic trio:

 

“Ehi, Lukas!”

“Sì, Valachia?”

“Ti ricordi l'ultima volta che siamo andati al cinema tutti e tre insieme?”

“A vedere la seconda parte dei Doni della morte? Certo!”

“È stato bellissimo!”

“Avete ragione, ragazzi!” disse sorridendo Arthur “Nonostante la fila ne era valsa proprio la pena!”

“Io però continuo a preferire l'Ordine della Fenice” disse Lukas.

“L'ordine?” chiese Valachia sorpreso “Io invece ho trovato che il Prigioniero di Azkaban fosse realizzato in maniera migliore”

“Vi state sbagliando tutti e due” intervenne l'inglese “Il top di Harry Potter è senz'altro rappresentato da Il principe mezzosangue. Basta vedere gli effetti speciali e come la storia è stata riadattata al film per capire che...”

“Ehm, signori?” disse imbarazzata la cassiera “Mi dispiace interrompervi ma state bloccando la fila”

 

Team Nordici:

 

“Beeerwaaald, comprami i pop-corn!”

“No, Mathias”

“Tiiiiinooooo, vero che tu mi compri i pop-corn?!”

“Scusa Mat, ma credo di non avere abbastanza soldi”

“Eeeeemiiil, lo sai che sei sempre stato il mio preferito, no? Vero che mi compri i...!”

“No” disse piccato l'islandese prendendo i suoi pop-corn e dirigendosi verso l'ingresso.

E fu così che Mathias fu costretto a pagarsi da sé i pop-corn.

 

Quando la vennero a sostituire la povera cassiera fu ben felice di tornare a casa, visto tutti gli strani ragazzini che le erano capitati davanti.

 

Slittamento temporale. A film già inoltrato...

 

“Veee, Doitsu” sussurrò Feliciano aggrappandosi saldamente al biondo.

Ormai erano arrivati al punto in cui il protagonista deve partire finalmente per il fronte lasciando l'Inghilterra e la sua amata. La scena era arrivata al clou: la pioggia batteva sul molo mentre lei lo supplicava di non partire perché alla fine si era resa conto di amarlo, e lui era indeciso perché la amava a sua volta, ma voleva andare a combattere contro il nemico.

Feliciano tirò su le gambe sul divanetto, si accucciò e mise la testa contro il petto di Ludwig, completamente assorto dalla tragica vicenda.

Lui sussultò, lo guardò e si decise ad agire. Secondo il suo manuale in quel momento doveva fingere di stiracchiarsi e portare un braccio oltre la sua spalla.

Con movimenti rigidi stile robot lo fece. Non appena lo tocco sentì l'altro sussultare, per poi osservare il braccio, poi lui, ed infine sorridere e dargli un bacio sulla guancia, mentre il tedesco arrossiva violentemente.

 

Tomato gang:

 

“No, non lo fare bastardo, sniff. Ma non lo capisci che lei ti ama?”

“Lovino, ma... stai piangendo?”

“Non sto piangendo, bastardo d'un olandese” disse l'italiano passandosi il dorso della mano sulle pupille.

“Oh, fratellone, è così ingiusto” mormorava nel frattempo Belle che si asciugava gli occhi mentre porgeva un pacchetto di fazzoletti a Lovino che li accettava di buon grado.

Ne frattempo Lars pensava << Se a quell'epoca avessi venduto un bossolo per 2 dollari, pagandone 1 e nel frattempo avessi investito il ricavato in materie prime... >>

 

Bad Friends Trio:

 

“Ah, l'amour a volte sa essere così ingiusto” disse Francis mentre si tamponava elegantemente con un fazzoletto di stoffa gli occhi.

“Kesese, che, sniff, femminuccia. Si vede che tu, sob, non sei awesome come me... Ma insomma, lo capisci o no che anche lui ti ama?!” sbraitò Gilbert in direzione della protagonista femminile.

“Snif-snif, eppure giurerei di sentire l'odore di Lovinito in sala...” mormorava nel frattempo lo Antonio annusando attorno.

 

Yaoi team:

 

“Buhuhuhuuuu!”

“Elizabeta-senpai, per favore trattieniti”

“Non posso, è così ingiusto!” e si soffiò il naso.

“È vero” mormorava Lily che si asciugava con un delicato fazzolettino gli occhietti bagnati “La guerra è così crudele”

Kiku dovette ammettere di avere anche lui gli occhi umidi.

 

Alleanza austro-svizzera:

 

“Niente male la colonna sonora. Niente male. Certo non è Chopin, però...” mormorava nel frattempo Roderich.

“E della trama che ne pensi?” chiese Vash.

“Cosa?”

“Lascia stare” mormorò lo svizzero la cui neutralità lasciava completamente indifferente alla tragica sorte dei due amati.

 

Duo eroe e assistente:

 

“Lo so che è dura amico” mormorò Alfred, che aveva subito preso in simpatia il protagonista maschile, tirando su col naso “È dura, ma è la vita che noi eroi abbiamo scelto, e pertanto fatti forza e va avanti. Per lei!”

Matthew mangiava freneticamente i pop-corn completamente assorto nel film mentre lacrime gli spuntavano ai margini degli occhi.

 

Team baltico-polacco:

 

“È davvero triste” mormorò Raivis che si era attaccato ad Eduard.

“Sì è vero. Una storia strappalacrime. Solo adesso smettila di tremarmi addosso che non riesco quasi a vedere il film!”

“Sniff...”

“Feliks! Ma stai piangendo?!” disse sorpreso Toris constando che l'amico si stava asciugando le lacrime con un fazzoletto di pizzo rosa.

“Sì, Liet. Sniff” mormorò il polacco “E giuro che se tipo trovo quello che a fatto separare quei due gli applico totalmente le leggi polacche e faccio diventare la sua capitale Varsavia. Inoltre hai visto il- il bombardamento della città?”

“Sì, è stato un momento davvero toccan...”

“Hai idea tipo di quanti abiti e vestiti rosa siano andati distrutti! Buhuhuhuuuu!”

Toris cadde dal sedile.

 

Magic trio:

 

“Avanti ragazza” sbottò Arthur, che invece si era immedesimato molto con la protagonista femminile, con gli occhi umidi “Tira fuori un po' di spirito inglese. Riuscirai a sopravvivere senza quel dannato Yankee per un po'. Sniff. Forza e coraggio, dimostra la tua discendenza britannica!” ma sembrava dirlo più che altro a sé stesso.

Valachia era rapito dalle immagini dello schermo anche se ogni tanto borbottava: “Avanti amico, ci deve pur essere un'altra soluzione, no?”

Lukas invece aveva la sua solita aria apatica, anche se il labbro inferiore tremava un po' più del solito.

 

Team Nordici:

 

“Oh Su-san, com'è triste” mormorò Tino attaccandosi al corpo dell'altro.

“Mgh” replicò lo svedese che aveva gli occhi umidi.

“Ma perché la Danimarca non viene citata mai?” stava protestando Mathias mentre si sbafava tutti i pop-corn.

Emil si stava sforzando di non piangere a tutti i costi mentre pensava << Io non piangerò, per quanto tutto ciò sia ingiusto e toccante e romantico e stupendo e triste e... E basta io non piango! >>

 

Extra!

 

“No, no e ancora no! Kyle, questa è l'ultima volta che ti accompagno al cinema!” sbottò il neozelandese in direzione del fratello all'uscita dalla sala in cui trasmettevano Guerra d'amore.

L'australiano lo guardò con occhi da cucciolo: “Andiamo, Alexei mi dispiace. Chi si aspettava che ci fossero un po' casini?”

“Un po'?! Ci sono stati un sacco di casini!”

“Beh, ecco, adesso mi pare che tu stia...”

“Prima abbiamo dovuto aspettare secoli per entrare!”

“Sì, ma la signora si è anche scusata e...”

“Poi arriviamo e ci dicono che erano praticamente finiti tutti gli stuzzichini e che c'era poco pop-corn!”

“Questa mi pare una cosa normale in un cine...”

“Una volta entrati speravo che avessimo un po' di pace e invece cosa succede? Poco dietro di noi c'erano un ragazzo ed una ragazza che non la smettevano di piangere e di dire 'bastardo', sentivo un continuo brusio di 'Kesesese' e di 'Ah, l'amour' e il tipo di fronte a noi non la smetteva di muoversi come alla ricerca di qualcosa o di qualcuno, una ragazza continuava a piangere disperatamente dicendo cose della serie 'Tutto ciò e quasi meglio dello Yaoi', dei tipi alla nostra destra mormoravano qualcosa a proposito della colonna sonora e di quanto avesse guadagnato il produttore con l'incasso del film, un ragazzo dietro a sinistra continuava ad alternarsi tra risate insopportabili e lamenti sul fatto che quello era il compito dell'eroe o roba del genere e quando mi sono voltato per zittirlo ho visto dei pop-corn che levitavano per poi scomparire come se li stesse mangiando un fantasma, la nostra fila pareva essere l'epicentro di un terremoto mentre un ragazzo a sinistra continuava a dire 'la tua capitale diverrà molto presto Varsavia schifoso. Lo farò in nome di tutti i poveri abiti rosa che hai distrutto', davanti a destra uno mormorava qualcosa sulla fierezza britannica ed infine un tipo continuava a chiedere perché non facevano intervenire i danesi in quello scontro! Insomma, Kyle, gli unici che mi parevano tranquilli erano quei due ragazzi nelle prime file: si sono accoccolati l'uno sull'altro e si sono goduti il film in santa pace scambiandosi di tanto in tanto un bacio!”

Il neozelandese lo guardo furioso. Nel frattempo il castano rifletteva in silenzio.

“Beh, che c'è?” sbottò il biondo.

“Niente, niente” disse l'australiano “Solo... Non ti pareva un po' la stessa scena di quando facciamo i consigli di istituto?”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo autore:

Bene, direi che il mio Q.I. Si è abbassato drasticamente durante la stesura del capitolo. Scusatemi se non è comico come gli altri ma l'ispirazione a volte viene meno.

Alcune precisazioni che mi paiono d'obbligo: il capitolo l'ho fatto vertere più sul fluff e mi sono concentrato molto sulle scene GerIta; la prima parte (quella delle auto e delle spie nel parco) è venuta su in un secondo momento quindi scusate se è un po' incasinata; il dialogo tra Lukas ed Arthur può parere leggermente fuori linea con i caratteri generali della storia, ma vi assicuro che prima di una riveduta era anche peggio; i vari film citati: 50 sfumature di grigio penso lo conoscano tutti, Deadpool è un personaggio della Marvel di cui tra poco uscirà negli USA il film, essendo un film di supereroi si capisce perché Alfred voglia andare a vederlo, Guerra d'amore invece è inventato dalla mia testolina e come personaggi avevo immaginato proprio Alfred nel ruolo del protagonista maschile e Fem!Inghilterra nel ruolo di quella femminile, non mi appartengono nemmeno i film di Harry Potter, purtroppo, e le opinioni dei personaggi non rispecchiano completamente quelle dell'autore; scusate se la scena di Mathias alla cassa e quella di Feliks si assomigliano, ma ripeto che ogni tanto manca l'ispirazione.

Spero abbiate apprezzato il capitolo, ringraziamo gli ospiti speciali di questa puntata ovvero Kyle (Australia) e Alexei (Nuova Zelanda)!

Correggetemi e commentate.

Bye!!!!!!!!!!

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Capitolo 4
*** Cena, ovvero: quando tutto si chiarisce ***


* parte sigla da fine pubblicità, da dietro la scrivania da presentatore emerge la figura di... Bielorussia? *

Autore: E tu che ci fai qui?!

Bielorussia: Il mio fratellone lavora qui e pertanto ho legato Cina e ho preso il suo posto (guarda la telecamera) fratellone, sposiamoci!

(Si sente un urlo, una finestra che si infrange e qualcuno che ci si butta attraverso. Bielorussia si alza e se ne va all'inseguimento di uno spaventato Russia)

Autore: Perfetto: e ora chi presenta?!

Sealand: Lo farò io! È la mia occasione per diventare una Nazione riconosciuta!

Autore: Vattene, ho bisogno di un uomo o di una donna adulti, non di certo di... un tappo.

Sealand: Ehi!

Autore: Ci sono!

* riparte sigla da fine pubblicità. Dietro la scrivania appare in veste di conduttore... Vietnam! *

Vietnam: Mi serviva un lavoro part-time, va bene?

Autore: Presenta e basta!

Buonasera e benvenuti. Come vedete al nostro caro Autore mancano le idee e così si diverte a creare scatch che non fanno ridere e battute trite e ritrite. Comunque sta per andare in onda la quarta e ultima, grazie al cielo e a qualunque dio voi crediate e se non è un dio allora a qualunque divo della televisione vogliate, di “Romantico pedinamento” andrà poi in onda in prima serata il film “Flying Mint Englishman” con Arthur Kirkland. In seconda serata daranno poi il forum “Come essere un eroe” di Alfred F. Jones o come lo chiamo io “la puntata scontata del programma inutile dell'idiota che non sa farsi gli affari propri e che viene a casa tua per importi idee che non hai mai chiesto ma a lui non interessa perché 'lui è l'eroe' e l'unico modo per farlo stare zitto è dargli il remo in testa”

Autore: Lunghino come nome

Vietnam: Quasi quanto la sua megalomania, ad ogni modo vi auguro una buona visione. Ecco fatto, ora dammi i miei soldi così mi levo dalle scatole.

Autore: Odio la mia vita.

* Il programma è presentato da... *

“Sigari e pipe Cuba e Paesi Bassi, per voi che il fumo è la vostra vita.

Attenzione: l'avviso non vale nel caso siate americani o spagnoli”

Autore: Buona lettura

 

 

 

CENA, OVVERO: QUANDO TUTTO SI CHIARISCE

 

 

“Grazie mille Lud” disse ad un certo punto Feliciano.

Il biondo lo fissò sorpreso. Il film era finito da circa cinque minuti e i due erano ora fermi nel bar accanto al multisala per bere qualcosa prima di andare a cena.

“Per cosa mi ringrazi Italia?” chiese curioso il tedesco.

L'italiano sfoderò il suo sorriso innocente e spensierato che tanto inteneriva il biondo: “Ti ringrazio per avermi portato a vedere un film così bello e toccante. Mi è piaciuto tantissimo”

“Ti è piaciuto?” chiese perplesso.

“Sì, era molto bello” si scurì in volto “Perché? A te non è piaciuto?”

“No no, è stato molto bello, solo che... c'era molto casino in sala e pertanto pensavo che tu non fossi riuscito a godertelo bene, da qui la mia perplessità”

“Veeee, casino?” il minore dei Vargas pareva confuso.

“Sì, non l'hai sentito?”

Scosse la testa.

“Eppure c'era di tutto e di più: dai lamenti di ragazze e insulti di ragazzi straziati dalla separazione dei protagonisti, da quelli che si volevano fare forti ma in realtà stavano piangendo, da quelli che inneggiavano ai compiti dell'eroe, a quanto fosse crudele l'amore (nominando quest'ultimo con uno strano accento francese) e alla fierezza dello spirito britannico, a quelli che erano completamente insensibili e commentavano la colonna sonora paragonandola a Chopin o calcolavano i costi esorbitanti nel eseguire il film, a quelli che commentavano qualcosa su dei vestiti rosa a quelli che si lamentavano perché c'era quello che pareva essere un microsisma”

Feliciano lo guardò perso: “A me parevano cose più che normali”

Il tedesco lo guardò inorridito: “Ma di un po': che razza di sale cinematografiche avete in Italia?”

Il ragazzo si portò una mano dietro alla testa e sorrise sconsolato. Il biondo sospirò rassegnato e gli sorrise: “Su, adesso andiamo a cena”

“Veee, d'accordo. Aspetta solo un attimo che devo andare in bagno”

“Ok” e lo guardò dirigersi verso i servizi.

Rimasto solo il suo sguardo cominciò a vagare per la sala e notò subito una cosa strana: metà dei clienti del bar avevano il viso nascosto dietro ad una rivista o ad un libro, come se stessero spiando qualcuno e non volessero farsi notare. Ma non era questo che lo rendeva perplesso, ciò che aveva attirato la sua attenzione erano i titoli che essi avevano: “Pettinature per pulcini”, “Come sedurre gli inglesi”, “Gli italiani: questi sconosciuti”, “Pomodori e pomi d'oro”, “Waffles per tutti i gusti”, “Come prendersi cura della propria pipa”, “L'affascinante mondo dei manga”, “Padelle e padellate” con l'allegato “Come darle in testa ai tedeschi che non ti vogliono lasciare in pace”, “Pizzo e fiocchetti”, “Suonare come Chopin”, “Fucili, pistole e moschetti”, “Il manuale del perfetto Eroe”, “Come smettere di essere invisibili”, “Computer e occhiali”, “Altezza mezza bellezza”, “In love with a belarussian psycho girl” con lo speciale “Come sopravvivere quando il tuo capo è un pazzo amante dei girasoli”, “Il mirabolante mondo dei pony rosa”, “English people have always right”, “Uccidere un danese in 5 facili mosse”, “Vampir vogue”, “Asce per tutti i gusti” con il tesserino speciale di membro del “Club amici delle asce”, “Forever Ikea”, “Come convincere qualcuno che non sei sua moglie e al contempo avere una ragazza”, “Liquirizie e pulcinelle di mare”.

“Veee, sono tornato!” disse allegro Feliciano tornando dai servizi. Si fermò non appena vide l'espressione sconvolta dell'altro “Doitsu, tutto bene? Sei pallido e stai tremando”

“Sì sì, sto bene. Solo ora andiamocene al più presto da qui!” disse con voce stridula. Lasciò il pagamento sul tavolo, lo prese per il polso e lo portò fuori.

Quel posto era troppo assurdo per i suoi gusti.

 

Bad Friends Trio:

 

“Che dite? Ci ha visto?” mormorò Antonio abbassando la rivista.

“Nah, i miei piani sono infallibili e perfetti come me” disse Gilbert interrompendo l'interessante lettura su come fare la cresta alla moicana al proprio pulcino.

“A me sembrava fosse nel panico” mormorò Francis.

“Bah, piuttosto quell'idiota di West si è anche comportato male: non lo sa che la prima cosa da fare in un appuntamento al bar è...”

 

Team Yaoi:

 

“...prendere da bere una cosa in due con le cannucce?! Lo sanno tutti che solo così ci si può comportare da piccioncini innamorati!” disse seccata Elizabeta, la cui incapacità del tedesco nell'esprimere i propri sentimenti stava incominciando davvero a dare sui nervi. Adesso capiva come facesse ad essere fratello di Gilbert.

Lily prese diligentemente appunti mentre Kiku sospirava. Stava incominciando a pensare che l'idea di seguire i suoi due migliori amici nel loro appuntamento non era stata poi questo granché. L'unica cosa che aveva guadagnato era stato: vedere un bel film, ascoltare pessimi consigli di moda e ricevere una padellata in testa quando la sua discussione con Eliza sulle condizioni della sua auto era degenerata.

Eh sì, il giapponese aveva decisamente passato giornate migliori.

 

Tomato gang:

 

Eh sì, l'olandese aveva decisamente passato giornate migliori.

Non solo quel tappo isterico di Lovino lo aveva trascinato in quell'avventura per spiare il fratello nel suo appuntamento, ora ci si metteva anche la sorella che incominciava ad entrare in modalità Yaoi, e lui la conosceva abbastanza bene da sapere quanto potesse essere terribile.

“Ludwig, Feliciano, bar, accoccolati, maglietta, bacio...” mormorava come un'indemoniata mettendosi a ridacchiare di tanto in tanto.

Lovino lo guardò preoccupato: “Ma è normale che si comporti così?”

Lars scosse la testa: “E l'unico modo per far sì che torni normale e farla incontrare con un'altra fan dello Yaoi. Concludiamo in fretta questa cavolata prima che tu veda Belle nella sua modalità peggiore”

 

Alleanza austro-svizzera:

 

“Si è anche comprata una bibita. Vash, di questo passo tra quarant'anni sarò rovinato come faccio?” chiese disperato Roderich allo svizzero, che però aveva già i suoi problemi.

“Di' un po', ma l'hai visto?!” chiese con gli occhi fuori dalle orbite per la rabbia “Quel cameriere ci stava provando con la mia innocente sorellina!”

L'austriaco lo fisso accigliato: “Ma le ha solo portato da bere”

“Ma hai visto come le sorrideva?! E sono quasi certo che le abbia anche fatto l'occhiolino! Ma ci pensi?! L'occhiolino! Oh, credo che più tardi tornerò a fargli visita e porterò con me anche una cara amica” concluse ghignando e pregustando uno spargimento di sangue senza eguali. Nessuno poteva permettersi di toccare la piccola Lily. Nessuno!

 

Duo eroe e assistente:

 

“Ahahahah, ci avviciniamo sempre di più all'ultimo atto, assistente! Presto si assisterà all'epica e secolare lotta che vedrà coinvolti bene e male e in cui l'eroe trionferà sul cattivo!”

“E quando dovrebbe avvenire questa epica lotta, che sono stanco e vorrei tornarmene a casa?” chiese sbadigliando Matthew per nulla eccitato dalla prospettiva di uno scontro tra bene e male.

“All'ultima tappa! Come spiegato da questo favoloso manuale i cattivi per depistare gli eroi non fanno che chiamare con un altro nome i loro covi o i posti nei quali hanno intenzione di lanciare raggi mortali o robe simili. Nel nostro caso le parole per depistarci sono state 'andare a cena'! Andiamo!”

“Ma veramente... non mi hanno ancora portato quello che avevo ordinato” mormorò il canadese. E pensare che era successo dieci minuti prima.

 

Team baltico-polacco:

 

“ 'Computer e occhiali'? Eduard tipo che nome totalmente fuori moda!”

L'estone sospirò: “Feliks, smettila per favore”

Ad un certo punto a Toris squillò il cellulare: “Chi sarà mai? Numero sconosciuto?”

“F-forse è-è qualcuno che ha sba-sbagliato numero”

“Forse Raivis ha ragione” Eduard si passò una mano sulla fronte “Strano... Ragazzi, non so voi ma io ho come la sensazione di una minaccia incombente”

Gli altri due baltici annuirono.

Il lituano si fece coraggio e rispose alla chiamata: “Pronto, parla Toris Laurina...” si irrigidì “Signor Braginski?!”

All'istante si formò il silenzio mentre i tremori di Raivis diventavano incontrollabili e si univano a quelli di Eduard e del lituano.

“Sì” disse esitante quest'ultimo “Lo stiamo seguendo. Come? In viva-voce? Ma ne è sic...? No! Non sto discutendo i suoi ordini! La metto subito in viva-voce!” ed eseguì.

“Buonasera ragazzi” disse gioviale la voce di Ivan attraverso l'apparecchio.

“B-buonasera signor Braginski” risposero gli altri due baltici. Ormai pareva che ci fosse la deriva dei continenti per quanto stavano tremando.

“A quanto mi ha detto Toris state seguendo ancora quel porco capitalista di Jones, bravi!”

“G-grazie”

“Però...” un'aura oscura si riversò intorno al telefono cellulare mente il russo continuava con voce allegra celante furia omicida “Mi auguro che non ne abbiate approfittato per, che ne so, andare per negozi che vendono vestiti assurdi e di dubbio gusto, fare un giretto al parco, vedere uno smielato film sulla seconda guerra mondiale e fermarvi in un bar a prendere da bere”

Attorno al tavolo aleggiava il terrore più completo.

“Ma voi non l'avete fatto, vero?” disse ridendo Ivan.

“Ce-ce-ce-certo che no!” dissero in coro i tre baltici. Ormai si vedevano spacciati.

“Molto bene, continuate la missione o sarò costretto a ricorrere a misure... di tipo tubico. Ci si vede ragazzi. A proposito: ciao Feliks!” e chiuse la chiamata.

Rimasero in silenzio per qualche minuto.

“Ma tipo come faceva a sapere che io ero qui” mormorò spaventato il polacco che per tutta la durata della chiamata se ne era stato zitto.

“Ve lo avevo detto” disse affranto Toris “Quello lì ha occhi ovunque”

 

Magic Trio:

 

“Ehi Lukas, senti cosa dice il mio segno: 'toro ti porterà in un'avventura non richiesta che si rivelerà essere un fiasco a causa dello stesso che sopravaluterà le proprie capacità e che fraintenderà i comportamenti di qualcuno'!”

“Ah ah, molto divertente” mormorò a denti stretti Arthur che aveva sentito il discorso del rumeno.

“Perché dici che è divertente?” chiese Lukas alzando un sopracciglio.

“Lo sapete” sbottò l'inglese “Io sono nato il 23 aprile e sono pertanto del segno del toro”

“Io non lo sapevo, giuro!” si affrettò a difendersi Valachia “Ho solo letto quanto scritto”

“Sì certo, come no” afferrò il magazine preparandosi a smentirli, ma notò che tutto ciò che era scritto era vero.

Sbiancò e balbettò: “Beh, e comunque io agli oroscopi non ci ho mai creduto!”

 

Team nordici:

 

“Moglie, guarda che armadio stupendo vendono all'Ikea. E col 30% di sconto fino a Luglio. Moglie lo prendiamo?”

“Berwald, non pensi che abbiamo già abbastanza armadi in casa?” provò a farlo ragionare Tino.

“Non si hanno mai abbastanza armadi dell'Ikea” mormorò lo svedese assumendo la sua solita aria minacciosa.

“Visto che in quell'appartamento viviamo in cinque e non solo voi due piccioncini” sussurrò astioso Emil dopo che i due lo avevano interrotto nel bel mezzo dell'articolo 'qual'è la marca di liquirizia migliore' “Forse dovreste consultarvi anche con noi. Io sono stanco di trovarmi la stanza piena di armadi e comodini Ikea. E tu Mathias? Sei con me, vero?”

“Non ci credo! Se chiamo entro oggi posso ricevere il set per lucidare la mia ascia a metà prezzo! Presto datemi il cellulare!” esclamò felice il danese completamente assorto nel suo mondo.

<< Perché non me ne torno in Islanda? Perché? >>

 

“Veee, è questo il posto? Com'è bello!” disse allegro Feliciano una volta arrivati di fronte al ristorante.

Ludwig annuì serio.

L'italiano lo fissò incuriosito: “È successo qualcosa? Te ne sei stato zitto per tutto il viaggio e sei più scuro del solito”

Il tedesco si sforzò di sorridere: “Sto bene, Italia. Davvero. Ora però entriamo” e lo trascinò dentro mentre pensava << Basta! È giunto il momento di far finire questa pagliacciata! >>

 

“Avanti miei awesome amici! Entriamo anche noi!”

 

“Lo Yaoi non si ferma di fronte a nulla e nessuno!”

 

“Ah no! Non le permetterò di spendere oltre!”

 

“Bastardo, non ti lascerò fare i tuoi sporchi comodi!”

 

“Ahahahah, è il momento che finalmente l'eroe esca allo scoperto!”

 

“Se non scopriamo cosa c'è dietro Ivan ci scortica vivi, o la va o la spacca!”

 

“Beilschmidt, sono stanco di giocare, ora scoprirò cosa stai pianificando!”

 

“Mi sono stufato, ora glielo vado a chiedere chiaro è tondo cosa sta facendo, capito idiota di un Mathias?!”

 

Ci sono cose nella vita a cui non si sarà mai e poi mai definitivamente preparati: l'eruzione di un vulcano, un terremoto, un'apocalisse zombie, un'invasione aliena, la nuova stagione de “L'isola dei famosi”, il fatto che le righe tornino di moda e così via.

Ma quello che stava per accadere in quel momento era addirittura peggio di qualunque catastrofe la mente umana avesse mai potuto immaginare.

Per l'alzata troppo brusca Antonio inciampò e cadde addosso a Francis e a Gilbert, Roderich placò inesorabilmente Elizabeta coinvolgendo anche Kiku e Lily che fu prontamente salvata dal fratellone, Belle andò in escandescenza da Yaoi e si agitò facendo inciampare Lars che finì addosso a Lovino, Alfred inciampò su di un sasso e Matthew inciampò su Alfred, i baltici e Feliks non riuscirono a frenare in tempo e finirono addosso ai due, Emil si lanciò su Lukas placandolo mentre gli altri tre nordici provavano a fermarlo e finì che vennero coinvolti anche Valachia e Arthur.

Dopo un momento di doloroso smarrimento, ciascuno vide i membri degli altri gruppi e lo stupore fu generale.

“Lovinito?!”

“Il bastardo spagnolo!”

“Antonio?”

“Lars, Belle!”

“Belle?”

“Elizabeta!”

“Eliza?!”

“Valachia!”
“Va-Valachia?”

“Raivis, Toris, Eduard!”

“Eduard!”
“Tino!”

“Tino?!”

“Lukas...”

“Tino, Berwald, il mio dolce Emil e l'idiota?!”

“Lukas!”

“Mathias?”

“Arthur?”

“Artie?”

“Alfred!”

“Alfred?”

“Toris!”

“Arrrrrthur?”

“La rana vinofila!”

“Francis?”

“Matthèw?”

“Chi?!”

“Sigh, Matthew!”

(ignorato)

“Roderich!”

“Elizabeta!”

“La padellara matta e il finocchio compositore!”

SDENG

“Gilbert-kun!”

“Kiku?”

“Fratellone Vash?!”

“Lily...”

“Tipo Feliks!”

FI-FIIIIIII

La cacofonia di suoni fu interrotta dal prolungato e stridente suono di un fischietto.

All'istante tutti si ammutolirono per coprirsi le orecchie. Quando il suono finì alzarono gli occhi e videro che fermo di fronte all'ingresso con un fischietto tra le labbra li stava guardando con occhi di fuoco un molto arrabbiato Ludwig Beilschmidt.

“Ma bene” disse con un ringhio avvicinandosi con furore. Istintivamente tutti arretrarono. Per quanto fossero abituati ad assistere alle sfuriate del minore dei tedeschi nessuno lo aveva mai visto in quel modo.

“Bravi! Per colpa vostra” disse guardandoli uno ad uno sempre più arrabbiato “Che per tutto il giorno non avete fatto altro che spiarmi, il mio appuntamento con Feliciano è stato un fiasco!” ruggì.

“Appuntamento?” chiese imbarazzato e incredulo Arthur.

Il tedesco lo fulminò: “Certo! Sentiamo un po': per quale altro motivo sarei dovuto uscire col mio ragazzo?! Per escogitare crudeli piani ai danni di qualcuno?! Per pianificare la conquista del mondo?!”

L'inglese e l'americano guardarono altrove imbarazzati. Matthew e Lukas non si fecero sfuggire l'occasione e ne approfittarono per tirare uno scappellotto ai due.

“Io speravo di passare in santa pace un appuntamento col mio fidanzato, e invece che cosa mi ritrovo: fratelli gelosi e dei maniaci dei pomodori!”

“Ehi!” protestò Lovino rosso in viso per essere stato colto in flagrante mentre Belle e Lars guardavano altrove.

“Fratelli che non sanno badare ai fatti propri e che coinvolgono i loro amici scemi!”

“Sei cattivo, West” mormorò un'imbarazzato Gilbert con Antonio e Francis che si muovevano a disagio alle sue spalle.

“Il mio migliore amico che viene convinto da una pazza psicotica a pedinarmi!”

“Pe-perdonami tanto, Ludwig-kun!”

“Io non sono psicotica” borbottò non molto convinta Elizabeta.

“Una delle più improbabili alleanze di sempre che a causa della iperprotettività dei suoi membri mi rovina la giornata!”
“Perdonami Ludwig, io stavo seguendo Eliza” disse Roderich cercando di darsi un contegno mentre al suo fianco Vash mormorava uno “scusa” a malapena udibile con Lily che continuava a chiedere perdono.

“Un esaltato che a causa delle sue manie di protagonismo coinvolge il fratello invisibile a seguirmi convinto che io sia chissà quale essere demoniaco!”

“Beh, ehm ecco... Anche agli eroi può capitare di sbagliarsi”

“Alfred, fai un favore al mondo: taci” disse Matthew che si stava trattenendo dal prendere la mazza da hockey.

“Tre baltici che si improvvisano spie quando chiunque sarebbe in grado di seguirli ed un maniaco del rosa!”

“Scusaci davvero Ludwig. Noi stavamo solo seguendo Alfred” disse Toris.

“Non ci eravamo accorti che stesse a sua volta seguendo voi due” continuò Eduard.

“Pe-pe-perdonaci” concluse Raivis.

“Si, ehm, ecco tipo anch'io ti chiedo tipo scusa” disse Feliks portando una mano dietro la testa.

“Tre fan di Harry Potter che seguono un'inglese con un'evidente problema di eccesso di autostima, perché se credi che quelle barbe servano davvero a mascherarvi allora qualche problema evidentemente c'è, e deve essere anche parecchio grave!”

“Ci pentiamo amaramente” disse Valachia.

“Sì, non è così Arthur?” c'era una lieve nota minacciosa nella voce del norvegese.

“Io, umpf, può essere in estremo che mi sia sbagliato. E pertanto dall'alto della mia carica, sì ecco, ti chiedo scusa” borbottò Arthur stizzito.

“E per finire quattro nordici coinvolti da un esagitato a stalkerare l'amato perché teme che lo tradisca! E svegliati Mathias: si capisce che lui è cotto di te!”

Mathias completamente rosso balbettò qualcosa, mentre Tino, Emil e Berwald si lanciavano in profondi discorsi di scuse (quest'ultimo più che altro in profondi mugugni di scuse).

Ludwig si portò una mano alla fronte. Dopo quella sgridata si era completamente sfogato ed ora era sfinito.

“Io vi chiedo solo un favore” disse stanca la voce del biondo “Andatevene a casa. Lasciatemi godere almeno la fine del mio appuntamento. Se non volete farlo per me almeno fatelo per Feliciano. Volete?”

Tutti mormorarono qualcosa come un “va bene” e qualcuno scosse la testa in maniera affermativa.

“Grazie, ora torno dentro. Ci vediamo lunedì” e ritornò nel ristorante.

Dopo alcuni minuti di silenzio i vari ragazzi ripresero vita e decisero di separarsi.

“Beh, per oggi mi voglio fidare di quel crucco, ma sia ben chiaro che non vado via perché mi ci ha costretto lui o perché ne sono spaventato, va bene?” disse arrabbiato Lovino voltandosi “Grazie mille per avermi seguito ragaz... Lars, dov'è tua sorella?”

L'olandese con la pipa in bocca indicò un punto dietro di sé dove Belle ed Elizabeta parlottavano eccitate: “È entrata in modalità Yaoi subito dopo il discorso di Ludwig e assieme ad Elizabeta ha incominciato a dire cose della serie 'Ommioddio, quant'è stato GerIta!' ”

“Va bene... Allora io vado a casa. Ciao, stammi be...”

“LOVIIIINIIITOOOOOO! Vuoi che ti accompagni a casa?!”

“Che caz...?! Stammi lontano bastardo spagnolo!” e fuggì seguito a ruota da Antonio.

“Ah, l'amour. Non è romantico, Gilbert? Mh, ma stai piangendo, mon amì?” disse Francis notando che l'altro aveva gli occhi umidi.

“Sigh, il mio West... Come crescono in fretta!” e tirò su col naso mentre si tamponava gli occhi con un fazzoletto.

“Oh, quanto sei tenero. A questo proposito... Arthùr, vieni qui e amiamoci!”

“Stammi lontano, rana pervertita!” e anche loro scomparirono all'orizzonte.

“Senti fratellone?” chiese timidamente Lily al biondo.

“Sì?”

“Perché mi stavi seguendo?”

Vash boccheggiò cercando una scusa mentre poco più in là l'austriaco cercava di non ridere.

“A proposito ragazzi!” disse Alfred raggiungendo i tre baltici, Feliks era tornato a casa “Perché mi seguivate?”

“Ehm, beh, ecco vedi...” disse imbarazzato Toris “Ce-ce l'ha chiesto Ivan, temeva che tu stessi progettando qualcosa contro di lui”

Inaspettatamente l'americano scoppiò a ridere: “Ahahahah, dite a quel nasone di non preoccuparsi. Oggi non è il suo giorno da super-cattivo!”

“Giorno da super-cattivo?”

“Sì, il lunedì e il giovedì sono i giorni in cui il super-cattivo è Arthur, il martedì ed il venerdì lo è Ivan, il mercoledì e il sabato lo è Ludwig e domenica è il giorno in cui mi dedico alle new entry!”

I tre lo guardarono a bocca aperta mentre Matthew si dava una pacca sulla testa. Suo fratello non sarebbe cambiato mai.

“Allora...” disse Mathias al fianco di Lukas. Valachia, Berwald, Tino ed Emil se ne erano tornati a casa lasciandoli lì soli credendo che i due avessero molto di cui discutere. Certo non era facile dopo le brusche rivelazioni del tedesco, così i due se ne stavano zitti uno affianco all'altro.

“Quello che ha detto Ludwig è vero?” ruppe il silenzio il norvegese “Ti sei messo a seguirmi perché eri geloso?”

L'altro alzò la testa e fece un sorriso imbarazzato: “Vuoi la verità? Sì, temevo che tu ti stessi vedendo con qualcuno. Lo so, tu hai messo bene in chiaro che noi siamo solo coinquilini e che la nostra relazione è una relazione da “amici di letto”, ma la verità è che io...”

Fu interrotto dal bacio dell'altro. Rimasero fermi per qualche minuto, quando si staccarono il norvegese lo guardò con occhi di ghiaccio: “Ma guai a te se ti monti la testa, sono stato chiaro?”
Mathias sorrise: “Chiarissimo signore”

 

“Veeee, era ora che tornassi. Mentre eri via il cameriere ha portato da mangiare. Che è successo? Mi è parso di sentire che stessi urlando”

Ludwig si sedette e si esibì in un sorriso tirato: “Non era niente, Italia. Tranquillo” lo guardò mentre tutto allegro assaltava il piatto. Era triste: nonostante tutti i suoi sforzi per avere un primo appuntamento perfetto con il ragazzo che gli aveva rubato il cuore alla fine tutto si era rivelato un fiasco a causa di degli idioti che non sapevano farsi gli affari loro.

“Scusami tanto Feliciano” mormorò diretto al castano. Lui lo fissò con aria interrogativa e il biondo continuò “Io-io ho provato, te lo giuro. Ho provato a far sì che la nostra uscita fosse perfetta: ho studiato tutto perfettamente, mi sono organizzato nei minimi particolari eppure alla fine tutto si è rivelato un fiasco. Scusami davvero tanto, sono un fidanzato tremendo”

Il ragazzo sorrise e gli appoggiò una mano sulla spalla: “Tu non sei un fidanzato tremendo” disse con voce dolce “Sei il fidanzato perfetto. Sai perché mi sono innamorato di te? Perché non mi interessava dove fossimo, l'importante è che fossimo assieme. Non mi interessa essere in un negozio pieno di strani commessi che vanno matti per i cappellini, o in un cinema in cui non si riesce a sentire nulla o in un bar dove tutti leggono strane riviste. Ciò che per me conta è che tu mi prometta che, qualunque cosa succeda, noi non ci separeremo mai e rimarremo sempre insieme. Costi quel che costi”

Il tedesco sorrise. Ecco perché lo amava: pareva sciocco, ma in realtà era lui quello che sapeva davvero cosa fosse l'amore.

Si avvicinarono e si scambiarono un dolce bacio, stavolta senza spettatori di alcun tipo. Un bacio solo per loro due.

 

Extra!

 

“Kyaaaaaa!” esclamò un uomo con i capelli castani e la barba sfatta prendendo il suo vicino, un uomo coi capelli biondi lunghi e gli occhi di ghiaccio, e scuotendolo a più non posso “Checcarini che sono i nostri nipoti!”

“Sì, molto carini” mormorò l'altro con voce neutra celante una lieve irritazione “Ora però Romolo lasciami andare”

“Come? Oh, scusa Ariovisto” lo lasciò andare e si accasciò sulla nuvola con sguardo sognante “Certo che è davvero una fortuna che dal paradiso possiamo vegliare su di loro”

“Hai ragione” per una volta l'italiano aveva detto qualcosa di sensato. Sorrise nel vedere il nipote che rideva con quel ragazzino.

“Certo che però tuo nipote potrebbe anche cercare di aprirsi un po' di più” mormorò Romolo rompendo la magia del momento “È un tale imbranato. Ah, per fortuna c'è Feli, luce dei miei occhi. Scommetto quello che vuoi che sarà lui a fare da seme”

Il tedesco arrossì di colpo: “Ma-ma che diavolo stai dicendo?!”

L'altro lo guardò con un sorriso malizioso: “Andiamo, non penserai mica che non finirà che scopriranno le gioie di essere una coppia. Vedrai tutto incomincerà con un bicchiere, poi un altro, poi un altro ancora e alla fine si avvicineranno l'uno all'altro e (censura), andranno in camera e mentre lui accarezza il suo (censura) dirà sensualmente (censura) (censura). Poi andranno avanti e...” il discorso fu prontamente interrotto dall'altro che gli tirò arrabbiato un calcio nelle zone basse. Tutto potevano dire su di lui, ma guai a toccargli il minore dei nipoti (l'altro potevano pure fargli quello che volevano).

“Ad ogni modo” disse Ariovisto mentre Romolo piangeva tenendosi le regioni vitali “Certo che ne hanno di amici strani”

“Ah ah” provò a ridere il castano “Dai, a me paiono simpatici”

“Mah, tuo nipote non mi pare granché a posto con la testa, la ragazza aveva una bocca strana ed il tipo con la capigliatura antigravitazionale era inquietante”

“È vero” disse l'altro portandosi una mano dietro la testa “Comunque anche tuo nipote non mi pare un tipo da sottovalutare con l'egocentrismo che si ritrova, lo spagnolo che sta attaccato al mio Lovi devo dire che mi piace come tipo, infine il francese aveva qualcosa che mi intrigava”

<< Sarà che avete entrambi la testa che pensa solo a quello? >> pensò il biondo prima di continuare “Poi c'erano la ragazza castana che faceva paura con la padella, quello strano asiatico, unico che mi pareva minimamente sano di mente, e la dolce ed innocente Lily. Certo che è cresciuta molto”

“Poi venivano quell'austriaco e quel biondino tirchissimi (sul serio, perché non guidavano l'auto?) e iperprotettivi”

“Lo stramboide megalomane che si autoproclamava eroe ed il ragazzo praticamente invisibile”

“Chi?! A giusto. Poi c'erano il tizio con gli occhiali, quella sorta di terremoto in miniatura, il tizio con la mania del rosa e quel suo strano amico che di tanto in tanto gli lanciava occhiate assassine”

“Per proseguire c'erano il ragazzo con le sopracciglia enormi, quel tipo che assomigliava in maniera inquietante ad un vampiro e il tizio apatico”

“Infine venivano lo stalker con la mania delle asce, il biondo con lo sguardo che faceva paura, il tipo o la tipa, perché non si capiva bene il sesso, che l'altro diceva essere sua moglie e l'islandese con la mania delle liquirizie”

Rimasero qualche secondo a guardarsi, poi Romolo tornò a guardare giù e riprese a scuoterlo “Ma quei due sono troppo carini!”

Ariovisto sorrise << Sono felice per te Ludwig >>

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo autore:

E così, siamo arrivati alla fine.

(tutte le nazioni si mettono a far festa mentre si apre dietro un grande striscione)

Smettetela sto cercando di essere serio!

(si fermano, lo guardano, scoppiano a ridere)

Umpf, li odio. Comunque alcune precisazioni: Mathias e Lukas non avevano una vera e propria storia ma erano quelli che possiamo anche chiamare “amici con benefici”

Lovino: In pratica scopavano senza ritegno privi di alcun legame sentimentale.

In sintesi -_-||, poi il commento di Germania Magna su Lily è stato fatto perché nella fic sia Roderich che Vash che Lily sono imparentati con i Beilschmidt e quindi anche con nonno Germania.

Scusatemi se non è comica come al solito, ma le idee proprio mi mancavano.

Vietnam: E io che avevo detto?

Già, sono stato talmente disperato che sono anche stato costretto a rivolgermi a sta' qua.

Vietnam: Ehi, che intendi con sta' qua?!

Lascia perdere e posa quel remo. Toh, ma quello non è America che si pavoneggia? (Vietnam se ne va)

Andando avanti, l'idea di mettere Ivan va ad attribuirsi a Pricess Vanilla, spero che vada bene anche la comparsa sotto forma di telefonata minatoria .

Il nome GerIta della coppia nonostante non siano nazioni è dato dal fato che Elizabeta e Belle hanno preso il nome del paese di origine dei due.

La data del compleanno di Arthur l'ho trovata su internet.

Scusate se la reazione di Ludwig vi pare esagerata ma ho bisogno un po' di sfogarmi.

Il nome "forever Ikea" non è originale ma preso da un'altra fic di un'altra autrice che ha come protagonisti i nostri cari nordici.

Ed ora direi che è giunto il momento dei ringraziamenti.

 

Angolo ringraziamenti (attenzione: i nomi sono in ordine alfabetico, non in base ad una scala, siete tutti ugualmente importanti per me, santi cielo che tronfio che sono):

 

Ringrazio le 4 persone che hanno messo la storia tra le preferite.

Ringrazio la persona che l'ha messa tra le ricordate.

Ringrazio le 8 persone che l'hanno messa tra le seguite.

Infine un ringraziamento super super importante a coloro che hanno trovato il tempo di lasciarmi una recensione, ringrazio di cuore: frosty lily (prima in assoluto), Generale Capo di Urano (che ha sempre trovato il tempo di correggermi), Nordwestwinde (che ringrazio ancora davvero tantissimo per i complimenti) e Princess Vanilla (che ringrazio di nuovo per la partecipazione di Ivan alla storia).

E ringrazio anche tutti coloro che in seguito metteranno tra preferite, ricordate o seguite o che avranno coraggio di recensire questa cavolata nata per sfizio più che altro.

 

Bene un ultimissimo mega ringraziamento anche a tutti coloro che hanno letto da parte mia, del Bad Friends Trio, della Tomato gang, del Team Yaoi, dell'alleanza austro-svizzera, del duo eroe e assistente, del team baltico-polacco, del Magic Trio e dei quattro nordici restanti. Ma anche da parte del Gruppo Mediterraneo (Turchia, Grecia ed Egitto), del duo Oceania (Australia e Nuova Zelanda) e dei nostri due antichi preferiti (Impero Romano e Germania Magna).

E sopratutto da parte di Ludwig e Feliciano: grazie!

Adesso la finisco che divento melenso da star male e questo angolo è lunghissimo.

Davvero grazie, byeeeee!!!!!!!!

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